Letteralmente esploso nella DINAMO BUCAREST che alla fine del 1999 lo mette a confronto con un calcio più impegnativo di quanto il ragazzo di Călineşti abbia trovato fin lì, Adrian arriva all'INTER sulle ali dell'entusiasmo con una media gol spaventosa sia in
che in Coppa UEFA dove ha 'bollato' inesorabilmente ad ogni presenza così come nella Coppa di Lega romena.
Ma la Serie A è un'altra cosa (pensano a Milano) e dopo soli 6 mesi in nerazzurro il 21enne MUTU viene ceduto in comproprietà all'HELLAS di
che già fiuta l'affare...
e anche se gli scaligeri per salvarsi dovranno affrontare a fine stagione il doppio spareggio con la REGGINA, il ragazzo ex INTER mostra grandi segni di miglioramento, viene perciò riscattato in toto e messo a disposizione come pezzo pregiatissimo a mister
l'eroe di Reggio.
Un'annata in cui 'Sandokan' da all'attaccante una maglia da titolare ed in cui il VERONA, a metà Novembre è al quarto posto (
) e al giro di boa del campionato è ancora in zona Europa, poi un calo pressochè verticale (con ben 11 sconfitte) e l'incredibile epilogo: I gialloblù, all'ultimo posto solo all'ultima di campionato, vengono retrocessi!
che vende il vendibile tra cui Adrian che già da tempo era seguito dal PARMA (società a quel tempo molto vicina al presidente che ingaggia l'attaccante a meno della metà di quanto valeva a Gennaio 2002).
La storia di MUTU a Verona termina quindi nell'arco di un paio di stagioni ma nessuno da queste parti ha dimenticato le movenze ed i numeri dello
che infatti in seguito ha dispensato calcistico genio financo al CHELSEA, alla JUVENTUS ed alla FIORENTINA dove il rumeno trascorrerà gli anni più esaltanti della sua carriera prima di raccoglierne gli ultimi spiccioli nell'improbabile calcio indiano e tornare in patria prima di appendere definitivamente gli scarpini al chiodo ed incominciare chissà una nuova carriera da dirigente alla DINAMO BUCAREST nella quale figura attualmente come Direttore Generale.
Cresciuto nell'ARGEȘ PITEȘTI, dove Adrian esordisce in prima squadra poco più che 18enne e si distingue soprattutto nel fornire assist, è nella DINAMO BUCAREST che MUTU si rivela al mondo giocando e segnando in media ad ogni partita in campionato, Coppa di Romania e Coppa UEFA.
A Gennaio 2000 sono in tanti a ronzare attorno al talento rumeno, alla fine la spunta l'INTER che però non ha tempo e pazienza per aspettare il ragazzo che viene
nell'estate successiva.
Con PEROTTI nella prima e MALESANI nella seconda stagione, il ragazzo di Călineşti dimostra grandi potenzialità,
e poi quasi regalato al PARMA nell'Agosto del 2002 quando gli scaligeri precipitano in Serie B e Adrian diventa un lusso non più alla portata delle esangui casse scaligere.
Non chiedono di meglio i 'ducali' che, dopo una lunga corte, riescono ad ottenere l'attaccante con un forte sconto ed i ringraziamenti del mercante PASTORELLO bravo ad intercettare grandi calciatori ma non altrettanto nel renderli 'produttivi' (almeno per quanto ha riguardato il progetto HELLAS).
18 gol in 31 partite da titolare al PARMA e la strada per un radioso futuro e bella che asfaltata:
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Nel Settembre 2004 viene scoperto positivo alla cocaina dopo un paio di partite e squalificato per 7 mesi: Il club londinese lo licenzia in tronco e Adrian deve pure versare alla
A Gennaio 2005, dopo avergli fatto promettere di fare il bravo, la JUVENTUS lo ingaggia con un quinquennale ma lo 'parcheggia' al LIVORNO perchè lo slot di extracomunitari che arrivano dall'estero è già pieno per quella stagione: Per Adrian, squalificato fino al 18 Maggio 2005, fa poca differenza e intanto si mantiene in allenamento e riesce ad esordire con le
all'ultima di Serie A del 2004-05.
Nella stagione successiva, disputata fra alti e bassi, MUTU riesce a mettere a segno 7 gol in 33 presenze ma non viene ritenuto un giocatore da JUVE e viene ceduto alla FIORENTINA a Luglio 2006.
Alla FIORENTINA l'attaccante rumeno ritrova Cesare PRANDELLI che lo aveva valorizzato già al PARMA e Adrian mette a segno forse la sua miglior stagione in carriera: 16 gol in campionato (come TONI), un sacco di assist e, trascinando la FIORENTINA partita da -15 al quinto posto, viene eletto da 'Il Calcio', 'Datasport' e 'RAI' miglior giocatore della Serie A ottenendo al contempo la media voto migliore del campionato in tutti i quotidiani sportivi italiani!
Buona anche la seconda stagione in viola condita da 17 centri in campionato e 6 in Coppa UEFA dove i gigliati si fermano solo in semifinale.
La stagione 2008-2009 inizia male per l'attaccante sia fuori dal campo (la FIFA lo multa per più di 17 milioni di Euro per aver rotto il contratto con il Chelsea) che dentro: Tra i problemi al gomito e quelli al ginocchio l'annata è molto tormentata e tuttavia MUTU contro il BOLOGNA mette a segno la doppietta che gli vale i 100 gol totali in Serie A e a Febbraio 2009 arriva anche la prima tripletta in carriera.
A Luglio altre brutte notizie: il Tribunale Ammministrativo Sportivo di Losanna boccia il suo appello, Adrian dovrà sborsare i soldi per la multa comminata.
, sospeso dalle gare di campionato in via cautelativa, il giocatore realizza una doppietta in Coppa Italia contro la LAZIO ma viene trovato ancora positivo allo stesso farmaco di 10 giorni prima.
Ad Aprile arriva la stangata dal comitato antidoping: 9 mesi di squalifica che protrarranno il fermo del calciatore sino al 29 Ottobre 2010.
Un mese più tardi la FIORENTINA lo esclude dalla rosa per aver lasciato l'allenamento in anticipo, lo reintegra ad inizio Febbraio e il 6 Marzo MUTU festeggia sotto la 'Fiesole' la prima doppietta stagionale che lo fa riappacificare coi tifosi.
A Giugno 2011 Adrian viene ingaggiato a parametro zero dal CESENA ma il biennale viene interrotto a fine Agosto 2012 quando i romagnoli retrocedono in Serie B e
dove, al termine del campionato avrà segnato 11 gol colpendo 8 tra pali e traverse!
A Gennaio 2014 il ritorno in ROMANIA al PETROUL PLOIEȘTI che trascina ai playoff di
segnando sia all'andata che al ritorno contro il VIKTORIA PLZEN (memorabile il missile con cui fulmina il portiere avversario da 30 metri nell'1 a 4 della seconda gara).
(squadra affiliata alla FIORENTINA) ma a causa di problemi burocratici rimane svincolato.
Dopo aver annunciato a Gennaio 2015 l'addio al calcio per star vicino alla mamma malata, Adrian ci ripensa e
dove però si sbloccherà solo a Novembre e alla fine dell'esotica esperienza metterà insieme 4 gol in 10 presenze in campionato.
A Gennaio 2016 il ritorno in Romania al TÂRGU MUREȘ: L'obiettivo è ottenere la convocazione agli Europei ma non ce la fa e a Maggio annuncia il definitivo ritiro dal calcio giocato.
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GRAZIE, ADRIAN MUTU!
03 aprile 2024 17:30
Dopo l'eliminazione dalla Coppa di Romania, la dirigenza del club CFR 1907 Cluj ha accettato oggi le dimissioni presentate dall'allenatore Adrian Mutu.
Giunto a Gruia all'inizio di quest'anno, Adrian Mutu è stato sulla panchina tecnica della nostra squadra per 11 partite, durante le quali ha totalizzato, in tutte le competizioni, 5 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte.
Grazie, Adi, per il lavoro svolto al CFR Cluj e ti auguriamo tanto successo!
BENVENUTO NELLA NOSTRA FAMIGLIA, ADRIAN MUTU!
24 gennaio 2024 14:50
Le prestazioni incontrano l’esperienza e i desideri comuni si trasformano in un obiettivo incrollabile! Stiamo iniziando un nuovo capitolo in cui avremo in panchina tecnica uno dei più grandi calciatori che la Romania abbia avuto!
Da oggi Gruia diventerà la “casa” di Adrian Mutu, il nuovo allenatore della nostra squadra!
Con l'esperienza maturata sia come ex grande giocatore che come tecnico, insieme alle prestazioni categoriche della nostra squadra negli ultimi anni, iniziamo un nuovo percorso, ma con gli stessi obiettivi!
Ti auguriamo il benvenuto, Adrian, e tanti successi con il CFR Cluj!
FONTE:
CFR1907.ro
Mandorlini esonerato, al suo posto arriva Mutu: al Cluj è staffetta tra ex Serie A
Stefano Silvestri
21 gen 2024 17:31+01:00
Getty Images
Andrea Mandorlini non è più l'allenatore del Cluj: fatale un ko contro il Botosani ultimo. Il proprietario del club: "Il nuovo allenatore sarà Mutu".
L'avventura di Andrea Mandorlini in Romania, la seconda, è già finita. L'ex allenatore tra le altre del Verona è stato esonerato dal Cluj e, dunque, vede chiudersi qui l'ennesimo capitolo della propria carriera in panchina.
Una decisione arrivata domenica pomeriggio, al termine della gara che il Cluj ha perso per 1-0 in casa del Botosani fanalino di coda per la ventiduesima giornata del massimo campionato romeno. Un ko deleterio anche per la classifica, che vede la squadra di Cluj-Napoca sempre più lontana dal primo posto.
Curiosa è anche la staffetta in panchina, perché al posto di Mandorlini arriva un'altra vecchia conoscenza della Serie A e del calcio italiano: Adrian Mutu.
7 SCONFITTE IN 22 GIORNATE
Florescu a segno al 64', Cluj sconfitto di nuovo, Botosani ancora ultimo ma vincente. Per l'ormai ex squadra di Mandorlini, che nel corso della propria storia recente ha ospitato calciatori italiani come Roberto De Zerbi, si tratta della settima sconfitta nelle prime 22 giornate: troppo, per un club che ogni stagione inizia il campionato con l'obiettivo di portarselo a casa.
Mandorlini era tornato in Romania nel giugno del 2023, 13 anni dopo la prima esperienza, che nel 2009/2010 lo aveva visto conquistare campionato, Coppa e Supercoppa. Era reduce dalla retrocessione alla guida del Mantova, poi riammesso in Serie C e oggi grande protagonista con Davide Possanzini in panchina.
PRIMO POSTO SEMPRE PIÙ LONTANO
Attualmente il Cluj, che ha vinto per l'ultima volta la Liga I nel 2021/2022, è secondo in classifica con otto punti di ritardo dalla capolista: la Steaua Bucarest.
La formazione della capitale, però, deve ancora giocare la propria partita del ventiduesimo turno: lo farà lunedì sera contro l'UTA Arad. In caso di vittoria, salirà a 47 punti contro i 36 del Cluj: +11.
ARRIVA MUTU
E dunque, come già accennato, ecco che in panchina arriva un altro volto noto del calcio italiano: Adrian Mutu. 45 anni compiuti da un paio di settimane, l'ex attaccante di Inter, Parma e Fiorentina è senza panchina da dicembre, dopo un paradossale esonero da parte degli azeri del Neftçi Baku.
Perché paradossale? Perché negli stessi giorni Mutu è tornato in Romania per il funerale della madre. Con il Neftçi che, all'interno del comunicato nel quale annunciava il suo esonero, inseriva anche le condoglianze per la dolorosa perdita.
LA CONFERMA DEL CLUB
"Sì, è vero. Ci arrendiamo - ha confermato il proprietario del Cluj, Ioan Varga, a proposito del cambio in panchina - Non si può più andare avanti, non sopporto di vedere la squadra giocare così. Quando non riesci a battere l'ultima in classifica, non c'è nulla da dire. Non voglio giocare i playoff, voglio lottare per il titolo. A Mandorlini ho dato un sacco di possibilità, ma è finita.
Adrian Mutu è il nome del futuro allenatore. Avevo parlato con lui anche alla fine dell'anno scorso, prima della sfida contro il Cluj. Poi è successo quello che è successo con sua madre, abbiamo vinto 4-0 e ho deciso di non cambiare allenatore dopo una vittoria così larga.
Non credo che abbiamo una brutta squadra, ma da parte di Mandorlini c'è un problema di comunicazione. Oggi non abbiamo mostrato niente. Non ha scuse: tutto era come aveva chiesto, gli stipendi sono in regola. Non ne posso più, voglio qualcos'altro dalla squadra".
FONTE:
Goal.com
1 MIN
Per l'ex giocatore della Juve e della Fiorentina si tratta della prima esperienza nel massimo campionato romeno da allenatore
Romania, Mutu nuovo tecnico del Rapid Bucarest: "Darò il massimo"
© Getty Images
● 02.03.2022 18:11
Il Rapid Bucarest ha un nuovo allenatore: si tratta di una vecchia conoscenza del calcio italiano, l'ex Fiorentina e Juventus Adrian Mutu. Per lui si tratta della quinta esperienza in panchina, ma la prima in una squadra che milita nella massima serie del campionato rumeno. Lo stesso Mutu ha detto che " Il Rapid è un club importante della Romania, sono contento di essere qui, ma allo stesso tempo sono concentrato sul fare un buon lavoro e poter ottenere risultati ancora migliori d'ora in poi".
Mutu: "Darò il massimo"
L'ex Fiorentina, poi, aggiunge che: "Il Rapid ha uno spirito unico, costruito in tanti anni, con alcuni tifosi che trasmettono quella passione, che ho sempre visto sugli spalti. Erano con noi quando abbiamo giocato con la nazionale a Giule?ti". Conclude così Mutu: "È una grande responsabilità, i risultati del passato e la storia ci obbligano a dare il 100% per questo club".
FONTE:
CorriereDelloSport.it
Vita da ex. Nuove avventure in panchina per Mutu e Adailton
By Damiano Conati - 30 Maggio 2021
Adrian Mutu, a Verona dal 2000 al 2002, è il nuovo allenatore dell’Universitatea Craiova, squadra della massima serie rumena.
Scelta diversa invece per Adailton, che decide di tornare in patria e lo fa ripartendo dalla categoria professionistica più bassa in Brasile, la Serie D. L’ex fantasista gialloblù sarà infatti il vice-allenatore del Gama, società del Distretto Federale verdeoro, a due passi dalla capitale Brasilia. Adailton è stato convinto dal neotecnico della squadra alviverde, Ricardo Colbachini, che aveva conosciuto l’attaccante ai tempi della Juventude nel 2013.
In bocca al lupo sia a Mutu che a Adailton per queste nuove avventure!
Damiano Conati
FONTE:
HellasNews.it
Tanti auguri ad Adrian Mutu, il Diamante di Romania che fece sognare Firenze
L'ex attaccante viola ha compiuto 42 anni: oggi è il presidente della Dinamo Bucarest e selezionatore dell'Under 21 romena
by gv 8 Gennaio 2021
Adrian Mutu compie gli anni e la Romania si ferma a festeggiarlo. Un po’ dimenticato in Italia, dove – ingiustamente forse – il suo nome rievoca promesse non pienamente mantenute e qualche “casino” di troppo.
Quando s’è trattato di indossare le casacche delle grandissime, Mutu non ha fatto gli sfracelli che, invece, hanno fatto gioire e innamorare i tifosi – tra le altre – di Hellas Verona e Fiorentina. Dove ha trovato il tecnico che forse più degli altri ha saputo capirlo e valorizzarlo: Cesare Prandelli.
