Calciomercato finalmente chiuso, rose decise fino a Gennaio e testa al 100% sul campo: Partirà finalmente al Dall'Ara anche il campionato dell'HELLAS?
Perchè non fanno male i complimenti al gioco della squadra scaligera e tutto il resto, contro squadre dagli ingaggi inarrivabili come il SASSUOLO e l'INTER ma, se alla fine rimani con un pugno di mosche in mano, le convinzioni vengono meno, si perde fiducia e s'innesca un circolo vizioso per cui anche le cose buone cominciano a non riuscire più: A Bologna sarà fondamentale per i ragazzi di mister DI FRANCESCO uscire dal campo con almeno un punto ed eliminare quell'orrendo (e già pesantissimo) 0 in classifica; per far questo sarà fondamentale ritrovare quella solidità difensiva che aveva retto l'urto al primo anno di JURIĆ e sulla quale l'ex tecnico scaligero aveva costruito le migliori partite nella stagione successiva.
Sulla carta il match dovrebbe essere equilibrato tra due squadre più o meno sullo stesso livello tecnico anche se i padroni di casa sono ancora imbattuti in campionato (ma sono clamorosamente scivolati in Coppa Italia beccando una manita a domicilio dalla TERNANA) e saranno favoriti anche da un grande clima al Dall'Ara dove sono stati venduti più di 8mila biglietti e la Curva Bulgarelli, 'covo' del tifo rossoblù più acceso, è andata esaurita mentre al contempo l'Osservatorio ha bloccato la maggior parte dei tifosi scaligeri imponendo la vendita dei tagliandi ai soli residenti esterni alla regione del Veneto.
Precedenti
Bilancio favorevole ai padroni di casa ma il VERONA al Dall'Ara ha perso solo 6 volte in 21 occasioni mentre ha conquistato almeno un punto in altre 8.
Prima sfida (con vittoria del BOLOGNA) da collocare nel campionato 1957-58, dieci anni più tardi il secondo BOLOGNA-VERONA finì 1 a 1 (a CRESCI dei rossoblù rispose TRASPEDINI per i gialloblù).
Prima vittoria scaligera il 28 aprile 1974: Fu l'HELLAS ad andare avanti per primo grazie al gol di LUPPI pareggiato sul finire del primo tempo dal rigore di SAVOLDI, al 71° MADDÈ sanciva la prima vittoria sul campo emiliano realizzando un altro penalty. Sconfitta di misura nell'ultimo BOLOGNA-VERONA in un match caratterizzato dalla sterilità offensiva del momento per entrambe le compagini. Pareggio per 1 a 1 il 19 Gennaio di un anno fa con i felsinei ad aggiudicarsi nettamente il primo tempo ma gli scaligeri bravi a rimontare e addirittura sfiorare il colpaccio nella ripresa.
Sconfitta per 2 a 0 anche per i disastrati gialloblù di PECCHIA che riuscirono a fare un tiro in porta solo all'87esimo! Molto meglio il 4 aprile 2016 quando il VERONA vinse per 1 a 0 una partita in cui non si capiva però dove cominciavano i meriti scaligeri e finivano quelli degli avversari in una stagione davvero deludente culminata con un'altra retrocessione.
Trionfale il match della stagione 2013-14 nella quale i gialloblù asfaltarono gli avversari con un 4 a 1 griffato CACCIATORE, ITURBE, TONI e JORGINHO.
Rimonta BOLOGNA nel 2001-02: All'iniziale vantaggio di un giovane GILARDINO fecero seguito i gol di FRESI e El JardineroCRUZ in una delle tante gare in cui gli scaligeri buttarono quell'unico punto che avrebbe evitato la retrocessione più incredibile della storia dopo un girone d'andata a livelli di vertice.
Da ricordare (per non ripetere) è il 6 a 1 del 1996-97 quando ZANINI pareggiò il gol di SCAPOLI prima della grandinata di gol bolognesi con PARAMATTI, MAROCCHI, ANDERSSON, ancora SCAPOLO e SHALIMOV.
Ad arbitrare la prossima sfida il signor Ivano Pezzuto della sezione AIA di Lecce.
QUI BOLOGNA
Nuovamente disponibili DIJCKS (guarito dall'infortunio), SORIANO e SCHOUTEN (che hanno scontato i turni di squalifica) con l'ex CEO VIGNATO e il neoarrivato THEATE.
Dubbi tattici per mister MIHAJLOVIC che medita di virare dal 4-2-3-1 al 4-3-3 per garantire ai felsinei maggior equlibrio difensivo. SVANBERG più che DOMINGUEZ sulla mediana, ORSOLINI e SANSONE favoriti rispettivamente su SKOV OLSEN e BARROW come trequartisti in caso di conferma del 4-2-3-1. MEDEL tornerà al centro della difesa in coppia con BONIFAZI, ARNAUTOVIC confermato nel reparto offensivo, tra i pali ancora SKORUPSKI ovviamente.
Convocati
Fuori SCHOUTEN e KINGSLEY per infortunio, sarà DOMINGUEZ a dare una mano a SVANBERG in mediana.
Probabile formazione
4-2-3-1 con Skorupski; De Silvestri-Medel-Bonifazi-Hickey; Dominguez-Svanberg; Orsolini-Soriano-Sansone; Arnautovic.
QUI VERONA
Rientro in vista per CECCHERINI che ha recuperato dalla botta alla caviglia subita contro l'INTER e per capitan VELOSO che ha scontato la giornata di squalifica dopo l'espulsione nella gara col SASSUOLO.
A disposizione anche LASAGNA che col nuovo acquisto SIMEONE e KALINIĆ si giocherà il posto al centro dell'attacco scaligero ma attenzione perchè non è detto che anche mister DI FRANCESCO non mediti di cambiare modulo a seguito delle 6 reti prese nei primi due turni al Bentegodi.
Probabile conferma per il reparto difensivo che ha tenuto testa all'INTER per gran parte del match contro i nerazzurri quindi con MONTIPÒ in porta e GÜNTER tra MAGNANI a destra e, come anticipato, il recuperato CECCHERINI sulla mancina.
Ballottaggio HONGLA-TAMÈZE in mediana,
ILIĆ in coppia con BARÁK sulla trequarti? Il serbo ha tanta qualità ma la rapidità che serve per giocare da fantasista probabilmente ancora no, esordio quindi per CAPRARI.
Convocati
Oltre alle assenze annunciate di RÜEGG e FRABOTTA si registrano anche quelle di VELOSO e ŠUTALO: Il play sarà ILIĆ mentre in difesa, in caso di assenza di CECCHERINI, il primo rincalzo sarà DAWIDOWICZ.
Probabile formazione
3-4-2-1 con Montipò; Magnani-Gunter-Ceccherini; Faraoni-Ilic-Hongla-Lazovic; Barak-Caprari; Simeone.
