Nato a/il: | Pavullo nel Frignano (MO) il 26/05/1977 |
Italiana | |
Contratto: | Definitivo fino a Giugno 2016 |
Ruolo: | Centravanti |
Altezza: | 192 Cm |
Peso: | 88 Kg |
Posizione: | |
CARRIERA DA DIRIGENTE + - = | ||||||
Squadra | Stagione | Serie | Ruolo | |||
Hellas Verona | 2016 - 2017 | B | - | Consulente/Consigliere |
CARRIERA DA GIOCATORE + - = | ||||||
Squadra | Stagione | Serie | Partite | Goal | ||
Hellas Verona | 2015 - 2016 | A | 23 (+2CI) | 6 (+1) | ||
Hellas Verona | 2014 - 2015 | A | 38 (+1CI) | 22 (+1) | ||
Hellas Verona | 2013 - 2014 | A | 34 (+2CI) | 20 (+1) | ||
Fiorentina | 2012 - 2013 | A | 27 (+1CI) | 8 (+0) | ||
Al Nasr | Gen. 2012 - 2012 | EAU FL | 14 (+5CdP +2ACL) | 7 (+3 +1) | ||
Juventus | 2011 - Gen. 2012 | A | 0 | 0 | ||
Juventus | Gen. 2011 - 2011 | A | 14 (+1CI) | 2 (+0) | ||
Genoa | 2010 - Gen. 2011 | A | 16 (+2CI) | 3 (+4) | ||
Roma | Gen. 2010 - 2010 | A | 15 (+2CI) | 5 (+0) | ||
Bayern Monaco | 2009 - Gen. 2010 | BL | 4 (+1CLT +2CL) | 0 (+1 +0) | ||
Bayern Monaco | 2008 - 2009 | BL | 25 (+2CLT +8CL) | 14 (+1 +11) | ||
Bayern Monaco | 2007 - 2008 | BL | 31 (+4CLT +11CU) | 24 (+5 +10) | ||
Fiorentina | 2006 - 2007 | A | 29 | 16 | ||
Fiorentina | 2005 - 2006 | A | 38 (+4CI) | 31 (+2) | ||
Palermo | 2004 - 2005 | A | 35 (+1CI) | 20 (+1) | ||
Palermo | 2003 - 2004 | B | 45 (+2CI) | 30 (+0) | ||
Brescia | 2002 - 2003 | A | 16 | 2 | ||
Brescia | 2001 - 2002 | A | 28 | 13 | ||
Vicenza | 2000 - 2001 | A | 31 (+1CI) | 9 (+0) | ||
Treviso | 1999 - 2000 | B | 35 (+4CI) | 15 (+1) | ||
Lodigiani | 1998 - 1999 | C1 | 31 (+2CI) | 15 (+1) | ||
Fiorenzuola | 1997 - 1998 | C1 | 26 (+4CI) | 2 (+2) | ||
Empoli | 1996 - 1997 | B | 3 | 1 | ||
Modena | 1995 - 1996 | C1 | 25 | 5 | ||
Modena | 1994 - 1995 | C1 | 7 | 2 | ||
Giovanili Modena | 1991 - 1994 | - | - | - | ||
Giovanili Off. Mecc. Frignanesi | 1990 - 1991 | - | - | - | ||
LEGENDA: CI=Coppa Italia, BL=Fußball-Bundesliga (Serie A Tedesca), CLT=DFB-Pokal e DFL-Ligapokal (Coppa di Germania e Coppa di Lega Tedesca), CU=Coppa UEFA, CL=Champions League, EAU FL=UAE Football League (Serie A Emirati Arabi), CdP=Coppa del Presidente degli Emirati Arabi Uniti, ACL=AFC Champions League (Champions League Asia) |
VINCE LA CORDATA DI AMADEI, per TONI, MARA e la SSD MODENA niente acquisizione dei Canarini...
DOPO 14 ANNI DI FIDANZAMENTO ecco il sospirato sì tra Luca e Marta Cecchetto il 9 Settembre 2017 in una villa magnifica vicino Fiesole sulle colline toscane...
LUCA, 'STO GIRO (E L'ALTRO) HAI TOPPATO... Che l'addio non fosse tra i pezzi forti di TONI già lo avevamo sospettato quando aveva deciso, in maniera unilaterale rispetto all'allora tecnico DELNERI e alla squadra che la sua ultima partita da giocatore sarebbe stata contro la JUVE e non invece una settimana più tardi a Palermo dove l'HELLAS si presentò senza l'apporto del suo capitano e condottiero per tre stagioni: Un capitano (Schettino a parte) è l'ultimo ad abbandonare la nave e, se è il caso affonda con essa... Per tacere poi del poco rispettoso (a quanto abbiamo potuto assistere da fuori) comportamente verso il tecnico di allora che aveva dovuto fare buon viso a cattivo gioco di giocatore e società (colpevole in parte ora come allora).
Con immutata stima, rispetto e affetto verso uno dei giocatori più forti che mai abbia indossato la maglia scaligera, non posso non notare che anche alcune sue uscite per spiegare il suo secondo addio, stavolta da dirigente, lascino un po' perplessi:
- Quello sminuire la riconquista della Serie A (anche se personalmente sono d'accordo quando dice che non è stata un'impresa) è stato perlomeno inelegante soprattutto detto da uno che, come lui, ha vinto tantissimo
- Quel pretendere (o quasi) un ruolo decisionale dopo un corso semestrale da DS e soprattutto dopo aver affermato di avere tutto da imparare da Filippo: Questa non mi sembra per niente umiltà anzi!
- E ancora quello scagliarsi contro l'attuale Direttore Sportivo dipinto come una sorta di dittatore quando lo stesso Luca, non capendo bene cosa volesse fare da grande, aveva assicurato tutti sulla sua volontà e pazienza di imparare...
Insomma è davvero un peccato aver visto il TONI che meravigliava in campo ora quasi inacidito ma è sicuro che, come ebbe a dire anche mister DELNERI un campione è campione in tutto (anche quando per il bene vero o presunto della squadra deve essere messo ai margini).
Ecco auguro a Luca di diventare campione anche in questa sua seconda vita nella quale magari dovrà imparare ad essere perlomeno un po' più paziente e umile... Non soltanto nei propositi ma anche nella reltà di tutti i giorni.
CLAMOROSO L'ADDIO AL TERMINE DELLA STAGIONE DI SERIE B 2017-18 Quando il presidente SETTI annuncia di avere un ruolo che calzerebbe a pennello all'ex bomber scaligero pur confermando come Direttore Sportivo Filippo FUSCO ma a fine Giugno, Luca non trova accordo sul suo ruolo in Serie A e abbandona la società di via Francia in aperta polemica 'Volevo solo crescere e consigliare il presidente ma i miei consigli non erano richiesti. Non ho ambizioni, non m'importa. Ma credo che dopo 22 anni di calcio giocato io possa avere qualche idea. Ma ho trovato la porta chiusa. Il presidente mi ha detto che ha deciso di affidare in toto la gestione sportiva a Fusco e quindi io tolgo il disturbo. Non mi va di stare qui a fare le cene con gli sponsor. Quelli sono amici che posso vedere anche fuori dal Verona'
LUCA SCALA ALTRI GRADINI nella società scaligera e non è più solo consigliere ma ora siede nel Consiglio di Amministrazione scaligero e diventa a tutti gli effetti braccio destro di FUSCO nel ruolo della direzione sportiva di Via Belgio.
GRAVE AGGUATO AD AVELLINO, nel tragitto dall'albergo che li ospitava allo stadio, il massimo dirigente scaligero in auto con Luca TONI, il Direttore operativo BARRESI e un'altra persona vengono aggrediti da una decina di teppisti: La polizia locale, a pochi metri di distanza, avrebbe fatto finta di niente secondo il Campione del Mondo ed ex capitano dell'HELLAS.
La risposta dei vigili urbani non s'è fatta attendere: 'Episodio avvenuto in meno di 30 secondi, intervenire è stato impossibile, valuteremo se agire contro le dichiarazioni di Toni...'
PREMIO ALLA CARRIERA, Luca premiato a Roma in virtù della suo straordinario contributo alla storia del calcio con il riconoscimento 'Andrea Fortunato – Lo sport è vita' 'Sono felice di essere qui e onorato di ricevere questo premio. Sono partito dal basso, dalla Lega Pro, la mia è una bella storia perché non mi ha regalato niente nessuno, sono arrivato con i sacrifici. Il Verona? Sta attraversando un momento un po' così, però se siamo primi, al di là della classifica che adesso conta relativamente, vuol dire che qualcosa di buono è stato fatto. Speriamo di riprendere la nostra strada già da lunedì contro l'Entella. Il mio ruolo da dirigente? E' una carriera lunga, sono appena partito. Sto imparando e mi piace, ma i risultati si vedranno un po' più avanti. Medicina nel calcio? Importantissimo effettuare controlli fisici regolari, e l'Italia in questo è leader. Spero che progetti come quello del passaporto ematico vadano avanti, è importante saper prevenire'
LUCA TONI PROMOSSO A DIRETTORE SPORTIVO dopo aver superato con successo l'esame di abilitazione in collaborazione con l'ADISE (Associazione Italiana Direttori Sportivi) queste le prime parole di Luca 'Sono soddisfatto di aver raggiunto questo traguardo, per cui mi sono impegnato tanto, che mi ha permesso di apprendere tante nuove informazioni. Sono all'inizio di un nuovo percorso, ancora tutto da scoprire, che sto intraprendendo con tanta voglia e curiosità'
DA CONSULENTE A CONSIGLIERE! Il 2 Novembre 2016 Luca entra in maniera fattiva nella stanza dei bottoni dell'HELLAS sedendo nel consiglio d'amministrazione.
LUCA TONI INIZIA IL CORSO DA DIESSE! C'è anche Luca Toni tra i partecipanti al nuovo corso per direttore sportivo che ha preso il via la mattina di Martedì 13 Settembre al Centro Tecnico Federale di Coverciano. Organizzato dal settore tecnico in collaborazione con l'A.DI.SE. (Associazione Italiana Direttori Sportivi) il corso ha un programma didattico di 144 ore e si propone di dare i necessari supporti, formativi e culturali, a coloro che potranno essere chiamati a svolgere il ruolo di Direttori Sportivi.
NUOVO RUOLO ALL'HELLAS e, come rivelato in un'intervista a La Gazzetta dello Sport, intanto studia per il patentino da Direttore Sportivo 'Il mio nuovo ruolo all'Hellas? Devo imparare, conoscere un mondo nuovo. Sto vicino al presidente, parliamo agli sponsor. Sto vicino al Ds Fusco, un grande professionista. Starò vicino al tecnico Pecchia, che conoscevo solo da avversario, ha tanto entusiasmo e non vedo l’ora di vederlo all’opera. E curerò i rapporti tra la prima squadra e il settore giovanile, perché i giovani sono il futuro e bisogna farli crescere. Devo capire cosa mi piacerà di più, non mi interessa la carica. Farò il corso da Ds, intanto studio e imparo. L’ambiente mi piace, mi stimola'
TRIBUTO AZZURRO: 27 anni e 300 partite dopo la pesante contestazione ricevuta, la Nazionale torna al Binti tra l'entusiamo di 28mila spettatori: Luca è stato premiato con una maglia speciale dal presidente FIGC TAVECCHIO ed una targa dal sindaco Tosi.
ALTRO CHE DIRIGENTE STAGISTA! 'Da grande farò il Diggì' ha chiaramente espresso il neoconsigliere scaligero TONI ai giornalisti Sky: 'Spero un domani di poter scegliere e fare il dg nella mia società. Adesso però è solo l'inizio, vedremo in futuro'
COMINCIA LA VITA NEL CALCIO FUORI DAL CAMPO... E tra le tante proposte che Luca ha ricevuto dall'Italia e dall'estero ha scelto quella dell'HELLAS dove sarà il consigliere particolare di SETTI, senza poteri decisionali ma con decenni di esperienza ad altissimi livelli sul campo.
La presentazione ufficiale non c'è ancora stata (e forse nemmeno ci sarà) ma il presidente ha già introdotto il neodirigente nella conferenza stampa a conclusione della disgraziatissima stagione di Serie A 2015-16 culminata con la retrocessione dell'HELLAS.
Il patròn ha definito TONI un consulente inquadrato a livello di stagista, titolo che potrà sembrare irriverente se associato all'incredibile carriera di un Campione del Mondo, Scarpa d'oro, ecc... ecc... Ma che calza a pennello per descrivere un'individualità che a livello dirigenziale ha ancora tutto da imparare e da dimostrare come ha ammesso lo stesso ex bomber scaligero.
TONI: ...Arrivato 36enne dalla FIORENTINA dopo un campionato in cui aveva messo a segno 8 gol in 27 presenze e dato dai viola per 'bollito', Luca ha saputo rilanciarsi alla grandissima mettendo a segno 42 gol in due stagioni e conquistando il titolo di capocannoniere della Serie A nell'annata 2014-15!
La stagione successiva un infortunio dal quale non riesce a recuperare appieno e la delusione che segue alla retrocessione dell'HELLAS gli fa prendere la decisione di smettere col calcio giocato.
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Luca Toni
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Luca Toni (Pavullo nel Frignano, 26 maggio 1977) è un calciatore italiano, attaccante dell'Hellas Verona. Campione del mondo con la Nazionale nel 2006.
Ha vinto la Scarpa d'oro 2006 ed è stato il terzo giocatore italiano capace di aggiudicarsi il titolo di capocannoniere in un campionato straniero. Prima di lui c'erano riusciti Marco Negri (con i Glasgow Rangers, nella Scottish Premier Division 1997-1998) e Christian Vieri (che nella stagione 1997-1998 realizzò 24 gol in altrettante partite nella Liga spagnola con l'Atletico Madrid).
Il suo gesto dopo aver segnato un gol è il ruotare la mano destra a coppa vicino all'orecchio destro, gesto nato quando militava nelle file del Palermo.
Biografia
Nel 2009, mentre giocava nel Bayern Monaco, gli è stata dedicata la canzone Numero Uno, interpretata da Matthias Matze Knop, conduttore televisivo tedesco. La canzone in Germania è diventata un tormentone rimanendo in classifica per nove settimane.
Nel 2011 recita nel videoclip Eroi della band emiliana Controtempo, interpretando il ruolo di allenatore di una squadra di atleti disabili.
È testimonial insieme alla compagna Marta Cecchetto del marchio di telefonia Alcatel per il quale ha girato numerosi spot.
Il 1º giugno 2012 il primogenito nasce morto, situazione che gli ha fatto inizialmente pensare al ritiro dal calcio giocato.
Il 20 giugno 2013 diventa invece padre di Bianca, quindi il 30 luglio 2014 i due diventano genitori di Leonardo.
Caratteristiche tecniche
È una prima punta forte fisicamente e abile nei colpi di testa. Molto bravo nel proteggere il pallone e servire sponde ai compagni di squadra.
Carriera
- Club
Inizi
Dopo una stagione alle Officine Meccaniche Frignanesi (1990-1991), Toni crebbe nelle giovanili del Modena dove, a 13 anni, nei "giovanissimi", venne allenato dal campione brasiliano Cinesinho già campione d'Italia con la Juventus.
Ha cominciato la sua carriera professionistica nella squadra emiliana in Serie C1 nella stagione 1994-1995 collezionando 7 partite e 2 gol. Con i modenesi è rimasto anche nella stagione successiva (25 partite, 5 gol), per poi disputare una stagione a testa con Empoli in Serie B (3 partite, un gol), Fiorenzuola in Serie C1 (26 partite, 2 gol) e Lodigiani sempre in Serie C1.
Con la squadra romana allenata dal tecnico Guido Attardi, in cui fu voluto dal dirigente Rinaldo Sagramola, siglò 15 gol in 31 partite in Serie C1, attirando su di sé l'attenzione del Treviso, con cui disputò la stagione in Serie B nell'annata 1999-2000 (35 partite, 15 gol).
Gli si sono quindi aperte le porte della Serie A, dove ha esordito quando è stato acquistato dal Vicenza, voluto ancora una volta da Sagramola, nel frattempo passato anche lui in biancorosso.
Vicenza e Brescia
L'esordio in Serie A è avvenuto il 1º ottobre 2000, a 23 anni, con il Vicenza, nella partita persa contro il Milan per 2-0. Nella sua stagione di esordio ha segnato 9 gol in 31 partite, che comunque non sono bastati per salvare la squadra veneta dalla retrocessione. È poi passato al Brescia di Carlo Mazzone per 30 miliardi di lire, acquisto più costoso nella storia del Brescia. Con i lombardi è rimasto due anni, disputando una buona prima stagione condita da 13 gol mentre la seconda si conclude con un misero bottino di 2 gol ed un lungo infortunio. Il suo bilancio finale è di 15 gol in 44 partite.
Palermo
Acquistato dal Palermo nel 2003 a 26 anni, scende di nuovo di categoria dato che la squadra doveva disputare il campionato di Serie B. Di questo campionato è stato capocannoniere con 30 gol in 45 partite, aiutando la squadra siciliana a essere promossa nella massima categoria; dei rosanero diventa il giocatore più prolifico in una singola stagione.
Con i palermitani ha disputato anche la stagione seguente in Serie A, segnando 20 gol in 35 partite e aiutando in maniera determinante la squadra a classificarsi al 6º posto e qualificarsi quindi per la Coppa UEFA. In questa stagione è riuscito a confermarsi anche nella massima serie ed entrare nel giro della Nazionale.
Fiorentina
Nell'estate del 2005 passa dal Palermo alla Fiorentina per 10 milioni di euro. In campionato nelle prime 11 partite di campionato in cui i viola vanno in rete lui è sempre presente nel tabellino (15 gol); poi è un amaro dicembre, in cui non va mai in rete fino alla doppia marcatura con cui stende il Chievo. I viola arrivano quarti (74 punti), ma dopo la sentenza post Calciopoli terminano noni a 44 punti (-30). Toni realizza 31 gol in campionato e 2 in Coppa Italia, vincendo così la Scarpa d'oro (primo italiano in assoluto a vincerla) e superando il record di gol in una sola stagione nella Fiorentina di Kurt Hamrin e Gabriel Omar Batistuta che si fermarono a quota 26.
Nel gennaio dello stesso anno si aggiudica il Telegatto come miglior sportivo 2006.
Confermato per la stagione 2006-2007, inizia il campionato con buoni risultati, segnando una doppietta (inutile ai fini del risultato della gara, persa dalla Fiorentina, per 3-2) nella prima partita di campionato contro l'Inter. Dopo altri due gol nelle partite con Catania (1º ottobre) ed Empoli (15 ottobre), viene colpito da un'infiammazione al metatarso, che lo costringe a saltare diverse partite. Conclude il girone d'andata con 9 gol e la stagione con 16 reti.
Bayern Monaco
Dopo tante smentite il 30 maggio 2007 è ufficiale la notizia del suo trasferimento al Bayern Monaco per 11 milioni di euro nelle casse della Fiorentina per avere il campione del mondo. A 30 anni lascia dunque l'Italia e viene presentato alla stampa l'8 giugno, insieme al suo futuro compagno e nuovo acquisto del Bayern Franck Ribéry. Ripaga lo sforzo economico segnando già contro l'Hansa Rostock all'esordio in Bundesliga. Dopo il suo ottimo inizio in campionato esordisce anche nelle coppe europee, giocando in Coppa UEFA. Proprio in questa competizione, il 19 dicembre 2007 realizza una quaterna nel 6-0 del Bayern contro l'Aris Salonicco.
Diventa protagonista nella manifestazione europea anche nei quarti di finale, il 10 aprile 2008, allorché con due reti realizzate negli ultimi 5 minuti del secondo tempo supplementare della sfida di ritorno contro il Getafe, fissa il punteggio sul 3-3, che consegna all'ultimo respiro la qualificazione ai bavaresi, sconfitti poi in semifinale. Il 19 aprile 2008 segna una doppietta che risulta decisiva nella finale della Coppa di Germania contro il Borussia Dortmund. Alla vigilia di questa partita l'allenatore Ottmar Hitzfeld lo definisce «un animale da gol che non vuole mai riposare».
Il 4 maggio 2008 arriva il suo primo trofeo importante con una squadra di club: infatti, grazie allo 0-0 contro il Wolfsburg, il suo Bayern diventa campione di Germania, davanti al Werder Brema. Chiude la stagione laureandosi capocannoniere della Bundesliga con 24 reti e della Coppa UEFA con 10 reti (39 reti totali, tra campionato, coppa UEFA, e coppa di Germania).
Nel gennaio del 2009 il comico e conduttore televisivo tedesco Matze Knop gli dedicò una canzone intitolata Numero uno, che ha raggiunto il 34º posto in classifica.
Il 25 febbraio 2009 realizza la prima doppietta in Champions League, nella partita di andata degli ottavi contro lo Sporting Lisbona.
Infortunato per tutto il successivo precampionato, il 18 settembre 2009 è sceso in campo con la seconda squadra militante in terza serie, che ha perso per 5-0 contro lo Jahn Regensburg.
Roma
Il 31 dicembre 2009 il sito del Bayern Monaco, che a fine stagione vince campionato e coppa nazionale, ufficializza il passaggio del giocatore in prestito gratuito, sino al 30 giugno 2010, alla Roma. Al giocatore vanno 3,1 milioni di euro lordi più eventuali premi individuali in base al raggiungimento di determinati obiettivi. Il giorno stesso della sua presentazione, esordisce non ufficialmente con la maglia della Roma allo Stadio Flaminio contro la Cisco Roma davanti a 12.000 sostenitori giallorossi. Pochi giorni dopo, il 6 gennaio 2010, esordisce anche in Serie A con la formazione capitolina, giocando gli ultimi dieci minuti di Cagliari-Roma subentrando a Mirko Vučinić. Il 9 gennaio 2010 Luca Toni fa il suo esordio casalingo dal primo minuto davanti al pubblico della Roma nella partita di campionato vinta per 1-0 contro il Chievo Verona, dando un contributo determinante per la vittoria. Il 17 gennaio 2010 sullo scadere del primo tempo segna il gol del momentaneo 2-0 contro il Genoa, ovvero il suo primo gol in giallorosso. Venti minuti dopo realizza la doppietta per il definitivo 3-0. Il 23 gennaio, durante la partita contro la Juventus, dopo nemmeno 4 minuti di gioco subisce una lesione di primo/secondo grado al polpaccio della gamba sinistra, infortunio che gli costerà circa un mese di stop.
Toni ritorna in campo, subentrando nella ripresa, il 6 marzo 2010 durante la partita Roma-Milan (terminata poi 0-0).
Torna al gol il 14 marzo 2010, nella gara contro il Livorno di una settimana dopo, segnando la rete del momentaneo 1-2. Nella partita successiva contro l'Udinese, torna al gol all'Olimpico segnando la rete del momentaneo 1-0 (4-2 finale in favore dei giallorossi).
Il 27 marzo 2010 sigla il gol della vittoria, su un cross basso di Taddei, contro l'Inter.
Rientrato al Bayern Monaco per fine prestito, il 16 giugno 2010 risolve consensualmente il suo contratto con i tedeschi.
Genoa
Il 6 luglio 2010 il Genoa lo acquisisce a titolo definitivo dal Bayern Monaco: Toni firma un contratto biennale con la squadra rossoblu per circa 4 milioni di euro a stagione.
Segna il suo primo gol con la maglia del Genoa a Parma su calcio di rigore nella 3ª giornata di campionato disputata il 19 settembre 2010. Nel finale di Genoa-Bari mette a segno la rete decisiva del 2-1 al 95' minuto, che è la sua prima realizzazione al Ferraris.
Segna la sua prima doppietta in maglia rossoblu in Coppa Italia, nella sfida del 20 ottobre 2010 in casa contro il Grosseto, formazione di Serie B battuta per 2-1 ai tempi supplementari grazie ai suoi gol.
Rimasto al Genoa fino al gennaio 2011, coi rossoblu scende in campo per un totale di 16 volte in campionato, segnando 3 reti, e due volte in Coppa Italia, in cui oltre alla già citata doppietta ne segna un'altra nel turno successivo contro il Vicenza nella vittoria per 3-1.
Sottoposto a contestazioni dal pubblico genoano e dal Presidente Enrico Preziosi che pubblicamente a mezzo stampa nazionale dichiara a fine anno: «Un voto a Toni? 3. Come i gol fatti in campionato.», viene ceduto alla Juventus nella sessione di calciomercato di gennaio 2011.
Juventus
Il 7 gennaio 2011 la Juventus comunica di aver raggiunto l'accordo con il Genoa per l'acquisizione a titolo gratuito del giocatore, che viene tesserato con un ingaggio più basso fino al 2012 e sceglie la maglia numero 20. Esordisce con la maglia della Juventus due giorni dopo, giocando titolare nella partita in trasferta contro il Napoli, dove la Juventus perde per 3-0. Alla sua seconda presenza in bianconero, in Juventus-Catania (2-0) valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia, esce per infortunio al 18' rimediando una lesione di primo/secondo grado al legamento collaterale del ginocchio destro. Al suo rientro in campo dopo l'infortunio, il 5 febbraio, mette a segno il 100º gol in Serie A ed il primo gol in bianconero nella trasferta contro il Cagliari vinta per 3-1 dai bianconeri. Chiude la seconda parte di stagione con 14 presenze e 2 gol in campionato ed una presenza in Coppa Italia per un totale di 15 presenze e 2 gol; la seconda rete è stata segnata al Genoa, sua ex squadra, entrando nel finale e risultando decisivo per la vittoria.
La stagione successiva viene relegato ai margini della squadra futura campione in quanto non facente più parte dei piani tecnici di Antonio Conte. Ha segnato il primo gol in assoluto dello Juventus Stadium, nell'amichevole contro il Notts County che ha inaugurato l'impianto (1-1 il finale).
Al Nasr
Il 30 gennaio 2012 si trasferisce a titolo definitivo all'Al Nasr di Dubai. All'esordio con la nuova maglia segna il gol del 2-1 decisivo per la vittoria esterna contro l'Ajman nella 13ª giornata di campionato. Il 7 marzo debutta anche nella Champions League asiatica nella prima partita della fase a gironi persa per 1-0 in trasferta contro gli iraniani del Sepahan.
A fine stagione, dopo 14 presenze e 7 gol segnati, rescinde consensualmente il contratto con la squadra araba.
Ritorno alla Fiorentina
Il 31 agosto 2012, ultimo giorno di calciomercato, viene tesserato da svincolato dalla Fiorentina, con la quale, a cinque anni dalla sua ultima partita in viola, firma un contratto annuale; riprende anche il suo vecchio numero di maglia, il 30. Segna il suo primo gol dopo il ritorno con la maglia della Fiorentina all'esordio dopo 87 secondi, in occasione della terza giornata di campionato, contro il Catania (vittoria per 2-0). Chiude la stagione con 8 reti in 27 presenze di campionato.
Hellas Verona
Scaduto il contratto con la Fiorentina, il 5 luglio 2013 firma un contratto annuale con l'Hellas Verona, neopromosso in Serie A. Segna il primo gol con i gialloblu nella partita Palermo-Hellas Verona del 17 agosto, valida per il terzo turno di Coppa Italia. Il 24 agosto seguente segna i suoi primi due gol in campionato risultando decisivo nella vittoria dei veneti per 2-1 contro il Milan. Nella partita del 5 aprile, giocata contro il Chievo, sigla la rete decisiva per l'1-0 finale e raggiunge quota 16 gol in campionato. Diventa così il miglior marcatore di sempre dell'Hellas Verona in un singolo campionato di Serie A, superando il precedente record di 15 reti fatto registrare da Gianni Bui e da Nico Penzo. Toni chiude la stagione con 20 reti messe a segno in 34 partite di campionato, più una in Coppa Italia, per un totale di 21 gol in 36 partite.
Il 13 giugno rinnova il suo contratto ormai prossimo alla scadenza, legandosi all'Hellas Verona sino al 2015. Segna il suo primo gol in campionato alla seconda giornata su calcio di rigore, contro il Palermo, siglando la rete del momentaneo 1-1 (la partita finirà 2-1 per gli scaligeri). Il 14 dicembre, con il gol segnato nella partita vinta per 1-2 contro l'Udinese, raggiunge quota 300 reti complessive da professionista nella sua partita numero 300 in Serie A festeggiando con una maglietta celebrativa con scritto appunto 300. Il 26 aprile 2015, con la doppietta al Sassuolo, è diventato il miglior realizzatore di tutti i tempi dell'Hellas Verona in Serie A; Toni chiuderà la stagione con 22 reti messe a segno in 38 partite di campionato, ridiventando dopo nove anni capocannoniere della Serie A, all'età-record di trentotto anni – il più anziano di sempre a centrare il titolo nella storia del campionato italiano, strappando il primato a Hübner –, in coabitazione con l'interista Icardi di sedici anni più giovane: Toni è il primo italiano a bissare questo titolo con due club diversi (secondo giocatore in assoluto dopo Zlatan Ibrahimović), nonché il primo giocatore scaligero a vincere la classifica cannonieri della massima serie.
Nella stagione successiva, andando a segno nel derby di Verona, raggiunge Federico Cossato nella classifica dei marcatori della storia del derby veronese. Il 4 maggio 2016 annuncia il ritiro dal calcio giocato dopo la sfida casalinga contro la Juventus. Nella sua ultima gara in carriera, l'8 maggio 2016 allo stadio Bentegodi contro la Juventus, realizza un rigore con il gesto del cucchiaio nella vittoria per 2-1, ricevendo poi all'85º minuto la standing ovation di tutto lo stadio. Conclude la stagione con 23 presenze e 6 gol in campionato.
Termina la sua carriera calcistica con 659 presenze e 306 gol segnati con squadre di club, più 47 presenze e 16 reti con la maglia della Nazionale italiana.
Nazionale
L'esordio con la maglia della Nazionale risale al 18 agosto 2004, a 27 anni, nella partita amichevole Islanda-Italia (2-0). Il ct Marcello Lippi lo convocò perché impressionato dai 30 gol segnati la stagione precedente in Serie B. Ha messo a segno la sua prima rete in azzurro nel match successivo contro la Norvegia, disputato il 4 settembre a Palermo e terminato 2-1, realizzando il gol decisivo per la vittoria.
L'11 giugno 2005 è stato il capitano della Nazionale nella partita amichevole Italia-Ecuador (1-1), e nel settembre successivo, segnando una tripletta nel match di qualificazione al mondiale di Germania 2006 contro la Bielorussia a Minsk, terminato 4-1 per l'Italia, diventa il primo giocatore della Fiorentina a segnare tre gol in una sola partita della Nazionale italiana.
Mondiale 2006
Nel maggio del 2006 viene convocato per il Mondiale in Germania, la sua prima volta in una competizione internazionale, dove indossa la maglia numero 9. Già nella partita d'esordio contro il Ghana (vinta 2-0) colpisce la traversa dopo una botta di collo pieno. Mette a segno una doppietta in Italia-Ucraina del 30 giugno e permette l'ingresso all'Italia in semifinale contro la Germania.
Il 9 luglio 2006 diventa campione del Mondo nella partita vinta 6-4 ai rigori contro la Francia. Nella finale giocata all'Olympiastadion di Berlino colpisce una traversa con un colpo di testa su calcio d'angolo e successivamente, sempre di testa, si vede annullare un gol per fuorigioco.
Viene inserito nella lista All Star dei migliori 23 giocatori del Mondiale.
Europeo 2008
Dopo il Mondiale riceve la fiducia anche del neo commissario tecnico Roberto Donadoni, venendo convocato regolarmente nelle partite valide per le qualificazioni al Campionato europeo di calcio 2008; contro l'Ucraina, si procura prima un calcio di rigore ed in seguito mette a segno il gol che consente alla Nazionale di rimettersi in corsa per la qualificazione al Campionato Europeo, dopo le titubanti prestazioni iniziali.
Segna ancora una doppietta in Italia-Scozia (2-0) del 28 marzo 2007, regalando la vittoria all'Italia. Segna nuovamente alla Scozia nella partita del 17 novembre a Glasgow, vinta dagli azzurri 2-1, che consegna alla Nazionale la qualificazione. Si toglie anche la soddisfazione di segnare un gol a Modena, la sua città, in Italia-Far Oer (3-1).
Risulta il capocannoniere italiano delle qualificazioni a Euro 2008, con 5 gol in 6 partite giocate. Tuttavia durante il torneo non riesce ad esprimersi ai suoi soliti livelli, attirandosi addosso molte critiche e rimanendo a secco di reti anche a causa di un errore arbitrale che gli annulla un gol regolare nella sfida contro la Romania.
Confederations Cup
Rimane nel gruppo della Nazionale anche nella seconda gestione di Marcello Lippi. Ritrova il gol nella partita amichevole del 19 novembre 2008 contro la Grecia dopo un lungo digiuno di 9 partite. Viene quindi inserito nella lista dei 23 convocati per la Confederations Cup 2009 in Sudafrica. A fine torneo, in cui colleziona tre presenze senza però riuscire a segnare, scivola fuori dal giro della Nazionale.
Palmarès
- Club
Campionato italiano di Serie B: 1 Palermo: 2003-2004
Campionato tedesco: 2 Bayern Monaco: 2007-2008, 2009-2010
Coppa di Germania: 2 Bayern Monaco: 2007-2008, 2009-2010
Coppa di Lega tedesca: 1 Bayern Monaco: 2007
- Nazionale
Campionato del mondo: 1 Germania 2006
- Individuale
Capocannoniere della Serie B: 1 2003-2004 (30 gol)
Capocannoniere della Serie A: 2 2005-2006 (31 gol), 2014-2015 (22 gol, a pari merito con Mauro Icardi)
Scarpa d'oro: 1 2006
Capocannoniere della Bundesliga: 1 2007-2008 (24 gol)
Capocannoniere della Coppa UEFA: 1 2007-2008 (10 gol)
Gran Galà del calcio AIC: 1 Squadra dell'anno: 2015
Onorificenze
Collare d'oro al Merito Sportivo
— Roma, 23 ottobre 2006.
Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana
— 12 dicembre 2006. Di iniziativa del Presidente della Repubblica.
Record
Durante la sua carriera Luca Toni è riuscito a battere alcuni record:
- Quinto giocatore italiano a vincere la classifica marcatori in un campionato estero e l'unico ad averla vinta in Bundesliga (24 reti).
- Primo calciatore italiano ad aver vinto la classifica marcatori in Serie A con due maglie diverse (Fiorentina ed Hellas Verona) e secondo in assoluto dopo Zlatan Ibrahimovic.
- Calciatore più anziano ad aver vinto la classifica marcatori della Serie A.
- Primo calciatore italiano a vincere la Scarpa d'oro e l'unico insieme a Francesco Totti
Nel Brescia
- Calciatore più pagato della storia del club (30 miliardi di lire).
Nel Hellas Verona
- Miglior marcatore della storia del club nella massima serie.
- Unico calciatore nella storia del club ad aver vinto la classifica marcatori della Serie A.
- Calciatore ad aver segnato più gol in una sola stagione nella massima serie.
- Miglior marcatore nella storia del derby di Verona insieme a Federico Cossato.
Nel Palermo
- Calciatore ad aver segnato più gol in una sola stagione (30)
Nella Fiorentina
- Calciatore ad aver segnato più reti in una sola stagione (31).
- Unico calciatore ad aver vinto la Scarpa d'oro.
FONTE: Wikipedia.org
Intervista a Toni - Serie A TIM 2015/16 | Luca Toni - Goodbye Legend |
RASSEGNA STAMPA + - =
STAGIONE 2024-25 + - =
Toni a cena con Guardiola e Baggio
Il Vicesindaco si è riunito con i suoi ex compagni di squadra ai tempi del Brescia
di Andrea Molinari
16 Ottobre 2024 17:00
Luca Toni, ex attaccante del Verona, è stato a cena con Roberto Baggio e Pep Guardiola. I tre sono stati compagni di squadra al Brescia e si sono incontrati in un ristorante della città lombarda visto che il tecnico del Manchester City è stato Italia in questi giorni per l’ospitata al programma Che Tempo che Fa.
