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...Serviva un attaccante esperto di A e punto di riferimento importante per un VERONA che troppo spesso aveva patito nella scorsa stagione in questo senso ed i soli FAVILLI e DI CARMINE, simili tatticamente, non permettevano al gioco di JURIĆ di esprimersi al meglio; se KALINIC torna più o meno quello di Firenze (e non ho dubbi che con l'allenatore suo connazionale ci riuscirà) ne vedremo delle belle!
Ottimo 'puntello' anche in difesa con CECCHERINI (in attesa di vedere finalmente anche MAGNANI destinato probabilmente a far parte dei tre tiolari prima dei guai fisici) che permetterà a LOVATO e AMIONE di crescere senza fretta.
Salutano definitivamente molti calciatori da tempo fuori dal progetto 'HELLAS' come ALMICI, BALKOVEC, BOCCHETTI, BOLDOR (anche se nessun annuncio ufficiale è stato fatto sulla sua presunta rescissione), CALVANO, CAPPELLUZZO, CISSÉ, CRESCENZI, HENDERSON, MARRONE e RAGUSA mentre rimarranno fuori rosa in attesa di sviluppi fino a Gennaio DI GAUDIO, LARIBI, VITALE e BORGHETTO.
Peccato davvero per il mancato ritorno di PESSINA che sarebbe stato la ciliegina sulla torta grazie quanto a duttilità tattica e approfondita conoscenza degli schemi del mister ma l'ATALANTA, dopo l'affievolirsi dell'interesse del MILAN e cessioni di rilievo a metacampo, ha preferito tenere il giocatore come iniziale seconda linea certa di non perdere in qualità dati i molti impegni, anche internazionali, ai quali la rosa sarà sottoposta.
Ma in ogni caso i vari BENASSI (sperando di vederlo in campo almeno da dopo la pausa), BARÁK, ILIĆ e anche TAMÈZE (come abbiamo visto) senza dimenticare il 'vecchio' ZACCAGNI sapranno fornire al mister valide alternative sulla trequarti anche se, almeno inizialmente, non avranno certo la qualità di Matteo.
A fronte delle cessioni eccellenti di KUMBULLA, AMRABAT e RRAHMANI è nata a mio avviso una squadra intrigante, forse un po' squilibrata dal punto di vista dell'esperienza (molti dei nuovi acquisti sono piuttosto giovani) ma che sulla carta potrebbe avere il giusto mix per centrare un'altra salvezza; il resto, come ha detto patròn SETTI, starà nelle capacità del tecnico spalatino che rimane, non dimentichiamolo mai dopo anni di tecnici inadatti (per usare un misericordioso eufemismo) alla piazza, il miglior acquisto!
Trovate in questo post dedicato al mercato tutti i dettagli e la tabella riassuntiva dei movimenti in entrata e uscita per la stagione 2020-21: BUON HELLAS A TUTTI! 💪😍👍
LEGENDA: I ruoli con il link conducono alla scheda relativa al tesserato.
I nomi depennati sono di tesserati che non faranno più parte della rosa o giocheranno temporaneamente o definitivamente altrove.
RUOLO | NOME | STATO DEL CONTRATTO E NOTE |
POR. | BERARDI | Definitivo fino a Giugno 2021. |
POR. | CHIESA | Riscattato dalla GSD AMBROSIANA è stato prestato alla VIRTUS VERONA in Serie C dove rimarrà anche per la prossima stagione. |
POR. | PANDUR | Arriva a titolo definitivo da RIJEKA con contratto fino a Giugno 2025. |
POR. | RADUNOVIĆ | Rientrato all'ATALANTA per fine prestito. |
POR. | SILVESTRI | Definitivo fino a Giugno 2022. |
DIF. | ADJAPONG | Rientrato al SASSUOLO per fine prestito. |
DIF. | ALMICI | Definitivo fino a Giugno 2021, rientra dal prestito al PORDENONE neopromosso in Serie B ha rescisso consensualmente il contratto che lo legava a Via Olanda. |
DIF. | AMIONE | Definitivo fino a Giugno 2025 dagli argentini del BELGRANO. |
DIF. | BALKOVEC | Definitivo fino a Giugno 2021 e rientrato dal prestito all'EMPOLI in Serie B, ha rescisso consensualmente il contratto che lo legava all'HELLAS VERONA. |
DIF. | BOCCHETTI | Definitivo fino a Giugno 2021 è stato ceduto in prestito al PESCARA in Serie B. |
DIF. | BOLDOR | Definitivo fino a Giugno 2021 è stato ceduto a titolo gratuito al POTENZA (anche se nessuna notizia ufficiale è ancora apparsa in merito). |
DIF. | CASALE | Definitivo fino a Giugno 2023 è stato ceduto in prestito all'EMPOLI con la formula del diritto di riscatto e controriscatto. |
DIF. | CECCHERINI | Arriva in prestito dalla FIORENTINA con obbligo di riscatto da parte del club scaligero al verificarsi di determinate condizioni. |
DIF. | ÇETİN | Arriva dalla ROMA in prestito con diritto (trasformato poi in obbligo nell'operazione che ha portato KUMBULLA in giallorosso) di riscatto definitivo da parte del club gialloblù. |
DIF. | CRESCENZI | È stato ceduto a titolo definitivo alla CREMONESE. |
DIF. | DAWIDOWICZ | Definitivo fino a Giugno 2022. |
DIF. | DIMARCO | In prestito da Gennaio dall'INTER ha fatto ritorno in gialloblù con diritto di riscatto definitivo da parte di Via Olanda. |
DIF. | EMPEREUR | Definitivo fino a Giugno 2022 è stato ceduto al PALMEIRAS in prestito con diritto (obbligo al raggiungimento del 50% delle presenze ufficiali) di riscatto a 2,3 milioni di euro. |
DIF. | FARAONI | Definitivo fino a Giugno 2022. |
DIF. | GÜNTER | Definitivo fino a Giugno 2023 dopo il riscatto dal GENOA da parte di Via Olanda. |
DIF. | KUMBULLA | Definitivo fino a Giugno 2022 è stato ceduto alla ROMA in prestito con obbligo di riscatto. |
DIF. | LOVATO | Definitivo fino a Giugno 2024. |
DIF. | MAGNANI | Prestito con obbligo di riscatto (al verificarsi di alcune condizioni e fissato a circa 3 milioni) dal SASSUOLO. |
CEN. | MARRONE | è stato ceduto in maniera definitiva CROTONE neopromosso in Serie A dopo aver conquistato la promozione da prestito alla stessa squadra calabrese. |
DIF. | RRAHMANI | Ingaggiato a titolo definitivo dal NAPOLI dopo essere rimasto in prestito al VERONA sino al termine della stagione. |
DIF. | RÜEGG | Arriva a titolo definitivo dallo ZURIGO per circa 2 milioni con contratto fino a Giugno 2025. |
DIF. | VITALE | Definitivo fino a Giugno 2021, rientra dal prestito allo SPEZIA neopromosso in Serie A. |
CEN. | AMRABAT | Riscattato dal CLUB BRUGES per circa 3,5 mln è stato ceduto alla FIORENTINA per circa 20 dopo essere rimasto in prestito sino a fine stagione. |
CEN. | BADU | Arriva in prestito oneroso dall'UDINESE (circa 400mila Euro) con obbligo di riscatto fissato in circa 1,5 mln a fine stagione da parte dei gialloblù, sembra però non abbia avuto l'abilitazione all'attività agonistica ed è attualmente fuori rosa. |
CEN. | BARÁK | Arriva in prestito con obbligo di riscatto dall'UDINESE al verificarsi di determinate condizioni. |
CEN. | BENASSI | Arriva in prestito con diritto di riscatto dalla FIORENTINA. |
CEN. | BESSA | Definitivo fino a Giugno 2022 rientrato dal prestito al GENOA ha passato metà stagione a recuperare da un infortunio e ora è stato girato in prestito al Goias in Brasile con possibilità di riscatto definitivo dei verdeoro. |
CEN. | CALVANO | È stato ceduto definitivamente alla TRIESTINA. |
CEN. | CHECCHIN | Rientrato dal prestito in Serie C all'ALESSANDRIA e rimasto a Verona a recuperare da un'infortunio piuttosto serio ad una caviglia, si è svincolato al termine del contratto. |
CEN. | DANZI | Definitivo fino a Giugno 2022. |
CEN. | EYSSERIC | Rientrato alla FIORENTINA per fine prestito. |
CEN. | HENDERSON | Rientrato dal prestito all'EMPOLI in Serie B è stato ceduto al LECCE per circa 1 milione. |
CEN. | ILIĆ | Prestito dal MANCHESTER CITY con diritto di riscatto da parte del club gialloblù. |
CEN. | JOČIĆ | Definitivo fino a Giugno 2023. |
CEN. | LARIBI | Definitivo fino a Giugno 2021 rientra dal doppio prestito all'EMPOLI in Serie B fino a Gennaio e poi al BARI in Serie C. |
CEN. | PESSINA | Rientrato all'ATALANTA per fine prestito. |
CEN. | SAVELJEVS | È stato ceduto definitivamente al MANTOVA neopromosso in Serie C. |
CEN. | TAMÈZE | Arriva dal NIZZA a titolo definitivo con contratto fino a Giugno 2024 per una cifra intorno ai 3 milioni. |
CEN. | VELOSO | Definitivo fino a Giugno 2021. |
CEN. | VERRE | Rientrato alla SAMPDORIA per fine prestito. |
CEN. | VIEIRA | Arriva dalla SAMPDORIA in prestito con diritto di riscatto. |
CEN. | ZACCAGNI | Definitivo fino al 2022. |
ATT. | BORINI | Scaduto il contratto semestrale col Verona è attualmente svincolato. |
ATT. | CAPPELLUZZO | È stato ceduto definitivamente alla VITERBESE. |
ATT. | CISSÉ | È stato ceduto definitivamente allo JUVE STABIA che aveva l'obbligo di riscatto salvo poi trovare l'accordo col CITTADELLA. |
