L'ATALANTA arriva da due sconfitte consecutive e, per cercare di agganciare l'Europa che più conta, non potrà concedersi altri passi falsi gufando al contempo le concorrenti un po' come il VERONA passato dalle stelle del 'Via del Mare' alle stalle del 'Bentegodi' dopo la sconfitta col TORINO che ha assestato una vera mazzata al sogno dell'impresa-salvezza.
Mai dire mai comunque, perché non sarà facile nemmeno per lo SPEZIA (soprattutto) ma anche per il LECCE (che può però contare sul tesoretto di due punti in più rispetto ai liguri e alla squadra scaligera) e comunque a prescindere, se l'HELLAS giocherà le prossime partite come fatto contro i granata di JURIĆ, di speranze non ne rimarrà mezza nonostante l'incredibile recupero da Novembre a oggi.
Squalificato il settore Curva Nord dello 'Stadium' a causa dei cori discriminanti rivolti dai sostenitori nerazzurri a VLAHOVIĆ in occasione del match contro la JUVENTUS.
Programmato un minuto di silenzio prima dell'inizio della gara in memoria delle vittime dell'alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna, a fare da giudice in campo nella prossima sfida è stato designato il signor Simone Sozza della sezione AIA di Seregno.
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QUI BERGAMO
Numerose le defezioni per mister GASPERINI alla ricerca di punti preziosissimi per una qualificazione in Champions League comunque a forte rischio se le concorrenti non perdessero qualche punto per strada a prescindere dalla penalizzazione che pende sulla JUVENTUS: Sicuri assenti saranno BOGA, HATEBOER, RUGGERI, PALOMINO, ZAPATA (vittima dell'ennesimo problema muscolare e stagione probabilmente finita in anticipo per lui) e SOPPY che a sinistra lascerà il posto al rientrante MÆHLE.
La speranza del club bergamasco è quella di riuscire a recuperare LOOKMAN e DJIMSITI che stanno lavorando alacremente in questo senso.
Convocati
Tornano a disposizione DJIMSITI e LOOKMAN anche se in precarie condizioni mentre danno forfait BOGA, ZAPATA, RUGGERI, SOPPY, HATEBOER, PALOMINO e VORLICKY.
Probabile formazione
Sarà il talentuosissimo HÖJLUND a dare il cambio a ZAPATA al centro dell'attacco della Bergamasca Calcio e scontato è anche l'impiego di MÆHLE sull'esterna destra con ZAPPACOSTA sul lato opposto e la coppia DE ROON-ÉDERSON a dettare calcio tra loro con PAŠALIĆ e KOOPMEINERS a giostrare sulla trequarti. DJIMSITI recuperato dovrebbe posizionarsi al centro della difesa.
3-4-2-1 con Sportiello; Tolói-Djimsiti-Scalvini; Maehle-de Roon-Éderson-Zappacosta; Koopmeiners-Pašalić; Höjlund.
QUI VERONA
Stagione finita per DUDA (lesione parziale del legamento crociato posteriore del ginocchio destro) e DOIG (lesione muscolare alla gamba sinistra) ma anche DAWIDOWICZ (lesione di primo grado al bicipite femorale destro) è a forte rischio forfait per queste ultime tre partite che mancano alla fine del campionato.
In dubbio rimangono MAGNANI e VERDI, verso il pieno recupero LASAGNA e finalmente anche il lungodegente HRUSTIC dovrebbe andare almeno in panchina a Bergamo.
Probabile formazione
Con MAGNANI e VERDI in traballanti condizioni fisiche in difesa potrebbe toccare a COPPOLA e CECCHERINI giocare ai lati di HIEN, mentre LAZOVIĆ dovrebbe spostarsi sulla trequarti con NGONGE dietro a ĐURIĆ e DEPAOLI sostituire Darko sulla fascia sinistra sempre che ZAFFARONI e BOCCHETTI non virino sul 4-2-3-1 dando spazio così a CABAL sulla mancina.
4-2-3-1 con Montipò; Ceccherini-Coppola-Hien-Cabal; Tamèze-Abildgaard; Faraoni-Ngonge-Lazović; Djurić.
