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#VeronaUdinese Dopo 15 giorni di 'fermo' calcistico si esigono risposte da CIOFFI e la squadra contro i friulani in formissima


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...E ci risiamo, dopo un paio di settimane (e perdipiù in posticipo), torna in campo l'HELLAS VERONA degli interrogativi ancora irrisolti, quello devastato dal calciomercato in campo e fuori, quello delle (troppe?) scommesse, quello ancora sospeso tra l'intensità e l'aggressione alta marchio di fabbrica di JURIĆ e TUDOR e l'intuizione di calcio che a Udine si era intravista in CIOFFI, dopo l'esonero di GOTTI, ma che a Verona ancora non abbiamo visto.
Partita in estate con la conferma della difesa a tre e due trequartisti dietro la punta, la squadra scaligera ha dovuto fare di necessità virtù con alcune partenze non preventivate (e pure a prezzi di saldo ma questo è tutt'altro discorso) e virare sul 3-5-2 marchio di fabbrica del tecnico fiorentino, salvo poi tornare sui propri passi e, con l'arrivo in extremis della qualità (che ad un certo punto brillava per assenza) di VERDI e HRUSTIC, riproporre un 3-4-1-2 in attesa di tornare al classico 3-4-2-1 che nelle ultime tre stagioni tante soddisfazioni ha dato alla compagine gialloblù.
Nel frattempo è passato un mese e mezzo, il VERONA ha disputato 7 match perdendone 4 e vincendone solo 1 (contro l'attuale ultima in classifica) ma, soprattutto, ha deluso tantissimo sotto il piano dell'identità e del gioco nelle ultime due partite all'Olimpico e al Franchi dove pure ci sta di perdere ma di certo non nel modo in cui ha perso l'HELLAS, come un pugile suonato all'angolo senza quasi reagire!
Avanti così e a pagare, per forza di cose, sarà CIOFFI, il meno responsabile della situazione che si è venuta a creare figlia in primis delle scelte (non si sa quanto e se forzate o meno dalla contingenza) di SETTI e, in second'ordine, del nuovo diesse MARROCCU che, forse preso dall'entusiasmo della nuova avventura, ha perso immediatamente credibilità promettendo cose che all'evidenza dei fatti non si sono poi verificate, cercando di recuperare con una toppa che è risultata peggio del buco stesso e infine completando la squadra solo in chiusura di mercato con un ritardo che si è inevitabilmente riverberato su meccanismi di squadra per forza di cose in via di sviluppo.
Non che l'allenatore scaligero non abbia le sue colpe nei continui cambi di interpreti in difesa (per dirne una) o con improvvise esclusioni di giovani che pure non avevano fatto male (come DOIG e TERRACCIANO per dirne un'altra) oppure ancora per aver ideato un attacco monotematico (palla lunga su LASAGNA) e prevedibile con palle alte quasi assenti per la torre HENRY però se in società fossero state fatte altre scelte, invece che ripartire per l'ennesima volta da zero, anche il lavoro del tecnico ne avrebbe tratto giovamento; e in tutto questo arriva al Binti la squadra più in forma del campionato, per netto distacco, reduce da 5 vittorie consecutive (come non accadeva da 5 anni ai friulani) che non intenderà fare sconti neppure a Verona: Che Dio ce la mandi buona!


