HELLAS VERONA 0-0 UDINESE: Due occasioni per parte e 0 a 0 che alla fine appare naturale data la scarsa concretezza che dimostrano le due squadre davanti alla porta, teniamoci un punto che fa morale e classifica dopo due turni a bocca asciutta e un altro clean sheet dopo mesi in cui l'attacco avversario faceva sempre festa
IMPRESSIONI
Primo tempo bruttino nel quale il VERONA basso subisce il pressing degli ospiti che sbagliano spesso nel passaggio corto come i gialloblù ma riescono a creare un'occasione nitida con LASAGNA.
Secondo tempo di marca scaligera con il solito spirito battagliero di sempre e l'evidente crescita di AMRABAT sia in qualità che in quantità, l'UDINESE che fallisce un'altra occasione con LASAGNA e l'HELLAS che non riesce ad insaccare né con il colpo di testa di STĘPIŃSKI (tolto dal sacco da un incredibile intervento di MUSSO che devia sulla traversa interna per il sesto legno in cinque gare colto dalla squadra veronese) nè con il diagonale di VERRE che, a porta spalancata, riesce nel difficile tentativo di aprire troppo e sparacchiare a lato.
Il risultato naturale di partite così non può che essere uno 0 a 0 con qualche rammarico per parte (da rivedere per parte scaligera quell'episodio alla mezz'ora su ZACCAGNI) ma sostanzialmente corretto per quanto s'è visto in campo: Teniamoci un punto che fa morale e classifica dopo due turni a bocca asciutta e un altro clean sheet a 180 minuti da quello ottenuto al 'Via del Mare' di Lecce.
RECAP
Come previsto è DAWIDOWICZ a sostituire lo squalificato KUMBULLA al centro della difesa mentre il 'turn-over' attuato da JURIĆ si completa con PESSINA al posto di VERRE sulla trequarti al fianco di ZACCAGNI in appoggio all'unica punta DI CARMINE nell'ormai consueto 3-4-2-1 del tecnico croato.
La scelta di confermare DI CARMINE sorprende un po' ma ci sta considerando l'apporto dato alla squadra dai due giocatori quando sono stati chiamati in causa e la buona prestazione di Samuel allo Stadium.
Risponde con un prudente 3-5-1-1 Igor TUDOR tecnico dell'UDINESE con una difesa a tre che vede l'ex SAMIR sul centrosinistra ed un folto centrocampo dietro BARAK sulla trequarti ed il furetto LASAGNA unica punta.
Poco meno di 13mila 800 gli spettatori presenti al Bentegodi, dirige il signor Daniele Chiffi della sezione AIA di Padova.
EPISODIO (MOLTO) DUBBIO SU ZACCAGNI
Due minuti più tardi si fa vivo il VERONA: Calcio d'angolo dal corner sinistro battuto da VELOSO, in area stacca RRAHMANI ma la palla sbatte sul muro avversario, palla fuori verso AMRABAT che ripropone da destra sul secondo palo dove il kosovaro dell'HELLAS ci riprova ma stavolta il suo colpo di testa termina a lato.
Al 27° MANDRAGORA ci prova dal limite ma la prende con lo stinco e la palla vola ampiamente a lato della porta difesa da SILVESTRI. DI CARMINE richiama la panchina, ha stretto i denti fino ad ora ma non ce la fa più e deve uscire, al suo posto ecco STĘPIŃSKI, è il 29°.
Episodio dubbio alla mezz'ora: LAZOVIĆ parte come un fulmine a sinistra poi la mette rasoterra al limite dove ZACCAGNI la raccoglie e punta la porta prima di cadere in sandwich fra TROOST-EKONG e BECAO... Dalle immagini il piede destro dell'olandese naturalizzato nigeriano sembra agganciare quello sinistro di Mattia ma siamo al limite e il signor Chiffi fa segno di proseguire.
OCCASIONE PER LASAGNA
Tre minuti dopo il direttore di gara fa infuriare il Bentegodi ignorando un vistoso fallo tattico di FOFANA sulla ripartenza di ZACCAGNI e al 34° si arriva al tiro deboluccio di LASAGNA dal limite.
Al 43° occasione per l'UDINESE: Calcio d'angolo battuto da sinistra per i bianconeri, sul primo palo MANDRAGORA spizza per LASAGNA appostato sul secondo ma fortunatamente l'ex CARPI in acrobazia non riesce ad inquadrare la porta.
Primo tempo che si chiude dopo i 3 minuti di recupero decretati dal signor Chiffi con il brivido che SILVESTRI fa correre lungo la schiena gialloblù dribblando in area sul pressing di LASAGNA...
VERONA PIÙ AGGRESSIVO NELLA RIPRESA
Al 51° calcio d'angolo di VELOSO da sinistra per il colpo di testa di RRAHMANI putroppo debole e centrale...
Due minuti dopo ci prova anche AMRABAT dai 25 metri ma il tiro non è preciso e finisce a lato.
Lancio profondo improvviso di SAMIR per LASAGNA al 54°, l'attaccante è velocissimo ad infilarsi tra RRAHMANI e DAWIDOWICZ ma a tu per tu con SILVESTRI fortunatamente non conserva la lucidità necessaria e apre troppo il diagonale sparacchiando fuori da sinistra sul palo lontano!
DA TREQUARTI GARA SOLO VERONA
Al 63° il neoentrato VERRE cerca PESSINA ma AMRABAT s'infila anticipando tutti e punta MUSSO ma decentrato a destra, a pochi metri dalla porta, cicca e sparacchia sul portiere bianconero.
Insiste il VERONA con FARAONI che scende sulla destra e al 67° mette in mezzo per PESSINA il cui tiro è stoppato da un difensore avversario, la palla finisce a VERRE che perde forse l'attimo giusto poi si gira in un amen e tira ma non riesce ad imprimere la necessaria potenza alla palla che ballonzola lemme verso MUSSO dal vertice opposto dell'area protesta col compagno VELOSO che, completamente libero, attendeva il passaggio.
Al 75° bel cross dalla trequarti sinistra di GÜNTER per STĘPIŃSKI appostato sul secondo palo ma il colpo di testa dell'attaccante polacco finisce di molto alto e comunque l'arbitro annulla tutto a causa del fuorigioco di Marusz.
Occasionissima HELLAS al minuto 76: AMRABAT scende incontenibile sulla destra poi la mette al meglio su STĘPIŃSKI che incorna a colpo sicuro ad un metro scarso da MUSSO... Incredibile l'intervento d'istinto del portiere argentino che riesce a smanacciare la palla sulla parte interna della traversa!
Altra nitida occasione per i gialloblù all'81°: RRAHMANI crossa da destra sul primo palo, SAMIR interviene di testa per liberare ma mette la palla sui piedi di VERRE appostato nel cuore dell'area avversaria, l'ex SAMP avrebbe tutto il tempo di mirare e scagliare in porta di piattone destro ma non conserva la necessaria freddezza e, imitando LASAGNA al 54°, sciupa tutto aprendo troppo sul palo destro!
Dopo ulteriori 3 minuti di recupero il signor Chiffi fischia tre volte.
VOTI
SILVESTRI Appare meno sicuro del solito in tante occasione come nel finale del primo tempo quando per poco non fa un vero pasticcio con quel dribbling su LASAGNA o nel secondo quando non esce e costringe RRAHMANI a sparacchiare a lato... 5,5
RRAHMANI Solita autorevolezza sul centrodestra, si propone in un paio di occasioni in area avversaria e all'81° ha ancora il fiato per trovare il fondo e crossare per VERRE... Unico neo su quella palla di SAMIR al 54° quando LASAGNA gli risulta imprendibile, mezzo voto in meno per questo: 6
DAWIDOWICZ Forse una delle migliori gare di Pawel da quando veste il gialloblù per concentrazione e determinazione, bel numero in dribbling su OKAKA al 72° e gran recupero sullo stesso attaccante di scuola ROMA all'85° peccato che, insieme al collega RRAHMANI, si faccia sfuggire LASAGNA al 54°; anche per lui mezzo voto in meno per questo: 6
GÜNTER Quando entra in area o si frappone tra la palla e la porta fa venire cattivi pensieri ma stasera non sbaglia nulla e usa la misura corretta in ogni occasione, bella novità il cross che al 75° va a segno per la testa di STĘPIŃSKI: 6
FARAONI Primo tempo da dimenticare per Davide che non si propone mai sulla destra, qualcosa di più nella ripresa quando tutta la squadra è più propositiva ma a mio avviso oggi non tocca la sufficenza piena: 5,5
VELOSO Meno lucido del solito nella prima metà di gara quando, anche per ordini di scuderia, non imprime il ritmo giusto. Sempre temibile nei calci da fermo: 6
AMRABAT Primo tempo in cui è macchinoso e impreciso nei passaggi, nella seconda metà di gara è la miccia che accende il VERONA in dinamismo e qualità: 6,5
LAZOVIĆ Anche per lui brutto primo tempo quando non è si più vivace dell'omologo FARAONI sulla destra ma spesso sbaglia passaggi elementari e non riesce a trovare il bandolo della matassa ma nonostante ciò riesce a servire ZACCAGNI che poi cade in area in sandwich tra gli avversari... Anche il serbo cresce nella ripresa quando risulta fra i migliori: 6,5 (gli da il cambio VITALE all'83°: Entra quando i compagni cominciano a tirare i remi in barca e non ha il tempo di mettersi in mostra, non giudicabile)
PESSINA spreca l'occasione che JURIĆ gli concede da titolare, forse da trequartista puro non si sente pienamente a suo agio, fattostà che per tutta la gara si muove come un pesce fuor d'acqua sempre con la scelta sbagliata nel momento giusto o il suo contrario: 5
ZACCAGNI In un primo tempo in cui i compagni tirano indietro e subiscono l'UDINESE lui è l'unico pericolo per gli avversari che gli affibbiano la solita dose di randellate, nella ripresa quando comincia ad estraniarsi a causa della stanchezza il mister lo sostituisce: 6 (gli da il cambio VERRE al 61°: Mezzora nella quale va al tiro, dialoga coi compagni e insieme ad AMRABAT contribuisce a tenere alto il ritmo dei gialloblù. Sparacchia a lato una buona occasione sulla quale doveva essere più freddo, peccato: 6)
DI CARMINE Inizia in maniera incoraggiante poi quella capocciata lo costringe a dare forfait. Anche oggi Samuel è in debito con la dea bendata: 6 (gli da il cambio STĘPIŃSKI al 29°: Mariusz non è certo veloce come Samuel avendo differenti caratteristiche ma potrebbe ragionare di più in tante occasioni nelle quali sembra seguire troppo l'istinto. Cresce anche lui nella ripresa quando l'UDINESE retrocede e al 76° ha sulla testa la palla del vantaggio che non sfrutta al meglio anche se MUSSO è bravissimo ad alzargli d'istinto l'incornata: 5,5)
JURIĆ A fine gara ammette che nel primo tempo aveva impostato la squadra in maniera troppo prudente temendo la velocità di LASAGNA (e la lentezza di DAWIDOWICZ anche se non lo dice), nella ripresa aggiusta il tiro e costringe gli avversari alle corde ma anche stavolta la palla destinata nel sacco finisce sul legno... Non è certo colpa sua: 6
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Mister JURIĆ «Il pareggio con l’Udinese? Meritavamo la vittoria, nel secondo tempo abbiamo giocato ad una porta. Penso ci fosse anche un rigore netto nel primo tempo. Comunque la squadra ha fatto di tutto per vincere e ha creato tantissime occasioni. Nella prima frazione siamo stati un po’ più prudenti, mentre nel secondo tempo abbiamo dato più ritmo e portato più pressing. Se sono soddisfatto di questo inizio di campionato? Stiamo giocando delle gare veramente buone: abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo e ci è mancato anche un pizzico di fortuna, considerati i tanti pali colpiti. Gli attaccanti possono far meglio? Ripeto: nel secondo tempo abbiamo creato numerose palle-gol. Se crei così tanto, ma il portiere fa i miracoli o manchi di un soffio la porta, vuol dire che l’attacco c’è e sta bene. Tutte le cosiddette ‘piccole’ che scendono in campo spavalde? Si vede che ci siamo stufati di stare sempre coperti e aspettare, perché abbiamo capito che così facendo il gol lo subiamo comunque. Noi come squadra andiamo sempre forte: pressiamo, giochiamo, muoviamo la palla e attacchiamo gli spazi. Poi magari troviamo avversari più rapidi e bravi, ma fino ad ora abbiamo retto tutti i confronti. Vogliamo giocare in questo modo. Perché un Verona che gioca un calcio tanto offensivo? Io mi diverto così. Nel primo tempo volevo essere più prudente e non mi sono divertito. Nel secondo mi sono invece divertito da matti: abbiamo stradominato, rubato palloni e attaccato con tanti giocatori, sfiorando più volte il gol. Anche il pubblico penso si sia divertito» HellasVerona.it
