UNO STORICO SCUDETTO... Il Direttore Generale presenta le celebrazioni per il trentennale dello scudetto scaligero...
SETTI VUOLE ACQUISTARE UN CLUB SATELLITE? Questo è quanto riporta la Gazzetta secondo la quale il numero uno della società scaligera si sarebbe incontrato nella capitale dell'Albania con il presidente della Federcalcio locale allo scopo di discutere l'acquisto di un club da utilizzare come testa di ponte e supporto verso i calciatori dell'est... Il giorno dopo il DG GARDINI interviene e smentisce categoricamente ogni illazione 'Ci siamo si incontrati con il presidente della Federcalcio albanese. Lo avevamo conosciuto qualche mese fa. Ma il calcio non c'entra nulla con questo viaggio di Setti in Albania. Non abbiamo nessuna intenzione di acquisire un club albanese. Setti si è recato in Albania per acquistare alcuni negozi e vedere dei centri commerciali'
'VI SPIEGO IL MOMENTO DEL VERONA' ...Tempi duri per il mister e per l'HELLAS che incappa in 3 sconfitte consecutive (con 10 gol sul groppone) e porta il totale dei gol subiti a 42 alla preoccupante media di quasi 2 gol presi a partita sul totale delle 23 giornate trascorse, la Serie B è a soli 4 punti e la situazione è molto molto preoccupante interviene il DG scaligero per cercare di spazzare il campo da dubbi e cercare di serrare le fila
CORI RAZZISTI (VERI O PRESUNTI?) IN VERONA 1-3 MILAN del 19/10/2014 secondo i referti dei procuratori federali presenti al 'Bentegodi' per segnalare striscioni e/o cori offensivi, almeno 3.000 tifosi scaligeri della Curva Sud avrebbero rivolto ululati razzisti verso il giocatore di colore Sulley MUNTARI.
Naturale la conseguente squalifica del settore incriminato ma veemente anche la reazione della società di Via Belgio tutta sul sito web ufficiale prima e sopratutto con la conferenza stampa del diggì GARDINI poi...
MI MANDA MANDORLINI! Il D.G. dell'HELLAS rivela un'antefatto 'gustoso' «La mia avventura a Verona? Mi aveva già contattato il presidente MARTINELLI prima di SETTI, a fare il mio nome era stato MANDORLINI...»
...PIÙ POSTI AL 'BINTI' PER I TIFOSI SCALIGERI: «D'accordo con le forze dell'ordine, l'amministrazione comunale e l'altra società che partecipa al campionato di Serie A, abbiamo raggiunto l'intesa per poter aumentare la capienza in Parterre di 900 posti e utilizzare in alcune partite una porzione della Curva Nord, recuperando 2500 posti, a prezzi popolari per i nostri sostenitori che non hanno potuto sottoscrivere il nostro abbonamento»
Stagione 2013-2014: L'annata parte male con i tifosi scaligeri aggrediti a Palermo nel terzo turno di Coppa Italia ma ben presto il VERONA fa capire di che pasta è fatto: Il diggì dirige con la forza derivante dall'esperienza e la pacatezza di chi sa come gestire al meglio un ruolo delicato e fondamentale in una piazza non sempre facile...
Stagione 2012-2013: Giovanni GARDINI è il nuovo Direttore Generale dell'HELLAS VERONA! Tanta esperienza in più nella 'stanza dei bottoni' al servizio dei colori gialloblù...
RASSEGNA STAMPA + - =
Gardini: "Il Verona è patrimonio di tutti"
Postata il 20/05/2015 alle ore 11:30
Verona - Le dichiarazioni del direttore generale gialloblù, Giovanni Gardini, rilasciate durante il Charity Party in Gran Guardia, serata di gala inserita nell'ambito delle celebrazioni #UnoStoricoScudetto.
CHARITY PARTY
"Charity Party? Siamo molto fieri di aver fatto questa serata in onore del 30° anniversario dello scudetto. Le 200 persone che hanno lavorato per l'organizzazione meritano un grande applauso, perché dimostrano che se si crede in quello che si fa, si possono ottenere buoni risultati. Verona merita questo e molto di più, e lo dimostra tutti i giorni con il calore della gente. Voglio però ringraziare tutti i miei collaboratori che hanno permesso la realizzazione di questo evento. Sono stati bravi e meritano un grandissimo applauso".
FUTURO? SERVE TEMPO PER LE SCELTE
"Il futuro? Ci deve essere un tempo tecnico per fare delle valutazioni sulle persone, sui risultati e sulla prosecuzione di un programma. Credo sia nelle corde di un presidente che vuole realizzare un proprio progetto e una propria strategia. In questi tre anni abbiamo ottenuto dei risultati, affidandosi a determinate persone, ora vediamo se ci sono le condizioni per tutti i noi di continuare o meno. Verona, per tutti noi, c'è oggi e ci sarà sempre. Siamo contenti di quello che abbiamo fatto, se dovessimo rimanere ci aspetteranno delle sfide ancora più difficili ma questo non ci deve spaventare perché pensiamo di essere degli uomini e delle persone che navigano con la schiena dritta e con la voglia di fare. Il fatto di essere apprezzato da questa società e da questa gente mi rende molto orgoglioso. Non è la visibilità che mi interessa, ma far funzionare le cose dal punto di vista sportivo, per quella che può essere la mia competenza, e sul piano numerico, dove mi sento vicino a ciò che vuole la proprietà. Io all'Inter? Smentisco le cose che non hanno un profilo di interesse. A Verona sto molto bene, spero di poter continuare. Ho parlato con il presidente e spero di poterlo fare ancora. E' l'unità di intenti delle persone che devono insieme raggiungere l'obiettivo che determina tutto. Senza dimenticare i tifosi, anima pensante della squadra. Verona è un patrimonio di tutti, vanno tutti rispettati e tutti considerati. Il presidente è giusto che abbia il tempo di scegliere, con serenità e tranquillità, se si vuole continuare bene. Altrimenti amici come prima e forza Hellas Verona. Bigon? Dopo 26 anni posso dire di essere amico di tante persone. Bigon è mio amico, come lo sono Marotta, Sabatini e Ausilio. Il presidente saprà decidere quali sono le strade migliori per il Verona".
VI RACCONTO QUESTI 3 ANNI
"Il capolavoro di questi tre anni? Non è stato mio, ma venuto da tutti. Si tratta della gestione del post Morosini, per l'enfaticità mediatica che è stata data al momento. Tutte le componenti hanno capito da subito che noi volevamo fare le cose in un certo modo e ci hanno supportato. Per me è stato anche un momento di grande tristezza, visto quello che era successo, però tutti insieme abbiamo condiviso una strategia per far vedere chi eravamo, cosa volevamo fare e dove volevamo andare. La revoca della multa? Lì c'era un principio di fondo, non c'è stato alcun coro. Anche il Milan ci ha supportati, per ottenere un risultato storico che ci ha dato molto. Un momento negativo? Forse, nonostante i risultati siano stati in linea con le nostre previsione, anche aver aumentato di 10, 20 o 100 euro gli abbonamenti poteva essere evitato. Potrebbe essere però una valutazione più politica che economica. C'è tanto lavoro da fare, staremo molto più attenti anche a questi fattori".
Ufficio Stampa
SERIE A
Gardini: "Sarà una festa per beneficenza"
Postata il 05/05/2015 alle ore 14:48
Verona - Le dichiarazioni del direttore generale gialloblù, Giovanni Gardini, rilasciate durante la presentazione delle iniziative per celebrare #UnoStoricoScudetto.
1984-85, UNO STORICO SCUDETTO
"Quello conquistato nel 1984-85 resterà uno scudetto storico. Verona è stata l'unica città non capoluogo di regione a vincere il tricolore. E' una cosa eccezionale e dobbiamo essere orgogliosi di questo, perché la nostra città è una parte importante del calcio italiano e deve continuamente essere spronata a fare sempre meglio. Vogliamo omaggiare tutte le componenti che ci hanno regalato quel momento meraviglioso, e per questo abbiamo organizzato una serie di iniziative mirate, che partono dalla cena in Gran Guardia del 19 maggio. Ci sono 600 posti disponibili, il costo del biglietto è di 55€, l'intero ricavato sarà devoluto in beneficenza e abbiamo dato dei biglietti ai vari Calcio Clubs. Ci saranno anche dei walkabout riservati ai ragazzi delle scuole primarie, un libro realizzato dalla Gazzetta dello Sport che racconterà, attraverso fotografie inedite, quell'annata meravigliosa e l'album Panini, sfizioso per i tifosi. C'è anche la rievocazione delle maglie dello scudetto, le abbiamo volute riproporre. Ringraziamo la Canon (sponsor 1984-85, ndr) per averci permesso questo. E' per noi un grande piacere averle realizzate, sono disponibili sia la versione home che quella away, per neonati e per adulti. Ci sono anche le felpe ball boy che utilizzavano i raccattapalle, un prodotto che sta avendo grande successo perché ci fanno ricordare un momento storico. Tante aziende ci sono state vicine per realizzare quanto abbiamo fatto, questo dimostra che Verona ha un appeal internazionale. L'importanza dell'Associazione Ex Calciatori? E' una collaborazione che ci rende orgogliosi, per noi sicuramente si tratta di un valore aggiunto. Sono la memoria storica di quello che è stato e devono trasmettere i messaggi che noi vogliamo dare. C'è bisogno di un ricambio, perché il sogno sarebbe avere una squadra leggende del Verona, per dare visibilità al nostro marchio in giro per l'Europa e per il mondo. Inoltre si mettono al servizio del sociale, che per noi è un grande valore".
Trentennale dello scudetto: Parla il diggì GARDINI |
SPIRITO GIALLOBLU'
"Cosa mi ricordo di 30 anni fa? Vado ancora più indietro, alla partita Verona-Milan che terminò 5-3. Forse era un presagio del ruolo che ricopro a Verona. Nel 1985 ero già un tifoso del calcio, e ho guardato con grande ammirazione ciò che ha realizzato il Verona, un miracolo ottenuto credendo in ciò che si voleva fare. Cosa comporta aver vinto lo scudetto? Sicuramente, chi indossa questa maglia, avverte uno spirito diverso. Lo dimostrano i calciatori che sono passati di qui anche in momenti non positivi, quando la società contava meno di quello che conta in questi ultimi anni, e hanno voluto rimanere ad abitare in città. C'è una voglia di sentire dentro questi colori difficilmente riscontrabile da altre parti, qui si può vivere in maniera ottima e quando vivi l'Hellas te lo senti dentro a 360° per 365 giorni all'anno. Tutte queste attività ci fanno ricordare un momento che rimane una pietra miliare di quello che è stato, non solo per Verona ma per tutto il calcio italiano".
