...E ci risiamo, dopo un paio di settimane (e perdipiù in posticipo), torna in campo l'HELLAS VERONA degli interrogativi ancora irrisolti, quello devastato dal calciomercato in campo e fuori, quello delle (troppe?) scommesse, quello ancora sospeso tra l'intensità e l'aggressione alta marchio di fabbrica di JURIĆ e TUDOR e l'intuizione di calcio che a Udine si era intravista in CIOFFI, dopo l'esonero di GOTTI, ma che a Verona ancora non abbiamo visto.
Partita in estate con la conferma della difesa a tre e due trequartisti dietro la punta, la squadra scaligera ha dovuto fare di necessità virtù con alcune partenze non preventivate (e pure a prezzi di saldo ma questo è tutt'altro discorso) e virare sul 3-5-2 marchio di fabbrica del tecnico fiorentino, salvo poi tornare sui propri passi e, con l'arrivo in extremis della qualità (che ad un certo punto brillava per assenza) di VERDI e HRUSTIC, riproporre un 3-4-1-2 in attesa di tornare al classico 3-4-2-1 che nelle ultime tre stagioni tante soddisfazioni ha dato alla compagine gialloblù.
Nel frattempo è passato un mese e mezzo, il VERONA ha disputato 7 match perdendone 4 e vincendone solo 1 (contro l'attuale ultima in classifica) ma, soprattutto, ha deluso tantissimo sotto il piano dell'identità e del gioco nelle ultime due partite all'Olimpico e al Franchi dove pure ci sta di perdere ma di certo non nel modo in cui ha perso l'HELLAS, come un pugile suonato all'angolo senza quasi reagire!
Avanti così e a pagare, per forza di cose, sarà CIOFFI, il meno responsabile della situazione che si è venuta a creare figlia in primis delle scelte (non si sa quanto e se forzate o meno dalla contingenza) di SETTI e, in second'ordine, del nuovo diesse MARROCCU che, forse preso dall'entusiasmo della nuova avventura, ha perso immediatamente credibilità promettendo cose che all'evidenza dei fatti non si sono poi verificate, cercando di recuperare con una toppa che è risultata peggio del buco stesso e infine completando la squadra solo in chiusura di mercato con un ritardo che si è inevitabilmente riverberato su meccanismi di squadra per forza di cose in via di sviluppo.
Non che l'allenatore scaligero non abbia le sue colpe nei continui cambi di interpreti in difesa (per dirne una) o con improvvise esclusioni di giovani che pure non avevano fatto male (come DOIG e TERRACCIANO per dirne un'altra) oppure ancora per aver ideato un attacco monotematico (palla lunga su LASAGNA) e prevedibile con palle alte quasi assenti per la torre HENRY però se in società fossero state fatte altre scelte, invece che ripartire per l'ennesima volta da zero, anche il lavoro del tecnico ne avrebbe tratto giovamento; e in tutto questo arriva al Binti la squadra più in forma del campionato, per netto distacco, reduce da 5 vittorie consecutive (come non accadeva da 5 anni ai friulani) che non intenderà fare sconti neppure a Verona: Che Dio ce la mandi buona!
A dirigere la prossima sfida è stato chiamato il signor Daniele Minelli della sezione AIA di Varese.
QUI VERONA Lesione muscolare del flessore della gamba sinistra in nazionale per COPPOLA che con ogni probabilità non sarà disponibile per il posticipo di Lunedì così come ILIĆ vittima a sua volta di un infortunio con la SERBIA.
Purtroppo nemmeno FARAONI ha recuperato dal problema alla caviglia.
Probabile formazione
Sull'esterna destra CIOFFI conferma di avere più scelte tra la fisicità di TERRACCIANO nel contenimento di UDOGIE oppure l'esperienza di DEPAOLI o ancora la classe di LAZOVIĆ con DOIG a martellare dalla parte opposta.
In difesa rientra CECCHERINI dal primo minuto mentre, con l'assenza di Ivan le scelte nel mezzo del centrocampo sembrano scontate; sulla trequarti chance dal primo minuto per VERDI?
3-4-1-2 con Montipò; Hien-Guenter-Ceccherini; Depaoli-Tameze-Veloso-Lazovic; Verdi; Kallon-Henry.
QUI UDINE PEREZ potrebbe arrivare troppo tardi dalla convocazione in Argentina per partecipare alla trasferta al Bentegodi ma, in caso di forfait, NUYTINCK appare più che pronto a dargli il cambio.
Possibile ballottaggio in attacco tra BETO e SUCCESS col primo favorito al fianco di DEULOFEU.
Probabile formazione
Tutti a disposizione per mister SOTTIL che al 'Bentegodi' avrà l'imbarazzo della scelta ma ben difficilmente si discosterà da una formazione che vince da 5 gare di fila aldilà di qualche estemporaneo ritocco.
3-5-2 con Silvestri; Becao-Bijol-Perez; Pereyra-Lovric-Walace-Makengo-Udogie; Beto-Deulofeu.[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
Mister CIOFFI «Sono state due settimane dove i ragazzi hanno lavorato molto bene: la sosta ci è servita per ritrovarci e per ripartire con entusiasmo e applicazione. Più che sull'aspetto della tenuta fisica abbiamo lavorato sullo sviluppo del nostro gioco, per cercare di diventare più imprevedibili per i nostri avversari. Che partita sarà contro l'Udinese? Senza dubbio sono una squadra molto forte, ma lo erano già l'anno scorso. Quest'anno si sono migliorati ancora di più, alzando il loro livello e costruendo una rosa di qualità ancora maggiore. Se ho già scelto l'undici che scenderà in campo? Tranne qualche piccolo dubbio ho già le idee chiare. Rammarico per non essere rimasto a Udine? Sinceramente non ci ho mai pensato. Io credo nella scelta che ho fatto quest'estate, sono felice di essere a Verona e di lavorare ogni giorno con la squadra per raggiungere insieme il nostro obiettivo. Sono felice per quello che sta facendo l'Udinese, ma la mia scelta è stata una scelta convinta perciò non ho nessun rimpianto» HellasVerona.it
Mister SOTTIL tecnico dell'UDINESE «Giocheremo come abbiamo sempre fatto, non sentiamo nessuna pressione ma pensando a giocare partita per partita. È stato il nostro credo da quando sono arrivato e dobbiamo continuare così. Siamo consapevoli delle nostre forze, della capacità della squadra, che ha fatto delle cose straordinarie, ma fa parte del passato. Quello che conta è vivere il presente. Stare nel presente pensando al passato crea un senso di appagamento e di poca determinazione, e invece noi abbiamo bisogno di fame. Il nostro unico obiettivo è la partita di Verona. I gialloblù hanno perso giocatori importanti e ne hanno acquistati altri. Hanno un impianto tattico consolidato e ci sono tanti giocatori lì da anni, hanno intensità e fisicità. Sanno giocare bene in transizione e sanno accettare i duelli con aggressività. Dovremo farci trovare pronti sulle seconde palle. Mi aspetto una partenza feroce, come è giusto che sia. Ma anche noi siamo pronti a questa partenza. La formazione? Ho già in testa l’11 titolare, anche se i ragazzi mi hanno messo in grande difficoltà e gli faccio i complimenti. Mi hanno dimostrato di essere sempre all’altezza, chi inizia e chi subentra, ed è la parte principale della nostra identità e la nostra forza. Deve essere una costante per tutto l’anno» Udinese.it
Il doppio ex Luigi DE AGOSTINI «Da ex giocatore ritengo che per l’Udinese sarebbe stato meglio affrontare il Verona sulle ali dell’entusiasmo dopo il netto successo ottenuto sull’Inter. La sosta è sempre un rebus, ma in questo caso al Verona può avere permesso di ritrovarsi, all’Udinese di avere rifinito il lavoro impostato, ma in realtà può rivelarsi più un punto interrogativo per i bianconeri che arrivano da cinque successi di fila. La bilancia pende dalla parte bianconera proprio perché l’Udinese ha cominciato il campionato riprendendo il ritmo e l’andamento avuto nella seconda parte della scorsa stagione proprio con Cioffi, si sta riconfermando e quindi sa come rispondere, mentre il Verona si è molto indebolito con le partenze di Simeone, Barak e Caprari» CalcioUdinese.it
Stadio Bentegodi | Il nuovo spogliatoio dell'Hellas Verona!
