RECAP & IMPRESSIONI
Parte meglio HELLAS con due tentativi di SUSLOV ma i primi due corner del match sono del CAGLIARI su altrettante fulminee ripartenze e alla mezz'ora gli ospiti vanno in vantaggio approfittando del liscio di COPPOLA che mette fuori causa anche GHILARDI beffato alle spalle dal grande attaccante che è PAVOLETTI alla prima da titolare in quest'annata (e che spesso ha fatto male all'HELLAS).
Molto deludenti i gialloblù che solo al 41°, col calcio di punizione di DUDA, riescono a tirare in porta; oltre al solito problema in fase di finalizzazione oggi sembra scarseggiare anche la costruzione di palle gol.
Nella ripresa il tema è più o meno quello: Un HELLAS che non trova il bandolo della matassa e si butta in avanti senza un piano preciso e delle armi adeguate negli utlimi metri, il risultato è l'espulsione diretta di GHILARDI e il 2 a 0 in 'comodo' contropiede da parte del CAGLIARI con DEIOLA.
Il più brutto HELLAS degli ultimi tempi (di fatto molto simile a quello che prendeva le goleade con la differenza che stavolta la goleada non è arrivata)! Confusionari, nervosi... Mai in partita i gialloblù che trovano la porta avversaria una sola volta alla fine del primo tempo col calcio di punizione di DUDA.
Il CAGLIARI fa poco ma è sempre di più di quello che fa il VERONA, giusta la vittoria dei sardi e pessima battuta a vuoto per i gialloblù: La situazione in classifica è sempre quella viste le sconfitte di VENEZIA ed EMPOLI ma il CAGLIARI dopo 53 anni batte gli scaligeri, li sopravanza al 14esimo posto e con 33 punti può dirsi quasi salvo mentre l'HELLAS deve ringraziare PEDRO che all'84esimo fa agguantare alla LAZIO il pareggio sull'incredibile PARMA che comunque aggancia il VERONA.
A Milano contro l'INTER i gialloblù non hanno mai vinto nella storia e mancheranno pure COPPOLA, che era diffidato e verrà squalificato, e GHILARDI espulso nel finale: Toccherà riprendere un bel po' di quella sana cattiveria che ultimamente sembra scomparsa e giocarsi tutto (ma davvero tutto) col LECCE; così proprio non va!
IL GIORNO DOPO, A MENTE FREDDA...
Ho cercato di farmela passare in tutti i modi fino ad ora, anche se ovviamente mi sono svegliato parecchio malmostoso come tanti di voi immagino, e anche ora rimango malmostoso perché non è possibile che 'sta squadra sul più bello fallisca sempre!
Basta co' 'sti presunti problemi mentali da squadra di infima categoria e tradizione che ad un certo punto sembra addirittura fare un altro sport!
Basta co' 'sti atteggiamenti sbagliati! Ma li avete visti ZORTEA e ZAPPA come urlavano in faccia a BRADARIĆ quando vincevano un contrasto quasi avessero fermato il dribbling di un MESSI o un RONALDO? Quello è l'atteggiamento di gente che ha fame! Di gente carica a pallettoni com'è giusto che insegue un obiettivo con tutte le sue forze! Qualunque esso sia!
Basta anche co' 'ste scelte di ZANETTI che li vede tutta la settimana eppure fa giocare SUSLOV col virus intestinale, SERDAR che non è nemmeno al 40%, e mette dentro la presunta qualità di BERNÈDE in un momento in cui la fisicità di NIASSE sarebbe stata più indicata!
E definitivamente basta co' 'sti tradimenti, basta co' 'ste delusioni!
Se non sopportate il peso della maglia che portate, della gente che vi adora, di uno stadio che vi porta in palmo di mano (meritatissimi fischi di ieri a parte): Cambiate sport, cambiate piazza, cambiate tutto ma non fatevi più vedere così in campo!
Mister ZANETTI ritrova SERDAR e SUSLOV dal primo minuto nel 3-4-1-2 che rimane per il resto immutato rispetto agli ultimi VERONA; dalla parte opposta mister NICOLA conferma CAPRILE tra i pali, sostituisce, come previsto, MINA con PAOLOMINO che giocherà in mezzo a LUPERTO e ZAPPA nel 3-5-2 che vedrà ZORTEA e AUGELLO esterni ai lati di ADOPO, MAKOUMBOU e MARIN a supporto delle due punte PAVOLETTI (per la prima volta titolare in questo campionato data l'assenza di PICCOLI) e LUVUMBO.
Oltre 20mila persone al 'Bentegodi', circa 200 i tifosi ospiti in Curva Nord, dirige il signor Rosario Abisso della sezione AIA di Palermo.
PRIMO TEMPO
11° Parte meglio HELLAS con due tentativi di SUSLOV (il primo lisciato il secondo murato) ma i primi due corner del match sono del CAGLIARI su altrettante fulminee ripartenze...
18° LUVUMBO pericolosissimo al tiro dopo una veloce ripartenza: MONTIPÒ respinge col piede!
20° Il CAGLIARI riconquista palla dopo un tackle su SUSLOV: MARIN al tiro ma MONTIPÒ è ancora attento a bloccare in tuffo sulla sinistra.
27° SUSLOV dopo un paio di botte è costretto ancora a dare forfait, al suo posto riecco BERNÈDE.
29° Terzo corner del CAGLIARI, terzo tempo di ADOPO ostacolato da VALENTINI e palla sopra la traversa... 30° Ed ecco che passa il CAGLIARI: LUVUMBO da destra rientra su BRADARIĆ che non lo tiene, palla lisciata da COPPOLA che mette fuori tempo anche GHILARDI, ne approfitta da grande attaccante PAVOLETTI che è puntuale al controllo e al tap-in alle spalle di MONTIPÒ!
39° ZAPPA ignora il fischio di Abisso per un fallo su GHILARDI e allontana la palla: Cartellino giallo per il difensore rossoblù.
41° Gran botta su calcio di punizione diretto di DUDA: CAPRILE si tuffa a destra sul proprio palo e respinge a lato il primo tiro in porta del VERONA.
45°+1 MOSQUERA ci prova dalla distanza ma colpisce male e sparacchia a lato.
45°+3 Il signor Abisso terMINA il primo tempo; HELLAS molto deludente fino ad ora perché, oltre al solito problema di finalizzazione, scarseggia la costruzione di palle gol.
SECONDO TEMPO
52° Doppio cross di TCHATCHOUA, sul secondo ci prova MOSQUERA ma la palla è lenta e alta e il colombiano non può che appoggiare alto a CAPRILE che abbranca in presa alta.
59° Doppio cmbio HELLAS: Spazio a LAZOVIĆ al posto di BRADARIĆ e LAMBOURDE per MOSQUERA.
63° SARR con un fallo su ZORTEA: Abisso estrae il giallo.
66° Fallo di GHILARDI su PAVOLETTI (maestro anche in queste situazioni): Ammonito anche Diego che era diffidato e salterà la prossima trasferta contro l'INTER.
70° Altro doppio cambio HELLAS: LIVRAMENTO e KASTANOS al posto di VALENTINI e SERDAR, ZANETTI prova a raddrizzarla con una sorta di 4-3-3 con TCHATCHOUA e Darko terzini ma col VERONA di oggi è durissima.
74° Cambia anche il CAGLIARI: PAVOLETTI fa spazio a KINGSTONE.
82° KASTANOS da destra per l'aggancio volante e la girata di LAMBOURDE: Palla alta
83° Altro doppio cambio CAGLIARI: MARIN e LUVUMBO fanno spazio a DEIOLA e GAETANO.
85° GHILARDI in forte ritardo su GAETANO gli molla un calcione a mezza altezza: Abisso ci pensa un po' e poi estrae il cartellino rosso, a Milano mancheranno così due terzi della difesa. 90°+3 Il CAGLIARI la chiude due volte con DEIOLA accompagnato da GAETANO in un contropiede due contro uno contro TCHATCHOUA mentre BERNÈDE chiama un fuorigioco inesistente sull'attaccante rossoblù entrato nel secondo tempo.
90°+4 Abisso fischia 3 volte: Il CAGLIARI torna a vincere al Bentegodi dopo ben 53 anni, supera il VERONA e conquista il 99% della salvezza.
