#HellasWeeklyNews 4 a 0 al NK BRAVO di Ljubiana nel test di oggi pomeriggio - Le statistiche dopo 7 match arridono alla squadra di JURIC ma... Prepariamoci ad un'inevitabile calo! Intanto grande esntusiasmo per il tecnico croato dopo mesi di assortite supercazzole
4 a 0 al NK BRAVO di Ljubiana da parte dell'HELLAS, un'ora in grande evidenza per GasolinaWESLEY e le sue discese velocissime, doppietta per TUTINO e gol di VERRE e STĘPIŃSKI. Gli highlights qui.
...Con la pausa per le nazionali si vanno a rivedere i numeri e gli interpreti e si scopre che quest'anno le neopromosse, dopo anni di anonimato o quasi nella massima serie per loro destinata a durare pochi mesi, sono partite col piede giusto.
Tra queste il VERONA di JURIĆ è probabilmente la squadra che stupisce maggiormente dato che, nelle analisi di inizio campionato, tra scommesse, capitale investito e sconosciuti da 'svezzare' in Serie A, era data un'altra volta per 'squadra materasso' destinata ad abbandonare il sogno salvezza già a Novembre e invece, dopo PECCHIA, GROSSO e tre anni ad ingoiare cacca, ecco che la proprietà scaligera estrae dal cilindro il tecnico croato, persona concreta e diretta, che è riuscita nel non semplice compito di riportare l'entusiasmo tra le fila dei sostenitori scaligeri scottati da mesi di Supercazzole clamorose.
Tutto bene dunque? La Madama e la Marchesa? Stavolta (vi stupirò con effetti speciali) anche sì... Ma da buon helladino mi preparo anche al peggio pensando che la condizione fisica e atletica dei ragazzi in gialloblù non potrà durare in eterno e quando calerà ci sarà da soffrire (e parecchio), soprattutto in caso di infortunio: Chi in questa squadra è in grado di sostituire ad esempio gli esterni? VITALE è quel che è ed è stato impiegato finora solo negli scampoli finali, ADJAPONG e WESLEY rimangono per ora oggetti misteriosi e TUTINO, per caratteristiche, non appare in grado di fare da vice a FARAONI e/o LAZOVIĆ (che il dio del calcio ce li mantenga intonsi!). VELOSO e AMRABAT? Anche qui faccio fatica a intravvedere in rosa dei sostituti: I vice play potrebbero forse essere PESSINA o VERRE (con qualità ed esperienza nettamente inferiori) o ancora DANZI che il tecnico croato ha bloccato quest'estate salvo poi tenerlo praticamente ai margini mentre BADU (se e quando si ristabilirà) e HENDERSON potrebbero non far rimpiangere troppo Sofyan ma la vera verità è che gran parte della stagione verrà giocata sulla condizione del centrocampo titolare che, nel 3-4-2-1 di JURIĆ, è sempre più reparto-cardine e anima profonda di quest'HELLAS meraviglioso in grado di giocarsela con tutti...
HELLAS VERONA con la seconda miglior difesa del campionato! dopo mesi a mangiare cacca e a prendere gol in tutte le maniere (ma soprattutto da situazioni di palla inattiva) con PECCHIA e GROSSO (ma anche con MANDORLINI che 'tamponava' questa falla solo grazie allo splendido TONI che, supportato dai migliori ITURBE e ROMULO, offriva una fase offensiva di elevatissimo livello) ecco la bellissima novità e forse il segreto (di Pulcinella) più prezioso dei gialloblù di JURIĆ: 'Primo non prenderle' che, per una squadra che si deve salvare, è forse la qualità più importante. Sono fin'ora 5 i gol subiti fino ad ora dai gialloblù di cui 3 su rigore ed uno 'sporcato' da una decisiva deviazione di GUNTER; solo l'INTER ha fatto meglio del VERONA che supera anche la JUVE milionaria come non manca di rilevare anche Hellas1903.it.
È un periodo di euforia in città per tutti i tifosi scaligeri che hanno finalmente ritrovato il gusto profondo di sostenere i gialloblù che, come fa notare HellasLive.it, col successo sulla SAMP e i 9 punti conquistati in 7 giornate, hanno già battuto i loro colleghi del 2015-16 ottennero la miseria di 8 punti in tutto il girone di andata!
CalcioMercato: Nell'HELLAS delle meraviglie c'è più di qualche giocatore che sta attirando gli sguardi delle big di Serie A e non solo; tra tutti AMRABAT e KUMBULLA sono già monitorati rispettivamente da FIORENTINA e JUVENTUS.
Non v'è dubbio che una società come il VERONA debba alla valorizzazione dei giovani buona parte della sua sopravvivenza economica per non fare la parte del vaso di coccio tra vasi di ferro ma almeno la si giochi a dovere (pur sul campo di rapporti di forza che vedono Via Olanda quasi sempre sul lato debole) onde evitare il ripetersi del caso JORGINHO dato via per il classico tozzo di pane a salvezza quasi raggiunta...
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Capitan TRICELLA a 'TMW Radio' «Juric è l’allenatore che partiva con le più grosse difficoltà, nel senso che la squadra lo scorso anno non è che abbia esaltato: si è qualificata in Serie A dopo una serie di vicissitudini strappando all’ultimo al promozione. Non c’erano grandi basi di partenza per formare una nuova squadra da dare alla tifoseria, con la difficoltà di costruire una squadra giovane con elementi di esperienza. Ho visto il Verona contro il Milan e mi ha fatto una buonissima impressione perché in dieci se l’è giocata fino alla fine, cosa che non succedeva invece nelle stagioni precedenti in cui era retrocessa: ora prendono pochi gol, si difendono bene, e rispecchiano le caratteristiche del loro allenatore. Hanno grandi possibilità di fare un campionato di media classifica, le premesse sono buone. Una partenza così trasmette fiducia e ti fa affrontare le partite in maniera differente: con un po’ più di spregiudicatezza e se hai le qualità, questa ti porta a fare dei punti in più. Amrabat? Magari ce l’avesse qualche grande squadra come il Milan. Ha caratteristiche fisiche un po’ diverse a quelle di Briegel però Briegel fu acquistato per fare il terzino sinistro e poi Bagnoli lo spostò a centrocampo, ma in quella stagione fece 9 gol su azione che sono tantissimi. Riusciva a dare una sostanza fisica notevole al centrocampo. Amrabat ha dimostrato di avere qualità. Il Verona deve sperare di averli sempre questi giocatori perché non so chi possano essere le alternative. Pazzini? Sinceramente non sono in grado di valutare la situazione. L’allenatore queste le situazioni le vede attraverso tutti gli allenamenti» CalcioHellas.it
Martins ADAILTON a 'Radio Sportiva' «Il Verona deve pensare alla salvezza. Juric ha fatto un lavoro spettacolare per riuscire a partire così forte e a ridare entusiasmo a un ambiente diffidente. E’ un allenatore che ha carica e riesce a trasmettere questo ai suoi giocatori. Credo che il pubblico di Verona volesse tanto un allenatore con questo carattere» CalcioHellas.it
Lubomir TUPTA dal ritiro della nazionale slovacca Under 21 «Nelle prime partite sono andato spesso in panchina e poi in tribuna. Il Verona ha una squadra di buona qualità e abbiamo ottenuto risultati abbastanza buoni, l’allenatore non cambia troppo la formazione. Tutto quello che devo fare è allenarmi e credere che l’occasione arriverà» CalcioHellas.it
#VeronaBravo highlights
Parla Tony ŠERIĆ ex terzino gialloblù e attuale procuratore di AMRABAT «È ancora presto per parlare del suo riscatto. La cosa più importante oggi è che l’Hellas Verona raggiunga il suo obiettivo. Amrabat è un giocatore di qualità e quantità, mi fa piacere che si sia integrato subito bene nel campionato italiano e che sia così apprezzato. La trattativa l’ho messa in piedi io, con Verona ho sempre un legame speciale e sono convinto che una piazza come quella dell’Hellas sia ideale per lui. Juric poi è l’allenatore perfetto per Amrabat. Sofyan deve adesso solo pensare a dare il massimo, a continuare a migliorare di partita in partita, per lui e per l’Hellas Verona. Mi auguro che faccia un gran campionato, sarebbe molto importante per la squadra gialloblù. Richieste per Amrabat? Ci sono, ma il ragazzo adesso ha un unico obiettivo che si chiama Hellas Verona. Ripeto, è ancora presto per parlare del suo riscatto. Mi auguro che la squadra di Juric resti in Serie A, poi capiremo se la società lo riscatterà o meno e chissà, potrebbe anche decidere di puntare su di lui per i prossimi anni. Tutto è possibile. Ma quello che più conta è il bene dell’Hellas Verona» HellasLive.it
Massimo MARGIOTTA responsabile del Settore giovanile dell'Hellas Verona «L'inizio di campionato per la Primavera? Siamo partiti abbastanza bene, sicuramente con il giusto spirito. Tutti i ragazzi si sono messi subito a disposizione di mister Corrent e, quando trovi un gruppo che ha testa e voglia di farsi trovare pronto, poi il lavoro paga. Le vittorie ottenute aiutano, ma ciò che fa la differenza è la voglia di mettersi in discussione e di migliorarsi ogni giorno. Io spero che la squadra non perda questa voglia, sono contento di come hanno iniziato i ragazzi. La soddisfazione è estesa anche all'ottimo lavoro dell'Under 17, che ha iniziato con quattro vittorie e un pareggio, e al buon avvio dell'Under 16, con l'Under 15 che ha inziato a costruirsi. Corrent? È un allenatore che ha molta voglia di fare bene il suo lavoro. Dedica tutto il suo tempo per mettere a disposizione dei giocatori le sue conoscenze e la sua determinazione. Questa è la mentalità che contraddistingue tutti gli allenatori del nostro Settore Giovanile, da Porta, Pellegrini, Saviolo a tutti gli altri fino all'attività di base» HellasVerona.it
