Data di nascita: | 29/12/1972 |
Luogo di nascita: | Cerignola (FG) |
Italiana | |
Ruolo: | Centrocampista |
Altezza: | 175 Cm |
Peso: | 70 Kg |
Posizione: |
CARRIERA DA ALLENATORE + - = | ||||||
Squadra | Stagione | Serie | Partite | |||
Reggiana | 2016-2017 | Lega Pro | - | |||
Bologna (Primavera) | 2014-2016 | Giovanili | - | |||
Bologna (Allievi Nazionali) | 2012-2013 | Giovanili | - | |||
Cesena (vice di GIAMPAOLO) | 2011-Nov. 2011 | A | - | |||
CARRIERA DA GIOCATORE + - = | ||||||
Squadra | Stagione | Serie | Partite | Goal | ||
Modena | 2010-2011 | B | 24 | 0 | ||
Modena | 2009-2010 | B | 29 | 0 | ||
Cremonese | 2008-2009 | C1 | 4 | 0 | ||
Cremonese | 2007-2008 | C1 | 26 (+4 P.O.) | 0 (+0 P.O.) | ||
Cagliari | 2006-2007 | B | 26 | 1 | ||
Bologna | 2005-2006 | B | 27 | 0 | ||
Bologna | 2004-Gen. 2005 | A | 29 | 0 | ||
Bologna | 2003-2004 | A | 26 | 1 | ||
Bologna | 2002-2003 | A | 30 | 0 | ||
Hellas Verona | 2001-2002 | A | 26 | 3 | ||
Hellas Verona | 2000-2001 | A | 17 | 0 | ||
Hellas Verona | 1999-2000 | A | 31 | 2 | ||
Hellas Verona | 1998-1999 | B | 19 | 1 | ||
Hellas Verona | 1997-1998 | B | 32 | 3 | ||
Hellas Verona | 1996-1997 | A | 22 | 1 | ||
Reggiana | 1995-1996 | B | 35 | 3 | ||
Lazio | Nov. 1994-1995 | A | 2 | 1 | ||
Siracusa | 1994-Nov. 1994 | C1 | 10 | 0 | ||
Siracusa | 1993-1994 | C1 | 31 | 5 | ||
Cerignola | 1992-1993 | D | 29 | 5 | ||
Cerignola | 1991-1992 | Int. | 27 | 3 | ||
Cerignola | 1990-1991 | Int. | 33 | 4 | ||
Cerignola | 1989-1990 | Dil. | 14 | 0 | ||
Cerignola | Fino al 1989 | Giovanili | - | - | ||
LEGENDA: Dil=Dilettanti, Int=Interregionale, P.O.=Play Off | ||||||
C'eravamo tanto amati! Del resto, in sei stagioni da 'combattente' di centrocampo in cui si diventa animus pugnandi della squadra e punto di riferimento per tutti, non poteva essere altrimenti...
Poi la retrocessione, capitan COLUCCI che assicura 'Rimango e riporto l'HELLAS in Serie A!', salvo poi rimangiarsi tutto e 'fuggire' al BOLOGNA dove la massima serie l'hanno mantenuta: Non c'erano proprio vie migliori per coniugare le parole pronunciate alla piazza forse in un momento impulsivo e le legittime ambizioni di carriera?
NEWS E CURIOSITÀ + - =
Cresciuto nei dittanti del CERIGNOLA, squadra della cittadina dove Leonardo è nato, ad appena 17 anni è già considerato un pilastro futuro dei pugliesi: non è titolare ma colleziona un sacco di gettoni e nella stagione successiva gioca stabilmente in mediana e si fa sentire anche in zona gol.
Nel '93-94 il confronto con i professionisti al SIRACUSA in C1 da dove la LAZIO lo preleva l'anno successivo per provarlo in Serie A: L'esordio in massima serie arriva il 19 marzo 1995 nella partita Lazio-Genoa finita 4-0 dove il nostro da il cambio all'olandese WINTER all' 86°.
Il tempo di assaggiare un altro boccone di A e ZEMAN con una grande rosa lo ritiene di troppo così per il '95-'96 COLUCCI viene lasciato alla REGGIANA in cadetteria: Con gli emiliani il centrocampista è ben deciso a farsi valere e dopo 35 presenze condite da 3 gol i granata di Carletto ANCELOTTI vengono promossi con PERUGIA, HELLAS VERONA e BOLOGNA (che si classifica al primo posto).
A quel punto la squadra scaligera è in mano ai MAZZI e Ciccio MASCETTI (tornato a fare il Direttore Generale), lavorando di concerto col Direttore Sportivo FOSCHI, riesce a fargli indossare la casacca gialloblù: Quell'HELLAS, guidato da Gigi CAGNI, non durò molto in Serie A e a fine stagione fu di nuovo retrcesso ma 'Leo' trovò comunque spazio in 22 occasioni 'sgomitando' tra CORINI, BACCI e GIUNTA ma fu certamente anche l'inizio di un amore ricambiatissimo dai butèi che adoravano il suo approccio alla gara tutto grinta, corsa e sacrifico che in sei anni lo portò anche a diventare capitano!
Ma come tutti i grandi amori che si rispettino, anche questo è destinato a naufragare tra passioni forti: Dopo tre anni consecutivi di A l'HELLAS di PASTORELLO deve fare i conti con un'altra retrocessione, all'indomani del triste verdetto capitan COLUCCI (quasi strappandosi le vesti di dosso) rassicura tutti 'Non andrò da nessuna parte! Voglio rimanere per riportare il VERONA dove deve stare!'.
Parole da capitano vero! Peccato che la fregatura sia dietro l'angolo: Leonardo si accorda col BOLOGNA, al 'BarbaBianca' un milione e mezzo di euro e tanti saluti al 'Bentegodi'...
I tifosi scaligeri lo vivono come un tradimento, e onestamente è difficile dar loro torto, ma la colpa fu tutta del giocatore? Oppure fu la volontà di patròn GB a decidere? Non lo sapremo mai ma, come spesso avviene, la verità starà nel mezzo (anche se il 14 Giugno 2002 l'annuncio della società lascia ben poco all'interpretazione definendo il passaggio ai rossoblù, avvenuto esattamente un mese prima, auspicato dallo stesso calciatore)... Fattostà che un professionista del calcio andrebbe ricordato sopratutto per la quantità e la qualità dl suo apporto alla squadra ed essa fu di sicuro importante: 147 presenze, 10 gol ed uno spirito da combattente che lo fece diventare vera e propria anima della squadra.
Coi felsinei altre tre stagioni in massima serie, altre battaglie poi lentamente il declino con gli emiliani in cadetteria, il passaggio al CAGLIARI ancora in Serie B, poi due stagioni di C1 con la CREMONESE e a 37 anni suonati si trova svincolato ma non ha nessuna voglia di smettere: L'anima del combattente è sempre quella e Gigi APOLLONI lo vuole per il suo MODENA in Serie B!
Nonostante l'età e la concorrenza, COLUCCI si ritaglia uno spazio importante anche fra i 'canarini' dove rimane per altri due anni come titolare della mediana e appende le scarpette al chiodo solo a Giugno del 2011.
GIAMPAOLO lo ingaggia come suo vice alla guida del CESENA in Serie A ma l'avventura dura poco: Il capo coach viene esonerato a Novembre e Leonardo lo segue... Attualmente allena gli Allievi Nazionali del BOLOGNA Questo https://www.facebook.com/people/Leonardo-Colucci/1369002052 è il suo profio Facebook, qui https://www.facebook.com/pages/leonardo-Colucci/57850067278 invece trovate una pagina del popolare social club a lui dedicata.
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Leonardo Colucci
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Leonardo Colucci (Cerignola, 29 dicembre 1972) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista, vice allenatore del Cesena fino a Novembre 2011.