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Mister MIHAJLOVIC tecnico del BOLOGNA «Se dei Bologna che ho allenato, questo è quello che lo soddisfa maggiormente? Si, abbiamo preso quello che ci serviva. Era da due o tre anni che cercavamo un attaccante centrale ed è arrivato. Di difensori sono arrivati due o tre. Poi come ho detto passa tutto dalla crescita di tutti quelli che possono ancora crescere e questo si vedrà partita per partita. Quanto conta avere Arnautovic per crescere? E' importantissimo. Ci vuole un po' di sana ignoranza e lui ce l'ha. Non è uno che si risparmia, quando c'è da arrabbiarsi lo fa e penso che per gli stessi compagni quando lui è in campo penso che si sentano più sicuri. Che tappa di crescita è la partita col Verona? Ogni partita ci può insegnare qualcosa. Con la Ternana abbiamo capito cosa non dobbiamo fare. Con la Salernitana che se non si molla si può ottenere qualcosa; con l'Atalanta invece abbiamo capito che se si gioca di squadra e tutti si sacrificano, si possono contenere anche gli avversari più forti. In generale, in ogni partita si impara dagli errori e si può crescere» TuttoMercatoWeb.com
Mister DI FRANCESCO «Abbiamo lavorato tantissimo sulla continuità della prestazione, ovvero nel mantenere sia l’attenzione sia la concentrazione durante la gara. Si tratta quindi, rispetto alle ultime prestazioni, di progredire a livello mentale. Abbiamo lavorato anche sull’intensità, per mettere ancora più benzina nelle gambe. Come squadra, andiamo a Bologna per fare punti. Fare risultato ci farebbe bene anche a livello psicologico, contro una squadra che lavora molto bene con lo stesso mister da diversi anni, e questo è un vantaggio per loro. La 'rosa' del Bologna è di qualità, hanno fatto una grande gara a Bergamo, e quest’anno è stato inserito un attaccante molto forte come Arnautovic. Come si lavora quando arrivano le prestazioni ma non i punti? Nel calcio ci sono episodi: positivi e negativi. Ma gli episodi fanno parte del calcio, anzi, ne sono parte integrante e spesso predominante. Ecco perché dobbiamo evitare cali di concentrazione che poi rischiamo di pagare a caro prezzo. Serve correre e restare in partita fino al 95’. Questa è la crescita che dobbiamo apportare al nostro modo di stare in campo: servirà maggiore attenzione rispetto alle prime due gare» HellasVerona.it
Bosko ŠUTALO si presenta «Cosa rappresenta per me il Verona? È un passo importantissimo per la mia carriera, sono qui per crescere come giocatore e migliorarmi giorno dopo giorno. La mia testa è rivolta unicamente all’Hellas e al suo obiettivo, che è quello di restare in Serie A. Prime impressioni? Ho trovato un gruppo di grande qualità con il quale è bello lavorare. Ho subito apprezzato mister Di Francesco, un allenatore diverso da quelli con cui ho lavorato finora e dal quale posso imparare molto. Se mi considero un difensore ‘universale’? Sono un difensore che ama giocare palla al piede. Ultimamente ho giocato spesso terzino, soprattutto in Nazionale, dove c’è stata questa esigenza, ma prediligo il ruolo di centrale di destra. Come arriviamo al tour de force di partite che ci aspetta? Quella di lunedì sarà una partita molto importante per noi. Dovremo dare il massimo per ottenere i nostri primi punti a Bologna e anche nelle prossime partite dovremo fare altrettanto. Ci stiamo allenando bene, saremo pronti a queste sfide» HellasVerona.it
Sutalo si presenta
Mister MANDORLINI «Come vedo Zaccagni nel 4-3-3 di Sarri? Ha velocità, forza e ha imparato a trovare la porta con più continuità. È un ragazzo intelligente, ha fatto tanto per arrivare in alto. A quei tempi, quando lo avevo io, giocava trequartista o addirittura a centrocampo. Negli ultimi periodi invece è diventato più offensivo e fa quasi l'attaccante. Deciderà Sarri: con un tecnico così e con dei giocatori forti vicino può solo che migliorare. Se l'Hellas di Di Francesco vivrà una stagione più difficile rispetto all'era Juric? Può succedere, viene da due stagioni importanti. C'è stato un cambiamento tecnico, anche se molti giocatori importanti sono rimasti. L'ossatura è la stessa e davanti la squadra si è rinforzata con Simeone che ho avuto al Genoa. Il campionato è molto lungo, credo possa vivere un'annata tranquilla» TuttoMercatoWeb.com
Il doppio ex centrocampista gialloblù Leo COLUCCI a L'Arena «...Lunedì sera guarderò la partita, il Bologna ha cambiato molto soprattutto dietro, però ha mantenuto l’intelaiatura della passata stagione con un efficace 4-2-3-1. Se ne sono andati Poli, Danilo e Da Costa. Ma è arrivata gente giovane ed in gamba. L’Hellas? Ho visto le due partite del Verona. Con l’Inter mi hanno impressionato davvero. Bisogna avere pazienza. Poi credi che pure la società l’abbia dichiarato. L’obiettivo resta la salvezza e l’Hellas è in quel gruppo di sette o otto squadre che lotteranno sino alla fine per rimanere in serie A. Bisogna dare tempo all’allenatore perchè sia lui che la squadra hanno grandi qualità. Zac è uno dei migliori centrocampisti italiani. Mi dispiace se ne sia andato ma bisogna tener conto delle esigenze del club e delle velleità del calciatore. Hongla non lo conosco bene ma vi assicuro che giocare in mezzo non è per niente facile e ci vuole tempo. Siamo solo alla seconda giornata. Caprari e Simeone? Gente esperta, anche se il Cholito ha solo 26 anni. Saranno fondamentali. L’importante è che Simeone qualche golletto lo faccia. E poi a me lui piace. È un lottatore. Date tempo al mio Hellas e scusate se ho detto mio» HellasLive.it
Luca TONI «Ribery l’avrei preso ad occhi chiusi. Franck sarebbe venuto molto volentieri a Verona, ma la trattativa non è andata in porto e non so dirti perché. Lui è un campione, un giocatore di personalità sia in campo che nello spogliatoio. La Salernitana ha fatto un colpo straordinario. Come valuto l’Hellas di quest’anno? Di Francesco è un allenatore bravo, che ha tanta voglia di ripartire dopo qualche anno non bello. Prima di giudicare però, voglio vedere con attenzione la nuova squadra e capire con che modulo vuole giocare. Il mercato della società gialloblù? Zaccagni era diventato un giocatore importante e maturo, è stato sostituito con Caprari che ha qualità ma deve ancora dimostrare di essere alla pari di Mattia. Il Verona comunque è una squadra che sulla carta ha qualcosa in più rispetto alle altre che lotteranno sino alla fine per la salvezza. Ma ora deve iniziare a fare punti ed a Bologna sarà un test importante, contro una squadra più o meno sullo stesso livello. Fai sempre fatica poi a rincorrere, anche perché subentra la paura e vengono meno alcune certezze» HellasLive.it
Matteo CANCELLIERI a 'La Gazzetta dello Sport' «Dal punto di vista calcistico, sono maturato, quando arrivi in prima squadra devi farlo. Poi quando inizi un ritiro in prima squadra, fai le prime esperienze in campo, anche subentrando, aumenta la fiducia e l’autostima, ti senti apprezzato, al mister sono riconoscente per quello che stiamo costruendo. Ho sempre giocato esterno, a destra o a sinistra, poi ho fatto anche il trequartista o centravanti, ma sulla fascia mi esprimo al massimo. Ricordo Federico Chiesa? Presto per fare paragoni, ma come caratteristiche sì, mi ispiro a lui» HellasLive.it
Nazionali gialloblù Sul sito web di via Olanda il riassunto delle prestazioni dei giocatori gialloblù con le rispettive squadre nazionali:
- Dopo aver deciso la gara contro la BIELORUSSIA, BARÁK ha giocato spezzoni anche con BELGIO e UCRAINA con la sua REPUBBLICA CECA.
- Un'oretta con l'ALBANIA, solo panca contro SAN MARINO e titolarità nell'1 a 1 contro l'INGHILTERRA per DAWIDOWICZ che ha giocato con la POLONIA
- Due partite da titolare per HONGLA col CAMERUN contro MALAWI e COSTA D'AVORIO
- Titolare nella SERBIA LAZOVIĆ ha giocato quasi tutte le gare nei poker contro QATAR e LUSSEMBURGO mentre ha giocato solo 7 minuti nell'1 a 1 contro l'IRLANDA ma il cittì 'Pixie' STOIKOVIĆ, peraltro ex gialloblù, non ha impiegato ILIĆ.
