LA GARA & LE IMPRESSIONI
Primi venti minuti senza timori di sorta per l'HELLAS che sul campo dei granata non si chiude, gioca con buona personalità e propone un bel calcio mentre il TORINO analizza 'guardingo' non disdegnando qualche sortita in contropiede...
Ma è l'HELLAS a passare in vantaggio al 24°: Magnifico il triangolo di 'Juanito' con TACHTSIDIS che di tacco la ridà in area all'argentino il quale scocca un tiro con palla che s'infila in rete alla destra di BENUSSI...
Reagisce immediatamente il Toro con BIANCHI che di testa va ad un soffio dal pareggio ma è ancora il VERONA con LEPILLER e FERRARI ad impensierire la porta di BENUSSI: miracolo del portiere di casa sul francese al 30° e palla gol sprecata da 'Nick Dinamite' un minuto più tardi...
Ma al 35° ecco il meritato raddoppio scaligero: MAIETTA al centro della difesa, centrocampo a tre con HALLFREDSSON combina bene con LEPILLER sulla sinistra, palla a TACHTSIDIS che nota l'inserimento di 'Nick Dinamite' e lo serve; l'ex PERGOCREMA approfitta del malinteso BENUSSI-OGBONNA e si fa ampiamente perdonare l'errore di pochi minuti prima! VERONA 2 TORINO 0 è l'incredibile punteggio con il quale si chiude la prima metà di gara!
Non ci crede il pubblico di casa che vede questi 'sfrontati' ragazzi scaligeri dominare a tratti l'incontro: la compagine di VENTURA non gioca male ma 'svolge diligentemente il compitino' assegnato dal suo allenatore forse sorpreso oltremodo dalla tattica del collega ravennate...
L'HELLAS pressa altissimo, si difende con ordine e quando parte in attacco fa paura: da stropicciarsi gli occhi!
Nella ripresa MANDORLINI deve rinunciare all'acciaccato ABBATE inserendo CANGI, VENTURA cambia a sinistra, dentro SGRIGNA al posto di ODUAMADI.
Il TORINO preme ma è l'HELLAS a trovare il tris con GOMEZ TALEB: LEPILLER batte un calcio di punizione 'liftato', spunta la testa del brevilineo argentino che trova il bis personale ed il tris per il VERONA!
Metà del secondo tempo: il TORINO sembra non trovare il bandolo della matassa ed il VERONA lotta su ogni pallone come si fosse ancora sullo 0 a 0, forse non è colpa dei granata quanto merito degli scaligeri, quando l'HELLAS gioca così c'è ben poco da fare...
Forse spregiudicata ma sicuramente azzeccatissima a posteriori la scelta tattica di mister MANDORLINI che, stupendo un po' tutti, torna al 4-3-3 e 'schianta' VENTURA! RAFAEL praticamente inoperoso...
28° CANGI sfiora il poker: il terzino triangola con JORGINHO e tira, palla che scheggia il palo esterno! VERONA esagerato due minuti più tardi con MAIETTA che inventa la quaterna con un coast-to-cost, saltati un paio di avversari come birilli BENUSSI è 'uccellato' con un pallonetto degno di MESSI!
Spettacolo scaligero all'Olimpico: TORINO 0 VERONA 4...
Il Toro punge con SGRIGNA e alla fine accorcia le distanze col neoentrato bravo a sorprendere la retroguardia scaligera sul filo del fuorigioco ma è 'solo' il gol della bandiera: da lì alla fine c'è solo da annotare l'ottima opposizione di RAFAEL sulla spettacolare rovesciata di BIANCHI nei minuti di recupero.
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Davanti a circa 1.100 butèi accorsi all'Olimpico di Torino, il VERONA compie un'impresa destinata, comunque vada a finire la stagione, a rimanere negli annali scaligeri: 4 a 1 a domicilio ad una squadra che per la prima volta cade in casa in questo campionato dopo 10 vittorie e 4 pareggi!
Gran partita di TACHTSIDIS autore due assist (il primo di tacco) e di LEPILLER che ha messo lo 'zampino' sul primo e sul terzo gol; incredibile anche lo stato di forma di MAIETTA che in difesa è implacabile e firma un gol d'autore (il terzo stagionale dopo che mai in cadetteria aveva bucato la rete!)...
Ma il migliore è.... MANDORLINI: Stavolta le azzecca tutte dal modulo agli interpreti! Davvero incredibile, giocando così nessun obiettivo è precluso...
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DICONO
Angelo OGBONNA vicecapitano granata «Oggi abbiamo fatto male in fase difensiva. Io, però, non mi ricordavo un Verona così, abbiamo incontrato un'ottima squadra che ci ha messo in difficoltà. Nella ripresa abbiamo cercato di fare qualcosa di più per recuperare ma non ci siamo riusciti. Non c'è stato nessun rilassamento, la classifica è veramente corta. La serie B è difficile e lo sappiamo bene» TuttoMercatoWeb.com
Marco FERRANTE, una vita al Toro, ma ha giocato anche con l'HELLAS «Una sconfitta anomala, non me l'aspettavo. Il Verona è una squadra rognosa che ha dimostrato molto qualità rispetto a diverse altre partite. Io mi auguro che sia solo un incidente di percorso, sta facendo un grande campionato. Adesso vanno in un campo non facile, dove tutti hanno avuto problemi, ed inoltre si gioca nel sintetico a cui il Toro non è abituato. Mi auguro che ci sia un pronto riscatto, ma certamente negli ultimi anni un 4-1 non c'è mai stato. Sono convinto che Ventura farà uscire da tale situazione il gruppo, mancano poche partite e con punti pesanti. Se dovesse arrivare ai play off sarebbe dura, specialmente se rientra in gioco la Samp. Questa è una sconfitta che stona, ora si dovranno capire le cause; spero che non si tratti di presunzione e di aver creduto di aver già raggiunto l'obiettivo. Ora deve uscire la personalità della squadra» TuttoMercatoWeb.com
MANDORLINI «Abbiamo preparato bene la partita, poi credo sia stata la squadra brava ad interpretare la gara. C'è grande rispetto per il Torino, ma lo sapevamo che potevamo far male con le nostre armi. Non sempre siamo riusciti a colpire, come ad esempio con la Sampdoria, ma spesso sono gli episodi a fare la differenza. Serie C? E' stata una mia scelta, e credo alla fine anche fortunata. Bisogna mettersi in gioco a volte. Adesso vivo al presente, penso solo a questo momento» TuttoMercatoWeb.com
Interviste a Nicola Ferrari e Mimmo Maietta dopo il match col Torino |
'Glaciale' mister VENTURA «Ha vinto la squadra che ha giocato meglio. E' evidente che abbiamo sbagliato qualcosa, mi assumo la responsabilità di questa sconfitta. E' una partita che ci serve, ci permette di capire e fare delle riflessioni. Questa sera ci sono stati una serie di errori che vanno a completare una serata negativa. Mi scuso personalmente col pubblico per la partita che abbiamo disputato, li ringrazio per quello che hanno fatto» TuttoMercatoWeb.com
MAIETTA 'incontentabile': «Arrivavamo dalla sconfitta di Genova dove abbiamo giocato male. Per fortuna sono riuscito a fare il quarto gol, è stata una grande rete. E' stato bellissimo segnare contro il Torino che è una grande squadra. Abbiamo dimostrato di essere una grande squadra, eravamo concentratissimi. Siamo una grande e dobbiamo dimostrarlo sempre. Promozione? E' dall'inizio della stagione che non diciamo nulla, ma io ora ci credo. Spero di poter salire senza i play-off. Dedico il gol ai miei tifosi che sono tantissimi» TuttoMercatoWeb.com
Sappiamo che 'stuzzicato' mister MANDORLINI non le manda certo a dire... «Gibellini pensa alla promozione? Non so quello che dice Gibellini, non mi interessa. Viviamo alla giornata e non abbiamo degli obiettivi. Il nostro obiettivo è giocare le partite e basta. Il Direttore dice delle cose che pensa solo lui. Se ritiene che il Verona sia da serie A, si sarebbe dovuto muovere meglio durante il mercato» TuttoMercatoWeb.com
TORINO 1-4 VERONA
Tipico 4-2-4 per la squadra di VENTURA che schiera come 'punteros' BIANCHI e ANTENUCCI supportati ai lati da STEVANOVIC e ODUAMADI (due centrocampisti d'attacco), squalificato GLIK la coppia centrale della difesa vede DI CESARE al fianco di OGBONNA che recentemente ha giocato nella nazionale maggiore diretta da PRANDELLI.
MANDORLINI rimette in campo dal primo minuto ABBATE (che ha 'riposato' per 3 settimane) come esterno destro e MARECO a far coppia con MAIETTA al centro della difesa, centrocampo a tre con HALLFREDSSON-TACHTSIDIS-JORGINHO (RUSSO rimane in panchina) così come l'attacco che vede FERRARI in mezzo a LEPILLER e 'Juani' GOMEZ TALEB.
PRIMO TEMPO
5° Le squadre si stanno ancora studiando, HALLFREDSSON ci prova con una botta dalla distanza senza troppe pretese...
7° ODUAMADI sfugge ad ABBATE recupera JORGINHO, sul ribaltamento di fronte LEPILLER soffia una palla a DARMIAN e suggerisce per HALLFREDSSON ma il traversone dell'islandese e troppo lungo per gli attaccanti scaligeri
11° STEVANOVIC dopo un bell'inserimento guadagna il primo corner della gara per i suoi
12° Cartellino giallo per DI CESARE
13° 'Juani' si procura un calcio di punizione dal limite dell'area granata, batte LEPILLER palla sulla barriera...
20° JORGINHO tocca male all'indietro, ne approfitta BIANCHI che, contrato dalla difesa gialloblù, lascia ad ANTENUCCI libero di tirare, salva tutto MAIETTA
24° HELLAS IN SPLENDIDO VANTAGGIO CON GOMEZ TALEB!!! Magnifico il triangolo con TACHTSIDIS che di tacco la ridà in area all'argentino il quale scocca un tiro con palla che s'infila in rete alla destra di BENUSSI che si tuffa ma non riesce ad evitare la rete...
26° Occasione granata: Incornata di BIANCHI che supera MAIETTA palla fuori di un capello!
27° Tiro dalla distanza di TACHTSIDIS: palla fuori!
28° ANTENUCCI dalla distanza rende la pariglia, palla alta... Ammonizione (giusta) per ABBATE che ferma ODUAMADI con le cattive! Sulla successiva battuta è ancora BIANCHI a svettare ma la palla finisce fortunatamente fuori.
30° JORGINHO tocca corto per HALLFREDSSON, palla a LEPILLER che esplode una perla ll'incrocio dei pali: miracolo di BENUSSI!
31° Occasionissima per FERRARI su errore della retroguardia granata ma iltiro della punta trentina finisce ignobilmente alta!
36° FERRARI si fa perdonare cinque minuti più tardi: HALLFREDSSON combina bene con LEPLLER sulla sinistra, palla a TACHTSIDIS che nota l'inserimento di di 'Nick Dinamite' il quale approfitta del malinteso BENUSSI-OGBONNA e raddoppia! Grandissimo 1-2 scaligero all'Olimpico...
41° Gran parata di BENUSSI che riesce ad intervenire in anticipo su FERRARI ben imbeccato da 'Juanito': Che VERONA butèi!
46° IORI batte una punizione in area scaligera: RAFAEL vola e anticipa tutti!
47° Il signor Pinzani termina la prima metà di gara
SECONDO TEMPO
1° VENTURA inserisce SGRIGNA per ODUAMADI, MANDORLINI deve fare a meno di ABBATE: dentro CANGI...
3° Il Toro preme, soffre l'HELLAS: SGRIGNA la mette in area da sinistra doveBIANCHI riesce solo a sfiorare
5° LEPILLER prova la conclusione da sinistra: palla alta!
8° SGRIGNA penetra da sinistra, TACHTSIDIS recupera...
11° ECCO IL TRIS SCALIGERO!!! LEPILLER la butta in mezzo da destra da calcio di punizione, spunta GOMEZ TALEB che di testa spiazza BENUSSI: TORINO 0-3 VERONA! Dopo 10 vittorie e 4 pareggi trema il primato dei granata fra le mura amiche...
