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#InterVerona in anteprima: Gara proibitiva per l'HELLAS che al Meazza non ha mai vinto e segnato solo 7 gol in 27 precedenti ma, data la situazione, c'è ben poco da perdere per i ragazzi di PECCHIA...


#InterVerona +   -   =

Contro una difesa a tenuta stagna che ha subito solo 21 gol in 28 partite (solo JUVE e NAPOLI hanno fatto meglio) e mantiene il clean sheet difensivo dalla trasferta al Marassi contro il GENOA dello scorso 17 Febbraio (301 minuti di imbattibilità per il portiere interista Samir HANDANOVIC), ai ragazzi di PECCHIA servirà un mezzo miracolo per non essere sconfitti non parliamo poi di giocare per vincere evento che, al Meazza, non è mai riuscito negli annali al VERONA.
Gara quindi segnata...

Statistiche Opta (da It.EuroSport.com)

  • L’Inter è imbattuta da 15 incontri contro il Verona in Serie A (12V, 3N): l’ultimo successo veneto infatti risale al febbraio 1992.
  • In questi 15 incontri i nerazzurri hanno sempre trovato il gol, segnando in media 2.3 reti a partita.
  • I nerazzurri sono inoltre imbattuti in tutti i 27 confronti interni di Serie A contro il Verona, grazie a 16 vittorie e 11 pareggi.
  • L’Inter ha mantenuto la porta inviolata nelle ultime tre partite di campionato: i nerazzurri non arrivano a quattro clean sheet di fila da novembre 2015.
  • L’Inter è imbattuta da sei partite casalinghe, in cui tuttavia ha ottenuto solamente due successi (4N).
  • Il Verona non pareggia in Serie A da dicembre contro la SPAL: da allora per i gialloblu quattro successi e otto sconfitte.
  • Il Verona non è riuscito a segnare in quattro delle ultime cinque trasferte di campionato, segnando tuttavia quattro gol nella restante gara contro la Fiorentina.
  • L’Inter è la squadra che ha segnato più gol di testa in questo campionato (12).
  • Il Verona ha effettuato solo 29 tiri di testa, almeno sette meno di ogni altra squadra in questo campionato.
  • Tra i giocatori dei maggiori cinque campionati europei con almeno 26 tocchi, Mauro Icardi è quello con il miglior rapporto tra palloni giocati e gol: una rete ogni 26 tocchi palla.

Precedenti
Meazza campo tabù per gli scaligeri che mai hanno avuto la meglio a casa dei nerazzurri nei 27 precedenti sin qui disputati (e solo in 7 occasioni sono andati in gol), mentre per 11 volte hanno strappato un punto (l'ultima volta nel 2 a 2 del 9 Novembre 2014 al termine del quale fu esonerato Walter MAZZARRI attuale tecnico del TORINO) e in 16 sono stati battuti (come nell'ultima gara in assoluto tra le due compagini datata 24 Settembre 2015 in cui SALA colse una traversa che lanciò l'azione di contrattacco di MELO per il gol vittoria del Biscione).
Poker nerazzurro il 26 Ottobre 2013: In meno di un quarto d'ora l'HELLAS veniva bucato due volte da JONATHAN e PALACIO prima di reagire con MARTINHO e andare sotto altre due volte... A metà del secondo tempo il 2 a 4 finale di RÔMULO rendeva meno amaro il pomeriggio gialloblù.

Prossima sfida assegnata al signor Rocchi della sezione AIA di Firenze.



QUI MILANO (sponda nerazzurra)
Acque agitate in casa del Biscione a causa del sempre più probabile divorzio tra il patròn SUNING e il diesse SABATINI, in ogni caso l'INTER è in gran forma ultimamente e non ha nessuna intenzione di 'sprecare' punti preziosi in chiave Champions contro il VERONA penultimo della classe.
Probabilissima quindi la conferma dell'11 che ha rifilato 5 gol alla SAMP prima della sosta ed è il solo RAFINHA ad essere blandamente in ballottaggio con BORJA VALERO sulla mediana alta...
Indisponibile solo l'infortunato difensore RANOCCHIA.

Convocati
Portieri: 1 Handanovic, 27 Padelli, 46 Berni.
Difensori: 2 Lisandro, 7 Cancelo, 21 Santon, 25 Miranda, 29 Dalbert, 33 D'Ambrosio, 37 Skriniar.
Centrocampisti: 5 Gagliardini, 8 Rafinha, 11 Vecino, 20 Borja Valero, 77 Brozovic.
Attaccanti: 9 Icardi, 17 Karamoh, 23 Eder, 44 Perisic, 87 Candreva, 99 Pinamonti.