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Mister ZAFFARONI «In questo momento ci deve essere la consapevolezza del tipo di percorso che è stato fatto. Noi avevamo degli obiettivi ben precisi e quello principale era di mantenere la categoria. Per raggiungerlo però dovevamo passare da alcuni step intermedi. Il primo era rientrare in corsa per la salvezza, dato che il 4 gennaio eravamo fuori dalla contesa. Il secondo era restare dentro a questa lotta, e il terzo arrivare a giocarcela nel finale di stagione. Questo ci eravamo detti a inizio anno, e oggi siamo in linea con quanto ci siamo prefissati. Stiamo parlando di un percorso complicato, iniziato attraverso la sessione di mercato, con calciatori che potevano partire e altri che erano in arrivo. Parliamo di giocatori giovani, molto interessanti, che abbiamo dovuto però inserire in un contesto nuovo e a cui abbiamo dovuto spiegare il tipo di campionato a cui andavano incontro. Le aspettative che ci poniamo sono decisive, e la vittoria di Lecce ne ha create tante portando poi ad avere, dopo la gara col Torino, una delusione superiore a quella che è la realtà del momento. Se qualcuno, lo scorso dicembre, ci avesse detto che potevamo arrivare a questo punto del campionato in questa situazione, avremmo brindato. In considerazione di tutto questo, oggi dobbiamo essere soddisfatti di quanto fatto sapendo che ora arrivano 3 gare decisive. Dovremo essere lucidi, tirare fuori tutte le energie - fisiche e soprattutto nervose - per affrontarle, perché adesso vogliamo portare a casa l'obiettivo. Se giocare in orari diversi rispetto allo Spezia sta influendo? La capacità della squadra deve essere quella di andare oltre a questo tipo di discorsi. Abbiamo una partita da preparare, contro una squadra forte, importante e in corsa per i propri obiettivi. Servirà una gara di grande attenzione, voglia e intensità. Noi ci siamo preparati in questo senso, e avere la capacità di non farsi condizionare da queste situazioni diventa fondamentale» HellasVerona.it
L'ex diesse gialloblù Tony D'AMICO nel prepartita di ATALANTA-HELLAS VERONA ha parlato ai microfoni di DAZN «Gli anni a Verona sono stati fantastici... Sarò riconoscente a vita al presidente Setti, che mi ha dato grande fiducia e sostegno, anche nei momenti più difficili, oltre a grande autonomia, che ritengo fondamentale per chi fa un lavoro come il mio. Porterò per sempre questa esperienza nel cuore» TuttoMercatoWeb.com
...Anche mister MANDORLINI è tra i doppi ex ed è stato intervistato da 'L'eco di Bergamo' «Sono le due squadre che mi sono rimaste più nel cuore, quelle con cui ho ottenuto i migliori risultati da allenatore. L'Atalanta è arrivata per prima, ero agli inizi: abbiamo vinto un campionato di Serie B, è stata un'esperienza unica e ricordo tutto e tutti volentieri. A Bergamo sono stato bene e ci vivono ancora tanti amici. Ripenso con affetto a tutto il mondo Atalanta, inclusa la figura del presidente Ruggeri, recentemente scomparso. Sono ancora grato a chi mi diede quell'opportunità. Quando torno a Bergamo è sempre bello. Entrambe le squadre si giocano tanto: l'Atalanta deve fare di tutto per tornare in Europa, ma il Verona si gioca la categoria. Tatticamente le due squadre si assomigliano. Al Verona serve di più la vittoria, perché è questione di vita o di morte, dal punto di vista calcistico: poi all'Atalanta auguro di arrivare in Europa e sono sicuro che ce la farà» HellasLive.it
Massimo DONATI è tra i doppi ex di ATALANTA e VERONA «Il percorso che ha fatto l’Hellas nel girone di ritorno è positivo, però è anche vero che l’ultima sconfitta non ci voleva, specie in casa dopo il successo di Lecce. Un ko che può lasciare strascichi più a livello di morale che fisico. Oltre al risultato, preoccupa poi anche la lunga serie di infortuni registrati contro il Torino, dove in campo è mancato il giusto agonismo e quindi atteggiamento da parte dei gialloblù. C’è modo e modo di perdere e anche per questo il passo falso contro la squadra di Juric ha lasciato l’amaro di bocca. I risultati infatti sono sempre figli di tanti episodi. L’Atalanta? Lotta per entrare nelle coppe e nonostante manchino solo tre partite al termine del campionato, starei focalizzato solo sulla sfida in programma sabato a Bergamo. Adesso non si può più sbagliare, anche perché il tempo è sempre meno. La squadra di Gasperini ha cambiato un po’ il suo modo di giocare, ma sono sempre difficili da affrontare perché hanno grande ritmo e corsa, oltre che ottimi giocatori. Sarà un po’ come affrontare il Torino. Anche per questo l’Hellas dovrà puntare tanto sull’agonismo e sulle seconde palle. A Bergamo sono cresciuto come uomo e giocatore, mi hanno lanciato quindi ho grandi ricordi dell’Atalanta. All’Hellas invece ho fatto solo un anno, ma è stato fantastico. Mi sono innamorato della vostra città, è stupenda, ed anche per questo ho deciso di rimanerci a vivere. Il mio ultimo gol in Serie A proprio contro l’Atalanta? Impossibile dimenticare quel giorno. Mandorlini mi diede, un po’ a sorpresa, la fascia di capitano ed oltre il gol feci anche assist, poi però mi stirai e quella fu la mia ultima partita nel massimo campionato italiano» HellasLive.it
L'ex allenatore gialloblù Franco COLOMBA «Il Verona si gioca la salvezza fino alla fine e questo è importantissimo dopo che la squadra non aveva iniziato bene la stagione. Non riusciva a vincere e ha occupato per molte giornate l'ultimo posto della classifica. Con il ritorno di Sogliano e l'arrivo di Zaffaroni credo che la società si sia mossa molto bene. Il cambio ai vertici tecnici è stato provvidenziale per la ripresa della squadra. Cosa è mancato al Verona in questa stagione? Credo che la fase centrale del girone di andata sia stata veramente disastrosa e chiaramente questo ha condizionato risultati e classifica. Come vedi l'Hellas in questo rush finale? L'ultima giornata sarà decisiva. Credo che arriveranno Verona, Spezia e Lecce a giocarsi la permanenza in Serie A. La Cremonese è sembrata essere in ripresa, ma credo che questa fiammata d'orgoglio sia stata troppo tardiva» TuttoMercatoWeb.com
Milan vs Hellas Verona | Campionato Primavera 1 | Highlights
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
L'ACM RETROCEDE NEI DILETTANTI problemi tra SETTI e PICCOLI subentrato alla guida del club virgiliano (nonché main sponsor di quello scaligero)? Certo la frase 'I problemi arrivano da lontano' del nuovo patròn del MANTOVA è alquanto sibillina...
