HELLAS VERONA 1-1 BOLOGNA: L'ingenuità di DAWIDOWICZ rischiava di rovinare tutto ma la magia di VELOSO e la voglia di lottare su ogni pallone dei gialloblù hanno raddrizzato una gara nata malissimo; punto sicuramente guadagnato in attesa dell'acquisto di una prima punta di livello...
RECAP JURIĆ stila il primo HELLAS stagionale col 3-4-2-1: KUMBULLA è confermato al centro della difesa protetto ai lati da RRAHMANI e DAWIDOWICZ, in mediana è ancora HENDERSON ad affiancare il play VELOSO (stasera con la fascia di capitano al braccio) al centro mentre sulle fasce ecco FARAONI a destra e LAZOVIĆ a sinistra.
Dietro l'unica punta TUTINO saranno VERRE e ZACCAGNI a cercare di incrementare la quota imprevedibilità con le loro giocate.
4-2-3-1 per il BOLOGNA di Sinisa MIHAJLOVIC che a sorpresa siede regolarmente in panca al termine del primo ciclo di chemio sicuramente impegnativo per sconfiggere la leucemia (ancora una volta un grosso in bocca al lupo al coraggioso allenatore serbo) con KINGSLEY e POLI mediani dietro al trio ORSOLINI-SORIANO-SANSONE che agirà sulla trequarti cercando di servire la palla giusta alla vecchia volpe dell'area di rigore PALACIO.
Poco meno di 16.500 i tifosi presenti al Binti, circa 2.200 quelli in trasferta da Bologna, dirige la gara il signor Antonio Giua della sezione AIA di Olbia.
INGENUITÀ DAWIDOWICZ: RIGORE ED ESPULSIONE
Esordio in Serie A di brividi per KUMBULLA che dopo meno di 10 secondi riceve da RRAHMANI ma scivola e per poco il falco PALACIO non ne approfitta: Provvidenziale SILVESTRI in uscita!
Dopo 5 minuti ci prova VERRE da fuori area ma la palla vola alta sopra la traversa.
Al 12° ORSOLINI sfugge a DAWIDOWICZ che lo tallona da dietro e prova un intervento kamikaze provando ad anticiparlo di testa ma ottenendo solo un goffo placcaggio da ultimo uomo: Giua indica il dischetto ed estrae direttamente il cartellino rosso (la VAR conferma). Tre minuti più tardi, dopo le inutili proteste del difensore polacco e di capitan VELOSO, SANSONE va a battere il rigore: Palla sulla sinistra dove SILVESTRI intuisce ma non riesce ad arrivare; BOLOGNA in vantaggio ed in superiorità numerica. JURIĆ intanto toglie ZACCAGNI e copre con BOCCHETTI il buco lasciato sul centrosinistra da DAWIDOWICZ.
BOLOGNA COL GIROPALLA PER SFIANCARE I GIALLOBLÙ
Gli ospiti provano a tener palla e a far correre gli scaligeri in inferiorità numerica: Al 25° Gran palla in verticale di KINGSLEY che ilbera SORIANO davanti a SILVESTRI ma il centrocampista non tira ma rientra e conclude con un attimo di ritardo permettendo al portiere gialloblù, con un grande intervento, di deviare a lato la palla diretta sul primo palo!
Al 28° SANSONE pesca PALACIO che dal limite impegna ancora SILVESTRI: Balzo felino del portiere che smanaccia sul fondo.
MAGIA DI VELOSO POCO DOPO LA MEZZ'ORA ED È PARI! KUMBULLA viene steso da POLI sul centrodestra del limite dell'area felsineo al 38°, alla battuta va lo specialista VELOSO che con una traiettoria fantastica fa passare la palla sopra la traversa e batte SKORUPSKI a mezza altezza sul primo palo! Il Binti esplode ed il combattivo HELLAS agguanta il pari.
Al 45° HENDERSON vede SKORUPSKI fuori dai pali e cerca il jolly dal centrocampo: Palla alta (ma non troppo) sulla traversa.
Un minuto dopo è pericolosissimo di testa ORSOLINI servito con un cross teso da destra di SORIANO: Palla alta di pochissimo! Giua fischia la fine del primo tempo dopo un paio di minuti di recupero, i gialloblù escono tra gli applausi del proprio pubblico.
POSSESSO PALLA COSTANTE DEL BOLOGNA NELLA RIPRESA MA IL RISULTATO NON CAMBIA
DIJKS da sinistra crossa in area per la girata di testa imprecisa di SANSONE, palla sul fondo in apertura di ripresa.
Al 48° JURIĆ richiama in panca VERRE: Tocca ad AMRABAT, caricato a pallettoni, dare grinta e agonismo e il centrocampista ex BRUGES non delude!
Lungo assalto del BOLOGNA che non fa più salire l'HELLAS dalla propria metacampo, la palla gira, gli avversari però non trovano spazi: Al 54° POLI conclude di testa ma non inquadra la porta.
Anche ORSOLINI non trova varchi e al 60° ci prova da fuori area: Mira altissima.
Al 68° uno dei rari contropiede dei gialloblù nella ripresa: HENDERSON imbuca per AMRABAT che affonda imperioso ma gli avversari hanno buon gioco nel fermarlo...
Un minuto più tardi SANTANDER incorna da calcio d'angolo battuto da destra cercando la base del secondo palo: Palla a lato di pochissimo e brividi caldi lungo la schiena dei tifosi gialloblù!
Al 78° ci prova il neoentrato DZEMAILI con un tiro dai 25 metri che finisce in curva.
L'HELLAS barcolla ma non molla e anche tra le fila del BOLOGNA comincia ad affaccirasi una certa stanchezza.
All'84° ORSOLINI la mette in mezzo da destra per SANTANDER anticipato all'ultimo da RRAHMANI che devia di testa sul fondo... Ma i felsinei insistono e dopo un lungo batti e ribatti in area, due minuti più tardi, ORSOLINI al volo dal vertice destro dell'area piccola spara alto! GÜNTER da il cambio allo sfiancato TUTINO all'87° ma il centrale difensivo ex GENOA si posizniona... Da centravanti!
Minuto 88° FARAONI dai 25 metri ci prova ma la mira non è purtroppo corretta.
Il signor Giua chiude la gara dopo 4 minuti di recupero contestati da Sinisa che evidentemente non ha perso la proverbiale cattiveria agonistica ed esce al 90° tra gli applausi di tutto il Binti per tornare in ospedale.
IMPRESSIONI
...Tutto grasso che cola questo punto guadagnato in inferiorità numerica con gli avversari a menar le danze per quasi l'80% del tempo dopo l'espulsione (sacrosanta) comminata a DAWIDOWICZ: Il carattere dimostrato dai ragazzi di JURIĆ è stato molto apprezzato dal pubblico scaligero e rappresenta forse la cifra della discontinuità rispetto alla squadra spesso senza garra dello scorso campionato.
Chiaro che la sterilità dell'attacco preoccupa non poco ma il pressing altissimo con ZACCAGNI, TUTINO e VERRE ha dato molto fastidio agli avversari mai liberi di impostare da dietro fino a che Mattia non è dovuto uscire per esigenze tattiche imposte dall'inferiorità numerica.
È piaciuto molto anche lo spirito di sacrificio di Gennaro che prima punta non è ma che ha cercato, fin che ne ha avuto, di tenere alta la palla come novello Don Chisciotte contro mulini a vento fisicamente inarrivabili per lui; che dire poi dell'impatto di AMRABAT (ciccì e cocco)? L'olandese naturalizzato marocchino è entrato evidentemente preda del sacro fuoco gialloblù, ha corso per tre e si è fiondato da vero mastino su ogni pallone passasse dalle sue parti.
Solitamente un punto in casa contro una squadra della caratura dell'attuale BOLOGNA non verrebbe preso particolarmente bene ma stasera contava il carattere e la reazione che andava messa in campo nel momento difficile e la squadra scaligera ha risposto presente con una determinazione che sarà fondamentale per raggiungere l'obiettivo salvezza, così come i gol da palla inattiva che da mo' non si vedevano al Bentegodi e che finalmente il VERONA torna ad avere grazie al piede vellutato di VELOSO.