Lorenzo MONTIPÒ a L'Arena «Essere tra i migliori in campo non è sufficiente, dobbiamo trovare un equilibrio e cominciare a fare punti. Nessuno comunque si sta tirando indietro e sono certo che risaliremo la china. Il rigore parato a Firenze? Sono contento, peccato però non sia servito… Ci stiamo preparando bene in vista della ripresa del campionato. Durante la sosta il mister ha ribadito che il nostro atteggiamento è quello giusto. C’è voglia di rivalsa e la squadra è concentrata sull’obiettivo salvezza. Quest’anno abbiamo in squadra grandi tiratori: Hrustic ha un gran mancino e Veloso calcia molto bene a effetto, ma il più pericoloso è Verdi: lui usa entrambi in piedi con naturalezza e quindi non sai mai cosa aspettarti. Hien mi ha impressionato, è molto forte e si è ambientato subito. I giovani? Complimenti al nostro settore giovanile e al mister che non ha avuto paura a mandarli in campo. L’Udinese? È una delle squadre più in forma del torneo, sono loro la vera sorpresa di questo inizio di campionato. Sono un gruppo fisico e forte in ogni reparto e Sottil ha trovato il modo di far rendere al meglio gli attaccanti. Chi toglierei loro? Senz’altro Deulofeu» CalcioHellas.it
Ajdin HRUSTIC al podcast ufficiale dell'HELLAS «Una delle prime cose che ho notato è stata la compattezza del gruppo: nonostante molti compagni non parlino benissimo l'inglese, fanno di tutto per aiutarmi e per farmi sentire il benvenuto. Significa molto per me. Io secondo australiano nella storia del Verona? È un grande onore, spero di poter rendere orgogliosi sia i tifosi australiani che quelli dell'Hellas. Mi auguro sia l'inizio di una bella avventura. Il numero 10 comporta parecchie responsabilità? Sì, sono d'accordo. Da piccolo ho sempre indossato il 7 o il 10: qui erano entrambi liberi, il club mi ha dato fiducia assegnandomi il secondo, e ora spero di onorarlo al meglio. Avere un po' di pressione nel calcio può far bene...» TuttoMercatoWeb.com
Il doppio ex Gigi DELNERI a 'Il Gazzettino' «Nell’Udinese ci sono compattezza, equilibrio tattico e qualità. La squadra sa fare bene sia la fase difensiva che quella offensiva: in campo è sempre corta e ciò le consente di spendere di meno, e poi ci sono individualità di spicco. Se l’Udinese dovesse centrare l’Europa, dovrà poi consolidare il grande risultato. L’Udinese può conseguire un grosso risultato, ma deve sempre crederci: pratica un calcio pregevole, per cui va sfruttato il momento e ci sono buone prospettive che le cose vadano ancora bene. Lasagna nell’Hellas Verona? In campo si muove bene, gioca soprattutto per la squadra, crea spazi ai compagni, ma gli manca il gol. Forse vede poco la porta, come si dice in gergo, ma ha carattere, è un grande lavoratore. Certo, se alla lunga ti vengono a mancare quei 5-6 gol in più che tutti si aspettano, la squadra inevitabilmente ne risente» TrivenetoGoal.it
Fabio DEPAOLI si (ri)presenta «Fin dall'inizio la mia intenzione era quella di tornare qui da subito, e in realtà con la testa non sono mai andato via da Verona. Lavoro ogni giorno duramente perché la mia intenzione è quella di convincere la società a riscattarmi, per poi poter restare qui a lungo. Il gruppo mi ha trasmesso grande entusiasmo quest'anno come era stato l'anno scorso: io sono qui per dare il mio contributo alla squadra. Eclettico della mediana? Sì penso di poter fare più ruoli: sono abituato a giocare come esterno, ma in passato ho fatto anche l'interno, è un ruolo che mi piace interpretare. In ogni caso giocherò senza problemi in qualsiasi ruolo il mister mi chiederà di giocare. Se è cambiato qualcosa nel modo di giocare quest'anno? No, giochiamo sempre a uomo anche se alcuni interpreti sono cambiati. Il gruppo dell'anno scorso è rodato e quest'anno si sono aggiunti dei giovani di qualità che ci aiuteranno, anche se avranno necessariamente bisogno di tempo per adeguarsi. Il gruppo è sano, unito, formato da persone che lavorano sempre dando il massimo e che seguono il mister. Analogie tra mister Cioffi e Tudor? Penso ce ne siano molte: sono due grandi motivatori che sanno leggere bene le partite in corsa e che durante la settimana ci fanno lavorare duramente in allenamento. La sosta? "Ci è servita molto, abbiamo lavorato tanto pensando a migliorarci di giorno in giorno: sinceramente penso sia stata quasi come un ritiro. Il prossimo impegno sarà contro l'Udinese? Credo che in questo momento sia la squadra più in forma del campionato. Ci aspetta una partita difficile, ma noi saremo tosti, aggressivi e avremo il nostro pubblico a sostenerci. Saremo pronti a metterli in difficoltà col nostro gioco» HellasVerona.it
Simone VERDI a 'La Gazzetta dello Sport' «L’impatto è stato buonissimo. C'è un gruppo eccezionale, mi stanno aiutando tutti. Mi sento bene, ho giocato i primi 30 minuti con la Fiorentina e la sosta è arrivata a pennello perché ci ha dato modo di conoscerci meglio e migliorare sotto l'aspetto fisico. Alla ripresa con l'Udinese, una delle squadre più in forma, dovremo trovare il modo per fare punti. È stato un inizio difficile, anche dovuto al calendario. E poi ci sono tanti nuovi, incluso me, che si devono integrare e capire le idee dell'allenatore. Prime impressioni di Cioffi? Buonissime, ha voglia di emergere e ha grandissima grinta. È una persona che crede molto nel lavoro che poi è quello che ti aiuta a raggiungere gli obiettivi. I miei obiettivi? Sono legati a quelli del club. Voglio farmi comprare. Di quanti gol e assist mi accontenterei? Diciamo almeno 5 gol e 5 assist come base, poi spero di farne di più ovviamente» HellasLive.it
Depaoli: “Felice di essere tornato, lavorerò per restare qui”