Carriera
- Giocatore
Ha esordito in Serie A il 19 marzo 1995 nella partita Lazio-Genoa finita 4-0 per i padroni di casa.
Ha poi militato tra le file della Reggiana, del Bologna, del Verona e del Cagliari.
Il centrocampista è passato il 12 luglio 2007 alla Cremonese in serie C1, con un contratto biennale.
Dopo aver rescisso il suo contratto con la Cremonese nel mese di settembre 2008, il 13 gennaio 2009 firma con la stessa Cremonese un nuovo contratto semestrale sino al giugno 2009.
Nel settembre 2009 passa a parametro zero al Modena dove firma un contratto di un anno rinnovato a luglio 2010 per un'altra stagione.[1] Il 14 maggio 2011 disputa la sua ultima partita con i 'canarini' nella vittoria per 3-0 contro il Varese Calcio collezionando in due stagioni 53 presenze e nessun gol.
- Allenatore
Dopo essersi ritirato, il 4 giugno 2011 viene chiamato a fare il vice di Marco Giampaolo, già suo allenatore ai tempi del Cagliari, sulla panchina del Cesena.
La stagione successiva assume la guida degli Allievi Nazionali del Bologna, e il 10 dicembre 2012 inizia a frequentare a Coverciano il corso di abilitazione per il master di allenatori professionisti Prima Categoria-Uefa Pro.
Dopo aver allenato le formazioni giovanili del Bologna, il 12 giugno 2016 diventa il nuovo tecnico della Reggiana, con cui firma un contratto annuale.
FONTE: Wikipedia.org
Colucci: “Italiano avrebbe potuto fare una carriera migliore. La nostra coppia resisteva a ogni cambio di allenatore”
Le dichiarazioni dell’ex centrocampista gialloblù sull’attuale allenatore del Bologna
di Mattia Zupo
1 Luglio 2024 17:04
L’ex centrocampista dell’Hellas Verona, Leonardo Colucci ha parlato a Il Resto del Carlino e ha ricordato i trascorsi in gialloblù al fianco di Vincenzo Italiano, nuovo allenatore del Bologna: “Un grande metronomo, dotato di un lancio fantastico: da settanta metri ti sapeva mettere la palla sui piedi. Per le qualità che aveva penso di potere dire che avrebbe potuto fare una carriera perfino migliore”.
COLUCCI-ITALIANO. “A Verona resisteva a tutti i cambi di allenatore. Eravamo ben assortiti ma soprattutto ci univa la capacità, e insieme la voglia, di leggere tutte le situazioni di gioco: si può dire che parlassimo lo stesso linguaggio. E non ne parlavamo solo al campo: frequentandoci anche fuori si finiva sempre a parlare di calcio e di tattica”.
Colucci: “Zanetti serio e preparato. Sa che piazza sia Verona”
L'ex centrocampista del Verona ha parlato anche dell'ultima stagione dei gialloblù e di Serdar e Noslin
di Tommaso Badia
9 Giugno 2024 11:25
Raggiunto dai colleghi de L’Arena, Leonardo Colucci ha presentato ai tifosi gialloblù Paolo Zanetti, amico e collega con cui ha lavorato alla Reggiana durante la stagione 2016/2017, parlando anche della stagione e di alcuni giocatori del Verona.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni rilasciate dall’ex centrocampista dell’Hellas.
IL NUOVO ALLENATORE. «Ho incrociato Zanetti da avversario e ho anche lavorato con lui alla Reggiana. È un ragazzo serio e preparato, con ottimi principi, inoltre non è un integralista e quindi saprà adattarsi ai giocatori che avrà a disposizione. Assomiglia un po’ a Baroni: è intelligente e rispetta molto squadra, società e tifosi. Sa che che piazza sia Verona e si troverà benissimo, lì pubblico e squadra si trascinano a vicenda».
L’ULTIMA STAGIONE. «Baroni a Verona ha trovato un club che l’ha apprezzato e lui è riuscito a fare un’impresa importante. La salvezza conquistata è pazzesca, anche se grande merito va anche a Sogliano: Sean ha fatto un grande lavoro».
I SINGOLI. «Credo che Serdar e Noslin, senza togliere nulla agli altri, abbiano avuto un peso determinante nella salvezza del Verona. Io come Serdar? Io forse ero più “cagnaccio”, mentre lui è più tecnico».
FONTE: CalcioHellas.it
3 Giugno 2022 S.S. Juve Stabia, Leonardo Colucci è il nuovo allenatore
La S.S. Juve Stabia comunica che Leonardo Colucci è il nuovo tecnico della prima squadra.
Il Mister, nato a Cerignola, il 29 dicembre 1972, è reduce dall’esperienza al Picerno ed ha allenato anche Ravenna, Vis Pesaro, Pordenone, Reggiana, tra le altre, oltre ad aver guidato l’Under 17 e Under 19 del Bologna. Da calciatore ha vestito le maglie del Cerignola, del Siracusa, della Reggiana, del Bologna, della Lazio, dell’Hellas Verona, del Cagliari, della Cremonese e del Modena.
S.S. Juve Stabia
FONTE: SSJuveStabia.it
Leonardo Colucci è il nuovo allenatore dell’AZ Picerno
15.11.2021 – La Società AZ Picerno comunica di aver affidato l’incarico di allenatore della prima squadra a Leonardo Colucci.
Classe 1972, una lunga carriera da calciatore ad alto livello con tantissime partite disputate tra Serie A e Serie B, ha indossato, tra le altre, le divise di Cagliari, Bologna ed Hellas Verona. Da allenatore, dopo l’esperienza nel settore giovanile del Bologna, è stato tecnico di Reggiana, Pordenone (portando la sua squadra fino ai rigori con l’Inter a San Siro in Coppa Italia), Vis Pesaro e Ravenna.
A mister Colucci il benvenuto e gli auguri di buon lavoro da parte del Presidente Donato Curcio, del Direttore Generale Vincenzo Greco e di tutta la Società.
FONTE: AZPicerno.it
SERIE A
Colucci: "L'Hellas vola, con Tudor attaccano tutti. Bologna? Magari sarà Europa"
11/11 ALLE 19:32
di DIMITRI CONTI
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
L'allenatore Leonardo Colucci ha parlato a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini. Si comincia dall'impatto di Tudor all'Hellas: "Tutto vero, ma tre partite sono poche per giudicare Di Francesco: possono esserci stati episodi a sfavore, per esempio. La società comunque sa cosa sia successo, di certo da quando c'è Tudor la squadra sta volando. Il Verona non è stato messo sotto da nessuno, neanche da giocatori di maggior prestigio. Esaltante".
Dove si è creato il cortocircuito con Di Francesco?
"Posso solo parlare bene del lavoro di Eusebio e ripeto, si fa fatica a giudicare in tre partite. Non meritavano di perdere neanche col Bologna, per esempio. Il mio pensiero è che la valutazione non sia stata solo di carattere sportivo ma che ci fosse qualcosa che non andasse tra la squadra e il tecnico".
Paga i risultati.
"Ci riempiamo la bocca con parole come "progetto" o "bel gioco", ma capita spesso che magari fai una brutta partita e vinci con un gollonzo. Il giorno dopo sui media vai di "carattere" e "squadra che non molla mai". Questa è una questione di cultura. Ci sono vittorie e vittorie e sconfitte e sconfitte, il calcio è bello proprio perché a volte 2+2 fa cinque. In Italia però siamo indietro sotto quest'aspetto".
La mano di Tudor si vede nei gol in più che segna il Verona?