SILVESTRI ...Con tre/quattro interventi salva risultato si guadagna ampiamente la pagnotta anche stasera: Gran portiere il buon Marco! 7
RRAHMANI Gara concentrata e precisa la sua senza mai sbagliare nulla, provvidenziale l'intervento all'84° che probabilmente salva il pari: 6,5
KUMBULLA Dopo appena 10 secondi rischia la frittata ma poi si riprende alla grande e a 19 anni gioca con la sicurezza di un veterano (al 6°esemplare in questo senso lo sradicamento palla in uscita su PALACIO): 6,5
DAWIDOWICZ Ingenuità clamorosa che rischiava di rovinare tutto quella di Pawel al 12°, fortunatamente i compagni lasciati in 10 ci hanno messo una pezza ma l'errore commesso dal difensore polacco è di quelli da tripla sottolineatura con matita rossa: 4
FARAONI Tanta corsa a destra, gran combattente ma scarsa pericolosità, Davide avrà tempo e modo di rifarsi: 5,5
HENDERSON Solita gara generosa per Liam che combatte da par suo al fianco di VELOSO: Un paio di belle imbucate e quel tiro coraggioso al 45° fanno guadagnare allo scozzese una sufficenza piena... 6
VELOSO Esordio con gol (e che gol) al Bentegodi per Miguel che è tra i migliori in campo e non solo per la rete del pari ma anche e soprattutto per le geometrie che dispensa in campo! Grande acquisto il regista portoghese: 7,5
LAZOVIĆ Tanta corsa e velocità anche per Darko che più di FARAONI cerca di affondare (almeno nel primo tempo): 6
ZACCAGNI ...Esce smoccolando a causa dell'espulsione di DAWIDOWICZ (per quel che vale anch'io avrei fatto uscire VERRE) e non ha il tempo per far vedere quanto vale: Non giudicabile (gli da il cambio al 16° BOCCHETTI e sul centrosinistra non passa più nessuno: Grande autorità per l'ex Spartan6,5)
VERRE Gara in chiaroscuro per Valerio che non fa vedere molto ma contribuisce (soprattutto nel primo tempo) a non far retrocedere troppo la squadra; ovviamente a lui e alla sua tecnica viene chiesto molto di più... 5,5 (gli da il cambio al 49° AMRABAT, il nuovo beniamino del Binti, con la sua voglia di lottare su ogni pallone con un'aggressività ed una garra che non farà rimpaingere quella di BADU: Altro grande acquisto per il nuovo HELLAS 7)
TUTINO Tanto, tantissimo lavoro sporco nel combattere da solo contro tutta la difesa avversaria e il Bentegodi glielo riconosce nel momento della sostituzione, non è una prima punta ma si presta al ruolo come meglio non potrebbe: 6,5 (gli da il cambio al 88° GÜNTER nell'inedito ruolo di centravanti con licenza di svettare di testa al centro della propria area: Non giudicabile)
JURIĆ I suoi piani vengono sconvolti dopo meno di un quarto d'ora ma stavolta la sua squadra stavolta non crolla come nella gara di Coppa Italia alla distanza; lasciano un po' perplessi alcune scelte come l'uscita di ZACCAGNI al posto di VERRE o GUENTER centravanti... Di ritorno ma il carattere che ha trasmesso alla sua squadra è tanta (tantissima) roba: 7
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Ivan JURIĆ «Analisi? Non so come sarebbe andata in parità numerica, ma ero soddisfatto di come era iniziata la partita. In quei tredici minuti avevo sensazioni positive perché siamo partiti con il piglio giusto e anche con un buon pressing. Dopo l'espulsione in pochi avrebbero detto che saremmo riusciti a pareggiare, i ragazzi sono stati fantastici: hanno sfruttato il momento giusto e hanno lottato con uno spirito che mi è piaciuto molto. Il carattere che voleva dopo la Coppa? Se avessimo giocato così per 90' contro la Cremonese sarebbe stata un'altra cosa, ma in settimana abbiamo cercato di lavorare anche su questo aspetto: portare a casa il risultato e la squadra lo ha fatto bene. Cercando un passo avanti? Non tutti sono al meglio e qualche altro infortunato è fuori, nei prossimi giorni potrebbe arrivare qualcuno. Abbiamo dei margini di miglioramento, ma dipenderà soprattutto da noi e dal nostro lavoro. Kumbulla e Amrabat? Il primo deve crescere ancora molto, oggi ha fatto una bella partita. Amrabat lo conoscevo bene già da prima, è un giocatore che ci può dare tanto. Mihajlovic? È stato un grande gesto di coraggio da parte sua quello di dimostrare alla gente come affronta la sofferenza, gli do un grande abbraccio. Spero che vinca questa battaglia il più presto possibile» HellasVerona.it
Emilio DE LEO vice allenatore del BOLOGNA «Ci tenevamo a partire bene e sarebbe stato bello regalare una gioia al Mister, se lo meritava. È andato via un po’ contrariato, tutti noi volevamo fare meglio, dobbiamo metterci il suo stesso spirito combattivo. Quando gli spazi si sono chiusi occorreva un po’ più di intraprendenza, tatticamente qualcosa ci è mancato, bisognava essere più cinici e chiuderla nel primo tempo» BolognaFC.it
Liam HENDERSON «Che partita è stata? Oggi è stata una gara difficile, contro una squadra fortissima, ma noi in campo siamo stati dei leoni. Dieci contro undici? Quando siamo stati in ritiro abbiamo corso tanto: questo è servito e servirà in partite come questo, in spogliatoio eravamo molto contenti. Sono contento per come è andata, ora però la testa è già al Lecce per la prossima giornata. Affetto dei tifosi? Lo sento tantissimo e li ringrazio, la curva e la tifoseria sono splendide» HellasVerona.it
Riccardo ORSOLINI trequartista del BOLOGNA «Sono contento che il mister sia tornato, ci ha fatto una bellissima sorpresa. Poteva essere una spinta in più ma purtroppo abbiamo solamente pareggiato. Più che un punto guadagnato sono due punti persi. Abbiamo creato molto ma non siamo riusciti a concretizzare, è mancato l’ultimo passaggio. Ripartiamo da qui: testa alla Spal» BolognaFC.it
Darko LAZOVIĆ «Non è stato facile giocare con un uomo in meno sin dall’inizio per tutta la durata della gara. Abbiamo avuto carattere e spirito giusto, dobbiamo continuare così. Siamo riusciti ad ottenere un punto importante per la salvezza, il nostro unico obiettivo. Veloso? Lo conosco bene, ha un gran tiro e quando ci hanno dato quella punizione ho subito sperato facesse gol. In ottica campionato la squadra può fare ancora meglio: lo abbiamo dimostrato con il carattere che ci ha permesso di giocare una buona partita. I tifosi? Il pubblico ci ha sempre sostenuto: è proprio una tifoseria calda. Sono contento perché alla fine ci hanno applaudito: è stato proprio un bel gesto» HellasVerona.it
Nicola SANSONE autore dell'iniziale vantaggio del BOLOGNA «Credo abbiamo fatto una buona partita anche se dopo il gol dell’1-0 non siamo riusciti a raddoppiare. Anche dopo il pareggio del Verona abbiamo sprecato tante occasioni. Dovevamo sfruttare la superiorità numerica ma loro si sono chiusi bene rimanendo quasi tutti nell’area di rigore e abbiamo fatto fatica a trovare spazi. Nel finale eravamo organizzati bene con due punte, avremmo dovuto giocare meglio sugli esterni e crossare di più ma non siamo riusciti. Sono contento per il rigore che dedico a mia moglie, mia figlia e anche al mister che oggi ci ha fatto la sorpresa di essere in panchina motivandoci tanto. All’inizio della sua malattia ci aveva promesso che sarebbe stato a bordo campo per la prima di campionato e ha mantenuto la promessa. Peccato non essere riusciti a dedicargli la prima vittoria» BolognaFC.it
ADAILTON a 'Il Resto del Carlino' «Il Verona si salva? Lo spero. Ma quando vieni dalla B il primo anno è sempre il più complicato. Se ti salvi può consolidarti: vedi il percorso che sta facendo la Spal. Dalla sua avrà la grinta di Juric: è stato mio compagno al Genoa, le sue squadre non ti regalano nulla» HellasLive.it
Giorgio CHIELLINI toglie le castagne dal fuoco per la JUVE a Parma: I bianconeri vincono di misura.
Risponde subito il NAPOLI che al Franchi di Firenze ha bisogno del poker per spuntarla su una rognosa FIORENTINA: Finisce 4 a 3 per i partenopei.
Alle 18.00 l'UDINESE ha battuto il più quotato MILAN di GIAMPAOLO con il primo gol da professionista di BECAO.
Alle 20.45 colpaccio esterno del BRESCIA al Sant'Elia di Cagliari: Le Rondinelle sorprendono i sardi all'esordio da neopromossi col 'solito' DONNARUMA.
Vittorie esterne anche per l'ATALANTA col 3 a 2 sulla SPAL e per la LAZIO che regola 3 a 0 la SAMP al Ferraris.
Pareggio con sei gol all'Olimpico tra ROMA e GENOA, 2 a 1 del TORINO sul SASSUOLO.
Domani sera il posticipo tra l'INTER e il LECCE
Eurosport.com stila una griglia alla partenza della Serie A: Solo l'INTER può insidiare l'ennesimo scudetto alla JUVE 'solo' terzo il NAPOLI mentre in zona retrocessione non ci sono dubbi, l'HELLAS arriverà all'ultimo posto dietro LECCE e UDINESE mentre il BRESCIA se la potrà giocare con SPAL, PARMA, BOLOGNA e SASSUOLO...
domenica 25 Agosto 2019 - h 19:48 Mihajlovic in panchina a Verona
Sinisa Mihajlovic c’è. Anche a Verona. Il nostro allenatore ha lasciato questo pomeriggio l’ospedale per raggiungere la squadra a Verona. Dopo aver incontrato i giocatori in hotel, il mister si è trasferito al Bentegodi dove stasera sarà regolarmente in panchina.
Ivan Zazzaroni
lunedì 26 agosto 2019 08:45
Il cappellino scuro, via la mascherina, ecco gli occhi di Mihajlovic, tutto il suo carico di coraggio e speranze. Sinisa, innanzitutto; Sinisa che dopo sei settimane di cure in semi-isolamento ha sorprendentemente lasciato la stanza del reparto oncologico del Sant’Orsola per raggiungere Verona. Mantenuta la promessa che a metà luglio aveva fatto alla squadra: voleva, doveva esserci. La panchina come supplemento di terapia, tra forza e imprudenza. Negli ultimi giorni non si teneva più, il leone voleva ritrovare la foresta, e l’autorizzazione concessagli dai medici va interpretata come la più bella delle notizie.
“Non mollare!” ha gridato un tifoso veronese mentre l’auto che trasportava il tecnico del Bologna lasciava l’hotel per il Bentegodi. Non mollerà, così come non mollano, o quantomeno ci provano nel silenzio, le tante persone comuni alle prese con la lotta per la vita.
Applausi all’ingresso, un sorriso appena accennato, il suo.
[...]
FONTE: CorriereDelloSport.it
Kingsley sdraiato in barriera... ma Veloso segna lo stesso!
Durante la partita tra Bologna e Verona, Miguel Veloso ha segnato su punizione, spedendo il pallone all'incrocio. Inutile il tentativo di Kingsley...
Besoccer by Besoccer 25 Aug 19
Kingsley sdraiato in barriera. Goal
Nella scorsa stagione ha fatto 'rumore' la posizione di Marcelo Brozovic durante un Barcellona-Inter, in occasione di un calcio di punizione avversaria. Il croato si sdraiò a terra, dietro la barriera, per intercettare la traiettoria bassa del pallone.
Oggi quella posizione è stata imitata dal giovane Kingsley Michael del Bologna, ma non è servita a nulla: sul punteggio di uno a zero per il Bologna, Miguel Veloso ha tirato un calcio di punizione spettacolare dai 20 metri, spedendo il pallone dritto sotto l'incrocio dei pali.
Kingsley ha quindi potuto soltanto guardare il pallone, mentre era a terra sul prato verde. L'ex Genoa d'altronde è uno specialista dei calci piazzati e dei tiri da lontano in generale.
Chissà adesso se il giovane classe 1999 del Bologna tornerà a ripetere la 'posizione del coccodrillo' anche nelle prossime occasioni.
