#VeronaSampdoria + - =
La peggior difesa del campionato, quella scaligera con 11 gol beccati e 3 sconfitte in 4 partite, contro la SAMPDORIA che arriva al Bentegodi ancora imbattuta in campionato a seguito di due vittorie (in casa col BENEVENTO e a Firenze) e un pari nell'ultimo turno (a Torino coi granata).
Il risultato pare già alquanto compromesso anche nella prossima gara, se non già scritto, perchè il VERONA appare fragile, inadeguato alla categoria ed in totale balia dell'avversario (anche nell'unico punto conquistato allo Scida i padroni di casa hanno dato la sensazione di essere più pericolosi dei gialloblù).
Non c'è la valenza tecnica ma non c'è nemmeno l'atteggiamento che una squadra votata alla salvezza dovrebbe avere e purtroppo non si vede davvero come mister PECCHIA (che ci ha messo pure del suo soprattutto in una gestione pessima di capitan PAZZINI) riesca ad uscirne a breve...
Contro i blucerchiati sarà pure emergenza dietro con SOUPRAYEN squalificato, FELICIOLI e FARES ancora a parte e FERRARI in forte dubbio.
Precedenti
L'ultima sfida in Serie A, l'8 Dicembre 2014, andò alla SAMP che sbancò il Bentegodi col gol di EDER (temporaneamente pareggiato da quello di TONI) seguito da quelli di OKAKA e GABBIADINI.
Andò molto meglio nel 2013 col VERONA 'sbarazzino' tornato in A dopo 11 anni di purgatorio tra Lega Pro e Serie B: Il 30 Ottobre furono Juani GOMEZ e Luca TONI a giustiziare i blucerchiati e a portare gli scaligeri addirittura al quarto posto in classifica al pari dell'INTER!
Nei 28 precedenti giocati a Verona tra l'HELLAS e DORIA sono i gialloblù ad essere in netto vantaggio con 12 vittorie scaligere, 13 pareggi e 3 sole sconfitte.
Prossima sfida affidata al fischietto del signor Gianluca Manganiello della sezione AIA di Pinerolo.
QUI VERONA
Sarà probabilmente RÔMULO a fare il terzino sinistro mentre per CARACCIOLO si prospetta l'esordio in Serie A dato che nemmeno FERRARI appare in grado di recuperare (e CHERUBIN non è ancora stato convocato).
In avanti sarà KEAN a sostituire CERCI che è rientrato in gruppo solo oggi?
Convocati
...Piove sul bagnato in difesa: Fuori anche CÁCERES (uno dei pochissimi a salvarsi a livello individuale in questo disastroso inizio di campionato) a causa di un attacco di lombosciatalgia. A sinistra va l'ex Primavera BEARZOTTI?
1. Nicolas, 2. Romulo, 4. Laner, 5. Zuculini B., 7. Verde, 8. Fossati, 9. Kean, 10. Cerci, 11. Pazzini, 12. Caracciolo, 17. Silvestri, 20. Zaccagni, 21. Lee, 24. Bessa, 27. Valoti, 29. Tupta, 33. Kumbulla, 37. Bearzotti, 40. Coppola, 75. Heurtaux, 77. Buchel, 98. Stefanec
Probabile formazione
4-3-3 con Nìcolas; Romulo-Caracciolo-Heurtaux-Bearzotti; B. Zuculini-Buchel-Bessa; Kean-Pazzini-Verde
QUI SAMPDORIA
L'unico cambio per mister GIAMPAOLO potrebbe essere BERESZYNSKI come terzino destro al posto dell'ex SALA (ancora alle prese con una condizione fisica problematica), torna in gruppo DODÒ dopo la del frattura del radio ma quasi certamente non sarà in campo al Bentegodi.
In attacco confermatissima la coppia QUAGLIARELLA-ZAPATA
Convocati
Fuori solo DODÒ...
Portieri: Hutvagner, Puggioni, Tozzo.
Difensori: Andersen, Bereszynski, Ferrari, Murru, Regini, Sala, Silvestre, Strinic.
Centrocampisti: Alvarez, Barreto, Capezzi, Linetty, Praet, Ramírez, Torreira, Verre.
Attaccanti: Caprari, Kownacki, Quagliarella, Zapata.
Probabile formazione
4-3-1-2 con Puggioni; Bereszynski-Silvestre-Regini-Murru; Linetty-Torreira-Praet; Alvarez; Zapata-Caprari
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DICONO + - =
Mister PECCHIA «In questo momento dobbiamo dare un segnale prima di tutto a noi stessi, siamo i primi a non essere contenti di quanto fatto fino ad ora. L’obiettivo è quello di provare a fare punti contro chiunque, e per farlo c’è bisogno di prestazioni migliori, di riuscire a gestire meglio il possesso del pallone e di creare più occasioni da gol. Solo così potremo vincere le partite e ottenere il nostro obiettivo. Le critiche? Sono uno stimolo per migliorare la classifica e non per far ricredere qualcuno. Risalire la china è il nostro unico obiettivo, il resto conta poco. A Roma abbiamo provato a giocare in maniera diversa, ma i moduli sono importanti solo fino ad un certo punto. La prestazione deve passare prima di tutto dall’atteggiamento e non da come siamo messi in campo, sotto questo punto di vista dobbiamo crescere tutti per riuscire ad affrontare le gare con un piglio diverso. Bisogna metterci più ferocia nel riconquistare la palla e nel gestirla al meglio, a cominciare dalla partita di domani contro la Sampdoria. Centrocampo? La forza dell’anno scorso non era del reparto ma di tutta la squadra, quest’anno dovremo cercare di raggiungere la salvezza attraverso la stessa filosofia. In questo momento dobbiamo trovare il giusto equilibrio tra tutti i reparti, ma credo che il centrocampo riuscirà presto a fare bene così come tutta la squadra, la coesione del gruppo sarà fondamentale per migliorare questa situazione» HellasVerona.it
Mister GIAMPAOLO tecnico della SAMP (e fratello di quel Federico che giocò anche nell'HELLAS 1992-93) «E’ difficile recuperare energie psicofisiche dopo 3 giorni. Chiaro che per chi ci riuscirà sarà determinante. La gestione dei calciatori è importante e gli infortuni vanno evitati il più possibile». Così in sintesi l’allenatore della Sampdoria, Marco Giampaolo alla vigilia della gara con l’Hellas (mercoledì 20 settembre alle ore 20.45 al Bentegodi. Prosegue il mister: «Verona in difficoltà? Non mi fido e i match facili in A non esistono. Ci sarà senz’altro da sudare. Loro hanno bisogno di punti e avranno voglia di riscattarsi dopo le ultime deludenti prestazioni. Chiedo ai miei la massima attenzione» TGGialloBlu.it
Mister MANDORLINI ex tecnico dell'HELLAS «Mi spiace per il Verona, l'ho visto male anche l'altra sera con la Roma. A livello tecnico ha fatto poco, sono stato lì tanti anni, ma c'è troppa differenza tecnica con le altre squadre. Il mio futuro? Spesso vado allo stadio a guardare qualche partita di calcio, aspetto una chiamata» TGGialloBlu.it
Pierino FANNA a TuttoMercatoWeb.com «L’inizio in effetti è stato molto negativo, i ko sono stati particolarmente pesanti, sono sconfitte che lasciano il segno. Il Verona prende gol e troppo facilmente. C’è qualcosa che non quadra. Qualche giocatore è fuori forma anche perché non gioca da troppo tempo. La serie A è la serie A… Il calciomercato gialloblù? Serviva qualche certezza in più. Nel calcio ci sono giocatori di A e di B. La squadra andava puntellata con 2-3 giocatori di un certo livello, integri ed efficienti. L’inizio di campionato è stato quasi proibitivo, ma visti i gol presi mi vengono parecchi dubbi. Non vivo la situazione dall’interno, però non riesco a capire come un giocatore che ha portato la squadra in A con i suoi gol possa restar fuori. Oltretutto è esperto ed è una punta vera. Peraltro non ci sono neanche alternative. In generale, poi, quando manca serenità nello spogliatoio per una provinciale diventa ancor più complicato» Hellas1903.it
VERONA 2-0 SAMPDORIA: Immagini & Highlights del 30 Ottobre 2013 |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: Massimo ODDO ancora senza panchina 'Il Verona? Come si fa a dire di no a una panchina in Serie A… Bisognerebbe parlare con la società e capire cosa propongono, ma sicuramente è dura difficile no a una squadra di Serie A'. Antonio CASSANO 'Ho offerte da Francia e Belgio ma voglio rimanere in Italia, aspetterò Gennaio...'
FORMULA 1: A Singapore 'strike rosso' di VERSTAPPEN al via, RAIKKONEN subito fuori, VETTEL partito in pole, pochi metri dopo! Vince HAMILTON che vola a +28 sulla FERRARI del tedesco...
RASSEGNA STAMPA + - =
Hellas Verona, Pecchia rischia la panchina e chiede una scossa ai suoi
Pecchia vede la sua panchina traballare notevolmente, l'allenatore dell'Hellas Verona ha parlato in conferenza stampa chiedendo uno sforzo super ai suoi uomini
LaPresse/Garbuio
Di Francesco Gregorace 17:18 19.09.17
La sfida casalinga contro la Sampdoria per il Verona non e’ gia’ un’ultima spiaggia, ma deve essere l’occasione per dare un segno che la squadra allenata da Fabio Pecchia deve dare a se stessa in primis e poi a societa’ a e tifosi, mostrando di poter fare risultato contro ogni avversario e non solo contro un’avversaria diretta, come e’ stato il pari di Crotone. “In questo momento dobbiamo dare un segnale prima di tutto a noi stessi, siamo i primi a non essere contenti di quanto fatto fino ad ora. L’obiettivo e’ quello di provare a fare punti contro chiunque, e per farlo c’e’ bisogno di prestazioni migliori, di riuscire a gestire meglio il possesso del pallone e di creare piu’ occasioni da gol. Solo cosi’ potremo vincere le partite e ottenere il nostro obiettivo. Le critiche? Sono uno stimolo per migliorare la classifica e non per far ricredere qualcuno. Risalire la china e’ il nostro unico obiettivo, il resto conta poco” dice il tecnico degli scaligeri nella conferenza stampa. “A Roma abbiamo provato a giocare in maniera diversa, ma i moduli sono importanti solo fino ad un certo punto. La prestazione deve passare prima di tutto dall’atteggiamento e non da come siamo messi in campo, sotto questo punto di vista dobbiamo crescere tutti per riuscire ad affrontare le gare con un piglio diverso. Bisogna metterci piu’ ferocia nel riconquistare la palla e nel gestirla al meglio, a cominciare dalla partita di domani contro la Sampdoria” afferma Mister Pecchia che poi aggiunge: “Centrocampo? La forza dell’anno scorso non era del reparto ma di tutta la squadra, quest’anno dovremo cercare di raggiungere la salvezza attraverso la stessa filosofia. In questo momento dobbiamo trovare il giusto equilibrio tra tutti i reparti, ma credo che il centrocampo riuscira’ presto a fare bene cosi’ come tutta la squadra, la coesione del gruppo sara’ fondamentale per migliorare questa situazione”. (ITALPRESS).
Hellas Verona, le ultime sulla panchina traballante di Fabio Pecchia
I tifosi chiedono la testa di Pecchia dopo le prime 4 gare di campionato tutt’altro che convincenti. La società ha dato fiducia al tecnico veronese, ma si tratta di una fiducia a tempo. Fabio Pecchia infatti avrà due gare per dare risposte, due gare casalinghe contro Sampdoria e Lazio, due possibilità da non fallire per il tecnico che in caso di prestazioni non all’altezza e sopratutto in caso di mancanza di risultati, verrebbe quasi certamente esonerato dal patron Setti. Due gare dunque, due chance per cambiare rotta.