Precedenti
18esimo derby del triveneto in Serie A al Bentegodi per le due compagini con il 4 a 0 dell'ultima partita ancora negli occhi dei tifosi scaligeri!
Significativo (non poco) anche il match precedente del 24 Settembre 2020 quando 1000 fortunati, dopo mesi di lockdown, potevano tornare al Binti ad urlare FORSA VARONA! e vederlo poi vincere di misura grazie al primo gol di FAVILLI in Serie A.
Prima di allora i friulani avevano ottenuto un punto grazie allo 0 a 0 di tre anni fa ma erano reduci da due vittorie esterne in trasferta sul campo scaligero: La prima volta (in assoluto) il 3 Maggio 2015 grazie ad una magia dell'eterno Totò DI NATALE (e di alcune decisioni discutibili del signor Cervellera della sezione AIA di Taranto), la seconda, che il 13 Maggio 2018 alla penultima giornata della disatrosa stagione 2017-18 quando l'HELLAS era appena stato matematicamente ricacciato in cadetteria dal MILAN (anche se probabilmente secondo PECCHIA eravamo ancora in crescita) e bastò un gol dell'allora Carneade BARÁK (ora in maglia gialloblù) ai bianconeri per avere ragione della deludentissima squadra racapezzata dal Dynamic-Duo SETTI-FUSCO alla 26esima sconfitta in 37 gare, 76 gol subiti e solo 29 fatti.
Brutti(ssimi) ricordi archiviati, le statistiche vedono gli scaligeri in netto vantaggio per 9 a 2 nel tabellino delle vittorie nella massima serie a fronte di 7 pareggi, l'ultimo risalente al 24 Settembre 2019 in una gara dalla scarsa concretezza dei rispettivi attacchi.
Pari anche il 18 Ottobre 2015 quando finì 1 a 1 con l'HELLAS inizialmente in vantaggio, grazie al penalty trasformato da PAZZINI, raggiunto dalla rete dell'ex CHIEVO THEREAU).
Ultima vittoria gialloblù il 14 Aprile 2002 quando la vita fu ancora una volta fantastique perchè segnava Mario FRICK.

A dirigere la prossima sfida è stato chiamato il signor Daniele Minelli della sezione AIA di Varese.


QUI VERONA
Lesione muscolare del flessore della gamba sinistra in nazionale per COPPOLA che con ogni probabilità non sarà disponibile per il posticipo di Lunedì così come ILIĆ vittima a sua volta di un infortunio con la SERBIA.
Purtroppo nemmeno FARAONI ha recuperato dal problema alla caviglia.

Probabile formazione
Sull'esterna destra CIOFFI conferma di avere più scelte tra la fisicità di TERRACCIANO nel contenimento di UDOGIE oppure l'esperienza di DEPAOLI o ancora la classe di LAZOVIĆ con DOIG a martellare dalla parte opposta.
In difesa rientra CECCHERINI dal primo minuto mentre, con l'assenza di Ivan le scelte nel mezzo del centrocampo sembrano scontate; sulla trequarti chance dal primo minuto per VERDI?

3-4-1-2 con Montipò; Hien-Guenter-Ceccherini; Depaoli-Tameze-Veloso-Lazovic; Verdi; Kallon-Henry.


QUI UDINE
PEREZ potrebbe arrivare troppo tardi dalla convocazione in Argentina per partecipare alla trasferta al Bentegodi ma, in caso di forfait, NUYTINCK appare più che pronto a dargli il cambio.
Possibile ballottaggio in attacco tra BETO e SUCCESS col primo favorito al fianco di DEULOFEU.

Probabile formazione
Tutti a disposizione per mister SOTTIL che al 'Bentegodi' avrà l'imbarazzo della scelta ma ben difficilmente si discosterà da una formazione che vince da 5 gare di fila aldilà di qualche estemporaneo ritocco.

3-5-2 con Silvestri; Becao-Bijol-Perez; Pereyra-Lovric-Walace-Makengo-Udogie; Beto-Deulofeu.

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DICONO +   -   =

Mister CIOFFI «Sono state due settimane dove i ragazzi hanno lavorato molto bene: la sosta ci è servita per ritrovarci e per ripartire con entusiasmo e applicazione. Più che sull'aspetto della tenuta fisica abbiamo lavorato sullo sviluppo del nostro gioco, per cercare di diventare più imprevedibili per i nostri avversari. Che partita sarà contro l'Udinese? Senza dubbio sono una squadra molto forte, ma lo erano già l'anno scorso. Quest'anno si sono migliorati ancora di più, alzando il loro livello e costruendo una rosa di qualità ancora maggiore. Se ho già scelto l'undici che scenderà in campo? Tranne qualche piccolo dubbio ho già le idee chiare. Rammarico per non essere rimasto a Udine? Sinceramente non ci ho mai pensato. Io credo nella scelta che ho fatto quest'estate, sono felice di essere a Verona e di lavorare ogni giorno con la squadra per raggiungere insieme il nostro obiettivo. Sono felice per quello che sta facendo l'Udinese, ma la mia scelta è stata una scelta convinta perciò non ho nessun rimpianto» HellasVerona.it