CHIEVO? VOGLIAMO DARE IL MASSIMO
"La sfida con il Chievo? E' una settimana importante, come tutte quelle che attraverseremo per prepararci a un finale di stagione in cui vogliamo fare bene. Il nostro obiettivo principale lo abbiamo raggiunto e in queste 4 partite che restano da giocare, con 12 punti in palio, abbiamo il dovere morale verso noi stessi e verso i tifosi di fare più punti possibili. Che derby sarà dopo la sconfitta con l'Udinese? Le partite, come giustamente ha detto Mandorlini dopo la gara, possono essere segnate da degli errori. Può sbagliare l'allenatore, possono sbagliare i calciatori e domenica l'arbitro ha sbagliato in maniera decisiva. Peccato, c'era una gara in equilibrio contro una squadra che stava bene e che aveva sconfitto anche il Milan. Il tempo sta passando, la ferita si sta rimarginando e noi dobbiamo pensare alla prossima partita, cercando di dare il massimo per dare una soddisfazione a noi stessi e ai nostri tifosi. Il patto di reciprocità con il Chievo? Abbiamo un costante dialogo con la società di via Galvani, sempre nel rispetto del sapere chi è l'uno e chi è l'altro".
DALLA SALVEZZA VERSO IL FUTURO
"Il nostro futuro? Tutte le componenti meritano di aver raggiunto la salvezza con un buon margine di vantaggio rispetto alle altre contendenti. Questo deve essere un punto di partenza per fare tutte le valutazioni del caso. Tutti i giorni qui in sede si lavora, non siamo preoccupati per cosa succederà in futuro ma pensiamo a fare il massimo di quello che è nelle nostre possibilità".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
SERIE A
Gardini smentisce: "Setti in Albania per affari"
Il dg Giovanni Gardini
verona.iamcalcio.it scritto il 14 Aprile 2015, ore 18:28
Di questa mattina la notizia di un viaggio in Albania del presidente dell'Hellas Verona Maurizio Setti alla ricerca di un club satellite. Il direttore generale gialloblù Giovanni Gardini ha però smentito tutto. Come riportano i colleghi di Tggialloblù il dg ha così commentato: "Ci siamo si incontrati con il presidente della Federcalcio albanese. Lo avevamo conosciuto qualche mese fa. Ma il calcio non c'entra nulla con questo viaggio di Setti in Albania. Non abbiamo nessuna intenzione di acquisire un club albanese. Setti si è recato in Albania per acquistare alcuni negozi e vedere dei centri commerciali".
Lorenzo Morandini
FONTE: IAmCalcio.it
19.02.2015
INTERVISTE
L'INTERVENTO
«Mandorlini? Non posso dire se resta o no...»
«Non possiamo sapere quello che accadrà domenica, se si vince o si perde 6-0 con la Roma... Ma basta isterismi, ora serve razionalità»
Andrea Mandorlini sembra voltare le spalle alla crisi. Per il tecnico gialloblù è il momento più difficile
Un'ora con Giovanni Gardini. Sufficiente per dirsi tutto a Peschiera. Scelte e timori, conti e mercato, Mandorlini e strategie. Proprio nelle settimane più complicata in assoluto, con la Roma alle porte ed una classifica non proprio tranquillizzante. «Il trend non è certo positivo, ma non parliamo di crolli o catastrofi. Oggi solo le Cassandre possono prevedere quel che succederà. È un momento critico, di difficoltà, ma possiamo superarlo. Il campionato non finisce domani, mancano 15 partite. E nell'arco di una stagione certi periodi ci sono sempre».
Rimedi?
«Gli avversari, la domenica, devono essere solo quelli che hanno la maglia diversa in campo. L'interesse dev'essere comune. Se lo capiamo possiamo fare della strada e stare qui altri venti o trent'anni. Se invece si continua sempre a cercare un colpevole non andiamo da nessuna parte. Non abbiamo mai parlato di Europa League, noi siamo per una gestione sana dove il più ed il meno si pareggiano. Vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto non è confacente ad una realtà come Verona che ha tantissima forza e 110 anni di storia alle spalle. Altrimenti andate a guardare quel che succede cento chilometri a destra e cento chilometri a sinistra di Verona».
Illusi tutti dall'ultimo campionato quindi?
«Avevamo detto che questa sarebbe stata la stagione più difficile, storicamente è così. Forse si era abituati a caviale e champagne, ora deve dar fastidio ingoiare qualche biscotto nero. Abbiamo sempre detto che il nostro obiettivo è la salvezza, non possiamo puntare all'Europa League. Noi siamo per una gestione sana. E se l'Hellas Verona ha lo store o fa milioni di ricavi grazie al marketing sono soldi che restano in tutti in casa. Se il nostro marchio non produce non può dare la linfa che serve per il lavoro quotidiano».
Lei ritiene questo organico all'altezza?
«La domanda andrebbe fatta a Mandorlini, una volta a settimana la stampa ha la possibilità di parlare con lui. Io dico che per qualità, numeri e la carriera dei nostri giocatori possiamo raggiungere la salvezza. Credo che la nostra sia una buona rosa, ma durante l'anno abbiamo subito tanti infortuni. Pensavamo di fare meglio, ma quel che conta è il risultato finale. Voglio godere alla fine, non voglio far godere altri in questo momento».
A gennaio non si poteva investire di più sul mercato?
«L'anno scorso, quando abbiamo venduto Jorginho, gli investimenti li abbiamo fatti. A gennaio non abbiamo venduto nessuno, però abbiamo preso quel che ritenevamo ci servisse».
Mandorlini resterà fino alla fine della stagione?
«Posso parlare in base all'oggi e al lavoro quotidiano. Io e il presidente abbiamo parlato all'allenatore. Lui sa, la squadra sa. Ed è questo quello che conta, ma non posso sapere che accadrà domenica, se vinceremo o perderemo 6-0 con la Roma».
Non si sbilancia...
«Le nostre analisi vanno oltre il risultato ed il momento. Ci sono tanti aspetti da valutare. Come i tanti infortuni che hanno impedito all'allenatore di mandare in campo la squadra migliore. C'è preoccupazione, ma non isterismo. Ci vuole soprattutto razionalità».
Le voci di Gabriele Volpi dietro al Verona?
«Chi lo ha scritto ha avuto una denuncia ed è stato querelato. Credo che basti come risposta. Evitiamo di dire cose improprie, oltre che false».
Perché il Verona non si allena all'antistadio?
«Abbiamo investito 350mila euro per rifare il manto erboso, c'è un progetto per renderlo agibile con 300mila euro. Siamo in attesa a breve della firma della convezione grazie alla quale per nove anni potremo andare all'antistadio».
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
ANIMATA CONFERENZA STAMPA DEL DG DEL VERONA
GARDINI: ADESSO VI DICO TUTTO...
18/02/2015 14:40
"La società è seria, stiamo lavorando per voi. A volte si commettono degli errori. Lo fanno tutti. Ma sempre e solo in buona fede". E' un'accorata difesa o se volete un accorato appello, quello del direttore generale Giovanni Gardini. Una conferenza stampa di oltre un'ora in cui si sono toccati tantissimi temi, dal mercato a Mandorlini, dalla squadra al "tesoretto", dal presidente Setti ai contratti in scadenza.
PREMESSA. "Non abbiamo mai promesso nulla. Siamo una società seria che ha preferito il "fare" al dire". I risultati che abbiano ottenuto hanno parlato per noi. Non abbiamo le potenzialità per puntare all'Europa League o alla Champions. Su questo siamo sempre stati chiarissimi. Il Verona è una società che deve tenere i conti a posto. Questo è il nostro unico obiettivo. Se c'è qualcuno che può migliorare il Verona si faccia avanti". Vuol dire che l'Hellas è in vendita? "No, vuol dire solo che noi siamo qui e che abbiamo un progetto a lunghissimo corso, speriamo a 30 anni se ci assiste la salute. Però basta fare cento chilometri, a sud o a nord per vedere realtà che sono molto peggio della nostra".
TROPPO ALLARMISMO. "Non dico che non siamo preoccupati. Ma sento che intorno c'è troppo allarmismo". Allarmismo comunque, giustificato dall'andamento terribile della squadra nelle ultime partita con un trend da serie B. "E' vero" risponde Gardini "infatti siamo preoccupati. Ma anche detrminati ad affrontare la situazione tutti uniti. Da questo punto di vista la nostra società è un monolite inattacbile. Lo voglio dire chiaro e forte".
FIDUCIA MANDORLINI. In questo momento il tecnico va rafforzato. Può dire Gardini che Mandorlini sarà confermato anche dopo la gara contro la Roma, in caso di sconfitta? "Le nostre analisi non sono basate sul rislutato o sul momento. Tengono conto di tanti aspetti. Per esempio che l'allenatore ha avuto tanti infortuni e che non sempre è scesa in campo la squadra migliore. Poi non si sa che cosa succede. Magari si perde sei a zero e le valutazioni cambiano".
SQUADRA ALL'ALTEZZA. Ritiene il direttore generale il Verona all'altezza? "Assolutamente sì. Questo è un Verona che può arrivare tranquillamente a salvarsi". E' un punto importante perchè è quello che ha creato ambiguità tra i tifosi. Se la squadra è forte allora è Mandorlini che sbaglia... E viceversa: se lòa squadra è scarsa il mister non ha colpe... "Le valutazioni si fanno alla fine. Per noi, ripeto, il mister e la squadra sono assolutamente all'altezza".
I SOLDI DI PAULINHO. Come mai c'erano e ora non ci sono più? "Non è che c'erano e ora non ci sono più. Era un'operazione diversa, con un pagamento a lunga scadenza. Vi invito, comunque, a scrivere cifre giuste e ad informarvi prima di scrivere cose sbagliate". Ad esempio? "Ad esempio un giornale ha scritto che Iturbe ha fruttato 31 milioni di euro ed è falso". Ci dica le cifre giuste allora... "Iturbe è costato 15 e ne abbiamo presi 22. Jorginho è un'operazione diversa. Abbiamo preso 9 milioni ma ne abbiamo spesi 4,5 per la metà. Quindi per ora il guadagno è di 4,5. Bisogna ora aspettare di vedere come andrà con la comproprietà. Potremo andare a zero, potrebbe essere una plusvalenza o una minusvalenza". "Per Romulo ne abbiamo spesi 4 e per ora ne abbiamo preso uno. Se la Juve lo terrà allora faremo una plusvalenza. Viceversa tornerà a casa e vedremo se resterà qui o se sarà ceduto. Questo significa fare impresa, ovvio".
L'ANTISTADIO. Come mai l'antistadio resta una questione aperta? "Abbiamo speso 350 mila euro per ristrutturarlo. Aspettiamo che il comune firmi il comodato d'uso per nove anni. Poi completeremo i lavori".
SETTI PRESENTE. "Il presidente c'è. È sempre allo stadio, segue le trasferte. Domenica prima del match ha parlato alla squadra. Credo che sia quello che deve fare un presidente oggi".
VOLPI E QUERELE. C'è Volpi dietro al Verona? "Chi l'ha scritto è stato querelato. E con questo ho risposto".
FONTE: TGGialloBlu.it
Gardini: "Vi spiego il momento del Verona"
Postata il 18/02/2015 alle ore 15:10
Peschiera (Verona) - Le dichiarazioni del direttore generale gialloblù, Giovanni Gardini, rilasciate in vista della sfida Hellas Verona-Roma.
