VERONA 1-1 VARESE: Sono gli ospiti ad andare in finale ma sullo stop dell'HELLAS pesano gravemente le decisioni del signor Massa che permette il gioco violento degli avversari e sopratutto un rigore (e mezzo) a favore degli scaligeri, certo che se Mercoledì l'approccio fosse stato diverso...
LA GARA & LE IMPRESSIONI
Ancora 4-3-3 per cercare di recuperare la partita all'Ossola, fuori ABBATE, BJELANOVIĆ e LEPILLER infortunati, MANDORLINI si affida a CANGI come esterno destro di difesa e ripropone PUGLIESE dalla parte opposta; al centro CECCARELLI e MAIETTA.
Conferma in mediana per il trittico HALLFREDSSON, JORGINHO, TACHTSIDIS e rientro dal primo minuto per il 'furetto' D'ALESSANDRO, da cui tutti i tifosi si aspettano molto, con FERRARI e GOMEZ TALEB a completare l'attacco.
Classico 4-4-2 per il VARESE di 'Rolly' MARAN con ZECCHIN e DE LUCA che rispetto a Mercoledì lasciano il posto a NADAREVIC e GRANOCHE.
Grandissima (e prevedibile) la pressione del pubblico scaligero sul quale, sopratutto in queste occasioni ma non solo, si può sempre contare; un migliaio i supporters lombardi giunti al 'Binti'.
Prima della gara osservato un minuto di silenzio (stavolta non interrotto da nessun furbasto) per le vittime del recente terremoto in Emilia...
Il VARESE imposta subito la gara sula fisicità aggredendo i galloblù con interventi al limite del regolamento (e qualche volta anche oltre): il 'Binti' è una bolgia e inveisce contro chi vuole rubar loro il sogno!
L'HELLAS parte bene giusto per far capire che lagara di Mercoledì non si ripeterà: 5 corner conquistati nei primi 12 minuti e arrembaggio costante! Questo è il VERONA che vogliamo...
Al 21° l'HELLAS va in vantaggio con 'Pan&Goti' imbeccato alla grande da HALLFREDSSON su calcio di punizione: il colpo di testa di TACHTSIDIS buca la rete biancorossa! Esplode il 'Binti' ma ne serve minimo un'altro ed il VARESE ovviamente non ci stà: RAFAEL si rende protagonista di due paratissime (su NADAREVIC al 35° e su GRANOCHE al 38°) e tiene il VERONA in gara...
Dopo il gol gli scaligeri subiscono il furioso contrattacco dei lombardi e non riescono più purtroppo a portarsi pericolosamente in avanti, al 46° il signor Massa conclude il primo tempo con il VARESE ancora a 'picchiare': TACHTSIDIS e MAIETTA protestano animatamente...
La seconda metà di gara vede un HELLAS palesemente a corto di forze ma anche il VARESE non è più brillantissimo...
Al 18° episodio molto dubbio in area lombarda: CANGI la da a FERRARI che s'invola verso BRESSAN, TROEST da dietro stende Nicola in piena area ma per Massa di Imperia è tutto regolare! Il 'Bentegodi' grida allo scippo.
Il VARESE continua con le cattive e viene più o meno lasciato fare dal direttore di gara, il VERONA cerca il bandolo della matassa ma anche la lucidità non è più quella dei primi minuti.
Alla mezz'ora RAFAEL si oppone ancora una volta da campione ad una conclusione di ZECCHIN ma sulla successiva battuta nulla può sull'incornata di TERLIZZI che evidentemente deve avere un conto aperto con l'HELLAS: i varesini trovano il pari e poco dopo viene espulso anche capitan CECCARELLI, è finita!
Al 48° dopo un'ulteriore agonia di tre minuti muoiono le speranze di promozione del 'Binti'; la delusione è enorme ma i tifosi dedicano un lungo applauso ad una squadra neopromossa che ha regalato scampoli e gare di autentico spettacolo... JORGINHO piange in mezzo al campo consolato da MANDORLINI, la squadra si raccoglie a centrocampo e poi saluta la Curva e tutti i tifosi scaligeri che rispondono 'La gente vuol sapere chi noi siamo: Siamo l'armata del Verona e nessun ci fermerà...' e poi 'MANDORLINI alèè MANDORLINI alèè' finisce in festa noostante il risultato avverso...
Che dire dopo una gara come questa? Aldilà dell'episodio del rigore negato, pesa come un macigno il non aver giocato la gara di andata, ma siccome con i se ed i ma non si va da nessuna parte mettiamocela via e pensiamo alla prossima stagione in cadetteria magari con le risorse di un SETTI in più...
Dopo il gol di TACHTSIDIS le speranze di tutti avevano preso rinnovato vigore con l'ottima direzione di JORGINHO, le sgroppate di PUGLIESE e le invenzioni di un GOMEZ che sembrava particolarmente ispirato, poi la birra è clamorosamente finita e l'HELLAS ha fatto quanto ha potuto subendo le furiose ripartenze avversarie.
Si poteva fare di più? Oggi forse no ma, come già scritto, la finale s'è persa all'andata: chiudiamola qua...
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Verona 1-1 Varese: Gli highlights della gara
DICONO RAFAEL «Abbiamo giocato di fronte a migliaia di tifosi, che ci hanno sostenuti in maniera incredibile ci dispiace tantissimo, chiediamo scusa a tutti per non essere riusciti a centrare una finale che volevamo fortemente. Si chiude oggi un campionato nel quale abbiamo speso tantissimo. Nonostante una prestazione maiuscola, non siamo riusciti a fare due gol più dei nostri avversari, pur avendo dato tutto».
Quali sensazioni attraversano oggi l’estremo gialloblù? «Ripenso a quando sono arrivato a Verona; giocavamo per non retrocedere in C2. Oggi abbiamo lottato per raggiungere una finale in cui contenderci il ritorno in Serie A. Ho visto migliaia di tifosi sostenerci durante la settimana, accoglierci come eroi al nostro arrivo prima della partita. È stata una stagione che rimarrà dentro di noi per molto tempo, perché eravamo partiti dopo i playoff dello scorso anno e 20 giorni di vacanza, preparandoci a disputare quasi 50 partite tra campionato e Coppa Italia con l’obiettivo della salvezza. Tutto quello che è arrivato è stato il coronamento di un grande lavoro in una grande società, tornata a sognare come merita».
Cosa è mancato all’Hellas per superare l’ostacolo Varese? «Non siamo riusciti a fare più reti degli avversari e questo è ciò che purtroppo ci lascia amarezza in questa serata. È finita, andiamo a casa a riposare, ci sarà un altro campionato in cui il Verona sarà in campo a lottare» HellasVerona.it
MANDORLINI «Dispiace, anche se non dovrebbe essere così perchè abbiamo fatto una grandissima stagione. Questa squadra ha dato sempre tutto quella che aveva. Purtroppo un episodio ci ha danneggiati. Il rigore era clamoroso, non ho mai parlato di torti ma oggi ne abbiamo subito uno molto pesante. Faccio i complimenti alla formazione di Maran. Noi abbiamo sbagliato l'approccio all'andata, ci può stare. Però ripeto abbiamo fatto un campionato di spessore, lottato per i primi posti fino alla fine. C'era un'altra finestra per accedere alla massima serie. Non è stato il Varese a chiudercela, ma qualcun altro» HellasVerona.it
MARAN «Lo spirito di questi ragazzi è spettacolare. C’è grande collaborazione e grande applicazione da parte di tutti. Essere in finale è una grande gioia che condivido con questi ragazzi stupendi, che partecipano tutti alla causa in maniera fantastica, e con la società che dal primo giorno ha avuto fiducia. I ragazzi sono stati veramente bravi, pur soffrendo nella prima parte poi sono usciti fuori con carattere. Con Terlizzi sono stato arrabbiato come allenatore, non come uomo, lui è un ragazzo straordinario. Non c’era neanche bisogno che lo riprendessi, aveva già capito lui: è un grande professionista e un trascinatore di questa squadra» SerieBNews.com
GOMEZ TALEB con la maglia stretta in pugno Grande rammarico, ci credevamo alla finale e tutto il gruppo pensava di potercela fare, siamo riusciti a segnare nel primo tempo per giocarcela spinti dal pubblico nel secondo ma il loro gol ci ha tagliato le gambe... Il rigore? Dalla dinamica sembrava che ci fosse, lo voglio rivedere ma ho pochi dubbi... Chiudiamo un'ottima annata con grandi risultatim, ripartiamo da un grane gruppo e da un gran risultato sportico... Un ringraziamento speciale al pubblco che ci ha fatto sentire a casa sempre!Radio Verona
Serafico PUGLIESE «Il rigore? Ero lontano non ho visto bene ma dicono tutti che c'era ed è la seconda volta dopo l'episodio con il PORTOGRUARO. Se ci davano il rigore non dico che era fatta ma quasi... Comunque abbiamo fatto una buona gara oggi a parte nell'occasione del loro gol ma alla fine usciamo penalizzati...» Radio Verona
MAIETTA in lacrime... «Tifosi eccezionali ma un grande VERONA non è bastato... Pure l'arbitro ci ha messo del suo e... Scusa ma non riesco a dire di più!» Radio Verona
Capitan CECCARELLI «Siamo dispiaciuti perchè si chiude male una stagione disputata a grandi livelli... Volevamo proseguire ma avevamo purtroppo il pesante fardello dell'andata. Siamo stati ancora una volta puniti da un calcio piazzato... Peccato ma abbiamo disputato una grande stagone che comunque vada rimarrà. Il rigore? non è la prima volta che perdiamo dei punti importanti anche durante la stagione regolare è successo... Fra l'altro questo era pure l'arbitro che tre anni fa ci aveva negato un rigore contro il PORTOGRUARO, comunque ormai è andata, inutile rivangare.
Dobbiamo ripartire da quanto di buono fatto quest'anno anche se non sarà facile perchè abbiamo fatto veramente un gran capionato» Radio Verona
TERLIZZI «Nel primo tempo eravamo paurosi anche perché il pubblico ha spinto molto il Verona, ma se siamo il solito Varese cattivo questo sogno può durare ancora un’altra settimana. Ho accettato questo progetto rifiutando anche altre offerte perché mi sentivo ancora importante, ho cercato di dare una mano con la mia esperienza anche con l’aiuto del mister che è un allenatore fantastico. L’avversario della finale? Mi auguro la Sampdoria perché sarebbe una sfida più bella, uno stimolo ancora più grande. Il Sassuolo forse è più squadra, ma a me piacciono le sfide importanti, e sarebbe bellissimo andarci a giocare questo sogno a Marassi davanti al mio ex pubblico» SerieBNews.com
VERONA 1-1 VARESE
Ancora 4-3-3 per cercare di recuperare la partita all'Ossola, fuori ABBATE, BJELANOVIC e LEPILLER infortunati, MANDORLINI si affida a CANGI come esterno destro di difesa e ripropone PUGLIESE dalla parte opposta; al centro CECCARELLI e MAIETTA.
Conferma in mediana per il trittico HALLFREDSSON-JORGINHO-TACHTSIDIS e rientro dal primo minuto per il 'furetto' D'ALESSANDRO, da cui tutti i tifosi si aspettano molto, con FERRARI e GOMEZ TALEB a completare l'attacco.
Classico 4-4-2 per il VARESE di 'Rolly' MARAN con ZECCHIN e DE LUCA che rispetto a Mercoledì lasciano il posto a NADAREVIC e GRANOCHE.
Grandissima (e prevedibile) la pressione del pubblico scaligero sul quale, sopratutto in queste occasioni ma non solo, si può sempre contare; un migliaio i supporters lombardi giunti al 'Binti'.
Prima della gara osservato un minuto di silenzio (stavolta non interrotto da nessun furbastro) per le vittime del recente terremoto in Emilia...
PRIMO TEMPO
1° GOMEZ per FERRARI che sfugge a TROEST, il difensore varesino lo abbatte e per questo lo ammonisce immediatamente!
5° CANGI crossa per FERRARI che al volo spara a rete, la difesa rossoblù si rifugia in corner
6° Tiro alto di TACHTSIDIS sugli sviluppi del secondo angolo
11° Bella combinazione in area tra FERRARI e GOMEZ che si presenta solo davanti a BRESSAN in uscita miracolosa!
16° Anche JORGINHO va al tiro dal limite ma BRESSAN blocca con sicurezza...
19° D'ALESSANRO fugge sulla sinistra e crossa al centro dove FERRARI (che non ci poteva arrivare comunque) è messo giù in area varesina: azione dubbia... 21° GGGGGGOOOOOOOLLLLLLL ECCCOLOOOO IL VANTAGGIO DELL'HELLAS con 'Pan&Goti' imbeccato alla grande da HALLFREDSSON su calcio di punizione: il colpo di testa di TACHTSIDIS buca la rete biancorossa! Esplode il 'Binti'...
22° NADAREVIC dalla distanza con un tiro velenossimo: RAFAEL vola e mette in angolo!
24° NETO PEREIRA cerca GRANOCHE: CECCARELLI mura e mette in corner...
30° KURTIC ci prova dalla distanza: palla ampiamente fuori bersaglio... MARAN invita i suoi a pressare di più!
32° GRANOCHE si tuffa di testa su un calcio di punizione battuto da TERLIZZI: fuori...
35° PEREIRA sfugge a CECCARELLI palla a NADAREVIC che tira trovando un RAFAEL grandioso! Riparte come un treno HALLFREDSSON che arriva nei pressi del limite e scarica a rete peccando purtroppo nella mira...
38° GRANOCHE ruba palla a CECCARELLI e conclude a rete: RAFAEL si oppone ancora una volta alla grandissima a tu per tu con l'attaccante ex CEO!
41° Fallo inutile in zona pericolosa da parte di TACHTSIDIS su RIVAS; sulla palla va KURTIC che batte e colpisce 'solo' l'esterno della rete! Ma che paura...
43° Grande azione di FERRARI palla a GOMEZ che da sinistra cerca la traiettoria alla DEL PIERO senza riuscirci, D'ALESSANDRO rimette in area ma libera la retroguardia lombarda...
46° Dopo un minuto di recupero il signor Massa conclude il primo tempo con il VARESE ancora a 'picchiare': TACHTSIDIS e MAIETTA protestano animatamente...
SECONDO TEMPO
1° MARAN vuole dare la svolta definitiva: fuori GRANOCHE dentro DE LUCA (che Mercoledì aveva fatto impazzire la difesa gialloblù)
2° KURTIC supera JORGINHO e va al tiro: ampiamente out pochi secondi dopo DE LUCA servito da CACCIATORE cerca il pari: ancora fuori
4° D'ALESSANDRO scende a destra e crossa: PUCINO la mette in angolo
9° KURTIC ci prova su calcio di punizione dalla trequarti: palla sulla barriera scaligera
10° TACHTSIDIS in percussione: la palla è deviata sull'esterno della rete
14° HALLFREDSSON in azione personale scarica di rabbia a rete: la palla è ribattuta dalla difesa lombarda; sulla ripartenza avversaria ammonito CANGI per un fallo su NADAREVIC...
