RECAP & IMPRESSIONI
I granata fanno la partita mentre l'HELLAS bada solo a chiudere tutti gli spazi cercando ĐURIĆ con palle lunghe o raramente LAZOVIĆ che a sinistra non appare in giornata: Normale che il TORINO passi al 28° con il terra-aria di VLAŠIĆ che riceve da SANABRIA, prende la mira sotto lo sguardo del neoentrato COPPOLA e insacca a mezza altezza... Ma nemmeno lo schiaffo preso sveglia i gialloblù che continuano a cincischiare, giocano all'indietro e appaiono timorosi e senza idee.
Nella ripresa il tema è più o meno quello aldilà della sfuriata iniziale di un HELLAS che spegne prestissimo gli ardori per un possibile recupero e viene più volte messa in pericolo dagli ospiti che sfiorano il raddoppio.
Pochi spazi, moduli a specchio e 1 contro 1 a tutto campo ma il TORINO ha interpreti di qualità e un gioco degno di questo nome mentre il VERONA non ha né gli uni né gli altri e così, quando il TORINO passa meritaatmente in vantaggio col gran gol di VLAŠIĆ, ha poi buon gioco nell'abbassare i ritmi e controllare in scioltezza la squadra scaligera che non reagisce nemmeno nella ripresa.
Brutta partita con i portieri a passarsi spesso la palla con lunghi rinvii e gli ospiti ad un certo punto a giocare quasi un torello a far girare a vuoto la malcapitata squadra scaligera: Naturali i fischi del pubblico del Bentegodi nel finale; che il TORINO fosse nettamente più forte dell'HELLAS lo sapevamo anche prima ma l'atteggiamento degli scaligeri doveva essere diverso.
L'unico, vero pericolo corso dagli ospiti è regalato da KARAMOH che nel finale, con uno svogliato retropassaggio, ha dato a BRAAF la possibilità di concludere (malamente) in porta.
Per farla breve: Lo SPEZIA combatte ad armi sorprendentemente pari col MILAN al 'Picco' e vince, il LECCE spaventa la LAZIO all'Olimpico fino al 94esimo, e il VERONA? Giochicchia col TORINO al Bentegodi palla lunga e pedalare sperando in un qualche intervento divino e Sabato arriva la trasferta a Bergamo dove BOCCHETTI troverà il maestro di JURIĆ sulla panchina avversaria e i nerazzurri che possono scalare importanti posizioni in classifica...
IL GIORNO DOPO, A MENTE FREDDA...
Sono davvero incavolato e ormai pure rassegnato ad essere deluso da un VERONA pessimo sia per qualità tecniche che umane e modellato da un proprietario tanto arrogante quanto privo di ambizione e visione, soddisfatto di potersi ritagliare uno degli stipendi più alti tra i suoi omologhi in Serie A in barba a qualunque risultato sportivo (altro che non dormirci la notte).
Alla salvezza credevo poco prima e credo ancora meno in questo momento dato che andrà già di lusso se, nelle ultime 3 partite, i gialloblù riusciranno a battere l'EMPOLI che ormai non ha più nulla da chiedere alla stagione mentre sia il LECCE che lo SPEZIA, aldilà di un potenziale biscotto al prossimo turno (al quale non voglio credere), hanno dimostrato sul campo di poter raccogliere punti con chiunque attraverso un'idea di calcio degna di questo nome e una mentalità adeguata alla categoria, un'idea e una mentalità che l'HELLAS non ha mai avuto nonostante due Direttori Sportivi e quattro allenatori a libro paga.
E siccome al peggio non v'è fine, patròn SETTI cadrà in piedi ancora una volta, retrocedendo in cadetteria o rimanendo in massima serie con un pacco di milioni (tra paracadute e/o introiti derivanti dai riscatti dei vari CAPRARI, SIMEONE, ILIĆ e compagnia bella) che, come in un film già visto, si guarderà bene dall'investire nella compagine gialloblù da rifondare completamente in campo e fuori: Del resto perché rinunciare alla gallina dalle uova d'oro?
Tanto da queste parti ci siamo abituati giusto? Il VERONA ha fatto più campionati in B che in A, mica è un dramma!
No infatti, non è un dramma... Perché il vero dramma è aver mancato per ben tre volte, grazie ad una gestione miope, il treno del consolidamento passato per via Olanda con JURIĆ, D'AMICO e TUDOR.
Cambieranno i giocatori il presidenteeee e l'allenator! Ma il Verona resteràaaa per sempre nel mio cuor!
Scatto di orgoglio e coraggio del duo ZAFFARONI-BOCCHETTI che, sulla trequarti, fa giocare dal primo minuto NGONGE e VERDI dietro all'apriscatole ĐURIĆ (personalmente pensavo ad una formazione più accorta ma probabilmente la vittoria dello SPEZIA sul MILAN e quella svanita al 94esimo del LECCE all'Olimpico contro la LAZIO ha convinto gli allenatori gialloblù ad osare di più, almeno al 'Bentegodi'); immutatto il resto dell'11 rispetto al 'Via del Mare' con DAWIDOWICZ confermato nei 3 dietro al posto di CECCHERINI, TAMÈZE e ABILGAARD a far legna in mediana e FARAONI e LAZOVIĆ a scorazzare sulle estreme.
Tipico 3-4-2-1 anche per il TORINIO di mister JURIĆ con MILINKOVIĆ-SAVIĆ tra i pali, BUONGIORNO al centro della difesa al posto dell'acciaccato SCHUURS con DJIDJI e RODRÍGUEZ ai lati, SINGO di nuovo titolare sull'esterna destra con VOJVODA dalla parte opposta e la coppia di centrali dai piedi buoni formata da RICCI e dal fresco ex ILIĆ a supporto di KARAMOH (che vince inizialmente il ballottaggio con SECK) e VLAŠIĆ (che da il cambio all'infortunato MIRANČUK) a loro volta a cercare di innescare l'unica punta SANABRIA che ha nel VERONA la sua vittima preferita in fato di gol.
Giornata piovosa al Binti con circa 20mila spettatori, 500 tifosi granata e Curva Sud, manco a scriverlo, esaurita.
Logo speciale a ricordare lo scudetto di 38 anni fa sulle maglie gialloblù, dirige il signor Marco Di Bello della sezione AIA di Brindisi.
PRIMO TEMPO
5° Doppio tentativo di TAMÈZE da fuori area: Il primo viene murato dai difensori granata, il secondo è ribattuto di pugno da MILINKOVIĆ-SAVIĆ che alla fine della concitata azione riagguanta la palla in uscita alta.
6° KARAMOH si presenta in area con un 1-2 e da destra la mette sul palo lontano dove VOJVODA è fortunatamente in ritardo...
9° VOJVODA ancora pericoloso a sinistra ma HIEN ribatte fuori area.
12° LAZOVIĆ da destra con un cross che MILINKOVIĆ-SAVIĆ para in tuffo in due tempi anticipando VERDI.
16° SANABRIA controlla al limite dell'area poi si gira all'improvviso anticipando HIEN ma MONTIPÒ fa buona guardia.
23° Problema al quadricipite destro per MAGNANI che chiede il cambio, al suo posto COPPOLA.