Il Presidente #Setti e tutto l’Hellas Verona FC esprimono sincera vicinanza e solidarietà alla popolazione dell’Emilia Romagna in questo momento di grande difficoltà e dolore. #HVFC
Con tre giornate di anticipo, dopo essere stato votato dai tifosi come migliore in campo anche in #VeronaTorino, Lorenzo #Montipò è diventato il sesto #CuoreGialloblù della storia!
il blog di Gianluca Vighini SMETTIAMOLA CON LE FAZIONI. SI SALVA IL VERONA E NON SETTI
Sport, 17 Maggio 2023
C’è un fatto che in molti dimenticano: la cosa più importante è la salvezza del Verona e non che Setti abbia ragione. Dopo una stagione del genere, Setti non può e non potrà mai avere ragione così come non ce l’aveva l’anno di Grosso in cui rischiò di non andare in serie A. Ci ricordiamo ancora dell’accusa alla banda Maalox, della incredibile claque a lingua spianata di molti cagnolini che ogni tanto emerge ancora nelle pieghe dimenticate di qualche social, dello spettacolo indegno che suddetti soggetti continuano ad offrire scendendo e risalendo dal carro a seconda della convenienza e dell’aria che tira.
E’ il mondo che va così, non ce ne stupiamo. Ma su una cosa non si transige a mio parere. Sul Verona. Nessun presidente, allenatore, direttore sportivo, cialtrone o altro è mai riuscito a togliermi l’amore per la mia squadra. Non ci riuscì Pastorello, nè Cannella, nè Ventura che applaudiva sotto la Curva dopo la serie C mentre in tasca aveva già firmato il contratto con il Pisa. Il mio pensiero nei confronti di questa gente è chiaro, mi sono sempre esposto, ma mai ho gufato contro il Verona. Su Setti ho un giudizio che ho espresso a più riprese. L’uomo ha una terribile supponenza e scarsi mezzi finanziari. Non è un segreto, perchè è documentato, che il Verona rappresenta il suo business più importante. Ma di questo nessun veronese può e potrà mai fargliene una colpa. Setti prese il Verona mentre mezza città si girava da una parte e l’altra metteva la testa sotto la sabbia. Al povero Martinelli fecero una campagna di stampa contro persino perchè Agsm era diventata sponsor dell’Hellas per un paio di stagioni. Era il tempo in cui esisteva una banca cittadina che aveva un rapporto privilegiato e strettissimo con l’altra squadra della città. Sono cose che vanno ricordate quando si contesta Setti. Martinelli ad un certo punto, prostrato dalla malattia e isolato dal contesto cittadino, si rivolse persino ad un certo Parentela che per un mese fu il proprietario in pectore dell’Hellas. L’affare non si chiuse, il Verona tornò in B e sfiorò la serie A, Setti ebbe il merito storico di credere nel potenziale del Verona e di Verona. Questo dice la storia.
Sappiamo anche che Setti non è lo stesso di allora, quando poteva vantare l’amicizia stretta e probabilmente un rapporto finanziario con il magnate Volpi. Ma sotto di lui il Verona ha conosciuto più serie A che serie B, ha visto grandi campioni passare di qui, ottimi campionati con ottimi allenatori e anche qualche scempio. Più in generale va chiesto al presidente se lui è ancora in grado di reggere una società ambiziosa come l’Hellas ed è quello che mi auguro di fare, con molta trasparenza, a fine campionato. Ora però serve un fronte compatto non le fazioni pro e contro Setti. Va salvaguardata una categoria, la serie A, da cui sarà più facile programmare il futuro. Con o senza Setti. Non importa.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
CALCIO
17 Maggio 2023 Il suicidio perfetto dell'Hellas Verona
Come smontare una macchina perfetta. E rischiare la Serie B.
niente da fare. Non fa ora a fare tre passi avanti, che ne fa tre indietro il povero Hellas. Dopo il colpaccio di Lecce, il popolo gialloblù ci credeva: per la prima volta dall’inizio di questa martoriata stagione la squadra, riemersa dalle macerie in cui l’aveva ridotta l’Inter, si trovava fuori dalle sabbie mobili della zona retrocessione. Bella reazione, squarci di sereno all’orizzonte dopo tanto grigiore, anche perché a questo giro di valzer il calendario pareva essere dalla sua parte: Lecce e Spezia opposte a Lazio e Milan, Verona in casa contro un Torino che al campionato aveva poco o nulla da dire se non onorarlo fino in fondo.