VOTI
MONTIPÒ Bravo al 18° quando è pronto a deviare col piedone la pericolosa conclusione di LUVUMBO, niente da fare sui due gol 6-
GHILARDI Come a Roma fa una frittata insieme a COPPOLA: Se Diego lo confonde col suo liscio, lui perde completamente la distanza da un satanasso come PAVOLETTI che infatti lo 'uccella' sfilandogli dietro 4,5
COPPOLA Il suo liscio di oggi di fatto decide la partita in negativo ma in ogni caso perde quasi tutti i duelli con PAVOLETTI che anche a 37 anni sarebbe un lusso da queste parti quanto a posizionamento, furbizia e senso del gol 4,5
VALENTINI Il meno peggio dietro anche se non si capisce dove sia quando LUVUMBO salta BRADARIĆ e la mette in mezzo per il primo gol del CAGLIARI; peccato veniale rispetto a quello dei compagni di reparto ma lo stesso non arriva alla sufficienza 5,5 (gli da il cambio KASTANOS al 71°: Bravo un minuto dopo nell'intervento difensivo su MARIN in area e a rilanciare poi l'azione senza concedere nemmeno il corner, si distingue anche per il buon traversone a LAMBOURDE all'82° 6-)
TCHATCHOUA Forse il migliore nella desolante tristezza odierna perché se non altro prova a dare la scossa a destra ma oggi non c'era proprio verso... 5,5
SERDAR Tornato solo dal punto di vista della disponibilità ma quanto al resto... Stendiamo un pietoso velo (probabilmente oggi non doveva nemmeno giocare o forse meno di un tempo) 4+ (gli da il cambio LIVRAMENTO al 71°: Cerca di buttarsi su ogni pallone ma non ci arriva mai; il solito Dailon che sembra sempre mancare di quel quid necessario per giocare in Serie A)
DUDA Suo l'unico tiro in porta dei gialloblù con quel calcio di punizione al 41° ma anche una totale assenza in fase di costruzione con la palla che mette più spesso indietro invece che avanti 5-
BRADARIĆ LUVUMBO rientra dalla sua parte per il traversone del cross e volente o nolente l'assist nasce dalla fascia che Domagoj dovrebbe presidiare meglio in fase difensiva. Nullo in fase d'attacco dove mette a segno un solo traversone in 94 minuti 4+ (gli da il cambio LAZOVIĆ al 59°: Non lascia traccia e rischia di chiudere la carriera in maniera mestissima 5)
SUSLOV Senso di nausea e vomito per Tomáš che, dopo un paio di tentativi di conclusione finiti nel nulla e un paio di falli subiti chiede il cmbio... 5+ (gli da il cambio BERNÈDE al 28°: Mai in partita, sbaglia costantemente misura sia in fase difensiva che offensiva 5)
SARR ...A dire il vero mi ha un po' stufato anche Amin con quell'atteggiamento che sembra dire 'Ma come mai non me la mettete qui, non me la date la' come fosse il più bravo in mezzo ad una masnada di mestieranti: Magari è solo una mia impressione in ogni caso dispensi meno sorrisi e sia più determinato, la squadra ne gioverà e magari pure lui potrà dare una svolta alla sua carriera chissà! 4
MOSQUERA Oggi è anche meno preciso del solito (ed è tutto dire) 4 (gli da il cambio LAMBOURDE al 59°: Pregevole il controllo e il tiro al volo all'82° ma solo per gli occhi purtroppo e chiedere di più al classe 2006 in una partita come questa era obiettivamente difficile 5,5)
ZANETTI Certe scelte non le ho capite (vedi BERNÈDE che tra l'altro gioca basso invece di NIASSE che forse era più adatto allo scopo alzando magari SERDAR al posto di SUSLOV), su altre mai fatte, come FRESE al posto di un BRADARIĆ praticamente nullo, rimango perplesso ma probabilmente la verità è che al momento questi sono i cambi che passa il convento e chiunque fosse entrato al posto di quelli in campo non avrebbero fatto la differenza. In ogni caso brutto passo indietro anche (ma non solo) a livello mentale da parte dei ragazzi di ZANETTI che deve correre di nuovo ai ripari al più presto! 5
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Mister ZANETTI «Dobbiamo analizzare quello che è successo. Eravamo partiti con la convinzione che sarebbe stata la nostra gara, invece abbiamo sbagliato moltissimo e non siamo stati pericolosi. Dopo il gol ci siamo incartati, c’è poco da salvare. Sappiamo che non era la partita giusta per sbagliare e siamo arrabbiati com’è giusto che sia. Per vincere le partite bisogna segnare e i gol non devono arrivare solo dagli attaccanti. Oggi avevamo in campo tanti giocatori offensivi, ma alcuni non erano al 100%. Tengstedt in tal senso potrebbe darci una mano, però anche lui ha bisogno di recuperare il ritmo... Ora dobbiamo reagire e ricompattarci subito, a partire già da domani mattina. È stata una partita negativa, l’importante è non trascinarcela dietro, facendo in modo che rimanga un episodio isolato. Non eravamo salvi prima e non siamo retrocessi ora» CalcioHellas.it
Mister NICOLA «Secondo me oggi c'è stata grande applicazione, grande interpretazione, grandissima attenzione. Questo è forse l'aspetto su cui stavamo tutti lavorando per migliorarci: alle volte difettavamo in attenzione, non tanto nel gioco o nella voglia di proporre, ma lasciavamo da parte qualche dettaglio, stasera invece i ragazzi sono stati qualitativi, pratici, essenziali nei momenti decisivi. Ora dobbiamo essere in grado di confermare questo tipo di prestazione, aumentando sempre più la voglia di proporre gioco. Come dico sempre, a volte ci riusciamo, a volte meno. Se mi aspettavo questo Verona? Sapevamo che il Verona era una squadra molto fisica e diretta nel gioco, e siamo stati bravi a gestire le altezze di campo, ad abbassarle o alzarle al momento giusto. Quando riuscivamo a palleggiare da dietro, lo abbiamo fatto bene. Bravi ragazzi, insomma. Dico solo questo: sono contento, soprattutto per loro. Buona prova dei centrocampisti non erano sempre impegnati a schermare tra le linee i giocatori avversari, siamo stati abili ad arrivare in pressione sui loro giocatori, hanno fatto una buona prestazione» TuttoMercatoWeb.com
Ondrej DUDA «Oggi abbiamo proprio sbagliato atteggiamento e partita, anche perché davanti ai nostri tifosi dobbiamo fare di più. Non si può vincere o pareggiare tirando una sola volta in porta. Domani però è un altro giorno e quindi dobbiamo ripartire subito. Il mio futuro? Al momento voglio solo salvare il Verona, questo è il mio obiettivo» CalcioHellas.it
Leonardo PAVOLETTI attaccante del CAGLIARI a 'Sky Sport' «Sono contento della squadra, volevo una partita così, ci tenevo davvero tanto. La vittoria è sempre una conseguenza della prestazione. ho dei compagni fantastici, è tutto l'anno che lavoriamo e ci rimproveriamo a vicenda, però abbiamo sempre lavorato tutti per lo stesso obiettivo. E' merito della squadra se oggi io vinco il premio di MVP. E' una vittoria che fa bene al cuore, fa bene a tutto. Una vittoria d'orgoglio e di fratellanza. Torniamo in Sardegna pieni di tante belle cose... Non ho più i 90' ma almeno l'esperienza di capire dove crossa Zito Luvumbo ce l'ho. Ora aspetto i tifosi all'aeroporto, perché stanotte è giusto festeggiare» TuttoMercatoWeb.com
Zito LUVUMBO attaccante del CAGLIARI a 'Sky Sport' «Non ci siamo ancora salvati, ma siamo vicini all'obiettivo. Ci siamo allenati bene in settimana per preparare questa partita e oggi abbiamo ottenuto i tre punti. Ora torniamo a casa e bisogna ancora lavorare perché ci sono ancora delle partite da giocare. Ho provato a fare tanti cross perché sapevo che c'era Pavoletti che è forte di testa.» TuttoMercatoWeb.com
Michel ADOPO centrocampista del CAGLIARI «Vittoria importante? Sono soddisfatto, è stata un'ottima prestazione, cerchiamo di dare il massimo; il goal? Spero arriverà» (ride ndr) «Buona prova del centrocampo? Si, in mezzo c'è stata una buona prova da parte di tutti. Stiamo concentranti finchè non è finita senza mai abbassare la guardia» TuttoMercatoWeb.com
La tipica ipocrisia calcistica di non giocare in occasione dei funerali del Papa Sabato ma di giocare in tutti gli altri giorni (feste comandate comprese) ha portato a cominciare di Domenica la 34esima giornata: Ecco allora il doppio lunch-match COMO-GENOA vinto di misura dai lombardi grazie al gol di STREFEZZA e VENEZIA-MILAN con i rossoneri a sorprendere i padroni di casa ad inzio e fine gara e vincere per 2 a 0.
Poi alle 15:00 FIORENTINA-EMPOLI con la viola che, ancora senza KEAN alle prese con non meglio precisati problemi famigliari, vince il derby toscano per 2 a 1.
Colpaccio della ROMA che con SOULÉ va a vincere a 'San Siro' contro l'INTER; ne approfitta immediatamente il NAPOLI che battendo il TORINO si porta da solo a + 3 in testa alla classifica!