FONTE: It.BeSoccer.com
PAGELLEMOVIOLA MOVIOLA DI HELLAS VERONA-BOLOGNA: I GIALLOBLÙ IN DIECI DOPO UN QUARTO D’ORA
di Federica Trerè
26.08.2019 15:07 di BN Redazione
È il neopromosso Giua della sezione di Olbia a dirigere la prima giornata di Hellas Verona-Bologna. Il fischietto sardo si mostra da subito molto deciso quando al 13’ Dawidowicz travolge Orsolini in area: è espulsione per fallo da ultimo uomo e penalty per i rossoblù. Decisione corretta.
Succede poco o nulla dopo l’episodio del rigore. Vengono ammoniti Henderson (18°) per un duro intervento su Poli, Denswill (65°) per un fallo su Tutino, Destro (80°) per uno scontro fuori tempo su Kumbulla e, infine, Dijks (88°). Da segnalare anche l’ammonizione del tecnico rossoblù Raimondi che protesta in panchina.
Tra le novità regolamentari di questa stagione, infatti, c’è la possibilità per il direttore di gara di ammonire e/o espellere dirigenti e tecnici in panchina esattamente come i giocatori in campo. In casi di cumulo, i gialli porteranno alla squalifica. Voto: 6
FONTE: BolognaNews.net
È il momento dei pronostici per la redazione di Eurosport: abbiamo raccolto l'ordine d'arrivo del prossimo campionato proposto da 15 dei nostri giornalisti e questo è il responso.
La stagione è al via e come sempre non può mancare la nostra griglia di partenza. Abbiamo pronosticato il piazzamento finale di ognuna delle venti squadre della prossima Serie A, incrociando le stime di tutta la redazione di Eurosport. E, questo, è il verdetto. La griglia del campionato 2019-20. Ci avremo visto giusto? Citando una frase cara a Dan Peterson, solo chi i pronostici non li fa non li sbaglia mai...
Scudetto: solo l'Inter può insidiare la Juventus
Ok, mettiamo subito le cose in chiaro. Anche quest'anno non abbiamo brillato per originalità, piazzando la Juventus al primo posto. Perché sì, secondo 11 dei 15 giornalisti interpellati la vincitrice del prossimo scudetto sarà ancora la Vecchia Signora. Un piazzamento medio di 1,27 che viene soltanto relativamente insidiato dall’Inter di Antonio Conte, la nostra seconda designata. I nerazzurri vengono piazzati al top della classifica soltanto da quattro di noi. E, dunque, a nostro avviso non c'è verso si arresti la tirannia bianconera in Serie A.
Champions League: Napoli e Roma, Lazio fuori di un soffio
Il discorso si fa più complicato se si guarda al quarto posto, ovvero l'ultimo piazzamento che garantisce l’Europa che conta. Secondo le nostre stime, più che sicura di un posto in Champions League è il Napoli che, nessuno dei 15 giornalisti interpellati dà come campione d'Italia, ma si guadagna il podio virtuale con un piazzamento medio di 2,93. Il quarto posto invece se lo porta a casa la rinnovata Roma di Paulo Fonseca, che supera di un'incollatura la Lazio (4,6 per i giallorossi, 5,53 per i biancocelesti). 7 giornalisti su 15 vedono Dzeko e compagni di sicuro nelle prime quattro, 5 i biancocelesti. Soltanto 6, infine, vedono la Roma fuori dalla zona Champions League. Per completare il quadro la nostra redazione dà qualche chance anche al Milan, 4 giornalisti credono che il Diavolo possa arpionare il quarto posto, riuscendo a centrare quell'obiettivo sfuggito all'ultima giornata a Gattuso.
[...]
Retrocessione
E veniamo alle dolenti note. Le tre retrocesse saranno il Verona, visto come ultimo in classifica, il Lecce penultimo e l’Udinese. Per i bianconeri, si tratta di una bocciatura di misura nel confronto con il neopromosso Brescia di Balotelli e la SPAL di Semplici e Petagna. Ma la battaglia per evitare il terzultimo posto sarà serrata. In salvo anche il Parma e il Bologna di Mihajlovic (che proponiamo quattordicesimo). Ci attende una bagarre?
[...]
FONTE: It.EuroSport.com
26 AGO 2019 HA VINTO IL CUORE…
La partita del Verona che aveva in testa Ivan Juric è finita dopo un quarto d’ora.
La leggerezza di Dawidowicz ha dato un percorso diverso ad un match che poteva e doveva dare le giuste risposte tecnico/tattiche.
Sono arrivate invece molte risposte per ciò che riguarda il gruppo, lo spirito di sacrificio, la capacità di non disgregarsi nelle difficoltà e restare comunque sempre in partita, (complice un Bologna anch’esso non al top e che paga una preparazione complicata dalla malattia di Mihajlovic), la qualità di alcuni nuovi, le perplessità su altri e non ultimo una condizione atletica migliore di quella dimostrata una settimana prima in Coppa Italia con la Cremonese.
Le ottime analisi degli amici e colleghi di Blog, Vighini e Barana, mi permettono di non ripetermi in ordine a tecnico, necessità di un attaccante da doppia cifra ed esuberi.
Che la partenza non proibitiva con il Bologna fosse comunque ad handicap, causa rosa incompleta, troppe pedine indietro di condizione e uno stato di forma generale non ottimale, era scontato.
Il resto è nelle mani di D’Amico e nella borsa di Setti. Lecce ci aspetta e sarà la prima vera prova di questo campionato. Bisognerà riconfermare il carattere e la determinazione dimostrate col Bologna, ma servirà molto molto di più per uscire indenni dal Via del Mare.
Verona- Bologna va in archivio con un punto meritato e sudato che fa comunque classifica e per come si era messa era più facile non arrivasse.
In archivio anche le piacevoli sorprese Kumbulla, Amrabat, Rrahmani, Veloso e Tutino (quest’ultimo per un impegno e abnegazione encomiabili) , il sempre più affidabile Silvestri, un rinato e ritrovato Anderson… ma soprattutto per un uomo che, provato dalle tante chemio, ha voluto essere accanto ai suoi ragazzi nel giorno del loro debutto in campionato.
Sul prato del Bentegodi ha vinto il cuore… quello dei gialloblù che non si sono arresi, quello di Sinisa che ama il calcio come la sua vita.
La sua battaglia è ancora lunga e dall’esito incerto… a lui il nostro affetto e sostegno affinché ne esca vincitore…
Il resto è solo e null’altro che un dannato, meraviglioso, gioco.
Mauro Micheloni
26 AGO 2019 SPIRAGLI
Si apre un varco alla speranza. Il Verona contro il Bologna, tra mille difficoltà, oggettivi limiti ed evidenti sbavature, ha mostrato alcune cose buone. In primis il centrocampo, che ieri ha dato l’impressione di essere all’altezza della serie A. Partirei da qui. Il reparto cuore pulsante di ogni squadra nel Verona non sfigura: con Veloso, il redivivo Henderson e poi il guerresco Amrabat abbiamo il giusto mix di qualità e quantità. Se Veloso non sorprende e Amrabat ha confermato attitudini che gli addetti ai lavori conoscevano già (il Feyenoord due anni fa gli fece un quadriennale e il ragazzo segnò in Champions al Napoli), un pensiero lo spenderei per Henderson, di cui Sean Sogliano – che lo scovò in Scozia – in privato mi ha sempre parlato bene, anche e soprattutto nei giorni in cui lo scozzese al Verona con Grosso si era perso: “Guarda che questo qui è un grande giocatore” mi rassicurava Sean di fronte alle mie perplessità. E anche Claudio Calvetti un anno fa mi disse: “Henderson è già da serie A”. Potremmo aver ritrovato un giocatore.
L’altro dato positivo è come il Verona sia riuscito a girare mentalmente la partita. Sotto di un gol, con un uomo in meno e con Silvestri sugli scudi pareva essere una serata segnata. Invece il numero di Veloso e un maggiore ordine tattico nel secondo tempo hanno cambiato il volto del match. Sia chiaro, il Verona ha pensato quasi esclusivamente a difendersi, ma nella ripresa senza soffrire smodatamente. C’è da dire che molto ha contribuito l’indolenza di un Bologna astratto e sotto ritmo.
Prendiamoci il punto. Tuttavia – e questo è bene sottolinearlo a caratteri cubitali – non si pensi di essere a posto. L’Hellas visto ieri non ha un pacchetto difensivo adeguato: bene Rrahmani, l’unico a salvarsi lì dietro, ma Kumbulla è acerbo e Bocchetti ha evidenziato notevoli limiti atletici. Su Davidowicz mi fermo per carità di patria. Solo un appunto, non era sufficiente in B, figuriamoci in A. Servono due difensori di livello.
Infine il capitolo attacco. Ieri abbiamo giocato senza un centravanti. Niente di sorprendente, si sapeva. Chapeau a Tutino (seconda punta) per la sua generosità e per essersi sacrificato, ma è chiaro che tutti aspettano l’attaccante del salto di qualità. Due i nomi : Simeone o Babacar. Loro più i difensori. Altrimenti salvarsi sarà impresa improba.
Francesco Barana
26 AGO 2019 C’E’ UN ALLENATORE
C’è un allenatore. E’ questa la notizia di Verona-Bologna. Perchè il pareggio è tutto merito di Ivan Juric che ha dato un senso ad una squadra senza qualità, in cui però ordine tattico, disciplina e carattere hanno fatto la differenza. C’era il rischio di sbracare, in dieci contro undici dopo la cavolata di Dawidowicz, il rigore e l’espulsione. Invece il Verona ha tenuto, ha trovato il pareggio con il piede di uno dei pochi che hanno serie A alle spalle, ha rischiato pochissimo, ha sofferto il giusto.
Juric parla di calcio, spiega: il perchè di una sostituzione, il perchè delle sue scelte. Il suo è un calcio muscolare, ma non solo, il Verona è ancora un abbozzo della sua idea. Troppi uomini fuori condizione, troppo poco il tempo per sistemare i meccanismi. Ma quello che è evidente è che c’è un’idea calcistica. In questa idea anche qualche buon giocatore: Amrabat è una sorpresa molto positiva, Rrahmani è stato solido, Silvestri una garanzia. Tutino si è sbattuto nonostante non fosse la sua partita. Lazovic deve crescere ancora moltissimo, Faraoni può fare molto meglio, Verre nè carne nè pesce, mentre Henderson ha finalmente trovato una sua dimensione e può diventare un giocatore importante.
