RECAP & IMPRESSIONI
Primo tempo disastroso da parte dell'HELLAS che lascia ai padroni di casa iniziativa e dominio completo sulle fasce dove SOTTIL fa soffrire le pene dell'inferno a HIEN e DEPAOLI, oltre a non mettere cross in fase di attacco, non aiuta il compagno in fase difensiva ma il gol viola arriva con un affondo sulla destra di IKONÉ, il dribbling secco su COPPOLA e la conclusione dal limite che beffa MONTIPÒ al 13°.
Il gioco del VERONA è completamente bloccato e prevedibile sulle palle lunghe per LASAGNA regolarmente intercettato dagli avversari, zero palle alte per HENRY e la costruzione da dietro sul pressing dei padroni di casa che non produce altro se non pallonate verticali inutili. HRUSTIC tocca 4 palloni in 45 minuti, due in fase difensiva, uno in mediana e uno sulla trequarti d'offesa completamente sballato: Troppa fretta da parte dei gialloblù che appena conquistata palla rilanciano alla cieca in zone dove i compagni non possono arrivare e solo MONTIPÒ evita un passivo maggiore col rigore parato a BIRAGHI al 26° e almeno tre interventi miracolosi.
Nel secondo tempo con gli ingressi di KALLON e VELOSO (e soprattutto col calo fisico evidente dei padroni di casa) i gialloblù mettono fuori il naso dalla propria metacampo più frequentemente ma l'azione si perde sempre in fase di rifinitura a causa di errori individuali o aperture fuori misura.
Solo all'81° con l'imbucata strepitosa del neoentrato VERDI (a proposito di qualità) per KALLON il VERONA potrebbe impattarla ma TERRACCIANO in uscita è impeccabile sui piedi di Yayah e al 90° i padroni di casa la chiudono a causa di un grave errore difensivo degli scaligeri che lasciano MANDRAGORA in area liberissimo di servire GONZÁLEZ.
Brutto passo indietro per l'HELLAS che ora è quart'ultimo ad un punto dal MONZA che oggi ha battuto la JUVENTUS per la sua prima vittoria in Serie A.
Poco da salvare tra i gialloblù oggi: Nel primo tempo la FIORENTINA poteva chiudere sul 3 a 0 senza poter recriminare assolutamente nulla e solo grazie ad un superbo MONTIPÒ il VERONA ha tenuto aperto il match dopo i primi 45 minuti.
Nella ripresa i viola sono sulle gambe e la squadra di CIOFFI potrebbe approfittarne ma è confusionaria, precipitosa e fondamentalmente incapace di imbastire un'azione offensiva degna di questo nome; anche le scelte del tecnico scaligero lasciano a desiderare sia all'inizio che a partita in corso quando sulla sinistra HIEN è alla mercé di SOTTIL e COPPOLA sulla destra non può reggere il passo di IKONÉ, per non parlare dell'accanimento terapeutico su LASAGNA che in questo momento appare persino controproducente.
La sosta arriva a fagiuolo per cercare di far crescere quei giocatori che possono portare idee e imprevedibilità perché l'HELLAS visto oggi difficilmente riuscirà a salvarsi.
IL GIORNO DOPO, A MENTE FREDDA... JURIĆ: Due stagioni sopra le aspettative di tutti dopo il ritorno in Serie A, D'AMICO: Scuola FUSCO e metodo JURIĆ e infine TUDOR che, prendendo il meglio dai primi due, ha mostrato il miglior VERONA dai tempi di BAGNOLI grazie al trio SIMEONE (17 gol e 6 assist), BARÁK (11 gol e 4 assist) e CAPRARI (12 gol e 7 assist).
Ora, per qualunque squadra rinunciare a 40 gol e 17 assist sarebbe complicato, ma se a questo aggiungete pure la perdita di un Direttore Sportivo abituato a intermediare tra SETTI e il resto del mondo (calcistico e non) e comunque a far (gran) nozze coi fichi secchi e quella dell'ultimo tecnico con esperienza in Serie A a proporre il pressing a tutto campo e l'1 contro 1 contro chiunque che non siano, il mai abbastanza rimpianto JURIĆ o l'inarrivabile GASPERINI, beh... Otterrete il quadro dell'attuale HELLAS VERONA: Una squadra arrabattata alla bell'e meglio e pure in colpevole ritardo, senza un progetto tattico a fare da guida durante la campagna (s)vendite con la presunzione di aver trovato in HENRY, HRUSTIC e VERDI, se non la medesima qualità e funzionalità dei tre tenori di cui sopra, qualcosa che ci si avvicini molto...
Ma non era sufficente evidentemente! A tutto questo si è voluta aggiungere la ciliegina LAZOVIĆ, recuperato in extremis dall'aereo che l'avrebbe portato a Marsiglia, a distruggere (o perlomeno compromettere fortemente) uno spogliatoio fino a li granitico nelle sue convinzioni che pure nel marasma di ogni estate esistevano dei punti fermi, intoccabili e imprescindibili.
A condire il tutto le chiacchiere di MARROCCU prima di uno smantellamento (perché qualcuno dovrà pur chiamare prima o poi le cose col loro nome) mai così profondo come l'attuale e anche dopo, quando le parole a mo' di toppa furono senz'altro peggio del buco: Mai sarà difficile come quest'anno raggiungere l'obiettivo!
Mister ITALIANO recupera QUARTA e schiera la difesa prevista con TERRACCIANO fra i pali, VENUTI e BIRAGHI esterni e RANIERI a far coppia col nazionale argentino al centro mentre MANDRAGORA sostituisce BONAVENTURA a centrocampo al fianco degli ex gialloblù AMRABAT e BARÁK; completano il 4-3-3 viola il centrale KOUAMÉ tra SOTTIL e IKONÉ con JOVIĆ che partirà dalla panchina con GONZÁLEZ.
Qualche novità anche nel 3-4-1-2 (che virerà al 3-4-2-1 a seconda della posizione di LASAGNA in fase di possesso e non) a partire dalla difesa dove rientra GÜNTER dal primo minuto con HIEN e COPPOLA, DEPAOLI prende il posto di TERRACCIANO sull'esterna destra e LAZOVIĆ sul lato opposto mentre nel mezzo è TAMÈZE a partire dall'inizio al posto di capitan VELOSO di fianco a ILIĆ.
Prima presenza da titolare per HRUSTIC dietro a LASAGNA e HENRY.
1148 i tifosi gialloblù arrivati all'appuntamento coi fratelli viola al 'Franchi' di Firenze, dopo un doveroso minuto di silenzio in memoria delle vittime dell'alluvione nelle Marche, si parte agli ordini del signor Antonio Rapuano della sezione AIA di Rimini.
PRIMO TEMPO
Dopo 15 secondi recupero palla di HENRY e palla a LASAGNA che dal limite mastica un po' la conclusione con palla che finisce a lato...
3° SOTTIL da sinstra scende in dribbling superando facilmente HIEN, palla in mezzo dove KOUAMÉ vede murata la sua conclusione per un paio di volte davanti alla porta scaligera.
7° Scambio veloce in area HENRY-LASAGNA ma Kevin non inquadra la porta...
10° MANDRAGORA dalla distanza dal centrosinistra, palla a lato. 13° IKONÉ parte in velocità sulla destra, dribbling a rientrare su COPPOLA e tiro che passa tra le gambe di Diego prima di insaccarsi imparabilmente per MONTIPÒ inutilmente proteso in tuffo verso sinistra: FIORENTINA in vantaggio da azione di out mal'interpretata dai gialloblù.
21° IKONÉ in area imbuca per VENUTI solo davanti a MONTIPÒ: Incredibilmente il terzino tira addosso al portiere!
22° DEPAOLI steso da MANDRAGORA in un fallo tattico ad evitare la ripartenza scaligera: Giusto il giallo estratto da Rapuano.
24° IKONÉ dal limite: Salva tutto MONTIPÒ in tuffo!
25° COPPOLA da dietro trattiene vistosamente KOAUAME sotto gli occhi dell'arbitro: Rigore netto e cartellino giallo a Diego oggi in grande difficoltà.
26° BIRAGHI alla battuta non inganna MONTIPÒ che respinge la botta poi si alza e abbranca!
27° Sulla ripartenza HENRY tocca indietro a LASAGNA che spara di forza in porta: QUARTA devia sul fondo! Sugli sviluppi del calcio d'angolo HENRY trova l'angolino giusto per battere TERRACCIANO ma il signor Rapuano ferma tutto per offside dell'attaccante francese dell'HELLAS.
30° SOTTIL da sinistra al limite per la botta di VENUTI: MONTIPÒ alza sulla traversa!
31° Sul successivo angolo QUARTA anticipa KOAUAME e MONTIPÒ compie un altro miracolo togliendo la palla dall'angolino!
32° Ripartenza di LASAGNA fermata con una trattenuta da AMRABAT: Ammonito Sofyan.
34° Conclusione debole di SOTTIL che anticipa HIEN dal vertice sinistro: MONTIPÒ raccoglie la sfera. HENRY difende palla con troppa irruenza su RANIERI, cartellino giallo per Thomas.
45°+2° ILIĆ con un corner da destra sul secondo palo dove LASAGNA di testa incorna sulla schiena di HENRY...
45°+3 Il signor Rapuano fischia la fine del primo tempo.
SECONDO TEMPO
46° Primo cambio per CIOFFI: L'ammonito COPPOLA lascia il posto a DAWIDOWICZ che si posiziona a sinistra. Pronti-Via e HIEN si produce in una trattenuta con ribaltamento su SOTTIL che gli porta un'ammonizione pesante pensando ai prossimi 45 minuti...
50° AMRABAT da forfait per un tocco all'inguine: Entra BONAVENTURA nonostante Sofyan chiedesse di aspettare, Jack farà da play senza cambi dal punto di vista tattico.
52° Botta violenta di BONAVENTURA dalla distanza: MONTIPÒ ancora una volta insuperabile!
54° Tocca a KALLON finalmente, gli fa spazio un LASAGNA autore di molti errori nel controllo oggi; entra anche VELOSO al posto di un impalpabile TAMÈZE.
57° BONAVENTURA abbraccia ILIĆ che l'aveva fatto fuori in mediana: Giallo per il fantasista viola.
59° Altro cambio HELLAS: HRUSTIC fa spazio a VERDI che esordisce così in gialloblù.
61° Gran palla di GÜNTER per LAZOVIĆ che purtroppo spara alto (era partito comunque in fuorigioco).
65° Doppio cambio FIORENTINA dentro SAPONARA e GONZÁLEZ al posto di SOTTIL e IKONÉ.
70° HENRY fa spazio a ĐURIĆ nelle fila scaligere.
74° BARÁK trattiene platealmente ĐURIĆ: Cartellino giallo all'ex gialloblù.
76° GÜNTER di traverso sulle gambe di KOUAMÉ che l'aveva saltato, Rapuano propende per il giallo anche se l'intervento meritava più un arancione intenso. ITALIANO e il suo staff protestano vibratamente e un componente della panchina viene espulso.
79° Altro doppio cambio viola: Dentro CABRAL e DUNCAN al posto di KOUAMÉ e BARÁK
81° Imbucata strepitosa di VERDI sui piedi di KALLON che entra in area ma TERRACCIANO salva tutto in uscita poi BIRAGHI la mette sul fondo!
85° VELOSO sulla testa di ĐURIĆ che per un soffio manca l'incornata... 90° La FIORENTINA raddoppia con un'azione che sbarella completamente la linea difensiva gialloblù: DUNCAN dalla trequarti pesca perfettamente MANDRAGORA in area tutto libero, il fuorigoco non viene chiamato mentre il centrocampista serve GONZÁLEZ che al centro anticipa con la punta del piede DAWIDOWICZ e deposita nel sacco.
90°+5 Il signor Rapuano fischia tre volte: FIORENTINA batte VERONA 2 a 0.