ATT. | COLLEY | Arriva in prestito dall'ATALANTA con diritto di riscatto da parte del club scaligero. |
ATT. | DI CARMINE | Definitivo fino a Giugno 2021. |
ATT. | FAVILLI | Prestito dal GENOA con diritto di riscatto definitivo da parte del club gialloblù. |
ATT. | KALINIĆ | Definitivo fino a Giugno 2022. |
ATT. | LAZOVIĆ | Definitivo fino a Giugno 2022. |
ATT. | PAZZINI | Scaduto il quinquennale con l'HELLAS è attualmente svincolato. |
ATT. | RAGUSA | Definitivo fino a Giugno 2022, tornato dal prestito allo SPEZIA è stato girato al BRESCIA con diritto/obbligo di riscatto da parte delle 'Rondinelle'. |
ATT. | SALCEDO | Ritorna in prestito dall'INTER con diritto di riscatto gialloblù e controriscatto dei nerazzurri. |
ATT. | STĘPIŃSKI | Definitivo fino a Giugno 2024 è stato prestato al LECCE con diritto di riscatto da parte dei salentini. |
ATT. | TUPTA | Definitivo fino a Giugno 2023 è stato prestato all'ASCOLI in Serie B con diritto di riscatto da parte del club marchigiano. |
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DICONO + - =
Il presidente SETTI commenta il calciomercato scaligero ai microfoni di Sky «Cercavamo un attaccante veramente forte. Serviva fantasia, l'opportunità Kalinic è venuta tramite il Ds D'Amico. Ho buone sensazioni: è un colpo importante per il Verona. Quanto è costato? Molto, fuori categoria, ma abbiamo fatto una pazzia perché è un investimento, è nostro ed è importante... Abbiamo preso 12 giocatori spendendo 30/40 milioni in questo mercato, ormai ho perso il conto di quanto ho speso. E per altri 7 giocatori abbiamo un diritto di riscatto nel prestito. La rosa si è rafforzata, sta a Juric amalgamarla ora» TGGialloBlu.it
RASSEGNA STAMPA + - =
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Il Voto al Mercato dell’Hellas Verona 2020-21: Acquisti e Cessioni Ufficiali
By Nicola Marinello 6 Ottobre 2020
CALCIOMERCATO VERONA – Un mercato tra mille difficoltà, tempi stretti e difficoltà nel rimpiazzare giocatori importanti. Ma anche un flusso di denaro che l’Hellas mai aveva visto. Si è chiusa la campagna trasferimenti del Verona, grande protagonista nelle ultime ore di questa sessione, tra acquisti e cessioni che faranno la differenza nel corso della stagione sportiva 2020-21.
Le cessioni di Rrahmani e Amrabat (circa 35 mln di plusvalenza in due, ndr) hanno permesso al Verona una svolta quasi epocale: basta giocatori in prestito secco (si sarebbe fatta un’eccezione solo per Pessina), solo acquisti a titolo definitivo o con diritto/obbligo di riscatto. Il fatto di avere finalmente gran parte dei giocatori di proprietà, come più volte ribadito da Ivan Juric, è un fattore molto positivo per il Verona per continuare quel processo di stabilizzazione in massima serie iniziato un anno fa. La cessione di Kumbulla in prestito con obbligo di riscatto (circa 30 mln di euro) permetterà al Verona di sistemare i conti anche il prossimo anno.
Ma veniamo alle entrate. Giovani di belle speranze come hanno fatto da contraltare ad acquisti d’esperienza. Pandur, Ruegg, Ilic, Amione, Tameze, Salcedo, Colley e via discorrendo potranno sicuramente rappresentare il Verona del futuro. Benassi, Barak, Ceccherini, Magnani e la ciliegina finale Kalinic garantiranno esperienza e qualità ad una rosa per buona parte rivoluzionata, ma che ha ancora lo zoccolo duro e l’anima della squadra che la scorsa stagione ha sorpreso l’Italia intera.
Certo, alcune partenze sono state pesanti, come quelle di Rrahmani, Kumbulla, Amrabat e Pessina, giocatori non facilmente sostituibili. Ma questo Verona, sotto la guida del tecnico di Spalato, ha tutte le carte in regola per disputare un altro grande campionato.
Voto 7.
FONTE: Verona.YSport.eu
06 OTT 2020
CONSOLIDAMENTO O PICCOLO CABOTAGGIO?
E’ una questione di prospettiva. Dipende, insomma, da come la si guarda. Il Verona, in assoluto, si è indebolito rispetto alla scorsa stagione, tuttavia rimane squadra da salvezza tranquilla (ma meno brillante). E’ scaduto ulteriormente il livello nella media-bassa classifica, quindi Setti ha pensato bene in cuor suo che bastasse poco.
Setti è stato abile, ancora una volta, a far dimenticare in fretta le cessioni eccellenti. Io ne conto cinque tra i titolari del 2019-20 (Kumbulla, Rrhamani, Amrabat, Pessina, Borini). Se vendi in fretta, effettivamente, poi ci si scorda. Infatti, non a caso, siamo qui a valutare solo i nuovi arrivati, cancellando con un tratto di penna chi se n’è andato. Tameze, Ilic, Viera, l’ottimo Benassi fanno Amrabat? C’è qualcuno che può fare le veci dell’(irripetibile) Veloso della prima parte della scorsa stagione? Chi sulla trequarti oggi ha le qualità di un Pessina o dell’(esoso) Borini?
Partirei appunto dal centrocampo, cuore e polmoni di ogni squadra che si rispetti. Sono arrivati in tanti, ma – Benassi a parte (peraltro giocatore da mediana a tre) – nessuno spicca, almeno rispetto ai predecessori. Troppe incognite che speriamo diventino certezze: ma, al di là di quel che sarà, qualche investimento sicuro andava fatto. Su Pessina, per esempio, era doveroso uno sforzo in più, invece ci si è trovati last minute a elemosinare all’Atalanta un nuovo prestito. Con tutti i soldi incassati dalle cessioni lo trovo, permettetemi, imbarazzante.
In attacco ci siamo rafforzati, non c’è dubbio. Sia chiaro, rispetto al nulla dello scorso anno ci voleva poco, ma Kalinic (ottimo passato remoto, incerto passato prossimo) resta un buon giocatore e con Juric può fare bene. Tuttavia non era la prima scelta (l’obiettivo era Vlahovic) e quindi rimango basito dalle dichiarazioni di Setti che l’ha definita una pazzia costosa. Da quanto sappiamo il croato è arrivato sostanzialmente a parametro zero e il ricco ingaggio (3 milioni netti che aveva nell’ultimo anno di contratto con l’Atletico Madrid) è stato spalmato su un biennale. Tradotto: quello che prendeva Pazzini è stato riversato su Kalinic. Quale pazzia?
In difesa siamo più fragili. Abbiamo perso un fuoriclasse (Kumbulla) e un ottimo giocatore (Rrhamani): non sono arrivati sostituti alla loro altezza. Non lo sono nemmeno Ceccherini e Magnani. Lovato è una (bella) scommessa. Gunter, che era un affannato gregario la scorsa stagione, oggi diventa il leader della difesa. Io una domanda me la farei…
Ma non stupiamoci: Setti quando ha preso il Verona nel 2012 ci ha visto giusto. Oggi nel calcio entrano tanti soldi e se ne possono spendere pochi. Anche in serie A. Senza sogni e con la calcolatrice in mano. E’ il piccolo cabotaggio, lo chiamano consolidamento.
Francesco Barana
05 OTT 2020
DA STEPINSKI A KALINIC
Di mezzo c’è il mondo. Un anno fa il colpo del mercato era stato Stepinski, modesto bomberino preso dal Chievo. Oggi è arrivato Kalinic, un profilo internazionale di altissimo livello e probabilmente quello che Juric voleva anche a livello tattico. Oltre a lui sono arrivati anche Tameze, Barak, Vieira, Benassi e Ceccherini. Mi limito a questi perché il resto lo considero un mercato di secondo livello, utile però a creare alternative e ovviamente future plusvalenze.
In più sono rimasti Lazovic, Faraoni, Gunter, Silvestri, Zaccagni, Salcedo e Di Marco.Non so se il Verona sia migliore della passata stagione ma questa campagna acquisti non mi è dispiaciuta. Certo la tempistica è stata pessima (bisognava proprio aspettare oggi per Kalinic?), qualcosa non è andato per il verso giusto (Pessina) ma stavolta non si può dire che la società non abbia accontentato Juric. Fosse arrivato un altro esterno, era vicinissimo Ounas, il voto sarebbe stato ancora migliore. Stasera mi sento di dare un bel sette.
E’ stato un mercato molto complicato. Setti avrebbe potuto aprire i cordoni della borsa maggiormente ma speriamo abbia messo fieno in cascina anche per il futuro. Quei soldi devono restare nel Verona e non essere dispersi in altri rivoli. Non tollereremo più discorsi campati per aria, falsi progetti e soprattutto cavolate come quelle ascoltate negli anni precedenti. Setti da quando è a Verona ha fatto tutte le plusvalenze possibili e immaginabili. Fin da gennaio del primo anno di A quando cedette per due euro il giovane Jorginho. Parlare di un Verona in crisi finanziaria era ed è una bestemmia che fa a pugni con la realtà dei fatti. I tifosi non sono scemi da prendere in giro, ma gente da amare e rispettare.