IL NOSTRO MOMENTO
"Il nostro momento? Stiamo lavorando quotidianamente, come facciamo da tre anni a questa parte, per portare a casa un risultato sportivo che è alla base di tutto. Possiamo sostenere la squadra, l'allenatore, quelli che lavorano per andare in campo alla domenica. Mandorlini, dopo la partita contro il Genoa, ha già parlato del suo stato d'animo, che è anche il nostro. Mancano 15 giornate alla fine del campionato, il trend non è certo positivo, ma da questo a parlare di catastrofe e crollo, ad oggi, solo le Cassandre possono prevedere un certo epilogo. E' un momento critico, di difficoltà, ma può essere superato. Il campionato non finisce domani, nell'arco di una stagione questi momenti ci sono sempre. Devo trasmettere fiducia, non parliamo di catastrofe e crollo, siamo sempre stati quelli del fare e non del parlare. Ci piace mettere la faccia nei momenti di difficoltà. Perché non c'è Setti qui? Una società di calcio ha delle regole, quando sarà il momento, il presidente Setti verrà e dirà quello che deve dire. In questo momento abbiamo ritenuto tutti che la persona più propensa a parlare dovessi essere io. Rispetto tutti, ma voglio che si dica la verità. Tutti noi sapevamo che quest'anno sarebbe stato più difficile, nessuno ipotizzava che potesse essere una passeggiata. Il campo ha dato un risultato che uno potenzialmente non si aspettava, ma ci sono tanti fattori che vanno messi insieme. Mi dispiace che si debba sempre cercare un colpevole, un responsabile. Rappresentiamo una realtà che ha nel suo DNA tantissima qualità e forza, dimostrate da 110 anni di storia, ma si deve sempre vedere il bicchere mezzo vuoto, dove si pensa ci siano persone che giocano l'uno contro l'altro. Gli avversari devono essere solo quelli che hanno la maglia diversa in campo, alla domenica. Ci deve essere un interesse comune, se lo capiamo possiamo fare della strada, se invece si continua a cercare un colpevole non andiamo da nessuna parte. Non abbiamo mai parlato di Europa League, noi siamo per una gestione sano dove il più ed il meno si pareggino. La preoccupazione c'è e ci deve essere, se non ci fosse saremmo stupidi, ma siamo anche consapevoli di poter uscire da questo momento. Chi non può vivere un momento di difficolà? Vi chiedo una cortesia, quando parlate di numeri e di bilanci informatevi, altrimenti vengono dette cose inesatte che danno al lettore visioni non corrette. Le porte sono aperte, siamo a disposizione di tutti, altrimenti certe cose possono essere mal interpretate. Tutti i dirigenti in scadenza nel 2015? Il 30 giugno 2015 era stato individuato come un punto di arrivo per poi fare delle valutazioni, per fare delle eventuali scelte. Oggi più che mai, io che sono in scadenza, e penso di rappresentare tutti quelli che sono nella mia stessa condizione, dico che prima mi devo salvare, portare la barca in porto, e poi ne parliamo. Del contratto non mi interessa nulla, non è un problema. La soddisfazione della salvezza vale più di qualsiasi altro accordo. Volpi alle nostre spalle? C'è qualcuno che ha scritto queste cose ed è stato querelato. Evitiamo affermazioni che non corrispondono al vero".
Il diggì GARDINI interviene per parlare del momento critico dell'HELLAS in campionato... |
UNA STAGIONE DIFFICILE
"Avevamo detto che sarebbe stato un anno più difficile rispetto a quello passato. Eravamo abituati a mangiare caviale, ora ingerire un biscotto nero dà fastidio, ma abbiamo sempre detto che la salvezza sarebbe stato il nostro obiettivo. Se questa è una squadra forte? Questa domanda va fatta a Mandorlini. Per numeri, qualità e per il percorso dei nostri calciatori, possiamo raggiungere la salvezza. Nel calcio non ci sono certezze, non stiamo fermi su alcune situazioni, io credo che la nostra sia una buona rosa. Guardo i dati oggettivi, ci sono stati tanti infortuni che hanno privato l'allenatore della possibilità di fare delle scelte. In questo momento tante valutazioni devono essere fatte, il calcio non è una scienza esatta. La squadra è buona, il direttore sportivo Sogliano è capace, pensavamo di fare meglio, ma l'obiettivo è il finale. Io voglio godere alla fine, non voglio far godere altri in questo momento. Il mercato? Abbiamo valutato che la rosa fosse all'altezza. Fiducia nell'allenatore? I risultati portano alla fiducia, ma non vengono valutati in una o due settimane. Poi, la tipologia della prestazione può cambiare la valutazione sul tuo andamento. Il calcio, fortunatamente, ti dà subito la possibilità di rimediare e domenica ci sarà una partita in cui si può smentire quello accaduto nell'ultima settimana. C'è preoccupazione ma non c'è isterismo, nel calcio deve vincere la razionalità. L'importante sono la quotidianità e il lavoro, abbiamo detto a Mandorlini quanto dovevamo, noi facciamo gli interessi dell'Hellas, non abbiamo intenzione di creare sogni o false illusioni. C'è una settimana di lavoro, bisogna recuperare gli infortunati, occorre una serie di valutazioni che verranno interpretate quotidianamente. Come stanno le cose l'allenatore lo sa, questo è l'importante. Rafael? Mandorlini fa le scelte. Io non mi occupo di cosa ha Rafael, ognuno di noi ha le sue competenze. Siamo un monolite, andiamo tutti nella stessa direzione".
I TIFOSI E I NOSTRI NUMERI
"L'incontro con i tifosi dopo la partita di domenica? Tutti devono avere rispetto di tutti, e questo c'è. Ciò dimostra grande maturità della piazza, e merita grande considerazione. C'è una credibilità che è una base di partenza per tutti noi, è giusto che si chiedano determinate cose, la squadra deve onorare la città, i tifosi, il futuro che rappresenta ed il nostro marchio, da cui dipendono anche il trofeo di Arco vinto con gli Allievi e la finale del Viareggio che abbiamo giocato con la Primavera. Vedere l'attaccamento di queste persone nei confronti della squadra fa sicuramente piacere. Allenamenti all'antistadio? Sono già stati investiti 350mila euro per il rifacimento del manto erboso, c'è un progetto per renderlo agibile dal costo di 300mila euro, siamo in attesa a giorni della firma della convezione grazie alla quale per 9 anni potremo andare all'antistadio. Abbiamo fatto tutto quello che c'era da fare, purtroppo i tempi tecnici burocratici italiani ci impediscono di fare determinate cose. Abbiamo investito una cifra, ne vogliamo investire un'altra e stiamo aspettando la possibilità. "Una valutazione sul mercato? Quest'anno abbiamo fatto operazioni congrue per il miglioramento della rosa, in base alle nostre disponibilità economiche. Noi siamo in grado di garantire la salvezza economica e sportiva, se qualcuno vuole portare la squadra in Champions League le porte di via Belgio sono aperte, il presidente Setti lo ha già detto più volte. Noi siamo qui, stiamo bene qui, vogliamo mantenere la categoria. Rafforziamo quelle che sono le nostre convinzioni con la forza, con l'unione e con lo stare insieme. Facciamo degli errori, perché se si lavora non si può non sbagliare, però abbiamo l'onestà di guardare tutti negli occhi, la dietrologia non ci appartiene perché non ci interessa. I tifosi chiedono di Iturbe, Jorginho, Romulo e Paulinho? L'anno scorso, a gennaio, i soldi ricavati dalla cessione di Jorginho li abbiamo reinvestiti. Iturbe è costato 15 milioni di euro ed è stato venduto per 22. La plusvalenza economica di Jorginho è di 9 milioni di euro, con un debito di partecipazione di 4 e mezzo. Quando verrà risolta la secondo metà o si pareggia la partita oppure, a seconda della cifra di vendita, ci sarà un plus o un minus. Romulo, invece, è stato comprato a 4 milioni e prestato per 1. Sono investimenti, è questione di azienda, si fanno delle valutazioni. Perché prima c'erano i soldi per Paulihno e poi no? I soldi sono tutti all'interno dell'azienda Hellas Verona, ma non è che se ho 5 milioni per un calciatore poi ne prendo 10 per gli stessi soldi. Paulinho era un'operazione di un certo tipo, un prestito con diritto di riscatto obbligatorio pagabile in due anni. Iniguez? Non è arrivato perché sono cambiati i termini economici dell'accordo. Ci eravamo correttamente cautelati facendo venire il calciatore a Verona, che ha svolto le visite mediche e ha firmato il contratto, ma la controparte (l'Argentinos Juniors, ndr) ha deciso diversamente ed è un loro diritto. Perché non abbiamo replicato? Secondo voi una società permette ad un proprio calciatore di prendere un aereo, venire in Italia, se non c'è un accordo di massima per la trattativa? Non vogliamo scendere a quel livello. I nostri ricavi, da Store e marketing, vanno tutti alla casa madre, e da lì decade tutto. Abbiamo fatto qualcosa, ma sempre sotto il nostro marchio, che se non produce non può dare la linfa per vivere quotidianamente. I soldi rimangono sempre nello stesso giro, sapete da gennaio a giugno quanto dobbiamo pagare di IRAP? Tre milioni e mezzo di euro".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
SERIE A
Hellas, Gardini: "Sosteniamo Mandorlini, non abbiamo mai parlato di Europa"
18.02.2015 23.18 di Marco Frattino
Hellas, Gardini: "Sosteniamo Mandorlini, non abbiamo mai parlato di Europa"
Presente in conferenza stampa, il dg dell'Hellas Verona Giovanni Gardini ha affrontato diversi temi legati al club scaligero: "Stiamo lavorando quotidianamente, come facciamo da tre anni a questa parte, e sosteniamo tutti, anche Mandorlini, il cui stato d'animo è pari al nostro. Mancano 15 giornate alla fine, è un momento critico, ma può essere superato - ha dichiarato - Nell'arco di una stagione questi momenti ci sono sempre. Tutti noi sapevamo che quest'anno sarebbe stato più difficile, il campo ha dato un risultato che uno potenzialmente non si aspettava, ma ci sono tanti fattori che vanno messi insieme. Non abbiamo mai parlato di Europa League, abbiamo sempre detto che la salvezza è il nostro obiettivo. Abbiamo una buona rosa e siamo stati colpiti da tanti infortuni. Il mercato? Abbiamo pensato di avere una rosa competitiva, i soldi incassati da Jorginho sono stati reinvestiti. Iniguez non è arrivato perchè sono cambiati i termini economici".
Su Mandorlini: "Siamo come una monolite, andiamo tutti dalla stessa parte. Fiducia nell'allenatore? I risultati portano alla fiducia, ma non vengono valutati in una o due settimane.Il calcio, fortunatamente, ti dà subito la possibilità di rimediare e domenica ci sarà una partita in cui si può smentire quello accaduto nell'ultima settimana".
Sulla scadenza complessiva, nel 2015, per tutti i dirigenti dell'Hellas: "Il 30 giugno 2015 era stato individuato come un punto di arrivo per poi fare delle valutazioni, ma prima dobbiamo salvarci, portare la barca in porto, e poi ne parliamo. La soddisfazione della salvezza vale più di qualsiasi altro accordo".