VOTI
MONTIPÒ Cade al 13° su un tiro che vede partire all'ultimo, al 21° è graziato da VENUTI. Bravissimo al 24° sul tiro dal limite di IKONÉ. Al 26° para il rigore di BIRAGHI che poteva chiudere il match con largo anticipo. Al 30° VENUTI prova a uccellarlo dal limite ma Lorenzo è ancora attento ad alzare sulla traversa! Miracolo al 31° sul colpo di testa di QUARTA deviato da un gialloblù e diretto all'angolino basso. Nella ripresa i padroni di casa calano vistosamente dal punto di vista atletico ma i gialloblù non creano pericoli mentre Lorenzo deve superarsi ancora una volta su una conclusione velenosa di BONAVENTURA al 52°. Totalmente incolpevole sul bis viola 8
HIEN Grossi problemi nel contenimento di SOTTIL già a partire dal 3° minuto. Il difensore prova quindi ad anticipare il diretto avversario ma anche così non riesce a fare granché. In apertura di ripresa, dopo l'ennesimo fallo sull'esterno ex CAGLIARI, Isak viene giustamente ammonito. Grande chiusura su IKONÉ al 63° nell'uno contro uno. Al 70° vola su intervento di RANIERI che nemmeno lo sfiora: Grande interpretazione cinematografica alla quale fortunatamente il signor Rapuano abbocca 5
GÜNTER Forse il più in palla la dietro anche perché KOUAMÉ non è completamente a suo agio da centravanti ma è altrettanto vero che non fa nulla per aiutare il povero COPPOLA oggi in giornata no. Gran palla al 61° per LAZOVIĆ che purtroppo spara alto. Al 76° forse meriterebbe più del semplice giallo ma gli va dato atto che riesce a frenarsi in tempo e a diminuire la forza dell'impatto sulle gambe di KOUAMÉ... Gli gira di lusso comunque 5,5
COPPOLA Gara purtroppo assolutamente negativa per il classe 2003 oggi ma d'altra parte, messo a sinistra su un 'peperino' come IKONÉ, era pure prevedibile... Al 13° l'esterno viola lo mangia e va in porta senza ostacoli e al 25° provoca un rigore con un intervento che in area, sotto gli occhi dell'arbitro, non poteva essere giudicato diversamente. Errori di gioventù che vanno ahinoi messi in conto quando si parla di 18enni 4 (gli da il cambio DAWIDOWICZ al 46°: Il lato mancino non è il suo e temevo il peggio ma nella ripresa la FIORENTINA non ne ha più e lui può controllare agevolmente IKONÉ prima e SAPONARA poi. Al 90° si fa anticipare di un soffio da GONZÁLEZ ma quel soffio è letale 6-)
DEPAOLI Già nella passata stagione non è mai stato in grado di fare la differenza e sinceramente non ho compreso il motivo di un suo ritorno in quest'annata. Molti gli errori di appoggio oggi e sulla destra non aiuta il povero HIEN in balia di SOTTIL... L'unica cosa buona è l'ammonizione che provoca a MANDRAGORA 5
TAMÈZE Mai in partita nel primo tempo quando non fa da diga e nemmeno riesce a mettere a segno quelli strappi che tante volte avevano esaltato nella passata stagione. Preoccupa non solo per l'involuzione tattico-tecnica che sta vivendo ma anche per la scarsa garra che sembra mettere in campo... 4,5 (gli da il cambio VELOSO al 55°: Il suo ingresso coincide se non altro con un HELLAS più geometrico e sensato; nulla di che da parte di Miguel ma la maniera in cui sa prendere per mano l'HELLAS e dare fiducia ai compagni è inspiegabile se non con la classe e la determinazione del grande giocatore che purtroppo predica nel deserto però 6)
ILIĆ Vedi quanto scritto per TAMÈZE con un + per aver fatto ammonire BONAVENTURA nel secondo tempo quando poteva rilanciare un'azione. Un po' pochino per un 'campioncino' (a dirla con CIOFFI) che dovrebbe prima o poi spiccare il volo ma che sembra purtroppo rimandare costantemente. E quei (pochi) corner che batte senza un senso? 5
LAZOVIĆ Assente ingiustificato nel primo tempo quando in quella che dovrebbe essere la sua fascia sembra un pesce fuor d'acqua. Al 56° Non parte sul lancio di HRUSTIC rimanendo li a protestare per un fallo su KALLON! Non è questo il Darko guerriero che tutti avevamo ammirato... Al 61° avrebbe una buon chance ma spreca tutto sparando altissimo (e comunque era in offside) 5
HRUSTIC La prestazione di Ajdin consiste in: un cross da sinistra a destra dove non c'è nessuno nel primo tempo, una palla a LAZOVIĆ corretta e la seconda nel nulla al 53° nella ripresa! Va bene che è un giocatore che si deve integrare ma se è uno di quelli che dovrebbe dare qualità... Speriamo in VERDI! 4,5 (gli da il cambio VERDI al 60°: Cross interessante al 75° ma LAZOVIĆ non ci arriva, spettacolare imbucata col contagiri per KALLON all'81° che rappresenta anche l'unica azione degna di questo nome da parte del VERONA in tutto il match: In questa squadra è gia fondamentale senza praticamente aver giocato 6,5)
HENRY Nonostante i compagni non lo cerchino mai lui cerca spesso LASAGNA solo che Kevin s'impappina spesso nel momento del controllo. Al 27esimo scoccato, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, riesce pure a ritrovare il gol ma Rapuano invalida tutto per fuorigioco del francese (che personalmente non ho visto). Ammonito al 34° per un fallo su RANIERI. Nella ripresa scompare dal campo pure lui. 5+ (gli da il cambio ĐURIĆ al 70°: Fa ammonire BARÁK poco dopo il suo ingresso e all'85° arriva con un soffio di ritardo su quel traversone di VELOSO 5,5)
LASAGNA Cerca di infastidire TERRACCIANO dopo una manciata di secondi ma poi incappa nei soliti errori nel controllo nonché nella strenua difesa di un mastino come QUARTA. Al 7° non inquadra lo specchio, al 27° è murato, al 32° avrebbe una sua occasione in velocità ma non sfugge alla trattenuta di AMRABAT che viene ammonito. Sul finire del primo tempo ad un passo dalla porta trova l'incornata ma colpisce la schiena di HENRY. Nella ripresa non pervenuto fino alla sostituzione 5+ (gli da il cambio KALLON al 55°: Il suo ingresso sveglia un VERONA appisolato. Si vede subito che, non fosse altro che per lo scompiglio che creano le sue giocate (anche se non sempre precise), è già imprescindile per questa squadra. All'81° si fionda sulla gran palla di VERDI ma purtroppo è bravissimo anche TERRACCIANO ad uscire con perfetto tempismo. Erroraccio di misura all'89° nel cercare LAZOVIĆ 6-)
CIOFFI Note dolenti nelle scelte da parte del mister per quanto visto in campo: Se CECCHERINI era a disposizione perché non mettere lui (o HIEN o ancora DOIG) sulla mancina da dove nasce il primo gol a causa della velocità di IKONÉ? Perché que (pessimo) TAMÈZE al posto di VELOSO? Ok l'interdizione ma quando vedi che anche quella non gira... Boh anche nelle contromisure su SOTTIL latita e interviene con KALLON troppo tardivamente. Non si vede DOIG che forse, sopratutto nel secondo tempo, avrebbe potuto creare pericoli col suo cambio di passo a sinistra 5
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Il vice NICCOLINI al posto di mister ITALIANO rimasto afono dopo il match «Perché Kouame punta centrale? Semplice, il Verona gioca uomo contro uomo e davanti avevamo bisogno di certe caratteristiche. Solo questo. Il 4-2-3-1? Non c'è stato effettivamente un cambio modulo, bensì abbiamo chiesto ad Antonin (Barak, ndr) un movimento specifico ad alzarsi. Una strategia per far male al Verona. Se per Italiano è stata una liberazione? Vedete tutti come vive la settimana e le partite, quanto tenga alla squadra, ai giocatori, allo staff. Dopo un periodo così così ci sta che si sia preso un attimo suo... Vive le gare con molta tensione, la vittoria è importante e ci dà morale, avremo due settimane di lavoro davanti quasi a regime completo. Come sta Amrabat? Penso sia un affaticamento viste le tante partite ravvicinate. Non volevamo rischiare che si facesse qualcosa in più» TuttoMercatoWeb.com
Mister CIOFFI «Male nel primo tempo e non per l'approccio sbagliato. Non abbiamo tenuto palla davanti e ci siamo messi in difficoltà da soli senza mai recuperare. Abbiamo gestito male il pallone, nel secondo invece vuoi per un calo della Fiorentina sia per un miglioramento nostro ho visto un po' più di gioco ma non la luce negli ultimi trenta metri. Così non basta. Se mi aspettavo Kouame centravanti? No, ma poco cambia per lo stile di gioco che abbiamo. Molti duelli sono stati persi davanti, con numerosi palloni dati agli altri. Senza palleggio rodato fatichi, ti impicchi da solo e sembra che gli avversari strabordino. Nel secondo tempo siamo stati ordinati ma bisogna far di più. Perché la scelta di Tameze al posto di Veloso? Ho visto benissimo Tameze con la Lazio, volevo intensità a centrocampo e quindi cercavo più un incontrista. 3-4-1-2? Volevo Hrustic tra le linee ma Lasagna e Henry si sono cercati poco, non sono contento... La Fiorentina ha fatto un gioco molto diretto, che ci aspettavamo. Dietro abbiamo vinto diversi duelli, davanti invece ne abbiamo persi troppi e la squadra non ha avuto tempo di respirare. Nella ripresa ho messo Kallon e Verdi: abbiamo giocato meglio ma senza guizzo. Cosa chiedo alla stampa e ai tifosi? Non ho chiesto aiuto alla stampa, l'ho sentito onesta nei giudizi ma posso solo spiegare perché non ho visto un primo tempo all'altezza. Ai tifosi non posso dire altro se non: grazie. Perdi e ti appoggiano, prendi un gol nel finale e ti continuano ad applaudire. So benissimo che non sono contenti, spero di tranquillizzarli dicendo che non lo è nessuno qui» TuttoMercatoWeb.com
Lorenzo MONTIPÒ il migliore in campo per l'HELLAS oggi (e per la seconda volta consecutiva è tutto dire...) «Che partita è stata? Aver subito gol nel finale è un peccato. Avremmo meritato un pareggio considerando che lo abbiamo cercato sino all’ultimo. Ci è mancato il gol. Molte parate difficili oggi tra cui il rigore? Mi fa piacere dare una mano alla squadra quando vengo chiamato in causa, spero di continuare a farlo e che ci aiuti a portare a casa punti. La sosta arriva nel momento giusto per lavorare ancora meglio? Non vedo periodi giusti o sbagliati, ma un periodo dove potremo lavorare ancora di più» HellasVerona.it
Rolando MANDRAGORA a DAZN «Una vittoria che ci serviva: volevamo riscattarci dopo gli ultimi risultati e oggi lo abbiamo dimostrato. Siamo compatti sia nelle vittorie che nelle sconfitte: siamo felici per aver centrato i tre punti» TuttoMercatoWeb.com
L'ex Antonín BARÁK ai microfoni ufficiali del club viola «Solo con l’anima si vincono le partite, oggi siamo stati bravi tutti. Noi ci mettiamo sempre tutto, oggi c’era anima e mentalità giusta. Sono contento per la squadra. Lo stadio ci ha acclamato perché lo spirito era quello giusto? Son d’accordo. Perché la gente vuole vedere quell’anima, giocatori che lottano su ogni palla. Oggi eravamo così, qualcuno è uscito coi crampi ma abbiamo dato tutto. Non abbiamo preso gol e davanti abbiamo creato molto. Io già dentro al gruppo nonostante sia arrivato all’ultimo? Ero già pronto mentalmente, sapevo che questa situazione poteva svilupparsi. Ero già pronto a dare una mano a tutti. Fa parte del mio lavoro, mister e ragazzi sono bravi. Questo mi dà grande piacere e voglia di dimostrare ciò che posso dare alla squadra» TuttoMercatoWeb.com
Nell'anticipo di Venerdì colpaccio esterno del LECCE in quel di Salerno con un 2 a 1 dei salentini che vale tantissimo in chiave salvezza.
Vittorie esterne per 1 a 0 ieri dell'EMPOLI al Dall'Ara di Bologna e del SASSUOLO all'Olimpico Grande Torino mentre lo SPEZIA ha battuto per 2 a 1 la SAMPDORIA nel derby ligure.
Continua a stupire l'UDINESE che in Friuli ha battuto l'INTER per 3 a 1 in rimonta nel lunch-match di oggi e ha raggiunto la testa della classifica in attesa dei match delle big.
Prima (storica) vittoria del MONZA in Serie A ai danni di una JUVENTUS in inferiorità numerica alla fine del primo tempo e ora in completa crisi.
Poker della LAZIO a Cremona dove i padroni di casa crollano rovinosamente.
Alle 18:00 ROMA-ATALANTA e alle 20:45 il big match MILAN-NAPOLI chiuderanno la settima giornata di Serie A.
Nazionali gialloblù:COPPOLA e TERRACCIANO con gli azzurri Under 20 per la trasferta a Lisbona dove disputeranno il secondo match dell'8 Nazioni per poi tornare in Italia, al 'Franco Ossola' di Varese, dove disputeranno l'amichevole contro la SVIZZERA in diretta Rai Sport alle 17:30.