Basterà per salvarsi? No, assolutamente no. Il Verona ha bisogno come l’aria di un attaccante che faccia la differenza e l’unico nome vero che può aiutarci è quello del giovane Simeone. A Firenze, s’è capito, non giocherà mai e non dovrebbe avere nè Barcellona nè Real Madrid che lo inseguono. A Verona troverebbe un allenatore che stravede per lui e una piazza che è pronta ad infiammarsi ai suoi gol. Dovrebbe pensarci pochissimo in realtà: Verona è la miglior soluzione che possa trovare. Arriveranno anche Pessina e Salcedo. Poi bisognerà vendere perchè la rosa è francamente troppo ampia e ci sono troppe situazioni che possono generare tensione. Bessa è un problema ma neanche eccessivo. E’ un buon giocatore che va riconsegnato alla causa. Se il 2 settembre sarà ancora qui, sarà semplice rimetterlo in rosa.
La serata con il Bologna, non esaltante, ci ha fatto capire tre cose: 1) il Verona non è spacciato. 2) il Verona non è spacciato perché questa volta, a differenza delle altre, ha trovato un allenatore capace. 3) Se il Verona si vuole salvare deve prendere Simeone.
Gianluca Vighini
26 AGO 2019 IL PAGELLONE DI VERONA-BOLOGNA
SILVESTRI 6.5 Serie B o serie A, a quanto pare, per lui non c’è alcuna differenza. Un paio di paratone da riflessi felini, una in particolare su Orsolini. Poi, come sempre, grande sicurezza nelle uscite, che siano alte o a terra. Imperitura certezza.
RRAHMANI 6.5 E’ un bel bestione e dalle sue parti il Bologna fatica a passare. Tenta anche qualche sortita in avanti, quando la gara glielo consente. E non ha paura a tirare robuste scarpate agli avversari quando serve. Ah, salva sulla linea il gol dell’1-2 per il Bologna. Per carità, i piedi non è che siano educatissimi, ma contribuisce alla grande nel dare solidità al reparto.
KUMBULLA 7 Avere 19 anni e non sentirli. Perché a guardarlo giocare, sto ragazzino, al debutto assoluto in serie A, ti sembra di vedere un senior, alla 500^ da professionista. Gioca con piglio e sicurezza da veterano, punta spesso sull’anticipo e, ovviamente, sulla forza fisica. Evidentemente Juric ci ha visto bene, sin dal ritiro estivo. Avanti tutta, Marash.
DAWIDOWICZ 5 Butta giù Orsolini in area: rigore ed espulsione. La sua prima serie A con la maglia del Verona dura appena tredici minuti.
FARAONI 6 Disciplinato e mai fuori posto. Juric gli “consiglia” di badare più alla fase difensiva, piuttosto che andare alla ricerca di gloria in avanti. E lui lo fa con precisione. Sacrifica la spinta, ma è sempre lucido, soprattutto nei minuti finale, quando le gambe sono due piloni di cemento armato.
HENDERSON 6- Tanto lavoro di sacrificio in mezzo al campo, dove, quando il lavoro si fa sporco, lui è sempre presente. Aiuta a schermare la difesa e in più di un’occasione spazza l’area. Manca però nella metà campo del Bologna, dove comunque, in generale, il Verona fatica a costruire vista l’inferiorità numerica.
VELOSO 6.5 Basterebbe la sua pennellata, da quella che fu la mattonella di Adailton, a garantirgli la sufficienza abbondante. Oltre a questa, qualità in mezzo al campo, senso della posizione e del gioco di prima. Non è un fulmine di guerra, ma i pensieri viaggiano alla velocità della luce quando ha il pallone tra i piedi.
LAZOVIC 6- E’ vero, è uno abituato a spostarsi anche a sinistra, ma la sua posizione è la corsia di destra. Quella è casa sua. Quindi contro il Bologna si ritrova in una zona che non lo mette eccessivamente a suo agio, eppure riesce a regalare qualche spunto interessante e qualche accelerazione promettente. Juric, in questo momento, deve fare di necessità virtù ed è lì che è costretto a piazzarlo.
ZACCAGNI s.v la sua partita finisce con l’espulsione di Dawidowicz. Il sacrificato è lui.
BOCCHETTI 6+ (dal 14′ p.t.) Entra a freddo, non è al 100% per reggere praticamente tutta la partita, ma quando ha esperienza e qualità, sai sempre come venirne fuori. E lui lo fa a puntino. Destinato a diventare un punto fermo della difesa.
VERRE 6- Una sua bella conclusione di destro, alta non di molto, solletica la fantasia dei tifosi gialloblù che sognano una gara all’arrembaggio. Ma anche lui è in un ruolo non proprio suo, quindi cerca di adattarsi alla bene meglio. Le gambe non girano ancora al 100% e infatti Juric lo toglie subito all’inizio del secondo tempo.
AMRABAT (dal 3′ s.t.) 6.5 Wow. Il marocchino entra in campo carico come una molla e va rompere le scatole a tutti i giocatori del Bologna, uno ad uno. Ha fisico e “ignoranza” calcistica. Non tira indietro la gamba e corre a quattro polmoni. Che poi, in fondo, è quello che da sempre vogliono vedere i tifosi del Verona.
TUTINO 6+ Santo cielo quante mazzate si è preso il giovanotto. Si sbatte come un dannato, da falso “nueve”, che poi di falso non ha nulla, perché si muove come un vero centravanti. Grande sacrificio e voglia di dare tutto per il Verona. Esce tra gli applausi, assolutamente meritati. Bravo.
GUNTER (dal 42′ s.t.) s.v.
JURIC 6.5 L’espulsione di Dawidowicz certifica una scelta non proprio azzeccata dal primo minuto, ma magari è stata solo “sfiga” e il rigore lo avrebbe causato anche Empereur. Questa squadra ha un’anima che fino a qualche mese fa non aveva e il merito è tutto suo. Perché sta lavorando con materiale tecnico non di primo livello, eppure ne sta ricavando il più possibile. Il Verona, per forza di cose, costruisce una diga davanti a Silvestri, ma quando può cerca di sorprendere il Bologna, senza piangersi addosso dopo l’espulsione del polacco. Certo, qualcosa se lo aspetta dal mercato. E sarebbe un delitto non accontentarlo.
MIHAJLOVIC 10 Al di là di ogni più banale retorica, il serbo ha dato una grande dimostrazione: quella voglia di normalità che spesso ci annoia, ma che invece è un inno alla vita. Dai che ce la fai, Mister!!!
Giovanni Vitacchio
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Un buon punto (senza punta) alla prima! L’Hellas pareggia 1 a 1 con il Bologna
By Stefano Pozza - 25 Agosto 2019
Inizia finalmente una nuova stagione per l‘Hellas Verona, che dopo la promozione della scorsa stagione con grande merito di mister Alfredo Aglietti, è pronta ad affrontare questa serie A 2019/2020.
Al Bentegodi arriva un Bologna che da sempre si dimostra squadra rocciosa, e che questa sera avrà l’ulteriore spinta di Sinisa Mihajlovic che dopo 40giorno di ospedale per curare la leucemia ha voluto a tutti i costi seguire la sua squadra.
Con tanti volti nuovi in maglia gialloblù inizia la contesa, e da subito i locali danno l’idea di voler essere aggressivi ma con ordine e disciplina in campo. Al 12esimo però un grave episodio: Orsolini scappa verso l’area, Dawidowicz sembra essere in vantaggio ma si fa clamorosamente ingannare e butta a terra l’avversario. Espulsione e calcio di rigore; si incarica della battuta Sansone che insacca la rete del momentaneo vantaggio.
Cambio per Juric: esce Zaccagni ed entra Bocchetti. Gli Scaligeri sembrano aver accusato il colpo faticando a rialzare la testa. È fondamentale cercare di non perdere la concentrazione, manca ancora tantissimo tempo.
Il match prosegue e il Verona cerca di tornare in careggiata. Al 36esimo grande occasione per i nostri con un pericolosissimo calcio di punizione dal limite: si incarica della battuta Miguel Veloso che insacca una bellissima rete. Sull’1 a 1 si chiude il primo tempo.
Inizia la seconda frazione e dopo solo 3 minuti Amrabat prende il posto di Verre. È evidente la mancanza dell’attaccante tra le fila veronesi, il punto di riferimento davanti che tiene palla e fa recuperare fiato all’intera rosa. I gialloblù lottano e non rendono vita facile al Bologna che di fatto non tira mai in porta. Con il passare dei minuti i ragazzi di mister Juric provano a guadagnare metri di campo sfruttando un po’ di stanchezza degli avversari.
Tanto tanto cuore ma davanti è impossibile rendersi pericolosi, ma importante è difendere il risultato. Ultimo cambio per Juric: fuori Tutino dentro Gunter che va a fare la punta.
Dopo 4 minuti di recupero si chiude la contesa, una prova buona del Verona che guadagna un punto importante. Serve una punta, subito!