Il Vicesindaco ha anche pubblicato un video sui social in cui prende in giro l’allenatore catalano: «Hai rovinato il calcio con il falso nueve, non ho trovato più squadra per quattro anni».
FONTE: CalcioHellas.it
STAGIONE 2023-24 + - =
SERIE A
"Non può entrare col cane". La rabbia di Luca Toni sui social
26/03 ALLE 14:45
di DANIEL UCCELLIERI
Luca Toni al centro di una polemica social dopo aver fatto una serie di Instagram Stories in cui attaccava il circolo Onde Chiare di Reggio Emilia che lo ha cacciato a causa della presenza del suo cane, un golden retriever di nome Stella. Toni voleva assistere ad un torneo di calcio al quale ha partecipato il figlio di 10 anni che gioca nel Sassuolo ma si è visto negare l’accesso al circolo.
L’ex calciatore ha sfogato la sua rabbia in un video sui social in cui dice: “È la follia. Siamo nel 2024 e in questo circolo di Reggio Emilia i cani non possono entrare. Complimenti”. Inquadrando il suo cane al guinzaglio, ha aggiunto: “Guardatelo questo cane così cattivo… Purtroppo in questo circolo entra di tutto, ma i cani no…”.
Enrico Cavazzoni, direttore del circolo, ha spiegato le ragioni del divieto: “In nessun circolo di Reggio Emilia è permesso ai cani di entrare. Ci sono norme igieniche da rispettare e stavamo allestendo il solarium per la prossima apertura”. Cavazzoni ha poi precisato che non è mai stata negata a Toni la possibilità di vedere la partita di suo figlio: “Come lui stesso ha fatto poco dopo, si poteva aggirare il circolo e arrivare direttamente davanti alla recinzione dei campi da gioco. Ho spiegato tutto ciò in maniera gentile, ma lui ha preferito fare una storia su Instagram come un 16enne…“.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
STAGIONE 2022-23 + - =
NEWS
Toni: “Hellas, è durissima. Ma con il cuore…”
L’ex attaccante gialloblù, raggiunto da L’Arena, ha parlato del Verona di ieri e di oggi
di Tommaso Badia Dicembre 21, 2022 - 10:50
Ph. Mirko Barbieri – BPE
I punti sono pochi e salvarsi sarà durissima, ma con il cuore di può fare: parola di Luca Toni, il quale intervenuto ai microfoni de L’Arena ha parlato dell’Hellas di ieri e di oggi.
Di seguito, infatti, le principali dichiarazioni dell’ex attaccante gialloblù.
L’ESPERIENZA ALL’HELLAS. «Prima del Verona ero andato negli Emirati e sembrava la fine per me, ma Sogliano mi ha cercato e quel matto di Mandorlini mi ha riportato in alto. Peccato per l’ultima stagione, ma la gente mi ha voluto bene. L’esperienza da dirigente in gialloblù? Tutto serve».
I TIFOSI. «Ringrazio ancora i “butei” per avermi spronato a fare bene. E poi l’elezione a “vice-sindaco” dietro a Elkjaer, uno che all’Hellas ha fatto la storia, è stato bellissimo».
IL VERONA DI OGGI. «Con il cuore può salvarsi, ma è durissima perché sin qui ha raccolto davvero pochi punti. Credo non si dovesse cambiare così tanto, ma la causa non è mai soltanto una. Servirà partire forte per poi cercare di salvarsi come fatto per esempio dalla Salernitana. Henry e Setti? Thomas mi piace, ma va servito diversamente. Per quanto riguarda il presidente, non lo sento da un po’. Mi auguro comunque che il Verona riesca nell’impresa».
FONTE: CalcioHellas.it
18 Novembre 2022 - 16:51 Hellas Live Lettura: 2 min.
Toni: “Sogliano ha carisma ma in campo ci vanno sempre i giocatori. L’Hellas non è spacciato. Quando subisci tanto e segni poco il problema è generale”
“Un po’ mi ha stupito il ritorno a Verona di Sogliano visto che con Setti, come avevo letto, non si erano lasciati bene. Il presidente sta provando l’ultima carta, poi bisognerà vedere a gennaio come si muoveranno. Sean è un direttore di personalità e di grinta. Hellas già spacciato? No, ma i soli 5 punti conquistati in 15 partite confermano che ci sono dei problemi. I gialloblù sono stati anche sfortunati, ma alla fine in una stagione tutto si compensa. Serve però una bella svolta. La scelta dell’allenatore? Sono partiti con un’idea di calcio lontana dagli anni precedenti, poi con Bocchetti si è cercata la svolta. Il problema di questa squadra è che ora la palla inizia a scottare. Rincorrere è sempre un problema. Henry e Lasagna? All’inizio il francese aveva fatto bene, Kevin invece si sacrifica molto per la squadra ma è poco lucido sotto porta. Comunque se subisci tanto e segni poco, il problema è generale. La squadra ora deve resettare tutto e ben venga questa lunga sosta. Non hanno più niente da perdere. La cosa più grave però è aver perso in casa con lo Spezia, ko che ha affossato molto le speranze. A gennaio cinque partite con due scontri diretti? È una bella cosa contro squadre alla tua portata (Cremonese e Lecce, ndr) dove ti giochi tutto. Sei tu però che hai tutto da perdere, a differenza loro. Servirà carisma, esperienza e voglia di portare a casa i tre punti. Il modo in cui arriveranno poi, poco interessa. Sogliano non farà mancare il suo carisma, è una persona che vive molto le partite e pensa che qualche volta lo tranquillizzavo io (ride, ndr). La sua è carica agonistica, con la giusta tensione, un direttore sempre sul pezzo. Ma in campo poi ci vanno sempre i giocatori. Auguro il meglio all’Hellas. Colgo l’occasione per salutare tutti i tifosi gialloblù, che grandi i Butei!”ha dichiarato a Hellas Live, il vice sindaco di Verona, Luca Toni.
FONTE: HellasLive.it
18 Agosto 2022 - 08:44 Hellas Live Lettura: 1 min.
Toni: “A Verona, avevo intrapreso un percorso dirigenziale, ma poi ho lasciato perché tutte le decisioni le prendeva il direttore sportivo dell’epoca”
“In Italia, spesso, i grandi giocatori sono malvisti nei panni dirigenziali. Maldini ha tantissimi meriti nello Scudetto del Milan ma ha dovuto aspettare quasi dieci anni per poter rientrare. Ed è rientrato quando alle spalle c'era un fondo. Per chi è stato un grande giocatore, come il sottoscritto, non è semplice. A Verona, avevo intrapreso un percorso dirigenziale, ma poi ho lasciato perché tutte le decisioni le prendeva il direttore sportivo dell'epoca (Fusco, ndr). Sei malvisto perché togli visibilità ad altri, perché è un mondo in cui c'è tanta invidia, e in più lasciatemi dire che non è facile entrarvi perché sono sempre gli stessi a scambiarsi la scrivania” ha dichiarato al Corriere di Bologna il vice sindaco di Verona, Luca Toni.
FONTE: HellasLive.it
STAGIONE 2021-22 + - =
10 Maggio 2022 - 09:23 Hellas Live Lettura: 1 min.
Toni: “Simeone mi ha impressionato. Grande crescita all’Hellas”
“Chi mi ha più impressionato tra Barak, Caprari e Simeone? Simeone. Aveva sempre fatto non benissimo, un attaccante che si è sempre sacrificato molto, era un giocatore più di quantità, quest’anno invece con l’Hellas ha fatto gol di qualità. In gialloblù ha fatto una grande crescita” ha dichiarato a DAZN, il vice sindaco di Verona, Luca Toni.
5 Maggio 2022 - 08:42 Hellas Live Lettura: 1 min.
Toni: “Per il Milan sarà fondamentale la prossima in casa del Verona: giocare al Bentegodi non è mai facile”
“Sarà sicuramente una bella lotta fino all'ultimo, ma penso che l'Inter alla fine possa farcela. Da ex attaccante punto tutto sul centravanti, decidono sempre loro. Lautaro da una parte, Giroud ma anche Ibrahimovic dall'altra. Per i nerazzurri la partita plù difficile nel calendario delle ultime tre è sicuramente quella in trasferta sul campo del Cagliari: hanno una salvezza da conquistare. Per Il Milan sarà fondamentale la prossima in casa del Verona: li conosco, stanno bene fisicamente e giocare lì non è davvero mai facile” ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport, il vice sindaco di Verona, Luca Toni.
FONTE: HellasLive.it
Toni: “L’Hellas di Di Francesco ha qualcosa in più rispetto alle altre che lotteranno per la salvezza. Ribery? Sarebbe venuto molto volentieri a Verona”
settembre 6, 2021
“Ribery l’avrei preso ad occhi chiusi. Franck sarebbe venuto molto volentieri a Verona, ma la trattativa non è andata in porto e non so dirti perché. Lui è un campione, un giocatore di personalità sia in campo che nello spogliatoio. La Salernitana ha fatto un colpo straordinario. Un vero affare. Simy, con Franck, secondo me si divertirà. Come valuto l’Hellas di quest’anno? Di Francesco è un allenatore bravo, che ha tanta voglia di ripartire dopo qualche anno non bello. Prima di giudicare però, voglio vedere con attenzione la nuova squadra e capire con che modulo vuole giocare. Il mercato della società gialloblù? Zaccagni era diventato un giocatore importante e maturo, è stato sostituito con Caprari che ha qualità ma deve ancora dimostrare di essere alla pari di Mattia. Il Verona comunque è una squadra che sulla carta ha qualcosa in più rispetto alle altre che lotteranno sino alla fine per la salvezza. Ma ora deve iniziare a fare punti ed a Bologna sarà un test importante, contro una squadra più o meno sullo stesso livello. Fai sempre fatica poi a rincorrere, anche perché subentra la paura e vengono meno alcune certezze. Che Serie A si devono aspettare i tifosi? Bella perché sono tornati allenatori importanti come Sarri, Spalletti, Allegri e Mourinho. La pandemia però ha frenato un po’ le trattative ed è un peccato che sia andato via un giocatore Cristiano Ronaldo. L’augurio è che in Italia tornino i campioni, come era anni fa. Il mio futuro? Con Prime commento la Champions e per la Rai la Nazionale, un doppio impegno importante ma la cosa che più mi piace e soddisfa è che ora mi posso godere la mia famiglia. Tra un impegno e l’altro, quando riesco, vengo sempre volentieri a Verona, una città che mi è rimasta nel cuore come i suoi splendidi tifosi che saluto con grande affetto e riconoscenza” ha dichiarato a Hellas Live, il Vice Sindaco di Verona, Luca Toni. Foto Instagram
FONTE: HellasLive.it
Stagione 2020-21 + - =
NEWS
Toni: “Contento di avere lasciato un segno nella storia del Verona”
L’ex attaccante dell’Hellas si è raccontato nel corso della nuova puntata del Salotto Gialloblù
di Tommaso Badia Maggio 6, 2021 - 20:10
Ph. Mirko Barbieri – BPE
È un Luca Toni a ruota libera quello raccontatosi a Hellas Channel in occasione della nuova puntata del Salotto Gialloblù, durante la quale ha parlato di passato, presente e futuro.
Senza perdere tempo, andiamo quindi subito a vedere le principali dichiarazioni del Vice-Sindaco.
L’ADDIO AL CALCIO. «In questi cinque anni ho messo su qualche chilo (ride, ndr)! Scherzi a parte, è cominciata una nuova vita e mi sto godendo di più la famiglia, aspettando che salti fuori un’occasione per rimettermi in gioco nel mondo del calcio. Il ruolo di opinionista (alla RAI, ndr) comunque mi diverte. L’allenatore? Ho preso il patentino, ma ho visto che alcuni miei compagni sono invecchiati davvero velocemente dopo esserlo diventati».
L’HELLAS. «Il rapporto con i tifosi del Verona è stata una cosa bella e spontanea. Quando sono arrivato ero a fine carriera e in molti pensavano fossi un giocatore finito, però poi è nato un bel legame e insieme ci siamo tolti tante soddisfazioni nell’arco di tre anni in cui ho vissuto una seconda giovinezza. Penso per esempio alla classifica cannonieri vinta con una squadra che lotta per la salvezza, un traguardo raggiunto grazie a un grande gruppo e a una tifoseria che mi ha spinto tantissimo: farlo con una “big” non avrebbe avuto lo stesso sapore. So che per la gente dell’Hellas sono stato un giocatore importante perché in occasione della partita contro la Juventus mi hanno dedicato uno striscione, un omaggio molto raro in una piazza per cui i giocatori sono solo di passaggio mentre la squadra è per sempre. La fascia da capitano? Come detto i giocatori passano, ma è bello lasciare il segno nelle società in cui si milita. Al Verona ora ci sono dei record da battere che ho stabilito io, quindi sono felice di essere entrato nella storia di un club così importante».
LA CITTÀ. «I miei figli sono cresciuti a Verona e ci siamo goduti la città. Io sono riuscito a fare molto bene in campo anche perché sia io che la mia famiglia stavamo bene fuori. Lì ho ancora tanti amici e spero di poter tornare al più presto per fare una cena e magari andare anche al Bentegodi».
IL VERONA DI OGGI. «Nell’Hellas di oggi vedo la grinta che caratterizza questo club, anche se penso che gli attuali giocatori del Verona siano sfortunati in quanto pur giocando molto bene non lo possono fare davanti al pubblico gialloblù, una piazza che ti dà calore dal primo all’ultimo minuto. Juric? Ha trovato un ambiente ideale ed è stato bravo, insieme al direttore e alla società, a trovare i giocatori giusti per lui. Mi piace il suo modo di giocare, la sua è una squadra grintosa, che corre e attacca, caratteristiche che piacciono ai tifosi dell’Hellas. Credo che Juric in questi due anni abbia fatto qualcosa di stupendo: pur cambiando i giocatori, chi arriva a Verona entra subito nella mentalità del tecnico e questo si vede. È un tecnico sanguigno come era Mandorlini, anche se Ivan è forse più “moderno”».
LE PORTE CHIUSE. «Per il mondo del calcio la cosa peggiore di questa pandemia è senz’altro l’assenza dei tifosi: ieri per esempio ho visto la semifinale di Champions tra Chelsea e Real Madrid, ma dopo un po’ avevo voglia di cambiare canale perché senza la gente allo staio non è la stessa cosa. Credo che sia stata molto dura e triste sia per i tifosi che per i giocatori. Spero che a breve si possa riportare la gente allo stadio».
GLI EX COMPAGNI. «Ero al Genoa insieme a Veloso e si vedeva che aveva grande qualità: ha un sinistro veramente magico. Bravo Juric a portarlo a Verona, dove è diventato il leader della squadra. Di recente ho visto anche Zaccagni e gli ho fatto i complimenti, però secondo me può crescere ancora molto perché ha un potenziale incredibile, inoltre è uno dei pochi giocatori che in Italia salta l’uomo. Pazzini? Gli ho detto di godersi il momento e la famiglia e di capire cosa fare “da grande”, ma con calma. Spero che possa tornare nel mondo del calcio».
FONTE: CalcioHellas.it
SERIE A
Hellas-Juventus secondo Toni: "Due punti persi dai bianconeri, ma complimenti al Verona"
1/3 ALLE 00:08
di DIMITRI CONTI @DIMITRI_CONTI
© foto di Marco Frattino
Luca Toni, ex attaccante che ha militato sia nella Juventus che nell'Hellas Verona, ha commentato a 90° Minuto su Rai 2 il pareggio di sabato tra le due squadre: "Per la Juventus sono due punti persi nella rincorsa, ma voglio fare i complimenti al Verona che sta facendo veramente un gran calcio grazie al suo allenatore".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
NEWS
Toni: “A Verona c’erano ragazzi più sui social che in palestra. E su Amrabat…”
di Tommaso Badia Gennaio 19, 2021 - 18:15
Ph. Mirko Barbieri – BPE
L’ex attaccante gialloblù, raggiunto da Lady Radio, ha parlato anche di Hellas
C’è stato modo di parlare anche un po’ di Verona durante l’intervista concessa da Luca Toni ai colleghi di LadyRadio: l’ex attaccante gialloblù ha infatti avuto modo di fare un salto nel proprio passato, toccando poi anche l’argomento Amrabat.
Queste, infatti, le principali dichiarazioni del Vicesindaco:
«Ho sentito Gattuso che diceva che adesso i giovani stanno più al telefono che altro, e io a Verona vedevo i ragazzi più sui social che in palestra… Per questo i “vecchietti” come Ibrahimovic sono un esempio e fanno ancora la differenza. Amrabat? È bravo, ma ha determinate caratteristiche: a Verona giocava a due e Juric aveva uno stile “alla Gasperini”, in cui i giocatori corrono tanto. Alla Fiorentina l’ho visto un po’ spaesato, credo che il modulo non sia adatto alle sue caratteristiche».
FONTE: CalcioHellas.it
Stagione 2019-20 + - =
NEWS
Toni: “Oggi viene a mancare tutto il bello del calcio. L’Italia non può paragonarsi alla Germania”
Le dichiarazioni dell’ex centravanti gialloblù sulla ripresa del campionato a porte chiuse e sull’esempio tedesco
di Mattia Zupo Giugno 1, 2020 - 11:35
L’ex attaccante dell’Hellas Verona, Luca Toni, ha parlato a L’Arena della ripresa del campionato:
RIPARTENZA A PORTE CHIUSE. “Sarà diverso. Prima la pandemia: ne parlano tanti esperti, mi pare non siano mai d’accordo. Il primo pensiero va alla salute, da preservare. Ma senza i tifosi, il calcio non ha senso. Giocare in uno stadio vuoto mi fa passare la voglia. Io ho sempre scelto piazze dove c’era stimolo, dove c’era gente. Amavo anche quelli che mi insultavano. La cosa peggiore è l’indifferenza. Quando vedi il vuoto attorno senti le urla dei compagni, vuol dire che sei finito dentro qualcosa che non è più calcio. Andare allo stadio dev’essere una festa. Per me, stadio vuol dire famiglia, condivisione, qualcosa di bello. Ma oggi viene a mancare tutto il bello del calcio. Rimane solo il business”.
CONFRONTO CON LA GERMANIA. ”Ma non possiamo paragonarci alla Germania. Perché nel bene o nel male sono tutti più precisi. Funziona tutto di più. Non solo nel mondo del calcio, ma in tutto. Se vai a vedere, da loro, non trovi una strada che non sia perfettamente pulita. Poi, magari, il bello dell’Italia è che siamo meno precisi. In Germania poi non hanno mai chiuso come hanno fatto qui. Noi non possiamo paragonarci alla Germania quando ci pare. Noi abbiamo le cose in positivo e in negativo rispetto a loro. E’ il bello di noi italiani saperci arrangiare, a volte può essere positivo, a volte meno. I tedeschi non si arrangiano. Devono avere una linea guida, altrimenti succede un casino. Di sicuro loro sono precisi, lo Stato è preciso, funziona tutto bene. E quando arrivano i soldi a sostegno, arrivano puntuali”.
RIPRESA. “Adesso è importante vedere chi è più in forma e chi si è allenato meglio. C’è il rischio di farsi male. Tutti hanno rispettato i protocolli? La condizione com’è? Il valore tecnico della Juventus è fuori discussione. Ma se dovessero trovare una squadra che corre tre volte di più potrebbe succedere davvero di tutto. In Italia rispetto alla Germania si è partiti molto dopo. Pensa alla Francia: tutto fermo.E come faranno Psg e Lione a presentarsi al meglio in Champions contro avversari che non si sono mai fermati?”.
FONTE: CalcioHellas.it
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Visualizza questo post su InstagramOggi abbiamo portato le pizze al 118!!! Complimenti ai veri campioni di modena!!! ♥️🚑🍕
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NEWS
Toni: “Con un piccolo gesto abbiamo regalato un sorriso a delle persone straordinarie”
L’ex centravanti gialloblù è andato a portare delle pizze agli operatori del 118
di Mattia Zupo Aprile 22, 2020 - 10:30
Ph. Mirko Barbieri – BPE
L’ex centravanti dell’Hellas Verona, Luca Toni, ha parlato a La Gazzetta dello Sport:
“In questo momento siamo chiusi, aspettiamo di capire quando potremo riaprire per bene. Ma abbiamo deciso di convocare il pizzaiolo per qualcosa di particolare. Abbiamo preparato dei metri di pizza e li abbiamo offerti e consegnati agli operatori del 118 che meritano soltanto applausi e riconoscimenti. Si stanno facendo un mazzo così, senza soste. Noi, con un piccolo gesto, già compiuto due volte, ma che si può rifare, abbiamo pensato di dare. soprattutto, un sorriso a delle persone straordinarie”.
BE CHAMPION AFGHANISTAN COVID 19. “Siamo partiti donando noi, singolarmente, uno per uno. Poi la cosa ha preso piede e slancio e ora posso dire, dopo aver sentito Alessandro Del Piero, che abbiamo praticamente raggiunto il traguardo della quarta ambulanza. Siamo anche vicini alle consegne, penso che prestissimo riusciremo a essere operativi”.
QUARANTENA. “Siamo fortunati perché abbiamo un giardino e quindi con Bianca (che compirà in estate 7 anni) e Leonardo (che ne farà 6) scendiamo a giocare e possiamo anche dare qualche calcio a pallone”.
RIPRESA DEL CAMPIONATO. “Tutti speriamo che sia così, ma l’importante è che passi questo momentaccio. Anche i bimbi mi chiedono quando passerà questo virus”.
DIRETTE INSTAGRAM. “La cosa è nata come una chiacchierata simpatica tra due cari amici. È andata bene e l’abbiamo riproposta. Anche la seconda diretta è stata un grande successo, è stata seguita davvero da tanta gente. E così stiamo pensando a una terza. Ma noi eravamo più forti di quelli di oggi. Allora c’erano più campioni“.
NEWS
Toni: “A Verona sono molto tifosi, ma ti lasciano vivere”
L’ex bomber gialloblù, durante una diretta Instagram con Frey, ha ricordato i suoi anni scaligeri
di Tommaso Badia 8 Aprile, 2020 - 20:15
Ph. Mirko Barbieri – BPE
Una chiacchierata tra vecchi amici accomunati dal colore viola e da quelli gialloblù: la diretta Instagram tenuta oggi da Frey e Toni ha regalato molti sorrisi (anche grazie all’intervento di vari ex compagni di squadra, tra cui Pazzini), ma anche un paio di dichiarazioni che faranno sicuramente felici i tifosi dell’Hellas.
Ricordando la propria esperienza scaligera, il ha infatti ricordato con molto affetto i supporters gialloblù, in grado di trasmettere calore ma anche di essere rispettosi.
Queste, infatti, le dichiarazioni dell’ex attaccante:
«A Verona ho vissuto una seconda giovinezza. Lì i tifosi sono molto calorosi e seguono la squadra a prescindere dalla categoria, ma ti lasciano vivere: io per esempio, pur abitando in pieno centro, riuscivo a passeggiare tranquillamente».
FONTE: CalcioHellas.it
SERIE A
04 aprile 2020 - 23:00
Toni: “Calcio e Coronavirus, vi dico la mia. Svelo tutto sulla mia carriera. Esultanza? È nata a Palermo”
Luca Toni si racconta dalla quarantena, soffermandosi sui passi della sua carriera: dalla Fiorentina al mancato accordo con l’Inter
Parla Luca Toni.
Bomber, ex dirigente e attuale opinionista televisivo. Il Campione del Mondo azzurro, che ha alzato la Coppa al cielo nel 2006, si è raccontato ai microfoni di ‘Chiamarsi Bomber’ dalla quarantena, approfondendo varie tematiche di strettissima attualità e, in particolare, soffermandosi sull’emergenza sanitaria mondiale che sta sconvolgendo la quotidianità di ognuno di noi.
“La quarantena va bene – dice Toni – mi sto godendo i bambini e sto facendo dei lavori a casa. Aiuto mia moglie per evitare di discutere con lei (ride, ndr). La cosa che faccio più volentieri in questo periodo è la spesa, che non l’ho mai fatta. Mi manca non vedere il miei genitori che abitano in un altro comune. Le nostre abitudini sono cambiate, sicuramente quando usciremo di casa avremo ancora paura, almeno fino a quando non troveranno un farmaco. Ho sentito Cannavaro e mi ha detto che in Cina ancora usano le mascherine e tengono la distanza. Ci vorrà del tempo prima di tornare alla normalità. Dobbiamo stare a casa sennò si allungano i tempi di quarantena. Se la rispettiamo tutti, tra un mesetto ci ritroveremo ad uscire di casa. Serie A? La vedo dura per la ripresa. Non ha senso parlare di calcio oggi mentre la gente muore. Chi parla di riprendere il campionato dovrebbero farsi un giro a Bergamo dove muoiono centinaia di persone al giorno. Secondo me è una follia pensare al campionato adesso”.
L’ex attaccante, che ha appeso gli scarpini al chiodo quattro anni fa, ha inoltre ripercorso la sua lunga carriera, dalla Fiorentina, in quei momenti nell’elite del massimo campionato, fino al Bayern Monaco che dominava la scena in Germania tra scudetti e Coppa Nazionale.
“A Firenze c’è stata la mia consacrazione, il primo anno ho vinto la scarpa d’oro. Sono stato il primo italiano, poi l’ha vinta solo Francesco Totti. Ho fatto quasi 50 gol in 80 presenze. Sono stati anni fantastici. Firenze per me è una seconda casa, ho ricordi bellissimi. Verona è stata la mia seconda giovinezza. Mi davano del fallito ma riuscivo sempre a fare tanti gol. Mandorlini e il direttore Sogliano credevano in me. Verona è simile a Firenze, piccola ma stupenda. Il tifo è impressionante, i tifosi dell’Hellas Verona sono passionali e mi hanno dato subito tanto calore. Il primo anno feci 20 gol ma la classifica marcatori la vinse Immobile. La seconda stagione volevo vincerla e ce la feci, merito anche della squadra. Alla Juve sono stato poco. Il primo anno ho trovato Delneri, poi arrivò Conte, un grandissimo allenatore che ha dato un’impronta vincente alla squadra. Lui non mi vedeva, voleva gente giovane ma sono contento di essere entrato nella storia della Juve pur avendo giocato poco. Anche a Roma, sono stato solo 6 mesi ma sono stati mesi stupendi. Arrivai a gennaio che la squadra era sesta e alla fine sfiorammo lo scudetto. Peccato aver buttato tutto via contro la Samp che ci fece perdere lo scudetto contro l’Inter di Mourinho. Sicuramente è quello il mio più grande rimpianto, sarebbe stata una cosa pazzesca. Arrivammo secondi e l’entusiasmo era alle stelle, non immagino cosa sarebbe accaduto se avessimo vinto lo scudetto. Come dicono De Rossi e Totti, vincere uno scudetto a Roma equivale a vincerne 10 altrove. Bundesliga? Il Bayern Monaco come organizzazione è tra i migliori al mondo. Scelsi di andare là per vincere subito dato che avevo 27 anni. L’allenatore Hitzfeld stravedeva per me e giocavo sempre. La squadra era forte, c’erano Klose e Ribery. Giocai subito forte forse perché non capivo nulla di tedesco e mi limitavo solo a segnare (ride). Il primo anno è stato un fantastico perché ho vinto scudetto, coppa di Germania, supercoppa tedesca e classifica marcatori”.
E a proposito delle trattative mai andate in porto: “Sono stato vicino all’Inter nell’anno di calciopoli: Della Valle mi chiese di rimanere a Firenze per aiutare la squadra che partiva da -15 punti. Facemmo un patto che sarei rimasto un altro anno e poi lui in estate mi avrebbe venduto a chi volevo. Fu una grande stagione con Prandelli, Mutu e Montolivo arrivammo in Coppa Uefa. Poi a fine stagione c’erano tante squadre che mi volevano, tra tutte il Milan, ma mi ritrovai Beckenbauer e Hitzfeld sotto casa e scelsi di andare là”.
Infine, un retroscena sulla sua esultanza: “È nata a Palermo mentre ero a cena coi compagni. Feci quel gesto per indicare una cosa molto bella e da lì quasi per scherzo ho iniziato a farla anche in campo. È bello vedere che i bambini ancora oggi esultano così”.
FONTE: MediaGol.it
Le grandi trattative dell'Hellas - 2013, firma Toni: un campione del mondo all'ombra dell'Arena
1/4 ALLE 16:10 SERIE A
di LUCA CHIARINI
Se cercate il diciotto maggio del 2013 sul calendario di un tifoso dell'Hellas Verona qualunque, lo troverete probabilmente cerchiato in rosso, evidenziato o sottolineato. È una data che, nella linea temporale della pluridecennale storia del club scaligero, ha un valore straordinario: il giorno in cui i gialloblù, diretti con tenacia e talento da Andrea Mandorlini, riassaporarono la Serie A dopo undici anni di esilio tra B e C.
Sulla scia del fisiologico entusiasmo che ne consegue, quell'estate a Verona si sogna in grande. La convizione che il ruolo di comparsa non s'addica alla squadra è tacita, ma diffusa. Il d.s. Sogliano lavora alacremente per completare l'organico a disposizione di Mandorlini: i nuovi arrivi, sapiente mix di gioventù ed esperienza, s'innestano su un humus già di per sé molto promettente, che annovera talentini ormai prossimi alla completa maturazione - uno tra tutti, Jorginho. Dal Porto arriva l'oggetto misterioso Iturbe, acquistato per meno di un milione e futuro pomo della discordia tra Juventus e Roma, che se l'assicurerà per ventidue milioni di euro.
In agenda c'è anche l'ingaggio di una prima punta, tassello vitale nel processo di imbastimento logico e coerente di una rosa da considerarsi competitiva. Le opzioni sul tavolo sono fondamentalmente due: da una parte Haris Seferovic, undici reti nel prestito semestrale al Novara e sulla lista dei partenti in casa Fiorentina, e dall'altra Luca Toni, in scadenza imminente proprio con il club dei Della Valle. Un intrigo dagli accesi toni viola, dunque.
Un bivio la cui risoluzione dipende da molti fattori, anche se le preferenze della dirigenza sembrano inequivocabilmente orientate verso il campione del mondo 2006. Sogliano allaccia i contatti con l'entourage, e la società si espone per la prima volta - seppur timidamente - il 19 giugno, quando l'allora direttore generale Giovanni Gardini, a margine di una conferenza stampa, non glissa sulla possibilità di vedere Toni in gialloblù. La trattativa procede, pur con qualche intoppo, legato prettamente all'ingaggio: alla fine l'intesa verrà raggiunta grazie allo sforzo di ambo le parti, per tutti i crismi dell'ufficialità bisognerà attendere il cinque luglio.
La firma viene apposta su un contratto di durata annuale, ma il sodalizio tra l'Hellas e Toni durerà tre anni, più uno - meno fruttuoso - da dirigente. La traccia che lascia in Veneto è indelebile: il titolo di capocannoniere, la mano portata all'orecchio per cinquantuno volte, ma anche l'idillio assoluto e sconfinato con una tifoseria che l'ha accolto come un figlio, dal primo giorno.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
NEWS
Toni: “Al momento è impensabile riprendere il campionato. Mercato lungo? No, gli affari li fanno tutti all’ultimo”
In carriera ha indossato 15 maglie: iniziò nel 1994 con il Modena, ha salutato nel 2016 facendo cantare Verona. Così, tra un gol e l’altro (da professionista ne ha segnati 289, fu campione del mondo con la Nazionale nel 2006) ha avuto modo di conoscere il mercato da molto vicino.
di Redazione 28 Marzo, 2020 - 10:17
Quasi sempre da protagonista, essendo stato per anni un bomber ambito da vari top club: «Grazie per la presentazione, ma sul mercato ho la mia idea. E non è molto favorevole: secondo me, una chiusura al 31 dicembre è impensabile». È la chiarezza di Luca Toni, ex attaccante due volte capocannoniere in Serie A (31 reti nel 2005-2006 con la Fiorentina, 22 nel 2014-2015 con l’Hellas), a La Gazzetta dello Sport.
Toni, sembra molto sicuro.
«Dobbiamo capire come va risolta questa situazione dettata dal coronavirus. Poi, eventualmente, penseremo ai campionato e alle coppe. Il mercato viene dopo: serve chiarezza».
La sua proposta?
«Si pensa a come finire la stagione, indipendentemente dal modo e dai tempi: ok, posso anche capirlo, ma a patto di non “rovinare” l’inizio della successiva. Altrimenti, la storia diventerebbe infinita: allo stato attuale, diventa impossibile ipotizzare un rientro in campo con questa emergenza. Come possiamo chiedere di giocare tre partite alla settimana per questioni di calendario?».
Sul mercato «extra-large» conserva parecchi dubbi…
«Non servirebbe a nulla, consideriamo la storia: quanti colpi vengono ufficializzati nell’ultima settimana? Con 120-150 giorni a disposizione, chiunque penserebbe: “Va beh, lavoriamo con calma: abbiamo tutto il tempo…».
Basterebbe un solo mese?
«Non lo escludo, ma voglio essere ripetitivo: la priorità è fare ordine su questa stagione, che in teoria è ancora in corso. Tutti gli altri discorsi sono successivi».
FONTE: CalcioHellas.it
L'italiano perfetto era pure un attaccante straordinario.
GettyImages
Tutto il fascino di Luca Toni è concentrato nella homepage del suo sito ufficiale (https://www.lucatoni.com/). Nove righe semplici ed economiche descrivono una carriera che pochi giocatori al mondo possono vantare. Qualche cifra si affianca alla biografia in una pagina web per il resto scarna al limite del divertente. La foto della sua esultanza in maglia azzurra conclude un progetto grafico tanto povero quanto surreale.
Cannelloni, peperoni, Luca Toni è una boccata d’aria fresca in una stanza dagli odori pesanti: quelli delle biografie scritte col ciuccio in bocca (Icardi docet), dei capelli fluo dipinti sopra il talento (Neymar), dei bomber da playstation (Kean). Quanto è bello Luca Toni? Capello lungo il giusto, perfettamente lisciato all’indietro, sempre della stessa lunghezza. 193 centimetri di pura stazza italiana. Un cavallo di quelli per cui il Conte di Montecristo avrebbe pagato oro.
Numero Uno come suggerisce una canzone che lo ha reso icona del web, quella di Matze Knop, perfetto accompagnamento al nostro elogio sfrenato e abbuffone. Dentatura perfetta, sorriso stampato sul volto, squadrato e armonico. La perfezione niente affatto platonica delle forme di Luca Toni, slanciate e possenti, contrastano in tutto con il suo stile di gioco.
Luca Toni insieme a Franck Ribery, con la maglia del Bayern Monaco, nel settembre del 2007. È proprio a Monaco di Baviera che nasce un’amicizia destinata a sopravvivere ai cambi di casacca dell’attaccante italiano (foto di Alexander Heimann/Bongarts/Getty Images)
Indimenticabile, diciamocelo. Quando Toni riceve il pallone, le opzioni si riducono a puntare la porta avversaria o ad allargare le braccia, per poi girarsi e calciare con violenza inaudita. Allargare le braccia, sì ma come? Con quella postura tutta sbilenca e ingobbita, bensì inadatta ai canoni elementari dell’estetica calcistica, ma perfettamente adatta all’obiettivo – che poi è la traduzione italiana della parola inglese “goal”.