L’occasione per un altro balzetto era ghiotta, eppure è successo l’esatto contraro di cosa sotto gli archi dell’Arena tutti speravano: il Lecce ha pareggiato all’Olimpico contro una Lazio che non sa più vincere, e lo Spezia ha preso a sculacciate il Milan. Così a rimetterci è stato solo un fiacco Verona, messo sotto di brutto da un Toro che nel secondo tempo sembrava facesse di tutto pur di non chiudere la pratica. Ora, a tre partite dalla fine, è tutto da rifare, una botta tremenda sul morale e la fiducia dell’ambiente.
Hanno perso la pazienza pure i Butei della curva che hanno sfogato la loro delusione in una bordata di fischi e nell’invito alla truppa, negli stadi italiani succede sempre così in questi casi, a tirar fuori gli zebedei. E qui sta il quesito amletico: questa squadra, così fragile da far quasi tenerezza, oltre agli attributi ha anche la qualità necessaria per farcela? Qui dobbiamo riavvolgere il nastro e tornare al giugno di un anno fa. Il Verona è reduce da tre annate una più bella dell’altra, eppure in quei giorni parte un’operazione di piazza pulita:
se ne va Tony D’Amico, uomo di campo, giovane e dinamico direttore sportivo che con le sue intuizioni sui libri contabili della società ha lasciato una collezione di plusvalenze, quelle vere per intenderci.
Per rimpiazzarlo, il presidente Setti punta su Francesco Marroccu, uomo di fiducia di Massimo Cellino a Cagliari e a Brescia, un profilo aziendalista in linea con l’ala amministrativa del club che con D’Amico diciamo che proprio in idillio non è. E il perché lo spiega puntuale Marroccu al suo arrivo, quando parla di «una situazione finanziaria condizionata da pesanti ammortamenti»: come dire «D’accordo, D’Amico avrà fatto anche bene, ma ha speso troppo. Ragazzi, io sono qui per la spending review». Mah…perdere, senza far nulla per trattenerlo, un ds come D’Amico che tanto bene ha fatto, è quantomeno un grosso rischio del quale Setti si assume la responsabilità.
E poi il campo; Igor Tudor, che tanto bene ha fatto proseguendo sulla via tracciata da Ivan Juric, non perde tempo, ringrazia, saluta e vola a Marsiglia. Per la panchina Setti e Marroccu puntano su Gabriele Cioffi, reduce da una buona stagione all’Udinese dov’è subentrato in corsa a Luca Gotti. Un allenatore giovane ed emergente, con tanta voglia di fare. Peccato che a Cioffi smontino una macchina che era perfetta, lasciandolo in un baleno senza i tre tenori del reparto offensivo, Barak, Simeone e Caprari, roba da 40 gol in tre la scorsa stagione. E che sia una lacuna difficile da colmare, lo conferma presto il campo:
il Verona balbetta, raccoglie la miseria di cinque punti in nove giornate e a ottobre, dopo la quarta sconfitta di fila rimediata a Salerno, a Cioffi danno il benservito.
Si opta per la soluzione interna, la più economica: squadra a Salvatore Bocchetti, tecnico della Primavera, già giocatore di Juric e collaboratore di Tudor in panca. Il patentino il buon “Sasà” però non ce l’ha, potrà guidare la squadra solo grazie alla deroga di un mese che la Federazione gli concede fino alla sosta mondiale, poi bisognerà trovare qualcuno da affiancargli con le carte in regola. Bocchetti incassa altre sei sconfitte, che sommate a quelle di Cioffi fanno dieci. Un fardello sotto il quale il Verona affonda.
Setti medita il da farsi e durante la sosta richiama a Verona il figliol prodigo Sean Sogliano, suo Ds nei primi tre anni di presidenza: i due non si erano lasciati certo bene, anzi, ma i litigi se li son lasciati alle spalle per il bene del Verona. Sanguigno e marcatamente interventista, Sogliano, che non viene da recenti esaltanti esperienze altrove, ha voglia di rivalsa, ama la città e per Setti è lui l’uomo che ci vuole per ricaricare le batterie e ripartire.
Per prima cosa Sogliano risolve la formalità dell’allenatore individuandolo in Marco Zaffaroni (uno che in serie A non ha mai allenato e che, se non facesse questo mestiere, lo vedresti come un Casciavit degli anni Settanta immerso nella nebbia milanese alle prime luci dell’alba salire su tram col cappotto e lo sciarpone per recarsi in fabbrica a Sesto San Giovanni). Faccia e patentino li mette lui. Poi Sogliano muove pedine sul mercato: in uscita il goiellino Ilic va al Torino (e vai di plusvalenze!), mentre a budget zero in entrata arrivano Ngonge, Braaf, Duda, Abildgaard e Gaich: cinque che del Verona non fanno esattamente una corazzata.