Per quanto concerne le nazionali giovanili invece
- Due partite da titolare per CANCELLIERI neoconvocato nell'ITALIA Under 21; nel 3 a 0 al LUSSEMBURGO Matteo ha chiuso il punteggio ma anche col MONTENEGRO ha avuto una grande occasione.
- Entrambi titolari nell'Under 21 croata PANDUR e ŠUTALO nei 2 a 0 contro AZERBAIJAN e FINLANDIA.
- Spezzoni preziosi per BOSILJ con la SLOVENIA Under 21 contro REPUBBLICA CECA E ANDORRA
- Grande esordio per COPPOLA con l'ITALIA Under 19: 90 minuti contro l'INGHILTERRA, poco più di mezz'ora e rete del tris contro i pari età dell'OLANDA
- 23 minuti con la SERBIA Under 20 per Bogdan JOCIC che ha vinto di misura contro i pari età dell'ITALIA
CANCELLIERI già nel mirino dell'ATALANTA stando a quanto riporta il quotidiano L'Arena: L'ala di scuola ROMA sarebbe stato consigliato al diesse da mister GASPERINI. Dopo KUMBULLA, LOVATO, UDOGIE e ZACCAGNI (volendo considerare solo i più recenti) saluteremo prematuramente anche Matteo? Questa purtroppo sembra ormai la deriva di Via Olanda una filosofia che paga subito senza rischi ma, per contro, pregiudica qualsiasi tipo di crescita sportiva per l'HELLAS e di guadagni futuri per giocatori spesso venduti a prezzi di saldo...
Arrivato in gialloblù negli ultimi giorni di mercato e rimasto in panchina contro l'Inter, per Giovanni Simeone si avvicina il momento dell'esordio con la maglia dell'Hellas. La formazione scaligera, ancora a secco di punti dopo due giornate, ha bisogno dei suoi gol - scrive oggi la "Gazzetta dello Sport" - e il tecnico Eusebio Di Francesco si prepara a farlo debuttare lunedì sera, nel posticipo del "Dall'Ara" contro il Bologna.
Sezione: Rassegna / Data: Lun 06 settembre 2021 alle 13:00 / Fonte: La Gazzetta dello Sport
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
Hellas: sono quattro giocatori in scadenza di contratto
Terminata la sessione estiva di calciomercato, il diesse gialloblù Tony D'Amico dovrà ora affrontare il tema rinnovi. Sono, infatti, quattro i gialloblù con il contratto in scadenza al 30 giugno 2022. Su tutti spicca il nome di Miguel Veloso, oramai 35enne, il cui valore di mercato seconto Transfermarkt si aggira sui 900mila euro. Al nome del capitano gialloblù si aggiunge quello di Nikola Kalinić con un cartellino che vale circa 1,5 mll. Gli altri due nomi sono quelli di Daniel Bessa, il giocatore al momento con il valore di mercato più elevato, valutato circa 2,5 mln e Antonino Ragusa, in procinto di cambiare aria ma rimasto alla fine a Verona, il cui valore è stimato intorno a 500mila euro.
Setti e D'Amico saranno prossimamente chiamati a intavolare delle trattative con ogni singolo giocatore per capire chi potrà ancora fare parte o meno del progetto gialloblù.
Sezione: News / Data: Dom 05 settembre 2021 alle 17:00
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Hellas Verona, sarà un'altra grande stagione?
Settembre 4, 2021 Alessandro Guaschini
Ormai da 2 anni l’Hellas Verona è una piacevole sorpresa della Serie A. Sembra sempre una squadra raffazzonata, senza chissà quali grandi talenti, eppure Juric è riuscito a fare delle magie con questa squadra e l’ha portata a classificarsi nella metà di sinistra, tra le prime 10. L’obiettivo dichiarato a inizio anno è sempre quello di raggiungere la salvezza il prima possibile, e Juric è sempre riuscito a trovarla con tante giornate d’anticipo. Verona è quindi diventato un ottimo trampolino di lancio per diversi giocatori che hanno avuto modo poi di accasarsi in top club. Ma quest’anno come è messo l’Hellas?
CAMBIO IN PANCHINA
Partendo dalla panchina, non c’è più Ivan Juric, ora al Torino. Al suo posto è arrivato Eusebio Di Francesco, allenatore che deve ritrovarsi. Dopo l’impresa con la Roma portata fino alle semifinali di Champions League, Di Francesco non è più riuscito a fare bene. Nel 2019 la Sampdoria lo esonera dopo solo 7 giornate, dato che la squadra blucerchiata al momento ricopriva l’ultima posizione in classifica.
Nella scorsa stagione invece ha allenato il Cagliari, ma anche lì è stato esonerato, stavolta verso febbraio, a causa dei risultati non soddisfacenti. Fa veramente strano come un allenatore in pochi anni passi dalla semifinale di Champions League a lottare per la salvezza in Serie A. Proprio per riscattarsi Eusebio Di Francesco ha scelto Verona che può essere la piazza giusta per ripartire.
COME GIOCHERA’ L’HELLAS?
Per ora l’allenatore pescarese non ha stravolto il modulo dell’Hellas, infatti rimane sempre il 3-4-2-1 che ormai vediamo da due stagioni. Sono cambiati però alcuni interpreti. Dopo 4 anni in porta non c’è più Marco Silvestri, eroe della promozione in Serie A. E’ arrivato a giocare nel campionato maggiore abbastanza tardi, ma ha dimostrato di essere uno dei migliori portieri italiani per rendimento e reti inviolate. Quest’estate però è stato venduto per 3 milioni all’Udinese e al suo posto è stato preso Lorenzo Montipò. L’ex portiere del Benevento non ha fatto una brutta stagione l’anno scorso, nonostante la retrocessione della sua squadra. Al momento però è ben altra cosa rispetto a Silvestri, toccherà a lui non far sentire troppo la mancanza dell’ex portiere.
La difesa è uno dei pochi reparti che rimane più o meno invariato. Sicuramente ci sarà Koray Gunter, mentre per gli altri due posti è tutto ancora incerto. Nelle prime due giornate hanno giocato Federico Ceccherini e Giangiacomo Magnani, entrambi riscattati nell’ultima finestra di mercato dopo la scorsa buona stagione. A insidiarli ci sono però Pawel Dawidowicz e Bosko Sutalo, quest’ultimo in prestito dall’Atalanta. Proprio alla Dea è arrivato Matteo Lovato, giovane difensore che si è fatto conoscere la scorsa stagione e che mancherà sicuramente a Verona.
A centrocampo invece la situazione potrebbe cambiare progressivamente. È arrivato il mediano Martin Hongla, camerunese poco conosciuto che ha giocato nell’Anversa, ma che può dare tanta sostanza in mezzo al campo. È stato riscattato poi anche Ivan Ilic per 7 milioni di euro, pagati al Manchester City. Il centrocampista serbo è un classe 2001, ha un sinistro che fa sognare e l’anno scorso ha giocato ben 28 partite. Quest’anno potrebbe essere uno dei migliori della squadra, infatti per ora ha già segnato un gol, nell’ultima partita prima della sosta contro l’Inter. Non solo gioventù, perché c’è anche l’esperienza di Miguel Veloso, dotato anche lui di un piede sinistro fatato.