Probabile formazione
4-2-3-1 con Handanovic; Cancelo-Skriniar-Miranda-D’Ambrosio; Gagliardini-Brozovic; Candreva-Rafinha-Perisic; Icardi


QUI VERONA
Possibile il rientro di CERCI almeno a partita in corso ma il vero, grosso problema è la prolungata assenza di KEAN fino a Maggio unica vera punta in rosa (dopo l'arrivederci di PAZZINI a Gennaio).
I vari MATOS e PETKOVIĆ altro non sono che 'surrogati' in attesa del rientro di Moise purtroppo ed altre soluzioni la davanti sarebbero pure peggio...
BIANCHETTI scalpita in panchina in vista degli importanti e ravvicinati prossimi impegni in cui ci sarà forzatamente del turn-over, probabile un suo impiego (anche se non dall'inizio) per ritrovare un po' di minutaggio mentre HEURTAUX, che ha accusato un problema al ginocchio, dovrà attendere ancora il suo turno.
Ballottaggio CALVANO-VALOTI in mediana col primo favorito contro un centrocampo in cui più che la qualità varranno i muscoli...

Convocati
CERCI sì, HEURTAUX no...

1. Nicolas, 2. Romulo , 4. Laner, 7. Verde, 8. Fossati, 10. Cerci, 12. Caracciolo, 14. Zuculini, 16. Aarons, 17. Silvestri, 21. Lee, 22. Bianchetti, 23. Calvano, 25. Boldor, 26. Vukovic, 27. Valoti, 28. Ferrari, 30. Matos, 37. Bearzotti, 40. Coppola, 69. Souprayen, 70. Petkovic, 77. Buchel, 93. Fares, 97. Felicioli

Probabile formazione
4-4-1-1 Nicolas; Ferrari-Caracciolo-Vukovic-Fares; Romulo-Buchel-Calvano-Verde; Petkovic; Matos


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DICONO +   -   =

Mister SPALLETTI tecnico dell'INTER «Verona? Ci vuole una vittoria per prepararsi bene, è il miglior allenamento mentale. Non che questa gara sia un allenamento, ma non c'è modo migliore per arrivare al derby che vincere questa gara. Anche perché quella viene dopo, sennò si rischia di fare confusione. Io sono abituato a fare una cosa per volta". Così Luciano Spalletti alla vigilia della sfida contro Il Verona di Pecchia.. Le dimissioni di Sabatini? Hanno fatto rumore visto il suo valore umano e professionale. Mi è dispiaciuto molto. Lascia ma nell'Inter resta gente che crede nella squadra e che è pronta a dare tutto. Sabatini è un samurai del calcio. La Champions è l'obiettivo: questa settimana è venuto a trovarci Ligabue. Dice gli anni passano per non ripassare più. E' un po' come i campionati. Questo è l'obiettivo. Anche per fare contenti i 60mila che domani popoleranno lo stadio. Una soddisfazione che sovrasta i problemi» TGGialloBlu.it

Mister PECCHIA in conferenza stampa «Dovremo avere uno spirito battagliero, la nostra è una squadra che deve lottare e che è già riuscita a fare risultati importanti anche fuori casa, scenderemo in campo con coraggio, personalità e cuore, cercando di metterli in difficoltà fin da subito. Loro hanno una rosa dalla grande qualità e spingeranno già dalle prime battute della gara, dovremo essere bravi a rispondere colpo su colpo restando sempre concentrati e sfruttando le occasioni che capiteranno con il giusto cinismo. La mia squadra è in grado di ripetere le prestazioni fatte contro Torino e Chievo, dobbiamo essere convinti di questo. Le scelte? A parte Heurtaux e Kean la squadra è al completo, sono contento del rientro di Cerci in gruppo, si sta allenando bene ma bisogna essere cauti e gestire in modo ottimale la situazione. Domani farò le mie scelte pensando solo e soltanto alla partita contro l’Inter, non voglio fare calcoli perché quella di domani è ‘la partita’. Scenderà in campo chi saprà dare il massimo delle proprie energie fisiche e psicologiche, dovranno essere tutti pronti, sia se giocheranno dall’inizio che a gara in corso. La fase offensiva? La squadra intera deve essere in grado di mettere in difficoltà gli avversari, gli attaccanti devono continuare a creare occasioni e insistere su questa squadra, poi il gol può arrivare da loro o da qualcun altro» HellasVerona.it

Pierino 'Turbo' FANNA al 'Corriere di Verona' «Possibilità di fare punti a San Siro? È chiaro che a vederla da fuori non ce ne sono molte. Però il Verona non sia arrendevole. A entrare in campo rassegnati finisce che prendere un’imbarcata, e questo è il primo rischio da evitare, dopo il 5-0 subito con l’Atalanta. Dovesse arrivare una sconfitta, che l’Hellas non molli mai gli ormeggi. Mi spiego meglio: c’è modo e modo di perdere. Dunque, prima il Verona le tenti tutte e dopo, se la partita prendesse una piega storta, non crolli» Hellas1903.it