2 a 0 della JUVENTUS (in inferiorità numerica per quasi tutto il secondo tempo) sul MONZA mentre il LECCE ha imposto l'1 a 1 a Bergamo all'ATALANTA.
Oggi l'UDINESE ha frenato il BOLOGNA bloccando i favoriti emiliani sullo 0 a 0 mentre nell'altro match con inizio alle 20:45, la LAZIO la pareggia solo nel finale col PARMA che sbaglia un paio di volte il colpo del ko! A Roma finisce 2 a 2.
il blog di Francesco Barana LIMITI MORALI E SCELTE SBAGLIATE. NO PANIC, MA SERVE UMILTÀ
Senza categoria, 29 Aprile 2025
È come un déjà vu. Fa male la sconfitta in uno scontro diretto (regola numero uno, mai perderli quando si è in posizione di vantaggio); fa ancora più male perché con un pareggino di maniera si sarebbe chiusa la pratica salvezza (la quota verosimile è 33 punti) e avresti perfino potuto permetterti di perdere l’ultima a Empoli. Ma quello che avvilisce è l’atteggiamento morale della squadra nella partita più importante della stagione, quello che lascia perplessi è l’ennesima caduta in tentazione di Zanetti, che ha stravolto il centrocampo, quindi i recenti e rassicuranti equilibri, preferendo la tecnica di calciatori evidentemente fuori condizione (Serdar), a qualche mediano più muscolare.
Del resto, il nocciolo è sempre quello: il nostro è un allenatore culturalmente offensivista, che solo per necessità (e forse nemmeno troppo convinto), dopo la debacle con l’Atalanta si è convertito al senso pratico. Però ieri il Verona, alla vulnerabilità difensiva ha unito l’evanescenza offensiva. Peggio che andar di notte.
Però guardiamo anche alla sostanza e restiamo lucidi, perché qui a Verona siamo facili alla depressione e ai piagnistei. Siamo pur sempre a +7 dalla zona rossa, ma ora a quattro giornate dalla fine: un margine rassicurante, per di più con il Lecce che ha il Napoli e chiude con la Lazio; il Venezia che ha Fiorentina e Juventus, l’Empoli che ha sempre la Lazio e lo scontro diretto con il Parma. E Lecce ed Empoli le affrontiamo. Pertanto, no panic, la situazione rimane (molto) buona e soprattutto siamo noi a dare le carte.
Tuttavia diventa urgente e preminente cambiare mentalità. Tradotto: quando sei invischiato nella bassa classifica il pareggino è sempre oro, ancor più negli scontri diretti. Invece, anche alla vigilia del Cagliari, ho sentito troppi discorsi presupponenti, semplicistici e quasi arroganti racchiusi nell’esaltato e cieco: “Dobbiamo vincere”. Serve più umiltà, da parte di tecnico e squadra, ma anche dell’ambiente attorno. Occorre essere pratici, anche a costo di essere sparagnini. Bisogna portare a casa la pagnotta, e basta. Anche a San Siro, già con l’Inter. E finiamola con i piccoli e grandi esperimenti, basta inopinati cambi di spartito: deve giocare chi dà garanzie atletiche ancor prima che tecniche, davanti alla difesa va messo chi sa fare legna e proteggere i nostri scostanti centrali. Non perdiamo i fragili equilibri che, a fatica, abbiamo conquistato.
il blog di Gianluca Vighini SPRECATO IL VANTAGGIO, SI TORNA A SOFFRIRE COME CANI
Sport, 29 Aprile 2025
C’era una volta un vantaggio. C’era e ora non c’è più. Il Verona si butta via a pochi metri dal traguardo e ora dovrà soffrire come un cane, come da miglior tradizione, per arrivare alla salvezza.
Altroché “biscotto” e risultati già scritti come i soliti soloni e ben informati annunciavano alla vigilia della gara con i sardi. Prima ci ficchiamo nella zucca che questo campionato è strano, duro, difficile, complicato e ancora tutto da giocare meglio è.
L’illusione di poter piazzare il colpo del ko è stata illusoria e fallace. Ne è stato contagiato lo stesso Zanetti che recuperava Serdar e Suslov potendo finalmente schierare il centrocampo dei sogni estivi. In realtà un incubo come si è ben presto potuto verificare. Suslov in preda ad un virus girava a vuoto e inutilmente per il campo fino alla sostituzione, la forma di Serdar segna al massimo un quaranta per cento sul tachimetro.
Il peccato di Zanetti è stato di non aver previsto nemmeno per un secondo un altro piano strategico per la partita. Anzi: ha continuato sulla stessa strada inserendo Bernede per Suslov, invece di tornare ai vecchi e sani equilibri vista la serata, mettendo un po’ di chili e centimetri con Niasse.
Dall’altra parte Nicola ha furbescamente schierato un Cagliari muscolare, rinunciando completamente ai fronzoli e ai ricami. Pavoletti ha giganteggiato con Coppola, Luvumbo è stato una fastidiosa zanzara notturna.
Il gol è stato come un pugno al mento che il favorito non si aspetta. Il Verona ha barcollato, è andato in confusione, non è più riuscito a trovare lucidità. L’inconsistenza dell’attacco, non favorita certamente dalle giocate del centrocampo ha fatto il resto.
Ne è uscita una serataccia che ora bisogna avere la forza di dimenticare in fretta. Inutile e assolutamente autolesionista fare processi inutili. Siamo tutti delusi da questa squadra, incapace di fare il salto di qualità, quasi che avesse sempre bisogno di qualche sana pedata nel sedere, per rendere al meglio.
Ma c’è anche da dire che alla fine siamo perfettamente in linea con quelle che erano le premesse della vigilia e che a gennaio, mentre la società cambiava padrone ma non i metodi né gli investimenti, avremmo firmato per essere qui a giocarcela a quattro dalla fine e ancora un po’ di vantaggio.
Solo per un momento abbiamo pensato che quest’anno si sarebbe potuti arrivare alla salvezza senza penare. Un desiderio contrario alla storia e al dna del club. Una scala in cui si sale e si scende è il nostro simbolo. Un giorno su e un giorno giù. Ma quando torneremo su, diciamocelo, sarà ancora più bello. Sperando di non cadere, però.
il blog di Giovanni Vitacchio IL PAGELLONE DI VERONA-CAGLIARI
Sport, 28 Aprile 2025
MONTIPO’ 6 Dopo la prima buona sfuriata del Verona, evita che il Cagliari trovi il gol con Luvumbo, respingendo il tiro dell’attaccante di piede. Sul gol di Pavoletti, onestamente, cosa poteva fare? Poi, per carità, ci saranno i soliti che gli daranno la colpa anche per tutte le carestie che purtroppo appestano il mondo.
GHILARDI 4 Quanti errori, caro Daniele, ma tanti tanti. Si avventura in avanti sbagliando tutto quello che può sbagliare. L’errore più goffo e clamoroso è il liscio (consequenziale a quello più grave di Coppola) che spalanca la strada della vittoria al Cagliari. Gioca in confusione totale e l’espulsione, per un intervento killer, è la diretta conseguenza di quella confusione mentale.
COPPOLA 4 Principale responsabile del gol di Pavoletti, che ringrazia per gli omaggi della cassa e chiude la pratica. Ma al di là dell’errore che, per quanto grave, ci sta, è tutta la gestione del duello con l’anziano attaccante del Cagliari che lo mette ko. Non vede palla, che sia di testa, che sia a terra. Pavoletti lo disintegra, alla prima partita che gioca da titolare in questa stagione. Coppolone se la ricorderà a lungo. Ci rifletterà sabato, visto che per salterà la trasferta di Milano contro l’Inter per squalifica.
VALENTINI 4 Una sola chiusura buona in tutta la sua partita. Che, invece, verrà ricordata esclusivamente per i 500 mila passaggi sbagliati. Lui che dovrebbe avere piedi buoni per far partire l’azione da dietro, contro il Cagliari li ha evidentemente montati al contrario.
LIVRAMENTO 5 (dal 23° s.t.) Non fa nulla di utile
TCHATCHOUA 5.5 Solita grande corsa, anche perché il Verona la partita la gioca quasi tutta dalla sua parte e lui di gamba c’è. Ma poi la precisione è un’altra cosa. Soliti cross un po’ a caso, senza capo ne coda e poco coraggio nel puntare l’avversario per cercare la superiorità numerica.
DUDA 5 Mi sento di dire che ci prova, ma con risultati assolutamente non all’altezza del suo nome. Vede che le cose si mettono male e non riesce mai a farla girare per il verso giusto. Nervoso, ma questa non è una novità. Di certo il mancato apporto di Serdar è un macigno che gli capita tra capo e collo.
