Nato a/il: | Pescia (PT) il 02/08/1984 |
Italiana | |
Contratto: | Definitivo fino a Giugno 2020 |
Ruolo: | Attaccante |
Altezza: | 180 Cm |
Peso: | 74 Kg |
Posizione: |
CARRIERA DA GIOCATORE + - = | ||||||
Squadra | Stagione | Partite | Goal | |||
Levante | PD | 3 | 1 | |||
Hellas Verona | 2017 - Gen. 2018 | A | 19 (+1CI) | 4 (+0) | ||
Hellas Verona | 2016 - 2017 | B | 35 (+2CI) | 23 (+0) | ||
Hellas Verona | 2015 - 2016 | A | 30 (+1CI) | 6 (+0) | ||
Milan | 2014 - 2015 | A | 26 (+2CI) | 4 (+1 +0) | ||
Milan | 2013 - 2014 | A | 18 (+1CI +2CL) | 2 (+1 +0) | ||
Milan | 2012 - 2013 | A | 30 (+2CI +5CL) | 15 (+1 +0) | ||
Inter | 2011 - 2012 | A | 33 (+6CL) | 5 (+3) | ||
Inter | A | 17 (+3CI) | 11 (+0) | |||
Sampdoria | A | |||||
Sampdoria | 2009 - 2010 | A | 37 (+2CI) | 19 (+2) | ||
Sampdoria | A | 19 (+4CI) | 11 (+4) | |||
Fiorentina | A | 12 (+2CL) | 1 (+0) | |||
Fiorentina | 2007 - 2008 | A | 31 (+4CI +12CU) | 9 (+3 +0) | ||
Fiorentina | 2006 - 2007 | A | 24 (+2CI) | 7 (+2) | ||
Fiorentina | 2005 - 2006 | A | 27 (+5CI) | 5 (+3) | ||
Fiorentina | A | 14 (+1CI) | 3 (+0) | |||
Atalanta | A | 12 (+4CI) | 3 (+3) | |||
Atalanta | 2003 - 2004 | B | 39 (+1CI) | 9 (+0) | ||
Giovanili Atalanta | 1999 - 2003 | - | - | - | ||
Giovanili Margine Coperta | 1998-1999 | - | - | - | ||
Giovanili Montecatini | 1995 - 1998 | - | - | - | ||
LEGENDA: CI=Coppa Italia, CU=Coppa UEFA, CL=Champions League, EL=Europa League, PD=Primera División (Serie A Spagnola), PO=Play Off |
- Fuori per scelta tecnica anche al LEVANTE, dopo il gol del pari al REAL MADRID PAZZINI è via-via sparito dai radar Granotes fino alla non convocazione per scelta tecnica di fine Marzo...
- Da inutilizzato lusso nel VERONA a idolo del LEVANTE il passo è stato brevissimo dal momento che il Pazzo, entrato nella ripresa contro il REAL MADRID, è riuscito ad acciuffare il pari con una magia delle sue all'89° ed è diventato subito il nuovo beniamino dei tifosi Granotes tanto da avere un kit con stecco di gelato e cartoncino per esultare proprio come lui! Come sono lontane le tristezze patite al VERONA...
- Dai e dai sono riusciti ad allontanre il principale artefice della promozione! Con le valige in mano da Luglio e senza che gli sia mai stata data la possibilità di valere ancora la Serie A, PAZZINI lascia il VERONA nell'ultimo giorno di mercato, destinazione LEVANTE nella Liga spagnola per ora in prestito secco...
- Miglior rigorista in Serie A tra chi ha battuto almeno 20 tiri dal dischetto! Il pazzo ha sbagliato una sola volta in carriera mettendo a segno 21 centri su 22 penalty...
- Caso PAZZINI Pronti-Via e all'esordio della nuova stagione in Serie A contro il NAPOLI capitan PAZZINI deve accomodarsi in panchina. 'Semplice scelta tecnica, volevo più velocità davanti...' chiarirà nella conferenza stampa dopo partita il tecnico PECCHIA ma il gesto di rabbia del giocatore platealmente rivolto alla panchina (dopo il suo ingresso ed il gol su rigore) non è sfuggito a nessuno come la forte scelta del mister che si è assunto una responsabilità importante salvo poi cambiare strategia (probabilmente troppo tardi aldilà del valore dell'avversario)... Potrebbe crearsi un caso, a meno che i due non risolvano la cosa da persone adulte e intelligenti per il bene del VERONA.
- Premiato alla B-Best Awards Night come capocannoniere del campionato cadetto, con Gianpaolo anche NICOLAS in qualità di calciatore con più minuti in assoluto disputati durante la stagione regolare...
- Lacrime da promozione! Emozionante la commozione con la quale Gianpaolo accoglie la promozione in Serie A al Manuzzi di Cesena 'E' stata una grande delusione l'anno scorso. Ma volevo assolutamente rimettermi in gioco e riportare l'Hellas in A, come era giusto che fosse. Il mio record di gol? Purtroppo non c'è stato. Mi avrebbe fatto piacere ma son molto contento lo stesso per aver vinto il Campionato. Sono comunque il capocannoniere del torneo e ho contribuito alla promozione del Verona. Ho voglia di far festa, abbiamo sofferto tanto, per cui adesso non vedo l'ora di abbracciare i nostri tifosi che ci stanno attendendo. Sono dei supporters stupendi, non ci hanno mai abbandonato e meritano la massima categoria. Le difficoltà incontrate? Abbiamo fatto fatica nelle prime 7 o 8 gare di ritorno, mai poi ci siamo ripresi. Il finale disputato è stato importante ed il traguardo è meritato. Il futuro? Pazzini c'è e ha voglia di fare una grande stagione in Serie A. Adesso però divertiamoci e festeggiamo'. Il Pazzo ha festeggiato anche il titolo di capocannoniere della cadetteria con 23 gol.
- Top 11 Serie B 2016-17 premiati PAZZINI e BESSA!
- Brutto gesto del 'Pazzo' al Curi di Perugia alla 38esima di Serie B 2016-17: Il Capitano, richiamato in panca al posto di GANZ, esce scuro in volto e giunto nei pressi della panchina scaligera tira un violento calcio ad una bottiglietta che sfiora le teste di CAPPELLUZZO e FOSSATI! Subito dopo PAZZINI chiede scusa ai compagni dando il cinque a tutti ma il brutto gesto, soprattutto considerato il suo ruolo in squadra, rimane tutto e arriva fra l'altro a 15 giorni dalla polemica esultanza di Novara...
- 20esimo centro in campionato: È record! Con la ventesima rete stagionale realizzata al Provinciale di Trapani Gianpaolo mette a segno il record di gol realizzati in campionato in Italia e a quota 20 supera sè stesso e i 19 centri in Serie A con la SAMPDORIA del 2009-10!
- Mister vittoria! A Marzo Gianpaolo è il giocatore con la maggior percentuale di vittorie in Serie B in rapporto alle gare disputate...
- Record personale di 19 reti eguagliato alla 28esima giornata di Serie B (quinta doppietta altro record stagionale in cadetteria) ma siamo solo a fine Febbraio e il Pazzo ha a disposizione altre 14 occasioni per battere sé stesso ed i 19 centri in Serie A con la SAMPDORIA 2010-11!
- Il Pazzo si racconta in questa bella intervista alla Gazzetta ripresa da Gianluca Di Marzio 'Sono tornato in B invece di scappare perché quella sarebbe stata la strada più semplice: l’avrebbero fatto tutti. Una squadra di A l’avrei trovata, ma non potevo lasciare un ricordo così brutto. Mi è scattata una molla: far ricredere tanta gente e farne tacere altra. Non mi sono mai sentito un giocatore di B, ma sono qui per scelta e non per caso. E se mi chiamassero dalla Cina? Il denaro è importante, essere contento di più: non puoi fare una cosa solo per guadagno, altrimenti non te la godi'. Tra i momenti memorabili la tripletta di Wembley con l'Under 21, il giorno dell'inaugurazione, il 24 marzo 2007: 'E' un ricordo meraviglioso, ma pure un rimpianto. Quando ero all’Inter mi chiamò il museo di Wembley: volevano le scarpe di quella partita, ma siccome sono gelosissimo delle mie cose del calcio dissi no'. Pazzo e scaramanzia: 'La vera scaramanzia in realtà è non fare più foto posate con il gesto delle due dita sotto gli occhi: lo misero in uno spot Fifa, le cose cominciarono ad andare malissimo e mi dissi “Mai più”. La mia mania è più che altro fare cose ripetute, è anche un modo per “preparare” le partite: sempre lo stesso parcheggio, le stesse cose alla stessa ora, finché si vince la stessa camicia bianca, da anni la appendo nell’armadietto come una reliquia e se il collo diventa un po’ nero pazienza'. Cosa farà Pazzini da "grande"? 'Firmare un contratto che scadrà nel 2020 è stata una scelta che ho fatto non pensando alla categoria, e comunque non sono sicuro di giocare davvero fino ad allora. Una cosa è sicura: non mi trascinerò fino al 2020 a fare figure meschine solo perché ho un contratto: voglio lasciare con il ricordo di un’annata bella e sarò io a dire basta, non quella firma che ho messo'.
- 15 gol in 20 partite media gol esaltante che ha portato 18 dei 37 punti ottenuti dall'HELLAS ad una giornata dal giro di boa del campionato! Il Pazzo ha già eguagliato la media di bomber importanti in cadetteria ed è a soli due centri dal record assoluto sulle 21 gare detenuto da BUCCHI nella B del 2005-06...
- Media gol migliore d'Europa! Nessuno segna come il Pazzo in Europa: 8 gol in 5 gare alla media di una rete segnata ogni 45 minuti! Da SUAREZ a LEWANDOWSKI, da CAVANI a GRIEZMAN, da MESSI a RONALDO: Nessuno dei bomber europei sta tenendo testa alla paurosa media-gol di PAZZINI...
- TONI 'incensa' PAZZINI alla Gazzetta dello Sport «Le sue qualità non sono mai state in discussione. Bisognava convincerlo che il Verona in B è di passaggio. S’è preso una bella responsabilità, con coraggio: siamo sulla buona strada. Ha entusiasmo. E sta molto bene, non come l’anno scorso. Si è sbloccato subito, gli è tornata la voglia di segnare. Entra di più nel vivo del gioco, prima era abituato ad aspettare. Ha capito che il gol è solo la ciliegina: deve trascinare ed aiutare e può solo migliorare. Questa estate abbiamo parlato parecchio. Verona in B non poteva prescindere da lui, gli ho fatto una testa così, questa piazza con l’entusiasmo giusto ti fa sentire importante. E siccome smettevo io, doveva toccare a lui riportarci in A... Offerte? Qualche chiacchiera c’era stata, anche dall’estero. Ma gli dicevo che erano squadre che non facevano per lui... Mi da sempre del tu, c’è rispetto dei ruoli, tra ragazzi intelligenti ci si capisce: il lavoro è una cosa, fuori un’altra. Mi dice che lo stresso, ma gli parlo con entusiasmo e lui lo sa. Prossimo capocannoniere della B? Lo aspettano tutti. Ogni difensore lo vuole fermare. Ma sono sfide che lo devono caricare. E’ capocannoniere, vuole migliorare: un atteggiamento giusto. I rigori c'erano tutti, a parte uno... Però bisogna segnarli: c’è chi ha perso un Mondiale ai rigori. Lui segna perché sta bene. Visto col Brescia? Il primo gol è stato da centravanti vero. Giampaolo capocannoniere? Sì, tornerebbe in A da protagonista. Ma se fa 30 gol e non andiamo in A, sarebbe un disastro! Se invece vinciamo il campionato con lui capocannoniere, beh, mi deve offrire una settimana di vacanza...»
- Tripla doppia... Partenza al fulmicotone per capitan 'Pazzo' in cadetteria: La terza doppietta consecutiva regala a Gianpaolo l'ottavo gol in campionato e l'allungo sul trono dei capocannonieri della B ma soprattutto raddrizza una gara che col BRESCIA s'era fatta difficile
- Mastino del Bentegodi 2015-16 Il 'Pazzo' vince il premio 'Il Mastino del Bentegodi' 2015/2016 (anche perchè Emil Hallfredsson, arrivato primo con 163 voti, è adesso un giocatore dell'Udinese). Pazzini, per 4 volte eletto migliore in campo dai tifosi, chiude con 125 voti e precede Moras, secondo con 89 consensi e 1 successo di tappa; sul gradino più basso dell’ideale podio Wszolek, con 81 preferenze e 2 primi posti
- Vittoria con gol dell'ex al 'suo' MILAN ma i 3 punti non salvano l'HELLAS dalla retrocessione che, a tre giornate dal termine, arriva anche dal punto di vista matematico... Magra consolazione per il pazzo (anche) la dedica della moglie Silvia Slitti via Instagram in occasione di una gita fra i due nella romantica Venezia «Tu sorridi ed io non posso che essere felice perché la tua gioia vale più della mia...»
- Festa del papà un po' amara dopo la sconfitta interna col CARPI che segna la retrocessione praticamente certa dell'HELLAS ma Gianpaolo si può parzialmente consolare con la dedica della moglie alla festa del papà anzi... Del super Papà!
- Rimango anche in B! Il VERONA torna alla vittoria in campionato dopo ben 262 giorni quando il treno salvezza sembra ormai lontano ma la squadra scaligera sembra crederci ancora e dopo il gol da 3 punti contro l'ATALANTA il Pazzo assicura 'Io a giugno ho fatto una scelta, non torno indietro. Verona è una piazza importantissima: chiaro che se dovesse essere Serie B, deve essere solo di passaggio'
- Dopo 8 giornate il primo gol in gialloblù... Superato un periodo poco fortunato, anche per via di un infortunio alla caviglia, Gianpaolo trova il primo gol scaligero grazie al calcio di rigore vincente contro l'UDINESE; con questa rete il bomber ha segnato con 6 maglie diverse nel massimo campionato italiano!
- Testimone di Abate Il 19 Giugno scorso, poco prima di svincolarsi dal MILAN, Gianpaolo fa da testimone al difensore compagno di squadra al matrimonio organizzato da sua moglie Silvia...
- INZAGHI ignora il marito e la signora PAZZINI sbotta via Instagram 'Supponiamo che ci vengano date 9 possibilità per far colpo su una persona... o per ottenere un lavoro... o per dimostrare ciò di cui siamo capaci. E che ogni volta dopo 3.8 minuti di media ci venga detto - basta così! - ... ecco, io mi chiedo chi può dire se quella persona è brava o no? O se avendo magari 30 minuti, o 45 o meglio ancora 90 minuti magari cambieremmo idea? E se quella persona fosse una di quelle che non urla o fa scena plateali.. ma continuasse a fare in modo serio, diligente e costante ciò per cui è stata voluta... cercata e pagata... (...) provo dispiacere nel pensare che in Italia la famosa meritocrazia non sempre esiste' messaggio chiarissimo e subito eliminato ma non così in fretta da non finire su vari tabloid italiani...
- Anche l'ultimo anno di contratto coi rossoneri è da dimenticare Con mister INZAGHI che gli preferisce regolarmente MENEZ il feeling è molto scarso e per Gianpaolo solo scampoli di partita nei quali riesce comunque a raggiungere il 100esimo gol in Serie A il 24 maggio su rigore A San Siro contro il TORINO con la fascia da capitano al braccio.
- Addio al veleno con la maglia nerazzurra... "L'Inter? Mi ha fatto fuori. Sogno di essere decisivo in un derby" - così l'esordio del Pazzo alla conferenza stampa di presentazione al MILAN - "Potrei dire delle cose, ma è meglio che stia zitto. La sera prima del ritiro ho ricevuto una telefonata in cui mi si diceva che ero fuori dal progetto. Il giorno dopo mi è stato detto: non farai nessuna amichevole. Non è stato Stramaccioni. Ho sentito cose un po' così, ma ora guardo avanti"
- Uomo copertina... PAZZINI è stato usato varie volte come testimonial pubbliciatario e non solo dalla Nike, azienda con la quale ha un contratto per lo sfruttamento dell'immagine, ma anche con Mediaset Premium (per la campagna abbonamenti TV 2011-12) e con la EA Sports che nel 2012 lo scelse insieme a MEXÈS e ROONEY nella copertina dell'edizione italiana del famosissimo videogioco della serie FIFA di quell'anno...
- Primo gol in Champions League il 27 settembre 2011 in occasione della vittoria esterna a Mosca contro il CSKA
- Sposato a Silvia Slitti dall'8 Luglio 2011 dopo un fidanzamento che durava dal 2001, il 21 Dicembre arriva Tommaso primogenito della coppia
- Finalmente il primo titolo in carriera a fine 2011, Gianpaolo e compagni dell'INTER conquistano la Coppa Italia 2010-11 nella finale contro il PALERMO
- 100esimo gol tra i professionisti il 16 febbraio 2011 al Franchi di Firenze dove 'Il Pazzo' fa valere ancora una volta la legge dell'ex nella vittoria dell'INTER sulla FIORENTINA...
- Esordio da urlo in maglia nerazzurra il 30 Gennaio 2011 a San Siro: Con una doppietta ed un rigore procurato dal nuovo acquisto PAZZINI, i nerazzurri battono il PALERMO in rimonta!
- Media gol impressionante alla SAMP con CASSANO: Gianpaolo infila in rete 48 palloni in 87 gare tra campionato e coppe alla media di più di un gol ogni 2 partite
- Un gol ogni due partite o poco meno, questa la terrificante media tenuta dal Pazzo nella stagione alla SAMPDORIA in coppia con CASSANO nel 2009-10...
- Esordio in Europa contro gli olandesi del GRONINGEN in Coppa UEFA il 4 Ottobre 2007 ed in Champions League quasi un anno dopo quando la FIORENTINA, nei preliminari, gioca contro lo SLAVIA PRAGA il 12 agosto 2008
- 2 Mesi di stop dopo l'infortunio con l'Under 21 azzurra all'inizio della stagione 2006-2007 ma al rientro Gianpaolo è subito protagonista con la doppietta nei minuti finali che vale la vittoria della FIORENTINA al 'Franchi' contro l'ATALANTA il 11 novembre 2006: Gran vendetta dell'ex in un'annata tutto sommato grigia anche se nel finale sarà un crescendo con 7 centri in 9 gare da titolare
- Miglior giovane nella stagione 2004-2005 nonostante il cambio di maglia dall'ATALANTA alla FIORENTINA quando conquista l'Oscar di specialità secondo l'AIC battendo 'Oba Oba' MARTINS dell'INTER e Mirko VUCINIC del LECCE
- Ragioniere diplomato quando non gioca o si allena gli piacciono TV e Playstation: Almeno fino al 2006 perchè ora con moglie e figlio molto sarà cambiato...
- Il Pazzo! Con questo simpatico nomignolo, curiosamente vicino al modo di dipingere i veronesi secondo un famosissimo detto veneto, chiaramente derivante dal cognome i tifosi di calcio chiamano il giocatore...
- Figlio e fratello d'arte! Il padre ed il fratello di Gianpaolo hanno giocato a calcio a medi livelli raggiungendo la Serie C
Giampaolo Pazzini
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Giampaolo Pazzini (Pescia, 2 agosto 1984) è un calciatore italiano, attaccante dell'Hellas Verona. È soprannominato Il Pazzo.
Biografia
L'8 luglio 2011 si sposa con Silvia Slitti, con la quale era fidanzato da 10 anni. Il 21 dicembre seguente nasce il loro primo figlio, di nome Tommaso. Il 19 giugno 2015 fa da testimone di nozze al compagno di squadra Ignazio Abate al suo matrimonio celebrato a Fasano e organizzato da sua moglie Silvia.
Campagne pubblicitarie
È stato protagonista di uno spot per la Nike insieme ad un altro calciatore, Riccardo Montolivo. Altra pubblicità di cui è stato protagonista è stata quella realizzata per la campagna abbonamenti 2011-2012 Mediaset Premium, insieme a Clarence Seedorf e Claudio Amendola. Inoltre è uno dei calciatori, tutti sotto contratto con la Nike, co-protagonisti della campagna pubblicitaria del cestista Kobe Bryant, intitolata "Milano Kalibro Kobe".
Nell'edizione 2012 della serie di videogiochi calcistici FIFA, viene scelto come uomo-copertina per l'edizione italiana, insieme a Philippe Mexès e Wayne Rooney.
Carriera
- Club
Giovanili e Atalanta
Nato in una famiglia dedita al calcio (suo padre Romano e suo fratello Patrizio hanno militato nella loro carriera anche in Serie C) e da sempre residente a Monsummano Terme, la sua prima squadra è stata il Montecatini, dove disputa 3 stagioni. Cresce poi calcisticamente nel Margine Coperta. Viene successivamente acquistato dall'Atalanta, per disputare le giovanili del club bergamasco insieme al suo futuro compagno di Nazionale e di squadra Riccardo Montolivo.
Inizia la sua carriera professionistica nel campionato di Serie B 2003-2004 con gli orobici, disputando 39 partite e segnando 9 gol. La squadra nerazzurra ottiene la promozione in Serie A e l'anno successivo il giovane attaccante colleziona 12 presenze e 3 gol nella prima metà di campionato.
Fiorentina
Nel gennaio del 2005 è acquistato dalla Fiorentina per una cifra intorno ai 6,5 milioni di euro. In quella metà di campionato disputa 14 presenze segnando 3 gol, di cui uno contro la Juventus nel match del 9 aprile seguente pareggiato per 3-3.
Nel campionato 2005-2006 non trova molto spazio, in quanto il tecnico viola Cesare Prandelli predilige spesso il modulo ad un'unica punta (Toni), e Pazzini si alterna spesso con Valeri Bojinov nel ruolo di seconda punta, collezionando in totale 6 gol stagionali, di cui 5 (in 27 partite) in campionato ed uno in Coppa Italia ancora contro la Juventus. Nel 2006 ha vinto l'Oscar del calcio AIC come miglior giovane del 2004-2005, battendo la concorrenza dell'interista Obafemi Martins e del leccese Mirko Vucinic.
La stagione 2006-2007 non inizia nel migliore dei modi: dopo la doppietta al Giarre nel primo turno di Coppa Italia del 19 agosto seguente, si infortuna con la Nazionale italiana Under-21. Rientrato 2 mesi dopo, sigla due gol nei minuti finali di Fiorentina-Atalanta dell'11 novembre 2006, regalando la vittoria ai viola contro la sua ex squadra. Dopo un campionato più in panchina che in campo, il finale di stagione è in crescendo: segnerà alla fine 7 gol (su un totale di 9 partite da titolare disputate).
Il 20 agosto 2007 rinnova il suo contratto con i viola, allungando il termine dello stesso fino al 30 giugno 2011.
Nella stagione 2007-2008 esordisce nelle competizioni UEFA per club, in occasione della partita di Coppa UEFA del 4 ottobre 2007 vinta per 5-4 dopo i tiri di rigore contro gli olandesi del Groningen. In totale, in questa annata, mette a segno 13 gol su 46 partite, di cui 9 in campionato e 4 in Coppa Italia.
Nella prima parte della stagione seguente Pazzini gioca 12 partite in campionato (di cui 3 da titolare) e mette a segno 1 gol su calcio di rigore nella partita del 18 ottobre 2008 vinta per 3-0 contro la Reggina; l'attaccante toscano riesce anche ad esordire in Champions League, nel match del 12 agosto 2008 contro lo Slavia Praga terminato sul punteggio di 2-0 per la squadra viola.
Termina la sua esperienza quadriennale alla Fiorentina con 134 presenze e 33 reti, di cui 108 (25) in campionato, 12 (8) in Coppa Italia, 12 in Coppa UEFA e 2 in UEFA Champions League.
Sampdoria
Il 14 gennaio 2009 si trasferisce a titolo definitivo alla Sampdoria in cambio del cartellino di Emiliano Bonazzoli e una cifra intorno ai 9 milioni di euro. Segna il suo primo gol con la maglia blucerchiata nella sfida di Coppa Italia contro l'Udinese del 21 gennaio seguente, terminata 1-1 e poi vinta ai rigori per 5-2 dai blucerchati. Il primo gol in campionato arriva invece il 1º febbraio 2009, in occasione della partita pareggiata per 1-1 contro il Chievo allo Stadio Marcantonio Bentegodi. Assieme al suo compagno di squadra Antonio Cassano, il Pazzo forma una coppia d'attacco ottima, tanto da richiamare alla memoria gli anni dei gemelli del gol Vialli-Mancini. La nuova coppia offensiva aiuta la squadra genovese ad arrivare in finale di Coppa Italia, giocata e persa il 13 maggio 2009 contro la Lazio; in questo match (terminato 7-6 dopo i tiri di rigore per la squadra biancoceleste) Pazzini segna anche un gol, che però non basta ai blucerchiati a conquistare il trofeo.
La stagione successiva inizia con un gol per il Pazzo: segna infatti nella 1ª giornata di campionato contro il Catania al Massimino, partita terminata sul punteggio di 2-1 per i blucerchiati. Pazzini, con i suoi gol (19 in 37 partite di A), aiuta la squadra a raggiungere l'obiettivo della qualificazione ai play-off della Champions League, arrivata aritmeticamente il 16 maggio 2010 (ultima giornata di campionato) grazie alla vittoria contro il Napoli per 1-0, proprio con un gol di Pazzini.
All'inizio della stagione seguente gioca entrambe le partite che separano la Sampdoria dalla fase a gironi della Champions League contro il Werder Brema, segnando sia nel match di andata al Weserstadion del 18 agosto seguente (3-1 per i padroni di casa) che nella partita di ritorno del 24 agosto vinta per 3-2 dopo i tempi supplementari a Marassi (doppietta). La Samp, dunque, non riesce a passare il turno. Pazzini chiude la sua terza annata con la maglia blucerchiata con 19 presenze e 6 reti in campionato, 1 (1) in Coppa Italia, 2 (3) nei play-off di Champions e 3 apparizioni e 2 gol in Europa League, che vede la Sampdoria eliminata alla fase a gironi.
Inter
Il 28 gennaio 2011 viene acquistato a titolo definitivo dall'Inter per 12 milioni di euro circa e il cartellino di Jonathan Biabiany; il giocatore toscano firma quindi un contratto quadriennale fino al 30 giugno 2015. In occasione del suo esordio in maglia nerazzurra, nel match contro il Palermo valevole per la 22ª giornata del campionato di Serie A, mette a segno una doppietta e procura un rigore firmando così la vittoria finale in rimonta per 3-2.
Il 16 febbraio seguente segna il suo 100º gol in carriera, arrivato nella vittoria esterna per 2-1 contro la Fiorentina, sua ex squadra. Chiude l'annata 2010-2011 con un bottino totale di 17 gol in campionato (11 in nerazzurro e 6 in blucerchiato). Il 29 maggio 2011 vince il suo primo titolo con la maglia dell'Inter e il primo in assoluto della sua carriera, la Coppa Italia, ottenuta grazie alla vittoria in finale contro il Palermo per 3-1.
Nella stagione seguente, con l'avvento del nuovo allenatore Gian Piero Gasperini, viene relegato pressoché in panchina fino all'arrivo di Claudio Ranieri, giocando quindi da titolare nella trasferta del 24 settembre seguente vinta per 3-1 contro il Bologna, match in cui segna anche una rete. Segna il suo primo gol in Champions League con la maglia dell'Inter il 27 settembre 2011, in occasione della vittoria esterna per 3-2 contro il CSKA Mosca. Chiude la sua seconda ed ultima stagione nerazzura con 40 presenze e 8 gol.
Tornato dalla tournée in Indonesia a fine maggio 2012, viene relegato ai margini della rosa insieme al compagno di squadra Júlio César.
Milan
Stagione 2012-2013: Il 22 agosto 2012 viene ufficializzato il suo trasferimento al Milan nell'ambito dello scambio che ha portato Antonio Cassano, suo ex compagno di squadra alla Sampdoria, all'Inter, più un conguaglio di 7,5 milioni in favore dei nerazzurri; il giocatore firma un contratto triennale fino al 30 giugno 2015 da 2,7 milioni di euro a stagione e sceglie di indossare la maglia numero 11. Esordisce con la casacca rossonera il 26 agosto seguente, nel match casalingo perso per 1-0 proprio contro la Samp. Il 1º settembre seguente mette a segno una tripletta, in occasione della partita vinta per 3-1 in casa del Bologna, mentre il 2 marzo 2013 realizza una doppietta, nel corso del match vinto per 3-0 contro la Lazio a San Siro, che permette al Milan di superare la stessa Lazio in classifica e di raggiungere per la prima volta in stagione il terzo posto solitario in campionato.
Stagione 2013-2014: Al termine della stagione, conclusa con all'attivo 37 presenze e 16 gol, si è sottoposto a un'operazione al ginocchio destro, che l'ha tenuto fuori dai campi di gioco per circa 6 mesi. Ritorna a giocare in partite ufficiali il 22 dicembre 2013, in occasione del Derby di Milano contro l'Inter perso per 1-0, mentre realizza la sua prima rete dopo l'infortunio il 15 gennaio 2014, nel corso della partita di Coppa Italia contro lo Spezia (vinta a San Siro per 3-1). Durante questa partita subisce un infortunio all'adduttore della coscia destra che lo costringe a fermarsi nuovamente. Termina la stagione con 21 presenze e 3 gol in tutto.
Stagione 2014-2015: Nella stagione 2014-2015 non trova molto spazio e segna la sua prima rete il 13 gennaio 2015 nella gara di Coppa Italia vinta per 2-1 contro il Sassuolo. Segna il suo primo gol in campionato il 22 febbraio nella sfida interna contro il Cesena (2-0) su calcio di rigore nei minuti finali. Va in rete anche contro l'Udinese il 25 aprile e il Torino il 24 maggio su rigore arrivando così a quota 100 gol in Serie A indossando peraltro la fascia da Capitano in quest'ultima partita.
Hellas Verona
Rimasto svincolato, l'11 luglio 2015 firma per l'Hellas Verona. Fa il suo esordio ufficiale con gli Scaligeri a Verona il giorno di Ferragosto, vittoria in rimonta sul Foggia (3-1), gara valevole per il Terzo Turno Eliminatorio di Coppa Italia. Segna 6 gol in 30 partite di campionato non riuscendo a salvare il club dalla retrocessione.
La stagione successiva, con i veronesi in Serie B, inizia siglando un numero considerevole di reti, realizzando tre doppiette di fila. Trascina il Verona al ritorno in serie A realizzando 23 reti in 35 presenze e divenendo così capocannoniere della serie B.
Levante
Il 31 gennaio 2018, nell'ultima giornata di calciomercato si trasferisce in prestito al Levante, in Primera División. Fa il suo esordio in Liga il 3 febbraio seguente nel match casalingo contro il Real Madrid, nel quale realizza la rete del definitivo 2-2.
- Nazionale
Ha giocato in tutte le nazionali giovanili. Con l'Under 19 nel 2003 ha vinto l'Europeo U-19 disputato in Liechtenstein.
Dal 2004 al 2007 ha militato nella Nazionale Under-21, con la quale ha realizzato 5 gol in 22 presenze. Ha partecipato a 2 Europei U-21, nel 2006 con il tecnico Gentile, e nel 2007 con il tecnico Casiraghi.
Il 24 marzo 2007 partecipa alla partita di inaugurazione del nuovo Wembley, una sfida tra le rappresentative Under-21 di Italia e Inghilterra. In quella occasione segna il primo gol nella storia del nuovo stadio, dopo appena 30 secondi dal fischio d'inizio dell'incontro. Successivamente segnerà altri due gol nella stessa partita e uscirà a 15 minuti dalla fine salutato con una ovazione dai 55.000 spettatori presenti. A fine partita, data la tripletta, suo fu il pallone con gli autografi di tutti i giocatori, come è consuetudine in Inghilterra.
Il 28 marzo 2009, a 24 anni, esordisce in Nazionale con il c.t. Lippi nella partita Montenegro-Italia (0-2) valida per le qualificazioni ai Mondiali 2010; subentrato a Iaquinta, dopo quindici minuti realizza il suo primo gol in Nazionale con un colpo di testa. Quattro giorni dopo a Bari viene schierato titolare contro l'Irlanda: la sua partita termina però al 4' del primo tempo, quando viene espulso a causa di una gomitata sul volto al difensore John O'Shea. Alla sua terza presenza sbaglia un rigore contro l'Irlanda del Nord.
Viene convocato per i Mondiali 2010 in Sudafrica, dove l'Italia viene eliminata al primo turno. Pazzini fa il suo debutto nella seconda partita del girone contro la Nuova Zelanda (1-1), subentrando nel secondo tempo.
Il 3 giugno 2011, due anni dopo la sua prima rete, realizza il suo secondo gol in Nazionale nella partita di qualificazione a Euro 2012 contro l'Estonia (3-0) disputata a Modena. Il 6 settembre seguente realizza a Firenze il gol decisivo nella partita vinta 1-0 contro la Slovenia che permette all'Italia di raggiungere la qualificazione aritmetica a Euro 2012; è inoltre la rete numero 700 della Nazionale in terra italiana. Si ripete l'11 novembre in amichevole contro la Polonia, a Breslavia siglando il gol del definitivo 0-2. Dopo non essere stato convocato per la Confederations Cup 2013 scivola fuori dal giro della nazionale.
Palmarès
- Club
Coppa Italia: 1 Inter 2010-2011
- Nazionale
Campionato d'Europa Under-19: 1 Liechtenstein 2003
- Individuale
Oscar del calcio AIC: 1 Migliore calciatore giovane 2005
FONTE: Wikipedia.org
STAGIONE 2017-18 + - =
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CALCIOMERCATO
25 giugno 2018 - 16:02
Verona e Pazzini, situazione bloccata
Intesa distante per il centravanti, al rientro dal prestito al Levante
di Redazione Hellas1903
Resta complicata la situazione che riguarda il Verona e Giampaolo Pazzini.
L’attaccante rientra in gialloblù dal prestito al Levante, ha uno stipendio pesante per le casse del club e le parti si stanno confrontando per capire che scelta fare.
Il Pazzo va a scadenza di contratto il 30 giugno 2020. Il cambio di guida tecnica e l’arrivo in panchina di Fabio Grosso possono portare a effettuare valutazioni diverse rispetto a quanto accaduto nei mesi scorsi con la rottura consumata con Filippo Fusco e Fabio Pecchia.
Per adesso, comunque, non sono pervenute all’Hellas delle offerte per Pazzini.
FONTE: Hellas1903.it
CALCIOMERCATO
Pazzini, la chiave è Grosso
25/06/2018 11:37
Solo Fabio Grosso può convincere Pazzini a tornare a essere il perno dell'attacco del Verona.
Dopo lo scambio violento con l'ex ds Fusco, è difficile che a ricomporre la questione sia proprio Tony D'Amico che è il braccio destro di Fusco.
L'unico che può tentare la via della conciliazione è Fabio Grosso, l'unico che per ovvi motivi non ha partecipato all'ultima sciagurata stagione.
Pazzini, forte del suo contratto, si metterà a disposizione del nuovo tecnico che poi dovrà valorizzarlo. A meno che non si scelgano altre strade (cessione o risoluzione).
CALCIOMERCATO
Pazzini resta?
Prima grana per Grosso
18/06/2018 12:15
Quale sarà il destino di Giampaolo Pazzini? Il mercato del Verona passa tutto attraverso questa semplice domanda.
La società si è creata da sola un caso che ora rischia di esplodere in mano al futuro allenatore Fabio Grosso. Pazzini è stato allontanato dal Verona dopo essere stato relegato in panchina, ed ora che torna in forza all'Hellas con il suo ricco contratto, dovrà per forza di cose essere gestito.
Tecnicamente in serie B, Pazzini può fare la differenza. Su questo, persino Fusco, l'ex ds, concorderà. Resta il divario di Pazzini dalla società. Setti ha sempre appoggiato la strategia di Fusco e su Pazzini si era espresso esattamente con le stesse modalità del suo ds circa l'impiego di Pazzini. Tony D'Amico, futuro uomo mercato, altro non è che l'emanazione di Fusco, per cui anche trovare discontinuità di gestione è impossibile.
Restano due strade: la prima è che a prendere in mano la "patata bollente" sia l'unico che non c'era nello scorso campionato: appunto Fabio Grosso.
La seconda: che il Verona risolva in via amichevole il contratto di Pazzini. Via onerosa ma forse indispensabile per partire con chiarezza. Anche se poi bisognerà andare sul mercato in cerca di una punta da 20 gol... (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
PARMA
12 giugno 2018 - 08:22
Calciomercato Parma, obiettivo Pazzini: si lavora ad un maxi-scambio col Verona
L’Hellas Verona è in trattativa con il Parma per una maxi-operazione di mercato: l’obiettivo in avanti per il club ducale è l’esperto centravanti ex Inter Giampaolo Pazzini
di Mediagol97
L’Hellas Verona è in trattativa con il Parma per una maxi-operazione di mercato.
Secondo quanto riportato in serata da Sky Sport, il club emiliano neopromosso in Serie A avrebbe come obiettivo per l’attacco l’esperto Giampaolo Pazzini. In cambio alla compagine scaligera arriverebbero ben tre giocatori: gli attaccanti Emanuele Calaiò e Yves Baraye, nonché il centrale difensivo Valerio Di Cesare.
La trattativa non è affatto semplice, ma si attendono a breve sviluppi in merito.
FONTE: MediaGol.it
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CALCIOMERCATO
PAZZINI RESTA UN CASO ESPLOSIVO
05/06/2018 11:01
Chiunque arriverà al Verona si troverà davanti ad un caso enorme: Giampaolo Pazzini. L'uomo su cui Setti aveva puntato tre anni fa con un contratto a lunghissima scadenza (cinque anni) e molto oneroso è diventato un "fardello" dopo l'ultima stagione.
Comunque la si metta, Pazzini è un problema. Accantonato da Pecchia e Fusco (che ieri ha rincarato la dose intervenendo a Radio Sportiva: "Non mi sono pentito di aver ceduto Pazzini, visto che al Levante ha trovato ancor meno spazio che all’Hellas, segnando un solo goal su azione. Con lui e con il suo entourage eravamo stati molto chiari sin dall’inizio della stagione: gli abbiamo spiegato che avremmo giocato un calcio diverso rispetto alla Serie B e che le sue caratteristiche ci sarebbero servite meno. Gli anni passano per tutti: credo che possa ancora essere decisivo in B, ma in Serie A non più. La sua situazione, così come quella di Cassano, ci ha creato non poche difficoltà ambientali"), Pazzini tornerà a Verona dopo l'esperienza al Levante. Il gol al Real Madrid è stato l'unico segnato in Spagna, poi tanti problemi fisici lo hanno relegato spesso in panchina.
Con che spirito tornerà Pazzini adesso? Difficile pensare che sia sereno, durissima pensare anche ad un rilancio. Una patata bollente che finirà nelle mai del prossimo tecnico (Grosso). In serie B, però Pazzini potrebbe veramente fare la differenza. Il problema resta la sua condizione fisica. Pazzini deve essere gestito soprattutto durante la settimana. Anche in B denunciò molti problemi: segnò 17 gol nella prima parte di stagione, poi solo 5 nel ritorno costellato da tante assenze. Pazzini prende tantissimo: 1 milione e mezzo. Quindi se restasse a Verona, dovrebbe essere lui a fare la differenza. Ma del resto che alternative ci sono? Difficile che abbia mercato ora (e le parole di Fusco di certo non aiutano in questo senso...), trovare una squadra che paghi l'intero ingaggio è praticamente impossibile. Resta la via della risoluzione che sarà per forza di cose molto onerosa, oppure, di un "parcheggio" ad altra società con il Verona che si accolla in parte l'ingaggio. Un nodo che andrà risolto, e che condizionerà l'intero mercato gialloblù. (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
SERIE A
Derby emiliano per Pazzini: Parma, Sassuolo e Bologna sul giocatore
03.06.2018 22:58 di Alessandra Stefanelli
Qualche giorno fa, il direttore sportivo del Parma Daniele Faggiano ha smentito l'interesse del Parma nei confronti di Giampaolo Pazzini, attaccante legato all'Hellas Verona da un contratto in scadenza nel giugno 2020. Tuttavia, stando a quanto riportato da Tggialloblu, la società ducale sarebbe ancora in corsa per il centravanti ex Sampdoria, su cui avrebbero messo gli occhi anche altri due club emiliani di Serie A: stiamo parlando di Sassuolo e Bologna.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
NODO ATTACCANTE
Il ritorno di Pazzini
(con le valigie pronte)
03/06/2018 17:48
Giampaolo Pazzini torna a Verona dopo il prestito a Valencia, sponda Levante. L'ex capitano gialloblù ha un contratto ancora fino al 2020 ma visto il pesante ingaggio non rimarrà in riva all'Adige.
L'attaccante interessa ad alcune squadre, tutte emiliane, ma la strada è in salita per l'alto ingaggio: si tratta di Bologna, Sassuolo e Parma.
Anche se il Ds dei neopromossi ducali, Faggiano (che piaceva al Verona), ha smentito l'interesse per Pazzini.
FONTE: TGGialloBlu.it
SERIE A
Parma, tentazione Pazzini: il futuro della punta a Verona è un rebus
28.05.2018 15:57 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
L'edizione odierna de L'Arena fa il punto sul futuro di Giampaolo Pazzini. L'attaccante è rientrato in prestito dal Levante. L'opzione di una permanenza a Verona è complicata nonostante un contratto fino all'estate del 2020. Tra le tentazioni per il futuro ci sarebbe il Parma oppure il Sassuolo per quanto riguarda le ipotesi in Serie A.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Pazzini, né Levante né Verona nel futuro: spunta l'ipotesi Messico
del 18 maggio 2018 alle 11:14
di Giacomo Brunetti
Alla soglia dei 34 anni, per Giampaolo Pazzini sembra essere arrivato il momento di cambiare aria. A eccezione della stagione in Serie B, l'attaccante ha faticato ad affermarsi ad alti livelli con la maglia dell'Hellas Verona, anche a causa di infortuni e incomprensioni con gli allenatori che si sono avvicendati, tanto da lasciare il Veneto a gennaio per accasarsi, in prestito, al Levante, dove ha disputato 8 gare segnando una rete.
OFFERTE - Legato ai gialloblù fino al 2020, secondo quanto raccolto da Calciomercato.com potrebbero arrivare delle offerte dal Messico. Un intermediario sta lavorando per proporre il profilo a Pachuca e Monterrey: manca la risposta dell'Hellas Verona, società proprietaria del cartellino. I primi contatti sono stati avviati: Pazzini sbarca in America?
FONTE: CalcioMercato.com
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NEWS
09 maggio 2018 - 11:54
Pazzini-Verona, primo rebus
L’attaccante difficilmente rimarrà in Spagna. In B fa la differenza, ma il problema è l’ingaggio
di Redazione Hellas1903
Giampaolo Pazzini difficilmente rimarrà al Levante.
In Spagna, dopo un grande avvio con la rete decisiva segnata al Real Madrid, l’attaccante non ha più fatto gol ed è stato impiegato sempre di meno.
Il Levante si è salvato, ma per il Pazzo la conferma appare lontana.
Il centravanti rientrerebbe così al Verona, cui è legato da un contratto in scadenza il 30 giugno 2020.
Pazzini sa fare la differenza in Serie B: l’ha dimostrato nella stagione della promozione gialloblù, con 23 marcature e il titolo di capocannoniere del torneo.
Il rebus, piuttosto, è un altro: l’elevato ingaggio, vicino ai 3 milioni di euro lordi, che l’Hellas gli deve riconoscere secondo quanto stabilito quando il Pazzo si traferì al Verona, nel 2015.
Una questione che sarà in cima ai temi da affrontare per il prossimo ds del club.
FONTE: Hellas1903.it
Pazzini, tra il presente al Levante e il passato: "Verona ferita aperta. Per me viene sempre prima la persona e deve essere rispettata"
04/04/18 23:39 | News calcio | Autore: Redazione
"Questo campo è fantastico. Lo curano in maniera maniacale". Giampaolo Pazzini è a casa sua. Sul terreno di gioco dello stadio del suo Levante si racconta, tra il presente in Liga e il passato, quel divorzio dal Verona su cui stasera - durante la trasmissione L'Originale - è tornato per la prima volta dal trasferimento: "Verona è una ferita aperta per me. Le dimissioni di Fusco? Fuori luogo, invece che una presa di responsabilità è stato un atto per togliersi le responsabilità. Trovarsi da un giorno all'altro da titolare e capitano a non essere più considerato mi ha fatto male a livello umano. Per me viene sempre prima la persona e va rispettata".
Da qui la scelta di salutare la Serie A: "Avevo voglio di fare un'esperienza, conoscere un campionato nuovo e bello come la Liga". Impossibile non ricordare l'esordio (con gol) contro il Real Madrid: "E' stata un'emozione incredibile. Arrivare in 48 ore, giocare contro il Real, entrare, esordire e fare gol alla fine... La metto tra le prime 5 emozioni della mia carriera. Qui c'è una mentalità particolare, a volte può essere che non sei convocato ma la giornata dopo giochi titolare. La panchina qui è composta da 18 giocatori. Sono persone comunque leali e corrette, per me questo è l'importante". Rete e quell'esultanza inconfondibile... che nasce da lontano: "E' iniziato tutto tantissimi anni fa a Firenze con Luca Toni, lui faceva il gesto con la mano vicino all'orecchio e poi ho iniziato per gioco io con le dita vicino agli occhi come a dire 'Ci vedete?'".
Real sulle prime pagine di tutti i quotidiani europei dopo la vittoria di ieri sulla Juventus e per quel gol da cineteca di Cristiano Ronaldo. E dopo qualche mese in Spagna, Pazzini ormai già conosce bene la forte rivalità delle 'merengues' col Barcellona: "Enorme, è una bolgia! Quando devi giocarci contro ti fai il segno della croce e speri di trovarle in condizioni precarie. Noi lo troveremo a due giornate dalla fine, speriamo abbiano già vinto... Per loro comunque è diversa la sensazione, ti fa meno paura e qua c'è una mentalità diversa, quella di giocarsela sempre. Poi magari perdi perché sono più forti. Ma per loro meglio perdere 5-0 che 1-0. La rovesciata Ronaldo allo Stadium? Mi sarei unito ai tifosi della Juve. Un gesto così va solo applaudito".
Spazio poi a qualche considerazione sul VAR che sarà adottato in Liga solo la prossima stagione: "All'inizio ero scettico. Ora dico che non si può giocare senza il VAR. Qua c'è ancora la polemica in mezzo al campo e perdi tanti minuti con le proteste. Magari c'è da modificare la tempistica ma ha rasserenato molto gli animi in campo. Ha portato più tranquillità e i giocatori reagiscono meglio alle decisioni del VAR".
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
NEWS
31 marzo 2018 - 11:44
Levante, Lopez scarta Pazzini, out per scelta tecnica
L’allenatore della squadra spagnola non convoca l’attaccante in prestito dal Verona
di Redazione Hellas1903
Pareva una rinascita, quella di Giampaolo Pazzini, dopo il gol al Real Madrid che diede il 2-2 al Levante il 3 febbraio scorso. Poi, invece, più neanche una rete, una serie di prestazioni deludenti, fino a essere relegato in panchina dall’allenatore Muniz, esonerato dopo l’1-1 interno con Espanyol del 4 marzo.
Al suo posto arriva Paco Lopez, col quale la squadra ottiene due vittorie di fila che la portano fuori dalla mischia salvezza. Nella prima, sul campo del Getafe, Pazzini sta in panchina, nella seconda contro l’Eibar gioca 60 minuti, poi entra Boateng che segna il gol vittoria.
Per la gara di oggi alle 13 contro il Girona, Pazzini non è stato convocato per scelta tecnica.
L’attaccante del Levante, in prestito dal Verona, da quando è in Spagna è stato utilizzato in sei delle otto partite a disposizione (nove con quella di oggi), collezionando in totale 337 minuti in campo.
FONTE: Hellas1903.it
L'EX ATTACCANTE AL LEVANTE
Pazzini, dopo l'exploit due gare da dimenticare
18/02/2018 20:35
Vita dura in Liga per Giampaolo Pazzini. Dopo l'exploit con il Real Madrid e il gol che lo ha consegnato alla storia, l'attaccante scaligero non riesce più a incidere. Anche contro la Real Sociedad (sconfitta della squadra di Valencia per 3-0), Pazzini ha offerto una prova anonima, senza gol e addirittura sostituito da Boateng.
Il Levante è terz'ultimo in classifica fermo a 20 punti.
FONTE: TGGialloBlu.it
Giampaolo Pazzini, il Pazzo che ha già conquistato la Spagna
Caratteristiche tecniche, cartellino, clausole, contratto, stipendio, procuratore, social, fidanzata e tanto altro: ecco chi è Giampaolo Pazzini
Di Federico Beltrame - 15 febbraio 2018
© foto www.imagephotoagency.it
Dopo una vita passata a correre sui campi di Serie A, nell’ultimo giorno di mercato della sessione appena conclusa, Giampaolo Pazzini ha scelto di provare una nuova avventura, trasmigrando nella Liga spagnola. E il suo esordio al Levante contro il Real Madrid di Cristiano Ronaldo è stato, senza dubbio, un battesimo coi fiocchi: entrato in campo a pochi minuti dalla fine, all’88’ ha siglato il definitivo 2-2 con un gol dei suoi, scatenando il delirio dei tifosi.
Nato il 2 agosto 1984 a Pescia, in provincia di Pistoia, da una famiglia profondamente inserita all’interno del panorama calcistico italiano, Giampaolo Pazzini muove i suoi primi passi nel Montecatini e poi nel Margine Coperta. Nel 1999 viene acquistato dall’Atalanta e con la maglia orobica disputa quattro stagioni, per poi approdare nel 2003 in prima squadra. Nella stagione 2003/2004 esordisce in Coppa Italia nel Primo Turno contro il Venezia. In quella stagione, quando l’Atalanta militava nella serie cadetta, Pazzini accumula ben 39 presenze, siglando 9 gol. L’anno successivo, quello della promozione in Serie A, l’attaccante segna 3 reti fino al mese di gennaio, per poi approdare, nella sessione invernale, alla Fiorentina per una cifra vicina ai 6.5 milioni di €.
In Viola, il classe ’84 si fa subito notare segnando un gol contro la Juventus ma inizialmente soffre la concorrenza di Toni e Bojinov. Nella sua quadriennale esperienza in Toscana, Pazzini si toglie, comunque, parecchie soddisfazioni come il premio di “miglior giovane del 2004/2005”, l’esordio in Coppa UEFA e in Champions League e 33 gol in 136 presenze. Nel gennaio 2009, il mese da lui prediletto per i trasferimenti, si trasferisce a titolo definitivo alla Sampdoria, in cambio del cartellino di Bonazzoli, per una cifra vicina ai 9 milioni di euro. Con i Blucerchiati, Pazzini raggiunge l’apice del successo, soprattutto grazie alla straordinaria intesa con il fantasista Antonio Cassano. Dopo una prima “metà” stagione, nella quale sigla 11 reti, conquista la finale di Coppa Italia, poi persa con la Lazio. Nella stagione successiva, bissa l’ottima prima stagione, realizzando ben 19 reti e conquistando il 4° posto, valevole per i preliminari di Champions League.
Nel gennaio 2011, passa all’Inter per 12 milioni di € più il cartellino di Biabiany. In Nerazzurro, dopo un’ottima prima fase di stagione, viene scarsamente utilizzato da Gasperini e Ranieri; così, l’estate successiva, quella del 2012, nell’ambito dello scambio con l’ex compagno Cassano (più un conguaglio di 7.5 milioni in favore dei Nerazzurri), passa al Milan, in uno storico cambio di casacca. Con i Rossoneri, Pazzini ottiene decisamente più fortuna, almeno inizialmente. Dopo 86 presenze e 24 gol, accumulati in tre stagioni, passa all’Hellas Verona per 4 milioni, andando a riformare la coppia “fiorentina” con Luca Toni. Indubbiamente, la stagione scorsa (2016/2017), quella di Serie B, è stata una delle più importanti, in quanto da capitano, è riuscito a guidare la sua squadra alla promozione, laureandosi capocannoniere con 23 reti. Paradossalmente, nella stagione della conferma, Pecchia lo schiera con il contagocce e l’ultimo giorno di mercato decide di provare una nuova avventura in Spagna, al Levante.
Caratteristiche tecniche e ruolo
Professionista esemplare in campo e fuori, Giampaolo Pazzini è stato uno degli attaccanti dell’ultimo decennio più apprezzati, per le sue caratteristiche, da molte società di Serie A. Centravanti generoso, Pazzini è il classico cecchino d’area di rigore, come prima punta letale, nonostante si destreggi bene anche nel ruolo di seconda punta, ma sempre molto vicino alla porta. Dotato di un grande spirito di abnegazione e altruismo, Pazzini è un giocatore essenziale per la squadra, in quanto è in grado di garantire costantemente le sponde per i compagni, favorendo spesso e volentieri l’inserimento dei centrocampisti. Nonostante l’altezza non eccessivamente considerevole – 179 cm per 74 Kg -, il classe ’84 fa del gioco aereo una delle sue peculiarità principali.
Cartellino e clausole di Pazzini
Per la stagione 2015/2016, Giampaolo Pazzini si trasferisce all’Hellas Verona dal Milan, rifiutando il Galatasaray. Il valore attuale del giocatore risulta piuttosto basso, intorno al milione di euro e non sono presenti clausole sul suo contratto.
Contratto e stipendio
Il contratto di Pazzini con l’Hellas Verona (dal momento che il passaggio al Levante è avvenuto in prestito), stipulato nel 2015, ha una durata di 5 anni e proseguirà, dunque, fino al 2020. L’iniziale percepito ammontava a 1 milione di Euro, raddoppiato nell’estate di questa stagione. Con il passaggio in Spagna, la sua nuova squadra pagherà il residuo dello stipendio, corrispondente a circa 600mila euro netti (1.2 milioni lordi, in Italia).
Il procuratore di Giampaolo Pazzini
L’attaccante classe ’84 fa parte della scuderia della TMP Soccer SRL, una società di procuratori sportivi della quale fanno parte i ben più noti Tullio Tinti, Manuel Montipò, Fausto Pari e Mauro Castellini. Tra gli altri giocatori seguiti dalla società spiccano anche Darmian, Saponara, Matri, Sansone, Soriano ed Eder.
Pazzini al Fantacalcio
Nell’anno della risalita in Serie A con il suo Hellas Verona, ci si sarebbe aspettati un rendimento decisamente migliore da un giocatore reduce da una stagione da capocannoniere in Serie B. Invece, nelle 19 partite disputate nella massima categoria, Giampaolo Pazzini ha accumulato “solo” 924′, andando a segno in 4 occasioni, tutti realizzati su rigore. Il suo punteggio, prima della dipartita per la Liga, si aggirava su un valore compreso tra il 14 e il 17.
Infortuni di Pazzini: il report degli ultimi anni
La carriera di Giampaolo Pazzini è stata, purtroppo, costellata da una serie di infortuni più o meno gravi che ne hanno condizionato la resa e le presenze nei rispettivi club. Il più importante degli ultimi anni è stato, senza ombra di dubbio, l’operazione al ginocchio che l’ha tenuto ai box per 204 giorni, a cavallo delle stagioni 2012/2013 e 2013/2014 quando militava nel Milan. Altri infortuni degni di nota sono stati quelli patiti nelle ultime tre stagioni all’Hellas Verona e, tra i peggiori, la distorsione alla caviglia e l‘infortunio alla coscia, oltre a quello al bicipite femorale, che l’hanno costretto al forfait per più di 20 giorni.
I numeri di maglia di Pazzini
Tantissimi e diversi sono stati i numeri di maglia indossati da Giampaolo Pazzini nelle squadre nelle quali ha militato:
Atalanta (2002/2003-2004/2005) – 29
Fiorentina (2004/2005) – 30
Fiorentina (2005/2006-2007/2008) – 29
Sampdoria (2008/2009-2010/2011) – 10
Inter (2010/2011-2011/2012) – 7
Milan (2012/2013-2014/2015) – 11
Hellas Verona (2015/2016-2017/2018) – 11
Levante (2017/2018) – 17
La moglie di Pazzini: Silvia Slitti
Sebbene per una donna non sia forse troppo educato rivelare l’età, Silvia Slitti è nata il 20 dicembre del 1984 a Monsummano Terme, in provincia di Pistoia. Donna in carriera, madre di Tommaso, Silvia Slitti è stata protagonista del programma televisivo in onda su Spike tv, “Le Capitane”, il docu-reality ideato dal giornalista Gabriele Parpiglia. Imprenditrice di successo, da qualche anno a questa parte ha avviato una società di organizzazione eventi che si chiama Silvia Slitti Luxury services and events; lì, non solo svolge il ruolo di organizzatrice di matrimoni ed eventi, ma veste anche i panni di personal shopper e interior designer. Per quanto riguarda la vita privata, Pazzini e la Slitti si sono sposati nel 2011, dopo anni di fidanzamento, sul lago di Como: nello stesso anno, è nato il primogenito Tommaso.
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Pazzini su Facebook, Instagram, Twitter
Nonostante sia molto meno attivo della moglie sui social network, Giampaolo Pazzini ha un rapporto piuttosto intenso con essi, soprattutto nell’ultimo periodo relativo al suo trasferimento al Levante: su Instagram, il suo account ufficiale è semplicemente @pazzini, su Facebook, invece, è @pazziniofficial; ormai poco frequentato, infine, è il social Twitter dove la pagina @GiampPazzo è aggiornata all’aprile 2016.
Pazzini a FIFA 18
Nel celebre videogioco di calcio Giampaolo Pazzini ha ricevuto, come valore indicativo, 76 punti. Tra le peculiarità del giocatore spiccano il tiro (71) e il dribbling (71) mentre spicca, ma in negativo, il valore affidato alle capacità difensive dell’attaccante (26).
FONTE: CalcioNews24.com
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EUROPA
Levante, per Pazzini prima cena gratis. Offre Zaza
12.02.2018 14:04 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
"Non ho mai giocato con Giampaolo però stavamo nella stessa squadra quando avevo 20 anni e giocavo nelle giovanili della Samp, mi ha fatto piacere rivederlo e adesso che abbiamo i numeri di telefono ci vedremo più spesso. Tocca a me quindi la cena dopo la vittoria nel derby". Lo ha detto Simone Zaza, dopo la vittoria del suo Valencia nel derby contro il Levante: la sfida tra italiani con Giampaolo Pazzini in realtà è durata pochissimo, perché l'ex Juventus è entrato a dieci minuti dal termine, mentre l'ex Verona è stato in campo fino alla fine, pur non disputando una prestazione stellare. Il centravanti non ha avuto molti palloni giocabili ed è finito isolato dal resto della squadra.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
SULLA GAZZETTA
E Pazzini non parla del Verona
10/02/2018 09:36
Nessuna domanda sul Verona, nessun accenno alla propria squadra. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Giampaolo Pazzini ha voluto evitare accuratamente di rilasciare dichiarazioni sulla squadra in cui non trovava spazio. Pazzini è ancora legato al Verona da un contratto di due anni e dopo questi quattro mesi a Valencia tornerà all'Hellas.
FONTE: TGGialloBlu.it
Pazzini: “In Liga un inizio emozionante ma quello che conta è la salvezza del Levante”
febbraio 10, 2018
“Quando mancavano 36 ore alla chiusura del mercato è arrivata la proposta del Levante. Non ero convinto. Non certo per la città o la squadra ma per questioni personali e logistiche legate al cambiamento: spostare la famiglia in un altro paese in un giorno e mezzo era complicato. Il presidente è venuto a casa mia e di fronte a tanta voglia di prendermi mi sono arreso. Se dovevo fare un’esperienza di questo tipo volevo condividerla con i miei. Ho un bimbo di sei anni che ha già cominciato la scuola qui a Valencia e mi sembra contento. È partito bene anche lui. Diciamo che è stato tutto molto rapido ed emozionante: parto, vengo subito convocato contro il Real Madrid nonostante fossi arrivato da veramente poco, entro, segno, lo stadio pieno. Impossibile chiedere di più. Nemmeno in sogno potevo pensare a dei giorni tanto intensi e ad un esordio così positivo. La nostra è una squadra che lotta per salvarsi e contro il Real ha giocato con una sfrontatezza che sinceramente non mi aspettavo. Abbiamo creato tante occasioni, attaccato, cercato il gol sempre e al 93º, già sul 2-2, abbiamo preso un contropiede: cose inusuali per me. È chiaro che qui c’è una mentalità completamente diversa – ha dichiarato Giampaolo Pazzini a La Gazzetta dello Sport – Cosa si può fare per migliorare il calcio italiano? Ci siamo un po’ fermati. Quando la A era il miglior torneo del mondo dovevamo avere la forza di progredire, penso soprattutto alle infrastrutture: i nostri stadi sono vecchi, non invogliano la gente ad andarci, se una società ne vuole costruire uno ha mille problemi burocratici. Nel nostro calcio ci sono troppe cose che non vanno ma la prima cosa cui penso sono gli stadi, devono essere migliorati come stanno facendo in tutto resto del mondo. Sorpreso da questa grande accoglienza? Sì. Non mi aspettavo tanto affetto: l’ovazione quando sono entrato, il “Pazzo-kit” fatto dal club dopo il gol al Madrid, un entusiasmo generale che mi ha fatto davvero piacere. Una ragione in più per dare una mano a conquistare l’obiettivo comune: la salvezza”.
FONTE: HellasLive.it
08 febbraio 2018
Liga, Pazzini: "Al Levante per ricominciare da zero. Geniale il kit esultanza creato per me"
L'attaccantre toscano è arrivato al Levante con il mercato di gennaio e all'esordio ha segnato contro i blancos. A Fox Sports ha parlato della sua scelta e della sua voglia di ricominciare dopo l'esperienza al Verona: "Non è un rimettersi in gioco, ma ripartire da zero". E domenica il "derby italiano" con il Valencia di Zaza
Giampaolo Pazzini ha iniziato nel migliore dei modi la sua avventura nella Liga con il Levante. Al suo esordio ha segnato al Real Madrid e domenica sera alle 20.45 (Fox Sports HD) sarà protagonista contro il Valencia di Zaza. L'ex Verona è stato protagonista dell'intervista realizzata da Fox Sports (canale 204, Sky) durante il programma Football Station.
Il 28 gennaio sei ancora al Verona e non giochi titolare da 9 partite. Il 3 febbraio fai il tuo esordio con il Levante e fai gol contro il Real Madrid. Cosa si prova?
"Sono state giornate incredibili perché è venuto fuori tutto alla fine. Da Verona, solo due giorni dopo trovarsi a giocare contro il Real Madrid, in un nuovo campionato, in un nuovo paese, fare il gol del pareggio è stata un’emozione davvero molto bella dopo mesi molto particolari".
Dovessi prendere la tua carriera e fare una classifica delle soddisfazioni che ti sei preso questa va nei posti più alti?
"Sicuramente soprattutto per i periodi antecedenti rispetto a questa partita. C’era un sacco di voglia di dimostrare, di far vedere quanto valgo. Venire all’estero non è rimettersi in gioco ma ripartire da zero. Essere partito così bene mi riempie d’orgoglio".
Ci sono cose che al momento non diciamo ma una cosa è certa: i tuoi occhi dicono tanto. Il tuo sguardo è ipnotizzato nel momento del gol. Cosa c’era in quello sguardo?
"Gioia. Avevo gli occhi pieni di gioia. Si vede che era tanto che aspettavo un gol così importante. È stata una bellissima soddisfazione contro il Real Madrid, squadra campione del mondo e con lo stadio pieno non potevo chiedere di meglio".
Cosa pensi del kit esultanza che hanno creato per te?
"Penso sia una genialata. Il kit per l’esultanza è una delle cose che mi ha fatto tanto piacere in questi giorni. Aver esportato la mia esultanza nella Liga fa piacere".
FONTE: Sport.Sky.it
EUROPA
Levante, Pazzini: "Super esordio. Non mi aspettavo questa accoglienza"
07.02.2018 18:08 di Tommaso Bonan
Giampaolo Pazzini, ex Verona e neo attaccante del Levante, ha raccontato al sito ufficiale del club spagnolo l'esordio con gol nella gara contro il Real Madrid: "E' stato incredibile, una serata bellissima con lo stadio pieno di tifosi. Poi segnare al 90', con una rete che ci ha regalato un punto, è stato veramente fantastico. Il pubblico? Devo ammettere che non mi aspettavo questa accoglienza dalla tifoseria, ora sono molto motivato per cercare di ripagare la fiducia. Questi sono stati giorni impegnativi per il mio telefono, ho ricevuto tantissimi messaggi, mi ha fatto molto piacere dopo mesi un po' particolari. Ora dobbiamo cercare di fare punti ovunque, a partire dalla prossima sfida contro il Valencia: sarà una grande sfida, sono sicuro che faremo una bella prova".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Tutti pazzi per il Pazzo
Di Simone Galli -5 febbraio 2018
Forse nemmeno il più scanzonato dei sognatori avrebbe immaginato un esordio così. Giampaolo Pazzini ha impiegato solo quindici minuti per diventare un idolo a Valencia, sponda Levante. Perché il Pazzo non solo è riuscito a pareggiare in extremis, ma lo ha fatto nella partita più difficile, contro il grande Real. Un nuovo passo falso per i blancos ma una vera goduria per i blaugrana, che necessitavano di un risultato positivo per rilanciare le loro ambizioni di salvezza. Il gol poi, oltre che importante, è di pregevole fattura. Da centravanti di spessore. Il taglio in area dell’ex Verona è perfetto, la difesa madridista un po’ meno. Il tiro piega le mani di Navas e si infila nell’angolo opposto, facendo scatenare la festa del popolo del Levante.
L’euforia, si sa, è contagiosa. E Pazzini, che ha già scaldato il cuore dei tifosi con la sua prodezza, è già un eroe. Tant’è che la società, sul suo profilo Twitter, ha pubblicato una sorta di “Pazzo Starter Pack”, un kit per riprodurre l’ormai celeberrima esultanza delle due dita (indice e medio) vicino agli occhi, messa in atto anche dopo il gol al Real Madrid.
#HandMade pic.twitter.com/i26qnN7yma
— Levante UD (@LevanteUD) 3 febbraio 2018
D’altronde Pazzini non è il primo italiano idolatrato dalla tifoseria del Levante. Il primo a sbarcare a Valencia fu Damiano Tommasi, che vi restò due anni (dal 2006 al 2008) dopo la conclusione del suo decennio alla Roma. Poi fu la volta di un trio, nella stagione 2007/08: il portiere Storari, il difensore Cirillo e soprattutto il bomber Christian Riganò, che entro subito nelle grazie dei tifosi grazie alla pregevole tripletta contro l’Almería. Nel 2013 arrivò Robert Acquafresca, mentre due anni fa il prescelto fu Giuseppe Rossi, che nonostante le sei reti in diciassette partite, non poté evitare la retrocessione dei blaugrana.
Pazzini ha davanti a sé la possibilità di ripercorrere la strada tracciata dai suoi predecessori, addirittura di migliorarne il percorso. Un bomber di razza rimane tale anche quando invecchia e lui, che di anni ne ha quasi 34, può dare ancora molto al calcio. Peccato per il Verona, che non ne ha quasi mai sfruttato le potenzialità quest’anno. Ma buon per Pazzini, che in Spagna può ritrovare una seconda giovinezza.
Juntos hacemos cosas muy grandes!! Orgullo de equipo, ORGULLO DE AFICIÓN!! pic.twitter.com/dueqdrpPTI
— Levante UD (@LevanteUD) 4 febbraio 2018
FONTE: MondoSportivo.it
Bentornato Giampaolo: il Pazzo è già l’idolo del Levante
Il 33enne attaccante italiano, in prestito al Levante dal Verona, ha esordito sabato scorso in Liga segnando la rete del 2-2 nella sfida contro il Real Madrid. Pazzini è già amato al Levante, e non soltanto per il goal...
Di Ugo D'Andrea - 5 febbraio 2018
“Il pazzo è un sognatore sveglio” affermava l’illustre psicologo Sigmund Freud. E Giampaolo Pazzini, nato a Pescia il 2 agosto di 33 anni fa, ha fatto di questa citazione il suo motto di vita. Sabato sera Pazzini è entrato in campo al 77esimo minuto al posto di Ivi Lopez sognando un esordio col botto: il Levante perde 2-1 contro il Real Madrid, sotto i colpi di Sergio Ramos ed Isco. È l’89esimo, Jason osserva e premia l’inserimento sul filo del fuorigioco dell’attaccante italiano: il Pazzo calcia di destro ed infila Keylor Navas, siglando il 2-2 che fa esplodere di gioia il “Ciutat de Valencia”.
NUOVA ESPERIENZA
“Non sono venuto qui per fare il turista, ma per segnare”, aveva dichiarato Pazzini il giorno della sua presentazione, dopo la firma last-minute sul contratto che lo legherà fino a fine stagione col club spagnolo. A 33 anni ha accettato l’ennesima sfida con se stesso, mettendosi nuovamente in discussione, salutando una piazza come Verona che per lui significava oramai casa e sbarcando in Liga, alla sua prima esperienza estera, in una squadra invischiata in pieno nella lotta per non retrocedere. Una carriera, quella del Pazzo, che gli ha regalato sicuramente molto meno di quantoinizialmente gli avesse promesso: gli esordi ed i numeri importanti con la primavera dell’Atalanta gli valgono la promozione in prima squadra dove segna 12 reti in 51 presenze. I 4 anni a Firenze gli regalano parecchie gioie (42 goal in 109 apparizioni) ma la voglia di essere protagonista assoluto lo spingono a Genova, sponda Samp, dove incanta per due stagioni in coppia con Cassano. Poi la chiamata dell’Inter, dove Pazzini va in goal 19 volte in 50 presenze prima del passaggio ai “cugini” del Milan: poche presenze e poche realizzazioni. Nel 2015 sposa la causa del Verona, del quale diventa leader indiscusso e per il quale scende anche in Serie B: sarà proprio lui a suon di reti (23 in 35 gare) a riportare gli scaligeri in Serie A.
I rapporti oramai logori col tecnico clivense Fabio Pecchia lo ha portato a giocare poco più di 900 minuti in questo campionato di Serie A, in cui ha comunque collezionato 4 reti. L’uomo dai quasi 200 goal in carriera ha scelto, seppur a malincuore, di non continuare ad essere una semplice comparsa per altri sei mesi ma di ripartire, riprendendo da dove aveva lasciato e facendo ciò che gli riesce meglio: goal.
I calciatori del Levante esultano con Pazzini dopo il goal del 2-2
PAZZI DEL PAZZO
Sono dunque bastati appena 13 minuti per entrare nel cuore dei tifosi del Levante: il 2-2 contro il Real Madrid somiglia ad una vittoria ma soprattutto riporta a 3 punti il margine di vantaggio del club valenciano sulla zona retrocessione, oltre a dare un’incredibile iniezione di fiducia alla squadra e a tutto l’ambiente.
“È stata una serata incredibile, debuttare in Liga col Levante e segnare subito al Real Madrid. Non avrei potuto sognare un esordio migliore. Abbiamo meritato il pari ma sarò sincero: volevo vincerla” ha commentato a bordo campo ai microfoni delle tv spagnole.
Oltre alla contentezza per l’importante rete segnata, i tifosi del Levante sono rimasti colpiti dalla particolare esultanza di Pazzini, che ogni volta si porta due dita in direzione degli occhi: appena dopo il fischio finale sui social network impazzavano le domande dei tifosi spagnoli che, incuriositi, si chiedevano il perchè di quel gesto. Il profilo Twitter ufficiale del club ha subito colto la palla al balzo, fornendo agli utenti un kit da stampare e ritagliare che riproduce fedelmente la sua esultanza. Il club ha inoltre invitato tutti i suoi tifosi a munirsene già a partire dalla prossima, delicatissima gara: il derby contro il Valencia di Zaza.
Il simpatico tweet del Levante dopo il primo goal di Pazzini con i granotes
IL TABÙ DEGLI ITALIANI AL LEVANTE
[...]
L’avventura di Pazzini al Levante, però, è cominciata nella maniera migliore possibile. L’attaccante toscano è pronto a sfatare il tabù e trascinare il Levante verso la salvezza, a suon di goal e di dita in direzione degli occhi.
Il Levante è gia pazzo del Pazzo.
Ugo D’Andrea
FONTE: LiberoPensiero.eu
CALCIO ESTERO
Levante, nasce il kit per esultare come Pazzini
Tifosi già in visibilio per il bomber toscano, a segno al debutto contro il Real Madrid
di Redazione ITASportPress, 4 febbraio 2018, 11:54
Una serata così non poteva neppure sognarsela, Giampaolo Pazzini. Va bene essere abituati a segnare all’esordio, ma farlo contro il Real Madrid al debutto a 33 anni in un nuovo campionato dopo aver sempre militato in Italia è roba da bomber, e da uomini, veri.
Sarà anche un Real in crisi come quello di quest’anno, ma la gioia per il gol del 2-2 segnato all’ultimo minuto per regalare un punto d’oro al Levante in chiave salvezza è di quelle che valgono una carriera: “Non sono qui per fare il turista, sono qui per giocare. Voglio dare una mano alla squadra. Questa è una grande sfida ed io non ho mai avuto paure delle sfide, devo sdebitarmi verso il presidente che ha creduto in me: avevo bisogno proprio di questo” ha detto l’attaccante toscano a fine partita.
I tifosi però si augurano si tratti del primo centro di una lunga serie, se è vero che su twitter già impazza… il kit per esultare come Pazzini.
Sì, perché l’ex veronese ha ovviamente celebrato lo storico gol a proprio modo, con le due dita sugli occhi. Detto, fatto ecco… il prontuario per imitare il nuovo idolo, rigorosamente in fai da te…
#HandMade pic.twitter.com/i26qnN7yma
— Levante UD (@LevanteUD) 3 febbraio 2018
FONTE: ItaSportPress.it
Pazzini: 'Noche incredibile!' |
L’EX CAPITANO GIALLOBLU’
Pazzini segna e blocca il Real Madrid
03/02/2018 22:40
Non poteva esserci esordio migliore per Pazzini con la maglia del Levante: l'ex capitano del Verona ha segnato al Real Madrid all'ultimo minuto per il 2-2 finale. Un esordio pirotecnico per il Pazzo.
FONTE: TGGialloBlu.it
02 febbraio 2018
Calciomercato, Pazzini al Levante: MondoGol lo sapeva dal 2012
Una storia incredibile. Il 33enne attaccante toscano è un nuovo giocatore del Levante, nella Liga spagnola, ma c'è un retroscena: la maglia dei Granotes l'aveva tra le mani già nel 2012, quando a MondoGol, trasmissione di Sky Sport, era stato predetto il suo futuro
di Alfredo Alberico
Credete alle premonizioni? Tranquilli, siete sempre sul sito di Sky Sport, ma il consiglio è di prendervi comunque del tempo per riflettere e rispondere a questa domanda, arrivando fino in fondo al nostro articolo. Resterete a bocca aperta. Forse. Partiamo dall’attualità: Giampaolo Pazzini è un nuovo attaccante del Levante, squadra di Valencia che gioca nella Liga. E così l’attaccante di Pescia (Pistoia), a 33 anni, è passato dall'Hellas Verona, in Serie A, al campionato spagnolo. Quella del Levante, inoltre, è la 7^ maglia della sua carriera da professionista, una storia cominciata nel 2003 all'Atalanta. Eppure quella dei Granotes -come sono chiamati quelli del club valenciano - è una divisa che il Pazzo aveva stretto tra le mani qualche anno prima del trasferimento ufficiale in Spagna. E tutto è incredibilmente accaduto negli studi di Sky Sport.