Contributi dello stato italiano alla Serie A a causa dell'emergenza pandemica: Sono quasi 143 i milioni chiesti dai club tra la fine del 2020 e la Primavera di quest'anno con il GENOA di ZANGRILLO ad aver ottenuto poco meno di 56 milioni di Euro secondo l'articolo di VeritaEAffari.it mentre, a quanto riporta CalcioEFinanza.it, all'HELLAS VERONA di SETTI sarebbero andati poco più di 33 milioni.
CALCIO, SERIE A: LE PAGELLE DI FIORENTINA-HELLAS VERONA 2-0: LAMPI DI IKONÉ, SOLIDO MARTINEZ QUARTA, CHE BRAVO MONTIPÒ CALCIO, SERIE A - Diamo i voti al match del Franchi. Jonathan Ikoné torna al gol concretizzando una buona prestazione sulla fascia destra, mentre Lucas Martinez Quarta dà grande sicurezza a una difesa rivista per le tante assenze. Nel Verona, è spettacolare Lorenzo Montipò: para un rigore a Biraghi e tiene la partita viva fino al 90', quando un guizzo di Nico Gonzalez manda i titoli di coda.
DA DANIELE FANTINI
AGGIORNATO 18/09/2022 ALLE 18:31 GMT+2
Fiorentina-Hellas Verona, partita valida per la 7a giornata di Serie A 2022-2023, è terminata sul punteggio di 2-0, frutto delle reti di Jonathan Ikoné e Nico Gonzalez. La gara è stata arbitrata da Antonio Rapuano di Rimini. In virtù di questo risultato la Fiorentina sale al decimo posto con 9 punti, mentre l'Hellas Verona resta inchiodato in quartultima posizione, con un solo punto di margine sulla zona-retrocessione.
Qui di seguito i voti ai protagonisti della partita per capire l'andamento della gara.
LE PAGELLE DELLA FIORENTINA
Pietro TERRACCIANO 6.5 - Poco coinvolto, ma sempre sicuro tra i pali e in uscita. Decisivo nel finale su Kallon, salva il risultato con una parata da tre punti.
Lorenzo VENUTI 5.5 - Partita onesta, ma con qualche problema nel contenimento di Lazovic, come prevedibile.
Luca RANIERI 6 - Sotto osservazione nella difesa viola rivista, gioca una gara tranquilla e sicura. Certo, giova molto avere al fianco una versione ottima di Martinez Quarta.
Lucas Martinez QUARTA 7 - L'unico vero centrale rimasto a disposizione di Italiano gioca una partita solidissima, di grande personalità e con pochissime sbavature. Le sue uscite palla al piede fanno brillare gli occhi del pubblico del Franchi.
Cristiano BIRAGHI 5.5 - Il rigore sbagliato è un errore che pesa. Perché tiene la partita in bilico fino al 90'. E, soprattutto, perché non è il primo.
Sofyan AMRABAT 6 - Costretto a uscire in anticipo per problemi muscolari. Quando è in campo, la Fiorentina crea gioco soprattutto sulle fasce. Manca qualche colpo di intuizione e qualità (dal 50' Giacomo BONAVENTURA 6 - Dà qualche sicurezza in più a centrocampo, ma viene condizionato da un giallo ricevuto molto rapidamente).
Rolando MANDRAGORA 6.5 - Solido, concreto, pericoloso in fase di inserimento e conclusione dal limite. Corona una discreta partita con il bell'assist per Nico Gonzalez nel finale.
Antonin BARAK 6 - Partita da compitino. Si nota per un paio di inserimenti su cui non trova però pericolosità al tiro (dal 79' Alfred DUNCAN - s.v.).
Jonathan IKONÉ 7 - Il gol è un toccasana. Ma, nel complesso, gioca un primo tempo di livello altissimo, tenendo costantemente sotto pressione la difesa avversaria sulla fascia destra (dal 66' Nico GONZALEZ 6.5 - Torna, entra, segna, chiude la partita. Cosa chiedergli di più?).
Cristian KOUAMÉ 6 - Sempre in movimento. Si procura il rigore. Ma vede poco la porta (dal 79' Arthur CABRAL 6 - Fa da boa nel finale, è lui che inizia l'azione che porta al gol di Gonzalez).
Riccardo SOTTIL 6.5 - Gioca un primo tempo di grande intensità, con continui duelli vinti contro Hien sulla sinistra. La Fiorentina insiste moltissimo sulla sua zona di campo, ed è da lì che arrivano i pericoli maggiori (dal 66' Riccardo SAPONARA 6 - Ondivago, con giocate preziose alternate a qualche errore banale, ma nel complesso sufficiente).
Nico Gonzalez festeggia il gol del 2-0 realizzato nella partita tra Fiorentina e Hellas Verona, Serie A 2022-23
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LE PAGELLE DELL'HELLAS VERONA
Lorenzo MONTIPÒ 7.5 - Tiene in vita il Verona fino al 90', neutralizzando il rigore di Biraghi e parando qualsiasi pallone diretto verso lo specchio della porta. Senza di lui, l'Hellas avrebbe rischiato un'imbarcata pesantissima.
Koray GÜNTER 5.5 - Le fasce ballano, lui resta preso nel mezzo a tenaglia. Manca però quel lavoro di esperienza per scalare in maniera costante in aiuto ai compagni in difficoltà.
Diego COPPOLA 4 - Bruciato da Ikoné nell'azione del gol. Commette il fallo da rigore pochi minuti dopo trattenendo Kouamé. Ammonito, la sua partita dura soltanto 45 minuti. Pomeriggio da dimenticare in fretta. (dal 46' Pawel DAWIDOWICZ 5.5 - Entra per dare maggior solidità a una difesa ballerina, ma non è esente da sbavature).
Isak HIEN 5 - Su quella fascia, Sottil affonda a ripetizione in un primo tempo dominato. Migliora nella ripresa, quando finalmente gli prende le misure, ma è il simbolo della sofferenza gialloblù.
Ivan ILIC 5.5 - Primo tempo totalmente assente. Cioffi gli dà fiducia, e risponde con personalità risollevandosi nel finale. Ma non basta.
Fabio DEPAOLI 5.5 - Fatica a trovare la giusta posizione per rendersi realmente concreto ed efficace sulla destra. Qualche folata interessante accompagnata da momenti di difficoltà in contenimento.
Adrien TAMEZE 5.5 - Combattivo, ma sottotono rispetto al consueto. Cioffi lo richiama forse troppo presto, quando sembrava potersi riprendere come l'intero Verona (dal 55' Miguel VELOSO 6 - Risolleva il Verona nella seconda parte di gara con la sua esperienza e la sua qualità a centrocampo).
Darko LAZOVIC 6 - Non fa mai mancare le sue classiche accelerazioni sulla sinistra, costringendo la Fiorentina a restare sempre attenta su quella fascia. Concretizza poco.
Ajdin HRUSTIC 5 - Servito poco, si vede poco, si muove poco. Dovrebbe dare qualità tra le linee, ma la sua partita scorre via in ombra (dal 60 Simone VERDI 6 - Aggiunge brillantezza e brio, pungente nei minuti conclusivi).
Kevin LASAGNA 5.5 - Parte bene, con aggressività, anche nel ruolo di rifinitore per i compagni. Ma i palloni giocabili scarseggiano. Così come le vere chance da sfruttare (dal 55' Yayah KALLON 6 - Sbaglia l'occasione più netta per l'Hellas, ma il suo ingresso dà maggior peso e profondità alla squadra).
Thomas HENRY 5.5 - Impegno e sacrificio ci sono. E anche l'illusione dell'1-1 durata qualche frazione di secondo. L'intesa con Lasagna è buona. Ma, come detto, mancano veri palloni giocabili (dal 70' Milan DJURIC 6 - Tanto lavoro oscuro, ma con lui e Kallon è un Verona più pericoloso e produttivo).
CALCIO, SERIE A: LA FIORENTINA RISORGE: 2-0 AL VERONA CON IKONÉ E NICO GONZALEZ CALCIO, SERIE A - La Fiorentina torna a vincere in campionato dopo cinque partite di astinenza regolando l'Hellas Verona per 2-0 grazie ai gol di Jonathan Ikoné e Nico Gonzalez. La Viola sale a 9 punti in classifica, mentre il Verona resta quartultimo a quota 5. Non basta una super-partita di Montipò, che para anche un rigore di Biraghi al 26'.
La Fiorentina esulta dopo il gol segnato al Verona
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DA DANIELE FANTINI
AGGIORNATO 18/09/2022 ALLE 18:24 GMT+2
La lunghissima astinenza si è spezzata. Un mese intero senza vittorie, dopo il 2-1 rifilato al Twente nei preliminari di Conference League il 18 agosto, in piena estate. La Fiorentina torna ad assaporare il gusto dolce del successo dopo tante partite complicate, e una serie grigia di cinque pareggi e tre sconfitte che hanno sgretolato le certezze costruite nella scorsa stagione da Italiano. Lo fa senza Luka Jovic, inutilizzato. Ma con due dei giocatori più attesi.
Jonathan Ikoné griffa il suo secondo gol in maglia viola concretizzando una fiammata delle sue, rientrando verso il centro dopo una sgasata inafferrabile sulla destra. È la sua azione-tipo. Quella che i tifosi viola si aspettano che riesca a trasformare con una costanza ben maggiore. E Nico Gonzalez, tornato a disposizione dopo quasi un mese di stop, pone il suo timbro nel finale. Un guizzo sul primo palo, un inserimento da attaccante vero, per raccogliere l'assist di Madragora e scacciare la lunghissima fila di fantasmi nata dalla serie prodigiosa di interventi di Lorenzo Montipò.
Già, perché l'estremo del Verona si merita una standing-ovation d'antologia, baluardo meraviglioso nel permettere alla sua squadra di crederci fino al 90'. Neutralizza un rigore di Biraghi alla metà del primo tempo, evitando un 1-2 letale, e mette i guantoni ovunque, rendendo la porta stregata. Ma l'Hellas, ora quartultimo a un solo punto dalla zona retrocessione, non punge. Soffre sulle fasce l'eclettisimo di Ikoné e Sottil, fatica a costruire gioco in un centrocampo presidiato dalle maglie viola, e stenta a innescare i colpi di Henry e Lasagna. L'unico spunto arriva nel finale, quando le sostituzioni di Cioffi danno maggior brillantezza alla squadra, con Kallon e Verdi. Terracciano, che in sicurezza continua a surclassare Gollini, salva porta, partita e tre punti.
Nico Gonzalez festeggia il gol del 2-0 realizzato nella partita tra Fiorentina e Hellas Verona, Serie A 2022-23
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Arbitro: Antonio Rapuano (sez. Rimini).
Gol: Ikoné al 13', Nico Gonzalez al 90'
Assist: Mandragora (per Nico Gonzalez)
Ammoniti: Madragora (F) 23', Coppola (HV) 25', Henry (HV) 35', Hien (HV) 47', Bonaventura (F) 58', Barak (F) 74', Gunter (HV) 77'
Note: recupero 8'
Jonathan Ikoné segna il gol dell'1-0 nella partita tra Fiorentina e Hellas Verona, Serie A 2022-23
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LA CRONACA IN 8 MOMENTI CHIAVE
13' - GOL! FIORENTINA IN VANTAGGIO CON IKONE! Il francese brucia Coppola in velocità, rientra verso il centro e fa partire un sinistro a fil di palo che fulmina Montipò!
21' - MONTIPO' SU VENUTI! La Fiorentina si allunga ancora sulla sinistra con Sottil, palla per Ikoné che serve l'assist per Venuti: conclusione da posizione defilata che trova la grande risposta del portiere dell'Hellas!
26' - MONTIPO' PARA IL RIGORE DI BIRAGHI! Penalty calciato male dal giocatore viola, a mezz'altezza e poco angolato, Montipò intuisce e neutralizza!
31' - MONTIPO' PARA TUTTO! Tuffo miracoloso sulla destra per dire NO a un colpo di testa sul secondo palo di Martinez Quarta.
28' - ANNULLATO IL GOL DELL'1-1 DI HENRY! L'attaccante del Verona batte Terracciano su assist di Lasagna sugli sviluppi di un corner, ma è in posizione di off-side.
51' - MONTIPO' SU BONAVENTURA! Un'altra parata meravigliosa dell'estremo del Verona su una fucilata diretta a fil di palo!
81' - TERRACCIANO SALVA SU KALLON! Errore di leziosità di Martinez Quarta, il Verona recupera palla sulla trequarti con Verdi, palla meravigliosa in profondità per Kallon, fermato splendidamente da Terracciano in uscita!
90' - GOL! NICO GONZALEZ LA CHIUDE! Duncan lancia Madragora sulla sinistra, tagliando fuori l'intera difesa avversaria. Nico taglia al centro e mette in rete intervenendo sul primo palo in anticipo su Dawidowicz!