18° Il 'Bentegodi' grida allo scippo: CANGI la da a FERRARI che s'invola verso BRESSAN, TROEST da dietro stende Nicola in piena area ma per Massa di Imperia è tutto regolare!
19° Ammonito CACCIATORE che tratteneva clamorosamente D'ALESSANDRO per la maglia e, dalla panchina ospite, allontanto MILANESE presumibilmente per proteste...
22° FERRARI la difende in ara poi l'appoggia a TACHTSIDIS che sciupa tutto.
23° BERRETTONI da il cambio a D'ALESSANDRO...
24° Fallo di CORTI: ammonizione per lui; MARAN inserisce il trequarista ZECCHIN al posto di RIVAS
27° Ancora KURTIC da posizione simile a quella che Mercoledì aveva fatto andare avanti il VARESE: palla fuori
28° Magistrale ripartenza di MAIETTA che la da a BERRETTONI che la spinge a HALLFREDSSON: nessuno tira e l'azione sfuma!
30° ZECCHIN alla conclusione! Bel tiro ma RAFAEL c'è e smanaccia in angolo... 31° Sugli sviluppi del corner RAFAEL si oppone in maniera splendida a TROEST è ancora angolo! Sulla successiva battuta TERLIZZI indovina l'incornata: è pareggio e sul 'Binti' cala un tristissimo gelo...
32° Dentro PIHLMANN, gli fa spazio PUGLIESE: MANDORLINI tenta il tutto per tutto ed il popolo del 'Binti' non smette di inneggiare alla Scala! Grandissimi...
33° MARAN cambia NETO PEREIRA con DAMONTE
34° Ammonito HALLFREDSSON
35° E' ancora ZECCHIN che va al tiro: altra grande parata di RAFAEL
36° PICHLMANN al tiro in area: BRESSAN la mette in angolo
37° Espulso capitan CECCARELLI: è finita! Luca esce tra gli applausi e saluta i tifosi...
40° SCAGLIA sostituisce HALLFREDSSON
43° Brutto fallo di ZECCHIN ma per lui è 'solo' giallo
47° DE LUCA cicca clamorosamente davanti a RAFAEL, meglio così...
48° Dopo un'ulteriore agonia di tre minuti muoiono le speranze di promozione del 'Binti', la delusione è enorme ma i tifosi dedicano un lungo applauso ad una squadra neopromossa che ha regalato scampoli e gare di autentico spettacolo...
Arbitro: Davide Massa (Sez. arbitrale di Imperia)
Note. Ammoniti: Troest, Cangi, Cacciatore, Corti, Hallfredsson. Espulsi: Ceccarelli. Recupero: 1'-0'. Spettatori: 16.615
ALTRE NEWS IN ALLEGATO TAFFERUGLI NEL DOPOGARA: Fermati tre ultrà scaligeri, aggredito un commentatore SKY tifoso del VARESE... DURISSIMA LA RICHIESTA DEL PROCURATORE FIGC PER FERRARI: 3 anni di squalifica! Nicola è sereno dice il mister ma è chiaro che questa richiesta pende sul capo di 'Nick-Dinamite' come una pesantissima spada di Damocle...
L'ALTRO SPAREGGIO
Dopo il 2 a 1 casalingo la SAMPDORIA va a pareggiare al 'Braglia', gli uomini di IACHINI se la vedranno in finale col VARESE! La prima gara si disputerà a Genova con i lombardi che avranno a disposizione due risultati su tre rispetto agli avversari...
IN BREVE A PIÉ PAGINA BRUTTA SCOPPOLA PER LA NAZIONALE in amichevole contro la RUSSIA: 3 a0 e tutti a casa ma PRANDELLI rassicura... CLASSIFICA IFFHS: C'è sempre il BARÇA in testa, NAPOLI primo fra i club italiani SERIE A: E' ufficiale ZEMAN dirigerà la ROMA! Il boemo torna nel grande calcio; PETKOVIC nuovo allenatore della LAZIO...
RASSEGNA STAMPA
Aggredito a Verona Luca Franchini, il commentatore del Wrestling su Sky tifoso del Varese
Il commentatore soprannominato "Godzilla" è stato malmenato da un gruppo di 5 tifosi scaligeri.
Pubblicato il 03/06/12 in Calcio| TAGS: playoff serie b, verona-varese, luca franchini, wrestling, aggressione luca franchini
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Fonte: Da Facebook
Non è bastata ad uno sparuto e ristretto gruppo di tifosi del Verona l'eliminazione dai playoff di Serie B subita dal Varese. Al termine della semifinale post season andata in scena ieri al Bentegodi infatti, un manipolo di quattro-cinque tifosi scaligeri ha pensato bene di rendere ancora più triste la serata calcistica.
Lo sciagurato gruppo di "tifosi" ha infatti intercettato Luca Franchini, il commentatore del Wrestling su Sky tifosissimo del Varese, il quale per l'occasione aveva deciso di seguire la squadra in trasferta. Franchini, che si stava recando verso la propria automobile con un amico, è stato avvicinato da questa ristetta squadriglia di fanatici, che lo hanno malmenato causandogli delle contusioni e un ematoma alla testa. Lo stesso commentatore, soprannominato "Godzilla", ha quindi lasciato questo messaggio sul proprio profilo Facebook:
"Sono appena rientrato da Verona, dove oggi ho assistito alla partita di ritorno della semifinale playoff SerieBwin tra Verona e Varese.
Come molti di voi sapranno tifo Varese e spesso negli ultimi due anni, ovvero dal ritorno in serie B della compagine biancorossa , mi è capitato di seguirla in trasferta in moltissime città italiane. In tutte le occasioni mi sono sempre divertito, ho incontrato spesso molti di voi che mi seguono e che, malgrado tifassero squadre avversarie del Varese, mi hanno sempre accolto con simpatia e in maniera ineccepibile.
Oggi invece è andata diversamente. Mentre uscivo dallo stadio Bentegodi, in compagnia di un amico, per recarmi al parcheggio per prelevare la mia auto, sono stato vigliaccamente aggredito da quattro/ cinque teppisti gialloblù che, riconosciutomi,
mi hanno prima dato del bastardo figlio di pu**** e varesino di me***, pochi secondi dopo, mentre a testa bassa continuavo a camminare, mi hanno colpito alle spalle gettandomi a terra dove sono stato colpito da una gragnuola di calci, un paio dei quali mi hanno raggiunto al volto e alla testa.
Fortunatamente la scena si è svolta a pochi passi da dove stazionavano le forze dell’ordine che sono intervenute immediatamente evitando il peggio.
Me la sono cavata con un grande spavento, qualche contusione alle braccia e al ginocchio ed un ematoma alla testa.
Ditemi voi se, nel 2012 e con tutti i problemi che affliggono il mondo, per una partita di calcio, debbano succedere ancora cose di questo genere. Sono veramente amareggiato"
FONTE: Sport.Virgilio.it
TAFFERUGLI Verona-Varese, tre fermati dopo la partita
03/06/2012 10:21
Dopo partita di tensione al Bentegodi. Il bilancio è di tre ultras gialloblù fermati dalla Polizia, che ha caricato un gruppo di tifosi del Verona che avevano cercato di entrare in contatto con i varesini, portandosi sotto la curva Nord dello stadio.
Solo alle 21:30 gli agenti hanno fatto uscire i supporters del Varese (circa un migliaio), diretti al parcheggio. Ma è dovuta passare un'altra ora prima che i varesini potessero partire, scortati dalla Polizia fino al casello di Verona Nord.
Due ore di guerriglia urbana e alla fine tre ultras sono stati fermati dalla Polizia. Gli investigatori della Digos da domani cominceranno a visionare i filmati delle telecamere per poi valutare eventuali provvedimenti "Daspo" nei confronti dei tifosi che hanno agitato il dopo-gara.
Anche prima della partita c'erano stati tafferugli: i varesini avevano fatto esplodere due bombe carta e rubato una bandiera ai tifosi dell'Hellas.
FONTE: TGVerona.it
Varese elimina il Verona e sogna di tornare in A
di Silvano Tauceri - 03 giugno 2012, 08:00
Il Varese pareggia a Verona legittimando il 2-0 dell'andata ed approda alla finale. Protagonista della qualificazione Christian Terlizzi, 33enne difensore con sette campionati in A con Palermo, Sampdoria e Catania, tre gol decisivi nelle ultime tre partite, su rigore contro la Sampdoria nell'ultima giornata di campionato, di testa mercoledì per raddoppiare la rete di Kurtic e ancora di testa ieri al Bentegodi, al 77', per mettere fine ai sogni-promozione del Verona. Terlizzi aveva accusato lo spogliatoio dopo il 3-0 subito proprio al Bentegodi nella penultima giornata di campionato ed era stato messo fuori rosa, reintegrato dopo i chiarimenti. E' diventato il simbolo del nuovo Varese.
Alla squadra di Andrea Mandorlini occorreva vincere con due gol di scarto per pareggiare il conto e far valere il vantaggio della classifica. E il colpo di testa del greco Taktsidis, su punizione dell'islandese Halfredsson al 20' ravvivava le speranze dei 16 mila tifosi gialloblu e metteva paura ai 1500 varesini. Per difendere il tesoretto della gara di andata Rolando Maran aveva puntato sulla solidità difensiva, e sul contropiede di Nadarevic, Neto Pereira e Granoche, tattica giusta cui è mancato il gol per quattro esaltanti parate del brasiliano Rafael che ha evitato il tracollo ma nulla ha potuto sul colpo di testa di Terlizzi. Al Verona è mancata la convinzione di quella forza espressa in campionato con 15 vittorie casalinghe, forse supervalutando il 3-0 sul Varese di due settimane fa, non ha pressato in avanti.
Nemmeno un tiro difficile per Bressan, una sequela di corner senza esito, le proteste per un presunto rigore di Troest sul centravanti Ferrari (troppo isolato dalle azioni). Non ha espresso nemmeno rabbia dopo il pareggio lombardo, aveva un quarto d'ora a disposizione per tentare il colpaccio ma ha desistito. Adesso sogna il Varese, mercoledì la prima verifica. Oggi in programma la gara di andata dei play-out Vicenza-Empoli (ritorno venerdì) e l'avvio delle finali play-off della Lega Pro per completare le promozioni per la Prima divisione: Pro Vercelli-Carpi e Virtus Lanciano-Trapani.
FONTE: IlGiornale.it
E’ il Varese la prima finalista dei playoff di Serie B. La formazione allenata da Rolando Maran non si fa intimorire dall’attesa e costante pressione dell’Hellas Verona e riesce a strappare un pareggio importante, che le permette di eliminare la squadra allenata da Mandorlini dalla corsa verso l’ultimo posto in A.
Per il match decisivo per le sorti della semifinale Mandorlini non apporta grosse modifiche all’undici, che ha perso la gara di andata a Varese, eccetto per la presenza di D’Alessandro assieme a Ferrari e Gomez Taleb in avanti. Nel Varese, invece, Maran risponde con un 4-4-2 con Rivas e Nadarevic a spingere sulle fasce ed il tandem Neto Pereira-Granoche in attacco.
La partenza dei padroni di casa è su ritmi elevati. La prima occasione dell’Hellas Verona arriva al 10' con un suggerimento in profondità di Ferrari per Gomez, ma Bressan è abile nel respingere la conclusione in uscita. Al 17' i gialloblu recriminano per una spinta di Troest su Ferrari, che non viene sanzionata con un calcio di rigore dal sig. Massa. Al 21', però, la formazione di Mandorlini si porta in vantaggio con un colpo di testa di Tachtsidis, che svetta in area su un calcio di punizione battuto da Hallfredsson. La rete della squadra scaligera, però, scuote un po’ il Varese, che, dopo 20 minuti di apnea, inizia a farsi vedere nella metà campo avversaria. La reazione, infatti, si ha subito dopo il gol con un’insidiosa botta dalla distanza di Nadarevic, che costringe Rafael alla deviazione in angolo. L’estremo difensore dell’Hellas, poi, salva il punteggio su un tiro dal limite dell’area di Granoche. Prima dell’intervallo Kurtic mette i brividi al pubblico del “Bentegodi” con un calcio piazzato, che dà l’illlusione ottica del gol ai tifosi del Varese giunti sino a Verona a sostenere gli uomini di Maran.
Nella ripresa l’Hellas Verona non si ritrova con la stessa verve e la stessa aggressività avuta nei primi 45'. I padroni di casa recriminano per un calcio di rigore non concesso per una spinta su Ferrari, ma non riescono più a creare nuovi pericoli dalle parte di Bressan. E il Varese ne approfitta per attaccare, per cercare di agguantare il gol del pari, con il neoentrato Zecchin che mette in difficoltà Rafael in due occasioni nel giro di due minuti, ma al 77' l’incornata vincente di Terlizzi gela il pubblico di casa. Gli uomini di Mandorlini non riescono ad avere la giusta reazione, per trovare quei due gol necessari per ribaltare le sorti delle semifinali. Anzi è proprio il Varese a sprecare l’occasione per vincere il match con un tiro di De Luca, che, nel recupero, finisce di poco a lato.
Gli uomini di Maran, così, approdano in finale, in attesa di conoscere la propria sfidante tra Sassuolo e Sampdoria. Il sogno del ritorno in serie A, ora, è lontano solo due partite.
Il tabellino
Marcatore: 21' Tachtsidis (HV), 77' Terlizzi (V)
Arbitro: Davide Massa (Sez. arbitrale di Imperia)
Note – Espulso all’ 84' Ceccarelli (HV) per fallo da tergo. Ammoniti: Troest (V), Cangi (HV), Cacciatore (V), Corti (V), Hallfredsson (HV). Allontanato il direttore sportivo del Varese Milanese
FONTE: CalcioLine.com
Play Off Serie B, in finale Varese e Sampdoria
Di Gioia Bò, in Primo Piano, Serie B.
Quattro squadre per un solo posto nella massima serie italiana (calcio scommesse permettendo), dopo le promozioni dirette in A di Pescara e Torino. A contendersi la finalissima Varese, Verona, Sampdoria e Sassuolo, con la gara di andata di aveva dato ragione alle squadre quest’oggi impegnate in trasferta (Varese e Samp).
Verona – Varese 1-1. Il Varese partiva dal confortante vantaggio di due reti accumulato nella gara dello scorso mercoledì, mentre i padroni di casa sapevano di dover fare la partita per continuare a nutrire speranze di qualificazione. La gara del Verona sembrava mettersi in discesa al minuto numero 21 della prima frazione di gioco, quando Tachtsidis riceveva da Hallfredsson e freddava Bressan. I padroni di casa tentavano il tutto per tutto per rimettere in discussione il risultato, ma al minuto numero 78 arrivava la doccia fredda, quando Terlizzi approfittava di un passaggio di Kurtic per infilare alle spalle di Rafael. L’espulsione di Ceccarelli a pochi minuti dal fischio finale non cambiava gli equilibri in campo e si arrivava al 90' con il risultato di 1-1. Varese in finale, Verona costretto a rimandare al prossimo anno i sogni di gloria.