Il sindaco di Verona TOMMASI intervistato da 'La Gazzetta dello Sport' «Per i 120 anni dell’Hellas Verona da parte del club c’è la volontà di celebrare nel migliore dei modi e la città non può che essere al suo fianco. Bentegodi vecchiotto? Spenderemo soldi per metterlo a norma, ha bisogno di manutenzioni molto costose, non è più in linea con le esigenze attuali. Non è una priorità, ma di certo ha bisogno di un arrangiamento. E non si può prescindere dall’interessamento del club che lo usa. È tornato vivo comunque l’interesse degli investitori per fare del Bentegodi un posto per ampliare l’offerta e ospitare altre manifestazioni visto che ad oggi a Verona abbiamo solo l’Arena. Questa stagione cominciata prima forse ha inciso sul rendimento delle grandi. Si sono giocate 5-6 partite in 20 giorni e i top player sono quelli che fanno più fatica a entrare in condizione perché finiscono tardi la stagione e trovare subito l’intensità è dura. Comunque Atalanta e Udinese stanno facendo bene, come il Verona, che con la giusta programmazione può ambire a fare come l’Atalanta, che ha investito molto sul progetto sportivo e sui giovani e lo ha portato a consolidarsi. Sono stati fatti risultati eccezionali negli ultimi anni per una realtà come Verona e anche per i nomi che sono stati poi valorizzati. Segno di una gestione attenta, di qualità tecnica. Una cosa sorprendente che denota i valori degli spogliatoi che si sono susseguiti è che non sono mai usciti dalle partite anche andando in svantaggio in campi complicati come San Siro, Torino, Roma… Mai avuta la sensazione di una squadra che molla e che non crede nella capacità di recuperare il risultato. In chi mi rivedo? Mi sembrano tutti più bravi di me. Comunque mi rivedo in giocatori che in mezzo al campo danno tutto quello hanno: Amrabat e Faraoni, Tameze più per la sua duttilità, anche se hanno caratteristiche diverse» TGGialloBlu.it
Pietro FANNA a 'La Gazzetta dello Sport' «L’Hellas è la casa di tutti, il legame che ognuno avverte. Centoventi anni di passione che continua. Uno dei simboli della città di Verona è la Scala, ed è un emblema che è molto chiaro. Si sale e si scende, ma non si molla mai. L'insegnamento che viene dall'Hellas e dalla sua storia è questa. Ci sono stati momenti meravigliosi, e l'orgoglio che provo è quello di aver fatto parte di quella squadra, di quel Verona che salì sul podio più alto. Allo stesso modo, ci sono anche periodi duri, che abbiamo superato. La cosa che non cambia mai è l'affetto che i tifosi hanno per l'Hellas: sono sempre vicini. L’Hellas è una parte dell’identità di Verona, la rappresenta. Entri in una famiglia in cui cresci. Chi segue l'Hellas chiede una cosa sopra tutte: l'impegno totale per il Verona, la dedizione al gialloblù. Se spremi ogni energia che hai sul campo sarai amato e ti vorranno bene per sempre» HellasLive.it
L'ex bomber gialloblù Nico PENZO a L'Arena «La squadra è stata smembrata e i nuovi sono arrivati in ritardo, quindi per l’allenatore è difficile trovare il bandolo della matassa. Bisognerebbe comunque essere dentro le cose... Penso alla cessione di Caprari: dribbling, inserimenti e gol. Volete mettere cosa potrebbe fare Henry con i suoi cross? In generale comunque non mi sembra che dalle cessioni siano arrivati molti soldi: bonus e clausole ci sono, ma cosa succederebbe se qualcuno dei giocatori in prestito facesse male e tornasse indietro?. Henry, nel suo piccolo, mi ricorda un po’ Giroud, anche se pure il milanista farebbe fatica rimanendo sempre spalle alla porta. In Serie A poi la palla lunga con spizzata per Lasagna è piuttosto prevedibile e poco efficace. Cioffi? Ha capacità, ma ha ereditato una situazione pesante. Se poi i giocatori iniziano a deprimersi come lo stesso Lasagna, la situazione peggiora. In Serie A poi non si può prendere gol da rimessa laterale. So cosa vuol dire essere un attaccante quando non arriva il gol, ma anche Lasagna deve aiutarsi e fare cose più semplici. Ilic invece secondo me è troppo basso. Hien è un ottimo difensore e mi piace molto anche Doig, ha fisico e personalità. Coppola? Ha sbagliato sul gol di Ikoné, ma Günter doveva dargli copertura. La vittoria contro la Sampdoria e il pareggio a Empoli mi lasciano ben sperare e bisogna tener conto che l’Hellas ha già incontrato Napoli, Atalanta, Lazio e Fiorentina. Con l’Udinese però bisogna dare un segnale e prendersi i tre punti» CalcioHellas.it
Rinnovo fino al 30 giugno 2027 per Sandro MAZZOLA, Team Manager della squadra gialloblù che contestualmente, alla ventesima stagione all'HELLAS VERONA, diventa anche Club Manager della società.
VITA DA EX: Tempi duri anche per mister CORRENT ora tecnico del MANTOVA: I virgiliani hanno ottenuto 3 punti in 5 partite, arrivano da 3 sconfitte consecutive e si trovano ad un solo punto dal PIACENZA fanalino di coda nel Girone A di Serie C, normale la contestazione dei tifosi che chiedono la testa sua e anche quella del responsbile del progetto tecnico biancorosso BATTISTI. Tra i papabili, in caso di esonero di Nicola, il TG Gialloblù fa il nome di un altro ex allenatore della Primavera scaligera e cioè PAVANEL.
Nazionale azzurra in semifinale di Nations League grazie al 2 a 0 appioppato all'UNGHERIA con DIMARCO autore del secondo gol, il 1500esimo dell'ITALIA.
CALCIO ITALIANO Verona, per Cioffi il passato è la chiave del futuro: Udinese spartiacque della stagione
Un ritorno al passato per Gabriele Cioffi, la sfida all’Udinese con il suo Verona per giocarsi il futuro con i gialloblù
Pubblicato l' '1 Ottobre 2022Di Redazione CalcioNews24
Lunedì sarà una partita spartiacque per gli scaligeri e per l’allenatore che dovrà necessariamente fare punti per non rischiare, ancora una volta, la panchina. Cioffi cerca punti per nuove certezze si legge su L’Arena.
FONTE: CalcioNews24.com
del 01 ottobre 2022 alle 10:52
di Stefano Pontoni Udinesemania: la conferma dopo i complimenti, ma non è facile a Verona
Dopo due settimane nelle quali l'Udinese si è letteralmente ubriacata di complimenti, è arrivato finalmente il momento di tornare in campo. L'inizio di campionato è stato folgorante, i bianconeri hanno impressionato per gioco e ritmo e meritatamente si trovano al vertice.
Non può essere soltanto fortuna quando batti in serie Fiorentina, Roma e Inter. C'è qualcosa di più solido alla base, un progetto tecnico valido e soprattutto una rosa ben costruita e con qualità importanti in ogni reparto.
Ora però arriva la missione più difficile: sapersi confermare ad alti livelli per dimostrare a tutti di non essere un fuoco di paglia. La ripresa dopo la sosta, però, rischia di essere una trappola, quella dell'Hellas è una partita che va presa con le pinze e non solo per via dell'ex Cioffi.
Il tecnico, che ha lasciato Udine la scorsa estate soltanto per andare a prendere uno stipendio più ricco a Verona, conosce a memoria i bianconeri. Questo il pericolo più grande. Di questa crescita è forse lui il primo artefice, gliene va dato atto. Inoltre lunedì sera si giocherà la panchina e questo sicuramente sarà uno stimolo in più.
Sottil prepara le contromosse, sia dal punto di vista tattico che della mentalità. L'Udinese, se vuole diventare grande per davvero, deve sapersi evolvere e lui l'ha capito. Per questo in settimana insiste molto su certi meccanismi che vanno ancora affinati anche dal punto di vista della costruzione della manovra, che deve diversificarsi e proporre alternative valide anche quando di fronte ci sono squadre chiuse che non consentono di giocare di rimessa.