IL MOMENTO SOCIAL
Al Franchi, per #FiorentinaVerona, sono presenti oltre 32 mila spettatori. La migliore risposta arriva dai tifosi viola, che sostengono la propria squadra senza sosta anche e soprattutto quando non gira come dovrebbe. #Fiorentina
MVP
Lucas Martinez QUARTA - L'unico vero centrale rimasto a disposizione di Italiano gioca una partita solidissima, di grande personalità e con pochissime sbavature. Le sue uscite palla al piede fanno brillare gli occhi del pubblico del Franchi.
FANTACALCIO
Promosso: Lorenzo MONTIPO' - Tiene in vita il Verona fino al 90', neutralizzando il rigore di Biraghi e parando qualsiasi pallone diretto verso lo specchio della porta. Senza di lui, l'Hellas avrebbe rischiato un'imbarcata pesantissima.
Bocciato: Diego COPPOLA - Bruciato da Ikoné nell'azione del gol. Commette il fallo da rigore pochi minuti dopo trattenendo Kouamé. Ammonito, la sua partita dura soltanto 45 minuti. Pomeriggio da dimenticare in fretta.
FONTE: EuroSport.com
Fiorentina, Verona battuto: Italiano torna a vincere dopo cinque giornate
Finisce 2-0 all'Artemio Franchi con le reti di Ikoné e Nico Gonzalez. All'Hellas non basta la prestazione incredibile di Montipò, che para un rigore a Biraghi
FONTE: TuttoSport.com
Fiorentina-Hellas Verona 2-0: Ikonè-Nico per il ritorno alla vittoria
La Fiorentina mette le ali e ricomincia a correre. Il primo gol stagionale di Ikonè e il raddoppio del rientrante Nico Gonzalez nel finale restituiscono la vittoria a Italiano, a secco dalla prima giornata. Verona battuto con facilità e salvato da una goleada grazie al suo portiere Montipò, bravo a mantenere i suoi in vita fino alla fine parando anche un rigore a Biraghi. I viola salgono a 9 punti, Hellas fermo a 5
FONTE: Sport.Sky.it
Fiorentina-Verona 2-0: Italiano torna a vincere, Ikoné e Nico Gonzalez decisivi
Tre punti fondamentali per i viola, che ripartono in campionato. Biraghi sbaglia un rigore, parato da un super Montipò
5 min ● 18.09.2022 16:56
FIRENZE - La Fiorentina riparte in campionato, con una vittoria importantissima dopo i recenti risultati. All'Artemio Franchi i viola battono per 2-0 l'Hellas Verona grazie al primo gol in Serie A di Ikoné e alla rete nel finale di Nico Gonzalez. La squadra di Italiano, reduce da 2 sconfitte e 3 pareggi nelle ultime 5 giornate e dal duro ko contro il Basaksehir in Conference, tornano a vincere e si portano così a 9 punti in classifica. Alla squadra di Cioffi non basta l'incredibile prestazione di Montipò, che para un rigore a Biraghi e che salva più volte la sua porta nel primo tempo, e rimane così a 5 punti.
Le scelte di Italiano e Cioffi
Fiorentina e Hellas Verona si sfidano all'Artemio Franchi di Firenze nella settima giornata di Serie A. I viola, reduci dalla durissima sconfitta contro il Basaksehir in Conference League, sono a caccia di una vittoria per uscire da un momento nero in campionato, con 2 sconfitte e 3 pareggi nelle ultime 5 giornate. Anche i gialloblù, reduci dalla sconfitta contro la Lazio, cercano punti importanti per risalire la classifica. Italiano si affida al terzetto offensivo Ikoné, Kouamé e Sottil mentre Cioffi punta sulla coppia Henry e Lasagna con Hrustic alle spalle.
Ikoné sblocca, Montipò protagonista: rigore parato a Biraghi
Avvio aggressivo per la Fiorentina, che si lancia subito in avanti. La prima occasione arriva dopo solo 4 minuti, con Kouamé servito in area che non riesce però a battere Montipò. Ci provano poi Mandragora, sinistro dal limite dell'area che finisce fuori di poco, e ancora Kouamé che di testa manca la porta di un soffio. Il forte pressing però ripaga i viola, che trovano finalmente il gol al 13': scatto sulla destra di Ikoné che entra in area e batte con un mancino Montipò. L'esterno francese si riscatta dopo la pessima prestazione in Conference (espulso per doppia ammonizione) con il primo gol di Serie A. Nonostante il vantaggio la squadra di Italiano non ha intenzione di fermarsi. Al 21' ci prova Venuti da dentro l'area ma Montipò para, poi ancora Ikoné stavolta dal limite ma il portiere del Verona risponde presente. Al 25' Kouamé entra in area e cade, trattenuto per il braccio da Coppola: è calcio di rigore. Dal dischetto si presenta il capitano Biraghi ma Montipò nega il raddoppio indovinando la direzione del tiro. Prova a reagire subito il Verona che trova anche il gol con Henry, annullato però per fuorigioco. Riparte ancora una volta l'assalto della Fiorentina, ma Montipò non lascia passare nulla: al 30' devia il destro di Venuti e un minuto dopo compie un miracolo sul colpo di testa di Martinez Quarta. Prestazione incredibile da parte del portiere gialloblù, che con le sue parate impedisce alla viola di allungare nel punteggio e tiene in partita l'Hellas. Si va così al riposo sull'1-0, con i viola che dominano in campo ma che vengono fermati più volte dalle parate di Montipò.
Nico Gonzalez chiude la partita
Ancora la Fiorentina avanti nella ripresa. Al 52' ci prova il nuovo entrato Bonaventura dalla distanza, ma Montipò para per l'ennesima volta. Rallentano i ritmi della partita, con la viola che prova a risparmiare le energie e a gestire il risultato mentre l'Hellas Verona fatica a reagire. Ne segue una lunga fase di partita senza particolari occasioni per entrambe le squadre. La sfida si infiamma di nuovo all'81' con l'Hellas Verona che riparte, Kallon buca la difesa viola e arriva davanti a Terracciano che in uscita sventa il pericolo. Ancora i gialloblù in avanti, stavolta con Djuric che da buona posizione sbaglia il colpo di testa che finisce a lato. L'Hellas continua a spingere ma al 90' la Fiorentina chiude la partita: Mandragora supera la difesa avversaria e appoggia per Nico Gonzalez che firma il 2-0. Finisce così la gara, con la squadra di Italiano che torna a vincere dopo 5 giornate.
FONTE: CorriereDelloSport.it
Fiorentina-Verona 2-0: un guizzo di Ikone e Nico Gonzalez tornano a far vincere la Viola
Gabriele Conflitti | 18 set 2022 16:56+02:00
Successo per la squadra di Italiano, che torna a vincere dopo sei turni di campionato. Decidono Ikone e Gonzalez, Biraghi fallisce un rigore.
Vincere per diradare le nubi sempre più nere che si addensano sulla propria testa. Era questo l'obiettivo del pomeriggio della Fiorentina, reduce dalla batosta europea in casa del Basakasehir. E gli uomini di Italiano non hanno deluso le aspettative contro un Verona tutt'altro che rinunciatario.
Fin dai primi minuti la Viola scende in campo ispirata e propone gioco, vogliosa di far sentire la propria pressione sul collo degli avversari.
Ikone la sblocca dopo quindici minuti, Biraghi dopo altri dieci avrebbe la possibilità di raddoppiare ma scarica tra le braccia di Montipò il calcio di rigore assegnato da Rapuano.
Il Verona però è tutt'altro che inerme. La squadra di Cioffi reagisce bene e subito dopo il penalty fallito sfiora il pareggio in un paio di occasioni e segna con Henry, ma l'esultanza del francese viene subito smorzata dalla bandierina alzata che segnala la sua posizione di offside.
La ripresa vede il progressivo esaurirsi di forza e freschezza per entrambe le formazioni, con conseguente minore lucidità nel momento in cui c'è da fare la scelta giusta.
I ritmi però restano elevati e il borsino delle occasioni continua a vedere la Fiorentina avanti rispetto al Verona. Quando tutto sembra andare verso la direzione di una gara conclusa con una sola rete, a cambiare nuovamente il punteggio ci pensa il subentrato Nico Gonzalez, che piazza in goal la palla del 2-0 a una manciata di secondi da 90esimo.
Finito il recupero, il Franchi celebra tre punti che rimettono in cammino la Fiorentina. Con la speranza che i tempi duri siano finalmente alle spalle.
LA FOTO
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FIORENTINA-VERONA, I GOAL
13' - FIORENTINA-VERONA 1-0, IKONE: Quando accende il motorino è difficile da fermarlo. L'ivoriano riceve palla sulla destra, punta l'avversario, rientra in area e scarica il sinistro battendo Montipò per il vantaggio della viola.
90' - FIORENTINA-VERONA 2-0, NICO GONZALEZ: Duncan disegna una bella traiettoria per Mandragora, tutto solo sulla sinistra. Il centrocampista avanza indisturbato e serve al centro Nico Gonzalez, che da due passi non sbaglia e raddoppia.
FIORENTINA-VERONA, LA MOVIOLA
Al 25esimo Kouame viene trattenuto per un braccio da Coppola. Rapuano indica il dischetto, decisione confermata dal check del VAR senza ricorso a on field review.
Nella settima giornata di Serie A, la Fiorentina batte 2-0 il Verona e torna alla vittoria dopo cinque turni senza successi. Al Franchi, decidono la splendida azione personale di Ikoné (26'), che entra in area e batte col sinistro Montipo', e il sigillo nel finale di Gonzalez (90') su assist di Mandragora. Al 26', invece, Biraghi sbaglia un calcio di rigore. Tre punti fondamentali per Italiano, che sale a quota 9, mentre Cioffi resta a 5.
LA PARTITA
Era dalla prima giornata che la Fiorentina non vinceva in Serie A. Dopo cinque turni senza trovare i tre punti, i viola battono 1-0 il Verona e rimettono a posto la classifica. Un successo che, al Franchi, matura nel primo quarto d'ora di gioco: al 13', infatti, Ikoné parte dalla sua metà campo, converge verso l'area di rigore e batte con il sinistro un Montipo' non esente da colpe. Il portiere dell'Hellas, però, si riscatta al 26': Coppola trattiene Koaumé in area, ma l'estremo difensore dei gialloblù ipnotizza Biraghi dal dischetto.
Nella ripresa, Cioffi si gioca subito Dawidowicz al posto di un negativo Coppola, mentre poco dopo l'inizio del secondo tempo Bonaventura sostituisce Amrabat. Al 66', ecco la giocata di Italiano che chiude la partita: Ikoné lascia spazio a Gonzalez, che segna il 2-0 nel recupero grazie all'ottimo assist dalla sinistra di Mandragora proprio prima della segnalazione del recupero. Finisce così 2-0: era dal debutto con la Cremonese del 14 agosto scorso che la Fiorentina non conquistava i tre punti. Un successo che proietta i viola a quota 9, a -1 da Juventus e Torino. Resta a 5, invece, l'Hellas di Cioffi, al quarto ko in queste prime sette partite.
LE PAGELLE
Ikoné 7 - Fiducia ripagata: gioca titolare e al 13' timbra il vantaggio con una splendida azione personale.
Gonzalez 7 - La mossa vincente di Italiano dalla panchina: entra e chiude i giochi con il gol del 2-0.
Biraghi 5,5 - Inizia male sbagliando il calcio di rigore, poi si riprende ma senza riuscire a ribaltare la sua prestazione personale.
Coppola 5 - Disastroso nel primo tempo: abbatte Kouamé in area in occasione del rigore e non è lucido nel resto dei suoi minuti. Cioffi è obbligato a lasciarlo negli spogliatoi.
Henry 5,5 - Spento per tutta la partita, rimedia un cartellino giallo e non incide. Gioca 70 minuti senza incidere.
IL TABELLINO
FIORENTINA-VERONA 2-0
Fiorentina (4-2-3-1): Terracciano 6,5; Venuti 6,5, Ranieri 6, Martinez Quarta 6, Biraghi 5,5; Mandragora 6,5, Amrabat 6 (5' st Bonaventura 6); Barak 5,5 (34' st Duncan 6), Ikoné 7 (21' st Gonzalez 7), Kouamé 6,5 (34' st Cabral 6); Sottil 6 (20' st Saponara 6). A disp.: Cerofolini, Jovic, Maleh, Terzic, Zurkowski, Favasuli, Bianco, Kratsev. All.: Italiano 6,5
Verona (3-4-1-2): Montipo' 5,5; Hien 5,5, Günter 5,5, Coppola 5 (1' st Dawidowicz 6), Depaoli 6; Tameze 6 (9' st Veloso 6), Ilic 6, Lazovic 5,5; Hrustic 5,5 (15' st Verdi 5,5); Lasagna 6 (10' st Kallon 6), Henry 5,5 (25' st Djuric 5,5). A disp.: Chiesa, Berardi, Doig, Ceccherini, Hongla, Piccoli, Terracciano, Cabal, Cortinovis. All.: Cioffi 5,5
Arbitro: Rapuano
Marcatori: 13' Ikoné, 45' st Gonzalez
Ammoniti: Mandragora (F), Coppola (V), Amrabat (F), Henry (V), Hien (V), Bonaventura (F), Barak (F), Günter (V)
Note: al 26' Biraghi (F) sbaglia un calcio di rigore
LE STATISTICHE
La Fiorentina è rimasta imbattuta per sei partite consecutive di Serie A contro il Verona per la seconda volta nella sua storia in Serie A, dopo le 18 sfide tra il 1957 e il 1977.