Non cambiano invece gli esterni tutta fascia. Rimangono i soliti Davide Faraoni e Darko Lazovic. Occhio però al giovane Nicolò Casale che dopo aver fatto esperienza in Serie B con Venezia ed Empoli, sembra pronto a giocare qualche partita in Serie A, infatti contro il Sassuolo è partito titolare sulla fascia destra.
Per quanto riguarda i trequartisti sembravano confermati Antonin Barak e Mattia Zaccagni, e invece quest’ultimo è stato ceduto alla Lazio proprio l’ultimo giorno di mercato. Zaccagni sarà sicuramente un’assenza molto pesante, infatti anche se sono passate solo 2 giornate, era il miglior marcatore dell’Hellas finora, grazie alla sua doppietta contro il Sassuolo. La stagione scorsa è stato probabilmente il migliore del Verona. Ben 36 presenze su 38, 5 gol segnati e altrettanti assist. Anche per il gioco era sicuramente una pedina molto importante, ma non poteva aspettare più altro tempo per trasferirsi in una big.
Al suo posto è stato scelto Gianluca Caprari, un profilo sicuramente diverso. Nonostante abbia qualche anno in più di Zaccagni, non ha mai dimostrato di essere il giocatore che ci si aspettava. Ha dimostrato di avere qualche buona giocata nel corso delle stagioni tra Pescara, Sampdoria e Benevento, ma non ha mai avuto una continuità. È anche un giocatore molto più offensivo e non ha la qualità nel gioco che ha Zaccagni. Sarà sicuramente il cambio più difficile da rimpiazzare per l’Hellas, ma occhio a Matteo Cancellieri, giovane attaccante classe 2002 che può ricoprire sia il ruolo da trequartista che quello di prima punta.
Altro cambiamento c’è stato anche in attacco. O meglio c’è stato un rinforzo. Sono rimasti Nikola Kalinic e Kevin Lasagna ma nessuno dei due ha dimostrato la scorsa stagione di essere l’attaccante giusto. Per questo il Verona ha preso Giovanni Simeone in prestito con diritto di riscatto. Il Cholito non viene da una buona stagione col Cagliari, era partito subito bene, proprio sotto la guida di Eusebio Di Francesco, poi però non ha più segnato e ha anche perso il posto. A Verona cerca di riscattarsi con un allenatore che già conosce.
QUALI LE SORTI PER QUESTO VERONA?
Tanti cambiamenti quindi per l’Hellas tra panchina e alcuni giocatori importanti. L’impressione è che sia allenatore ma anche i vari Silvestri, Zaccagni e Lovato non siano stati sostituiti adeguatamente. Ma questo è un discorso che si faceva anche l’anno scorso, quando il Verona aveva perso altri giocatori importanti come Pessina, Kumbulla e Amrabat.
Anche lì si pensava che a causa di perdite così importanti l’Hellas sarebbe calato. Invece partendo con una rosa che sembrava da zona salvezza si è conquistato un ottimo decimo posto. Bisognerà vedere se questa storia varrà anche per quest’anno. Rispetto agli anni scorsi però il compito è ancora più arduo perché è cambiato l’allenatore. Chissà se Eusebio Di Francesco riuscirà anche lui a raggiungere la salvezza il prima possibile, smentendo i pronostici che vedono un Hellas più in difficoltà rispetto la stagione precedente.
(Fonte immagine in evidenza: diritto Google creative Commons)
FONTE: Numero-Diez.com
Coppa d’Africa 2022: spauracchio Hellas per il centrocampo
By Damiano Conati - 9 Settembre 2021
La Coppa d’Africa 2022 inizierà il 9 gennaio e terminerà il 6 febbraio. Tra convocazioni e viaggi i giocatori coinvolti perderanno le vacanze di Natale e gli ultimi rientreranno ai primi di febbraio. Questa situazione preoccupa non poco il Verona perché il Camerun convocherà sicuramente Hongla, ma in lista potrebbe avere anche Tameze, con il rischio di lasciare il Verona senza i suoi due incontristi per oltre un mese. 5 partite di Serie A coincidono con la Coppa e il mercato apre proprio in quei giorni, con D’Amico che non dovrà farsi trovare impreparato, per dare a Di Francesco almeno una alternativa a Veloso e Ilic.
Damiano Conati
Scadenza 2022. Nessun rinnovo, tanti addii
By Damiano Conati - 5 Settembre 2021
Tanti sono andati, alcuni si giocano il rinnovo in questa stagione, nessuno ha veramente prolungato il contratto. Stiamo parlando dei giocatori del Verona con il contratto in scadenza a giugno 2022. Andiamo a vederli uno per uno.
Silvestri: ceduto a titolo definitivo all’Udinese.
Zaccagni: ha rinnovato fino al 2023 solo per rendere il prestito con obbligo di riscatto alla Lazio effettivamente possibile.
Bessa: è rimasto per giocarsi le sue carte e sperare in un rinnovo entro fine anno.
Kalinic: chiuderà la stagione e l’esperienza a Verona con questo ultimo anno di contratto.
Empereur: è stato svincolato con un anno di anticipo.
Di Carmine: ceduto a titolo definitivo alla Cremonese.
Laribi: ceduto a titolo definitivo alla Reggina.
Danzi: ceduto a titolo definitivo al Cittadella.
Udogie: ceduto a titolo definitivo all’Udinese.
Baniya: ceduto a titolo definitivo al Karagumruk.
Lucas Felippe: ceduto a titolo definitivo al Farense.
Sane: prestato al Latina in C, dove si deve giocare bene le sue carte per ottenere il rinnovo del Verona entro fine stagione.
Chiesa: prestato al Trento, con le stesse speranze di Sane.
Borghetto: ha rinnovato fino al 2023 ed è stato prestato al Monterosi Tuscia in C.
Ragusa: è rimasto, a gennaio se ne riparlerà per un’eventuale cessione. Improbabile un rinnovo, questa sarà la sua ultima stagione in gialloblù.
Veloso: lui rinnova di anno in anno. Se starà bene e dimostrerà di essere ancora un giocatore importante, potrebbe rinnovare ancora. Ma lo scopriremo solo a maggio.
Damiano Conati
Controcorrente di Gino l’Onto – Tutti matti più uno
By Redazione - 4 Settembre 2021
Tra qualche mese ricorrerà un importante anniversario per l’Hellas Verona: ad inizio 2022 infatti festeggeremo i dieci anni di proprietà e presidenza di Maurizio Setti.
Festeggeremo? Tutti tutti?
Sicuramente molto dipenderà dalla situazione di classifica dell’unica squadra gialloblù.
Tuttavia il bilancio di dieci anni di uno dei presidenti non più amati ma più vincenti della storia del Verona non può che essere ampiamente positivo. E non stiamo parlando di aspetti economici dei quali noi del popolino gialloblù non capiamo un cadenasso.
Eppure tra i tutti matti, il dio del pallone ha posto un buffone.
Correva la fine del grigio inverno 2018/2019, ultimo senza CoVid, e la squadra non stava concludendo nulla di Grosso, nella foschia anonima della serie B, lontana dalla ribalta, quando anticipando la primavera la nostra bella Verona cominciò a fiorire di un numero strabiliante di boccioli gialli e blu: sui lampioni, sui cartelli stradali, sui cassonetti, sulla panchine, sulle luci dei semafori, praticamente ovunque spuntarono decine di migliaia di adesivi che riportavano – con o senza ritratto nel nostro – l’epiteto buffone accostato a Setti.
Crediamo si tratti di una delle contestazioni più massive, pacifiche, diffuse e pervasive che una città e la sua squadra di calcio abbia mai visto.