25° Dopo una caduta in area sulla quale chiede la massima punzione, ILIĆ interviene in maniera scomposta su FARAONI e viene ammonito: I butei ovviamente lo fischiano con veemenza... 28° TORINO in vantaggio al 'Bentegodi' con il terra-aria di VLAŠIĆ che riceve da SANABRIA, prende la mira sotto lo sguardo di COPPOLA e insacca a mezza altezza! Gran gol purtroppo...
32° Velo di VERDI e palla ad ABILGAARD che da fuori area spara sul fondo un rasoterra.
35° NGONGE con un tiro pretenzioso dai 35 metri: Palla fra le braccia di MILINKOVIĆ-SAVIĆ.
44° RICCI evita ABILDGAARD e in area prova la conclusione: Para a terra MONTIPÒ
45° FARAONI se l'accomoda con qualche problema da fuori area poi conclude direttamente sul fondo.
45°+2 Il signor Di Bello non fischia una chiara spinta di BUONGIORNO su ĐURIĆ, TAMÈZE in scivolata assassina interviene sul difensore granata e viene ammonito.
45°+4 KARAMOH da sinistra la mette in mezzo dove SANABRIA sul primo palo tutto solo spara altissimo... E Di Bello termina il primo tempo: I gialloblù escono tra i fischi e il pubblico di fede scaligera che li invita a svegliarsi.
SECONDO TEMPO
46° Anche DAWIDOWICZ e VERDI rimangono negli spogliatoi sostituiti da CABAL e DUDA, tatticamente il VERONA rimane quello del primo tempo.
47° COPPOLA sbaglia il rinvio in uscita dall'area, ne approfitta RICCI che prende palla e da destra la mette sul secondo palo dove VOJVODA giunge fortunatamente con un pizzico di ritardo.
51° Buon cross di LAZOVIĆ in mezzo all'area avversaria a cercare HIEN: Nessuno la tocca e sfera a fil di palo sotto gli occhi di MILINKOVIĆ-SAVIĆ.
56° NGONGE sorprende RODRÍGUEZ e parte a tutta velocità recuperato miracolosamente da SINGO, la palla rimane in area ma LAZOVIĆ, a rimorchio, esplode un tiraccio che finisce in Curva Sud sprecando una buona occasione.
60° Il TORINO richiama VLAŠIĆ in panchina al posto di SECK, cambia anche il VERONA con BRAAF a dare il cambio al neoantrato DUDA: VERONA bersagliato dagli infortuni muscolari.
63° ĐURIĆ trattenuto vistosamente da DJIDJI, giallo per il difensore granata.
64° SINGO per KARAMOH che in area sulla destra anticipa COPPOLA e prova il pallonetto su MONTIPÒ che tuttavia agguanta in presa alta.
67° CABAL ci prova con un tiro teso da fuori area: MILINKOVIĆ-SAVIĆ si tuffa a destra e devia a lato.
68° Doppio cambio TORINO: SANABRIA fa spazio a PELLEGRI, DJIDJI a SCHUURS.
71° Scivolata giudicata violenta di ABILGAARD su ILIĆ, Di Bello estrae il cartellino giallo in faccia al danese.
74° SECK in area decentrato destra prova il tiro sul primo palo: MONTIPÒ smanaccia alto a lato dove FARAONI mette fuori.
76° RICCI con un gran controllo al volo taglia in mezzo tra COPPOLA e HIEN poi, a tu per tu con MONTIPÒ, manca clamorosamente la porta! TORINO vicinissimo al raddoppio. Entra DEPAOLI al posto di FARAONI.
78° SINGO si fa tutta la fascia e va al tiro contro MONTIPÒ in area da destra: Bravo il portiere scaligero a ribattere ancora una volta!
79° SCHUURS da destra sul primo palo dove PELLEGRI cicca ma SINGO prova il tap-in alzando però troppo la mira.
80° SCHUURS di testa ribatte il cross di DEPAOLI, LAZOVIĆ raccoglie dal limite e prova al volo: MILINKOVIĆ-SAVIĆ respinge sulle ginocchia.
83° ILIĆ-KARAMOH-ILIĆ palla a PELLEGRI che da posizione difficile impegna MONTIPÒ in respinta bassa.
89° KARAMOH sbaglia clamorosamente il retropassaggio, BRAAF intercetta e s'invola in area: Un paio di finte e il pessimo tiro in Curva invece di cercare ĐURIĆ a sinistra o DEPAOLI a destra...
90° Tocca ad un altro ex come Ronaldo VIEIRA rientrato col MONZA dopo una lunga assenza a causa di un problema al ginocchio, gli fa spazio RICCI entra anche LAZARO al posto di KARAMOH.
90°+2 Parte la sciarpata di un'incredibile Curva Sud nonostante questa squadra meriti oggi solo calci nel didietro.
90°+4 Calcio d'angol per il VERONA, sale anche MONTIPÒ a provare l'incornata che non riesce grazie alla deviazione di MILINKOVIĆ-SAVIĆ ma ormai non c'è più tempo. Il 'Bentegodi' fischia: Questa sconfitta rovina già l'allungo del VERONA della settimana scorsa a causa della vittoria dello SPEZIA sul MILAN (e fortuna che il LECCE rimane a + 2 dopo essere andato vicinissimo alla vittoria all'Olimpico contro la LAZIO).
