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Mister Aglietti a tutto campo prima di Ascoli-Hellas Verona
14/10/2016
A meno di ventiquattr'ore dalla partita col Verona, Mister Aglietti in conferenza stampa ha parlato del momento della squadra, dello stato di salute dei suoi calciatori e dell'avversario, definito dal tecnico come probabilmente il più forte della Serie B.
"Le prestazioni sono importanti perché spesso attraverso buone prove si arriva al risultato, ma noi attualmente non riusciamo a muovere la classifica. Finora non abbiamo demeritato, ma le gare non sono andate come volevamo a volte per episodi, altre volte per mancanza di cattiveria sotto porta, altre ancora per mancanza di un pizzico di fortuna.
Col Verona sarà una gara molto difficile contro una squadra con un organico importante e che probabilmente è la più forte del campionato, dovremo essere bravi a giocare con grande intensità, dovremo aggredirli e sfruttare le situazioni che ci capiteranno. Una vittoria domani potrebbe sbloccarci sotto tutti i punti di vista. Pazzini? Il Verona non è solo lui, ci sono tanti giocatori importanti; Pazzini lo conosco bene, è un leader e non soltanto per i gol che realizza. In Serie B non ci sono gare scontate ed entreremo in campo per vincere, come sempre, a prescindere dall’avversario; ogni partita può riservare una sorpresa; il Verona è in un momento positivo, reduce da tante vittorie consecutive e magari questo potrebbe far sì che vengano ad affrontarci con più tranquillità e con quel pizzico di sicurezza in più che dobbiamo sfruttare a nostro favore. Difesa loro punto debole? Può essere, spingono molto con i due terzini, sono molto alti, è un tema tattico da sfruttare. Forse il Verona è la squadra giusta da incontrare in questo momento, la squadra ideale per triplicare le forze e ottenere il risultato.
Fa piacere avere la fiducia dell’ambiente, della società e dei ragazzi, ma mi ‘girano le scatole’ per non aver ottenuto qualche risultato in più; da parte mia c’è la voglia di vivere una stagione tranquilla, non sarà semplice, ma questa piazza merita tanto, merita di competere sul altri livelli, che magari in futuro si raggiungeranno; chiedo di avere fiducia non solo in me, ma anche nella squadra e nella Società, i ragazzi meritano di essere sostenuti perché col sostegno dei tifosi possiamo ottenere di più.
Cacia e Giorgi? Ho grossi dubbi perché hanno ancora qualche problemino. Hanno una grande voglia di giocare e di mettersi a disposizione della squadra, segno dell’attaccamento che hanno per questa maglia; Giorgi sta recuperando, anche se ieri ha avuto un piccolo risentimento; Cacia oggi ha provato con la squadra. Mettere dentro giocatori che non sono sicurissimi di essere a posto è sempre un rischio. Però ci sono ancora ventiquattr’ore di tempo, parlerò con i diretti interessati e col Dottore e valuteremo insieme.
Perez/Favilli? Vediamo, il primo obiettivo è di recuperare Cacia; comunque sia Perez che Favilli hanno giocato una volta a testa e, per voglia e cattiveria, hanno fornito discrete prestazioni, è chiaro che un attaccante viene valutato per i gol che fa, ma non si può neanche buttare la croce addosso a loro.
Addae? Ha caratteristiche diverse da Bianchi, non si può chiedergli di fare il lancio illuminante o di dettare i tempi alla squadra, è un giocatore fisico che a Novara ha fatto bene quello che gli era stato richiesto e che serviva in quella gara. Domani Cassata è squalificato, alcuni ragazzi sono rientrati dalla Nazionale con qualche acciacco, Giorgi sta così così, quindi, se giocheremo a tre, potrei riproporre lo stesso centrocampo di Novara.
Da chi mi aspetto qualcosa in più? Da tutti, quando dico che tutti devono meritarsi il posto, non va interpretato come una minaccia, ma significa che chi non gioca deve stare col fiato sul collo di chi scende in campo e chi gioca deve fare ancora meglio e qualcosa di diverso, più sul piano dell’attenzione che dell’atteggiamento, dato che quest’ultimo non è mai mancato alla squadra. Se dando quasi tutto in campo non riusciamo a fare risultato, allora vuol dire che dobbiamo andare ancora più in là per ottenerlo.
Il modulo? Non sono un integralista del 4-3-3, in altre piazze ho utilizzato anche il trequartista, ma in questa squadra credo che il 4-3-3 sia il modulo che valorizzi al meglio i giocatori; cerco di impiegare i calciatori nel loro ruolo e di dare certezze alla squadra. Usare il trequartista significherebbe non poter impiegare due come Orsolini e Gatto che hanno caratteristiche diverse. Il problema non è il modulo, ma l’interpretazione della fase offensiva".
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21 i convocati di Mister Aglietti
14/10/2016
Sono 21 i bianconeri convocati da Mister Aglietti al termine della seduta di rifinitura che la squadra ha svolto stamattina allo stadio. Non recupera Felicioli, ancora influenzato.
Questa la lista completa:
Addae, Almici, Augustyn, Bianchi, Cacia, Carpani, Cinaglia, Favilli, Gatto, Gigliotti, Giorgi, Hallberg, Jaadi, Lanni, Lazzari, Mengoni, Mignanelli, Orsolini, Pecorini, Perez, Ragni.
Squalificati: Cassata
Diffidati: nessuno
Indisponibili: Felicioli
FONTE:
AscoliPicchio.com
Pubblicato il:14 ottobre 2016
EZIO ROSSI - Esperto di Calcio
Pronostico Ascoli-Verona del 15/10
Il Verona in cerca della promozione in Serie A dovrà fare visita al neo-promosso Ascoli.
A contrastare le ambizioni promozione dell'Hellas Verona spetterà all'Ascoli nel match di sabato pomeriggio delle 15:00 allo Stadio Cino e Lillo del Duca di Ascoli Piceno. Un match in cui le squadre avranno obiettivi totalmente contrapposti con gli scaligeri che mirano ad una promozione diretta nella massima serie mentre i bianco-neri puntano ad una salvezza molto difficile visto il livello delle concorrenti.
Qui Ascoli
L'Ascoli lotta per una salvezza difficile dato che sono molte le squadre ben attrezzate per rimanere nella serie cadetta. Attualmente la squadra bianconera si trova al diciottesimo posto avendo totalizzato 7 punti frutto di una vittoria, quattro pareggi e tre sconfitte. Nell'ultima giornata di campionato l'Ascoli ha perso 1-0 in casa del Novara. Per i piemontesi è risultata decisiva la rete di Farago al 62' su assist di Sansone. Aglietti, tecnico dell'Ascoli, dovrebbe schierare un 4-3-3 con Lanni in porta, Mignanelli, Mengoni, Augustyn e Almici in difesa, a centrocampo ci sarà spazio per Carpani, Bianchi e Addae mentre il tridente d'attacco sarà formato da Gatto, Perez e Lazzari.
Qui Hellas Verona
Situazione di classifica totalmente diversa per il Verona che guida la Serie B insieme al Cittadella capolista. La squadra veneta occupa attualmente la seconda posizione grazie ai 17 punti ottenuti frutto di cinque vittorie, due pareggi ed una sconfitta. Nell'ultima giornata di campionato la squadra scaligera è stata fermata sul 2-2 dal Brescia. Alla doppietta di Pazzini hanno risposto per le rondinelle Caracciolo e Torregrossa portando il risultato sul definitivo 2-2. Pecchia dovrebbe affidarsi ad un offensivo 4-3-3 con Nicolas a difendere la porta, Romulo, Bianchetti, Caracciolo e Souprayen in difesa, sulla mediana spazio a Valoti, Bessa e Fossati mentre il tridente d'attacco dovrebbe prevedere Siligardi e Luppi a sostegno dell'unica punta Pazzini.
Pronostico
La Serie B di quest'anno si presenta molto equilibrata ed è perciò molto difficile definire una favorita nitida per questo match dato che l'Ascoli può godere del fattore casa. La vittoria della squadra di casa è a 4.40, il pareggio è a 3.25 mentre la vittoria del Verona è a 1.95. La qualità veneta ci fa perciò propendere a consigliare il segno 2 che essendo quotato quasi alla pari risulta essere molto allettante.
FONTE:
It.BlastingNews.com
SERIE B
Tuttosport sull'Hellas Verona: "Tutti pazzi per il Pazzo"
14.10.2016 11.41 di Pietro Lazzerini Twitter: @PietroLazze
Tuttosport di questa mattina dedica l'apertura di Serie B all'Hellas Verona titolando: "Tutti pazzi per il Pazzo". L'attaccante e capitano dei gialloblu ha segnato già 8 reti, meglio anche di uno come Cavani al PSG.
RASSEGNA STAMPA
Il Corriere di Verona su Pecchia: "Hellas con il dominio del gioco"
14.10.2016 09.33 di Pietro Lazzerini Twitter: @PietroLazze
Il Corriere di Verona di questa mattina apre titolando: "Hellas con il dominio del gioco". La squadra di Pecchia ha dimostrato di saper dominare gli avversari, ma l'allenatore ha le idee precise: "Io preferisco vincere". Il tecnico gialloblu poi non si fida dell'Ascoli: "Hanno uomini di valore".
PRIMO PIANO
Verona, Fossati: "Analogie con il Cagliari dell'anno scorso. Siamo un bel gruppo. Pecchia? Un vincente"
11.10.2016 15.30 di Marco Lombardi
Fonte: trivenetogoal.it
Marco Fossati, centrocampista in forza all'Hellas Verona, ha parlato in toni entusiastici della propria esperienza in gialloblù: "Siamo un bel gruppo. Molti mi chiedono se assomigliamo al Cagliari della passata stagione... E' vero, avevamo molte soluzioni offensive e qui abbiamo Pazzini, che resta un grande. Basta vedere quello che ha fatto col Brescia. Ma senza nulla togliere al "Pazzo", la società ha lavorato molto bene. Il campionato di serie B è lunghissimo ed è sempre bene avere una rosa lunga, anche perchè ci sono i turni infrasettimanali. Siamo davvero un bel gruppo, composto da molti giocatori bravi e questo agevola il compito del mister... Sono rimasto stupito dall'atteggiamento dei ragazzi che erano retrocessi l'anno scorso. Non è facile avere subito la voglia di fare bene, quelle sono annate che segnano, ma loro hanno dimostrato di essere dei grandi professionisti...".
