5 punti in 15 partite e fino a 34 da doverne ancora fare nelle rimanenti 23 per raggiungere una salvezza praticamente impossibile, numeri drammatici che contano 12 sconfitte di cui 10 consecutive in seguito a quella, dolorosissima, nello scontro diretto con lo SPEZIA al Bentegodi che ha portato gli Aquilotti quartultimi a 8 lunghezze dal VERONA, e poi solo 12 gol fatti a fronte dei 29 subiti (peggior difesa del campionato all'imbarazzante media di quasi 2 reti buscate a partita).
Numeri che fotografano al meglio la situazione del bel giocattolo smantellato quest'estate quando TUDOR, capendo che cosa gli sarebbe stato chiesto, ha preferito migrare in Francia e pure D'AMICO, figlio d'arte di SETTI inventato diesse proprio dal Pres, ringraziava tanto ma approfittava dell'opportunità che si apriva all'ATALANTA orfana di SARTORI; risultato? Direi ne più ne meno di quando l'imprenditore di Carpi è lasciato completamente solo al comando:
Il nuovo Direttore MARROCCU si dimostra presto abile solo a parole, il nuovo allenatore CIOFFI, partito già con l'handicap di dover fare un calcio non suo, è subito vittima di equivoci tattici che presto lo schiacceranno e la qualità tecnica persa con BARÁK, CAPRARI e SIMEONE rimpiazzata tardi e male, poi l'arrivo di BOCCHETTI che ha imparato a sue spese cosa significhi 'imitare' il calcio di JURIĆ senza avere la necessaria esperienza e il materiale umano adeguato... Un po' come prendere in mano una motocicletta convinti che tanto, sapendo portare un'automobile, basterà più o meno lasciarsi andare al flusso del traffico.
Questo in due parole quanto è successo fin qua e domani, pronti-via, si riparte in un trasferta che, per crudele scherzo del destino, metterà di fronte l'HELLAS alla sua nemesi, senza il sostegno dei propri tifosi bloccati dal CASMS e il tipo di calcio da sempre cercato che, una volta conosciuto, probabilmente ha ormai fatto più danni di quanto ci abbia fatto divertire (ma prima o poi qualcuno ai vertici del club scaligero dovrà pur rendersi conto di questo e magari far pace col passato una volta per tutte).
Precedenti
Il prossimo match fra TORINO e VERONA sarà il 53esimo della storia! Partita di grande tradizione dunque che vede i padroni di casa in netto vantaggio nelle statistiche con 21 vittorie e 9 sole sconfitte a fronte di 22 pareggi.
Successo di misura per i granata anche in occasione dell'ultimo match in Piemonte del 19 Dicembre 2021 nel quale fu determinante l'errore di MAGNANI.
Prima di allora quattro pareggi in altrettante partite dal 2016 al 2021:
Ma il pari è risultato piuttosto frequente in questi anni al comunale (rinominato 'Stadio Olimpico Grande Torino') dato che negli ultimi 12 match in Serie A tra le due compagini la X è uscita ben 7 volte...
Vittoria fortunosa ma certamente meritata nell'1 a 0 del 21 Settembre 2014 con MANDORLINI in panchina, IONITA giustiziere e 'San' RAFAEL a cui dover accendere un cero una volta di più.
2 a 2 tiratissimo anche nel 2013 con i gialloblù a sprecare ben più del dovuto ma a restare negli occhi e nelle menti di tutti i tifosi gialloblù in trasferta nella Torino granata non può che essere lo spettacolare l'1 a 4 in Serie B del 12 Marzo 2012: Con un HELLAS esagerato ed un 'Coast-to-Coast' di Mimmo MAIETTA che ancora, al solo pensarci, fa provare forti emozioni...
L'ultimo successo dei piemontesi risale al largo 5 a 1 del 2001-02 quando MUTU illuse i tifosi scaligeri prima dell'esondazione del Toro con VERGASSOLA, GALANTE, LUCARELLI e FERRANTE che segnò due volte; dolorosissimo anche il 4 a 0 del 1968-69 che rimane ad oggi la vittoria più sonante del TORINO sul VERONA in Piemonte.