La Fiorentina ha sbagliato entrambi i primi due rigori tentati in un campionato di Serie A per la prima volta dalla stagione 2014/15.
La Fiorentina è una delle due squadre dei maggiori cinque campionati europei ad aver sbagliato due rigori in questa stagione, al pari con l'Hoffenheim.
I sette gol realizzati dalla Fiorentina in questo campionato sono arrivati da sette giocatori differenti (Bonaventura, Jovic, Mandragora, Kouamé, Martínez Quarta, Ikoné e González).
Jonathan Ikoné ha realizzato un gol casalingo in campionato per la prima volta dal 18 ottobre 2020, al Pierre Mauroy con la maglia del Lille.
Il 75% dei gol di Nicolás González in Serie A è arrivato al Franchi di Firenze (6/8).
Cristiano Biraghi ha sbagliato tre dei cinque rigori calciati in Serie A, inclusi gli ultimi due tentati nella competizione con la Fiorentina.
Lorenzo Montipò ha parato tre degli ultimi cinque rigori affrontati in Serie A, dopo che aveva subito gol dai precedenti quattro.
250ª presenza per Cristiano Biraghi in Serie A, 148 di queste sono fin qui arrivate con la maglia della Fiorentina.
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
Considerazioni sparse post Fiorentina-Verona (2-0) La Viola si cambia di abito e torna a vincere scacciando fantasmi.
18 Settembre 2022
3 min - di FEDERICO CASTIGLIONI
- La Fiorentina si ritrova cambiando completamente vestito. Addio squadra che cerca il dominio del gioco, benvenuto calcio verticale. Italiano si sconfessa (e sconfessa gli inquisitori che lo accusano di "talebanismo") e ridisegna la squadra negli uomini, nella disposizione e soprattutto nell'atteggiamento tattico. Il 4-3-3 viola con Kouamé centravanti a spese sia di Jovic che di Cabral è dispiegato su un campo lungo, nel quale Barak ha ben più il compito del dirimpettaio Mandragora di attaccare gli spazi al centro e dove soprattutto si rinuncia all'attaccare con tanti uomini. Le soluzioni offensive non passano più dalla ricerca della superiorità numerica, ma dal colpire rapidamente su spazi più ampi in 1vs1 isolati. Una squadra radicalmente nuova rispetto allo spartito dell'ultimo anno;
- La Fiorentina ritrova anche, o meglio finalmente trova, Jonathan Ikoné, autore dell'1-0 e di ripetute sgasate soprattutto nei primi 25 minuti di gara. Al netto delle solite problematiche di infortuni che hanno anche oggi condizionato le scelte di partenza di Italiano, l'insistenza dell'allenatore nello schierarlo (specie dopo il disastro di Istabul dello scorso giovedì) fa venire in mente illustri e traumatici paralleli relativi ad un certo centravanti. La speranza è che per il francese questo sia il primo passo verso la miglior condizione, e non un isolato lampo nel cielo;
- Il Verona, c'è anche il Verona. Non tanto a dir la verità. C'è sicuramente Montipò, autore di alcuni interventi importanti e decisivi (rigore parato a Biraghi compreso) nel tenere aperta la gara fin quasi all'ultimo. Per il resto gli scaligeri sono stati forse sorpresi dall'atteggiamento tattico dei viola, ma sicuramente soffrono anche di un pesante gap tecnico rispetto alla scorsa stagione. Sempre in apnea a cc, sempre in difficoltà sugli esterni, il Verona è uscito solo negli ultimi venti minuti, quando alla Fiorentina si è accesa la spia della benzina. Kallon vicino al pari sul quale è stato decisivo Terracciano in uscita, ma poca, pochissima qualità per gli uomini di Gotti;
- Tra i viola va sottolineata la prova di Kouamé, passato nel giro di un mese da esubero a jolly indispensabile nel tridente d'attacco. Italiano gli chiede di fare la guerra in avanti e lui esegue con abnegazione, favorendo la rapida risalita della squadra e mettendo in seria difficoltà sul piano fisico i tre centrali del Verona, Gunter su tutti. Certo, l'apporto in fase di finalizzazione è stato rivedibile (enorme l'occasione sprecata al terzo minuto), ma rispetto a una certa indolenza dei più eleganti compagni di reparto in altre occasioni, Kouamé ha avuto il merito di far sempre quello che serviva alla squadra;
- A questo punto, mentre la sosta permetterà di recuperare fiato, energie e forse infortunati (anche oggi problema muscolare, per Amrabat), la Fiorentina che ha pure ritrovato Nico Gonzalez con tanto di gol nel finale guarda avanti con un percorso da ricostruire da zero o quasi. La sensazione, al netto della modestia dei gialloblù, è che la squadra di Italiano dalla cintola in su sia molto più a suo agio nel giocare lunga, verticale e a campo aperto. E tuttavia il pacchetto arretrato, oggi particolarmente malmesso per le assenze, continua a sembrar più adatto a difendere alto e in avanti, piuttosto che schierato e d'attesa. Incastrare questi due aspetti sarà la nuova sfida di Italiano, con una squadra che stavolta è riuscita a liberare tante sue energie mentali ma che è ancora in pesante riserva di energie fisiche.
FONTE: Sportellate.it
BIRAGHI SBAGLIA ALTRO RIGORE. BARAK LO AVEVA PREGATO PER BATTERLO, CHIESTO AIUTO ANCHE ALLA PANCHINA Biraghi sbaglia rigore, prima della battuta Barak, che era rigorista a Verona fino a qualche mese fa, ha fatto di tutto per poterlo battere
18 Settembre · 15:49
di Flavio Ognissanti
Esultanza Jonathan Ikonè (ACF Fiorentina)
Altro rigore sbagliato dalla Fiorentina dopo quello fallito da Luka Jovic contro la Juventus, questa volta è toccato a Cristiano Biraghi (che aveva sbagliato anche lo scorso anno contro il Cagliari) che ha sbagliato il rigore del possibile 2-0. Al momento del fischio dell’arbitro con la concessione della massima punizione Barak, che al Verona era un rigorista di successo, ha chiesto inutilmente e ripetutamente a Biraghi di battere il rigore, dopo il no del capitano della Fiorentina, Barak ha anche chiesto aiuto alla panchina viola, che però non gli ha dato molto ascolto. Chissà se cambierà qualcosa nella gerarchia dopo questa rigore fallito, il secondo consecutivo sia per la Fiorentina che per Biraghi.
FONTE: LabaroViola.com
Torna al successo la Fiorentina, 2-0 al Verona
del 18 settembre 2022 alle 16:52
di Redazione CM
Finisce 2-0 al franchi il match contro l’Hellas Verona. Decide il gol al 13esimo minuto di Ikonè, che si sblocca in campionato prima del raddoppio nel finale di partita di Nico Gonzalez. La squadra di Italiano potrebbe subito portarsi subito sul doppio vantaggio su calcio di rigore ma Montipò respinge la conclusione di Biraghi. Il portiere dell’Hellas Verona è il migliore dei suoi e riesce a tenere in vita gli uomini di Cioffi. Nel secondo parziale sfiora il raddoppio Bonaventura. La miglior occasione per gli ospiti arriva a 10 minuri dalla fine con Kallon che davanti alla porta si fa ipnotizzare da Terracciano. Fiorentina che può quindi sorridere, vittoria preziossima in un momento molto complicato.
FONTE: CalcioMercato.com
FIORENTINA NEWS Pagelle Fiorentina Verona: Ikonè zittisce le critiche. Male Coppola – VOTI
I top e flop e i voti ai protagonisti del match valido per la 7ª giornata di Serie A 2022/23: pagelle Fiorentina Verona
Pubblicato il 18 Settembre 2022 Di Vincenzo Pennisi
Le pagelle dei protagonisti del match tra Fiorentina e Verona, valido per la 7ª giornata del campionato di Serie A 2022/2023.
FIORENTINA NEWS Moviola Fiorentina Verona: l’episodio chiave del match
L’episodio arbitrale chiave del match valido per la 7ª giornata di Serie A 2022/23: moviola Fiorentina Verona
Pubblicato il 18 Settembre 2022 Di Vincenzo Pennisi
L’episodio chiave della moviola del match tra Fiorentina e Verona, valido per la 7ª giornata della Serie A 2022/23. Dirige la sfida l’arbitro Antonio Rapuano.
L’EPISODIO CHIAVE DEL MATCH
Buona direzione di gara di Rapuano, con la partita del Franchi che scorre via senza particolari problemi. Ben gestite le sanzioni in campo.
FONTE: CalcioNews24.com
APPROFONDIMENTI Lasagna, i bonus ora sono finiti?
L’avvio sprint aveva illuso, ma il numero 11 gialloblù è nuovamente sparito. A Firenze era probabilmente l’ultima chance
di Tommaso Badia Settembre 19, 2022 - 11:25
“Ho una grandissima fiducia in Kevin“. Le occasioni in cui mister Cioffi ha ripetuto questo mantra sono state diverse, e i numeri dei primi mesi sembravano incoraggianti: Lasagna nelle prime uscite pre-campionato ha infatti segnato e si è dimostrato pienamente nel gioco dell’Hellas, trovando la via del gol con una certa continuità e andando a segno sia contro il Bari al debutto assoluto in stagione che alla prima di campionato contro il Napoli (reti purtroppo inutili, ma non è colpa sua).
Da lì in poi, vuoi per il cambio di gioco della squadra (tornata all’antico “uomo-contro-uomo” a tutto campo) che non ne esalta le capacità in campo aperto, vuoi per una certa fragilità che alle prime difficoltà porta il ragazzo a non credere più nei propri mezzi, l’attaccante gialloblù ha inanellato una serie di prestazioni insufficienti condite anche da qualche gol divorato, reti che ad agosto avrebbe probabilmente realizzato a occhi chiusi e su una gamba sola.
CHANCE FINITE. L’opaca prestazione di Firenze è solo l’ultima di una lunga serie, ma è anche probabile che la maglia da titolare concessagli da Cioffi al Franchi fosse la proverbiale ultima spiaggia. Con una difesa incerottata come quella viola (Quarta, autore di una prestazione maiuscola, ha recuperato praticamente a ridosso della partita), Lasagna avrebbe dovuto mettere a ferro e fuoco gli ultimi trenta metri di campo, ma eccezion fatta per un tiro deviato non si è praticamente mai visto e le parole dell’ex tecnico dell’Udinese (“La prestazione di Lasagna non è stata all’altezza“) sanno di bocciatura.
LE ALTERNATIVE. L’impressione è che ora, con una pausa da sfruttare per cercare nuovi equilibri e recuperare i giocatori più indietro di condizione, Cioffi andrà in cerca di altre soluzioni: se l’obiettivo finale è, come sembra, quello di tornare al 3-4-2-1 con Hrustic (ieri praticamente mai servito) e Verdi (sprazzi di qualità per lui contro la Fiorentina) a sostegno di Henry, è probabile che in attesa soprattutto dell’ex Torino si opti per una seconda punta diversa (un “uno più due”). L’indiziato principale è senz’altro Yayah Kallon, il quale, dopo aver fatto vedere buone cose negli spezzoni in cui è stato impiegato, ora scalpita e ambisce a una maglia da titolare. Da non escludersi comunque anche l’utilizzo di Roberto Piccoli, attaccante che piace al tecnico toscano per la sua capacità di poter essere non solo finalizzatore, ma anche giocatore in grado di “girare attorno” al centravanti.