SERDAR 4.5 Mi sa che dobbiamo accontentarci di qualche video della scorsa stagione per rivedere il gran giocatore che ci ha fatto innamorare del suo talento. Fa quasi tenerezza vederlo così spaesato e incapace di trovare ritmo e posizione in mezzo al campo. Le gambe non girano, ma è la testa che sembra quella messa peggio, con lentezza di pensiero. Viene sistematicamente soverchiato dai colleghi sardi.
KASTANOS 5 (dal 23° s.t.) Vedi Livramento.
BRADARIC 5 Non attacca, che sarebbe un po’ la sua, fatica tremendamente a contenere le ripartenze del Cagliari, non è mai in grado di sovrapporsi e infila una serie sciagurata di passaggi sbagliati. Un passo indietro preoccupante rispetto a quanto visto nelle ultime settimane.
LAZOVIC 5 (dal 13° s.t.) Vedi Livramento e Kastanos.
SUSLOV s.v. L’entusiasmo per il rientro dal primo minuto dura meno di mezz’ora. Dopo un paio di scontri chiede subito il cambio. Prova a resistere, ma è tutto inutile e così Zanetti è costretto a richiamarlo in panchina.
BERNEDE 5 (dal 28°) Prende il posto di Suslov, infortunato, ma manco ci siamo accorti del suo ingresso in campo. Confusione su due gambe, niente di più. Corre a vuoto, non trova mai un senso alla sua prestazione.
SARR 4 A quattro giornate dalla fine rimane, per me, ancora un enorme mistero. Giocatore dalla buona potenzialità, scende spesso in campo con quel misto tra indolenza e poca attenzione che è incomprensibile. In serie A non si possono sbagliare passaggi a due metri, quelli che i pulcini fanno a occhi chiusi. Non vede mai la porta, non pressa, non sa dove stare. Ripeto, un mistero.
MOSQUERA 4 Non ne becca una e quelle che gli si avvicinano le gestisce in maniera inspiegabile, non riuscendo mai a nascondere quella goffaggine che lo contraddistingue. Male malissimo anche il fraseggio con Sarr, inesistente. Non tira mezza volta verso Caprile, non dico per forza lo specchio della porta.
LAMBOURDE 5 (dal 13° s.t.) Prova ad accendersi, tenta il tiro da fuori, ma gli va gran male.
ALL. ZANETTI 4 I suoi partono bene, subito in partita, con la voglia di sconfessare il biscottone tanto annunciato. Ma l’illusione dura dieci minuti e non di più. Poi il Cagliari sovrasta con disinvoltura i gialloblù, per fame, voglia di fare il risultato e di arrivare alla salvezza quanto prima. Zero idee, poca aggressività, squadra in confusione totale. O si capisce che non si possono fare calcoli, o andiamo incontro a un finale inaspettato, viste le premesse delle ultime settimane. Mentalmente non preparata nel migliore dei modi. Questi ragazzi non possono permettersi di pensare di avere due risultati su tre. Perché alla fine esce sempre quello che non ti aspetti. Sveglia.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Verona-Cagliari 0-2, le pagelle gialloblù di CH
Male praticamente tutto l'Hellas. Steccano in particolare Coppola, Ghilardi e i due attaccanti
di Tommaso Badia
28 Aprile 2025 23:10
Prestazione a tratti imbarazzante del Verona che cade per 0-2 contro il Cagliari al termine di una gara in cui i gialloblù non si sono sostanzialmente mai resi pericolosi.
Con questa premessa, andiamo dunque a dare un’occhiata alle pagelle dell’Hellas.
MONTIPÒ: 6
Si oppone con il piede a Luvumbo, non può nulla sui due gol.
GHILARDI: 4
Liscia clamorosamente sul cross di Luvumbo e nel finale si fa cacciare con un intervento evitabile. Che Abisso estragga il rosso diretto è abbastanza irrilevante: il numero 87 era infatti già ammonito…
COPPOLA: 5
Anche lui partecipa alla “sagra del liscio” che porta al primo gol del Cagliari. Errore grave e decisivo.
VALENTINI: 5
Ogni volta che prova a impostare, la palla è sistematicamente persa. Zanetti lo toglie per un po’ per provare a rimontare, un po’ per disperazione…
TCHATCHOUA: 5,5
Prova qualche sgroppata, ma anche lui ha le polveri bagnate.
SERDAR: 5,5
Tra i meno peggio nel primo tempo, cala nella ripresa.
DUDA: 5
Lui non gira e il Verona non gira. Quale sia la causa e quale l’effetto è da capire, ma ciò che è certo è che stasera anche il buon Ondrej è lontano dalla sufficienza. Magra consolazione il fatto che il suo tentativo su punizione sia di fatto l’unico episodio in cui Caprile si sporca i guantoni
BRADARIC: 5
Luvumbo si gira su di lui e trova il cross che vale lo 0-1 cagliaritano. Anche in fase offensiva, comunque, la sua partita non è esattamente memorabile…
SUSLOV: 6
Torna titolare dopo un lungo infortunio, ma la sua gara dura meno di mezz’ora e in quell’arco di tempo il Verona fatica a decollare. Voto d’ufficio, con la speranza l’infortunio che non sia nulla di grave.
SARR: 5
Impalpabile, sbaglia praticamente tutto. Meno disastroso del collega di reparto, ma non è che ci volesse molto…
MOSQUERA: 4,5
Non ne azzecca mezza. Stasera è semplicemente improponibile.
BERNEDE: 5
Non dà nulla quando entra e, in occasione dello 0-2, si ferma a protestare
LAMBOURDE: 6
In un attacco con qualità ridotta, prova almeno a combinare qualcosa. Sufficienza di incoraggiamento, anche perché quantomeno ha provato a tirare in porta.
LAZOVIC: 5,5
Ci mette un po’ di volontà in più rispetto ai compagni, ma pure lui combina poco.
KASTANOS: 5
Non incide.
LIVRAMENTO: 5
Come sopra.
ZANETTI: 4,5
Al Verona bastava anche il pareggio, invece cade per 0-2 al termine di una partita a tratti imbarazzante. La salvezza è comunque a portata di mano, ma il k.o. odierno è davvero duro da digerire, soprattutto per come è arrivato…
FONTE: CalcioHellas.it
Serie A Cagliari, l'ex Copparoni: "Ieri rossoblù impeccabili. 8 punti di vantaggio dovrebbero bastare"
29/04 alle 21:53
di Niccolò Righi
L'ex portiere del Cagliari Renato Copparoni, intervistato da TuttoCagliari.net, ha parlato della vittoria dei sardi sul campo dell'Hellas Verona: "Con otto punti di vantaggio sulla terzultima mi sembra difficile che il Cagliari possa rischiare ancora qualcosa. Ieri sera tutta la squadra ha interpretato benissimo una partita preparata alla perfezione dal tecnico Davide Nicola. E devo dire che finalmente, per la prima volta, ho visto un Cagliari solido e concreto in tutte le fasi di gioco. Si è difeso con grande attenzione e nei momenti giusti si è spinto in avanti, creando tre nitide palle gol: le reti di Pavoletti e di Deiola e l’occasionissima sprecata da Luvumbo davanti a Montipò.
Insomma, bravissimi tutti. Personalmente sono molto contento per Pavoletti - l’uomo delle provvidenza - e anche per Deiola: quest’ultimo è costantemente al centro di polemiche e di critiche feroci da parte dei tifosi che, per conto mio, non merita. Il gol segnato al Bentegodi lo aiuterà tanto, anche dal punto di vista psicologico. Lui, del resto, è un grande professionista, attaccatissimo alla maglia rossoblù. Ma purtroppo non gli si perdona niente…".
Più demeriti del Verona o meriti del Cagliari?
"Quando succedono queste cose il merito va sempre attribuito alla squadra che gioca meglio. Non è stato il Verona e demeritare, ma il Cagliari a far giocare male gli avversari. Luperto e compagni hanno fatto innervosire i padroni di casa, li hanno indotti a sbagliare spesso la misura dei passaggi… in parole povere, li hanno mandati in tilt. Del resto la partita era importantissima anche per la compagine di Zanetti. Ecco, noi li abbiamo chiusi benissimo e non gli abbiamo fatto esprimere il loro calcio abituale. Quindi ripeto: il merito va soprattutto ai ragazzi di Nicola, artefici di una prestazione attenta e tatticamente impeccabile".
