#TorinoVerona + - =
RECAP & IMPRESSIONI
VERONA che non gioca nemmeno male sino al vantaggio di IAGO FALQUE ma che anche oggi non da segni di miglioramente a livello di gioco e unità di intenti: Al 31° LJAJIC dalla trequarti sinistra la mette sul secondo palo dove ANSALDI (appena subentrato a DE SILVESTRI) sorprende VERDE alle spalle e rimette al centro per IAGO FALQUE che puntualissimo all'appuntamento anticipa FERRARI e CARACCIOLO e deposita alle spalle di NICOLAS.
Come succede ormai troppo spesso la squadra scaligera si distrae dopo il primo schiaffo aprendo così la strada al secondo che arriva al 44° NIANG, fino a quel momento evanescente, punta CÁCERES lo dribbla a destra evitando anche l'intervento di VALOTI alle sue spalle, affronta ZUCULINI e FERRARI che arrivano alla sua destra ma tira prima che l'ultima difesa scaligera possa anche solo pensare di fare qualcosa: La palla s'infila tra NICOLAS e il palo sinistro.
Nella ripresa la gara procede più o meno sui binari del primo tempo col TORINO che, nonostante le tante occasioni che crea, rischia più volte di riaprire una partita già chiusa concedendo qualcosa di troppo in fase difensiva e con l'inferiorità numerica degli avversari (BELOTTI esce dal campo dolorante e MIHAJLOVIC non ha più cambi ha disposizione) il VERONA prende coraggio.
Al 42° la prima svolta: CARACCIOLO da sinistra serve KEAN che tira sulla traversa, la palla viene raccolta da CERCI che tira in porta, sbatte sulla pancia di Moise e carambola in porta! Il signor Gavillucci inizialmente non convalida dato il presunto fuorigioco del 17enne di scuola JUVENTUS ma il VAR non perdona è 2 a 1...
Tra interruzioni e sostituzioni sono 7 i minuti di recupero concessi dall'arbitro e al 45° ecco il pari: MOLINARO in area tocca nettamente con la mano la palla crossata da destra di CERCI, i gialloblù invocano l'intervento del direttore di gara che sente ancora il VAR e concede il penalty; sulla palla va PAZZINI che angola di quel tanto che basta a sinistra di SIRIGU per agguantare un insperato pari che ha comunque un sapore di vittoria dato lo svolgersi della gara.
Punto assolutamente guadagnato in casa di un avversario oggettivamente superiore ma la buone notizie iniziano e terminano qui: Il VERONA ha palesato i soliti limiti difensivi in una partita talmente irripetibile nelle sue pazze iperboli che non può far testo...
Anticipato questo è vero che poteva arrivare addirittura la vittoria ed è altrettanto vero che il TORINO ha sbagliato almeno altri 2/3 gol 'facili' ma quello che rimane, aldilà dei timidi segnali di vita dell'HELLAS, è l'immagine di una squadra disunita, confusa e sconclusionata che gioca preoccupata, sbaglia le cose più facili e non da l'impressione di seguire l'idea di gioco impartita dal suo allenatore (ammesso e non concesso che quest'ultimo ne abbia una precisa).
Giornata assolutamente favorevole ai colori scaligeri con BENEVENTO, GENOA e SASSUOLO che perdono e SPAL che divide la posta col CROTONE: Il VERONA supera il Grifone e si posiziona al terz'ultimo posto ad un punto dal SASSUOLO e a due da SPAL e CROTONE.
LA GARA
4-2-3-1 per mister MIHAJLOVIC che in mediana sostituisce lo squalificato BASELLI con VALDIFIORI e conferma il talentuoso trio IAGO FALQUE-LJAJIC-NIANG dietro al 'Gallo' BELOTTI.
Rientrano in campo dal primo minuto per l'HELLAS CÁCERES, FERRARI, VERDE, CERCI e BESSA mentre i francesi SOUPRAYEN e HEURTAUX partiranno dalla panchina insieme a Capitan PAZZINI nell'inedito 4-2-3-1 disegnato da PECCHIA che in Piemonte cercherà di invertire la tendenza fortemente fallimentare di questo inizio di campionato scaligero: FARES agirà sulla fascia mancina della difesa mentre al centro dell'attacco sarà KEAN il terminale offensivo di riferimento.
Meno di 400 i tifosi scaligeri presenti all'Olimpico di Torino, si parte agli ordini del signor Claudio Gavillucci della sezione AIA di Latina.
2° VERDE dal vertice destro con un rasoterra sul secondo palo: SIRIGU si distende e blocca in tuffo...
4° BELOTTI in area appoggia al limite per RINCON che di prima spara altissimo.
8° KEAN in area tira su DE SILVESTRI che smorza la forza del pallone, SIRIGU fuori posizione smanaccia fuori verso VERDE che al volo non inquadra la porta.
18° Penetrazione di CÁCERES da destra, veloce uno-due con KEAN e conclusione dell'esterno destro uruguaiano che finisce a fil di palo dalla parte opposta...
19° VERDE dentro per la proiezione di FARES: SIRIGU si rifugia in angolo.
20° DE SILVESTRI esce infortunato, a dargli il cambio è ANSALDI.
31° TORINO IN VANTAGGIO: LJAJIC dalla trequarti sinistra la mette sul secondo palo dove ANSALDI (appena subentrato a DE SILVESTRI) sorprende VERDE alle spalle e rimette al centro per IAGO FALQUE che puntualissimo all'appuntamento anticipa FERRARI e CARACCIOLO e deposita alle spalle di NICOLAS.
32° RÔMULO già dolorante alla spalla destra prima della gara non ce la fa più ed esce sostituito da VALOTI che agirà in mediana in coppia con Bruno ZUCULINI nel piano tattico che rimane il 4-2-3-1.
44° 2 A 0 TORINO: NIANG fino a questo momento evanescente, punta CÁCERES lo dribbla a destra evitando anche l'intervento di VALOTI alle sue spalle, affronta ZUCULINI e FERRARI che arrivano ancora a dritta ma tira prima che l'ultima difesa scaligera possa anche solo pensare di fare qualcosa: La palla s'infila tra NICOLAS e il palo sinistro.
47° Dopo due minuti di recupero concessi per le sostituzioni il signor Gavillucci termina la prima parte di gara.
0° HEURTAUX entra al posto di CÁCERES fermato da un problema alla spalla accusato in un tackle verso la fine del primo tempo, il francese giocherà al centro mentre a fare il terzino destro andrà FERRARI.
2° Batti e ribatti in area granata, palla ribattuta sulla linea dei 25 dove FARES prova la conclusione di controbalzo: Palla altissima.
3° Triangolo sulla mancina tra BESSA e KEAN che fa da sponda, alla conclusione va Daniel che è preciso ma debole e SIRIGU recupera facilmente.
5° Il signor Gavillucci ferma il recupero di KEAN che commette fallo, Moise non è d'accordo, protesta e becca l'ammonizione.
7° ANSALDI prolunga sulla fascia destra per BELOTTI, 'Il Gallo' crossa in mezzo all'area per il liberissimo LJAJIC che, ad un passo dalla porta, fortunatamente non trova la coordinazione corretta e si mangia un gol già fatto!
9° CERCI giù in area dopo un presunto fallo da tergo di MOLINARO, il signor Gavillucci fa proseguire ricevendo anche il sostegno via radio del VAR ma i dubbi rimangono...
13° Palla profonda in verticale per KEAN che s'infila tra N'KOLOU e LYANCO ma tira alto. Ultimo cambio HELLAS: PAZZINI rileva VERDE e si posiziona al centro dell'attacco gialloblù con KEAN che scala a sinistra (pur rimanendo vicino a Gianpaolo).
14° BESSA da sinistra la da al limite per la conclusione dal limite di KEAN: Il rasoterra di Moise è debole, para facile SIRIGU.
15° NIANG s'infila un'altra volta tra VALOTI e FERRARI e va a concludera: Bravo NICOLAS a rifugiarsi in corner. Dal successivo angolo BELOTTI in mischia leggermente decentrato ad un paio di metri dalla porta batte a colpo sicuro: Ottimo intervento di NICOLAS che mura sulla linea!
18° NIANG da sinistra appoggia al centro per il tacco di LJAJIC a sistemare la palla per il tiro di IAGO FALQUE dai 20 metri: Palla alta!
19° FARES guadagna il fondo poi la mette sul primo primo palo dove CERCI in scivolata non riesce ad ingannare SIRIGU ma l'arbitro annulla tutto per il fuorigioco (molto dubbio) di Alessio...
24° Doppio passo di FARES che da sinistra supera il diretto avversario e pennella un gran cross al centro per PAZZINI! Gianpaolo purtroppo sbaglia clamorosamente l'impatto con la palla che esce dalla parte opposta!
26° Secondo cambio TORINO: NIANG fa spazio a BOYÉ.
27° Ottimo contropiede lanciato da FERRARI che riceve assistenza a destra da CERCI, Alessio arriva sul fondo e rida al limite per FERRARI che conclude rasente palo!
30° RINCON ci prova su una palla che esce in controbalzo dall'area scaligera ma non è preciso...
32° Ultimo cambio granata: GUSTAFSON prende il posto di IAGO FALQUE.
33° FERRARI crossa per il colpo di testa di PAZZINI che non inquadra lo specchio.
34° ZUCULINI duro su MOLINARO: Il signor Gavillucci estrae il cartellino giallo per Bruno.
37° BELOTTI esce in barella tenendosi la testa tra le mani, problemi al ginocchio sinistro per il centravanti della nazionale che lascia i suoi in inferiorità numerica non avendo il TORINO più cambi a disposizione. BESSA al limite appoggia a CARACCIOLO che purtroppo non possiede piedi fini: Palla in curva.
42° IL VERONA RIDUCE LE DISTANZE! CARACCIOLO da sinistra serve KEAN che tira sulla traversa, la palla viene raccolta da CERCI che tira in porta, sbatte sulla pancia di Moise e carambola in porta! Il signor Gavillucci inizialmente non convalida dato il presunto fuorigioco del 17enne di scuola JUVENTUS ma il VAR non perdona è 2 a 1 dopo un paio di minuti di interruzione del gioco...
45° PAREGGIO GIALLOBLÙ! MOLINARO in area tocca nettamente con la mano la palla crossata da destra di CERCI, i gialloblù invocano l'intervento del direttore di gara che sente ancora il VAR e concede il penalty; sulla palla va PAZZINI che angola di quel tanto che basta a sinistra di SIRIGU: Il portiere granata intuisce ma non ci arriva ed il VERONA agguanta un pari assolutamente insperato!
49° Entrata durissima da tergo di RINCON su BESSA: Ammonizione per il mediano granata.
50° Giallo anche per VALOTI che blocca con le cattive MOLINARO.
52° A pochissimi secondi dalla fine Bruno ZUCULINI interviene col piede a martello su DYANCO, giusto il secondo giallo e la conseguente espulsione per Bruno. Dopo ben 7 minuti di recupero il signor Gavillucci fa battere un ultimo calcio d'angolo ai padroni di casa e poi sancisce il pareggio.
Cerci | Pecchia | Fares |
I VOTI
- NICOLAS Un paio di interventi complicati con i quali si guadagna la sufficienza oggi... Completamente incolpevole sui due gol presi. Voto: 6
- CÁCERES Spinge con continuità a destra ed è anche piuttosto efficace in difesa a parte quando si fa ingannare barbinamente dalla finta di NIANG in occasione del secondo gol. Deve uscire al termine del primo tempo dopo essere scivolato col braccio teso a terra ed avere accusato un forte dolore alla spalla: Voto 5,5 (gli da il cambio al 46° HEURTAUX: Un tempo per ribadirele solite luci e le solite ombre... Voto 6)
- FERRARI Parzialmente colpevole nel raddoppio del Toro si riscatta nel secondo tempo quando prova a servire un assist a PAZZINI e a lanciare un contropiede sul quale al 78° per poco non centra il bersaglio grosso: Voto 6
- CARACCIOLO Parzialmente colpevole sul primo vantaggio dei padroni di casa, come FERRARI si riscatta nella ripresa dando il via all'azione che porta al primo gol scaligero, da dimenticare invece la conclusione che al 37° spara completamente fuori misura... Voto 6
- FARES Probabilmente una delle migliori partite di Momo in gialloblù, sicuramente la migliore nel ruolo di terzino non propriamente suo: Ogni tanto pasticcia un po' in difesa ma si impegna a fondo e quando si proietta in avanti fa spesso male. Anche lui cresce nel secondo tempo con un doppio passo ed un dribbling da incorniciare al 69°, preciso anche il successivo cross per PAZZINI che purtroppo sbaglia completamente il tempo e sciupa tutto: Voto 6,5
- RÔMULO Nulla da ricordare per lui in questa gara in cui parte dolorante ed esce presto toccandosi la spalla: Voto 5 (gli da il cambio al 32° VALOTI: Si fa superare facilmente da NIANG in un paio di occasioni e dimostra di non avere la necessaria forza e cattiveria fisica per agire da mediano, anche oggi esce dal campo con un cartellino giallo: Voto 5)
- ZUCULINI Anche per lui la miglior partita da quando indossa la casacca scaligera: Implacabile nell'interrompere le trame di gioco avversario con tackle duri ma in maggioranza corretti... L'espulsione nel finale a seguito della seconda ammonizione poteva essere evitata con un pizzico di trance agonistica in meno ma la generosità di Bruno oggi è indiscutibile e soprattutto preziosa: Voto 7
- CERCI Buona anche la gara dell'ex granata fischiato per la famigerata frase di troppo della moglie di Alessio (Andiamo nel calcio che conta). L'ex ala della nazionale azzurra mette è determinante in entrambi i gol gialloblù e anche se alle volte sembra incartarsi quando gli riesce ciò che ha in mente dimostra di poter essere ancora un elemento utile, voto 6,5
- BESSA Meglio nel secondo tempo quando combina bene con KEAN, termina sulle gambe una gara comunque generosa, voto 6
- VERDE Nel primo tempo si rende pericoloso in due/tre occasioni ma cala vistosamente nella ripresa a metà della quale PECCHIA lo richiama in panchina, voto 5,5 (gli da il cambio al 58° PAZZINI che prende male l'ennesima panchina è sfortunato nel rimpallo al 65° a tu per tu con SIRIGU e manca clamorosamente il tempo sull'ottima palla servita da FARES ma con lui in campo il VERONA da l'impressione di essere nettamente più pericoloso. Da rivedere il calcio di rigore che ancora una volta rischia di farsi parare ma fin che segna... Va bene così: Voto 6)
- KEAN L'inesperienza non è certo una colpa ma purtroppo rischia di pesare al confronto dei tanti ottimi 'mestieranti' della Serie A... In ogni caso Moise si impegna e tira in porta appena può, più fortunato che bravo nel rimpallo che gli regala la prima rete in gialloblù: Voto 6
- PECCHIA La sua squadra non da sempre l'impressione di seguirlo e anche la 'rivoluzione' tattica di oggi inizialmente non sembra pagare... Tutti si chiedono perchè non provi a giocare con due attaccanti magari con un 3-5-2 o un 3-1-4-2 avendo uomini capaci sia in difesa che negli altri settori ma evidentemente non è nelle sue corde una soluzione che pare a tutti abbstanza evidente: PAZZINI e KEAN insieme potrebbero dare qualche spiraglio in più in fase offensiva: Voto 5
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DICONO + - =
Mister MIHAJLOVIC tecnico del TORINO a Rai Sport «E’ stata una gara assurda, incredibile. Abbiamo perso due punti in malo modo. Potevamo vincerla in modo largo ed invece abbiamo ottenuto solo un punto. Quando sei più forte del tuo avversario, devi essere consapevole che il goal prima o poi arriva: nel primo tempo ci siamo riusciti, nella ripresa no. Alla fine siamo rimasti in dieci e non l’abbiamo gestita bene» CalcioMercato.com
Mister PECCHIA «Nel primo tempo abbiamo avuto noi il miglior approccio alla gara, con tiri e occasioni, giocando meglio del Torino e, nonostante questo, trovandoci all'intervallo sotto di due gol. Qualche errore e la momentanea inferiorità numerica hanno fatto la differenza in quel frangente. Ma poi abbiamo avuto una grandissima reazione, il risultato finale è meritato e premia la nostra voglia di crederci fino alla fine. Siamo stati molto bravi a tenere viva la gara. Pazzini? Era fresco ed è entrato molto bene, ha dato peso in attacco e costruito occasioni. E' il nostro riferimento, soprattutto per i giovani, anche a gara in corso l'importante è dare ognuno il proprio contributo. I gol sono arrivati solo nel finale, ma abbiamo fatto una gran bella partita e l'approccio era stato quello giusto. Sono molto contento, è un punto che pesa sia in classifica che nella nostra autostima, credo sia davvero fondamentale l'aspetto psicologico. Il rigore negato a Cerci? Per me era netto.
Benevento? Partita importante, non uno spareggio. Una gara che arriva dopo questa prestazione convincente, contro una squadra di alto livello come il Torino. Ora sfruttiamo la sosta per prepararci al meglio» HellasVerona.it
Alessio CERCI non ha segnato ma dai suoi piedi sono nate entrambe le azioni che hanno portato alla doppietta del VERONA «Questo è un punto importante anche perchè farne qui non è semplice per nessuno, il Torino è un'ottima squadra. Siamo partiti bene, poi abbiamo avuto un calo, ma il nostro secondo tempo merita un applauso, il pareggio è giusto. Pazzini? E' un calciatore di grande livello, per noi è importante anche per il suo atteggiamento positivo. Il gol? L'importante è che le mie prestazioni abbiano contato qualcosa per la squadra, sono contento che l'abbiano assegnato a Kean, è giovane e ne ha bisogno. Sono convinto che continuando così piano piano si vedrà il miglior Cerci. Trattativa in estate col Torino? Qualcosa c'è stato, ma adesso non mi interessa, penso solo a fare bene con il Verona» HellasVerona.it
Urbano CAIRO presidente del TORINO a Radio24 'Kean era in fuorigioco...' «Il Var è una buonissima innovazione, ci credo fortemente, ma siamo all’inizio e il Torino è una delle vittime della messa a punto. Secondo Cairo me il Var ci ha penalizzato tre volte, togliendoci in pratica 4 punti. Il gol di Bologna era buono se l’arbitro non avesse fischiato, e in precedenza c’era un rigore su Belotti, ma il Var non funzionava. Quindi, domenica il gol del Verona in fuorigioco con un piede di Kean oltre la linea... Credo sia una grande innovazione, un modo nuovo di arbitrare, quindi anche l’arbitro deve prendere le misure» Hellas1903.it
Momo FARES2 al termine di TORINO-VERONA «Abbiamo avuto un buon approccio alla gara, la prima mezzora è stata di grande intensità, poi è arrivato il gol di Iago Falque proprio quando stavamo facendo bene. Il calcio è fatto così, però noi ci siamo ricompattati e non abbiamo mollato. Nasco come estrerno, ma mi metto a disposizione della squadra, fare il terzino in Serie A è difficile perché ti trovi ad affrontare grandi giocatori. Quando il mister mi ha detto che oggi aveva bisogno di me mi sono concentrato in vista della gara. Come rispondere alle critiche? Quelle ci sono sempre, bisogna affrontarle e rispondere sul campo, lavorando bene durante la settimana. Oggi il Verona ha dimostrato di avere gli attributi, abbiamo avuto un inizio di campionato difficile ma stiamo crescendo. Sono giovane, ho solo 22 anni e ho fatto qualche errore, ma intendo assumermi le mie reponsabilità. Ora testa al Benevento, lavoreremo bene per preparare la gara che ci aspetta dopo la sosta. Il mio sogno? Vorrei fare un gol in Serie A al più presto possibile con la maglia del Verona» HellasVerona.it
Gol del pari per capitan PAZZINI intervistato a fine gara da Sky Sport «Abbiamo avuto un buon approccio alla gara, la prima mezzora è stata di grande intensità, poi è arrivato il gol di Iago Falque proprio quando stavamo facendo bene. Il calcio è fatto così, però noi ci siamo ricompattati e non abbiamo mollato. Nasco come estrerno, ma mi metto a disposizione della squadra, fare il terzino in Serie A è difficile perché ti trovi ad affrontare grandi giocatori. Quando il mister mi ha detto che oggi aveva bisogno di me mi sono concentrato in vista della gara. Come rispondere alle critiche? Quelle ci sono sempre, bisogna affrontarle e rispondere sul campo, lavorando bene durante la settimana. Oggi il Verona ha dimostrato di avere gli attributi, abbiamo avuto un inizio di campionato difficile ma stiamo crescendo. Sono giovane, ho solo 22 anni e ho fatto qualche errore, ma intendo assumermi le mie reponsabilità. Ora testa al Benevento, lavoreremo bene per preparare la gara che ci aspetta dopo la sosta. Il mio sogno? Vorrei fare un gol in Serie A al più presto possibile con la maglia del Verona» HellasVerona.it
Momo FARES1 felice per la prima convocazione nella nazionale maggiore algerina «La Nazionale? Sono ovviamente felicissimo, giocare per i colori dell’Algeria è un sogno che si realizza. Sono pronto a fare del mio meglio per aiutare la squadra. La partita contro il Camerun sarà per me una grande opportunità per mettermi in mostra, anche davanti al CT. Se deciderà di farmi scendere in campo, darò il massimo. Non sarebbe certo facile come esordio, in trasferta a Yaoundè contro una squadra così forte, ma farò di tutto per dimostrare di aver meritato la convocazione e cercare di vincere la partita nonostante le difficoltà. Nel mio ruolo, poi, c'è tanta concorrenza di qualità, come Ghoulam, ma sono qui per dimostrare le mie qualità. Ora fisicamente sto bene, ho recuperato e sono pienamente a disposizione, anche grazie al mio club, l'Hellas Verona, dove ho fatto gli anni più importanti del Settore Giovanile e che mi sta dando la possibilità di crescere come calciatore» HellasVerona.it
LEE SEUNG-WOO si presenta «La Nazionale? Sono ovviamente felicissimo, giocare per i colori dell’Algeria è un sogno che si realizza. Sono pronto a fare del mio meglio per aiutare la squadra. La partita contro il Camerun sarà per me una grande opportunità per mettermi in mostra, anche davanti al CT. Se deciderà di farmi scendere in campo, darò il massimo. Non sarebbe certo facile come esordio, in trasferta a Yaoundè contro una squadra così forte, ma farò di tutto per dimostrare di aver meritato la convocazione e cercare di vincere la partita nonostante le difficoltà. Nel mio ruolo, poi, c'è tanta concorrenza di qualità, come Ghoulam, ma sono qui per dimostrare le mie qualità. Ora fisicamente sto bene, ho recuperato e sono pienamente a disposizione, anche grazie al mio club, l'Hellas Verona, dove ho fatto gli anni più importanti del Settore Giovanile e che mi sta dando la possibilità di crescere come calciatore» HellasVerona.it
LE ALTRE DI A + - =
Negli anticipi di ieri l'UDINESE ha strapazzato la SAMPDORIA con un 4 a 0 che non lascia dubbi e che ha di sicuro rinforzato la panchina di mister DELNERI mentre al BOLOGNA è bastato un gol per battere il GENOA al 'Marassi'.
Nel lunch-match di oggi settima vittoria consecutiva del NAPOLI che al 'San Paolo' domina anche il CAGLIARI e vince con i gol di HAMSIK, MERTENS e KOULIBALY.
Con 6 gol la LAZIO si abbatte sul SASSUOLO! 2 a 1 del CHIEVO in rimonta sulla FIORENTINA grazie alla doppietta di CASTRO e dell'INTER in trasferta al 'Ciro Vigorito' di BENEVENTO.
Vittoria in trasferta anche per la ROMA a 'San Siro' col MILAN.
1 a 1 tra SPAL e CROTONE.
ATALANTA-JUENTUS alle 20:45
Radiografia del Gol gialloblù 2017/2018 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
PAZZINI | 0 | 2 | 2 | |
KEAN | 0 | 1 | 1 | |
VERDE | 2 | 0 | 2 | |
ZUCULINI B. | 1 | 0 | 1 |
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
TERZO SUCCESSO DI FILA PER LA PRIMAVERA di mister PORTA! I gialloblù sono andati sotto contro il TORINO ma grazie ad una prova di carattere hanno ribaltato il risultato nel secondo tempo con i gol di BANIYA e TUPTA... Incidenti con i tifosi granata che avevano bloccato il direttore di gara 'reo', fra l'altro, di aver espulso due ragazzi del Toro.
MANCAVA SOLO IL MOBBING SU ALBERTAZZI! Il Collegio Arbitrale ha deciso: Sull'ex MILAN è stato pepetrato mobbing ed il VERONA oltre a reintegrarlo in rosa, dovrà anche riconoscerli danni per 70mila Euro più le spese legali... Il motivo? Non gli è stata data la possibilità di dimostrare di essere guarito essendogli stati negati i test atletici necessari.
NAZIONALI GIALLOBLÙ Anche DANZI tra i 20 convocati dell'ITALIA Under 19 allenata dal cittì NICOLATO per la prima fase di qualificazione agli Europei di categoria. Il 1° Ottobre trasferta in SVEZIA...
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: Tanta panca anche al PESCARA per Simone Andrea GANZ... Intanto la giustizia americana sblocca i conti di Rafa MÁRQUEZ. ZIGONI si racconta a Sky Sport 'Best mi copiava. Higuain? Ero di un altro pianeta'
FORMULA 1: In Malesia vince VERSTAPPEN davanti alla MERCEDES di HAMILTON! Gradino più basso del podio per RICCIARDO sull'altra RED BULL mentre VETTEL partito ultimo è autore di una grande rimonta che gli vale il quarto posto e rende meno amaro un altro week end difficile per la FERRARI. RAIKKONEN si ritira prima della partenza a causa di un problema tecnico...
CHAMPIONS LEAGUE: HIGUAIN e MANDZUKIC giustiziano l'OLYMPIACOS! A Baku la ROMA soffre più del dovuto ma alla fine la spunta per 2 a 0... In Svizzera sonora batosta per il BENFICA che ne prende 5 dal BASILEA. 4 a 1 per il MANCHESTER UNITED in trasferta a Mosca col CSKA. ANCELOTTI esonerato dopo lo 0-3 subito a Parigi dal PSG.
RASSEGNA STAMPA + - =
Le pagelle di Torino-Verona 2-2
Diamo i voti ai protagonisti del match dello stadio Olimpico Grande Torino. Pazzini dà la scossa, Kean non molla mai. Nel Toro sciagurata la difesa nel finale
Marco Gentile
Marco Gentile
Diamo i voti ai protagonisti del match dello stadio Olimpico Grande Torino. Pazzini dà la scossa, Kean non molla mai. Nel Toro sciagurata la difesa nel finale
===Le pagelle del Torino===
Salvatore Sirigu 6- Incolpevole sui gol. Intuisce il rigore di Pazzini
Lorenzo De Silvestri sv (dal 20’ Cristian Ansaldi 6- Entra e spinge tantissimo a destra. Serve l'assist per il gol dell'1-0 e gioca una buona partita in entrambe le fasi.
Nicolas N’Koulou 5,5- Bene fino all'87'. Nel finale è complice nella rimonta del Verona.
Lyanco Evangelista Silveira Neves Vojnović 6,5- Il giovanissimo classe '97 gioca una partita ottima. Incolpevole sui gol subiti. Il Torino ha trovato un buonissimo difensore
Cristian Molinaro 5- Commette un fallo da rigore ingenuo nel finale di partita che costa due punti al Torino
Mirko Valdifiori 5- Regia lenta ed impacciata.
Tomas Rincon 5,5- Si spegne nel finale di partita. Combatte e lotta ma nel finale si fa troppo falloso.
Iago Falque 6,5- Segna il gol dell'1-0 con un gol da attaccante navigato. La sua tecnica fa impazzire Fares, soprattutto nel primo tempo. Esce sul 2-0 e assiste dalla panchina alla rimonta dei gialloblù (dal 78’ Samuel Gustafson 5,5- Non entra bene in partita e il Torino ne risente)
Adem Ljajic 5,5- Si accende a intermittenza e non riesce a fare la differenza. Si divora il gol del 3-0 a inizio secondo tempo.
M’Baye Niang 6- Gioca male e il pubblico lo fischia, ma ha il merito di siglare il 2-0 sul finale del primo tempo. Mihajlovic si aspetta molto da lui. (dal 71’ Lucas Boyé 5,5- Non riesce mai a rendersi pericosolo)
Andrea Belotti 6- Si batte e si sbatte ma riesce a rendersi pericoloso solo in una circostanza. Generoso come sempre, prende una brutta botta da Fares che lo condiziona per tutta la partita e nel finale fa spaventare tutti per un infortunio al ginocchio che si spera non sia grave.
All. Sinisa Mihajlovic 5,5- Sfortunato perché il suo Torino resta in 10 per l'infortunio di Belotti. Forse avrebbe potuto cambiare proprio il Gallo che non era al meglio per la botta rimediata nel primo tempo.
===Le pagelle del Verona===
Nicolas David Andrade 6- Sul secondo gol del Torino è colpevole visto che il tiro di Niang non è irresistibile. Nella ripresa però compie una paratone su Belotti e uno ancora su Niang.
