VERONA 1-2 LAZIO: Remuntada biancazzurra al Bentegodi contro un HELLAS che, pur ridotto ai minimi termini, ha mantenuto il vantaggio per più di un'ora; certo che chi si aspettava un gioco diverso ed una squadra gialloblù magari più spumeggiante è rimasto deluso ma, mai come ora, è necessaria l'unità d'intenti dentro e fuori dal campo...
MANDORLINI non rinuncia al 4-3-3 e alle certezze che questo modulo gli ha dato fin qui nella sua storia scaligera: RAFAEL confermato tra i pali, HELANDER al fianco di MORAS nella coppia di centrali di difesa, col rientro di SOUPRAYEN sulla sinistra e PISANO dalla parte opposta; a centrocampo grosso bentornato a HALLFREDSSON uomo quanto mai imprescindibile per le dinamiche di gioco del mister con VIVIANI e GRECO a dargli manforte, in attacco GOMEZ farà la punta centrale con JANKOVIĆ a sinistra e SALA spostato alto a destra in una posizione non inedita per lui che può giocare in tutte le posizioni da quella parte.
Mister PIOLI col consueto 4-2-3-1 che vede il ritorno dal primo minuto di Lucas BIGLIA a centrocampo insieme all'ex gialoblù PAROLO; tre i fantasisti ANDERSON, MILINKOVIC SAVIC e KISHNA a sostegno dell'unica punta DJORDJEVIC
LA GARA
Subito la LAZIO in gol al 4° con SOUPRAYEN che, in contrasto con DJORDJEVIC su una palla che arriva dal corner, inganna RAFAEL ma il signor Giacomelli fortunatamente ha visto un fallo dell'attaccante laziale prima di quello del francese che tirava la maglia all'avversario...
Al 7° MARCHETTI rinvia lunghissimo su ANDERSON che passa dietro a HELANDER e punta il guardiapali scaligero, il difensore svedese in area scaligerasi aiuta con una trattenuta veloce ma abbastanza evidente: L'arbitro dice che è tutto regolare
Passano tre minuti e l'esterno brasiliano della LAZIO ci prova dal limite su una respinta della difesa scaligera, palla altissima
Gamba tesa di HALLFREDSSON su PAROLO: Giusto il cartellino giallo per Emil che era in netto ritardo
Al 15° ancora pericolosissima la LAZIO con MILINKOVIC SAVIC che mette in mezzo a cercare DJORDJEVIC anticipato all'ultimo dalla respinta bassa di RAFAEL!
Felipe ANDERSON ci prova dai 30 metri con palla che non va alta di molto sulla traversa al 19°: È sempre la LAZIO a comandare le operazioni in campo con un possesso palla praticamente senza soluzione di continuità...
Al 25° ammonizione per MAURICIO che tiene il gomito alto su Juani GOMEZ.
Miracolo di HELANDER al 29° su MILINKOVIC SAVIC che raccoglie palla da corner nel cuore dell'area e scarica in porta murato dallo svedese in spaccata! Filip da terra poi rinvia e sbroglia... VIVIANI batte un calcio di punizione sulla trequarti avversaria al 33°, GOMEZ si lancia come un kamikaze e colpisce al volo cogliendo la clamorosa traversa ma lì c'è pronto HELANDER che sfrutta il rimbalzo della palla a terra e di testa pressato da un paio di avversari trova il buco giusto nella porta difesa da MARCHETTI! HELLAS in insperato vantaggio...
Altro pericolo per l'HELLAS al 40° MILINKOVIC SAVIC la mette in mezzo per la testa di BASTA ad un metro da RAFAEL, JANKOVIĆ lo contrasta e il difensore francese alza sopra la traversa...
Al 41° il signor Giacomelli termina il primo tempo.
Verona 1-2 Lazio highlights
ANDERSON con un buon tentativo dai 25 metri al 5°: Palla deviata in corner dalla retroguardia gialloblù...
Pericolo per l'HELLAS al 9°: Cross dalla sinistra per DJORDJEVIC che non è abbastanza reattivo ed è anticipato da HELANDER! Un minuto dopo esordio in maglia gialloblù per WSZOŁEK che da il cabio a GOMEZ non in perfette condizioni a causa di un guaio muscolare; il polacco si mette al centro in una posizione in cui deve adattarsi all'emergenza.
Al 13° KISHNA slalomeggia verso RAFAEL ma MORAS lo recupera con un buon uso del fisico (inutili le proteste bianco azzurre che vogliono un penalty inesistente), un minuto dopo ancora provvidenziale l'intervento di Vangelis sul liberissimo DJORDJEVIC: Il VERONA è in difficolta e senza punte subisce ancora di più la pressione degli avversari.
Tripla sostituzione al 15°: GRECO acciaccato nel primo tempo lascia il posto a BIANCHETTI in un HELLAS che passa al 5-3-2 con SALA che scala in mediana e tandem offensivo formato dai due esterni JANKOVIĆ-WSZOŁEK; nella LAZIO MAURI da il cambio a KISHNA e KEITA sostituisce DJORDJEVIC, i capitolini passano al 4-3-3 con MAURI che va a fare il Falso Nueve.
Fallo nettissimo di SALA sul neoentrato KEITA che in area cerca il fondo: È il 17° e il rigore è inevitabile, batte BIGLIA che trasforma con una bomba centrale sotto la traversa, nessuno scampo per RAFAEL.
Al 22° LULIC scappa a VIVIANI che lo stende netto: Cartellino giallo per Federico; un minuto dopo la palla rimbalza sulla mano di HELANDER in area: Il signor Giacomelli lascia correre... KEITA in area al 25° la mette fuori per un compagno che spara alto! Altra buona occasione sciupata dagli ospiti.
Al 29° Corner per MAURI appostato sul vertice destro dell'area scaligera: Palla altissima ma la LAZIO continua a spingere in cerca del vantaggio...
Altro esordio nell'HELLAS: Al 32° entra MATUZALÉM per uno stanchissimo HALLFREDSSON, un minuto dopo altro fallo di SALA su KEITA arriva l'ammonizione.
Secondo giallo e conseguente espulsione per MAURICIO che al 36° butta giù platealmente il velocissimo WSZOŁEK che s'involava a sinistra! VERONA in superiorità numerica...
Al 37° PIOLI si copre inserendo il difensore HOEDT al posto dell'esterno offensivo ANDERSON.
Fallo di BIANCHETTI che da una mano a MORAS al limite dell'area in una posizione invitantissima per la LAZIO al 40°: Barriera nutritissima, BIGLIA la tocca piano per PAROLO che con un rasoterra velenoso trova l'angolino e il vantaggio biancazzurro! Schema perfetto, RAFAEL nemmeno la vede partire ma chi ha piazzato tutto quegli uomini? E come mai gli stessi uomini sono così lenti a cercare di contrastare il calcio di punizione?
Il VERONA cerca di reagire ma le idee sono poche e confuse mentre in avanti non c'è nessun attaccante di ruolo! Al 46° ci prova SALA ma al momento di entrare in area viene abbattuto da PAROLO che merita la sacrosanta ammonizione: Batte VIVIANI alto in area ma nessuna maglia gialloblù la vede...
Dopo 5 minuti di recupero il bravo signor Giacomelli termina la gara.
LE IMPRESSIONI
In una gara da schema Hail Mary (come nel football americano quando non c'è più niente da fare) MANDORLINI si affida al 4-3-3 'forzando' HALLFREDSSON dal primo minuto a centrocampo con lo spostamento a destra di GRECO mentre in avanti è GOMEZ, unico attaccante di ruolo, a giocare al centro supportato a sinistra dal rientrante JANKOVIĆ e a destra da SALA nella posizione non nuova per lui di esterno alto.
La squadra gialloblù (anche con un po' di fortuna) tiene bene il campo ma è la solita storia: Difesa bassissima alla ricerca di una ripartenza bruciante che mai si avvera nel primo tempo e infatti il vantaggio arriva da un altro calcio piazzato battuto molto bene da VIVIANI; la superiorità territoriale degli avversari è però imbarazzante, l'HELLAS non la vede praticamente mai e in più deve 'ricalibrare' il gioco che attua da quando è tornato in Serie A e cioè la palla giocata su TONI che da solo regge tutto l'attacco.
Nella ripresa ha buon gioco PIOLI nel pressare ancora di più passando al 4-3-3 con gli inserimenti di KEITA e MAURI e spostando (leggermente) più indietro MILINKOVIC SAVIC: Giocando così bassi con un possesso palla che alla fine sarà a favore degli avversari per il 65% del tempo, è inevitabile patire le pene dell'inferno anche in superiorità numerica che, pure per 14 minuti, non s'è vista.
Inutile recriminare su (almeno) un altro punto buttato oggi: Al momento questa è la squadra gialloblù che non ha mai cambiato gioco in due stagioni di Serie A e che giustamente si trova in difficoltà dovendo, in emergenza, cambiare geometrie ed interpreti...
C'è solo da sperare di recuperare il più in fretta possibile chi è fuori e nel frattempo rimanere tutti uniti in questo periodo nerissimo per l'HELLAS: Esemplare alla fine il lungo applauso della Sud ai giocatori gialloblù.
RAFAEL Fa il suo intervenendo bene anche sui piedi degli avversari quando i traversoni arrivano nell'area piccola, incolpevole sul rigore dove viene spiazzato dal perfetto tiro di BIGLIA, qualcosa da dire sui troppi uomini in barriera in occasione del gol-vittoria di PAROLO ma, se peccato c'è, è assolutamente veniale dato che quella barriera sembra impalata e si apre troppo... Voto 6
PISANO Nelle chiusure soffre molto e ripartendo perde palla in posizioni pericolose ma al momento se SALA non gioca lì è il migliore terzino gialloblù, voto 6
MORAS Forse la miglior gara di Vangelis da quando veste la maglia scaligera: In area di testa non ne sbaglia una, carica i suoi e ci mette sempre lo zampino anche rischiando l'autogol ma gli vanno tutte bene, un gladiatore! Voto 7
HELANDER Ha esordito 3 giorni fa e oggi mura un tiro di MILINKOVIC SAVIC a colpo sicuro poi è reattivo nel gol del vantaggio scaligero... Cosa chiedergli di più? Un pizzico di prudenza in più in certi interventi in area magari... Ma le qualità si intravedono, voto 6,5
SOUPRAYEN Nel primo tempo sembra quello dell'esordio contro la ROMA con numerosi affondo che illuminano a sprazzi la gara, qualcosa in difesa ancora soffre ma il salto dalla Ligue 2 alla A non sembra averlo impressionato più che tanto, ampi i margini di crescita... Voto 6
HALLFREDSSON 77 minuti in cui sta in campo per estrema necessità di squadra, il vero Emil è ben altra cosa ma con un'altra settimana di allenamento a pieno ritmo il suo recupero sarà quasi completo, voto 5,5 (al 77° gli subentra MATUZALÉM all'esordio scaligero... Minuti importanti per riprendere confidenza col campo di Serie A, ingiudicabile)
VIVIANI Molto bravo nei calci piazzati e non è poco considerato che molti dei 5 gol realizzati finora dall'HELLAS partono dai suoi piedi in queste situazioni ma un regista che gioca in Serie A deve commettere meno errori di impostazione e dare più sicurezza alla squadra: Federico ha i mezzi tecnici e la personalità necessari per stare in massima serie solo che deve crescere alla svelta! Il VERONA di oggi non ha tempo anche se siamo solo alla 6^... Voto 5,5
GRECO esce acciaccato nel primo tempo e dop un quarto d'ora nella ripresa il mister lo 'preserva' per il derby... Sul centrosinistra rende meglio ma oggi fa il suo, voto 6 (al 60° gli subentra BIANCHETTI che a destra ha l'unica colpa di commettere il fallo da cui scaturirà il vantaggio ospite... È un errore 'normale' in quella situazione per un difensore e per il resto esegue il compito che il mister gli assegna, voto 6)
JANKOVIĆ Rischia tantissimo dopo meno di 5 minuti con un fallo da dietro su un avversario che gli sfugge poi, forse ripreso dal mister, diventa più prudente ma non meno efficace nel lavoro di sacrificio che MANDORLINI gli chiede, nullo quando è chiamato a compiti di attacco col passaggio al 5-3-2, voto 5,5
GOMEZ TALEB Da centravanti si vede poco poi si accende quando serve come nell'occasione della traversa trasformata in gol da HELANDER... Meglio da esterno ma al momento è l'unico attaccante di ruolo per l'HELLAS e non è nemmeno al 100% a causa di noie muscolari, voto 6 (al 55° gli subentra WSZOŁEK che da esterno è velocissimo sia con la palla che senza, provoca l'espulsione di MAURICIO e mette paura quando parte... Tornerà utile già dalla prossima, voto 6)
SALA Continua il percorso di crescita di Jacopo che anche oggi ha messo in campo qualche numero spensierato che nella passata stagione l'avevano contraddistinto... Peccato (mortale) quel fallo netto su KEITA che da il via alla rimonta avversaria e per il quale si gioca la sufficienza abbondante, voto 5,5
MANDORLINI Il suo gioco lo conoscono anche i sassi, il modulo che adotta pure, lamentarsi ora che non ha nemmeno gli interpreti minimi che aveva pensato è un po ingeneroso ma proprio in questi momenti il bravo allenatore si differenzia da quello mediocre e sono convinto che il carattere del mister ancora una volta toglierà le castagne del VERONA dal fuoco... Fiducia adesso più che mai (anche se la sua maniera di far giocare i gialloblù non mi è mai piaciuta...) e voto 6
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Mister MANDORLINI 'È il momento di stare uniti' «Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare nonostante la grande emergenza, mettendo in campo cuore e coraggio. Ci hanno punito gli episodi, peccato perché la nostra situazione è difficile e abbiamo fatto bene. I ragazzi sono stati grandi, hanno dato tutto, ma il cuore non è bastato. Dobbiamo essere più decisi negli episodi chiave, però credo che quella del rigore sia stata una decisione generosa. Eravamo in emergenza, potevamo giocare solo così e sono contento della prestazione. Devo elogiare i ragazzi per la prova di carattere che abbiamo fatto, adesso proviamo a recuperare qualcuno. Gomez? Ha avuto un problema fisico come Greco. Prossimo turno con il Chievo? Sono tutte importanti per noi. Ci troviamo domani e guardiamo avanti con fiducia. Rientri? Toni ne avrà per molto, per quanto riguarda Pazzini vedremo. Oggi abbiamo perso Gomez e Greco, sarà dura. Helander? Ha fatto bene al di là del gol, sapevo che poteva fare una partita importante, la scelta di metterlo in coppia con Moras non è stata casuale» HellasVerona.it
Mister PIOLI 'Biglia? Ci è mancato tanto...' «Il primo tempo non dovevamo chiuderlo in svantaggio - ammette l'allenatore a Sky Sport - ci sono stati episodi a sfavore. Abbiamo sbagliato solo su una palla inattiva. La cosa più importante della partita di oggi è che abbiamo dimostrato di essere cresciuti, dopo la sconfitta di un mese fa su questo campo contro il Chievo. Siamo stati bravi a crederci sulle palle inattive, oggi sarebbe stato difficile segnare su azione. Biglia? E' un giocatore di spessore, per noi è fondamentale. Purtroppo ci sono mancati i giocatori in grado di far inserire i giovani. Ora continuiamo così. Il nostro precampionato è stato difficile tra ritardi dei nazionali, infortuni e sconfitte. Ora però pensiamo al futuro ma siamo squadra e ci siamo» GianlucaDiMarzio.com
Stefano DE MARTINO responsabile della comunicazione della LAZIO «Per noi è stato un successo importante per molte ragioni. La Lazio vince in rimonta anche se ha avuto in mano il gioco per tutta la gara. Dovevamo essere avanti nel primo tempo, ci hanno annullato un gol per un fallo che abbiamo subito e su Anderson c'era un rigore. Il commento post gara di Mandorlini poi è sembrato molto simile a quello di Gasperini. Non capisco come certi allenatori leggano le partite» CalcioNews24.com
Helander
Mandorlini
Moras
Orgoglio MORAS 'Ci rialzeremo' «Il momento difficile? Non abbiamo vinto ma ci siamo sacrificati e abbiamo fatto una bella prestazione. Abbiamo preso due gol che non dobbiamo prendere, mancano tanti calciatori ma è in questi momenti che la squadra cresce. Io migliore in campo? É l'ultima cosa che mi interessa, meglio giocare male e vincere. Andiamo avanti e lavoriamo bene perché arriva una partita difficile. Giungerà anche il nostro momento, in queste partite abbiamo dato il massimo. Il rigore? È stato bravo Keita a prenderlo, aspettava solo quello. Noi dobbiamo migliorare sotto altri aspetti. Ci siamo aperti in barriera sul secondo gol, tutto questo è una lezione importante per il futuro. Il nostro umore? Giocare tutti insieme sarebbe la cosa migliore, ma fino ad ora abbiamo dato tutto e anche i nostri tifosi ci sono vicini. La fiducia c'è e andiamo avanti così. Se molliamo adesso meglio andare da un'altra parte, ora la nostra classifica è questa. Dobbiamo dare il massimo e sacrificarsi ancora di più per crescere come gruppo e per prendere il risultato. Siamo in un momento di difficoltà, oggi abbiamo dato tutto e dobbiamo essere cattivi. Il derby? Non mi interessa in che momento arriva. Dobbiamo vincere e prepariamo la partita di conseguenza. Ci arriva da favorito il Chievo, ma dobbiamo guardare a casa nostra. Helander? Ha voglia ed ha dimostrato di essere pronto. È il futuro dell'Hellas e gli auguro di continuare così» HellasVerona.it
KEITA ha dato il via alla rimonta della LAZIO conquistando il rigore «Sono entrato per cambiare la partita e attaccare. Stavamo perdendo 1-0 e ho fatto ciò che dovevo fare, puntare gli avversari e creare pericoli. Mi sento benissimo - riporta Lalaziosiamonoi.it - so che posso dare una grossa mano alla squadra, sia da titolare che a partita in corso. Io lavoro sodo ogni giorno. Questa è la cosa bella del calcio, siamo un grande gruppo. Sono arrivate molte critiche, prima eravamo considerati scarsi e ora dei fenomeni. Nessuna delle due affermazioni sono vere, siamo sempre stati un grande gruppo. Era molto importante fare questi punti in trasferta, ora però dobbiamo concentrarci per giovedì: c'è l'Europa League» TuttoMercatoWeb.com
L'autore del gol dell'HELLAS Filip HELANDER «Francamente mi importa poco di aver segnato il mio primo gol in Italia. Qui servono i gol per fare i punti e perciò il mio è valso a poco. Sto trovando continuità e sto bene, stiamo lavorando sodo purtroppo siamo falcidiati dagli infortuni, è un periodo no e l'unica medicina utile per uscirne è il lavoro sodo in settimana. Il calcio italiano è difficile, la mia priorità è ora imparare l'italiano per capire tutto quello che mi dicono allenatore e compagni» HellasVerona.it
DJORDJEVIC «Era una partita importante per noi, cercavamo la vittoria in trasferta dall'inizio del campionato. Abbiamo dimostrato di aver lavorato bene. Il ritiro? Guardando le ultime due partite, è servito tanto. Non so cosa deciderà ora la società, ma noi siamo al servizio della squadra. Abbondanza in attacco? Ci sono tante partite, vogliamo giocare e ci sarà spazio per tutti» Calciomercato.it
Negli anticipi la ROMA sotterra il CARPI con 5 gol! Gli emiliani falliscono un rigore, la JUVE sempre più in crisi perde al San Paolo di Napoli per 2 a 1 contro i partenopei.