A Setti non si chiede molto: il minimo è un Verona stabile in serie A. Lui non è un presidente come i precedenti. Ha il vantaggio di avere valanghe di denaro garantito dai diritti tv come nessuno mai ha avuto a Verona. Non ci stancheremo mai di ricordarlo. E come al solito, non faremo nessuno sconto. Vigileremo e romperemo le palle ogni volta che ce ne sarà la necessità, come abbiamo ampiamente dimostrato, unica voce fuori dal coro, in questi anni. Diremo bravo quando c’è da dire bravo (vedi la scelta e soprattutto la conferma di Juric), lo criticheremo quando ci sarà da criticarlo. Questa libertà di giudizio che manteniamo e che il nuovo corso comunicativo del Verona ha capito pienamente, darà molta più consistenza agli elogi che saranno sinceri e non viziati da rapporti di interesse o semplice lecchinaggio di bassa lega. Questo è l’unico ruolo che rivendichiamo e che abbiamo sempre difeso.
Adesso tocca al generale Ivan dare alla truppa scaligera il valore aggiunto. Ivan Juric è un grandissimo allenatore. Ha fatto le nozze con i fichi secchi, ora è all’anno uno di un progetto che lui ha scelto di continuare grazie anche ad un ricco triennale che gli è stato offerto. Parola al campo.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
APPROFONDIMENTI
Calciomercato, il tabellone della sessione “estiva” gialloblù
La squadra, pur perdendo tre elementi di grande rilievo, è stata resa piuttosto competitiva
di Tommaso Badia Ottobre 6, 2020 - 14:45
Ph. Francesco Grigolini - RDF
Dopo la chiusura delle ore 20 di ieri sera, il calciomercato del Verona (salvo innesti di giocatori svincolati) si è ufficialmente concluso: salutati alcuni titolarissimi dello scorso anno, il Verona ha comunque resistito agli assalti per altri “pezzi pregiati”, rimpolpando al contempo la rosa con elementi utili alla causa e qualche interessante scommessa.
Come di consueto è quindi giunto il momento di fare un po’ d’ordine riassumendo le principali operazioni di mercato dell’Hellas. Per brevità dall’elenco escludiamo infatti le operazioni legate a ex Primavera (come le cessioni di Lucas o Sane), giovanili e altri movimenti di mercato “minori”, in gran parte rientri da prestiti e successive rivendite: parliamo per esempio dell’operazione riguardante Casale, contro-riscattato e poi subito girato all’Empoli in prestito con diritto di riscatto e contro-riscatto (di questi casi abbiamo già esaurientemente parlato QUI).
Di seguito, dunque, il tabellone del calciomercato “estivo” 2020.
“CONFERMATI”
Difensori: Dimarco (Inter, prestito con diritto di riscatto), Günter (Genoa, definitivo).
Attaccanti: Salcedo (Inter, prestito con diritto di riscatto e contro-riscatto).
ACQUISTI
Portieri: Pandur (Rijeka, definitivo).
Difensori: Amione (Belgrano, definitivo), Ceccherini (Fiorentina, prestito con obbligo di riscatto), Çetin (Roma, prestito con obbligo di riscatto), Magnani (Sassuolo, prestito con obbligo di riscatto), Rüegg (Zurigo, definitivo), Vitale (Spezia, fine prestito).
Centrocampisti: Barak (Udinese, prestito con obbligo di riscatto), Benassi (Fiorentina, prestito con diritto di riscatto), Ilic (Manchester City, prestito con diritto di riscatto), Laribi (Bari, fine prestito), Tameze (Nizza, definitivo), Vieira (Sampdoria, prestito con diritto di riscatto).
Attaccanti: Colley (Atalanta, prestito con diritto di riscatto), Di Gaudio (Spezia, fine prestito), Kalinic (Atletico Madrid, definitivo), Favilli (Genoa, prestito con diritto di riscatto).
CESSIONI
Portieri: Radunovic (Atalanta, fine prestito).
Difensori: Adjapong (Sassuolo, fine prestito), Bocchetti (Pescara, prestito secco), Kumbulla (Roma, prestito con obbligo di riscatto), Rrahmani (Napoli, fine prestito).
Centrocampisti: Amrabat (Fiorentina, fine prestito), Eysseric (Fiorentina, fine prestito), Henderson (Lecce, definitivo), Pessina (Atalanta, fine prestito), Verre (Sampdoria, fine prestito).
Attaccanti: Borini (svincolato), Pazzini (svincolato), Stepinski (Lecce, prestito con diritto di riscatto), Tupta (Ascoli, prestito con diritto di riscatto e contro-riscatto).
APPROFONDIMENTI
Calciomercato in uscita: tanti “esuberi” piazzati, ma c’è chi è restato
Ragusa, Calvano e Cappelluzzo hanno trovato una sistemazione e Almici ha rescisso, tuttavia Di Gaudio, Laribi e Vitale non si sono mossi
di Tommaso Badia Ottobre 6, 2020 - 10:45
Con ieri sera si è ufficialmente conclusa la finestra “estiva” di mercato: l’Hellas ha chiuso col botto Kalinic, ma anche sfoltendo un po’ la rosa cedendo parecchi giocatori fuori dal progetto di Juric. In uscita, tuttavia, non tutto è andato secondo i piani, tanto che alcuni elementi continueranno ad allenarsi a Peschiera, anche se saranno probabilmente messi fuori lista.
Andiamo quindi a dare un’occhiata alla lista degli “esuberi” andati e di quelli che invece sono rimasti.
CHI È ANDATO DEFINITIVAMENTE (O QUASI). Il buon Ragusa era senz’altro uno dei giocatori con più mercato, e infatti ha trovato una sistemazione piuttosto agilmente accasandosi al Brescia. Stesso discorso per Marrone: il Crotone l’ha infatti confermato anche in Serie A, così (in Serie B) come ha fatto la Cremonese con Crescenzi. Via anche i vari Cissé, Calvano e Cappelluzzo, accasatisi rispettivamente a Cittadella, Triestina e Viterbese. Rescissione invece per Balkovec e Almici. In questo elenco andrebbero poi le varie operazioni legate a prodotti del settore giovanile (Stefanec, Saveljevs, Checchin e così via…) che però vi risparmiamo per brevità.
A FARSI LE OSSA. Il Verona potrebbe decidere di puntare ancora su Tupta, per il quale la Società ha deciso di mantenere il diritto di contro-riscatto. Al momento però il ragazzo è troppo acerbo, ed è quindi stato mandato a farsi le ossa in Serie B. Discorso simile anche per Lucas, Sane e Brandi, tutti elementi che potrebbero avere un futuro tra le fila della prima squadra scaligera.
CHI È RESTATO. A non trovare una sistemazione sono stati in quattro: Di Gaudio, Vitale, Laribi e il portiere Borghetto resteranno infatti a Verona, anche se probabilmente fuori lista. Nessuno di loro, per un motivo o per l’altro, ha infatti trovato una destinazione gradita. Le strade a questo punto sono due: rescissione oppure nuovo tentativo di cessione a gennaio.
DANZI E BADU. Merita un discorso a parte Danzi: il centrocampista di San Martino sembrava infatti destinato a un prestito che gli avrebbe potuto dare un po’ di continuità dopo un’annata difficile, ma alla fine è rimasto all’Hellas. Appare complicato che possa trovare minutaggio, ma forse avrà occasione di mettersi in mostra. Un mistero, invece, la situazione di Badu, argomento di cui nemmeno Juric ha voluto parlare.
CALCIOMERCATO
IND. CH – Nikola Kalinic, la “pazzia” di Setti. Ecco le cifre dell’affare
A pesare non è il costo del cartellino, quanto l’ingaggio dell’attaccante croato
di Redazione Ottobre 5, 2020 - 22:20
Nikola Kalinic al Verona è stato uno dei colpi che hanno caratterizzato l’intera giornata di calciomercato. Il club scaligero ha voluto regalare a Ivan Juric un giocatore esperto e che ha bisogno di rilanciarsi dopo qualche parentesi “così così”, come per esempio quella dello scorso anno alla Roma.
CARTELLINO REGALATO. Il presidente Setti è stato chiaro: «È costato molto, ma abbiamo fatto una pazzia perché crediamo possa diventare un giocatore veramente importante». Secondo quanto appreso dalla redazione di CalcioHellas, Kalinic non è tuttavia costato niente per quanto riguarda il cartellino: l’Atletico Madrid lo ha, di fatto, regalato. L’ingaggio dell’attaccante, però, è assolutamente di primo piano.
INGAGGIO SPALMATO… In Spagna guadagnava tre milioni di euro a stagione, cifra completamente fuori portata per le casse gialloblù. Ecco quindi l’accordo: biennale al Verona per Kalinic, che quei soldi li prenderà in due anni anziché in un anno soltanto. Tre milioni di euro spalmati sul biennio e si è così trovata la chiave giusta.
… E “AIUTO” DELL’ATLETICO. Ma c’è di più. Per quanto riguarda il primo anno, l’Atletico Madrid coprirà infatti di tasca propria una buona parte dello stipendio di Kalinic, con il Verona che che pagherà la restante porzione di stipendio. Il prossimo anno, invece, tutto lo stipendio sarà sulle spalle del Presidente Setti. Da qui, probabilmente, la “pazzia” alla quale si è riferito il Presidente.