Infine, sull'incontro avvenuto domenica con i tifosi, Gardini ha concluso così: "Tutti devono avere rispetto di tutti, e questo c'è e c'è stato. Ciò dimostra grande maturità della piazza, e merita grande considerazione. Giusto che si chiedano determinate cose, la squadra deve onorare la città ed i tifosi, vedere l'attaccamento di queste persone nei confronti della squadra fa sicuramente piacere".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
mercoledì 18 febbraio 2015
Gardini: «Momento difficile ma il Verona può uscirne»
Il direttore generale: «Mancano 15 giornate alla fine del campionato, il trend non è certo positivo, ma da questo a parlare di catastrofe e crollo ce ne corre»
VERONA - "Lavoriamo quotidianamente, come facciamo da tre anni a questa parte, per portare a casa un risultato sportivo che è alla base di tutto". Il direttore generale del Verona, Giovanni Gardini, commenta la situazione in casa degli scaligeri: "Mancano 15 giornate alla fine del campionato, il trend non è certo positivo, ma da questo a parlare di catastrofe e crollo, ad oggi, ce ne corre. E' un momento critico, di difficoltà, ma può essere superato. Non abbiamo mai parlato di Europa League, noi siamo per una gestione sana dove il più ed il meno si pareggino. La preoccupazione c'è e ci deve essere, se non ci fosse saremmo stupidi, ma siamo anche consapevoli di poter uscire da questo momento. Vi chiedo una cortesia, quando parlate di numeri e di bilanci informatevi, altrimenti vengono dette cose inesatte. Oggi più che mai, io che sono in scadenza, dico che prima mi devo salvare, portare la barca in porto, e poi ne parliamo. Del contratto non mi interessa nulla, non è un problema. La soddisfazione della salvezza vale più di qualsiasi altro accordo. Volpi alle nostre spalle? C'è qualcuno che ha scritto queste cose ed è stato querelato. Evitiamo affermazioni che non corrispondono al vero".
STAGIONE DIFFICILE - "Avevamo detto che sarebbe stato un anno più difficile rispetto a quello passato. Ma abbiamo sempre detto che la salvezza sarebbe stato il nostro obiettivo. Se questa è una squadra forte? Questa domanda va fatta a Mandorlini. Per numeri, qualità e per il percorso dei nostri calciatori, possiamo raggiungere la salvezza. Nel calcio non ci sono certezze, non stiamo fermi su alcune situazioni, io credo che la nostra sia una buona rosa. Guardo i dati oggettivi, ci sono stati tanti infortuni che hanno privato l'allenatore della possibilità di fare delle scelte. Mercato? Abbiamo valutato che la rosa fosse all'altezza. Fiducia nell'allenatore? I risultati portano alla fiducia, ma non vengono valutati in una o due settimane. Poi, la tipologia della prestazione può cambiare la valutazione sul tuo andamento. Il calcio, fortunatamente, ti dà subito la possibilità di rimediare e domenica ci sarà una partita in cui si può smentire quello accaduto nell'ultima settimana. Rafael? Mandorlini fa le scelte. Io non mi occupo di cosa ha Rafael, ognuno di noi ha le sue competenze".
TIFOSI E NUMERI - "L'incontro con i tifosi dopo la partita di domenica? Tutti devono avere rispetto di tutti, e questo c'è. Ciò dimostra grande maturità della piazza, e merita grande considerazione. Vedere l'attaccamento di queste persone nei confronti della squadra fa sicuramente piacere. Valutazione sul mercato? Quest'anno abbiamo fatto operazioni congrue per il miglioramento della rosa, in base alle nostre disponibilità economiche. Noi siamo in grado di garantire la salvezza economica e sportiva, se qualcuno vuole portare la squadra in Champions League le porte sono aperte, il presidente Setti lo ha già detto più volte. Noi siamo qui, stiamo bene qui, vogliamo mantenere la categoria. Perché prima c'erano i soldi per Paulihno e poi no? I soldi sono tutti all'interno dell'azienda Hellas Verona, ma non è che se ho 5 milioni per un calciatore poi ne prendo 10 per gli stessi soldi. Paulinho era un'operazione di un certo tipo. Iniguez? Non è arrivato perché sono cambiati i termini economici dell'accordo. Ci eravamo correttamente cautelati facendo venire il calciatore a Verona, che ha svolto le visite mediche e ha firmato il contratto, ma la controparte (l'Argentinos Juniors, ndr) ha deciso diversamente ed è un loro diritto. I soldi rimangono sempre nello stesso giro, sapete da gennaio a giugno quanto dobbiamo pagare di IRAP? Tre milioni e mezzo di euro".
FONTE: TuttoSport.com
18.02.2015
Hellas, Gardini: «Obiettivo resta sempre la salvezza»
Giovanni Gardini
Predica calma Giovanni Gardini. «Forse qualcuno si è abituato a mangiare caviale e champagne e ora ingoiare qualche biscotto nero dà un po' fastidio, ma il nostro obiettivo abbiamo sempre detto che è la salvezza», le parole del direttore generale del Verona oggi a Peschiera in una conferenza stampa durata quasi un'ora. «La preoccupazione - ha proseguito Gardini - c'è e deve esserci, ma siamo anche consapevoli di poter uscire da queste difficoltà. E tutto questo allarmismo non aiuta nessuno.
La razionalità vince sempre sull'isterismo». Gardini non si è sbilanciato sulla posizione di Mandorlini: «Posso parlare in base all'oggi e al lavoro quotidiano. Io e il presidente abbiamo parlato all'allenatore. Lui sa, la squadra sa. Ed è questo quello che conta, ma non posso sapere che accadrà domenica, se vinceremo o perderemo 6-0 con la Roma». Gardini ha anche illustrato nel dettaglio i ricavi dalle cessioni di Iturbe, Romulo e Jorginho: «Iturbe è costato 15 milioni e venduto per 22. Jorginho è stato venduto in tutto a 9 e poi ricomprato a 4,5. Significa che i 9 milioni sono economici, ed è una plusvalenza economica fatta, ma la cassa è di 4,5 milioni. Romulo l'abbiamo comprato per 4 milioni e prestato per un milione. Iniguez? Non è più arrivato perché l'Argentinos Juniors ha cambiato i termini dell'accordo, ma noi ci siamo comportati correttamente».
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Cardio On Line / Gardini: "La prevenzione è fondamentale"
Postata il 20/01/2015 alle ore 14:20
Peschiera del Garda - Le dichiarazioni del direttore generale gialloblù, Giovanni Gardini, rilasciate durante la conferenza stampa di presentazione della partnership tra Hellas Verona FC e Cardio On Line.
PROGETTO MOLTO IMPORTANTE PER IL NOSTRO FUTURO
"Sono contento di presentare questa partnership molto importante perché credo sia opportuno non guardare solo all'aspetto di campo ma anche a tutto il Settore Giovanile, al pubblico che viene allo stadio e lavorare molto sul principio della prevenzione. Attraverso Cardio On Line e Football Manager Young abbiamo sviluppato un protocollo molto importante e innovativo, che sicuramente potrà darci delle soddisfazioni. Potremo monitorare in tempo reale e da lontano le condizione dei calciatori di tutte le nostre squadre, grazie a un'eccellenza medica come Cardio On Line. Crediamo che una società, soprattutto in momenti non felici, debba avere la forza di programmare il proprio futuro con la partecipazione e il coinvolgimento che ho visto in questo progetto. Questo ci dà grande soddisfazioni, tutti gli sforzi che facciamo ci possono garantire un futuro di grandi soddisfazioni. Grazie a questa partnership andiamo a sviluppare una tematica importante, curando quei calciatori che vanno ad affrontare un'attività agonistica senza magari essere sani. Il calcio deve tenere fede ad un principio basilare, quello della salute dei calciatori, e per questo vogliamo dare un messaggio a tutto il sistema sportivo: riuscire a prevenire tutte le complicazioni grazie a dei professionisti come Cardio On Line".
LA PREVENZIONE PRIMA DI TUTTO
"Dopo quello che ho passato indubbiamente c'è una sensibilità diversa da parte mia, perché ciò che ho vissuto rimane una cosa unica nel panorama mondiale. Questo ti fa porre tante domande, se qualcosa poteva essere fatto o se si poteva in qualche modo intervenire. Con una buona quanlità preventiva si può ridurre l'incidenza di rischio e sviluppando un progetto di questo tipo ci permette di essere utili non solo a livello sociale, ma anche per l'offerta che noi vogliamo fornire come società".
MIGLIORIAMO LA QUALITA' DELLA SALUTE DEI NOSTRI CALCIATORI
"In Italia siamo all'avanguardia rispetto ad altri stati. Tanti calciatori non ritenuti idonei da noi sono andati a giocare all'estero, o in Europa dell'Est e nei paesi nordici dove basta un'autocertificazione. Dobbiamo però migliorare la qualità complessiva, e verificare lo stato di salute reale di un calcitore. Le patologie subdole e nascoste sono un'infinità, è per questo che occorrono dei professionisti in grado di individuare il problema che si deve assolutamente eliminare. Riteniamo che la prevenzione sia fondamentale, si può e si deve fare di più, ma questo è nella logica della vita di tutti i giorni".
Ufficio Stampa
Hellas Verona e calcio femminile, uno sguardo al futuro
Postata il 24/11/2014 alle ore 12:00
Verona - L'Hellas Verona FC scende in campo con il calcio femminile. Giovanni Gardini, direttore generale gialloblù, è stato uno dei protagonisti alla conferenza stampa di presentezione della sfida Italia-Olanda, in programma giovedì 27 novembre (ore 20.30) allo stadio Bentegodi e valida per le qualificazioni ai Mondiali 2015 di calcio femminile (Canada, 6 giugno-5 luglio). Uno sguardo al futuro per l'Hellas Verona, che sostiene la Nazionale per raggiungere un traguardo storico, che manca ormai da 15 anni.
Le dichiarazioni di Giovanni Gardini, rilasciate al termine della conferenza stampa di presentazione.
CALCIO FEMMINILE E HELLAS VERONA
"L’Uefa ha individuato il principio secondo cui il calcio femminile debba essere una costola importante del calcio inteso nella sua complessità. Anche la Federazione italiana seguendo vorrebbe sviluppare queste situazioni. Noi siamo abbastanza attenti a quello che succede in casa dell’Agsm Verona, quindi abbiamo già delle collaborazioni in atto a livello giovanile, di camp estivi e di scuola calcio. La partita Italia-Olanda ci vede coinvolti dal punto di vista emotivo ed organizzativo per quel percorso di sviluppo che deve continuare per far crescere la città di Verona".
UN APPELLO AI TIFOSI
"La fortuna è che questa partita non ha un costo di biglietto (disponibili all'Hellas Store, ndr), la gente sarà perciò invogliata a vedere le nostre campionesse. Credo che possa essere uno spettacolo molto bello, l’importante è che la Nazionale italiana femminile raggiunga l’obiettivo e Verona deve dare una mano in questo senso".