VOTI
MONTIPÒ Nel primo tempo cade sulla bomba imparabile di VLAŠIĆ, nel finale limita un passivo peggiore grazie al tempismo e alle grandi doti che possiede 6,5
MAGNANI Deve controllare lo sgusciante KARAMOH e ci riesce anche a dovere per poco più di 20 minuti prima di lasciare il campo tradito dal quadricipite destro Non giudicabile (gli da il cambio COPPOLA al 23°: Troppo attendista su un uomo di qualità come VLASIĆ che al 28° controlla, ringrazia e batte MONTIPÒ a mezza altezza ma dov'è Diego invece di aggredire? Grave errore anche nel rinvio al 47°. Bravo al 50° in anticipo sulla trequarti sul diretto avversario. In difficoltà anche al 64° su KARAMOH. Al 76° non riesce a bloccare RICCI che dal canto suo, su una palla spiovente, ha un controllo pazzesco... 5)
HIEN Mai in difficoltà su SANABRIA mette a segno un'altra grande partita anche se purtroppo serve a poco 6+
DAWIDOWICZ Scomposto all'11° quando manca l'intervento su RICCI che riparte in pericoloso contropiede però, con le sue difficoltà, tiene botta finché è in campo 6 (gli da il cambio CABAL al 46°: Sostenuto dall'incoraggiamento del pubblico inizia con un fallo poi si rifà e conquista un corner in percussione al 51°. Bella uscita dall'area in anticipo anche al 65°, poi il VERONA riparte da dietro. Buon tiro teso da fuori area al 67°: MILINKOVIĆ-SAVIĆ si tuffa a destra e devia a lato... Juan andrebbe forse visto più spesso dall'inizio 6+)
FARAONI Palla pigrissima al 43° nel centrocampo gialloblù, poco dopo prova il tiro sbagliando grosso. Il solito FARAONI degli ultimi tempi che prova a fare il compitino e a volte (come oggi) non gli riesce nemmeno. Tanti errori e sensazione di poco aiuto anche emotivo alla squadra lui che da capitano è sempre stato prezioso anche da questo punto di vista 5 (gli da il cambio DEPAOLI al 76°: Entra in un finale in cui anche FARAONI sembra non averne più... Non giudicabile)
ABILDGAARD Ma cos'ha 'sto giocatore da essere ormai considerato un titolare indiscusso? Buon fisico, qualche spizzata di testa ma un centrocampista dovrebbe avere anche qualche idea palla al piede in mezzo al campo... 5
TAMÈZEDoppio tentativo al 5° da fuori area: Il primo viene murato dai difensori granata, il secondo è ribattuto di pugno da MILINKOVIĆ-SAVIĆ che alla fine della concitata azione riagguanta la palla in uscita alta. Bella l'imbucata per LAZOVIĆ che al 40° supera SINGO ma conquista solo un corner e 5 minuti più tardi viene ammonito per un fallo di frustrazione su BUONGIORNO. Nella ripresa fa quel che può ma da Adrien ci si aspetta tutti decisamente di più... 5+
LAZOVIĆ Qualche cross lo mette nel primo tempo ma li sbaglia tutti per misura e/o mira. Altro buon cross al 51° e al 56° gli capita sui piedi una grande occasione che poteva sfruttare sicuramente meglio... Ci prova un'ultima volta all'80° impegnando MILINKOVIĆ-SAVIĆ 5+
NGONGE Bella disce al 49° ma BUONGIORNO è più bravo ancora nel farsi far fallo e cadere appena può. Bravo in fase difensiva a recuperare sul neoentrato SCHUURS al 75°. In fase offensiva avrebbe una grande occasione al 56° ma SINGO lo ferma in qualche modo... Era atteso con grande speranza dopo il gol di Lecce da subentrato ma delude in gran misura 5,5
VERDI Altra prestazione deficitaria da parte di Simone che contro la sua ex squadra da pure forfait dopo metà gara 5- (gli da il cambio DUDA al 46° e 12 minuti più tard si butta a terra con palla a favore lasciando palla agli avversari che ripartono in pericoloso contropiede, gli da quindi il cambio BRAAF al 60°: Buon cross sul primo palo all'87°, sciupa malamente la più grossa occasione del match e per il resto... Sta ancora cercando di entrare in partita 5)
ĐURIĆ A uomo su BUONGIORNO lo segue e guadagna fallo al 14° quando MILINKOVIC-SAVIC lo cerca con un lancio profondo. Il suo guaio è anche il suo maggior pregio: Fisicamente è un colosso e quindi l'arbitro tende sempre ad ignorare le spinte e i falli che, in altre circostanze, gli fischierebbe a favore, così non trovando sponde termina in maniera deficitaria anche questa partita 5+
ZAFFARONI Altra gara preparata a chiudere ogni spazio e ripartire in contropiede su LAZOVIC, NGONGE, VERDI o ĐURIĆ: I primi tre non si esaltano mai mentre Milan non trova una sponda una (anche perché i primi tre gli girano al largo). Un più per il coraggio nel mettere VERDI e NGONGE dal primo minuto contro l'ottava forza del campionato, ma per il resto non ha idee quando il consueto 'palla lunga e pedalare' non funziona e gli infortuni si susseguono a catena condizionando il match. C'è poi l'atteggiamento in campo della squadra che non va ma quella non è stata mai la specialità della casa... 5
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Mister ZAFFARONI «...Fare quattro cambi per motivi fisici è un'anomalia, che condiziona la partita. Queste sono gare in cui l'aspetto nervoso diventa importante: all'inizio della partita abbiamo perso qualche duello di troppo, ci ha fatto perdere qualche distanza. L'aspetto nervoso incide, ma non ci si può far nulla: bisogna essere in grado di sopperire a questa cosa. La squadra è riuscita a gestire questo aspetto nel percorso, anche se in alcune gare l'abbiamo un po' sofferto. Mancano tre partite, dovremo essere bravi a ricaricarci e affrontarle con lo spirito giusto, come abbiamo sempre fatto. Le scelte sul piano tattico? Ci sono state partite in cui si è deciso di fare qualcosa di diverso per il tipo di avversario. Domenica scorsa la squadra ha fatto una prestazione ottima, anche dal punto di vista tattico. Le difficoltà non sono emerse sul piano tattico, ma più in duelli che solitamente non perdiamo. Il rammarico riguarda soprattutto gli infortuni: quattro stop obbligati diventano anche difficili da commentare... C'è un grande dispendio di energie, alla fine della settimana si guarda molto quello e si cerca di mettere in campo il miglior undici iniziale, con sostituzioni quasi programmate. Il Torino lavora molto sui lanci lunghi, nel gioco aereo Abildgaard è un elemento importantissimo: abbiamo pensato alla partita nella sua globalità, e non solo nell'undici iniziale. Abbiamo preso male alcune distanze: Magnani, in avvio, aveva qualche problema fisico, e quando viene a mancare una situazione se ne creano a catena delle altre. Quello che di buono dobbiamo portarci da questa partita è che, nonostante una situazione di questo tipo, siamo rimasti dentro la partita e abbiamo creato pure i presupposti per pareggiare. Gli episodi, poi, determinano il risultato, e il Toro in questo è stato superiore a noi. Perché Depaoli e non un giocatore offensivo come ultimo slot? Faraoni aveva i crampi, peraltro era una sostituzione che abbiamo forzato, considerando che era l'ultimo slot. Se la contestazione dei tifosi vi sorprende? I tifosi sono sempre da rispettare: hanno manifestato il loro stato d'animo e ne prendiamo atto. Il nostro obiettivo è quello di cercare di dare più soddisfazioni possibili: capisco che sia difficile da comprendere, ma stiamo facendo una rincorsa importante. Sono stati mesi difficili, la squadra ha fatto un percorso importante: manca ancora un pezzettino, noi ce la stiamo mettendo tutta. All'interno di un percorso così è fisiologico che ci sia qualche inciampo. La squadra sin qui è stata brava a reagire, ce la metteremo tutta per provare a raggiungere l'obiettivo... Bisogna fare quello che abbiamo fatto in altre occasioni simili: non demoralizzarci, sperare che gli infortuni di oggi non siano gravi e ricaricarsi dal punto di vista mentale. Chi avrà più capacità di rimanere dentro questo tipo di partite porterà a casa questa salvezza. Fin qui la squadra è stata brava a ricaricarsi dopo piccoli incidenti, lo farà sicuramente anche in queste ultime tre partite: l'obiettivo, ora, è arrivare fino in fondo» TuttoMercatoWeb.com