19° PRATALI da il cambio a PARISI nelle fila granata: il neoentrato andrà al centro con OGBONNA a spingere sulla mancina
27° Fuori LEPILLER dentro BERRETTONI: Il mister vuole tenere sul chivalà la retroguardia granata...
28° CANGI sfiora il poker: il terzino triangola con JORGINHO e tira, palla che scheggia il palo esterno!
30° VERONA ESAGERATO: MAIETTA inventa la quaterna con una discesa partita da metacampo, salta un paio di avversari e deposita in rete con un pallonetto degno di MESSI! Spettacolo scaligero all'Olimpico: TORINO 0 VERONA 4!!!
31° VENTURA prova la carta BASHA, fuori IORI
32° Il TORINO si fa vivo con SGRIGNA: il tiro dell'ex VICENZA è debole e RAFAEL non ha problemi... Entra anche PICHLMANN, gli fa spazio FERRARI
34° VERONA vicino al quinto gol: Tira HALLREDSSON, paratissima di BENUSSI!
39° Il Toro trova il gol della bandiera con SGRIGNA che, partito sul filo del fuorigigioco, supera tutti arriva a tu per tu con RAFAEL e lo 'secca'!
41° Tiro di STEVANOVIC: palla alta...
42° Calcio di punizione del toro, palla in mezzo, BIANCHI spizza su MARECO che forse tocca con un braccio: l'arbitro fa proseguire...
48° Spettacolare rovesciata di BIANCHI: RAFAEL bravissimo fa buona guardia...
49° Dopo quattro minuti di recupero l'arbitro dice che può bastare: il VERONA compie un'impresa destinata, comunque vada a finire la stagione, a rimanere negli annali scaligeri...
TABELLINO
Torino-Hellas Verona 1-4
Marcatori: 23', 55' Gomez Taleb, 37' Ferrari, 75' Maietta, 84' Sgrigna
Torino: 99 Benussi; 36 Darmian, 5 Di Cesare, 6 Ogbonna, 28 Parisi (64' 50 Pratali); 20 Vives, 11 Iori; 19 Stevanovic, 9 Bianchi, 7 Antenucci, 90 Oduamadi (46' 10 Sgrigna).
A disposizione: 1 Morello, 4 Basha, 27 De Feudis, 33 Surraco, 69 Meggiorini.
Allenatore: Giampiero Ventura
Hellas Verona: 1 Rafael; 13 Abbate (46' 23 Cangi), 17 Mareco, 22 Maietta, 25 Scaglia; 19 Jorginho, 77 Tachtsidis, 10 Hallfredsson; 6 Lepiller (71' 27 Berrettoni), 9 Ferrari (79' 11 Pichlmann), 21 Gomez Taleb.
A disposizione: 26 Frattali, 4 Esposito, 5 Ceccarelli, 8 Russo.
Allenatore: Andrea Mandorlini
Note. Ammoniti: Abbate, Pratali. Espulsi: . Recupero: 2'-4'. Spettatori: 22.000 circa
LE ALTRE DI B
Il PESCARA non batte ciglio e dopo l'iniziale svantaggio rimonta e vince con i gol di SANSOVINI ed INSIGNE guadagnando, grazie alla caduta casalinga del TORINO, la testa della cadetteria.
Tra SASSUOLO e SAMP finisce a reti bianche.
Bel colpo del PADOVA che va a vincere sul campo delle 'Rondinelle' e dell'EMPOLI che espugna lo stadio di Varese.
Vittoria esterna anch per il GROSSETO ai danni del VICENZA.
BARI e NOCERINA battono per 2 a 1 rispettivamente REGGINA e GUBBIO, il LIVORNO strapazza l'ALBINOLEFFE e vince per 4 a 1.
Pareggi tra ASCOLI-JUVE STABIA e CROTONE-MODENA.
Radiografia del Gol gialloblù 2011/2012 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
GOMEZ TALEB | 1 | 7 | 8 | |
HALLFREDSSON | 1 | 6 | 7 | |
FERRARI | 2 | 5 | 7 | |
PICHLMANN | 0 | 5 | 5 | |
ABBATE | 1 | 3 | 4 | |
LEPILLER | 0 | 3 | 3 | |
MAIETTA | 0 | 3 | 3 | |
BJELANOVIĆ | 0 | 2 | 2 | |
JORGINHO | 0 | 2 | 2 | |
CECCARELLI | 0 | 1 | 1 | |
RUSSO | 0 | 1 | 1 | |
SCAGLIA | 0 | 1 | 1 | |
TACHTSIDIS | 0 | 1 | 1 | |
BERRETTONI | 2 | 0 | 2 | |
D'ALESSANDRO | 2 | 0 | 2 |
ALTRE NEWS IN ALLEGATO
DOPO L'EVERTON ECCO IL TOTTENHAM: HALLFREDSSON non ha lasciato ricordi indelebili in Premier League ma l'islandese a Verona in Serie B è cresciuto davvero tanto.
Dopo PALERMO, LAZIO e FIORENTINA in Serie A secondo quanto riportato da alcuni media britannici Emil fa gola piace anche agli 'Hotspurs'...
IN BREVE A PIÉ PAGINA
BUNDESLIGA: Il BAYERN 'asfalta' l'HOFFENHEIM! Finisce 7 a 1 per i bavaresi...SCI SKYCROSS: Tragedia dopo il salto! Finisce fuori pista e muore ZORICIC...
MOTOCICLISMO: Sfida in moto gli slittini sul ghiaccio, muore campione motociclista austriaco!
SEMPRE 'COLORITO' ZAMPARINI che adesso rimpiange PIOLI...
TESSERA DEL TIFOSO ADDIO, dalla prossima stagione si va in trasferta con la 'Fidelity Card', come al supermercato! Il capo della polizia Manganelli 'Cambia poco...'
MESSI INCENSATO DAI MEDIA fa il fenomeno anche in Liga contro il RACING SANTADER ma lui professa umiltà 'GUARDIOLA è più importante del sottoscritto...'
L'UEFA PREMIA GIANNI RIVERA che esterna 'Grazie al MILAN il numero 10 ha perso il suo significato...'
RASSEGNA STAMPA
«Era fuori dai pali e mi son detto: io ci provo»
COAST TO COAST, LA PRODEZZA. Il difensore cerca di rimanere coi piedi per terra: «Abbiamo vinto, bene, ci sta anche la festa, ma io sto già pensando al derby»
Maietta non sta nella pelle per il suo gol stellare «Lo dedico ai tifosi, a tutti quelli che allo stadio ho visto ballare, urlare, abbracciarsi, se lo meritano»
13/03/2012
Poker servito con sigillo d'autore: Mimmo Maietta stravince la sfida col Toro e il mezzo derby vissuto da ex juventino. Promette ai compagni l'ennesima cena della stagione («con loro mi diverto, lo faccio con piacere») e ricomincia subito a guardare avanti, senza abbassare di un millimetro l'asticella dei sogni: «L'idea del secondo posto proprio non mi spaventa. Io spero in quello, sono abituato a pensare sempre in grande, a puntare sempre in alto», confessa candido dopo la doccia. «Come si dice? Uno cerca di puntare sempre a cento. Magari arriva a 98 sapendo però di avere dato il massimo. Io ci credo, alla fine faremo i conti».
Che ora però tornano alla grande. E potrebbero farsi ancora più soddisfacenti dopo il derby di sabato prossimo col Vicenza: «Va bene la festa, ci sta dopo questa vittoria, ma io sto già pensando alla prossima. So che i tifosi ci tengono, noi ci teniamo. È un derby, non montiamoci la testa per questa vittoria e tiriamo dritto», annuncia il difensore gialloblù. «Bisogna assolutamente fare risultato anche contro il Vicenza». Quanto alla prodezza di serata «non so esattamente cosa ho pensato in quei secondi. Semplicemente ho visto il portiere un po' fuori dai pali. Mi son detto: ci provo. Si è risolto tutto in una frazione di secondo. Lì ti può andare bene come ti può andare male...Comunque l'idea di arrivare fino in fondo ce l'avevo. Ormai lo faccio sempre. E sono contentissimo di come è andata...».
Sembra quasi di sentirli gli hurrah dallo spogliatoio: «C'è grande gioia, è vero. Non tanto per il 4-1, magari potevamo anche farne cinque ma non contano i gol, conta come hai vinto. Veramente hai fatto un gioco straordinario. Ricordo ancora la partita dell'andata. Tutti parlavano di un grande Torino, di un divario enorme tra noi e loro. E io replicavo: sì, adesso è così, Vediamo al ritorno...». Ha avuto ragione lui. Merito, magari, anche della condizione riscopertasi improvvisamente brillante: «Meno male, alla fine escono fuori i giocatori», ricorda Maietta. «È il momemto giusto. Ora abbiamo dodici finali per raggiungere il nostro obiettivo».
Segreto ma non toppo... Restano gli applausi del pubblico granata, stordito dal poker gialloblù ma ammirato dal coast to coast di Maietta con stoccata finale oltre Benussi: «Applausi che mi fanno onore. Ma il passato nella Juve non c'entra. Per me il passato è passato. Conta il Veona, conta questa maglia. Oggi penso alla grande storia del Torino e alla soddisfazione di aver segnato in una serata così importante. Mandorlini? Mi ha detto che sono matto. Ma lui mi trasmette grande fiducia. Lo sento dalla mia parte. Anche se mi sgancio mi dà coraggio». Quanto ai tifosi «ho visto gente che saltava, impazzita di gioia. Il gol è per loro. Anche perché mi dispiaceva per come era maturata la sconfitta di Genova. Era giusto restituire loro i sorriso. La metamorfosi? Forse è stata soprattutto una questione mentale. Forse quella patita là non l'avevamo giocata con la testa giusta. Qui dovevamo riscattare quella figuraccia».
FR.AR.
«Ma che grandi, grandissimi i miei ragazzi !»
EUFORIA. E sabato il derby con il Vicenza: «Sarà una partita diversa, molto difficile, anche se molto dipenderà dal fondo del campo: ci serve un terreno di gioco idoneo»
Mandorlini quasi commosso dopo l'eccezionale gara del suo Hellas che ha sfatato il tabù delle «grandi» «Non ci aspettavamo un trionfo così, bellissimo»
13/03/2012
Francesco Arioli TORINO
Il profumo della primavera risveglia i sensi al Verona. Batte il cuore gialloblù nel catino dell'Olimpico. Batte forte anche il cuore di Andrea Mandorlini. L'impresa dell'anno arriva quasi inattesa, almeno per chi osserva gli eventi dall'esterno, in una fase della stagione che non pareva particolarmente sfavillante. Se all'andata era stata la squadra granata a offrire sensazioni di indiscussa superiorità, a Torino il tema è completamente ribaltato. Oggi come oggi è l'Hellas a stazionare su un altro pianeta: «Ma io ho rivisto quella gara», spiega il tecnico. «Loro avevano dato il cento per cento, noi non avevamo fatto una grande partita ma non avremmo comunque meritato quel 3-1».
I tifosi scaligeri stanno sfollando, lo stadio ormai è vuoto. Mandorlini osserva e rilegge i 90': «Abbiamo fatto una gran partita. Sì, alla fine mi sono quasi commosso. Era una vittoria che si meritava la squadra», rivela. «Era una partita difficile, noi non volevamo perdere contatto con le prime però, si sa, un conto le cose è dirle e un altro è andarci in fondo. C'era un ambiente carico, a noi è riuscito quasi tutto. Grande prestazione: intensità, concentrazione, voglia di fare. Grandi, grandi, grandi i ragazzi...».
Il tecnico è un fiume in piena. Ha gli occhi accesi. Che si incattiviscono di una nota quando gli si ricorda del recente 0-2 in casa della Samp: «Ma a Genova stavamo bene: nel secondo tempo avevamo giocato solo noi pur essendo sotto 2-0 con due gol non proprio chiari. È seguita una settimana un po' nervosa. Però ci tengo a dire che noi eravamo stati squadra anche a Genova. E qui ci tenevamo a ribaltare un po' tutto: dedichiamo la vittoria alla gente che ci sta vicino. E comunque se queste sono le reazioni dei miei ben vengano le critiche».