"A parte il portiere, tutti hanno l'input di attaccare. Anche il difensore centrale o i braccetti vanno in avanti, è una squadra sbarazzina e bella da vedersi. Fa tanti gol ma sono equilibrati con una ri-aggressione immediata. Quello è il segreto, il merito va dato a Tudor: segnano un po' tutti, non c'è il bomber classico, se si toglie Simeone".
Che giudizio ha di Simeone?
"Tempo fa dissi che se dava continuità a quello che fa in allenamento, e mi dicono che non molli un centimetro, poteva fare 15 gol. Oggi è già a nove... Gli sta giovando questo gioco garibaldino che ha il Verona".
[...]
Che succede ad Amrabat?
"C'è differenza tra un ambiente e l'altro, ero curioso di vederlo nella Fiorentina ma sta facendo fatica. Da quello che leggo, che percepisco e che sento, visto che ho giocato anche anni con l'attuale allenatore viola, ha qualità ma non riesce ad esprimersi per quello che è il suo reale valore".
Zaccagni che colpo è per la Lazio?
"Da sempre, da quando allenavo la Primavera del Bologna e giocavamo col Verona. Ha tecnica di base, anche in velocità, la Lazio ha fatto un ottimo acquisto: è partito con un infortunio, ora ho visto che ha ricominciato a giocare. Sono pronto a scommettere su di lui presto convocato in Nazionale".
[...]
Lo sente più Malesani?
"Lui era maestro di calcio, allenatore da campo che ti dava identità e una fisionomia ben chiara. L'ha dimostrato in tante piazze, mi dispiace che nessuno gli stia dando più fiducia perché è davvero bravo. Mi dicono che fa l'imprenditore vinicolo ma non lo sento da tanto: non so se abbia declinato proposte, mi auguro torni ad allenare".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
25 Ottobre 2021 - 19:32 Hellas Live Lettura: 2 min.
Colucci: “Sono convinto che Simeone possa arrivare a fare 15 gol. Complimenti per le scelte al ds D’Amico”
“In tempi non sospetti dissi che gli acquisti di Simeone e e di Caprari erano, la società ha lavorato bene, sono stati presi due giocatori che per Verona possono fare qualcosa di importante e lo stanno dimostrando. Sono convinto che Simeone possa arrivare a fare 15 gol, quelli che servono per un bel campionato".
Verona per lui è l'ambiente giusto dopo la negativa annata col Cagliari?
"Penso di sì, spesso poi gli attaccanti dopo un anno non bello hanno voglia di rivincita, lui è figlio d'arte, è un giocatore caratteriale come il padre, caparbio. Mi dicono che in allenamento va sempre forte e viene premiato il suo sacrificio, gioca anche per la squadra e quando fa gol è una bella gratificazione"
Con Tudor cosa è cambiato al Verona?
"Difficile da spiegare. Ero allo stadio a vedere Bologna-Verona, l'ultima gara di Di Francesco e in verità non mi era dispiaciuto. Non so cosa sia cambiato ma sono i numeri che parlano e che dicono che con Tudor la squadra ha forse iniziato a crederci di più. Probabilmente è mancata con Di Francesco quella scintilla che potesse far svoltare la squadra. Le potenzialità c'erano. Voglio sottolineare il lavoro del ds Tony D'Amico che zitto zitto senza mai mettersi sotto la luce della ribalta ogni anno prende giocatori importanti"
Che campionato potrà fare il Verona?
"Sulle ali dell'entusiasmo, conoscendo la piazza, può arrivare anche nella parte sinistra della classifica, perché no? La squadra mostra reali valori e il legame tifosi, giocatori e società farà sì che il Verona giochi un bel campionato" ha dichiarato a TMW, l’ex centrocampista dell’Hellas Verona, Leonardo Colucci.
Colucci: “Da Verona non sarei mai andato via. Date tempo al mio Hellas”
settembre 8, 2021
“Eravamo una squadra giovane, che giocava un grande calcio ma non sapeva difendersi. In un undici occasioni dopo essere stati in vantaggio siamo stati ripresi o superati. Con Fiorentina e Parma eravamo addirittura sopra di due reti. L’unica cosa che posso dire oggi è che non cerco scuse. Ho giocato quasi sempre infiltrato per una fascite plantare. Non riuscivo nemmeno a camminare. Andavo dal professor Zorzi. Poi a Lecce mi strappai e saltai la parte centrale. Chi mi conosce sa che non sarei mai andato via. Inutile rivangare e non serve più bagnare il pane. A Bologna ho scritto un altro capitolo della mia carriera. Alla fine sono stati i figli a decidere ma io sarei tornato a vivere a Verona. Lunedì sera guarderò la partita, il Bologna ha cambiato molto soprattutto dietro, però ha mantenuto l’intelaiatura della passata stagione con un efficace 4-2-3-1. Se ne sono andati Poli, Danilo e Da Costa. Ma è arrivata gente giovane ed in gamba. L’Hellas? Ho visto le due partite del Verona. Con l’Inter mi hanno impressionato davvero. Bisogna avere pazienza. Poi credi che pure la società l’abbia dichiarato. L’obiettivo resta la salvezza e l’Hellas è in quel gruppo di sette o otto squadre che lotteranno sino alla fine per rimanere in serie A. Bisogna dare tempo all’allenatore perchè sia lui che la squadra hanno grandi qualità. Zac è uno dei migliori centrocampisti italiani. Mi dispiace se ne sia andato ma bisogna tener conto delle esigenze del club e delle velleità del calciatore. Hongla non lo conosco bene ma vi assicuro che giocare in mezzo non è per niente facile e ci vuole tempo. Siamo solo alla seconda giornata. Caprari e Simeone? Gente esperta, anche se il Cholito ha solo 26 anni. Saranno fondamentali. L’importante è che Simeone qualche golletto lo faccia. E poi a me lui piace. È un lottatore. Date tempo al mio Hellas e scusate se ho detto mio” ha dichiarato a L’Arena, l’ex centrocampista dell’Hellas Verona, Leonardo Colucci.
FONTE: HellasLive.it
SERIE A
Colucci: "Hellas, Montipò portiere di personalità. DiFra tecnico di prima fascia"
21/7 ALLE 14:23
di LORENZO MARUCCI
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
Il Verona cambia portiere, da Silvestri a Montipò, e valuta le altre possibili operazioni. Ne abbiamo parlato con Leonardo Colucci che da ex gialloblù dice a Tuttomercatoweb.com: "Intanto con Di Francesco la società ha ingaggiato un tecnico che fa un calcio propositivo col suo 4-3-3. E sono convinto che possa togliersi delle soddisfazioni. Ora è calcio d'estate e tutti pensano in grande ma la proprietà si è mossa bene con Di Francesco".
Il tecnico abruzzese ha necessità di rilanciarsi dopo le esperienze negative con Samp e Cagliari...
"Sì ma tante volte bisogna essere dentro per capire i motivi alla base di certe cose che non hanno funzionato. Magari sono mancati solo i risultati. In ogni caso per me Eusebio è un tecnico importante che col suo metodo può rilanciarsi. E' un allenatore di prima fascia".
Che pensa della partenza di Silvestri?
"E' reduce da ottimi campionati, ha sfiorato la nazionale. Ma Montipò è un giovane interessante. Cambiando, la società ha fatto delle valutazioni e ha preso un portiere che ha personalità e questo è importante in una piazza come Verona".
Ci sono alcuni possibili partenti come Zaccagni e Lovato...
"Zaccagni è un giocatore importante che ha dimostrato il suo valore. Lovato è un calciatore di prospettiva. C'è da dire che se dovessero essere ceduti, il Verona ha comunque dimostrato di saper cambiare e ripartire con giocatori che hanno entusiasmo e fame. E' chiaro che se parte Zaccagni serve un sostituto valido".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
E’ Leonardo Colucci il nuovo allenatore giallorosso
La società comunica che la panchina del club giallorosso è stata affidata a Leonardo Colucci
Il tecnico nativo di Cerignola ha firmato un contratto fino al termine della stagione e già oggi seguirà il primo allenamento della squadra presso il centro sportivo di Glorie.