Ufficio Stampa
Gardini: "Noi pretendiamo la verità" / VIDEO
Postata il 23/10/2014 alle ore 16:20
Verona - Le dichiarazioni del direttore generale gialloblù, Giovanni Gardini, relative alla decisione del Giudice Sportivo in seguito ai fatti di Hellas Verona-Milan.
23 ottobre 2014 - Giovanni Gardini |
NOI VOGLIAMO LA VERITA'
"Noi tutti stiamo vivendo un momento di grandissima tristezza e incazzatura. Abbiamo iniziato un percorso difficile, pieno di insidie e complicazioni. Piano piano siamo arrivati dove altri non sono riusciti. Un obiettivo l'abbiamo subito raggiunto, e qui colgo l'occasione per ringraziare il Milan. Nel calcio che divide, in un'occasione di questo tipo che si parla di un argomento serio, profondo e sentito ma che non deve essere demagogico, due società che hanno avuto in passato battaglie sportive, dialettiche e di campo si sono unite per dimostrare di volere la verità. Noi pretendiamo la verità, non vogliamo che venga insabbiato qualcosa che non è esistito. Allo stadio, domenica, sono entrate 27.125 persone, e pensare che nessuno, eccetto i tre ispettori della Procura Federale, abbia sentito che in quattro occasioni, considerando anche altri rapporti, 3.000 persone abbiano proferito parole di contenuto discriminatorio, non è ammissibile. Ci sono di mezzo una società, una tifoseria, oltre 220 operatori degli organi d'informazione e 600 steward per una sfida che in campo è stata uno spettacolo. In 4 occasioni, per 4 comportamenti di questo tipo, è stato accusato indebitamente chi fa il proprio lavoro e chi ci mette la faccia quotidianamente, cosa che noi abbiamo sempre fatto in questi anni quando sbagliavamo, come nel caso di Piermario Morosini. Non pretendiamo le scuse, ma la verità. Pensate, 3.000 persone fanno un gesto e nessuno si sente in dovere, tra gli ispettori della Procura Federale, di avvisare le Forze dell'Ordine. E noi non ci possiamo difendere, nel 2014 non possiamo utilizzare il contraddittorio per niente. Non abbiamo armi. Questo è successo a noi, ma potrebbe succedere ad altre squadre. E poi chiediamo a investitori e tifosi di venire allo stadio? Chi mi ripaga del danno? Pensiamo anche alle altre occasioni che hanno coinvolto il Milan, come nelle partite con Pro Patria e Sassuolo. Per i cori di 50 persone i calciatori si sono fermati. Qui no. Questo qualcuno me lo deve spiegare. Serve la verità, tutti noi sbagliamo ma condannare in maniera inesorabile chi fa il proprio lavoro mettendoci passione e professionalità non lo accetto. Basta luoghi comuni, guardiamo presente e futuro, e il presente dice che 3 persone hanno descritto qualcosa che non è stato sentito. Ringraziamo tutti per aiutarci in questa ricerca della verità, ora assumiamoci responsabilmente delle responsabilità. Il rafforzativo è doveroso, perché sono persone che vanno in giro e devono svolgere il lavoro in maniera professionale. Sfido chiunque a trovare un comportamento discriminatorio in 3.000 persone. Quando sbagliamo abbiamo sempre chiesto scusa, in questa circostanza io sono avvelenato prima come uomo, poi come dirigente e come direttore generale dell'Hellas Verona".
LE NORME CI IMPEDISCONO DI DIFENDERCI
"Io debbo potermi difendermi, e le norme ti impediscono di farlo. Ci possono confermare la sentenza, cancellarla o richiedere un supplemento di indagine. Non so cosa è meglio, ma questa è una domanda che si deve porre tutto il calcio italiano. Non possiamo crearci situazioni di disagio, e Verona non ha fatto niente per meritarsi tutto ciò. L'anno scorso allo stadio Bentegodi sono entrate 400.000 e, escludendo alcune criticità nella 1a giornata, non è mai successo nulla. Grazie a tutti i tifosi, e sto parlando appunto di tifoseria, non di delinquenti. Quelli non ci appartengono. Abbiamo il dovere di dire la verità, che è una cosa assoluta, oggettiva. I cori non ci sono stati, nessuno si è accorto di questo. Sorridere è un eufemismo per descrivere il mio atteggiamento nel leggere il rapporto dei tre ispettori. E' assurdo e inconcepibile, noi non ci stiamo perché non lo meritiamo e non lo merita il calcio italiano. L'errore non c'è ma ci viene addebitato, e questo non lo accetto nella maniera più assoluta. Perché è successo tutto questo? Serve la professionalità. Gli ispettori devono essere adeguati alle partite. Il pensare male, con quello che è successo, viene vanificato. E' tutto fuori da ogni logica e per queste persone diventa un boomerang. Loro avevano l'obbligo di informare le Forze dell'Ordine ma non è stato fatto. E questo è un problema serio. Ci sono persone che non sanno dove sono e come e perchè fanno certe cose. Tutti perdono da un fatto del genere, dal calcio alle tivù. Perché dobbiamo farci un autogol quando non dovremmo? Stiamo affermando una cosa che non è successa, vuol dire proprio essere poco professionali. C'è dietrologia se parliamo di situazioni di difficile lettura, ma qui il dato è oggettivo, assoluto, e dice il contrario di quello che hanno scritto i 3 soggetti. Perché non vengono diffusi nome e cognome degli ispettori della Procura Federale? Questa è un'obiezione corretta, sinceramente non so rispondere. Noi conosciamo i nominativi e posso soltanto dire che non avevano un'esperienza tale da giustificare la loro presenza in una partita così importante".
COSA SUCCEDERA'? TRE IPOTESI
"Cosa succederà adesso? Venerdì saremo a Roma, dove verrà discusso il nostro ricorso e le opzioni sono tre. O la squalifica verrà confermata, o verrà cancellata o altrimenti si richiederà un supplemento di indagine. Noi porteremo tutto quello che abbiamo elaborato. C'è la possibilità di difendersi ma è come farlo in una lotta fra kalašnikov e cerbottane. Cosa faremo se la squalifica sarà confermata? Abbiamo in mente delle iniziative, ma vogliamo pensare che alla fine la verità prenderà il sopravvento. Una nuova situazione per la giustizia sportiva se saremo ritenuti innocenti? E' chiaro, siamo alla ricerca della verità. Non vogliamo lasciare nulla al caso, nessuno ha detto una parola, stiamo parlando di qualcosa che non è esistito. Andremo a Roma con l'audio certificato per dimostrare che non è stato manipolato e vogliamo trasferire principi per approfondire tutto quello che è successo. Noi vogliamo la verità, perché secondo me era già da sottolineare quanto successo lo scorso gennaio con il Napoli. E quando vieni accusato di due cose non fatte in due situazioni diverse, è importante. Conosciamo la partecipazione dei tifosi in casa, noi siamo una delle squadre la cui presenza in tivù in determinati orari è richiesta, quindi pensate un po' a certe cose. E' grottesco definire una situazione in tre persone sembrano cadere dalla Luna, arrivano e scrivono senza aver mai avvisato nessuno".
MILAN, LA VICINANZA PER LA RICERCA DELLA VERITA'
"Milan? Abbiamo parlato tutti, compreso il presidente, e abbiamo trovato disponibilità per la ricerca della verità. Quando si ragiona in termini di principi, due squadre si possono unire con una situazione di questo tipo. Quello che accade nello stadio deve essere percepito chiaramente. Basta pensare ai fischi per Abbiati, quelli si sono sentiti eccome. E noi stiamo parlando di cori che dovrebbero essere stati fatti da 3.000 persone. Noi soli contro tutti? Ci sentiamo meno soli, vogliamo sensibilizzare tutti perché questo può diventare un problema totale. Stiamo facendo una rincorsa alla ricerca della verità".
IL DIVIETO DI NAPOLI
"E' una decisione sulla quale non possiamo intervenire. Hanno vietato la trasferta a noi e poi alla Roma, questo giustifica la morte della Tessera del Tifoso. Il San Paolo ha problemi considerevoli, e le normative richieste per giocare in Europa, come la mancanza di barriere, sono diverse da quelle italiane".
Ufficio Stampa
Gardini: "Brand Verona? Sviluppiamolo al massimo"
Postata il 17/10/2014 alle ore 00:20
Verona - Le dichiarazioni del direttore generale gialloblù, Giovanni Gardini, rilasciate durante la trasmissione "Vighini Show", in onda su Telenuovo direttamente dall'Hellas Kitchen e condotta dal giornalista Gianluca Vighini.
VERSO VERONA-MILAN
"La sfida contro il Milan? E' una partita complicata. Veniamo da un bel risultato contro il Cagliari, questo ci dà morale. Ci sono delle difficoltà, abbiamo avuto diversi calciatori impegnati con le Nazionali, ma speriamo che possa essere una festa per i nostri tifosi. Mi auguro di vedere allo stadio 26-27mila persone. Ionita? E' stato il nostro primo acquisto, questa è la dimostrazione che se lavori per tempo e fai lavorare le persone i risultati arrivano".
LA MIA AVVENTURA A VERONA
"Sono stato chiamato dal presidente Setti, abbiamo trovato subito sintonia che quotidianamente ci trasferiamo. Che pensiero c’era su Verona? Verona poteva dare molto di più di quello che aveva dato negli ultimi anni, ma era fiore all’occhiello per passione e tradizione. Dall’esterno si vedeva che la società era qualcosa che viaggiava per conto proprio, non c’era ancora un progetto a lungo termine, ma si intravedeva la passione e la voglia di fare bene. A dire il vero già il presidente Giovanni Martinelli mi aveva già contattato un anno prima per venire a Verona ma poi l'affare è sfumato, anche se i rapporti sono rimasti molto buoni. Era stato Andrea Mandorlini a fare il mio nome".
NON MI PIACE APPARIRE, E RAFA MARQUEZ...
"Il mio ruolo? Non mi piace apparire, i protagonisti sono altre figure che hanno responsabilità maggiori. Devo avere una capacità astratta. Il direttore generale deve essere una persona che media e non decide, può sembrare una contraddizione in termini ma non lo è. Il mio compito è quello di trovare una collaborazione con tutti. Come funziona la triade Setti-Sogliano-Gardini? C’è rispetto per i ruoli, stima professionale, ognuno rispetta il lavoro reciproco, il confronto e il dialogo sono periodici, quotidiani. Mercato? No, il mio compito è far quadrare I numeri. L’affare Rafa Marquez? E’ stato un capolavoro di organizzazione tecnica e societaria, hanno lavorato 12 persone tra Messico, Spagna e Italia per portarlo a casa. Il marchio Verona in Messico? L’obiettivo non è soltanto quello di penetrare maggiormente nel territorio, ma anche quello di avere una maggiore visibilità all’estero e a livello nazionale. In Messico è un’icona, una personalità, ha dei valori assoluti fuori dal comune. Quando ti guarda mostra una sicurezza e una determinazione di giocatore e di uomo che sono fuori dal comune. E' una persona molto rispettosa, ma tutto il gruppo lo è. Jankovic l’ha detto alla nostra radio, è quella la nostra forza: quando tutti, squadra e staff, ci prendiamo per mano, possiamo andare lontano".