Lin Kumbulla papà di Marash a 'La Gazzetta dello Sport' «Siamo sette figli, quasi tutti in Italia, solo una sorella è rimasta in Albania. Arrivai con il gommone nel ’96, pagando un milione di lire allo scafista e rischiando la vita: mio figlio non immagina neanche cosa ho passato. Io e mio fratello, arrivato qui un paio d’anni prima di me, abbiamo iniziato come muratori, e oggi la nostra Edilgarda costruzioni ha 20 persone che lavorano. Siamo stranieri che lavorano: Salvini, a cui abbiamo dato fiducia, può essere orgoglioso di noi. Dopo di noi, ma in modo più agevole, sono arrivati 60 parenti, ora sparsi tra qui e Castelnuovo del Garda. Mio figlio ha lo stesso nome del nonno che non ha mai conosciuto, scomparso a 49 in un incidente d’auto. Spero che Marash diventi un campione, ha la testa giusta per farlo: è timido e serio, forse anche troppo. È entrato nello spogliatoio in punta di piedi, ma si fa rispettare e tutti gli vogliono bene, soprattutto Rrahmani. Quest’estate, tra piscina e palestra, ha lavorato duro, aveva un obiettivo in testa. Fusco voleva portarlo all’Under 23 della Juve, ma il Verona non ha mollato la presa e D’Amico mi ha detto che questo sarebbe stato il suo anno. Il suo procuratore, Gianni Vitali, lo segue bene; ha già un contratto fino al 2022 e Nike come sponsor. Tutto sta cambiando, anche nelle piccole cose: per fare un esempio, le richieste di maglie ultimamente sono aumentate parecchio…» CalcioHellas.it
Edi REJA ex allenatore gialloblù ed attuale cittì della nazionale albanese su Marash KUBULLA «Kumbulla ha solo 19 anni ma ha segnato un gol ieri ed è un giocatore importante. I nuovi giocatori sono un valore aggiunto. Cercheremo di trovare la giusta combinazioni durante la partita. Metteremo quei giocatori che ci servono a seconda della situazione. Il rinnovamento della squadra è importante quanto fare punti. È normale che dobbiamo pensare al futuro. Ci sono molti giovani albanesi che giocano in Italia, e in qualche modo è normale che i giocatori nati all’estero intendano giocare per le nazionali in cui sono nati. Proveremo tutti i giovani che sembrano promettenti. Dobbiamo valutare al meglio per creare una squadra di qualità» CalcioHellas.it
Gianfranco ZIGONI a 'La Gazzetta dello Sport' «Nel 1974 sono stato a un passo dal diventare nerazzurro, e per me sarebbe stato il coronamento di un sogno. Era venuto Giacinto Facchetti a vedermi a Bergamo, dove segnai due gol. Non è successo per colpa mia, che al momento della firma ho detto no: avevo promesso ai tifosi del Verona che li avrei riportati in A, non me la sono sentita di tradirli» HellasLive.it
SERIE A: Costa cara a DI FRANCESCO la sconfitta al Bentegodi! La SAMP lo esonera (anche se ufficialmente si tratta di rescissione consensuale)... Non va meglio all'omologo GIAMPAOLO 'silurato' dal MILAN nonostante la vittoriosa rimonta dei rossoneri al 'Ferraris' di Genova contro il Grifone. TOMMASI e TONI in gol nel match delle leggende tra ITALIA e GERMANIA! I fisici sono un po' appesantiti ma i piedi e le teste sono rimaste quelle...
FOOTGOLF:...Ad un anno dall'impresa il campione del mondo senior GRIGOLO, veronese passato dalle giovanili dell'HELLAS, spiega l'avvicinamento ad uno sport che sta prendendo sempre più piede anche da noi.
Serie A, i giocatori più fallosi dopo 7 giornate Sedici falli fatti, nessuno come loro. Sono Zaniolo e Amrabat i più fallosi di questo avvio di campionato. Il più ammonito è Cristian Romero del Genoa, curiosamente fuori dalla top 20. Chi sono gli altri "Bad Boys" della A?
08 ott 2019
Sofyan AMRABAT (Hellas Verona) - 16 falli commessi
Sono molte le posizioni in parità nella classifica dei venti giocatori più fallosi. Tra di loro ci sono sia difensori che centrocampisti e attaccanti. Dalla corsa a tutto campo di Matuidi al pressing di Belotti. Dai falli "da spendere" dei centrali di difesa a qualche "entrataccia". Vediamo la lista da chi ne ha commessi "di meno" a chi ne ha commessi di più.
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FONTE: Sport.Sky.it
La rivincita di Ivan Jurić e Gian Piero Ventura
Ottobre 8, 2019 Pierfrancesco Modica
Fonte: profilo Instagram ufficiale dell’Hellas Verona
Gian Piero Ventura ed Ivan Jurić provengono da due esperienze differenti ma comunque profondamente negative. L’ex tecnico dell’Italia sarà universalmente ricordato come il fautore principale della non ammissione italiana ai mondiali in Russia del 2018 e, nella successiva esperienza alla guida tecnica del Chievo, mai ha realmente palesato un’unità di intenti, finendo per dimettersi qualche settimana dopo. Juric invece, partendo dall’essere un allievo di Gasperini, in carriera ha selezionato progetti sportivi gran poco lungimiranti, che gli sono costati nel tempo una serie di cattive figure. Per ultima la terza esperienza avuta al Genoa, conclusasi con solamente 8 partite disputate e nessuna vittoria all’attivo.
Quest’anno, tuttavia, hanno deciso di ripartire. Ventura ha accolto favorevolmente l’invito di Claudio Lotito a dirigere la Salernitana nel campionato di Serie B, tentando una promozione a lungo cercata ma mai realmente ottenuta. Jurić, d’altro canto, ha scelto di sposare il progetto tecnico della neo-promossa Hellas Verona, provando a compiere il miracolo salvezza.
L’HELLAS DI JURIĆ
Come detto poc’anzi, il tecnico croato è un degno allievo di Gian Piero Gasperini, tecnico che ha profondamente studiato nelle esperienze di vice-allenatore a Palermo, nell’Inter e nella compagine U19 del Genoa. Normale dunque che Jurić provi a far giocare la propria squadra con un calcio arioso e votato alla propensione offensiva. Tipo di gioco di certo rischioso, ma che se attuato con certi dettami tattici fissi potrebbe senza dubbio portare ad una qualità nelle prestazioni difficilmente ipotizzabile ad inizio stagione. A differenza di Gasperini, tuttavia, il pensiero del croato è forse maggiormente estremizzato.
Il Verona si schiera generalmente in campo con il 3-4-2-1, modulo tanto caro al tecnico ex Crotone. La costruzione voluta da Ivan deve obbligatoriamente partire dai tre centrali difensivi. Non si pensi tuttavia ad un calcio “guardiolano“, estremamente elaborato e con una ricerca della profondità saltuaria, solamente ove ve ne sia la possibilità. Con Jurić la ricerca della verticalizzazione deve essere spasmodica e proprio per questo il lavoro degli attaccanti deve sempre essere fondamentale, sia per una funzione di raccordo che per una ricerca ossessiva della profondità. Il lancio filtrante generalmente è compiuto dal regista della squadra, nel caso dell’Hellas il compito è ben svolto da Miguel Veloso anche se all’occorrenza lo stesso Sofyan Amrabat si sa disimpegnare egregiamente.
Punto cardine nel gioco del Verona è l’arrembante pressing che mai lascia respirare i giocatori avversari. Il modo di pressare rispecchia pienamente le caratteristiche del proprio allenatore: corsa, impegno, squadra mai arrendevole anche di fronte alle big. I giocatori compiono per gran parte del match un pressing che viene portato dalla linea offensiva sino ad arrivare all’ultimo difensore (generalmente Amir Rrahmani). Solamente qualora gli avversari riuscissero a superare la linea di pressing alto, allora i giocatori concedono un perenne uno contro uno, anche a livello difensivo, sempre con uno spirito fortemente aggressivo. La squadra ha la necessità di difendere alta, prestando comunque attenzione alle marcature preventive, ottimamente svolte dai ragazzi del mister di Split.
I MAGGIORI INTERPRETI
Autentico faro dello sviluppo del gioco veneto, come affermato in precedenza, è senza dubbio Miguel Veloso. Il 33enne portoghese a Verona sembra stia rivivendo una seconda giovinezza, pennellando giocate di grande calcio sia dalla costruzione del gioco che nei calci piazzati. Un giocatore completo, imprescindibile per il tecnico. Altra dolce sorpresa è probabilmente Sofyan Amrabat. Le qualità del ragazzo sia in Eredivisie che col Club Brugge erano state ampiamente testimoniate, eppure qualche dubbio sul suo rendimento in Italia era inevitabile averlo. Dubbi presto spazzati via da un controllo del gioco pressoché totale. Inoltre dei due in linea mediana, il marocchino è colui che ricerca un perenne recupero del pallone, spaziando su tutto il centrocampo.
Fonte: profilo Instagram ufficiale di Mariusz Stępiński
Rrahmani e Kumbulla decisamente sono le più grande notizie a livello difensivo. Nessuno si attendeva qualcosa di buono dai due giocatori che nonostante ciò si stanno ergendo ad autentici leader della retroguardia veronese. Pecca senza dubbio la fase offensiva. Nella giornata scorsa, contro la Sampdoria, dovrebbe esser tornato in pianta stabile Mariusz Stępiński. Il calciatore polacco ha a lungo cercato il trasferimento all’Hellas e deve oltremodo dimostrare qualcosa di positivo, qualora volesse riconquistare una conferma in Serie A.