Colucci, dopo una lunga carriera da calciatore ad alto livello nella quale ha indossato, tra le altre, le divise di Cagliari, Bologna ed Hellas Verona, ha appeso al chiodo gli scarpini e si è dedicato alla carriera in panchina. Come allenatore dopo l’attività nel settore giovanile del Bologna è stato tecnico di Reggiana, Pordenone e Vis Pesaro.
Al nuovo mister, che verrà presentato alla stampa nella mattinata di domani, va un caloroso in bocca al lupo per lo svolgimento del proprio lavoro e per una stagione che possa dare soddisfazioni ai colori giallorossi.
FONTE: RavennaFC.it
SERIE A
Colucci: "Vi racconto della scoperta Frabotta, andammo a Roma per il provino"
9/10 ALLE 19:23
di DIMITRI CONTI
L'allenatore Leonardo Colucci è intervenuto a TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto, condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini [...]
Si aspetta un altro miracolo dell'Hellas Verona?
"Bisogna fare i complimenti alla società: al presidente Setti, al ds D'Amico e al condottiero che è Ivan Juric. Il Verona si sta muovendo bene: ha dato via giocatori importanti ma ne hanno presi di nuovi, giovani e funzionali per l'idea di calcio di Juric. All'ultimo momento è arrivato anche Kalinic, possono togliersi delle soddisfazioni anche perché so quanto sia calorosa la piazza. Spero che i tifosi possano tornare quanto prima, perché il calcio è loro" [...]
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
NEWS
Colucci: “Hellas sorpresa del campionato. Pazzini può giocare fino a 40 anni”
Il doppio ex dell’incontro ha parlato con i colleghi de L’Arena in vista della sfida in programma domenica al Dall’Ara
di Tommaso Badia15 Gennaio, 2020 - 10:45
Bologna-Verona, una sfida che ha sempre regalato gol e divertimento: parola di Leonardo Colucci, doppio ex dell’incontro e attualmente allenatore a caccia di panchina, pur senza alcuna fretta.
Di seguito, infatti, le principali dichiarazioni rilasciate dall’ex centrocampista ai colleghi de L’Arena che l’hanno raggiunto in vista della sfida del Dall’Ara.
IL PRESENTE. «Ho avuto delle proposte per tornare in sella, ma è meglio restare fermo piuttosto che rischiare di essere mandato via dopo due o tre partite. Non cerco soldi o panchine, ma una società che mi dia del tempo per poter costruire qualcosa».
SORPRESA. «Il Verona è senza dubbio la sorpresa del campionato: ero certo che Juric potesse far bene, ma non a questi livelli. L’Hellas mi piace perché gioca con personalità sia contro le piccole che le grandi, come il Verona di Prandelli. Si va in campo per vincere, attaccando la palla e prendendo l’avversario alto, come contro l’Atalanta. E quando manca qualcuno, la mentalità resta sempre la stessa…».
I SINGOLI. «Ho letto che Amrabat è cercato dalle “big”: a me piace, è un centrocampista di fatica e di buona qualità, ma bisogna vedere come reagirà sotto la pressione di un grande club. Chi mi ha impressionato di più è però Rrahmani: è forte di testa e fisicamente, ma anche bravo in avanti. Fosse stato dell’Ajax, chissà quanto avrebbero chiesto per il suo cartellino… Mi piacciono poi Verre e Zaccagni, giocatori che sono esplosi in serie A grazie a Juric. Pazzini? Ha il gol nel sangue, se ha voglia e viene gestito bene può giocare fino a 40 anni».
BOLOGNA-VERONA. «Ricordo che le sfide tra Bologna e Verona sono sempre state divertenti e ricche di gol, quindi potrebbe essere così anche domenica. Non so come finirà, ma credo sarà un incontro aperto: parliamo di due squadre che stanno bene. Juric e Mjhailovic, poi, sono tosti e danno un’anima alle loro squadre. L’Hellas inoltre ha un atteggiamento propositivo con idee di gioco. Mi dispiace non poter essere al Dall’Ara, ma sono stato ingaggiato da mia moglie: mia figlia ha una gara di ginnastica a Cesena e devo andare a fare il tifo per lei. Io comunque sono all’antica e pure terrone, quindi dopo tante partite e ritiri sono contento di poter fare il papà durante il weekend…».
FONTE: CalcioHellas.it
EX VERONA
05 luglio 2018 - 12:45
Ex Verona, Colucci nuovo tecnico della Vis Pesaro
L’allenatore riparte dalla Serie C
di Jacopo Michele Bellomi, @jjbellomi
Leonardo Colucci
La Vis Pesaro, squadra che parteciperà al prossimo campionato di Serie C, ha comunicato di aver trovato il nuovo allenatore.
La scelta è ricaduta su Leonardo Colucci, ex gialloblù, a cui è stata affidata la guida tecnica della prima squadra, tornata tra i professionisti dopo tredici anni tra i dilettanti.
Il tecnico è reduce dall’esperienza a Pordenone, conclusa bruscamente con l’esonero dopo 29 gare a causa di un periodo di risultati negativi per la squadra.
Colucci ha giocato con la maglia del Verona dal 1996 al 2002, segnando 10 gol in 147 partite.
FONTE: Hellas1903.it
NEWS
13 aprile 2018 - 10:58
Ex Verona, Colucci: “Verona a Bologna senza ansie”
Il doppio ex: “I gialloblù lotteranno per la salvezza fino all’ultimo”
di Redazione Hellas1903
Getty Images
Leonardo Colucci, doppio ex di Verona e Bologna, intervistato da Il Resto del Carlino, parla della sfida di domenica al Dall’Ara. “Quella con i veneti è una gara che il Bologna deve giocare senza ansie. Tanta trepidazione paralizza il cervello e le gambe. Ai rossoblù serve solamente ritrovate il piacere di giocare a calcio. E non è difficile, perché solo due partite fa hanno tenuto testa con coraggio alla Roma. I gialloblù lotteranno per la salvezza fino all’ultimo”.
LEGA PRO
Dal sogno con l'Inter all'esonero: il Pordenone caccia Colucci
A due mesi dalla magica notte di San Siro, il Pordenone ha esonerato Leonardo Colucci: da metà dicembre ha vinto solo una volta in 8 partite.
Redazione Goal Italia
Quanto è trascorso dalla magica notte contro l'Inter? Un paio di mesi? Due mesi e due giorni, per la precisione. Solo che sembrano due anni. Perché, da allora, al Pordenone è cambiato tutto: anche l'allenatore, che da oggi non è più Leonardo Colucci.
Il club friulano ha infatti comunicato, attraverso il proprio sito ufficiale, la decisione di sollevare dall'incarico l'ex centrocampista di Verona e Bologna, in neroverde dalla scorsa estate: "Ai mister Colucci e Migliorini (il suo secondo, ndr) vanno i ringraziamenti della società per il lavoro svolto, unitamente all’augurio delle migliori fortune per il prosieguo della carriera".
Conduzione tecnica della Prima squadra
— Pordenone Calcio (@PordenoneCalcio) 14 febbraio 2018
Comunicazione ufficiale ▶️https://t.co/WROj8ogEwq#ForzaRamarri #ForzaPordenone pic.twitter.com/LykfRJgCSy
Le motivazioni dell'esonero? Basta dare uno sguardo ai risultati ottenuti dal Pordenone in questi due mesi per farsi un'idea: se a dicembre Perilli e compagni veleggiavano nelle zone alte della classifica del girone B di Serie C, oggi sono addirittura undicesimi, e dunque coi playoff a serio rischio, dopo aver vinto una volta nelle ultime 8 giornate.