QUALE FUTURO? Lo spazio per il buon Kevin ora sembra dunque ridursi notevolmente, il che porta a chiedersi quale possa essere il suo futuro. L’investimento (circa dieci milioni) fatto dalla società per portarlo in gialloblù è stato importante, tuttavia se nemmeno Cioffi (dopo Juric e Tudor) è riuscito a ritagliargli addosso un ruolo da protagonista diventa necessario capire quale sia la scelta migliore e se sia giusto cercare di tenere in piedi questo “matrimonio”. Molto dipenderà da allenatore e giocatore: con la sua rapidità il classe ’92 potrebbe anche rivelarsi un buono “spacca partite” da inserire a gara in corso, magari in situazione di vantaggio per cercare di colpire l’avversario in contropiede, oppure si potrebbe semplicemente arrivare a una separazione che gli permetta di cambiare aria per cercare una squadra che gli permetta di esprimere al meglio le proprie caratteristiche. In tal caso, complice il Mondiale invernale, la finestra di calciomercato non poi è così distante…
LE PAGELLE DI CALCIO HELLAS Fiorentina-Verona 2-0, le pagelle gialloblù di CH
Montipò fa di tutto per tenere a galla il Verona, Coppola viene mandato allo sbaraglio. Meglio i subentrati
di Tommaso Badia Settembre 18, 2022 - 18:00
È un Verona decisamente brutto quello visto oggi al Franchi: i gialloblù non sono infatti parsi in grado di ribattere alla Fiorentina, cadendo al termine di una sfida in cui le occasioni per gli attaccanti dell’Hellas hanno latitato.
Di seguito, dunque, le pagelle gialloblù dell’incontro di CalcioHellas.
MONTIPÒ: 7,5. Mezzo voto in meno perché non appare eccessivamente reattivo in occasione del gol dell’1-0. Poi, però, tiene ancora una volta in vita fino all’ultimo il Verona e mette a referto anche un rigore parato.
HIEN: 5,5. Nel primo tempo fa una fatica terrificante, un po’ meglio nella ripresa, ma è anche demerito della Fiorentina che spinge meno.
GÜNTER: 5,5. Parte sventando un pericolo in area, poi crolla con la squadra.
COPPOLA: 4,5. Mandato al macello su un Ikoné incontenibile. Cioffi ha pietà di lui e lo toglie all’intervallo. Non sono tutte colpe sue.
DEPAOLI: 4,5. Ci capisce poco dal primo all’ultimo minuto. Appare fuori posizione sul secondo gol della Viola.
TAMEZE: 5. La squadra non gira, lui si fa risucchiare.
ILIC: 5. Avulso, poco ispirato.
LAZOVIC: 5,5. Pochi spunti, fatica anche lui.
HRUSTIC: 5. In sostanza non tocca un pallone. Poco cercato.
LASAGNA: 5,5. Martinez Quarta forse gli toglie un gol. È uno dei pochi ad andarci vicino.
HENRY: 5,5. Segna un gol in fuorigioco e lavora il pallone che Lasagna calcia trovando la deviazione di Martinez Quarta. Anche a lui arrivano pochi palloni giocabili, fa quel che può.
DAWIDOWICZ: 5,5. Bruciato da Gonzalez in occasione del 2-0. Meno peggio comunque rispetto a Coppola.
VELOSO: 6. Con lui c’è qualche idea in più.
KALLON: 6. Ha una clamorosa occasione su un filtrante di Verdi, ma Terracciano lo chiude sul più bello. Porta un po’ di brio.
VERDI: 6. Offre a Kallon una bella imbucata e in generale regala qualche giocata di livello.
DJURIC: 6. Prova a tenere su la squadra.
CIOFFI: 4,5. Forse il Verona più brutto della stagione. Nel primo tempo è in balia dell’avversario mentre nel secondo fa poco per cercare di rimettere in piedi la partita. La scelta di Coppola su Ikoné non paga, prova a rimediare con i cambi ma non arriva la sterzata.
FONTE: CalcioHellas.it
19 Settembre 2022 - 10:23 Hellas Live Lettura: 2 min. L’abito non fa l’allenatore
Il cambio non è servito. All’Artemio Franchi camicia e pantalone elegante sono rimasti direttamente in albergo per dare spazio a maglia e pantalone della tuta di rappresentanza. Una nuova versione quella dell’allenatore Gabriele Cioffi, alla settima di campionato, che purtroppo non ha giovato. La squadra a Firenze è parsa priva di gioco e di idee, un passo indietro notevole rispetto al ko di Roma in casa della Lazio. Un campanello d’allarme coi rintocchi che sono stati ben scanditi per tutti i 90’. Dopo un primo tempo a dir poco traumatico, nella ripresa l’allenatore gialloblù ha provato a cambiare le carte in tavola, ma viste le scelte iniziali il risultato finale sul campo ha evidenziato ancora una volta quanto la squadra fatichi a costruire azioni degne di nota, con Terracciano (portiere della Fiorentina, ndr) che al termine della partita ha potuto restituire, quasi del tutto intonsa, la divisa ai magazzinieri.
Ancora una volta, Montipó è risultato invece tra gli scaligeri il migliore in campo ed anche questo la dice lunga su quanto ci sia ancora da lavorare in casa gialloblù.
Una delle poche note positive di ieri è stato l’esordio, a gara in corso, di Verdi. Un giocatore di qualità che in 30’ ha saputo almeno creare qualche grattacapo alla difesa viola. Da stropicciarsi gli occhi il pallone servito a Kallon dopo sei minuti dal suo ingresso in campo, che non è stato però finalizzato a dovere dall’ex Genoa.
Il contrario invece per Hrustic: l’australiano è parso non solo indietro di condizione pur posizionato nel ruolo che predilige (3-4-1-2, ndr) ma privo di spunti. Sulla trequarti, alle spalle di Henry e Lasagna, non è mai riuscito ad incidere. Complice anche un fronte offensivo spento ed indisponente.
Ora c’è la sosta. Tra quindici giorni si torna in campo, quando al Bentegodi, lunedì 3 ottobre, arriverà l’Udinese di Sottil. La vera sorpresa del campionato. Una partita che l’Hellas Verona non può sbagliare, non solo per la classifica.
18 Settembre 2022 - 17:20 Hellas Live Lettura: 1 min. Pagelle
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 18/09/2022 19:21 Vighini: Tempo scaduto. Adesso non si scherza più
Cioffi
La prima cosa che voglio dire è che considero Cioffi il minore responsabile di questa situazione. Le attenuanti nei suoi confronti sono talmente tante e pesanti che non si può tirargli ora la croce addosso. Gabriele è un ragazzo d’oro e un bravo tecnico che sta affrontando una specie di scalata dell’Everest senza ossigeno. Ha dovuto affrontare troppi ostacoli fino ad oggi per poter essere giudicato senza condizionamenti. Non si concede un attacco da 40 gol e svariati assist in maniera indolore. Ma ancora di più: la squadra è stata costruita tardi, senza un chiaro progetto, prima per il 3-4-2-1, poi per il 3-5-2, infine di nuovo per il 3-4-2-1, in una girandola di operazioni che ci hanno fatto venire il mal di testa per tutta l’estate. Cioffi ha cercato con pazienza la via migliore, cercando nei giovani nuove energie ma al contempo cercando di non perdere per strada gli uomini che hanno fatto le fortune del Verona negli ultimi tre anni. E così Lazovic, Günter, Tameze solo per fare tre nomi che hanno rischiato di non giocare per il Verona il primo settembre, devono essere recuperati alla causa, lavorando sulla testa ancora prima che sulle gambe. Ma parallelamente bisogna fare punti (obiettivo primario) migliorando il gioco, mettendo tutti nelle condizioni di poterlo fare. Non è facile con giocatori che hanno saltato la preparazione e non hanno partecipato al pre-campionato. Verdi e Hrustic, gli ultimi arrivato sono l’emblema di un Verona che è stato un cantiere fino a questa domenica. La sconfitta di Firenze è un passo indietro evidente. Il Verona ha deluso proprio quando ci si aspettava un nuovo salto di qualità. Lo ha fatto sia dal punto di vista della proposta di gioco, sia a livello morale dove la squadra appare smarrita in certi frangenti come se rigettasse il lavoro settimanale o peggio ancora non fosse convinta. Ora però le attenuanti stanno per finire. Davanti ci sono 15 giorni di lavoro, l’occasione di recuperare giocatori importanti e in cui Cioffi deve trovare a tutti i costi un’identità tattica a questa squadra. Non si scherza più insomma. Anche perchè guardando alla classifica non c’è più tempo per scherzare. L’allegra inconscienza del “tanto tre peggio di noi le troviamo” che alberga anche in società, purtroppo, sbatte contro la realtà del campionato. Il Verona dovrà sudare, soffrire e lottare come mai ha fatto negli ultimi tre anni per riuscire a salvarsi anche in questo campionato. Ci sono avversari più attrezzati (Monza) e altri che lottano col coltello (Cremonese, Lecce) e perdere altri punti significherebbe arrivare in quella partita che “valgono doppio” con l’acqua alla gola e un solo risultato possibile. La possibile condizione per ogni squadra, un terno al lotto da cui può uscire qualsiasi scenario. Anche il peggiore. Meglio continuare a ricordarlo a chi crede che sia solo una fastidiosa formalità da espletare.
HELLAS VERONA di Giovanni Vitacchio, 18/09/2022 17:13 Il pagellone di Fiorentina-Verona: Montipò miracoloso, Veloso un leone. Il resto è un flop
Montipò
MONTIPO’ 8 Solo merito suo se il Verona esce dal Franchi con due soli gol sul groppone. Salva su Venuti, para il rigore del 2-0 di Biraghi il 2-0 e si supera nel secondo tempo volando, a mano aperta, su una prodezza balistica da fuori di Bonaventura. Chiude, per l’ennesima volta, la bocca di tutti quelli che non perdono occasione per bastonarlo, come se non aspettassero altro. Ma, d’altra parte, si sa, tutti sono fini intenditori di calcio in Italia.
HIEN 5 + Un primo tempo inguardabile, sempre sbertucciato dal giovane Sottil. Qualcosina di meglio nella ripresa, un po’ più attento e un po’ più deciso negli interventi. Ma colpisce il fatto che si faccia spesso saltare in velocità, lui che non sembra certo uno lento.
GUNTER 6 Il meno peggio della difesa, riesce a strappare la sufficienza pur con qualche difficoltà. Bene quando deve contenere, così così quando prova a impostare da dietro. Le cose gli riesce a fasi alterne.
COPPOLA 4 Niente da salvare per il giovane difensore gialloblù. Ikonè lo fa impazzire ad ogni giocata. Gli va via in maniera fin troppo facile in occasione del gol. Ma al di là del vantaggio, la differenza tra i due è schiacciante. E’ lui a stendere, ingenuamente, Kouamè in area, per il più lampante dei calci di rigore. E’ il prezzo da pagare con un ragazzino giovane come lui.
DAWIDOWICZ 5.5 (dal 46’) Un secondo tempo attento, giocato di esperienza. Non corre rischi fino ai minuti finali, quando si fa fregare sul tempo da Gonzalez per il 2-0 conclusivo.
DEPAOLI 4 Un errore dietro l’altro, tanti pallone giocati male e pensati peggio. Non è il singolo sbaglio che fa arrabbiare, ma la mancanza di volontà nel recuperare. Non mette in mezzo un pallone giocabile, non va una volta sul fondo, non salta mai l’avversario, non crea superiorità numerica. Era necessario lasciare fuori Terraciano?
TAMEZE 4 Lo abbiamo invocato a lungo, ben consapevoli di quanti ci abbia fatto innamorare delle sue qualità. Cioffi ce lo ha fatto vedere e forse aveva ragione lui a non farlo giocare dal primo minuto. Troppo brutto per essere vero, svogliato, confuso e mai capace di recuperare ad almeno uno dei suoi tanti errori. Si ritrovi velocemente di testa, perché se vuole andare via, in queste condizioni pochi ci faranno un pensierino.
VELOSO 6.5 (dal 54’) Il vecchio capitano mette in fila tanti ragazzini, non solo nel Verona, ma in tutto il campionato di serie A. Un leone che non molla mai. Un errore lasciarlo fuori.
ILIC 6 Si salva, in mezzo alle macerie di un Verona che fa un passo avanti e tre indietro. Nella pochezza di idee, in particolare modo di Tameze, si prende sulle spalle, o almeno ci prova, la manovra gialloblù. Qualche lampo di tecnica, che non gli manca, ma fatica ad arrivare alla giocata decisiva. Nella ripresa, aiutato anche dal capitano, ce la mette tutta, ma il risultato parla chiaro.
LAZOVIC 4.5 Sappiamo tutti che questo non è il Darko che conosciamo. Una partita storta può anche starci, ma è l’atteggiamento che delude e preoccupa. Perché, essendo uno dei senatori, deve sempre mettere qualcosa in più, comunque vadano le cose. Non si può accettare una resa del genere, moralmente parlando. Poi tecnicamente si può sempre discutere, per carità. Ma da quel punto di vista non ne azzecca mezza.
HRUSTIC 4 Ci impiega venticinque minuti a toccare il primo pallone, dando segni della sua presenza, fino a quel momento nulla. Questo non cambia comunque una prestazione deludente, per le tante aspettative che c’erano sull’australiano, apparso fuori forma e fuori contesto. Non riesce a trovare la posizione, mandando in confusione anche i due davanti.