Mister JURIĆ tecnico del TORINO (che sogna di tornare al VERONA un giorno 😂 ) «Il Torino ha fatto una grande partita, dovevamo chiuderla prima. Contro il Lecce ho visto un grande Verona, avevo tanta paura di questa partita: se riusciranno a replicare gare così sono difficili da affrontare. Oggi il divario è stato enorme. Quanto sente di aver portato più in alto il Torino nei singoli? Abbiamo fatto un lavoro strepitoso: per certi versi la situazione è stata più grave a Torino che a Verona. A Verona partivamo da zero, qui siamo partiti con diversi problemi. Siamo ripartiti con un gruppo che guadagna poco, e questo era importante per il club, e ora il futuro per il club è molto più roseo. Se mi piacerebbe tornare a Verona un giorno? Assolutamente... Sarebbe il mio sogno. Cosa ho detto a Bocchetti? Quando giochi per salvarti le motivazioni sono diverse: dopo tre anni di un certo livello, lottare per la salvezza non è semplice per i vari Faraoni, Lazovic, Tamèze... Il Toro invece è in un momento positivo. Bocchetti non volle entrare nel mio staff e non gliel'ho ancora perdonato (ride, ndr). Secondo me sta facendo un grande lavoro, ha un'ottima media punti. Quello che conta ora è che il Verona si salvi: hanno grandi possibilità ed è quello che auspico. Se si può dire che nei duelli individuali non ci sia stata partita? È stata una gara diversa da quanto immaginassi, me l'aspettavo più difficile. Credo che la mia squadra sia cresciuta nei movimenti, nell'attacco degli spazi, abbiamo più soluzioni. Non mi aspettavo però un dominio simile» TuttoMercatoWeb.com
Darko LAZOVIĆ un po' sottotono anche oggi... «Ci aspettavamo qualcosa in più da parte nostra, considerata l’importanza della partita. Purtroppo è andata male. Sapevamo che il Torino era in salute e che gioca bene. Ora però non dobbiamo abbassare la testa perché mancano ancora 3 partite. Siamo a pari punti con lo Spezia e nei prossimi impegni dobbiamo raccogliere più punti possibili... Ce la siamo giocata sempre, anche quando la distanza dal quartultimo posto era enorme. Ora siamo lì e siamo molto arrabbiati per aver perso. Il Torino ha fatto meglio di noi e l’hanno meritata. Nei prossimi match dobbiamo dare di più» TGGialloBlu.it
Nikola VLAŠIĆ man of the match ai microfoni di DAZN «Se ci sentiamo maturi per poter sognare l'Europa? Sì. Il Verona è una buona squadra. Questa stagione è difficile ma noi lavoriamo tanto e le ultime tre partita saranno importanti per finire bene il campionato. Quanto sono soddisfatto della mia stagione? Non sono soddisfatto perchè penso a fare più gol e assist. Dopo il mondiale non ho giocato al mio livello ma ora mi sento al 100% e le ultime tre partite sono importanti per me e per la squadra» TuttoMercatoWeb.com
Venerdì il LECCE ha sfiorato la vittoria all'Olimpico contro la LAZIO salvata solo al 94esimo da MILINKOVIC-SAVIC che ha fissato il punteggio sul 2 a 2 mentre ieri lo SPEZIA ha regolato il MILAN al 'Picco' per 2 a 0, la SALERNITANA ha battuto di misura l'ATALANTA all'Arechi nel finale e l'INTER continua la sua marcia zona Champions League affibbiando un poker al SASSUOLO (con doppietta d'autore di un LUKAKU tornato devastante): Al 'Meazza' finisce 4 a 2.
#PRIMAVERA 1 I ragazzi gialloblù cadono di misura in trasferta contro i pari età dell'EMPOLI ma mister SAMMARCO non ne fa un dramma dopo ben sette risultati utili 'La prestazione c'è stata, vogliamo farci trovare subito pronti contro il Milan'.
Sammarco: "La prestazione c'è stata, vogliamo farci trovare subito pronti contro il Milan"
Highlights Primavera 1 TIM 2022/23 | Empoli-Hellas Verona 1-0
il blog di Giovanni Vitacchio IL PAGELLONE DI VERONA-TORINO
Sport, 14 Maggio 2023
MONTIPO’ 7 Impossibile prendere la fucilata di Vlasic, che non trova alcun resistenza, evita che il passivo prenda contorni imbarazzanti. Un paio di miracoli clamorosi che tengono in qualche modo a galla il Verona, fino all’inesorabile fischio finale.
MAGNANI s.v. Esce per il solito, ricorrente, acciacco fisico.
COPPOLA 5 (dal 23°) Lentissimo sul gol di Vlasic, non accenna a un minimo di opposizione, lasciando che l’esterno granata prenda la mira. Costantemente in affanno e con il fiato corto, non riesce mai ad andare in anticipo ma è sempre costretto a inseguire, sprecando energie inutili. Poca presenza, poca qualità, tantissima incertezza.
HIEN 5 In diverse situazioni Sanabria lo scherza letteralmente, seppur senza mai forzare veramente. Sembra un debuttante, alla prima partita da professionista e la cosa è onestamente inspiegabile. Gioca con una frenesia che non ci sta e che crea solo confusione in tutto il reparto arretrato. Le cose non cambiano quando entra Pellegri, che gli va via con grande scioltezza.
DAWIDOWICZ 5.5 Lento e poco preciso, fa grande fatica a tenere Vlasic, che ha decisamente un altro passo rispetto a quello del buon Pawel, e infatti segna. Stringe i denti, ma i risultati sono quello che sono. Problemi anche quando è chiamato a impostare il gioco da dietro, ma quello non dovrebbe essere un suo incarico.
CABAL 6 (dal 1° s.t.) Atteggiamento giusto, entra bene, concentrato e va anche vicino al gol.
FARAONI 5 Tanti palloni giocati, tante scelte sbagliate. Soffre la corsa di Vojvoda, che lo doppia senza grande fatica. Ci mette l’esperienza e il fisico, ma le ciambelle non sempre escono col buco. Gli manca la spinta offensiva, troppo lo strapotere tecnico tattico di chi gli sta davanti.
DEPAOLI s.v. (dal 32° s.t.)
TAMEZE 5.5 Primo tempo non male, nelle grandi difficoltà di tutti gli altri compagni, che soffrono tremendamente la superiorità del Toro. E’ nel vivo del gioco e prova con Abildgaard a reggere l’urto del centrocampo granata. Nella ripresa però rallenta invece di accelerare, soprattutto quando il Verona dovrebbe lasciare tutto in campo e andare all’arrembaggio. Lui la carica non la suona e, anzi, si spegne lentamente proprio nei minuti finali.
ABILDGAARD 5.5 Leggermente meglio di Tameze, nonostante la qualità sia inferiore. Però ha un po’ più di presenza e forza fisica. Sta benino in campo e si getta letteralmente su ogni pallone. Prova a fare da filtro, anche se pure lui si lascia scappare in più situazioni gli avversari proprio centralmente. Tampona fin quando riesce, ma anche lui finisce con la lingua a penzoloni.
LAZOVIC 5.5 Soliti primi venti minuti buoni, con scelte giuste al momento giusto e la capacità di puntare e saltare l’avversario. Poi, lentamente si spegne, come già fatto tante, troppe altre volte in questo campionato. Ha nei piedi l’unico vero pallone da cacciare in porta, con Milinkovic Savic battuto e non riesce a fare di meglio che prendere il palo. Ancora un paio di occasioni, ma senza meritarsi la classica pagnotta.
NGONGE 5 L’eroe di Lecce contro il Torino non si fa vedere, se non a sprazzi, con qualche fiammata che rimane, però poca cosa. Non trova lo spunto, non trova collocazione, non trova mai i palloni che Djuric, puntualmente spizza per gli attaccanti esterni. Fisicamente regge fino al 25° del secondo tempo. Rimane in campo solo perché i cambi sono finiti.