Sul campionato e le avversarie dirette nella corsa alla promozione: "Le favorite sono Bari, Spezia, Carpi e Frosinone... Però la B è un campionato difficile e molto lungo. Puoi perdere dove meno te lo aspetti. Per questo dobbiamo continuare a migliorare, anche in mezzo al campo...".
Su mister Pecchia ed il pubblico scaligero: "Pecchia non lo conoscevo... Mi piace perchè ha una mentalità vincente. Pretende sempre il massimo da noi e fa bene... Per quanto riguarda i tifosi, sono davvero incredibili, al di là di ogni immaginazione. Rispetto ad altre piazze, non smettono mai di incitare la squadra, anche quando si è sotto o si sbagliano dei passaggi. Questo in campo lo avvertiamo ed è una cosa molto positiva".
FONTE:
TuttoB.com
Ascoli-Verona, sfida da serie A nel segno di grandi campioni
11 ottobre 2016 - 13:45
di Andrea Ferretti
Sfida d’altri tempi quella tra Ascoli e Verona, due club che hanno frequentato insieme, e a lungo, la serie A. Non a caso 10 dei 20 precedenti li registriamo nella massima serie, numero che per quanto riguarda la serie B viene pareggiato con questa gara del “Del Duca” visto che in cadetteria bianconeri e gialloblù si sono affrontati 9 volte. Poi c’è anche una sfida in Coppa Italia. Il blasone delle due società si commenta da solo. Ascoli club più antico e vincitore di più campionati di B e di C rispetto al Verona, ma gli scaligeri dalla loro hanno uno scudetto, quello storico firmato mister Bagnoli del 1984-1985 quando ad Ascoli si imposero 3-1. Tutto sommato il passato denota grande equilibrio se pensiamo che dei 10 precedenti in A l’Ascoli ne ha vinti 4, persi 3 e pareggiati 3 segnando 14 gol contro gli 11 del Verona. Stessa musica in B con 3 vittorie bianconere su 9, 4 pareggi e 2 successi del Verona. Questi ultimi due coincidono con gli ultimi due Ascoli-Verona, in particolare l’ultimo giunto nella stagione in cui l’Ascoli era allo sbando, prossimo al fallimento. Al “Del Duca” finì 0-5 e due gol li segnò Daniele Cacia, il grande ex (se giocherà) di questa sfida.
L’ascolano Emidio Oddi giocò nel Verona, con cui venne promosso in A, prima di passare alla Roma In giallorosso vinse due Coppe Italia e affrontò i big dell’epoca come Platini della Juventus
Ricordiamo il tabellino del primo Ascoli-Verona. Era il 14 marzo 1976, finì 2-0 ma a fine stagione l’Ascoli di Riccomini retrocesse. Allenatore del Verona era Ferruccio Valcareggi, uno dei tanti miti del calcio italiano che hanno messo piede nello stadio ascolano. Era stato lui sei anni prima a guidare l’Italia al 2° posto ai Mondiali del Messico, quelli del 4-3 alla Germania in semifinale prima di arrendersi in finale al Brasile di Pelè. L’Ascoli si presentò così, oggi sarebbe una specie di 4-4-2: Grassi; Perico, Scorsa Castoldi Legnaro; Minigutti, Morello, Gola, Salvori; Silva, Zandoli. Identico lo schieramento del Verona: Ginulfi; Bachlechner, Cozzi, Busatta, Sirena; Franzot, Nanni, Mascetti, Maddè; Luppi, Macchi. Questo invece l’Ascoli sconfitto 0-5 il 27 aprile 2013. Silva (stavolta allenatore, ma attaccante bianconero nella sfida di 37 anni prima) puntò su questo 5-3-2: Maurantonio; Conocchioli, Prestia, Faisca, Ricci, Pasqualini; Morosini (22’st Colomba), Loviso, Fossati (36’pt Scalise); Feczesin (31’st Graham), Zaza. L’allenatore del Verona era Mandorlini, altro grande ex, quel giorno in tribuna perché squalificato. La formazione: Rafael; Cacciatore, Moras (33’st Bianchetti), Maietta, Agostini; Laner, Bacinovic, Jorginho (22’st Ferrari); Gomez, Cacia (7’st Cocco), Martinho.
Fabio Pecchia disputò le sue ultime partite in serie A con la maglia dell’Ascoli come testimonia la “figurina” tratta dall’album 2006-2007. Da allenatore è stato anche il vice di Rafa Benitez
Tra le curiosità di Ascoli-Verona, una riguarda diversi ex che hanno “timbrato” la sfida su opposte sponde. Cominciò Emidio Oddi che si vendicò di essere stato scartato dall’Ascoli che dopo la Primavera lo girò alla Fermana. Oddi dalla Fermana passò all’Ancona, quindi al Verona e poi alla Roma con cui fu protagonista perfino in Coppa Campioni, l’attuale Champions. A seguire troviamo Andrea Mandorlini che al Verona fece gol da difensore dell’Ascoli e poi il Verona ha allenato; Maurizio Iorio che aveva giocato in A con l’Ascoli a 19 anni e che al “Del Duca”, da gialloblù, segnò su rigore; Silvano Fontolan che decise un Ascoli-Verona in favore dei veneti e poi diventò lo stopper dell’Ascoli. In tempi più recenti all’Ascoli hanno segnato prima Sasa Bjelanovic, ex attaccante bianconero dell’ultima A, e poi Daniele Cacia.
Walter Junior Casagrande timbrò Ascoli-Verona con un gol nella sfida del 1987-1988
L’altra curiosità riguarda Ascoli-Verona della Coppa Italia 1982-1983. L’Ascoli aveva superato il turno eliminatorio guadagnando gli ottavi dove incrociò il Verona. Al “Bentegodi” finì 5-0. Senza storia il ritorno al “Del Duca” (0-0): ai quarti andò il Verona dove giocavano Spinosi (ex Juve e Nazionale) e un certo Josè Guimaraes Dirceu (aveva segnato un gol nel 5-0 dell’andata) che dopo due anni diventò trascinatore e simbolo dell’Ascoli (nella foto in alto, Dirceu contrastato da Scirea durante un Brasile-Italia). Nell’Ascoli quel 17 aprile 1983 giocò l’intera partita il 21enne Nico Stallone, attuale trainer del Monticelli, e mister Mazzone gettò nella mischia anche i 18enni Peppe Iachini e Tonino Regoli. Il centravanti era Francois Zahoui, il primo africano del campionato italiano.
Sasa Bjelanovic (57 gare e 11 gol in A con l’Ascoli) regalò la vittoria al Verona nel 2011-2012
SERIE A
1975-1976 2-0 2 Zandoli
1978-1979 1-0 Perico
1982-1983 2-3 Fanna, Oddi, Monelli (A), Penzo, Novellino (A)
1983-1984 2-1 Mandorlini (A), Iorio su rigore, Greco (A)
1984-1985 1-3 Di Gennaro, Briegel, Elkjaer, Hernandez (A)
1986-1987 0-1 Fontolan
1987-1988 1-1 Casagrande (A), Di Gennaro
1988-1989 3-0 2 Cvetkovic, Giordano
1989-1990 1-1 Pellegrini, Aloisi (A)
1991-1992 1-1 Stoijkovic, Maniero (A)
SERIE B
1990-1991 1-1 Pierleoni (A), Prytz su rigore
1992-1993 0-0
1993-1994 3-1 Lunini, 2 Maini (A), Cavaliere (A)
1994-1995 0-0
2002-2003 0-0
2003-2004 1-0 Colacone
2004-2005 2-1 2 Cristiano (A), Bogdani
2011-2012 1-2 autogol Mareco (A), Gomez, Bjelanovic
2012-2013 0-5 2 Cacia (1 su rigore), 2 Gomez (1 su rigore), Martinho
COPPA ITALIA
1982-1983 0-0
Ascoli-Verona: quattro ex capitanati da bomber Cacia
11 ottobre 2016 - 12:31
di Andrea Ferretti
Sono quattro gli ex di Ascoli-Verona. Il più atteso, se giocherà, è senza dfubbio Daniele Cacia che al termine della stagione 2012-2013 con la maglia gialloblù addosso timbrò 24 gol in 39 partite, più numerosi assist decisivi (nella foto mentre viene festeggiato dai compagni). Quel ritorno in serie A del Verona resta decisamente legato a doppio filo al bomber calabrese sulle cui tracce questa estate si sono messi anche gli scaligeri, nel caso fosse partito Pazzini. Gli altri ex della sfida sono l’allenatore Fabio Pecchia che nell’Ascoli giocò dieci anni fa, un paio di stagioni prima di chiudere col calcio giocato. Era l’Ascoli che retrocesse in B e che disputava il suo ultimo campionato di serie A (2006-2007). Con Sonetti allenatore, Pecchia collezionò 10 presenze.
Altro ex è il portiere Ferdinando Coppola (nella foto con la maglia dell’Ascoli al “Del Duca”) che difese i pali dell’Ascoli in B nel 2003-2004 per tornare poi l’anno dopo, dopo una breve parentesi alla Reggina, alla corte di Giampaolo e Silva conquistando prima la serie A e poi un incredibile ma meritato 10° posto nella massima serie l’anno successivo. Per Coppola, rimasto nel cuore dei tifosi, 67 presenze in maglia bianconera. Ultimo ex è Ezio Fossati che lega il suo nome alla disastrosa retrocessione in Lega Pro del 2012-2013. Ogni volta che incrocia i tifosi del Picchio, per lui piovono fischi. Stavolta no, ma solo perché è squalificato e non giocherà.
FONTE:
AscoliLive.it
NEWS
Tifosi Hellas, in 300 ad Ascoli
Verona in campo sabato pomeriggio per la nona di campionato. La prevendita chiuderà alle 19 di venerdì
di Redazione Hellas1903, 13/10/2016, 18:15
Sono quasi 300 i tifosi dell’Hellas che hanno già acquistato il biglietto per la gara di sabato pomeriggio tra Ascoli e Verona.
