#InterVerona in anteprima: Vigilia più che mai turbolenta a causa del trascinarsi del caso BALOTELLI e delle polemiche nate dopo BOLOGNA-INTER e i cori nerazzurri sulla strage alla stazione. Venendo al calcio giocato: Nerazzurri in emergenza davanti, HELLAS senza KUMBULLA e VELOSO
Tanto per sottolineare come la mamma dei cretini sia sempre incinta, dopo il caso BALOTELLI (ampiamente documentato in questo post corredato anche di una ricchissima rassegna stampa) sul quale mi asterrò da ulteriori considerazioni, salta fuori che anche Sabato a Bologna alcuni cori siano stati totalmente fuori luogo ('Siam venuti in curva perche’, la stazione di Bologna non c’e’' come testimonia questo articolo del Corriere Della Sera) segno di come almeno nell'inciviltà allo stadio ahinoi, l'Italia sia unita più che mai (e vallo a dire ai parenti delle vittime della strage di Bologna o se preferisci a quelle di Superga che lo stadio non è un teatro e che si tratta solo di goliardia).
Ma l'italiano medio è così: Se non c'è sanzione e/o non ti beccano perchè non approfittarne? Il che, in un paese dove la certezza della pena è spesso un miraggio, è un ragionamento molto pericoloso...
Ma tornando (sperabilmente) a parlare di calcio: L'entusiasmante VERONA è chiamato alla proibitiva trasferta a San Siro contro la fortissima INTER seconda in classifica ad un punto dalla JUVENTUS ma spesso distratta come dimostra la rimonta subita dai nerazzurri dal BORUSSIA dopo essere stati in vantaggio alla fine del primo tempo.
Una speranza quindi c'è? Volendola dire con JURIĆ, ma soprattutto vedendo l'HELLAS spietato e coraggioso che in questo inizio di campionato se la sta giocando con tutte (e che senza pali e traverse avrebbe raccolto punti anche con MILAN e JUVE), gli scaligeri non partono battuti contro nessuno e senza scomodare troppo la fortuna direi che almeno un punto si potrebbe raccogliere anche a Milano contro un INTER che arriva da due vittorie consecutive in trasferta ma nella terz'ultima in casa contro il PARMA ha raccolto un pareggio.
P.S: Dopo i 40 Euro sborsati per NAPOLI-VERONA i tifosi gialloblù in trasferta facciano musina; al Meazza serviranno 30 Euro per assistere a INTER-VERONA!
Attesi circa 65mila spettatori alla 'Scala del Calcio' poco meno di mille quelli in trasferta da Verona; la prossima sfida sarà affidata alle cure del signor Paolo Valeri della sezione AIA Roma 2.
QUI MILANO (sponda nerazzurra)
Mister CONTE assolutamente inviperito dopo la sconfitta rimediata in Germania ad opera del BORUSSIA: I suoi sono stati rimontati alla grande da una squadra in salute dopo il 2 a 0 a favore del primo tempo.
L'ex cittì della nazionale italiana, del CHELSEA e della JUVE se la prende però con i mancati rinforzi e la sequela di infortuni che l'hanno costretto a far fare gli straordinari ai suoi più che fare meaculpa a causa di una determinazione di squadra che in qualche occasione ha lasciato a desiderare e questo, contro una squadra fisica qual'è il VERONA, potrebbe tramutarsi in un clamoroso boomerang.
INTER in emergenza in attacco dopo il KO di POLITANO e la lunga assenza del Nino MaravillaSANCHEZ: L'unica riserva sarà il 17enne ESPOSITO.
Fuori anche il difensore D'AMBROSIO mentre il centrocampista ex ATALANTA GAGLIARDINI dovrebbe andare almeno in panchina. ASAMOHA e SENSI dovrebbero recuperare ed essere completamente disponibili contro i gialloblù.
Convocati
Ricaduta per SENSI che accusa ancora fastidio all'adduttore, fuori anche ASAMOHA ma D'AMBROSIO dovrebbe andare almeno in panchina queste sono le impressioni perchè mister CONTE, come ha fa spesso, non ha diramato una lista ufficiale dei convocati.
Probabile formazione
3-5-2 con Handanovic; Bastoni-De Vrij-Skriniar; Lazaro-Barella-Brozovic-Vecino-Candreva; Lukaku-Lautaro.