Mister TUDOR tecnico dell'UDINESE «Siamo contenti di questo punto in quella che è stata una gara dai due volti. Siamo andati molto bene nel primo tempo, poi nel secondo abbiamo perso sicurezza e loro invece hanno alzato la pressione. Oggi era importante non prendere gol e portare a casa un buon risultato, ora pensiamo al futuro. Anche la stanchezza si è rivelata un problema, soprattutto sugli esterni dove abbiamo perso diversi duelli. Abbiamo subito diversi cross e non eravamo in grado di contenerli ma dobbiamo migliorare e lavoreremo per farlo» Udinese.it
Dawidowicz
Juric
Faraoni
FARAONI «Rimpianti per il pareggio? Non siamo riusciti a sfruttare le occasioni create: abbiamo dato il massimo. Il pari ci sta stretto. Dove stai giocando è il ruolo che prediligi? Sono un giocatore che si esprime meglio sulla fascia, come ora, ma sono sempre a disposizione del mister in qualsiasi ruolo mi si chieda di giocare. La fase difensiva punto di forza? Dialoghiamo molto tra reparti e questo ci permette di mantenere un buon equilibrio. Gli applausi finali del pubblico? Credo siano meritati. Abbiamo dato tutto, guadagnando un punto importante. La difesa dell’Udinese alla fine ha retto? Sono una squadra fisica, non è stato facile affrontarla. Noi siamo una squadra che, lavorando a testa bassa, può mettere in difficoltà chiunque. La trasferta a Cagliari? Non dobbiamo accontentarci, ma dovremo essere più cinici in attacco» HellasVerona.it
BARAK trequartista dell'UDINESE a Udinese TV «Una partita davvero difficile. Abbiamo attaccato molto bene nel primo tempo e abbiamo provato diverse soluzioni offensive poi nel secondo tempo non siamo riusciti a tenere alta la pressione mentre loro sono saliti e hanno dominato il campo. Dal lato personale, sono contento di essere tornato in campo da titolare e di aver potuto aiutare i miei compagni. Le mie caratteristiche principali sono quelle da mezz'ala ma la partita di oggi richiedeva un mio impiego in posizione più avanzata, era la nostra tattica e sono contento di aver aiutato la squadra. Il calo? Penso che fisicamente siamo molto bene, siamo preparati e allenati ma siamo stati troppo dietro nel secondo tempo, così diventa più difficile» Udinese.it
DAWIDOWICZ «Se siamo dispiaciuti? Abbiamo creato molte occasioni, dobbiamo continuare a ripetere queste prestazioni: il gol arriverà. Verona squadra guerriera? E' il nostro stile. Non ci arrendiamo mai e vogliamo provare a vincere ogni partita senza paura dell'avversario. La nostra prestazione? Sono contento, ma potevo anche fare gol. Il pubblico? I tifosi sono il nostro dodicesimo uomo, sono stati incredibili. La trasferta di domenica a Cagliari? Come tutte le partite sarà ostica. Dovremo prepararla al meglio» HellasVerona.it
JAJALO centrocampista dell'UDINESE a Udinese TV «Partita grintosa. Abbiamo iniziato meglio noi ma nel secondo tempo siamo evidentemente calati e loro hanno preso in mano la partita. Nella seconda frazione non siamo riusciti ad impostare ma se avessimo sfruttato le occasioni del primo tempo oggi potevamo anche vincere. Noi dobbiamo concentrarci a giocare come abbiamo fatto nel primo tempo e sicuramente miglioreremo. Comunque è stata una gara dura contro un avversario con grande fisicità che corre e che lotta fino alla fine, il pareggio ci può stare» Udinese.it
MANDRAGORA centrocampista dell'UDINESE a Udinese TV «Siamo stati bravi nel primo tempo ma non altrettanto bravi a giocare allo stesso modo nella seconda frazione. Il Verona è uscito molto bene e noi siamo stati attenti a difendere ma alla fine è un punto che ci teniamo stretti. Il pareggio sicuramente fa morale e ci consente di poter preparare al meglio la partita di domenica contro il Bologna. Anche la stanchezza sicuramente influisce ma siamo allenati e preparati per questo, ora abbiamo tempo per recuperare e tutto quello a cui pensiamo adesso è fare una grande prestazione davanti ai nostri tifosi nella prossima partita» Udinese.it
Tudor
Marino
Okaka
STĘPIŃSKI onesto riconosce il suo errore ai microfoni di SkySport «Un punto solo? E’ stata una partita dura. Peccato per le occasioni non sfruttate, ma abbiamo una buona base su cui lavorare. Parata pazzesca di Musso? In parte, ma potevo fare meglio io» HellasLive.it
OKAKA attaccante dell'UDINESE a Udinese TV «Io mi sento abbastanza bene sto riprendendo il ritmo partita e cerco di migliorare per aiutare la squadra. Dobbiamo lavorare duro, essere umili e ripartire subito perché so che possiamo giocare molto meglio di come abbiamo fatto oggi nel secondo tempo. Siamo una buona squadra e dobbiamo dimostrarlo già dalla prossima partita: stasera abbiamo fatto fatica e dobbiamo migliorare. Ci vuole più cinismo sotto porta, dobbiamo creare di più e lavorare sodo, ci vorrà solamente del tempo» Udinese.it
Il Direttore dell'Area Tecnica dell'UDINESE MARINO a Udinese TV «Non so se si sia trattato di un calo fisico oppure del fatto che gli avversari abbiano subito la scossa del proprio allenatore e siano tornati in campo con più convinzione. Nel primo tempo abbiamo ampiamente dominato il gioco e avremmo meritato di fare almeno due gol, tuttavia nel secondo tempo il Verona ha preso il sopravvento e avrebbe potuto segnarne altrettanti. Alla fine, ai punti, il pareggio ci sta per entrambe ma io sono contento di aver visto l'Udinese delle prime tre giornate nel primo tempo. In partite del genere c'è sempre il rischio di fare una grande partita e prendere un gol che alla fine si rivela fatale, ad ogni modo un punto in trasferta in uno scontro diretto è sempre positivo. Ora dobbiamo cercare di continuare a migliorare e pensare a fare una grande prestazione contro il Bologna» Udinese.it
Emil HALLFREDSSON racconta a L'Arena l'attuale vita da calciatore senza un contratto e la gran voglia di tornare a Verona «Non mi fermo. Sono tornato alle mie origini, mi alleno con la mia prima società professionistica. Vivo a cinque minuti dalla capitale, ma vorrei tornare… al Verona. Lì mi è rimasto il cuore. Verrei a piedi dall’Islanda per l’Hellas. In estate sembrava che si potesse fare, a me sarebbe piaciuto. Ma il calcio è strano. Volevo il Verona perché è a Verona che voglio stare. Comunque vada, anche se non dovessi rivestire la maglia dell’Hellas, tornerò a Verona. Ho deciso di comprare casa in città per poter stabilirmi lì almeno sei mesi all’anno. L’Hellas di Juric? Mi pare tosto. Una squadra che lotta e se la gioca con tutti. Amici da ricordare? Juanito Gomez, Moras e Tachtsidis. Verona è una sorta di famiglia allargata per me. Per il Verona ci sono sempre. E se l’Hellas ci fosse per me, sarebbe il miglior futuro che potrei immaginare» HellasLive.it
Nell'altro anticipo al 'Rigamonti' il BRESCIA passa subito con DONNARUMMA poi la JUVENTUS comincia a carburare e rimonta ancora una volta con un autogol di CHANCELLOR e il gol vittoria di PJANIC, domani tutte le altre, Giovedì alle 21.00 il posticipo fra TORINO e MILAN al Comunale.
HELLAS al secondo posto in Europa per utilizzo dei nuovi giocatori in rosa: Secondo uno studio del CIES () ripreso da TGGialloBlu.it, tra le squadre che partecipano ai cinque maggiori campionati europei, il VERONA viene subito dietro alla FIORENTINA e prima del SIVIGLIA per l'utilizzo dei nuovi arrivati. Anche questo dato, paragonato alle prestazioni dei gialloblù, certifica la qualità del lavoro di JURIĆ che ha dovuto partire praticamente da zero con due soli nomi da A come BESSA e PAZZINI (peraltro mai avuti a disposizione fino ad ora)...
VERONA - Un punto a testa tra Hellas e Udinese nella 5^ giornata della Serie A Tim e bianconeri che salgono a 4 punti in classifica, uno in meno degli scaligeri. Primo tempo di sostanziale equilibrio con l'Udinese che per diversi tratti ha fatto la partita costringendo i padroni di casa a chiudersi nella propria metà campo. Nella ripresa sono cresciuti di gialloblù ma l'Udinese ha retto bene e sfiorato in due occasioni la rete con Lasagna, mentre nel finale di partita Musso su Stepinski è stato provvidenziale con una deviazione da campione che è finita sulla traversa e poi la palla è stata allontanata dalla difesa friulana.
Juric sceglie il modulo 3-4-2-1, Tudor il 3-5-1-1. Subito al 9' si fa vedere l'Udinese, Lasagna scodella al centro e colpo di testa di Barak. Para di Silvestri. Al 20' ancora Barak, il sinistro dal limite non impensierisce l'estremo difensore del Verona. Al 22' scaligeri pericolosi dagli sviluppi di un corner di Veloso. Controcross di Amrabat e testa di Rrhamani con palla a lato. Al 28' bella discesa di Samir che scarica per Mandragora ma il suo tiro dalla distanza non trova la porta. Al 33' gran giocata di Lasagna spalle alla porta, tiro di sinistro smorzato da un difensore e sfera di gioco che termina tra le braccia di Silvestri. Al 43' la grande occasione dare rete per i bianconeri. Dagli sviluppi di un angolo, palla spizzata di testa di Mandragora in area piccola, arriva Lasagna che al volo di sinistro e di potenza calcia alto sulla traversa. Finisce a reti inviolate il primo tempo. Nella ripresa al 9' Lasagna scappa sul filo del fuorigioco ma a tu per tu con Silvestri il diagonale di sinistro termina largo. Al 19' Verona pericoloso col destro di Amrabat da distanza ravvicinata, Musso blocca. Minuto numero 22, Verre mette i brividi a Musso. Conclusione di sinistro, da dentro l'area di rigore e tiro neutralizzato dall'estremo friulano. Al 30' Verona vicina al vantaggio. Verre crossa in area per Stepinski che si coordina male e calcia alto sulla traversa a due passi dalla porta. L'Hellas Verona alza il ritmo. Al 32' paratona di Musso sull'incornata ravvicinata di Stepinski che termina sulla traversa e poi la difesa bianconera allontana. Al 36' sassata di Verre dal vertice sinistro dell'area di rigore e palla che sfiora il palo alla sinistra di Musso. Dopo 3 minuti di recupero l'arbitro Chiffi manda le squadre sotto le doccia. Finisce 0-0 e domenica alla Dacia Arena arriva il Bologna.
FONTE: Udinese.it
Tuttosport: Juric recrimina, occasione persa
L'Udinese strappa un punto a Verona e Tudor salva la panchina
25 settembre 2019
Tuttosport commenta così il pareggio del Bentegodi: "Gara non bellissima che i padroni di casa, ai punti, avrebbero comunque meritato di vincere". Nelle pagelle solo 3 bianconeri sotto il 6: Jajalo, Sema e Lasagna.
Ecco i voti:
MUSSO 7,5 - La parata sul colpo di testa di Stepinski vale quanto un gol: Tudor lo deve ringraziare.
BECAO 6 - Gara di sostanza senza fronzoli e badando al sodo. Dalle sue parti si fa fatica a passare.
EKONG 6 - Presidia la zona centrale della difesa dell'Udinese. Soffre un po' troppo nel finale di gara.
SAMIR 6 - L'ex della partita si propone anche in fase offensiva, ma senza incidere come vorrebbe.
LARSEN 6 - Corre su e giù per la fascia destra, poi finisce la partita a sinistra. Cursore per eccellenza della squadra di Tudor.
FOFANA 6 - Irruento ma efficace, in mezzo al campo lotta con la consueta grinta.
MANDRAGORA 6 - In mezzo al campo cerca di mettere fosforo nella manovra dell'Udinese.
JAJALO 5,5 - Non appare lucido come in altre occasioni. Troppo spesso commette l'errore di correre a vuoto.
SEMA 5,5 - Incide poco sull'andamento della partita, si limita a svolgere il compitino.
OPOKU SV
LASAGNA 5,5 - Si mangia un paio di nitide occasioni da rete, ma è troppo isolato in avanti.
OKAKA 6 - Entra bene nel match con pericolose incursioni nell'area avversaria.
BARAK 6 - Buone giocate tecniche nel primo tempo, cala alla distanza.
WALACE 6 - Si becca subito un'ammonizione.
TUDOR 6 - Voleva un punto e riesce ad ottenerlo, anche se a fatica, salvando la panchina.