In particolare, sono 296 i tagliandi venduti per il settore ospiti.
Questo il dato parziale della prevendita, che proseguirà fino alle 19 di venerdì 14 ottobre.
NEWS
Cacia: “Verona, ti porto nel cuore, ma se ti segno esulto”
L’attaccante dell’Ascoli: “All’Hellas anni bellissimi. Ho vissuto in una città meravigliosa”
di Redazione Hellas1903, 13/10/2016, 08:00
La sua presenza sabato resta in dubbio. Il grande ex di Ascoli-Verona è Daniele Cacia, che sta cercando in tutti i modi di esserci per la gara tra i bianconeri e l’Hellas.
In gialloblù Cacia ha giocato dal 2012 al 2014. Capocannoniere della Serie B nella sua prima stagione, autore di24 reti in quel campionato con il Verona, promosso in A, Cacia parla del suo passato all’Hellas.
Lo fa in un’intervista pubblicata oggi dal Corriere di Verona. Dice, tra l’altro, l’attaccante: “Ho trascorso a Verona due anni bellissimi. Il primo, per molti versi, è stato addirittura il più bello della mia carriera. Quindi è normale che per me sia una partita particolare quella in programma sabato”.
Aggiunge Cacia: “Esulando dal punto di vista puramente calcistico, il lato umano è stato rilevante. Verona non la scopro certo io: è una delle città più belle d’Italia, si vive bene, c’è un’ottima società, due componenti che fanno stare bene qualunque giocatore. A fare la differenza, poi, sono sempre i risultati”.
E chiude: “Se esulterò in caso di gol all’Hellas? Non amo chi ha l’atteggiamento di non festeggiare quando segna un gol alla propria ex squadra. Segnare è difficile ed è una gioia immensa, è giusto poterla celebrare. Ma senza esagerare: è una questione di rispetto”.
STORIE
Il Verona ad Ascoli: il sogno di volare
Il ricordo delle vittorie coi bianconeri dell’Hellas è legato allo scatto verso grandi traguardi
di Matteo Fontana, @teofontana 12/10/2016, 16:12
Domenico Penzo stoppa il pallone e tira in corsa: il Verona va sul 3-1. Poi Novellino ridurrà il margine, ma l’Hellas, alla nona giornata del campionato di Serie A 1982-83, sbancherà lo stadio dell’Ascoli e salirà sempre più in alto in classifica. Quel giorno (è il 7 novembre 1982, precisamente), i gialloblù, approfittando dell’1-1 della Roma a Udine, agganciano il primo posto, da neopromossi.
È l’incoronazione di una squadra meravigliosa. Con Osvaldo Bagnolim magnifico e umile artigiano del calcio, e in campo un 4-2-3-1 ante litteram, a voler parlare di tattica. Dietro a Penzo, gli inneschi sono Piero Fanna, Antonio Di Gennaro e Josè Dirceu. In quel periodo, a Verona, si diceva: “Siamo la città di Giulietta e Dirceu”. Il brasiliano che aveva fatto innamorare un popolo, e non serve fermarsi, ora, a dire che cosa si ruppe, in seguito: le grandi passioni, le più infuocate, sono belle così, intense seppure non siano destinate a durare a lungo.
Il Verona cavalcò al vertice, si perse per qualche settimana ma si ritrovò per la volata che lo condusse a uno storico quarto posto. Fu epica qualificazione alla Coppa Uefa. Dopo l’Hellas arrivò in finale di Coppa Italia: lo beffò in rimonta la Juventus, ferita dalla sconfitta all’ultimo atto di Coppa dei Campioni con l’Amburgo. Madama che, in Italia, vuole la tradizione, per metà è amata, per l’altra metà è odiata. Così, dopo la sconfitta con i tedeschi dell’Ovest, su tanti muri comparve la scritta “Grazie Amburgo”.
Con la Juve, l’Hellas, si prese altre rivincite. Della vittoria dell’anno dello Scudetto sono noti i minimi dettagli. Su tutti, l’impatto più grande va riservato al gol senza scarpa di Preben Elkjaer. Ma la sua prima rete in Serie A, Cavallo Pazzo, l’aveva siglata a degli altri bianconeri, alla seconda giornata: in trasferta ad Ascoli, un viavai di giravolte che mandarono in stato confusionale il suo diretto marcatore, Antonio Bogoni. Il Verona vinse per 3-1: era il 23 settembre 1984 Di quella magia di Elkjaer si parla anche adesso, talvolta, nei bar, e c’è chi scherza (ma neppure troppo), dicendo, in dialetto: “Bogoni l’è ancora là che el le serca“. Bogoni è ancora là che lo cerca. Preben, naturale. L’Hellas, dopo quella vittoria, fu primo da solo, a punteggio pieno, a quota 4, al comando della A.
Non lascerà più quel primato. E Ascoli, per il Verona, è diventato il sogno di volare.
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1984/85, (Verona), Ascoli - Verona 1-3 (02) | 1982/83, Serie A, Ascoli - Verona 2-3 (09) |
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Giaretta: “Contro il Verona undici leoni”
Il dirigente dell’Ascoli: “Usciremo da questo momento negativo e ci salveremo”
di Redazione Hellas1903, 12/10/2016, 15:06
Il diesse dell’Ascoli Cristiano Giaretta, intervistato dal “Corriere Adriatico”, fa il punto della situazione in casa marchigiana e carica la squadra di Aglietti in vista della sfida di sabato contro l’Hellas: “Credo in questa rosa e sono sicuro che ci salveremo. Capisco che la piazza non sia soddisfatta. Facciamo fatica a segnare? È vero. A gennaio, in base a come saremo messi in classifica, correremo ai ripari”.
Prosegue Giaretta: “Contro il Verona mi aspetto un pomeriggio da leoni da parte dei nostri. Dovremo giocare con il coltello tra i denti”.
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Centrocampo Hellas, con l’Ascoli timone a Maresca
Senza Fossati, squalificato, sarà Enzo a guidare la mediana del Verona
di Redazione Hellas1903, 12/10/2016, 10:45
Torna dalla squalifica Enzo Maresca, e a lui Fabio Pecchia affiderà il timone del centrocampo del Verona per la partita con l’Ascoli.
L’assenza del fin insostituibile Marco Fossati, stoppato dal giudice sportivo proprio prima della gara con la sua ex squadra, porta al ritorno da titolare di Maresca, già in campo dal 1′ con la Ternana.
Sul campo dello stadio “Liberati” la prestazione di Maresca fu molto buona, fino alla singolare espulsione decretata al 54′ dal signor Saia nei confronti del regista gialloblù.
Dopo un turno di sosta obbligata, Maresca riprenderà contro l’Ascoli il volante della manovra dell’Hellas.
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Cacia, più no che sì per l’Ascoli che sfida il Verona
Resta fortemente incerta la presenza dell’ex gialloblù sabato
di Redazione Hellas1903, 12/10/2016, 10:37
Capocannoniere del campionato di Serie B con il Verona promosso nel 2012-2013, Daniele Cacia, che è anche il recordman di reti in una sola stagione con l’Hellas (a quota 24, più dei 22 di Luca Toni in A nel 2014-2015), rischia di saltare la partita dell’ex di sabato.
L’attaccante, ora all’Ascoli, rimane fuori, per ora. Non si può ancora allenare con la squadra bianconera, frenato da problemi a una caviglia.
Alfredo Aglietti, tecnico bianconero, sta provando a recuperarlo. Come riferisce il portale www.tuttoascolicalcio.it, Cacia spinge per esserci per l’incontro con il Verona, squadra a cui è rimasto molto legato.
Difficile, però, al momento, che possa esserci: al massimo, per lui, ci potrà essere spazio in panchina. I prossimi giorni saranno decisivi per valutare le sue condizioni.
INVITATO SPECIALE
Volpati: “Verona squadra vera, sto gioendo con tutti voi”
L’ex gialloblù: “È difficile vincere quando si parte favoriti, ora bisogna dimostrare di essere quelli da battere”
di Raffaele Campo, 12/10/2016, 08:40
Domenico Volpati, contattato da hellas1903.it, fa il punto sul Verona e sul campionato di Serie B in corso.
Volpati, ha fiducia nel progetto del presidente Maurizio Setti?
“Sì, sto seguendo il Verona e sto gioendo con voi per i risultati fin qui ottenuti. I gialloblù non sono fatti di sole individualità ma sono una vera e propria squadra. La difficoltà sta nel vincere e qualsiasi campionato è difficile da vincere quando si parte da favoriti. Setti finora ha compiuto un grande lavoro e i risultati gli danno ragione”.
Proprio prima accennava al gioco, in cosa è cresciuto il Verona?
Bisogna partire dal fatto che la Serie A e la Serie B sono categorie molto diverse. Il gap è molto forte. L’anno scorso la difficoltà non è stata solo l’assenza di Toni. Anche senza l’infortunio di Luca il Verona avrebbe avuto grandi difficoltà, specie in fase difensiva. Ricordiamo che anche negli anni scorsi i gialloblù subivano tantissimi gol. La squadra aveva rischiato di retrocedere anche due anni fa. C’erano molte difficoltà e Toni ha tolto le castagne dal fuoco. Quest’anno è stato creato un gruppo ed è stata data grande fiducia a Pazzini. Ora l’Hellas deve dimostrare di essere la squadra da battere.
Si aspettava di vedere un Romulo così decisivo dopo gli innumerevoli problemi fisici?
Romulo è un giocatore da Serie A, punto. Il fatto che si adatti alla cadetteria è solo un merito in più che gli va dato. Non per niente due anni fa lo ha voluto la Juventus. Anche Bianchetti sta tornando il buon difensore centrale che si era visto qualche anno fa. Si poteva puntare su di lui già da prima, senza andare a prendere Marquez, che è stato alla fine più un acquisto di immagine che altro. Il Verona ha un mix di giovani e di giocatori esperti che è essenziale per la B. In questo campionato servono proprio corsa ed esperienza. Chiunque ti può mettere in difficoltà sul piano fisico.
Quale squadra del campionato vede come antagonista del Verona?