FONTE: CalcioWeb.eu
Verona-Sampdoria: probabili formazioni e statistiche
Il Verona ha perso gli ultimi due match di Serie A in casa contro i doriani, dopo che era stato battuto in solo uno dei precedenti 20 al Bentegodi (10V, 9N).
Enrico Turcato
Probabili formazioni
Verona (4-3-3): Nicolas; Caceres, Caracciolo, Heurtaux, Romulo; Zuculini, Buchel, Bessa; Cerci, Pazzini, Verde. All: Pecchia
Indisponibili: Bianchetti, Ferrari, Fares, Zuculini B.
Squalificati: Souprayen
Sampdoria (4-3-1-2): Puggioni; Bereszynski, Silvestre, Regini, Strinic; Barreto, Torreira, Praet; Ramirez; Quagliarella, Caprari. All: Giampaolo
Indisponibili:
Squalificati: -
Statistiche Opta
L’Hellas Verona ha raccolto un solo punto nelle ultime cinque sfide con la Sampdoria in Serie A. In queste cinque partite i blucerchiati hanno segnato in media 3.2 gol ad incontro.
Il Verona ha perso gli ultimi due match di Serie A in casa contro i doriani, dopo che era stato battuto in solo uno dei precedenti 20 al Bentegodi (10V, 9N).
Solo tre volte il Verona è partito con uno o zero punti nelle prime quattro gare di campionato (1973/74, 1989/90 e 1996/97), tutte stagioni terminate con la retrocessione.
Il Verona ha sempre subito gol nelle ultime 27 gare casalinghe di Serie A (l’ultimo clean sheet interno risale al marzo 2015 contro il Napoli).
La Sampdoria ha sia segnato che subito gol in tutte le ultime 12 partite di campionato: striscia più lunga per i blucerchiati in Serie A.
Il Verona è la squadra che ha concesso più conclusioni agli avversari in questo campionato (84).
Fabio Quagliarella ha segnato otto gol nelle ultime sei presenze in Serie A: l’ultima sua partita in campionato senza gol è datata addirittura 29 aprile.
Giampaolo Pazzini, che ha giocato nella Sampdoria tra il 2009 e il 2011, non ha mai segnato da ex in cinque gare contro i blucerchiati in A successive a quel periodo.
L’ultima delle due doppiette in Serie A di Duvan Zapata è arrivata proprio contro il Verona, con la maglia del Napoli nel maggio 2014.
FONTE: It.Eurosport.com
Fragili, perforabili, già in affanno: Benevento, Verona e SPAL, si va verso una lotta salvezza clone delle ultime due?
IL RISCHIO DI UN'ALTRA ZONA RETROCESSIONE GIÀ DECISA NEL GIRONE DI RITORNO SI FA SEMPRE PIÙ CONSISTENTE: LE NEOPROMOSSE FATICANO ANCORA, COME NELLE ULTIME DUE STAGIONI
Redazione Fantagazzetta | 18/09/2017 09:02 2'
Non fosse stato per la magia di Rizzo, al minuto 94 di SPAL-Udinese, a fine agosto, la coda della classifica dopo sole 4 giornate di Serie A sarebbe già tutto un programma. Vero, proprio i ferraresi avevano esordito in massima serie, a distanza di 49 anni dall’ultima volta, bloccando la Lazio, mica roba da nulla. E vero, lì in fondo, impelagate dopo un mese di campionato, ma obiettivamente con tutt’altri mezzi, ci sono anche Genoa e Sassuolo. Ma è soprattutto la sensazione, più che i numeri, a far già annusare negli studi televisivi, nelle trasmissioni della domenica sera e negli articoli di fondo del lunedì mattina, il timore che si possa assistere a un clone degli ultimi due campionati, per quel che concerne la lotta per la salvezza.
Perché se in testa alla classifica s’è fatto per tutta l’estate un gran parlare di livellamento dei valori, gap più corti, e maggiore incertezza, lo stesso non accade in coda. E, anzi, rischia di riproporsi lo stesso scenario di 12, e ancor prima 24 mesi fa: un copione prevedibile, con due neopromosse su tre designate e quasi rassegnate a vittime sacrificali, un copione che solo la prodigiosa rimonta del Crotone nella scorsa stagione ha sovvertito. E proprio il Crotone, anziché la SPAL tre punti più su in virtù di quella rete di Rizzo, occupa assieme alle neopromosse Benevento e Verona le ultime tre piazze della graduatoria, che vogliono dire Serie B, già dopo 4 giornate.
Presto, prestissimo per arrendersi, prestissimo per mettere una pietra sopra un altro copione scritto con abbondane anticipo. Con tutte le controindicazioni del caso: perché è inutile richiamare alla memoria la situazione dello scorso campionato, con squadra già virtualmente salve a fine inverno, e tutta una Serie di motivazioni venute meno, non esattamente quanto di più auspicabile per lo spettacolo e l’incertezza di molti incontri.
Non è troppo tardi, ma il rischio c’è. Ed entusiasmo iniziale a parte, è nelle parole dello stesso Leonardo Semplici, allenatore della squadra paradossamente messa meglio, la SPAL, il campanello dall’allarme: “La squadra non si era espressa male, ma deve capire che questa è la Serie A: al primo errore, paghi dazio. Ci servirà da lezione”.
Di tempo per imparare la lezione, Verona, Benevento e SPAL sembrano averne pochino. Come poco, due stagioni or sono, fu il tempo a disposizione delle matricole Carpi e Frosinone per imparare lezioni sulla Serie A. E una lotta salvezza chiusa, fosse anche per due slot su tre, nel girone di ritorno non può essere mai un bene per il campionato. E’ presto ma non così presto da non cogliere segnali d’allarme: per esempio dopo 4 giornate, nel 2016/17, il Palermo era già penultimo, a 2 punti. Non invertì più la rotta. Il Pescara era a 4 punti, ma frutto di una vittoria a tavolino: virtualmente, sarebbe stato ultimo a 1 punto. E anche gli abruzzesi non dettero mai una svolta al loro campionato. C’è ancora tempo, ma i segnali di una classifica acerba ma non così infedele non sono confortanti. Pesante più per il valore che per i numeri la sconfitta di Ferrara contro il Cagliari per la squadra di Semplici, così come in ritardo appaiono Verona e Benevento: fragili, perforabili, in affanno. Non basteranno alle neopromosse le speranze di un harakiri, per esempio del Genoa, simile a quello dell’Empoli lo scorso anno, o che il Crotone non ripeta il miracolo della scorsa stagione, né consolarsi con i rimpianti e una classifica che probabilmente non rispecchia gli sforzi e i meriti, come per il Benevento. Serve dare una svolta, e farlo in fretta. Per evitare che il sogno finisca appena iniziato per sanniti ed emiliani, ma anche per non farci assistere all’ennesima, spenta lotta salvezza in ghiaccio già in primavera.
FONTE: FantaGazzetta.com
Hellas Verona-Sampdoria: tutto quello da sapere sugli avversari
Hellas Verona-Sampdoria: tutte le cose da sapere sulla squadra allenata da Pecchia
Di Francesca Faralli - 19 settembre 2017
L’avversario della quinta giornata di campionato per la Sampdoria è l’Hellas Verona. La squadra gialloblu non ha avuto un inizio di campionato facile, e non sembra nemmeno costruita per poter fronteggiare la Serie A. Il calendario non l’ha favorita, questo va sottolineato, ma anche nello scontro salvezza con il Crotone non è riuscita ad andare oltre lo 0-0. Napoli, Fiorentina e Roma hanno portato la cifra dei gol subiti a 11 in solo quattro partite disputate: sintomo questo di una fragilità difensiva decisamente importante. La sua militanza in Serie B, nello scorso campionato, è stata di solo un anno: Fabio Pecchia è riuscito nell’impresa di riportare in A gli scaligeri dopo una stagione. Nel girone di andata l’Hellas si laureò campione d’inverno, mentre fu meno esaltante la seconda metà della stagione. Il calo progressivo di risultati e la crescita della SPAL le fecero perdere il primato in classifica, ma arrivò lo stesso la promozione in A.
In sede di calciomercato la squadra non sembra essersi rafforzata. Penalizzante è stato il caso Cassano, seguito a ruota da quello che ha coinvolto il tecnico Fabio Pecchia e il capitano degli scaligeri Giampaolo Pazzini. Cassano – per sua stessa ammissione – non aveva intenzione di lottare per la salvezza, e ha abbandonato la squadra nel bel mezzo del ritiro. Successivamente il caso Pazzini, scoppiato ad inizio stagione, non ha aiutato certo alla coesione nello spogliatoio: Pecchia ha negato l’esistenza di problemi con il Pazzo, ammettendo però che le sue valutazioni tecniche lo abbiano sempre portato a non schierarlo. Una situazione strana, considerando che il merito della recente promozione vada attribuito proprio all’ex blucerchiato, autore di ben 23 gol durante la passata stagione. I problemi di sterilità offensiva si aggiungono a quelli in difesa: Samuel Souprayen è stato espulso nel corso della gara con la Roma e non potrà quindi affrontare la Sampdoria domani sera, mentre rimane in dubbio l’impiego di Alex Ferrari, alle prese con un problema alla caviglia che potrebbe spingere Pecchia a far esordire Antonio Caracciolo.
Per trovare gli ultimi gol segnati dall’Hellas in una partita ufficiale contro la Sampdoria, bisogna risalire al 2013: Juanito Gomez e Luca Toni sono gli ultimi due marcatori. Per tre volte il Verona è partito con un punto nelle prime quattro gare di campionato, e in ogni occasione la stagione è terminata con la retrocessione in Serie B. Il giocatore più pericoloso della formazione attuale è indubbiamente Daniele Verde, che ha già fatto centro contro la Samp; Pazzini, che dovrebbe partire titolare, incredibilmente non ha mai messo il pallone in rete contro la sua ex squadra; da non sottovalutare Miose Kean, talentuoso attaccante classe 2000 in prestito dalla Juventus. Lee Seung-Woo, il gioiello coreano di cui tanto si è parlato, dovrebbe partire dalla panchina, e non è scontato un suo ingresso contro i doriani. Pecchia dovrà assolutamente fare risultato, altrimenti quella di domani sera potrebbe essere la sua ultima gara sulla panchina del Verona.
Cambi mirati e base solida: la Sampdoria avverte l’Hellas Verona
Le probabili formazioni di Hellas Verona-Sampdoria, partita valida per la quinta giornata di Serie A: emergenza gialloblù, solidità blucerchiata
Di Alessio Eremita - 19 settembre 2017
La partita contro il Torino costringe inevitabilmente Giampaolo a effettuare alcuni cambi all’interno del suo undici ideale. L’impegno ravvicinato di domani in casa dell’Hellas Verona, considerando comunque l’ostica sfida di domenica contro il Milan, permetterà a molti blucerchiati leggermente trascurati di scendere in campo e mettersi in mostra per tutti i novanta minuti. La base solida della Sampdoria verrà mantenuta tale, il tecnico non vuole snaturare troppo l’ossatura di una squadra che ha collezionato la bellezza di sette punti in tre giornate. È così che Puggioni sostituirà ancora Viviano tra i pali, Silvestre e Regini comporranno la coppia centrale ma con diverse pedine ai loro estremi: Murru farà rifiatare Strinic, uscito dal “Grande Torino” per via dei crampi, Bereszynski prenderà il posto di un Sala parecchio disorientato. A centrocampo, l’unica novità sarà Linetty in luogo di Barreto, mentre sulla trequarti Ramirez farà spazio ad Alvarez. Il vero punto interrogativo riguarda principalmente l’attacco: Caprari deve giocare, ma Zapata e Quagliarella stanno facendo molto bene. Da valutare chi lascerà il posto all’ex Pescara.