Il lunch-match vede il GENOA battere di misura il MILAN con un calcio di punizione di DZEMAILI deviato dalla barriera rossonera.
Il TORINO torna alla vittoria col 2 a 1 sul PALERMO.
Colpo esterno dell'UDINESE al Dall'Ara di BOLOGNA, finisce 2 a 1 per i friulani; 1 a 1 a Modena tra SASSUOLO e CHIEVO.
Alle 20.45 ONTER-FIORENTINA per la testa della classifica, domani alle 19 FROSINONE-EMPOLI mentre alle 21.00 si sfideranno ATALANTA e SAMPDORIA
PRIMA SCONFITTA PER LA PRIMAVERA SCALIGERA a Milano contro i pari età dell'INTER ma i ragazzi di PAVANEL hanno fatto una buona gara sfiorando la rimonta; TUPTA ancora in gol...
27 SETTEMBRE, 2015 BY ILGIORNALEDEIVERONESI Le pagelle di Hellas Verona-Lazio
A cura di Federico Di Ciomma
RAFAEL 6 Otto uomini in barriera sono davvero troppi per poter minimamente pensare di veder partire la palla. In ogni caso Parolo gli mette un pallone da vero fenomeno.
PISANO 5,5 Vederlo crossare è da infarto, oggi non ne azzecca una. Il più in difficoltà del reparto arretrato.
MORAS 7,5 Uomo partita per il Verona. Salva su Djordjevic e Milinkovic-Savic. Una personalità mostruosa oggi. Non ha commesso un errore e ha salvato la squadra dalla goleada nel secondo tempo. The wall.
HELANDER 6,5 È indubbiamente un valore aggiunto nella chimica difensiva. In avanti dimostra di avere il senso del gol e dell’opportunista. Molto bravo, non fa rimpiangere Rafa Marquez.
SOUPRAYEN 6 Ha veramente dei buoni piedi e ha disputato davvero un buon primo tempo. Nel secondo però, come metà della sua squadra, si spegne.
GRECO 6 Molto utile in mezzo al campo. Serve tanto a questa squadra. (Dal 60’ BIANCHETTI 6 Partita senza infamie e senza lodi).
VIVIANI 5,5 Da una sua punizione nasce il gol del vantaggio. Nella ripresa è inesistente.
HALLFREDSSON 6 Un mastino in mezzo al campo. Senza di lui il Verona perderebbe tanto dal punto di vista della cattiveria. (Dal 78’ MATUZALEM sv).
SALA 4 Davvero troppo ingenuo in occasione del rigore. Guardando il tutto dal punto di vista psicologico oggi Sala ha spianato la strada per la rimonta biancoazzurra. Qualche minuto dopo si fa anche ammonire. Inguardabile.
GOMEZ 6 Oggi meglio la fase difensiva rispetto a quella offensiva nonostante la traversa. Pressa come un forsennato. Esce per infortunio, speriamo non sia grave dato che davanti non c’è davvero più nessuno. (Dal 55’ WSZOLEK 6 Il polacco entra bene in partita con buoni scatti e ripartenze compresa quella che ha causato l’espulsione di Mauricio. Deve migliorare il dribbling.)
JANKOVIC 5,5 Gli inglesi direbbero “so so”, così così. Aveva iniziato la stagione alla grande e oggi delude abbastanza. Non mancano gli spunti ma ci ha abituato diversamente.
MANDORLINI 5,5 L’alibi è la mole di infortunati. Quale alibi però per tre punti in sei partite? Quale alibi per una partita persa contro una squadra rimasta in dieci? Panchina leggermente traballante.
FONTE: ILGIORNALEDEIVERONESI.it
Hellas Verona, una crisi da sei partite e zero vittorie
Oggi pomeriggio al Bentegodi un’altra sconfitta subita in rimonta contro la Lazio. Per il Verona sono tre i punti in classifica
Andrea Colucci 27 settembre 2015, 17:44
Ancora nessuna vittoria e tanti dubbi per il Verona.
Quella del Bentegodi di oggi poteva essere la partita da cui riprendere il volo. Ma così non è stato.
Passati in vantaggio con Helander, i gialloblù nella ripresa hanno nuovamente tirato i remi in barca subendo la rimonta della Lazio.
L’ennesima rimonta di questo avvio di campionato, dopo essersi fatto raggiungere dalla Roma e per ben due volte dal Torino. Ma a differenza di queste partite, oggi è arrivata la sconfitta.
Mandorlini adesso vede il suo Verona fermo a tre punti dopo sei turni di campionato, frutto di tre pari e altrettante sconfitte.
Le assenze di Toni e Pazzini oggi si sono fatte sentire eccome, ma forse qualcosa non è più oleato come nelle stagioni passate.
Una fragilità emotiva in campo che porta i giocatori a non chiudere le partite o, peggio ancora, a non portarle sino in fondo senza affanni.
Il Verona paga le numerose assenze, ma anche un atteggiamento troppo rinunciatario in diversi momenti delle partite.
Nonostante le attenuanti per Mandorlini, però, la situazione è ugualmente allarmante, alla vigilia del derby col Chievo di sabato 3 Ottobre, con i cugini che, al contrario, viaggiano col vento in poppa.
FONTE: SportNotizie24.it
Le pagelle di Verona-Lazio 1-2
Ultimo aggiornamento Ieri alle 17:34 - Pubblicato on 27/09/2015 at 17:31
Migliore in campo Biglia, ma nella Lazio in evidenza anche Parolo e Lulic. Djordjevic e Anderson deludono, Milinkovic cresce bene. Nel Verona Moras salva quel che può, male Sala
===Le pagelle del VERONA===
RAFAEL 6 – Incolpevole. Anche se sulla punizione decisiva schiera otto uomini in barriera e inevitabilmente non vede partire la palla.
Eros PISANO 5,5 – Il più in difficoltà tra i difensori dell’Hellas. Non si propone e difende poco.
Vangelis MORAS 6,5 – Le prova tutte per tenere a galla il Verona. Salva su Djodjevic, si immola su Milinkovic, tappezza ogni cross. Immaginate non ci fosse stato lui.
Filip HELANDER 6,5 – Svedesone del ’93, oro all’ultimo Europeo Under 21, che trova il suo primo gol in Serie A e gioca una gara attenta. L’Hellas in mezzo copre bene.
Samuel SOUPRAYEN 6 – Gran primo tempo, ripresa in affanno. Ha doti tecniche non comuni per un terzino.
Leandro GRECO 6 – Resiste anche acciaccato finché può. Lottatore che sa anche giocare il pallone. (Dal 60’ BIANCHETTI 6 – Entra bene, concentrato. Non commette errori particolari)
Federico VIVIANI 5,5 – Dal suo piedino nasce la punizione del gol. La regia è discreta nel primo tempo, mentre sbaglia troppo nella ripresa. Forse troppo giovane per dettare il ritmo a tutta la squadra?
Emil HALLFREDSSON 6 – Finché gioca, si fa sentire. Anche troppo duro su Parolo. Però è uno di quelli che servono per salvarsi. Difensivamente ineccepibile. (Dal 78’ MATUZALEM sv – Esordio da ex senza particolari spunti)
Jacopo SALA 4,5 - Troppo grave l’errore sul rigore. Entra in modo scomposto e senza alcun senso. Da lì inizia la rimonta laziale.
Juanito GOMEZ 6 – La traversa pre-gol è più un errore che un merito. Il merito, al contrario, è quello di pungere anche in ruolo non suo. Si vede poco, ma pressa i portatori di palla laziali e li costringe al lancio. Esce per infortunio: per l’Hellas è fondamentale che non sia grave. (Dal 55’ WSZOLEK 6 – Si guadagna l’espulsione di Mauricio e mette velocità nelle ripartenze. Che sia fuori ruolo, poi, è per emergenza.)
Bosko JANKOVIC 5,5 – Nulla di eccezionale. Un paio di contropiedi, qualche cross. Abbiamo visto Jankovic migliori.
ALL. Andrea MANDORLINI 5,5 – Più che il risultato preoccupa l’atteggiamento. La squadra trasuda insicurezza e paura. Tanti infortuni e tanti alibi, ma tre punti in sei giornate sono pochini. E oggi in 11 contro 10 almeno un punticino doveva arrivare.
===Le pagelle della LAZIO===
Federico MARCHETTI 6 – Sul gol ha poche colpe. Per il resto mai l’Hellas non lo impegna mai.
Dusan BASTA 6,5 – Bene a destra. Spinta e voglia. In crescita.
MAURICIO 4,5 – Scellerato, falloso, in ritardo. Seconda espulsione stagionale. Incredibile come sia titolare in una squadra di alto profilo come la Lazio.
Santiago GENTILETTI 6 – Ruvido, ma efficace. Di testa preciso. Un po’ fuori posizione nel gol del Verona.
Senad LULIC 6,5 – Buoni spunti a sinistra. Protesta troppo, ma l’apporto alla sua Lazio è sempre sopra la media.
Lucas BIGLIA 7 - L’esplicito significato di “fare la differenza”. Giocatore di livello superiore, che dà calma alla squadra e dona personalità anche nei momenti difficili. Il rigore non c’entra: Biglia migliore in campo a prescindere.
Marco PAROLO 7 – Utile come sempre, decisivo come non gli capitava dallo scorso campionato. La rasoiata dell’1-2 è eccellente.
FELIPE ANDERSON 5,5 – Parte bene, si spegne presto e poi si intestardisce in giocate troppo difficili. (Dall’82’ HOEDT sv) Sergej MILINKOVIC-SAVIC 6,5 – Gran bel giocatore. Tra le linee fa la differenza. Piedi buoni, testa giusta, raccordo ideale.
Ricardo KISHNA 5 – Il dribbling non gli riesca mai. Fumoso, poco incisivo. (Dal 61’ MAURI 6 – Scuote la squadra. Pericoloso e prezioso) Filip DJORDJEVIC 5 – Un’ombra. Ha due chance nitide, ma le spreca. Inceppato e impacciato. (Dal 61’ KEITA 6,5 – Entra e al primo pallone si procura il rigore del pareggio. Meglio di così…)
ALL. Stefano PIOLI 7 – La Lazio gioca bene. Anche nel primo tempo chiuso sotto i biancocelesti hanno espresso un buon calcio. Azzecca i cambi e la vince anche in 10. Mentalità giusta.
FONTE: EuroSport.com
Aggiornato il:28 settembre 2015, 07:03
GIGI ROVELLI - Esperto di Calcio VOTI VERONA-LAZIO GAZZETTA DELLO SPORT: BIGLIA-PAROLO, PIOLI CORSARO AL 'BENTEGODI' Verona-Lazio, sesta giornata di Serie A 2015/2016: voti ufficiali della Gazzetta dello Sport, le pagelle valide per il Fantacalcio.
La Lazio va sotto ma reagisce bene allo svantaggio battendo un ottimo Hellas Verona per 2-1: prova d'orgoglio e di dedizione quella della squadra di Mandorlini, alle prese con le numerose ed importanti assenze come quella del bomber Toni. I biancocelesti, comunque, sono riusciti nell'impresa che, in precedenza, avevano fallito Roma e Torino, cioè quella di passare al 'Bentegodi'.