Eccola, goal, l’unica parola ammessa nel vocabolario di un uomo troppo italiano per sporcarsi i neuroni con “erre” mosce à la française, buone solo a prendere per il culo il suo amico di una vita, Franck Ribery. Pure il tedesco, Toni, non è che lo abbia amato particolarmente. Anzi. Toni parla tedesco in Tirolo, annuncia un esilarante titolo di Repubblica del 24 luglio 2010. La notizia è appunto questa: che Toni parla in tedesco. In altre parole, devono pagarlo per fargli parlare una lingua che la simpatia dilagante del ragazzone modenese avverte come una tortura:
Al Bayern Monaco Toni gioca dal 2007 al gennaio del 2010, segnando 58 reti in 88 presenze: una caterva di gol. Molti dei quali bellissimi. Su azione, su palla inattiva, di testa, in mezza rovesciata, di destro, di sinistro, al volo. Soprattutto al volo; quasi che in Germania Toni affronti le partite come al campetto sotto casa: giocando a tedesca, appunto.
Luca Toni è un trampoliere dai piedi marcati Lotto. Calzettone all’altezza dello stinco – vezzo che condivide con Francesco Totti, amico e compagno di squadra –, testa bassa quando si tratta di vedere i compagni perché lui può vedere solo la porta. Sembra quasi un difetto, a dirlo oggi. L’attaccante “moderno” deve essere in grado di far giocare la squadra, di passare il pallone ai propri compagni, di arrampicarsi sugli specchi e magari anche di segnare, infine!
Toni, con quelle braccia lunghe e maldestre, quelle gambe sbilenche e quel cubismo palla al piede, con andatura da orango, quelle ossa da dinosauro e quella testa da Signorotto italiano, è tutto tranne che il prototipo dell’attaccante moderno. Ha fisico, chiaramente. Ma la tecnica l’ha lasciata nelle giovanili delle Officine Meccaniche Frignanesi. Dove altro poteva venire fuori, d’altra parte, un operaio dell’area di rigore?
Con la maglia della Nazionale Toni segna 16 gol in 47 presenze. I più importanti sono anche quelli che ci ricordiamo meglio, contro l’Ucraina nei Quarti di finale della Coppa del Mondo del 2006 (foto di Ben Radford/Getty Images)
Modena, Empoli, Fiorenzuola, Lodigiani, Treviso, dove iniziano a notarlo. Brescia, sotto Carletto Mazzone, che lo accudisce come un figlio. Vicenza, dove continua a segnare. Ecco che nel 2003 inizia la conquista del Sud; la città è quella di Palermo. Segna 51 gol in 83 presenze. Due dal vivo, me bambino, sono costretto a sorbirmeli in un Lazio-Palermo 1-3. Due gol in perfetto stile Toni: uno di testa, su assist dell’elegantissimo Eugenio Corini, l’altro a porta semi-sguarnita, da avvoltoio dell’area piccola.
Mano destra all’orecchio destro, rotazione compulsiva di polso e collo; è l’esultanza alla Luca Toni. Un’esultanza semplice, in pieno stile Toni. Splendida nella sua semplicità. «Ero a Palermo, a cena con Zamparini e altre persone, e un ragazzo fece quel gesto per farmi notare una bella cosa che aveva appena detto. Io dissi che avrei fatto quel gesto la domenica se avessi segnato. Poi è diventata una scaramanzia e me lo sono portato dietro».
Alla Fiorentina si forma e si compie il Luca Toni che tutti ricordiamo. Come potremmo non ricordare 49 gol in 71 partite? Come dimenticarci del Mondiale del 2006? Dopo la già ricordata esperienza al Bayern Monaco, dove è anche capocannoniere della Bundesliga, sei mesi magici alla Roma, l’esperienza al Genoa e quella alla Juventus – dove il gol d’esordio a Cagliari è un concentrato di strapotenza fisica e capoccia d’acciaio –, per finire all’Al Nasr, circondato di soldi e belle donne.
Nel giugno del 2012 va alla Fiorentina, dove continua a segnare. Infine, nel luglio del 2013, l’ultimo – eccezionale – lampo, all’Hellas Verona. All’ombra dell’Arena, segna 20 reti in 34 partite, vincendo il titolo di capocannoniere – a 36 anni. Chiuderà con le lacrime agli occhi nel 2016. Numero uno.
scritto da: GIANLUCA PALAMIDESSI
FONTE: RivistaContrasti.it
PALERMO
17 marzo 2020 - 12:31
Toni-Mediagol: “Calcio e Coronavirus? Ho la mia idea. L’Italia del 2006 al fianco della Croce Rossa, forti e uniti ne usciremo. Serie A e lotta scudetto…”
L’intervista esclusiva concessa da Luca Toni, ex bomber di Palermo, Fiorentina e Bayern Monaco, alla redazione di Mediagol.it
Coronavirus
“Da ex calciatore penso che il problema all’inizio sia stato un po’ sottovalutato in generale. Il virus va assolutamente debellato in qualche modo, perché dà tanti problemi di salute e bisogna stare molto attenti, per cui le misure adottate dal governo italiano sono giuste e le condivido totalmente. Dobbiamo seguire rigorosamente le indicazioni fornite dal Ministero della Salute e restare a casa, anch’io esco pochissimo soltanto per necessita essenziali e primarie come fare la spesa . Negli ospedali in rianimazione non ci sono tantissimi posti, per questo motivo il problema non riguarda tanto del virus in sé, bensì il fatto che a causa delle problematiche di matrice respiratorie che comporta nei casi più gravi il paziente essa debba essere curato in alcuni casi in terapia intensiva. Il nostro sistema sanitario sta producendo il massimo sforzo ma nel caso in cui non vi fossero più posti nel reparto specifico negli ospedali la situazione diventerebbe sempre più drammatica. La Raccolta fondi per la Croce Rossa Italiana promossa dai campioni del Mondo azzurri del 2006? Ognuno di noi fa il possibile per aiutare il prossimo nei momenti di difficoltà. Io e il gruppo di ex Campioni del Mondo con l’Italia di Marcello Lippi abbiamo una chat in cui ci sentiamo spesso, da qui è nata l’idea di raccogliere dei fondi per sostenere la Croce Rossa Italiana. L’offerta è libera, più siamo e più riusciamo a donare meglio è per tutti i nostri connazionali in difficoltà. Abbiamo già raccolto una somma importante ma desideriamo accumulare ancora maggiori risorse. Vogliamo raccogliere una cifra ancora più importante per dare una grande mano d’aiuto al Paese”.
Serie A-Europei
“Quando potrebbe potenzialmente riprendere il campionato di Serie A? Bisogna capire concretamente quando riusciremo a sconfiggere il Coronavirus, ripristinando le condizioni di normalità e sicurezza sanitaria per ognuno di noi, questa è in assoluto la cosa più importante. Bisognerà valutare con attenzione come gestire il prosieguo della stagione calcistica. Propendere per un’ipotesi piuttosto che per un’altra è davvero molto difficile, perché qualsiasi decisione venga presa si va inevitabilmente a danneggiare qualcuno. Il campionato verrebbe evidentemente falsato anche se si optasse per la disputa di play-off e play-out, perché magari qualche squadra di bassa classifica aveva già affrontato squadre molto forti a differenza delle concorrenti, mentre nel resto del calendario avrebbe dovuto disputare degli scontri diretti per raggiungere l’obiettivo salvezza. In alternativa, si potrebbe decidere di annullare per intero la stagione calcistica corrente e ripartire l’anno successivo da zero. Bisogna valutare anche cosa ne sarà in termini temporali ed organizzativi dei campionati Europei, che sono una competizione molto prestigiosa ed importante ma per comprendere il da farsi in quest’ottica sarà necessario capire come reagiranno e si porranno sul tema tutte le altre federazioni e gli altri Stati. I calciatori sono molto fortunati sotto tutti i punti di vista, sono una categoria privilegiata sotto molti aspetti e quando si tornerà a giocare dovranno dare gioia ed entusiasmo alla gente, che senza dubbio sarà ancora profondamente segnata da quanto accaduto. L’Italia dovrà affrontare una grossa crisi sul piano economico e sociale, per cui le persone faranno anche fatica a ripartire nel lavoro e nella loro quotidianità. Tutti insieme dobbiamo cercare di dare una mano. I calciatori, da questo punto di vista, avranno certamente meno assilli e problemi. Per gli italiani sarà una fortuna ed una liberazione emotiva poter tornare allo stadio a festeggiare la propria squadra ed i propri beniamini dopo questo periodo di clausura, non vediamo l’ora di goderci il calcio e tornare a sorridere insieme ad amici e familiari. E’ un momento molto difficile per tutta la Nazione e per il mondo intero, inutile nasconderlo e giraci intorno. La nostra cavalcata trionfale al Mondiale 2006 riproposta in Tv? Ho due bimbi piccoli che guardano soltanto i cartoni animati, ma non ho potuto fare a meno di rivederla per rivivere le emozioni vissute in un periodo certamente non facile sul piano psicologico. E’ stato fantastico, eravamo un gruppo unito composto da giocatori fieri di essere italiani, forse non eravamo i più forti ma siamo andati contro tutti e abbiamo ottenuto l’impagabile gratificazione sportiva ed umana di sollevare al cielo la Coppa del Mondo, che è il trofeo più importante per ogni calciatore. Sembra ieri ma sono già passati quattordici anni. E’ stato bello per noi, ma deve essere stato immenso ed indimenticabile anche per tutti gli italiani. Sono sicuro che rivedere adesso quei momenti possa essere stimolante per l’Italia e per il suo popolo. Un messaggio di unità, di coesione e forza per far capire che adesso dobbiamo rimanere tutti uniti ma assolutamente a casa. Siamo i più forti e ne usciremo più forti di prima” [...]
FONTE: MediaGol.it
Toni: «La Juve deve mettersi in riga. Ho visto poca cattiveria con il Verona»
Di Redazione JuventusNews24 - 9 Febbraio 2020
© foto www.imagephotoagency.it
Luca Toni, ex attaccante della Juve, ha commentato così la sconfitta della squadra bianconera contro l’Hellas Verona.
Ospite nella trasmissione 90° minuto su Rai Due, Luca Toni ha parlato così della sconfitta della Juve contro il Verona. Di seguito riportate le sue dichiarazioni.
JURIC – «Ha creato una squadra bella che gioca un gran calcio. Nelle ultime tre partite ha meritato i cinque punti con Milan, Lazio e Juve. Fino adesso ha già fatto 34 punti, tanti per una neopromossa che ad inizio stagione era candidata tra le possibili retrocesse. Se fossi nel presidente del Verona mi terrei ben stretto Juric, perché tante squadre hanno posato gli occhi su di lui».
JUVE – «A me la Juve non è piaciuta. Ho visto poca cattiveria e le avversarie segnano facilmente. È un problema anche a centrocampo per una Juve che fa fatica. Deve mettersi in riga».
FONTE: JuventusNews24.com
Luca Toni: “Juve, attenta all’Hellas. Buffon? Un esempio per tutti”
Di Arianna Botticelli -08:47 - 8 Febbraio 2020
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Tempo di lettura: 2 minuti
LUCA TONI INTERVISTA HELLAS VERONA JUVENTUS – Un doppio ex ha presentato la sfida della 23esima giornata di Serie A tra Hellas Verona e Juventus. Luca Toni, intervistato da La Gazzetta dello Sport, parla di Cristiano Ronaldo, Pazzini, Buffon, senza però dimenticare l’ex compagno di squadra in Bundesliga, Franck Ribery.
L’intervista a Luca Toni, doppio ex di Hellas Verona Juventus
“Verona è stata la città della mia seconda giovinezza. Non dimenticherò mai l’affetto del Bentegodi, anche perché ero arrivato tra lo scetticismo generale: dicevano che ero vecchio e invece… . Alla Juventus sono arrivato nel periodo sbagliato. Il primo scorcio di stagione, da gennaio a giugno 2011, con una squadra non certo al livello di quelle degli anni successivi, ero spesso infortunato, ho giocato poco e segnato solo un paio di gol. Ancora peggio è andata in seguito. Arrivò Antonio Conte, io non rientravo nei suoi piani e non giocai neanche un minuto”.
Sulla gara di questa sera tra Hellas Verona e Juventus
“La Juve è chiaramente favorita, ma deve stare attenta. Il Verona è la squadra rivelazione di questa stagione: tutti, io compreso, la davamo come prima candidata alla retrocessione, invece sta facendo un campionato incredibile”.
Su Cristiano Ronaldo
“C’è poco da dire, chiunque conosce le sue qualità: è un vero fenomeno. Se mantiene questa forma, la Juventus oltre al campionato può anche ambire alla Champions. Quando uno arriva ai suoi livelli, al top assoluto, poi non vuole più scendere. E per restare lassù devi lavorare quotidianamente con grande intensità. Ed è stato molto bravo pure Sarri. Lo sta gestendo bene mettendogli anche un po’ di pepe, come successo con quell sostituzione contro il Milan“.
Su Buffon, ex compagno di Nazionale
“È l’ultimo rimasto in attività di quell’Italia campione del mondo e va ammirato: dopo tutto quello che ha fatto in carriera riesce ancora a trovare le motivazioni giuste”.
Su Pazzini, ex compagno di squadra
“Ci sentiamo spesso. Lui vorrebbe giocare sempre, ha ancora una voglia matta e ha dimostrato di saper fare ancora il suo mestiere visto che ha segnato tre gol giocando pochi scampoli. Fosse per me lo metterei sempr in campo, ma io sono un suo fan e il mio giudizio è di parte… Il Verona ha tanti giocatori interessanti fra cui Amrabat, Kumbulla, Silvestri e Veloso con cui ho giocato al Genoa“.
In Serie A è arrivato anche Franck Ribery, compagno al Bayern Monaco
“Un professionista esemplare. L’ho sentito prima che venisse alla Fiorentina: aveva voglia di giocare in un altro grande campionato e prima che si facesse male aveva dimostrato di essere un vero leader”.
FONTE: IlSalottoDelCalcio.it
Toni: “Lavoro pazzesco di Juric. Una squadra di lotta e corsa. Pazzini? L’allenatore non lo vede”
novembre 20, 2019
“Firenze e Verona sono due città meravigliose che hanno accolto me e la mia famiglia davvero bene. Ho vinto la classifica marcatori con loro in Italia e non con Inter o Juve. Questo ha ancora più valore. Al Verona manca un bomber? Non credo che con Juric avrei avuto molto spazio. Lui, che sta facendo un lavoro pazzesco, predilige gli attaccanti che difendono. Pazzini? Juric non lo vede, ci può stare – ha dichiarato Luca Toni a L’Arena – Esodo viola domenica al Bentegodi. E pensare che qualcuno ha parlato di interrompere il gemellaggio… I tifosi del Verona ormai sono marchiati. In Italia va così. La curva gialloblù non mi sembra razzista ed in città vedo gente di tutte le culture e religioni perfettamente integrate. Nell’era dei social bastano cinque o sei imbecilli che rovinano tutto. Li andassero a prendere con i filmati. A Verona si vive bene. In città è tornato l’entusiasmo? Sì, l’ho respirato anch’io in uno dei miei blitz. Ci voleva una squadra di lotta e corsa. Brava la società Chi mi ha sorpreso di più? Veloso. Finora è stato fondamentale”.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
07 ottobre 2019 - 21:13
Azzurri Legends, Toni e Tommasi in gol nel 3-3 con la Germania. Le immagini
I due ex Verona a segno con Totti nell’amichevole tra vecchie glorie
di Redazione Hellas1903
Getty Images
Tredici campioni del mondo e tanti nomi famosi della storia del calcio italiano. La formazione delle Italia Legends, guidata da Antonio Cabrini, ha pareggiato 3-3 a Furth, in Germania, allo Sportpark Ronhof davanti a 7 mila spettatori, contro le vecchie glorie tedesche: autogol di Cannavaro, poi reti di Klinsmann, Toni, Totti, Tommasi e Wollscheid.
Odonkor e Klinsmann portano subito avanti i tedeschi. Toni, poi, viene imbeccato da Totti e supera il portiere, poi l’ex Roma con un’azione personale fa 2-2, e dinisce il primo tempo.
Nella ripresa Fiore crossa e Tommasi di testa manda all’incrocio. All’ultimo una zampata di Wollscheid firma il 3-3.
GERMANIA-ITALIA 3-3
Marcatori: Odonkor (G), Klinsmann (G), Toni (I), Totti (I), Tommasi (I), Wollscheid (G).
Germania
Weidenfeller; Wollscheid, Buchwald, Nowothny, Berthold; Odonkor, Frings, Rehmer, Asamoah; Zickler, Klinsmann. A disposizione: Brautigam, Schulz, Helmer, Trochowski, Kirsten, Neuville, Gaudino. Allenatore: Vogts
Italia
Peruzzi; Zambrotta, Vierchowod, Cannavaro, Grosso; Gattuso, Pirlo, Perotta; Conti, Totti, Toni. A disposizione: Amelia, Panucci, Balzaretti, Di Livio, Ravanelli, Torricelli, Di Biagio, Giannichedda, Tommasi, Fiore, Zaccardo, Ambrosini, Schillaci. Allenatore: Cabrini.
LE FOTO GETTY IMAGES DELL’INCONTRO
Getty Images
FONTE: Hellas1903.it
Primo giorno di scuola calcio (con gol!) con la maglia dell’Hellas Verona per Leonardo Toni
settembre 5, 2019
Il figlio del vice sindaco di Verona si è presentato con la maglia gialloblù al suo primo giorno di scuola calcio. Giovani bomber crescono…
FONTE: HellasLive.it
INTERVISTA ESCLUSIVA ALL'EX BOMBER
Toni: su Balotelli vi dico che...
04/08/2019 09:47
La chiave giusta la offre Luca Toni. “Balotelli al Verona? Non è un sogno, l'operazione è fattibile, ma il club si assume un rischio: o fa l'acquisto più importante o va incontro a un grande bluff”.
L'attaccante (con Elkjaer) più forte della storia del Verona, per pedigree e iconografia gialloblu è forse il più titolato a parlare dell'affaire Balotelli-Hellas. Lo fa in esclusiva a Tggialloblu. Ai nostri taccuini Toni apre...a metà: “In questa storia tutto dipende tutto dalla voglia del ragazzo...”.
Cosa intende dire, Toni?
“Il talento di Balotelli è fuori discussione, ma il ragazzo è reduce da un periodo complicato. Se uno del suo talento si ritrova senza squadra un motivo c'è. Questa potrebbe essere la sua ultima grande occasione, ma bisogna vedere con che mentalità viene a Verona. Se fa l'indolente è un problema per tutti, se invece ha la voglia giusta può essere un valore aggiunto. Deve essere brava la dirigenza del Verona a parlarci e a capire”.
Qualcuno storce il naso, si dice che uno così spacca lo spogliatoio...
“Ripeto, dipende con quale spirito si pone. Ma il Verona - Balotelli o non Balotelli - se vuole salvarsi deve compare giocatori importanti. E visto che le risorse sono limitate e non può comprarne tanti, quei pochi non li può sbagliare”.
“Balotelli non suda” sostengono i detrattori per sottolinearne lo scarso impegno agonistico. Lei che ne pensa?
“Lui come caratteristiche non è certo un lottatore, uno che va su tutti i palloni, ma se inizia a fare gol credo possa bastare. Al Verona serve uno che fa gol, ok il sudore e l'impegno ma da un attaccante ci si aspettano i gol”.
Gli ammiratori invece definiscono Balotelli ancora il miglior centravanti italiano...
“No, non sono d'accordo. Per me è forte chi fa dai venti gol in su a stagione. Pur con tutto il bene che voglio a Balotelli, lui non è mai arrivato a tanto, quindi non è un fenomeno, gli attaccanti veri sono altri. Balotelli ha colpi straordinari, ma se fai 10-12 gol non sei il più forte perché ne fai uno in rovesciata. Gli attaccanti forti fanno i gol belli e brutti, contano i numeri, non le giocate”.
Quindi sbaglia chi a Verona paragona Balotelli a Toni?
“Io ho dei numeri un po' diversi, io guardavo ai gol più che alle giocate. Poi ognuno ha i suoi gusti, per carità, ma contano i gol non le giocate”.
Oggi però pochi attaccanti italiani fanno venti gol all'anno...
“Mancano gli attaccanti veri. Le squadre più importanti non hanno centravanti italiani. Io poi ho una regola per valutare una punta: se giochi in una grande devi superare i venti gol, nelle piccole arrivare almeno a 15”.
Se Balotelli venisse a Verona una cosa in comune l'avrete. Anche lei fu accolto con scetticismo, ricorda?
“Molti pensavano che fossi un giocatore finito. Lo pensava anche la Fiorentina che mi aveva proposto di fare il dirigente. E' sempre brutto quando a un grande giocatore che si sente ancora tale dicono di smettere”.
Il Verona per fortuna la pensò diversamente...
“Merito di Sogliano e di Mandorlini. Quando ruppi con la Fiorentina mi telefonarono subito. Fu una sfida accettare Verona”.
Dicevamo dello scetticismo iniziale...
“Alla presentazione qualcuno disse “ma chi è quel signore lì?”. Ma poi i tifosi hanno cambiato idea e nella mia ultima partita mi hanno rivolto una dedica speciale. Tra noi è nato un feeling sincero che dura ancora oggi. Quest'anno sono andato alla loro festa”.
Il Verona si salva?
“Mi piacerebbe, la piazza lo merita, poi sono legato alla città, lì sono nati i miei figli e al Verona ho vissuto la mia seconda giovinezza...”
Però?
“Il divario tra chi sale dalla B e le altre aumenta ogni anno. La dirigenza deve essere brava a inserire 3-4 innesti di qualità, uno per reparto. Il Verona poi ha una rosa troppo ampia, va sfoltita, molti giocatori non sono da serie A”.
Il suo amico Pazzini come lo vede?
“E' carico, ci tiene a matti”.
Regge ancora la categoria?
“Dipenderà dalla sua condizione fisica e dal modo di giocare di Juric. Il Pazzo è uomo d'area di rigore, se il Verona giocherà alto sarà favorito, non così se l'allenatore punterà sulle ripartenze. Mi dicono che Juric ama la pressione alta, bisognerà vedere se manterrà le stesse idee in corso d'opera. Dipende dai risultati e dagli avversari”.
Lei chiuse con il Verona due anni fa in quella famosa e a tratti polemica conferenza stampa. Con Setti poi si è chiarito?
“Mah, ci siamo visti qualche volta, abbiamo amici in comune, ma abbiamo preso strade diverse”.
Cosa fa oggi Toni?
“Sto parlando con alcune società, ma aspetto un progetto che mi possa piacere. Ho un nome importante e non voglio bruciarmi. Nel frattempo faccio l'ambasciatore nel mondo per il Bayern Monaco e mi godo la mia famiglia. Mi vedo nell'area tecnica di qualche club, mi piacerebbe affiancarmi a un direttore sportivo per imparare il mestiere”.
Come mai fatica a rientrare nel calcio?
“Quando hai un nome importante dai fastidio, ti dicono che non sei pronto. E' successo a Maldini per anni, adesso a Totti. Invece sarebbe giusto dare le stesse opportunità a tutti. Dicono che un grande giocatore non sempre diventa un grande dirigente. Vero, ma è anche vero che puoi essere un dirigente scarso anche se non hai giocato. Alcuni non giocatori anzi fanno dei disastri da dirigenti”.
Tornando a Balotelli, da ex attaccante che consiglio gli dà?
“Se viene a Verona deve cambiare mentalità. Un conto è giocare nelle grandi con tante occasioni da gol ogni partita, un conto nel Verona dove ne hai meno. E quando non ne hai devi aiutare la squadra perlomeno a non perdere”.
Morale?
“Se Balotelli ha voglia non si discute. Se fa l'indolente Verona non è la piazza adatta”.
FRANCESCO BARANA
FONTE: TGGialloBlu.it
Stagione 2018-19 + - =
Grazie!!!!#footballleader2019 napoli!!! Siamo al toppp!!!
Un post condiviso da Luca Toni (@luca_toni.9) in data:
Toni: “Aspetto un progetto serio”
By Redazione - 29 Maggio 2019
Luca Toni parla del futuro: “Ho smesso da due o tre anni e sto facendo il patentino da allenatore. Aspetto una chiamata di un programma serio, di una società che magari creda nei miei valori, che si possa sposare un progetto con delle idee comuni, perché avendo un nome importante non voglio bruciarmi tanto per cominciare”. Cosi l’ex bomber su Radio 2.
FONTE: HellasNews.it
Football Leader 2019 “Bomber per sempre”, premiato Luca Toni
maggio 24, 2019
Si sta completando il prestigioso elenco dei premiati della VII edizione della kermesse dell’Assoallenatori. Ai già annunciati, tra gli altri, Batistuta, Eriksson, Paratici e Zaniolo, si aggiungono Luca Toni e Leonardo Semplici. A Football Leader 2019 sarà presente il presidente del Coni Giovanni Malagò. Il numero uno del calcio italiano impreziosirà con la sua prestigiosa presenza il parterre e sarà protagonista assoluto della cerimonia di premiazione di Football Leader 2019, evento patrocinato, peraltro, anche dal Coni. Luca Toni, ex attaccante di Fiorentina, Roma, Bayern Monaco, Juventus e Hellas Verona sarà insignito con il premio Football Leader 2019 “Bomber per sempre”, con questa motivazione: "A Luca Toni, straordinario bomber senza tempo, autore di 308 gol in carriera, vincitore di cinque classifiche di cannonieri tra Italia e Germania, nei top 20 di tutti i tempi in serie A, campione del Mondo e Scarpa d’Oro in virtù di un fiuto del gol da attaccante di razza, capace di conquistare le platee di tutto il mondo anche grazie alla sua leadership e al suo carisma". L’allenatore della Spal Leonardo Semplici ha invece vinto il premio “Panchina Giusta” di Football Leader 2019 perché "insieme allo straordinario traguardo della permanenza in serie A con la Spal conquistati in anticipo e mostrando un’importante identità tattica, si è distinto per Fair Play, per comportamenti o gesti di particolare correttezza e lealtà sportiva". Toni e Semplici ritireranno i rispettivi premi nella cerimonia ufficiale di premiazione che è in programma martedì 4 giugno alle ore 17.30 presso l’Auditorium del Royal Continental Hotel sul lungomare di Napoli, che precede la raffinata cena di gala che si terrà presso “D’Angelo Santa Caterina”, sulla collina del Vomero.
FONTE: HellasLive.it
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Toni: "Hellas favorito nei playoff. Palermo? Situazione incomprensibile"
18.05.2019 23:50 di Luca Bargellini Twitter: @BargelliniLuca
Nel giorno dell'esordio dell'Hellas Verona nei playoff di Serie B contro il Perugia Luca Toni, ex attaccante degli scaligeri, ha raccontato le sue impressioni dalle colonne de La Gazzetta dello Sport: "L’Hellas è tra le più forti in corsa. Ha investito molto. Può andare fine fondo. Già doveva vincere campionato. Ma ha questa enorme fortuna di passare dai playoff nei quali non c’è più il Palermo. E la metto tra le candidate alla vittoria finale".
Toni poi ha parlato anche del caos che ha travolto un altro su ex club: il Palermo. "Non riesco a capacitarmi di quello che è successo - afferma l'ex attaccante -. Aspettano la fine per dire: bene, siete terzi, grazie e adesso retrocedete. Di fatto, tutto è stato scombussolato. Classifica e senso dei playoff. Non so cosa c’è dietro. Ma così non va".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
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NEWS
Toni: “Prima di diventare un campione, devi essere un grande uomo. A Verona una seconda giovinezza”
Le parole dell’ex centravanti gialloblù che ha raccontato su alcuni aspetti della sua carriera
di Redazione aprile 19, 2019 - 15:56
L’ex attaccante dell’Hellas Verona, Luca Toni, ha parlato alla pagina Facebook, Romanzo Calcistico:
INIZI. “Ci speravo, come tutti i bambini che iniziano a giocare a calcio, di diventare un professionista. Quando ho iniziato al Modena, ho capito che avrei potuto fare qualcosa in questo mondo”.
IDOLO. “Marco Van Basten, uno degli attaccanti più forti al mondo. Dopo un’amichevole contro l’Olanda pre mondiale 2006, lui era l’allenatore nazionale olandese ed al termine della partita venne da me e mi fece i complimenti. Una grande soddisfazione per me.”
DUBAI. “Avevo sentito Cannavaro e mi aveva invitato a provare ma non mi sono trovato bene. Dopo quattro mesi, nonostante il contratto, tornai in Italia e rientrai negli ultimi minuti di mercato a Firenze, una seconda casa per me. Tra Fiorentina e Verona ho vissuto una seconda giovinezza”.
CITTA’ PIU’ BELLA. “Ho avuto la fortuna ed il piacere di giocare e Roma, Palermo, Monaco, Firenze e Verona, tutte città bellissime”.
PARTNER D’ATTACCO. “Ho giocato con i più forti n.10: Baggio, Totti, Del Piero e anche Ribery. Baggio, al di là del campione che tutti conosciamo, è una grande persona, umile. Come lo è un altro grande, oggi allenatore, come Guardiola. A Brescia Baggio mi disse: “Tu corri verso la porta, poi ci penso io a darti il pallone. Prima di diventare un campione in campo, devi essere un grande uomo, con valori. A 38 anni vincere la classifica capocannoniere, insieme a Icardi, è stata una bella soddisfazione, specie perché conquistata con l’Hellas Verona, club che lottava per non retrocedere”.
FONTE: CalcioHellas.it
Toni: “Pazzini-Di Carmine? Un dualismo che fa male a tutti. In campo devono sempre andarci i più forti”
aprile 1, 2019
“Se vuoi andare in Serie A, certi risultati non te li puoi permettere, come ad esempio il pareggio al Bentegodi contro l’Ascoli. Per strada sono stati lasciati troppi punti, specie contro squadre di bassa classifica. Per andare direttamente in Serie A, domani deve vincere col Brescia. Non lo vedrei bene ai playoff, sono troppo discontinui. Pazzini? Giampaolo è un amico, ma vedere un giocatore come lui in panchina in Serie B… (ride, ndr). Anche quando è entrato, ha sempre mostrato la giusta mentalità – ha dichiarato a Hellas Live, Luca Toni – Anche Di Carmine è un grande attaccante ed i più bravi allenatori che ho avuto nella mia carriera, hanno sempre mandato in campo i giocatori più forti e quelli più in forma. Semplice, o no? Un domani non so se farò l’allenatore ma nel frattempo sto facendo tutti i corsi del caso, oltre a svolgere il ruolo di Ambasciatore nel mondo del Bayern Monaco, una società molto importante che mi ha dato tanto".
Toni: “L’Hellas Verona deve vincere contro il Brescia se vuole andare in Serie A senza passare dai playoff”
aprile 1, 2019
Il vice sindaco di Verona, Luca Toni, è il grande doppio ex della sfida in programma domani, ore 21, allo stadio Bentegodi. ”Ho visto qualche partita del Brescia, come quella dell’andata al Bentegodi. Li ho sempre visti scendere in campo con grande rabbia e voglia. Non è un caso quindi se certe gare le hanno recuperate e poi vinte nel finale. Ci credo poco alla fortuna nel calcio. Hanno invece dimostrato di avere una grande mentalità vincente ed un’ottima condizione fisica. Brescia e Palermo sono le squadre che mi hanno più impressionato. La squadra di Corini ha attaccanti forti, in grado di fare la differenza ed in una categoria come la Serie B, gli attaccanti sono determinanti – ha dichiarato a Hellas Live, Luca Toni – L’Hellas Verona? Se vuole andare in Serie A direttamente, domani deve vincere contro il Brescia. Non ci sono alternative. I gialloblù vengono da due pareggi deludenti e per centrare la promozione devono per forza battere le rondinelle domani. Oramai mancano sempre meno giornate, senza dimenticare poi che il Brescia ha anche una partita in meno. Solo vincendo può ancora sperare di centrare i primi due posti in classifica”.
Toni si congratula con Quagliarella: ”Si è leader a una certa età coi gol non con le parole”
marzo 5, 2019
Soltanto tre giocatori hanno raggiunto (almeno) quota 19 gol in campionato in età avanzata, dopo i 36 anni: Silvio Piola, Luca Toni e Fabio Quagliarella. “Età avanzata? Diciamo pure da vecchi”. Toni sorride e si congratula con il doriano; Luca vinse la classifica dei cannonieri con l’Hellas Verona a 38 anni, nel 2015, il più anziano di sempre; l’8 maggio 2016, qualche giorno prima del 39° compleanno, segnò alla Juve l’ultima rete della carriera, che chiuse quel giorno. Come si riesce a segnare con frequenza anche da vecchi, come dice lei? “Fabio si diverte in campo. Si vede. E gli piace ancora andare al campo, cioè allenarsi, lavorare. Ha un buon rapporto con l’allenatore, una squadra di qualità che lo sostiene, molto organizzata, di livello medio alto”. Ma come si può migliorare, verso i quaranta? “Riesci a gestirti meglio, capisci se accelerare e quando recuperare nel corso della partita. Ciò che perdi con il fisico lo guadagni in esperienza, in certi movimenti. Sarei contento se Fabio battesse il mio record. Significa che giocherà ancora a lungo. Sono felice che stia facendo bene. Abbiamo un bel rapporto, ci sentiamo, adesso che sono sui social gli scrivo – ha dichiarato Luca Toni a La Gazzetta dello Sport – Fare gol serve anche da esempio: con le chiacchiere soltanto non diventi leader. Non puoi più esserlo adesso, i giovani non ti credono. Loro pensano di essere famosi perché lo sono prima sui social e non sul campo. E un personaggio che continua a segnare, a fare bene il suo lavoro, quindi, in età avanzata, come dite voi, è fondamentale per tutto lo spogliatoio”.
FONTE: HellasLive.it
Toni: “Stanno accadendo cose non belle. È la sconfitta di tutti senza tifosi”
novembre 20, 2018
“Ci perdono tutti. Il club, i giocatori, i tifosi. Ho giocato una volta senza pubblico e mi è bastato. Davvero brutto. Si è arrivato ad un punto di rottura. Difficile tornare indietro ma qualcuno dovrebbe fare il primo passo e comunque ci vorrà del tempo. Verona è una piazza passionale – ha dichiarato Luca Toni a L’Arena – Ci potrebbe essere ancora lo spazio per raddrizzare tutto e riportare il Verona in A. È chiaro che la strada che si sta prendendo non porterà a nulla. Per me Grosso è una conseguenza di quello che sta succedendo a Verona. Non lo so, mi dispiace perché mi sento ancora gialloblù. Stanno accadendo cose non belle e fa male a tutti”.
FONTE: HellasNews.it
Toni: «Verona seconda giovinezza. Il Palermo con Stellone…»
20 NOVEMBRE 2018, PALERMO di Redazione Ilovepalermocalcio
«Verona è stata una seconda giovinezza per me. Mi sentivo bene, c’era un bel feeling con società, mister e tifosi. E poi quattro anni in un’unica squadra non li avevo mai fatti. Quella di venerdì sera sarà una bella sfida. Con Stellone i siciliani volano e sono in forma, invece i gialloblù vengono da un periodo molto brutto. I problemi con la piazza e i risultati che non arrivano. Sarà una gara molto tesa». Queste le dichiarazioni dell’attaccante Luca Toni ai microfoni de “L’Arena”.
FONTE: ILovePalermoCalcio.com
PARLA L'EX CAPITANO DELL'HELLAS
Toni: Caso Pazzini? A Verona c'è confusione...
09/11/2018 17:37
"Corini e Grosso? Sono in buoni rapporti con entrambi, anche se è un po’ che non li sento. Sono contento che siano in due società importanti. Sulla carta la squadra di Fabio è più forte, ma il Brescia sta facendo bene. Credo che sia una partita decisiva per entrambe: se il Brescia dovesse vincere, potrebbe puntare alle zone alte della classifica. Il Verona, invece, uscirebbe dalla crisi con un successo e si troverebbe in una situazione complicata in caso di sconfitta". Luca Toni parla così in una lunga intervista al Corriere di Brescia in vista della sfida tra le due squadre del suo cuore.