VERDI 5 (dal 60’) Non è in condizione, e si vede.
LASAGNA 5 Altra occasione sciupata. Seppur sia più dentro la partita rispetto ad Henry, sbaglia tantissimo, anche le cose più banali. Sfortunato quando si trova una buona occasione in piena area di rigore, ma è costretto a calciare di destro, sbucciando. Ha avuto fin qui la possibilità di provarci. Forse è il momento che vengano fatte altre scelte.
KALLON 6 (dal 54’) Non può non giocare dal primo minuto, non condivido l’idea che possa essere solo uno “spaccapartite”. In trentacinque minuti ha detto molto di più dei compagni di reparto fino a quel momento in campo. Sua l’unica vera occasione del Verona, se di occasione possiamo parlare.
HENRY 4.5 Seconda partita di fila in cui marca visita, inspiegabilmente. Lento al limite dell’immobilità, fa molta più fatica di Lasagna, che pur non splende. Non tiene un pallone che sia uno, rendendo impossibile il compito della squadra di risalire, alleggerendo la pressione della Fiorentina. Segna un gol in evidente fuorigioco e anche in quella situazione sbaglia totalmente il movimento, prestando poca attenzione a ciò che gli succede intorno.
DJURIC 5.5 (dal 70’) Prova a metterci il capoccione, ma non ci arriva.
ALL. CIOFFI 4.5 La squadra inizia tutto sommato in maniera incoraggiante. Quando va sotto, però, sparisce dal campo. E il problema non può essere solo tecnico. Mentalmente questa squadra non c’è. O quantomeno, finora c’è stata a fasi alterne. Impossibile tenere fuori Veloso. Impossibile tenere dentro Lasagna. Inspiegabile continuare a cambiare le posizioni dei difensori, soprattutto del giovane Coppola. Servono certezze. Al momento non se ne vedono. Preoccupa l’atteggiamento, non una qualità che si fa fatica a trovare. Deve incidere lui adesso. Questa è la squadra, non ci sono più scuse.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
SERIE A
18/9 ALLE 20:00
di ALESSANDRA STEFANELLI
Serie A, la classifica aggiornata: l'Atalanta supera la Roma e vola prima da sola
L'Atalanta è di nuovo in vetta alla Serie A. In attesa di capire come finirà Milan-Napoli, gli orobici piegano per 1-0 la Roma e si portano al primo posto a 17 punti, superando anche l'Udinese che resta a 16. La Roma resta invece a 13 punti. Di seguito la classifica aggiornata:
Atalanta 17
Udinese 16
Napoli 14*
Milan 14*
Lazio 14
Roma 13
Inter 12
Juventus 10
Torino 10
Fiorentina 9
Sassuolo 9
Spezia 8
Empoli 7
Salernitana 7
Lecce 6
Bologna 6
Hellas Verona 5
Monza 4
Cremonese 2
Sampdoria 2
La sconfitta contro la Fiorentina certamente non soddisfa l'Hellas Verona. La società si confronterà in settimana con Gabriele Cioffi per cercare di capire i motivi e le ragioni di un ko, il quarto in stagione a fronte di una sola vittoria e di due pareggi, negativo nel gioco e nello spirito messo in campo.
A bilancio c'è Di Francesco
Due giorni di pausa adesso, per il gruppo scaligero, e poi dovrebbe andare in scena un confronto con la società per Cioffi. Che non è chiaramente soddisfatta degli ultimi risultati e del gioco espresso dalla formazione scaligera. Il punto è che, nelle riflessioni su un potenziale cambio di guida tecnica (il Verona ha scelto Cioffi perché convinta della sua filosofia, approccio umano e tecnico) c'è anche il 'fattore' Eusebio Di Francesco. L'ex allenatore è sempre a bilancio per 1 milione, cifra importante ancora da versare nelle casse dell'allenatore. Un potenziale addio a Cioffi per prendere un terzo nome (escluso il ritorno di Di Francesco), andrebbe a gravare in modo non indifferente nelle economie del club di Setti
Montipò 8 Se il punteggio finale è solo 2-0 è esclusivamente merito suo. Fa l'impossibile per tenere in partita i suoi, con alcune parate da campione, neutralizzando anche il rigore di Biraghi. Sui gol alza, senza colpe, bandiera bianca.
Hien 4,5 Non riesce ad arginare Sottil che lo salta regolarmente, costringendolo anche a spendere un giallo. Qualcosa meglio nella ripresa ma solo quando l'esterno viola tira il fiato.
Günter 5,5 Il meno peggio della retroguardia. Riprende posto al timone di comando dove duella di fisico con Koumè che riesce in qualche modo a contenere. Anche lui finisce nel lungo elenco degli ammoniti per un fallo quasi da ultimo uomo.
Coppola 4,5 Giornataccia per il "baby" gialloblù sistematicamente saltato da Ikonè che lo evita con troppa facilità sul gol e lo costringe al fallo da rigore, poi fallito da Biraghi (dal 1' s.t. Dawidowicz 5,5 sufficientemente ordinato fino al novantesimo quando si fa anticipare dal guizzo vincente del subentrato Nico Gonzalez)
Depaoli 5 Quasi mai propositivo in avanti e assente in fase di raddoppio su Hien, continuamente preso d'infilata da Sottil.
Tamèze 5 Lontano dal giocatore ammirato la scorsa stagione. Poco dinamico, perde il confronto diretto con Baràk (dal 20' s.t. Veloso 6,5 prende per mano la squadra che ritrova un minimo di ordine in fase di impostazione)
Ilic 6 Nel primo tempo paga dazio nei confronti di Amrabat senza tuttavia affondare. Nella ripresa tenta di ricucire la manovra con risultati sufficienti.
Lazovic 5 Questa volta finisce anche lui dietro la lavagna. Nessuna accelerazione degna di nota e nelle occasioni in cui potrebbe essere pericoloso si trova, purtroppo, in evidente posizione di fuori gioco.
Hrustic 4,5 Esordio da titolare nella posizione a lui congeniale di trequartista. I compagni lo cercano poco ma lui fa altrettanto poco per farsi vedere (dal 15' s.t. Verdi 6 è in ritardo di condizione ma fa vedere buone cose come quando imbecca Kallon con un filtrante di rara precisione)
Henry 5 Mai pericoloso, viene meno anche in fase di supporto alla manovra (dal 25' s.t. Djuric 6 porta fisico e centimetri in avanti, ha la palla buona di testa ma non riesce a colpirla con la giusta intensità)
Lasagna 5 Ci prova un paio di volte nel primo tempo ma è come sempre impreciso. Poi, come spesso succede, scompare dai radar fino al cambio, diventato ultimamente una preoccupante costante (dal 20' s.t. Kallon 6 il suo innesto ravviva la manovra offensiva. Terracciano, con una provvidenziale uscita, gli toglie la gioia del gol. Probabilmente merita una chances dall'inizio)
Cioffi 5 Seconda sconfitta consecutiva al termine di una prestazione decisamente insufficiente. Dietro, Montipò a parte, la retroguardia offre troppe volte il fianco alle offensive viola e davanti le occasioni da gol si contano con il contagocce. Nella ripresa prova a invertire la rotta con qualche cambio ma senza ottenere l'esito sperato. La sosta capita a puntino per cercare di mettere a posto le cose. Anche perché alla ripresa arriva l'Udinese.
Fiorentina, Italiano senza voce dopo il 2-0 al Verona: al suo posto parlerà il vice Niccolini
La Fiorentina ritrova una vittoria a lungo attesa, e che ha richiesto il massimo impegno da parte di tutti. A partire da Vincenzo Italiano, completamente afono a margine del 2-0 sull'Hellas Verona: per questa ragione, sarà il suo vice Niccolini a intervenire ai microfoni dei broadcaster e in conferenza stampa.
Montipò 7,5 - Nel bene e nel male, è il grande protagonista del primo tempo del Franchi. Il radente di Ikoné sbuca all'ultimo dalla selva di gambe assiepate in area, ma non per questo è completamente esente da colpe. Prodigioso sul rigore di Biraghi: bravo a indovinare l'angolo e a opporsi alla battuta del capitano viola. Si ripete dopo l'intervallo su Bonaventura: il migliore dei gialloblù.
Hien 5,5 - Una delle lezioni più dure del master in difesa al quale si è sottoposto dal suo arrivo in Italia. Paradossalmente si esalta quando difende a campo aperto: l'esuberanza fisica è già spiccata, deve migliorare nelle letture.
Günter 5,5 - Al pari di Hien, sale un po' di tono nell'arrembaggio finale. Ma è una scossa tardiva: quando la Fiorentina preme sull'acceleratore, anche lui finisce nel tritacarne.
Coppola 4,5 - Incassa una meritatissima fiducia, ma oggi non c'è: sverniciato da Ikoné in occasione del vantaggio viola, irruento e ingenuo nella trattenuta veemente su Kouamé che provoca il rigore poi fallito da Biraghi. Dal 46' Dawidowicz 5,5 - Si perde Nico Gonzalez sul raddoppio viola.
Depaoli 5 - Sorpresa di giornata insieme a Hrustic: l'esuberanza di Terracciano è una ventata d'aria fresca, ma oggi Cioffi ritiene sia più saggio affidarsi ad un giocatore maggiormente rodato. Peccato che il duello con Sottil sia impari: altro passo, altra velocità, altra brillantezza. L'ex Cagliari imperversa su quel lato quando ha modo di cambiare passo.
Ilic 5 - Siamo ancora lontani dagli standard delle stagioni scorse. Oggi si ha la sensazione che assolva un compito che non rientra nelle sue corde: si sporca, dà una mano in ripiegamento, ma fodera gli artigli di gommapiuma.
Tameze 5,5 - Con lui Cioffi cerca maggiore propulsione in zona centrale, a costo di sacrificare un uomo d'ordine come Veloso, che si accomoda inizialmente in panchina. Il diktat è lineare: strappare e bypassare la pressione avversaria, quanto più possibile. Quando prova a farlo si ritrova circondato da maglie viola: lui non è ancora brillantissimo, ma il rifornimento dei compagni è rivedibile. Dal 54' Veloso 6 - Rimette un po' d'ordine, ma non spezza l'equilibrio.
Lazovic 5,5 - Torna nella zona di comfort dopo due passaggi sulla trequarti. Pomeriggio complicato: le difficoltà di Coppola lo costringono a rinculare ripetutamente, e sulla mancina non sfonda quasi mai il muro eretto da Venuti.
Hrustic 5 - Alla vigilia Cioffi aveva invocato maggiore pulizia tra le linee, il suo debutto da titolare si inserisce in questo solco. Sulla carta, quantomeno, perché alla prova del campo finisce inghiottito nel vortice viola. Dal 60' Verdi 6 - Imbucata geniale per Kallon, che avrebbe potuto sfruttarla meglio.
Lasagna 5,5 - Per un tempo intero è l'unico elemento di disturbo per la difesa della Fiorentina: non è un caso che la sola occasione prodotta dai veneti prima dell'intervallo rechi il suo marchio. Il problema di fondo riguarda l'incompatibilità con i compagni di reparto: le sue fiammate riscaldano per qualche istante l'atmosfera, ma senza carburante non possono divampare. Dal 55' Kallon 6 - Il suo ingresso regala vivacità, anche se spreca l'occasione più ghiotta di tutta la gara per l'Hellas.
Henry 5 - La sua forza è l'incisività nel gioco aereo: venendo meno questo fattore, finisce sostanzialmente disinnescato. Insacca l'unico filtrante recapitatogli dalla trequarti, ma è in evidente offside. Dal 70' Djuric 6 - Ha poco tempo per incidere: procura un brivido a Terracciano con un colpo di testa che non gli riesce per un soffio.
Gabriele Cioffi 5,5 - Repetita iuvant: questa squadra ha ritrovato riferimenti in difesa, è più compatta rispetto alla débacle contro il Napoli, ma l'attacco continua ad essere troppo poco pungente. La svolta può arrivare da Verdi, Hrustic (nonostante l'opacità di oggi) e... Kallon.
Terracciano 6,5 - Sostanzialmente inoperoso per ottanta minuti, poi arriva anche il tempo di salvare su Kallon, così da risultare a suo modo importante per l’ottenimento del risultato finale.
Venuti 6,5 - Determinato e intraprendente, nel primo tempo arriva anche vicino al gol. Più ordinata l’interpretazione della ripresa e, nonostante qualche piccola incertezza, risulta più che sufficiente.
Quarta 7 - Viste le enormi lacune lasciate in difesa dagli infortuni, Italiano ha bisogno di un punto di riferimento cui appoggiarsi. Di un leader. E l’argentino ne indossa i panni con estrema naturalezza.
Ranieri 6 - Alla seconda presenza stagionale, forse la partita più difficile da giocare dall’inizio della stagione. Non si fa sorprendere, portando a casa un’onesta sufficienza e limitando con efficacia i problemi.