La prossima sfida è stata affidata alla direzione del signor Federico Dionisi della sezione AIA de L'Aquila.
Zaffaroni: "Contro il Torino massima intensità fisica e mentale"
QUI TORINO (sponda granata)
La squadra di JURIĆ è data da tutti in un grande momento di forma e pronta a ripartire in campionato col piede giusto come sta a dimostrare anche il poker rifilato al MONZA nell'ultima amichevole.
Praticamente certe le assenze dello squalificato BUONGIORNO e degli infortunati AINA, SINGO, ILKHAN e PELLEGRI mentre LINETTY si avvia al pieno recupero; in difesa probabile ballottaggio tra DJIDJI e ZIMA.
Probabile formazione
3-4-2-1 con Milinkovic-Savic; Djidji-Schuurs-Rodriguez; Lazaro-Lukic-Ricci-Vojvoda; Vlasic-Miranchuk; Sanabria.
QUI VERONA FARAONI ancora ai box a causa di un problema muscolare che s'è protratto oltremodo sin qui, in dubbio ILIĆ tornato ancora 'rotto' dal Qatar e LASAGNA che scalpita ma potrebbe dover fare i conti con le ultime scorie prima del definitivo rientro.
Sull'esterna destra DEPAOLI, TERRACCIANO o LAZOVIĆ? In difesa è ballottaggio tra DAWIDOWICZ e HIEN.
Probabile formazione
3-4-2-1 con Montipò; Ceccherini-Hien-Günter; Lazovic-Veloso-Tameze-Doig; Verdi-Kallon; Henry.[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
Mister JURIĆ «Lunga pausa? Un po' particolare, cercavamo di lavorare bene e mantenere la forma. Avevamo diversi giocatori al mondiale e poi li abbiamo inseriti, abbiamo lavorato bene. Situazione infortunati? Linetty è recuperato, Singo se tutto va bene dopo la partita rientra, Aina ha avuto un brutto infortunio e ha bisogno di tempo. Anche Ilkhan e Pellegri sono fuori. Il Verona? E' davanti al Toro da tre anni, dimostra che togliendo otto o dieci squadre le altre sono simili: il Verona può essere davanti al Toro e poi trovarsi in una situazione non bella nonostante acquisti come Hien, Doig e Soulemana con la stessa ossatura. Sono sempre uguali, molli un attimo e ti trovi in quella situazione. La differenza è minima, così la vedo anche domani: una sfida di valori alla pari, dovremo essere concentrati e sul pezzo. Dobbiamo vincere contrasti per poi metterci qualità e tecnica per vincere» TuttoMercatoWeb.com
Mister ZAFFARONI «La mia prima volta su una panchina di Serie sarà sicuramente una grande emozione, personalmente sarà il compimento di un percorso iniziato da lontano. Dovremo dimostrare grande attenzione e concentrazione, il momento ce lo impone. Giocheremo contro una squadra che ha caratteristiche precise, contro cui servirà fare una partita di grande intensità e concentrazione. In queste settimane ci siamo preparati per fare questo tipo di prestazione. Come sta il Verona? È un momento atipico per tutti: quando vivi una situazione come la nostra avresti voglia di giocare subito per riscattarti, ma ovviamente la sosta per il Mondiale non ce l'ha permesso. La partita di mercoledì sarà un po' come la prima di campionato, noi lavoriamo quotidianamente per far sì che questi sei mesi siano sei mesi importanti e stiamo lavorando per farlo. In questo momento le promesse se le porta via il vento, più che le parole servono i fatti: i tifosi si aspettano i risultati che cercheremo di ottenere con grande umiltà. Che Torino mi aspetto? Una squadra con caratteristiche precise, delineate, che sono emerse anche nell'ultima amichevole contro il Monza. Noi dovremo disputare una gara di grande attenzione e intensità sia dal punto di vista fisico che mentale. Dovranno essere queste le nostre armi per provare a portare a casa il risultato... Senza dubbio Juric qui ha lasciato un’impronta importante, ma ogni stagione è diversa dall'altra e la squadra deve sapersi adattare ai diversi stili di gioco. Il Verona negli anni ha mantenuto certi principi di gioco, che hanno portato benefici, poi ci sono le attenzioni e le sfumature che vanno modificate in rapporto al momento che si vive e all’avversario che si affronta» HellasVerona.it