L'ex capitano dell'Hellas ha continuato parlando del caso Pazzini: "A Verona c’è un po’ di confusione perché Pazzini è un giocatore di alto livello e ha fatto pochi minuti, Di Carmine ha giocato ma poi è andato in panchina e nell’ultima giornata è stato scelto un attaccante molto giovane, lo slovacco Tupta. Secondo la mia esperienza, un attaccante rende bene quando sente la fiducia del mister: un tecnico deve fare delle scelte".
Toni ha concluso con un'ulteriore considerazione su Grosso: "Fabio l’ho conosciuto quando era più giovane e non pensava ancora ad allenare. Il ruolo fatto in carriera conta il giusto, è la voglia che ci metti a fare la differenza".
FONTE: TGGialloBlu.it
09.11.2018
Toni spinge Pazzini a Brescia «Per la B un bomber di lusso»
Giampaolo Pazzini, 34 anni, insieme a Toni: il centravanti del Verona non rientra
Giampaolo Pazzini a Brescia in gennaio? Luca Toni fa una premessa: «Il Pazzo è un amico, lo sento ancora spesso - dice l’ex centravanti di Brescia e Verona, 41 anni -, ma non credo mi faccia velo il nostro rapporto se dico che è ancora un grande attaccante». Toni è momentaneamente fuori dai giochi, ma è informato di tutto e non chiude la porta all’operazione rivelata da Bresciaoggi: «Non so perché a Verona non stia giocando. Ma uno come Pazzini la B la fa con la sigaretta in bocca. Ricordate 2 anni fa? Fu lui a trascinare l’Hellas in Serie A con i suoi gol, 23, a tenerla su nei momenti di difficoltà. E mi chiedo dove potrebbe arrivare il Brescia se aggiungesse uno così nel motore».
TONI, dall’alto dei 308 centri in carriera (15 nelle 2 stagioni in biancazzurro dal 2001 al 2003, 48 nel triennio in gialloblù, l’ultimo della carriera agonistica, dal 2013 al 2016), di punte se ne intende: «Il Brescia ha una batteria di attaccanti con pochi eguali in Serie B.
(...)
FONTE: BresciaOggi.it
Stagione 2017-18 + - =
Luca Toni, chiamato così dopo il Mondiale 2006
giugno 10, 2018
La vittoria del Mondiale 2006 dell’Italia di Marcello Lippi non ha lasciato il segno soltanto nei cuori degli italiani ma anche negli amanti del pallone di altri paesi. La dimostrazione è la storia di un giovanissimo difensore del Valencia che condivide il nome con il numero 9 di quella Nazionale: Luca Toni. Il ragazzo dodicenne è stato intervistato sul sito del quotidiano madrileno Marca. Al momento Luca è con il Valencia negli Stati Uniti per partecipare al LaLiga Promises International Soccer Tournament. Intervistato in vista del torneo delle squadre Under 12, che verrà trasmesso in esclusiva su Fox Sports HD (canale 204 di Sky), il giocatore ha raccontato le origini del suo nome che fu scelto da suo zio nel giorno della sua nascita, l’8 agosto 2006. “In tanti mi chiedono se è davvero il mio nome. Mio padre si chiama Toni e voleva chiamarmi come lui, ma mia madre si oppose perché non voleva un altro Toni in casa. Così mio zio propose di chiamarmi Luca Toni come l’attaccante dell’Italia che un mese prima vinse i Mondiali e così fu. Calcisticamente ho poco a che vedere con lui, sono un difensore e non segno tanto”. Fonte e foto foxsport.it
FONTE: HellasLive.it
06.06.2018
Toni: «Verona? Sarebbe bello tornare...»
Appuntamento ad Arco di Trento. Ci sono tre campioni del mondo in campo con le Leggende del Bayern Monaco. Due sono tedeschi - Hans Pfluger e Klaus Augenthaler, sul gradino pià alto del podio a Italia ’90 - uno è italiano, si chiama Luca Toni, ha trionfato a Berlino nel 2006 e ha chiuso la carriera con la maglia dell’Hellas dopo una carriera fatta di gol e soddisfazioni da Palermo a Firenze, da Torino a Roma. Ha voglia di tornare e rimettersi in gioco l’ex bomber gialloblù, magari proprio a Verona dove c’è una B da affrontare e un campionato da vincere.
«Sono pronto - ammette con un bel sorriso Toni - e Verona mi ha dato tanto. L’ho detto tante volte, la mia seconda giovinezza. Tre anni da giocatore e uno da dirigente che non si possono dimenticare. Brucia ancora quella retrocessione in B ma quello era un bel gruppo, con giocatori forti. Sono bastati pochi ritocchi per costruire un organico competitivo».
«In questo momento non mi attira nemmeno il ruolo da allenatore, preferisco la carriera dirigenziale. Ho un diploma da direttore sportivo, ho fatto esperienza al Verona, mi piacerebbe tornare in gioco con un progetto serio, ambizioso. Da questo punto di vista Verona potrebbe essere l’ideale, si respira tanta passione, bisogna riallacciare i rapporti con la tifoseria, con la piazza, c’è tanto lavoro da fare però le sfide mi sono sempre piaciute».
FONTE: LArena.it
VINCE AMADEI
Setti e Toni, svanisce il "sogno" Modena
19/05/2018 10:49
Niente Modena per Setti e Toni. Dopo il fallimento di sette mesi fa, il Modena calcio torna a vedere la luce. Il sindaco della città, Giancarlo Muzzarelli, ha infatti comunicato venerdì pomeriggio il nome della cordata vincitrice. La società è finita nelle mani del gruppo del Pro Modena, capeggiato dall’ex presidente dei gialloblù Romano Amadei.
Bocciati invece i gruppi dell’US Modena di Samorì e Gibellini (di cui faceva parte anche Setti), che era stato il primo a farsi avanti in ordine di tempo, e quello del Modena Calcio SSD, guidata dal bresciano Roberto Mara e che contava al proprio interno anche Luca Toni.
FONTE: TGGialloBlu.it
Nessun contatto Toni-Lucchese. L’ex bomber gialloblù ora vuole fare solo il dirigente
maggio 15, 2018
Non trovano conferma le voci che vorrebbero Luca Toni nuovo allenatore della Lucchese. Contattato da Hellas Live, l’ex bomber dell’Hellas Verona ha smentito questa possibilità e ha invece confermato la volontà, al momento, di fare solo il dirigente. Le attenzioni di Toni oggi sono rivolte solo al Modena e venerdì a tal proposito si conoscerà la cordata a cui spetterà il compito di far rinascere il calcio nella provincia emiliana dopo il fallimento. Tra le tre cordate in corsa, c’è anche quella del presidente dell’Hellas Verona, Maurizio Setti.
FONTE: HellasLive.it
24 APRILE 2018
Modena calcio Ssd, Toni e Marai: "Ecco il nostro progetto"
Il campione del mondo di calcio Luca Toni, modenese da Stella di Serramazzoni, è il testimonial nonchè candidato alla dirigenza del terzo progetto in lizza per il futuro del Modena Calcio. Azionista di maggioranza l'imprenditore bresciano Roberto Marai che avrà l'86% della neo nata società Modena Calcio Ssd. Insieme a lui nel ruolo di direttore generale l'ex campione del mondo Luca Toni, modenese, che avr una piccola quota. "L'intenzione è quella di allestire una squadra in grado di tornare subito in Serie C - ha detto Toni -: un progetto in cui credo fermamente e per questo motivo ho deciso di metterci la faccia nella mia città. Già definito un investimento di almeno 4 milioni per i prossimi tre anni. Una quota consistente ma non di maggioranza rimane a disposizione di chi vorrà unirsi al nostro gruppo". Video Vignoli Gli altri due gruppi in lizza sono noti da tempo. Quello della Pro Modena che comprende gli imprenditori Romano Amadei (Immergas ed ex patron del Modena), Romano Sghedoni (Kerakoll) e Carmelo Salerno e l'Us Modena Calcio guidata dall'avvocato Gianpiero Samor che comprende dieci soci tra cui Maurizio Setti patron del Verona Calcio. Nei prossimi giorni il sindaco nominer una commissione che avr il compito di individuare uno dei tre progetti da segnalare alla Federcalcio ai fini dell'ammissione di Modena al prossimo campionato.
FONTE: Video.Gelocal.it
Nuovo Modena, c'è una terza cordata: per il ruolo di direttore generale c'è Luca Toni
Modena
20/04/18 20:35 | News calcio | Autore: Redazione
È nato il Modena Calcio SSD ARL. Dopo il fallimento delle scorse settimane, esiste ora ufficialmente anche una terza cordata pronta ad acquisire la società e a rifondarla; le altre due -rese pubbliche nei giorni scorsi - sono quelle guidate da Samorì-Gibellini e la Pro Modena di Romano, Sghedoni e Amadei.
Il nome forte dell’operazione è quello dell’ex attaccante Luca Toni, che sarebbe pronto a ricoprire il ruolo di direttore generale. L’ex centravanti della Nazionale e tra le altre di Fiorentina, Bayern Monaco e Palermo potrebbe così fare parte della dirigenza che vedrebbe poi l’imprenditore Roberto Marai (amministratore delegato di Big Easy) nel ruolo di presidente e finanziatore, ed Eugenio Olli come direttore sportivo.
Entro le 13 di martedì, deadline dell’indagine conoscitiva varata dal comune di Modena, anche questa terza iniziativa presenterà la documentazione richiesta; il 24 aprile poi il comune stesso deciderà a chi affidare la ricostruzione del club, con il Modena che potrebbe quindi rinascere intorno al nome di Luca Toni. L'ex calciatore classe 1977, dopo aver chiuso la sua carriera in campo, aveva ricoperto la carica di consulente dell'Hellas Verona dal giugno 2016 al giugno dell'anno successivo.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
C’è anche Luca Toni al Vinitaly!
aprile 16, 2018
Alla 52ª edizione del Vinitaly presente anche l’ex bomber dell’Hellas Verona, Luca Toni, ospite della cantina Sartori.
FONTE: HellasLive.it
Fusco via. Setti (ri)chiama Toni?
By Redazione - 5 aprile 2018
Squadra allo sbando, tifosi arrabbiati, ritiro ad oltranza e silenzio stampa. Se n’è andato il direttore sportivo e adesso si vocifera che Setti, per questo finale di stagione, chiederà aiuto al suo amico Luca Toni. Conosce la squadra, era il braccio destro di Fusco e porterebbe quella tranquillità all’ambiente che manca, senza contare che avrebbe tutte le carte in regola per metterci la faccia davanti ai tifosi. Bisogna capire solo se Toni ha voglia di salire su una barca che sta inesorabilmente affondando, soprattutto dopo aver lasciato il Verona con tanti strascichi e amarezza.
D.C.
FONTE: HellasNews.it
Leggende Liverpool-Bayern Monaco 5-5. In gol Luca Toni
marzo 24, 2018
L’ex bomber e dirigente dell’Hellas Verona, Luca Toni, questo pomeriggio è stato protagonista della sfida giocata all’Anfield Stadium tra le leggende del Liverpool e quelle del Bayern Monaco. Risultato finale 5-5, ex attaccante gialloblù che ha realizzato il primo gol della squadra tedesca. Foto: Instagram Liverpool
FONTE: HellasLive.it
NEWS
Toni: “Derby da vincere, il pari non va bene a nessuno”
L’ex gialloblù: “Non vedo un favorito. Io di nuovo all’Hellas? Non ho preclusioni”
di Redazione Hellas1903, 08/03/2018, 08:51
Luca Toni, ex centravanti e poi dirigente del Verona, ha rilasciato un’intervista a “La Gazzetta dello Sport” in vista del derby con il Chievo.
Dice, tra l’altro, Toni: “La partita di sabato? Un pareggio non va bene a nessun, dovranno tirare fuori tutto per vincere. Non c’è un favorito: è un derby”.
Sulla possibilità di un suo ritorno all’Hellas, Toni commenta: “Non precludo niente”.
FONTE: Hellas1903.it
Il sogno di Luca Toni: contribuire alla rinascita del calcio a Modena
febbraio 6, 2018
Fra la fine della settimana e l’inizio della prossima dovrebbe esserci un incontro fra i patron della Rosselli Mutina – Paolo Galassini e Gianlauro Morselli – e gli imprenditori Romano Sghedoni e Romano Amadei per dare vita a una società che programmi la rinascita del Modena Calcio, partendo dalla base offerta dal club che attualmente milita in Eccellenza. Una situazione che il comune monitora con attenzione, come riporta La Gazzetta di Modena. Le alternative portano ai nomi di Gianpiero Samorì, che ha già dato mandato a un noto professionista di partecipare all’asta per il marchio, e Luca Toni, che sta cercando forze economiche per il suo progetto.
Luca Toni lavora per far rinascere il “suo” Modena
gennaio 14, 2018
Dopo il fallimento dello scorso dicembre, sono molti gli imprenditori che hanno deciso di mettersi a disposizione contattando il Sindaco Muzzarelli per rilanciare il calcio a Modena. L’unico che sino ad ora si è esposto pubblicamente è l’ex bomber dell’Hellas Verona, Luca Toni, cresciuto calcisticamente proprio nella società modenese. Con lui ci sarebbero imprenditori di spessore ed appassionati. Si sono fatti poi i nomi anche di Maurizio Setti e dell’ex patron Romano Amadei. Il Modena con tutta probabilità ripartirà dalla Serie D
Allenatore professionista di prima categoria – UEFA A. Esame a Coverciano per Luca Toni
dicembre 12, 2017
Giornata di esami a Coverciano: gli allievi del ‘Corso speciale combinato UEFA B / UEFA A’ sono infatti attesi dalla prova finale. Il corso, iniziato lo scorso 9 ottobre e riservato ad ex calciatori professionisti con una militanza di almeno sette anni in Serie A e con un minimo di 180 presenze, ha avuto un programma didattico di 210 ore. Sono stati nove gli allievi ammessi a seguire le lezioni, tra cui ben tre campioni del mondo del 2006: Marco Amelia, Mauro German Camoranesi e Luca Toni. In caso di esito positivo degli esami finali, i corsisti otterranno l’abilitazione come ‘Allenatori professionisti di prima categoria – UEFA A’ e con questa qualifica potranno guidare tutte le formazioni giovanili – incluse le Primavera – e le prime squadre fino alla Serie C inclusa; potranno inoltre essere tesserati come allenatori in seconda nei due massimi campionati, sia in Serie B che in Serie A. Di seguito, l’elenco completo dei nove allievi chiamati a sostenere gli esami finali: Marco Amelia, Mauro German Camoranesi, Marco Cassetti, Cristian Eugen Chivu, Morgan De Sanctis, Fabio Galante, Alessandro Amantino ‘Mancini’, Angelo Palombo e Luca Toni. Fonte e foto: figc.it
FONTE: HellasLive.it
NOTIZIE
Luca Toni: “Ancelotti-Bayern? Troppe chiacchiere. Belotti il mio erede. Napoli, devi vincere le partite sporche…”
Interessante intervista rilasciata dall’ex attaccante di Palermo, Verona e Bayern Monaco, Luca Toni.
08/10/2017, 11:45
“Essere campione del mondo mi dà un vantaggio: sto frequentando il corso per allenatori a Coverciano, a noi permettono di prendere il patentino Uefa A e B insieme. Anche se non credo che il mio futuro sia in panchina”.
Parola di Luca Toni. L’ex attaccante di Verona, Palermo, Roma, Fiorentina e Bayern Monaco parteciperà, a partire da domani, lunedì 9 ottobre, al ‘Corso Speciale per Allenatori’ relativo alla categoria UEFA B – UEFA A. Un corso di formazione riservato ad ex calciatori professionisti che hanno collezionato almeno sette anni consecutivi di militanza in Serie A, totalizzando un minimo di 180 presenze. L’attestato che verrà rilasciato al termine del corso consentirà ai partecipanti di allenare tutte le formazioni giovanili e svolgere il ruolo di tecnico della prima squadra in club che militano nella nostra Serie C o ricoprire il ruolo di tecnico in seconda della prima squadra sia in serie cadetta che nel massimo campionato. Ciò nonostante, il futuro dell’ex centravanti rosanero potrebbe non essere in panchina.
“Sto parlando con qualche società, siamo a livello di chiacchiere, sto cercando di imparare da tutti. Mi hanno invitato anche al Bayern, potrei andare a studiare là. Per ora comunque vorrei rimanere vicino a casa, ma l’importante è che chi vuole Toni lo scelga per fargli condividere le scelte. Il motivo per cui ho rotto col Verona? Lasciamo perdere”, ha dichiarato il classe ’82 ai microfoni del ‘QS’.
ANCELOTTI – Fra i temi trattati dall’ex campione del Mondo anche la scelta da parte del Bayern Monaco di esonerare lo scorso 28 settembre il tecnico, Carlo Ancelotti. “Cosa ne penso? Che un esonero fa parte delle regole del gioco e ci può anche stare, ma è stato brutto il modo in cui è stato gestito il dopo, sono uscite troppe voci. Carlo era e resta un grande allenatore, il Bayern è una società seria e per questo sono rimasto stupito dalle chiacchiere trapelate”.
CORSA SCUDETTO – “La squadra di Sarri è quella che gioca meglio, adesso bisogna capire se è in grado di vincere anche le partite sporche, quelle in cui i tre tenori non sono al meglio. In questo la Juve è maestra, vincere anche senza giocare bene alla lunga può fare la differenza. Se il Napoli ci arriva, è la vera alternativa ai bianconeri. La Roma? Mi sembra che Di Francesco stia facendo un ottimo lavoro, ma sono cambiati tanti giocatori e non è facile all’inizio. Bisognerà valutarla del tempo, la squadra. Chi è il Luca Toni di oggi? Non saprei, forse non c’è. Io faccio il tifo per Belotti, in alcune cose mi somiglia: per l’atteggiamento che ha in campo, per la capacità di continuare a migliorare nel tempo. Ed è italiano”, ha concluso Toni.
FONTE: MediaGol.it
CORSO A COVERCIANO
E Toni adesso vuole fare l'allenatore...
07/10/2017 15:34
Luca Toni potrebbe anche fare l'allenatore in futuro. L'ex capitano del Verona insieme ad altri due ex campioni (Camoranesi e Amelia) prenderà parte al corso speciale per allenatori 'Uefa B/Uefa A' lunedì prossimo a Coverciano.
Il corso è dedicato a ex calciatori professionisti che abbiano collezionato almeno sette anni per intero in Serie A con un minimo di 180 presenze.
Toni sembra aver cambiato idea dopo che nella conferenza stampa di fine carriera aveva dichiarato di non voler far l'allenatore e di preferire una carriera da dirigente: "Di sicuro non farò l’allenatore, non sono portato e poi i miei ex compagni che fanno l’allenatore invecchiano di cinque anni ogni anno" aveva detto.
FONTE: TGGialloBlu.it
Corso per allenatori a Coverciano: ci sono tre ex campioni del mondo
del 06 ottobre 2017 alle 19:13
Lunedì prossimo a Coverciano inizia il corso speciale per allenatori Uefa B/Uefa A. Tra gli iscritti ci sono anche tre campioni del mondo di Germania 2006 con la maglia dell'Italia: si tratta di Mauro German Camoranesi, Marco Amelia e Luca Toni, che parteciperanno al corso dedicato ad ex calciatori professionisti con alle spalle almeno 7 anni in Serie A e un minimo di 180 presenze. Insieme a loro, secondo quanto riportato dall'Ansa, anche altri sei ex calciatori: Cassetti, Chivu, De Sanctis, Galante, Amantino Mancini e Palombo. Le lezioni, per un totale di 210 ore, avranno termine a fine novembre e in caso di esito positivo degli esami finali i nove otterranno l'abilitazione come allenatore professionista di "II Categoria - UEFA A", ovvero allenatore tutte le squadre giovanili e fino alla Serie C, oppure fare da secondo in Serie B e Serie A
FONTE: CalcioMercato.com
CULTURE
Dopo 14 anni matrimonio top secret per Luca Toni e Marta Cecchetto. Ma le foto degli invitati svelano tutti i dettagli fin'ora nascosti
Si sono detti "sì" il 9 settembre in una magnifica villa tra le colline toscane a poca distanza da Fiesole. Il loro rapporto dura da 14 anni
11/09/2017 17:37 CEST | Aggiornato 18 ore fa
Venti anni d'amore e due figli. A Luca Toni, 40 anni, e Marta Cecchetto, un anno in meno di lui, mancava solo il matrimonio che è arrivato, a sorpresa, il 9 settembre. I due si sono detti "sì" con una cerimonia romantica nella splendida villa di San Michele sulle colline toscane.
Un post condiviso da Le S-Catenate (@lescatenate) in data:
La coppia ha coronato il suo sogno d'amore a molta distanza dalla proposta di matrimonio, arrivata nel 2011. Solo dopo poco tempo fa, infatti, l'ex bomber dell'Hellas Verona e della Fiorentina aveva dichiarato:
Alla cerimonia è stata celebrata a poca distanza da Fiesole alla presenza di tante star tra cui anche Gianna Nannini. A svelare i dettagli postando le foto sui social gli amici invitati alla celebrazione.
Un post condiviso da Hellas Verona FC (@hellasveronafc) in data:
Dopo 14 anni di fidanzamento, Luca Toni e Marta Cecchetto sono riusciti a mantenere top secret le nozze, mentre le foto della loro favola matrimoniale hanno fatto il giro della rete.
Un post condiviso da Andrea Pistelli (@pistelli_andrea) in data:
Sono andati all'altare elegantissimi in una chiesa decorata con rose bianche e rosa. L'ex calciatore della nazionale italiana indossava un completo blu con papillon dello stesso colore. La moglie ha scelto un abito bianco riccamente decorato con pizzo e tulle e un'enorme corona floreale sulla testa.
Con il matrimonio la coppia ha messo il sigillo ad un rapporto già solido da tempo, come ha dichiarato lo stesso Luca Toni:
Un post condiviso da HELLAS VERONA STYLE (@hellasveronastyle) in data:
FONTE: HuffingtonPost.it
Luca e Marta sposi: l’omaggio dell’Hellas Verona
By Federico Messini - 10 settembre 2017
Luca Toni ieri si è spostato con Marta Cecchetto, ricevendo dal presidente Setti una maglia personalizzata per celebrare il matrimonio.
Questo il messaggio dell’Hellas Verona:
“Il 9/9 non poteva che essere il vostro giorno! In un momento così speciale, c’è anche un pezzo della vostra storia.”
FONTE: HellasNews.it
Luca Toni si sposa il 9 settembre
agosto 30, 2017
L’ex capitano, bomber e dirigente dell’Hellas Verona, Luca Toni, convolerà a nozze sabato 9 settembre con Marta Cecchetto con cui è fidanzato da quasi vent’anni e ha avuto due figli, Leonardo e Bianca. Tra gli invitati ci saranno i Campioni del Mondo 2006. Fonte: Chi
FONTE: HellasLive.it
EX VERONA
Ex Verona, per Toni c’è il Modena
Possibile incarico dirigenziale per Luca dopo l’addio all’Hellas
di Redazione Hellas1903, 17/07/2017, 08:24
Ha lasciato il Verona dopo quattro anni (tre da giocatore, uno da consulente).
Luca Toni, ora, potrebbe ripartire dal Modena, con un incarico dirigenziale, in caso di cambio di proprietà per il club emiliano, impegnato in Lega Pro.
Toni, intervistato da “La Gazzetta dello Sport”, dice, parlando della squadra: “Sono tifoso, e in quanto tale mi dispiace vederlo in C, dietro a Sassuolo e Carpi. Se ci sarà un progetto serio sono a disposizione, per la mia città non guardo certo la categoria”.
FONTE: Hellas1903.it
SERIE A
Fiorentina, Toni: "Non ho ricevuto chiamate, in futuro chissà"
15.07.2017 18:45 di Michele Pavese Twitter: @7mp84
Luca Toni, ex dirigente dell'Hellas Verona, è stato intervistato dai microfoni di Sky Sport e ha parlato di diversi temi importanti: "Ora mi godo le vacanze, quando riprenderà la Serie A vedremo cosa fare, ma immagino sempre un ruolo dirigenziale. Sono contento per Cassano, è uno dei pochi campioni della nostra Serie A e spero abbia la giusta mentalità e voglia. Dipenderà solo da lui. Ha ancora tanto da dare, ha dei colpi importanti ma deve avere la testa giusta anche negli allenamenti.
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FONTE: TuttoMercatoWeb.com
04 LUG 2017
GRAZIE TONI, MA STO CON SETTI
Voci, tante voci. Troppe voci. Poche notizie ufficiali, soprattutto in entrata. Parlare e scrivere di aria fritta non mi entusiasma. Per questo ho aspettato tanto, prima di rinnovare queste pagine. L’addio di Toni ha fatto e fa discutere. Il campione del mondo ha lanciato frecce velenose contro Fusco, indicandolo come unico colpevole della sua repentina uscita di scena. In realtà il “colpevole” principale è il presidente Setti, che aveva individuato per Toni un ruolo di rappresentanza non del tutto gradito all’ex bomber. Toni voleva dire la sua nello spogliatoio, dare qualche consiglio, esprimere le sue idee. In pratica voleva incidere nelle scelte tecniche. Il presidente, forse scottato dal recente passato, è stato chiaro e deciso: Fusco ha pieni poteri sulla gestione tecnica. Ed ecco che l’idea Cassano è evaporata in un attimo, visto che era arrivata da Toni, attraverso il suo ex agente Tinti che è il procuratore dello stesso Cassano. Già, i procuratori. Si dice che siano i veri padroni del calcio italiano. Di certo incidono e non poco nelle scelte di direttori sportivi e presidenti.
Maurizio Setti ha voluto evitare contrasti interni all’Hellas. Le scottature legate alla faida Gardini-Sogliano sono state curate, ma il ricordo è ancora vivo. Un’esperienza da non ripetere. Certo, i paragoni sono scomodi, forse anche ingiusti perché le persone in questione hanno storie diverse e diversi caratteri. Di sicuro Toni avrebbe voluto dare una mano con i suoi consigli e la sua esperienza. Ma il rischio destabilizzazione sarebbe stato troppo grande. Io sto con Setti. Da qui ad affermare che la scelta di accettare il divorzio da Setti e puntare tutto su Fusco e compagnia porterà a grandi risultati, ce ne vuole. Onestamente i segnali arrivati in questa prima fase di calciomercato sono piuttosto preoccupanti. Al momento la rosa è inadeguata per questa serie A. Non voglio passare per pessimista o disfattista, ma le mie sensazioni in questo momento sono negative. Spero vivamente di ricredermi il 30 agosto, quando il mercato sarà terminato.
Luca Fioravanti
04 LUG 2017
L’AUTOGOL DI TONI
Luca Toni e Preben Elkjaer sono la coppia d’attacco dei sogni. Immaginate voi un Verona che li avesse avuti in campo insieme. Abbondandis in abbondandum avrebbe detto Toto, se dobbiamo sognare sogniamo in grande. Ecco io vorrei che di Toni restasse immortalata la fotografia del campione, del goleador, del ‘vicesindaco’, la parte romantica della sua storia. Abbiamo bisogno come il pane e l’aria di bei ricordi, l’antropologia del calcio si fonda buona parte su di essi, non disperdiamoli.
Il resto sono polemicucce di bottega, specie per un fu campione del mondo per sua stessa ammissione “ambizioso” anche nella carriera da dirigente che si vuole costruire. Se Toni ipoteticamente mi avesse chiesto un consiglio mediatico-comunicativo gli avrei detto di lasciar perdere, di non lasciarsi trasportare dal fuoco fatuo di polemiche fini a se stesse. E non per buonismo, paraculaggine, ipocrisia, ma per una ragione più semplice: Toni non aveva nulla da dire e infatti non ha detto nulla. Mezz’ora di banalità a spiegare in sostanza che lui, al di là del ruolo formale, voleva intervenire nella gestione tecnica (“dare qualche consiglio, dopo 22 di calcio penso che ne avessi diritto”) e che Fusco che della gestione tecnica è, nel bene o nel male, il responsabile gli ha detto “no”, ben più severo dell’uomo Del Monte che invece diceva sì, ed è per questo che ha sbattuto la porta. Una situazione che nel calcio e nella vita è capitata un po’ a tutti, che è normale – ricordate la vecchia storia dei due galli in un pollaio? – ma anche nella fattispecie esclusivamente personale. Perché allora dover sfogare i propri scazzi al mondo? Quale l’interesse pubblico? Se Toni chessò ci avesse dato delle notizie oggettive, legate alla sfera dell’interesse pubblico dell’Hellas, avrebbe avuto tutto il diritto, anzi il dovere, di parlare e noi giornalisti avremmo avuto il diritto, anzi il dovere, di approfondire. E invece la montagna ha partorito il topolino: Toni se ne va perché non può decidere e non può decidere perché decide già Fusco, a cui Setti ha dato le chiavi del Verona.
E’ chiaro che nel gioco della stanza dei bottoni del calcio influisce anche l’area di procuratori a cui ognuno fa riferimento. Toni ha i suoi legami e le sue amicizie, Fusco ne ha altre, Sogliano ne aveva altre ancora e questo vale più o meno per tutti i manager del mondo. Procuratori significa sfere di influenza, correnti politiche, network di business tutte cose per cui anche si può arrivare a litigare, pure legittimamente e comprensibilmente. Ma poi conta il Verona e le capacità che ha un manager di allestire con le risorse a disposizione una squadra competitiva. Sogliano ci riuscì, Gardini e Bigon (con relazioni anche in comune con il mondo di Toni) no, Toni chissà.
Setti, al bivio dopo un anno di convivenza tra ruggini e incomprensioni, ha scelto Fusco e bocciato Toni. Posto che Toni non avrà mai la controprova, positiva o negativa, del suo lavoro, Fusco verrà giudicato per i risultati in rapporto agli obiettivi prefissati e alla forza economica a disposizione. Il resto sono scazzi personali di cui francamente non ci frega nulla. Il resto è un autogol clamoroso di un vecchio bomber che uscito dal campo per una volta ha sbagliato porta.
Francesco Barana
04 LUG 2017
MA AL VERONA NON CI PENSA MAI NESSUNO?
Dice: passerano i giocatori, i presidenti, gli allenatori… E’ per dire che il Verona dovrebbe essere più forte di tutto. Invece qui ogni volta c’è qualcuno che diventa più forte del Verona, inteso come Istituzione (volutamente maiuscolo). E’ una vita che faccio questo lavoro, è una vita che vedo la piazza dividersi in fazioni. Mandorliniani, Toniani, Fuschiani, Settiani. Mancano solo i marziani e poi ci sono tutti. Francamente non se ne può più.
Credo che sia colpa della debolezza intrinseca della società che negli anni si è esposta a figuracce (e non parlo dell’attuale, che probabilmente ha le colpe minori). Le nostre memorie sono piene di colpi di scena, di personaggi turpi che ci propinavano “progetti”, di finte vendite, di fallimenti dietro l’angolo.
A chi credere? Siamo stati costretti a cercare l’uomo della provvidenza, spesso incarnato dagli allenatori, qualche volta dai giocatori. Professionisti ben pagati, qualche volta ottimamente pagati, che cercavano di sfruttare la situazione a loro favore e poi se ne andavano, mentre noi qui a leccarci le ferite, a raccogliere i cocci, a cercare di ripartire. E’ successo a tutti noi, mille volte e non è colpa di nessuno. Tutti strumentalizzati, diciamoci la verità una volta tanto.
L’amarezza mi arriva perché nessuno mai pensa al Verona. Tutti si lavano la bocca, sparano sull’Istituzione, danno lezioni di vita e di tifo. E poi se ne vanno. Con i loro conti in banca un po’ più pingui. Buone vacanze.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Ricordate Luca Toni? “Nel Verona contavo nulla”
4 luglio 2017
Ha lasciato il Verona spiegando:”Non contavo nulla”. Luca Toni va via e probabilmente sarà ricordato soprattutto per il gran clamore provocato in occasione di Avellino-Verona.
Non dovette sembrargli vero assumere un ruolo di protagonista, quella volta. Fu bravo – questo va detto – a fare passare in ultimo piano la sconfitta della Hellas contro la squadra avellinese.
Un successo passato inosservato rispetto alla denuncia dell’allora dirigente della Hellas. Il grande ex giocatore disse che l’auto su cui viaggiava con il presidente Setti (con lui nella foto) era andata distrutta per una “vile aggressione” su cui ancora si sta cercando di fare chiarezza.
La decisione di Toni di lasciare il Verona dove “NON CONTAVO NULLA”, offre una diversa chiave di lettura per tutte le cose che egli disse quell’11 febbraio, accusando tutto e tutti.
Non sapeva più su chi puntare: i tifosi irpini, i vigili urbani per “essersi girati dall’altro lato”. Disse tante altre cose poi smontate dalla difesa dei tifosi tirati in ballo, per i quali scattò immediatamente il Daspo, poi revocato dal Tar.
Ma lui era Lucatoni, quello dei Mondiali, mica uno qualsiasi: tutto quanto diceva andava preso per oro colato. Poi vieni a sapere, per la stessa ammisione dell’ex calciatore, che non contava niente e che era stato sovradimensionato pure da chi lo ascoltò in quella circostanza.
Come diceva il Marchese del Grillo: “io sono io e voi non contate un…” .
Altra dichiarazione rilasciata da Toni, ora che ha lasciato io Verona: “Aspetterò proposte: voglio crescere”.
Che lo faccia in fretta. E che ripassi ad Avellino quando avrà raggiunto una statura adeguata.
FONTE: IrpiniaOggi.it
VISTO DA NOI
Luca, quella stonatura alla fine della sinfonia
Toni, storia di un addio inevitabile. Ma i veleni non servivano
di Matteo Fontana, @teofontana 03/07/2017, 16:29
Luca Toni è stato un simbolo dell’Hellas. Lo sarà ancora, nonostante l’addio al Verona, sancito la settimana scorsa e “raccontato” stamattina.
È stato un simbolo, Luca, per il carisma espresso sul campo e nello spogliatoio. Perché ha portato il Verona a riprendersi la ribalta nazionale, perché ha segnato una valanga di gol, perché dagli spalti bastava guardare la sua figura possente per essere rassicurati. Perché era un trascinatore nato. Per questo, per ogni tifoso gialloblù, Toni rimarrà un totem, un eroe privato, una storia da narrare ai propri figli e ai nipoti, secondo quella tradizione orale che fa parte della mistica dei grandi club calcistici.
Luca Toni è stato una sinfonia. Un vincente nato, uno che si è fatto largo nel calcio con i gomiti, tra colpi di testa e battaglie sul campo. Non un raccomandato, non un giocatore forgiato nelle giovanili di una società di vertici. Dagli stadi polverosi della Serie C è diventato campione del mondo, Scarpa d’Oro d’Europa. Al Verona, si è persino laureato più vecchio capocannoniere della A di ogni tempo.
Da dirigente (o consulente) ha confermato di poter essere utile all’Hellas. Il Verona è risalito in Serie A con il contributo di tutti, con una rinnovata unità interna, con uno spogliatoio che ha saputo andare oltre le difficoltà.
Per questo, pur comprendendo l’amarezza di Toni, nel momento del commiato da una realtà a cui ha dato tanto, ma da cui ha ottenuto persino di più, rimane una stonatura forte, dettata da certe sue frasi, pronunciate al Relais del centro cittadino in cui ha reso noti i perché del divorzio.
In assenza di una replica di Filippo Fusco o di una presa di posizione di Maurizio Setti (per ora non ci saranno, perché l’attenzione è rivolta a una squadra che è da costruire in larga parte per il via alla stagione), i sassolini che Luca si è tolto non sono parsi appropriati. O, perlomeno, qualcuno di essi.