Dovrebbe partire Simone Verdi, ma invece rimane solo perché all’ultimo istante del mercato di gennaio un quantomai provvidenziale buco informatico fa saltare il suo trasferimento alla Salernitana. La situazione è paradossale: il Verona ha a libro paga quattro allenatori (Zaffaroni, Bocchetti, Cioffi e Di Francesco, quest’ultimo esonerato nel campionato precedente ma ancora sotto contratto), due direttori sportivi, ma neanche un centravanti che la cacci dentro. Non un dettaglio da poco.
La squadra però pian piano si ritrova e prende coraggio: risale, cade malamente a Genova contro la derelitta Sampdoria, ma vince scontri diretti importanti, rimonta e batte il Sassuolo sul filo di lana grazie a un generoso regalo di Consigli e strappa pure un punto al San Paolo contro il Napoli che sta per cucirsi sul petto il terzo scudetto. Il resto è cosa recente. Bene o male, dalla sosta a oggi l’inedita coppia Zaf & Bok ha raccolto 25 punti rimettendo, va detto, in piedi la baracca.
Questa la storia fino alla sconfitta di domenica contro il Torino al Bentegodi che complica non poco la faccenda.
Tutto questo panegirico, solo per rispondere alla domanda iniziale: questo Verona bislacco, così fragile da far quasi tenerezza, oltre agli attributi ha davvero anche la qualità necessaria per farcela? Vero che nel calcio tutto può succedere, ma onestamente, anche alla luce di ben altro ardore che in campo mettono gli onesti pedatori di Lecce e Spezia, parrebbe di no. E la retrocessione non sarebbe allora che l’epilogo di quello che allo stato dell’arte appare essere un suicidio perfetto architettato un anno fa con delle scelte scellerate. Felici, se sarà, di essere smentiti.
Lorenzo Fabiano
FONTE: RivistaContrasti.it
15 Maggio 2023 - 14:17 Hellas Live Lettura: 1 min. Hellas Verona, il destino non è più nelle tue mani
Giocare a specchio contro l’ex Juric si è rivelata una mossa suicida, con Djuric che è stato costretto più volte a rincorrere le offensive di Buongiorno. In mezzo al campo poi, nessuno è stato in grado di promuovere gioco, gialloblù che sono sempre stati sistematicamente controllati, meglio surclassati senza troppo affanni peraltro, da Ilic&C.
La lunga serie di infortuni ha poi condizionato anche le scelte dei due allenatori a gara in corso, tecnici che hanno sfruttato l’ultimo slot a disposizione inserendo Depaoli al posto dell’acciaccato Faraoni, al posto di tentare il tutto per tutto con Gaich.
Una partita che ha fatto sprofondare nello sconforto generale il pubblico scaligero che al triplice fischio finale ha manifestato tutto il suo disappunto.
A 270’ dal termine del campionato, il Verona di ieri ha ben poche possibilità di andare a punti contro Atalanta, Empoli e Milan. Questa è la triste realtà.
Servirà ben altro spirito ed atteggiamento, sabato a Bergamo, per cercare di tornare a Verona almeno con un punto.
15 Maggio 2023 - 09:42 Hellas Live Lettura: 1 min. Hellas Verona, ultimi 270’. Il calendario dei gialloblù e delle dirette concorrenti
A tre giornate dal termine del campionato, i gialloblù sabato saranno di scena a Bergamo in casa dell’Atalanta, poi ultimo impegno al Bentegodi contro l’Empoli, prima di chiudere la stagione allo stadio Meazza contro il Milan. Tre partite decisive per il futuro del club scaligero.
Si ricorda che in caso di arrivo a pari punti ci sarà lo spareggio per decidere chi sarà la terza squadra a retrocedere. Si giocherà in campo neutro e se dopo i 90’ il risultato sarà di parità, si andrà direttamente ai calci di rigore, senza supplementari.
Secondo Voi quanti punti faranno i gialloblù negli ultimi 270’?
FONTE: HellasLive.it
RASSEGNA STAMPA L'Arena apre così: “Hellas, sfida a Bergamo e una data: 20 maggio 1973”
20/05 ALLE 08:28
di PAOLO LORA LAMIA
“Hellas, sfida a Bergamo e una data: 20 maggio 1973”. Con questo titolo in prima pagina, L’Arena parla sia dell’importante match in chiave salvezza che il Verona dovrà giocare contro l’Atalanta che di un particolare anniversario che ricorre oggi. Quella citata nel titolo è infatti la data della “Fatal Verona”, quando gli scaligeri battendo il Milan impedirono ai rossoneri di conquistare lo scudetto (vinto poi dalla Juventus).
I cinque gol segnati con la maglia della Danimarca avevano sorpreso tutti. A distanza di due mesi il pokerissimo non ha dato la svolta decisiva alla stagione di Rasmus Hojlund: il talento ovviamente non si discute, ma dal ritorno in campo con la maglia nerazzurra l'attaccante classe 2003 non è riuscito più a trovare la rete.