Maurizio SETTI alla 'Gazzetta di Mantova' «Quando tornerò in tribuna al Martelli? Spero presto, Gennaio è un mese complicato fra mercato e tante partite, ma a me piace il calcio e ho una gran voglia di tornare a vedere il Mantova. Piccoli? È una persona seria, che ha preso in mano tanti aspetti della società e ha una gran voglia di fare bene per passione e senza secondi fini. Non è un magnate dagli occhi a mandorla che viene qui promettendo la Champions, perché un tipo cosi non sarebbe compatibile con me. Il Verona per il Mantova deve essere una spinta, non un peso. Ghilardi, Pierobon, Conti che aspettiamo al rientro e lo stesso Yeboah sono giovani di gran livello, che senza un rapporto diretto fra le due società probabilmente non sarebbero arrivati» HellasLive.it
Paolo Bordonaro agente di KALLON «La sua prima parte di stagione la valuto positivamente. Ha segnato all’esordio, poi è entrato in diverse partite e nelle ultime ha giocato dall’inizio. A causa di alcune espulsioni poi l’allenatore è stato costretto a cambiare assetto e Yayah ne ha subito le conseguenze. Lo vedo in crescita, ha la stima di compagni e mister, credo che abbia grandi margini di miglioramento. Lui ha grande stima dell’allenatore e cerca di mettere in pratica tutti i consigli. L’atmosfera nel gruppo mi sembra di aver capito sia positiva. Poi si è aggiunta una figura come quella di Sogliano che con Marroccu forma una coppia affiatata e di grande spessore. Mi è stato detto che si lavora sodo negli allenamenti, quindi ci vorrebbero un paio di risultati positivi per svoltare. Se resterà all’Hellas fino al termine della stagione? È felice a Verona: città meravigliosa come i suoi tifosi, c’è grande passione allo stadio e per quanto ci riguarda non ci sono pensieri di voler cambiare squadra» CalcioHellas.it
LE PAGELLE DI CALCIO HELLAS Pagellone di fine 2022, lo staff
Cioffi non riesce a imporre il proprio gioco, Bocchetti non dà la svolta, Marroccu delude (come la società)
di Tommaso Badia Gennaio 1, 2023 - 19:55
Il 2022 è ormai alle spalle ed è giunto il momento di fare un primo bilancio di questa (difficilissima) stagione dell’Hellas.
Dopo aver dato un’occhiata al rendimento dei giocatori, il nostro Pagellone si chiude con i voti relativi allo staff. Di seguito, dunque, le nostre valutazioni.
CIOFFI: 5
Con lui è probabilmente stato fatto lo stesso errore già fatto con Di Francesco, vale a dire affidare una squadra con una precisa identità a un allenatore che avrebbe voluto sviluppare un tipo di gioco diverso. Da questa situazione esce una specie di “ibrido” che porta a parecchia confusione e, alla fine, a un esonero che però non ha sortito effetti. Ha colpe, ma fino a un certo punto.
BOCCHETTI: 5,5
Arriva per dare continuità al “metodo Juric”, ma la squadra è quella che è e lui non ha certo l’esperienza per gestire una situazione a dir poco complicata. Speriamo che l’affiancamento di Zaffaroni possa farlo crescere, anche perché cinque anni di contratto sono un’investitura importante…
MARROCCU: 4
Più che un voto a Marroccu e basta, è un voto alla politica societaria di quest’estate: che tanti giocatori puntassero più in alto era prevedibile e tutti sanno che il Verona per sopravvivere deve incassare, ma l’impressione è che si sia venduto male e che i sostituti non siano all’altezza dei calciatori partiti (in particolare dei quattro titolari). Qualche uscita poco felice (gli “incedibili” in primis) ha poi messo il d.s. in una posizione difficile davanti ai tifosi. Alla fine della fiera, comunque, la squadra appare smantellata rispetto all’anno scorso, l’unica scommessa vinta è Doig, la classifica piange e la retrocessione è un’ipotesi concreta: basterà il ritorno di Sogliano?