Se l’Italia s’è un po’ dimenticata di Mutu, non è accaduto lo stesso in Romania. Perché in patria è un mito, pari a Gheorghe Hagi un altro che in Italia ha lasciato il segno ma solo in provincia. Una grande tradizione di calciatori umani, troppo umani. In verità, nemmeno Firenze l’ha scordato se solo un paio di giorni fa uno dei tanti “contest” online, su FirenzeViola, lo ha consacrato “Viola del Ventennio” (2000-2020) davanti a leggende come Rui Costa, Luca Toni e Christian Riganò.
Oggi Adrian Mutu è presidente e dirigente della Dinamo Bucarest, la squadra che lo ha consacrato da calciatore come giovane talento (29 gol in 42 partite dal ’98 al 2000 gli valsero il “titolo” di Briliantul, il Diamante), e tecnico dell’Under 21 rumena. Sulla sua frequentatissima pagina social racconta di sé, dei patentini da allenatore appena conseguiti e dei prodotti che pubblicizza.
FONTE:
Barbadillo.it
Adrian Mutu, un diez tra talento e demoni
21 Marzo, 2020 Matteo Marranci
Il demone, nella cultura e nella filosofia greca, è colui che si pone in mezzo alla divinità e all’essere umano, è una sorta di intermediario tra le due dimensioni. In altri contesti è quella potenziale forma divina che il cielo ha rifiutato, e ha deciso di lasciar basculare tra il cielo e la terra, a tal punto che la tradizione letteraria e poetica ricollega addirittura il demone a un qualcosa di simile al diavolo. Nel calcio ci sono state molte figure che hanno portato il pubblico a sfiorare l’estasi – sportivamente parlando – attraverso le loro giocate e le loro meraviglie con un pallone tra i piedi, ma sono tantissime quelle che sono state frenate dai demoni della vita extracalcistica. Uno su tutti è il brillante della Romania, Adrian Mutu.
Fonte: profilo Instagram @adrian10mutu
IL TALENTO RUMENO CHE CONQUISTA L’ITALIANasce a Calinesti l’8 gennaio del 1979, e di lì a poco diventerà uno dei calciatori più forti della storia del suo paese. Una carriera nata ed esplosa nel giro di pochi anni in Romania, dove in tre anni tra Arges Pitesti e Dinamo Bucarest dà immediatamente dimostrazione che il calcio di casa è veramente troppo poco per lui. Segna 33 gol in 74 partite ed ha soltanto 20 anni quando le grandi squadre iniziano ad osservarlo, mentre muove i primi passi (da gigante) nel campionato rumeno: è immediata l’offerta di Massimo Moratti, che nel 2000 vuole non solo comprare i migliori giocatori del mondo ma è seriamente intenzionato a costruire anche la squadra del futuro. L’Inter acquista Mutu nel gennaio del 2000, dove il giovane Adrian inizia un periodo di apprendistato ma costellato da pochi lampi e altrettante presenze: segna due reti in Coppa Italia, ma le 10 partite giocate sono poche per mettersi in mostra. Per questo verrà girato in comproprietà all’Hellas Verona.
Ronaldo, Zamorano, Vieri, Recoba, Baggio. Ecco perché Mutu trovò poco spazio all’Inter. (Fonte: profilo Instagram @adrian10mutu)
Il primo anno all’Hellas prende le misure e segna 4 gol, la squadra gioca bene e il ragazzo ha modo di crescere, mentre nella seconda stagione l’esplosione di Mutu è evidente, ma non basta per salvare la squadra da un’amara retrocessione: il Verona torna in Serie B, ma Adrian Mutu sta finalmente diventando quel giocatore di estro e qualità che all’Inter tutti aspettavano. Ovviamente il rumeno non può rallentare il suo processo di crescita scendendo di categoria con l’Hellas, e per questo verrà ceduto ad una squadra ambiziosa che ha appena ingaggiato un allenatore che sta dimostrando di essere un amante del bel gioco e capace di crescere i giovani in maniera brillante: il Parma di Cesare Prandelli.
Il tecnico di Orzinuovi ha sempre dimostrato nell’arco della sua carriera da allenatore una dote umana fuori dal comune, ma il rapporto che Prandelli ha avuto con Adrian Mutu è un qualcosa di speciale: lo ha cresciuto, lo ha allevato, lo ha coccolato in diverse fasi della sua carriera, e non è un caso che il rumeno abbia sempre raggiunto i picchi di forma più alti sotto la sua gestione. A cominciare dalla sua (unica) stagione in gialloblu. A Parma nessuno dimentica quella meravigliosa annata, il 2002-03, dove la squadra giocò un calcio brillante e incantò tutta Italia grazie ad una coppia d’attacco che per certi versi è perfetta per definire il concetto sopracitato di “talento con demoni”: come seconda punta agisce Adrian Mutu, che parte leggermente defilato a sinistra per cercare parabole che sembrano tanto arcobaleni col suo destro vellutato, mentre in mezzo all’area gioca il bulldozer brasiliano, quell’Adriano che di lì a poco sarebbe diventato “Imperatore”, ma anche la carriera di quel potenziale fenomeno – raramente si sono visti insieme fisico imponente, tecnica brasiliana e velocità supersonica in uno stesso attaccante – fu frenata da una situazione extracalcistica più grande di lui.
La coppia è un misto di tecnica e potenza allo stato puro, un qualcosa che in Emilia non rivedranno più: Mutu in 31 partite segna 18 gol, il Parma arriva 5° ad un passo dalla qualificazione ai preliminari di Champions, ma ormai in Europa tutti si sono accorti di una cosa: Adrian Mutu è diventato grande, ed è pronto al grande salto.
Il talento prima delle cadute nel baratro. (Fonte: profilo Instagram @nc_spor)
LONDON CALLING: IL PRIMO DEMONEIl Chelsea è stato acquistato dal magnate russo Roman Abramovich, che dall’alto del suo fatturato decide di rendere una delle squadre più glamour di Inghilterra in una fabbrica di campioni: Mutu fa parte di questa ristretta cerchia, e viene acquistato dai blues per quasi 20 milioni di euro, e per il mercato dei primi anni 2000 è un’enormità. La sua avventura in Premier League inizia come era finita in Italia: nelle prime 4 partite fa faville e segna 3 gol, ma il carattere sbarazzino e la voglia di divertirsi fuori dal campo portano immediatamente il fuoriclasse rumeno a prendere la strada sbagliata.
“Era veramente facile sbagliare. Ero molto famoso, a Londra tutti mi trattavano come un re, ed io sono stato un ingenuo, un pollo”.
La squadra gioca bene ed arriva addirittura in semifinale di Champions League (uscirà contro il Monaco che verrà sconfitto in finale dal Porto di José Mourinho e Deco), ma il rendimento di Mutu cala: solo 6 i gol a fine anno più uno in Champions per il rumeno, che incontra le prime difficoltà; è giovane, ingenuo e in un mondo molto più grande di Bucarest, Verona o Parma. Londra lo inghiottisce, e Mutu non fa niente per sfuggire al suo amaro destino. Dopo due partite della seconda stagione al Chelsea viene trovato positivo alla cocaina, e nel 2004 viene squalificato. Il Chelsea lo licenzia, lo abbandona a sé stesso, e Mutu incontra il primo demone della sua carriera, un’etichetta che faticherà a togliersi, cercando inizialmente solitudine e successivamente tentando di ritrovare la forma con la squadra che lo aveva lanciato, la Dinamo Bucarest.
“Non è stato giusto lasciarmi da solo: il problema non era del calciatore Mutu, ma dell’uomo Adrian”.
In seguito Mutu dichiarerà che l’annata in Inghilterra non fu affatto semplice: aveva avuto un figlio dalla prima moglie, con la quale si era separato, viveva da solo a Londra pur non conoscendo a sufficienza la lingua e la cultura che lo circondava, motivo per il quale è caduto in molte trappole.
Dalle (e tra le) stelle alle stalle, nel giro di un anno. (Fonte: Transfermarkt Adrian Mutu)
RITORNO A CASAMutu si allena e aspetta il termine della squalifica, è ancora giovane ed ha tempo di rifarsi. La grande Juventus di Capello, piena di campioni e di talenti, non si fa sfuggire l’affare e lo tessera immediatamente nel gennaio 2005, ma lo lascia in prestito al Livorno poiché non ha sufficienti posti da extracomunitario. Ancora squalificato, non disputa neanche un minuto con la maglia dei labronici, mentre rientra alla Juventus nella stagione successiva, giocando soltanto uno scampolo dell’ultima partita del campionato 2004/05.
Il 2006 è l’anno che tutti quanti ricorderanno per l’uscita dello scandalo Calciopoli. Adrian Mutu fa parte della rosa che vinse quello Scudetto – poi revocato ai bianconeri – e sebbene sia solo un gregario riesce a fare la sua parte; nel 4-4-2 di Capello si ricicla come esterno sinistro di centrocampo, utile soprattutto a gara in corso nelle partite in cui non si riesce a sbloccare il risultato, grazie al suo estro e alle sue spiccate doti offensive: 7 gol in 33 partite per il rumeno, che dà il suo contributo per la vittoria di Del Piero, Trezeguet, Ibrahimovic e compagnia bella.
Lo scandalo di Calciopoli però smembra la spaziale rosa dei bianconeri, e lo stesso Mutu non crede sia utile alla sua consacrazione una discesa in Serie B. Ancora non si è rivisto il Mutu di Parma o dei primi mesi al Chelsea, quindi a puntare su di lui deve essere qualcuno che lo conosce bene e che può riportarlo a quei livelli. Pantaleo Corvino fa l’offerta, la Juventus avverte il giocatore, Mutu sente di nuovo odore di “casa”: la Fiorentina di Cesare Prandelli ha acquistato l’asso rumeno, e qui inizia una folle storia d’amore tra Firenze e “il Fenomeno”.
L’allievo ed il maestro. (Fonte: profilo Instagram @adrian10mutu)
GOL, AMORE ED INCHINIPatria di grandi numeri 10, Firenze accoglie a braccia aperte l’arrivo di Adrian Mutu. Una città che ha visto l’intera carriera di Giancarlo Antognoni, ha ammirato i primi bagliori di Roberto Baggio e ha seguito i primi traccianti illuminanti di Manuel Rui Costa, non aspettava altro che l’ennesimo diamante da tenere stretto per le mani. Mutu si fa aspettare ed illumina immediatamente l’Artemio Franchi: la prima stagione è quella del -15 post Calciopoli, nella quale la Fiorentina senza penalizzazione sarebbe arrivata 3° in classifica, ma dovrà accontentarsi di un posto in Coppa UEFA. Mutu segna e sforna assist a raffica, diventa il perfetto compagno d’attacco di Luca Toni, al quale offrirà tanti cioccolatini da scartare, senza dimenticarsi come si butta il pallone in rete; 16 i gol, che vengono festeggiati con un inchino sotto la Curva Fiesole, la stessa che lo ammira definendolo “il Fenomeno”. I grandi quotidiani lo mettono in testa alla classifica dei calciatori di A per rendimento, e la Fiorentina ne trae solo benefici.
Nella seconda stagione non c’è più Toni al suo fianco, partito per la Baviera, ma il giovane Pazzini: l’attuale attaccante del Verona non riesce ad essere pungente sotto porta come il suo predecessore, ma il lavoro sporco e le sue spizzate permettono a Mutu di essere ancora più efficace in fase di realizzazione; il rumeno ne segna 17 nel 2007/08, ed è protagonista assoluto in Coppa UEFA: 6 i gol in Europa, in una cavalcata che porta la Fiorentina ad un passo dalla finale, tolta soltanto dal catenaccio sfrenato dei Rangers di Glasgow e da una maledetta lotteria dei rigori. Il suo masterpiece è la doppietta al PSV Eindhoven nella partita di ritorno dei quarti di finale. Pura poesia per chi ama i colori viola, sbalorditivo per chi ama il calcio il gol del parziale 0-1.
Mutu ha conquistato Firenze, si trova in una situazione che lo rende una vera e propria divinità calcistica, i tifosi viola sono dei veri e propri profeti che ne venerano le giocate e lo seguono ovunque vada, perché quella Fiorentina guidata dal 10 rumeno raggiunse vette che al giorno d’oggi paiono impossibili. Eppure, altri demoni si sono frapposti sul cammino di Brillantul.
“Firenze mi ha amato più della Romania. Ho dato il meglio di me, ho trovato la maturità calcistica e tantissime persone speciali. Sono stato riconosciuto come il miglior attaccante dopo Batistuta, ringrazierò sempre i tifosi viola, un popolo caldo, affettuoso ma soprattutto rispettoso, che non mi ha mai impedito di andare in giro per la città o nei ristoranti”.
La divinità tra i suoi profeti. (Fonte: profilo Instagram @adrian10mutu)
I DEMONI E UN FINALE TORMENTATODon’t get too close, it’s dark inside, it’s where my demons hide. Cantavano così qualche anno fa gli Imagine Dragons, parlando di dove si nascondono i più grandi demoni delle persone. Adrian Mutu è stato segnato da situazioni che lo hanno portato a non raggiungere le vette che il suo talento meritava, e dal 2008-09 inizia la caduta del dio.
Spalletti, allenatore della Roma, vuole un giocatore forte che sostituisca Mancini – andato all’Inter – per competere seriamente in campionato, e punta tutto su Adrian Mutu. Il primo a volerlo a Trigoria è Francesco Totti, che lo conosce e lo lavora bene in alcuni colloqui durante le vacanze estive, e si dichiarò addirittura disposto “a mettere quel milione in più”, affinché Daniele Pradè lo portasse a Roma. Mutu tentenna, Corvino riceve l’offerta di 20 milioni dalla Roma e il giocatore è praticamente ceduto ai giallorossi. A San Piero a Sieve, sede della seconda parte del ritiro della Fiorentina, si è sparsa la voce, e Mutu durante l’allenamento viene subissato di fischi come il peggiore dei traditori. Firenze si sente abbandonata dal suo Fenomeno, quel giocatore che dopo anni li aveva riportati in Champions League. Mutu è ferito, e a prendere le difese – ancora una volta – del ragazzo è Cesare Prandelli: parla con la società, parla col ragazzo, cerca in tutti modi di non lasciarlo andare. Minaccia addirittura le dimissioni, e questo gesto forte quanto poco costruttivo (secondo la società) convince i vertici viola ma soprattutto il numero 10: il 23 luglio del 2009 la Fiorentina dichiara che “Mutu è e resterà un giocatore viola”.
Sembra l’inizio di una nuova storia d’amore, ma il tanto amato Adrian cade in un vortice che lo porta a non essere più il Fenomeno dei primi due anni: gli infortuni lo iniziano a colpire in continuazione (gomito e ginocchio su tutti), Firenze inizia ad innamorarsi del nuovo gioiellino che gioca nel suo stesso ruolo quando Mutu è infortunato, quello Stevan Jovetic che da anni lotta con delle ginocchia poco resistenti, ma soprattutto sono due le botte che fanno tentennare il rumeno. La prima è la multa inflitta dalla FIFA per la causa legata alla squalifica per uso di cocaina e alla rottura del contratto col Chelsea, 17 milioni di euro che lo rendono il giocatore punito in maniera più pesante dal maggior vertice calcistico. La seconda avviene nel 2009-10, quando a gennaio viene squalificato per 9 mesi per aver fatto uso di sibutramina, uno stimolante che annulla gli effetti della fame. Nel mezzo, qualche gol e qualche grande prestazione, come quella tripletta contro il Genoa di Gasperini che sancì nei minuti di recupero il 3-3 finale (3-0 per il Genoa a mezz’ora dalla fine), regalando ai viola un punto che a fine anno significò Champions League, proprio a discapito dei rossoblu.