Sassuolo – Sampdoria 1-1. Dopo un anno di purgatorio nella serie cadetta i blucerchiati cercavano il pronto riscatto e la risalita nella massima serie. Missione compiuta a metà nella gara di andata dei play off, quando avevano battuto di misura il Sassuolo (2-1). Missione quasi completata questa sera con il pareggio che consente ai doriani di giocare la finalissima contro il Varese. A far esultare i tifosi della Samp ci pensava Nicola Pozzi al minuto numero 8 della prima frazione di gioco, quando si incaricava di trasformare un calcio di rigore. La rete di Valeri al 17' della ripresa regalava nuove speranze al Sassuolo, ma alla fine erano i doriani a festeggiare la qualificazione alla finale.
FONTE: CalcioPro.com
ULTIM’ORA
MODENA, 23:06 CALCIO, SERIE B; PLAYOFF: SASSUOLO-SAMP 1-1, LIGURI IN FINALE
Sarà Sampdoria-Varese la finale dei playoff di Serie B: i liguri, che si erano imposti per 2-1 a Marassi sul Sassuolo, pareggiano per 1-1 al Braglia di Modena. I blucerchiati vanno in vantaggio all'8' con Pozzi su calcio di rigore, nella ripresa il pari emiliano con Valeri al 62'. Gli uomini di Iachini si giocheranno un posto in finale contro il Varese, uscito vincitore dalla doppia sfida contro il Verona: andata mercoledì 6 al Ferraris, ritorno sabato 9 in casa del Varese, favorito per la miglior posizione in campionato.
FONTE: Sport.Repubblica.it
Il Varese pareggia a Verona: è finale per la Serie A
di Redazione InInsubria
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Varese - Verona (Foto Amirante - Varese 1910)
Al Bentegodi la squadra di Maran fa 1-1 e il 2-0 dell'andata consente di continuare a sognare. Gialloblù in vantaggio con Tachtsidis, pareggio di Terlizzi. Due rigori dubbi non dati al Verona
Al Bentegodi il Verona ci prova, va sull'1-0, ma alla fine deve cedere a un Varese che trova il gol, pareggia, e conquista la finale per continuare a sognare la Serie A.
Quella che è uscita dalla sfida playoff della B tra biancorossi e gialloblù è stata una partita bella e combattuta, con il Verona che ha dominato la prima parte del match ma che poi ha subito il ritorno della squadra di Maran
LA PARTITA
Come detto i primi minuti sono tutti del Verona che mette il Varese alle corde. Al 7' Tachtsidis prova un tiro pericoloso, al 10' Gomez tenta il diagonale, ma Bressan mette in angolo.
Al 18' Ferrari cade in area dopo uno scontro con Pucino. La spinta sembra esserci, ma l'arbitro non fischia. Il Verona non molla e un minuto dopo va sull'1-0: su punizione Halfredsson mette in mezzo e Tachtsidis ci va e segna.
A questo punto la cosa si fa interessante: il Verona ha bisogno di un solo gol per andare in semifinale, dato il miglior posizionamento in classifica alla fine della stagione regolare.
Ma il Varese non cede. Al 23esimo Nadarevic tira da 40 metri e il portiere veronese la prende all'angolo destro. Il duello si rifà intenso 10 minuti dopo: bolide del centrocampista biancorosso annullato da Rafael. Poi ci provano anche Granoche e Kurtic: parata sul primo, fuori di poco il secondo.
Nel secondo tempo il Verona cerca il 2-0 ma invece arriva il pareggio.
Ferrari, solo davanti al portiere, viene atterrato dal biancorosso Troest. Rigore netto, dicono i veronesi, ma l'arbitro non fischia ancora.
Al 77esimo colpo di testa di Terlizzi che la mette nell'angolino: la finale playoff è lì. I tifosi varesini arrivati al Bentegodi fanno festa e continuano a sognare la Serie A.
Mercoledì la prima finale d'andata che vedrà il Varese di Maran contro la vincitrice tra Sassuolo e Sampdoria.
FONTE: Ininsubria.it
02-06-2012 // Calcio - Serie B 11/12 Sorpresa Varese. E' lei la prima finalista dei play-off
Il colpo di testa di Terlizzi al 32' del secondo tempo regala una storica finale agli uomini di Maran. Peccato per il Verona che non riesce a riblatare il risultato dell'andata
E' il Varese la prima finalista dei play-off 2011/2012 che mercoledì e sabato prossimi si giocherà la possibilità di aver il pass per la massima serie. Pareggiando per 1-1 sul campo del Verona gli uomini di Maran coronano una stagione pressoché perfetta se si pensa che la società ad inizio campionato non aveva parlato di salvezza tranquilla. La "serie" contro i gialloblù aveva preso la via di Varese nell'incontro di andata che aveva visto i biancorossi battere 2-0 il Verona che in questa partita di ritorno era riuscita a trovare il vantaggio della speranza nei primi venti minuti del primo tempo. Il Varese è stato bravo però a non disunirsi mai e a difendere il vantaggio accumulato all'andata. Gioia per il Varese ma onore delle armi ad un Verona che al primo anno di B, dopo anni infernali passati in Lega Pro sfiora la finale play-off.
Primo tempo
Il risultato dell'andata -2-0 per il Varese- costringe i padroni di casa a spingere da subito sull'acceleratore per cercare di ribaltare la situazione. La squadra di Mandorlini pressa a tutto campo e da una palla recuperata nasce la prima grande palla gol della partita. Al 10' Jorginho vince un rimpallo e si ritrova a tu per tu con Bressan bravissimo nell'uscita bassa e nel chiudere lo specchio al giocatore brasiliano respingendo poi con il corpo il tiro dell'esterno di Mandorlini. I primi venti minuti sono un assedio di marca gialloblù ma di azioni da gol se ne vedono poche. Il monologo degli uomini di Mandorlini tocca il suo culmine poco prima della metà del primo tempo. Punizione dal lato corto dell'area di rigore dalla sinistra battuto da Hallfredsson, Tachtsidi ruba il tempo al suo diretto avversario e con un violento colpo di testa batte Bressan per il vantaggio gialloblù. La gioia dei circa 15.000 tifosi di casa rischia di durare una manciata di secondi. Nadarevic fa partire un bolide dal suo sinistro diretto sotto la traversa alla destra di Rafael ma il portiera del Verona è strepitoso a deviare in angolo il tiro del bosniaco. A cavallo tra il 28' ed il 35' la difesa del Verona sbanda paura semente regalando al Varese due occasioni per affossare le speranze ed i sogni di promozione di giocatori e tifosi del Verona. Nella prima occasione Maietta sbaglia il tempo dell'intervento su Rivas che da sinistra entra in area, appoggia per l'accorrente Nadarevic che a botta sicura scarica un sinistro potente sul quale Rafel compie un vero e proprio miracolo respingendo con i pugni il tiro del numero 23 del Varese. Nella seconda occasione un disimpegno errato del centrocampo gialloblù manda in porta Granoche che sceglie la via dell'azione personale affrontando uno contro uno Ceccarelli invece di allargare sulla destra per lo smarcato Rivas. La scelta si rivela alquanto azzardata, tant'è che la punta ospite conclude con un esterno destro, per nulla efficace, ben respinto da Rafael.
Secondo tempo
La ripresa inizia con Maran che sceglie di togliere un opaco Granoche per il velocista De Luca. La partita rimane legata alle giocate dei singoli ma complice la lunga stagione che si fa sentire nelle gambe dei 22 in campo i ritmi della ripresa sono notevolmente più bassi di quelli in cui si è giocato nel primo tempo. Il primo tiro in porta della ripresa arriva a quindici minuti dalla fine ed'è di marca biancorossa. Zecchin converge da destra e con il sinistro a giro piazza la palla sul palo più lontano. Il tiro è delizioso ma Rafael non si fa sorprendere e con un tuffo sulla sua destra devia in angolo. Sul corner che ne segue il Varese trova il gol del pareggio. Nadarevic da sinistra mette al centro e Terlizzi trova lo spiraglio giusto per battere Rafael e rendere inutile il tentativo di respinta di Jorginho posizionato sul secondo palo.
Arbitro: Sig. Massa di Imperia. Assistenti: Iori e Tasso. Quarto ufficiale: Nasca
Reti: 20' Tachtsidis, 32' s.t. Terlizzi
Note: Primo dell'inizio della partita osservato un minuto di silenzio per le vittime del terremoto in Emilia. Pomeriggio caldo 28°C circa con cielo parzialmente coperto. Ammoniti: Troest, Cangi, Cacciatore, Corti, Zecchin. Espulsi: Ceccarelli
Giovanni Benigno
FONTE: RSNews.it
Maran: "Quello spicchio biancorosso è stato incredibile"
L'allenatore del Varese non ha preferenze tra Samp e Sassuolo e fa una dedica ai tifosi. Mandorlini se la prende con l'arbitro Massa: «Un errore arbitrale non ci permette di andare avanti»
Forse c’era un rigore per il Verona. Forse no. Una certezza però c’è: il Varese giocherà la finale playoff per la serie A. I cori dei tifosi scaligeri continuano ben oltre il triplice fischio finale. Si sentono anche quelli dei tifosi del Varese oggi oltre mille in piccionaia al Bentegodi. «Abbiamo sofferto un po’ la pressione iniziale del Verona- dice Maran -. Dopo il loro gol, meritato, siamo cresciuti noi. Nella seconda parte li abbiamo messi alle corde. Faccio i complimenti ai ragazzi perché incontravamo una grande squadra e loro hanno dimostrato grande attaccamento alla maglia e grande spirito di sacrificio. Abbiamo avuto un po' di paura, perché quando sbagli molto puoi essere castigato. Nelle due partite abbiamo comunque meritato questa vittoria».
Christian Terlizzi è stato l’uomo che ha messo l’impronta in questa semifinale: due gol e due prestazioni superlative. «E’ un grande giocatore e un ottimo professionista. Lui sicuramente in questo finale sta dando un apporto notevole. Ma è la squadra che conta e oggi abbiamo giocato come dovevamo».
Al Bentegodi i cori dei tifosi del Varese si sono fatti sentire, nonostante ci fossero 16 mila veronesi a fare da eco. Una presenza che Maran non dimentica: «Quello spicchio biancorosso è stato incredibile».
Due settimane fa il Varese perse a Verona e proprio Terlizzi finì nell'occhio del ciclone per aver disobbedito a mister Maran. Fuori rosa per qualche ora, il difensore si è riscattato con due semifinali perfette. Nella partita decisiva, quando il Varese era in svantaggio, ha gestito la difesa con l’equilibrio tipico del grande giocatore, di chi ha vissuto la pressione degli stadi di serie A. E poi, non contento, si concesso pure il gol, il terzo nelle ultime tre gare, il sesto in tutta la stagione. «Dopo quel 3 a 0 abbiamo fatto un bagno di umiltà un po’ tutti - dice il difensore- . E se vogliamo continuare a sognare, dobbiamo farlo in questo modo. Abbiamo sofferto un po’ nei primi venti minuti del primo tempo, prendendo un gol stupido, ma poi abbiamo fatto bene e l'abbiamo portata a casa. Il nostro pubblico ci ha dato una grossa mano. Quando vengono in settimana al Franco Ossola ci chiedono di farli sognare, questa per noi è una responsabilità e una gioia in più. Ora godiamoci la vittoria e un traguardo che è a portata di mano».
Andrea Mandorlini ha le lacrime agli occhi. E’ dura accettare l’esclusione dalla finale, quando hai 20 mila persone che cantano e piangono per la tua squadra. «Un errore arbitrale non ci ha permesso di andare avanti - dice il mister del Verona-. Il signor Massa ci ha negato un rigore nettissimo, clamoroso. Il mio Verona non meritava di uscire così. Vedremo quando questo arbitro andrà in A, perché salirà di categoria, se avrà il coraggio di no d are un rigore al Milan o all’Inter. Il Varese è una squadra tosta e noi abbiamo sbagliato l’approccio all’andata. Loro sono bravi ma oggi c’è qualcuno che è stato meno bravo di Verona e Varese. E Se non dai un rigore così... ma ormai non conta più nulla».
2/06/2012
redazione@varesenews.it
Terlizzi fa piangere Verona: il Varese vola in finale
Al "Bentegodi" finisce 1-1: decisiva l'incornata del difensore, a segno come all'andata. I biancorossi escono alla distanza dopo un avvio difficile, proteste gialloblu per un rigore negato a Ferrari
Dal nostro inviato - Quando anche il ventre del Bentegodi smette di ruggire e inizia a tributare ai propri beniamini un poderoso saluto d'addio, il Varese ha la certezza di essere a due soli passi dal Paradiso della Serie A. Un sogno che prosegue con un pareggio esterno (1-1) su un campo difficilissimo, dove i biancorossi fanno fruttare al meglio le due reti di vantaggio accumulate all'andata. E per la seconda volta di fila (la terza se contiamo l'ultima di campionato con la Samp) l'uomo decisivo è il Ministro della Difesa, Christian Terlizzi: tocca ancora al centrale siglare la rete del pareggio che spedisce il Varese diritto in finale, dopo i miracoli del portiere Rafael su Zecchin e Troest.
Partita a due volti quella di Verona, dove per oltre 30' l'Hellas è stata un ciclone per come ha messo pressione sull'undici di Maran, sbagliato alla radice nella scelta di Granoche. Bressan è capitolato presto, al 21' (Tachtsidis, di testa), ma il fortino biancorosso è caduto solo per un errore marchiano di Kurtic: il Varese ha infatti in qualche modo contenuto le continue folate veronesi (scatenato Ferrari) ed ha messo fuori la testa dopo la mezz'ora. Nella ripresa il calo veneto è coinciso con la crescita netta dei biancorossi anche se sul risultato aleggia l'ombra di un rigore negato al Verona (su Ferrari) apparso netto e che avrebbe portato anche all'espulsione di Troest. Un errore grave dell'arbitro Massa che ha fatto arrabbiare i padroni di casa.
D'altro canto però è giusto sottolineare anche che sul doppio confronto il Varese ha meritato la qualificazione con il dominio totale a Masnago e una porzione di partita ottima anche al Bentegodi, tanto che il portiere locale Rafael è stato il migliore in campo dei gialloblu. E così la bilancia pende a favore dei ragazzi del presidente Rosati, finito sotto la doccia (foto sotto) negli spogliatoi: mercoledì e sabato ci attende il coronamento di un sogno. E paradossalmente, sarà vietato (e impossibile) dormire.
COLPO D'OCCHIO – Vengono i brividi a stare in tribuna al Bentegodi, stadio “Mundial” e caldissimo grazie ai 17 mila spettatori che lo affollano. Gli oltre mille tifosi del Varese, confinati in uno spicchio nell'anello superiore, si fanno sentire nella bolgia ed espongono tantissimi stendardi con le località di provenienza. Per i biancorossi tanti fischi prima dell'inizio e durante la gara; tra i più beccati Maran, che fu capitano del Chievo. Purtroppo vanno segnalate anche l'aggressione alla compagna di Enzo Montemurro (prima della gara) e quella a un'altra tifosa biancorossa (dopo), per fortuna senza gravi conseguenze.
