Al netto di quello che da sempre predica mister JURIĆ, uomo (prima che allenatore) degno di piena fiducia per quanto mi riguarda, dei valori in campo, degli ingaggi e tutto il resto, non posso non sentirmi deluso e tradito, come tifoso, dal pessimo finale di stagione che l'HELLAS sta consegnando agli annali dopo aver fatto brillare gli occhi a tutta Italia a ridosso delle 'sette sorelle' per tutta la prima parte del 2020-21 e, anche per questo, auspico che almeno per l'assegnazione dei posti in Europa e dei match retrocessione si ricorra presto ai playoff come avviene (più o meno) in Serie B dove evidentemente il senso di sport è più sentito e non comandano i 'soliti noti' facendo il bello e il cattivo tempo...
Il prossimo match è affidato alle cure del signor Daniele Chiffi della sezione AIA di Padova.
QUI NAPOLI
Fuori GHOULAM e LOBOTKA, qualche dubbio sulle condizioni di KOULIBALY che sta recuperando e MAKSIMOVIC, guarito dal Covid 19, ma chiaramente non ancora al meglio: Saranno almeno in panchina Domenica sera? Solito ballottaggio OSPINA-MERET fra i pali e DEMME-BAKAYOKO in mediana.
Al centro della difesa rivedremo da avversario Amir RRAHMANI.
Probabile formazione
4-2-3-1 con Meret; Di Lorenzo-Manolas-Rrahmani-Hysaj; Ruiz-Bakayoko; Politano-Zielinski-Insigne; Osimhen.
QUI VERONA BARÁK è stato squalificato dopo il giallo rimediato col BOLOGNA nel posticipo di Lunedì.
Ballottaggio ILIĆ-VELOSO in mediana dove TAMÈZE dovrebbe essere confermato.
Sulla trequarti è corsa a due fra BESSA e SALCEDO per un posto in tandem con ZACCAGNI, conferma anche per KALINIĆ al centro dell'attacco.
Probabile formazione
3-4-2-1 con Pandur; Ceccherini-Gunter-Dimarco; Faraoni-Tameze-Ilic-Lazovic; Bessa-Zaccagni; Kalinic.
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Mister JURIĆ «Come affronteremo la sfida contro il Napoli? Siamo consapevoli che all'andata abbiamo saputo sfruttare al meglio il momento in cui si trovavano, molto diverso da quello nel quale sono oggi. Ma abbiamo preparato questa gara per andare a fare una prestazione 'forte', con l'idea di mettere in campo tutto quello che abbiamo. Sappiamo quanto conti per il Napoli questa sfida, ma anche per il Verona è una gara molto sentita. Cosa ha rappresentato per me questa annata? A mente fredda, penso che questa sia stata una stagione complicata, e proprio per questo bellissima. Mi sono trovato ad affrontare alcune situazioni di difficoltà che qualche anno fa non avrei saputo gestire altrettanto bene. Tutti noi, compresi staff e Direttore Sportivo, siamo stati bravi a rimanere sempre lucidi e concentrati sul raggiungimento dei nostri obiettivi. È stato un'annata durante la quale siamo tutti cresciuti molto, io per primo. Quali aspetti mi sono piaciuti di più e di meno di questa stagione? Ci sono stati giocatori che hanno dato tantissimo, andando oltre i propri limiti, ma siamo stati anche molto sfortunati nel perdere per lunghi periodi elementi importanti, come per esempio Veloso e Kalinić. Da alcuni mi sarei aspettato di più, ma mi sono piaciuti il carattere, la volontà, lo spirito di sacrificio dimostrati nei momenti di difficoltà» HellasVerona.it
Mister MANDORLINI a 'Radio Punto Nuovo' «Da avversario di Maradona, posso dire che è stato un onore affrontarlo. Non si lamentava mai se subiva fallo, è stato e resterà nel cuore di tutti. Il Napoli è in ottima forma, non penso che avrà eccessive difficoltà nel battere il Verona, che ha fatto un bel campionato, ma è in frenata già da diverse settimane. Il raggiungimento della Champions League è un obiettivo importantissimo per gli azzurri. Le mie incomprensioni con Salerno nel 2011? Fu un episodio goliardico e ironico, ho sbagliato e pagato, ma non sono antimeridionalista, allenerei senza problemi una squadra del Sud Italia» CalcioNapoli1926.it
L’intermediario di mercato Mario Fogliamanzillo, membro dell’entourage di Bruno AMIONE, a ‘Calcio Napoli 24 Live’ «Il Verona? Ormai Juric non è più una sorpresa per nessuno, è un allenatore che fa giocare bene le proprie squadre ed è molto offensivo. Il Verona quest’anno sta ripercorrendo la stagione passata: una partenza sparata, poi da gennaio, dopo aver raggiunto l’obiettivo primario della salvezza, è venuto un po’ meno rispetto alle attese... Amione? Non lo gestisco io, ho seguito le pratiche burocratiche per il suo arrivo. È un calciatore del quale se ne parla un gran bene in Argentina, è un centrale di piede sinistro già convocato nelle varie nazionali giovanili. Essendo abbastanza giovane, ha pagato un po’ l’impatto con una nuova realtà totalmente diversa: dopo quest’annata di apprendistato, il prossimo anno lo vedremo sicuramente di più e con maggiore continuità. Resta a Verona? Non saprei, dipenderà da ciò che arriverà al suo agente durante le prossime settimane» NapoliMagazine.com