Roberto GAGLIARDINI centrocampista dell'INTER a Inter TV «Siamo contenti della partita contro la Sampdoria, è stata una vittoria netta ma deve essere un punto di partenza. Contro il Verona dovremo confermare quanto fatto vedere a Genova, dobbiamo cercare di continuare così. Loro vengono da una sconfitta e saranno agguerriti, ma noi dobbiamo continuare a vincere anche in vista del derby di mercoledì. Ogni partita è fondamentale. La sosta è stata importante, essere convocato in Nazionale fa sempre piacere» TuttoMercatoWeb.com

Franco ZUCULINI a L'Arena «Non c’è nessuna partita con il pronostico chiuso in partenza. Ogni gara giocata, ed in questo momento in ogni partita della stagione, bisogna scendere in campo per dare il massimo. Anche l’Inter avrà i suoi problemi contro di noi. Ve lo assicuro. La sfida col Benevento? Adesso noi dobbiamo pensare alla partita di sabato. Questa per noi è la partita delle partite. Dalle 17 di sabato inizieremo a pensare alla gara di Benevento. Non prima, non serve. Con quattro vittorie è fattibile la salvezza? Noi dobbiamo cercare di fare il possibile dalla partita di sabato. Alla fine vedremo. Io ci credo, adesso lavoriamo tutti insieme ogni giorno, e so quanto la squadra voglia raggiungere l’obiettivo che ci siamo posti – ha dichiarato Franco Zuculini a L’Arena – Raggiungere la salvezza, per tutti noi deve diventare una ossessione per i prossimi due mesi. Tutti noi, chi giochi e chi non gioca, dobbiamo essere al massimo in questa pazza corsa alla salvezza che, sono convinto, vinceremo. Possono bastare 34 punti per salvarsi? Penso di sì, magari per sicurezza meglio farne 35. Sono alla nostra portata, dobbiamo farli assolutamente. Pecchia ci trasmette una grande carica. Se posso giocare una gara dall’inizio? Io sono pronto. È chiaro che mi devo gestire ma dipende sempre dal mister, chiaramente. Abbiamo due mesi di battaglie. Più punti facciamo e prima arriva questa salvezza. Lo ripeto: noi ci crediamo» HellasLive.it

Il 2 a 2 del 9 Novembre 2014 l'ultimo pareggio a San Siro dei gialloblù

'Sandokan' MALESANI «Il calcio? Mi manca. Se ricevessi una proposta allettante, l‘accetterei: Giulia e Valentina sono talmente brave da guidare La Giuva anche senza di me. Sa che cosa mi piacerebbe? Allenare una Nazionale, anche piccola: completerebbe il mio bagaglio personale. La mia ultima esperienza a Sassuolo è stata traumatica, ma conosco bene gli incerti del mestiere, anche se avrei voluto avere più tempo rispetto al poco che mi è stato concesso. Una domanda, però, mi porto dietro e, se potessi, la rivolgerei al signor Squinzi, persona eccellente, che stimo e rispetto. Proprio per questo, mi ha fatto molto male leggere la sua risposta al quesito di un cronista: qual è stato l’errore pù grande che lei abbia commesso nel calcio? E Squinzi: “Prendere Malesani come allenatore del Sassuolo”. Se mi ritrovassi di fronte al patron nervoverde gli chiederei semplicemente perché? Perché ha detto questo? A volte mi chiedo da dove nasca il pregiudizio. Evidentemente, a onda la sua origine nel mondo del calcio che pullula anche di invidiosi e di luoghi comuni. Dopo l’esperienza di Sassuolo, un procuratore mi ha detto: “Alberto, rassegnati, non allenerai più”. Sulle prime non ho capito le ragioni della sua a ermazione, ma il tempo passa e quelle parole a volte mi ritornano in mente. Eppure, in ventitré anni di carriera, dal Chievo al Parma al Panathinaikos, credo di avere dimostrato ciò che valgo e, quando ho vissuto momenti no, ho sempre ricominciato, senza dimenticare mai che, nella vita, prima di tutto bisogna essere umili. Io non sono mai cambiato e non cambierò certo adesso.» HellasLive.it

Matteo BIANCHETTI confida a 'La Gazzetta dello Sport' «Sento un fastidio sempre più intenso alla schiena. Penso che sia soltanto un effetto dei carichi di lavoro, un naturale affaticamento. Invece mi sottopongo alla risonanza ed è un colpo: ho un ematoma sotto durale del midollo sacrale. Devo essere operato d’urgenza. Ero preoccupato, scosso. Sono stato sotto i ferri per quattro ore e mezza. C’era il rischio che non potessi nemmeno tornare a giocare a calcio. Più ancora, nella peggiore delle ipotesi, persino che rimanessi in carrozzina... Ora mi sento bene, ci sono. Sarebbe bellissimo poter rientrare sabato con l’Inter, a San Siro, nello stadio in cui ho vissuto le prime emozioni, aggregato alla Prima Squadra ai tempi di Gasperini e Stramaccioni» Hellas1903.it