FONTE: CalcioHellas.it
Mercati a confronto. Meglio oggi che un anno fa
By Redazione - 7 Ottobre 2020
Di questi tempi un anno fa il Verona si preparava a sfogliare i giornali e a trovarsi decine di 4 e 5 nelle grandi pagelle del calciomercato. Rrahmani, chi è costui? Amrabat era più una filastrocca che un giocatore, Pessina arrivava dall’anonimato, Verre dalla B. Addirittura Juric era costretto a far giocare uno della Primavera, tale Kumbulla. Senza contare i bolliti Veloso e Lazovic, scarti del Genoa, come pure Günter e Salcedo. Era un Verona che arrivava da un campionato di B disastroso, che cambiava allenatore e che si affidava a un presunto bomber, l’unico pagato parecchi quattrini: Stepinski.
Tutti sanno com’è finita quella stagione.
Oggi sfogliando i giornali nazionali i giudizi non sono cambiati rispetto a un anno fa. 4, 5, addirittura un 3,5 al mercato del Verona!
Ma se un anno fa avessimo scritto che arrivava Benassi e non Pessina? Che sarebbe arrivato Barak e non Amrabat? E che il nuovo attaccante era Kalinic e non Stepinski, che voti avrebbe preso il Verona?
Ma non sta solo nei nomi la differenza del mercato scorso con quello attuale. Un anno fa si partiva da una banda indefinita di giocatori in prestito. Oggi non c’è nessun prestito secco, sul solo Salcedo c’è il diritto di recompra da parte dell’Inter e la squadra è completamente composta da giocatori di proprietà o che potranno diventarlo a fine stagione.
Quindi: nomi più importanti e cartellini di proprietà. Ma non è tutto. Il nuovo Verona è anche più giovane, con la media età inferiore rispetto all’anno scorso, il monte ingaggi è simile, ma i valori di mercato dei giocatori sono notevolmente aumentati, anche grazie alla splendida stagione scorsa. La società sta meglio economicamente, si è rinforzata nel reparto scouting con Milanetto e Cristallini e si rinforzerà nella stanza dei bottoni con Pantaleo Longo. La Primavera non ha cambiato la propria filosofia, anche se ha goduto dei fasti della prima squadra e nell’affare Kumbulla si è notevolmente rinforzata con giocatori di prima fascia come Diaby e Cancellieri.
È vero. D’Amico poteva portare un trequartista in più, magari dal nome importante. Ci ha provato, ma i parametri di ingaggio erano limitati e non ci è riuscito. Come non ce l’ha fatta a vendere tutti i fuori rosa, ma il post Coronavirus ha reso il mercato delle serie inferiori più complicato e qualche esubero in squadre di A era da mettere in preventivo. Poteva andare meglio, ma il confronto con l’anno scorso non regge. Juric, che ha firmato in estate per un progetto triennale, quest’anno si trova ai nastri di partenza con una buona squadra, più forte di quella che aveva in mano un campionato fa. Ora la parola passa al campo.
Foto: profilo twitter Hellas Verona
Damiano Conati
I voti del mercato del Verona - Attaccanti
By Redazione - 6 Ottobre 2020
Nikola Kalinic! Basta questo nome per stuzzicare l’appetito del tifoso gialloblù. 431 presenze da professionista, 42 in nazionale, 150 gol complessivi più 15 con la Croazia. I numeri parlano da soli per un giocatore arrivato a zero euro dall’Atletico Madrid anche se potrebbero verificarsi alcune condizioni che porterebbero l’Hellas a doverlo pagare fino a 5 milioni per bonus vari. 3 milioni di stipendio diluiti sui 2 anni di contratto, Kalinic sostituisce di fatto sia nel ruolo che nel portafoglio del Verona, Giampaolo Pazzini. La speranza è che possa sostituire il Pazzo anche nei cuori dei tifosi.
Sarà lui il titolare, ma alle sue spalle è stato prelevato Favilli, atteso alla definitiva consacrazione. La formula del suo passaggio dal Genoa è quella di un prestito con diritto di riscatto a fine stagione fissato a 15 milioni di euro. Tanti, forse troppi, non però se vivrà una stagione da protagonista.
Di Carmine è rimasto, ma la sua gestione costrattuale non è stata risolta. Andrà in scadenza a giugno e da gennaio potrà accordarsi con altre società: c’è il rischio di perderlo a zero, anche se per un attaccante che va verso i 33 anni potrebbe essere un rischio calcolato dalla società.
Stepinski è stato prestato in B: se lui e il Lecce faranno una grande stagione potrebbe essere riscattato dai salentini e il Verona rientrerebbe dei 5,5 milioni spesi un anno fa. Cappelluzzo è andato alla Viterbese in C a titolo definitivo, come pure Cissè al Cittadella. Sanè è andato a crescere ad Arezzo, mentre Amayah è stato svincolato.
Alla fine del mercato l’attacco gialloblù esce rinforzato rispetto all’anno scorso e difficilmente quest’anno Juric dovrà ricorrere al falso nueve.
Voto: 7
Voti a cura di: Damiano Conati
I voti al mercato del Verona – Trequartisti
By Redazione - 6 Ottobre 2020
Borini, Pessina, Verre, Eysseric sono assenze pesanti. Di Gaudio e Laribi fuori rosa rappresentano un ulteriore problema. Barak che deve ritrovarsi dopo un paio d’anni di buio e i giovanissimi Colley e Salcedo, ancora molto acerbi, non danno certezze definitive al reparto. È rimasto Zaccagni e Benassi può giocare più avanzato, ma è troppo poco per pensare che questo reparto sia un punto di forza del nuovo Verona. Indubbiamente manca qualcosa e i tentativi estivi per Bentaleb, Brunetta, Ninkovic e Younes, più quelli in extremis per Ramirez, Ounas e Gervinho sono l’esempio che anche D’Amico ne era consapevole.
Qualche aspetto positivo da questo mercato però si può trovare. Innanzitutto che Barak è di proprietà del Verona: prestito oggi con obbligo di riscatto a fine stagione per 6 milioni di euro. Una cifra molto importante per le casse gialloblù. Anche Colley può diventare tutto dell’Hellas, ma qui le cifre sono più alte. 1 milione già speso per il prestito oneroso, altri 9 a fine stagione per l’eventuale riscatto: chiaro che se dovesse esplodere in questa annata, sarebbe un affare portarlo a Verona per 10 milioni complessivi.
Nuovo capitolo in gialloblù per Salcedo, formula diversa, ma risultato finale simile: stavolta non è più prestito secco, ma c’è un diritto di riscatto a favore del Verona a cifre non note. Purtroppo l’Inter si è tenuta il diritto di recompra e quindi di fatto il destino del giocatore non è nelle mani dell’Hellas.
Stefanec svincolato, Ragusa a Brescia e Tupta ad Ascoli rappresentano le ultime operazioni di un mercato comunque sulla carta non positivo sulla trequarti.
Voto: 5
I voti al mercato del Verona – Centrocampisti
By Redazione - 6 Ottobre 2020
20 milioni per Amrabat e 1 per Henderson, l’addio a Saveljevs, Checchin e Calvano e l’arrivederci a Lucas Felippe. Tra i centrocampisti contiamo anche Pessina, che l’Atalanta ha voluto tenersi, almeno fino a gennaio.
Sono tante le perdite in mediana, due delle quali, Amrabat e Pessina, molto pesanti. La buona notizia è stata il rinnovo di capitan Veloso, mentre il Verona ha speso gli 800mila euro per il riscatto obbligatorio per Badu, ma il ghanese è sparito dai radar dopo le visite mediche estive senza alcun comunicato da parte della società.
Accanto alla conferma di Danzi, sono arrivati alcuni nuovi centrocampisti, diversi dai loro predecessori, ma già capaci in queste prime uscite di dimostrare il loro valore. Taméze è un mediano di grande corsa, capace di interdire e anche di ripartire: sarà lui il titolare a fianco di Veloso. È arrivato dal Nizza a titolo definitivo per 3,5 milioni e ha firmato per i prossimi 4 anni. La sua riserva sarà Ronaldo Vieira, anglo-guineano ex Sampdoria. Classe 98, lista under, Vieira porta muscoli al centrocampo gialloblù. La formula per Vieira è particolare: prestito con obbligo di riscatto a 7 milioni di euro se il Verona si qualificherà alla prossima Europa League.
Poi c’è la grande scommessa del centrocampo, il vice di Veloso: Ivan Ilic. Il talento serbo è mancino, non è velocissimo, ma ha grande classe, visione di gioco e tecnica da vendere. Arriva dal Manchester City in prestito con diritto di riscatto a favore del Verona a cifre che non sono state comunicate.
Infine un altro acquisto molto importante per il centrocampo e all’occorrenza per la trequarti è Benassi, che potrebbe fare il Pessina della situazione con molta più esperienza e gol alle spalle del suo giovane predecessore. Benassi, se sta bene, è un grandissimo colpo di mercato. Infatti arriva a Verona in prestito con un diritto di riscatto di 10 milioni.
Il nuovo centrocampo gialloblù è quindi più variegato rispetto alla stagione scorsa, con più interpreti dalle diverse caratteristiche. Tranne Benassi, la cui cifra per il riscatto sembra davvero troppo elevata, anche in questo reparto si sta parlando di tutti giocatori di proprietà o che possono diventarlo senza bagni di sangue.
Voto: 6,5
I voti al mercato del Verona – Gli esterni
By Redazione - 6 Ottobre 2020
Dedicare una categoria solo agli esterni sembra di poco senso, ma nel sistema tattico di Ivan Juric il ruolo dei due laterali di centrocampo è fondamentale.
A conferma di questa importanza, una delle condizioni che aveva posto il tecnico croato al momento del rinnovo del contratto era proprio l’incedibilità di Faraoni e Lazovic.