Il doppio ex Alessandro RENICA a L'Arena «...Il mio rimpianto è non avere salvato il Verona in quella stagione maledetta: l’infortunio di Stojkovic, gli errori nostri ed un Raducioiu ancora acerbo ci condannarono. Juric? È molto bravo, lavora benissimo nell’emergenza anche se deve avere una società che gli dà carta bianca. All’Hellas comunque ha fatto ha fatto un grande lavoro e ha raggiunto l’obiettivo: non è semplice vendere così tanti calciatori ed essere subito competitivi. I tifosi del Napoli lo avrebbero voluto, ma la società ha fatto altre valutazioni. Perchè? Perchè a Napoli la pressione è forte e poi serve un allenatore autorevole e non autoritario. Penso che la dimensione di Ivan sia il Verona oppure il Toro, come si legge... Zaccagni? Grande girone d’andata, ma nel ritorno è sparito. Nella rosa del Napoli con coppe e campionato ci sta, però è un bel po’ che non si sente nulla. Bene fece Juric a gennaio a bacchettare i suoi agenti: ci vuole rispetto e in quel momento il Verona non era ancora salvo. Il Napoli? Gioca un gran calcio, però non deve sottovalutare il Verona: guardate che cosa è capitato in Benevento-Crotone o Lazio-Torino. Il calcio è uno sport e ci sono tante variabili da tenere presente. Per gli azzurri è un vantaggio che non ci sia Barak, secondo me è il più importante calciatore del Verona. Lui e Kalinic hanno una “patente internazionale” che altri non hanno» CalcioHellas.it
Sasha BJELANOVIĆ a '1 Station Radio' «Prima di arrivare in determinate società come direttore sportivo, devo prima fare la gavetta. Rrahmani? Avevo qualche dubbio sul passaggio dal Verona ad una squadra come il Napoli e per le sue caratteristiche da difesa a tre. Veniva da un calcio croato poco tattico e ha avuto la fortuna di incontrare Juric, ha tirato fuori il suo meglio. Jorginho? Quando eravamo al Verona mi chiedeva consigli, non mi aspettavo la sua carriera, eravamo in B insieme ed ora sta per disputare una finale di Champions con un club blasonato come il Chelsea. Arrivò per il ritiro, fu bravo Mandorlini a vedere le sue qualità: lo inserì piano piano e divenne, alla fine, un titolare inamovibile. Pensava di mollare il calcio quando militava in Serie C, per la difficile situazione economica, ma quando arrivò a Verona non ebbe più quell’idea [...] Quanto ha sbagliato De Laurentiis a far partire chiamate ad altri allenatori nel momento negativo della stagione? Dopo una prestazione come quella di Verona, è anche giusto chiedersi cosa fare. A volte, toccare il fondo serve anche a ripartire ed è proprio in quel momento che hanno avuto la scossa. La frattura fra allenatore e presidente, però, non si è mai più risanata» IlNapoliOnLine.com
Nazionali gialloblù: Niccolò CASALE convocato dal cittì NICOLATO per lo stage pre-Europeo della nazionale azzurra Under 21: Il terzino della cantera gialloblù promosso in Serie A con l'EMPOLI commenta così via Instagram 'Un enorme orgoglio. Alla fine di una stagione straordinaria. Un’altra grande soddisfazione'.
Dopo la chiamata della nazionale polacca per DAWIDOWICZarriva anche quella per PANDUR da parte dell'Under 21 croata che parteciperà alla fase finale degli europei di categoria con inizio il prossimo 25 Maggio.
Premio Sante Begali per il giocatore gialloblù più corretto della stagione: Vince Miguel VELOSO
SERIE A
19 maggio 2021 - 22:40 L’Hellas Verona fa degli esterni il punto di forza: Napoli occhio a tre giocatori
di Claudia Vivenzio
(Getty Images)
Domenica alle 20.45 il Napoli sfiderà l’Hellas Verona di Ivan Juric per giocarsi l’ultima di campionato ma soprattutto per staccare il biglietto valido per la qualificazione alla prossima Champions League.
Getty Images
Così come informa l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, il vero punto di forza del gioco di Ivan Juric sono gli esterni. Delle 42 reti segnate dagli scaligeri infatti, ben 25 nascono da iniziative di Davide Faraoni, Darko Lazovic e Federico Dimarco. Nell’ordine, Faraoni ha totalizzato 3 gol e 5 assist, Lazovic 3 e 6, Dimarco 5 e 3.
Si tratta del 59.5% del totale delle marcature del Verona, cui vanno aggiunte le due autoreti scaturite da tiri di Dimarco, quella di Lazzari con la Lazio e di Grassi con il Parma.