L'ambiente è carico. Tanto entusiasmo e fiducia, anche al "Bentegodi" una marea di tifosi sarà al fianco della squadra. In un lunedì sera questo è forse il più grande successo.
Poi c'è la voglia di Europa della proprietà. Il paròn Pozzo è uscito alla scoperto, cova questo sogno e lo ha fatto capire anche all'interno dello spogliatoio. Marino fa il pompiere, almeno per il momento. Fare più punti possibili da qui alla pausa per i Mondali, poi si vedrà.
FONTE: CalcioMercato.com
CALCIOMERCATO GdS: “Coppola centrale d’oro: vale già otto milioni”
Il colleghi della Rosea esaltano il prodotto del settore giovanile dell’Hellas e iniziano a parlare di mercato
di Tommaso BadiaSettembre 26, 2022 - 11:55
“A Verona i centrali difensivi sono d’oro e la lista s’allunga. Dopo Rrahmani, Kumbulla, Lovato e Casale adesso tocca a Diego Coppola tenere alta la tradizione dell’Hellas“.
Comincia così l’articolo oggi dedicato da La Gazzetta dello Sport a Diego Coppola, il nuovo “difensore d’oro” dell’Hellas.
A quanto riportato dai colleghi, il classe 2003 starebbe inoltre già attirando l’attenzione di diversi club, tra i quali Lazio e Fiorentina, entrambe società che negli ultimi anni hanno acquistato più di un elemento del Verona. Valutazione attuale fissato attorno agli otto milioni, ovviamente in rialzo qualora la fiducia di Cioffi continuasse a essere costante e, soprattutto, ripagata.
NEWS Dopo la pausa Verdi al top e ritorno al 3-4-2-1?
Il fantasista potrebbe aver usufruito della pausa per rientrare in forma e candidarsi a un posto da titolare
di Tommaso Badia Settembre 25, 2022 - 13:35
Due settimane per tornare in forma e candidarsi a una maglia da titolare: la pausa potrebbe giovare a Simone Verdi che, dopo essere arrivato in netto ritardo di condizione, potrebbe finalmente avvicinarsi al 100%.
Come dunque riportato da L’Arena, contro l’Udinese il trequartista arrivato dal Torino potrebbe anche candidarsi a una maglia da titolare, permettendo quindi a Cioffi di tornare al 3-4-2-1 di “juriciana” memoria e fornendo all’attacco dell’Hellas quella fantasia e quella imprevedibilità che sin qui sono certamente mancate.
FONTE: CalcioHellas.it
30 Settembre 2022 - 10:08 Hellas Live Lettura: 1 min. Hellas Verona, lunedì sera al Bentegodi si presenterà il miglior attacco e terza forza del campionato
Solo Napoli e Udinese nelle prime sette giornate hanno segnato (15) così tanto. Cremonese e Monza (14) sono invece le squadre ad aver subito più gol di Hellas Verona (13) e Sampdoria. La squadra di Sottil è terza in classifica grazie ai 16 punti (5 i gialloblù, ndr)raccolti in 7 giornate.
I gialloblù hanno tenuto la porta inviolata in ciascuna delle ultime tre gare casalinghe di Serie A TIM contro l'Udinese: l'ultima volta che ha registrato piu clean sheet interni consecutivi contro una singola avversaria nella competizione è stata tra il 1983 e il 1989 contro il Pisa (quattro).
Dopo una sconfitta e un pareggio, l'Udinese ha vinto tutte le ultime cinque gare di campionato: può ottenere sel successi nelle prime otto partite in una stagione di Serie A TIM per la prima volta nella sua storia,
L'Hellas Verona ha vinto solo una delle ultime 10 partite di campionato (3N, 6P) ed è stato sconfitto nelle due più recenti senza segnare; l'ultima volta che i gialloblù non sono andati in gol in tre incontri di fila in Serie A TIM è stata nell'aprile 2018 (tre).
L'Hellas Verona è rimasto imbattuto in cinque delle ultime sei sfide di Serie A TIM contro l'Udinese (2V, 3N), dopo che era stato sconfitto in quattro dei cinque precedenti (1N).
Hellas Verona (21) e Udinese (19) sono anche le squadre ad essere andate più volte in fuorigioco nella Serie A TIM 2022/23.
28 Settembre 2022 - 08:19 Hellas Live Lettura: 1 min. Serie A, 27 giocatori utilizzati in 7 giornate: primo posto per Monza e Hellas Verona
Sono il club brianzolo e quello gialloblù ad aver utilizzato più giocatori nelle prime sette giornate. Sono ben 27 i calciatori impiegati. Per l’Hellas Verona in totale si contano 35 sostituzioni.
27 Settembre 2022 - 08:26 Hellas Live Lettura: 1 min. Serie A, nove Under 21 già in campo: primo posto per l’Hellas Verona
I gialloblù di Cioffi sono la squadra ad aver schierato più Under 21 in questa Serie A: 9 giocatori impiegati nelle prime 7 giornate da Cloffl. Alle spalle dell'Hellas il terzetto con Atalanta, Empoli e Lecce (5 glocatori). La Florentina Invece è l'unica squadra a non aver ancora utilizzato calclatori nati da gennalo 2001. Gli Under 21 utilizzati da Cioffi: Aimone, Cabal, Cortinovis, Coppola, Doig, Ilic, Kallon, Piccoli e Terracciano.
FONTE: HellasLive.it
HELLAS VERONA di G.Vig., 26/09/2022 21:15 Cioffi: sette giorni per ritrovare il Verona
Cioffi prima della Lazio
Sette giorni. Sette giorni per dare un senso ad una squadra che è ancora incompiuta, sette giorni per trovare la forma giusta, sette giorni per trovare un gioco, sette giorni per saldare una panchina che in questo momento traballa pericolosamente.
Saranno sette giorni lunghi lunghissimi quelli che dividono Gabriele Cioffi dalla gara con l'Udinese, il suo passato recentissimo che si ripresenta sotto forma di rivelazione del campionato, sperando non si tramuti in un incubo per lui e per il verona. Firenze ci ha restituito una squadra piena di problemi, un passo indietro, quasi un rigettare ancora una volta il lavoro dell'allenatore. Il Verona non ha ancora un'anima, una personalità, un'identità. Peggio ancora non ha ancora un gioco.
Non è nè carne nè pesce, due passi avanti e uno indietro, quando pensi di aver risolto il problema ecco che se ne presenta un altro. Cioffi non ha più tempo, questa pausa deve essere servita a resettare ancora una volta e a ripartire. Eppure ci sono tanti motivi per essere ancora ottimisti. Cioffi non ha mai avuto la squadra titolare fino ad oggi. Verdi, Hrustic, ma anche Tameze sono giocatori fondamentali per il Verona. Ritrovando i due trequartisti si spera che finalmente il gioco scorra più fluido, più legato con quelle triangolazioni che sulle fasce hanno fatto le fortune della squadra scaligera. Verdi sulle orme di Caprari, un giocatore da ritrovare, Hrustic da inventare, Tameze da recuperare.
Ma ci sono anche altre questioni, come la difesa. Che balla ancora troppo, esposta come a Firenze alla velocità degli avversari, esposta a figuracce com'è capitato al povero Coppola. Cioffi ha la grinta per uscire anche da questo momentaccio. E lunedì sarà anche la sua sfida personale. Quella per conquistare finalmente Verona e il Verona.
Il Tribunale Federale Nazionale presieduto da Roberto Proietti ha prosciolto il presidente del Verona Maurizio Setti e la società gialloblù.