Cosa che è avvenuta con non poche difficoltà viste le tante offerte arrivate per i due esterni, con Faraoni in particolare che è stato corteggiato da più squadre da inizio a fine mercato. Brava la società a resistere davanti a cifre milionarie, nonostante fosse stato pagato un anno e mezzo fa poche centinaia di migliaia di euro. Una plusvalenza in meno che però assicura molta più qualità al reparto.
Salutato senza rimpianti Adjapong, a destra è arrivato Rüegg, uno dei più importanti talenti che il calcio svizzero offre in questo periodo. Classe 1998, quindi lista under, ex capitano dello Zurigo e attuale capitano della sua selezione Under 21, Rüegg ha firmato per i prossimi 5 anni ed è stato pagato 2 milioni di euro.
Sul lato sinistro una grande mossa: rinnovare il prestito di Dimarco con l’Inter, inserendo però il diritto di riscatto a favore del Verona per 8 milioni di euro. Una cifra alta, ma vicina all’effettivo valore del biondo mancino gialloblù, che sta dimostrando partita dopo partita di poter essere il dodicesimo uomo di questa squadra.
Altre operazioni: Crescenzi definitivo a Cremona, Almici e Balkovec hanno rescisso, mentre Vitale resterà da fuori rosa almeno fino a gennaio. Mezzo voto in meno per questo.
Voto: 7,5
I voti al mercato del Verona – Difensori
By Redazione - 6 Ottobre 2020
Le cessioni di Rrahmani (14 milioni + 1,5 di bonus) e Kumbulla (23 milioni complessivi + il riscatto del cartellino di Çetin valutato 7 milioni) sono sicuramente due operazioni incredibili e di non facile realizzazione.
Il Verona ha perso due pezzi da novanta, ma ha potuto re-investire queste cifre per potenziare il reparto.
Innanzitutto è stato acquistato a titolo definitivo Günter, pupillo del tecnico, per 4 milioni di euro. Sono stati confermati Dawidowicz, Empereur e Lovato, mentre è stato bravo D’Amico a piazzare Bocchetti e il suo alto stipendio. Importante anche la cessione a titolo definitivo di Marrone e il prestito ad Empoli di Casale per farlo crescere ancora.
È arrivato Çetin per 1 milione di prestito (gli altri 7 del riscatto sono nell’operazione Kumbulla). Poi è arrivato Magnani in prestito, ma il riscatto sarà obbligatorio al realizzarsi di determinate condizioni per una cifra vicina ai 3,5 milioni e come lui anche Ceccherini dalla Fiorentina: prestito di un anno ma riscatto obbligatorio in caso di salvezza a 3 milioni di euro con altri 3 anni di contratto per il centrale toscano.
Infine, con la supervisione di Milanetto, è arrivata la scommessa Amione dall’Argentina: 1,7 milioni + 300mila euro di bonus + una percentuale al Belgrano sulla futura rivendita.
Forse si è perso un po’ in qualità e forza fisica, ma considerato chi erano Rrahmani e Kumbulla all’inizio dello scorso campionato e che dalle loro cessioni il Verona è riuscito a ricostruire un’intera difesa di proprietà, senza nessun prestito secco, risparmiando anche un discreto gruzzolo, il voto sul reparto non può non essere che positivo.
Voto 6,5
FONTE: HellasNews.it
Calciomercato 2020, decimo posto per l’Hellas Verona
Secondo transfermarkt, il club gialloblù di Maurizio Setti ha speso 13.7 milioni di euro, acquistando 16 calciatori. Chi ha speso di più è la Juventus (110), ultimo posto di questa speciale classifica per il Bologna (2.8).
Hellas Verona, la rosa 2020/21
Tutte le operazioni della sessione estiva del calciomercato e la probabile formazione della squadra gialloblù di Ivan Juric secondo La Gazzetta dello Sport
Hellas Verona, dalla conferma di Juric all’arrivo di Kalinic
ottobre 6, 2020
La sessione estiva del calciomercato si è chiusa con l’arrivo dell’attaccante croato, Nikola Kalinic, e si è aperta con la conferma sulla panchina gialloblù dell’allenatore, Ivan Juric. Una scommessa importante ed una sicura certezza per il popolo scaligero. L’Hellas Verona, dopo le prime tre giornate di campionato, può già vantare 6 punti in classifica e grazie alla sosta del campionato per gli impegni delle Nazionali, l’allenatore croato avrà così tempo e modo di inserire al meglio nel gruppo il suo connazionale e di recuperare i vari infortunati, Benassi su tutti. L’ardua sentenza spetterà poi al campo, ma pare evidente che certe operazioni, almeno sulla carta, possono proiettare con fiducia l’Hellas Verona all’obiettivo stagionale.
Forza gialloblù!
Hellas Verona-Kalinic, le cifre dell’accordo e dell’ingaggio
ottobre 6, 2020
L’Atletico Madrid ha lasciato libero gratis (con bonus che possono arrivare a 5 milioni) l’attaccante Nikola Kalinic. Con l’Hellas Verona, l’ex Fiorentina, ha raggiunto l’accordo per un biennale da 3 milioni complessivi, con parte dell’ingaggio della prima stagione pagata dai Colchoneros. Da parte del club spagnolo anche un incentivo per la partenza. Fonte: La Gazzetta dello Sport
FONTE: HellasLive.it
VISTO DA NOI
06 ottobre 2020 - 11:08
Lavoro di squadra
Setti incassa e spende, D’Amico il tessitore, Juric il martello: storia di un calciomercato che è finito
di Matteo Fontana, @teofontana
L’ultimo ingaggio ufficializzato dal Verona, ieri alle 19.30, è stato quello più rumoroso. L’arrivo di Nikola Kalinic dà un volto diverso al calciomercato dell’Hellas. Senza un attaccante di spessore, la lettura di quanto fatto dal club gialloblù in questi mesi serratissimi sarebbe stata differente.
Non si può parlare di una campagna trionfale, ma il Verona ha fatto le cose giuste nei posti giusti. Se vogliamo trovare un rebus, allo stato delle cose, si può dire che sulla trequarti sembra che ci sia meno estro rispetto alla scorsa stagione. Evidentemente, il grande discrimine sta nel muro alzato dall’Atalanta al nuovo prestito di Matteo Pessina. Fosse arrivato lui, parleremmo di un Hellas da voti altissimi.
D’altronde, è di sicuro, questo Verona, una squadra dal volto cambiato e che per questo esige tempo e pazienza per arrivare ad avere un’identità più chiara. Molte certezze, sul piano del carattere e dell’atteggiamento, già ci sono, e questo è un punto favorevole.
Dunque, com’è nato il nuovo Hellas? Attraverso il lavoro di squadra e la condivisione. Maurizio Setti ha incassato molto, come nessun presidente del Verona nella storia. Le valorizzazioni di Amir Rrahmani, Marash Kumbulla e Sofyan Amrabat hanno fatto (e faranno, per quanto riguarda Max) affluire nei bilanci societari un pacco di milioni di euro. Ma va dato atto a Setti di aver investito. Si sa che la filosofia del numero uno di via Olanda vieta balzi in avanti e scelte arrischiate. Quando è accaduto, in passato, per poco il Verona non finiva a gambe all’aria. La lezione è servita, ma pure quella che dice che se non spendi in Serie A non ci stai.
Sono aumentati i giocatori di proprietà, c’è un orizzonte aperto sul futuro, sono arrivati giovani emergenti di prospettiva. Rimane una fetta di prestiti che, chissà, un giorno non lontano l’Hellas sarà in grado di stabilizzare senza dover andare a Canossa.
Tony D’Amico ha fatto da tessitore di una tela che poteva essere di iuta o di seta. Il ds è un maratoneta e non si ferma mai, ha piazzato operazioni a sorpresa (occhio al talento di Ivan Ilic, tra le altre, e pure a Bruno Amione) e ha dovuto fermarsi di fronte al “nient” di chi non ne ha voluto sapere di cedere uomini che potevano essere in uscita e invece no (è il caso di Dusan Vlahovic e, in altra misura, di Antonio Sanabria). La stoffa che è uscita dall’arcolaio di D’Amico è del caldo cotone da mettere alla prova con i prossimi freddi autunnali e invernali. Dopo, arriverà la primavera con i suoi responsi.
Dopo tutto, last but not least, è il sarto che ha in mano il materiale. Ivan Juric non ha risparmiato le bordate durante il mercato, ha presentato le proprie richieste con per nulla vellutata franchezza, l’ha fatto in pubblico con toni diplomatici nel limite di quanto gli sia consentito da un temperamento schietto e diretto quanto un jab sul ring. In privato, c’è da ritenere, conoscendolo, che non abbia usato parole da consesso delle Nazioni Unite in tempi di pace mondiale. Comunque sia, gli è stata consegnata una rosa su cui potrà intervenire con la sua abilità e con la sua spiccata chiarezza di idee. E a Parma – partita gettata via tra una “dormita” difensiva e (almeno) una topica in attacco – il Verona è stato più convincente di quanto fosse accaduto con l’Udinese. Ivan il Terribile è un martello e sa fare quel che bisogna fare.
E allora, come diceva quello, buon campionato a tutti.
CALCIOMERCATO
05 ottobre 2020 - 20:06
Mercato chiuso, tutte le operazioni del Verona
Da Cetin a Kalinic, da Kumbulla a Tupta, il Verona cambia volto con molte operazioni in entrata e in uscita
di Redazione Hellas1903
Si è conclusa la sessione estiva di calciomercato. Queste tutte le operazioni in entrata e uscita del Verona.