Arbitro: Antonio Giua (sez. AIA di Olbia)
Assistenti: Giorgio Schenone (sez. AIA Genova) e Davide Imperiale (sez. AIA Genova)
IV uomo: Antonio Di Martino (sez. AIA Teramo)
VAR: Luigi Nasca (sez. AIA di Bari)
AVAR: Mauro Galetto (sez. AIA di Rovigo)
FONTE: HellasNews.it
Classe 2000 ma con una personalità da veterano: Marash Kumbulla
agosto 26, 2019
Buona la prima, all’esordio in Serie A, per il difensore nato e cresciuto a Verona e nell’Hellas. L’allenatore Ivan Juric, dopo aver puntato sempre su di lui durante le amichevoli pre-campionato e la prima gara ufficiale di coppa, ha deciso di confermarlo anche alla prima di campionato, regalandogli una maglia da titolare e le chiavi della difesa scaligera. Una bella conferma quella di ieri sera al Bentegodi contro il Bologna per Kumbulla. E pensare che la sua serata non era certo iniziata del migliore dei modi, con lo scivolone a pochi secondi dal fischio iniziale che avrebbe potuto compromettere sia il risultato finale che la prestazione del giovane gialloblù. Ma Kumbulla non si è perso d’animo, anzi, ha reagito subito prendendo a spallate prima Palacio e poi anche Santander, confermando a tutti quanto di buono aveva già mostrato nelle partite precedenti. Ora spetta solo a lui spiccare il volo. Il ragazzo ha tutto per affermarsi nel calcio che conta, specie una mentalità vincente che l’ha portato, con merito, in Prima squadra. E siamo solo all’inizio…
Amrabat ha conquistato il Bentegodi
agosto 26, 2019
Mandato subito in campo da Juric, il centrocampista marocchino ha impressionato tutti per grinta e corsa, qualità sempre apprezzare dal pubblico del Bentegodi. La sua dinamicità a gara in corso ha dato sostegno e quantità ai gialloblù, capaci di strappare un punto d’oro all’esordio in campionato contro il Bologna, nonostante l’inferiorità numerica per oltre 75’. Un giocatore, Amrabat, che si addice al pubblico scaligero per generosità e voglia di lottare. Una nuova pedina su cui potrà puntare l’allenatore dell’Hellas Verona per cercare di conquistare la salvezza.
Sinisa Mihajlovic, un esempio per tutti
agosto 26, 2019
Più forte anche della malattia. Ieri sera al momento dell’annuncio delle formazioni, tutto il Bentegodi ha regalato il giusto tributo all’allenatore del Bologna. Un applauso vero, sentito, che non aveva distinzione di colori. Sinisa Mihajlovic, dopo 40 giorni di ospedale, ha ricevuto l’ok dai medici per sedersi sulla panchina del suo Bologna. Una sorpresa per tutti ed una lezione di vita impartita ai più dal tecnico serbo. Lui ieri sera ha vinto e tutti gli auguriamo di riuscire a sconfiggere questa brutta malattia. Bentornato mister!
NEWS
26 agosto 2019 - 22:42 Poker dell’Inter col Lecce, Farias salta il Verona
4 a 0 a San Siro, la classifica e il prossimo turno
di Redazione Hellas1903
L’Inter ne fa 4 al Lecce (a zero) nel posticipo della prima giornata di A. Vittoria facile per la squadra di Conte che va in gol con Brozovic, Sensi, Lukaku e Candreva.
Il Lecce, che domenica prossima ospiterà il Verona, dovrà fare a meno di Diego Farias, espulso al 76′ per un fallo su Barella.
NEWS
26 agosto 2019 - 18:00 Morandi: “Per Mihajlovic anche il grande applauso dei tifosi del Verona”
Il cantante super tifoso del Bologna su Instagram: “Ero allo stadio, che emozione!”
di Redazione Hellas1903
Video di Gianni Morandi su Instagram oggi a commentare la serata di ieri al Bentegodi, con la presenza a sorpresa di Sinisa Mihajlovic.
Dice il cantante super tifoso del Bologna: “Ieri sera ero a Verona a vedere la prima partita di campionato. Sorpresa incredibile è arrivato Sinisa Mihajlovic, l’allenatore che, come sapete, è malato di leucemia acuta e che ha voluto essere vicino ai suoi giocatori per questo inizio. Contro il parere dei medici, rischiando moltissimo. Un uomo coraggioso, forte, che sta combattendo una battaglia durissima. Quella per guarire la sua malattia. Però ha voluto essere lì. Ci siamo emozionati tutti. E alla fine, un grandissimo applauso anche dai tifosi del Verona. Che coraggio, forza Sinisa”.
NEWS
26 agosto 2019 - 00:26 Pagelle Verona, Kumbulla in formato Mad Max. Veloso: colpo da maestro
Tutino non si ferma mai, Amrabat grande impatto, Bocchetti e Rrahmani di lotta e di governo
di Matteo Fontana, @teofontana
SILVESTRI 6,5
Quando il Bologna, dopo essere passato in vantaggio, aumenta la pressione, è lui a fare da ultimo argine alla resistenza gialloblù. Parate decisive, grande prontezza, e nel secondo tempo comanda in area con concentrazione ferrea.
RRAHMANI 6,5
Una roccia solida, di quelle che non si spostano. Si esalta nel clima di lotta, ma, al pari di Bocchetti, non lesina le buone giocate, coprendo e impostando. Fondamentale.
KUMBULLA 7
Ricorda Mad Max, l’eroe dell’omonimo film interpretato da Mel Gibson, quello con la colonna sonora firmata dalla voce di Tina Turner. Coraggioso e combattivo, non si fa piegare da un’incertezza iniziale che avrebbe potuto mettergli ansia. Invece no, va avanti e comanda la difesa con la personalità di un senatore. Bravo, bravissimo.
DAWIDOWICZ 5
Peccato: aveva cominciato bene, ma poi ha combinato un disastro, perdendosi Orsolini per poi stenderlo. Rigore netto e Giua, impietoso, gli ha sventolato davanti il cartellino rosso. Così il Verona se l’è giocata in 10 per 80′.
FARAONI 6
Va di corsa, ma gli tocca ridurre le galoppate perché, stante l’inferiorità numerica, c’è da stare ancorati dietro. Dal suo lato incrocia una spina come Dijks e non si fa sorprendere.
HENDERSON 6,5
Soffiano i venti di Scozia. Battagliero quanto Braveheart (a proposito di Mel Gibson), combatte come fosse un personaggio di “Highlander”, sul genere “Ne resterà soltanto uno”. Chilometri percorsi da Autostrada del Sole in coast to coast.
VELOSO 7
Giù il cappello: la punizione che spedisce in porta e che dà all’Hellas, dopo difeso con strenua tenacia, è un colpo da maestro. Botta precisa e potente, che Skorupski tocca ma non può deviare. Porta la fascia da capitano e la onora con classe e temperamento.
LAZOVIC 6
Un soldato che sta sempre in piedi, se lo buttano giù lui si rialza subito. Inevitabilmente non può sgroppare troppo, per ragioni di ordini tattici, e anche perché la condizione migliore rimane da trovare. Ma le qualità, appena ha campo, si notano, eccome.
ZACCAGNI ng
Pochi minuti, dopo deve uscire per porre rimedio ai guasti prodotti dall’espulsione di Dawidowicz.
VERRE 5,5
Non si accende, e il fatto che il Verona sia costretto a barricarsi in difesa non l’aiuta. Avrà modo di rifarsi: i piedi sono di stoffa fina, presto potrà dimostrarlo.
TUTINO 6,5
Juric lo propone da punta unica, un po’ “falso nove”, un po’ velocista puro. Non si ferma mai, pare avere batterie inesauribili, tipo il coniglietto di quella famosa pubblicità. Non ha modo di incidere in fase offensiva, ma il lavoro che fa per la squadra è impagabile.
BOCCHETTI 6,5
Non aveva molti minuti nelle gambe, invece ha giocato pressoché una partita intera, o poco meno, e l’ha fatto con sagacia tattica, trasmettendo tranquillità a tutto il reparto arretrato. Può essere, per questo Verona, quel fu Gigi Apollini nell’Hellas bellissimo di Cesare Prandelli: un riferimento, un leader, una presenza esemplare e determinante.
AMRABAT 6,5
Gli bastano pochi istanti per conquistare il Bentegodi. Una scivolata, un recupero, uno slancio di generosità per strappare un pallone che sembrava già perso: la gente del Verona va pazza per questi gesti, che a lui vengono naturali. Appena arrivato, di sicuro non ha avuto problemi di ambientamento. Impatto okay.
GÜNTER ng
Nel finale va in attacco, pur essendo un difensore. Inserito per togliere spazio a Santander nel gioco aereo, fa il suo.
JURIC 6,5
Il suo è un Verona guerriero, che però non rinuncia a giocare. Certo, la situazione contingente ne ha limitato le possibilità, e ci sarà qualcuno che non mancherà di cercare il vecchio pelo nell’uovo, ma se l’Hellas ha fatto capire di essere stato plasmato con la buona creta di chi non molla mai, il merito gli va ascritto. Cambi appropriati, impronta e identità di squadra già chiare.
NEWS
25 agosto 2019 - 22:47 Serie A: Atalanta corsara a Ferrara, il Genoa ferma la Roma
Una doppietta dell’attaccante colombiano regala 3 punti alla squadra di Gasperini. La Lazio demolisce la Sampdoria con uno 0-3
di Redazione Hellas1903
In attesa di Inter-Lecce, in programma domani sera, si è concluso questo primo turno di Serie A. Non poche sono state le sorprese.
Tra queste il continuo botta e risposta tra Roma e Genoa, con la gara che è terminata col punteggio di 3-3. Fondamentale vittoria, invece, dell’Atalanta sul campo della Spal: sotto di 2-0, i nerazzurri ribaltano il risultato con la rete di Gosens e la doppietta di Luis Muriel.
La Lazio si impone con un pesante 0-3 in casa della Sampdoria grazie ali due gol di Immobile e alla marcatura di Correa.
Vincono anche Brescia (0-1 a Cagliari) e Torino, che ha la meglio sul Sassuolo con la doppietta di Zaza. Inutile per i neroverdi il gol di Caputo al 69′.
NEWS
25 agosto 2019 - 22:45 Bravo Verona! In dieci per 80 minuti strappa un pari col Bologna
Gara di sofferenza e di solidità difensiva, a un rigore di Sansone risponde Veloso su punizione
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
VERONA, ITALY - AUGUST 25: Miguel Veloso of Hellas Verona scores his goal during the Serie A match between Hellas Verona and Bologna FC at Stadio Marcantonio Bentegodi on August 25, 2019 in Verona, Italy. (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)
Un punto di sofferenza e cuore. Il Verona fa 1 a 1 nel debutto stagionale contro il Bologna dopo essere passato in svantaggio nel risultato e nel numero di uomini al 15’ del primo tempo. Veloso con una punizione sontuosa risponde al rigore di Sansone, nella ripresa il carattere dei gialloblù la vince sulla voglia di segnare dei rossoblù, che ciccano qualche occasione ma soprattutto si fanno male contro il muro costruito da Juric. Tutti bravi, davvero, perché portare a casa la pellaccia non era affatto semplice per come si erano messe le cose.