"La decisione è stata inevitabile - dice Mauro Lovisa, presidente del Pordenone - Dopo la sconfitta con la FeralpiSalò non c’è stata alcuna reazione: chiediamo scusa ai tifosi per la prestazione. Per la seconda gara consecutiva l’arbitraggio è stato altamente penalizzante: chiediamo maggior rispetto, ma ciò non è un alibi per la meritata sconfitta. Ora rimbocchiamoci le maniche e ripartiamo".
I 120 minuti contro l'Inter, quello 0-0 condotto incredibilmente in porto fino ai calci di rigore, quel dischetto fatale ma allo stesso tempo indimenticabile, sembrano dunque appartenere alla preistoria. Il presente dice che il Pordenone è tornato nei ranghi e ora deve ripartire da zero. Con un entusiasmo da ritrovare e un nuovo allenatore.
FONTE: Goal.com
Coppa Italia, sorpresa Pordenone: Cagliari eliminato
La squadra allenata da Colucci espugna il campo dei rossoblù. Ora affronterà l’Inter
di Redazione Hellas1903, 28/11/2017, 17:01
Sorpresa nella prima gara del quarto turno di Coppa Italia.
Il Pordenone, squadra di Serie C allenata da Leonardo Colucci (nella foto www.pordenonecalcio.com), ex giocatore del Verona, ha battuto per 2-1 il Cagliari al Sant’Elia, eliminando i rossoblù.
La squadra friulana, negli ottavi, incontrerà a San Siro l’Inter.
In gol Miguel Angel e Bassoli per il Pordenone, in mezzo il provvisorio pareggio siglato da Dessena.
NEWS
Ex Verona: Leonardo Colucci nuovo allenatore della Reggiana
L’ex gialloblù è ufficialmente il nuovo tecnico degli emiliani
di Redazione Hellas1903, 12/06/2016, 16:57
La Reggiana, da poco passata all’italo-americano Mike Piazza che ha acquistato la maggioranza della società, ha annunciato il suo nuovo allenatore per la stagione 2016/2017: si tratta di Leonardo Colucci, il quale debutta in una panchina di Lega Pro dopo le esperienze da vice di Marco Giampaolo al Cesena e nel settore giovanile del Bologna.
Da giocatore, Colucci è stato centrocampista dell’Hellas per sei stagioni, dal 1996 al 2002. Con la maglia gialloblù ha totalizzato 147 presenze, con 10 gol, e conquistato una promozione in Serie A al termine della stagione 1998/1999, quando sulla panchina del Verona sedeva Cesare Prandelli.
Colucci fu al centro di una polemica dopo la cocente delusione per la retrocessione del 2002 quando in un’intervista in tv si scagliò contro i compagni chiedendo chi fra loro sarebbe rimasto col Verona in B salvo poi lui stesso lasciare l’Hellas per accasarsi a Bologna.
FONTE: Hellas1903.it
PRIMO PIANO
Leonardo Colucci: "A Verona ho lasciato il cuore. Su Rafael e Ferrari..."
12.03.2013 11:00 di Giorgio Bastoni
“Quando si parla di Hellas Verona mi si apre il cuore”. Questa il primo ricordo dall'ex centrocampista, ora allenatore degli allievi nazionali del Bologna, Leonardo Colucci raccontato in esclusiva ai microfoni di TuttoHellasVerona.it. Sei campionati con la maglia gialloblù, cinque dei quali portando con grande orgoglio la fascia di capitano e centrando una grande promozione in serie A, un'esperienza della quale parlano anche i numeri: 147 presenze e 10 reti.
Nonostante l'impegno sui campi del settore giovanile bolognese ad infondere la tua grande grinta e l'inossidabile passione per questo sport, riesci a seguire le vicende dei gialloblù?
“E' una domanda scontata. A Verona ho trascorso sei anni fantastici e li ho lasciato il cuore. Quest'anno lo sto seguendo come faccio già da molti anni. Conosco molto bene l'ambiente veronese, li ho molti amici, seguo le gare di campionato in tv ed alcune lo ha viste direttamente dagli spalti del Bentegodi”
Come valuti sin qui il cammino del collettivo guidato da Mandorlini?
“Secondo me questo è l'anno buono, ed elenco anche i motivi: oltre ad una buona squadra c'è un ottimo allenatore che tra l'altro io ho avuto a Bologna. Mandorlini fa giocare bene le sue squadre e sapendo come gioca il Verona, credo possa arrivare in serie A dalla porta principale senza disputare i playoff. La squadra riesce ad ottenere risultati attraverso il buon gioco, la partita persa nel derby col Vicenza se la si gioca altre trenta volte la porta a casa sempre il Verona”.
Trovi qualche analogia tra questo Verona e quello della promozione firmata Cesare Prandelli?
"Si, la prima è che ottiene i risultati attraverso un buon calcio. La seconda è la continuità. Gli incidenti di percorsi ci stanno, ma il Verona è una squadra solida con un grande gruppo. Noi eravamo un grande gruppo e rivedo lo stesso feeling anche fra questi giocatori. Indipendentemente da chi scende in campo questa squadra ha sempre un'anima”.
Questo Verona sta beneficiando anche delle superlative prestazioni di Rafael...
“Rafael non lo scopro certo io. E' un portiere interessante e merita assolutamente di giocare in categoria superiore. Sta disputando un grande campionato”.
Potrà essere determinante anche il rientro a pieno ritmo di Nicola Ferrari?
“Non conosco Nicola, ma fa estremamente piacere sia tornato a dare un grande contributo all'Hellas. Ferrari rispecchia il carattere e il temperamento della curva e di tutti i tifosi veronesi. Sono sicuro che da qui alla fine potrà essere determinante come lo è stato nell'ultima giornata”.
Spesso torni in terra veronese, prenderai parte ai festeggiamenti dei 110 anni della nascita del Verona?
“Sono stato invitato e ci terrei molto a presenziare. Sono spesso a Verona e farò di tutto per essere presente. E' una grande ricorrenza che la società merita di coronare con la promozione nella massima serie. La piazza se lo merita, a Verona si respira l'amore per la squadra in ogni angolo della città e 15.000 spettatori di media in B ne sono la conferma.”
Progetti per il futuro di Leonardo Colucci?
“Al momento sto allenando gli allievi nazionali del Bologna, mi trovo molto bene ed ogni giorno cerco di trasmettere i miei insegnamenti ai giovani calciatori con grande passione. In futuro mi piacerebbe riuscire ad allenare una prima squadra, mi basterebbe raggiungere questo obiettivo”.
FONTE: TuttoB.com
Esclusiva ZO - Leonardo Colucci: "Una mia scelta seguire i ragazzi"
Leonardo Colucci, ex centrocampista del Bologna, ora allenatore degli Allievi Nazionali rossoblu, inseriti nel Girone B del Campionato Allievi Nazionali
Per te si tratta di un ritorno a Bologna.... C'è stato un incontro con il responsabile del settore giovanile del Bologna Massimo Tarantino ed è nata l'idea di questa collaborazione. Lo scorso anno ero il vice di Giampaolo a Cesena e per me è la prima esperienza con i giovani. E' stata una mia scelta, quella di seguire i ragazzi e spero di trasferire loro tutta la passione e l'entusiasmo che sento. Quando giocavo mi dicevano che ero un "allenatore in campo" ed una "chioccia" per i compagni più giovani, quindi il passaggio è stato abbastanza naturale. Sono molto contento di avere avuto questa opportunità e ogni giorno non vedo l'ora di arrivare al campo..