Prandelli prima e Mihajlovic poi proveranno a coccolarselo ancora, a farlo sentire quel grande giocatore che Firenze ha ammirato per quasi 3 anni, ma alcune polemiche – venne messo fuori rosa per un mese per aver lasciato un allenamento – e un rendimento troppo altalenante lo portarono a lasciare la Fiorentina senza troppi dolori. L’unico lieto fine è legato alla partita col Catania alla sua ultima stagione, che sancì la pace tra il Fenomeno e la Curva Fiesole, che accettò definitivamente la sua vita simil montagna russa dopo una doppietta ricambiata con l’inchino che da tempo mancava.
Amore, odio, e ancora amore. (Fonte: profilo Instagram @adrian10mutu)
UNA FINE NELL’OMBRALasciare Firenze a 32 anni è un colpo duro per l’ormai esperto Adrian, che decide di tentare la sorte rimanendo in Italia: ci punta il Cesena, che retrocederà comunque nonostante i suoi 8 gol, lo stesso farà l’Ajaccio in Francia, che lo convince a tentare una nuova avventura all’estero, e nonostante i suoi 11 gol dimostrino che Mutu è pur sempre un giocatore sopra gli standard, verrà ceduto nel gennaio 2014 perché troppo caro per le casse della società corsa. Torna prima in Romania al Petrolul Ploiesti, poi passerà una stagione al Pune City nell’annata di furore del calcio indiano (nel 2015 diverse ex stelle scelsero l’avventura in India), mentre chiuderà la carriera al Targu Mures, di nuovo nel campionato rumeno, dove tutto era iniziato.
Su e giù, un continuo tra alti e bassi e la certezza di non aver portato a casa quanto il talento gli avrebbe potuto concedere. Mutu ha avuto una carriera altisonante, con i club e con la nazionale, dove è sempre stato il numero 10 per eccellenza e leader tecnico del suo popolo, sebbene più volte abbia avuto screzi con CT e federazione. E nonostante questo è riuscito ad essere il capocannoniere a pari merito con Gheorghe Hagi (35 gol). Mutu ha sempre dato l’impressione, dietro quello sguardo tagliente e allo stesso tempo sbarazzino, di non essere mai stato realmente consapevole delle sue qualità, come se si fosse adagiato su ciò che gli accadeva, senza rendersi conto di quanto in più avrebbe potuto ottenere con una vita più tranquilla. Ma l’orgoglio di Adrian Mutu non ha mai voluto mostrare il lato consapevole e quei rimorsi che potrebbe avere un calciatore con quelle qualità, ma oggi, con la serenità e la maturità acquisita negli anni, sa quello che avrebbe potuto raggiungere.
“Nel 2004 ero convinto di poter vincere il Pallone d’Oro. Ero nella top 10 dell’epoca, non mi sentivo secondo a nessuno. Non so cosa sarebbe successo se non avessi avuto tutti quei problemi, ma non mi pento di niente: oggi sono quello che sono perché ho fatto quello che ho fatto, ho pagato i miei errori e non posso avere rimpianti”.
Mutu sul campo non ha mai abbattuto del tutto i demoni che ne hanno frenato la carriera, ma oggi è diventato CT della Nazionale U-21 della Romania: forse la scelta è ponderata, la volontà pare essere quella di voler insegnare ai giovani come non cadere nei tranelli della vita da calciatore, cercando quantomeno di schivare i demoni, specialmente quelli che non puoi abbattere.
Fonte immagine di copertina: profilo Instagram @adrian10mutu
FONTE:
Numero-Diez.com
L’uomo del giorno, Adrian Mutu: il “Fenomeno” della Fiorentina tra problemi con la cocaina e contenziosi
Si rinnova il classico appuntamento con la nostra rubrica "L'uomo del giorno". Protagonista di oggi è Adrian Mutu, ex attaccante rumeno
A cura di Carmelo Barilla' 8 Gennaio 2020 07:57
Se dici Romania e pensi al calcio ti vengono in mente subito due nomi. Il primo è, ovviamente, Gheorghe Hagi, il secondo è Adrian Mutu, miglior marcatore della Nazionale a pari merito proprio con il Maradona dei Carpazi. Nato l’8 Gennaio del 1979 a Clinesti, Mutu muove i primi passi nell’Arges Pitesti. Si trasferisce poi alla Dinamo Bucarest esplodendo definitivamente. Di lui si accorge l’Inter. Collezionerà solo 10 presenze in campionato e segnerà le sue uniche due reti in maglia nerazzurra in Coppa Italia. Viene ceduto in comproprietà all’Hellas Verona. Segna 4 reti contribuendo alla salvezza degli scaligeri. Nella seconda stagione al Verona realizzerà 12 reti, ma non basteranno a salvare la squadra dalla retrocessione, nonostante calciatori come Gilardino, Oddo, Cannavaro e Camoranesi in rosa. Con il Verona in Serie B, Mutu passa al Parma e fa le fortune dei ducali tra campionato e coppe. Attira le attenzione dei grandi club grazie ai 18 gol messi a segno in Serie A. A spuntarla è il Chelsea del neo-proprietario Roman Abramovich. Un rapporto burrascoso, che terminerà quando nel 2004 viene scoperta la positività alla cocaina: squalifica di 7 mesi e una multa di 20.000 sterline dalla Football Association.
Nel Gennaio 2005 la Juventus tessera Mutu utilizzando una stratagemma: con i posti per extracomunitari esauriti, la società bianconera chiederà un favore al Livorno, società con posti per extracomunitari ancora disponibili, che tessera a zero il romeno girandolo subito alla squadra di Capello. Sarà l’inizio di un contenzioso che vedrà coinvolte le tre parti, Mutu-Juve-Chelsea per 10 anni, con gli inglesi a chiedere un risarcimento al giocatore e ai bianconeri. A fine stagione 33 presenze e 7 reti in campionato, oltre a 3 reti in Coppa Italia ed una in Europa, contro il Rapid Vienna. Dopo lo scandalo Calciopoli, si trasferisce alla Fiorentina. E’ subito grande amore con città e tifosi. Realizzerà 16 gol a fine campionato, trascinando insieme a Toni i viola al quinto posto, che sarebbe stato terzo senza la penalizzazione.
Dopo altre buone stagioni, inizia ad essere tartassato dagli infortuni. Inoltre, dopo un nuovo controllo antidoping risulta positivo alla sibutramina, stimolante che annulla gli effetti della fame. Il romeno verrà sospeso in via cautelativa, verrà poi trovato positivo alla stessa sostanza anche dopo la gara contro la Lazio di Coppa Italia, venendo squalificato complessivamente per 9 mesi. Dopo cinque stagioni il rapporto con la Fiorentina si logora. Mutu sigla un biennale con il Cesena ma retrocede con i romagnoli nonostante gli 8 gol messi a referto. Si trasferisce in Francia, all’Ajaccio. Due discrete stagioni, poi il ritorno in patria con il Petrolul Ploiesti, breve avventura in India e chiusura di carriera nuovamente tra le mura amiche con il Targu Mures.
Dopo il ritiro ha fatto il direttore generale della Dinamo Bucarest, poi ha allenato il Voluntari e le riserve dell’Al-Wahda. Adrian Mutu giocava per sfogarsi. Calciava, portava i suoi compagni davanti alla porta. E poi segnava, gol bellissimi e meno belli, ma ne faceva tanti. Follia, classe, genio e sregolatezza. L’uomo che la Fiesole chiamava “il fenomeno”. E ogni volta che segnava Mutu si inchinava al suo pubblico. Poi un dito davanti alla bocca come per zittire le critiche o le voci che circolavano su di lui, come a dire: “Zitti e Mutu”.
FONTE:
CalcioWeb.eu
Corte Europea: respinto il ricorso di Mutu, deve 17 milioni al Chelsea
del 02 ottobre 2018 alle 13:15
La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha respinto l'appello di Adrian Mutu contro una decisione del Tribunale Arbitrale dello Sport, accusato dall'ex attaccante rumeno di mancanza di indipendenza. Trovato positivo alla cocaina nel 2004, Mutu è stato condannato dal Tas a pagare 17,1 milioni di euro al Chelsea, suo ex club. Considerati i giudici di Losanna privi di indipendenza e imparzialità, l'ex attaccante di Inter, Parma, Fiorentina e Juventus, con un bottino di 35 gol in 77 presenze nella nazionale romena, aveva fatto appello in un tribunale federale svizzero, che ha però respinto la sua richiesta. Anche la Cedu si è espressa nella medesima direzione: "Con una sentenza ampiamente motivata e senza rivelare alcuna traccia di arbitrarietà, la Corte federale ha concluso che il signor Mutu non aveva dimostrato le sue accuse. Tuttavia, nessuna ragione seria porta la Corte a sostituire la propria opinione a quella del Tribunale federale".
FONTE:
CalcioMercato.com
RESTO DEL MONDO
UFFICIALE: Mutu allenatore delle riserve dell'Al Wahda
20.07.2018 22:12 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Al Wahda, club degli Emirati Arabi Uniti, ha annunciato che Adrian Mutu sarà il nuovo allenatore della squadra riserve. In Italia Mutu ha vestito le maglie di Inter, Hellas Verona, Parma, Fiorentina, Juventus, Cesena.
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
Mutu: “Riposa in pace, Capitano!”
marzo 4, 2018
Tutti i miei pensieri vanno alla famiglia di Davide! Riposa in pace, Capitano! Questa la foto ed la dedica di Muti per la tragica scomparsa di Astori.
FONTE:
HellasLive.it
NATO OGGI...
Adrian Mutu, il Fenomeno viola: con tanti problemi fuori dal campo
08.01.2018 05:00 di Lorenzo Di Benedetto Twitter: @Lore_Dibe88
Un talento cristallino, capace di decidere le partite da solo, con una carriera che, a causa delle bravate fuori dal campo, non è stata come avrebbe potuto essere. Adrian Mutu ha trascorso la maggior parte della sua vita calcistica in Italia, partendo dall'Inter, nel 2000, e passando dopo appena sei mesi al Verona. Con i gialloblu ha messo a segno 17 reti in 63 partite e si è fatto conoscere dalle grandi, con il Parma che nell'estate del 2002 lo acquistò. In Emilia la sua stagione migliore, dal punto di vista realizzativo, con 18 gol in 31 presenza in Serie A, cifre che attirarono l'attenzione del Chelsea di Roman Abramovich. A Londra, durante la sua seconda stagione, fu però squalificato perché trovato positivo alla cocaina e questo fu il fatto che ne ha frenato la carriera. Al termine del periodo di stop fu la Juventus a tesserarlo, prima della sentenza di Calciopoli che lo spinse alla Fiorentina, dove diventò presto l'idolo della curva Fiesole. In viola mise a segno 69 reti in 143 gare totali. Prima di trasferirsi al Cesena e lasciare la Serie A la stagione successiva. Oggi Mutu compie 39 anni.
NATO OGGI...
Adrian Mutu, il Fenomeno viola: con tanti problemi fuori dal campo
08.01.2017 05.00 di Lorenzo Di Benedetto Twitter: @Lore_Dibe88
Un talento cristallino, capace di decidere le partite da solo, con una carriera che, a causa delle bravate fuori dal campo, non è stata come avrebbe potuto essere. Adrian Mutu ha trascorso la maggior parte della sua vita calcistica in Italia, partendo dall'Inter, nel 2000, e passando dopo appena sei mesi al Verona. Con i gialloblu ha messo a segno 17 reti in 63 partite e si è fatto conoscere dalle grandi, con il Parma che nell'estate del 2002 lo acquistò. In Emilia la sua stagione migliore, dal punto di vista realizzativo, con 18 gol in 31 presenza in Serie A, cifre che attirarono l'attenzione del Chelsea di Roman Abramovich. A Londra, durante la sua seconda stagione, fu però squalificato perché trovato positivo alla cocaina e questo fu il fatto che ne ha frenato la carriera. Al termine del periodo di stop fu la Juventus a tesserarlo, prima della sentenza di Calciopoli che lo spinse alla Fiorentina, dove diventò presto l'idolo della curva Fiesole. In viola mise a segno 69 reti in 143 gare totali. Prima di trasferirsi al Cesena e lasciare la Serie A la stagione successiva. Oggi Mutu compie 38 anni.
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
Adrian Mutu: la “Top 10” dei goal nostalgici
8 January 2017, Scritto da Redazione
Adrian Mutu ha sempre avuto addosso il classico fascino del giocatore dell’est, incostante, continuamente al di fuori delle regole, ma allo stesso tempo genio puro in grado di spaccare la partita in un qualsiasi momento. Nella sua carriera troppe volte è passato dal paradiso all’inferno, ma ogni volta che accendeva la luce, noi ne restavamo incantati aspettandone la definitiva consacrazione. Nel periodo nostalgico Mutu ha vestito le maglie di Inter, con cui segnò all’esordio in un derby di Coppa Italia, Hellas Verona, Parma e Chelsea.
Amato da tutti gli appassionati di fantacalcio per il suo notevole rendimento, nel cuore di noi nostalgici resterà per sempre il tandem con Adriano con cui al Parma formò una delle coppie d’attacco più prolifiche del campionato 2002/2003.
Oggi in occasione del suo compleanno abbiamo deciso di dedicargli la “Top 10” dei goal nostalgici.
Ora basta chiacchere, godiamoci questa bella carrellata:
10) Hellas Verona-Bari 3-2 2000/2001: Apriamo la classifica con il fantastico goal del 3-1 siglato al Bari. Astuzia e caparbietà in un solo goal che rendono bene l’idea del valore di un giovanissimo Adrian Mutu. (min 1.05)
9) Parma-Atalanta 2-1 2002/2003: Non poteva di certo mancare in classifica un goal su calcio piazzato. Un’autentica prodezza con la palla che si insacca sotto l’incrocio dei pali, nonostante il volo di un nostalgico Massimo Taibi. (min 1.25)
8) Verona-Perugia 1-1 2001/2002: Finta ubriacante su Ze Maria e tiro a giro sul palo opposto, per quello che possiamo semplicemente definire un goal alla Del Piero.
7) Torino-Parma 0-4 2002/2003: Nel netto successo del Parma a Torino per 0-4 non poteva di certo mancare la sua firma. Ancora un altro calcio piazzato, stavolta con la palla che scavalca la barriera e si infila nell’angolino basso alla destra del portiere. (min. 2.15)
6) Chelsea-Leicester City 2003/2004: Passato al Chelsea nell’estate del 2003, si presenta all’esordio con questo goal che fa impazzire di gioia tutto lo Stamford Bridge
5) Parma CSKA 3-2 2002/2003: Una rete a tempo quasi scaduto, che regala al Parma la qualificazione al secondo turno della Coppa Uefa. Un goal che ancora a distanza di anni ci fa capire quanto potesse essere decisivo. (min. 3.45)
4) Leicester City-Chelsea 2003/2004: “Mutu is back”, nella poco fortunata esperienza oltremanica, Adrian Mutu si conferma capace di realizzare prodezze come questa con la quale sigla la rete dello 0-3 chiudendo il match contro le Foxes. (min 0.50)
3) Fiorentina-Verona 0-2 2001/2002: Sul gradino più basso del podio troviamo questa autentica gemma. Un goal da vedere e rivedere nel quale Mutu dopo avere vinto due contrasti con i difensori viola, trova una perfetta conclusione a giro sulla quale Manninger non può nulla. (min 0.27)
2) Verona-Milan 1-2 2001/2002: In un match delicatissimo per entrambe le squadre alla disperata ricerca di punti, il Verona passa in vantaggio grazie al suo giocatore di maggior talento, che umilia letteralmente la difesa del Milan prima di trafiggere Abbiati con un gran destro dalla distanza. Un goal che illuderà gli scaligeri, che torneranno in Serie B dopo aver disputato un girone d’andata sontuoso, respirando le zone d’alta classifica e che potevano vantare in rosa giocatori del calibro di Massimo Oddo e Mauro German Camoranesi.
1) Piacenza-Parma 1-1 2002/2003: Un fantastico coast to coast lungo la fascia destra concluso con uno splendido piatto sinistro con il quale beffa l’uscita di Guardalben.