FORMAZIONI
Novità di Juric rispetto alla partita di coppa Italia con la Cremonese: in difesa c’è Dawidowicz (scelta che si rivelerà infelice)), assieme a Rrahmani e Kumbulla, i attacco c’è Tutino al posto di Tupta. In porta Silvestri, a centrocampo Faraoni, Henderson, Veloso e Lazovic, in attacco dietro a Tutino ci sono Verre e Zaccagni.
E’ la sera di Sinisa Mihajlovic che, nonostante sia in cura per leucemia, ha deciso di essere in panchina, con un gesto clamoroso, per stare vicino alla squadra. L’allenatore segue inizialmente la gara in piedi, dimagrito, con il cappellino e una mascherina di protezione.
PRIMO TEMPO, HELLAS IN 10 VA SOTTO E PAREGGIA
L’avvio è del Bologna, con un liscio di Kumbulla all’indietro su cui si getta Palacio anticipato da Silvestri. l’Hellas getta via l’emozione e dopo qualche minuto alza il gioco e la partita si fa equilibrata.
GARA IN SALITA, RIGORE PER IL BOLOGNA E ROSSO PER DAWIDOWICZ
Al 12’ Dawidowicz atterra scioccamente Orsolini. Giua non ha dubbi: rosso per il polacco e rigore. Sansone non sbaglia e fa lo 0 a 1.
Juric sostituisce Zaccagni con Bocchetti, che così debutta. La gara pare ampiamente compromessa. Soriano al 21’ percuote l’area e arriva sul fondo, dove, libero, manca l’assit.
E’ il 25’ quando un taglio di Michael per Soriano trova Bocchetti in affanno: Silvestri compie un miracolo sull’attaccante mettendo in corner. Silvestri para al 29’ in angolo anche se il tiro è nettamente fuori, segnali di paura. L’Hellas è imballato, non reagisce a dovere, e per il Bologna è poco più che un allenamento, ma i felsinei non riescono a raddoppiare.
Uno spunto di Lazovic a sinistra ravviva gli animi gialloblù, e scrolla la squadra. Tomyasu chiude sul fondo. Dal corner, al 35’, nasce un calcio di punizione ai 20 metri, per un fallo che Henderson è bravo a prendersi.
VELOSO! PUNIZIONE AL BACIO, 1 A 1
Ecco Miguel Veloso, che di gol in carriera ne ha fatti pochissimi, che prende la rincorsa. Il sinistro a giro è perfetto e si insacca vicino al sette alla sinistra di Skorupski. Il Bentegodi esplode, mentre Juric manda a scaldarsi Amrabat, intenzionato a sfruttarne la muscolarità a centrocampo.
L’Hellas, raggiunto il pari, chiude bene gli spazi e arriva il doppio fischio poco dopo che nel recupero di 2 minuti un inserimento di Orsolini con colpo di testa alto di poco mette i brividi ai gialloblù.
SECONDO TEMPO, LOTTA E SOFFERENZA, AMRABAT STRAPPA APPLAUSI
Dopo 3 minuti Juric effettua il secondo cambio inserendo Amrabat al posto di Verre: 5-3-1. L’ex Bruges corre e insegue, pigliando subito applausi. Il Bologna vuole chiudere il conto e si getta in avanti scontrandosi con la doppia diga. Mihajlovic inserisce centimetri e potenza con Santander, che al 9’ sostituisce Sansone. I rossoblù girano la palla il tanto che basta per cercare l’imbucata. Kumbulla, Rrahmani e Bocchetti devono fare le loro, ma non mollano. Il verona sta in apnea, soffre, ma non rischia. Al 20’ Kigsley è ammonito per un fallaccio su Henderson, che si immola nuovamente. Amrabat parte a destra al 23’, il cross per Tutino viene bloccato, l’Hellas c’è. Da corner al 24’ Santander sfiora il palo di testa. Il risultato viaggia su un filo sottilissimo. Al 25’ è il turno di Mattia Destro che entra al posto di Palacio. Henderson continua a prendere pacche, stoica la sua gara. Ma è in avanti che i gialloblù riescono a combinare quasi nulla, complice l’inferiorità numerica e la stanchezza che diviene il peggior nemico nell’afosa serata agostana. Sinisa Mihajlovic non può npon voler vincerla. Chiama Dzemaili che entra al 32’ al posto di Kingsley. Juric indugia ancora sul terzo cambio. Destro abbatte platealmente Kumbulla a centrocampo e viene ammonito.
Applausi a scena aperta per Amrabat che lotta come un leone. Il marocchino ce ne dà, e parecchio ed è quello che la gente vuole vedere. La gara si fa tesissima, l’Hellas merita di non perdere, ma il Bologna fa paura. Al 40’ batte un corner, il muro del Verona ribatte, poi parte Amrabat che si sfianca per tenere alto un pallone. C’è un mani in area Verona, del Bologna, Giua si guadagna l’insufficienza per non fischiarlo. Applausi, sonori, anche per Tutino, che esce stremato dopo una partita di grande generosità. Entra Gunter ad aumentare la densità difensiva. Il Bologna attacca, l’Hellas risponde. Dopo quattro minuti di recupero arriva il triplice: è gran bel punto per i gialloblù.
FONTE: Hellas1903.it
IN PANCHINA AL BENTEGODI Mihajlovic, viaggio concordato con i medici
26/08/2019 14:41
Il viaggio di Sinisa Mihajlovic dall'ospedale Sant'Orsola di Bologna per raggiungere lo stadio di Verona è stato concordato nel dettaglio con i medici e sono stati loro a dare l'ok per l'uscita. Lo fa sapere il Policlinico Sant'Orsola di Bologna dove il tecnico è in cura per la leucemia e dove è rientrato ieri sera. Mihajlovic, secondo quanto si apprende sempre dal Policlinico, aveva espresso il forte desiderio di andare, ma si era rimesso al parere dei medici, dicendo che avrebbe comunque fatto quel che gli suggerivano.
1-1 COL BOLOGNA E IN INFERIORITA' NUMERICA Pari con unghie e denti ora palla passa a Setti
26/08/2019 00:20
Un primo passo incoraggiante. Il Verona parte con un pareggio in campionato, un punto importante contro il Bologna, conquistato con le unghie e con i denti, lottando per 75 minuti in inferiorità numerica. Il Verona ha praticamente fatto solamente un tiro in porta (il gol su punizione di Veloso) che alla fine è risultato decisivo. Il Bologna ha sprecato troppo sotto porta e non ha meritato di portare a casa la vittoria anche perché non ha fatto valere la superiorità numerica.
LA PARTITA. Pronti-via e subito il Bentegodi trema: Kumbulla scivola ma Palacio non sfrutta l'occasione e viene anticipato da Silvestri. Dopo 12 minuti cala di nuovo il gelo: Dawidowicz legge male un traversone rossoblù, si fa anticipare da Orsolini e lo atterra in area. E' rigore: il polacco viene espulso e Sansone trafigge Silvestri dal dischetto. La salita diventa ripida come il Mortirolo e il Bologna rischia il raddoppio. Ma la luce viene accesa all'improvviso da Miguel Veloso che con una punizione magistrale trova il pareggio. Nella ripresa il Verona è tutto dietro la palla e il muro gialloblù tiene fino alla fine, anche perché il Bologna è poco incisivo. Ma tenere in 10 contro 11 per tutta la partita è un bel segnale. Finisce 1-1 tra gli applausi del pubblico.
LA SORPRESA. Note positive da alcuni singoli. Kumbulla, nonostante l'inesperienza, sta dimostrando di poterci stare in Serie A, Rrahmani ha salvato il risultato con un paio di interventi chirurgici. Tutino si è sacrificato a fare la prima punta ma ha coperto per due giocatori in fase di non possesso. Infine, la nota più lieta: Amrabat. L'ex Bruges ha acceso la passione del pubblico correndo come un indiavolato per tutto il campo, conquistando una miriade di palloni e facendo respirare la squadra nel momento più delicato del match. Se mantiene questi livelli (c'è da dire che lui ha iniziato la preparazione prima e aveva già iniziato il campionato in Belgio) può essere la rivelazione di questo Verona.
La squadra di Juric ha mostrato carattere e dinamismo, ora la palla passa a Setti. Servono rinforzi per aumentare drasticamente la qualità della rosa. Soprattutto in attacco. C'è ancora una settimana prima della chiusura del mercato.
L.VAL.
FINISCE 1-1 AL BENTEGODI Hellas conquista 1 punto in 10: pari col Bologna
25/08/2019 20:45
Finisce qui: Verona-Bologna 1-1. L'Hellas prende un punto, lottando in inferiorità numerica per 75 minuti. Veloso, su punizione, ha replicato al rigore di Sansone. Hellas in dieci (espulso Dawidowicz che ha causato il rigore) ha tenuto testa al Bologna, che ha avuto comunque molte più occasioni ma non le ha sfruttate.
94' Silvestri blocca un cross insidioso in area.
92' Mihajlovic torna negli spogliatoi: il pubblico applaude il tecnico serbo.
91' Un cross di Orsolini si spegne sul fondo.
Quattro minuti di recupero
89' Ci prova Faraoni da 25 metri. Palla non troppo distante dalla porta.
88' Il Bologna attacca ma non riesce ad impensierire Silvestri.
87' Ultimo cambio per Juric: entra Gunter per Tutino. Barricate Hellas.
86' Flipper nell'area di rigore dell'Hellas: Orsolini alla fine spara alto.
84' Rrhamani salva ancora il risultato, anticipando Orsolini davanti a Silvestri, uscito un po' male in questa occasione.
81' Tomiyasu tenta una conclusione da fuori: Rrhamani si oppone con il corpo. Poi bella sgroppata di Amrabat, che prende gli applausi del pubblico dopo un tiro da fuori. Il marocchino sta ben impressionando per grinta e corsa.
79’ Lo svizzero, appena entrato, ci prova da fuori. Palla alta. Regge la retroguardia gialloblù.
77’ Entra Dzemaili, esce Micheal Kinglsey.
75’ Il Bologna non riesce a sfondare il muro del Verona che aspetta tutto compatto dietro la linea della palla.
71’ Entra Destro, esce Palacio.
69’ Da corner stacca di testa Santander. La palla finisce sul fondo, sfiorando il palo. Brividi al Bentegodi.