CALCIO D'INIZIO – C'è una sorpresa nella formazione anti-Verona: Zecchin va in panchina e lascia il posto da titolare a Nadarevic. Cambia anche l'attacco, con De Luca tra le riserve a favore di Granoche. In difesa, assente Grillo, rientra Pucino a destra con Cacciatore sull'altra fascia. Anche Mandorlini rimescola l'undici di partenza: rispetto a Varese cambiano i terzini (dentro Cangi e l'ex Pugliese), Mareco lascia il posto a Ceccarelli mentre in attacco c'è D'Alessandro per Berrettoni.
IL PRIMO TEMPO – Avvio da “sangue e arena”, un po' per il clima torrido sugli spalti, un po' perché i 22 in campo lottano fin dal primo pallone. Subito un giallo a Troest che stende Ferrari e due corner per l'Hellas con Terlizzi e il danese a deviare tiri pericolosi. Il Varese fatica a uscire dalla propria metà campo tanta è la pressione che all'11' sfocia nella prima parata di Bressan, in uscita su Gomez servito da Ferrari. Al 13' il tabellino parla di 5 corner per i gialloblu e 3' più tardi è di nuovo Bressan a bloccare una conclusione di Jorginho. Il Varese prova allora a servire in profondità Granoche e Neto che però non riescono ad assicurare possesso palla, cosa che dà ulteriore coraggio ai padroni di casa che approfittano di un erroraccio di Kurtic per ottenere una punizione pericolosa (20'). Il Varese la paga carissima: battuta al centro di Hallfredsson e Tachtsidis vola alto per inchiodare l'1-0 alle spalle di Bressan.
La replica del Varese è immediata e porta la firma di Nadarevic: gran sinistro in corsa che Rafael fatica a deviare sopra la traversa. La pressione non cala anche se i biancorossi iniziano a trovare qualche spiraglio; un po' a sorpresa anzi è di nuovo Nadarevic a sfiorare il pareggio al 34' quando Neto gli serve un pallone su cui Rafael replica da campione. A divorare l'1-1 poco dopo è invece Granoche, lanciato in profondità dal solito Neto, ma incapace di perforare il portiere avversario a pochi metri di distanza. Azioni che però certificano il “ritorno in vita” del Varese che al 42' si ripropone in avanti e ottiene una punizione ben calciata da Kurtic: il suo tiro però gonfia solo l'esterno della rete, dando l'impressione di un gol che non c'è.
LA RIPRESA – Si ricomincia con De Luca in campo al posto di un deludente Granoche, scelta ovvia a quel punto, e il Varese non ripete l'avvio difficile della prima frazione. Il buon abbrivio però non prosegue e permette al Verona di rifarsi vivo in attacco. Di occasioni non ne arrivano e così l'unica annotazione al quarto d'ora è il giallo a Cangi che stende un Nadarevic ottimo nel dribbling. Al 17' però tutto il Bentegodi protesta pesantemente contro l'arbitro Massa che lascia correre un intervento di Troest in piena area su Ferrari, scattato sul filo del fuorigioco e solo davanti al portiere. Poco dopo Tachtsidis riprova l'inzuccata vincente ma la palla finisce lontano dai pali; il clima però ora è nuovamente torrido (ammonito anche Cacciatore) ed esalta un uomo dal sangue caldo come Rivas, capace di spaziare a tutto campo per attivare i compagni. Lavoro sfiancante però quello dell'argentino che al 24' lascia il posto a Zecchin. Al 28' Kurtic ha a disposizione una punizione simile a quella vincente dell'andata ma questa volta la battuta finisce sul fondo; si vive di emozioni perché subito dopo una percussione di Maietta porta l'Hellas in area ma anche il preciso Hallfredsson sbaglia un tocco e spreca tutto.
Al 32' però il Varese sventaglia tre volte verso la porta veneta e il terzo assalto è quello giusto. Prima va dato merito a Rafael, miracoloso su un gran tiro a girare di Zecchin e su un colpo di test ravvicinato di Troest. Ma sul corner successivo l'inzuccata buona arriva ancora da Terlizzi, come all'andata: il pallone scagliato dal difensore si infila sotto l'incrocio dei pali e non lascia scampo al Verona.
Mandorlini si gioca tutto con Pichlmann al posto del terzino Pugliese, molto bravo contro la sua ex squadra; Maran replica mandando carne fresca in mezzo al campo (Damonte) al posto di Neto ma dopo le due sostituzioni è ancora Rafael a brillare tuffandosi a negare il gol a Zecchin per la seconda volta. Al 39' il Verona resta in dieci per un fallo da dietro di Ceccarelli su De Luca e a quel punto i gialloblu si devono arrendere, stanchi e con l'uomo in meno.
Lo spicchio dei tifosi ospiti non sta più nella pelle, lancia gli “olé” a ogni passaggio e rischia di gioire per un altro gol sul finale, che però De Luca si divora davanti al portiere. Poco male: il triplice fischio di Massa è musica sopraffina che per diventare paradisiaca deve attendere due partite.
IL TABELLINO
Verona – Varese 1-1 (1-0)
Marcatori: Tachtsidis (Ve) al 21' pt; Terlizzi (Va) al 32' st.
Verona (4-3-3): Rafael; Cangi, Maietta, Ceccarelli, Pugliese (Pichlmann dal 34' st); Jorginho, Tachtsidis, Hallfredsson (Scaglia dal 42' st); Gomez, Ferrari, D'Alessandro (Berrettoni dal 24' st). All. Mandorlini. A disp.: Frattali, Esposito, Russo, Mareco.
Varese (4-4-2): Bressan; Pucino, Troest, Terlizzi, Cacciatore; Nadarevic, Corti, Kurtic, Rivas (Zecchin dal 26' st); Neto Pereira (Damonte dal 35' st), Granoche (De Luca dal 1' st). All. Maran. A disp.: Moreau, Martinetti, Camisa, Plasmati.
Arbitro: Massa di Imperia (Iori e Tasso – IV° uomo Nasca).
Note: giornata calda e serena, campo in ottime condizioni. Ammoniti: Troest, Cangi, Cacciatore, Corti, Hallfredsson, Zecchin. Espulso: Ceccarelli. Calci d'angolo: 11-5. Recupero: 1' e 3'. Spettatori: 16.615. Incasso: 345.489 euro.
2/06/2012
Damiano Franzetti - Twitter: @DamianoFranzsport@varesenews.it
FONTE: VareseNews.it
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02.06.2012 20.35 di Tommaso Maschio I TOP
Le parate di Rafael: Tiene a galla i suoi con parate decisive sia nel primo tempo sia nella ripresa. Si esalta sia sui tiri ravvicinati di Nadarevic, Granoche e Troest sia sulle conclusioni a giro dal limite di Zecchin. Nulla può invece sul gol di Terlizzi che decide la qualificazione, ma può uscire a testa alta dalla sfida contro il Varese.
La testata di Terlizzi: Già all'andata con un colpo di testa aveva chiuso il match regalando un doppio vantaggio prezioso ai suoi. Nel ritorno gioca una partita quasi senza sbavature dietro e poi, nei minuti finali, getta nello sconforto l'Hellas realizzando il gol del pari che elimina i veneti e lancia i lombardi all'inseguimento della Serie A.
Il lavoro di Ferrari: Il centravanti veronese lotta su ogni pallone, li difende, serve i compagni e conquista punizioni importanti. Gli manca solo il gol che gli viene negato da un intervento falloso di Troest al limite dell'area piccola, con l'arbitro che sorvola, e una certa mancanza di lucidità comprensibile per un giocatore che si sfianca per aprire varchi nella difesa.
I FLOP
L'errore dell'arbitro Massa: Il rigore negato a Ferrari nella ripresa sull'1-0 è un errore grave. L'intervento di Troest - già ammonito - è netto e da dietro e blocca una nettissima occasione da rete. Con il rigore assegnato le cose sarebbero potute cambiare e pendere a favore dei padroni di casa.
Rivas opaco: Un passo, ma anche due, indietro rispetto alla gara d'andata. Soffre la vivacità di Halfredsson e non riesce a alleggerire la pressione sulla difesa. Mai uno spunto in avanti per rilanciare l'azione e servire le due punte. Esce per dare spazio a uno Zecchin più incisivo.
Gomez si nasconde: Un lampo subito in avvio bloccato da Bressan in uscita e una punizione conquistata al limite da cui nasce il gol del vantaggio veronese sono le uniche cose buone che costruisce in 90 minuti. In questi play off sembra nascondersi denotando un po' di mancanza di carattere e maturità quando la pressione sale.
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02.06.2012 20.28 di Tommaso Maschio
Parte subito all'attacco la squadra di Mandorlini che deve ribaltare il 2-0 subito all'andata. Ferrari è il più positivo in avanti difendendo bene i palloni per favorire gli inserimenti dei compagni o conquistare importanti punizioni dalla trequarti. Il Varese risponde colpo su colpo sfruttando la vivacità delle due punte, che svariano molto, mentre i due esterni sembrano più bloccati rispetto all'andata. Sono comunque i veronesi a rendersi maggiormente pericolosi nei primi minuti con 5 corner conquistati e una grande occasione sventata da Bressan in uscita su Gomez al 10°. La pressione dell'Hellas - che gioca stabilmente nella trequarti avversaria - da i suoi frutti al 20° quando Juanito Gomez conquista una punizione sul lato corto dell'area di rigore. Sul pallone va Halfredsson che mette in mezzo un pallone invitante per Tachtsidis che di testa mette alle spalle di Bressan. La risposta del Varese arriva immediata con una fiammata di Nadarevic che calcia dai 30 metri trovando la decisiva parata di Rafael che alza sopra la traversa il bel tiro del bosniaco. Quella dell'esterno resta l'unica occasione creata dagli uomini di Maran che faticano in mezzo al campo e non riescono a lanciare le punte se non con lanci lunghi che sono facile preda dei difensori gialloblu. I padroni di casa continuano invece a premere sulla difesa varesina che con qualche difficoltà regge l'urto. Solo dopo la mezzora la squadra di Maran trova la forza per andare vicino al gol: Sono Nadarevic prima e Granoche poi che, sfruttando alcuni errori della difesa, si presentano al tiro da buona posizione, ma in entrambi i casi Rafael è bravissimo a respingere coi pugni salvando la propria porta. Il Varese cresce col passare di minuti e quasi allo scadere con Kurtic sfiora il pari: la punizione dello sloveno finisce di poco a lato dando solo l'illusione del gol ai tifosi lombardi arrivati al Bentegodi.
Nella ripresa le due squadre entrano un po' frenata consapevoli che per una delle due compagini questi saranno gli ultimi 45 minuti della stagione. Pur cercando il gol infatti le due squadre cercano di non allungarsi troppo e di non lasciare spazi agli avversari. Le occasioni sono così rare, specialmente nei primi minuti della seconda frazione. È solo Tachtsidis a rendersi pericoloso nel primo quarto d'ora della ripresa, ma le sue conclusioni non sono precise e non preoccupano Bressan. Il Verona al 63° reclama per un calcio di rigore: Ferrari scatta sul filo del fuorigioco e si presenta davanti a Bressan, ma viene steso da Troest in recupero in piena area di rigore. L'arbitro lascia proseguire fra le proteste dei gialloblu. L'Hellas continua comunque a provarci con tanta voglia e foga, ma poca lucidità. Il Varese invece si difende e cerca di rilanciare l'azione per spezzare il ritmo dei gialloblu e far rifiatare la difesa. Varese che in pochi minuti riesce a pareggiare dopo aver trovato ancora una volta un Rafael superlativo che risponde da campione su Zecchin dal limite - ripetendosi poi dopo il pari - prima e su Troest da due passi poi. Nulla può invece il brasiliano sul colpo di testa di Terlizzi che infila il pallone sotto la traversa su azione d'angolo facendo esplodere i duemila tifosi varesini arrivati a Verona. Il sogno qualificazione per l'Hellas svanisce poco prima dell'85° quando Ceccarelli entra da dietro su De Luca in mezzo al campo guadagnando anticipatamente gli spogliatoi e lasciando in 10 i suoi compagni.
Il finale è un monologo del Varese che cerca il gol vittoria approfittando della superiorità numerica, col Verona che invece prova a chiudere bene davanti al suo pubblico. Sarà però il Varese di Maran a giocarsi la promozione in serie A, che manca dalla stagione 74-75 contro la vincente di Sassuolo-Sampdoria. L'Hellas esce dai play off con il rammarico di aver sbagliato la gara d'andata a Varese e recriminando per un rigore non concesso che avrebbe potuto cambiare le sorti dell'incontro.
SERIE B LIVE TMW - Hellas Verona-Varese 1-1 - Finale: Varese in finale
02.06.2012 20.26 di Tommaso Maschio
20:25 - Finisce il secondo tempo: Varese in finale play off. Hellas Verona eliminato.
90°+ - De Luca si divora la palla della vittoria calciando a lato da ottima posizione.
90° - Tre minuti di recupero.
88° - Ammonito anche Zecchin nel Varese.
86° - Scaglia per Halfredsson nell'Hellas.
83° - Espulso Ceccarelli nell'Hellas Verona. Il difensore entra duramente in mezzo al campo su un De Luca.
80° - Altra parata decisiva di Rafael su Zecchin.
80° - Ammonito Halfredsson nell'Hellas.
78° - Pichlmann al posto di Pugliese nel Verona. Nel Varese Damonte per Neto Pereira.
77° GOL DI TERLIZZI! - Sul seconddo angolo di fila il difensore stacca più alto di tutti e mette il pallone sotto l'incrocio con Rafael che non può nulla così come Juanito Gomez appostato sul palo.
75° - Grande conclusione di Zecchin dal limite destro dell'area di rigore. Rafael si allunga e con la mano aperta mette in angolo. Sull'azione d'angolo ci prova Troest da due passi di testa, ma Rafael mette ancora in angolo.
73° - Bel contropiede guidato da Maietta che si fa metà campo palla al piede e poi va a ricevere in area il cross dalla destra. Il difensore viene però disturbato dal compagno Gomez e l'azione sfuma.
72° - Punizione di Kurtic dal limite. Palla ampiamente alta sulla traversa.
69° - Ammonito anche Corti nel Varese. Maran intanto inserisce Zecchin per Rivas.
68° - Berrettoni per D'Alessandro nell'Hellas Verona.
63° - Ammonito Cacciatore nel Varese ed espulso il ds Milanese che si trovava in panchina.
62° - Errore della difesa del Varese che si ferma, credondo Ferrari in fuorigioco. L'attaccante entra così in area che al momento del tiro viene recuperato da Troest che lo tocca da dietro. Il Verona chiede il rigore, ma l'arbitro lascia proseguire. L'intervento del difensore sembrava falloso.
60° - Ammonito Cangi nell'Hellas Verona.
58° - Punizione dalla sinistra di Halfredsson per Tachtsidis che calcia al volo, mandando molto lontano dai pali della porta.