Mutu che in Serie A ha vestito successivamente le maglie di Juventus, Fiorentina e Cesena ha messo a segno ben 103 reti nel nostro campionato. Meritano sicuramente una citazione i suoi anni in maglia viola, dove giocando in coppia prima con Toni e poi con Gilardino ha portato la Fiorentina a disputare la fase finale della Champions League. Un giocatore unico, un attaccante moderno ed universale, che tuttavia ha fatto vedere solo a sprazzi il suo immenso talento. Ma Adrian non preoccuparti, un posto nella nostalgia per te ci sarà sempre.
FONTE:
MaCheNeSanno.it
17 NOV 2016
Mutu: ”Volevo Pazzini”
''Ma Toni mi ha dato del pazzo'' le parole dell'ex attaccante gialloblù.
Adrian Mutu ha cercato di portare Pazzini alla Dinamo Bucarest.
A rivelare l'indiscrezione di mercato è lo stesso ex giocatore rumeno ora dirigente del club rumeno: "Ho chiamato Luca Toni, gli ho chiesto di Pazzini e mi ha detto che sono matto – le parole dell'ex punta dell'Hellas Verona -. Percepisce 800mila euro l'anno ed ha un contratto anche per le prossime tre stagioni", ha detto a igiSport.ro.
Pecchia può così ancora godersi il 'Pazzo' che dovrà riportare gli scaligeri alla vittoria dopo la dura sconfitta interna ad opera del Novara.
FONTE:
SPortal.it
Mutu, UFFICIALE: nuovo dg della Dinamo Bucarest
del 12 ottobre 2016 alle 12:34
L'ex attaccante di Chelsea, Juventus e Fiorentina Adrian Mutu, classe '79, è diventato nuovo direttore generale della Dinamo Bucarest, come riporta lo stesso club sulla sua pagina Facebook ufficiale.
FONTE:
CalcioMercato.com
EX VERONA
Ex Verona: Mutu nuovo presidente della Dinamo Bucarest
Ritorno alle origini per l’ex attaccante. Domani la presentazione ufficiale
di Raffaele Campo, 11/10/2016, 17:31
Adrian Mutu, all’Hellas nel biennio 2000/2002, non vuole abbandonare il mondo del calcio, dopo che, alla fine dello scorso maggio, ha appeso le scarpe al chiodo.
Come riporta in esclusiva il portale romeno “Dolce Sport”, l’ex attaccante, in attesa di diventare allenatore, sarà il nuovo presidente della Dinamo Bucarest, club dove ha militato da giovane prima di approdare all’Inter a gennaio del 2000.
Domani verrà presentato ufficialmente e inizierà a lavorare col tecnico dei “cani rossi” Ioan Andone. Mutu svolgerà un ruolo esecutivo.
Queste le sue dichiarazioni: “Negoita (il proprietario del club, ndr) ha fatto tutto ciò che gli è stato possibile. Va apprezzato per gli investimenti che ha fatto, non gli si poteva chiedere di più. La Dinamo ha una politica corretta che garantisce stabilità. In questo momento è il massimo che si può fare, non ci si può spingere oltre”.
NEWS
Mutu: “Io al Verona, grandi ricordi”
L’ex attaccante gialloblù: “All’Hellas sono divenuto una stella”
di Raffaele Campo, 29/09/2016, 23:50
Nel corso di una lunga intervista rilasciata al portale romeno Dolce Sport, Adrian Mutu ha ripercorso la tappe principali della sua carriera da calciatore, che lo ha visto indossare numerose maglie.
Impossibile quindi dimenticare le due stagioni (2000/2002) trascorse all’Hellas.
Queste le parole dell’ex attaccante: “Ho davvero un grande ricordo del Verona, dove sono divenuto una stella. Dopo il primo anno volevo andare via, ma poi sono tornato e ho dato tutto per la maglia gialloblù”.
FONTE:
Hellas1903.it
Si ritira Adrian Mutu: "La Luce" della Romania
Si è conclusa la carriera di Adrian Mutu: riviviamo le sue gesta
Di Rocco Calandruccio - 26 maggio 2016
Adrian Mutu
Adrian Mutu nasce a Calinesti in Romania l’otto gennaio del 1979, è stato uno dei più forti e rappresentativi giocatori romeni di sempre insieme ad un altro guru come Gheorghe Hagi, con cui condivide lo stesso numero di presenze in Nazionale. Per quattro volte in carriera è stato nominato giocatore dell’anno in Romania, inoltre Mutu è l’attaccante romeno che ha totalizzato più reti (103) nel campionato italiano, grazie alla sua tecnica e abilità nei calci da fermo ed è stato soprannominato "El Bruliantul", cioè "La Luce".
Gli inizi di carriera del giovane attaccante partono dall’Arges Pitesti, dove percorre tutto il settore giovanile fino a fare l’esordio in prima squadra con cui gioca per due stagioni collezionando 41 presenze e 11 reti. Nell’estate del ’98 Mutu passa ad uno dei club più prestigiosi della Romania, la Dinamo Bucarest, ci resta per due stagioni, totalizzando 22 reti in 33 presenze, vincendo infine un campionato.
Nella sessione del mercato invernale, per Mutu arriva la grande occasione di giocare in uno dei campionati più importanti del mondo con la maglia di un grande club, infatti è l’Inter diMarcello Lippi a puntare su di lui. In nerazzurro l’attaccante rumeno totalizza solo dieci presenze, ma fu decisivo con una doppietta in un derby di Coppa Italia contro il Milan. La società nerazzurra decide di far fare esperienza al giovane Mutu, cedendolo in comproprietà alla neopromossa Hellas Verona, con gli scaligeri gioca per due stagioni, venendo riscattato a titolo definitivo dopo il primo anno. I due anni con l’Hellas Verona, valorizzano le doti tecniche dell’attaccante rumeno, specie nella seconda stagione, dove realizza 12 reti in 27 presenze, non sufficienti a evitare la retrocessione degli scaligeri in Serie B.
Nella stagione 2002-03 Mutu rimane in Serie A, approdando al Parmadove ritrova come tecnico Cesare Prandelli, il quale lo aveva già allenato a Verona, quel campionato però consacra il forte attaccante grazie alle sue 18 reti come uno dei migliori in Europa, riuscendo a formare una grande coppia goal con il brasiliano Adriano e portando il club ducale inCoppa Uefa, classificandosi in quinta posizione. Dopo la grande stagione vissuta a Parma, Mutu suscita l’interesse di grandi club europei, su tutti ci credono gli inglesi del Chelsea, che gli danno anche la possibilità di giocare la Champions League, arrivando fino alle semifinali.
L’esperienza di Mutu ai “Blues” inizia molto bene a suon di goal per poi avere un calo, che lo porta al termine della stagione a realizzare un magro bottino di 6 reti in 27 gare giocate. All’inizio della stagione successiva, il campione rumeno viene trovato positivo alla cocaina, subendo un licenziamento da parte del club inglese, in più una squalifica di 7 mesi da scontare fino al maggio 2005, con multa di £ 20.000 fatta dalla Football Association. Durante la squalifica, nel gennaio 2005 la Juventus lo riporta in Italia facendogli firmare un contratto di cinque anni, ma i bianconeri avendo tutte le caselle occupate per tesserare un nuovo giocatore extracomunitario, Mutu inizialmente viene tesserato dal Livornosenza mai giocare. Nella Juventus l’attaccante rumeno riuscirà a giocare, ritagliandosi il suo spazio solo dopo il termine della squalifica, conquistando sul campo uno scudetto e segnando 7 reti in 33 presenze.
Alla fine della stagione in bianconero, Mutu si trasferisce alla Fiorentina,ritrovando ancora come tecnico, Cesare Prandelli, con i viola l’attaccante gioca per cinque stagioni, dove fa goal con continuità sia in campionato che in Europa, per la precisione 54 in 112 presenze. L’ultimo anno in viola vede Mutu protagonista ancora in negativo, venendo trovato positivo all’antidoping al termine della gara contro il Bari e successivamente a distanza di dieci giorni contro la Lazio. Il comitato antidoping squalifica l’attaccante per nove mesi, facendolo tornare a giocare a fine ottobre del 2010 nella sfida del “Massimino”, contro il Catania. L’ultima stagione di Adrian Mutu in viola, è caratterizzata da alcuni contrasti con la società, che nel gennaio del 2011 viene messo fuori rosa per non aver rispettato i suoi obblighi contrattuali, ma a poco meno di un mese viene reintegrato in squadra, ricucendo anche a suon di goal il rapporto con la tifoseria inclinatosi dopo le varie vicende.
Dopo cinque stagioni a Firenze, Mutu rimane nel campionato italiano affrontando una nuova sfida, quella di lottare per la salvezza con ilCesena. In Emilia, Mutu ci rimane per una sola stagione segnando otto reti in 28 gare, un ruolino non sufficiente per salvare il Cesena dalla retrocessione in Serie B.
Finita l’esperienza nel calcio italiano, Mutu si svincola dal Cesena e si trasferisce in Francia per giocare in Ligue 1 con la maglia dell’Ajaccio,realizzando in due stagioni 37 presenze accompagnati da 11 segnature. Adrian Mutu a distanza di 14 anni dopo un girovagare per l’Europa decide di tornare in Romania, andando a giocare con il Petrolul Ploiesti, con cui realizza 4 reti in 14 partite disputate. Al termine di quella stagione, l’attaccante rumeno rescinde con il suo club per andare a giocare con gli indiani del Pune, segnando 4 reti in dieci di gare.
Nel gennaio del 2015, all’età di 36 anni annuncia il suo ritiro per stare vicino alla madre malata, ma dopo un anno torna sui suoi passi e riprende a giocare nel suo paese con la casacca del Targu Mures, firmando un contratto di sei mesi e scendendo pochissime volte in campo. L’obiettivo di questa scelta era legata al fatto di poter provare a giocarsi le sue chance di essere convocato agli Europei in Francia dalla Nazionale rumena. I risultati purtroppo per lui non sono stati dei migliori e decide a 37 anni di appendere le scarpette al chiodo, dopo una carriera sicuramente molto movimentata, che lo ha reso comunque uno dei migliori giocatori europei nel suo ruolo, consentendogli di dare lustro al suo paese soprattutto per quello che ha dato sul campo, in Nazionale e in giro per l’Europa.
FONTE:
StadioSport.it
LA STRAORDINARIA MANIA PER IL PALLONE
Blog per calciofili, nottambuli e flâneur della rete
Da Hagi a Mutu, la Top 11 dei rumeni in Serie A
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Mutu, genio & sregolatezza
Adrian Mutu (Inter 00, Verona 00-02, Parma 02-03, Livorno 05, Juventus 05-06, Fiorentina 06-11, Cesena 11-12) – Se ogni nazione ha il suo George Best, di certo quello romeno è Mutu. In carriera ha segnato quasi 200 reti, potendo contare su una tecnica e su una potenza fuori dal comune. Peccato che abbia fallito gli appuntamenti importanti (con il Chelsea e con la Juventus) a causa di qualche irregolarità fuori dal campo: tra squalifiche e polemiche ha perso parecchi treni, pur potendo vantare una carriera di tutto rispetto. L’Inter di Moratti lo porta in Italia ma ovviamente non crede in lui (erano anni bui per i nerazzurri). Mutu esplode a Verona e diventa campione a Parma, inducendo Abramovich a portarlo a Londra, dove però resta invischiato in una squalifica per cocaina. Dopo una stagione in chiaroscuro alla Juventus passa ai rivali della Fiorentina, dove complessivamente segna 69 reti ma rimedia un’altra squalifica, stavolta per doping. Il feeling con la società si incrina e per Mutu inizia la parabola discendente. Dopo un’ultima stagione discreta a Cesena passa all’Ajaccio ed in seguito al Petrolul Ploiesti, prima di ritirarsi a 36 anni. In nazionale ha segnato 35 gol in 77 partite, disputando due Europei. Peccato che il suo palmares sia abbastanza ridotto, avendo militato poco nei top club. 172 presenze e 103 reti in Serie A. Voto: 8,5
[...]
FONTE:
IvanovMattioli.Wordpress.com
NEWS VIOLA
Mutu: “Addio al calcio, grazie Fiorentina e Romania. Ho vinto ciò che sognavo”
Questa lettera, postata su Facebook da Adrian Mutu, comunica al mondo dei social l’addio al calcio del campione romeno.
di Redazione VN, 21/05/2016, 18:29
Mutu ha sempre dimostrato un grande attaccamento a Firenze, tanto che dopo un gol alla Roma mostrò una maglietta con i colori della città
Con questa lunga lettera su Facebook Adrian Mutu comunica al mondo dei social la fine della sua carriera. Ve la riproponiamo, in maniera integrale, sulle pagine di ViolaNews.
E’ arrivato il momento di chiudere la mia carriera. Ho vissuto un sogno bellissimo e voglio quindi lasciare un segno della mia immensa riconoscenza a tutti quelli che mi hanno aiutato nella vita e nella mia professione. Un sogno che è stato possibile grazie a tante squadre, dalla Dinamo Bucarest all’Inter, dal Verona al Parma, dal Chelsea alla Juventus, ma principalmente voglio ringraziare la Fiorentina e la Nazionale rumena perché è grazie a loro che mi sono trovato uno spazio all’interno del paradiso dei calciatori.
Non è certo questo il giorno di ricordare i momenti neri, ma quello di condividere con tutti voi i momenti straordinari, giganteschi della mia carriera. E’ stato un volo nel cielo del calcio, in cui ho incontrato tifosi splendidi e – appunto – due realtà, la Fiorentina e la Romania, che mi hanno trattato come un principe.
Un cronista una volta mi ha chiamato “Principe Nero”, io dico solo che sono stato un uomo fortunato perché ho trovato tifosi che mi hanno voluto bene, un bene immenso, pieno di affetto e di amicizia. A tutti loro voglio regalare il mio ultimo inchino per chiudere dentro il cuore qualcosa di fantastico.
Potevo vincere di più? Non mi importa, ho vinto quello che sognavo, l’amore di gente unica, impagabile. Per un attimo voglio mettere in un angolo gli errori che ho commesso e per i quali ho pagato il mio dazio alla vita, in questo momento sono un’immagine sbiadita dell’immensa felicità di una carriera piena d’amore.
A tutti i tifosi viola voglio poi regalare due immagini che mi porterò dentro a vita: il gol allo Slavia Praga che ha aperto la porta alla prima Champions Leaguye dell’era Della Valle ed il gol segnato in Olanda contro il PSV, l’una vita la mia segnata dall’amore della gente.
Grazie,
con immenso amore
Adrian Mutu
FONTE:
ViolaNews.com
20:36 | venerdì 20 maggio 2016
Ufficiale, Mutu si ritira dal calcio giocato
L'ex Fiorentina e Juventus appende gli scarpini al chiodo a 37 anni
UFFICIALE RITIRO MUTU ADDIO CALCIO - Adrian Mutu si ritira dal mondo del calcio giocato. L'ormai ex attaccante rumeno classe 1979 in questa stagione ha giocato per l'ASA Targu Mures, squadra in passato allenata da Cristiano Bergodi.
LE ULTIMISSIME - Mutu quest'oggi ha comunicato l'intenzione e la volontà di chiudere con il calcio giocato: in passato ha rivestito le maglie di Inter, Verona, Juventus, Fiorentina, Chelsea, Parma e Cesena.
FONTE:
CalcioNews24.com
ALTRE NOTIZIE
Mutu saluta Toni: "Un onore aver gioito insieme a te per la Fiorentina"
04.05.2016 22.34 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Anche Adrian Mutu, ex attaccante di Fiorentina e Juventus, ha voluto rendere omaggio a Luca Toni nel giorno dell'addio al calcio comunicato dal centravanti del Verona: "Domenica sarà l'ultima partita di Luca Toni. Il tempo purtroppo non perdona nessuno ed è un peccato non vedere più in campo un attaccante del genere, una grande persona e sopratutto un grande amico. Per me è stato un privilegio giocare al suo fianco, soffrire e sopratutto gioire insieme in tante partite per la Fiorentina. Più di 100 gol fatti insieme per una squadra #Fiorentina ,che non ti dimenticherà mai. Amico mio in bocca al lupo nella tua vita e spero di rivederti presto!!! #lucatoni"
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
Bun venit, Adrian Mutu!