VERDI 5 Il modulo speculare a quello del Toro, di fatto, lo toglie dal campo. Troppo distante da Djuric, non trova mai la mattonella giusta, nonostante venga verso il centro del campo a cercare palloni giocabili. Dalla mezz’ora del primo tempo gioco infortunato, con un problema all’inguine. Resiste per arrivare almeno all’intervallo. Non rientrerà più in campo.
DUDA s.v. (dal 1° s.t.) Si rompe subito.
BRAAF 4 (dal 15° s.t.) Sbaglia ogni pallone gli capiti tra i piedi.
DJURIC 6 L’unico che si salva, là davanti. Lotta come una bestia e riesce a prendere tantissimi palloni di testa, mettendo potenzialmente gli esterni nella condizione migliore per rendersi pericolosi. Prende una caterva di scarpate che, puntualmente, Di Bello non fischia mai. Ciò nonostante non smette di fare la sua partita col solito impegno, facendo bene quelle cose che sa fare. Magari non tantissime, ma le fa eccome.
ALL. ZAFFARONI 5 Insieme a Bocchetti decide di entrare dentro la gabbia dei leoni, senza un minimo di protezione. Gioca a specchio contro Juric e non poteva esserci decisione migliore. Questa scelta toglie dal campo Verdi che, se non gioca vicino alla punta, sparisce. Il Toro vince senza mai forzare la mano, perché se avesse voluto farlo, di gol ne avremmo contati magari altri tre. Inspiegabile l’atteggiamento dei suoi, soprattutto nella seconda parte del secondo tempo, quando il cuore dovrebbe contare più dei limiti tecnici. Inoltre, questi mille e mille infortuni non possono essere sempre sfortuna. Qualcosa che non torna, c’è.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
LE PAGELLE DI CALCIO HELLAS Verona-Torino 0-1, le pagelle gialloblù di CH
Hellas abulico e senza idee, i granata passano con Vlasic. Difficile trovare un gialloblù da salvare
di Tommaso Badia Maggio 14, 2023 - 14:50
Un Verona spento e senza idee crolla contro il Torino: a decidere il match è la sassata di Vlasic su cui Montipò poco ha potuto.
Di seguito le pagelle dell’Hellas, dalle quali emergono davvero poche sufficienze.
MONTIPÒ: 6
Non può nulla sulla bordata di Vlasic, poi prova a tenere in vita il Verona fino ala fine.
MAGNANI: 5,5
Appare in difficoltà, ma anche perché non è al meglio. Il cambio dopo poco più di venti minuti ne è la dimostrazione.
HIEN: 5,5
Prova a tenere botta, si arrabatta come può.
DAWIDOWICZ: 5,5
Vale più o meno lo stesso discorso fatto per Hien. Cambiato all’intervallo, resta da capire per per scelta tecnica o per infortunio.
FARAONI: 5
Il capitano oggi è particolarmente impreciso. Ne azzecca davvero poche, rischia di provocare un rigore su Ilic (che probabilmente c’era…).
TAMEZE: 5
Combatte, ma non basta. Suo uno dei pochi tiri dell’Hellas.
ABILDGAARD: 5
Cerca di filtrare in mezzo al campo, ci riesce fino a un certo punto.
LAZOVIC: 5,5
Centra un palo, ma non è un merito: da lì doveva spaccare la porta.
VERDI: 5
Non pervenuto.
NGONGE: 5
Come sopra.
DJURIC: 5
Fatica terribilmente anche a tenere su palla, ogni tanto vaga per il campo senza una meta precisa. Se non può usare il fisico, il suo apporto diventa nullo.
COPPOLA: 5
In colpevolissimo ritardo quando Vlasic ha tutto il tempo di stoppare, mirare e scaraventare in porta il missile che affonda il Verona.
DUDA: s.v.
In campo a inizio secondo tempo, la sua partita non dura nemmeno un quarto d’ora. Esce per infortunio: sfortunato.
CABAL: 6
Entra con un discreto piglio. Il ragazzo meriterebbe maggiore spazio, anche perché è l’unico braccetto veloce a disposizione.
BRAAF: 5,5
Si accende per una serpentina che sembra possa portare al pareggio, poi fa la scelta più sbagliata di tutte e calcia malissimo.
DEPAOLI: s.v.
ZAFFARONI: 4,5
Verona brutto e senza idee. Questa era una partita da vincere o perlomeno da non perdere. “Palla alta a Djuric e pregare” non è uno schema di gioco affidabile.
FONTE: CalcioHellas.it
14 Maggio 2023 - 14:46 Hellas Live Lettura: 1 min. Pagelle
Milinkovic-Savic 6,5 - I suoi rinvii innescano sempre pericoli in area come l’occasione capitata a Ricci. Attento sui cross che arrivano dal fondo del Verona. Quando viene chiamato in causa, come in occasione del tiro di Cabal, risponde presente.
Djidji 6 - Segue Verdi come un’ombra a Braaf senza dargli un attimo di respiro. Qualche sbavatura specialmente all’inizio ma poi cresce alzando il muro anche se i suoi interventi non sempre sono regolari. Dal 69’ Schuurs 6 - Preciso nelle chiusure, disputa uno spezzone attento.
Buongiorno 7 - Ormai è diventato uno dei punti fermi della retroguardia di Ivan Juric. Si francobolla a Djuric in ogni parte del campo combattendo sui palloni alti e compiendo ottime chiusure. Si fa vedere anche nella fase offensiva accompagnando l’azione,.
Rodriguez 6 - Imposta sempre il gioco dalle retrovie, fa valere il proprio fisico contro Ngonge che dalla sua parte non riesce mai a pungere come sa fare. Ogni tanto si prende qualche rischio ma senza conseguenze.
Singo 6,5 - Una presenza costante sulla fascia destra. Nel secondo tempo blocca la strada a Ngonge con un grande intervento ma poi si divora in due occasioni la palla del raddoppio prima calciando su Montipò e poi mettendo alto da posizione ravvicinata, anche se nel secondo caso era più difficile.
Ricci 6,5 - Cuce bene il gioco granata impostando l’azione palla a terra partendo dalle retrovie. Nella ripresa va vicino alla rete del pareggio sfruttando un rinvio di Milinkovic-Savic, mandando al bar Hien con una giocata favolosa ma fallisce forse la cosa più facile. Dal 90’ Vieira s.v.
Ilic 6,5 - Torna in quello che è stato il suo stadio per due anni e mezzo. Ordinato nella zona nevralgica del campo, dimostra di integrarsi molto bene con Ricci. Pericoloso sui calci piazzati.
Vojvoda 6,5 - Arriva col passo sbagliato sul suggerimento di Karamoh sparando alle stelle da posizione comunque decentrata. Fa vedere comunque delle ottime discese su una fascia non sua ma dove si è ambientato ormai bene.
Karamoh 6,5 - Molto nel vivo del gioco. Cambia spesso fronte d’attacco creando spunti interessati all’interno dell’area di rigore. Nel secondo tempo prova a sorprendere Montipò con un tocco ravvicinato senza successo, generoso anche nella fase difensiva. Rischia di vanificare tutto con un pallone regalato nel finale a Braaf. Dal 90’ Lazaro s.v.