Il patron del Verona era stato deferito in ordine alle indagini della Guardia di Finanza di Bologna nell’ambito dell’operazione denominata ‘Scala Greca’, che vedevano Setti indagato per appropriazione indebita e autoriciclaggio.
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 25/09/2022 17:15 Vighini: Liberarsi del fantasma di Juric per il bene del Verona
Juric durante la conferenza
Considero Juric uno dei migliori allenatori che ho conosciuto. Non il migliore ma tra i migliori. Il Verona ha avuto la fortuna di ingaggiarlo e grazie a lui la storia recente del club è cambiata. Juric ha prodotto un calcio bellissimo e tantissime plusvalenze che hanno permesso a Setti di vivere in serie A pur senza investimenti e anzi traendo dal Verona lauti guadagni. Dio solo sa dove sarebbe oggi l’Hellas senza quelle plusvalenze e, bisogna pur dirlo, senza la miracolosa risalita dalla serie B di Aglietti.
Probabilmente oggi staremmo vivendo tutta un’altra storia, molto più simile a quella che abbiamo conosciuto bene qualche anno fa, piuttosto che questa in serie A. Dato a Juric quel che è di Juric, oggi è necessario voltare pagina. In fretta e per il bene del Verona. Non è possibile che il Verona intero sia “prigioniero” del fantasma di Juric quasi che il calcio stesso a Verona si sia fermato con il croato. Il suo “modello” di calcio è difficilmente replicabile, lo devono capire in fretta Setti e poi Marroccu, ma lo devono capire in fretta anche molti giocatori che cercano in “automatico” di adottare quel tipo di calcio che ha fatto la loro fortuna assieme a quella del Verona.
L’errore grossolano compiuto da D’Amico nella scorsa stagione fu proprio quello di chiedere a Eusebio Di Francesco, ottimo allenatore tra l’altro, di abiurare il suo calcio per “imitare” quello di Juric. Ne venne fuori un abominio che venne terminato alla terza partita, quando D’Amico capì che si sarebbe solo peggiorata una situazione che la squadra non sentiva sua. A maggior ragione oggi si sta ricommettendo quell’errore.
Cioffi non è Juric e non è Tudor, che ha proseguito quel lavoro proprio grazie agli input di D’Amico e a quelli dell’amico Ivan, inutile che stiamo qui tanto a girarci intorno.
Gabriele, lo dico per l’ennesima volta, è un ragazzo intelligente e per certi versi concreto che sta cercando di portare fuori il Verona da quel fantasma. Ma lo ha fatto tornando indietro, abbracciando un’altra filosofia di gioco, diversa dalla sua, quando si è accorto che la squadra stava “rigettando” la sua proposta.
Ma il Verona di Firenze, purtroppo, ha dimostrato di non essere ancora nè carne nè pesce. Nel frattempo ci sono giocatori che sembrano spaesati, sia tra i nuovi sia tra i vecchi. Coppola non può marcare a uomo uno veloce come Ikonè, Hien è fortissimo ma probabilmente a zona, a centrocampo c’è un problema enorme con Veloso che ha al massimo sessanta minuti, Tameze che non è più lui. Hongla che resta un Ufo e Ilic che va a corrente alternata, senza un vero progetto tattico disegnato su di lui. E poi manca sempre il braccetto di sinistra, vecchio problema non risolto dal mercato, perchè Doig, ottimo per spinta e propositività quel ruolo adesso non può farlo e Cabral deve essere atteso con pazienza.
Il problema non è Cioffi, dunque, ma “filosofico” di impostazione e parte da lontano. Qualsiasi allenatore arrivasse a Verona in questo momento si troverebbe davanti a questo problema: quello di una transizione che deve essere affrontata però con forza e personalità. Senza cedimenti, nè ricatti, nè compromessi. Che già probabilmente sono stati eccessivi e forse, speriamo di no per il bene dell’Hellas, costeranno cari al povero Cioffi. Abbiamo il dovere tutti noi di liberarci del fantasma di Juric prima che sia troppo tardi.
HELLAS VERONA di Redazione, 24/09/2022 7:00 Hellas, 225 minuti a secco: cercasi disperatamente il gol…
Kevin Lasagna (Grigolini)
225 minuti a secco. Da due partite e mezzo il Verona non segna più. L’ultima rete é stata realizzata dal terzino sinistro Josh Doig: 2-1 al Bentegodi nel recupero del primo tempo della gara vinta contro la Sampdoria.
Poi l’attacco gialloblù si é bloccato, nelle sconfitte, entrambe per 2-0, contro Lazio e Fiorentina.
Finora il più prolifico è stato Thomas Henry con due reti, entrambe con colpi di testa (con la Sampdoria é stato assegnato autogol ad Audero).
Gli altri marcatori del Verona, al momento in questo campionato, con una rete, sono Lasagna, Kallon e Doig.
Per raccogliere punti salvezza pesanti bisogna tornare a segnare e con continuità…
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Il Corriere di Verona proietta la propria attenzione al posticipo di lunedì che vedrà affrontarsi l'Hellas contro l'Udinese di Sottil, vera sorpresa del campionato: "Udinese, pronto un attacco monstre. L'Hellas chiamato a una prova da big". I friulani hanno già messo a segno 15 gol in 7 partite, soltanto il Napoli ha tenuto questo passo. Il Verona dovrà alzare un muro come squadra per portare a casa punti necessari per la corsa salvezza.
Finita la sosta, è tempo di tornare a correre per l’Udinese, attesa lunedì sera al Bentegodi dalla sfida con l’Hellas Verona. Una gara che presenta molte più insidie di quanto si possa pensare in casa bianconera. In primis c’è stata la sosta, che storicamente le zebrette non digeriscono benissimo. Soprattutto però, durante questi quattordici giorni, i riflettori si sono accesi sulla compagine di Andrea Sottil, con tantissime interviste rilasciate da dirigenti e tesserati. Quindi ora non si può più parlare di underdog, ma ci sono quelle pressioni che di solito sono su squadre che lottano per la metà sinistra della classifica.
Una pressione ulteriore che dovrà essere gestita nel modo giusto in campo, mantenendo la consapevolezza dei propri mezzi e senza farsi influenzare pensando di avere già il risultato in cascina. I giocatori più esperti, come Deulofeu, Silvestri, Becao, Walace e Pereyra dovranno quindi supportare ancora di più i vari Udogie, Lovric, Samardzic e Bijol per fargli fare un ulteriore step di consapevolezza. Sottil poi si affiderà alla verve di Beto, sempre più bomber della squadra e che ora è tornato a pieno regime. Anche a mezzo servizio però si è vista la sua vena realizzativa visto che è a quota quattro reti. Ora è atteso dalla prova del nove e dovrà sprigionare tutta la sua potenza.
Lunedì l’Udinese incontrerà il suo passato. All’Hellas Verona, infatti, c’è quel Gabriele Cioffi che doveva aprire un ciclo in casa friulana e che invece dopo sei mesi ottimi ha salutato. Ci sarà da entrambe le parti voglia di ottenere un risultato positivo contro la vecchia conoscenza, senza contare che per il tecnico scaligero questa gara può essere decisiva. L’ex vice di Gotti inoltre conosce sicuramente diversi aspetti della compagine friulana, un fattore positivo di cui Sottil dovrà sicuramente tenere conto preparando la gara. Un match che apre un secondo tragitto della maratona Serie A, l’Udinese non vuole farsi cogliere impreparata e ha tutte le intenzioni di continuare a stupire per chiudere in bellezza questo 2022.