Sminuire il valore della promozione, attribuendola a un fattore pressoché meramente economico – ma un anno prima il Verona è retrocesso in modo vergognoso in B spendendo molto di più, e Toni lo sa bene – è sgradevole. Luca viene dalla strada del pallone. Sa benissimo quanto sia dura vincere, quanto sia faticoso non perdere i pezzi lungo il tragitto.
Dire che i soldi a disposizione quest’anno non saranno di più è vero, ma non significa che con lui i danari sarebbero stati maggiori. Dire che l’Hellas farà fatica a salvarsi può avere il valore accreditato di un giudizio tecnico detto da un uomo di calcio come Toni, ma non supportano una piazza che, con o senza (e prima) di lui, è nata per lottare e che non ha mai avuto paura di perdere e ha sempre vissuto qualsiasi sconfitta come una nuova sfida da superare.
Luca, rimarrai sempre un gigante. Ma anche al tuo illustre e compianto conterraneo Luciano Pavarotti capitava di steccare. E le tue ragioni, in questo modo, rischiano di impigliarsi nel dubbio che accompagna le parole dell’amante non più ricambiato. Meriti le migliori fortune, ma sarebbe bastato avere pazienza (da ambo le parti, se vogliamo) per non congedarsi con dei veleni che non sono d’aiuto a nessuno. Non a Toni, di certo. E ancor di meno al Verona, che per quattro anni è stata casa tua.
FONTE: Hellas1903.it
03 luglio 2017
Hellas Verona, Toni dice addio: "Non contavo nulla. Voglio crescere"
Luca Toni, ex dirigente dell'Hellas Verona (getty)
L'ex attaccante gialloblu ha spiegato in conferenza i motivi della separazione: "Non dimentico questi anni a Verona, ma nell'ultima stagione non avevo nessun ruolo preciso. Il mio obiettivo è quello di fare qualcosa anche a livello dirigenziale. Ora aspetto qualche proposta"
Tutte le notizie sull'Hellas Verona
Dopo un anno da dirigente e quattro in gialloblu, si separano le strade di Luca Toni e dell’Hellas Verona. Una decisione, quella presa dal Campione del Mondo del 2006, dolorosa e difficile, che lo stesso ex attaccante ha voluto spiegare in conferenza stampa: “Voglio ringraziare tutti senza tralasciare nessuno, perché non dimentico questi quattro anni passati insieme. Voglio ringraziare soprattutto i tifosi perché mi hanno regalato un’altra giovinezza, questa stima nata tra di noi è stata bella e mi ha permesso di vivere bene qui. So che per loro sono stato di passaggio ma lo striscione che mi hanno dedicato nell’ultima partita è stato un bellissimo atto di stima”. Dopo i ringraziamenti i motivi dell’addio: “Detto questo preciso una cosa: dopo aver vinto la classifica marcatori, la dirigenza mi propose un contratto di tre anni da dirigente ma io non avevo intenzione di smettere, decisi quindi di restare un altro anno da giocatore. Poi dopo la retrocessione il Presidente mi disse che il contratto da tre anni da dirigente non poteva essere rispettato a causa dei minori introiti, quindi gli dissi che non ci sarebbe stato nessun problema e accettai in bianco un contratto da dirigente con un solo anno per riportare il Verona in A. Per me è stata una sfida ma ho passato una stagione dove è successo un po’ tutto un po’ niente, ho fatto quello che mi è stato chiesto facendo un po’ di tutto”.
"Ci sono rimasto male, ora aspetterò proposte: voglio crescere"
E ancora: “Ho visto che non contavo niente ma quando le cose andavano male era colpa mia, e quando si sistemavamo venivo messo in disparte. Il mio obiettivo è quello di fare qualcosa anche a livello dirigenziale, e io quest’anno mi son trovato con tante cose cambiate, il mio consiglio l’ho dato dove pensavo si potesse migliorare”, ha continuato Toni. “Quando ho visto la conferenza di Fusco che ha parlato di me come voce univoca anche se non mi è mai interessato fare il direttore sportivo a Verona. Quando chiesi delucidazioni sul mio ruolo al Presidente mi ha mandato a parlare con Fusco e la sua spiegazione è stata: ‘qui decido tutto io e faccio tutto io’, per questo ci son rimasto male. Luca Toni deve essere un valore aggiunto nelle società e sentirmi detto una cosa così mi ha un po’ ferito. Per un mio percorso di crescita penso ci sia bisogno di condividere in una società piccola come Verona, ho tenuto un bel rapporto con il Presidente e insieme abbiamo deciso di non proseguire, nonostante avessi già in mano il contratto per il prossimo anno. Il mio futuro? Adesso vado in vacanza poi aspetterò delle proposte che mi faranno crescere”.
FONTE: Sport.Sky.it
03 luglio 2017
Hellas Verona, Toni e fulmini su Fusco: “Non è mica Rummenigge. Promozione scontata”
Hellas Verona, Toni dice addio: "Non contavo nulla. Voglio crescere"
Gianni De Simon
Luca Toni ha deciso di lasciare il suo ruolo da dirigente dell’Hellas Verona a causa del rapporto deteriorato con il ds Fusco
Era nell’aria l’addio di Luca Toni all’Hellas Verona. Il suo contratto da dirigente scadeva il 30 giugno e l’ex attaccante della Fiorentina è intervenuto in conferenza stampa per spiegare il suo addio. “Non si poteva continuare a lavorare in questo modo. Il direttore sportivo Filippo Fusco mi ha detto ‘qui comando e decido io’. Mi sono sentito messo spalle al muro. Poi me l’avesse detto un Rummenigge… Quando le cose sono andate male mi sono preso tutte le colpe. Quando si sono riaggiustate sono stato messo in disparte”.
Sul rapporto con il presidente Setti: “È una persona che stimo. Abbiamo deciso insieme di non andare avanti. Restare senza avere voce in capitolo era inutile. Il mio nome era diventato un peso, ma non è colpa mia se mi chiamo Luca Toni e tutti volevano interfacciarsi con me”.
Frecciatina a società e squadra: “Promozione? Ma quale impresa! È stato abbastanza scontato. Il miracolo lo ha fatto la Spal che ci è anche arrivata davanti. Noi avevamo un monte ingaggi di 14 milioni e lo avevo fatto notare in società”. Pillola di mercato sulla possibilità di vedere Cassano con la maglia dell’Hellas: “Antonio sarebbe stato utile e prezioso. C’è bisogno di gente che conosca la categoria“.
FONTE: CalcioDAngolo.it
LA POLEMICA
Toni se ne va sbattendo la porta
03/07/2017 12:11
Non è stato un addio soft. Diciamo che se fosse stato un rigore, avrebbe sfondato la rete. L'ultima conferenza stampa di Luca Toni avviene fuori dalla sede dell'Hellas e già questo è un evidente segnale che qualcosa lassù si è rotto. La conferenza stampa, non curata dall'ufficio del Verona, ma da un'agenzia privata (Marco Girotto che ha lavorato in passato nell'ufficio stampa della Juventus) avviene in via Cattaneo in un sofisticato relais. Toni contro Fusco e indirettamente contro Setti, Toni che precisa e poi affonda. "Volevo solo crescere e consigliare il presidente" dice Toni "ma i miei consigli non erano richiesti. Non ho ambizioni, sono entrato umile e in punta di piedi. Ma credo che il calcio sia condivisione. Se non c'è condivisione non si può fare niente. Vincere il campionato dello scorso anno è stato facile. Il Verona con 15 milioni di euro era nettamente la squadra più forte. Qualcuno ha voluto far passare questa come un'impresa. Ma non lo è stata. L'impresa l'ha fatta la Spal che costa tre milioni e mezzo. Il difficile per il Verona sarà adesso. Vedremo cosa succederà". Toni ha rivendicato il diritto di non avere un ruolo, di essere solo il consigliere del presidente: "Non ho ambizioni, non m'importa. Ma credo che dopo 22 anni di calcio giocato io possa avere qualche idea. Ma ho trovato la porta chiusa. Il presidente mi ha detto che ha deciso di affidare in toto la gestione sportiva a Fusco e quindi io tolgo il disturbo. Non mi va di stare qui a fare le cene con gli sponsor. Quelli sono amici che posso vedere anche fuori dal Verona".
Toni ha poi ricordato che Fusco non ha esperienza di serie A: "E' il suo primo campionato, credo che lo valuteremo ora e valuteremo il suo lavoro".
Su Pecchia ha invece spiegato: "E' stato bravissimo all'inizio. Ha dato un gioco al Verona e creato tantissime aspettative. Secondo me è troppo accondiscendente in alcuni frangenti, e anche lui non ha mai fatto la serie A. Poi non ha fatto il salto di qualità che magari si ci aspettava a gennaio. Ma diventerà sicuramente un grande allenatore".
Sul prossimo Verona Toni ha ribadito: "Sarà un campionato difficilissimo. Penso che bisognerà acquistare giocatori esperti e giovani fortissimi. Il pallone in serie A scotta".
Anche su Cassano (che ha lo stesso procuratore di Toni, Tinti), l'ex campione del mondo ha una sua idea: "Ci ho parlato. Veniva per pochissimi soldi. Con una clausola contrattuale che diceva che in caso di un cattivo comportamento Setti poteva stracciare l'accordo. Era nelle mie stesse condizioni di quattro anni fa, quando tutti dicevano che ero finito".
GIANLUCA VIGHINI
FONTE: TGGialloBlu.it
NEWS
Toni su Pecchia: “Può diventare un grande, ma deve essere più deciso”
L’ex gialloblù: “Salvarsi non sarà facile per il Verona”
di Redazione Hellas1903, 03/07/2017, 11:45
“Non sarà facile salvarsi per il Verona, servirà un buon gruppo e ci vorrà gente di personalità”. Così Toni sul futuro dell’Hellas.
L’ex bomber aggiunge: “Pecchia ha dato entusiasmo, ora però dovrà confrontarsi con la A. Può diventare un grande allenatore ma deve essere più deciso”.
NEWS
Toni 2: “La A non è stata un miracolo, e Cassano…”
L’ex centravanti in polemica con Fusco alla conferenza di addio
di Redazione Hellas1903, 03/07/2017, 11:37
Luca Toni, in conferenza stampa, dice la sua sul Verona e sull’ultimo anno, in aperta critica all’operato del direttore Filippo Fusco.
Dopo aver dichiarato la sua delusione per essere stato di fatto estromesso dal ds, Toni aggiunge: “La serie A conquistata lo scorso anno non è certo stata un miracolo, con 15 milioni da spendere. E quest’anno l’arrivo di Antonio Cassano sarebbe stata la ciliegina sulla torta”.
NEWS
Toni, addio con polemica: “Grazie Verona ma ci sono rimasto male per come è finita”
Nel mirino il ds Fusco: “Mi ha detto che decide tutto lui, mi ha ferito”
di Redazione Hellas1903, 03/07/2017, 11:14
Luca Toni, in conferenza stampa al “The Gentleman of Verona” saluta la città e i tifosi dell’Hellas togliendosi qualche sassolino dopo il mancato rinnovo del contratto come dirigente.
“Grazie ai tifosi per l’amore e la stima nei miei confronti, sono stati quattro anni stupendi. Sono venuto qui per fare qualcosa di importante – dice Toni – ma dopo la promozione sono cambiate delle cose, sono state allontanate delle persone. Il ds Fusco mi ha detto che decide tutto lui, ci sono rimasto male, le sue parole mi hanno ferito. Volevo essere un valore aggiunto”.
FONTE: Hellas1903.it
Stagione 2016-17 + - =
28 GIU 2017
TONI E L’IMPIETOSA LEGGE DELLA VITA
Nico Penzo, bomber del Verona e persona molto intelligente, mi raccontò di quanto sia difficile per calciatore smettere di giocare a pallone. E’ un momento della vita che un atleta non vorrebbe mai affrontare. Penzo, diventato presidente dell’Associazione ex calciatori dell’Hellas Verona, mi dava alcune incredibili notizie: i calciatori che smettono di giocare sono i più colpiti dalla depressione. Senza parlare dei problemi finanziari per l’incapacità di gestire il patrimonio accumulato. Il fatto di essere improvvisamente una persona “normale” non sempre viene accettato.
Faccio questa premessa dopo che è stata data l’ufficialità dell’addio al Verona di Luca Toni. Non che questo sia il caso di Luca, sia ben chiaro. Ma è per spiegare quanto sia dura tornare sulla terra per chi è stato un marziano in campo.
Il fantastico bomber del Verona non è riuscito a inserirsi nell’organigramma del Verona. Scrissi qualche tempo fa che Toni aveva bisogno di un ruolo. Toni s’è pure arrabbiato e mi dispiace che non abbia capito il senso delle mie parole, forse mal consigliato da qualcuno che gli soffia nelle orecchie.
E’ una legge aziendale e di qualsiasi struttura organizzata dare alle persone i giusti ruoli. Ruolo vuol dire “chiarezza” e “responsabilità”. Toni non era un problema del Verona, ci mancherebbe. Anzi, poteva diventare un’eccezionale risorsa. Se solo avesse capito che accidente fare.
Essere il “nebuloso” consigliere di Setti, non faceva bene al Verona. Perché creava ambiguità. Cosa diceva Toni a Setti, quali consigli dava? Era d’accordo su Pecchia, la campagna acquisti, il modo di gestire il Verona? Ecco, questo noi non lo sappiamo, perché senza ruolo, Toni ufficialmente non si era mai esposto. Del resto lo stesso Fusco è stato recentemente molto chiaro: “Il ds sono io e tutto quello che vedete nel Verona dal punto di vista tecnico nel bene e nel male è frutto delle mie scelte”. Una bella assunzione di responsabilità e una chiarezza limpida.
Toni forse non aveva voglia di mettersi così tanto in discussione. Non aveva voglia di ripartire da zero. Gli va dato merito, di aver fatto una scelta di chiarezza. Ancora una volta, come quando era in campo, per il bene del Verona.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
VISTO DA NOI
Toni e quel divorzio diventato inevitabile
Le ambizioni di Luca, le scelte del Verona: un addio amaro, un legame che rimane
di Matteo Fontana, @teofontana 28/06/2017, 11:46
Così Luca Toni se ne va.
Il più grande campione visto a Verona negli ultimi trent’anni, uno dei più grandi di sempre. L’unico capocannoniere in un campionato con la maglia gialloblù, con quella corona colta in Serie A nel 2014-2015.
Re Luca, l’abbiamo chiamato spesso. Per l’imponenza fisica, per il vigore atletico, per la saggezza tattica. A vederlo giocare veniva da fare un parallelo con Sean Connery, nel suo cameo in “Robin Hood”, quando entra in scena nella parte di Re Riccardo (a proposito di sovrani) per “benedire” le nozze tra Kevin Costner-Robin e Mary Elizabeth Mastrantonio-Marian.
Da dirigente, invece, Toni ha iniziato a imparare un anno fa. Setti l’ha definito “uno stagista”. Luca, però, ha ambizioni, legittime, di crescita. Troppo grande la sua figura per restare stagliata sullo sfondo, ambasciatore dell’Hellas, strette di mani e tagli del nastro, serate con gli sponsor e chiacchiere di svago.
Il Verona, in questo momento, non può fare scelte diverse. L’area tecnica ha già degli uomini con professionalità marcate. Gente che prende decisioni e che incide sulla conduzione del club. Poi il tempo dirà se queste stesse decisioni saranno state corrette o meno.
Allo stesso modo, è comprensibile che Luca Toni voglia di più per se stesso. Ha preso il diploma di direttore sportivo, ha entrature forti nel sistema calcio. Non è, né sarà mai, uno qualunque. Ma l’Hellas non ha la struttura del Bayern Monaco. Neppure quella della Juventus, che ha in Pavel Nedved un simbolo dirigenziale paragonabile a quello che avrebbe potuto essere Toni in questo Verona.
Le strade si separano, il legame rimane. Tra Luca e Maurizio Setti c’è amicizia. Un grande valore, questo, che però, quando si entra nell’ambito della conduzione di un’azienda, fa i conti con delle costanti e anche (se non soprattutto, se si parla di calcio) con delle variabili.
Con l’amarezza degli uni e degli altri, probabilmente, e consensualmente, è stata presa l’unica via, allo stato delle cose, percorribile.
Ciao, Re Luca. Chissà che la tua strada e quella del Verona non finiscano per sovrapporsi ancora.
FONTE: Hellas1903.it
Comunicato ufficiale: Luca Toni
28/GIUGNO/2017 - 09:00
Verona - L'Hellas Verona FC comunica che il 30 giugno 2017 si concluderà il rapporto professionale con Luca Toni.
L'Hellas Verona FC, dalla dirigenza allo staff tecnico, dalla squadra a tutti i dipendenti vuole ringraziare di cuore Luca per questi quattro anni insieme. Dai successi sul campo, di cui è stato protagonista con 51 gol, 128 punti conquistati in campionato e un titolo di capocannoniere, a quest'anno da dirigente. Le nostre strade si separano ma chissà che, un giorno, non si torni a camminare insieme. Queste le parole del Presidente Setti: «Sei stato un campione sul campo, che ha meritato di entrare nella storia di questo club, questo dicono i numeri. Sei un amico, una persona con dei valori importanti».
FONTE: HellasVerona.it
Toni-Verona sarà addio, l’ex bomber lamenta il poco spazio in società
L’ex campione del mondo è pronto a lasciare la dirigenza dell’Hellas, dopo il poco spazio concessogli nelle scelte. Nel suo futuro o un’esperienza da ds, o da opinionista televisivo.
23 GIUGNO 2017 18:26 di Marco Beltrami
Un divorzio annunciato quello tra Luca Toni e il Verona. L'ex campione del mondo, dirigente dell'Hellas già un mese fa subito dopo la festa per il ritorno in Serie dell'Hellas aveva esternato tutta la sua diffidenza sul suo futuro alla corte del presidente Setti: "In questa stagione ho fatto da spettatore, dovrò parlare con il presidente Setti per capire cosa fare da grande – rivelava Toni alla Gazzetta dello Sport – Già fai fatica da giocatore quando magari hai 4-5 anni di contratto. Figuriamoci da dirigente, quando scadi di anno in anno. Fortunatamente non devo lavorare per forza, ma posso scegliere di fare quello che più mi piace. Il calcio è la mia passione".
I motivi dell'addio di Luca Toni
E a quanto pare l'incontro non ha portato i frutti sperati, perché l'x calciatore come rivelato ancora dalla "rosea" ha deciso di lasciare l'Hellas. Una scelta tutt'altro che semplice ma inevitabile per Toni, che avrebbe voluto un ruolo più attivo nelle scelte societarie, e non appunto da "spettatore" nonostante la sua funzione di consigliere personale del patron gialloblu. Ancora pochi giorni dunque e le strade di Luca Toni e del Verona si separeranno dopo 3 anni ricchi molto intensi.
L'ex bomber tra passato e futuro
Il Toni calciatore ha lasciato il segno nel Verona vincendo anche il titolo di capocannoniere nel 2015, nel 2016 poi è arrivato il ritiro dopo la retrocessione in Serie B della squadra che è riuscita a tornare nel calcio che conta sotto gli occhi del suo ex bomber nelle vesti di dirigente. Ora c'è grande curiosità per il futuro di Toni, che ha compiuto 40 anni proprio nello scorso maggio. Un futuro diviso tra la possibilità di un'ulteriore esperienza, magari da direttore sportivo, nel mondo del calcio, e quella intrigante televisiva, nelle vesti di opinionista.
FONTE: Calcio.FanPage.it
SERIE A
Gazzetta: Toni verso il divorzio
23/06/2017 09:35
Secondo la Gazzetta dello Sport Luca Toni avrebbe deciso di lasciare il Verona. Finirebbe così l'avventura dell'ex campione del mondo che dopo un anno nelle vesti di consulente di Setti doveva avere un incarico in società. Incarico che il presidente Setti aveva detto di aver ritagliato per Toni che non si sarebbe potuto sovrapporre con il lavoro del ds Fusco. Ora questa indiscrezione che l'entourage di Toni ha fatto trapelare alla Gazzetta dello sport. Tra Toni e il Verona sarà divorzio.
FONTE: TGGialloBlu.it
NEWS
Toni, è pronta la scrivania da vicepresidente dell’Hellas
Setti pensa a un ruolo operativo per l’ex attaccante del Verona
di Redazione Hellas1903, 02/06/2017, 08:55
Dopo essere stato formidabile attaccante dell’Hellas dal 2013 al 2016, a segno per 51 volte con la maglia gialloblù tra campionato e Coppa Italia, capocannoniere della Serie A 2014-2015, dopo un anno da “stagista” e consulente del club, per Luca Toni è pronto un ruolo definito nell’organigramma del Verona.
Maurizio Setti pensa alla scrivania di vicepresidente per l’ex centravanti. Una posizione operativa, con compiti che spazierebbero dal marketing alla rappresentanza della società in ambito nazionale e internazionale e nei contatti con gli sponsor.
Per Toni, un’opportunità allettante che gli permetterebbe di ricoprire un ruolo attivo nella gestione aziendale.
FONTE: Hellas1903.it
Barcellona e Bayern: l'Hellas Verona 'a scuola' dai migliori
01/GIUGNO/2017 - 10:40
Verona - 'A scuola' dai migliori. Questo l'intento con cui Luca Toni, assieme a una delegazione del club gialloblù, nelle scorse settimane si è recato in Catalogna per scoprire le strategie e i metodi di una società che da tempo fa calcio ad alti livelli: il Barcellona.
Visitata nel dettaglio La Masia, il centro sportivo dei catalani, con le aree dirigenziali e scouting adiacenti, in compagnia del responsabile della metodologia e della formazione del Barcellona Joan Vila. Oltre ad una giornata trascorsa allo stadio 'Camp Nou' con il suoi store e museo ufficiali. Il tutto con una guida speciale: il direttore sportivo blaugrana Ariedo Braida.
Grande accoglienza e disponibilità, oltre all'invito al 'Mini Estadi' per assistere ad una partita di campionato del Barcellona B.
E, nelle settimane precedenti, una delegazione del club è stata invitata dal Bayern Monaco per alcune giornate dedicate alla condivisione di idee e strategie relative alle aree marketing, commerciale e ticketing.
Anche in questo caso, visita di rito all'Allianz Arena e negli uffici della squadra bavarese, che già in passato aveva ospitato l'Hellas Verona.
Ecco le dichiarazioni di Luca Toni sull'esperienza: «Bisogna sempre imparare dai più bravi. Siamo stati a Monaco di Baviera dal Bayern per cercare di studiare la loro struttura societaria, mentre con il Barcellona siamo riusciti a vedere come lavorano a livello di settore giovanile. Viaggeremo ancora per far crescere l'Hellas Verona come società e, dal punto di vista personale, per imparare cose positive».
FONTE: HellasVerona.it
NEWS
Toni: “Stagione da spettatore, devo parlare con Setti per il futuro”
Il dirigente gialloblù: “Difficile quando il contratto scade di anno in anno”
di Redazione Hellas1903, 27/05/2017, 10:21
Luca Toni ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, in cui parla del suo futuro come dirigente del Verona.
“In questa stagione ho fatto da spettatore, dovrò parlare con il presidente Setti per capire cosa fare da grande. Già fai fatica da giocatore quando magari hai 4-5 anni di contratto. Figuriamoci da dirigente, quando scadi di anno in anno. Fortunatamente non devo lavorare per forza, ma posso scegliere di fare quello che più mi piace. Il calcio è la mia passione”
Su Cassano: “Mi ha chiamato per altre cose, nei giorni scorsi”.
FONTE: Hellas1903.it
Luca Toni a Totti: “In bocca al lupo per il tuo futuro, che sia vicino o lontano dal campo”
di Redazione maggio 26, 2017
In occasione del suo quarantesimo compleanno, Luca Toni ha voluto salutare il capitano della Roma Francesco Totti. Ecco il messaggio pubblicato sul sito ufficiale dell’Hellas Verona:
“Un giorno felice per me, in cui approfitto per salutare un campione e un amico con cui ho condiviso tanto: Francesco, domenica giocherai la tua ultima partita con la maglia della tua vita… in bocca al lupo per il tuo futuro, che sia vicino o lontano dal campo!”.
FONTE: PagineRomaniste.it
#Toni40: «Grazie a tutti!»
26/MAGGIO/2017 - 12:20
BUON COMPLEANNO TONI
26/MAGGIO/2017 - 00:01
La Società, lo staff tecnico e tutta la squadra
augurano buon compleanno a Luca Toni
che oggi compie 40 anni.
#Toni40
FONTE: HellasVerona.it
CALCIO
Toni: “Umile grazie a Baggio e Guardiola. Bayern? Con Ribery facevamo casino! Roma, che rimpianto…”
L’ex attaccante, oggi dirigente dell’Hellas Verona, ripercorre la sua carriera ai microfoni di Premium Sport
di Redazione ITASportPress, 25 maggio 2017, 18:45
VERONA, ITALY - JUNE 06: Luca Toni looks on during the international friendly match between Italy and Finland on June 6, 2016 in Verona, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Luca Toni ripercorre la sua carriera ai microfoni di Premium Sport; ecco quanto dichiarato dall’ex attaccante che oggi fa parte della dirigenza dell’Hellas Verona:
VICENZA – “E’ stata un’esperienza bella, nonostante la retrocessione, perché è stato il mio primo anno in Serie A. Era tutto nuovo per me, ho giocato contro campioni che vedevo solo nelle figurine. All’esordio ho affrontato Maldini e Costacurta, delle leggende”.
BRESCIA – “E’ stata la prima volta in cui ho giocato con dei campioni come Baggio e Guardiola. Baggio arrivava sempre per primo al campo e andava via per ultimo, Guardiola mi disse che se avessi voluto poteva fermarsi a farmi dei cross dopo gli allenamenti. Loro mi hanno insegnato l’umiltà nel calcio. A Brescia il mister Mazzone è riuscito a farci rendere al massimo anche perché era una Serie A più forte rispetto a ora. Ci siamo tolti delle soddisfazioni, giocavamo un buon calcio e io sono riuscito a segnare anche per la bravura dei miei compagni”.
PALERMO – “Sono sempre stato un impulsivo e andavo molto a sensazioni. Dopo il secondo anno a Brescia con problemi fisici volevo cambiare aria. Avevo qualche richiesta in Serie A, ma mi chiamò Zamparini e non so perché mi venne voglia di andare al Palermo. Sarei sceso in Serie B, ma ero sicuro che avremmo vinto e sarei tornato in Serie A con una squadra forte e una proprietà che aveva voglia di investire. La scelta di Palermo è stata la mia fortuna. Il primo anno è stato incredibile, erano più di 30 anni che il Palermo non andava in Serie A. In Serie B avevamo una squadra più forte delle altre e la città giornata dopo giornata diventava sempre più pazza ed entusiasta. Al sud la gente ha un calore speciale, non ti lascia vivere perché ti ama troppo. Mi piacciono le piazze calde, gli stadi pieni, dove c’è pressione. A Palermo, come in altre piazze, sapevo che a ogni goal impazzivano tutti e questa cosa mi caricava. Oggi a molti giocatori manca la personalità: preferiscono piazze con meno gente e meno pressione. Per me segnare in uno stadio pieno era la cosa più bella”.
FIORENTINA – “Dopo due anni a Palermo dove eravamo entrati nella storia non c’era più la fiducia di prima, ma io mi sentivo molto bene, avevo raggiunto anche la Nazionale e arrivò l’offerta della Fiorentina che mi voleva a tutti i costi. Stavo bene, Prandelli costruì una squadra che giocava per me e anche in viola è stata un’altra annata memorabile. Mi sentivo uno degli attaccanti più forti in Italia, ma pure in Europa, anche perché giocavo in una Nazionale fortissima che infatti vinse il Mondiale del 2006. Iniziai a capire la mia forza: un attaccante forte è quello che tutti gli anni fa tra i 15 e i 25 goal. Da lì poi è stata un’altra carriera, hanno iniziato a conoscermi in Europa e a livello mondiale”.
BAYERN MONACO – “Sentivo il bisogno di vincere, avevo 28 anni e avevo questa grande voglia. Dopo Calciopoli la Fiorentina aveva 18 punti di penalizzazione e allora con i Della Valle abbiamo fatto un patto: io sarei rimasto un altro anno per aiutare la squadra e dopo avrei scelto dove andare. E così è andata, sono stati di parola. Già in primavera ero andato a visitare la città di Monaco, Rummenigge e Beckenbauer erano venuti a casa mia perché mi volevano fortemente. Io volevo andare in una squadra forte per vincere subito e scelsi il Bayern Monaco. Mi hanno messo tutto a disposizione, mi hanno dato un traduttore italiano e poi ho avuto la fortuna di partire bene. I goal hanno aiutato il mio inserimento anche perché arrivavo da campione del mondo. Sono stati molto ospitali, mi hanno voluto bene, forse anche perché ero diverso dal tipico giocatore tedesco che è sempre serissimo. Io e Ribery siamo stati amati subito perché abbiamo portato il ‘casino’ in uno spogliatoio di seri. Sono stati due anni e mezzo fantastici, ho legato con tutti i miei compagni. Il primo anno ho vinto tutto, campionato, coppa di Germania, Supercoppa, classifica marcatori: sono partito col botto”.
RITORNO IN ITALIA – “Io sarei rimasto per molto tempo a Monaco, ma il problema è che arrivò van Gaal, il quale è un allenatore con cui o ci vai d’accordo oppure no. Lui odia i latini e i sudamericani. Arrivò il primo giorno e disse subito a Lucio di andare all’Inter e a me disse che dovevo parlare solo tedesco, perché voleva subito litigare. Ho avuto un pessimo rapporto con lui nonostante abbia preso giocatori bravi come Robben. Io non giocavo mai, volevo fare il Mondiale del 2010, mi volevo la Roma che era una piazza che mi piaceva molto e decisi di andare lì. Ho parlato con il Bayern Monaco, mi lasciarono partire in tutta tranquillità”.
ROMA – “L’avventura a Roma è il più grande rimpianto di tutta la mia carriera perché ho rischiato di vincere lo scudetto. Sono arrivato a gennaio che eravamo sesti e abbiamo fatto una cavalcata pazzesca, abbiamo superato l’Inter, ma purtroppo abbiamo perso il campionato per la sconfitta con la Sampdoria. Però ho visto l’entusiasmo di una città e ho capito perché si dice che a Roma se vinci poi sei a posto per dieci anni: è una piazza che ti esalta”.
MONDIALE 2006 – “Quando sei un bambino il sogno è giocare in Serie A, figuriamoci vincere un mondiale. Non c’è nessun trofeo più importante della Coppa del Mondo. Siamo partiti tra lo scetticismo generale, dopo Calciopoli non volevano Lippi sulla panchina, non volevano Buffon e Cannavaro e forse questo ha unito ancora di più il gruppo. Lippi ci aveva dato grande sicurezza, poi man mano che vincevamo è cresciuto l’entusiasmo. Abbiamo vinto un trofeo grandissimo e inaspettato per molti, ma non per noi: sapevamo che saremmo arrivati fino in fondo”.
JUVENTUS – “Come al Bayern Monaco, sono arrivato in una società in cui ti fanno capire che se non si vince si cambia. Io non sono arrivato negli anni migliori, ho fatto sei mesi di Delneri e sei di Conte, ma ho visto una società che stava iniziando a lavorare bene”.
HELLAS VERONA – “Verona è stata la mia seconda giovinezza. Dovevo smettere, mi avevano dato per finito, ma volevo decidere io quando farlo. Ho avuto la fortuna di trovare una società che mi voleva tantissimo ed è iniziato questo percorso di tre anni fantastici. Salvarsi e vincere la classifica marcatori a 38 anni è stato incredibile, una delle cose più belle della mia carriera. Vincerla contro attaccanti fortissimi come Higuain e Icardi è stato bello e forse è anche questa cosa che mi ha legato molto alla città, alla società, ai tifosi. Il presidente mi ha dato questa bella opportunità di fare il dirigente ed è una cosa che mi piace molto”.
FONTE: ItaSportPress.it
Luca Toni, 40 anni di gol da “Numero uno”
Luca Toni compie 40 anni. Ripercorriamo le tappe della carriera del primo capocannoniere straniero nella storia della Bundesliga. Un attaccante arrivato tardi al grande calcio, eppure capace di vincere la Scarpa d’oro, segnare oltre 300 gol ed essere più forte di ogni cosa, anche della perdita del primo figlio (Mattia) nato morto.
SERIE A 24 MAGGIO 2017 22:08 di Alessandro Mastroluca
Quando Cinesinho lo allenava nelle giovanili del Modena, vedeva quel ragazzone sgraziato che però la buttava dentro più di tutti e si chiedeva: che fine farà? Quel ragazzo passerà due decenni a far gol, ne ha segnati più di 300. Oggi quel ragazzo, Luca Toni, compie 40 anni e solo l'anno scorso ha smesso di vedere la porta. Ha salutato il calcio con un'ultima perla, col cucchiaio, o col Löffel per dirla alla tedesca. Ha segnato in acrobazia, in torsione, ha sfoggiato lampi di tecnica che oggi ci si aspetterebbe da Suarez. Eppure, con quel fisico da “pennellone” che, per dirla con Cavasin, uno dei suoi primi allenatori, “si è coordinato tardi”, è rimasto per anni a galleggiare in provincia, tra Modena, Fiorenzuola, Lodigiani, in serie C.
SOMMARIO
• Numeri da record
• In A grazie al Vicenza
• Il Brescia e l'incontro con Baggio
• Capocannoniere a 28 anni
• Il 2006, stagione da incorniciare
• Il Bayern, l'apice di un sogno
• Un dramma in famiglia, la gioia della rinascita
Eppure, diventerà l'attaccante da 31 gol in una stagione alla Fiorentina, meglio di Batistuta, con annessa Scarpa d'Oro. E l'unico italiano a vincere il titolo di capocannoniere in Bundesliga. Una stella che tanto sgomita e per breve tempo brilla ai vertici del calcio d'Europa, e sempre rimane il ragazzo generoso e disponibile, simpatico e spiritoso, di Stella di Serramazzoni, terra di centravanti come Gianni Bui e Piero Baisi, che si affaccia su Maranello. Un ragazzo diventato uomo, che ha comprato una villa a Montale e la sua vecchia scuola, dove la mamma Valeria lavorava come bidella, per farne un circolo ricreativo.
Numeri da record
Primo calciatore italiano a vincere la classifica marcatori in Serie A con due maglie diverse (Fiorentina ed Hellas Verona), secondo in assoluto dopo Zlatan Ibrahimovic, Toni è il giocatore più pagato nella storia del Brescia. È il miglior bomber in A del Verona, il miglior cannoniere in una singola stagione del Palermo e della Fiorentina. È il più anziano ad aver segnato in A con la maglia della Viola, proprio ai rosanero, il 12 maggio del 2013. Tre anni dopo, a Udine, pareggia il gol di un altro bomber classe '77, di identica longevità e di opposta struttura, Totò Di Natale. Christodoulopoulos lo serve in mezzo all’area: Toni protegge, si gira verso sinistra e fa partire un mancino imprendibile per Karnezis. «300 gol, menga poc», 300 gol, mica pochi, si legge sulla maglietta celebrativa immediatamente portata in campo. Mica pochi per quello spilungone che nel 1998 a Fiorenzuola, dopo aver segnato solo due gol in 26 partite, è a un passo dal dire basta. Per fortuna, cambia idea, si concentra sul piacere di giocare e non relega il calcio a passatempo fra amici.
In A grazie al Vicenza
Di proprietà dell'Empoli, esplode alla Lodigiani con il tecnico Guido Attardi (15 gol in 31 partite in Serie C1), poi al Treviso in B nell'annata 1999-2000. Quindici reti nel Treviso, si legge in un ritratto sulla Gazzetta dello Sport, “convincono il Vicenza a prenderlo nell’estate 2000. L’esordio in A arriva nel tempio di San Siro, contro il Milan. In quell’anno Toni segna 9 reti e convince un santone come sir Alex Ferguson a presentarsi in tribuna per vedere se il ragazzo è “da Manchester”. La cosa non si fa, Toni deve accontentarsi di un’altra squadra, il Brescia, e di un altro santone, sir Carlo Mazzone”. È il Brescia di Guardiola, Giunti e Bachini. È soprattutto il Brescia di Roberto Baggio.