Primo tempo chiuso in vantaggio dai padroni di casa, grazie al gol realizzato dal difensore centrale svedese Helander al 33esimo minuto, ma nella ripresa i ragazzi allenati da Stefano Pioli cambiano marcia. Al 63esimo, pareggia Biglia su rigore concesso dall'arbitro Giacomelli per fallo di Sala sul guizzante Keita; il gol del successo, invece, arriva a quattro minuti dal termine, con una splendida esecuzione di Parolo che, su tocco corto di Biglia su punizione, fa secco Rafael.
La formazione allenata da Mandorlini è attesa, nel prossimo turno, dal Chievo (che ha impattato a Sassuolo) per un derby che si preannuncia vivacissimo e spettacolare; per la Lazio, invece, impegno casalingo contro il Frosinone.
Verona-Lazio, Gazzetta: Moras 'Siamo arrabbiati', Pioli 'Ottima vittoria'
Il difensore greco Vangelis Moras, il migliore del Verona, ha parlato a fine partita e le sue parole sono piuttosto eloquenti:
'Siamo molto arrabbiati perchè siamo riusciti ancora una volta ad andare in vantaggio ma poi non lo abbiamo mantenuto fino alla fine. Dovevamo stare più attenti, perchè abbiamo preso due reti per colpa nostra. E' un momento di difficoltà, ma l'importante sarà rimanere tranquilli e continuare a lavorare. Dobbiamo presentarci al derby contro il Chievo con la giusta cattiveria che ci vuole per vincere questa partita e invertire la rotta'.
Stefano Pioli rimane con i piedi per terra ma non può che elogiare i suoi ragazzi per l'importante vittoria esterna: 'Anche nei momenti di difficoltà, ho sempre creduto che in questo gruppo c'erano i valori giusti: con questa volontà e determinazione possiamo giocare contro chiunque - ha detto l'allenatore della Lazio - Un'ottima vittoria, frutto della prestazione della squadra: venderemo cara la pelle contro chiunque'.
Hellas Verona-Lazio, voti Fantacalcio Gazzetta dello Sport
Moras è uno dei pochi a contrastare le sfuriate biancazzurre: è il migliore della squadra di Mandorlini.
Rafael 6 e due gol subiti; Pisano 6, Moras 6,5, Helander 6,5 e un gol segnato, Souprayen 5,5; Greco 5,5 (Bianchetti 5,5), Viviani 6, Hallfredsson 6 e ammonizione (Matuzalem senza voto); Sala 5,5 e ammonizione, J. Gomez 6 (Wszolek 6), Jankovic 6.
Biglia, ovvero due gol e un assist in due gare: c'è poco da fare, torna lui e la Lazio è un'altra cosa.
Marchetti 6 e una rete subita; Basta 6, Mauricio 5 ed espulsione, Gentiletti 5,5, Lulic 6,5 ammonizione; Biglia 7 e un gol segnato, Parolo 6,5 ammonizione e un gol segnato; F. Anderson 6 (Hoedt senza voto), Milinkovic 6,5, Kishna 5,5 (S. Mauri 6); Djordjevic 5 (B. Keita 7).
FONTE: BlastingNews.com
Hellas Verona-Lazio 1-2: Biglia e Parolo completano la rimonta biancoceleste
Sesta giornata di campionato. L'Hellas Verona ospita la Lazio con la speranza di trovare la prima vittoria della stagione. Periodo sfortunato per Mandorlini, che deve fare a meno di alcuni elementi importanti come Toni, Pazzini e Marquez. Il tecnico italiano, in ogni caso, conferma il 4-3-3 puntando sul tridente composto da Sala, Gomez e Jankovic. Pioli, dal canto suo, cerca continuità dopo la vittoria ottenuta contro il Genoa. L'allenatore biancoceleste ritrova Biglia e Djordjevic dal primo minuto e opta per un 4-2-3-1. Sulla trequarti ci sono Felipe Anderson, Milinkovic-Savic e Kishna.
PRIMO TEMPO - Nei primi minuti di gioco il match si mantiene molto equilibrato, con entrambe le squadre che provano a giocarsela a viso aperto in maniera propositiva. Uno dei più attivi è Felipe Anderson, che prova ad impensierire Rafael con alcune conclusioni dalla distanza. I padroni di casa però ci credono e al 33esimo trovano la rete del vantaggio: sugli sviluppi di un calcio di punizione Juanito Gomez colpisce la traversa da posizione ravvicinata, poi Helander appoggia in rete con un colpo di testa.
A questo punto l'Hellas Verona può 'permettersi' di fare una partita più conservativa, chiudendosi nella propria metà campo e provando a sfruttare le ripartenze. La Lazio inizia a fare fatica e non riesce ad impegnare Rafael in maniera concreta. La prima frazione termina dunque con il risultato di 1-0 per gli uomini di Mandorlini.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa le due squadre tornano in campo senza novità. Tuttavia la sfortuna dell'Hellas Verona sembra non voler terminare, poiché al 55esimo si fa male anche Juanito Gomez. Mandorlini è dunque costretto ad inserire Wszolek al suo posto. La Lazio, a caccia del pareggio, prende in mano le redini del match e fa la partita, rendendosi pericolosa soprattutto con Felipe Anderson. Il brasiliano, infatti, semina il panico mettendosi in mostra con diverse giocate di ottima fattura. Al 59esimo i biancocelesti vanno vicinissimi al goal dell'1-1: Lulic salta tre avversari e serve Djordjevic in area, ma l'attaccante serbo spreca tutto calciando male da buona posizione. Pioli a questo punto decide di giocarsi le carte Keita e Mauri: fuori Djordjevic e Kishna. I cambi si rivelano azzeccati, poiché proprio lo spagnolo, dopo pochi minuti, si procura un calcio di rigore con una bella iniziativa personale. Sul dischetto si presenta Biglia che con grande freddezza batte Rafael siglando la rete del pareggio.
Nel finale di gara per la Lazio le cose rischiano di mettersi male, perché all'80esimo la squadra biancocelete rimane in dieci uomini. Mauricio, già ammonito, effettua un fallo ai danni di Wszolek: l'arbitro non ha dubbi ed estrae il secondo cartellino giallo. Pioli è dunque costretto a correre ai ripari: fuori Felipe Anderson dentro Hoedt. Paradossalmente, però, l'espulsione porta bene alla squadra ospite, poiché all'86esimo la Lazio completa la rimonta. L'autore del goal è Parolo, che sfrutta un calcio di punizione dal limite dell'area e batte Rafael con un bel tiro rasoterra.
Nei minuti conclusivi l'Hellas Verona prova ad acciuffare il pareggio, ma la Lazio si difende bene e amministra il vantaggio ottenuto. Gli uomini di Pioli riescono dunque a vincere una partita non semplice, soprattutto se consideriamo lo svantaggio nel primo tempo e l'espulsione di Mauricio. Tre punti importantissimi per la squadra biancoceleste che trova la prima vittoria esterna della stagione.
FONTE: 90Min.com
A fine mercato, la Sampdoria ha salutato Pawel Wszolek. Il polacco - arrivato nell'estate 2013 nella Genova blucerchiata - ha lasciato il Doria per trasferirsi all'Hellas Verona. Uno scambio saggio, visto che la Samp ha ricevuto in cambio Lazaros Christodoulopoulos, trequartista poliedrico e già da tre anni in Serie A. Uno scambio alla pari: entrambi i giocatori si sono trasferiti nelle rispettive squadre con la formula del prestito con diritto di riscatto.
Se la Samp ha beneficiato di un nuovo trequartista (mancava qualcuno oltre a Soriano e Correa), l'Hellas ha completato la sua batteria di ali offensive, che vedeva presenti Juanito Gomez, Jankovic e Siligardi. Wszolek è partito dal fondo in queste gerarchie, prendendosi la maglia numero 13. Tuttavia, gli infortuni di Toni e Pazzini hanno fatto sì che l'Hellas si ritrovasse senza centravanti, tanto che Mandorlini ha usato Gomez in questo ruolo nella gara di ieri contro la Lazio.
Quando la stanchezza ha prevalso sull'argentino, allora è stato il turno di Wszolek, alla prima presenza di questa stagione, nonché all'esordio con la maglia dell'Hellas. Schierato da centravanti improvvisato, il polacco ha dovuto ancora una volta soffrire l'esser schierato fuori ruolo. Ciò nonostante, la prova dell'esterno è stata buona: la sua velocità ha causato l'espulsione di Mauricio. L'Hellas non è poi riuscito ad approfittare di questo vantaggio, ma l'avventura di Wszolek a Verona potrebbe esser partita con il piede giusto (seppur nella veste sbagliata).
di Gabriele Anello @nellosplendor
FONTE: SampNews24.com
Vittoria di cuore e sofferenza: la Lazio in rimonta batte il Verona 2-1
di Valentina Pochesci
Tanta sofferenza, in perfetto stile Lazio, ma tanto cuore. In perfetto stile Lazio. Al Bentegodi, gli uomini di Pioli battono in rimonta il Verona per 2-1, tra sviste arbitrali, disattenzioni di troppo ed errori da risparmiarsi (Mauricio…?), ma con la voglia di lottare fino all’ultimo. La banda di Pioli ritrova serenità e riabbraccia capitan Biglia, il suo faro che dispensa luce e guida meravigliosamente la nave in porto. Nella tempesta tumultuosa che rappresenta questa partita, vibrante di scossoni e fulmini improvvisi, i marinai sono un giusto, sano mix di ragazzini e veterani, che giocano divertendosi. Il gol di Helander è la beffa momentanea, rimandata al mittente dai timonieri Biglia e Parolo. E le acque del biancoceleste mar, a nave finalmente in porto, appaiono oggi ancora un po’ più calme di ieri.
Il primo tempo si chiude 1-0 per la squadra di casa. Risultato perlopiù bugiardo: la Lazio ha dominato la partita in lungo e in largo, pagando finora il poco cinismo e qualche disattenzione di troppo. E, diciamolo, le alquanto discutibili decisioni in cui si lancia il signor Giacomelli. La prima dopo appena 4': calcio d’angolo battuto dalla Lazio, confusione generale in area e gol, annullato per un presunto fallo d’attacco di non si sa bene chi. Poco dopo Helander stende uno scattante Felipe lanciato a rete, tutto regolare secondo l’arbitro. Proprio Helander segnerà il gol del vantaggio veronese… Ma prima, tanto e buono il gioco mostrato dai biancocelesti. Si corre e si macinano azioni e azioni soprattuto sulla fascia destra, dove funziona a dovere il raddoppio con un ottimo Felipe e l’inesauribile Basta. E’ un piacere per gli occhi rivedere Biglia, che cuce e irradia ordine a centrocampo. In avanti i ragazzini si divertono attorno a un Djordjevic non ancora in forma ottimale. Anderson al contrario è attivo e ispirato, così come l’onnipresente Milinkovic: ottima la palla servita a Djordjevic, che vi si avventa troppo in ritardo. Il Verona fatica a liberarsi della morsa pressante degli ospiti, ma il calcio è strano e al 33', alla prima chance gialloblù, ecco il fattaccio: traversa di Gomez, la difesa della Lazio si ferma come impietrita e Helander ne approfitta per trafiggere Marchetti. Si tenta subito di reagire, o meglio, di continuare quanto di buono fatto finora. C’è ancora troppa leggerezza però negli ultimi metri, che nel finale favorisce un insidioso contropiede del Verona.
Ma la squadra di casa, tolti gli infortunati Toni e Pazzini, è davvero poca cosa. Sarebbe un delitto non raddrizzare la partita: gli uomini di Pioli insistono, sgomitano, costruiscono, ma un pizzico di leziosità in più rischia di guastare il prodotto finale. Si va vicinissimi al vantaggio con uno splendido tiro di Anderson, deviato in angolo. Numerosissimi, per inciso, i corner, di cui Kishna si serve per sventagliare palle velenose. Manca ancora un soldo per fare una lira, in questo caso Djordjevic, per concretizzare un attacco che oggi con lui funziona solo fino all’ultimo metro. Come in occasione di una gran discesa di Lulic: troppo fiacco il Cobra a ricevere, il suo velenoso soprannome proprio non lo assiste. Pioli cambia inserendo dunque Mauri e soprattutto Keita. Un cambio che gli dà subito ragione: appena un minuto dopo è il ragazzino a conquistarsi il rigore che dà il la alla rimonta. Sul dischetto va capitan Biglia, che non sbaglia e sigla così il primo penalty della stagione biancoceleste. Esultanza con tanto di indice sull’aquila: un segnale? Chissà. Di certo oggi, a dispetto delle vecchie voci, si dimostra un capitano con la C maiuscola. Dicevamo del soldo per fare una lira: Keita sembra dare alla squadra quello che mancava prima, una vivacità e quel gusto per l’ispirazione che progressivamente innalza il ritmo della partita. Se non ci si mettessero gli erroracci della premiata ditta Gentiletti-Mauricio, che rischiano seriamente di franare le speranze di rimonta: punta dell’iceberg è l’espulsione per doppia ammonizione del brasiliano, avventatosi in modo evidentemente scomposto sull’avversario, lasciando la squadra in 10 in un momento tanto nevralgico della gara. Nell’ora dello scoramento, però, questa Lazio improvvisamente ci stupisce come deve. Siamo al 41' quando Milinkovic si prende un’ottima punizione, Biglia scarica per un super Parolo che concretizza. Non è finita per i brividi. Nei cinque minuti di recupero c’è tempo per gli ultimi scoppiettii veronesi, ben contenuti da Hoedt (subentrato ad Anderson causa il rosso di Mauricio) e Marchetti.
Un altro passo nel percorso di rinascita, dunque, dopo la vittoria col Genoa. Forse è troppo presto per dichiarare definitivamente alle spalle i pericoli di tempesta, ma oggi questa Lazio ha dimostrato di sapere stare a galla nelle avversità. Di levare l’àncora anche quando il coraggio potrebbe venir meno. Sintomi di un gruppo pian piano ritrovato, che ha ancora fame di nuovi riusciti approdi.
Il tabellino
Hellas Verona-Lazio 1-2
Hellas Verona (4-3-3): Rafael 6; Pisano 5.5, Moras 6, Helander 6.5 Souprayen 5.5; Greco 5.5 (15' st Bianchetti 5.5), Viviani 6, Hallfredsson 5.5 (32' st Matuzalem 5.5); Sala 5, J. Gomez 6 (10' st Wszolek 6), Jankovic 5.5. A disp. Coppola, Gollini, Albertazzi, Winck, Zaccagni. All. Mandorlini.
Lazio (4-2-3-1): Marchetti 6; Basta 6.5, Mauricio 4.5, Gentiletti 5.5, Lulic 6; Biglia 7, Parolo 6.5; Felipe Anderson 6.5 (37' st Hoedt sv), Milinkovic-Savic 6.5, Kishna 6 (15' st Keita 7); Djordjevic 6 (15' st Mauri 5.5). A disp. Berisha, Guerrieri, Radu, Patric, Braafheid, Seck, Cataldi, Onazi, Morrison. All. Pioli.
Arbitro: Giacomelli di Trieste.
Reti: 33' pt Helander, 18' st Biglia (rig.), 41' st Parolo.
Note: ammoniti Hallfredsson, Lulic, Sala, Parolo. Al 36' st espulso Mauricio per somma di ammonizioni.