QUI VERONA
...Brutta tegola per i gialloblù perdere in un sol colpo KUMBULLA e VELOSO alla vigilia di un match impossibile al Meazza di Milano: La miglior difesa del campionato vedrà però rientrare con ogni probabilità GÜNTER che ha smaltito l'attacco febbrile; al centro giocherà DAWIDOWICZ mentre il turco-tedesco riprendera la sua posizione a sinistra nel 3-4-2-1 di JURIĆ.
Insostituibile (come del resto è ormai diventato il 19enne Marash) è anche Miguel capiatno e faro della mediana scaligera: In quella posizione giocherà PESSINA che, chiamato in causa spesso in questo inizio di campionato, non ha certo demeritato e curiosamente è capocannoniere del VERONA con 2 gol proprio alla pari con il calciatore portoghese.
Probabilmente destinati a partire dalla panchina i due 'veterani' DI CARMINE-STĘPIŃSKI e spazio al centro dell'attacco all'entusiasmo di SALCEDO uno che magari sarà anche acerbo e non difenderà come gli altri due ma appena ha spazio va al tiro (come un puntero dovrebbe fare).
Probabile formazione
4-3-2-1 con Silvestri; Rrahmani-Dawidowicz-Gunter; Faraoni-Amrabat-Pessina-Lazovic; Verre-Zaccagni; Salcedo;
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Mister CONTE tecnico dell'INTER «Bisogna affrontare la sfida con l'Hellas con grande attenzione, sapendo che si tratta di una squadra in salute, che corre, che pressa. Non sarà una partita semplice, dovremo essere bravi a smaltire la sconfitta di Dortmund, che sicuramente può lasciare qualche strascico, ma anche questo fa parte del nostro processo di crescita: smaltiamo le scorie negative, la delusione l'amarezza e ripartiamo. Quando giochi due manifestazioni così importanti devi mettere in conto i possibili infortuni. Non sono preoccupato, perché mi fido molto di questo gruppo di ragazzi: è un gruppo di calciatori che sta facendo cose straordinarie. Le difficoltà ci sono, sono oggettive, legate al numero dei disponibili, ma qui tutti danno l'anima, fanno il massimo e ci sono grandi margini di miglioramento. Il gruppo è giovane e si può costruire qualcosa di importante. Ma l'asticella va alzata a prescindere, non dobbiamo dare alibi, siamo l'Inter, una grande squadra, dobbiamo tornare a competere per importanti obiettivi. Alzo l'asticella per tutti, a partire da me, in maniera costruttiva. La situazione infortunati? D'Ambrosio si sta allenando da una settimana, ma avverte ancora fastidio, vedremo che tipo di disponibilità darà. Sensi si porta dietro questo problema all'adduttore, sta faticando a migliorare. Abbiamo provato a gestirlo tra Bologna e Dortmund, faremo delle valutazioni anche considerando la sosta imminente. Per quanto riguarda il settore offensivo, ho fiducia in Lukaku e Lautaro, non ho paura di lanciare Esposito dal primo minuto e considereremo la possibilità di portare in prima squadra, dalla Primavera, Fonseca e Vergani» Inter.it
Matteo PESSINA a Hellas Verona Channel «Sfida con Inter? È una delle partite più belle da giocare, contro una grande squadra ed un mister molto forte, Antonio Conte. Giocare alla “Scala del calcio” sarà un’emozione incredibile per tutti. Noi ce la giocheremo con tranquillità, come abbiamo fatto anche contro Juventus, Milan e Brescia. Le guardiamo tutte alla pari ed è questo il modo in cui la affronteremo» Hellas1903.it
Pierino FANNA al 'Corriere di Verona' «La cosa più importante è che la squadra vada a Milano a giocare come ha dimostrato di saper fare in tutte le gare di campionato che l’hanno visto in campo. Con grande organizzazione, con la testa sgombra, con la voglia di crederci sempre. La classifica del Verona? Penso che nessuno immaginasse di vederlo a 15 punti, adesso. Non si può che essere molto soddisfatti dei risultati ottenuti, a maggior ragione per il gioco che l’Hellas sta esprimendo» Hellas1903.it
Parla come mangi! Come non manca di sottolineare il portale TGGialloblu.it in Via Olanda, per la prima volta dopo l'esonero di GROSSO, l'arrivo di un esperto di comunicazione del livello di Anselmi e le parole sempre chiare e oneste di JURIĆ negli incontri con i giornalisti pre e post partita, HellasVerona.it è tornata a chiamare il Media Event conferenza stampa: Un passo che a molti sembrerà banale ma che invece a suo modo fa capire molto del cambiamento di rotta che a livello mediatico era iniziato con PECCHIA e aveva raggiunto il suo apice inverso con GROSSO quando chiacchierate spesso vuote e 'pilotate' venivano altezzosamente chiamate Media Event...