Articol postat in 17.01.2016
Conducerea clubului ASA Tîrgu-Mureș anunță că a ajuns la o înțelegere cu jucătorul Adrian Mutu, acesta urmând să îmbrace tricoul formației noastre în partea a doua a campionatului.
În cariera sa, Mutu a evoluat pentru echipele FC Argeș, Dinamo București, Inter Milano, Hellas Verona, Parma, Chelsea, Juventus, Fiorentina, Cesena, Ajaccio, Petrolul Ploiești și, ultima dată, la formația indiană Pune City.
Are 77 de prezențe în tricoul României și 35 de goluri înscrise, fiind, împreună cu Gheorghe Hagi, cel mai bun marcator din istoria naționalei. În patru rânduri a fost declarat cel mai bun fotbalist al țării (2003, 2005, 2007 și 2008).
Pe această cale, îi urăm lui Adrian Mutu bun venit la ASA Tîrgu-Mureș și, împreună, să ne îndeplinim obiectivele din acest sezon !
FONTE:
ASATirguMures.ro
SERIE A
Nato oggi - Mutu, fenomeno viola con una carriera non sfruttata al massimo
08.01.2016 05.00 di Lorenzo Di Benedetto Twitter: @Lore_Dibe88
Un talento cristallino, capace di decidere le partite da solo, con una carriera che, a causa delle bravate fuori dal campo, non è stata come avrebbe potuto essere. Adrian Mutu ha trascorso la maggior parte della sua vita calcistica in Italia, partendo dall'Inter, nel 2000, e passando dopo appena sei mesi al Verona. Con i gialloblu ha messo a segno 17 reti in 63 partite e si è fatto conoscere dalle grandi, con il Parma che nell'estate del 2002 lo acquistò.
In Emilia la sua stagione migliore, dal punto di vista realizzativo, con 18 gol in 31 presenza in Serie A, cifre che attirarono l'attenzione del Chelsea di Roman Abramovich. A Londra, durante la sua seconda stagione, fu però squalificato perché trovato positivo alla cocaina e questo fu il fatto che ne ha frenato la carriera.
Al termine del periodo di stop fu la Juventus a tesserarlo, prima della sentenza di Calciopoli che lo spinse alla Fiorentina, dove diventò presto l'idolo della curva Fiesole. In viola mise a segno 69 reti in 143 gare totali. Prima di trasferirsi al Cesena e lasciare la Serie A la stagione successiva. Oggi Mutu compie 37 anni e nell'ultimo anno ha vestito la maglia del Pune, club indiano affiliato alla Fiorentina.
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
Adrian Mutu, GOL FABULOS în India. Este al patrulea în ultimele 5 meciuri
Adrian Mutu a marcat din nou, miercuri, pentru FC Pune City.
Publicat: Miercuri, 02 Decembrie 2015 18:16 // Actualizat: Miercuri, 02 Decembrie 2015 18:16 // Sursa: romaniatv.net
Autor: Filip Stan
Adrian Mutu e de neoprit la Pune City. A reusit sa marcheze pentru a patra oara in ultimele 5 meciuri din Indian Super League. Mutu a inscris din nou pe final, cu Northeast United, cand echipa sa era condusa cu 3-1. Mutu a marcat cu un sut din lovitura libera de la 20 de metri, in minutul 86.
FC Pune City a pierdut cu 2-3 şi are 15 puncte din 13 meciuri, fiind la cinci puncte de locul 4, ultimul care asigură prezenţa în play-off.
FONTE:
RomaniaTV.net
India, Mutu non molla: gol su punizione con il Pune City
Adrian Mutu continua a segnare a 36 anni: prodezza su punizione nel campionato indiano
Di Luigi Trapani Lombardo 22:29 19.11.15
Il Pune City ha perso 3-1 in casa dei Delhi Dynamos nell’undicesimo turno del campionato indiano e il gol della bandiera è stato realizzato da una vecchia conoscenza del calcio italiano. Adrian Mutu continua a segnare, nonostante i 36 anni, e ha realizzato un gol su calcio di punizione allo scadere. L’ex calciatore anche di Juve, Fiorentina, Parma non ha intenzione di appendere le scarpe al chiodo.
FONTE:
CalcioWeb.eu
Adrian Mutu a marcat primul său gol în India. A înscris în prelungiri şi a fost decisiv
Adrian Mutu a marcat primul său gol de când joacă la echipa indiană Pune City, golul lui, reușit în minutul 90+4, aducând un punct pentru formația sa în meciul cu FC Goa, încheiat cu 2-2.
Publicat: Duminică, 08 Noiembrie 2015 19:45 // Actualizat: Duminică, 08 Noiembrie 2015 19:45 // Sursa: romaniatv.net
Autor: Daniel Spătaru
Adrian Mutu a fost titular și integralist pentru Pune City, echipă care se afla pe locul doi în campionatul indian de fotbal, la un punct de FC Goa, menținându-se astfel aproape de formația din fosta colonie portugheză.
Citeşte şi Adrian Mutu, în TOPUL marilor talente care şi-au irosit CARIERELE
Acesta este primul gol al lui Mutu într-un meci oficial după 15 luni. Ultima reuşită venise într-un CSMS Iaşi - Petrolul, scor 1-5.
FONTE:
RomaniaTV.net
Mutu: “Fiorentina? Solo da spettatore. Ho ancora un contratto con il Pune”
Di redsport - 31/05/2015 17:33
MutuDopo il presunto ritorno in maglia viola, Adrian Mutu ha parlato ai media rumeni riguardo alla sua situazione contrattuale con il Pune e di un possibile ritorno a Firenze: “Ancora non riesco a pensare all’addio al calcio. Ho ancora 3 mesi di contratto con il Pune, quindi giocherò in India. Poi vedremo. Per adesso penso solo a rispettare il mio accordo. Il ritiro con il Pune avrà inizio nel mese di luglio e due mesi dopo inizierà il campionato. Se vedo che posso ancora giocare bene e sostenere il ritmo, a gennaio mi trasferirò in un altro importante club. In caso contrario appenderò le scarpette al chiodo. Ritorno a Firenze? Al massimo da spettatore. Da giocatore in nessun caso”.
FONTE:
Fiorentina.it
GLI EROI BIANCONERI
Gli eroi in bianconero: Adrian MUTU
Pionieri, capitani coraggiosi, protagonisti, meteore, delusioni; tutti i calciatori che hanno indossato la nostra gloriosa maglia
09.01.2015 10:09 di Stefano Bedeschi
Rumeno di Calinesti, classe 1979, cresciuto nell’Arges Pitesti, poi alla Dinamo Bucarest, arriva in Italia a vent’anni, nel 1999, acquistato dall’Inter, in cerca di talenti da far sbocciare. Dopo 14 partite e qualche goal, inizia un lungo viaggio che lo porta a prima a Verona e poi a Parma: «L’Inter era una squadra con tanti campioni. Il primo giorno che sono arrivato nello spogliatoio ero seduto vicino a Vieri. Poi c’erano Baggio, Ronaldo, Zamorano, Blanc, Zanetti, Panucci. Pensavo che non avrei mai giocato. Non avevo pazienza, volevo mettermi subito alla prova. Una volta, in allenamento, Lippi mi prese per l’orecchio e mi disse: “Ragazzino, sei giovane, non bruciare le tappe perché avrai il tuo spazio!”.
Mancavano 14 partite alla fine del campionato e ne giocai sei da titolare, ma c’era tanta pressione. Ho fatto fatica perché per me l’Inter, a quell’età, era un po’ troppo. Lippi preferiva giocatori con maggiore esperienza e capii che dovevo fare la gavetta prima di costruirmi un nome. Ero giovane, ma quando dissi a Lippi che volevo andare a Verona per giocare con continuità, lui rispose che potevo restare e far parte dei quattro attaccanti della rosa per vedere come andava. Mi sono guardato intorno, ho visto chi avevo davanti e gli dissi che sarei andato a Verona. Anche lì fu difficile. Il primo anno segnai 4 goal, di cui 2 nelle prime 3 partite. Ho avuto una crisi e sono tornato in Romania, a casa. Credevo di non farcela, di non essere abbastanza forte mentalmente. Poi, arrivò Malesani e ci fu la svolta. Non avevo un bel rapporto con l’allenatore che c’era prima di lui: mi faceva giocare in un modo che non era adatto a me, mi sentivo ingabbiato. Lo dissi a Malesani e lui mi rispose di giocare come volevo. Con lui avevo un rapporto speciale. Dopo Prandelli, è quello che mi ha capito come persona. Con lui feci 12 goal e giocai bene anche se poi siamo retrocessi. Ad agosto, poi, passai al Parma e lì si è instaurato subito il feeling con Prandelli. Fu un anno molto bello, non solo calcisticamente. A Parma sentivo l’affetto dei tifosi. Realizzai 24 goal stagionali, tra Campionato e Coppa Uefa».
Con gli emiliani, in coppia con Adriano, sfonda, rivelandosi attaccante imprevedibile, veloce e dotato di eccellente tecnica. Adrian ha una classe cristallina, salta l’uomo con dribbling essenziali e stordenti e sa calciare le punizioni come i grandissimi. Riesce pure farsi valere di testa, nonostante la statura non eccelsa, in virtù di un tempismo che ha pochi eguali.
Se ne accorge il Chelsea, che spende una fortuna per assicurarselo. Storia tutt’altro che felice, quella del Mutu londinese, ma il calcio c’entra poco; infatti, subisce una lunga squalifica per uso di droga: «Quando cominci ad esagerare fuori, in campo il fisico non regge. Sbagliare è normale, fa parte della vita, però, quando sei un personaggio pubblico è più facile che la gente ti punti il dito contro. La cosa importante è trarre dalle critiche le conclusioni migliori.Era facile sbagliare: ero molto famoso, a Londra andavo dappertutto e mi trattavano da re. Sono stato ingenuo, sono stato un pollo. Qualche mese prima di arrivare a Londra, avevo divorziato da mia moglie, avevo anche un figlio e la cosa fu pesante. Poi, come quando arrivai per la prima volta in Italia, la gente, la lingua, era tutto nuovo. Sono andato un po’ in depressione. All’inizio questo non lo sentivo perché con il calcio andava tutto benissimo. Poi, ho avuto la pubalgia per tre mesi e sono iniziati i guai. Nella maggior parte dei casi, le squadre ti danno una seconda occasione, invece lì in due mesi mi hanno licenziato. Parlavo poco inglese, non capii nemmeno molto. Ci rimasi male perché avrebbero dovuto darmi una seconda possibilità. Non era giusto lasciarmi da solo perché il problema era più della persona che del giocatore. Mi hanno licenziato, non mi hanno pagato, mi hanno squalificato come era giusto che fosse e ora sono in attesa di conoscere l’ultima sentenza».
Arriva a Torino a gennaio 2005, ma deve restare fermo fino a maggio per la squalifica inflittagli dalla federazione inglese; trova il tempo comunque, in extremis, di mettere anche la sua firma sulla vittoria in campionato, giocando con autorevolezza, l’ultima e festosa sfida con il Cagliari, al Delle Alpi.
La stagione successiva, da punta o da esterno, vede Mutu ergersi spesso a protagonista. In campo sin dalla trasferta di Empoli, alla seconda giornata, Adrian segna il suo primo goal in campionato a Lecce, ottava di andata, nel rotondo 3-0 a spese dell’undici di Baldini. Si ripete tre giorni dopo, nel turno infrasettimanale contro la Sampdoria e, stavolta, il suo è un goal d’autore, a coronamento di un contropiede magistrale e rapidissimo.
Ancora a segno con il Treviso alla tredicesima, il rumeno ha la sua notte di maggior gloria il 7 gennaio a Palermo; sua la doppietta che stende i rosanero e consegna alla Juventus un fondamentale successo esterno. Ormai, del suo talento la squadra non può più fare a meno ed anche il suo contributo in reti diventa importante; segna a Messina e corona una stagione d’autore il 30 aprile a Siena, finalizzando una delle più belle azioni d’attacco bianconere dell’intero campionato.
«Alla Juventus hanno fatto di tutto, non mi hanno fatto mai sentire escluso. Subito dopo la squalifica, mi hanno fatto esordire, ho vinto uno scudetto giocando solo un pezzo dell’ultima partita e ho anche quasi segnato negli unici trenta minuti di quella stagione. Poi, l’anno dopo, ho giocato una stagione da protagonista: 32 partite, 22 da titolare, 10 goal giocando da centrocampista. Era una Juve fortissima e infatti mi viene da ridere quando dicono che abbiamo rubato. Era come l’Inter di oggi, con qualche giocatore in più. Quegli scudetti li sentiamo nostri. Qualunque giocatore di quella squadra si sente addosso gli scudetti che sono stati revocati».
Nonostante la stagione ampiamente positiva, viene ceduto alla Fiorentina, non senza qualche rimpianto: «Arrivò Calciopoli e non sapevo come comportarmi. Ero a Miami con la mia famiglia, mi chiamò Secco e mi disse che nessuno mi obbligava ad andare via ma c’era la Fiorentina che aveva fatto un’offerta. Considerando che c’era Prandelli e quali erano le ambizioni della Fiorentina, dissi subito di sì. Poi, però, appena arrivai, vidi che anche la Fiorentina era coinvolta nello scandalo, però c’era Prandelli e mi volevano fortemente. Poi, per fortuna ce l’abbiamo fatta a rimanere in A».
FONTE:
TuttoJuve.com
Ufficiale: Adrian Mutu si è ritirato dal calcio giocato
Di redsport - 08/01/2015 21:09
MutuAdesso la notizia è ufficiale, Adrian Mutu si è ritirato. E’ stato lo stesso giocatore a rendere nota la notizia con alcune dichiarazioni rilasciate al sito Digisport.ro: “Non voglio parlare di calcio, mi sono ritirato”.
Un breve messaggio sul suo cellualare, perché lo stesso attaccante non era dell’umore giusto per parlare direttamente con i colleghi. Dopo essere stato vicino al Pune e poi al ritorno in viola, Mutu ha deciso di non proseguire e di interrompere a 36 anni compiuti di lasciare il calcio.
Il ‘ritocchino’ porta il nome di Adrian Mutu. Da Palermo Vasquez..e ritorno di Ilicic..
Di redsport - 22/12/2014 00:47
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Secondo quanto raccolto da Fiorentina.it all’interno della società viola il giocatore che la dirigenza gigliata vorrebbe dare a Montella (il qualche deve essere ancora convinto dalla dirigenza viola) è Adrian Mutu. L’idea è nata poco meno di due mesi fa, quando s’iniziò a l’parlare di Mutu al Pune per giocare nel primo campionato indiano. Sulle qualità tecniche di Mutu nessun può certo discuterle, semmai i problemi principali sono due: l’età (il prossimo 8 gennaio compirà 36 anni) e alcuni suoi comportamenti fuori dal campo. Sicuramente per la Fiorentina non sarebbe un costo esoso dal punto di vista economico e in casa viola si spera di ripetere quanto già accaduto quando Luca Toni è tornato per la seconda volta in viola.
Vedremo se nei prossimi giorni ci saranno sviluppi ma in pratica resta da convincere solo Montella.
[...]