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FONTE: Numero-Diez.com
Toto-esoneri, Liverani e Juric se la ridono In estate la panchina dei due tecnici di Verona e Lecce era data pressoché per certa. La rescissione di Di Francesco con la Sampdoria ha mandato in fumo le giocate di quanti avevano scommesso sulla loro cacciata.
Di Redazione - 8 Ottobre 2019
Tempo di lettura: 1 minuto
La rescissione consensuale avvenuta tra Eusebio Di Francesco e la Sampdoria annunciata ieri dal club blucerchiato del presidente Massimo Ferrero ha fatto sballare ogni previsione del toto-esoneri estivo, a dimostrazione che azzeccare questo tipo di scommesse si conferma un esercizio spesso e volentieri troppo aleatorio.
Calciomercato Juventus, dal Verona può arrivare un difensore: l’ipotesi Juventus, in difesa potrebbe esserci bisogno di una mano dal calciomercato. Tra i tanti nomi, potrebbe spuntarne uno a sorpresa, quello di Marash Kumbulla: l’ipotesi
Di Redazione - 08/10/2019
Kumbulla, Verona (Getty Images)
L’infortunio di Giorgio Chiellini ha complicato la gestione delle rotazioni per Maurizio Sarri, che nella sua Juventus dovrà fare a meno di un calciatore importante come il numero tre bianconero, e dovrà farlo anche a lungo. Attualmente, il pacchetto dei centrali difensivi è composto da soli quattro calciatori: Bonucci, De Ligt, Demiral e Rugani. Una schiera un po’ ridotta, soprattutto per una formazione come quella bianconera, attiva e vogliosa di vincere su tutti e tre i fronti. Ecco, allora, che una mano lì dietro potrebbe arrivare dalla prossima sessione invernale di calciomercato. Sul taccuino di Paratici ci sono tanti nomi e uno che potrebbe venir fuori è quello di Marash Kumbulla, giovanissimo difensore dell’Hellas Verona. Il classe 2000 scaligero avrebbe già attirato su di sé le attenzioni dei grandi club italiani, e non solo.
Calciomercato Juventus, ipotesi Kumbulla: un’altra operazione alla Romero?
D’altronde, la Juventus ci ha già abituato nel corso delle stagioni a colpi del genere. Non appena un difensore emergente inizia ad esplodere, la Vecchia Signora subito incalza la concorrenza e lo fa suo. Caldara, Romero e Demiral: soltanto alcuni dei nomi che i bianconeri hanno preso a gennaio (lasciandoli in prestito nelle rispettive squadre) e che poi hanno testato durante l’estate successiva. Marash Kumbulla potrebbe seguire la stessa sorte, visto che in queste prime sette giornate di Serie A ha impressionato tutti per doti fisiche e personalità. E il gol arrivato sabato scorso contro la Sampdoria è stato soltanto la punta dell’iceberg del potenziale talento di questo calciatore. Moderno, bravo nelle letture e completo tecnicamente: il Verona prova a tenersi stretto Kumbulla finché può, ma intanto le big hanno iniziato a visionarlo. E se la Vecchia Signora chiama, è davvero difficile non rispondere.
A.M.
FONTE: CalcioMercatoWeb.it
Hellas Verona, la difesa è un bunker: solo 5 gol presi in 7 partite, meglio della Juventus La formazione di Ivan Juric, reduce dalla brillante vittoria con la Sampdoria nell’ultimo turno di Serie A, al momento vanta la seconda miglior difesa del campionato davanti a quella dei campioni d’Italia della Juventus. Meglio degli scaligeri ha fatto soltanto l’Inter di Antonio Conte, con 4 gol incassati in sette partite.
7 OTTOBRE 2019 19:45 di Alberto Pucci
Nove punti in sette giornate. L'Hellas Verona di Ivan Juric si gode la classifica e aspetta la ripresa del campionato quando sarà davanti ad un esame di maturità particolarmente difficile da superare: la trasferta al San Paolo contro il Napoli. All'appuntamento dell'ottava giornata di campionato, gli scaligeri si presenteranno però con il morale a mille e con un dettaglio di non poco conto: i pochi gol incassati dalla difesa.
Con 5 gol subiti in 7 turni, l'Hellas Verona ha infatti la seconda miglior difesa del campionato dietro a quella dell'Inter di Antonio Conte e clamorosamente davanti a quella dei campioni d'Italia della Juventus. Un dato confortante per il tecnico e per la società veronese, che punta a difendersi per rimanere fuori dalla lotta salvezza, maturato grazie anche a tre partite concluse senza subire neanche un gol: quelle con Lecce, Sampdoria e Udinese.
La gioia di Juric e il riscatto di Silvestri
Oltre alla bravura dell'allenatore croato, che con il suo 3-4-2-1 è riuscito a proteggere al meglio la retroguardia, ci sono anche i meriti di un gruppo di giocatori che stanno crescendo e migliorando giorno dopo giorno e quelli di Marco Silvestri: portiere ventottenne cresciuto nelle giovanili del Modena, che dopo la sua esperienza in Inghilterra con il Leeds United, ha ritrovato morale e condizione fisica a Verona.
"È stata una partita giocata bene ad alti livelli, con pressione costante fin dai primi minuti – ha spiegato Ivan Juric, in conferenza stampa, dopo il successo con la Sampdoria – Nella ripresa abbiamo tenuto bene il campo, segnando il raddoppio e ottenendo una vittoria decisamente meritata. Oggi, oltre a fare una bella prestazione, era molto importante tornare alla vittoria. Siamo molto contenti, dobbiamo solo continuare a lavorare cosi, senza abbassare mai la guardia".
FONTE: Calcio.Fanpage.it
RASSEGNA Gds : "Di Carmine, Bessa, Badu. Quelli che il Verona aspetta"
10.10.2019 11:00 di Enrico Brigi Twitter: @enrico_brigi
L'edizione odierna della "Gazzetta dello Sport" rivolge oggi l'attenzione ai tre grandi assenti di questo primo positivo scorcio di campionato.Uno degli artefici principali della promozione dello scorso anno, Samuel Di Carmine, ha già dovuto fare i conti con due infortuni muscolari ma contro il Napoli dopo la sosta dovrebbe tornare disponibile. Oltre all'attaccante rimangono fermi ai box Daniel Bessa, fuori causa anche lui per un infortunio muscolare e Badu, costretto ad un lungo stop per un problema ben più serio ai polmoni. Il fantasista brasiliano dovrebbe tornare disponibile nel prossimo mese di novembre mentre per l'ex centrocampista dell'Udinese se ne riparlerà nel 2020.
RASSEGNA L'Arena : "L'oro di Setti"
10.10.2019 09:00 di Enrico Brigi Twitter: @enrico_brigi
Fonte: L'Arena
L'edizione odierna del giornale "L'Arena" parla dei giocatori gialloblu che in questo inizio di campionato che hanno impressionato di più. Parliamo di Kumbulla, Rrhamani e Amrabat che iniziano già ad attirare l'attenzione di qualche squadra e che ha fine anno potrebbero rappresentare per il presidente Maurizio Setti un'importante plusvalenza. Indubbio merito, in particolare per Rrhamani e Amrabat al direttore sportivo D'Amico, abile ad individuare i due talenti. Senza dimenticare la fiducia riposta dalla società e dallo stesso Juric nei confronti del giovane Kumbulla.
NEWS TMW: Hellas, media voti: il più bravo è Veloso
09.10.2019 14:00 di Enrico Brigi Twitter: @enrico_brigi
Fonte: tuttomercatoweb
Secono la statistica elaborata da TMW la media voti di raccolti dai gialloblu in questo primo scorcio di campionato vede in testa il portoghese Veloso (sempre presente e sempre titolare) con un voto medio pari a 6,57 seguito a ruota da Kumbulla (6,50) e Rrhamani (6,36). In coda il peggiore è il polacco Stepinski con 5,50.
RASSEGNA L'Arena " Juric ha cancellato il passato e l'Hellas si è messo a correre"
09.10.2019 08:00 di Enrico Brigi Twitter: @enrico_brigi
Fonte: L'Arena
L'edizione odierna del quotidiano "L'Arena" parla oggi di numeri. La partenza della squadra di Juric, infatti, con 9 punti in sette gare ha già fatto meglio delle ultime due stagioni in serie A, concluse entrambe con una retrocessione, targate prima Mandorlini-Del Neri e poi Pecchia. I gialloblu, invece, avevano fatto meglio nelle prime due stagioni in serie A, sempre con Mandorlini, dove avevano raccolto qualche punto in più (segnando di più ma subendo più reti). L'attuale Verona ha comunque iniziato con il piede giusto. Dopo la sosta, con gli incontri Napoli e Parma (in trasferta) e Sassuolo e Brescia (in casa) si potrà trarre un primo realistico bilancio.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
LO SCALIGERO: “Crediamo nella salvezza: continuiamo così”
09/10/2019 redazione CALCIO 24 | SERIE A
Un grande Hellas anche contro la Sampdoria, benchè ci sia da considerare che la squdra dell’ormai ex di Francesco sia apparsa davvero in difficoltà; cominciano a credere alla salvezza i tifosi del Verona, molto scettici ad inizio stagione sulle scelte di mercato fatte dalla società, allenatore compreso.
Cominciano ad apprezzare la grinta, la passione e l’impegno con cui i giocatori entrano in campo, accompagnate da un livello tecnico e tattico di tutto rispetto.
Anche contro la Samp si sono visti sprazzi di bel calcio, quasi all’inglese, accompagnati da pressing alto e difesa altissima.
Ci hanno pensato poi i singoli a risolvere la partita, con giocate di pregio.
Nel primo tempo il giovanissimo Kumbulla – primo difnesore 2000 a segnare in Europa – ha svettato di testa su calcio d’angolo infilando la difesa della Samp.