ENTRATE
Kalinic (a, Atl. Madrid)
Ceccherini (d, Fiorentina)
Amione (d, Belgrano)
Vieira (c, Samp)
Salcedo (a, Inter)
E. Colley (a, Atalanta)
Favilli (a, Genoa)
Barak (c, Udinese)
Benassi (c, Fiorentina)
Ilic (c, Man. City)
Tameze (c, Nizza)
Ruegg (d, Zurigo)
Magnani (d, Sassuolo)
Gunter (d, Genoa)
Pandur (p, Rijeka)
Cetin (d, Roma)
Dimarco (d, Inter)
Badu (c, Udinese, rinnovo automatico prestito)
Di Gaudio (a, Spezia fp)
Casale (d, Venezia fp)
Balkovec (d, Empoli fp – svincolato)
Almici (d, Pordenone fp)
K. Cisse (a, Juve Stabia fp)
Calvano (c, Juve Stabia fp)
Ragusa (a, Spezia fp)
Vitale (d, Spezia fp)
USCITE
Kumbulla (d, Roma)
Saveljevs (c, Mantova)
Henderson (c, Lecce)
Marrone (d, Crotone)
Rrahmani (d, Napoli)
Amrabat (c, Fiorentina)
Eysseric (c, Fiorentina fp)
Radunovic (p, Atalanta fp)
Dimarco (d, Inter fp)
Adjapong (d, Sassuolo fp)
Pessina (c, Atalanta fp)
Cissé (a, Cittadella, def.)
Verre (c, Samp fp, non riscattato)
Ragusa (a, Brescia)
Casale (d, Empoli, p)
Lucas (c, Mantova, p)
Tupta (a, Ascoli, p)
Calvano (c, Triestina, def.)
Cappelluzzo (a, Viterbese, def.)
Almici (risoluzione del contratto)
FONTE: Hellas1903.it
CALCIOMERCATO HELLAS
Ecco perché Setti ha detto: "Ho speso 40 mln"
07/10/2020 17:10
"Ho speso 30-40 milioni in questa sessione di mercato". La frase detta da Maurizio Setti, a fine calciomercato, continua a far discutere i tifosi gialloblù. Ma perché il presidente del Verona ha "sparato" quella cifra, quando tutti i siti specializzati mostrano chiaramente altri numeri? Forse l'imprenditore carpigiano calcola anche costi aggiuntivi, non legati solamente ai prezzi dei cartellini, e probabilmente calcola anche che alcuni prestiti obbligatori verranno riscattati a fine anno (quasi sicuramente) perché le condizioni che farebbero scattare l'obbligo sono facilmente raggiungibili.
Fonti delle società a tggialloblu.it hanno spiegato che per i riscatti obbligatori di Barak, Ceccherini e Magnani si arriverebbe a circa 15 milioni di euro. Inoltre Tameze, sempre secondo le fonti della società, è stato pagato 5 milioni, poi è stato riscattato Gunter, Cetin verrà pagato 7 milioni (nell'operazione Kumbulla con la Roma quindi si deve contare un incasso di 23 milioni e non 30), poi ci sono i 2 milioni per Amione e Ruegg. In più ci sono i costi "onerosi" per alcuni prestiti che porterebbero la cifra sopra i 30 milioni considerando anche gli eventuali bonus da pagare all'Atletico Madrid per Kalinic (fino ad un massimo di 5 milioni).
I VOTI A CALCIOMERCATO CHIUSO
Gazzetta: 5,5 al Verona 29,5 milioni per Setti
06/10/2020 11:30
Come alla fine di ogni stagione, la Gazzetta dello Sport ha dato i voti alle squadre di Serie A per il calciomercato. I voti sono mediamente bassi per tutti.
Il Verona, secondo la Rosea, non raggiunge la sufficienza, il voto è 5,5. Questa la motivazione: "Sono partiti due pezzi da novanta come Amrabat e Kumbulla. L'arrivo di Kalinic dà spessore".
La Gazzetta, nella sua analisi, ha fatto anche i conti in tasca al Verona in base alle uscite ed entrate in questo calciomercato. Sono stati spesi 12 milioni, incassati invece 41,5. Il saldo per Setti è positivo di 29,5 milioni. Non sono calcolate l'operazione Amrabat in uscita (22 milioni) e Stepinski in entrata (5 milioni) che sono riferite alla stagione passata.
RETROSCENA DEL MERCATO
No a Pessina e Ounas, ecco tutta la verità
05/10/2020 22:25
Il giornalista, esperto di calciomercato, Nicolo Schirà (più di 100 mila follower su Twitter) è stato per tutta la settimana l'inviato speciale a Milano per Telenuovo. Intervenuto lunedì sera a "Supermercato" Schira ha fatto il bilancio sul calciomercato chiuso del Verona, svelando tutti i retroscena dell'ultimo giorno di mercato:
- Pessina
Il Verona ha provato fino all'ultimo a prendere Pessina in prestito ma l’Atalanta ha detto ancora di no anche perché ha venduto al Manchester United il trequartista Amad Traorè. Pessina sarà quindi un'alternativa importante ai titolarissimi di Gasperini.
- Ounas
C’era un accordo di massima tra Verona e Napoli, poi la differenza l'ha fatta la volontà del giocatore che aveva dei dubbi nel venire a Verona da un punto di vista prettamente tattico (è più un esterno offensivo da 4-3-3). Poi il Cagliari ha alzato l'offerta e l’ha preso, convincendo del tutto il Napoli che aveva alzato il prezzo sul prestito oneroso.
- Kalinic
La trattativa è partita mercoledì. C’era il problema della concorrenza agguerrita del Besiktas, che ha offerto tanti soldi al croato ma decisiva è stata la volontà del giocatore di venire a Verona con Juric, suo connazionale, in panchina. L'Hellas ha pagato tanto per lo stipendio di Kalinic: 1,5 milioni di stipendio all'anno (3 milioni per due anni).
-Llorente
Domenica sera Napoli e Verona stavano intavolando una trattativa per l'ex Juventus, parallelamente a quella per Ounas. Setti ci aveva provato ma poi Kalinić ha scelto il Verona (dicendo no al Besiktas) e l'Hellas, anche vista l'età dello spagnolo, ha deciso di puntare sul croato.
FONTE: TGGialloBlu.it
EDITORIALE
Bocciata la Juventus, è l’Inter la regina del mercato. Il Verona su scherzi a parte, la Fiorentina che non ti aspetti, il Milan del futuro
7/10 ALLE 08:42
di TANCREDI PALMERI @TANCREDIPALMERI
Ricordatevi sempre: è moooooolto relativo il trofeo del calciomercato, non si espone in bacheca, e puoi anche effettivamente vincerlo ma rimanere comunque a distanza degli altri.
Ma ecco il pagellone e insomma se non si possono dare voti in libertà sul mercato allora che ci stiamo a fare, tanto vale andare a accapigliarsi da Non E’ La D’Urso.
Un’avvertenza fondamentale: questo pagellone è diverso da tutti gli altri perché qua il voto è soltanto alla risultante totale delle operazioni in entrata e in uscita, senza badare ai soldi incassati o risparmiati, e nemmeno alla forza totale della rosa a prescindere. Semplicemente: il voto è al netto di quanti giocatori nuovi in più siano arrivati e che possano avere un impatto sulla squadra, e di quanti se ne siano persi di quei calciatori con un possibile impatto. Non importano i soldi spesi, troppo o pochi, perché alla fine tutto questo lo facciamo per quello che succede in campo, non in banca.
ATALANTA 7
Era difficile migliorare, e del resto la formazione titolare è rimasta quella. LA cessione di Castagne ci può stare, l’incasso per Traoré è ottimo, ma soprattutto: Miranchuk è un trequartista pronto subito, Pessina è rientrato alla base dopo aver fatto benissimo, Piccini e Romero hanno irrobustito i cambi in difesa, e Lammers là davanti promette benissimo.
BENEVENTO 7
Il gap con le altre c’è ancora, ma di tutte le neopromosse è sicuramente quella che si è mossa con maggiore concretezza. Iago Falque sposta equilibri, Glik regala esperienza, Ionita movimento in mezzo, e tra Lapadula e Caprari ha incorporato gente che regala gol utili e che è ambientata con la lotta di questo genere.
BOLOGNA 6
La piazza è scontenta e si può capire, perché si è spostato di poco il livello verso l’alto. Quantomeno la rosa non si è impoverita (anche se rimane un mistero il prestito con diritto di riscatto di Juwara). Occhio al giovane Vignato, uno che ha numeri non comuni. Sicurezza con De Silvestri, e interessante il guizzante terzino Hickey.
CAGLIARI 4
Ma come, direte: il Cagliari prende Godin, il suo acquisto più importante dai tempi di Zola nel 2003 o di Francescoli nel 1990, e tu gli dai solo 4? Il problema è che di sostanzioso ha preso solo Godin (che è una roba stellare) ma nel frattempo ha perso Nainggolan, Ionita, Cigarini e Luca Pellegrini, e già faticava parecchi ad andare in porta.
CROTONE 6
Ha smosso tantissimo, sapendo che c’era un sacco di lavoro da fare. E non è detto che sia sufficiente. Il fiore all’occhiello è Cigarini, che può comandare le operazioni con livello non da zona retrocessione, interessanti gli arrivi di Magallan e Riviere, nonché di Petriccione, Luperto e Dragus. Ma è tutto una grande scommessa.
FIORENTINA 7
Certo perdere Chiesa vuol dire rinunciare a uno dei pochi in Italia capaci di creare superiorità numerica, però ha operato bene a centrocampo con Amrabat, Biraghi, Bonaventura e Callejon, e con Martinez Quarta in difesa. Rimane il neo della mancanza del bomberone, che mortifica le velleità della Fiorentina.