Chi vi scrive si trovò sulla scrivania dell’ufficio la versione macro, il cartello Buffone ostentato in curva quelle settimane, lasciato bell’apposta da un collega, che ha in seguito evidentemente cambiato lavoro. Ma il cartello campeggia ancora alle nostre spalle a ricordarci che quello che Setti è noi fummo e saremo.
Non sarà mai inneggiato come il carismatico Garonzi, coccolato come il tenero Guidotti, osteggiato come lo sfortunato Chiampan, contestato come il sapiente vicentino barbuto, guardato con tenerezza come l’allegro conte, ricordato con malinconia come il povero Martinelli.
Ma Maurizio il Buffone è il novello Odisseo dal multiforme ingegno: ogni anno non manca di scandalizzare ingenui, affezionati, soloni e malmostosi di professione con decisioni e soprattutto cessioni, però a ben guardare in dieci anni ha architettato più di un cavallo di Troia: ha portato tre volte il Verona dalla B alla A e ha raggiunto quattro onorevolissime salvezze. Dovesse riuscirgli – la vediamo dura – la terza consecutiva avrà il secondo miglior bilancio della storia gialloblù dopo l’inarrivabile Guidotti. Auguri Buffone, auguri Hellas.
Gino l’Onto
FONTE: HellasNews.it
HELLAS VERONA di Redazione, 10/09/2021 15:38 Il Verona adesso è sulle spalle del Cholito Simeone
Simeone prima di un allenamento del Verona
C’è poco da fare: il Verona è sulle spalle del Cholito Simeone. Servono i suoi gol, quelli che sono mancati nelle prime due partite, serva la sua garra, serve la sua freschezza. A Bologna, Simeone sarà al centro dell’attacco del Verona non ci sono dubbi. Semmai si tratta di capire chi giocherà vicino a lui e se ci saranno novità nel modulo. Ma da Simeone non si può prescindere. In attesa di ritrovare Kalinic e Lasagna, due che grandi bomber non sono mai stati, Di Francesco si affiderà completamente al nuovo acquisto.
Del resto questa è stata l’unica vera mossa di mercato chiesta e avvallata dal nuovo tecnico. Con cui Simeone ha un grande feeling fin dai tempi di Cagliari, quando era partito a razzo in campionato segnando cinque gol. La storia racconta che poi Simeone si è impiantato, ha preso il Covid, si è ammalato, il recupero e il ritorno in squadra sono stati difficoltosi. E in quel momento si è ingolfato anche il Cagliari di Francesco che ad un certo punto appariva come candidato numero uno alla retrocessione tanto da costringere il presidente Giulini a esonerare l’allenatore dopo avergli allungato addirittura il contratto.
Simeone è un giocatore prolifico. In serie A ha segnato 50 gol fino ad oggi, con il record di 14 reti alla Fiorentina. Ha sempre fatto molto bene, dicono le statistiche soprattutto al primo anno di permanenza in una squadra. Dodici gol il primo anno a Genova, 14 appunto alla Fiorentina la stagione successiva, poi solo sei nel 2018/2019 in viola, dodici anche il primo anno a Cagliari, infine l’anno scorso ne ha segnati sei in totale, sempre a Cagliari.
Simeone è un attaccante moderno, non statico, sa giocare sia come punta centrale, sia a destra, sia a sinistra. E’ opportunista, sa scattare in profondità con i tempi giusti e soprattutto ha quella cattiveria del bomber vero sotto porta. Doti che servono come il pane al Verona di Francesco incapace di raccogliere i frutti di un gioco superiore contro il Sassuolo e in parte anche contro l’Inter. Dopo Stepinski, Di Carmine, Favilli, Lasagna e Kalinic, il Verona spera di aver trovato finalmente l’uomo giusto.
HELLAS VERONA di G.Vig., 10/09/2021 7:30 Quattro motivi per dare fiducia a Di Francesco
Eusebio Di Francesco
Tira aria di scetticismo attorno a mister Di Francesco. Colpa dei tre esoneri in fila e dello zero in classifica. L'allenatore del Verona arriva dopo due stagioni straordinarie dell'Hellas e si porta dietro la negatività per aver fallito soprattutto a Genova con la Sampdoria e poi con il Cagliari. Eppure in molti sono pronti a scommettere sulla bravura di Di Francesco, convinti che se riuscirà a girare il trend negativo, potrà riprendere la strada smarrita. Ci sono quattro buoni motivi per guardare avanti con fiducia. Vediamoli.
1)LA BRAVURA CON I GIOVANI. Di Francesco è sempre stato un allenatore che ha avuto grande feeeling con i giovani. Ha meriti enormi sia nella maturazione di un talento come Berardi a Sassuolo, sia nel lancio di Zaniolo che l'Inter aveva clamorosamente scaricato. A Verona ha già legato moltissimo con Cancellieri che sta migliorando a vista d'occhio e potrebbe essere decisivo anche nel completare la crescita di Ilic, già molto impattante contro l'Inter. Due gioielli che potrebbero compensare alla partenza di Zaccagni.
2)IL FEELING CON SIMEONE. Il “Cholito” ha scelto il Verona per il grande rapporto che aveva creato con il tecnico a Cagliari quando in avvio di stagione aveva segnato cinque gol. Fermato dal Covid, Simeone è sparito dai radar e forse questa assenza è quella che più ha pesato anche per Di Francesco. Ora si ritrovano al Verona entrambi animati da una grande voglia di rivincita.
3) IL RAPPORTO CON I VECCHI DELLO SPOGLIATOIO. Assieme a Tommasi, Di Francesco è stato un elemento importantissimo dello spogliatoio della Roma. Ha gestito poi come allenatore un grande campione come Totti di cui è grande amico e ha una grande esperienza di come si deve tenere in mano uno spogliatoio. Questa esperienza gli sta servendo tantissimo a Verona dove esiste già un gruppo che si è plasmato nei due anni precedenti e che fino ad ora non ha mai tradito. E' evidente che ci sono giocatori come Veloso, Faraoni e Lazovic che rappresentano la continuità e con loro Di Francesco ha un grande rapporto.
4) IL FEELING CON LA SOCIETA'. Dopo le turbolenze con Juric, Di Francesco si sta dimostrando un allenatore molto attento a non creare crepe con la società. Sul mercato non ha fatto richieste particolari in pubblico e ha un rapporto solido col ds Tony D'Amico che ha avuto l'idea di portarlo a Verona nel dopo Juric. Sa che non sarà abbandonato a se stesso se le cose non andranno per il verso giusto. La società gli chiede solo di salvarsi e questo semplifica le cose.
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 09/09/2021 14:54 Verona, Di Francesco cerca la formula giusta: tre moduli per cambiare rotta
Eusebio Di Francesco (foto Grigolini/Hellasverona.it)
La pausa potrebbe regalare un nuovo Verona. Dopo un'estate passata a cercare di ricalcare la filosofia di gioco di Juric, Di Francesco ha la possibilità di imprimere una svolta anche tattica alla squadra scaligera. Mantenendo intatti i principi di gioco del predecessore (aggressione alta sul portatore di palla, ricerca immediata della verticalità), ma con alcune trasformazioni più vicine al modo di pensare calcio del tecnico abruzzese.