Mutu, rescisso il contratto con il Petrolul: l'ex Fenomeno sempre più vicino al Pune
di redSport - 26/09/2014 14:38
Si avvicina sempre più al Pune City Adrian Mutu. L’ex Fenomeno viola, infatti, ha rescisso il proprio contratto con il Petrolul: lo ha annunciato lo stesso presidente del club rumeno. Adesso, la prossima tappa della carriera di Mutu sarà l’India, con il Pune City in prima fila per accaparrarsi il giocatore. Mutu dovrebbe tornare quindi presto a vestire la maglia viola, seppur quella del Pune che, tra tre settimane, prenderà parte alla nuova Indian Super League. Con Mutu e Trezeguet si prospetta un attacco niente male per Franco Colomba…
FONTE:
Fiorentina.it
IL PAGELLONE DELL’INUTILITÀ
DI ANDREA ROSSETTII voti alle notizie più assurde ed inutili della settimana appena trascorsa, raccontate con ironia e sarcasmo, sperando di prendervi, anche questa volta, in contropiede.
[...]
Voto 9 ad Adrian Mutu attore in un videoclip con Eva Henger. In campo sapeva fare grandi cose, peccato fosse un ragazzo particolarmente incline al vizio. Parliamo al passato però perché, seppur ufficialmente giochi ancora nello sconosciuto Petrolul Ploiesti, ufficiosamente Adrian Mutu ha intrapreso una nuova carriera. Da oggi infatti il fantasista romeno è un attore. «Adrian ha un grande potenziale come attore. Secondo me ha un futuro nel mondo dello spettacolo»: ad affermarlo è tal Massimo Carletti, regista del videoclip della canzone “Acrobat”, ultima fatica del rapper A-Roma coadiuvato da Snoop Dog e Orry Jackson. Al fianco della nuova star c’è niente popò di meno che Eva Henger ed una masnada di fanciulle particolarmente accaldate. Adrian interpreta il ruolo dell’incallito fumatore di sigari all’interno di un night club ove incontra l’ex pornodiva e ne rimane incantato dal sobrio fascino. Seppur il ruolo non sia facile, lui riesce a districarsi egregiamente tra le maglie del copione, quasi come fossero quelle delle difese avversarie. Se vogliamo dirla tutta questo video è al 10% recitazione ed al 90% “belle donne” e “bella vita”. Insomma, sostituendo il calcio alla recitazione otteniamo il riassunto della carriera di Adrian Mutu. Forse per questo l’ex Fiorentina pare così a proprio agio.
[...]
Voto 1 alla svastica disegnata con le auto dai tifosi dell’Hellas. C’è chi ama fare passeggiate, chi bersi una birra in compagnia e chi disegnare enormi svastiche con le auto parcheggiate. Del resto i passatempi uno mica se li sceglie. Che una buona parte degli ultras dell’Hellas Verona non siano proprio moderati, del resto, è fatto oramai noto e così non ha stupito più di tanto sapere di questa manifestazione pubblica compiuta durante la festa della Curva scaligera la settimana scorsa, immortalata da un passante. Ma oltre alla profonda ignoranza e stupidità del gesto il vero rischio è che ora la moda dilaghi. A Livorno si stanno già controllando gli spiazzi onde evitare di ritrovarsi una falce e martello disegnata con auto. Che tra l’altro, se riuscisse, tanto di cappello. Facile fare la svastica, ma provate voi a disegnare con le auto falce e martello. Meriterebbero almeno un plauso gli eventuali ideatori. A quelli di Verona, invece, offrirei un’indifferenza carica di pietà, e tanto basta.
9 GIUGNO 2014 DI ANDREA ROSSETTI
FONTE:
Contropiede.IlGiornale.it
Football
Mutu banned from Romania team for Mr Bean photo
ESPN staff
November 21, 2013
Adrian Mutu edited a picture of Romania coach Victor Piturca to look like Mr Bean © CEN
Adrian Mutu has been banned from playing for the Romanian national side ever again after comparing coach Victor Piturca to Mr Bean.
Former Chelsea striker Mutu felt the wrath of the Romanian FA after he posted a photo on his official Facebook page, which depicted Piturca as the popular British television character played by Rowan Atkinson.
However, the authorities caught wind of Mutu's actions - posted after he was left out of the squad for the World Cup qualifying match with Greece - and, according to reports in the Metro, informed the player via a letter that he would not be considered for national selection again.
Mutu, 34, currently plays for French side Ajaccio in Ligue 1. The offending photo has since removed from the site.
FONTE:
En.ESPN.co.uk
ADRIAN MUTU EST ARRIVÉ
Adrian Mutu est arrivé dans la cité impériale, aujourd'hui (lundi) à 18 heures.
Le Président Orsoni, de nombreux sympathisants acéistes et 250 supporters ont accueilli l'attaquant roumain à l'aéroport Napoléon Bonaparte.
Plusieurs journalistes et photographes locaux, roumains et italiens étaient déjà présents.
Les supporters ont entonné un chant de bienvenue et l'ont chaleureusement applaudi. Puis Adrian Mutu n'a pas hésité à aller à leur rencontre pour signer des autographes et même... prendre des photos d'eux ainsi que des journalistes présents. "Adrian est très heureux. Il ne s'attendait pas à un tel accueil" a confié l'un de ses proches.
Le médiatique Adrian Mutu devrait apporter tout son savoir-faire avec les Rouge et Blanc dès la réception d'Evian Thonon-Gaillard, le samedi 1er septembre, à 20h au Stade François Coty.
Demain, l'international qui a notamment évolué à la Juventus, la Fiorentina, ainsi que Chelsea, signera son contrat après la visite médicale. Il sera officiellement présenté à la presse à 15h.
Publiée le 27/08/2012.
FONTE:
AC-Ajaccio.Corsica
CAMPIONATO
Adrian Mutu e il gossip rumeno
21.07.2012 09:29 di Redazione Tuttocesena.it
Anche se ai margini del Cesena, Adrian Mutu non smette mai di far parlare di sé, per lo meno in patria. La rivista sportiva Fanatik, nei giorni scorsi, avrebbe infatti attribuito all'attaccante un tentativo di approccio via sms con la popstar rumena Antonia Iacobescu. Secondo quanto rivela la rivista, i due si sarebbero incontrati in passato in qualche evento benefico e Mutu le avrebbe scritto che sarebbe presto stato in Romania, proponendole di prendersi insieme un caffé. La notizia ha fatto il giro dei media rumeni in quanto, sia Mutu sia Antonia, sono sposati. La cantante avrebbe infatti dichiarato di non credere che l'sms fosse realmente di Mutu, pensando ad una sorta di candid camera. Stessa linea portata avanti anche dallo stesso Mutu, che ieri sera ha risposto su twitter alla rivista Fanatik. "Mi piacciono gli scherzi, ma non i brutti scherzi e le persone incompetenti! - ha commentato in una serie di tweet - Che il giornale Fanatik ha scritto che avrei telefonato ad Antonia mi ha lasciato senza parole. Qualcuno probabilmente ha voluto fare uno scherzo ma io non l'ho mai chiamata né incontrata. Ho una bella famiglia che amo e che cerco di difendere da storie come questa e, soprattutto, dalle persone meschine. Si dovrebbe avere più rispetto per me e per Antonia, che è sposata come me!"
FONTE:
TuttoCesena.it
BENUSSI: “Attenti a Mutu, se mi fa il cucchiaio…”
09/12/2011, 09:35
Intervistato dal “Corriere dello Sport”, il portiere del Palermo Francesco Benussi ha anche parlato del Cesena, prossimo avversario dei rosanero, e del suo giocatore più pericoloso, lattaccante rumeno Adrian Mutu. “Lui è uno che può sempre tirarti lo scherzetto. Se mi battesse un rigore col cucchiaio? Mi arrabbierei, lo vedo come una mancanza di rispetto. Una volta me lha fatto Totti ed ha segnato. Va bene lequilibrio, ma quando ci vuole ci vuole…”.
FONTE:
MediaGol.it
28 NOVEMBRE 2011
Mutu: prima il cucchiaio, poi le scuse a Frey
Il gesto di fair play dopo il colpo irriverente: Adrian Mutu abbraccia il portiere avversario Frey dopo il calcio di rigore messo a segno per il Cesena contro il Genoa. Subito dopo essere stato festeggiato dai suoi compagni, l'attaccante romeno si è avvicinato al portiere avversario, che sino a qualche mese fa era suo compagno di squadra nella Fiorentina dove sono stati insieme per 5 anni, e l'ha abbracciato. Frey, sorridente nonostante la rete appena incassata, non si è sottratto all'abbraccio
FONTE:
Video.Repubblica.it
Sorrentino, temevo cucchiaio di Mutu
Portiere Chievo ha parato il rigore tirato dall'asso romeno
Domenica 02 Ottobre 2011
(ANSA) - CESENA, 2 OTT - ''Era importante dare continuita' dopo i due successi in tre giorni. Abbiamo fatto una buona prestazione contro un Cesena che non merita sicuramente la classifica che ha e che se continua a giocare come oggi non avra' problemi a salvarsi''. Cosi' il portiere del Chievo Sorrentino. ''Avevo paura che Mutu potesse fare il cucchiaio, cosa che ogni tanto fa, ma sapevo che altrimenti poteva tirare sulla mia destra e cosi' e' stato'' ha poi aggiunto parlando della parata su penalty del romeno.
FONTE:
CorriereDelloSport.it
Adrian Mutu banned for life by Romania for night of drinking with West Brom's Gabriel Tamas
Troubled striker Adrian Mutu has been expelled from the Romanian national team for life after spending a night drinking with a team-mate ahead of a friendly against San Marino, coach Victor Piturca said.
Troubled star: Adrian Mutu has courted controversy throughout his footballing career Photo: AFP
By Telegraph staff and agencies 3:30PM BST 11 Aug 2011
The expulsions come less than a month before Romania resume their European Championships qualifying campaign, against Luxemburg on September 2 and France four days later.
Nicknamed the "Brilliant" by Romanian fans, Mutu was suspended for taking cocaine in 2004 and still owes 17.2 million euros in damages to Chelsea, his club at the time.
In January 2010 he was banned for nine months by Italian club Fiorentina after he failed anti-doping tests.
When he returned in October, he was involved in a bar brawl and was almost forced to leave Fiorentina during the winter due to his poor attitude in training.
Last month he joined the modest Italian club of Cesena, saying he had come "to set an example and help the team progress".
After six qualifiers Romania are currently fourth in Group D, five points behind leaders France.
FONTE:
Telegraph.co.uk
Avances a moglie, rissa per Mutu
L'episodio all'uscita da un locale
16 Aprile 2010
Foto tratta dal web
Periodo decisamente 'no' per Mutu, fermo in attesa del verdetto del tribunale nazionale antidoping sulla sua positività alla sibutramina. All'uscita da un locale di Firenze in compagnia della moglie Consuelo e due amici, il gioielliere libanese Fawaz Gruosi e l'imprenditore fiorentino Tommaso Buti, due sconosciuti si sarebbero avvicinati alla sua consorte rivolgendole avances esplicite. Da qui è nata una rissa, col libanese che ha avuto la peggio.
Mutu, Buti e Gruosi sarebbero intervenuti per allontanarli, ma i due avrebbero colpito Buti con uno schiaffo e Gruosi con un pugno dandosi poi alla fuga prima dell'arrivo della polizia.
Consuelo è una ex modella dominicana, figlia dell'ambasciatore dominicano in Vaticano. E' sposata con Mutu dall'estate 2005. La coppia ha due figlie, Maya Vega e Adriana. Adrian ha un altro figlio, Mario, avuto nel precedente matrimonio.
Doping: Mutu,chiesto 1 anno di stop
Viola trovato positivo a due controlli
31 Marzo 2010
Adrian Mutu
Un anno di squalifica: è la richiesta della Procura al Tribunale nazionale antidoping del Coni per Adrian Mutu, deferito in giornata. L'attaccante della Fiorentina era risultato positivo alla sibutramina, uno stimolante che annulla gli effetti della fame, in due test successivi: il primo del 10 gennaio scorso, al termine della gara di campionato Fiorentina-Bari; il secondo il 20 gennaio, in occasione del match di Coppa Italia Fiorentina-Lazio.
Il procuratore Ettore Torri, chiedendo un anno, ha ritenuto quella di Mutu una prima violazione nonostante il romeno abbia un precedente di doping: nel 2004 fu squalificato per sette mesi dopo essere risultato positivo alla cocaina, in Inghilterra, ai tempi in cui militava nel Chelsea.
In quell'occasione però il controllo fu fuori competizione e privato, cioè voluto dal club inglese e venne recepito dalla Fifa solo sul piano comportamentale, ma non come violazione di norme antidoping. Inoltre nel 2004 la Federazione internazionale non aveva ancora recepito il Codice Wada. Pertanto Mutu, sul piano dei precedenti, non ha violazioni a suo carico nè per la Fifa nè per la Wada. La data da cui parte la squalifica è il 28 gennaio 2010.
"CONTENTI NON CI SIA RECIDIVITA'"
"Non ho ancora letto le motivazioni ma da quello che si capisce non viene contestata la recidività, altrimenti i parametri sarebbero stati diversi". Paolo Rodella, legale di Adrian Mutu, commenta con ovvia soddisfazione la richiesta della Procura Antidoping del Coni di un anno di squalifica per la positività dell'attaccante rumeno ai metaboliti di Sibutramina in occasione dei controlli a cui è stato sottoposto al termine delle gare contro Bari (campionato, 10 gennaio) e Lazio (coppa Italia, 20 gennaio). "Cercheremo di ridurre la squalifica - aggiunge - siamo contenti di aver evitato la spauracchio della recidività. Adesso aspettiamo l'udienza".
Doping, Mutu positivo ai controlli
Fiorentina, rischia stop da 1 a 4 anni
28 Gennaio 2010
Mutu
Brutta tegola per la Fiorentina. Mutu è risultato positivo alla sibutramina, uno stimolante che annulla gli effetti della fame, a un test disposto dalla commissione antidoping del Coni ed effettuato il 10 gennaio dopo Fiorentina-Bari: finì 2-1 per i viola e il romeno realizzò un gol. Mutu è recidivo (fu squalificato 7 mesi per cocaina in Inghilterra ai tempi del Chelsea) e rischia una squalifica da 1 a 4 anni. Il giocatore chiederà le controanalisi.
Mutu è stato messo al corrente della notizia durante l'allenamento della squadra dal team manager Roberto Ripa. Il romeno ha abbandonato il campo interrompendo la seduta di lavoro ai "Campini" e rifugiandosi all'interno dello stadio "Franchi". Della notizia è stato messo al corrente anche il ds Pantaleo Corvino, impegnato a Milano per gli ultimi giorni di calciomercato.
IL COMUNICATO DELLA FIORENTINA
La posizione della Fiorentina riguardo alla vicenda Mutu viene espressa in un comunicato pubblicato sul sito ufficiale: "Preso atto della comunicazione del CONI di positività dell'atleta Adrian Mutu ad un metabolita della sibutramina, farmaco 'antifame', l'ACF Fiorentina, pur confermando ogni contrarietà all'assunzione di qualsiasi sostanza vietata dal regolamento antidoping, integratori non certificati compresi, ma credendo anche alla buona fede dell'atleta, cercherà di fare al più presto assoluta chiarezza sulle dinamiche della vicenda".
BECALI E' OTTIMISTA
"Ho sentito Adrian, è chiaro che sia un po' preoccupato, ma siamo ottimisti". Così Victor Becali, uno dei manager di Mutu, intervenendo a Radio Toscana. Il procuratore romeno ha ribadito per cinque volte di essere ottimista, in attesa anche della presa di posizione della società viola.
MEDICO FIORENTINA SI DIFENDE
"Noi non somministriamo farmaci vietati ai nostri giocatori". Lo ha detto il dottor Paolo Manetti, responsabile sanitario della Fiorentina, riguardo alla positività al doping riscontrata su Adrian Mutu. Ora il rumeno ha sette giorni di tempo per richiedere le contro analisi.
FONTE:
SportMediaset.Mediaset.it
Fiorentina, Mutu si deve fermare: ko il menisco del ginocchio destro. Un mese il tempo di recupero?