Alex Ferrari 5,5- Spinge poco e difende male. Da rivedere
Martin Caceres 6- L’occasione più ghiotta del Verona capita proprio tra i suoi piedi ed esce fuori di poco. Si fa male a fine primo tempo ed è costretto a uscire. Sfortunato (dal 46’ Thomas Hertaux)
Antonio Aldo Caracciolo 5,5- Viene tagliato fuori da Iago Falque in occasione del primo gol e nel complesso è poco sicuro ma si riprende nel finale
Mohamed Fares 5,5- Non gioca nella sua posizione e si vede. Pasticcia molto in entrambe le fasi.
Romulo Souza Orestes Caldeira 5,5- L’ex Juventus si fa male subito alla spalla non riuscendo mai a entrare in partita. (dal 32’ Mattia Valoti 6- Ci mette grinta ed è uno dei pochi a credere alla rimonta)
Bruno Zuculini 5- Troppo falloso e sempre in ritardo. Manda ko De Silvestri e viene espulso nel finale di partita per doppio giallo.
Daniel Bessa 6- L’ex canterano dell’Inter è uno dei pochi a provare a costruire delle azioni degne di nota. Lasciato troppo solo a centrocampo.
Daniele Verde 5- Gioca una partita anonima e viene giustamente sostituito. (dal 59’ Giampaolo Pazzini 6,5- Entra e dà la scossa al Verona. Sbaglia qualcosa ma è sempre l'ultimo a mollare. Baluardo!)
Moise Kean 6- Il ragazzino ha talento e voglia di emergere. Si sbatte per tutta la partita, prende un giallo e segna il gol del 2-1 che riapre la partita. Pecchia punti di più su di lui.
Alessio Cerci 5,5- Il grande ex viene fischiato per tutta la partita. Ha il merito di effettuare il tiro deviato in maniera vincente da Kean.
All Fabio Pecchia 6- Il suo Verona non molla fino alla fine e oggi fino al primo gol del Torino aveva giocato alla pari. Questa partita segna l'anno zero per lui e per il Verona?
Incredibile rimonta del Verona a Torino: finisce 2-2, il Var grande protagonista
I gol di Kean e Pazzini, su rigore, hanno rimontato le reti di Iago Falque e Niang nel primo tempo. Infortunio a Belotti che ha lasciato in 10 i granata
Marco Gentile
Partita pazzesca allo stadio Grande Torino tra la squadra di Mihajlovic e il Verona di Fabio Pecchia. I granata sembravano avere in pugno la partita grazie al vantaggio maturato nel primo tempo con Iago Falque e Niang. Nel finale di partita, però, succede di tutto con il Var che per ben due volte va in aiuto dei gialloblù. All'88' viene prima annullato e poi convalidato il gol a Kean. Il classe '2000, infatti, viene tenuto in gioco da un difensore del Torino. Gavillucci viene aiutato dalla tecnologia. Al 90' Molinaro la tocca di braccio e ancora il Var la fa da padrone: rigore per gli ospiti. Dal dischetto Pazzini regala un punto d'oro al Verona che si porta a quota 3. Mastica amaro il Torino che sale a 12 e deve incassare anche l'infortunio, speriamo non grave, di Belotti che ha lasciato in 10 i granata proprio nel finale arroventato di partita.
La cronaca
Nel primo tempo è il Verona a partire forte e la prima occasione da gol capita sui piedi di Caceres al 18’ che dopo aver ricevuto da Kean la mette fuori di sinistro. Al 31’ il Torino al primo tiro in porta va in rete con Iago Falque che riceve palla dalla destra di Ansaldi e batte Nicolas. Il raddoppio arriva al 44’ con Niang, uno dei peggiori in campo fino a quel momento, che sigla il suo primo gol in maglia granata con un tiro radente di destro.
Nella ripresa il Verona entra in campo aggressivo ma la prima vera occasione da rete capita sui piedi di Ljajic che ben servito da Belotti in area di rigore liscia clamorosamente il pallone. Al 60’ Belotti colpisce a botta sicura trovando la super parata di Nicolas che due minuti dopo respinge di piedi un tiro di Niang. Al 68’ Pazzini manca un gol facile di testa, il suo fondamentale, mentre al 74’ Rincon va al tiro: palla fuori. Succede tutto nel finale con il Torino che avendo esaurito i cambi resta in 10 per l’infortunio di Belotti. All’88’ l’arbitro Gavillucci convalida il gol di Kean, precedentemente annullato per fuorigioco. Ci è voluto il Var per decretare il gol del Verona. Passano solo due minuti e il Verona arriva al pareggio. Mano di Molinaro e ancora il Var concede il rigore. Dal dischetto Pazzini non sbaglia: finisce 2-2 tra Torino e Verona dopo 9 minuti di recupero.
La statistica chiave
Continua la maledizione del Torino che non vince in casa contro il Verona, in Serie A, dal lontano 2001.
ll tweet da non perdere
Ora bisogna capire se la terza gamba di #Kean con la quale segna è in linea o meno #TorinoVerona
— Gli Autogol (@GliAutogol) 1 ottobre 2017
Il migliore
Giampaolo Pazzini- Entra e dà la scossa al Verona. Sbaglia qualcosa ma è sempre l'ultimo a mollare. Baluardo!
Il peggiore
Cristian Molinaro- Commette un fallo da rigore ingenuo nel finale di partita che costa due punti al Torino
La dichiarazione
Giampaolo Pazzini a Sky Sport: "E' stata una partita che abbiamo ripreso con il cuore. Nel primo tempo abbiamo fatto una buona partita, siamo stati bravi a non disunirci. Ci abbiamo creduto fino alla fine, un merito di tutti".
Il tabellino
TORINO (4-2-3-1): Sirigu; De Silvestri (20’ Ansaldi), N’Koulou, Lyanco, Molinaro; Rincon, Valdifiori; Falque, Ljajic, Niang (72’ Boyé); Belotti. A disp.: Ichazo, Milinkovic-Savic, Ansaldi, Burdisso, Bonifazi, Moretti, Gustafson, Edera, Berenguer, Boyé, Sadiq, De Luca. All. Mihajlovic.
VERONA (4-3-3): Nicolas; Ferrari, Caceres (46’ Hertaux), Caracciolo, Fares; B. Zuculini, Romulo (32’ Valoti), Bessa; Verde (59’ Pazzini), Cerci, Kean. A disp. Coppola, Silvestri, Souprayen, Fossati, Laner, Valoti, Zaccagni, Bearzotti, Heurtaux, Pazzini, Lee, Verde. All. Pecchia.
Reti: 31’ Iago Falque (T), 44’ Niang (T), 88' Kean (V), 92' Pazzini (V)
Ammoniti: Kean (V), Zuculini (V), Rincon (T), Valoti (V)
Espulsi: Zuculini (V)
FONTE: It.EuroSport.com
Torino-Verona 2-2: Var decisivo, clamorosa rimonta scaligera in due minuti
Getty
Marco Trombetta
01/ott/2017 17.04.13
Clamorosa rimonta del Verona sul Torino: sotto 2-0 fino all'89', gli scaligeri rimontano sino al 2-2 con il Var protagonista.
Sembrava fatta per i tre punti, invece il Torino si è visto clamorosamente rimontare la partita dal Verona nel giro di un paio di minuti.
I granata si erano portati agevolmente in vantaggio di due reti nel primo tempo grazie ai goal di Iago Falque e Niang .
Il Verona, però, non ha mollato e nella ripresa ha creato numerosi occasioni per riaprire la gara, venendo premiato da un epilogo incredibile.
Rimasto in dieci per l'infortunio di Belotti (uscito in barella), il Toro subisce prima la rete di Kean , convalidata grazie al Var, e poi il pareggio di Pazzini su calcio di rigore in due minuti tra l'89' e il 91'.
44' 2-0 NIANG - L'ex Milan penetra in area dalla sinistra saltando due uomini e infila Nicolas sul primo palo. Gran goal.
89' 2-1 KEAN- Il suo tocco sottoporta sulla conclusione di Cerci viene prima annullato per fuorigioco e poi convalidato dal Var.
92' 2-2 PAZZINI - Il Pazzo trasforma il calcio di rigore concesso per fallo di mano in area di Molinaro.
Il francese ha risposto alle critiche degli ultimi giorni con un'ottima prestazione e uno splendido goal.
VERONA: PAZZINI
Il suo ingresso in campo risveglia il Verona ed è lui a realizzare il calcio di rigore che vale il pareggio.
Qualche disattenzione di troppo in fase difensiva, ha causato il rigore del pari con un fallo di mano.
VERONA: FERRARI
Male in difesa e in attacco, sbaglia clamorosamente il goal che avrebbe potuto riaprire la partita.
FONTE: Goal.com
RASSEGNA STAMPA
GdS: "Toro, che combini? Il Verona rimonta con Kean e Pazzini"
Granata in vantaggio con Iago Falque e Niang, poi il ko di Belotti e il finale shock: all’87’ e al 91’ i gol con la collaborazione della Var salvano Pecchia
02.10.2017 10:00 di Giorgia Segala
Fonte: Gazzetta dello Sport
Con suicidi così non si va in Europa, con reazioni così ci si può anche salvare: per il Toro è stata la domenica dell’illusione – un posto comodo alle spalle delle grandi -, per Mihajlovic quella dei rimorsi e per Belotti quella della paura, per via di un ginocchio che lancia segnali molto inquietanti. Per il Verona forse il giorno della svolta dopo 5 gare senza gol e per Pecchia quello delle sliding doors sulla sua panchina.
ECCO LA VAR – Il tecnico l’ha salvata nel giro di un quarto d’ora scarso, e con pesanti responsabilità avversarie. Minuto 33 della ripresa: Mihajlovic si gioca il terzo cambio togliendo Iago, fin lì uno dei migliori. Minuto 36: Belotti sente cedere il ginocchio già toccato duro nel primo tempo ed esce in barella lasciando in dieci il Toro, costretto ad un 4-4-1 con Ljajic falso centravanti e tanto più orfano di lui nel disperato tentativo finale di riprendere per i capelli la vittoria. Minuto 42 e 46: prima Kean e poi Pazzini concretizzano l’assalto del Verona, rianimando una gara che sembrava, e poteva essere, già morta e sepolta. Con la “collaborazione” della Var, che gli ha dato quel che Gavillucci gli aveva tolto, non fischiando un possibile rigore Molinaro-Cerci. Come? “Cancellato” un fuorigioco dell’azzurrino sul colpo del 2-1 (primo gol su azione del Verona in questo campionato) e certificato un mani di Molinaro su cross di Cerci, con rigore poi onorato dal Pazzo.
SUICIDIO – Ma il suicidio del Toro era cominciato ad inizio ripresa, quando Ljajic non aveva chiuso la partita sprecando un comodo 3-0 ispirato da Belotti. Uno dei tanti momenti di “assenza” dei granata, una delle tante concessioni fatte al Verona: troppe, per essere una squadra superiore ed in vantaggio di due gol. Concessioni anche difensive, tanto per cambiare: con quelli di ieri sono 10 gol, e sempre almeno due, presi nelle ultime quattro partite. Come dire, mancano ancora equilibrio e maturità di gestione: ci risiamo? Sirigu aveva tremato già sullo 0-0 (chance per Kean, Verde, Caceres e Fares tra il 9’ e il 19’) e poi sul 2-0 (Bessa): i soliti rimpianti del Verona che non faceva gol neanche per sbaglio, seguiti dal mea culpa per altri errori individuali rovina-partita. Pecchia aveva mescolato di nuovo le sue carte, ma senza giocare a coprirsi. Momenti di vita per quasi mezz’ora, ancora 4-3-3, pressing alto e 4-5-1 compatto in transizione difensiva, densità ma pure coraggio. Tutto sbattuto in faccia ad un Toro con scorie da derby: bassa velocità nel muovere la palla, movimenti offensivi ingolfati, compresa la novità dell’inversione delle posizioni di Niang, più accentrato e vicino a Belotti, e Ljajic defilato sulla sinistra.
RINATO – Ma anche lampi di un Toro killer nell’approfittare di due classici svarioni del Verona: Verde scavalcato alle spalle da Ansaldi e Fares in ritardo per impedire l’assist a Iago, sfilato in scioltezza tra Ferrari e Caracciolo; Valoti e Caceres incapaci di “spingere” Niang sull’esterno e complici nel concedergli l’unica cosa da evitare: la percussione dentro il campo. Lì si è rivisto il classico uno contro uno ancheggiato del francese, lì Mihajlovic forse ha pensato di aver trovato finalmente l’uomo in più, lì Pecchia ha temuto il peggio ma non si è arreso. Il Verona della ripresa ha rischiato subito il ko, ma anche grazie ad un 4-3-3 più “pesnte”, con Pazzini e Kean scivolato a sinistra, è stato un inno alla fame di salvezza, al coraggio nei duelli, alla forza di approfittare della superiorità numerica. E di reagire: ciò che gli era mancato fino ad oggi, assieme ai gol. Quelli al Torino non mancano, ma non bastano se poi ci si butta via così.
RASSEGNA STAMPA
L'Arena: "Indomabile Hellas, rimonta pazzesca nella tana del Toro"
A due minuti dalla fine la partita ormai sembra segnata. Il Verona, sotto due a zero, va prima a segno con Kean (convalida la Var) e poi al 90' Pazzini sigla il pari su rigore
02.10.2017 09:00 di Giorgia Segala
Fonte: L'Arena
Incredibile e meraviglioso, sorprendente e meritatissimo: l'Hellas risorge dal baratro in cui pareva essere inesorabilmente precipitato, rialza uhna partita che chiunque avrebbe dato per sepolta e manda uno squillo inatteso ma inequivocabile al campionato, regalandosi un finale di gara che potrebbe diventare storico.
Allo stadio Grande Torino succede tutto in quattro minuti. Quelli nei quali Kean e Pazzini firmano un 2-2 pazzesco, ricostruendo il risultato dal doppio svantaggio e cancellando quell'impressione di squadra tenera, pure troppo rassegnata, seminata nella prima parte del campionato.
Così tutte le presunte certezze (in negativo) accumulate a fine estate paiono andare in frantumi. Così la classifica, non ancora - o propriamente - incoraggiante, può essere riletta da una prospettiva differente. Così pure la pausa del torneo, che Pecchia e i suoi ragazzi sarebbero stati costretti a vivere nell'ansia - se non nell'angoscia - in attesa del primo spareggio salvezza della stagione: adesso può essere affrontata con consapevole, ragionevole serenità.
Questo Verona ha un'anima. E pure idee. Ma ieri ha dimostrato soprattutto di avere un'irriducibile desiderio di fermare il treno che porta dritto al precipizio. E di saper lottare senza risparmio per un obiettivo che ora sembra meno complicato. Anche perché la concorrenza non fa sfracelli, tutt'altro.
Valore aggiunto del risultato il fatto che sia arrivato nonostante qualche inciampo procurato dalla jella. Quelli che hanno costretto Pecchia a cambiare prima Romulo - infortunatosi di fatto dopo appena 30' di gara - e poi Caceres, la cui involontaria complicità nell'azione del temporaneo 2-0 del Toro è stata presumibilmente determinata anche dal colpo ricevuto qualche minuto prima.
In sintesi: l'Hellas c'è. E prima di tirare somme definitive sul capitolo retrocessione sarà il caso di fare due conti anche con i gialloblù.
Che la domenica possa riservare qualche esito non pronosticato lo si avverte subito. Perché i gialloblù sono pienamente in partita nonostante qualche concessione sul lato sinistro e qualche errore in attacco.
Kean, il centravanti scelto da Pecchia per capitalizzare il lavoro di Cerci e Verde, ha palloni buoni per pungere così come ne capitano a Caceres e a Verde. Il Toro balbetta ma regge, fatica però da matti a produrre occasioni. E l'azione del vantaggio è tutto sommato estemporanea così com'è geniale l'intuizione di Ljajic e precisi gli inserimenti di Ansaldi e soprattutto Iago Falque. Primo tiro in porta dei granata e Verona obbligato ad inseguire.
Spallata potenzialmente letale visto il trend delle prime giornate. Figuratevi quando Niang, un quarto d'ora dopo, entra in area slalomeggiando indisturbato per poi finire Nicolas sul suo palo. Aria funesta, tanto più che Caceres deve seguire Romulo, anzitempo, negli spogliatoi. E che il Torino ha la possiblilità adesso di straripare sull'onda dell'entusiasmo e di una situazione tattica ideale.
L'approccio del Verona alla ripresa però è del tutto simile a quello del primo tempo. Nel senso che la squadra di Pecchia non rinuncia a pungere, rischia sì - fatalmente - di imbarcare il terzo gol ma occupa spesso e volentieri con tanti uomini la metà campo del nemico.
L'altro scossone lo dà Pecchia, che aumenta il peso dell'attacco spendendo l'unico cambio sopravvissuto: fuori Verde e dentro Pazzini a fare coppia con Kean.
I granata si ritraggono, ballano con sempre maggiore intensità, perdono pure Belotti per infortunio, a cambi esauriti, e così sono costretti ad affrontare le battute finali in dieci. Lì esce la forza mentale, finora sconosciuta, del Verona. Lì anche gamba, passo e una volontà di ferro.
Fino all'episodio che violenta l'inerzia della domenica: flipper nell'area di Sirigu e tocco determinante di Kean convalidato dalla Var. Tensione agonistica alle stelle, Toro incatenato e braccio largo di Molinari sul cross di Cerci: è rigore quando il match è ai titoli di coda. Il "Pazzo" non tradisce. Boccata d'ossigeno per la causa gialloblù, la salvezza è tutta da discutere.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Serie A: Var sotto accusa a Bergamo e Torino
Polemiche per il rigore assegnato alla Juve e il gol convalidato a Kean. Allegri ne critica l'utilizzo
2 Ottobre 2017
Var ancora protagonista nella settima giornata di Serie A. In particolare due i campi 'caldi', quello di Bergamo e, soprattutto, Torino, dove non sono mancate le polemiche. La moviola ha annullato giustamente un gol di Mandzukic (a inizio azione gomitata di Liechtsteiner a Gomez), concesso un rigore alla Juve (ma il tocco di Petagna è sembrato più di spalla che di braccio) e ha sorvolato su un contatto dubbio Palomino-Higuain. A Torino, invece, rimonta del Verona nel segno del Var che convalida il gol di Kean (secondo il replay tecnologico in linea con N'Koulou) e assegna un rigore ai veneti (è dentro l'area il tocco di mano di Molinaro).
Niente da fare. Il Var ha il merito inconfutabile di diminuire gli errori arbitrali e di fare giustizia (almeno parzialmente) ma non riesce a cancellare le polemiche. Nell'ultima giornata di campionato la moviola ha dovuto fare gli straordinari su due campi, l'Atleti Azzurri d'Italia e l'Olimpico Grande Torino.
[...]
A Torino, invece, il Var è venuto in soccorso al Verona e ha certificato la poca fortuna del Toro con la moviola (già penalizzato contro Bologna e Sampdoria). Se da un lato Mihajlovic rispetta la decisioni arbitrali ("con il Var non siamo fortunati, ma oggi le decisioni sono state corrette. Sul primo gol del Verona non c'è fuorigioco, poi sul rigore c'è fallo di mano di Molinaro"), dall'altro tifosi e stampa locale rimangono perplessi per la rete assegnata a Kean, un gol segnato in fuorigioco, secondo l'assistente numero 1 di Gavillucci, Posado. Non secondo Di Bello, Var a Torino, e Di Fiore, assistente internazionale, impegnato come Avar (assistente del Var). Il motivo è da ricercare nel replay utilizzato: in quello usato dalle televisioni (e quindi visto dagli spettatori) l'attaccante del Verona è sembrato leggermente in fuorigioco, ma i due collaboratori di Gavillucci hanno utilizzato il cosiddetto "guardalinee elettronico", che viene azionato manualmente, scegliendo il frame in cui parte il passaggio e posizionando la linea del fuorigioco. E secondo l'occhio di falco, fornitore ufficiale della Lega, Kean era in linea. Var usato senza dubbio correttamente nel fallo di mano causato da Molinaro (graziato in precedenza per un'entrata su Cerci) che ha portato al 2-2 finale.
FONTE: SportMediaset.Mediaset.com
TORO
Torino-Verona 2-2: i numeri parlano chiaro, è un pareggio meritato
Analisi / Gli scaligeri non hanno demeritato il punteggio finale, trovando la porta granata in maniera più frequentemente rispetto agli uomini di Mihajlovic
di Gualtiero Lasala, @LasalaGualtiero 03/10/2017, 09:30
Molte sono state le valutazioni e le opinioni esternate al termine della partita tra Torino ed Hellas Verona di due giorni fa: un pareggio per 2-2 che ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi granata che, dopo un doppio vantaggio, speravano in una tranquilla vittoria casalinga per riprendere il cammino europeo dopo la brutta esperienza del derby. Tuttavia, ancora una volta, sono i numeri ad essere i più oggettivi, mettendo in luce una realtà evidente, per quanto scomoda. Il Verona di Pecchia, infatti, non ha affatto demeritato il punto strappato sul campo, risultando decisamente concreto su un campo complesso come quello granata, in particolare per una neopromossa.
Se il primo tempo è stato quasi esclusivamente a marca granata, il Verona è emerso nella seconda frazione di gioco, acquistando fiducia minuto dopo minuto, incoraggiato soprattutto dopo l’uscita dal campo di Belotti (infortunio al ginocchio per lui, QUI i dettagli). Non è un caso, infatti, che la squadra di Pecchia abbia effettuato ben 17 tiri, contro gli 11 del Torino: in quanto a precisione, sono ancora gli scaligeri a fare meglio, con 9 conclusioni verso la porta, contro le 7 del Toro di Sinisa Mihajlovic. Da questi primi dati si può evincere il fatto che il Verona abbia giocato una partita buona, creando difficoltà ai granata. In più, sono 12 le occasioni create dagli scaligeri, contro le 10 del Torino.
La squadra del tecnico serbo Mihajlovic è riuscita a superare la squadra avversaria in quanto a possesso palla, elemento che si è fermato al 56% in favore dei granata, ma non solo: anche i palloni persi e quelli recuperati sono a vantaggio del Toro, ma è chiaro che quest’ultimi siano dati di contorno rispetto a quelli citati in precedenza.
Per comprendere quanto il Verona abbia giocato il secondo tempo a viso aperto, basta consultare la mappa grafica del baricentro medio delle due squadre: se nel primo tempo la squadra di Pecchia è rimasta schiacciata nella propria metà campo subendo due gol, nella seconda frazione ha spostato il baricentro di molto, rendendosi così più volte pericoloso nell’area avversaria.
TORO
Torino-Verona 2-2, il film della partita: “Harakiri”
Il grande classico del cinema giapponese firmato Masaki Kobayashi a simboleggiare un pomeriggio da dimenticare per i granata
di Redazione Toro News, 01/10/2017, 22:30
TURIN, ITALY – OCTOBER 01: Mirko Valdifiori (L) of Torino FC is challenged by Bioty Moise Kean of Hellas Verona FC during the Serie A match between Torino FC and Hellas Verona FC at Stadio Olimpico di Torino on October 01, 2017 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Il Toro ha bisogno di una vittoria (anche convincente!) contro il Verona per mettere in fretta alle spalle la debacle al derby e arrivare alla sosta nel migliore dei modi. Miha si affida a titolarissimi, con Valdifiori a sostituire lo squalificato Baselli in mediana al fianco di Rincon. L’avvio è di marca granata, ma di occasioni vere e proprie ce ne sono ben poche. Il giro-palla dei granata è troppo orizzontale, e anzi il Verona spaventa i ragazzi di Mihajlovic in un paio di occasioni, mettendo a nudo i difetti difensivi dei granata, soprattutto in marcatura.
IAGO ALL’IMPROVVISO
TURIN, ITALY – OCTOBER 01: Iago Falque (L) of Torino FC is challenged by Daniel Bessa of Hellas Verona FC during the Serie A match between Torino FC and Hellas Verona FC at Stadio Olimpico di Torino on October 01, 2017 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Intorno al 20′ del primo tempo, il Toro perde De Silvestri per infortunio (probabilmente muscolare), con Miha costretto a spendere il primo cambio inserendo Ansaldi. L’impatto dell’ex Inter è molto positivo, e il Toro – anche grazie al terzino – passa: apertura con il contagiri di Ljajic proprio per Ansaldi, che di prima la ributta dentro dove per Iago Falque è un gioco da ragazzi concludere a rete. Il vantaggio galvanizza i granata che attaccano con maggiore convinzione.
LA PRIMA DI M’BAYE
TURIN, ITALY – OCTOBER 01: M Baye Niang of Torino FC celebrates a goal during the Serie A match between Torino FC and Hellas Verona FC at Stadio Olimpico di Torino on October 01, 2017 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
La rete lancia il Toro, che continua a macinare giocate – ma la sensazione è che il Verona sia ancora in partita. Al 35′ paura per Belotti, che rimane a terra dopo un violento scontro di gioco toccandosi il ginocchio destro. Il Gallo sembra aver assorbito la botta e torna in campo (anche se leggermente claudicante), e al 43′ arriva il gol del raddoppio Toro – il primo squillo in granata di M’Baye Niang: azione personale del francese, che entra in area dalla sinistra e buca Nicholas sul palo più vicino. Tutta la squadra chiama il boato del pubblico per il giocatore classe ’94, pizzicato nelle ultime settimane da tifosi e addetti ai lavori.
TRA SPRECHI E RISCHI
TURIN, ITALY – OCTOBER 01: Vojnovic Lyanco (R) of Torino FC is pulled by his shirt by Bioty Moise Kean of Hellas Verona FC during the Serie A match between Torino FC and Hellas Verona FC at Stadio Olimpico di Torino on October 01, 2017 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Il secondo tempo inizia con il Toro alla ricerca del tris, e le occasioni sono molte e molto ghiotte: la prima è di Rincon, che calcia centrale, e poi è Ljajic a concludere malamente su grande servizio di Belotti. Proprio il Gallo avrebbe sul destro il pallone del 3-0, ma il portiere gialloblù è fenomenale sul suo tentativo ravvicinato. Il Verona comunque non molla e impensierisce in tante situazione la difesa granata, ancora tutt’altro che perfetta. Si spreca e si rischia.
LA PAURA
TURIN, ITALY – OCTOBER 01: Andrea Belotti of Torino FC lies injured during the Serie A match between Torino FC and Hellas Verona FC at Stadio Olimpico di Torino on October 01, 2017 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Tra 26′ e 32′, Miha toglie un positivo Niang (in maniera sicuramente affrettata) e uno stanco Iago per Boyé e Gustafson, ed è a questo punto che le cose per i granata si complicano e non poco. Al 35′ ennesimo contrasto duro sul ginocchio Belotti, che rimane a terra con le mani sul volto: arriva la barella che porta via il Gallo, visibilmente preoccupato. Il Toro è in dieci, e non è un dettaglio da poco.
LA FRITTATA E' SERVITA
TURIN, ITALY – OCTOBER 01: Cristian Molinaro of Torino FC shows his dejection at the end of the Serie A match between Torino FC and Hellas Verona FC at Stadio Olimpico di Torino on October 01, 2017 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Già, perché gli ultimi 5′ di partita sono da mani nei capelli. I granata sbandano da una parte e dall’altra: davanti non c’è alcun riferimento e il centrocampo è fragile da far paura. All’87’, un tiro cross di Cerci viene deviato fortunosamente da Kean alle spalle di Sirigu: l’arbitro consulta la VAR e convalida il gol al Verona. Il Toro è alle corde, l’Hellas crede nel pareggio ed è di nuovo Cerci (indirettamente) a punire la sua ex squadra: cross in mezzo deviato da Molinaro nettamente con la mano, rigore solare. Pazzini trasforma il 2-2 al 90′ inoltrato, calando il sipario su una partita da “Harakiri” vero per i granata.
TORO
Le pagelle di Torino-Verona 2-2: quando il gioco si fa duro, la squadra sparisce
I voti di TN / Niang si risveglia e Lyanco si conferma. Ma sono le uniche due note liete. Miha, quei cambi…
di Gianluca Sartori, @gianluca_sarto 01/10/2017, 17:15 970
TURIN, ITALY – OCTOBER 01: Tomas Rincon of Torino FC looks dejected at the end of the Serie A match between Torino FC and Hellas Verona FC at Stadio Olimpico di Torino on October 01, 2017 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Termina Torino-Verona e, come sempre, è il momento delle pagelle. Uno psicodramma: difficile definire altrimenti quanto successo al Grande Torino, con i granata che riescono nell’impresa di sprecare un doppio vantaggio all’intervallo contro un Verona che sembrava derelitto. Mihajlovic si gioca due cambi intorno al 70′, Belotti esce infortunato (ma poi torna camminando in panchina) lasciando i compagni in dieci e negli ultimi cinque minuti il Verona – che aveva giocato un’ottima ripresa – si porta sul pari con Kean e un rigore di Pazzini. Un pomeriggio infausto, che arriva dopo la debacle nel derby.
Per quanto riguarda i singoli, l’unica nota lieta del pomeriggio è il risveglio di Niang. Che però, proprio quando stava per esaltarsi, è stato sostituito da Mihajlovic. Per il resto, la prova della squadra non è stata quella che ci si attendeva, anche prima dell’infortunio di Belotti che ha lasciato i granata in dieci: globalmente, il Verona può dire di non aver rubato nulla.