Una brutta battuta d'arresto. Il Verona ha steccato uno dei possibili potenziali match point per centrare la salvezza. Ciò che lascia maggiormente l'amaro in bocca, al di là del risultato, è la prestazione assolutamente inaccettabile offerta dalla squadra di Zanetti, incapace di creare anche una sola occasione da gol e apparsa totalmente senza mordente. Difficile trovare una nota positiva. Atteggiamento da dimenticare, trame di gioco frenetiche e inefficaci che hanno facilitato il lavoro della retroguardia rossoblù, peraltro priva di un leader come Mina. Disastroso Ghilardi, colpevole sul gol di Pavoletti e sciagurato nella circostanza dell'espulsione che gli impedirà di scendere in campo domenica prossima contro l'Inter così come Coppola, ammonito e in diffida. Una bella gatta da pelare per Zanetti, che probabilmente non avrà ancora a disposizione nemmeno Dawidowicz. Davanti i soliti problemi: senza Tengstedt, la pericolosità offensiva dei gialloblù è vicina allo zero. Sarr e Mosquera, nonostante la buona volontà, non sono mai riusciti a scalfire Luperto e compagni, mentre l'infortunio nel primo tempo di Suslov ha azzerato del tutto la potenza di fuoco dell'Hellas. Un solo gol realizzato nelle ultime cinque partite (quello rocambolesco di Sarr a Torino), solo due al Bentegodi nelle ultime nove. Numeri che devono far riflettere.
Un grave errore sarebbe pensare di avere già l'obiettivo in tasca, perché è vero che i sette punti di vantaggio sulla terzultima mantengono i gialloblù a distanza di sicurezza, ma in queste ultime quattro giornate può accadere ancora di tutto. Partiamo dal presupposto che domenica prossima l'impresa a San Siro contro l'Inter è proibitiva, a maggior ragione con una difesa da reinventare completamente. Se anche una sola tra Venezia ed Empoli dovesse fare tre punti, la terra sotto ai piedi della compagine scaligera inizierebbe a tremare pericolosamente. Sarebbe un delitto arrivare all'ultima giornata al Castellani con ancora la salvezza da conquistare. L'appuntamento da non fallire per nessuna ragione è quello dell'11 maggio, quando i gialloblù torneranno in scena al Bentegodi contro il Lecce. Quella sarà, a tutti gli effetti, una finale.
Serie A Le pagelle di Ghilardi: serata disastrosa. Prima si perde Pavoletti, poi si fa espellere
29/04 alle 10:38
di Alessio Del Lungo
Stecca l'Hellas Verona di Paolo Zanetti in casa contro il Cagliari, perdendo 2-0 uno scontro diretto per la salvezza. Il peggiore in campo è sicuramente Daniele Ghilardi, bocciato con un 4 da La Gazzetta dello Sport: "Lui e Coppola si perdono Pavoletti sul primo gol. Poi il rosso...". Stesso voto per il Corriere dello Sport, il Corriere della Sera e Tuttosport, che lo motiva così: "Serata disastrosa. Prima si dimentica di Pavoletti lasciando incomprensibilmente scorrere il pallone in occasione del gol, poi si fa espellere per una brutta entrata su Gaetano".
TuttoHellasVerona è leggermente meno severa nei confronti del difensore, ma il 4,5 pesa ugualmente: "Forse sorpreso dall'errore di Coppola, perde colpevolmente di vista Pavoletti. Nel finale si fa espellere in maniera fin troppo ingenua. Guarderà l'Inter, e forse non solo, dalla tribuna". Infine è da 4 per TMW: "L'errore in occasione del gol di Pavoletti è clamoroso, un liscio che costa carissimo e che non puoi permetterti quando affronti un attaccante di tale esperienza. Nella ripresa conferma di essere in serata no quando si fa bruciare in velocità da Marin pur avendo diversi metri d'anticipo. Chiude con un fallo da rosso diretto su Gaetano. Per distacco il peggiore in campo".
I voti
TMW: 4
La Gazzetta dello Sport: 4
Corriere dello Sport: 4
Corriere della Sera: 4
Tuttosport: 4
TuttoHellasVerona: 4,5
Il goal non ha età. Chiedere al riguardo a Leonardo Pavoletti, che alla veneranda età (calcisticamente parlando) di trentasei primavere non ha ancora perso il vizio, o meglio l'istinto, di spedire la palla in fondo alla rete. Nella delicatissima gara di ieri sera a Verona, il centravanti labronico è stato spedito in campo dal primo minuto per la prima volta in questa stagione, e lui ha risposto presente, portando in vantaggio i suoi al 30' della prima frazione. Nel finale è poi arrivato il raddoppio di Deiola che ha consentito al Cagliari di stendere l'Hellas Verona e porre una seria ipoteca sulla salvezza.
NICOLA HA RAGIONE. Nella conferenza pre gara il tecnico piemontese aveva lasciato intendere che lo stesso Pavoletti sarebbe partito titolare per sopperire all'assenza dello squalificato Piccoli. Per il resto difesa a tre con Zappa, Palomino e Luperto, quest'ultimo autore di una prestazione superlativa. A centrocampo chance a sorpresa per Marin, che assieme ad Adopo e Makoumbou hanno giganteggiato. Il Verona, dal canto suo, ha provato ad aggredire da subito la squadra rossoblù, senza risultare praticamente quasi mai pericolosa, ed esponendosi alla rimessa avversaria. Montipò veniva impegnato prima da Luvumbo, poi da un pericoloso cross di Augello, per poi capitolare alla mezz'ora: filtrante di Zappa per Luvumbo, che dal vertice lasciava partire un mancino tagliatissimo. Ghilardi e Coppola bucano clamorosamente la sfera, non Pavoletti, che stoppa e realizza da pochi passi. Gli scaligeri, che perdono pure il rientrante Sulslov per un virus intestinale, patiscono il goal dei rossoblù e non riescono ad imbastire una reazione. Il Cagliari, dal canto suo, si limita al controllo intelligente.
RIPRESA SENZA ACUTI. Ci si attende una reazione da parte dell'Hellas, ma di fatto si assiste ad un secondo tempo scevro di spunti interessanti. Zanetti fa ricorso a tutte le risorse offensive, ma senza ottenere alcunchè. La squadra sembra come intorpidita, priva di idee e mordente. Sta di fatto che Caprile viene impegnato solamente una volta. Per il resto tanti, tantissimi errori sia in fase di disimpegno che di fraseggio, ergo gli scaligeri dalle parti dell'ex portiere del Napoli di rado riescono ad arrivare. Nicola, così come nella prima frazione, si limita a qualche ripartenza nel tentativo di trovare il varco giusto per chiudere la gara. Dentro un po' di fantasia con Gaetano e Kingstone, nonchè un centrocampista di fatica come Deiola. La gara procede quasi stancamente fino alla fine, quando Gaetano sfrutta un'apertura di Kingstone per lanciarsi verso Montipò, Poi, per eccessivo altruismo, serve il ben appostato Deiola che, con il più facile dei tap in, realizza il raddoppio. Il Verona, rimasto da qualche minuto in dieci per uno scellerato intervento del giovane Ghilardi su Gaetano, aveva già alzato bandiera bianca, e lo stesso Zanetti, in conferenza stampa, ha ammesso la totale debacle. Dal canto suo, il Cagliari può festeggiare per gli otto punti di distacco dalla terz'ultima posizione, ed una salvezza che pare di fatto una formalità.
Serie A Hellas Verona, con il Cagliari un brutto passaggio a vuoto
29/04 alle 08:30
di Francesco Galvagni @galvavr
Un brutto passaggio a vuoto quello dell'Hellas Verona di Paolo Zanetti, che nel lunedì di chiusura della trentaquattresima giornata del campionato di Serie A ha ceduto 0-2 al Cagliari di Davide Nicola in un match potenzialmente determinante per il discorso salvezza, rimandato giocoforza alle giornate successive. Più che il risultato a preoccupare in casa scaligera è stata una delle peggiori prestazioni della stagione, con una squadra che ha visto di colpo riaffiorare tutti i propri limiti e le proprie incertezze nel momento in cui avrebbe invece dovuto diventare definitivamente grande.
Dietro si torna a ballare
E' un Verona dentro al quale sembrano tornati per una serata a vivere quei fantasmi difensivi che parevano essere invece solo un lontano ricordo, con il goal del vantaggio di Pavoletti scaturito da un doppio errore scolastico dei giovani Coppola e Ghilardi, che saranno tra le altre cose entrambi assenti a San Siro con l'Inter sabato per squalifica. Una giornata no che si inserisce giocoforza nel processo di maturazione dei due classe 2003 che in estate resteranno al centro di numerose trattative di mercato.
La situazione classifica
E' in ogni caso un Hellas che nonostante la brutta serata mantiene ancora ampiamente il suo destino nelle proprie mani a quattro giornate dalla fine del campionato. +7 il vantaggio degli uomini di Zanetti sulla zona rossa della graduatoria con un calendario che dopo la trasferta di Milano in modalità nerazzurra riserverà poi altre due gare interne con Lecce prima e Como poi, per infine chiudere la stagione in casa dell'Empoli negli ultimi 90 minuti della Serie A.