12 dicembre 2012, roba da non credere
E' il giorno in cui va in onda una nuova puntata della trasmissione MondoGol. Conducono Marco Cattaneo e Riccardo Trevisani. Tra loro c'è come ospite Giampaolo Pazzini. Sorridente e ignaro di ciò che gli sarebbe accaduto di lì a poco, l'attaccante - in quella stagione al Milan - segue con attenzione un servizio da Valencia che si chiude con un "Siamo uniti da un'unica passione: il Levante!". Ripetiamo, il L-e-v-a-n-t-e. Si, perché la formazione spagnola allenata da Juan Ignacio Martínez è diventata una specie di ossessione o di tormentone dei conduttori. Al 12 dicembre 2012, dopo 15 giornate, ha ottenuto 7 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte. Il 13 dicembre, dunque il giorno successivo allo strano evento che vi stiamo raccontando, sarà battuta dal Real Saragozza (1-0) in Coppa del Re. Chiuderà il campionato all'11esimo posto.
Pazzini è nostro!! Benvenuto al #LevanteUD Giampaolo!!✌🏻https://t.co/IjdySNTOLv pic.twitter.com/3pLQZQAHf5
— Levante UD (@LevanteUD) 31 gennaio 2018
A questo punto... l'imponderabile
Terminato il servizio, rientrati in studio, Cattaneo chiede a Pazzini: "Lo senti mai Volta?". Massimo Volta è un difensore centrale che quell'annata la sta trascorrendo proprio al Levante. "Ho giocato con lui alla Sampdoria - risponde Pazzini - credo sia una bella esperienza. Io un giorno lì? Potrebbe essere una bella cosa...". Una bella c-o-s-a. A questo punto il conduttore, con velocità disarmante e una buona dose di soddisfazione, consegna la maglia blu e rossa del Levante al Pazzo. La premonizione di mercato, con ben sei anni di anticipo, si completa. MondoGol sapeva già tutto.
Pazzo presente
"Pazzini è nostro! Benvenuto al Levante Giampaolo!". Così la società spagnola ha ufficializzato su Twitter l'arrivo del giocatore. La formula è quella del prestito con diritto di riscatto. L'anno scorso capocannoniere della Serie B con 23 reti, quest'anno ha invece realizzato con i veneti 4 gol in campionato e si tova al 2° posto della classifica dei marcatori in attività della Serie A: 111 reti (primo Quagliarella con 123, terzo Pellissier con 108). La Spagna sarà un'occasione di riscatto e rilancio. E se volete sapere quale sarà il suo futuro, beh, allora non perdete di vista Sky Sport. Non si sa mai. Ora credete o no alle premonizioni?
👕 @ivanvillar_00 / @rubenrochina23 / Pazzini pic.twitter.com/C3wOdgRQPP
— Levante UD (@LevanteUD) 2 febbraio 2018
FONTE: Sport.Sky.it
Pazzini: “Voglio dimostrare col Levante il mio valore. La mia esperienza a completa disposizione della squadra”
febbraio 2, 2018
È stato presentato dal Levante questa mattina l’attaccante Giampaolo Pazzini, trasferitosi in Liga dall’Hellas Verona con la formula del prestito. “Voglio scoprire la differenza che c’è tra il calcio italiano e quello spagnolo, sono molto curioso. Mi ha sempre affascinato questo campionato, con tanti tifosi e stadi sempre pieni. Sono molto contento di essere qui e voglio dimostrare il mio valore con questa maglia – ha dichiarato Pazzini – Ho tanta voglia e porto la mia esperienza al completo servizio della squadra. Adesso devo ambientarmi il prima possibile coi nuovi compagni perché ho fatto solo due allenamenti. Che giocatore sono? Mi piace giocare vicino alla porta ed in area di rigore. Se ho parlato con qualche ex del Levante? Ho interpellato diversi giocatori che sono passati da qui come Damiano Tommasi e tutti mi hanno parlato molto bene del Levante. Sono pronto a dare il massimo in questa nuova esperienza”.
Maglia n.17 per Pazzini
febbraio 2, 2018
L’attaccante dell’Hellas Verona, in prestito al Levante, Giampaolo Pazzini, ha scelto la maglia n.17. A breve la presentazione ufficiale dell’ex bomber gialloblù, atteso domani all’esordio in Liga contro il Real Madrid.
FONTE: HellasLive.it
Levante è la nuova rotta di Pazzini, che lascia l'Hellas Verona e approda nella Liga spagnola
Dopo essere stato messo ai margini della rosa gialloblu da mister Fabio Pecchia, con cui non c'è mai stato un grande rapporto, il "Pazzo" si apresta a vivere una nuova avventura. Una retrocessione e una promozione in Serie A da autentico protagonista negli scaligeri. Ora dovrà portare alla salvezza il club valenciano.
Stefano Fonsato
Un rapporto con mister Fabio Pecchia mai nato, un finale della storia in gialloblu praticamente inevitabile. Giampaolo Pazzini lascia (dopo due stagioni e mezzo) il Verona e l'Italia per approdare in Spagna, al Levante. Aiuterà il club di Valencia nel difficile percorso salvezza: la formazione di mister Juan Ramón López Muñiz è ancora al di sopra della linea rossa, a quota 19 punti, ma i giochi si sono fatti rischiosi dato che la vittoria, in casa rossoblu, manca da ben 9 turni, dallo scorso 19 novembre (2 a 0 in casa del Las Palmas).
Pazzini è nostro!! Benvenuto al #LevanteUD Giampaolo!!✌🏻https://t.co/IjdySNTOLv pic.twitter.com/3pLQZQAHf5
— Levante UD (@LevanteUD) 31 gennaio 2018
Preso per dare una svolta al campionato del club valenciano
Meccanismi inceppati che il "Pazzo" potrebbe sbloccare. In un primo momento l'ex Inter, Milan e Fiorentina, di scuola Atalanta, aveva rifiutato l'offerta del club della Liga, salvo poi convincersi, preso dal sopravvento della voglia di tornare a giocare, di essere importante alla causa. Esattamente il contrario da come l'ha fatto sentire Fabio Pecchia in questa ultima fase della sua carriera, che comunque parla di 33 reti su 84 presenze in gialloblu, autentico trascinato della promozione in Serie A dell'anno scorso, arrivata attraverso i playoff. Con 25 centri, ha infatti vinto la classifica marcatori della scorsa stagione in cadetteria.
El Levante necesita un goleador como respirar, pero Pazzini está más del otro lado, no parece solución. Algo es algo igual. https://t.co/eLqkLpEkII
— Carlos Xavier (@CarlosXArguello) 31 gennaio 2018
I primi scricchiolii con Pecchia, esattamente un anno fa
Proprio in Serie B (in cui ha deciso di restare e disputare per la prima volta dopo l'inaspettata retrocessione 2015-2016), i primi scricchiolii con Pecchia arrivano eseattamente un anno fa, quando l'Hellas, da squadra ammazza-campionato, è arrivata a perdere clamorosamente le posizioni utili per il passaggio diretto in Serie A. Pecchia che, palesemente, non ha mai gradito la presenza del Pazzo nel suo gioco alla Benitez, preferibilmente impostato sui giovani e sulla velocità di giocata. Un gioco, a tratti, spregiudicato, specialmente nel massimo campionato, in cui si dovrebbe guardare anche alla fase difensiva, per ottenere il difficile obiettivo della salvezza.
Pazzini - Verona - Serie B 2016/2017 - LaPresse
Trasferimento in prestito
Tornando al Pazzo, giocatore dal curriculum importantissimo, il suo nome fa ancora clamore di una squadra spagnola di seconda fascia, che si appresta ad accoglierlo a braccia aperte. I termini del trasferimento, annunciati dal Levante sul proprio sito ufficiale, parlano di un prestito "per ciò che resta della stagione".
FONTE: It.EuroSPort.com
NUOVO ATTACCANTE LEVANTE
Pazzini è sbarcato a Valencia
01/02/2018 24:22
Pazzini è atterrato a Valencia (ecco la foto). L'ex capitano gialloblù è un nuovo giocatore del Levante.
“Sono molto contento di essere qua, per me è stata fondamentale la fiducia della società. Non vedo l’ora di iniziare, mi sono sempre allenato – ha dichiarato Giampaolo Pazzini – quindi sto bene. La mia preoccupazione ora è di ambientarmi".
FONTE: TGGialloBlu.it
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UFFICIALE: PAZZINI AL LEVANTE
31/GENNAIO/2018 - 17:40
Verona - L'Hellas Verona FC comunica di aver ceduto, a titolo temporaneo, le prestazioni sportive dell'attaccante Giampaolo Pazzini alla società Levante U.D.
FONTE: HellasVerona.it
Hellas Verona y Levante UD pactan la cesión de Giampaolo Pazzini
Noticia / Primer Equipo
Hellas Verona y Levante UD han pactado la cesión de Giampaolo Pazzini. El atacante italiano, nacido en Pescia el 2 de agosto de 1984, se compromete con la escuadra azulgrana por lo que resta de temporada. El Levante refuerza el eje del ataque con un futbolista con una importante y cuantificable experiencia en el Calcio, y en el ámbito de la competición internacional, que corona con 25 internacionalidades con la Selección Absoluta de Italia. De hecho, formó parte del grupo que disputó el Mundial de 2010 en Sudáfrica. En su estancia en el combinado azzurro anotó cuatro dianas. Pazzini inició su carrera futbolística en las filas del Atalanta durante la temporada 2003-2004. En su expediente hay infinidad de batallas defendiendo los escudos de la A.C.F. Fiorentina, U.C. Sampdoria, F.C. Internazionale, A. C. Milan y Hellas Verona. En su currículum personal brilla una Copa de Italia, que obtuvo en su estancia en el Inter de Milán, y la Eurocopa Sub’19 conquistada con la Selección de Italia en 2003.
Está prevista su llegada al aeropuerto de Manises esta noche a las 23:15 horas en el vuelo procedente de Milán-Bérgamo.
31/01/2018 17:30h.
FONTE: LevanteUD.com
Calciomercato | Verona, Pazzini in dirittura al Levante: mancano pochi dettagli
31/01/18 13:14| Calciomercato | Autore: Redazione
Nuova avventura in Spagna per Giampaolo Pazzini. L'attaccante del Verona infatti sta per sposare la causa del Levante: affare in chiusura, mancano pochi dettagli. Con Pazzini quindi sempre più diretto verso la Spagna.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Anche Brescia e Fiorentina su Pazzini
By Redazione - 30 gennaio 2018
Pazza idea di Cellino. Soluzione di Corvino per rimpiazzare Babacar su cui è forte il Sassuolo.
Pazzini è richiestissimo all’estero, dalla Spagna in primis, rimane in piedi l’ipotesi Parma, ma anche Brescia e Fiorentina ci stanno pensando.
Pazzini deve partire prima di domani sera e ogni soluzione adesso è buona per il Verona. E forse lo diventerà anche per il centravanti gialloblù che non vuole passare i prossimi quattro mesi a guardare i suoi compagni dalla tribuna.
D.Con.
Pazzini non resterà da fuori rosa
By Redazione - 30 gennaio 2018
Pazzini ha rifiutato ogni possibile destinazione estera. Attualmente è fuori rosa, ha ancora 6 mesi di un contratto da 1,3 netti (quindi 650 mila euro più premi vari), senza contare che ha altri due anni da fare in gialloblù ad un milione netto ciascuno.
Il Verona non può permettersi di tenere in naftalina uno con il suo carisma e con questo stipendio in attesa dell’estate. Fusco troverà una soluzione. Ad oggi l’unica ipotesi rimasta si chiama Parma. Il diesse Faggiano non ha mai nascosto il forte interesse per il bomber, il Palermo ha ceduto Embalo e ora proverà a chiudere per Calaiò per lasciare uno spazio in lista e in attacco ai ducali che potrebbero tentare l’assalto al Pazzo.
Il Verona ragiona e potrebbe anche essere disposto a pagare lo stipendio dell’attaccante da qui a giugno, visti anche i grossi limiti salariali che ha la Serie B, in cambio però di un acquisto a titolo definitivo da parte del Parma, così Fusco risparmierebbe gli ultimi due anni di contratto. Una sorta di prestito semestrale gratuito al Parma con obbligo di riscatto a fine stagione.
L’ipotesi non è così remota, anche perchè tenere un Pazzini nel ghiaccio per 6 mesi non giova a nessuno, forse nemmeno al mondo del calcio.
D.Con.
FONTE: HellasNews.it
Pazzini sta facendo la muffa in panchina #pazzini #verona #hellasverona #panchina
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Giampaolo Pazzini è pronto a salutare l’Hellas Verona
gennaio 30, 2018
L’avventura dell’attaccante dell’Hellas Verona, Giampaolo Pazzini, pare essere arrivata ai titoli di coda. Da quanto appreso da Hellas Live, nelle prossime ore Pazzini saluterà Verona e con tutta probabilità si trasferirà all’estero. Pare che la formula sarà a titolo definitivo. Ulteriori dettagli si conosceranno solo nelle ultime ore del calciomercato.
FONTE: HellasLive.it
Hellas Verona, Pazzini rifiuta il Levante
del 30 gennaio 2018 alle 21:38
Secondo ANSA, l'attaccante del Verona Giampaolo Pazzini, sul piede di partenza e più volte accostato al club spagnolo del Levante, avrebbe rifiutato il trasferimento nel club spagnolo: su di lui vi sarebbero altri club esteri.
FONTE: CalcioMercato.com
Il Levante torna alla carica per Pazzini
gennaio 30, 2018
Il futuro di Giampaolo Pazzini potrebbe essere lontano da Verona. L’ex Milan non rientra più nei piani della società di Maurizio Setti. Pazzini piace al Levante e nelle ultime ore, come conferma Sky Sport, la società spagnola sta provando a convincere il bomber gialloblù a trasferirsi in Spagna.
FONTE: HellasLive.it
SERIE A
Verona, retroscena Pazzini: non solo Spagna, rifiutate altre offerte estere
29.01.2018 23:20 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
Giampaolo Pazzini per il Verona non è un titolare, appena sette presenze dall’inizio per l’esperto centravanti classe 1984. Ma il Pazzo ha un contratto lungo (nel 2015 gli fecero firmare un quinquennale a cifre altissime) e non è intrigato dalle soluzioni estere. Già, perché in base alle indiscrezioni in nostro possesso, Giampaolo ha rifiutato non soltanto le piste spagnole (Levante su tutte), ma anche proposte pervenutegli da altri Paesi. A riferirlo è Sportitalia.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Parma, occhi su Pazzini se parte Calaiò
del 29 gennaio 2018 alle 15:17
Giampaolo Pazzini vorrebbe rimanere in Italia, c'è stato quindi un rallentamento nella trattativa con il Levante. Secondo La Gazzetta dello Sport per l'attaccante in uscita dal Verona non c'è solo l'ipotesi Torino. Anche il Parma, infatti, dopo averci provato con Matri, potrebbe tentare l'assalto nell'ultimo giorno di mercato. Specie se Calaiò dovesse accettare la corte del Palermo.
FONTE: CalcioMercato.com
Pazzini verso il Levante: in Spagna sono certi
Possibile avventura in Liga per Giampaolo Pazzini: l’attaccante dell’Hellas Verona potrebbe lasciare la Serie A per il Levante
Di Francesco Toscano - 27 gennaio 2018
© foto www.imagephotoagency.it
Giampaolo Pazzini lascia l’Hellas Verona: in Spagna ne sono certi. Stando a quanto riportato dal quotidiano valenciano Superdeporte, l’attaccante gialloblù è ad un passo dal Levante. Il club spagnolo sarebbe, infatti, vicinissimo al trovare l’accordo con la società gialloblù.
Il giocatore, che non è stato convocato da Pecchia per la partita con la Fiorentina in programma domani, dovrebbe trasferirsi in Liga in prestito con diritto di riscatto. Non è da escludere, però, che il Levante possa acquistarlo definitivamente, viste le possibilità economiche del club, soprattutto alla luce della cessione di Langerak.
FONTE: CalcioNews24.com
Siamo tutti Pazzini
By Redazione - 28 gennaio 2018
Siamo tutti Giampaolo Pazzini.
Lo è Michelangelo Albertazzi, invischiato in una delle vicende più paradossali mai sentite.
Lo è Bessa che fa i capricci perchè non è mai stato messo in condizione di rendere al meglio.
Lo è Calvano, prima sbattuto fuori rosa e adesso tornato come il salvatore della patria.
Lo è il buon Giampaolo, messo miseramente ai margini dopo aver riportato in Serie A l’hellas a suon di goal.
Lo è Corrent, costretto a dire durante una serata di auguri natalizi che “anche il tifoso veronese deve fare di più”. Speriamo sia stato il vino.
Lo sono i giocatori rimasti in rosa che vedono la società vendere tutti i migliori.
Lo sono i tifosi del Verona, che meriterebbero chiarezza, certezze, rispetto e invece si trovano ad assistere ancora una volta a una patetica commedia napoletana.
Matteo Antolini
FONTE: HellasNews.it
Pazzini non è favorevole al trasferimento al Levante
gennaio 27, 2018
Il Levante è pronto ad accogliere l’attaccante dell’Hellas Verona, Giampaolo Pazzini, con la formula del prestito con diritto di riscatto, destinazione però, da quanto appreso da Hellas Live, non gradita al bomber gialloblù.
FONTE: HellasLive.it
SERIE A
Hellas, accordo col Levante per Pazzini. Ora palla al calciatore
26.01.2018 23:45 di Tommaso Maschio
Secondo quanto riportato da Superdeporte il Levante e l'Hellas Verona avrebbero trovato l'accordo per il prestito con diritto di riscatto di Giampaolo Pazzini, attaccante ormai fuori dai piani del club veneto. Ora la decisione spetta al calciatore che deve accettare o meno la destinazione iberica.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Verona, il futuro di Pazzini dipende da Pecchia
del 26 gennaio 2018 alle 22:54
Secondo Sportitalia, il futuro di Pazzini dipende da quello di Fabio Pecchia sulla panchina del Verona. In caso di esonero dell'allenatore dell'Hellas già dopo la partita di domenica, Pazzini potrebbe restare.
FONTE: CalcioMercato.com
CALCIOMERCATO
Mercato, Falcinelli tra Pazzini e il Torino
I granata cercano una punta, in testa c’è l’attaccante del Sassuolo, ma costa troppo
di Redazione Hellas1903, 26/01/2018, 16:36
Continua a seguire Giampaolo Pazzini, il Torino.
L’edizione di oggi di “Tuttosport” evidenzia come il club granata sia alla ricerca di una punta da aggiungere alla rosa di Walter Mazzarri.
Il Toro ha messo in cima alla lista delle preferenze Diego Falcinelli, per cui, però, il Sassuolo chiede circa 10 milioni di euro.
Una cifra che orienterebbe le intenzioni del Torino verso Pazzini, che ha rotto con il Verona e non è stato neppure convocato per la trasferta di Firenze.
FONTE: Hellas1903.it
CALCIOMERCATO
Il Levante piomba su Pazzini
26/01/2018 10:07
Ormai è rottura. Dopo la mancata convocazione per il ritiro di Coverciano, Giampaolo Pazzini è sempre più lontano da Verona. Il capitano gialloblù piace al Levante, squadra spagnola di Valencia. L'ex Milan e Inter però ha un ingaggio elevato e la trattativa è complicata.
FONTE: TGGialloBlu.it
E anche Pazzini finisce fuori rosa
By Redazione - 25 gennaio 2018
Dopo Bessa e Bruno Zuculini, entrambi con la valigia fatta e l’armadietto svuotato, anche Pazzini viene messo fuori rosa dal Verona.
Il giocatore non ha accettato di ridursi l’ingaggio per andare a giocare altrove e quindi il Verona lo ha rispedito a Peschiera, non gli farà giocare la tanto attesa sfida con l’amata ex Fiorentina e ha rotto anche con lui.
Speriamo adesso che arrivi davvero una società disposta a pagare il suo ingaggio, altrimenti in casa Verona potrebbe restare una vera bomba ad orologeria.
Pazzini ha detto che parlerà a tempo debito e siamo sicuri che lui (o la moglie) lo faranno sicuramente. La situazione in casa Hellas si fa sempre più bollente.
D.Con.
FONTE: HellasNews.it
Torino, Pazzini può arrivare in prestito
del 25 gennaio 2018 alle 14:45
La sessione invernale di calciomercato è quasi giunta alla conclusione e il Torino, per quanto riguarda il mercato in entrata, è ancora fermo. Il presidente Urbano Cairo e il direttore sportivo Gianluca Petrachi sono sempre alla ricerca di un centrocampista, un esterno e anche un attaccante. Il nome più caldo per quanto riguarda il centravanti è quello di Giampaolo Pazzini.
Secondo quanto riportato nell'edizione odierna di Tuttosport, la trattativa con il Verona potrebbe sbloccarsi nei prossimi giorni: l'attaccante vuole lasciare la squadra gialloblù (per via dei contrasti con il tecnico Fabio Pecchia) e tornerebbe a lavorare volentieri con Walter Mazzarri, che ha già avuto come allenatore ai tempi della Sampdoria. Pazzini potrebbe arrivare al Torino in prestito.
FONTE: CalcioMercato.com
Quelli che…hanno fatto diventare Pazzini inutile
By Redazione - 22 gennaio 2018
Quelli che la società ti mette davanti alla porta di uscita e fa di tutto per buttarti fuori. Quelli che sei stato capocannoniere l’anno prima e ora devi masticare l’amara panchina e veder giocare sempre un 17enne che segna con il contagocce. Quelli che senti il tuo direttore sportivo dichiarare che fondamentalmente sei un giocatore da Serie B. Quelli che dichiarano che Petkovic non ti ruberà il posto perchè sono due ruoli diversi e poi gioca lui e non tu. Quelli che vedi che arriva un nuovo acquisto qualche giorno prima e gioca titolare fin da subito.
Quelli che… ti hanno destabilizzato: Pazzini è un professionista serio, ma non può essere mentalmente sereno. Non è sereno e mentalmente non è sul pezzo. Non può esserlo. E da lui non si può chiedere di più. La sua gestione è stata pessima e più di così non gli si può chiedere. Chi semina vento, raccoglie tempesta. E finisce in Serie B!
FONTE: HellasNews.it
CALCIO / CALCIOMERCATO
17 gennaio 2018 - 16:42
Tre motivi per cui l’Hellas non dovrebbe vendere Pazzini
La società gialloblù, qualora arrivasse l'offerta giusta, venderà il suo pezzo pregiato del reparto offensivo. Ecco perchè non dovrebbe farlo
Sergio Camal
Senior Fan Journalist
La cessione di Giampaolo Pazzini, da parte dell'Hellas Verona, è una notizia che ormai circola da giorni sia nell'ambiente gialloblù che in ambito nazionale. Infatti molte società, di Serie A e B si sono interessate al capocannoniere della serie cadetta della passata stagione. Alcune si sono defilate quasi subito, altre continuano a monitorare la situazione, in attesa del momento giusto per sferrare l'attacco ed ingaggiare il centravanti nativo di Pescia. Il problema che blocca attualmente le pretendenti è proprio l'ingaggio, troppo elevato per le casse di parecchie società.
Andiamo a vedere i motivi per cui il Verona dovrebbe tenere Pazzini:
1. ESPERIENZA
Sicuramente un giocatore con il curriculum importante come quello di Pazzini non si trova in giro facilmente. Quindi potrebbe risultare importante nei momenti difficili o nelle partite bloccate. Pazzini nell'ultimo quarto d'ora, con affianco attaccanti veloci che lo appoggiano e si inseriscono dietro di lui per ricevere le sue spizzate di testa, potrebbe fare la differenza, soprattutto con le dirette rivali. Inoltre, non dimentichiamoci che è stato il capitano della squadra e quindi ha un ruolo importante anche come uomo squadra. Senza dimenticare che potrebbe dare una mano ai giovani presenti in rosa, nel loro percorso di maturazione e crescita.
2. RIVALORIZZARLO
Qualora Pazzini rimanesse a Verona almeno fino a giugno e qualora Pecchia decidesse di utilizzarlo con una certa frequenza, Pazzini potrebbe esprimersi ancora su ottimi livelli, realizzando qualche gol e dimostrando di non essere un giocatore finito. Questo farebbe comodo sia al Verona, che potrebbe venderlo ad un prezzo più alto, sia a Pazzini stesso, che avrebbe la possibilità di trovare una nuova squadra all'altezza del suo blasone.
3. OBIETTIVO QUOTA 120
Pazzini è il secondo giocatore in attività ad aver segnato più gol in serie A (a quota 111, dietro a Quagliarella della Sampdoria a 120). Sicuramente per un attaccante l'obiettivo primario è fare gol e Pazzini ha ancora tanta voglia di segnare. Tenerlo (e farlo giocare) potrebbe aiutarlo ad avvicinare Quagliarella e magari superarlo.
Detto questo, dato il mercato fatto finora dalla società scaligera, è molto probabile che Pazzini se ne andrà, sempre se ci sarà l'offerta che soddisferà tutti.
Fonte: l'autore Sergio Camal
FONTE: GazzettaFanNews.it
Il Torino torna alla carica con il Verona per Pazzini
del 17 gennaio 2018 alle 15:31
di Andrea Piva
Sembra che la trattativa tra Torino e Hellas Verona per il passaggio di Giampaolo Pazzini dal club veneto a quello piemontese fosse chiuse. Invece la società granata nelle ultime ore è tornata alla carica proprio per il centravanti.
Per quanto riguarda il reparto offensivo il Torino ha praticamente acquistato Vitalie Damascan dallo Sheriff Tiraspol (manca solo l'ufficialità), ma il giovane attaccante moldavo, classe 1999, è più un innesto per il futuro che un vice Belotti. Per questo ruolo i dirigenti granata sono alla ricerca di un giocatore esperto, il cui valore del cartellino non sia particolarmente elevato: Pazzini corrisponde alla perfezione a questo profilo.
FONTE: CalcioMercato.com
CALCIOMERCATO
Tinti cerca di dare Pazzini al Toro
17/01/2018 10:44
Pazzini al Torino. Nonostante la porta chiusa da Cairo, il presidente: "Pazzini è un ottimo attaccante ma cerchiamo un profilo più giovane".
La tela la sta tessendo, al solito da fine ricamatore, Tullio Tinti, il manager del giocatore. Ormai la stagione di Pazzini a Verona sembra finita. E anche quella di Tinti. I rapporti si sono molto raffreddati dopo il clamoroso caso Cassano che ha scosso l'estate gialloblù. Tinti ha "forzato" non poco la mano per convincere Fusco e dopo la figuraccia con il tira-molla di Cassano, ha abbandonato (per coerenza) il giocatore al suo destino.
Nel frattempo, però, è scoppiato il caso Pazzini. Non impiegato con il Napoli alla prima giornata, Pazzini ha avuto una reazione contro Pecchia e contro la panchina che ha evidenziato il suo malumore.
Da quel giorno non è più stato al centro del Villaggio Verona.
Fusco e Pecchia si sono destreggiati con varie abilità dialettiche, ma il succo del discorso resta evidente: "Pazzini in serie A e in questo Verona non riesce a fare la differenza ed è un giocatore come tutti gli altri".
Logico che Pazzini non stia vivendo bene la situazione. Ha rimandato però ogni polemica. "Non è il momento di parlarne" ha detto qualche tempo fa. Intanto Tinti scandaglia il mercato alla ricerca di possibili squadre. Una di queste è proprio il Torino, come riporta anche oggi la Stampa che indica nel Pazzo il vice Belotti. Poi c'è il Parma in serie B. In entrambi i casi l'ostacolo più importante è l'ingaggio di Pazzini. Tinti sta tessendo la sua tela. Per ridare a Pazzini il sorriso. E al Verona soldi da reinvestire sul mercato.
GIANLUCA VIGHINI
FONTE: TGGialloBlu.it
Verona, Pazzini non ha offerte: colpa dell'ingaggio
del 16 gennaio 2018 alle 17:19
Tanti interessamenti, nessuna offerta per Giampaolo Pazzini. Come riporta il Corriere di Verona, l'alto ingaggio percepito dall'ex attaccante di Inter e Milan sta bloccando la sua cessione.
FONTE: CalcioMercato.com
CALCIOMERCATO
Pazzini, non si risolve il grande equivoco
16/01/2018 12:12
Non si risolve il grande equivoco del Verona: Giampaolo Pazzini, il giocatore con il blasone più importante dell'Hellas e con un ricco contratto, non trova posto nella squadra di Pecchia.
Dovrebbe essere il perno della squadra, è sul mercato. Ma l'ingaggio pesa. L'impressione è che se Pazzini dovesse partire lo farà solo all'ultimo giorno di mercato e solo nel caso in cui il Verona accettasse di pagare una parte d'ingaggio.
Intanto si avvicina la gara contro il Crotone. Potrebbe essere la gara ideale per rilanciare l'attaccante.
FONTE: TGGialloBlu.it
Pazzini vice Belotti, pressing Torino sul Verona
Il Torino continua a tenere calda la pista che porta a Giampaolo Pazzini, la punta del Verona può essere il vice di Andrea Belotti: le ultime notizie di calciomercato
Di Gianmarco Lotti - 15 gennaio 2018
© foto www.imagephotoagency.it
Il Torino ha in mente un colpo di calciomercato in attacco. Si tratta di Giampaolo Pazzini, la cui stagione con il Verona sta andando diversamente da quanto previsto: non è titolare e potrebbe partire, tanto che è stato più volte indicato come vice di Andrea Belotti. Il Gallo è infortunato e serve un nome d’esperienza, il Pazzo sembra avere il profilo perfetto per la squadra di Mazzarri.
Il suo contratto con il Verona scadrà nel giugno del 2020 e quindi il Torino dovrà pagarlo a prezzo pieno, ma per il momento il costo del cartellino è basso e si aggira intorno a un milione di euro. La pista Pazzini è calda per il Toro, scrive La Stampa, e nelle prossime ore proseguiranno i contatti tra i club, già intensi. Oltre a Laxalt, ecco un altro possibile affare.
FONTE: CalcioNews24.com
Hellas Verona, Pazzini non parte: stallo sull'ingaggio
del 11 gennaio 2018 alle 19:58
Secondo il Corriere di Verona, il fattore che ostacola maggiormente la partenza di Giampaolo Pazzini è l'ingaggio di 1,3 milioni di euro più bonus: il giocatore è tra i più ambiti di questa finestra di mercato, ma le cifre sono la principale causa di stallo per eventuali trattative.
FONTE: CalcioMercato.com
Il Salary Cap tiene Pazzini lontano dalla B
By Redazione - 10 gennaio 2018
Lo vuole il Parma. Ma i 300mila euro annui di Salary Cap della B fanno sí che Giampaolo Pazzini non possa mai accettare di scendere di categoria.
Il Pazzo attualmente guadagna un milione e 300 netti a Verona e ha ancora due stagioni davanti da un milione netto ciascuna.
Perchè dovrebbe accettare la Serie B con un contratto così al ribasso? Pazzini ha quasi 34 anni e deve giustamente tutelare anche i suoi interessi. Se partirà, quindi, sarà per restare in Serie A, anche se poche squadre possono permettersi un contratto tanto oneroso.
D.Con.
FONTE: HellasNews.it
CALCIOMERCATO
Caso Pazzini: il Parma si muove
10/01/2018 11:32
Pazzini è un caso nel Verona ed è sul mercato nonostante le smentite della società.
Il problema è che Pazzini ha un ingaggio faraonico e lunghissimo e tutte le eventuali pretendenti si fermano su questo punto.
Resta però un possibile spiraglio con il Parma che sta cercando una punta in grado di arrivare alla serie B. L'affare si sbloccherà solo alla fine del mercato, ma al Parma Pazzini piace e tanto.
FONTE: TGGialloBlu.it
CALCIOMERCATO
Pazzini, no del Parma: “Ingaggio alto”
Il ds Faggiano: “Operazione fuori portata”
di Redazione Hellas1903, 10/01/2018, 00:08
Tra le varie squadre interessate a Giampaolo Pazzini, che potrebbe lasciare l’Hellas, figurava anche il Parma, attualmente quinto nel campionato di Serie B.
Tuttavia, Daniele Faggiano, direttore sportivo degli emiliani, ha scartato questa ipotesi.
Queste le sue dichiarazioni, rilasciate a “Sportitalia”: “Siamo lontani per il suo ingaggio”.
FONTE: Hellas1903.it
04 GEN 2018
IL PESCATORE, LA CAPRA, IL CAVOLO…
C’è questo gioco di logica che racconta di un pescatore che deve portare da una parte all’altra del fiume una capra, un cavolo e un lupo. L’obiettivo è riuscirci senza danni. Assomiglia molto alla storia di Filippo Fusco: il quale ha ereditato dalla gestione precedente una barca piena di buchi da portare in salvo. Non è colpa sua, ovviamente, ma di chi ha creato questo buco. Basti pensare ai fallimentari investimenti su Viviani (che la Spal vuole sbolognare alla Sampdoria) e al contratto quinquennale di Pazzini.
Quello che Fusco non può dire, essendo consenzientemente salito su questa barca e conoscendone le difficoltà, è la verità. La può far intuire, ma di certo non dirla. Non potrà mai dire che il Verona è prigioniero del contratto quinquennale di Pazzini a cifre milionarie e che il giocatore non dà le sufficienti garanzie tecniche a lui e a Pecchia. Piuttosto di dire questa verità, il ds preferisce mostrare il petto e prendersi stoicamente gli spari della piazza.
La sua speranza è evidentemente quella di salvare lupo, capra e cavoli. Salvaguardando, finchè è possibile, l’immagine di Pazzini (altrimenti chi se lo prenderebbe?), cercando contemporaneamente la salvezza del Verona, tentando infine la carambola più incredibile e cioè la cessione dell’attaccante che libererebbe automaticamente risorse e quindi permetterebbe alla squadra di rafforzarsi.
Nel fare questo c’è un rischio evidente. Ed è quello di creare un gigantesco equivoco. Perchè Pazzini non è e non potrà mai essere considerato a Verona un giocatore normale. E’ il classico Crono che mangia i figli, chiunque metterai davanti a lui verrà fagocitato dal suo curriculum e dal suo carisma.
Pazzini, per di più, ha segnato 22 gol nell’ultimo campionato ed è stato l’eroe della promozione. E’ entrato nel cuore della gente che evidentemente si chiede come sia possibile che quello che era considerato il perno della scorsa squadra sia improvvisamente stato relegato a ruolo di soprammobile.
L’equivoco è acuito dalla caratura di chi prende il posto di Pazzini. L’imberbe e deludente Kean, proprietà tra l’altro della Juventus, ha segnato due gol fino ad oggi di cui uno di culo e l’altro perchè passava di lì. Per cui ci si domanda: ma davvero Pazzini non sarebbe più utile? Fusco risponde che giocando a 40 metri dalla porta avversaria, Pazzini che è uno “stoccatore” e non un “fromboliere”, serve a poco. Mi chiedo se contro il Crotone (Fares centravanti) non sarebbe servito. Così come in altre partite in cui il Verona giocava contro altre pari-grado-livello e non a 40 metri dalla porta.
Pazzini ha giocato mille minuti, ma almeno il settanta per cento di questi li ha giocati a risultato segnato, quando la gara aveva preso un’inerzia negativa. Oltretutto non abbiamo la riprova che Pazzini non possa partire titolare magari con Cerci vicino o con lo stesso imberbe Kean.
La gestione, insomma, è apparsa farraginosa ed è il vero punto dolente che ha dato argomenti ai detrattori di Pecchia e Fusco, ai quali ricordiamo che il caso non l’hanno creato i giornalisti, ma lo stesso Pazzini che alla prima giornata si è rivoltato pubblicamente e sguaiatamente contro la panchina dopo aver segnato il rigore con il Napoli.
Ora si tratta di portare in salvo lupo, capra e cavoli. Ma soprattutto la barca. Cioè il Verona.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Verona-Sassuolo: scambio Matri-Pazzini
del 04 gennaio 2018 alle 11:56
Secondo quanto riportato da Tuttosport il Verona e il Sassuolo stanno lavorando allo scambio di attaccanti centrali che porterebbe in Emilia Giampaolo Pazzini e in Veneto Alessandro Matri.
FONTE: CalcioMercato.com
Calciomercato Sassuolo: “Pazza idea” se Matri va via
Giuseppe Guarino 03/01/2018
Il Sassuolo, non è un mistero, è alla ricerca di un attaccante puro in vista del mercato di gennaio. Anche se numericamente Iachini sarebbe a posto, avendo tre scelte (Falcinelli, Matri e Scamacca), le statistiche parlano chiaro. Dagli attaccanti ci si aspetta infatti qualcosa in più: questo è il motivo principale della ricerca di una punta di peso, capace di garantire una continuità realizzativa finora mancata.
Se Marco Pjaca sembra ormai destinato allo Schalke 04, in neroverde potrebbe presto arrivare un giocatore più esperto. Stiamo parlando di Giampaolo Pazzini. L’attaccante – classe 1984 – è in uscita dal Verona già a gennaio. E, rivela la Gazzetta, potrebbe approdare in Emilia.
Photo by Paolo Bruno/Getty Images
Pazzini al Sassuolo: il suo destino è legato a quello di Matri
Il destino del Pazzo è in gran parte legato a quello di Alessandro Matri. Il Mitra potrebbe lasciare Sassuolo a gennaio, oppure a giugno, dato che è in scadenza. Ed è proprio il suo coetaneo a poterne prendere il posto.
A Verona, l’ex Inter e Milan ha segnato finora 4 reti in 17 presenze, ma non sembra andare troppo d’accordo con Pecchia. Ecco perché gli farebbe piacere approdare nel Distretto. Pazzini al Sassuolo, dunque, un matrimonio che s’ha da fare?
FONTE: CanaleSassuolo.it
Pazzini interessa anche al Sassuolo
gennaio 3, 2018
Il futuro di Giampaolo Pazzini pare lontano da Verona. L’attaccante gialloblù nel girone d’andata ha trovato poco spazio tra i gialloblù di Fabio Pecchia (solo 7 volte titolare, ndr) e non è esclusa la sua partenza entro il 31 gennaio. Oltre il Torino che cerca un vice Belotti, anche se il presidente Cairo ha dichiarato di puntare su un attaccante più giovane e di prospettiva, Pazzini piace anche al Sassuolo che potrebbe cedere Matri.
FONTE: HellasLive.it
Chievo, idea Pazzini per il dopo Inglese
del 02 gennaio 2018 alle 22:14
Il Chievo è pronto a salutare Roberto Inglese, destinato a trasferirsi a Napoli con sei mesi di anticipo; il club gilloblù, per sostituire il 45, sta pensando a Gianpaolo Pazzini, che non sta trovando spazio all'Hellas Verona.
FONTE: CalcioMercato.com
Il Parma piomba su Pazzini
By Redazione - 2 gennaio 2018
Il Parma vuole convincere Pazzini a scendere nuovamente di categoria. Non è un affare semplice, soprattutto perché gli emiliani devono rispettare il tetto salariale della Serie B, ma pur di disfarsi di altri 2 anni e mezzo di contratto pesante, il Verona potrebbe anche collaborare con i ducali per questi sei mesi.
Fusco vuole cedere Pazzini, Faggiano lo vuole portare a Parma. Ora c’è da convincere il bomber, anche se, dopo questi mesi ai margini del progetto Hellas, forse si è già convinto da solo.
FONTE: HellasNews.it
I numeri di Giampaolo Pazzini nel girone d’andata
dicembre 31, 2017
Contro la Juventus, è stata l’ultima partita con la maglia dell’Hellas Verona di Giampaolo Pazzini? La società del presidente Maurizio Setti già questa estate aveva provato a cederlo, senza riuscirci però. Il minutaggio nella prima parte di campionato conferma che il rapporto tra l’Hellas Verona e Pazzini è ai minimi storici ed una partenza dell’ex attaccante del Milan, nella finestra del mercato invernale, parte più di una possibilità. Questi i numeri di Pazzini nel girone d’andata: il bomber gialloblù, miglior marcatore della squadra di Fabio Pecchia con 4 reti (tutte su rigore, ndr) ha collezionato 18 presenze (17 in campionato + 1 in Coppa Italia) per un totale di poco più di 800’ minuti giocati in Serie A. Pazzini è partito titolare solo 7 volte in campionato su 19 giornate, un trend che evidenzia il malcontento di entrambe le parti.
Cairo su Pazzini: “Valutiamo attaccanti più giovani e di prospettiva”
dicembre 31, 2017
“Pazzini? Valutiamo attaccanti più giovani e di prospettiva. Senza nulla togliere al valore del veronese, siamo pronti ad investire su un giocatore che ci dia garanzie per il presente e certezze sul futuro. Vedremo nei prossimi giorni, di sicuro se ci muoveremo lo faremo per una punta forte”. Queste le dichiarazioni del presidente del Torino, Cairo, riportate da Tuttosport.
FONTE: HellasLive.it
Torino su Pazzini: due possibili contropartite per il Verona
del 28 dicembre 2017 alle 09:23
di Andrea Piva
In serie A per Lucas Boyé si sta scatenando una vera e propria asta. Il giovane attaccante argentino nella prossima sessione di mercato con ogni probabilità lascerà il Torino (in prestito, non a titolo definitivo) per giocare con maggiore continuità, bisognerà però capire quale sarà la sua prossima squadra: sull'ex giocatore del River Plate hanno posato i propri occhi l'Hellas Verona, la Spal e il Benevento.
La cessione in prestito di Boyé difficilmente avverrà nei primi giorni di gennaio: l'infortunio al ginocchio occorso ad Andrea Belotti farà infatti slittare la partenza dell'argentino. Buon per Spal e Benevento che avranno così più tempo per convincere il calciatore e battere la concorrenza del Verona.
Oltre a Boyé, al Verona piace Sadiq (giovane attaccante nigeriano della Roma in prestito al Torino, interessa pure a Crotone e Benevento). Così, secondo Tuttosport, in granata a gennaio potrebbe arrivare Pazzini. Anche perché Nestorovski (Palermo) e Facinelli (Sassuolo) per ora costano troppo: 15 milioni.
FONTE: CalcioMercato.com
Torino, si cerca il colpo Pazzini: in cambio all’Hellas Verona andrebbe Boye
Federico Ventura 27 dicembre 2017
Si lavora ad uno scambio di prestiti tra granata e gialloblu: in ballo lo scontento Pazzini, che diventerebbe vice Belotti
Pazza idea. Il Torino starebbe cercando un vice Belotti e avrebbe messo gli occhi su Giampaolo Pazzini, bomber dell’Hellas Verona relegato più e più volte in panchina dal tecnico Pecchia. Nonostante abbia guidato la squadra in Serie A, conquistando anche il titolo di capocannoniere nella passata stagione in serie cadetta, l’allenatore non lo vede più così funzionale e centrale nel progetto gialloblu. Per questo Petrachi ci prova, e avrebbe messo sul piatto l’attaccante argentino Lucas Boyè.
Torino e Hellas Verona lavorano dunque ad uno scambio di prestiti che favorirebbe tutti: Mihajlovic si troverebbe un attaccante pronto per far rifiatare Belotti, visto e considerato lo stato non ottimale del Gallo. Pecchia invece potrebbe lavorare con un altro giovane e soprattutto con un ragazzo in grado di interpretare alla grande sia il ruolo di ala che quello di centravanti atipico. I due giocatori troverebbero più spazio e specialmente il Pazzo accetterebbe più volentieri una panchina nel Toro alle spalle di un attaccante da 100 milioni, con la possibilità di giocarsi le sue carte quando verrà chiamato in causa.
💊Pillola di Fanta
Difficile capire il trattamento riservato da Pecchia a Giampaolo Pazzini. Se è vero che l’attaccante ex Milan e Inter non ha più la tenuta fisica dei giorni migliori, è altrettanto vero che non ha mai perso il fiuto del gol. La passata stagione contribuì alla causa gialloblu con 23 gol in 36 presenze, diventando capocannoniere della Serie B, mentre quest’anno sono molte le presenze da subentrante: nonostante ciò ha messo a segno 4 gol, tutti su rigore. MALTRATTATO
FONTE: CalcioDAngolo.com
Pazzini, oltre a Toro c’è anche il Chievo
Di Francesco Toscano - 27 dicembre 2017
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Giampaolo Pazzini pronto a lasciare il Verona già gennaio: su di lui c’è anche il Chievo di Rolando Maran
Non solo il Torino, anche il Chievo è pronto a fare un tentativo per Giampaolo Pazzini. La storia con l’Hellas Verona, infatti, sembra essere giunta alla conclusione a causa del poco feeling con il tecnico Fabio Pecchia. L’attaccante ex Milan e Inter, dunque, potrebbe dire addio già a gennaio, alla ricerca di una squadra che possa garantirgli il posto da titolare.
La squadra in questione potrebbe essere proprio il Chievo Verona che, visto il più che probabile addio di Roberto Inglese – l’attaccante dovrebbe passare al Napoli di Sarri – ha bisogno di un nuovo centravanti.
FONTE: CalcioNews24.com
CALCIOMERCATO
Pazzini a Torino
in cambio di Boye?
27/12/2017 10:33
Pazzini è sempre più vicino a lasciare il Verona: il capitano potrebbe dire addio alla maglia gialloblù a gennaio. Il Torino è sempre in pressing sull'ex Milan visto che cerca un vice-Belotti.
Petrachi e Fusco stanno valutando uno scambio di prestiti: Pazzini in cambio di Boyè (già corteggiatissimo in estate).
FONTE: TGGialloBlu.it
Pazzini per il Torino: occhi sulla punta del Verona
Di Gianmarco Lotti - 27 dicembre 2017
© foto www.imagephotoagency.it
Giampaolo Pazzini piace al Torino, la punta del Verona può cambiare aria a gennaio e andare a fare il vice di Andrea Belotti in granata: le ultime news di calciomercato
Il Torino darà via Umar Sadiq a gennaio ed è già alla ricerca di un giocatore in grado di fare il vice di Andrea Belotti. Il centravanti prescelto pare essere Giampaolo Pazzini, attaccante del Verona che non sta giocando quanto immaginava in maglia Hellas. Dopo aver trascinato i veneti in Serie A, il Pazzo è finito indietro nelle gerarchie di Fabio Pecchia e non è titolare inamovibile.
Il Torino ha vagliato vari profili e quello del toscano sarebbe uno dei migliori. Ha esperienza e segna molto nonostante le primavere siano trentatré. Il vizio del gol non lo ha perso e potrebbe fare anche da “chioccia”. Stando a Tuttosport il Torino ha messo Pazzini nella lista dei desideri, ma non è l’unico nome per l’attacco dei granata.
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
Il borsino della A - Hellas Verona, il più valutato è della Lazio
21.12.2017 16:30 di Andrea Losapio Twitter: @losapiotmw
L'Hellas Verona di Fabio Pecchia, nonostante il penultimo posto, può ben sperare per il futuro. I gialloblù hanno dato dimostrazione di poter crescere, nelle ultime settimane, anche grazie ai giovani. Kean e Verde su tutti, ben dosati dal tecnico scaligero, con un Alessio Cerci che sta salendo di condizione. Qualche dubbio sulla difesa, probabilmente non all'altezza della A.
MEGLIO DI TUTTI - Martin Caceres - 5 milioni
Rimasto a parametro zero per un anno, con qualche dubbio sulle sue condizioni fisiche, è finito a Verona per una questione di opportunità: la Lazio lo aveva già praticamente acquistato ma, essendo extracomunitario, doveva fare una tappa intermedia. A gennaio l'uruguagio sarà, con ogni probabilità, trasferito all'Olimpico per la sua nuova avventura.
SVALUTATION - Giampaolo Pazzini - 2 milioni
In Serie B è praticamente inarrestabile, in A sta vivendo un periodo complicato, perché Pecchia lo vede più come una riserva che non come il moloch che, almeno per una piazza come Verona, dovrebbe essere. Spesso e volentieri gli viene preferito Kean.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Pazzini e quelle valigie pronte da agosto
By Redazione - 19 dicembre 2017
Il nuovo modo di giocare voluto da Pecchia non è adatto a Pazzini. Il 4-2-3-1 con le punte che pressano alte, ripiegano costantemente in difesa e sono pronte a ripartire in velocità, fa sì che il capitano gialloblù sia stato messo in soffitta. In estate il passaggio al Sassuolo è saltato per sua stessa volontà, ma adesso sembra essere davvero arrivato il momento del suo addio. E probabilmente è un bene per tutti. Per la società che risparmia uno stipendio altissimo (si parla di 2 milioni di euro lordi) per un giocatore che al momento è la riserva della riserva, infatti contro il Milan dopo l’infortunio di Cerci è entrato Kean e non Pazzini. È un bene per Pecchia che potrà avere in avanti un giocatore dalle caratteristiche desiderate. È un bene per il Pazzo che vuole chiudere la carriera in maniera dignitosa e non come ultima scelta della squadra penultima in classifica.
Dove andrà? Resta aperta la pista Sassuolo, ma nelle ultime ore si è sparsa la voce di un suo passaggio al Torino dove potrebbe agire come vice o come spalla del Gallo Belotti. E magari il Verona nella trattativa potrebbe inserire anche l’argentino Boyé.
Manca poco a gennaio e manca davvero poco all’addio di Pazzini.
D.Con.
Quelli che… Pazzini non è adatto al gioco di Pecchia
By Redazione - 28 novembre 2017
Pecchia lo aveva esplicitamente fatto capire alla società a metà agosto: per il suo gioco in Serie A, il Verona ha bisogno di mediani incontristi, di esterni veloci e capaci anche di tornare in difesa e di punte complete.
Fusco ha accontentato il tecnico quasi in tutto. L’arrivo di Büchel, la scelta di dare fiducia a Fares, la scommessa Kean. E poi ha provato a piazzare Pazzini, prima punta statica e ottimo finalizzatore, ma inadatto al gioco che ha in mente Pecchia.
Nel credo del tecnico è necessario un attaccante centrale che inizi il pressing sui difensori centrali, uno che dia profondità e non solo che sappia giostrare spalle alla porta. Una punta che giochi sul filo del fuorigioco, che faccia gol in azione corale, che sappia giocare su tutto il fronte d’attacco, partendo da centrocampo.
Pazzini è ancora un buon attaccante. Il fisico non è brillante, ma ha l’esperienza e le doti per fare ancora bene in Serie A, ma purtroppo non ha nessuna delle caratteristiche citate sopra. Non ha i minuti nelle gambe per pressare, è attaccante d’area di rigore, ama giocare spalle alla porta e raramente lo vediamo giostrare sugli esterni. Praticamente l’opposto di ciò che chiede Pecchia.
L’allenatore sembra aver trovato alcune certezze con il nuovo modulo e difficilmente adatterà il suo gioco per servire Pazzini nel migliore dei modi. Il capitano per il tecnico resterà un utile gregario nel finale di gara per tenere la palla lontana dell’area di Nicolas, in caso di vittoria del Verona, o per trovare il gol in area di rigore, in caso di punteggio sfavorevole.
Difficilmente però si vedrá ancora Pazzini titolare inamovibile dal primo minuto. Kean e soprattutto il Cerci di Sassuolo hanno dimostrato che possono fare decisamente meglio e che sono compatibili con lo stile di gioco voluto dal mister.
Un bene? Un male? Non sappiamo. Ciò che conta è il Verona e se la salvezza dovrà passare anche dall’esclusione del Pazzo, ben venga la sua panchina. Purché sia accettata in silenzio e con umiltà.
Ovviamente in attesa del mercato di gennaio quando arriverà, a detta di Fusco sicuramente, una nuova prima punta. Speriamo con le caratteristiche volute dall’allenatore gialloblú.
D.Con.
FONTE: HellasNews.it
26 NOV 2017
PAZZINI, PROBLEMA O RISORSA? (PER PECCHIA)
Ci giriamo intorno, o lo diciamo? La accettate una provocazione? Forse irriverente, probabilmente indicibile (anche per chi scrive): il Verona ha vinto (e per una volta, l’unica, sostanzialmente convinto) senza Pazzini. Casualità? Forse, chissà. Ma ieri sera pensavo a questo. L’impressione è che il Verona abbia imbrogliato e imbrigliato lo scapestrato Sassuolo di Bucchi (bravo, bravissimo a Perugia, in difficoltà quest’anno) proprio non dando riferimenti davanti con l’attacco atipico Cerci, Valoti e Verde. Che come d’incanto pare aver liberato il gioco del Verona.
Questo non significa che l’esperimento possa funzionare con altre squadre. Questo non mi toglie da una convinzione: Pazzini rimane il miglior giocatore del Verona sotto porta. Infortuni e acciacchi a parte, come rinunciarci a cuor leggero?
Eppure il Verona di Pazzini è prigioniero di un paradosso. Il Verona di Pazzini non riesce a servire…Pazzini. Che quest’anno non ha mai avuto grandi occasioni da rete. Kean solo a Bergamo ne ha avute più del Pazzo in tutto il campionato. E le ha sbagliate. Pazzini probabilmente avrebbe fatto gol. Ma Pazzini davanti al portiere non ci arriva. Come la mettiamo? Pecchia è capace di valorizzare Pazzini? Se sì meglio, se no allora forse è opportuno cambiare strada. Se si è incapaci di arrivare a un nobile compromesso (leggi soluzione) tattico, morire per morire meglio morire con le proprie idee. E Pecchia ora è conscio di rischiare il posto. Non è un dettaglio.
Dunque che farà? Confermerà il modello Reggio, probabilmente contro tutto e tutti, o si rifugerà in un meno nobile compromesso (leggi limbo, una non-soluzione)? Tradotto: Pecchia considererà Pazzini un problema o una risorsa?
Francesco Barana
FONTE: Blog.Telenuovo.it
COMUNICATO MEDICO: GIAMPAOLO PAZZINI
25/NOVEMBRE/2017 - 20:45
Verona - L'Hellas Verona FC comunica che il calciatore Giampaolo Pazzini, nel corso di Sassuolo-Hellas Verona, ha subito un trauma contusivo al gluteo sinistro. Le sue condizioni verranno valutate in base all'evoluzione del quadro clinico.
FONTE: HellasVerona.it
NEWS
Lady Pazzini: “Se il Verona si salva smetto di fumare”
Silvia, moglie dell’attaccante, parteciperà a un reality: “E se ce la fa non mi mangio più le unghie”
di Redazione Hellas1903, 24/11/2017, 09:34
Silvia Slitti, moglie di Giampaolo Pazzini, parteciperà a un reality-show sul canale Spike, intitolato “Le capitane”, le cui protagoniste saranno le consorti dei giocatori di calcio.
Parlando, in vista del via alla trasmissione, con “La Gazzetta dello Sport” della salvezza del Verona e dell’auspicio che suo marito tocchi presto quota 10 gol fatti, Silvia fa una promessa, in caso di raggiungimento dell’obiettivo: “Smetto di man giarmi le unghie e di fumare”, dice la signora Pazzini.
FONTE: Hellas1903.it
LA MAGLIA DI PAZZINI ALL'ASTA SU CHARITYSTARS PER UNICEF
22/NOVEMBRE/2017 - 18:15
Verona - Anche la maglia del capitano gialloblù Giampaolo Pazzini all'asta per la campagna 'Capitani4Unicef'. In occasione della 13a giornata della Serie A TIM dedicata alla Giornata Mondiale dell'Infanzia e dell'Adolescenza, infatti, UNICEF ha lanciato l'iniziativa annuale 'Asta dei Capitani': al termine di ogni partita ciascun capitano ha donato all'associazione la propria maglia personalizzata con patch UNICEF, successivamente messa all’asta sulla piattaforma Charity Stars. Un pezzo unico, i proventi derivanti dall'iniziativa contribuiranno alla raccolta fondi per i tanti Bambini Sperduti di tutto il mondo.
L'asta rimarrà attiva fino a lunedì 4 dicembre, CLICCA QUI https://www.charitystars.com/capitani4unicef per accedere al sito di Charity Stars.
FONTE: HellasVerona.it
VISTO DA NOI
Pazzini sì, Pazzini no? Meglio Pazzini gol…
L’interminabile dibattito sull’impiego del capitano è diventato un tormentone noioso
di Redazione Hellas1903, 18/11/2017, 11:21
Pazzini sì; Pazzini no; Pazzini forse. “Che barba, che noia” recitava Sandra Mondaini. Stop, fermi tutti: lunedì sera toccherà proprio a lui riservare al tormentone i titoli di coda. Oddio, in verità gli era toccato anche anche a Cagliari l’onere di alfiere del fronte d’attacco gialloblù, ma non è andata benissimo. Pochi palloni giocabili (pochi tuttavia ne ha tenuti e pochi è andato a prendersene) giocabili; l’unica volta che si è fatto trovare puntuale all’appuntamento sotto porta ci ha pensato la scellerata bandierina del guardalinee a rendere tutto vano. Cose di calcio, ma cose che in tempi di VAR non dovrebbero più accadere. Pazienza, e avanti.
Contro il Bologna Pecchia lo schiererà per la settima volta nell’unici iniziale; in sei occasioni lo ha spedito in campo a gara in corso; in tre lo ha sostituito, l’ultima per l’appunto a Cagliari quando mancavano sette minuti al termine, esattamente quattro prima che Souprayen cucinasse la frittata. Pur sempre in campo, con 659 minuti giocati è decimo nella graduatoria di utilizzo degli uomini in rosa.
Il suo impiego a singhiozzo ha tenuto banco sin dalla prima giornata contro il Napoli, quando Pecchia lo lasciò sorprendentemente fuori preferendogli Bessa nell’inedito ruolo di centravanti arretrato. Lo lanciò nella mischia nella ripresa: quando fece centro dal dischetto furono strali all’indirizzo della panchina. Non fu un belvedere. Acqua passata. Fatto sta, che da quella sera d’agosto la tribolata stagione del Verona si è trascinata portandosi appresso il fardello del grande equivoco: Pazzini sì, Pazzini no, Pazzini forse. Mamma mia che barba, mamma mia che noia.
Abbiamo da parte nostra provare a chiarire: il trentatreenne bomber di Pescia è un formidabile cecchino nei sedici metri, un classico uomo d’area, un finalizzatore. Lo scorso anno, quando in serie B il Verona giostrava stabilmente nella metà campo avversaria, tutta la manovra era coniugata a favore del terminale offensivo: il Pazzo ripagò con 23 gol. Quest’anno ha finora fatto centro quattro volte dal dischetto: su azione non va in rete dal 22 aprile scorso quando a Bari sbloccò la gara con un tipico gol rapina. Con il salto di categoria sono ora altri spartiti a scrivere la musica.
Il Verona, non tanto per sua scelta, ma perché costretto dalla caratura delle squadre avversarie, nell’erba del vicino i tacchetti li affonda molto meno; lo vediamo infatti frequentemente accorciarsi in fase di contenimento e ripartire di rimessa. Al di là dei moduli, alla punta centrale è chiesto un lavoro di sacrificio e di movimento in lungo e in largo che la investe del compito di ergersi a primo difensore e primo attaccante. Che Pazzini faccia molta più fatica è nel logico stato delle cose. Che il suo utilizzo vada quindi calibrato a seconda delle contingenze, ci può quindi stare senza per questo doversi dilaniare in estenuanti e continue polemiche.
Pecchia ha provato a spiegare di volerlo utilizzare a seconda delle situazioni per metterlo nelle condizioni di poter esprimere al meglio le sue qualità. Detta in questi termini, “la versione di Don Fabio” non fa una grinza, ma siccome i risultati non vengono nel tritacarne ci è finito lui, l’allenatore additato dalla tifoseria e buona parte della critica come il maggior responsabile dell’attuale situazione del Verona.
Lunedì sera contro il Bologna Pazzini, salvo clamorosi colpi di scena, sarà al centro dell’attacco, con ogni probabilità affiancato da Cerci in un 4-4-2, che pare poter conferire alla squadra maggior equilibrio e allo stesso Pazzo l’assistenza necessaria. Lui ha una grande occasione: contribuire in un momento di grande difficoltà alla causa fornendo una prestazione convincente. Faccia allora il suo, mettendo in campo fiuto, rabbia, mestiere, e magari anche un pallone nel sacco. Pazzini si, no, forse…? E dai, su…ma che barba, ma che noia. Facciamo che sia Pazzini gol, così siamo tutti d’accordo, compresa l’indimenticabile Sandra. Poi piantiamola pure lì.
FONTE: Hellas1903.it
Fantacalcio, perché mai Pazzini non è titolare fisso nel Verona?
CAPITANO, BOMBER DELLA PROMOZIONE IN A, GIOCATORE PIÙ FORTE IN ROSA. EPPURE IL PAZZO FATICA A GIOCARE CON CONTINUITÀ.
Dario Ronzulli | 16/11/2017 16:00 2'
Nel fin qui piuttosto fiacco campionato della neopromossa Hellas Verona, spicca senza dubbio la situazione legata a Giampaolo Pazzini. Non credo di fare torto ai suoi compagni di squadra nell'indicarlo come il giocatore di maggior talento della rosa gialloblu: inoltre è il capitano ed è stato senza dubbio l'uomo simbolo del pronto ritorno nella massima serie.
Eppure il Pazzo è stato fin qui impiegato a singhiozzo: è sì stato presente in tutte le 12 partite di campionato al pari di Nicolas e Romulo, ma i suoi 659 minuti di utilizzo lo pongono al decimo posto nella graduatoria di squadra. Per la metà delle partite, infatti, Pecchia non ha schierato dall'inizio il suo bomber buttandolo nella mischia per l'altra metà delle sfide spesso a risultato già definito. Pazzini è comunque per distacco il miglior realizzatore dei suoi: 4 gol, tutti su rigore di cui tuttavia solo uno – quello con il Torino - utile per portare a casa punti.
Più passano le giornate e più mi diventa difficile capire il motivo tecnico di questa gestione. In mezzo ad una selva di gente che fatica a stare in A, gente che non si regge in piedi, gente che la porta non la vede neanche se gliela indichi rinunciare così tanto al migliore a disposizione mi pare una follia. Non c'è una sola ragione valida per schierare Bessa centravanti piuttosto che Pazzini, così come non c'è nel concedergli 26 minuti a Bergamo e a Roma a risultato abbondantemente compromesso. E allora perché Fabio Pecchia insiste e persiste, rovinando per giunta l'esistenza a molti fantallenatori?
Nella conferenza stampa pre ko di Cagliari il tecnico dell'Hellas ha spiegato: “Non è che [Pazzini] deve giocare a causa delle assenze, se gioca è perché deve rendere al meglio: la mia sfida consiste nel comprendere come e quando utilizzarlo per far uscire il meglio delle sue qualità. La sfida è migliorare il suo rendimento, per me così come per lui".
Qui a mio giudizio c'è un problema di fondo: non può essere Pazzini ad adattarsi al Verona ma semmai tutto il contrario. Hai la fortuna di ritrovarti in rosa - a differenza di molte tue dirette concorrenti - uno che ha segnato oltre 100 gol in Serie A e non ne fai il centro del tuo universo? Per di più non stiamo parlando di un giocatore fisicamente alla frutta ma di un elemento ancora assolutamente in grado di stare nella categoria e che c'era anche l'anno scorso quando evidentemente tante difficoltà non ne ha create.
Non ci sono notizie ufficiali di infortuni e/o di problemi fisici e/o di litigi furibondi tra Pazzini e Pecchia. La risposta certa alla domanda del titolo resta dunque misteriosa e comunque, ribadisco, senza alcuna motivazione tecnica plausibile. Qualunque cosa sia accaduta, qualunque sia il retroscena alla base di questo andirivieni tra campo e panca, se l'Hellas e Pecchia vogliono salvarsi non hanno grandi alternative nel mettere la squadra in mano a Pazzini. Sempre che a gennaio non decida di salutare la compagnia per andare a giocare altrove...
FONTE: FantaGazzetta.it
NEWS
Pazzini, caccia al gol su azione
L’attaccante è infallibile dal dischetto, ora cerca altri modi per segnare
di Redazione Hellas1903, 11/11/2017, 10:51
Il capocannoniere del Verona è Giampaolo Pazzini: quattro gol, tutti su rigore.
L’attaccante, dal dischetto, è sempre stato infallibile. D’altronde, in Serie A, ha realizzato 20 tiri dagli undici metri su 21. Un record tra i giocatori in attività.
A mancare al Pazzo è la rete su azione, o comunque con la palla in movimento. Con il Cagliari, in realtà, un gol, probabilmente regolare, gli è stato annullato (o meglio, il gioco era stato interrotto prima che il capitano infilasse la porta di Rafael).
L’ultimo gol non su rigore di Pazzini risale al 22 aprile scorso, quando sbloccò la partita poi vinta per 2-0 con il Bari.
M.F.
FONTE: Hellas1903.it
Destro, Pazzini, il Sassuolo e…Djordjevic
By Federico Messini - 3 novembre 2017
Ormai non fanno più scalpore gli incroci di mercato tra il Verona e il Bologna. Incroci che però sembrano non finire. Nell’aria sta circolando in questi giorni la notizia di un Mattia Destro in uscita dal club rossoblù e di conseguenza un possibile interessamento da parte del Verona.
Facciamo il punto della situazione.
Tutto parte da Pazzini che probabilmente è al capolinea nella sua avventura al Verona. Fusco ha provato in tutti i modi a piazzarlo a fine agosto, non è stato chiaro nella gestione del capitano gialloblù e anche Pecchia ha dimostrato di preferirgli Kean in alcune occasioni, ma addirittura Bessa (falso nove) e Fares ad inizio stagione. Il Pazzo quasi sicuramente lascerà Verona a giugno.
Dall’altra parte c’è il Bologna, il cui rapporto con Mattia Destro è ormai ai ferri corti. Il bomber ex Roma non rende, è spesso ai box per piccoli infortuni e fa una fatica terribile a ritrovare sé stesso.
In mezzo c’è il Sassuolo, che non vuole più Matri e non si aspettava un rendimento così negativo di quel Falcinelli che l’anno scorso aveva trascinato il Crotone ad una incredibile salvezza.
In tutto questo marasma, è ovvio che radiomercato abbia parlato di una possibile girandola di attaccanti tra Hellas, Bologna e Sassuolo.
La realtà dice che Destro non vuole lasciare Bologna prima di giugno e che i felsinei difficilmente vogliono liberarsi gratis di un giocatore che hanno comprato nel 2015 per 11 milioni di euro. Inoltre Destro percepisce 1,5 milioni di euro annui fino al 2020: stipendio inverosimile per le casse di molte squadre, Verona compreso.
C’è poi da dire che con il Sassuolo è difficile fare dei calcoli, perché il suo allenatore non è più così sicuro di mantenere la panchina e con un nuovo mister potrebbero cambiare le valutazioni su Matri e le prestazioni di Falcinelli.
Infine il Verona che non può permettersi una nuova scommessa al posto di Pazzini e non vuole pagare uno stipendio più alto di quello del suo capitano.
È molto probabile, quindi, che a gennaio rimanga tutto invariato, ma da giugno la previsione di rivoluzioni nel mercato dei bomber è dietro l’angolo.
Però rimane un ultimo dubbio. C’è un Djordjevic che aspetta: ha rifiutato il Verona il 31 agosto dopo che c’era l’accordo tra le squadre, ma adesso la Lazio l’ha messo fuori rosa e lui potrebbe accettare di partire. E tra Verona e Lazio la corsia aperta da Caceres non si è ancora chiusa. A gennaio tutto può davvero succedere.
D. Conati
FONTE: HellasNews.it
Hellasmania: il ritorno del "caso" Pazzini
del 31 ottobre 2017 alle 04:41
di Nicola Corona
Sembrava proprio che dovesse essere una serata diversa dalle altre. In una giornata fredda di fine ottobre, con un Bentegodi che finalmente tornava a riempirsi per una partita del Verona. Invece è finita per risultare una serata come tante, troppe altre prima d'ora. Il Verona gioca, lotta e corre, ma finisce per perdere. Stavolta i panni del cinico boia spettano all'Inter, che torna a casa con tre punti pur senza brillare. Ancora una volta non è bastata la volontà ai ragazzi di mister Pecchia, incapaci di reagire alla "sassata" decisiva di Perisic. Ancora una volta il Verona è costretto a lasciare il campo a testa bassa, alimentando il malcontento dei tifosi verso una squadra che fatica a dimostrarsi tale, almeno a certi livelli. Ancora una volta si finisce per prendere di mira l'allenatore e le sue scelte, una su tutte, l'ennesima panchina stagionale per Giampaolo Pazzini, il giocatore simbolo di questo Verona.
Discutere di Pazzini, Pecchia e la società da queste parti, è ormai diventata prassi comune. Tra le varie opinioni e le diverse supposizioni che si possono fare, vale la pena di evidenziare alcune delle poche certezze che caratterizzano questa vicenda.
La prima è che Pecchia, al di la di tutto, è un allenatore coraggioso. Ha sempre rivendicato le scelte fatte, compresa quella estremamente impopolare di lasciare in panca il Pazzo, preferendogli la fisicità del giovane Kean. E non è un caso che questa scelta sia avvenuta in particolare contro squadre brave nel fare la partita e nella gestione della palla, come Napoli, Roma ed Atalanta. I risultati non gli stanno dando ragione e l'allenatore ne sta pagando le conseguenze, almeno a livello di popolarità.
La seconda è che Pazzini, anche se entrato spesso dalla panchina, rimane un giocatore decisivo per questo Verona. Quattro gol, tutti su rigore, ma una capacità unica di guidare e trascinare la squadra oltre i suoi limiti e le sue paure. Con lui in campo, il Verona sa essere più pericoloso, soprattutto all'interno dell'area avversaria.
La cosa curiosa è che nonostante il cambio di modulo (dal 4-3-3 al 4-4-2) delle ultime giornate, la situazione di Pazzini non è cambiata, escluso dall'undici titolare sia con l'Atalanta che con l'Inter. Sembra un paradosso, visto che con l'inserimento di due punte centrali al posto di una per il Pazzo lo spazio avrebbe dovuto essere maggiore di prima. Così non è stato. Pecchia ha preferito fare delle scelte diverse. Probabilmente, l'allenatore gialloblù non ritiene che Pazzini possa garantire quello che al momento gli riescono a dare Kean e Cerci, almeno sul piano del movimento e dell'aiuto alla squadra.
Il problema è che la situazione di mister Pecchia al momento non è delle migliori, inviso a gran parte del tifo gialloblù che gli contesta sì la mancanza di risultati, ma anche l'atteggiamento tenuto nei confronti di un giocatore simbolo come Pazzini. Le difficoltà ci sono e sono evidenti, ma per poterle affrontare servirà un clima più disteso rispetto ai veleni che serpeggiano al Bentegodi ormai da qualche tempo. Anche per questo è auspicabile che Pecchia riesca a trovare una soluzione che permetta di coinvolgere maggiormente un giocatore come il Pazzo, uno di cui questo Verona non può davvero pensare di fare a meno.
FONTE: CalcioMercato.com
SERIE A
Pazzini, un tocco un gol: perché lasciarlo fuori?
30.10.2017 22:15 di Andrea Losapio Twitter: @losapiotmw
Pochi secondi, il cambio con Kean, la palla sul dischetto. La serata di Giampaolo Pazzini è iniziata così, contro l'Inter - per il più classico dei gol dell'ex - e contro Handanovic, protagonista di un erroraccio pochi secondi prima. Sfera da una parte, portiere dall'altra, uno a uno dopo sessanta minuti. E un'incidenza sul match che, giocoforza, è estremamente più importante di chi ha sostituito.
Certo, è molto più semplice segnare dopo pochi secondi dal tuo ingresso in campo se usufruisci di un tiro libero, ma è altrettanto vero che Pazzini è uno specialista, con 6 gol sugli ultimi 6 tentativi. Di più, con i suoi gol ha portato l'Hellas Verona in Serie A dopo solo un anno di Purgatorio. Ed è indubbio che la capacità di tenere i palloni sia molto differente.
Insomma, Pecchia continua nell'ostracismo verso il proprio attaccante, pur ammettendo che sia probabilmente il migliore che dispone in rosa, mandandolo in campo per togliergli le castagne dal fuoco. Ma non può succedere sempre e non è un jolly da giocare più volte.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Pazzini miglior rigorista della A: 1 solo errore in carriera
Il centravanti dell’Hellas Verona è il miglior rigorista della storia per rigori trasformati. La statistica pazzesca di Pazzini
Di Antonio Parrotto - 30 ottobre 2017
L’Hellas Verona era riuscito a trovare il pari nel corso del match contro l’Inter (attualmente siamo sul risultato di 1-2) grazie al rigore trasformato da Giampaolo Pazzini. L’attaccante dell’Hellas Verona ha trasformato, in Serie A con quello odierno, ben 21 calci di rigore sui 22 segnati. Pecchia ha deciso di mandare dentro il Pazzo al posto di Kean e di far battere il rigore all’attaccante, togliendo la palla a Cerci.
Il Pazzo è il miglior rigorista della storia della A tra chi ha tirato almeno 20 rigori. L’unico errore del centravanti risale alla stagione 2011/2012, quando militava proprio nell’Inter, nel corso della sfida con l’Udinese. Il centravanti scivolò incredibilmente al momento della conclusione e calciò alto. Ora è un’altra storia: il giocatore ha segnato 4 gol quest’anno, tutti e 4 su rigore. Cecchino!
Pazzini come Pirlo: entra in Hellas Verona-Inter per battere il rigore
Pecchia ordina il cambio ai suoi: dentro Pazzini per battere il rigore. L’attaccante toglie la palla a Cerci in Hellas Verona-Inter
Di Antonio Parrotto - 30 ottobre 2017
Dopo Pirlo, Pazzini. L’attaccante dell’Hellas Verona è stato gettato nella mischia da Pecchia, attorno al 13′ della ripresa della gara contro l’Inter, al posto di Moise Kean, per battere il calcio di rigore che l’arbitro Gavillucci ha deciso di assegnare per un fallo di Samir Handanovic su Cerci (l’arbitro inizialmente non aveva concesso il penalty ma è tornato sui suoi passi grazie al consulto del Var). Il Pazzo è entrato in campo e dopo una ‘chiacchierata’ con Cerci ha tolto il pallone all’ex Toro e ha battuto il rigore.
Pecchia, proprio come fece Ancelotti, all’epoca allenatore del Milan, che mandò in campo Pirlo, praticamente senza riscaldamento, al 31′ della ripresa contro il Modena per far battere il calcio di rigore. Nonostante in campo ci fossero fior di goleador, da Inzaghi a Rivaldo, e tanti piedi buoni, come Redondo e Rui Costa. Pirlo entrò in campo e tolse il pallone a Tomasson. Era il 2 marzo del 2003. Quasi quindici anni dopo Pecchia e il Pazzo ’emulano’ Ancelotti e Pirlo. Entrambi i calci di rigore sono stati trasformati dai due calciatori.
#Pazzini dal dischetto: RETE! Pareggio del Verona! #VeronaInter 1-1 pic.twitter.com/agU2ljZojl
— Alessia Novelli (@Alessia_Nov) 30 ottobre 2017
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
Che senso ha rinunciare a Pazzini?
26.10.2017 06:45 di Andrea Losapio Twitter: @losapiotmw
Atalanta-Hellas Verona ha consegnato, in eredità, alcune verità che sembrano assolute. La prima è che i nerazzurri, pur giocando sotto ritmo rispetto al solito, sono di un livello superiore rispetto alle squadre di bassa classifica. A differenza el Sassuolo, un anno fa, i bergamaschi hanno una rosa all'altezza (e pochi infortuni). Lo hanno dimostrato con il Crotone, con cinque gol in una partita, lo hanno fatto ieri con un Hellas che, a tratti, è sembrata comunque una formazione più che dignitosa, particolarmente dalla cintola in su. Cerci deve ancora recuperare la gamba e la bravura, Verde ha velocità ma non riesce ancora a incidere sulla partita, Kean ha 17 anni, con le virtù e i problemi che un'età del genere può comportare.