Iniziativa antirazzismo dell'HELLAS, entro fine mese gli steward saranno dotati di piccole telecamere mobili che permetteranno di identificare chi si comporta in maniera scorretta allo stadio trasmettendo in diretta le immagini alle autorità di pubblica sicurezza.
La Gazzetta dello Sport scrive che l'iniziativa è stata sperimentata con successo dal PARIS SAINT GERMAIN e, come ha orgogliosamente ribadito il Direttore Operativo BARRESI 'Saremo i primi in Italia. Il Verona combatte il razzismo con i fatti, non a parole'.
Ogni provvedimento atto a scongiurare certi comportamenti dev'essere senz'altro ben accetto ma dubito che la figura degli steward, notoriamente sbertucciata negli stadi italiani anche perchè scarsamente valorizzata da sistema calcio e società, possa influire in maniera determinante: Speriamo bene!
EDITORIALE Tornando a parlare di calcio
06.11.2019 18:30 di Giacomo Mozzo
Ci siamo forse dimenticati, in questi giorni burrascosi, del sorriso felice di Eddy Salcedo, e delle sue lacrime di gioia per il primo gol in carriera tra i professionisti. Il suo volto pulito è la rappresentazione perfetta, sul campo, di un Verona che continua a macinare punti e prestazioni, allontanandosi dalla zona retrocessione e andando a prendere posto nella colonna di sinistra della graduatoria.
Ci siamo dimenticati per un attimo, in queste ore movimentate, di una difesa che rimane la meno battuta della massima serie, al pari di quella della Juventus capolista. Solamente 9 gol al passivo, il trio composto da Rrahmani, Kumbulla e Gunter che va a formare un muro pressoché invalicabile. Una solidità, però, che va al di là dei singoli, dal momento che nella sfida contro il Brescia, con il tedesco influenzato e il giovane albanese presto fuori causa per guai muscolari, Empereur (all’esordio in A) e Dawidowicz non sono stati da meno, garantendo anch’essi l’impermeabilità difensiva dei gialloblù, scalfita solo dal superbo destro di Mario Balotelli nel finale. Il reparto arretrato del Verona di Ivan Juric, dunque, funziona indipendentemente dagli interpreti chiamati in causa, con un assetto consolidato e fortificato dal duro lavoro settimanale (parole di Marash Kumbulla al termine della sfida di Parma), in cui un apporto certamente non marginale viene fornito anche da Silvestri e dagli altri reparti. Un atteggiamento collettivo virtuoso, insomma, che il tecnico croato non manca mai di sottolineare al termine di ogni incontro.
Ed è proprio l’uomo di Spalato, attualmente, il valore aggiunto del Verona: accolto con un certo scetticismo (eufemismo) dalla piazza, è ben presto riuscito a conquistarla, conferendo alla squadra gialloblù identità tattica, carattere, personalità, idee chiare e organizzazione. Un duro lavoro portato avanti giorno dopo giorno, fin dai primi allenamenti estivi, e ben fotografato dalla solidità difensiva e dalla tenuta mentale dei suoi uomini. Etichettato, forse prematuramente, come “fondamentalista”, ha velocemente smentito anche questo pregiudizio: diverse, infatti, sono state le soluzioni fin qui adottate per il reparto offensivo, con una rotazione di uomini e assetti alla ricerca del modo per far rendere al massimo i propri interpreti. Soprattutto, colpiscono la sua schiettezza e la sua obiettività, dimostrate chiaramente al termine della sofferta vittoria del Tardini: un’ammissione di buona sorte e una sottolineatura degli errori commessi in fase di gestione, per mantenere alta l’attenzione ed evitare che il risultato positivo potesse annebbiare la vista e rendere i giudizi esageratamente entusiastici.