FONTE: LazioPolis.it
RETROSCENA SULLA PUNIZIONE VINCENTE – Biglia: “Marco mi ha ripetuto per quasi un minuto, Toccami la palla, tiro io”
set 28, 2015 - 09:09
Resta per vincere: «Una mia partenza? Il mercato? Solo voci, solo chiacchiere. Non ho mai detto di non essere felice a Roma e infatti sono ancora nella Lazio. Le persone sentono le voci, criticano. Io voglio fare bene con questa maglia». La Lazio va dove la porta lui: «Vogliamo arrivare in Champions, non sarà facile, ma ci proveremo. Vogliamo arrivare più in alto possibile. Quando siamo uniti siamo più forti». La Lazio va dove dice Lucas Biglia: «E’ emerso il carattere della squadra, quello che ci ha contraddistinto l’anno scorso. Siamo felici per i tre punti, continueremo a lavorare sodo, adesso pensiamo all’Europa». E’ tornato il Principito e s’è visto, piedi musicali e parole dolci. Guida lui, ora sì che si gioca e si vince. Guida lui, ora sì che si fa festa anche in trasferta: «Meritavamo di vincere nonostante lo svantaggio iniziale. I ragazzi stanno lavorando tanto, abbiamo ricevuto delle critiche che non meritavamo, abbiamo dimostrato di essere forti». E’ tornato Biglia, il capitano, il regista, il leader, il trascinatore, il fido di Pioli in quanto a trame tattiche, manovra, lanci, assist ed anche gol: «Non temevamo la trasferta. Ci sono stati infortuni, quando si gioca ogni tre giorni sono un problema, e c’è stata qualche difficoltà iniziale. Il risultato di Verona è stato giusto».
Il ritorno. Si vede quando c’è Biglia, lo riconosci lontano un miglio. La chioma bionda al vento, l’andatura a tutto campo, lo sguardo-radar che gli permette di leggere le partite come nessun altro nella Lazio: «Sono un po’ stanco, è normale. Ho fatto solo tre allenamenti con i miei compagni, cerco il ritmo-gara, volevo stare con la squadra». Garantisce Biglia, senza di lui son sempre stati guai. E’ da un anno che soffre, che si ferma, che si alza e ricade. E’ da un anno che gli infortuni lo tormentano, lo frenano, lo fiaccano. Per un anno ha giocato senza sosta, con la Lazio e la sua Argentina, in serie A, ai Mondiali, in Coppa America, nelle Coppe. Ha saltato due estati, non ha potuto lavorare con la squadra durante la preparazione, ha pagato dazio. E’ tornato a Verona, lì dove sa essere fatale. Aveva segnato nel dicembre 2013, nel giorno in cui fu sancita la separazione da Petkovic. Non è un bel ricordo (finì 4-1), è un dato statistico. Biglia ha bucato il Verona al Bentegodi, quanto pesava quel rigore. L’ha battuto centralmente, con rabbia, con forza, senza fare attenzione allo stile, non ce n’era bisogno. Serviva un gol, è arrivato. Aveva colpito anche col Bologna alla prima giornata.
L’unione. Biglia s’è involato sotto la Curva che ospitava i tifosi biancocelesti, ha dedicato il gol a loro: «Sono contento per i tifosi, meritavano la vittoria. Adesso dobbiamo essere continui, bisogna centrare altri risultati positivi. Noi siamo uniti, non abbiamo mai avuto paura di nulla, Dio è stato giusto». A fine partita è esplosa la festa, si sono abbracciati tutti e Biglia è stato sommerso: «E’ bello ciò che è successo con i ragazzi, si vede quanto abbiamo sofferto, abbiamo capito ciò che andava fatto dopo certe cadute. E’ tutto passato, ora guardiamo avanti con fiducia». Il ritiro ha fatto bene: «La sconfitta di Napoli è stata brutta, magari anche meritata. Quella con il Chievo è stata diversa, prima di prendere gol avevamo creato qualche occasione, forse non meritavamo quel 4-0».
Il retroscena. Un gol per lui e quel tocco per Parolo sulla punizione vincente. Biglia, quando c’è, mette sempre lo zampino. Parolo gli ha chiesto con insistenza di battere, il Principito ha detto sì: «Appena l’arbitro ha fischiato, Parolo mi ha detto “toccami la palla, tiro io”. L’ha ripetuto per quasi un minuto. Io ho detto “ok, va bene”. Quando uno come lui ti dice così hai fiducia, ha dimostrato la sua bravura, ha segnato il gol della vittoria. Sì, siamo tutti felici».
corriere dello sport
FONTE: LazioPress.it
La difesa ancora non convince, contro il Verona è di nuovo Mauricio la vera nota stonata
Pubblicato da redazione2 il 28 settembre 2015 12:18
Una Lazio corsara che torna da Verona con i tre punti ed una vittoria che convince i propri tifosi, anche se non pienamente, complice l’iniziale svantaggio subito e per come è arrivato. Ancora una volta a non brillare sembrerebbe la difesa, con Mauricio al centro delle polemiche dopo l’espulsione rimediata ieri per doppia ammonizione, la seconda in questa stagione dopo quella rimediata nel preliminare di Champions contro il Leverkusen. Questa mattina in edicola “Il Messaggero” commenta duramente la prestazione del centrale brasiliano scrivendo come lo stesso calciatore sia l’anello debole della difesa, molto presente sui social ma poco sul campo, lasciandosi andare addirittura a dichiararlo impresentabile a certi livelli. Mauricio salterà per squalifica il prossimo match di campionato contro il Frosinone, e quasi sicuramente per questo sarà impegnato giovedì sera nel match di Europa League contro il Saint-Etienne, dove cercherà di smorzare tutte le critiche rivolte a suo carico.
FONTE: Lazialita.com
Verona-Lazio, Djordjevic: "Il ritiro è servito tanto. Concorrenza? Ci sarà spazio per tutti"
L’attaccante ha parlato al termine del match giocato al ‘Bentegodi’
Djordjevic (Calciomercato.it)
27/09/2015 17:50
VERONA LAZIO DJORDJEVIC POST GARA/ VERONA - Vittoria in rimonta per la Lazio. L'attaccante dei biancocelesti, Filip Djordjevic, schierato oggi dal primo minuto ha parlato al termine della sfida contro il Verona: "Era una partita importante per noi, cercavamo la vittoria in trasferta dall'inizio del campionato - ammette ai microfoni di 'Premium Sport' - Abbiamo dimostrato di aver lavorato bene".
RITIRO - "Guardando le ultime due partite, è servito tanto. Non so cosa deciderà ora la società, ma noi siamo al servizio della squadra".
ABBONDANZA IN ATTACCO - "Ci sono tante partite, vogliamo giocare e ci sarà spazio per tutti".
M.S.
Verona, rinviata ancora la prima vittoria stagionale
Gli scaligeri non hanno ancora colto i tre punti
27/09/2015 17:32
CALCIO SERIE A VERONA MANDORLINI ZERO VITTORIE / VERONA - La sconfitta in rimonta con la Lazio ha fatto masticare amaro Andrea Mandorlini, allenatore del Verona. Il club scaligero, infatti, è l'unico assieme a Carpi e Frosinone (che giocherà domani) ad essere ancora a quota zero vittorie.
PAGELLE E TABELLINO DI VERONA-LAZIO
Lazio corsara con Biglia meraviglia, nel Verona fondamentale il ritorno di Hallfredsson
Il rigore trasformato da Biglia (getty_images)
Davide Sperati (@DavideSperati1) 27/09/2015 17:08
ECCO LE PAGELLE DI VERONA-LAZIO:
VERONA
Rafael 6 - Nel primo tempo nessuna parata degna di annotazione. Nella ripresa il primo tiro subito è il rigore di Biglia su cui può ben poco.
Pisano 6 – Molto abile a coprire il versante destro durante la prima parte del match, soffre l'ingresso di Keita.
Moras 6,5 - Lavoro di coppia in marcatura sull'unica punta avversaria. Puntuale negli interventi aerei. Nella ripresa, con il corpo, salva un gol fatto.
Helander 7 – Preferito a Bianchetti per colmare l'assenza di Marquez, lo svedese è un osso duro. Realizza di forza il gol del vantaggio Hellas.
Souprayen 6 – In difficoltà quando lo puntano Milinkovic e Anderson, il francese dimostra però di avere sicurezza e buone capacità tecniche. Più propenso ad offendere, con il suo sinistro fa ciò che vuole. Cala leggermente nella ripresa.
Greco 5,5 – Giocatore certamente generoso, ma poco cercato dai compagni, fa il suo senza però dare abbastanza garanzie. Dal 60' Bianchetti 5 - La scelta d'inserire il difensore per proteggere il vantaggio scaligero non si è rivelata azzeccata. Prestazione opaca nella difesa a cinque schierata dal mister Mandorlini.
Viviani 6 – Acquistato per 4 milioni di euro, il centrale ex Roma riesce a dare sostanza e supporto sulla linea mediana. Col passare dei minuti perde troppi palloni importanti.
Hallfredsson 6,5 – Un recupero importante per il centrocampo di Mandorlini. In fase di non possesso si occupa di Biglia, mentre quando c'è da metter ordine in mezzo al campo lui è il giocatore più indicato. Dal 76' Matuzalem s.v.
Sala 5,5 – Uno dei punti di forza della compagine scaligera, oggi gioca più alto per ottemperare alle diverse assenze del reparto avanzato. Peccato per il fallo da rigore ai danni di Keita perchè il talento del Verona ha giocato una buona gara.
J. Gomez 6 – Schierato al centro del tridente offensivo propizia la rete di Helander. Suo infatti il colpo di testa che si stampa sulla traversa. Nella ripresa pur dandosi molto da fare, non riesce ad essere incisivo. Dal 55' Wzsolek 5,5 - Qualche sgroppata lungo l'out di sinistra ma niente di veramente interessante.
Jankovic 6 – Spesso a supporto del centrocampo, lotta fino alla fine ma non è quello il suo ruolo.
All. Mandorlini 5,5 – Alle prese con gli infortuni di Marquez, Toni e Pazzini, il mister è ancora alla ricerca della prima vittoria in campionato. Recupera Hallfredsson a centrocampo spostando Sala in avanti per completare il tridente d'attacco completato da Gomez e Jankovic. Durante il primo tempo pur soffrendo la Lazio si ritrova in vantaggio sfruttando al meglio l'unica vera occasione avuta. Nel secondo tempo un atteggiamento troppo difensivo e aver optato per una difesa a cinque si è rivelato un errore.
LAZIO
Marchetti 6 – Sul gol subito poteva forse provare l'uscita, ma tutto sommato, anche oggi, la prestazione del numero uno biancoceleste è stata al'altezza della situazione.
Basta 6,5 – Al 40' sciupa una buonissima per pareggiare il conto delle reti. Ma ciò detto, come spesso accade, anche oggi Basta è stato autore di una prova impeccabile.
Mauricio 5 – Ammonito al minuto ventitré per un fallo su Gomez viene espulso a dieci minuti dal termine. E' così. Prendere o lasciare. Giocatore che dà sempre il fritto ma che spesso finisce sul taccuino del direttore di gara.
Gentiletti 6 – Di nuovo confermato titolare al posto di Hoedt, gioca spesso d'anticipo. Sul gol dei padroni di casa, appare troppo remissivo. Si riscatta sul finale di tempo sulla conclusione a botta sicura di Sala.
Lulic 6 - Dopo la buona prova - con assist - contro il Genoa, l'uomo del 26 maggio agisce ancora una volta come terzino sinistro. Sulla rete del Verona viene sovrastato da Helander. Cresce nella ripresa lottando su ogni pallone.
Biglia 7,5 – Il MIgliore. Eccolo Lucas Biglia, il genio del centrocampo biancoceleste. La classe non è acqua e nonostante sia la prima gara ufficiale dopo diverso tempo, dai suoi piedi nascono solo giocate interessanti. E' suo il rigore di potenza che porta in parità la Lazio. Lotta fino alla fine come un leone.
Parolo 6,5 - Già dai primi minuti di gioco si vede che non è nel suo momento di forma migliore. Per sua fortuna il ragazzo ha un grande cervello e anche quando non è al top riesce comunque a gestire al meglio le situazioni. Il gol su punizione è il giusto premio ad una prestazione comunque oltremodo generosa.
Felipe Anderson 6 – Dopo l'eurogol contro il Genoa, anche oggi il talento brasiliano dà del filo da torcere a tutti gli effettivi gialloblu. Impreciso in zona gol, viene sostituito nel finale, per far fronte all'espulsione di Mauricio. Dal 81' Hoedt s.v.
Milinkovic-Savic 7 – Dopo le ottime prestazioni fornite, l'ultimo arrivato in casa Lazio gioca di nuovo una gara fantastica. Oltre al solito lavoro di raccordo, è utilissimo anche sulle palle alte, sbriglia due palloni veramente pericolossisimi salvando la porta di Marchetti.
Kishna 5 – Il peggiore. Ben marcato da Pisano sull'out di destra, non riesce mai a dare quella spinta necessaria per diversificare il canovaccio tattico di mister Pioli. Spreca anche qualche palla di troppo e allora viene sostituito. Dal 60' Mauri 5,5 - Giochicchia fra i due reparti ma ancora non è il Mauri che tutti conoscono. Da menzionare soltanto una conclusione al 75' che però finisce sopra la traversa.
Djordjevic 6,5 – Grande lavoro senza palla, combatte e lotta su ogni pallone. Non riesce mai ad andare al tiro ma comunuqe disputa una prestazione di tutto rispetto. Dal 60' Keita 7 - Il suo ingresso spezza il match. Dà velocità e profondità alla manovra laziale, poi si conquista il rigore che Biglia realizza con freddezza e, mette costantemente in difficoltà tutti i difensori avversari. Ottimo così.
All. Pioli 7 – Con Biglia di nuovo in campo, il gioco della sua squadra cresce in intensità e precisione nei passaggi. Durante la prima frazione il mister punta soprattutto sulla corsia di destra per impensierire la compagine allenata dal collega Mandorlini. Sull'unico tiro dei gialloblu subisce un gol immeritato. Nella ripresa con gli innesti di Mauri e soprattutto Keita, la sua squadra trova un meritato pareggio e poi nel finale, il colpo di grazia con il suo pupillo Parolo. Prima vittoria in trasferta per la sua formazione che vola a 12 punti.
Arbitro: Giacomelli 6 – Dopo otto minuti poteva concedere il fallo di rigore a Felipe Anderson trattenuto visibilmente da Helander. Nella seconda frazione forse giusto non concedere il rigore alla Lazio per il tocco di mano di Souprayen che aveva il braccio attaccato al corpo. Nulla da dire sul rigore concesso a Keita.