Saranno molti i cambiamenti, invece, per quel che concerne la rosa dell’Hellas Verona. Il pessimo avvio di stagione ha messo in cattiva luce l’operato di Pecchia, che potrebbe addirittura giocarsi il proprio futuro contro la Sampdoria. L’imperativo è quello di approcciare al campo con il piede giusto, garantendo una certa aggressività sulle orme del 4-3-3. Nessun timore reverenziale, dunque, per un’avversaria di tutto rispetto. Senza lo squalificato Souprayen, Ferrari verrebbe spostato a sinistra con l’inserimento al centro della difesa di Caracciolo insieme a Heutaux. A destra Caceres. Sulla linea dei tre centrocampisti spazio a Romulo e Zuculini esterni e Buchel a gestire il pallone. In avanti ancora assente Cerci, lo sostituiranno Bessa e Verde. La punta porterà il nome di Pazzini, con Kean destinato a partire dalla panchina.
VERONA (4-3-3): Nicolas; Caceres, Caracciolo, Heurtaux, Ferrari; Romulo, Buchel, Zuculini; Verde, Pazzini, Bessa. Allenatore: Pecchia.
SAMPDORIA (4-3-1-2): Puggioni; Bereszynski, Silvestre, Regini, Murru; Linetty, Torreira, Praet; Alvarez, Zapata, Caprari. Allenatore: Giampaolo.
Appuntamento con la storia: Pazzini, non doveva andare così
Mercoledì sera la Sampdoria e Giampaolo Pazzini si rincontreranno, ma all’appello manca Antonio Cassano: storia di un incrocio mancato
Di Paolo Priolo - 19 settembre 2017
Neanche il tempo di recuperare dalla partita contro il Torino, che la Sampdoria ha già dovuto rimettersi in cammino e preparare la prossima gara, in programma mercoledì alle 20.45 contro l’Hellas Verona. Inutile dire che sarà una sfida dal sapore davvero speciale: in primis per lo storico gemellaggio, che vede le due tifoserie condividere da sempre momenti di aggregazione, tifo e divertimento, ma anche per un appuntamento con la storia che si concretizzerà solo per metà. Tra le fila dei gialloblù ci sarà infatti Giampaolo Pazzini, ma non Antonio Cassano: entrambi protagonisti, nel 2010, della qualificazione in Champions League della Sampdoria, avrebbero potuto ricomporre nel Verona la storica coppia d’attacco che fece sognare i tifosi blucerchiati. FantAntonio, si sa, è imprevedibile, e poco prima dell’inizio del campionato ha deciso di lasciare il club scaligero per una “scintilla mai scattata”, lasciando da solo Pazzini ad affrontare il proprio passato.
Passato che, peraltro, con la maglia del Verona ha già affrontato nella stagione 2015-2016, quando Cassano militava proprio nelle file del Doria (i blucerchiati si imposero per 4-1 al “Ferraris”). Il presente, però, parla di una situazione piuttosto complicata: dopo la straordinaria stagione vissuta l’anno scorso – con 23 gol all’attivo e una promozione in Serie A -, l’attaccante e capitano del Verona sta vivendo con tutta la squadra un inizio di campionato molto sotto le aspettative, con un solo punto racimolato in 4 giornate. I tifosi blucerchiati avranno sempre un occhio di riguardo per lui, ma – così come l’ultima volta – la Sampdoria cercherà di dargli un dispiacere, imponendosi al “Bentegodi” per continuare la striscia positiva di risultati e rimanere in zona Europa League. Certo, con le qualità di Cassano in campo e l’intesa magica con il Pazzo che il numero 99 avrebbe potuto garantire, sarebbe stata tutta un’altra partita.
FONTE: SampNews24.com
ULTIM’ORA
GENOVA, 13:47
CALCIO, SAMP: RIPRESA IN VISTA DEL VERONA, ANCHE DODO' IN GRUPPO
La Sampdoria non si ferma. Freschi del pareggio in casa del Torino, gli uomini di Marco Giampaolo si sono ritrovati in mattinata al Mugnaini di Bogliasco per la ripresa degli allenamenti in vista del turno infrasettimanale della Serie A che vedra' i blucerchiati impegnati mercoledi' sera al Bentegodi contro il Verona. Giampaolo ha diviso la rosa in due gruppi: da una parte i titolari della sfida dello stadio "Olimpico", sottoposti a lavori di scarico tra campo, palestra e sala massaggi; dall'altra il resto della squadra (compreso Dodo'), impegnata sul prato superiore in una sessione completa. Domani altra seduta mattutina (a porte chiuse) al termine della quale la Samp si mettera' in viaggio alla volta di Verona.
FONTE: Sport.Repubblica.it
SERIE A
VERONA-SAMPDORIA: PROBABILI FORMAZIONI, ORARIO E DOVE VEDERLA IN TV E STREAMING
Il Verona ospita la Sampdoria al Bentegodi con la speranza di risollevarsi in classifica. Giampaolo cerca punti e conferme.
07:50
Reduce da due sconfitte consecutive il Verona ospita una Sampdoria viceversa ancora imbattuta in campionato, con l’obiettivo di ottenere quei punti che possano consentirgli di mettere alle spalle un avvio di stagione estremamente complicato. La compagine allenata da Marco Giampaolo, invece, dopo il buon pareggio ottenuto sul campo del Torino, punta a proseguire la sua striscia positiva per non perdere di vista le squadre che orbitano attorno a quelle posizioni che valgono una qualificazione europea.
Giampaolo punterà ancora sul suo 4-3-1-2 nel quale Torreira sarà il vertice basso di un rombo completato da Barreto e uno tra Praet e Linetty, con Ramirez in posizione classica di trequartista. In attacco Caprari potrebbe avvicendare Zapata, chance per Murru a sinistra.
VERONA (4-3-3): Nicolas; Romulo, Heurtaux, Caracciolo, Caceres; Zuculini B, Buchel, Bessa; Valoti, Pazzini, Verde
SAMPDORIA (4-3-1-2): Puggioni; Bereszynski, Silvestre, Regini, Murru; Barreto, Torreira, Praet; Ramirez; Quagliarella, Caprari
FONTE: Goal.com
Hellas Verona-Sampdoria: precedenti, statistiche e curiosità
Di Stefano Tomat -19 settembre 2017
Copyright MondoSportivo.it / Riccardo Grifalconi
Due sonore sconfitte introducono i padroni di casa a questa sfida infrasettimanale. L’Hellas Verona deve irrimediabilmente rivedere i propri schemi difensivi, dopo gli 8 gol subiti da Fiorentina e Roma; di contro, la Sampdoria si presenta al Bentegodi dopo un buon pareggio ottenuto contro il Torino solamente due giorni fa, dopo aver fatto vedere buone cose in termini di gioco.
I PRECEDENTI – Nelle ultime due partite in cui Hellas e Samp si sono affrontate, i blucerchiati sono usciti vittoriosi entrambe le volte, mettendo a segno ben 6 reti (0-3 nella stagione 2015/2016 e 1-3 nel 2014/2015). Facendo ancora un passetto indietro troviamo gli unici tre punti ottenuti dagli scaligeri contro i liguri negli ultimi vent’anni: il 30 ottobre 2013 la sfida terminò 2-0, grazie ai gol di Juanito Gomez e di Toni. Ben diciassette anni separano questa gara da quella precedente disputata nella massima serie e conclusasi con un pareggio. Una Sampdoria allora stellare, che annoverava tra le sue fila campioni del calibro di Karembeu, Verón, Mihajlović, Mancini e Montella, impattò sull’Hellas, abile a recuperare l’iniziale vantaggio siglato dall’aeroplanino grazie alla rete di Corini.
LE STATISTICHE – La storia recente di cui abbiamo parlato finora contrasta però con quelli che sono i numeri dal 1958 (primo incrocio tra le due squadre nella massima serie) a oggi. Su 22 incontri infatti sono 10 le vittorie dei padroni di casa, 9 i pareggi e solamente 3 le vittorie della Sampdoria. Abbastanza equilibrato invece il bilancio delle reti: 70 totali, 34 scaligere e 26 blucerchiate. Nei 44 incontri totali, considerando quindi anche le gare giocate a Marassi, la musica cambia sensibilmente: 11 vittorie per l’Hellas (quindi solamente una esterna), 16 pareggi e 17 successi della Samp; le marcature salgono a 48 per i gialloblù e a 65 invece per i liguri.
Concludendo, ci sembra uno di quei casi in cui le statistiche risultano essere decisamente indicative: l’Hellas di quest’anno non ci sembra aver ancora trovato la strada giusta, mentre la Samp prosegue la tradizione degli ultimi anni in cui l’avvio di campionato appare sempre promettente. Nonostante quindi negli anni il fattore campo sia risultato determinante ai fini del risultato, non crediamo che stavolta il Bentegodi possa fermare i blucerchiati: 2 appare pertanto essere la giocata più adatta.
Editoriali
Salvate il soldato Hellas (o anche no)
Di Giorgio Crico -17 settembre 2017
Dopo quattro giornate di Serie A, il destino finale dell’Hellas Verona sembra già abbondantemente segnato. Un punto solo fatto (arrivato dopo uno 0-0 in cui il Crotone s’è fatto preferire al netto delle reti bianche), un solo gol segnato, tre sconfitte pesanti e undici gol incassati. Non proprio il miglior inizio possibile, anzi. Per fare un paragone impietoso, l’ultima volta che i gialloblù sono arrivati in Serie A da neopromossa, dopo quattro partite (in cui avevano incontrato Milan, Juventus, Roma e Sassuolo), avevano sei punti – frutto di due vittorie – e avevano segnato otto gol, rimanendo all’asciutto solo contro la Roma e impressionando più o meno tutto il paese per coesione e qualità di gioco.
Quel che c’era allora e invece manca oggi consiste soprattutto in due fattori: un allenatore carismatico in possesso di una chiara idea di gioco nonché un bel nucleo di giocatori validi e funzionali, esaltati nei loro pregi dal sistema in cui erano immersi. Mandorlini non è il miglior allenatore della storia ma a Verona aveva costruito un rapporto fantastico con la piazza e con il gruppo, riuscendo a plasmare una compagine votata al gioco offensivo, molto verticale e ben organizzata. In più, il mercato estivo completamente indovinato (allora condotto da Sean Sogliano) portò in dote al tecnico ravennate i vari Toni, Rômulo e Iturbe: pezzi che si adattavano perfettamente all’intelaiatura esistente e subito tutti giocatori chiave nelle economie di quel Verona.
Oggi, appunto, la situazione è molto diversa. Il rapporto tra Pecchia, l’ambiente e la società non è mai decollato del tutto, a causa anche dei mezzi stenti della passata stagione e di una promozione senza passare dalla giungla dei play-off raggiunta solo grazie al cavillo degli scontri diretti col Frosinone: un po’ poco per una formazione che, in teoria, avrebbe dovuto dominare la Serie B dall’inizio alla fine. Ciò nonostante, il tecnico è stato confermato in virtù del raggiungimento della categoria superiore perché, all’ombra dell’Arena, nessuno ha avuto il coraggio di rimpiazzare un allenatore comunque vincente.