E poi: «Non ci aspettavamo un trionfo così anche se sentivamo di poter fare una buona partita. È stato importante il primo gol, ha inciso la nostra superiorità sugli esterni. E chiudere il primo tempo sul 2-0 ha cambiato gli equilibri, anche mentali». E sconfitto un tabù: le grandi adesso fanno meno paura: «Ma era un tabù per l'esterno», dice lui. Quanto ai progetti futuri, stuzzicato sulla possibilità di agganciare il secondo posto, Mandorlini abbassa i toni: «Noi non pensiamo a quello. Viviamo ancora alla giornata».
Archiviata la festa il pensiero è rivolto al derby di sabato: «Quattro punti in più rispetto all'andata? Ma se vinciamo il derby diventano sette: sono tanti. Dobbiamo prima di tutto recuperare perché col Vicenza sarà una partita completamente diversa, molto difficile». E «tante cose dipendono anche dal fondo del campo: a noi serve un terreno che ti permetta di giocare, dobbiamo fare di tutto perché al Bentegodi le cose migliorino perché altrimenti, credetemi, per noi diventa molto più difficile».
Magico Hellas, una notte da A
Strepitosa prestazione gialloblù: 4 gol e lezione di calcio al Torino. A segno Gomez (doppietta), Ferrari e un Maietta alla... Messi
13/03/2012
TORINO Signore e signori, giù il cappello. Questo è un grande, grandissimo Hellas. Guardi e riguardi il tabellone luminoso dello stadio Olimpico e credi di sognare. Verona 4, Torino 1. Roba da stropicciarsi gli occhi. Una lezione di calcio davanti a ventimila persone, con un clima da serie A, contro una squadra che spende trenta milioni di euro all'anno per pagare solo gli stipendi dei giocatori. Una «corazzata» che doveva centrare direttamente la promozione, senza passare dal via. Invece questa volta Davide ha battuto Golia. Grazie a mister Mandorlini e ai suoi ragazzi, un gruppo che s'è forgiato nelle difficoltà e proprio nelle difficoltà dà il meglio di sè. «Verona troppo piccolo con le grandi», si diceva dopo la sconfitta di una settimana fa a Genova, contro la Sampdoria.
La risposta più bella è arrivata in campo, come è giusto che sia. Mandorlini ha ritoccato squadra e modulo, difesa a quattro con Abbate e Scaglia sulle corsie esterne, Maietta e Mareco centrali per controbattere la forza fisica degli attaccanti del Toro. Subito in campo Tachtsidis al rientro dopo la squalifica con Hallfredsson a sinistra e Jorginho a destra per dare più qualità alla mediana. In avanti un granatiere come Ferrari con Lepiller e Gomez a completare il tridente. Si capisce subito che i granata stanno sbagliando partita, troppo presuntuosi con quattro punte e due soli centrocampisti a sostenere la manovra offensiva. Il Verona si chiude a riccio e riparte. Al 10' Juanito sfiora il vantaggio, al 23' centra il bersaglio. Bello lo spunto, scambio con Tachtsidis che restituisce la palla all'attaccante argentina con un colpo di tacco, sinistro sul secondo palo e palla in rete. La reazione del Torino non arriva e l'Hellas affonda i colpi, sempre padrone del campo. Lepiller va vicino al secondo gol con una botta dal limite ma è solo una questione di minuti, al 37' ci pensa Ferrari a regalare il raddoppio ai gialloblù. Lepiller per Tachtisidis, perfetto l'assist per Ferrari che non perdona Benussi.
Finisce il primo tempo sul due a zero, tutti si aspettano una ripresa alla garibaldina del Torino con Ventura che getta in campo anche Sgrigna e manda Antenucci sulla sinistra per attaccare con quattro punti. Il Verona non si scompone, personalità e qualità al servizio della squadra. Mandorlini lascia nello spogliatoio Abbate, toccato duro all'inizio della partita, manda in campo Cangi. Il copione non cambia, al 10' arriva il tero gol sotto il settore dell'Olimpico occupato da un migliaio di tifosi gialloblù. Gomez è incontenibile, se ne va sulla destra e viene messo giù. Punizione per Lepiller che mette in mezzo un pallone perfetto proprio per Gomez, colpo di testa e palla in rete. Il Torino è in bambola, annaspa, cerca di salvare almeno la faccia. Ventura si arrabbia, prova a risvegliare almeno l'orgoglio della squadra granata che deve abdicare e lasciare il trono della capolista al Pescara. Fuori Parisi e Vives, dentro Pratali e Basha con Ogbonna sulla fascia per frenare un Gomez che non conosce ostacoli. Piovono fischi dalla tribuna, i granata sono in tilt. Maietta si ricorda che lui ha giocato nelle giovanili con la maglia della Juve e inventa un gol da antologia. Anticipo netto davanti alla difesa, trenta metri palla al piede, slalom tra due giocatori e poi un pallonetto da trenta metri con Benussi fuori dei pali. Incredibile. Tutti sotto la Curva gialloblù a raccogliere gli applausi dei tifosi impazziti dalla gioia. Sgrigna regala il gol della bandiera al Toro ma la notte è solo gialloblù.
Luca Mantovani
«Ai miei figli dirò: io c'ero!»
DALLA PARTE DEI TIFOSI. Supporters in delirio: «Sul 4-0 continuavamo ad attaccare, super»
13/03/2012
«Antidoping per tutti, come minimo». L'sms di Anna diventa la sintesi ideale dello strapotere dell'Hellas, di una notte magica, di una serie A ora più vicina. RadioVerona al fischio finale si trasforma come sempre nella dimora ideale in cui depositare pensieri ed emozioni anche intime. Come quella di Federico: «Ero a Torino quando Cammarata ne fece due e vincemmo 3-0 nell'anno di Prandelli, sono qui in tribuna anche adesso. Come se il tempo non si fosse mai fermato». Bob invece è lapidario: «Signore e signori, lezione di calcio. Punto e basta, non serve dire molto altro».
Davide quasi se l'aspettava: «Il lavoro fisico nella settimana di sosta, la partita anonima con la Sampdoria, una settimana piena di dubbi e un Mandorlini così sornione erano segnali fin troppo chiari. Sapevo che avremmo giocato una grande partita, ma non così straordinaria». Ilenia è tutta per il mister: «L'ha vinta lui, coi tre attaccanti, col Torino aggredito, con la personalità proprio della squadra di rango. Merito suo, semplicemente grandioso». Fabio non sa da dove cominciare: «Tachtsidis regale, Lepiller tremendo, Ferrari fantastico, Maietta strepitoso, Gomez finalmente ai suoi livelli. Tutti da dieci, a Mandorlini anche la lode».
Davide va oltre i gol: «Sul 4-0 continuavamo ad attaccare, il Torino non ha quasi mai tirato in porta, Rafael poteva andarsene in centro a Torino a mangiarsi un piatto di pasta. Non sarebbe cambiato nulla, alla fine credo che non abbia fatto nemmeno la doccia. Non c'era bisogno. La difesa si è espressa su livelli altissimi, nemmeno Ibra e Del Piero ci avrebbero impensierito». Michele allarga il quadro: «Il nostro collettivo non deve temere nessuno, soprattutto dopo aver polverizzato i più forti di tutti. Se il Torino è la migliore della B allora il Verona non può non andare in serie A. Non ho visto punti deboli. Siamo stati più bravi in ogni zona del campo, abbiamo retto fisicamente e dominato nel gioco. Semplicemente perfetti».
Cristiano sottoscrive in pieno: «Il Pescara avrà Insigne e Immobile, il Sassuolo i gol di Sansone. Facciano pure, alla fine manca ancora molto e il gruppo farà la differenza. Per questo mi sento molto tranquillo, senza dimenticare che da qui in avanti il calendario è tutto in discesa». Giorgio esagera su Maietta, a sua volta esagerato nel gol del poker degno di un fuoriclasse: «Uno come lui farebbe comodo anche a tante squadre di serie A. Quando è partito in progressione mi sono alzato in piedi, quando ha segnato mi sono messo ad urlare per due minuti buoni. I vicini mi hanno richiamato, ma come facevo a trattenermi?». Patrizia invece è allo stadio, lontanissima dalla poltrona di casa: «Mai vissuta una serata come questa, da pelle d'oca. Il capolavoro di Maietta lo rivedremo in tv anche fra vent'anni, ai miei figli dirò che quel 12 marzo 2012 io a Torino c'ero. Eccome».
A.D.P.
FONTE: LArena.it
Calcio - Posticipo di B: il Verona dà quattro schiaffi al Toro
Torino - Il big match della serie B nel posticipo di ieri sera finisce 4-1 per il Verona in casa dei granata. Un Torino irriconoscibile che, invece di puntare a riprendersi il primo posto, vede scappare il Pescara di Zeman e avvicinarsi pericolosamente proprio il Verona.
Una partita senza storie, quella dell'Olimpico. Gli uomini di Ventura stanchi, anzi, imbambolati e quelli di Mandorlini che si inseriscono senza trovare mai opposizione.
Primo gol al 24esimo ad opera di Gomez con un "piatto" angolato e potente. Raddoppio degli ospiti al 37esimo con Ferrari a pochi metri dalla porta grazie a una discutibile uscita di Benussi.
Ancora Gomez per la terza rete al 55esimo, che sfrutta una punizione di Halfredsson con una "dormita" di tutta la difesa.
Al 75esimo il 4-0 da parte di Maietta che si libera con delle finte per poi segnare su pallonetto da trenta metri.
Salva l'onore dei padroni di casa, si fa per dire, Sgrigna all'84esimo.
In classifica comanda il Pescara con 61 punti, seguito dal Torino a 59 e dagli scaligeri, che con la vittoria di ieri salgono a 57.
tabellino:
Torino-Verona 1-4
TORINO (4-2-4): Benussi; Darmian, Di Cesare, Ogbonna, Parisi (64′ Pratali); Vives, Iori (76′ Basha); Stevanovic, Bianchi, Antenucci, Oduamadi (45′ Sgrigna). A disp: Morello, Surraco, Meggiorini. Allenatore: Ventura.
VERONA (4-3-1-2): Rafael; Abbate (Cangi), Mareco, Maietta, Scaglia; Tachtsidis, Hallfredsson, Jorginho; Lepillier (71′ Berrettoni); Ferrari, Gomez. A disp: Frattali, Ceccarelli, Esposito, Pichlmann. Allenatore: Mandorlini
Ammoniti: Di Cesare (T), Abbate (V), Pratali (T)
FONTE: OggiNotizie.it
CALCIO
lunedì 12 marzo 2012 • 22:48
Serie B, Torino-Verona 1-4: Gomez confeziona un cappotto ai granata!
Da non credere se non fosse tutto vero. Tonfo del Torino in casa contro il Verona nel posticipo della 30/ma giornata di Serie B che regala al Pescara la leadership del campionato cadetto. La squadra di Mandorlini è perfetta all’Olimpico ed il Torino non può nulla contro Gomez e compagni che a tratti passeggiano sulle maglie granata.
LA CRONACA – Abbate e Benussi si scontrano, ha la peggio il primo che però può continuare. Al 6’ tiro violento da fuori Hallfredsson, palla alta. Spingono i veronesi, ma la retroguardia granata si dimostra compatta e pronta a riproporre rapide ripartenze in contropiede. Ritmi alti. All’11′ Tachtsidis vede Benussi fuori dai pali e prova una conclusione dalla distanza che termina abbondantemente fuori. Buon possesso palla del Verona che pero’ fatica a trovare il giusto varco in fase conclusiva. Al 19′ tiro dal limite di Antenucci, debole tra le braccia di Rafael. Il Torino prova a folate. Prima Antenucci poi Oudamadi ma la difesa del Verona è ordinata. Al 24′ il Verona passa in vantaggio a coronamento di una superiorità evidente. Gomez segna di piattone sinistro sullo splendido colpo di tacco di Tachtsidis che trova a rimorchio il compagno. Il Torino scosso prova a reagire: Bianchi ci prova di testa in anticipo su Maietta ma la sua conclusione termina a lato. Ma il Verona è sempre pungente: al 27′ Tachtsidis è un’angoscia per la difesa del Torino. Il suo sinistro mette la palla fuori di pochissimo alla sinistra di Benussi. Dopo la mezz’ora conclusione pazzesca di Lepiller ma Benussi si supera con una straordinaria respinta in corner. Il raddoppio scaligero è solo rimandato di qualche minuto. Al 37′ Tachtsidis crossa col sinistro, Benussi è autore di un’uscita inguardabile ed è vittima del rimbalzo del pallone che spalanca la porta a Ferrari, al suo quinto centro in stagione.