Soffermandosi proprio sull'attaccante di scuola Juventus, Kean ha sbagliato tre reti abbastanza semplici nel primo tempo. Un tiro dal limite, a girare, che ha colpito Gollini. Un rimorchio da pochi passi, incredibilmente sbagliato. E sul prosieguo dell'azione, invece di togliersi dalla traiettoria di un gol già segnato, il tocco da zero metri per annullare gli sforzi della propria squadra. Rinunciare a Giampaolo Pazzini, bestia nera dell'Atalanta (e accolto da molti fischi dallo stadio che lo ha visto iniziare da poco più che diciottenne) nonché cannoniere di una squadra ritornata in A grazie ai suoi gol, è un errore da penna rossa da parte di Fabio Pecchia. Lo stesso che lo ha escluso dal derby subito dopo il 2-2 (e con gol del 3-2 pochissimi minuti successivamente). Lo stesso che lo ha messo in panchina nella prima gara.
Probabilmente il risultato non sarebbe cambiato, in termini assoluti. Certamente, a posteriori, lo avrebbe fatto nel punteggio. Non ha senso, per un Hellas Verona, rinunciare a Giampaolo Pazzini nei titolari. Così come non ha avuto senso confermare un allenatore, Fabio Pecchia, che sembrava praticamente esonerato già ad aprile. Sfida con il Novara praticamente decisiva, così come quella Ternana poco prima. O con il Brescia. L'idea era quella che, qualunque risultato fosse arrivato al termine dell'anno, Pecchia sarebbe andato via. Non è stato così, probabilmente non lo sarà nemmeno dopo l'Atalanta. Ma, magari, fare un passo indietro rispetto alle proprie convinzioni sarebbe meglio.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
VISTO DA NOI
Verona in emergenza? Pazzo, ricomincia da tre
Il capitano gialloblù a Bergamo da ex. Il suo carisma, contro l’Atalanta, sarà fondamentale
di Matteo Fontana, @teofontana 24/10/2017, 23:21
Ricomincia da tre, Giampaolo Pazzini. Lo fa dopo un derby perso, domenica, in cui si è caricato sulle spalle l’Hellas, che a fine primo tempo, sotto nel risultato e nel computo degli uomini in campo – era stato espulso Bruno Zuculini – sembrava destinato a subire una lezione spietata da parte del Chievo. Il Pazzo, con gli altri gialloblù, ha rimesso in piedi la sfida. Ha trasformato con la consueta glaciale freddezza il calcio di rigore del 2-2. Ha speso ogni energia, fino ad andare in riserva. Fabio Pecchia ha deciso di toglierlo per cambiarlo con Moise Kean. Nel giro di pochi minuti, la legge di Murphy ha colpito, più precisa del classicissimo orologio svizzero: la rete di Sergio Pellissier ha avuto l’effetto dell’ultimo punto di un tirato duello tennistico. Game, set e match.
SU LA TESTA Il Pazzo si è ripreso il Verona. L’aveva già fatto nelle scorse settimane. Nel derby ha confermato quello che, a guardar bene, non era un mistero: il leader che serve all’Hellas è lui. Con il Chievo ha siglato il terzo gol del suo campionato. Un altro penalty, come già avvenuto col Napoli e con il Torino. Le statistiche parlano chiaro: si tratta della marcatura numero 110 per Pazzini in Serie A. Tra i giocatori in attività, soltanto Fabio Quagliarella gli sta davanti (è a 113). Con il Verona, è arrivato a quota 32, cosa che l’ha portato al venticinquesimo posto nella classifica dei marcatori gialloblù di ogni tempo. Se dall’altro lato del campo la festa e i sorrisi sono stati tutti per Pellissier, Pazzini è rientrato negli spogliatoi con lo spirito di un capo Sioux. Alla maniera di Tatanka Yotanka, ossia Toro Seduto, ha alzato subito la testa. La pioggia che ha scesa copiosa su Verona domenica è stata un lavacro per i peccati dell’Hellas, condannato dalle troppe ingenuità, ma ha restituito alla squadra il miglior Pazzini.
EX Adesso sarà subito ora di tornare in campo e per il centravanti del Verona la partita avrà connotati che, seppure il tempo sia passato, rimangono calorosi: in programma c’è la trasferta a Bergamo con l’Atalanta, squadra e club in cui Pazzini è cresciuto, addestrato nelle giovanili dopo che lo storico osservatore nerazzurro Antonio Bongiorni l’aveva scoperto quando, ragazzino, giocava nel Margine Coperta, spiccando per talento sul campo sportivo “Renzo Brizzi”. Da lì il volo verso Zingonia e una crescita impetuosa, guidata dagli insegnamenti di Mino Favini, leggendario responsabile del vivaio atalantino. Lì ha debuttato da professionista, lì ha segnato i primi gol. Il debutto in B nel 2003, con immediata promozione, quello in A nel 2004, con tanto di gol all’esordio, nel 2-2 della prima giornata con il Lecce. Da allora, di marcature, ne sono arrivate altre 109, con il vertice in campionato raggiunto nel 2009-2010 con la Sampdoria: 19 reti per cogliere una clamorosa qualificazione ai preliminari di Champions League. Gli anni passano, le ginocchia del Pazzo risentono di qualche scricchiolio, ma lui rimane un evergreen, come una di quelle canzoni che non passano mai di moda. Un disco da far suonare anche a Bergamo, nel posto in cui lasciato una fetta di cuore.
FONTE: Hellas1903.it
PAZZINI: «DERBY? NON VEDIAMO L'ORA DI SCENDERE IN CAMPO, GIOCHIAMO CON ENTUSIASMO»
19/OTTOBRE/2017 - 17:28
Verona - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù Giampaolo Pazzini, rilasciate a Radio Verona durante la trasmissione 'Fuorigioco'.
«Il derby? Serve entusiasmo per preparare la meglio la partita, il Chievo è difficile da affrontare perché corre tanto, sta facendo grandi cose, è una squadra esperta. La partita sarà difficile ma non vediamo l’ora di giocarla, ci stiamo preparando al meglio. Benevento? Ci voleva questa vittoria, in queste giornate non avevamo ancora trovato il successo, questi tre punti servivano per dare fiducia ed entusiasmo all'ambiente. E' stata una vittoria importante, il gruppo sta sicurmente meglio ora a livello mentale, dopo la vittoria. Sappiamo che per noi sarà una stagione che ci richiederà di lottare fino alla fine, la Serie A è tosta e noi abbiamo una squadra giovane, abbiamo bosogno di entusiasmo. Dovremo farci trovare pronti».
FONTE: HellasVerona.it
Un nuovo canale e programma tv, su Spike “Le Capitane” con Silvia Pazzini
ottobre 19, 2017
Tra qualche giorno sarà inaugurato un nuovo canale, SPIKE! Tra i vari format in programma, uno dal titolo “Le Capitane” che vede come protagoniste Silvia Pazzini, Jessica Immobile, Michela Rugani, Erjona Dzemaili e Emilie Nef Naf (ex compagna di Menez). Lo scopo: raccontare la vita quotidiana di moglie e fidanzate dei calciatori!
FONTE: HellasLive.it
NEWS
Hellas, il Galà del Calcio Triveneto premia Pazzini
Riconoscimento al capitano del Verona per la stagione 2016/17
di Redazione Hellas1903, 16/10/2017, 11:44
Il Galà del Calcio Triveneto va in scena stamattina al Teatro Comunale di Vicenza e, nel corso dell’evento organizzato da AIC e Unione Stampa Sportiva del Triveneto, verranno premiati i calciatori delle squadre professionistiche del Triveneto, nonché il miglior arbitro e il miglior allenatore. Presenti anche il presidente dell’AIC Damiano Tommasi, il presidente onorario Sergio Campana, il dg Gianni Grazioli, il presidente USSI Veneto Alberto Nuvolari e il direttore del Giornale di Vicenza Luca Ancetti.
I premiati per la stagione 2016-2017: Udinese, Danilo Larangeira; Chievo, Roberto Inglese; Verona, Giampaolo Pazzini; Cittadella. Enrico Alfonso; Vicenza, Francesco Signori; Bassano, Mattia Minesso; Padova, Giacomo Bindi; Pordenone, Gianvito Misuraca; Südtirol -Alto Adige: Michael Cia; Venezia, Simone Bentivoglio; allenatore, Filippo Inzaghi; arbitro, Andrea Zanonato; calcio a 5, Paolo Taborda; calcio femminile, Lana Clelland.
J.M.B.
FONTE: Hellas1903.it
Pazzini a quota 109 reti in Serie A
ottobre 3, 2017
Allo stadio Grande Torino, l’attaccante dell’Hellas Verona, Giampaolo Pazzini, ha realizzato su rigore la rete del definitivo 2-2. Per il bomber gialloblù è il secondo centro in campionato, sempre dagli undici metri, gol n. 109 in Serie A. Tra i giocatori in attività, solo Fabio Quagliarella precede Pazzini a quota 112.
FONTE: HellasLive.it
SERIE A
Hellas Verona, quel leader Pazzo e il patto con Pecchia
03.10.2017 13:45 di Pietro Lazzerini Twitter: @PietroLazze
Le polemiche sono alle spalle. Nonostante il suo impiego sia costantemente a partita in corso, Giampaolo Pazzini ha deciso di guardare solo al bene della squadra e di vestire, una volta di più, il ruolo di leader totale dell'Hellas Verona. Dopo la discussione con Pecchia, i due hanno stipulato un patto con l'unico obiettivo di portare i gialloblu alla salvezza. Non importa dunque se la titolarità non pare essere contemplata dal tecnico per il numero 11, l'importante è che il Pazzo continui a essere la guida dello spogliatoio e che, anche dalla panchina, riesca a entrare e a dare la svolta alle partite come fatto contro il Torino. A riportarlo è Il Corriere di Verona.
RASSEGNA STAMPA
Corriere di Verona: "Hellas, un Pazzo in più"
03.10.2017 08:53 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
"Hellas, un Pazzo in più" titola il Corriere di Verona: "Leader e trascinatore anche se parte in panchina. Il 'patto' con Pecchia per l'obiettivo salvezza". Il centravanti, capocannoniere della scorsa Serie B e trascinatore degli scaligeri nel ritorno immediato nella massima categoria ha realizzato domenica il gol dell'insperato pareggio contro il Torino.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
PAZZINI: «CUORE E CARATTERE, RIPARTIAMO DA QUI CON FIDUCIA»
01/OTTOBRE/2017 - 17:30
Torino - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù Giampaolo Pazzini, rilasciate a Sky Sport al termine di Torino-Hellas Verona, 7a giornata della Serie A TIM 2017/18.
«Una partita raddrizzata con cuore e carattere, siamo andati sotto due a zero ma siamo stati bravi a non disunirci e a crederci, abbiamo avuto anche altre occasioi prima dei gol. Questo punto deve essere importante anche per dare fiducia a tutti. Rigore? Il pallone pesava, era a tempo scaduto e me l'ha fatto fermare, in più Sirigu mi conosce e per poco non me l'ha presa, ma l'ho calciato bene. Panchina? Sono contento quando riesco ad aiutare la mia squadra, anche entrando a gara in corso. Oggi anche grazie ai miei compagni ho provato a dare una mano e ci sono riuscito. Dobbiamo ripartire dalla fiducia che questo gol può dare a noi e a tutti».
FONTE: HellasVerona.it
Verona, Pazzini: la necessità della punta d’esperienza
L'ex Samp è fondamentale per ambire alla salvezza
Postato da: Emanuele Napoliil: 30 settembre 2017 13:49:36In: Serie ANessun commento Stampa Email
Dopo queste prime battute di Serie A, il Verona di Fabio Pecchia risulta essere una delle formazioni più in difficoltà insieme a Genoa e Benevento. Cardine di questo momento no, oltre alle prestazioni generali della squadra non certo impeccabili, pare esserci un rapporto non idillico con uno degli uomini più rappresentativi della rosa e più importanti anche dal punto di vista tecnico, vale a dire Giampaolo Pazzini.
Il Pazzo è stato lasciato a più riprese in panchina: Pecchia gli ha preferito il giovane Moise Kean nel reparto avanzato, mostrando di voler donare – a detta sua – più velocità alla manovra offensiva anziché la staticità della punta ex Samp. Discorsi di questo tipo suonano male alle orecchie dei tifosi che son tornati nel massimo campionato solo qualche mese fa: per la platea la presenza del bomber nativo di Pescia è necessaria in avanti poiché pare esse l’unico in grado di regalare la speranza salvezza al club veronese.
Pazzini non ha certamente bisogno di presentazioni: un calciatore capace di segnare 170 reti tra A e B non necessità di parole superflue; deve semplicemente vedere il campo per imporsi, non solo per il bene della squadra ma anche per il futuro dello stesso Pecchia, che in caso di sconfitta contro il Torino domani rischia d’interrompere anzitempo la sua esperienza in gialloblu.
FONTE: PuntoSportNews.it
IL CAPITANO GIALLOBLÙ
Pazzini: Mai pensato di andare via da Verona
24/09/2017 19:22
"Questa è la Serie A: ci sono molte squadre più forti di noi. Alla prima difficoltà non siamo stati capaci di reagire e la Serie A richiede più personalità. Bisogna correre più degli altri, altrimenti si fa fatica. Non ci possiamo permettere errori, in questo campionato è così, dobbiamo e possiamo fare di più, l'atteggiamento deve essere diverso. Siamo ancora all'inizio, dovremo cercare di strappare punti ovunque e cercare di farne il più possibile. È chiaro che oggi ci sia sconforto per la brutta prestazione ma noi dobbiamo stare sempre sul pezzo per migliorare questa situazione". Giampaolo Pazzini parla così dopo la sconfitta con la Lazio.
Il capitano del Verona ha continuato: "Siamo una squadra molto giovane, Kean ha solo 17 anni, per molti poi è la prima esperienza in Serie A. Con la Sampdoria abbiamo fatto una buona partita ma se Caracciolo non faceva quel salvataggio nel finale, quella partita la perdevi. Dobbiamo giocarci la salvezza con 4-5 squadre. Come si fa gol? Innanzitutto dobbiamo cercare di tirare in porta... Stiamo creando troppo poco avrei preferito oggi sbagliare tre gol piuttosto. Giochiamo ancora con troppo timore".
Pazzini ha concluso parlando della sua esclusione di inizio campionato: "Ora non è il momento di parlarne, contano solo l'Hellas e la salvezza. Non sono rimaste scorie, non ho mai pensato di andare via da Verona, ho sempre cercato di dare il massimo per questa squadra. La reazione col Napoli? E' stato un gesto istintivo. Conta solo l'Hellas. Non ho mai parlato in quel momento, ma ho ascoltato tanto. Cambieranno gli allenatori e il presidente ma il Verona sempre resterà... come dice il coro dei tifosi. Preoccupato? No, ma dobbiamo fare tutti di più e giocare con più personalità".
L.VAL.
FONTE: TGGialloBlu.it
PAZZINI: «SERVE PIÙ CORAGGIO, MA SIAMO UNITI PER L'HELLAS»
24/SETTEMBRE/2017 - 18:25
Verona - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù Giampaolo Pazzini, rilasciate dopo Hellas Verona-Lazio, 6a giornata della Serie A TIM 2017/18.
«E' mancato l'atteggiamento di mercoledì, alla prima difficoltà non siamo stati capaci di reagire e la Serie A richiede più coraggio, più personalità. Bisogna essere sempre al 100% e correre più degli altri, altrimenti si fa fatica. Non ci possiamo permettere errori, in questo campionato è così, dobbiamo e possiamo fare di più, l'atteggiamento deve essere diverso. Siamo ancora all'inizio, dovremo cercare di strappare punti ovunque e cercare di farne il più possibile. Il mio momento all'inizio del campionato? Ora non è il momento di parlarne, contano solo l'Hellas e la salvezza. È chiaro che oggi ci sia sconforto per la brutta prestazione, noi dovremo stare sul pezzo per migliorare questa situazione. Non sono rimaste scorie, non ho mai pensato di andare via da Verona, ho sempre cercato di dare il massimo per questa squadra. Conta solo l'Hellas».
FONTE: HellasVerona.it
Pazzini: “Ieri un buon punto. Dobbiamo ripartire da qui”
settembre 21, 2017
Un grazie ad AIC – Associazione Italiana Calciatori e Damiano Tommasi per questo importante riconoscimento! Ieri un buon punto…dobbiamo ripartire da qui! Forza Hellas Verona FC. Così il capitano dell’Hellas Verona, Giampaolo Pazzini, all’indomani dello 0-0 al Bentegodi contro la Sampdoria.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
Pazzini sì o no? Il capitano aspetta una maglia da titolare
Con la Sampdoria è un atteso ex, il centravanti pronto a giocare dal 1′
di Redazione Hellas1903, 19/09/2017, 08:31
In tre partite su quattro, in avvio di campionato, Giampaolo Pazzini è stato escluso da Fabio Pecchia dalla formazione titolare.
Ha giocato dal 1′ solamente nella sventurata gara persa per 5-0 con la Fiorentina.
Domani arriva la Sampdoria al Bentegodi. Il Pazzo è un grande ex, visto che ai blucerchiati ha legato la sua migliore stagione in A (19 gol nel 2009-2010).
Resta il dubbio sul suo inserimento dall’inizio. Probabile che stavolta sia titolare, ma le scelte di Pecchia in queste prime giornate hanno sorpreso.
Pazzini aspetta la chance per lasciare il segno. Suo, su rigore con il Napoli, l’unico gol firmato finora dal Verona.
FONTE: Hellas1903.it
Appuntamento con la storia: Pazzini, non doveva andare così
Mercoledì sera la Sampdoria e Giampaolo Pazzini si rincontreranno, ma all’appello manca Antonio Cassano: storia di un incrocio mancato
Di Paolo Priolo - 19 settembre 2017
Neanche il tempo di recuperare dalla partita contro il Torino, che la Sampdoria ha già dovuto rimettersi in cammino e preparare la prossima gara, in programma mercoledì alle 20.45 contro l’Hellas Verona. Inutile dire che sarà una sfida dal sapore davvero speciale: in primis per lo storico gemellaggio, che vede le due tifoserie condividere da sempre momenti di aggregazione, tifo e divertimento, ma anche per un appuntamento con la storia che si concretizzerà solo per metà. Tra le fila dei gialloblù ci sarà infatti Giampaolo Pazzini, ma non Antonio Cassano: entrambi protagonisti, nel 2010, della qualificazione in Champions League della Sampdoria, avrebbero potuto ricomporre nel Verona la storica coppia d’attacco che fece sognare i tifosi blucerchiati. FantAntonio, si sa, è imprevedibile, e poco prima dell’inizio del campionato ha deciso di lasciare il club scaligero per una “scintilla mai scattata”, lasciando da solo Pazzini ad affrontare il proprio passato.
Passato che, peraltro, con la maglia del Verona ha già affrontato nella stagione 2015-2016, quando Cassano militava proprio nelle file del Doria (i blucerchiati si imposero per 4-1 al “Ferraris”). Il presente, però, parla di una situazione piuttosto complicata: dopo la straordinaria stagione vissuta l’anno scorso – con 23 gol all’attivo e una promozione in Serie A -, l’attaccante e capitano del Verona sta vivendo con tutta la squadra un inizio di campionato molto sotto le aspettative, con un solo punto racimolato in 4 giornate. I tifosi blucerchiati avranno sempre un occhio di riguardo per lui, ma – così come l’ultima volta – la Sampdoria cercherà di dargli un dispiacere, imponendosi al “Bentegodi” per continuare la striscia positiva di risultati e rimanere in zona Europa League. Certo, con le qualità di Cassano in campo e l’intesa magica con il Pazzo che il numero 99 avrebbe potuto garantire, sarebbe stata tutta un’altra partita.
FONTE: SampNews24.com
USCIRE DALLA CRISI
L'unica via: recuperare il miglior Pazzini
12/09/2017 12:21
L'unica strada che il Verona può percorrere per uscire dalla crisi è recuperare il miglior Pazzini.
Dopo le scintille di questo inizio campionato, l'attaccante e i suoi gol sono l'unica arma a disposizione per riuscire a superare la crisi.
Pazzini ha dimostrato di essere ancora indietro nella condizione, ma c'è da dire che la squadra non lo ha per niente supportato. Ora, come ha detto Pecchia, va rimesso al centro del progetto e non usato come suppellettile.
FONTE: TGGialloBlu.it
Il ritorno di Giampaolo Pazzini
settembre 7, 2017
È stato un avvio di stagione tutt’altro che facile per l’attaccante dell’Hellas Verona, Giampaolo Pazzini. Le due panchine consecutive contro Napoli e Crotone, seguite dalle numerose voci di mercato, non hanno certo aiutato l’ex Milan. Domenica non sarà certo una partita come le altre per Pazzini che al Bentegodi ritroverà la Fiorentina, squadra con cui ha militato dal gennaio 2005 al dicembre 2009, collezionando 108 presenze e 25 reti. Anche per questo, Pazzini ha deciso di tornare sui social, a distanza di più di 20 giorni, ultimo post datato 14 agosto. L’attaccante gialloblù ha pubblicato sul suo profilo una foto che lo ritrae con le maglie della Fiorentina e dell’Hellas Verona. In attesa della grande sfida in programma domenica alle ore 15 allo stadio Bentegodi.
FONTE: HellasLive.it
Hellas Verona: contro la Fiorentina Pazzini titolare?
Di Monica Borga -7 settembre 2017
© foto www.imagephotoagency.it
Pace fatta tra mister Pecchia e l’attaccante che domenica potrebbe segnare alla Viola il suo sesto gol da ex.
«Pazzini è il nostro capitano e per noi un punto di riferimento». Fabio Pecchia e Giampaolo Pazzini hanno definitivamente fatto pace e domenica prossima, al Bentegodi contro la Fiorentina, l’attaccante gialloblù potrebbe partire da titolare.
Le due panchine rimediate nei primi due turni di campionato contro Crotone e Napoli infatti, avevano incrinato il rapporto tra i due, ma adesso sembra che l’orizzonte si sia rischiarato.
D’altra parte Pecchia non può fare a meno del suo capitano. L’infortunio di Cerci, i cui tempi di recupero non sono ancora stati definiti, e la presenza di avanti di due giovani come Lee e Kean, appena arrivati, sembrano mettere il tecnico nella condizione di non avere altra scelta.
Nelle ultime ore di mercato sono infatti arrivati alla corte di Pecchia il coreano Lee dal Barcellona e Kean dalla Juventus. Il primo, però, ancora non conosce il campionato italiano e quindi inserirlo dal primo minuto potrebbe essere un azzardo che il Verona non si può permettere. L’ex bianconero, invece, anche se offre maggiori certezze avendo già giocato diverse partite nella Serie A, deve maturare un maggiore feeling con i compagni.
Pecchia fa perciò i conti perciò con i giocatori contati. E Pazzini è una scelta obbligata.
Il giocatore, oltretutto, è in cerca del 6 gol da ex. Nei 12 precedenti da ex viola ha già segnato 5 volte alla Fiorentina e soprattutto vuole dimostrare al suo tecnico che ha ancora molto da dare alla causa gialloblù.
Ecco che allora l’attacco veronese sembra disegnato: Pazzini punta centrale con Kean a fare da rifinitore e Verde a supporto.
Il giovane napoletano infatti ha fatto molto bene nell’ultima partita della nazionale Under 21 di Gigi Di Biagio in amichevole contro la Slovenia e quindi gli vanno date maggiore responsabilità e possibilità di mettersi in luce.
E parlando di ex domenica potrebbero incontrarsi sul terreno del Betegodi due ex compagni di squadra: Herteaux e Thereau che per diversi anni hanno vestito la casacca dell’Udinese. Herteaux conosce bene i movimenti e le intuizioni di Thereau e per Pecchia potrebbe essere una carta in più da giocare per fermare almeno uno dei componenti dell’attacco viola.
«Il Verona si deve salvare attraverso gioco e gruppo», continua a predicare Pecchia. E, aggiungiamo noi, attraverso i gol di Pazzini che sono fondamentali come lo sono stati per la risalita dalla Serie B alle Serie A.
FONTE: CalcioNews24.it
INGAGGI
Quanto costa Pazzini? Due milioni di euro
07/09/2017 05:04
Secondo la Gazzetta dello Sport che oggi pubblica gli ingaggi dei giocatori della serie A, Giampaolo Pazzini guadagna 2 milioni di euro a stagione.
Pazzini risulta uno degli attaccanti più pagati della serie A. Più di Belotti per esempio (1,5) o più di Pavoletti (1,4) o di Borriello (1,3).
C’è da chiedersi però perché tre anni fa in un’analoga inchiesta pubblicata dallo stesso quotidiano il dg Gardini disse che Pazzini guadagnava cifre molto più basse: appena sopra i 500 mila euro. Qual è la verità?
FONTE: TGGialloBlu.it
NEWS
Fusco su Pazzini: “Aveva richieste, ma è rimasto a Verona”
Continua: “Tentativo per Bony, in caso di cessione del Pazzo”
di Redazione Hellas1903, 01/09/2017, 15:51
Filippo Fusco ha risposto alle domande su Giampaolo Pazzini durante la conferenza stampa.
“Ha scelto di rimanere nonostate le richieste da altre società. Avevamo l’accordo con il Manchester City per Bony dal giorno prima, ma poi è arrivato lo Swansea con una proposta di acquisto. Abbiamo fatto un tentativo ambizioso, subordinato alla possibile uscita di Pazzini.”
Continua il ds:”Pazzini è un giocatore importante, con più di 100 gol in Serie A. È normale che le altre squadre ci facciano un pensierino. Io dovevo prevedere una sua possibile cessione, ma lui è rimasto, con un allenatore che può farlo rendere al meglio.”
J.M.B.
FONTE: Hellas1903.it
Pazzini, il capitano rimane a Verona. Ma come?
By Federico Messini - 1 settembre 2017
Il Verona voleva un bomber più giovane e più forte fisicamente. Ha cercato Mitrovic, ha sfiorato Bony, ha trattato Djordjevic.
La società aveva messo in preventivo un acquisto nel ruolo di prima punta già qualche settimana fa ed è per questo che Pazzini si è trovato relegato in panchina con Napoli e Crotone: con un nuovo bomber, il Pazzo sarebbe finito sul mercato ed era necessario che giocasse il minimo indispensabile.
Alla fine non è arrivato nessuno, Pazzini ora rimane il capitano e il titolare e tutto è scoppiato in una bolla di sapone.
Ma Pazzini come vivrà questa stagione? Come entrerà in campo, sapendo che la società ha provato in ogni modo a sostituirlo?
Quale rapporto avrà con Pecchia che non l’ha fatto giocare per due partite per scelta della società?
Non è certamente una situazione semplice.
Pazzini ha esperienza da vendere ed è un professionista intelligente. Vivrà la stagione gialloblù alla grande, ma qualcosa ormai si è rotto e a giugno, comunque vada questa annata, preparerà la valigia.
Damiano Conati
Pedullà: “Pessima la gestione di Pazzini”
By Redazione - 31 agosto 2017
L’esperto di mercato Alfredo Pedullá ha commentato la permanenza del capitano del Verona: “La gestione di Pazzini da parte del Verona è stata pessima! Pecchia rimane con una bomba ad orologeria nello spogliatoio”.
D.Con.
FONTE: HellasNews.it
Giampaolo Pazzini rimane all’Hellas Verona
agosto 31, 2017
L’attaccante non si muove da Verona. Secondo Sky Sport, Giampaolo Pazzini non lascerà l’Hellas Verona.
FONTE: HellasLive.it
Hellas Verona: Pazzini non vuole la cessione
Simone Beltrambini , 31 agosto 2017
Giampaolo Pazzini, punta di spicco dell’Hellas Verona che ha contribuito con tutti i suoi gol alla promozione della squadra in Serie A è in rotta con l’allenatore Fabio Pecchia. Questo almeno è quello che sembra visto che il giocatore nelle prime due uscite in campionato ha visto il campo per dei brevi momenti.
Lo scarso minutaggio concesso da Fabio Pecchia al bomber di Pescia lascia tutti perplessi a cominciare da un grande ex come Pietro Fanna che ha dichiarato: “Pazzini è stato protagonista e leader della squadra nella stagione della promozione. Ha trascinato il Verona sul piano tecnico e morale. Non capisco questa scelta. Escluderlo in questo modo è molto rischioso“.
Un altro grande ex gialloblu come Beniamino Vignola ha aggiunto: “Dall’esterno risulta impossibile comprendere che cosa stia succedendo. A me sembra chiaro che ci sia l’intenzione di cederlo. Prima di privarsi di uno come lui, l’Hellas ci pensi molte volte“. I pensieri degli ex scaligerei sono poi stati conclusi da Gianni Bui che ha detto: “Se il Verona lo cedesse commetterebbe un errore. Non ho elementi per giudicare i suoi rapporti con Pecchia. Può essere che si sia rotta una sintonia, può essere che non ci sia più un’intesa che sembrava forte. Se il problema è questo, per il bene della squadra è giusto che si parlino e che superino questi attriti“. Staremo a vedere.
FONTE: CalcioLine.it
Il futuro di Giampaolo Pazzini
agosto 31, 2017
Nell’ultimo giorno di mercato, si deciderà anche il futuro dell’attaccante Giampaolo Pazzini. Entro le ore 23, l’Hellas Verona dovrà valutare, insieme all’ex Milan, se continuare o meno insieme. Pazzini vuole rimanere a Verona ma nelle ultime ore di mercato tutto può accadere.
FONTE: HellasLive.it
CALCIOMERCATO
Pazzini, anche il Sassuolo ci prova
Summit tra club emiliano e l’entourage del gialloblù
di Redazione Hellas1903, 31/08/2017, 12:56
Summit in corso tra l’enturage di Pazzini e il Sassuolo, in cerca di un attaccante. Se il Pazzo si trasferirà al Sassuolo, Matri andrà al Parma, riferisce Tmw.
Oltre al Parma, per l’attaccante dell’Hellas si fa sotto anche il club neroverde, con un Pazzini che può ora davvero lasciare il Verona. Tanto, naturalmente, dipenderà dalla possibilità dell’Hellas di garantirsi delle alternative e dalla volontà del bomber gialloblù.
CALCIOMERCATO
Pazzini, Parma all’attacco
Gli emiliani, con Matri che si allontana, puntano sul centravanti del Verona
di Redazione Hellas1903, 31/08/2017, 11:08
Il Parma all’attacco: vuole Giampaolo Pazzini.
Il ballo delle punte sta iniziando ad avviarsi e anche il Pazzo potrebbe essere tirato in pista. Come riportato dal sito www.alfredopedulla.com, il Parma sta incontrando delle difficoltà per chiudere con Alessandro Matri.
Per questo la società emiliana si è rivolta all’entourage di Pazzini e al suo agente, Tullio Tinti, per valutare la situazione e ottenere il sì del capitano dell’Hellas, escluso dalla formazione titolare del Verona nelle prime due giornate di campionato.
FONTE: Hellas1903.it
Pazzini-Hellas, il futuro è in bilico
Giampaolo Pazzini potrebbe lasciare l’Hellas dopo l’eventuale arrivo di Bony: in giornata si cercherà di capire il suo futuro
Di Gabriele Anello -31 agosto 2017
Evidentemente non è destino: Giampaolo Pazzini rimarrà oggetto delle chiacchere di mercato fino all’ultimo minuto della finestra estiva. Come riporta infatti “La Gazzetta dello Sport”, il capitano dell’Hellas Verona rimane in bilico. Se dovesse scattare un ultimo giro di punte nelle ore finali del mercato e negli uffici del club arrivasse un’offerta rilevante, la cessione del capitano da improbabile si farebbe possibile. Finora il Verona non ha ricevuto proposte adeguate. La partenza di Pazzini è un’eventualità remota, sebbene le esclusioni dalla formazione titolare decise da Pecchia con il Napoli e col Crotone abbiano portato con sé notevoli, e non del tutto risolti, strascichi polemici. Attenzione, però, ai colpi di teatro in coda, per quanto, tra i pretendenti a Pazzini, il Cagliari si sia sistemato con Pavoletti e il Sassuolo sia sulle tracce di Duvan Zapata (che però dovrebbe accasarsi alla Sampdoria). Per ora non sembrano esserci grossi spazi per Pazzini in piazze alternative della Serie A, ma il bello del mercato è proprio che sa essere imprevedibile.
FONTE: CalcioNews24.com
CALCIOMERCATO
E se arriva Bony
Pazzini cosa farà?
31/08/2017 24:11
L'eventuale arrivo di Bony potrebbe mettere Pazzini sul mercato. Due operazioni non semplici da fare nell'ultimo giorno di mercato.
La decisione finale spetterebbe proprio a Pazzini, che comunque resta legato al Verona da un accordo pluriennale.
Prima però la società deve ingaggiare Bony, un'impresa tutt'altro che semplice anche se c'è già l'accordo con il giocatore.
Pazzini potrebbe andare a Udine dove ritroverebbe Delneri. La piazza friulana è in subbuglio dopo la cessione di Thereau alla Fiorentina e l'ingaggio di Maxi Lopez non convince.
FONTE: TGGialloBlu.it
CALCIOMERCATO
Il ballo delle punte, ma il Pazzo (per ora) non c’è
Il Parma stringe per Matri, il Sassuolo cerca Zapata. Possibile addio al Verona del capitano soltanto per una maxi-offerta
di Redazione Hellas1903, 30/08/2017, 17:39
Ancora 30 ore alla fine del mercato estivo.
Una volata che ha al centro il ballo delle punte. Attaccanti, oggetto del desiderio dei più, a maggior ragione in questa fase.
Al momento nel “gioco” non entra Giampaolo Pazzini. Attenzione, però, alla partenza di un giro che potrebbe rimescolare le carte e variare lo scenario da qui alle 23 di domani.
Il Parma insiste per Alessandro Matri con il Sassuolo. Operazione che già a breve dovrebbe arrivare a una soluzione in un senso o nell’altro. Lo stesso Sassuolo, dover aver pensato (sondando il suo entourage) al Pazzo, si è rivolto al Napoli per Duvan Zapata, cercato anche dalla Sampdoria.
Se ieri si è chiusa la trattativa che ha condotto al Cagliari proprio dal Napoli Leonardo Pavoletti per 10 milioni di euro più 2 di bonus, la cifra più elevata mai pagata dalla società rossoblù per un giocatore.
Anche il Cagliari aveva cercato Pazzini.
A questo punto il capitano resterà a Verona. Salvo, naturalmente, che non pervengano delle offerte irrinunciabili sulla scrivania dell’Hellas, cosa che per adesso non è avvenuta.
M.F.
Twitter @teofontana
FONTE: Hellas1903.it
ALTRE NOTIZIE
Verona, gli ex con Pazzini: "Situazione incomprensibile"
29.08.2017 16:06 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
Tutti con Giampaolo Pazzini. A Verona, tiene banco il caso legato allo scarso minutaggio concesso da Fabio Pecchia al bomber di Pescia. Al Corriere del Veneto parlano diversi ex gialloblù, a partire da Pietro Fanna: "Pazzini è stato protagonista e leader della squadra nella stagione della promozione. Ha trascinato il Verona sul piano tecnico e morale. Non capisco questa scelta. Escluderlo in questo modo è molto rischioso". Stessa musica nelle parole di Beniamino Vignola: "Dall’esterno risulta impossibile comprendere che cosa stia succedendo. A me sembra chiaro che ci sia l’intenzione di cederlo. Prima di privarsi di uno come lui, l’Hellas ci pensi molte volte".
Chiude Gianni Bui: "Se il Verona lo cedesse commetterebbe un errore. Non ho elementi per giudicare i suoi rapporti con Pecchia. Può essere che si sia rotta una sintonia, può essere che non ci sia più un’intesa che sembrava forte. Se il problema è questo, per il bene della squadra è giusto che si parlino e che superino questi attriti".
SERIE A
HOTEL MELIÀ - Hellas Verona, idea Pazzini per il Sassuolo
29.08.2017 16:04 di Pietro Lazzerini Twitter: @PietroLazze
Fonte: Luca Bargellini
Con Matri e Iemmello in uscita, il Sassuolo è a caccia di una punta da regalare a Bucchi. L'ultima suggestione porta al nome di Giampaolo Pazzini, giocatore che è passato da eroe dell'Hellas Verona a uomo mercato, complici le due panchine nelle prime due giornate di campionato.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
NEWS
Bui: “Il Verona non perda Pazzini”
L’ex attaccante: “Rottura con Pecchia? Si chiariscano, c’è sempre stata intesa tra di loro”
di Redazione Hellas1903, 29/08/2017, 13:39
Gianni Bui, attaccante del Verona e grande realizzatore gialloblù a fine anni ’60, interviene, sentito dal “Corriere di Verona” oggi in edicola, sulla vicenda di Giampaolo Pazzini.
Osserva Bui: “Se il Verona lo cedesse commetterebbe un errore. Non ho elementi per giudicare i suoi rapporti con Pecchia. Può essere che si sia rotta una sintonia, può essere che non ci sia più un’intesa che sembrava forte. Se il problema è questo, per il bene della squadra è giusto che si parlino e che superino questi attriti”.
Prosegue l’ex punta dell’Hellas: “Non credo che il Verona possa permettersi un attaccante del valore di Pazzini. Ci vorrebbe, in questi casi, la calma di un grande allenatore che ho avuto proprio quando ero in gialloblù, Nils Liedholm: “Stai tranquillo, ora non giochi ma presto torni, segni e va tutto bene”, avrebbe detto, con il suo inconfondibile accento. Ma il Verona non perda il suo centravanti”.
FONTE: Hellas1903.it
Chiarezza e rispetto per i tifosi dell’Hellas Verona e Giampaolo Pazzini
agosto 29, 2017
La seconda panchina consecutiva non lascia spazio a tante interpretazioni: l’Hellas Verona sta cercando di vendere Giampaolo Pazzini. Vuoi per l’ingaggio, vuoi perché il "capitano" d’incanto non rientra più nei piani del club di via Francia. Resta il fatto che le scelte di Pecchia contro Napoli e Crotone hanno relegato inizialmente in panchina il protagonista assoluto della promozione in Serie A. Scelta del tecnico o della società? Mancano oramai poche ore alla chiusura del calciomercato (giovedì 31 agosto, ore 23, ndr) ed il caso Pazzini in casa gialloblù è sempre più di attualità. L’ex Milan però non ha alcuna intenzione di lasciare Verona e per la dirigenza scaligera resta inoltre il problema di rafforzare una rosa che, specie in attacco, non dà alcuna garanzia.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
Fanna su Pazzini: “Insostituibile, ma se non gioca…”
La bandiera gialloblù: “È un leader, non so come potrebbe essere rimpiazzato”
di Redazione Hellas1903, 29/08/2017, 08:29
Piero Fanna, grande bandiera gialloblù, parla della vicenda Pazzini, interpellato in proposito dal “Corriere di Verona” oggi in edicola.
Dice:”Pazzini è stato protagonista e leader della squadra nella stagione della promozione. Ha trascinato il Verona sul piano tecnico e morale. Non capisco questa scelta. Escluderlo in questo modo è molto rischioso. Se le condizioni sono queste, non è per nulla improbabile la sua cessione. Resta da vedere come potrebbe essere rimpiazzato. Pazzini, invece, deve essere una certezza per il Verona. Lo ritengo insostituibile”.
FONTE: Hellas1903.it
28 AGO 2017
PAZZINI E’ UN CASO, IL PUNTO DI CROTONE PREZIOSO
Gli ultimi giorni di mercato ci chiariranno un po’ le idee. Al momento Pazzini è un caso. Pecchia ha cercato di giustificare la scelta di tenerlo ancora fuori spiegando che il giocatore non è in condizione. Un problema non da poco se è questa la verità. Pazzini è l’unico centravanti in rosa, non è infortunato, non ha saltato un’amichevole, si è sempre allenato. Se ritieni di poter essere più efficace con Fares prima punta contro una diretta concorrente, allora la questione è davvero molto seria, per non dire preoccupante.
Preferisco pensare che Pazzini sia distratto dalle voci di mercato e che in questo periodo non sia completamente sintonizzato sul Verona e sulla corsa salvezza. Il lato triste della vicenda è che la società, anziché lavorare per portare a Verona un attaccante di livello, sia stata costretta a ricercare giovani di belle speranze in esubero nei loro club di appartenenza (missione finora fallita) per ritrovarsi a pochi giorni dalla chiusura del mercato con in mano il problema Pazzini. Inutile in questo momento formulare tante ipotesi. Meglio aspettare giovedì notte per valutare la rosa definitiva. C’è però una considerazione finale che mi sento di fare: condizione o no, se in rosa hai un solo centravanti, esaltato fino all’altro ieri, indicato come punto di riferimento, guida e capitano, non puoi lasciarlo fuori per far giocare fuori ruolo Bessa prima e Fares poi.
[...]
Luca Fioravanti
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Hellas Verona, ora Pazzini è un caso. Seconda panchina per l’attaccante
Un punto in due gare per l’Hellas Verona, che ora deve affrontare anche il caso Pazzini. L’attaccante è ai ferri corti con Pecchia
Alessio Roccio 28 agosto 2017
“Non ho alcun problema con lui né con nessun altro. Alleno l’Hellas e non solo Pazzini. La valutazione non è sul singolo. Sono convinto che abbiamo bisogno del miglior Pazzini per salvarci. Abbiamo lavorato alla grande con lui, conosco il suo valore, però in questo momento devo considerare tutta la rosa”. Queste le parole di Fabio Pecchia, allenatore dell’Hellas Verona, di ieri sera dopo il pareggio per 0-0 a Crotone.
Il capocannoniere dello scorso campionato di Serie B, Gianpaolo Pazzini, è stato tenuto in panchina per più di un’ora anche ieri sera. Dopo la prima bocciatura contro il Napoli, l’ex attaccante del Milan sembrava potesse rientrare nell’11 titolare in terra calabrese, ma l’allenatore Pecchia gli ha preferito Fares. Una scelta che, tuttavia, non ha giovato agli scaligeri. L’attaccante è ora ai ferri corti con il tecnico, e una partenza nel finale di mercato non è da escludere.
💊Pillola di Fanta
Tenere in panchina un attaccante da 169 reti in carriera vuol dire davvero farsi del male. Soprattutto se poi in campo al suo posto scende gente come Fares o Cerci. PECCHIA MA CHE COMBINI?
FONTE: CalcioDAangolo.com
CALCIOMERCATO VERONA
Pazzini resta, sì o no? Cagliari intanto preme
28/08/2017 23:14
In attesa di conoscere la fine di questo calciomercato estivo e quindi come si delineerà in conclusione la rosa del Verona, tiene banco la questione Pazzini. Il centravanti non schierato dall’inizio a Crotone perché secondo mister Pecchia non è al meglio della propria condizione, ha fatto scalpore (gli è stato preferito Fares). L'allenatore ha ribadito che non c'è nessun "caso", ma intanto, in forma o meno, il nr 11 e capitano gialloblù resta comunque un elemento appetibile per molte squadre. Ronzano attorno a lui Sassuolo e Parma, ma dagli ultimi rumors, chi lo sta inseguendo con più convinzione, pare sia il Cagliari, “orfano” di Borriello approdato alla Spal. I rossoblù sono sulle tracce anche di Pavoletti, Djordjevic e Mitroglu, ma Pazzini è il centravanti favorito. Se l’Hellas decidesse di cederlo, è vero che si libererebbe di un ingaggio pesante, ma conseguentemente dovrebbe trovare non solo un sostituto che garantisca continuità e gol, ma anche un vice di quest’ultimo. Insomma, senza Pazzini, la coperta del reparto d’attacco sarebbe ancora più corta e conseguentemente sarebbe necessario correre ai ripari. Oltre al “caso” punta centrale, restano poi da sistemare persino gli esterni. Verde e Cerci da soli non bastano. Servono i sostituti anche per loro (Fares non è un'alternativa attendibile). Al ds Fusco, il completamento del puzzle.
A.F.
FONTE: TGGialloBlu.it
L’Hellas Verona non è più Pazzo
agosto 28, 2017
Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Se contro il Napoli, all’esordio in campionato, i gialloblù si erano presentati con Bessa punta centrale, con Pazzini relegato clamorosamente in panchina, a Crotone, nel primo scontro diretto della stagione, questa volta è stato preferito persino Fares al capitano gialloblù. Due esclusioni consecutive per l’ex Milan che non hanno una spiegazione plausibile. Una decisione dell’allenatore o della società? Un caso che rimane ancora aperto e che fa molto discutere a quattro giorni dalla chiusura del calciomercato. La cosa certa è che allo stadio Scida di Crotone ieri sera si sono viste due delle squadre più accreditate alla retrocessione.
FONTE: HellasLive.it
Caso-caos Pazzini, cosa ci lascia il dopo Crotone
By Federico Messini - 28 agosto 2017
Caso-caos Pazzo. A leggerlo sembra il titolo del nuovo film di Checco Zalone. La realtà invece è che Pazzini, si voglia o no, è diventato un vero e proprio caso nello spogliatoio gialloblù.
Dopo aver trascinato l’Hellas in serie A a suon di gol tutti si sarebbero aspettati un Pazzini leader e perno inamovibile dell’attacco scaligero.
Finora non è stato così.
Il capitano é stato relegato in panchina sia all’esordio con il Napoli, sia nella delicata trasferta di Crotone.
Due sono le ipotesi: o il Pazzo non è più al centro del progetto tecnico gialloblù o, stando alla versione di Pecchia, non è al top della condizione per giocare un’intera partita.
L’ipotesi più accreditata al momento é la seconda, con il Mister gialloblù che, alla luce della rosa ancora incompleta – la classica coperta troppo corta – deve fare di necessità virtù e gestire col contagocce i pochi uomini a disposizione, specialmente in un momento della stagione dove le gambe non girano come dovrebbero.
Se fosse così, Pecchia dimostra di avere forte personalità, scegliendo di sacrificare il suo uomo copertina per il bene della squadra rischiando – ed è successo – di creare un caos mediatico.
“Alleno un club, non solo Pazzini”, ha dichiarato il mister nel prepartita a Crotone, dichiarando inoltre al fischio finale: “L’Hellas ha bisogno del miglior Pazzini per salvarsi”.
Stando a queste dichiarazioni non ci sono dubbi, Pazzini resterà a Verona e il vero campionato inizierà dopo la sosta e a mercato chiuso, quando ci si auspica di avere una rosa al completo.
Se invece la questione non fosse di tipo tecnico e l’ipotesi vera fosse la prima, con una reale rottura tra il bomber e la società, Pazzini con ogni probabilità verrà ceduto e l’Hellas dovrebbe correre immediatamente ai ripari ingaggiando non più uno ma due attaccanti centrali che completino il reparto avanzato.
Caos-caso che sia, se ne saprà di più nei prossimi giorni, con l’auspicio che tutti questi tremori non destabilizzino troppo una squadra che deve assolutamente raggiungere l’obiettivo salvezza al termine della stagione.
FONTE: HellasNews.it
28 AGO 2017
PAZZI-NO
Delle due l’una: o Pazzini non ha giocato perchè non è in condizione (e mi pare che questa sia stata la spiegazione di Pecchia), o non ha giocato perchè non fa più parte dell’idea della società. E quindi è sul mercato. Ne sapremo di più il 31 agosto quando le trattative si chiuderanno e vedremo che squadra avrà in mano Pecchia.
Dando buona la prima tesi, Pecchia ha dimostrato comunque un coraggio da leone. Sinceramente: chi glielo fa fare di fare la figura dell’imbelle creando un caso che fino a quindici giorni fa non esisteva? E allora si dirà: Pecchia è un aziendalista e prende ordini da Setti che vuole cedere Pazzini perchè la società non ha più soldi. Va bene: ammettiamo sia così. Ma Pecchia rischia del suo, rischia di bruciarsi la carriera, in sostanza rischia di trovarsi il cerino in mano. Non ho ma trovato un allenatore tanto autolesionista.
E allora dobbiamo per forza credere che oggi come oggi Pazzini non sia in condizione, o quantomeno che Pecchia non lo ritenga in condizione di giocare l’intera partita. Se il mercato fosse chiuso, non ci sarebbero dubbi. Invece il fatto che l’entourage di Pazzini abbia fatto trapelare sui giornali l’idea che l’attaccante abbia un mercato ha sollevato un polverone.
Facendoci perdere di vista tra l’altro ciò che sarebbe più importante sapere oggi: è il Verona una squadra che può lottare per salvarsi? Quello che Pecchia ha cercato di spiegare con tatto e diplomazia questa sera, o almeno che credo di aver capito è che più di così il Verona non ce la fa. E’ il massimo che si possa chiedere in questo momento alla sua squadra. Per una serie di motivi (anche per sfiga) il precampionato è stato un disastro. Infortuni, contrattempi, il famigerato caso Cassano, hanno di fatto impedito al tecnico di lavorare per essere pronto al via del torneo come avrebbe voluto. Così Pecchia ha cercato di fare necessità virtù. Ha cercato di non prendere un’imbarcata con il Napoli (che stasera ha battuto l’Atalanta con lo stesso punteggio del Bentegodi) e ha portato a casa un punto da Crotone. Al ritorno, in caso di vittoria al Bentegodi, potremo anche definirlo d’oro. Ora è ovvio che il tecnico si aspetta di vedere la rosa completata con giocatori che possano realmente essere un valore aggiunto.
Non mi sento di seguire l’onda negativa e pessimista che ha colto improvvisamente una parte della tifoseria. Ma non perché questa società o questa squadra mi facciano impazzire. Ma relativamente a ciò che vedo da altre parti. Il Verona non è né meglio né peggio della altre squadre che lottano per la salvezza. E che sarà durissima non lo scopriamo di certo oggi. Del resto cosa si può chiedere ad una squadra che è appena tornata in serie A se non la salvezza anche soffertissima, anche all’ultimo secondo dell’ultima giornata come successe a Reggio Calabria con il gol di Michele Cossato nello spareggio del 1999? Sparare sentenze oggi è profondamente sbagliato. Abbiamo giocato con il Napoli in forma Champions e abbiamo perso. Abbiamo giocato con il Crotone fuori casa una sfida salvezza e non siamo stati sconfitti.
Gianluca Vighini
28 AGO 2017
PAZZINI E’ UN CASO, IL PUNTO DI CROTONE PREZIOSO
Gli ultimi giorni di mercato ci chiariranno un po’ le idee. Al momento Pazzini è un caso. Pecchia ha cercato di giustificare la scelta di tenerlo ancora fuori spiegando che il giocatore non è in condizione. Un problema non da poco se è questa la verità. Pazzini è l’unico centravanti in rosa, non è infortunato, non ha saltato un’amichevole, si è sempre allenato. Se ritieni di poter essere più efficace con Fares prima punta contro una diretta concorrente, allora la questione è davvero molto seria, per non dire preoccupante.
Preferisco pensare che Pazzini sia distratto dalle voci di mercato e che in questo periodo non sia completamente sintonizzato sul Verona e sulla corsa salvezza. Il lato triste della vicenda è che la società, anziché lavorare per portare a Verona un attaccante di livello, sia stata costretta a ricercare giovani di belle speranze in esubero nei loro club di appartenenza (missione finora fallita) per ritrovarsi a pochi giorni dalla chiusura del mercato con in mano il problema Pazzini. Inutile in questo momento formulare tante ipotesi. Meglio aspettare giovedì notte per valutare la rosa definitiva. C’è però una considerazione finale che mi sento di fare: condizione o no, se in rosa hai un solo centravanti, esaltato fino all’altro ieri, indicato come punto di riferimento, guida e capitano, non puoi lasciarlo fuori per far giocare fuori ruolo Bessa prima e Fares poi.
Passiamo al punto di Crotone. Buono, molto buono se consideriamo le difficoltà ambientali. Un campo notoriamente insidioso, lo Scida. Eppure ho l’impressione che questo Crotone, incompleto per colpa di assenze forzate e di qualche rinforzo non ancora arrivato, fosse sulla carta molto vulnerabile per non dire battibile. Ecco che partendo da quest’ottica, il punto acciuffato dal Verona è sì positivo, ma anche avvolto da un pizzico di rammarico misto a preoccupazione. Dai gialloblù mi sarei aspettato una prestazione migliore, meno confusionaria, più concreta. Vincere il possesso palla non ha alcun valore se non riesci ad essere pericoloso. E se ripassiamo il match, il Crotone ha fatto qualcosa in più del Verona in termini di occasioni.
Adesso la sosta e poi la Fiorentina (in crisi) al Bentegodi. Un test per capire meglio la squadra di Pecchia con la speranza di trasformare le preoccupazioni in sensazioni positive.
Luca Fioravanti
FONTE: Blog.Telenuovo.it
CALCIOMERCATO
Pazzini-Verona, il capitano resta
L’attaccante, cercato da Sassuolo e Cagliari, ha chiarito al club che non vuole andarsene
di Redazione Hellas1903, 25/08/2017, 08:47
Giampaolo Pazzini non si vuole muovere da Verona.
L’ha chiarito in queste ore alla dirigenza gialloblù, come conferma “La Gazzetta dello Sport”. Su di lui ci sono stati gli interessamenti di Cagliari e Sassuolo (e anche il Parma ha sondato l’entourage del giocatore).
Il capitano, quindi, non se ne andrà. A meno che, naturalmente, non arrivi sul tavolo dell’Hellas un’offerta irrinunciabile, che per ora non c’è stata.
FONTE: Hellas1903.it
CALCIOMERCATO
Pazzini non è più intoccabile
24/08/2017 11:57
Ultima settimana di mercato: Fusco è al lavoro per rinforzare l'attacco del Verona. "Arriveranno 2-3 giocatori nel reparto offensivo" aveva chiosato il Ds dell'Hellas durante la conferenza stampa che annunciava il rinnovo di Daniel Bessa con i colori gialloblù.
Molti gli obiettivi, molti gli ostacoli. Ma ci potrebbero essere sorprese anche in uscita: Pazzini ha mercato (sul capitano del Verona ci sono Cagliari e Sassuolo ma anche piste estere) e potrebbe lasciare Verona nell'ultima settimana di mercato se ci dovesse essere un'offerta che soddisfi la società. Sarà un finale di mercato bollente...
FONTE: TGGialloBlu.it
Di Federico Gottero 10:52 24.08.17
Clamoroso Verona, Pazzini può lasciare: Sassuolo e Cagliari interessate
Giampaolo Pazzini potrebbe lasciare il Verona. Dopo le scintille con Pecchia durante la sfida con il Napoli, l'attaccante starebbe pensando di cambiare aria
LaPresse/Giuseppe Zanardelli
Le scintille andate in scena durante il match disputato dal Verona con il Napoli tra Pazzini e Pecchia potrebbero portare all’addio dell’attaccante 33enne. Il ‘Pazzo’, infatti, è ben disposto ad ascoltare le proposte di Sassuolo e Cagliari che hanno mostrato interesse per l’ex Sampdoria. Il club neroverde sta per cedere Iemmello al Benevento e Matri al Parma. Prima di dare il via libera ad entrambe le operazioni, però, gli emiliani vogliono assicurarsi un attaccante di livello.
Il nome in cima alla lista è quello di Leonardo Pavoletti. Per l’ex Genoa si tratterebbe di un ritorno nel club neroverde. Trovare l’accordo con il Napoli però non è semplicissimo. I partenopei chiedono infatti 2,5 milioni per il prestito della punta e non concedono aiuti sul ricco ingaggio da 1,8 milioni di ‘Pavoloso’. L’alternativa del Sassuolo, come riportato dalla ‘Gazzetta dello Sport’, è proprio Pazzini.
Stesso discorso per il Cagliari. I rossoblù hanno messo Pavoletti in cima alle preferenze ma valutano Pazzini come alternativa. I prossimi giorni saranno decisivi per vedere come andrà a finire questo mini valzer delle punte.
FONTE: CalcioWeb.eu
Calciomercato, Verona: Pazzini-Pecchia è rottura. L'attaccante chiede la cessione.
Stefano Fonsato
24/08/2017, 09:40
Confermato a Verona: Giampaolo Pazzini, dopo l'esclusione dal 1' durante la prima giornata di campionato contro il Napoli, rompe con mister Fabio Pecchia e chiede alla società scaligera di essere ceduto. Sulle sue tracce, il Sassuolo di mister Bucchi, che si prepara a cedere Alessandro Matri al Parma.
FONTE: It.EuroSport.com
CALCIOMERCATO
Pazzo via? Per il Verona è incedibile
Molte le sirene attorno all’attaccante, l’Hellas fa muro
di Redazione Hellas1903, 24/08/2017, 09:08
Ci sono stati gli interessamenti per Giampaolo Pazzini, dopo l’avvio del campionato, con i sondaggi effettuati soprattutto da Cagliari e Sassuolo.
Anche il Brescia, passato alla proprietà di Massimo Cellino, ha preparato un’offerta per il Pazzo, mostrando ambizioni di promozione in A.
Il Verona, però, non ha nessuna intenzione di lasciar partire Pazzini. Per l’Hellas il capitano è incedibile. E lui, al di là della polemica per il mancato impiego dall’inizio sabato con il Napoli, non vuole andare via da Verona, realtà in cui è pienamente calato, con ruoli di leader consolidati.
FONTE: Hellas1903.it
RASSEGNA STAMPA
Il Corriere di Verona titola: "Pecchia e Pazzini fanno pace"
23.08.2017 08:53 di Pietro Lazzerini Twitter: @PietroLazze
Il Corriere di Verona a proposito del momento delicato attraversato dalla squadra dopo la sconfitta contro il Napoli titola: "Pecchia e Pazzini fanno pace". I due si sono incontrati dopo il gesto del capitano dopo il gol contro gli azzurri e non ci sono state altre frizioni con l'allenatore che durante l'allenamento ha spesso incitato il Pazzo apparso in grande crescita di forma.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Pazzini-Pecchia, patto per la salvezza
Dopo gli screzi in Hellas Verona-Napoli, si riparte insieme per la salvezza: Pazzini sarà titolare a Crotone, Pecchia ci conta
Di Gabriele Anello -22 agosto 2017
Il Crotone come prima vittima nella nuova risalita in A: l’Hellas Verona deve immediatamente ripartire dopo la sconfitta nella gara d’apertura contro il Napoli. Anche perché il 3-1 subito dagli azzurri verrà ricordato soprattutto per il gesto di Giampaolo Pazzini, in polemica aperta con il suo allenatore Fabio Pecchia. L’esclusione dall’undici titolare – decisa per limitare il giro-palla del Napoli (piano fallito immediatamente) – non è stata ben digerita dal capitano dell’Hellas. Come riportato da “La Gazzetta dello Sport”, a Crotone si ripartirà invece dal bomber numero 11 per prendersi tre punti che sarebbero fondamentali nel percorso per la salvezza. Accanto a Pazzini, Pecchia dovrebbe affidarsi nuovamente a Bessa e Cerci, stavolta qualche metro più indietro rispetto al centravanti di Pescia. Insieme a loro, anche Simone Verde, che sta facendo bene in questo primo scorcio di stagione con l’Hellas (doppietta all’Avellino in Coppa Italia e uno dei pochi salvabili contro il Napoli).
Pazzini-Hellas, confronto con Pecchia alla ripresa
Giampaolo Pazzini non ha gradito la panchina contro il Napoli: ci sarà un confronto con il tecnico dell’Hellas in vista del Crotone
Di Gabriele Anello -21 agosto 2017
La rete su rigore dopo esser entrato tardi, l’esultanza polemica nei confronti del proprio tecnico. Non è stata una prima facile quella di Fabio Pecchia in Serie A: oltre a un Napoli stellare, l’Hellas ha fatto i conti con un gioco che sembra indietro nei meccanismi e con la rabbia del suo capitano. Pazzini è partito in panchina, è stato l’ultimo cambio e ha trasformato il rigore dell’1-3, esultando polemicamente verso la panchina gialloblu. Il chiaro riferimento della rabbia era Pecchia, con il quale il rapporto è buono, ma la soluzione presa alla prima di campionato non è piaciuta. Alla piazza, soprattutto, che sta con Pazzini. Eppure l’idea di Pecchia era quella di limitare Diawara con il “falso nueve” Bessa: è andata male e il tecnico se n’è assunto la responsabilità. Ora però c’è la trasferta di Crotone, un primo test salvezza in cui bisogna vincere: secondo “La Gazzetta dello Sport”, ci sarà un confronto tra i due alla ripresa degli allenamenti. Anche perché l’Hellas visto sabato sera – in attesa di qualche soluzione del mercato – ha bisogno di tutta l’unità possibile.
FONTE: CalcioNews24.com
21 AGO 2017
PAZZINI ANDREBBE MESSO IN CASTIGO, COME I BAMBINI
Pazzini andava preso a sculacciate, metaforicamente parlando. O messo in castigo, dietro la lavagna. O in ginocchio sui ceci, come si usava fare una volta coi bambini disobbedienti. Altro che critiche all’allenatore. Troppo facile da fuori sparare sul pianista. O sulla croce rossa. Gli allenatori possono preparare partite, non fare miracoli. E il Verona era stato più che dignitoso fino al gol preso per limiti individuali e casualitá. E subito dopo per follia di un suo singolo (Romulo). Chiunque stava pensando “eppure teniamo”! E nessuno in quel momento pensava a Pazzini. La partita era stata preparata bene e la squadra si stava applicando. La realtá è che il Napoli era di un altro pianeta. Fine dei discorsi. Invece di chiedersi se Pecchia è impazzito bisognerebbe arrivare a capire come abbia lavorato Pazzini nell’ultimo periodo. Si pensa davvero che un aziendalista come il mister non si sia confrontato con la societá prima di fare la scelta? Ma per favore…
Pazzini è entrato in un momento in cui il Verona ha avuto un sussulto (ma la squadra non ha mai mollato sul piano atletico). E tale sussulto non è certo dipeso da lui. Ha tirato un rigore procurato da altri. Lo ha tirato pure male e… cosa ha fatto? Si è permesso di fare polemica con l’allenatore. Almeno a Novara aveva avuto la decenza di farlo dopo aver determinato qualcosa (gol del 2 a 2). Ma col Napoli??? Legittimato da cosa ti permetti un simile atteggiamento? (Strano non abbia smentito anche stavolta che fosse indirizzato a Pecchia).
Nessuno è masochista. Fidatevi. E per arrivare a lasciar fuori Pazzini bisogna che il suddetto “bambino” ci abbia messo del suo… Velocitá davanti? Forse semplicemente serviva uno che corresse e fosse disposto al sacrificio come la partita richiedeva.
Non voglio nemmeno pensare che ci sia un seppur minimo nesso tra l’addio di Toni e la vicenda. Tra l’amicizia tra il Pazzo e l’ex “consigliere” e la crescente ostilitá verso la guida tecnica. Tra attriti di scuderia (vecchie e nuove) e la guerra sotterranea al duo Fusco-Pecchia. Non lo penso. Assolutamente.
Cominciamo a chiarire che l’allenatore va rispettato. Specie quello che ti ha appena condotto in A. Che alla prima giornata col Napoli ci sta di perdere. Che probabilmente quasi tutte le squadre partecipanti a questo campionato ci avrebbero lasciato le penne. Che la squadra è incompleta e va terminata sul mercato e che se non passa l’idea che la parte sportiva è forte e legittimata dalla proprietá ci si castra da soli e si fa la fine del Pescara dell’anno scorso.
Altro che Pazzini.
Marco Gaburro
FONTE: Blog.Telenuovo.it
DOPO L'ESCLUSIONE
Pecchia ora deve gestire il caso Pazzini
21/08/2017 08:34
L'esclusione di Pazzini contro il Napoli ha aperto un caso.
L'attaccante è sbottato platealmente (com'era successo a Novara l'anno scorso) dimostrando di non aver per nulla gradito la panchina.
Ha sconfessato Pecchia davanti al pubblico, ma soprattutto davanti ai compagni.
Una situazione spinosa che ora il Verona deve affrontare.
Pecchia ha scelto di giocare senza Pazzini per cercare di fare densità a centrocampo e non dare profondità al Napoli. Un tentativo di arginare la corazzata di Sarri.
Non c'è scampo per chi si mette a giocare contro il Napoli a viso aperto e Pecchia ha ritenuto di cambiare strategia. Il tecnico forse non ha valutato i rischi di una scelta così impopolare. Tutto vano. Il Verona ha perso lo stesso e in più Pecchia ora si ritrova con il mal di pancia di Pazzini e le contestazioni della piazza che ritiene che il Verona non abbia giocato al meglio delle proprie potenzialità questa partita.
Fusco e il presidente Setti dovranno intervenire. O mediando tra Pazzini e l'allenatore, o punendo il giocatore per quel gesto, per dare un segnale allo spogliatoio. La via "morbida" pare quella più concreta.
Anche perchè la scelta di Pecchia è stata solo ed esclusivamente tattica e non "ad personam".
Pecchia continua a ritenere Pazzini indispensabile per il Verona. Anche perchè nel frattempo dal mercato non arriva nulla e tutti gli obiettivi (Sadiq, Cutrone) sono svaniti o stanno svanendo. Una punta arriverà comunque, Fusco è al lavoro. Ma di certo questo Verona che dovrà lottare e soffrire per riuscire a salvarsi, non può rinunciare a Giampaolo Pazzini.
GIANLUCA VIGHINI
FONTE: TGGialloBlu.it
20 AGO 2017
BOMBA PAZZINI
Tutti abbiamo pensato a un infortunio dell’ultimo minuto, magari durante il riscaldamento o qualche ora prima durante l’ultima rifinitura. Invece abbiamo saputo che Pazzini è finito in panchina per scelta tecnica. Pecchia ha spiegato l’esclusione con teorie che personalmente mi hanno convinto poco, ma che possono anche avere un senso.
Il problema è un altro. Lasciare fuori alla prima di campionato il tuo capitano, il capocannoniere della B che ti ha permesso di acciuffare la promozione, il trascinatore e guida dello spogliatoio, significa minare l’unità del gruppo e creare inutili malumori, soprattutto se le cose (com’era prevedibile) non vanno per il verso giusto. E contro questo Napoli tutti sapevano che sarebbe andata così.Un’esclusione del genere poteva essere digerita solo in caso di vittoria gialloblù.
Quando prendi decisioni forti, accetti il rischio. Se ti va a male, devi essere pronto a parare critiche e polemiche. Con Pazzini in campo dall’inizio sarebbe cambiato qualcosa? No. Proprio per questo tenerlo fuori ha provocato nuovi e pericolosi problemi per una squadra che deve affrontare già tante difficoltà per centrare l’obiettivo salvezza.
La reazione del Pazzo dopo il gol ci ha detto tantissimo dell’assurda situazione creata dall’allenatore, che avrebbe potuto limitare i danni facendo entrare il Capitano all’inizio del secondo tempo, quando l’Hellas era sotto 2-0. Invece Giampaolo è rimasto a guardare anche nel secondo tempo, fino al terzo gol partenopeo. Solo a partita chiusissima Pecchia lo ha fatto entrare. Altra assurdità.
Iniziare il campionato con una sconfitta contro il Napoli ci sta. Farsi scoppiare addosso una bomba del genere, significa complicarsi la vita. E’ autolesionismo.
Luca Fioravanti
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Verona, Pazzini polemico con Pecchia dopo il gol
del 19 agosto 2017 alle 22:33
Non è andata giù a Giampaolo Pazzini la panchina che Fabio Pecchia gli ha riservato nella sfida tra Verona e Napoli. Entrato in campo nel secondo tempo, l'attaccante ha esultato polemicamente dopo il gol dell'1-3 realizzato su rigore, sbattendo il pallone per terra e dando un'occhiataccia verso la panchina.
FONTE: CalcioMercato.com
Pazzini: “La salvezza sarà il nostro scudetto. Cerci, sarai tu il mio Cassano. Antonio? Non l’ho più sentito ma penso che continuerà a giocare”
agosto 3, 2017
“Dovremo correre più degli altri e provare a dare fastidio a tutti. Il nostro obiettivo è uno, e uno solo: salvarci. Il Verona deve stabilizzarsi in serie A. Salvarsi non varrà meno di essere promossi. La salvezza sarà il nostro scudetto. Se siamo un po’ in ritardo come dice Pecchia? Molti giocatori cambiati, alcuni hanno iniziato più tardi, altri devono arrivare: diciamo che dobbiamo accelerare – ha dichiarato Giampaolo Pazzini a La Gazzetta dello Sport – È vero che i gol non si contano ma si pesano? Verissimo. E se mi dicono che ne segnerò svariati in meno di 23 ma tutti pesanti, io rispondo: dove si firma? Ho sempre messo il noi davanti all’io: quest’anno dovrò farlo ancora di più. Non è scattata la scintilla a Cassano? Peccato perché poteva darci una bella mano. Altro non saprei dire, ma non c’aveva dato questa sensazione: stava bene, si era sempre allenato. Quello che sappiamo noi è quello che è uscito sui giornali. Quello che ci ha detto la mattina del 23 luglio, ultimo giorno del ritiro, è stato: “Ciao ragazzi, io vado: in bocca al lupo”. Poteva essere tutto ed il contrario di tutto: ciao ci vediamo nei prossimi giorni, o mai più. Come settimana prima: ci aveva riunito per dirci addio la mattina, il pomeriggio era di nuovo uno di noi. Io non l’ho più sentito. Antonio continuare a giocare? Per me sì. Ma è semplicemente una mia sensazione. Orfano dei suoi assist? Conto che me li faccia Cerci. Nel Milan abbiamo giocato insieme poco, ma in due partite me ne ha dati due… Tre motivi per scommettere su Cerci? Ha qualità che ormai è merce abbastanza rara, esperienza e orgoglio. Una qualità di Pecchia mai riscontrata negli altri allenatori? È uno che sa restare sempre tranquillo. Se mi mancherà Toni? Certo: gli amici ti mancano sempre. Era importante anche per la piazza. È andata così. Quanti punti può portarci il Bentegodi? Penso tanti, più che altro lo spero. Nel momento più difficile dello scorso campionato ci hanno tirato su loro, nello sprint finale ci hanno trascinato loro. Contratto fino al 2020 ma non è detto che continuerò a giocare fino ad allora? Sì. Non mi sono mai sentito legato a quella scadenza, neanche quando firmai il contratto”
Buon compleanno papino
agosto 2, 2017
Papino, sei lontano oggi e non posso farti gli auguri… Mamma mi ha detto di farti un disegno così quando ci vediamo potrò dartelo… Ho fatto un cuore e ho scritto Tommaso, poi volevo fare un arcobaleno ma non sono stato tanto bravo… Sotto ho disegnato il topo burlone… anche se alla mamma non piace tanto. Ma quando torni ci andiamo ok papi? Non vedo l’ora che torni… Papi, ma torni tra 2/70 i 328794 giorni? Mmmmhh.. Ehi Papi… Poi dobbiamo fare la festa… dobbiamo fare il bagno di notte! Dai babbo, e mi raccomando dobbiamo tenere la musica a palla, come la sera della festa che la mamma si tappava le orecchie… A palla!!! Ti aspetto papi… buon compleanno”. Non è il discorso più “giusto” del mondo, ma forse in assoluto il più vero… il più dolce e il più semplice… Le parole dei bambini fanno dei giri brevi ed è per questo che arrivano subito al cuore perché non c’è risciò che prendano altre strade o si perdano… Questi sono gli auguri miei e di Tommino, a te che sei un uomo ed un padre dolce, paziente ed amorevole… a te che sei capace di insegnare a tuo figlio che nella vita non di deve scalpitare o prevaricare per arrivare A raggiungere dei sogni… Non si deve alzare la voce o essere sleali né ci si deve omologare alla massa… I sogni si possono raggiungere anche a voce bassa senza proclami, un po’ come sei fatto tu… un po’ come quando Tommi ti viene vicino e ti dice ”sssshhhh ti voglio bene ma non lo dire a nessuno”…. perché tanto non conta che lo sappiano gli altri, conta che lo sappia tu, nel profondo del tuo cuore… nella parte più vera e profonda… perché è lì che rimangono le cose veramente speciali. Buon compleanno papino… Questo il messaggio e la foto pubblicati su Instragram dalla moglie di Giampaolo Pazzini, Silvia Slitti. Tanti auguri capitano!r>
FONTE: HellasLive.it
BUON COMPLEANNO CAPITANO
02/AGOSTO/2017 - 00:01
La Società, lo staff tecnico e tutta la squadra
augurano buon compleanno a Giampaolo Pazzini.
L'attaccante e capitano gialloblù compie oggi 33 anni.
FONTE: HellasVerona.it
Capitan Pazzini, è la tua stagione!
By Federico Messini - 23 luglio 2017
L’avventura in gialloblú di Giampaolo Pazzini ha inizio due anni fa.
Voluto fortemente dall’amico Luca Toni, allora trascinatore e bomber indiscusso di quel Verona, si presentò alla piazza che lo accolse con entusiasmo, pregustando una stagione importante per l’Hellas guidato da Andrea Mandorlini.
Le cose non andarono così. Gli scaligeri retrocessero in B al termine di una stagione sciagurata, caratterizzata da una serie infinita di infortuni, errori gestionali, l’esonero di Mandorlini, l’inutile – col senno di poi – arrivo di Gigi Delneri.
Il Pazzo non riuscì ad essere decisivo e a ritagliarsi un ruolo importante in quel Verona, prima ostacolato dall’importante presenza di Luca Toni e in seguito da una condizione fisica precaria, a causa di un fastidioso infortunio ad una caviglia.
Al termine di quella stagione le premesse per una separazione tra l’attaccante e il club c’erano tutte, con importanti sirene di mercato che lo vedevano accostato a molti club di serie A.
Non andò così.
Il Pazzo si sentì in dovere di riparare in qualche modo a quella stagione-misfatto e decise di rimanere, rimettendosi in gioco in cadetteria, con l’obiettivo di riportare l’Hellas dove l’aveva trovato: in serie A.
Il resto è storia recente. Il Verona, guidato dal nuovo mister Fabio Pecchia, torna immediatamente nella massima serie, trascinato proprio dai gol del suo capitano e leader Pazzini che, dopo uno strepitoso campionato, si aggiudica il titolo di capocannoniere della serie B e mantiene la sua promessa, saldando il suo debito con la piazza.
Ora per l’Hellas e il suo capitano inizia una nuova avventura. Questo dovrà essere l’anno della consacrazione, dal momento che non saranno ammessi passi falsi.
Troppo importante mantenere la categoria e dare il la ad un consolidamento sia sportivo, sia societario.
Il mercato sta consegnando ai gialloblù nomi importanti e si sta creando un bel mix tra giocatori giovani e d’esperienza ma una cosa è certa: ora più che mai l’Hellas ha bisogno dei gol e del carisma del suo “Pazzo” bomber gialloblù. Questa dovrà essere la sua stagione.
FONTE: HellasNews.it
IN RITIRO
CERCI-PAZZINI GOL DA FAVOLA
20/07/2017 13:12
Non c'è solo la classe di Cassano: anche Cerci e Pazzini stanno crescendo in casa dell'Hellas. Basta guardare il gol segnato giovedì mattina nella partitella d'allenamento: discesa di Cerci sulla destra, palla per Pazzini che ruba il tempo ai difensori, colpo di tacco e rete fantastica. Gol da cineteca
FONTE: TGGialloBlu.it
NEWS
Pazzini: “Quanti assist mi aspetto da Cassano? Tanti”
Il capitano del Verona: “Ma quel che conta sarà l’identità della squadra”
di Redazione Hellas1903, 15/07/2017, 09:34
Giampaolo Pazzini, sulla Gazzetta dello Sport, parla del Verona e del rapporto che lo lega ad Antonio Cassano.