Non credo nel Cittadella. Sta vivendo sulla cresta dell’entusiasmo ma la storia del Crotone dello scorso anno, che ha sempre avuto continuità, non succede sempre. Squadre come Brescia e Frosinone, alla lunga, possono dare fastidio. Il Bari lo vedo allo stesso livello dell’anno scorso, mentre una squadra che esprime un buon gioco è l’Entella. A ogni modo, si tratta di un torneo molto equilibrato ed è diventato molto agonistico. Certe cose si capiscono solo quando le squadre sono stanche.
Sabato i gialloblù sfideranno l’Ascoli, contestato dopo l’ultima sconfitta e con Cacia in forse. Che squadra si aspetta di vedere?
L’Ascoli è una squadra molto compatta e aggressiva. Sono molto bravi e pericolosi sulle palle alte. Col Novara è venuta fuori la differenza di qualità dei singoli giocatori a un certo punto della partita quando c’è stato un generale calo fisico. Se Cacia sarà assente sarò felice (ride, ndr). È uno di quei giocatori che con un guizzo può decidere una partita e ha un innato senso del gol. Ma ricordiamo una cosa: in Serie B nessuna squadra gioca per non subire, l’aggressività c’è sempre”.
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Ascoli-Verona, l’ultima fu manita gialloblù
Proprio grazie a quella vittoria, ad aprile 2013, il Verona prese il volo per la Serie A
di Redazione Hellas1903, 11/10/2016, 15:50
L’ultima sfida tra l’Ascoli e il Verona sorride decisamente ai gialloblù.
Come ricorda “picenotime.it”, lo scorso 27 aprile 2013, a quattro giornate dal termine del campionato di Serie B, l’Hellas sbancò il “Del Duca” con un netto 5-0.
I mattatori furono Cacia e Juanito Gomez, autori di una doppietta a testa. In gol anche Martinho.
Verso la fine della match, gran parte dei tifosi marchigiani abbandonarono la Curva Sud e contestarono la dirigenza bianconera, in particolare il presidente Benigni.
Di lì a poche settimane, il Verona fece ritorno in Serie A, mentre l’Ascoli sprofondò in Lega Pro.
NEWS
Qui Ascoli, Cacia vuole esserci col Verona
L’attaccante sta forzando i tempi di recupero per sfidare la sua ex squadra
di Redazione Hellas1903, 11/10/2016, 09:31
Un colpo alla caviglia ricevuto durante Ascoli-Cesena, ha costretto Daniele Cacia a saltare le due ultime gare con Spezia e Novara. Ieri l’ex bomber gialloblù “ha lavorato a parte, ma la caviglia sta rispondendo molto bene all’aumento graduale dei carichi di lavoro”, dice una nota del sito ufficiale del club marchigiano.
Cacia sta forzando i tempi di recupero, e farà di tutto per esserci sabato contro il Verona.
NEWS
Maietta al Bentegodi, il saluto agli ex compagni e a Fusco
Ieri l’ex capitano del Verona ha assistito alla partita col Brescia
di Redazione Hellas1903, 10/10/2016, 08:39
Alla prima occasione Mimmo Maietta è tornato in città per vedere il “suo” Verona.
Ferma la serie A, l’ex capitano gialloblù e attuale capitano del Bologna, con il quale sta disputando un altro campionato ad alte prestazioni, ieri (foto) è stato al Bentegodi per Verona-Brescia, occasione per salutare alcuni ex compagni gialloblù tra cui Nicolas, Gomez, Bianchetti, Fares e Albertazzi e altri che ha avuto come compagni al Bologna come Zuculini e Troianiello.
Inoltre, è grande la stima reciproca che lega Maietta al ds Filippo Fusco. In serata Mimmo ha voluto organizzare un ritrovo con gli ex compagni.
Maietta, che ora vive una felice realtà professionale a Bologna, non ha mai digerito il benservito che gli fu riservato dalla dirigenza del Verona nell’estate 2014. “Non ci interessano le bandiere” gli fu detto, e arrivò Rafa Marquez.
FONTE:
Hellas1903.it
FORMAZIONE ASCOLI
Cacia o non Cacia?
Questo è il problema...
14/10/2016 16:01
Dubbio amletico per Alfredo Aglietti alla vigilia di Ascoli-Verona: schierare o non schierare dal primo minuto Cacia, non al 100%, al centro dell'attacco bianconero? Se l'ex bomber dell'Hellas non dovesse farcela, spazio a Perez o al giovane Favilli. Il tecnico toscano confermerà il 4-3-3 con Lanni in porta e difesa composta da Almici, Augustyn, Mengoni, Mignanelli. A centrocampo, con Cassata squalificato, spazio al terzetto Addae, Tommaso Bianchi e Hallberg (favorito su Carpani). Davanti, a supportare la prima punta (Cacia o non Cacia?) ci saranno Leonardo Gatto e Riccardo Orsolini.
Ascoli (4-3-3): Lanni; Almici, Augustyn, Mengoni, Mignanelli; Addae, Bianchi, Hallberg; Gatto, Cacia, Orsolini. Allenatore: Aglietti.
L.VAL.
PROBABILE FORMAZIONE
Manca Fossati dentro Maresca
14/10/2016 15:31
Fossati è stato con Bessa uno dei perni del Verona. Ad Ascoli il centrocampista sarà assente perché squalificato, ma Pecchia ha pronta la soluzione. Giocherà Maresca, ormai in condizione e pronto a partire titolare. Scontato anche l'impiego di Romulo come esterno basso al posto di Pisano, sempre alle prese con il problema al tendine rotuleo.
Questa la probabile formazione: (4-3-3) Nicolas; Romulo, Bianchetti, Caracciolo, Souprayen; Valoti, Maresca, Bessa; Luppi, Pazzini, Siligardi. All. Pecchia
LA CONFERENZA
Aglietti: Cacia è ancora in dubbio
14/10/2016 15:14
"Cacia? E' convocato ma ho ancora dei grossi dubbi. Non è facile capire cosa lui e Giorgi ci possono dare anche se hanno grande voglia. Giorgi dovrebbe andare in panchina e, nel momento dell’entrata, mi deve garantire di arrivare alla fine. Io percepisco la fiducia dell’ambiente, società e ragazzi. Mi girano davvero le scatole per non aver ottenuto qualche risultato in più". Così Alfredo Aglietti, tecnico dell'Ascoli, in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Verona di Pecchia.
L'ex attaccante dell'Hellas ha continuato: "Non riusciamo a muovere la classifica come vorremmo. In questo momento ci manca si cattiveria, ma anche un pizzico di fortuna. Domani sarà una partita intensa, gagliarda e a ritmi alti perché loro sono i più forti del campionato".
Aglietti ha concluso: "Il primo obiettivo è recuperare Cacia. Pazzini è un ragazzo eccezionale, un leader, e lo dimostra con l’esempio. Da chi mi aspetto qualcosa di più? Semplice, da tutti. Dobbiamo fare di più al livello di attenzione perché di tattica e atteggiamento ci siamo".
L.VAL.
L'HELLAS DOPO BRESCIA
Trasferta ad Ascoli ritrovando Cacia
12/10/2016 12:49
Daniele Cacia e il Verona si ritrovano sullo stesso rettangolo verde dopo quasi 3 anni: ne è passata di acqua sotto i ponti da quando l'attaccante calabrese trascinò il Verona in Serie A da capocannoniere (24 gol) del campionato cadetto, e l'anno seguente in Serie A fu relegato a vice-vice Toni (anche Rabusic gli finì davanti nelle gerarchie). Dopo la promozione col Bologna, Cacia è alla seconda stagione ad Ascoli: l'anno scorso salvò i marchigiani con 17 reti. Quest'anno, dopo aver comunque già realizzato 2 gol, si è infortunato alla caviglia contro il Cesena (nel recupero del 27 settembre) e questa settimana sta ancora lavorando a parte, ma contro l'Hellas dovrebbe (e vorrebbe) esserci: è ancora da capire se in panchina o dal primo minuto.
PANCHINA TRABALLANTE. Cacia è l'Ascoli, la sua presenza è fondamentale. La squadra di Aglietti (un altro ex Hellas) è in crisi: quartultimo posto con 7 punti, reduce da due sconfitte consecutive in campionato (0-2 contro lo Spezia al Cino e Lillo Del Duca e 1-0 a Novara). L'ex allenatore dell'Empoli potrebbe essere messo in pesante discussione dopo un'eventuale sconfitta contro l'Hellas di Pecchia. Le aspettative in Piceno non possono essere altissime: con i pochi fondi a disposizione, il Ds Cristiano Giaretta ha preso in prestito dei giovani interessanti come Leonardo Gatto dall'Atalanta e il talento Francesco Cassata, classe 1997, dalla Juventus e ha confermato in rosa l'altro '97 Riccardo Orsolini (prodotto nato e cresciuto dai marchigiani). L'Ascoli deve salvarsi e ha bisogno di punti, la sua salvezza inevitabilmente passa dai gol di Cacia: Aglietti lo rischierà contro il Verona?
LUCA VALENTINOTTI
IN COPERTINA
Bessa: un affare gigantesco
11/10/2016 16:36
Daniel Bessa può diventare il primo gigantesco affare dell'era Fusco.
Il ragazzo italo-brasiliano è infatti un prospetto di grandissimo rilievo e il suo nome dopo le prime ottime prestazioni in questo campionato è sul taccuino degli osservatori di mezza Europa.
Per la verità, il nome di Bessa è da tanto tempo che circola. Fin dai tempi della Primavera di Stramaccioni di cui Bessa era il talento più cristallino.
Fusco che lo aveva portato a Bologna (i rossoblù non esercitarono il diritto di riscatto per una cifra risibile di 400 mila euro...) è arrivato a Verona con un obbligo di riscatto.
Il Verona dovrà prenderlo per 1 milione e duecentomila euro dall'Inter quando Bessa avrà giocato 18 partite. All'Inter andrà inoltre il 30 per cento di una futura rivendita. Ma a parte questo, Bessa è un affare low cost e il suo valore, grazie anche al gioco di Pecchia che ne esalta le caratteristiche è destinato a salire vertiginosamente.