Nella ripresa si ricomincia con Cangi al posto di Abbate e Sgrigna per Oduamadi. Toro che cerca l’arrembaggio. Ogbonna di testa non trova la porta. Insistono i granata ma la retroguardia scaligera non si scompone e difende con grande attenzione. Al primo affondo del 2° tempo il Verona chiude i conti sul 3-0: sugli sviluppi di un calcio di punizione Gomez colpisce di testa solissimo salendo a quota 7 marcature stagionali, doppietta per lui. La gara di fatto si chiude qui.
Prova sempre a farsi sotto il Torino ma la manovra d’attacco e’ tutt’altro che fluida. Al 75′ si concretizza il cappotto del Torino. Maietta Esce palla al piede dalla propria tre quarti, superala difesa granata con facilità, vede Benussi fuori e lo punisce per il 4-0! A 6′ dalla fine il Torino rende meno amara la sua serata con la rete di Sgrigna abile a riprendere una corta respinta della difesa veronese e a battere Rafael con un diagonale. All’87′ il Toro sfiora il 2-4 con Bianchi sul cui colpo di testa Mareco salva tra le proteste granata per un tocco di braccio del difensore scaligero.
Reazione più che tardiva per i granata che ancora una volta sul più bello devono metabolizzare un pesante ko. Il Verona rilancia la sua candidatura per la promozione diretta.
TABELLINO
TORINO-VERONA 1-4
Reti: 24′ Gomez (V); 37′ Ferrari (V); 55′ Gomez (V); 75′ Maietta (V); 84′ Sgrigna (T)
TORINO (4-2-4): Benussi; Darmian, Di Cesare, Ogbonna, Parisi (65′ Pratali); Vives, Iori (77′ Basha); Stevanovic, Bianchi, Antenucci, Oduamadi (46′ Sgrigna). A disp: Morello, Guberti, Surraco, Meggiorini. Allenatore: Ventura.
VERONA (4-3-1-2): VERONA: Rafael; Abbate (46′st Cangi), Mareco, Maietta, Scaglia; Tachtsidis, Hallfredsson, Jorginho; Lepillier (72′ Berrettoni); Ferrari, Gomez. A disp: Frattali, Esposito, Ceccarelli, Russo, Pichlmann,. Allenatore: Mandorlini
ARBITRO: Pinzani
Ammoniti: Di Cesare (T); Abbate, Pratali (V)
Espulsi: -
Luca Fusco
22:34 12 marzo 2012 Gaetano Nacci
Risultati finali Serie B Torino-Hellas Verona 1-4: colpaccio degli scaligeri all’Olimpico
Zitti tutti: passa l’Hellas Verona. Nella seconda e più difficile, sulla carta, trasferta consecutiva, gli uomini di Mandorlini compiono un’autentica impresa, imponendosi per 1-4 sul campo di un Torino, apparso, quest’oggi, in notevole difficoltà. E questo risultato consegna primato e chiavi del campionato al Pescara di Zdenek Zeman, che, ora, è la nuova capolista della Serie Bwin. Sale, invece, a quota 57 la squadra rivelazione della cadetteria, che è terza a due punti dal Toro e a quattro dagli abruzzesi.
La gara si apre su buoni ritmi, con entrambe le compagini che cercano di mettere in difficoltà le retroguardie avversari. Antonucci da una parte ed Halfredsson dall’altra si rendono autori di azioni degne di nota, ma al 25′ il risultato cambia in favore degli ospiti: cross di Tachtsidis, che pesca Juanito Gomez a rimorchio. Per l’ex Gubbio è un gioco da ragazzi mettere la sfera alle spalle di Benussi. I granata tentano una timida reazione con Bianchi, ma sono gli scaligeri a rendersi ancora pericolosi: prima con un tiro dalla distanza di Tachtsidis, poi con una conclusione di Lepiller. E questo è solo il preludio per il raddoppio dell’Hellas che arriva al 38′ con Ferrari, che sfrutta un clamoroso errore in uscita del portiere della formazione di casa.
Alla ripresa delle ostilità gli uomini di Ventura si rendono pericolosi con un colpo di testa di Ogbonna, che termina a lato. Ma al 56′ Lepiller mette quasi la parola fine sul match, realizzando la rete dello 0-3: colpo di testa di Gomez sugli sviluppi di un calcio di punizione, con il centrocampista dell’Hellas Verona insacca colpendo la palla di ginocchio. Al 75′ arriva la quarta rete per gli uomini di Mandorlini con una bella prodezza di Maietta, che parte dalla sua trequarti palla al piede, salta la difesa granata e batte Benussi con un pallonetto.
Nel finale c’è un timido sussulto d’orgoglio della squadra di casa, che realizza il gol della bandiera con Sgrigna, che batte Rafael con un tiro in diagonale.
Arrivano, così, tre punti importanti per l’Hellas Verona, che volta subito pagina dopo lo stop sul campo della Samp maturato nel turno precedente. Per quanto riguarda il Torino, invece, fallisce l’operazione contro-sorpasso e già da questa sera Bianchi e compagni dovranno guardare il Pescara con la faccia all’insù.
Il tabellino
Marcatori: 25′ Gomez (H), 38′ Ferrari (H), 56′ Lepiller (H), 75′ Maietta (H), 84′ Sgrigna (T)
Torino (4-2-4) - Benussi; Darmian, Di Cesare, Ogbonna, Parisi (65′ Pratali); Vives, Iori (77′ Basha); Stevanovic, Bianchi, Antenucci, Oduamadi (46′ Sgrigna). A disposizione: Morello, Pratali, Guberti, Meggiorini, Surraco, Sgrigna, Basha. All: Ventura
Hellas Verona (4-3-1-2) – Rafael; Abbate (46′ Cangi), Mareco, Maietta, Scaglia; Tachtsidis, Jorginho, Hallfreddson; Lepiller (72′ Berrettoni); Ferrari, Gomez. A disposizione: Frattali, Berrettoni, Esposito, Pichlmann, Russo, Cangi,Ceccarelli. All: Mandorlini
Arbitro: Pinzani di Mantova
Ammoniti: Abbate (H), Pratali (T)
FONTE: Sportevai.it
L'uragano Verona si abbatte sul Torino, Ventura è affranto: "Chiedo scusa al pubblico. E' un ko che ci servirà..."
Il tecnico granata si scusa con i tifosi dopo l'umiliante ko interno contro il Verona. Si tratta, a suo giudizio, di una sconfitta quasi salutare, che farà capire molte cose...
"Ha vinto la squadra che ha giocato meglio". Non ci sono dubbi: il Verona umilia in casa il Torino per 4-1, e Giampiero Ventura non può non metterci la faccia. "Mi scuso personalmente con il pubblico - ha detto il tecnico granata a Sky - Voglio ringraziare i tifosi per quello che hanno fatto, noi abbiamo offerto una prestazione completamente negativa".
Di una serata così, in pratica, non va salvato nulla: "E' una sconfitta che ci servirà, ci permette di capire tante cose e fare diverse riflessioni. Ci sono stati tanti, troppi errori da parte nostra. Mi assumo la responsabilità di questo ko".
Ora il Toro ha perso il primato a vantaggio del Pescara, che vanta due punti di vantaggio sui granata. Andrea Mandorlini starà ridendo, ma pure Zeman...
Torino-Verona 1-4: la banda Mandorlini gioca a poker, è incubo granata! E fa festa pure Zeman...
Le reti gialloblù portano la firma di Gomez (doppietta), Ferrari e Maietta. Di Sgrigna il goal della bandiera granata. Così la classifica: Pescara 61, Torino 59, Verona 57.
Una serata da incubo. E' quella vissuta dal Torino di Giampiero Ventura, strapazzato dal Verona col risultato di 4-1. I granata perdono così il primato a vantaggio del Pescara, ora a +2, mentre i gialloblù si portano al terzo posto, a -2 dal Toro. E' la prima sconfitta interna per la formazione piemontese, che avrà molto su cui riflettere.
Buon avvio degli ospiti, che mettono in imbarazzo il Torino con un pressing molto alto. Non sorprende, quindi, il vantaggio del Verona, che arriva al minuto 24: Tachtsidis libera col tacco Gomez, che punisce Benussi con un preciso rasoterra di sinistro.
Il Torino prova a reagire con un colpo di testa di Rolando Bianchi, ma il pallone si spegne sul fondo. Più insidiosa la squadra di Mandorlini che, intorno alla mezzora, chiama all'intervento Benussi prima con Tachtsidis e poi con Lepiller.
E' nell'aria il raddoppio, che puntualmente arriva al 38' con Ferrari: sul cross di Tachtsidis, Benussi esce a vuoto e per il veronese è un gioco da ragazzi insaccare.
Ripresa: subito un cambio per parte, Sgrigna per Oduamadi nel Torino, Cangi per Abbate nel Verona. Il copione, però, non cambia, perchè è ancora la banda Mandorlini ad andare a segno, al minuto 56, con una perfetta incornata di Juanito Gomez su punizione di Lepiller. Granata tramortiti, Ventura scuote il capo: non è proprio serata.
E non è finita qui, perchè - dopo un palo di Cangi - il Verona trova pure il 4-0 con una fantastica azione personale di Maietta, che parte in velocità, si infila in mezzo ad un paio di avversari e beffa Benussi con un pallonetto. A nulla vale la rete di Sgrigna: finisce 4-1 per i veneti, che si godono una vittoria storica.
FONTE: Goal.com
Serie B - Toro anestetizzato, 4-1 per il Verona
lun, 12 mar 20:31:00 2012
Serata da incubo per il Torino, che proprio in occasione di questo scontro diretto cade al cospetto di un coraggiosissimo e lucido Verona ben messo in campo da Mandorlini. Doppietta di Juanito Gomez, Maietta e Ferrari gli altri marcatori. Gol della bandiera di Sgrigna. Granata secondi
Nella testa dei giocatori e dei tifosi del Torino quella di stasera doveva essere la serata del controsorpasso ai danni del Pescara, primo in classifica dalla vittoria 2-1 sul campo del Cittadella di sabato scorso, e invece è andata diversamente. A mettere i bastoni fra gli ingranaggi di un Torino che fino a questa sera aveva soddisfatto ed entusiasmato c’è un grande Verona messo in campo da Mandorlini. Gli scaligeri, vittoriosi in trasferta sul campo del Torino solo due volte in passato e mai in Serie B, vincono per 4-1 interrompendo la serie di cinque vittorie casalinghe consecutive dei piemontesi. I veneti non sono più una sorpresa, a meno due punti dal Toro e meno quattro dal Pescara sono tra i favoritissimi per il sogno promozione.
VERONA SUBITO AGGRESSIVO - Che qualcosa non stia andando per il verso giusto per i granata lo si intuisce subito dopo la prima decina di minuti di gara sul malto dell’Olimpico. Verona subito più tonico, deciso, lucido nel costruire la manovra e non rinunciare coraggiosamente alle prime conclusioni verso Benussi. L’islandese Halfredsson è il primo a provare il tiro, ma a livello di gioco di squadra gli scaligeri trovano da subito il metodo per mettere alle strette i padroni di casa, molto timidi quando si affacciano dalle parti di Rafael con qualche discesa di Oduamadi.
TACHTSIDIS ASSIST-MAN, GOMEZ PER L'1-0 - Quelle rare volte che gli uomini di Ventura riescono a interrompere il monologo del Verona c’è Antenucci di mezzo. Qualche buon movimento, un paio di tentativi morbidi, ma poco in confronto alla sciolta e autorevole manovra degli ospiti. La naturale conseguenza è il vantaggio gialloblu: Tachtsidis entra in area e propone un tacco a Gomez a rimorchio, il cui sinistro preciso vale il sesto sigillo in campionato. Bianchi prova a pareggiare subito con un colpo di testa impreciso, ma va molto più vicino al raddoppio Tachtsidis col suo sinistro insidioso a fil di palo.