IL NOSTRO STADIO
"L'apertura dei nuovi settori? Si è trattato di un eccellente lavoro da parte dell’Hellas Verona, che ha coinvolto più di 30 persone tra interni ed esterni. Da fuori può sembrare un lavoro semplice, ma non lo è stato affatto. Ci sono vincoli, necessità di autorizzazioni, c’è il CONI, l’USL, i commercianti, i Vigili del Fuoco, la Questura. Fortunatamente la società è in buoni rapporti con tutti, ci siamo presi per tempo facendo i sopralluoghi adeguati, intavolando un rapporti che ci ha consentito di sapere per tempo quali erano le problematiche che dovevamo affrontare. E’ stato un lavoro molto oneroso ma lo dovevamo fare, l’avevamo promesso ai nostri tifosi e alla città. Ci siamo presi un impegno e l’abbiamo portato a termine. Finalmente in occasione della partita con il Milan abbiamo l’opportunità di vendere 3600 biglietti in più. Abbiamo aperto mercoledì e ne abbiamo già venduti mille tra Parterre e Curva Est. I prezzi di quest'ultima saranno gli stessi della tradizionale Curva Sud. Ristrutturare il Bentegodi? Considerate che per demolirlo occorrerebbero 6-7 milioni. La zona del Bentegodi è quella ideale, in italia non ci sono risorse tali da costruire stadi ex novo. Proviamo a rendere più accogliente il nostro stadio. Flop non aver raggiunto i 16.000 abbonati? No, si valuta sul lungo periodo, con le presenze totali allo stadio. Siamo settimi in Serie A dopo le grandi squadre, non è un brutto risultato quello della campagna abbonamenti".
VERONA, QUANTO MERCATO DA CONQUISTARE
"I 6 milioni che prendiamo dal ticketing hanno valore altamente significativo, le altre nostre consorelle non arrivano ai nostri numeri. Questo per noi è un valore assoluto che ci permette di fare cose che altrimenti avrebbero bisogno dell’intervento di altre forze, come quella dell’azionista. Il territorio veronese ha grandissimi imprenditori, forse vedono il calcio non con il giusto occhio, c’è bisogno di molto tempo per cambiare mentalità: bisogna cercare di avere più visibilità in Italia e all’estero. Non dimentichiamo un particolare: più stadio è visto pieno, maggiore è la possibilità di penetrare in certi mercati. Le televisioni hanno bisogno di vedere stadi pieni, per questo ci fanno giocare spesso posticipo e anticipo, come nel caso del prossimo impegno in campionato contro il Napoli. I nostri tifosi non sono come tutti gli altri, sono splendidi e riempiono il Bentegodi senza problemi e questo è un dato di fatto. Quanti soldi porta Sky a Verona? Parliamo di 28 milioni, tendenti a incrementarsi. Ora abbiamo più biglietti da vendere, bisogna trovare il modo di massimizzare uno spettacolo che è unico. La partita visto allo stadio ha un valore che la televisione non può darti ovvero quello di vedere i tuoi beniamini dal vivo. Il “tesoretto” di Iturbe? Lo abbiamo pagato 15 milioni di euro il 21 maggio, poi lo abbiamo venduto ad una cifra superiore alla Roma, che provvederà a versare il pagamento in tre annualità, ora ho soltanto la plusvalenza economica. Quindi, per godere di questo fantomatico tesoretto, dovremo aspettare ancora".
NIKE E CENTRO SPORTIVO
"Siamo entrati nella galassia Nike, ora siamo il tester per l'Italia. La nostra seconda maglia è stata considerata la migliore divisa away d'Europa. Lo store che abbiamo aperto ha visto entrare 400mila persone, sono stati venduti 100mila capi e 11mila maglie. Dal 10 agosto, giorno di presentazione della nuova maglia, i tifosi ne hanno acquistate 5mila. Inoltre, abbiamo aperto nuovi canali come l'e-commerce e abbiamo registrato addirittura l'arrivo di un ordine dall'Australia. Attualmente stiamo trattando con lo sponsor tecnico per il prolungamento del contratto, che scade in 2017. L’importante è dare l’immagine di una società credibile quando diciamo una cosa poi la facciamo e questo si traduce in segnali positivi. Centro sportivo? La strada è ancora lunga, non si può pensare ad una stagione sola, il tutto è strutturato per avere progettualità future. Il marchio di questo Verona? Dobbiamo valutare le cose da fare per far crescere la società. Modello Atalanta? Dobbiamo fare una valutazione tecnica. Per fare come i bergamaschi ci vogliono 15 anni, ora facciamo fatica a trovare un'area per il centro sportivo. Noi vorremmo farlo a Verona, soprattutto per il Settore Giovanile, altrimenti sarebbe un problema logistico. Ci sono undici pulmini che girano per il Veneto. C’è un percorso, ma ci vuole molto tempo".
TIFOSERIA MERAVIGLIOSA
"Abbiamo una tifoseria meravigliosa, hanno un attaccamento alla maglia stupendo e quando i supporters ospiti vengono al Bentegodi nessuno si fa male. Le Forze dell'Ordine e le strutture funzionano bene. Purtroppo però, quando ti mettono addosso una targa, toglierla è impossibile. L'etichetta te la pulisci con il comportamento, tranne qualche caso isolato la nostra tifoseria ha tenuto comportamenti esemplari. Certo, se lavori tanto puoi sbagliare, se stai fermo non succede niente. Come viene percepito Verona al Palazzo? C'è molta considerazione. Ci vogliono bene tutti, contro il Cagliari c'era addirittura l'amministratore delegato di Sky (Andrea Zappia, ndr) e queste cose non succedono in tutte le società. La rivalità col Chievo? Non la sento, siamo su binari diversi. E' una squadra come tutte le altre che partecipa al campionato".
IL MIO FUTURO A VERONA
"Gardini, Sogliano e Mandorlini scadono nel 2015? Non è importante il tempo oppure il contratto, l’importante è godere della stima e del rispetto. Intanto facciamo punti, poi si vedrà. Il nostro allenatore è stato penalizzato per il carattere sanguigno ma ha trovato persone che possono essergli amiche e metterlo in condizione di fare bene il suo lavoro. Io credo che quando le parti vogliono avvicinarsi riescono a farlo realmente. Ha capito che la società era cambiata e lui è stato valorizzato nel suo lavoro. Hanno preso una pietra grezza e l''hanno trasformata in diamante puro".
SCUDETTO, 30° ANNIVERSARIO
"Iniziative per il trentennale dello Scudetto? Stiamo preparando un percorso ben specifico che coinvolge anche Nico Penzo e tutta l'associazione degli ex calciatori. Per noi è molto importante e vogliamo realizzare delle iniziative per il 12 maggio o per la partita contro la Juventus. Vedremo".
Ufficio Stampa
Gardini: "Al lavoro per lo stadio. E il centro sportivo..."
Postata il 13/09/2014 alle ore 20:38
Verona - Le dichiarazioni del direttore generale gialloblù, Giovanni Gardini, rilasciate alla official radio RadioBellla&Monella, durante la trasmissione "Questo è il Verona".
IL NUOVO STADIO E LE PROMESSE AI TIFOSI
"Siamo più per la filosofia del fare che del parlare, è la politica societaria che ci ha contraddistinto da tre stagioni. Per questa, avevamo preso degli impegni nei confronti dei nostri tifosi, nonostante le molte oggettive difficoltà del caso, come le autorizzazioni. Ma d'accordo con le forze dell'ordine, l'amministrazione comunale e l'altra società che partecipa al campionato di Serie A, abbiamo raggiunto l'intesa per poter aumentare la capienza in Parterre di 900 posti e utilizzare in alcune partite una porzione della Curva Nord, recuperando 2500 posti, a prezzi popolari per i nostri sostenitori che non hanno potuto sottoscrivere il nostro abbonamento. Si è cercato di venire incontro alle esigenze della gente. In determinate partite si potrà usufruire anche del Parterre di parte della curva, ci tenevamo perché avevamo assunto un impegno già l'anno scorso. Non ci eravamo riusciti, adesso entro la fine del mese di ottobre completeremo tutto. Sono state fatte anche ulteriori migliorie per garantire altri servizi all'interno del Bentegodi come le panchine interrate, la rizzollatura del campo oppure la zona lounge nell'hospitality. Tutte caratteristiche che possano essere di buon auspicio per la squadra e le esigenze della gente. Gli oltre 14mila abbonati sono un dato importante, contro il Palermo speriamo di fare 5mila paganti. Ma siamo soddisfatti. Non si possono accontentare tutti, si sbaglia. Ci prendiamo sempre le nostre responsabilità e siamo trasparenti e chiari. L'importante è riuscire a comunicare tutto nel modo giusto. Rispetto la scorsa stagione abbiamo perso 2mila abbonati, è vero. Ma abbiamo tolto pacchetti famiglia e altre agevolazioni che ritenevamo ingiuste. Abbiamo creato più possibilità per chi voglia seguire il Verona saltuariamente e non tutte le sfide. Non bisogna elogiarci, ma questi sono dati oggettivi che in confronto alle altre squadre, sono importanti. Statistiche che devono essere da stimolo, per migliorarci. Senza i nostri tifosi non riusciamo a fare calcio, dobbiamo sempre ringraziarli per l'attaccamento che ci hanno dimostrato. Lo abbiamo visto già a Bergamo. Ma non sono preoccupato, perché la gente nota le nostre intenzioni. Quando finiranno i lavori? Completamente per Verona-Milan. Tanti altri saranno ultimati già per il Genoa, anche grazie all'amministrazione e le indicazioni del questore Gagliardi, sempre molto disponibile. Cerchiamo di mettere tutti nelle condizioni ideali. Ora, dobbiamo vincere le partite perché altrimenti tutto quello che facciamo passa in secondo piano. Però, è necessario ragionare da azienda, avere queste attenzioni".
PRIORITA' CENTRO SPORTIVO
"Ci mettiamo nelle condizioni di migliorarci, e ottimizzare lo stadio in modo corretto, grazie all'aiuto dell'amministrazione dato che l'impianto rimane di proprietà del Comune. Altre somme sono state investite direttamente da noi, ma crediamo che ci possano produrre un risultato nel futuro. Un nuovo stadio è un problema che non ci siamo mai posti. La priorità è il nuovo centro sportivo. Non abbiamo ancora trovato l'area adeguata per le nostre esigenze, nonostante i molti contatti e le ricerche. Speriamo di riuscirci entro il prossimo anno solare. Il centro sportivo è fondamentale, la prima cosa perché rappresenta un'attività sociale, la base del nostro Settore Giovanile e fornisce situazioni importanti per sviluppare il nostro brand. Dobbiamo capire che per acquistare i giocatori forti è necessario recuperare le risorse da noi stessi. Bisogna industriarci. Il maggior aiuto arriva dai nostri tifosi venendo allo stadio numerosi e facendo abbonamenti".