La squadra, poi, vantava delle individualità notevoli per la Serie B ma che, in Serie A, difficilmente avrebbero potuto esprimersi sugli stessi standard a cui sono stati affiancati tantissimi giocatori che sono più scommesse che altro. Anche tralasciando l’intermezzo semi-comico con Cassano di quest’estate, pensiamo soprattutto a Cáceres o Cerci, teoricamente i “grandi colpi” dell’estate: sulla carta sarebbero anche buoni elementi – e, in quanto classe 1987 entrambi, non giustificati dall’età a essere “bolliti” – ma l’uruguagio arriva da dieci presenze negli ultimi due anni (inclusi sei mesi da svincolato) mentre l’ex Torino aveva giocato tredici gare nell’ anno e mezzo precedente il suo arrivo a Verona. Chi arriva da situazioni simili di solito ha bisogno di tempo per ristabilirsi fisicamente e, soprattutto, psicologicamente. Anche i colpi “di contorno” non sono parsi troppo brillanti: Büchel era reduce da una retrocessione in cui non s’è certo distinto in positivo, Kean e Lee Seung-woo sono due ragazzini di cui si dice un gran bene ma che non danno alcuna garanzia (e ci mancherebbe altro), lo stesso Heurtaux – per quanto apprezzabile – arriva da due anni complicatissimi a livello fisico-sanitario. In poche parole, il mercato è stato estremamente deficitario.
La situazione è quindi complicatissima: una squadra difficilmente all’altezza e protagonista di una partenza pesantemente deficitaria che pare condannata a un rapido ritorno in B. Normalmente gli esoneri dopo poche giornate non servono assolutamente a nulla ma in questo caso sembrerebbe essere l’unica via percorribile perché l’Hellas non ha gioco, non ha grinta, non ha spina dorsale, non ha voglia. E in più, anzi, ha un Pazzini costantemente nervoso perché viene costantemente relegato in panchina. La verità è che Pecchia avrebbe dovuto essere allontanato già qualche mese fa, aspettare ancora prima di sostituirlo non servirebbe. Vero che la rosa a disposizione rimane inadeguata ma con un tecnico più abile a costruire un sistema funzionale, forse qualche limite si potrebbe anche nascondere e magari fare perlomeno finta di competere per la salvezza.
Ammesso e non concesso che nella città di Romeo e Giulietta a qualcuno interessi davvero rimanere in Serie A.
FONTE: MondoSportivo.it
17 settembre 2017 Vincenzo Chichierchia
Hellas Verona, Pecchia al capolinea?
In caso di esonero di Pecchia sarebbero tre i profili indiziati per la sostituzione
Fabio Pecchia (getty)
Tira aria pesante in casa Verona che in campionato ha conquistato un solo punto dopo quattro giornate. Ad aggravare le statistiche l’impietoso confronto tra gol fatti e subiti; sono 11 infatti le reti incassate al cospetto del solo gol realizzato (su calcio di rigore).
Come spesso accade in questi casi, il primo ad essere messo sulla graticola è il mister (Fabio Pecchia), nonostante le rassicurazioni ricevute da Setti , nel pre gara della sfida di ieri contro la Roma.
Secondo Premium Sport sarebbero tre i profili individuati per sostituire Pecchia in caso di esonero: Andrea Mandorlini, Massimo Oddo e Francesco Guidolin.
Il calendario non ha di certo aiutato l’allenatore degli scalingeri, mettendogli contro, in queste prime giornate, squadre del calibro di Roma e Napoli, ma nel calcio il tempo è tiranno e la prossima potrebbe già essere l’ultima chance per salvare la panchina.
FONTE: EuropaCalcio.it
17 SET 2017
CARNE DA CANNONE
Il nulla. Anzi no, meno del nulla. E come si può commentare il nulla? Il rischio è di legittimarlo.
Lo legittimano le dichiarazioni di giovedì del direttore sportivo Fusco, che riascoltate adesso appaiono ancora più surreali e marziane. Lo legittima la nuova verbosità incazzosa di Pecchia, che venerdì mi è parso sminuire la sensibilità della piazza asserendo che lui ha vissuto luoghi “dove la pressione non si sentiva, ma si toccava”, quasi che i “rumors” veronesi in confronto siano una bagatella. Ho pensato alla bellissima Gubbio: Don Matteo alias Terence Hill era così rompiballe? Poi ho capito che l’allenatore si riferiva alla sua (brillante) carriera da calciatore e da vice allenatore. Ruoli che però nulla c’entrano con l’attuale. Un po’ come sommare le pere con le mele, insomma.
La verità è che Fusco e Pecchia sono in difficoltà e anziché cercare collaborazione e comprensione si arrampicano affannosamente sugli specchi, individuando nemici che non esistono, imputando a noi giornalisti frasi che non abbiamo mai detto o scritto (“il siamo già in B” di cui ci addita Fusco), rifugiandosi in alibi consumati e vuoti. E irritandosi (il ds), pur senza nominarli, con i nostri grandi ex calciatori, “rei” di aver detto (Elkjaer al Corriere di Verona) la cosa più drammaticamente banale e vera: che avanti di questo passo si retrocede.
Ecco questo mi dispiace. Fusco e Pecchia, al di là della loro indubbia professionalità e volontà, si erano presentati ed erano stati presentati come mosche bianche in questo calcio. Ma adesso, nel momento di massima crisi tecnica, pure loro emigrano nella densamente popolata “città degli alibi”, dove si sbaglia poco o nulla ed è sempre colpa degli altri: del “clima negativo”, dei giornalisti, dell’ambiente, del “disfattismo” (altra orribile, abusata e insensata parola ricorsa nei giorni scorsi).
E’ vero, Setti ha messo a disposizione pochi soldi e ne ho già ampiamente parlato. Ma quei pochi, se la squadra è questa, sono stati spesi male. Il resto lo fa un allenatore i cui limiti (la fase difensiva, la lettura della partita e la gestione del gruppo) si erano già manifestati l’anno scorso, e uno spogliatoio colpito in pochi mesi dai casi Toni, Cassano e Pazzini, tutti e tre gestiti malissimo dalla società.
“Ci vuole equilibrio” è stato detto, altra inflazionata tiritera, seconda solo al “su le mani” dei vocalist notturni. Ma qui l’unico equilibrio che manca è quello del Verona in campo. Siamo carne da cannone.
P.S. Caro Setti, è vero “siamo stati in Lega Pro”. Più di sei anni (non sei mesi) fa. Ma anche campioni d’Italia, squadra europea (quando il brand Verona s’internazionalizzava sul serio e senza sbandierarlo) e più volte finalisti di Coppa Italia. Se giochiamo agli estremi, magari per giustificare l’attuale momento e un mercato low cost nonostante gli introiti di questi anni, giochiamoci fino in fondo. Lei peraltro la società l’ha rilevata dopo una semifinale di play off di B e con giocatori da A come Jorginho, Hallfredsson, Maietta, Rafael e il Gomez di allora. O ricordiamo tutto, o non ricordiamo nulla.
Francesco Barana
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Hellas, getta il cuore oltre l’ostacolo!
By Federico Messini - 18 settembre 2017
Mercoledì sera, al ‘Bentegodi’ contro la Sampdoria, il Verona affronterà la classica gara da non sbagliare.
Dopo appena quattro giornate l’Hellas della triade Setti-Fusco-Pecchia si trova a dover affrontare la prima vera crisi: un pareggio e tre sconfitte, undici gol subiti ed uno fatto (su rigore), prestazioni senza quadratura e con poco cuore.
Questo quello che c’è al momento in saccoccia.
Invertire il trend è fondamentale, un’ulteriore sconfitta farebbe vacillare ancor di più gli equilibri, già precari, di una squadra con il morale sotto i tacchi, nonostante le dichiarazioni di ottimismo e fiducia dei protagonisti.
Al Bentegodi arriva una Samp in grande spolvero, reduce dal pareggio di Torino contro i granata e che guarda la classifica dall’ “alto” dei suoi sette punti.
Di fronte un Verona incerottato, con molti indisponibili a cui si aggiunge la squalifica di Souprayen e con quindi una difesa da rimodellare.
Starà ai ragazzi di Pecchia smentire tutti (opinionisti compresi) e dimostrare che in serie A questo Verona ci può stare benissimo, riuscendo a superare tutte queste difficoltà e gettando, come si suol dire, il cuore oltre l’ostacolo.
FONTE: HellasNews.it
Hellas Verona-Sampdoria, venduti 778 biglietti del Settore Ospiti
settembre 19, 2017
Per Hellas Verona-Sampdoria, in programma domani sera ore 20.45 allo stadio Bentegodi, sono stati venduti 778 biglietti del Settore Ospiti, per un totale complessivo di 2020 tagliandi.
Giudice sportivo, una giornata di squalifica a Souprayen
settembre 18, 2017
Il difensore dell’Hellas Verona, Samuel Souprayen, è stato fermato dal Giudice sportivo per una giornata per “doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario”.
Contro la Sampdoria spazio a Caracciolo. Esordio in Serie A per il difensore gialloblù
settembre 18, 2017
Mercoledì sera allo stadio Bentegodi contro la Sampdoria, toccherà al centrale Antonio Caracciolo sostituire l’infortunato Alex Ferrari. Pecchia anche questa mattina lo sta provando in coppia con Heurtaux e salvo sorprese, Caracciolo contro la Sampdoria farà il suo esordio in Serie A.
Hellas Verona, uomini contati in difesa contro la Sampdoria
settembre 18, 2017
Squalificato Souprayen, infortunati Ferrari, Felicioli e Bianchetti, con Cherubin ad oggi mai preso in considerazione, i difensori di ruolo che restano a disposizione di Fabio Pecchia per la sfida di mercoledì sera al Bentegodi contro la Sampdoria, sono Caracciolo, Caceres e Heurtaux.
FONTE: HellasLive.it
STORIE
Il morso dello Squalo
Quando Joe Jordan segnò il gol con cui il Verona sconfisse la Sampdoria
di Lorenzo Fabiano, @lollofab 20/09/2017, 13:26
Un idolo amatissimo sulle Highlands, meno fortunato sulle pianure padane. In sintesi questa è la storia di Joe Jordan, lo squalo scozzese di Carluke, braveheart delle brughiere che in Italia ebbe scarsa fortuna. L’epiteto di squalo se lo guadagnò quando tuffandosi per colpire di testa un cross basso, un difensore gli piantò una pedata nei denti che gli costò due incisivi. Fuori dal campo usava la dentiera, ma vi rinunciava quando era il momento di vestire le maglie numero 9 prima del Leeds, poi del Manchester United, ma soprattutto di quella nazionale scozzese di cui divenne fiero condottiero. Con quell’aspetto incuteva un certo terrore nei difensori.
Con un passato importante in patria, sbarcò in Italia nel 1981, acquistato dal Milan. Accolto come un re, le prime parole dello squalo furono: “ho pochi denti, ma bastano per azzannare l’Inter”. Le cose non andarono proprio così; il Milan retrocesse clamorosamente in serie B al termine di una stagione disastrosa. L’anno successivo, tra i cadetti disputò una stagione all’altezza della sua fama segnando dieci reti e contribuendo in tal modo alla risalita. Chiusa l’avventura rossonera, a 31 anni fu ingaggiato dal Verona che cercava un sostituto di Penzo emigrato nella Torino bianconera.
Accanto a Jordan, Bagnoli aveva due folletti come Iorio e Galderisi. Fiaccato da mille acciacchi e con la carrozzeria piena di ruggine, lo squalo perse subito il posto di titolare lasciando spazio ai due terribili piccoletti. Si comportò da professionista esemplare accettando con grande signorilità le decisioni del Miracololiere della Bovisa. Serio e puntuale negli allenamenti, dalla sua bocca non uscì mai una parola fuori posto. Un valore aggiunto fondamentale nello spogliatoio.