PAPERA DI BENUSSI, 2-0 DI FERRARI - Al 32’ Lepiller tenta una prodezza assoluta: stop in corsa ad alzare la palla e collo pieno indirizzato all’incrocio dei pali che obbliga Benussi al grande intervento. Tutto questo è sintomo di un dominio veronese; gli uomini di Mandorlini trovano la chiave per il successo continuando a spingere nonostante il vantaggio. Cinque minuti più tardi il raddoppio: Tachtsidis crossa verso Ferrari, Benussi interviene con sufficienza e non impedisce che la palla giunga a Ferrari che in sostanza insacca a porta vuota il 2-0.
TORO ANESTETIZZATO, DOPPIETTA DI GOMEZ - Nel Torino del secondo tempo c’è Sgrigna al posto di Oduamadi, ma dopo un iniziale e apparente miglioramento dei granata il Verona riprende il possesso del campo. Al 50’ ci prova Ogbonna a correggere un calcio di punizione in gol con la testa, ma la sfera gravita in zone troppo alte. Cinque minuti più tardi gli scaligeri passano ancora e anestetizzano completamente il Toro: calcio di punizione di Lepiller che trova un solissimo Gomez, libero di siglare con una schiacciata di testa la sua doppietta (la prima). La rete è l’emblema della confusione sovrana nella difesa dei granata, che dopo questa rete si ritrovano in ginocchio.
POKER, POI L'ORGOGLIO DI SGRIGNA - Il Verona fa ciò che vuole, al 74’ coglie anche un palo , ma per il 4-0 basta attendere un minuto. Maietta parte dalla trequarti della sua metà campo, senza ricevere resistenza supera la difesa avversaria e punisce Benussi in pallonetto. Buonanotte dunque al Torino, a tutti fuorché Sgrigna, autore nel finale del gol della bandiera che regala ai compagni lo spirito giusto per chiudere perlomeno in attacco l’incontro. E’ troppo tardi: il Verona espugna con grande merito l’Olimpico.
Matteo MARCEDDU (Twitter: @MersMayer) / Eurosport
FONTE: Yahoo.com
SERIE B, TORINO TRAVOLTO IN CASA
Il Verona si impone con un pesante 1-4
12/03/12
Non poteva esserci posticipo peggiore per il Torino. La squadra di Ventura perde malissimo in casa contro il Verona che si impone con un pesante 4-1. I veneti vanno in rete con Gomez Taleb e Ferrari nel primo tempo e poi affondano con ancora con Gomez Taleb e Maietta nella ripresa. I granata (che siglano il gol della bandiera con Sgrigna) lasciano così la testa della classifica al Pescara (a quota 61) che ora ha due punti di vantaggio.
I granata falliscono così il sorpasso al Pescara, che resta a questo punto capolista del torneo con 61 punti contro i 59 del Toro. Passo in avanti importante del Verona di Mandorlini, ora terzo a quota 57. Partita senza storia, con i ragazzi di Ventura rimasti inspiegabilmente negli spogliatoi. Verona che sblocca il risultato al 25': tacco di Tachtsidis per Gomez che insacca alle spalle di Benussi. Al 38' raddoppio scaligero con Ferrari, complice una grave distrazione di Benussi.
Nella ripresa la musica non cambia e il Verona va a segno altre due volte. Al 58' è ancora Gomez a sorprendere la sbilanciata difesa granata in contropiede. Al 76', invece, Maietta si infila tra due difensori avversari e supera Benussi con un tiro imparabile. All'84', Sgrigna in diagonale rende meno amara la sconfitta per i granata. Torino che esce sommerso dai fischi dei suoi tifosi, Verona che fa festa per una serata indimenticabile.
FONTE: Mediaset.it
Calcio: serie B; Pescara in vetta, pari Sassuolo-Samp
20:35 10 MAR 2012
(AGI) Roma - In attesa del match di lunedi' del Torino (contro il Verona), il Pescara di Zdenek Zeman espugna Cittadella e torna in vetta alla classifica di serie B, pari senza reti nel big match tra Sassuolo e Sampdoria, mentre si anima e non poco la lotta nelle zone basse della graduatoria. Sansovini e Insigne spingono gli abruzzesi alla vittoria sul temibile campo di Cittadella dopo essere passati in svantaggio e si riappropriano della leadership in classifica. A Sassuolo finisce senza reti il big match con la Sampdoria, con il tecnico dei blucerchiati Iachini espulso a 10' dalla fine per aver protestato dopo la mancata concessione di un rigore. Un punto che permette comunque ad entrambe di muovere la classifica. Cosa che non riesce al Varese che invece cede l'intera posta in palio all'Empoli, rilanciata grazie a questa vittoria dalla rete di Stovini. Granoche al 79' avrebbe potuto almeno pareggiare, ma si e' fatto parare un rigore da Dossena.
Ma la squadra di Maran rimane comunque sesta, visto che il Brescia si e' fatto superare in casa dal Padova (El Kaddouri per i bresciani, poi Cuffa e Trevisan tutto nel primo tempo) e permette ai patavini di consolidare la quinta piazza proprio a discapito di Varese e Brescia. La sconfitta delle rondinelle dopo 10 gare fa perdere anche l'imbattibilita' dopo oltre 900' al portiere Arcari. Nella zona medio bassa della classifica e' stata una giornata di risultati interessanti che dimostrano che sara' lotta fino all'ultimo .
FONTE: AGI.it
SERIE B: LA SAMP FERMA IL SASSUOLO, IL PESCARA VOLA
Gli emiliani frenati sullo 0-0, i ragazzi di Zeman vincono 2-1 a Cittadella e balzano in testa
Continua la lotta per la testa della classifica di B; nella 30esima giornata, in attesa del posticipo di lunedì tra Torino e Verona, è il Pescara a sferrare l'attacco, raggiungendo la vetta grazie al successo esterno per 2-1 in casa del Cittadella. I ragazzi di Zeman si impongono in rimonta, con la rete di Sansovini e la perla di Insigne che rispondono al vantaggio casalingo di Busellato. Ora gli abruzzesi conducono a quota 61 punti, a +2 sul Torino e +5 sul Sassuolo, fermato in casa dalla Sampdoria: tra emiliani e blucerchiati finisce 0-0 dopo una partita godibile e aperta, con i padroni di casa vicinissimi al gol del vantaggio al 79', quando il tiro a botta sicura di Sansone letteralmente murato dalla difesa della Samp. La squadra di Iachini (espulso per proteste) conquista un buon punticino in ottica playoff.
Cade il Varese 0-1 in casa contro l'Empoli; i toscani, in vantaggio a fine primo tempo con un colpo di testa di Stovini, riescono a mantenere il risultato, anche grazie al portiere Dossena, che respinge il rigore del possibile 1-1 di Granoche. Colpo esterno anche del Grosseto, che passa 1-0 a Vicenza grazie al gol ad inizio ripresa di Alfageme. Bella vittoria del Livorno, che rifila un 4-1 al malcapitato AlbinoLeffe: gli amaranto conducono 3-0 già a fine primo tempo (doppietta di Paulinho e Siligardi), mentre nella ripresa Dionisi completa il poker, con il gol di Belotti nel finale che non serve a nulla. Pari allo Scida, dove Crotone e Modena sono protagonisti di un 2-2 spettacolare: vantaggio ospite con Di Gennaro, rimonta dei padroni di casa con un autogol di Perticone e Calil, e ancora Di Gennaro nel finale sigla la punizione del pareggio.
Sorride finalmente anche la Nocerina, che torna alla vittoria dopo 17 giornate. Contro il Gubbio finisce 2-1: Negro apre le marcature alla mezz'ora, Lofquist pareggia ad un quarto d'ora dalla fine, ma al 93' è Merino a siglare lo spettacolare gol della vittoria dei campani, con il San Francesco che esplode di gioia. Termina 0-0 invece il match tra Ascoli e Juve Stabia, in attesa dei rimanente tre match di giornata: alle 18.00 scendono in campo Brescia e Padova, domani alle 12.30 Bari-Reggina, mentre nel posticipo di lunedì sera in programma il big match tra Torino e Verona.
FONTE: SportMediaset.it
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ESCLUSIVA TMW - Ferrante: "Toro, ora serve personalità"
13.03.2012 12.58 di Gianluca Losco
Fonte: Raffaella Bon
Per parlare della sconfitta del Torino di ieri, TuttoMercatoWeb ha contattato l'ex attaccante granata Marco Ferrante.
"Una sconfitta anomala, non me l'aspettavo. Il Verona è una squadra rognosa che ha dimostrato molto qualità rispetto a diverse altre partite. Io mi auguro che sia solo un incidente di percorso, sta facendo un grande campionato. Adesso vanno in un campo non facile, dove tutti hanno avuto problemi, ed inoltre si gioca nel sintetico a cui il Toro non è abituato. Mi auguro che ci sia un pronto riscatto, ma certamente negli ultimi anni un 4-1 non c'è mai stato. Sono convinto che Ventura farà uscire da tale situazione il gruppo, mancano poche partite e con punti pesanti. Se dovesse arrivare ai play off sarebbe dura, specialmente se rientra in gioco la Samp. Questa è una sconfitta che stona, ora si dovranno capire le cause; spero che non si tratti di presunzione e di aver creduto di aver già raggiunto l'obiettivo. Ora deve uscire la personalità della squadra".
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Torino, Ogbonna: "Prova negativa, ma il Verona è un'ottima squadra"
12.03.2012 23.31 di Antonio Gaito
Il difensore del Torino e della nazionale italiana, Angelo Ogbonna, ha parlato al microfono di "Sky Sport" dopo la gara casalinga persa 4-1 con l'Hellas Verona: "Oggi abbiamo fatto male in fase difensiva. Io, però, non mi ricordavo un Verona così, abbiamo incontrato un'ottima squadra che ci ha messo in difficoltà. Nella ripresa abbiamo cercato di fare qualcosa di più per recuperare ma non ci siamo riusciti. Non c'è stato nessun rilassamento, la classifica è veramente corta. La serie B è difficile e lo sappiamo bene".
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Torino, Ogbonna: "E' stato un black out, siamo pronti a ripartire"
13.03.2012 07.25 di Elena Rossin
Fonte: TorinoGranata.it
Il vicecapitano ha messo la faccia dopo la sconfitta con il Verona ammettendo l'atteggiamento non idoneo con il quale la squadra è scesa in campo, ma definendo la serata no di ieri sera come un episodio. La squadra è serena perché ha il sostegno del pubblico ed è pronta a ripartire. Ventura che si è assunto la responsabilità della sconfitta non può essere per Ogbonna l'unico colpevole.
Siete rimasti spiazzati dal loro pressing?
"Non siamo rimasti spiazzati dal loro pressing, diciamo che il Verona aveva preparato benissimo la partita e poi sinceramente ci sono stati molti demeriti nostri, siamo entrati in campo un po' molli non dall'inizio, ma subito dopo. Abbiamo letto male la partita, magari bastava aspettare invece che andare all'assalto. Si potrebbero elencare tantissimi errori, è stato un piccolo black out".
Che difficoltà avete trovato che vi hanno impedito di provare a ribaltare la situazione?
"Sinceramente non abbiamo avuto nessuna difficoltà, ieri ogni piccola sbavatura è arrivata, in altre partite siamo stati salvati da un palo o da un tiro che finiva fuori, invece il Verona ha azzeccato tutto, basta vedere il loro gol del tre a zero su calcio d'angolo altre volte, qualcuno l'avrebbe spizzicata e la palla sarebbe rimasta li invece è passata sotto le gambe del portiere. Sono stati tutti episodi negativi per noi".
Il centrocampo del Verona era più folto del vostro, questo vi ha messo in difficoltà?
"No, non ci ha messo in difficoltà. Loro giocavano con un centrocampo a tre, mentre noi a due e arrivavamo un po' dopo nelle uscite, però io ho visto una grandissima squadra che ci ha messo in difficoltà, lo dico con tutto il rispetto sia nostro sia loro. A noi tocca ripartire, però questo non è un ostacolo. Meglio averli incontrati adesso piuttosto che nel momento che conta".
Da parte vostra ci sono stati tanti errori individuali e anche qualche sbavatura da parte sua, che non si è abituati a vedere.