HELLAS VERONA (A cura di Luca Esposito)
Montipò 6 - Salva su Luvumbo, non può nulla su Pavoletti. Esente da ogni responsabilità.
Ghilardi 4 - L'errore in occasione del gol di Pavoletti è clamoroso, un liscio che costa carissimo e che non puoi permetterti quando affronti un attaccante di tale esperienza. Nella ripresa conferma di essere in serata no quando si fa bruciare in velocità da Marin pur avendo diversi metri d'anticipo. Chiude con un fallo da rosso diretto su Gaetano. Per distacco il peggiore in campo.
Coppola 4,5 - Anche lui ha colpe sulla rete del Cagliari, visto che fa passare il pallone in area di rigore senza riuscire a intercettarlo. Soffre la fisicità di Pavoletti ed è costretto a stenderlo al limite dell'area rischiando il cartellino rosso per chiara occasione da gol.
Valentini 5,5 - Senza dubbio è quello che fa meno danni nel terzetto difensivo, ma nella ripresa si intestardisce in una serie di verticalizzazioni infruttuose che fanno arrabbiare pubblico e allenatore. Fino ad essere sostituito. Dal 70' Kastanos 6 - Meriterebbe più spazio in un contesto tecnico non eccelso come quello gialloblu. Ingresso tardivo.
Tchatchoua 5,5 - Prova a spingere sulla corsia di competenza, ma è meno propositivo del solito. Qualche lampo a inizio ripresa, ma gli attaccanti non riescono a riempire l'area di rigore e si scoraggia.
Serdar 5 - Dovrebbe dare qualità alla manovra garantendo copertura alla retroguardia. Non riesce a fare nessuna delle due cose. Dal 70' Livramento 5 - Non ha dato nulla nei 25 minuti a disposizione.
Duda 5 - Si fa notare per un tiro in curva su calcio piazzato e per qualche battibecco con gli avversari. Non sta vivendo la sua miglior stagione.
Bradaric 5 - Corre, si propone, ma come spesso gli capita è fumoso e sbaglia una marea di cross. Ingaggia un duello senza esclusione di colpi con Zortea, ma lo perde nettamente. Dal 60' Lambourde 5 - Un tiro dai 20 metri e null'altro.
Suslov 5 - Esce per un infortunio che non sembra grave. Tuttavia, nella mezz'ora a disposizione, non si vede praticamente mai. Dal 30' Bernede 4,5 - Fa fatica a trovare la posizione e fa tremendamente fatica.
Sarr 4,5 - Il Verona butta tanti palloni e questo non agevola gli attaccanti, ma ciò accade anche per lo scarso movimento dei giocatori offensivi. Impalpabile.
Mosquera 4,5 - Copia e incolla del commento fatto per il compagno di reparto. Luperto lo annulla dall'inizio alla fine. Dal 60' Lazovic 5 - Non si è mai visto, impatto molle anche da parte del capitano.
Paolo Zanetti 5 - La classifica non preoccupa, il +7 è vantaggio rassicurante e per la salvezza manca solo la matematica. Ma stasera il suo Verona ha giocato malissimo.
CAGLIARI (A cura di Luca Esposito)
Caprile 6 - Si sporca i guanti solo nel riscaldamento. Spettatore non pagante.
Zappa 6 - Mezzo voto in meno per un giallo ingenuo. Per il resto solita gara da combattente e tanti palloni recuperati. Di mestiere fa l'esterno, ma dimostra di essere affidabile anche come braccetto.
Palomino 7 - Qualche settimana fa sembrava vicino all'addio, si ritrova invece titolare nella partita che consegna la salvezza quasi aritmetica alla sua squadra. Stravince tutti i duelli con Mosquera.
Luperto 7 - Nicola lo ha voluto fortemente in estate, convinto potesse essere la colonna della retroguardia. I fatti gli stanno dando ragione. Mancava un colosso come Mina, in pratica non se n'è accorto nessuno. Perfetto.
Augello 6 - Il miglior uomo assist del Cagliari avrebbe praterie per attaccare, ma preferisce mantenere la posizione e contenere gli esterni avversari. Scelta strategicamente azzeccata. Un valore aggiunto e un calciatore che, per costanza di rendimento e qualità, meriterebbe maggior considerazione da parte dei media nazionali.
Adopo 7 - Quanto è cresciuto questo calciatore durante la stagione! Servono muscoli e corsa per opporsi ai giocatori del Verona, in pratica pane per i suoi denti. Non sbaglia un solo intervento, impossibile contare quanti palloni abbia sradicato dai piedi degli avversari.
Makoumbou 6,5 - Anche per lui una serata stoica, con corsa a tutto campo e una miriade di duelli individuali vinti. Non solo quantità: a tratti si fa apprezzare anche per la capacità di innescare gli esterni e le punte.
Zortea 6,5 - Stravince il duello con Bradaric, è carico a mille e lo testimoniano le sue esultanze sfrenate anche dopo aver conquistato un fallo laterale. Nicola lo conosce benissimo e lo sta valorizzando al meglio.
Marin 6,5 - Impossibile andare sotto la sufficienza, i centrocampisti rossoblu hanno interpretato la partita alla perfezione e anche lui è stato assoluto protagonista. Esce stremato dopo ottanta minuti di livello assoluto. Dall'80' Deiola 6,5 - Entra e la chiude con un tap-in da distanza ravvicinata.
Luvumbo 6 - Assist prezioso per la rete di Pavoletti, anche se in realtà bisognerebbe parlare più di errore clamoroso della retroguardia di casa. Nella ripresa si aprono spazi e potrebbe essere devastante, invece cala molto sul piano fisico. Dall'80' Gaetano 7 - Si può fare la differenza anche in meno di un quarto d'ora? Assolutamente sì. Procura l'espulsione di Ghilardi, serve un assist d'oro a Deiola e si sacrifica sulle palle inattive a sfavore.
PavolettI 7 - Alla prima da titolare risponde come meglio non potrebbe: la difesa del Verona sbanda, lui sbuca alle spalle di tutti e fa 0-1 sotto quel settore ospiti che lo ha sostenuto e incoraggiato sin dal riscaldamento. E' il simbolo di una squadra che non molla mai. Dal 76' Mutandwa sv.
Davide Nicola 6,5 - Sicuramente il Verona è in serata no, ma stasera la sua squadra è perfetta dal punto di vista tattico soprattutto nella copertura degli spazi e sulle preventive. Lo 0-2 è meritato e vale una salvezza decisamente meno rocambolesca di quelle del suo recente passato.
I fatti del giorno Serie A, la classifica aggiornata: Bologna e Lazio lasciano punti, il Cagliari se la gode a +8
29/04 alle 00:56
di Giacomo Iacobellis @giaco_iaco
Le ultime tre gare del 34° turno di Serie A non hanno visto grandi sconvolgimenti di classifica, se non per il balzo salvezza del Cagliari di mister Nicola: i rossoblù adesso sono infatti a +8 sull'Empoli. Bologna e Lazio hanno pareggiato, ma restano comunque rispettivamente a un punto e a due punti dalla Champions League. Punticino utile per una ritrovata Udinese, brutto ko ma comunque classifica tutto sommato tranquilla per il Verona.
La classifica aggiornata di Serie A dopo il 34° turno
Napoli - 74 punti (34 partite giocate)
Inter - 71 (34)
Atalanta - 65 (34)
Juventus - 62 (34)
Bologna - 61 (34)
Roma - 60 (34)
Lazio - 60 (34)
Fiorentina - 59 (34)
Milan - 54 (34)
Torino - 43 (34)
Como - 42 (34)
Udinese - 41 (34)
Genoa - 39 (34)
Cagliari - 33 (34)
Verona - 32 (34)
Parma - 32 (34)
Lecce - 27 (34)
Empoli - 25 (34)
Venezia - 25 (34)
Monza - 15 (34)
Il recap completo del 34° turno di Serie A
Como-Genoa 1-0
Venezia-Milan 0-2
Inter-Roma 0-1
Fiorentina-Empoli 2-1
Juventus-Monza 2-0
Napoli-Torino 2-0
Atalanta-Lecce 1-1
Udinese-Bologna 0-0
Verona-Cagliari 0-2
Lazio-Parma 2-2
Dopo due ko consecutivi, il Cagliari rialza la testa e conquista tre punti fondamentali nello scontro diretto contro l’Hellas Verona. Al Bentegodi finisce 2-0 per i rossoblù grazie ai gol di Pavoletti e Deiola, che permettono agli uomini di Ranieri di operare il sorpasso proprio ai danni degli scaligeri: ora il Cagliari sale a quota 33 punti, mentre la squadra di Zanetti resta ferma a 31, comunque a +7 sulla zona retrocessione.