LE PAGELLE DI CALCIO HELLAS Pagellone di fine 2022, l’attacco
Lasagna e Henry illudono, ma poi si perdono. Kallon potrebbe invece meritare maggior fiducia
di Tommaso Badia Gennaio 1, 2023 - 16:05
Il 2022 è ormai alle spalle ed è giunto il momento di fare un primo bilancio di questa (difficilissima) stagione dell’Hellas.
Dopo aver dato un’occhiata alla difesa e al centrocampo, attraverso il nostro Pagellone ci concentriamo ora sull’attacco. Di seguito, dunque, le nostre valutazioni.
VERDI: 5
Approdato in gialloblù tardi e infortunato, ha messo a referto appena otto gettoni e una rete (inutile). Molto poco per quello che avrebbe dovuto essere il “nuovo Caprari”.
HENRY: 5
Comincia fortissimo con due reti e un autogol procurato in due gare, poi però si perde. Difficile dargli un voto più alto.
LASAGNA: 4,5
Lo ammettiamo: ci eravamo illusi. Dopo un anno e mezzo sotto tono, durante il pre-campionato e le primissime gare ufficiali Kevin sembrava un giocatore rigenerato. I vecchi fantasmi sono però presto ritornati, restituendo al Verona un attaccante per il quale la porta sembra oltremisura piccola.
DJURIC: 5,5
Ha fatto poco, ma è anche vero che le occasioni avute si contano sulle dita di una mano. Durante la scorsa stagione era stato importantissimo nella corsa alla salvezza della Salernitana, a Verona non sembra aver trovato la fiducia necessaria.
PICCOLI: 5,5
Quattro spezzoni di partita e gli ormai cronici infortuni che da tempo lo colpiscono senza pietà. Davvero un peccato…
KALLON: 6
Debutta con un gol che peraltro porta un punto contro l’Empoli, il che già non è male. Per il resto magari non è sempre lucido o incisivo, ma almeno è uno di quelli che ci prova sempre e che cerca lo spunto. Probabilmente anche lui meriterebbe un po’ di fiducia in più.
LE PAGELLE DI CALCIO HELLAS Pagellone di fine 2022, il centrocampo
Tameze e Ilic in netto calo rispetto alla scorsa stagione, capitan Veloso tiene botta. Bene i giovani Terracciano e Sulemana
di Tommaso Badia Gennaio 1, 2023 - 14:15
Il 2022 è ormai alle spalle ed è giunto il momento di fare un primo bilancio di questa (difficilissima) stagione dell’Hellas.
Dopo aver dato un’occhiata alla difesa, il nostro Pagellone, passa ora al centrocampo. Di seguito, dunque, le nostre valutazioni.
VELOSO: 6
Complici le numerose assenze di Ilic, il capitano ha probabilmente giocato molto più del previsto. Qualche passaggio a vuoto, ma anche qualità ed esperienza al servizio della causa. Galleggia al limite della sufficienza, gliela concediamo.
LAZOVIC: 5,5
Dopo una travagliata estate e un “quasi approdo” al Marsiglia di Tudor, l’esterno parte discretamente ma cala alla distanza: saranno stati i problemi fisici da cui quest’anno nessuno o quasi pare immune, sarà stato l’avvicinarsi del Mondiale, fatto sta che ha chiuso il 2022 in deficit di energie fisiche e mentali. Speriamo di rivederlo al meglio nel 2023, l’Hellas ha bisogno di lui.
HRUSTIC: 4,5
Arriva acciaccato e ci mette un po’ a entrare a disposizione, quando poi lo fa il suo apporto è nullo e a volte dannoso (Milan). Chiamato a sostituire Barak, sin qui non è decisamente riuscito nell’intento.