Il suo Verona è una squadra che sopperisce alle proprie carenze tecniche, di organico e di esperienza con un atteggiamento proattivo, mettendo in mostra un’applicazione moderna del gioco, fatta di pressing, aggressività e recupero veloce del pallone, con intensità e dinamismo. Il gruppo appare coeso, unito, con un’unità d’intenti non solo dichiarata nelle interviste, ma anche ben dimostrata sul campo. Soprattutto, sembra essersi creata un’empatia tra squadra e pubblico, componenti finalmente unite in un rapporto che nelle ultime stagioni sembrava essersi decisamente raffreddato.
Dall’altro lato, questi giorni di spiacevoli avvenimenti extra-campo non devono nemmeno farci perdere di vista il vero problema di questo Verona: i gialloblù, con 9 gol realizzati (peggio solo Udinese, Samp e SPAL), denotano una certa sterilità offensiva, ben rimarcata dal fatto che il gol di Salcedo al Brescia sia stato il primo, all’undicesima giornata, realizzato da un attaccante. Un gol, peraltro, giunto solamente su calcio da fermo, così come da palla inattiva erano giunti quelli decisivi contro la Samp, in una delle prestazioni maggiormente esaltate in questo primo scorcio di stagione. L’Hellas è anche la quart’ultima squadra, in Serie A, per tiri totali verso la porta avversaria: un dato che non rende affatto giustizia alla mole di gioco prodotta da Veloso e compagni.
Vittorie in quasi tutti gli scontri diretti, 15 punti in 11 partite, più vicini alla zona europea (-6) che a quella retrocessione (+7), una difesa che non subiva così pochi gol dall’anno di grazia 1984/85. Ma i voli pindarici finiscano qui, torniamo piuttosto a fare affidamento sulla concretezza di Ivan Juric. Alle porte un’altra sfida affascinante, contro un’Inter reduce dalla batosta morale di Champions e travolta dall’improvvido sfogo di Antonio Conte. Per tornare a pensare al calcio giocato. Ne abbiamo tutti un gran bisogno.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
NEWS
06 novembre 2019 - 10:26 Verona, al Bentegodi telecamere agli steward
Iniziativa senza precedenti da parte dell’Hellas
di Redazione Hellas1903
Getty Images
Il Verona, per cercare di risolvere il problema “razzismo”, ha portato avanti un’iniziativa inedita già da agosto, come riportato dalla Gazzetta dello Sport odierna.
Si tratta di dotare gli steward dello stadio con piccole telecamere mobili, così da poter riuscire a filmare e identificare gli autori di gesti non consentiti, manifestazioni razziste comprese. Grazie a questo nuovo metodo questi soggetti sarebbero segnalati in diretta alle autorità di sicurezza presenti al Bentegodi. Ripercorrendo il modello del PSG, il club ora è pronto a partire: entro fine mese dovrebbe arrivare l’attrezzatura necessaria.
Il direttore operativo Franco Barresi precisa: “Saremo i primi in Italia. Il Verona combatte il razzismo con i fatti, non a parole”. Di questa stessa idea sono anche il presidente FIGC Gravina e il ministro Spadafora.
FONTE: Hellas1903.it
Home / Storie Il futuro dell'Hellas ha sangue africano
Verona
05/11/19 17:00 | Storie | Autore: Redazione
La Primavera dell’Hellas Verona è molto forte. Ha vinto ogni partita giocata, segnato una montagna di gol e dominato più o meno tutti. Merito soprattutto dei tre che giocano là davanti: Amayah, Sane e Yeboah. Tre nomi per quattordici gol, mica male. Ma il gol non è l’unico tratto che hanno in comune. Un nigeriano, un senegalese e un ghanese: sangue africano, per tutti e tre. Accolti a Verona da bambini e cresciuti in gialloblù, Precious, Adama e Phil - così si chiamano fra di loro - sono il manifesto della politica dei giovani scelta dall’Hellas.
Per questo pensare che la cornice dell’ultima, raggelante scena razzista del calcio italiano sia proprio il Bentegodi di Verona, suona un po' come un paradosso. Perchè proprio il Verona è una delle squadre che più crede nei ragazzi stranieri, specialmente africani. Basta scorrere i nomi in rosa o spulciare qualche numero. Quindici dei diciannove gol segnati dalla primavera gialloblù sono prodotto di ragazzi africani o di origine africana. Dieci li ha fatti Sane, due a testa Amayah e Yeboah, uno il terzino Destiny Udogie.