TORO
Torino-Verona 2-2: un finale da psicodramma per i granata
Il Toro butta al vento una vittoria che sembrava già concretizzarsi – rimanendo in 10 per l’infortunio di Belotti. I granata non chiudono la partita, rischiano tanto e alla fine subiscono la beffa
di Lorenzo Bonansea, @BonanseaLorenzo 01/10/2017, 17:04
TURIN, ITALY - OCTOBER 01: Vojnovic Lyanco (R) of Torino FC is pulled by his shirt by Bioty Moise Kean of Hellas Verona FC during the Serie A match between Torino FC and Hellas Verona FC at Stadio Olimpico di Torino on October 01, 2017 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Pareggio che ha del clamoroso quello del Grande Torino tra granata e Verona, dove si consuma un vero e proprio harakiri del Toro: termina 2-2, con i granata che si fanno rimontare di due reti (quelle di Niang e Iago Falque), buttando al vento una vittoria che pareva già segnata. I granata sono stati costretti a giocare gli ultimi 10′ in dieci per via dell’infortunio al ginocchio di Belotti (via in barella con tanto di mani in faccia, e poi ricomparso in panchina più rilassato qualche minuto dopo) e sono completamente crollati dal punto di vista mentale, concedendo un gol a Kean e poi il rigore trasformato da Pazzini. Più di qualcosa da rimproverarsi per i ragazzi di Mihajlovic, che potevano e dovevano chiudere la partita prima della fine. Due punti buttati, e malamente, con Miha che gestisce in maniera opinabile alcuni cambi.
Il Toro deve rispondere sul campo dopo la sconfitta di una settimana fa nel derby, e il Verona si presenta come la migliore occasione per vincere e convincere. Tuttavia, l’avvio di gioco vede i granata sì dominare dal punto di vista del possesso palla, ma faticare molto nel verticalizzare – col Verona che quando riparte si rende anche pericoloso, con Verde e Cerci soprattutto. Alla prima vera grande occasione, però, il Toro passa: splendida palla di Ljajic per Ansaldi (che ha sostituito De Silvestri, infortunato) che di prima la mette in mezzo dove Iago Falque deve solo spingere in rete. Il Toro si carica dopo la rete, e dopo un momento di apprensione per Belotti – rimasto a terra per un duro contrasto al ginocchio, arriva anche il raddoppio, e lo firma il più atteso di tutti: M’Baye Niang. Il francese entra in area dalla sinistra e fulmina un colpevole Nicholas sul palo più vicino.
La ripresa inizia col Toro in avanti, alla ricerca del tris. trsi che per poco non viene firmato da Ljajic, che però – servito da Belotti in area – svirgola malamente un pallone delizioso. Ancora granata spumeggianti ad inizio della seconda frazione: al 56′ grande velo di Belotti dopo il tocco di Ansaldi e botta secca di Rincon, che però termina centrale tra le braccia di Nicholas. Niang sembra galvanizzato dal gol, i compagni lo cercano in continuazione e lui risponde attento. Al 60′ occasionissima per i granata: Belotti conclude a botta sicura da posizione defilata, trovando un intervento incredibile di Nicholas sulla sua strada. Dietro, però, c’è ancora qualcosa da registrare nei granata: il Verona infatti rischia in più di un’occasione di riaprire la partita (a preludio che il finale riserverà qualche spiacevole sorpresa), una su tutte al 72′ – con Ferrari che da centro area conclude a lato di pochissimo. A salvare i granata è il grande senso dell’anticipo di Lyanco e di N’Koulou, ma nelle marcature c’è tanto da migliorare.
Nel finale, Miha toglie Niang e Iago per Boyé e Gustafson, passando al 4-3-3, e proprio a 10′ dalla fine succede quello che nessuno avrebbe voluto vedere: Belotti si accascia dopo una scivolata, toccandosi il ginocchio già dolorante nel primo tempo. Mani in faccia per il Gallo, che esce in barella visibilmente preoccupato. Lo stesso numero 9, poi, fa di nuovo capolino dalla panchina granata – sulle sue gambe. Il Toro è costretto a giocare in 10 negli ultimi minuti, e soffre tantissimo: il Verona spinge e a 3′ dalla fine la VAR convalida un gol inizialmente annullato a Kean dopo un mischione in area. All’ultimo, psicodramma Toro: Molinaro tocca con la mano un traversone di Cerci, l’arbitro assegna il rigore che Pazzini trasforma – gelando il Grande Torino. Finisce così, con un finale incredibile e che sconcerta non poco il pubblico di fede granata – per una partita che si poteva e doveva vincere. Senza se e senza ma.
FONTE: ToroNews.it
Sintesi e pagelle Torino-Hellas Verona 2-2: disastro nel finale, la vittoria sfuma al 91'
Dal 2-0 al pareggio nel recupero. Paura per Belotti, che esce per un problema al ginocchio
Claudio Pizzigallo 01 ottobre 2017 14:58
Torino-Hellas Verona pareggiano 2-2 nella gara valida per la 7ª giornata di Serie A Tim 2017-18.
Dopo il doppio vantaggio nel primo tempo firmato da Iago Falque e Niang, nel finale di partita Kean e Pazzini su rigore pareggiano i conti. Paura per Belotti, costretto a uscire a cambi esauriti per un trauma al ginocchio che potrebbe costringerlo a saltare gli impegni con la Nazionale
In classifica il Toro ha ora 12 punti, prossimo turno il 15 ottobre alle 15 Crotone-Torino.
Sintesi primo tempo
A inizio partita il Toro non prende bene le misure a un Hellas Verona meno arrendevole del previsto, e anzi vicino al gol in un paio di occasioni con Verde e Caceres.
Dopo un contrasto De Silvestri cade male e al 20' deve uscire: al suo posto Ansaldi, che ci mette una decina di minuti per fornire a Iago Falque l'assist perfetto con un cross da destra che porta lo spagnolo a insaccare la porta sguarnita per l'1-0.
Anche il Verona è costretto a un cambio anticipato: non esce Caceres, che resiste dopo una botta alla spalla, ma Romulo per un problema muscolare. Al suo posto Valoti, che insieme a Caceres viene saltato di netto al 44' da Niang che da sinistra entra in area, mira il secondo palo e insacca un gol bellissimo per il 2-0 che in un attimo fa dimenticare un primo tempo giocato allo stesso livello delle scorse gare, non all'altezza delle aspettative dei tifosi.
Highlights secondo tempo
La ripresa è esattamente speculare al primo tempo: dopo un paio di occasioni con Belotti, ben parate da Nicolas, è il Verona a prendere il gioco in mano e a rendersi pericoloso con continuità.
Sirigu è chiamato a intervenire più volte sui tentativi di Kean, e poi anche di Pazzini, mentre emergono le difficoltà in difesa.
A cambi finiti poi Belotti accusa un trauma al ginocchio sinistro che fa prima preoccupare il giocatore, i tifosi e anche Ventura per la Nazionale, ma poi torna a bordocampo con un timido sorriso a vedere il finale di gara. Si escludono così serie conseguenze, ma è da chiarire se il Gallo potrà rispondere alla convocazione in azzurro.
E proprio quando la vittoria sembra ormai raggiunta, il disastro: all'89' dopo una traversa di Kean è Cerci a servire lo juventino in prestito, che devia in rete. Gavillucci si appella al Var che conferma la buona posizione di Kean,
E ancora le telecamere chiariscono l'insensato fallo di mano di Molinaro al 90' che causa il rigore trasformato da Pazzini, a sigillare un 2-2 che delude e molto il Toro e i suoi tifosi.
Tabellino completo, voti e pagelle
TORINO-HELLAS VERONA 2-2
RETI: 31' Iago Falque, 44' Niang, 44'st Kean, 46'st rigore Pazzini
Arbitro: Gavillucci di Latina. Guardalinee: Posado e Dei Giudici. Quarto uomo: Abbatista. Assistenti VAR: Di Bello e Di Fiore.
TORINO (4-2-3-1): Sirigu; De Silvestri (20' Ansaldi), N’Koulou, Lyanco, Molinaro; Rincon, Valdifiori; Falque (33'st Gustafson), Ljajic, Niang (26'st Boyé); Belotti. In panchina: Ichazo, Milinkovic-Savic, Burdisso, Bonifazi, Moretti, Edera, Berenguer, Sadiq, De Luca. Allenatore Mihajlovic.
VERONA (4-3-3): Nicolas 6; Ferrari 6.5, Caceres 6.5 (1'st Heurtaux 6.5), Caracciolo 6, Fares 6.5; B. Zuculini 5, Romulo 5.5 (32' Valoti 5.5), Bessa 5.5; Cerci 6.5, Kean 6.5, Verde 5.5 (14'st Pazzini 7). In panchina: Coppola, Silvestri, Souprayen, Fossati, Laner, Zaccagni, Bearzotti, Lee, Buchel. Allenatore Pecchia.
NOTE: al 50'st espulso Zucculini per somma di ammonizioni. Ammoniti Rincon, Kean e Valoti.
Pagelle del Toro
Sirigu 6: sicuramente il meno colpevole sui gol subiti, bravo invece a tentare di salvare il risultato fino al 90'.
De Silvestri sv (20' Ansaldi 6: inizio spumeggiante, poi soffre del calo generale).
N’Koulou 5.5: lui e Lyanco devono ancora prendere bene le misure, troppi i buchi lasciati e riempiti dai veronesi.
Lyanco 5: idem come sopra, in più un po' troppo nervosismo.
Molinaro 5.5: manca di spinta.
Rincon 6: nella ripresa tiene la mediana quasi da solo, provando anche il tiro da fuori.
Valdifiori 5.5: tiene un tempo, poi sparisce.
Falque 6: illumina nel primo tempo, al buio nel secondo (33'st Gustafson sv).
Ljajic 5: un liscio clamoroso su assist di Belotti sul 2-0 che alla fine pesa come un macigno.
Niang 6: un bel gol che fa dimenticare alla maggior parte dei tifosi i dubbi di prima. E ha la fortuna di uscire a vittoria ancora in tasca (26'st Boyé sv).
Belotti 7: prende un paio di calcioni nel primo tempo, poi il contrasto che fa paura. Probabilmente salterà la Nazionale.
All. Mihajlovic 5: un crollo mentale nel secondo tempo che si ripete troppo spesso, e su cui deve trovare un intervento risolutivo.
FONTE: TorinoToday.it
Torino-Verona, tafferugli sugli spalti: fermati due tifosi
Serie A
01/10/17 18:45| | News calcio | Autore: Redazione
Dopo i disordini di ieri al Filadelfia, anche oggi l'intervento della Polizia si è reso necessario per placare gli animi in Torino-Verona. In misura, fortunatamente, minore. È accaduto tutto al termine della gara, sugli spalti sotto la tribuna stampa. Due tifosi infatti hanno cominciato a spintonarsi (probabilmente entrambi del Toro) e non sono mancati degli attimi di tensione, che ha coinvolto anche un altro piccolo gruppo di persone. La Polizia è intervenuta, ammanettando i tifosi e scortandoli fuori dallo stadio. Ancora da capire le dinamiche e le eventuali coseguenze dell'accaduto.
Valentino Della Casa
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
01 OTT 2017
PUNTO PAZZESCO, VERONA RIVITALIZZATO
Sembrava la classica, sfortunata domenica. Verona che parte bene, con il piglio giusto, ma che non riesce a segnare. Torino in difficoltà, frenato e forse sorpreso, che all’intervallo si ritrova sopra di due reti. Doppio vantaggio che i granata mantengono fino al 44′ della ripresa. Sembrava andare tutto storto perché Kean segna, ma il guardalinee alza la bandierina. Poi il Var, il gol convalidato e addirittura il rigore nel recupero che regala (meritatamente) il pareggio all’Hellas.
Una girandola di emozioni e di stati d’animo contrapposti: speranza iniziale, poi delusione, rassegnazione, un pizzico di rabbia, prima della grande e inaspettata gioia. Acciuffare un punto, rimontando due gol in tre minuti non è cosa da poco. Un pareggio che dev’essere letto nel modo giusto: il Verona è vivo, è in grado di lottare con il coltello tra i denti, ha evidenti limiti, ma anche buone qualità.
Nei giudizi, dirà qualcuno, servirebbe maggiore equilibrio. Forse è così, ma quando vedi partite disastrose come quelle contro Fiorentina o Lazio, fai fatica a trovare qualcosa di positivo per alimentare la speranza. Dopo la trasferta di Torino, vedo qualche raggio di sole in mezzo a tanti nuvoloni neri. La strada verso la salvezza è ancora lunghissima e piena di ostacoli, ma almeno adesso posso dire che il Verona è in grado di mettersi in marcia. Dopo la sosta e lo scontro diretto con il Benevento al Bentegodi, capiremo qualcosa in più sul valore di questa squadra. Sinceramente in questo momento faccio fatica a comprenderne le potenzialità.
Luca Fioravanti
01 OTT 2017
CHI DEVE CREARE L’ENTUSIASMO?
C’è stato un momento di questo campionato in cui chiedevamo disperatamente alla squadra e a Pecchia un segnale. La famosa scintilla. Senza quella non si può creare entusiasmo. E quella deve arrivare solo ed esclusivamente dal campo. L’entusiasmo non si può creare artificialmente ma si può alimentare, questo sì. Come si poteva creare un minimo d’entusiasmo davanti alle prestazioni penose del Verona? La gara con la Sampdoria c’era sembrata buona come una Coca Cola ghiacciata nel deserto. Era stato un piccolo segnale, che avevamo tentato di tenere vivo come fanno i protagonisti dei reality di sopravvivenza quando tentano di creare il fuoco strofinando due legnetti.
Ma poi la gara insipida con la Lazio ci aveva di nuovo fatto affogare. Che entusiasmo puoi creare dopo una gara del genere? A cosa ti appigli? E’ evidente che oggi dopo la gara con il Torino, in straordinaria e generosa rimonta, argomenti ce ne sono.
Ora però bisogna evitare di esagerare dalla parte opposta. E cioè nel tentativo di creare entusiasmo dire che il Verona ha fatto una grande partita. Sarebbe un insulto alla verità. E’ vero invece che la squadra di Pecchia ci ha dato un segnale importante su cui adesso va costruito un campionato di sofferenza ma non da comparsa. Il mister ha insistito nel suo turbinio di scelte. Pecchia ha la necessità di fermarsi un attimo a ragionare se vuole dare un po’ di continuità a questa prestazione. Deve pensare a cosa è andato bene e a cosa è andato male. E insistere sulle cose positive, abbandonando quelle negative.
Ad esempio: a me è piaciuto molto Fares sulla fascia sinistra. Bene: ora si insista su di lui. Gli si dia fiducia, strumenti e conoscenza per diventare un buon terzino sinistro. Forse anche ottimo visto cosa c’è in giro.
Allo stesso modo: è indubbio che il Verona con Pazzini e Kean in campo è stata un’altra cosa. E’ un’evidenza così solare che non vederla vorrebbe dire essere autolesionisti. I due possono coprire assieme le personali deficienze (la tenuta fisica per il Pazzo, l’esperienza per Kean) e il risultato andrebbe a tutto vantaggio del Verona.
Il Verona adesso ha disperato bisogna di certezze. Pecchia deve finirla con gli esperimenti nel tentativo (comprensibile) di coprire le lacune della rosa che gli è stata messa a disposizione. E ora deve sfruttare il vento a favore che questo risultato riuscirà a creare. Il segnale è finalmente arrivato. Dal campo, laddove doveva arrivare.
Gianluca Vighini
01 OTT 2017
L’EQUIVOCO (IERI MANDORLINI E OGGI PECCHIA)
Improvvisamente il Var scese tra noi. C’è qualcosa di mistico nella sua ascesa. E può esserci qualcosa di umano (e oggi anche di giusto) nella tecnologia. Il Var ci ha accarezzato, salvandoci dalla disperazione e dalla frustrazione. Umanesimo tecnocratico, una nemesi, ma il Verona riesce pure in questo, a trasformare una macchina in un’emozione. Fino a ieri la moviola in campo sembrava non ci riguardasse. Oggi ci ha consegnato un’epica rimonta. Le vie di mezzo, noi, non le contempliamo.
Nemmeno fuori dal campo, se è per quello. Ho letto commenti sui social network di chi sperava che il Verona perdesse così Pecchia se ne andava. A parte che sarebbe stato tutto da vedere, dato che a Torino (anche prima del pareggio) si è intravisto qualche lieve miglioramento – non che ci volesse poi molto, prima si era a un livello sotto la dignità, oggi (al netto della parte emozionale) si è raggiunta la mediocre normalità tecnico-tattica di una squadra da bagarre salvezza, un ibrido di grande volontà e grossolani errori sia individuali che tattici.
Ma qua forse qualcosa sta sfuggendo. Come si fa a volere che il Verona perda? E’ un’emozione reale di una parte della piazza, o è una folle amplificazione da social?
Pecchia non è mai stato amato. Pecchia ha (tutt’ora) limiti tecnici e in molte (quasi tutte?) altre società, già lo scorso anno, non avrebbe goduto dei bonus avuti qui a Verona. Limiti che ha dimostrato anche oggi, vedi la fase difensiva, la scelta di Fares terzino, la posizione di Cerci che da anni non è più un’ala destra e l’ennesima esclusione di Pazzini con Kean mandato allo sbaraglio solo contro tutti. Sarà una coincidenza, ma l’ingresso del Pazzo ha comunque “alzato” la squadra, aiutato l’imberbe compagno e messo pressione agli avversari.
Ma un conto è la critica, anche radicale e non paracula (privilegio peraltro di pochi tra i media), che è necessaria e anzi aiuta a crescere, un conto il pregiudizio e soprattutto le guerre personali, specie se c’è di mezzo il Verona, bene supremo da difendere da tutto e da tutti.
Già, il Verona. Dove lo mettiamo il Verona? Valeva per Mandorlini e oggi vale per Pecchia. Si può gioire per una vittoria, pur sognando un altro allenatore. Si può godere e al contempo ritenere il tecnico inadatto. Sono due piani diversi e perfettamente compatibili. E’ così difficile capirlo?
Identità è anche questa. Mandorlini non era il Verona. Pecchia non è il Verona. Vogliamo uscire una volta per tutte da questo dannatissimo e nevrotico equivoco?
Francesco Barana
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Il week-end gialloblù in tre fotogrammi
By Federico Messini - 3 ottobre 2017
Nella domenica in cui arriva il primo gol su azione dell’anno e la prima rimonta della squadra di Pecchia, andiamo ad analizzare il fine settimana gialloblù attraverso i nostri consueti fotogrammi.
Il primo lo dedichiamo alla Var. Un gol molto dubbio concesso, un rigore solare confermato: la prima Var stagionale porta bene al Verona, ma soprattutto porta 1 punto d’oro in classifica che, senza Var, non sarebbe mai arrivato.
Il secondo fotogramma se lo meritano gli occhi di Pazzini. Il capitano entra dalla panchina con la voglia di un ragazzino di vent’anni che deve dimostrare al mondo che vale la Serie A. Il suo carattere trascina la squadra, la sua esperienza aiuta Kean, la sua freddezza regala la clamorosa rimonta al Verona. I suoi occhi non sono delusi in panchina, ma concentrati. E lo rimangono fino alla fine quando diventano luccicanti. Difficile fare a meno di un Pazzo così.
Com’è difficile fare a meno di Kean, a cui va dedicato il terzo e ultimo fotogramma. Il suo è il primo gol su azione dell’anno, lui che ha 17 anni, che è cresciuto nella Juve e che quindi contro il Toro vive il suo derby. Kean sbaglia un gol clamoroso, ma ne segna uno dopo 5 secondi da rapinatore d’area di rigore. Ha dimostrato di poter giocare insieme a Pazzini, ora va data fiducia a questa nuova coppia del gol.
Damiano Conati
Le pagelle di Torino-Verona
By Federico Messini - 2 ottobre 2017
NICOLAS 6: Incolpevole sul vantaggio di Iago Falque potrebbe, invece, fare meglio in occasione del raddoppio granata quando Niang lo trafigge con troppa facilità sul primo palo. Ha il merito di tenere la propria squadra in partita quando respinge sulla linea la conclusione da sottomisura di Belotti, evitando la rete che avrebbe probabilmente chiuso l’incontro. Il punto insperato di oggi porta, in minima parte, anche la sua firma.
CACERES 5,5: Vicino al gol al 18° del primo tempo con un preciso diagonale che sfiora il palo alla destra di Sirigu. Condizionato da una spalla in disordine – in seguito ad uno scontro fortuito di gioco – non riesce ad arginare la percussione vincente di Niang. Nell’intervallo rimane negli spogliatoi.
CARACCIOLO 5,5: Poco attento in occasione del vantaggio granata quando non si accorge della presenza alle sue spalle di Iago Falque. Quando il ritmo della gara si alza palesa qualche difficoltà.
FERRARI 5,5: Al rientro dopo le due giornate di stop per infortunio, mostra grande applicazione e sacrificio. Nella ripresa, con la squadra protesa in avanti nel tentativo di riequilibrare le sorti della gara, prova la conclusione che termina, però, sull’esterno della rete. Mezzo punto in meno per il mancato rispetto della linea difensiva quando tiene in gioco Ansaldi in occasione della prima rete del Toro.
FARES 6: Lieta sopresa della giornata. Fresco della convocazione in nazionale il giovane algerino tiene bene la fascia sinistra arrivando anche alla conclusione al 20° del primo tempo. Nella ripresa, quando la squadra capisce che si può tentare di pareggiare, recapita in area di rigore alcuni palloni invitanti. Da migliorare la fase difensiva dove commette ancora qualche errore di troppo.
ROMULO 6: Alla pari di Caceres, una brutta caduta dopo appena due minuti di gioco lo costringe a giocare con una spalla dolorante. Svolge il suo compito senza acuti fino a che il dolore lo costringe ad alzare bandiera bianca dopo poco più di trenta minuti.
ZUCULINI 6: Combatte con ardore e grinta ammirevoli senza mai risparmiarsi. L’eccessiva foga agonistica obbliga il direttore di gara a mostrargli il rosso per somma di ammonizioni. Salterà la sfida salvezza contro il Benevento.
BESSA 5,5: Qualche spunto interessante anche se il giocatore ammirato nello scorso campionato di serie B ancora non si è visto, se non a piccole dosi. La serie A è un campionato sicuramente più impegnativo ma lui deve crescere e trovare maggior continuità.
CERCI 6,5: Nel primo tempo dopo un avvio promettente sembra svanire poco alla volta. Rinasce nella ripresa quando mette lo zampino decisivo nell’incredibile rimonta degli ultimi minuti di gioco. Subisce un fallo da rigore che nemmeno la Var sembra vedere. La qualità c’è, la condizione arriverà. La sosta per la nazionale capita a puntino.
KEAN 6: La giovane età lo porta a voler strafare e commettere errori evitabili. Protesta ingenuamente e si becca la terza ammonizione consecutiva. Prova senza timore la conclusione verso la porta dimostrando di non difettare in quanto a personalità. Devia con fortuna la conclusione di Cerci che consente alla squadra di accorciare le distanze, dopo aver colpito una clamorosa traversa.
VERDE 5: Un paio di spunti all’inizio della partita e poi niente più. La sostituzione diventa, purtroppo per lui, inevitabile.
VALOTI 5: Entra in campo sul finire del primo tempo al posto di un dolorante Romulo. Determinante in negativo – in coabitazione con Caceres – quando Niang segna la rete del due a zero. Nella ripresa si fa notare solo per il fallo che gli costa l’ammonizione.
HERTAUX 6: Parte dalla panchina ed entra solo ad inizio ripresa in seguito all’infortunio di Caceres. Consente alla linea difensiva di trovare maggior equilibrio rispetto a quanto visto nella prima frazione.
PAZZINI 7: Subentra ancora una volta dalla panchina. Entra immediatamente in partita e sfiora quasi subito la rete di testa, alzando inevitabilmente il livello di pericolosità dell’attacco gialloblù. Con freddezza ed esperienza trasforma il rigore del pareggio, pesante come un macigno. Capitano vero.
PECCHIA 6,5: Le scelte iniziali – Pazzini in panchina e Fares dall’inizio – fanno storcere il naso a più di qualcuno. L’atteggiamento, tuttavia, sembra subito quello giusto con una squadra alta ed aggressiva che arriva alla conclusione con facilità. L’inaspettato uno-due granata e gli infortuni di Romulo e Caceres sembrano mandare all’aria i suoi piani. La sua squadra ha, però, il grande merito di non disunirsi riuscendo a conquistare nel finale un rocambolesco ma tutto sommato meritato pareggio. La “quadratura del cerchio” rimane ancora molto lontana anche se il punto di Torino, oltre a dare morale, potrebbe rappresentare un nuovo inizio.
Enrico Brigi
Torino 2 – Hellas Verona 2
By Stefano Pozza - 1 ottobre 2017
Partita importante prima della sosta per gli impegni delle varie nazionali, per il Verona ospite oggi a Torino in casa dei granata.
La situazione per i gialloblù non è certo rosea, con 1 solo gol segnato (su rigore) e 14 subiti in queste prime 6 giornate.
La panchina di mister Pecchia traballa, e questa domenica può essere fondamentale in chiave futura per la sua permanenza in riva all’Adige.
Tra le scelte di formazione balza agli occhi l’esclusione di capitan Pazzini, a cui viene preferito Kean. Il centrocampo è quello rodato della B, con Bessa – Zuculini – Romulo. Nei 4 di difesa non trovano spazio Heurtaux e Souprayen, che si accomodano in panchina.
Sono i granata a partire bene, dimostrandosi uniti e compatti. I nostri invece sono più guardinghi, prestando la massima attenzione a non fare errori.
Attorno al 15° bel momento per il Verona che si rende pericoloso prima con Caceres e poi con Fares, in entrambe le occasioni Sirigu dice No.
L’attacco scaligero sembra avere più verve rispetto le ultime giornata, e l’impressione è quella di poter creare qualche grattacapo alla difesa del Toro. Ma al 30° arriva il gol dei piemontesi: bella palla sulla destra per Ansaldi, cross al centro e tocco vincente di Falque.
31° fuori Romulo per un problema alla spalla, dentro Valoti. Gli scaligeri faticano a reagire, e il livello mostrato all’inizio cala. I padroni di casa detengono il pallino del gioco,e sul finire del primo tempo allungano portandosi sul 2 a 0, con un gol in azione solitaria di Niang. Difesa colpevolmente addormentata.
Sul 2 a 0 si chiude la prima frazione di gara, con i gialloblù che pagano al massimo errori della difesa.
Inizia il secondo tempo, con Heurtaux che prende il posto di Martin Caceres. Al 13° esce Daniele Verde ed entra Giampaolo Pazzini.
Ora le cose per i locali si mettono bene, e con tranquillità possono condurre il match. I gialloblù recriminano un calcio di rigore su Alessio Cerci. Rigore che però non viene concesso dal direttore di gara. I veronesi riescono a creare tre ghiottissime occasioni da rete, ma nessuna viene convertita in rete.
A meno dieci dalla fine il Torino rimane in dieci per infortunio di Belotti, che non può essere sostituito poiché mister Mihajlovic ha già effettuato le tre sostituzioni disponibili.
Sul finale succede qualcosa di incredibile: prima traversa clamorosa, poi gol annullato a Cerci. Entra in gioco la VAR, e convalida il gol dell’Hellas. 2 a 1 dunque, e ora il Verona ci crede.
Ma non è finita: 45° cross di Cerci e fallo di mano di Molinaro. Rigore: si incarica della battuta Pazzini che pareggia i conti. 2 a 2
Che finale, l’Hellas strappa un pareggio d’oro a Torino!
FONTE: HellasNews.it
Ferrari: “Questa è la strada giusta, bravi tutti”
ottobre 2, 2017
“Questa è la strada giusta, bravi tutti”. Il messaggio sui social del difensore dell’Hellas Verona, Alex Ferrari, all’indomani del pareggio di Torino.
Cesari boccia Di Bello: “Il gol di Kean era da annullare”
ottobre 2, 2017
Il primo gol del Verona di Kean. Annullato giustamente dall’arbitro Gavillucci per offside, poi il VAR Di Bello dice che è regolare. Non è possibile sbagliare la lettura del fermo immagine… incredibile!!! Errore da dietro la lavagna per Di Bello!!! Questo il commento e la foto pubblicati su Instagram dall’ex arbitro Graziano Cesari dopo Torino-Hellas Verona 2-2.
90′ in campo per Cerci. L’ultima volta il 21 Novembre 2015
ottobre 2, 2017
Alessio Cerci ieri a Torino ha collezionato la quarta presenza con la maglia dell’Hellas Verona, la prima per 90′. L’ex Atletico Madrid (l’anno scorso in Spagna in totale 43′ tra Liga e Copa del Rey, ndr) non giocava una partita intera dallo scorso 21 Novembre 2015, Juventus-Milan 1-0.
È di Kean il primo gol su azione. Per Moise 2º gol in Serie A in 8 presenze
ottobre 2, 2017
L’attaccante classe 2000, Moise Kean, ieri allo stadio Grande Torino-Olimpico al 44′ del secondo tempo ha trovato il gol del momentaneo 2-1, marcatura confermata grazie al Var. Per Kean è il primo gol con la maglia dell’Hellas Verona, gialloblù che nelle precedenti sei giornate non erano ancora riusciti ad andare in gol su azione. Per l’attaccante di proprietà della Juventus, secondo gol in Serie A in sole otto presenze, la quinta con l’Hellas Verona, la prima per 90′.
Torino-Hellas Verona decisa dal Var. Manca però un rigore ai gialloblù
ottobre 2, 2017
A pochi minuti dal triplice fischio finale sul risultato di 2-0 per il Torino, mischia in area granata, pallone a Cerci che calcia a botta sicura e deviazione decisiva di Kean. L’assistente segnala fuorigioco, mentre i VAR Di Bello e Di Fiore usano quello tecnologico e certificano che Nkoulou è in linea con l’attaccante come testimonia l’immagine pubblicata da La Gazzetta dello Sport. Subito dopo rigore per l’Hellas Verona. Molinaro schiaffeggia il pallone in area su cross di Cerci, il Var conferma la posizione del difensore del Torino dentro l’area. Ci poteva stare infine il rigore per l’Hellas Verona, come conferma la rosea, per l’entrata di Molinaro su Cerci.