Stagione di sofferenza per l'Hellas Verona, che in estate ha perso i migliori giocatori. Tutto sommato, però, gli scaligeri hanno fin qui sempre risposto presente nelle gare che contavano: due preziosi pari a Bologna ed Empoli, un successo in uno scontro diretto contro la Sampdoria. I quattro ko, contro avversarie oggettivamente superiori come Napoli, Atalanta, Lazio e Fiorentina. Tutto preventivabile, in definitiva. Cioffi fin qui sta facendo un buon lavoro, aiutato anche dalle parate di Montipò: 6.36 la media del portiere, che ha evitato passivi peggiori nelle ultime due giornate. Buono l'impatto di Kallon e soprattutto di Filippo Terracciano, classe 2003 e prodotto del vivaio Hellas. Note negative: Ilic, obiettivo Lazio, fin qui non riesce a mantenere gli standard dell'anno scorso. Stesso dicasi per Tameze. In difficoltà Gunter e Dawidowicz, così come Lasagna davanti. Da valutare Simone Verdi, che ha esordito a Firenze giocando mezz'ora.
L'Hellas Verona nuovamente nel radar di Pacific Media Group. È quanto scrive oggi Il Sole 24 Ore, secondo cui il gruppo USA, che compra quote di club europei, starebbe provando ad accelerare per entrare nel gruppo azionario del club scaligero. Pacific starebbe studiando i dossier di diverse squadre di Serie A e secondo il quotidiano economico-finanziario sarebbero in corso delle trattative.
Setti smentisce. Lo stesso giornale riporta anche la smentita di Maurizio Setti, patron dell'Hellas: "Al momento non è in corso alcun processo di vendita e non è arrivata alcuna offerta". Di rito, secondo l'articolo a firma di Carlo Festa: Pacific, che controlla quote di Kaiserslautern, De Bosch, Nancy ed Esbjerg, starebbe lavorando all'acquisizione del Verona, valutato attorno ai 100 milioni di euro.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
1 OTTOBRE 2022 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda - Oggi, sabato 1 settembre, allo Sporting Center 'Paradiso', i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: schemi su falli laterali, rimessa dal fondo e sviluppi di gioco per combinazioni offensive.
30 SETTEMBRE 2022 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda - Oggi, venerdì 30 settembre, allo Sporting Center 'Paradiso', i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: esercizi di attivazione tecnica, esercizi di possesso palla per la costruzione del gioco, partita a tema per attacco alla profondità e per la difesa in inferiorità.
29 SETTEMBRE 2022 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda - Oggi, giovedì 29 settembre, allo Sporting Center 'Paradiso', i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: seduta di forza in palestra, torello dinamico, partita a pressione per difesa in inferiorità numerica e partita finale.
28 SETTEMBRE 2022 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda - Oggi, mercoledì 28 settembre, allo Sporting Center 'Paradiso', i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: esercizi di attivazione, di passaggio, di possesso palla per gli sviluppi di gioco e lavoro aerobico.
Verona - Hellas Verona FC è lieto di comunicare il rinnovo del contratto fino al 30 giugno 2027 del Team Manager Sandro Mazzola, che contestualmente assume anche la carica di Club Manager della società.
Un riconoscimento meritato per Sandro Mazzola, giunto alla ventesima stagione all'Hellas Verona, un professionista che - dentro e fuori dal campo - ha sempre al meglio incarnato lo Spirito gialloblù.
Dodicesimo giocatore più presente nella storia del Club, con 216 partite disputate in 7 stagioni di militanza (di cui 3 da Capitano), ha percorso alcune delle tappe più significative della storia recente del Verona.
Non solo da calciatore (Sandro era in campo nell’anno del centenario, ovvero nel 2003) ma anche da Team Manager, ruolo che ricopre ininterrottamente da luglio 2010 e che gli ha permesso e gli permette di vivere a bordocampo ormai ben 8 campionati di Serie A.
Il Presidente Maurizio Setti, a nome di tutto il club, augura a Mazzola di proseguire l'ottimo lavoro fin qui svolto.
DARKO LAZOVIC e IVAN ILIC (Serbia)
Serbia-Svezia: 4-1 | 24/09, Belgrado (UEFA Nations League). Minutaggio: Lazovic 45' (autore dell'assist del quarto gol), Ilic 6'
Norvegia-Serbia: 0-2 | 27/09, Oslo (UEFA Nations League). Minutaggio: Lazovic 17', Ilic 90' (autore dell'assist del secondo gol)
27 SETTEMBRE 2022 Il nuovo spogliatoio dell'Hellas Verona
Verona - Si è tenuta questa mattina allo stadio 'Bentegodi' la visita organizzata - aperta alla stampa - per la presentazione dei nuovi spogliatoi dell'Hellas Verona. Il progetto, voluto e finanziato interamente dalla società gialloblù, da inizio stagione ha permesso ai calciatori del club di vivere le fasi pre e post partita di ogni match in un ambiente completamente rinnovato, moderno e adatto ad ogni esigenza degli atleti.
"Ho il piacere di darvi ufficialmente il benvenuto all'interno del nostro nuovo spogliatoio" - ha dichiarato il Direttore Generale del club, Simona Gioè - "e vorrei ringraziare per la partecipazione all'evento di questa mattina il Team Manager della nostra Prima Squadra, Sandro Mazzola, che vive questi luoghi in prima persona con giocatori e staff tecnico, e il titolare di Scaligera Arredamenti, Marco Poccobelli, nostro storico partner che ha contribuito alla realizzazione di questo nuovo spogliatoio."
"Posso testimoniare che i ragazzi hanno apprezzato molto il nuovo spogliatoio messo a loro disposizione e tutte le migliorie fatte per rendere loro l'ambiente il più confortevole possibile. Da questa stagione, anche a causa delle rose più ampie richieste, avevamo necessità di ottimizzare gli spazi, e lavorando insieme allo Stadium Manager, Stefano Cacciatori, siamo riusciti a creare un ambiente che si adeguasse al meglio a tutte le nostre esigenze", ha aggiunto il Team Manager gialloblù, Sandro Mazzola. "Abbiamo cercato di riservare a tutti lo spazio necessario per poter lavorare: sono presenti, infatti, una sala dedicata alla fisioterapia, uno spogliatoio per il mister ed il suo staff, separato da quello della squadra, ed una stanza riservata ai magazzinieri. Inoltre, credo sia stato fatto un ottimo lavoro anche dal punto di vista della personalizzazione: le scritte ed i colori utilizzati rendono un grande senso di appartenenza, senza dubbio sono presenti tutte le componenti per dare uno spogliatoio adeguato a una squadra di Serie A".
Infine, è arrivato anche il commento del titolare di Scaligera Arredamenti, Marco Poccobelli, che ha raccontato ai presenti le modalità di realizzazione di questo nuovo spazio: "Siamo stati contattati alla fine della scorsa stagione dal Presidente del club, Maurizio Setti, che ci ha chiesto di effettuare un restyling dello spogliatoio. Prima di iniziare i lavori ci siamo confrontati sia con la società sia con lo staff tecnico, in modo tale da poter realizzare il miglior lavoro possibile che venisse incontro a tutte le esigenza richieste. Ogni armadietto è dotato di un vano dove gli atleti possono riporre i loro effetti personali, per la costruzione di questi spazi abbiamo utilizzato l'HPL, un materiale pressoché indistruttibile ed anche lavabile e sanificabile, utilizzato anche infatti nelle sale ospedaliere. Infine, abbiamo personalizzato lo spazio, colorandolo di giallo e blu, ed aggiungendo delle scritte emozionali che potessero far sentire i giocatori ancora più parte integrante della storia di questa società e della città".