Mister SOTTIL tecnico dell'UDINESE «Giocheremo come abbiamo sempre fatto, non sentiamo nessuna pressione ma pensando a giocare partita per partita. È stato il nostro credo da quando sono arrivato e dobbiamo continuare così. Siamo consapevoli delle nostre forze, della capacità della squadra, che ha fatto delle cose straordinarie, ma fa parte del passato. Quello che conta è vivere il presente. Stare nel presente pensando al passato crea un senso di appagamento e di poca determinazione, e invece noi abbiamo bisogno di fame. Il nostro unico obiettivo è la partita di Verona. I gialloblù hanno perso giocatori importanti e ne hanno acquistati altri. Hanno un impianto tattico consolidato e ci sono tanti giocatori lì da anni, hanno intensità e fisicità. Sanno giocare bene in transizione e sanno accettare i duelli con aggressività. Dovremo farci trovare pronti sulle seconde palle. Mi aspetto una partenza feroce, come è giusto che sia. Ma anche noi siamo pronti a questa partenza. La formazione? Ho già in testa l’11 titolare, anche se i ragazzi mi hanno messo in grande difficoltà e gli faccio i complimenti. Mi hanno dimostrato di essere sempre all’altezza, chi inizia e chi subentra, ed è la parte principale della nostra identità e la nostra forza. Deve essere una costante per tutto l’anno» Udinese.it

Il doppio ex Luigi DE AGOSTINI «Da ex giocatore ritengo che per l’Udinese sarebbe stato meglio affrontare il Verona sulle ali dell’entusiasmo dopo il netto successo ottenuto sull’Inter. La sosta è sempre un rebus, ma in questo caso al Verona può avere permesso di ritrovarsi, all’Udinese di avere rifinito il lavoro impostato, ma in realtà può rivelarsi più un punto interrogativo per i bianconeri che arrivano da cinque successi di fila. La bilancia pende dalla parte bianconera proprio perché l’Udinese ha cominciato il campionato riprendendo il ritmo e l’andamento avuto nella seconda parte della scorsa stagione proprio con Cioffi, si sta riconfermando e quindi sa come rispondere, mentre il Verona si è molto indebolito con le partenze di Simeone, Barak e Caprari» CalcioUdinese.it

Stadio Bentegodi | Il nuovo spogliatoio dell'Hellas Verona!

Lorenzo MONTIPÒ a L'Arena «Essere tra i migliori in campo non è sufficiente, dobbiamo trovare un equilibrio e cominciare a fare punti. Nessuno comunque si sta tirando indietro e sono certo che risaliremo la china. Il rigore parato a Firenze? Sono contento, peccato però non sia servito… Ci stiamo preparando bene in vista della ripresa del campionato. Durante la sosta il mister ha ribadito che il nostro atteggiamento è quello giusto. C’è voglia di rivalsa e la squadra è concentrata sull’obiettivo salvezza. Quest’anno abbiamo in squadra grandi tiratori: Hrustic ha un gran mancino e Veloso calcia molto bene a effetto, ma il più pericoloso è Verdi: lui usa entrambi in piedi con naturalezza e quindi non sai mai cosa aspettarti. Hien mi ha impressionato, è molto forte e si è ambientato subito. I giovani? Complimenti al nostro settore giovanile e al mister che non ha avuto paura a mandarli in campo. L’Udinese? È una delle squadre più in forma del torneo, sono loro la vera sorpresa di questo inizio di campionato. Sono un gruppo fisico e forte in ogni reparto e Sottil ha trovato il modo di far rendere al meglio gli attaccanti. Chi toglierei loro? Senz’altro Deulofeu» CalcioHellas.it