Pagelle
ottobre 1, 2017
Nicolas 6.5, Caceres 6 (Heurtaux 6), Caracciolo 6, Ferrari 6, Fares 6; Romulo 6 (Valoti 6), Zuculini 6.5, Bessa 5.5; Verde 5.5 (Pazzini 7), Kean 6, Cerci 6.5. All: Pecchia 6.5
Finale, Torino-Hellas Verona 2-2
ottobre 1, 2017
Quando meno te lo aspetti, l’Hellas Verona agguanta un insperato pareggio in casa del Torino. Si decide tutto in tre minuti. L’Hellas Verona prima accorcia le distanze all’87’ e poi agguanta il pareggio al 90′ su rigore allo stadio Grande Torino-Olimpico. Primo gol su azione dei gialloblù, ma sono ben 16 invece quelli subiti. Pecchia fa riaccomodare in panchina Pazzini, fiducia dal 1′ a Kean. Con Fares terzino sinistro al posto di Souprayen. Pecchia parte per la quarta volta in campionato col Pazzo escluso dai titolari, 4-3-3 con Nicolas, Caceres, Ferrari, Caracciolo, Fares; Romulo, Zuculini B., Bessa; Verde, Kean, Cerci. L’Hellas Verona arriva subito alla conclusione in porta dopo 1’30” con Verde, conclusione però troppo centrale, bloccata senza problemi da Sirigu. Replicano i granata al 4′ con Rincon che calcia alto dal limite dell’area gialloblù. Kean subito dopo libera bene Cerci sulla destra, l’ex Torino arriva al cross ma in area granata non c’è nessuno. Al 9′ Hellas Verona pericoloso prima con Kean e poi con Verde ma la squadra di Pecchia non riesce ad impensierire l’estremo difensore ex Psg. Gialloblù vicini al vantaggio al 18′: grande azione sulla destra di Caceres, uno-due con Kean, tiro a giro del difensore uruguaiano che esce di poco alla destra del portiere granata. Momento positivo della squadra di Pecchia che al 19′ arriva alla conclusione con Fares che obbliga Sirigu a chiudere in angolo. Ma nel momento migliore dei gialloblù, è il Torino a passare in vantaggio. Nel momento migliore dell’Hellas Verona, il Torino passa in vantaggio. Gran giocata al 31′ di Ljajic che serve sulla destra Ansaldi, palla in area gialloblù dove c’è Iago Falque che da comoda posizione batte Nicolas. Romulo chiede il cambio per un problema alla spalla destra al 32′, al suo posto Valoti. Primo tempo che si chiude col Torino che al 44′ trova il 2-0 grazie al primo gol con la maglia granata di Niang. Primo tempo che si chiude coi 358 tifosi gialloblù che invitano l’allenatore Fabio Pecchia a fare le valigie.
Nel secondo tempo, in campo Heurtaux al posto dell’infortunato Caceres (problemi alla spalla, ndr) linea a quattro di Ferrari a destra, Caracciolo e l’ex Udinese al centro, con Fares confermato a sinistra. Al 3′ Kean serve Bessa che arriva al tiro ma non riesce ad angolare il pallone, preda facile di Sirigu. Un minuto dopo Cerci trova Kean in area granata, ma il colpo di testa del n.9 gialloblù non inquadra la porta granata. Al 7′ Ljajic sbaglia clamorosamente il gol del 3-0 calcia male da comoda posizione. Il Torino ha vita facile e al 12′ arriva alla conclusione dal limite dell’area con Rincon. Kean subito dopo spara alto, gialloblù che al 14′ effettuano il terzo ed ultimo cambio con Pazzini al posto di Verde. Ancora protagonista Kean, conclusione però centrale bloccata senza problemi da Sirigu. Al 15′ uno-due tra Niang e Ljajic, conclusione dell’ex Fiorentina che obbliga Nicolas a chiudere in angolo. Portiere gialloblù protagonista subito dopo sul tiro ravvicinato di Belotti. I tifosi gialloblù indirizzano cori anche contro Setti e Fusco, Hellas Verona che al 20′ ci prova col colpo di testa di Valoti alto sopra la traversa sugli sviluppi del calcio d’angolo battuto da Cerci. Al 24′ pallone troppo alto per Pazzini e lungo per Cerci su invito di Fares, gialloblù che tre minuti dopo vanno vicini al gol con Ferrari che calcia di poco a lato alla sinistra di Sirigu su assist di Cerci. Ferrari trova Pazzini ma il colpo di testa termina alto, Torino che chiude in dieci per l’infortunio di Belotti al 36′. Al 42′ clamorosa traversa da due passi di Kean, pallone che finisce a Cerci che gonfia la rete granata ma l’ex Torino è in posizione di fuorigioco. Ma quando tutto sembra ormai scritto, l’Hellas Verona riemerge. Prima accorcia le distanze con Kean all’87’ grazie alla prima rete realizzata su azione dai gialloblù (confermata dal VAR, ndr) poi al 90′ dagli undici metri trova il definitivo 2-2 con Pazzini. Gialloblù che chiudono anche loro in dieci il match per l’espulsione per doppia ammonizione di Bruno Zuculini. Un segnale forte quello della squadra di Fabio Pecchia a Torino.
Italia Under 19, convocato Danzi
settembre 28, 2017
Il tecnico della Nazionale Under 19 Paolo Nicolato ha convocato 20 giocatori per affrontare la prima fase di qualificazione agli Europei di categoria che dall’1 all’11 ottobre si svolgerà in Svezia. Domenica 1° ottobre la delegazione Azzurra partirà dall’aeroporto di Linate per raggiungere Jonkoping, cittadina a circa 150 km da Goteborg, sede delle qualificazioni europee dove gli Azzurrini dovranno vedersela con Moldavia, Estonia e i padroni di casa della Svezia. Solo le prime due classificate di ogni girone – l’Italia fa parte del gruppo 9 dei 13 complessivi – avranno la possibilità di staccare il pass per la fase successiva, l’èlite round, che si disputerà la prossima primavera.
Tra i convocati c’è anche Pietro Pellegri, attaccante del Genoa, il più giovane realizzatore di sempre in Serie A che due domeniche fa ha segnato la sua prima doppietta casalinga contro la Lazio. Abituato a bruciare le tappe in campionato, anche nelle Nazionali giovanili non è stato da meno: nato nel 2001, l’Azzurrino è arrivato alla sua prima convocazione in Under 19 con due anni di anticipo. Lista dei convocati. Portieri. Michele Cerofolini (Fiorentina), Alessandro Plizzari (Ternana). Difensori. Alessandro Bastoni (Atalanta), Raoul Bellanova (Milan), Davide Bettella (Inter), Edoardo Bianchi (Empoli), Alessandro Buongiorno (Torino), Antonio Candela (Spezia), Alessandro Tripaldelli (Juventus); Centrocampisti. Andrea Danzi (Hellas Verona), Matteo Gabbia (Milan), Alessandro Mallamo (Atalanta), Andrea Marcucci (Roma), Filippo Melegoni (Atalanta); Attaccanti. Marco Olivieri (Juventus), Riccardo Sottil (Fiorentina), Nicolò Zaniolo (Inter), Christian Capone (Pescara), Andrea Pinamonti (Inter), Pietro Pellegri (Genoa). Fonte: figc.it
FONTE: HellasLive.it
Hellasmania: Bruno Zuculini, il cuore e la "garra"
del 02 ottobre 2017 alle 12:15
di Nicola Corona
La trasferta di Torino lascia in eredità al Verona un punto e un paio di buone indicazioni. La prima riguarda appunto il risultato. Un pareggio ottenuto fuori casa contro una squadra più quotata e organizzata come quella granata, per lo più arrivato rimontando ad un doppio svantaggio. Certo, un risultato arrivato anche con un po' di fortuna, nel finale thrilling che ha permesso ai gialloblù di trovare due gol nel giro di pochi minuti, anche grazie all'intervento del VAR.
Ma se il risultato finale può essere in parte figlio della fortuna, lo stesso non si può dire per la prestazione messa in campo dai ragazzi di Pecchia. Ieri, per lunghi tratti si è visto un Verona concentrato e pimpante, finalmente capace di rendersi pericoloso con continuità in fase offensiva. Alle buone cose costruite, i gialloblù hanno però alternato anche i soliti errori e una fragilità difensiva evidente soprattutto nella parte finale del primo tempo quando il Verona ha letteralmente spento la luce subendo le due reti dei granata, arrivati con troppa facilità al gol senza aver creato granché fino a quel momento.
Questa volta però, a differenza di tutte le altre partite fin qui disputate, gli scaligeri hanno saputo reagire allo svantaggio e raddrizzare proprio nel finale una partita che sembrava ormai persa. Una reazione figlia di un atteggiamento determinato e "cattivo", rappresentato più di tutti in campo dalla prestazione di Bruno Zuculini.
Il centrale di centrocampo ha giocato ancora una volta una partita di grande sacrificio. Ha lottato su ogni pallone andando sempre ad aggredire il diretto avversario senza paura, con grande generosità. Ha portato spesso il tackle al limite, compiendo degli interventi anche molto duri (su De Silvestri e Belotti in particolare) ma sempre in maniera corretta, senza alcuna malizia. Nel finale poi è stato anche giustamente espulso dopo l'arrivo della seconda ammonizione, ma la sua uscita dal campo non toglie nulla alla sua prestazione e il suo contributo ieri è stato importantissimo per il Verona. A ben guardare, Zuculini sta mettendo questa grinta in campo dall'inizio della stagione e non è un caso che sia uno dei pochi giocatori che Pecchia ha utilizzato sempre finora. La sua grinta deriva dalla tipica "garra", quell'atteggiamento combattivo e generoso che caratterizza tanti giocatori argentini che in campo danno tutto, lottando senza sosta fino al fischio finale. Bruno Zuculini in questo Verona sta occupando sempre più il posto che l'anno scorso aveva ricoperto il fratello Franco, al momento ancora infortunato. Quel ruolo di giocatore carismatico che guida il centrocampo portando il pressing in avanti, fungendo da esempio per i compagni.
Nato calcisticamente nelle giovanili del Racing Club de Avellaneda, uno dei club più prestigiosi e famosi di Argentina, con il quale ha anche esordito tra i professionisti, Zuculini si è poi un po' perso dopo il passaggio al Manchester City, che lo ha dirottato verso una lunga serie di prestiti brevi tra cui Valencia, Middlesbrough, AEK Atene e Rayo Vallecano, fino all'approdo all'Hellas nel gennaio scorso. A Verona Bruno sta trovando la sua dimensione e la sua volontà di dare il massimo per questo club è evidente ogni domenica. Il Verona aveva ed ha assoluto bisogno di un giocatore come lui e se il centrocampo gialloblù comincia ad andare con continuità al ritmo dettato dal pressing di Zuculini, l'intera squadra non potrà che giovarne.
La salvezza del Verona passerà soprattutto dalla voglia di combattere dei ragazzi in campo. Bruno Zuculini, lottatore argentino, è lì a dare l'esempio. Vedremo se già dalla prossima partita con il Benevento la squadra, con lui fuori perchè squalificato, saprà mettere in campo la stessa grinta, la stessa "garra" vista a tratti ieri con il Torino.
Toromania: altro che riscatto post derby, si illumina solo Cerci
del 02 ottobre 2017 alle 11:30
di Andrea Piva
Il famoso gol dell'ex questa volta non c'è stato, in compenso ci sono stati due mezzi gol di Alessio Cerci e per il Torino è stato anche peggio: è infatti del numero 10 gialloblù sia il tiro deviato in fondo alla rete da Kean, per il 2-1, che il cross respinto con la mano da Molinaro che Pazzini ha poi trasformato nel gol del 2-2. Ancora una volta i tifosi granata hanno visto quell'ala destra che tanto hanno amato essere decisiva sul prato del “Grande Torino”, ma mai come questa non ne sono stati contenti. Anche perché la formazione granata aveva un compito ben preciso da portare a termine: riscattare la brutta figura fatta nel derby una settimana fa. Era questo ciò che i tifosi volevano ma il Torino ha fallito la propria missione.
Ma non sono solo le giocate di Cerci ad aver tolto due punti al Torino, Sinisa Mihajlovic e i suoi giocatori ci hanno messo molto del loro per far tornare il Verona a casa con un punto. Innanzitutto è
inspiegabile la scelta dell'allenatore di lasciare in campo un Andrea Belotti già dolorante al ginocchio per un colpo ricevuto nel primo tempo, il Toro si è trovato così a giocare l'ultimo quarto d'ora in inferiorità numerica perché, dopo un altro colpo ricevuto il Gallo è stato costretto ad alzare bandiera bianca ed è uscito dal campo in barella. Incredibile poi l'ingenuità di Molinaro al 90': l'esperto terzino si è fatto pescare con il braccio staccato dal corpo sul cross di Cerci, il pallone gli ha sbattuto sulla mano e Pazzini ha così avuto la possibilità di segnare dagli undici metri il gol del 2-2.
Questi due punti contro il Verona il Torino in realtà ha iniziato a perderli la scorsa estate. Circa una settimana prima di firmare con i veneti, Alessio Cerci è stato vicino al ritorno in granata: il procuratore dell'agente aveva anche incontrato il presidente Cairo ma, dopo aver interpellato Mihajlovic, scelse di non portare avanti l'affare. Se l'allenatore serbo avesse avallato l'affare, anziché bloccarlo, chissà se la partita contro il Verona sarebbe finita in ugual modo.
Tafferugli in tribuna dopo Torino-Verona, fermati due tifosi
del 01 ottobre 2017 alle 18:46
di Andrea Piva
Se in campo la partita contro il Verona per il Torino è finita male, sugli spalti l'epilogo è stato anche peggiore. Dopo il fischio finale in tribuna c'è stato qualche tafferuglio che ha coinvolto un piccolo gruppetto di tifosi. Per calmare gli animi è stato necessario l'intervento della polizia che ha anche fermato due delle persone coinvolte.
Da capire i motivi che hanno fatto salire la tensione sulle tribune dello stadio Olimpico Grande Torino, certo è che per la tifoseria granata sono stati due giorni da cancellare: ieri, al termine della partita della Primavera, gli attimi di tensione al Filadelfia con un gruppo di ultras che ha costretto l'arbitro ad abbandonare lo stadio su un auto della polizia per motivi di sicurezza, oggi un altro triste episodio al termine della partita con il Verona.
Verona, Pecchia: 'Punto importante. Pazzini? Contento per il gol'
del 01 ottobre 2017 alle 18:00
Rimonta dell'Hellas Verona in casa del Torino, l'allenatore Fabio Pecchia commenta a Rai Sport: "La voglia e la forza di crederci ci hanno premiato. Abbiamo giocato contro una squadra forte, i gol li abbiamo trovati nel finale. È un punto importante per la classifica, la squadra deve crescere in autostima, anche psicologicamente è importante. Pazzini? Ha giocato Kean, sono contento che sia entrato fresco e che abbia segnato".
Torino, le pagelle di CM: Niang si accende dopo il gol, disastro Molinaro
del 01 ottobre 2017 alle 17:30
di Andrea Piva
Torino-Verona 2-2
Sirigu 6: non può nulla sui due gol subiti, precedentemente si era messo in mostra con alcune buone parate. Al 95' sale anche lui nell'area del Verona in occasione dell'ultimo angolo in favore del Torino.
De Silvestri 6: la sua partita dura di fatto tredici minuti quando, dopo un normale contrasto di gioco, cade male a terra infortunandosi alla schiena. Prova a rientrare in campo ma il dolore è troppo forte e gli impedisce di correre, è così costretto a lasciare il campo ad Ansaldi.
(dal 20' Ansaldi 6,5: l'argentino entra molto bene in partita, suo l'assist per Iago Falque in occasione del gol dell'1-0. Per tutta la partita spinge sulla fascia destra con continuità, mettendo in difficoltà i difensori del Verona).
N'Koulou 5,5: non è il giocatore sempre attento e peciso che i tifosi granata hanno imparato a conoscere e ad apprezzare in questo inizio di campionato. Più volte Kean riesce a sfuggirgli e creare pericoli al Torino.
Lyanco 6,5: altra ottima prestazione del giovane centrale brasiliano che, nonostante sia un classe '97 alla prima stagione in serie A, gioca come un vero e proprio veterano. Per Mihajlovic è già insostituibile.
Molinaro 5: pessima partita dell'esperto terzino che sulla propria fascia di competenza non riesce a contenere Cerci e, al 90', combina la frittata causando con un fallo di mano il rigore che Pazzini trasforma nel 2-2.
Valdifiori 6,5: buono il rientro in campo del regista ex Empoli che con il passaggio dal 4-3-3 al 4-2-3-1 nel finale della scorsa stagione aveva perso il posto da titolare. Le assenze di Baselli, Obi e Acquah quest'oggi lo rilanciano e lui si mette in mostra con una buona prestazione.
Rincon 6: recupera come al solito un gran numero di palloni e sfiora anche il gol in almeno due occasioni con alcune conclusioni dalla distanza a cui manca però la giusta precisione.
Falque 6: se non fosse per il gol che ha permesso al Torino di passare in vantaggio la sua prestazione sarebbe stata insufficiente. Tanti errori, troppi per un giocatore con le sue qualità
(dal 78' Gustafson 5,5: pochi minuti di gioco gli bastano per commettere una serie incredibili di errori)
Ljajic 6: non è nella sua giornata migliore. Quest'oggi il numero 10 granata non riesce a illuminare il gioco con la stessa continuità delle precedenti giornate di campionato ma guadagna comunque la sufficienza grazie ad alcune belle giocate.
Niang 6,5: nei primi quarantaquattro minuti colleziona errori su errori, poi è bravo a inventarsi il gol del momentaneo 2-0 e da quel momento la sua partita cambia e Niang diventa l'uomo in più del Torino. Esce tra gli applausi di tutto lo stadio.
(dal 71' Boyé 5,5: nei venti minuti che ha a disposizone in campo non lo si vede praticamente mai)
Belotti 6: nel secondo tempo un ottimo intervento di Nicolas gli nega la gioia per il gol. Esce dal campo in anticipo, lasciando quindi il Torino in inferiorità numerica, a causa di un infortunio. Già nel primo tempo aveva subito un duro colpo al ginocchio.
All. Mihajlovic 5: se il Torino ha gettato alle ortiche una vittoria che sembrava ormai certa la colpa è anche dell'allenatore. Belotti era dolorante dalla fine del primo tempo, Mihajlovic lo ha però lasciato in campo, togliendo invece Niang e Falque: il risultato è che il Torino ha dovuto giocare gli ultimi minuti in dieci contro undici.
Verona, le pagelle di CM: Pazzini entra e cambia la partita
del 01 ottobre 2017 alle 17:11
di Andrea Piva
Torino-Verona 2-2
Nicolas 5,5: ha parecchie responsabilità in occasione del gol del 2-0 del Torino, quando non copre a dovere il proprio palo e si fa infilare con estrema facilità da Niang. Non trasmette sicurezza alla difesa e fa correre più di un brivido ai suoi compagni con alcuni passaggi con i piedi.
Caceres 6,5: molto sfortunato l'uruguaiano. Prima, sullo 0-0, sfiora il gol con un bel diagonale che termina di poco sul fondo. Poi si infortuna poco prima del gol dell'1-0, resta comunque in campo fino al termine della prima frazione.
(dal 46' Heurtaux 6: nel secondo tempo la sua esperienza al centro della difesa si rivela molto utile al Verona)
Caracciolo 5,5: non convince la prestazione del numero 12 giallo. Troppo pasticcione in fase difensiva, commette più di un errore.
Ferrari 6: molto meglio nel primo tempo, quando gioca come difensore centrale, che nella ripresa quando viene spostato a fare il terzino destro. Ogni volta che viene puntato da Niang viene superato con troppa facilità
Fares 5,5: nel primo tempo il Torino con Falque e con gli inserimenti di Ansaldi riesce a sfondare con troppa facilità sulla sua fascia di competenza. Cresce nella ripresa ma non abbastanza per guadagnare la sufficienza.
Romulo 6: la partita del brasiliano dura poco più di mezz'ora. Dopo pochi secondi dal calcio di inizio subisce un colpo che, finché resta in campo, lo limita. Subito dopo il gol di Iago Falque è costretto ad alzare bandiera bianca e a lasciare il campo.
(dal 32' Valoti 6: troppo timido nei primi minuti di gioco, cresce con il passare del tempo)
Zuculini 5: non una buona prestazione per il numero 5 del Verona che lo si nota sopratutto per la quantità di falli commessi. Nel recupero viene anche espulso per doppia ammonizione ma il secondo giallo lo avrebbe meritato ben prima.
Bessa 6: aiuta poco la squadra in fase difensiva ma nella metà campo del Torino sa come mettersi in mostra e più volte ci riesce.
Cerci 6,5: è il grande ex della partita. Con parte della tifoseria granata non si è lasciato nel migliore dei modi, come dimostrano i fischi che riceve in più di un'occasione. Con la sua tecnica riesce a mettere in difficoltà Molinaro ma non riesce a trovare la giocata vincente.
Kean 7: sarà per il fatto di aver iniziato a tirare calci ad un pallone proprio nella scuola calcio del Torino, o per quello di aver poi successivamente giocato per anni nelle giovanili della Juventus, quest'oggi mostra una voglia particolare di mettersi in mostra. Riesce a mettere in difficoltà anche un giocatore esperto come N'Koulou e nel trova anche il gol che riapre la partita.
Verde 6: sullo 0-0, dopo un'errata smanaciata di Sirigu, avrebbe l'occasione per portare in vantaggio il Verona ma colpisce male il pallone e lo spedisce in curva. Poco scalda i guantoni del portiere granata con una conclusione poteten ma centrale.
(dal 59' Pazzini 7: se il Verona lo avesse avuto in campo dal primo minuto il match sarebbe potuta essere diverso. Entra bene in partita e per poco al 90' segnasu calcio di rigore il gol dle 2-2)
All. Pecchia 6,5: chissà come sarebbe andata la partita se avesse schierato in campo dal primo minuto Pazzini. L'ingresso dell'esperto attaccante ha cambiato il volto del match. Il suo Verona, pur giocando lontano da casa, quest'oggi ha mostrato quella voglia e quella cattiveria agonistica necessaria per restare in serie A. Rimontare due gol al Torino non era semplice.
Caso Albertazzi: Verona condannato a reintegrarlo e a risarcire il danno
del 29 settembre 2017 alle 18:02
Mobbing o non mobbing, sta di fatto che, dopo quasi 90 giorni fuori rosa dall’inizio della stagione, Michelangelo Albertazzi, 26 anni, difensore centrale dell’Hellas Verona, tornerà agli ordini di Mister Pecchia.
Non lo ha deciso l’allenatore bensì il Collegio Arbitrale al quale il giocatore si era rivolto per tutelare le proprie ragioni. Assistito dall’Avv. Mattia Grassani del Foro di Bologna, Albertazzi ha ottenuto l’ordine di immediata reintegrazione nella rosa della prima squadra oltre alla condanna del Club al pagamento di poco meno di 70 mila Euro a titolo di risarcimento del danno e spese legali. Era dal dicembre 2009, allorquando Goran Pandev vinse un’analoga causa contro la Lazio, che in Serie A il Collegio Arbitrale non condannava una società a causa di un fuori rosa così eclatante. Il lodo arbitrale, pubblicato oggi, parla di ripetute violazioni di diritti fondamentali in danno di Albertazzi e di grave inadempimento contrattuale, con esclusione del giocatore dai test atletici e da tutta la preparazione precampionato nonché da ogni attività organizzata da luglio sino ai giorni nostri. La motivazione, lunga 12 pagine, afferma anche che appare di “palmare evidenza il contegno tenuto dall’Hellas Verona immotivato e ingiustificato quindi affetto da indubbi profili di illeggitimità”.
FONTE: CalcioMercato.com
Di Federico Gottero 17:27 30.09.17
Primavera, Torino-Verona: maxi rissa in campo, tifosi furiosi con l’arbitro
La sfida Torino-Verona tra le due formazioni Primavera si è conclusa nel peggior modo possibile: maxi rissa in campo e arbitro preso di mira
Torino-Verona, sfida tra formazioni Primavera vinta dagli scaligeri per 2-1, è finita nel peggior modo possibile. Maxi rissa in campo con tutti i giocatori coinvolti. Tra l’altro Federico Coppitelli, allenatore della squadra granata, è stato accompagnato a forza fuori dal terreno di gioco. Tra le espulsioni nelle file del Toro. La causa scatenante della maxi rissa finale è stata la direzione arbitrale di De Remigis con decisioni giudicate dubbie da parte dei tifosi. Anche sugli spalti, infatti, si è alzata la tensione con molti supporter che si sono esposti dalla balaustra per inveire contro l’arbitro, al rientro negli spogliatoi.
FONTE: CalcioWeb.eu
sabato 30 settembre 2017, 19:31
Torino-Verona Primavera: rissa finale e forze dell’ordine “battezzano” il nuovo Filadelfia
Al termine della partita persa 2-1 dai Granata la tensione è arrivata ai massimi livelli
Non doveva cominciare così, la storia del nuovo "Fila", il mitico stadio atteso per tanti anni dal popolo granata e cornice, poche ore fa, di un episodio non proprio edificante. Al fischio finale della partita tra Torino e Verona Primavera, infatti, la tensione in campo e sugli spalti ha superato il livello di guardia e, oltre ad alcuni accenni di rissa sedati a fatica da dirigenti e componenti delle panchine, ha coinvolto anche gli spalti, dove si trovavano un centinaio di persone.
I tifosi, sporgendosi dalla balaustra, inveivano contro i veronesi, vincitori per 2-1 ed esultanti al termine di una gara che ha visto, in casa granata, tre espulsi (uno abbastanza dubbio) e falli piuttosto ruvidi durante la partita. Un confronto che, dopo il vantaggio per 1-0, i giovani del Toro si sono visti scivolare dalle mani e, dopo il pareggio scaligero, è arrivato prima un gol annullato per fuorigioco agli ospiti e poi la rete della vittoria. Inutili i tentativi finali, quando anche il portiere granata si è spinto in attacco, sui calci d'angolo, ma anche palla al piede partendo dalla propria metà campo.
Dunque il triplice fischio, le esultanze, i confronti anche a muso duro tra avversari e, fuori dal campo, le proteste dei tifosi. E se la maggior parte di loro defluiva lungo via Filadelfia, alcuni hanno sparato anche almeno due petardi che sono rimbombati nel silenzio del quartiere.
Sul posto si è reso necessario anche l'intervento delle forze dell'ordine, per fare in modo che la situazione non degenerasse del tutto. Ma, al di là della seconda sconfitta casalinga di fila per i granata, non è proprio quello che si merita un campo glorioso come quello che ha ospitato l'epopea degli Invincibili.
FONTE: TorinoSportiva.it
Primavera 1, Torino-Hellas Verona 1-2: polemiche granata al Filadelfia, gli scaligeri ribaltano il match
By Simone Brianti Set 30, 2017
Terminata la 4^ giornata del Campionato Primavera andata in scena in questo pomeriggio di fine settembre. Fra le partite ad essere andate in scena in questa giornata vi era anche Torino-Hellas Verona. Due squadre che prima di questo appuntamento arrivavano con morali differenti: i granata dalla sconfitta emiliana, mentre gli scaligeri dalla vittoria di misura contro la Fiorentina.
CRONACA
Parte bene nella prima frazione il Torino di mister Coppitelli. In possesso del pallone i granata, hanno creato diversi pericoli alla difesa scaligera. Bianchi e Butic cercano la via del gol nei primi minuti senza però creare grossi pericoli. Al 12′ si vede anche l’Hellas Verona con Tupta, ma il suo tiro viene deviato e non risulta troppo pericoloso. Il Torino sembra avere in mano il gioco e al 17′ concretizza con Butic. Il croato è bravo a raccogliere e depositare in rete un bel cross di Oukhadda. Dopo il vantaggio sono ancora i granata ad andare vicini al raddoppio: Kone ruba palla a Kumbulla, ma non riesce a segnare per un bellissimo intervento di Borghetto. Sulla ribattuta D’Alena non trova il gol. Succede poco o nulla nella seconda parte del primo tempo: i granata mantengono il possesso e il vantaggio, mentre l’Hellas fatica a creare pericoli dalle parti di Coppola. La ripresa è molto intensa soprattutto sotto l’aspetto dell’agonismo. Il match si incattivisce e ne fanno le spese prima Kone e poi Samakè con i granata che chiudono in 9 la partita. Nonostante l’inferiorità numerica i granata riescono a rendersi pericolosi con Millico che costringe Borghetto agli straordinari. Per l’Hellas Verona ci prova sempre Tupta, il più pericoloso dei suoi che si crea almeno un paio di palle gol ma sempre chiuso dalla difesa granata. Il pareggio è nell’aria, il Torino in 9 fa fatica e gli scaligeri ne approfittano. All’81’ Baniya pareggia i conti in mischia. Al 90′ proprio come settimana scorsa contro il Sassuolo il Torino subisce il raddoppio dell’Hellas Verona, Tupta raccoglie il cross e non lascia scampo a Coppola. Termina così la sfida fra Torino ed Hellas: gli scaligeri approfittano dell’inferiorità numerica granata e ribaltano il risultato dopo lo svantaggio del primo tempo.