ASPETTIAMO IL PALERMO
"Formazione e modulo anti-Palermo? Ci sono talmente tante cose a cui pensare... (ride, ndr). Non ci voglio pensare, sarà tutto in mano a professionisti pagati per fare questo. Ad ognuno il suo. Noi abbiamo molta fiducia sia nel lavoro fatto da Sogliano che da Mandorlini e lo staff. Anche nei tesserati, per l'attaccamento e disponibilità. Ricordiamoci quello fatto a Bergamo".
Ufficio Stampa
Gardini: "Saviola, che colpo. Felici di questo mercato"
Postata il 02/09/2014 alle ore 00:15
Verona - Le dichiarazioni del direttore generale gialloblù, Giovanni Gardini, rilasciate all'official radio Radio Bellla&Monella al termine della sessione di calciomercato estiva.
SAVIOLA, UN COLPO IMPORTANTE
"Il colpo Saviola? Siamo soddisfatti e stanchi. Abbiamo raggiunto un obiettivo importante dal punto di vista tecnico, facendo un ulteriore sforzo economico abbiamo preso un calciatore che può essere utile alla nostra causa. Siamo molto contenti, soprattutto dopo la buona prestazione fatta ieri a Bergamo, giocando su un campo molto difficile. La squadra ha giocato con personalità e qualità, riconosciuta da tutti".
UN MERCATO POSITIVO
"Siamo molto contenti di quello che abbiamo fatto, non potrebbe essere altrimenti. Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati, facendo investimenti importanti e considerevoli. Ora, tutti insieme, dobbiamo lavorare duro come stiamo facendo dal primo giorno di ritiro. Poi ci vuole il responso del campo, che è sempre quello che decide".
ORA LA SALVEZZA
"Il calciomercato è finito e dobbiamo concentrarci sul campionato, per ottenere il prima possibile i punti necessari alla salvezza. La Serie A presenta sempre delle difficoltà, soltanto con il sacrificio e con la corsa si possono ottenere dei risultati. Se questi, invece, si danno per acquisiti, vuol dire che si è persa la dimensione e non si fa il bene di squadra, società e tifosi, che anche a Bergamo hanno dimostrato il loro attaccamento e per questo dobbiamo ringraziarli".
Ufficio Stampa
Gardini: "Che orgoglio rappresentare Verona al Camp Nou"
Postata il 18/08/2014 alle ore 20:00
Verona - Le dichiarazioni del direttore generale gialloblù, Giovanni Gardini, in collegamento da Barcellona e rilasciate all'official radio RadioBellla&Monella, durante la trasmissione "Questo è il Verona".
RAFA MARQUEZ DAY
"Rafael Marquez è stato accolto da un entusiasmo incredibile. Anche noi, che siamo ospiti, abbiamo ricevuto un’accoglienza importante sia da parte del presidente del Leon, Martinez, che dal presidente della Lega messicana, Di Maria. Per noi è motivo di grandissimo orgoglio essere qui a celebrare un campione che ha fatto tantissimo con il Barcellona e tanto per il Leon, sperando che faccia anche di più per i nostri colori. Qui si percepisce distintamente il segno importante che ha lasciato Rafa. Stasera giocherà la sua ultima partita con la maglia del Leon e da mercoledì tornerà a vestire, a pieno titolo, i nostri meravigliosi colori".
BRAND HELLAS VERONA
"La cosa che più ci ha fatto piacere è la considerazione che hanno di noi e della nostra società, per i risultati che abbiamo conseguito l’anno scorso e per la storia che rappresenta l’Hellas Verona non solo a livello nazionale ma anche internazionale. Il fatto di avere in rosa calciatori come Toni, aver venduto giocatori come Romulo e Iturbe o averne presi altri come Marquez, sono tutti segnali che hanno un loro perché, sono segnali che dimostrano che vogliamo crescere, migliorare e che c’è la possibilità di ottenere risultati anche in futuro, pur tenendo i piedi per terra. E’ motivo di orgoglio e soddisfazione poter rappresentare la città di Verona in contesto così importante, come quello del Camp Nou. Inoltre scoprire che dall’altra parte c’è chi già conosce la nostra storia ci fa piacere e denota che c’è considerazione da parte di realtà grandissime e lontane da noi. Questo significa che siamo guardati e valutati nel modo giusto. Per esempio i tifosi del Leon, in hotel, fermavano Marquez e gli chiedevano di Verona e della città, questo ci fa molto piacere".
FUTURO? UMILTA' E CONSAPEVOLEZZA
"La cosa importante è rimanere umili e sapere che si gioca in 11. Rafa al pari di Sala, Toni, Rafael e di tutti i 25 componenti della rosa è una parte importantissima di un progetto e dovrà dimostrare in campo il suo valore. E’ vitale capire che bisogna alzare tutti quanti il livello, livello che deve essere considerato nel modo giusto. La nostra volontà è quella di migliorare la qualità della squadra. La Serie A è un campionato difficilissimo e noi dobbiamo prepararci al massimo. Verranno inseriti calciatori con le giuste caratteristiche e la giusta forza, quindi il lavoro di Sogliano e Mandorlini è molto importante per la trasformazione dei valori dei nostri calciatori. Noi, come società, invece dovremmo mantenere un giusto equilibrio tecnico ed economico, perché è quello che si richiede ad una realtà come l’Hellas Verona che vuole migliorare".
Ufficio Stampa
Gardini: "Lavoriamo per essere competitivi"
Postata il 16/08/2014 alle ore 16:00
Verona - Le dichiarazioni del direttore generale gialloblù, Giovanni Gardini, rilasciate durante la trasmissione "Sabato Sport", in onda su Rai Radio 1 e condotta dal giornalista Paolo Zauli.
LAVORO E FATICA PER ESSERE PRONTI
"Abbiamo iniziato da un mese la preparazione, la squadra sta svolgendo tutto il lavoro programmato e fino a questo momento non ci sono stati infortuni. Questa è una cosa molto positiva, stiamo cercando di ultimare la squadra per essere pronti il 31 agosto quando comincerà il campionato. Saremo impegnati subito in un campo difficile come quello dell'Atalanta, ma riteniamo di poter fare le cose bene e recitare un ruolo importante anche l'anno prossimo. L'amichevole con lo Shakhtar? Affrontiamo la squadra allenata da Mircea Lucescu in un test match di livello internazionale. Un punto importante per valutare la forma della squadra dopo un mese di ritiri e di varie amichevoli. Poi ci sarà la TIM Cup contro il Trapani o la Cremonese. Stiamo entrando nel momento cruciale di questa fase della stagione, ci sono le basi per essere competitivi in un campionato difficile come la Serie A, che ha dimostrato quanto sia complicato il secondo anno per le squadre che vengono dalla Serie B".
MARQUEZ&TONI, CHE VERONA
"Nella stagione 2013-14 abbiamo ceduto 3 nostri calciatori alle prime 3 classificate in Serie A, Jorginho al Napoli, Iturbe alla Roma e Romulo alla Juventus. Stiamo cercando, grazie all'ottimo lavoro del direttore sportivo Sean Sogliano, di implementare l'organico. E' arrivato Rafa Marquez, calciatore che ha vinto 19 titoli nella sua carriera, una stella di prima grandezza. C'è stata anche la riconferma di Luca Toni, insieme ad altre situazioni che ci possono mettere nella condizione di poter fare bene. Nico Lopez? Lo stiamo seguendo con particolare attenzione, ma è di proprietà di un'altra squadra. Bisogna vedere e capire quali possono essere gli interessi coincidenti tra i nostri e quelli dell'Udinese. Abbiamo le idee, stiamo valutando anche altre alternative, occorre trovare delle soluzioni adatte al sistema di gioco utilizzato dal nostro allenatore e considerare gli stimoli di un calciatore nel giocare in una piazza importante come Verona, che ha sempre dimostrato di avere grandi valori".
LA MATURITA' DI MANDORLINI
"Ha raggiunto una maturità importante dal un punto di vista tecnico. Ha vinto un campionato di Serie B, l'anno scorso ha fatto 54 punti mettendo in mostra un ottimo gioco per laghi tratti del campionato e proponendo calciatori che poi sono stati ceduti alle squadre più importanti. Ha migliorato il parco giocatori che gli era stato messo a disposizione dalla società, c'è una sintonia perfetta, ma il passato non conta più e si riparte da zero. Dovremo saper leggere adeguatamente tutte le difficoltà che si presenteranno in ogni momento del campionato, a cominciare dalla partita di Bergamo. Una sfida molto difficile e insidiosa contro una squadra ben allenata, ben gestita e ben preparata".
GRAZIE TIFOSI
"L'importante è avere sempre ordine ed equilibrio tra aspetto tecnico e aspetto economico, altrimenti non si riesce a gestire la società come si dovrebbe. Questo è un aspetto fondamentale per una realtà medio-piccola come il Verona, che comunque è nelle condizioni di poter proporre un pubblico importante. A 20 giorni dall'inizio del campionato abbiamo sottoscritto quasi 14.000 abbonamenti. La gente ci è vicina e crede nei nostri sforzi. Per questo siamo grati al nostro pubblico".
Ufficio Stampa
Gardini: "Tifosi? Che entusiasmo a Racines"
Postata il 19/07/2014 alle ore 21:05
Racines (Bolzano) - Le dichiarazioni del direttore generale gialloblù, Giovanni Gardini, in collegamento dal ritiro di #Racines2014 e rilasciate all'official radio RadioBellla&Monella, durante la trasmissione "Questo è il Verona".
I NOSTRI TIFOSI
"La presentazione ufficiale è stata l'ennesima testimonianza da brivido dei nostri tifosi, che dimostrano, una volta in più, quanto siano legati a questa maglia e quanto siano vicini alle vicende della squadra. Anche i 13mila abbonamenti sono un segnale importante e di attaccamento ai colori gialloblù. Non smetterò mai di ringraziare questi tifosi. Anche oggi che è il primo giorno di ritiro, c’erano 500 persone nonostante il traffico. Il nostro lavoro è finalizzato a questo, a rendere felici tutte queste persone. 650 maglie vendute? E’ la testimonianza che quando lavori bene il risultato paga. Quando gli uomini della Nike sono venuti alla presentazione della Game Kit Collection 2014/15 sono rimasti molto colpiti dalla quantità di tifosi presenti. Questo dimostra che per noi i tifosi rimangono il nostro punto di riferimento principale, perché sono loro che c’erano, ci sono e ci saranno per sempre".
RACINES 2014
"Abbiamo trovato un ambiente con un tasso di partecipazione e professionalità altissimo. L’anno scorso abbiamo avuto un piccolo problema, ma quest’anno tutto sta andando al meglio e siamo felicissimi. Abbiamo firmato per 3 anni e speriamo di prolungare il rapporto. Per quanto riguarda il primo allenamento ho notato grande desiderio di sacrificio e di lavorare. Sono contento perché c’è voglia di ripartire da zero senza pensare ai 54 punti dell’anno scorso. Ho trovato un gruppo felice e molto propositivo, cosa fondamentale per costruire una casa solida. Questa è la direzione in cui lavorare".