“Quanti assist mi aspetto da Antonio? Tanti, con le qualità che ha può inventare sempre qualcosa di bello” dice il Pazzo, che poi getta acqua sul fuoco all’ipotesi che il Verona possa alzare l’asticella degli obbiettivi stagionali. “Nel Verona – spiega il capitano – non contano i singoli, ma l’identità della squadra. Noi dobbiamo restare con i piedi per terra”.
FONTE: Hellas1903.it
STAGIONE 2016-17 + - =
HELLAS VERONA
VIDEO Pazzini e i selfie coi tifosi a Palermo: “Vieni in rosa, tanto Zamparini non c’è più!”. E lui…
Giampaolo Pazzini a Palermo per il matrimonio di Andrea Belotti: al termine della cerimonia, si ferma a far foto coi tifosi rosanero. “Vieni qui, tanto ora Zamparini non c’è più!”. E lui se la ride…
15/06/2017, 20:16
Giampaolo Pazzini è stato tra gli ospiti d’eccezione al matrimonio di Andrea Belotti e Giorgia Duro, celebrato quest’oggi presso la chiesa di San Francesco di Paola.
Al termine della cerimonia, l’attaccante dell’Hellas Verona si è fermato a far foto coi tifosi rosanero. Qualcuno gli ha urlato: “Giampaolo, vieni a Palermo! Tanto, ormai Zamparini non c’è più”. Il classe ’84 non ha risposto, ma ha solamente sorriso. Il suo futuro non è in discussione: rimarrà all’Hellas Verona.
Ecco, in alto, un video che immortala Pazzini fare selfie all’uscita della chiesa di San Francesco di Paola.
Mediagol
FONTE: MediaGol.it
SERIE A
PAZZINI, SEI PRONTO A FARE IL LEADER?
02/06/2017 14:40
L'ultima volta in serie A non è che sia andata proprio bene. Tra un ginocchio che faceva le bizze e una questione tattica che prima era stata sottovalutata e poi era fragorosamente scoppiata, Giampaolo Pazzini era diventato un problema. Incredibile ma vero. L'acquisto più roboante degli ultimi anni, ridotto a fare panchina perchè lui e Toni, amici fuori dal campo, sul terreno di gioco proprio non si beccavano. Un errore di valutazione che l'Hellas di Mandorlini pagò a caro prezzo. E non è che le cose siano poi andate meglio con Delneri. Anzi. Lì addirittura scoppiò la grana Toni e il finale (tragico) fu solo la diretta conseguenza di tali errori.
E' servito un campionato di serie B, una sorta di lunga espiazione, per rimettere il "Pazzo" al centro del Villaggio Hellas. Laddove nessuno avrebbe scommesso un euro, Pazzini si è alzato in cielo ed è tornato al vecchio mestiere: fare gol.
Aiutato probabilmente dalla rabbia che lo ha motivato e dalla voglia di dimostrare di non essere finito, Pazzini ha segnato 23 reti, un luna park lunghissimo che ha spesso regalato zucchero filato ai tifosi e a Pecchia.
Pazzini is back, Pazzini è tornato. E ora non c'è più nessun dualismo. Titolare, capitano, leader. In serie A dovrà dimostrare tutto questo, perchè è ora che l'attende la vera sfida. Poi potrà pure ritirarsi: perchè una cosaè certa e Pazzini lo ha già confidato. Finirà la carriera al massimo, per non diventare il simulacro di se stesso. Anche questo pensiero denota grandezza sconosciuta ad altri campioni.
GIANLUCA VIGHINI
FONTE: TGGialloBlu.it
B-Best Awards, Pazzini e Nicolas: «Premio e promozione, che soddisfazione!»
01/GIUGNO/2017 - 12:30
Pazzini: «Ci tenevo particolarmente, a questa promozione. Lo scorso anno mi aveva lasciato un grande rammarico, una voglia di sfida, una missione da compiere: riportare il Verona in Serie A. Esserci riusciti, assieme a tutti i miei compagni, mi rende veramente felice. Sarebbe stato forse più semplice andare via, invece ho voluto rimettermi in gioco e ripartire dalla Serie B. Vincere il premio di capocannoniere non era scontato ed è una soddisfazione in più, questo trofeo è la ciliegina sulla torta. Serie A? Sicuramente sarà diversa dalla Serie B, dovremo farci trovare pronti perché abbiamo bisogno di esperienza e qualità. Non ci sono margini di errore, lo abbiamo imparato lo scorso anno. Abbiamo dirigenti qualificati che sapranno fare il proprio lavoro, servirà avere la giusta cattiveria anche nei momenti difficili. Il mio gol più bello? Forse quello di Novara, a tempo scaduto, ci ha dato lo sprint per ripartire».
[...]
B-Best Awards Night: premiati Nicolas e Pazzini
31/MAGGIO/2017 - 23:00
Milano - Due gialloblù premiati agli 'Oscar della Serie B'. E' andata in scena questa sera ai Magazzini Generali di Milano la B-Best Awards Night, l'evento organizzato dalla Lega B e da Red Bull per consegnare i riconoscimenti ai protagonisti della stagione da poco conclusasi con la promozione in Serie A del Verona. Presente alla serata una delegazione di squadra e società gialloblù, tra cui i due premiati Giampaolo Pazzini (capocannoniere del campionato) e Nicolas (calciatore con più minuti in assoluto disputati durante la stagione regolare), oltre a Marco Ezio Fossati.
Grande soddisfazione per il capitano e il portiere dell'Hellas Verona, che hanno voluto simbolicamente condividere il riconoscimento con tutti i compagni di squadra che hanno permesso il raggiungimento di questi e altri importanti traguardi.
Pazzini: «Il Verona è dove merita, avanti con questo entusiasmo»
27/MAGGIO/2017 - 13:00
Verona - Le principali dichiarazioni dell'attaccante gialloblù Giampaolo Pazzini, rilasciate in occasione della premiazione per l'avvenuta promozione da parte della Lega B, in piazza dei Signori.
«E' stata una stagione molto lunga, speravo di riuscire a chiuderla prima, invece abbiamo lottato fino all'ultimo, ma l'obiettivo che ci eravamo preposti è stato centrato. E' finita alla grande e torniamo in Serie A, questa è la cosa più importante. I miei gol? Segnare non è mai facile, per me è stata una soddisfazione molto grande. Speravo di fare tanti gol, sono rimasto proprio per questo: per fare bene e dimostrare in tutti i modi di poter riportare il Verona nella massima serie dopo un'annata molto difficile per tutti. Al di là dei tanti gol, sono contento che questi abbiano portato molti punti, per me questo gruppo è molto importante, l'obiettivo finale era l'unica cosa che importava, sono contento. Le difficoltà più dure? Rispetto alla Serie A abbiamo affrontato 4 partite in più, non sono tante, il problema è che in B non c'è mai una pausa e che si è giocato ogni settimana. Adesso c'è bisogno di recuperare le energie, davanti ci aspetta una stagione che deve essere per forza bella, tutti la vogliono affrontare alla grande. Sappiamo che la Serie A è un campionato diverso dalla cadetteria, sicuramente cambieremo qualcosa ma per ora godiamoci questo grande entusiasmo per il ritorno del Verona là dove città, tifosi e società meritano. Ci aspetta un campionato di sofferenza, ma non ci tireremo indietro. La premiazione della Lega B? Festeggiare tutti insieme e salutare i tifosi è stato il miglior modo per chiudere l'anno».
Il Verona brinda alla Serie A, Pazzini: «Il merito è di tutti»
25/MAGGIO/2017 - 13:00
Verona - L'Hellas Verona brinda al Piper per la promozione in Serie A. Presenti squadra, staff tecnico, staff medico e società, per condividere insieme la gioia del traguardo raggiunto. Il momento più significativo della serata è stato il taglio della torta, con capitan Pazzini (insieme al presidente Setti e a mister Pecchia) che ha preso la parola ringraziando tutti i presenti: «E' bellissimo essere qui stasera - ha detto il 'Pazzo' - I calciatori sono gli attori principali, ma chi fa andare avanti ogni cosa sono le persone. Stasera festeggiamo, tra poco arriva il momento di prepararci per la Serie A!».
FONTE: HellasVerona.it
NEWS
Striscione Totti, Pazzini applaude i tifosi della Lazio: "Grande gesto, hanno dimostrato rispetto"
23.05.2017 11:30 di Benedetta Orefice Twitter: @BettinaOref
“I nemici di una vita salutano Francesco Totti”. Questo lo striscione per il capitano della Roma esposto durante Lazio-Inter dalla Curva Nord biancoceleste. Un omaggio al numero 10 giallorosso che, con ogni probabilità, domenica giocherà la sua ultima partita in carriera. Intervenuto a Tiki Taki, il centravanti del Verona, Giampaolo Pazzini, ha elogiato i tifosi biancoceleste, complimentandosi per il gesto: "L'ho trovata una cosa molto bella. Hanno dimostrato grande rispetto e penso che sia bello quando il calcio fa vedere questi valori".
FONTE: LaLazioSiamoNoi.it
SERIE B
FOCUS TMW - Top 11 di B: l'anno della rinascita: Pazzini si prende il trono del gol
19.05.2017 20.19 di Tommaso Maschio
Per chi ha calcato i campi di Champions League e vestito maglie prestigiose come quelle di Fiorentina Inter e Milan, oltre quella della Nazionale azzurra, calarsi nel campionato di Serie B a distanza di 13 anni dall'ultima volta e a 32 anni non è affatto facile, ma Giampaolo Pazzini ha saputo farlo nel migliore dei modi trascinando coi suoi gol l'Hellas Verona alla promozione vincendo anche il titolo di capocannoniere cadetto con 23 realizzazioni. Non solo gol pesanti per lui, ma anche una leadership pesante tanto che senza di lui la squadra veneta non è mai riuscita a vincere. Pazzini dopo una stagione deludente come quella passata ha deciso per il bagno d'umiltà e anziché provare a trovare una squadra in massima serie ha preferito riportare l'Hellas, con cui aveva un debito di riconoscenza nel massimo campionato.
Il numero 11 gialloblù sarà uno dei punti fermi da cui ripartire, il capitano designato anche nella prossima stagione, attorno a cui far girare una squadra che punterà a una salvezza tranquilla cercando di regalare spettacolo ai tifosi.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
DOPO LA PROMOZIONE IN A
Le lacrime di Pazzini a fine partita
19/05/2017 05:00
Un lungo pianto, liberatorio, a fine gara. Giampaolo Pazzini si è liberato così della tensione di una stagione durissima che lo ha visto assoluto protagonista del Verona.
Un pianto che forse si è portato via anche le amarezze e le delusioni della retrocessione in cui Pazzini sembrava essere diventato un giocatore al capolinea. Invece, opportunamente messo al centro del progetto da Pecchia, Pazzini si è rivelato determinante con le sue 23 reti.
IL "PAZZO" A FINE GARA
Pazzini: Giusto restare e riportare Verona in A
18/05/2017 22:56
«E' stata una grande delusione l'anno scorso. Ma volevo assolutamente rimettermi in gioco e riportare l'Hellas in A, come era giusto che fosse». Sono queste le primissime parole del bomber del Verona, Giampaolo Pazzini, al termine della gara pareggiata a Cesena per 0-0. Prosegue il nr 11 gialloblù: «Il mio record di gol? Purtroppo non c'è stato. Mi avrebbe fatto piacere ma son molto contento lo stesso per aver vinto il Campionato. Sono comunque il capocannoniere del torneo e ho contribuito alla promozione del Verona. Ho voglia di far festa, abbiamo sofferto tanto, per cui adesso non vedo l'ora di abbracciare i nostri tifosi che ci stanno attendendo. Sono dei supporters stupendi, non ci hanno mai abbandonato e meritano la massima categoria».
Sulle difficoltà incontrate: «Abbiamo fatto fatica nelle prime 7 o 8 gare di ritorno, mai poi ci siamo ripresi. Il finale disputato è stato importante ed il traguardo è meritato».
Sul futuro: «Pazzini c'è e ha voglia di fare una grande stagione in Serie A. Adesso però divertiamoci e festeggiamo».
A.F.
FONTE: TGGialloBlu.it
Rimini - Assegnati questa sera al 'Frontemare' di Rimini i Top 11 della Serie B. La tradizionale kermesse, arrivata alla decima edizione, ha raccolto i voti dei 22 allenatori del campionato cadetto, che hanno inserito nella squadra ideale Giampaolo Pazzini e Daniel Bessa. Presente, per l'Hellas Verona, il Team Manager Sandro Mazzola, che ha ritirato i premi per i due gialloblù rimasti a Verona per preparare l'importante partita di giovedì con il Cesena.
FONTE: HellasVerona.it
NEWS
Pazzini nella Top 11 della Serie B
Stasera il premio per l’attaccante, unico gialloblù nella formazione-tipo cadetta, a Rimini
di Redazione Hellas1903, 15/05/2017, 11:32
C’è Giampaolo Pazzini nella Top 11 della Serie B 2016-2017.
Oggi l’assegnazione del premio a Rimini.
Pazzini è l’unico giocatore gialloblù inserito nella formazione-tipo della cadetteria per la stagione in corso: è il capocannoniere del torneo con 23 gol fatti a un turno dalla fine della stagione regolare.
FONTE: Hellas1903.it
FOCUS
Top 11 Serie B, presenti Bessa e Pazzini
15.05.2017 09:00 di Giorgia Segala
Fonte: Gazzetta dello Sport
Saranno assegnati questa sera al Frontemare di Rimini i Top 11 della Serie B, la tradizionale kermesse arrivata alla decima edizione, sempre organizzata da Beppe Indino che ha raccolto i voti dei 22 allenatori del campionato.
Questa la formazione vincente (4-3-3):
Cragno (Benevento)
Lazzari (Spal)
Bonifazi (Spal)
Mancini (Perugia)
Di Chiara (Perugia)
Schiattarella (Spal)
Dezi (Perugia)
Bessa (Verona)
Ciciretti (Benevento)
Pazzini (Verona)
Dionisi (Frosinone).
Allenatore: Semplici (Spal)
Arbitro: Manganiello di Pinerolo
Miglior giovane (premio Morosini): Orsolini (Ascoli)
Miglior direttore sportivo: Vagnati (Spal)
Squadra rivelazione: Spal
Memorial Vincenzo Bellavista: Brighi (Perugia)
Premi speciali: Meret (Spal), Bucchi (Perugia)
FONTE: TuttoHellasVerona.it
NEWS
Pazzini: “Col Carpi il Bentegodi ci trascinerà”
Il bomber dell’Hellas: “A Novara ho segnato il mio gol più importante”
di Redazione Hellas1903, 10/05/2017, 21:19
Intervenuto ai microfoni di “Radio Verona”, Giampaolo Pazzini ha analizzato questo fondamentale momento del campionato dell’Hellas, focalizzando l’attenzione sulla prossima gara contro il Carpi.
Così Pazzini: “Siamo alla fine del torneo e il match con il Carpi potrebbe essere decisivo, è normale che nell’aria ci sia maggiore elettricità. Sono convinto che il Bentegodi ci trascinerà, noi pensiamo a prepararci per giocare come sappiamo. Gli emiliani saranno aggressivi, li abbiamo già affrontati anche in Serie A e li conosciamo. Non serve fare calcoli e guardare gli eventuali incroci, siamo noi davanti e se vinciamo non dovremo dare retta a nessuno”.
L’attaccante confida nell’accoglimento del ricorso per la riapertura della Curva Sud: “Spero che il ricorso venga accolto. Trovo la decisione ingiusta, nessuno dal campo ha sentito niente e per noi è stata una cosa inaspettata”.
Infine, il ‘Pazzo’ traccia un mini bilancio di questa stagione anche a livello personale: “Contro il Novara ho realizzato la mia rete più pesante. Da lì è iniziato un filotto di partite difficili: penso al Bari, al Cittadella e all’Entella. Ho vinto la mia scommessa? No, la mia scommessa è quella di raggiungere l’obiettivo”.
FONTE: Hellas1903.it
RICONOSCIMENTO AL CAPITANO
Pazzini riceve il premio fedeltà
10/05/2017 12:03
Giampaolo Pazzini ha ricevuto a Caprino il Premio Fedeltà dal Calcio Club Platana (Coordinamento Calcio Club Hellas Verona). Un'appuntamento che si rinnova nella tradizionale cena organizzata al ristorante 'San Marco' di Caprino, che negli anni, oltre al 'Pazzo', ha visto premiati anche Pierino Fanna, Damiano Tommasi, Totò De Vitis, Luca Toni e il Team Manager Sandro Mazzola, che ha accompagnato il capitano gialloblù nell'occasione. Tanti i tifosi presenti, che hanno ricevuto i ringraziamenti di Pazzini prima di concedersi a foto e autografi di rito. La serata è terminata alle 22.15.
L.VAL.
FONTE: TGGialloBlu.it
NEWS
Pazzini-Bessa, 43 punti in due
I due giocatori del Verona sono i più decisivi del campionato
di Redazione Hellas1903, 09/05/2017, 18:21
Giampaolo Pazzini e Daniel Bessa, secondo quanto pubblicato da Football Data, sono i giocatori più decisivi del campionato di Serie B.
I due calciatori, infatti, hanno permesso al Verona di conquistare ben 43 punti grazie alle loro determinanti prestazioni in campo.
Subito dietro i gialloblù, si posizionano le coppie delle altre due squadre sul podio della B, con Antenucci-Zigoni (Spal) e Ciofani-Dionisi (Frosinone), che hanno portato in dote 40 punti ai rispettivi club.
FONTE: Hellas1903.it
IL CAPITANO GIALLOBLù
Pazzini e moglie ospiti a festa 60 anni D'Urso
08/05/2017 14:11
C'erano anche loro. Il capitano del Verona Giampaolo Pazzini e la moglie Silvia Slitti erano presenti al compleanno della conduttrice televisiva Barbara D'Urso che ha organizzato una grande festa per i suoi sessanta anni.
FONTE: TGGialloBlu.it
NEWS
Pazzini-Luppi migliore coppia gol della B
Sono 29 i gol totali segnati dai due attaccanti gialloblù
di Redazione Hellas1903, 27/04/2017, 11:55
Davide Luppi e Giampaolo Pazzini, come riportato dal sito ufficiale del Verona, costituiscono la migliore coppia gol del campionato di Serie B, condividendo la prima posizione insieme a Dionisi e Ciofani del Frosinone.
I gol totali dei due attaccanti dell’Hellas sono 29: oltre alla vena realizzativa di un campione come Pazzini, già autore di 23 reti, contribuiscono anche i 6 segnati da Luppi, l’ultimo dei quali marcato proprio nel pareggio con il Perugia.
NEWS
Rabbia Pazzini, un caso già chiuso
Il capitano si è sfogato a Perugia dopo la sostituzione, ma l’episodio si è risolto subito
di Redazione Hellas1903, 26/04/2017, 16:46
Un caso già chiuso. O neppure aperto per davvero, in realtà.
Giampaolo Pazzini, dopo la sostituzione di ieri con il Perugia, è parso contrariato e ha poi scagliato una bottiglietta d’acqua verso la panchina.
Un attimo di tensione, nervosismo alimentato dall’adrenalina per la partita, dalla rabbia per l’occasione mancata alla fine del primo tempo sul risultato fermo sullo 0-0, dal desiderio di vincere e di portare il Verona più vicino alla promozione in A.
Subito dopo il suo gesto, il capitano ha dato il “cinque” a tutti. Negli spogliatoi era di buon umore. Soltanto un istante, soltanto una tempesta in un bicchier d’acqua.
Pazzini non sarà multato. Anche perché l’ipotesi di una sanzione del club a suo carico non è neppure stata presa in considerazione.
FONTE: Hellas1903.it
IL MISTER A FINE GARA
Corrent: Pazzo è un big, con lui poco da chiarire
25/04/2017 23:18
[...]
Queste in sintesi le parole del vice allenatore del Verona, Nicola Corrent (Pecchia squalificato), al termine della gara pareggiata col Perugia per 1-1. Prosegue il mister in 2^: «L'uscita di Pazzini? Volevamo inserire delle forze fresche. Il "Pazzo" è un giocatore fondamentale e determinante. Chiaro che vuole essere sempre in campo e portare a casa la vittoria. Era arrabbiato perchè al nostro gol, è seguito subito quello loro. Questione di adrenalina che in certe situazioni ci sta. Un episodio normale. Con lui a fine gara praticamente c'era poco o nulla da chiarire. Il suo sfogo in panchina è stato eccessivo (calcio ad una bottiglietta verso i suoi compagni, ndr) e dando il "cinque" poi a tutti ha così chiesto scusa».
[...]
A.F.
FONTE: TGGialloBlu.it
SERIE B
Hellas Verona, Fusco: "Pazzini? E' ancora presto per smettere"
25.04.2017 20.15 di Daniele Vitiello
Filippo Fusco, direttore sportivo dell'Hellas Verona, ha parlato ai microfoni di SkySport: "Vincere è sempre importante, con il Bari abbiamo dimostrato che ci siamo. Stasera altra partita importante, vogliamo vincere per continuare a fare bene. Gli arbitri? Alla fine conta il risultato finale e la prestazione della squadra, l'equilibrio. Sono fiducioso, perché credo che il Verona possa fare una bella partita stasera. Pazzini? E' ancora giovane per pensare a smettere, siamo felici perché abbiamo grande stima di lui. L'anno scorso è stato un anno difficile, si è voluto rilanciare in Serie B e sta facendo benissimo. Per un attaccante fare più gol possibile è un obiettivo, ma non deve essere quello principale. Vogliamo tornare in Serie A, questo ci ha chiesto la società e vogliamo portare a termine l'obiettivo".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
SERIE B
Calmo e sta zitto...
Pazzo a chi lo dicevi?
11/04/2017 16:36
Lo ha detto a Pecchia. Anzi no: alla tribuna. Ai tifosi del Novara. Forse a un compagno di squadra. Al massaggiatore o al team manager... Con chi ce l'aveva Giampaolo Pazzini dopo la straordinaria prodezza che ha permesso al Verona di non perdere a Novara?
Le immagini svelano il labiale, non a chi sia indirizzato. Pazzini dice: calmo, calmo... Sta zitto...
Pecchia intervistato a fine gara ha detto di non sapere a chi erano rivolte quelle frasi. "Ricamateci su voi" ha detto il tecnico, volendo smorzare ogni polemica sul nascere. Ma resta quel gesto del capitano e bomber del Verona a testimoniare il disagio del momento.
FONTE: TGGialloBlu.it
VISTO DA NOI
My name is Pazzo. Calma, ci penso io
La grinta e la classe del capitano indicano la strada da seguire per centrare l’impresa
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi 11/04/2017, 11:57
Come non bastasse la situazione del Verona, che si trova nel limbo tra il Paradiso e i rispediti al Purgatorio, situazione che porta con sé un’ampia dose di pessimismo e di critica di una parte dei tifosi, ci si è messo anche il gesto del Pazzo, dopo il super gol al Novara, a scatenare le fantasie complottiste. “Era rivolto a Pecchia, no a Setti, forse al papà del Gnocco”. Ora, smentita l’ipotesi Pecchia (Pazzini guardava più in alto) e pure quella Setti (non era presente allo stadio), resta la tesi più logica. Dalle tribune, attaccate al campo, piovevano improperi da parte dei novaresi dopo il gol del 2-1. Niente di più facile, dunque, che quello “stai calmo, stai zitto” fosse rivolto a qualche urlatore di casa, a cui il Giampaolo nostro ha fatto ingoiare gli insulti .
Ci piace pensare che quel gesto sia anche rivolto alla squadra e a tutto l’ambiente. Il capitano mostra ai suoi, già a testa bassa, come tirar fuori l’orgoglio, come reagire, come restare in vita. Il Pazzo c’è, è grazie a lui che il Verona ancora spera nella promozione diretta, nonostante un calendario meno agevole delle prime due. E soprattutto nonostante quello zoppicare, quell’incapacità di imporsi che nulla ha a che fare con una squadra da primato. L’entusiasmo di Luppi è forse eccessivo (“scommetterei sulla promozione diretta del Verona”), ma non lo voglio interpretare come il canto del cigno o i salti della volpe verso l’uva, bensì come il voler comunicare che la grinta del gruppo ancora c’è, energia che tuttavia andrà moltiplicata nelle sette gare da qui alla fine.
Come per chi ha gioito da casa per il gol del 2-2 mi piace ripensare all’euforia di quei 288 nel momento in cui Pazzini ha fulminato Da Costa. I salti di gioia, la sconfitta evitata, la bandiera salva, il Verona che segna alla fine. Qualche istante di esaltazione, almeno, senza il pensiero rivolto alle prime due posizioni. Prima del “dovevamo” o più benevolo “potevamo” vincere.
Sarà alla forza di un’emozione come quella, unica e irripetibile come per ogni segnatura della squadra del cuore, che si dovranno aggrappare i calciatori per tentare l’impresa della promozione diretta, per andare oltre i propri limiti, per ritrovare le energie che vengono a mancare, per cacciare la paura, per fare qualcosa di grande.
FONTE: Hellas1903.it
Pazzini: «Poche parole e lavoriamo a testa bassa»
05/APRILE/2017 - 00:05
Verona - Le principali dichiarazioni dell'attaccante gialloblù Giampaolo Pazzini, rilasciate al termine di Hellas Verona-Spezia (0-1), 34a giornata della Serie B ConTe.it 2016/17.
«Sapevamo dell'importanza della partita con lo Spezia, dispiace non aver giocato da squadra che vuole vincere. Forse siamo partiti troppo lenti, concedendo qualche ripartenza. C'era tutto per fare bene, speravamo che la partita di sabato contro il Trapani fosse la svolta, i tifosi questa sera ci hanno dato una grande mano. La mia occasione sul finale? E' stata la più rilevante del match, peccato che la palla sia uscita di un niente. Il momento del Verona? Nel girone di ritorno non stiamo riuscendo a dare continuità, alterniamo prestazione buone con altre meno belle, a volte vengono a mancare cattiveria e intensità. Mancano ancora 8 partite, quindi dobbiamo parlare poco e lavorare a testa bassa, per tornare a vincere già da lunedì. L'unica nota positiva è che anche le squadre che stanno più in alto di noi stanno perdendo punti, a riprova che la Serie B è difficile, si può vincere o perdere con tutti».
FONTE: HellasVerona.it
Serie B, bomber Pazzini festeggia: il gol al Trapani è da record
Con la rete segnata in Sicilia, l'attaccante gialloblu è salito a quota 20 in classifica cannonieri e ha superato il suo record personale di gol in una stagione centrato nel 2009/10 con la maglia della Sampdoria.
2 APRILE 2017 19:44 di Alberto Pucci
Se Verona sogna di tornare in Serie A, senza passare dalla "lotteria" dei play off, lo deve soprattutto al suo capitano: Giampaolo Pazzini. Rimasto all'Hellas, nonostante la retrocessione dello scorso anno, il bomber di Pescia si è caricato sulle spalle la squadra di Pecchia ed è riuscito, grazie ai suoi gol, a portarla fino in vetta al torneo cadetto. Il ventesimo centro in campionato, grazie al quale ha dato il via alla vittoria degli scaligeri in Sicilia, è per il "Pazzo" il giusto riconoscimento ad una stagione straordinaria e ad una carriera spesso resa difficile da giudizi probabilmente troppo negativi. Sottovalutato da molti, l'ex attaccante delle giovanili dell'Atalanta si è preso una bella rivincita, ha superato il suo record personale di 19 reti (toccato nel 2009/2010 con la maglia della Sampdoria) ed è ora pronto a migliorarlo sensibilmente nelle prossime partite.
Il peso della presenza del "Pazzo"
Conti alla mano, Giampaolo Pazzini rimane il giocatore più decisivo della Serie B. Più di venti punti della squadra scaligera, sono infatti arrivati grazie ai suoi gol determinanti. Le vittorie contro Latina, Frosinone, Ternana, Bari e Salernitana in casa, a Terni ed Ascoli Piceno, ma anche i pareggi casalinghi contro Brescia e Perugia e l’1-1 a Carpi portano tutti la "griffe" del bomber toscano: sempre più determinante, come dimostra la percentuale legata ai risultati ottenuti dai gialloblu di Pecchia. Più del 40% dei punti sono merito dell'ex milanista, che quando è mancato ha complicato molto il percorso promozione degli scaligeri. Nelle sette giornate in cui Pazzini non è sceso in campo, l'Hellas Verona ha infatti conquistato solo 1 vittoria, 3 pareggi e 3 sconfitte. La sua strepitosa stagione lo ha così restituito giustamente al calcio italiano, finendo però per oscurare la stella di Ganz Jr.: altro attaccante gialloblu con il gol nel sangue, ma chiuso dal 32enne toscano.
FONTE: CalcioFanPage.it
Pazzini e Zaccagni ospiti del calcio club 'Hellas Bulldogs'
23/MARZO/2017 - 09:45
Verona - In compagnia dei tifosi del Verona per una sera, respirandone la passione all'interno del ritrovo gialloblù di Sant'Ambrogio di Valpolicella, l'Osteria 'Perbacco'. Giampaolo Pazzini e Mattia Zaccagni, accompagnati dal team manager Sandro Mazzola, sono stati ospitati dal calcio club 'Hellas Bulldogs'. Qualche ora per approfondire la conoscenza dei due calciatori dell'Hellas in un momento conviviale di condivisione, con i gialloblù che, prima di lasciare la serata intorno alle 22, hanno voluto donare magliette e gagliardetto per ringraziare dell'ospitalità ricevuta.
FONTE: HellasVerona.it
LE CONDIZIONI DEL BOMBER
Ottimismo Pazzini
Forse torna col Pisa
16/03/2017 16:40
Una piccola luce in fondo al tunnel. Serpeggia ottimismo in casa del Verona per il recupero di Pazzini.
Sarà impossibile vederlo in campo contro la Pro Vercelli ma l’obiettivo dello staff sanitario è di recuperarlo per la gara contro il Pisa.
Pazzini sta un po’ meglio e questa è la notizia. La forma di torcicollo che lo ha afflitto dopo la gara con il Brescia è una recidiva del passato, ma mai gli era arrivata in forma così acuta.
Giovedì mattina però, dopo le cure intense a cui è sottoposto, è riuscito persino a lavorare un po’ in palestra e questo ha riportato ottimismo in casa scaligera.
Non ci sono certezze, ma se l’attaccante continua a migliorare in questa maniera è davvero realistico averlo nuovamente a disposizione con il Pisa. (g.vig.)
CAPITANO INFORTUNATO
Quando Pazzini non c'è solo una vittoria Hellas
15/03/2017 16:19
Tutta Verona col fiato sospeso: Pazzini non si è allenato neanche oggi a Peschiera, a causa della fastidiosa cervicalgia che lo sta costringendo a non lavorare sul campo coi compagni. Quasi impossibile vederlo a Vercelli contro la Pro con la fascia di capitano al braccio: si spera di vederlo per il lunch match col Pisa di Gattuso la settimana dopo al Bentegodi. Senza il suo capitano, l'Hellas ha fatto molta fatica in questa stagione.
O CAPITANO! MIO CAPITANO! In totale sono ben 6 le assenze finora dell'attaccante toscano: il Verona senza Pazzini ha rimediato 3 sconfitte (a Benevento all'andata, a Vicenza e con l'Avellino al ritorno), 2 pareggi (con l'Ascoli in casa e con la Salernitana all'andata) e una sola vittoria. Quando il 17 settembre 2016, contro l'Avellino, passò tutta la partita in panchina (era appena tornato dall'infortunio di inizio anno): finì 3-1 con i gol di Bessa, Pisano e Romulo. Insomma, senza Pazzini il Verona è più disperato di Walt Whitman: riuscirà a "ribellarsi" e vincere anche senza di lui?
L.VAL.
FONTE: TGGialloBlu.it
SERIE B
Primo con Pazzini, ultimo senza Pazzini: Verona, ora che si fa?
15.03.2017 13.33 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
E ora che si fa? Passi l'assenza contro l'Ascoli, ma Giampaolo Pazzini rischia di lasciare il Verona orfano del proprio bomber anche contro la Pro Vercelli, nel prossimo turno di campionato. Un'assenza che, numeri alla mano, pesa come un macigno sul campionato degli scaligeri. L'incidenza del Pazzo sul campionato di Serie B, 19 gol e due assist, di per sé basterebbe a chiarire quanto Pecchia abbia bisogno del centravanti ex Milan e Inter. Nessuno come lui, anzitutto in classifica marcatori. Sette gol su 19 sono stati di per sé decisivi per arrivare ai tre punti. E oltre il 40% del Verona portano la firma dell'ariete di Pescia: ancora, nessuno come Pazzini.
È però nel valutare il campionato dell'Hellas senza il suo principe del gol, che l'analisi diventa ancora più chiara. Pazzini, sin qui, ha saltato sei partite: una sola vittoria, due pareggi e tre sconfitte per i gialloblù. Senza di lui, il Verona viaggia a una media da 0,83 punti a partita. Non basterebbe neanche lontanamente per la salvezza. Con Pazzini in campo, due punti a partita: la previsione dice 84, negli ultimi cinque anni sarebbero stati più che sufficienti per la promozione diretta, in tre casi per il primo posto. Due campionati diversi: primo con Pazzini, ultimo senza Pazzini. Che mancherà, verosimilmente, almeno nella prossima sfida alla Pro Vercelli. E al Verona serve trovare un'alternativa, al più presto.
SERIE B
La Gazzetta dello Sport: "Pazzini ko. Verona nei guai: senza di lui non va"
16.03.2017 10.11 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Brutta tegola per il Verona. Giampaolo Pazzini, centravanti, capitano e leader degli scaligeri, rischia un mese di stop e La Gazzetta dello Sport spiega: "Senza di lui non va". "L'attaccante - si legge - ha iniziato le cure per superare il dolore cervicale. Sabato a Vercelli tocca a Ganz: dovrà segnare lui i gol per la A".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
NEWS
Super Pazzo, è il giocatore più vincente della B
L’attaccante del Verona ha la maggior percentuale di successi rispetto alle gare disputate in campionato
di Redazione Hellas1903, 10/03/2017, 10:06
Giampaolo Pazzini davanti a tutti.
L’attaccante del Verona è il giocatore con la maggior percentuale di vittorie in questo campionato in rapporto alle gare disputate.
Schierato in 24 occasioni (per tre volte ha saltato la partita per infortunio, in due casi era squalificato), il Pazzo ha ottenuto il 58.33% di vittorie, trascinando l’Hellas a conquistare i tre punti in 14 occasioni.
Lo riporta “La Gazzetta dello Sport” oggi in edicola.
Il Verona, senza il proprio capitano, si è imposto solamente nella sfida d’andata con l’Avellino, con Pazzini rimasto in panchina per i postumi di un problema muscolare.
FONTE: Hellas1903.it
FOCUS
GdS - Sì, è un Pazzo Verona. La promozione in A dipende dal capitano
02.03.2017 11:19 di Stefano Bentivogli Twitter: @sbentivogli10
Decisivo. Come tante altre volte gli è successo in carriera. Il Verona rilancia la propria candidatura nella corsa alla promozione diretta in A, ritrovando — oltre alla vittoria — i gol di Giampaolo Pazzini. C’è una regola non scritta nel calcio, e recita più o meno così: «I gol non si contano, si pesano». Allora analizziamo i 19 gol di Pazzini in questo campionato e il loro peso specifico. Contro la Ternana è arrivata la quinta doppietta in un campionato in cui Pazzini ha segnato in 14 delle 23 gare giocate. Prima di martedì, Pazzini aveva realizzato l’ultimo gol contro la Salernitana il 29 gennaio, non a caso la partita che segnava l’ultimo successo dell’Hellas prima del febbraio nero, in cui sono arrivati due pareggi interni contro Benevento (2-2) e Spal (0-0), e due sconfitte esterne ad Avellino (2-0) e Frosinone (1-0). E prima della pausa di gennaio, Pazzini aveva segnato cinque reti nelle ultime sei gare giocate del 2016, portando alla classifica del Verona 11 punti e permettendo alla squadra di Pecchia di laurearsi campione d’inverno. Poi qualcosa s’è inceppato.
MISSIONE Difficile capire cosa. "A volte gli episodi, a volte abbiamo sbagliato atteggiamento, soprattutto fuori casa. Ed è anche vero che abbiamo affrontato squadre in forma e con tanto entusiasmo" ha detto Pazzini dopo la vittoria di martedì, ottenuta con qualche fatica di troppo: "Era importante vincere e l’abbiamo fatto. La squadra era un po’ contratta ma ci sta, avevamo perso morale ma questo successo può darci l’autostima per riprendere il nostro passo". Chi il passo sembra non perderlo mai sono Frosinone e Spal: "La Spal sta facendo un grandissimo campionato e ha il grosso vantaggio di non avere la pressione di dover vincere per forza. Il Frosinone è una squadra esperta, abituata a stare in cima, mente noi siamo stati primi per tanto tempo poi abbiamo avuto un calo. In B basta un filotto per ritrovarsi primi o scivolare".
LEADER Il record di gol eguagliato martedì presto potrebbe essere superato. Ma nella testa del Pazzo — più che l’ambizione personale — c’è il desiderio di vittoria di squadra. Lui alla rimonta ci crede, consapevole che gran parte delle ambizioni di promozione passano dai suoi gol: "Avevo rallentato un attimo anche io. Sono contento se i miei gol permettono al Verona di vincere, e so anche che più ne faccio e più è probabile che arrivi una vittoria. Ora serve la continuità, non fermiamoci perché mancano tantissime partite". Per raggiungere l’obiettivo, però, sarà fondamentale la spinta del pubblico, tornato ad applaudire la squadra dopo la contestazione di domenica e i dopo aver fischiato i giocatori prima e durante la partita. "I tifosi hanno un amore viscerale per questa squadra. Sapevamo che non erano contenti ma ora è importante stare il più uniti possibile — chiude Pazzini — Loro sono una grande risorsa, un tifo come il nostro non ce l’ha nessuno". Nemmeno un centravanti da 19 gol in 23 partite.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
I numeri gialloblù di #VeronaTernana
01/MARZO/2017 - 16:15
Verona - Analizziamo la vittoria del Verona sulla Ternana attraverso i numeri più interessanti di Opta Sports e Panini Digital.
[...]
PAZZINI DA RECORD
Decisivo. E' forse questo il migliore aggettivo per Giampaolo Pazzini, che con la doppietta alla Ternana allunga in testa alla classifica dei marcatori del campionato a quota 19, 5 reti in più di chiunque altro. Ma soprattutto, per Giampaolo, si tratta di una cifra importante perché eguaglia il suo record personale di gol messi a segno in una singola stagione, con la Samp 2009/10. E siamo solo a febbraio... In aggiunta, il 'Pazzo' ha già realizzato cinque doppiette in questo campionato, record della B.
FONTE: HellasVerona.it
NEWS
Pazzo-gol, primato di reti in carriera uguagliato
Per l’attaccante le marcature sono 19, come alla Sampdoria nel 2009-2010
di Redazione Hellas1903, 28/02/2017, 23:49
Altro primato personale per Giampaolo Pazzini.
L’attaccante, con la doppietta alla Ternana, ha raggiunto i 19 gol in campionato.
Un record per il capitano dell’Hellas, che in carriera aveva toccato la medesima quota soltanto una volta, in precedenza: in serie A, nel 2009-2010, con la Sampdoria che si qualificò ai preliminari della Champions League.
FONTE: Hellas1903.it
Pazzini: «Siamo tutti uniti, avanti con fiducia»
28/FEBBRAIO/2017 - 23:00
Verona - Le principali dichiarazioni dell'attaccante gialloblù Giampaolo Pazzini, rilasciate al termine di Hellas Verona-Ternana (2-0), 28a giornata della Serie B ConTe.it 2016/17.
«Oggi era importante vincere e l’abbiamo fatto. La squadra era un po’ contratta ma ci sta, avevamo perso morale, la vittoria di stasera può darci l'autostima per riprendere il nostro passo. Cosa ci è successo? A volte gli episodi, a volte abbiamo sbagliato atteggiamento, soprattutto fuori casa. Abbiamo affrontato squadre in forma e con tanto entusiasmo, ora dobbiamo andare a Brescia e vincere anche là. Cosa è cambiato dall’inizio del campionato? Siamo una squadra con tanti giovani, forse è sopraggiunta dell'apprensione e ce la dobbiamo togliere: per raggiungere il nostro obiettivo servono cattiveria e tanta grinta, proponendo il nostro calcio aggressivo e propositivo. Il vertice della classifica? La SPAL sta facendo un grandissimo campionato, dalla sua non ha la pressione di vincere per forza. Il Frosinone è una squadra esperta, abituata a stare in cima. Noi siamo stati primi per tanto tempo poi abbiamo avuto un calo, in Serie B basta un filotto per ritrovarsi al primo posto o scivolare. I miei gol? Ho rallentato un attimo, devo riprendere il passo (ride, ndr). Sono contento se sono gol che servono alla squadra, spero di farne ancora molti. Più segno, più è probabile che il Verona vinca. Il mister? Siamo tutti dalla sua parte e lui è con noi. Ora serve la continuità, non fermiamoci perché mancano tantissime partite. La contestazione? I tifosi hanno un amore viscerale per questa squadra. Sapevamo che non erano contenti ma ora è importante stare il più uniti possibili. Loro sono una grande risorsa, un tifo come il nostro non ce l'ha nessuno».
FONTE: HellasVerona.it
IL GIUDICE SPORTIVO
Pazzini, solo una giornata di squalifica
07/02/2017 17:25
Giampaolo Pazzini salterà solo la gara di sabato contro l'Avellino.
Dopo l'espulsione con il Benevento, si temeva un'esclusione di due giornate per l'attaccante a cui l'arbitro Abisso aveva mostrato un rosso diretto.
Il giudice sportivo nel referto invece parla solo di "un grave fallo di gioco" per cui Pazzini è stato squalificato solo per una giornata.
L'espulsione di Pazzini aveva scatenato la forte reazione della società che tramite il ds Fusco a fine gara aveva parlato dell'episodio come di un grave torto arbitrale. Le stesse immagini televisive hanno confermato che Pazzini non solo non aveva commesso il fallo ma addirittura lo aveva subito. Totalmente assurda la decisione di Abisso che forse voleva bilanciare la precedente espulsione del beneventano Cissè.
FONTE: TGGialloBlu.it
Giudice sportivo: una giornata a Pazzini
07/FEBBRAIO/2017 - 16:35
Verona - Il Giudice Sportivo, Emilio Battaglia, ha squalificato per una giornata il calciatore gialloblù Giampaolo Pazzini in quanto espulso durante la gara Hellas Verona-Benevento «per essersi reso responsabile di un fallo grave di gioco». Il calciatore non sarà quindi a disposizione per Avellino-Hellas Verona, 25a giornata della Serie B ConTe.it.
FONTE: HellasVerona.it
NEWS
Pazzini, attesa per la decisione sulla squalifica
Domani i provvedimenti del giudice sportivo dopo l’espulsione dell’attaccante del Verona
di Redazione Hellas1903, 06/02/2017, 17:40
Domani il giudice sportivo della Lega B comunicherà i provvedimenti relativi all’ultima giornata di campionato.
Grande attesa al Verona per capire che sanzione sarà presa a carico di Giampaolo Pazzini, espulso nel corso della gara con il Benevento dal signor Abisso.
Decisione smisurata, quella dell’arbitro della gara. Ma c’è il rischio che il Pazzo venga fermato addirittura per due giornate.
Nelle prossime ore, quindi, il responso, con il Verona che, nel caso di un verdetto penalizzante, presenterebbe immediato ricorso.
Pazzini, di certo, al momento, salterà la trasferta di Avellino.
FONTE: Hellas1903.it
VERONA
Pazzini: Anche gli arbitri sbagliano
04/02/2017 17:11
"L'espulsione contro il Benevento? Stavo andando sulla palla, il difensore mi ha spinto e cadendo all'indietro forse ho colpito il portiere. Non so neanch'io come definirla, è stata una cosa minima, lo affermavano anche quelli del Benevento. Ora la mia speranza è che non arrivi anche la beffa, come i calciatori sbagliano e chiedono scusa spero che anche gli arbitri si possano rendere conto di cosa è successo e limitare i danni perché da capitano rischio anche due giornate di squalifica". Queste le dichiarazioni rilasciate da Giampaolo Pazzini, durante la trasmissione Deejay Football Club, in onda su Radio Deejay.
Il capitano gialloblù ha continuato: "Quanti gol voglio fare? Spero tanti, per aiutare la squadra. La Serie B è un campionato molto difficile, ci sono squadre forti ed è una stagione lunga. Abbiamo bisogno anche dei miei gol e spero di farne ancora. Le neopromosse? Hanno veramente delle belle squadre, per vincere la Lega Pro devi avere dei gruppi molto forti e non è un caso che anche in Serie B si ripetano".
L.VAL.
FONTE: TGGialloBlu.it
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Verona, Pazzini: "Serie B? Una squadra in A l'avrei trovata, ma non potevo 'scappare'"
Milan
28/01 10:30 | Press | Autore: Redazione
Diciotto presenze e sedici gol per il bomber "illegale" della serie B: stagione stupenda per Giampaolo Pazzini. Che ci fa nella serie cadetta un goleador del genere? A questa e a tante altre domande ha risposto il "Pazzo" nel corso di una lunga intervista concessa a La Gazzetta dello Sport:
"Sono tornato in B invece di scappare perché quella sarebbe stata la strada più semplice: l’avrebbero fatto tutti. Una squadra di A l’avrei trovata, ma non potevo lasciare un ricordo così brutto. Mi è scattata una molla: far ricredere tanta gente e farne tacere altra. Non mi sono mai sentito un giocatore di B, ma sono qui per scelta e non per caso: la B può far bene anche a 32 anni, non solo a 19 come quando debuttai. Allora era una Serie A-2, ora contano di più corsa, agonismo e cattiveria, si gioca in stadi “ignoranti”, ci sono meno telecamere, vale tutto. C’è anche meno qualità, sì: ma il livello tecnico si è abbassato pure in A. Premier? Si parlò di Everton e West Ham, e tornassi indietro magari ci penserei: lì arrivano tanti cross, i difensori sono molto grossi ma io so come si fa a rubare il tempo. E se mi chiamassero dalla Cina? Il denaro è importante, essere contento di più: non puoi fare una cosa solo per guadagno, altrimenti non te la godi. Però oggi loro ricordano l’Italia di trent’anni fa: i soldi spingono sì".
Parole al miele per Cassano: "Antonio? La mia fabbrica di assist. Lui me lo diceva: 'Io godo più a farti segnare che a fare gol'. E io: 'Antò, per me va benissimo così'. I nostri sms nell’agosto 2012? Lui: 'Per farti andare al Milan sono dovuto andare all’Inter'. Io: 'Per farti tornare in prima pagina, hai dovuto essere scambiato con me'. Per i tifosi che si perdono lo spettacolo è un peccato che non giochi da mesi, ma con Cassano è inutile parlare di rimpianti: poteva fare 15 anni nel Real Madrid, eppure il suo bello è stato essere così, nel bene e nel male. E’ un po’ che non lo sento: non so come finirà, ma troppo lontano, tipo in Cina, non ce lo vedo proprio". Tra i momenti memorabili la tripletta di Wembley con l'Under 21, il giorno dell'inaugurazione, il 24 marzo 2007: "E' un ricordo meraviglioso, ma pure un rimpianto. Quando ero all’Inter mi chiamò il museo di Wembley: volevano le scarpe di quella partita, ma siccome sono gelosissimo delle mie cose del calcio dissi no. Avrei dovuto dargliele: magari sono ancora in tempo, cercherò i loro recapiti per rimediare. Di quella partita ricordo una vigilia lunghissima. Tutta la settimana a dirci fra noi: chi segnerà il primo gol? Poi le piccole cose, tipo il nostro pullman che fatica ad entrare perché la porta d’ingresso allo stadio è piccolissima. E noi: “Ma come, è appena inaugurato: farla un po’ più grande no? ".
Pazzini ha vinto troppo poco? "Più che per aver vinto poco, mi spiace non aver avuto tante occasioni per vincere: ho sempre dato tutto ma potevo essere più fortunato, perché se non sei uno di quei 5-6 giocatori top a prescindere da chi li allena, è l’allenatore che ti fa fare la differenza. E nei momenti decisivi della carriera non ho avuto l’aiuto che mi sarebbe servito a crescere e a fare bene. Allenatori? Al primo posto Allegri e lo ribadisco: è quello che ricordo con più piacere. Da toscani ci si intendeva e aveva un’enorme serenità nel gestire lo spogliatoio. Inzaghi mi usava 5’-10’ anche se stavo benissimo e da un centravanti come lui non mi sarei aspettato che giocasse senza punte. Prandelli? Sul campo uno dei più bravi, poi però diceva una cosa in sala stampa e ne faceva un’altra: male, io preferisco un bel 'Non mi piaci, non ti faccio giocare'. Speravo che il feeling si riaggiustasse in Nazionale e invece lì se possibile si comportò anche peggio. Vedere l’Europeo 2012 in tv fu dura: non lo meritavo, e non perché avevo segnato il gol-qualificazione, ma perché ero parte di quel gruppo e avevo fatto sempre il mio dovere. E invece: neanche nei 30, e senza una parola di spiegazione di Prandelli. C’è di più: tre mesi dopo feci una tripletta con il Milan, mi convocò di nuovo, e poi mi mandò in tribuna: da diventare matto. Io non ho mai preso da parte qualcuno per chiedere spiegazioni, non ho mai telefonato a un presidente, a un d.g. o a un d.s.: ne sono orgoglioso ma, tornando indietro, forse avrei dovuto dirgli qualcosa invece di ingoiare, lavorare e basta".
Pazzo e scaramanzia: "La vera scaramanzia in realtà è non fare più foto posate con il gesto delle due dita sotto gli occhi: lo misero in uno spot Fifa, le cose cominciarono ad andare malissimo e mi dissi “Mai più”. La mia mania è più che altro fare cose ripetute, è anche un modo per “preparare” le partite: sempre lo stesso parcheggio, le stesse cose alla stessa ora, finché si vince la stessa camicia bianca, da anni la appendo nell’armadietto come una reliquia e se il collo diventa un po’ nero pazienza. La Smart nera tamarra invece era per ridere: aveva due trombe pazzesche, una meravigliosa con il verso della mucca. Purtroppo non ce l’ho più: l’ha distrutta mio nipote Alessio".
Altro momento memorabile? La doppietta del 25 aprile 2010, che costò lo scudetto alla Roma: "La sera della doppietta alla Roma ero a cena in un ristorante vicino allo stadio. Ad un certo punto vedo il proprietario bianco in faccia: “Vai in hotel di corsa”, e mi fece uscire da dietro. Fuori c’era un po’ di elettricità... Ad ogni ritorno all’Olimpico mi hanno affogato di fischi, tranne che per Lazio-Samp del campionato dopo: la curva mi consegnò una targa con su scritto 'Con riconoscenza0'. E pensare che quella partita non dovevo giocarla: due turni dopo c’era lo scontro diretto per la Champions con il Palermo, la domenica prima avevo segnato al Milan e visto che ero diffidato stavo per togliermi la maglia, ma un compagno me la tirò giù. Toni me lo rinfaccia sempre, invece Ranieri mi disse che lo scudetto l’avevano perso contro il Livorno".
Cosa farà Pazzini da "grande"? "Firmare un contratto che scadrà nel 2020 è stata una scelta che ho fatto non pensando alla categoria, e comunque non sono sicuro di giocare davvero fino ad allora. Ormai sono in questo mondo da quasi quindici anni, credo di aver capito quasi tutto di come funzionano le cose nel calcio: vivendolo dall’interno un po’di cose brutte le vedi anche se non vuoi, un po’ di disamore ti viene per forza e il resto lo fa il fisico, che ogni tanto lancia qualche segnale. Una cosa è sicura: non mi trascinerò fino al 2020 a fare figure meschine solo perché ho un contratto: voglio lasciare con il ricordo di un’annata bella e sarò io a dire basta, non quella firma che ho messo".
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
NEWS
Pazzini avverte: “Verona, nel ritorno occhio a Bari e Spezia”
Il capitano gialloblù: “Ci sarà più agonismo, i punti contano doppio”
di Redazione Hellas1903, 17/01/2017, 09:01
Giampaolo Pazzini, intervenuto all’incontro che si è tenuto a Coverciano tra allenatori, capitani e arbitri, commenta le prospettive per il girone di ritorno.
Il centravanti del Verona, capocannoniere del campionato di Serie B con 16 gol fatti, sentito da “La Gazzetta dello Sport”, dice: “Nel ritorno i punti contano doppio, vedrete che ci sarà più agonismo: noi dovremo stare attenti a squadre come Bari e Spezia”.
FONTE: Hellas1903.it
SERIE B
Dinamo Bucarest, nuovo tentativo per Pazzini: rifiuto categorico dell'Hellas
10.01.2017 13.27 di Francesco Fontana
Fonte: Gazeta Sporturilor
La Dinamo Bucarest non molla la presa per Giampaolo Pazzini. In particolare, dopo il tentativo fallito alla fine di novembre, il dirigente della società rumena Adrian Mutu ha chiesto nuovamente all'Hellas Verona l'ex Inter e Milan, ma la risposta di Luca Toni è stata chiara: "Vogliamo andare in Serie A, non lo daremmo nemmeno in Cina".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Pazzini bomber d’Italia. E in Europa segna quanto Aubameyang
L'attaccante del Verona a quota 16 centri in Serie B, in Italia nessuno fa tanti gol come lui. Nel 'vecchio continente' è davanti a Messi, Suarez e Cristiano Ronaldo.
SERIE B 31 DICEMBRE 2016 14:05 di Maurizio De Santis
A chi va la palma di bomber del 2016 in Italia? A giudicare dal numero di reti segnate, ad aggiudicarsi il premio virtuale è l'attaccante dell'Hellas Verona, Giampaolo Pazzini. Con la rete realizzata nell'ultimo turno di Serie B (quello che ha incoronato gli scaligeri campioni d'inverno) il ‘Pazzo' ha portato l'asticella a quota 16 centri in stagione (un gol ogni 88 minuti) consolidando sia la propria leadership di cannoniere del torneo cadetto (Caputo dell'Entella è staccato di 5 lunghezze, a 11 gol) sia togliendosi lo sfizio di mettersi al livello dei più forti marcatori a livello europeo.
‘Pazzo' meglio di Icardi e Belotti
In Serie A nemmeno Maurito Icardi dell'Inter (14) oppure Belotti del Torino (13) sono riusciti a fare meglio dell'ex centravanti di Samp, Fiorentina e Inter. Una piccola soddisfazione per Pazzini che, grazie alle sue prodezze, sta trascinando la formazione di Pecchia verso la promozione (e il ritorno) nel massimo campionato italiano. Una piccola ‘grande' soddisfazione se i numeri dell'italiano vengono raffrontati ai ‘colleghi' che vestono le maglie dei top club continentali.
In Europa segna come Aubameyang
Nei principali campionati europei, infatti, solo Edinson Cavani del Paris Saint-Germain (18) e Dwight Gayle (19 centri in Premier League) del Newcastle hanno segnato più di Pazzini che si trova in terza posizione accanto a Pierre-Emerick Aubameyang del Borussia Dortmund. Luis Suarez del Barcellona è fermo a quota 12 come il compagno bluagrana, Messi. Mentre il Pallone d'Oro, Cristiano Ronaldo, è più indietro avendo realizzato ‘solo' 10 gol finora.
FONTE: Calcio.FanPage.it
NEWS
Pazzo superbomber, nessuno come lui in Italia
E in Europa soltanto Cavani e Gayle hanno fatto meglio dell’attaccante gialloblù
di Redazione Hellas1903, 31/12/2016, 12:58
Con la rete di ieri sera, Giampaolo Pazzini si è portato a 16 reti stagionali, consolidando ulteriormente la leadership solitaria di capocannoniere di Serie B: Caputo dell’Entella, al secondo posto, è fermo a 11 marcature.
Da agosto ad oggi, il Pazzo è il miglior bomber in Italia. Nessun altro attaccante ha segnato quanto lui. In Serie A infatti, Belotti è a quota 13, a una lunghezza da Icardi.
Nei principali campionati europei, invece, solo Edinson Cavani del PSG e Dwight Gayle del Newcastle hanno segnato più di lui. Attualmente, il centravanti del Verona condivide la terza posizione con Pierre-Emerick Aubameyang del Borussia Dortmund.
L’ex centravanti del Napoli conta 18 gol in Ligue 1, mentre Gayle, grazie alla doppietta di ieri sera rifilata al Nottingham Forest, è al primo posto solitario con 19 reti.
FONTE: Hellas1903.it
"Serie B? Non scappo, accetto". Prima le lacrime, ora i gol: Pazzini e il suo "Pazzo" 2016 con l'Hellas
31/12 00:01 | Rubriche | Autore: Francesco Pietrella
Così parlo il Pazzo: "Serie B? Non scappo!". Sfida accettata: "E che entusiasmo!". Come ai vecchi tempi, quando esordiva in categoria con la "sua" Atalanta: "Il tasso tecnico era pure superiore". Ragazzino. Ora è tutto diverso, cambiato. Un po' come quando torni dove sei cresciuto dopo tanti anni. Non dimentichi, ricordi in fretta, specie dopo aver toccato con mano cose che prima erano tue. Dejavù, no? Stessa fame, infine. E stesso soprannome di una vita: il "Pazzo". Pazzo Pazzini. Quello dell'esultanza divenuta simbolo: "Mi hai visto?". Dita sotto gli occhi e gol. "Sì, e tu mi hai sentito?". Mano(na) sull'orecchio. Toni rispondeva così, oggi è il suo dirigente all'Hellas. Mondo piccolissimo a volte. Un tempo ex compagni, fratelli. Dopo..."testimone di nozze!". Da quest'anno boss, pronto a godersi un Pazzini da sogno. Come quello che 10 fa anni inaugurava Wembley con una tripletta: "Una giornata indimenticabile!". E che oggi, invece, chiude il 2016 con 16 reti in 17 gare di Serie B. Capocannoniere. Con l'obiettivo - unico e solo! - di centrare la promozione in A: "Il nostro gruppo è unito, ora voglio dimostrare che quello dell'anno scorso non ero io".
Superstizione o no, poco cambia. Pazzini da record col suo Verona: vicinissimo alle 19 reti siglate con la Samp nel 2010 (miglior score fin qui). Campione d'Inverno intanto (41 punti e primo posto, Frosinone a -3). Rinascita sì, stavolta il termine è corretto. Perché la stagione scorsa è da dimenticare: "Personalmente è stata la mia più grande delusione sportiva". La retrocessione, le lacrime, il fallimento di un'annata che così non doveva andare: solo 6 reti per lui. Poche. Nonostante fosse arrivato a Verona per "segnare tanto e andare all'Europeo". Obiettivo fallito purtroppo. Ma quest'anno va tutto per il verso gusto, tutta un'altra musica per l'attaccante toscano. Decisamente un lusso per la categoria. Un 2016 agrodolce, a due volti come Harvey Dent, il cattivo di Batman. Lui, il Pazzo, quest'anno ha visto entrambe le versioni del bicchiere: mezzo vuoto, con la retrocessione e la Serie B, e infine mezzo pieno, capitano da chapeau intriso di sorrisi: "Vorrei ricordare soltanto la seconda parte del 2016, mi sto togliendo tantissime soddisfazioni". Proprio in B poi, destino. Merito di una sfida accettata per "rimettersi in gioco". Con un grazie a Pecchia e Fusco, fautori di una rinascita a 32 anni quando in pochi ci credevano: "Sarà il nostro campione" dicevano. Promessa mantenuta. "Chiaro, Pazzo?". Chiarissimo. Non servono neanche le dita sotto gli occhi per vederlo.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
SERIE B
Serie B, la classifica marcatori. Pazzini continua a segnare e distanzia Caputo
31.12.2016 11.00 di Luca Esposito Twitter: @lucesp75
Il Verona campione d’inverno della Serie B ha anche il capocannoniere della B, Giampaolo Pazzini, che grazie al gol segnato al Cesena distanzia nuovamente Francesco Caputo dell’Entella che ieri non è andato in rete. Anche Litteri del Cittadella ieri non è andato in rete, anche perché subentrato a pochi minuti dalla fine. Lasagna del Carpi, in gol a Novara, raggiunge al quarto posto Avenatti della Ternana.
16 reti: Pazzini (5 rig.) (H. Verona);
11 reti: Caputo (1 rig.) (Virtus Entella);
10 reti: Litteri (Cittadella);
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FONTE: TuttoMercatoWeb.com
PARLA IL CAPITANO
Pazzini: Bollito? Sono ancora forte
30/12/2016 23:30
"Devo ringraziare sempre la squadra per i gol che ho fatto (16 finora, ndr). Ci tenevamo a finire bene l'andata: adesso riprendiamo le energie nella pausa e ripartiamo bene nel ritorno. La B è sempre un campionato difficile, devi sempre calarti con la mentalità giusta. Sono molto contento, dare una mano alla squadra mi riempie d'orgoglio. Mi davano del bollito? So come funziona il mondo del calcio se segni sei un fenomeno, se non segni sei uno scarpone. Quest'anno sto dimostrando che sono ancora un giocatore forte". Giampaolo Pazzini interviene ai microfoni di Telenuovo dopo la vittoria sul Cesena.
Il capitano del Verona ha continuato: "Sono felice per Boldor e per il gol che ha fatto. Ho conosciuto tanti capitani nella mia carriera: molti servivano solo per vincere la palla a metà campo con il pari/dispari, un capitano deve sempre guidare un gruppo, aiutando tutti. Abbiamo dimostrato carattere, superato il momento opaco abbiamo dimostrato grande personalità. Al girone di ritorno dobbiamo continuare con questa mentalità. Essere primi dà pressione ma noi stiamo dimostrando di gestirla bene. Se arriva la serie A? Sono disposto a farmi anche i capelli biondi".
L.VAL.
FONTE: TGGialloBlu.it
Pazzini: «Abbiamo chiuso alla grande. Avanti, uniti fino alla fine»
30/DICEMBRE/2016 - 23:30
Verona - Le principali dichiarazioni dell'attaccante gialloblù Giampaolo Pazzini, rilasciate al termine di Hellas Verona-Cesena (3-0), 21a giornata della Serie B ConTe.it 2016/17.
«Sono contento per il gol, la vittoria e questa prima parte di campionato. Il calcio lo conosco, so come funziona: se vinci sei forte, se perdi meno. Dopo l'anno scorso è scattato qualcosa in me, volevo dimostrare che non si era ancora visto il vero Pazzini. In questa prima parte del campionato ho dimostrato di essere ancora un calciatore forte (ride, ndr). Devo ringraziare la squadra che mi ha messo in condizione di fare bene, anche se siamo solo a metà lavoro e c'è ancora tanta strada prima di raggiungere il nostro obiettivo. Con Luca Toni ho un rapporto particolare, lui si è calato nella nuova veste con il solito entusiasmo che lo ha sempre contraddistinto, ci dà una mano sia nei momenti felici che in quelli difficili. Di questo 2016 voglio ricordare solo la seconda parte, non era facile ripartire ma ce l'abbiamo fatta, ora dobbiamo continuare».
FONTE: HellasVerona.it
I 15 gol di Pazzini
NEWS
Pazzo 2016: il bomber insegue un altro record
Al centravanti gialloblù mancano due gol per essere il giocatore con più reti all’andata in B
di Redazione Hellas1903, 28/12/2016, 08:37
Dovesse riuscire a segnare due reti nella partita del Verona con il Cesena, Giampaolo Pazzini eguaglierebbe un altro record.
Nell’ultima partita del 2016, infatti, l’attaccante gialloblù, autore finora di 15 gol nelle prime venti partite del campionato, in caso toccasse quota 17 raggiungerebbe il primatista in carica, Cristian Bucchi, che raggiunse quel traguardo nel corso dell’andata della B 2005-2006.
Il Pazzo ha già pareggiato le prestazioni di Denis Godeas (Mantova) e “Nacho” Castillo (Pisa), che nel 2007-2008 siglarono 15 gol. Identico risultato toccato da Davide Succi con il Padova nel 2010-2011.
FONTE: Hellas1903.it
NEWS
Pazzini sempre più decisivo, in otto al primo gol
27.12.2016 15:53 di Pellegrino Marciano Twitter: @pellegrinom17
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18 I punti portati da Giampaolo Pazzini all’Hellas Verona grazie ai suoi gol decisivi (15, che ne fanno sempre più il capocannoniere del torneo). Da solo la punta originaria di Pescia ha portato il 47,4% dei punti gialloblu.
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FONTE: TuttoAvellino.it
IL BOMBER
Pazzini e quel gol capolavoro
27/12/2016 11:34
Quattro tocchi di prima, controllo e tiro. Il gol di Carpi, il quindicesimo per Giampaolo Pazzini è stato un capolavoro da consegnare alle cineteche. E anche un monito di quanto il Verona, quando si innesca e supera le sue paure, possa fare un calcio spettacolare e produttivo, in antitesi con chi pensa solo a distruggere e a fare falli tattici.
Per chi apprezza il genere, la rete è stata come il "ciclone" dei Golden State Warriors, uno schema che quando parte "taglia" fuori le difese avversarie che non capiscono più nulla davanti al turbinio di Curry e compagni.
La ciliegina sulla torta è stata la conclusione di Pazzini, un giocatore che opportunamente responsabilizzato da Pecchia è diventato un'arma letale e inarrestabile, il perfetto terminale offensivo per la squadra scaligera.
FONTE: TGGialloBlu.it
Pazzini: «Sono stato più volte vicino alla Juventus»
L’attaccante dell’Hellas Verona, Giampaolo Pazzini, ha confessato di essere stato più volte vicino a vestire la maglia della Juventus
Di Francesco Toscano - 14 dicembre 2016
Giampaolo Pazzini, attaccante dell’Hellas Verona, che a suon di goal sta trascinando la società veneta in Serie B, ha parlato in un’intervista rilasciata a Il Guerin Sportivo. Queste le sue dichiarazioni: «Dei grandi club, dopo Inter e Milan, mi manca solo la Juventus? E’ una coincidenza, a volte le cose vanno in una direzione che non può essere controllata. Comunque qualche anno fa sono stato un paio di volte vicino ai bianconeri, poi non si è concluso nulla: il calciomercato è imprevedibile».
L’ATTACCANTE CONTINUA – «Tra gli allenatori avuti, credo che Pazzini sia quello più completo. Sa come prendere i calciatori e come gestire le situazioni più difficili. Dove mi vedo quando appenderò gli scarpini al chiodo? Manca ancora tanto a quella scelta. Il calcio è la mia vita e non riesco ad immaginarmi al di fuori di esso. Di certo non farei l’allenatore, ma ci sono tanti ruoli in cui l’esperienza in campo può servire».
FONTE: CalcioNews24.com
Inter News, l’ex Pazzini: “Fortunato ad aver fatto parte dei nerazzurri”
News da parte di un ex Inter: si tratta di Giampaolo Pazzini, attuale attaccante del Verona.
By Erika Vettori - 13 dicembre 2016
Giampaolo Pazzini torna a parlare di Inter. Lo fa al Guerin Sportivo, in un’intervista in cui parla dei nerazzurri, ma anche dei rossoneri del Milan.
L’attuale attaccante dell’Hellas Verona ritorna indietro nel tempo, in quel tempo in cui è stato in forza all’Inter e, successivamente, al Milan.
Le parole di Pazzini
“Ripeterei entrambe le esperienze, sono state grandi stagioni in società fantastiche. L’Inter era campione del mondo, ho avuto la fortuna di farne parte. Quel gruppo aveva una mentalità vincente pazzesca. Al Milan c’erano più difficoltà ma è un club di primissimo piano a livello internazionale. Due esperienze che resteranno indelebili e sono orgoglioso di averle vissute. Mi hanno aiutato a crescere”.
Queste le parole del toscano Pazzini rilasciate al Guerin Sportivo, in merito alle due squadre milanesi. Pazzini, ricordiamo, è stato in forza all’Inter durante l’annata di campionato 2011-2012. Successivamente, è passato al Milan, in cui ha militato più tempo: dal 2012 al 2015.
Terminate le esperienze milanesi, l’attaccante si è spostato poi a Verona, destinazione Hellas, luogo in cui si trova dal 2015. Con la retrocessione in cadetteria, il “pazzo” ha continuato a rimanere fedele ai colori gialloblù, dove finora ha realizzato 40 presenze.
FONTE: InterDipendenza.it
NEWS
Bomber d’Europa, Pazzini al quarto posto
Il centravanti gialloblù insegue Aubameyang, Gayle e Cavani
di Redazione Hellas1903, 12/12/2016, 22:42
Prima di sabato Giampaolo Pazzini, centravanti del Verona, con 14 reti era il secondo miglior capocannoniere d’Europa dopo Pierre-Emerick Aubameyang del Borussia Dortmund, autore di 15 gol in Bundesliga.
Ora, invece, complice anche la sua assenza forzata a Vicenza, il Pazzo è quarto.
Durante il weekend è infatti stato superato sia da Edinson Cavani, autore di una doppietta nel big match tra il PSG e il Nizza, che da Dwight Gayle del Newcastle.
Quest’ultimo, sabato pomeriggio, ha rifilato una tripletta al Birmingham in occasione del ventesimo turno di Championship.
Entrambi gli attaccanti sono adesso a quota 16 gol.
FONTE: Hellas1903.it
Pazzini: «Che schiaffo, ripartiamo al più presto»
13/NOVEMBRE/2016 - 17:57
Verona - Le principali dichiarazioni dell'attaccante gialloblù Giampaolo Pazzini, rilasciate al termine di Hellas Verona-Novara (0-4), 14a giornata della Serie B ConTe.it.
«Partita brutta, lasciamo perdere gli episodi. Abbiam preso un bello schiaffo. L'approccio è stato buono fino a quando non è arrivato il gol. Nel secondo tempo la situazione è peggiorata, loro ci hanno segnato subito e la gara è diventata veramente complicata. Può capitare a tutti di andar sotto, dobbiamo migliorare nella fluidità del gioco. Sappiamo che molte squadre contro di noi si vorranno difendere fino alla fine. La Serie B è e rimarrà un campionato difficile e dovremo affrontare tutte le partite al 100%. Reazione mentale? La squadra ha già voglia di riprendere. Gli applausi del Bentegodi? I tifosi sono sempre stati fantastici, hanno continuato a sostenerci e non è mancato il loro applauso. Ora rialziamoci al più presto perché venerdì arriva una gara importante»
FONTE: HellasVerona.it
Hellas Verona: Pazzini non segna da tre partite
12 Nov 2016 Serie B
In area di rigore i bomber di razza come Giampaolo Pazzini non perdonano.
A tu per tu con i portieri avversari, fin ora, il pazzo l'ha messa dentro in ogni modo: cinque volte su rigore, due volte di testa, otto con il piede destro ed una volta con il sinistro. Un totale di undici reti, in dieci partite disputate.
Una media gol pazzesca e primo posto in classifica marcatori al sicuro.
Quello che fa notizia, però, in queste ultime settimane, è che il bomber di Pescia non segna da oltre 300 minuti.
Il capocannoniere dell'Hellas e del campionato l'ha messa alle spalle del portiere l'ultima volta contro il Bologna, per il provvisorio 2-0.
Verona attende i gol del pazzo: i tifosi sono pronti a far esplodere il Bentegodi ed invocano a gran voce il nome del proprio bomber. Fabio Pecchia continua a dare chances a Pazzini e a non negargli l'opportunità di ritrovare l'appuntamento con il gol.
Il Verona non deve, però, adagiarsi sugli allori dei risultati ottenuti fin ora: il Cittadella incombe a soli cinque punti di distanza e domani arriva al Bentegodi un Novara voglioso di far punti dopo le ultime due sconfitte consecutive.
Un passo falso contro i lombardi significherebbe dover vincere a tutti i costi tra sette giorni al Tombolato di Cittadella.
FONTE: StadioSport.it
Serie B Verona, Pazzini: «Nazionale? Sarebbe una soddisfazione»
L'attaccante: «Bisogna sempre sognare qualcosa, è chiaro che molto dipende dal club, spero di fare belle cose con i miei compagni»
© LaPresse
MARTEDÌ 8 NOVEMBRE 2016 15:21
VERONA - A suon di gol Giampaolo Pazzini ha portato il Verona al primo in classifica nel campionato di Serie B. L'attaccante oltre a fare bene con la sua squadra pensa anche alla Nazionale: "Un ritorno in Nazionale? Chi lo sa...Bisogna sempre sognare qualcosa, è chiaro che molto dipende dal club - dice ai microfoni di Sky - spero di fare belle cose con i miei compagni, se dovesse tornare la Nazionale sarebbe bella soddisfazione ma tutto passa da Verona. E' un bel periodo per tutti, per me, per la squadra, volevamo partire bene per caricarci di entusiasmo, di fiducia, ci stiamo riuscendo, siamo contenti, sappiamo che è dura ma essere partiti così fa ben sperare per il futuro. Personalmente sono felice, quando le cose vanno bene tutto è piu' semplice, si lavora meglio, con gioia e felicità. I gol fanno tanto per un attaccante, stiamo segnando in tanti, la strada è giusta, dobbiamo continuare".
SU MILAN-INTER - Pazzini esprime il suo pensiero anche sul derby di Milano, avendo vestito entrambe le maglie: "Il Milan sta facendo bene dopo un paio di anni al di sotto delle aspettative, adesso sono sulla strada giusta. L'Inter è in difficoltà, ma ha grandi giocatori ed un potenziale importante".
FONTE: CorriereDelloSport.it
NEWS
Verona verso La Spezia: Pazzini ha fame di gol, il digiuno può bastare
Il bomber gialloblù è a secco da 180 minuti ma resta il capocannoniere della B
di Raffaele Campo, 04/11/2016, 18:21
Per Giampaolo Pazzini la partita contro lo Spezia può essere l’occasione per tornare al gol.
Il bomber del Verona è a secco da due gare. La sua ultime rete risale alla partita casalinga di due settimane fa contro la Pro Vercelli, prima delle sfide contro Pisa e Trapani.
Al momento, i numeri del ‘Pazzo’ dicono 11 reti in 9 presenze. L’attaccante non vuole di certo fermarsi e dopo due turni a digiuno, nei quali le sue prestazioni sono state comunque fondamentali per la squadra, mette nel mirino la porta dello Spezia, che pur vanta la seconda miglior difesa del torneo. Chichizola è avvisato, Pazzini ha molta fame di gol, il digiuno può bastare.
FONTE: Hellas1903.it
Pazzini: “Spero in un’annata bella per me e il Verona”
ottobre 28, 2016
“Ho voglia di fare bene, con entusiasmo. Spero in una bella annata per me e il Verona, ma la strada è ancora lunga”.
Queste alcune dichiarazioni dell’attaccante e capitano dell’Hellas Verona, Giampaolo Pazzini a Radio Deejay.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
Pazzomania, è corsa al selfie con il bomber (assieme a Silvia)
Il cannoniere gialloblù e la moglie circondati dai tifosi dopo la gara con la Pro Vercelli
di Redazione Hellas1903, 23/10/2016, 17:57
È un rituale che si ripete, quello della richiesta di autografi e selfie, dopo la partita del Verona al Bentegodi. Il più richiesto, nemmeno a dirlo, è lui, Giampaolo Pazzini, il super bomber gialloblù.