IL TABELLINO DI TORINO-HELLAS VERONA PRIMAVERA
Marcatori: 17′ Butic (T), 81′ Baniya, 90′ Tupta
Torino: Coppola; Fiordaliso, Buongiorno, Ferigra, Samaké; De Angelis, D’Alena, Oukadda; Kone; Butic (70′ Rauti (76′ Bedino), Bianchi (58′ Millico). A disp: Zanellati, Capone, Rivoira, Celeghin, Filinsky, Ruggiero, Leveque, Gemello, Iacuaniello. All: Coppitelli
Hellas Verona: Borghetto; Nigretti, Corradini, Baniya, Kumbulla, Danzi, Saveljevs (52′ Dentale), Cherubin (86′ Toccafondi), Aloisi (52′ Amayah), Stefanec, Tupta. A disp: Bianchi, Galazzini, Perazzolo, Righetti, Peretti, Toccafondi, Fiumicetti. All: Porta
Ammoniti: Nigretti (V), Baniya (V), Coppola (T), Tupta (V), Toccafondi (V)
Espulsi: Kone (T), Samakè (T)
Arbitro: Sig.
Fonte tabellino: Toronews.net
FONTE: MondoPrimavera.com
NEWS
Cairo: “Var ok, ma il gol di Kean era in fuorigioco”
Il presidente del Torino: “Noi penalizzati, la tecnologia ci ha tolto 4 punti”
di Redazione Hellas1903, 03/10/2017, 18:02
Urbano Cairo interviene a Radio24 a proposito del Var. Dice il presidente del Torino: “Il Var è una buonissima innovazione, ci credo fortemente, ma siamo all’inizio e il Torino è una delle vittime della messa a punto”. Secondo Cairo il Var avrebbe penalizzato il Torino “tre volte, togliendoci in pratica 4 punti. Il gol di Bologna era buono se l’arbitro non avesse fischiato, e in precedenza c’era un rigore su Belotti, ma il Var non funzionava. Quindi, domenica il gol del Verona in fuorigioco con un piede di Kean oltre la linea”. Cairo, in ogni caso, smorza le polemiche in corso: “Credo sia una grande innovazione, un modo nuovo di arbitrare, quindi anche l’arbitro deve prendere le misure”.
NEWS
Kean alza il tiro, il baby gialloblù ha numeri da grande
Già in campo in 5 partite, come Pellegri è andato a segno in serie A da minorenne
di Redazione Hellas1903, 02/10/2017, 18:03
La partita di Torino ha consacrato Moise Kean come una pedina importante per l’attacco del Verona di Pecchia.
Contro i granata il diciassettenne di Vercelli ha segnato in serie A per la prima volta in stagione, seppur in maniera rocambolesca deviando un tiro di Cerci. Come Pellegri lo ha fatto da minorenne. Il 17 maggio scorso segnò con la Juve il primo gol nella massima serie, rete della vittoria contro il Bologna (2-1).
Tornando alla gara di ieri Kean ha sfoggiato una prestazione maiuscola, con un gol, sei tiri verso la porta e alcune sponde invitanti, come quella nel primo tempo in favore di Caceres, che poi ha concluso a lato.
Capacità, dunque, ma anche personalità per l’attaccante in prestito dalla Juventus, considerata la giovanissima età.
Inoltre Kean è il giocatore più giovane dei migliori cinque campionati europei ad essere sceso in campo in almeno cinque occasioni.
VISTO DA NOI
La grinta per salvarsi
Verona tutto cuore con il Torino: ora i gialloblù non tornino indietro
di Lorenzo Fabiano, @lollofab 02/10/2017, 15:10
Si chiama “Garra Charrùa”, segnatevi quest’espressione. L’hanno inventata in Uruguay quando la Celeste conquistò il titolo sudamericano nel lontano 1935. E’ sinonimo di grinta e temperamento, ma è ascritta a manifesto di quelli che non mollano mai e non si arrendono nemmeno quando “Saturno contro” pare aver già decretato un destino a pollice verso. Gli uruguagi hanno pescato la definizione dalla storia. “Garra” letteralmente sta a significare “artiglio”, ma è il termine “Charrua” a rafforzarne il significato. La Charrùa era una tribù del Rio de La Plata, che a lungo resistette senza mai piegarsi alle angherie dei Conquistadores. Successivamente si battè fieramente rivendicando l’indipendenza. L’11 aprile del 1831 i Charruas furono massacrati, vittime di un genocidio perpetrato dal primo presidente dell’Uruguay Fructuoso Rivera. Nella memoria storica il loro sacrificio è simbolo di orgoglio, fierezza, vigore.
Se Hollywood ha escogitato i Die Hard (duri a morire), noi italiani tiriamo orgogliosamente e masculinamente in ballo la solidità dei genitali di “quelli con le palle”; non sarà una locuzione elegantissima, ma ha il pregio di rendere in modo un po’ spiccio le cose molto chiare. Nel calcio latinoamericano la Garra Charrua sta nel DNA dei club e delle nazionali di Argentina e Uruguay. E’ quel valore aggiunto con cui i pedatori del Rio de La Plata spezzano (spesso a randellate) i fini ricami dei supponenti brasiliani. Affascinata dal calore appassionato di quel calcio e dai suoi celebri cantori Galeano e Soriano, anche la vecchia Europa prende oggi a modello la Garra Charrùa. Noi stessi l’abbiamo invocata spesso di fronte alle mollicce prestazioni dell’Hellas in questo primo scorcio di stagione. Qualche bagliore contro la Sampdoria, ma nulla di più. Anzi, quando ci è toccato di assistere inermi al supplizio di vedere la Lazio affondare il coltello nello squacquerone, ci siamo chiesti dove fossero finiti gli attributi mostrati solo quattro giorni prima contro i blucerchiati.
A Torino eravamo preparati al peggio. E invece la squadra di Pecchia ha tirato fuori gli artigli, la Garra per l’appunto. Sin dalle prime battute abbiamo notato tutti un Verona diverso, finalmente più pimpante e convinto. La squadra ha dato subito l’impressione di essersi scrollata di dosso paure e titubanze mettendo da parte la timidezza. Poi quando nel giro di pochi minuti, la combinazione di montanti sferrati dal Torino ci ha messo due volte al tappeto, abbiamo rivisto le streghe. “Ecco il solito Verona dalla buone intenzioni, ma che alla prima difficoltà si scioglie e svanisce” abbiamo pensato. Non questa volta. Se nel primo tempo la squadra ha mostrato un’idea di calcio, discutibile finchè vuoi nelle scelte ma pur sempre un’idea, nel secondo ha fatto ricorso alla Garra. Sarà stata la forza della disperazione o magari un discorsetto in settimana di Filippo Fusco, che del calcio sudamericano è fine conoscitore e appassionato lettore, ma nella ripresa abbiamo visto la Garra Charrua sbarcare dalle rive del Rio della Plata a quelle dell’Adige.
I gialloblù correvano e mordevano come undici doberman tenuti in gabbia senza polpette da una settimana. Alla fine le polpette sono arrivate nel concitato e tecnologico finale Varista. Per la precisone sono state due, i punti uno. Un piccolo passo in classifica, ma un balzo gigante sotto il profilo del carattere e del morale. Questa squadra ha disperato bisogno di ritrovare un minimo di autostima. Ieri ne abbiamo confezionato sottovuoto un vasetto. Dire che abbiamo ritrovato il nostro Verona, è prematuro, certo che lo spirito battagliero messo sul prato del Grande Torino, magari con due punte come nei secondi 45′, lo vorremmo sempre vedere. Ora arriva la sosta e quasi ci dispiace perché avremmo potuto affrontare i prossimi due delicati impegni con Benevento e Chievo con una rinnovata carica di energia. Pecchia e i suoi ne approfittino allora per fare intanto tesoro della lezione di Torino. Se a maggio vorremmo tutti ritrovarci a galla, quella di ieri è la forza con cui remare nelle acque agitate. Chiamiamola pure Garra Hellas. Che mai ci abbandoni.
NEWS
Numeri, con il Torino il Verona fa collezione di tiri
I gialloblù superiori ai granata per numero di conclusioni effettuate
di Redazione Hellas1903, 02/10/2017, 08:08
Fino a ieri uno dei grandi limiti del Verona era la capacità di andare al tiro.
Con il Torino, l’Hellas ha seccamente invertito la tendenza. Nella gara con i granata, sul piano statistico, i gialloblù sono stati superiori alla squadra di Mihajlovic.
Sono state, infatti, 17 le conclusioni verso la porta del Verona, contro le 11 del Toro. I tiri nello specchio vedono ugualmente un vantaggio dell’Hellas: 9 contro 7.
Il portiere più impegnato è stato Sirigu, con 5 parate, a fronte delle 3 di Nicolas.
VISTO DA NOI
Su la testa!
Il Verona torna da Torino con un pareggio emozionante, ma la corsa è appena iniziata
di Matteo Fontana, @teofontana 01/10/2017, 22:19
Tocca incappare, in questa stolta società incentrata sui “likes” e gli “haters”, in controverse opinioni dei soliti webeti (il copyright è del maestro di giornalismo Enrico Mentana) sul valore specifico del pareggio colto dal Verona a Torino. Un grande latino scrisse: “Mala tempora currunt“, e a distanza di millenni risulta difficile dargli torto. Probabilmente, nel passato, già sapevano cosa sarebbe stato il futuro.
Non si vantano, qui, doti di vaticinio. Né si pensa di avere la cosiddetta verità in mano. La certezza che resta racconta di una partita, quella giocata dall’Hellas con il Toro, che in molti terranno dentro al cuore a lungo. Vuoi perché, per la prima volta, è intervenuto il Var, e ha dato ragione al Verona, vuoi perché le rimonte gialloblù dallo 0-2 al 2-2 sul filo della campana sono cosa rarissima.
Qualcosa di simile, con un leggero margine di anticipo, avvenne a maggio in un derby già asceso a leggenda, vinto in rimonta con il Vicenza al Bentegodi. Tutto questo suona come un riconoscimento alla voglia di non mollare mai che Fabio Pecchia, con gli errori e le incertezze dell’allenatore con evidenti difetti – ma non ci scordi dei pregi in via pregiudiziale – che è, sa trasmettere all’Hellas. Che basti per salvarsi, beh, questa è cosa da vedere. Intanto, quel che è certo è che il pari col Torino dell’infuriato (con i suoi) Mihajlovic ha il sapore di un grido di battaglia: “Su la testa!”, il messaggio.
Tre punti in sette partite. Questo il bottino del Verona. Smagrito, dimesso, modesto? Più che altro, ci si aspettavano delle prestazioni più convincenti, il che si è visto con Sampdoria, a tratti, e più di frequente, col Toro, finale-thrilling compreso . Quelli che sostengono che il pareggio dell’Olimpico sia stato dettato dalla fortuna dovrebbero rileggersi i libri di storia. Un Hellas a un passo, se non meno, dalla sconfitta, risalì fino al 3-3 a San Siro con il Milan, nel 2000. In anni più recenti, si sono viste gare giocate molto meno bene da certi Verona eppure poi, persino, vinte.
Ci fermiamo, dunque, al risultato, corroborato anche da corsa, spirito di sacrificio e grinta. Questo è quanto serviva. Dalla carica di Pazzini alla grinta furibonda (pure troppo…) di Bruno Zuculini, dal talento di Cerci alla volontà di Kean, fino alla corsa di Fares, il Verona ricominci.
Di nostalgici e chiacchieroni da Internet è pieno il mondo. Ma finché si parla di pallone, mistero senza fine bello, sta bene che sia così. Dopo la pausa per gli impegni delle nazionali, il ballo ripartirà. L’Hellas sta imparando i passi: veda di non confondere il valzer con il tango, sennò a danzare saranno gli altri.
NEWS
Fares: “Faccio qualche errore ma voglio crescere per me e per la squadra”
L”esterno: “Oggi il mister aveva bisogno di me come terzino, ho cercato di dare il massimo”
di Redazione Hellas1903, 01/10/2017, 18:37
getty images
Queste le dichiarazioni di Mohamed Fares al termine di Torino-Verona.
“La squadra ha avuto un buon approccio alla gara, sapevamo che non sarebbe stata facile. Il Torino è una bella squadra, ma alla fine siamo riusciti a ottenere un pareggio. Abbiamo fatto un primo tempo molto intenso, poi purtroppo abbiamo subito il gol di Falque proprio quando stavamo facendo bene. Ma non ci siamo demoralizzati e non abbiamo mollato. Siamo molto contenti, con un po’ di fortuna ce l’abbiamo fatta. Nasco come esterno, però sono a disposizione della squadra e del mister. Fare il terzino in questo campionato è difficile, ma il mister aveva bisogno di me e io ho cercato di dare il massimo. Questo punto è molto importante per noi, adesso speriamo di trovare la prima vittoria. Sono ancora giovane, ho fatto qualche errore, ma voglio crescere per me e per il gruppo. Ora lavoreremo molto duramente per preparare la gara col Benevento. Sogno di fare più gol possibili in questo campionato”.
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Cerci: “Punto molto importante. Potevo tornare al Torino? Sto benissimo a Verona”
L’attaccante: “C’era anche un rigore su di me ma il Var l’ho chiamato solo io”
di Redazione Hellas1903, 01/10/2017, 18:21
“Sono felice di aver contribuito a questo risultato molto importante. Sono contento della mia prestazione”.
Alessio Cerci, oggi fischiato dai suoi ex tifosi, manifesta la sua soddisfazione per il pareggio in rimonta del Verona. “Posso fare ancora molto, pian piano sto acquisendo la forma migliore. Devo lavorare sull’aspetto fisico perchè è quello che mi fa fare la differenza. Abbiamo fatto un buon lavoro con lo staff medico, oggi ho giocato novanta minuti anche se con fatica e con qualche acciacco all’adduttore. Devo tornare me stesso per raggiungere gli obbiettivi. Sono contento per la squadra che ha fatto un’ottima partita. godiamoci questo punto e prepariamoci per il Benevento. Dovremo vincere”.
“Il rigore su di me? Sì, c’era, ho chiamato il Var ma nessuno mi ha seguito”
Cerci chiude con una battuta a chi gli chiede se in estate poteva tornare al Torino. “Qualcosa c’è stato ma sto benissimo a Verona, sono felice della scelta che ho fatto”.
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Rabbia Mihajlovic: “Quando l’avversario è inferiore la partita va chiusa”
L’allenatore del Torino: “Il Var è stato corretto, ma non possiamo farci riprendere così”
di Redazione Hellas1903, 01/10/2017, 18:03
Grande rabbia per Sinisa Mihajlovic, alla fine della partita tra Torino e Verona.
Il tecnico granata, commentando il 2-2 conclusivo, dice: “Questa è stata una partita assurda. Quando le squadre sono di tasso tecnico inferiore bisogna chiudere queste gare e non bisogna subire due gol in questa maniera alla fine. Il Var? Noi non siamo fortunata, come ad esempio nella partita contro il Bologna ma oggi le decisioni che sono state prese sono state corrette, niente da dire”
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Pecchia: “Verona coraggioso, pari meritato”
Il tecnico gialloblù: ” A fine primo tempo risultato troppo severo, siamo tornati in campo bene”
di Redazione Hellas1903, 01/10/2017, 17:53
Fabio Pecchia, dopo il pareggio colto dal Verona contro il Torino, dice: “Abbiamo avuto un approccio positivo al match. Andare sotto di due gol era una punizione troppo severa per i miei giocatori. Che poi sono tornati in campo con grande voglia e grinta nella ripresa, strappando un risultato importante”.
Continua l’allenatore dell’Hellas: “E’ un risultato che deve darci fiducia, dopo delle partite che sono state dure da digerire. Oggi la squadra ha dimostrato di esserci. I ragazzi hanno dimostrato voglia e coraggio, non era certo facile riprendere questa gara. Questo risultato ci darà modo di vivere questi quindici giorni con fiducia, lavorando per ripartire”.
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Pazzini: “Pareggio conquistato con il cuore”
Il capitano: “Ci abbiamo creduto fino alla fine. Il rigore? Pesava tanto”
di Redazione Hellas1903, 01/10/2017, 17:46
TURIN, ITALY - OCTOBER 01: Vojnovic Lyanco (R) of Torino FC goes up with Giampaolo Pazzini of Hellas Verona FC during the Serie A match between Torino FC and Hellas Verona FC at Stadio Olimpico di Torino on October 01, 2017 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Giampaolo Pazzini, intervistato da Sky dopo il 2-2 tra Torino e Verona, commenta così il pareggio gialloblù: “È stata una partita che abbiamo ripreso con il cuore. Nel primo tempo abbiamo fatto una buona partita, siamo stati bravi a non disunirci. Ci abbiamo creduto fino alla fine, un merito di tutti“.
Prosegue il Pazzo: “Il rigore? Pesava visto che era a tempo scaduto. Sirigu mi conosce, ma ho calciato bene e ho fatto goal“.
NEWS
Pagelle Verona, Pazzo e Cerci volano, Kean c’è
Verde e Bessa in difficoltà. Zuculini, grinta di fuoco. Nicolas, parata-miracolo
di Matteo Fontana, @teofontana 01/10/2017, 17:38
NICOLAS 6,5
Se poco può fare sull’incursione di Iago Falque che permette al Torino di passare in vantaggio, appare incerto sul diagonale di Niang che vale il raddoppio. Nel secondo tempo, però, è determinante, soprattutto su un tiro di Belotti che ribatte con un riflesso alla Frey.
CACERES 6
Comincia con grande carica e attenzione, non limitandosi a difendere bene ma andando anche all’attacco. Sfiora il gol in diagonale. Poi cade male, ha una spalla in disordine, il Verona va sotto mentre lui è fuori e quando rientra è in sofferenza, con Niang che lo supera e firma il 2-0. In quel frangente, tuttavia, è già k.o., tant’è che a fine primo tempo viene sostituito.
FERRARI 5,5
Sbaglia l’allineamento in occasione della rete di Iago Falque: prima resta troppo basso e dopo non chiude, lasciando troppo spazio. Puntuale arriva la punizione del gol. Uscito Caceres, va a destra e fa la finta ala. Ha anche sui piedi la chance per accorciare: è impreciso, calcia con fretta
CARACCIOLO 5,5
Si accorge tardi della zampata di Ansaldi che rimette in mezzo il pallone messo in porta per l’1-0. Nella circostanza, Iago Falque gli sbuca alle spalle, neanche fosse invisibile. Il Torino, quando prende velocità, lo fa ballare.
FARES 6
Lo si rivede nel ruolo inappropriato di terzino sinistro. Pasticcia molto, troppo, anche perché in quella posizione non è adeguato: gli mancano i tempi di lettura in fase difensiva. Va molto meglio quando sale a spingere, catapultando palloni in area.
ROMULO 6
Prende subito un colpo alla spalla e deve stringere i denti. Lo fa per poco più di mezz’ora, prendendo anche un antidolorifico che, però, non produce effetto. Esce subito dopo l’1-0. La sua è una prova ordinata e di buona qualità tecnica. Da mezz’ala destra rende sempre in modo soddisfacente.
ZUCULINI 6,5
Entra in scivolata con durezza, mettendoci una grinta esemplare che talvolta va sopra le righe, ma che è un indice di sicuro temperamento. I giocatori del Toro chiedono all’arbitro, il signor Gavillucci, di prendere provvedimenti nei suoi confronti. Alla fine sarà espulso per doppia ammonizione. La sua grinta è un simbolo da seguire per rincorrere la salvezza.
BESSA 5,5
Non prende mai l’iniziativa. Gli si chiede di più, sia sul piano della tecnica che dal lato della personalità, invece eccede nel tenere la palla.
CERCI 7
Gioca da ex e quando avanza il pubblico granata lo fischia, conoscendo i pericoli che sa creare. E finché il Verona non va sotto è tra i gialloblù più pungenti e propositivi. Si dissolve nel finale del primo tempo, con l’Hellas sotto. Risorge nella ripresa, trascinando i gialloblù con accelerazioni e giocate di gran classe, come il traversone di esterno che porta al rigore del pareggio.
KEAN 6
Seconda partita da titolare con l’Hellas. Si mostra timido. Nei contrasti è sempre in ritardo. Ha diciassette anni, quindi ci sono notevoli attenuanti, ma lui per primo deve avere il coraggio sbarazzino dell’età. Un coraggio che trova nel secondo tempo: spesso va al tiro, assumendosi il rischio di sbagliare. Apre e chiude l’azione che riapre la partita: prima prende la traversa, dopo devia la botta di Cerci e sigla l’1-2.
VERDE 5
Pochi spunti pregevoli, tanto fumo attorno. Si distrae sull’allungo di Ansaldi che diviene l’assist per il primo gol del Torino. Incerto, Pecchia lo toglie al momento giusto.
VALOTI 5,5
Sostituisce Romulo, entrando subito dopo la rete che dà l’1-0 al Torino. Non ne azzecca uno di lì all’intervallo, dopo cresce poco per volta, ma non abbastanza.
HEURTAUX 6
Aggiunge una quadratura che non c’era alla difesa. Mossa forzata (esce Caceres, infortunato) eppure azzeccata, quella del suo inserimento. Certo, il Toro potrebbe chiudere il conto ugualmente, ma lui contiene la forza d’urto granata.
PAZZINI 7,5
Capitano vero, anche se, visto che va dentro dalla panchina, non porta la fascia. Con il suo ingresso in campo il Verona sale, allontana la pressione del Torino, che spinge per mandare in archivio la partita. Sfiora più volte il gol. In tutte le situazioni in cui l’Hellas è insidioso c’è lui. E il rigore trasformato è un pezzo di bravura e di freddezza.
PECCHIA 7
Eccola, la risposta attesa. Non neghiamoci che, vista la formazione d’avvio, si sia sollevato qualche sopracciglio. Si dirà: Pazzini fuori non va bene, e quel che ha fatto l’attaccante da subentrato certifica l’idea. D’accordo, ma per 30’ il Verona comanda il gioco a Torino e dovrebbe essere avanti. Le ingenuità che lo portano sotto sono individuali. Rattoppa i “buchi” a tempo e a luogo. Il pareggio in clamorosa rimonta riconosce il valore delle sue scelte. Non ha mai mollato e gli vanno riconosciuti grandi meriti nella conquista di un punto colto in extremis, ma che è un esito corretto della gara per quanto creato dall’Hellas. Adesso è vietato smarrirsi: la strada è lunghissima.
NEWS
Impresa del Verona a Torino, da 0-2 a 2-2. L’Hellas risorge dalle ceneri con una grande gara
Ottima ripresa dell’Hellas e pari meritato seppur sofferto dopo il doppio svantaggio nel primo tempo. A segno Kean e Pazzini
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi 01/10/2017, 17:26
during the Serie A match between Torino FC and Hellas Verona FC at Stadio Olimpico di Torino on October 01, 2017 in Turin, Italy.
L’incredibile accade. Il Verona, che al solito pareva già morto nel primo tempo dopo un doppio svantaggio, recupera nella ripresa con una rincorsa fatta di cuore, corsa e coraggio. E gol, questi sconosciuti. Kean e Pazzini all’89’ e al 92′ regalano un pari importantissimo a Torino, una sorta di salvagente per tutti, squadra, tecnico, ds, società. E i tifosi, finalmente, possono applaudire una squadra che ce l’ha messa e che ora può guardare al futuro con tinte meno fosche.
FORMAZIONI
Novità ancora una volta tra gli undici gialloblù. Torna in panchina Pazzini, c’è Fares al posto di Souprayen. Nicolas in porta, a destra Caceres, i centrali sono Ferrari e Caracciolo. Centrocampo con Romulo, Bruno Zuculini e Verde, in avanti Cerci, Kean e Verde.
Mihajlovic schiera Sirigu in porta, con De Silvestri, N’Koulou e Lyanco a completare la difesa. A centrocampo Rincon e Valdifiori, mentre sulla trequarti agiscono Iago Falqué, Ljajic e Niang. In attacco Andrea Belotti.
PRIMO TEMPO, BEL VERONA, MA IL TORINO PASSA CON IAGO FALQUE
Il Verona parte con coraggio e guadagna un corner. Verde calcia in porta ma Sirigu blocca. Il Toro cerca subito Iago Falque al quale Fares cerca di prendere le misure. Cerci si muove a destra, Verde a sinistra e al 10’ serve Kean il cui tiro dal dischetto è sporcato da De Silvestri. Caceres si stacca per aiutare la manovra sulla destra, l’Hellas cerca di non farsi schiacciare dalla pressione dei granata. Romulo, caduto di spalla nei primi minuti, fa cenno alla panchina di non essere al meglio. Al 18’ una sponda di Kean mette Caceres in condizione di battere a rete, il tiro sfiora il palo alla destra di Sirigu, occasione per l’Hellas. Un minuto dopo Fares calcia sul primo palo dopo una bella discesa a sinistra con Verde, Sirigu salva in corner, seconda occasione Hellas. Nel frattempo De Silvestri deve uscire a causa di una botta all’anca, entra Ansaldi.
La difesa del Verona tiene, è alta e gioca d’anticipo. Il Torino non riesce a sfondare. Bessa non è, invece, ispirato e fa errori non da lui. Gavillucci sbaglia a non fischiare un fallo su Caceres, che batte la spalla a terra. L’uruguaiano resta fuori e il Torino passa. Ansaldi riceve sul fondo a destra lasciato solo da Verde, in mezzo arriva Iago Falque che al 31’ la mette dentro anticipando l’intera difesa. Subito dopo esce Romulo, con la spalla ammaccata pure lui, ed entra Valoti. Il gol preso da polli rovina la buona prestazione fino a quel momento dei gialloblù, che perdono la verve, al solito scoraggiandosi dopo il vantaggio avversario. Al 37’ un calcione di Fares a caccia della palla mette a terra Belotti. Il “gallo” esce zoppicando ma riesce a rientrare.
2-0 DI NIANG, LA GARA SEMBRA GIA’ CHIUSA
Pur facendo pochissimo, il Torino va sul 2-0 al 44’ con un’azione personale di Niang che entra da sinistra, fulmina in dribbling Caceres e trafigge Nicolas sul primo palo.
SECONDO TEMPO, IL VERONA CREA MA SI MANGIA I GOL, GAVILLUCCI NON FISCHIA UN RIGORE SU CERCI.
Heurteaux entra al posto di Caceres che non ce la fa.
Un Bessa irriconoscibile spreca una buona occasione in avvio calciando debolmente dopo una buona azione sulla sinistra di Kean. Il Torino concede qualcosa, ma Cerci e Kean non ne approfittano. Ljajic si divora il 3-0 su assist di Belotti sbucciando la palla poco oltre il dischetto.
Al 10’ Gavillucci non ricorre al Var per un intervento da dietro su Cerci in area. Le immagini confermano che Molinaro prende l’attaccante gialloblù: era rigore.
Zuculini mostra piedi di piombo e lentezza nell’impostare. Al 13’ Kean calcia alle stelle dopo un buon controllo in area. Pecchia al 14’ inserisce Pazzini e toglie Verde. Nello stesso minuto Kean calcia bene e angolato, Sirigu para. Nicolas salva su Belotti con un ottimo intervento al 16’. La gara è vivace, il Torino cerca di chiuderla definitivamente, il Verona di riaprirla.
Fares al 19’ con un gran traversone dalla sinistra serve Cerci davanti a Sirigu, l’attaccante però è in fuorigioco. Pazzini mette pressione a Sirigu, l’Hellas è generoso nel tentare il possibile per arrivare al gol. Mihajlovic si arrabbia perché vuole chiudere il discorso. Pazzini si impegna, ma ha movimenti sotto ritmo. Incredibile poi, il suo errore a porta spalancata su un altro bel cross di Fares. Pazzini salta di testa alla giusta altezza, ma non spinge in rete un pallone al bacio. La palla sembra non entrare mai. Scappa Cerci a destra, serve in mezzo, Ferrari è il primo ad arrivare ma sbaglia la porta.
Belotti crolla a terra al 35’. L’attaccante deve uscire in barella tra la preoccupazione dei suoi. Il problema è al ginocchio destro. Il Toro resta in dieci, sono già usciti Falque, De Silvestri e Niang.
FINALMENTE! IL VAR DICE SI’! GOL DI KEAN, POI PAZZINI SU RIGORE: E’ 2-2!!
Il Var aiuta a non commettere un’altra ingiustizia nei confronti del Verona. Dopo una percussione di Caracciolo sul fondo con assist, Kean spacca la traversa, la palla giunge a Cerci il cui tiro è girato da Kean in gol ma secondo gli arbitri l’attaccante si trova in fuorigioco. Ma il Var smentisce, è gol!
L’incredibile accade poi al 45’ quando un mani di Molinaro in area su cross di Cerci dà al Verona un clamoroso rigore. Pazzini va e trasforma per il pazzesco pareggio. Il Verona esuta, ma mancano 7 di recupero, che diventano 8 per l’espulsione di Zuculini (doppio ingenuo giallo). Ci prova il Torino, ma trova il muro dell’Hellas.
E’ un pareggio che sa di vittoria e di rinascita. Ora non bisogna sprecare questa occasione. Il Verona, con l’impresa di oggi, ha la possibilità di sfruttare la sosta gettando via la paura e acquisendo nuove consapevolezze.