Poi venne finalmente il suo giorno. Il 15 aprile del 1984, il Verona ospitava la Sampdoria al Bentegodi per uno scontro diretto utile per un posto in Europa. Assente Iorio, Bagnoli puntò sullo scozzese affiancandolo al Nanu. Lo squalo lo ripagò sferrando il suo morso letale. Minuto 83’, la partita ancorata sullo 0-0; Renzo Ulivieri si era giocato il tutto per tutto inserendo Marocchino e Mancini a supporto di Nick Zanone. Calcio d’angolo battuto da Fanna, respinta della difesa doriana, palla a Bruni che dal limite scagliò verso la porta un tiro che Bordon non trattenne, sul pallone vagante si avventò come un predatore Joe Jordan che di rabbia e giustezza lo cacciò nel sacco. Lo stadio esplose e riservò una standing ovation alla scozzese. Fu il gol-partita.
Il successo non bastò al Verona per agguantare la zona Uefa, ma quella fu comunque un giornata speciale. Fu il giusto tributo che il popolo gialloblù riservò ad un gentleman che in Italia non riuscì a mostrare il proprio valore perché arrivato ormai logoro da anni trascorsi con scudo e spada sguainata sui campi di battaglia della Perfida Albione. Sebbene il campo lo vedesse poco, Jordan era amatissimo e godeva della massima stima dei compagni e di Osvaldo Bagnoli, che in lui vedeva un esempio per tutto il gruppo. L’Osvaldo così commentò negli spogliatoi: “Il gol di Jordan è un premio per la sua serietà e il suo impegno negli allenamenti”. Quello rimase l’unico morso dello squalo sulle rive dell’Adige. Nessuno di chi ebbe la fortuna di esserci, lo ha più dimenticato.
NEWS
Difesa Verona, Caceres va a sinistra
Scelta obbligata per Pecchia, viste le numerose assenze per la gara con la Sampdoria
di Redazione Hellas1903, 19/09/2017, 15:11
Senza Souprayen, squalificato, e con Fares e Felicioli out per infortunio, Fabio Pecchia non avrà alternative a sinistra per la linea difensiva da impiegare con la Sampdoria, domani sera.
Sulla corsia mancina si prepara, quindi, Martin Caceres.
Il giocatore uruguagio ha doti di polivalenza e sarà lui a muoversi sulla fascia sinistra per la sfida con i blucerchiati, al Bentegodi.
NEWS
Pazzini sì o no? Il capitano aspetta una maglia da titolare
Con la Sampdoria è un atteso ex, il centravanti pronto a giocare dal 1′
di Redazione Hellas1903, 19/09/2017, 08:31
In tre partite su quattro, in avvio di campionato, Giampaolo Pazzini è stato escluso da Fabio Pecchia dalla formazione titolare.
Ha giocato dal 1′ solamente nella sventurata gara persa per 5-0 con la Fiorentina.
Domani arriva la Sampdoria al Bentegodi. Il Pazzo è un grande ex, visto che ai blucerchiati ha legato la sua migliore stagione in A (19 gol nel 2009-2010).
Resta il dubbio sul suo inserimento dall’inizio. Probabile che stavolta sia titolare, ma le scelte di Pecchia in queste prime giornate hanno sorpreso.
Pazzini aspetta la chance per lasciare il segno. Suo, su rigore con il Napoli, l’unico gol firmato finora dal Verona.
NEWS
Fanna sul Verona: “Mancano giocatori da Serie A”
L’ex gialloblù: “Serviva qualche certezza in più”
di Redazione Hellas1903, 18/09/2017, 21:13
Pietro Fanna, ex giocatore del Verona tra il 1982 e il 1985 e tra il 1989 e il 1993, ha parlato in esclusiva ai microfoni del portale www.tuttomercatoweb.com sulla difficile situazione della squadra di Pecchia.
Così l’ex centrocampista: “L’inizio in effetti è stato molto negativo, i ko sono stati particolarmente pesanti, sono sconfitte che lasciano il segno. Il Verona prende gol e troppo facilmente. C’è qualcosa che non quadra. Qualche giocatore è fuori forma anche perché non gioca da troppo tempo. La serie A è la serie A… Il calciomercato gialloblù? Serviva qualche certezza in più. Nel calcio ci sono giocatori di A e di B. La squadra andava puntellata con 2-3 giocatori di un certo livello, integri ed efficienti. L’inizio di campionato è stato quasi proibitivo, ma visti i gol presi mi vengono parecchi dubbi”.
Non manca poi una domanda su Giampaolo Pazzini, escluso dall’unidici titolare in tre gare su quattro: “Non vivo la situazione dall’interno, però non riesco a capire come un giocatore che ha portato la squadra in A con i suoi gol possa restar fuori. Oltretutto è esperto ed è una punta vera. Peraltro non ci sono neanche alternative. In generale, poi, quando manca serenità nello spogliatoio per una provinciale diventa ancor più complicato”.
NEWS
Gol subiti, sono 2.75 a partita per il Verona
L’Hellas è la squadra più perforata del campionato di Serie A
di Redazione Hellas1903, 18/09/2017, 17:36
La fragilità difensiva del Verona è testimoniata dai numeri.
Sono 11 i gol subiti dall’Hellas. Nessuno ha fatto peggio in Serie A: il Benevento, con le sei rete prese a Napoli, è a 10.
La media complessiva dice di un Verona che prende 2.75 gol a partita. Un dato eloquente che evidenzia le debolezze da risolvere per i gialloblù.
NEWS
Qui Sampdoria, defaticante per i titolari col Torino
Squadra divisa in due gruppi, domani la partenza per Verona
di Redazione Hellas1903, 18/09/2017, 14:18
Foto Sampdoria.it
La Sampdoria, dopo il pareggio col Torino, si è ritrovata in mattinata a Bogliasco per la ripresa degli allenamenti, in vista del turno infrasettimanale contro il Verona, allo stadio Bentegodi.
Il tecnico Marco Giampaolo ha diviso la rosa in due gruppi: da una parte i titolari di Torino, sottoposti a lavori di scarico; dall’altra il resto della squadra (compreso Dodô), impegnata in una sessione di allenamento completa.
Per domani è prevista una seduta mattutina a porte chiuse, al termine della quale la Samp si metterà in viaggio verso Verona.
J.M.B.
NEWS
Se Atene piange…
Il Verona deve cambiare volto, ma nella parte bassa della classifica fioccano batoste per tutti
di Lorenzo Fabiano, @lollofab 18/09/2017, 10:44
Il Pecchia furioso di venerdì lasciava presagire a una gagliarda prova d’orgoglio della sua truppa a Roma. Sapevamo che far punti all’Olimpico sarebbe stata impresa titanica, tuttavia ci attendavamo una reazione del gruppo. Non c’è stata. L’armata spuntata continua ad essere molle, timida e fragile come una debuttante all’ingresso del salone del grande ballo. Balbetta calcio a singhiozzi sia in fase di possesso che di contenimento. Per la Roma è stato un gioco da ragazzi farne un sol boccone. Della debolezza del Verona, ne hanno parlato anche i soloni al tavolo di SKY: la cosa più carina che ne è venuta fuori è che per Caressa, Bergomi, Adani e compagnia, “il Verona è inadeguato alla categoria”.
L’allenatore è sulla graticola. Accolto un anno in clima di diffusa diffidenza, lo è sempre stato. Ora si è fatto decisamente ostile. Nemmeno la promozione ha cambiato l’inerzia di un pensiero espresso a pollici versi. Già abbiamo scritto di come SNAI avesse quotato in estate la panchina di Pecchia come la prima a saltare. Il presidente Setti gli ha ora rinnovato la fiducia. Non ci inoltriamo nei meandri delle questioni tattiche, anche se a nostro modesto parere l’attuale sistema con i due mediani non stia dando risultati tangibili, e forse una svolta verso il 3-5-2 sarebbe auspicabile; la cosa che più preoccupa è l’atteggiamento della squadra. Con le sue scelte Pecchia continua a prendere tutti in contropiede: sarà una questione di turnover (sia stramaledetto!), ma la scelta di lasciar fuori Verde e Pazzini non l’abbiamo proprio capita.
Il povero Kean era un cavaliere errante nel deserto dei tartari. Di questo passo si va al muro contro muro, e il rischio di schiantarvisi sale vertiginosamente giorno dopo giorno. Detto questo, faremmo incazzare qualcuno, ma andiamo controcorrente e stiamo ancora per un po’ (non all’infinito) dalla parte dell’allenatore. In conferenza stampa, venerdì scorso ha tirato fuori gli artigli passando al contrattacco. Incalzato da una domanda sulla vergogna, ha risposto piccato che chi al mondo si deve vergognare è chi ruba, frega la gente, e non fa il proprio dovere. Pecchia potrà piacere o meno, ma è una persona seria, perbene e soprattutto un onesto lavoratore. Vero che lui ci mette del suo, ma la verità è che il Verona sta pagando più pesantemente del previsto il salto di categoria. Qui non vogliamo tirare la croce addosso a nessuno, ma l’esempio più lampante ne è il rendimento di Bessa, lo scorsa stagione un faro. Quest’anno non si è ancora acceso. Chiediamo un passo indietro da tutti in direzione del buonsenso: Pecchia riveda alcune delle sue scelte cervellotiche, la piazza si stringa e si compatti attorno alla squadra. Siamo appena alla quarta giornata, alla vigilia di un partita delicatissima per il futuro del nostro campionato.
Non è mai di buon gusto guardare in casa degli altri, ma ieri il Benevento ne ha presi sei, la Spal comincia a sgonfiarsi, Crotone, Sassuolo, e Genoa hanno tutte perso. Mettiamoci anche Udinese e Chievo e ne verrà fuori un minitorneo a otto per la sopravvivenza. Siamo tutti lì. Sarà una battaglia lunga, aspra ed estenuante. Combattiamola insieme. Se Atene piange, Sparta di certo non ride.
VISTO DA NOI
Verona serve una svolta con la Samp, rialzarsi è d’obbligo
Il mini torneo a cui è iscritto il Verona miete vittime, ma non si può più aspettare
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi 17/09/2017, 18:54
ROME, ITALY - SEPTEMBER 16: GianPaolo Pazzini of Hellas Verona FC reacts during the Serie A match between AS Roma and Hellas Verona FC at Stadio Olimpico on September 16, 2017 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)
Alzi la mano chi pensava di tornare da Roma con dei punti, magari dominando anche solo per qualche tratto i temibili avversari. Di questi tempi non potrebbe farlo il miglior Verona, figuriamoci quello visto ieri. Impaurito, crollato dopo il primo gol, evaporato.
Il mini campionato per la salvezza miete vittime a tutto spiano tra le sue protagoniste. Raffiche di gol, unitamente all’Hellas, pigliano anche Benevento e Sassuolo, un solo punto ce l’anno pure Crotone e Genoa.
Per chi non l’avesse ancora capito è questo il mini torneo a cui è iscritto il Verona, con l’obbiettivo di lasciarne tre sotto.
Mercoledì sera l’opportunità di dare una svolta. Arriva la Samp, più forte e in ottima salute, con due frombolieri in avanti pronti a testare se troveranno burro fuso come i giallorossi ieri o qualcosa di più consistente da sfondare.
Si vedrà se la squadra ha chiaro l’obbiettivo e la voglia e la capacità di perseguirlo (come a Crotone, almeno un precedente esiste) oppure se è davvero fatta di carta velina e inadeguata alla categoria, come già sentenziano noti opinionisti del calcio.