FONTE:
TGGialloBlu.it
Inter, il Verona riscatterà Bessa
del 12 ottobre 2016 alle 16:06
Daniel Bessa è passato in prestito con diritto di riscatto dall'Inter al Verona in estate. Secondo quanto riportato da FcInterNews il club veronese ha già comunicato alla dirigenza nerazzurra di essere soddisfatto del rendimento del centrocampista italobrasiliano con il riscatto (che diventerà obbligo alla 18esima presenza) di 1,2 milioni di euro che si avvicina.
FONTE:
CalcioMercato.com
La formazione con 11 macchinine e la passione per la cucina, la mamma di Valoti racconta Mattia: “Da bambino era già maturo”
Redazione 11-10-2016 15:00
Non chiamatelo cocco di mamma. Mattia Valoti ci ha messo pochissimo a diventare grande. Da solo, ovvio. Ma si sa, l’amore di una mamma va oltre qualsiasi circostanza e oltre il tempo. E’ questo il caso di Marta Francucci, donna nel pallone: in tutti i sensi. Prima moglie di Aladino, ex calciatore, e poi mamma di Mattia, calciatore anche lui e promessa del Verona. Siamo parlando della signora Valoti, che praticamente da 30’ vive con un pallone dentro campo.
“Mattia è nato e cresciuto sul campo - racconta a gianlucadimarzio.com - perché seguiva già attentamente, anche piccolissimo, suo papà durante le partite”. Inutile parlare dei giochi preferiti del piccolo Mattia. “Tutto ciò che potesse avere un riferimento al calcio: era un bambino genuino che amava giochi semplici, ma anche le sue macchine venivano trasformate in una formazione di 11 giocatori per simulare le partite”.
Tutto suo padre, insomma. Ma la vita da moglie di calciatore non è stata poi così facile. “Tante emozioni ma al tempo stesso anche tanti sacrifici: mi sono ritrovata giovane e sposata, ho lasciato la mia città, le mie origini, la mia famiglia, il mio lavoro e le mie amicizie per seguire al massimo quella che è la carriera di mio marito”. E poi c’è la vita da mamma. “E’ coinvolgente sotto molti punti di vista: anche come tifosa dagli spalti ti emozioni vedendo la contentezza nei suoi occhi, perché lo vedi felice mentre esulta per una partita giocata bene e per un suo sogno che ha sempre portato avanti ed è gioia dal punto di vista sportivo. E poi a me vederlo giocare a calcio piace perché vivo anche le sue emozioni”.
Mattia ha appena 23 anni, ma guai a considerarlo un bambino. Quello in realtà non lo è stato mai, neanche a casa. “Ai miei figli auguro sempre di avere un figlio come Mattia: un bambino che non ha conosciuto l’adolescenza, anche perché la sua vita era devozione al calcio e quindi non seguiva l’andamento dei suoi coetanei. Niente discoteche, vita notturna o motorini”. Testa nel pallone? No, testa per il pallone. “Un ragazzo concentrato sul calcio, responsabile, bravo, serio fin da subito. Era già maturo da bambino”. E anche oggi che è “cresciuto” è rimasto lo stesso. “Mattia è un ragazzo che rispecchia i valori insegnati”. Ecco, il papà gli ha trasferito la passione per il calcio, ma la mamma? “L’amore e la grande forza che ho potuto donargli per poter contribuire al proseguimento dei suoi traguardi non solo sportivi sono il mio orgoglio. Crescere un figlio maschio, è una grande responsabilità perché un domani deve diventare uomo”.
Oggi Marta si emoziona per i primi gol, ma è impossibile non tornare indietro al primo contratto e all’emozione di quel giorno. “Il primo in assoluto fu con l’Albinoleffe, ma quello più importante è arrivato a 17 anni con il Milan. Quella volta ero emozionantissima anche io perché ci siamo ritrovati davanti ad un dirigente come Galliani, in una stanza piena di coppe e con Mattia che era “perso”, pieno di gioia e di sensazioni nuove”.
Mattia è il primo di tre fratelli. Benedetta e Alessandro stanno crescendo prendendo lui come modello, perché un ragazzo così non può che essere uno stimolo a far sempre meglio anche in famiglia. Ecco perché dopo il primo gol con la maglia del Verona è stata una gioia per tutti in casa. “E’ stato un gol liberatorio: Mattia veniva da una serie di infortuni che lo hanno bloccato, ma è stato bravo ad insistere per rimanere a Verona nonostante altre richieste da parte di altre società perché sapeva che lì avrebbe fatto bene. E’ stato forte e tenace e grazie alla società ha dimostrato di potercela fare. Per tutti noi, vederlo esultare, è stato emozionante”.
E per festeggiare questa grande gioia da brava mamma Marta gli ha preparato il suo piatto preferito. “Mattia ama il mio ragù, e la mia cheesecake, ma posso dire che è un buongustaio, ama mangiare bene e mi mette sempre alla prova. Devo impegnarmi quando torna a casa: è di alte pretese”. Fin da quando era piccolo, pare… “Un giorno, tornato da scuola, come aprì la porta mi disse dalle scale, ‘Hai preparato il risotto allo zafferano…”, perché anche da distanza riconosceva quello che avevo cucinato. Ed infatti anche lui in cucina non se la cava male”.
D’area di rigore ai fornelli: Mattia Valoti dimostra di essere un ragazzo con tanto fiuto…del gol e non solo.
Virginia Robatto
Hellas Verona, Toni: “Pazzini? Offerte anche dall’estero, ma gli dicevo che non facevano per lui…”
Luca Toni
Redazione 11-10-2016 12:15
"Qualche chiacchiera c’era stata, anche dall’estero. Ma gli dicevo che erano squadre che non facevano per lui...". Ci scherza su Luca Toni, ma il pericolo di perdere Giampaolo Pazzini c'è stato veramente. Invece i gol del "pazzo" servono all'Hellas Verona per risalire subito in serie A e questa stagione l'attaccante toscano pare rinato:
"Le sue qualità non sono mai state in discussione" - dichiara Toni nel corso di un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport - "Bisognava convincerlo che il Verona in B è di passaggio. S’è preso una bella responsabilità, con coraggio: siamo sulla buona strada. Ha entusiasmo. E sta molto bene, non come l’anno scorso. Si è sbloccato subito, gli è tornata la voglia di segnare. Entra di più nel vivo del gioco, prima era abituato ad aspettare. Ha capito che il gol è solo la ciliegina: deve trascinare ed aiutare e può solo migliorare. Questa estate abbiamo parlato parecchio. Verona in B non poteva prescindere da lui, gli ho fatto una testa così, questa piazza con l’entusiasmo giusto ti fa sentire importante. E siccome smettevo io, doveva toccare a lui riportarci in A".
Le offerte, come detto, non sono mancate: "Qualche chiacchiera c’era stata, anche dall’estero. Ma gli dicevo che erano squadre che non facevano per lui... Mi da sempre del tu, c’è rispetto dei ruoli, tra ragazzi intelligenti ci si capisce: il lavoro è una cosa, fuori un’altra. Mi dice che lo stresso, ma gli parlo con entusiasmo e lui lo sa». A Firenze giocarono in coppia, 29 partite con 59 gol: "Sì ma 47 io e 12 lui... Lui è più giovane, giocava meno e si alternava con Bojinov. Quando sono partito ha avuto più spazio: poi è esploso alla Samp".
Per Toni, Pazzini può diventare il capocannoniere della prossima serie B: "Lo aspettano tutti. Ogni difensore lo vuole fermare. Ma sono sfide che lo devono caricare. E’ capocannoniere, vuole migliorare: un atteggiamento giusto. I rigori c'erano tutti, a parte uno... Però bisogna segnarli: c’è chi ha perso un Mondiale ai rigori. Lui segna perché sta bene. Visto col Brescia? Il primo gol è stato da centravanti vero. Giampaolo capocannoniere? Sì, tornerebbe in A da protagonista. Ma se fa 30 gol e non andiamo in A, sarebbe un disastro! Se invece vinciamo il campionato con lui capocannoniere, beh, mi deve offrire una settimana di vacanza...".
Un brasiliano ‘blessed’ e di gran talento, Verona innamorata del suo ‘Dani’ Bessa: “Che emozione incontrare Ronaldo…”
Matteo Moretto 10-10-2016 19:06
L’ultimo a uscire dallo spogliatoio a fine partita è un brasiliano. Ma non perché se la tiri e voglia farsi attendere, tutt’altro. Un motivo alla base c’è. “E’ un classico dei nostri sudamericani, sono così” ci spiegano in mixed zone. Camminata lenta e faccia poco soddisfatta. “Mah, che peccato… meritavamo di più”. Sul collo, un bel graffio, visibilissimo. “Che ti sei fatto? Qualcuno si è appeso, evidentemente aveva le unghie da donna…”. Noi sorridiamo, lui meno. Ma se in campo vai a tremila e l’avversario non ti vede mai, un modo per fermarti dovrà pur trovarlo. Ride anche lui questa volta. Daniel Bessa. O semplicemente ‘Dani’ perché "parenti e amici mi hanno sempre chiamato così” ci racconta lui nel post di Hellas-Brescia. Due battute di qua, quattro chiacchiere di là, tra giornalisti e piccoli tifosi. Disponibile con tutti e dalla parlata comprensibile, in un italiano ‘brasilianizzato’. Normale, se è nato a San Paolo. Mentre spiega il perché e il per come del pareggio ottenuto contro la squadra di Brocchi, il nostro occhio cade dritto sul suo braccio. Un tatuaggio, in inglese: ‘Blessed’. E Bessa poi ce lo racconta: “Me lo sono fatto perché mi ritengo una persona fortunata e benedetta dal Signore. Per tutto quello che ho avuto e fatto, per tutto quello che possiedo ora: famiglia, fidanzata, amici, lavoro ma soprattutto salute”. Ma andiamo con ordine. Il rapporto che lega Daniel ai suoi cari è fortissimo, in particolare modo con… “mia mamma e mio fratello. Quando mi sono trasferito in Italia per giocare nell’Inter ero giovanissimo. Mio fratello è stato il primo a sostenermi. Anche perché lui si trovava già qui, in quel periodo giocava nella squadra di calcetto della Ternana, così per i primi mesi abbiamo vissuto insieme. Mia madre invece mi ha raggiunto solo poi ma è stata fondamentale nel mio percorso di crescita all'estero”. Vicenza, Olhanense, Sparta Rotterdam, una promozione in A col Bologna e una retrocessione in Lega Pro con il Como. Girandola di prestiti, sempre con la proprietà nerazzurra sul suo cartellino. Adesso Verona. “Una tappa importante per la mia carriera”. Forse decisiva, per il grande salto. E la famiglia? "Vivo con la mia fidanzata. I miei si trovano in Brasile ma li sento tutti i giorni”. Bravo ragazzo, cuore innamorato e mentalità giusta, di chi si è dovuto arrangiare in fretta, nonostante sia ’93. In campo, una delizia assoluta. Vedere per credere questo avvio di campionato di B: tocchi imprevedibili e passaggi veloci, inserimenti improvvisi, lanci e dribbling. Pure qualche numero - ovviamente funzionale - da… calcetto. Eh certo. “In Brasile giocavo sempre e solo a quello, tutto il tempo. Quando ho iniziato a 11 avrei dovuto lasciare il mondo del futsal ma ho continuato lo stesso, per un periodo anche di nascosto. Mi piaceva troppo. Una volta arrivato all’Inter ho dovuto smettere”. Tecnica, personalità. Un futuro che può diventare totalmente gialloblù qualora il ragazzo dovesse toccare quota 18 presenze ufficiali con la maglia del Verona. E le probabilità sono altissime. In quel caso il riscatto nei confronti dell’Inter sarà obbligatorio.