Ieri il Pazzo, autore dell’undicesima rete stagionale contro la Pro Vercelli, è uscito dal parcheggio della squadra con al fianco la moglie Silvia Slitti. Dopo i primi selfie con il campione, alcuni coraggiosi hanno chiesto di poter fare una foto anche con Silvia, avvenente compagna del centravanti che, divertita, è stata al gioco.
Non per molto, comunque. Giusto qualche scatto, poi il Pazzo ha deciso che poteva bastare e, sorridendo, ha elegantemente salutato.
NEWS
Pazzini: “Quanti gol? Con Toni ho fatto una scommessa…”
L’attaccante gialloblù: “Orgoglioso del paragone con Van Basten”
di Redazione Hellas1903, 19/10/2016, 15:19
Giampaolo Pazzini è intervenuto in conferenza stampa, in vista della partita con la Pro Vercelli.
Il Verona è “Pazzo-dipendente”? “Non credo, io cerco di aiutare la squadra. Il merito lo divido coi compagni che mi mettono sempre in condizione per fare bene.”
Meglio di te solo Toni e Van Basten: “È incredibile, sono numeri davvero importanti. Questi paragoni riempiono di orgoglio.”
Cos’è cambiato dall’anno scorso? “La salute. Ho avuto tanti problemi fisici e, per cercare di aiutare la squadra, spesso ho peggiorato la mia situazione. La stagione passata deve essere eliminata dalla nostra mente.”
Quattro doppiette, ma la tripletta? “Mio figlio mi chiede spesso di portagli un pallone a casa (ride, ndr), mi farebbe molto piacere segnare tre gol.”
Complimenti da Toni? “Ho una scommessa con lui per il numero dei gol. Gli offrirei volentieri anche una vacanza se dovessi vincere. Ci sono tutti i presupposti per fare bene in questa stagione.”
La fascia di capitano? “È una cosa importante. Dà molti stimoli e responsabilità perchè sei sempre sotto gli occhi dei compagni, bisogna dare l’esempio e, a volte, rimproverare.”
Ganz? “Ci sono passato anche io da queste situazioni. Lui deve stare sereno, è un giovane di grande qualità che vede la porta come pochi. Sono sicuro che ci darà una grande mano. Deve solo allenarsi bene, come sta facendo.”
Un pensiero alla Nazionale? “L’Azzurro è la massima espressione di calcio del nostro Paese. Tutto dipenderà dalle mie prestazioni con l’Hellas.”
FONTE: Hellas1903.it
Pazzini: «Gruppo affiatato e inizio sprint, ma la strada è lunga»
19/OTTOBRE/2016 - 14:30
Verona - Le principali dichiarazioni dell'attaccante gialloblù Giampaolo Pazzini, rilasciate durate la conferenza stampa in vista di Hellas Verona-Pro Vercelli, 10a giornata della Serie B ConTe.it 2016/17.
IL MIO MOMENTO
«Volevo tornare ad essere protagonista, decisivo, a rimettermi in gioco nel modo giusto. Avevo, ho e avrò ancora tante motivazioni per fare bene. Non mi era mai capitato di fare 4 doppiette di fila, è un momento molto bello e sono contento, ma dall’altra parte so che la strada è lunga e non abbiamo ancora fatto niente. Siamo partiti forti, questo ci ha dato fiducia ed entusiasmo per fare le cose sempre meglio. Bisogna fare i complimenti a tutto il gruppo e questa è l’occasione perfetta per farlo. Non voglio soffermarmi troppo sull’anno scorso, che ci ha lasciato tanta amarezza e voglia di rivincita. Siamo ripartiti con l’entusiasmo di mister Pecchia e del Direttore Sportivo e fin dal ritiro di Racines abbiamo creato un gruppo bello, coeso, e gli effetti si vedono: chi non gioca o chi entra a partita in corso si sente ugualmente importante. Se il Verona è Pazzini dipendente? No, perché hanno fatto gol tanti calciatori. Cerco solo di dare una mano, ma è la squadra a mettermi in condizione di fare bene, il merito è da dividere con i compagni. Spesso abbiamo noi la gestione del gioco, ricevere palla vicino alla porta è un fattore molto improntante per un attaccante. Cosa è cambiato dall’anno scorso? La salute. E’ indubbio che un anno fa ho avuto tanti problemi e per cercare dare mano ho forzato i tempi, facendo peggio».
SU QUESTA SERIE B…
«Un commento sulla Serie B? Ho trovato un campionato molto equilibrato, tutte le squadre ci affrontano per fare la partita della stagione, per noi è uno stimolo in più. Io come Toni e Van Basten? Sono paragoni che fanno piacere e riempiono d’orgoglio, ma questo dà ancora maggiori motivazioni per fare bene, come ho detto siamo coscienti che la strada è lunga e siamo solo all’inizio, dovremo mantenere questo entusiasmo per tutto l’anno. Io e Luca abbiamo un obiettivo in comune, il gruppo: un obiettivo bello e difficile, ma tutti insieme - siamo convinti - potremo toglierci grandi soddisfazioni».
TRA CAMPO E SPOGLIATOIO
«Una tripletta? Mi piacerebbe portare a casa il pallone a mio figlio, che spesso mi rimprovera per aver fatto solo due gol (ride, ndr). Quale rete mi è piaciuta di più? Per un attaccante i gol sono tutti belli, anche l’ultimo con l’Ascoli. Quello a cui sono più legato è il primo segnato al Brescia. Le mie emozioni da capitano? E’ una bella sensazione, che dà stimoli maggiori perché ho gli occhi dei compagni puntati addosso, devo sempre dare il buon esempio, dando una mano o facendo un rimprovero in caso di bisogno. Cerco sempre di trasmettere voglia e grinta per vincere. Ganz? Parliamo spesso. Io più di ogni altro posso capire i suoi pensieri, ma sono sicuro che avrà la sua occasione, siamo ancora all’inizio e tutti avranno la loro occasione di contribuire. E’ giovane, vede la porta, le sue qualità sono indubbie. In questo gruppo anche chi non gioca in partita non molla niente e questo è un aspetto significativo e importante. Gli allenamenti? Lavoriamo molto con la palla, con tanta intensità, è una tipologia di lavoro che piace molto al gruppo. Il mio rapporto con la città? Mi trovo molto bene a Verona, mia moglie e mio figlio sono molto felici qui».
DI SETTIMANA IN SETTIMANA
«La Pro Vercelli? Sono una squadra in salute, avranno entusiasmo come ce l'abbiamo noi. Non vediamo l'ora di scendere in campo in casa, davanti ai nostri tifosi. Come diciamo sempre, la partita più dura è sempre la prossima, quindi si lavora sempre a testa bassa. Se la Nazionale è un mio obiettivo? L’azzurro è la massima espressione del calcio in Italia. Ad ogni modo i miei pensieri sono tutti per il Verona».
FONTE: HellasVerona.it
NEWS
Favini: “Pazzini attaccante nato: nessuno come lui”
Lo scopritore del bomber gialloblù: “Formidabile in elevazione. Ed è un uomo vero”
di Redazione Hellas1903, 19/10/2016, 08:13
Mino Favini per 24 anni è stato il responsabile del settore giovanile dell’Atalanta. Tra i tanti talenti forgiati alla sua scuola c’è Giampaolo Pazzini.
Intervistato dal Corriere di Verona oggi in edicola, Favini, a proposito dell’attaccante dell’Hellas, dice: “Sono felice di vederlo di nuovo sul campo alla maniera in cui ho imparato a conoscerlo. Ma non ho mai avuto dubbi, ero certo che si sarebbe ritrovato: è un uomo vero, oltre che un bravissimo giocatore. E la sua decisione di restare a Verona, dopo un’annata come quella passata, ne è la dimostrazione”.
Continua Favini: “la sua prima rete, sabato con l’Ascoli, è stata esemplare delle qualità che in lui si notavano già da adolescente: uno stacco di testa imponente, un’elevazione fuori dal comune. Per il gioco aereo ha un istinto speciale. Non mi riferisco soltanto alla capacità di segnare, ma anche per come lo sa utilizzare per dare soluzioni tattiche utili a tutta la squadra. Uno come lui è unico, non ci sono termini di paragone”.
FONTE: Hellas1903.it
Ultim'ora / 18 ottobre, 2016
Hellas Verona, i numeri stratosferici di Giampaolo Pazzini
Gianpaolo Pazzini ©Getty Images
HELLAS VERONA Una stagione per tornare ad essere assoluto protagonista. Il centravanti Giampaolo Pazzini è il capocannoniere, fin qui, per distacco della B 2016/2017. Con dieci reti segnate, in sei partite giocate, è arrivato alla quarta doppietta consecutiva, l’ultima rifilata all’Ascoli in trasferta. I suoi gol hanno fruttato 13 dei 20 punti complessivi conquistati dagli scaligeri, ossia il 65% del totale!
FONTE: SerieBNews.com.it
NEWS
Serie B, Pazzini e La Mantia armi letali
18.10.2016 12:00 di Pellegrino Marciano Twitter: @pellegrinom17
Ormai si fa fatica a definire la stagione di Giampaolo Pazzini, bomber dell'Hellas Verona e capocannoniere del torneo con 10 gol in 6 partite disputate. Da quattro partite l'ex di Milan ed Inter segna doppiette e punta forte al record personale di 19 marcature fatto registrare ai tempi della Sampdoria. Non è da meno, in proporzione, l'attaccante della Pro Vercelli La Mantia, capace di timbrare il cartellino 4 volte partendo dalla panchina. Ecco tutte le curiosità sulla giornata appena conclusa segnalate da Football Data:
13 Copertina – ovviamente – per Giampaolo Pazzini, per il quale non si trovano più aggettivi per descriverne l’avvio di stagione 2016/17: 10 reti in 6 partite giocate, capocannoniere del campionato, già in doppia cifra, alla quarta doppietta consecutiva, avviato al suo record personale stagionale di 19 gol firmato con la Sampdoria 2009/10, è di gran lunga il calciatore più determinante del torneo: le sue reti hanno portato all’Hellas Verona 13 punti sui 20 totali, pari al 65% del dato complessivo.
[...]
FONTE: TuttoAvellino.it
NEWS
Pazzo da record: soltanto Van Basten e Toni hanno segnato più di lui
L’attaccante gialloblù imprendibile in Serie B per reti fatte. E in A davanti ci sono altri due giganti
di Redazione Hellas1903, 18/10/2016, 08:36
In Serie B nessuno nella storia ha segnato, nelle prime nove partite di campionato, come Giampaolo Pazzini.
La statistica stilata da “La Gazzetta dello Sport” oggi in edicola riporta che a totalizzare 9 gol in 9 giornate sono stati soltanto Marco Di Vaio nella Salernitana 1997-98 e Stefano Ghirardello (proprio lui, l’attaccante cresciuto nel Verona, con cui ha giocato più stagioni da professionista) con il Cittadella 2001-2002. Questo per quanto riguarda la Serie B.
Per trovare qualcuno che abbia saputo fare meglio del Pazzo occorre salire in A e incontrare i dati di due giganti del gol. Nel 1992-93 Marco Van Basten con il Milan siglò 12 gol in nove turni, mentre nel 2005-2006 ad arrivare a 11 fu Luca Toni, con la Fiorentina. Qualcosa di gialloblù, nel record aperto di Pazzini, c’è sempre.
FONTE: Hellas1903.it
Verona, Zaccagni: 'Con Pazzini è come giocare in 12'
del 15 ottobre 2016 alle 21:57
Mattia Zaccagni, centrocampista del Verona, ha parlato dopo la vittoria scaligera contro l'Ascoli: "...Pazzini? E' un fuoriclasse, con lui si gioca in 12. Non è affatto un giocatore da Serie B".
FONTE: CalcioMercato.com
SERIE B
Serie B, la classifica marcatori: Pazzini va in fuga, Caputo non molla
Ecco la classifica
15.10.2016 21.47 di Pierpaolo Matrone
Un uomo solo al comando e che va pure in fuga. Eccolo lì, Giampaolo Pazzini, in vetta alla classifica marcatori con dieci gol dopo nove giornate di Serie B. Segna ancora l'attaccante dell'Hellas Verona, ma anche Caputo dell'Entella non si ferma.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Pazzini, media gol da urlo: nessuno come lui in Europa!
del 15 ottobre 2016 alle 20:15
di Angelo Taglieri
Nel 2007 aveva 22 anni e vedere Wembley inchinarsi ai tuoi piedi, giovane 22enne italiano, fa un certo effetto. Ma ti carica anche di tante responsabilità. Giampaolo Pazzini fece 3 gol contro l'Inghilterra con la maglia dell'Italia Under 21 il giorno dell'inaugurazione del nuovo Wembley, entrando di fatto nella storia del tempio del calcio inglese. All'epoca alla Fiorentina, esploso all'Atalanta, era considerato uno dei talenti più puri del calcio italiano.
Da quel 24 marzo 2007 sono passati quasi 10 anni. Tanti gol, suddivisi tra Sampdoria, Inter, Milan e Verona. E oggi... Beh, oggi Pazzini è il miglior attaccante in Europa per media gol: doppietta contro l'Ascoli, 10 gol in 6 partite di Serie B: una rete ogni 45'. Meglio di Griezmann, meglio di Cavani (una rete ogni 85' minuti il francese, una ogni 63' l'ex Napoli), meglio degli attaccanti dei top club europei.
E' vero, è in Serie B, i tempi in cui vestiva la maglia di Inter e Milan sembrano lontani. Ma non è mai facile calarsi in una realtà differente e difficile come il campionato cadetto. Specialmente se sei capitano, goleador e simbolo di un Verona che deve per forza vincere e tutti gli occhi sono puntati su di te. Sì, su di te che hai il nome scritto nella storia di Wembley.
FONTE: CalcioMercato.com
Pazzini, media gol da urlo: è il migliore in Europa
Il Re dei gol è a Verona, in Serie B: nessuno in Europa è come Il Pazzo
13 ottobre 2016
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Quando si pensa ai grandi bomber in giro per l’Europa la mente viaggia subito direzione Spagna, Francia o Germania, dove ci sono mostri del calibro di Luis Suarez, Robert Lewandowski, Edinson Cavani o Antoine Griezmann, senza andare a scomodare i due monopolisti del Pallone d’Oro: e invece numeri alla mano, per media gol, la corona è in Italia ed è in testa a Giampaolo Pazzini.
NESSUNO COME LUI – Dopo la scorsa stagione piuttosto avara di delusioni per l’Hellas Verona, non ci si poteva minimamente immaginare che l’impatto del Pazzo sulla Serie B potesse essere così devastante. E invece con i suoi 8 centri in 5 gare disputate nessuno in Europa ha la sua media gol, che rapportata ai minuti giocati corrisponde ad esattamente un gol ogni 45' minuti, praticamente con lui in campo si parte da 1-0 per gli Scaligeri, una sentenza. Nei primi 5 campionati, considerate anche le seconde serie, non c’è nessuno che tiene il suo ritmo.
PARABOLA DISCENDENTE? NO GRAZIE – Non sono stati anni facili per Pazzini che dopo la partenza dalla Sampdoria ha sempre faticato a trovare continuità sia di rendimento che a livello realizzativo: ora a Verona è tornato a sorridere e a fare quello che nelle sue annate genovesi riusciva meglio. Buttarla dentro, spesso e volentieri. La fascia di Capitano, la responsabilità di riportare l’Hellas dove le compete sono stati gli ingredienti giusti per recuperare Pazzini. E Verona si gode il suo bomber, che per la cavalcata verso la Serie A sarà sicuramente decisivo.
FONTE: CaclioNews24.com
SERIE B
Ascoli, Cacia: "Pazzini? Fa la differenza. Anche su una gamba sola"
13.10.2016 11.04 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Dal Corriere di Verona arrivano altre parole di Daniele Cacia, attaccante dell'Ascoli e grande ex del match contro l'Hellas Verona. "Loro sono più forti - spiega l'attaccante -. Noi veniamo da un periodo difficile, ci servirà carattere". Sul suo diretto rivale, Giampaolo Pazzini il bomber ascolani dice: "Quando sta bene fa la differenza. Anche su una gamba sola".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Silvia Slitti, “l’assistente personale di ogni desiderio” di…Pazzini – FOTOGALLERY
Pubblicato il 13 ottobre 2016 di Fabio Iacono
Silvia Slitti non è una wag qualunque. E' la moglie di Giampaolo Pazzini, il bomber dell'Hellas Verona e attuale capocannoniere della Bzona. Qualche anno fa era stata al centro delle cronache sportive per un post su Instagram critico nei confronti di Pippo Inzaghi (Mister di Pazzini al Milan ndr.) reo di non farlo giocare con la giusta regolarità. Oggi è un' imprenditrice di successo grazie alla 'Silvia Slitti Luxury Services and Events', agenzia che soddisfa ogni tipo di richiesta in ambito della moda, design e servizi di lusso. Impegnata, grintosa e bellissima, da molti è sata definita la sosia bella di Sarah Jessica Parker, e come l'attrice di 'Sex and the city' la moglie del Pazzo frequenta i personaggi dello showbiz, si definisce in campo lavorativo "l'assistente personale di ogni vostro desiderio".
ECCO LE FOTO SEXI SU INSTAGRAM DI SILVIA SLITTI SCATTATE PER IL SUO BOMBER...E NON SOLO...
Giampaolo Pazzini, capitan ‘pazzo’ mira al ritorno in A con il Verona
Pubblicato il 12 ottobre 2016 di Fabio Iacono
"Pazzini sarà il nostro campione in Serie B". La frase ad effetto è firmata da mister Fabio Pecchia qualche mese fa. “Sta invecchiando, che errore non cederlo!”, hanno esclamato gli scettici. Ma Pazzini è uno che ha le spalle larghe e il senso del gol del centravanti vero (124 gol in carriera fino ad oggi) e d'accordo con la società ha deciso di restare anche nella serie cadetta, spalmando il suo oneroso ingaggio e rispondendo sul campo alle critiche. Attaccante con la A maiuscola. Per la Bzona, poi, decisamente un lusso. E chi lo conosce bene non si stupisce se oggi guida la classifica cannonieri con 8 reti, avendo giocato solo 5 partite: un gol al Latina, uno alla Spal, e due rifilati rispettivamente a Frosinone, Ternana e Brescia. Il miglior inizio di stagione nella carriera del Pazzo, migliore anche di quello della stagione 2009/2010 quando vestiva la maglia della Sampdoria in cui segnò 4 reti in 7 giornate, giocandole però tutte.
Nelle ottime prestazioni dell'Hellas Verona in campionato Pazzini ha indossato la fascia di capitano (ciò è accaduto anche in Coppa Italia contro il Foggia), segno di come l'attaccante punti ad essere leader della squadra in virtù dell’esperienza, delle qualità tecniche ed umane, della personalità che non gli si può non riconoscere. Si è capito. A Pazzini non piacciono le chiacchiere da bar e ai tifosi l'Hellas Verona non bastano le sole parole. Soprattutto dopo la stagione, quella scorsa, conclusa con la retrocessione. Pazzini è rimasto, e vuole riprendersi la Serie A, non con le parole, ma attraverso i suoi gol: 'pazzi'.
GUARDA IL GOL DI PAZZINI IN ATALANTA-LECCE 2-2 - 12/09/2004 (FONTE YOUTUBE - FORZA LECCE STORY)
GUARDA IL GOL DI PAZZINI IN FIORENTINA-JUVENTUS 3-3 (FONTE YOUTUBE - IO TIFO FIORENTINA)
GUARDA IL GOL DI PAZZINI IN ROMA - SAMPDORIA 1-2 (FONTE YOUTUBE - MICHOOL82)
GUARDA LA SPLENDIDA DOPPIETTA DI PAZZINI IN INTER PALERMO 3-2 (FONTE YOTUBE - INTERTUBE)
GUARDA LA STRAORDINARIA RIPLETTA DI PAZZINI IN BOLOGNA MILAN 1-3 (FONTE YOTUBE - MYCHANNELPRINCE97)
GUARDA LE RETI DI PAZZINI CON IL VERONA IN SERIE A (FONTE YOUTUBE - ILPAZZOTV)
FONTE: BZona.it
Hellas Verona, Toni: “Pazzini? Offerte anche dall’estero, ma gli dicevo che non facevano per lui…”
Luca Toni
Redazione 11-10-2016 12:15
"Qualche chiacchiera c’era stata, anche dall’estero. Ma gli dicevo che erano squadre che non facevano per lui...". Ci scherza su Luca Toni, ma il pericolo di perdere Giampaolo Pazzini c'è stato veramente. Invece i gol del "pazzo" servono all'Hellas Verona per risalire subito in serie A e questa stagione l'attaccante toscano pare rinato:
"Le sue qualità non sono mai state in discussione" - dichiara Toni nel corso di un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport - "Bisognava convincerlo che il Verona in B è di passaggio. S’è preso una bella responsabilità, con coraggio: siamo sulla buona strada. Ha entusiasmo. E sta molto bene, non come l’anno scorso. Si è sbloccato subito, gli è tornata la voglia di segnare. Entra di più nel vivo del gioco, prima era abituato ad aspettare. Ha capito che il gol è solo la ciliegina: deve trascinare ed aiutare e può solo migliorare. Questa estate abbiamo parlato parecchio. Verona in B non poteva prescindere da lui, gli ho fatto una testa così, questa piazza con l’entusiasmo giusto ti fa sentire importante. E siccome smettevo io, doveva toccare a lui riportarci in A".
Le offerte, come detto, non sono mancate: "Qualche chiacchiera c’era stata, anche dall’estero. Ma gli dicevo che erano squadre che non facevano per lui... Mi da sempre del tu, c’è rispetto dei ruoli, tra ragazzi intelligenti ci si capisce: il lavoro è una cosa, fuori un’altra. Mi dice che lo stresso, ma gli parlo con entusiasmo e lui lo sa». A Firenze giocarono in coppia, 29 partite con 59 gol: "Sì ma 47 io e 12 lui... Lui è più giovane, giocava meno e si alternava con Bojinov. Quando sono partito ha avuto più spazio: poi è esploso alla Samp".
Per Toni, Pazzini può diventare il capocannoniere della prossima serie B: "Lo aspettano tutti. Ogni difensore lo vuole fermare. Ma sono sfide che lo devono caricare. E’ capocannoniere, vuole migliorare: un atteggiamento giusto. I rigori c'erano tutti, a parte uno... Però bisogna segnarli: c’è chi ha perso un Mondiale ai rigori. Lui segna perché sta bene. Visto col Brescia? Il primo gol è stato da centravanti vero. Giampaolo capocannoniere? Sì, tornerebbe in A da protagonista. Ma se fa 30 gol e non andiamo in A, sarebbe un disastro! Se invece vinciamo il campionato con lui capocannoniere, beh, mi deve offrire una settimana di vacanza...".
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Hellas Verona, Luca Toni: «Pazzini è un valore aggiunto»
Capocannoniere in Serie B con cinque gol. Giampaolo Pazzini sta trascinando il Verona. Luca Toni parla di lui come amico e da dirigente dell’Hellas
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11 ottobre 2016
Luca Toni, al Verona, ha abbandonato il pallone e il campo da gioco per ritagliarsi una posizione da dirigente. In queste vesti continua a seguire la squadra e l’amico, compagno di tante avventure in squadre diverse, Giampaolo Pazzini. L’ex blucerchiato, attualmente capocannoniere con cinque reti, sta vivendo una seconda giovinezza e sta letteralmente trascinando l’Hellas in campionato.
RETROCESSIONE IN SERIE B – Il “Pazzo” poteva essere un lusso per la Serie B, lo avevano detto tutti, ma per ora è quello che ha segnato di più. Luca Toni, sulla Gazzetta dello Sport, parla da amico ma anche da dirigente del Verona: «Pazzini? Non sono mai state in discussione le sue qualità. Bisognava convincerlo che il Verona in B è di passaggio. S’è preso una bella responsabilità, con coraggio: siamo sulla buona strada. Ha entusiasmo. E sta molto bene, non come l’anno scorso. Si è sbloccato subito, gli è tornata la voglia di segnare. Entra di più nel vivo del gioco, prima era abituato ad aspettare. Ha capito che il gol è solo la ciliegina: deve trascinare ed aiutare e può solo migliorare». C’era stata la possibilità che lasciasse il Verona dopo la retrocessione: «Qualche chiacchiera c’era stata, anche dall’estero. Ma gli dicevo che erano squadre che non facevano per lui».
TANTI RICORDI INSIEME – Il rapporto Toni – Pazzini va avanti da quella magnifica stagione a Firenze: 29 partite in campo insieme, 59 gol in tutto: «Sì ma 47 io e 12 lui. Lui è più giovane, giocava meno e si alternava con Bojinov. Quando sono partito ha avuto più spazio: poi è esploso alla Samp». Poi la parentesi insieme di nuovo a Verona: «Ricordi belli ne abbiamo pochi, vista la retrocessione. Lui ha la fortuna di potersi rifare. Quando segna noto in lui l’entusiasmo giusto: spero di rivederlo nel Verona in Serie A. Ogni difensore, in Serie B, lo vuole fermare. Ma sono sfide che lo devono caricare. E’ capocannoniere, vuole migliorare: un atteggiamento giusto. Tutti rigori? Però bisogna segnarli: c’è chi ha perso un Mondiale ai rigori. Lui segna perché sta bene. Visto col Brescia? Il primo gol è stato da centravanti vero. Se fa 30 gol e non andiamo in A, sarebbe un disastro! Se invece vinciamo il campionato con lui capocannoniere, beh, mi deve offrire una settimana di vacanza».
Francesca Faralli
FONTE: CalcioNews24.it
PRIMO PIANO
Il Pazzo è tornato: è lui il leader dell'Hellas
10.10.2016 17:00 di Stefano Bentivogli Twitter: @sbentivogli10
E' Giampaolo Pazzini l'assoluto protagonista del Verona. Anche contro il Brescia il Pazzo è risultato decisivo mettendo a segno altri due gol. Il bomber dell'Hellas è alla terza doppietta consecutiva ed è saldamente in testa alla classifica. Dopo la deludente stagione scorsa, dove tra tanti proclami l'ex del Milan non è praticamente mai riuscito a lasciare il segno, questa nuova stagione è iniziata alla grande con Pazzini che è il principale candidato per vincere la classifica dei marcatori.
Pazzini ha dimostrato di essere in grande salute. Ottavo gol stagionale, tanta corsa e voglia di fare contro una difesa impegnativa come quella del Brescia. Con un Pazzini cosi l'Hellas non può far altro che guardare con grande ottimismo al futuro. Da inizio stagione il Verona viene definito come corazzata del campionato e la squadra da battere. Non possiamo negare che è la realtà. Ma è reale anche il fatto che il campionato di B sia non solo difficile ma imprevedibile. Il Cittadella primo in classifica lo conferma. L'Hellas non ha la strada spianata verso la Serie A, ma di certo con un Pazzo cosi in grande forma la promozione e alla piena portata dei gialloblu.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
SERIE B
Serie B, la classifica marcatori. Pazzini prova la fuga
10.10.2016 13.24 di Luca Esposito Twitter: @lucesp75
Ottavo turno di Serie B dai contenuti altamente spettacolari e a tratti esaltante. Nella classifica marcatori vola in vetta, in virtù dell'ennesima doppietta, lo scaligero Giampaolo Pazzini (nella foto), con Litteri del Cittadella che, con la rete messa a segno contro il Frosinone nella sconfitta dei suoi, è salito a quota 6. Nella giornata sono stati segnati 23 gol, con 3 pareggi, 5 vittorie interne e 3 vittorie esterne.
8 reti: Pazzini (Verona);
6 reti: Litteri (Cittadella);
5 reti: Caputo (Virtus Entella);
4 reti: Maniero (Bari) - Caracciolo (Brescia) - Morosini (Brescia) - La Mantia (Pro Vercelli) - Nenè (Spezia);
[...]
SERIE B
Serie B, la classifica marcatori: Pazzini solo al comando
04.10.2016 11.04 di Luca Esposito Twitter: @lucesp75
Questa la classifica marcatori quando siamo giunti alla settima giornata del campionato di Serie B. Con la doppietta di Terni, Pazzini diventa il capocannoniere con sei reti all'attivo. Alle sue spalle Litteri e Caputo, mentre al terzo posto troviamo Maniero, Morosini, La Mantia e Nenè.
6 reti: Pazzini (4 rig. Verona);
5 reti: Litteri (Cittadella) - Caputo (1 rig. Virtus Entella);
4 reti: Maniero (3 rig. Bari) - Morosini (Brescia) - La Mantia (1 rig. Pro Vercelli) - Nenè (1 rig. Spezia);
3 reti: Ciciretti (1 rig. Benevento) - Strizzolo (Cittadella) - Caracciolo (Brescia) - Dionisi (Frosinone);
[...]
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
NEWS
Toni: “Pazzini giocatore fondamentale”
Il dirigente gialloblù: “Non abbiamo ancora fatto nulla: avanti su questa strada”
di Redazione Hellas1903, 03/10/2016, 21:39
Intervenuto ai microfoni di TMW Radio in occasione della Partita Mundial di Firenze, Luca Toni ha fatto il punto di questa sua nuova esperienza da dirigente e del positivo momento del Verona, secondo il classifica a sole due lunghezze dalla capolista Cittadella: “La nuova esperienza dirigenziale? Per ora sta andando bene, sto facendo il corso a Coverciano e lavorando con la mia società, mi piace”.
Continua Toni: “Tutto il Verona sta giocando bene, ma non abbiamo fatto ancora nulla: dobbiamo solo continuare su questa strada. Pazzini sta andando forte, vincere il campionato passa anche dagli attaccanti”.
FONTE: Hellas1903.it
SERIE B
Un gol ogni 45 minuti: Pazzini dominante in B. Anche di rigore
03.10.2016 14.57 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
Ogni tempo, un gol. Che Giampaolo Pazzini fosse tanta roba, forse troppa, per la Serie B, lo avevamo pensato un po' tutti. Dopo sette giornate, di cui quattro giocate, l'attaccante del Verona lo ha già chiarito anche sul campo. Sei gol in quattro partite, una rete ogni 44,7 minuti: è del Pazzo la miglior media reti dell'intera Serie B, come evidenziato anche dagli scaligeri su Twitter. Di rigore, perché quattro reti sulle sei sono arrivate dal dischetto. Poco importa, perché i rigori vanno tirati e Pazzini è già il giocatore più efficace del campionato cadetto: gamewinner in ben quattro occasioni, le gerarchie sono già chiare. Migliore in camo contro la Ternana, Pazzini ha già messo il chiaro il suo ruolo in un campionato che non vedeva dal 2003-2004, sua unica stagione in B, quando era una giovane promessa dell'Atalanta. Nove gol in trentanove presenze, a diciannove anni, per la cronaca. Un record che, si può dire senza dubbio, sarà migliorato.
6 gol in 4 partite. Una rete ogni 44,7', la miglior media gol della @Lega_B. Avete scelto il 'Pazzo' come migliore in campo di #TERVER pic.twitter.com/a1vQVh5J5u
— Hellas Verona FC (@HellasVeronaFC) 3 ottobre 2016
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Pazzini, il rumore del gol: la ‘scelta sbagliata’ che fa volare il Verona
Pazzini segna e il Verona torna a volare: per l’ex attaccante del Milan sei gol in stagione e ruolo centrale nel progetto di Pecchia
LaPresse/Settonce Roberto
Pazzini, ruggito Verona – Quando la scorsa stagione il Verona retrocesse, il suo contratto fu quasi messo alla gogna. “Un milione di euro netti a stagione per i prossimi cinque anni? Ma scherziamo!”. Il campo d’altronde non giocava mica dalla sua parte: solo sei gol, cose non da lui. “Sta invecchiando, che errore!”. Ma Giampaolo Pazzini è uno che ha le spalle larghe e un fiuto del gol da attaccante vero. Centravanti con la C maiuscola, merce sempre più rara. Per la Serie B, poi, decisamente un lusso. Passano pochi mesi e quella che soli pochi mesi fa era la ‘scelta sbagliata’ oggi è il sorriso dell’Hellas Verona che torna a volare.
Pazzini, ruggito Verona – Doppietta dal dischetto al Liberati contro la Ternana e sesto gol in stagione in sole quattro partite disputate. Perché il Verona tutta classe, gioventù e fantasia targato Pecchia ha come ‘sfogo’ naturale proprio il Pazzo. Il vecchio (nemmeno poi così tanto, classe 1984) bomber adesso è insostituibile, nonostante la concorrenza al Verona quest’anno non manchi di certo. Ma per chi in carriera ha realizzato 107 gol in Serie A con maglia ‘pesanti’ come quelle (tra le altre) di Fiorentina, Inter e Milan la concorrenza non sarà mai un problema. Pazzini segna ed esulta in silenzio: mano negli occhi, “guardatemi pure”. Il rumore del gol, d’altronde, non ha bisogno di commenti e parole.
17:06 | 01/10/16 | di Nino Caracciolo
FONTE: SportFair.it
Pazzini: «I miei gol al servizio di questo gruppo»
01/OTTOBRE/2016 - 18:50
Terni - Ecco le principali dichiarazioni dell'attaccante Giampaolo Pazzini, rilasciate al termine di Ternana-Hellas Verona (0-3), 7a giornata della Serie B ConTe.it.
«Stiamo facendo bene, sono contento di dare una mano a questa squadra. Ringrazio i miei compagni che mi stanno mettendo in condizione di fare bene. Abbiamo ancora tanta strada da fare, la strada è ancora lunga. C'è ancora tanto da migliorare, soprattutto nella gestione di alcune situazioni, ci manca quel pizzico di cinismo in più, ma stiamo facendo molto bene, soprattutto nelle ultime due partite. Il difficile sarà dare continuità, perché la Serie B è un campionato lunghissimo e dobbiamo continuare a lavorare senza sosta. Il Cittadella? Bisogna fare loro i complimenti, hanno iniziato alla grande, ma questo è il bello della cadetteria, un campionato con tante sorprese. Io in vetta nella classifica marcatori? Non è un mio obiettivo primario, voglio fare bene per aiutare la squadra, mettendo il mio entusiasmo al servizio del gruppo».
FONTE: HellasVerona.it
SERIE B
La Gazzetta dello Sport: Verona si scalda col nuovo Pazzini che sembra Toni
28.09.2016 10.06 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
"Verona si scalda col nuovo Pazzini che sembra Toni". La Gazzetta dello Sport apre la propria sezione dedicata alla Serie B con la media gol dell'attaccante del Verona. In rete ogni 48 minuti giocati e sempre decisivo. A trentadue anni, spiega la rosea, Pazzini ha rimesso piede in Serie B (lidi che non frequentava dal 2004, con l'Atalanta) e l'ha fatto con il piglio da padrone. In gol con il Latina, con la Spal e, per due volte - su rigore - col Frosinone. Quattro reti in tre partite disputate, dato che due le ha saltate per una grana muscolare.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Pazzini: «Stasera un bel Verona, continuiamo così»
20/SETTEMBRE/2016 - 22:50
Ferrara - Segui su Hellas Verona Channel le principali dichiarazioni dell'attaccante gialloblù Giampaolo Pazzini, rilasciate al termine della sfida SPAL-Hellas Verona, 5a giornata della Serie B ConTe.it 2016/17.
«Io in Serie B? Cerco di fare una bellissima stagione, sono molto contento di essere gialloblù. La cadetteria è un campionato bello, mi incuriosisce, sono tanti anni che non lo affrontavo. Ho molto entusiasmo e voglia di far bene. L'analisi della partita? Nel primo tempo siamo partiti molto forte, poi nella ripresa siamo un po' calati, la SPAL è stata brava ad approfittarne, ma altrettanto bravi noi a fare la terza rete. Hellas la squadra da battere? Ci aspettano tutti e contro di noi si impegnano sempre molto, ma noi siamo un bel gruppo e dobbiamo continuare così».
FONTE: HellasVerona.it
SERIE B
Hellas Verona, Pazzini: "Non vedo l'ora di essere a disposizione"
14.09.2016 16.42 di Tommaso Maschio
Il centravanti dell'Hellas Verona Giampaolo Pazzini attraverso i propri profili social ha spiegato di mordere il freno in attesa di tornare in campo e dare una mano alla squadra veneta dopo l'infortunio che l'ha bloccato in questo avvio di stagione. "Già al lavoro! Non vedo l'ora di tornare a disposizione", il messaggio del centravanti.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
NEWS
Pazzini, serve tempo: niente Avellino
Il Verona punta a riavere a disposizione l’attaccante entro fine mese
di Redazione Hellas1903, 13/09/2016, 10:36
Ci vuole pazienza perché Giampaolo Pazzini torni a disposizione.
Dopo aver saltato le trasferte di Salerno e Benevento, l’attaccante non potrà esserci nemmeno per la gara del Bentegodi, sabato, con l’Avellino.
Il Pazzo sta recuperando dalla lesione muscolare accusata con il Latina alla prima di campionato. Fabio Pecchia ha intenzione di assicurarsi che il suo recupero sia completo.
Per questo il Verona punta a riaverlo entro fine mese. Per la partita del 25 settembre con il Frosinone. O, al più tardi, per la trasferta di sabato 1 ottobre a Terni.
FONTE: Hellas1903.it
Comunicato medico: Giampaolo Pazzini
29/AGOSTO/2016 - 14:41
Verona - L’Hellas Verona FC comunica che il calciatore Giampaolo Pazzini, in seguito ad uno scontro di gioco subito durante Hellas Verona-Latina, è stato sottoposto in mattinata, presso l'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona (Ospedale di Borgo Trento), ad accertamenti diagnostici che hanno evidenziato una lesione di 1° grado del muscolo popliteo della gamba sinistra. I tempi di recupero saranno valutati in base all'evoluzione del quadro clinico, l'attaccante non sarà comunque a disposizione per la trasferta di Salerno.
FONTE: HellasVerona.it
NEWS
Pazzini: “Ho scelto la B col Verona, sento l’affetto della gente”
L’attaccante gialloblù: “La società trasmette grande fiducia, vogliamo toglierci delle soddisfazioni.”
di Redazione Hellas1903, 23/08/2016, 14:53
Anche Giampaolo Pazzini, centravanti dell’Hellas, è intervenuto durante l’evento organizzato da Sky a Verona.
L’attaccante ha motivato con queste parole la sua scelta di rimanere il gialloblù: “Ho deciso di restare qui già durante la scorsa stagione. Ho fatto una scelta. Il mister e il direttore mi hanno trasmesso grande fiducia.”
Sulla Serie B: “Un campionato duro con campi caldi. Questa è una grande piazza, lo stadio è sempre pieno e sento l’affetto della gente. C’è voglia di togliersi delle soddisfazioni. Non sentiamo eccessive pressioni, vogliamo farci trovare pronti.”
FONTE: Hellas1903.it
Pazzini: «Serie B difficile, ma siamo carichi e lavoriamo bene»
23/AGOSTO/2016 - 16:05
Verona - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù Giampaolo Pazzini, rilasciate a Sky Sport 24 a margine della prima tappa del Road Show Sky, tenutasi nella Sala Arazzi del Comune di Verona.
«Io protagonista dell'Hellas? Lo spero e me lo auguro. Sappiamo che la B è un campionato difficile, stiamo lavorando bene e siamo carichi. Voglio di dare una mano alla squadra e speriamo di toglierci delle soddisfazioni. La scorsa annata è stata brutta, abbiamo cercato di cancellarla. Se lo meritano tifosi, piazza e la società. Sono motivato per questa nuova sfida. Il clima degli allenamenti? Stiamo lavorando bene e tanto, si è creato un bell'entusiasmo. I presupposti per fare una bella stagione ci sono. Ho voglia di far bene, di dimostrare e di ripartire dopo un'annata non buona».
FONTE: HellasVerona.it
ASPETTANDO IL BOMBER
Pazzini, l'ingaggio giù rabbia e quel gol...
18/08/2016 15:19
Partiamo col dire che in tanti professano l’amore per il Verona e in pochi fanno sacrifici. A memoria ci ricordiamo solo Alberto Malesani che dopo la retrocessione in serie B si tagliò drasticamente l’ingaggio.
Un atto di amore e responsabilità per un disastro che scoppiò improvviso il 5 maggio 2002. Dopo di lui, solo gente che ha baciato la maglia, che si è fatta tatuaggi, ma che non ha mai rinunciato ad un centesimo nemmeno dopo la retrocessione e gestioni sbagliate.
Dopo Malesani è stato Giampaolo Pazzini a decurtarsi l’ingaggio. Mica facile nell’iper professionismo tutto soldi e anni di ingaggio.
Anche perchè Pazzini era comunque garantito dal suo sontuoso contratto quinquennale. Per restare a Verona e saldare quel debito di una stagione nata male e finita peggio, il Pazzo doveva per forza ridiscutere con la società il suo stipendio e a quanto si sa se l’è ridotto del trenta per cento.
Logico che quindi il nome di Pazzini in serie B oscuri quello di tutti gli altri attaccanti, un lusso che dovrebbe portare poi a gol, vittorie e soddisfazioni. Pazzini ha iniziato la nuova avventura lavorando, impegnandosi, sudando. E si vede in campo, in quel suo perenne correre avanti e indietro, quel suo dannarsi l’anima, quel suo sbattere contro le difese avversarie, che dentro il cuore ha la voglia di sbranare il mondo. Il gol, però, benzina per le vene di ogni bomber, non è ancora arrivato. Non è difficile prevedere che Pazzini stia soffrendo come un cane. E la fortuna non è stata dalla sua parte. Palo contro il Foggia, piattone fuori contro il Crotone. Due indizi che non fanno una prova. Perchè tutti in casa dell’Hellas sono convinti che Pazzini sarà utilissimo, gol o non gol. Quelli, si spera, arriveranno presto...
GIANLUCA VIGHINI
FONTE: TGGialloBlu.it
Juventus, pista last-minute Pazzini per l'attacco
del 18 agosto 2016 alle 15:28
di Red. J.
Sfumata l'ipotesi Wolfsburg, il futuro alla Juventus di Simone Zaza è tutto da valutare. Sull'attaccante c'è l'interesse del Napoli ed in caso di suo addio i bianconeri si muoveranno sul mercato per completare il reparto avanzato. Serve un comprimario e l'ultima idea, riporta Jn24.it in esclusiva, porta a Giampaolo Pazzini del Verona: il 'Pazzo' ha un ottimo rapporto con Allegri. Al momento si tratta solo di una suggestione, ma occhio alle dinamiche di mercato.
FONTE: CalcioMercato.com
22:43 | 12/08
Pazzini e la Samp: «Onorato di aver vestito questa maglia»
Giampaolo Pazzini si unisce ai festeggiamenti per i settant'anni di Sampdoria. L'attaccante, ora in forza all'Hellas Verona per tentare la risalita in Serie A dopo la retrocessione, ha indossato la divisa blucerchiata dal 2009 al 2011 totalizzando 75 presenze in gare ufficiali e siglando ben 36 reti.
Indimenticabile, tra tutte, la doppietta rifilata al Werder Brema nel preliminare di Champions League o, in senso più ampio, la coppia d'attacco da sogno formata con Antonio Cassano. Poi la cessione all'Inter, di breve durata come quella successiva al Milan. Sono passati gli anni, ma Pazzini ricorda così la società che lo fece esplodere: «Onorato di aver vestito questa maglia! Happy birthday, U.C. Sampdoria, per i tuoi 70 anni!».
FONTE: SampNews24.com
Tanti auguri 'Pazzo'!
02/AGOSTO/2016 - 09:10
La Società, lo staff tecnico e tutti i compagni di squadra
augurano buon compleanno a Giampaolo Pazzini.
L'attaccante gialloblù compie oggi 32 anni.
FONTE: HellasVerona.it
09:14 | martedì 26 luglio 2016
Hellas Verona, Pazzini: «Non scappo, mi piacciono le sfide»
Le parole dell'attaccante in vista della nuova stagione
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8Foto: © www.imagephotoagency.it
HELLAS VERONA PAZZINI ULTIMISSIME - Giampaolo Pazzini, attaccante dell'Hellas Verona, ha scelto di restare con i gialloblù nonostante la retrocessione in Serie B della formazione scaligera. In campo non ci sarà più LucaToni, ritiratosi al termine della scorsa stagione, e ora toccherà al Pazzo fare la differenza: sarà l'attaccante a dover guidare la formazione di FabioPecchia all'immediata risalita in Serie A. Pazzini non ha paura, ama le sfide, e sarebbe stato più facile 'scappare', restando in Serie A con un'altra maglia.
LE DICHIARAZIONI - Così Pazzini a "La Gazzetta dello Sport": «Resto con l'entusiasmo di sempre, anzi con una voglia superiore. Dobbiamo resettare tutto, non sarà facile, perché per me la retrocessione è stata la delusione sportiva più grande, ma dobbiamo farcela. Io non sono il tipo che fugge. Avevo già deciso di restare e quando mi è stata fatta la proposta di modificare il contratto non ho avuto tentennamenti. È una sfida che accetto e mi piace. Inoltre, la fiducia e la stima che società e tecnico mi hanno dimostrato hanno aumentato le mie motivazioni, ma anche le responsabilità. Rivali per la A? Le retrocesse Carpi e Frosinone, poi penso Spezia, Bari, Cesena, Trapani. E una sorpresa. Dobbiamo mettere in conto che avremo dei problemi, come li hanno avuti Cagliari e Pescara. Il campionato non si vince alla prima giornata».
FONTE: CalcioNews24.com
Torino: spunta l'idea Pazzini
del 13 luglio 2016 alle 10:02
di Daniele Longo
Una nuova idea per l'attacco del Torino. Secondo quanto appreso da Calciomercato.com, ai granata è stato proposto Giampaolo Pazzini. Cairo ci pensa, il giocatore piace anche se ha un ingaggio molto pesante.
FONTE: CalcioMercato.com
SERIE B
Hellas Verona, il primo gol della stagione porta la firma di Pazzini
10.07.2016 20.43 di Giacomo Iacobellis Twitter: @giaco_iaco
Allenamento pomeridiano per l'Hellas Verona presso il centro sportivo di Stanghe. La squadra, agli ordini di mister Pecchia, ha svolto riscaldamento, possesso palla e partitella. Primo gol della stagione realizzato da Giampaolo Pazzini, che a tu per tu con Coppola non ha sbagliato. Domani in programma una doppia seduta (ore 10 e ore 17.30). Lo riporta il sito ufficiale dei gialloblù.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Verona, Pazzini verso la permanenza
del 02 luglio 2016 alle 19:25
Giampaolo Pazzini rimarrà a Verona nonostante la retrocessione dell'Hellas in Serie B. Il direttore sportivo del club scaligero, Filippo Fusco, ha confermato ai microfoni di Sportitalia che l'ex attaccante del Milan rimarrà in Veneto con l'ingaggio ridotto.
FONTE: CalcioMercato.com
CALCIOMERCATO
Pazzini-Verona, come ridurre l’ingaggio
Al vaglio un’ipotesi per il “taglio” dello stipendio dell’attaccante
di Redazione Hellas1903, 28/06/2016, 15:58
Una riduzione per il campionato di Serie B, con l’immediato ritorno allo stipendio pattuito per la A in caso di promozione.
Questa è un’ipotesi al vaglio per il “taglio” dell’ingaggio di Giampaolo Pazzini con l’Hellas.
L’attaccante, salvo sorprese, resterà al Verona: è legato al club gialloblù da un contratto in scadenza il 30 giugno 2020. Dopo il colloquio con il ds dell’Hellas, Filippo Fusco, Pazzini ha confermato di voler restare.
Tuttavia il suo stipendio, vicino ai 600mila euro netti a stagione (poco meno di 1.2 milioni, al lordo), è fuori misura per il Verona.
C’è da trovare un accordo e la soluzione può essere quella di ridurre l’ingaggio per l’annata tra i cadetti, riprendendo però la cifra precedente nel m0mento in cui l’Hellas dovesse centrare la riconquista della Serie A.
FONTE: Hellas1903.it
L’ultima parola spetta a Pazzini
giugno 20, 2016
La volontà dell’Hellas Verona è quella di puntare sull’attaccante Giampaolo Pazzini anche per il campionato di Serie B. L’ex Milan dovrà però venire incontro al club di via Belgio dal punto di vista economico e pare che, grazie anche al nuovo dirigente scaligero, Luca Toni, caro amico di Pazzini, la disponibilità ci sia. Un ruolo importante nella trattativa l’avrà proprio l’ex bomber gialloblù.
Le offerte comunque per Pazzini non mancano, sia dall’Italia (Lazio e Sampdoria) che dalla Cina. E sono intanto altri quattro gli anni di contratto che legano l’ex bomber azzurro all’Hellas Verona. Futuro ancora tutto da scrivere dove l’ultima parola spetterà a Giampaolo Pazzini. Scatto Instagram Silvia Slitti.
FONTE: HellasNews.it
16 GIU 2016
DUE O TRE COSE SU PAZZINI
Mi viene un po’ da sorridere perchè da qualche giorno leggo una serie di interviste a ex bomber, ex del Verona, ex in genere, che danno consigli a Pazzini. C’è chi sostiene che sia una questione di mentalità, chi gli consiglia di restare, chi di andare… Mancano solo i consigli della nonna su come si guarisce dalla bronchite e poi siamo a posto.
In realtà Pazzini non ha bisogno di consigli. E’ grande e vaccinato e sa benissimo che la serie B non sarà una passeggiata e che lui, se resterà, avrà solo il compito di segnare tanti gol. Dopo la stagione scorsa in cui è arrivato per fare la riserva di Toni (follia a mio avviso, sancita poi dai fatti…) e aver segnato gran poco, l’unica cosa che mi preoccupa di Pazzini sono le sue condizioni fisiche. Come sta? Come stanno le sue ginocchia? Riuscirà a giocare con continuità? Queste sono le vere domande a cui la società (e solo la società) deve dare risposta, cercando di non fare altre scommesse che poi si rischiano di perdere come ci ha dimostrato lo sciagurato campionato appena concluso.
Quindi il problema non è la mentalità, nè i consigli degli ex: è assicurarsi che il “Pazzo” stia bene e che dia, finalmente, al Verona quello che ci si aspetta da lui. E comunque, mi è di conforto sapere che dietro a lui arriveranno Ganz (o altro di pari livello) e che resterà Cappelluzzo.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
SERIE B
Hellas Verona, vicina la permanenza di Pazzini. Incontro con Fusco
14.06.2016 10.33 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Buone notizie per l'Hellas Verona. Secondo quanto appreso dal Corriere Veneto il club scaligero sarebbe vicino all'accordo per la permanenza di Giampaolo Pazzini anche il prossimo anno in Serie B. Il nuovo ds Fusco ha incontrato il giocatore per convincerlo a rimanere in Veneto.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
CALCIOMERCATO
Pazzini: voglio restare
Ora lo scoglio contratto
13/06/2016 11:41
Troppo brutto per essere vero. E così Giampaolo Pazzini vuole girare la sua storia a Verona. Lo ha detto chiaramente a Fusco in questi giorni: "Voglio restare, non mi importa se in serie B".
Pazzini vuole dimenticare una stagione nerissima, costellata di infortuni e di errori. Vuole essere il leader di un gruppo pronto a tornare subito in serie A. Fusco voleva guardarlo negli occhi, vedere lo sguardo giusto, capire se ci sono le motivazioni.
In quel ruolo il Verona non può più permettersi di sbagliare. Pazzini non sarà lasciato solo. Arriverà anche Ganz e resterà Cappelluzzo.
Ora però bisogna pensare all'ingaggio. Fuori dimensione per la B. Ma con la buona volontà si può tutto: il ds ha iniziato a parlarne a Tinti. Il procuratore bresciano sa benissimo che il "Pazzo" ha un debito di riconoscenza nei confronti del Verona. L'ingaggio sarà modulato a cifre più abbordabili. Verranno inseriti premi a obiettivi conseguiti (gol fatti, promozione eccetera). E la promessa che, se il Verona ritornasse subito in serie A, il contratto tornerà tale e uguale a prima. (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
Mercato Verona, sarà ancora un… “Pazzo” Hellas: riduzione dell’ingaggio per la punta
lunedì 13 giugno 2016 - Ore 11:00
Giampaolo Pazzini è sempre più vicino alla permanenza all’Hellas Verona, nonostante la retrocessione del club scaligero in Serie B. Ad inizio della scorsa settimana il diesse Fusco ha incontrato il suo procuratore Tullio Tinti e lo stesso giocatore. Ci sarebbe un accordo di massima sulla riduzione dell’ingaggio e sulla possibilità, unica eventualità, per non vedere il Pazzo l’anno prossimo in gialloblù potrebbe essere un’offerta dalla Cina. Già in passato lo stesso Tinti, aveva proposto a Mandorlini una soluzione in Asia. Il tecnico che attendeva la conferma da Setti dopo i 54 punti del primo anno di serie A, rifiutò. «Noi non mettiamo le manette a nessuno» aveva detto lo stesso diesse gialloblù Filippo Fusco nel giorno della sua presentazione, «chi vuole andare può farlo. Qui tutti sono sul mercato, come tutti incedibili». E di fatto sembra che Pazzini possa restare. D’altronde sarebbe sbagliato dal punto di vista della programmazione e dell’investimento rinunciare ad un giocatore che potenzialmente potrebbe segnare almeno 15/20 gol nella prossima stagione, senza contare che ha altri 4 anni di contratto ad un milione e centomila euro netti a stagione.
Pazzini potrebbere essere uno dei pochi big a restare in B. Almeno l’idea è questa, poi, Pazzini potrebbe trovare beneficio nell’arrivo del giovane Ganz. Mister Pecchia infatti dovrebbe giocare con le due punte. La punta che ha disputato l’ultimo campionato col Como, giungerebbe in prestito nell’affare che porterebbe Ionita alla Juventus. Ora resta solo da attendere quando il club bianconero deciderà di chiudere la trattativa, visto che per ora il moldavo è statosolo bloccato. Un problema in meno per Fusco, che poi cercherà di far cassetta con Gollini. La Fiorentina avrebbe preso tempo, una volta conosciuta quella clausola nel contratto del portiere emiliano. Gollini se ne potrebbe andare solo per 10 milioni di euro, ma è chiaro che se una società bussasse seriamente alla porta dell’Hellas, l’accordo potrebbe essere trovato sulla base circa di sei milioni e contropartita tecnica, visto la giovanissima età del numero 1 gialloblù.
Al momento per lui resta in piedi l’Inghilterra per il «Gollo», anche perchè la Fiorentina avrebbe fatto un sondaggio addirittura per Sirigu, con Marchetti riserve di Buffon all’Europeo. L’ultimo capitolo riguarda Jankovic e Greco. Quest’ultimo potrebbe anche decidere di tagliarsi l’ingaggio, giudicato troppo oneroso per la categoria. Greco di fatto, è stato il centrocampista più presente nel giorne d’andata, costretto a tappare tutti i buchi per le numerose assenze, mentre con Delneri ha giocato meno. L’ex mister gialloblù aveva invece proprio messo da parte Jankovic, che nella sua carriera non ha mai giocato in Serie B. Queste ed altre sono le numerose problematiche da risolvere per Fusco.
(Fonte: L’Arena)
FONTE: TrivenetoGoal.it
Hellas Verona, incontro positivo con Pazzini: c’è la volontà di continuare insieme
Giampaolo Pazzini - Hellas Verona (Grigolini)
Gianluca Di Marzio 11-06-2016 20:45
Pronti a continuare, insieme, anche in Serie B. Giampaolo Pazzini è sempre più vicino alla permanenza all'Hellas Verona. Tante sensazioni positive dopo l'incontro che si è tenuto tra le parti, con l'attaccante che ha ricevuto sinceri attestati di stima da parte di Pecchia e Fusco, rispettivamente nuovo allenatore e nuovo direttore sportivo.
Nulla, però, ancora di definitivo. Pazzini, infatti, ha ricevuto diverse offerte dalla Cina, che se si facessero più concrete andrebbero poi valutate con più attenzione; ad oggi, tuttavia, il suo futuro sembra essere a Verona. Se fosse così, la volontà della società veneta è quella di rivedere l'ingaggio del giocatore, piuttosto alto per una squadra di Serie B. La volontà di non separarsi c'è, Pazzini pronto a legarsi ancora all'Hellas Verona.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
CALCIOMERCATO
Attacco Verona: Pazzini ma non solo...
09/06/2016 11:41
Due le condizioni: abbassamento dell'ingaggio e volontà di restare in serie B. Soddisfatte queste due premesse Pazzini può restare al Verona.
Lo ha detto chiaramente il ds Fusco. Pazzini continua ad essere un giocatore stimato dai dirigenti scaligeri e anche da Pecchia. E in serie B può fare la differenza.
Ma la società è pronta anche a fare un altro sacrificio per non farsi trovare scoperta in attacco (reparto che Setti ha indicato come il responsabile della retrocessione in B). Al fianco di Pazzini arriverà anche un giovane rampante. Due i candidati: Iemmello (che piace al Crotone, dove potrebbe seguire De Zerbi) e Ganz (sedici gol a Como). Con quest'ultimo il Verona ha già intavolato una trattativa, parlando anche con la Juventus che ne ha acquistato le prestazioni. Resterà sicuramente anche Cappelluzzo, mentre Torregrossa verrà ceduto. (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
10:30 | giovedì 02 giugno 2016
Lazio: trattativa anche per Pazzini
Stretta per Lapadula, ma il Pescara ha fretta: «Lotito, devi sbrigarti»
di Michele Ruotolo - twitter:@michelenews24© www.imagephotoagency.it
CALCIOMERCATO LAZIO DJORDJEVIC PAZZINI VERONA - La Lazio adesso tratta anche Giampaolo Pazzini: nelle ultime ore i biancocelesti si sarebbero parecchio avvicinati all'Hellas Verona per il 32enne attaccante, che già in passato era stato molto vicino alla Lazio. Pazzini è un'opzione comoda per Claudio Lotito, che ne ha già parlato con l'omologo del Verona Maurizio Setti, ma ad una sola condizione e cioè qualora dovesse partire Filip Djordjevic, oggetto misterioso in casa biancoceleste e alla ricerca di un ingaggio altrove (lo vorrebbero in Inghilterra). Per Pazzini l'affare è già sul piatto: l'attaccante ex Milan si era detto disposto a rimanere in Serie B col Verona, ma preferirebbe ovviamente giocare in Serie A in una piazza importante e gli scaligeri non si farebbero problemi, per motivi di budget, a cederlo in prestito alla Lazio purché quest'ultima però riconosca al giocatore il pesante ingaggio da 1,2 milioni di euro. Dovesse partire Djordjevic, se ne potrà parlare, perché un altro attaccante in casa Lazio è già in arrivo.
[...]
FONTE: CalcioNews24.com
CALCIOMERCATO
Pazzini, primo nodo da sciogliere
31/05/2016 16:16
C’è un nodo che il nuovo ds del Verona Fusco dovrà sciogliere in fretta quando inizierà a lavorare ufficialmente per il Verona: i cinque anni di contratto di Pazzini.
Un nodo che inchioda il Verona ad un contratto esorbitante per un giocatore che ha fatto tutto tranne la differenza.
Pazzini è stato una delle delusioni dell’ultimo torneo. Ha segnato la miseria di sei gol ed è stato spesso infortunato, ma soprattutto è sempre stato, anche con Del Neri, l’alternativa di Toni. Un equivoco incredibile che è stato uno degli errori clamorosi della stagione.
I suoi cinque anni di contratto, senza nessuna clausola per la serie B, rappresentano oggi una delle più grandi scelleteratezze che la gestione Gardini-Bigon abbia creato nella scorsa stagione.
Setti ha fatto capire chiaramente nell’ultima conferenza stampa che non sarà possibile sopportare un ingaggio di queste proporzioni.
Insomma, o Pazzini si taglierà drasticamente l’ingaggio, oppure dovrà essere ceduto. Ma a chi? E soprattutto Pazzini rinuncerà ai prossimi quattro anni di stipendi che comunque gli devono essere garantiti dal contratto?
E’ vero che il giocatore ha fatto sapere che per lui non ci sono problemi e che non resterà a dispetto dei santi, cioè della volontà di Setti.
Ma nessuno è disposto a perderci in una situazione del genere. E’ molto probabile quindi che il Verona, tramite Fusco tenti una rescissione del contratto, una rescissione che comunque andrà, sarà onerosa per le casse della società e che "mangerà" un pezzetto di quel ricchissimo paracadute economico che la società percepirà in serie B.
FONTE: TGGialloBlu.it
STAGIONE 2015-16 + - =
17:39 | mercoledì 11 maggio 2016
Lazio vicina a Pazzini
Klose va via, Matri pure: Pazzini piace molto
di Gianmarco Lotti - twitter:@GianmarcoLotti © www.imagephotoagency.it
LAZIO KLOSE CALCIOMERCATO PAZZINI - Miroslav Klose dice addio alla Lazio e per sostituirlo i biancocelesti pensano a Giampaolo Pazzini. Appena retrocesso in Serie B con il Verona, Pazzini potrebbe rimanere in Serie A e andare a giocarsi piazze importanti con la Lazio, che è alla ricerca di attaccanti per la prossima stagione. Pazzini ha firmato un triennale con il Verona ma ha una clasuola nel contratto che gli permette di rescindere in caso di Serie B e verosimilmente la metterà in atto liberandosi dai veneti.
LAZIO VICINA - La Lazio quindi si tuffa su Pazzini, attaccante già seguito in passato: andrà via Klose, anche Alessandro Matri è in bilico e quindi serve una punta. Il toscano, come scrive Il Corriere della Sera, è il nome più gettonato ma non come titolare, bensì come possibile rincalzo, anche se poi tutto dipenderà da chi sarà il prossimo mister della Lazio. Pazzini condivide il procuratore, Tullio Tinti, con Simone Inzaghi e la lazio ha già parlato con l'agente, chissà che Pazzini non arrivi a breve.
FONTE: CalcioNews24.com
Giampaolo Pazzini riceve il Mastino del Bentegodi 2015/16
08/MAGGIO/2016
Verona - Nella splendida cornice del Bentegodi, è stato premiato in occasione della partita contro la Juventus Giampaolo Pazzini in quanto vincitore della 17a edizione del 'Mastino del Bentegodi 2015/16', promosso dal mensile di Confcommercio As.Co. Verona 'Il Commercio Veronese' in collaborazione con Hellas Verona FC. L'attaccante gialloblù si è così aggiudicato il il 'Trofeo Confcommercio As.Co. Verona - Il Mastino del Bentegodi' con 125 voti. Nell'albo d'oro succede a Luca Toni, vincitore delle due passate edizioni.
MASTINO DEL BENTEGODI – TOP 10 (tra parentesi i successi di giornata)
1. Pazzini, 125 (4)
2. Moras, 89 (1)
3. Wszolek, 81 (2)
4. Toni, 73
5. Ionita, 72 (2)
6. Gollini 71 (1)
7. Gomez Taleb 60 (1)
7. Souprayen 60
9. Helander 49
10. Greco 41
MASTINO DEL BENTEGODI – ALBO D’ORO
2015/16: Giampaolo Pazzini
2014/15: Luca Toni
2013/14: Luca Toni
2012/13: Jorginho
2011/12: Juan Ignacio Gomez Taleb
2010/11: Emil Hallfredsson
2009/10: Giuseppe Pugliese
2008/09: Rafael De Andrade
2007/08: Rafael De Andrade
2006/07: Gianluca Pegolo
2005/06: Martins Adailton
2004/05: Valon Behrami
2003/04: Sandro Mazzola
2002/03: Martins Adailton
2001/02: Adrian Mutu
2000/01: Martin Laursen
1999/00: Antonio Marasco
FONTE: TGGialloBlu.it
PRIMO HALLFREDSSON MA...
Pazzini vince il premio "Mastino del Bentegodi
05/05/2016 12:56
Giampaolo Pazzini vince il premio 'Il Mastino del Bentegodi' 2015/2016 (anche perchè Emil Hallfredsson, arrivato primo con 163 voti, è adesso un giocatore dell'Udinese). L'attaccante gialloblù, anche grazie alla vittoria di tappa con il Milan (22 voti), si aggiudica la diciasettesima edizione del concorso, succededendo, nell’albo d’oro, al collega di reparto Luca Toni, vincitore nei precedenti due campionati. Pazzini, per 4 volte eletto migliore in campo dai tifosi, chiude con 125 voti e precede Moras, secondo con 89 consensi e 1 successo di tappa; sul gradino più basso dell’ideale podio Wszolek, con 81 preferenze e 2 primi posti. L'attaccante toscano sarà premiato allo stadio Bentegodi prima del fischio d’inizio di Hellas Verona-Juventus, in programma domenica 8 maggio alle ore 20.45.
L’albo d’oro de 'Il Mastino del Bentegodi': Giampaolo Pazzini (2015-2016), Luca Toni (2014-2015), Luca Toni (2013-2014), Jorginho (2012-2013), Juanito Gomez (2011-2012), Emil Hallfredsson (2010-2011), Giuseppe Pugliese (2009-2010), Rafael (2008-2009), Rafael (2007-2008), Gianluca Pegolo (2006-2007), Martins Adailton (2005-2006), Valon Behrami (2004-2005), Sandro Mazzola (2003-2004), Martins Adailton (2002-2003), Adrian Mutu (2001-2002), Martin Laursen (2000-2001), Antonio Marasco (1999-2000).
Classifica generale 'Il Mastino del Bentegodi': 1) Pazzini 125 voti, 2) Moras 89, 3) Wszolek 81, 4) Toni 73, 5) Ionita 72, 6) Gollini 71, 7) Juanito Gomez 60, 7) Souprayen 60, 9) Helander 49, 10) Greco 41, 11) Viviani 39, 12) Marrone 31, 13) Bianchetti 29, 14) Siligardi 28, 15) Fares 25, 16) Jankovic 16, 17) Gilberto 15, 17) Checchin 15, 19) Pisano 14, 20) Emanuelson 9, 21) Albertazzi 4, 22) Rebic 3, 23) Romulo 1.
L.VAL.
FONTE: TGGialloBlu.it
29.04.2016
Com’è triste Venezia, ma non per il «Pazzo»
«Tu sorridi ed io non posso che essere felice perché la tua gioia vale più della mia...»
Una dedica speciale, parole dolci seguite da una foto che ritrae i coniugi Pazzini a Venezia in un momento di tenerezza . La moglie si complimenta su Instagram con Giampaolo per la rete siglata contro il Milan. Un gol desiderato, un gol che, come sottolinea Silvia, vale molto di più del semplice risultatoconquistato.
ALE.M.
FONTE: LArena.it
SERIE A
Verona, Pazzini e una carriera all'ultimo bivio con l'ostacolo contratto
27.04.2016 09.03 di Pietro Lazzerini Twitter: @PietroLazze
Giampaolo Pazzini è arrivato a Verona la scorsa estate per ricoprire il ruolo di erede di Luca Toni. Una nuova scommessa da rilanciare e trasformare in una macchina da gol. Un giocatore con un passato glorioso e alla ricerca di una casa dove mettere le radici per tornare grande. Programmi che però non hanno dato mai i frutti sperati. Una stagione piena di infortuni e disastrosa da un punto di vista della squadra in generale, ne hanno bloccato la rinascita, tanto che, a tre giornate dal termine, il Pazzo ha messo insieme solo 28 presenze e 5 gol, molto lontano dalle 34 presenze condite da 20 gol che Luca Toni riuscì a mettere a referto nella sua prima stagione in Veneto. La società scaligera si è affidata al suo talento senza però avere in cambio quel rendimento che tutti si sarebbero aspettati e ora si trova prigioniera di un contratto da un milione di euro a stagione per altri quattro campionati. Difficile che l'attaccante possa restare a guidare la squadra in B senza un adeguamento del contratto e per questo le strade percorribili al momento sono sostanzialmente due: modifica dell'accordo al ribasso e scelta d'amore nei confronti di una piazza che lo ha comunque sempre coccolato dal momento del suo arrivo; oppure addio anticipato magari con direzione estero. Al momento non ci sono molte squadre che si sono fatte avanti per l'ex Milan. Voci sono arrivate dalla Grecia, dove Stramaccioni sarebbe interessato a portarlo al Panathinaikos, ma niente di concreto riscontrato dai dirigenti italiani. Qualche squadra in Serie A potrebbe anche farsi avanti, ma le cifre del contratto dovranno comunque essere riviste. Il bivio nella carriera di Pazzini è di quelli che valgono un finale di carriera all'altezza del suo passato. La prossima stagione inizierà con 32 candeline sul groppone e sbagliare potrebbe essergli fatale. Cercare la gloria con una promozione con l'Hellas o tentare la fortuna cambiando nuovamente maglia? Pazzini si interroga, tra pochi mesi dovrà decidere come avviarsi verso il termine della propria carriera da bomber.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Comunicato medico: Giampaolo Pazzini
27/APRILE/2016
Verona – L’Hellas Verona FC informa che gli accertamenti medici a cui si è sottoposto in tarda mattinata il calciatore Giampaolo Pazzini hanno evidenziato un’elongazione, con edema, al bicipite femorale della gamba sinistra. I tempi di recupero saranno valutati in base all’evoluzione del quadro clinico.
FONTE: HellasVerona.it
MIXED-ZONE
Pazzini: Mio contratto non è un problema
25/04/2016 20:16
“Prossimo anno in B? Gli anni di contratto non devono essere un problema: il mio contratto (ancora di quattro anni, ndr) non sarà mai un problema per la società e per nessuno. Resto in B? Uno non cambia idea dopo un’annata storta. Sicuramente il Verona merita di stare in A, io ho già fatto le mie dichiarazioni a riguardo due mesi fa (aveva detto che sarebbe restato a Verona anche in B, ndr), adesso parlerò a breve con la Società e il Presidente". Così Giampaolo Pazzini dopo la vittoria al Bentegodi contro il Milan.
L’attaccante toscano ha continuato: “Potevamo fare meglio nelle scorse settimane: sembrava impossibile perdere con il Frosinone, e invece abbiamo perso. Questa è la stagione dei rimpianti e dei rimorsi: non siamo mai riusciti a fare il passo successivo che ci avrebbe consentito di raggiungere le altre avversarie per la salvezza”.
L.VAL.
FONTE: TGGialloBlu.it
Pazzini: «Questa è la vittoria dell'orgoglio»
25/APRILE/2016
Verona - Ecco le principali dichiarazioni di Giampaolo Pazzini, rilasciate al termine di Hellas Verona-Milan (2-1):
«Il futuro? Ho già risposto 2 mesi fa, gli anni di contratto non sono un problema, non saranno mai un problema. Ci tengo a chiarirlo e non cambio idea per l'annata andata male, è una scelta che rifarei e io personalmente a Verona sto molto bene. Sicuramente il Verona merita di stare in A, sarebbe bello prendermi delle responsabilità il prossimo anno, vediamo, ne parlerò a breve con la Società e il Presidente. Un commento a questa stagione? E' quella dei rimpianti e dei rimorsi, assurda, sono successe troppe cose. Abbiamo il dovere di finire con onore, così come abbiamo fatto oggi, questa stagione».
FONTE: HellasVerona.it
13:45 | venerdì 08 aprile 2016
Hellas Verona, Pazzini simbolo della rinascita
Le parole dell'attaccante sul momento dei gialloblù che piace al Panathinaikos
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8© Foto: www.imagephotoagency.it
HELLAS VERONA PAZZINI ULTIMISSIME - Pazzini, attaccante arrivato in estate all'Hellas Verona, è finito nel mirino del Panathinaikos ma il club del presidente Setti non sembra avere alcuna intenzione di lasciare andare l'attaccante dopo il contratto di ben 5 anni fatto sottoscrivere solo la scorsa estate al Pazzo. Pazzini è considerato dal club gialloblù il simbolo della squadra, il punto fermo da cui ripartire dopo l'addio di Luca Toni, che sia serie A o serie B.
FUTURO A VERONA - Pazzini davanti a guidare la truppa gialloblù nella rinascita. Il Panathinaikos chiama, l'offerta è di quelle importanti ma Setti ha assicurato: «il Pazzo non si tocca, c'è e ci sarà». L'attaccante si trova bene nella città di Romeo e Giulietta e non si è ancora espresso sul futuro ma ha assicurato sulla voglia di lottare per la salvezza dell'Hellas: «Crediamoci! Abbiamo un cuore, mancano 7 partite e può succedere di tutto. Non guardiamo indietro ma pensiamo alla prossima partita con il Napoli». A riferirlo è "L'Arena".
FONTE: CalcioNews24.com
L'ATTACCANTE A FINE MATCH
Pazzini: un successo per noi e per i tifosi
04/04/2016 23:20
«Duri a morire? La squadra ha cuore. Nelle ultime partite aveva fatto molto male, ma oggi ci teneva a dare una reazione per se stessa e per i tifosi che ci sostengono sempre. Lo dobbiamo a noi, a loro e alla storia di questa società. Samir? È un giocatore forte. È da un po’ che sta con noi, si è sempre allenato bene e si merita questa soddisfazione. Troppo tardi per la salvezza? Abbiamo 7 partite. Dobbiamo dare tutto quello che abbiamo fino alla fine. Guardiamo partita per partita senza pensare al passato. Siamo soddisfatti per stasera, ma domenica abbiamo un’altra gara difficile a Napoli. Proveremo a giocarcela comunque». Queste le dichiarazioni dell’attaccante del Verona, Gianpaolo Pazzini, ai microfoni di Sky, al termine di Bologna-Verona 0-1.
ANDREA FAEDDA
FONTE: TGGialloBlu.it
22:50 | lunedì 04 aprile 2016
Hellas Verona, Pazzini: «Questa squadra ha un cuore» | Sky Sport
Il commento del pazzo dopo la vittoria in casa del Bologna
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8 © Foto: www.imagephotoagency.it
BOLOGNA HELLAS VERONA PAZZINI ULTIMISSIME -
L'Hellas Verona ha espugnato il Dall'Ara di Bologna grazie a un gol del difensore brasiliano Samir, alla sua prima presenza in serie A. Pazzini, attaccante del Verona, ha parlato ai microfoni di "Sky Sport" del successo odierno che rilancia prepotentemente gli scaligeri nella lotta salvezza: «Questa squadra ha un cuore. Avevamo fatto male nelle ultime tre partite e oggi volevamo reagire e lo abbiamo fatto con una grande reazione. Abbiamo una tifoseria che ci segue sempre, lo dovevamo a loro e allo società».
RIMPIANTI - Prosegue Pazzini: «Samir è un giocatore forte, si è sempre allenato bene e merita questa soddisfazione. Rimpianti? Mancano 7 partite, daremo tutto come abbiamo sempre fatto. Non dobbiamo guardarci indietro, siamo soddisfatti per stasera. Ora sotto con il Napoli: una partita difficile ma vogliamo giocarcela».
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
Verona, dalla Grecia: Pazzini verso il Panathinaikos di Stramaccioni
29.03.2016 22.19 di Lorenzo Di Benedetto Twitter: @Lore_Dibe88
Il futuro di Giampaolo Pazzini potrebbe essere al Panathinaikos. Secondo voci provenienti dalla Grecia l'attaccante attualmente in forza al Verona potrebbe infatti lasciare il club scaligero, che sembra ormai destinato alla Serie B e ci sarebbero già stati i primi contatti tra l'ex Inter e Andrea Stramaccioni, che lo vorrebbe con sé a partire dalla prossima estate.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
20.03.2016
Un «eroe» su Instagram
Pazzini diventa Superpapà
La foto pubblicata su Instagram dalla moglie di Pazzini
«Il secchiello di Spiderman» e «quella maglietta con la S!!!!» La «S» di Splendido... di Simpatico... di Solare... di Sarcastico... di Semplice... di Sensibile... di Sereno.. di Sicuro... quella è la «S» di SUPER PAPÀ.. ed è questo che tu sei per nostro figlio... un Supereroe che monta la Lego in un attimo, un uomo pieno di muscoli che lo fa volare fino al soffitto, un campione che gioca dentro la tv... e soprattutto un abbraccio forte e pieno d'amore per tutte le volte che corre da te... Buona festa del papà a te che sei SPECIALE!!! ❤️
Con queste dolci parole Silvia Slitti, la moglie dell'attaccante dell'Hellas, Giampaolo Pazzini, celebra la festa del papà. Campione in campo e fuori, nella vita quotidiana, nelle piccole cose, nei piccoli gesti visti con gli occhi di un bambino. Auguri a Giampaolo e a tutti i papà che ogni giorno dedicano attenzioni, amore, affetto e abbracci ai propri figli.