TABELLINO
VERONA-LAZIO 1-2
Verona (4-3-3): Rafael; Pisano, Moras, Helander, Souprayen; Greco (dal 60' Bianchetti), Viviani, Hallfredsson (76' Matuzalem); Sala, J. Gomez (dal 55' Wszolek), Jankovic. A disp. Coppola, Gollini, Albertazzi, Winck, Zaccagni. All. Andrea Mandorlini
Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Basta, Mauricio, Gentiletti, Lulic; Biglia, Parolo; Felipe Anderson (dal 81' Hoedt), Milinkovic-Savic, Kishna (dal 60' Mauri); Djordjevic (dal 60' Keita). A disp. Berisha, Guerrieri, Radu, Patric, Braafheid, Seck, Cataldi, Onazi, Morrison. All. Stefano Pioli
CM STADIO: Hellas Verona-Lazio 1-2
Basta Djordjevic Felipe Anderson
27 settembre alle 18:49
L'Hellas Verona ospita in casa una Lazio quasi rigenerata dopo la bella vittoria di Genova e questo si vede già dai primi minuti, in una partita giocata quasi a senso unico a danno dei padroni di casa. Il primo tempo però si conclude con una beffa per la Lazio, che si ritrova sotto al 31' quando sulla traversa colpita da Juanito Gomez dagli sviluppi di un calcio di punizione, si avventa Helander mandando il pallone in rete. Il pallino del gioco però rimane tutto in mano alla Lazio, che ci prova più di una volta a ritrovare un pareggio che sarebbe più che meritato: al 39' Kishna, dalla sinistra, la mette al centro ma è bravo Jankovic a disturbare Basta, che colpisce comunque la palla di testa, ma la manda lontano dai pali di Rafael. Primo tempo che si conclude con il Verona in vantaggio, ma la Lazio ha da recriminare un rigore non assegnato a Biglia su trattenuta di Helander al 5' e un risultato che sicuramente non descrive l'andamento della gara. Il secondo tempo si riapre come si era concluso, con la formazione ospite che cerca in tutti i modi di trovare il gol del pareggio. Al 13' Lulic appoggia a Djorjevic che libera un tiro a porta vuota sul quale si avventa un attentissimo Moras, il quale riesce a intercettare il pallone e favorire la presa bassa di Rafael. Il gol della Lazio però arriva al 18', quando Sala stende in area il neo entrato Keita e l'arbitro assegna il rigore realizzato poi da Biglia. E' alla fine del secondo tempo che però la Lazio trova il vantaggio con Parolo. Al 40' Biglia sugli sviluppi di una punizione appoggia bene per il compagno che con un destro forte e teso la manda alla destra di Rafel. La gara si conclude con il Verona in avanti, ma non basta per rimediare ad una prestazione del tutto insufficiente. La Lazio trova la seconda vittoria consecutiva e può tornare a Roma con tre punti fondamentamentali sia per la classifica sia per il morale.
HELLAS VERONA
Il difensore dell'Hellas Verona, Vangelis Moras: "Keita è stato bravo in occasione del rigore a cercare il contatto. In occasione del secondo gol ci siamo aperti troppo. Bisogna non ripetere l'errore in futuro, ma questo ci servirà da lezione. Fino a qui però abbiamo fatto buone prestazioni, e credo che la strada sia quella giusta. Preferisco fare cattive prestazioni ma riuscire ad agguantare i tre punti. Derby? Quest'anno sono loro ad essere i favoriti, ma dobbiamo guardare in casa nostra perchè è un momento delicato".
LAZIO
L'attaccante della Lazio, Filip Djordjevic: "Cercavamo a tutti i costi la vittoria in trasferta e questa è partita era molto importante per noi. Abbiamo dimostrato di aver lavorato molto bene e il ritiro ci ha fatto sicuramente bene, noi siamo al servizio della società. La concorrenza fa bene perchè ci sono tante partite e giocheremo tutti".
Alessandro Righelli
Verona, Mandorlini: 'Quello della Lazio non era rigore'
Mandorlini allenatore Verona
27 settembre alle 17:49
Il tecnico dell'Hellas Verona, Andrea Mandorlini, ha parlato ai microfoni di Premium Sport dopo la sconfitta con la Lazio: "Abbiamo fatto la gara che dovevamo fare, mettendo cuore e carattere in campo. Abbiamo perso per due palle inattive. Peccato per il risultato, abbiamo tante difficoltà in questo momento. Adesso dobbiamo lavorare per la prossima gara, il rigore della Lazio poteva anche non esserci. Meglio non pensarci, ora ci concentriamo sulla prossima gara.Adesso guardiamo avanti. Per me il rigore non c'era. La gamba di Sala non ha colpito il piede di Keita, il penalty è stato assegnato ingiustamente".
Hellas Verona, i voti di CM: Moras unica nota positiva
Lazio, Pioli: “Vittoria di carattere, siamo tornati squadra. Biglia? Ci è mancato tanto”
Redazione 27-09-2015 17:49
Domenica perfetta per la Lazio. Vince a Verona in rimonta, torna al successo in trasferta e ritrova il suo capitano Biglia. Ovviamente felice a fine partita Pioli. "Il primo tempo non dovevamo chiuderlo in svantaggio - ammette l'allenatore a Sky Sport - ci sono stati episodi a sfavore. Abbiamo sbagliato solo su una palla inattiva. La cosa più importante della partita di oggi è che abbiamo dimostrato di essere cresciuti, dopo la sconfitta di un mese fa su questo campo contro il Chievo. Siamo stati bravi a crederci sulle palle inattive, oggi sarebbe stato difficile segnare su azione. Biglia? E' un giocatore di spessore, per noi è fondamentale. Purtroppo ci sono mancati i giocatori in grado di far inserire i giovani. Ora continuiamo così. Il nostro precampionato è stato difficile tra ritardi dei nazionali, infortuni e sconfitte. Ora però pensiamo al futuro ma siamo squadra e ci siamo"
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Hellas Verona - Lazio 1-2 | Nuova sconfitta per i gialloblu beffati nel finale
Una partita molto generosa da parte del Verona che doveva fare i conti con i tanti infortuni. Dopo essere passati in vantaggio nel primo tempo con Helander i gialloblu sono stati raggiunti da Biglia su rigore e superati dal goal di Parolo al minuto 87'
Davide Papetti 26 Settembre 2015
Perde in casa l'Hellas che ancora non è riuscito a vincere una partita in questa nuova stagione. La squadra di Mandorlini parte con titolare Hallfredsson al rientro dall'infortunio, ma la lista degli indisponibli per Mandorlini è davvero lunghissima. In attacco gioca punta centrale dall'inizio Gomez, coadiuvato da Jankovic e Sala.
Ci prova subito la Lazio al minuto 4' su calcio d'angolo, con Gentiletti che segna una rete probabilmente regolare, ma annullata dall'arbitro per un dubbio fallo in attacco. La Lazio spinge e si fa ancora pericolosa con Djordjevic al 15', ma il Verona si difende con i denti e cerca in ripartenza di insidiare l'area avversaria. Al minuto 31' nasce da una punizione sulla destra la rete del vantaggio gialloblu: cross verso il centro dell'area laziale, insolitamente sguarnita, e bravissimo Gomez a inserirsi calciando al volo. La palla si stampa sulla traversa e rimbalza sulla testa dell'accorrente Helander che segna così il suo primo goal in campionato. La Lazio frastornata non riesce a reagire nell'immediato e si va al riposo sul risultato di 1 a 0 per l'Hellas.
Nella ripresa in campo le stesse formazioni, con la Lazio che sin da subito parte a razzo: al 50' è Anderson che con un tiro potente e preciso da fuori area, sfiora l'incrocio alla sinistra di Rafael. Si allunga nel Verona la lista degli infortunati al 54': s'infortuna anche Gomez e al suo posto Mandorlini manda in campo l'ex terzino della Sampdoria Wszolek, autore comunque di un'ottima partita. Anche nella Lazio inizia una vera e propria girandola di cambi, il più incisivo dei quali è l'ingresso in campo di Keita al posto di Djordjevic. Alla prima palla toccata proprio Keita s'intrufola nell'area del Verona e viene steso: calcio di rigore al minuto 62'. Sul dischetto va Biglia al rientro nella Lazio e per Rafael non c'è nulla da fare: tiro forte e centrale sotto la traversa, imprendibile.
Il Verona cerca di non mollare, ma la stanchezza si fa comunque sentire: entra anche Matuzalem al 70' per il suo esordio ufficiale con la nuova maglia, al posto di uno stremato Hallfredsson. Dopo una decina di minuti, l'episodio che avrebbe potuto cambiare in positivo la partita per l'Hellas: seconda ammonizione per Mauricio dopo un fallo su Wzsolek ed espulsione del laziale. Ma in modo del tutto imprevisto, è proprio la Lazio che verso la fine del secondo tempo trova l'occasione di portarsi in vantaggio: punizione dal limite, sul pallone Biglia tocca a sorpresa per Parolo che di potenza e precisione trafigge Rafael con un infido rasoterra. Risultato ribaltato e Verona che, nonostante i 5 minuti di recupero, non riesce a riacciuffare una partita decisamente gestita molto meglio nel primo tempo.
Resta la scusante dei troppi infortuni per Mandorlini, ma è chiaro che tre punti in sei partite sono un bottino ben misero per una squadra come il Verona. Il tecnico dovrà inventarsi qualcosa, in attesa di recuperare Toni o Pazzini per l'attacco, anche perchè sabato 3 ottobre al Bentegodi in serata andrà in scena un sentitissimo derby cittadino contro il Chievo, stabilmente posizionato nelle zone alte della classifica.
PRIMO TEMPO - Calcio d'inizio al Bentegodi. Segna la Lazio da corner al 4' con Gentiletti, ma l'arbitro aveva già fermato il gioco. Episodio dubbio: il giocatore della Lazio sembra subire un'irregolarità in area piuttosto che commetterla. Lancio lungo della Lazio con intevento in chiusura della difesa veronese che rischia però il calcio di rigore. Ammonito Hallfredsson al 13' per un fallo sulla trequarti. Savic crossa al centro dell'area veronese ed è grande paura al 15' per la difesa gialloblu con Djordjevic che non ci arriva di un soffio. Anderson sfiora l'incorcio della porta difesa da Rafael al 15' con un gran destro da fuori. Azione confusa della Lazio con la difesa del Verona in affanno all'interno della propria area quando si avvicina la mezz'ora di gioco. Punizione dalla destra per il Verona al 31': cross in mezzo e traversa di Gomez libero all'interno dell'area piccola. Sulla respinta è lesto e coraggioso Helander che di testa colpisce il pallone e segna un goal importantissimo. Molto pericolosa la Lazio con Kishna al 40' che mette in mezzo dalla sinistra un buon pallone, sul quale arriva in anticipo su Basta un generoso Jankovic in versione terzino sinistro. Un minuto di recupero al Bentegodi. Ottimo contropiede di Sala allo scadere del tempo e prezioso primo corner guadagnato. Finisce la prima frazione con il Verona in vantaggio grazie a Helander: Hellas fortunato e caparbio.
SECONDO TEMPO - Inizia la seconda frazione di gioco al Bentegodi: nessun cambio nell'intervallo. Gran tiro a giro di Anderson al 50': palla fuori di un soffio e deviazione in angolo. Forcing della Lazio: è ancora corner, il settimo della partita. Il Verona si difende con Moras ultimo baluardo sempre in anticipo di testa. Esce Gomez nell'Hellas al 54' ed entra Wszolek: non cambia la disposizione in campo del Verona con l'ex terzino della Sampdoria schierato punta centrale. Salva tutto Moras al 59' quasi sulla linea dopo il tiro a botta sicura di Djorjevic: pericolo per il Verona. Esce Greco nel Verona ed entra Bianchetti. Nella Lazio fuori Kishna e Djordjevic e dentro Mauri e Keita al 60'. Rigore per la Lazio 62' per fallo in area sul neoentrato Keita. Biglia contro Rafael: botta centrale e rete, pareggio della Lazio. Ammonito Lulic al 66' per una simulazione al limite dell'area. Tiro di Mauri al 70' che finisce però alto. Debutta nel Verona Matuzalem al 76', dentro al posto di Halfredsson. Ammonito Sala per fallo su Lulic al 78': sugli sviluppi deviazione insidiosa e Moras salva tutto in angolo. Ammonito per la seconda volta Mauricio al minuto 80' ed espusione per lui, dopo un fallo su un imprendibile Wszolek. Nella Lazio entra Hoedt al posto di Anderson, si copre Pioli. Tiro di Sala al minuto 83' che però finisce molto alto dopo una corta respinta della difesa della Lazio. Occasione per la Lazio al minuto 85' con una punizione dal limite: parte Biglia, a sospresa passaggio corto per Parolo con la barriera del Verona che non copre bene la posizione e il centrocampista della Lazio che di collo destro piazza un rasoterra imprendibile per Rafael. Risultato ribaltato a 3 minuti dal recupero. Si è entrati nell'extra time: saranno ben 5 i minuti di recupero. Ammonito Parolo per fallo sul vertice destro della propria area al 92'. Finisce il quinto minuto di recupero e l'arbitro fischia la fine: la Lazio in dieci nel finale vince in rimonta una partita che il Verona per un attimo ha sognato di portare a casa.
ARBITRO: Giacomelli di Trieste
FONTE: VeronaSera.it
17:20 | lunedì 28 settembre 2015 De Martino: «Mandorlini che partita ha visto?»
De Martino ne ha per tutti, da Le Monde a Sky
di Gianmarco Lotti - twitter:@GianmarcoLotti
LAZIO DE MARTINO ULTIME MANDORLINI - Stefano De Martino, responsabile della comunicazione della Lazio, oggi ha analizzato il momento dopo la vittoria a Verona. De Martino ha dichiarato: «Per noi è stato un successo importante per molte ragioni. La Lazio vince in rimonta anche se ha avuto in mano il gioco per tutta la gara. Dovevamo essere avanti nel primo tempo, ci hanno annullato un gol per un fallo che abbiamo subito e su Anderson c'era un rigore. Il commento post gara di Mandorlini poi è sembrato molto simile a quello di Gasperini. Non capisco come certi allenatori leggano le partite».
ESPERTI - «Abbiamo giocatori giovani e anche calciatori di esperienza. Siamo a Roma e ovviamente come in tutte le grandi piazze contano i fatti, ma è un campionato strano e può succedere di tutto. La Lazio può fa bene e noi eravamo tutti avvelenati dopo quelle clamorose debacle. Capitano dei crolli improvvisi alla Lazio e ha ragione Keita nel dire che non siamo né dei fenomeni né dei brocchi. Dobbiamo continuare su questa strada. Col Saint-Etienne ora massima concentrazione, abbiamo preso un punto in trasferta e continuiamo così» ha proseguito De Martino.
NERI - De Martino a Lazio Style Radio ha parlato anche del caso della maglia nera: «Non è che posso chiamare a andare in una trasmissione a dire che il livello di Le Monde è deprecabile di bassissima levatura, ma lo abbiamo detto in radio e sui giornali. Sky ci dà il 20% di spazio perché non non meritiamo la visibilità di Roma e Juventus, ferme al 90% Abbiamo una Tv e una Radio, oltre ad una struttura importante che si muove per i colori biancocelesti».
VERONA LAZIO MANDORLINI SERIE A - Allo Stadio Marcantonio Bentegodi di Verona qualche istante fa il Verona padrone di casa ha finito di affrontare gli ospiti della Lazio in una delle quattro sfide di oggi pomeriggio valevoli per la sesta giornata di andata del campionato di Serie A stagione 2015-16. La partita tra Verona e Lazio si è conclusa solo da pochi minuti e le due squadre sono a riposo nei rispettivi spogliatoi, adesso ci spostiamo in sala interviste dove i tecnici hanno analizzato Verona - Lazio. Di seguito ecco le parole di Andrea Mandorlini.
LE PAROLE DI MANDORLINI - «Abbiamo fatto la gara con i nostri strumenti, ci mancano tanti giocatori specialmente in attacco. Abbiamo giocato con cuore, abbiamo peccato negli episodi chiavi e il rigore loro è generoso. Anche sulla punizione avremmo dovuto fare meglio, possiamo fare meglio e ce lo impone tante cose. Abbiamo fatto la gara che dovevamo fare, abbiamo dato tutto ma il cuore non basta. Il Chievo è importante come lo era la gara di oggi o quella di mercoledì a Milano. Oggi è andata così e ora prepareremo il derby guardando avanti» è quanto detto dal mister dei padroni di casa Andrea Mandorlini ai microfoni di Rai Sport al termine della sfida tra Verona e Lazio.