SANE E YEBOAH, PROFESSIONE BOMBER
Sane e Yeboah sono nati rispettivamente in Senegal e Ghana, ma è in Italia che si stanno costruendo un futuro. Come? A suon di gol. Il primo ne ha fatti più di chiunque altro nei tre gironi di Primavera: dieci, in sette partite. Non è un caso se due anni fa alle porte dell’Hellas, per lui, bussò la Juve: sei mesi di prestito, difficili ma molto importanti. Il secondo, Philip, di gol quest’anno ne ha fatti soltanto due, giocando però decisamente più lontano dalla porta. Ma il feeling col gol è anche roba sua, capocannoniere del campionato Under 17 l’anno scorso: venticinque gol in venticinque partite. Semplicemente devastante.
AMAYAH E UDOGIE, COLONIA NIGERIANA
Passato diverso, ma stesso sangue - africano - per Amayah e Udogie. Un 2000 e un 2002, uno attaccante l’altro terzino. In comune hanno la Nigeria: lì è nato Amayah e lì sono nati i genitori di Udogie (lui sì, nato in Italia, ma fierissimo delle sue origini). Uno ha deciso il derby col Cittadella di sabato scorso: doppietta in dieci minuti e partita già chiusa al 23esimo. L’altro, Udogie, il derby non l’ha giocato. Motivo? È in Brasile per il Mondiale Under 17. Naturalmente con la maglia azzurra. Lui che a maggio, all’Italia Under 17, aveva regalato la finale dell’Europeo (segnando il 2-1 alla Francia in semifinale).
Il calcio nel destino e Verona come casa. Il futuro, al Bentegodi, potrebbero essere loro: un ghanese, un senegalese e due (italo)nigeriani. Giovani, forti e con potenziale. Di sangue africano, ma cresciuti in Italia. I ragazzi dell’Hellas sono così. Semplicemente così. Come Mario. Come noi.
A cura di Lorenzo Del Papa
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
HELLAS VERONA IL MEDIA EVENT TORNA UNA "CONFERENZA STAMPA"
07/11/2019 10:24
Fine della triste era dei "Media Event". Sarà un caso ma con la rescissione del contratto di Fabio Grosso, nuovo allenatore del Brescia, il Verona è tornato a chiamare l'incontro tra i giornalisti e l'allenatore "conferenza stampa".
Il cambio di "narrazione" è merito di Andrea Anselmi, solido e stimato professionista altoatesino che il Verona ha assunto per curare la comunicazione.
Anselmi sta cercando con umiltà e molto "mestiere" di riportare il Verona ad essere centrale per la città, vicino alla gente e ai tifosi. Da quando è arrivato si è trovato ad affrontare due "bufere" mediatiche come quella di Kessie e quella di Balotelli, navigando con professionalità dentro tensioni inimmaginabili. Lontani sono i tempi in cui il brand doveva essere internazionalizzato con ridicoli e vuoti inglesismi. Anche nella comunicazione si parla il linguaggio di Juric. Serio, onesto e concreto. (g.vig.)
L'ANALISI QUANTO MANCHERA' VELOSO AL VERONA?
07/11/2019 10:09
"Non c'è un altro giocatore come Veloso, c'è poco da fare. Non lo abbiamo. Ma abbiamo altri giocatori con altre caratteristiche che possono fare bene". Così Juric prima della gara contro il Sassuolo, la prima saltata dal centrocampista portoghese diventato leader, capitano e anima del Verona. Dopo quel match (perso) Juric aggiunse: "E' mancato tanto soprattutto sui calci piazzati". Insomma, l'assenza di Veloso (le previsioni sono di uno stop di due/tre settimane) rischia di essere una tegola pesantissima per il Verona. Inutile ricordare qui la parabola in ascesa di questo giocatore che in molti davano per finito dopo che il Genoa non ha voluto rinnovargli il contratto e che Juric ha invece fortemente voluto. Veloso ha i piedi buoni, intelligenza tattica, ma anche quel carisma che solo alcuni giocatori possiedono. A Verona ha dimostrato anche doti di altruismo e di sacrificio che non erano in cima alla lista delle sue qualità. Segna e come dice Juric, calcio punizioni e angoli che sono quasi sentenze. Ovvio, dunque, che uno così mancherà molto nelle prossime gare. Ma attenzione: perchè se è vero che Pessina non ha le stesse doti, è anche vero che il ragazzino dell'Atalanta ha un'intelligenza fuori dal comune, una saggezza che va oltre la giovane età, la voglia di emergere e anche doti tecniche e fisiche notevoli. Come Veloso ha segnato due gol fondamentali per il Verona e dopo la rete contro il Brescia la sua autostima è in netta crescita. Insomma, Veloso mancherà ma Pessina farà di tutto per non farlo rimpiangere.