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FONTE: LArena.it
L'ATTACCANTE
Pazzini o non Pazzini
Se fosse B è da tenere?
01/03/2016 16:53
Tenerlo o cederlo? Puntare ancora su di lui e quindi rispettare il contratto quinquennale, oppure dopo le delusioni di questa stagione è meglio lasciarlo andare e puntare su un giovane? In casa del Verona ci si interroga sul futuro di Giampaolo Pazzini, soprattutto in caso di serie B.
Pazzini ha già dichiarato di non essere venuto a Verona per una breve avventura ma che considera questa una vera e propria scelta di vita. Sa di avere un debito nei confronti della città, della società e dei tifosi. Per questo sarebbe anche disposto a scendere di categoria. A maggior ragione se restasse Delneri. Ma qualche dubbio, dopo una stagione costellata da tanti bassi e qualche alto, potrebbe indurre Setti a liberare, magari con una risoluzione, l'attaccante per poi dare maggiore consistenza alla linea verde in un reparto nevralgico come l'attacco.
FONTE: TGGialloBlu.it
SERIE A
Hellas Verona, Pazzini: "Impresa in cui tutti crediamo, vogliamo salvarci"
23.02.2016 20.30 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
A margine del Never Give Up Charity Gala 2016, importante evento di raccolta fondi, Giampaolo Pazzini parla anche della rincorsa salvezza del suo Hellas Verona: "Abbiamo sbagliato solo a Roma nelle ultime 6-7 partite, questo ci ha dato fiducia, i risultati sono importanti per tutti e questa striscia ci ha aiutato a migliorare. Nelle ultime partite possiamo fare ancora tanti punti, proveremo a vincerne più possibile. Si è riaccesa la speranza, vogliamo compiere una impresa in cui tutti crediamo".
SERIE A
Pazzini, "figlio ingrato" dell'Atalanta. Orobici colpiti per l'ottava volta
04.02.2016 13.00 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Se c'è un simbolo del classico gol dell'ex, Giampaolo Pazzini può definirsi tale. La prima vittoria dell'Hellas Verona è arrivata grazie a un suo gol, ironia della sorte contro la squadra che l'ha cresciuto e fatto esordire in Serie A: l'Atalanta. Quello di ieri sera è stato l'ottavo centro contro gli orobici, lasciati nel gennaio 2005. Solo Lazio e Lecce sono state maggiormente bersagliate, con 9 reti subite. Un accanimento che è partito da subito: già alla seconda partita contro i nerazzurri il Pazzo mise a segno una doppietta, nel 3-1 per la Fiorentina l'11 novembre 2006. Da lì, puntuale, altri gol: 4 in totale con la maglia viola, poi l'esperienza alla Sampdoria e altre due reti, che sono valse sei punti. Un altro gol con la maglia del Milan, tra l'altro la sua ultima rete con i rossoneri. L'unica pausa all'Inter, una partita e uno spezzone da mezz'ora a secco.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
LE PAROLE DELL'ATTACCANTE
Pazzini: Resto a Verona anche in B
04/02/2016 24:10
"Il risultato di stasera ci dà morale e ci fa lavorare meglio. Questa squadra non ha mai mollato comunque ma una vittoria ci voleva tanto. I tifosi sono fantastici, non è facile sostenere una squadra che non vince mai. Siamo contenti anche per loro. La classifica non la guardiamo, rimane brutta ma noi non molliamo e dobbiamo giocare partita dopo partita. Per la salvezza c'è voglia di lottare fino all'ultima giornata. Domenica arriva l'Inter, ce la giocheremo come sempre, sarà una partita bellissima, in casa, con uno stadio pieno. Non sarà facile, però noi lotteremo". Queste le principali dichiarazioni di Giampaolo Pazzini, rilasciate ai microfoni di Telenuovo al termine di Hellas Verona-Atalanta (2-1).
L'attaccante toscano ha parlato del suo "rapporto tattico" con Toni: "Possiamo migliorare abbiamo tanta voglia di sacrificarci. Quel gol annullato? Sinceramente non ho capito molto bene cosa è successo. Di solito quelle trattenute reciproche non si fischiano mai. Finalmente mi sto allenando bene e con continuità, questo cambia tutto".
Infine, tra le righe, Pazzini manifesta la volontà di restare a Verona anche se dovesse essere Serie B: "Io a giugno ho fatto una scelta, non torno indietro. Verona è una piazza importantissima: chiaro che se dovesse essere Serie B, deve essere solo di passaggio".
L.VAL.
FONTE: TGGialloBlu.it
Pazzini: «Contento soprattutto per i tifosi»
Postata il 03/02/2016 alle ore 23:15
Verona - Ecco le principali dichiarazioni dell'attaccante Giampaolo Pazzini, rilasciate al termine di Hellas Verona-Atalanta (2-1): «Il risultato di stasera ci dà morale e ci fa lavorare meglio. Questa squadra non ha mai mollato comunque ma una vittoria ci voleva tanto. I tifosi? Loro sono fantastici, non è facile sostenere una squadra che non vince mai. Siamo contenti anche per loro. La classifica non la guardiamo, rimane brutta ma noi non molliamo e dobbiamo giocare partita dopo partita. Per la salvezza? C'è voglia di lottare fino all'ultima giornata. Domenica arriva l'Inter, ce la giocheremo come sempre, sarà una partita bellissima, in casa, con uno stadio pieno. Non sarà facile, però noi lotteremo. Se sono pentito di aver scelto Verona? Quello mai, sono felice di averla scelta e non basta una stagione a farmi cambiare idea. La coppia Toni-Pazzini? Possiamo migliorare abbiamo tanta voglia di sacrificarci. Quel gol annullato? Sinceramente non ho capito molto bene cosa è successo. Di solito quelle trattenute reciproche non si fischiano mai. Il momento? Finalmente mi sto allenando bene e con continuità, questo cambia tutto».
FONTE: HellasVerona.it
Pazzini, la certezza dell'Hellas
Focus / L'attaccante toscano è in un ottimo momento di forma e si prepara ad affrontare i granata
(di Andrea Russo) 27/01/2016 @@AndrewQueen
L'Hellas Verona, per la trasferta di domenica contro il Torino, è pronta ad aggrapparsi ancora una volta a Giampaolo Pazzini, uno degli uomini più in forma della squadra guidata da Del Neri. Il Pazzo, infatti, ha segnato 2 gol decisivi nelle ultime due partite, contro Roma e Genoa, portando così il Verona a guadagnare due punti contro due squadre tutt'altro che facili da affrontare. Certo, due punti in due giornate non rincuorano né la squadra né i tifosi, considerata la posizione in classifica, ma almeno danno morale all'ambiente.
Contro i granata, Pazzini non ha segnato molti gol in carriera, solo 3, uno con la maglia della Sampdoria e due con il Milan, ma è interessante notare che due di queste tre reti sono state realizzate dall'attaccante in casa del Torino, al Comunale, stadio che ospiterà i gialloblù durante il prossimo turno di campionato.
Prima punta agile e brava a smarcarsi, l'ex centravanti del Milan e della Nazionale è un giocatore stimato da ogni allenatore. Oltre, infatti, alle indiscusse doti calcistiche, Pazzini è senza dubbio tra i calciatori più affidabili del nostro panorama calcistico e, nonostante l'iniziale ruolo da comprimario di Luca Toni, quando la squadra ha avuto bisogno di lui, si è sempre fatto trovare pronto. L'ex Milan sta trovando una certa continuità nelle ultime giornate grazie anche a una serie di infortuni avvenuti uno dopo l'altro tra i clivensi, e questo l'ha portato ad essere indispensabile per gli uomini di Del Neri. L'attaccante toscano è uno tra gli uomini di maggior esperienza della squadra, vero e proprio simbolo di un Verona che non è ancora riuscito a ottenere la prima vittoria in Serie A. Attenzione a non sottovalutare le sue doti.
FONTE: Toro.it
Pazzini: «Prestazione che ci da' entusiasmo»
Postata il 17/01/2016 alle ore 17:45
Verona - Ecco le principali dichiarazioni dell'attaccante Giampaolo Pazzini, rilasciate al termine di Roma-Hellas Verona (1-1): «L'emozione del gol? Per un attaccante è importante segnare, questo è uno stadio che mi porta bene. Il rigore? Volevo aprire il tiro, però poi me la sono sentita di tirare centrale, sono felice sia entrato. Sono contento per il gol e la prestazione della squadra che dimostra di non volere mollare niente. Adesso abbiamo bisogno di continuità e fiducia. Non sono arrivati i 3 punti ma la prestazione c'è stata. Come mai una squadra così ha solo 9 punti? Chi guarda le mostre partite sa che la sfortuna ci ha messo più di uno zampino. Però è inutile cercare alibi adesso dobbiamo continuare così. I punti ci sono noi dobbiamo mettere cuore e coraggio, quello di oggi è un pareggio importante».
FONTE: HellasVerona.it
Hellas Verona, Pazzini: “Non mi aspettavo di trovarmi in questa situazione, ma non molleremo”
Giampaolo Pazzini - Hellas Verona (Grigolini)
Redazione 15-01-2016 19:50
Ultimo posto in classifica e zero vittorie all’attivo: il girone di andata dell’Hellas Verona è stato decisamente al di sotto delle aspettative. Ai microfoni di Sky Sport ha parlato l’attaccante Giampaolo Pazzini, che ha commentato così la prima parte di stagione: “Il girone di andata è stato veramente difficile, nessuno si aspettava di trovarsi in questa situazione, ma la squadra non mollerà niente. Abbiamo tifosi unici, non mi era mai capitato di essere ultimo con zero vittorie e uscire tra i cori, non molleremo per loro. Adesso abbiamo bisogno di risultati e di fare punti ovunque, domenica contro la Roma sarà una gara difficile ma noi cercheremo di fare la nostra partita”.
Testa anche al mercato, con un giudizio sul nuovo arrivato Ante Rebic: "Chiunque ci possa dare una mano è il benvenuto, lui ha tante qualità - continua l'attaccante classe '84 - Toni? È chiaro che Luca per noi è fondamentale, speriamo che riesca a recuperare, ma adesso l'importante è che tutta la squadra remi dalla stessa parte”.
Se il Verona occupa l'ultimo posto in solitaria, in vetta alla classifica sono diverse le squadre che si contendono il primato. Una buona notizia per il nostro calcio secondo Pazzini: “È un campionato molto bello, essendoci tante squadre in lotta diventa tutto davvero molto appassionante. Ero sicuro delle qualità della Juventus, il Napoli gioca bene e l’Inter è una squadra davvero quadrata. Il Milan? Penso che ancora potrà uscire il suo vero valore”. Poi uno sguardo al futuro: "Non ho mai guardato troppo oltre, sono contentissimo della scelta fatta nonostante questa situazione. E' chiaro che dispiace essere ultimi senza aver ancora vinto, ma noi proveremo a salvarci fino alla fine, anche se è difficile".
Chiusura sul momento sfortunato, anche domenica scorsa Pazzini è andato vicino al gol, ma una super parata di Stefano Sorrentino gli ha negato la gioia: "La parata di Sorrentino? Tre giorni prima anche Buffon aveva fatto un miracolo su di me, purtroppo adesso è così. Ci sono periodi che puoi fare di tutto e non fai mai gol, altri che la palla ti sbatte addosso. Speriamo che Szczesny domenica mi dia una mano”.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
09:40 | venerdì 15 gennaio 2016
Pazzini: «Inter da scudetto con Icardi, Perisic e Ljajic»
L'attaccante del Verona avverte: «Devono fare almeno 30-35 gol»
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo © Foto: www.imagephotoagency.it
HELLAS VERONA PAZZINI INTER - Giampaolo Pazzini nel 2011/12 era uno degli attaccanti che componeva il tridente dell’Inter. Con Diego Milito e Diego Forlan arrivarono 14 gol. Ora l’attaccante dell’Hellas Verona si ritrova a valutare il reparto offensivo nerazzurro da avversario.
PROMOSSI – Si parte dal bomber Mauro Icardi: «Mi piace parecchio, si muove molto bene se messo in condizione di attaccare la porta». Si passa poi a Ivan Perisic e Adem Lijajc: «Sono diversi tra loro e quindi utili a poter creare diverse situazioni di gioco offensivo. Perisic prima si crea lo spazio puntando l’uomo e dribblandolo col doppio passo, crossando forte e rasoterra. Ljajic ha visione di gioco, ha il filtrante decisivo, l’ideale per uno come Icardi che fiuta lo spazio», ha dichiarato Pazzini a La Gazzetta dello Sport. Il tridente Perisic-Icardi-Ljajic potrebbe valere, dunque, lo scudetto per l'ex attaccante dell'Inter: «Certo, se però riusciranno a produrre 30-35 gol. Credo proprio che sia possibile», ha concluso Pazzini.
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
Parametro zero - Giampaolo Pazzini, gol su rigore e infortuni
17.11.2015 21.00 di Andrea Losapio Twitter: @losapiotmw
Per un trentunenne firmare un contratto di cinque anni è praticamente impossibile, almeno nel calcio. Magari è l'età perfetta per un indeterminato ai tempi della crisi, mentre per un giocatore è una fortuna inaspettata. Giampaolo Pazzini lo ha fatto quest'estate, con l'Hellas Verona, diventando il prossimo investimento del presidente Setti. Hanno pesato i tanti gol divisi fra Atalanta, Fiorentina, Sampdoria, Milan e Inter. Oltre alla presenza, in rosa, di Luca Toni, che ha fatto da apripista alla possibilità che un centravanti possa durare ben oltre i trentacinque anni, facendo anche un discreto numero di gol.
La posizione in classifica del Verona è figlia pure degli infortuni di Luca Toni e Giampaolo Pazzini, finora poco determinanti: un gol a testa e uno stop lunghissimo per entrambi, con l'ultimo posto che non può rispecchiare gli investimenti fatti per ambo i centravanti. Cerco, giocare senza è pressoché impossibile.
SCHEDA GIOCATORE
Nome - Giampaolo Pazzini.
Età - 31 anni.
Squadre precedenti - Atalanta, Fiorentina, Sampdoria, Milan, Inter.
Ingaggio - 1,2 milioni di euro di stipendio fino a giugno 2020.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Pazzini: «Mercoledì cercheremo di riscattarci»
Postata il 25/10/2015 alle ore 15:40
Genova - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Giampaolo Pazzini. Ecco le principali dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, rilasciate al termine di Sampdoria-Hellas Verona (4-1): «Purtroppo non stavo bene, ho preso una botta all inizio che ha condizonato la mia prestazione. Quando abbiamo preso il primo gol ci siamo demoralizzati. Siamo molto dispiaciuti e delusi a livello di atteggiamento, ma siamo ancora qua a combattere per raggiungere il nostro obiettivo, che è la salvezza. L'unica cosa bella è che mercoledì c'è un'altra partita e sicuramente una partita quella di oggi non la faremo più. Una partita è fatta di episodi, pensiamo subito a mercoledì. E' un momento in cui manca la fiducia, ci vuole un episodio positivo, oggi l'atteggiamento è stato sbagliato. Un po' di paura c'è, troppa, dobbiamo essere consapevoli che le squadre sono tutte lì, dobbiamo renderci conto del periodo e metterci nella testa di poter fare meglio».
FONTE: HellasVerona.it
11:26 | venerdì 23 ottobre 2015
Pazzini: «Sampdoria? Quante falsità!»
L'attaccante del Verona fa chiarezza sui tanti rumors circolati in estate
di Michele Ruotolo - twitter:@michelenews24 © www.imagephotoagency.it
CALCIOMERCATO HELLAS VERONA PAZZINI SAMPDORIA - Ancora un ritorno da ex, l'ennesimo, per Giampaolo Pazzini in casa della Sampdoria: l'attaccante, passato in estate dal Milan all'Hellas Verona, ritrova lo Stadio Ferraris e la sua gente, quella con cui, dopo l'addio, il rapporto non è stato sempre idilliaco. In estate si era parlato di un suo possibile ritorno proprio in blucerchiato, storia passata ormai, perché Pazzini alla fine ha scelto di indossare la maglia scaligera e spiega: «Ci sono state molte strumentalizzazioni, sono circolate voci false sulle cifre che avrei chiesto, cose che poi l'avvocato Antonio Romei ha smentito in una intervista che però non ha avuto risalto mediatico. Andrea Mandorlini mi aveva avuto all'Atalanta, quando ero ancora un giovane attaccante. Il mio stato di forma non è ancora al 100%, ma sono comunque sulla buona strada», le parole della punta. 48 gol in 87 presenze con la Sampdoria per Pazzini
VERONA, PAZZINI: «AMO I TIFOSI DELLA SAMP» - «A Marassi sono stato accolto sempre bene, per me tornare in quello stadio è una grossa emozione - spiega oggi Pazzini a Il Secolo XIX - . La Sampdoria attuale? Eder è sempre stato un ottimo giocatore, ma ora ha acquistato la maturità e la consapevolezza. Anche Roberto Soriano ha sempre avuto ottime qualità e mi aspettavo una sua crescita. In quanto alla fascia, il mio capitano è Angelo Palombo, vorrei vedere sempre lui guidare la squadra perchè lui per me è la Sampdoria. Il rapporto con Antonio Cassano? Ci sentiamo ancora, ma non l'abbiamo fatto in questi giorni. Può fare ancora la differenza, ha una classe immensa e cristallina». Per Pazzini però nessun obiettivo legato alla Nazionale: ora il "Pazzo" non pensa ad un ritorno in azzurro.
GIAMPAOLO PAZZINI TUTTI I GOL NELLA SAMPDORIA NEL 2008/09 E NEL 2009/10 |
FONTE: CalcioNews24.com
In gol con sei maglie diverse in Serie A: a Verona Pazzini torna a segnare, sulle orme di Toni
Giampaolo Pazzini - Hellas Verona (Grigolini)
Redazione 19-10-2015 20:00
"Sono un centravanti di mestiere, da tre giornate non segno perché mi si è ristretta la porta". Questa canzone di Povia può calzare a pennello per ogni attaccante, Giampaolo Pazzini compreso. Per lui sono state sei, ma nel suo caso non è questione di giornate. La rete siglata ieri contro l’Udinese ha avuto un'importanza molto più grande. Perché il 'Pazzo' da oggi può vantare gol in A con sei maglie diverse. Atalanta, Fiorentina, Sampdoria, Inter, Milan ed Hellas, appunto. Inoltre, l'attaccante di Pescia può ora soprattutto dire di essere finalmente tornato. Le ultime due stagioni in rossonero per lui non sono state indimenticabili. Problemi fisici e poco spazio, un binomio davveropoco piacevole.
L'operazione al ginocchio destro a fine campionato nel 2013 lo ha tenuto lontano dai campi sei mesi e il rientro non è stato facile. La crisi interna del Milan, poi, non ha aiutato. Allenatori e giocatori cambiati in continuazione, tanta confusione. I numeri non mentono: 6 gol negli ultimi due anni, una miseria per uno che in A ne conta 102. Così in estate Pazzini sceglie l'Hellas per tornare il vero 'Pazzo'. E chi meglio di Mandorlini per ripartire, lui che già era stato capace di 'rivitalizzare' Toni? Tifosi e società sognano pensando ai due insieme ma Luca si infortuna subito, così il peso dell'attacco rimane solo sulle spalle dell'ex Inter. I gialloblù faticano, Giampaolo ne risente. Se la squadra non gira, lui rende male. Se poi ci si mette anche la sfortuna tutto si complica. La traversa contro il Genoa e l'infortunio di San Siro contro l'Inter lo testimoniano.
Ma il numero 11 non è tipo che molla facilmente, così recupera e torna al suo posto. A lottare contro le difese avversarie perché la fortuna va creata. E ieri è stato premiato. Wague stende Siligardi dentro l'area di rigore. Il pallone scotta, l'Hellas è ancora a secco di vittorie. Dal dischetto quindi non può che andare l'uomo acquistato per regalarne a valanga. Karnezis è battuto e Giampaolo può finalmente esultare e sorridere. Spera che questo sia il primo di una lunga serie. Il 'Bentegodi' ha già rigenerato Toni e può farlo anche con lui. Il pareggio di Thereau ha poi rimandato la prima gioia del Verona ma i tifosi stiano tranquilli: quando c'è da segnare, Pazzini "sa già dove andare".
Jacopo Simonelli
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
ALTRE NOTIZIE
Verona, prima rete per Pazzini
18.10.2015 16.10 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
Prima rete in campionato con la maglia del Verona per Giampaolo Pazzini. L'attaccante ex Milan, rientrato quest'oggi dopo un infortunio alla caviglia, ha sbloccato la gara contro l'Udinese al 41' della prima frazione. Gol su rigore per l'esperto centravanti, che non ha lasciato scampo a Karnezis.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
10.10.2015
Quanto corre il Pazzo «Sono pronto al rientro»
«Da quasi due settimane lavoro mattina e pomeriggio con lo staff per tornare dopo la sosta di campionato Non bisogna fare tragedie, l'Hellas si riprenderà»
Il «Pazzo» spinge, il «Pazzo» è quasi pronto. A due passi dal suo «terreno di recupero», il Verona soffre anche con i dilettanti del Rovigo che, per quanto abbiano una squadra costruita per vincere il Campionato di serie D, restano sempre alcuni gradini sotto.
Niente l'Hellas rimaneggiatissimo non segna nemmeno con loro. Si diceva sul campo attiguo a quello della gara Giampaolo Pazzini spinge sotto lo sguardo attento del professor Andrea Bellini e di Andrea Zanchetta, fra i collaboratori di mister Mandorlini e Giampaolo Pazzini che spinge, che va. In una mano un cronometro per controllare i tempi di recupero fra una ripetuta e l'altra e poi un sorriso quando vede accanto a se i compagni Rafael e Gollini «torturati» dal preparatore dei portieri Ermes Morini.
L'attaccante carica anche sulla caviglia martoriata da Felipe Melo che per i media nazionali, con l'Inter seconda, è un po' meno divino di prima. «Ci tenevo a far bene, ma poi è arrivato subito questo imprevisto. Stiamo lavorando per tornare-attacca Pazzini-l'infortunio proprio non ci voleva, soprattutto in questo periodo dove sono già tanti i compagni infortunati. Stiamo lavorando ma non siamo ancora ai livelli ottimali, per fortuna c'è la sosta. Sono molto fiducioso e dovrei essere a posto per la prossima con l'Udinese».
Eccole le parole che i tifosi volevano che Pazzini pronunciasse. Al Verona Pazzini manca come il pane. Niente amichevole per lui, meglio non rischiare. Wszolek e Siligardi che si alternano centralmente, ma non è il loro principale mestiere. Con il rientro dell'ex milanista la squadra potrebbe avere finalmente un senso. Un Verona con un capo ed una coda. Quello che non si è visto nel derby col Chievo, dove i ragazzi in maglia nera hanno prodotto soprattutto nel primo tempo un calcio fatto di molte ripartenze, ma poco concreto perchè là davanti mancava l'ariete, il finalizzatore.
Pazzini manca, la squadra ha bisogno di lui. «Non ditelo a me. Non vedo l'ora di rientrare per dare il mio contributo. È sicuramente un momento particolare, ma non facciamone delle grandi tragedie. Siamo all'inizio, mancano ancora tantissime partite da giocare. Dobbiamo migliorare, dobbiamo fare sicuramente meglio. Creare di più e difendere meglio. Resto fiducioso perchè il gruppo è buono ed ora stanno rientrando tutti gli infortunati e faremo sicuramente qualcosa in più».
Termina l'amichevole con il Rovigo e mentre Pazzini va insieme agli altri compagni a farsi la doccia ecco transitare in zona spogliatoi anche mister Mandorlini. «Stiamo recuperando qualche giocatore importante, Pazzini è fra questi. Lui sta lavorando sodo per essere in campo con l'Udinese. Speriamo che tutta vada per il verso giusto. Ha grande voglia e noi lo aspettiamo con l'Udinese».
Già la gara con la squadra di Colantuono, che resta fondamentale per il cammino del Verona. Non è un'ultima spiaggia, perchè non si può parlare così all'ottava di campionato. Il Verona però deve dare un segnale ben preciso contro i bianconeri e Giampaolo Pazzini è pronto a prendersi le proprie responsabilità come ha sempre fatto. Il «Pazzo spinge», il «Pazzo c'è».
Gianluca Tavellin
FONTE: LArena.it
RASSEGNA STAMPA
Il Corriere di Verona: "Un trattamento Pazzo per curare i mali dell'Hellas"
07.10.2015 08.43 di Pietro Lazzerini
"Un trattamento Pazzo per curare i mali del Verona". E' questo il titolo del Corriere di Verona che parla anche di "Cauto ottimismo per il recupero dell'attaccante in vista dell'Udinese". La squadra di Mandorlini ha bisogno di ritrovare il colpo più importante del mercato estivo, con Toni fuori, dovrà essere lui a guidare i gialloblu fuori dalla crisi di risultati.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Comunicato medico su Giampaolo Pazzini
Postata il 25/09/2015 alle ore 16:45
Verona - L'Hellas Verona FC comunica che i nuovi controlli diagnostici a cui è stato sottoposto Pazzini, hanno confermato il trauma distorsivo alla caviglia. Il calciatore ha già iniziato l'iter riabilitativo. I tempi di recuperano saranno valutati in base all'evoluzione del quadro clinico.
FONTE: HellasVerona.it
SERIE A
Verona, Pazzini: "Al Milan esperienza fantastica, faranno un ottimo anno"
11.09.2015 19.38 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Giampaolo Pazzini, ex attaccante rossonero ora al Verona, ha parlato così oggi ai microfoni di Milan Channel della sua esperienza: "Giocare al Milan è stata un'esperienza fantastica, ho lasciato lì tanti amici e gli auguro di fare bene. I rossoneri hanno fatto un bel pre-campionato, sono sicuro che quest'anno faranno un'annata da Milan".
SERIE A
Verona, 10 anni dopo è di nuovo Toni-Pazzini. Il cerchio si potrebbe chiudere
15.08.2015 14.40 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
Luca Toni e Giampaolo Pazzini, di nuovo insieme: la prima volta, a dirla tutta, non era andata poi così bene, soprattutto per il più giovane della strana coppia, Giampaolo da Pescia, 31 anni compiuti due settimane fa, ma 21 ancora da compiere quando arrivò nel gennaio 2005 alla Fiorentina. Nomea da predestinato, ebbe sei mesi per convincere i viola a puntare senza riserve su di lui, ma ben presto si ritrovò davanti un gigante, in tutti i sensi: Luca da Pavullo nel Frignano, appunto, che lo raggiunse in Toscana nell'estate del 2005, fresco ventottenne, per lasciargli scampoli di gloria. 31 gol in 38 partite di Serie A nel 2005-2006 per Toni, che a luglio avrebbe poi vinto il Mondiale con l'Italia, 5 reti in 27 presenze per Pazzini, più riserva che partner d'attacco dell'ariete ex Palermo, nonostante i rapporti tra i due siano a dir poco ottimi. Stessa musica, grossomodo, nella stagione successiva: Toni, complice qualche problema fisico, si ferma a 29 presenze nel massimo campionato, ma i gol sono comunque 16, mentre Pazzini aumenta la propria quota di reti, arrivando a 7, ma perde altro spazio fermandosi a 24 partite disputate.
Due anni insieme, poi la separazione: Toni vola a Monaco di Baviera, dove realizza caterve di gol con la maglia del Bayern, Pazzini aspetta un anno e mezzo (10 gol in 43 partite nel complesso) per chiudere un amore mai davvero sbocciato e legarsi alla Sampdoria, dove si guadagnerà le chiamate delle milanesi, Inter prima e Milan poi. Con risultati alterni, ma molto spesso in doppia cifra, a differenza, nel capovolgimento tipico del gioco dei ruoli, di Toni, che dopo i due anni e mezzo al Bayern ha vagato per Roma, Genoa, Juventus e persino Dubai prima di tornare alla Fiorentina, primo atto della sua sorprendente rinascita. Completata in quel di Verona, ma ormai siamo alla storia recente: nel 2013 l'Hellas chiama e Toni risponde. Tutti ipotizzano un ruolo da chioccia per i tanti giovani in una squadra neopromossa, i risultati sono ben diversi: 20 gol in 34 partite di A nella prima stagione, addirittura 22 in 38 nell'ultima da poco conclusa, ove gioca sempre e diventa il più anziano a potersi fregiare del titolo di capocannoniere del campionato.
Adesso, la strana coppia si è riunita in quel di Verona: difficile immaginare che si possano replicare le dinamiche già viste nell'esperienza in viola, perché le età sono ben diverse e Pazzini, convinto proprio da Toni a sposare la causa dei rossoblu, non avrebbe accettato di nuovo un ruolo da comprimario. Andrea Mandorlini ha parlato di compatibilità fra i due: anche qui qualche dubbio resta, perché le fortune recenti del Verona sono andate di pari passo col 4-3-3 e non è detto che la squadra sia davvero pronta a cambiare modulo, ammesso e non concesso che due bomber di primo livello come questi due siano davvero compatibili. Più verosimile, una sorta di staffetta, alla pari nei primi tempi, con Pazzini sempre più protagonista a campionato in corso, fino a prendere il posto di Toni. Scenario del tutto ipotetico, va bene, ma a distanza di 10 anni il cerchio si potrebbe davvero chiudere.
RASSEGNA STAMPA
Verona, Pazzini al Corriere della Sera: "Voglio essere il Toni del futuro"
15.08.2015 07.58 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
"No, scommesse non ne abbiamo ancora fatte con Toni su chi farà più gol. Una cosa è certa però: voglio essere il Toni del futuro per il Verona". Queste le parole con le quali Giampaolo Pazzini (31) ha aperto l'intervista concessa al Corriere della Sera, quotidiano al quale l'ex attaccante di Sampdoria, Inter e Milan ha parlato della sua esperienza tra le file dell'Hellas. "Se posso coesistere con Toni? Sì - prosegue il Pazzo - perché io posso fare più movimento. Un obiettivo sui gol non me lo sono dato: un numero non lo dico, ne voglio fare tanti. L'importante per me è ritrovare continuità e centrare in fretta la salvezza".
L'attaccante è tornato sull'ultimo anno trascorso al Milan con Pippo Inzaghi in panchina: "Con Inzaghi parlavo, ma lui ha fatto scelte diverse. È partito con Torres davanti, poi Ménez falso nove, poi ha messo Destro e poi ancora Ménez. A un certo punto ho smesso di chiedere e ho pensato solo a lavorare".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Postata il 02/08/2015 alle ore 09:21
Il Presidente Setti, la Società, lo staff tecnico e tutti i compagni di squadra
augurano buon compleanno a Giampaolo Pazzini.
L'attaccante gialloblù compie oggi 31 anni.
Il Pazzo si presenta ai tifosi
Postata il 29/07/2015 alle ore 15:35
Peschiera - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Giampaolo Pazzini, rilasciate durante la conferenza stampa di presentazione.
VERONA, CHE ACCOGLIENZA CALOROSA!
«Il mio arrivo a Verona? L'Hellas mi ha dimostrato subito fiducia, mi hanno cercato e tutti qui mi hanno voluto. Un commento su Mandorlini? Ho rivisto il mister con la solita voglia e il solito entusiasmo. Ha sempre curato i particolari e lo fa ancora, non è cambiato. Speriamo di fare bene e di toglierci delle soddisfazioni. I tifosi? So che sono molto passionali, questa è una cosa bella anche per noi calciatori».
IN COPPIA CON TONI? VEDREMO…
«Io in campo con Luca Toni? Con lui può funzionare, è un fratello e abbiamo qualità e caratteristiche per giocare insieme, siamo due prime punte che giocano anche per il compagno. Serve provare, anche per avere alternative di volta in volta, ad ogni modo si può fare tutto e bene. Un commento su Toni? La sua grandezza sta nel carattere, ancora oggi il suo entusiasmo è un esempio per tutti. Gomez trequartista? E’ una delle nostre opzioni, siamo a fine luglio e ora l'importante è lavorare. Noi dobbiamo pensare soltanto a questo».
Il Pazzo si presenta ai suoi nuovi tifosi |
TRA PASSATO E FUTURO
«Cosa non ha funzionato con Inzaghi? Sono state fatte altre scelte, io mi sono sempre allenato mio serenamente. Il mio futuro? Guardo il presente, sono concentrato su quest'anno e c'è la voglia di fare bene. Sono contento comunque per il contratto da 5 anni. Ho tanta voglia di dimostrare, venendo qui mi sono rimesso in gioco e in discussione. A 30 anni ho ancora grinta, altrimenti avrei fatto altre scelte. Ho voglia di dimostrare e di fare bene, per me è per la squadra. Io in Nazionale? Spero di fare una bellissima annata, se dovessi fare bene potrei avere più possibilità».
VERSO I PRIMI IMPEGNI
«Che gruppo ho trovato? Vengo da gruppi differenti, sono rimasto colpito nel vedere la disponibilità di tutti, c’è tanta voglia di aiutarsi l’un l’altro e questa cosa mi lascia fiducioso. Ci siamo messi tutti a disposizione del gruppo e della squadra. Qui tutti hanno voglia di fare bene, quando hai un buon gruppo e non devi ambire a grandi traguardi questo è fondamentale. La prima di campionato? È bello parte in casa, può essere davvero un bell'inizio. L'amichevole con l'Amburgo? Dovreste chiederlo al mister. La Coppa Italia si avvicina, pian piano abbasseremo i carichi di lavoro».
FONTE: HellasVerona.it
Hellas Verona, Pazzini: “Toni come un fratello, ci divertiremo. Qui mi sento importante”
Luca Toni e Giampaolo Pazzini - Hellas Verona
Redazione 25-07-2015 00:49
Il colpo di mercato più importante messo a segno dall'Hellas Verona di Setti. Adesso Giampaolo Pazzini non vede l'ora di tornare a giocare in coppia col suo amico Luca Toni. L'ex attaccante del Milan, intervenuto alla trasmissione "Calciomercato - L'originale" su Sky Sport, ha parlato del suo approdo al Verona e del rapporto con il numero 9 gialloblù.
"Luca è come un fratello per me, dopo tanti anni speriamo di divertirci assieme - ha detto Pazzini - E' stato molto importante nella trattativa per portarmi a Verona, mi ha parlato tanto e bene della città e del calore della tifoseria. Oltre a lui è stato importante sentire la fiducia del presidente, del mister e trovare un ambiente che mi facesse sentire importante"
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
22.07.2015
Abbonamento con il gol
Toni e Pazzini da record I due attaccanti hanno segnato 251 reti in Serie A la coppia giallorossa ha fatto centro ben 272 volte «I problemi veri li avranno i nostri avversari»
Luca Toni e Giampaolo Pazzini scambiano due chiacchiere durante il ritiro FOTOSERVIZIO EXPRESS
Far gol non dovrebbe essere un grosso problema. Fra le tante certezze immagazzinate già in partenza il Verona ne ha una che nessuno può intaccare. Basta dare un'occhiata ai numeri, sommare i gol di Luca Toni e quelli di Giampaolo Pazzini in A per arrivare alla conclusione, giusto per dirla alla Mandorlini, «che i problemi veri li avranno le nostre avversarie più che io pensando a come farli coesistere». Quando hai il quarto e il quinto miglior marcatore italiano ancora in attività tutti e due dalla stessa parte è più facile sentirsi al sicuro. Mica male per una società che cinque anni fa era ancora in C. Più di così era difficile andare, anche nella scelta dei bomber. Il re resta Totti, a cui sono bastati appena 29 timbri di Ljajic, aggiunti ai 243 suoi, per consegnare alla Roma il tandem più prolifico di tutti in una classifica anomala in cui, a calcolare solo i primi due «uomini gol» dell'organico attuale di tutte le venti squadre di A, il Verona sarebbe secondo, il Chievo quarto e la Juve improbabile quart'ultima solo perché Mandzukic in Italia non ci ha mai giocato così come i due del Milan Bacca e Luiz Adriano. Non sono solo cifre, sono anche il certificato del grado di conoscenza della A, dove anche ad uno come Platini è servito un iniziale periodo di ambientamento, e di un bagaglio che non tutti possono vantare, senza dimenticare un'intesa reciproca accumulata nei due anni alla Fiorentina in cui Toni e Pazzini hanno spontaneamente fra il 2005 e il 2007, al di là della mano di Prandelli, trovato il modo migliore di stare in campo assieme. Due grandi storie che il Verona ha riallacciato otto anni dopo.
DIETRO LA ROMA. Soltanto Totti, Di Natale e Gilardino hanno un bottino personale superiore a quelli di Toni e Pazzini, duetto da 252 reti fra le 151 dell'ultimo capocannoniere del campionato e le 101 del grande colpo di mercato dell'Hellas che prima di Verona, a nemmeno 31 anni, ha già visto l'Inter, il Milan, la Nazionale e tanta Champions League. Toni più Pazzini fanno anche dodici stagioni fra Serie A e Bundesliga chiuse in doppia cifra. Otto volte uno, quattro l'altro. Dietro la soglia dei cento il più vicino è proprio Pellissier, bandiera del Chievo arrivato a quota 93, seguito ad 88 da una vecchia volpe come Quagliarella, tutti e due ampiamente sopra la trentina come Toni & Pazzini, età media 34 anni, inferiore solo a quella dell'Udinese. E comunque sopra i trenta ci sono anche Pinilla e Denis all'Atalanta, gli stessi Paloschi e Pellissier, Klose e Djordjevic alla Lazio, Totti e Lajijic perché il capitano giallorosso va per i 39 più Quagliarella e Maxi Lopez. Bastano però i 42 gol di Toni con il Verona per ricordare a tutti che la carta d'identità, specie se sei un grande attaccante, rimane poco più che un dettaglio.
DUE OLTRE I CENTO. Oggi Mandorlini proverà ancora insieme Toni e il «Pazzo» nell'amichevole che si giocherà a Racines con il Trapani ma una cosa è certa: il Verona è l'unica squadra ad avere due punte da oltre cento gol in carriera in A. Quel che ci vuole anche per disordinare i pensieri di difese che fino a un anno fa sapevano bene che l'importante, se volevi sbarrare la strada all'Hellas, era neutralizzare il centravanti che nelle precedenti due stagioni ha messo in porta il 38 per cento dei gol e addirittura il 45 per cento nell'ultima. Da una dipendenza così assoluta l'Hellas dovrebbe slegarsi, perché adesso c'è un'altra punta di primissimo livello come Pazzini e perché più di così Toni non potrà dare anche se dovesse riuscire a ripetere un'altra annata da marziano. Lo stesso discorso vale per Di Natale, che con l'aggiunta di Théréau vale il terzo posto per l'Udinese con un margine notevolissimo su Paloschi più Pellissier e su Quagliarella più Maxi Lopez del Toro. Di strade verso la porta avversaria il Verona dovrebbe trovarne tante. Specie con quei due davanti.
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Hellas Verona, Pazzini: “Quando gioco con continuità segno sempre, punto l’Europeo e penso di avere buone possibilità”
Giampaolo Pazzini, Hellas Verona - Ph Grigolini
Gianluca Di Marzio 17-07-2015 12:00
Giampaolo Pazzini prova a rilanciarsi. Lui, l'uomo della tripletta a Wembley con l'Under 21, era considerato uno dei più grandi talenti del calcio italiano. Invece, dopo l'esplosione alla Samp, il "Pazzo" non ha trovato con regolarità la maglia da titolare, sia nell'Inter che nel Milan. La parentesi rossonera non è andata come l'attaccante toscano avrebbe voluto, come dichiarato in un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport: "Un’esperienza molto bella, a prescindere dai risultati. Certo, avrei voluto giocare di più e fare meglio nell’ultimo anno e mezzo, ma i tifosi mi hanno sempre sostenuto e questa è la mia soddisfazione più grande. Il mio rammarico è stato non aver giocato di più quando me lo sarei meritato. Tra l’altro fisicamente sono sempre stato bene. Inzaghi? Abbiamo avuto diverse discussioni pacate e altre molto meno pacate. Dopo l’ultima, decisamente animata, ho deciso di chiudere l’argomento e continuare a fare il mio lavoro".
Adesso nuova avventura, a Verona: "Sapevo che fosse una piazza passionale, ma non mi aspettavo un entusiasmo simile. Per me la situazione ideale era andare in un club in cui poter sentire la fiducia incondizionata di tutti. Cosa che evidentemente al Milan non è successa. Setti dice che segnerò più di 15 gol? Il presidente ha sempre ragione... Io sono molto fiducioso, quando sono riuscito ad avere continuità ho sempre fatto gol. E chissà che non ci sia un posto per me all’Europeo. Credo di avere buone possibilità, se tutto fila come deve. Mandorlini? È lui che mi ha lanciato all’Atalanta, ritrovo un punto di riferimento. Sa cosa posso fare e dare. Diciamo che, prima della firma, qualche telefonata me l’ha fatta".
A Verona ritrova anche Toni: "A Firenze l’abbiamo già fatto a fasi alterne, riuscendoci discretamente. Io gli giravo intorno, da seconda punta. Ci sarà la piena disponibilità di entrambi per fare meglio possibile, accettandole scelte del mister. E poi con Luca i problemi sono a zero. E’ mio fratello, il mio testimone di nozze, in campo è una leggenda. Balotelli? Con lui mi sono trovato bene, ma sprecavo molte energie a urlargli dietro. Però mi ascoltava, e questo me lo prendo come punto di merito. Comunque l’attaccante più forte tecnicamente che ho visto al Milan è stato Pato. Un fenomeno vero, talento pazzesco".
Il Verona allunga la carriera: "Due mesi fa le avrei detto che avrei giocato altri tre anni. Il Verona però mi ha ridato l’entusiasmo, quindi non mi pongo limiti: basta stare bene. Quando finirò, mi piacerebbe l’ambito dirigenziale. Allenatore proprio non mi ci vedo: troppe interviste...".
Hellas Verona, Pazzini&Toni: ancora tu? Ma non dovevamo…
Toni-Pazzini, Hellas Verona (ph Grigolini)
Redazione 13-07-2015 00:01
Ancora Tu? Ma non dovevamo rivederci più? E come stai? Domanda inutile, stai come me e ci scappa ridere. Chissà se l’incontro tra Luca Toni e Giampaolo Pazzini ha dato vita al testo di Lucio Battisti.
Ancora, tu. Eccome, perché i due attaccanti si sono conosciuti a Firenze, in quella Viola in cui Toni era la punta di diamante. Luca, il 30 sulle spalle, faceva il suo sporco mestiere come non mai: tanti gol e le corse sotto la Fiesole con la mano portata all’orecchio. Di testa, di rapina, in acrobazia: nel pieno della sua maturità calcistica, la rete era una calamita naturale per i palloni che partivano dal suo corpo. Subito capocannoniere con 31 gol, a render buono per gli archivi un certo mito che rispondeva al nome di Gabriel Omar Batistuta. È la cavalcata mondiale, il cui fresco anniversario ci riempie il cuore di gioia e malinconia. Il Pazzo? Poco più che ventenne arrivava dall’Atalanta con grandi speranze sulle spalle. La figura di Toni ingombrante, in tutti sensi, e lo spazio per mettersi in luce poco. Ma i due sono amici e in allenamento Giampaolo ha gli occhi fissi su Luca, per carpire le movenze, il fiuto, la fame di gol. ‘Ti tengo d’occhio’, proprio come la sua esultanza, ormai diventata un must.
Non dovevamo rivederci più? Già, Luca, dopo il ritorno dalla Germania da campione del mondo ed un’annata così così a Firenze, torna in Baviera vestendo la maglia del Bayern. Tra un’ oktoberfest e l’altra, tanti gol per farsi amare anche oltre confine. Pazzini, invece, sceglie l’Italia per rilanciarsi: la Sampdoria e una maglia numero 10 da onorare. Eccome se lo fa, tante esultanze sotto la Sud con il suo amico Cassano ed una qualificazione ai preliminari di Champions League conquistata, con quella voglia di arrivare che aveva dentro dalle giovanili dell’Atalanta.
E come stai? Domanda inutile. Stai come me. Qui, una piccola discrepanza col testo di Battisti, da penna blu. Perchè Toni sta bene, anzi benissimo. A 38 anni, un attaccante solitamente è in piena parabola discendente: categorie minori, corsi da allenatore, prove da imprenditore o semplicemente meritato riposo. Non per Luca, l’oasi felice dell’Hellas lo ha reincarnato principe del gol. Lassù a superare la doppia cifra, quella col ‘2’ davanti manco a dirlo, insieme a quel giovincello di Icardi. Fermarsi? Ancora un altro giro di giostra, per favore. Pazzini, invece arriva da annate in chiaroscuro con la maglia rossonera: rosso il conto dei gol rispetto alla media tenuta a Genova, nera la sorte e le circostanze di stagioni difficili a livello di squadra.
E ci scappa ridere. Ora nuovamente insieme a Verona, maestro e allievo nel pieno delle forze e delle motivazioni: il primo per confermarsi, il secondo per rilanciarsi sul palcoscenico della Serie A. Poi a fine anno, ci sarebbe anche un Europeo da giocare. Ci scappa da ridere. Ma forse, in fondo, nemmeno troppo. Perchè chi ha stupito, e stupisce, stupirà? In un modo o nell'altro...
A cura di Luca Gandini
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
07:20 | venerdì 17 luglio 2015
Pazzini rivela: «Che lite con Inzaghi!»
Meglio Allegri e Mandorlini: «I due con cui mi sono trovato meglio»
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo
HELLAS VERONA MILAN PAZZINI - Non è facile cancellare tre anni della propria vita, ma del resto Giampaolo Pazzini non intende farlo. L’attaccante vuole fare tesoro dell’esperienza al Milan, nel bene e nel male, per ritrovare il sorriso all’Hellas Verona: «Un’esperienza molto bella, a prescindere dai risultati. Certo, avrei voluto giocare di più e fare meglio nell’ultimo anno e mezzo, ma i tifosi mi hanno sempre sostenuto e questa è la mia soddisfazione più grande», il bilancio del centravanti, che ai microfoni de La Gazzetta dello Sport ha parlato anche della nuova avventura con la maglia gialloblù: «Sapevo che era una piazza passionale, ma non mi aspettavo un entusiasmo simile. Per me la situazione ideale era andare in un club in cui poter sentire la fiducia incondizionata di tutti».
I RETROSCENA – Difficile mettersi alle spalle l’esperienza con la maglia rossonera: «Il mio rammarico è stato non aver giocato di più quando me lo sarei meritato. Tra l’altro fisicamente sono sempre stato bene», ha spiegato Pazzini, che ha parlato del rapporto con Filippo Inzaghi: «Abbiamo fatto diverse discussioni pacate e altre molto meno pacate. Dopo l’ultima, decisamente animata, ho deciso di chiudere l’argomento e continuare a fare il mio lavoro. In qualche circostanza avrei potuto farmi sentire di più, affrontare il problema in modo più diretto, invece di aspettare e basta».
NUOVA SFIDA – Ora, però, c’è l’Hellas Verona e la possibilità di riscattarsi: «Sono molto fiducioso. E chissà che non ci sia un posto per me all’Europeo. Credo di avere buone possibilità, se tutto fila come deve. Mandorlini? È lui che mi ha lanciato all’Atalanta, ritrovo un punto di riferimento. Diciamo che, prima della firma, qualche telefonata me l’ha fatta. Toni? Ci sarà la piena disponibilità di entrambi per fare meglio possibile, accettando le scelte del mister. E’ mio fratello, il mio testimone di nozze, in campo è una leggenda. Si può ancora fare affidamento sui giocatori italiani. E poi esperienza e entusiasmo contano e molte volte li hanno più i vecchi dei giovani».
VALUTAZIONI – Pazzini ha parlato poi del rapporto con Mario Balotelli, anche se considera Alexandre Pato l’attaccante più forte tecnicamente che ha visto nel Milan: «Con lui mi sono trovato bene, ma sprecavo molte energie a urlargli dietro. Però mi ascoltava, e questo me lo prendo come punto di merito (ride, ndr)». L’attaccante conserva anche un buon ricordo di Massimiliano Allegri: «Con Mandorlini è stato l’allenatore con cui mi sono trovato meglio in carriera. Ha un grande pregio: una enorme capacità di equilibrio e serenità, che trasmetteva alla squadra quando le cose non andavano bene».
FONTE: CalcioNews24.com
17.07.2015
Dodici reti all'esordio e Pazzini ne fa due
Giampaolo Pazzini realizza il primo gol con la maglia dell'Hellas
La prima uscita del Verona in maglia nera con bordi giallo fluorescenti, non vede Luca Toni al centro dell'attacco, tornato solo ieri mattina dalla Germania. Al suo posto Mandorlini ha mandato in campo Giampaolo Pazzini. Un Verona disegnato con questo 4-3-3: Gollini fra i pali, Romulo esterno basso a destra, il giovane Fares a sinistra. Inedita la coppia di centrali difensivi con Pisano e Bianchetti. I tre di metacampo sono Greco con Sala e Hallfredsson, mentre davanti attorno al già citato Pazzini ecco Jankovic e Gomez. E sono proprio le ali a mettere il turbo contro il Resto della Valle d'Isarco, baldo nugolo di montanari del pallone. Jankovic con un fendente dal limite dell'area di rigore batte l'incolpevole Masoni dopo appena quattro minuti. Il raddoppio, giunto al quinto minuto, porta la firma di Iacopo Sala. Subito dopo all'ottavo minuto di gioco ecco arrivare la terza rete a firma Gomez. Verona sempre in avanti e Jankovic va ancora in gol con un bel colpo di testa. E, finalmente, va in gol anche il «Pazzo».
L'ex attaccante di Milan e Inter segna raccogliendo un cross di Hallfredsson. Ma non è finita. Dopo il vichingo tocca a Juanito mettere Pazzini in condizione di segnare nuovamente, stavolta di sinistro: il «Pazzo» c'è... Nella ripresa la solita girandola di sostituzioni. Dentro Boni, Zaccagni, Siligardi e Valoti. Escono Pazzini, Hallfredsson, Greco e Sala. Boni si sistema dietro in compagnia di Bianchetti, Pisano torna a destra, mentre Romulo va a fare il regista con Valoti e Zaccagni mezzali. Davanti Gomez punta al posto di Pazzini con Jankovic e Siligardi esterni. Al decimo Zaccagni viene steso in area. Calcio di rigore, batte Gomez, palla sulla traversa. Dopo un'ora di gioco nuovi ingressi in campo, pochi secondi dopo l'Hellas segna con Valoti: è il primo gol della ripresa: sette a zero. Siligardi si muove bene sull'out di destra e dopo un paio di tentativi fa centro anche lui con una botta sotto la trasversa. E sono otto. Le azioni più pericolose partono sempre dai piedi di Siligardi che serve a Valoti la palla del nove a zero. Sempre l'ex del Livorno segna il decimo gol con un bel tiro dalla distanza. Finisce in goleada con le reti dei baby Cappelluzzo e Fares. Finisce dodici a zero e Mandorlini sorride. «Buone indicazioni da tutti - ammette - avanti con il lavoro».
G.T.
FONTE: LArena.it
SERIE A
Verona, Pazzini: "Milan, peccato. Qui sento la fiducia di tutti"
17.07.2015 07.53 di Pietro Lazzerini
Giampaolo Pazzini nella giornata di ieri ha segnato la sua prima doppietta in amichevole con la maglia dell'Hellas Verona. Questa mattina ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport di cui riportiamo alcune delle frasi più interessanti: "Non mi aspettavo un entusiasmo simile dai tifosi del Verona. E' la situazione ideale per me, avevo bisogno di un club dove sentire la fiducia incondizionata di tutti. Il Milan? Il mio rammarico è aver giocato poco quando me lo sarei meritato. Con Inzaghi abbiamo discusso, l'ultima volta lo abbiamo fatto poco pacatamente, da lì ho deciso di andare avanti lavorando in silenzio. 10-15 gol? Sono molto fiducioso, con la continuità ho sempre fatto gol. E chissà che non ci sia un posto per me all'Europeo. Io e Toni? I problemi sono zero, è mio fratello, il mio testimone di nozze".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
18:36 | mercoledì 15 luglio 2015
Hellas Verona, due colpi in difesa per cambiare gli obiettivi
Con Toni, Pazzini, Viviani e le conferme dei velocisti spazio ai sogni: a Bigon il compito di trovare i difensori giusti
di Massimiliano Bruno - twitter: @massi_bruno
[...]
L’ARRIVO DEL PAZZO E LA COMPATIBILITA’ – Non c’è addetto ai lavori o meno che all’ufficializzazione dell’acquisto non si sia domandato: ma Pazzini e Toni possono convivere? E’ logico ipotizzarli nella stessa formazione o è questione che un allenatore neanche si pone? Il ruolo è praticamente identico ed in tal senso non ci vuole uno scienziato per rendersene conto: non ci vorrà uno scienziato, ma sì uno bravo davvero, per trovare l’amalgama giusto. Quello che presenti una formazione con Toni e Pazzini simultaneamente in campo ma nel contempo equilibrata: lì dove per equilibrio non si intende soltanto la tenuta complessiva della squadra ma anche l’efficacia delle trame offensive. Tradotto: il rischio è che i due si pestino i piedi perché propensi ad occupare la stessa area di campo e spetterà a Mandorlini trovare le necessarie coordinate.
[...]
FONTE: CalcioNews24.com
14.07.2015
«Toni e il Pazzo insieme? Mandorlini sa come si fa»
Prandelli abbraccia i suoi ragazzi e spinge in alto l'Hellas «Pazzini ha fatto la scelta giusta. Verona grande piazza Ora è maturo, deve essere un top player in un top club»
«Pazzo e Luca insieme? Se Mandorlini ha dato il suo consenso vuol dire che si può». Così parlò Cesare Prandelli. Uno degli allenatori più amati della storia del Verona torna a parlare del «suo» Hellas e dei «suoi» ragazzi. Prandelli li ha allenati insieme Pazzini e Toni. Erano tempi Viola. Luca al massimo della forma. Gol, tanti gol. Testa, gambe, muscoli, reti sfondate. Pazzo, invece, era un talento acerbo finito in rampa di lancio. Due anni insieme a Firenze sotto la supervisione di Cesare. Una vita dopo rieccoli qua. Amici come sempre. Bomber per vocazione. E per favore, non diciamo che Toni è eroe sul viale del tramonto. Per molti lo era secoli fa. E in due anni di Verona ha segnato più di giovani rampanti del gol e campioni celebrati. In quanto al Pazzo? Oggi è maturo, porta con sé esperienze dolci e dolorose e a Verona andrà alla caccia del rilancio. La piazza ama, il popolo spinge, la bandiera ispira. Il viale del destino è lastricato di giallo e di blù. E Prandelli è l'uomo giusto per raccontarli i nuovi gemelli del gol dell'Hellas. Li conosce, li ha costruiti, li stima. Tocca a te Cesare.Prandelli, ha già risposto, ma vale la pena confermare il concetto: PazzoToni si più?«Mandorlini sa, lasciamolo tranquillo. È un tecnico preparato, avrà sicuramente la sua idea di base e pure il suo disegno per loro due. Andrea non lascia nulla al caso. Questi due insieme non possono essere una casualità. E poi c'è il precedente».
Quale?«Mandorlini conosce Pazzini, lo ha esaltato in passato, lo ha lanciato a Bergamo. È un allenatore che ha saputo vedere qualcosa di importante nel ragazzo. E lo ha fatto quando ancora Pazzini non aveva mostrato tutto il suo talento».
A Firenze lei aveva utilizzato Pazzini come staffetta...«Erano altri tempi. Toni era titolare inamovibile e non poteva essere altrimenti. Viveva un periodo felice, faceva gol a raffica, con grande continuità. Doveva giocare. Giampaolo, invece, era il giovane che lottava con tenacia per guadagnarsi il suo spazio, la sua visibilità. Stava costruendo la sua credibilità da giocatore. Ma oggi a Verona la situazione è ben diversa».
Toni super, Pazzo maturo. Può essere considerata una coppia di giocatori da top club?«Senza nessun ombra di dubbio. Toni in questi due anni è stato devastante. Sembrava essere un giocatore quasi nuovo. È riesploso. Luca è dimostrazione che la classe, il carattere, la tenacia, la forza di volontà ti aiutano ad ottenere sempre quello che vuoi. Poi: lui ha qualità e fisico ed un infinito talento. Ma se non vuoi, non riesci. E Luca è un bell'esempio da seguire».
Pazzini?«Maturo al punto giusto per Verona. Non è il ragazzino che arriva, ma l'uomo che può fare la differenza».
Il 4-3-3 va cambiato?«No, qui mi fermo. Andrea sa cosa fare, sa come gestirli, sa come utilizzare al meglio la qualità che gli è stata messa a disposizione. Non parlo del modulo degli altri. Mandorlini li vede, ha le sue idee, sa cosa fare. E in questi anni ha dimostrato di saper fare la cosa giusta per il Verona».
Toni il presente, Pazzo il futuro?«Andiamoci piano. Mi ricordo che già a Firenze dicevano che Toni era sulla via del tramonto. Guardate, invece, che cosa ha fatto e continua a fare. Oggi Toni è senza scadenza. Beato chi se lo godo. E spero possa dare una grossa mano ancora al Verona. Pazzini il futuro? Di sicuro chi firma per cinque anni sa di avere avanti una vita per dimostrare tutto quello che vale. Oggi Luca e il Pazzo sono il bel presente del Verona. Posso dare un consiglio al Pazzo?».
Lo ha allenato, lo conosce, ci mancherebbe...«Verona non è piazza da provinciali. La sua firma di 5 anni dev'essere considerata scelta da top player per un top club. La dimensione Hellas oggi è diventata questa. E Pazzo spero lo abbia capito. La gente, i tifosi, la società, i dirigenti, c'è tutto per respirare l'aria buona di chi ha grande ambizione».
La domanda successiva sarebbe stata: Pazzo è da top club?«Ho già risposto allora: lo è perché lo ha scelto. Verona è la cosa giusta che doveva fare».
É giusto dire: Pazzini va alla caccia di riscatto?«Non credo. Quali rivincite dovrebbe prendersi? Anche con le milanesi non ha sfigurato. Ha dovuto fare i conti anche con problemi di natura fisica, ha tenuto la testa alta, dimostrando comunque di non avere perso il fiuto del gol».
Con loro due l'Hellas ha fatto il definitivo salto di qualità?«Quando aggiungi valore ad una squadra che dispone già di tanta qualità è naturale pensare che il salto di qualità possa essere diretta conseguenza di quanto è stato fatto in precedenza sul mercato».
Come spiega il fenomeno Toni?«Azzardo? Luca oggi è meglio di allora. Sta bene, segna in maniera incredibile, gioca sereno, senza ansie. Vive la situazione perfetta per essere felice e per fare felice chi ha investito su di lui».
La scelta del Pazzo?«Cinque anni non sono uno scherzo. Può essere il contratto per la vita. Ti butti dentro cuore e anima e dai tutto te stesso».
Simone Antolini
13.07.2015
«Attenti a quei due» Il popolo Hellas sogna con Luca e Giampaolo
Mandorlini studia già le mosse per farli giocare insieme e ci scherza su «Pazzini è appena arrivato, deve lavorare, qualche partita la giocherà» Potrebbe chiedere consiglio a Prandelli che li ha allenati dieci anni fa...
Toni e Pazzini o Pazzini e Toni? Sono passate solo quarantottore dalla presentazione ufficiale e i tifosi hanno già imparato il ritornello. Certo bisogna aspettare il campo per capire se i due atttacanti dell'Hellas potranno ripercorrere la strada tracciata da coppie del gol passate alla storia come Pulici e Graziani del Toro, Vialli e Mancini nella Doria, Gullit e Van Basten nelMilan o Rossi e Bettega nell'Italia di Argentina '78. Ma per non scomodare solo i bomber di grandi squadre anche Elkjaer e Galderisi o Traspedini e Bui tra i gialloblù. Mettetela come volete, la fantasia vola e il popolo gialloblù sogna. La squadra sta muovendo i primi passi, la società è sempre al lavoro per completare un organico che ha bisogno anche di un centrocampista e di qualche difensore ma tutti attendono la prima uscita ufficiale in programma giovedì pomeriggio a Racines per capire che cosa succederà.
Sì, è vero, il Verona dovrà vedersela contro i dilettanti della Val d'Isarco ma chissà se Mandorlini farà già debuttare i due bomber insieme? E chi giochertà alle spalle dei due attaccanti? «Sono tutti affari suoi», ha detto Toni al tecnico dopo la presentazione di Pazzini. Il mister ha fama di grande difensivista ma lui, sull'esempio dei suoi maestri Trapattoni e Mazzone, cerca soprattutto l'equilibrio. Anche perchè alla fine chi gioca con Mandorlini qualche gol lo segna. Basta chiedere a Nicola Ferrari, per esempio, ai tempi della B e della C. Oppure a Daniele Cacia, capocannoniere del torneo cadetto nell'anno della promozione in A. Allo stesso Toni che ha segnato più di 40 reti nelle ultime due stagioni e l'anno scorso ha vinto la classifica cannonieri in coppia con Icardi dell'Inter.
Adesso proverà a rilanciare in zona gol anche il «Pazzo» che viene da qualche stagione molto difficile prima con l'Inter e poi il Milan dopo aver fatto molto bene con Fiorentina e Sampdoria. «Sono contento che sia arrivato a Verona adesso deve lavorare sodo per giocare qualche partita», scherza l'allenatore gialloblù. Poi torna serio e abbraccia il «figliol prodigo» che torna a casa. «Si è creato subito un grande entusiasmo - ammette Mandorlini - e mi sembra giusto che sia così. Ho fatto debuttare Pazzini da ragazzo con la maglia dell'Atalanta, conosco le sue qualità, un attaccante che può dare molto alla squadra, non solo con i gol. Oltretutto è un grande amico di Toni, anche l'aspetto umano non va trascurato e possono diventare una bella coppia». A dire il vero sono già stati una bella coppia, in riva all'Arno. Una decina di anni fa, in maglia viola, con mister Prandelli in panchina.
In attesa di vederli sfidare nel derby Dainelli e Gamberini, ora difensori del Chievo, allora compagni di squadra in Toscana, i due attaccanti cercheranno di mettere a punto gli ultimi dettagli per non farsi trovare impreparati. Ne campionato 2005 - 2006 la Fiorentina di Toni e Pazzini si qualificò per la Champions League grazie ai 31 gol di Luca, ai 5 di Pazzini ma anche ai 6 di Fiore e Bojinov - ex di Chievo e Verona - ai 3 di Brocchi, ai 2 di Dainelli, gente che conoscono bene all'ombra dell'Arena. Quell'estate Toni diventò anche campione del mondo e l'anno dopo contribuì in maniera decisiva alla definitiva esplosione di Pazzini che segnò con più continuità a arrivò a sette gol contro i sedici realizzati da Super Luca e Adrian Mutu. Dal viola al gialloblù, sono passati dieci anni ma Toni e Pazzini potrebbero sintonizzarsi ancora sulla stessa lunghezza d'onda per far sognare anche i ragazzi dell'Hellas.o
Luca Mantovani
FONTE: LArena.it
SERIE A
Verona, Toni-Pazzini e una squadra chiamata a cambiare pelle
13.07.2015 11.06 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
E' un Verona che sembra pronto a cambiare pelle, quello che si presenta ai nastri di partenza della prossima stagione con Luca Toni e Giampaolo Pazzini in attacco. Con due attaccanti di questo calibro, infatti, appare difficile da ipotizzare che Andrea Mandorlini decida di continuare in maniera continuativa con il 4-3-3, con una sola prima punta in campo e due esterni tecnici e veloci. Facile invece pensare ad un Verona con il doppio centravanti, con Toni e il Pazzo pronti a dialogare come già accaduto nella Fiorentina quasi dieci anni fa. Il Verona deve ripartire da loro, con Pazzini che dovrà col tempo raccogliere anche l'eredita del bomber di Modena. Per questo però è ancora presto.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
12.07.2015
Follie Hellas, tutti pazzi per Pazzini Mille abbonamenti in un giorno
È stata premiata dai tifosi la strategia scelta da Setti, Bigon e Gardini Il popolo gialloblù ha già abbracciato Toni e compagni in Val Ridanna
Grande entusiasmo dei tifosi anche in Val Ridanna per l'arrivo di Giampaolo Pazzini
Sapete a quanto ammonta la somma di gol messi a segno da Luca Toni e Giampaolo Pazzini? Dieci secondi per pensarci. Sono esattamente 440. Luca ne ha fatti 301. Il Pazzo è già arrivato a 139 ma ha molto tempo a disposizione per ritoccare i suoi numeri. Verona può essere contenta. E ieri quelli che non hanno aspettato nemmeno dieci secondi per pensare ai 440 sigilli dei due bomber, si sono presentati al bigoncio per confermare la loro presenza allo stadio Bentegodi anche la prossima stagione. Tutti ad abbonarsi, viva Hellas.Effetto Pazzini. Eh sì, la presentazione è stata bella. Pensata nel dettaglio, caricata di mille significati. Effetto sorpresa. In via Sogare sono arrivati alla presentazione in più di 4000 tifosi. Perchè l'anima Hellas sapeva che là sotto nel tunnel, seduto in silenzio sugli scalini che portano all'ingresso al campo stava adagiato il «pacco sorpresa» preparato dal presidente Setti e dal direttore Bigon.
Effetto Pazzo. In una giornata, e tenete conto che era un sabato d'estate, sono stati sottoscritti oltre mille abbonamenti. Segno che il Pazzo piace, ma anche che la politica della società ha attecchito. Pazzini è stato biglietto da visita esibito al momento giusto. E nell'era degli stadi che si svuotano progressivamente, la campagna di riavvicinamento dell'Hellas (ma forse non ce n'è proprio bisogno) a quei tifosi che magari hanno pensato di allontanarsi per una pausa sabbatica anche per un solo anno, si è fatta davvero forte. Setti non chiede, dà. Offre il meglio del meglio che il club di via Belgio può permettersi oggi.Piace pure la scelta. Toni e Pazzo sono amici. Il primo è un campione sulla via dei campi elisi. Per un altro anno non potrà essere mai messo in discussione. Ma la società ha pensato bene di guardare al futuro. E il contratto di cinque anni a Pazzini dice tante cose. Pazzo e Luca partono insieme.
Comunque vada quest'anno, moduli e preamboli tattici a parte, dalla prossima stagione è probabile che il peso dell'attacco possa passare sulle spalle di Pazzini. Giovane, all'anagrafe ha ancora 30 anni, quanto basta per poter aprire un ciclo tutto suo a Verona e mettere radici.Pazzini e Toni si ritrovano in gialloblù dopo i due anni trascorsi insieme alla Fiorentina qualche tempo fa. C'era Cesare Prandelli in panchina, che a Toni, in super-mega forma consegnava sempre una maglia da titolare. Pazzo arrivava dopo, cercava il suo attimo e i suoi spazi. Ma quello era un ragazzino che studiava da grande. E Toni viveva momenti d'oro. Ora la storia è diversa. Luca è fantastico ma sa che il tempo non gli concederà ancora a lungo l'arte dello stupore. Pazzini cerca il rilancio e si è fatto spalle larghe.In ritiro a Racines è stata subito giornata di corsa, sudore e fatica. Ma anche di sorrisi, strette di mano, autografi.
Il tifoso sale subito a vedere come si comportano i ragazzi. L'afa si batte anche grazie all'Hellas. In Val Ridanna c'è un Verona Pazzo che vale la pena di essere seguito molto da vicino. L'effetto Toni si era fatto sentire due anni fa. Il colpo Pazzini ha avuto l'effetto di esaltare i tifosi.Il Verona ha iniziato così la sua preparazione estiva in altura sotto i migliori auspici. E pure i teorici del calcio avranno il loro bel daffare nell'anticipare quelle che saranno le scelte di campo di Mandorlini. Toni titolare e Pazzo nel ruolo di alter ego? O modulo che cambia? Ma dai, meglio il 4-4-0 che sono la somma dei gol dei due bomber. Oggi il sudore, domani i fatti, intanto i numeri. Mille e più abbonamenti per il Verona di Maurizio Setti che si è abituato a «dire poco e fare tanto» ha dichiarato ieri il presidente. Pazzo sì, ma a modo suo. o
Simone Antolini
11.07.2015
Pazzini: «Io con il Verona, una squadra ambiziosa»
Pazzini in ritiro con l'Hellas (fotoEXPRESS)
«Comincia oggi una nuova sfida professionale, sono davvero felice ed entusiasta. Non vedo l’ora di iniziare la stagione con una squadra ambiziosa che mi ha fortemente voluto e ha creduto in me». Lo scrive su Facebook Giampaolo Pazzini, da ieri nuovo attaccante dell'Hellas Verona. «Ringrazio il presidente Setti e tutto l’Hellas Verona FC per questa grande opportunità, farò il massimo per ripagare la sua fiducia e quella dei tifosi - aggiunge l’attaccante toscano ex Milan, Inter e Sampdoria -. Passione, storia, tradizione... So che valore ha la maglia dell’Hellas. Ieri sera non mi aspettavo così tanto calore... è stato emozionante, bello e divertente». Pazzini dedica anche qualche parola di ringraziamento alla sua ultima squadra, il Milan: «Ringrazio infine tutto l’ A.C. Milan per le ultime tre stagioni vissute assieme e soprattutto - conclude Pazzini - i tifosi rossoneri, che mi hanno sempre sostenuto e mi hanno sempre dimostrato grande affetto».
11.07.2015
La notte del «Pazzo» Una sorpresa gialloblù per il popolo dell'Hellas
«Conoscevo il calore di questa piazza, ho fatto le corse per essere qua Adesso voglio togliermi delle soddisfazioni, ci riusciremo tutti insieme»
La sorpresa arriva intorno alle nove e un quarto della sera. Minuto più, minuto meno... La presentazione ufficiale del nuovo Hellas sta finendo, sulle gradinate dell'Aldo Olivieri la gente continua a cantare, sul palco montato al centro del campo di Via Sogare ci sono il presidente Setti, mister Mandorlini, capitan Toni. Serata da brividi, atmosfera magica, manca la ciliegina sulla torta. Meglio non farsi mancare niente. Dal tunnel, all'improvviso, spunta Giampaolo Pazzini con la maglia gialloblù a strisce verticali, con il numero 11 sulla schiena. Accordo fatto. Cinque anni di contratto per l'ex attaccante di Atalanta, Fiorentina, Sampdoria e Milan. Faccia da bomber, tanta confidenza con il gol, un paio di stagioni così così dopo aver segnato a raffica, aver raggiunto la Nazionale e giocato i mondiali con la maglia azzurra. Grande amico di Luca Toni dai tempi viola, il capitano gialloblù è stato il grande regista dell'operazione, ha ancora tanta voglia di giocare ma sta già lavorando da dirigente.Sono tutti contenti, si alza il coro del popolo gialloblù, sorridono sul palco, si scambiano battute, non mancano gli abbracci.
«Abbiamo scelto prima l'uomo e poi il giocatore - ammette patron Setti - seguiamo Pazzini da tempo, sapevamo che poteva essere l'uomo giusto prima per giocare insieme a Luca Toni poi per diventare il suo erede. Ma se Toni vuole continuare ancora per tanto tempo, non ci sono problemi, li faremo giocare insieme». Un investimento importante, non c'è che dire, ma la scelta è stata condivisa da presidente e società. «Cinque anni di contratto - racconta il presidente - con uno stipendio adeguato a un giocatore così, visto che lui è un top player. Pazzini rappresenta il nostro futuro».Non può mancare il siparietto con mister Mandorlini. Con che modulo giocherà il prossimo Hellas? Ancora 4-3-3 com'è stato in questi anni oppure due punte e un fantasista per far giocare insieme Toni e Pazzini. «Beh, adesso cominciamo a lavorare poi vediamo cosa succede - ammette l'allenatore gialloblù - se fa il bravo qualche partita la faccio giocare anche a Pazzini. Scherzi a parte. Ho lanciato Giampaolo nel grande calcio, ho creduto in lui quand'era giovane, ha grandi qualità e so che cosa può darci. D'altronde in questi casi più che di moduli dobbiamo parlare di intelligenza, di sacrificio, di senso tattico».
Pacche sulle spalle e grandi abbracci anche tra Mandorlini e Toni. Il capitano cerca di partire seriamente poi ci scherza su. «Il Verona che sta nascendo? La dirigenza sta lavorando bene - sottolinea -. C'è già una bella base e penso che quest'anno possiamo divertirci. Io non mi pongo limiti. Se faccio qualche gol in meno non è un problema, l'importante è aiutare i ragazzi a crescere. Pazzini? Pazzini e Toni insieme? Sono tutti affari del mister».Difficile rovinare la «notte del Pazzo». Il sogno che tanti tifosi gialloblù cullavano da qualche mese s'è finalmente avverato. «Ringrazio il presidente per la grande possibilità che mi ha dato - butta lì il nuovo attaccante del Verona -. Conoscevo il calore di questa piazza, avevo affrontato tante volte l'Hellas da avversario, non è mai stato facile giocare al Bentegodi. E poi Toni mi ha sempre parlato bene di questi tifosi, della passione che dimostra questa gente non solo in casa ma anche fuori. Questa sera è solo una conferma in più. Adesso speriamo di toglierci delle belle soddisfazioni, tutti insieme. Sono qua per questo. Abbiamo fatto le corse per arrivare in tempo a questa presentazione, nessuno voleva mancare».Un contratto fino al 2020, oltre ogni aspettativa. D'altronde il progetto va avanti, l'attacco adesso è fatto perchè non ci sono solo Pazzini e Toni ma anche Gomez e Jankovic sulle fasce, Siligardi che può giocare da esterno oppure dietro le punte, il giovane Torregrossa che scalpita dopo aver fatto un grande campionato in B con il Crotone. Il centrocampo ha già una propria fisionomia con le conferme di Hallfredsson e Ionita, con l'arrivo di Viviani, con il ritorno di Romulo che potrebbe anche rimanere. E Jacopo Sala? È sfumata la pista Toro. Ci sono ancora Roma e Inter in corsa. «Jacopo ha dimostrato la propria volontà di rimanere a Verona prolungando il contratto con l'Hellas - spiega Setti - non ci sono arrivate ancora proposte importanti ma il mercato è lungo». Resta da mettere qualche tassello a una difesa che ha preso più di cento gol in due anni. «Stiamo lavorando anche in quella direzione - conlude Setti - non avevo dubbi ma in questi giorni Bigon ha dimostrato grandi qualità. Stiamo tranquilli e godiamoci questa splendida serata».
Luca Mantovani
FONTE: LArena.it
Verona, Pazzini: 'Grazie Milan, ma ora comincia una nuova sfida'
11 luglio alle 16:21
Presentato ieri al suo nuovo pubblico, Giampaolo Pazzini è un nuovo giocatore del Verona. Queste le sue parole, affidate a Facebook: "Comincia oggi una nuova sfida professionale, sono davvero felice ed entusiasta. Non vedo l'ora di iniziare la stagione con una squadra ambiziosa che mi ha fortemente voluto e ha creduto in me.