FONTE: Hellas1903.it
DOPO TORINO
Cinque motivi per crederci
02/10/2017 11:00
Eppur si muove, direbbe Galileo. Il Verona ha dato un segnalino (one) contro i granata (alzi la mano chi non pronosticava goleada sicura) e ha fatto capire, che sebbene a fatica, potrebbe lottare per la salvezza. Manca la vittoria, è vero e vecchi difetti sono sempre presenti. Ma almeno s'è visto uno spirito da battaglia. E in vista della gara cruciale con il Benevento è motivo di fiducia. Dopo gare in cui non c'era nulla da salvare, ecco cinque motivi per crederci.
VIA LA PAURA. Finalmente. Ce la siamo giocata. E' il primo, evidente motivo di soddisfazione. Pecchia nel momento più difficile ha ritrovato Pecchia. Terzini alti e d'attacco. intensità a centrocampo. il tentativo di rubare palla nella metà campo avversario. Ecco, questa è la via maestra da perseguire.
RIMONTA. Prima il Verona si smontava dopo la prima difficoltà, stavolta è riemerso. Pur con difficoltà psicologiche durissime, sotto di 2-0, almeno ci ha sempre provato. Avere rimontato è come prendere il Vov d'inverno. Corroborante per l'autostima.
PAZZINI. Dai, inutile che stiamo qui a girarci intorno. Senza il Pazzo non vai da nessuna parte. Pecchia avrà avuto tutte le (sue) ragioni per metterlo in panchina, ma Pazzini deve giocare. Però lui deve entrare sempre così. Anche sbagliando (tanto) ha dato subito personalità a tutta la squadra. E quella non la compri da nessuna parte.
OTTIMISMO. Io credo risorgerò. Sembra un mantra, lo è. Il Verona sa risorgere dalle proprie ceneri, fa e disfa e poi rifà. E' una vita che è così. Il Verona è capace di imprese leggendarie e di sconfitte pazzesche. Vince all'ultimo, perde e poi risorge. Io credo, risorgerò. Crediamoci.
GIANLUCA VIGHINI
LE PAROLE DELL'ESTERNO GIALLOBLU'
"Il miglior Cerci non l'avete ancora visto"
02/10/2017 10:50
«Questo è un punto importante anche perchè farne qui non è semplice per nessuno, il Torino è un'ottima squadra. Siamo partiti bene, poi abbiamo avuto un calo, ma il nostro secondo tempo merita un applauso, il pareggio è giusto. Pazzini? E' un calciatore di grande livello, per noi è importante anche per il suo atteggiamento positivo. Il gol? L'importante è che le mie prestazioni abbiano contato qualcosa per la squadra, sono contento che l'abbiano assegnato a Kean, è giovane e ne ha bisogno. Sono convinto che continuando così piano piano si vedrà il miglior Cerci. Trattativa in estate col Torino? Qualcosa c'è stato, ma adesso non mi interessa, penso solo a fare bene con il Verona». Queste le parole dell'attaccante gialloblù Alessio Cerci, rilasciate al termine di Torino-Hellas Verona.
L.VAL.
IL LATERALE
Fares: Gruppo ha tirato fuori gli attributi
01/10/2017 19:15
«Stavamo giocando bene e la prima mezzora è stata giocata con buoni ritmi. Poi è arrivato il loro gol nel nostro momento migliore, ma non ci siamo persi d’animo. Abbiamo dimostrato di avere gli attributi». Queste in sintesi le parole del giocatore del Verona, Mohamed Fares, al termine del match pareggiato a Torino per 2-2. Continua l’esterno: «Nasco come laterale, ma posso fare qualsiasi cosa mi si chieda. Sono a disposizione. La A è difficile e fare il terzino in questa categoria non è cosa da poco perché ti trovi ad affrontare grandi giocatori».
Sulla chiamata del mister: «Sapevo che avrei giocato. Il mister me l’aveva detto. Sono rimasto concentrato e ho cercato di fare del mio meglio. Le critiche? Cerco di affrontarle rispondendo con la prestazione e lavorare sodo durante la settimana. Sono giovane e sono conscio di aver commesso errori. Mi assumo le mie responsabilità, ma voglio migliorare. Il mio impegno per il Verona ci sarà sempre e spero presto di segnare un gol con questa maglia. Ora però testa al Benevento contro cui giocheremo tra 2 settimane».
A.F.
HELLAS VERONA
IL PAGELLONE DI TORINO-VERONA
01/10/2017 19:09
NICOLAS 5.5 Non riesce a guadagnarsi la sufficienza per quell’errore sul tiro di Niang, che ha dato al Torino il momentaneo 2-0. Si riscatta però alla grande sulla cannonata di Belotti, nel secondo tempo, che avrebbe portato i granata sul 3-0, chiudendo di fatto la partita.
CACERES 5.5 Parte molto bene, con un paio di belle sgroppate e rischia anche il colpo grosso con quel sinistro che fa raggelare Sirigu, ma che esce di un soffio. Poi, durante uno scontro di gioco, cade male a terra e si infortuna alla spalla. Questo, forse lo condiziona e non è impeccabile nel raddoppio del Torino, dove lascia troppo spazio a Niang.
HEURTAUX 5.5 Non entra sicuramente in un momento felice della partita, quando tutto sembra perso e deciso. Il Torino nel secondo tempo rischia più volte di fare il terzo gol e anche lui, come i compagni, non è tranquillo. Resiste, però, quando la squadra di Mihajlovic abbozza un timido assalto finale.
CARACCIOLO 5.5 Pecchia lo conferma dal primo minuto, alla sua terza gara consecutiva. Fino al venticinquesimo fa sparire dal campo Belotti, giocando sempre bene in anticipo. Colpevole, insieme ai compagni, nel gol di Iago Falque, che gli spunta alle spalle come un fulmine. Prova qualche sortita offensiva, senza successo. Non molla nei minuti finali, e resiste al pallido forcing dei granata.
FERRARI 5.5 Su una cosa non si può discutere: questo ragazzo ce la mette sempre tutta, anche oltre le proprie possibilità fisiche. Finisce stremato, stritolato dai crampi. Innegabile però più di qualche difficoltà quando il Toro attacca a testa bassa. Sul primo gol, per lui vale lo stesso discorso fatto per Caracciolo. Anzi, forse una tiratina di orecchie in più se la merita, perché non mantiene alta la linea, tenendo in gioco Ansaldi che serve un assist al bacio a Iago Falque.
FARES 6.5 Diventato troppo spesso un bersaglio facile, forse anche per colpa di Pecchia che non lo ha sempre valorizzato, oggi si contende il ruolo di migliore in campo con Bruno Zuculini. Giocando in un ruolo non suo, ma sul quale potrebbe comunque costruire un’ottima carriera. Mai visti tanti cross puliti messi in area di rigore. Fa quella fascia un milione di volte e sempre con la stessa intensità. Pecchia, ora, non continui a spostarlo, ma gli dia certezze.
ROMULO s.v. Pronti e via e si fa male alla spalla. Non riesce a giocare e la sua sostituzione è inevitabile. Speriamo che non sia nulla di serio.
VALOTI 5.5 Insieme a Caceres non fa nulla per contrastare Niang nell’azione del 2-0. Entra in campo al posto di Romulo un po’ troppo mollo, ma col passare dei minuti prova a riprendersi. Segue i compagni nel forcing finale e anche lui contribuisce a mettere il Toro alle corde.
B. ZUCULINI 6.5 Un leone. Generoso, forse anche troppo, visto che si becca il doppio cartellino e un’espulsione che lo terrà fuori nello spareggio salvezza contro il Benevento. Ma l’argentino non smette un attimo di correre, pressare, menare e, soprattutto, crederci. Come detto altre volte, i piedi non saranno raffinati, ma cuore e polmoni sono da fuoriclasse.
BESSA 5+ Non abbiamo ancora visto il Daniel Bessa meraviglioso dello scorso anno. Chiaro, la serie A è un’altra cosa, ma lui ha le qualità giuste per diventare un leader tecnico e morale del Verona. Conoscendolo un po’, siamo convinti che sia il primo a non essere contento della sua prestazione. Come detto un paio di settimane fa, riprenda immediatamente consapevolezza della sua forza, che è tanta.
CERCI 6.5 Cerci c’è. Si rivedono le giocate che lo hanno portato in Nazionale e all’Atletico Madrid. Ci teneva in particolar modo a fare bene in questa partita, nello stadio che lo ha consacrato. E’ decisivo in entrambe le azioni della rimonta e forse su di lui l’arbitro Gavillucci avrebbe anche potuto fischiare un rigore. La sua qualità è salvifica. Ora ha due settimane di tempo per affinare la condizione fisica.
KEAN 6 Premessa: Kean ha 17 anni. 17. E sulle sue spalle viene messo tutto il peso dell’attacco gialloblù. Mica poco per un ragazzino che ha qualità e temperamento, che devono, sia chiaro, ancora essere “sgrezzati”. Si mangia un gol clamoroso, buttando il pallone sulla traversa, ma poi, nella stessa azione, è nella traiettoria giusta per mettere dentro il gol della speranza. Vicino a Pazzini è tutta un’altra cosa.
VERDE 5 Anche lui parte bene e a sinistra sembra che possa fare male. Così è nella prima parte di gara, ma poi, complice il vantaggio dei padroni di casa, si perde e diventa evanescente. Deve imparare a essere più concreto e cercare la giocata giusta, al momento giusto, senza tanti ghirigori.
PAZZINI 7 E’ vero, gli arriva sulla testa un pallone che dovrebbe solo mettere alle spalle di Sirigu, ma così non è. Partita finita? Ma quando mai. Nei minuti in cui sta in campo, porta i suoi compagni nell’area granata, crea occasioni, magari anche sporche, ma le crea. Questo è il Capitano di cui ha bisogno il Verona. Va sul dischetto per il 2-2 con una classe e una forza interiore infinite. Deve giocare sempre, magari con qualcuno di fianco che gli dia una mano. Kean, per esempio.
PECCHIA 6 La squadra che si vede nei primi venticinque minuti è la stessa che abbiamo ammirato lo scorso anno, nella prima fase di campionato. Alta, aggressiva e, soprattutto, più pericolosa dell’avversario. Poi il gol di Iago Falque, di colpo, fa perdere tutte quelle piccole certezze arrivate fin li. E su questo il mister deve lavorare di più. Deve convincere i suoi ragazzi che puoi andare sotto, ma che puoi anche ribaltarla e vincerla. Perché il Toro non è sembrato gran cosa. Col Benevento, tra due settimane, non può sbagliare. P.s. Insista su Fares terzino basso. Ha la possibilità di creare una buona carriera per questo ragazzo, non la sprechi.
GIOVANNI VITACCHIO
IL MISTER GRANATA
Mihajlovic: Bravo Verona a non aver mollato
01/10/2017 18:08
«E’ stata una partita assurda. Sono due punti persi. Potevamo vincere tranquillamente ed invece l’abbiamo pareggiata. Quando uno è più forte del proprio avversario deve vincere e basta. Abbiamo collezionato molte occasioni soprattutto nel 2° tempo, ma non siamo riusciti a chiudere il match. Loro sono rimasti in partita e gli va il merito di averci creduto fino alla fine». Queste in sintesi le dichiarazioni dell'allenatore del Torino, Sinisa Mihajlovic, al termine del match pareggiato in casa contro il Verona per 2-2. Prosegue il tecnico granata: «Abbiamo gestito male, siamo rimasti in 10 negli ultimi 10 minuti per l'infortunio a Belotti e sapevamo che avremmo sofferto. Volevamo portare la vittoria a casa, ma il Verona è stato bravo a non mollare».
Sul VAR: «E' giusto. Il primo loro gol non era in fuorigioco ed il rigore c'era».
A.F.
IL MISTER A FINE GARA
Pecchia: Adesso sappiamo ciò che possiamo fare
01/10/2017 17:50
«L’approccio alla gara è stato buono. Siamo andati in svantaggio perché in quel momento Caceres era fuori ed quindi eravamo in 10, ma le occasioni avute fino a quel momento erano nostre. Il 2-0 subito era immeritato e non rispecchiava l’andamento del match. Sono contento per i ragazzi perché la partita è stata acciuffata con la voglia di crederci fino in fondo». Queste le parole del mister del Verona, Fabio Pecchia, al termine del match pareggiato a Torino per 2-2 contro la squadra di Mihajlovic. Prosegue il mister gialloblù: «I miei giocatori con questo risultato devono essere fiduciosi. Sono seri e lavorano bene in settimana. Sono riusciti a restare in partita nonostante un passivo che li penalizzava parecchio. Hanno mostrato quel giusto carattere che fa ben sperare per il futuro».
Sul prossimo impegno contro il Benevento tra 2 settimane: «Devo recuperare alcuni elementi. In questo lasso di tempo dovremo pensare a lavorare ancora meglio e a recuperare energie. Il pari di oggi ci dà tanto entusiasmo e per questa squadra, è una benzina non trascurabile».
Sul finale accesissimo: «Ho sempre creduto di recuperare la partita. Se avessimo preso il 3° gol sarebbe stata dura. Avevamo creato tanto e veramente, il risultato era ingiusto. Mi spiace aver perso Bruno Zuculini per il prossimo impegno. Il ragazzo s’è lasciato prendere dalla foga. Ad ogni modo, complimenti a tutti. Mia vittoria personale? Io devo solo portare il prodotto finito a maggio. L’obiettivo della salvezza è ancora lontano, ma oggi i ragazzi hanno toccato in maniera concreta quello che possono fare. Hanno anima e carattere».
A.F.
IL CAPITANO
Pazzini: Pari meritato, ottenuto col cuore
01/10/2017 17:21
«Partita raddrizzata col cuore e col carattere. Anche nel primo tempo ci siamo espressi bene. Sotto di 2-0 siamo stati bravi a non disunirci e a creare tanto e a crederci». Queste le parole di Pazzini al termine del match contro il Toro, pareggiato per 2-2. Continua il nr 11: «Il pari è meritato, anche se ottenuto solo alla fine. Potevamo segnare anche prima. Questo punto è importante per dare fiducia a tutti».
Sul suo gol: «Pesava tanto. Eravamo a tempo scaduto, l’arbitro mi ha fatto fermare, poi ripartire. Ho mirato bene e Sirigu per poco non me la prendeva».
Sul suo ingresso a partita in corso: «Son contento quando riesco a dare una mano ai compagni. Non era facile entrate nel ritmo partita ma ce l’ho fatta lo stesso a dare il mio contributo».
A.F.
FONTE: TGGialloBlu.it
Sport
Hellas, rimonta pazzesca: Kean e Pazzini agguantano il Toro nel finale
Una rete del giovane numero 9 e il rigore del Capitano, arrivati entrambi negli ultimi minuti, hanno rimesso in equilibrio una gara che i gialloblu sembravano oramai aver perso, nonostante una buona prestazione
Luca Stoppele
01 ottobre 2017 15:55
Con le unghie e con i denti, l'Hellas Verona è riuscito a strappare un pareggio sul campo del Torino, dopo essere andato sotto di due reti nella prima frazione di gioco.
In occasione della sfida dell'Olimpico, Pecchia ha deciso di sorprendere ancora nello schierare l'undici titolare, mandando in panchina Pazzini e Heurtaux, sostituiti da Kean e Fares. Gli ospiti sono partiti subito con un buon piglio, conquistando un calcio d'angolo al 2' che ha portato al tiro di Verde, fermato da Sirigu. La risposta dei padroni di casa è poi arrivata al 4', con la sponda di Belotti per Rincon che ha sparato alle stelle.
Con ancora qualche incertezza e ansia difensiva, il Verona è parso tenere abbastanza bene il campo sviluppando anche qualche buona azione sulle fasce, come quella che al 9', dalla sinistra ha portato al tiro Kean da ottima posizione all'interno dell'area, con la difesa granata che è riuscita a murarlo. Al 18' invece un buon fraseggio sulla destra si è chiuso con la sponda in area del giovane numero 9 per Caceres, ma il sinistro del terzino è andato solo vicino al secondo palo. I gialloblu allora hanno provato a sfruttare il momento e un minuto dopo Verde ha premiato l'inserimento di Fares, ma la sua conclusione ravvicinata ha trovato l'opposizione di piede del portiere granata.
Senza aver rischiato praticamente nulla in difesa, l'Hellas sembrava in grado di poter gestire la partita, ma alla prima vera occasione è stato punito dai giocatori di Mihajlovic: al 31' Ansaldi è sfuggito alla marcatura sulla destra e ha messo in mezzo di prima su lancio di Valdifori, sulla sfera si è così avventato Iago Falque che da due passi ha insaccato. Un po' stordito, il club di via Belgio ha provato a reagire, venendo invece colpito nuovamente al 44', quando Niang, entrato in area dalla sinistra, si è infilato tra Caceres e Valoti per poi battere Nicolas sul suo palo.
La ripresa ha visto l'inizio volenteroso della formazione scaligera, che già al 48' ha provato ad accorciare le distanze con Bessa, che aveva combinato con Cerci, ma il suo piatto si è spento tra le mani di Sirigu. Rispetto alla prima frazione di gioco, dove ha faticato a costruire negli ultimi 20 metri nonostante i due gol fatti, il Torino ha iniziato a farsi vedere più spesso dalle parti di Nicolas nell'ultima metà di gara, come al 52' quando Ljajic ha svirgolato un prezioso assist di Belotti dall'interno dell'area. Al 55' invece l'Hellas ha reclamato per un dubbio intervento di Molinaro su Cerci in area di rigore, mentre due minuti dopo è stato Rincon a sprecare un bel velo di Belotti che lo aveva messo in un'ottima condizione per calciare in porta.
Nella fase centrale del secondo tempo, la partita si è animata ulteriormente, con Kean che ci ha provato due volte, al 58' e al 59', trovando prima il fondo del campo e poi le mani del portiere granata. Al 61' invece è stato Nicolas a salvare prima su Niang e poi, dagli sviluppi del corner successivo, su Belotti che ha sparato a botta sicura da distanza ravvicinata.
Sempre pericoloso nelle sue ripartenza, il Toro ha costretto la difesa scaligera a mantenere alta l'attenzione, costringendola a qualche salvataggio affannoso, mentre dall'altra parte l'entrata sul terreno di gioco di Pazzini ha dato nuova linfa e vitalità all'attacco veronese. È stato proprio il numero 11 al 64' a portare pressione sull'estremo difensore ospite e ad andare vicino alla rete, così come cinque minuti dopo per un soffio non è arrivato su un bel traversone di Fares che lo aveva pescato libero in area. Un'altra clamorosa occasione è capitata sui piedi di Ferrari al 72', ben servito da Cerci, che con il destro ha colto solo l'esterno della rete.
Il match poi è proseguito con continui ribaltamenti di fronte e battaglia soprattutto a centrocampo, con Bruno Zuculini costretto ad un grande lavoro di interdizione che all'ultimo minuto di recupero gli è infine costato il secondo cartellino giallo e l'espulsione. Prima però, ecco i due momenti decisivi del match. All'88' i gialloblu hanno sfondato in area dalla sinistra e si è accesa la mischia, con Kean che da due passi ha colto la traversa, ma la sfera poi è arrivata a Bessa, che è stato atterrato in area, e successivamente a Cerci che ha calciato in porta trovando la deviazione vincente di Kean: l'arbitro Gavillucci prima ha fermato tutto per fuorigioco, poi con l'ausilio della VAR ha invece convalidato il momentaneo 2-1.
Infine, neppure due minuti dopo, Molinaro ha deviato con una mano uno degli ultimi traversoni dei gialloblu e il direttore di gara ha assegnato il calcio di rigore, confermato anche da un veloce consulto sempre con la VAR. Sul dischetto si è presentato allora Giampaolo Pazzini, che con grande freddezza ha spedito la sfera alle spalle di Sirigu, per il definitivo pareggio.
L'Hellas trova così il suo terzo risultato positivo e il suo primo gol su azione del campionato, al termine forse della sua miglior prestazione stagionale, che però non riesce a spazzare via tutte le ombre dalla squadra e dal suo tecnico. Fa ancora discutere infatti la decisione di Pecchia di non mandare in campo Pazzini dal primo minuto: rinunciare in questo momento alla miglior punta della rosa, fondamentale già l'anno scorso per la risalita nella massima serie, continua infatti a sembrare una mossa quanto meno azzardata. Vero che Kean ha un grandissimo potenziale, ma l'esperienza e il fiuto del gol del Pazzo sembrano doti a cui francamente questa squadra non sembra poter rinunciare, così come il suo carisma e la sua leadership.
Sotto il profilo del gioco invece, nonostante qualche buon momento di fraseggio, la manovra appare ancora troppo lenta ed imprecisa, con i giocatori che ancora vivono momenti di grande confusione: anche oggi infatti sono state gettate al vento buone azioni per incomprensioni tra compagni o per mancanza di soluzioni offerte al portatore di palla. Per quanto riguarda la difesa invece sono ancora da limare alcune evidenti amnesie, come quelle che hanno portato ai due gol avversari e che hanno gelato il sangue dei tifosi scaligeri nella ripresa, con gli uomini di Mihajlovic andati molto vicini alla terza rete nonostante una giornata non proprio felicissima.
Ciò di cui possono essere contenti i sostenitori veronesi è la voglia di non arrendersi mostrata dalla squadra, che ha a provato a cercare la rete fino all'ultimo. C'è ancora molto da migliorare sotto il profilo della rabbia agonistica, quella che ti permettere di pressare gli avversari e di non lasciare loro il tempo di respirare, e della personalità, ma il desiderio di non voler gettare un'intera stagione alle ortiche oggi è finalmente sembrato evidente.
Pecchia ora dovrà rimettersi duramente al lavoro, per evitare che questa partita non resti un episodio isolato come quella con la Sampdoria. Il tecnico ora avrà due settimane, vista la pausa per le nazionali, per preparare la prossima sfida dove sarà chiamato a vincere a tutti i costi: lunedì 16 ottobre infatti al Bentegodi arriva il Benevento.
FONTE: VeronaSera.it
Il Derby della Mole non finisce: lo juventino Kean castiga il Torino
Moise Kean non fa finire il derby: il giocatore della Juventus in prestito al Verona è decisivo contro il Torino. Un gol contestatissimo aiuta l’Hellas in zona salvezza
Di Gianmarco Lotti - 2 ottobre 2017
A pochi minuti dal termine di Torino-Verona è successo di tutto. Prima l’infortunio di Belotti, poi un gol annullato e convalidato dal Var, infine un rigore. In dieci minuti il Torino è passato dalla gioia di una vittoria ai fantasmi di una terribile rimonta. Il tutto è firmato Moise Kean e, grazie a lui, il derby è continuato anche a sette giorni di distanza dalla fine. Il giovane del Verona, infatti, è in prestito dalla Juventus.
Il 4-0 della Juventus sul Torino aveva incrinato l’idilliaco inizio di campionato dei granata e ieri ci ha pensato pure il giovane di Vercelli a continuare il momento no del Toro. Il suo gol – il secondo in Serie A – è arrivato con un tocco involontario ma ha dato il via alla rimonta. Se si aggiunge che è arrivato in sospetto fuorigioco, ecco che altri fantasmi si palesano di nuovo per il Toro. Le polemiche arbitrali sul derby arrivano anche indirettamente. Sono storiche le sfuriate dei tifosi granata per alcuni arbitraggi discutibili nelle recenti stracittadine: stavolta continuano anche a derby finito da una settimana…
Pecchia soddisfatto: «Punto molto importante»
Le parole di Fabio Pecchia al termine di Torino-Hellas Verona, match valido per la settima giornata di Serie A Tim 2017/2018
Di Francesco Toscano - 1 ottobre 2017
Buonissima prestazione dell’Hellas Verona di Fabio Pecchia che, dopo aver subito due reti dal Torino, è riuscita ad ottenere il pareggio negli ultimi minuti della gara, anche grazie all’intervento della Var. «Siamo stati premiati dalla voglia e la forza di crederci» il commento del tecnico gialloblù ai microfoni di Rai Sport.
L’allenatore ha poi continuato: «Abbiamo giocato contro una squadra forte e siamo stati bravi a trovare le due reti nel finale. Per noi si tratta di un punto molto importante, la squadra ha bisogno di crescere in autostima. Pazzini? Ho scelto Kean, ma sono contento che Giampaolo sia entrato fresco e abbiamo trovato il goal».
Mihajlovic incredulo: «E’ stato un match assurdo»
Le parole di Sinisa Mihajlovic al termine di Torino-Hellas Verona, match valido per la settima giornata di Serie A Tim
Di Francesco Toscano - 1 ottobre 2017
Sinisa Mihajlovic, tecnico del Torino, al termine del match pareggiato contro l’Hellas Verona, è intervenuto ai microfoni di Rai Sport: «E’ stata una gara assurda, incredibile. Abbiamo perso due punti in malo modo. Potevamo vincerla in modo largo ed invece abbiamo ottenuto solo un punto. Quando sei più forte del tuo avversario, devi essere consapevole che il goal prima o poi arriva: nel primo tempo ci siamo riusciti, nella ripresa no. Alla fine siamo rimasti in dieci e non l’abbiamo gestita bene».
Su Belotti e la Var: «Andrea ha un problema al ginocchio, ma è ancora presto per dire altro. Le due decisioni finali sono entrambe giuste: non era fuorigioco e c’era il rigore. Var? Purtroppo non siamo fortunati, l’hanno utilizzato in due o tre occasioni e ci è costato quattro punti. E’ un qualcosa di positivo se viene utilizzato nel modo giusto. Niang? Sta migliorando, ha fatto una buona partita, al di là del goal. Presto troverà la forma migliore».
Torino-Verona 2-2: pagelle e tabellino
Torino-Verona, 7ª giornata Serie A 2017/2018: cronaca in diretta live con formazioni ufficiali, risultato, pagelle, tabellino e sintesi
Di Massimiliano Bruno - 1 ottobre 2017
Torino–Verona 2-2, clamorosa rimonta incassata dagli uomini di Mihajlovic allo scadere della partita: situazione di doppio vantaggio accumulata grazie alle firme di Iago Falque e Niang, il finale è thriller. Granata in dieci per via dell’infortunio occorso a Belotti e dell’esaurimento delle sostituzioni, arrivano le due reti del pareggio veneto: prima Kean, dopo che il VAR ha rettificato la decisione del direttore di gara correggendo la chiamata del fuorigioco, poi il definitivo pareggio (ok del VAR nell’occasione) sul penalty provocato dal mani di Molinaro e trasformato dal subentrato Pazzini. Battuta d’arresto pesante per il Torino, ossigeno per il Verona.
Torino-Verona 2-2: pagelle e tabellino
MARCATORI: pt 31′ Iago Falque, 44′ Niang, st 42′ Kean, 46′ Pazzini rig.
Torino (4-2-3-1): Sirigu 6; De Silvestri s.v. (21′ pt Ansaldi 6.5), N’Koulou 6, Lyanco 6.5, Molinaro 5; Rincon 6, Valdifiori 6; Iago Falque 6.5 (33′ st Gustafson s.v.), Ljajic 5, Niang 6.5 (26′ st Boye 5.5); Belotti 5.5. A disposizione: Ichazo, Milinkovic-Savic, Bonifazi, Burdisso, De Luca, Edera, Berenguer, Moretti. Allenatore: Sinisa Mihajlovic
Verona (4-3-3): Nicolas 6; Caceres 5 (1′ st Heurtaux 6), Ferrari 6.5, Caracciolo 6, Fares 5.5; Romulo 5.5 (32′ st Valoti 6), B. Zuculini 5, Bessa 6.5; Verde 5.5 (14′ st Pazzini 6.5), Kean 6.5, Cerci 6.5. A disposizione: Coppola, Laner, Fossati, Silvestri, Zaccagni, Lee, Bearzotti, Souprayen, Buchel. Allenatore: Fabio Pecchia
ARBITRO: Claudio Gavillucci di Latina
NOTE: ammoniti Kean, Rincon, Valoti; espulso Zuculini per doppia ammonizione
TORINO – IL MIGLIORE
Lyanco 6,5: Ha molto lavoro da sbrigare, ben oltre quel che era lecito attendersi: il Verona attacca e lo fa con tutti i suoi effettivi, ragion per cui le situazioni da risolvere non sono poche. Lui se la cava con attenzione, capacità risolutiva e classe nel disimpegno. Una sbavatura nel finale, quando insieme alla linea difensiva lascia in gioco Kean in occasione del 2-1. Classe ’97, da vedere e rivedere: il Torino potrebbe aver trovato un difensore vero.
TORINO – IL PEGGIORE
Ljajic 5: Assolutamente fuori dal corso della gara, eppure avrebbe gli spazi per incidere: poco ispirato, in una giornata del genere – proverbiali i suoi limiti in tal senso – è più dannoso che altro. Mihajlovic gli chiede di venire incontro al centrocampo, ma non trova gli argomenti giusti per legare la squadra.
VERONA – IL MIGLIORE
Kean 6.5: Qualche evidente errore di inesperienza nella gestione di alcuni palloni e situazioni di gioco, ma ha la personalità giusta per lo sviluppo della sua carriera: diverse occasioni prodotte, approfitta della verve di Cerci per rendersi pericoloso dalle parti di Sirigu. Buona presenza fisica, trova il gol nel finale, se affina i movimenti e le scelte può dire la sua già da questa stagione.
VERONA – IL PEGGIORE
Caceres 5: Parte bene come tutto il suo Verona e si propone anche in zona offensiva con un cross ed un bel diagonale, ma presto cala d’intensità ed è imperdonabile l’errore in occasione della rete del raddoppio firmata da Niang: si lascia dribblare come un birillo, incomprensibile per un difensore della sua esperienza. Lascia in campo all’intervallo, sostituito per infortunio alla spalla da Heurtaux.