55° - Tiro di Tachtsidis dal limite, palla deviata in corner che esce di poco a lato della porta del Varese.
19:37 - Inizia il secondo tempo al Bentegodi. De Luca prende il posto di Granoche nel Varese.
19:20 - Fine del primo tempo. Vince l'Hellas Verona, ma al momento sarebbe il Varese a giocare la finale promozione.
45° - Un minuto di recupero
42° - Gran punizione di Kurtic dal limite. La palla aggira la barriera, ma finisce di pochissimo a lato, dando solo l'illusione della rete.
38° - Errore della difesa gialloblu che lascia spazio a Granoche in contropiede. Il tiro dell'attaccante trova però ancora una volta la risposta puntuale del portiere brasiliano Rafael che salva ancora i suoi.
33° - Altra occasione per Nadarevic, l'esterno viene servito a centro area da Granoche che approfitta di un errore della difesa. Il tiro del centrocampista è potente, ma centrale e Rafael respinge coi pugni dimostrando grandi riflessi.
30° - Il Varese fatica a tenere il campo e a rendersi pericoloso dalle parti di Rafael. L'Hellas sembra invece essere tornato quello brillante del campionato, con i centrocampisti che pressano e si inseriscono con precisione sfruttando il grande lavoro di Ferrari in avanti.
22° - Grande conclusione di Nadarevic dai 30 metri. Rafael vola sotto la traversa e mette in angolo.
20° GOL DI TACHTSIDIS - Punizione dal lato corto dell'area di rigore varesina dalla sinistra: la batte Halfredsson che serve a centro area Tachtsidis che di testa batte Bressan mettendo la palla sotto la traversa.
18° - Giallo in area del Varese. Ferrari viene toccato da Pucino al limite dell'area poccola. Per l'arbitro non ci sono gli estremi per il rigore e lascia proseguire.
16° - Jorginho si libera al tiro dal limite dell'area. Tiro centrale che Bressan blocca senza problemi.
12° - Lungo assedio dei padroni di casa che negli ultimi 5 minuti stazionano stabilmente in area varesina facendo incetta di calci d'angolo.
10° - Occasionissima per l'Hellas. Ferrari difende bene la palla al limite e serve Gomez che entra in area e si presenta davanti al portiere. Il tiro dell'argentino viene però respinto coi piedi da Bressan.
5° - Ritmi alti in questo inizio e grande pressing in mezzo al campo. L'Hellas cerca subito un gol per mettere paura al Varese, che si chiude bene e risponde colpo su colpo cercando di ripartire in velocità.
1° - Ammonito Troest nel Varese che trattiene fallosamente Ferrari sulla trequarti di campo.
18:34 - Partiti! Primo pallone del match giocato dal Varese.
18:29 - Le squadre fanno il loro ingresso sul terreno dello Stadio Bentegodi.
18:20 - La gara d'andata è finita 2-0 per il Varese. L'Hellas per qualificarsi alla finale doverà vincere con almeno due reti di scarto.
18:15 - Queste le formazioni inziali scelte dai due tecnici per il ritorno delle semifinali play off di Serie B:
Arbitro: Davide Massa (Sez. arbitrale di Imperia)
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
PRIMO PIANO Hellas Verona, Rafael: "Io dormo tranquillo, ma qualcun altro no..."
03.06.2012 12:40 di Marco Fornaro
Fonte: tuttohellasverona
Parate splendide, che però non sono servite a nulla. C'è tanta amarezza nelle parole e nel volto di Rafael. Ecco le sue dichiarazioni: "Abbiamo speso tanto nell'arco del campionato. Oggi abbiamo giocato bene, ma non era facile rimontare. Volevamo passare e arrivare in finale, visto il campionato che abbiamo fatto. Abbiamo sbagliato anche noi, ora dobbiamo ricaricare le batterie e ripartire. Io voglio restare, ho un contratto e questa squadra mi ha regalato grandissime emozioni. C'è tanto dispiacere, ma anche tanto orgoglio: abbiamo fatto una grandissima stagione, abbiamo dimostrato di essere giocatori da Verona". Poi un appunto, tagliente, sull'arbitro: "Io stanotte dormirò tranquillo, lui no". Infine una battuta sul pubblico: "Non c'è niente da dire, ci sono stati veramente vicini. Forse dovremmo chiedergli scusa per non essere arrivati in finale, ma ce l'abbiamo messa tutta".
PRIMO PIANO Hellas Verona, Mandorlini tuona: "L'arbitro ci ha penalizzati troppo, ha sbagliato tutto. Ed ora in società..."
03.06.2012 11:35 di Marco Fornaro
L'Hellas non ce l'ha fatta. La squadra di Mandorlini non è riuscita a ribaltare il punteggio dell'andata (2-0) contro un Varese meritevole di applausi. Ecco cosa ne pensa il tecnico scaligero: "Per l'ennesima volta, un errore arbitrale non ci ha permesso di andare avanti. Abbiamo fatto - riprende tuttohellasverona- una partita incredibile, avevamo rimontato. Ci hanno negato due rigori: Massa andrà in Serie A, ma se la personalità la dimostra non dando i rigori quando c'è tanta gente, il prossimo anno quando arbitrerà l'Inter ed il Milan vedremo se si comporterà nella stessa maniera. Il rigore era netto e clamoroso, lì si è chiusa la nostra partita. Complimenti al Varese, squdra tosta e ben messa in campo, ma non meritavamo di uscire così. Noi avremmo pur sbagliato a Varese, ma oggi ha sbagliato qualcun altro". Sulla partita: "L'avevamo preparata splendidamente. Siamo andati in vantaggio, ma poi gli episodi ci hanno dato contro. Loro sono stati bravi, anche se noi abbiamo preso tre gol su palle ferme". Sul futuro: "Ora ci saranno cambiamenti societari. Ho un contratto che mi lega all'Hellas, ma ora sono troppo amareggiato per parlarne".
EDITORIALE Rimonte e bel gioco, ecco lo scenario di una finale entusiasmante. Hellas Verona, questa volta i play-off non sorridono. Piange anche il guerriero Pea...
03.06.2012 02:05 di Marco Fornaro
I colpi di scena continuano a recitare una parte importante nello spettacolo della Serie Bwin, giunto alle battute finali di una stagione pronta a regalare sorprese nei momenti topici che, come solito, naturale e per ovvie ragioni fisiologico in una stagione da 42 e passa partite, si rivelano decisivi più che mai. È la storia della Sampdoria, partita per vincere il campionato e quasi rassegnata al sogno-promozione già a dicembre, dove, nonostante l'allestimento di una squadra super competitiva, i giochi sembravano compromessi. Ma sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Ecco, i liguri non hanno perseverato, bensì compreso gli errori ed intavolato nuovi scenari per una pronta risalita. Detto, fatto: il Padova inizia un crollo verticale inspiegabile e Iachini, dopo un primo periodo fatto di troppi pareggi, guida la tifoseria verso una rimonta tachicardica e assolutamente spettacolare. Al fotofinish la Samp non può sbagliare, nonostante l'avversario non sia dei più facili: il Sassuolo del guerriero Pea coltiva il sogno della Serie A, obiettivo non irraggiungibile per come era stata impostata la gara di andata, dettata dal rigore fallito da Sansone e il gol successivo di Missiroli.
Ma la Samp non è abituata ad arrendersi, probabilmente è tornato davanti al volto di ogni giocatore il film di un'annata in cui è successo di tutto. Da lí una nuova reazione, alimentata da Eder e Pozzi. Al ritorno lo stesso numero 9 sblocca subito dal dischetto, rendendo vano il gol di Valeri al 63'. Tiriamo le somme: è un risultato atteso ai nastri di partenza di questa gara, ma sicuramente non veritiero nei confronti di una stagione che ha visto il Sassuolo come squadra più tenace e costante nei risultati. I play-off, peró, sono gare a sè, dove ha comunque prevalso la squadra sulla carta più forte. Cosa che non è successa tra Verona e Varese, dove la freschezza atletica dei lombardi ha avuto la meglio, perché la stagione, comunque sarebbe andata a finire, avrebbe rappresentato un enorme successo. Il secondo raggiungimento dei play-off consecutivo è segno di un progetto mirato e costruito con basi importanti da una società modello. Dall'altra parte c'è il Verona: gli scaligeri alla ricerca della doppia-promozione, si vedono messi in ginocchio da una squadra apparentemente più debole e probabilmente sottovalutata alla gara d'andata, dove le geometrie di un Varese più pimpante hanno avuto la meglio su di un Hellas bloccato a Masnago e vicino al maxi recupero al "Bentegodi", dove Tachtisdis aveva indirizzato la partita su binari decisamente favorevoli.
Ci sarà spazio per le polemiche, rigori non concessi e tante parate di Rafael che non può nulla sulla zuccata del provvidenziale Terlizzi, sempre più goleador. Tornano i giudizi: la stagione gialloblù resta fantastica, ma quando viene gettata al vento una gara come quella dell'andata, per ciò che concerne il doppio confronto, è giusto salutare anzitempo. La finale volge il favore del pronostico alla truppa di Iachini, senza peró sottovalutare una squadra che, in un modo o nell'altro, si è dimostrata una spina nel fianco per chiunque. Il fattore mentale sarà decisivo: la Samp ha la motivazione di dover vincere obbligatoriamente, il Varese la consapevolezza di poter giocare con tranquillità e cercare di coronare una stagione trionfale. Le maledizioni dei play-off continuano a punire le squadre più continue nell'arco di una stagione, vedendo eliminate Sassuolo e Verona, rispettivamente classificate al terzo e al quarto posto. L'imprevedibilità è il sapore del divertimento: il calcio è anche (e soprattutto) questo.
PRIMO PIANO Playoff, Terlizzi lancia il Varese in finale: finisce la cavalcata dell'Hellas
02.06.2012 20:35 di Nicolò Schira
Finisce 1-1 il ritorno della semifinale Playoff fra Hellas Verona e Varese. Scaligeri in vantaggio con il colpo di testa di Tachidis al quarantesimo. Il Verona tenta l'assalto al raddoppio che significherebbe finale. A tredici minuti dal termine Terlizzi si conferma difensore-bomber con la rete che vale il pareggio. In finale dunque i lombardi che attendono di scopire se sabato prossimo dovranno affrontare Samp o Sassuolo.
FONTE: TuttoB.com
sabato, giugno 2nd, 2012 | Posted by Dandronaco Verona-Varese, Maran: “Lo spirito dei ragazzi è spettacolare. Terlizzi? Ero arrabbiato come allenatore”
Così Rolando Maran ai microfoni di ‘Sky’ dopo aver conquistato la finale playoff con il suo Varese: “Lo spirito di questi ragazzi è spettacolare. C’è grande collaborazione e grande applicazione da parte di tutti. Essere in finale è una grande gioia che condivido con questi ragazzi stupendi, che partecipano tutti alla causa in maniera fantastica, e con la società che dal primo giorno ha avuto fiducia. I ragazzi sono stati veramente bravi, pur soffrendo nella prima parte poi sono usciti fuori con carattere. Con Terlizzi sono stato arrabbiato come allenatore, non come uomo, lui è un ragazzo straordinario. Non c’era neanche bisogno che lo riprendessi, aveva già capito lui: è un grande professionista e un trascinatore di questa squadra”.
sabato, giugno 2nd, 2012 | Posted by Matteo Fantozzi Verona-Varese 1-1, ecco le pagelle del playoff del Bentegodi
Ecco le pagelle di Verona-Varese:
Verona
Rafael 6.5: protagonista nella ripresa, sventa con un tuffo importante un tiro a giro sul secondo palo dell’ottimo Zecchin. Si ripete poi su Troest.
Cangi 6: sulla corsia controlla chi gli si propone davanti, limitando le scorribande degli esterni varesini.
Ceccarelli 6: la sorpresa del finale di stagione, si erge di fronte alla difesa annientando prima Granoche e poi De Luca che è molto più veloce di lui. Preso dal nervosismo alla fine si guadagna la doccia anticipata, rosso diretto.
Maietta 6.5: gioca anche lui con continuità, resistendo alle offensive varesine.
Pugliese 6: il suo filtro sulla corsia è di grande aiuto per la retroguardia scaligera. E’ un esterno di passo e molto abile in interdizione.
(78' Pichlmann) sv
Jorginho 6.5: intelligente tatticamente, si occupa del lavoro oscuro della squadra. Poi gli applausi se li merita anche per i km percorsi.
Tachtsidis 7: sblocca la partita dopo 20 minuti con un pezzo non di certo del suo repertorio, gioca con continuità mettendo il Varese in continua apprensione.
Hallfredsson 6: stasera a sprazzi, non ha fatto vedere il miglior sè. Gioca con poca continuità, rimanendo spesso dietro la linea dei difensori varesini
D’Alessandro 5.5: davanti è il più spento del terzetto schierato da Mandorlini, non riesce a saltare l’uomo puntando il fondo.
(68' Berrettoni) sv
Ferrari 6.5: lì davanti da solo a fare da vertice del Verona di Mandorlini. Tiene alta la squadra e corre per due, sacrificandosi per la squadra. Protagonista di un contatto con Troest che lascia molti dubbi al centro dell’area.
Gomez 5.5: insolitamente fuori dal gioco, non ci delizia con le sue giocate.
All Mandorlini 6.5: prepara bene la partita, riaprendola dopo poco. Pesa troppo il 2-0 dell’andata, è la fine di un sogno.
Varese
Bressan 6: attento e vigile soprattutto nelle uscite, non può nulla su Tachtsidis
Pucino 6: col tempo si è meritato la chiamata tra i titolari con sempre più frequenza. Buona prestazione al posto dell’infortunato Grillo.
Troest 5: entra con colpevole ritardo e insolita veemenza su un Ferrari lanciato in porta, l’arbitro sorvola ma la poteva combinare grossa. Non in serata.
Terlizzi 7: vista la serata difficile di Troest si carica tutta la difesa sulle spalle, giocando con grande attenzione e alto rendimento. Segna il gol dell’uno a uno che vale la finale, con uno stacco da prima punta!
Cacciatore 6: il tutto fare di Maran da esterno di difesa a centrale di centrocampo e ritorno. Ha piede e gamba, giocatore molto intelligente.
Rivas 5.5: in difficoltà sulla corsia esterna, dove lo controlla Cangi. Non sembra in perfetta forma fisica tanto che esce tenendosi vistosamente l’inguine.
(70' Zecchin) 6.5: entra e velocizza la manovra, puntando la porta e giocando palla bassa
Corti 6: frequenza di passo e grande dinamicità, è lui l’incontrista di Maran
Kurtic 6: oggi serve intensità e non si tira indietro il genio del centrocampo varesino. Piede e gamba, ma anche corsa e randello. Oggi ha dimostrato ancora una volta di essere un centrocampista completo.
Nadarevic 5: delude l’eclettico esterno che quest’anno ha alternato grandissime prestazioni ad altre abuliche come quella di stasera.