Ringrazio il Presidente Setti e tutto l'Hellas Verona FC per questa grande opportunità, farò il massimo per ripagare la sua fiducia e quella dei tifosi. Passione, storia, tradizione...so che valore ha la maglia dell'Hellas. Ieri sera non mi aspettavo così tanto calore...è stato emozionante, bello e divertente. Ringrazio infine tutto l' A.C. Milan per le ultime tre stagioni vissute assieme e soprattutto i tifosi rossoneri, che mi hanno sempre sostenuto e mi hanno sempre dimostrato grande affetto. Un abbraccio a tutti".
Romano: Pazzini al Verona, il Toni dirigente e l'affare nato da un selfie
11 luglio alle 07:30
Metti una piscina, il caldo infernale di luglio e un telefono che squilla. "Dai, Pazzo, vieni a firmare". Pieno pomeriggio di ieri, anche i contratti ormai sono a posto, tutto come previsto. Manca solo l'autografo di Giampaolo Pazzini che arriva poco dopo le 18, il tempo di correre in sede per dire sì al Verona fino al 2020, il contratto della vita per chi di anni ne compirà trentuno tra qualche giorno. E poi via, il Pazzo impacchettato in segreto allo stadio Olivieri, nord di Verona, palcoscenico della presentazione del nuovo Hellas. Una serata magnifica, sì. Con la sorpresa chiamata Giampaolo, in attesa di esser chiamato sul palco le prime chiacchierate con Mandorlini sulle scale degli spogliatoi, uno affianco all'altro: "Mister, ma mi fa giocare?". "Con calma...", risate e abbracci.
UN SELFIE PER IL PAZZO - Il popolo dell'Hellas è il solito fiume in piena d'entusiasmo, Pazzini non può che diventare l'ennesimo boato dei tifosi oltre che un colpo di mercato di primissimo livello per il Verona. E dire che è nato tutto da un selfie, retroscena che merita di essere raccontato: inizio giugno, un mese fa, battesimo del figlio di Luca Toni che è tutt'oggi uno dei migliori amici del Pazzo. Tra gli invitati c'è proprio Giampaolo, oltre al presidente Maurizio Setti che arriva in extremis. "Pres, facciamo una foto?", Toni propone. Selfie e via, tutti insieme, Pazzini stringe la mano a Setti e nella testa di Luca scatta la scintilla. "Dai, prendiamolo". Tasto inoltra e foto inviata a Mandorlini, la tecnologia applicata al mercato. "Perché no? Magari", risposta condivisa con il nuovo ds Bigon.
TONI, PROVE DA DIRIGENTE - Anche così nasce un affare costruito in un mese intero grazie al preziosissimo lavoro proprio di Luca Toni, amico fraterno di Pazzini. Convincimento, telefonate continue, voglia di lasciare la sua eredità (non subito, sia chiaro...) a Giampaolo. E da quel selfie viene fuori un colpo che adesso fa sognare l'Hellas. Operazione quasi da dirigente per Luca, impegnato tutti i giorni nel portare avanti l'affare. "Un furbacchione che ci ha aiutato tanto, il buon Toni", Setti lo rivela a denti stretti. Ma fiero, fierissimo del suo colpo. Perché a Pazzini le proposte non mancavano, anzi: la Sampdoria con cui non ha trovato l'accordo, sì. Anche il Betis Siviglia e il Galatasaray che ci hanno provato fino all'ultimo. Il Pazzo ha fatto una scelta di vita, l'Hellas per essere protagonista e scommettere ancora su se stesso. Insieme a Luca Toni, uno che segna anche quando prova a fare il dirigente. A volte basta un selfie...
Fabrizio Romano
FONTE: CalcioMercato.com
Hellas Verona, Pazzini: “Cercavo fiducia e mi è stata data, bello giocare in una squadra che crede in me”
Redazione 11-07-2015 10:20
Atalanta, Fiorentina, Sampdoria, Inter, Milan. E ora... Hellas Verona. E' un entrata trionfale quella di Giampaolo Pazzini alla presentazione della squadra gialloblù, da grande colpo: "Non mi aspettavo questa accoglienza, è una cosa - ha dichiarato l'attaccante classe '84 - che fa molto piacere. Il Verona mi ha voluto tanto ed era una cosa che cercavo, è bello giocare in una squadra che crede in me. Cercavo fiducia dopo un'annata un po' particolare e mi è stata data, questo per me è molto importante. Ora voglio togliermi più soddisfazioni possibili".
Ph Grigolini
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
SERIE A
Verona, Setti: "Pazzini il futuro. Vogliamo salvarci il prima possibile"
11.07.2015 11.29 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Queste alcune delle parole del presidente dell'Hellas Verona, Maurizio Setti, a Sky Sport 24 a margine della presentazione del club scaligero della serata di ieri. "Il futuro di Toni è sicuramente Pazzini. Noi vogliamo salvarci meglio ed il prima possibile. Due anni fa abbiamo fatto un campionato importante, la scorsa stagione idem, giustamente cerchiamo di migliorare. Non c'è mai un punto di arrivo, vogliamo salvarci il prima possibile".
RASSEGNA STAMPA
Corriere di Verona: "Pazzo regalo per l'Hellas"
11.07.2015 07.58 di Marco Frattino Twitter: @MFrattino
"Pazzo regalo per l'Hellas". Così il Corriere di Verona apre le pagine sportive, con la foto di Giampaolo Pazzini che indossa la divisa ufficiale per la nuova stagione. L'ex attaccante del Milan rinforza infatti la squadra di Andrea Mandorlini e ieri sera era presente alla presentazione della formazione scaligera ai tifosi. L'operazione è stata chiusa in tempi record, dopo una trattativa che si era aperta in maniera informale a maggio e che ha sterzato nelle ultime settimane. Pazzini - che arriva a parametro zero - percepirà un compenso netto di un milione di euro a stagione, più i premi.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
'Pazzo' per l'Hellas
Postata il 11/07/2015 alle ore 11:05
Verona - Coup de théâtre del Presidente Setti, con la regia del Direttore Sportivo Bigon. Giampaolo Pazzini è infatti ufficialmente un giocatore dell’Hellas Verona. Dopo aver svolto le pratiche burocratiche necessarie e le visite mediche, il ‘Pazzo’ ha firmato il contratto che lo lega al Club di via Belgio. Il calciatore è regolarmente partito con la squadra per il ritiro di Racines.
FONTE: HellasVerona.it
12:17 | sabato 11 luglio 2015
Hellas Verona, Pazzini: «Emozionante l'accoglienza dei tifosi»
L'ex attaccante del Milan saluta i rossoneri: «Grazie per questi tre anni»
di Andrea Bartolone - twitter: @andreabartolone
HELLAS VERONA PAZZINI - Inizia una nuova fase della carriera di Giampaolo Pazzini: l’attaccante, in scadenza con il Milan, ha firmato un contratto con l’Hellas Verona e ricomporrà la coppia gol insieme all’amico Luca Toni. Attraverso il proprio account ufficiale sul social network Facebook, Pazzini ha rilasciato pochi minuti fa alcune dichiarazioni sul suo addio al Milan e sull’inizio della nuova avventura. Di seguito le dichiarazioni: «Comincia oggi una nuova sfida professionale, sono davvero felice ed entusiasta. Non vedo l'ora di iniziare la stagione con una squadra ambiziosa che mi ha fortemente voluto e ha creduto in me».
LE DICHIARAZIONI - Prosegue Pazzini: «Ringrazio il Presidente Setti e tutto l’Hellas Verona per questa grande opportunità, farò il massimo per ripagare la sua fiducia e quella dei tifosi. Passione, storia, tradizione...so che valore ha la maglia dell'Hellas. Ieri sera non mi aspettavo così tanto calore...è stato emozionante, bello e divertente. Ringrazio infine tutto l’A.C. Milan per le ultime tre stagioni vissute assieme e soprattutto i tifosi rossoneri, che mi hanno sempre sostenuto e mi hanno sempre dimostrato grande affetto».
FONTE: CalcioNews24.com
Pazzini alla presentazione dell'Hellas 2015-16 |
Presentato il 'Pazzo', Verona in delirio
I tifosi scaligeri sognano valanghe di gol con la coppia Pazzini-Toni.
10 luglio 2015
Una coppia da 40 reti?
Sogna la Verona scaligera quando Pazzini è stato presentato ai tifosi gialloblù.
“Abbiamo deciso di fare questo regalo ai tifosi ed al mister”. Così il presidente Maurizio Setti ha presentato il nuovo acquisto dell’Hellas Verona, il più atteso: Giampaolo Pazzini. “Sono molto contento, volevo Verona e sono qui” ha spiegato l’ex rossonero: per lui cinque anni di contratto a 1 milione di euro a stagione.
“Luca Toni - ha scherzato il tecnico Andrea Mandorlini che ebbe un giovane Pazzini al centro dell’attacco dell’Atalanta una decina d’anni fa - è stato il primo sponsor del Pazzo, speriamo si passino la palla qualche volta”.
Tutto questo è successo nell’impianto sportivo di via Sogare, nei pressi del Bentegodi, tutto esaurito per accogliere la squadra gialloblù che da sabato sarà a Racines per l’inizio della preparazione in Alto Adige. I tifosi del Verona sognano già l’Europa con una coppia Toni-Pazzini che promette scintille.
FONTE: Sportal.it
Hellas Verona, ecco le cifre dell’accordo con Pazzini
Gianluca Di Marzio 10-07-2015 23:22
Oggi la firma, in serata anche la presentazione con l'Hellas Verona. Tutto in un giorno, i gialloblù si assicurano un partner di lusso per Luca Toni. Pazzini si è svincolato dal Milan al termine della scorsa stagione, adesso è pronto alla nuova esperienza. A lui un contratto da 1,3 milioni a stagione, cifra minore rispetto ai 2 milioni richiesti dall'attaccante poche settimane fa. Tutto fatto e concretizzato, Giampaolo Pazzini riparte da Verona.
Hellas Verona, Setti: “Ecco com’è nata l’idea Pazzini”
Setti - Hellas Verona (@HellasVeronaFC)
Redazione 10-07-2015 23:19
Un arrivo importante, quello di Pazzini al Verona. Che torna a formare la coppia con Toni dei tempi della Fiorentina. Il tutto è nato quasi per caso, raccontato in un aneddoto dal presidente Maurizio Setti alla presentazione della squadra: "Sono andato quest'estate a festeggiare il battesimo del figlio di Toni e c'era anche Pazzini. Abbiamo fatto una foto insieme e l'ho mandata a Mandorlini chiedendogli 'lo vuoi?'. Lo abbiamo accontentato con questo regalo, che è per lui e per i tifosi".
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
ALTRE NOTIZIE
Verona, Setti: "Pazzini grande arrivo. Sala? Valuteremo solo l'offerta giusta"
10.07.2015 22.52 di Rosa Doro
Ai microfoni di Mediaset, è intervenuto il presidente dell'Hellas Verona, Maurizio Setti, che ha parlato dell'arrivo di Pazzini: "Lo abbiamo preso come ciliegina sulla torta, c'è stato un entusiasmo incredibile. Pazzini è un giocatore che ha preso parte a grandi palcoscenici internazionali e siamo tutti molto contenti. Abbiamo sempre cercato di crescere e lavoriamo sempre per questo e prendere un giocatore così con questo contratto fa parte di questo progetto. Non ho paura di coloro che dicono che abbiamo speso troppi soldi, ma se vogliamo qualcuno che ci garantisca 10-15 gol in Serie A, se vi fate due conti forse non è poi così caro. Sala? Le offerte sono arrivate e ne arriveranno ancora. Il giocatore è diventato importante qui, ha delle ambizioni in quanto giocatore maturo e se arriverà l'occasione giusta la valuteremo altrimenti il giocatore sarà contento di restare qui", ha aggiunto Setti.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Giampaolo Pazzini | 2 Agosto 1984 nasce Giampaolo Pazzini (Almanacchi Azzurri) | Intervista a Silvia Slitti, moglie di Giampaolo Pazzini |
PRIMA DI VERONA + - =
Mercato Sampdoria, si allontana Giampaolo Pazzini
Posted on lug 8 2015 - 9:12pm by Gabriele Lepri
Nelle ultime ore la Sampdoria e Giampaolo Pazzini si erano ravvicinati dopo il rifiuto dei blicerchiati all’ingaggio di oltre 2 milioni di euro chiesto dall’ex Milan. Giampaolo Pazzini,tramite il suo procuratore,aveva abbassato le sue pretese fino a chiudere circa la metà bonus compresi. Giampaolo Pazzini è svincolato e come logico da gola a molti club,in particolare all’estero dove il Betis Siviglia sembra davvero vicino all’attaccante. Poco fa il direttore sportivo del Betis Siviglia Eduardo Macia ha fatto capire che Giampaolo Pazzini è un vero obiettivo della squadra spagnola:”E’ il tipo di giocatore con il profilo che ci interessa. Vedremo che se ci sarà la possibilità di prenderlo. Con lui ho un buon rapporto e potrebbe darci davvero una mano”.
Su Giampaolo Pazzini si registrano gli interessi, oltre della Sampdoria, anche dell’Helleas Verona, Torino e Fiorentina.
I blucerchiati prima di prendere però Giampaolo Pazzini dovranno cercare di vendere Okaka dato l’affollamento del reparto offensivo. Sull’attaccante ex Roma Bologna e Torino sono le squadre in Italia più interessate. Ma non è esclusa una pista all’estero.
FONTE: News.SuperScommesse.it
Verona, fatta per Pazzini: firma un quadriennale
La società del presidente Setti si assicura l'attaccante ex Milan. Pronta la coppia gol con Luca Toni, come ai tempi della Fiorentina
di GABRIELE PARPIGLIA 28 Giugno 2015
Pazzini, IPP
A Verona ritrova il mister Andrea Mandorlini che lo conosce bene e lo vuole a tutti i costi. A Verona trova il suo migliore amico con il quale sta trascorrendo, insieme con le rispettive famiglia, le vacanze: il capo cannoniere Luca Toni. A Verona trova un contratto di quattro anni che gli garantirebbe un posto da titolare e la speranza di far scrivere il suo nome, sul taccuino al Commissario tecnico Antonio Conte. Giampaolo Pazzini, dopo un'annata fallimentare (non per colpa sua) al Milan, riparte dall'Hellas Verona.
La squadra del Presidente Maurizio Setti è quella che ha mostrato maggior interesse per avere il bomber. Un contratto a lunga durata (quattro anni), una soddisfacente proposta economica ed è cosi che i gialloblù hanno bruciato l'interesse della Lazio (anche se c'erano state solo poche chiacchiere), del Bologna e del Sassuolo che nell'ultima ora si era fatto sotto per garantirsi il “Pazzo” con contratto nero su bianco ma meno stuzzicante rispetto a quello della squadra di Setti. La trattativa è in fase più che avanzata. Per ora Pazzini continuerà le sue vacanze ospite proprio in Sardegna da Luca Toni. Ma i due potrebbero rientrare insieme, sullo stesso aereo, il prossimo sette luglio; giorno in cui il nuovo Verona ripartirà per la nuova stagione. E la coppia Toni-Pazzini potrebbe già far sognare i tifosi.
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
26/06/2015
Lazio: per l'attacco si pensa a Pazzini
a cura di Datasport
La nuova idea per l'attacco della Lazio è Giampaolo Pazzini. Il giocatore attualmente è sotto contratto con il Milan ma con ogni probabilità rimarrà svincolato dopo il 30 giugno. Per la formazione biancoceleste sarebbe un ottimo acquisto in vista degli importanti impegni europei della prossima stagione. Nel frattempo si fanno complicati alcuni rinnovi: mentre per Mauri è cosa fatta, sembra più difficile fermare Lulic e Biglia, vincolati rispettivamente fino al 2017 e 2018.
Entrambi piacciono a grandi club europei come Paris Saint Germain, Manchester United e Real Madrid, che sicuramente potrebbero offrirgli un ingaggio maggiore. La Lazio vorrebbe tenerli, ma sappiamo come il nostro campionato abbia forze economiche molto inferiori rispetto a quelle dei top club d'Europa. Ecco perché, oltre a Pazzini, è facile che la Lazio presto possa essere costretta a muoversi pesantemente per modificare anche il proprio centrocampo.
01/06/2015
Milan, Pazzini: "Futuro a breve, sono sereno"
a cura di Datasport
Giampaolo Pazzini non ha avuto molto spazio in questa difficile stagione del Milan ma ha concluso in modo positivo, con prestazioni importanti e due gol, entrambi su rigore, nei successi con Torino e Atalanta. L'attaccante di Pescia è in scadenza di contratto e presto parlerà col club per l'eventuale rinnovo: "Il futuro? Galliani ha detto che a breve incontrerà chi è in scadenza, siamo tutti sereni".
Nell'intervista a Milan Channel Pazzini, 31 anni ad agosto, ha parlato del gol all'Atalanta che è valso il momentaneo 1-1: "Sono contento per il gol e per aver finito bene la stagione. Segnare su rigore non è mai facile perché bisogna farli e hai solo da perdere". E sul ruolo di punta: "L'attaccante è un ruolo importante e ognuno ha le sue caratteristiche. Io cerco di farmi trovare sempre pronto e di aiutare la squadra".
Fermo restando che il Milan non riscatterà Destro dalla Roma e che dovrebbe prendere un grande attaccante sul mercato - Mandzukic? Bacca? Martinez? -, il club rossonero potrebbe anche confermare Pazzini come alternativa per il reparto offensivo.
FONTE: IlSole24Ore.com
STAGIONE 2014-2015 + - =
PAZZINI, 100 GOL IN SERIE A MA IL FUTURO È LONTANO DAL MILAN
Redazione Mag 24, 2015
Cento gol il serie A per Giampaolo Pazzini. Un traguardo al quale l’attaccante teneva moltissimo, così come ammette lui stesso: “Una serata fantastica, una gioia con la fascia da capitano che mi ha dato Abbiati a sorpresa, lo ringrazio perché è stata una cosa che ho apprezzato molto. Poi ripeto, lo inseguivo da tanto, far 100 gol in Serie A, averlo fatto stasera comunque è davvero una bella soddisfazione”.
Per Pazzini potrebbe però essere l’ultima partita con la maglia del Milan in questo stadio. “Vorrei saperlo anche io, nel senso che da 5, 6 mesi leggo che tutti mi danno per partente. O sanno qualcosa più di me, o sono tutti direttori sportivi. Io per il momento non so niente, ho sempre dato tutto e vediamo quello che succede. Al momento non so niente, qui sto molto bene, ho un bel rapporto con tutti, poi quello che succederà non posso saperlo”, ha aggiunto.
Sulla stagione deludente del Milan, Pazzini ha le idee chiare: “Guardare indietro ormai non serve a niente, abbiamo fatto male, una brutta stagione, anzi dobbiamo essere contenti che è quasi finita. Il Milan tornerà ad essere il Milan perché è una grande società ed è normale che torni ad essere competitivo su tutti i fronti”.
FONTE: TodaySport.it
Milan, è Pazzini l'anti-Roma
06 maggio 2015 alle 21:45
Sabato a San Siro il Milan affronterà la Roma, in un match importante più per l'orgoglio che per la classifica. Assente il capocannoniere della squadra Menez per la lunga squalifica rimediata dopo l'espulsione contro il Genoa, Inzaghi dovrà ridisegnare un attacco che contro il Napoli domenica scorsa, complice anche l'inferiorità numerica dal primo minuto dell'incontro, non ha saputo produrre occasioni concrete se non il palo colpito da Bonaventura.
NUMERI PAZZI - Stando alla mera statistica, il tecnico piacentino dovrebbe avere pochi dubbi almeno riguardo al centravanti. Giampaolo Pazzini infatti ha già fatto male alla Roma in tre occasioni e per due volte ha realizzato una doppietta: cinque gol ai giallorossi, un bottino invidiabile per il bomber in Pescia. Lo score del Pazzo:
12/13 Roma-Milan 4-2
09/10 Roma-Sampdoria 1-2 doppietta
08/09 Sampdoria-Roma 2-2 doppietta
LAMPO CERCI, POI IL VUOTO - Se si sposta lo sguardo sui compagni di reparto però c'è da preoccuparsi. Destro, Honda, Bonaventura e Suso infatti non hanno mai segnato contro i capitolini. L'unico altro attaccante ad andare in rete è stato Alessio Cerci la scorsa stagione in un Torino-Roma terminato 1-1. Ultimi giorni di riflessione per Inzaghi, la candidatura di Pazzini si fa prepotente.
FA
FONTE: CalcioMercato.com
Why Giampaolo Pazzini Is Under Most Pressure for AC Milan After Udinese Game
By Sam Lopresti , Featured Columnist Apr 26, 2015
Paolo Giovannini/Associated Press
Giampaolo Pazzini could be Milan's only solution at striker at this point.
Picking just one AC Milan player that is under pressure is a heck of a task, especially after a performance like Saturday's 2-1 loss to Udinese. The entire squad has been underperforming. Over the last few weeks their lackluster play has been combined with a distressing lack of motivation. It's looking more and more like this team has simply given up.
In this morass of mediocrity (or is it even less?), who can be singled out for special attention?
Here's a suggestion that may not be who you are expecting: Giampaolo Pazzini.
Why would a man who has only started twice and played, according to WhoScored.com, 521 minutes in the league this year be under pressure? Because over the last seven games of the season the veteran may be asked to lead the line.
The sale of Mario Balotelli and the continuing injury problems of Stephan El Shaarawy meant that Milan was going to have to search for goals this year. They experimented with Fernando Torres this summer, but that move was a dismal failure. In the winter they sent Torres to Atletico Madrid in exchange for Alessio Cerci and then acquired Mattia Destro on loan from Roma.
Destro was the third player in the last two seasons to be issued Milan's No. 9 shirt—the shirt that coach Filippo Inzaghi himself wore when he played. It was hoped that he would be able to provide the tip of the spear that Inzaghi had been searching for to go with his 4-3-3 system.
He played well in his first game against Parma. When he scored his first Rossoneri goal in his second game the team's fans started thinking their striker woes might finally be over.
Unfortunately, since then Destro's form has gone south. He's only scored one more goal this season—a redirected effort against Fiorentina—and has started games from the bench in the last two games. With his form deteriorating, Pippo is once again going to have to look for a goalscorer to front his line.
Pazzini may just be the man. For one thing, it's not like Inzaghi has much other choice. Destro isn't playing well and using Jeremy Menez as a false nine isn't an optimal setup. If you're not going to play Destro, Pazzini is the only choice.
He brings a large experience factor to the party. That can be a useful thing on a team that has had to rely on younger players like Giacomo Bonaventura and Suso for major production. He's also probably one of the freshest players on the roster at this point in the season thanks to the lack of wear and tear his role for much of the season has entailed.
Furthermore, Pazzini is the only player over the last two weeks that has showed any kind of fire. With more and more of Milan's players showing no motivation whatsoever, Inzaghi needs players on the field that will give everything on the field for the shirt.
Indeed, after reports by the Corriere della Sera (h/t Football Italia) that Inzaghi was challenged by some of his own players as unworthy of his position after Saturday's game, the coach would do well to lean on a player like Pazzini, who has always been a good solider for his club and hardly ever publicly complains about his role.
Over the last weeks of the season he may be one of the only players Inzaghi can truly trust. For the team to get their best possible results over the run-in, Pazzini should be the one to lead the line. That position will put him under significant pressure to get the goals that can give Milan any kind of dignity this season. If he gets put on the field, all eyes will be on him.
FONTE: BleacherReport.com
SERIE A
Milan, Pazzini: "Non nascondo il mio amore per la Sampdoria"
21.04.2015 00.38 di Daniel Uccellieri
Giampaolo Pazzini, attaccante del Milan, è intervenuto ai microfoni di Mediaset durante la trasmissione Tiki-Taka: "Il mio amore per la Samdoria non lo scopriamo certo oggi, così come non scopriamo oggi che ho ancora un contratto con il Milan. Dura vedere il derby dalla panca? Chiunque vorrebbe giocare questo tipo di partite, è normale".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Pazzini story: Inzaghi sulle orme (degli errori) di Allegri
Dal conte Max (due anni fa) a Pippo (oggi): quanti sbagli con un minimo comune denominatore, il Pazzo.Questo Milan potrebbe far paura a chiunque se avesse il coraggio di giocare con un 4–2-3-1 (scusate lo sproloquio di numeri ma oggi se non si danno i numeri come Sacchi ha purtroppo insegnato, si passa per incompetenti) interpretato da... Di David Messina
Sabato, 17 gennaio 2015 - 12:30:00
Quanti stridenti cigolii, all’inizio di questo movimentatissimo e purtroppo drammaticissimo 2015! Stragi e lutti - in Francia e nell’ormai vicinissimo Medioriente. Commossi arrivederci (ciao Presidente Napolitano!) e stridenti cigolii in Italia e nel calcio italiano che continua a contare sempre meno.
Nel calcio, epicentro motorio di scontri e cigolii 3 personaggi che, direttamente o indirettamente, fanno sempre capo al Milan: Pippo Inzaghi, Giampaolo Pazzini e l’eclettico Sacchi che, da Arrigo torna a trasformarsi in quel “ ArrOgo” (“Arrigo al rOgo”), protagonista eccelso di un mio libro di qualche anno fa.
Ma la prima pagina spetta certamente a Pippo e al “Pazzo”. Il primo, Inzaghi, provando ripetutamente a dare il massimo dell’equilibrio alla squadra rossonera, troppo speso traballante in difesa o a centrocampo, ha finito per commettere l’identico errore che aveva ripetutamente commesso il suo predecessore Allegri, due stagioni fa: l’esclusione di Pazzini dalla formazione titolare.
Allegri aborriva (e aborrisce ) i centravanti, da Ibrahimovic per primo, a Pato, a Inzaghi ancora attaccante eccelso in piena attività e allo stesso Pazzini, perché i gol PER VINCERE LO SCUDETTO (!) li pretendeva dal mediano Boateng (oggi, con qualche INCREDIBILE riserva, dal cursore di eccelsa classe Tevez ). Il tecnico voleva e vuole (ancora oggi) al centro dell’area degli avversari della Juventus non una punta vera ma un Llorente che, spostandosi costantemente lungo le linee laterali o a metà campo, dia al Boateng di turno, al centrocampista che avanza cioè , la possibilità di tirare in porta. E così nacque l’illuminante storiella milanista delle cacciate di Ibrahimovich, di Pato, Bojan, Inzaghi, Pazzini, la “storia” vale a dire del girone d’andata giocato dal Milan nel corso del campionato 2012-2013.
Quel Milan, il Milan d’Allegri voglio dire, cominciò il girone d’andata senza un centravanti di ruolo in formazione e s’imbattè nella prima di una lunga serie di sconfitte, 0-1 a San Siro contro la Sampdoria.
La “lezione” parve scuotere Allegri che alla seconda giornata per la partita di Bologna inserì al centro dell’attacco rossonero un certo Pazzini. Bene, il “Pazzo”segnò un gol al 16’ del primo tempo e ne firmò altri due nella ripresa, al 77’ e 85’.
Il Bologna riuscì a realizzare solo un golletto con la punta di diamante Diamanti.
Cosa si aspettavano tutti i tifosi del Milan per la successiva giornata di campionato, contro l’Atalanta a San Siro?
Che, naturalmente , venisse richiamato Pazzini al centro dell’attacco. Invece no, Allegri escluse ancora Pazzini e il Milan perse in casa per 0-1. E perse ancora senza Pazzini anche la partita successiva di Udine per 1-2. Ma la cosa più allucinante è che Pazzini fu escluso dai primi tempi di tutte le partite del girone d’andata meno 4. Ebbene solo nelle partite, con Pazzini al centro che segnava personalmente e faceva segnare i compagni, il Milan è riuscito a far gol già nel primo tempo ed a battere anche il Chievo per 5-1 e il Pescara per 4-1. Durante il girone d’andata di tutte le altre partite del Campionato, il Milan, senza Pazzini, non è riuscito a segnare neppure un gol. Al contrario, durante il girone di ritorno, con Pazzini centravanti fisso in squadra ed El Shaarawi al fianco (autore di16 gol), il Milan è riuscito a giocare un girone di ritorno tanto eccellente da conquistare (insperatamente) la qualificazione alla Champions League. E fù così che Pazzini, liberato (dall’alto?) finalmente dagli ostracismi di Allegri, riuscì a strappare 37 presenze e 16 reti.
Da questa illuminante storia dunque quali conclusioni può trarre il rampante e intelligentissimo Inzaghi?
Mi sembra ovvio, il suo Milan è una splendida macchina da gol, una squadra d’attacco che può mostrare mirabilie ai suoi tifosi se comincia a credere fermamente in se stessa e nei suoi giocatori migliori. Nel mondo del calcio ma anche nei luoghi comuni della vita di tutti i giorni, si usa dire che “ la migliore difesa è l’attacco!” Non abbia paura quindi Pippo di qualche cigolio della difesa! Abate e De Sciglio (quest’ultimo quando sarà guarito dagli acciacchi al piede e avrà ritrovato la forma migliore) sono i due difensori fluidificanti di fascia (così si chiamavano una volta i Facchetti, i Maldera, i Cabrini) più scattanti ed abili d’Italia, titolari della Nazionale Azzurra.
Mexes e Alex o Bonera o Zapata o Rami possono reggere dignitosamente i colpi offensivi avversari se protetti dall’ottimo centrocampista intenditore De Jong a sua volta supportato dall’eclettico regista Montolivo, nonché dai ritorni alternati degli esterni Cerci ed El Shaarawi.
In sostanza il Milan potrebbe far paura a chiunque se avesse il coraggio di giocare con un 4–2-3-1 (scusate lo sproloquio di numeri ma oggi se non si danno i numeri come Sacchi ha purtroppo insegnato, si passa per incompetenti! ) interpretato da: Abate, Mexes, Alex, De Sciglio; Montolivo e De Jong; Cerci, Menez e El Shaarawy; Pazzini.
Certo, forse qualche partita potrebbe perderla ancora questo Milan, ma nessuno si scandalizzerebbe se, proprio per evitare il peggio, Pippo ritenesse opportuno ricorrere, in qualche occasione, alla sostituzione di un attaccante con uno dei più giovani e ormai agguerriti centrocampisti presenti in panchina. E soprattutto se, proprio per evitare i cigoli della difesa in occasione dei calci d’angolo avversari, invitasse a retrocedere in piena area milanista proprio Pazzini. Il “Pazzo” è fortissimo di testa ed è abile stratega. Potrebbe costituire la soluzione dei problemi difensivi del Milan in occasione dei calci piazzati avversari!
Concludo con “Arrogo” che domenica 11 Gennaio, su la ”Gazzetta sportiva”, se l’è presa con le “vecchie glorie” che arrivano in più squadre come “salvatori della Patria”, durante il calcio-mercato invernale. A dimostrazione del suo assunto contro le “Vecchie glorie”, Sacchi ha ricordato gli anni 50-60, citando “i vari Schiaffino, Nordahl, Sivori, Altafini che a fine carriera andavano a prendere gli ultimi soldi sfruttando il proprio passato e l’ignoranza altrui”.
Questa è proprio imperdonabile, caro “ArrOgo”. Ancora oggi ci sono vecchi tifosi del Napoli e della Juventus che ricordano con nostalgia le ultime grandi, spettacolari “giocate” di eccezionali fuoriclasse quali Schiaffino, Sivori e Altafini nonché di Riva (che non ha mai lasciato il Cagliari ), Boninsegna, Mancini e Baggio che fece diventare uno squadrone un Bologna obbiettivamente molto carente ( come le classifiche dimostrarono dopo il suo trasferimento al Brescia) e tenne spettacolarmente in serie A lo stesso Brescia per più anni.
Quando Baggio lasciò il Brescia e smise di giocare, la squadra bresciana retrocesse in serie B!
David Messina
FONTE: AffarItaliani.it
Domenica 28 dicembre 2014
Calciomercato Parma, suggestione Giampaolo Pazzini
Leonardi cerca un nome di livello per rilanciare la squadra: la punta del Milan sarebbe l'ideale
© LaPresse
PARMA - Il nuovo Parma che sta prendendo forma in questi giorni vuole rilanciarsi alla grande anche sul mercato. Leonardi proverà a prendere l'attaccante del Milan Giampaolo Pazzini, in questa stagione ai margini dei titolari. Per ora è un sondaggio orientativo che necessiterà di alcune certezze, in primis il gradimento del giocatore e l'assetto del club ducale.
FONTE: CorriereDelloSport.it
21:56 | venerdì 05 dicembre 2014
Sun: Pazzini all'Aston Villa?
QPR e Burnley sulla punta del Milan oltre ai Villans
di Gianmarco Lotti - twitter:@GianmarcoLotti © www.imagephotoagency.it
QPR MILAN BURNLEY ASTON VILLA PAZZINI - Giampaolo Pazzini è pronto a dire addio al Milan. Il centravanti toscano, nonostante le smentite dal club del Portello, dovrebbe andare via nel mese di gennaio, visto che è in scadenza con il Diavolo e non gioca molto in questa stagione. Lo vogliono in Inghilterra, le ultime voci di calciomercato portano dritte all'Aston Villa, squadra in crisi nera di gol in questa stagione di Premier League.
AI VILLANS? - Coach Lambert vuole un nuovo attaccante perché i Villans sono sterili là davanti, ma Pazzini non è un obiettivo solamente dell'Aston Villa. L'attaccante piace pure al Queens Park Rangers e al Burnley, altre società di Premier League invischiate nella lotta per non retrocedere in Championship. Il futuro di Pazzini sembra lontano dal Milan come riporta il Sun, l'unica certezza è che in caso di cessione le pretendenti di certo non mancherebbero.
FONTE: CalcioNews24.com
03/12/2014
Cassano-Pazzini sogno Samp, Gabbiadini al Napoli?
a cura di Datasport
C'è grande attenzione in casa Sampdoria in vista del mercato di gennaio dove il presidente Massimo Ferrero potrebbe regalare qualche colpo ai tifosi in vista della corsa all'Europa. Un mercato che di riflesso potrebbe coinvolgere altre squadre, in primis il Napoli. Infatti, se dovesse concretizzarsi un ritorno in blucerchiato di Antonio Cassano - magari con Giampaolo Pazzini per ricomporre la mitica coppia che condusse la Doria ai preliminari di Champions League - ecco che potrebbe anche partire Manolo Gabbiadini, in panchina nelle ultime gare.
Il talentuoso attaccante cresciuto nell'Atalanta è in comproprietà con la Juventus e costa parecchio, si parla di 15 milioni, ma De Laurentiis potrebbe fare uno sforzo per dare a Benitez una punta polivalente che possa anche tamponare il buco lasciato dall'infortunato Insigne. Sul tavolo del Napoli c'è anche il croato Perisic ma il Wolfsburg, in corsa per il posto Champions in Bundesliga, non sembra dell'idea di privarsene.
Tornando a Cassano, la situazione economica e di classifica del Parma potrebbe agevolare un ritorno a casa di Fantantonio. E poi c'è il feeling con Ferrero, che lo attende a Genova a braccia aperte.
FONTE: IlSole24Ore.com
Burnley make enquiry for AC Milan striker Giampaolo Pazzini in bid to bolster attack
Burnley are interested in signing AC Milan striker Giampaolo Pazzini
The Italy international has been offered to clubs around Europe
Clarets are looking to bolster their strike-force in a bid to avoid relegation
By SIMON JONES FOR MAILONLINE
PUBLISHED: 13:48 GMT, 1 December 2014 | UPDATED: 14:36 GMT, 1 December 2014
Burnley have made an enquiry for AC Milan striker Giampaolo Pazzini.
The 30-year-old is being offered to clubs around Europe as Milan look to cut their wage bill.
Burnley are looking to bolster their strike-force but would prefer a loan deal until the end of the season.
They have a limited budget and are looking to take a sensible economic approach to January rather than gamble heavily and risk burdening the club with debt.
Italy international Pazzini has an excellent goalscoring record but struggles for a regular starting place and has played just 74 minutes this season.
The Milan frontman came on as a substitute during his side's 2-0 victory over Udinese on Sunday.
Starting his career with Atalanta, the attacker has spent his entire career in his homeland, also playing for Fiorentina, Sampdoria and Inter Milan.
FONTE: DailyMail.co.uk
Mercato Napoli – Ecco il vice-Higuain: Giampaolo Pazzini
12 novembre 2014 15:49 - Antonino Sergi
L’importante per Milan e Napoli è accontentare due calciatori scontenti e soprattutto che stanno facendo fatica a convincere i rispettivi allenatori a schierarli in campo. Il Napoli non è contento di Duvan Zapata, era al centro di tante trattative in estate ma alla fine è rimasto. Gol in Europa League ma Benitez non lo considera all’altezza per essere il vero sostituto di Gonzalo Higuain. Il Torino che già in estate lo aveva seguito attentamente rimane alla finestra.
Cedendo Zapata il Napoli ha bisogno di trovare il sostituto, quel vice-Higuain che non faccia rimpiangere in caso d’assenza il campione argentino. Probabilmente il Napoli andrà a bussare alla porta del Milan per avere Giampaolo Pazzini. L’ex bomber della Sampdoria non riesce a trovare spazio nonostante Fernando Torres non stia facendo sfracelli. Ormai il Pazzo ha voglia di cambiare aria, il rapporto con Inzaghi si è incrinato definitivamente e l’opzione Napoli si fa sempre più reale.
FONTE: CalcioWeb.eu
NERVI TESI IN CASA MILAN
Giampaolo Pazzini, la moglie attacca Pippo Inzaghi: "La meritocrazia non esiste"
30 Ottobre 2014
Un duro lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare. Il duro lavoro è quello di Giampolo Pazzini, relegato regolarmente in panchina da Pippo Inzaghi: il Milan, ora, punta su Fernando Torres, che però continua a deludere. Il Milan, forse, "deve" puntare su Torres per cercare di nobilitare l'investimento. Il risultato? Il Pazzo scalda la panca. Per lui solo spizzichi di partita, gli ultimi minuti del secondo tempo. Lui lavora e tace, ma in campo ha poche occasioni per sudare.
Chi, invece, non tace, è la moglie dell'attaccante rossonero, Silvia Slitti, che ha esternato il suo disappunto su Instagram dopo l'ennesima panchina e gli ennesimi pochi minuti, quelli concessi da Inzaghi mercoledì sera contro il Cagliari. Un post apparso e subito scomparso, ma il cui rumore si continua a sentire. Un post che non lascia spazio a dubbi. Scrive Slitti: "Supponiamo che ci vengano date 9 possibilità per far colpo su una persona... o per ottenere un lavoro... o per dimostrare ciò di cui siamo capaci. E che ogni volta dopo 3.8 minuti di media ci venga detto - basta così! - ... ecco, io mi chiedo chi può dire se quella persona è brava o no? O se avendo magari 30 minuti, o 45 o meglio ancora 90 minuti magari cambieremmo idea? E se quella persona fosse una di quelle che non urla o fa scena plateali.. ma continuasse a fare in modo serio, diligente e costante ciò per cui è stata voluta... cercata e pagata... (...) provo dispiacere nel pensare che in Italia la famosa meritocrazia non sempre esiste". Un messaggio chiarissimo, quello della signora Pazzini: la "meritocrazia" non esiste. Per ora gioca Torres, il Pazzo sta in panca. E Inzaghi, questa esternazione la avrà gradita il giusto...
FONTE: LiberoQuotidiano.it
GIAMPAOLO PAZZINI- ITALY’S FORGOTTEN MAN
October 8, 2014 · by Daniel Gutman
When thinking of proven Serie A goalscorers, minds jump to players like Antonio Di Natale, German Denis, and Carlos Tevez. Rarely is Milan’s 30-year-old forward Giampaolo Pazzini mentioned alongside these semi-prolific strikers. Despite good records with his multiple Italian clubs, he is thrown in the same boat as Giovinco, Matri, and Sau- those who just didn’t quite make it on the big stage. However the player nicknamed “Il Pazzo” did not earn his moniker just by holding the record for fastest Azzurri sending-off. His knack for bundling the ball into the net inside the penalty area led to not only transfers to bigger and better clubs, but a quarter of a century of Italy caps as well. Even so, Pazzini is perceived as a second-rate forward who only produces in Serie A because of it’s at times open nature, and one who would be unable to cut it anywhere else. Giampaolo doesn’t seem to mind though, as he quietly and consistently continues to be one of the top Italian strikers still residing in the league.
Starting off at then-Serie B club Atalanta, his exploits in front of goal as a youth earned Pazzini a move to giants Fiorentina. Despite limited first team starts, Il Pazzo managed to be a major contributor to La Viola’s three fourth placed finishes from 2006-2009, scoring upwards or close to 10 league goals in all four of his Fiorentina campaigns. In the summer of 2009, he left for greener pastures at Sampdoria after then-coach Cesare Prandelli opted to play Mutu and Gilardino up front. With the Blucherati, saying that Pazzini exploded would be somewhat of an understatement. Linking up with national teammate Antonio Cassano, the duo combined for 28 league goals in the 2009/10 season, with Pazzini scoring 19 of them. His brilliant campaign included match-winning performances against clubs like AS Roma, Inter Milan, and Napoli. Sampdoria ended up finishing in 4th in Il Pazzo‘s debut campaign, gaining qualification to the Champions League play-offs. It wasn’t to be though, as i Blucherati were knocked into the Europa League by a spirited Werder Bremen side over two legs. After scoring six goals in the opening half of the 10/11 season, Inter made a successful bid for the forward’s services in January of 2011.
Pazzini scored 11 goals in his debut half-season with his new club. Adjusting well to his surroundings, the forward justified his fee fairly quickly, standing out in both league matches against Fiorentina as well as against Cesena and Palermo. In addition to consistent minutes with both Sampdoria and the Nerazzurri, Pazzini also added 11 international caps to his collection as he featured in all of Italy’s Euro qualification matches and several friendlies. The poacher was now becoming somewhat of a household name amongst Italian fans, but outside of Italy was still relatively unknown. Despite his success with Inter in 10/11, his next season was full of frustration and anger. First under Claudio Ranieri and then Andrea Stamaccioni Pazzini was used sparingly as a starter, making only 22 starts and playing just 17 full league matches. As a result Il Pazzo‘s form plummeted, and he scored a measly five league goals for Inter. This would prove to be his final season on Inter’s side of the San Siro. In the summer of 2012, he was offloaded to AC Milan in a part-exchange deal for Antonio Cassano and €7.5 million.
Pazzini had his reasons for leaving the Nerazzurri, and in an August interview with Gazzetta Dello Sport following his move to Milan, Pazzini revealed that “The night before the summer training camp I had a phone call telling me I was out of the team. And the following day I was told: ‘You won’t be playing in any of the friendlies’, but it wasn’t Stramaccioni.” The desire for Pazzini to leave seemingly stemmed from the top, and the forward was dumped to Milan in what was at first seen as a brilliant piece of business. In his very first start in the Rossoneri colors Pazzini proved all his critics wrong. A hat-trick in Milan’s 3-1 win at Cagliari acted as the statement of his intent for the season. However following that match, Pazzini failed to score in eight successive outings with Milan. Just as the calls for him to be dropped started to grow in volume, Pazzini found his scoring boots again. From matchday 11 until the end of the season Pazzini racked up 12 goals from just 10 starts. Looking like a clear pick for the Azzurri‘s Confederations Cup squad, heartbreak struck as Il Pazzo had to undergo a knee operation in May that was to keep him out for up to six months. Sebastian Giovinco was taken instead. Due to the knee operation, Pazzini missed the entire first half of Milan’s disastrous 13/14 campaign, and made his first start of the season on February 1st in a 1-1 draw at home to Torino. He was not the same after coming back though, and scored just two goals from his return to the end of the season. At that point many thought Il Pazzo’s time with the Rossoneri was done. Moving to the twilight of his career off the back of a horrific injury, he was expected to leave Milan in the summer of 2014. Linked to Napoli among other Serie A clubs, it came as a surprise to many when instead Mario Balotelli was the one cashed in on. When the sale of Balotelli happened, there was a little revival in hope for Pazzini. He was now expected to be the focal point of Milan’s attack, and a lot of hope was placed into him. But just as soon as the hope was given, it was taken away. The loan deal for Fernando Torres and Jeremy Menez’s revelation as a false 9 has once again frozen the former Sampdoria star out of the first team. Three disappointing substitute appearances were all Pazzini could put together so far in the campaign.
It might be time for the striker to leave Milan and go to a club where he’ll be treated as the star forward rather a backup. A move to Parma, a club he was previously linked to, is an attractive destination. Not only will he be the focal point of the attack, but he’ll be linking up with former club and country teammate Antonio Cassano, with whom as previously mentioned, Pazzini had a very fruitful partnership.
The reason that many do not rate Pazzini amongst the league’s premier goalscorers may lie in that Pazzini is not an ordinary forward. Moving past his uncanny ability to score headed goals, situational awareness in the box, and premier finishing skills, what sets Pazzini apart is that he is not a forward that is well suited to playing the full 90 minutes, especially now with the onset of age. His legs are good for around an hour or so of productive work, which leaves two options- give him the start and sub him off before or around the 60′ mark, or put him on in the middle of the second half to wreak havoc. Both are equally attractive choices. Having him on for less than an hour per match would allow Il Pazzo to maximize his physical output and not have to worry about saving up for the final stretch of the match. Played from the start Pazzini would establish a clear connection with his teammates and likely get multiple scoring chances in before being taken off for a younger, speedier forward around a third of the way through the second half. Used as a super sub, Pazzini’s limited stamina is used to the maximum. Despite not necessarily having the same connection with the wingers and midfielders as somebody who started the match, Pazzini’s advantage is that he can slip past opposition defenders who are not yet used to marking him and use his excellent off-the-ball movement to get a clear scoring opportunity.
Pazzini has almost never been rated highly and likely won’t be in the future. But there is no denying that the forward whose nickname mean “madman” has been one of the top Italian Serie A strikers in the past 7-8 years.
FONTE: InOffTheCrossBar.com
Milan, Pazzini si candida: "Io e Torres insieme? Si può"
L'attaccante fa il punto sul momento della squadra ("Se prendiamo reti non è demerito solo della difesa") e pensa di poter convivere in attacco con lo spagnolo: "Quando ci sono giocatori bravi e intelligenti si può fare tutto"
di STEFANO SCACCHI 01 ottobre 2014
MILANO - Pippo Inzaghi riparte dal problema principale di questo inizio di stagione: i troppi gol subiti, un limite che ha condizionato il Milan fin dalle prime amichevoli estive. Oggi a Milanello è andato in scena un allenamento con una fase tattica particolarmente intensa per trovare i correttivi ai difetti evidenziati anche nella trasferta di Cesena. E' necessario modificare la rotta prima della partita di sabato sera con il Chievo che in avanti schiera molti ex rossoneri: Paloschi, Maxi Lopez e Birsa.
"LA CATTIVERIA GIUSTA" - Secondo Gianpaolo Pazzini, è una questione di mentalità: "Abbiamo subito reti evitabili - dice l'attaccante a Milan Channel - dobbiamo trovare la cattiveria giusta per non continuare così. Dispiace perché siamo una buona squadra. E prendere gol così ci complica le cose. Ma i numeri a volte non dicono la verità. Siamo un gruppo. Se si segna è merito di tutti. Allo stesso modo se invece si subisce una rete il demerito è di tutti".
"IO E TORRES SI PUO'" - I rossoneri vogliono invertire la rotta per non lasciare altri punti preziosi per strada: "Peccato per gli ultimi due pareggi perché queste partite potevano darci una spinta significativa. Ma remiamo tutti dalla stessa parte", continua Pazzini, chiuso in questo avvio di stagione dall'arrivo di Torres (domenica a Cesena ha festeggiato le 400 presenze da professionista, entrando nel secondo tempo). L'ex di Inter, Sampdoria, Fiorentina e Atalanta però è convinto di poter convivere con lo spagnolo: "Possiamo giocare insieme. Quando ci sono giocatori bravi e intelligenti si può fare tutto". Possibile ipotizzare questa coppia in una variante più robusta del 4-4-1-1 visto in Romagna. Al posto del fantasista, potrebbe essere schierato un altro centravanti. Ma forse questo attacco pesante è prematuro in questa fase nella quale la difesa va a caccia di assestamento. Ma Pazzini potrebbe avere le sue chance in futuro anche per far rifiatare Torres che è ancora alla ricerca della condizione migliore.
BRUTTA ANNATA DA RISCATTARE - L'attaccante toscano chiede ai compagni di ritrovare i tre punti dopo tre partite senza successi (Juventus, Empoli e Cesena): "Arriviamo da una brutta annata, vogliamo riportare il Milan dove merita. C'è grande entusiasmo, dobbiamo migliorare su tante cose e cercare di tornare a vincere già da sabato. Terzo posto? E' strano non vedere il Milan in Champions. Non ci siamo dati obiettivi, ma dobbiamo cercare di fare del nostro meglio e poi vedremo dove arriveremo". Per fare in modo che la posizione finale sia in alto, è necessario che tornino a esprimere un rendimento elevato i due giovani più talentuosi del Milan: De Sciglio ed El Shaarawy. "Ce ne fossero di ragazzi come loro. Hanno qualità importanti. Devono stare tranquilli, purtroppo in Italia c'è sempre grande pressione sui giovani".
FONTE: Repubblica.it
13/07/2014
Milan: doppietta Pazzini nella partitella in famiglia
a cura di Datasport
Milan rossonero batte Milan giallo 3-2. Buone indicazioni per Filippo Inzaghi nella prima vera partitella in famiglia della stagione disputata a Milanello: protagonista Giampaolo Pazzini autore di una doppietta. L'attaccante ha firmato i due agganci della formazione con la casacca rossonera, prima con un rigore conquistato da El Shaarawy e poi con un colpo di testa sugli sviluppi di una punizione da destra. I milanisti in maglia gialla erano passati in vantaggio con una comoda rete di Albertazzi e con una sventola dal limite di Mastalli. Il match winner è un nuovo volto, Jeremy Menez, che con un tiro da fuori all'inizio del secondo mini-tempo beffa Gabriel e regala il successo ai suoi.
FONTE: IlSole24Ore.com
Milan, Pazzini: "Problemi con Seedorf, mi rifarò con Inzaghi"
L’attaccante rossonero racconta le difficoltà trovate con l’ex tecnico ma è convinto di poter risorgere con l’aiuto di Superpippo: "Per una punta, avere un allenatore come lui è tanta roba: sono carico e voglio far bene''
di STEFANO SCACCHI 24 giugno 2014
MESSINA – Sulla rotta della crociera rossonera soffia aria di burrasca in direzione di Clarence Seedorf. Ieri era stato Mauro Tassotti a parlare di un rapporto difficile con l'olandese. Oggi è stato il turno di Giampaolo Pazzini in una conferenza stampa a bordo dell'imbarcazione di uno degli sponsor del club. "Ci sono stati problemi con diverse persone, peccato che si sia venuta a creare una condizione simile. Errori? Non è semplice fare l'allenatore. Senza risultati fai molta più fatica", dice l'attaccante del Milan che poi diventa allusivo: "Quello che è venuto fuori non è tutto quello che è successo".
PROBLEMI DI COPPIA - Il centravanti toscano lamenta anche uno scarso utilizzo da parte di Seedorf: "Per tutti, io e Balotelli dovevamo giocare insieme, ma purtroppo non per lui. Io e Supermario possiamo coesistere e siamo la coppia perfetta. Mario, che per come la vedo io non ama giocare da prima punta, si trova bene con un attaccante che gli apre spazi". Però non è scontato che il duo venga schierato da Pippo Inzaghi che punta prevalentemente sul 4-3-3, quindi su un reparto offensivo con un riferimento centrale e due esterni. Per il secondo giorno consecutivo tornano gli echi delle polemiche che hanno contraddistinto le ultime settimane della gestione di Seedorf. Dichiarazioni che seguono a stretto giro le voci di possibili azioni legali dell'ex numero 10 per un risarcimento danni morali e di immagine.
STERZATA IMMEDIATA - Pazzini chiede un'immediata reazione ai compagni al via della prossima stagione: "Dobbiamo dare subito una sterzata, ridare entusiasmo alla piazza con determinazione, cattiveria e voglia di andarci a prendere quello che ci siamo persi. Vogliamo riportare la gente allo stadio dopo il finale di stagione che ci ha demoralizzati. A Bergamo ci siamo giocati l'Europa League ma il Milan non può fare calcoli con Torino e Parma per l'Europa League. Il Milan ha altri obiettivi che sono quelli dello scudetto e della Champions. Sono sicuro che Inzaghi mi potrà dare tanti consigli visto che quando giocava leggeva sempre prima le situazioni". Si avvicina il momento dei saluti con Kakà: "Qualunque sarà la sua scelta - aggiunge Pazzini - noi saremo contenti per lui. Se dovesse andar via lascerebbe un vuoto, ma per ora è ancora qui con noi".
FONTE: Repubblica.it
Saturday November 29 2014
Burnley bid for Pazzini
By Football Italia staff
Milan benchwarmer Giampaolo Pazzini has received an offer from Premier League side Burnley, it’s reported.
According to La Gazzetta dello Sport, ‘Il Pazzo’ is the subject of a formal Clarets proposal presented to Milan CEO Adriano Galliani.
The striker has managed just 74 minutes of playing time this season and does not look set to break through Coach Pippo Inzaghi’s reservations.
While a Premier League experience would intrigue him, Pazzini has also been linked with Serie A sides Parma, Sampdoria, Napoli and even a return to Fiorentina.
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FONTE: Football-Italia.net
STAGIONE 2013-2014 + - =
GOSSIP
Silvia Slitti: per la moglie di Giampaolo Pazzini lo shopping è sexy!
Wag e pr delle dive, ma soprattutto super stilosa. Eccola nel quadrilatero della moda a Milano: sceglierà il tacco 12 verde semaforo o la zeppa gialla floreale?
09 maggio 2014
Silvia Slitti, per la moglie di Giampaolo Pazzini lo shopping è sexy. Silvia Slitti è un trattato di moda: guarda come si veste e cosa compra e saprai cos’è glam per questa primavera estate. La pr delle star, stella dei party, e moglie dell’attaccante del Milan fa tendenza. È una delle nostre super wag.
NEL QUADRILATERO - Nel quadrilatero della moda, in via Montenapoleone, Silvia punta a tacco 12 e plateau, ma è indecisa: color crema, verde semaforo o altissime zeppe floreali gialle, il colore di stagione. I suoi pantaloni? Morbidi, a stampa. Com’è stizzosa!
FONTE: Oggi.it
17/01/2014 14:46
AC MILAN COMUNICATO UFFICIALE
AC Milan comunica che, nel corso di Milan-Spezia, Giampaolo Pazzini ha riportato la lesione di un muscolo adduttore profondo della gamba destra. Tra 8/10 giorni verranno effettuate altre indagini strumentali per meglio quantificare la prognosi.
FONTE: ACMILAN.com
Ignazio Abate e Valentina Del Vecchio, matrimonio blindatissimo. E Barbara D’Urso dà spettacolo
La cerimonia è stata celebrata nel santuario di Pozzo Faceto a Fasano, nel brindisino. Tra tanti amici vip
19 giugno 2015
Matrimonio in casa Milan. Il difensore Ignazio Abate ha sposato la fidanzata Valentina Del Vecchio, ex modella brindisana. La cerimonia, blindatissima, è stata celebrata nel santuario di Pozzo Faceto a Fasano. Tra tanti amici vip
UNA WEDDING PLANNER D’ECCEZIONE - Ignazio e Valentina hanno già due figli, Matteo (nato nel 2011) e Andrea (nato nel 2013). A organizzare la cerimonia è stata Silvia Slitti, moglie del calciatore rossonero Giampaolo Pazzini, che ha fatto da testimone a Ignazio: i quattro sono amici, li abbiamo anche “pizzicati” in spiaggia insieme.
Silvia Slitti e Valentina Del Vecchio, sfida sexy per la gioia dei loro uomini Giampaolo Pazzini e Ignazio Abate
INVITATI VIP E FESTA GRANDE - La piazza del santuario è stata transennata, ma questo non ha impedito a fan e curiosi di assieparsi per curiosare. All’arrivo in chiesa, gli sposi sono stati circondati da parenti, amici e hostess con ombrelli bianchi che hanno però lasciato intravvedere l’abito lungo rosato di Valentina. Tra gli invitati, tanti colleghi e compagni di squadra di Ignazio: da Christina Abbiati a Alberto Aquilani, a Stephan El Shaarawi (che ha anche concesso autografi). Tra i vip dello spettacolo, Barbara D’Urso, particolarmente scatenata. Dopo la cerimonia, gli sposi sono saliti a bordo di un furgoncino Wolkswagen: tutti a festeggiare a Borgo Ignazia, a Savelletri.
FONTE: Oggi.it
STAGIONE 2012-2013 + - =
23/05/2013 13:13
A.C. MILAN COMUNICATO UFFICIALE
A.C. Milan comunica che oggi Giampaolo Pazzini è stato sottoposto a intervento chirurgico al ginocchio destro. L’operazione, eseguita a Namur, in Belgio, dall'equipe del Prof. Martens, è perfettamente riuscita. I tempi di recupero sono stimati tra i 4 e i 6 mesi, salvo complicazioni.
FONTE: ACMilan.com
Giampaolo Pazzini Milan, veleno sull'Inter: "Mi ha fatto fuori"
Il nuovo attaccante rossonero: "Potrei dire delle cose sull'Inter, ma è meglio se sto zitto. Non so perché Cassano abbia chiesto di essere ceduto".
Di Alessandro Pignatelli venerdì 24 agosto 2012
Veleno sugli ex. E' Giampaolo Pazzini a mordere nella conferenza stampa di presentazione come nuovo giocatore del Milan. Non solo: al momento anche come miglior acquisto rossonero. Il veleno è naturalmente per l'Inter: "Mi ha fatto fuori".
Veleno che si traduce in rabbia: "Sogno di essere decisivo in un derby". Eppure, il Pazzo pare voglia evitare le polemiche: "Potrei dire delle cose, ma è meglio che stia zitto. La sera prima del ritiro ho ricevuto una telefonata in cui mi si diceva che ero fuori dal progetto. Il giorno dopo mi è stato detto: non farai nessuna amichevole. Non è stato Stramaccioni. Ho sentito cose un po' così, ma ora guardo avanti".
Il Milan sarà l'ennesimo trampolino di lancio per l'attaccante: "Voglio tornare quello che ero cinque mesi fa, anche a livello di Nazionale. Sogno una chiamata da Prandelli". Per rivestire d'azzurro, deve portare in alto il rossonero: "Con Cassano abbiamo un buon rapporti dai tempi della Sampdoria. Quando ho saputo della trattativa, gli ho telefonato e gli ho detto: vedi, ormai hai bisogno di me per finire in prima pagina". Potevano essere di nuovo compagni, invece uno ha fatto partire l'altro.
"Il Milan è il top. Io posso camminare a testa alta. Non so perché Antonio Cassano abbia chiesto di essere ceduto". Il Milan è il top. Frase abusatissima dai giocatori che cambiano maglia. Il Pazzo sembra crederci davvero. Anche in un Milan ridimensionato e con quelle voci fastidiose che vorrebbero Allegri pronto a dimettersi.
FONTE: CalcioMalato.BlogoSfere.it
23/08/2012 10:37
NUMERI DI MAGLIA, DALL'8 ALL'11: DAL NOCE AL PAZZO
MILANO - Il numero 8 a Nocerino, il numero 9 a Pato e il numero 10 a Boateng. Tutto questo si sapeva. Ma adesso si aggiunge anche il numero 11: Giampaolo Pazzini.
22/08/2012 12:05
GIAMPAOLO PAZZINI: COMUNICATO UFFICIALE A.C. MILAN
A.C. Milan comunica di aver acquisito a titolo definitivo da F.C. Internazionale GIAMPAOLO PAZZINI e contestualmente di aver ceduto a titolo definitivo a F.C. Internazionale ANTONIO CASSANO.
FONTE: ACMilan.com
Calciomercato Milan: tutto fatto per lo scambio dell’estate Pazzini-Cassano. Oggi l’ufficialità
21 AGOSTO 2012 BY REDAZIONE
Ci siamo. L’accordo c’è su ogni aspetto, ogni dettaglio, ogni cifra. Milan e Inter si apprestano, molto probabilmente già oggi, ad annunciare ufficialmente lo scambio dell’estate in Serie A: Antonio Cassano in nerazzurro e Giampaolo Pazzini in rossonero.
La trattativa di calciomercato – Da fantamercato a suggestione. Da suggestione a idea. Da idea a trattativa vera e propria. Questo il percorso e lo sviluppo del clamoroso scambio che sta per andare in porto. Tutto è nato da una telefonata tra Adriano Galliani e Massimo Moratti. L’A.D. rossonero chiede in prestito Pazzini al presidente nerazzurro. Proposta di calciomercato rifiutata a cui però fa seguito l’idea di Moratti: perchè non uno scambio con Cassano più conguaglio? Il barese vuole cambiare aria, qualcosa si è rotto con l’ambiente milanista, mentre Pazzini, già nel ritiro estivo, aveva ufficializzato di non rientrare più nei piani dell’Inter. Galliani mette a conoscenza Berlusconi della richiesta di cessione di Cassano nel summit successivo al Trofeo Berlusconi. Allegri ha già dato la sua benedizione all’operazione, mentre il patron è perplesso. Non vorrebbe perdere infatti un altro di quei giocatori che in campo lo diverte. Ma il duo Galliani-Allegri vince le resistenze del patron che autorizza a procedere. Così, nella giornata di ieri, iniziano gli incontri bilaterali fra le parti per colmare le differenze economiche. Galliani e Braida incontrano Marco Branca, Rinaldo Ghelfi e Massimo Moratti in un luogo top secret a Milano e definiscono l’affare. In serata anche i procuratori dei due giocatori trovano l’accordo economico con le due società.
Le cifre – Il Milan darà all’Inter Cassano più 7 milioni di euro per avere Pazzini. La cifra rappresenta la differenza di mercato fra i due giocatori ( 12 milioni il Pazzo, 5 Fantantonio). Pazzini firmerà con i rossoneri un contratto triennale da 2,7 milioni l’anno, mentre per Cassano si dovrebbe trattare di un biennale da 3 milioni a stagione più bonus legati a gol e assist con opzione di rinnovo per il terzo anno. Probabile che nel contratto di Cassano ci siano anche delle multe concordate in caso di “cassanate”, come già nel suo contratto milanista. Già in questi minuti, intanto, Pazzini sta effettuando le visite mediche di rito prima della firma sul contratto. Per Cassano non siamo ancora così avanti, ma siamo anche per lui ai dettagli finali. L’avvocato Beppe Bozzo, suo procuartore, è infatti nella sede dell’Inter per definire gli ultimi particolari per il suo assistito.
Già ci si interroga su chi delle due milanesi ci abbia guadagnato da questo incredibile scambio. Il Milan trova la prima punta che cercava, l’attaccante forte fisicamente e boa nell’area di rigore avversaria, l’Inter aggiunge un altro giocatore di qualtà alla sua batteria di trequartisti. Sulla carta tutti contenti. Sarà poi il campo, come sempre, a dimostrare chi avrà avuto ragione.
*Articolo scritto da Francesco Nasato
FONTE: TeLaDoIoLAmerica.net
18/ago/2012 09.52.00
Cassano è di umore nero, Pazzini vive da separato in casa nerazzurra: Milan e Inter stanno pensando a un clamoroso scambio
Il rossonero va verso la prima esclusione eccellente della stagione nel match di domani contro la Juventus. Il nerazzurro è di fatto fuori rosa nella squadra di Stramaccioni...
Una ‘Pazza’ idea, sia in senso letterale, sia in senso figurato. Milan e Inter, secondo quanto riferisce stamane ‘La Gazzetta dello Sport’, stanno pensando a un clamoroso scambio Cassano-Pazzini da consumarsi nelle ultime settimane di questo calciomercato estivo.
L’idea nasce dalle esigenze dei due club milanesi, che hanno bisogno entrambe di un rinforzo nel reparto offensivo e rischierebbero di entrare in contrasto per contendersi il centravanti Marco Borriello, in partenza dalla Roma e ambito da rossoneri e nerazzurri.
Uno scambio di questo tipo, che coinvolgerebbe i due ex gemelli del goal di epoca blucerchiata, renderebbe le cose molto più semplici. Del resto in casa Milan il malumore di Cassano è esplicito, con il talento di Bari Vecchia che è deluso dalle partenze importanti di Ibrahimovic e di Thiago Silva e che non si sente più al centro del progetto rossonero.
Come se non bastasse, come riferisce oggi ‘Il Corriere dello Sport’, FantAntonio con ogni probabilità sarà escluso dall’undici titolare di Massimiliano Allegri nella gara di domani contro la Juventus per il trofeo Berlusconi, con il tecnico livornese che dovrebbe dar spazio dal primo minuto al terzetto Boateng-Robinho-Pato.
Lo stesso ct azzurro, Cesare Prandelli, che lo ha escluso dall’amichevole di Ferragosto contro l’Inghilterra, ha parlato ieri ai microfoni di ‘Sky’ di un Cassano insofferente in questo periodo, pur sottolineando che le porte della Nazionale per lui resteranno sempre aperte.
In casa nerazzurra le cose per Giampaolo Pazzini non vanno molto meglio. L'attaccante nerazzurro è fuori dal progetto di Stramaccioni già da dopo la trasferta in Indonesia. Proprio al rientro dalla tournée asiatica al Pazzo fu detto che non rientrava più nei piani nerazzurri, e da allora l’attaccante, escluso anche dalla lista per l’Europa League, vive da separato in casa con l’Inter.
Ecco perché i due club milanesi, mettendo momentaneamente da parte la rivalità stracittadina, stanno seriamente pensando a un clamoroso scambio di mercato che vede come protagonisti i due attaccanti.
FONTE: Goal.com
STAGIONE 2011-2012 + - =
21.12.11 / 21:42
FIOCCO AZZURRO IN CASA PAZZINI
E' nato Tommaso, il primogenito dell'attaccante nerazzurro, che gli ha dedicato l'esultanza del gol
MILANO - È nato Tommaso Pazzini, il primogenito di Giampaolo, che ha dedicato al piccolo l'esultanza con il gesto della culla dopo il gol realizzato nel primo tempo della gara contro il Lecce. La moglie Silvia, che ha guardato la partita, e il neonato stanno benissimo.
Alla famiglia Pazzini i complimenti di tutta l'Inter e di tutti i tifosi interisti. E un grande bacio a Tommaso.
FONTE: Inter.it
E’ nato il figlio di Giampaolo Pazzini: si chiama Tommaso
Maris Matteucci
22 dicembre 2011
Giampaolo Pazzini è diventato papà. L’attaccante dell’Inter e la moglie, Silvia Slitti, ieri hanno potuto abbracciare per la prima volta il loro primogenito Tommaso.
Un’emozione indescrivibile per i neo genitori che però hanno cercato di non fare trapelare troppe informazioni sul parto. Non si sa, per esempio, se l’attaccante nerazzurro fosse in sala parto al fianco della moglie quando il bambino è nato o se per gli impegni con la sua squadra (che ieri sera giocava il turno infrasettimanale di campionato contro il Lecce) ha dovuto rinunciare.
Una cosa è certa: l’attaccante ha dedicato il gol di ieri sera al piccolo Tommaso. Dopo la rete infatti Giampaolo Pazzini si è diretto a corsa verso le telecamere e ha mimato il gesto di cullare un bebè. Chiaro riferimento a Tommaso che in pochissime ore è già diventato l’idolo della curva nerazzurra: ieri sera, dopo il match con il Lecce, il sito dell’Inter ha fatto il pieno di messaggi di felicitazioni lasciati dai tifosi nerazzurri.
Giampaolo Pazzini e Silvia Slitti si sono sposati lo scorso luglio con una cerimonia piuttosto intima sul Lago di Como. In un primo momento il lieto evento sembrava doversi celebrare a Montecatini Terme, località della Toscana della quale entrambi sono originari. Poi il tutto è sfumato e Giampaolo Pazzini e Silvia Slitti hanno pronunciato il loro sì nella città comasca davanti a circa trecento invitati. A coronare il loro sogno d’amore, adesso, è arrivato il piccolo Tommaso. Auguri ai neo-genitori!
FONTE: Spettegola.com
NEWS
Giampaolo Pazzini rientrerà a Catania
L'attaccante sta recuperando al meglio dal guaio al piede
09.10.2011 08:30 di Alberto Casavecchia
Giampaolo Pazzini sarà a disposizione di Claudio Ranieri per la partita di sabato prossimo a Catania. Il bomber nerazzurro, tornato giovedì ad Appiano Gentile dal ritiro della Nazionale, ha goduto di un giorno di riposo e successivamente si è allenato a parte, per poter recuperare al meglio e nel minor tempo possibile. La sua presenza a Catania è sempre più sicura.
FONTE: FCInterNews.it
SQUADRA
27.09.11 / 20:15
UCL, CSKA MOSCA-INTER: 3 PUNTI, 3 RETI STORICHE
Lucio torna al gol europeo dopo 2008, 1' gol in Champions per Zarate, 1' in fase gironi per Pazzini
MOSCA - (Fonte: Football Data) L'Inter conquista i primi tre punti nella fase a gironi della Champions League 2011/12, espugnando 3-2 Mosca con le reti di Lucio, Pazzini e Zarate, gol a loro modo storici. Il brasiliano, alla ottava rete in 89 presenze nelle coppe europee, non segnava in Europa dal 12 marzo 2008, Bayern Monaco-Anderlecht 1-2 in coppa Uefa; in Champions addirittura il brasiliano non faceva centro da quattro anni e mezzo, ovvero sia dal 7 marzo 2007, in Bayern-Real Madrid 2-1. Giampaolo Pazzini, alla sesta rete in 23 presenze nelle coppe, ha segnato per la prima volta in Champions nella fase a gironi, visto che i 3 gol segnati lo scorso anno con la casacca della Sampdoria erano arrivati nell'andata e ritorno del playoff contro il Werder Brema. Prima volta assoluta in Champions, invece, per Mauro Zarate, che i 4 gol "europei" nelle 8 presenze precedenti a stasera li aveva segnati tutti con la maglia della Lazio in Europa League, ultimo dei quali il 5 novembre 2009 in Villarreal-Lazio 4-1.
FONTE: Inter.it
PAZZINI, MATERAZZI E KOBE BRYANT INSIEME PER...
27.09.2011 12:34 di Marco Rizzo
Nike celebra l'arrivo di Kobe Bryant in Italia con la campagna Milano Kalibro Kobe, nella quale la star del basket vestirà nuovamente i panni di Black Mamba che oltre ad essere il suo soprannome sul campo è anche il suo alter ego in molte campagne di comunicazione.
Milano Kalibro Kobe - che si ispira al genere poliziottesco italiano in stile anni '70 e in particolare al celebre Milano Calibro 9 della Minerva Picture - ha come protagonisti alcun atleti della Nike in Italia: Alberto Aquilani, Marco Belinelli, Gennaro Gattuso, Claudio Marchisio, Marco Materazzi e Gianpaolo Pazzini.
FONTE: FCInter1908.it
24/set/2011 19.58.00
Bologna-Inter 1-3: L'esordio di Ranieri coincide anche col primo successo nerazzurro: Pazzini, Milito e Lucio stendono i felsinei
L'Inter di Ranieri vince e convince sul campo del Bologna: a segno Pazzini, Milito (su rigore) e Lucio. Inutile ai fini del risultato il goal, su rigore, di Diamanti.
di Renato Maisani
Inizia nel migliore dei modi l'avventura di Claudio Ranieri sulla panchina dell'Inter: dopo 5 gare senza vittorie tra campionato e coppe, la squadra nerazzurra trova il primo successo andando ad espugnare il 'Dall'Ara' di Bologna al termine di una gara vibrante e divertente.
FORMAZIONI - Ranieri vara un 4-4-2 inedito con Coutinho e Obi anomali esterni e il duo d'attacco composto da Pazzini e Forlan. Panchina, dunque, per Zarate, Milito e quel Muntari da molti dato come probabile titolare. Nel Bologna, invece, Bisoli recupera Gillet e Diamanti e lancia quest'ultimo nel tridente con Ramirez e Di Vaio.
PARTITA - La gara parte subito su ritmi molto divertenti: è dell'Inter la prima occasione, ma Samuel, favorito da uno svarione di Portanova, si divora il goal del vantaggio calciando debolmente e permettendo a Gillet di fare bella figura. Poco dopo è il Bologna a sfiorare il goal, Di Vaio si invola tutto solo verso Julio Cesar, ma - ignorando Ramirez tutto solo - calcia alto di poco. Goal sbagliato, gol subito? Quasi.
Pochissimi istanti dopo, infatti, è Forlan a far tremare il palo e l'intero Dall'Ara con un tiro da fuori respinto, appunto, dal montante. La gara prosegue tra i tira e molla, da una parte e dall'altra, Coutinho è volenteroso ma impreciso, così come Ramirez. Diamanti e Forlan, invece, dettano i tempi dei due attacchi, ma è Coutinho ad andare vicino al goal con una conclusione che per poco non va ad infilarsi all'angolino.
Il match inizia a giocarsi anche sul filo dei nervi: Tagliavento fatica a gestire la gara che trova però la sua prima fiammata decisiva al 39': Cambiasso libera al tiro Pazzini, la cui bordata rasoterra sorprende Gillet e permette all'Inter di passare in vantaggio proprio con l'uomo "meno amato" da Gasperini.
La ripresa inizia con gli stessi 22 in campo ed è ancora Cambiasso, decisamente un altro giocatore rispetto a quello visto fino a martedì scorso, a sfiorare il goal con un tiro fermato dalla traversa. Al 55' finisce la partita di Coutinho, sostituito da Jonathan, ma è sempre l'Inter a provare a far male con Forlan. Bisoli toglie uno spento Di Vaio e manda in campo Acquafresca, Ranieri risponde con Muntari al posto del claudicante Obi.
Julio Cesar si esalta su una magnifica punizione di Ramirez, ma sul conseguente corner, Samuel trattiene Portanova: per Tagliavento è rigore e Diamanti non sbaglia, nonostante Julio Cesar provi a compiere il miracolo sfiorando la conclusione mancina del giocatore del Bologna. Pochi minuti dopo finisce anche la partita di Gillet, nuovamente toccato duro, mentre a 15' dalla fine Ranieri lancia nella mischia Diego Milito al posto di un positivo Forlan.
Proprio Milito, 5 minuti dopo il suo ingresso in campo, conquista un calcio di rigore che costa anche il cartellino rosso a Morleo, e lo trasforma con precisione. All'87', poco prima del triplice fischio finale, c'è gloria anche per Lucio che svetta di testa su una punizione battuta da Muntari e fa 1-3.
LA CHIAVE - Sicuramente il gioco mostrato oggi dall'Inter è stato più vivace e frizzante rispetto alle precedenti uscite e la serata di grazia dei tre attaccanti nerazzurri ha fatto il resto.
LA CHICCA - Il destino, a volte, si diverte davvero in maniera beffarda. Il fatto che a sbloccare il risultato a Bologna sia proprio quel Pazzini spesso 'snobbato' da Gasperini, è uno di questi casi.
MOVIOLA - Il rigore concesso al Bologna sembra generoso, netto invece quello a favore dell'Inter.