Coincidenze? I numeri sono abbastanza evidenti: 0 reti in 6 partite giocate, compreso un problema muscolare che lo ha tenuto fuori contro Spezia e Juventus. Il match col Verona di questo pomeriggio può però ribaltare l'inerzia in un finale di stagione parecchio intricato, con l'Europa a far da sfondo.
L'Atalanta si affida a Hojlund
Gol o meno, l'interesse da parte dei top club non è per nulla cambiato. Hojlund è un diamante grezzo e ha ancora ampi margini di crescita, il numero 17 deve soltanto trovare maggiore continuità in fase realizzativa. L'infortunio di Zapata può dare una mano a un giocatore che deve ritrovare un pizzico di fiducia: gol e assist, in un momento simile, possono far comodo non solo alla Dea.
Futuro tra mercato ed Europa
I grandi club dunque attendono un segnale negli ultimi tre impegni stagionali. Al momento non sono arrivate offerte ufficiali dalle parti di Zingonia, inoltre la società bergamasca è consapevole dell'investimento fatto appena un anno fa su un giocatore che può crescere ancora nel suo secondo anno a Bergamo. Il futuro dunque rimane legato a doppia mandata col campo: per ulteriori valutazioni c'è ancora qualche settimana di tempo.
RASSEGNA STAMPA L'Eco di Bergamo in prima pagina sulla Dea: “Atalanta col Verona: vietato sbagliare”
20/05 ALLE 08:08
di PAOLO LORA LAMIA
“Atalanta col Verona: vietato sbagliare”. Così titola, in taglio alto, la prima pagina di oggi de L’Eco di Bergamo. Il riferimento e al match in programma alle 18 tra i nerazzurri e i gialloblù. Per continuare ad inseguire l’Europa, la Dea deve assolutamente vincere.
Problema del gol per l'Hellas. La formazione di Marco Zaffaroni si gioca le ultime carte per cercare di conquistare la salvezza in queste tre giornate di campionato. L'edizione odierna del Corriere del Verona però focalizza l'attenzione su un dato da invertire al più presto: quello dei gol realizzate. Gli scaligeri infatti viaggiano ad una media di 0,8 reti segnate a partite, peggio soltanto della Sampdoria già aritmenticamente retrocessa.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
18 MAGGIO 2023 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento giovedì 18 maggio
Castelnuovo del Garda - Oggi, giovedì 18 maggio, allo Sporting Center 'Paradiso', i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: attivazione e lavoro tattico.
Verona - Si è conclusa con il risultato di 0-3 Hellas Verona-Milan, 32a giornata del campionato Primavera 1 TIM 2022/23.
Venendo alla cronaca, dopo 3’ è il Milan a provarci per primo: sugli sviluppi di un calcio d'angolo da sinistra, Traoré crossa in mezzo e trova la testa di Zeroli, ma il pallone finisce alto.
All’8’ il Verona risponde con una bella azione che arriva sulla destra da Bragantini, cross arretrato per Bernardi sul lato sinistro dell'area: il numero dodici gialloblù controlla e calcia con il mancino, conclusione potente che viene però deviata con il piede sinistro da Nava.
Cinque minuti più tardi, altro tentativo del Milan, questa volta direttamente su calcio di punizione dai venticinque metri: Traoré supera la barriera con il destro e il pallone esce di poco alla sinistra Boseggia.
Il Verona risponde subito, al 14’: pallone largo sulla sinistra per Bernardi che serve Cazzadori all'indietro con un filtrante rasoterra, sui sedici metri, e il quale calcia di prima intenzione, ma il suo mancino è deviato in angolo da una grande parata di Nava.
Al 19’, splendido contropiede del Verona imbastito da Riahi che conduce nella metà campo avversaria e si appoggia su Cazzadori, scarico a sua volta per Caia che premia la sovrapposizione di Bernardi sulla sinistra. L'esterno gialloblù vede Bragantini libero sul lato destro dell'area e lo serve di prima intenzione: conclusione del numero trenta, al volo con il piatto mancino, che esce di pochissimo alla destra del primo palo.
Boseggia è poi decisivo al 26’. Lancio in verticale sulla destra di Simic per Cuenca che va all'uno contro con uno con Ebengué, cross mancino a rientrare verso il centro dell'area dove Longhi colpisce di testa indirizzando verso l'incrocio dei pali più lontano, ma il portiere gialloblù non si fa sorprendere in contro tempo e devia sulla traversa.
Si arriva quindi al 43’: calcio di punizione dal vertice sinistro dell'area, Coubis calcia potente e preciso, supera la barriera, ma il pallone colpisce in pieno il legno più lungo alla destra di Boseggia.
Nella ripresa, al 55’, il Milan passa in vantaggio grazie all’azione personale di Cuenca che parte sulla linea laterale di destra, arriva sul fondo, entra in area e converge sul mancino con cui poi insacca calciando sul palo più lontano alla destra di Boseggia.
L’Hellas risponde al 61’, con Joselito che salta Eletu sulla destra, cross sul secondo palo dove Cazzadori stacca più in alto di tutti, ma il pallone termina di poco alto.