Neto Pereira 6: si sacrifica per la squadra giocando lontano dalla porta avversaria e prendendo parecchi colpi. Partita di grande impegno.
(80' Damonte) sv
Granoche 5: isolato là davanti non riesce a vederla, Maran lo lascia in panchina nella ripresa premiando il più brevilineo De Luca.
(45' De Luca) 6: preoccupa gli avversari davanti con la sua velocità e la sua tecnica.
All Maran 7: la sua squadra è sorniona, va sotto ma sa poi riaprire la partita al momento giusto. E’ un risultato storico per una finale raggiunta con merito.
sabato, giugno 2nd, 2012 | Posted by Dandronaco Verona-Varese, Terlizzi: “Questo sogno può durare ancora. In finale voglio la Sampdoria”
Christian Terlizzi, in gol in entrambe le gare della semifinale playoff vinta dal Varese, ha parlato ai microfoni di ‘Sky’ nel dopopartita: “Nel primo tempo eravamo paurosi anche perché il pubblico ha spinto molto il Verona, ma se siamo il solito Varese cattivo questo sogno può durare ancora un’altra settimana. Ho accettato questo progetto rifiutando anche altre offerte perché mi sentivo ancora importante, ho cercato di dare una mano con la mia esperienza anche con l’aiuto del mister che è un allenatore fantastico. L’avversario della finale? Mi auguro la Sampdoria perché sarebbe una sfida più bella, uno stimolo ancora più grande. Il Sassuolo forse è più squadra, ma a me piacciono le sfide importanti, e sarebbe bellissimo andarci a giocare questo sogno a Marassi davanti al mio ex pubblico”.
sabato, giugno 2nd, 2012 | Posted by Matteo Fantozzi Verona-Varese 1-1, tabellino e cronaca del playoff del Bentegodi
Il Verona parte forte in una sfida dove deve recuperare due reti. Gli scaligeri mantengono alta la tensione, cercando nella prima frazione il gol che possa riaprire la gara. La rete arriva al minuto 20, quando a metterla dentro è Panagiotis Tachtsidis. Nella ripresa il Varese cresce e trova il gol che spegne i desideri della banda di Mandorlini. A metterla dentro è Terlizzi. Da segnalare però un rigore non fischiato a Ferrari quando si era ancora sull’uno a zero. In finale ci va il Varese.
Ecco il tabellino di Verona-Varese:
Verona: Rafael; Cangi, Ceccarelli, Maietta, Pugliese (78' Pichlmann); Jorginho, Tachtsidis, Hallfredsson; D’Alessandro (68' Berrettoni), Ferrari, Gomez. A disp: Frattali, Esposito, Russo, Mareco, Scaglia. All Mandorlini
Varese: Bressan; Pucino, Troest, Terlizzi, Cacciatore; Rivas (70' Zecchin), Corti, Kurtic, Nadarevic; Neto Pereira (79' Damonte), Granoche (45' De Luca). A disp Moreau, Martinetti, Camisa, Plasmati. All Maran
sabato, giugno 2nd, 2012 | Posted by Dandronaco Verona, Mandorlini: “Un po’ di stanchezza ci sta, ma ci vuole concentrazione”
Queste le parole del tecnico del Verona Andrea Mandorlini ai microfoni di ‘Sky’ prima della gara col Varese: “Il 3-0 in campionato? Sentivo prima Maran che diceva che ogni partita ha la sua storia, dieci giorni fa era un’altra partita, ma abbiamo grande fiducia. Ho cercato di lavorare sulla concentrazione, già l’ambiente carica abbastanza. Era già difficile, ora lo è ancora di più dopo il 2-0 dell’andata. Le difficoltà all’andata non sono state tattiche, per noi era la 48esima partita e un po’ di stanchezza ci sta. Non siamo partiti carichi come hanno fatto loro, ma al di là del fatto che loro hanno fatto meglio di noi, la partita si è decisa su due situazioni di palla inattiva, quindi ci vuole grande attenzione ai particolari che a volte sono importantissimi”.
sabato, giugno 2nd, 2012 | Posted by Dandronaco Varese, Maran: “Il Verona non molla mai, ogni partita fa storia a sé”
Il tecnico del Varese Rolando Maran ha parlato ai microfoni di ‘Sky’ a pochi minuti dall’inizio della gara col Verona: “Il fatto che poco tempo fa qui abbiamo perso 3-0 ci fa capire che sarà una partita dura. Il Verona non molla mai, è una squadra organizzata che fa del giocare in casa la sua forza. Noi dobbiamo fare quello che sappiamo fare meglio, non snaturare la nostra identità. Dobbiamo fare la partita, quello che siamo soliti fare. Sappiamo che due settimane fa sembravamo noi la squadra in difficoltà, quindi ogni partita fa storia a sé, dobbiamo dare il massimo e cercare di reggere l’urto”.
FONTE: SerieBNews.com
Hellas, che rabbia! Una stagione d'oro finita con un incubo
I due rigori negati hanno determinato lo stop del Verona, arrivato comunque alla fase decisiva del campionato col serbatoio in rosso
04/06/2012
Verona. Il giorno dopo fa ancora più male. Ci pensi e ci ripensi e fai fatica a capire come un arbitro normale (non un fenomeno) possa aver ignorato un rigore come il secondo su Ferrari. Sul primo, si può anche discutere, come ha detto Mandorlini "c'era all'ottanta per cento", ma il secondo è fuori da qualsiasi grazia di dio. Rigore, espulsione di Troest, già ammonito (dunque Varese in dieci), probabile 2-0 a mezz'ora dalla fine...Beh, sarebbe stata dura per tutti rimetterla in piedi. Massa ha fatto finta di niente (qualcuno gli chiederà, come mai?), il resto lo conoscete benissimo. Varese in festa, Hellas a casa e buonanotte.
L'ANALISI. Detto questo (e non è poco, sia chiaro), non resta che la lettura, il più possibile corretta di quello che è stato il calcio giocato. E qui, onestamente, al netto di Massa e dello scempio (ma d'ora in poi non lo diciamo più...) il Varese nei 180 minuti di gioco, anche questo va detto, s'è meritato il passaggio. Sull'Hellas, purtroppo, ha pesato al di là di ogni ipotesi, una stagione stressante, che l'ha prosciugato di energie fisiche e mentali e che l'ha condotto ai play off col serbatoio in rosso. A Varese, non ha praticamente giocato. E l'altra sera, la sua partita vera è finita esattamente nel momento in cui Massa non ha concesso il rigore. Mezz'ora di gran calcio, ma già sul finire del tempo il Varese aveva riordinato le idee. E Rafael, per tre volte, aveva fatto miracoli.
SAN RAFAEL. Proprio il portierone, in realtà, è stato il migliore di tutti, offrendo anche nella ripresa, tutto il meglio del suo repertorio. Perchè il Varese, più vispo sul piano atletico, è uscito alla distanza, costruendo altre tre-quattro clamorose palle gol, prima dell'incornata decisiva del solito Terlizzi. Insomma, il Verona recrimina (e fa bene), il Varese non ha certo rubato niente, soprattutto se ai 90 minuti di ieri vanno sommati quelli dell'andata. Questo è dovere di cronaca, punto e basta.
SU E GIU'. Qualcuno che a Varese era purtroppo mancato (Tachtsidis e Hallfredsson, su tutti) al Bentegodi ha rialzato la testa. I due sono stati tra i più bravi, soprattutto in quella mezz'ora iniziale in cui il Verona ha menato la danza, col Varese palesemente in affanno. Grande Ferrari, che ha unito quantità e qualità, dall'inizio alla fine. All'appello, purtroppo, è mancato uno degli uomini più attesi, cioè Juanito Gomez. Decisivo in campionato, evidentemente scarico all'ora X. Nè a Varese, nè sabato sera, Gomez è stato se stesso. Un'occasione in due partite, troppo poco per uno come lui, finito troppo presto ai margini del match. Senza Gomez, senza la condizione brillante di due mesi fa, l'Hellas ha pagato dazio, non solo, evidentemente, agli orrori arbitrali.
MORALE DELLA FAVOLA. La realtà, purtroppo, è che il sogno della A, s'è perso un po' per strada, ben prima del Varese. Ad esempio, in quelle tre-quattro sconfitte esterne, nella parte finale. Ad esempio, nella disgraziata serata dell'Albinoleffe, con 2 punti letteralmente buttati. Senza che questo, attenzione, possa in qualche maniera attenuare il senso di una grande stagione e di un'autentica impresa. Perchè questo ha fatto il Verona e l'errore più grande sarebbe oggi quello di dimenticare tutto questo, per fermarsi soltanto all'ultimo fotogramma. Mandorlini e i suoi hanno scritto una pagina straordinaria, di gioco, di passione, di entusiasmo. Hanno restituito al «popolo dell'Hellas» la voglia di sognare. Nessun Massa potrà mai cancellare questo. Il popolo è già pronto a ricominciare il sogno.
Raffaele Tomelleri
Rigori... vietati Stop all'Hellas
Arbitro protagonista negativo, due penalty negati. Tachtsidis gol, poi Rafael fa miracoli, ma si arrende all'incornata di Terlizzi
03/06/2012
E' l'ora di scendere, gente, la corsa è finita. A testa alta, questo sì. Così, come restano alte, fino alla fine e anche di più, le mille bandiere, là, nella culla della Sud, dove la speranza non muore mai e magari è già pronta a ricominciare. Il Verona va giù, condannato (anche) da due sviste arbitrali clamorose, che nell'arco dei 180 minuti, non va dimenticato, si sommano all'inspiegabile black out di Varese. Il sogno della A, colpito duro all'andata, subisce un tackle maledetto dall'arbitro Massa, che gli addetti i lavori definiscono molto promettente, ma che al Bentegodi si dimostra purtroppo, molto deludente. «Massa strasso», si dice in dialetto e non c'è bisogno di tradurre. Già, «massa strasso» per essere vero. Il fischietto ligure sorvola con incredibile leggerezza su due falli da rigore (su Ferrari) plateali. Uno per tempo, sullo 0-0 il primo, sull'1-0 il secondo, che a quel punto poteva evidentemente cambiare i destini della partita.
MEZZ'ORA DA FAVOLA. L'Hellas comincia e ti pare impossibile sia la stessa squadra di Varese. L'Hellas corre, aggredisce, ci crede, insiste, non molla, raddoppia, ci mette la faccia feroce, cuore e orgoglio per riaccendere il sogno. Il Varese dell'avvio è pallido e smunto, forse pure un po' superficiale, forte di un 2-0 che il Verona rimette presto in discussione. Angoli in serie, una prodezza di Bressan (su Gomez), il «non rigore» su Ferrari, poila capocciata di Tachtsidis, che assieme ad Hallfredsson, guida la carica. Loro due, «assenti» a Varese, dettano i tempi, indicano la rotta. Per mezz'ora non c'è storia e non c'è quasi partita, anche se il Verona cerca e non trova il Gomez che conosce e il D'Alessandro che aspettava. Il Varese, intanto, riordina le idee, capisce di rischiare l'osso del collo e comincia a stuzzicare Rafael, destinato a diventare il migliore in campo. Il portierone vola due volte su Nadarevic, poi dice no a Granoche, il sogno resta in piedi.
L'ALTRO RIGORE. Già, il più importante, quello decisivo. Perchè il Verona che riemerge dall'intervallo ha cambiato faccia, costretto a rifiatare, a fare i conti con un serbatoio evidentemente in riserva. Non a caso, la fiammata del rigore, è l'ultima della sua partita. Ferrari va giù in area, Massa se ne lava ancora le mani e da lì in poi il Varese sale in cattedra per non scendere più. Sono ancora tre i miracoli di Rafael, strepitoso, l'uomo al quale il Verona si aggrappa per non mollare la presa. Poi, anche lui si arrende al solito Terlizzi e a quel punto, scende la nebbia e scende pure la saracinesca. Il Varese rischia anche di vincere, Ceccarelli si fa cacciare per un fallaccio (inutile) su De Luca, lo stesso che si mangia il 2-1 sul far della sera.
L'ONORE DELLE ARMI. Finisce comunque con la curva che canta, le sciarpe al cielo, come le bandiere. E' stato bello, comunque sia finito e l'epilogo amaro, quel senso di vuoto che adesso ti prende, non può far dimenticare tutto quello che è stato. In due anni di Mandorlini, l'Hellas ha costruito un mezzo miracolo. Due anni da grande, anche se adesso ti resta l'amarezza, per le troppe occasioni sprecate. Le sconfitte (quasi tutte uguali) del ritorno, i 2 punti persi con l'Albinoleffe, il black out di Varese, prima del colpo basso di Massa. Non è una sconfitta comunque, neppure ai play off, che può cambiare il senso di una bellissima avventura. Giù il sipario e su la testa. Anche i sogni, qualche volta, vanno ko, ma si rialzano in fretta. Il prossimo è già dietro l'angolo.
Raffaele Tomelleri
«Bravo Varese, ma la gara l'ha decisa Massa»
LO SFOGO. Impossibile arginare la collera dell'allenatore del Verona: «Avevamo infilato la finestra di riserva per salire in A, non sono stati gli avversari a chiudercela»
Mandorlini furioso: «Il primo era rigore al 99 per cento, il secondo al duecento per cento. Abbiamo giocato una grande partita e non meritavamo di uscire così»
03/06/2012
Parole taglienti come lame, accuse mitragliate a getto continuo: non basteranno flaconi di digestivo ad Andrea Mandorlini per inghiottire il rospo. Stavolta la sensazione del torto è veramente pesante, l'abbaglio macroscopico. L'allenatore del Verona, occhi lucidi - un po' per la rabbia, un po' per la commozione dopo il vibrante commiato del Bentegodi - non ha bisogno di assist particolari per scaricare tutto il suo livore: «Cosa vi devo dire? Non c'è niente da dire», attacca in sala stampa. «Per l'ennesima volta un errore arbitrale ci ha impedito di andare avanti. Il Verona ha fatto una partita incredibile, partendo fortissimo proprio come avevamo pensato di fare. Ha rimontato... Però...». Però? «Penso ai due rigori non concessi: il primo c'era al 99 per cento, il secondo al duecento per cento. Il signor Massa andrà in Serie A, anche perché è un arbitro di grande qualità, ma se la personalità pensa di dimostrarla negando due rigori così, davanti a tanta gente, vedremo come si comporterà quando dirigerà l'Inter o il Milan. Penso soprattutto al secondo episodio: rigore nettissimo, clamoroso, rivisto cento volte, non so come abbia fatto a non fischiarlo. Purtroppo la partita si è chiusa lì».