Nel secondo tempo il piede fatato del più esperto Veloso – su punizione – ha messo il sigillo su una partita che non è mai stata in discussione, complice anche, come anticipato, la evidente difficoltà dei blucerchiati a creare gioco.
L’esito di questa weekend è l’Hellas seconda migliore difesa del campionato, dietro solamente alla corazzata Inter, posizione di metà classifica di tutto rispetto e panchina di Di Francesco saltata.
Ora la testa – dopo la sosta – al San Paolo di Napoli, partita sempre caldissima anche per la accesa rivalità tra le due tifoserie.
Lo scaligero Hellas Malpensa24
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
NEWS DORIA CON IL CUORE FINO ALLA VITTORIA - Io credo risorgerò
Rubrica di approfondimento sul reparto difensivo della Sampdoria.
10.10.2019 12:13 di Lidia Vivaldi
La prima volta che incontrai dal vivo il Verona fu nell'estate 2011. L'amichevole, organizzata a Trento, vide una grandissima partecipazione di pubblico: da una parte i tanti doriani saliti come d'abitudine a Moena per il ritiro, dall'altra una moltitudine di Butei galvanizzati per il ritorno in Serie B dopo quattro durissimi anni in Lega Pro. (Spoiler: non vincemmo nemmeno quella volta.) Con il settore blucerchiato già esaurito, finimmo per comprare i biglietti in uno dei settori gialloblu, potendo contare sull'amicizia che lega le due tifoserie in uno dei gemellaggi più solidi ancora in essere. Il pomeriggio di sana competitività sul campo fu coronato dalla memorabile performance dei veronesi sugli spalti, che festeggiavano la fine del periodo buio con il loro miglior repertorio canoro. Poi partì "Io credo risorgerò, questo mio corpo vedrà il Salvator... Sìsìsì!" e fummo colti completamente di sorpresa dalla solennità mista a goliardia di quel coro cantato a gran voce per esorcizzare le sfortune che, inevitabilmente, prima o poi vengono a bussare alla porta anche di coloro che tra gli anni '80 e '90 hanno portato il Tricolore sul petto.
Sì, lo ammetto, ci sto girando intorno anche questa volta. Ma non si può partire in quarta parlando della partita di sabato senza addolcire un poco la pillola, altrimenti a chiunque verrebbe l'istinto di chiudere di colpo il browser e aprire Fruit Ninja per cercare di cancellare immediatamente il ricordo di quanto visto al Bentegodi prendendo a sciabolate delle angurie. Purtroppo noialtri sugli spalti dello stadio veronese scarseggiavamo di sciabole, e soprattutto di frutta su cui accanire la nostra frustrazione, per cui ci siamo dovuti limitare a cantare e cercare di scuotere la squadra dalla sua scioccante apatia dal 1° al 90°. Uno sforzo vano.
Era a malapena stato calato il lunghissimo bandierone della coreografia quando, alla prima vera occasione, il Verona riusciva ad assestare un colpo letale alla fragile Sampdoria. La difesa, schierata nuovamente a tre con Ferrari al centro, Bereszynski a destra e Chabot a sinistra, e coadiuvata dai cursori Depaoli e Murru, mostrava da subito gli enormi limiti palesati finora: grande sofferenza in occasione delle ripartenze del Verona, permeabilità sulle fasce, poca intesa, giocatori spesso in ritardo rispetto agli avversari. Sul corner di Veloso, Kumbulla veniva lasciato colpevolmente libero di staccare e colpire di testa da Vieira e Ferrari, ma tutte le marcature in area risultavano piuttosto statiche rispetto alla dinamicità di una squadra come il Verona, che sa benissimo di dover dare battaglia e sfruttare ogni pallone per conquistarsi il diritto di rimanere in questa Serie A.
La sfortunata autorete di Murru andava ad appesantire un passivo su cui già gravava la vitoria della Spal del primo pomeriggio. Ora navighiamo da soli sul fondo della classifica, e non è un bel vedere. Chiunque si trovava allo stadio sabato, ne è uscito sfiduciato e depresso come raramente è accaduto negli ultimi anni. Chi era davanti alla tv penso abbia spento appena dopo il fischio finale con lo stesso sentimento. Ma forse stenterete a credere che il report statistico della partita dipinge un quadro diverso, una gara piuttosto equilibrata decisa da due episodi, con la Samp che detiene la miglior percentuale di passaggi riusciti, il vantaggio nel possesso palla complessivo, e molti altri dati che stridono con ciò che si è visto in campo, ovvero una squadra per larghi tratti in balia dell'avversario.
Il reparto difensivo blucerchiato che, per completezza di analisi, è passato a quattro nel finale di gara, dopo l'uscita di Bereszynski ed il conseguente abbassamento degli esterni, è apparso fin dai primi minuti incerto, spaurito, mai in palla. Se anche giocatori come Amrabat e Veloso riescono a sembrare Modric quando vanno in pressing offensivo, è evidente che le ragioni siano non solo di natura tecnica ma anche psicologica e caratteriale.
Dopo la batosta di sabato, i Sampdoriani hanno iniziato la settimana con ulteriori colpi di scena che necessiteranno di tempo per essere metabolizzati, ma che non sono argomento di questa rubrica. Io posso solo pensare che l'Alex Ferrari del Bentegodi non sia lo stesso che l'anno scorso esordì con grande personalità nientemeno che allo Juventus Stadium, e che il Nicola Murru e il Bartosz Bereszynski di questo inizio campionato non siano gli stessi che con le proprie prestazioni in blucerchiato sono arrivati a conquistarsi le chiamate in nazionale maggiore. Io posso solo pensare che queste siano le controfigure dei giocatori che in passato hanno dimostrato di essere all'altezza della Serie A e della maglia che indossano. Io posso solo credere che risorgeremo e chiedere in prestito ai tifosi dell'Hellas quel coro che esorcizza le paure. Io credo...
FONTE: SampdoriaNews.net
NEWS Il rock’n roll dell’Hellas. Amrabat è la grande sorpresa della mediana
Nell’Hellas «metal» di Ivan Juric, l’anima rock ce la mette lui. Se il segreto di una grande band sta nel ritmo dato dal basso e dalla batteria
di RedazioneOttobre 10, 2019 - 12:48
Sofyan Amrabat conferma la tesi. Non si ferma mai, il centrocampista marocchino. Non lo farà neppure in questi giorni di pausa della Serie A: convocato in nazionale, disputerà le amichevoli con la Libia, domani a Oujda, e con il Gabon, a Tangeri, martedì prossimo. Dopo, il rientro, per preparare la sfida al Napoli, sabato 19 ottobre, in anticipo, al San Paolo. Amrabat è una delle grandi sorprese di questo Verona. A parte una ristretta cerchia di cultori del calcio belga e olandese, era pressoché sconosciuto al pubblico italiano prima del suo arrivo all’Hellas, scrive stamani Il Corriere di Verona.
(…) Qualcuno sussurra che già a gennaio l’Hellas potrebbe cederlo, dopo averne riscattato il cartellino per 3.5 milioni di euro dal Bruges, club da cui è stato ingaggiato in prestito, ricavando una ricca plusvalenza, ma non sarà così: non ne vuole neppure sentire parlare Juric, men che meno Tony D’Amico. Maurizio Setti sa di aver trovato un tesoro, e proprio per questo ora se lo deve tenere stretto. Quindi, avanti con l’uragano Sofyan, colpo estivo che D’Amico ha messo a segno dopo un lungo inseguimento. Già a giugno, infatti, Amrabat era stato indicato al direttore sportivo del Verona dallo scouting societario. Le richieste del Bruges erano, però, elevate, non sostenibili per i parametri di mercato fissati dall’Hellas. Dopo, la situazione si è sbloccata.
FONTE: CalcioHellas.it
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Bilancio del mercato un mese dopo
By Redazione - 7 Ottobre 2019
La finestra del mercato è chiusa da poco più di un mese e qualche considerazione sulle scelte di D’Amico sono d’obbligo.
Se i vari Günter, Veloso, Salcedo e Lazovic sono consigli di Juric, mentre Stepinski un investimento di Setti in prima persona, molte altre sono le idee e gli affari conclusi dal diesse scaligero e che meritano più di una menzione.
Rrahmani si sta dimostrando difensore affidabile e di categoria, Amrabat piccolo fenomeno, Verre, Pessina, Tutino trequartisti preziosi e dalla grande tecnica. E non abbiamo ancora scoperto per vari motivi Bocchetti, Bessa, Wesley, Adjapong e Badu: tutti giocatori che sono da Serie A.
Dopo anni di vacche magre, l’Hellas non solo ha deciso di investire, ma lo ha fatto con attenzione e abilità. D’Amico sembra non aver sbagliato un colpo e non gli vanno negati i complimenti.
Qualcosa va ancora migliorato: deve convincere Di Gaudio e Crescenzi a lasciare Verona, Lazovic a sinistra non è propriamente a suo agio e con ogni probabilità manca un vice Veloso. Però questo Hellas è solido, ha la seconda miglior difesa del torneo e se l’è giocata alla pari con tutti finora.
Bravo Setti a spendere qualche euro in più, ottimo D’Amico nella campagna acquisti, superbo Juric nel fare il resto.