Come si struttura il lavoro? Si lavora su programmi tecnici e tattici, ma tanto anche sulla testa dei ragazzi perchè la passione per quello che si fa è un requisito fondamentale. Giochiamo le gare di campionato alla domenica pomeriggio, quelle in casa le disputiamo al campo "Benassi" di Monteveglio, gli allenamenti vanno dal martedì al venerdì, sempre al pomeriggio. Alla mattina i ragazzi sono a scuola, aspetto importantissimo della loro vita che non devono trascurare, ci teniamo sempre informati sul loro rendimento. Prima c'è lo studio, il calcio viene dopo
Quale messaggio dai ai giovani? Alleno dei '96, è un'età particolare e, per andare avanti, devono saper affrontare sacrifici e porsi grandi obiettivi. A loro ripeto sempre che a fine anno non devono avere nessun rimpianto ed essere consapevoli di avere dato il massimo perchè quello è il primo successo. Cerco di trasmettere loro il mio vissuto e li incoraggio a sognare, anche in grande, perchè questo dà motivazione. Bisogna prepararli bene perchè la maggior parte di loro, il prossimo anno, andrà in Primavera, quindi alle soglie della prima squadra
Ci sono prospetti interessanti nel settore giovanile del Bologna? Ci sono sicuramente ragazzi che possono fare strada, per riuscirci, non devono mollare mai ma anche rimanere sempre con i piedi per terra. In generale, la speranza di un settore giovanile nel suo complesso è quella di portare 2 o 3 giocatori in prima squadra e noi lavoriamo per questo
Le squadre più forti nel vostro campionato? L'Atalanta, non è un segreto, lavora benissimo con i giovani da anni. Molto forti anche i vivai di Inter, Milan e Chievo, ma il Bologna sta cercando di percorrere queste strade. Da 3/4 anni il lavoro sul settore giovanile del Bologna è incrementato e sono convinto che alla lunga i risultati si vedranno. Attualmente, nel nostro campionato, siamo a centro classifica, ma giochiamo a viso aperto con tutti. La classifica finale, comunque, è importante ma non fondamentale. Essenziale è veder crescere i ragazzi, come singoli e come collettivo. Il risultato, a differenza della prima squadra, non è il principale obiettivo. Per fare un esempio, in una gara di campionato, ho scelto di non rischiare un calciatore che aveva rimediato una lieve contrattura e ho preferito lasciare la squadra in 10. Questo non significa che ogni domenica non si vada in campo per vincere..
Ti capita di confrontarti con Stefano Pioli (vittoria nel campionato Allievi del 2001)? E' sempre impegnatissimo con la prima squadra, ma quando ci siamo incontrati, ho avuto la possibilità di confrontarmi in merito e mi ha dato consigli importanti. Questa è una bella palestra.
FONTE: ZeroCinquantuno.it
Cesena, ecco Arrigoni: "Credo nella salvezza"
Il nuovo allenatore ha firmato fino a giugno: "Mutu cambierà posizione". Campedelli: "Abbiamo scelto lui perché trasmette energia positiva"
Cesena, 1 novembre 2011 - Daniele Arrigoni (52 anni), il nuovo tecnico bianconero, si è presentatio così al fianco del presidente Campedelli. Ha firmato un contratto fino a giugno (guadagnerà circa 250mila euro), cambierà lo staff tecnico: con lui porterà due collaboratori, Cancelli e Corino, Mattia Vincenzi diventerà il preparatore atletico (era il vice). Del gruppo di Giampaolo resterà solo l'allenatore dei portieri Roberto Bocchino.
...Oggi il nuovo tecnico è stato al campo a fine allenamento (condotto dal vice di Giampaolo Leo Colucci) e ha parlato brevemente con la squadra...
Redazione
FONTE: IlRestoDelCarlino.it
Serie A - Ufficiale, Giampaolo al Cesena
sab, 04 giu 13:16:00 2011
Ora la notizia è diventata ufficiale: Marco Giampaolo è il nuovo allenatore del Cesena. Presentazione e firma mercoledì. Il club romagnolo rinnova anche il contratto con Giuseppe Colucci sino al 2013
Marco Giampaolo è il nuovo allenatore del Cesena. Lo ha reso noto la società romagnola con una nota. Saranno quattro i componenti dello staff tecnico che affiancheranno il tecnico di Giulianova: Leonardo Colucci in veste di allenatore in seconda...
RINNOVA ANCHE COLUCCI - Il club romagnolo intanto mette a segno un secondo rinnovo di contratto di un calciatore. Dopo l'accordo siglato con l'esperto portiere Antonioli, il Cesena comunica che Giuseppe Colucci ha firmato il prolungamento del contratto fino al 30 giugno 2013. Il capitano bianconero aveva un contratto in scadenza il 30 giugno 2012.
Eurosport
FONTE: It.EuroSport.Yahoo.com
PRIMO PIANO
Leo Colucci saluta, il Cesena lo aspetta
04.06.2011 15.47 di Andrea Lolli per tuttomodena.com
Termina sia in campo che fuori l'avventura di Leonardo Colucci a Modena. Dopo due anni in cui, nonostante la non più giovane età, è riuscito a ritagliarsi un ruolo da protagonista, il centrocampista ha detto stop al calcio giocato per intraprendere la carriera da allenatore che lo porterà al fianco di Giampaolo sulla panchina del Cesena. Cade, dunque, l'ipotesi di rimanere sotto la Ghirlandia dove, stando alle indiscrezioni riportate nella giornata di ieri, gli sarebbe stata offerta la panchina della formazione Primavera.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Colucci c'era, sia a Verona che con Mazzone... "Retrocessioni? Io le ho viste"
A 39 anni gioca ancora. A Modena, con Bergodi. Da dicembre non salta una partita, anche se la prossima, col Cittadella, sarà costretto, causa squalifica, a guardarla da fuori. «Un peccato, ma capita». Leonardo Colucci è uno di quelli che non mollano. «Il calcio in tre parole? Motivazioni, corse e rincorse». Anche cadute.
"Leo" c'era nel Bologna di Mazzone, quello dell'incredibile retrocessione a 42 punti, nel 2005.
E c'era anche nel 2002, nel Verona di Malesani che chiuse settimo all'andata e poi si inabissò, finendo in B.
«Due storie diverse, ad ogni modo. Col Bologna ci si mise anche Calciopoli, la parola tsunami iniziai a conoscerla lì. C'erano partite, davvero, nelle quali ti sentivi impotente. Poi ci furono anche le nostre colpe, perché qualche punto in più avremmo potuto farlo».
Quali colpe?
«A livello inconscio quando ti senti salvo molli un po' la presa, trascuri qualche dettaglio in allenamento dimenticando che son proprio quelli che fanno la differenza».
Problema di testa o di gambe?
«Macché gambe, ho visto il Bologna sabato, il primo tempo è stato buono, le gambe giravano, anzi, era il Cesena ad essere intimorito perché non s'aspettava un Bologna così tosto; poi, una volta sotto, è subentrata la paura. Il calcio è così, il gol fa girare tutto e quando perdi cala l'autostima».
Si salvano i rossoblù?
«Credo proprio di sì».
Malesani è stato difeso dalla proprietà, ma se il Bologna sbaglia l'interpretazione della prossima partita, prima ancora del risultato, il tecnico è a rischio.
«A Milano può perdere anche il Barcellona, io però Malesani lo terrei». Lei ci retrocesse a Verona, però. Con Mutu, Camoranesi, Dainelli, Paolo Cannavaro, Adailton, Gilardino.
«Vero, ma eravamo tutti giovani, io ero il più vecchio e avevo 29 anni. E poi il mister è uno che nelle difficoltà sa esaltarsi, inoltre a questo Bologna, come poi sempre alle sue squadre, ha dato un gioco, un'identità, quest'anno ha fatto 42 punti veri, se togliamo quello ottenuto con l'Inter prima del suo arrivo. Non sono pochi».