Mutu si deve fermare ancora. Il ginocchio dell'attaccante viola da ancora problemi e, dopo l'operazione al menisco della gamba sinistra di aprile, il romeno dovrà essere tornare nuovamente sotto i ferri per il ginocchio destro. Il nuovo stop è dovuto ad un infortunio patito durante la partita di Champions con il Debrecen, dove Mutu ha giocato sopra il dolore prima di arrendersi.
Il comunicato ufficiale della Fiorentina dice: "La Fiorentina comunica che il calciatore Adrian Mutu ha subito una lesione del menisco mediale al ginocchio opposto a quello precedentemente operato, nel corso della gara di ieri sera (mercoledì ndr). L'atleta sarà sottoposto ad intervento di regolarizzazione chirurgica nei prossimi giorni".
I tempi di recupero sono ancora tutti da valutare, solo dopo l'operazione si potranno fare stime più chiare. Si parla comunque di un mese circa, anche se le speranze sono in un recupero lampo per la gara contro l'Inter del 29 novembre.
Pubblicato il 6 novembre 2009
FONTE:
ValDElsa.net
Adrian Mutu's £17m Chelsea compensation payment delayed after Swiss Federal Court ruling
By Sportsmail Reporter UPDATED: 16:32 GMT, 21 October 2009
Change of fortune: Adrian Mutu in action for Fiorentina in the Champions League
Adrian Mutu has won the latest stage of his long court battle with former club Chelsea, which he owes more than £17million after being fired for using cocaine.
The Swiss Federal Court said on Wednesday that the Romanian forward should not pay anything until it rules on his appeal against the Court of Arbitration for Sport, which had said he must pay Chelsea compensation. The verdict is expected later this year.
Mutu took his case to the federal court as his final appeal route because CAS is based in Switzerland. CAS ruled in July that FIFA was right to award Chelsea compensation because Mutu breached his contract in 2004.
Chelsea fired Mutu for failing a drug test, then got nothing when he served a seven-month ban and rebuilt his career in Italy. Mutu joined Juventus as a free agent then was sold after one season for £8 million to Serie A rivals Fiorentina.
The 30-year-old forward has enjoyed the most successful period of his career at the Florence club. Mutu scored twice in a Champions League game Tuesday as Fiorentina won 4-3 at Hungarian champion Debrecen.
FONTE:
DailyMail.co.uk
Calcio
Fiorentina: Mutu ci ricasca! Alcol, droga e belle donne in Romania
Di Ivan Parlongo - 13 ottobre 2009
Continua il momento no per Adrian Mutu, dopo l’infortunio della scorsa stagione che gli impedisce ancora di esprimersi al meglio e sopratutto per la multa affibiatagli dal tribunale di giustizia sportiva che per il momento lo vede costretto a risarcire il Chelsea di Abramovic di 17 milionii di euro. Adesso L’attaccante della Fiorentina e della Romania è stato paparazzato dal giornale locale ‘Libertatea‘ in una discoteca a Bucarest mentre, insieme al compagno di squadra Cristea, beveva vodka e e vino si intratteneva con delle ragazze fino a notte fonda a pochi giorni dalla figuraccia contro la Serbia (0-5): immagini che hanno fatto imbufalire il ct Lucescu, determinato a non convocare più l’ex viola. L’attaccante però che si sente perseguitato in questo momento ha smentito tutto dicendo che era solo in giro a salutare qualche amico senza però abusare di alcol e di droghe
FONTE:
IlPallonaro.com
ALTRE NOTIZIE
Ct Romania: "Mutu non lo convoco più"
12.10.2009 21.25 di Riccardo Mancini
Fonte: ansa
Il commissario tecnico della nazionale romena, Razvan Lucescu, non ha digerito il comportamento di Adrian Mutu, pizzicato in una discoteca di Bucarest qualche giorno prima della pesante sconfitta per 5-0 con la Serbia di sabato scorso, a bere vino rosso e vodka in compagnia di alcune ragazze. Intervistato dal quotidiano Libertatea, il tecnico ha dichiarato: "Fino a quando saro' ct, Mutu non sara' piu' convocato".. Più chiaro di così.
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
Aug 29, 2009 20:20:13
Adrian Mutu Unlikely To Be Banned - Italian Lawyer
Two Italian lawyers have offered their legal views on the Mutu - Chelsea compensation case..
Fiorentina striker Adrian Mutu is unlikely to receive a ban from football in relation to the €17million compensation he has to pay Chelsea, according to two prominent Italian lawyers who have been following the case.
Earlier, press reports in Italy had claimed Chelsea could apply to FIFA for a ban on the striker, if he failed to pay the sum by Monday. Goal.com contacted Chelsea, and they claimed the sentence was "vindicated."
One Italian lawyer Mino Auletta, who has been following the case and who, according to La Repubblica, works on behalf of Fiorentina, claims Mutu is unlikely to be banned from the game.
"Considering the actual situation, the possibilty of a ban that could force Mutu to retire are slim. I think it seems like a remote possibility," Auletta told Radio Blu.
Mattia Grassani, another lawyer with close links to Mutu, is less than certain though. Grassani believes a ban is possible, but it will take time before it comes into effect, if a ban is called for by the authorities dealing with the case.
"Even if Mutu cannot pay, I don't think the ban would be enforced straight away," claimed Grassani.
"There are plenty of beaurocratic avenues to go through before reaching that stage. It would take between 60-90 days from the moment Mutu fails to pay," he concluded.
Salvatore Landolina, Goal.com
FONTE:
Goal.com
Mutu: ''La droga a Londra? Sono stato un pollo''
Pubblicato il 5 Giugno, 2009 - 15:49 da Anonimo
Stasera, su Sky Sport 1, alle ore 23.00, torna “I Signori del calcio“. Protagonista di questa puntata Adrian Mutu. Ecco un estratto dell’intervista.
La tua prima esperienza in Italia nell’Inter. Cos’hai pensato quando ti hanno detto di fare le valigie per andare a Milano?
«Non vedevo l’ora. Era una squadra con tanti campioni. Il primo giorno che sono arrivato nello spogliatoio ero seduto vicino a Vieri. Poi c’erano Baggio, Ronaldo, Zamorano, Blanc, Zanetti, Panucci. Pensavo che non avrei mai giocato. Non avevo pazienza, volevo mettermi subito alla prova. Una volta, in allenamento, Lippi mi prese per l’orecchio e mi disse: “Ragazzino, sei giovane, non bruciare le tappe perché avrai il tuo spazio!“. Mancavano 14 partite alla fine del campionato e ne giocai 6 da titolare, ma c’era tanta pressione. Ho fatto fatica perchè per me l’Inter, a quell’età, era un po’ troppo. Lippi preferiva giocatori con maggiore esperienza e capii che dovevo fare la gavetta prima di costruirmi un nome».
Hai peccato di superbia?
«Può essere, perchè ero giovane, ma quando dissi a Lippi che volevo andare a Verona per giocare con continuità, lui rispose che potevo restare e far parte dei 4 attaccanti della rosa per vedere come andava»
Il passaggio al Chelsea. Sei stato il rumeno più costoso di tutti i tempi?
«Era un’offerta che non si poteva rifiutare. Che rapporto avevi con Abramovich? Molto buono, ero il giocatore preferito del figlio».
Sei stato trovato positivo alla cocaina. Pensi di essere caduto in una trappola?
«Una trappola fatta di sbagli di gioventù, non certo qualcosa organizzato dal Chelsea per mandarmi via. Era facile sbagliare: ero molto famoso, a Londra andavo dappertutto e mi trattavano da re. Sono stato ingenuo, sono stato un pollo».
FONTE:
Sostanze.info
Page last updated at 11:38 GMT, Friday, 31 July 2009 12:38 UK
Mutu loses Chelsea damages appeal
Adrian Mutu must pay Chelsea £14.65m after losing his appeal against a Fifa ruling for a breach of contract.
The striker, who cost the Blues £15m in 2003, was sacked a year later after he tested positive for cocaine and given a seven-month worldwide football ban.
Fifa issued the ruling last year but Mutu described it as "inhumane and unjust" and said he would appeal.
However, the Court of Arbitration for Sport (Cas) has ruled against the 30-year-old, who now plays for Fiorentina.
"The Cas panel concluded that the appeal brought by the player was to be dismissed and the measure of damages, as awarded by Fifa's Dispute Resolution Chamber (DRC), was to be confirmed," said a Cas statement.
"Adrian Mutu must therefore pay 17,173,990 euros to Chelsea FC."
The compensation figure, based on lost earnings, was calculated on the length of time Mutu's contract had left to run, and was the highest ever handed down by Fifa.
After being sacked by Chelsea and serving his ban, the Romanian joined Juventus in January 2005, and at the end of the following season he moved to his current side, Fiorentina.
When Fifa announced its verdict, Chelsea welcomed it, calling it "a very significant decision for football".
The Chelsea statement continued: "Not only did the Dispute Resolution Chamber make us a very significant monetary award, it also recognised the damaging effect incidents involving drugs have on football and the responsibility we all have in this area."
The latest ruling is third time that Cas has been involved in the case.
"In 2005, Cas confirmed the decision of the Football Association Premier League Appeals Committee finding that, because of a positive doping test, Mutu had committed a breach of the employment contract without just cause," added the Cas statement.
"In 2007, Cas set aside a first decision by the DRC denying jurisdiction and referred the matter back to Fifa to determine and impose the appropriate sporting sanction and/or order for compensation arising out of the dispute."
Page last updated at 14:58 GMT, Friday, 5 September 2008 15:58 UK
Mutu lodges appeal over damages
Former Chelsea striker Adrian Mutu has filed an appeal against Fifa's ruling that he must pay the club £13.68m in damages for breach of contract.
Mutu, who cost the Blues £15m in 2003, was sacked a year later after he tested positive for cocaine, and was given a seven-month worldwide football ban.
The Court of Arbitration for Sport (CAS) said it is likely to give its decision within the next four months.
"It is an unjust and inhumane sentence," said Mutu, 29, last month.
"This sanction is not right, because I don't think I have committed a crime that merits such an amount."
After being sacked by Chelsea and serving his ban, the Romanian joined Juventus in January 2005, and at the end of the following season he moved to his current side, Fiorentina.
When Fifa announced its verdict, Chelsea welcomed it, calling it "a very significant decision for football".
The Chelsea statement went on: "Not only did the Dispute Resolution Chamber make us a very significant monetary award, it also recognised the damaging effect incidents involving drugs have on football and the responsibility we all have in this area."
The fine, based on lost earnings, was calculated on the length of time Mutu's contract had left to run, and was the highest ever handed down by Fifa.
International players' union FIFPro said last month it would back Mutu's appeal, alleging Mutu was discriminated against on the grounds of his nationality.
"When the same offence would have been committed by a player in possession of an English passport, then this player wouldn't have had to pay any damages at this dismissal, since the FA Premier League rules do not provide this," said a FIFPro statement.
"For this reason this can be considered as discrimination based on nationality.
"It is extremely strange that a player who is dismissed by a club must pay damages based on the transfer amount previously paid for him, whilst he has had no control whatsoever on the amount of this fee."
Last Updated: Friday, 13 May, 2005, 12:19 GMT 13:19 UK
Mutu contests compensation ruling
Adrian Mutu has appealed against the Premier League's decision to allow Chelsea to seek compensation following his positive drugs test.
Mutu was sacked in October after a positive cocaine test and was handed a seven-month worldwide football ban.
The disgraced Romanian striker, 26, has since joined Juventus and the Blues are hoping to recover £8m of the £15.8m they paid to Parma in August 2003.
But Mutu has now taken the matter to the Court of Arbitration for Sport.
A CAS statement said: "Mutu requests CAS to reverse the determination of the Appeals Committee and to rule that the facts of this case do not give rise to a 'unilateral breach of the contract without just cause' by the player."
Chelsea had been given the green light by the Premier League appeals committee to seek compensation, arguing that Mutu broke his contract by persistent misconduct.
At the time of the Premier League ruling Chelsea issued a statement which said: "We are obviously pleased that the Appeals Committee has vindicated the club's position and opened the door for a compensation claim and sporting sanctions before Fifa's Dispute Resolution Chamber.
"Chelsea will continue to pursue the case vigorously as the principle is an important one."
Mutu rehab at Adams clinic
Although Mutu is Chelsea's opponent in the case, if any damages were awarded, they would be payable by Juventus.
The matter will now be referred to Fifa, and it is possible Chelsea could even take the matter to a civil court.
Mutu was dismissed last October for gross misconduct after the positive test.
Following a Football Association hearing in November, he was fined £20,000 and suspended from all football for seven months.
Chelsea were anxious to block Mutu signing for another club on a free transfer at the end of his suspension but he signed for Juventus in February and has been training for them since.
A statement from the Premier League read: "The appeals committee concluded that the conduct of the player in taking banned drugs was gross misconduct which entitled the club to treat the player's contract as at an end and amounted to a unilateral breach without just cause or sporting just cause.
"The club is therefore entitled to proceed to seek compensation and sporting sanctions from the dispute resolution chamber (DRC) of Fifa."
Last Updated: Wednesday, 6 October, 2004, 02:23 GMT 03:23 UK
Mutu hits out at Mourinho
Out-of-favour Chelsea striker Adrian Mutu has accused coach Jose Mourinho of saying he is injured to prevent him playing in a World Cup qualifier.
Mutu insists he is fit and has flown out for Romania's tie against the Czech Republic on Saturday.
"I am in an open conflict with Mourinho who forbade me to go to my national team and said I was injured.
"It is not true - I have been in good condition for five days and he knew that," Mutu told The Sun.
The 25-year-old may face a fine when he returns to Stamford Bridge, and believes he may now have to find another club.
"I don't care about being fined. I want everyone to know that the national team is the most important thing for me," he added.
Mutu's absence from Chelsea's squad in their 1-0 win over Liverpool on Sunday was attributed to a knee injury.
But Mutu said: "I told Mourinho I was fit. He disagreed and showed me a piece of paper from the medical staff claiming I wasn't. But I know I am fit.
"Mourinho has promised me that I would play in the first team for some games.
"Then I wasn't even in the squad and I don't understand why.
"Probably the only solution, even if I don't want it, is to find another team."
Last Updated: Tuesday, 12 August, 2003, 16:15 GMT 17:15 UK
Mutu completes Chelsea switch
Adrian Mutu has completed his move from Parma to Chelsea with the Romanian waiting only for his work permit.
The 24-year-old passed a medical on Tuesday, completing the formalities of his £15.8m move.
Mutu has signed a five-year deal and Chelsea are confident his work permit application will be approved.
Chief executive Trevor Birch even predicted the striker could face Liverpool in the opening game of the season.
Birch told the club's official website: "A work permit for a player of his pedigree should not take too long and I would not be surprised if he is available to face Liverpool on Sunday."
Mutu is the newest recruit to Roman Abramovich's Chelsea revolution and his transfer takes Abramovich's spending to almost £75m.
Mutu revealed he was swayed after talking to his friend and former Blues defender Dan Petrescu.
The 24-year-old Romanian playmaker earlier said: "Dan talked about Chelsea in a good way and I couldn't refuse the offer they made me
"I asked my club to consider it and I have to thank the officials.
"After practically launching me they have now given me the possibility to go to England.
"From a human point of view it hasn't been an easy choice. But now it's done so let's think of Chelsea."
The 24-year-old is regarded as one of the hottest properties in Italian football.
He began his career at Arges Pitesti before moving to Romanian giants Dinamo Bucharest.
He was brought to Italy by Inter Milan, and then moved to Verona before joining Parma last August.
Parma coach Cesare Prandelli said: "He was the best player in Italy last year and he has all the qualities to be a great player in the Premiership.
"He's got an exceptional left foot and at 24 he can go on to be a top-class player."
Last Updated: Monday, 11 August, 2003, 11:44 GMT 12:44 UK
Mutu key to Chelsea hopes
Chelsea's move for Parma striker Adrian Mutu is unlikely to be the club's last major signing, but it could prove the key to their hopes of challenging for honours this season.