AUTORE: Monica Tosolini
Corriere del Veneto: "Contro l'Udinese il Verona è un diesel"
"I veneti sommano occasioni su occasioni ma non riescono trovare il gol"
25 settembre 2019
"Non sempre si può avere il turbo. Con l’Udinese, l’Hellas è un diesel. Per un tempo non gli riesce il cambio di passo, l’accelerazione che sfianca, l’urto ruggente. Poi, con i minuti che scappano via, prende possesso della metà campo altrui manu militari. Somma occasioni su occasioni ma gli fa difetto la precisione e, quando pure la trova, è Musso a compiere parate risolutive, come quella che devia sulla traversa l’incornata dal sicuro esito di Mariusz Stepinski. Finisce, dunque, 0-0, nell’insolito scenario di un duello alle 19 del martedì, in omaggio ai signori che dettano i palinsesti. Il Verona, quindi, muove la classifica dopo due sconfitte di fila. L’Udinese, quanto a corsa e a sostanza, dimostra di avere scorte superiori all’Hellas. Tudor azzecca la mossa di collocare Fofana e Barak a sostegno di Lasagna. Il centrocampo dell’Hellas deve guardarsi spesso le spalle, e questo significa dover rinunciare a qualcosa in fase di impostazione. Ci vuole mezzo tempo per vedere Amrabat spostare gli equilibri con i muscoli e con la testa, mentre Veloso fatica a tenere la dirittura del gioco. L’Udinese è tutta atletismo, con giocatori grandi e grossi, eppure non privi di qualità tecnica. L’opportunità più evidente ce l’ha Lasagna, che sparacchia alto un pallone più gustoso di una primizia di stagione, mentre il Verona si aggrappa agli schemi da calcio d’angolo: Rrahmani ci piazza la testa un paio di volte, accendendo l’insidia. Ma di qui in poi l’Hellas, infila la marcia che prima mancava. Amrabat è devastante: non solo ammutolisce le innocenti evasioni che si erano presi Barak e Fofana, ma prende il comando del gioco, costruisce per il Verona e distrugge le residue ambizioni dell’Udinese di mordere i gialloblù. E, con lui, salgono anche Faraoni e Verre, entrato al posto di Zaccagni. Sembra sempre sul punto di arrivare, il gol che farebbe saltare il banco, e c’è, allora, la traversa di Stepinski con un gran colpo di testa, con il tocco di Musso a sbarrare la porta, e un diagonale di Lazovic che fa sussultare il pubblico, invano".
AUTORE: Marco Bardi
La moviola di Hellas-Udinese: Wallace da rosso secondo il Corriere dello sport
Chiffi non convince
25 settembre 2019
Non ha convinto la direzione di gara dell'arbitro Chiffi di Padova in Hellas Verona-Udinese. La Gazzetta dello sport ha dato 5,5 in pagella all'arbitro perchè: "Due situazioni in area da gestire, una per parte, sul primo chiarisce la Var sul secondo no. In entrambi i casi, non dà l'impressione di essere proprio sul pezzo. E lascia correre troppo".
Il Corriere dello sport gli dà 5: "Lascia proseguire sul contatto Zaccagni-Becao, meritava più attenzione. Walace su Veloso ci poteva stare anche il rosso".
E la moviola di Edmondo Pinna in sintesi conferma: "Chiffi coi cartellini non convince: era da rosso Walace". E poi analizza la gara: "Se serviva, la conferma: la serie A non è categoria per Chiffi, metro di giudizio che sembra un elettrocardiogramma, una coerenza disciplinare che va cercata con il lumicino. Giudica (e il Var Abisso non s'oppone) non da rigore un contatto a tre Becao (soprattutto)-Samir su Zaccagni che avrebbe meritato maggior attenzione.
REBUS - Becao, che sfiora il pallone, si preoccupa soprattutto di finire sull'avversario, dandogli una ancata/spallata ben assestata. Al limite, come intervento; Abisso s'è limitato (non andando lontano dalla verità procedurale) a confermare la scelta.
DISCIPLINARE - Orrore perchè, ed è un esempio, Troost Ekong trattiene prima e stende poi Di Carmine e andava ammonito, non ignorato; perchè Amrabat a martello (basso) su Mandragora era da giallo pulito pulito e non ha fatto nulla; perchè Walace calpesta bellamente la gamba di Veloso, all'altezza della tibia e ci poteva stare anche il rosso. Invece.."
AUTORE: Monica Tosolini
Corriere dello sport: Juric e Tudor evitano danni
Al Bentegodi poche emozioni e un pari che va bene a entrambi
25 settembre 2019
"C'è un dato che conforta Igor Tudor, in mezzo al secondo tempo da mal di testa che gli procura il Verona: per la prima volta nel 2019 l'Udinese non prende gol in trasferta. Il fischio finale è accolto con tutto il sollievo del caso. Una traversa dll'Hellas, brividi assortiti e il pareggio diventa oro colato". Oro colato per l'Udinese, secondo il Corriere dello sport che poi scrive ancora: "lo 0-0 è un verdetto generoso per i friulani".
E nelle pagelle Musso risulta il migliore, Larsen, Barak e Lasagna i peggiori.
MUSSO 7 - Alza sulla traversa la girata di Stepinski, attento nelle uscite quando il Verona assedia la sua porta.
BECAO 6,5 - Regge l'urto senza traballare, dalla sua parte c'è Lazovic che viene limitato nel secondo tempo.
EKONG 6,5 - Mette attenzione al ritorno in campo dopo due partite, senza sbandare
SAMIR 6 - Attento nel gioco aereo dopo aver recapitato a Lasagna la palla del possibile 0-1.
LARSEN 5 - Bene all'inizio, poi pasticcia
MANDRAGORA 6 - Catalizzatore di palloni, gestisce bene palla a terra
FOFANA 5,5 - Buon movimento tra i reparti intervallato da qualche sbavatura.
JAJALO 5,5 - Alla lunga si fa travolgere anche lui dall'impeto del Verona
SEMA 6,5 - Rimane basso perchè il secondo tempo lo richiede, in particolare sulla pericolosità di Amrabat.
OPOKU SV
BARAK 5 - Gioca vicino a Lasagna, la sua girata iniziale non crea problemi a Silvestri. Alla lunga scompare.
WALACE 5,5 - Incide poco, prende un'ammonizione e rimpolpa la fase difensiva
LASAGNA 5 - Suo l'unico brivido del primo tempo, poi ha sulla coscienza il gol divorato involandosi verso Silvestri.
OKAKA 5,5 - Impalpabile, l'Udinese a quel punto è rintanata.
TUDOR 5,5 - Alla squalifica di De Paul sopperisce con l'innesto di Mandragora, riempie il centrocampo ma c'è troppa sofferenza nel complesso.
AUTORE: Monica Tosolini
Messaggero Veneto: L'Udinese non osa
La battaglia di Verona regala un punticino
25 settembre 2019
"Novanta minuti di battaglia per un punto in classifica come sarebbe piaciuto a Diocleziano, generale, imperatore, simbolo di Spalato. Perché quello di ieri al Bentegodi era il derby triveneto, ma anche quello di Tudor e Juric, che hanno mosso almeno la classifica con Udinese e Verona.Ma chi aspettava una risposta convincente di marca bianconera, chi si attendeva due punte là davanti per dare uno scossone alla classifica è rimasto deluso. Altro che Nestorovski al fianco di Lasagna: anche stavolta il tecnico croato ha optato per il centravanti unico, rinunciando pure al doppio trequartista. Insomma, nonostante l'assenza dello squalificato Don Rodrigo (in attesa di sentenza sulla richiesta di sconto per essere in pista con il Bologna), Tudor ha proposto al Bentegodi la formula De Paul, con Barak alle spalle della punta e un centrocampo a cinque, stavolta con Fofana nei ranghi, nel ruolo di mezzala sinistra, con Mandragora interno destro e Jajalo regista davanti alla difesa. Una difesa che ha recuperato Ekong, di nuovo centrale titolare con Becao e Samir ai fianchi nella linea davanti alla porta di Musso. Considerando che sulle fasce laterali c'erano sempre Larsen e Sema, la novità si concentrava nella posizione più arrestata, con Barak al posto di Pussetto rispetto a quello che si era visto con il Brescia, a testimonianza che secondo il mister spalatino quella non è stata una gara tutta da rottamare. Può darsi, di certo il risultato non può non condizionare il giudizio su una singola partita, anche se il campionato è ancora all'alba.E in virtù di questo assunto è chiaro che neppure l'Udinese vista all'opera ieri può essere considerata esaltante, proprio per lo scarso impatto offensivo dei bianconeri ieri vestiti d'arancione".
Il Messaggero Veneto inizia così il commento al pareggio dell'Udinese a Verona. Nelle pagelle definisce Musso "prodigioso" ed evidenzia lo "spreco" di Lasagna.
MUSSO 8 - La parata che compie sul colpo di testa di Stepinski ha del prodigioso. Se l'Udinese torna da Verona con un punto lo deve al portiere argentino che si dimostra un gatto sia tra i pali che nelle uscite.
BECAO 6 - Normale amministrazione per tutto il primo tempo. Nella ripresa va in sofferenza come tutto il reparto.
EKONG 6 - Manda involontariamente ko di Carmine, regge bene Stepinski al quale concede solo l'incornata finale.
SAMIR 6 - Salvataggio in area pochi istanti prima del riposo.
LARSEN 5 - Un'altra prestazione ai di sotto dei suoi standard. Tanti errori negli appoggi.
MANDRAGORA 5,5 - Anche lui risulta troppo impreciso, pure quando c'è da andare al tiro.
JAJALO 6 - Bene da regista, in sofferenza da mezzala dopo l'ingresso di Walace.
FOFANA 5,5 - Primo tempo accettabile, nella ripresa crolla.
SEMA 5,5 - Nella ripresa soffre la spinta di Faraoni.
BARAK 5 - Due conclusioni deboli. Lento.
LASAGNA 4,5 - Calcia sopra la traversa un pallone d'oro. E fa il bis a inizio ripresa. Che spreco!
OKAKA 6 - Solo contro tre difensori e una squadra schiacciata all'indietro. Si batte.
WALACE 5 - Solo errori. Un lancio sbagliato, due palloni persi e una ammonizione.
OPOKU 6 - Va a rinforzare il catenaccio friulano.
AUTORE: Monica Tosolini
Gazzetta dello sport: Il Verona mette la sveglia troppo tardi
L'Udinese frena gli uomini di Juric che spingono solo nella ripresa, ma Musso c'è
25 settembre 2019
"Quando è stato sbagliato anche il calcio d’avvio, a inizio ripresa, e l’arbitro ha dovuto farlo ribattere, il segnale è stato chiaro: con questo abbiamo combinato tutti gli errori possibili, d’ora in poi si vedrà calcio più apprezzabile, con occasioni, giocate in area e boati d’emozione. Ora, Verona e Udinese arrivavano da due e tre sconfitte consecutive: era anche comprensibile che l’impegno del martedì non potesse diventare guerriglia senza mai prendere fiato; però la prima parte non era stata proprio un inno allo spettacolo. Allenatori e giocatori poi si sono presi le colpe, confortati dal pareggio che interrompe la serie negativa. E qualcosa è cambiato.
...L’Udinese discreta della partenza ha faticato troppo a entrare in area. Poi si è messa dietro. I bianconeri non segnano per la terza partita di fila. Proprio Lasagna ha avuto le due occasioni migliori, e uniche. Due volte ha mancato la porta, prima su un colpo al volo da due passi, poi su una volata delle sue, con lancio dalla difesa. Ma dare la colpa soltanto all’attaccante è sbagliato, anche se si conferma che non è il tipo da un colpo-un gol. Senza De Paul, la costruzione è ansimante. Non c’è linearità, non c’è profondità sulle fasce. Il massimo del coraggio è palla a Larsen che poi crossa dalla trequarti. Anche la prima chance non è una trama manovrata, ma un corner regalato dal portiere. Tudor sceglie ancora di proporre un attaccante solo, dietro al quale c’è Barak, alla prima da titolare. Si passa da 3-5-1-1 a 3-5-2 quando il ceco si alza, o 3-4-2-1 quando scende e Fofana lo aggancia. Ma sono più le palle perse che quelle guadagnate, azioni interrotte, tentativi vani. Quando poi Lasagna e Barak escono, per Okaka e Walace, sale Fofana a seconda punta. Mossa che non porta nulla, anche perché l’Udinese della ripresa deve pensare soprattutto a proteggersi e pure l’ultimo cambio (Opoku per Sema) serve a sbarrare un portone, sul corridoio sinistro, lasciato troppo aperto".
Questi alcuni stralci del commento della Gazzetta dello sport a Hellas Verona-Udinese 0-0. Nelle pagelle, Musso il migliore mentre Fofana, Lasagna e Okaka i peggiori in una Udinese da 6.
MUSSO 7 IL MIGLIORE - La paratona al 31' su colpo di testa di Stepinski è la dimostrazione del suo ottimo momento. Sempre sicuro.
BECAO 6 - Zaccagni gli lascia libertà, i problemi arrivano con Verre. Ma non dispiace.
EKONG 6 - Al rientro dopo l'infortunio, il nigeriano non sbanda davanti a Di Carmine e poi Stepinski.
SAMIR 6 - Suo il lancio per Lasagna che sciupa (ma è in fuorigioco).
LARSEN 6 - Buona spinta sulla destra, tiene a distanza Lazovic, chiude la partita a sinistra.
MANDRAGORA 5,5 - Al rientro, va in totale confusione con Amrabat.
JAJALO 6 - Pessina lo spaventa senza motivo: lui si limita al minimo.
FOFANA 5 - Un mezzo disastro. Sbaglia lo sbagliabile e chiude da trequartista quando esce Barak.
SEMA 5,5 - In evidente difficoltà quando deve incrociare Faraoni. Da rivedere.
OPOKU SV -
BARAK 5,5 - La novità di Tudor: dietro KL15 con grande libertà di spaziare. Deludente, non sembra il suo ruolo.
WALACE 5,5 - Entra nel momento migliore del Verona e soffre.
LASAGNA 5 - Gira a vuoto. Incredibile il gol che, solo davanti a Silvestri, si divora verso la fine del primo tempo.
OKAKA 5 - Dà il suo contributo alla giornata negativa dei centravanti in campo. Impalpabile.
TUDOR 6 - Sceglie la prudenza e si rialza dopo tre ko di fila.