"Infatti, ieri sera ci siamo lasciati andare alle piccole sbavature tutti quanti".
La vediamo sereno nonostante tutto, vuol dire che la macchina non è uscita fuori strada, ma ha solo sbandato?
"Noi siamo sempre sereni perché abbiamo l'appoggio del pubblico che nonostante una partita del genere alla fine tutti ci hanno applaudito e sostenuto. Non abbiamo nessun tipo di pressione esterna, l'unica pressione è quella che ogni giorno dobbiamo fare sempre meglio. Questo, secondo me, è stato un episodio e non può cambiare le sorti del nostro futuro".
Da un possibile fuga siete passati al riaprire i giochi per la promozione diretta.
"Non è la prima volta, per voi e per noi non è strano, invece sarà strano quando ribalteremo la cosa e cercheremo di avere un maggior margine di vantaggio".
Lo ha detto lei che questa squadra tutte le volte che ha avuto non un match point, ma un set point in serenità non è mai riuscita a dare una "botta" agli avversari, come mai?
"Magari perché siamo stati troppo sereni, però è vero che quando dovevamo fare il passo "lungo" non ci siamo mai riusciti ed è capitato anche ieri sera. Fa parte del percorso per raggiungere la nostra maturità, mi ricordo l'anno scorso quando ci sono stati momenti ancora più difficili e si parlava di raggiungere l'ottavo o il settimo posto, oggi si tratta del primo. Cerchiamo di migliorare passo dopo passo, non dobbiamo avere fretta. Adesso per quello che abbiamo costruito, mi accodo alle parole del mister, non dobbiamo dimenticarci da dove arriviamo. Questo è un ottimo gruppo e siamo sereni. Aspetto solo l'appoggio di tutti i tifosi e ci rimettiamo in marcia".
Ventura si è assunto tutta la responsabilità della sconfitta.
"Il mister è una persona molto autocritica e ha le spalle molto larghe, sinceramente mi dispiace per lui perché la colpa non è solo sua, poiché ogni giorno lui cerca di darci tutti gli input possibili per andare in campo e fare bene e poi noi ci mettiamo del nostro. Ieri non abbiamo seguito alla perfezione tutti i suoi input, la reputo una serata storta e poi tutte le responsabilità non se le può prendere il mister perché alla fine in campo siamo in undici, anche dodici tra virgolette. E' andata male e si riparte per forza non possiamo mica rimanere seduti".
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Torino, Ventura: "La sconfitta è colpa mia, mi spiace per il pubblico"
13.03.2012 07.26 di Elena Rossin
Fonte: TorinoGranata.it
L'allenatore granata si assume la responsabilità della prima sconfitta casalinga del Torino perché ritiene di non aver preparato al meglio la partita tatticamente e psicologicamente. Il pubblico dall'inizio alla fine ha sostenuto la squadra anche sul quattro a zero. La sconfitta va valutata per capire dove si è sbagliato senza cancellare quanto di buono è stato fatto nei mesi precedenti.
Cosa non è andato con il Verona?
"Direi praticamente tutto perché ha vinto la squadra che ha giocato meglio, è inutile fare discorsi, in campo erano primi su tutto, al di là dell'organizzazione, per qualità e soprattutto per condizione mentale e fisica sono stati nettamente superiori a noi. Ha vinto la squadra migliore ed è evidente che se una squadra come il Torino perde una partita, questa è la prima gara della stagione che abbiamo perso "meritatamente", ci sono delle responsabilità che non sono dei giocatori, che da luglio tirano la carretta, ma mie. Siamo arrivati non benissimo alla partita e quindi me ne devo assumere la responsabilità. E' giusto che quando facciamo bene ci sia gratificazione ed è altrettanto doveroso che quando facciamo male ci si assuma la responsabilità. Ieri sera non abbiamo fatto bene e l'unica cosa straordinaria della serata è stato il pubblico che dal primo minuto fino alla fine ci ha accompagnati, nonostante fossimo sotto di quattro gol ed è evidente che avrebbe meritato una prestazione diversa, però anche questo fa parte del calcio".
Cosa ha sbagliato visto che si è assunto la responsabilità della sconfitta?
"Ho sbagliato tutto e tutto significa l'approccio, quindi la preparazione mentale alla gara, è mancata la personalità, ci sono stati tanti errori e sono cose che dovremo valutare. Tra perdere uno a zero o quattro a uno è meglio quattro a uno perché abbiamo la possibilità di fare delle riflessioni, di capire dove abbiamo sbagliato e soprattutto ci dà la possibilità di andare a ricercare quei valori che ci hanno permesso di essere in testa alla classifica dalla prima giornata di campionato, valori che oggi sono venuti meno, ma ci può anche stare. Mi spiace che sia capitato proprio ieri sera".
Ma lei aveva preparato la gara proprio con l'intento di chiudervi nella vostra metà campo per poi ripartire o siete stati schiacciati dal Verona?
"Come ho detto prima il Verona ha vinto meritatamente perché ci è stato superiore in tutto, quindi detto questo qualsiasi altra disquisizione conta poco".
Lei si è assunto la responsabilità e le fa onore, ma è rimasto sorpreso per l'approccio sbagliato della squadra?
"Mi dispiace soprattutto per il pubblico e mi dispiace per la squadra perché, secondo me, aveva voglia di dare qualche cosa ai tifosi, però la serie B è questa e appena si abbassa la guardia, appena si tira il fiato, appena si pensa che ..... puntualmente succede questo. Quando dicevo che il campionato iniziava a marzo intendevo questo: il Verona aveva perso con la Sampdoria e si sono scaricati e sono arrivati a questa gara tonici e nettamente superiori a noi; noi arrivavamo dalla vittoria per tre a zero sul Grosseto e sulla carta potevamo fare bene e invece non è successo, ripeto la serie B è questo, non si hanno mai certezze".
Non ha mai pensato durante la gara di contenere il risultato per non far ribaltare il tre a uno dell'andata in ottica di un'eventuale classifica avulsa?
"Sì ci ho pensato, tanto è vero che la sostituzione di Parisi, quando ormai la partita era andata, è stata fatta perché era diffidato e non avendo a disposizione altri terzini sinistri ho voluto preservarlo e allo stesso tempo Pratali che gli è subentrato poteva essere utile sulle palle inattive, perché è evidente che il tre a uno sarebbe stato un risultato comunque importante per noi, ma abbiamo preso il gol di Maietta, un centrale difensivo che è andato in porta con il pallone, quindi è evidente che c'è stato qualche cosa che non è andata".
Domenica in conferenza stampa aveva previsto che questa sarebbe stata una partita difficile, ma questa al di là del risultato forse è stata la partita più difficile del campionato.
"Difficile perché se su dieci contrasti non ne fai neanche uno e se su dieci contrasti ne perdi nove è dura con qualunque squadra, in più se davanti si ha una buona formazione che ha grande qualità nei giocatori, che per la serie B è tanta roba, diventa ancor più arduo. Quando capita una partita di questo genere ci sono meriti della squadra che vince e demeriti di chi perde, in questo caso i demeriti nostri sono abbastanza evidenti ed è chiaro che se ci sono tanti demeriti non può essere solo colpa dei giocatori, ma è soprattutto colpa dell'allenatore che non ha anticipato e non ha fatto opera di prevenzione".
Ieri sera la difesa, che era la meno battuta del campionato, ha concesso delle situazioni che mai le erano successe di simili, soprattutto in occasione del terzo gol e forse anche del primo.
"Ripeto se ci si ferma ad analizzare o cancelliamo i sette mesi precedenti o tra virgolette dobbiamo mettere da parte un attimo la partita di ieri sera, non per non analizzarla, ma per farlo con intelligenza senza farci prendere da strane paturnie e capire perché ci è successo questo, perché c'era passività mentale ini tutti, poiché non c'è stato un contrasto e abbiamo subito il primo gol con sette scambi fra i giocatori del Verona. E' evidente che tutto ciò non è da Torino e se è successo è colpa mia che avrei dovuto preparala meglio sia tatticamente sia soprattutto psicologicamente".
Dal punto di vista psicologico come aveva visto durante la settimana i giocatori, è impensabile che si aspettasse una partita del genere?
"Quattro a uno proprio non me lo aspettavo, dopo una tale prestazione si possono fare quattromila domande e se chiediamo a dieci persone diverse ognuna ha una spiegazione differente e probabilmente in ciascuna spiegazione vi è un po' di verità. Tutte le domande sono lecite, ma qualsiasi risposta non ha senso oggi come oggi".
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Verona, Mandorlini: "Sapevamo di poter mettere in difficoltà il Torino"
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Il tecnico dell'Hellas Verona, Andrea Mandorlini, ha parlato a Sky Sport" dopo il grande successo per 4-1 sul campo del Torino: "Abbiamo preparato bene la partita, poi credo sia stata la squadra brava ad interpretare la gara. C'è grande rispetto per il Torino, ma lo sapevamo che potevamo far male con le nostre armi. Non sempre siamo riusciti a colpire, come ad esempio con la Sampdoria, ma spesso sono gli episodi a fare la differenza. Serie C? E' stata una mia scelta, e credo alla fine anche fortunata. Bisogna mettersi in gioco a volte. Adesso vivo al presente, penso solo a questo momento".
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Torino, Ventura: "Mi scuso con il pubblico per la partita"
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Giampiero Ventura, tecnico del Torino, ai microfoni di Sky Sport ha commentato la prima sconfitta casalinga stagionale contro l'Hellas Verona: "Ha vinto la squadra che ha giocato meglio. E' evidente che abbiamo sbagliato qualcosa, mi assumo la responsabilità di questa sconfitta. E' una partita che ci serve, ci permette di capire e fare delle riflessioni. Questa sera ci sono stati una serie di errori che vanno a completare una serata negativa. Mi scuso personalmente col pubblico per la partita che abbiamo disputato, li ringrazio per quello che hanno fatto".
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Hellas Verona, Maietta: "Voglio la promozione diretta"
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Domenico Maietta, autore dello straordinario quarto gol dell'Hellas Verona, ai microfoni di Sky Sport ha commentato il successo ottenuto allo stadio Olimpico contro il Torino: "Arrivavamo dalla sconfitta di Genova dove abbiamo giocato male. Per fortuna sono riuscito a fare il quarto gol, è stata una grande rete. E' stato bellissimo segnare contro il Torino che è una grande squadra. Abbiamo dimostrato di essere una grande squadra, eravamo concentratissimi. Siamo una grande e dobbiamo dimostrarlo sempre. Promozione? E' dall'inizio della stagione che non diciamo nulla, ma io ora ci credo. Spero di poter salire senza i play-off. Dedico il gol ai miei tifosi che sono tantissimi".
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LIVE TMW - Torino-Hellas Verona 1-4 - Fine secondo tempo
12.03.2012 22.40 di Raimondo De Magistris
22.40 - Fine secondo tempo.
90'+ - Il Torino chiude la partita in attacco: Rolando Bianchi ci prova in rovesciata, pallone tra le braccia di Rafael.
90' - Quattro minuti di recupero.
87' - Episodio sospetto nell'area dell'Hellas Verona: Mareco colpisce il pallone col braccio dopo il colpo di testa di Bianchi, l'arbitro lascia proseguire.
84' GOL DI SGRIGNA! - Il tiro dal limite dell'area di Vives diventa un assist per Sgrigna che col sinistro mette a segno il gol della bandiera.
79' - Ci prova Hallfreddson da oltre 20 metri: pallone bloccato in due tempi da Benussi.
79' - Fuori Ferrari, dentro Pichlmann: ultimo cambio per il Verona.
78' - Sgrigna ci prova col sinistro: bravo Rafael a far sua la sfera.
76' - Ultimo cambio per il Torino: Basha prende il posto di Iori.
75' - GOL DI MAIETTA! - Gol straordinario di Maietta! Il difensore dell'Hellas si spinge in avanti e, dopo un coast to coast, batte Benussi con un delizioso pallonetto.
74' - Assist dalla destra e conclusione di prima intenzione di Cangi: pallone sull'esterno del palo.
72' - Fuori Lepiller, dentro Berrettoni: secondo cambio per l'Hellas Verona.