"Ci siamo rivolti con convinzione e fiducia all'azienda Scaligera Arredamenti, sponsor ormai storico della nostra società, che anche in questa occasione ha saputo dimostrare qualità, competenza e grande professionalità" ha concluso Federico Fornaris, Marketing and Sales gialloblù.
26 SETTEMBRE 2022 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda - Oggi, lunedì 26 settembre, allo Sporting Center 'Paradiso', i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: seduta defaticante per i giocatori impegnati nell'allenamento congiunto di ieri e sessione di lavoro atletico per il resto del gruppo.
25 SETTEMBRE 2022 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda - Oggi, domenica 25 settembre, allo Sporting Center 'Paradiso' i gialloblù hanno svolto una seduta di allenamento congiunto col Koper, formazione che milita nella massima serie slovena.
Un ottimo test, suddiviso in due tempi da 45', per i giocatori di mister Gabriele Cioffi, in particolar modo per chi ha trovato meno minuti in questo avvio di stagione.
24 SETTEMBRE 2022 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda - Oggi, sabato 24 settembre, allo Sporting Center 'Paradiso', i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: schemi offensivi e difensivi su palla inattiva.
Verona - Buon test match per la Primavera di mister Salvatore Bocchetti, che nel cuore della sosta per gli impegni delle Nazionali e a poco più di una settimana dalla ripresa del campionato ha affrontato i pari età del Vicenza all'Antistadio 'Tavellin'.
La sfida si è conclusa sul 2-2: gol di Patanè e Riahi per l'Hellas Verona, mentre per il Vicenza hanno segnato Djordjevic e Mion.
Venendo alla cronaca, sono gli ospiti a portarsi in vantaggio nel primo tempo, grazie a un preciso destro di Djordjevic che al 4' si infila all'incrocio dei pali.
La risposta del Verona è pressoché immediata e porta la firma di Patanè, che una volta servito da Riahi lascia partire il sinistro e trova l'angolo basso della porta alla destra di Bresolin, per il gol dell'1-1.
Rete solo sfiorata invece da Florio, a un passo dal vantaggio sia al 18', quando calcia sul fondo e vicino al palo, sia al 21', fermato dall'intervento del portiere ospite.
I gialloblù però insistono e al 34' si portano in vantaggio con Riahi, che a pochi passi dalla porta calcia rasoterra senza lasciare a Bresolin il tempo di intervenire.
Nella ripresa, l'occasione migliore a favore dei gialloblù passa nuovamente tra i piedi di Riahi, che al 70' conclude di potenza trovando la parata del subentrato Ratzenbeck.
Al 79' il Vicenza conquista calcio di rigore: dal dischetto si presenta Coulibaly, che perde il duello dagli undici metri contro il neo entrato Ravasio, autore di un'ottimo intervento. Nel finale di gara il Vicenza trova però il gol del pareggio, in seguito alla giocata personale di Mion, che salta un avversario e calcia sotto la traversa firmando il definitivo 2-2.
I gialloblù torneranno in campo domenica 2 ottobre, quando alle ore 13 affronteranno la Fiorentina, in trasferta, nel match valido per la 6a giornata del campionato Primavera 1 TIM 2022/23.
Arbitro: Giovanni Costa (Sez. AIA di Castelfranco Veneto)
Assistenti: Fabio Cappellaro (Sez. AIA di Verona), Stefano Faccioni (Sez. AIA di Legnago)
NOTE. Ammoniti: Barbieri, Spadiliero.
23 SETTEMBRE 2022 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda - Oggi, venerdì 23 settembre, allo Sporting Center 'Paradiso', i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: possesso palla per sviluppi di schemi offensivi ed esercitazioni per il pressing.
Verona- Nuova soddisfazione per il classe 2007 Kevin Stella, così come per tutto il Settore Giovanile dell'Hellas Verona.
L'attaccante è stato infatti convocato per la prima volta dalla Nazionale italiana Under 16 guidata dai Tecnici Federali Davide Cei e Daniele Zoratto, e prenderà parte al prossimo impegno degli azzurrini che, venerdì 28 settembre (ore 11.30), affronteranno - in amichevole - i pari età della Juventus al 'JTC' di Vinovo.
Il calciatore, attualmente in forza nella formazione Under 16 gialloblù di mister Francesco Caldana, ritrova così la maglia azzurra dopo aver già difeso i colori della Nazionale militando nella selezione Under 15.
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - = VITA DA EX: Tempi duri anche per mister CORRENT ora tecnico del MANTOVA: I virgiliani hanno ottenuto 3 punti in 5 partite, arrivano da 3 sconfitte consecutive e si trovano ad un solo punto dal PIACENZA fanalino di coda nel Girone A di Serie C, normale la contestazione dei tifosi che chiedono la testa sua e anche quella del responsbile del progetto tecnico biancorosso BATTISTI. Tra i papabili, in caso di esonero di Nicola, il TG Gialloblù fa il nome di un altro ex allenatore della Primavera scaligera e cioè PAVANEL.
Nazionale azzurra in semifinale di Nations League grazie al 2 a 0 appioppato all'UNGHERIA con DIMARCO autore del secondo gol, il 1500esimo dell'ITALIA.
SERIE A Il ricordo di Bruno Bolchi: quando anche Mazzola aveva paura di lui
28/9 ALLE 18:32
di LORENZO DI BENEDETTO
Nella giornata di oggi è arrivata la notizia della scomparsa di Bruno Bolchi, ex giocatore di Inter, Torino, Hellas Verona e Atalanta, e tecnico di Bari, Lecce, Cesena e Reggina, all'età di 82 anni. Per ricordare la sua carriera e omaggiare un grande del nostro calcio, vi riproponiamo una delle sue ultime interviste, racchiusa nel libro "Le 100 emozioni. Cento personaggi raccontano la loro passione per il calcio".
Più di ottocento panchine da allenatore tra i professionisti. Bruno Bolchi ha girato l'Italia in lungo e in largo, sempre col pallone in testa. Da giocatore è stato anche capitano dell'Inter allenata da Helenio Herrera. "L'arrivo del Mago a Milano - ricorda - fu preceduto da un battage pubblicitario incredibile. La prima qualità che impressionò di lui era la carica con cui trasmetteva alla squadra il suo entusiasmo. La sua vera rivoluzione fu sul piano degli allenamenti che fino a quel momento erano basati su giri di campo, ginnastica da fermi e poco pallone. I suoi allenamenti invece erano brevi ma intensi, a base di velocità. Il 90% era lavoro con la palla fra i piedi. Portò poi i suoi slogan per dare slancio a tutto l'ambiente. Io ero giovanissimo, avevo vent'anni e a ventuno mi fece capitano della squadra. Lavorammo vari anni insieme poi le strade si separarono. Ha tracciato un solco nuovo nel modo di concepire il calcio".
Lo sa che lei è stata la prima figurina della collezione Panini che ha compiuto di recente 60 anni?
"Tutto questo mi fa tornare indietro nel tempo. All'epoca ero un ragazzino, avevo 21 anni e non mi accorsi che i fratelli Panini stessero lanciando qualcosa che avrebbe avuto un successo mondiale. E' una cosa che mi inorgoglisce. Spero di poter gioire ai 100 anni delle figurine Panini...".
Gianni Brera aveva trovato per lei il soprannome di Maciste vista la sia forza fisica. Si sentiva davvero Maciste?