Mandorlini abbassa per un momento il tono di voce, rientra sulla gara, fa sforzi colossali per riportare l'analisi sul piano tecnico: «Complimenti al Varese, una squadra tosta, lo sapevamo. Ma il mio Verona non meritava di uscire così, su un episodio come quello. Non ho mai parlato di torti ma stavolta ne abbiamo subito uno pesante, molto pesante. Giornata negativa, non tanto delle due squadre ma del signor Massa», continua lo sfogo. «Molto, molto negativa...». E poi: «Avevamo sbagliato noi l'approccio a Varese, Massa è stato determinante al Bentegodi», aggiunge l'allenatore scaligero. «Come me lo spiego? Non so, voi avete più conoscenze di me. Massa l'avete avuto già due anni fa col Portogruaro. Qualcosa ho sentito di quel pomeriggio ma non mi permetto di valutare. Non parlo di cose che non conosco. Ripeto: magari lui pensa di avere personalità e di doverla dimostrare evitando di fischiare davanti a tanta gente».
Maran, pochi minuti prima, aveva accennato a un probabile fuorigioco di partenza di Ferrari. La replica di Mandorlini è seccata: «Probabilmente Maran ha visto male», rileva. «La partenza di Ferrari era regolare, lui era finito davanti al portiere e Troest l'ha tirato giù. Stop». Del resto «se non dai rigore così quando lo dai? Quando ti sparano? Alla fine», confessa Mandorlini, «mi sono avvicinato a Massa e gli ho parlato. Con molta serenità. Gli ho chiesto cosa bisogna fare per avere un rigore». E ancora: «Avrà anche gli osservatori, avranno visto anche loro. O no? Però ormai non conta più nulla. Noi siamo a casa e loro in finale».
Parcheggiate le polemiche il pensiero torna alla bella prova offerta dalla squadra: «La partita era stata preparata bene. Complimenti ai miei. Sono quasi commosso per i ragazzi che l'hanno interpretata benissimo», ricorda l'allenatore. «Il nostro primo tempo è stato fantastico, abbiamo concesso due palle a loro, è vero, ma su nostri errori. Ed eravamo davanti col punteggio. Ma gli episodi pesanti contano». L'altro rimpianto «è che abbiamo beccato tre gol su palle ferme. Loro sono bravi su quello. Dopo di che il calcio è fatto di mille variabili, di mille situazioni. Il Varese è stato bravo, ha fatto la sua partita. Però il Verona ha fatto meglio. Poi è arrivato quell'episodio lì... E su quella variabile in area non è stato bravo né il Verona né il Varese. Ha deciso un'altra persona. Ci può stare, fa parte del gioco ma credo che sia stata una svista clamorosa. Non la meritavamo».
Anche lo sguardo alla grande stagione trascorsa è inquinato dal finale: «Siamo saliti dalla Lega Pro, abbamo fatto il nostro campionato, siamo rimasti in lotta per i primi due posti fino a due domeniche dalla fine e poi siamo comunque riusciti ad approfittare dell'altra finestra che ci poteva spalancare la Serie A. Non ce l'ha chiusa il Varese, ce l'ha chiusa l'arbitro. Guardare avanti? Ci sono cambiamenti societari in vista, di sicuro io ho un contratto qua però scusate: in questo momento non riesco a pensare troppo a quello che succederà più avanti...».
Francesco Arioli
Rafael avvelenato «Io dormirò sereno L'arbitro non so...»
IL PROTAGONISTA. Delusione e orgoglio dopo l'eliminazione
Il portiere del Verona sorvola sui cinque, sei prodigi esibiti in campo: «L'importante era passare il turno e giocarci la finale. Ci riproveremo l'anno prossimo»
03/06/2012
A conoscerlo, e ancora di più a sentirlo parlare della partita, viene da pensare che il Verona abbia scelto lui, da mandare in sala stampa, per evitare possibili sfoghi pericolosi di qualche compagno di squadra. Strepitoso sul campo, Rafael regala prodigi di equilibrismo anche dopo il novantesimo. Nessuna dichiarazione fuori posto, una lunga e sofferta analisi dei novanta minuti e, più in generale, della stagione, per rimarcare il dispiacere dell'eliminazione, l'orgoglio di aver sfiorato l'impresa e la esplicita voglia di pronto riscatto. Quanto agli episodi più discutibili e discussi del match, una sola battuta, severa ma composta: «Massa decisivo? Io so che stanotte dormirò tranquillo. Non so se l'arbitro potrà fare altrettanto». Risate amare tra i cronisti. Poi i complimenti d'obbligo per un acrobata in guantoni e pantaloncini: almeno cinque, sei gli interventi decisivi del portiere del Verona, prima e dopo la zuccata vincente di Terlizzi. Non sufficienti, peraltro, per cucirgli addosso i panni dell'eroe.
Almeno a sentire la sua opinione: «Macchè fenomeno... Io penso che noi abbiamo speso tanto nell'arco del campionato e col Varese abbiamo ripetuto una di quelle prestazioni che eravamo abituati a fare in casa. Purtroppo non è bastato. Avevamo due gol da recuperare ma non siamo nemmeno riusciti a vincere». Quanto alle parate «l'importante alla fine non è come si comporta il singolo», spiega Rafael. «L'importante era passare il turno e poterci giocare questa finale per la Serie A. Io penso che nell'arco del campionato meritavamo questo risultato. Non dimentichiamoci che eravamo partiti per la salvezza e siamo riusciti ad agganciare i play off. È vero che in queste due partite abbiamo preso tre gol su palle ferme e ne abbiamo fatto solo uno, per cui è anche colpa nostra. Ma meritavamo di più...». Ora, aggiunge il portiere, «è fnita, dobbiamo andare a casa, riposare e pensare all'anno prossimo perché l'anno prossmo il Verona farà sicuramente una grande squadre e un'altra grande stagione. L'idea, sono certo, è quella di fare anche meglio di quest'anno». Pochi i dubbi sulla permanenza in gialloblù: «Io spero di restare. Ho un contratto con la società e sono molto contento di far parte di questo gruppo e di questo club. Da quando sono arrivato, cinque anni fa, ho giocato per non andare in C2, l'anno scorso per arrivare in B e quest'anno per prenderci addirittura la A. Non voglio andarmene».
Occhi fissi, delusione. Rafael non può evitare di guardarsi alle spalle: «Penso che tutti i miei compagni quest'anno abbiamo dato il massimo. Siamo dispiaciuti», ripete ancora, «siamo tristi per la straordinaria stagione condotta che però non ci ha permesso di arrivare in finale. Più il dispiacere o più l'orgoglio? Io direi che c'è un po' di tutti e due. Noi, e penso soprattutto i ragazzi che l'anno scorso hanno giocato due semifinali e due finali play off, dopo Salerno abbiamo avuto venti giorni di vacanza, siamo rientrati e abbiamo giocato quasi cinquanta partite. Non era facile... Sapevamo che sarebbe stato un anno difficile. Abbiamo giocato persino contro la Lazio un ottavo di finale di Coppa Italia. Abbiamo dimostrato a tutti che è tornato il vero Verona. Purtroppo nonè bastato per salire ancora. In questo rush finale non siamo riusciti a fare più gol degli altri. È normale che ci sia anche tanto dispiacere».
Guai però a insistere sul tasto dell'occasione perduta: «In estate eravamo partiti per salvarci eppure ci siamo trovati a tre giornate dalla fine con la possibilità di arrivare in Serie A senza neppure passare dai play off. È chiaro che i ragazzi hanno dato tutto, il massimo. Siamo dispiaciuti per questo 3-1 nei 180' ma l'annata resta straordinaria». L'ultima dedica, d'obbligo, è riservata ai tifosi. Assordante il saluto del Bentegodi, brividi lungo la schiena di tutto il gruppo: «Ma noi ci eravamo in qualche modo preparati a questo spettacolo», ricorda Rafael. «In settimana erano venuti a vedere l'allenamento in massa. Quando siamo arrivati allo stadio c'era tutta questa parte del Bentegodi che attendeva il nostro arrivo, il sostegno nei 90' è stato incredibile». E allora «noi dobbiamo chiedere loro scusa per non aver centrato l'obiettivo però posso dire che tutti - dai magazzinieri ai vertici del club a noi giocatori - hanno fatto l'impossibile. Non ci è mai mancato niente nel corso della stagione: oggi il Verona è una società sana, che ogni mese dimostra di essere vicino alla squadra. Spiace tantissimo per il risultato mancato ma i tifosi sono stati ancora una volta meravigliosi». FR.AR.
La Sampdoria resiste Sassuolo, che rimpianti !
L'ALTRO PLAY OFF. La squadra di Iachini conquista la «finale»
03/06/2012
La Sampdoria comincia a sentire profumo di serie A, categoria persa in modo rocambolesco al termine della passata stagione. I blucerchiati di Beppe Iachini pareggiano uno a uno al «Braglia» di Modena contro il Sassuolo e accedono alla finale play off del campionato di serie B. All'andata al «Ferraris» la Samp aveva vinto per due a uno. Si chiude qui il sogno della formazione di Pea che pure aveva chiuso la stagione regolare con 13 punti in più rispetto agli avversari e anche in questa occasione ha giocato di gran lunga meglio degli avversari. All'iniziale vantaggio doriano di Pozzi su calcio di rigore ha risposto nella ripresa Valeri. Pea schiera Magnanelli dall'inizio; Piccioni viene preferito a Consolino; Iachini si affida alla coppia d'attacco Eder-Pozzi; Juan Antonio vince il ballottaggio con Foggia.
Passano appena 7' e Tommasi assegna un rigore alla Sampdoria per un ingenuo fallo di Boakye su Eder, dal dischetto Pozzi spiazza Pomini. Un brutto colpo per il sassuolo che stenta a riprendere in mano il match. Al 14' ci prova Magnanelli dalla distanza, con Da Costa che para senza eccessivi problemi. Al 24' su capovolgimento di fronte Missiroli conclude a rete a da posizione defilata: Da Costa blocca a terra. Al 28' gol annullato al Sassuolo per fuorigioco di Longhi, bella l'azione nata da un ottimo assist di Missiroli. Al 37' miracolo di Da Costa sul tiro a botta sicura di destro di Longhi, palla a Sansone che da posizione defilata cerca un esterno sinistro che attraversa tutta la linea di porta e finisce fuori dal lato opposto. Il Sassuolo attacca a testa bassa, la Sampdoria in questa fase soffre non poco.
Il primo tempo si chiude 0-1. A inizio ripresa Pea prova la carta Troianiello, in campo al posto di Gazzola. Il Sassuolo fa la partita alla ricerca del pari: al 6' bravissimo Da Costa a farsi trovare pronto su una gran conclusione di Magnanelli dal limite dell'area. Al 14' Missiroli si lascia cadere in area dopo un contrasto spalla a spalla con Rispoli; Tommasi lascia giustamente proseguire. Al 17' il pareggio del Sassuolo ad opera di Valeri che imbeccato con un assist rasoterra da Sansone infila Da Costa. Al 40' vicinissimo al gol il Sassuolo: Troianiello per Valeri che manca il pallone in mezzo all'area, arriva a Sansore sulla conclusione c'è il salvataggio di Rispoli. Il sassuolo chiude in dieci per l'espulsione in pieno recupero di Piccioni. Addio sogni.
Palazzi va giù duro «Tre anni di stop per Nicola Ferrari»
BRUTTO COLPO. Il club scaligero non è stato comunque deferito
Richiesta pesante quella avanzata dal procuratore Figc a carico dell'attaccante Hellas a proposito di un vecchio Rimini-Albinoleffe
02/06/2012
Tre anni di stop per Nicola Ferrari. Così parlò Stefano Palazzi. Questa la richiesta avanzata dal procuratore federale ieri di fronte alla Commissione Disciplinare nell'ambito del processo sportivo legato all'inchiesta sul calcioscommesse. Un brutto colpo per l'attaccante gialloblù. Stefano Fanini, legale dell'Hellas Verona, ieri era presente a Roma per seguire da vicino l'evolversi della vicenda. Questo il suo commento: «La richiesta nei confronti di Ferrari è motivata dal presunto illecito che avrebbe commesso in relazione alla partita Rimini-Albinoleffe. In ogni caso il Verona non risulta deferito nel presente procedimento, in quanto si tratta di fatti che riguardano il calciatore all'epoca in cui militava nella squadra bergamasca». E poi: «Ritengo che il legale nominato dal giocatore abbia ampiamente illustrato le perplessità dell'avversione resa agli inquirenti da parte del Gervasoni nei confronti del nostro atleta. Ferrari sarebbe accusato di aver partecipato alla combine della partita sopra menzionata. Come società abbiamo voluto partecipare da vicino al dibattimento proprio al fine di poter valutare quali fossero le dinamiche della procura federale nell'ambito di questo procedimento che naturalmente auspichiamo porti all'assoluto proscioglimento di Ferrari».
LE ALTRE RICHIESTE. Ferrari a parte, erano coinvolti nell'inchiesta molti ex gialloblù. Per il doppio ex Vincenzo Italiano, oggi al Padova, il procuratore Palazzi ha avanzato la richiesta di uno stop di tre anni. Per l'ex difensore dell'Hellas Alberto Comazzi, ultima esperienza allo Swindon Town, sono stati chiesti quattro anni di squalifica. Per Federico Cossato, ultimo tesseramento all'Avesa, tra i dilettanti, la proposta della procura è stata di 3 anni e 6 mesi. E stessa richiesta è stata avanzata per l'ex difensore del Chievo Cesare Rickler. Per Gigi Sartor, passato dal Verona nel 2007, sono stati richiesti cinque anni di stop e proposta la radiazione. Mano pesante anche per il giovane centrocampista del Chievo Alessandro Sbaffo, quest'anno all'Ascoli, per il quale Palazzi ha chiesto 3 anni e 3 mesi. C'è pure un ex allenatore Hellas: Maurizio Sarri, per il quale è stata fatta richiesta di uno stop di un anno. I
PATTEGGIAMENTI. Non mancano i nomi noti agli sportivi gialloblù anche nella lunga lista dei giocatori che si sono avvalsi della facoltà del patteggiamento. Hanno patteggiato tre ex del Chievo: Dario Passoni è stato condannato a quattordici mesi di stop. Kewullay Conteh ad un anno e otto mesi. Andrea De Falco a sei mesi. Un anno e otto mesi per l'ex difensore Hellas Carlo Gervasoni.
AVESA RESPIRA. Coinvolta in maniera surreale nell'ambito dell'inchiesta calcio scommesse, la società rossoblù può, tutto sommato, tirare un bel sospiro di sollievo. Il procuratore Palazzi ha avanzato per il club del presidente Recchia una penalizzazione di un punto ed un'ammenda di duecento euro. L'Avesa paga il fatto di avere tesserato per il periodo che va dal dicembre 2010 al luglio 2011 Federico Cossato, coinvolto a sua volta nell'inchiesta. E quindi gli avesani hanno dovuto rispondere di responsabilità oggettiva per quanto contestato ad un proprio tesserato. E' toccato a Stefano Fanini presentare la memoria difensiva dei rossoblù. E l'avvocato pare aver fatto breccia in Palazzi. Le sentenze definitive sono attese non prima della fine della prossima settimana. S.ANT.