Caceres, infortunio in Torino-Hellas Verona: gli aggiornamenti
Nuovo problema fisico per il difensore uruguaiano. Infortunio Caceres: il calciatore dell’Hellas Verona ko contro il Torino. Gli aggiornamenti
Di Antonio Parrotto - 1 ottobre 2017
L’Hellas Verona è stato costretto a sostituire, attorno alla mezz’ora del primo tempo, Romulo, ko per infortunio. Il tecnico Pecchia, all’intervallo, è stato costretto a un nuovo cambio per un problema fisico. Anche Martin Caceres, difensore arrivato quest’anno grazie a una sinergia con la Lazio, ha lasciato il campo.
Il difensore ha preso una botta alla spalla nel primo tempo, ha stretto i denti fino al termine del primo tempo ma poi è stato rimpiazzato da Heurtaux. Problemi alla spalla dunque anche per l’ex juventino. Presto nuovi aggiornamenti sulle condizioni del giocatore del Verona.
Romulo, infortunio contro il Torino: le ultimissime
Problema fisico per il jolly dell’Hellas Verona. Infortunio per Romulo, ko nel corso della sfida contro il Torino. Le ultimissime notizie
Di Antonio Parrotto - 1 ottobre 2017
Piove sempre sul bagnato! Pessime notizie per l’Hellas Verona, impegnato quest’oggi in casa del Torino. Gli scaligeri, che in questo momento stanno perdendo per 2 a 0 colpiti da Iago Falque e Niang, hanno dovuto rinunciare a uno dei loro migliori uomini, Romulo, per un problema fisico.
Il duttile jolly offensivo, una meteora nella Juventus, è stato costretto a lasciare il campo al minuto 32 per un infortunio alla spalla. Nelle prossime ore gli accertamenti del caso. Il giocatore italo-brasiliano potrebbe farcela per la ripresa delle ostilità, metà ottobre, dopo la sosta ma è tutto da valutare.
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
Hellas Verona, Pazzini e il Var salvano la panchina di Pecchia
02.10.2017 09:23 di Pietro Lazzerini Twitter: @PietroLazze
Sul 2-0 subito contro il Torino nel corso del primo tempo, il tecnico dell'Hellas Verona Fabio Pecchia si stava già immaginando cosa dire al termine del match prima di essere esonerato, poi il VAR e soprattutto un grande Pazzini gli hanno salvato il posto e allungato la vita. I gialloblu non avevano mai segnato su azione in questo campionato e questo punto invece è arrivato per una doppietta proprio su azione. Non certo una squadra ritrovata, ma almeno ha dimostrato di essere viva e vegeta e non già retrocessa alla settima giornata di campionato. A riportarlo è La Gazzetta dello Sport.
RASSEGNA STAMPA
Tuttosport sul Torino: "sVARioni". Ed errori imperdonabili
02.10.2017 09:08 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Taglio alto dedicato al Torino nella prima di Tuttosport oggi in edicola. "sVARioni" è il titolo del giornale. Il Toro consenge una folle rimonta al Verona: la tecnologia regala un gol a Kean, Molinaro commette errore imperdonabili. E anche Miha... Ansia per Belotti.
SERIE A
Verona, Fares: "Sogno un gol in A con questa maglia"
01.10.2017 23:18 di Daniel Uccellieri
Così Mohamed Fares, attaccante dell'Hellas Verona, dopo il pareggio ottenuto con il Torino: "Abbiamo avuto un buon approccio alla gara, la prima mezzora è stata di grande intensità, poi è arrivato il gol di Iago Falque proprio quando stavamo facendo bene. Il calcio è fatto così, però noi ci siamo ricompattati e non abbiamo mollato. Nasco come estrerno, ma mi metto a disposizione della squadra, fare il terzino in Serie A è difficile perché ti trovi ad affrontare grandi giocatori. Quando il mister mi ha detto che oggi aveva bisogno di me mi sono concentrato in vista della gara. Come rispondere alle critiche? Quelle ci sono sempre, bisogna affrontarle e rispondere sul campo, lavorando bene durante la settimana. Oggi il Verona ha dimostrato di avere gli attributi, abbiamo avuto un inizio di campionato difficile ma stiamo crescendo. Sono giovane, ho solo 22 anni e ho fatto qualche errore, ma intendo assumermi le mie reponsabilità. Ora testa al Benevento, lavoreremo bene per preparare la gara che ci aspetta dopo la sosta. Il mio sogno? Vorrei fare un gol in Serie A al più presto possibile con la maglia del Verona".
ALTRE NOTIZIE
Verona, Pecchia: “Pareggio meritato con il Torino, premiata la nostra voglia di crederci”
01.10.2017 22:25 di Elena Rossin
Fonte: Torinogranata.it
L’allenatore dell’Hellas Verona, Fabio Pecchia, ha commentato il pareggio con il Torino. Ecco che cosa ha detto:
Due partite in una, un primo tempo nel quale siete stati in difficoltà e un secondo dove avete rimontato agguantando il pareggio. Un punto importante per la classifica e soprattutto per i due gol segnati?
“Abbiamo avuto un buon approccio alla gara, il primo gol lo abbiamo subito quando eravamo in dieci e le migliori occasioni le avevamo avute noi. La punizione di andare sotto di due reti era troppo severa per i miei giocatori perché nel primo tempo avevamo fatto una buona gara e nel secondo abbiamo rischiato di prendere il terzo gol poiché il Torino spingeva, ma abbiamo creato tantissimo e la voglia di crederci fino in fondo è stata premiata e il risultato è stato meritato”.
La squadra sta maturando sia sul piano tecnico sia su quello caratteriale?
“Questa prestazione e questo risultato deve dare ai miei la forza per migliorare dal punto di vista dell’autostima e della fiducia perché abbiamo avuto un inizio di campionato con partite che sono state dure da digerire. Ho tanta fiducia nel gruppo per il modo in cui lavora e oggi con il Torino i giocatori hanno raccolto un risultato importante al di là delle questioni tecnico e tattiche, ma dal punto di vista psicologico perché sono andati sotto di due gol e davanti avevano il Torino, però, hanno avuto la forza e il coraggio di stare in partita fino all’ultimo creando tantissimo fino a raggiungere un risultato che ci permette di guardare avanti e lavorare in questi undici giorni con maggiore fiducia”.
Come cambia l’attesa di riprendere il campionato dopo che sarà finita la pausa per gli impegni della Nazionale?
“Devo recuperare la condizione di molti giocatori, oggi nei ho persi due per infortuni in dieci minuti. Finora non ho mai avuto la rosa al completo e per questo mi auguro di recuperare tutti per poter affrontare il campionato con tutti nella migliore condizione in modo da poter scegliere chi mandare in campo all’interno di una gruppo nel quale ho grande fiducia e che ci permetterà di raggiungere l’obiettivo. In questi giorni lavoreremo come abbiamo fatto finora e poi, chiaramente, questa squadra ha bisogno d’entusiasmo perché è giovane, ha giocatori importanti e, quindi, questi giorni serviranno per lavorare con il giusto entusiasmo. La mia squadra ha bisogno dell’entusiasmo come benzina per raggiungere l’obiettivo”.
Ha vissuto tante partite anche da giocatore, ma quante con un finale così intenso?
“Ho sempre creduto nella possibilità di recuperare la partita, anche se in alcune situazioni abbiamo rischiato di subire il terzo gol e in quel caso sarebbe stato difficile riaprila. Nel finale abbiamo avuto il vantaggio di giocare undici contro dieci (dopo l’uscita per infortunio di Belotti quando il Torno non aveva più cambi da poter fare, ndr), però, abbiamo creato veramente tante occasioni e mi è piaciuto lo spirito e l’animo dei miei. Mi spiace per l’espulsione di Bruno Zuculini perché in quell’attimo si è fatto veramente troppo prendere dalla foga agonistica, ma prima aveva disputato una grandissima partita. Un bel clima e complimenti a tutti”.
Ma aveva già vissuto partite come questa?
Anche l’anno scorso avevamo vinto partite importanti che ci hanno permesso di andare in serie A. Nel derby negli ultimi venticinque minuti stavamo perdendo due a uno e abbiamo riacciuffato la gara e questo ci ha permesso poi di disputare le ultime partite con un vantaggio sulle inseguitrici. E’ una squadra adeguata per il carattere che ha per fare certe prestazioni, anche se nelle precedenti giornate tutto questo era venuto un po’ meno”.
Si può parlare di una piccola impresa personale per lei oggi viste le critiche che aveva ricevuto ultimamente?
“No, io devo portare il prodotto finito a maggio e adesso stare ad assorbire i colpi e pensare al lavoro. L’obiettivo è arrivare a maggio con la squadra salva, in questo momento c’è il gioco delle parti, che conosco molto bene, è da qualche anno che vivo nel calcio e so come vanno le cose. Sono felice perché i ragazzi hanno toccato con mano in maniera concreta ciò che possono fare. Ripeto, sono felice solo per loro perché ho più esperienza e so ed è per questo che sono orgoglioso e felice”.
ALTRE NOTIZIE
Torino, Mihajlovic: “Mi aspetto di più dai giocatori d’esperienza nei momenti di difficoltà”
01.10.2017 21:15 di Elena Rossin
Fonte: Torinogranata.it
L’allenatore del Torino, Sinisa Mihajlovic, ha commentato il pareggio con il Verona. Ecco che cosa ha detto:
Sfortuna e tante occasioni sprecate è per questo che è sfumata la vittoria con il Verona?
“E’ stata sicuramente una partita assurda e incredibile e due punti persi in malo modo. Potevamo vincere in modo più largo e, invece, abbiamo pareggiato. Ma quando si è più forti del proprio avversario la partita bisogna vincerla e non ci sono storie se si vuole andare in Europa League perché altri che lottano per lo stesso obiettivo partite come questa le vincono. Bisogna essere consapevoli di essere più forti e giocare in modo sereno facendo muovere la palla perché prima o poi il gol arriva, esattamente coma abbiamo fatto nel primo tempo. Nella ripresa abbiamo avuto quattro o cinque occasione per segnare e chiudere la gara e non ci siamo riusciti. Le partite vanno chiuse sempre. Quando siamo rimasti in dieci (cambi tutti fatti e Belotti che è uscito per la seconda botta al ginocchio destro, ndr) è abbiamo gestito male il finale”.
Durante la partita ha discusso più volte con Molinaro, c’era qualche cosa che non andava?
“Parlavo con Cristian perché era il giocatore più vicino a me e gli spiegavo come dovevamo gestire quella fase della partita poiché in campo avevamo giocatori d’esperienza e di qualità e in momenti di difficoltà bisogna saper gestire meglio la palla, anche se si è in dieci. Invece, abbiamo perso la testa e abbiamo iniziato a perdere la palla e a sbagliare anche i passaggi semplici e tutto questo, sicuramente, non va bene”.
Non è la prima volta che le sentiamo dire “dovevamo gestire meglio la palla” e “dovevamo chiudere la partita”, ma come si spiega il perdurare di queste problematiche?
“Occasioni ci sono state per chiudere la partita ed era più facile fare gol che sbagliare e purtroppo li abbiamo sbagliati. Davanti ci manca cattiveria e ci manca anche quando dobbiamo difendere la porta e gestire la gara. Da questo punto di vista mi aspetto di più dai giocatori esperti e adesso ne abbiamo. Nei momenti di difficoltà devono essere loro a dare qualche cosa in più rispetto agli altri perché avendo più esperienza sanno come si deve fare. Purtroppo creiamo, ma non riusciamo a chiudere le partite e, infatti, alla fine del primo tempo avevo detto ai giocatori che il due a zero era un risultato pericoloso per una squadra che stava vincendo perché si pensa che la gara è finita, ma non lo è e ho ricordato che, come successo a Udine, basta fare uno sbaglio e l’avversario l’avrebbe rimessa in piedi. Quindi dovevamo stare attenti in difesa e chiuderla alla prima occasione che avremo avuto perché sul tre a zero la partita sarebbe andata in un altro modo. Dopo l’ultimo cambio fatto e che avevo a disposizione Belotti si è fatto male e così siamo rimasti in dieci, forse in undici sarebbe andata diversamente e quanto poi accaduto quasi sicuramente non sarebbe successo. In precedenza avevamo dovuto fare due cambi forzati”.
Belotti come sta?
“Aveva preso una botta già nel primo tempo e nel secondo gli ho chiesto se stava bene e se si sentiva di stare in campo e lui mi aveva risposto di sì, intanto si stava scaldando Sadiq, ma poiché il “Gallo” mi aveva detto che poteva continuare l’ho lasciato in campo, Adesso vedremo come sta”.
In occasione del primo gol del Verona che cosa è successo visto che è intervenuto il Var?
“Non c’era fuorigioco poiché N’Koulou stava dietro a un giocatore del Verona e sul secondo episodio c’era il rigore perché in area Molinaro aveva il braccio largo e ha toccato la palla”.
Si ha l’impressione che alcuni giocatori, come Gustafson, quando entrano in campo nel finale siano svogliati e non sappiano che è importante giocare bene anche solo per pochi minuti. Lei che cosa ne pensa?
“Gustafson è un ragazzo e quando entra in campo non pensa di essere svogliato, E’ anche vero che quando sono subentrati (Boyé e Gustafson, ndr) subito dopo abbiamo preso gol e la situazione era difficile ed essendo giovani, magari, l’hanno sofferta, ma non penso che siano entrati svogliati o volendo fare male. Non è Gustafson che deve fare la differenza in quei frangenti tocca ad altri giocatori più esperti farla”.
SERIE A
Verona, Pecchia: "Sono felice, il risultato è meritatissimo"
01.10.2017 18:00 di Daniel Uccellieri
Così Fabio Pecchia, tecnico dell'Hellas Verona, ai microfoni di Rai Sport dopo il pareggio con il Torino: "Abbiamo fatto una grande partita, abbiamo segnato solo nel finale ma l'approccio è stato buono. Sono contento e soddisfatto perché il risultato è meritatissimo".
SERIE A
Verona, Pecchia: "Pazzini? È entrato fresco e ha segnato"
01.10.2017 17:50 di Luca Chiarini
L'Hellas Verona strappa un punto al Torino con una clamorosa rimonta nel finale. Ecco le parole rilasciate da Fabio Pecchia ai microfoni di Rai Sport: "La voglia e la forza di crederci ci hanno premiato. Abbiamo giocato contro una squadra forte, i gol li abbiamo trovati nel finale. È un punto importante per la classifica, la squadra deve crescere in autostima, anche psicologicamente è importante. Pazzini? Ha giocato Kean, sono contento che sia entrato fresco e che abbia segnato".
SERIE A
Hellas Verona, Pazzini al 90': "Non abbiamo mai mollato"
01.10.2017 17:35 di Patrick Iannarelli
Giampaolo Pazzini, attaccante dell'Hellas Verona, è intervenuto al termine del match pareggiato contro il Torino (2-2 il punteggio finale). Ecco le sue parole al 90' ai microfoni di Sky Sport:
Siete riusciti a recuperare un match incredibile.
"Sì, è stata una partita che abbiamo ripreso con il cuore. Nel primo tempo abbiamo fatto una buona partita, siamo stati bravi a non disunirci. Ci abbiamo creduto fino alla fine, un merito di tutti".
Quanto pesava quel pallone nel finale?
"Pesava visto che era a tempo scaduto. Sirigu mi conosce, ma ho calciato bene e ho fatto goal".
Quanto è difficile restare fuori?
"Io sono contento quando riesco a dare una mano alla mia squadra. Non è facile entrare subito nel ritmo partita. Questo goal mi dà entusiasmo".
SERIE A
Le pagelle dell'Hellas Verona - Pazzini non sbaglia, Kean propositivo
Risultato finale: Torino-Hellas Verona 2-2
01.10.2017 17:29 di Patrick Iannarelli
Nicolas 6.5 - Soprattutto nel finale compie due ottimi interventi che salvano il punteggio. Incolpevole sui due goal del Torino.
Cáceres 6.5 - Nei primi minuti è il più propositivo. Dopo il colpo subito alla spalla soffre e la sua prestazione cala vistosamente. (Dal 46’ Heurtaux 5.5 - Contiene bene sui palloni alti, sulla velocità soffre troppo).
Ferrari A. 6 - Nel primo tempo soffre troppo il fisico di Niang, quando si sposta sulla sinistra cresce e sfiora anche la rete.
Caracciolo 5.5 - Nel primo tempo lascia spazio, soprattutto su Iago Falqué. La grinta c'è, ma deve migliorare in fase di posizionamento.
Romulo 6 - Non si vede moltissimo, soprattutto in fase offensiva. Subisce un colpo alla spalla dopo pochi minuti e non riesce a giocare al meglio. (Dal 34’ Valoti 6 - Compie il lavoro oscuro e gestisce molti palloni che recupera nella zona intermedia del campo).
Bessa 6.5 - Tanti palloni recuperati, soprattutto nella ripresa. La sua qualità serve moltissimo a questo Verona, che ora deve riuscire a conquistare punti.
Zuculini B. 4.5 - Compie una leggerezza nel finale, con il match ormai chiuso. Nonostante il giallo entra in maniera scomposta e cerca il doppio cartellino. Gavillucci lo grazia, ma nel finale è costretto ad estrarre il rosso.
Fares 6.5 - Gioca un buon secondo tempo, serve diversi palloni ai compagni e non molla mai. Sulla sinistra diventa decisivo.
Cerci 6 - Partita dai due volti per l'esterno destro. Nel primo tempo non si vede quasi mai, nella ripresa aumenta la pressione e fa buone giocate.
Kean 7 - Non molla mai e alla fine trova il goal. Viene schierato dal primo minuto e ripaga Pecchia con una gran prestazione.
Verde 5 - Non si vede praticamente mai. Dalla sua parte Iago Falqué e Ansaldi fanno il bello e il cattivo tempo, lui soffre la velocità degli avversari. (Dal 59’ Pazzini 6.5 - Segna il secondo goal in campionato e gioca una buonissima partita con la solita esperienza).
SERIE A
Le pagelle del Torino - Molinaro delude, Iago Falqué imprendibile
Risultato finale: Torino-Hellas Verona 2-2
01.10.2017 17:16 di Patrick Iannarelli
Sirigu 6.5 - Compie una sbavatura che poteva diventare fatale. Per il resto del match si fa sempre trovare pronto e compie diversi interventi.
De Silvestri 6.5 - Inizia giocando bene soprattutto in fase di spinta. Dopo 21’ è costretto ad uscire dopo uno scontro di gioco con Zuculini. (Dal 21’ Ansaldi 7 - Partita davvero ottima per l’esterno destro, che serve tantissimi palloni agli attaccanti).
N'Koulou 6.5 - Non ha molto lavoro da compiere, limita bene le giocate degli avversari. Tante chiusure, quando può esce palla al piede.
Lyanco 7 - Gioca una buonissima gara, con tanti anticipi e giocate di classe. Il difensore brasiliano si sta prendendo il posto da titolare ad ogni partita.
Molinaro 5.5 - Bene nel primo tempo, con tante giocate anche in fase di spinta. Nella ripresa soffre troppo e lascia troppo spazio a Cerci. Sulla coscienza il fallo di mano che regala il rigore al Verona.
Rincón 6.5 - Bene nel primo tempo, quando può calcia in porta senza precisione. Nel secondo tempo cala d’intensità, ma solita prova di carattere.
Valdifiori 6.5 - Fa un buon lavoro in fase di copertura e quando può cerca di far ripartire l’azione. Buonissima prova dopo un periodo di stop.
Falqué 7.5 - Uno dei migliori in campo: si propone e copre quando serve. Sblocca il match, gioca con la solita qualità. (Dal 77’ Gustafson 5.5 - Qualche leggerezza di troppo, soprattutto nel finale).
Ljajic 6.5 - Nel primo tempo gioca a corrente alternata, con qualche lampo dei suoi. Nella ripresa mette in campo tutte le sue qualità e fa la differenza.
Niang 7 - Partita dai due volti per l’esterno sinistro. Tanti errori nel primo tempo, poi dopo il goal gioca con più leggerezza e diventa imprendibile. (Dal 71’ Boyé 6 - Ci mette sempre la solita grinta, anche se in alcuni casi ci sono diverse sbavature).
Belotti 6.5 - Combatte parecchio in mezzo al campo, anche se non trova molte conclusioni. Esce dal campo in barella per via di un trauma al ginocchio.
SERIE A
Torino-Verona 2-2, clamoroso all'Olimpico: pari scaligero in due minuti
01.10.2017 16:57 di Alessandra Stefanelli
Due gol in due minuti per il Verona che riacciuffa il pareggio in casa del Torino. Prima il discusso gol di Kean convalidato nonostante all’inizio fosse stato avvisato un fuorigioco dello stesso attaccante, poi un calcio di rigore dato per fallo di mano in area: dal dischetto va Pazzini che firma il 2-2.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
I NUMERI DI #TORINOVERONA
02/OTTOBRE/2017 - 13:00
Verona - Vediamo, grazie ai dati forniti da Opta Sports e Panini Digital, alcuni numeri di Torino-Hellas Verona 2-2.
IL RACCONTO DELLA GARA - POSSESSO, OCCASIONI E FASE DIFENSIVA
- Nella ripresa l'Hellas, sotto di due gol, è stato capace di rimontare fino al 2-2 finale. Un recupero che trova conferma nel dato relativo al possesso palla, che nella seconda frazione di gioco ha visto il Verona prevalere (51%-49%)
- Ben 20 sono stati i tiri messi insieme dai gialloblù, di cui 7 nello specchio della porta. Anche la percentuale di attacco alla porta premia il Verona (61,6%, contro il 51,1% del Torino)
- Niente male anche la fase difensiva: 23 contrasti vinti dal Verona, contro i 14 del Torino. 27 invece i passaggi intercettati, 11 in più dei granata
FOCUS CALCIATORI - I TIRI DI KEAN, GLI ASSIST DI CERCI
- Moise Kean ha effettuato 6 tiri durante la gara di domenica, più di ogni altro calciatore. Inoltre, è il giocatore più giovane nei migliori 5 campionati europei ad essere sceso in campo in almeno 5 occasioni
- Alessio Cerci ha invece il record di occasioni create per i compagni: ben 6, che sono anche il massimo in carriera per l'attaccante romano in una singola partita
PECCHIA: «PREMIATA LA NOSTRA VOGLIA DI CREDERCI FINO IN FONDO»
01/OTTOBRE/2017 - 18:15
Torino - Le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Fabio Pecchia, rilasciate al termine di Torino-Hellas Verona 2-2, 7a giornata della Serie A TIM 2017/18.
«Nel primo tempo abbiamo avuto noi il miglior approccio alla gara, con tiri e occasioni, giocando meglio del Torino e, nonostante questo, trovandoci all'intervallo sotto di due gol. Qualche errore e la momentanea inferiorità numerica hanno fatto la differenza in quel frangente. Ma poi abbiamo avuto una grandissima reazione, il risultato finale è meritato e premia la nostra voglia di crederci fino alla fine. Siamo stati molto bravi a tenere viva la gara. Pazzini? Era fresco ed è entrato molto bene, ha dato peso in attacco e costruito occasioni. E' il nostro riferimento, soprattutto per i giovani, anche a gara in corso l'importante è dare ognuno il proprio contributo. I gol sono arrivati solo nel finale, ma abbiamo fatto una gran bella partita e l'approccio era stato quello giusto. Sono molto contento, è un punto che pesa sia in classifica che nella nostra autostima, credo sia davvero fondamentale l'aspetto psicologico. Il rigore negato a Cerci? Per me era netto.
Benevento? Partita importante, non uno spareggio. Una gara che arriva dopo questa prestazione convincente, contro una squadra di alto livello come il Torino. Ora sfruttiamo la sosta per prepararci al meglio».
CERCI: «PAREGGIO MERITATO, LE MIE PRESTAZIONI AL SERVIZIO DELLA SQUADRA»
01/OTTOBRE/2017 - 17:50
Torino - Le parole dell'attaccante gialloblù Alessio Cerci, rilasciate al termine di Torino-Hellas Verona, 7a giornata della Serie A TIM 2017/18
«Questo è un punto importante anche perchè farne qui non è semplice per nessuno, il Torino è un'ottima squadra. Siamo partiti bene, poi abbiamo avuto un calo, ma il nostro secondo tempo merita un applauso, il pareggio è giusto. Pazzini? E' un calciatore di grande livello, per noi è importante anche per il suo atteggiamento positivo. Il gol? L'importante è che le mie prestazioni abbiano contato qualcosa per la squadra, sono contento che l'abbiano assegnato a Kean, è giovane e ne ha bisogno. Sono convinto che continuando così piano piano si vedrà il miglior Cerci. Trattativa in estate col Torino? Qualcosa c'è stato, ma adesso non mi interessa, penso solo a fare bene con il Verona».
FARES: «LAVORO PER MIGLIORARE, SOGNO UN GOL IN A CON QUESTA MAGLIA»
01/OTTOBRE/2017 - 17:40
Torino - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù Mohamed Fares, rilasciate dopo Torino-Hellas Verona, 7a giornata della Serie A TIM 2017/18.
«Abbiamo avuto un buon approccio alla gara, la prima mezzora è stata di grande intensità, poi è arrivato il gol di Iago Falque proprio quando stavamo facendo bene. Il calcio è fatto così, però noi ci siamo ricompattati e non abbiamo mollato. Nasco come estrerno, ma mi metto a disposizione della squadra, fare il terzino in Serie A è difficile perché ti trovi ad affrontare grandi giocatori. Quando il mister mi ha detto che oggi aveva bisogno di me mi sono concentrato in vista della gara. Come rispondere alle critiche? Quelle ci sono sempre, bisogna affrontarle e rispondere sul campo, lavorando bene durante la settimana. Oggi il Verona ha dimostrato di avere gli attributi, abbiamo avuto un inizio di campionato difficile ma stiamo crescendo. Sono giovane, ho solo 22 anni e ho fatto qualche errore, ma intendo assumermi le mie reponsabilità. Ora testa al Benevento, lavoreremo bene per preparare la gara che ci aspetta dopo la sosta. Il mio sogno? Vorrei fare un gol in Serie A al più presto possibile con la maglia del Verona».
PAZZINI: «CUORE E CARATTERE, RIPARTIAMO DA QUI CON FIDUCIA»
01/OTTOBRE/2017 - 17:30
Torino - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù Giampaolo Pazzini, rilasciate a Sky Sport al termine di Torino-Hellas Verona, 7a giornata della Serie A TIM 2017/18.
«Una partita raddrizzata con cuore e carattere, siamo andati sotto due a zero ma siamo stati bravi a non disunirci e a crederci, abbiamo avuto anche altre occasioi prima dei gol. Questo punto deve essere importante anche per dare fiducia a tutti. Rigore? Il pallone pesava, era a tempo scaduto e me l'ha fatto fermare, in più Sirigu mi conosce e per poco non me l'ha presa, ma l'ho calciato bene. Panchina? Sono contento quando riesco ad aiutare la mia squadra, anche entrando a gara in corso. Oggi anche grazie ai miei compagni ho provato a dare una mano e ci sono riuscito. Dobbiamo ripartire dalla fiducia che questo gol può dare a noi e a tutti».
SERIE A TIM: TORINO-HELLAS VERONA 2-2
01/OTTOBRE/2017 - 13:55
Torino - Il Verona esce dall''Olimpico - Grande Torino' con un pareggio, Torino-Hellas Verona finisce 2-2. Dopo un buon apporccio da parte dei gialloblù, la partita si fa in salita in virtù dei gol granata a firma di Iago Falque e di Niang, rispettivamente al 32' e al 44' del primo tempo. Il Verona non si da per vinto, si ricompatta e diventa più forte degli episodi (fra tutti, un rigore negato a Cerci al 10' della ripresa) e delle necessità: due infatti i cambi obbligati per mister Pecchia. Al 44' del secondo tempo, Kean fa sponda ad un tiro di Cerci e accorcia le distanze. In pieno recupero, Molinaro devia col braccio il cross di Cerci e Gavillucci indica il dischetto: del penalty si incarica Pazzini che non sbaglia.
TORINO-HELLAS VERONA 2-2
Marcatori: 32' pt Iago Falque, 44' pt Niang, 44' st Kean, 46' st Pazzini (rig.).
TORINO (4-2-3-1): Sirigu; De Silvestri (dal 20' pt Ansaldi), N'Koulou, Lyanco, Molinaro; Rincon, Valdifiori; Iago Falque (dal 33' st Gustafson), Ljajic, Niang (dal 26' st Boye); Belotti.
A disposizione: Ichazo, Milinkovic-Savic, Bonifazi, Burdisso, De Luca, Edera, Berenguer, Moretti, Sadiq.
All.: Mihajlovic.
HELLAS VERONA (4-3-3): Nicolas; Ferrari, Caracciolo, Caceres (dal 1' st Heurtaux), Fares; Romulo (dal 31' st Valoti), Bessa, Zuculini B.; Verde (dal 14' st Pazzini), Kean, Cerci.
A disposizione: Silvestri, Coppola, Laner, Fossati, Zaccagni, Lee, Bearzotti, Souprayen, Buchel.
All.: Pecchia.
Arbitro: sig. Gavillucci di Latina.
Assistenti: sigg. Posado di Bari e Dei Giudici di Latina.
Quarto ufficiale: sig. Abbatista di Molfetta
VAR: sig. Di Bello di Brindisi.
Assistente VAR: Di Fiore di Aosta.