Smartphone in mano e Instagram aperto. Una sfogliata rapida su @d_bessa. "Qui sei con Ronaldo, il Fenomeno...". Dani sorride, il ricordo lo colpisce al cuore. "Ero giovane, il destino ci ha fatti incontrare, per fortuna. Non mi sono mai emozionato così tanto come in quell'occasione. Ronnie è il più grande di tutti i tempi". Più su e troviamo una coppia che scoppia solo al pensiero: Bessa-Xabi Alonso. "Uno dei centrocampisti che ammiro di più! Un modello! Ho avuto la fortuna di sfidarlo, quest'estate in ritiro con l'Inter. Così ho colto l'occasione e... gli ho chiesto la maglietta! E' stato gentilissimo". Ma l'album (digitale) dei ricordi non finisce qui: la sua ragazza, il nerazzurro, una foto molto bella in compagnia di Miranda, con NYC alle loro spalle. "Quella a cui tieni di più?". Dani ha la risposta pronta. "La prossima". Magari proprio con la maglia del Verona addosso, che gli sta dando la giusta fiducia. Magari dopo una bella vittoria. Chissà, dopo un gol. Perché questo brasiliano qua sarà anche 'blessed' ma è soprattutto cocciuto. Talento predestinato. Ambizioso. E non lo diciamo noi: basta (e parla) il campo.
FONTE:
GianlucaDiMarzio.com
Hellas Verona, Luca Toni: «Pazzini è un valore aggiunto»
Capocannoniere in Serie B con cinque gol. Giampaolo Pazzini sta trascinando il Verona. Luca Toni parla di lui come amico e da dirigente dell’Hellas
© foto www.imagephotoagency.it
11 ottobre 2016
Luca Toni, al Verona, ha abbandonato il pallone e il campo da gioco per ritagliarsi una posizione da dirigente. In queste vesti continua a seguire la squadra e l’amico, compagno di tante avventure in squadre diverse, Giampaolo Pazzini. L’ex blucerchiato, attualmente capocannoniere con cinque reti, sta vivendo una seconda giovinezza e sta letteralmente trascinando l’Hellas in campionato.
RETROCESSIONE IN SERIE B – Il “Pazzo” poteva essere un lusso per la Serie B, lo avevano detto tutti, ma per ora è quello che ha segnato di più. Luca Toni, sulla Gazzetta dello Sport, parla da amico ma anche da dirigente del Verona: «Pazzini? Non sono mai state in discussione le sue qualità. Bisognava convincerlo che il Verona in B è di passaggio. S’è preso una bella responsabilità, con coraggio: siamo sulla buona strada. Ha entusiasmo. E sta molto bene, non come l’anno scorso. Si è sbloccato subito, gli è tornata la voglia di segnare. Entra di più nel vivo del gioco, prima era abituato ad aspettare. Ha capito che il gol è solo la ciliegina: deve trascinare ed aiutare e può solo migliorare». C’era stata la possibilità che lasciasse il Verona dopo la retrocessione: «Qualche chiacchiera c’era stata, anche dall’estero. Ma gli dicevo che erano squadre che non facevano per lui».
TANTI RICORDI INSIEME – Il rapporto Toni – Pazzini va avanti da quella magnifica stagione a Firenze: 29 partite in campo insieme, 59 gol in tutto: «Sì ma 47 io e 12 lui. Lui è più giovane, giocava meno e si alternava con Bojinov. Quando sono partito ha avuto più spazio: poi è esploso alla Samp». Poi la parentesi insieme di nuovo a Verona: «Ricordi belli ne abbiamo pochi, vista la retrocessione. Lui ha la fortuna di potersi rifare. Quando segna noto in lui l’entusiasmo giusto: spero di rivederlo nel Verona in Serie A. Ogni difensore, in Serie B, lo vuole fermare. Ma sono sfide che lo devono caricare. E’ capocannoniere, vuole migliorare: un atteggiamento giusto. Tutti rigori? Però bisogna segnarli: c’è chi ha perso un Mondiale ai rigori. Lui segna perché sta bene. Visto col Brescia? Il primo gol è stato da centravanti vero. Se fa 30 gol e non andiamo in A, sarebbe un disastro! Se invece vinciamo il campionato con lui capocannoniere, beh, mi deve offrire una settimana di vacanza».
Francesca Faralli
FONTE:
CalcioNews24.com
SERIE B
Verona, con l'Ascoli spazio a Maresca. Romulo scala in difesa
12.10.2016 12.48 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Si inizia a disegnare la linea mediana del Verona in vista della gara contro l'Ascoli del prossimo weekend. Con Fossati squalificato toccherà a Maresca prendere le redini della squadra, mentre Romulo sarà costretto a scalare in difesa per l'infortunio occorso a Pisano. Dei "Tre tenori" che finora hanno fatto bene a centrocampo rimarrà dunque il solo Bessa.
SERIE B
Ascoli, Cacia verso il rientro col Verona. Giorgi rimane in dubbio
11.10.2016 10.37 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
In vista della gara col Verona per l'Ascoli ha una priorità: riavere Daniele Cacia. Ne parla anche il Corriere Adriatico che da come probabile il ritorno in campo dell'ex Lecce, mentre è in forte dubbio la presenza di Giorgi.
SERIE B
Verona, tendinopatia rotulea per Pisano. Recupero da valutare
11.10.2016 10.24 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Attraverso il proprio account Twitter il Verona ha comunicato che la visita specialistica a cui è stato sottoposto Eros Pisano ha evidenziato "una tendinite rotulea al ginocchio destro". I tempi di recuperi dovranno essere valutati quotidianamente.
RASSEGNA STAMPA
Il Corriere di Verona sull'Hellas: "Pazzo, i gol nel dna"
11.10.2016 09.23 di Pietro Lazzerini Twitter: @PietroLazze
Il Corriere di Verona di questa mattina apre con l'Hellas e con il proprio capitano titolando: "Pazzo, i gol nel dna". Con la doppietta messa a segno contro il Brescia, il bomber gialloblu si conferma sempre più capocannoniere di Serie B. Attaccante di razza, ha ereditato questa speciale dote dal padre e dal fratello.
NATO OGGI...
Hans-Peter Briegel, il tedesco protagonista dello scudetto del Verona
11.10.2016 05.00 di Simone Bernabei Twitter: @Simo_Berna
Ha vinto, da protagonista, lo storico scudetto dell'84-'85 col Verona. Basta questo per fotografare la storia di Hans-Peter Briegel, ex difensore tedesco che a Verona ha vissuto due anni intensi della sua carriera. Nato e cresciuto, calcisticamente, nel Kaiserlslautern, arrivò in Italia per una cifra contenuta e alla fine si rivelò una scommessa vincente. Come detto nel Verona rimase due stagioni, giocando 55 gare e segnando la bellezza di 12 gol. Poi, nell'86, il passaggio alla Sampdoria per 4 miliardi di lire. Anche a Genova, Briegel, riuscì a togliersi buone soddisfazioni a livello di squadra. Dal '79 all'86 fu titolare anche nella sua Nazionale, la Germania, e conquistò l'Europeo nell'80. Dopo l'addio al calcio giocato, intraprese la carriera da allenatore guidando Besiktas, Trabzonspor, Albania, Bahrein e Ankaragucu. In carriera ha vinto un campionato italiano, una Coppa Italia e appunto l'Europeo in Italia. Oggi Hans-Peter Briegel compie 61 anni.
Sono nati oggi anche Bobby Charlton, Fabrizio Ficini, Davide Succi, Sebastian Rode e Giuseppe De Luca.
ALTRE NOTIZIE
Venturini: "Ganz? È forte, ma è prematuro dire che sia già da Juve"
09.10.2016 20.28 di Alessandra Stefanelli
Intervistato da Tuttojuve.com, Luciano Venturini, ex difensore di Verona e Fiorentina, ha espresso un giudizio sull'avvio di stagione dell'attaccante di proprietà della Juventus, Simone Andrea Ganz, con la maglia del club scaligero: "È un giocatore molto importante, si sta trovando molto bene a Verona, anche se in questo momento ha trovato poco spazio davanti perchè ha due grandi giocatori davanti, Juanito Gomez e Pazzini, quindi sta trovando un po' di difficoltà nel trovare uno spazio adeguato. Ha giocato comunque delle partite, realizzando gol importanti. La società ci crede molto, i tifosi lo vedono bene perchè capiscono che è veramente un giocatore importante. Attulmente è un po' prematuro da dire. Il giocatore, però, c'è, tatticamente, tecnicamente, è bravo. Gli manca ancora qualcosa per essere un giocatore da Juve, deve migliorare sotto tutti i punti di vista e dimostrare già a Verona che eventualmente può ambire ad una grande società come la Juve".