"Le racconto un particolare facendo un riferimento alla mia generazione. Eravamo i ragazzi del dopoguerra e il mio fisico era un'eccezione. Già a quattordici anni e mezzo ero molto slanciato e tutti gli altri miei coetanei, anche i più alti, mi arrivavano alla spalla. Non mi sentivo Maciste ma ricordo che Mazzola, quando entrammo nello spogliatoio una delle prime volte disse: 'Di fronte a Bolchi, io così mingherlino mi sono preso paura...'"
All'Inter lei era molto legato anche a Mario Corso...
"Siamo stati per tanti anni compagni di squadra e ci frequentavamo anche fuori dal campo. Lo conobbi a una convocazione nelle nazionali giovanili azzurre, quando vincemmo il titolo europeo in Lussemburgo. Mario veniva da una squadretta in provincia di Verona, era magro come un chiodo, ma aveva già una classe straordinaria. Restammo tutti sbalorditi quando lo vedemmo giocare per la prima volta, io compreso. Poi fu acquistato dall'Inter e praticamente esordimmo insieme in nerazzurro. Diventammo titolari, nonostante fossimo giovanissimi, sia io che lui che Aristide Guarneri. Corso aveva estro ma anche un'innata fantasia".
Quale episodio legato a Mario Corso ricorda con maggiore affetto?
"Quel che tengo a precisare è che le punizioni che tutti ricordano non erano frutto di uno studio, come si diceva all'epoca. Mario tirava così da fermo già a 16 anni e mezzo, quando l'ho conosciuto io: aveva ricevuto naturalmente questo dono".
Bolchi, parliamo ora della sua carriera da allenatore. Quali sono le sensazioni più piacevoli che le sono rimaste?
"Ogni promozione ti regala tante emozioni. Voglio però sottolineare il piacere di aver aiutato tanti giovani nella loro crescita ed esplosione. Averli fatti esordire e poi vederli arrivare a vincere grandi trofei è una splendida soddisfazione. E' il caso di Seba Rossi, Brio, Ambrosini, Rizzitelli, Minotti. E poi tutta la covata del Bari e Massimo Orlando che ebbi alla Reggina. Non dimentico il giorno in cui col Bari in C in Coppa Italia eliminammo la Juve nel doppio confronto (era l'83-84). Ed era la squadra di Platini e Boniek".
Ha mai avuto la possibilità di allenare una big?
"Ci furono due-tre opportunità che potevano andare in porto. Una con la Fiorentina con Allodi direttore generale e un'altra al Torino. Ma ripeto sono contento di quel che ho fatto: riuscire ad andare avanti per così tanto tempo in questa professione e collezionare più di 800 panchine tra i professionisti, mi fa dire che qualcosa di positivo in questo ambiente sono riuscito a fare".
Tra i presidenti chi ricorda più volentieri?
"A Cesena mi sono tolto tante soddisfazioni, è la città dove sono rimasto più a lungo, ben quattro anni. Ma mi sono trovato benissimo un po' dappertutto, in primis a Bari. Quanto ai presidenti al Pisa ho avuto Anconetani con cui il rapporto è stato ottimo. Aveva un carattere particolare, magari aveva cinque minuti in cui si arrabbiava e succedeva di tutto ma poi si tranquillizzava. E' stato un gran dirigente, aveva la capacità di mantenere sempre la squadra tra la Serie A e la B. Ricordo che la settimana prima che ci lasciasse era a cena a casa mia. Era vulcanico e come dicevo prima, quando vedeva qualcosa che non gli tornava partiva in quarta ed era difficile contenerlo".
Matarrese che presidente fu al Bari?
"Si creò con lui una bellissima "chimica". La squadra era retrocessa in C. Lui mi chiamò e mi disse: 'Guardi che di calcio non so nulla, le darò in mano un gruppo di giocatori e lei mi dirà chi tenere e chi dar via. Mi deve scusare ma non so nulla'. Tutto sommato fu anche una fortuna. Con Janich costruimmo una squadra basata sui giovani del vivaio come Loseto, Cuccovillo, De Trizio e fummo protagonisti della doppia promozione".
A Bari come si trovò?
"Al sud ho lavorato tanto, la gente ti dà tanto calore e ti ripaga alla grande degli sforzi. Io ho sempre fatto il mio lavoro e sono stato rispettato da tutti".
Tornando ai calciatori che ha allenato quale è stato quello che l'ha colpita davvero di più?
"La miglior impressione me la fece Massimo Orlando, quando arrivai alla guida della Reggina. Aveva 18 anni e una tecnica raffinata. Scattava per un'ora e mezzo e quasi non ne risentiva. Quando mi dissero che era davvero forte ci credevo ma fino ad un certo punto. Poi dal vivo ne ebbi la piena conferma. Peccato poi che la sua carriera sia stata condizionata dagli infortuni".
Lei, milanese, dopo la fine della carriera da giocatore si è stabilito con la sua famiglia in Toscana. Come mai?
"Prima di diventare un tecnico a tutti gli effetti feci per qualche mese l'allenatore-giocatore alla Pro Patria. Fu un'esperienza breve dopodiché con mia moglie dovevamo decidere dove fissare la nostra residenza. In quel periodo mi chiamò Melani, presidente della Pistoiese che mi volle come tecnico degli arancioni. Arrivati in Toscana ci consigliarono di stabilirci a Montecatini che all'epoca era spettacolare. Ce ne innamorammo e siamo rimasti qui".
Il difensore dell'Italia, Federico Dimarco, ha parlato dopo la vittoria contro l'Ungheria. Ecco quanto riportato da Il Corriere dello Sport. "Sono contento di avere segnato il primo gol in Nazionale, l'importante era vincere, ci siamo riusciti, guadagnando la Final Four. Ho fatto tanta strada e ho cercato di dare sempre il massimo. Il mio nome verrà associato al gol numero 1500 della storia azzurra".
Un anno dopo l'infortunio di Spinazzola, che ha lasciato un buco sulla sinistra anche per la Nazionale e non solo per la Roma, Roberto Mancini pare avere trovato il sostituto. Perché Dimarco gioca una partita straordinaria contro l'Ungheria, coronata sì dal gol, ma è solo un cavillo in un documento molto lungo. Sigla il gol 1500, si candida a un posto da titolare anche nell'Inter - dove Inzaghi spesso lo vede come braccetto a sinistra, il sostituto di Bastoni insomma. Sfiora il terzo gol con il sinistro che finisce sopra la traversa da buona posizione. Come spiega TMW, prende sempre di sorpresa Fiola.
TMW: 7,5
Gazzetta dello Sport: 7,5
Corriere dello Sport: 8
Tuttosport: 7
Corriere della Sera: 7,5
Gol storico quello realizzato questa sera alla Puskas Arena da Federico Dimarco. L'autore della rete dello 0-2 ha infatti segnato il gol numero 1500 nella storia della nostra Nazionale.
A quanto riporta oggi "Tuttosport" vacilla a Mantova la panchina di Nicola Corrent. L'ex allenatore della Primavera del Verona, nelle prime cinque giornate ha racimolato quattro sconfitte e una sola vittoria, con la difesa che è la più battuta del campionato. In caso di un possibile esonero - a quanto si legge - i nomi più accreditati sono quelli di Massimo Pavanel e Marco Zaffaroni.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Un clamoroso cambio in panchina potrebbe avvenire a Mantova. Dopo la sconfitta con il Lecco la panchina di Corrent è infatti a forte rischio. Al posto dell’ex allenatore della Primavera dell’hellas potrebbe arrivare Massimo Pavanel, anche lui sulla panchina dei giovani del Verona qualche stagione fa.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
Ultima partita
Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.