Il Brescia e l'incontro con Baggio
“Quando Roby si allenava, dava sempre tutto. Sembrava sempre un ragazzino, ed io lo invidiavo. In quel periodo faceva da chioccia a molti di noi. Diceva sempre, per ogni problema o consiglio, io sono qui… All’epoca ero giovane, ed a volte capitava che mi alzavo dal letto con zero voglia di allenarmi. Capitò un periodo in cui fallivo molte occasioni da goal. La porta non la vedevo proprio. Un giorno Roby, in allenamento, mi vide giù di morale, si avvicinò a me e disse: Luca, nel calcio capitano quei momenti, non ti abbattere, se posso darti un consiglio, quando sei davanti alla porta, prima di tirare, con l’occhio guarda per un secondo il portiere, in quel momento capisci che intenzioni ha”.
Capocannoniere a 28 anni
Toni si toglie di dosso gli equivoci degli esordi, al primo anno è già capocannoniere stagionale con 14 gol. L’anno successivo è un calvario, ma forse proprio allora Toni diventa un campione. Si stira il legamento collaterale del ginocchio sinistro in precampionato, accelera i tempi per rientrare e puntuale arriva una ricaduta. Due reti appena, ma il Palermo decide di puntare su di lui: ben sei milioni di euro per far dimenticare Pippo Maniero, autore di 13 reti, e tornare in A dopo lustri. Toni diventa l’eroe della promozione: segna 30 reti in 45 partite. Arrivato in serie A a 23 anni, ripartito a 26 in B, diventa re dei bomber a quasi 28.
Sottovalutato eppure prezioso, attaccante la cui astuzia viene meno riconosciuta della potenza e dell'energia fisica, nell’estate del 2005 lascia Palermo tra le polemiche, accusato di tradimento da Zamparini e dai tifosi. Pagato solo 10 milioni, è uno dei primissimi colpi di Pantaleo Corvino da ds della Fiorentina.
Il 2006, stagione da incorniciare
Il 2006 è l’anno di Toni, la stagione dell’accoppiata Scarpa d’Oro – Mondiale. Nell’Italia di Lippi è naturalmente in discussione e in perenne ballottaggio con Gilardino per il ruolo di centravanti titolare. Toni fa un gran lavoro oscuro in Germania, e contro l'Ucraina segna i suoi primi due gol in Coppa del Mondo. Prima firma il provvisorio 2-0 di testa sul cross di Totti, poi spalanca a un'Italia spigliata le porte della semifinale: gran numero di Zambrotta, che scappa sulla fascia sinistra, salta due uomini e mette alla in area dove Toni deve solo appoggiare in rete. In Germania tornerà due anni dopo, nel momento più alto della carriera.
Il Bayern, l'apice di un sogno
“Se escludiamo il mondiale, il momento più bello della mia carriera è la Bundesliga vinta col Bayern nel 2008”, ha detto alla Bild. Segna 24 gol nella sua stagione migliore, il 2007-2008,mai nessun bomber straniero aveva realizzato così tante reti in Germania. Diventa “numero uno”, una hit musicale infarcita di luoghi comuni sull'italianità, i cannelloni e Berlusconi. “Il Bayern rappresenta il punto più alto della mia carriera. E Monaco è una città incredibile, è la città tedesca più italiana che ci sia. Quando ci vado mi sento sempre a casa”. Ma verrà quasi alle mani con Van Gaal. Nelle prime due stagioni, comunque, segna di più anche perché riduce il suo raggio d'azione, perché gioca da “semplice” finalizzatore, da riferimento in area per completare quanto Ribery iniziava a costruire a suon di dribbling.
Un dramma in famiglia, la gioia della rinascita
Dove le luci sono più forti, però, più forti diventano le ombre. Dopo il declino, dopo esperienze senza troppe luci alla Roma, al Genoa, e alla Juventus di Delneri, nel 2012 quello che dovrebbe essere il giorno più bello della sua vita si trasforma in una tragedia che mette alla prova la sua forza. Il primogenito Mattia nasce morto. Con la compagna, Marta Cecchetto, “ci guardavano tutti senza avere il coraggio di parlare – ha detto alla Gazzetta dello Sport –, quegli occhi me li ricorderò finché campo. È stato un terremoto dentro molto più forte di quello che ci aveva fatto spostare la sede del parto da Modena a Torino”. è Marta a dargli la forza di rialzarsi: “Quello che mi ha insegnato nei giorni successivi non ha prezzo. Se non fossimo così uguali nel detestare il piangersi addosso, se ci fossimo buttati giù, forse Bianca e Leonardo non sarebbero mai arrivati”.
Una gioia che diventa una seconda giovinezza. La redditizia tappa per svernare negli Emirati non lo soddisfa. A 37 anni arriva a Verona e vive una seconda giovinezza che fa rivivere gli anni di Vicenza e Brescia. Segna 51 gol in 100 partite, rinsalda l'amicizia con Pazzini, una delle tre più forti che ha guadagnato nel mondo del calcio insieme a quelle con Dario Dainelli e Franck Ribéry. Lascia con 324 reti segnate, con tanti ricordi e nessun rimpianto. Lascia con una sola certezza: “Non farò l’allenatore: si invecchia troppo in fretta”.
FONTE: Calcio.FanPage.it
NOTIZIE
Mondiali 2006, Luca Toni ricorda: “I tifosi non volevano né Lippi, né Cannavaro. Poi…”
Le parole dell’ex attaccante della Nazionale Italiana, ospite ieri sera della trasmissione ‘E poi c’è Cattelan’.
03/05/2017, 12:52
“Non parlavo né inglese né tedesco, il mister parlava in tedesco e io non capivo assolutamente nulla”.
Lo ha detto Luca Toni che, ospite della trasmissione ‘E poi c’è Cattelan’, è tornato a parlare della sua esperienza al Bayern Monaco. Ma non solo. L’ex attaccante di Palermo ed Hellas Verona ha raccontato anche ciò che accadde ai Mondiali in Germania del 2006, quando gli azzurri di Marcello Lippi riuscirono a vincere e ad alzare al cielo la Coppa del Mondo.
“Su di noi non c’erano belle parole – ha dichiarato Toni -, i tifosi non volevano né Lippi né Cannavaro. Nel giro di un mese, però, a Roma c’erano le Frecce tricolori ad aspettarci!”.
FONTE: Sport.Sky.it
02 maggio 2017
E poi c'è... Toni: da Cattelan per il "calcio balilla umano"
L'ex azzurro ospite di Epcc. Lui, Tea Falco e Alessandro Cattelan hanno giocato in un biliardino gigante. Il campione del mondo 2006 rivela che i giocatori della Nazionale, dopo il trionfo in Germania, rivolsero cori goliardici e simpatici all'indirizzo dell'allora ministro dello Sport Giorgia Meloni
EPCC | Luca Toni e Tea Falco ospiti a E poi c'è Cattelan (puntata 2 maggio 2017) (clicka per vedere il video).
Ultima settimana di messa in onda, per questa stagione, per "E poi c’è Cattelan", il late show di Sky Uno HD condotto da Alessandro Cattelan. Ospiti della puntata di mertedì 2 maggio il bomber Luca Toni, oggi dirigente dell’Hellas Verona, e Tea Falco, fra i protagonisti di "1993", la serie sugli anni che hanno cambiato l’Italia dal 16 maggio su Sky Atlantic HD.
Dall’esperienza in Germania ("Non parlavo né inglese né tedesco, il mister parlava in tedesco e io non capivo assolutamente nulla") a quella a Dubai, dove si è trovato a giocare in uno stadio completamente vuoto per il disinteresse degli arabi nei confronti del calcio, Toni ha raccontato anche la sua esperienza ai Mondiali in Germania del 2006, quando gli Azzurri alzarono la Coppa del Mondo a Berlino: "Su di noi non c'erano belle parole - ha spiegato -, i tifosi non volevano Lippi né Cannavaro. Nel giro di un mese, a Roma c'erano le Frecce tricolori ad aspettarci!”, ha ricordato il campione a Cattelan.
FONTE: Sport.Sky.it
Luca Toni: una carriera piena di successi
Luca Toni, ex attaccante italiano e ora consulente sportivo, sbarca a E poi c’è Cattelan.
Martedì 2 maggio il late show all’italiana E poi c’è Cattelan apre le porte del suo studio al grande campione Luca Toni, uno degli attaccanti più amati di questi ultimi 20 anni. Ora che Toni si è ritirato dalla carriera calcistica ha anche il tempo di poter comparire sul piccolo schermo: oltre ad essere il consulente sportivo dell’Hellas Verona è anche opinionista sportivo di Mediaset Premium.
I primi calci al pallone di Luca Toni
Classe 1977, Luca Toni intraprende la carriera calcistica militando, all’inizio degli anni ’90, nelle fila delle Officine Meccaniche Frignanesi, per poi passare al Modena: è in questo club che, all’età di 13 anni, inizia il duro allenamento per diventare un calciatore professionista. Toni fa una lunga gavetta, disputando nei campionati di Serie B e Serie C1, per poi passare, finalmente, in Serie A con il Vicenza, che nel 2000 lo accoglie nella sua rosa di calciatori.
La serie A e i successi
Dopo una stagione con il Vicenza, Toni passa al Brescia, club in cui rimane per due anni. Nel 2003, però, si ritrova a dover giocare di nuovo in Serie B perché comprato dal Palermo: è proprio grazie al suo contributo se la squadra rosanero riesce a conquistare la Serie A l’anno successivo. Il 2003 è davvero un grande anno per Luca, che diventa capocannoniere del campionato segnando 30 reti in 45 partite e permettendo alla sua squadra di essere la prima in classifica. Due anni dopo, al termine un campionato trascorso con il Palermo, Toni passa alla Fiorentina. Corre l’anno 2006 e l’ormai famoso attaccante si aggiudica per la seconda volta il titolo di capocannoniere: Toni è ormai considerato uno dei migliori attaccanti della Serie A. Sono passati ormai più di 10 anni dai quei primi successi, durante i quali Luca Toni ha militato in numerosi club nazionali e internazionali, arrivando anche a giocare con la Nazionale italiana.
Il suo ritiro dal campo è avvenuto nel 2016, anche se Toni non ha mai smesso di amare il gioco del pallone. A E poi c’è Cattelan parlerà dei momenti più belli della sua carriera sportiva.
FONTE: PopcornTV.it
NEWS
Spettacolo derby, l’entusiasmo di Setti
L’abbraccio del presidente a Luca Toni al gol del 3-2 di Romulo
di Redazione Hellas1903, 01/05/2017, 23:29
Grande festa anche in tribuna VIP al gol di Romulo, decisivo per il 3-2 dell’Hellas con cui il Verona ha battuto il Vicenza oggi pomeriggio.
Nell’immagine, Maurizio Setti, presidente gialloblù, di solito imperturbabile, si lascia andare a un’esultanza scatenata, abbracciando Luca Toni.
Mancano tre partite alla fine del campionato, il derby ha esaltato il Verona, ma mancano ancora 270′ per farcela.
FONTE: Hellas1903.it
Toni: «Derby? Il Bentegodi fa la differenza, serve una bolgia»
27/APRILE/2017 - 18:30
Verona - Le dichiarazioni di Luca Toni, intervenuto sul derby contro il Vicenza a margine dell'evento su fair play e legalità organizzato in mattinata al Teatro Nuovo dall'associazione Prospettiva Famiglia.
«Lunedì, col Vicenza, sarà una partita fondamentale. Mi piacerebbe ci fosse un Bentegodi carico, una bella bolgia con tanti tifosi. Può essere una gara decisiva, tra quelle che ci restano è sicuramente la più difficile, anche perché è la prima da affrontare. Vorrei che tutto il pubblico ci aiutasse a portare a casa una vittoria, anche perché da secondi in classifica saremo padroni del nostro destino senza bisogno di guardare agli altri. Io penso che il nostro pubblico abbia sempre dimostrato di essere caldo e vicino alla squadra, quando giocavo al Verona, in Serie A, spesso siamo scesi in campo in una tale bolgia che gli avversari ne avevano paura. Dovrà essere così anche lunedì, prima di tutto perché è un derby e dobbiamo riscattare la gara dell'andata, e poi per i tre punti che servono in classifica. Perugia? Gran partita, giocata contro una squadra forte e con un giorno in meno di riposo rispetto agli avversari. Nelle trasferte di Bari e Perugia abbiamo raccolto 4 punti e centrato il secondo posto, ora cerchiamo di rimanerci».
Fair play e legalità: tutti a lezione da Luca Toni
27/APRILE/2017 - 16:30
Verona - A lezione da Luca Toni per parlare di fair play e legalità. Al Teatro Nuovo, ospite di un incontro organizzato dall'associazione Prospettiva Famiglia - che da anni organizza iniziative ed interventi formativo-culturali a sostegno della famiglia -, Toni ha parlato davanti a 600 ragazzi del significato della passione, quella spinta interiore in grado di raggiungere gli obiettivi, al di là di fatica e sacrificio. Un'importante testimonienza di un campione che ha consacrato la sua vita all'inseguimento di valori importanti: «Vincere non vuol dire solo alzare la Coppa del Mondo, ma anche vivere una vita con la famiglia. Fate capire ai vostri genitori che voi siete artefici del vostro futuro, che è solo vostro e non loro», questo l'insegnamento di Luca alla giovane platea. Ma come si fa a crescere e migliorare? «Bisogna imparare ogni giorno ad assumersi le proprie responsabilità, senza scaricare le colpe sugli altri, analizzando il proprio comportamento e mettendosi in gioco: solo così potete costruire da soli il vostro futuro», ha concluso Toni.
FONTE: HellasVerona.it
02.04.2017
L'Hellas vince e Toni offre un giro di birre ai tifosi
Grande festa all'aeroporto di Trapani dopo la vittoria dell'Hellas in Sicilia. L'ex bomber del Verona, ora consulente del presidente gialloblù, ha offerto un "giro" di birre ai tifosi e ha brindato con loro.
L.M.
FONTE: LArena.it
10.03.2017 | 13:48
Toni: “Vogliamo tornare in A, ma ci sarà da lottare. Immobile e Belotti? I due attaccanti italiani più forti”
Luca Toni, ex attaccante della Nazionale azzurra e attuale vice presidente dell’Hellas Verona, ha parlato a margine di un evento: “C’è ancora tanto da lavorare, abbiamo delle partite in cui dobbiamo lottare e cambiare marcia, a partire dall’Ascoli. Sappiamo qual è il nostro obiettivo, l’importante è tornare in Serie A, a prescindere dal percorso. Immobile e Belotti? Sono i due attaccanti italiani più forti del momento. Il primo sta tornando ad alti livelli, il secondo ha tanta voglia di segnare, è un esempio per gli attaccanti che hanno voglia di diventare decisivi”.
FONTE: AlfredoPedulla.com
Etica e valori dello sport, Toni ospite del Castelvetro
10/MARZO/2017 - 11:10
Verona - Una serata dedicata all'etica sportiva, quell'insieme di valori che sempre devono guidare la vita di un calciatore e di un dirigente sportivo. Come Luca Toni, passato dal campo alla scrivania nel corso dell'ultimo anno, un riconosciuto campione tanto sul campo quanto fuori. Per questo motivo l'ex attaccante gialloblù ha partecipato ieri sera all'evento 'Papà, mi accompagni alla partita? Però non farmi vergognare...', organizzato dall'ASD Castelvetro Calcio, società sportiva modenese delle terre di origine di Luca, con lo scopo di sensibilizzare i quasi 400 tesserati del Settore Giovanile di questo club, lanciando un messaggio forte a sostegno del calcio corretto, dentro e fuori dal terreno di gioco. Presenti all'evento, insieme a Toni, anche l'ex arbitro Paolo Dondarini, l'ex calciatore e attuale preparatore dei portieri del Castelvetro Marco Ballotta, il responsabile attività di formazione e affiliazione scuole calcio del Torino Teodoro Coppola, il difensore del Sassuolo Francesco Acerbi e il giornalista di SkySport Marco Nosotti.
Queste le parole di Luca Toni, rilasciate a margine dell'evento: «Questa è una serata molto importante perché solleva un tema importante, quello della violenza verbale e fisica sui campi e le tribune anche del calcio giovanile. Il valore che serve sempre è la lealtà, la voglia di giocare a calcio, ed è su questo che bisogna intervenire. I ragazzi giovani devono crescere divertendosi e vivendo lo sport a prescindere dal risultato. Il momento del Verona? C'è ancora tanto da lavorare, abbiamo delle partite in cui dobbiamo cambiare marcia, a partire dall'Ascoli. Sappiamo qual è il nostro obiettivo, l'importante è tornare in Serie A, a prescindere dal percorso. Immobile e Belotti? Sono gli attaccanti italiani più forti del momento. Il primo sta tornando ad alti livelli, il secondo ha tanta voglia di segnare, è un esempio per gli attaccanti che hanno voglia di diventare decisivi».
La storia del Verona racconta la storia del Verona
07/MARZO/2017 - 10:00
Verona - Circa 80 ragazzi del Settore giovanile gialloblù, tra Primavera, Under 17, 16 e 15, insieme ad allenatori, dirigenti accompagnatori e al responsabile Giancarlo Filippini. Tutti insieme nella Sala Lucchi del Palazzatto Masprone alla scoperta della storia del Verona, per conoscerne da vicino le caratteristiche uniche e così specifiche, raccontate direttamente da due grandi ex gialloblù, Luca Toni e Pierino Fanna, insieme alla testimonianza dello storico tifoso Doriano Recchia, detto 'Italia'.
Da una parte 'Italia' si è addentrato nell'aspetto storico, raccontando aneddoti e le pagine più emozionanti del Verona, dall'altra i due campioni hanno spiegato l'importanza del vestire la maglia gialloblù. «Posso dire che a Verona, diversamente da molte altre piazze, c'è un attaccamento alla squadra a prescindere dai momenti, dai risultati e dalla classifica - ha spiegato Luca Toni - Ho avuto la fortuna di giocare qui, di vivere la grande forza che ti dà la tifoseria e di vivere una seconda giovinezza. La giovinezza che avete voi, ragazzi delle giovanili, e io mi auguro che ci sia sempre maggiore comunicazione tra prima squadra e Settore giovanile. Stiamo cercando di essere una cosa sola, poi tocca a ciascuno di voi dare tutto per questa maglia».
FONTE: HellasVerona.it
ESCLUSIVA
Ecco il nuovo incarico di Toni
22/02/2017 10:39
Ora Luca Toni non è più solo il consigliere di Setti e membro del cda del Verona. L'ex bomber dopo aver acquisito il patentino di ds diventa ufficialmente "collaboratore del direttore sportivo". Toni quindi lavorerà a contatto con Filippo Fusco in questo ulteriore step all'interno della società scaligera. (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
Toni rivela: “Io vicino al Napoli? Vero, vi spiego quando”
15 FEB 2017 - 20:09
FABRIZIO NOVELLINO
Nel corso del pre-partita tra Real Madrid e Napoli è intervenuto negli studi di Mediaset Premium Luca Toni. L’ex attaccante di Bayern e Hellas Verona ha rilasciato interessanti dichiarazioni su un possibile passaggio al Napoli. Questo il retroscena:
“SONO STATO VICINO AL NAPOLI”
“Se sono mai stato vicino al Napoli? Si lo confesso. Quanto vicino? Dopo la Roma avevo fatto una chiacchierata con i dirigenti del Napoli ma non se n’è fatto niente. L’attacco dei piccoletti? Beh io col falso nueve ero fregato (sorride ndr)”.
FONTE: SpazioNapoli.it
Da Verona ad Algeri, che passione per Luca Toni!
14/FEBBRAIO/2017 - 19:45
Verona - 10 gennaio 2007. Da poco più di un decennio l'Algeria ha incontrato Luca Toni. Era un mercoledì sera, freddo solo in Italia, mentre la Fiorentina disputava un'amichevole contro il Mouloudia Club di Algeri prima di ricominciare il campionato. Un tempo in campo per Luca Toni, che pochi mesi prima aveva vissuto da campione del Mondo la notte di Berlino, prima di lasciare il posto a Giampaolo Pazzini e salutare il pubblico di Algeri che tanti applausi gli aveva riservato. Un campione indimenticabile, come ci racconta Brahim Hanifi, giornalista algerino di El Heddaf TV (media che dal 1998 racconta lo sport agli spettatori nordafricani), a Verona per intervistare il dirigente gialloblù: «Luca Toni per noi non è solo l'icona del calcio italiano, ma anche mondiale. Tutti gli appassionati che ci seguono ci chiedono sempre di Luca, che in Algeria ha veramente tantissimi tifosi». Una chiacchierata durata circa 30 minuti, in cui Toni ha raccontato la sua carriera, passando dal 300° gol tra i professionisti segnato con la maglia gialloblù alle opinioni su campioni affermati come l'amico Franck Ribery o l'algerino Mahrez, calciatore africano dell'anno 2016 oltre che calciatore della stagione 2015/16 della Premier League e pallone d'oro algerino 2016 (quest'ultimo premio organizzato proprio da El Heddaf TV). Foto di rito al termine dell'intervista, con Luca Toni che ha voluto lasciare un omaggio gialloblù a Ibrahim Hanifi (nella foto) prima del suo rientro in Algeria.
FONTE: HellasVerona.it
NEWS
La Municipale replica a Toni: “Successo tutto in fretta, impossibile intervenire”
Il Comandante della Polizia locale: “Episodio accaduto in 30 secondi. Valuteremo se agire contro le sue dichiarazioni ”
di Redazione Hellas1903, 11/02/2017, 22:18
Dopo le accuse di Luca Toni alla Municipale di Avellino, secondo il quale i vigili del posto si sarebbero voltati dall’altra parte durante la violenta aggressione subita, non è tardata ad arrivare la risposta da parte della stessa Polizia locale, tramite il proprio comandante Michele Arvonio.
Queste le sue parole, riportate dal sito www.ilciriaco.it: “Le affermazioni di Toni non trovano alcun riscontro nell’attività della Polizia Municipale che era in quella zona per gestire il traffico veicolare. In quel contesto, dei pedoni che stavano attraversando si sono avvicinati al veicolo ed è successo quello di cui si sta parlando. Ma non è assolutamente vero che i miei uomini hanno girato le spalle o sono andati via”.
Continua Arvonio: “I miei agenti si sono resi conto dell’aggressione quando hanno sentito il botto e hanno visto il veicolo in questione che lasciava immediatamente l’ingorgo. Un episodio che è accaduto in meno di 30 secondi, com’era possibile intervenire? Dire che la Polizia Municipale è andata via è una sciocchezza, possono testimoniarlo tutti. Forse Toni è stato suggestionato dal momento”.
Infine, il comandante della Municipale non esclude di agire in altre sedi contro il dirigente del Verona, una volte che i fatti verranno accertati: “Gli agenti della Questura di Avellino hanno già avviato le indagini per risalire agli aggressori, attendiamo l’esito. Successivamente, valuteremo anche se agire contro le sue dichiarazioni”.
FONTE: Hellas1903.it
Toni: «Aggressione? Episodio gravissimo, sarebbe potuto capitare a chiunque»
11/FEBBRAIO/2017 - 19:00
Avellino - Le principali dichiarazioni di Luca Toni, rilasciate a termine di Avellino-Hellas Verona (2-0), 25a giornata della Serie B ConTe.it 2016/17.
«L'aggressione fuori dallo stadio? Un episodio molto brutto, io, il presidente, il direttore Barresi, eravamo in macchina, in colonna, per andare allo stadio. All'altezza di una rotonda la macchina è stata accerchiata: saranno state una quindicina di persone, che non si possono definire di certo dei tifosi visto il gesto con cui hanno vandalizzato la macchina, prendendola a pugni e calci. Non è stata un'aggressione premeditata, non ci hanno riconosciuto, sarebbe potuto accadere a qualsiasi persona, magari con famiglia. Hanno sfondato un finestrino con un calcio e hanno gettato una bottiglia di vetro all'interno dell'abitacolo, colpendo il presidente, fortunatamente non in maniera grave. Ad evitare guai peggiori ci ha pensato il mio amico che era alla guida, che ha reagito d'istinto e con una bella manovra è riuscito a liberare l'auto. Ho avuto molta paura, è vergognoso che questo accada ancora nel 2017. Questo episodio ci ha traumatizzato, non oso immaginare se con noi ci fossero stati dei bambini. La partita con l'Avellino? Abbiamo fatto una brutta figura. Rimango convinto della forza del Verona, perché l'abbiamo dimostrato, ma dobbiamo tornare in fretta la squadra che eravamo».
FONTE: HellasVerona.it
L'AGGRESSIONE
Toni: Polizia vicina, ma non ci ha protetto
11/02/2017 17:46
«Episodio molto brutto. Eravamo in macchina e stavamo andando allo stadio. Eravamo in 5: guidava un mio amico e di fianco a lui c’era il presidente Setti che aveva una sciarpa un po’ gialla e un po’ blu, ma non del Verona. Mentre eravamo incolonnati, è passato un ragazzo e senz’altro ci ha identificato come dei tifosi dell’Hellas. Quando siamo arrivati in una rotonda, senz’altro hanno riconosciuto l’auto e ci hanno aggredito pensando che eravamo dei tifosi avversari. Non credo che ci abbiano identificato come dei dirigenti del club. Siamo stati accerchiati da una quindicina di persone che hanno dato pugni e calci alla macchina, sfondando il vetro a fianco del presidente». Queste le dichiarazioni di Luca Toni a Sky Sport, in merito all’aggressione subita ad Avellino, mentre con il presidente Setti ed altre 3 persone si recava allo stadio Partenio. Prosegue l’ex-bomber: «Il mio amico è stato molto bravo a guidare, perché pur accerchiati ha trovato comunque una via di fuga. Nel frattempo, dal vetro che era rotto, ci hanno tirato una bottiglia di birra che ha colpito il presidente fortunatamente solo sullo stomaco e non in viso o da un’altra parte. Abbiamo avuto molta paura, ma meno male che il mio amico ha avuto l’abilità nella guida per divincolarsi. Dispiace molto, perché a 20 metri da noi c’erano degli agenti di polizia che si son girati e non hanno fatto nulla. Questa è un’altra cosa molto grave. L’ho detto anche alla Digos. Pensavamo di essere almeno un po’ protetti, ed invece…».
ANDREA FAEDDA
TRASFERTA AD AVELLINO
Aggressione a Setti: il comunicato del Verona
11/02/2017 15:58
L'Hellas Verona in una nota pubblicata sul sito internet della società “condanna con forza il gesto vile ed intimidatorio compiuto da ignoti che, durante il tragitto che separa l'albergo, dove alloggiava la squadra, dal 'Partenio' di Avellino, in seguito ad un vero è proprio agguato hanno accerchiato e danneggiato l'auto sulla quale viaggiavano il Presidente gialloblù, Maurizio Setti, il Direttore Operativo, Francesco Barresi, Luca Toni e un'altra persona diretti allo stadio per assistere ad Avellino-Hellas Verona”.
“Nonostante l'aggressione ed i danni alla vettura - prosegue la nota ufficiale del club gialloblù -, solo grazie ai pronti riflessi del conducente sono conseguiti apparentemente limitati danni fisici per gli occupanti che verranno comunque valutati nella loro entità solo nelle prossime ore. Episodio deplorevole per quella che dovrebbe essere una giornata di sport ma che invece ha rischiato di trasformarsi in un dramma.”
L'Hellas Verona conclude comunicando che “affiderà immediatamente al proprio legale ogni azione a tutela dei propri diritti nonché sporgendo formale denuncia querela avanti le autorità competenti affinché vengano avviate immediate indagini e conseguentemente presa ogni ferma decisione punitiva nei confronti dei responsabili”.
HELLAS VERONA
Setti e Toni aggrediti ad Avellino
11/02/2017 14:24
Un gruppo di ignoti (da accertare se tifosi dell'Avellino) ha aggredito la macchina, sfondando i vetri con calci e pugni, che portava Setti, Toni e Barresi dall'hotel, sede del ritiro dell'Hellas, allo stadio Partenio di Avellino.
Il presidente e i dirigenti gialloblù, illesi ma molto preoccupati, sono tornati in hotel e non andranno allo stadio per seguire la squadra di Pecchia.
FONTE: TGGialloBlu.it
NEWS
Dal Giappone all’Italia per incontrare Toni
Curiosa vicenda di due giornalisti giapponesi
di Redazione Hellas1903, 17/01/2017, 20:02
Dodici ore di volo per incontrare uno dei propri eroi. È successo a Masaki Kono e Takashi Yuge, addetti dell’importante quotidiano giapponese “The Asahi Shimbun”.
La testata ha inviato in Italia i due giornalisti proprio per incontrare e intervistare Luca Toni, personaggio molto conosciuto e apprezzato anche in terra nipponica sin dai tempi dei mondiali tedeschi del 2006. L’ex calciatore li ha accolti nella sede del Verona.
Emblematiche le parole di Takashi Yuge, riportate dal sito ufficiale dell’Hellas: “Il calcio italiano è molto conosciuto in Giappone, fin dagli anni ’80, quando è arrivata sulle pagine dei nostri quotidiani sportivi anche l’impresa dell’Hellas nel 1985. Luca Toni lo abbiamo conosciuto e apprezzato con i Mondiali di calcio del 2006, e abbiamo seguito la sua carriera fino a Verona. Ora volevamo conoscerne la vita dopo il ritiro, nell’ambito di una lunga serie di interviste in giro per l’Europa. E non potevamo non passare da una città nota come Verona”.
Foto: “www.hellasverona.it”
FONTE: Hellas1903.it
Toni: “Mertens falso nueve, ma è l’arma in più della squadra”
Da Redazione NapoliSoccer.NET - 22 dicembre 2016 - 19:51
L’ex bomber Luca Toni ha rilasciato alcune dichiarazioni a Mediaset Premium sintetizzate da NapoliSoccer.NET: “Mertens sicuramente non può essere considerato una prima punta, per me è un falso nueve ma è sicuramente l’arma in più di questa squadra.
Stasera partita interessantissima e sicuramente divertente col Napoli favorito. In Champions il Napoli soffrirà al Bernabeu ma anche lì credo che Mertens possa fare la differenza”.
FONTE: NapoliSoccer.net
NEWS
Toni incorona Belotti: “È lui l’attaccante del momento”
Il dirigente dell’Hellas: “Con Immobile è il più in forma”
di Redazione Hellas1903, 15/12/2016, 15:50
Luca Toni è stato premiato, insieme a Javier Zanetti, con il premio alla carriera “Andrea Fortunato – Lo Sport è vita”. Ai margini della cerimonia, il dirigente del Verona ha trovato anche il momento per rispondere alle domande dei giornalisti presenti, spendendo due parole sul panorama degli attaccanti in Italia.
“Belotti e Immobile sono i due attaccanti italiani che stanno facendo meglio in questo periodo. Il più forte è Higuain, ma anche Dzeko ora sta dimostrando il suo valore, aveva bisogno di fiducia.”
Sulla Serie A: “La vittoria della Roma allo Juventus Stadium può riaprire il campionato. In questo tipo di gare può succedere di tutto, sarà una prova di maturità per i giallorossi.”
FONTE: Hellas1903.it
A Toni l''Andrea Fortunato': «Felice per il premio. Verona, con l'Entella test importante»
15/DICEMBRE/2016 - 17:00
Roma - A Luca Toni il premio 'Andrea Fortunato - Lo sport è vita'. Presso la Sala Giunta della sede nazionale del CONI (Roma), l'ex bomber gialloblù ha ritirato il riconoscimento durante l'evento organizzato dall'associazione sportiva 'Fioravante Polito, organizzatrice di questa 8a edizione e che da anni si batte per rendere obbligatorio il Passaporto ematico (intitolato ad Andrea Fortunato, Flavio Falzetti e Piermario Morosini) nello sport. Un premio alla carriera di un grande campione, ricevuto al termine di un incontro moderato dal giornalista Roberto Guerriero in cui si sono toccati temi come l'importanza della prevenzione e dei controlli medici. (nella foto, Luca Toni insieme a Davide Polito, presidente dell'associazione sportiva 'Fioravante Polito')
Queste le parole di Luca Toni, rilasciate al termine della premiazione: «Sono felice di essere qui e onorato di ricevere questo premio. Sono partito dal basso, dalla Lega Pro, la mia è una bella storia perché non mi ha regalato niente nessuno, sono arrivato con i sacrifici. Il Verona? Sta attraversando un momento un po' così, però se siamo primi, al di là della classifica che adesso conta relativamente, vuol dire che qualcosa di buono è stato fatto. Speriamo di riprendere la nostra strada già da lunedì contro l'Entella. Il mio ruolo da dirigente? E' una carriera lunga, sono appena partito. Sto imparando e mi piace, ma i risultati si vedranno un po' più avanti. Medicina nel calcio? Importantissimo effettuare controlli fisici regolari, e l'Italia in questo è leader. Spero che progetti come quello del passaporto ematico vadano avanti, è importante saper prevenire».
PREMIO ANDREA FORTUNATO - I PREMIATI
- Categoria Lo sport è vita: Giovanni Malagò, Presidente Nazionale CONI
- Categoria Medicina: Prof. Antonio Giordano, direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine di Philadelphia (USA)
- Categoria Isituzioni Sportive: Gabriele Gravina, presidente Lega Pro
- Categoria alla carriera: Javier Zanetti e Luca Toni
- Categoria allenatore: Zdenek Zeman
- Categoria giornalisti: Massimo Corcione direttore Sky Sport, Xavier Jacobelli, editorialista Corriere dello Sport
- Categoria Settore Giovanile: Antonio Percassi, Presidente Atalanta
- Categoria solidarietà: Walter Mattioli Presidente Spal
- Categoria direttore sportivo: Pino Iodice, ds Matera
- Categoria alla Memoria: Bruno Mazzotta ex calciatore della Cavese scomparso dopo una partita di calcio (ritirano il riconoscimento i nipoti Francesco e Bruno Cuoco)
FONTE: HellasVerona.it
NOTIZIE
Toni: “Vi racconto di quando Buffon prese in giro Zaccardo dopo autorete”
L’intervista a Luca Toni, ex attaccante di Palermo e Verona: “Zaccardo è stato l’unico nel mondiale vinto a segnare a Buffon su azione. Noi ex Campioni del Mondo abbiamo una chat dove ogni tanto scriviamo un po’ di cose”.
09/12/2016, 11:34
Luca Toni è da poco più di una settimana un direttore sportivo in pectore. Ha già superato l’esame da ds e presto lo si vedrà rappresentare un club in sede di mercato.