Due minuti più tardi, sovrapposizione di Gala sul lato sinistro dell'area, servito da Traoré: il numero otto del Milan salta Matyjewicz e calcia sul primo palo, ma Boseggia devia in angolo con il piede sinistro. Sugli sviluppi del corner, il pallone arriva ad Eletu fuori dall'area, il quale calcia col mancino, tiro debole che rimane all'interno dell'area dove Simic è il più rapido di tutti a controllare e girare in rete con il destro.
La formazione ospite segna poi al 77’ con Sia, il quale sfrutta l’assist filtrante di prima intenzione da parte di El Hilali, salta Boseggia ed insacca a porta sguarnita.
All’82’ conclusione al volo di Zeroli dal limite dell'area, il suo destro viene deviato da Riahi con il pallone che cambia traiettoria e Boseggia deve superarsi per toglierlo dall'incrocio dei pali e deviare in angolo.
Ad un minuto dal novantesimo, mancino potente di Malaspina dal limite dell'area: traiettoria ad incrociare, ma Boseggia è attento e respinge.
È l’ultima occasione dell’incontro che si conclude dopo quattro minuti di recupero.
Il prossimo impegno dei gialloblù è in programma domenica 21 maggio (ore 11), in trasferta contro il Cagliari, gara valida per la 33a giornata del campionato Primavera 1 TIM 2022/23.
HELLAS VERONA-MILAN 0-3
Rete: 55' Cuenca, 64' Simic, 77' Sia
SECONDO TEMPO
94' Triplice fischio al 'Sinergy Stadium'
90' Assegnati quattro minuti di recupero
89' Mancino potente di Malaspina dal limite dell'area: traiettoria ad incrociare, ma Boseggia è attento e respinge
82' Conclusione al volo di Zeroli dal limite dell'area, il suo destro viene deviato da Riahi con il pallone che cambia traiettoria e Boseggia deve superarsi per toglierlo dall'incrocio dei pali e deviare in angolo
77' Il Milan segna con Sia che si inserisce e salta Boseggia, sfruttando l'assist di prima di El Hilali, insaccando poi a porta sguarnita
64' GOL! Sugli sviluppi del corner, il pallone arriva ad Eletu fuori dall'area, il quale calcia col mancino, tiro debole che rimane all'interno dell'area dove Simic è il più rapido di tutti a controllare e girare in rete con il destro
63' Sovrapposizione di Gala sul lato sinistro dell'area, servito da Traoré: il numero otto del Milan salta Matyjewicz e calcia sul primo palo, ma Boseggia devia in angolo con il piede sinistro
61' Hellas pericoloso con Joselito che salta Eletu sulla destra, cross sul secondo palo dove Cazzadori stacca più in alto di tutti, ma il pallone termina di poco alto
58' Ospiti ancora in avanti con Nsiala che appoggia a Gala sui sedici metri: destro che però finisce alto sopra la traversa
55' GOL! Azione personale di Cuenca sulla destra, il quale salta tutti gli avversari di fronte a sé, entra in area, rientra sul sinistro e insacca col mancino colpendo prima il palo alla destra di Boseggia
46' Si riparte: dai ragazzi!
PRIMO TEMPO
45' Duplice fischio: si va al riposo sul risultato di 0-0
43' Traversa! Punizione dal vertice sinistro dell'area, Coubis calcia potente e preciso, ma il pallone colpisce in pieno il legno più lungo alla destra di Boseggia
26' Decisivo Boseggia! Lancio in verticale sulla destra di Simic per Cuenca che va all'uno contro con uno con Ebengué, cross mancino a rientrare verso il centro dell'area dove Longhi colpisce di testa indirizzando verso l'incrocio dei pali più lontano, ma il portiere gialloblù non si fa sorprendere in contro tempo e devia sulla traversa
19' Splendido contropiede del Verona imbastito da Riahi che conduce nella metà campo avversaria e si appoggia su Cazzadori, scarico a sua volta per Caia che premia la sovrapposizione di Bernardi sulla sinistra. L'esterno gialloblù vede Bragantini libero sul lato destro dell'area e lo serve di prima intenzione: conclusione del numero trenta, al volo con il piatto mancino, che esce di pochissimo alla destra del primo palo
14' Il Verona risponde subito: pallone largo sulla sinistra per Bernardi che serve Cazzadori all'indietro con un filtrate rasoterra, sui sedici metri, e il quale calcia di prima intenzione, ma il suo mancino è deviato in angolo da una grande parata di Nava
13' Altro tentativo del Milan, questa volta direttamente su calcio di punizione dai venticinque metri: Traoré supera la barriera con il destro e il pallone esce di poco alla sinistra Boseggia
8' Grande azione del Verona che arriva sulla destra da Bragantini, cross arretrato per Bernardi sul lato sinistro dell'area: il numero dodici gialloblù controlla e calcia con il mancino, conclusione potente che viene però deviata con il piede sinistro da Nava
3' Sugli sviluppi di un calcio d'angolo da sinistra, Traoré crossa in mezzo e trova la testa di Zeroli, ma il pallone finisce alto
1' Fischio d'inizio al 'Sinergy Stadium': dai ragazzi!