ILIC: 5
Avrebbe dovuto essere l’anno della consacrazione, ma dire che non abbia convinto sarebbe un eufemismo: spesso infortunato (e con la testa a Mondiali e voci di mercato?), quando chiamato in causa è sempre sembrato poco ispirato. Se arriverà l’offerta giusta che permetterà di sbloccare il mercato, difficilmente sarà trattenuto.
HONGLA: 5
Cioffi prima e Bocchetti poi provano a recuperarlo per cercare di far vedere anche a Verona il buon giocatore spesso titolare nel Camerun: missione fallita.
TERRACCIANO: 6,5
Parte abbastanza bene, peraltro in un ruolo non suo (l’esterno di centrocampo), poi incomprensibilmente sparisce dai radar, venendo rispolverato di tanto in tanto. Meriterebbe maggior fiducia.
PRASZELIK: s.v.
Anche lui come Magnani è rientrato nei ranghi, ma a differenza del difensore non ha avuto modo di mettersi in mostra nonostante una trequarti apparsa sin qui decisamente poso ispirata.
TAMEZE: 5
A.A.A. vero Adrien cercasi. Costretto spesso a vagabondare in diverse posizioni del campo, è un lontano parente del giocatore dell’anno scorso. Difficile dire se le insistenti voci di mercato gli abbiano fatto male, sicuro è che in questa stagione difficilmente l’abbiamo visto esprimersi ai livelli a cui ci eravamo abituati.
CORTINOVIS: s.v.
Un po’ per gli infortuni, un po’ per scelte tecniche, non l’abbiamo mai visto. Ne parlano un gran bene e forse avrebbe potuto dare un po’ di qualità alla trequarti, ma probabilmente non lo sapremo mai…
SULEMANA: 6
Il bocia è un po’ troppo irruente e sicuramente va sgrezzato, ma ha grinta e tanta voglia di fare. In futuro potrebbe diventare un ottimo mastino da piazzare lì in mezzo.
LE PAGELLE DI CALCIO HELLAS Pagellone di fine 2022, la difesa
Montipò e Doig fari nell’oscurità, Cabal è un oggetto misterioso: ecco i nostri giudizi
di Tommaso Badia Gennaio 1, 2023 - 11:15
Il 2022 è ormai alle spalle ed è giunto il momento di fare un primo bilancio di questa (difficilissima) stagione dell’Hellas.
Il nostro Pagellone, come di consueto, partirà dunque dalla difesa per poi concentrarsi su centrocampo, attacco e staff.
MONTIPÒ: 6,5
Se il Verona incassa tanti gol non è certo colpa sua. Salvifico in più occasioni, ha quantomeno impedito all’Hellas di uscire da alcune partite con delle imbarcate.
CHIESA: s.v.
BERARDI: s.v.
PERILLI: s.v.
DOIG: 6,5
Alterna ottime prestazioni a partite anonime, in mezzo anche qualche problemino fisico di troppo. Alla fine della fiera, però, è tra i migliori.
FARAONI: 5,5
Il suo rendimento è profondamente inficiato dai numerosi infortuni. Spiace dare un’insufficienza, ma il vero Faraoni è un’altra cosa.
HIEN: 5,5
Su di lui c’è un equivoco tattico che ne ha condizionato non poco il rendimento: l’impressione è che da centrale renda molto più che da braccetto. Vedremo con Zaffaroni dove giocherà, per ora non è abbastanza per dargli una sufficienza.
CECCHERINI: 5,5
Buone partite alternate ad altre meno buone e anche per lui qualche forfait di troppo causa infortunio.
GÜNTER: 6
Partito male, nelle ultime partite è stato dirottato sul centro-sinistra (dove aveva giocato nei primi mesi di Juric) e questo sembra avergli giovato. Per lui la stessa domanda fatta per Hien: dove lo schiererà Zaffaroni?
MAGNANI: 6
Rientrato in gioco solamente con l’arrivo di Bocchetti, non ha sfigurato quando chiamato in causa.
DAWIDOWICZ: 5,5
Dopo aver saltato la seconda metà della scorsa stagione, è rientrato a disposizione. Difficile però rendere in questo Verona.