By Andrew McKenzie
The one position the Blues have struggled to fill since the arrival of new billionaire Russian owner Roman Abromavich is up front.
Arsenal forward Thierry Henry was said to be their number one target, with speculation claiming they were willing to pay £50m for the Frenchman.
Inter Milan star Christian Vieri has been regularly linked with a move to Stamford Bridge, while they were reported to have had a £71.4m bid for Real Madrid's Raul turned down.
Chelsea's shopping list
After being linked with some of the biggest hitters in the game the £15.8m signing of Mutu could come as something of a disappointment to some Chelsea fans.
But while the Romanian international is a relative unknown in English football, he has emerged as one of the most highly-rated forwards on the continent.
He scored 18 times in Serie A last season for Parma and struck up a lethal combination with Brazilian striker Adriano that produced 33 goals.
After speculation linking him with a move to Lazio and Chelsea, the Italians last month claimed the player was going nowhere and made him their club captain.
But with the player keen on a move and the club looking to lower their wage bill, Parma boss Cesare Prandelli admitted they had no choice but to accept Chelsea's offer.
Mutu began his career as a 17-year-old with Romanian side Arges Dacia Pitesti before making his name with Dinamo Bucharest.
A ratio of a goal a game during his five months with Dinamo saw him earn his first cap for his country and a move to Inter Milan.
But with the likes of Ronaldo, Vieri and Alvaro Recoba at the San Siro, Mutu found opportunities hard to come by with the Italian giants.
He was sold to Verona in 2001 and in his second season he became the club's leading scorer, but his 12 goals failed to save them from relegation.
Last summer Parma paid £6m for Mutu and he responded with the best season of his career as they finished fifth in Serie A.
Mutu has been compared to Chelsea great Gianfranco Zola, who achieved so much success after making his own move from Parma to London.
Mutu is much more than an out-and-out goalscorer and played on the left as well as up front for Parma last season.
He is also something of a dead ball specialist, with many of his goals coming from free-kicks or from the penalty spot.
With both Jimmy-Floyd Hasselbaink and Eidur Gudjohnsen not enjoying their best seasons last year, much will be expected of the man known as the Romanian bomber.
FONTE:
News.BBC.co.uk
CALCIOMERCATO: COMUNICATO UFFICIALE
31/AGOSTO/2002 - 13:34
L’Hellas Verona F.C. ha ceduto al Parma A.C. l’attaccante Adrian Mutu. Il contratto prevede la cessione a titolo temporaneo con diritto di riscatto della metà.
Il centrocampista Emiliano Salvetti è stato ceduto al Bologna F.C. in prestito con diritto di riscatto.
Contestualmente dalla società felsinea arriva il difensore Alessandro Gamberini, classe 1981.
Il calciatore, che fa parte della rosa dell’Under 21 di Claudio Gentile, si trasferisce a Verona in prestito.
Il difensore Anthony Seric si trasferisce al Brescia Calcio con la formula del prestito con diritto di riscatto.
Venerdì pomeriggio, intanto, il club scaligero ha ceduto l’attaccante Mario Frick alla società Ternana Calcio.
L’accordo raggiunto tra i due club prevede la cessione del calciatore a titolo temporaneo.
BUON ALLENAMENTO A ZEVIO: 8-1 CONTRO LO SHABAAB. CINQUINA DI ADRIAN MUTU
29/AGOSTO/2002 - 20:44
Una buona sgambata, questo il senso dell'amichevole di Zevio contro i volenterosi arabi dello Shabab. Ecco di seguito le azioni più salienti della partitella. Primo tempo:2` Abbruscato, azione sulla sinistra, che con un tiro in diagonale batte Hassan.22` punizione di Adailton dal vertice sinistro dell`area che costringe il portiere avversario ad una difficile deviazione sopra la traversa. 26` gol di De Angelis che calcia una punizione da fuori area nel sette. 30`: primo tiro nello specchio per la formazione araba, da un cross sulla destra Del Waleed Il Ali indirizza centralmente un pallone di testa, facilmente parato da Doardo. 34` percussione centrale di Del Waleed che da fuori area batte Doardo con un preciso rasoterra a fil di palo. 40` cross dalla sinistra di Abbruscto e gol di De Angelis che di testa in tuffo supera Hassan.
Nella ripresa, al 3` lancio filtrante di Italiano che pesca Mutu solo in mezzo all`aera avversaria, per il rumeno un gioco da ragazzi metterla in gol. 13` gol di Adrian su rigore concesso per un fallo di mano in area. 23` lancio da sinistra di Pisanu per Mutu che dalla trequarti beffa Hassan con un preciso pallonetto. 30` gol del rumeno con gran tiro in area che si infila sotto la traversa. 43` e ultima fatica di Adrian. Su respinta corta del portiere mette in gol da pochi passi
PRIMA USCITA UFFICIALE, PAREGGIO A ROVERETO CONTRO LA FIORENTINA
27/LUGLIO/2002 - 21:09
Finisce 1-1 l'amichevole tra Hellas Verona e Fiorentina giocata allo Stadio Comunale di Rovereto (TN).
Prima frazione di gioco ben gestita dalla formazione di Alberto Malesani, che si è resa pericolosa di un più di una occasione, soprattutto con Adrian Mutu.
Schierata con il 4-4-2, la compagine gialloblù si è mossa con una certa disinvoltura, mostrando una buona organizzazione di gioco, arricchita da alcuni spunti personali di Mutu, Matteassi e Melis.
L'Hellas è passato in vantaggio al 22' minuto del primo tempo con Luca Matteassi (FotoExpress), che ha appoggiato facilmente in rete un pallone d'oro servitogli da Adrian Mutu, autore anche contro i viola di una prova straordinaria, senza dubbio il migliore in campo.
Nella ripresa, le due squadre si sono ripresentate sul terreno di gioco con molte novità, Malesani in particolare ha operato sei sostituzioni. Da segnalare alcune buone opportunità di raddoppiare per Mutu e Adailton. Buono il movimento in generale della squadra e, nello specifico delle punte.
La Fiorentina raggiunge il pareggio al 29' della ripresa con Massaro su calcio di rigore, peraltro non nettissimo.
La gara ha avuto un epilogo spiacevole, in quanto alcuni tifosi viola hanno reagito ad un brutto gesto di Mijatovic, tentando di sfondare la rete di recinzione e un cancello. Fortunatamente le forze dell'ordine sono riuscite a ristabilire la calma, evitando episodi spiacevoli.
Non hanno partecipato alla gara Biasi, Cassetti, Comazzi, Cossato, Frick, Pegolo, VanStrattan.
Il tabellino
HELLAS VERONA F.C.
Primo tempo: Nigmatullin, Diliso, Filippini, Gonnella, Seric, Matteassi, Colucci, Italiano, Melis, Mutu, Abbruscato
Secondo tempo: Doardo, Diliso, Filippini, Turati, Seric, Pisanu, Colucci, Mazzola, Melis (21'st Dossena), Mutu (21'st De Angelis), Adailton
All. Malesani
FIORENTINA A.C.
Primo tempo: Cassano, Ceccarelli, Adani, Tarozzi, Di Livio, Cois, Amaral, Palombo, Agostini, Mijatovic, Vakouftsis
Secondo tempo: Taglialatela, Adani, Pierini, Alcaraz, Tarozzi, Palombo, Rossitto, Amoroso, Brancaccio, Massaro, Mijatovic.
All. Fascetti
Arbitro: Sig. Bevilacqua di Monfalcone (TS)
Assistenti: Semolic, Marcon
Spettatori: 3.000 circa
LAVARONE, DOPPIO ALLENAMENTO PER MUTU E COMPAGNI
24/LUGLIO/2002 - 18:04
Nella giornata di mercoledì, doppio allenamento per Adrian Mutu e compagni presso il centro sportivo di Lavarone, sede del ritiro gialloblù. Seduta mattutina caratterizzata, come di consueto, da un lavoro atletico-tecnico con i preparatori Malatrasi e Nadal.
Nel pomeriggio, dopo un breve riscaldamento, il tecnico scaligero Alberto Malesani ha concentrato l’attenzione sull’aspetto tattico.
A riposo Carlo Teodorani, mentre Martin Adailton ha svolto un lavoro differenziato.
[...]
MUTU, IL RE DEI GOLEADOR STRANIERI DELL'HELLAS IN UNA SINGOLA STAGIONE DI SERIE A
27/MARZO/2002 - 23:50
Con la rete segnata domenica scorsa nel derby contro il Chievo, Adrian Mutu ha raggiunto quota 11 marcature nella serie A 2001/02.
Con sei partite ancora da disputare, il rumeno va a caccia del record di miglior marcatore stagionale nella storia in serie A dell’ Hellas, stabilito da Bui nel 1968/69 con 15 reti ed eguagliato nel 1982/83 da Penzo.
Mutu, tuttavia, con 11 reti già realizzate in singola stagione, è comunque già diventato lo straniero dell’ Hellas Verona che ha messo a segno il maggior numero di reti in un campionato di serie A, superando il precedente record di Briegel (1984/85) ed Elkjaer Larsen (1985/86), tutti autori di 9 reti. Chiusura con un altra curiosità: le 15 reti finora firmate da Mutu in serie A con la casacca dell’ Hellas gli valgono l’ undicesimo posto assoluto nella classifica dei marcatori di tutti i tempi del Verona in massima divisione: al prossimo gol Mutu entrerà nella top ten eguagliando Antonio Di Gennaro.
TANTI AUGURI AD ADRIAN MUTU!
08/GENNAIO/2002 - 11:28
L'attaccante rumeno dell'Hellas Verona, Adrian Mutu, festeggia martedì 8 gennaio il suo 23° compleanno. Il 2001/2002 per lui è cominciato nel migliore dei modi, poichè sta disputando la sua migliore stagione da quando gioca nel campionato italiano, con 4 reti all'attivo in 17 gare disputate in Serie A TIM.
Al nostro campione i migliori auguri di buon compleanno!
FONTE:
HellasVerona.it
Archivio Storico
Mutu è tutto del Verona, Maccarone dell'Empoli
Pubblicato nell'edizione del 1 luglio 2001
[...]
C'erano tre nomi grossi abbastanza della serie A, ieri, nelle buste aperte in Lega per la risoluzione delle comproprietà non risolte dalle società. E tutti e tre hanno riservato delle sorprese. Adrian Mutu, 21enne attaccante romeno in comproprietà tra Inter e Verona, è stato riscattato dalla società gialloblù per 5 miliardi e 100 milioni. Che sommati ai 7 miliardi e 500 milioni che Pastorello aveva sborsato l' anno scorso per la metà del cartellino, fanno 12 miliardi e 600 milioni. Un' operazione con cui l' uomo mercato dell' Inter Lele Oriali ha rimpinguato le casse della società di via Durini, visto che nel dicembre ' 99 il romeno era stato acquistato dalla Dinamo Bucarest, su segnalazione di Mircea Lucescu, per soli 4 miliardi.
[...]
FONTE:
RaiSport.Rai.it
APERTE LE BUSTE: MUTU GIALLOBLU'
30/GIUGNO/2001 - 15:13
Grande attesa per l'apertura delle buste relative alle comproprietà rimaste in sospeso nei giorni scorsi. L'Hellas Verona doveva risolvere la questione riguardante l'attaccante rumeno, Adrian Mutu, che era in compartecipazione con l'Inter. La comproprietà si è conclusa a favore della squadra gialloblù, che detiene ora l'intero cartellino del giocatore. Grande soddisfazione della dirigenza scaligera che, a mercato ufficialmente ancora chiuso, ha già messo a segno importantissimi colpi, mirati all'acquisizione di giocatori giovani e di grandi prospettive. Tali operazioni sono ancora una volta in linea con la politica di mercato intrapresa dall'Hellas Verona, volta a scoprire ogni anno calciatori di grande avvenire, come Camoranesi, Gilardino, Giuseppe Colucci, Seric e Teodorani, per poi valorizzarli e lanciarli nel panorama calcistico della Serie A.
FONTE:
HellasVerona.it
MUTU-VERONA: FIRMA PER COMPROPRIETA'
09/07/2000 - 18:35
MILANO - A Bucarest è stato ufficializzato il trasferimento di Adrian Mutu a Verona, in comproprietà. Assistito dal procuratore Becali, il giocatore si è accordato con il club veneto che l'anno scorso è stato trammpolino di lancio per Sebastian Frey. Per l'Inter è la soluzione più gradita: Mutu sarà seguito da vicino, in prospettiva nerazzurra.
FONTE:
Inter.it
Dopo il derby di Coppa Italia
Ecco Mutu
Il giovane romeno, ventenne dal gol facile, non si e' affatto spaventato dell'aria di San Siro
Appiano Gentile (Como), 13 gennaio 2000
Silenzio, alla pinetina parla Mutu. Miracolo o apparente contraddizione?
Scherzi a parte, quella dopo il 3-2 nel derby e' la giornata del giovane romeno, Adrian Mutu, ventenne dal gol facile e dal coraggio sufficiente a non aver paura ne' di San Siro, ne' del Milan, ne' del capitano della nazionale italiana, Paolo Maldini, mandato a quel paese nel finale del derby.
"Perche' avrei dovuto aver paura? - ha commentato oggi con candore il giovane Adrian, capocannoniere il Romania nell'ultimo campionato -. Con la paura non fai niente. E' vero, ho avuto un battibecco con Maldini, ma cosa c'e' di strano? Lui e' un grande giocatore ma in campo e' normale litigare".
In un italiano piu' che comprensibile, imparato in sole due settimane di permanenza all'Inter, Mutu si e' detto entusiasta della sua nuova vita nerazzurra. "Sono contento di avere segnato il mio primo gol con questa maglia - ha spiegato - e doppiamente felice perche' e' stato realizzato nel derby. Dopo la rete ero emozionatissimo: mi ero reso conto di aver segnato a San Siro giocando contro grandi giocatori come quelli del Milan. Emozioni forti, ma in negativo, le ho provate quando ho sbagliato un gol subito dopo. Prima del match con il Perugia avevo promesso di entrare in campo nel secondo tempo e di segnare un gol. Poi non ci ero riuscito, quindi sono in ritardo di due partite".
Cresciuto nelle giovanili della Dinamo Bucarest, Adrian Mutu e' approdato all'Inter 15 giorni fa, su consiglio di Mircea Lucescu. "Il mio ruolo preferito - ha confessato oggi il giovanotto, per nulla emozionato di trovarsi per la prima volta protagonista tra tanti campioni - e' quello di seconda punta. Il mio piede preferito e' il destro. Sognavo da bambino di arrivare a giocare nella Dinamo, e ce l'ho fatta. Una volta ingaggiato cominciai a fantasticare su una avventura all'estero. Ma non pensavo che potesse arrivare cosi' presto. Nella Dinamo avevo segnato 18 gol in 18 partite. Qui all'Inter - ha aggiunto sorridendo - sono sotto alla media".
Prima di lasciare Bucarest per l'Inter, Adrian ha potuto contare anche sui consigli di una grande come Hagi: "Mi ha detto di stare tranquillo e di non montarmi la testa. Mi ha spiegato quanto e' difficile campionato italiano". Hagi giocava in quella Steaua che il Milan anniento' nella finale della Coppa dei Campioni dell'89. E alcuni di quei giocatori, allora vittoriosi, sono stati sconfitti ieri nel derby. "Sinceramente di quella gara mi ricordo solo Van Basten e Gullit". Ora Mutu spera di restare all'Inter: "Sono pronto a giocarmi tutto qui". L'unico intoppo e' legato agli extracomunitari. Mutu e' il numero 5 della lista: quando rientreranno Ronaldo e Jugovic, che succedera'? "Vorra' dire che per ovviare al problema mi sposero' con un'italiana".
FONTE:
RaiSport.Rai.it