Ajdin HRUSTIC al podcast ufficiale dell'HELLAS «Una delle prime cose che ho notato è stata la compattezza del gruppo: nonostante molti compagni non parlino benissimo l'inglese, fanno di tutto per aiutarmi e per farmi sentire il benvenuto. Significa molto per me. Io secondo australiano nella storia del Verona? È un grande onore, spero di poter rendere orgogliosi sia i tifosi australiani che quelli dell'Hellas. Mi auguro sia l'inizio di una bella avventura. Il numero 10 comporta parecchie responsabilità? Sì, sono d'accordo. Da piccolo ho sempre indossato il 7 o il 10: qui erano entrambi liberi, il club mi ha dato fiducia assegnandomi il secondo, e ora spero di onorarlo al meglio. Avere un po' di pressione nel calcio può far bene...» TuttoMercatoWeb.com

Il doppio ex Gigi DELNERI a 'Il Gazzettino' «Nell’Udinese ci sono compattezza, equilibrio tattico e qualità. La squadra sa fare bene sia la fase difensiva che quella offensiva: in campo è sempre corta e ciò le consente di spendere di meno, e poi ci sono individualità di spicco. Se l’Udinese dovesse centrare l’Europa, dovrà poi consolidare il grande risultato. L’Udinese può conseguire un grosso risultato, ma deve sempre crederci: pratica un calcio pregevole, per cui va sfruttato il momento e ci sono buone prospettive che le cose vadano ancora bene. Lasagna nell’Hellas Verona? In campo si muove bene, gioca soprattutto per la squadra, crea spazi ai compagni, ma gli manca il gol. Forse vede poco la porta, come si dice in gergo, ma ha carattere, è un grande lavoratore. Certo, se alla lunga ti vengono a mancare quei 5-6 gol in più che tutti si aspettano, la squadra inevitabilmente ne risente» TrivenetoGoal.it

Fabio DEPAOLI si (ri)presenta «Fin dall'inizio la mia intenzione era quella di tornare qui da subito, e in realtà con la testa non sono mai andato via da Verona. Lavoro ogni giorno duramente perché la mia intenzione è quella di convincere la società a riscattarmi, per poi poter restare qui a lungo. Il gruppo mi ha trasmesso grande entusiasmo quest'anno come era stato l'anno scorso: io sono qui per dare il mio contributo alla squadra. Eclettico della mediana? Sì penso di poter fare più ruoli: sono abituato a giocare come esterno, ma in passato ho fatto anche l'interno, è un ruolo che mi piace interpretare. In ogni caso giocherò senza problemi in qualsiasi ruolo il mister mi chiederà di giocare. Se è cambiato qualcosa nel modo di giocare quest'anno? No, giochiamo sempre a uomo anche se alcuni interpreti sono cambiati. Il gruppo dell'anno scorso è rodato e quest'anno si sono aggiunti dei giovani di qualità che ci aiuteranno, anche se avranno necessariamente bisogno di tempo per adeguarsi. Il gruppo è sano, unito, formato da persone che lavorano sempre dando il massimo e che seguono il mister. Analogie tra mister Cioffi e Tudor? Penso ce ne siano molte: sono due grandi motivatori che sanno leggere bene le partite in corsa e che durante la settimana ci fanno lavorare duramente in allenamento. La sosta? "Ci è servita molto, abbiamo lavorato tanto pensando a migliorarci di giorno in giorno: sinceramente penso sia stata quasi come un ritiro. Il prossimo impegno sarà contro l'Udinese? Credo che in questo momento sia la squadra più in forma del campionato. Ci aspetta una partita difficile, ma noi saremo tosti, aggressivi e avremo il nostro pubblico a sostenerci. Saremo pronti a metterli in difficoltà col nostro gioco» HellasVerona.it

Simone VERDI a 'La Gazzetta dello Sport' «L’impatto è stato buonissimo. C'è un gruppo eccezionale, mi stanno aiutando tutti. Mi sento bene, ho giocato i primi 30 minuti con la Fiorentina e la sosta è arrivata a pennello perché ci ha dato modo di conoscerci meglio e migliorare sotto l'aspetto fisico. Alla ripresa con l'Udinese, una delle squadre più in forma, dovremo trovare il modo per fare punti. È stato un inizio difficile, anche dovuto al calendario. E poi ci sono tanti nuovi, incluso me, che si devono integrare e capire le idee dell'allenatore. Prime impressioni di Cioffi? Buonissime, ha voglia di emergere e ha grandissima grinta. È una persona che crede molto nel lavoro che poi è quello che ti aiuta a raggiungere gli obiettivi. I miei obiettivi? Sono legati a quelli del club. Voglio farmi comprare. Di quanti gol e assist mi accontenterei? Diciamo almeno 5 gol e 5 assist come base, poi spero di farne di più ovviamente» HellasLive.it