AUTORE: Monica Tosolini
Verona palesa limiti congeniti
Ottenuto un punto che non può gratificare alcuno
25 settembre 2019
Verona rappresenta già un passaggio chiave per il destino di TUDOR. 3 sconfitte su 4 gare, 2 soli gol realizzati, uno solo su azione individuale oltre a 5 anni vissuti nei bassifondi della classifica, mettono in ambasce l’intero mondo bianconero. MARINO nel pregara si è affrettato a tranquillizzare il tecnico croato, ma ahinoi, chi frequenta solitamente la Toscana, saprà che al signor “tranquillo” hanno gradevolmente .... a buon intenditor...
Il Verona dell’ex Faraoni, arriva da una sconfitta di misura subita all’Allianz Arena di Torino, e intende affrontare il derby triveneto con un collaudato 3421. IT sull’altra sponda, non rinuncia al 5311 proponendo BARAK al posto di una punta, infoltendo dunque il centrocampo, reinserendo MANDRAGORA per WALACE e dietro EKONG per DE MAIO.
Il primo tempo vede un’Udinese che fa valere il presunto superiore tasso tecnico. KL15 in un paio di circostanze manca il bersaglio, forse anche meritato per il gioco espresso, dove una leggera superiorità territoriale non viene però a concretizzarsi. BARAK non è che l’ombra del giocatore ammirato un paio d’anni orsono, tuttavia appare giusto cercare attraverso il minutaggio un suo pieno recupero. La frazione si chiude sullo 0-0 con i portieri pressoché inoperosi.
Nel secondo tempo si attende qualche cambio, che però rimane in canna. Dopo 15’ esce un acciaccato LASAGNA, sempre troppo isolato in avanti. La squadra perde però progressivamente campo, dimostrando imprecisione specialmente nei centrocampisti, sempre in ritardo sulle seconde palle. Con stucchevole reiterazione i rilanci vengono affidati al portiere che seppur abile con i piedi, non può valere un centrocampista di qualità.. ma questo è film già irradiato a più riprese nelle stagioni passate.
OKAKA subentrato, viene lasciato solo a combattere tra 3 difensori scaligeri, ma la maggior densità in mezzo al campo causata dalla rinculata bn, sembra non avere alcun effetto dinnanzi alla corsa più efficace dei Faraoni (sembrava un fenomeno!),dei Lazovic e degli Amrabhat. Un crollo verticale, sia fisico che mentale di cui preoccuparsi parecchio, vista l’incapacità di articolare 3 passaggi elementari di fila!
Il Verona pur dimostrando limiti da categoria evidenti, riesce a produrre gioco magari farraginoso, ma in grado di tenere in ambasce tutta la difesa bn arroccata davanti ad un protagonista vero, Juan MUSSO, un gigante assoluto. È proprio lui a salvare il risultato quando a 10’ dal termine compie una prodezza su colpo di testa ravvicinato di Stepinski, deviando l’incornata prima sulla traversa e poi sul palo. Una prodezza degna di un predestinato!
La partita termina mestamente sullo 0-0 con un’Udinese in ginocchio davanti ad un avversario peraltro assai modesto. Termina di contro la serie negativa giunta a tre sconfitte consecutive attraverso un pareggino che sa di classico bordino a seguito di convalescenza. TUDOR questa volta non potrà certo dichiararsi insoddisfatto del risultato finale data la miseria del gioco espresso.
Continua altresì un preoccupante deficit di segnature, appena 2 in 5 gare e con miseria di azioni offensive degne di menzione; i centrocampisti non entrano mai in area di rigore avversaria, impossibile pensare di lucrare rigori o punizioni dal limite. chi ricorda l’ultimo gol realizzato su punizione diretta?
Le note positive si contano oramai davvero sulle dita di una mano. MUSSO sta tenendo in piedi la baracca con parate straordinarie, elemento che merita ben altri prosceni e che purtroppo ci godremo per ancora pochi mesi; l’assenza di DE PAUL evidenzia poi tutti i limiti di personalità di un 11 che pare regredire di partita in partita, permettendosi di tralasciare l’impiego tattico di 3 attaccanti quali PUSSETTO, NESTOROVSKI, TEODORCZYK, quando un Brescia qualsiasi affronta la Juventus con Donnarumma e Balotelli...
Abbiamo comunque motivo per gioire, almeno sino al Bologna, dove una gara interpretata parimenti alle ultime due porterà ad una inesorabile sconfitta... l’ultimo posto infatti è di fatto scongiurato, data la gara in programma al Franchi tra l’ultima - Fiorentina - e la penultima - Samp.... Che consolazione!
FONTE: UdineseBlog.it
Nella terza giornata del campionato U17 A-B (Girone B) si è giocata domenica 22 settembre la gara Hellas Verona-Inter. Ecco il risultato.
Incredibile e prestigioso successo ottenuto dall’Hellas classe 2003 di mister Porta ai danni dell’Inter di mister Chivu. Al “Tavellin” di Verona (domenica 22 settembre ore 15:00) gli scaligeri battono con un pesante e roboante 4-1 i lombardi. In classifica i gialloblù salgono a 9 punti (3 gare e 3 vittorie), l’Inter resta a 6 dopo aver rifilato 6 reti al Cittadella e 8 al Brescia.
Il primo tempo in verità è abbastanza equilibrato, le due squadre mostrano ottime trame di gioco e buonissime individualità ma sono i padroni di casa a portarsi in vantaggio alla mezz’ora di gioco con Jurgens. Il pareggio dei nerazzurri arriva poco dopo e porta la firma di Cappadonna, già autore di alcune reti segnate contro il Brescia.
Nel 2° tempo l’Inter crea ma non concretizza e allora l’Hellas sale in cattedra e segna tre ret, due con il solito e implacabile Jurgens, una con Fornari. I nerazzurri vanno Ko e nel finale non reagiscono. Vince, quindi, l’Hellas di mister Porta col punteggio di 4-1 e arrivano applausi dalla tribuna per la grande prestazione offerta dai veneti.
27 SET 2019 BRAVO JURIC, MA… …
Mano a mano che il campionato entra nel vivo iniziano ad emergere le prime verità. Temporanee sin che si vuole ma comunque indicative di un momento che pur non cruciale, regala una prima fotografia delle forze in campo.
Il Verona c’è, sia in termini di gioco, di prestazione che di classifica (manca qualche punto ma rispetto al fanalino di coda che siamo stati negli ultimi tornei di A non ci si può lamentare).
La debolezza offensiva è palese, ma quando c’è il gioco il gol può sempre arrivare. Avere un bomber e giocare male sarebbe peggio statene certi. Le caterve di reti subite gli anni scorsi sembrano lontane e la salvezza si costruisce innanzitutto con una buona difesa.
Juric ha fatto un ottimo lavoro e su questa strada bisogna continuare.
Se proprio devo fare un appunto al tecnico croato è sulla gestione di Pazzini. Vada per le due partite affrontate per tre quarti in inferiorità numerica, vada per la vittoria di Lecce dove difendere il vantaggio era la priorità, ma nell’arrembaggio casalingo con l’Udinese, Pazzini era il solo a poter spostare gli equilibri a nostro favore.
Il calcio si gioca anche su sottili equilibri psicologici e nel secondo tempo, con i friulani alle corde, bisognava metterli all’angolo e sperare sino all’ultimo di buttar dentro il gol vittoria.
Il cambio di un Lazovic assolutamente insufficiente (rispetto ma non condivido i 6 in pagella a fronte di errori a ripetizione e zero ripartenze) con Vitale ha prodotto invece negli uomini di Tudor l’effetto del gong suonato ad un colpo dal KO.
L’Udinese è infatti uscita dall’angolo e ha pure finito l’incontro in attacco.
Che il Pazzo non sia ancora pronto, come ha affermato lo stesso Juric, ci sta.
Che ci si rifiuti di capire che è in certi casi egli è il solo ad avere i numeri per spostare gli equilibri, non ci sta invece per niente.
Mauro Micheloni
25 SET 2019 PRUDENZA E PUNTI PERSI
Aspettare, difendersi con intensità, ripartire e colpire. Una strategia studiata a tavolino da Juric per abbassare il rischio di concedere troppi spazi al contropiede dell’Udinese.
Fosse entrato il colpo di testa di Stepinski, i commenti sarebbero stati di altro tenore. Invece rimane soprattutto molto rammarico per l’occasione mancata e due punti salvezza gettati alle ortiche. Il dubbio rimane: non sarebbe stato più opportuno partire forte, togliere il fiato ad un avversario pieno di problemi, metterlo alle corde ed eventualmente gestire le energie nella seconda parte del match?
La prudenza non sempre paga anche se non mi sento di condannare in toto il piano preparato dall’allenatore del Verona. Nella ripresa c’è stata solo la squadra gialloblù in campo, sorretta da un centrocampo sempre più convincente, brava nello sfruttare anche le corsie esterne (soprattutto quella di Faraoni) e nel complesso agevolata da una buona condizione fisica generale. Altra domanda: per quanto il Verona riuscirà a tenere questi ritmi e a correre tanto?
Ho l’impressione che la preparazione atletica sia stata appositamente “bilanciata” per permettere alla squadra una partenza del campionato al top con l’obiettivo di mettere in classifica il maggior numero di punti per poi affrontare l’inevitabile calo fisico senza troppe ansie o paure. Peccato aver disputato due match a ritmi altissimi contro Milan e Juventus e non aver raccolto nulla, a parte complimenti e applausi.
Il turno infrasettimanale è sempre insidioso. Lo spreco di energie fisiche e mentali si paga molto spesso nella terza partita. Il Verona, rispetto al Cagliari prossimo avversario, ha un giorno in più di recupero.
Il test di domenica in Sardegna (inizio alle 18) sarà molto indicativo nolo solo per valutare la tenuta atletica dei gialloblù. In una serie A molto livellata in basso, non è ancora semplice individuare le tre squadre che il Verona dovrà tenere dietro per salvarsi. Di sicuro sarà una lotta lunga, equilibrata e difficile. Ma dopo la delusione mista a rassegnazione dell’anno scorso, ora la situazione appare meno drammatica. Questa squadra ha già ottenuto un piccolo successo: ha dimostrato di potersela giocare. Un punto di partenza niente male.
Luca Fioravanti
24 SET 2019 LA STRADA E’ GIUSTA
Assolutamente vietato storcere il naso. Certo, ancora una volta stiamo parlando di una partita in cui il Verona non esce premiato per il gioco espresso e le occasioni create. Ma lo sapevamo dall’inizio che questa squadra avrebbe sofferto. Anzi: in molti temevano che il Verona fosse addirittura una squadra materasso, pronosticandola retrocessa già a dicembre come gli ultimi due Verona.
A cinque punti invece si respira un’aria buona e anche questo punticino diventerà prezioso. Il Verona non prende gol, su azione praticamente non ha segnato nessuno, il problema è che fa una fatica pazzesca a segnare. E questo è un problema, il vero e unico problema di questa prima parte del campionato. Ora bisogna capire perchè. Si può azzardare che sia la scarsa qualità degli attaccanti ed è un’ipotesi, come si può imprecare alla sfortuna (il doppio palo di Stepinski), ovvero della voglia di strafare.
In realtà è un mix di tutto questo, perchè di Toni non ce ne sono tanti in giro e quello che abbiamo avuto qui ce lo dobbiamo dimenticare. E’ ingiusto anche dare giudizi finali su Stepinski che forse poteva fare meglio su quel pallone, ma d’altro canto si deve dar merito a Musso che ha fatto una parata pazzesca. E non si può neanche pensare che Verre, Zaccagni e Pessina improvvisamente diventino cinici e spietati. E’ impossibile, però, che giocando così non si raccolgano frutti.
Io dico che è meglio godersi questo bel Verona e che la strada imboccata è quella giusta. Un mese fa, visto il calendario, ci avremmo messo la firma di fare cinque punti nelle prime cinque partite.
Gianluca Vighini
24 SET 2019 IL PAGELLONE DI VERONA-UDINESE
SILVESTRI 6- Una delle notizie della giornata è la sua inconsueta incertezza. In più di un’occasione non dimostra tutta la sicurezza alla quale ci ha abituati. Nel primo tempo viene graziato da Lasagna, a due metri dalla porta. Poi qualche uscita ritardata e un po’ di brividi lungo la schiena sugli spalti.
RRAHMANI 7 Cresce di partita in partita, con una progressione impressionante. Dalle sue parti non si passa, manco per fare due passi. A dispetto della mole fisica ha agilità da scattista e contro l’Udinese, in più di un’occasione si fa vedere anche nella metà campo avversaria. Insostituibile.
DAWIDOWICZ 7 Negli occhi dei tifosi c’era ancora quel fallo da rosso su Orsolini, durante la prima di campionato, in casa, contro il Bologna. Costò al Verona non solo la sua espulsione, ma anche il rigore trasformato da Sansone. Senza mai voltarsi a guardare ciò che è stato, il polacco regala una prestazione coi fiochi, sbagliando praticamente nulla. Ottimo in anticipo, altrettanto quando gli udinesi si fanno pericolosi in area. Promosso a pieni voti.
GUNTER 6- Si vede che gioca un po’ frenato dopo gli ultimi episodi che lo hanno visto particolarmente sfortunato. Così incappa in qualche errore di troppo in fase di impostazione, sparando un po’ troppi palloni a casaccio. Viene però fuori alla distanza, sostenendo la squadra nella ricerca del gol.
FARAONI 6.5 Così così nel primo tempo, scatenato nel secondo. Un crescendo fisico per Davide che sforna cross a ripetizione. Solca la fascia destra con grande forza, abile, dopo aver offeso, a ripiegare in tutta fretta.