Damiano Conati
FONTE: HellasNews.it
I primi 100 giorni di Juric sulla panchina dell’Hellas Verona. Il 10 giugno la cena decisiva a Milano con Setti e D’Amico
ottobre 9, 2019
In poco tempo l’allenatore dell’Hellas Verona, Ivan Juric, ha fatto ricredere i più. Per non dire tutti. Dal 2 luglio, giorno della presentazione dell’ex Genoa, sono passati 100 giorni. E da allora, la squadra gialloblù di giorno in giorno è cresciuta riuscendo a far divertire il pubblico gialloblù ed a racimolare già 9 punti nelle prime sette giornate. Un bottino di tutto rispetto per una neopromossa. Un matrimonio sancito a Milano, tra il presidente Setti, il ds D’Amico e l’attuale allenatore scaligero, lo scorso 10 giugno. Sondaggi ce ne erano già stati anche prima ma da quella data, il n.1 del club gialloblù spazzò via ogni dubbio e decise di affidare la panchina dell’Hellas Verona 2019/20 a Ivan Juric.
Incredibile ma vero. Grazie al successo ottenuto al Bentegodi contro la Sampdoria, i gialloblù balzano in classifica a quota 9 punti dopo sette giornate. La squadra capitanata da Veloso è riuscita già a fare più punti dell’intero girone d’andata 2015/16, Hellas Verona che chiuse al ventesimo posto la prima parte di stagione con soli 8 punti conquistati dopo 19 giornate.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
07 ottobre 2019 - 09:32 Serie A, Hellas seconda migliore difesa
I gialloblù di Juric hanno incassato 5 reti in campionato
di Redazione Hellas1903
(Foto Getty Images)
Dopo sette turni di campionato, quindi, sono 5 le reti subire dall’Hellas, di cui 3 su rigore. La squadra di Juric finora si è rivelata ostica da affrontare per gli attaccanti avversari, subendo più di un gol soltanto contro i campioni d’Italia della Juventus. In tre occasioni, inoltre, ha mantenuto la porta inviolata.
Questi numeri inquadrano i gialloblù come la seconda migliore difesa della Serie A, dietro all’Inter (che ne ha presi 4) e davanti alla Juventus (6).
Verona, c'è la fila per Amrabat
del 10 ottobre 2019 alle 19:07
Sofyan Amrabat, centrocampista del Verona, è uno dei migliori giocatori del club scaligero. Come scrive il Corriere di Verona, diversi club stanno pensando al marocchino per gennaio: pagato 3,5 milioni di euro, il Verona non ha alcuna intenzione di cederlo nel mercato invernale.
Verona, tutti pazzi per Amrabat
del 10 ottobre 2019 alle 17:06
Tutti pazzi per Sofyan Amrabat: il centrocampista dell'Hellas Verona ha già attirato l'interesse di molti club in vista di gennaio ma, riporta Il Corriere di Verona, il presidente Setti non ha intenzione di cederlo nella finestra di mercato invernale.
Fiorentina: vuole un centrocampista del Verona
del 08 ottobre 2019 alle 23:43
Secondo La Gazzetta dello Sport il 23 anni centrocampista dell'Hellas Verona Sofyan Amrabat è un obiettivo della Fiorentina.
FONTE: CalcioMercato.com
L'AMICHEVOLE FINISCE 4-0 Hellas, bel poker a Vigasio: NK Bravo k.o.
11/10/2019 15:52
Poker dell'Hellas che batte 4-0, a Vigasio, l'NK Bravo in amichevole. Gli sloveni si sono inchinati subito al Verona che dopo 27 minuti era già sul 3-0 (doppietta di Tutino e gol di Verre). A fissare il risultato, nella ripresa, ci ha pensato Stepinski che si è finalmente sbloccato con la maglia gialloblù. Buon test per Wesley "Gasolina" che ha mostrato buoni numeri. Un'ottima alternativa sulle fasce ai titolari Lazovic e Faraoni.
Finisce qui il match: finisce 4-0
42' Ci prova ancora Stepinski: il colpo di testa del polacco finisce fuori.
32' GOL VERONA! Segna anche Stepinski che fissa il risultato sul 4-0 con una conclusione ravvicinata (assist di Zaccagni). Match a senso unico.
30' Berardi blocca una punizione velenosa di Piskule.
25' Veloso calcia per due volte verso la porta. Gril è attento. Si resta sul 3-0.
15' L'Hellas controlla il match. Wesley continua ad offrire buoni spunti offensivi sulla fascia.
1' Molti cambi nell'Hellas, entra anche Stepinski.
Parte la ripresa
3-0 dopo 45 minuti: doppietta di Tutino e gol di Verre. Bella prova di Wesley.
Intervallo
44' Abdurahimi supera Empereur ma non riesce a calciare in porta grazie all'intervento di Dawidowicz.
40' L'Hellas in controllo: "Gasolina" Wesley, con la sua proverbiale velocità, scende benissimo per vie centrali e serve splendidamente Pazzini che calcia addosso a Gril. Si rimane 3-0.
27' GOL VERONA! Vitale scende sulla sinistra e serve in mezzo Verre che, tutto solo, trafigge Gril. 3-0! Sloveni in difficoltà.
21' GOL VERONA! L'Hellas raddoppia ancora con Tutino, questa volta servito bene da Verre. 2-0 per i gialloblù. Nessuno scampo per Gril.
13' GOL VERONA! Vantaggio dell'Hellas con Tutino che segna con una conclusione dal limite dell'area. Assist decisivo di Wesley, tra i migliori fino a questo momento. 1-0.
10' Wesley serve Pazzini, con un filtrante, in profondità: il capitano gialloblù calcia a lato.
5' Ci prova il Verona: Gril blocca l'azione dei gialloblù.
Live
Per l'amichevole con l'Nk Bravo a Vigasio, Juric si affida a Pazzini dal primo minuto supportato da Tutino e Verre. Esordio per Wesley "Gasolina" sulle fasce e ritorno di Bocchetti al centro della difesa.
CALCIOMERCATO KUMBULLA, AMRABAT E ZACCAGNI: MINIERA D'ORO
11/10/2019 09:26
Le prime sette gare della gestione Juric stanno valorizzando tre giocatori che saranno tre future plusvalenze per il Verona: Kumbulla, Amrabat e Zaccagni. Sui tre ci sono già molte attenzioni anche di squadre blasonate e qualcuno ipotizza addirittura una cessione a gennaio per monetizzare, circostanza che la società per adesso respinge.
Kumbulla è un'assoluta invenzione di Juric che ne ha imposto la presenza fin dal precampionato, ripagato da una maturazione sorprendente e da prestazioni sempre più elevate. Difficile trovare un difensore del 2000 con queste potenzialità e questi margini di crescita. Può già valere oltre 10 milioni di euro.
Amrabat è la sorpresa. Il Verona ha un diritto di riscatto fissato a tre milioni di euro. Le prove straordinarie di Amrabat potrebbero portare il suo valore a cifre mai viste a Verona. Si può parlare di venti milioni di euro, vista le quotazioni date a giocatori simili (Barella all'Inter ad esempio, un affare da 45 milioni di euro).
E poi Zaccagni: avesse segnato a Torino contro la Juventus la sua quotazione sarebbe schizzata in alto, non c'è dubbio. Ma si tratta comunque di un ottimo prospetto su cui si può ancora lavorare. Ad oggi può valere tra i 7 e gli 8 milioni di euro.
E' ovvio che Setti, in questo momento, è seduto su una montagna d'oro. Se il Verona di Juric continuerà a mantenere questo livello di prestazioni le valutazioni potrebbero ancora crescere. Toccherà poi alla società decidere se monetizzare immediatamente oppure dare continuità a questa squadra e iniziare un ciclo.
LA RIVOLUZIONE CROATA JURIC-ROCK: COSI' HA RIVOLTATO IL VERONA
09/10/2019 10:03
C'è una cosa che Juric ama dire: "Mi piace avere un obiettivo chiaro come la salvezza. Così stiamo tutti concentrati ed è più facile lavorare".
Sembra facile, invece Juric ha già scalato una montagna. Fatta di diffidenza (era dura dare credito alla scelta di Setti dopo Pecchia e Grosso...), di sconforto, quasi di rassegnazione. Il Verona low cost era segnalato praticamente da tutti gli osservatori come l'ultima del gruppo. Ultima per ingaggi, ultima per mercato, ultima per esperienza. Sette giornate dopo, Juric ha fatto un rivoluzione. Nove punti che sono un bottino insperato, ma più in generale l'idea di una squadra solida che ora può giocarsela alla pari con tutti.
Juric ha plasmato il Verona a sua immagine e somiglianza. Ha fatto il mercato, creato un puzzle perfetto. La società, lo ha accompagnato in questo processo con buon senso. Così è nata una squadra con una logica a cui Juric ha dato un gioco e quindi un'anima.
Ed è stata una rivoluzione. Vedere questo piccolo Verona in cima alle classifiche di rendimento come migliore difesa del campionato (solo l'Inter di Conte ha fatto meglio) e i suoi difensori tra le rivelazioni del torneo, danno il senso di quanto lavoro abbia fatto Juric e di quanto questo Verona sia lontano anni luce dai due precedenti.
La difesa è protetta dal lavoro dei centrocampisti e degli esterni, non è esposta a ripartenze pazzesche, anche gli attaccanti lavorano per "sporcare" il gioco degli avversari ed è anche per questo che Juric assolve le mancanze di Stepinski e Di Carmine in zona gol. Il Verona marca praticamente a uomo da centrocampo in su, Juric gli ha anche impresso codici ben precisi da usare in fase di non possesso. Si va alla caccia del pallone, ma si sa anche aspettare, girare la palla se non ci sono varchi, ripartire da dietro quando si è in difficoltà. Molta attenzione anche sui calci piazzati. Sia in difesa (ricordate il colabrodo con Pecchia e Grosso), sia in attacco, dove si sfrutta al meglio la capacità balistica di un giocatore come Veloso che raramente il Verona ha avuto in questi ultimi anni. Il Verona suona un rock duro come piace a Juric, ma è una squadra equilibrata e molto matura che si adatta agli avversari, che accelera e decelera e che sa anche soffrire con umiltà come richiede il campionato. La rivoluzione è insomma completata. Pecchia e Grosso sono solo ricordi ma è solo l'inizio del campionato. Prepariamoci anche a tempi duri, a cali di forma inevitabili, ma fiduciosi di aver trovato un tecnico che non perde mai la bussola. (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
SERIE A È ciò che serviva? Amrabat, ecco un mastino nel centrocampo dell'Hellas
10.10.2019 15:15 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
Non è Nordin, ma ci assomiglia. Perché Sofyan Amrabat è il fratello minore del girovago eserno marocchino classe '87. Gioca qualche metro più indietro, e in queste prime giornate di Serie A abbiamo imparato a conoscerlo come un mediano dal rendimento costante, i pochi errori e una buona personalità.