L’ex campione del Mondo del 2006 ha rilasciato un’intervista a L’Arena in cui ha trattato diversi argomenti: dal suo Hellas ai ricordi della Nazionale, passando per la sua nuova vita. “Dai sono felice, tornare a studiare a 40anni è stato faticoso, però interessante. Un corso di 150 ore con molti personaggi dello sport, delle aziende e direttori sportivi come Paratici, Ausilio, Fusco ed anche Bigon che hanno tenuto delle lezioni. Grande esperienza, ora si comincia a lavorare facendo le cose gradualmente. Qualche procuratore mi chiama per vedere un ragazzo, Fusco mi dà fiducia e poi si va insieme…”
Vicenza-Hellas – “Mi hanno chiesto se mi manca non essere in campo domani al Menti. I derby sono belli ed elettrizzanti, ma ora la mia vita professionale è un’altra. A Vicenza ho giocato il mio primo anno di serie A. Purtroppo un paio di infortuni, fra cui una frattura al gomito, mi avevano impedito di rendere al massimo. Eravamo partiti bene, ma poi siamo retrocessi. A Vicenza ho conosciuto tanti personaggi importanti, ho un bel rapporto. Mi auguro che sia un derby tirato in campo e che non ci siano problemi fra i tifosi. Qui a Verona lo sentono più del derby con il Chievo, almeno mi hanno detto così. Se segna l’Hellas? Certo che esulto. Non ho mai capito quei calciatori che fanno gol e non esultano contro la ex squadra per rispetto dei vecchi tifosi. Ma dai è un’ipocrisia bella e buona. Loro non stanno attraversando un grande periodo, ma anche noi abbiamo avuto un calo. È normale ci sta. Ora stiamo risalendo. Siamo superiori ai biancorossi, ma dobbiamo essere più aggressivi. Solo in quel caso la nostra tecnica potrebbe portarci a vincere il derby. Loro non so se avranno Signori o Rajiciec. Sono due ottimi giocatori. A noi mancheranno il Pazzo e Pisano, due pedine importanti”.
Su Zaccardo – “Gioca? Non so. Lui è stato l’unico nel mondiale vinto a segnare a Buffon su azione. Noi ex Campioni del Mondo abbiamo una chat dove ogni tanto scriviamo un po’ di cose. Siamo rimasti molto uniti. Ci scambiamo idee e notizie personali sulle famiglie. Esultiamo per i successi personali. A Zaccardo dopo l’autorete con gli Stati Uniti ci ha pensato Buffon a prenderlo in giro. Li al momento, è stato giusto così, poi basta. Si lo riabbraccerò”.
Presente&Futuro – “Al Verona sto bene. È un ambiente familiare, i tifosi ed i veronesi in genere mi vogliono bene. Facendo le dovute proporzioni assomiglia al Bayern di Monaco. Ai piani alti della sede c’è Rummenigge, ma poi i dipendenti ed i collaboratori quasi non li vedi. Tutti impegnati a lavorare, tutto molto a misura d’uomo. Spero di riuscire ad organizzare un’ amichevole con il Bayern di Ancelotti e portare i tifosi dell’Hellas all’Allianz Arena. Sarebbe un successo – ha proseguito l’ex Campione del Mondo –. Si era parlato anche di qualcos’altro fra i due club? Si è vero. Ne ho discusso sia con Setti che con Fusco. Sono loro i miei riferimenti. Posso solo fare da tramite. Stiamo lavorando in tal senso. In Germania ogni club ha una seconda squadra che milita in Lega Pro, tanto per capirci. Sarebbe bello pescare da lì i giovani tedeschi più interessanti. Ne sarei felice, ma ora è meglio pensare al campionato. Vicenza è una tappa importante. Setti? Lo sto conoscendo meglio, non è facile mantenere il club a questi livelli. Qui si è falliti e si è conosciuta perfino la serie C. Bisogna programmare con testa. Lui a volte sembra scontroso, ma è una forma più che di timidezza, di riservatezza. Fidatevi, non è male”.
FONTE: MediaGol.it
Fondazione 'Più di un sogno', Toni e il Verona in campo per solidarietà
06/DICEMBRE/2016 - 19:00
Verona - Segna ancora, Luca. Questa volta non sul campo, ma per un fine ancora più importante. Un gol realizzato grazie all'assist dell'Hellas Verona. Toni, infatti, nella mattinata di martedì 6 dicembre, è stato ospite della fondazione 'Più di un Sogno', per donare l'intera somma raccolta dalla vendita delle 50 icone celebrative che ritraggono la sua tipica esultanza. Cinquanta pezzi unici (prezzo singolo: 50 €) realizzati grazie all'innovativa tecnologia Extreme Printing, servizio di stampa lanciato dal team Leaderform.
Una mattinata tra i ragazzi ospiti della fondazione, che fornisce la propria assistenza a persone con disabilità intellettiva e sindrome di Down di ogni fascia d'età, accompagnato dal Direttore Commerciale gialloblù, Marco Sorosina, dalla famiglia Cozza, titolare di Leaderform, e dai rappresentanti della fondazione, alla scoperta delle attività quotidiane che gli stessi ragazzi svolgono per avviarsi all'inserimento nel mondo del lavoro. Questo le parole di Luca Toni, rilasciate al termine della mattinata: «Sono contento di aver fatto felici, insieme al Verona, questi ragazzi. Un piccolo ma importante gesto anche nei confronti della fondazione che li aiuta a crescere. Fa piacere regalare un sorriso alle persone meno fortunate, ho sempre cercato di fare il possibile nel campo della beneficenza con molto piacere ed entusiasmo».
Toni diplomato a Coverciano: «Che soddisfazione!»
30/NOVEMBRE/2016 - 19:45
Verona - Toni diplomato a Coverciano. Luca ha conseguito il diploma di Direttore Sportivo, dopo aver discusso una tesi dal titolo 'Il calcio, la mia passione' che racconta della sua esperienza da giocatore, dai primi calci al pallone fino all'ultima partita giocata in maglia gialloblù al 'Bentegodi', contro la Juventus. Un corso durato 144 ore (iniziato a settembre), organizzato dal Settore Tecnico della FIGC in collaborazione con l'ADISE (Associazione Italiana Direttori Sportivi), che si è concluso prima con una prova scritta e poi con l'esame orale (che includeva la discussione della tesi). Un corso che ha formato 42 aspiranti direttori sportivi: il primo passo di Luca in questa nuova avventura...tutta da scoprire.
Queste le dichiarazioni rilasciate da Toni al termine del corso: «Sono soddisfatto di aver raggiunto questo traguardo, per cui mi sono impegnato tanto, che mi ha permesso di apprendere tante nuove informazioni. Sono all'inizio di un nuovo percorso, ancora tutto da scoprire, che sto intraprendendo con tanta voglia e curiosità».
FONTE: HellasVerona.it
L'EX CAPITANO
Toni passa l'esame e diventa un DS
30/11/2016 18:09
Luca Toni è ufficialmente un Direttore Sportivo: l'ex capitano gialloblù ha superato il corso a Coverciano. Sono 42 in totale i nuovi Direttori Sportivi diplomati, che hanno superato nella giornata di lunedì gli esami finali del corso al centro tecnico della Nazionale in Toscana.
Dopo aver frequentato il corso – organizzato in collaborazione con l’ADISE (Associazione Italiana Direttori Sportivi) e con un programma didattico di 144 ore – i nuovi DS hanno superato prima la prova scritta e poi l’esame orale, comprensivo della discussione della tesi.
Tra i nuovi Direttori Sportivi diplomati, molti nomi noti del calcio professionistico: oltre al dirigente dell’Hellas Verona, Luca Toni, l’ex terzino sinistro del Verona Massimiliano Scaglia e l'ex allenatore del Chievo, Mario Beretta.
L.VAL.
FONTE: TGGialloBlu.it
SERIE B
Hellas Verona, Toni: "Possibile una collaborazione col Bayern"
25.11.2016 20.48 di Tommaso Maschio
Il dirigente dell'Hellas Verona Luca Toni ha parlato alla Bild del suo rapporto con il Bayern Monaco aprendo la porta a una possibile collaborazione: "Il Bayern è uno dei club migliori al mondo, lì ho ottenuto i successi più importanti della mia carriera e lasciato tanti amici. Quando posso torno a trovarli a Monaco e sono ancora in contatto con Rummenigge. Una cooperazione fra noi e loro non è impossibile. - continua Toni - Per me inoltre è molto positivo che in panchina ci sia Ancelotti e che il Bayern abbia uno staff italiano. È un grande allenatore e gli auguro il meglio".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
CONSIGLIO D'AMMINISTRAZIONE
Toni e Benedetti nel nuovo cda Hellas
25/11/2016 10:52
Grandi novità sono emerse dall'ultimo consiglio d'amministrazione dell'Hellas Verona che si è tenuto lo scorso 2 novembre.
Al fianco del presidente Maurizio Setti, infatti, compaiono due nuovi nomi nel ruolo di consiglieri. Il primo è quello dell'avvocato Antonella Benedetti, da tempo consulente legale della società, attraverso il prestigioso studio Unilegal, fondato assieme all'avvocato Paolo Pasetto.
Il secondo è quello di Luca Toni, passato dal campo al ruolo di consulente del presidente. L'ex bomber sta diventando direttore sportivo, ma Setti lo ha voluto ancora di più accanto a sè in società permettendogli di sedere nel cda.
Sono invece usciti dal consiglio Federico Setti, figlio del presidente, e Luigi Marzola, storico responsabile amministrativo. (g.vig.)
FONTE: TgGialloblu.it
NEWS
Toni sui giovani giocatori: “Troppa Playstation e social, mentalità sbagliata”
Il dirigente del Verona alla “Bild”: “Per chi vuole crescere il calcio deve venire prima di tutto”
di Redazione Hellas1903, 10/11/2016, 15:44
Intervistato dal quotidiano tedesco “Bild”, Luca Toni parla del suo presente e analizza la situazione attuale delle Nazionali di Italia e Germania, le quali, tra cinque giorni, si sfideranno in amichevole a Milano.
Così l’ex bomber dell’Hellas: “Al momento sono uno studente, ma in futuro voglio diventare un direttore sportivo”.
Prosegue Toni, per il quale Italia e Germania sono accomunate da un aspetto: “Ho sentito il mio ex collega e compagno di squadra Miro Klose, ed entrambi siamo d’accordo su una cosa: sia agli azzurri che ai tedeschi manca un attaccante centrale di razza. Bisognerà lavorare per questa cosa”.
Infine, il dirigente del Verona lancia un appello ai giovani calciatori: “I ragazzi dei nostri vivai pensano troppo ai social e alla Playstation invece che al calcio. Questa mentalità è sbagliata. Il calcio deve avere un’importanza primaria. Così si sviluppa la giusta mentalità”.
NEWS
Toni: “Verona a Pisa, pari in uno stadio-bolgia”
Il dirigente gialloblù: “Complimenti al nostro avversario”
di Redazione Hellas1903, 26/10/2016, 08:29
Luca Toni, dirigente del Verona, nel dopo-gara ha scambiato alcune parole con Rino Gattuso, tecnico del Pisa e suo compagno di squadra nell’Italia campione del mondo 2006.
Su “La Gazzetta dello Sport” sono riportate le frasi rivolte a Gattuso da Toni: “Complimenti, vi ho visti giocare un anno fa e sembravate già una squadra di Serie B. Ma contro di noi via ha aiutato anche la bolgia del vostro bello stadio, senza pista, dove il tifo si sente tanto, una vera e propria bolgia”.
FONTE: Hellas1903.it
Hellas Verona, Toni: “Pazzini? Offerte anche dall’estero, ma gli dicevo che non facevano per lui…”
Redazione 11-10-2016 12:15
"Qualche chiacchiera c’era stata, anche dall’estero. Ma gli dicevo che erano squadre che non facevano per lui...". Ci scherza su Luca Toni, ma il pericolo di perdere Giampaolo Pazzini c'è stato veramente. Invece i gol del "pazzo" servono all'Hellas Verona per risalire subito in serie A e questa stagione l'attaccante toscano pare rinato:
"Le sue qualità non sono mai state in discussione" - dichiara Toni nel corso di un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport - "Bisognava convincerlo che il Verona in B è di passaggio. S’è preso una bella responsabilità, con coraggio: siamo sulla buona strada. Ha entusiasmo. E sta molto bene, non come l’anno scorso. Si è sbloccato subito, gli è tornata la voglia di segnare. Entra di più nel vivo del gioco, prima era abituato ad aspettare. Ha capito che il gol è solo la ciliegina: deve trascinare ed aiutare e può solo migliorare. Questa estate abbiamo parlato parecchio. Verona in B non poteva prescindere da lui, gli ho fatto una testa così, questa piazza con l’entusiasmo giusto ti fa sentire importante. E siccome smettevo io, doveva toccare a lui riportarci in A".
Le offerte, come detto, non sono mancate: "Qualche chiacchiera c’era stata, anche dall’estero. Ma gli dicevo che erano squadre che non facevano per lui... Mi da sempre del tu, c’è rispetto dei ruoli, tra ragazzi intelligenti ci si capisce: il lavoro è una cosa, fuori un’altra. Mi dice che lo stresso, ma gli parlo con entusiasmo e lui lo sa». A Firenze giocarono in coppia, 29 partite con 59 gol: "Sì ma 47 io e 12 lui... Lui è più giovane, giocava meno e si alternava con Bojinov. Quando sono partito ha avuto più spazio: poi è esploso alla Samp".
Per Toni, Pazzini può diventare il capocannoniere della prossima serie B: "Lo aspettano tutti. Ogni difensore lo vuole fermare. Ma sono sfide che lo devono caricare. E’ capocannoniere, vuole migliorare: un atteggiamento giusto. I rigori c'erano tutti, a parte uno... Però bisogna segnarli: c’è chi ha perso un Mondiale ai rigori. Lui segna perché sta bene. Visto col Brescia? Il primo gol è stato da centravanti vero. Giampaolo capocannoniere? Sì, tornerebbe in A da protagonista. Ma se fa 30 gol e non andiamo in A, sarebbe un disastro! Se invece vinciamo il campionato con lui capocannoniere, beh, mi deve offrire una settimana di vacanza...".
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Hellas Verona, Luca Toni: «Pazzini è un valore aggiunto»
Capocannoniere in Serie B con cinque gol. Giampaolo Pazzini sta trascinando il Verona. Luca Toni parla di lui come amico e da dirigente dell’Hellas
© foto www.imagephotoagency.it
11 ottobre 2016
Luca Toni, al Verona, ha abbandonato il pallone e il campo da gioco per ritagliarsi una posizione da dirigente. In queste vesti continua a seguire la squadra e l’amico, compagno di tante avventure in squadre diverse, Giampaolo Pazzini. L’ex blucerchiato, attualmente capocannoniere con cinque reti, sta vivendo una seconda giovinezza e sta letteralmente trascinando l’Hellas in campionato.
RETROCESSIONE IN SERIE B – Il “Pazzo” poteva essere un lusso per la Serie B, lo avevano detto tutti, ma per ora è quello che ha segnato di più. Luca Toni, sulla Gazzetta dello Sport, parla da amico ma anche da dirigente del Verona: «Pazzini? Non sono mai state in discussione le sue qualità. Bisognava convincerlo che il Verona in B è di passaggio. S’è preso una bella responsabilità, con coraggio: siamo sulla buona strada. Ha entusiasmo. E sta molto bene, non come l’anno scorso. Si è sbloccato subito, gli è tornata la voglia di segnare. Entra di più nel vivo del gioco, prima era abituato ad aspettare. Ha capito che il gol è solo la ciliegina: deve trascinare ed aiutare e può solo migliorare». C’era stata la possibilità che lasciasse il Verona dopo la retrocessione: «Qualche chiacchiera c’era stata, anche dall’estero. Ma gli dicevo che erano squadre che non facevano per lui».
TANTI RICORDI INSIEME – Il rapporto Toni – Pazzini va avanti da quella magnifica stagione a Firenze: 29 partite in campo insieme, 59 gol in tutto: «Sì ma 47 io e 12 lui. Lui è più giovane, giocava meno e si alternava con Bojinov. Quando sono partito ha avuto più spazio: poi è esploso alla Samp». Poi la parentesi insieme di nuovo a Verona: «Ricordi belli ne abbiamo pochi, vista la retrocessione. Lui ha la fortuna di potersi rifare. Quando segna noto in lui l’entusiasmo giusto: spero di rivederlo nel Verona in Serie A. Ogni difensore, in Serie B, lo vuole fermare. Ma sono sfide che lo devono caricare. E’ capocannoniere, vuole migliorare: un atteggiamento giusto. Tutti rigori? Però bisogna segnarli: c’è chi ha perso un Mondiale ai rigori. Lui segna perché sta bene. Visto col Brescia? Il primo gol è stato da centravanti vero. Se fa 30 gol e non andiamo in A, sarebbe un disastro! Se invece vinciamo il campionato con lui capocannoniere, beh, mi deve offrire una settimana di vacanza».
Francesca Faralli
FONTE: CalcioNews24.it
Toni a Sirmione, il suo omaggio alla mostra su 'Pablito' Rossi
07/OTTOBRE/2016 - 12:50
Sirmione (Brescia) - Luca Toni in visita alla mostra itinerante 'Pablito Great Italian Emotions' presso il 'Palazzo Callas Exhibitions' di Sirmione. Dopo aver visitato il museo contenente i cimeli più preziosi della carriera di Paolo Rossi - tra cui gli scarpini con cui giocò il Mondiale dell'82, la Scarpa d'Oro vinta in qualità di capocannoniere della competizione e il Pallone d'Oro, vinto sempre nell'82 - Luca ha donato una icona celebrativa con la sua caratteristica esultanza, una maglia autografata e una lettera alla quale ha consegnato il suo personalissimo ricordo di quel Mondiale. Questi 'omaggi' verranno esposti nella mostra.
IL MIO RICORDO DELL'82
«E' un onore essere qui, sono contento di dare il mio contributo questa mostra con un piccolo omaggio personale a Paolo Rossi. Io e Paolo abbiamo vinto una Coppa del Mondo, bello portare un po' di italianità in giro per il mondo. Il mio ricordo di quel Mondiale? Ero molto piccolo, avevo 5 anni, di quei momenti conservo un ricordo semplice, giocavo tutto il giorno in giardino con gli amici. Intuivo dal comportamento dei miei genitori che stava succedendo qualcosa di particolare, ma non capivo l'importanza di quel momento. La consapevolezza di quello che facero quei campioni del mondo arrivò qualche anno più tardi...».
FONTE: HellasVerona.it
NEWS
Toni: “Pazzini giocatore fondamentale”
Il dirigente gialloblù: “Non abbiamo ancora fatto nulla: avanti su questa strada”
di Redazione Hellas1903, 03/10/2016, 21:39
Intervenuto ai microfoni di TMW Radio in occasione della Partita Mundial di Firenze, Luca Toni ha fatto il punto di questa sua nuova esperienza da dirigente e del positivo momento del Verona, secondo il classifica a sole due lunghezze dalla capolista Cittadella: “La nuova esperienza dirigenziale? Per ora sta andando bene, sto facendo il corso a Coverciano e lavorando con la mia società, mi piace”.
Continua Toni: “Tutto il Verona sta giocando bene, ma non abbiamo fatto ancora nulla: dobbiamo solo continuare su questa strada. Pazzini sta andando forte, vincere il campionato passa anche dagli attaccanti”.
FONTE: Hellas1903.it
ALTRE NOTIZIE
Hellas Verona, Toni: "Contento che Totti stia giocando ancora. Dzeko? Fa fatica a giocar da solo"
02.10.2016 20:10 di Marco Rossi Mercanti Twitter: @MerKanT92
Presente negli studi di Premium Sport, Luca Toni, dirigente dell'Hellas Verona, ha rilasciato alcune dichiarazioni:
“Ricordo bene quel Roma-Inter in cui ho segnato, peccato che alla fine non abbiamo portata a casa il risultato. Totti? Non sono pentito di essermi ritirato, sono contento invece per Francesco, vederlo così a 40 anni è bello. Stasera parte dalla panchina, penso soffrirà. Potrebbe essere la serata di Dzeko, lui è molto simile a me anche se io ero più un centravanti d'area. Secondo me Dzeko fatica a giocar da solo, con una punta vicina farebbe meglio. Ai tempi del Wolfsburg giocava insieme a Grafite, io li ho affrontati”.
FONTE: VoceGiallorossa.it
ALTRE NOTIZIE
Galante: "Toni al Corso ds? Fa piacere. Comotto? E' un po' più duro"
15.09.2016 15.14 di Chiara Biondini Twitter: @ChiaraBiondini
L'ex giocatore dell'Inter, Genoa e Torino Fabio Galante è intervenuto nel programma serale di TMW Radio, Quelli della Notte, commentando la notizia della partecipazione di Luca Toni al corso direttori sportivi che è iniziato a Coverciano, regalando una battuta anche sul suo ex compagno di squadra negli anni granata, Comotto.
Anche lui farà il tuo lavoro.
"A me fa piacere, quando un campione smette di giocare a calcio e intraprende un lavoro che può essere l'allenatore, il direttore sportivo, comunque per rimane nell'ambiente, secondo me porta vantaggi. Luca è un ragazzo intelligente è stato campione del mondo, fa piacere che faccia questa strada, già a Verona è nella dirigenza. C'è anche Comotto? Gianluca è un po' più duro (ride ndr), abbiamo giocato tre anni assieme nel Torino, è un ragazzo fantastico, però è come è in campo è un po' ignorantone (ride ndr). A Coverciano sono bravi vedrai che lo fanno migliorare".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Toni: “Ecco perché ho smesso di giocare. Totti? Ama la Roma, è un valore aggiunto”
Pubblicato il settembre 13th, 2016 | da Redazione
“Francesco è la Roma, la ama e giocarci per lui è il massimo. Deve capire il suo nuovo ruolo e non può giocare sempre ma ha un tocco unico, è un valore aggiunto”. Parola del campione del mondo Luca Toni, intervenuto nel pomeriggio ai microfoni di Rete Sport. L’ex attaccante di Fiorentina e Roma ha parlato in particolare del capitano giallorosso prima di virare sul pronostico in vista del match del Franchi, in programma domenica alle 20.45, ecco le sue parole:
Smettere di giocare, come si arriva a questa scelta? “Il calcio è stato l’amore della mia vita. L’ultimo anno mi sono fatto male al ginocchio, ho recuperato ma non sono stato d’aiuto alla squadra e questa è stata una motivazione per smettere”
Che farai da grande? “Ora sto facendo il corso da direttore e lavoro per l’Hellas Verona, voglio trasmettere le mie idee ai giovani. Non mi piace l’idea di allenare, si invecchia presto come alcuni miei ex compagni (ndr Ride)
Totti a servizio degli altri?: “Francesco è ancora un campione, deve essere bravo a capire il suo ruolo e anche Spalletti lo sta usando bene”
Carta bianca al giocatore?: “Spero che Totti continui ancora perché è l’ultima bandiera di un certo tipo di giocatore, che pensa prima al calcio. La cosa migliore è che la società e Totti parlino e dicano insieme in una conferenza quando Francesco dovrà smettere. Sarebbe un peccato lasciarsi male”
Dzeko? “A mio avviso è un grande attaccante, questa stagione lo vedo bene. Lo scorso anno è partito male ma avrà occasione di riscattarsi quest’anno”.
Fiorentina-Roma?: “Qui mi metti in difficoltà. Sono stato bene sia a nella capitale che a Firenze quindi non mi sento di fare pronostici”
FONTE: ReteSport.it
CORSO
Luca Toni a Coverciano studia da d.s.
13/09/2016 13:29
C'è anche Luca Toni tra i partecipanti al nuovo corso per direttore sportivo che ha preso il via questa mattina al Centro Tecnico Federale di Coverciano. Organizzato dal settore tecnico in collaborazione con l'A.DI.SE. (Associazione Italiana Direttori Sportivi).
L'ex attaccante dell'Hellas, ora "consulente" del presidente Setti, si è iscritto al corso per d.s. ad indirizzo tecnico che ha un programma didattico di 144 ore e si propone di dare i necessari supporti, formativi e culturali, a coloro che potranno essere chiamati a svolgere, per conto delle società sportive professionistiche, attività concernenti l'assetto organizzativo e amministrativo della società, compresa espressamente la gestione dei rapporti anche contrattuali fra società e calciatori o tecnici e la conduzione di trattative con altre società sportive, aventi ad oggetto il trasferimento di calciatori, la stipulazione delle cessioni dei contratti e il tesseramento dei tecnici, secondo le norme dettate dall'ordinamento della Figc.
Al termine del corso, in caso di esito positivo degli esami finali, che comprendono anche la discussione di una tesi, agli allievi sarà rilasciato il diploma, che costituirà il presupposto necessario per l'iscrizione nell'elenco speciale dei direttori sportivi.
FONTE: TgGialloblu.it
Toni e un rapporto speciale con Guardiola: “Era già un allenatore in campo, umiltà spropositata. Derby di Manchester? Tiferò per lui”
Redazione 09-09-2016 10:15
Il presente narra di un attuale ruolo da dirigente ricoperto all'Hellas Verona, ma il passato, ovviamente, non si può mai scordare. Gol su gol, titoli di capocannoniere di Serie A e B, Scarpa d'oro e titolo di campione di Germania e campione del mondo in bacheca. Una carriera, quella di Luca Toni, spesa per un lasso di tempo anche a fianco di quel Pep Guardiola divenuto, negli anni, uno dei migliori allenatori al mondo: una parentesi insieme a Brescia per un bel legame creatosi che, anche a distanza di anni, è rimasto intatto. Alla vigilia del derby di Manchester, primo nella storia per Pep nella supersfida contro Mou, Toni ha voluto ricordare a "La Gazzetta dello Sport" i momenti vissuti al fianco dell'ex allenatore e calciatore del Barcellona, parlando anche della tappa comune spesa a Monaco e del big match di Premier di domani.
"Guardiola era un giocatore fantastico e già un allenatore in campo - spiega Toni - Prima di tutto però un compagno di un’umiltà spropositata, arrivava da uomo simbolo e capitano del Barcellona e si mise subito al nostro servizio. Altro che vip, pareva davvero l’ultimo arrivato. Si vedeva che in campo già capiva e seguiva i movimenti, che amava il possesso palla di cui poi farà il suo credo calcistico. Lui è uno che ce l’ha fatta: ha avuto la sua idea, l’ha seguita e l’ha portato a vincere ovunque. Si è tolto tante soddisfazione perché è un top".
Da Brescia all'esperienza al Bayern: "Lo andavo sempre a trovare e gli dicevo: “Meno male sei arrivato ora qui, che con la storia del falso nove sarei stato rovinato!”. Pep rispondeva che, con lui, chi segna gioca anche se è grande e grosso…E io controreplicavo che con Messi è tutto più facile… In ogni caso al Bayern Guardiola si è arricchito come tecnico e persona. Ha vinto in Spagna e Germania, ora è in Inghilterra e poi gli toccherà l’Italia: solo che dovrà ridursi lo stipendio o far vendere qualche monumento alla città in cui si deciderà ad andare...".
Chiusura, infine, sul derby di Manchester: "Mentalmente sarà una partita tosta, sentita. Si scontrano due dei migliori tecnici al mondo. Avranno studiato benissimo ogni mossa e lo spettacolo sarà bello in panchina, in campo, ovunque. Il City punterà sul possesso, anche se Guardiola è arrivato da poco, Mourinho sarà subito più pratico. Sarà una bella partita da vedere, e un po’ la vedrò pure io, decisa dagli episodi. Con Mourinho ho solo fatto quattro chiacchiere, lo stimo perché lo stimano i suoi giocatori. Con Pep ho un rapporto confidenziale e ovviamente tiferò per lui. L’ho sentito anche prima che firmasse per il City, gli ho annunciato che lo andrò a trovare. Sto studiando da direttore e voglio conoscere l’organizzazione del club, voglio imparare da quelli buoni".
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
NEWS
La battuta di Toni: “Verona salvo con Zidane? Bisognava vendere l’Arena…”
“Se l’avessimo preso a gennaio saremmo ancora in A? È molto bravo”
di Redazione Hellas1903, 10/08/2016, 08:27
Ospite di “Premium Sport” per il post Real Madrid-Siviglia, match valido per la Supercoppa europea 2016 e terminato 3-2 per le “merengues” dopo i tempi supplementari, Luca Toni ha parlato della squadra di Zidane, elogiando lo stesso tecnico francese ed effettuando una disamina tattica su Alvaro Morata.
E il nuovo dirigente gialloblù scherza: “Se l’Hellas sarebbe ancora in A se avesse ingaggiato Zidane in panchina a gennaio? Forse dovevamo vendere l’Arena (ride, ndr). Zidane è molto bravo nella gestione del gruppo, ha avuto grande carattere nel tenere in panchina giocatori fondamentali. Con il Siviglia ha avuto anche un pizzico do fortuna”.
FONTE: Hellas1903.it
DEBUTTO SULLE RETI MEDIASET
E Toni ora fa l'opinionista tv
09/08/2016 21:12
Consulente, anzi no: consigliere del presidente Setti, ancora senza scrivania (lo ha detto scherzando alla presentazione dei calendari) e forse futuro ds. Per ora, in attesa di capire cosa farà da "grande" dopo il ritiro, Luca Toni ha iniziato la carriera da opinionista delle reti Mediaset. Un ruolo che lo vedrà protagonista anche se lontano dai campi da gioco. In attesa di tornare, come dirigente del Verona, su quelli infuocati della serie B...
FONTE: TGGialloBlu.it
Toni: «Siamo forti, dimostriamolo in campo»
03/AGOSTO/2016 - 22:05
Cesena - Ecco il commento di Luca Toni, rilasciate a SkySport al termine del sorteggio del calendario della SerieB ConTe.it: «Ho iniziato la mia nuova avventura, passo molto tempo col Direttore Sportivo Fusco e con il Presidente Setti. Pazzini e Ganz in attacco? Sono molto importanti, ma abbiamo anche altri calciatori forti, come Luppi, Siligardi e Gomez. Penso che il Verona là davanti sulla carta sia messo bene, poi bisognerà vedere come andranno le partite che contano. Pazzini? Spero faccia tanti gol. Abbiamo fatto una scommessa, deve avvicinarsi ai 30 gol che feci in Serie B con il Palermo, sono convinto che se la squadra lo metta in condizione di segnare, di gol ne farà. L'importante è cercare di stare nelle prime posizioni, perché Verona, come tifosi e come Società, merita la Serie A. Stiamo lavorando tutti in questa direzione, ovvero creare un bel gruppo in campo e consolidare la società per essere una sola cosa con i tifosi, penso che sia fondamentale in un campionato lungo come le Serie B. Un commento alla rosa? Sono andato a vedere gli allenamenti e ci sono molti calciatori che corrono veloci, cercherò di stare vicino alla squadra e di risolvere insieme quei piccoli problemi che eventualmente si presenteranno. Ad ogni modo la Società è solida e ha lavorato bene, manca solo qualche piccolo ritocco, ma sulla carta abbiamo fatto una bella squadra, speriamo che sul campo dimostri tutta la sua forza».
FONTE: HellasVerona.it
Toni, campione del mondo anche in alimentazione: “Il pasto nel Mondiale del 2006? Carboidrati…”
Redazione 31-07-2016 23:18
Il segreto di un campione del mondo. Del campione del mondo, Luca Toni. “Una buona alimentazione”. Che però… “è fondamentale anche per chi non fa sport!” ci puntualizza lui – Luca – in esclusiva su gianlucadimarzio.com. “Mangiare bene fa stare bene”. Punto. Il tono è fermo e deciso, consapevole. E non lo dice da campione del mondo (non solo, ovviamente) bensì da “testimonial di Bioimis”. Ossia? L’Accademia Alimentare che non impone privazioni ma insegna a sfruttare le proprietà degli alimenti in relazione al proprio metabolismo.“Abbiamo scelto Luca Toni – dice Roberto Zorzo Presidente Bioimis – perché abbiamo visto in lui gli stessi interessi e ideali che sono alla base della Filosofia di Bioimis. Inoltre Luca rappresenta un modello da seguire per il suo entusiasmo e la sua determinazione nel raggiungere gli obiettivi, caratteristiche che lo hanno reso, oltre ad un grande campione, una grande persona”. Salute e benessere.
Toni racconta un Toni inedito, attento e preciso non solo sotto porta, a quanto pare: “Ci tengo a essere in forma, non ho mai trascurato il mio peso in tutta la mia carriera”. Anche adesso, che il suo nuovo ruolo impone giacca e camicia, soprattutto nelle occasioni importanti. “A settembre inizio il corso da direttore sportivo, nel frattempo collaboro con il direttore dell’Hellas Fusco. Se mi manca il campo? No, credimi. Quando sono stato a trovare i miei ex compagni in ritiro non ho provato quella sensazione lì…”. L’emozione è stata un’altra. “Quando abbiamo chiuso le cessioni di Ionita e Gollini, le mie prime operazioni da dirigente!”. Sorriso sulle labbra, nuove ambizioni e soprattutto… una buona alimentazione. Ma il pasto preferito durante il Mondiale 2006 qual era? “Carboidrati! Fanno effetto subito quelli. Carne, pesce, pasta, verdere: avevamo un cuoco italiano ad hoc”. Un cuoco vincente, perché il saper mangiare bene conta, e tanto anche. Ma pure fuori dal campo.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
BOMBER
L'intervista a Luca Toni: "Giusto sognare, ma...". La lezione a Higuain e Icardi
Minuto 43, Verona-Juve dell’8 maggio scorso, Luca Toni si avvicina al dischetto: l’addio al calcio è un attimo che vola via, un cucchiaio, il pallone entra lentamente in porta, per l’ultima volta. Neto lo raccoglie, mentre il pubblico del Bentegodi inaugura la festa. Toni si porta la mano vicino all’orecchio, facendola roteare, come al solito: il fotogramma di sempre, ripetuto per la 324esima volta, tanti sono i gol segnati da Toni tra club e nazionale. In quel momento Luca ha salutato il campo di gioco, ma non il calcio, non Verona.
Toni, come va la sua nuova vita lontano dal campo?
«Sto studiando e lavorando sodo, per me è tutto nuovo. Devo imparare un nuovo mestiere, e nel frattempo tenermi in forma».
A proposito, Bioimis, l’accademia alimentare che offre un programma di formazione ed educazione al cibo, l’ha scelta come testimonial: cosa l’ha portata a sposare questo progetto?
«Perché è un’azienda italiana basata su interessi e ideali simili ai miei. Durante la mia carriera ho imparato quanto sia importante il legame tra cibo e corpo. Ora sento ancor di più l’esigenza di seguire un’alimentazione calibrata, e questa azienda mi dà la possibilità di seguire un percorso alimentare corretto».
Intanto Toni ha deciso cosa vuol fare da grande?
«Per ora lavoro con il presidente Setti, tra campo e scrivania, rimanendo anche a contatto anche con l’allenatore. Non ho ancora deciso il mio nuovo lavoro, sicuramente farò il corso da direttore sportivo, poi vedrò se concentrarmi sulla prima squadra o sul settore giovanile».
A proposito, cosa ne pensa di mister Pecchia, alla sua prima esperienza come capo-allenatore dopo gli anni passati al fianco di Benitez?
«L’ho visto bene, mi piace il suo approccio. I ragazzi lavorano tanto con il pallone, forse non se lo aspettavano neanche loro, la sua idea di calcio prevede un gioco corale, arioso».
Quali sono le avversarie del Verona nella lotta al vertice?
«Insieme alle due retrocesse dalla A, Carpi e Frosinone, dico Cesena, che è una squadra molto competitiva. Poi c’è il Trapani che ha sfiorato la promozione e il Bari, che ha un nuovo direttore che sta facendo benissimo. Sappiamo che dovremo lottare con queste squadre, ma la B riserva sempre sorprese: è un campionato lungo e spesso ci sono delle squadre rivelazione».
A che punto è il Verona?
«Manca ancora qualche giocatore, ma c’è tempo e la società sta lavorando. L’obiettivo è quello di tornare in A, ma non è scontato, la B è un campionato difficile. Possiamo contare sull’entusiasmo della gente, i tifosi dell’Hellas sono fondamentali, ti spingono oltre i limiti. Nonostante la retrocessione e le difficoltà della scorsa annata sono di nuovo qui a incoraggiarci».
Gli stessi tifosi che le dedicarono una meravigliosa standing ovation nel giorno del suo addio al calcio. Cosa le è rimasto di quei momenti?
«Sono emozioni che rimangono per tutta la vita. Vedere la gente allo stadio che ti saluta in quel mondo è una cosa che riempie il cuore. Ringrazierò per sempre i tifosi del Verona, che mi hanno salutato con quell’affetto, ma anche quelli della Juve, che quel giorno si sono uniti nella festa».