AMRABAT 7 E’ lui oggi la perla del centrocampo, l’uomo ovunque di questo Verona. Un portento al quale l’Udinese non riesce in alcun modo a porre rimedio. Se imparerà a trovare i tempi di inserimento in avanti, cercando così gloria sotto porta, beh, ci sarà da divertirsi. L’aggettivo di oggi per lui è: roboante.
VELOSO 6.5 Meno brillante rispetto alla gara con la Juve, e d’altra parte non è più un ragazzino. Le sue giocate, però, sono irrinunciabili per Juric e per il Verona. In mezzo al campo la palla passa sempre dai suoi piedi ed è raro che faccia una brutta fine.
LAZOVIC 6 Anche contro l’Udinese, così come contro la Juve, va vicino al gol, sempre con un bel tiro al volo. Si impegna e non poco e infatti finisce la benzina anzitempo, costringendo Juric al cambio. Devo dire che per uno abituato ad attaccare, è davvero apprezzabile l’aiuto che dà in fase difensiva.
VITALE (dal 38′ s.t.) s.v.
PESSINA 6 Leggero nel fisico, ma veloce nelle giocate. Svaria senza grandi restrizioni tecniche ed è un piacere vedere come accarezza il pallone col mancino. Deve trovare un po’ di sostanza, ma le premesse non mancano.
ZACCAGNI 6- E’ uno di quelli che ha maggiormente pagato il doppio impegno in tre giorni. Non è brillante come al suo solito e le giocate che contano stentano ad arrivare. Capaci di spuntare l’uomo e saltarlo, oggi si ferma un po’ prima. Fondamentale che recuperi le energie per la trasferta di Cagliari.
VERRE (dal 16′ s.t.) 6 Entra bene e la sua freschezza mette in difficoltà un’Udinese stremata fisicamente. Destra o sinistra poco conta per questo giovanotto che sta facendo intravvedere colpi notevoli. Ricordate il Milan…
DI CARMINE s.v.
STEPINSKI (dal 29′ p.t.) 5.5 Un po’ goffo nei primi minuti, dopo aver preso il posto di Di Carmine. Forse i carichi di lavoro non lo aiutano. Però con i minuti che passano inizia a sciogliersi e aiuta parecchio la squadra a guadagnare metri. Si divora un gol già fatto, a due metri dalla porta. Solo, solo, con quel capoccione, non riesce a fare di meglio che farsela parare da Musso. Mannaggia.
JURIC 6.5 Forse ci si poteva aspettare un po’ di turnover in più, però la squadra ha finito in crescendo, quindi, tutto sommato, ha avuto ragione lui. Giusta la scelta di mettere Di Carmine dal primo minuto. Mettendolo in panchina, dopo il rigore sbagliato a Torino, forse lo avrebbe perso mentalmente. Rimane il problema del gol, questo sconosciuto. Però dietro ha costruito, finora, un capolavoro.
Giovanni Vitacchio
FONTE: Blog.Telenuovo.it
L’assedio non basta, le reti restano inviolate
By Stefano Pozza - 24 Settembre 2019
La 5^ giornata del campionato di serie A vede scendere in campo nell’anticipo del turno infrasettimanale Hellas Verona contro l’Udinese.
Tribune del Bentegodi che paiono poco affollate a causa del traffico che caratterizza la città a quest’ora, e crediamo che molti tifosi entreranno con qualche minuto di ritardo.
Inizia la contesa e i locali mantengono il pallino del gioco cercando di incanalare dalla loro parte il match. Dopo solo 3 minuti Di Carmine resta a terra per un contatto nella metà campo Friulana. Per qualche minuto riceve le cure dei medici a bordo campo e con una vistosa fasciatura fa il suo rientro sul terreno di gioco. La partita risulta abbastanza bloccata nella zona centrale del campo, e a risentirne è lo spettacolo.
Di Carmine non riesce a stare in campo e al 28esimo viene sostituito da Stepinski. Due minuti più tardi contatto più che dubbio in area dell’Udinese, ma il direttore lascia correre. Il pubblico rumoreggia per continui contatti ai nostri non puniti dall’arbitro. Nel finale del primo tempo occasionissima per gli ospiti con Lasagna che manca fortunatamente un gol già fatto.
Iniziano i secondi 45 minuti sulla falsa riga dei primi con il Bentegodi che cerca di dare la carica alla squadra. Al minuto 15 Juric cerca di dare una scossa mandando in campo Verre al posto di Mattia Zaccagni.
C’è solo l’Hellas in campo e ora i nostri meriterebbero il pareggio. L’impressione è che Stepinski sia fuori dal gioco scaligero con i compagni che spesso e volentieri faticano a servirlo. La trama di gioco dei nostri è di pregevole fattura ma quasi mai si riesce ad andare al tiro, e se non tiri non segni.
Al 30esimo bellissima occasione per i nostri con Amrabat abile a saltare un avversario e a mettere un cross delizioso in area per Stepinski che colpisce di testa ma spedisce la palla sulla traversa. È un assedio e lo stadio urla: “avanti un gol, avanti un gol”.
5 minuti più tardi altra grandissima occasione con Verre che colpisce al volo un cross messo da Rrahmani ma niente, la palla esce di pochissimo. Se il primo tempo è stato in perfetto equilibrio, il secondo ha visto una sola squadra in campo! Ultimo cambio per Juric che sostituisce Lazovic mandando in campo Vitale.
Al termine dei 3 minuti di recupero si chiude la contesa: il Verona anche questa sera avrebbe meritato di più ma deve accontentarsi solo del pareggio.
Assistenti: Alberto Tegoni (sez. AIA di Milano ) e Marco Bresmes (sez. AIA di Bergamo).
FONTE: HellasNews.it
Quinta vittoria consecutiva per l’Inter, colpo del Cagliari a Napoli e del Lecce a Ferrara. Questa sera Torino-Milan chiude la 5ª giornata della Serie A TIM
settembre 26, 2019
I risultati di ieri sera: Roma-Atalanta 0-2, Fiorentina-Sampdoria 2-1, Genoa-Bologna 0-0, Inter-Lazio 1-0, Napoli-Cagliari 0-1, Parma-Sassuolo 1-0, Spal-Lecce 1-3.
Il piacere di andare allo stadio e di vedere giocare l’Hellas Verona
settembre 25, 2019
Dopo annate prive di emozioni e gioco, eccezion fatta per la finale di ritorno dei playoff contro il Cittadella, i tifosi gialloblù finalmente si ritrovano nella squadra che scende in campo. Undici guerrieri, disposti a tutto per il bene comune. Una mentalità vincente, quella che gli ha inculcato l’allenatore Juric, capace in poche partite di far ricredere i molti scettici. Merito suo e di uno staff in grado di far girare a mille le gambe dei gialloblù, tenuta fisica (e mentale) che mancava da anni in riva all’Adige. Ieri sera contro l’Udinese, l’Hellas Verona a lunghi tratti ha dominato ma tutto ciò non è bastato per portare a casa la vittoria. Un successo che i gialloblù avrebbero strameritato contro la squadra di Tudor, specie nel secondo tempo dove hanno preso a pallonate il bravo portiere Musso. La cosa che pare sempre più certa è che quest’anno figuracce in giro per l’Italia non ne vedremo. Ora bisogna però pensare già alla trasferta di Cagliari, squadra rivoluzionata e rinforzata nella sessione del mercato chiusa ad inizio mese. L’Hellas Verona ha dimostrato di poter tenere testa a tutti ed ora, dopo i meritati applausi, è arrivato il momento di portare a casa punti importanti.
Finale, Hellas Verona-Udinese 0-0
settembre 24, 2019
Un pareggio che soddisfa solo l’Udinese. L’Hellas Verona, pur creando nella ripresa più azioni da gol, non è riuscito a scardinare la difesa ospite, gialloblù che si devono così accontentare solo di un punto dopo due ko consecutivi. Juric anche contro la squadra del connazionale Tudor conferma il 3-4-2-1 composto da Silvestri, Rrahmani, Dawidowicz, Gunter; Faraoni, Veloso, Amrabat, Lazovic; Pessina, Zaccagni; Di Carmine. La sfida al Bentegodi si apre con lo scontro aereo, al 4’, tra Di Carmine e Ekong: ad avere la peggio è l’attaccante gialloblù che cerca di stringere i denti e torna in campo dopo cinque minuti con un vistoso turbante in testa. Al 10’ colpo di testa centrale di Barak e dieci minuti dopo è ancora il n.72 dell’Udinese a farsi vedere dalle parti di Silvestri, portiere gialloblù che blocca a terra senza problemi. Doppio colpo di testa di Rrahmani al 22’ sugli sviluppi del calcio d’angolo di Veloso, difensore scaligero sempre pericoloso sui calci piazzati. Mandragora calcia male da fuori area al 28’, pallone che termina abbondantemente sul fondo. Ma al 29’ primo cambio, obbligato, per i gialloblù: Di Carmine accusa lo scontro aereo di inizio gara ed al suo posto entra Stepinski. Zaccagni subito dopo ci prova con una serpentina in area bianconera, il gialloblù va giù ma per il direttore di gara è tutto regolare. È il turno di Lasagna al 34’ ma il suo tiro viene contrastato da Dawidowicz, col pallone che termina tra le braccia di Silvestri. Ospiti che al 43’ sbagliano clamorosamente, sotto porta con Lasagna, il possibile vantaggio. Prima frazione di gioco che si chiude a reti inviolate dopo 3’ di recupero — La ripresa si apre ben altro Verona in campo. Al 6’ colpo di testa di Rrahmani su invito da calcio d’angolo di Veloso, con Musso che blocca a terra. Secondo cambio per i l’Hellas Verona al 15’, con Verre al posto di Zaccagni, gialloblù che alzano il ritmo ed arrivano alla conclusione con Amrabat. Al 22’ Faraoni guadagna il fondo, palla in mezzo, il più lesto di tutti è Verre ma la sua conclusione ravvicinata trova pronto il portiere friulano. Il Bentegodi spinge la squadra di Juric ed al 29’ Faraoni ruba palla subito dopo la metà campo e s’invola verso Musso, peccato che si allunghi troppo il pallone sul più bello, regalando così il possesso alla squadra di Tudor. Gialloblù ancora padroni del campo, con Amrabat che pennella per la testa di Stepinski, l’attaccante vola in cielo, colpisce bene il pallone ma Musso lo smanaccia sulla traversa. Gialloblù che non riescono a gonfiare la rete della porta avversaria anche al 36’, quando Lazovic al volo su assist di Rrahmani, manda di poco a lato il pallone. Terzo ed ultimo per i gialloblù, con Vitale al posto di Lazovic al 38’. Sono tre i minuti di recupero e per la squadra di Juric, al triplice fischio finale, applausi dal pubblico del Bentegodi.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
24 settembre 2019 - 22:30 Pagelle, Amrabat devastante, Verre è fantasia. Dawidowicz okay
Stepinski, manca il gol. Rrahmani insuperabile, Faraoni si scatena nel secondo tempo
di Matteo Fontana, @teofontana
SILVESTRI 5,5
Fa venire i brividi con alcune uscite incerte (ci vado, non ci vado), con un controllo arrischiato che poco ci manca non lo beffi, all’ultimo secondo del primo tempo. Può senza dubbio essere più sicuro.
RRAHMANI 6,5
Il consueto muro: ci si è fatta l’abitudine, a vederlo svettare su tutti i palloni. Va anche vicino al gol con alcuni stacchi su azione da corner. Bel duello nella parte finale della gara con Okaka: lo vince lui.
DAWIDOWICZ 6,5
Non giocava da un mese, la sua unica partita era durata 15’, prima dell’espulsione subita con il Bologna. Il rientro merita pieno riconoscimento, perché è bravo sia in chiusura che in fase di impostazione.
GUNTER 6
Qualche rischio lo corre, dal suo lato l’Udinese si fa notare e, nei minuti finali, cerca spazio per tentare la beffa. Comunque limita le titubanze.
FARAONI 6,5
Per un tempo non si propone, preferisce aspettare, Sema spinge e deve essere contenuto. Dopo, è lui a dilagare, un martello che, sulla fascia destra, spradoneggia.
AMRABAT 7
Qui si parla di un giocatore totale. Mediano, regista, ala, scatta a destra a sinistra, serve a Stepinski la palla che per questione di centimetri non si tramuta in gol. Una forza della natura.
VELOSO 6
Molte energie se ne sono andata con la grande prova di sabato con la Juventus, un rallentamento era da mettere in conto. Per questo non si prende rischi, preferisce fare un passo indietro piuttosto che avanzare con frenesia.
LAZOVIC 6
Prova vicina, nei tempi e nei modi, a quella di Faraoni, ma con qualche spunto in meno, probabilmente per un sovraccarico atletico in più.
ZACCAGNI 5,5
Anche lui pare appannato, in confronto a quanto visto a Torino. Tutto naturale, perché non sempre si riesce ad essere al meglio. Per un tempo si innesca poco, nella ripresa, dopo una manciata di minuti, esce.
PESSINA 6
Inizia con l’andamento lento, chiude in crescendo, una spina che l’Udinese fatica a limitare. Come altri gialloblù, il ragazzo ha larghi margini di miglioramento.
DI CARMINE ng
Prende una botta in testa, deve uscire. Sfortunato.