RASSEGNA
19 maggio 2021 - 12:10 Da Verona – Hellas, obiettivo decimo posto: può percepire quasi un milione in più
di Domenico D'Ausilio, @dom_dausilio
Federico Dimarco (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
Staccare il ticket del decimo posto significa, per il Verona, mettere in cassa un bonus di 800mila euro. Questa è la differenza rispetto all’undicesima piazza in classifica. Dopo il pari con il Bologna, il Verona ha tenuto a distanza i rossoblù e per mettere il timbro su un obiettivo di rilievo come la permanenza nella «Top Ten» della serie A non manca molto. Dipenderà tutto dall’esito delle partite di domenica, con l’Hellas impegnato a Napoli e il Bologna al Dall’Ara con la Juve. Tre punti di vantaggio per il Verona, ma anche il margine che separa i 6.3 milioni di euro che vanno alla decima dai 5.5 che vanno all’undicesima. Lo riporta l’edizione odierna del Corriere di Verona.
Verona, obiettivo decimo posto
(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
Il 15% dell’ammontare degli introiti derivanti dalla vendita dei diritti TV per la Serie A, infatti, viene ridistribuito in base alla posizione finale. L’Inter, quindi, percepirà 23.4 milioni, la seconda (ora l’Atalanta) 19.4, via via tutte le altre, con l’ultima che riceve 900mila euro. Per l’Hellas non è solo un fatto di prestigio, sempre sottolineando come arrivare tra le prime dieci per la seconda stagione consecutiva è un evento rarissimo nella storia del Verona, se si eccettuano i mitici anni ’80. Ci sono 800mila ragioni per tagliare un traguardo che darebbe alla società, tanto più in un periodo segnato dal calo di ricavi causato dalla pandemia e dalle partite forzatamente senza pubblico, un’entrata piuttosto cospicua.
FONTE: CalcioNapoli1926.it
Verona dal portiere l’effetto domino: si cambia tutto
Il Verona dovrà risolvere quanto prima la casella relativa al portiere. Perché è scontato l’addio di Silvestri, bisognerà trovare un elemento altrettanto bravo per la porta degli scaligeri.
Da Massimo Maneggio - 20/05/2021
Dal portiere Silvestri al sostituto, sino agli scambi: estate rovente - Getty Images
Il Verona sta chiudendo la stagione nella maniera peggiore e senza certezze per il futuro. E, anzi, se c’è qualche certezza arriva sul fronte degli addii. Scontato quello del suo portiere, Marco Silvestri è sulla lista dei partenti, in quanto due ottime stagioni sono il biglietto di via verso un lido più ambizioso.
In effetti, la maturazione di Silvestri e il consequenziale addio era abbastanza imprevedibile, ora bisognerà trovare il giusto acquirente che, con una decina di milioni, potrà accaparrarsi le prestazioni sportive del portiere. Il Verona attende, dunque, le mosse delle pretendenti, Silvestri potrà essere utile alle squadre romane, ma anche nell’Inter post Handanovic.
Proprio con i nerazzurri sembra fattibile un’operazione di mercato abbastanza allargata. Silvestri a Milano già da luglio (partirebbe come vice dello sloveno), Radu farebbe il percorso inverso per fare il titolare. In più, Dimarco che tornerà in nerazzurro, Kolarov con la lista libera farebbe il percorso inverso. Per non parlare poi di un nuovo prestito per Salcedo, così come quello probabile di Pinamonti, che ha bisogno di giocare decisamente di più.
Quasi fantacalcio, ma l’intreccio partito da Silvestri potrebbe scatenare un effetto domino sul mercato.
FONTE: CalcioPolis.it
Secondo quanto riportato dall'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", anche la Roma sarebbe interessata a Federico Dimarco per la prossima stagione. Sull'esterno sinistro classe 1997 (35 presenze e 5 goal in stagione), l'Hellas Verona vanta un diritto di riscatto di 6,5 milioni con l'Inter (che vorrebbe riportarlo alla base) il quale conserva a sua volta una percentuale del 20% sull'eventuale futura rivendita.
Sezione: Calciomercato / Data: Mar 18 maggio 2021 alle 20:00 / Fonte: La Gazzetta dello Sport
Autore: Francesco Galvagni
Secondo quanto riportato dall'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", con molte probabilità Eddie Salcedo a fine stagione tornerà all'Inter dopo le due stagioni in prestito a Verona. La società nerazzurra avrebbe infatti deciso di puntare sul giovane italo-colombiano classe 2001 come quarta punta nella prossima stagione. Con la maglia dell'Hellas Verona, in due stagioni Salcedo ha fin qui raccolto 38 presenze con 3 goal.
Sezione: Calciomercato / Data: Mar 18 maggio 2021 alle 14:00 / Fonte: La Gazzetta dello Sport
Autore: Francesco Galvagni
L'ex gialloblù Gennaro Tutino protagonista con la Salernitana nella promozione in serie A ottenuta dalla formazione campana farà ritorno al Napoli, società proprietaria del suo cartellino. L'attaccante classe 1996, però, non pare destinato a rimanere all'ombra del Vesuvio. Su di lui, secondo quanto scrive oggi "La Gazzetta dello Sport" ci sarebbero sia Hellas Verona che Benevento.