GENOA 7
Solite porte girevoli, che se le cose vanno bene continuano a scorrere a gennaio. Però in mezzo al traffico il Genoa piazza sempre genialate tra l’hipster e il nostalgico, che a volte svoltano la stagione e altre volte ti fanno sfiorare la Serie B. La più interessante è il ritorno di Zajc in Italia, la più inaspettata è la chiamata del nazionale Zappacosta, la più sicura sembra l’approdo di Luca Pellegrini.
INTER 7
Con Hakimi e Vidal ha piazzato due dei colpi più importanti in assoluto. Con Nainggolan, Perisic e Kolarov ha allungato alla grande la panchina. Con Darmian ha preso un quasi titolare. Dal punto di vista numerico però perdendo Godin, Candreva e Biraghi si era resa necessaria certi acquisti o permanenze. Alla fine ottiene un rosa che ha quasi tutto e se la gioca con la Juve alla pari per essere più la completa, sperando di aver fatto bene i propri calcoli in difesa.
JUVENTUS 5.5
Ha fatto un mercato di sostituzione, simile a quello dell’Inter dell’anno scorso. Fuori Higuain, dentro Morata. Fuori Pjanic, dentro Arthur. Fuori Douglas Costa, dentro Chiesa. Fuori Matuidi, dentro McKennie. E poi c’è Kulusevski, il cui grado di impatto negli anni darà il vero voto a questo mercato. In generale forse il livello non si è alzato sull’immediato, ma stavolta la Juve ha fatto un mercato diverso, a lunga gittata, con tre titolari per un decennio.
LAZIO 6.5
Con Muriqi e Fares si potrebbe essere andati a incidere su due caselle deboli tra i titolari, e Reina è un secondo titolare. Il problema però è che in sé è un mercato decente ma deludente, perché in verità l’anno scorso la Lazio era andata oltre le proprie possibilità, e quest’anno si aggiunge la Champions. Insomma l’errore è considerare che lottare per lo scudetto per la Lazio fosse la normalità, e non una piacevole sorpresa.
MILAN 6
Nel segno di quanto è stato fatto, si è andato a cercare sangue giovane che gettasse le basi. Tonali è stato il capolavoro di Maldini, accostato da prospetti interessanti come Brahim Diaz, Hauge e Diogo Dalot. Manca però un bel po’ di esperienza in mezzo, e manca soprattutto un altro centrale difensivo di sicuro affidamento, che sarà una trascurabile dimenticanza solo se Gabbia si rivelasse credibile.
NAPOLI 6.5
Ha speso tanto e con senno, ha anche perso però due pedine con uno peso specifico d’esperienza notevole. Ovvio che parecchio dipenda dalla stagione di Osimhen, e le premesse sono ottime. Ma con Rrahmani, Petagna e Bakayoko ha introdotto un cambio all’altezza in ogni reparto, anzi dei titolari bis. Le partenze di Callejon e Allan si faranno sentire nei momenti in cui serve sangue freddo, ma anche qui è un mercato a lungo termine.
PARMA 4.5
In bocca al lupo, ne ha davvero bisogno. Ha comprato molto alla fine, ma una serie di giocatori dal rendimento tutto da verificare. Nel frattempo però perdere Kulusevski e Darmian senza rimpiazzarli adeguatamente vuol dire smantellare gran parte dello sviluppo offensivo. L’ossatura c’è, ma rischia di andare in sofferenza.
ROMA 6
Il colpo di reni finale su Smalling (un giorno ci spiegheranno in che lista era finito il suo nome) rende il mercato sufficiente, e anzi con Kumbulla la difesa diventa l’ultima delle preoccupazioni. Rimane invece quella sui portieri, mentre in attacco Pedro rimane un colpo sottovalutato, ma si è assottigliata la scelta con la partenza di Under e Kluivert.
SAMPDORIA 6.5
Nell’ultima settimana ha smosso un mercato altrimenti immobile: Candreva, Balde Keita e Adrien Silva è gente che ti porta più su in classifica se ti dà il proprio rendimento atteso, soprattutto Candreva. Ha svuotato un po’ la rotazione difensiva confidando forse nelle arti di Ranieri capace di farti stare sempre dritto anche con una scarpa e una ciabatta.
SASSUOLO 5.5
Nei tanti movimenti in verità è stato fermo sul posto: perché non è arrivato nessuno di rilevante, quantomeno non nell’immediato tranne Ayhan, e nessuno è partito. A ben vedere però è già parecchio per il Sassuolo, che prova la mossa Atalanta dell’anno scorso, ovvero vedere l’effetto che fa a confermare per due anni la stessa squadra.
SPEZIA 5
Aveva un mare da attraversare a nuoto, lei che un mese fa si giocava ancora la finale di play-off. Ed è ovvio, se ieri nuotavi in vasca corta, non ti puoi di colpo inventare fondista, anche se Italiano già fa vedere di nuotare in bello stile. Praticamente otto/undicesimi dei titolari sono nuovi, ma tutta gente da plasmare e adattare.
TORINO 5.5
Le uscite rilevanti sono state quelle di Iago Falque, Berenguer e De Silvestri; le entrate che hanno un’incidenza Linetty, Bonazzoli e Gojak. Si è provato un travaso della Sampdoria, si è perso un sacco di tempo appresso a Ramirez, alla fine per l’ennesimo anno consecutivo rimane la sensazione di una squadra che si accontenta.
UDINESE 6
Il colpo di fine sessione di Deulofeu fa meritare la sufficienza a una sessione altrimenti incolore, dove si è soprattutto tentato di piazzare De Paul inutilmente. Occhio anche alle uscite di Troost-Ekonge e soprattutto Fofana, mentre all’eterna promessa Forestieri si sono aggiunti Pereyra, Arslan e il prospetto di Ouwejan.
VERONA 3.5
Provaci ancora, Ivan. Siccome l’anno scorso Juric aveva fatto un miracolo hard-discount, la società allora gli ha alzato l’asticella e prova a fargli ripetere la cosa in versione baratto o quasi. Sono andati via tutti i protagonisti: Amrabat, Pessina, Rrahmani, Kumbulla, e tranne Benassi e Kalinic gli altri sono tutti da inventare. Ma tu provaci ancora, Ivan
SERIE A
Hellas Verona, Kalinic il grande colpo per l'attacco: ingaggio top e contributo dell'Atletico
5/10 ALLE 13:08
di PIETRO LAZZERINI
Nikola Kalinic da ieri è un nuovo giocatore dell'Hellas Verona. L'Atletico Madrid lo ha lasciato libero a titolo gratuito e percepirà solo 5 milioni di eventuali bonus. All'attaccante croato andranno 3 milioni fino al 2022 comprensivi di bonus, con parte dell'ingaggio pagato dai Colchoneros nella prima stagione in gialloblu oltre a un incentivo alla partenza versato dagli spagnoli direttamente al giocatore. A riportarlo è La Gazzetta dello Sport.
SERIE A
Generazione Z alla conquista della A: da Amione a Tramoni, i 10 baby più interessanti in Italia
5/10 ALLE 13:00
di MARCO CONTERIO
Dieci giocatori arrivati dall'estero per il futuro del nostro campionato. Chi sono i dieci talenti approdati in Serie A più interessanti, quelli da tener sott'occhio in vista di questa e delle prossime stagioni?
Bruno Amione (2002), difensore centrale, Hellas Verona - Seguito da lungo tempo dai club italiani, alla fine l'ha spuntata il club scaligero. Arriva dal Belgrano ed è stato ufficializzato dopo alcuni giorni dopo le visite perché ha preso il passaporto comunitario. Mancino, completo, bravo in impostazione, ha fisico e carattere.
Mikkel Damsgaard (2000), ala sinistra, Sampdoria - Arrivato dalla Danimarca, dal Nordsjaelland, è uno dei talenti più interessanti del paese scandinavo. Paragonato addirittura a un novello Laudrup, è un esterno sinistro tutto tecnica e sostanza.
Aaron Hickey (2002), terzino sinistro, Bologna - Il Bologna ha vinto la concorrenza di grandi club come il Bayern Monaco. Terzino preso dagli Hearts, presente e futuro del calcio scozzese.
Pierre Kalulu (2000), terzino destro, Milan - Voluto dallo scouting rossonero, è un terzino destro che si farà le ossa in questi mesi rossoneri. Corsa, gamba, il Lione non è riuscito a blindarlo col rinnovo.
Ivan Ilic (2001), trequartista, Hellas Verona - Giocatore dall'indubbio talento che il Manchester City ha preferito però lasciar andare, il Verona ha intravisto nel serbo i colpi del ragazzo già pronto per giocare coi big. Centrocampista con caratteristiche offensive.
Zito Luvumbo (2002), ala destra, Cagliari - Angolano, che ha giocato finora solo in patria, è considerato tra i possibili grandi crack del calcio mondiale e certamente africano. Ci ha creduto il Cagliari: esterno tecnico, veloce, promessa da aspettare.
Valentin Mihaila (2000), ala sinsitra, Parma - Mancino, il rumeno è arrivato a ben 7,5 milioni dal Craiova. Trequartista di gran talento, già nel giro della Nazionale.
Luis Rojas (2002), trequartista, Crotone - Tra i pochi sudamericani arrivati in Italia, esterno mancino d'attacco e trequartista tecnico e rapidissimo. C'erano grandi club, l'ha spuntata il Crotone che lo ha preso dalla Universidad de Chile.