Il doppio ex FONTOLAN a 'La Gazzetta dello Sport' «L’Inter ha svoltato con la vittoria di Genova. Con la Sampdoria è stata debordante. Credo che si sia messa alle spalle due mesi anonimi. Per l’Hellas sarà una partita proibitiva, ma non impossibile. A patto che non vada a Milano con un atteggiamento remissivo. Nel qual caso, tanti saluti. Ritorno alle parole di Osvaldo Bagnoli, il mio maestro: la tattica da adottare è quella della cosiddetta “sberla”. Ossia, se affronti una grande devi attaccarla per primo, provare a colpire subito, così per far capire che per loro non sarà una passeggiata di salute, che dovranno sudarsela» Hellas1903.it

Il doppio ex BONINSEGNA «Avevo appena concluso il terzo anno alla Juve. Dopo due scudetti e una Coppa Uefa, avevamo appena vinto la Coppa Italia. Boniperti mi propose di fare un’ altra stagione. Con Trapattoni avevo dei problemi e mi si prospettava la panchina. Volevo tornare a casa mia e chiudere la carriera a Mantova. Si fece avanti il Verona. Fu un personaggio straordinario come Garonzi a convincermi. Così accettai. Poi un giorno al ritiro estivo a Pinzolo arrivò un tizio riccioluto con un vistoso foulard. «E questo chi è…?» Mi chiesi. «Buongiorno, sono Giuseppe Brizzi, il nuovo presidente del Verona» disse lui presentandosi. Ecco, fu in quel preciso momento che capii che non sarebbe stata una grande stagione (ride, ndr) Il presidentissimo Garonzi era insostituibile. Quell’anno successe di tutto. Cambiammo qualcosa come quattro presidenti. Incredibile... Eppure quel Verona sulla carta non era una cattiva squadra, l’allenatore era Veneranda. C’erano giovani di prospettiva come Tricella, Vignola, D’Ottavio, Capuzzo e anziani come il sottoscritto, Roversi, Bergamaschi, e Mascetti. L’obiettivo era la serie A. Dopo un buon avvio, crollammo in primavera. Finimmo a metà classifica. Potevamo fare di più. Se il Verona attuale ce la farà a salvarsi? E’ li che combatte. Ha fatto qualche exploit. Ne servono altri. Quest’anno l’ho visto nella gara d’andata al Bentegodi con l’Inter. Fece una buona partita, la decise Perisic. L’ho poi rivisto in un paio di occasioni. Secondo me, il Verona qualche punto in più potrebbe averlo. Gli auguro di tutto cuore di salvarsi. Pecchia, è nel mirino della tifoseria? Verona è una piazza importante, ed esigente. Pecchia è sulla graticola dal primo giorno. Lo conosco per averlo allenato quando ero alla guida della Nazionale Under 21 di C. Giocava allora nell'Avellino; era un buon mediano. E’ un bravo ragazzo, una persona seria. E’ un allenatore giovane e preparato. L’organico che ha tra le mani, è quello che è. Il salto dalla serie B alla A, è sempre molto difficile. Se il Verona riuscirà a salvarsi, il merito sarà suo e dei suoi ragazzi... Sabato? Per l’Inter non sarà affatto facile. Sabato sarò in tribuna a San Siro» TuttoHellasVerona.it

Il doppio ex MANDORLINI colonna dell'INTER da giocatore dall'84 al '91 e trascinatore da allenatore del VERONA dal 2010 al 2015 «L’Inter vista con la Sampdoria è una squadra che sembra aver risolto tanti problemi, sta bene e sembra ripartita. Per l’Hellas in ogni turno c’è l’occasione di portare a casa punti importanti per la salvezza, ma San Siro è un campo difficile per qualsiasi formazione. La sosta? Soltanto dopo la partita sapremo se avrà aiutato o penalizzato una delle due, ma sono del parere che una settimana di riposo non possa di certo cambiare le convinzioni acquisite a Marassi dai nerazzurri» FCInter1908.it

...Anche per la Primavera è corsa salvezza, così mister PORTA «i siamo allenati bene in questi giorni e l’amichevole di sabato ci ha aiutato mantenere il ritmo della settimana. Ci aspettano sette finali per ottenere la salvezza, sono fiducioso, la squadra è motivata e sono convinto che il campionato si deciderà nelle ultime giornate Danzi e Baniya sono recuperati, mentre se Perazzolo non sarà dei nostri per la sfida contro la Sampdoria, ci sarà di sicuro il prossimo turno contro la Lazio» HellasLive.it



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