SIMONE MONARI
28 aprile 2011 11 sez. BOLOGNA
FONTE: Ricerca.Repubblica.it
Notizie e Calciomercato
Modena, tesserato Leonardo Colucci
L'ex Cremonese era rimasto senza squadra in estate, avra' la maglia numero 20...
21/9/09
Il Modena di Gigi Apolloni corre ai ripari tesserando per il suo centrocampo lo svincolato Leonardo Colucci, classe '72, gli ultimi due anni a Cremona ma un passato importante di serie A e B fra Reggiana, Bologna, Verona e Cagliari. Colucci, che si è già allenato coi nuovi compagni di squadra, indosserà la maglia numero 20 ed è solo in attesa del visto di esecutività da parte dell'organo federale prima di poter scendere in campo.
FONTE: Calciatori.com
SERIE B
Modena, in arrivo Leonardo Colucci
18.09.2009 16.16 di Riccardo Mancini
Leonardo Colucci (37), ex centrocampista del Bologna, è ad un passo dall'accordo con il club emiliano del Modena. Il calciatore, attualmente svincolato, rappresenterebbe un colpo molto importante per la dirigenza dei canarini. La firma sul contratto dovrebbe essere apposta nei prossimi giorni.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Attenti, arrivano i grandi ex
QUI CREMONESE. ALLA RIPRESA DEL CAMPIONATO I GIALLOBLÙ DOVRANNO AFFRONTARE LA «CORAZZATA» GRIGIOROSSA CHE PUNTA SEMPRE AL SALTO DI CATEGORIA
Mondonico ha ritrovato Leo Colucci e Morfeo Ferrarese non vede l'ora di ripartire da primattore
30/01/2009
Tre ex da spaghetti western: la freccia, il genio, il totem. Che poi sono Caio, Mimmo e Leo. Tre volti noti ai tifosi veronesi. Amati e odiati. Ferrarese, Morfeo e Colucci. Oggi pezzi di storia della Cremonese, l'altro ieri schegge del passato gialloblù. Il Bentegodi li ritroverà (quasi) tutti protagonisti alla ripresa del campionato quando i ragazzi di Remondina affronteranno i grigiorossi...
IL «TOTEM». E alla fine arriva anche Leo Colucci. Di ritorno a Cremona dopo un periodo di pausa. Con i tifosi veronesi non si è lasciato bene. Incomprensioni che il tempo forse non ha cancellato del tutto. Colucci è stato «totem» dell'Hellas. Faro e riferimento. Uomo d'ordine della mediana. Uno che la gamba la metteva sempre. Avete presente Bellavista? C'era da ringhiare. E lui ringhiava. Proverà ad emozionarsi ancora a Cremona. Quando vedrà la maglia dell'Hellas gli verrà un groppo alla gola. Farà finta di niente. Certe emozioni, a volte, vanno inghiottite prima di farle salire vicino al cuore.
Simone Antolini
FONTE: LArena.it
SERIE C1 E C2
UFFICIALE: colpaccio della Cremonese, preso Colucci
13.07.2007 15.01 di Germano D'Ambrosio
Leonardo Colucci, centrocampista classe 1972, ha firmato nel tardo pomeriggio di ieri un biennale con la Cremonese. L'ex giocatore di Lazio, Verona e Bologna arriva a parametro zero: il Cagliari non aveva rinnovato il suo contratto, in scadenza a giugno.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
28/08/2006 00:00
Colucci il maratoneta
Ha scelto Cagliari senza pensarci due volte. Leonardo Colucci è uno di quei giocatori che hanno sentito parlare così bene dell'ambiente di qui da stimolare la curiosità di viverlo da vicino, un giorno. Quando la possibilità si è finalmente concretizzata, il centrocampista di Cerignola l'ha agguantata al volo. "Cagliari è una piazza importante e soprattutto mi ha convinto la bontà del programma. Si possono fare buone cose. Avevo un'offerta dal Parma, non se n'è fatto nulla, ma la mia intenzione era comunque di venire in Sardegna. Ho sentito che c'è un buon gruppo, il che ha rafforzato la mia convinzione di avere preso la decisione giusta".
Ha firmato per un solo anno. "Perchè mi piace mettermi alla prova. Se dimostrerò di meritarlo, niente impedirà di rinnovare l'impegno".
Va per i trentaquattro, ma la sua vitalità ricorda quella di una famosa marca di pile: non si ferma mai, Leonardo Colucci. Un maratoneta di centrocampo che gli allenatori pagherebbero di tasca propria per avere. Merce pregiata perchè di corridori senza talento è pieno il mondo, mentre i corridori pensanti sono mosche bianche, e Colucci è uno di questi. Non un solista, ma uno tosto che bada terribilmente al sodo. Ai tempi di Verona si era parlato di lui anche per la Nazionale. "Mi piace correre, aiutare la squadra. La carta d'identità parla chiaro, ma non sento il peso degli anni. Mi alleno con puntiglio e ho un'idea personale del gruppo che dev'essere composto da 22-23 elementi intercambiabili. Chi non va in campo deve dare una pacca sulle spalle di chi gioca. Ci può anche stare di perdere in Serie A, ma se la squadra rimane unita, fa quadrato, difficilmente si smarrisce. Il calcio non è uno sport individuale, c'è bisogno dell'aiuto di tutti. Un gruppo forte traccia la strada maestra e non la lascia più".
Parole che suoneranno musica alle orecchie di Giampaolo, tenace sostenitore dell'importanza della coesione e dell'unità di intenti. I due si trovano sulla stessa lunghezza d'onda. Non a caso, sono stati compagni di squadra nel Siracusa, stagione 1993-94, in Serie C1. "Com'era Giampaolo da giocatore? Un buon metronomo di centrocampo. Si imponeva sulla partita, cercava di darle una propria direzione, non la subiva. E prendeva continuamente appunti. Si intuiva che sarebbe diventato allenatore, anzi, lo era già allora".
Guai a deprimersi se le cose vanno male nè esaltarsi dopo un paio di vittorie. Per contribuire all'equilibrio in seno alla squadra, l'intervento di un uomo d'esperienza come Leonardo è manna dal cielo. Dopo la sconfitta in TIM Cup, il morale in casa rossoblu non può essere elevatissimo: Colucci invita a vedere il rovescio della medaglia. "Non è uscito solo il Cagliari, ma anche Torino, Fiorentina, Lazio, Udinese, Siena, Atalanta, pure la Juventus. In questo periodo incontrare squadre di Serie B è molto pericoloso. Le compagini di A cercano la miglior condizione, è facile che si vada incontro a degli insuccessi. Anche per quelle che ce l'hanno fatta non è stata una passeggiata".
Figurarsi quando si farà davvero sul serio. "Dobbiamo partire bene e poi vedere quel che succede. Rimaniamo coi piedi per terra per conquistarci la salvezza prima possibile. Non facciamoci trarre in inganno dalle penalizzazioni: sarà il solito campionato di Serie A, combattuto, infido, durissimo".
Colucci sarà ancora in prima linea, al fianco dei vari Conti, Budel e Conticchio, a dispensare incoraggiamenti o strigliate, se fosse necessario. Perchè lui è fatto così: la squadra prima e sopra di tutto, per Colucci il maratoneta.
27/08/2006 00:00
E' fatta per Colucci
Leonardo Colucci è del Cagliari.
L'esperto centrocampista ha firmato il contratto che lo legherà alla società rossoblu per la stagione 2006-2007.
Nato a Cerignola, in provincia di Foggia, il 29 dicembre 1972, 1.75 per 70 chili, Colucci ha iniziato la carriera nelle giovanili della squadra della sua città natale.