65’ Il Bologna fa la partita, il Verona aspetta. Per ora il muro difensivo gialloblù tiene. Linee chiuse davanti all’area. Bene anche Tutino che si sacrifica molto e corre per due giocatori.
60’ Ci prova Orsolini: palla altissima sopra la traversa.
58’ Il Bologna attacca a testa bassa e chiude il Verona dentro l’area. Ma non riesce ad essere incisivo sotto porta.
56’ Prima mossa di Mihajlovic. Entra Santander, esce Sansone. Doppia punta per i rossoblu’.
54’ Il Bologna alza il baricentro: ci prova Poli, palla sopra la traversa.
50’ Ritmi bassi anche nella ripresa. il Verona tiene.
48’ Secondo cambio per Juric: entra Amrabat per Verre.
Parte la ripresa
1-1 tra Verona e Bologna dopo 45 minuti.
Finisce il primo tempo
44’ Ci prova Orsolini di testa: la palla sfiora la traversa.
40’ Reazione del Bologna con Palacio, Silvestri respinge.
38’ GOL VERONA Dal nulla il Verona trova il pareggio. Ci pensa Veloso con una grande punizione calciata dal limite dell’area. 1-1!
34’ Il Bologna continua ad attaccare ma non trova il raddoppio.
29’ Bologna ancora pericoloso: prima con Palacio e poi con Poli.
25’ Il Bologna fa la partita. Verona in difficoltà. Soriano supera la difesa e calcia dal limite dell’area. Silvestri salva il risultato. E’ corner.
17’ Ammonito Henderson. Gara nervosa. Il Verona ha accusato il colpo.
16’ Juric corre ai ripari: dentro Bocchetti, fuori Zaccagni.
15’ GOL BOLOGNA Sansone non sbaglia dagli undici metri. E’ 0-1 Bologna. Verona sotto e in dieci.
12’ Rigore per il Bologna. Dawidowicz legge male un cross e viene superato da Orsolini: il polacco atterra l’ex Ascoli da ultimo uomo in area. L’arbitro indica il dischetto del rigore. Espulso Dawidowicz.
10’ Il Verona per ora sta tenendo bene il campo. Il Bologna non appare troppo aggressivo. Ritmi abbastanza lenti. Fase interlocutoria del match.
5’ Partita equilibrata. Il Verona ci prova dalla distanza con un tiro da fuori area di Verre: la palla si spegne sul fondo.
1’ Kumbulla scivola davanti a Silvestri ma Palacio non ne approfitta: Silvestri blocca la palla. Ma che brivido dopo 5 secondi!
Live
Prima partita di campionato per il Verona di Juric. L’avversario è il Bologna: eccezionalmente c’è Mihajlovic in panchina che è voluto essere presente al Bentegodi nonostante la malattia. Juric conferma quasi in toto la squadra che ha perso con la Cremonese con due variazioni: Dawidowicz per Empereur e Zaccagni per Tupta (Pazzini in panchina). Dal primo minuto gioca Tutino come punta centrale. Nel Bologna c’è Palacio davanti supportato da Soriano, Orsolini e Sansone.
VERONA-BOLOGNA 1-1 (15’ Sansone su rig., 38’ Veloso).
Note: al 13’ espulso Dawidowicz
Arbitro: Antonio Giua (sez. AIA di Olbia)
Assistenti: Giorgio Schenone (sez. AIA Genova) e Davide Imperiale (sez. AIA Genova)
IV uomo: Antonio Di Martino (sez. AIA Teramo)
VAR: Luigi Nasca (sez. AIA di Bari)
AVAR: Mauro Galetto (sez. AIA di Rovigo)
FONTE: TGGialloBlu.it
SERIE A Le pagelle di Mihajlovic: il gol più bello del week-end. Lezione da 10
26.08.2019 11:30 di Giacomo Iacobellis Twitter: @giaco_iaco
Il suo ritorno in panchina è senza alcun dubbio il gol più bello di questo primo turno di campionato. Dopo 40 giorni in ospedale per la prima parte di cure contro la leucemia, Sinisa Mihajlovic ieri non si è voluto assolutamente perdere l’esordio in Serie A del suo Bologna, raggiuggendo la squadra in hotel nel pomeriggio per poi sedere clamorosamente in panchina al Bentegodi. Un colpo di scena, una bella notizia che va al di là di quanto abbiano detto il campo e il risultato dell'incontro (1-1 a Verona). Il guerriero Sinisa è apparso comprensibilmente molto provato, ma mai abbattuto. La sua battaglia è solo all’inizio, così come quella dei suoi giocatori, ai quali il tecnico serbo ieri ha dato un’altra grande, grandissima iniezione di fiducia e responsabilità. Una lezione da 10, secondo il Resto del Carlino.
La Gazzetta dello Sport: 7
Tuttosport: 6
Corriere dello Sport: 7
Resto del Carlino: 10
ALTRE NOTIZIE Zazzaroni su Mihajlovic: "Il leone voleva ritrovare la foresta"
26.08.2019 11:03 di Luca Bargellini Twitter: @BargelliniLuca
Il ritorno a sorpresa di Sinisa Mihajlovic per la prima del suo Bologna a Verona contro l'Hellas ha colpito tutti. Dalle colonne del Corriere dello Sport arriva, in merito, il fondo del direttore Ivan Zazzaroni: "Il cappellino scuro, via la mascherina, ecco gli occhi di Mihajlovic, tutto il suo carico di coraggio e speranze. Sinisa, innanzitutto; Sinisa che dopo sei settimane di cure in semi-isolamento ha sorprendentemente lasciato la stanza del reparto oncologico del Sant’Orsola per raggiungere Verona. Mantenuta la promessa che a metà luglio aveva fatto alla squadra: voleva, doveva esserci. La panchina come supplemento di terapia, tra forza e imprudenza. Negli ultimi giorni non si teneva più, il leone voleva ritrovare la foresta".
RASSEGNA STAMPA Corriere di Bologna: "Il bello del calcio"
26.08.2019 08:48 di Mattia Verdorale
"Il bello del calcio". La prima pagina del Corriere di Bologna questa mattina in edicola è dedicata completamente a Sinisa Mihajlovic che ieri nonostante la malattia era sulla panchina del suo Bologna per la prima partita di campionato: "La sfida di Sinisa alla leucemia: in panchina a sorpresa a Verona. Poli: "Era una promessa". Gianni Morandi: "Enorme forza d'animo". Sansone non basta, l'assedio vale un pari".
Al centro della prima pagina de La Gazzetta dello Sport oggi in edicola troviamo il ritorno di Sinisa Mihajlovic: "Tutti in piedi per Sinisa". Grande sorpresa a Verona, con il tecnico serbo che si presenta in panchina alla guida del suo Bologna: "Vi avevo detto che sarei tornato". Il via dei medici è arrivato solo all'ultimo momento, poi il viaggio a Verona ed il brivido della squadra al suo arrivo. Ovazione dello stadio al suo ingresso in campo, poi la gara seguita a suo modo: in piedi a dare indicazioni. La sorpresa più lieta della prima giornata di campionato.
"La scelta di Mihajlovic: in panchina dopo la chemio". Titola così in prima pagina questa mattina il Corriere della Sera come del resto hanno fatto anche i maggiori quotidiani nazionali: "Sono passati 41 giorni dal ricovero e 33 dal primo ciclo di chemioterapia: Sinisa Mihajlovic ieri ha lasciato l'ospedale per andare sulla panchina rossoblù che giocavano conto il Verona al Bentegodi. La decisione condivisa con i medici del Sant'Orsola".
RASSEGNA STAMPA La Stampa: "Mihajlovic, emozione a Verona"
26.08.2019 07:23 di Alessandro Tedeschi
"La forza di Mihajlovic: guida il suo Bologna e Verona applaude", apre così nella sua sezione sportiva l'edizione odierna de La Stampa. Il tecnico rossoblu si presenta al Bentegodi di Verona dopo 40 giorni passati all'Ospedale Sant'Orsola di Bologna, scatenando l'emozione di uno stadio intero, che gli riserva un'ovazione. Grande sorpresa anche all'interno della rosa rossoblu, come spiegato dal capitano Poli: "Non ce l'aspettavamo. Siamo colpiti e molto contenti".
La prima pagina dell'edizione di Tuttosport vede il titolo principale dedicato a Sinisa Mihajlovic: "Immenso!". Il tecnico serbo stupisce tutti e lascia l'Ospedale Sant'Orsola di Bologna dopo 40 giorni per guidare la sua squadra nella prima di campionato a Verona. "I guerrieri si riconoscono da lontano", scrive la moglie Arianna. Il suo Bologna si fa però riprendere dall'Hellas dopo il vantaggio firmato Sansone.
"Un uomo". Questo il titolo con cui si apre l'edizione odierna del Corriere dello Sport questa mattina in edicola in riferimento a Sinisa Mihajlovic che ieri sera nonostante la malattia, era sorprendentente in panchina a Verona per la prima giornata di campionato tra Hellas e Bologna: "Dopo sei settimane, Sinisa mantiene la promessa fatta alla squadra e ritrova il campo. Un'emozione fortissima. Il Bologna pareggia 1-1".
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SERIE A La crescita inarrestabile di Tutino: è pronto per la serie A
25.08.2019 23:50 di Daniel Uccellieri
Il rigore ed il rosso diretto a Dawidowicz dopo poco più di 10 minuti, hanno fatto subito pensare al peggio. Sotto di un uomo per tutta la gara e con il Bologna in vantaggio, uno scenario da incubo. Invece il Verona non si è lasciato intimorire, Juric ha subito sistemato le carte in tavola e pian piano la squadra ha preso le misure ai rossoblù guadagnando campo, fino al gol del pareggio firmato Veloso, senza dubbio l'uomo di maggior talento della squadra.
Il portoghese però deve dividere la palma del migliore in campo con Gennaro Tutino: l'attaccante scuola Napoli, al debutto in serie A, ha fatto vedere a tutti di che pasta è fatto ed ha dimostrato di poter giocare nel massimo campionato italiano. La punta del Verona, lanciata dal primo minuto al posto di Pazzini, ha corso per tutta la gara, aiutando la squadra in fase di non possesso e ripartendo ogni volta in contropiede, sfidando da solo la difesa del Bologna. Una grande crescita del ragazzo nato a Napoli nel '96, che è maturato esponenzialmente nel corso dell'ultima stagione a Cosenza sotto la guida di Piero Braglia.