Depaoli: “Felice di essere tornato, lavorerò per restare qui”

Il sindaco di Verona TOMMASI intervistato da 'La Gazzetta dello Sport' «Per i 120 anni dell’Hellas Verona da parte del club c’è la volontà di celebrare nel migliore dei modi e la città non può che essere al suo fianco. Bentegodi vecchiotto? Spenderemo soldi per metterlo a norma, ha bisogno di manutenzioni molto costose, non è più in linea con le esigenze attuali. Non è una priorità, ma di certo ha bisogno di un arrangiamento. E non si può prescindere dall’interessamento del club che lo usa. È tornato vivo comunque l’interesse degli investitori per fare del Bentegodi un posto per ampliare l’offerta e ospitare altre manifestazioni visto che ad oggi a Verona abbiamo solo l’Arena. Questa stagione cominciata prima forse ha inciso sul rendimento delle grandi. Si sono giocate 5-6 partite in 20 giorni e i top player sono quelli che fanno più fatica a entrare in condizione perché finiscono tardi la stagione e trovare subito l’intensità è dura. Comunque Atalanta e Udinese stanno facendo bene, come il Verona, che con la giusta programmazione può ambire a fare come l’Atalanta, che ha investito molto sul progetto sportivo e sui giovani e lo ha portato a consolidarsi. Sono stati fatti risultati eccezionali negli ultimi anni per una realtà come Verona e anche per i nomi che sono stati poi valorizzati. Segno di una gestione attenta, di qualità tecnica. Una cosa sorprendente che denota i valori degli spogliatoi che si sono susseguiti è che non sono mai usciti dalle partite anche andando in svantaggio in campi complicati come San Siro, Torino, Roma… Mai avuta la sensazione di una squadra che molla e che non crede nella capacità di recuperare il risultato. In chi mi rivedo? Mi sembrano tutti più bravi di me. Comunque mi rivedo in giocatori che in mezzo al campo danno tutto quello hanno: Amrabat e Faraoni, Tameze più per la sua duttilità, anche se hanno caratteristiche diverse» TGGialloBlu.it

Pietro FANNA a 'La Gazzetta dello Sport' «L’Hellas è la casa di tutti, il legame che ognuno avverte. Centoventi anni di passione che continua. Uno dei simboli della città di Verona è la Scala, ed è un emblema che è molto chiaro. Si sale e si scende, ma non si molla mai. L'insegnamento che viene dall'Hellas e dalla sua storia è questa. Ci sono stati momenti meravigliosi, e l'orgoglio che provo è quello di aver fatto parte di quella squadra, di quel Verona che salì sul podio più alto. Allo stesso modo, ci sono anche periodi duri, che abbiamo superato. La cosa che non cambia mai è l'affetto che i tifosi hanno per l'Hellas: sono sempre vicini. L’Hellas è una parte dell’identità di Verona, la rappresenta. Entri in una famiglia in cui cresci. Chi segue l'Hellas chiede una cosa sopra tutte: l'impegno totale per il Verona, la dedizione al gialloblù. Se spremi ogni energia che hai sul campo sarai amato e ti vorranno bene per sempre» HellasLive.it