Sezione: Calciomercato / Data: Lun 17 maggio 2021 alle 18:30 / Fonte: La Gazzetta dello Sport
Autore: Francesco Galvagni
FONTE: TuttoHellasVerona.it
18 MAG 2021 IL FUTURO E’ ADESSO
“Il futuro influenza il presente tanto quanto il passato”. Non serve scomodare Nietzche per capire che mai come in questo momento si gioca il domani dell’Hellas. Il campionato è agli sgoccioli, il Verona non riesce più a vincere e ha offuscato la splendida immagine che aveva dato di sè fino a febbraio. Anche la gara con il Bologna, giocata benissimo, ha lasciato un pugno di mosche in mano. E’ arrivato un punticino che porta la classifica a 44 e quasi sicuramente il decimo posto.
Un risultato straordinario che dovrebbe far esultare qualsiasi persona dotata di buon senso. Invece sui social si legge di tutto. Gente che mugugna, gente che ce l’ha con Juric reo di aver detto sempre la verità. E’ la condanna che spetta alle persone coerenti e schiette. Il popolo non accetta che gli si dica che il re è nudo. E Socrate per salvare la sua coscienza e la sua coerenza bevve la cicuta. Gli orfani di Grosso si sono dimenticati in fretta dello schifo a cui abbiamo assistito nel recente passato e vogliono ridimensionare il lavoro eccezionale di Juric. Incredibile.
Io penso invece al Verona e alla straordinaria occasione di crescita che aver trovato Juric pone davanti. Ora, proprio adesso, si tratta di capire se questa occasione può essere colta oppure no. Qualche passo in avanti è stato fatto e non si può negare. Rispetto a due anni fa, oggi il Verona ha molti più giocatori di proprietà e ha iniziato un lavoro importante in prospettiva. Ma, ci dice Juric, questo non è sufficiente. Perchè non sempre ti va bene nel calcio e spesso si balla su uno strato sottile di ghiaccio che può rompersi da un momento all’altro.
Nella recente indagine della Guardia di Finanza di Bologna, un passaggio è stato emblematico, al di là di ogni considerazione finale. E cioè che il Verona è un “asset produttivo”. Non importa qui sapere se i 6,5 milioni sequestrati a Setti siano frutto di un’operazione lecita o meno. Saranno i tribunali a dirlo. Ma il fatto che oltre al ricco stipendio del presidente (anche qui siamo nel campo della piena legittimità), il Verona ha prodotto questa ulteriore ricchezza. Comunque la si voglia mettere, significa che l’Hellas con Juric è diventato una macchina che fa soldi. E questa ricchezza va quantomeno investita nella stessa società per permetterle una crescita importante. Questo è null’altro ha detto Juric in questi mesi, appellandosi anche all’orgoglio di noi tifosi che spesso invece di sognare siamo diventati dei ragionieri.
D’altro canto va anche riconosciuto a Setti di non aver mai fatto il passo più lungo della gamba e questo ha permesso alla società di avere conti a posto, stipendi pagati, equilibrio finanziario. Non sono state necessarie finte plusvalenze per salvare il bilancio, né richieste di dilazioni degli stipendi come sta capitando alla società che ha vinto lo scudetto. Il Verona è oggi una società sana, che presenta conti in regola, che non ha debiti.
Non credo e resto ottimista in questo senso, che la distanza Setti-Juric sia abissale, al di là del carattere dei due. Alzando leggermente l’asticella Setti può andare verso il suo allenatore che d’altro canto sa benissimo di avere grande autonomia a Verona, autonomia che compensa i maggiori mezzi che troverebbe d’altre parti.
Ma, appunto, il futuro è adesso. Rimandare ancora questa sintesi, sarebbe veramente controproducente per la società e ci farebbe perdere un enorme vantaggio che serve invece per raggiungere un’altra salvezza fondamentale nella prossima stagione.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
In tanti nelle crepe tra Juric e Setti
By Damiano Conati - 20 Maggio 2021
Juric ha un contratto fino al 2023, sta bene a Verona perché ha carta bianca in tutte le decisioni, è coccolato, è stato accontentato in molte richieste. Tra l’altro la sua famiglia a Verona si trova alla perfezione.
Tutto ciò dovrebbe bastare per dire che lui non si muoverà da Verona.
Setti è contentissimo di Juric: risultati sportivi eccellenti e plusvalenze economiche superbe ogni anno. Gli ha blindato il contratto, ha ribadito che non vuole privarsi minimamente di lui e con il mercato di gennaio ha voluto dimostrare che crede nel suo lavoro e nel futuro assieme.
Tutto ciò dovrebbe bastare altrettanto per dire che Juric e Setti non si separeranno.
Però radiomercato ronza. Ieri era il Napoli, poi l’Atalanta, poi la Fiorentina, oggi sono Torino e Sampdoria, domani saranno altre due. Perché qualche crepa nel rapporto tra il tecnico e il Verona indubbiamente c’è: Juric ambisce a una crescita ulteriore della società, pretende programmazione a media e lunga scadenza, senza dimenticare che di carattere è un impaziente, ansioso e brontolone. Setti è più silenzioso, ha rinviato riunioni a fine torneo, pensa più ai bilanci in ordine che a una eventuale qualificazione europea. È chiaro che in queste crepe, più o meno grandi, può infilarsi il giornalista di turno in cerca di uno scoop, ma anche il direttore sportivo che chiede informazioni o il presidente vulcanico con la pretesa di avere una risposta positiva. Tutto ciò però non significa che Juric se ne andrà da Verona. Anzi, oggi è molto più semplice tappare la crepa con un poco di cemento che aprirla del tutto, con frattura insanabile.