HELLAS VERONA MORAS LAZIO - Rabbia e rammarico al termine della partita per la sconfitta contro la Lazio. Lo dimostrano le parole di Moras, che è intervenuto ai microfoni di Premium Sport per commentare il secondo ko consecutivo in campionato: «Rigore? E’ stato bravo Keita a prenderlo. Aspettava proprio quello. C’è stato un piccolo tocco, ma lui è scivolato. Barriera? Sono errori che ti fanno arrabbiare, perché ci eravamo detti di stare fermi. E’ una lezione importante per il futuro. La strada è giusta, perché abbiamo giocato bene finora, solo che non abbiamo fatto risultati. Sono tutti “rotti”, questo è un grande problema per noi. Abbiamo dato tutto finora, i tifosi lo hanno capito e ci hanno sostenuti. Questo ci deve dare fiducia. Forse è meglio giocare male e vincere, ma ora va così. Derby? Questa volta partiamo sfavoriti. Pensiamo a noi, è un momento un po’ delicato, ma siamo fiduciosi. Dobbiamo cercare di fare risultato», ha dichiarato il difensore dell’Hellas Verona.
HELLAS VERONA MANDORLINI LAZIO - Altra sconfitta per l’Hellas Verona, la seconda consecutiva e la terza in totale finora. Deluso al termine della partita Andrea Mandorlini, che ai microfoni di Premium Sport ha commentato il ko contro la Lazio e gli episodi arbitrali che hanno caratterizzato il match: «Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare. E’ stata una prestazione di cuore e carattere. Le situazioni che hanno determinato la gara sono state il rigore e la punizione. Meritavamo di più, ma il calcio è questo. Dobbiamo cercare di rifarci nella prossima partita. Il rigore poteva anche non esserci, ma è andata, pensiamo alla prossima. Il piede si ferma sul terreno e cade. Non c’è il tocco tra le gambe. La gamba sinistra è in appoggio. Io credo sia stato fischiato ingiustamente. Errore barriera? Nel finale è venuta meno un po’ di lucidità, è un discorso d’esperienza e di squadra. Succede anche alle grandi di commettere questi errori. Abbiamo qualche problema, ci voleva più attenzione».
HELLAS VERONA LAZIO PIOLI ULTIMISSIME - Vittoria per la Lazio in casa dell'Hellas Verona con i gol di Biglia e Parolo. Al termine della sfida del Bentegodi, Stefano Pioli, allenatore dei biancocelesti, ha commentato la gara ai microfoni di "Sky Sport".
L'ANALISI - «Il primo tempo non doveva finire con il gol, c'era il rigore, l'espulsione. Noi abbiamo sbagliato solo una cosa, ovvero la palla inattiva dove è nato il gol del Verona ma questo è un risultato importante per noi che ci dà fiducia. Un mese fa siamo scesi in campo sullo stesso terreno e abbiamo dimostrato di aver imparato la lezione. Albbiamo migliorato la compattezza, abbiamo fatto la partita, poi il calcio è questo e siamo stati bravi a crederci. Abbiamo dimostrato carattere, non ci siamo disuniti, abbiamo tenuto testa a un avversario che era in difficoltà per via delle assenze».
LA SQUADRA - «Biglia? E' un giocatore importante, non ci sono dubbi. E' un giocatore di spessore, è il nostro metronomo, è quello che ti crea i tempi e che aiuta anche i giovani ad inserirsi meglio. Abbiamo fatto un precampionato difficile e dovevo lavorare meglio sulla testa dei giocatori. Abbiamo avuto tanti nazionali che sono arrivati tardi, abbiamo avuto infortuni nei momenti difficili e l'eliminazione dalla Champions League è stata un brutto contraccolpo ma basta pensare al passato, pensiamo al futuro. Ora siamo squadra, perderemo e pareggeremo ancora, ma ora ci siamo».
VERONA LAZIO SERIE A PAGELLE - Si è chiusa solo pochi istanti fa la gara di Verona, allo Stadio Marcantonio Bentegodi il Verona padrone di casa si è trovato di fronte gli ospiti della Lazio in un incontro valido per la sesta giornata di andata del campionato di Serie A 2015-16. Andiamo a analizzare come hanno giocato le squadre e esaminiamo i migliori e i peggiori in campo, ecco le pagelle. Di Verona - Lazio su calcionews24.compotete trovare anche la sintesi.
VERONA - IL PEGGIORE
Jacopo Sala 5: Lo Jacopo Sala di oggi non è affatto quello che ha ingolosito mezza Serie A, ma il fratello malvagio, si spera. Nel primo tempo è confusionario e crea poco là davanti, anche se il tridente del Verona è troppo leggero e quindi ha qualche alibi. Il peggio però Sala lo fa vedere nella ripresa quando deve arretrare la sua posizione e andare a coprire le sgroppate di Keita: primo pallone toccato dallo spagnolo, Sala lo sgambetta in area e la Lazio trova il rigore del pari. Disattento, troppo disattento.
VERONA - IL MIGLIORE
Vangelis Moras 7: Va detto che il Verona è in emergenza e anche dietro non avendo Marquez traballa ancora troppo (Helander ha giocato non troppo bene ma si salva con il gol) tolto Moras che oggi ha disputato un'egregia prestazione. Il massimo è arrivato all'ora di gioco quando ha praticamente fatto una parata alla Garella su un tiro da un metro di Djordjevic, ma anche sui palloni alti è stato imbattibile e facilitato da una manovra un po' macchinosa dei capitolini nella prima frazione.
LAZIO - IL PEGGIORE
Santiago Gentiletti 5: L'anno scorso in sole tre partite fece innamorare un popolo, quello laziale, perché dopo un infortunio bruttissimo seppe rialzarsi e segnare un gol di straordinaria importanza. Quest'anno di partite ne ha giocate quasi il doppio e ancora deve mostrare un quinto di quanto di buono fatto vedere l'anno scorso. Andate a vedere la lentezza con cui prova a ostacolare Helander in occasione del gol del vantaggio del Verona, è disarmante. Non bene oggi Gentiletti, dovrebbe essere più sveglio perché il centrale di difesa è un ruolo in cui servono riflessi pronti.
LAZIO - IL MIGLIORE
Sergej Milinkovic-Savic 7: La Lazio compra poco, e i tifosi spesso glielo fanno notare, ma compra decisamente bene perché Milinkovic-Savic è un campione in prospettiva. Gioca a tutto campo e, nonostante sia arrivato in Italia come centrocampista, fa sia la mezzala che l'ala e il centravanti vista la sua fisicità. Sul gol del pari non è decisivo ma si fa vedere in tutta quanta la partita ed è uno dei pochi a combinare qualcosa di buono in avanti data la giornata no di Djordjevic. Questo diventerà fortissimo.
VERONA LAZIO SINTESI SERIE A - Si è chiusa da pochi istanti la partita dello Stadio Marcantonio Bentegodi di Verona dove i padroni di casa dell'Hellas Verona hanno affrontato la Lazio ospite in uno dei match di oggi pomeriggio nel turno delle quindici. Andiamo a rivivere le emozioni della gara tra Verona e Lazio valida per la sesta gioranta di Serie A, ecco il tabellino e una dettagliata sintesi del match; sul nostro sito potete trovare anche le pagelle.
PRIMO TEMPO - Al terzo c'è subito un caso da moviola: la Lazio segna da calcio d'angolo grazie a un rimpallo ma a gioco fermo perché l'arbitro fischia un fallo non meglio identificato. Il Verona non ha punte e quindi fa fatica a portar palla avanti, cosa che fa bene la Lazio, la quale recrimina al decimo per un intervento in area su Djordjevic che Giacomelli reputa non falloso. La prima vera palla gol però arriva al sedicesimo grazie a Milinkovic che crossa teso nel mezzo, Djordjevic non arriva e nemmeno Rafael, la palla attraversa lo specchio della porta e va sul fondo. La Lazio attacca e cerca di portarsi avanti ma a passare in vantaggio al trentatreesimo è il Verona: spiovente di Viviani in mezzo, Gomez in acrobazia centra la traversa, la difesa laziale rimane ferma e Helander di testa manda in vantaggio a sorpresa l'Hellas. Sette minuti dopo Basta, dopo un bel cross di Kishna dalla destra, colpisce di testa da un metro ma è Jankovic a contrarre la conclusione dell'esterno, è anche l'ultima occasione del primo tempo.
SECONDO TEMPO - Cinque minuti nella ripresa e la Lazio va vicinissima al pari con una bomba di Anderson leggermente deviata che va a morire a pochi centimetri dall'incrocio dei pali. Ancora Lazio pericolosa poco più tardi con un gran colpo di testa di Milinkovic ma il serbo è in posizione defilata e non riesce a dare la forza necessaria al pallone per beffare Rafael. Straordinario invece quanto fa Moras al sessantesimo, perché Lulic ne salta due e entra in area, va sul fondo e crossa in mezzo per Djordjevic il cui tiro a botta sicura a un metro dalla linea viene parato dal ginocchio del difensore greco. Si tratta solo del preludio al gol, al 63' Keita al primo pallone viene atterrato in area da Sala e Giacomelli dà rigore: calcia Biglia e Rafael è battuto. Il Verona rimane dietro e la Lazio spinge anche se si rende pericolosa solo con traversoni dalla trequarti, che sono un toccasana per Moras e per la linea difensiva dei padroni di casa, e proprio Moras a undici dal termine toglie di testa dall'incrocio una punizione deviata di Biglia. All'81' lo sprint di Wszolek è decisivo in contropiede perché Mauricio, già ammonito, lo stende mentre va verso la porta e si becca un altro giallo, e quindi il rosso. Nonostante l'uomo in meno la Lazio riesce a passare avanti su punizione, dal limite Biglia tocca a Parolo che di seconda la piazza nell'angolino con Rafael fermo a guardare. Il Verona, scosso, non riesce a sfruttare la superiorità numerica e dopo cinque minuti di recupero si va negli spogliatoi con i tre punti alla Lazio.
ANALISI - Il Verona ha troppe assenze per poter essere giudicato nella giusta maniera e per la prima volta in tutta la sua carriera veronese Mandorlini ha dovuto schierare un attacco fatto solo di ali, una soluzione che non ha pagato. La Lazio invece ha giocato la sua miglior trasferta stagionale in Serie A perché ha creato molto ma è mancata troppo in fase di ultimo passaggio o comunque di ultima decisione. Nel complesso è stata una gara equilibrata fino agli ultimi dieci minuti in cui l'uomo in meno ha dato linfa vitale alla Lazio, paradossalmente.
Arbitro: Giacomelli. Guardalinee: Crispo e Gava. Quarto Uomo: Vuoto. Giudici di porta: Calvarese e Ghersini.
FONTE: CalcioNews24.com
RASSEGNA STAMPA Il Tempo: "Lazio più forte di tutto"
28.09.2015 08.18 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
"Lazio più forte di tutto". E' il titolo col quale il quotidiano capitolino Il Tempo oggi in edicola apre la sua sezione sportiva. Il riferimento è al secondo successo consecutivo conquistato dalla squadra di Pioli. "L'arbitro sbaglia, gol regolare annullato, da annullare quello del Verona - si legge nel sottotitolo -. Nella ripresa pari di Biglia e sigillo di Parolo con i biancocelesti in dieci". Al Bentegodi la sfida è finita 1-2.
RASSEGNA STAMPA Lazio, Il Messaggero duro su Mauricio: "L'anello debole della difesa"
28.09.2015 08.13 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
Nonostante la vittoria di ieri contro il Verona, l'edizione odierna de Il Messaggero analizza le prestazioni dei calciatori della Lazio e boccia le gare offerte da Mauricio e Filip Djordjevic. Il difensore 'guadagna' un 3 in pagella, in quanto "sempre presente nei banali tweet settimanali - si legge sul quotidiano - poco attento ed efficace quando c'è da mostrare il valore sul campo. L'anello debole della difesa, impresentabile a questi livelli". L'attaccante serbo ha invece rimediato un 4, col giornale che fa sapere come l'ex Nantes sia stato "lento, greve e macchinoso, un corpo estraneo alla squadra" durante la gara del Bentegodi.
ZOOM SU Biglia, il Principito prende per mano la Lazio. Il mercato (adesso) è lontano
28.09.2015 07.30 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
"La gente sente le voci di mercato e critica, io non ho mai detto di non essere felice qui". Lucas Biglia torna in campo e dice subito la sua, anche riguardo alle tante indiscrezioni estive circa un suo possibile addio alla Capitale: il Principito riprende la fascia di capitano e guida i suoi a una vittoria sofferta ma decisiva contro il Verona. Al netto della rete siglata, valsa il momentaneo 1-1, la presenza dell'argentino ha ridato verve e tranquillità al centrocampo di Pioli, troppo spesso apparso in balia del momento in una stagione finora fatta di alti e bassi, ma che pare si stia incanalando sulla strada giusta, che, per usare in questo caso le parole di Filip Djordjevic, è quella dell'anno scorso, quando la Lazio ha chiuso al terzo posto e conquistato l'accesso ai preliminari di Champions League.
Persi anche per l'assenza di Biglia, fuori nella traumatizzante gara di ritorno conto il Bayer Leverkusen: ora però il ragazzo di Mercedes, 100 km da Buenos Aires, è di nuovo in campo e non a caso a Roma, sponda bianco-celeste, si torna a sorridere. Scacciando anche le voci di mercato: nessuna invenzione dei giornalisti, in estate ci hanno pensato, senza mai affondare il colpo, Manchester United e Real Madrid, nomi davanti ai quali non vi sarebbe stato nulla di strano se Biglia avesse ammesso qualche tentazione. Non lo ha fatto e anzi ha chiuso le porte a un addio: è felice, ha detto, anche perché comunque una cessione a gennaio sembra davvero improbabile, poi ad agosto 2016 si vedrà, tutto è possibile, anche sognare il legittimo grande salto. Nel frattempo, a essere felici del ritorno di Biglia sono soprattutto Stefano Pioli e i tifosi della Lazio: con un Principito così, tutto è possibile.
RASSEGNA STAMPA Il Messaggero: "La Lazio espugna Verona, Parolo decisivo"
28.09.2015 07.13 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
La prima pagina dell'edizione odierna de Il Messaggero riserva spazio alla Lazio di Stefano Pioli, che ieri ha vinto al Bentegodi di Verona. "Parolo è decisivo, la Lazio in dieci espugna Verona". 2-1 il risultato finale in favore dei biancocelesti, capaci di ribaltare la situazione nel corso della ripresa dopo l'iniziale vantaggio dell'Hellas.
ALTRE NOTIZIE Verona, Helander: "Il gol? Mi interessa poco, per noi periodo negativo"
27.09.2015 23.33 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
In campo oggi contro la Lazio e autore del gol del Verona, il difensore Filip Helander (22) ha parlato nel post-gara del Bentegodi attraverso Hellas Verona Channel: "Francamente mi importa poco di aver segnato il mio primo gol in Italia. Qui servono i gol per fare i punti e perciò il mio è valso a poco. Sto trovando continuità e sto bene, stiamo lavorando sodo ma purtroppo siamo falcidiati dagli infortuni, è un periodo no e l'unica medicina utile per uscirne è il lavoro sodo in settimana. Il calcio italiano è difficile, la mia priorità è ora imparare l'italiano per capire tutto quello che mi dicono allenatore e compagni".