L'ex bomber gialloblù Nico PENZO a L'Arena «La squadra è stata smembrata e i nuovi sono arrivati in ritardo, quindi per l’allenatore è difficile trovare il bandolo della matassa. Bisognerebbe comunque essere dentro le cose... Penso alla cessione di Caprari: dribbling, inserimenti e gol. Volete mettere cosa potrebbe fare Henry con i suoi cross? In generale comunque non mi sembra che dalle cessioni siano arrivati molti soldi: bonus e clausole ci sono, ma cosa succederebbe se qualcuno dei giocatori in prestito facesse male e tornasse indietro?. Henry, nel suo piccolo, mi ricorda un po’ Giroud, anche se pure il milanista farebbe fatica rimanendo sempre spalle alla porta. In Serie A poi la palla lunga con spizzata per Lasagna è piuttosto prevedibile e poco efficace. Cioffi? Ha capacità, ma ha ereditato una situazione pesante. Se poi i giocatori iniziano a deprimersi come lo stesso Lasagna, la situazione peggiora. In Serie A poi non si può prendere gol da rimessa laterale. So cosa vuol dire essere un attaccante quando non arriva il gol, ma anche Lasagna deve aiutarsi e fare cose più semplici. Ilic invece secondo me è troppo basso. Hien è un ottimo difensore e mi piace molto anche Doig, ha fisico e personalità. Coppola? Ha sbagliato sul gol di Ikoné, ma Günter doveva dargli copertura. La vittoria contro la Sampdoria e il pareggio a Empoli mi lasciano ben sperare e bisogna tener conto che l’Hellas ha già incontrato Napoli, Atalanta, Lazio e Fiorentina. Con l’Udinese però bisogna dare un segnale e prendersi i tre punti» CalcioHellas.it



ALTRE NEWS IN ALLEGATO +   -   =

Nazionali gialloblù: Prima chiamata in azzurro per l'attaccante scaligero Kevin STELLA convocato nella nazionale italiana Under 16 di mister CEI e ZORATTO.
DAWIDOWICZ non impiegato dalla POLONIA, DOIG impiegato solo in Under 21 scozzese, minuti di qualità per LAZOVIĆ e ILIĆ autori di un assit ciascuno con la maglia della SERBIA.
Su HellasVerona.it e in allegato il riassunto di presenze e minutaggio di ogni giocatore scaligero nella propria nazionale.

Pacific Media Group interessato ad una quota azionaria dell'HELLAS VERONA stando a quanto scrive oggi 'Il Sole 24 Ore' ma SETTI smentisce 'Al momento non è in corso alcun processo di vendita e non è arrivata alcuna offerta' (TuttoMercatoWeb.com).

#CalcioMercato COPPOLA prossima plusvalenza dell'HELLAS VERONA: Secondo quanto riporta 'La Gazzetta dello Sport', Diego varrebbe già 8 milioni e sarebbe nel mirino di LAZIO e FIORENTINA.

Appropriazione indebita e autoriciclaggio, SETTI prosciolto dal Tribunale Federale Nazionale della FIGC (TGGialloBlu.Telenuovo.it).

Rinnovo fino al 30 giugno 2027 per Sandro MAZZOLA, Team Manager della squadra gialloblù che contestualmente, alla ventesima stagione all'HELLAS VERONA, diventa anche Club Manager della società.

Primavera 2 a 2 in amichevole per i ragazzi di mister BOCCHETTI contro i pari età del VICENZA al 'Tavellin'.



IN BREVE A PIÉ PAGINA +   -   =

VITA DA EX: Tempi duri anche per mister CORRENT ora tecnico del MANTOVA: I virgiliani hanno ottenuto 3 punti in 5 partite, arrivano da 3 sconfitte consecutive e si trovano ad un solo punto dal PIACENZA fanalino di coda nel Girone A di Serie C, normale la contestazione dei tifosi che chiedono la testa sua e anche quella del responsbile del progetto tecnico biancorosso BATTISTI. Tra i papabili, in caso di esonero di Nicola, il TG Gialloblù fa il nome di un altro ex allenatore della Primavera scaligera e cioè PAVANEL.
Nazionale azzurra in semifinale di Nations League grazie al 2 a 0 appioppato all'UNGHERIA con DIMARCO autore del secondo gol, il 1500esimo dell'ITALIA.

ADDIO A BELTRAMI E A BOLCHI: Il primo fu mediano dell'HELLAS VERONA dal 1958 al 1960 e autore di 3 gol in 69 presenze mentre il secondo mise a referto 19 presenze con gli scaligeri nella stagione 1963-64. R.I.P Giancarlo e Bruno.



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