Vlasic 7 - La rete con cui sblocca il match è un’autentica perla. Un saggio delle sue qualità. Fa scorrere il pallone e fa partire dalla distanza una conclusione con il mancino che non lascia scampo a Montipò. Esce per un problema fisico. Dal 61’ Seck 6 - Entra a freddo a causa del problema fisico di Vlasic, fa valere il proprio fisico nella zona offensiva.
Sanabria 6 - Prova a sorprendere Montipò nella prima frazione di gara ma, dopo essersi girato bene, spedisce fra le braccia del portiere. Guida però le ripartenze della sua squadra facendo un buon gioco per i compagni. Dal 69’ Pellegri 6 - Si muove bene e impegna Montipò con una conclusione in diagonale insidiosa.
Ivan Juric 7 - Gioca un brutto scherzo alla sua ex squadra inguaiandola in fondo alla classifica. Il suo Torino domina e il punteggio sarebbe potuto essere più largo specie con le tante occasioni nella ripresa.
Esplode la contestazione al Bentegodi al termine della sfida tra Hellas Verona e Torino. Dopo il fischio finale, la curva sud gialloblù ha esortato la squadra a tirare fuori gli attributi con un coro, sommergendo poi di fischi gli uomini di Zaffaroni e Bocchetti. Il ko di oggi complica la corsa salvezza dei veneti, ora appaiati in classifica con lo Spezia.
Montipò 6,5 - Nessun intervento di rilievo nel primo tempo: il sinistro di Vlasic è un laser che trafigge tutto ciò che incontra, pensare di opporvisi è pura utopia. Nel finale è l'unico a frapporsi tra il Torino e il raddoppio: decisivo prima su Singo, e poi su Pellegri.
Magnani 5,5 - La sua gara dura ventidue minuti: un paio di sverniciate a opera di Karamoh, poi la fitta al flessore. Dal 22' Coppola 5 - Concede una libertà inconcepibile a Vlasic, che ha tutto il tempo di armare il mancino e sbloccare il match.
Hien 5,5 - Gioca in casa, quando la mette sul fisico. Però è distratto, e in qualche occasione viene infilato pure lui: ingenuo sullo stop a seguire Ricci, che grazia Montipò dopo averlo tagliato fuori in bello stile.
Dawidowicz 5,5 - Dei due braccetti, nel primo tempo, è quello che soffre leggermente meno, ma pure lui si scopre spesso vulnerabile quando il Torino aumenta i giri sull'esterno. Dal 46' Cabal 6 - Personalità. È una conferma. Meriterebbe forse maggiore considerazione?
Faraoni 5 - Di mestiere, qualche situazione pruriginosa nel primo tempo riesce a sbrogliarla. Il guaio è che quella che un tempo era la sua miglior virtù, la capacità di sfondare a ripetizione sul binario, sembra evaporata. Desaparecido. Dal 77' Depaoli s.v.
Tamèze 5 - Il primo sussulto del match reca la sua firma: doppio tentativo e destro centrale che chiama in causa Milinkovic-Savic. Di lì in poi, però, il centrocampo viene bypassato con frequenza, e lui ha la sua dose di responsabilità.
Abildgaard 5 - Zaffaroni ha trovato in lui un equilibratore, in termini di presenza fisica e capacità di garantire copertura al terzetto. Nessuna di queste doti, però, viene a galla oggi: inefficace in entrambe le fasi.
Lazovic 6 - Nelle rade occasioni in cui il Verona trova il modo di affondare in verticale c'è sempre il suo zampino. Non è una casualità. Ultimo a mollare: sfiora il pari con un destro che scheggia il legno.
Verdi 5 - Il magic moment di qualche settimana fa è un lontano ricordo. Non gli riesce quella che dovrebbe essere la sua prerogativa, cucire gioco e imbucare, e resta in panchina dopo l'intervallo. Dal 46' Duda s.v. - Sfortunatissimo: alza bandiera bianca dopo 13'. Dal 61' Braaf 5,5 - Inconcludente. E quell'errore nel finale grida vendetta...
Ngonge 5 - Incassa una fiducia più che meritata dopo l'eurogol del Via del Mare. Ma non sfrutta l'occasione: fraseggio sterile con mediani e attaccanti, nessuna conclusione pericolosa verso lo specchio.
Djuric 5 - Atteggiamento encomiabile: capita di trovarlo addirittura in difesa, in un paio di circostanze. Il terzetto granata, però, lo assorbe completamente: non graffia e fatica pure nel gioco aereo.
Marco Zaffaroni 5 - Squadra molle in avvio e incapace di ricalibrare un'inerzia mentale che viaggia continuamente nella direzione dei granata. Cambi ingiudicabili: si ritrova a gestire quattro infortuni. Il dato inedito è che rimane seduto per l'intera gara: guida solo Bocchetti, oggi.
SERIE A
14/05 ALLE 14:30
di LUCA BARGELLINI
Serie A, la classifica aggiornata: il Torino sale a quota 49. Hellas impantanato a 30
Con la vittoria del Torino sul campo dell'Hellas Verona cambia nuovamente la classifica di Serie A nel corso della 35ª giornata di campionato. I granata salgono a quota 49 punti, mentre l'Hellas rimane ancora a 30. Di seguito la graduatoria completa:
Napoli 83 (campione d'Italia)
Juventus 66
Inter 66*
Lazio 65*
Milan 61*
Roma 58
Atalanta 58*
Torino 49*
Fiorentina 46
Udinese 46
Bologna 46
Monza 46
Sassuolo 44*
Empoli 38
Salernitana 38*
Lecce 32*
Hellas Verona 30*
Spezia 30*
Cremonese 24
Sampdoria 17 (retrocessa in Serie B)
Il Torino passa al Bentegodi grazie a un gol di Nikola Vlasic: la rete siglata al 28' dal croato condanna l'Hellas ad una sconfitta che infuoca la corsa salvezza. Il Verona è ora appaiato in classifica allo Spezia, vittorioso ieri contro il Milan. I granata, invece, si assicurano momentaneamente l'ottavo posto in solitaria.
Primo tempo deciso da Vlasic: gemma del croato
Le scelte di formazione del Verona sono quelle preventivate: l'unica variazione rispetto alla vittoria di Lecce è l'inserimento di Ngonge, preferito a Duda sulla trequarti. Nel Torino degli ex Juric e Ilic, invece, sono Karamoh e Vlasic ad agire a supporto di Sanabria. È proprio il croato a decidere la prima frazione con una pennellata d'autore, dal limite dell'area, che trafigge l'incolpevole Montipò dopo 28'. Un vantaggio ampiamente meritato per i granata, che bussano per due volte alla porta gialloblù con il vivace Vojvoda, imbeccato prima da un cross tagliente dell'ispirato Karamoh e poi protagonista di una percussione solitaria. Verona che, oltre alle difficoltà a pungere, perde per infortunio Magnani, sostituito al 22' da Coppola, eccessivamente morbido nella marcatura su Vlasic proprio in occasione del vantaggio siglato dal croato.
Lazovic scheggia il palo: Verona vicino al pareggio
In avvio di ripresa Zaffaroni opera altri due cambi, entrambi obbligati: si fermano anche Dawidowicz e Verdi, rilevati da Cabal e Duda. La sfortuna, però, s'accanisce sui gialloblù: dopo 13' alza bandiera bianca lo slovacco, che cede il posto a Braaf. Malgrado le difficoltà, l'Hellas riesce quantomeno ad alzare di qualche tacca la propria pericolosità offensiva: Ngonge ha una grande occasione al 57', su una bella rifinitura di Abildgaard, ma viene contrato sul più bello dal tackle pulito di Singo. Dopo il rimpallo è Lazovic ad andare alla conclusione, scheggiando il legno a porta semi-sguarnita.