Da ex attaccante simbolo di una squadra, cosa ne pensa dei casi Icardi e Higuain?
«Se un giocatore cambia o vuole cambiare squadra vuol dire che non sta bene. Poi ad essere determinante può essere l’ingaggio, ma soprattutto la voglia di vincere. Questo credo abbia portato Higuain al trasferimento alla Juve. Poi, non condivido alcuni modi con cui vengono fatte le richieste. Non si dovrebbe parlare di milioni e aumenti di ingaggio come se fossimo al bar, non è corretto nei confronti della gente».
La Juve ha la strada spianata verso il sesto scudetto consecutivo?
«Sicuramente è la favorita. Ha dato un segnale forte al campionato. Non dico che l’ha ammazzato, ma ha esercitato una volontà di potenza. Si è rafforzata indebolendo le concorrenti, perché alla Roma ha tolto Pjanic e al Napoli Higuain. Non è un caso. Mentalmente ha obbligato ancora di più le altre a rincorrere, e in campo questo farà la differenza».
di Claudio Savelli
FONTE: LiberoQuotidiano.it
16 luglio 2016 - A tu per tu con Luca Toni
16/LUGLIO/2016 - 21:58
Racines (Bolzano) - Segui su Hellas Verona Channel la sesta puntata di 'HV24 - Speciale Racines'. Ospite Luca Toni, che ci racconta il Verona 2016/17 e la sua "nuova" vita fuori dal campo.
FONTE: HellasVerona.it
HELLAS VERONA
Verona, Luca Toni inizia la carriera da dirigente al calciomercato con un look balneare…
di GazzaMercato, 14/07/2016, 22:52
Da maglietta e calzoncini alla scrivania nei panni da dirigente dell’Hellas Verona: non cambia il look per Luca Toni. L’ex numero 9 gialloblù ha appeso a maggio gli scarpini al chiodo per intraprendere la carriera dirigenziale. Nel suo futuro l’incarico da direttore sportivo (farà il corso a Coverciano), intanto però non cambia il look. In una delle prime uscite negli hotel milanesi del calciomercato il bomber modenese ha sfoggiato una mìse inconsueta per gli operatori delle trattative. Niente giacche e cravatta d’ordinanza, bensì uno stile balneare. Pantaloncini corti di jeans alla moda e mocassini abbinati nel colore alla camicia scura. Sicuramente non è passato inosservato…
FONTE: GazzaMercato.it
Toni: «L'Hellas, la Nazionale e il futuro»
30/GIUGNO/2016 - 16:30
Verona - Le dichiarazioni di Luca Toni, rilasciate alla presentazione di EXTREMEPRINTING.it presso la sede del Co-Jersey Sponsor gialloblù Leaderform.
LUCA TONI E IL VERONA
«Il ruolo da dirigente? Una nuova sfida per me, mi piace, mi sto confrontando quotidianamente col Direttore Sportivo Fusco, con mister Pecchia e col Presidente. Sto cercando di imparare, è un mondo tutto nuovo e allo stesso modo sto cercando di dare alcuni consigli, dettati dalla mia esperienza del mondo del calcio. Che Verona sarà? Secondo me sta nascendo una bella squadra, l’importante è mantenere l’ossatura per creare un gruppo sano. Quello di Serie B è un campionato molto lungo e difficile, quindi credo che avere un gruppo forte sarà un aspetto principale. Chiaro, questo dipenderà anche dalle offerte che verranno. Il ‘Pazzo’ resta? Non so se è ufficiale, sono dell’idea che se il ‘Pazzo’ è al 100% può fare la differenza in Serie A, quindi in B può essere un valore aggiunto. L’importante è cercare di metterlo in condizione di fare gol, quelli lui li sa fare. Soprattutto nella speranza che lui stia bene fisicamente, questo è fondamentale».
LA NAZIONALE
«Italia-Germania? La guarderò con i miei familiari e degli amici. Sarà una grande partita, come sempre quando si affrontano queste due Nazionali, per di più è il Quarto di un Europeo, un test importante per l’Italia e se lo dovesse passare diventerebbe la candidata per la vittoria finale. Se ho nostalgia? No, fa parte del mio passato, un passato bellissimo. So cosa possono pensare gli azzurri durante il momento dell’inno, nel quale ci si carica, poi ci si inizia a sfogare quando inizia la partita. Vedo un grande gruppo di ragazzi che sta dando il massimo, guidato da un allenatore che li fa giocare al massimo. Adesso le partite si fanno toste, è lì che si vedono le differenze di squadra».
ESULTANZA E BENEFICENZA
«La mia esultanza sui quadretti in vendita per beneficenza? Fa sempre piacere partecipare a queste iniziative benefiche, quando me l’hanno proposto ho aderito al progetto con entusiasmo. Speriamo di fare un bel ricavato per donare più soldi possibili».
FONTE: HellasVerona.it
Toni sbotta: “Le grandi squadre non puntano più sui giovani”
giugno 24, 2016
Luca Toni spiega: “L’Italia deve tornare a fare paura, gli altri devono chiedersi quante possibilità hanno di vincere contro di noi”
A 39 anni il calcio, di solito, ti riserva un ruolo diverso da quello che vorresti avere: le ultime stagioni vorresti viverle da protagonista ma le gambe ed il fisico non te lo concedono e ad aspettarti c’è un ruolo secondario, un ruolo di supporto e di aiuto ai giovani calciatori che si affacciano nei campionati più importanti. Questo, però, è quello che succede alla maggior parte dei giocatori e Luca Toni non fa parte di questi. L’ex attaccante di Fiorentina, Roma e Juventus a 38 anni ha conquistato il titolo di capocannoniere trascinando letteralmente l’Hellas Verona verso la salvezza.
TALENTO – Un campione del mondo si distingue sempre dal resto degli altri giocatori, e Toni infatti faceva parte di quella spedizione vincente guidata da Marcello Lippi. Per il vecchio numero 9 azzurro quella era una squadra composta da talenti puri e calciatori in grado di fare la differenza in qualsiasi campionato ed in qualsiasi squadra, cosa che oggi manca alla Nazionale di Conte: “Non ci sono più stelle da noi? Questione di generazioni e di qualità. Quando c’ero io, Gilardino, Del Piero, le punte andavano oltre i 15-20 gol e io pure a 30. E giocavamo in grandi squadre: anche dal punto di vista caratteriale eri abituato a una certa pressione. Adesso nelle grandi squadre, Juve a parte, non c’è un italiano. Se poi i nostri sono scarsi o sono i dirigenti che non puntano sui giovani è un confine sottile”.
PAURA – C’è quindi bisogno di un cambiamento, c’è bisogno di tornare a “far paura” agli avversari e di tornare ad essere temuti. Cosa che la Nazionale di Antonio Conte, fino a questo momento, ha saputo fare molto bene. Per Luca Toni è il momento di smettere di avere timore e di adattarsi sempre al gioco delle avversarie: “Le possibilità con la Spagna sono 50 e 50. Credo che l’Italia debba tornare ad essere una squadra forte, che fa paura agli altri, Spagna compresa. Che siano gli altri a chiedersi: quante possibilità abbiamo contro l’Italia?“.
FEDERICO PAGANO
Toni: “Voglio sfidare Gattuso, lo massacrerò di messaggi”
giugno 17, 2016
Luca Toni – Hellas Verona
L’impresa mancata, l’ultima di una carriera fatta di trionfi e successi. Saluta con una retrocessione Luca Toni, da qualche settimana un ex del calcio giocato. L’attaccante del Verona ha detto addio agli scarpini ma non ad un Mondo che lo ha visto e lo vedrà ancora protagonista, seppur sotto altre vesti, con l’Hellas ancora nel destino. Conferme, in tal senso, arrivano dall’intervista rilasciata ai microfoni della gazzetta dello sport: “Devo imparare, conoscere un mondo nuovo. Sto vicino al presidente, parliamo agli sponsor. Sto vicino al d.s. Fusco, un grande professionista. Starò vicino al tecnico Pecchia, che conoscevo solo da avversario, ha tanto entusiasmo e non vedo l’ora di vederlo all’opera. E curerò i rapporti tra la prima squadra e il settore giovanile, perché i giovani sono il futuro e bisogna farli crescere. Devo capire cosa mi piacerà di più, non mi interessa la carica. Farò il corso da d.s., intanto studio e imparo. L’ambiente mi piace, mi stimola”.
Un futuro interessante, una scelta di cuore per riportare il Verona in serie A, non più dal campo ma dalla scrivania. Senza pallone, dopo un decennio e più ad altissimi livelli: “Quando decidi tu è una fortuna, quando ti fanno smettere gli altri invece… Il problema è che prima, di questi tempi, sarei stato in vacanza, adesso invece passo da una riunione all’altra. Quindi ora il campo non mi manca, poi si vedrà”. Si ripartirà da Pazzini: “Spero che rimanga con noi, deciderà lui. Uno così, motivato, non ce l’ha nessuno: può fare la differenza in A, figurarsi in B. E’ un amico, ha un contratto importante, dovrà fare qualche sacrificio, ma se rimane sarà un grande colpo”. Nuova vita per i campioni del Mondo, basti pensare a Gattuso, in serie B con il Pisa: “Ho visto in tv le finali col Foggia, sono felice per come è ripartito dopo qualche delusione. Certo, erano anni che non lo vedevo con la borsa del ghiaccio in testa… In chat gli abbiamo detto di tutto. Ora spero che resti a Pisa. So che prima della partita non mi saluterà, ma lo massacrerò di messaggi e lo andrò a salutare io”.
FONTE: MaiDireCalcio.com
INTERVISTA ALL'EX CAPITANO
Toni: In B punto tutto su Pazzini e Viviani
17/06/2016 10:17
"Il mio nuovo ruolo all'Hellas? Devo imparare, conoscere un mondo nuovo. Sto vicino al presidente, parliamo agli sponsor. Sto vicino al Ds Fusco, un grande professionista. Starò vicino al tecnico Pecchia, che conoscevo solo da avversario, ha tanto entusiasmo e non vedo l’ora di vederlo all’opera. E curerò i rapporti tra la prima squadra e il settore giovanile, perché i giovani sono il futuro e bisogna farli crescere. Devo capire cosa mi piacerà di più, non mi interessa la carica. Farò il corso da Ds, intanto studio e imparo. L’ambiente mi piace, mi stimola". Luca Toni parla in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.
L'ex capitano gialloblù vuole subito la promozione: "Dobbiamo essere competitivi, la piazza merita la A. Ci può stare che un anno vada male e si scenda in B, ma bisogna essere bravi a risalire subito. L’amarezza per la retrocessione resta, siamo stati quasi sempre ultimi, con tanti infortuni e tanti errori. Ora si deve costruire un mix tra tifosi, società e squadra, dovremo essere un corpo solo. I tifosi sono delusi ma intelligenti, hanno capito. Vogliono tornare a esultare e noi insieme a loro. In B serve un attacco forte, con gente tecnica e forte nell’uno contro uno. Con una difesa solida, davanti devi avere giocatori che vincono da soli".
Il nuovo consulente gialloblù ha le idee chiare su chi puntare per tornare in A: "Pazzini? Spero che rimanga con noi, deciderà lui. Uno così, motivato, non ce l’ha nessuno: può fare la differenza in A, figurarsi in B. E’ un amico, ha un contratto importante, dovrà fare qualche sacrificio, ma se rimane sarà un grande colpo. Chi resta deve essere convinto. Chi dice “sì, ma…” non va bene. Non è così, per esempio, Viviani: ha entusiasmo e tanta voglia di spaccare il mondo, qui può ripartire e poi vedrete, arriverà in Nazionale!".
L.VAL.
FONTE: TgGialloblu.it
HELLAS VERONA
Verona, il futuro di Luca Toni fra tv e ruolo dirigenziale
In attesa di scoprire l’incarico che avrà in società, per il centravanti esperienza da opinionista tv
di Nicolo Schira, @NicoSchira 14/06/2016, 16:15
Da qualche settimana ha appeso gli scarpini al chiodo, eppure il futuro di Luca Toni è già ricco di impegni. Sotto contratto con l’Hellas Verona, l’ormai ex numero nove gialloblù aspetta di capire a quale incarico societario verrà destinato dal presidente Setti (probabilmente fungerà da consigliere personale del patron). Intanto ha girato una campagna pubblicitaria per lo sponsor tecnico Lotto e all’orizzonte da settembre si prospetta una nuova avventura televisiva. Toni sarà, infatti, uno dei talent targati Mediaset Premium per la prossima edizione della Champions League.
FONTE: GazzaMercato.it
Toni: Se fossi Pazzini resterei a Verona in B
14/06/2016 14:03
"Il mio futuro? Continuerò a Verona, mi sono già incontrato con il presidente, il direttore e il mister. Vogliamo riportare entusiasmo in una piazza importante. Vogliamo fare di tutto per riportare l'Hellas nel grande calcio. Pazzini rimane? In Serie B sarebbe un lusso. Sta parlando con il direttore e se fossi in lui rimarrei per riportare la squadra in Serie A". Luca Toni parla così a TMW radio durante "Pitti Immagine Uomo" a Firenze.
Il nuovo consulente del Verona ha parlato anche della possibilità di entrare come dirigente nella Fiorentina: "Ho sentito Della Valle, ma avevamo idee diverse sul piano lavorativo. I rapporti rimangono comunque ottimi al di là del calcio. Corvino? Quando c'è un ritorno si ha sempre grande voglia di dimostrare di poter fare bene come in passato. Credo che questo valga anche per Corvino e penso che farà di tutto per costruire una grande squadra con grandi giocatori".
L.VAL.
FONTE: TGGialloBlu.it
Luca Toni ospite a Pitti Immagine Uomo
14/GIUGNO/2016 - 18:10
Verona - Luca Toni ospite a alla 90esima edizione di Pitti Immagine Uomo di Firenze. Presso il salone dedicato al mondo dell'abbigliamento, il capitano gialloblù è stato testimonial dello storico brand italiano Lotto Sport, che nell'occasione ha presentato la nuova collezione Lotto Leggenda. Linee pure e materiali ricercati, per un'azienda vicina a Luca Toni durante una carriera ricca di successi.
FONTE: HellasVerona.it
Toni: 'Non torno alla Fiorentina. Corvino farà una grande squadra'
del 14 giugno 2016 alle 14:15
Luca Toni, ex attaccante della Fiorentina che ha deciso anche dopo il ritiro dal calcio giocato di restare nel Verona, parla direttamente da Pitti dov'è ospite di uno sponsor: 'Ritornare a Firenze da dirigente? Ho parlato con Della Valle ma avevamo idee diverse e quindi non si è concretizzato niente, ma i rapporti con la proprietà della Fiorentina restano ottimi. Io resterò a Verona. Vogliamo riportare entusiasmo in una piazza importante. Corvino farà di tutto per costruire una grande squadra con grandi giocatori. Sono felice per Jorgensen perché è un ragazzo eccezionale, fa bene la Fiorentina a puntare su ex viola. Ljajic è molto forte e sa fare la differenza, ma ha bisogno della fiducia dell’ambiente per esprimersi al meglio'.
FONTE: CalcioMercato.com
NEWS
Italia show, Toni: “Non mi aspettavo una squadra così”
Il consulente del Verona: “Azzurri, grande prestazione”
di Redazione Hellas1903, 14/06/2016, 08:04
Luca Toni, ex attaccante del Verona e ora consulente della società gialloblù, campione del mondo nel 2006 e centravanti azzurro, parla con “La Gazzetta dello Sport” dopo la vittoria dell’Italia con il Belgio all’Europeo di Francia.
Dice Toni: “Sinceramente non mi aspettavo una prestazione così. L’Italia è stata un mix di sacrificio e qualità, e ha fatto veramente una grande partita. Certo, sono sempre gli episodi a decidere gare così equilibrate e l’Italia è stata brava a punire il Belgio alla prima distrazione”.
Continua Toni: “È stato bello vedere tanto sacrificio e tanta unione di gruppo. Così è stato più facile limitare le qualità del Belgio”.
FONTE: Hellas1903.it
HELLAS VERONA
Toni sarà solo il consulente di Setti
09/06/2016 11:47
In attesa di capire che cosa farà da grande Luca Toni resterà al Verona come "consulente personale di Setti". Nessuna carica societaria, dunque, per l'ex bomber che vuole cercare di apprendere il più possibile da questa nuova esperienza.
Toni diventerà anche commentatore per la Champions League delle reti Mediaset e accentuerà ancora di più il suo rapporto con il suo sponsor "storico", la Lotto.
FONTE: TGGialloBlu.it
Toni dirigente e commentatore. C’è l’ok dell’Hellas Verona
giugno 8, 2016
Dopo avere appeso le scarpe al chiodo, Luca Toni è pronto a calarsi nella nuova realtà. Oltre ad entrare nell’organigramma come nuovo dirigente e consulente dell’Hellas Verona, il club di via Belgio del presidente Setti ha dato l’ok all’ex attaccante gialloblù in caso di un’eventuale offerta per il ruolo di commentatore televisivo.
FONTE: HellasLive.it
ALTRE NEWS
Ex viola, il bivio di Toni: dirigente al Verona o commentatore in tv
L’ex attaccante dovrà decidere se accettare la proposta dell’Hellas con un posto da dirigente in serbo, oppure se accettare l’offerta per fare il commentatore
di Redazione VN, 08/06/2016, 11:23
Il Corriere di Verona di questa mattina dedica ampio spazio al futuro di Luca Toni, ex attaccante della Fiorentina, titolando: “Stagista o commentatore tv: primo bivio da ex atleta”. L’ex attaccante della Nazionale dovrà decidere se accettare la proposta dell’Hellas con un posto da dirigente in serbo, oppure se accettare l’offerta di Mediaset per fare il commentatore per la nota emittente. Nei prossimi giorni scioglierà le riserve e deciderà il da farsi.
FONTE: ViolaNews.com
ITALIA-FINLANDIA
Tavecchio premia Toni e l'Italia vince 2-0
06/06/2016 22:21
Pochi minuti prima di Italia-Finlandia, Luca Toni è stato premiato in campo dal presidente della Figc Carlo Tavecchio. All’ex capitano gialloblù è stata consegnata una maglia speciale celebrativa, mentre sul maxischermo dello stadio è stato proiettato un tributo al Bomber di Pavullo. Poi, il sindaco di Verona Flavio Tosi e l’Assessore allo Sport del Comune Alberto Bozza, hanno omaggiato Toni con una targa speciale. La partita è terminata 2-0 per gli uomini di Conte: gol di Candreva (su rigore) e De Rossi.
L.VAL.
FONTE: TGGialloBlu.it
20:47 | lunedì 06 giugno 2016
La Figc omaggia Toni: «Grazie Luca»
L'attaccante ha deciso di abbandonare il calcio giocato
di Francesco Toscano - twitter:@FrancescoTosky © Foto: www.imagephotoagency.it
NAZIONALE FIGC LUCA TONI - Luca Toni, attaccante 39enne, dopo la retrocessione in B con l'Hellas Verona, ha deciso di appendere le scarpette al chiodo. Il calciatore, che l'anno scorso era riuscito nell'impresa di vincere la classifica dei marcatori della Serie A, quest'anno non è riuscito a ripetersi, anche a causa dei troppi infortuni. La delusione e i problemi fisici hanno portato l'ex campione del mondo alla decisione di abbandonare il calcio giocato, dopo una carriera davvero ad alto livello.
IL REGALO DELLA FIGC - Prima della partita della nazionale di Antonio Contecontro la Finlandia, la Figc ha deciso di omaggiare Luca Toni, campioni del Mondo in Germania nel 2006, mostrando un breve video in cui venivano riproposte le gesta del calciatore durante la propria avventura in azzurro. Il video è terminato con un ringraziamento: «Grazie Luca». Un gesto che sicuramente avrà colpito Luca Toni, uno dei migliori attaccanti a vestire la maglia della nazionale negli ultimi anni.
FONTE: CalcioNews24.com
Al Bentegodi il tributo a Toni
Al ‘Bentegodi’ per Italia-Finlandia l’omaggio a Luca Toni e la consegna delle targhe alle Scuole Calcio
di Redazione, 6 giugno 2016, 17:30
E’ stata una settimana ricca di appuntamenti a Verona, con tante iniziative a fare da prologo all’amichevole di questa sera tra Italia e Finlandia. Una lunga serie di eventi ha caratterizzato ‘Verona Città Azzurra’, il programma promosso dalla FIGC e dall’Amministrazione comunale per coinvolgere i tifosi della Nazionale, affermare i valori positivi dello sport e promuovere l’attività calcistica di base.
Ieri in Piazza Bra si è chiuso il ‘Grassroots’ dedicato ai giovani calciatori e alle calciatrici delle società sportive del territorio. Circa 200 bambini delle scuole calcio del Veneto, categoria Pulcini ed Esordienti, si sono sfidati in partite tre contro tre. Sempre nella giornata di ieri si è svolto il Trofeo ‘CONI 2016’, riservato alle ragazze classe 2003/04: il successo è andato all’AGSM Verona, che si è qualificata per le finali della Fase Nazionale in programma a settembre.
Calcio di base e calcio femminile saranno protagonisti anche stasera allo Stadio ‘Marcantonio Bentegodi’. Dopo la consegna da parte del Presidente del Settore Giovanile e Scolastico Vito Tisci delle targhe alle Scuole di Calcio Élite per la stagione in corso, il pre-partita di Italia-Finlandia vedrà infatti scendere in campo i giovanissimi della categoria Pulcini di alcune società del territorio ed in particolare le bambine tesserate per Hellas Verona, Chievo Verona e AGSM Verona.
Gli applausi degli oltre 25mila tifosi attesi sugli spalti saranno poi tutti per Luca Toni, l’attaccante azzurro Campione del Mondo nel 2006 che nei giorni scorsi ha ufficializzato il suo addio al calcio e che prima del fischio d’inizio di Italia-Finlandia sarà omaggiato dalla Federazione con una maglia celebrativa. E prima della partita verranno premiati anche i vincitori di ‘Vetrina Azzurra’, l’iniziativa che ha visto coinvolti circa 30 esercizi commerciali, chiamati a decorare con i colori della Nazionale le proprie vetrine nel modo più originale possibile.
FONTE: MondoUdinese.it
Toni: 'Spero un domani di fare il dg nella mia società'
del 06 giugno 2016 alle 15:50
Luca Toni è stato intervistato da Sky: "Spero un domani di poter scegliere e fare il dg nella mia società. Adesso però è solo l'inizio, vedremo in futuro. Scelte per l'attacco dell'Italia? Non c'è la punta che ha fatto tantissimi gol, sono tutti sullo stesso piano. Sono convinto che daranno il massimo per il posto da titolare, sarà difficile per Conte trovare la coppia d'attacco giusta per l'Europeo"
FONTE: CalcioMercato.com
Toni e una maglia azzurra davvero speciale
07/GIUGNO/2016 - 10:08
Verona – Le risate con De Rossi al termine del riscaldamento, le pacche sulle spalle di Chiellini e di tutto lo staff tecnico, gli omaggi di ogni singolo componente della rosa. Luca Toni l’azzurro lo ha tatuato sulla pelle. L’abbraccio dell’Italia al bomber gialloblù è stato di quelli dal sapore antico, romantico. La maglia, consegnatagli dal Presidente Figc Tavecchio e la targa dell’amministrazione comunale sono le testimonianze concrete di quanto Luca abbia dato al calcio, in tutta la sua interezza. Il resto lo ha fatto il pubblico del ‘Bentegodi’, straordinario ancora una volta. 27.000 sugli spalti, una pioggia di applausi per Luca e la Nazionale tutta. Toni ha salutato per l’ultima volta il mondo azzurro, con cui rimarrà indissolubilmente legato. Adesso lo aspettano altre mansioni.
Nazionale, Pres Setti e management al pranzo ufficiale
06/GIUGNO/2016 - 12:15
Verona – In sede stamani, allo stadio stasera per Italia-Finlandia e a pranzo a Palazzo dei Diamanti, per l’incontro fortemente voluto dalla Figc, che coinvolge le realtà calcistiche e politiche locali. Giornata intensa per il Presidente Maurizio Setti, che nelle ultime settimane ha trascorso molto tempo in via Belgio, al fianco dei suoi più stretti collaboratori (tra cui Luca Toni), per programmare la prossima stagione. A breve sarà reso noto giorno e orario dell’attesa conferenza stampa di presentazione del nuovo Direttore Sportivo, Filippo Fusco.
FONTE: HellasVerona.it
COSA FARA' IL BOMBER?
Toni, il ruolo e qualche dubbio...
01/06/2016 10:42
Ruolo: consigliere del presidente. Ma per ora nessuna ufficialità su Luca Toni.
L'ex bomber è in vacanza, ma a parte le dichiarazioni di Setti ("Dovrà ripartire da zero, in pratica è come se fosse uno stagista") non ci sono novità.
Pare però che Toni farà l'opinionista della Champions League per le reti Mediaset e questo vuol dire che l'ex attaccante vuole tenersi le mani libere e giocare su più tavoli per il suo futuro. Non si è mai visto, ad esempio, il vicepresidente dell'Inter Zanetti, fare anche l'opinionista televisivo. Se uno ha un ruolo ben preciso in una società non può accettarne altri.
Per di più a Firenze continuano a cantare le sirene viola e i Della Valle sono pronti a riprenderlo a braccia aperte. (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
Italia-Finlandia: la FIGC celebra Luca Toni
27/MAGGIO/2016 - 18:30
Verona - Un campione infinito, che verrà celebrato anche dalla FIGC. Un Mondiale vinto nel 2006, 47 presenze e 16 gol fatti, questi i numeri in azzurro della carriera di Luca Toni, che lunedì 6 giugno, prima del fischio d'inizio dell'amichevole Italia-Finlandia (ore 20.45), sarà omaggiato direttamente dal Presidente della FIGC, Carlo Tavecchio, con una maglia celebrativa della Nazionale. Un viaggio, quello con l'Italia, iniziato il 18 agosto 2004 al 56' di Islanda-Italia (2-0) e concluso il 21 giugno 2009 nella sconfitta contro il Brasile (0-3) alla Confederations Cup: quasi 5 anni con l'azzurro sulla pelle, per un momento dedicato alla carriera di una leggenda.
#buoncompleannoLuca, gli auguri del Sindaco Elkjaer
26/MAGGIO/2016 - 10:00
Dal Sindaco al Vicesindaco: #buoncompleannoLuca, da Preben Larsen Elkjaer!
Tanti auguri Luca!
26/MAGGIO/2016 - 09:20
La Società, lo staff tecnico e tutti i compagni di squadra
augurano buon compleanno a Luca Toni.
L'attaccante compie oggi 39 anni.
FONTE: HellasVerona.it
E' il giorno di Toni, un 'Numero Uno', della Vespa Cuadrado e di Orlando, l'erede sfortunato di Roby Baggio
del 26 maggio 2016 alle 11:30
CAMPIO-NATI il 26 MAGGIO
Auguri di buon compleanno a:
LUCA TONI, 1977, ha appena annunciato il suo ritiro allo scoccare dei 39 anni. Altro esempio di giocatore assai longevo e arrivato tardi sui grandi palcoscenici. Modena, Empoli, Fiorenzuola, Lodigiani, Treviso, Vicenza, Brescia, Palermo, Fiorentina (2 volte), Bayern Monaco, Roma, Genoa, Juventus, Al-Nasr (Emirati Arabi), Verona. Capocannoniere di Serie B nel 2003-04 col Palermo, (30 gol) e 2 volte capocannoniere di Serie A: nel 2005-06 (31 gol) con la Fiorentina e 2014-15 (22 gol a pari merito con Icardi) col Verona, diventando il calciatore più anziano ad aver vinto tale classifica. Fu capocannoniere anche in Bundesliga (24 gol) nel 2007-08 col Bayern Monaco. Scarpa d'oro nel 2006, primo italiano a vincerla. E' stato il più costoso acquisto nella storia del Brescia: 30 miliardi di lire nel 2001. Lì trovà, come compagno di squadta, Roberto Baggio: "All’epoca ero giovane e a volte capitava che mi alzavo dal letto con zero voglia di allenarmi. Capitò un periodo in cui fallivo molte occasioni da gol. La porta non la vedevo proprio. Un giorno Roby, in allenamento, mi vide giù di morale, si avvicinò a me e disse: "Luca, nel calcio capitano quei momenti, non ti abbattere. Se posso darti un consiglio, quando sei davanti alla porta, prima di tirare, con l’occhio guarda per un secondo il portiere per capire le sue intenzioni. Ricordati che la porta è di sette metri, ed il portiere occupa solo un settimo dello specchio. Da lì imparai ad essere più calmo e da quel giorno anche grazie a Roberto, non mi sono più fermato".
E' il classico bravo ragazzo, anche se ha rivelato che a Monaco stava per venire alle mani con van Gaal. Circa il suo futuro ha già le idee piuttosto chiare: "Non farò l’allenatore: si invecchia troppo in fretta. Forse farò il manager: ne parlerò presto col presidente del Verona. Sono in debito con questa città”. In Germania gli dedicarono la canzone “Numero 1” che diventò un vero e proprio tormentone.
[...]
FONTE: CalcioMercato.com
I 39 anni di Luca Toni
Posted on Mag 26 2016 - 10:23pm by Massimiliano Granato
Di Luca Toni ormai è stato detto tutto ad adbundantiam. Oggi l’ex attaccante del Verona e campione del Mondo nel 2006 compie 39 anni. Se ne potrebbe scrivere molto, raccontando la strepitosa carriera indossando una quindicina di maglie. Ma sarebbe il solito articolo di sport. Da poco Toni ha iniziato una nuova vita, una sorta di atto II della sua vita da sportivo: non più a cercare di segnare ( gli è riuscito bene anche in tarda età, tanto da vincere, seppure ex aequo- la classifica dei cannonieri nel 2015) ma a fare letteralmente da raccordo tra l’area tecnica e la presidenza. Non solo: sarà anche uomo immagine della società e punto di contatto tra gli sponsor. Una nuova immagine dunque, per un atleta che non ha certo bisogno di presentazioni. Certo, all’inizio farà un pò effetto non vederlo più calcare i campi e non roteare la mano vicino all’orecchio dopo ogni rete segnata: ma siamo sicuri che darà il massimo come lo dava in campo. Potrebbe sembrare bieca retorica, ma non è così, visto che non tutti sono capaci di rimettersi in gioco in una nuova veste come farà lui. Nella storia si ricordano Ivan Cordoba con l’Inter, Pavel Nedved con la Juventus, Javier Zanetti (vicepresidente)sempre con la società nerazzurra. Toni dal canto suo ci metterà sempre un sorriso e sempre tanto entusiasmo: per far risalire immediatamente l’Hellas Verona nella massima serie, dopo la brutta stagione appena trascorsa. Forza Luca quindi, e tanti, tanti auguri!
FONTE: News.SuperScommesse.it
L'ultima maglia di Toni a 4.002 € per #SaveMoras!
25/MAGGIO/2016 - 11:00
Verona - In tutto 171 offerte, provenienti anche da Cuba, Giappone, Regno Unito e Polonia. Alla fine l'ha spuntata proprio un tifoso polacco, che si è aggiudicato l'ultima maglia della carriera di Luca Toni per 4.002 €. Un'offerta da capogiro, a testimoniare la grandezza di un campione non solo sul campo da calcio ma anche in quello della solidarietà: proprio Toni, infatti, ha deciso di porgere un assist al compagno Moras e di donare l'intero ricavato della vendita delle maglie del #ToniDay, utilizzate in occasione in occasione di Hellas Verona-Juventus, alla fondazione #SaveMoras. Motore dell'iniziativa è la piattaforma CharityStars e già da oggi sarà possibile effettuare offerte per il secondo lotto di maglie, che comprende le divise di Viviani, Pisano, Checchin, Coppola e Gollini. Le aste termineranno martedì 21 giugno.
FONTE: HellasVerona.it
Verona, grande novità : il nuovo ruolo di Luca Toni
Luca Toni sarà il nuovo consulente del presidente Setti al Verona: l’attaccante ha appena lasciato il calcio giocato
24 maggio 2016 12:38 - Luigi Trapani Lombardo
Foto LaPresse - Spada
Il finale di stagione è stato caratterizzato anche dall’addio al calcio Luca Toni. Il campione del Mondo nel 2006 ha deciso di lasciare e appendere le scarpette al chiodo, salutando i tifosi del Verona e tutti gli appassionati di calcio con la rete realizzata contro la Juve al Bentegodi nella penultima giornata della Serie A 2015-16: cucchiaio su rigore a Neto. L’ex bomber, subito dopo l’addio, ha già definito il proprio futuro ed è pronto per una nuova avventura, sempre nel mondo del pallone ma in un ruolo completamente diverso. Come riporta gianlucadimarzio.com, Toni sarà il nuovo consulente del presidente Setti. Un ruolo dirigenziale nell’Hellas, ultima società di una lunga carriera da calciatore, per l’ex Fiorentina. Toni ha giocato in tantissime squadre, regalando soddisfazioni a vari tifosi, e proverà ad aiutare, con la sua esperienza, il Verona per ritrovare il riscatto, con l’obiettivo dell’immediato ritorno in Serie A dopo la retrocessione nell’ultimo campionato.
FONTE: CalcioWeb.eu
Hellas Verona, Toni sarà consulente di Setti. De Zerbi prima scelta per la panchina
Luca Toni - Ph Grigolini
Gianluca Di Marzio 24-05-2016 12:04
Scarpette appese al chiodo, pronta una nuova avventura. Luca Toni ha già deciso cosa fare da grande. Ancora l'Hellas Verona nel futuro dell'ex attaccante, dopo l'addio al calcio giocato annunciato nelle ultime settimane, con una scrivania da occupare e un ruolo in dirigenza da ricoprire. Esperienza al servizio del club gialloblu, in veste di consulente del presidente Setti, per ritrovare al più presto la Serie A persa quest'anno.
Rimane da decidere intanto il futuro della panchina, con Roberto De Zerbi in pole se decidesse di lasciare il Foggia a fine campionato. Ancora in piedi le piste Stellone e Boscaglia, sul quale è vigile anche il Carpi per il dopo Castori. Hellas Verona al lavoro, per una Serie B da protagonista e una promozione da ritrovare prima possibile.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Verona, Setti: 'Toni sarà un consulente. Sul futuro ds...'
24 maggio alle 18:33
Maurizio Setti, presidente del Verona, ha parlato in conferenza stampa facendo il punto della situazione dopo la retrocessione: "Io non ho l’obbligo della vittoria ma quello di dare continuità. L’arrivo di Fusco a Verona e la partenza di Bigon destinazione Bologna sono cose abbastanza corrette: Bigon può essere ai titoli di coda, per il futuro direttore sportivo valuteremo con calma alla fine della prossima settimana. Toni? Sono molto felice di averlo in società: all’inizio sarà un consulente, sia dal lato tecnico che da quello gestionale".
FONTE: CalcioMercato.com
Tutto il Verona del Presidente
Verona - Di seguito il contenuto della conferenza di questa mattina, tenuta dal Presidente Maurizio Setti:
«Il futuro di Toni? Abbiamo già parlato con lui, vuole passare dall’altra parte per capire che cosa significhi lavorare in un Club. E’ molto incuriosito ma chiaramente non ha le competenze. Ha chiesto di far parte della Società, ma un conto è fare il calciatore, fare il dirigente è tutt’altra cosa. L’ho osservato negli anni e ho potuto valutarlo come persona; in lui ho visto diverse caratteristiche che apprezzo, come l’equilibrio e la serietà. Speriamo che possa infondere la sua esuberanza anche all’interno del Club, con altre vesti rispetto al passato. Sarà un consulente molto vicino a me, lavorerà a tutto tondo dal punto di vista tecnico, gestionale, marketing e altro.
[...]
FONTE: HellasVerona.it