ALTRE NOTIZIE Lazio, Keita: "Non siamo scarsi o fenomeni, sempre stati un grande gruppo"
27.09.2015 22.23 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
Reduce dalla vittoria del Bentegodi contro il Verona, l'attaccante della Lazio Keita Balde Diao ha espresso la sua soddisfazione per il risultato ottenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3: "Sono entrato per cambiare la partita e attaccare. Stavamo perdendo 1-0 e ho fatto ciò che dovevo fare, puntare gli avversari e creare pericoli. Mi sento benissimo - riporta Lalaziosiamonoi.it - so che posso dare una grossa mano alla squadra, sia da titolare che a partita in corso. Io lavoro sodo ogni giorno. Questa è la cosa bella del calcio, siamo un grande gruppo. Sono arrivate molte critiche, prima eravamo considerati scarsi e ora dei fenomeni. Nessuna delle due affermazioni sono vere, siamo sempre stati un grande gruppo. Era molto importante fare questi punti in trasferta, ora però dobbiamo concentrarci per giovedì: c'è l'Europa League".
ALTRE NOTIZIE Lazio, Djordjevic: "Siamo sulla strada giusta, io mi sento bene"
27.09.2015 19.15 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
La vittoria contro il Verona fa sorridere in casa Lazio, come testimoniato dalle parole di Filip Djordjevic, attaccante bianco-celeste, intervistato da Lazio Style Channel: "Era una partita importante, venivamo da due sconfitte in trasferta. Siamo partiti bene sin dall'inizio e abbiamo lottato fino alla fine. Mi sento bene, sono stanco ma è normale dopo 3 mesi, ho dato il massimo per 60 minuti. Milinkovic è una sorpresa, è molto bravo, tiene la palla, salta l'uomo, tecnicamente è molto forte, diventerà un grande giocatore, con Dusan Basta siamo al suo servizio, facciamo tutto il possibile per aiutarlo. Siamo sulla strada giusta, quella della scorsa stagione. Quando giochiamo così uniti siamo molto più forti".
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27.09.2015 18.32 di Vito Aulenti Twitter: @vitoaul
In una intervista concessa a Radio Rai, l'allenatore dell'Hellas Verona Andrea Mandorlini ha espresso la propria amarezza per l'ennesimo risultato negativo rimediato dalla propria squadra: "Sul loro gol abbiamo commesso un errore, si è aperta troppo la barriera. Bisogna essere più attenti, ma per il resto la squadra è da elogiare per quello che ha fatto a dispetto delle tante assenze. Credo che il rigore concesso alla Lazio sia troppo generoso. Ce la siamo giocata, ma il risultato è impietoso. Dalla prossima gara vorrei giocare peggio e portare punti. Abbiamo dato il massimo, ma non è bastato: dobbiamo dare di più. Gli infortunati? Sono tantissimi, ma dobbiamo cercare di pensare positivo nonostante tutto".
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27.09.2015 18.21 di Vito Aulenti Twitter: @vitoaul
"Volevamo dimostrare dei progressi, ci siamo riusciti. La squadra cresce, ma può crescere ancora tanto. Quella di oggi è una vittoria importante, soprattutto per come è arrivata". Esordisce così ai microfoni di Radio Rai il tecnico della Lazio Stefano Pioli, che prosegue evidenziando l'ottima prestazione dei suoi ragazzi nella gara odierna col Verona.
Per voi è importantissimo il ritorno di Biglia:
"Sì, sicuramente, ma oggi tutta la squadra ha giocato con generosità e spirito di sacrificio".
La gara si è decisa sugli sviluppi di calci piazzati:
"Sì, solo così poteva sbloccarsi. I ragazzi ci hanno creduto, sono stati bravi".
Tra mercoledì ed oggi avete zittito chi parlava di Lazio finita:
"Quello che si è detto e scritto dopo Napoli ci stava tutto, però io non ho mai smesso di credere nel mio lavoro e nella squadra. Abbiamo avuto infortuni inaspettati, brutte sconfitte, ma abbiamo dimostrato di essere un gruppo intelligente. La squadra cresce e questo è l'importante. Dobbiamo accettare le critiche, soprattutto quelle dei tifosi, ci tengono tanto a noi".
Come sta De Vrij?
"Mi auguro di riaverlo dopo la sosta. Sia lui che Klose e Candreva sarebbero importantissimi per noi. Abbiamo bisogno di tutti per affrontare il tour de force di questa stagione".
SERIE A Hellas Verona, Mandorlini: "Troppe assenze, il cuore non è bastato"
27.09.2015 18.19 di Rosa Doro
Ennesima sconfitta per il Verona, battuto anche dalla Lazio. Andrea Mandorlini alla Rai, ha ammesso che le assenze sono moltissime: "Abbiamo fatto la gara con i nostri strumenti, ci mancano tanti giocatori soprattutto nel reparto offensivo. Abbiamo messo tanto cuore, abbiamo peccato nel finale di questa gara, abbiamo subito un rigore un po' generoso e sulla punizione abbiamo subito un gol evitabile. Possiamo e dobbiamo fare meglio. Abbiamo fatto la gara che dovevamo fare con le nostre emergenze, il cuore non basta e negli episodi fondamentali abbiamo fatto degli errori. Ogni partita è importante in questo momento di difficoltà ed emergenza, mancano tanti giocatori ma guardiamo avanti per tirare il meglio da ogni gara. Oggi non ci siamo riusciti, speriamo di poterlo fare nella prossima gara", ha detto Mandorlini.
SERIE A Lazio, Pioli: "C'erano rigore ed espulsione, abbiamo giocato da squadra"
27.09.2015 17.58 di Rosa Doro
Dopo la vittoria in casa del Verona, Stefano Pioli ha spiegato che la Lazio ha guadagnato la vittoria con grande carattere: "Questa vittoria significa che questo mese abbiamo lavorato bene, la sconfitta contro il Chievo un mese fa derivava da una brutta prestazione ma non ci siamo pianti addosso e abbiamo creduto nel nostro lavoro. Abbiamo vinto una gara difficile non solo per demeriti nostri, il rigore ci stava tutto e ci stava anche l'espulsione. Ma la squadra è stata brava e abbiamo vinto su un campo non facile. Oggi la Lazio ha giocato da squadra, ha tenuto in mano il gioco e concesso poco sulle ripartenze. La palla non voleva entrare ma ci abbiamo creduto e la squadra non voleva uscire da questo campo senza la vittoria. Le critiche? Come quando riceviamo le elogi, è importante anche accettare le critiche. L'importante è credere nel lavoro che si fa, restare uniti, stiamo migliorando e credo che oggi si sia visto. Ho sempre avuto l'appoggio della società e dei giocatori", ha detto Pioli.
ALTRE NOTIZIE Hellas, Moras: "Siamo sulla strada giusta. Chievo favorito per il derby"
Risultato finale: Hellas Verona-Lazio 1-2.
27.09.2015 17.47 di Dennis Magrì
Vangelis Moras, difensore dell'Hellas Verona, ha analizzato così la sconfitta odierna contro la Lazio: "In occasione del rigore, credo che sia stato bravo Keita a cercare il contatto, perché Sala ha provato a non prenderlo. In occasione del secondo gol, invece, ci siamo aperti in barriera. E questo dovrà servirci da lezione per non ripetere questo errore in futuro. La strada, comunque, è quella giusta, abbiamo fatto buone prestazioni fin qui, ma senza ottenere risultati. Alla prossima preferisco giocare male e portare a casa i tre punti. Gli applausi del pubblico a fine partita devono darci fiducia. Derby? Quest'anno sono loro i favoriti, ma noi dobbiamo guardare in casa nostra: è un momento delicato, ma c'è fiducia. Dobbiamo continuare a lavorare così", sono le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Mediaset Premium.
SERIE A Verona, Mandorlini: "Non c'era rigore su Keita, pensiamo al prossimo match"
27.09.2015 17.41 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
Intercettato dal microfono di Premium Sport, Andrea Mandorlini ha analizzato la prestazione del Verona in occasione della sconfitta contro la Lazio: "Abbiamo fatto la gara che dovevamo fare, mettendo cuore e carattere in campo. Abbiamo perso per due palle inattive. Peccato per il risultato, abbiamo tante difficoltà in questo momento. Adesso dobbiamo lavorare per la prossima gara, il rigore della Lazio poteva anche non esserci. Meglio non pensarci, ora ci concentriamo sulla prossima gara".
La barriera sul gol di Biglia? "Si è aperta sulla conclusione avversaria, ma è una situazione che può capitare. Era fine gara, accade anche a formazioni più importante. È un peccato".
Le sensazioni sull'autostima della squadra? "Adesso guardiamo avanti. Per me il rigore non c'era. La gamba di Sala non ha colpito il piede di Keita, il penalty è stato assegnato ingiustamente".
ALTRE NOTIZIE Lazio, Djordjevic: "Vittoria importante, il ritiro è servito"
Risultato finale: Hellas Verona-Lazio 1-2.
27.09.2015 17.40 di Dennis Magrì
Filip Djordjevic, attaccante della Lazio, ha commentato così il successo odierno contro l'Hellas Verona: "Era una partita importante per noi, cercavamo la vittoria in trasferta dall'inizio del campionato. Abbiamo dimostrato di aver lavorato bene. Il ritiro? Guardando le ultime due partite, è servito tanto. Non so cosa deciderà ora la società, ma noi siamo al servizio della squadra. Concorrenza? Mi fa bene. Ci sono tante partite, vogliamo giocare e ci sarà spazio per tutti", ha concluso ai microfoni di Mediaset Premium.
ALTRE NOTIZIE Le pagelle del Verona - Cuore Jankovic, Helander croce e delizia
Risultato finale: Hellas Verona-Lazio 1-2.
27.09.2015 17.24 di Dennis Magrì
Rafael 6 - Ha poco da fare, visto che la Lazio centra poche volte la sua porta. Incolpevole sul gol di Parolo.
Pisano 6 - In avanti si vede poco quanto nulla. E dietro non soffre più di tanto le accelerate di Kishna o Anderson. Partita sufficiente.
Moras 6.5 - Costretto più volte a mettere una pezza sulle indecisioni e sui pasticci in fase difensiva di Helander. Quasi perfetto. Quasi, perché non si può concedere così ingenuamente la punizione del 2-1 alla Lazio.
Helander 5.5 - Quanto soffre il corpo a corpo con Djordjevic. Rischia di regalare un rigore a Felipe Anderson e traballa ogni volta che gli attaccanti avversari si avvicinano dalle sue parti. Si fa "momentaneamente" perdonare con il gol dell'1-0, ma difficilmente di questa giornata gli resterà impresso solo il gol.
Souprayen 6 - Non è più una novità. E non si capisce perché contro l'Inter sia partito dalla panchina. Oltre ad essere bravo e sicuro in fase difensiva, è anche molto propositivo. Una bella scoperta.
Greco 5 - Non una gran prestazione da parte del centrocampista, che perde ogni singolo duello in mezzo al campo con Parolo. Dal 60' Bianchetti 5.5 - Entra nel momento più difficile della partita.
Viviani 5 - Nel confronto fra registi con Biglia, perde nettamente. Dovrebbe avere in mano le chiavi del centrocampo, invece sembra completamente spaesato.
Hallfredsson 6 - La solita grinta del mastino islandese, finalmente a disposizione di Mandorlini. Lotta su ogni pallone e mette ordine quando si crea confusione nella propria metà campo. Importante, fin quando il fisico glielo permette. Dal 79' Matuzalem s.v..
Sala 5 - Parte bene nella posizione più avanzata affidatagli da Mandorlini. Cala, però, con il passare dei minuti e crolla definitivamente quando entra in maniera scomposta su Keita in occasione del rigore.
Juanito 5.5 - Non è più abituato a giocare come punta e lo si nota. Fa il massimo e non gli si può rimproverare nulla. Poi è costretto ad uscire per infortunio. Dal 55' Wszolek 6 - Entra durante il dominio biancoceleste, ma è prezioso nelle ripartenze e furbo a provocare l'espulsione di Mauricio.
Jankovic 6 - Mandorlini chiede sacrificio e lui, oltre a far salire la squadra nelle ripartenze, dà una mano a Souprayen in fase di copertura. Allo stesso tempo è l'unico a lottare davanti con i difensori della Lazio.
ALTRE NOTIZIE Hellas Verona, crisi infinita: zero vittorie in sei gare
27.09.2015 17.23 di Rosa Doro
Non ha fine la crisi dell'Hellas Verona che contro la Lazio ha subito l'ennesima sconfitta di questo inizio stagione. La squadra di Mandorlini nonostante il vantaggio di Helander, si è fatta rimontare dai gol di Parolo e Keità e non è ancora riuscita ad ottenere la prima vittoria in campionato. Tre pareggi e tre sconfitte nelle prime sei gare, tre i ko nelle ultime cinque sfide.
SERIE A Lazio, Pioli: "Abbiamo comandato il gioco, vittoria meritata a Verona"
27.09.2015 17.19 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
Presente negli studi di Premium Sport, Stefano Pioli ha commentato la vittoria della Lazio contro il Verona: "E' stata un'ottima prestazione da parte della mia squadra, non meritavamo di iniziare in svantaggio ma siamo stati bravi a recuperare. Il Verona poteva fare gol solo su palla inattiva, c'è stata la reazione. Ora dobbiamo insistere, ho visto tante cose positive da parte della mia squadra. I ragazzi hanno voluto questa vittoria, per lasciarci alle spalle le precedenti delusioni. Le gare con Chievo e Napoli non sono state all'altezza, questo gruppo ha qualità. Possiamo toglierci delle soddisfazioni e giocarcela contro tutti. Non abbiamo fatto ancora nulla, adesso pensiamo a una gara alla volta e ci prepariamo per la partita di Europa League".
E' soddisfatto, dunque, della gara. Sapevamo dell'importanza di questa gara, dovevamo dimostrare di aver lavorato e di aver capito i nostri errori. Possiamo fare ancora delle buone cose, abbiamo creato tanto e abbiamo creduto alla rimonta. Adesso pensiamo al Saint-Étienne e al Frosinone, poi recupereremo energie durante la sosta. La squadra è stata compatta, ha comandato il gioco e la partita. Ci stiamo riprendendo, siamo sulla strada giusta".
Biglia? "Ha qualità e personalità, fa girare la squadra. Abbiamo fatto bene anche lui, ma la squadra cresce di livello quando in campo ci sono elementi come lui".
SERIE A La Lazio vince in 10 a Verona e balza al quinto posto
27.09.2015 17.02 di Rosa Doro
Seconda vittoria consecutiva per la Lazio che ha vinto in rimonta a Verona contro l'Hellas per 2-1. La squadra di Pioli, rimasta in 10 uomini nel finale per l'espulsione di Mauricio, è passata sotto a causa del gol di Helander ma ha rimontato con i gol di Keità su rigore e Parolo su punizione. I biancocelesti hanno dimostrato così di aver superato la crisi e grazie a questa vittoria sono balzati al quinto posto in classifica, a pari punti con il Sassuolo che non è andato oltre l'1-1 contro il Chievo.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
28.09.2015 Moras non si accontenta dei «miracoli»
«I miei salvataggi? Mi interessava di più portare a casa una vittoria Ora dobbiamo tornare a fare punti C'è rabbia e voglia di ripartire»
Tra i migliori. Una partita da incorniciare e non scalfiscono minimamente la propria bella pagella gli episodi che hanno condannato l'Hellas alla sconfitta, perché lui, Lele Moras, è stato spettatore inerme di quelle giocate. «Dispiace da morire perdere così» commenta il difensore greco «abbiamo dato tutto il massimo eppure non è bastato. Adesso basta. Non so con chi e come, ma dobbiamo fare punti». L'adrenalina non ha abbandonato il suo corpo. Gli dei della battaglia pallonara, meno nobili se volete di quelli di Olimpia, ma più attuali, l'hanno portato a fermare quasi da solo gli attaccanti della Lazio e sostituirsi in un paio di occasioni a Rafael. (...)