Come è arrivato - Affare lampo, o quasi. Il giorno prima si vociferava di un interessamento del Bologna nei suoi confronti, il giorno dopo l'Hellas aveva chiuso l'affare. A Verona, Amrabat arriva con la possibilità di restare: prestito con diritto di riscatto già fissato a 3,5 milioni. Da una buona "sorgente": quel Genk che tanti ottimi talenti ha spedito in giro per l'Europa negli ultimi anni.
Come è andato - I numeri aiutano, perché per media voto Amrabat è il migliore tra i giocatori schierati da Juric in questa stagione. Sempre titolare, sempre in campo, è riuscito a inserirsi nelle gerarchie di una squadra che un anno fa ha conquistato la promozione, ma in estate ha cambiato parecchio. Con Veloso forma una coppia praticamente perfetta: alchimia giusta sulle qualità fisiche e sulla capacità di unire la rottura del gioco avversario a una buona impostazione in fase di qualità. Il centrocampo dei mastini aveva bisogno di un mastino vero e proprio, per affrontare di nuovo la massima serie. L'ha pescato, bene, in Belgio.
Costo: Prestito con riscatto a 3,5 milioni
Presenze: 7
Minuti: 657
Età: 23
Media voto TMW: 6,29
SERIE A Hellas Verona, Amrabat piace a tanti ma Setti non lo cederà a gennaio
10.10.2019 12:38 di Pietro Lazzerini Twitter: @PietroLazze
Sofyan Amrabat è una delle sorprese più interessanti di questo inizio di campionato. Il centrocampista marocchino dell'Hellas Verona, rilevato dal Brugge, è uno dei giocatori che ha iniziato meglio la stagione ed ha già attirato diversi occhi interessati in vista del mercato di gennaio. Interessamenti che verranno rispediti al mittente da parte del patron Setti che, in piena sintonia con il tecnico Juric, non ha nessuna intenzione di privarsi di uno dei migliori della rosa prima del termine della stagione. Il centrocampista è stato pagato 3,5 milioni di euro, con la plusvalenza futura che è già una certezza che però non verrà incassata a gennaio. A riportarlo è Il Corriere di Verona.
SERIE A Top & Flop - Veloso è lui o non è lui? Hellas, la difesa è croce e delizia
09.10.2019 13:00 di Simone Bernabei Twitter: @Simo_Berna
Fonte: Ha collaborato Gaetano Mocciaro
Tempo di sosta, in Serie A. E dopo la classifica, pubblicata ieri, riguardante i migliori 50 giocatori del campionato italiano, TMW ha scelto di analizzare nel dettaglio le situazioni delle singole squadre. Una lettura approfondita che pone l'obiettivo sui migliori e sui peggiori delle 20 di Serie A partendo da una variabile ben precisa: l'aver giocato almeno 3 partite in stagione. E le sorprese, così come le attese conferme, ovviamente non mancano...
I MIGLIORI - E chi se lo sarebbe mai aspettato... Il Genoa lo ha lasciato andare a cuor leggero, quasi come fosse un bollito qualunque. E invece all'Hellas Verona Miguel Veloso (6,57) sta vivendo una seconda giovinezza calcistica. Capitano sempre presente e sempre titolare, nelle 7 apparizioni stagionali ha messo a referto 2 gol e 2 assist. Poco più sotto (6,5) ecco la sorpresa Marash Kumbulla, centrale classe 2000 nato a Peschiera del Garda. Personalità, senso della posizione e pure un gol all'attivo per il prodotto del settore giovanile. Chiude il podio Amir Rrahmani (6,36), altro centrale arrivato in estate dalla Dinamo Zagabria che si è imposto come titolare fin dal primo momento.
I PEGGIORI - La prima e più preoccupante nota negativa è quella legata al centravanti titolare Mariusz Stepinski (5,25). Arrivato in estate dopo un lunghissimo tira e molla, l'attaccante non ha ancora trovato la via della rete. Alle sue spalle due difensori, un contrappasso che bilancia i premi dei due top: Koray Gunter (5,5) e Pawel Dawidowicz (5,5) non hanno ancora convinto. Il primo partendo da titolare, il secondo da subentrante.
A margine dell'articolo la classifica completa delle medie voto del Verona dopo le prime 7 giornate.
SERIE A MaraVeloso: Ivan Juric si coccola il portoghese
10.10.2019 09:30 di Luca Chiarini
Sorrisi e buon umore ieri alla ripresa degli allenamenti a Peschiera: dopo aver goduto di alcuni giorni di riposo, gli uomini di Ivan Juric sono tornati a lavorare al Centro Sportivo "Paradiso". Esercitazioni tecniche, possesso palla e partitelle a tema il menù del giorno, concluso da un lavoro aerobico. Gruppo non al completo per via dell'assenza dei nazionali. Il tecnico di Spalato avrà comunque l'occasione in questi giorni di registrare alcuni aspetti a livello tattico, con la consapevolezza - rinvigorita da risultati e prestazioni - di poter contare su una base molto solida. La vittoria con la Samp ha restituito certezze, confermato le sensazioni positive di questo avvio di stagione, e - dettaglio non da poco - ha segnato il feeling ritrovato con i tre punti. La sensazione, sempre più forte, è che la strada imboccata sia quella giusta: unità di intenti, squadra quadrata e organizzazione difensiva invidiabile. Ed è proprio questo il dato da registrare sin qui: con i blucerchiati è arrivato un altro clean sheet, il terzo stagionale. Sono cinque le reti incassate dai gialloblù, appena una in meno dell'Inter, e una in più della Juventus. Per avere contezza del valore di questa statistica basti pensare che Audero della Samp, peggior difesa del campionato, ha già dovuto raccogliere il pallone dal sacco per sedici volte.
I NAZIONALI - Novanta minuti per Tupta nel quattro a due corsaro della Slovacchia Under 21 sul Liechtenstein. Oggi sarà la volta dell'Under 21 di Adjapong, o dell'Under 20 di Danzi. Rrahmani sarà impegnato invece a Pristina, in un'amichevole tra il suo Kosovo e Gibilterra. Domani toccherà, tra gli altri, a Marash Kumbulla (che sabato ha trovato la prima gioia in Serie A) e Sofyan Amrabat, che affronterà la Libia a Oujda.
MARAVELOSO - Chi è restato a Verona è invece Miguel Veloso, uno dei volti di questo bell'avvio dell'Hellas. Il portoghese ha già messo la firma su due dei sei centri dell'Hellas: a bilancio andrebbero aggiunti anche l'assist su corner per Kumbulla e l'autorete di Murru, di fatto propiziata da un suo mancino velenoso direttamente da calcio di punizione. Una sentenza, dunque, e non è un caso che Juric l'avesse incensato così alla vigilia della sfida contro la Sampdoria: "Sono contento perché mi pare stia bene di testa. Sta bene qui, spero continui così, con scioltezza".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
TEST MATCH: HELLAS VERONA-NK BRAVO 4-0
11/OTTOBRE/2019 - 15:48
Vigasio (Verona) - Buon test per il Verona che, nella pausa riservata agli impegni delle Nazionali, tiene alti i ritmi, battendo 4-0 l'NK Bravo, squadra ai vertici della massima serie slovena. Dopo un avvio dai ritmi contenuti, è il Verona a rendersi pericoloso con Pazzini che - al 18' - calcia di poco a lato, ben imbeccato da Wesley. Pochi minuti più tardi, il gol: Tutino rapidissimo a infilarsi nelle maglie della difesa avversaria e a mettere in rete. Al 30' il raddoppio: Tutino firma la doppietta personale, dribblando Gril e depositando in rete da posizione defilata. A venti minuti dall'intervallo arriva anche il tris di Verre, abile a raccogliere un bel cross dalla sinistra di Vitale. Nel finale di tempo Pazzini sfiora nuovamente il gol, trovando però la grande parata di Gril. Nella ripresa mister Juric effettua diverse sostituzioni, tra cui quella di Veloso, più volte pericoloso, e quella di Stepinski che, dopo numerosi tentativi, riesce ad andare a segno grazie ad un preciso tocco al volo di esterno sinistro su cross dalla linea di fondo campo di Zaccagni. Nel finale l'Hellas amministra il vantaggio e si avvicina così - fornendo buone indicazioni a mister Juric - alla settimana della sfida di sabato contro il Napoli al 'San Paolo'.
HELLAS VERONA-NK BRAVO 4-0
Marcatori: 13' e 21' pt Tutino, 27' pt Verre, 32' st Stepinski
HELLAS VERONA: Berardi, Vitale, Bocchetti (dal 14' st Veloso), Dawidowicz (dal 1' st Gunter), Empereur, Wesley (dal 14' st Faraoni), Henderson (dal 30' st Lucas), Verre (dal 1' st Zaccagni), Pessina (dal 14' st Lazovic), Tutino, Pazzini (dal 1' st Stepinski)
A disposizione: Silvestri, Ciezkowski, Calabrese, Bracelli, Yeboah
All.: Juric
NK BRAVO: Gril, Ihbeisheh, Zec (dal 1' st Kurtovic), Vrljicak, Trontelj, Spanja (dal 19' st Jancic), Ogungbaro, Primc (dal 19' st Piskule), Matko (dal 19' st Nukic), Dajic, Abdurahimi (dal 19' st Kancilija).