STEPINSKI 5,5
Comincia in panchina, fatica a entrare in partita dopo aver preso il posto di Di Carmine. Ha un potenziale ben superiore a quello che mostra con l’Udinese. Musso fa il fenomeno sul suo colpo di testa, il gol gli manca.
VERRE 6,5
Dà al Verona lo sprint che serviva. Juric gli concede ampi margini di movimento, gli consente di svariare sulle fasce, di inventare in libertà. Deve limare l’ultimo passaggio, quello decisivo.
VITALE ng
JURIC 6,5
Nel primo tempo chiede alla sua squadra di giocare con prudenza, nel secondo lascia che si proponga con le briglie sciolte. Tanto bel gioco, la vittoria non arriva e il fastidio è forte. Resta un Verona che piace, ma adesso la sorte deve pur girare.
NEWS
24 settembre 2019 - 21:03 Verona, occasione persa, con l’Udinese finisce 0-0
Nel primo tempo meglio i bianconeri, l’Hellas attacca nella ripresa ma trova solo la traversa
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
(Foto Getty Images)
Verona e Udinese non vanno oltre lo 0-0 al Bentegodi. I gialloblù escono dalla quinta giornata di Serie A con un pareggio che sa di occasione persa, vista la caratura degli avversari, messi all’angolo nella ripresa da un Hellas arrembante e impeccabile in difesa, a cui manca solo il gol.
FORMAZIONI
Una variazione forzata (Dawidowicz per Kumbulla squalificato) e una per turnover, Pessina al posto di Verre. Per il resto la formazione del Verona è quella di Torino con la Juve: Silvestri – Rrahmani, Gunter, Dawidowicz – Faraoni, Amrabat, Veloso, Lazovic – Pessina, Zaccagni – Di Carmine
Tudor schiera i suoi col 3-5-1-1: Musso – Becao, Troost-Ekong, Samir – Stryger Larsen, Fofana, Jajalo, Mandragora, Sema – Barak – Lasagna.
Arbitra Chiffi di Padova, Bentegodi con 13 mila e 740 spettatori, meno di 200 da Udine. Serata tiepida e serena. Udinese in maglia arancione fluo. Divisa blu per l’Hellas.
PRIMO TEMPO, BRUTTO GIOCO, UDINESE VICINA AL GOL
Sarà per l’orario strambo (le 19 di martedì), sarà per le gambe non freschissime, la gara inizia alla chetichella. Dopo tre minuti Di Carmine si scontra con Ekong e ha la peggio: taglio in testa e super turbante, col quale rientra in campo cinque minuti dopo. È l’Udinese a tirare in porta per prima, al 10’ con un colpo di testa di Barak facile per Silvestri. I friulani si muovono meglio, e attaccano la profondità, il Verona non è lucido nell’avvio di partita. Barak calcia da fuori in corsa al 20’, Silvestri raccoglie. Due minuti dopo Veloso taglia un corner splendido, la palla si impenna e Rrahmani mette fuori di testa. Il match è brutto e bloccato. Lazovic e Faraoni non trovano la spinta necessaria, Di Carmine cerca di raggiungere palloni alti. Zaccagni gira a vuoto e Pessina non si vede granchè. D’altro canto i bianconeri non sono certo da vetrina del calcio: prevale il lancio lungo con qualche incursione di Mandragora.
DI CARMINE NON CE LA FA, DENTRO STEPINSKI
Di Carmine non ce la fa col turbante e il taglio in testa, Juric manda dentro Stepinski al 29’.
Al 30’ finalmente la prima sgroppata di Lazovic mette in subbuglio la difesa avvversaria. Il taglio in area per Zaccagni vede il gialloblù inserirsi. Ekong lo sfiora, Zaccagni cade a terra, Chiffi fa proseguire. L’arbitro incredibilmente, al 33’, non concede un fallo a Faraoni con Fofana che lo tocca da dietro. Tra errori e imprecisioni è sempre l’Udinese che fa di più, e al 43′ Lasagna ha sul sinistro la palla del vantaggio, calciata alle stelle da due passi dopo un corner che trova la difesa gialloblù impreparata.
SECONDO TEMPO, HELLAS ARREMBANTE
Il primo tiro in porta del Verona arriva al 6′ quando Rrahmani colpisce di testa e Musso raccoglie senza difficoltà. È Amrabat a suonare la carica. All’8′ parte in percussione, serve Lazovic che crossa, Ekong devia in corner. Il marocchino ce ne dà, Stepinski non segue l’azione con sufficiente velocità al 12′.
L’Udinese risponde e Dawidowicz è bravo a chiudere in angolo. Veloso è giù di corda, Pessina si muove tra le linee ma non incide. Ma è un secondo tempo più vivace. Jajalo atterra Zaccagni, giallo al 15′. Un minuto dopo Zaccagni esce e fa posto a Verre.
L’Hellas preme, Amrabat si inserisce in area ma calcia tra le braccia del portiere al 19′.
Tudor inizia i cambi al 20′: dentro Okaka per Lasagna: problemi fisici per l’attaccante.
22′: Pessina aspetta troppo, poi Verre impegna Musso. Il pubblico spinge e il Verona mette l’Udinese alle corde.
Wallace per Barak è la seconda sostituzione in casa bianconera. Il brasiliano si piazza a cercare di contenere Amrabat: missione impossibile. Tudor aumenta stazze e centimetri nel tentativo di arginare l’onda gialloblù.
TRAVERSA DI STEPINSKI!
Minuto 32, il Verona sfiora il vantaggio. Amrabat parte a destra come un tornado, mette al centro dove Stepinski incorna. Musso para miracolosamente deviando sulla traversa, poi Samir spazza.
I gialloblù sono un martello, il gol sembra nell’aria.
Verre ne dà l’illusione calciando forte al volo al 36′, ma la sfera va fuori. L’Udinese è a pezzi fisicamente, sovrastato dalla carica dei ragazzi di Juric. Entra Vitale per Lazovic al 38′.
Fofana parte al 40′ ingannando Dawidowicz che poi fa un gran recupero in corner.
Il cronometro scorre e arriva l’extra time di 3 minuti.
La paura di perdere frena le squadre nel finale, ed è 0 a 0. L’Hellas non approfitta di un avversario alla portata per incassare tre punti che sarebbero stati molto importanti.
A.S.
FONTE: Hellas1903.it
Hellas Verona, le pagelle di CM: Stepinski ci prova ma pecca di precisione. Zaccagni rimandato
Hellas Verona, le pagelle di CM: Stepinski ci prova ma pecca di precisione. Zaccagni rimandato
del 24 settembre 2019 alle 21:08
di Alessandro Righelli
Silvestri 6: partita quasi da spettatore. Attento sulle poche conclusioni di Lasagna.
Rrahmani 6: buona attenzione nelle chiusure e attento anche sui palloni alti.
Dawidowiczn 6,5: reparto ancora una volta amministrato bene con poche sbavature.
Gunter 6: segue bene il compagno sottolineando un'intesa sempre più in crescita.
Faraoni 6: buon lavoro soprattutto in attacco, con numerosi cross proposti in area avversaria.
Amrabat 6,5: primo tempo sotto tono, ma nella ripresa cresce progressivamente e serve bene Stepinski in più occasioni oltre la linea avversaria.
Miguel Veloso 6,5: fa a sportellate con il centrocampo avversario e si fa vedere anche in fase offensiva.
Lazovic 6: generoso in fase difensiva e molto propositivo rischiando anche l'uno contro uno per sfondare la difesa avversaria.
(37' s.t. Vitale: s.v.)
Zaccagni 5,5: inizia bene ma si defila dal gioco soprattutto nella ripresa.
(16' s.t. Verre 6,5: vicino al gol allo scadere della partita, si rende pericoloso soprattutto sulle ribattute fuori area.)
Pessina 5,5: poco incisivo sotto porta, si nasconde troppo dietro le maglie avversarie.
Di Carmine: s.v.
(29' p.t. Stepinski 6: manca solo la precisione necessaria per bucare la porta avversaria, per il resto grande forza e caparbietà durante tutta la partita, fermato solo da un miracolo di Musso)
All. Juric 6,5: Hellas che convince al quale manca solamente la gioia del gol. Mette sotto l'Udinese per tutto il secondo tempo e si riscopre anche capace di proporre un bel calcio.
Serie A, Verona-Udinese si annullano in un brutto 0-0 che va bene a tutti
del 24 settembre 2019 alle 20:50
Finisce a reti bianche il primo anticipo della quinta giornata di Serie A in questo primo turno infrasettimanale stagionale. Verona e Udinese si annullano in una partita brutta e con pochissime occasioni da gol figlia di un momento estremamente negativo a livelli di risultati sia per i padroni di casa allenati da Igor Tudor che dagli ospiti di Ivan Juric. Il pareggio muove infatti la classifica di entrambe le squadre e mette pressione sulle altre rivali per non retrocedere impegnate in un turno di campionato non agevole.
FONTE: CalcioMercato.com
HELLAS, MANCANO I PUNTI Non si raccoglie ciò che si semina
25/09/2019 12:30
Non sono arrivati i tre punti ma sono arrivati gli applausi. La squadra di Juric è stata bloccata dall'Udinese di Tudor ma ancora una volta ha mostrato ottimi segnali: la difesa non ha concesso gol, e davanti si sono create tante occasioni. L'unico neo rimane quello della difficoltà di segnare: Musso ha fermato Stepinski che ha avuto un'occasione clamorosa per far esplodere il Bentegodi, sempre più fedele alla squadra del tecnico croato.
Un punticino che va stretto. La squadra di Juric meritava di più. I gialloblù non stanno raccogliendo quanto seminano ad ogni partita. E' accaduto anche col Milan e con la Juve. Una classifica (5 punti) per ora bugiarda.
SERIE A L’Udinese blocca l’Hellas 0-0 al Bentegodi
24/09/2019 18:57
Il Verona s’infrange contro il muro dell’Udinese, finisce 0-0 al Bentegodi. Dopo un primo tempo a ritmi lenti, la squadra di Juric accelera nella ripresa e sfiora più volte il gol (occasioni clamorose con Stepinski) ma la palla non entra e l’Hellas porta a casa solo un punto nonostante meritasse la vittoria. Prossima sfida domenica a Cagliari.
Finisce qui: 0-0 al Bentegodi. Il pubblico applaude. Se c’era una squadra che meritava la vittoria era il Verona.
47’ Musso esce bene in due occasioni e blocca la palla.
45’ l’Hellas ci prova in questi ultimi minuti. L’Udinese ora ha alzato il baricentro.
Tre minuti di recupero
42’ Bella giocata di Amrabat in mezzo al campo che serve Stepinski in profondità. Il polacco calcia da posizione molto esterna. Musso blocca.
38’ Ultimo cambio per Juric. Entra Vitale per Lazovic.
36’ Assedio Hellas: Verre calcia al volo e sfiora il palo! Il Verona merita il vantaggio ora. Solo una squadra in campo.
32’ Stepinski sbaglia ancora davanti a Musso: di testa, a due passi, dalla porta non supera l’estremo difensore argentino che devia sulla traversa. Occasione d’oro sprecata.
30’ Stepinski si divora il gol davanti a Musso, palla alta sopra traversa.
29’ Bella azione del Verona con Faraoni che supera due avversari ed entra in area ma Musso blocca tutto. Il Bentegodi spinge la squadra, l’Udinese sembra alle corde.
25’ Tudor si gioca la carta Walace, esce Barak.
23’ C’e’ solo il Verona in campo ora. Udinese bloccata in area, si rifugia più volte in corner. Il Bentegodi è una bolgia. Hellas offensivo e pericoloso.
21’ Esce Lasagna per Okaka.
19’ Il Verona alza i giri del motore: Amrabat entra in area e calcia in porta. Musso blocca.
16’ Juric si gioca la carta Verre, esce uno stanco Zaccagni.
15’ Sempre 0-0 al Bentegodi. Potrebbe accadere di tutto. Ammonito Jajalo per un fallo a metà campo.
9’ La partita si accende. Lasagna si libera in area e calcia in porta. Palla fuori di un soffio.
7’ Ci prova di testa Rrahmani: blocca Musso.
5’ il Verona è entrato bene in questa ripresa. Aggressivo e pimpante.
Parte la ripresa
Finisce qui il primo tempo: poche emozioni in questi primi 45 minuti. Di Carmine è dovuto uscire per un taglio alla testa.
Tre minuti di recupero
45’ Ora il Verona è pericoloso dalla bandierina grazie a Veloso. La difesa friulana allontana a fatica.
43’ Corner per l’Udinese: Mandragora allunga di testa per Lasagna ma l’ex attaccante del Carpi, fortunatamente, non centra la porta a due passi da Silvestri.
42’ Ammonito Larsen per proteste.
40’ Partita sempre bloccata: l’Udinese mantiene il possesso, il Verona aspetta.
34’ L’Udinese ci prova ancora con Jajalo: Silvestri para senza problemi.
31’ Zaccagni cade in area, stretto da due difensori dell’Udinese. L’arbitro Chiffi lascia correre. Il pubblico rumoreggia.
29’ Di Carmine non ce la fa dopo il taglio alla testa. Entra Stepinski.
26’ Ritmi bassi in campo. Il turno infrasettimanale si fa sentire.
20’ Corner per l’Hellas,ci prova per due volte Rrahmani di testa: palla prima deviata e poi si spegne sul fondo.
16’ Partita ancora bloccata: entrambe le squadre sono molto coperte.
10’ Ci prova Barak di testa: Silvestri blocca con una parata plastica.