Dopo la gara con il Napoli, Juric e Setti si incontreranno con tranquillità, come ha detto il vice Paro nella sua ultima intervista. Si guarderanno in faccia, metteranno sul piatto esigenze, idee, programmi, desideri, difficoltà e piani d’azione, magari anche con l’aiuto di D’Amico. E se si troveranno davvero d’accordo in gran parte della chiacchierata, Juric non si muoverà da Verona. Per buona pace di tutto coloro che in questi giorni si sono infilati nella famosa crepa.
Damiano Conati
Il Verona arriva decimo se…
By Damiano Conati - 19 Maggio 2021
Il Verona arriva decimo se all’ultima giornata:
– vince con il Napoli
– pareggia con il Napoli
– perde con il Napoli, ma il Bologna non vince con la Juventus
FONTE: HellasNews.it
Federico Dimarco può tornare all'Inter, ma l'Hellas Verona vuole un indennizzo per non esercitare il riscatto: lo assicura Tuttosport, spiegando che la carta vincente può essere il portiere nerazzurro Ionut Radu, gradito dagli scaligeri per il dopo Silvestri.
FONTE: CalcioMercato.com
Data: 15/05/2021 Spezia, ora il futuro di Italiano: gli scenari
Incognita sul futuro di Vincenzo Italiano allo Spezia: l'allenatore piace anche a Sassuolo e Verona. Comincia il giro delle panchine
Autore: Redazione
È salvo lo Spezia. Festeggia il gruppo, festeggia la nuova proprietà (le parole del presidente), festeggia soprattutto Italiano, grande artefice di questo straordinario successo. Ed è per questo che subito le voci sul suo futuro si inseguono.
Quale sarà? L'intenzione dei nuovi proprietari è quella di non lasciare andare via l'alleantore, che ha ancora un anno di contratto con i liguri.
Nei prossimi giorni è previsto un incontro per valutare i programmi (i giocatori di proprietà sono dieci, la squadra dovrà essere ricostruita) ma anche le offerte concrete che l'allenatore riceverà nei prossimi giorni e nelle prossime settimane.
Le squadre interessate a Vincenzo Italiano
Su Italiano, infatti, ci sono almeno due società molto interessate. La prima è il Sassuolo, che pensa a lui, a Giampaolo o a Montella per il post De Zerbi; l'altra è il Verona, che potrebbe salutare Juric. L'allenatore dei gialloblù potrebbe infatti andare al Torino, in caso di salvezza dei granata.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Due rientri dopo i verdetti della A e della B.
Di Carmine (prestito al Crotone) e Stepinski (c’era il riscatto obbligatorio del Lecce in caso di A) tornano all’Hellas Verona. Toccherà al ds D’Amico piazzarli.
HELLAS VERONA di Redazione, 20/05/2021 8:00 Il Verona "arbitro" della volata Champions: il Napoli col fiato sospeso
Ivan Juric
Il Verona sarà arbitro della volata per la Champions League. Il Napoli ha infatti bisogno di vincere per assicurarsi i tre punti e quindi l'accesso alla Champions League ritenuto fondamentale da De Laurentiis per il futuro anche economico del club partenopeo.
Curioso che a decidere il futuro del Napoli sia Juric che per tanti mesi è stato accostato alla panchina del Napoli, soprattutto dopo la grande “lezione” dell'andata quando la sconfitta del Bentegodi ha aperto di fatto la crisi tra Gattuso e il presidente. Anche per questo il Verona fa particolarmente paura.
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 18/05/2021 7:00 Juric al centro della giostra delle panchine di serie A. Adesso è in pole position al Torino
Ivan Juric
Sarà una grande giostra a cui sono invitati tutti: i big che se ne sono rimasti fuori un anno e adesso fremono per rientrare e gli emergenti, quelli che nel frattempo adesso vogliono a loro volta occupare il livello superiore. E poi ci sono le squadre deluse, quelle che vogliono ripartire da zero, quelle che hanno rischiato di retrocedere sbagliando completamente il cavallo.
Su questa giostra c’è anche Ivan Juric. Il suo appeal non è al massimo come qualche mese fa, ma l’allenatore del Verona è comunque sui taccuini di molte squadre.
Se a Napoli, ormai, pare sia Spalletti il nuovo tecnico (ma attenzione perchè De Laurentiis è capace di clamorosi colpi di scena), altrettanto non si può dire per Firenze, Lazio, Torino, Juventus, Sassuolo e persino per l’Atalanta.
Un effetto domino insomma. Con il nome di Juric che in questo momento è gettonatissimo a Torino (un contatto è già avvenuto), ma ovviamente può essere preso in considerazione anche da Fiorentina (c’è Gattuso in pole), Lazio (se va via Simone Inzaghi), Atalanta (se Gasperini andasse al Tottenham o addirittura alla Juventus). Il nome di Juric si interseca con quello di Vincenzo Italiano, che oltre a piacere a tutte queste squadre potrebbe essere proprio il successore di Juric a Verona. Ma l’Hellas si sta cautelando anche vagliando altri profili. Una telefonata sarebbe stata già fatta anche all’allenatore rivelazione della B, Paolo Zanetti, ora al Venezia.