A disposizione: Barukcic, Palamar, Bajrektarevic
All.: Dejan
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO.
10/OTTOBRE/2019 - 15:15
Peschiera - Allenamento mattutino per i gialloblù presso lo Sporting Center 'Paradiso' di Peschiera. La squadra, agli ordini di mister Ivan Juric, ha iniziato la seduta in palestra: alla fase di riscaldamento è seguita una sessione di lavoro sulla forza. Successivamente i gialloblù sono scesi in campo per una serie di esercitazioni tattiche.
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO
09/OTTOBRE/2019 - 15:45
Peschiera - Sono ripresi oggi gli allenamenti per i gialloblù presso lo Sporting Center 'Paradiso' di Peschiera. La squadra, agli ordini di mister Ivan Juric, ha iniziato la seduta con riscaldamento ed esercitazioni tecniche. Poi, spazio al possesso palla e alle partitelle a tema. In chiusura, lavoro aerobico.
Assenti i calciatori convocati dalle rispettive Nazionali.
FONTE: HellasVerona.it
SERIE A: Costa cara a DI FRANCESCO la sconfitta al Bentegodi! La SAMP lo esonera (anche se ufficialmente si tratta di rescissione consensuale)... Non va meglio all'omologo GIAMPAOLO 'silurato' dal MILAN nonostante la vittoriosa rimonta dei rossoneri al 'Ferraris' di Genova contro il Grifone. TOMMASI e TONI in gol nel match delle leggende tra ITALIA e GERMANIA! I fisici sono un po' appesantiti ma i piedi e le teste sono rimaste quelle...
FOOTGOLF:...Ad un anno dall'impresa il campione del mondo senior GRIGOLO, veronese passato dalle giovanili dell'HELLAS, spiega l'avvicinamento ad uno sport che sta prendendo sempre più piede anche da noi. Rimini Calcio, da giovedì si aggrega l'attaccante ex Verona Juanito Gomez (34 anni)
Se supererà il provino per verificare le sue condizioni fisiche, sarà tesserato a gennaio. Chi partirà?
Juanito Gomez ai tempi del Verona.
Sport Rimini 19:34 9 ottobre 2019
Novità in casa Rimini Calcio. Nelle ultime ore si è aggregato un nuovo giocatore. Si tratta di un attaccante molto noto, Gomez Taleb Huan Inacio, 34 anni (classe 1985), origine argentina nell'ultima stagione all'Atletico Leonzio (17 presenze e due reti) dopo quella tra i cadetti divisa a metà tra Verona (16 presenze e un gol) e Cremonese (6-1). Col club scaligero Gomez ha giocato tre stagioni in serie A.
Gomez sta a Bellaria (giocò in biancazzurro dal 2006 al 2008 in serie C2), si è offerto e la società biancorossa che gli ha aperto le porte. Una scelta singolare visto che l'attacco è il reparto più numeroso e fin qui ha fatto la sua parte: magari si dovrebbe intervenire altrove. La strategia della società è la seguente: l'attaccante – una seconda punta - resterà in prova per una settimana-dieci giorni per verificare le sue condizioni e se supererà il test sarà tesserato, ma il suo contratto partirà da gennaio, e nel frattempo Juanito cercherà la migliore condizione [...]
FONTE: AltaRimini.it
Serie D girone D, si separano le strade tra la Vigor Carpaneto 1922 e il tecnico Martins Adailton: torna Stefano Rossini
La decisione è stata maturata da entrambe le parti dopo un confronto mettendo in primo piano il bene della squadra. Ora il timone sarà guidato dal tecnico già protagonista per buona parte delle prime due stagioni biancazzurre in serie D
Nell’immagine Maurizio Hobby Foto, Martins Adailton.
Si separano le strade tra la Vigor Carpaneto 1922 e il tecnico Martins Adailton, con una decisione consensuale tra il presidente biancazzurro Giuseppe Rossetti e il tecnico brasiliano dopo un confronto tra le parti. La scelta, all’insegna del grande senso di responsabilità e anteponendo il bene della squadra davanti a tutto, arriva in un momento delicato per la formazione piacentina, che occupa il penultimo posto nel girone D di serie D con 2 punti all’attivo in 6 partite, frutto dei primi due pareggi contro Fanfulla e Sasso Marconi Zola seguiti da quattro sconfitte consecutive (cinque contando anche la Coppa Italia), l’ultima delle quali domenica al “San Lazzaro” contro il Crema (0-1), mentre l’unica gioia in partita ufficiale era arrivata nel turno preliminare di Coppa Italia contro il Lentigione. Al tecnico brasiliano la società formula i più sentiti ringraziamenti per i due mesi e mezzo di lavoro insieme e l’in bocca al lupo per il futuro.
Al suo posto ci sarà un ritorno: quello di Stefano Rossini, classe 1971, ex difensore di serie A [...] “Adailton è un grandissimo uomo – spiega il presidente Giuseppe Rossetti – un’enciclopedia del calcio e lo ha dimostrato anche in questo gesto di fare un passo indietro dopo un confronto con il sottoscritto, maturando una decisione condivisa per il bene della squadra. Purtroppo dovevamo compiere una scelta perché siamo in un momento difficile dove ne usciremo stando tutti insieme. Solo così possiamo saltarci fuori, altrimenti non è facile risalire la china in un campionato difficilissimo come la serie D. Ad Adailton ho detto che Carpaneto resta casa sua e può venire quando vuole a trovarci: sarà sempre il benvenuto”.
AC Milan comunica di aver affidato la conduzione tecnica della Prima Squadra al Signor Stefano Pioli.
Nato a Parma il 20 ottobre 1965, Stefano Pioli ha avviato la sua carriera da allenatore nel 1999. Nel 2006 il debutto in Serie A con il Parma e successive esperienze professionali con altre società di Serie A come Chievo Verona, Palermo, Bologna, Lazio e Inter, prima di allenare la Fiorentina dal 2017. Stefano Pioli ora si unisce al Milan con un contratto biennale.
Il Club rivolge a Stefano e ai suoi collaboratori un caloroso benvenuto e auguri di buon lavoro.
FONTE: ACMilan.com
L’U.S. Cremonese comunica di aver affidato la conduzione tecnica della Prima Squadra al Sig. Marco Baroni.
Nato a Firenze l’11 settembre 1963, ex difensore di Fiorentina, Udinese, Roma, Napoli e Verona, Baroni ha avviato la carriera di allenatore nella Rondinella, guidando, tra le altre, Siena, Juventus Primavera, Cremonese (nel 2010), Lanciano, Pescara, Novara, Benevento e Frosinone.
Baroni sarà presentato ufficialmente nel corso della conferenza stampa in programma domani, mercoledì 9 ottobre (ore 12.30), al Centro Sportivo “Giovanni Arvedi”.
FONTE: USCremonese.com
Stefano Grigolo, un veronese sul tetto del mondo
È passato quasi un anno dalla conquista del titolo mondiale da parte del footgolfista legnaghese. La “Verona sportiva” però non dimentica: «Ancora oggi – spiega - la gente mi ferma per strada».
Di Matteo Lerco - 8 Ottobre 2019
Un’impresa senza tempo. Addentrandoci sempre più nella stagione invernale, si avvicina l’anniversario di una data che resterà indelebilmente impressa nelle pagine dello sport veronese: lo scorso 18 dicembre Stefano Grigolo, legnaghese classe 1970, in quel di Marrakech è diventato Campione del Mondo Senior di footgolf.
Una disciplina – quella nata nel 2009 in Olanda, che coniuga i gesti tecnici del calcio con le regole del golf – sempre più sedimentata entro i confini nostrani e che sta avendo in Verona uno dei centri propulsori in ottica di un inquadramento più definito anche a livello di CONI. Figure di spicco come Paolo Di Canio ne stanno aumentando sensibilmente la visibilità e gesta come quelle di Grigolo non fanno altro che aumentarne l’«appeal» anche nei confronti dei più giovani.
Insieme a lui abbiamo ripercorso le orme incancellabili lasciate in terra africana. «È incredibile come ancora adesso la gente mi fermi per strada congratulandosi di quel titolo mondiale – spiega il footgolfista – solo con il passare del tempo mi sono reso veramente conto di cosa sia successo, soprattutto perché il percorso che mi ha portato a sollevare quella coppa è stato davvero da “film”. Condizione necessaria per partecipare a quel Mondiale era infatti quella di entrare nelle prime quattro posizioni al termine di un campionato italiano a dodici tappe. All’ultima giornata ero in settima posizione e terminata quella gara conclusiva stavo quasi per andarmene, convinto di non avercela fatta. Sono stato però richiamato in campo in quanto mi ero qualificato come quarto per 0.9 punti, un qualcosa di davvero assurdo! Da lì ho cominciato a prepararmi per una kermesse che prendeva il via il 9 di dicembre, data per me emotivamente molto particolare, e poi è stata tutta un’escalation, sino a quel “birdie” alla diciottesima buca grazie al quale ho avuto la meglio sull’olandese Marcel Peeper».
Agli albori della sua carriera Stefano si destreggiava come promettente regista nella Primavera dell’Hellas Verona, un passato che ha contribuito a formare i successi del presente. «È innegabile che aver giocato a calcio aiuta ad approcciarsi a questo sport – prosegue – anche se le differenze a livello di movimenti e gestualità sono evidenti. Che cosa mi ha dato finora il footgolf? Oltre a delle indescrivibili emozioni sul “green”, dico sicuramente la possibilità di conoscere tantissime nuove persone, molte delle quali sono diventate degli inseparabili amici».