FONTE: LArena.it
Rafael: “Chiediamo scusa ai tifosi, meritavano la finale”
Postata il 02/06/2012 alle ore 21:30 L’estremo difensore del Verona ringrazia i suoi sostenitori al termine di una stagione che, nonostante l’amaro epilogo, rimarrà memorabile
VERONA – L’Hellas è uscito sconfitto, ma soltanto sul campo. Possono camminare a testa alta, i calciatori gialloblù, dopo l’1-1 del “Bentegodi” che regala al Varese la finale play-off, spegnendo i sogni di gloria di un Verona comunque caparbio e generoso fino al 90’.
Il numero 1 scaligero, Rafael De Andrade, si presenta in sala stampa con il volto segnato dalla fatica e gli occhi lucidi. Un filo di voce racconta le emozioni confuse di un pomeriggio ad alta tensione. “Abbiamo giocato di fronte a migliaia di tifosi, che ci hanno sostenuti in maniera incredibile”, racconta dopo il match, “ci dispiace tantissimo, chiediamo scusa a tutti per non essere riusciti a centrare una finale che volevamo fortemente. Si chiude oggi un campionato nel quale abbiamo speso tantissimo. Nonostante una prestazione maiuscola, non siamo riusciti a fare due gol più dei nostri avversari, pur avendo dato tutto”.
La settimana di tensione, l’incredibile cornice di pubblico, con un finale triste. Quali sensazioni attraversano oggi l’estremo gialloblù? “Ripenso a quando sono arrivato a Verona; giocavamo per non retrocedere in C2. Oggi abbiamo lottato per raggiungere una finale in cui contenderci il ritorno in Serie A. Ho visto migliaia di tifosi sostenerci durante la settimana, accoglierci come eroi al nostro arrivo prima della partita. È stata una stagione che rimarrà dentro di noi per molto tempo, perché eravamo partiti dopo i playoff dello scorso anno e 20 giorni di vacanza, preparandoci a disputare quasi 50 partite tra campionato e Coppa Italia con l’obiettivo della salvezza. Tutto quello che è arrivato è stato il coronamento di un grande lavoro in una grande società, tornata a sognare come merita”.
Cosa è mancato all’Hellas per superare l’ostacolo Varese? “Non siamo riusciti a fare più reti degli avversari e questo è ciò che purtroppo ci lascia amarezza in questa serata. È finita, andiamo a casa a riposare, ci sarà un altro campionato in cui il Verona sarà in campo a lottare”.
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Subìto un torto molto pesante"
Postata il 02/06/2012 alle ore 21:05 "C'era un'altra finestra per accedere alla massima serie. Non è stato il Varese a chiudercela, ma qualcun altro"
VERONA - Amaraggiato Andrea Mandorlini in sala stampa dopo l'eliminazione dai play-off ad opera del Varese. "Dispiace, anche se non dovrebbe essere così perchè abbiamo fatto una grandissima stagione. Questa squadra ha dato sempre tutto quella che aveva. Purtroppo un episodio ci ha danneggiati. Il rigore era clamoroso, non ho mai parlato di torti ma oggi ne abbiamo subito uno molto pesante".
"Faccio i complimenti alla formazione di Maran", prosegue il tecnico gialloblù. "Noi abbiamo sbagliato l'approccio all'andata, ci può stare. Però ripeto abbiamo fatto un campionato di spessore, lottato per i primi posti fino alla fine. C'era un'altra finestra per accedere alla massima serie. Non è stato il Varese a chiudercela, ma qualcun altro".
Ufficio Stampa
Hellas Verona-Varese 1-1, diretta web
Postata il 02/06/2012 alle ore 20:18 Segui su hellasverona.it la cronaca in tempo reale del ritorno della semifinale play-off dallo stadio "Bentegodi"
VERONA - Verona che affronta il Varese nel ritorno della semifinale play-off nel tentativo di ribaltare il 2-0 dell'"Ossola". Impresa difficile ma non impossibile per gli uomini di Andrea Mandorlini, che dovrà rinunciare a Lepiller per un risentimento muscolare e a Bjelanovic per una distrazione al flessore della coscia. Spazio dunque a D'Alessandro dal primo minuto, assieme a Ferrari e Gomez Taleb.
Primo tempo. Parte subito bene l'Hellas, che guadagna metri importanti con Ferrari: Troest deve ricorrere alle brutte maniere per fermarlo e rimedia un giallo dopo due minuti di gioco. Occasionissima per il Verona al 10' con Gomez Taleb che, servito in profondità da Ferrari, conclude da posizione angolata ma trova la pronta respinta di Bressan coi piedi. Scaligeri che insistono con una serie di batti e ribatti dentro l'area di rigore dopo due corner consecutivi. Al 16' è Jorginho a provare la conclusione da fuori: tiro potente ma centrale che l'estremo difensore ospite blocca a terra. I gialloblù passano in vantaggio al 20': punizione di Hallfredsson dalla sinistra per la testa di Tachtsidis che porta avanti i suoi. Risponde subito il Varese: sinistro dai venti metri di Nadarevic, con Rafael che deve superarsi e mettere in calcio d'angolo. Neto Pereira sfugge a Ceccarelli sulla sinistra e serve l'accorrente Nadarevic che calcia a botta sicura ma trova di nuovo la respinta prodigiosa dell'estremo brasiliano (33'). Ancora su una disattenzione difensiva, Neto Pereira riesce ad arpionare il pallone e servire Granoche in corsa: progressione e tiro ma Rafael salva di nuovo il risultato (38'). Punizione per il Varese al 40' con Kurtic che manda di poco a lato sull'esterno della rete.
Secondo tempo. La prima palla gol arriva all'11': percussione di Tachtsidis che entra in area e conclude di potenza, ma il pallone viene deviato in calcio d'angolo. Al 62' palla perfetta per Ferrari in posizione regolare: l'attaccante scaligero finisce a terra ma per Massa è tutto regolare. Al 74' veloce ripartenza del Verona con Maietta che riconquista palla a centrocampo, Gomez Taleb non riesce a controllare la sfera che finisce ad Hallfredsson: il suo tiro-cross si spegne però sul fondo. Sinistro a giro di Zecchin al 76': Rafael mette in corner. Proprio da azione da calcio d'angolo Terlizzi, di testa, trova il gol del pareggio al 77'. Ancora Zecchin pericoloso all'80' ma il numero uno locale dice ancora di no. Rosso per Ceccarelli all'83' per fallo su De Luca.
[OFFTOPIC] BRUTTA SCOPPOLA PER LA NAZIONALE in amichevole contro la RUSSIA: 3 a0 e tutti a casa ma PRANDELLI rassicura... CLASSIFICA IFFHS: C'è sempre il BARÇA in testa, NAPOLI primo fra i club italiani SERIE A: E' ufficiale ZEMAN dirigerà la ROMA! Il boemo torna nel grande calcio; PETKOVIC nuovo allenatore della LAZIO... ZEMAN ANNUNCIA: "VADO ALLA ROMA, È LA MIA ULTIMA GRANDE OCCASIONE"
Sabato 02 Giugno 2012 - 19:43
PESCARA - Come annunciato già da alcuni giorni, oggi Zeman si è presentato in sala stampa a Pescara ed ha ufficializzato la sua decisione di lasciare il club abruzzese, appena riportato in serie A, per andare alla Roma. Queste le parole del tecnico boemo: "Ringrazio tutti coloro con cui ho avuto la fortuna di lavorare qui a Pescara, dallo staff tecnico ai magazzinieri, fino all'addetta stampa che non era mia ma ho comprato (ride, ndr). E non posso dimenticare i tifosi, sono stati fantastici ed è stato bellissimo dar loro una grande gioia". Zeman prosegue poi sulla sua scelta: "Per me era l'ultima, grande occasione: non sono più così giovane. Fino al 30 giugno resto l'allenatore del Pescara, per il contratto con la Roma mancano solo alcuni dettagli e non ci saranno problemi". Una battuta sui giovani del Pescara: "Si parla tanto di loro perché hanno fatto un gran campionato ed auguro loro una carriera piena di successi". E alla città di Pescara dichiara: "Non è un tradimento, spero che i tifosi la prendano bene. E devono sapere che non sono mai stato così bene come qui a Pescara. Voglio bene alla città e alla società e per questo vorrei evitare di togliere alla squadra i tanti giovani di qualità a disposizione del prossimo allenatore".
TRACOLLO ITALIA, 0-3 CON LA RUSSIA. PRANDELLI: "RECUPEREREMO" -VIDEO
Venerdì 01 Giugno 2012 - 22:41
ZURIGO - Con la testa al calcioscommesse e alle indagini, la squadra di Prandelli fallisce clamorosamente il test prima degli Europei. La Russia, allenata da Advocaat si impone 3-0. Reti tutte nella ripresa con Kerzhakov e Shirokov (doppietta). Da dimenticare la prestazione dell'indagato Bonucci.
PRANDELLI - «Paradossalmente è meglio aver perso qui di brutto, così per tornare con i piedi per terra». Così cesare Prandelli commenta ai microfoni Rai il ko 3-0 degli Azzurri nell'amichevole con la Russia. «È la terza gara in otto mesi abbiamo 5-6 giorni per lavorare, correggere qualcosa. Loro erano già pronti, ma noi recupereremo in tempo».
ITALIA (4-3-2-1): Buffon 6.5 (1' st De Sanctis 4.5), Maggio 4.5, Barzagli 6, Bonucci 5, Balzaretti 5.5 (8' st Ogbonna 5.5), De Rossi 6.5 (16' st Thiago Motta 5.5), Pirlo 6.5 (23' st Di Natale 5.5), Marchisio 5.5, Montolivo 5.5 (16' st Nocerino 5.5), Cassano 6 (23' st Giovinco 5.5), Balotelli 6.5. (7 Abate, 3 Chiellini, 22 Diamanti, 13 Giaccherini, 17 Borini). All. Prandelli 6
RUSSIA: (4-1-4-1): Akinfeev 6 (1' st Malafeev ), Nababkin 6.5, Berezutskiy 6, Ignashevich 6, Zhirkov 6, Denisov 6.5, Dzagoev 6.5, Zyryanov 5, Shirokov 6.5, Arshavin 6.5, Kerzhakov 6.5 (16' st Pavlyuchenko sv) (2 Anyukov, 19 Granat, 15 Kombarov, 22 Glushakov, 23 Semshov, 9 Izmailov,18 Kokorin, 20 Pogrebnyak, 3 Sharonov, 13 Shunin). All. Advocaat 6.5.
Arbitro: Haenni (Svi) 6. Reti: nel st 15' Kerzhakov, 30' e 44' Shirokov Recupero: 0 e 0 Angoli: 9 a 4 per la Russia. Note: ammoniti per gioco falloso Arshavin, Pavlyuchenko e Balotelli. Spettatori 18.000. Azzurri con il lutto al braccio e un minuto di silenzio per le vittime del terremoto in Emilia.
I GOL: - 15' st: discesa e slalom a destra di Dzagoev su cui la linea difensiva azzurra è lenta a chiudere, il pallone sfila a centro area di Kerzhakov batte di prima intenzione e sorprende sul palo lontano De Sanctis. - 30' st: pasticcio azzurro, con Maggio che allunga a De Sanctis e il rinvio corto diventa un assist a centroarea per Shirokov. Gol a porta vuota. - 44' st: altro pasticcio, su cross debole sotto porta Maggio svirgola su De Sanctis, tra i due Shirokov insacca di testa.
LAZIO, È UFFICIALE: VLADIMIR PETKOVIC È IL NUOVO ALLENATORE
Sabato 02 Giugno 2012 - 10:47
ROMA - Ora c'è anche l'ufficialità: Vladimir Petkovic è il nuovo allenatore della Lazio. Ad annunciare l'ingaggio del tecnico originario di Sarajevo è la stessa società capitolina con una nota pubblicata sul proprio sito internet.
«Sono contento». Sono le uniche dichiarazioni pubbliche di Vladimir Petkovic, pronunciate ieri pomeriggio, prima dell'ufficializzazione del suo ingaggio biennale come nuovo tecnico della Lazio, giunta soltanto in mattinata. Quarantanove anni ad agosto, l'allenatore bosniaco originario di Sarajevo, ma in possesso anche della cittadinanza croata e svizzera, parla correttamente il serbo-croato, l'inglese, il tedesco, il francese e l'italiano. Vive a Locarno con la moglie Ljiljana e le due figlie, Ines e Lea. E proprio in Svizzera, dove è giunto da Sarajevo nel 1987 e dove si è poi stabilito definitivamente in seguito alla Guerra dei Balcani, ha costruito la sua carriera calcistica - era un centrocampista dai piedi buoni - vestendo le maglie di Chur 97, Sion, Martigny, Bellinzona, Locarno e Buochs. Da tecnico invece si è seduto sulle panchine di Bellinzona (in due periodi differenti), Malcantone Agno, Lugano e Young Boys, da cui fu esonerato nel 2011 per aver perso il campionato all'ultima giornata. Poi la breve e sfortunata esperienza alla guida dei turchi del Samsunspor conclusasi lo scorso gennaio. Quindi il ritorno in Svizzera dove a maggio è stato ingaggiato dal Sion, penultimo in classifica per la penalizzazione di 36 punti inflitta dalla Uefa in seguito ad alcuni illeciti commessi dal club elvetico in Europa League. 'Vladò è riuscito comunque ad ottenere la difficile salvezza aggiudicandosi il doppio confronto dei play-out contro l'Aarau (3-0 all'andata e una sconfitta indolore per 1-0 al ritorno). Amante del gioco offensivo - il ds del Sion Degennaro nei giorni scorsi ha paragonato la sua mentalità a quella di Zeman - Petkovic è abituato a giocare col 3-4-3, il 4-3-3 o il 4-2-3-1. Alla Lazio ritroverà Senad Lulic, da lui allenato sia al Bellinzona che allo Young Boys e sarebbe stato proprio il centrocampista bosniaco a sponsorizzarlo al presidente Claudio Lotito assieme al ds Igli Tare. Chi lo conosce conferma che è una persona decisa e in Svizzera fanno tutti il tifo per lui. Da magazziniere alla Caritas di Giubiasco, incarico che ha ricoperto per cinque anni, all'approdo alla Lazio: 'Il Dottorè, questo il soprannome che ha accompagnato il suo arrivo in Italia (anche se non gradisce essere chiamato così) è pronto a sfruttare al meglio l'occasione data da Lotito.
PER L'IFFHS IL BARÇA RESTA IL MIGLIOR CLUB AL MONDO. IL NAPOLI PRIMO TRA LE ITALIANE
Sabato 02 Giugno 2012 - 15:58
ROMA - È sempre il Barcellona a guidare la classifica dell'Iffhs, l'Istituto mondiale di storia e statistica del calcio. L'ormai ex club di Pep Guardiola, nel periodo che va dall'1 giugno 2011 all'1 maggio 2012, si conferma il primo club del mondo con 356 punti davanti ai cileni dell'Universidad de Chile (326,5), e al Real Madrid, terzo a quota 295. Quarto posto per l'Atletico Madrid (292) e quinto per il Bayern Monaco (290). Nessuna squadra italiana nella top ten, primo club è il Napoli 15esimo con 208 punti, 18esimo il Milan (206).
FONTE: Leggo.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
Ultima partita
Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.