PROMOSSI&BOCCIATI - Tra i felsinei ottime le prestazioni di Diamanti (voto 6.5) e Perez (voto 6.5), mentre delude Di Vaio (voto 5). Nell'Inter brilla finalmente Cambiasso (voto 7.5), mentre Samuel (voto 5.5) non gioca affatto come sa.
FONTE: Goal.com
SQUADRA
24.09.11 / 18:50
BOLOGNA-INTER 1-3: IN GOL PAZZINI, MILITO E LUCIO
Ottima prestazione dei nerazzurri che con tre reti, un palo e una traversa s'impongono al 'Dall'Ara'
BOLOGNA - Bologna-Inter 1-3. Questa la formazione schierata da Claudio Ranieri al dall'Ara di Bologna, per il suo match d'esordio sulla panchina dell'Inter, nel giorno della centesima presenza di Lucio (in gol nei minuti finali dell'incontro) in nerazzurro : Julio Cesar tra i pali, Nagatomo, Lucio, Samuel e Chivu sulla linea difensiva; centrocampo con Coutinho, Zanetti, Cambiasso e Obi; il tandem d'attacco è formato dalla coppia Pazzini-Forlan.
PRIMO TEMPO - Calcio d'inizio battuto dai nerazzurri che quest'oggi sfoggiano la divisa bianca da trasferta. Avvio deciso delle due formazioni, lotta intensa a centrocampo e pressing sul portatore di palla avversario, ma si fatica a trovare sbocchi offensivi. La partita s'infiamma di colpo al minuto 8. E' dell'Inter la prima occasione da rete. Sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Forlan dalla trequarti, Samuel ha sul piede la palla dell'1-0 ma sciupa calciando su Gillet da ottima posizione. Al 9' uscita provvidenziale di Julio Cesar ad anticipare Di Vaio lanciato a rete da Konè. All'11' Bologna ancora pericolosissimo con Di Vaio che lanciato sul filo del fuorigioco da Konè, batte a rete di destro sfiorando l'incrocio dei pali. Al 13' Forlan batte a rete con un potente destro da fuori area, la palla centra il palo alla sinistra di Gillet. Al 17' è ancora Inter: Portanova respinge un pallone battuto dall'angolo da Forlan, il più lesto ad arrivare sul pallone è Coutinho che si accentra e conclude a rete di sinistro, la palla termina di poco a lato. Al 29 l'Inter sfiora il vantaggio con Pazzini che di testa davanti alla porta di Gillet non trova la deviazione vincente su cross di Forlan. Un minuto più tardi, ottima chiusura di Samuel su Di Vaio lanciato a rete dal solito Konè. Al 35' Coutinho tocca Morleo, lanciato a rete, sul piede d'appoggio, il direttore di gara Tagliavento estrae il cartellino giallo. Sulla conseguente punizione battuta da Konè, Julio Cesar compie un intervento decisivo, bloccando a terra un pallone insidiosissimo.
Al 39' Inter in vantaggio. Forlan si libera di Mudingayi a centrocampo con una splendida finta, tocca sulla destra per Cambiasso che di prima intenzione serve un assist perfetto per Pazzini che con un destro potente e preciso batte Gillet. La prima frazione di gioco si chiude con il Bologna in avanti, ma la difesa nerazzurra chiude tutti i varchi e allo scadere del secondo minuto di recupero Tagliavento manda le squadre negli spogliatoi.
SECONDO TEMPO - Pallone messo in gioco dal Bologna. E' l'Inter a rendersi pericolosa per prima al 50'. Percussione centrale di Coutinho inizialmente fermato da Antonson, il brasiliano torna in possesso di palla e tocca su Cambiasso che arriva a rimorchio. La conclusione dell'argentino si infrange sulla traversa.
Al 53' occasione da rete per i padroni di casa: cross dalla destra di Diamanti per la testa di Di Vaio che mira l'angolino basso alla destra di Julio Cesar, il portiere brasiliano si distende in tuffo e smanaccia in corner. Al 61' Tagliavento ammonisce Perez intervenuto fallosamente su Jonathan, subentrato poco prima a Coutinho. Nuovo cambio nelle fila nerazzurre al 64', Muntari sostituisce Obi. Bologna vicino al pareggio al minuto 65'. Punizione di Ramirez, Julio Cesar toglie il pallone dall'incrocio dei pali. Sugli sviluppi del corner conseguente, Tagliavento decreta la massima punizione in favore del Bologna per un fallo di Samuel su Portanova. Batte Diamanti, Julio Cesar intuisce e sfiora il pallone ma non riesce a evitare il gol. Al 70' Muntari si scontra involontariamente con Gillet che si infortuna ad una spalla ed è costretto ad abbandonare il terreno di gioco, al suo posto entra Agliardi. Al 74' Ranieri inserisce Milito al posto di Forlan. Al 78' pericolo per l'Inter, Ramirez sfiora il palo alla desttra di Julio Cesar con un'insidiosissima conclusione a giro. Al 35' Tagliavento decreta la massima punizione per un atterramento di Morleo (poi espulso) ai danni di Milito lanciato a rete da una combinazione Cambiasso-Pazzini. Batte al 36' lo stesso Milito che non lascia scampo ad Agliardi con un destro poco sotto l'incrocio dei pali. Ammonito Krhin al 41' per un intervento da tergo ai danni di Zanetti. Punizione di Muntari dalla trequarti destra, preciso colpo di testa di Lucio che anticipa il diretto marcatore e supera Agliardi. L'incontro si chiude, senza ulteriori emozioni, dopo i 5 minuti di recupero concessi dal direttore di gara Tagliavento. Buona la prima: al 'Dall'Ara' l'Inter di Ranieri batte 3-1 il Bologna con una prestazione di carattere, impegno, classe e sacrificio.
BOLOGNA-INTER 1-3
Marcatori: 39' pt Pazzini, 21' st Diamanti (rig.), 36' st Milito (rig.), 42' st Lucio
Bologna: 1 Gillet (25' st 25 Agliardi); 16 Casarini, 90 Portanova, 5 Antonsson, 3 Morleo; 15 Perez, 26 Mudingayi, 33 Konè; 10 Ramirez, (34' st 4 Krhin) 23 Diamanti; 9 Di Vaio (19' st 99 Acquafresca).
A disposizione: 13 Pulzetti, 19 Vitale, 35 Paponi, 51 Loria.
Allenatore: Pierpaolo Bisoli
Inter: 1 Julio Cesar; 55 Nagatomo, 6 Lucio, 25 Samuel, 26 Chivu; 29 Coutinho (11' st 42 Jonathan), 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 20 Obi (19' st 77 Muntari); 7 Pazzini, 9 Forlan (29' st 22 Milito).
A disposizione: 12 Castellazzi, 11 Alvarez, 28 Zarate, 30 Castaignos.
Allenatore: Claudio Ranieri
Arbitro: Paolo Tagliavento (sez. arbitrale di Terni)
Note. Ammoniti: 35' pt Coutinho, 16' st Perez 41' st Khrin. Espulsi: 35' Morleo. Recupero: pt 2'; st 5'
FONTE: Inter.it
FIFA 12: GIAMPAOLO PAZZINI SULLA BOXART ITALIANA
Di Adriano Della Corte 29 Luglio 2011, Ore 09:31
Electronic Arts è lieta di annunciare ufficialmente oggi che il celebre giocatore dell'Inter Giampaolo Pazzini sarà il pack talent nonché testimonial della campagna pubblicitaria, della nuova edizione dell'attesissimo gioco di calcio virtuale che ogni anno stupisce con nuove e spettacolari innovazioni, FIFA 12.
Giampaolo Pazzini, 26 anni, ha iniziato la sua carriera calcistica durante il campionato di Serie B 2003-2004 disputando 39 partite e segnando 9 gol. La squadra ottiene la promozione in Serie A e l'anno successivo il giovane attaccante colleziona 12 presenze e 3 gol nella prima metà di campionato. Dopo alcune stagioni nella Fiorentina e nella Sampdoria, dal gennaio 2011 passa all'Inter dove è tutt'ora attaccante di punta. Ha giocato in tutte le nazionali giovanili vincendo nel 2003 l'Europeo U-19 disputato in Liechtenstein. Nel 2007, con la nazionale Under 21, partecipa alla partita d'inaugurazione del nuovo stadio di Wembley segnando una storica tripletta. Con la nazionale maggiore disputa i Mondiali 2010 in Sudafrica, dove fa il suo debutto nella seconda partita del girone contro la Nuova Zelanda.
"Sono davvero onorato di essere sulla copertina di FIFA 12 e di rappresentare un videogame che riscuote ogni anno maggiore successo di critica e di pubblico! Da videogiocatore mi sento di affermare che è davvero divertente fare parte di una squadra "virtuale" - ha commentato Giampaolo Pazzini sulla sua presenza sul pack di FIFA 12 - "In FIFA 12 vedo riprodotte fedelmente caratteristiche fisiche e le mie abilità di giocatore...persino il mio modo di festeggiare un gol è realistico in modo spettacolare! FIFA 12 è così stupefacente nell'esperienza di calcio che offre che io stesso mi diverto a giocarci con i compagni di squadra ed è sempre un'esperienza sportiva autentica, divertente e coinvolgente."
"Giampaolo è un campione non solo in campo ma anche fuori, capace di interpretare il calcio nel modo più moderno e spettacolare. Caratteristiche che ne fanno uno dei maggiori protagonisti ed una promessa del calcio nazionale e lo rendono perfetto testimonial e ambasciatore di FIFA 12 - ha dichiarato Marco Brogi, General Manager di EA Italia - Giampaolo Pazzini non è poi solo un campione di calcio reale ma anche un amante dei videogiochi di calcio e nessuno meglio di lui potrà testimoniare come FIFA 12 rappresenti l'esperienza di gioco più realistica ad oggi mai realizzata".
Le rivoluzionarie innovazioni del gameplay ispirate dal calcio reale rendono FIFA 12 più profondo e coinvolgente. Il nuovissimo Precision Dribbling crea una maggiore fedeltà nel tocco del pallone, che permette un controllo più raffinato negli spazi stretti, più tempo per le decisioni in attacco e più influenza sul ritmo del gioco. Le innovazioni in attacco sono bilanciate da un rinnovato meccanismo difensivo. C'è tanta strategia nel difendere quanta nell'attaccare grazie al nuovissimo sistema Tactical Defending: un cambio radicale di approccio, che dà uguale importanza al posizionamento, all'intercettazione dei passaggi e ai contrasti. Inoltre i giocatori CPU sono stati migliorati nelle loro reazioni grazie alla Pro Player Intelligence, che dona loro la consapevolezza e l'attitudine per prendere decisioni basate sulle proprie abilità, ma anche su punti di forza e caratteristiche dei loro compagni.
EA SPORTS Football Club, cuore pulsante di FIFA 12, collega i giocatori con il calcio vero grazie a un flusso costante di nuovi contenuti; permette di tifare per la propria squadra del cuore in modi innovativi, legati a eventi del mondo reale; e consente di connettersi e competere con gli amici, con i rivali e con milioni di giocatori di tutto il mondo..
Rivoluzionato nel look e completamente rinnovato dal pre-partita fino al fischio finale, FIFA 12 offrirà una nuova modalità Carriera basata su avvenimenti che ricalcano il calcio reale, un'autentica esperienza di gioco, una navigazione più facile e più veloce grazie ad un nuovo sistema di menu e più di 500 club ufficiali. Per prenotare FIFA
FONTE: EveryEye.it
Il Pazzo si sposa!
pubblicato il: 8 luglio 2011
Uno dei “goal” più importanti della sua vita Giampaolo Pazzini l’ha messo a segno oggi.
Il centravanti interista oggi si è infatti sposato con la fidanzata storica, Silvia Slitti: degno coronamento di ben dieci anni di fidanzamento.
La cerimonia si è tenuta nella provincia di Como, all’interno del meraviglioso resort “Casta Diva” di Blevio.
Ad accompagnare Pazzini in questa importantissima giornata tanti nomi conosciuti del calcio che conta: il presidente Massimo Moratti con tutti i giocatori (disponibili) dell’Inter, ed ex compagni come Luca Toni, Andrea Poli, Riccardo Montolivo e Antonio Cassano.
La redazione di Canale Inter porge i migliori auguri alla novella coppia di sposi.
FONTE: Canaleinter.it
SEEDORF, PAZZINI E AMENDOLA TESTIMONIAL DELLO SPOT MEDIASET PREMIUM PER LA NUOVA OFFERTA CALCIO
30 GIUGNO 2011
On air da domani la nuova campagna con il claim 'Lo spettacolo del grande calcio da 10 euro al mese'Il centrocampista del Milan Clarence Seedorf e l'attaccante dell'Inter Giampaolo Pazzini saranno i protagonisti, con Claudio Amendola, della nuova campagna Mediaset Premium on air da domani. La creatività, a firma Euro Rscg, fa leva sul claim 'Lo spettacolo del grande calcio da 10 euro al mese' sottolineando l'economicità delle nuove offerte per il calcio, di cui fa parte anche il pacchetto Smart (a 10 euro mensili). Il primo soggetto dello spot, con Amendola e Seedorf, sarà in onda fino al 10 luglio. La pianificazione continuerà dal 10 luglio al 18 agosto alternando al primo soggetto anche quello con Pazzini. Infine, dal 18 agosto, i testimonial Amendola, Seedorf e Pazzini si riuniranno all'interno del terzo soggetto per l'ultimo flight della campagna. E' quanto ha anticipato ieri sera, a margine della presentazione dei palinsesti autunnali di Mediaset, Marco Leonardi, direttore Contenuti e Marketing di Mediaset Premium.
FONTE: PubblicitaItalia.it
STAGIONE 2010-2011 + - =
L'Inter trionfa in Coppa Italia, Palermo battuto 3-1
29 maggio 2011
I nerazzurri hanno superato i rosanero nella finale di Tim Cup di Roma e hanno centrato il "mini triplete". Una doppietta del camerunense e Milito consegnano il primo trofeo a Leonardo. Delusione e lacrime per i siciliani. Espulso Rossi.
INTER-PALERMO 3-1
26' pt e 31' st Eto'o (I), 45' st Munoz (P), 47' st Milito (I)
L'Inter non ha smesso di vincere e, soprattutto, ha cominciato anche Leonardo: la Coppa Italia 2010-11 è infatti ora nella bacheca dei nerazzurri, capaci di battere 3-1 il Palermo nella finale di Roma. "Mini triplete" centrato per i nerazzurri in questa stagione, perché la Tim Cup si aggiunge alla Supercoppa italiana e al Mondiale per club; mentre per il Palermo la maledizione continua. I rosanero avevano perso due finali su due: era accaduto già nel 1974 e nel 1979, ora è accaduto di nuovo. Uno sfortunato triplete anche questo, purtroppo per i siciliani che, in fondo, avrebbero meritato qualcosa di più.
Decisiva ai fini dell'esito finale la doppietta di Samuel Eto'o, uomo immagine di questa Inter che non ha ancora finito di vincere. Una rete nel primo e una nel secondo tempo, per il camerunense, mentre il Palermo ha tentato il tutto per tutto accorciando le distanze all'ultimo minuto con Munoz.
I tifosi del Palermo ci credevano, proprio per questo avevano invaso Roma sino dall'alba. Alla fine, però, nonostante i 5 minuti di recupero, i rosanero non sono riusciti a pareggiare il conto e a portare i nerazzurri ai supplementari. Finale nervoso, espulsi prima il tecnico rosanero Delio Rossi quindi Munoz, poi in pieno recupero Diego Milito ha sigillato il 3-1 finale. Gioco, partita e coppa per l'Inter di Leonardo, lacrime per il Palermo.
Lacrime, anche per un altro motivo: con questa sconfitta, il Palermo accederà all'Europa League a fine luglio, dal terzo turno eliminatorio, rovinandosi di fatto parte dell'estate (andata il 28 luglio, ritorno il 4 agosto). Si tratta, però, di una buona notizia per la Roma, sesta in campionato: debutterà in Europa il 18 agosto, dai play off (ritorno 25 agosto).
FONTE: Sport.Sky.it
IN PRIMO PIANO
Pazzo Pazzini: il bomber sbanca il Manuzzi e rinvia la festa del Milan
Una doppietta del centravanti vale per l'Inter un successo esterno contro la squadra di Ficcadenti, in vantaggio fino al 90'
30.04.2011 19:56 di Fabio Costantino per fcinternews.it
Non segnava da 40 giorni, gli sono bastati 4 minuti per restituire gioia a un’Inter con il morale sotto i tacchi: Giampaolo Pazzini torna a vestire i panni dell’eroe in casa nerazzurra e da vero killer dell’area di rigore ribalta come un calzino il risultato in favore del Cesena e lo trasforma in un successo esterno per la squadra di Leonardo, anche se meritato solo fino a un certo punto. La differenza alla fine la fa il campione, proprio colui che sperava di giocare dall’inizio e, non appena avuta la chance di scendere in campo, l’ha sfruttata da par suo.
PRIMO TEMPO IMPALPABILE - Leonardo sorprende e non poco presentando un undici schierato in modo insolito, apparentemente un 4-4-2 che, in realtà, tende a diventare un 4-3-3 con Pandev che gioca largo a sinistra e Zanetti che tende ad accentrarsi. Pulito e ordinato invece il 4-3-3 di Ficcadenti, all’occorrenza un 4-5-1 con Jimenez e Giaccherini che arretrano quando necessario. Schieramenti che fanno la gioia del Cesena, abile a coprire e ripartire rapidamente contro un avversario che domina sì alla voce possesso palla, ma non produce praticamente nulla in zona offensiva per tutti i primi 45 minuti. Troppo lenta la manovra e troppo bassi i ritmi per aprire la scatola romagnola, colpa di due attaccanti (Milito ed Eto’o) sempre anticipati da Pellegrino e Von Bergen e di un centrocampo mai in partita, con Thiago Motta in serata negativa, complice anche il recente infortunio. Insomma, il primo tempo andrebbe cancellato come non pervenuto, almeno sponda nerazzurra, visto che i padroni di casa fanno quello che devono e sfiorano persino il vantaggio in apertura con Giaccherini.
TRE STRAFALCIONI - Sarebbe logico attendersi una mossa tattica, magari un cambio da parte di Leonardo nella ripresa, ma nell’intervallo non accade nulla. Anzi, se possibile, l’Inter subisce all’inizio la spinta di un Cesena assai più determinato, tanto da trovare a sorpresa il gol con Budan. Nell’occasione, spiccano gli errori del segnalinee (il croato è in fuorigioco) e di Lucio, totalmente fuori posizione sul cross proveniente da destra. Una rete che i romagnoli non cercano più di tanto, ma che per atteggiamento e prestazione l’Inter merita di rimediare. Tra gli strafalcioni trova spazio anche Valeri, che si limita ad ammonire un’entrata killer di Ceccarelli che mette k.o. Pandev. A pochi giorni dall’espulsione di Pepe nel Clasico sarebbe stata gradita maggiore severità...
TRE PUNTI ASSURDI, FIRMA IL PAZZO - In una serata palesemente storta, anche per colpe proprie, la squadra ospite tenta una reazione per rimediare allo svantaggio e l’ingresso di Pazzini al posto dell’infortunato Pandev consente ai nerazzurri di allargare il gioco. La conseguenza è una chiusura ancora più rigida della retroguardia cesenate, che non lascia passare neanche uno spillo, rischiando solo su tentativi di testa da parte di Lucio e del Pazzo (due volte), incapaci di inquadrare lo specchio della porta. Nasce dunque praticamente dal nulla, al 91’, la rete dell’ex bomber della Sampdoria, bravissimo a deviare in modo acrobatico un pallone proveniente dalle retrovie. Una rete che restituisce fiducia ai nerazzurri, che tentano di sfruttare i restanti 4 minuti di recupero per raggiungere la vittoria. Impresa improbabile, ma non impossibile per questa squadra folle: cross di Maicon e stacco di Pazzini al 95’ per la doppietta che vale i 3 punti più assurdi di questo campionato. La notizia migliore, oltre alla vittoria e a un ritrovato Pazzo in stile Palermo, è aver rinviato di una settimana la festa scudetto del Milan.
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FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Roba da Pazzini: gol numero 100 e l'Inter è terza
Pazzini festeggia il 100° gol in Serie A, Leonardo il suo 8° successo sulla panchina dell'Inter (Foto Ansa)
16 febbraio 2011
Fiorentina vs Inter
Il successo nel recupero della 17.a giornata rilancia i nerazzurri, ora a -5 dal Milan capolista con il 2-1 di Firenze. Il "Pazzo" segna la decisiva rete dell'ex che vale il record personale. Rafinha regala al Genoa il derby contro la Sampdoria.
"All'Inter lo scudetto, alla Fiorentina i tre punti", così parlò Sinisa Mihajlovic, allenatore viola, alla vigilia del recupero della 17.a giornata di Serie A. Previsione sbagliata, almeno per quello che riguarda i toscani battuti in casa 2-1.
Di pronostici sballati la storia del calcio è piena, ma non ci si fa mai l'abitudine. Fanno ridere, a volte discutere. E così Sinisa, in barba alla scaramanzia dilagante nello sport, ha preferito osare, fallendo. L'ultima grande profezia nel campionato italiano appartiene all'ex tecnico interista José Mourinho. Quel suo "Zeru tituli" pronunciato nel maggio 2009, riecheggia ancora come un anatema nei confronti di Milan, Roma e Juventus, che per il portoghese avrebbero chiuso, e difatti chiusero, quella stagione senza vincere nulla.
Fiorentina-Inter è stata soprattutto la partita che ha rilanciato i campioni d'Italia, ora terzi in classifica (47 punti, a -5 dal Milan capolista), dopo la sconfitta contro la Juventus. Per i viola, invece, un successo contro i nerazzurri non arriva dall'8 febbraio 2006 (finì 2-1).
E' invece arrivato il gol dell'ex, un altro must del calcio. Giampaolo Pazzini, che un anno fa (13 febbraio 2010) aveva già dato un dispiacere alla Fiorentina, dove ha giocato dal 2005 al 2009, realizzando il 2-0 per la Samp, ha punito ancora i viola. Stavolta con la maglia nerazzurra. Al Franchi, nella 200.a partita in A, il Pazzo ha firmato il suo 100° gol in campionato, il 4° da quando si è trasferito a Milano.
Recupero della 17.a giornata anche per Sampdoria e Genoa. Rinviato per neve lo scorso 19 dicembre, il derby dello stadio Ferraris e delle traverse (se ne contano due per i genoani), se lo sono aggiudicati i rossoblù grazie al gol di Rafinha nella ripresa. Per il terzino brasiliano è il primo acuto con il Grifone nonché primo assoluto in Italia. La vittoria vale anche il soropasso in classifica ai blucerchiati: il Genoa ha 32 punti, 2 più dei cugini.
FONTE: Sport.Sky.it
SQUADRA
30.01.11 / 16:49
INTER-PALERMO, 3-2: COL PAZZO VITTORIA IN RIMONTA
Esordio da sogno per la punta italiana, che fa doppietta e si procura il rigore trasformato da Eto'o
MILANO - Il Pazzo conquista San Siro, in delirio per lui. E' infatti grazie al nuovo acquisto che l'Inter, nella ripresa, ribalta il doppio svantaggio subito nel primo tempo e va alla vittoria: doppietta di Pazzini e rigore trasformato da Eto'o, ma procurato sempre dall'ex doriano. Termina così 3-2 il confronto tra Inter e Palermo, gara valida per la 22^ giornata di Serie A Tim 2010-2011. I nerazzurri si portano a 38 punti.
A portarsi in vantaggio, dopo solo 5 minuti, è il Palermo, con Miccoli servito da Cassani. Mezzora e i rosanero addirittura raddoppiano, nonostante non manchino le occasioni per l'Inter, che però non riesce a concretizzare: il gol del raddoppio è di Nocerino, con Pastore che nel recupero del primo tempo colpisce addirittura un palo. Nella ripresa ad accorciare le distanze è il subentrato neo-acquisto Pazzini, al 12', con un gol da centravanti di razza, servito dall'altro nuovo arrivato Kharja. Ed è ancora il Pazzo che al 28' raddoppia, salendo in cielo e colpendo di testa sulla punizione di Maicon: palla dentro. L'italiano è incontenibile e alla mezzora si procura un calcio di rigore per la trattenuta in area di Munoz: a trasformare dal dischetto è Eto'o.
PRIMO TEMPO - Contro il Palermo torna tra i pali Julio Cesar, complice un problema al mignolo della mano destra per Castellazzi. In difesa Leonardo sceglie Lucio e Ranocchia come coppia di centrali, Maicon e Santon laterali; centrocampo con Zanetti, Cambiasso e Thiago Motta, sulla trequarti Coutinho a ridosso della coppia Milito-Eto'o. I nuovi acquisti Pazzini e Kharja si accomodano in panchina, pronti a subentrare.
Spinta sulle fasce laterali per il Palermo, che cerca di non dare punti di riferimento, ma la prima occasione pericolosa è per l'Inter, al 3', con Maicon che cerca la porta di esterno destro: la palla sfila di poco a lato. Al 5', però, il gol lo realizza il Palermo, con Miccoli che di piatto infila sotto la traversa, sfruttando il cross di Cassani dalla destra. La posizione di Nocerino, che fa il velo su Santon e Cassani, è molto dubbia: condiziona senza dubbio Santon nell'errore. Al 12' Eto'o crossa dalla sinistra dopo aver dribblato gli avversari con una grande invenzione, ma Milito davanti alla porta non arriva per agganciare. Al 18', davanti alla porta, per un soffio Cambiasso non arriva di testa su un cross di Maicon. Pochi istanti dopo, l'intervento in ostruzione di Pastore impedisce a Lucio di guadagnare l'area; il difensore brasiliano non reclama. Al 25' bella giocata di Thiago Motta, al tiro di destro dalla distanza, ma la palla termina alta sopra la traversa. Tre azioni, una dietro l'altra per Coutinho, in crescita: ma prima Munoz si immola tuffandosi davanti al brasiliano che si era liberato davanti a Sirigu, poi Cassani lo chiude e infine il tiro dal limite, rasoterra, sempre di Coutinho termina fuori di poco. Al 35', nonostante le occasioni avute dall'Inter, a segnare è ancora il Palermo, con Nocerino: cross teso da sinistra, Julio Cesar devia a mezza altezza anticipando Miccoli e Nocerino la mette dentro. L'Inter non ci sta e cerca di accorciare con insistenza. Dopo tre minuti Santon salva a porta vuota su Cassani. Al 40' Thiago Motta libera il sinistro, Sirigu va con i pugni, poi Eto'o prende palla e la manda in rete ma è in fuorigioco. Durante il recupero Pastore colpisce il palo. Dopo un minuto di recupero, termina 0-2 la prima frazione di gioco.
SECONDO TEMPO - La ripresa si apre con due cambi nelle fila dell'Inter: entrano i nuovi acquisti Pazzini e Kharja, escono Coutinho e Santon. Per l'attaccante italiano è ancora esordio contro il Palermo, come era accaduto anche in occasione della sua prima gara con la Sampdoria. Al 6' Sirigu in parata per niente facile sul destro insidioso di Eto'o su punizione. Al 9' l'Inter reclama un calcio di rigore: su colpo di testa di Ranocchia, tocca con il braccio il difensore del Palermo. Al 12' i nerazzurri accorciano con Pazzini, che prende palla da Kharja stoppando in area, si gira e la mette dentro. Dopo tre minuti Julio Cesar ad evitare un clamoroso autogol di capitan Zanetti, dopo che un attimo prima aveva rischiato anche Ranocchia. Al 18' Rizzoli concede il calcio di rigore per fallo di Thiago Motta su Kasami: Julio Cesar para su Pastore, che ci prova sul rimpallo, ma il brasiliano non si fa sorprendere. Poi Eto'o al volo sfiora il raddoppio ma c'è Sirigu. Al 23' i nerazzurri sciupano un'occasione ghiotta con Milito servito da Cambiasso con un assist geniale. Al 25' Pazzini inventa col tacco per Maicon, che prova a servire Eto'o, ma la palla viene direttamente parata da Sirigu. Al 28' strepitoso Pazzini: la mette dentro di testa in elevazione su punizione di Maicon. Al 31' Rizzoli concede rigore all'Inter per trattenuta di Munoz su Pazzini: trasforma dal dischetto Eto'o. E' vantaggio per l'Inter. Al 43' Maicon e Julio Cesar salvano su Kasami. Dopo due minuti di recupero, termina 3-2 il confronto tra Inter e Palermo.
INTER-PALERMO 3-2
Marcatori: 5' Miccoli, 36' Nocerino, 12' st e 28' st Pazzini, 31' st Eto'o (r)
Inter: 1 Julio Cesar; 13 Maicon, 6 Lucio, 15 Ranocchia, 39 Santon (1' st Kharja); 4 Zanetti, 8 Thiago Motta, 19 Cambiasso (35' st Obi); 29 Coutinho (1' st Pazzini); 22 Milito, 9 Eto'o
A disposizione: 21 Orlandoni, 23 Materazzi, 27 Pandev, 57 Natalino
Allenatore: Leonardo
Palermo: 46 Sirigu; 16 Cassani, 6 Nunoz, 5 Bovo, 42 Balzaretti; 8 Migliaccio, 21 Bacinovic, 23 Nocerino; 72 Ilicic, 27 Pastore; 10 Miccoli (16' st Kasami)
A disposizione: 28 Benussi, 11 Liverani, 13 Nappello, 36 Darmian, 66 Andelkovic, 77 Kurtic
Allenatore: Delio Rossi
Arbitro: Nicola Rizzoli (sez. arbitrale di Bologna)
Note. Ammoniti: 32' Bacinovic, 10' st Sirigu, 18' st Thiago Motta, 30' st Munoz, 31' st Eto'o, 45' st Kharja. Recupero: pt 1, st 2. Spettatori: 51.829
SQUADRA
28.01.11 / 16:31
MERCATO: PAZZINI, BENVENUTO ALL'INTER!
Contratto fino al 30 giugno 2015. Domani la presentazione alla stampa: stadio "Meazza", dalle ore 13
MILANO - Giampaolo Pazzini è dell'Inter. L'attaccante, 26 anni, 64 gol in serie A, nazionale italiano con 16 reti in 58 presenze tra under e rappresentativa maggiore, è stato acquistato a titolo definitivo dalla Sampdoria e ha firmato un contratto che scadrà il 30 giugno 2015.
Alla Sampdoria, con la stessa formula, è stato ceduto Ludovic Jonathan Biabiany.
Pazzini, che avrà la maglia nerazzurra numero 7, sarà presentato ufficialmente domani, a partire dalle ore 13, nella sala stampa dello stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro a Milano (ingresso giornalisti, operatori tv e fotografi a partire dalle ore 12.40 dal varco numero 8).
Giampaolo: benvenuto all'Inter da tutti gli interisti!
FONTE: Inter.it
Pazzini è un giocatore dell'Inter
Alla Samp 12 milioni e Biabiany
Accordo raggiunto fra Doriano Tosi e Marco Branca: a Corte Lambruschini anche l'intero cartellino del giovane difensore Caldirola
Giampaolo Pazzini
di MARCO LIGNANA
La trattativa finale è durata parecchie ore ma alla fine l'accordo è stato raggiunto: Giampaolo Pazzini va all'Inter in cambio di 12 milioni di euro e gli interi carellini di Jonathan Biabiany e del giovane difensore under 21 Luca Caldirola (oggi al Vitesse, in Olanda). Gli ultimi ostacoli erano legati alla volontà dello stesso Biabiany di venire a Genova, e alle relative condizioni economiche. Ma nel pomeriggio l'intesa è stata trovata. A rappresentare il giocatore è stato Davide Torchia, che insieme a Tullio Tinti cura gli interessi dell'ormai ex numero 10 blucerchiato.
Pazzini era arrivato alla Samp nel gennaio di due anni fa per nove milioni di euro, l'acquisto più oneroso della gestione Garrone. In blucerchiato (al fianco di Cassano) ha segnato una valanga di gol, con una media di circa una rete ogni due partite. In serie A i gol sono stati 36, contando anche le coppe si arriva a 48. Grazie a questi numeri il "Pazzo" si è conquistato la fiducia del ct Prandelli e la maglia della nazionale. Per i tifosi blucerchiati il colpo è durissimo: dopo aver perso Fantantonio, nel giro di un mese devono dire addio anche a Pazzini. I gemelli del gol non ci sono più.
(27 gennaio 2011)
FONTE: Genova.Repubblica.it
10 gennaio 2011
Piccoli club, grandi campioni: le regine del mercato-giovani
Pazzini è uno dei gioielli cresciuti nel vivaio dell'Atalanta
Il vivaio dell'Atalanta (serie B) ha lanciato più giocatori di Milan, Inter o Juve. Che, invece, puntano molto sulla Primavera. Lo "strano caso" della Lodigiani: gioca nel campionato di Promozione ma alleva campioni come Candreva, Liverani e Di Michele
Dai Pulcini alla Serie A con una maglia: in Italia quasi mai
Pazzini
di Vanni Spinella
Un prodotto del proprio settore giovanile diventato capitano e bandiera (Totti), un altro già pronto a sostituirlo (De Rossi), altri due, Greco e Rosi, che si stanno ritagliando spazi importanti. In quanto a giovani cresciuti in casa e poi lanciati, in Italia, il modello più virtuoso sembra essere quello della Roma.
Quando si tratta di sfornare calciatori da Serie A, però, le realtà che lavorano meglio non sono al vertice del calcio italiano. Basti pensare che dal settore giovanile dell’Inter (facendo tutta la trafila) sono usciti solo due giocatori che oggi calcano i campi di A (Meggiorini e Destro). La Juve ne ha cresciuti 11, il Milan 14. Tutti lanciati, e spesso mai tornati.
Scendendo in B, invece, c’è quello che può essere considerato il miglior vivaio d’Italia. L’Atalanta ha cresciuto addirittura 15 calciatori professionisti che attualmente giocano nel massimo campionato italiano (Donati, Mutarelli, Agazzi, Lazzari, Canini, Pinardi, Perico, Pelizzoli, Natali, Montolivo, Motta, Brivio, Pazzini, Zauri, Morosini) e molti di questi sono diventati simboli della squadra nerazzurra, terminato il percorso formativo delle giovanili: Donati, Montolivo, Lazzari, Pazzini…
Oggi tutti campioni affermati.
Che dire poi della miniera d’oro costituita dal vivaio della Lodigiani [...]
FONTE: Sport.Sky.it
Al bomber Giampaolo Pazzini un premio dedicato alle sue radici
28 dicembre 2010
MONSUMMANO. Giampaolo Pazzini, prolifico bomber della Sampdoria e della Nazionale, è il primo a ricevere il premio "Città di Monsummano Terme". Il riconoscimento vuole onorare chi, attraverso lo sport, ha fatto conoscere Monsummano. L'onorificenza inaugurale non poteva che andare a Pazzini il quale "grazie alle sue capacità professionali e al suo valore, ha reso nota in ambito nazionale e internazionale la conoscenza del nostro territorio". La punta blucerchiata, nato e vissuto nella città del Giusti e in Valdinievole, ha mosso i primi passi della sua luminosa carriera in società della zona. Poi il grande salto nella Fiorentina e la consacrazione a Genova e con la maglia azzurra, culminata con la partecipazione agli ultimi Mondiali di calcio in Sudafrica. Il premio, oltre alla sua novità e alla personalità che lo ha ricevuto, era importante anche per l'opera consegnata: una serigrafia impressa su un ovale di cristallo sorretto da un basamento di legno commissionata dal comune ad Alberto Battaglioli, pittore e scultore di Montevettolini, deceduto per un malore la notte del 6 dicembre scorso. Oltre al sindaco, anche i familiari di Battaglioli (moglie, figlia e fratello), insieme a Pazzini, hanno onorato l'artista e il suo ultimo lavoro: l'immagine di viale Martini con un disegno che ritrae Pazzini nel suo famoso gesto di esultanza (l'indice e il medio ad indicare gli occhi) che, se illuminato con una torcia, appare ingrandito nella parete retrostante. L.S.
FONTE: IlTirreno.Gelocal.it
Italia, Pazzini:| 'Mi sento un giocatore importante a livello europeo'
10 ottobre 2010 alle 15:43
Giampaolo Pazzini, attaccante della Samp, è carico in vista della sfida di martedì contro la Serbia: "Sarebbe bello giocare, sono a disposizione di mister Prandelli. Ho saputo che il terreno di gioco del Ferraris è stato rizollato, ci voleva la Nazionale, dopo che per due mesi abbiamo giocato su un campo allucinante. Cassano? E' un campione, anche se a Belfast non ha fatto cose grandissime. Lo vedo tranquillo e sereno, ha voglia di scherzare e questo è un bel segnale. Mi sento un giocatore importante a livello europeo: il doppio impegno col Werder mi ha lasciato la voglia di misurarmi a livello internazionale".
FONTE: CalcioMercato.com
STAGIONE 2009-2010 + - =
Garrone: «Cassano-Pazzini come Vialli-Mancini»
26 apr 2010
ROMA, 26 aprile - La Samp ammazza-grandi sogna la Champions League e si gode la coppia d'oro Cassano-Pazzini. Una coppia che fa gioire i tifosi doriani, e il presidente Riccardo Garone che paragona i due alla storica coppia-gol Vialli-Mancini. «Cassano-Pazzini come Vialli-Mancini? Sì, direi proprio che li ricordano -dice a "La politica nel pallone su GR Parlamento"- Hanno fatto 25 gol in due, sono una coppia fantastica. Certo, adesso ci vorrebbe qualche altro gol nelle ultime tre partite... ».
«Sono una coppia fantastica, ora devono fare altri gol per la Champions. Per la Sensi arbitro inadeguato? Non c'era il fuorigioco su Cassano. Marotta alla Juve? Fino a fine campionato non ne parliamo»
SOGNO CHAMPIONS - Gol che potrebbero significare Champions, magari anche senza preliminari. Il terzo posto, infatti, è a 4 punti. «Il terzo posto, senza fare i preliminari, sarebbe straordinario, ma non vorrei poi che l'anno prossimo i fan mi chiedessero lo scudetto... - scherza Garrone- Diciamo che fino a qualche mese fa sognavamo in silenzio, oggi sono sogni più consapevoli, e speriamo di arrivare quarti».
MERCATO, NO COMMMENT - Il sogno-Champions, però, non deve distrarre squadra e società. Per questo Garrone non vuole parlare di mercato (giocatori, allenatore e dirigenti) fino a fine campionato: «Non si parla di nulla. Marotta alla Juve? Mi limito a ripetere quello che ho già detto: nella mia esperienza, se c'è un manager che ha una migliore opportunità di carriera io non lo trattengo. Ma di queste cose non abbiamo parlato. Abbiamo solo commentato quello che si leggiamo sui giornali. Richieste per Cassano e Pazzini? Ripeto, fino a fine campionato non si parla di mercato, anche per quanto riguarda il rinnovo di Del Neri». Garrone non si sbilancia anche sugli eventuali rinforzi in caso di qualificazione in Champions: «Balotelli? Ci vorrebbero due Garrone. Uno per lui e uno per Cassano.... Però vederli insieme sarebbe un gran divertimento». Cassano, però, «è assolutamente maturato -spiega Garrone-. E' lontano dalle 'cassanate' di un tempo, anche se resta un ragazzo con l'argento vivo addosso».
POLEMICHE ARBITRALI - Garrone torna poi sulla vittoria contro la Roma che, secondo Rosella Sensi, è stata condizionata da un arbitraggio "inadeguato". «Mi dispiace per la Sensi -commenta il presidente della Samp- perché l'avevo vista cantare a inizio partita con i tifosi. Ma ho rivisto gli episodi contestati: si vede che Zauri cerca di togliere la mano, e poi non dimentichiamo che è stato fischiato un fuorigioco a Cassano che non c'era. Quindi abbiamo avuto l'handicap di subire il gol per primi. Diciamo che tutti davano per scontata la vittoria della Roma, anche prima del primo tempo. Adesso aspetto una telefonata di Moratti... ».
FONTE: CorriereDelloSport.it
Roma-Samp Ranieri ai suoi: «Occhio ragazzi, Cassano-Pazzini sembrano Vialli-Mancini»
Marcello Di Dio - Dom, 25/04/2010 - 02:04
RomaIl ritorno degli ex Cassano e Delneri, la caccia al gol di Totti (gli manca da tre mesi) che vuole cancellare i veleni della settimana dopo il gesto nel derby, ma soprattutto la rincorsa scudetto della squadra di Ranieri. Tanti i motivi di interesse di Roma-Sampdoria, per molti l’ultimo vero ostacolo, superato il quale il finale di campionato dei giallorossi sarà in discesa. «E se poi quelle dopo ce le danno?», replica il tecnico di San Saba che preferisce tenere alta la tensione, appellandosi alle parole chiave della sua ricetta: determinazione, aggressività e umiltà. Ciò che servirà anche contro i blucerchiati: «Noi e loro siamo le sorprese di questo campionato e poi hanno quella coppia là davanti che sta facendo molto bene, Cassano e Pazzini sembrano Mancini e Vialli», sottolinea Ranieri.
Proprio il calciatore di Bari Vecchia gli ha augurato di essere presto il ct della Nazionale, ricordando come l’allenatore romano avesse cercato di portarlo alla Juventus. «Antonio è una persona stupenda - la risposta di Ranieri - uno di quei giocatori che da soli valgono il prezzo del biglietto, come Totti, Del Piero o Menez». Già, il francese rinato - parole sue - dopo una discussione con il tecnico della Roma. «Non mi prendo meriti - evidenzia il tecnico di San Saba - lui ha saputo sfruttare al massimo le sue doti grazie anche ai compagni che gli sono sempre stati vicini». Oggi sarà nel tridente con Vucinic, oggi 200 in A («ha qualità tremende», dice del montenegrino Ranieri) e Totti. Che in carriera ha già segnato dieci gol alla Sampdoria, uno bellissimo a Genova che fece scattare la standing ovation dell’intero stadio. Ora la gioia personale gli manca dal 23 gennaio (rete alla Juventus), ma prima di allora i gol del capitano hanno tenuto a galla la barca che navigava in cattivissime acque.
Oggi ritroverà l’ex amico Cassano («ha numeri eccezionali, speriamo che li lasci a Genova», ha detto il numero 10 della Roma nei giorni scorsi) che vorrebbe «oscurare» per riprendere per mano la squadra nel rettilineo finale. Con quel tarlo dei pollici post derby che tanto hanno fatto discutere. L’ad dell’Inter aveva parlato di due pesi e due misure tra il gesto di Mourinho e quello di Totti. «È stato giusto così - la difesa di Ranieri - uno si è rivolto alle istituzioni, l’altro ai suoi tifosi, prendendo spunto dalla coreografia della Sud. Uno comunicava solo con la sua curva, l’altro con tutto il mondo...».
FONTE: IlGiornale.it
03/ott/2009 14.05.10
Mancini benedice il suo erede: "Cassano e Pazzini come me e Vialli, vent'anni dopo"
L'ex tecnico dell'Inter interviene al centenario del Bologna e confessa: "Che emozione la Samp lì in alto".
Come prima, più di prima. Vent'anni dopo, la Sampdoria è di nuovo in vetta. Di nuovo le cene nella pizzeria di Quinto dove andava quella scudettata, di nuovo una piazza che sogna, di nuovo un porto di mare più che mai vicino al cielo.
Cassano e Pazzini come Vialli e Mancini, dicevano tutti. Troppo presto per parlare, ribattevano i più. Ma ora è proprio uno dei due gemelli del goal, a consacrarli. E' Roberto Mancini, che fa capolino alla festa per il centenario del Bologna e confessa: "Che gioia la Sampdoria di nuovo lì in alto".
Sulla coppia d'oro Cassano-Pazzini, ha invece detto alla 'Gazzetta dello Sport': "Non è impossibile il parallelo tra me e Vialli e la coppia Pazzini-Cassano. Si tratta però di epoche e mondi molto diversi, così come loro sono giocatori diversi, ma è una bella favola che si ripete vent'anni dopo".
Poi, un'occhio alla serie A. "Leonardo? Lasciamolo lavorare. Donadoni? Io a Napoli? No. Roberto è bravo, deve lavorare in pace".
FONTE: Goal.com
STAGIONE 2008-2009 + - =
NAZIONALE
Fenomeno Pazzini, obiettivo Irlanda
Determinante il suo colpo di testa contro il Montenegro, conferma la serie magica e punta alla maglia di titolare mercoledì
dal nostro inviato FABRIZIO BOCCA
PODGORICA - Il nuovo personaggio è lui, il ragazzo di Monsummano Terme, nato giovane promessa e poi perduto nel calcio che cerca solo grandi firme e big stranieri. Mentre il fenomeno invece lo hai già in casa... Da metà gennaio a Giampaolo Pazzini sta succedendo tutto. Gol, gloria e soprattutto un futuro che torna a sorridere. "E' incredibile ma vero, in due mesi mi è cambiata la vita", ha detto appena finita la partita della nazionale a Podgorica.
Un suo colpo di testa ha messo definitivamente ko il Montenegro permettendo alla nazionale di vincere 2-0, di staccare l'Irlanda fermata in casa dalla Bulgaria, e di avviarsi così alla sfida di mercoledì contro la nazionale di Trapattoni con molta tranquillità in più e possibilità perfino di gestire il risultato. Tante grazie da mister Lippi, e non solo.
Non era stata un'Italia perfetta fino al gol di Pazzini, tutt'altro, abbastanza indecisa e ferma nel primo tempo, poco convincente in attacco, anche a causa del gravissimo infortunio di Di Natale che alla nazionale ha immolato un ginocchio. Pazzini, che due anni fa con la maglia dell'Under 21 segnò una tripletta all'Inghilterra nel giorno dell'inaugurazione del nuovo Wembley, è entrato al posto di uno zoppicante Iaquinta, e con un bel colpo di testa ha sistemato le cose. Confermando di essere in un periodo di grandissima ispirazione. Come dice Lippi "quando tocca palla la mette dentro". Ora bisogna insistere, per sfruttare la grande vena ispiratrice.
Toscano, esploso fin da giovane nell'Atalanta, la Fiorentina lo aveva acquistato nel gennaio 2005 per 6,5 milioni di euro quando aveva appena vent'anni. Non sempre il suo rendimento era apparso convincente, ma aveva cominciato a segnare sempre di più. Fino a quest'anno... Giampaolo, 25 anni da compiere ad agosto, ha dovuto lasciare la Fiorentina perché chiuso da Gilardino e Mutu. E probabilmente anche a causa di un rapporto non buono con Prandelli, che aveva preso a tenerlo spesso, troppo spesso, in panchina. Appena liberato dalla Fiorentina, appena arrivato alla Sampdoria, per 9 nove milioni di euro più il prestito di Bonazzoli, è esploso in una sequenza di gol impressionante. Otto reti in campionato, 12 in tredici partite giocate con la maglia blucerchiata, un'intesa praticamente perfetta con Cassano, diventato il suo personale assistman. La Samp ha cominciato anche a risollevarsi dalla sua stagione grigia. "Ho un bel rapporto con tutti in nazionale - ha detto alla fine - adesso non è il momento di parlare del passato".
Già, non è il momento, ma la sua è una vera e propria rivincita personale. E certo alla Fiorentina non deve far piacere vedersi dimostrare pubblicamente di aver sbagliato, di non aver saputo ritagliare uno spazio per un attaccante così. Adesso, con l'infortunio di Di Natale, Pazzini dovrebbe anche diventare titolare nella gara con l'Irlanda. L'Italia fatica a trovare, di questi tempi, un assetto efficiente in attacco. Contro il Montenegro, Iaquinta e Quagliarella non hanno fatto granché e l'inserimento di Pepe è servito a poco. Le armi migliori la nazionale sembra averle nelle retrovie della panchina dove ci sono appunto Giampaolo Pazzini e Giuseppe Rossi. Infortunati Toni e Gilardino - che per altro non hanno mai avuto il ruolo di leader - basterebbe forse trovare un attaccante dal rendimento più continuo per restituire alla nazionale campione del mondo quella forza che sembra aver perduto strada facendo. Può Pazzini assumere un ruolo del genere? Forse no, ma certo è meglio farlo giocare il più possibile. Considerato che a centrocampo la coppia De Rossi-Pirlo ha sfiorato quasi la perfezione, i ritocchi da fare non sembrerebbero poi molti.
Risultato positivo a parte la partita di Podgorica ha fatto però provare qualche brivido di troppo. Un primo tempo abbastanza grigio - risolto solo per un mani in area che ci ha regalato il rigore di Pirlo - la mancata espulsione di Cannavaro, l'intervento di Buffon nella ripresa che ha salvato gli azzurri dal pareggio. Lippi se ne è reso perfettamente conto, tanto da aver fortemente scosso la squadra nell'intervallo. "Sono contento della prestazione della squadra e sono contento per i ragazzi che si meritavano questo successo. Adesso abbiamo due punti sull'Irlanda e la possibilità mercoledì di costruirci un buon vantaggio in classifica".
Intanto pensiamo alla qualificazione, gioco e spettacolo dopo. Si sta anche lavorando per evitare spiacevoli incidenti o contestazioni sul caso Cassano, ormai a dir la verità abbastanza stemperato anche dal buon andamento della nazionale. "Siamo tutti sicuri - ha detto Lippi - che il pubblico di Bari saprà accogliere gli azzurri come meritano". No, si può essere in disaccordo sulla mancata convocazione di Cassano, ma non c'è alcun motivo per contestare gli azzurri
29 marzo 2009
FONTE: Repubblica.it
Pirlo-Pazzini: festa azzurra
L'Italia ora è in testa da sola
La Nazionale passa 2-0 in Montenegro con i gol del milanista su rigore nel primo tempo e dell'attaccante della Sampdoria, al debutto, nella ripresa. Il pari dell'Irlanda regala a Lippi il primato solitario nel girone. Brutto infortunio per Di Natale. Mercoledì a Bari la sfida al Trap
Andrea Pirlo festeggiato dopo il rigore dell'1-0. Ap
PODGORICA (Montenegro), 28 marzo 2009 - L’Italia torna dal Montenegro con tre punti in più, il primo posto ora solitario nel girone di qualificazione al Mondiale 2010, e il primo gol in azzurro, all’esordio, di Pazzini. Jovetic e compagni, che in casa avevano frenato Irlanda e Bulgaria, sono liquidati con un gol per tempo, con la calma della squadra di rango, che magari non sfavilla, quello no, ma sa come e quando colpire. E poi non guasta avere in porta Buffon: una parata, ma salva risultato.
EQUILIBRATORE PIRLO - Nel primo tempo il Montenegro è più fumo che arrosto, mentre l’Italia è super cinica. I padroni di casa sono vivaci, ma inconcludenti. Jovetic è bello da vedere come un quadro da museo, anche se qualche volta esagera, e Vukcevic conferma di avere qualità tecnica, ma davanti l’assenza di Vucinic si fa sentire, e Djalovic è stritolato dalla morsa Cannavaro-Chiellini, con "l’uomo mascherato" che sembra un supereroe da fumetti. L’Italia sfrutta l’esperienza. Contiene senza affanni le sfuriate locali e riparte con De Rossi e Pirlo, che calamita tutti i palloni.
RIGORE AZZURRO - Il vantaggio azzurro arriva proprio grazie al regista del Milan, oggi più avanzato: cross dalla destra di Pirlo, mani in area di Batak e rigore decretato dall’arbitro inglese Atkinson. Sul dischetto proprio Pirlo, che fa il cucchiaio alla Totti e porta avanti l’Italia. 1-0 per gli azzurri. Che dal 9’ hanno perso Di Natale, infortunatosi al ginocchio sinistro cadendo da solo in occasione di un cambio di direzione. Al suo posto un altro Udinese, Pepe, che fatica sulla sinistra, lui che è un destro naturale. E’ proprio Pepe, favorito da una chiusura sbagliata dello sciagurato Batak, a trovarsi sul piede il più casuale degli assist, ma spreca calciando alto da ottima posizione. L’Italia amministra il risultato, e rischia solo quando Cannavaro atterra Jovetic lanciato verso la porta: ammonito. Per il resto gli azzurri non incantano, perchè in avanti sono poco ispirati e non riescono a sfruttare le corsie esterne, ma amministrano il vantaggio con la sicurezza dei forti. All’intervallo è 1-0.
ESORDIO PAZZINI - L’Italia rientra in campo con gli stessi 11, ma Quagliarella e Pepe si sono scambiati le corsie. Iaquinta colpisce malissimo, solo a centroearea sull’eccellente passaggio di Pepe, più volitivo a destra, e spreca un rigore in movimento. E’ proprio l’attaccante della Juventus, acciaccato, a lasciare spazio a Pazzini, al debutto. L’attaccante della Samp cerca subito il finale da favola, ma un suo destro ravvicinato è respinto da Poleksic, ex portiere del Lecce.
PROVVIDENZA BUFFON - L’Italia viene "bucata" una sola volta, e Buffon ci mette una pezza, anzi i suoi guantoni, salvando la patria su Djalovic, che davanti a lui colpisce debolmente su un cross da sinistra che chiedeva migliore sorte. Parata favolosa.
FAVOLA PAZZINI - Dove eravamo rimasti con lui? Al gol sfiorato. Che diventa il 2-0 quando, il Pazzo sbatte dentro di testa un cross di Pepe, lanciato al millimetro in profondità da Pirlo. Esordio da sogno, il tempo dirà se da predestinato. Gara chiusa. E vittoria Italia. Che sorride due volte: perchè dall’Irlanda arriva la notizia agognata: la Bulgaria ha pareggiato. E gli azzurri allungano.
dal nostro inviato
Riccardo Pratesi
FONTE: Gazzetta.it
Pazzini, gol da Nazionale
E che coppia con Cassano
Il "Pazzo" in blucerchiato ha già segnato 10 reti, 7 in campionato, 3 in coppa Italia. La Samp lo pagato 9 milioni di euro, ora ha offerte più che doppie, ma lui non si muoverà. Perchè con il barese si esalta: per i tifosi sono i nuovi Vialli e Mancini. E Lippi lo fa seguire
Giampaolo Pazzini congratulato da Cassano dopo un gol alla Roma. Ansa
GENOVA, 16 marzo 2009 - Il "Pazzo" non si ferma più. La doppietta di ieri alla Roma porta a sette (con la Samp, più uno con la Fiorentina) i suoi gol in campionato, che diventano addirittura dieci sommando i tre centri in coppa Italia, a Udine (il primo) e all'Inter (gli altri due) nella semifinale di andata.
PIAZZA IDEALE - Dopo un girone di andata in chiaroscuro, la Samp aveva bisogno di un bomber vero, capace di esaltare Cassano, dopochè l'idillio con Bonazzoli era finito da tempo e Bellucci aveva pagato i suoi problemi fisici. Detto e fatto: la Fiorentina, fuori dalla Champions, ha dovuto diminuire necessariamente il monte-ingaggi, e Pazzini - sino a quel momento utilizzato pochissimo da Prandelli - era il primo sulla lista dei partenti. La Samp gli ha fatto una corte spietata: lui ha capito che questa sarebbe stata la piazza ideale per riemergere, ed anche se le alternative non gli mancavano, l'accordo è arrivato in fretta.
VERSO L'AZZURRO - Adesso, perché la festa sia davvero completa, gli manca solo la chiamata di Lippi in Nazionale (ieri, per l'attaccante della Samp, c'era al Ferraris il braccio destro del c.t. azzurro, "Ciso" Pezzotti). Presto sapremo: nel frattempo, l'a.d. Marotta può fregarsi le mani. Ha pagato l'ex viola nove milioni di euro, e dopo tre settimane di permanenza genovese al plenipotenziario blucerchiato è arrivata - dall'Inghilterra - la prima offerta (più che doppia: venti milioni...) per portarglielo via. "No, grazie, il "Pazzo" è sampdoriano e rimarrà tale a lungo", è stata la risposta.
PROVARCI SEMPRE - Ciò che più ha colpito, di lui, in questo primo periodo genovese, è stata la gran fame di gol che ha addosso. Tanto è garbato fuori dal campo, quanto cattivo e infallibile nell'area di rigore avversaria. Per questo i tifosi blucerchiati hanno già abbozzato per Giampaolo e Fantantonio il paragone con la celebre coppia della Sampd'oro tricolore, formata da Vialli e Mancini, anno di grazia 1990-91. Le premesse ci sono tutte: "Anche se, per reggere il confronto, loro dovranno proseguire così a lungo", avverte Mazzarri, costretto nell'occasione a fare il pompiere per frenare gli entusiasmi. D'accordo, ma se questo è stato il buongiorno di Pazzini ai sampdoriani, chissà cosa riserverà il resto della giornata.
Filippo Grimaldi
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
21 gennaio 2009.
Udinese-Sampdoria 2-5 dopo i rigori
Il match era terminato sull'1-1 con gol di Pazzini e Di Natale
A San Siro c'è Inter-Roma
UDINE, 21 gennaio - Di Natale fa e poi disfa. Pazzini fa e basta. Risultato: la Sampdoria passa al Friuli con Udinese, anche se solo ai calci di rigore, e si qualifica per la semifinale di Coppa Italia, dove troverà la vincete del big match Inter-Roma. Dopo un primo tempo di rara bruttezza, dove nessuna delle due squadre riesce mai ad andare al tiro, cambia tutto nella ripresa. Pazzini va in gol al 55', infilando Handanovic con un diagonale. Ma il vantaggio dei blucerchiati dura solo otto minuti, grazie soprattutto all'ingresso in campo del folletto Sanchez, che da solo mette in crisi la retroguardia ligure. Ed proprio il piccolo cileno, al 63', a subire il fallo di Ziegler (che rischia anche l'espulsione) da cui nasce il rigore che Di Natale trasforma.
Al 40' la Samp ha la possibilità di riportarsi avanti, con Delvecchio che tira a botta sicura da una decina di metri ma trova sulla sua traiettoria Felipe, che salva l'ormai impotente Handanovic. Ma l'occasione migliore è dell'Udinese, che all'89' si ritrova con un altro rigore a favore, ancora una volta grazie a Sanchez, che fa impazzire la difesa blucerchiata. Purtroppo per Marino, l'attaccante campano questa volta sbaglia e si va così ai supplementari. Nell'extra time non succede praticamente nulla, complice la stanchezza di entrambe le formazioni. La gara si decide così ai rigori. La Samp è implacabile: segnano Pazzini, Palombo e Sammarco, mentre dall'altra parte D'Agostino e Pepe si fanno incantare da Mirante (mentre Di Natale questa volta segna). La palla della vittoria capita sui piedi di Gastaldello. Che sfrutta l'occasione mandando la Samp in semifinale.
FONTE: TuttoSport.com
SERIE A
UFFICIALE: Pazzini alla Samp, Bonazzoli alla Fiorentina
14.01.2009 15.28 di Fabrizio Zorzoli
Fonte: violachannel.tv
La Fiorentina comunica il trasferimento a titolo definitivo delle prestazioni sportive dell'attaccante Giampaolo Pazzini all'UC Sampdoria. Nell'ambito della stessa operazione, la Fiorentina ha acquisito dalla Sampdoria, a titolo temporaneo con diritto di riscatto, le prestazioni sportive dell'attaccante Emiliano Bonazzoli (1979) che sarà presentato alla stampa questo pomeriggio alle ore 16:00 presso la Sala Conferenze dello Stadio Franchi.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
STAGIONE 2007-2008 + - =
Pubblicato: Venerdì, 5 ottobre 2007, 0.50 CET
La Fiorentina si salva ai rigori
©Getty Images
Fiorentina – Groningen 1-1 (and. 1-1, 4-3 dcr)
Groningen in vantaggio con Nevland, immediata risposta di Mutu: la lotteria dagli undici metri premia i viola.
FONTE: It.UEFA.com
SERIE A
UFFICIALE: Pazzini prolunga fino al 2011 con la Fiorentina
20.08.2007 16.30 di Giuseppe Di Napoli
Giampaolo Pazzini ha firmato il rinnovo del contratto che lo lega alla Fiorentina fino al 2011. Nel primo pomeriggio di oggi l'attaccante ha sottoscritto il prolungamento del contratto per altre quattro stagioni. Il giovane attaccante percepirà circa un milione di euro a stagione.L'intesa tra società e agente del calciatore era stata trovata lo scorso 23 luglio, mancava però la firma del calciatore impegnato nel ritiro estivo.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Pazzolivo è solo una bufala, dietro c'è la Nike
Di Silvio De Rossi sabato 9 giugno 2007
Speravamo che esistesse davvero. Speravamo che Pazzolivo fosse davvero un calciatore che segretamente calcava i campi della nostra Serie A. Speravamo che dietro a questa "lucida follia" ci fosse un blogger pieno di fantasia e invece il sogno è già finito. Pazzolivo, il mix tra Riccardo Montolivo e Giampaolo Pazzini(calciatori della Fiorentina) è solo una bufala. Il blog pazzolivo.splinder.com è stato solo un mezzo che la Nike ha utilizzato per una campagna di marketing virale.
Non abbiamo nessuna prova da mostrarvi a parte uno spot che abbiamo trovato nel Mediacenter di Gazzetta.it e poi anche su YouTube. Si vedono Pazzini e Montolivo (foto calcioviola.it) che sorridenti affermano di non essere una sola persona, di non essere gemelli. Chiudono così: "Poi vedrete" e alla fine del filmato spunta il baffo della Nike. Mera pubblicità... a breve sapremo di cosa.
Ci siamo rimasti un po' male perché l'idea ci aveva entusiasmato parecchio. Fare un esame fisiognomico ai volti dei due giocatori, analizzare il loro modo di scrivere, quello di calciare, era un'idea originale e geniale. Speravamo ci fosse dietro solo un blogger appassionato di calcio e invece c'è un'idea pubblicitaria da veicolare. Peccato.
In effetti, guardando il blog avevamo avuto qualche dubbio: ma come fa ad avere le foto dei due che calciano in allenamento? Come fa ad averle scattate così da vicino. Come fa ad averli sempre beccati insieme? Poi l'entusiasmo per l'idea originale aveva avuto il sopravvento. Adesso ci rimane Allison Stokke. Anche lei nasconde un nuovo modo di fare pubblicità? Anche lei sta per sponsorizzare qualche cosa? Speriamo di no, altrimenti la blogosfera rischia di diventare un acquario. Un acquario pieno di pesci... da far abboccare.
(Un grazie a Lessicoenuvole che ci ha aperto gli occhi segnalandoci il video su Gazzetta.it. Grazie!)
p.s.
Ci frulla per la testa un pensiero: Di Pazzolivo ne hanno parlato Sky, Radio Deejay, la Gazzetta dello Sport e molti altri (tra i quali noi). Qualcuno sapeva che dietro c'era il "baffo"? Mah...
p.p.s.
Nessuno ci dica che la Nike è arrivata dopo. Sul blog di Pazzolivo i due giocatori calciano un pallone con il "baffo". Ma la Fiorentina non usa quel tipo di pallone. O no?
FONTE: SportEMotori.BlogoSfere.it
STAGIONE 2006-2007 + - =
11/11/2006 - SERIE A: FIORENTINA-ATALANTA 3-1
Pazzini nel finale dà i tre punti ai viola
Menomale che aveva solo 60' nelle gambe. Giampaolo Pazzini, al rientro dopo un lungo infortunio, proprio nei minuti finali segna la doppietta che vale tre punti per la Fiorentina. La sfida con l'Atalanta finisce 3-1 ed è un risultato giusto alla luce di un grande secondo tempo viola. Proprio Pazzini aveva cercato il gol con grande decisione, mancandolo due volte per una questione di centmetri. Bella partita e Atalanta che non esce affatto ridimensionata: nel primo tempo i ragazzi di Colantuono hanno tenuto benissimo il campo. Solo un calo nella ripresa, seguito da una conseguente minore efficacia nel pressing, è stato fatale. Ma attenzione: Doni e compagni hanno tutto per dare grattacapi a molte squadre.
PRIMO TEMPO - Prandelli deve fare i conti con le assenze di Santana e Toni (il centravanti, reduce da una settimana tormentata, in cui alla metatarsalgia si è aggiunta la febbre, non è neppure in panchina) e punta su un tridente inedito che affianca al rientrante Pazzini la qualità di Mutu e Jorgensen. A centrocampo l'altro ex Montolivo è preferito a Gobbi e Blasi. Colantuono si affida al 4-4-1-1 che gli ha già dato molte soddisfazioni, con Donati in regia al posto di capitan Bernardini, infortunato. La gara è subito vivace anche per merito degli ospiti, che non rinunciano mai a giocare. La Fiorentina dopo un inizio piuttosto deciso arretra e lascia spazio alle geometrie bergamasche, ben orchestrate da Doni, pronto per l'eventuale convocazione di Donadoni, che si muove bene tra le linee. E così al 25' il vantaggio di Migliaccio (primo gol in serie A), liberato da un rimpallo sul braccio di Pasqual dopo una punizione di Doni, non stupisce nessuno.
Ma i viola hanno il merito di trovare subito il pari: Ujfalusi va via sulla destra e crossa per Pazzini, Calderoni si salva sul colpo di testa del centravanti ma non può nulla sulla ribattuta di Mutu. La partita si mantiene brillante, con l'Atalanta che va in leggera sofferenza dopo aver subìto l'1-1. Jorgensen al 37' si vede ribattere un bel destro da Rivalta, prima di uscire per infortunio (botta dietro l'orecchio e visita precauzionale in ospedale). Ma il verdetto di parità di fine tempo è sostanzialmente equo, con le squadre che vanno al riposo con qualche polemica (De Marco non punisce una trattenuta di Doni a Mutu, il rigore poteva starci anche se non sembra evidente).
SECONDO TEMPO - Si riparte con le squadre che non si accontentano del pari. Ma è la Fiorentina a giocare meglio. Come sempre Liverani quando non subisce un pressing ossessivo è un regista meraviglioso. I ragazzi di Prandelli offrono notevoli bagliori: al 10' gran palla di Mutu per Pazzini in verticale, il giovane attaccante si allunga per uno splendido diagonale che si perde a lato di pochissimo. Ancora Pazzini sfiora il gol per due volte (clamorosa l'occasione in cui il giovane centravanti anticipa Calderoni di testa con la palla che esce di pochissimo).
Ora i viola meriterebbero il vantaggio: l'Atalanta fa fatica a ripartire e gli innesti dalla panchina (Adriano, Soncin ed Abejon) non riescono a dare un contributo apprezzabile. Il giusto premio per la Fiorentina arriva nel finale: Pazzini fa esplodere l'Artemio Franchi dopo una prima respinta di Calderoni proprio al 45' e nel recupero, con l'Atalanta tutta in avanti, trova il gol che chiude i conti. Bentornato.
FONTE: TuttoCalciatori.net
Finisce 3-1 per i viola che salgono a 3 punti. Doppietta dell'attaccante
A segno anche Migliaccio e Mutu. Infortunato Jorgensen
Pazzini show, cancellato l'handicap
La Fiorentina travolge l'Atalanta Pazzini show, cancellato l'handicap
FIRENZE - Pazzini-show consegna alla Fiorentina la vittoria che cancella l'handicap di inizio campionato.
Il centravanti viola firma con una pregevole doppietta il successo della squadra di Prandelli che piega 3-1 al Franchi l'Atalanta.
Partita risolta dai viola nella parte finale del match grazie ai gol di Pazzini, fresco di convocazione in Under 21. Prandelli in campo con il 4-3-3. Jorgensen insieme a Mutu e Pazzini in fase offensiva. Toni non trovava posto nemmeno in panchina. L'Atalanta di Colantuono si affidava ancora al buon momento Doni, schierato alle spalle di Ventola, unica punta. In difesa rinuncia a Bernardini, al suo posto Loria. A centrocampo la coppia Migliaccio-Donati, in panchina Zampagna. Partita vibrante sin dalle prima battute di gioco. Al 7' Kroldrup a due passi da Calderoni ma al momento della battuta subiva l'intervento in extremis di Loria (ottimo il suo rientro), bravo ad anticipare il difensore viola.
Fiorentina più vivace in attacco, i bergamaschi non rinunciavano al contropiede. Al 12' primo cambio, forzato, per Prandelli: Kroldrup (stiramento) lasciava il campo, al suo posto Gamberini. Al 16' Ventola fuggiva via ma per il direttore di gara la posizione del centravanti era in fuorigioco. Al 25' calcio di punizione sulla destra di Doni, palla sul primo palo, Migliaccio raccoglieva un rimpallo sul braccio di Pasqual e da due passi firmava il vantaggio per l'Atalanta. Un giro di orologio e i viola trovavano subito il pareggio: cross di Ujfalusi per la testa di Pazzini, sulla respinta di Calderoni si avventava Mutu che con una forte conclusione batteva il portiere bergamasco. Al 29' Montolivo dalla distanza calciava forte ma con mira decisamente sbagliata.
Al 36' gran tiro al volo di Jorgensen con deviazione di Rivalta, appostato sulla traiettoria del pallone. In chiusura di prima frazione di gioco, solo un tiraccio di Doni alto sul fondo.
Prandelli rinunciava anche a Jorgensen. Il danese lasciava il campo e al suo posto entrava Reginaldo. Al 46' Doni fermava Mutu in area De Marco lasciava correre. Un minuto dopo il rumeno calciava bene ma la palla terminava alto sulla traversa. Squadre poi al riposo. Nella ripresa, dopo 1', sinistro di Donati con palla fuori dallo specchio della porta bergamasca. Al 4' Colantuono perdeva per infortunio capitan Bellini, al suo posto il brasiliano Adriano. I viola premevano sull'acceleratore alla ricerca del gol. Al 10' azione in verticale Montolivo-Mutu, palla per Pazzini che girava a rete un gran destro con palla di poco fuori. Al 17' splendida palla dentro di Donadel per Pazzini che di prima intenzione calciava a rete trovando la respinta di Calderoni. Palla ancora sui piedi di Pazzini che calciava alto.
Un minuto dopo, sugli sviluppi di un angolo, Pazzini deviava di testa con palla ancora fuori. Al 24' Ujfalusi entrava in area ma invece di rimettere al centro calciava sul portiere. Al 26' prima mossa di Colantuono: dentro il guizzante Soncin al posto dello stanco Ventola. Al 44'azione caparbia di Pazzini che da due passi beffava Calderoni. Al 4' di recupero ancora Pazzini per il definitivo 3-1.
FIORENTINA-ATALANTA 3-1
FIORENTINA (4-3-3): Frey; Ujfalusi, Dainelli, Kroldrup (12'pt Gamberini), Pasqual; Donadel, Liverani (46'st Pazienza), Montolivo; Jorgensen (44'pt Reginaldo), Mutu, Pazzini. In panchina: Lupatelli, Potenza, Blasi, Gobbi. Allenatore: Prandelli
ATALANTA (4-4-1-1): Calderoni; Bellini (4'st Adriano), Rivalta, Loria, Ariatti; Ferreira Pinto, Migliaccio, Donati, Tissone (31'st Abeijon); Doni; Ventola (26'st Soncin). In panchina: Ivan, Talamonti, Bombardini, Zampagna. Allenatore: Colantuono
ARBITRO: De Marco di Chiavari
RETI: 25'pt Migliaccio, 26'pt Mutu, 44'st e 49'st Pazzini.
NOTE: Serata fresca, terreno in buone condizioni. Spettatori: 30mila circa. Ammoniti: Migliaccio, Doni, Abeijon, Pasqual. Angoli: 4-3 per l'Atalanta. Recuperi: 2'pt e 4'st.
(11 novembre 2006)
FONTE: Repubblica.it
RASSEGNA STAMPA
Coppa Italia: una Fiorentina sprecona batte il Giarre 3-0
20.08.2006 07.56 di Appi
Fonte: calciotoscano.it
Al Franchi la prima di Coppa Italia finisce 3-0 per i viola, ma il risulato poteva essere molto più rotondo. A parte Frey e Gamberini, ci hanno provato tutti a superare il portiere del Giarre. Primo tempo a ritmo basso con buone occasioni non trasformate. Nella ripresa il gol di Santana dopo pochi secondi e la doppietta di Pazzini spianano la strada al secondo turno per la formazione di Prandelli, Per la prima della stagione Prandelli manda in campo Gamberini a far coppia con Dainelli, per il resto la formazione viola è quella annunciata.
[...]
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
STAGIONE 2005-2006 + - =
Pazzini, un gol al futuro
Un anno di Fiorentina. Tra illusioni, conferme, gol e un po' di rabbia. Quella che ha scaricato prendendo per il collo Morfeo dopo il fallaccio di Parma, o quella che ha sfogato sotto la curva Fiesole dopo il gol al Siena. Giampaolo Pazzini, talento in perenne equilibrio su se stesso, è ancora alla ricerca del suo vero io. Coccolato - forse anche troppo - criticato, apprezzato e a volte messo in discussione: non ci sono ancora certezze nel calcio di questo ragazzo di ventidue anni, nato a Pescia e cresciuto in una famiglia di calciatori (il padre Romano e il fratello Patrizio hanno giocato in serie C), emigrato a quattordici anni dopo essere passato dal Margine Coperta, società satellite dell'Atalanta.
«Ho sempre pensato che Giampaolo sarebbe diventato un calciatore vero, un professionista» ha raccontato il padre. Giampaolo ce l' ha fatta. è cresciuto in fretta e ha saputo sfruttare il suo talento. Galli e Lucchesi l' hanno portato a Firenze per cinque milioni e mezzo di euro. Una promessa. Una speranza. Proprio come Bojinov, il compagno con cui ha dovuto dividere il posto in squadra. «Va bene così» ha detto domenica sera. Forse è davvero così. O forse no. Non importa. Quello che conta è che Pazzini impari in fretta a gestire se stesso. «è dura giocare così poco - ha detto ancora dopo la gara con il Siena - ma a Firenze sto bene. E poi le grandi squadre hanno tutte quattro o cinque attaccanti».
Appunto. E nella Fiorentina il talento di Pazzini non è mai stato messo in discussione. Il resto sì. La sua capacità di stare in campo, la sua voglia di integrarsi con le logiche di Prandelli. Non è facile cambiare se stessi, ma a quell' età ci si può provare. E Pazzini ci sta provando. Il gol contro il Siena è stato una liberazione. «Sono felicissimo». Diplomato in ragioneria, un appartamento nel centro di Firenze, timido e geloso della sua vita privata, quando non ha un pallone tra i piedi passa il tempo davanti alla tv. Un bel film, oppure la playstation.
Il gol più bello della sua carriera (per ora) lo ha segnato alla Juventus, la squadra per cui faceva il tifo da ragazzino. «Mi piaceva Del Piero» ha chiarito lui. Acqua passata, adesso nel suo oggi c'è solo la Fiorentina. E Prandelli. Uno che sa come far crescere i ragazzi. Che sa capirli. E, soprattutto, li sa gestire. L'anno scorso Pazzini ha vinto il trofeo Piola (miglior giovane della stagione precedente), quest'anno gli hanno assegnato uno degli Oscar del calcio. Talento in continua rincorsa, è uno dei punti fermi della Under 21 di Gentile.
Sogna di giocare la Champions League («con la Fiorentina» ha sempre detto) e di indossare la maglia della Nazionale. Il resto sono piccoli dettagli. «Se oggi sono un calciatore lo devo soprattutto ai miei genitori che mi sono sempre stati vicini» disse in un' intervista di qualche mese fa. Adesso, però, deve continuare da solo. Un passo per volta. E senza rabbia.
GIUSEPPE CALABRESE 07 marzo 2006
FONTE: Repubblica.it
GIOVANILI + - =
Polisportiva Margine Coperta
Vivaio toscano dell'Atalanta Calcio
Sono passati da noi - GIAMPAOLO PAZZINI
FONTE: PolisportivaMargineCoperta.it