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
Ascoli: seduta pomeriggio
14/OTTOBRE/2016 - 18:10
Ascoli - Rifinitura in ritiro per i gialloblù, alla vigilia di Ascoli-Hellas Verona. La squadra, agli ordini di Fabio Pecchia, ha svolto riscaldamento, torelli, esercizi con la palla e lavoro di rapidità.
Serie B / #AscoliVerona: vivila con noi e scopri numeri & curiosità
14/OTTOBRE/2016 - 15:20
NUMERI & CURIOSITA'
Scopri i numeri, le statistiche e le curiosità fornite da Opta Sports di Ascoli-Hellas Verona, 9a giornata della Serie B ConTe.it 2016/17, in programma sabato 15 ottobre (ore 15) allo stadio 'Del Duca'
Sono 18 i precedenti tra Ascoli e Verona in Serie B. Lo score racconta di 9 successi gialloblù, 5 pareggi e 4 sconfitte.
Nelle ultime cinque giornate il Verona ha raccolto 13 punti, sono 13 anche i gol segnati. 13 i gol segnati fin qui dai gialloblù durante i primi tempi.
Juanito Gomez è la bestia nera dell’Ascoli: per l’attaccante gialloblù quattro gol e due assist in quattro presenze contro i bianconeri in Serie B.
#AscoliVerona: 22 convocati
13/OTTOBRE/2016 - 18:00
Peschiera - Dopo la rifinitura odierna in cui la squadra ha svolto riscaldamento con la palla, esercitazioni tattiche e su calci piazzati, è stata diramata la lista dei 22 convocati per la sfida contro l'Ascoli, 9a giornata della Serie B ConTe.it 2016/17, in programma sabato 15 ottobre allo stadio 'Del Duca' (ore 15).
#ASCOLIVERONA
CONVOCATI
Portieri
12. Coppola
1. Nicolas
22. Vencato
Difensori
4. Bianchetti
5. Boldor
30. Caracciolo
13. Cherubin
18. Souprayen
Centrocampisti
24. Bessa
16. Maresca
2. Romulo
27. Valoti
20. Zaccagni
14. Zuculini
Attaccanti
25. Cappelluzzo
23. Fares
9. Ganz
21. Gomez
10. Luppi
11. Pazzini
26. Siligardi
7. Troianiello
Pecchia: «Ascoli? Squadra giovane e organizzata»
13/OTTOBRE/2016 - 12:30
Peschiera - Segui su Hellas Verona Channel la conferenza stampa dell'allenatore gialloblù, Fabio Pecchia, in vista di Ascoli-Hellas Verona, 9a giornata della Serie B ConTe.it 2016/17.
L'ASCOLI DI AGLIETTI
«L'Ascoli è una squadra difficile, che subisce molto poco, hanno giovani interessanti e giocatori forti. Vedo una squadra che ha un'idea di gioco, compatta, non certo in difficoltà. A Novara potevano vincere, hanno creato tanto, quindi questa partita presente delle insidie. Dobbiamo affrontarli con la giusta mentalità».
CHE VERONA SARA'
«Abbiamo ancora domani per decidere come sostituire Fossati, però Maresca ha scontato la propria squalifica e può dare delle garanzie. In generale, la squadra deve essere in grado di sopperire a queste situazioni. Dispiace non ci sia Marco, la sua è stata una crescita continua in tutte le partite, da tutti i punti di vista. Tutti quelli che verranno con noi saranno abili e arruolabili, anche Zuculini. Difesa a tre? L'abbiamo già provata in allenamento, per me è un modo per trovare maggiori sviluppi. Ci stiamo lavorando, ma già quando domenica scosa Romulo avanzava, Souprayen stringeva per sopperire, quindi di fatto l'abbiamo già parzialmente applicata, senza però perdere la nostra identità. Il leader del Verona è il gruppo, e il gruppo si deve affidare un'idea di gioco».
I SINGOLI
«Romulo? è in grado di ricoprire diversi ruoli, ad esempio nel secondo tempo col Brescia il campo si è ridotto, c'era poco spazio da attaccare rispetto alla prima frazione di gioco, ma lui ci ha comunque dato ampiezza alla manovra pur non essendo devastante come nei minuti precedenti. Pazzini? Non ho mai avuto dubbi su di lui, è un riferimento costante, e al di là dei gol la sua vera forza la si vede quando la palla non l'abbiamo noi. E' un esempio per tutti, col suo atteggiamento di grande umiltà nel cercare di pressare gli avversari, rincorrere e recuperare palla. Siligardi? E' in continua crescita, ha voglia di andare a recuperare palloni, il suo passaggio da cui nasce il rigore è una gran palla. Io di lui sono soddisfatto, ha caratteristiche uniche. Anche la sua conduzione atletica è in continuo miglioramento».
COSA RESTA DELLA GARA COL BRESCIA
«Col Brescia la prestazione c'è stata, la squadra è rimasta sempre lucida ma poi bisogna concretizzare, è evidente. Come col Benevento, se la squadra gioca così ha più possibilità di vincere le partite. E' un pareggio che brucia perché non abbiamo raccolto il massimo, ma abbiamo avuto indicazioni per il futuro. Queste partite si rischiano anche di perdere, capitano giornate del genere in cui tutto sembra andare storto, anche per questo sono contento dei miei. Abbiamo subito pochissimo, siamo stati padroni della partita. C'è la rabbia per la mancata vittoria, ma resta il fatto di non aver perso. Quando si crea così tanto bisogna portare a casa qualcosa in più, ma già a fine partita ho visto la rabbia per aver raccolto poco. Cittadella? Complimenti, sta facendo meglio di tutti, è lì da diverso tempo e noi siamo dietro, quindi pensiamo al nostro cammino».
Gomez: «Felici per questi bambini, e il Verona...»
12/OTTOBRE/2016 - 18:10
Verona - Le principali dichiarazioni di Juanito Gomez, rilasciate a margine della visita al reparto di Cardiologia Pediatrica dell'ospedale di Borgo Trento, inserita all'interno dell'iniziativa 'Un giorno per la nostra città'.
«Mi fa piacere aver conosciuto questi bambini, che hanno tanta voglia di lottare e di vivere,sono felice di aver passato un pomeriggio con loro. Il momento del Verona? Stiamo andando bene, siamo partiti con mentalità giusta e tanta voglia di fare bene, in testa abbiamo tutti lo stesso obiettivo, l'importante è che il Verona vada avanti. In queste partite abbiamo sempre imposto il nostro gioco, facendo la gara anche quando eravamo un uomo in meno. Tanta concorrenza là davanti? E' un aspetto positivo, perché in questa maniera si è spronati a dare il meglio in allenamento. Bisogna cercare di stare sempre pronti, per quando sarà il momento in cui si viene chiamati in causa. Finora chi è subentrato ha sempre fatto bene. Il mio ruolo preferito? Sono a disposizione del gruppo, gioco dove c'è bisogno. L'Ascoli? Ho un bel ricordo, era la stagione 2012/13 e noi venivamo da un bel momento mentre loro erano in difficoltà. In quel momento io e Cacia abbiamo fatto doppietta e anche Martinho aveva segnato, ma sarà una sfida diversa rispetto al passato. Cacia? Ogni tanto ci sentiamo, ma per questa settimana siamo avversari. Daniele per il Verona ha segnato tanto in Serie B, poi Toni è stato il punto di riferimento in Serie A, ora è il turno di Pazzini. Sta dimostrando quanto tiene alla squadra, deve solo continuare così. Abbiamo le carte giuste per fare bene e per vincere, ma la strada è lunga: se ci crederemo fino alla fine possiamo fare molto bene».
Tra pallone e sorrisi, ecco 'Un giorno per la nostra città' gialloblù
12/OTTOBRE/2016 - 17:21
Verona - Gialloblù in visita al reparto di Cardiologia Pediatrica dell'Ospedale di Borgo Trento. Un pomeriggio speciale per i piccoli pazienti del reparto, che hanno potuto passare diverse ore in compagnia di una delegazione dell'Hellas Verona. Tanti i sorrisi per i piccoli pazienti, che in compagnia di Coppola, Gomez, Nicolas e Pazzini si sono destreggiati tra giochi con la palla, foto e autografi di rito. Con loro anche il match analyst Simone Baggio, il fisioterapista Simone Da Re, il preparatore dei portieri Valerio Visconti e il team manager Sandro Mazzola.
L'incontro rientra all'interno dell'iniziativa 'Un giorno per la nostra città', promosso dalla Lega B in collaborazione con ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), AIC (Associazione Italiana Calciatori) e AIAC (Associazione Italiana Allenatori Calcio).
TIM Cup Primavera: buon Verona, ma passa l'Udinese
12/OTTOBRE/2016 - 17:20
Casarsa (PN) - L'Hellas saluta la TIM Cup Primavera: a vincere è l'Udinese, al termine di una partita molto equilibrata. Il Verona si presenta a Casarsa con diversi assenti in Nazionale e una formazione parzialmente modificata rispetto a quella vista a Vigasio contro la Fiorentina, ma pronto a cercare l'accesso al terzo turno della competizione. Il primo tempo scorre veloce senza troppe emozioni, con la difesa gialloblù molto attenta su tutte le possibili iniziative della squadra di casa. Nel secondo tempo le squadra si scoprono un po', i gialloblù provano a pungere con le iniziative di Buxton e Aloisi, ma è proprio su un ribaltamento di fronte che l'Udinese passa in vantaggio: scatto bruciante di Djoulou a superare la difesa e palla alle spalle di Vencato. Mister Pavanel cerca di cambiare assetto con i cambi, ma a dieci minuti dalla fine, su calcio d'angolo, svetta Melissano che fissa sul 2-0. L'avventura in Coppa Italia finisce così al secondo turno, ma sabato si torna subito in campo a Ferrara, contro una SPAL sorprendente, alle 15.