FONTE: TGGialloBlu.it
Secondo quanto riportato da oggi da "L'Arena" il difensore gialloblù Pawel Dawidowicz, protagonista di una positiva stagione con la maglia gialloblù, tanto da meritarsi la pre-convocazione nella Nazionale polacca in vista dei prossimi Europei, inizia ad avere estimatori. Secondo il quotidiano uno di questi potrebbe essere il Torino che sarebbe pronto a chiedere notizie del giocatore in vista della prossima stagione. Il suo valore di mercato, secondo transfermarkt.it, si aggira sui 2,5 mln di euro.
Secondo quanto riportato da Tuttosport, il presidente del Torino Urbano Cairo non è certo di confermare il ds Vagnati dopo quanto accaduto in questa stagione. Certo è, che senza l'addio di Giampaolo e dei suoi collaboratori sotto contratto fino al 2022, difficilmente potrebbe accollarsi un altro "esonero". Ma se Giampaolo dovesse trovare un'intesa col Sassuolo, allora le cose potrebbero cambiare permettendo un maggiore margine di manovra anche per le scelte sui dirigenti. Le voci parlano di un interesse granata non solo per Juric, allenatore con cui starebbe trattando anche lo stesso Vagnati, ma anche per il ds dell'Hellas Tony D'Amico, che riformerebbe la premiata coppia anche al Filadelfia. Dopo il summit decisivo tra Setti e Juric della prossima settimana se ne saprà sicuramente di più.
Secondo quanto riporta La Stampa, Davide Nicola ha perso per strada la via di un rinnovo a questo punto lontano, al netto delle meritate parole di stima da parte di Cairo. Le attenzioni si erano focalizzate su Ivan Juric, al quale il Torino piace e allo stesso tempo per i granata investire su di lui avrebbe il significato di non uscire dalla traccia appena disegnata, ma di arricchirla. Ancora un paio di settimane e verrà battezzato il primo passo della rifondazione. In corsa anche Gattuso, ma è più una suggestione dato che Ringhio ha altri pensieri prima del Toro (ultimo la Lazio).
Enrico Preziosi farà visita tra oggi e domani al centro sportivo del Genoa. Il patron rossoblù - riferisce Il Secolo XIX - saluterà la squadra prima della trasferta di Cagliari e si confronterà con il d.s. Marroccu e Ballardini per iniziare a progettare il futuro. L'idea sembra dunque quella di proseguire con l'attuale tecnico, per il quale è scattato il rinnovo automatico dopo la salvezza. Non mancano però alcune voci in sottofondo, riguardo (ad esempio) a un possibile ritorno di Juric.
Sembra essere più che una semplice voce l'interesse della Sampdoria per Ivan Juric. La notizia è ripresa anche oggi da "L'Arena" secondo la quale la società blucerchiata, intenzionata a non proseguire il rapporto con Claudio Ranieri, avrebbe proposto - questa è l'indiscrezione che filtra - sarebbe pronta a offrire all'attuale tecnico gialloblù un triennale da due milioni a stagione. Su Juric, tuttavia, in pole sembra sempre esserci il Torino, laddove il tecnico decidesse di cambiare.
Stjepan Loncar verso l'Italia? E' una possibilità: il centrale di centrocampo di Mostar, classe 1996, piace a Hellas Verona e Monza. Secondo quanto raccolto da Tuttomercatoweb.com il giocatore del Rijeka, visto anche in azione in Europa League contro il Napoli, piacerebbe a Hellas Verona e Monza. Nazionale bosniaco con Pjanic e Dzeko, il ventiquattrenne è arrivato dal Siroki Brijeg nell'estate del 2018 e ora è pronto per il grande salto: c'è anche il Norwich sul ragazzo, coi Canaries freschi di promozione in Premier League.
Le parole di Ivan Juric hanno fatto decisamente rumore. Le ennesime a voce alta e con l'indice puntato, che per molti suonano come una rottura con l'ambiente di Verona. Ma sarà veramente così? O è solo l'ennesimo sprone con l'Hellas? Il suo rapporto con la società scaligera è sempre stato franco, sia con il Presidente, Maurizio Setti, che col ds Tony D'Amico. Niente mezzi termini, solo cose dritte e dirette e lo stesso, a microfoni spenti, è stato fatto dall'altra parte. Tutti protagonisti tosti, duri, ma che non amano il non detto o le mezze verità. Quelle degli altri, magari, meno che le proprie, ma è caratteristica propria di chi non va sempre dove tira il vento ma che preferisce avere idee chiare.
ROTTURA DEFINITIVA? Già. Ma stavolta sarà rottura definitiva? Il climax dello scontro è arrivato al culmine. La prossima settimana le parti inevitabilmente dovranno avere un rendez vous, sedersi attorno a un tavolo e dirsi tutto. Come hanno sempre fatto, chi a microfoni spenti, chi accesi. Solo che stavolta è arrivata l'ora di tirare una riga. Forse Juric ha mire di andare altrove e questo non può esser certo una colpa. Si tratta d'ambizioni e di budget a disposizione. Setti ha fatto con quel che le sue tasche gli permettevano, D'Amico con quel che le tasche di Setti gli permettevano, Juric con il lavoro di D'Amico che ha fatto col budget di cui sopra. Cos'è mancato? Forse niente. Forse è solo questione d'ambizioni, perché poi in privato tutti sono consci d'essere andati ben oltre l'ostacolo. Però, cosa succederà, stavolta?