Singo spreca per due volte il colpo del ko
A un quarto d'ora dal termine è il Torino a sfiorare il colpo del ko. Giocata minimal sull'asse Milinkovic-Ricci, con il portiere a pescare l'inserimento del compagno con un lancio chirurgico: lo stop a seguire dell'ex Empoli mette fuori causa Hien, ma la conclusione - con Montipò battuto - termina clamorosamente a lato. La squadra di Juric chiude con il rammarico di non aver archiviato prima la pratica: in rapida successione Singo sfiora per due volte il raddoppio, prima con un destro disinnescato da Montipò, e poi con una deviazione di coscia in area che termina alta di un soffio. Ci prova pure il subentrato Pellegri, da posizione defilata, e ancora una volta è il portiere dell'Hellas a metterci una pezza. L'ultimo sussulto lo regala Braaf, che dopo un dribbling in bello stile spreca una grande chance sparacchiando alto da ottima posizione. Per il secondo anno consecutivo, Juric batte al Bentegodi il 'suo' Verona. E per i gialloblù è un ko che rischia di avere importanti ripercussioni sulla volata salvezza.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
PRIMAVERA 1 Empoli - Hellas Verona, le pagelle degli scaligeri: prestazione deludente da parte degli 11 veronesi che interrompe così la striscia di risultati utili consecutivi
Le pagelle della squadra di Sammarco
TOMMASO UGLIETTI 12.05.2023 17:58
BOSEGGIA 6: incolpevole sul gol, subisce poche imbarcate che riesce però a sventare agevolmente
EL WAFI 5: spesso in difficoltà nella sua zona e con un cartellino giallo sulla testa che non gli permette di affondare in tackle più rischiosi
CALABRESE 5.5: meglio del suo compagno di reparto, nonostante il cartellino anche per lui riesce ad evitare che molti palloni sporchi potessero diventare pericolosi
CAIA 6: non riesce mai a trovare la porta nel corso della sua partita, ma si impegna in un lavoro sporco in mezzo al campo che ha permesso di creare i varchi giusti per le ripartenze (76' DENTALE 5.5: tocca pochissimi palloni senza essere mai pericoloso)
FLORIO 6: prende in mano il centrocampo nei pochi momenti di gestione della sua squadra, soffre la densità del centrocampo dell'Empoli (76' PATANE' 5.5: non entra in partita, si fa vedere solo in un paio di chiusure difensive)
BERNARDI 5.5: spinge troppo poco rispetto al solito, questa mancanza della sua peculiarità ha influito durante la partita
RIAHI 5.5: prestazione stranamente sottotono anche la sua, spinge poco e pensa più al lavoro difensivo che a quello offensivo (86' DIAO S.V.)
MATYJEWICZ 5: soffre le avanzate dal suo lato, trovato spesso fuori posizione (66' SCHIRONE 6: la sua forza fisica in mezzo al campo è stato sicuramente un fattore importante, mancato a causa della panchina iniziale, il suo ingresso ha donato maggiore sicurezza al centrocampo)
GOMEZ 6: sbaglia un paio di uscite a inizio partita, ma con la sua qualità riesce a gestire la maggior parte dei palloni che passano dalle sue zone
CAZZADORI 6: soffre le continue marcature strette dei centrali, riesce comunque a ritagliarsi qualche occasione ma mai seriamente pericolose, rimane comunque il sacrificio che viene sempre apprezzato
BRAGANTINI 5.5: nel primo tempo sbaglia molti palloni semplici ma conduce una partita sempre più in crescendo, non abbastanza però per evitare la sconfitta
FONTE: MondoPrimavera.com
14 MAGGIO 2022 Serie A TIM | Il Toro passa di misura al Bentegodi
Verona – È terminata 0-1 Hellas Verona – Torino, 37a giornata della Serie A TIM 2021/22. Nell’ultima giornata della stagione disputata allo stadio ‘Bentegodi’, la squadra di mister Tudor ha visto il ritorno in campo – dopo l’infortunio dello scorso 5 dicembre contro il Venezia – del difensore gialloblù Pawel Dawidowicz.
Venendo alla cronaca, è un inizio equilibrato quello tra Verona e Torino, con le due squadre che si studiano nei primi minuti di gioco e si creano un’occasione per parte.
All’8’ è l’Hellas a cercare la rete dell’1-0 con Caprari: il 10 gialloblù salta un avversario e prova il destro, ma il suo tiro termina sul fondo. Al 16’ sono invece i granata a provarci con Brekalo, che entra in area e calcia col sinistro, ma anche la sua conclusione finisce fuori.
Tre minuti più tardi il Torino passa però in vantaggio con lo stesso Brekalo, che dal cuore dell’area gialloblù realizza la rete del vantaggio ospite con un sinistro a giro sul secondo palo e l’aiuto della traversa.
L’Hellas reagisce alla rete subìta e sfiora il pareggio in due occasioni: al 35’ con Tameze, che servito sulla corsa entra in area e prova il sinistro di prima, ma la sua conclusione viene parata da Berisha. Tre minuti più tardi è Lazovic a sfiorare il gol con una potente conclusione d’esterno destro, deviata in corner dall’estremo difensore granata.
Al 4’ della ripresa, Montipò è bravissimo a sventare la doppia occasione per il Torino: sullo sviuppo di un calcio di punizione, il numero 96 gialloblù riesce, infatti, ad intercettare prima la conclusione di testa di Belotti e successivamente la respinta ravvicinata – sempre di testa – di Zima.
Cinque minuti più tardi il Verona sfiora ancora una volta la rete del pari con Caprari: il 10 gialloblù, al termine di un’azione insistita da parte dell’Hellas, prova la conclusione potente dal cuore dell’area, ma il suo tiro viene deviato dalla difesa granata e termina di un soffio a lato del palo alla sinistra di Berisha.
Con l’Hellas in avanti alla ricerca della rete del pareggio, il Torino prova a giocare in contropiede e si costruisce così un’occasione al 34’ con Pellegri: il numero 64 – subentrato al posto di Belotti – recupera palla e prova il tiro da fuori, colpendo il palo alla sinistra di Montipò.
Nel finale, il Verona prova con i cambi e le ultime energie rimaste a costruirsi occasioni per trovare la rete dell’1-1, ma con sei minuti di recupero il match si conclude con il punteggio di 0-1.
Il prossimo impegno dei gialloblù sarà quello del weekend del 21 e 22 maggio, quando il Verona affronterà in trasferta la Lazio, nel match valido per la 38a ed ultima giornata della Serie A TIM 2021/22.