Del resto si può parlare per ore, giorni e mesi: Pecchia, Fusco, Setti, Nicolas, Pazzini, moduli, carattere, qualità o inadeguatezza. Temi che sollevano putiferi nel web, con tesi tra le più variamente assortite. Ancora una volta ci si divide, ma come dare torto ai critici e ai pessimisti (non ai prevenuti fischiatori) dopo le imbarcate prese senza colpo ferire?
Il calendario è e sarà impietoso anche per le prossime gare. Solo Pecchia e i calciatori, i quali non possono sottrarsi alle loro responsabilità, possono fermare un’ondata negativa, che, Dio non voglia, dovesse proseguire, inevitabilmente travolgerebbe il Verona e loro stessi.
Mercoledì l’opportunità della svolta, già non si può più aspettare.
FONTE: Hellas1903.it
L'EX ALLENATORE DELL'HELLAS
Mandorlini: Non vedo molto bene il Verona...
20/09/2017 12:29
"Mi spiace per il Verona, l'ho visto male anche l'altra sera con la Roma. A livello tecnico ha fatto poco, sono stato lì tanti anni, ma c'è troppa differenza tecnica con le altre squadre. Il mio futuro? Spesso vado allo stadio a guardare qualche partita di calcio, aspetto una chiamata". Andrea Mandorlini, ex allenatore del Verona, è intervenuto così a "Tutti convocati" su Radio 24 parlando dell'attuale situazione dell'Hellas di Pecchia.
CONTRO LA SAMP
Scelte obbligate per Pecchia
20/09/2017 10:51
Scelte obbligate per Pecchia in vista della sfida con la Sampdoria di Giampaolo. In difesa Caceres verrà spostato a sinistra, con Romulo basso a destra e la coppia centrale formata da Caracciolo ed Heurtaux. A centrocampo Buchel dovrebbe riposare per far spazio a Fossati con Bessa e Bruno Zuculini (in ballottaggio con Zaccagni). Davanti tridente Verde, Pazzini e Kean.
Verona (4-3-3): Nicolas; Romulo, Heurtaux, Caracciolo, Caceres; Fossati, Zuculini, Bessa; Verde, Pazzini, Kean. All: Pecchia.
Qui Samp: 23 convocati, rosa al completo
19/09/2017 17:56
Al termine della rifinitura odierna al Mugnaini, l'allenatore della Sampdoria, Marco Giampaolo ha convocato 23 giocatori per la sfida di mercoledì 20 settembre contro il Verona. Questo l’elenco completo:
Portieri: Hutvagner, Puggioni, Tozzo.
Difensori: Andersen, Bereszynski, Ferrari, Murru, Regini, Sala, Silvestre, Strinic.
Centrocampisti: Alvarez, Barreto, Capezzi, Linetty, Praet, Ramírez, Torreira, Verre.
Attaccanti: Caprari, Kownacki, Quagliarella, Zapata.
A.F.
L'AVVERSARIO DELL'HELLAS
Sampdoria spigolosa, occhio a Quagliarella
19/09/2017 18:25
La Sampdoria di Giampaolo pronta all’assalto del Verona. La formazione blucerchiata, forte dei suoi 7 punti in 3 partite (una gara in meno), nei precedenti turni ha battuto il Benevento 2-1 al Ferraris, poi ha steso la Fiorentina in trasferta (1-2) ed infine ha pareggiato a Torino coi granata per 2-2. Ha fatto 6 gol (4 da solo il bomber Quagliarella) e ne ha subito 4. Sono numeri incoraggianti, ma mister Giampaolo fa gli scongiuri. Nella conferenza stampa della vigilia del match con gli scaligeri ha predicato attenzione, non fidandosi di un Verona affamato di punti, ancora alla ricerca di un gioco e di una sua identità.
I blucerchiati avranno la rosa al completo, per cui per l’allenatore c’è solo l’imbarazzo della scelta. Al termine della rifinitura odierna al "Mugnaini", s'è svolta la seduta di rifinitura davanti al presidente Ferrero ed il mister ha convocato 23 giocatori. Nel 4312, si prevede Puggioni in porta, con una difesa a 4 composta da Bereszynski a destra e Strinic a sinistra. In mezzo, la coppia Silvestre e Regini, anche se quest’ultimo è incalzato da Ferrari e Murru. A centrocampo, regia affidata a Torreira, affiancato da Barreto e Praet (in vantaggio su Linetty). Il trequartista Ramirez sarà a ridosso del tandem Quagliarella-Caprari. Occhio però allo scalpitante Zapata che reclama un posto tra i titolari.
Questa la probabile formazione (4312) che verrà schierata contro il Verona: Puggioni; Bereszynski, Silvestre, Regini, Strinic; Barreto, Torreira, Praet; Ramirez; Quagliarella, Caprari. All. Marco Giampaolo.
ANDREA FAEDDA
IL MISTER BLUCERCHIATO
Giampaolo: Verona in crisi? Io non mi fido
19/09/2017 17:22
«E’ difficile recuperare energie psicofisiche dopo 3 giorni. Chiaro che per chi ci riuscirà sarà determinante. La gestione dei calciatori è importante e gli infortuni vanno evitati il più possibile». Così in sintesi l’allenatore della Sampdoria, Marco Giampaolo alla vigilia della gara con l’Hellas (mercoledì 20 settembre alle ore 20.45 al Bentegodi. Prosegue il mister: «Verona in difficoltà? Non mi fido e i match facili in A non esistono. Ci sarà senz’altro da sudare. Loro hanno bisogno di punti e avranno voglia di riscattarsi dopo le ultime deludenti prestazioni. Chiedo ai miei la massima attenzione».
A.F.
PROBABILE FORMAZIONE
Romulo a destra e Pazzini in attacco
19/09/2017 13:48
Verona con gli uomini contati e scelte obbligate per Pecchia. L'allenatore conferma di andare avanti con la difesa a quattro, anche se mancherà tutto l'asse mancino. Out Souprayen, fuori Fares, ko Felicioli, sarà Caceres ad andare a sinistra con Romulo che sarà abbassato a destra. Cerci, che si sta allenando con il gruppo non ci sarà, davanti è possibile che Pazzini venga affiancato a Kean e a Verde. A centrocampo possibile turn-over Buchel-Fossati.
VERONA-SAMPDORIA, I PRECEDENTI IN A
Hellas, ultimo "1" con la Samp è del 2013
18/09/2017 23:43
Verona-Sampdoria è un match di grande tradizione in Serie A e conta ben 22 precedenti. Storicamente è l’Hellas la squadra favorita potendo vantare 10 vittorie, 9 pareggi e solo tre sconfitte. La prima volta che le due squadre furono di fronte, risale al Campionato 1957/58 (9 febbraio 1958) ed il match terminò 5-3 per gli scaligeri con cinquina del bomber Del Vecchio. Dopo 11 anni di silenzio, gialloblù e blucerchiati si scontrarono nel 1968/69 (13 aprile 1969), annata che fece registrare la prima delle 3 vittorie ospiti (secco 0-3). Dopo l’1-1 del 1969/70, il Verona tornò ad imporsi nel 1970/71 per 3-1, mentre l’anno successivo, altro successo: 3-2. Il 30 novembre 1975, gli scaligeri ottennero la più larga vittoria in termini di differenza reti: 4-1. L’ultima gara degli anni 70’, giocatasi il 3 aprile 1977, terminò 2-2. Dagli anni 80’ si verificò un’alternanza quasi regolare tra pareggi e vittorie gialloblù, il cui ultimo successo risale al 30 ottobre 2013. Sampdoria stesa per 2-0, grazie ai gol di Gomez al 52’ e di Toni al 78’. La stagione 2014/15 invece, l’8 dicembre 2014, la serie positiva è stata interrotta con il 2° successo ligure: 1-3 (27' Eder su rig., 36' Toni, 56' Okaka, 62' Gabbiadini), a cui seguì anche il 3° (5 marzo 2016) per 0-3 con reti di Soriano al 6’, Cassano all’11' e Lazaros al 30’.
Verona in netto vantaggio anche per quanto riguarda i gol fatti: 34 contro 26.
Mercoledì prossimo 20 settembre alle ore 20.45, le due formazioni saranno nuovamente di fronte al Bentegodi per il loro 23° faccia a faccia. Gli uomini di Pecchia hanno un punto e sono reduci dai due ko consecutivi (Fiorentina 0-5 e Roma 3-0). Gli ospiti invece, lo scorso turno hanno pareggiato a Torino per 2-2 contro i granata ed in classifica sono a quota 7 con una gara in meno.
PRECEDENTI H.VERONA-SAMPDORIA IN SERIE A
Partite giocate: 22
Vittorie H.Verona: 10
Pareggi: 9
Vittorie Sampdoria: 3
Gol fatti H.Verona: 34
Gol fatti Sampdoria: 26
ANDREA FAEDDA
DOPO LA ROMA
Emergenza difesa per Pecchia
18/09/2017 11:44
Dopo la sconfitta con la Roma non c'è tempo di rifiatare per il Verona: mercoledì sera al Bentegodi arriva la Sampdoria di Giampaolo.
E' emergenza in difesa per Pecchia: dopo l'infortunio di Felicioli non ci sarà neanche Souprayen, espulso all'Olimpico. Quasi sicuramente non ci sarà Alex Ferrari: contusione alla gamba per lui.
Pecchia potrà contare solo su 3 difensori du ruolo: Caracciolo, Caceres ed Heurtaux. Da verificare le condizioni di Cherubin: l'ex Cittadella si allena da un mese col gruppo ma non è stato convocato nemmeno una volta in questa stagione.
L.VAL.
CONTRO LA SAMP
Chi gioca a sinistra?
18/09/2017 11:42
In vista della sfida con la Sampdoria, non ci saranno i terzini sinistri gialloblù: Souprayen è squalificato mentre Felicioli è infortunato.
Inoltre, non ci sarà neanche Fares, che poteva essere adattato come esterno basso. Chi giocherà da quella parte? Al momento l'ipotesi più probabile è quella di mettere Caceres a sinistra, con Romulo terzino destro.
L.VAL.
VERONA A PICCO
Quella sensazione di impotenza
18/09/2017 07:30
A cosa aggrapparsi? Dopo Roma il Verona è un esercizio di fede. La squadra gialloblù non ha mostrato nemmeno un buon motivo per essere ottimisti. Roma è stata la replica della gara con la Fiorentina. E su Pecchia e la società sono arrivate le critiche e gli imbarazzi di tutti gli osservatori. "Squadra inadeguata", "Mai vista una squadra così in difficoltà in serie A", sono alcuni dei giudizi che si sono sentiti e letti in questi giorni.
Pecchia è stato fortemente criticato per aver lasciato fuori Pazzini, una mossa che nessuno capisce, soprattutto in una situazione del genere.
Anche le statistiche non aiutano: mai nei 28 anni di serie A, il Verona era partito perdendo così tanti gol.
C'è rassegnazione nell'aria e invertire il trend ora è davvero difficile se la squadra non dà qualche segnale concreto. Mercoledì intanto la Curva Sud incontrerà tutti i tifosi per concordare una linea comune.
Si inviterà il Bentegodi a sostenere la squadra senza se e senza ma, con la logica della coerenza che da sempre ha contraddistinto la tifoseria.