70' - Maietta stava per combinare un pasticcio sul cross di Sgrigna. Bravo il difensore del Verona a recuperare su Bianchi che era pronto a calciare in porta.
65' - Secondo cambio per il Torino: Pratali prende il posto di Parisi.
60' - Il Torino è in totale difficoltà, l'Hellas continua a fare la partita.
56' GOL DI GOMEZ! - Il Torino è alle corde. Calcio di punizione battuto da Lepiller e colpo di testa di un liberissimo Juanito Gomez.
50' - Cross di Sgrigna per Ogbonna che riesce solo a sfiorare il pallone: la sfera si spegne sul fondo.
21.51 - Si riparte! Cangi prende il posto di Abbate. Sostituzione anche per il Torino: entra Sgrigna, esce Oduamadi.
21.35 - Fine primo tempo.
42' - Verticalizzazione di Gomez per Ferrari che viene anticipato da Benussi. Il portiere del Torino, successivamente, perde il pallone per qualche secondo, ma è bravo a rinviare prima dell'arrivo dello stesso Gomez.
37' GOL DI FERRARI! - Cross di Tachtsidis, uscita a vuoto di Benussi e tap-in vincente di Ferrari che mette a segno il suo quinto gol stagionale.
31' - Lepiller si alza la sfera sul destro e indirizza verso la porta granata un pallone insidiosissimo: si supera Benussi che devia la sfera sul fondo.
30' - Granata ancora pericolosi sull'asse Parisi-Bianchi: si salva il Verona.
28' - Scatenato Tachtsidis che ora ci prova direttamente col sinistro dal limite dell'area: pallone fuori dallo specchio della porta.
26' - Reazione del Torino: assist dalla trequarti di Parisi e colpo di testa di Bianchi che si spegne sul fondo.
24' GOL DI GOMEZ! - Tachtsidis col tacco libera Gomez che con un sinistro rasoterra sblocca la partita.
22' - Prima Bianchi, poi Antenucci e Oduamadi. Comincia ad attaccare con insistenza il Torino: attenta la difesa dell'Hellas.
20' - Antenucci ci prova col destro: pallone tra le braccia di Rafael.
18' - Troppo lento il Torino in questi primi minuti della ripresa. Difetta sugli esterni la manovra granata.
10' - Lepiller sradica una buona palla dai piedi di Darmian. Errore di Hallfreddson che con un cross fuori misura dalla corsia sinistra manda il pallone direttamente sul fondo.
7' - Buona avanzata di Antenucci che si porta la palla sul mancino, ma viene anticipato da Mareco al momento della conclusione a rete.
5' - Buona la partenza degli ospiti che in questi primi minuti attaccano principalmente sulla corsia sinistra.
20.48 - Si parte!
20.45 - Va in scena questa sera il posticipo trentesima giornata del Campionato di Serie Bwin 2011/2012. In campo Torino e Hellas Verona.
LE FORMAZIONI UFFICIALI
TOrino (4-2-4) - Benussi; Darmian, Di Cesare, Ogbonna, Parisi; Vives, Iori; Stevanovic, Bianchi, Antenucci, Oduamadi.
Hellas Verona (4-3-1-2) - Rafael; Abbate, Mareco, Maietta, Scaglia; Tachtsidis, Jorginho, Hallfreddson; Lepiller; Ferrari, Gomez.
SERIE B
Hellas, anche il Tottenham su Hallfredsson
12.03.2012 14.40 di Cristina Guerri
Fonte: Itasportpress
Emil Hallfredsson, 27enne centrocampista islandese dell'Hellas Verona, accostato nei mesi scorsi a Palermo, Lazio e Fiorentina, secondo quanto riportato da alcuni media britannici piace anche all'Everton e al Tottenham. Gli Spurs in maniera particolare si sarebbero messi proprio negli ultimi giorni sulle tracce del forte laterale della Nazionale islandese, che ha un contratto in scadenza con i veneti a metà del 2014.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
EDITORIALE
30^ giornata, i top e i flop
13.03.2012 00:38 di Federico Errante
Sono insolitamente due centrali a prendersi, più che legittimamente, la scena insieme ad un allenatore e ad un "genietto". Dall'altra parte invece c'è chi invece questo 30° turno è meglio che lo spedisca nell'oblìo. Ecco, anche per questa settimana, il nostro Top &Flop.
TOP
DOMENICO MAIETTA (HELLAS VERONA) Il voto è un premio alla squadra per la scoppola rifilata al Torino. La classica serata perfetta che gli scaligeri non avrebbero pouto immaginare nemmeno nei sogni più dolci. Mandorlini la prepara alla perfezione e i suoi ragazzi in campo dominano con una superiorità a tratti straripante annichilendo un avversario irriconoscibile. E un suggello straordinario come quello del difensore più che descriverlo va visto e rivisto per poi custodirlo gelosamente nelle più nobili cineteche del calcio. VOTO 9
TREVOR TREVISAN (PADOVA) Il pallone telecomandato che il suo amicone Renzetti gli recapita è di quelli ideali per il centralone biancoscudato che infatti lo mette alla sua maniera alle spalle di Arcari. Ancora lui, ancora decisivo, ancora di testa. Superbo. VOTO 7.5
ARMANDO MADONNA (LIVORNO) Contro il suo agrodolce passato (AlbinoLeffe) lo score da ex - alla guida del Piacenza - recitava impietoso: quattro confronti, zero vittorie, 2 ko e soprattutto una retrocessione. Ma al "Picchi" per cambiare la musica bastano 18" e per chiudere il discorso solo 45'. D'accordo la pochezza dell'avversario, ma il resto è tutto merito suo. Non ultimo quello d'aver rilanciato la premiata ditta Paulinho-DionIsi. VOTO 7.5
ROBERTO MERINO (NOCERINA) Non a caso lo chiamano il Mago. Perchè la prodezza che estrae dal cilindro nell'extra-time del match con il Gubbio è una vera magia: controllo e conclusione imprendibile al volo che tiene accesa la fiammella della speranza per i molossi. VOTO 7
FLOP
ALBINOLEFFE Quattro come le sberle prese a Livorno che in due gare con gli amaranto fanno 8! Di questo passo (con Salvioni 2 punti in 6 gare e la vittoria che manca da 13) però si rischia di perdere anche la faccia. Allora riecco le voci tra un ritorno di Fortunato e addirittura una promozione di Pala dalla Primavera. Provare invece con il Mago Otelma? Con una conditio sine qua non: pagargli il viaggio di rientro dall'"Isola dei Famosi". Missione tuttavia ardua per chi storicamente è abituato a tenere i cordoni sempre ben chiusi, anche davanti all'imbarazzante evidenza (mercato di gennaio docet). VOTO 4
ANGELO OGBONNA (TORINO) Lui ha definito un "piccolo blackout", a noi invece è sembrata una lezione di calcio impartita dall'Hellas nella quale sia lui che i compagni hanno capito davvero poco. Una serata del genere può lasciare il segno ed è per questo che va archiviata al più presto. Che incubo per il gioiello granata i vari Tachtsidis, Gomez e Ferrari. VOTO 4
FILIPPO CARINI (MODENA) La combina troppo grossa sull'azione da cui scaturisce il momentaneo 2-1 del Crotone di Calil. Certe disattenzioni in scontri salvezza così delicati non sono proprio ammesse. VOTO 4.5
PABLO GRANOCHE (VARESE) Ahi ahi Diablo. Dopo la doppietta di Bergamo all'esordio qualcosa dev'essersi inceppato. E l'errore dal dischetto contro l'Empoli potrebbe pesare molto sulla stagione biancorossa. VOTO 5
PRIMO PIANO
Hellas Verona, Mandorlini: " Speriamo che tornino i bei tempi..."
13.03.2012 10:00 di Federico Errante
Andrea Mandorlini a Sky: "Bellissima partita, preparata bene, Maietta non aveva mai fatto gol in carriera, ha 29 anni, quest'anno ne ha già fatti tre. Speriamo che tornino i bei tempi con un Verona forte in A, che in passato ha vinto uno scudetto storico. Noi dobbiamo continuare così. Il Verona gioca sempre con questo pressing. Sono stati bravi i miei giocatori ad interpretare la partita nel modo migliore. Siamo stati bravi a sfruttare le occasioni. Non sempre è così, come contro la Sampdoria".
LE INTERVISTE
Torino, Ventura: "Sovrastati sotto tutti i punti di vista"
13.03.2012 09:30 di Federico Errante
Fonte: torinogranata
Consapevole di un flop totale. Così si è presentato Giampiero Ventura ai microfoni di Mediaset Premium per la disamina della gara persa contro il Verona: "La squadra di Mandorlini ha vinto meritatamente, giocando meglio. Bisogna fare loro i complimenti. Se si perde 4-1 in casa c’è merito della squadra avversaria e anche demeriti nostri. Ho sbagliato più di una cosa, ma nessuno è infallibile. Dobbiamo recuperare i valori che ci hanno permesso di essere quasi sempre davanti. Stasera non era il Torino, altri commenti significherebbe mettere il dito nella piaga. Erano più bravi di noi tatticamente, tecnicamente e fisicamente. Ci può stare di sbagliare una partita. Perdere 1-0 o perdere 4-1, penso sia meglio 4-1 perchè ti permette di fare delle riflessioni per poi fare meglio. Certo, questa gara fa capire che in serie B non ti puoi fermare, ma la partita va analizzata con intelligenza e senza prendere paturnie. Dobbiamo capire perchè su dieci contrasti non ne abbiamo vinto uno, perchè loro arrivavano sempre prima sulla palla”.
PRIMO PIANO
30^ giornata, il posticipo: è Verona-show a Torino. Gli scaligeri dominano e passano 4-1
12.03.2012 22:45 di Federico Errante
Un Hellas travolgente rifila un perentorio poker al Torino. Prestazione impeccabile e partita preparata magistralmente da Mandorlini che azzera in 90' tutto il potenziale dimostrato fino ad oggi dai granata che incassano la prima sconfitta interna del campionato.
E' Tachtsidis che dà il via allo show scaligero con due assist, il primo per Gomez e il secondo per Ferrari (evidente l'errrore di Benussi) che porta sul 2-0 i veneti. Nella ripresa ci si attende la reazione degli uomini di Ventura e invece arriva prima il tris di Gomez (colpo di testa su punizione di Lepiller) e poi una rete incredibile di Maietta: il difensore parte dalla sua area, vince due contrasti, brucia in velocità Vives e Pratali e s'inventa un pallonetto incredibile che beffa Benussi fuori dai pali. Nel finale Sgrigna realizza la rete della bandiera. Con questo risultato l'Hellas scavalca il Sassuolo al terzo posto e il Pescara si trova capolista solitaria a + 2 su un Torino troppo brutto per essere vero.
FONTE: TuttoB.com
PRIMO PIANO
Live Torino-Verona 1-4, finale. Impresa del Verona
12.03.2012 22:48 di Marina Beccuti
Crolla il Torino in modo inspiegabile in casa, una sconfitta cocente e questi quattro gol fanno scendere la difesa del Toro al secondo posto. E' stato proprio il reparto arretrato ad essere entrato in crisi, con Ogbonna meno incisivo del solito. E' mancato il centrocampo e l'errore forse sta proprio qui, non si può giocare con una squadra ben equilibrata come il Verona con soli due centrocampisti, peraltro in crisi, che non hanno permesso alle punte di ricevere palloni giocabili sotto porta. Non sarà facile dimenticare questa goleada inaspettata, ma il Toro deve cancellare questa serata storta e ripartire per riprendere la leadership. Un peccato di fronte ad un pubblico delle grandi occasioni, dove a compiacersi sono stati solo i tifosi veronesi.
Secondo tempo
49' Bianchi ci prova fino alla fine. L'arbitro fischia il finale di match con il Toro in attacco. Scaramuccia tra Pratali e Pichlmann, il granata viene portato via da un dirigente granata.