Partendo innanzitutto dalla difesa. Dove Di Francesco ha mantenuto inalterata fino ad oggi la base del Verona di Juric e cioè la difesa a tre. Ma che è molto lontana da ciò che Di Francesco ha sempre fatto nella sua carriera da allenatore, dove la difesa a 4 è stata sempre il suo marchio di fabbrica. Non è solo una questione di numeri, ma di equilibri. Perché la difesa a quattro investe tutti quei movimenti a scalare che cambiano radicalmente la faccia di una squadra e permettono di avere opzioni diverse e coperture più attente soprattutto se non è più l'uomo il riferimento, ma la palla. Oggi il Verona è un ibrido che spesso marca a uomo, ma che si muove anche a zona e quindi in linea. Basta pochissimo per far saltare il dispositivo. Un pressing sbagliato, come è successo, ad esempio, con Raspadori del Sassuolo e gli uomini avversari vanno in porta. Rimettere la difesa a quattro significa dare più certezze anche all'allenatore. Tra l'altro non mancano nemmeno gli uomini per operare questa trasformazione. Faraoni può benissimo fare l'esterno basso a destra, Sutalo e Günter o Magnani, fare i centrali, Frabotta andare a sinistra.
Ne risentirebbe poco anche il centrocampo, dove però Di Francesco deve fare una scelta precisa. Affiancare al play-maker (che può essere Veloso o Ilic) un giocatore di gamba come Tameze che sappia dare più forza e copertura al reparto. Hongla, ancora in cerca di un adattamento al nuovo gioco e al campionato italiano, può aspettare in panchina ed essere inserito gradualmente.
Poi c'è Lazovic, il cui apporto anche a centrocampo potrebbe essere molto importante soprattutto se Barak venisse impiegato come cerniera tra attacco e appunto mediana. Si arriva così all'altra novità che potrebbe essere un attacco a due punte. Non più, dunque, due esterni larghi o due trequartisti come Juric ma un 4-3-1-2 che potrebbe dare anche un valore diverso ai tre centravanti rimasti in rosa, con Simeone che potrebbe far coppia sia con Kalinic sia con Lasagna sia con Caprari. Ovviamente resterebbero le altre alternative: il 3-4-2-1 e il 4-3-3 più caro a Di Francesco, quest'ultimo modulo però il più difficile da attuare per la mancanza di due veri esterni d'attacco.
HELLAS VERONA di Francesco Barana, 07/09/2021 7:30 Barana: Per me Ribery non serviva ma farsi sfuggire Zaccagni così...
Zaccagni
Siamo più forti o più deboli? Questione di lana caprina: il mercato ha dato (Simeone e l'acquisto di Ilic) e tolto (Zaccagni) e quindi inutile star lì a discorrerne. La squadra, come parco giocatori, è all'altezza dell'obiettivo, perciò do una sufficienza piena a Setti e D'Amico. Aggiungo: Ribery fortunatamente non è arrivato, non serviva, con gli ex abbiamo già dato (Toni è l'eccezione e non la regola, e comunque a Firenze era reduce da otto gol in appena 27 partite da comprimario, non era bollito). Meglio puntare su quelli come Cancellieri. Ora toccherà a Di Francesco dare finalmente una sua identità alla squadra senza scimmiottare in brutta copia il passato che non torna.
Piuttosto mi ha colpito la (mala) gestione di Zaccagni. Quando svendi il tuo giocatore migliore, che hai allevato, formato, cresciuto, perché te lo ritrovi quasi a scadenza, significa che qualcosa non torna. I pretoriani presidenziali hanno stoppato qualsiasi critica a Setti impugnando, già un minuto dopo, l'arma retorica già del “eh ma lui non voleva rinnovare”.
Per carità, tutto vero, ma questo più che un alibi è un'aggravante per il club, che non è stato in grado, per tempo (non con la proposta last minute), di mettere in campo tutte le condizioni per spingere il giocatore a un vero prolungamento (non considero tale il rinnovo formale che c'è stato, un tecnicismo per consentire la formula del prestito con obbligo di riscatto). Zac è giocatore affermato da almeno un anno e mezzo (girone d'andata con Juric), ma già il rendimento in B nel 2018-19 aveva fatto intravedere la sua maturazione. Casi simili sono capitati anche ai grandi club, si veda il Milan con Donnarumma. Verissimo pure questo, ma per noi che siamo piccoli e di patrimonio calciatori viviamo questi errori pesano il doppio.
HELLAS VERONA di Redazione, 06/09/2021 9:16 Il Verona sulle spalle di Simeone. E Cancellieri sarà il... nuovo Ribery
Giovanni Simeone
Nelle stesse ore in cui il Verona perdeva la possibilità di avere Ribery, Matteo Cancellieri segnava un gol da favola con la maglia della nazionale Under 21.
Il giovane ragazzino cresciuto nel vivaio della Roma, in quell'esatto momento, è diventato la principale speranza del popolo dell'Hellas: dovrà essere lui a surrogare l'arrivo di un grande campione a fine carriera ma che avrebbe portato entusiasmo e giocate di qualità.
Perso Zaccagni e impoveritosi dal punto di vista tecnico-tattico, il Verona deve ritrovare al suo interno quelle risorse che devono portare ad una salvezza che mai come quest'anno sarà difficile.
Tra queste risorse, senza dubbio, ci deve essere Giovanni Simeone, detto “El Cholito”, che si dovrà caricare il Verona sulle spalle.
Per un motivo o per l'altro, Kalinic (che resta un signor giocatore) e Lasagna (che deve essere messo in condizione di esprimere le proprie doti, senza snaturarlo) non hanno ancora dato quanto dovrebbero e quanto imporrebbe il loro alto ingaggio.
Per questo D'Amico è stato costretto a correre ai ripari e a prendere Simeone, terza opzione per Di Francesco, un giocatore che dicono le statistiche, va in gol con regolarità.
Si spera che i gol di Simeone, siano sufficienti per portare al successo una squadra sbadata e troppo leggera nella fase difensiva. Puoi segnare tutti i gol che vuoi, ma prendere un gol da out com'è successo con l'Inter, non deve più accadere.
Sembra incredibile, ma già la terza giornata che il Verona giocherà lunedì 13 settembre a Bologna, rappresenta una “sliding door” per Di Francesco. E' tempo di fare punti, magari di vincere, per evitare di essere ingurgitati in una pericolosa spirale negativa. Simeone e Cancellieri, pensateci voi…
HELLAS VERONA di Redazione, 05/09/2021 19:57 Verona-Inter: la lettera di una tifosa che tornava al Bentegodi dopo la pandemia
Stadio Bentegodi
Riceviamo e pubblichiamo.
Dopo la partita Verona-Inter, mi chiedo: a chi è venuta l'idea di vendere biglietti di tribuna superiore ovest a chiunque, senza gli opportuni controlli e senza alcuna informazione in merito al momento dell'acquisto, mescolando allegramente tifosi del Verona e dell'Inter? Da quando il Bentegodi è diventato come una comune hippie? Forse qualche brillante organizzatore ha pensato che il Covid ci abbia resi tutti fratelli e che non esistano più le tensioni tra tifoserie? Stendiamo un velo pietoso sul rispetto delle precauzioni anti-Covid all'interno dello stadio... Ma tornando a noi, nel settore in questione abbiamo seguito la partita in un clima costante di calma tesa e disagio, in assenza di forze dell'ordine e con la sola presenza di alcuni steward che, pur facendo del loro meglio, non sono preparati (né probabilmente rientra nelle loro mansioni) per gestire determinate situazioni. Tifosi che hanno speso tra i 52 e i 40 euro per vedere la partita (prezzi non certo popolari), non avrebbero diritto a un'organizzazione dell'evento più seria, realista ed intelligente? O la società persegue l'unico fine di "far cassa selvaggiamente" finché si può?
Alla fine purtroppo l'amaro in bocca non è solo per il risultato in campo.