Un modo per togliere ogni alibi a Setti, Fusco e Pecchia. (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
Hellasmania: mancano le idee e anche il coraggio
del 07 settembre 2017 alle 09:48
del 17 settembre 2017 alle 11:35
di Nicola Corona
È stato un sabato sera amaro per l'Hellas Verona, ennesima giornata difficile da aggiungere alle altre in questo inizio di stagione. Sotto il diluvio capitolino, i gialloblù escono con un'altra sconfitta e tre reti subite. Certo, andare all'Olimpico per fare punti con la Roma non era un obbiettivo semplice da raggiungere e nemmeno pronosticabile alla vigilia, ma c'era da riscattare la bruttissima prestazione con la Fiorentina. Invece, ancora una volta, il Verona ha deluso.
Una delusione che più che sul piano del risultato, arriva su quella del gioco. Piove sul Verona e piove su Pecchia. Piove su una squadra a cui sono mancate idee e coraggio. Se l'approccio alla partita in questo caso è stato discreto, a mancare completamente è stato proprio il gioco. La Roma ha dominato il campo in lungo e in largo, segnando tre reti e creando almeno altre quattro o cinque nitide occasioni da gol. Il Verona invece, non è stato mai capace di rendersi pericoloso dalle parti di Alisson per l'intero corso del match.
La difesa ha sofferto completamente l'attacco giallorosso e Dzeko, in particolare, ha dominato fisicamente sui centrali Ferrari ed Heurtaux, parsi in grande difficoltà soprattutto nel primo tempo. Il centrocampo, sistemato da mister Pecchia con una linea da 4 più un trequartista (in questo ruolo si sono alternati Bessa e Valoti) ha faticato ancora una volta a chiudere le linee di passaggio e a seguire gli inserimenti delle mezzali giallorosse. L'attacco poi, è stato affidato al solo Kean, costretto per più di un ora a predicare nel deserto e a fare a "sportellate" con Manolas e Fazio cercando di raggiungere qualche pallone mandato in profondità dalle retrovie con scarsi risultati.
Insomma, quello di ieri sera è stato un Verona con poche idee, remissivo ed incapace di reagire alla situazione di difficoltà che si andava delineando. Per la verità, fin dall'inizio di questa stagione, la formazione gialloblù non ha mai dato l'impressione di avere le idee così chiare sul gioco da sviluppare. Certo, con squadre come la Roma è normale dover subire il gioco degli avversari. Il problema vero è che questo Verona non ha tra le sue qualità quella di saper soffrire, di stringere i denti e serrare le file. Se attaccata, la squadra scaligera va presto in difficoltà e questo è un limite che i gialloblù si portano dietro già dalla stagione scorsa. Proprio per questo, il Verona avrebbe la necessità di dotarsi di un gioco più lineare e riconoscibile, che possa dare dei punti di riferimento ai giocatori in campo. Invece, troppo spesso la manovra del Verona si limita ad un possesso palla che riesce a portare la squadra a salire fino alla trequarti, ma da li in poi mancano le idee ed i movimenti per rendersi pericolosi. Lo si è visto chiaramente anche ieri sera. Gli unici pericoli per la porta di Alisson sono arrivati da qualche accelerazione di Romulo o da qualche sporadico lampo di Bessa, entrambi costretti a partire da lontano. Pazzini, entrato a risultato ormai acquisito, non ha potuto fare granché. Insomma, questo Verona sta facendo poco, troppo poco per poter pensare di fare un campionato soddisfacente.
Adesso i gialloblù entrano in una settimana tosta, con due partite al Bentegodi con Sampdoria e Lazio, formazioni partite molto bene quest'anno. Il momento è già cruciale per la squadra di Pecchia che non può permettersi di giocare altre partite come quelle viste con Fiorentina e Roma. Servono più idee. Serve più coraggio. Servono punti.
FONTE: CalcioMercato.com
PROBABILI FORMAZIONI
Le probabili formazioni di Verona-Sampdoria - Scaligeri a caccia di punti
Fischio d'inizio mercoledì alle ore 20.45. Diretta testuale, pagelle e voci dei protagonisti su TMW!
19.09.2017 06:19 di Andrea Carlino
Nemmeno il tempo di metabolizzare il turno precedente, la Serie A si rituffa per una nuova giornata di campionato. Al Bentegodi l'Hellas Verona di Pecchia prova a fermare l'avanzata della Sampdoria di Gianpaolo. I veneti cercano la prima vittoria della stagione dopo un inizio di stagione deficitaria. I liguri, invece, reduci dal bel pari contro il Torino, vogliono conquistare un altro successo lontano da Marassi (dopo quello ottenuto contro la Fiorentina). Calcio d'inizio alle ore 20.45. L'arbitro è Manganiello della sezione di Pinerolo
COME ARRIVA L'HELLAS VERONA - Sarà 4-2-3-1 per il Verona con Nicolas in porta, Caceres, Ferrari, Heurtaux e Caracciolo in difesa. Buchel, Zuculini in mezzo, Romulo, Bessa e Verde sulla trequarti con Pazzini centravanti. Squalificato Souprayen. Indisponibili Felicioli, Bianchetti, Cerci e Fares.
COME ARRIVA LA SAMPDORIA - Sarà 4-3-1-2 per la Sampdoria con Puggioni tra i pali, Bereszynski, Silvestre, Regini e Murru in difesa. Barreto, Torreira e Praet in mediana, Ramirez alle spalle di Quagliarella e Caprari. Solo Dodò non è a disposizione di Giampaolo.
LE PROBABILI FORMAZIONI
HELLAS VERONA (4-2-3-1): Nìcolas; Caceres, Ferrari, Hertaux, Caracciolo; Buchel, B. Zuculini; Romulo, Bessa, Verde; Pazzini. A disposizione: Silvestri, Coppola, Laner, Bearzotti, Fossati, Zaccagni, Valoti, Kean, Tupta. Allenatore: Pecchia
SAMPDORIA (4-3-1-2): Puggioni, Bereszynski, Silvestre, Regini, Murru; Barreto, Torreira, Praet; Ramirez; Quagliarella, Caprari. A disposizione: Viviano, Sala, Ferrari, Andersen, Strinic, Capezzi, Verre, Linetty, Alvarez, Zapata, Kownacki. Allenatore: Gianpaolo.
ARBITRO: Manganiello della sezione di Pinerolo
SERIE A
Una Serie A spaccata in due. Con tutti flop già attesi sulla carta
18.09.2017 13:15 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Una classifica già spezata in due. Come da attese e da previsioni, senza sorprese di sorta. Napoli, Juventus e Inter davanti. La Lazio che prosegue col buonissimo momento di forma, un Milan da rodare ma comunque da piani alti e la Roma idem. Torino e Sampdoria ben costruite in estate e che dunque aleggiano lì all'ombra dell'Europa.
La sorpresa Fiorentina a un passo dalle grandi, ripresasi dopo un inizio shock. Alla metà del guado della classifica c'è il Cagliari che ha tenuto botta dopo l'addio di Borriello, chi ha per ora avuto un rendimento inferiore al passato ma in linea con le attese vista l'Europa in pieno corso è l'Atalanta, meravigliosa però contro l'Everton.
Poi, nessuna sorpresa. Il Chievo ha già tre punti dal terzultimo posto, delle tre neopromosse sta facendo meglio la Spal delle altre ma dal dodicesimo posto in giù, ci sono tutte quelle che sulla carta ci si attendevano. Il Bologna, poi un'Udinese in flessione rispetto agli anni di gloria. Il Genoa che ha un solo punticino e tanti punti interrogativi su una squadra costruita e rivoluzionata ancora una volta. Il Sassuolo del dopo Di Francesco e delle tante cessioni, il Crotone fermo ancora a zero gol e che nell'ultima stagione si è salvato solo con un miracolo. L'Hellas Verona che evidentemente non ha imparato la lezione dell'ultima retrocessione e il Benevevento a zero punti con quattro ko ma nessuno di questi sorprendente bensì atteso.
Così, se la lotta per il titolo è quel che ci si aspettava, anche quella per la salvezza lo è altrettanto. Solo che, in questa stagione, è allargata. Dopo quattro giornate, quattro squadre a un punto e una a zero è ruolino di marcia da record. In negativo. In una Serie A sempre più spaccata in due.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
#VERONASAMPDORIA: 22 CONVOCATI
20/SETTEMBRE/2017 - 13:50
Verona - Dopo la rifinitura, in cui la squadra ha svolto riscaldamento, esercitazioni tattiche e sui calci piazzati, è stata diramata la lista dei 22 convocati per la sfida contro la Sampdoria, 5a giornata della Serie A TIM 2017/18, in programma mercoledì 20 settembre (ore 20.45) allo stadio 'Bentegodi'.
Terapie per Martin Caceres, a causa di un improvviso attacco di lombalgia acuta. Pertanto il calciatore non è stato convocato per Hellas Verona-Sampdoria.
22 CONVOCATI
1. Nicolas (GK)
2. Romulo
4. Laner
5. Zuculini B.
7 . Verde
8. Fossati
9. Kean
10. Cerci
11. Pazzini
12. Caracciolo
17. Silvestri (GK)
20. Zaccagni
21. Lee
24. Bessa
27. Valoti
29. Tupta
33. Kumbulla
37. Bearzotti
40. Coppola (GK)
75. Heurtaux
77. Buchel
98. Stefanec
#VERONASAMPDORIA: VIVILA CON NOI E SCOPRI NUMERI E CURIOSITÀ
19/SETTEMBRE/2017 - 17:30
- Sono 44 i precedenti tra Verona e Sampdoria, con 11 vittorie per l'Hellas, 16 pareggi e 17 successi in favore dei blucerchiati.
- Con il 52% di duelli aerei vinti, i gialloblù occupano la terza posizione in questa speciale classifica tra le squade
- Saranno due gli ex di questa sfida, uno per parte: Giampaolo Pazzini (75 presenze e 36 gol con la Samp) e Jacopo Sala (49 presenze e 3 gol con il Verona).
- Il giocatore più pericoloso dell'Hellas in questa stagione finora è Daniel Bessa, con 6 tiri e 7 occasioni create per i compagni.
PECCHIA: «SAMPDORIA? DIAMO TUTTI QUALCOSA IN PIÙ PER RISALIRE LA CHINA»
19/SETTEMBRE/2017 - 13:40
Peschiera - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Fabio Pecchia, rilasciate in occasione della conferenza stampa alla vigilia di Hellas Verona-Sampdoria.
SUL MOMENTO
«In questo momento dobbiamo dare un segnale prima di tutto a noi stessi, siamo i primi a non essere contenti di quanto fatto fino ad ora. L’obiettivo è quello di provare a fare punti contro chiunque, e per farlo c’è bisogno di prestazioni migliori, di riuscire a gestire meglio il possesso del pallone e di creare più occasioni da gol. Solo così potremo vincere le partite e ottenere il nostro obiettivo. Le critiche? Sono uno stimolo per migliorare la classifica e non per far ricredere qualcuno. Risalire la china è il nostro unico obiettivo, il resto conta poco».
SUL MODULO E SULL’ATTEGGIAMENTO
«A Roma abbiamo provato a giocare in maniera diversa, ma i moduli sono importanti solo fino ad un certo punto. La prestazione deve passare prima di tutto dall’atteggiamento e non da come siamo messi in campo, sotto questo punto di vista dobbiamo crescere tutti per riuscire ad affrontare le gare con un piglio diverso. Bisogna metterci più ferocia nel riconquistare la palla e nel gestirla al meglio, a cominciare dalla partita di domani contro la Sampdoria».
SULLA SQUADRA
«Centrocampo? La forza dell’anno scorso non era del reparto ma di tutta la squadra, quest’anno dovremo cercare di raggiungere la salvezza attraverso la stessa filosofia. In questo momento dobbiamo trovare il giusto equilibrio tra tutti i reparti, ma credo che il centrocampo riuscirà presto a fare bene così come tutta la squadra, la coesione del gruppo sarà fondamentale per migliorare questa situazione».