DEPAOLI: 6
Qualche discreta apparizione, un gol e due assist. Peccato che nessuno abbia portato punti…
CABAL: s.v.
Oggetto misterioso, ma aveva bisogno di adattarsi. Avrà più spazio alla ripresa?
COPPOLA: 6
Anche lui finisce nel turbinio di acciacchi che ha caratterizzato l’Hellas in questa prima parte di stagione. Eccezion fatta per la partita contro la Fiorentina (Ikoné lo distrugge, ma metterlo braccetto è stata follia), il ragazzino però si destreggia.
FONTE: CalcioHellas.it
FOCUS Hellas Verona voto 5: dall’Europa sfiorata con Tudor allo spettro retrocessione
Il 2022 dell’Hellas Verona è stato un anno con la media al di sotto della sufficienza in pagella per quanto visto. Ecco perchè
Pubblicato 31 Dicembre 2022 Di Carlo Pranzoni
Solo qualche mese fa l’Hellas Verona era tornato ad essere lo spauracchio per le big italiane, che al Bentegodi sapevano di dover sudare le proverbiali sette camicie per superare una squadra che, sotto la cura di Igor Tudor, stava accarezzando addirittura l’idea di una qualificazione in Europa. Trascinata dai gol di Simeone e dalle giocate di Caprari la banda gialloblù aveva poi chiuso al nono posto dopo una flessione di risultati nel finale. In estate, poi, il mercato ha smantellato l’attacco e portato l’allenatore croato verso altri lidi, verso quella Marsiglia che ora sogna in grande.
L’arrivo di Cioffi, che con l’Udinese aveva centrato una salvezza più che tranquilla, non è bastato a colmare le lacune di una rosa che non è riuscita a sopperire alle grandi assenze. E così il tecnico è saltato per lasciare spazio all’inesperto Bocchetti, trovatosi catapultato dalla Primavera alla prima squadra senza nemmeno avere il tempo di prendere quel patentino che servirebbe per allenare ad alti livelli. La poca esperienza ha fatto la differenza e così il mister gialloblù non è riuscito ad invertire il trend negativo, collezionando sconfitte su sconfitte e accettando un ruolo di secondo piano in aiuto di Zaffaroni, che dopo una vita spesa tra C e D e qualche mese a Cosenza, si trova adesso alla grande sfida con la Serie A. La salvezza è ancora obiettivo fattibile, ma certamente bisognerà iniziare ad infilare qualche vittoria per evitare un mesto ritorno tra i cadetti come fu nel 2016, l’anno dei soli 5 successi su 38 gare.
FONTE: CalcioNews24.com
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 03/01/2023 11:08 Vighini: Che Verona ci aspetta? Il dovere di crederci ancora nonostante gli errori di Setti
Setti con Marroccu
Ci salviamo? Me lo chiedono in molti in questo fine/inizio d'anno in cui francamente il pallone è l'ultimo dei pensieri anche per i veronesi. Il Verona è una via crucis, ci siamo abituati, non è la prima volta e a ben vedere c'è stato anche molto di peggio nella storia di questa società. La risposta a primo acchito è sempre quella “No!”.
Non ci salviamo perchè la società ha combinato un disastro, disfando tutto quello che di buono aveva fatto, non ci salviamo perchè la squadra è stata costruita male e gestita peggio, non ci salviamo perchè sono passati cinquanta giorni e l'unico rinforzo è stato l'arrivo di Sogliano, non ci salviamo perché Henry è un “paracarro” inutile, perché Lasagna non segna mai, perché Faraoni è ancora rotto. Insomma, una valanga di pessimismo a cui aggiungiamo gli arbitraggi pessimi e il Palazzo che si è messo a remare contro (vedi la vergognosa decisione di vietare la trasferta a Torino).