A differenza di quanto si possa pensare, il mondo golfistico sta accogliendo con entusiasmo questa ventata di novità. «C’è grande rispetto tra noi e i golfisti – aggiunge Grigolo – tanto che si sta creando una contaminazione bidirezionale: molti footgolfisti hanno provato ad impugnare una mazza e molti golfisti hanno iniziato a calciare un pallone con l’obiettivo di metterlo in buca».
Come detto in precedenza, Verona è da anni un punto di riferimento indiscusso per gli amanti del settore. «Il nostro territorio è un terreno fertile per questo “connubio sportivo” – conclude il Campione del Mondo “over 45” in carica – ci sono tre aree nelle quali siamo presenti come movimento e sono quelle di Verona, Villafranca e Legnago. I Golf Club più attivi? Indico sicuramente la “Corradina”, “Le Vigne” e “Musella”. Chiudo con un invito rivolto a tutti a provare ad addentrarsi in questo bellissimo mondo davvero per ogni età. Vi assicuro che non ve ne pentirete!».
FONTE: Daily.VeronaNetwork.it
AC Milan comunica di aver sollevato Marco Giampaolo dall'incarico di allenatore della Prima Squadra. Il Club intende ringraziare Marco per l'attività sin qui svolta e gli augura i migliori successi professionali.
FONTE: ACMilan.com
Il presidente Massimo Ferrero e l’U.C. Sampdoria comunicano di aver raggiunto un accordo con Eusebio Di Francesco e il suo staff tecnico per l’interruzione consensuale del rapporto professionale.
Il club ringrazia Di Francesco e staff per il lavoro svolto e per la disponibilità dimostrata.
FONTE: Sampdoria.it
NEWS
11 ottobre 2019 - 13:27 Verona a confronto, l’Hellas di Juric e quello di Pecchia
I numeri dell’Hellas rispetto alla stagione 2017/18, l’ultima in Serie A
di Jacopo Michele Bellomi, @jjbellomi
(Foto Getty Images)
La pausa per le Nazionali ferma il campionato e permette di analizzare la situazione del Verona.
La squadra di Ivan Juric convince in campo grazie al suo agonismo e alla solidità difensiva, tanto che sembra un lontano ricordo dell’ultimo Hellas che si era visto in Serie A. Due anni fa, stagione 2017/18 terminata con la retrocessione, la squadra era stata affidata a Fabio Pecchia. Prendendo in esame le prime sette gare di campionato, andiamo a fare un confronto tra passato, non troppo lontano, e presente gialloblù.
MERCATO – Il Verona del 2017, neopromosso dalla Serie B come quello attuale, era stato protagonista di un mercato low cost. Tanti prestiti (di Lee l’unico oneroso), nessun acquisto e le uniche spese erano state i riscatti di Bruno Zuculini, Bessa e Fossati. Sul fronte delle uscite, invece, si registrano solo la definitiva cessione di Helander al Bologna e il prestito oneroso di Viviani alla Spal. In totale, le spese estive erano state di circa 4,5 milioni, con entrate di 1,5 milioni. Il mercato 2019 è stato più intenso: hanno inciso soprattutto i riscattati Dawidowicz, Di Carmine, Faraoni, Di Gaudio, Marrone, Ragusa, Almici – gli ultimi tre poi ceduti – ma il Verona ha comprato il difensore Rrahmani per poco più di 2 milioni e si è fatta carico del prestito di Badu dall’Udinese. Importanti anche gli investimenti, che incideranno sulla prossima stagione, di Amrabat (riscatto a 3,5 milioni) e Stepinski (5,5) che sarà il giocatore più pagato dai gialloblù sotto la gestione di Setti. Diritto di riscatto per Gunter, Pessina, Adjapong. Le spese, al termine della finestra di mercato, sono state di poco superiori ai 13 milioni, con entrate di circa 7,5 milioni derivate dalla cessione di Valoti e Fares alla Spal, e di Lee in Belgio.
CLASSIFICA – I gialloblù, guidati da Pecchia, avevano chiuso la settima giornata al diciottesimo posto in classifica, terzultimi, in salita di una posizione grazie al pareggio con il Torino. I punti erano 3, frutto di tre pareggi, di cui solo uno con gol, e quattro pesanti sconfitte. Cambio di marcia in questa stagione, sotto la guida di Juric: i 9 punti conquistati, grazie alle due vittorie, tre pareggi e due sconfitte, posizionano il Verona al decimo posto nell’attuale classifica della Serie A.
ATTACCO – Il Verona targato Pecchia aveva prodotto solo 3 gol in 7 giornate: il primo, e inutile, all’esordio in campionato contro il Napoli (Pazzini su rigore), poi due reti proprio alla settima di Serie A in trasferta col Torino (Kean e ancora Pazzini dal dischetto). In mezzo, cinque partite con la cifra zero nel conto dei gol segnati dalla squadra gialloblù. Il rendimento dell’attacco migliora, non di molto, ma almeno come distibuzione, sotto la guida di Juric. Il Verona, in questa stagione, ha segnato 6 gol e solo in due occasioni è rimasto a secco (Milan e Udinese), per il resto ha sempre battuto almeno una volta il portiere avversario, riuscendo a segnare anche alla Juventus. Nessun rigore per i gialloblù, a differenza dei due concessi nel 2017, e ben 6 pali colpiti contro zero.
DIFESA – Il divario tra i due inizi di stagione qui si fa più ampio e colpisce maggiormente. L’Hellas di Pecchia aveva incassato 16 gol nelle prime sette gare di Serie A: 3 col Napoli, 5 dalla Fiorentina, 3 sia con la Roma che con la Lazio e poi 2 dal Torino. In due occasioni soltanto la porta era rimasta inviolata, due 0-0 con Crotone e Sampdoria. Per fare un paragone con la classifica attuale, è lo stesso numero di reti subite dei blucerchiati, ultimi in classifica 2019/20. La squadra di Juric, invece, fa della fase difensiva la sua arma principale, risultando scomoda a tutti gli avversari. Il Verona in questo campionato ha preso solo 5 gol, dimostrandosi la seconda migliore difesa della Serie A.
FORMAZIONI – Il modulo scelto da Pecchia per il suo Hellas era il 4-3-3, adatto a un calcio offensivo, ma nelle sette giornate ha avuto poca continuità di formazione. Diversi cambi tra un partita e l’altra, tanto che al termine della settima giornata il tecnico aveva schierato 19 giocatori diversi tra gli undici titolati in campo delle gare. Nel 3-4-2-1 di Juric, gli undici iniziali rimangono di poco più costanti, con 17 giocatori impiegati, con cambi che si registrano soprattutto al livello di trequartisti e attaccanti.
GIOCATORI – Dalla stagione 2017/18 sono rimasti nella rosa del Verona 7 giocatori: il portiere Silvestri, al tempo vice di Nicolas, Bessa, Zaccagni e Pazzini, oltre ai giovani Kumbulla, Danzi, Tupta che erano aggregati alla prima squadra.
NEWS
09 ottobre 2019 - 17:48 Verona, le statistiche dopo sette giornate
La squadra di Juric piace e convince. Tanti i tiri, tanta corsa
di Eric Sartori, @sartori_eric
Il Verona arriva alla pausa delle nazionali dopo la settima partita in decima posizione. Le prestazioni della squadra di Juric hanno più volte convinto tifosi e stampa, forse non premiandola in partite come contro Milan e Cagliari. Nonostante il salto di categoria, l’Hellas ha affrontato ottimamente i primi match di campionato, mostrando tutt’altro carattere rispetto allo scorso anno.
Le statistiche dei gialloblù rispecchiano perfettamente l’andamento della squadra. Infatti, il Verona è la decima squadra per km percorsi. In totale sono poco meno di 750 i km percorsi dai gialloblù in campo, una media di 106,88 km a partita. Tanta la corsa sulle fasce, che ha portato a 80 cross utili contro i 18 sbagliati. Migliora, molto, la stabilità difensiva. In queste prime giornate il Verona ha subito solo 5 gol. Poche, ma decisive, le parate di Silvestri: 19.
Passando al lato offensivo, il Verona è una delle squadre più sfortunate del campionato. Sui 71 tiri totali verso la porta, 6 sono stari respinti da pali o traverse. 6 le reti fatte, tre in casa e tre in trasferta, quattro i giocatori in gol: due difensori e due centrocampisti.
Juric ha portato ai gialloblù un gioco maschio, anche le statistiche lo dimostrano. 96 i falli commessi, 110 quelli subiti. Tanti i cartellini mostrati ai gialloblù: 17 gialli, 3 rossi.
Per concludere è importante notare come anche i tifosi hanno notato il miglioramento della squadra di Juric, sostenendo i gialloblù con una media di 18053 presenze al Bentegodi.
NEWS
07 ottobre 2019 - 21:13 Azzurri Legends, Toni e Tommasi in gol nel 3-3 con la Germania. Le immagini
I due ex Verona a segno con Totti nell’amichevole tra vecchie glorie
di Redazione Hellas1903
Getty Images
Tredici campioni del mondo e tanti nomi famosi della storia del calcio italiano. La formazione delle Italia Legends, guidata da Antonio Cabrini, ha pareggiato 3-3 a Furth, in Germania, allo Sportpark Ronhof davanti a 7 mila spettatori, contro le vecchie glorie tedesche: autogol di Cannavaro, poi reti di Klinsmann, Toni, Totti, Tommasi e Wollscheid.
Odonkor e Klinsmann portano subito avanti i tedeschi. Toni, poi, viene imbeccato da Totti e supera il portiere, poi l’ex Roma con un’azione personale fa 2-2, e dinisce il primo tempo.
Nella ripresa Fiore crossa e Tommasi di testa manda all’incrocio. All’ultimo una zampata di Wollscheid firma il 3-3.