Simon Sohm (2001), centrocampista centrale, Parma - Interno di centrocampa, grande fisico, gioca sia regista che mezzala, si adatta anche da centrale. Preso dallo Zurigo, è stato pagato 6,5 milioni di euro da Krause.
Matteo Tramoni (2000), ala sinistra, Cagliari - Uno dei due fratelli Tramoni presi dall'Ajaccio, Matteo è il 'grande' ed è subito in prima squadra. Salto d'isola ma anche di dimensione, in Francia ha grandi relazioni.
SERIE A
Da Kalinic a Kumbulla: tutti i trasferimenti dell'Hellas Verona
6/10 ALLE 10:53
di SIMONE BERNABEI
Nikola Kalinic è stata la ciliegina sulla torta sul mercato dell'Hellas Verona. Per l'attaccante croato la società del presidente Setti ha fatto uno sforzo economico importante, facendolo arrivare a titolo definitivo dall'Atletico Madrid. Nelle ultime ore è arrivato anche il rinforzo difensivo a lungo richiesto da Juric, ovvero Federico Ceccherini dalla Fiorentina. In uscita ovviamente le attenzioni sono rivolte all'addio di Marash Kumbulla, mentre gli addii di Amrabat e Rrahmani erano già stati formalizzati lo scorso gennaio.
Le operazioni in entrata
Nikola Kalinic (A) (Atlético Madrid) DEF
Federico Ceccherini (D) (Fiorentina) PRE
Bruno Amione (D) (Belgrano) DEF
Ronaldo Vieira (C) (Sampdoria) PRE
Eddie Salcedo (A) (Inter) PRE
Ebrima Colley (A) (Atalanta) PRE
Andrea Favilli (A) (Genoa) PRE
Antonín Barák (C) (Udinese) PRE
Marco Benassi (C) (Fiorentina) PRE
Luka Ilic (A) (Manchester City) PRE
Federico Dimarco (D) (Inter) PRE
Adrien Tamèze (C) (Nice) DEF
Koray Günter (D) (Genoa) DEF
Giangiacomo Magnani (D) (Sassuolo) PRE
Ivor Pandur (P) (Rijeka) DEF
Kevin Rüegg (D) (Zurich) DEF
Mert Çetin (D) (Roma) PRE
Le operazioni in uscita
Lubomir Tupta (A) (Ascoli) PRE
Mariusz Stępiński (A) (Lecce) PRE
Antonino Ragusa (A) (Brescia) PRE
Salvatore Bocchetti (D) (Pescara) PRE
Deian Boldor (D) (Potenza) SVI
Marash Kumbulla (D) (Roma) PRE
Jure Balkovec (D) (Karagümrük) SVI
Andrea Badan (D) (Oldham Athletic) SVI
Liam Henderson (C) (Lecce) DEF
Fabio Borini (A) SVI
Luca Marrone (C) (Crotone) DEF
Giampaolo Pazzini (A) SVI
Alessandro Crescenzi (D) (Cremonese) DEF
Amir Rrahmani (D) (Napoli) FP
Sofyan Amrabat (C) (Fiorentina) FP
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
8 OTTOBRE 2020
Trasferimenti Settore Giovanile estate 2020: le operazioni in entrata e in uscita
Verona - Le operazioni del Settore Giovanile di Hellas Verona FC nella sessione estiva della campagna trasferimenti 2020/21.
ACQUISIZIONI
- Lorenzo Bertini (2001): temporaneo da Atalanta Bergamasca Calcio
- Alessandro Monesi (2005): temporaneo da Ternana Calcio
- Marco Nalesso (2004): definitivo da Calcio Padova
- Riccardo Nalesso (2004): definitivo da Calcio Padova
- Jose Antonio Gomez Marquez (2004): proveniente da federazione estera (Spagna)
- Marc Barragan Escriva (2004): proveniente da federazione estera (Spagna)
- Federico Bailo (2004): temporaneo da FC Internazionale Milano
- Fabio Martone (2002): definitivo da ASD Calcio Caldiero Terme
CESSIONI
- Nunzio Brandi (2001): temporaneo a SS Turris Calcio
- Octavian Catalin Nicolau (2002): definitivo a Cosenza Calcio
- Oliver Jurgens (2003): definitivo a FC Internazionale Milano
- Sergio Schiavoni (2003): temporaneo a SS Turris Calcio
- Vincenzo Lisi (2001): definitivo a Ascoli Calcio 1898 FC
- Gianmarco Scalera (2002): definitivo a G.S.D. Ambrosiana
- Francesco Stella (2004): definitivo a Società Sportiva Calcio Bari
- Elia Dal Cortivo (2001): temporaneo a ASD Sona Calcio
6 OTTOBRE 2020
Trasferimenti estate 2020: le operazioni in entrata e in uscita
Verona - Le operazioni di Hellas Verona FC nella sessione estiva della campagna trasferimenti 2020/21.
ACQUISIZIONI
- Bruno Agustin Amione (difensore): definitivo da Club Atlético Belgrano
- Antonín Barák (centrocampista): temporaneo - con obbligo di acquisizione definitiva al verificarsi di determinate condizioni - da Udinese Calcio
- Marco Benassi (centrocampista): temporaneo - con diritto di opzione per l'acquisizione definitiva - da ACF Fiorentina
- Matteo Cancellieri (attaccante): temporaneo - con obbligo di acquisizione definitiva al verificarsi di determinate condizioni - da AS Roma
- Federico Ceccherini (difensore): temporaneo - con obbligo di acquisizione definitiva al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi - da ACF Fiorentina
- Yıldırım Mert Çetin (difensore): temporaneo - con obbligo di acquisizione definitiva al verificarsi di determinate condizioni - da AS Roma
- Ebrima Colley (attaccante): temporaneo - con diritto di opzione per l'acquisizione definitiva - da Atalanta Bergamasca Calcio
- Aboudramane Diaby (difensore): temporaneo - con obbligo di acquisizione definitiva al verificarsi di determinate condizioni - da AS Roma
- Federico Dimarco (difensore): temporaneo - con diritto di opzione per l'acquisizione definitiva - da FC Internazionale Milano
- Andrea Favilli (attaccante): temporaneo - con diritto di opzione per l'acquisizione definitiva - da Genoa Cricket and Football Club
- Koray Günter (difensore): definitivo da Genoa Cricket and Football Club
- Ivan Ilić (centrocampista): temporaneo - con diritto di opzione per l'acquisizione definitiva - da Manchester City FC
- Nikola Kalinić (attaccante): definitivo da Club Atlético de Madrid
- Giangiacomo Magnani (difensore): temporaneo - con obbligo di acquisizione definitiva al verificarsi di determinate condizioni - da U.S. Sassuolo Calcio
- Ivor Pandur (portiere): definitivo da HNK Rijeka
- Kevin Rüegg (centrocampista): definitivo da FC Zurigo
- Eddie Anthony Salcedo Mora (attaccante): temporaneo, con diritto di opzione per l'acquisizione definitiva e di contro-opzione in favore di FC Internazionale Milano
- Adrien Fidele Tameze Aoutsa (centrocampista): definitivo da OGC Nizza
- Ronaldo Augusto Vieira Nan (centrocampista): temporaneo - con diritto di opzione per l'acquisizione definitiva - da U.C. Sampdoria
CESSIONI
- Alberto Almici (difensore): risoluzione consensuale del contratto
- Jure Balkovec (difensore): risoluzione consensuale del contratto
- Rayyan Baniya (difensore): temporaneo a Mantova 1911
- Salvatore Bocchetti (difensore): temporaneo a Delfino Pescara 1936
- Deian Boldor (difensore): risoluzione consensuale del contratto
- Nunzio Brandi (centrocampista): temporaneo a SS Turris Calcio
- Simone Calvano (centrocampista): definitivo a U.S. Triestina Calcio 1918
- Pierluigi Cappelluzzo (attaccante): definitivo a U.S. Viterbese 1908
- Nicolò Casale (difensore): temporaneo - con diritto di opzione per l'acquisizione definitiva e di contro-opzione in favore di Hellas Verona FC - a Empoli FC
- Luca Checchin (centrocampista): risoluzione consensuale del contratto
- Mattia Chiesa (portiere): temporaneo a Virtusvecomp Verona
- Karamoko Cissé (attaccante): definitivo a A.S. Cittadella
- Alessandro Crescenzi (difensore): definitivo a U.S. Cremonese
- Lucas Felippe (centrocampista): temporaneo a Mantova 1911
- Liam Henderson (centrocampista): definitivo a U.S. Lecce
- Marash Kumbulla (difensore): temporaneo - con obbligo di acquisizione definitiva al verificarsi di determinate condizioni - a AS Roma
- Luca Marrone (difensore): definitivo a F.C. Crotone
- Matteo Pinton (difensore): definitivo a Mantova 1911
- Antonino Ragusa (attaccante): temporaneo - con diritto di opzione e obbligo di acquisizione definitiva al verificarsi di determinate condizioni - a Brescia Calcio
- Adama Sane (attaccante): temporaneo a S.S. Arezzo
- Aleksejs Saveljevs (centrocampista): definitivo a Mantova 1911
- Vincenzo Silvestro (centrocampista): definitivo a Mantova 1911
- Šimon Štefanec (centrocampista): risoluzione consensuale del contratto
- Mariusz Stępiński (attaccante): temporaneo - con diritto di opzione per l'acquisizione definitiva - a U.S. Lecce
- Riccardo Tosi (portiere): definitivo a Mantova 1911
- Ľubomír Tupta (attaccante): temporaneo - con diritto di opzione per l'acquisizione definitiva e di contro-opzione in favore di Hellas Verona FC - a Ascoli Calcio 1898 FC
FONTE: HellasVerona.it