Poi però ripensi a tutte le volte in cui ci hanno dato per spacciati e in cui il Verona ha compiuto un'impresa. Una delle magie che più rende il Verona unico sono queste tortuose montagne russe a cui ha abituato i suoi tifosi. Cadute verticali, baratri impensabili ma anche risalite miracolose, imprese pazzesche. Siamo pur sempre l'unica provinciale ad aver vinto uno scudetto e credo lo saremo per sempre. Siamo la squadra che si è salvata a Reggio Calabria con la magia di Cossato al minuto 42, siamo quelli della finale ribaltata con il Cittadella al Bentegodi dopo che eravamo usciti dai play-off.
Bisogna agganciarsi al romanticismo e alla fede del tifoso per sperare ancora. Ma sono certo che tutti noi stiamo solo aspettando una piccola scintilla per riaccendere il fuoco della passione che è solo sopita, mica sparita. E allora… Non è vero, ma ci credo. Ancora, nonostante tutto. Nonostante Setti e i suoi errori. Perché come diceva Papa Giovanni Paolo II: "Il più indistruttibile dei miracoli è la fede umana in essi.”
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Situazione complicata per l'Hellas Verona. La pausa del campionato ha stoppato una sequenza di 10 sconfitte consecutive. Si riparte con Marco Zaffaroni e, si spera, con altro spirito. Le medie voto parlano chiaro: il migliore è il portiere ed è già abbastanza indicativo come dato. C'è comunque qualcosa da salvare perché l'impatto dei giovani Doig (20 anni) e Terracciano (19) è stato incoraggiante. Davanti le note più dolenti, tra Djuric (possibile il suo ritorno alla Salernitana), Henry e Verdi. Delusione Ivan Ilić, uomo mercato degli scaligeri, con Napoli e Lazio che lo seguono da vicino.
3 GENNAIO 2023 Serie A TIM | #TorinoVerona: i numeri
Verona - Le statistiche, i numeri e le curiosità fornite da Opta Sports relative a Torino-Hellas Verona, 16a giornata della Serie A TIM 2022/23, in programma domani, mercoledì 4 gennaio, allo stadio ’Olimpico Grande Torino' (ore 14.30).
I PRECEDENTI
Torino e Verona si sono sfidate 56 volte in Serie A: sono 10 le vittorie gialloblù, oltre a 24 pareggi, con 22 vittorie granata a completare il bilancio.
Otto delle ultime 12 gare esterne del Verona contro il Torino in Serie A sono terminate in parità e tra queste ben quattro delle cinque più recenti:
• 2015/16, Torino 0-0 Hellas Verona
• 2017/18, Torino 2-2 Hellas Verona (Kean, Pazzini)
• 2019/20, Torino 1-1 Hellas Verona (Borini)
• 2020/21, Torino 1-1 Hellas Verona (Dimarco)
CURIOSITÀ
Il Verona ha vinto la prima partita dell’anno solare in Serie A in tutte le ultime tre occasioni; nel 2020 - 0-2 contro la SPAL con reti di Pazzini e Stepinski - nel 2021 e nel 2022, in entrambi in casa dello Spezia rispettivamente per 0-1 (Zaccagni) e 1-2 (doppietta di Caprari).
FOCUS GIOCATORI
Koray Günter ha effettuato 30 intercetti, tra i difensori della Serie A 2022/23 solo Ibañez (31) ne conta di più finora.
Sono due gialloblù i giocatori ad aver effettuato più passaggi di testa in questa Serie A: Henry (39) e Djuric (33).
2 GENNAIO 2023 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento lunedì 2 gennaio
Castelnuovo del Garda - Oggi, lunedì 2 gennaio, allo Sporting Center 'Paradiso', i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: attivazione e lavoro tattico.
1 GENNAIO 2023 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento domenica 1 gennaio
Castelnuovo del Garda - Oggi, domenica 1 gennaio, allo Sporting Center 'Paradiso', i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: esercizi di attivazione, lavoro tattico e partita finale.
1 GENNAIO 2023 Buon 2023, gialloblù!
Un nuovo anno all'orizzonte, da affrontare con lo Spirito Hellas, assieme a tutti voi!
BUON 2023, GIALLOBLÙ!
FONTE: HellasVerona.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
Ultima partita
Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.