E' la serata di Pavoletti e di Deiola per i sardi, soprattutto del centravanti che è il migliore in campo. In casa Hellas, invece, serataccia per Ghilardi, per l'espulsione e non solo. Grande entusiasmo in casa Cagliari, mentre in casa Hellas si mantiene la calma: con quattro giornate ancora da giocare e una posizione comunque favorevole, la missione salvezza resta ampiamente alla portata.
Questo il commento di Nicola a fine partita: "Oggi abbiamo fatto un bel passo verso la salvezza, ma ora terminiamo l'opera. Io oggi sono veramente estasiato da Pavoletti, per lo spirito, la qualità, la continuità con cui ha giocato. Il Cagliari ha giovani interessanti, ma anche dei calciatori più esperti che sono da seguire. Sono contento che Leonardo abbia potuto dimostrare tutto il suo valore. Stesso discorso per Deiola. Sono contento per i ragazzi perché soprattutto so da dove nasce questa vittoria".
Queste, invece, le parole a caldo di Zanetti: "Siamo partiti per fare un altro tipo di prestazione e regalarci un altro tipo di serata. Sconfitta meritata, ci siamo incartati da soli e non abbiamo forza e lucidità per riprenderla. Una brutta serata che però non deve farci buttare via quanto fatto finora. Era tanto che non facevamo una cattiva prestazione".
Montipò 6 Ci mette il piede su Luvumbo, nulla può sulle due reti rossoblù. L'unico a guadagnarsi la sufficienza;
Ghilardi 4,5 Forse sorpreso dall'errore di Coppola, perde colpevolmente di vista Pavoletti. Nel finale si fa espellere in maniera fin troppo ingenua. Guarderà l'Inter, e forse non solo, dalla tribuna;
Coppola 4 Liscia in maniera clamorosa il traversone di Luvumbo che Pavoletti capitalizza. Incerto e macchinoso nei disimpegni. Ammonito, era diffidato, salterà anche lui l'Inter;
Valentini 5,5 Si nota all'inizio per un'ottima chiusura su Zortea. Per il resto si limita al compitino (25’ s.t. Kastanos 5 ingresso impalpabile);
Tchatchoua 5 Spinge con una buona continuità ma le sue sortite terminano con cross dalla trequarti imprecisi e fuori misura;
Serdar 5 Sicuramente pesano i due mesi di assenza ma non è nemmeno lontano parente del giocatore ammirato la scorsa stagione (dal 25' s.t. Livramento 5 non aggiunge nulla);
Duda 5 Privo di inventiva e di velocità di pensiero, prova, senza riuscirvi, a dirigere il gioco;
Bradaric 5 In fase di spinta non si vede praticamente mai (dal 14' s.t. Lazovic 5 la panchina non gli ha giovato, arrugginito);
Suslov 5,5 voglioso, determinato. Un problema intestinale lo toglie di mezzo dopo meno di mezz'ora di gioco (dal 28' p.t. Bernede 4,5 passeggia sulle trequarti senza mai trovare uno spunto degno di nota);
Sarr 4 Mai pericoloso, errori di appoggio e di movimento.
Mosquera 4 La buona volontà non basta. Prova un'improbabile conclusione da distanza siderale (dal 14' s.t Lambourde 5,5 un pregevole arresto e tiro che termina, purtroppo, alto).
Zanetti 4 Dopo il gol di Pavoletti la squadra si dimostra incapace di abbozzare una benchè minima reazione. Mancano idee e determinazione e la sconfitta ne diventa la logica conseguenza. Probabilmente il peggior Verona della stagione.
Dopo due sconfitte consecutive, il Cagliari ritrova il successo nello scontro diretto per la salvezza contro l'Hellas Verona al Bentegodi. Decisive le reti di Pavoletti e Deiola per attuare il sorpasso proprio sugli scaligeri: rossoblù ora a 33 punti, la squadra di Zanetti è comunque tranquilla a 31, a +7 sulla zona salvezza.
Verona aggressivo, ma le chance sono del Cagliari
Il Verona parte subito forte, con grande aggressività, mostrando voglia di vincere la partita. Ma fa fatica a creare occasioni pericolose. Le palle-gol, infatti, sono più del Cagliari. La prima arriva sul piede di Luvumbo, ma è bravo Montipò a respingere di piede. Pochi minuti dopo ancora rossoblù in attacco: azione insistita di Adopo e sponda per Marin, cui tiro a giro viene bloccato in bello stile ancora dal portiere scaligero.
Il vantaggio di Pavoletti
E così, a furia di attaccare, il Cagliari riesce a portarsi in vantaggio intorno alla mezzora di gioco con Pavoletti: schierato titolare a causa della squalifica di Piccoli, l'ex Napoli ripaga Nicola sfruttando un'ingenuità della difesa di Zanetti dopo un gran lavoro di Luvumbo: 1-0 tutto sommato meritato per i sardi. Anche perché arriva solo al 41' il primo tiro in porta del Verona. E' Duda a provarci dai 25 metri direttamente su punizione, ma Caprile è attento e respinge di pugno.
Poco Verona, il Cagliari gestisce
Nella ripresa il copione è simile al secondo tempo. Il Verona continua a non convincere, né il pubblico né il suo allenatore che comincia a spazientarsi. Neanche la girandola di cambi modifica le cose. Anzi, a calciare di più verso la porta avversaria è ancora il Cagliari. Ci rpova Marin, spedendo però altissimo. E l'Hellas non accenna alcuna reazione, Caprile praticamente non si sporca mai i guantoni. Al massimo c'è da registrare un tentativo da fuori di Labourde, che però non centra lo specchio.
Espulso Ghilardi, raddoppia il Cagliari
Nel finale c'è tempo per un'espulsione diretta dell'arbitro Abisso ai danni di Ghilardi a causa di un intervento duro su Gaetano: il difensore completa così la sua serataccia. E quella del Verona, che nel recupero va sotto di due gol: il raddoppio cagliaritano è firmato da Deiola su assist di Gaetano. E finisce così la partita.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
28 aprile 2025 Serie A Enilive 2024/25 | Al 'Bentegodi' passa il Cagliari
Verona - Si è conclusa 0-2 Hellas Verona-Cagliari, 34a giornata di Serie A Enilive 2024/25.
Venendo alla cronaca, la prima occasione da gol è per gli ospiti. All’11’ Zortea intercetta il lancio di Suslov diretto verso l’area rossoblù e lancia Adopo che, in contropiede, arriva in velocità al limite dell’area avversaria, dove scarica nuovamente su Zortea. Valentini respinge il tiro del numero 19 in calcio d’angolo.
Al 18’, su rilancio di Caprile, Marin aggancia la sponda di testa di Pavoletti e trova un corridoio per Luvumbo. Il numero 77 calcia di destro davanti a Montipò, trovando però la sua respinta. Un minuto dopo ci prova Marin con un tiro da fuori area su assist di Makoumbou, ma il numero 1 gialloblù blocca ancora senza problemi.
Al 30’ passa in vantaggio il Cagliari. Luvumbo riceve sulla destra da Zappa, si gira e crossa in area per Pavoletti che, sotto porta, insacca il pallone e segna il gol dello 0-1.
Al 40’ viene assegnato un calcio di punizione per il Verona. Duda ci prova dalla distanza, ma trova l’intervento di Caprile a respingere in rimessa laterale.
Dopo tre minuti di recupero, il primo tempo si conclude così sullo 0-1.
Nella ripresa, le due squadre creano poche occasioni nei primi minuti di gioco.
Al 70’ una deviazione sulla rimessa laterale battuta da Lazovic favorisce la corsa di Sarr sulla fascia sinistra. Il numero 9 arriva sul fondo e crossa in area, dove trova Lambourde. Il colpo di testa dell’attaccante francese è però troppo debole, e viene parato da Caprile.
All’80’ il Verona resta in dieci uomini a causa dell’espulsione diretta di Ghilardi per un fallo su Gaetano.
All’81’ Kastanos riceve da Bernede nella metà campo avversaria e serve Lambourde che, dalla distanza, si coordina e calcia al volo. La sua conclusione termina alta.
Al 90’+3’ arriva il secondo gol degli ospiti. Adopo dà il via alla ripartenza del Cagliari lanciando sulla corsa Gaetano. Il numero 70, una volta in area, serve Deiola sulla sinistra e segna il gol dello 0-2.
Dopo quattro minuti di recupero, la partita si conclude sul risultato di 0-2.
Il prossimo impegno del Verona sarà sabato 3 maggio (ore 20.45) quando i gialloblù affronteranno l’Inter allo stadio ‘Giuseppe Meazza’ di Milano, match valido per la 35a giornata di Serie A Enilive 2024/25.