FONTE: TGGialloBlu.it
SERIE A Hellas Verona, polemiche e dibattiti. Ma il campo sorride ai veneti
07.11.2019 09:30 di Luca Chiarini
Polemiche, discussioni e dibattiti. Strascichi inevitabili per quel che è accaduto la scorsa domenica a Verona. È il minuto nove della ripresa della sfida tra Hellas e Brescia, quando Mario Balotelli interrompe scientemente un'azione di gioco e scaglia il pallone in curva. Un gesto plateale, che lascia di stucco per alcuni istanti chi allo stadio era presente e non aveva avvertito cori di matrice razzista o simili. La verità verrà a galla soltanto nel post-partita, quando iniziano a circolare i primi filmati registrati in prossimità del settore "Poltrone Est". È da lì che si percepiscono, in maniera distinta, gli ululati aberranti rivolti all'attaccante delle Rondinelle da chi in uno stadio non dovrebbe più metterci piede. Di lì la decisione del Giudice Sportivo, su segnalazione degli ispettori federali, di predisporre la chiusura per un turno del settore cui tali ululati vanno circoscritti. Un provvedimento parso ponderato ed equo: sbagliano i negazionisti, coloro che accusano Balotelli dell'ennesimo coup de théâtre, negando - appunto - ogni responsabilità dei protagonisti sugli spalti - una dozzina - di questo increscioso gesto. È difficile non comprendere le ragioni di Balo: la sua è una reazione da contestualizzare, da ricollegare alla dimensione del razzismo più infimo, piaga dei nostri tempi. Sbaglia però anche chi affibbia un episodio tanto spiacevole alla totalità del tifo scaligero, senza le dovute distinzioni. Nella buriana degli ultimi giorni un segnale forte l'ha voluto lanciare la società Hellas Verona, che non più tardi di due giorni fa ha interdetto fino al 2030 uno dei capi ultrà della curva che, intervenuto ai microfoni di Radio Café in qualità di esponente di Forza Nuova, aveva dichiarato tra le altre cose: "Balotelli è italiano perché ha la cittadinanza, ma non potrà mai esserlo del tutto".
L'INTER PRIMA DELLA SOSTA - Decisamente meno controverse sono le risposte del campo, al contrario nitide e convincenti. Contro il Brescia i veneti hanno messo in fila la seconda vittoria consecutiva, valsa la metà di sinistra della classifica a quota quindici punti, con un margine di sette lunghezze sulla zona rossa. L'ultimo match è stato un upgrade su moltissimi fronti: sono andati a segno due giocatori offensivi, Salcedo - alla prima gioia in A - e Pessina, circostanza che di rado si era verificata in precedenza. La difesa, anche al netto del gol subito - più meriti di Balotelli che demeriti del reparto - si è confermata solida e affidabile: dato che acquisisce ancor più valore se si considera che contro le Rondinelle Juric ha dovuto schierare due riserve come Empereur e Dawidowicz, per i forfait quasi simultanei di Gunter e Kumbulla. L'albanese ha rimediato una lesione di primo grado al bicipite femorale della coscia destra e non sarà a disposizione contro l'Inter, così come Miguel Veloso, ai box per un infortunio della medesima entità. La speranza è quella di riaverli entrambi al rientro dalla sosta.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO
08/NOVEMBRE/2019 - 18:00
Peschiera - Ultima seduta di allenamento per i gialloblù, oggi, venerdì 8 novembre, in preparazione all'anticipo della 12a giornata della Serie A TIM contro l'Inter.
Allo Sporting Center 'Paradiso' di Peschiera, la squadra è stata dapprima impegnata in sedute specifiche sulla rapidità, quindi ha disputato una partita a tema, dedicandosi successivamente al lavoro tattico e concludendo la seduta con una partitella a campo ridotto e con una serie di esercitazioni su palle inattive.