NOTE. Espulso: Zuculini B. al 53' st per somma di ammonizioni. Ammoniti: Kean, Rincon, Valoti.
FINITA! Torino-Verona 2-2, Belotti si rompe e i gialloblu rimontano due gol a tempo scaduto, espulso Zuculini nel lungo recupero.
90+9MIn. Ljajic in area, destro deviato in angolo da Heurtaux.
90+7MIn. ESPULSO Zuculini, fallo su Lyanco, secondo giallo, ristabilita la parità numerica.
90+6MIn. Rincon cerca nel corridoio Boyè, Zuculini intercetta.
90+4MIn. AMMONITO Valoti, intervento rude su Molinaro.
90+4MIn. AMMONITO Rincon, fallo su Bessa.
90+2MIn. Pazzini dagli 11 metri trova l'angolo basso, Sirigu non ci può arrivare.
90+2MIn. TORINO - VERONA: 2-2, Gol del Verona. Rigore di Pazzini.
90+1MIn. RIGORE PER IL VERONA! Cross di Cerci deviato di braccio da Molinaro, l'arbitro indica il dischetto.
90MIn. PILLOLA STATISTICA: Moise Kean è il più giovane giocatore dei top 5 campionati europei con almeno cinque presenze in stagione.
90MIn. Sette minuti di recupero.
89MIn. Sul prosieguo dell'azione, sinistro di Cerci, Kean devia a rete. L'arbitro inizialmente annulla per fuorigioco convalidando, due minuti dopo, grazie al VAR.
87MIn. TORINO - VERONA: 2-1, Gol del Verona. Rete di Kean.
87MIn. PALO VERONA! Caracciolo si incunea in area, Kean da due passi, di coscia trova il legno.
86MIn. Zuculini fuori tempo su Rincon, ha rischiato il secondo giallo.
85MIn. Crampi per Ferrari, gioco nuovamente fermo.
83MIn. Destro di Bessa dai 25 metri, alto.
82MIn. Belotti costretto ad uscire in barella, i granata termineranno la gara in 10.
80MIn. Problemi per Belotti, gioco fermo.
79MIn. AMMONITO Zuculini, in ritardo su Molinaro.
78MIn. Traversone di Ferrari, girata di testa di Pazzini, lontano dallo specchio.
78MIn. ULTIMO CAMBIO TORINO. Applausi per Iago Falque, spezzone di gara per Gustafson.
77MIn. Cerci in verticale per Pazzini, fermato in fuorigioco.
76MIn. Cerci al limite per Kean, Lyanco gli prende il tempo.
75MIn. Da corner, palla fuori a Rincon, destro sul fondo.
74MIn. Ansaldi scende sulla fascia, Zuculini lo ferma in angolo.
72MIn. OCCASIONE VERONA! Cerci la mette bassa in mezzo, Ferrari in caduta calcia sull'esterno della rete.
72MIn. SOSTITUZIONE TORINO. Finisce la gara di Niang, spazio a Boyé.
71MIn. Ljajic chiede lo scambio in area con Niang che sbaglia il passaggio di ritorno.
69MIn. Traversone di Fares, Pazzini la sfiora appena, palla sul fondo.
67MIn. La gara si mantiene a ritmi alti, le due squadre si affrontano a viso aperto.
65MIn. Da corner, colpo di testa di Valoti, oltre il montante.
64MIn. OCCASIONE VERONA! Sirigu sbaglia il controllo su un retropassaggio, ma riesce a chiudere lo specchio a Pazzini.
64MIn. Sirigu salva sulla girata di Cerci, pescato però in fuorigioco.
63MIn. Ljajic di tacco per Falque, sinistro dal limite, alle stelle.
61MIn. Filtrante di Rincon per Belotti, Heurtaux chiude in scivolata.
61MIn. OCCASIONE TORINO! Da corner, Niang prolunga, Nicolas reattivo sul destro da posizione ravvicinata di Belotti.
60MIn. OCCASIONE TORINO! Uno-due tra Ljajic e Niang il cui sinistro è deviato in angolo da Nicolas.
59MIn. Destro di Kean dai 25 metri, Sirigu sicuro.
59MIn. ULTIMO CAMBIO VERONA. Pecchia si gioca la carta Pazzini, fuori Verde.
58MIn. Lancio di Bessa, Kean controlla in area, sinistro alto.
57MIn. Bella azione del Torino, Ansaldi in verticale per Iago Falque, cross basso, velo di Belotti, destro poco convinto di Rincon, bloccato da Nicolas.
56MIn. Traversone di Niang, Caracciolo allontana di testa.
55MIn. Ljajic crossa da sinistra, Fares anticipa Belotti.
53MIn. Corner per il Torino, colpo di testa di Lyanco, alto.
52MIn. Buco di Caracciolo, Belotti serve Ljajic che svirgola da ottima posizione.
51MIn. AMMONITO Kean per proteste.
50MIn. I gialloblu hanno iniziato la ripresa in modo convincente come nel primo parziale, mancando di incisività davanti.
49MIn. Cross dalla destra di Cerci, colpo di testa di Kean, ampiamente a lato.
48MIn. Kean libera in area Bessa, destro debole, facile preda di Sirigu.
47MIn. Cerci mette in area, Ferrari manca la rovesciata, Fares dal limite spara in curva.
47MIn. Bessa apre per Cerci, fermato in angolo da Molinaro.
46MIn. SOSTITUZIONE VERONA. Caceres rimane negli spogliatoi, Pecchia manda in campo Heurtaux.
46MIn. COMINCIA LA RIPRESA. Torino-Verona 2-0, i granata manovrano nella propria metà campo.
Int.
FINE PRIMO TEMPO. Torino-Verona 2-0, avvio migliore dei gialloblu che sprecano le proprie occasioni e vengono puniti da Iago Falque e Niang.
45+2MIn. Punizione di Ljajic dalla trequarti, direttamente sul fondo.
45+1MIn. PILLOLA STATISTICA: M'Baye Niang non segnava da 15 partite in Serie A; il suo ultimo gol era datato 16 ottobre 2016.
45MIn. Quattro minuti di recupero.
44MIn. Azione personale di Niang che entra in area da sinistra e di destro beffa Nicolas sul primo palo.
44MIn. TORINO - VERONA: 2-0, Gol del Torino. Rete di Niang.
42MIn. Nicolas esce dalla propria area sbagliando il tocco coi piedi, Fares evita che Falque provi la conclusioni da lontano.
40MIn. Filtrante di Niang per Belotti, Nicolas arriva prima.
38MIn. Possesso prolungato dei granata, i gialloblu attendono nella propria metà campo.
37MIn. Ljajic per Valdifiori, cross deviato in angolo da Caracciolo.
36MIn. PILLOLA STATISTICA: Iago Falque ha segnato con il suo primo tiro nella partita.
34MIn. Schema su punizione, Niang non trova compagni a centro area, palla a Nicolas.
32MIn. SOSTITUZIONE VERONA. Problemi fisici anche per Romulo, dentro Valoti.
31MIn. Ljajic scodella in area per Ansaldi che centra di prima, facile deviazione sotto porta di Iago Falque.
31MIn. TORINO - VERONA: 1-0, Gol del Torino. Rete di Iago Falque.
29MIn. Problemi ad una spalla per Caceres, gioco fermo.
27MIn. Belotti si sposta sulla sinistra, Bessa lo ferma, evitando l'angolo.
25MIn. Rincon in area per Belotti che si gira ma viene murato da Ferrari.
24MIn. Cerci scende sulla destra, raddoppiato non passa.
22MIn. Niang allarga per Ansaldi, traversone tra le braccia di Nicolas.
20MIn. SOSTITUZIONE TORINO. De Silvestri non ce la fa a continuare, Ansaldi prende il suo posto.
19MIn. OCCASIONE VERONA! Verde serve la sovrapposizione di Fares, Sirigu copre il primo palo, deviando il sinistro in angolo.
18MIn. OCCASIONE VERONA! Caceres scambia in area con Kean e da ottima posizione, di piatto, sfiora il palo lontano.
16MIn. Niang prova a sfondare a sinistra, pessimo controllo dell'ex rossonero che si porta la palla oltre la linea di fondo.
14MIn. Bessa cerca in area Cerci, Molinaro è ben posizionato.
12MIn. De Silvestri a terra dopo uno scontro con Zuculini, gioco momentaneamente fermo.
10MIn. Belotti recupera una palla grazie all'aiuto della bandierina, Iago Falque è fermato in angolo da Zuculini.
9MIn. Verde se ne va sulla sinistra, destro di Kean sporcato da Molinaro, Sirigu evita il corner, Verde non trova la porta.
8MIn. Valdifiori in profondità per Ljajic, suggerimento troppo lungo.
6MIn. Cross basso di Cerci dalla destra, De Silvestri anticipa Verde.
4MIn. Falque centra dal fondo, Belotti tocca dietro per Rincon il cui destro sorvola la traversa.
2MIn. Da corner, palla fuori verso Verde, rasoterra bloccato agevolmente da Sirigu.
2MIn. Punizione di Romulo dalla trequarti, Rincon concede il primo angolo della gara.
1MIn. INIZIA Torino-Verona: granata con Iago Falque-Ljajic-Niang dietro a Belotti; l'ex Cerci nel tridente gialloblu insieme a Kean e Verde.
All'Olimpico tutto pronto per Torino-Verona: i granata, reduci dalla pesante debacle nel derby, ospitano i gialloblu, ancora alla ricerca della prima vittoria in campionato.
PRIMAVERA: TORINO-HELLAS VERONA 1-2
30/SETTEMBRE/2017 - 15:00
Torino - Terza vittoria consecutiva in campionato della Primavera gialloblù, che passa 2-1 al 'Filadelfia' di Torino in rimonta e con merito. Nel primo tempo le squadre si studiano e le conclusioni si equivalgono, ma Butic porta in vantaggio i suoi con un tiro da distanza ravvicinata. Nella ripresa il Verona prende coraggio e guadagna campo, giocando con carattere e determinazione. Un paio di brutte entrare costringono i granata a rimanere in 9, e il Verona capitalizza la doppia superiorità numerica. Prima con Baniya, alla seconda rete in campionato, con un controllo e conclusione a seguire dal cuore dell'area. Poi con Tupta, che segna un gol dei suoi arrivando puntuale all'appuntamento con il pallone e mettendola tra palo e portiere. Vince così l'Hellas, che si regala due settimane di riposo e 9 punti in classifica dopo appena 4 giornate.
TORINO-HELLAS VERONA 1-2
Marcatori: 16' pt Butic, 35' st Baniya, 44' st Tupta
Secondo tempo
49' Finisce qui la partita
44' GOL! Il Verona passa meritatamente in vantaggio, gol da attaccante vero di Tupta che riceve in area, controlla e la mette a fil di palo
40' Continua a cercare il gol vittoria il Verona, prima con Nigretti e poi con Stefanec
35' GOL di Baniya! Il centrale gialloblù si inserisce alla grande in area e deposita in rete con freddezza
26' Ci prova Tupta dal limite, ma la sua conclusione viene smorzata
21' Azione personale di Millico, che entra in area e prova il tiro: ottima parata a terra di Borghetto
16' Stefanec! Tiro a lato di pochissimo dal cuore dell'area di rigore
14' Tentativo di testa di Amayah, conclusione a lato
9' Azione avvolgente del Verona, fermata al momento del tiro
1' Inizia il secondo tempo
Primo tempo
45' Finisce qui il primo tempo
38' Calcio d'angolo per il Torino e colpo di testa di Buongiorno: alto
25' Punizione per il Verona. Batte Tupta, palla sulla barriera
20' Super Borghetto, che rimedia a uno svarione difensivo con due grandi parate
16' GOL del Torino con Butic, che devia in rete da distanza ravvicinata
11' Ci prova Tupta, il suo tiro, deviato, finisce tra le braccia di Coppola
9' Primo tiro della partita, con Bianchi, ben neutralizzato da Borghetto
1' Partiti!
Torino (4-3-1-2): Coppola; Fiordaliso, Ferigra, Buongiorno, Samakè; Oukhadda, D'Alena, De Angelis; Kone; Bianchi (dal 12' st Millico), Butic (dal 23' st Rauti; dal 29' st Bedino).
A disposizione: Zanellati, Capone, Rivoira, Celeghin, Filinsky, Ruggiero, Leveque, Gemello, Iacuaniello.
All.: Coppitelli.
Hellas Verona (4-3-1-2): Borghetto; Nigretti, Kumbulla, Baniya, Corradini; Cherubin (dal 37' st Toccafondi), Danzi, Saveljevs (dal 4' st Dentale); Stefanec; Aloisi (dal 4' st Amayah), Tupta.
A disposizione: Bianchi, Galazzini, Perazzolo, Righetti, Peretti, Fiumicetti.
All.: Porta.
Arbitro: De Remigis di Teramo,
Assistenti: Avalos di Legnano e Zingrillo di Seregno.
NOTE. Ammoniti: Nigretti, Coppola. Espulsi: al 10' st Kone per gioco scorretto, al 28' st Samakè per gioco scorretto.
FARES: «LA NAZIONALE, UN SOGNO REALIZZATO GRAZIE ALL'HELLAS VERONA»
29/SETTEMBRE/2017 - 09:10
Verona - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù Mohamed Fares, rilasciate al giornale algerino 'Le Buteur' in seguito alla convocazione con la Nazionale dell'Algeria.
«La Nazionale? Sono ovviamente felicissimo, giocare per i colori dell’Algeria è un sogno che si realizza. Sono pronto a fare del mio meglio per aiutare la squadra. La partita contro il Camerun sarà per me una grande opportunità per mettermi in mostra, anche davanti al CT. Se deciderà di farmi scendere in campo, darò il massimo. Non sarebbe certo facile come esordio, in trasferta a Yaoundè contro una squadra così forte, ma farò di tutto per dimostrare di aver meritato la convocazione e cercare di vincere la partita nonostante le difficoltà. Nel mio ruolo, poi, c'è tanta concorrenza di qualità, come Ghoulam, ma sono qui per dimostrare le mie qualità. Ora fisicamente sto bene, ho recuperato e sono pienamente a disposizione, anche grazie al mio club, l'Hellas Verona, dove ho fatto gli anni più importanti del Settore Giovanile e che mi sta dando la possibilità di crescere come calciatore».
SEUNG-WOO LEE: «AFFASCINATO DAL VERONA, QUI PER CRESCERE CON L’ESPERIENZA DEL MISTER»
28/SETTEMBRE/2017 - 14:00
Verona - Le principali dichiarazioni del nuovo attaccante gialloblù Seung-Woo Lee, rilasciate in occasione della conferenza stampa di presentazione.
IL VERONA E L’ESORDIO
«Sono molto felice di essere qui, mi hanno cercato anche altre squadre ma ho scelto di venire al Verona per la storia di questa società. Esordio? I tifosi allo stadio mi hanno accolto molto bene, è stata una bella sorpresa, sono molto contento per questo».
IL PASSATO AL BARCELLONA E IL CALCIO ITALIANO
«I sette anni a Barcellona mi hanno aiutato molto a maturare, sono cresciuto guardando giocare campioni come Messi, ma devo lavorare molto per migliorare e per dare il massimo qui al Verona. Il calcio italiano? Ho sempre seguito la Serie A, è uno dei campionati più importanti e famosi al mondo. Qua i difensori sono molto forti, ma io lavorerò il più possibile per dare il mio contributo».
IL RUOLO E IL MISTER
«Ho sempre giocato come ala sinistra per poi rientrare sul destro, ma sono a completa disposizione del mister e della squadra. Mister Pecchia? Ha molta esperienza anche a livello internazionale, mi fido di lui e del suo modo di lavorare».
FONTE: HellasVerona.it
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domenica 1 ottobre 2017
SEPANG - Il Gp della Malesia va a Max Verstappen, ma sul circuito di Sepang il grande protagonista è Sebastian Vettel. Il pilota della Ferrari, partito dal fondo della griglia dopo il disastro nelle qualifiche di ieri, chiude al quarto posto (alle spalle di Ricciardo) una gara che sembrava compromessa. Il piazzamento del tedesco - che subito dopo il traguardo si è scontrato con Stroll, danneggiando la macchina - rende decisamente meno amara la seconda posizione di Lewis Hamilton (sono ora 34 i punti di differenza dal ferrarista), che invece non è riuscito a sfruttare una domenica potenzialmente perfetta. La giornata, in effetti, è iniziata ancora malissimo per la Ferrari: a pochi minuti dal via, con la macchina già schierata in pista, la gara di Kimi Raikkonen è stata funestata da un altro problema tecnico, stavolta all’unità termica alla vettura, che è stata velocemente riportata ai box. Niente da fare però per il finlandese, costretto subito al ritiro.
ATTACCO RED BULL Premesse tremende per la scuderia di Maranello, le migliori possibili per Lewis Hamilton, che al via ha vita facile nel prendere vantaggio su Verstappen e Bottas (velocissimo a scattare), impegnati a duellare per la seconda posizione. La “gita” di Hamilton, però, dura appena quattro giri: alla prima occasione utile, Verstappen brucia il britannico e si porta in testa alla gara. Letteralmente rinata la Red Bull, anche con Ricciardo che dopo l’esitazione in partenza si riprende la terza posizione ai danni di Bottas.
FURIA VETTEL Più indietro, Vettel non rimane a guardare. Il tedesco parte dall’ultima posizione ed è subito una furia: a parte qualche difficoltà con Fernando Alonso, bravissimo ad arginare almeno per un po’ gli attacchi del ferrarista, Seb risale fino alla quinta posizione. Incredibile la rimonta del pilota Ferrari, che al 21/mo giro sorpassa l’ottimo Perez e si ritrova alle spalle di Bottas, scattato però dal quinto posto in griglia.
PIT STOP Il duello con il finlandese si risolve poco dopo, quando inizia il balletto di pit stop dei primi cinque in classifica: comincia Hamilton, poi Verstappen (fin lì padrone della gara) seguito a ruota da Vettel, che dalle soft passa alle supersoft. La strategia Ferrari è chiara: si prova l’“undercut” su Bottas, la cui sosta arriva dopo quella del tedesco. Il pilota Mercedes rientra alle sue spalle e per Seb è facile prendersi la quarta posizione quando Perez rientra per il suo cambio-gomme.
ASSALTO E DOPPIAGGIO Con i nuovi pneumatici Vettel parte all’assalto di Ricciardo e arriva a incalzare l’australiano prima del doppiaggio su Alonso. Lo spagnolo rallenta la rincorsa del ferrarista (piuttosto irritato per le “resistenze” del pilota McLaren) e probabilmente costa a Seb lo spunto decisivo, visto che dopo il sorpasso le gomme del tedesco non reggono più il confronto con il ritmo dell’australiano. Incredibilmente, il quarto posto sta anche stretto a Vettel, che finisce anche sotto investigazione per il contatto con Stroll nel finale. Nessun problema invece per Max Verstappen, che taglia il traguardo con 10 secondi di vantaggio su Hamilton. Deludente la quinta posizione di Valtteri Bottas, molto bene invece Sergio Perez (sesto) e Stoffel Vandoorne, settimo con la McLaren. A chiudere la top ten ci sono le due Williams (Stroll e Massa nell’ordine) ed Esteban Ocon con l’altra Force India.
FONTE: TuttoSport.com
Ganz junior può diventare un’occasione
Il figlio d'arte trova poco spazio nel Pescara di Zeman.
"Di Ganz sono contento. Non è vero che si allena male. Si impegna tantissimo". Lo ha recentemente detto Zdenek Zeman che però, fino a oggi, ha dato poco spazio al figlio d'arte nel reparto offensivo del suo Pescara.
Qualora le cose non dovessero cambiare è facile prevedere una separazione alla riapertura del mercato. Per ora prematuro pensare a una rottura, ma le prossime partite daranno indicazioni piuttosto precise, anche perché il calciatore non sembra poco compatibile con Pettinari, fino a oggi sugli scudi con gli abruzzesi e autore di 7 reti che fanno di lui il capocannoniere della serie cadetta.
Ganz junior, classe 1993, di scuola Milan, è esploso nel Como e nella passata stagione ha dato il suo contributo alla promozione in A dell’Hellas Verona. In B avrebbe l’imbarazzo della scelta.
FONTE: SPortal.it
Messico: scongelati i conti di Rafa Marquez
del 29 settembre 2017 alle 11:57
Un giudice messicano ha scongelato due dei tre conti bancari associati a Rafael Marquez, in precedenza bloccati dalla giustizia americana nel mese di agosto in seguito ad una indagina sui legami tra l'ex difensore di Monaco e Barcellona, attualmente all'Atlas Guadalajara, ed una rete di trafficanti di droga. Sospettato assieme ad altri 20 cittadini messicani di coprire una rete gestita da Raul Flores Hernandez, Marquez, capitano della nazionale messicana, ha sempre respinto ogni accusa. L'ordinanza rilasciata dalla magistratura messicana non spiega i motivi dello 'scongelamento'.
FONTE: CalcioMercato.com
Serie A
La pistola come i cowboy, la pelliccia in panchina e l' "odio" per il calcio, Zigoni si racconta: "Best mi copiava. Higuain? Ero di un altro pianeta"
27/09/17 23:50| | News calcio | Autore: Redazione
Il mercoledì di Champions è quasi un rito allo stadio del Liventina, squadra di metà classifica di Serie D. Ci si ritrova intorno ad un tavolo a guardare la partita delle italiane impegnate in Europa. Oggi è il turno della Juventus e c’è tanta gente anche questa sera, ma tra tutti spicca la presenza di Gianfranco Zigoni, che nella Juventus ci ha anche giocato. E ha fatto gol, il primo proprio contro l’Olympiacos: “Oggi è una serata speciale, sono con amici e oggi è il compleanno di Totti – Ha detto Zigo-gol ai microfoni di Sky Sport - Higuain? Io ero di un altro pianeta. Heriberto Herrera dopo uno Juventus-Olympiacos mi diede un cazzotto e non ho potuto reagire perché era grande e grosso. Quando è morto ho sperato di non rivederlo nemmeno lassù perché mi faceva solo correre. Quando non segnavo? Mi preoccupavo quando stavo male non quando non facevo gol. Io non ero un grande goleador, quando mi andava segnavo. Ero felice se segnavano i miei compagni perché io tanto avevo il posto garantito, loro no. Best? Peccato che sia morto, per anni ha cercato di copiarmi. Io non ho mai finto nella mia vita, io ero così. Non volevo fare il personaggio: sono andato in panchina in pelliccia, e giravo con la pistola perché mi piacevano i cowboy. Da bambino avevo due squadre: l’Inter e il grande Torino. La squadra nerazzurra mi voleva a tutti i costi, ma io sono retrocesso in B con il Verona e ho promesso ai tifosi di riportarli in Serie A. Il presidente mi diceva di andare per incassare i soldi dell’Inter ma io sono rimasto perché avevo fatto una promessa ai tifosi. Non ero innamorato del calcio, a me piaceva con i compagni all’oratorio. Fino a 15 anni non ho mai avuto allenatori, per il calcio era un gioco da bambini. Quando ho avuto il primo allenatore ho iniziato ad odiare il calcio, perché mi sono sempre sentito libero. Totti? Lo ammiro come uomo, è un ragazzo modesto e umile. Quando ho smesso per un anno mi sono svegliato e dicevo “devo andare ad allenarmi”, avevo gli incubi”.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
RASSEGNA STAMPA
Champions, il Corriere dello Sport: "Che fatica per la Roma a Baku"
28.09.2017 08:33 di Tommaso Bonan
L'edizione odierna del Corriere dello Sport dedica ampio spazio in prima pagina alle squadre italiane impegnate tra ieri e oggi nelle Coppe europee. "Che fatica per la Roma a Baku - si legge nel titolo - Manolas e Dzeko firmano il 2-1 sul Qarabag. "Lazio a porte chiuse contro lo Zulte, esame Lione per l'Atalanta", è invece il titolo riservato a due delle tre squadre che stasera scenderanno in campo per l'Europa League.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Champions League, Juventus-Olympiacos 2-0: decidono Higuain e Mandzukic
L'argentino entra al 60' e sblocca il risultato prima di ispirare l'azione del raddoppio: Allegri festeggia i primi tre punti nel gruppo D e l'aggancio allo Sporting Lisbona
© ANSA
di Giuliano De Matteis
MERCOLEDÌ 27 SETTEMBRE 2017 22:41
TORINO - Più pratica che bella, la Juventus non ha fallito la missione a cui era chiamata dopo il ko al 'Camp Nou' contro il Barcellona nel debutto in Champions League. Per un'ora ha sofferto ma alla fine, spinta dal tifo dell'Allianz Stadium, ha piegato la resistenza di un coriaceo Olympiacos e incamerato così i primi tre punti nel gruppo D che la vede ora appaiata allo Sporting Lisbona, battuto in casa dai catalani dopo il blitz in Grecia della prima giornata. Un successo che consente all'Italia di centrare un benaugurante tris dopo i successi di Napoli e Roma e che porta in calce la firma dell'uomo più criticato e più atteso delle ultime settimane: Gonzalo Higuain.
FRENO A MANO TIRATO – Prima del fischio d’inizio infatti fa ovviamente rumore l’esclusione dell'argentino (la seconda di fila dopo quella del derby), a cui viene preferito Mandzukic come centravanti del 4-2-3-1 mentre in mediana dà forfait all’ultimo minuto Pjanic, sostituito da Bentancur. Allegri poi - con Lichsteiner fuori dalla lista europea e senza gli infortunati De Sciglio e Höwedes – sceglie Sturaro come terzino destro e Douglas Costa e Cuadrado esterni alti ai lati di Dybala. Sull’altro fronte invece Lemonis, richiamato al posto dell'esonerato Hasi dopo che nel finale della passata stagione aveva già sostituito il portoghese Paulo Bento, per il suo nuovo esordio sulla panchina dei greci sceglie un modulo speculare a quello dei bianconeri. La Juventus cerca di impadronirsi subito del match, ma i greci coprono ogni varco e non fanno troppi complimenti. Ad accorgersene è Manduzkic che al 21’ sente sulle caviglie i tacchetti di Nikolaou, graziato dall’arbitro mentre prima erano stati Dybala e Bentancur a rischiare il cartellino giallo per aver interrotto due tentativi di ripartenza ospite. Intorno alla mezz'ora Allegri, che all’inizio incitava i suoi, inizia a perdere la pazienza e ad alzare la voce. La Juve si sveglia così a dieci minuti dal riposo: prima Cuadrado salta l’uomo sulla destra e centra per Manduzkic che di testa costringe Proto alla deviazione in tuffo, poi sul successivo corner è Sturaro a impegnare il portiere greco.
L’Olympiacos però non sta a guardare e replica con Emenike, protagonista di un ‘coast to coast’ in solitaria vanificato dal provvidenziale recupero di Barzagli che intercetta il passaggio destinato a Pardo solo nel cuore dell'area. Al 39’ è di nuovo Mandzukic a staccare nel cuore dell’area (stavolta il cross arriva dal mancino di Alex Sandro) ma Proto è ancora attento e come prima subito dopo arriva la ripartenza greca, con Sebà che impegna Buffon a terra. La Juve però non si spaventa però e insiste a ridosso del riposo, ma il portiere dice di no anche a Dybala prima di ringraziare il palo quando il cross teso di Douglas Costa sbatte sulla gamba di Engels che sfiora così l’autorete.
RIECCO IL 'PIPA' - Sopo l'intervallo la riprende senza cambi ma con Higuain a scaldarsi a bordo campo osannato dal pubblico dell'Allianz Stadium. Il copione in campo intanto non cambia rispetto al primo tempo, con l'Olympiacos schierato compatto nella propria metà campo e la Juventus in difficoltà al momento di verticalizzare per trovare l'imbucata tra la selva di maglie avversarie. C'è bisogno di cercare soluzioni alternative e Douglas Costa ci prova su punizione sfiorando il palo al 55', mentre Cuadrado poco dopo chiede invano un calcio di rigore per una trattenuta in area da parte di Koutris: il tedesco Stieler lascia correre e per poco non arriva la beffa, con Sebà che per fortuna di Buffon alza troppo la mira dal limite. A mezz'ora dalla fine scocca l'ora di Higuain, dentro al posto di Cuadrado, ma è Mandzukic a sprecare subito una ghiotta chance schiacciando troppo di testa da ottima posizione.
E al 67' c'è ancora lavoro per Buffon, costretto ad allungarsi su un velenoso tiro di Odjidja. Il 'Pipita' decide allora che è ora di rimettere le cose al loro posto e - a soli 8' dal suo ingresso in campo - si avventa sulla palla centrata da Alex Sandro e fulmina Proto in due tempi lasciandosi poi andare a un'esultanza liberatoria. Il tecnico ospite Lemonis prova a correre ai ripari inserendo Ben Nabouhane e Fortounis al posto di Pardo e Zdjelar. Ma la Juventus ormai ha azzannato preda, non ha alcuna intenzione di mollarla e all'80' chiude i giochi: ancora Higuain trova il corridoio giusto per Dybala che supera il portiere con un morbido tocco sotto, sulla linea salvataggio disperato di Engels che calcia però addosso a Mandzukic autore così quasi "involontario" del 2-0 bianconero. Nel finale c'è spazio anche per Bernardeschi (fuori Douglas Costa) e per i medici bianconeri, chiamati a soccorrere Chiellini che ha chiuso il match con una vistosa benda azzurra sulla testa dopo un duro scontro con un avversario. Finisce 2-0: la Juventus e Higuain sono tornati a ruggire.
FONTE: CorriereDelloSport.it