8’ Di Carmine è costretto ad uscire dal campo per parecchi minuti a causa di un taglio alla testa. Dopo i punti di sutura rientra in campo con la testa fasciata.
5’ Match bloccato, le squadre si studiano.
Live
Il Verona ha bisogno di punti nella sfida salvezza con l’Udinese. Juric lascia in panchina Stepinski e conferma Di Carmine al centro dell’attacco. Dietro di lui sulla trequarti c’è Pessina dal primo minuto con Zaccagni. A centrocampo confermatissima la coppia Veloso-Amrabat con Faraoni e Lazovic sulle fasce. In difesa non c’è Kumbulla squalificato, spazio a Dawidowicz con Rrahmani e Gunter davanti a Silvestri. Tudor risponde con un 3-5-1-1 molto coperto con Barak ad agire dietro l’unica punta Kevin Lasagna.
Arbitro: Daniele Chiffi (sez. AIA di Padova).
Assistenti: Alberto Tegoni (sez. AIA di Milano ) e Marco Bresmes (sez. AIA di Bergamo).
I DATI DEL CIES Utilizzo nuovi giocatori
Hellas secondo in Europa
24/09/2019 12:10
L'Hellas è la seconda squadra in Europa ad aver dato maggior spazio ai nuovi acquisti. Un dato che emerge dallo studio del Cies, il sito web dell'Osservatorio del calcio che, analizzando le squadre che partecipano ai primi cinque campionati in Europa, ha fatto il punto sull'utilizzo dei nuovi acquisti in questa prima parte di stagione.
La squadra di Juric viene superata solamente da un'altra italiana: la Fiorentina, con il 69.5% di volti nuovi visti in campo, sul totale dei giocatori utilizzati, in queste prime quattro giornate di Serie A. L'Hellas è secondo col 58.5%. Terzo il Siviglia che si ferma al 54.3%.
La top ten delle squadre che hanno cambiato di più
Fiorentina: 69.5%
Hellas Verona: 58.5%
Siviglia: 54.3%
Augsburg: 50.8%
Aston Villa: 50.4%
Union Berlino: 48.1%
Genoa 45.6%
Lecce: 44.5%
Monaco: 43.1%
Lille 42.5%
FONTE: TGGialloBlu.it
RASSEGNA STAMPA Corriere di Verona: "L'Hellas spinge ma non trova con il gol"
25.09.2019 09:54 di Antonio Parrotto Twitter: @AntonioParr8
"L’Hellas spinge ma non trova il gol. Con l’Udinese finisce in pareggio": questo il titolo del Corriere di Verona dedicato allo 0-0 di ieri tra i veneti e i friulani. Non sempre si può avere il turbo. Con l’Udinese, l’Hellas è un diesel, scrive il quotidiano. Somma occasioni su occasioni, ma gli fa difetto la precisione. Musso decisivo nel finale con una grande parata su Stepinski.
SERIE A Hellas Verona, lavoro sporco e qualità: Juric si gode Amrabat
24.09.2019 22:15 di Dimitri Conti Twitter: @dimitri_conti
È vero, è difficile per un allenatore sentirsi completamente soddisfatto dopo una partita contro una potenziale avversaria per l'obiettivo salvezza terminata in parità, e senza gol. La difesa è senz'altro una delle note positive per Ivan Juric, allenatore dell'Hellas Verona, dopo lo 0-0 contro l'Udinese guidata dal connazionale, persino concittadino in patria, Juric. Ma probabilmente i segnali migliori per il croato sono arrivati dal centrocampo, ed in particolare da un interprete preciso.
Due, in realtà, perché anche il subentro di Valerio Verre ha dato risposte di buona fattura a Juric. Il quale però, più di ogni altra cosa, ha potuto apprezzare un'altra prestazione positiva di uno dei volti nuovi di questa Serie A, la mezzala olandese Sofyan Amrabat. Seconda prestazione di spessore per il centrocampista, già ammirato in ottima forma in un palcoscenico di prestigio quale l'Allianz Stadium. Dopo quella di Torino, un'altra prova per la quale sorridere, anche se soltanto a seguito una mezz'ora buona trascorsa a combinare poco, salvo poi accendersi - eccome - nella ripresa. A suon di giocate e strappi in avanti.
Insomma, il classe '96 arrivato a Verona in prestito dal Club Brugge, è uno dei profili di maggior qualità di cui dispone Juric, e probabilmente dalle sue invenzioni passeranno buona parte delle chance di giocarsi la salvezza per l'Hellas. Senza scordarsi del contributo che dà senza palla, quando c'è da svolgere il lavoro sporco. Con tanto di rassicurazioni post-gara del tecnico: "Tranquilli, non ce lo porta via nessuno".
SERIE A
Hellas-Udinese, i voti ai tecnici: è pari e patta nel derby di Spalato
24.09.2019 21:45 di Dimitri Conti Twitter: @dimitri_conti
Non ci sono vincitori, né vinti, al triplice fischio di Hellas Verona-Udinese. La prima partita della 5^ giornata finisce a reti bianche, sul punteggio di 0-0. Le due squadre si dividono, di fatto, un tempo: meglio gli ospiti nel primo tempo, la ripresa ha invece sorriso ai padroni di casa. Ma nessuno è riuscito a mettere il pallone nel sacco. Armi pari, perciò, nel derby di Spalato tra i due allenatori croati della Serie A.
IVAN JURIC 6 - La media matematica per un primo tempo insufficiente del Verona, con gli scaligeri che hanno lasciato troppo campo alle avanzate dell'Udinese, e una ripresa che invece, ad eccezione di un sussulto proprio in avvio, è stata di fatto a marca gialloblù. La sua mano si è vista soprattutto negli ultimi venti minuti, quando l'Hellas non ha lasciato respiro ai friulani, pressando furiosamente qualsiasi pallone uscisse fuori dall'area di Musso. Lo spirito c'è, per la qualità ancora invece la sensazione è che qualcosa manchi. Ma se il portiere ospite non avesse fatto quel miracolo...
IGOR TUDOR 6 - Con però qualche riserva in più, nel suo caso. Sì, perché l'Udinese tutto sommato approccia anche abbastanza bene l'incontro del Bentegodi, salvo scomparire dalla mappa emozionale, e di pericolosità, della sfida con lo scorrere del tempo. Certo, probabilmente se l'attaccante da lui prescelto, Lasagna, avesse avuto una mira maggiormente felice nelle due grandi chance avute, a quest'ora staremmo probabilmente parlando di un'altra partita. Ma questa è. E l'Udinese nell'ultima mezz'ora abbondante è letteralmente scomparsa dal campo. Perlomeno però è arrivato un punto.
SERIE A Le pagelle dell'Udinese - Musso uomo copertina. Che errori Lasagna
24.09.2019 21:26 di Dimitri Conti Twitter: @dimitri_conti
Risultato finale: Hellas Verona - Udinese 0-0
Musso 7 - È in fin dei conti, l'unico vero uomo copertina che viene fuori dalla partita del Bentegodi. Un solo, grande intervento: vale decisamente il prezzo del biglietto. La parata su Stepinski è super.
Becao 6 - Il primo tempo del difensore brasiliano è tutto sommato tranquillo, mentre nella ripresa è tutt'un altro paio di maniche. Ma non si scompone.
Troost-Ekong 6 - Torna a guidare la retroguardia di Tudor dal centro: prova a trasmettere più sicurezza che può. Importante la sua presenza sui palloni alti.
Samir 6,5 - Occupa il consueto posto da terzo di sinistra, e tra i difensori friulani appare il più tranquillo. Mezzo punto in più per il lancio al bacio non sfruttato da Lasagna.
Stryger Larsen 5,5 - Il danese è uno dal quale ti aspetteresti qualcosina in più. Comincia con fare intraprendente, ma si perde tra scatti a vuoto e qualche leziosità di troppo.
Mandragora 5,5 - Torna nell'undici titolare dell'Udinese, ma la sua presenza per larghi tratti di incontro è quasi impalpabile. Non può essere sufficiente, specie visti gli assalti veronesi nel finale.
Jajalo 6 - Ha il compito di dare ordine alla manovra, e all'inizio sembra riuscire a controllare i ritmi. Alla lunga però l'Hellas prende il sopravvento, e deve adeguarsi.
Fofana 5,5 - Non sembra lui, bensì più una sua fotocopia sbiadita e con poca voglia di giocare. O almeno il minimo indispensabile. Troppi passaggi sbagliati per uno con le sue doti.
Sema 5,5 - L'ex Watford non mostra il piglio sbarazzino che aveva fatto vedere nelle prime uscite, e rimane sempre basso, compassato. Prima di uscire nel finale di partita. (dal 78' Opoku s.v.)
Barak 5,5 - Dovrebbe svariare alle spalle di Lasagna per creare pericoli, ma si vede che è più un centrocampista che non un attaccante. Due sole conclusioni, deboli. Come la sua prova. (dal 70' Walace 5,5 - Non ha proprio modo per incidere: si vede costretto fin da subito a giocare sporco, trovando presto anche il modo di farsi ammonire).
Lasagna 5 - Comincia lui come riferimento unico dei friulani. Avrebbe due chance - ghiotte - per colpire, ma le cestina entrambe. Grave soprattutto la prima. Ufficialmente esce solo per guai fisici. (dal 65' Okaka 5,5 - A lui il compito di dare maggior forza al reparto offensivo. Ma da quando entra, e sarà una sfortunata coincidenza, l'Udinese non riesce più a sviluppare un'azione d'attacco).
SERIE A LIVE TMW - Hellas Verona, Juric: "Amrabat resta qua. Empereur non era sereno"
Diretta scritta su TUTTOmercatoWEB.com.
24.09.2019 21:25 di Luca Chiarini
21.05 - Pari a reti bianche contro l'Udinese per l'Hellas Verona, nel primo anticipo del turno infrasettimanale di Serie A. Il tecnico degli scaligeri Ivan Juric è atteso a breve nella sala stampa del Bentegodi per la conferenza post-partita.
21.17 - Inizia la conferenza stampa.
Era una partita da temere, invece li avete messi alle corde.
"Il secondo tempo è stato splendido, l'Udinese ha giocatori fortissimi. È mancato solo il gol, tante belle azioni. Siamo riusciti a non farli attaccare".
Siete usciti con grande forza.
"Fare un secondo tempo così non è scontato. Rischiando anche di dare profondità. Hanno fatto una partita splendida. Il primo tempo è stata una mia scelta essere più prudenti, per limitare Lasagna".
Come sta Di Carmine?
"Stepinski comunque ha fatto bene. È stato sfortunato su quell'azione, ha fatto quello che gli ho chiesto. Di Carmine ha preso un brutto colpo, spero recuperi presto".
C'è il rischio che vada via Amrabat?
"Nessuno lo porta via".
Stepinski poteva fare meglio su quell'azione?
"Ha fatto bene, anche il portiere ha fatto una grande parata. Con le sue caratteristiche ha fatto quello che pensavo potesse darci".
Qual è stata la chiave?
"Nel primo tempo siamo stati prudenti e ho dato più possesso all'Udinese. Nel secondo tempo abbiamo deciso di andare ad aggredirli alti".
C'è un po' di frenesia?
"Possiamo fare meglio da quel punto di vista, ce l'abbiamo. Ma sono comunque contento".
Qual è il ruolo di Amrabat?
"È abbastanza completo, può fare il lavoro sporco. Si esalta quando il ritmo è alto. Quando la partita si apre così ha gambe e grande spirito. Sta facendo molto bene".
Il derby con Tudor?
"È un fratello, siamo cresciuti insieme. Sa tutto di me e so tutto di lui".
Quasi impossibile farvi gol su azione.
"Nel primo tempo abbiamo rischiato qualcosa, nel secondo tempo niente. Sono contento per Dawidowicz. Si è sempre allenato bene e ha fatto una prestazione importante".
Perché Di Carmine titolare?
"Volevo dargli fiducia, ha fatto bene a Torino ed è stato sfortunato sul rigore. Volevo farlo giocare per sessanta minuti, poi fare entrare Stepinski".
È contento della classifica?
"Va bene così, è importante che il pubblico ci supporti così. Speriamo di avere più fortuna".
Perché non ha convocato Empereur?
"Non era sereno nell'allenamento di ieri".
Cos'è mancato in attacco?
"Ci arriviamo, c'è stata un po' di sfortuna. Non bisogna impazzire, penso che gli attaccanti possono far meglio, sono giocatori che vengono dalla B. I ritmi sono più alti, ma confido che i ragazzi possano crescere e segnare".
Verre è entrato bene.
"Ha grande tecnica. Lui e Zaccagni hanno fatto bene. Magari serve più precisione, però dobbiamo essere contenti".
21.27 - Finisce la conferenza stampa.
SERIE A Le pagelle dell'Hellas - Dawidowicz sicuro, Amrabat esce alla distanza
24.09.2019 21:13 di Dimitri Conti Twitter: @dimitri_conti
Risultato finale: Hellas Verona - Udinese 0-0
Silvestri 6 - Non si vede neanche costretto a sporcare i guantoni, se non per interventi che vanno a rasentare l'ordinaria amministrazione. Più che altro deve ringraziare la scarsa mira di Lasagna.
Rrahmani 6 - L'ex difensore della Dinamo Zagabria risulta l'uomo più cercato dai suoi compagni quando si gioca un calcio da fermo. Arriva anche un paio di volte a colpire, senza dare precisione.