Carlino (UD) - Le dichiarazioni di mister Paolo Sammarco al termine di Udinese-Hellas Verona, 35a giornata del campionato Primavera 1 2024/25.
Mister, che analisi fa della partita? "Era un match complicato, nonostante loro fossero già retrocessi, potevano metterci in difficoltà. Nel primo tempo è stato difficile giocare a calcio, in un campo anche un po' stretto. Abbiamo comunque avuto delle occasioni ma senza trovare il gol e la squadra si è un po' innservosita anche perché i ragazzi sentono molto il momento e hanno tantissima voglia di fare risultato per continuare a inseguire questo bellissimo sogno che si stanno meritando. Nel secondo tempo ci siamo tranquillizzati e siamo stati bravi a segnare subito e da quel momento potevamo fare anche più reti. I ragazzi sono stati tutti molto bravi, dando ognuno il proprio contributo. Sono contento perché questo era un ostacolo da superare e i ragazzi l'hanno passato con grande determinazione, grande voglia e con lo spirito di gruppo che ci ha contraddistinto per tutto l'anno".
Carlino (UD) – Allo stadio 'Della Ricca' è terminata 1-3 Udinese-Hellas Verona, 35a giornata del campionato Primavera 1.
Venendo alla cronaca, al 4’ è subito pericoloso il Verona con il colpo di testa di Popovic da calcio d'angolo, disinnescato da Mosca.
Al 5’ occasionissima Hellas con Vermesan che scappa via ai difensori, si presenta davanti a Mosca ma, con il destro, non riesce a superarlo.
All’11 va vicino al vantaggio il Verona: Agbonifo calcia a botta sicura dal lato destro dell'area di rigore, ma il suo tiro colpisce un compagno e viene respinto dalla difesa friulana.
Al 15’ sale d’intensità l’Udinese, che si fa vedere in avanti con Lazzaro, il quale calcia dalla distanza con il destro: il pallone esce di poco alto sopra la traversa.
Neanche un minuto più tardi, al 16’, passa in vantaggio l'Udinese con il colpo di testa dal cuore dell'area di rigore di El Bouradi su cross di Lazzaro.
Al 20’ è ancora la squadra di casa a rendersi pericolosa, sempre con Lazzaro che mette un pallone velenoso in mezzo e trova la deviazione di Popovic, costringendo Magro a mettere in calcio d'angolo.
Al 33’ ci prova di nuovo Vermesan con il destro dall'interno dell'area, ma Mosca respinge in calcio d'angolo. Due minuti più tardi è De Battisti a calciare con il destro di prima intenzione su suggerimento di Agbonifo, ma è ancora Mosca a bloccare.
Al 36’ occasione Udinese con Vinciati che si invola verso la porta di Magro, punta Nwachukwu, si sposta il pallone sul destro e calcia forte, ma Magro respinge con i piedi.
All’ultimo dei sei minuti di recupero si rende pericoloso l'Hellas con Agbonifo che calcia dalla destra, ma il pallone attraversa tutto lo specchio della porta finendo sul fondo.
Il primo tempo si conclude così con il vantaggio per 1 a 0 dei friulani.
Nella ripresa l’Hellas trova subito il gol del pareggio al 48’: Agbonifo raccoglie palla sulla trequarti, punta l'area, supera due avversari e con il destro a incrociare supera Mosca.
Due minuti più tardi, al 50’, ci prova De Battisti dalla distanza a sorprendere Mosca, ma il suo sinistro colpisce il palo e termina sul fondo.
Al 60’ occasione Hellas con il sinistro da fuori area di Mogentale che sfiora il palo e finisce sul fondo.
Al 62’ arriva la grande parata di Mosca su Agbonifo, che aveva colpito con il destro a botta sicura su assist di Monticelli.
Al 68’ l’Hellas trova la rete del vantaggio: azione spettacolare con il tacco di De Battisti a liberare Monticelli, che a sua volta di tacco serve Agbonifo, il quale supera il diretto marcatore e scaraventa il pallone in rete.
Al 72’ Dalla Riva prova a chiudere i conti con il destro, ma Mosca si supera e devia in calcio d’angolo.
La rete che chiude i conti per il Verona arriva all’86’ con il colpo di testa vincente di Adi Kurti su assist di Monticelli.
Dopo quattro minuti di recupero si conclude la partita con la vittoria per 3-1 del Verona.
Il prossimo impegno del Verona sarà quello di domenica 4 maggio (ore 15) quando i gialloblù saranno ospiti del Cesena, match valido per la 36a giornata del campionato di Primavera 1 2024/25.
LA CRONACA
1' Fischio d'inizio. Forza gialloblù!
4' Subito Verona pericoloso con il colpo di testa di Popovic da calcio d'angolo, para Mosca
5' Occasionissima Hellas con Vermesan che scappa via ai difensori, si presenta davanti a Mosca ma con il destro non riesce a superarlo
11' Vicino al vantaggio il Verona. Agbonifo calcia a botta sicura dal lato destro dell'area di rigore ma il suo tiro colpisce un compagno e viene respinto dalla difesa friulana
15' Si porta avanti l'Udinese con Lazzaro che calcia dalla distanza con il destro e il pallone esce di poco alto sopra la traversa
16' GOL. Passa in vantaggio l'Udinese con il colpo di testa dal cuore dell'area di rigore di El Bouradi su cross di Lazzaro
20' Ancora la squadra di casa a rendersi pericolosa sempre con Lazzaro che mette un pallone velenoso in mezzo e trova la deviazione d Popovic che costringe Magro a mettere in calcio d'angolo
33' Ci prova di nuovo Vermesan con il destro dall'interno dell'area ma Mosca respinge in calcio d'angolo
35' Questa volta a calciare con il destro è De Battisti di prima intenzione su suggerimento di Agbonifo ma è ancora Mosca a bloccare
36' Occasione Udinese. Vinciati si invola verso la porta di Magro, punta Nwachukwu, si sposta il pallone sul destro e calcia forte ma Magro respinge con i piedi
45'+5' Pericoloso l'Hellas con Agbonifo che calcia dalla desta ma il pallone attraversa tutto lo specchio della porta finendo sul fondo
45'+6' Finisce qui il primo tempo, 1 a 0 a favore dell'Udinese
46' Incomincia il seconda tempo. Forza ragazzi!
48' GOOOOL HELLAS. RICHIIII AGBONIFOOOO. Fa tutto il numero 7 gialloblù che raccoglie palla sulla trequarti, punta l'area, supera due avversari e con il destro ad incrociare supera Mosca
50' Palo del Verona. Su un cross che attraversa tutta l'area arriva De Battisti che calcia con il sinistro ma la sua conclusione trova il palo ed esce
60' Occasione Hellas con il sinistro da fuori area di Mogentale che sfiora il palo e finisce sul fondo
62' Grande parata di Mosca su Agbonifo che aveva colpito con il destro a botta sicuro su assist di Monticelli
68' GOOOOL. ANCORA LUI, ANCORA RICHI. Azione spettacolare dell'Hellas con il tacco di De Battisti a liberare Monticelli che a sua volta di tacco serve Agbonifo che supera il diretto marcatore e scaraventa il pallone in rete
72' Dalla Riva vicinissimo al terzo gol dei gialloblù con il destro ma Mosca si supera mettendo in angolo
83' Altra occasione per l'Hellas per chiudere la partita questa volta con Stella che però con il destro manda alto da buona posizione
87' GOOOOOL. ADIII KURTIIIII. La chiude il Verona con il colpo di testa di Kurti su calcio piazzato battuto da Monticelli
90'+4' Finisce qui, il Verona batte l'Udinese 3-1.
UDINESE-HELLAS VERONA 1-3
Reti: 16' El Bouradi, 48', 68' Agbonifo, 86' Kurti
UDINESE: Mosca; Palma (dal 59' Del Pino), Lazzaro, Olivo, Cosentino, Conti (dal 74' Cella), Dal Vi (dal 78' Zhavara), Vinciati (dal 78' Busolini), El Bouradi, Marello, Landolfo (dal 78' Owusu)
A disposizione: Cassin, Shpuza, Severino
Allenatore: Igor Bubnjic
HELLAS VERONA (3-5-2): Magro, Nwachukwu (dal 90' Albertini), Kurti, Popovic; Agbonifo (dal 78' Stella), Peci, Dalla Riva (dal 90 De Rossi), Mogentale (dal 74' Szimionas), De Battisti; Monticelli, Vermesan (dal 90' Vapore)
A disposizione: Castagnini, Molica, Garofalo, Scharner, Pagliei, Barry
Allenatore: Paolo Sammarco
Arbitro: Davide Gandino (Sez. AIA di Alessandria)
Assistenti: Bruno Galigani (Sez. AIA di Sondrio) e Federico Mezzalira (Sez. AIA di Varese)