Adesso il grande salto in seria A, pronto a guidare l'attacco del Verona, con il sogno, neanche troppo nascosto, di tornare a giocarsi le sue carte a Napoli.
SERIE A L'immagine più bella della serata: il guerriero Sinisa torna in panchina
25.08.2019 23:28 di Daniel Uccellieri
Rivedere Sinisa Mihajlovic sulla panchina del suo Bologna è stata sicuramente la cosa più bella di tutta la partita. Anzi, è stata la cosa più bella di tutta l'intera giornata di campionato. Il guerriero Sinisa, visibilmente provato, non ha voluto lasciare i suoi ragazzi e con tutta la sua forza è voluto scendere in campo per sedersi in panchina.
Un leone che sta lottando contro un male terribile e che ancora una volta ha fatto vedere di che pasta è fatto. Provato dalla malattia, sicuramente stanco dopo 40 giorni di cure in ospedale, Mihajlovic ha voluto guidare personalmete la sua squadra nella prima giornata di campionato. Del resto, Mihajlovic è sempre stato un leader nato, un uomo che ha fatto della grinta e della voglia di lottare sempre il suo punto di forza. E stasera lo ha dimostrato ancora una volta: sicuramente la sua presenza è stata fondamentale perché il suo Bologna, dopo il gol del vantaggio e con la superiorità numerica, ha staccato la spina convinto di avere già la vittoria in tasca ed il Verona ne ha approfittato, trovando la rete del pari.
Mihajlovic, negli spogliatoi, ha ancora una volta trasmesso tutta la sua carica alla squadra ed il Bologna, nonostante la stanchezza ed il caldo, ha portato a casa un punto prezioso, viste le mille difficoltà del Bentegodi. Adesso Mihajlovic tornerà alla sua battaglia, per vincere e tornare, ancora una volta, a ruggire in campo.
SERIE A Le pagelle del Bologna - Orsolini ci prova, sorpresa Tomiyasu
25.08.2019 23:10 di Daniel Uccellieri
Skorupski 6 - Riesce solo a sfiorare con le dita il calcio di punizione di Veloso. Per il resto non corre particolari rischi ed è sempre attento.
Tomiyasu 6,5 - Buona, anzi, ottima la prima per il giapponese. Terzino forte fisicamente e con una discreta tecnica. Difende bene e si rende pericoloso quando punta l'uomo sulla fascia.
Danilo 6 - Solita gara da leader in mezzo alla difesa. Sbaglia poco, sempre presente, esperienza al servizio della squadra.
Denswil 6 - Soffre un po' la velocità e l'intraprendenza di Tutino, spesso è costretto a ricorrere alle maniere cattive per fermare l'attaccante del Verona.
Dijks 6 - La sfida interna sulle fasce fra Tomiyasu e Dijks la vince senza dubbio il giapponese. L'esterno olandese fatica non poco, soprattutto dopo l'ingresso in campo di Amrabat.
Poli 6 - Decisamente meglio nella ripresa, dove è fra i pochi del Bologna ad inventare qualcosa.
Kingsley 6 - La sua gara probabilmente verrà ricordata per la sua "copertura" della barriera: il giocatore infatti era sdraiato dietro ad i suoi compagni per evitare il tiro rasoterra. Veloso, per stare tranquillo, ha calciato sotto la traversa. (Dal 77' Dzemaili S.V)
Soriano 5,5 - Per due volte potrebbe raddoppiare, ma non trova la rete, sbagliando qualcosa di troppo.
Orsolini 6,5 - Ha il merito di guadagnare il calcio di rigore e la superiorità numerica, visto il rosso per Dawidowicz. Ci prova fino alla fine, ma non è mai preciso al momento della conclusione.
Sansone 6,5 - Freddo dal dischetto, trova la rete del momentaneo vantaggio. Ci prova anche su punizione, senza fortuna. (Dal 56' Santander 6 - Entra in campo e ci mette tutto il fisico per cercare di far salire la squadra, ma spesso e volentieri si ritrova da solo a crossare nel vuoto, visto il calo fisico dei suoi compagni di squadra.
Palacio 5 - Sicuramente il peggiore del reparto offensivo del Bologna, mai pericoloso, mai al centro dell'azione. (Dal 71' Destro 5,5 - Il suo ingresso non porta i risultati sperati.
SERIE A Le pagelle del Verona - Dawidowicz combinaguai, Veloso sistema tutto
25.08.2019 22:57 di Daniel Uccellieri
Silvestri 6,5 - Spiazzato da Sansone sul calcio di rigore. Tiene i suoi in gara con almeno un paio di interventi determinanti.
Rrahmani 6,5 - Prestazione solida, mezzo voto in più per l'anticipo su Santander nei minuti finali. Silvestri lo ringrazia con un lungo abbracciato.
Dawidowicz 4 - Combina la frittata dopo poco più di 10 minuti. Si lascia scappare Orsolini e lo stende in area. Rosso diretto e rigore per il Bologna.
Kumbulla 6,5 - Regge bene l'urto, non era facile con il Bologna in vantaggio di un uomo per quasi tutta la gara.
Faraoni 6 - Un po' meglio nella ripresa, ma sbaglia qualche pallone di troppo.
Henderson 6 - Giocatore di sostanza, tutto grinta e contrasti: il giallo arrivato dopo appena 17 minuti però, compromette un po' la sua gara.
Veloso 7 - Trova la rete del momentaneo pareggio con un capolavoro su calcio di punizione. Palla a giro sopra la barriera che non lascia scampo a Skorupski.
Lazovic 5,5 - Alterna buone giocate a momenti di totale anonimato. Da un giocatore con la sua esperienza ci si aspetta sicuramente qualcosa di più.
Verre 6 - Ad inizio gara soffre come tutta la squadra, poi cresce col passare dei minuti, complice anche il calo del Bologna.(Dal 49' Amrabat 6,5 - Entra e spacca la partita. La sua freschezza e la sua velocità mettono in crisi un Bologna giù sulle gambe.)
Zaccagni 6 - Costretto ad uscire dopo appena 15 minuti dopo il rosso a Dawidowicz. (Dal 16' Bocchetti 6 - Entra in un momento difficile della gara e si fa trovare subito pronto. )
Tutino 6,5 - Non molla mai, corre senza sosta per tutta la gara. Rientra ad aiutare la squadra e riparte in contropiede. Un giocatore cresciuto tantissimo negli ultimi anni. (Dall'86' Gunter S.V)
SERIE A
Bologna, Sansone illude. Il Verona, in 10, strappa il pari: finisce 1-1
25.08.2019 22:45 di Daniel Uccellieri
Si è da poco conclusa la sfida fra Hellas Verona-Bologna. 1-1 il punteggio maturato dopo i 90 minuti di gioco, le reti tutte nel primo tempo: dopo il rigore trasformato da Sansone è arrivato il gol su calcio di punizione di Miguel Veloso.
SINISA IN PANCHINA - La sorpresa più bella, senza dubbio, è quella di vedere Sinisa Mihajlovic al suo posto in panchina. Il tecnico del Bologna, che sta lottando contro la leucemia, dopo 40 giorni di cure ha lasciato l'ospedale per essere vicino ai suoi ragazzi nella prima gara del nuovo campionato.
VELOSO RISPONDE A SANSONE - Dopo 12 minuti di gioco l'episodio che cambia la gara: Dawidowicz, in vantaggio, si lascia scappare Orsolini e lo stende in area di rigore. Rosso diretto e penalty per il Bologna: Sansone, dagli undici metri, non sbaglia. L'Hellas soffre, ma il Bologna non riesce a trovare il raddoppio: passano i minuti e la squadra di Juric, in 10 uomini, prende campo e trova il gol del pari. Miguel Veloso, con un fantastico calcio di punizione, trova il pareggio: pallone calciato a giro sopra la barriera, Skorupski riesce a toccare solo con la punta delle dita ma non riesce ad evitare il gol.
RIPRESA SEGNATA DAL CALDO E DALLA FATICA - Il Bologna esce bene dagli spogliatoi e come nel primo tempo inizia col turbo inserito, tuttavia i ragazzi di Mihajlovic non riescono a trovare il gol nonostante la superiorità numerica. Juric manda in campo Amrabat ed il marocchino si prende tutta la scena. I ritmi si abbassano notevolmente, Amrabat con la sua velocità e la sua freschezza mette in difficoltà i rossoblù e strappa applausi al Bentegodi.
ATTACCO PESANTE PER IL BOLOGNA - Mihajlovic tenta la carta dell'attacco pesante, gettando nella mischia Santander e Destro. Il gioco del Bologna cambia, con tanti cross dalle fasce per i due attaccanti, ma la musica non cambia. Il Verona, con l'uomo in meno, si difende bene, soffrendo da squadra e riesce a strappare un punto importantissimo per come si erano messe le cose ad inizio gara.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
SERIE A TIM: VERONA-BOLOGNA 1-1
25/AGOSTO/2019 - 19:44
Verona - Termina la partita. Al Bentegodi finisce 1-1: al rigore di Sansone, risponde Veloso. Punto meritato per i ragazzi di Juric che hanno saputo lottare, recuperare lo svantaggio e mantenere in equilibrio il match nonostante l'inferiorità numerica per gran parte dell'incontro.
BOLOGNA: Skorupski, Denswil, Orsolini, Sansone (9' st Santander), Tomiyasu, Poli, Soriano, Danilo, Palacio (26' st Destro), Dijks, Michael (39' st Dzemaili).
A disposizione: Da Costa, Sarr, Santander, Krejci, Bani, Mbaye, Skov Olsen, Destro, Corbo, Schouten, Dzemaili, Svanberg.
All.: Mihajlovic.
Arbitro: Antonio Giua (sez. AIA di Olbia)
Assistenti: Giorgio Schenone (sez. AIA Genova) e Davide Imperiale (sez. AIA Genova)
IV uomo: Antonio Di Martino (sez. AIA Teramo)
VAR: Luigi Nasca (sez. AIA di Bari)
AVAR: Mauro Galetto (sez. AIA di Rovigo)