MERCATO
"Per quanto riguarda il mercato del Verona, l’obiettivo è quello di migliorare la rosa secondo le indicazioni dell’allenatore e rispettando le nostre disponibilità. Però, è importante trovare prima uomini e poi campioni, per dare continuità ad un gruppo fantastico che è la nostra forza. Paulinho? Credo si possa scegliere di andare a giocare in Qatar, basta vedere la scelta fatta da Marquinho, un calciatore che a noi sarebbe stato utile. Paulinho ha fatto una scelta meramente economica, che non condivido ma che rispetto, quello che gli hanno proposto però era improponibile in Italia. Ha voluto provare questa esperienza. Per quanto riguarda le sue parole ritengo si tratti di pura fantasia popolare. Non voglio assolutamente prendere in considerazione quanto riportato, perché non corrisponde al vero. Tachtsidis è stata un’espressa richiesta dell’allenatore. Mandorlini l’ha voluto fortemente perché crede nelle sue potenzialità avendolo già allenato. Inoltre trovare uno con le sue qualità in quella posizione di campo non è facile".
SCELTE OBBLIGATE
"Noi purtroppo non possiamo essere tifosi, dobbiamo avere il cuore gialloblù ma la testa deve rimanere razionale. Sappiamo che dobbiamo trasformare i calciatori in una risorsa per la società. Una realtà medio piccola come la nostra non può permettersi di non vendere i calciatori che hanno delle richieste importanti. Per noi è fondamentale che i conti rimangano in ordine, non possiamo fare il passo più lungo della gamba. L’importante è che i soldi vengano reinvestiti nella società, in calciatori che possano migliorare la nostra rosa e nelle strutture. Sappiamo quel è la nostra strada, non vogliamo fare promesse che non possiamo rispettare. Per quanto ci riguarda siamo orgogliosi di rappresentare questi colori. Tutte le operazione che finalizziamo, sia dal punto di vista tecnico e commerciale, sono sviluppate attraverso un progetto che possa durare il più possibile".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
SERIE A
Verona, Gardini sul mancato arrivo di Paulinho: "Non condivido la sua scelta"
19.07.2014 22.38 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Giovanni Gardini, direttore generale dell'Hellas Verona, ai microfoni di 'RadioBella&Monella' ha commentato il mancato arrivo dal Livorno di Paulinho: "Credo si possa scegliere di andare a giocare in Qatar, basta vedere la scelta fatta da Marquinho, un calciatore che a noi sarebbe stato utile. Paulinho ha fatto una scelta meramente economica, che non condivido, quello che gli hanno proposto però era improponibile in Italia".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Gardini: "Franklin & Marshall, ancora insieme" / VIDEO
Postata il 09/07/2014 alle ore 17:50
Verona - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Giovanni Gardini. Ecco le dichiarazioni del direttore generale gialloblù, rilasciate dopo la conferenza stampa di presentazione della Game Kit Collection 2014/15.
GAME KIT COLLECTION 2014/15
"Lo scorso anno abbiamo iniziato una collaborazione con un partner come Nike, pensavamo di incontrare molte difficoltà ma invece siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Per la Game Kit Collection 2014/15 abbiamo svolto un lavoro importante sia in termini di prodotto che di personalizzazioni. I nostri Home e Away Kit possono essere il vanto di poche squadre, ed abbiamo voluto inserirvi storia, tradizione e innovazione, che passano attraverso i Mastini, simbolo della nostra società, e la Scala, che rappresenta Verona. Siamo andati alla ricerca del particolare, ve li abbiamo mostrati tutti già dai primi giorni di luglio, e abbiamo voluto ricordare un avvenimento importante come il 30° anniversario dalla vittoria dello Scudetto. In tutte le maglie è presente una frase pronunciata da Osvaldo Bagnoli, lo abbiamo avvisato e quando lui l'ha saputo si è commosso, mentre abbiamo deciso di inserire anche il nostro anno di nascita, millenovecentotre, che rappresenta una data fondamentale e deve rimanere impresso in noi, nei tifosi e in tutti quelli che lavorano per qualcosa a cui tengono particolarmente. Per noi la maglia è il vestito di chi va in campo la domenica, e quando i calciatori lasciano il terreno di gioco deve essere sudata e sporca. Per disegnare questa Game Kit Collection ci abbiamo messo tempo, ricerca, volontà e disponibilità, cerchiamo di lavorare con professionalità e questo prodotto lo testimonia. Nessuno ha avuto le immagini della nostra Game Kit Collection in anteprima, questo ci tenevo a sottolinearlo. Alla presentazione all'Hellas Store parteciperà anche Preben Larsen Elkjaer, questo testimonia la direzione in cui la società vuole andare. Il presidente Setti ci ha messo nelle condizioni di lavorare e noi abbiamo cercato di dare il massimo".
9 luglio 2014 - Game Kit Collection: conferenza stampa | 9 luglio 2014 - Giovanni Gardini |
GRAZIE AGLI SPONSOR
"Siamo molto contenti di presentare la seconda stagione insieme ad un gruppo importante come Nike. Siamo inoltre felici di proseguire il rapporto con aziende veronesi come Franklin & Marshall, con cui abbiamo siglato un accordo biennale, insieme a Leaderform e Agsm, che saranno con noi anche la prossima stagione. Per noi è fondamentale presentarci al via con la maglia completa, per rispetto di tutti quelli che ci sono stati vicini fino alla promozione in Serie A e nella fantastica annata appena trascorsa. E' stato un lavoro complicato e difficile, ma siamo rimasti tutti vicini e questo è il nostro grande orgoglio".
UNA CRESCITA CONTINUA
"Durante la fase di prelazione abbiamo superato quota 12.000. Sono orgoglioso e felice, ci sentiamo responsabilizzati verso persone che vogliono continuare a sostenere questa maglia. Tante cose sono ancora da fare, altre le abbiamo fatte, stiamo crescendo e questo deve essere un punto di partenza. Tutti noi vogliamo rendere grande questa squadra e questa società. Prossimamente partiremo con l'e-commerce, grazie alla collaborazione di un partner importante. Sarà uno shop virtuale dove sarà possibile acquistare online tutti i prodotti marchiati Hellas Verona. Questo serve per mettere in rilievo tutta la nostra società e per continuare ad ottenere tanti risultati".
IL MERCATO? SAREMO COMPETITIVI
"Da parte nostra stiamo lavorando per costruire una squadra che sia competitiva per il prossimo campionato. Quest'anno, dopo la scorsa stagione così positiva, le nostre responsabilità sono ancora maggiori e ne siamo consapevoli. Il 31 agosto si parte da zero. Non è un caso la scelta di Sala e Toni come testimonial, rappresentano il mix tra esperienza e novità che guida la nostra società".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
14:52 - martedi 03 giugno 2014
Gardini (Hellas Verona): La maglia e' un valore assoluto, con caratteri di unicita' per la fan base
"La maglia è un valore assoluto, con caratteri di unicità per la fan base, che si vinca o si perda". Con queste parole ha inziato il suo intervento Giovanni Gardini, direttore generale dell'Hellas Verona, all'interno della sede della Lega serie B (attualmente in svolgimento a Milano), in occasione del workshop "Campagne abbonamenti e fidelizzazione tramite CRM...Da sempre l'Hellas Vr ha a cuore la fidelizzazione dei tifosi con pacchetti specifici per bisogni e target di età.
Tra questi gli abbonamenti per le aziende, per gli universitari , un'area hospitality e park riservato, abbonamenti "famiglia" in un settore centrale dello stadio: (433 famiglie, più di 1.300 abbonati), fasce di età allargate da under 16 ad under 20 e tre dipendenti a tempo pieno dedicati solo alla biglietteria". C'è oggi la possibilità di acquistare biglietti tramite web, con prelazione riservata ai possessori della tessera "Non vi lasceremo mai". Biglietti gratuiti per gli under14 accompagnati in un settore centrale dell'impianto ed un rivenditore ufficiale e attivo sull'intero territorio nazionale. Su 100 tifosi gialloblù, ben 70 arrivano dalla provincia, la parte restante (circa il 30 per cento) dalla città di Verona".
Alcuni dati della stagione record dell'Hellas VR durante la stagione appena trascorsa: 10° posto per numero presenze in casa; 79 per cento di occupazione dell'impianto, più di 16 mila abbonati (in Lega Pro non si è sceso mai sotto i 10 mila utenti); più di 28 mila tessere del tifoso, oltre 402 mila presenze nella stagione 2013/14.
FONTE: SportEconomy.it
Gardini: "Scudetto e tifosi, il nostro orgoglio" / VIDEO
Postata il 27/05/2014 alle ore 14:10
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Giovanni Gardini. Ecco le dichiarazioni del direttore generale gialloblù, rilasciate in occasione della conferenza stampa di presentazione della campagna abbonamenti 2014-15: "Le novità che abbiamo introdotto? Per prima cosa c'è il riferimento ai 30 anni dallo Scudetto, il momento storico più importante della nostra società. Ringraziando tutti quelli che 30 anni fa erano al Bentegodi, abbiamo ritenuto importante creare una nicchia importante per i nostri abbonati del tempo, che avranno delle agevolazione attraverso una scontistica sul prezzo dell'abbonamento e all'Hellas Store. Vogliamo creare un filo conduttore, un momento unico fra l'anno dello Scudetto ed il buon periodo che stiamo attraversando ora. Il derby per i biglietti con il Chievo? Ormai è tutto finito. Noi abbiamo la nostra politica e la nostra strategia, andiamo avanti con un altro modo di fare calcio. Dobbiamo farlo con grande veemenza, ci sono state oltre 400.000 persone che quest'anno hanno assiepato gli spalti del Bentegodi e questo è un motivo di orgoglio e soddisfazione. Puntiamo a far crescere questo numero ed essere grati a loro per l'incitamento, più gente riusciremo a portare dentro lo stadio e più soddisfatti saremo. L'aumento dei prezzi? Abbiamo incrementato la Curva Sud dell'8%, i restanti prezzi sono aumentati di circa il 10%. Credo che sia abbastanza fisiologico, visto il campionato che abbiamo fatto e considerando quello che potremmo offrire ai nostri tifosi quest'anno, ovvero la possibilità di aprire alla vendita dei biglietti parte delle Parterre e della Curva Nord. Vogliamo dare più possibilità ai nostri supporters. La prossima annata? Non dobbiamo pensare ai 54 punti fatti, ma partire da zero. Il 31 agosto inizia un altro campionato, ripartiamo con umiltà, capacità e voglia per dimostrare le nostre qualità e mantenere la Serie A. Se è prevista un po' di vacanza? Ne abbiamo fatta gli anni passati, l'Hellas dà stimoli che non creano fatica. Questa è la nostra filosofia, che seguiamo per dare maggiori soddisfazioni ai nostri tifosi. Luca Toni ancora con noi? Ce lo auguriamo tutti. Il riscatto di Iturbe? Abbiamo reso ufficiale quanto detto da qualche settimana".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
27 maggio 2014 - Giovanni Gardini presenta la campagna abbonamenti 2014-2015 |