IL TORINO E NON SOLO Juric ha ricevuto la chiamata da parte del Torino. Che evidentemente sta già guardandosi intorno per il dopo Davide Nicola, con la salvezza ancora da conquistare. Però il club granata sta vagliando le ipotesi per il futuro e al primo posto c'è proprio il nome del croato. Che ha anche avuto un contatto col Napoli, senza esiti positivi per gli azzurri, che piace ancora alla Fiorentina ma dopo la rottura della scorsa stagione è un rapporto da rimettere in piedi eventualmente in modo solido. Tanti cambiano, non è detto che lo faccia anche l'Hellas ma è possibile. L'alternativa è restare. Chiarirsi. Sognare.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
22 MAGGIO 2021 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda/Peschiera - Nella vigilia di Napoli-Verona si è tenuta, nel pomeriggio, una seduta di allenamento con le seguenti attività: riscaldamento incentrato sulla rapidità, mini-partita a tema, lavoro tattico e partita a campo e minutaggio ridotti.
22 MAGGIO 2021 #NapoliVerona: le statistiche
Scopri i numeri, le statistiche e le curiosità fornite da Opta Sports di Napoli-Hellas Verona, 38a giornata della Serie A TIM 2020/21, in programma domenica 23 maggio (ore 20.45) allo stadio 'Diego Armando Maradona' di Napoli.
I PRECEDENTI
- Si contano un totale di 55 precedenti tra Hellas Verona e Napoli in Serie A. Il bilancio, finora, è di 13 successi per i gialloblù, 12 pareggi e 30 vittorie per i partenopei.
- La partita del girone di andata, giocata allo stadio 'Bentegodi' il 24 gennaio 2021, terminò con la vittoria per 3-1 dell’Hellas Verona grazie alle reti di Dimarco, Baràk e Zaccagni.
LE CURIOSITA'
- Tutti gli ultimi 28 gol tra Verona e Napoli in Serie A sono arrivati da dentro l'area di rigore.
- Solo il Milan (23) ha colpito più 'legni' di Hellas Verona (21) e Napoli (19) nella Serie A in corso.
- L'Hellas Verona ha subìto 47 reti in questo campionato: il suo record positivo finora di gol incassati in un singolo torneo di Serie A a 20 squadre è di 51, stabilito nel 2019/20.
- Il Verona ha subìto 23 reti in 19 match casalinghi di questo campionato. E' un record assoluto, nei tornei a 20 squadre, nella storia in Serie A del Club gialloblù. Il precedente primato era di 25 reti incassate.
FOCUS GIOCATORI
- Kevin Lasagna ha realizzato 3 gol contro il Napoli in Serie A: solamente contro il Benevento (4) ne conta di più nella competizione.
- Nikola Kalinic ha realizzato contro il Bologna sia il primo che l’ultimo gol in Serie A: da quando è arrivato in Italia (2015), nessun giocatore croato ha segnato più gol di Nikola Kalinic in Serie A (40, al pari di Perisic)
- Marco Davide Faraoni (3 reti, 7 assist), Mattia Zaccagni (5 reti, 5 assist) e Antonin Baràk (7 reti, 3 assist) sono a pari merito i tre calciatori del Verona che - singolarmente, fra marcature personali e reti propiziate - hanno favorito il maggior numero di gol segnati dal Verona.
ALLENATORI
- Gennaro Gattuso ha vinto 2 dei 3 confronti da allenatore contro Ivan Juric in Serie A, perdendo l’altro, nella gara di andata.
21 MAGGIO 2021 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda/Peschiera – E’ proseguita oggi, venerdì 21 maggio, la preparazione dei gialloblù al match di domenica sera, allo stadio ‘Diego Armando Maradona’ (ore 20.45), contro il Napoli, match valido per l’ultima giornata della Serie A TIM 2020/21.
Allo Sporting Center ‘Paradiso’ si è svolta, in mattinata, una seduta di allenamento con le seguenti attività: riscaldamento tecnico ed esercitazione tattica.
20 MAGGIO 2021 Sporting Center ‘Paradiso’: report allenamento
Castelnuovo del Garda/Peschiera – È proseguita oggi, giovedì 20 maggio, la preparazione dei gialloblù al match di domenica sera, allo stadio ‘Diego Armando Maradona’ (ore 20.45), contro il Napoli, match valido per l’ultima giornata della Serie A TIM 2020/21.
Allo Sporting Center ‘Paradiso’ si è svolta, in mattinata, una seduta di allenamento con le seguenti attività: riscaldamento incentrato sull’attivazione tecnica, esercitazioni sul possesso-palla, partita a campo e minutaggio ridotti.
19 MAGGIO 2021 Sporting Center ‘Paradiso’: report allenamento
Castelnuovo del Garda/Peschiera – Dopo un giorno di riposo, successivo al pareggio casalingo contro il Bologna nel posticipo di lunedì sera, il Verona ha iniziato a preparare oggi, mercoledì 19 maggio, il match di domenica sera, allo stadio ‘Diego Armando Maradona’ (ore 20.45), contro il Napoli, match valido per l’ultima giornata della Serie A TIM 2020/21.