Nel 1993 è passato al Siracusa, in Serie C. A novembre del '94, si è trasferito alla Lazio, in A, dove ha giocato due partite, segnando una rete.
L'estate successiva è alla Reggiana, in Serie B: 35 partite e 3 reti. Da qui, l'approdo al Verona. Sei stagioni di ottimo rendimento, quindi il passaggio al Bologna, dove è rimasto per quattro anni. L'anno scorso, ha giocato 27 partite.
Centrocampista completo e creativo, si fa valere anche in fase di interdizione. Con lui, Budel, Conti e Conticchio, il reparto mediano rossoblu è bene assortito e ricco di soluzioni.
FONTE: CagliariCalcio.net
SERIE A
UFFICIALE: Colucci ingaggiato dal Cagliari
27.08.2006 20.39 di Marco Frattini
Primo vero colpo del ds cagliaritano Cinquini che sistema il centrocampo con il fosforo e i polmoni di Leonardo Colucci, centrocampista 34enne prelevato dal Bologna.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Ecco Colucci, sarà un pilastro
massimo franchi
Leonardo Colucci è rossoblù. L' ex capitano del Verona ha firmato ieri un triennale da 450 mila euro l' anno. Il Bologna, che l' ha ufficializzato ieri sera, ha versato nelle casse della società veneta un milione e mezzo di euro: un prezzo più che onesto per un giocatore di quel calibro. Colucci, ventinove anni da Cerignola (Foggia), arriverà a Bologna per sostituire Matteo Brighi. Del ventenne riminese ha analoghe caratteristiche: gran corridore, aggressivo al punto giusto, ma anche piedi buoni e qualche gol (tre nella stagione appena conclusa). Rispetto all' azzurro dell' under 21, Colucci ha dalla sua l' esperienza: quattro campionati in serie A, sempre a buoni livelli e quasi sempre da titolare.
Con Olive andrà a formare la coppia di centrali in mezzo al campo, anche se la partenza di Fabio Pecchia lascia ancora una tessera mancante nel mosaico del centrocampo rossoblù. I nomi per quel posto sono noti: Donati del Milan (molto difficile), Amoroso della Fiorentina (costoso) o il giovane Frara dalla Juve (più facile e gratuito) proseguendo sul solco già tracciato da Maresca due anni fa e da Brighi stesso quest' anno (un anno per farsi le ossa e poi il ritorno a Torino). Dei tre, Frara appare il più acerbo e il meno talentuoso, ma Brighi assicura che ha dei numeri. La campagna acquisti del Bologna va quindi delineandosi.
Niente spese folli, si va sul sicuro con cavalli di ritorno (Paramatti) e giocatori di sicura affidabilità (Colucci). Ci sono poi i punti di domanda. Locatelli e Cipriani, dopo un anno di semi inattività, non si sa che cosa potranno dare. Stesso discorso o quasi per Macellari. C' è poi da risolvere il rebus Zauli: su questo fronte, nessuna novità dal Vicenza al quale il buon Lamberto dovrebbe tornare per fine prestito. Come si vede, il lavoro per Cipollini non manca certamente.
MASSIMO FRANCHI
15 giugno 2002 6 sez. BOLOGNA
FONTE: Ricerca.Repubblica.it
SERIE A
Bologna, ora Colucci è ufficiale
15.06.2002 14.39 di Davide Pastore
E' stato ufficializzato dalla società felsinea l'acquisto di Leonardo Colucci prelevato dal Verona. Il giocatore ha firmato un contratto biennale e non sono stati precisati i termini dell'accordo.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
LEONARDO COLUCCI, E' UFFICIALE IL TRASFERIMENTO AL BOLOGNA
Postata il 14/06/2002 alle ore 18:00
L'Hellas Verona F.C. rende noto che il presidente scaligero, Giambattista Pastorello, è pervenuto a un accordo con il massimo dirigente del Bologna F.C., Renato Cipollini, per la cessione a titolo definitivo del centrocampista Leonardo Colucci.
Il trasferimento, auspicato dallo stesso calciatore, è stato definito nei dettagli nella giornata di venerdì 14 maggio.
FONTE: HellasVerona.it
SERIE A
Bologna-Leonardo Colucci: ci siamo
13.06.2002 22.40 di Guido Simone
Dopo il ritorno di Michele Paramatti, il Bologna sta per concludere la trattativa con il Verona per il passaggio in rossoblù del capitano dell'Hellas Leonardo Colucci. Già domani potrebbe esserci la firma del giocatore.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
AL TELEFONO CON LEONARDO COLUCCI
Postata il 10/11/2000 alle ore 00:00
Al telefono c'è il capitano. Ascoltare Leonardo Colucci mentre parla e saperlo lontano dai compagni, non sembra vero. Al contrario, dalle sue parole pare non solo aggiornato sulle ultime gesta, ma anche uno dei protagonisti. Ma senza dilungarmi oltre, lascio a lui la parola: «Con l'Inter abbiamo disputato una buona partita e meritavamo di vincere. Anche nel secondo tempo abbiamo tenuto bene il campo, nonostante l'inferiorità numerica. L'uomo in meno non si faceva sentire. Grazie all'incitamento dei tifosi sembrava di vederli giocare in 11 contro 11. Nonostante questo è un peccato che l'arbitro abbia espulso Italiano al primo gol in serie A. Voleva solo condividere la gioia con la curva. L'arbitro da parte sua non ha potuto far altro che applicare le regole. La cosa assurda è che le norme da cambiare vengano discusse solo quando capitano fatti eclatanti. Il regolamento era ingiusto anche prima che accadesse il fatto, non solo ora».
Poi analizza la sconfitta di Bergamo. «Facciamo più fatica in trasferta. Sentiamo meno il calore del nostro pubblico ed è ancora più difficile. Con l'Atalanta, nel secondo tempo, non abbiamo reagito nel modo giusto. Dobbiamo giocare con tutte le squadre e su tutti i campi con la stessa grinta dimostrata contro Lazio e Inter. Dobbiamo sempre avere una mentalità vincente. È l'unico modo per salvarsi».
Poi come ogni grande guerriero ferito, il pensiero vola alla partita che può dare la rivincita: «Nel derby, a Vicenza, avremo la possibilità di cancellare l'opaca prova di Bergamo. Non importa se manca qualche giocatore. L'importante è la mentalità con cui si affronta la partita. Bisogna portare a casa un risultato positivo. Non dimentichiamo inoltre, che con le dirette concorrenti vale doppio».
FONTE: HellasVerona.it
Domenica 19 marzo 1995 - Roma, stadio Olimpico - Lazio-Genoa 4-0
19 marzo 1995 - 2646 - Campionato di Serie A 1994/95 - XXIV giornata
LAZIO: Orsi, Negro, Bacci, Di Matteo, Bergodi, Chamot, Rambaudi (82' Bonomi), Fuser, Casiraghi, Winter (86' L.Colucci), Di Vaio. A disp.: Roma, Nesta, Venturin. All. Zeman.
GENOA: Spagnulo, Torrente (52' Miura), Caricola, Manicone (52' Francesconi), Delli Carri, Galante, Ruotolo, Bortolazzi, Onorati, Skuhravy, Van't Schip. A disp.: Spinetta, Signorini, Signorelli. All. Marchioro.
Arbitro: Ceccarini (Livorno).
Marcatori: 10' Bacci, 19' Chamot, 44' Fuser, 56' Di Vaio.
Note: ammoniti Venturin e Winter per la Lazio, Caricola per il Genoa. Esordio in serie A per Leonardo Colucci classe 1972.
Spettatori: 38.000 circa.
Ecco un' altra "partita del giovedi' " nel campionato laziale...
Fonte: Corriere della Sera
FONTE: LazioWiki.org