Dawidowicz 6,5 - Pulito in impostazione - lui che per piedi potrebbe anche giocare a centrocampo - ma soprattutto attento in marcatura. Abile nel leggere l'azione e sicuro negli interventi.
Gunter 6 - Vista l'ultima uscita, nella quale ha regalato il rigore decisivo per la vittoria della Juventus, concludere la partita senza venir menzionato è già un successo.
Faraoni 6 - Non ha la continuità di spinta lungo i novanta minuti della partita, ma in ogni caso garantisce una discreta applicazione in entrambe le fasi.
Amrabat 6,5 - Inizia un po' più timido, giocando un primo tempo abbastanza anonimo. Poi sale in cattedra, e nella ripresa non c'è un'azione scaligera che non passi dai suoi piedi.
Veloso 6 - Dopo la prestazione da urlo sfoggiata all'Allianz Stadium, il portoghese questa volta si limita più che altro a svolgere le funzioni principali. Dare equilibrio.
Lazovic 5,5 - Juric lo fa partire sul piede debole, e questo è un elemento che non gli facilita il compito. Anche quando ha gas per andarsene, perde un tempo di gioco. Non del tutto sufficiente. (dall'83' Vitale s.v.)
Pessina 5,5 - Il centrocampista di proprietà dell'Atalanta non disputa certamente una delle sue migliori partite. Lo si vede generalmente molto poco nel vivo delle azioni.
Zaccagni 5,5 - Non lo si nota granché, anche e soprattutto perché la sua squadra costruisce poche occasioni finché rimane in campo. Prima di uscire fa almeno ammonire Jajalo. (dal 61' Verre 6,5 - Non fa nulla di clamoroso, seppur ci provi in acrobazia, ma il suo ingresso regala maggior sicurezza tecnica all'Hellas sulla trequarti).
Di Carmine 6 - Sfortunato, la sua partita dura meno di mezz'ora. Il motivo sta nel colpo in testa che riceve, senza volontarietà, da Troost-Ekong dopo neanche cinque minuti. Prova a stringere i denti, ma niente. (dal 29' Stepinski 5,5 - Comincia a scaldarsi dopo pochi minuti, e prende il posto dell'acciaccato Di Carmine. Combatte bene, ma non è letale nel colpo di testa che potrebbe far vincere i suoi).
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
SERIE A TIM: VERONA-UDINESE 0-0
24/SETTEMBRE/2019 - 17:45
Verona - Tante occasioni ma nessun gol per i gialloblù nell'anticipo della 5^giornata. Partita fisica, combattuta, e in cui l'Hellas fatica a trovare da subito i varchi giusti contro un Udinese serrato in difesa. L'infortunio in avvio di Di Carmine toglie peso offensivo a Juric, costretto ad inserire prima del tempo Stepinski in un primo tempo caratterizzato esclusivamente da una lotta più che mai fisica a centrocampo. Nella ripresa calano i friulani e parallelamente cresce l'Hellas, che anche grazie all'ingresso di Verre inizia a creare tantissimo. L'occasione per passare in vantaggio arriva al 31', quando un instancabile Amrabat serve al centro area Stepinski che colpisce a botta sicura di testa trovando la reazione di Musso che sulla linea devia sulla traversa. Nel finale spazio anche per il piattone di Verre che sfiora il palo a Musso battuto. Salgono a 5 punti i gialloblù, proiettati ora in Sardegna per la sfida di domenica pomeriggio contro il Cagliari.
HELLAS VERONA-UDINESE 0-0
Dal Bentegodi è tutto, buon proseguimento di serata. Alla prossima.
La squadra di Juric farà visita al Cagliari mentre i ragazzi di Tudor ospiteranno il Bologna.
Le due squadre si dividono la posta, l'Hellas cresce nella ripresa, la traversa nega a Stepinski la gioia del gol e ai gialloblu il primo successo interno.
FINITA! Verona-Udinese 0-0, triplice fischio di Chiffi.
90+3' Traversone di Verre, Musso domina l'area.
90+2' Vitale dalla sinistra, Walace è ben posizionato.
90+1' AMMONITO Rodrigo, fallo tattico su Stepinski.
90' Tre minuti di recupero.
89' Fofana tiene palla in avanti, senza trovare compagni.
87' Stepinski si sposta sulla destra, cross troppo sul portiere.
85' Percussione di Okaka, Dawidowicz resiste fisicamente e lo chiude in angolo.
84' Verre cerca nel corridoio Faraoni, suggerimento troppo lungo.
83' ULTIMO CAMBIO VERONA. Vitale prende il posto di Lazovic.
82' AMMONITO Walace, intervento rude su Veloso.
81' OCCASIONE VERONA! Cross di Rrhamani, spizzata di Troost-Ekong, girata al volo di Verre, palo sfiorato.
81' Lazovic cerca di sfondare in area, Opoku lo ferma.
80' Lancio lungo per Okaka, completamente isolato, Dawidowicz è in vantaggio.
79' Traversone per Verre, destro al volo contratto da Opoku.
78' ULTIMO CAMBIO UDINESE. Tudor vede la squadra in difficoltà e aggiunge un altro difensore: Opoku per Sema.
76' TRAVERSA VERONA! Amrabat scende sulla fascia e centra per l'incornata di Stepinski, Musso reattivo la devia sul montante.
75' Gunter ruba la sfera a Larsen, Stepinski si divora il vantaggio ma era in fuorigioco.
74' OCCASIONE VERONA! Azione personale di Faraoni che se ne va in dribbling ma si allunga la palla favorendo l'uscita di Musso.
73' Pessina scambia con Faraoni, copertura di Jajalo.
72' Pessimo stop di Verre in area, l'azione sfuma.
70' SOSTITUZIONE UDINESE. Tudor si copre: dentro Walace, fuori Barak.
69' Faraoni punta l'area, Sema non si fa superare.
68' Momento favorevole ai gialloblu, Larsen regala il corner su cross di Amrabat.
67' Faraoni centra dal fondo, Rodrigo mura Stepinski, sinistro di Verre tra le braccia di Musso.
65' SOSTITUZIONE UDINESE. Problemi muscolari per Lasagna, spazio a Okaka.
63' Amrabat penetra in area dalla destra, tiro bloccato senza problemi da Musso.
61' SOSTITUZIONE VERONA. Finisce la gara di Zaccagni, entra Verre.
60' AMMONITO Jajalo, fallo tattico su Zaccagni.
59' Da corner, carica di Rodrigo su Silvestri, punizione per i gialloblu.
57' Larsen spinge sulla destra, Dawidowicz si rifugia in angolo.
55' Sul ribaltamento di fronte, è Faraoni a finire in offside sulla spizzata di Stepinski.
54' Lancio per Lasagna che spreca davanti a Silvestri ma era in fuorigioco.
53' Sugli sviluppi del corner, palla fuori per Amrabat, destro strozzato ampiamente a lato.
53' Ripartenza di Amrabat, cross di Zaccagni, deviato in angolo da Rodrigo.
51' Dalla bandierina, Rrahmani schiaccia di testa, Musso sicuro in presa.
51' Accelerazione di Lazovic, corner concesso da Rodrigo.
50' Schema su punizione di Veloso, Stepinski manca l'aggancio in area.
48' Avvio sulla falsa riga della prima frazione, aggressività sulla mediana.
46' COMINCIA LA RIPRESA. Verona-Udinese 0-0, nessun cambio durante l'intervallo.
La scelta di Pessina finora non ha ripagato Juric, i gialloblu faticano a creare dalla trequarti in su; Tudor può giocarsi le carte Pussetto e Nestorovski per aumentare il peso offensivo.
Frazione dagli scarsi contenuti tecnici, bianconeri più propositivi, Lasagna spreca una ghiotta occasione allo scadere. Di Carmine costretto ad uscire per un infortunio alla testa.
Int.
FINE PRIMO TEMPO. Verona-Udinese 0-0, reti bianche all'intervallo.
45+3' Silvestri rischia sulla pressione di Lasagna, cavandosela in dribbling per un soffio.
45+1' OCCASIONE VERONA! Da corner, Samir appostato sul secondo palo salva di testa.
45' Tre minuti di recupero.
45' Lancio per Stepinski, Troost-Ekong svirgola, Sema non riesce ad evitare l'angolo.
43' OCCASIONE UDINESE! Da corner, Lasagna tutto solo nell'area piccola, non inquadra lo specchio in acrobazia.
43' OCCASIONE UDINESE! Cross tagliato di Barak, Silvestri tocca oltre il palo.
42' AMMONITO Larsen per proteste.
41' Errore di Gunter, Amrabat rimedia su Barak.
40' Fofana da fuori, sinistro sporcato in angolo da Dawidowicz.
38' Tiro cross di Mandragora, Lasagna sbaglia il controllo in area, commettendo fallo su Dawidowicz.
37' Punizione di Veloso, Samir allontana di testa.
36' Traversone di Veloso, Troost-Ekong spazza l'area.
34' Lasagna si gira ai 20 metri, sinistro bloccato agevolmente da Silvestri.
33' Altro cross di Larsen, troppo profondo per Lasagna.
31' Larsen centra basso dalla destra, Dawidowicz anticipa Lasagna.
30' Lazovic scatta sulla sinistra, Zaccagni cade in area su pressione di Rodrigo, Chiffi fa cenno di continuare.
29' SOSTITUZIONE VERONA. Di Carmine non ce la fa a continuare, Juric inserisce Stepinski.
27' Mandragora riceve al limite da Samir ma ciabatta malamente sul fondo.
25' Pressione dei bianconeri, i gialloblu attendono nella propria metà campo.
23' Cross di Sema, deviato in angolo da Faraoni.
22' Sugli sviluppi del corner, colpo di testa di Rrahmani, a lato.
21' Zaccagni scende sulla sinistra, Larsen lo chiude in angolo.
20' Barak dai 20 metri, sinistro debole e centrale, nessun problema per Silvestri.
19' Si riprende a giocare dopo il check del VAR.
18' Rodrigo accusa un colpo subito da Zaccagni a palla lontana, Chiffi lo fa rialzare.
16' Traversone di Faraoni, Rodrigo la appoggia verso Musso.
14' La gara stenta a decollare, maggiore possesso dei friulani.
12' Sema arriva sul fondo, Faraoni concede il primo angolo della partita.
10' Azione manovrata dei bianconeri, cross di Larsen, colpo di testa di Barak controllato da Silvestri.
9' Di Carmine rientra in campo con il classico turbante, ristabilita la parità numerica.
8' Silvestri subisce un colpo da Mandragora, gioco nuovamente fermo.
6' Il difensore bianconero si è già rialzato, ferita più grave per Di Carmine che perde sangue da un taglio sulla testa.
4' Scontro aereo tra Troost-Ekong e Di Carmine, gioco fermo.
3' Avvio dai ritmi blandi, le due squadre si affrontano sulla mediana.
1' INIZIA Verona-Udinese, palla ai gialloblu.
Terminano le fasi di riscaldamento, a breve l'inizio della gara diretta da Chiffi.
Tudor opera un cambio per reparto: Troost-Ekong preferito a De Maio in difesa, Mandragora in mediana e Barak a supporto di Lasagna in attacco.
Kumbulla squalificato, gioca Dawidowicz al centro della difesa. Juric sceglie Pessina al posto di Verre con Zaccagni alle spalle di Di Carmine.
[OFFTOPIC] + - = VITA DA EX: VIRTUS VERONA fatale per mister PAVANEL che viene esonerato dalla TRIESTINA; a nulla è servito all'ex allenatore della Primavera scaligera l'essere arrivato secondo nel Girone B della passata stagione. FICCADENTI alla terza panca in Giappone: Sostituirà l'esonerato Yahiro KAZAMA al NAGOYA GRAMPUS U.S. TRIESTINA CALCIO 1918 – COMUNICATO STAMPA
U.S. Triestina Calcio 1918 comunica di aver sollevato dall’incarico di allenatore della prima squadra Massimo Pavanel e, contestualmente, l’allenatore in seconda Daniele Riganti. A Massimo va il doveroso ringraziamento per l’impegno, la dedizione, la passione quotidiana messa a servizio della causa alabardata, oltre al più sincero e sentito in bocca al lupo per il prosieguo della carriera professionale. Un pensiero ribadito dall’Amministratore Unico della Società, Mauro Milanese: “L’esonero non può che essere una scelta per me molto dolorosa, per le capacità tecniche, l’importante spessore umano della persona e il legame con la città, prima da giocatore e poi da allenatore”.
In conseguenza di questa decisione, U.S. Triestina Calcio 1918 comunica che la guida tecnica della prima squadra è stata temporaneamente affidata all’allenatore della Berretti Nicola Princivalli. La Società sta nel frattempo valutando il profilo più adatto per il prosieguo della stagione agonistica e scioglierà a breve le riserve comunicando conseguentemente il nome del nuovo allenatore.
FONTE: USTriestinaCalcio1918.it
NUOVA AVVENTURA PER L'EX HELLAS Ficcadenti in Giappone per squadra della Toyota
24/09/2019 10:45
Terza esperienza in Giappone per Massimo Ficcadenti che dopo le avventure sulle panchine di FC Tokyo e Sagan Tosu, si siede su quella del Nagoya Grampus.
La squadra della Toyota che gioca nella massima serie di calcio giapponese, la J1 League, ha deciso di affidare la propria panchina all'ex tecnico dell'Hellas dopo aver esonerato Yahiro Kazama.
FONTE: TGGialloBlu.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
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Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.