Biraghi 5 - Unica nota negativa del match a tinte viola. Non tanto per il complesso della sua prestazione, nella quale rischia e soffre poco, ma per un altro rigore sbagliato. In altri contesti può essere letale.
Amrabat 6 - Uno dei due grandi ex della partita, l’utilizzo in una mediana a due ne riduce il protagonismo in impostazione, tenendolo più attivo nel fare filtro. Finisce in anticipo per via di un problema fisico. Dal 50’ Bonaventura 6,5 - Appena entrato in campo scarica una cannonata sulla quale Montipò deve superarsi. Punto di riferimento per gli altri.
Mandragora 6,5 - Si divide efficacemente il reparto di centrocampo con Amrabat, alternandosi in fase d’impostazione. Lavora benino da filtro, conclude al meglio regalando a Gonzalez la palla del 2-0.
Ikone 7 - I suoi nove mesi di Firenze l’hanno spesso proposto quale oggetto del mistero, ma oggi no. Lancia i segnali tanto attesi da Italiano e tifosi, trovando il primo gol al Franchi con una serpentina delle sue. Dal 66’ Gonzalez 7 - Il pubblico di Firenze saluta con entusiasmo e calore il suo ritorno in campo, lui ricambia con il gol che chiude il match. Facile, ma ci si deve essere.
Barak 6 - Nella sfida al suo più recente passato viene alzato nella posizione di trequartista: seppure non brilli particolarmente, è fastidioso per le letture difensive scaligere. Sul lungo va un po’ a calare. Dal 79’ Duncan sv.
Sottil 6 - Si riprende un posto da titolare e ha voglia di far capire a tutti il perché. Accelera con una certa regolarità sulla corsia sinistra: qualche buon pallone offerto in mezzo, altri in cui poteva far meglio. Dal 66’ Saponara 6 - Non proprio al centro di ogni manovra, il momento del suo subentro coincide con un progressivo arretramento. Ma non si nasconde.
Kouame 6,5 - Non è un centravanti unico di ruolo, ma oggi è chiamato a farlo. E, nonostante attimi di caos, mette in campo l’energia e l’imprevedibilità che servono alla Fiorentina, guadagnando pure il rigore. Dal 79’ Cabral sv.
Vincenzo Italiano 6,5 - Ha l’obiettivo di scacciare il grigiore e per arrivarci cambia modulo, varando il 4-2-3-1 e l’utilizzo di Kouame da prima punta. Primo tempo di ottima fattura, ripresa un po’ più conservativa anche per fisiologico bisogno e per la tensione della posta in palio. Ritrova finalmente i tre punti che mancavano da un mese, potrà approcciarsi alla sosta con una serenità inedita nei tempi recenti.
La Fiorentina torna a vincere ad un mese esatto dall'ultima volta: le reti di Ikoné e Nico Gonzalez confezionano il 2-0 finale del Franchi contro l'Hellas Verona. Un successo che allontana - almeno per il momento - i venti di crisi che avevano preso a spirare in casa viola.
Ikoné sblocca il match, Montipò para un rigore a Biraghi
Italiano rinuncia ad un big come Jovic e si affida ad un tridente leggero: il riferimento centrale è Kouamé, alle sue spalle giostra Barak, il grande ex della sfida, schierato qualche metro più avanti rispetto a Mandragora e Amrabat. Nel Verona debutta dal primo minuto Hrustic, che fa coppia con Lasagna alle spalle di Henry. A sbloccare il punteggio, dopo appena tredici minuti, è Jonathan Ikoné, che infilza Montipò con uno slalom gigante che disorienta Coppola. Il giovane centrale scaligero è protagonista - suo malgrado - dell'altro momento topico della prima frazione: è infatti lui l'autore della trattenuta veemente su Kouamé che frutta un calcio di rigore alla Viola. Sul dischetto si presenta Biraghi, ipnotizzato da un gran guizzo di Montipò.
Montipò nega il gol a Bonaventura, ma l'Hellas non punge
Il solo elemento a frapporsi tra la Fiorentina e il raddoppio è il portiere dell'Hellas, prodigioso anche in avvio di ripresa su un destro violento scoccato dal neo-entrato Bonaventura. Cioffi effettua delle correzioni in corso d'opera nella speranza di aumentare il carico offensivo: cambia completamente il volto dell'attacco, con il trio Kallon-Verdi-Djuric a rilevare gli inconcludenti Hrustic, Lasagna ed Henry.
Kallon sfiora il pareggio, Nico Gonzalez chiude i conti
Nel finale saltano un po' tutti gli schemi: l'Hellas è costretto ad alzare il baricentro, ma a quest'inerzia non riesce ad accompagnare un'adeguata lucidità nella rifinitura. La Fiorentina si chiude a testuggine e cerca di sfruttare gli spazi che si dilatano in ripartenza: equilibrio che si propaga fino a quando Verdi non estrae dal cilindro un'imbucata-laser per Kallon, murato in uscita bassa da un provvidenziale Terracciano. È l'ultimo brivido per la Fiorentina, che chiude i conti con Nico Gonzalez, a segno in spaccata nell'area piccola su invito di Mandragora.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Gli aiuti Covid alle squadre di calcio italiane
Fra la fine del 2020 e la primavera del 2022 sono arrivati dai governi in carica poco meno di 150 milioni di euro di aiuti previsti dai vari decreti e Dpcm legati alla pandemia Covid. Si tratta di garanzie al 100% sui prestiti bancari (che lo Stato però deve classificare al 100% come propria spesa), sconti Irap, contributi diretti che in qualche caso sono arrivati da Comuni e Regioni, e un premio speciale appena arrivato a chi nel periodo critico ha evitato di mettere in cassa integrazione i suoi dipendenti, calciatori compresi.
Zangrillo davanti a tutti
Sono dieci i club che hanno attinto alle risorse pubbliche. Ma la squadra che l’ha fatto di più è stata il Genoa presieduto da Alberto Zangrillo, professore del San Raffaele e medico personale di Silvio Berlusconi. I rossoblu hanno ottenuto 55,8 milioni di euro fra garanzie dello Stato sui prestiti, contributi, premi e sconti fiscali.
La somma complessiva richiesta dalle squadre italiane, per la precisazione, è di 142,7 milioni di euro, e in gran parte è formata dalla garanzia al 100% fornita da Mediocredito centrale e Banca del Mezzogiorno. Quella garanzia però nella contabilità dello Stato è stata classificata per l’intera somma come aiuto dello Stato permesso dalla Commissione europea proprio grazie ai provvedimenti comunitari sul Covid.
Campagna acquisti pagata dallo Stato
Di sicuro i club di Serie A hanno ricevuto danni notevoli da inizio di pandemia, non avendo potuto giocare in lockdown e per lungo tempo non avendo aperto gli stadi al pubblico riconquistato poi con una capienza limitata sugli spalti. Quei club però concedono super stipendi ai propri giocatori, e le campagne acquisti per procurarsene con spese di decine di milioni da inserire in rosa non sono state congelate né nell’estate 2020, né in quella 2021.
Prima di bussare alle casse dello Stato ci sarebbe stato ampio spazio per quello che i manager chiamano “cost saving”, taglio della spesa e sforbiciata dei contratti in essere. Ma era legale accedere ai contributi Covid, e questi dieci club ne hanno approfittato a larghe mani.
FONTE: VeritaEAffari.it
18 Settembre 2022 - 13:27 Hellas Live Lettura: 1 min. Fiorentina-Hellas Verona, Setti saluta Aglietti
All’esterno dello stadio Franchi, il presidente gialloblù ha incontrato l’ex tecnico scaligero.
FONTE: HellasLive.it
Poco meno di 150 milioni di euro, per essere precisi 142,7 milioni. E’ questa la cifra – secondo quanto riportato da Verità&Affari – che diversi club di Serie A hanno ottenuto tra fine del 2020 e la primavera del 2022 dallo Stato italiano sotto forma di aiuti per l’emergenza Covid.
Di mezzo non ci sono i club più blasonati, come Juventus, Inter, Milan o Napoli. Ad approfittare dei vari Decreti troviamo comunque il Bologna, la Cremonese, il Monza, la Roma, la Salernitana, lo Spezia, il Torino e il Verona. In più, ci sono anche Genoa e Cagliari, in Serie A fino al maggio del 2022 e retrocesse al termine dello scorso campionato.
Sono quattro le tipologie di aiuti ricevuti dal calcio. Innanzitutto le garanzie statali sui finanziamenti chiesti dai club al mondo bancario. Poi ci sono i contributi diretti alle società (dal governo o dalle Regioni), e ancora lo sconto Irap previsto come agevolazione Covid e ancora un taglio dei contributi previdenziali ai propri dipendenti, misura concessa a chi non ha chiesto la Cassa integrazione tra il 2020 e il 2021.
Tornando alle cifre, la fetta maggiore degli aiuti è stata incassata dal Genoa (ben 11 decreti aiuti), per un totale di circa 55 milioni di euro. Dietro si piazza l’Hellas Verona (6 decreti aiuti), per un totale di 33,2 milioni di euro. E ancora ci sono 17,5 milioni di euro in favore del Bologna e 9,2 milioni per il Cagliari. Per la Salernitana un solo aiuto, pari a 2,2 milioni di euro, mentre per la Cremonese e lo Spezia rispettivamente 2,3 milioni e 342mila euro.
Passando invece ai club di livello più alto, principalmente in relazione alle loro proprietà, il Monza di Slivio Berlusconi ha incassato 13mila euro per non aver messo nessuno in Cassa integrazione quando lottava in Serie B. La Roma dei Friedkin ha beneficiato di aiuti per un totale di 6,2 milioni di euro e infine, il Torino di Urbano Cairo, ha messo in cassa poco più di 15 milioni di euro.
FONTE: CalcioEFinanza.it
18 SETTEMBRE 2022 Serie A TIM | #FiorentinaVerona termina 2-0
Firenze - Si è conclusa 2-0 Fiorentina-Hellas Verona, 7a giornata della Serie A TIM 2022/23. Decisive si sono rivelate le reti di Ikonè e Gonzalez.
Venendo alla cronaca: Il Verona parte forte e al 1’ prova già ad impensierire la Fiorentina. Lasagna riceve il pallone da fuori e calcia, ma la palla finisce sul fondo alla sinistra di Terracciano.
La risposta della Fiorentina al 4’ minuto con Sottil, che scende sulla sinistra ed entra in area mettendo il pallone nell’area piccola: Kouame non riesce a ribadire il pallone in rete e la difesa del Verona rinvia.
Dopo due buone ripartenze dell’Hellas è però la Fiorentina a ripresentarsi dalle parti di Montipò, con Mandragora che riceve palla fuori dall’area e calcia di potenza senza trovare lo specchio della porta.
Il match si sblocca al 13’: Ikonè riceve palla sulla fascia destra, si accentra e dal cuore dell’area calcia sul primo palo trovando il gol del vantaggio.
Al 25’ un fallo di Coppola su Kouame porta la Fiorentina al dischetto: Biraghi trova però davanti a sé un super Montipò che para in due tempi e blocca la palla. È proprio il portiere gialloblù a suonare la carica e a far ripartire subito l’azione: la sfera arriva ad Henry in area di rigore, il quale fa la sponda per Lasagna che calcia di controbalzo sfiorando la traversa.
Ora è il Verona che si fa vedere in avanti. Al 28’ Henry segna sugli sviluppi di un calcio d’angolo sfruttando un servizio di Lasagna, ma l’arbitro annulla la rete per fuorigioco.
Il Verona inizia il secondo tempo in pressing, ma è la Fiorentina a rendersi pericolosa al 52’, quando il neo entrato Bonaventura riceve palla al limite dell’area e calcia di potenza trovando grande parata di Montipò.
Il Verona attacca così a testa bassa combattendo su ogni pallone: al 61’ Günter imbuca - con un bellissimo filtrante - Lazovic tra le linee, ma il numero 8 conclude di poco alto sopra la traversa. Successivamente viene segnalato il fuorigioco del centrocampista serbo.
All’81’ il Verona va vicinissimo al pari: Veloso serve in profondità Kallon, che si trova a tu per tu con Terracciano e calcia in porta. Solo una gran parata dell’estremo difensore viola impedisce al numero 30 gialloblù di segnare.
Nonostante un Verona in continuo pressing anche nel finale di gara, la Fiorentina trova il 2-0 al 90’ con Gonzalez, che deposita in rete da pochi passi dopo il servizio di Mandragora.
Il prossimo impegno dei gialloblù sarà quello di lunedì 3 ottobre (ore 20.45), quando il Verona scenderà in campo allo stadio ‘Bentegodi’ contro l’Udinese, match valido per la 8a giornata della Serie A TIM 2022/23.