Allo Sporting Center ‘Paradiso’ si è svolta, in mattinata, una seduta di allenamento con le seguenti attività: recupero in palestra per chi é stato utilizzato contro il Bologna; attivazione, esercitazioni sul possesso-palla, esercitazione tecnica e mini-partite a campo ridotto per tutti gli altri.
18 MAGGIO 2021 Serie A TIM | Giudice Sportivo: una giornata di squalifica a Barák
Verona - Il Giudice Sportivo ha squalificato per una giornata effettiva di gara il calciatore Antonín Barák per raggiunto cumulo di ammonizioni (5).
Il centrocampista gialloblù non sarà quindi disponibile per la partita di domenica 23 maggio, Napoli-Hellas Verona, match valido per la 38esima giornata della Serie A TIM 2020/21, diciannovesima del girone di ritorno.
Verona - Il portiere gialloblù Ivor Pandur è stato convocato dalla Croazia Under 21 per la fase finale degli Europei di categoria. La squadra di Igor Bišćan, dopo aver ottenuto il secondo posto nel Gruppo D lo scorso marzo, sarà impegnata ora nei quarti di finale contro la Spagna.
Il ritiro di Pandur e compagni inizierà il prossimo 25 maggio a Zagabria, in vista della sfida con gli iberici del 31 maggio allo Stadion Ljudski vrt di Maribor, in Slovenia. Eventuali semifinali e finali sono in programma, per la Croazia, il 3 giugno, ancora a Maribor, e il 6 giugno a Lubiana.
FONTE: HellasVerona.it
La Juventus vince la Coppa Italia 2021. Lo fa soffrendo, subendo le folate offensive dell’Atalanta, specialmente nel primo tempo. Ma alla fine porta a casa il secondo trofeo della stagione con un 2-1 firmato Dejan Kulusevski e Federico Chiesa. Di Ruslan Malinovskyi, invece, la rete del provvisorio 1-1 atalantino.
GIOIELLO KULUSEVSKI, MISSILE MALINOVSKYI - Il primo tempo è divertente, ricco di spunti, intenso. Caldo, a differenza del meteo che minaccia pioggia. I primi squilli sono di Palomino e Zapata, ma la mira non è delle migliori. La Juventus si vede con uno slalom di Kulusevski che semina il panico nella difesa atalantina al 9’, poi ancora Atalanta. McKennie sbaglia, Pessina si invola verso la porta ma viene fermato da Rabiot. Per Massa non c’è fallo, le immagini sembrano dargli torto. Freuler e Malinovskyi calciano fuori prima della mezzora, subito dopo arriva la svolta bianconera, ancora con Kulusevski: batti e ribatti in area atalantina, l’ex di turno apre il piattone e con un tocco delicatissimo fa 1-0. Lo svantaggio non fa arretrare la Dea, che 10 minuti dopo trova il pareggio: uscita avventata di Danilo dal basso, pallone scippato a Rabiot che arriva sul sinistro alla dinamite di Malinovskyi che dal limite dell’area fredda Buffon per l’1-1.
UN’ALTRA JUVE NELLA RIPRESA - Dopo aver rischiato su un angolo, la Juventus a inizio ripresa alza il baricentro e crea decisamente più pericoli rispetto al primo tempo. Anche perché si accendono sia Chiesa che Cristiano Ronaldo. L’ex Fiorentina prima serve Kulusevski con Gollini che para, poi colpisce un palo dopo tacco di CR7. Nel mezzo, è il portoghese a battere un colpo con una zuccata su assist di Kulusevski. Insomma, sempre loro tre. L’Atalanta però regge, non sbanda e prova a prendere le contromisure.
GASP CAMBIA, CHIESA SI PRENDE LA SCENA - Gasperini nota che il suo attacco perde d’intensità e corre subito ai ripari: dentro Pasalic e Muriel, fuori Malinovskyi e Pessina. La manovra bergamasca però è più macchinosa, nonostante un Muriel subito in palla. Al minuto 72’, ecco la svolta: Chiesa forse fiuta il cambio nella mente di Pirlo e recupera palla a sinistra, triangola con Kulusevski e batte Gollini per il 2-1. Il Mapei di parte bianconera esplode, Pirlo non cambia i suoi piani e lo richiama comunque in panchina per far spazio a Paulo Dybala.
ENTRA DYBALA, L’ATALANTA SEMBRA STANCA - Il finale di partita vede una perdita di lucidità, tanti errori e qualche fallo di troppo. Una situazione in cui una Juventus in vantaggio va a nozze. Pirlo si copre ulteriormente e butta dentro Bonucci per Kulusevski. Una mossa giusta perché l’Atalanta è sbilanciatissima in avanti e servono energie ed esperienza in difesa. Negli ultimi minuti la squadra di Gasperini prova il tutto per tutto portando su anche i difensori. Ma la Juve oramai fiuta il successo e non si fa sfuggire la Coppa. Ovvero il secondo trofeo stagionale di Andrea Pirlo.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
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Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
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Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.