#INTERVERONA: LE STATISTICHE
08/NOVEMBRE/2019 - 18:00
Scopri i numeri, le statistiche e le curiosità fornite da Opta Sports di Inter-Hellas Verona, 12a giornata della Serie A TIM 2019/20, in programma sabato 9 novembre (ore 18) allo stadio 'G. Meazza' di Milano.
I PRECEDENTI - Si contano un totale di 56 precedenti in Serie A: 32 vittorie per l'Inter, 20 pareggi, e 4 vittorie per l'Hellas Verona. Tuttavia, nessuna di queste 4 vittorie contro i nerazzurri è arrivata a Milano.
LE CURIOSITA' - Nessuna squadra ha mantenuto più volte la porta inviolata di Inter e Hellas Verona in questa Serie A: 4 clean sheet per entrambe.
L'AVVERSARIO – L'Inter è l'unica squadra ad aver segnato 4 gol di testa in questo campionato. L'Hellas Verona è quella che, invece, non ha ancora subito gol con questo particolare fondamentale.
FOCUS GIOCATORI – Matteo Pessina è il secondo giocatore ad aver portato più punti (4) alla propria squadra subentrando dalla panchina in questa Serie A. Solo Luis Muriel ha fatto meglio di lui (5). Inoltre, tra i portieri con almeno 8 presenze in questa Serie A, Marco Silvestri è il secondo, dietro solo a Robin Olsen, per percentuale di parate, corrispondente al 78,1%.
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO
07/NOVEMBRE/2019 - 17:15
Peschiera - Solo un giorno alla partenza per Milano, due alla gara contro l'Inter. Si fa sul serio, allo Sporting Center 'Paradiso' di Peschiera, dove anche oggi il Verona si è allenato agli ordini di mister Juric. Dopo il riscaldamento e gli esercizi dedicati alla mobilità, spazio al lavoro tattico e alle conclusioni in porta.
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO
06/NOVEMBRE/2019 - 17:30
Peschiera - Prosegue la preparazione del Verona di mister Juric alla trasferta di Milano contro l'Inter. Oggi, allo Sporting Center 'Paradiso' di Peschiera, la squadra ha iniziato la seduta con il riscaldamento, per poi dedicarsi alle esercitazioni sul possesso palla e alla partita finale.
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO
05/NOVEMBRE/2019 - 18:15
Peschiera - Hanno ripreso ad allenarsi i gialloblù dopo il successo sul Brescia, presso lo Sporting Center 'Paradiso' di Peschiera. La squadra, nel pomeriggio di oggi, dopo il riscaldamento ha lavorato a gruppi con esercitazioni sul possesso palla e partite.
BOLLETTINO MEDICO: MIGUEL VELOSO E MARASH KUMBULLA
05/NOVEMBRE/2019 - 16:15
Verona – Hellas Verona FC comunica che – dopo le visite strumentali cui i due calciatori si sono sottoposti nelle scorse ore – Miguel Veloso e Marash Kumbulla hanno entrambi rimediato una lesione muscolare 3A, vale a dire di 1° grado, rispettivamente al soleo del polpaccio sinistro e al bicipite femorale della coscia destra.
Per entrambi i calciatori i tempi di recupero non sono al momento quantificabili.
RESCISSIONE CONSENSUALE DEL CONTRATTO CON FABIO GROSSO
05/NOVEMBRE/2019 - 10:50
Verona - Hellas Verona FC comunica la rescissione consensuale del contratto con il Signor Fabio Grosso.
Il Club gialloblù gli augura le migliori fortune professionali per il prosieguo della sua carriera di allenatore.
FONTE: HellasVerona.it
Il Brescia Calcio S.p.a. comunica di aver affidato la guida tecnica della Prima squadra a Fabio Grosso.
Il nuovo tecnico condurrà il suo primo allenamento oggi pomeriggio alle ore 15:30, presso il Centro Sportivo di Torbole Casaglia.
Al Mister e al suo staff il Club dà il benvenuto.
Eugenio Corini sollevato dalla guida tecnica
La Società Brescia Calcio comunica l’esonero del tecnico Eugenio Corini.
FONTE: BresciaCalcio.it
Come è nato questo contatto con il Brescia?