HELLAS VERONA - TORINO 0-1
Rete: 19' pt Brekalo
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Montipò; Ceccherini (da 28'st Hongla), Günter (da 1' st Sutalo), Casale; Depaoli (da 28' st Cancellieri), Tameze (da 41' st Dawidowicz), Ilic, Lazovic (da 28' st Frabotta); Lasagna, Caprari; Simeone
A disposizione: Chiesa, Berardi, Veloso, Bessa, Coppola, Retsos, Praszelik
Allenatore: Igor Tudor
TORINO (3-4-2-1): Berisha; Izzo (da 15' st Djidji), Zima, Rodriguez; Aina, Lukic, Ricci (da 11' st Pobega), Vojvoda (da 11' st Ansaldi); Praet, Brekalo; Belotti (da 31' st Pellegri)
A disposizione: Milinkovic, Gemello, Pjaca, Seck, Mandragora, Warming, Linetty, Anton
Allenatore: Ivan Juric
Arbitro: Giacomo Camplone (Sez. AIA di Pescara)
Assistenti: Scarpa (Sez. AIA di Reggio Emilia), Nuzzi (Sez. AIA di Valdarno)
Empoli - Si è conclusa 1-0 Empoli-Hellas Verona, 31a giornata del campionato Primavera 1 TIM 2022/23.
Venendo alla cronaca, la prima occasione del match è per il Verona: contropiede di Riahi che porta palla e serve Cazzadori sulla destra, il quale viene contrastato da Boli, ma riesce comunque a servire Bragantini sul lato sinistro dell'area. Il numero trenta gialloblù appoggia a sua volta per Bernardi che però, con il mancino, non riesce a centrare lo specchio da distanza ravvicinata.
È l’Empoli, però, a passare in vantaggio all’11’ con il tap-in di Renzi che insacca sul secondo palo da distanza ravvicinata, sfruttando il cross basso dalla destra da parte di Alessio.
Al 27’, traversa dell'Empoli con Barsi che si inserisce sul lato destro dell'area, crossa in mezzo ma la traiettoria viene deviata da Bernardi sul legno più lungo: il pallone ritorna in area dove il tentativo a botta sicura da parte di Renzi viene deviato in angolo dalla scivolata decisiva di Matyjewicz.
Nella ripresa, grande occasione per il Verona: cross dalla destra di Bragantini, a rientrare con il mancino, colpo di testa di Riahi che prolunga verso l'incrocio più lontano, ma Stubljar compie una grande parata e devia il pallone in angolo.
Partita piuttosto bloccata sul piano tattico e si arriva quindi all’81’: Schirone crossa dalla trequarti destra e trova Cazzadori sul secondo palo, il quale colpsice di testa a incrociare, ma Stubljar non si fa sorprendere e blocca sulla propria sinistra.
Nuovo traversone, all’85’, questa volta dalla sinistra da parte di Riahi, ed è sempre Cazzadori a colpire di testa, ma il pallone termina alto.
Nel recupero, al 91’, conclusione di Bragantini dal limite sinistro, a giro verso il secondo palo: Stubljar si distende e respinge.
Il Verona insiste ancora: al 93’, personale di Diao sulla destra, movimento a rientrare sul mancino e tiro sul primo palo dove Stubljar respinge di piede.
L’ultimo tentativo del Verona arriva al 96’ su calcio d’angolo dalla sinistra, il pallone rimane in area dove Bernardi calcia di prima intenzione, ma lo centralmente e Stubljar blocca.
Il prossimo impegno dei gialloblù è in programma mercoledì 17 maggio (ore 16), al ‘Sinergy Stadium’ contro il Milan, gara valida per la 32a giornata di campionato.
EMPOLI-HELLAS VERONA 1-0
Rete: 11' Renzi
SECONDO TEMPO
96' Corner dalla sinistra, il pallone resta in area dove Bernardi calcia a botta sicura ma centralmente e Stubljar blocca: arriva poi il triplice fischio dell'arbitro
93' Azione personale di Diao sulla destra, movimento a rientrare sul mancino e botta sul primo palo dove Stubljar respinge di piede
91' Conclusione di Bragantini dal limite sinistro, a giro verso il secondo palo: Stubljar si distende e respinge
90' Assegnati sei minuti di recupero
85' Nuovo traversone, questa volta dalla sinistra da parte di Riahi, ed è sempre Cazzadori a colpire di testa, ma il pallone termina alto
81' Cross dalla trequarti destra di Schirone che trova Cazzadori sul secondo palo: colpo di testa a incrociare, ma Stubljar non si fa sorprendere e blocca sulla propria sinistra
66' Ci prova l'Empoli dal limite con Renzi, ma il suo destro rasoterra è debole e termina sul fondo
51' Grande occasione per il Verona: cross dalla destra di Bragantini, a rientrare con il mancino, colpo di testa di Riahi che prolunga verso l'incrocio più lontano, ma Stubljar compie una grande parata e devia il pallone in angolo
45' Si riparte: dai ragazzi!
PRIMO TEMPO
46' Si chiude qui la prima frazione di gioco
45' Assegnato un minuto di recupero
38' Calcio d'angolo dalla destra di Florio, è Matyjewicz a saltare più in alto di tutti nel cuore dell'area, ma il pallone termina alto sopra la traversa all'altezza del secondo palo
27' Traversa dell'Empoli con Barsi che si inserisce sul lato destro dell'area, crossa in mezzo ma la traiettoria viene deviata da Bernardi sul legno più lungo: il pallone ritorna in area dove il tentativo a botta sicura da parte di Renzi viene deviato in angolo dalla scivolata decisiva di Matyjewicz
19' Reagisce l'Hellas: Bragantini alleggerisce per Florio che, dal limite, crossa di prima sul secondo palo dove Cazzadori impatta di testa e Stubljar deve salvare mandando in angolo all'altezza del primo palo
11' GOL! Empoli in vantaggio con il tap-in di Renzi sul secondo palo, che sfrutta al meglio il cross basso dalla destra di Alessio
9' Altro tentativo dei gialloblù, questa volta è Cazzadori a cercare il secondo palo colpendo di testa dal lato sinistro dell'area, su sponda di Caia, ma la conclusione è debole e Stubljar blocca senza problemi
6' Contropiede del Verona con Riahi che porta palla e serve Cazzadori sulla destra, viene contrastato da Boli, serve Bragantini sul lato sinistro dell'area, il quale appoggia poi a Bernardi che però, con il mancino, non riesce a centrare lo specchio da distanza ravvicinata
1' Fischio d'inizio: dai ragazzi!
Empoli: Stubljar, Barsi, Degli Innocenti (dal 55' Zenelaj), Indragoli, Alessio (dal 55' Bucancil), Boli (dall'89 Fonassi), Ignacchiti (dall'89' Marianucci), Renzi, Angori, Kaczmarski (dal 55' Tropea) Dragoner
A disposizione: Fantoni, Seghetti, Magazzu, Seck, Stassin, Vallarelli, Ekong, Obeng
Allenatore: Antonio Buscé
Hellas Verona: Boseggia, El Wafi, Calabrese, Caia (dal 71' Dentale), Florio (dal 71' Patané), Bernardi, Riahi (dall'86' Diao), Matyjewicz (dal 68' Schirone), Gomez, Cazzadori, Bragantini
A disposizione: Marchetti, Toniolo, De Battisti, Ebengué, Zorom, Dalla Riva, Dias Patricio, Nwanege
Allenatore: Paolo Sammarco
Arbitro: Giuseppe Mucera (Sez. AIA di Palermo
Assistenti: Marco Colaianni (Sez. AIA di Bari), Andrea Maria Masciale (Sez. AIA di Molfetta)