"A chiudersi non sarà il progetto seconde squadre, semmai nei prossimi due anni quello delle multiproprietà" queste parole del presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli nel corso di un'intervista a L'Avvenire hanno sollevato numerose reazioni nel mondo della Serie C. Una di queste ("Io non ne so nulla" riportata dalla Gazzetta di Mantova) è quella di Maurizio Setti, presidente dell'Hellas Verona e del Mantova, quindi uno dei soggetti direttamente interessati dal tema delle multiproprietà. Poche parole che certamente non danno l'impressione di una situazione che presto troverà una soluzione. Anzi, tutt'altro.
Il mercato è finito e, già con due giornate di campionato in archivio, la Serie A è pronta per ripartire nel week-end. Dopo la sessione estiva di trattative, come sono cambiate le formazioni 'tipo', delle venti della nostra massima serie? C'è chi ha stravolto l'undici, chi è andato sulla linea della continuità, chi ha dovuto invece virare rotta con una nuova guida in panchina.
Formazione 2021/2022 (3-4-2-1): Pandur; SUTALO, Gunter, Ceccherini; Faraoni, Ilic, Veloso (HONGLA), Lazovic; Barak, Cancellieri (CAPRARI); SIMEONE. All: DI FRANCESCO.
Come è cambiata Il cambio in panchina, da Juric a Di Francesco, non ha portato a uno stravolgimento tattico che potevamo attenderci. Il tecnico per adesso è rimasto sui binari dello schema del suo predecessore, anche se il modo di interpretare la gara è chiaramente diverso. Davanti un big come Simeone, falso nueve di fatto con Lasagna centravanti che proverà a scalzarlo mentre Kalinic potrà giocare se Di Francesco opterà per le due punte. Pesante la conferma di Ilic in mezzo, sarà lui il titolare mentre Tameze sembra aver perso i galloni. Via Silvestri, soluzione interna tra i pali con Pandur o Montipò, preso dal Benevento? Il tempo dirà chi sarà il titolare mentre sulla trequarti, oltre al neo arrivato Caprari, c'è curiosità per i colpi che sta mostrando il giovane Cancellieri.
Se la sosta ha portato consiglio, e soprattutto se ha consentito di smaltire in fretta le scorie del doppio k.o. al debutto stagionale in Serie A, sarà la trasferta di Bologna a decretarlo. Di certo per l'Hellas è giunto il momento dei fatti: occorre tramutare i buoni segnali spalmati qua e là nelle due sfide con Sassuolo e l'Inter, sin qui baluginanti ma innegabili, in azioni più concrete, e soprattutto in punti da mettere in cascina. La partenza ad handicap, se non preventivabile, è quantomeno veniale, perché frutto di due inciampi contro due formazioni nettamente superiori. Ciò non toglie che lo zero alla voce "punti in classifica" sia elemento di fastidio, quasi pruriginoso per una squadra che nella stagione scorsa dovette attendere l'ottavo turno di campionato per incassare il secondo k.o.
Niente drammi, guai a farne dopo centottanta minuti e spiccioli, soltanto la serafica contezza di dover interrompere quanto prima il digiuno. Anche perché l'inerpicata verso la salvezza si appresta già a vivere il primo passaggio cruciale della stagione: esclusa la Roma, che sarà di scena al Bentegodi domenica 19, i gialloblù affronteranno in successione Bologna, Salernitana, Genoa e Spezia. Tutte parigrado, o presunte tali, squadre che sulla carta si contenderanno la sopravvivenza in A con i veneti. Gli appuntamenti da non fallire sono proprio questi, ancor più delle ultime due annate con Juric, nelle quali i "saccheggi" alle grandi hanno spesso reso indolori i passaggi a vuoto contro squadre più abbordabili.
In vista del monday night con i rossoblù la curiosità gravita tutta attorno all'attacco al quale Di Francesco deciderà di affidarsi. Simeone e Caprari, gli ultimi arrivati, si presenteranno all'appuntamento con due settimane di corso intensivo sul calcio di DiFra alle spalle, e dunque abili e arruolabili anche per una maglia da titolare. Magari insieme a Barak, che andrà valutato dopo gli impegni con la sua Repubblica Ceca. L'ex Udinese sarà l'ultimo a rientrare a Peschiera, dov'è atteso oggi insieme a Pawel Dawidowicz, mentre ieri è stata la volta di Cancellieri, Pandur, Sutalo, Ilic e Lazovic.
Secondo quanto riportato da L'Arena, Matteo Cancellieri, tra le rivelazioni dell'Hellas Verona di questo avvio di campionato, è già finito sul taccuino del ds dell'Atalanta Giovanni Sartori. Pare che sia stato Gasperini in prima persona a suggerirlo al proprio dirigente, che sfrutterà queste settimane di partite per studiare il giocatore.
È stata un'estate di grandi addii, di colpi, di sorprese, di scommesse, di arrivi inattesi e mancati. Mesi intensi, nei quali Tuttomercatoweb.com vi ha accompagnati passo dopo passo nelle trattative andate a buon fine o anche in quelle sfumate. Poi il triplice fischio e la stagione che sta per ripartire. Scopriamo alcuni dei tantissimi volti nuovi arrivati in Serie A in questa giornata dedicata proprio a loro: ai nuovi protagonisti del nostro campionato.
UN LEONE INDOMABILE PER DI FRANCESCO - Il nome è poco conosciuto al grande pubblico, ma Martin Hongla non è un carneade. Non a caso l'Hellas, in caso di salvezza, sborserà 3,7 milioni di euro per onorare l'obbligo di riscatto pattuito con l'Anversa. Classe '98, il centrocampista camerunese è del resto un perno del nuovo ciclo dei Leoni Indomabili d'Africa. Cresciuto nel Granada, con un passaggio al Barça B, si è imposto in Belgio dopo aver conosciuto i campi ucraini di Lviv. Un percorso insolito per un giocatore particolare, che all'indubbia potenza fisica coniuga una buona tecnica di base: non la classica diga di centrocampo, insomma, pur potendo giocare anche da difensore centrale oltre che da interno, a due o a tre. 43 partite, cinque gol e due assist nell'ultimo campionato belga.
Nome: Martin Hongla
Anno di nascita: 1998
Ruolo: centrocampista centrale
Squadra Hellas Verona
Arriva da: Anversa
Chi ha detto addio alla Serie A questa estate? Tuttomercatoweb.com ha raccolto, squadra per squadra, i nomi dei giocatori che nel corso dell'ultima sessione di mercato hanno salutato l'Italia. Sono compresi i giocatori ceduti a titolo definitivo, chi è andato via in prestito a farsi le ossa, o magari con un diritto di riscatto, lontano dal nostro campionato, e pure chi ha avuto il contratto in scadenza e ha deciso di non rinnovare iniziando una nuova vita altrove.
HELLAS Tra contratti in scadenza e giocatori fuori dal progetto, ogni direttore sportivo ha un'ardua missione durante l'estate. Ben più che acquistare, ben più che vendere i migliori a buon prezzo. E' quella di sfoltire, di trovare una soluzione per tutti, anche per quelli che sono esclusi dalle gerarchie dell'allenatore. C'è riuscito l'Hellas Verona, dopo che nella scorsa estate era rimasto come qualche giocatore (Di Gaudio, Ragusa, Badu), in rosa. Nessuno fuori lista, stavolta, ma giocatori piazzati o liberati per ogni latitudine. I nomi? Il più celebre a livello internazionale certamente Alan Empereur che, contratto in scadenza, resta in Brasile dove ha di recente vinto la Libertadores col Palmeiras. Come caratura, Mariusz Stepinski, che sognava ben altre cose in Italia e con la maglia degli scaligeri. Ci riproverà a Cipro.