"È stata una cosa improvvisa, è partito tutto dopo l'incontro con il presidente. Sono orgoglioso e contento di affrontare un'avventura difficile ma stimolante. Faremo il possibile per sfruttare questa occasione".
Difficile subentrare?
"È la prima volta che mi capita di subentrare. Sono felice di affrontare questa avventura, spero il prima possibile di riuscire a trasmettere la mia passione. Eredito una squadra che ha fatto bene in B, in A ha mantenuto la sua identità. Saluto Eugenio che è un amico, ribadisco i complimenti che gli ho fatto in passato. Abbiamo le caratteristiche per fare bene".
[...]
Come ha trovato Balotelli?
"Io l'ho intravisto da ragazzino, all'Inter. Già si intravedevano grandissime doti. Questo sport ti mette dentro un frullatore, poi per qualche errore fatto in passato ti metti al centro delle critiche. Ti devi costruire una corazza che ti difende dagli attacchi. Credo sia un ragazzo generoso e sorridente, vedo un potenziale enorme in lui. A tratti è stato in grado di dimostrarlo, sono convinto che potrà dimostrare il suo grande valore. L'unico neo rimane la continuità, cercheremo di sfruttarlo al meglio".
E sull'episodio di Verona?
"Continuare a parlarne vuol dire dare voce a pochi stupidi che rovinano l'ambiente. Dobbiamo migliorare, spesso guardiamo fuori ma all'interno abbiamo grandissime qualità. Dobbiamo colpire chi all'interno dello stadio rovina tutto. C'è poco da commentare, dobbiamo fare solo passi in avanti".
Ha rinunciato anche all'aspetto economico.
"È la cosa meno importante, è un'occasione talmente grande che tutto il resto è stato relativo. Ho entusiasmo, non ho mai allenato in A. Ogni singolo giorno dobbiamo arrivare a prendere ogni energia per arrivare all'obiettivo".
[...]
Quale sarà la sua idea di gioco?
"Ora abbiamo poco tempo per esprimere, poi avremo più giorni per lavorare. La base del mio pensiero è quello di sfruttare tutti gli interpreti. Ci alleneremo per capire quali saranno i migliori per le partite che arriveranno. Balotelli e Donnarumma sono due attaccanti che cercano la porta, vediamo quale sarà la soluzione migliore. Non ha senso stravolgere e mi piace ciò che è stato proposto, nel tempo cercherò di mettere quello che ho di mio. Voglio esaltare la squadra, insieme si può raggiungere l'obiettivo".
[...]
Come si spiega i due campionati con l'obiettivo non raggiunto?
"È un discorso molto lungo. Ho parlato poco, chi sa analizzare in maniera onesta è in grado di capire. Si possono scoprire tante cose che sono state dette. Poi dipende sempre dall'obiettivo, dopo quattro anni sono arrivato in un momento difficile. Se ricordo bene a due giornate dalla fine eravamo ancora in corsa per i playoff, le cose si possono vedere da varie angolazioni. Con grande onestà mi sono sempre distaccato e mi sono messo sempre in discussione, è importante per migliorare. So di essere al centro di considerazioni e critiche: quelle fatte con onestà me le prendo, le altre mi scivolano".
[...]
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Buchel è un nostro calciatore!
Rendiamo noto che abbiamo raggiunto l’accordo per l’acquisizione delle prestazioni sportive del centrocampista Marcel Buchel, classe ’91.
Il calciatore austriaco, naturalizzato liechtensteinese, cresciuto calcisticamente nelle giovanili del club svizzero San Gallo, ha vestito in serie A le maglie di F. C. Empoli e F. C. Hellas Verona, facendo registrare oltre 60 presenze con 2 reti all’attivo.
In serie cadetta ha vestito le maglie del Gubbio, Lanciano e F.C.Bologna, facendo registrare oltre 70 presenze con 5 reti all’attivo.
Queste le prime dichiarazioni, dopo la sottoscrizione dell’accordo: “Sono molto contento di vestire la maglia della Juve Stabia. Ringrazio la società per la fiducia e sono convinto di dare una mano alla squadra”.
Marcel Buchel indosserà la maglia nr. 50 e si è aggregato alla squadra.
S. S. Juve Stabia
FONTE: SSJuveStabia.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
Ultima partita
Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.