PESCHIERA: REPORT SEDUTA MATTINO
19/SETTEMBRE/2017 - 12:15
Peschiera - Allenamento mattutino per i gialloblù presso lo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Fabio Pecchia, ha svolto riscaldamento tecnico per poi concentrarsi sulla tattica. In chiusura, dopo la partitella finale, si sono svolte esercitazioni specifiche riguardanti la fase difensiva.
Lavoro differenziato per Fares, Felicioli e Ferrari.
PESCHIERA: REPORT SEDUTA MATTINO
18/SETTEMBRE/2017 - 13:10
Peschiera - Allenamento mattutino per i gialloblù presso lo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Fabio Pecchia, ha svolto riscaldamento, esercizi di rapidità, possesso palla e partitella a tema. La seduta si è conclusa con una partita bianchi contro blu a campo ridotto, terminata con la vittoria dei blu. Da segnalare un gran gol di Verde su calcio di punizione.
Primo allenamento in gruppo per Cerci. Lavoro differenziato per Fares, Felicioli e Ferrari.
PESCHIERA: REPORT SEDUTA MATTINO
17/SETTEMBRE/2017 - 14:50
Peschiera - Allenamento mattutino per i gialloblù presso lo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Fabio Pecchia, è stata divisa in due gruppi: chi ha giocato contro la Roma ha svolto lavoro defaticante, mentre chi non è sceso in campo ha effettuato lavoro di forza in palestra, trasformazione sul campo, lavoro atletico e partitella.
Aumenta progressivamente i carichi di lavoro Cerci. Differenziato per Fares, terapie per Felicioli. Terapie anche per Ferrari: il difensore, in seguito alla contusione al terzo medio inferiore della gamba sinistra subita durante Roma-Hellas Verona, è stato sottoposto ad accertamenti diagnostici che hanno escluso complicazioni.
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
VITA DA EX: Massimo ODDO ancora senza panchina 'Il Verona? Come si fa a dire di no a una panchina in Serie A… Bisognerebbe parlare con la società e capire cosa propongono, ma sicuramente è dura difficile no a una squadra di Serie A'. Antonio CASSANO 'Ho offerte da Francia e Belgio ma voglio rimanere in Italia, aspetterò Gennaio...'
FORMULA 1: A Singapore 'strike rosso' di VERSTAPPEN al via, RAIKKONEN subito fuori, VETTEL partito in pole, pochi metri dopo! Vince HAMILTON che vola a +28 sulla FERRARI del tedesco...
SERIE A
Oddo: "Senza panchina per scelta. Al Verona impossibile dire no"
17.09.2017 23:54 di Alessandra Stefanelli
Ai microfoni di Rai Sport è intervenuto il tecnico ex Pescara, Massimo Oddo: “Non ho avuto contatti con nessuno. Ovviamente spero che il mio futuro sia in panchina e che la chiamata possa arrivare il prima possibile. Quest’anno sono rimasto fermo anche per scelta, non ho trovato la giusta collocazione. Il Verona? Come si fa a dire di no a una panchina in Serie A… Bisognerebbe parlare con la società e capire cosa propongono, ma sicuramente è dura difficile no a una squadra di Serie A. Non mi manca la paura di rimettermi in gioco”
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
17 settembre 2017
Formula 1, GP Singapore: vince Hamilton, risultati oggi e classifica
Partenza col botto al Marina Bay, subito fuori le due Ferrari in seguito ad una carambola con la Red Bull di Max Verstappen. Hamilton vince e allunga in classifica, ora ha un margine di 28 punti su Sebastian Vettel. Secondo Daniel Ricciardo, terza l’altra Mercedes di Valtteri Bottas
Dopo il venerdì nero delle libere e la super qualifica di Vettel, la Ferrari chiude il GP di Singapore con zero punti in classifica. Poteva essere la gara chiave della stagione per il controsorpasso ai danni di Lewis Hamilton, apparso estremamente contrariato per la quinta casella conquistata in griglia. Invece, una mega carambola in avvio ha tirato dentro le due Ferrari. Prima il contatto Verstappen-Raikkonen, poi il finlandese ha urtato anche Vettel che ha proseguito prima di girarsi in testacoda. Fuori causa anche il tedesco, troppi danni riportati sulla monoposto. E’ cominciata un’altra gara, quella di Lewis Hamilton che ha preso la testa della corsa fino allo bandiera a scacchi. Settima vittoria stagionale, la terza consecutiva per il pilota inglese che ora scappa e aumenta il margine da Seb: più 28 punti. Secondo posto per Daniel Ricciardo davanti all’altra Mercedes di Valtteri Bottas.
Ordine d'arrivo dei primi cinque
1 Hamilton
2 Ricciardo
3 Bottas
4 Sainz
5 Perez
INITIAL CLASSIFICATION (END OF RACE): The perfect race for @LewisHamilton 💪 #SingaporeGP 🇸🇬 #F1 pic.twitter.com/61aogM2dS4
— Formula 1 (@F1) 17 settembre 2017
Statistiche e curiosità
-Si è disputata la 10a edizione del GP di Singapore, tutte disputate a partire dal 2008 sul circuito cittadino "Singapore street circuit". Sempre in notturna per favorire il pubblico televisivo europeo.
-Vettel è il pilota che ha conseguito i migliori risultati qui: è primo per vittorie (4), pole position (4 con quella di ieri) e podi (6), mentre Alonso e Ricciardo sono i leader per giri veloci con due a testa.
-E' la Red Bull la scuderia più performante a Singapore: gli austriaci hanno conquistato 3 vittorie, 11 podi e 3 giri veloci, mentre la Ferrari comanda nel conto delle pole position (4 compresa quella di ieri).
-Ben 7 volte su 9 ha vinto chi è scattato dalla pole: le uniche due volte in cui non è successo è stato nella prima edizione del 2008 e poi nel 2012. Negli ultimi quattro anni ha sempre vinto il poleman.
-Ieri Vettel ha conquistato l’80esima prima fila in carriera, diventando così solamente il quinto pilota di sempre a tagliare questo traguardo.
-Questo è il 13esimo GP condotto dal primo all’ultimo giro da Lewis Hamilton (quarto stagionale): appaia così Clark e Vettel al secondo posto all-time, a -6 dal record di Schumacher.
-Tre piloti hanno trovato oggi il miglior piazzamento in carriera: Sainz 4° (prima di oggi era arrivato massimo 6°), Palmer 6° (massimo 10°) e Vandoorne 7° (anche lui mai oltre il 10° posto).
-Hamilton conquista oggi il terzo successo consecutivo: era esattamente da un anno che un pilota non conquistava tre vittorie in fila, allora ci riuscì Rosberg proprio qui a Singapore.
-Con quella di ieri i motori Ferrari sono saliti a 213 pole position conquistate nella storia (212 con la Ferrari e 1 con la Toro Rosso), eguagliando così il record all-time dei motori Renault (l’ultima l’ha conquistata nel 2013 con la Red Bull).
-Se Vettel avesse conquistato oggi il podio, avrebbe eguagliato Alonso al quarto posto all-time.
-Hamilton a Monza è diventato il primo pilota in questa stagione a vincere due consecutive.
-Quello di Monza è stato il primo GP stagionale in cui sono andate a punti solamente cinque scuderie. L'ultima volta che era accaduto era in Messico l'anno scorso.
-La vittoria di Hamilton a Monza è stata la quinta gara più veloce della storia (243,626 km/h di media) e la più veloce da 11 anni (Schumacher vinse con 245,814 km/h di media sempre a Monza nel 2006). Ora le sette gare più veloci di sempre sono tutte state corse a Monza.
L'iniziativa
Il nostro obiettivo è quello di portarvi con noi in giro per il mondo. Ci proviamo con i nostri racconti sul web e ci proviamo con tutto ciò che ogni giorno vi racconta Sky Sport F1 HD. Ecco perché abbiamo deciso di chiedervi, attraverso #SkyMotori e #SingaPower, d'inviarci le vostre foto, quelle che testimoniano la passione per la Formula 1. E così, già nel sabato di Marina Bay, le abbiamo raccolte in un "mosaico" e sistemate nella cabina di commento, ovvero la "casa" di Carlo Vanzini che diventa così una cabina sempre più aperta. Aperta a voi, perché la F1 è vostra! Continuate a postarle sui nostri account social!
16 settembre 2017
Cassano non molla: "Mi sto allenando, voglio rimanere in Italia"
L'ex giocatore dell’Hellas Verona è tornato ad allenarsi da solo e spera di rientrare a fine settembre: "Per adesso non ho offerte dall’Italia, mi hanno cercato da Francia e Belgio ma io voglio restare qui. Altrimenti aspetterò gennaio"
Antonio Cassano e la moglie Carolina Marcialis (Foto dal profilo Instagram carolinamarcialis)
E' la storia infinita di Antonio Cassano che di ritirarsi non vuole proprio saperne, pur avendo annunciato attraverso un tweet la sua decisione di appendere le scarpe al chiodo, dopo la rottura definitiva con il Verona nel mese di Luglio. “Mi manca la famiglia, in questo momento è la mia priorità”. Un messaggio chiaro ed inequivocabile. Certo, ma Antonio ci ha abituato a continui e repentini cambi di programma. Ed ecco l’ennesimo colpo di “testa” del Pibe di Bari Vecchia, che in un’intervista rilasciata al Secolo XIX ha manifestato la sua volontà di continuare e c’è qualcuno che ha già bussato alla sua porta.
Le offerte da Francia e Belgio
"Per adesso non ho offerte dall’Italia, mi hanno cercato da Francia e Belgio ma io voglio restare qui. Chissà, forse sono diventato troppo ingombrante. Continuo ad allenarmi, seguo la tabella che mi ha dato Ago (Agostino Tibaudi, ex preparatore atletico della Sampdoria, ndr). Se non uscirà qualcosa nelle prossime due settimane – prosegue - ho comunque in programma di fare una mini preparazione nei prossimi mesi. In vista di gennaio, quando il mercato riaprirà e qualcuno potrebbe pensare a me, avere bisogno di uno come me!. Gennaio come deadline, in attesa di una chiamata dall’Italia per rimettersi ancora in gioco a 35 anni suonati.
Un’estate tribolata: “Vado, scusate resto, anzi torno a casa”
Il dieci luglio Fantantonio si accorda con il Verona e firma un contratto annuale fino giugno 2018. Si ricompone la premiata ditta con Pazzini, il duo che ha fatto tanto sognare i tifosi della Samp. Verona freme e spera di vivere una stagione entusiasmante. Dopo otto giorno Cassano annuncia all’improvviso di volersi ritirare, nonostante i tentativi del presidente Setti e dello staff tecnico di fargli cambiare idea. “Mi manca Carolina, la mia famiglia e il mare di Genova”. Proprio Carolina, parte direzione Verona per convincere il marito. La conferenza stampa c’è ma non è più un addio: “Scusate ci ho ripensato, resto qui”. I dirigenti accolgono positivamente la contro-reazione del giocatore, via di nuovo insieme. Si, ma ancora per poco, ancora per qualche giorno. Cassano fa nuovamente un passo dietro, questa volta definitivo. “Vado via, chiedo scusa al Verona, non ho più le motivazioni”. La moglie fa chiarezze e annuncio il ritiro di Fantantonio anche se poi è lo stesso giocatore a rettificare: Continuo e aspetto una squadra italiana”. In attesa della prossima puntata, del prossimo colpo di “testa” del Pibe di Bari.
FONTE: Sport.Sky.it