Il commento dell'allenatore della Primavera gialloblù, Massimo Pavanel: «Oggi era giusto dare spazio anche a chi finora abbiamo visto meno in campionato, e ho avuto buone risposte dai miei ragazzi, ora dobbiamo crescere per diventare più pericolosi. Tra appena due giorni ce la vedremo con la SPAL, una squadra sorprendente che gioca un calcio molto 'adulto', è una gara fondamentale. Già da lunedì abbiamo cominciato a impostare sia la partita di oggi che quella di sabato, partiamo per fare bene, come sempre»
UDINESE-HELLAS VERONA 2-0
Marcatori: 22' st Djoulou, 34' st Melissano.
UDINESE (4-3-3): Perisan; Zanetti, Parpinel, Serafin, Ermacora (dal 31' st Geromin); Magnino, Bovolon, Djoulou; Armenakas (dal 15' st Paoluzzi), Melissano, Samotti (dal 5' st Brunetti).
A disposizione: Borsellini, Geromin, Pieve, Halilovic, Nicoloso.
All.: Mattiussi.
HELLAS VERONA (4-3-1-2): Vencato; Dall'Agnola, Casale (dal 26' st Gecchele), Kumbulla, Badan (dall'8' st Pavan); Kyriakopoulos, Forgia, Dentale; Aloisi; Buxton, Marrulli (dal 33' st Jurj).
A disposizione: Carletti, Perazzolo, Cherubin, Stefanec, Hoxha, Jurj, Sane.
All.: Pavanel.
Arbitro: Prontera di Bologna.
Assistenti: Marchi di Bologna e Baldelli di Reggio Emilia.
NOTE. Ammonito: Dentale.
Peschiera: seduta mattino
12/OTTOBRE/2016 - 13:00
Peschiera - Allenamento mattutino per i gialloblù presso lo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Fabio Pecchia, ha svolto riscaldamento, circuiti di forza, lavoro atletico, possesso palla e partita.
Fisioterapia per Pisano. Domani in programma una seduta mattutina (ore 10.30) a porte chiuse.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Giovedì 13 ottobre: allenamento mattutino (ore 10.30) a porte chiuse
Venerdì 14 ottobre: allenamento mattutino (ore 10.30) a porte chiuse
Sabato 15 ottobre: Ascoli-Hellas Verona
Domenica 16 ottobre: allenamento mattutino (ore 10.30)
*Gli orari degli allenamenti potrebbero subire variazioni a seconda delle esigenze dello staff tecnico. Per eventuali cambiamenti si prega di consultare il report giornaliero su hellasverona.it
Giudice Sportivo: Fossati salterà Ascoli-Hellas Verona
11/OTTOBRE/2016 - 16:20
Verona - Il Giudice Sportivo, Emilio Battaglia, ha squalificato per una giornata il calciatore gialloblù Marco Ezio Fossati poiché, già diffidato, è stato ammonito durante la gara Hellas Verona-Brescia "per comportamento scorretto nei confronti di un avversario". Il calciatore non sarà quindi a disposizione per Ascoli-Hellas Verona, 9a giornata della Serie B ConTe.it.
Peschiera: seduta mattino
11/OTTOBRE/2016 - 12:15
Peschiera - Seduta mattutina per i gialloblù presso lo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Fabio Pecchia, riscaldamento in palestra, possesso palla, lavoro atletico ed esercitazioni su calci piazzati.
Fisioterapia per Pisano. Domani in programma una seduta mattutina (porte aperte) alle ore 10.30.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Mercoledì 12 ottobre: allenamento mattutino (ore 10.30)
Giovedì 13 ottobre: allenamento mattutino (ore 10.30) a porte chiuse
Venerdì 14 ottobre: allenamento mattutino (ore 10.30) a porte chiuse
Sabato 15 ottobre: Ascoli-Hellas Verona
Domenica 16 ottobre: allenamento mattutino (ore 10.30)
*Gli orari degli allenamenti potrebbero subire variazioni a seconda delle esigenze dello staff tecnico. Per eventuali cambiamenti si prega di consultare il report giornaliero su hellasverona.it
Comunicato medico - Eros Pisano
11/OTTOBRE/2016 - 10:00
Verona - L'Hellas Verona FC comunica che Eros Pisano è stato sottoposto a una visita specialistica che ha evidenziato una tendinite rotulea al ginocchio destro. I tempi di recupero saranno valutati in base all'evoluzione del quadro clinico.
Peschiera: seduta mattino
10/OTTOBRE/2016 - 13:48
Peschiera - Allenamento mattutino per i gialloblù presso lo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera del Garda. La squadra, agli ordini dell'allenatore Fabio Pecchia, è stata divisa in due gruppi. Chi ha giocato contro il Brescia ha svolto lavoro defaticante, chi non è sceso in campo ha effettuato riscaldamento, possesso palla, lavoro atletico e partitella a campo ridotto.
Martedì 11 ottobre in programma una seduta mattutina (ore 10.30) a porte aperte.
PESCHIERA - PROGRAMMA ALLENAMENTI*
Martedì 11 ottobre: allenamento mattutino (ore 10.30)
Mercoledì 12 ottobre: allenamento mattutino (ore 10.30)
Giovedì 13 ottobre: allenamento mattutino (ore 10.30) a porte chiuse
Venerdì 14 ottobre: allenamento mattutino (ore 10.30) a porte chiuse
Sabato 15 ottobre: Ascoli-Hellas Verona
Domenica 16 ottobre: allenamento mattutino (ore 10.30)
*Gli orari degli allenamenti potrebbero subire variazioni a seconda delle esigenze dello staff tecnico. Per eventuali cambiamenti si prega di consultare il report giornaliero su hellasverona.it
FONTE:
HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
VITA DA EX: Adrian MUTU nuovo Direttore Generale della DINAMO BUCAREST... Due partite da titolare e due vittorie per RAFAEL che col CAGLIARI ha pure parato un rigore! Grande avvio di stagione per l'ex bandiera scaligera in Sardegna...
FONTE:
Leggo.it
Cagliari, Rafael si “spoglia” su Instagram: “Vi regalo la mia maglia…”
Francesco Caruso 07-10-2016 16:30
Due partite da titolare, due vittorie, un rigore parato e... una maglia in regalo. Rafael De Andrade prova a entrare sempre più nel cuore dei tifosi del Cagliari. Stamattina nel profilo Instagram ufficiale (rf1rafael) del portiere brasiliano è apparso un invito a tutti i suoi fans e in palio il ragazzo di San Paolo ha messo niente meno che la sua "numero uno":
"Amici e amiche, da oggi voglio regalarvi la possibilità di essere ancora più vicini a me e alla mia vita. La maglia che vedete l'ho utilizzata in questo inizio di campionato ed è un regalo per voi. Vi chiedo di seguirmi nel mio profilo Instagram e, in ogni commento, taggate tre vostri amici. Scrivetemi fino a lunedì 10 ottobre alle ore 12.00, poi sarà sorteggiato il vincitore che riceverà in regalo la mia maglia del Cagliari #Forzacasteddu".
Dopo un inizio da riserva di Storari l'ex portiere dell'Hellas è diventato l'eroe che non ti aspetti. Carattere solare, Rafael è un ragazzo timido e dai modi gentili e quella spavalderia nel fissare gli occhi degli attaccanti avversari la perde nelle interviste del post gara, dove guarda quasi imbarazzato. Ci ha messo poco il numero uno dei sardi ad amare Cagliari ed essere ricambiato. Sempre il primo a "schizzare" fuori dalla panchina in occasione delle reti rossoblù, tre settimane fa Rafael si è levato la soddisfazione di parare un rigore alla prima gara da titolare di questa campionato.
Rafael De Andrade
Mai una parola di troppo per Rafael, che la scorsa stagione è sceso dalla A alla B, accettando il ruolo di secondo di Storari senza mai perdere il sorriso. "A Cagliari si sta da dio e io sono qui anche e soprattutto per aiutare i più giovani a crescere. Tengo a due cose: giocare bene ed essere un esempio" ha dichiarato recentemente il brasiliano. Un modello da imitare dentro e fuori dal campo. Laureato in Economia in Brasile, Rafael non smette mai di studiare e lo farà anche in queste due settimane che rimangono prima della gara con l'Inter.
Rafael insieme a Farias e Joao Pedro
Sì, perché il portiere rossoblù si è preso la specializzazione in rigori parati. Con l'Atalanta, tre settimane fa, ha aggiornato la lista delle vittime: Alberto Paloschi si è aggiunto a Tevez, El Kaddouri, Rolando Bianchi e Alessandro Diamanti. Domenica 16 ottobre potrebbe essere il turno di Icardi...
FONTE:
GianlucaDiMarzio.com
EX VERONA
Ex Verona: Mutu nuovo presidente della Dinamo Bucarest
Ritorno alle origini per l’ex attaccante. Domani la presentazione ufficiale
di Raffaele Campo, 11/10/2016, 17:31
Adrian Mutu, all’Hellas nel biennio 2000/2002, non vuole abbandonare il mondo del calcio, dopo che, alla fine dello scorso maggio, ha appeso le scarpe al chiodo.
Come riporta in esclusiva il portale romeno “Dolce Sport”, l’ex attaccante, in attesa di diventare allenatore, sarà il nuovo presidente della Dinamo Bucarest, club dove ha militato da giovane prima di approdare all’Inter a gennaio del 2000.
Domani verrà presentato ufficialmente e inizierà a lavorare col tecnico dei “cani rossi” Ioan Andone. Mutu svolgerà un ruolo esecutivo.
Queste le sue dichiarazioni: “Negoita (il proprietario del club, ndr) ha fatto tutto ciò che gli è stato possibile. Va apprezzato per gli investimenti che ha fatto, non gli si poteva chiedere di più. La Dinamo ha una politica corretta che garantisce stabilità. In questo momento è il massimo che si può fare, non ci si può spingere oltre”.
FONTE:
Hellas1903.it
Mutu, UFFICIALE: nuovo dg della Dinamo Bucarest
del 12 ottobre 2016 alle 12:34
L'ex attaccante di Chelsea, Juventus e Fiorentina Adrian Mutu, classe '79, è diventato nuovo direttore generale della Dinamo Bucarest, come riporta lo stesso club sulla sua pagina Facebook ufficiale.
FONTE:
Hellas1903.it