CHI HA DETTO ADDIO (O ARRIVEDERCI) ALLA SERIE A
Alan Empereur (Cuiaba)
Lubomir Tupta (Slovan Liberec)
Mariusz Stepinski (Aris Limassol)
Lucas (Farense)
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
12 SETTEMBRE 2021 Serie A TIM | #BolognaVerona: i numeri della sfida
Verona - Le statistiche, i numeri e le curiosità fornite da Opta Sports di Bologna - Hellas Verona, 3a giornata della Serie A TIM 2021/22, in programma lunedì 13 settembre (ore 20.45) allo stadio 'Renato Dall'Ara' di Bologna.
I PRECEDENTI
Il pareggio è il risultato più frequente nelle sfide tra Bologna e Verona in Serie A, dal momento che si è verificato in 20 occasioni su 44 incontri (45,5%), compreso l’ultimo confronto in campionato, terminato col punteggio di 2-2 nel maggio scorso. Per i gialloblù andarono in rete Nikola Kalinic e Marco Davide Faraoni.
L’ultima vittoria dei gialloblù in Serie A contro il Bologna è arrivata proprio allo stadio Dall’Ara: il successo per 0-1 risale infatti all’aprile 2016, quando il Verona di Luigi Delneri portò a casa i tre punti grazie alla rete di Samir, arrivata al 42' del primo tempo.
CURIOSITÀ
Solo l’Atalanta ha recuperato più palloni (82) dell’Hellas Verona (73) nell’ultimo turno di campionato.
L’arbitro Ivano Pezzuto non ha mai diretto né il Bologna né il Verona in Serie A. Mister Eusebio Di Francesco ha invece pareggiato entrambe le sfide disputate con questo arbitro nel massimo campionato.
FOCUS GIOCATORI
Giovanni Simeone ha segnato quattro reti contro il Bologna in Serie A, tre delle quali nelle quattro sfide più recenti. Solamente contro il Torino (6 reti), l'argentino ha fatto meglio nella massima serie.
Tra i giocatori impiegati da mister Eusebio Di Francesco nelle prime due partite di campionato, Antonin Barak è stato il giocatore che ha completato il maggior numero di passaggi nella metà campo avversaria (40).
L’ultima rete da calcio di punizione diretta del capitano dei gialloblù Miguel Veloso in Serie A è arrivata proprio contro il Bologna, nell’agosto 2019.
12 SETTEMBRE 2021 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda - Nella vigilia del posticipo serale del ‘Dall’Ara’ contro il Bologna, match valido per la 3a giornata della Serie A TIM 2021/22, i gialloblù hanno svolto una seduta pomeridiana allo Sporting Center 'Paradiso' con le seguenti attività: attivazione, partite a tema e tattica.
11 SETTEMBRE 2021 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda - La squadra gialloblù ha proseguito nella giornata di oggi la preparazione al posticipo serale di lunedì 13 settembre, allo stadio 'Renato Dall'Ara', contro il Bologna. Queste le attività svolte allo Sporting Center 'Paradiso': attivazione a secco, palle inattive e lavori specifici individuali.
10 SETTEMBRE 2021 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda - La squadra gialloblù ha proseguito nella giornata di oggi la preparazione al posticipo serale di lunedì 13 settembre, allo stadio 'Renato Dall'Ara', contro il Bologna. Queste le attività svolte allo Sporting Center 'Paradiso': attivazione tecnica, serie di partite e lavori specifici a chiudere.
Verona - Di seguito i risultati e il minutaggio dei giocatori dell'Hellas Verona nella partite disputate con le rispettive Nazionali.
ANTONÍN BARÁK (Repubblica Ceca)
Repubblica Ceca - Bielorussia: 1-0 | 02/09, Ostrava (Qualificazioni Mondiali). Minutaggio: 94', marcatore della sfida
Belgio - Repubblica Ceca: 3-0 | 05/09, Bruxelles (Qualificazioni Mondiali). Minutaggio: 76'
Repubblica Ceca - Ucraina: 1-1 | 08/09, Pilsen (Amichevole). Minutaggio: 34'
MATTEO CANCELLIERI (Italia Under 21)
Italia - Lussemburgo: 3-0 | 03/09, Empoli (Qualificazioni Europei Under 21). Minutaggio: 92', marcatore terzo gol
Italia - Montenegro: 1-0 | 07/09, Vicenza (Qualificazioni Europei Under 21). Minutaggio: 92'
Repubblica Ceca - Slovenia: 1-0 | 02/09, Ceské Budějovice (Qualificazioni Europei Under 21). Minutaggio: 19'
Andorra - Slovenia: 0-1 | 06/09, La Vella (Qualificazioni Europei Under 21). Minutaggio: 78'
DIEGO COPPOLA (Italia Under 19)
Inghilterra - Italia: 2-0 | 02/09, Needwook (Amichevole). Minutaggio: 90'
Olanda - Italia: 0-3 | 06/09, Katwijk (Amichevole). Minutaggio: 35', marcatore terzo gol
BOGDAN JOČIĆ (Serbia Under 20)
Italia - Serbia: 0-1 | 06/09, Castel di Sangro (Amichevole). Minutaggio: 23'
8 SETTEMBRE 2021 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda - La squadra gialloblù ha proseguito nella giornata di oggi la preparazione al posticipo serale di lunedì 13 settembre, allo stadio 'Renato Dall'Ara', contro il Bologna. Queste le attività svolte da capitan Veloso e compagni allo Sporting Center 'Paradiso': attivazione, lavoro di forza in palestra e partite a tema.
7 SETTEMBRE 2021 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda - Nel pomeriggio di oggi, in preparazione al posticipo serale di lunedì 13 settembre, allo stadio 'Renato Dall'Ara' di Bologna, si è svolta la prima seduta di allenamento settimanale per i gialloblù allo Sporting Center 'Paradiso'. Queste le attività: attivazione in palestra, serie di partite a tema alternate a lavori metabolici a secco.
FONTE: HellasVerona.it
Brilla Lorenzo Bertini, l'esterno offensivo classe 2001 passato in questa estate al Mantova in prestito dall'Hellas Verona. L'ex gialloblù, infatti, è andato in goal contro il Piacenza nel match vinto 2-1 dagli emiliani e valido per i sedicesimi di finale della Coppa Italia Serie C. Dopo un ottimo primo tempo ha realizzato il goal del momentaneo vantaggio della formazione virgiliana con un gran destro dalla distanza.
Sezione: Ex gialloblù / Data: Gio 09 settembre 2021 alle 19:00
Autore: Francesco Galvagni
Il centrocampista della Fiorentina Marco Benassi ha rilasciato un'intervista a Radio Toscana per analizzare i primi mesi dal suo ritorno in viola dopo il poco fruttuoso prestito al Verona: "Da quando abbiamo iniziato la preparazione sono arrivato a 60 allenamenti di fila: dopo lo scorso anno e gli infortuni per me è già un grandissimo risultato. Mi sembra che alla Fiorentina si sia tornati a respirare lo stesso entusiasmo che c’era ai tempi di Pioli, mi sembra che la strada sia quella giusta per farci togliere delle soddisfazioni"
Sezione: Ex gialloblù / Data: Mer 08 settembre 2021 alle 21:45
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
Al termine di questa sessione di calciomercato sono ancora molti i calciatori svincolati in cerca di una sistemazione per la stagione appena iniziata. Tra questi anche l'ex esterno difensivo dell'Hellas Verona Fabrizio Cacciatore, classe 1986 reduce lo scorso anno dall'ultima esperienza in Serie B con la maglia dell'Ascoli.
Sezione: Ex gialloblù / Data: Lun 06 settembre 2021 alle 23:00
Autore: Francesco Galvagni
FONTE: TuttoHellasVerona.it