28.09.2015 Cuore grande nessun alibi e ora il derby
Emil Hallfredsson, un baluardo
Preoccupati, ma non allarmati. Dev'essere questo lo stato d'animo dei gialloblù di Mandorlini alla luce del nuovo ko di misura. Sgombriamo subito il campo dalle solite ombre che inevitabilmente si posano sulle squadre in difficoltà nel campionato italiano di calcio che, indiscutibilmente ha perso appeal, ma è sempre difficile e spietato. Non vediamo grosse differenze fra l'intervento dell'interista Medel su Gomez a Milano e quello del gialloblù Sala su Keita. Come del resto non vediamo grosse differenze fra il signor Russo e il signor Giacomelli, rappresentanti di una categoria in crisi costretta a non pensionare «vecchietti» come Rizzoli e Rocchi per avere ogni tanto un buon rappresentante della categoria. (...)
28.09.2015 Parolo, la beffa alla fine E il gelo cala sugli spalti
Segna Parolo per la Lazio, cala il gelo tra i tifosi del parterre
Abbonarsi in parterre significa aderire a un manifesto programmatico: spendi il giusto, vedi il giusto e vivi meglio. Il calcio, il tuo calcio. Quello che esiste quando ti dimentichi la lamentela preventiva. Io ho deciso di credere, da parecchio tempo. Lo faccio ogni volta in cui prendo la mia sciarpa di lanetta, che poi è più cotone ma che comunque è sempre nello stesso posto: attaccata al muro, vicina alla cuccia del cane. Giusto per darle quel sapore inconfondibile. Vivere il parterre significa guardare tutto al di sopra di ogni sospetto e non solo al di sopra di una barriera di vetro. Esiste una mistica del tifo che si rinnova in forme sempre diverse. È profonda, viscerale ma anche banale e decisamente settaria. O la capisci o non la capisci. (...)
28.09.2015 Mandorlini, faro Hellas «Uniti nell'emergenza»
«Abbiamo dato tutto. Ingenui sulla punizione finale Il rigore su Keita? Lo considero troppo generoso Il momento è difficile, ma sappiamo lottare insieme»
Il faro è lui. Una luce nel buio della notte tempestosa. Cavalloni e onde fatali nell'oceano tumultuoso della serie A. Per non affondare serve un riferimento. E oggi il Verona ha bisogno di Andrea Mandorlini, delle sue parole, dei suoi pensieri. Il mister chiede solo condivisione. La guerra si vince tutti assieme. Formazione a testuggine, pronti a caricare. L'Hellas si fa male contro la Lazio. Ingenuo, magari. Ma non meritava di finire sott'acqua. Tra gli altri, erano fuori: Toni, Marquez, Romulo, Pazzini, Silogardi, Ionita. E in corso d'opera pure Gomez si è fatto male. Vi basta?Mandorlini, vinci, ti prendono, perdi alla fine. Ma forse più di così l'Hellas proprio non poteva fare?«Abbiamo fatto la nostra partita. (...)
28.09.2015 Illusione Verona. Non basta il cuore e la Lazio fa festa
Il Verona passa in vantaggio con un gol di Helander Soffre, difende il vantaggio ma perde Gomez e Greco Alla fine alza bandiera bianca davanti a Biglia e Parolo
Illusione Verona. Non basta il cuore e la Lazio fa festa
Fa male perdere così. Alla fine capisci che non serve a nulla lottare, soffrire, stringere i denti e non cercare giustificazioni se, a un certo punto, ti gira le spalle anche la fortuna. Non bastano il cuore, l'orgoglio, il carattere... È stata solo un'illusione, l'Hellas è scappato via con la rete di Helander ma poi è stato riacciuffato da Biglia con una botta dal dischetto e affondato dalla punizione di Parolo che ha «bucato» la traversa e beffato Rafael. Al novantesimo fa festa solo la Lazio che porta a casa tre punti d'oro e torna nei quartieri alti, piange il Verona che incassa un altro ko immeritato e scivola verso il fondo della classifica. Una brutta storia da raccontare, perchè chi non ha visto non può certo crederci. (...)
27.09.2015 Lazio furba, Hellas ingenuo
La beffa è servita
VERONA. Una beffa bella e buona. Il Verona passa, s'illude, viene recuperato e superato alla fine. Una lezione troppo dura per una squadra che per 90 minuti ha tenuto il campo con cuore e coraggio. Più di così, l'Hellas incerottato di Mandolini forse non poteva fare. Gode la Lazio di Pioli che arriva a toccare quota 12 punti in classifica.
Verona in emergenza. Verona che soffre. Verona che però non concede nulla alla Lazio. I primi 45 minuti sono bloccati. Anche la formazione biancoceleste non riesce ad arrivare alla porta di Rafael. Il Verona con dignità, orgoglio ed estrema lucidità tiene a bada linea offensiva avversaria.
La partita si accende appena dopo la mezz'ora. Gomez coglie la traversa, la palla ritorna in gioco e il primo ad arrivare sul pallone per la deviazione è Helander. Notizia positiva per tutti. Il Verona soffre, ma il Verona è vivo. Pericolo al 40º minuto quanto Basta di testa dall'interno dell'area piccola non trova lo specchio della porta. La prima frazione di gioco si chiude con il Verona avanti.
La ripresa è di piena sofferenza per il Verona. La Lazio parte decisa alla ricerca del pareggio e i gialloblù devono per forza di cose resistere al forte pressing esercitato dai laziali. Al 5' una conclusione pericolosa di Anderson finisce di poco fuori alla sinistra di Rafael. Mandolini cambia in corsa e si inventa pure Wszolek nel ruolo di centravanti. Aumenta la pressione della Lazio e al 14' minuto Moras salva sulla linea una conclusione a botta sicura di Djordjevic.
Il pari della squadra di Pioli arriva però al 19' minuto. Ingenuità di Sala che in area non riesce a contenere Keita. È rigore. E dal dischetto Biglia non sbaglia. C'è il tempo per vedere un'altra volta Moras a salvare sulla linea un gol sicuro della Lazio. Poi i biancocelesti restano in 10 per l'espulsione di Mauricio che stende Wszolek lanciato a rete. C'è comunque da soffrire fino alla fine. E la beffa è servita a cinque minuti dalla fine quando su calcio di punizione dal limite, dopo un tocco Parolo trova l'angolo più lontano alla destra di Rafael. C'è l'assalto finale ma non porta niente. Il Verona perde in casa.
Simone Antolini
FONTE: LArena.it
Mandorlini: «Ora uniti più che mai»
Postata il 27/09/2015 alle ore 18:40
Verona - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista ad Andrea Mandorlini. Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, rilasciate al termine di Hellas Verona-Lazio (1-2): «Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare nonostante la grande emergenza, mettendo in campo cuore e coraggio. Ci hanno punito gli episodi, peccato perché la nostra situazione è difficile e abbiamo fatto bene. I ragazzi sono stati grandi, hanno dato tutto, ma il cuore non è bastato. Dobbiamo essere più decisi negli episodi chiave, però credo che quella del rigore sia stata una decisione generosa. Eravamo in emergenza, potevamo giocare solo così e sono contento della prestazione. Devo elogiare i ragazzi per la prova di carattere che abbiamo fatto, adesso proviamo a recuperare qualcuno. Gomez? Ha avuto un problema fisico come Greco. Prossimo turno con il Chievo? Sono tutte importanti per noi. Ci troviamo domani e guardiamo avanti con fiducia. Rientri? Toni ne avrà per molto, per quanto riguarda Pazzini vedremo. Oggi abbiamo perso Gomez e Greco, sarà dura. Helander? Ha fatto bene al di là del gol, sapevo che poteva fare una partita importante, la scelta di metterlo in coppia con Moras non è stata casuale».
Moras: «Episodi sfortunati, ci rialzeremo»
Postata il 27/09/2015 alle ore 18:30
Verona - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Evangelos Moras. Ecco le principali dichiarazioni del difensore gialloblù, rilasciate al termine di Hellas Verona-Lazio (1-2): « Il momento difficile? Non abbiamo vinto ma ci siamo sacrificati e abbiamo fatto una bella prestazione. Abbiamo preso due gol che non dobbiamo prendere, mancano tanti calciatori ma è in questi momenti che la squadra cresce. Io migliore in campo? É l'ultima cosa che mi interessa, meglio giocare male e vincere. Andiamo avanti e lavoriamo bene perché arriva una partita difficile. Giungerà anche il nostro momento, in queste partite abbiamo dato il massimo. Il rigore? È stato bravo Keita a prenderlo, aspettava solo quello. Noi dobbiamo migliorare sotto altri aspetti. Ci siamo aperti in barriera sul secondo gol, tutto questo è una lezione importante per il futuro. Il nostro umore? Giocare tutti insieme sarebbe la cosa migliore, ma fino ad ora abbiamo dato tutto e anche i nostri tifosi ci sono vicini. La fiducia c'è e andiamo avanti così. Se molliamo adesso meglio andare da un'altra parte, ora la nostra classifica è questa. Dobbiamo dare il massimo e sacrificarsi ancora di più per crescere come gruppo e per prendere il risultato. Siamo in un momento di difficoltà, oggi abbiamo dato tutto e dobbiamo essere cattivi. Il derby? Non mi interessa in che momento arriva. Dobbiamo vincere e prepariamo la partita di conseguenza. Ci arriva da favorito il Chievo, ma dobbiamo guardare a casa nostra. Helander? Ha voglia ed ha dimostrato di essere pronto. È il futuro dell'Hellas e gli auguro di continuare così».
Helander: «La miglior medicina è il lavoro»
Postata il 27/09/2015 alle ore 18:15
Verona - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Filip Helander. Ecco le principali dichiarazioni del difensore gialloblù, rilasciate al termine di Hellas Verona-Lazio (1-2): «francamente mi importa poco di aver segnato il mio primo gol in Italia. Qui servono i gol per fare i punti e perciò il mio è valso a poco. Sto trovando continuità e sto bene, stiamo lavorando sodo purtroppo siamo falcidiati dagli infortuni, è un periodo no e l'unica medicina utile per uscirne è il lavoro sodo in settimana. Il calcio italiano è difficile, la mia priorità è ora imparare l'italiano per capire tutto quello che mi dicono allenatore e compagni».
Serie A TIM: Hellas Verona-Lazio 1-2
Postata il 27/09/2015 alle ore 17:15
Verona - Hellas ‘beffato’ nello scontro casalingo con la Lazio. Mandorlini opta per un 4-3-3, con il tridente formato da Jankovic e Sala a supporto da Juanito Gomez. Il Verona gioca con carattere contro le difficoltà e la sfortuna, oltre che ad un avversario in forma. Già nel primo tempo l’Hellas scende in campo con grinta. Al 33’ del primo tempo il vantaggio dei gialloblù: sugli sviluppi di un calcio di punizione Juanito Gomez colpisce una traversa, sul pallone si avventa Helander che la insacca di testa. All’inizio della ripresa Juanito è costretto a cedere il passo a Wszolek. Al 18’ una controversa decisione arbitrale: un contatto sospetto tra Keita e Sala e l’arbitro comanda il calcio di rigore. Sul dischetto si fa carico Biglia che non sbaglia. Il Verona reagisce, dimostra di essere vivo e con la voglia di capovolgere il risultato, ma senza soluzioni in attacco è un compito arduo: Wszolek mette in mostra al pubblico del Bentegodi le sue doti di corsa, ma più volte viene fermato in maniera energica dagli avversari (Mauricio viene espulso per somma di cartellini), mentre dalle retrovie Moras e compagni compiono miracoli. Al 41’ arriva il vantaggio della Lazio, grazie ad un calcio di punizione di Biglia che appoggia per Parolo. Il Verona è costretto alla resa, ma il pubblico del Bentegodi saluta i suoi beniamini con calore.
HELLAS VERONA-LAZIO 1-2
Marcatori: 33' pt Helander, 19' st Biglia (rig.), 41' st Parolo.
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Pisano, Moras, Helander, Souprayen; Greco (dal 16' st Bianchetti), Viviani, Hallfredsson (dal 32' st Matuzalem); Sala, Gomez (dal 10' st Wszolek), Jankovic.
A disposizione: Coppola, Gollini, Albertazzi, Zaccagni, Matuzalem, Wink.
All.: Mandorlini.
LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Basta, Mauricio, Gentiletti, Lulic; Biglia, Parolo; Anderson (dal 27 st Hoedt), Milinkovic-Savic, Kishna (dal 16' st Mauri); Djordjevic (dal 16' st Keita).
A disposizione: Guerrieri, Berisha, Gil, Braafheid, Morrison, Onazi, Radu, Seck, Cataldi.
All.: Pioli.
Arbitro: Giacomelli di Trieste.
Assistenti: Crispo e Gava.
NOTE. Espulso: Mauricio per somma di cartellini. Ammoniti: Hallfredsson, Lulic, Sala. Spettatori: 16.591 (paganti: 3.383; abbonati: 13.208).
Primavera: rimonta sfiorata, vince l'Inter 2-1
Postata il 26/09/2015 alle ore 15:19
Sesto San Giovann (Milano) – Prima sconfitta per la Primavera dell’Hellas Verona, che si vede superare dall’Inter nel terzo turno di campionato. Partono bene i ragazzi di Pavanel, che contengono bene un’Inter molto intraprendente. I nerazzurri però pressano alto e vengono premiati, con un uno-due al quarto d’ora firmato da Baldini e Gomes Delgado. L’Hellas si rimbocca le maniche e, minuto dopo minuto, guadagna metri rendendosi molto pericoloso in particolare al 35’, quando c’è una doppia occasione con Badan che va al tiro, cui segue un calcio d’angolo su cui Radu è decisivo con una grande parata. Nella ripresa il Verona cambia modulo per cercare la rimonta, e va più volte vicino al gol con pregevoli gesti tecnici di Lancia e soprattutto Tupta, che costringe Radu a un miracolo con un bel tiro al volo. Gli sforzi dei gialloblù vengono premiati a dieci minuti dalla fine, quando Tupta entra di prepotenza in area resistendo all’assalto di svariati difensori, entrando quasi in porta con la palla: un grande gol che certifica il grande sforzo profuso dal Verona. Gli ultimi assalti del finale non sortiscono l’effetto sperato: l’Hellas esce sconfitto dalla trasferta milanese, certificando però l’ottimo stato di forma di questo avvio di campionato.
INTER (4-3-3): Radu; Gyamfi, Gravillon, Della Giovanna, Dodò (dal 1’ st Miangue); Bonetto, De Micheli, Zonta; Gomes Delgado (dal 27’ st Bakayoko), Pinamonti (dal 40’ st Appiah), Baldini.
A disposizione: Pissardo, Equizzi, Popa, Sobacchi, Piscopo, De La Fuente, Miguel Mari, Mitta, Rapaic.
All.: Vecchi.
Arbitro: Sig. Meleleo (sez. Aia Casarano).
Assistenti: Sigg. Magri (sez. Aia Imperia) e Zanardi (sez. Aia Genova).