Hellas Verona: Boseggia, Calabrese (dall'85' Nwanege), Schirone (dall'85' Dalla Riva), Caia (dal 62' Diao), Bernardi, Riahi, Matyjewicz, Gomez, Cazzadori (dal 78' Dentale), Ebengué, Bragantini (dal 78' Patané)
A disposizione: Marchetti, Toniolo, De Battisti, Zorom, Furini, Dias Patricio
Allenatore: Lorenzo Larini
17 MAGGIO 2023 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento mercoledì 17 maggio
Castelnuovo del Garda - Oggi, mercoledì 17 maggio, allo Sporting Center 'Paradiso', i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: attivazione tecnica, lavoro tattico e partita a campo ridotto.
Verona - Dopo la Tribuna stampa, completamente rinnovata e inaugurata in occasione della partita giocata contro il Sassuolo l'8 aprile scorso, allo stadio 'Bentegodi' sono terminati i lavori che hanno riguardato altri due differenti settori dell’impianto.
In Parterre Est sono stati realizzati 5 bagni riservati alle persone diversamente abili, forniti di tutte le dotazioni di sicurezza necessarie, in sostituzione dell'unico punto di servizio presente in precedenza.
I lavori hanno interessato anche il settore Curva Sud, che ora dispone di una nuova batteria di servizi igienici. Dalla prossima partita giocata al 'Bentegodi', Hellas Verona-Empoli, sarà inoltre rafforzato il servizio di steward, per prevenire e contrastare il degrado che in passato ha danneggiato quest’area dello stadio.
16 MAGGIO 2023 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento martedì 16 maggio
Castelnuovo del Garda - Oggi, martedì 16 maggio, allo Sporting Center 'Paradiso', i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: attivazione ed esercitazioni tattiche.
I calciatori Kevin Lasagna, Giangiacomo Magnani e Simone Verdi hanno svolto un lavoro differenziato.
Il calciatore Josh Doig ha riportato una lesione muscolare alla gamba sinistra.
Il calciatore Pawel Dawidowicz - uscito per infortunio durante l'ultima partita di campionato giocata contro il Torino - ha riportato una lesione di primo grado al bicipite femorale destro.
Il calciatore Ondrej Duda - uscito anch'egli per infortunio durante l'ultimo match di campionato giocato contro i granata - ha riportato una lesione parziale del legamento crociato posteriore del ginocchio destro.
15 MAGGIO 2023 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento lunedì 15 maggio
Castelnuovo del Garda - Oggi, lunedì 15 maggio, allo Sporting Center 'Paradiso', i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: lavoro di scarico per chi è sceso in campo contro il Torino; attivazione, possessi, mini partite e lavoro aerobico per chi, invece, non è stato impegnato.
Domani, martedì 16 maggio, è in programma una seduta di allenamento mattutina.
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - = L'ACM RETROCEDE NEI DILETTANTI problemi tra SETTI e PICCOLI subentrato alla guida del club virgiliano (nonché main sponsor di quello scaligero)? Certo la frase 'I problemi arrivano da lontano' del nuovo patròn del MANTOVA è alquanto sibillina...
Cos'è successo al termine di Mantova-Albinoleffe? Perché Piccoli, presidente del Mantova e main sponsor del Verona, ha rilasciato dichiarazioni su Setti alquanto velenose e lapidarie? Come si spiega la frase “i problemi arrivano da lontano” e a Setti faceva riferimento Piccoli?
Tante domande, a cui oggi c'è solo una certezza: che il Mantova di Piccoli è finito in Serie D, fra i dilettanti, accompagnato da un altro grande ex Hellas, ovvero il suo ex condottiero Andrea Mandorlini. Ora però Mantova deve ripartire e lo farà dalla categoria più bassa. Ma Piccoli ha assicurato che lo farà, dopo che quest'anno ha investito di più degli altri anni. E Setti? Che cosa succederà ora? Ricordate tutti? Il Mantova come succursale del Verona, con calciatori giovani a farsi le ossa, con altri calciatori controllati dalla casa madre, con la costruzione di Mantovanello, etc etc… E ora? Tutto lascia presagire che fra Setti e Mantova l'amore sia finito da tempo. Avere un asse strategico (Carpi, Mantova, Verona), tutto in 90 km, da casa a bottega, aveva mandato in visibilio il patron gialloblù al tempo. Ma oggi, come racconta Piccoli, il giocattolo si è rotto. E fra Piccoli e il Verona? Sinergy continuerà ad essere sponsor dei gialloblù?
Domande legittime per capire come Mantova saprà rialzarsi, come Setti continuerà a tenere vicino a sé un club che aveva fortemente voluto in passato, e che era stata un'occasione da prendere con un investimento modico di 600mila euro. Oggi la retrocessione apre scenari vertiginosi, Piccoli è rimasto solo (parole sue), nessuno lo ha aiutato. E la domanda è: perché Setti ha deciso di mollare? Cosa si nasconde dietro questa operazione? Ah, saperlo…
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
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Venezia
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Lecce
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* Milan e Bologna una partita in meno
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Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.