47' Pratali ammonito
46' Antenucci vicino al gol, Mareco salva
45' sono quattro i minuti di recupero
45' Sgrigna finisce a terra in area, nulla fischia l'arbitro
42' ci prova Bianchi di testa che poi reclama per un fallo di mano, probabilmente di Mareco, che viene redarguito da Di Cesare (già ammonito)
41' Steva indomito ci prova fino alla fine
39' grande intuito per Sgrigna che insacca per il gol della bandiera e rende meno amaro il passivo
38' angolo per il Toro, nessun pericolo
32' entra Basha per Iori. I tifosi non cantano più, ma non hanno ammainato le bandiere, qualcuno invece se ne va
31' che gol per Maietta (ex Juve), si infila tra due granata e sforna un tiro imparabile per Benussi
30' Cangi colpisce il palo
25' Maietta in crisi, ma Bianchi non ne approfitta. Adesso il Verona cerca solo più di tenere palla rischiando poco in attacco
20' secondo cambio per Ventura, esce Parisi ed entra Pratali
16' anticipa bene Ogbonna con la sua solita classe. Sul ribaltamento di fronte va Sgrigna al tiro che si becca un angolo. Colpisce Ogbonna, senza pericolo per Rafael
12' fanno nuovamente festa gli oltre mille tifosi veronesi per il terzo gol degli ospiti, Gomez tutto solo insacca, Benussi distratto. Ventura rimane senza parole. Intanto Surraco si risiede in panchina
10' chiude bene Darmian, quando il Verona riparte con pochi tocchi arriva nell'area granata
E' un Toro sicuramente migliore nella ripresa, alla ricerca dell'impresa del pareggio
1' Sgrigna rileva Oduamadi, Surraco resta in panchina. Cambio anche per il Verona, esce Abbate ed entra cangi
Le indicazioni di Ventura fanno intendere che entreranno Surraco e Sgrigna.
Primo tempo
Ventura dovrà cambiare alcune cose nella ripresa se vuole riprendere il match, soprattutto deve rinforzare il centrocampo, che finora ha visto Iori e Vives in difficoltà, con le punte troppo isolate. Sono ben 15 le palle perse dei granata nel primo tempo.
47' si chiude il primo tempo con il Toro che esce tra i fischi per la pessima prestazione di questi primi 45'
46' cade male Rafael e si infortuna al gomito destro. Un minuto in più di recupero per permettere al portiere di riprendersi
45' un minuto di recupero
42' altra bella azione veronese, Benussi palla poi perde palla, rimedia il portiere granata, ma altri patemi d'animo. Il Verona gioca benissimo, ha grandi palleggiatori e Ventura ha opposto una squadra non adatta, soprattutto non esiste il centrocampo e questo crea poche palle intelligenti agli attaccanti
38' raddoppia il Verona con Ferrari, Benussi che questa volta sbaglia l'intervento, ma che giocate da parte di Hallfredsson e Tachtsidis. Gialloblù devastanti e Toro in bambola
35' bravo Odu a difendere la palla e rilanciare. Ventura vorrebbe entrare lui in campo. Stasera la difesa non va. Bianchi si lamenta della solitudine sua e di Antenucci, chiede maggiore collaborazione dai compagni a Ventura
34' ancora fallo di Di Cesare, ma perchè non gioca Pratali? E' un Verona devastante
32' Benussi costretto agli straordinari anche su Ferrari
31' altra punizione per il Verona, Iori è in crisi. Tira Lepiller, grande parata di Benussi, plastica si dice in gergo
30' punizione per il Toro, Bianchi ci prova di testa, nulla di fatto
28' Steva lancia Antenucci che però tira troppo alto senza ragionare troppo
28' gran momento del Verona, Tachtsidis nuovamente vicino al gol
26' assist di Parisi per Bianchi, supera Maietta ma non Rafael
25' gran tacco di Tachtsidis per Gomez che insacca nella porta di Benussi, grande azione gialloblù
22' ci hanno provato Bianchi, Antenucci e Odu, muro gialloblù
21' partita orrenda in questo frangente
18' fase di stanca del match, i granata sono spesso troppo schiacciati in area, ma Ventura non è soddisfatto
16' qualche svarione di troppo nella difesa del Toro
14' Iori si fa sfuggire una palla, parte Gomez messo giù al limite dell'area, punizione pericolosa. Ammonito Di Cesare. La barriera ribatte con Iori
12' calcio d'angolo per il Torino, sempre Steva in attacco. Ogbonna scivola, sbagliata la scelta dei tacchetti
7' ci prova Stevanovic, palla fuori
1' la partita è cominciata davanti a 22mila spettatori
Ventura ha deciso di giocare con Bianchi, Antenucci e Stevanovic, in panchina Meggiorini. Le squadre sono entrate in campo leggermente in ritardo perchè benussi ha cambiato la maglia, preferendo, per scaramanzia, quella bianca (e per distinguersi dall'arbitro)
Tabellino
Marcatori: 25' Gomez (V), 38' Ferrari (V); 12' st Gomez (V), 31' st. Maietta (V); 39' st Sgrigna (T)
Torino: 4-2-4: Benussi, Darmian, Ogbonna, Di Cesare, Parisi (Pratali), Iori (Basha), Vives, Stevanovic, Oduamadi (Sgrigna), Antenucci, Bianchi. A disp. Morello, Pratali, Basha, De Feudis, Surraco, Sgrigna, Meggiorini. All. Ventura.
Verona: 4-3-1-2: Rafael, Abbate (Cangi), Mareco, Maietta, Scaglia, Tachtsidis, Hallfredsson, Jorginho, Lepiller (Berrettoni), Ferrari (Pichlmann), Gomez. A disp. Frattali, Cangi, Ceccarelli, Esposito, Russo, Berrettoni, Pichlmann. All. Mandorlini.
Ammoniti: Di Cesare, Pratali (T)
Arbitro: Pinzani
FONTE: TorinoGranata.it
lunedì, marzo 12th, 2012 | Posted by Matteop
Torino-Verona, Maietta: “Felice per i compagni e per la città. Che mi ha detto Mandorlini? Che sono matto a provare quei tiri”
Domenico Maietta è intervenuto ai microfoni di Sky Sport dopo la grande vittoria contro il Torino. Ecco le sue parole: “Arrivavamo dalla sconfitta di Genova, dove avevamo giocato male. Poi pensavamo all’andata e volevamo fare bene. Sono felice di essere riuscito a fare questo gol, provo spesso l’anticipo. Sono felice per i miei compagni e per i tifosi. Il gol è bellissimo e fatto al Torino, è una grande squadra, sono felice. Non perchè sono juventino. Eravamo concentratissimi, l’avevo visto negli occhi dei miei compagni in pullman. Mandorlini mi ha detto che sono matto, perchè ci provo sempre. E’ un orgoglio battere per primi il Torino, siamo una grande e dobbiamo farlo vedere sempre. Non diciamo niente sulla promozione, continuiamo così”.
lunedì, marzo 12th, 2012 | Posted by Matteop
Torino-Verona, le pagelle del posticipo di Serie B
Ecco le pagelle di Torino-Verona:
TORINO
Benussi 4.5: gravi responsabilità soprattutto sul secondo gol, dove esce senza senso della posizione. Sul gol di Maietta poi è senza motivo fuori dai pali, facendoci una brutta figura.
Darmian 5.5: spesso Lepillier viene a colpire sulla sua corsia, oggi imprendibile per chiunque. Darmian lo soffre per tutto il primo tempo, poi nella ripresa cresce ma senza meritarsi la sufficienza.
Di Cesare 5: in difficoltà per tutta la partita anche per le condizioni precarie fisiche. Gioca con grande volontà, ma i risultati…
Ogbonna 4: stranamente appannato, non è stata la sua migliore partita. Imbarazzante in determinate occasioni, rimane spesso dietro l’avversario mancando i suoi soliti anticipi.
Parisi 5: partita deludente sul battente sinistro, rimane troppo dietro e non riesce a spingere. Sembra anche fuori forma fisica, dopo qualche problema accusato in settimana.
(65' Pratali) 5.5: si sistema lì nella difesa a tre, partecipando al disastro di giornata. Rimane anche lui attonito sullo scatto di Maietta.
Vives 5: difficile prestazione in mezzo al campo, dove viene inghiottito letteralmente dalla qualità del Verona.
Iori 5: blackout in cabina di regia, Manuel capisce subito che la sera del suo trentesimo compleanno non sarà facile. Retropassaggio sbagliato dopo pochi minuti, che mette in difficoltà la difesa e costringe Di Cesare al giallo. Partita senza grandi spunti e con poca velocità di manovra.
(76' Basha) sv
Stevanovic 5: costretto a stare basso, dalla grande partita offensiva del Verona. Non riesce mai a partire in progressione come ci ha abituato.
Bianchi 5: impreciso sotto porta quando gli capitano palle per colpire di testa, rimane troppo isolato là davanti.
Antenucci 5.5: anche lui in difficoltà sul filo del fuorigioco, non riesce a vedere palloni rimanendo troppo isolato.
Oduamadi 5: troppo evanescente, le sue giocate non portano a nulla di concreto. Folate senza precisioni, per questo nell’intervallo rimane nello spogliatoio a favore di un più esperto Sgrigna.
(45' Sgrigna) 5: entra senza incidere, certo non era facile in un momento così delicato della partita. Si regala alla fine il gol della bandiera.
All Ventura 5: il suo Toro è irriconoscibile e fa una figura imbarazzante. Di fronte si trova una squadra di grande fisico e qualità, porre rimedio è difficile.
VERONA
Rafael 6: attento e puntuale, non può nulla sul gol di Sgrigna.
Abbate 6: buonissima proposizione ed esperienza nella fase difensiva, esce nell’intervallo per un problema fisico.
(45' Cangi) 6: entra con grande propensione alla spinta. Ottima prestazione.
Mareco 6.5: torna titolare al posto di Ceccarelli, dopo che per un pò di tempo Mandorlini l’aveva lasciato fuori. Prova di grande spessore in mezzo alla difesa, dove Bianchi non sembra al meglio.
Maietta 6.5: si accompagna a Mareco, giocando alto e con grande personalità. Sul finire un gol incredibile, da grande giocatore, palla al piede si porta dietro la difesa granata e sorprende Benussi.
Scaglia 6: buona prova in controllo su Stevanovic, che stasera non brilla particolarmente.
Tachtsidis 8: strepitoso primo tempo, in cui regala tocchi di maestria e in cui gioca con grande visione. Due assist di cui uno di tacco, nella ripresa gestione del pallone e velocità di manovra.
Hallfredsson 6.5: spessore e grande velocità di pensiero, è un perno di questo Verona.
Jorginho 6.5: abile a giocare da mezz’ala, più arretrato del solito. Abile nel giocare palla a terra.
Lepillier 6.5: prestazione di sacrificio, largo sulla sinistra. Dai suoi piedi nasce la bella punizione che porta al tre a zero.
(71' Berrettoni) sv
Ferrari 7: grande lavoro lì davanti, dove è il primo a pressare. Gol meritato per il sacrificio e i polmoni messi in campo.
(78' Pichlmann) sv
Gomez 7.5: doppietta di spessore, grazie alla sua velocità e all’imprevedibilità delle sue giocate. Perfetto tatticamente, si infila tra i reparti e fa quel che vuole.
All Mandorlini 8: il suo Verona domina in lungo e in largo contro la capolista. Ha il coraggio di andare a Torino a testa alta ed esce tra gli applausi. Merita la Serie A!
M.F.
lunedì, marzo 12th, 2012 | Posted by Matteop
Torino-Verona, Mandorlini: “Siamo contenti, ma la strada è ancora lunga”
Andrea Mandorlini ha parlato ai microfoni di Mediaset Premium, all’interno della trasmissione Premium Football Club, ecco le sue parole: “Ogni partita ha la propria storia, stasera abbiamo giocato alla grande. Siamo contenti, ma la strada è ancora lunga. Dobbiamo vivere alla giornata, senza pensare a niente. Oggi era fondamentale per non perdere contatto con le prime e ha un sapore forte la vittoria. Dovevamo stare attenti a non dare spazio ai loro contropiedi. Abbiamo cambiato gioco, con due punte larghe per dare spazio al gioco. Molto possesso e verticalizzare in fretta per non farli indietreggiare. L’intensità e l’aggressività è stata predominante per non farli ragionare”.
lunedì, marzo 12th, 2012 | Posted by Matteop
Torino-Verona, Ventura: “Ho sbagliato più di una cosa, stasera non era il Torino”
Giampiero Ventura ha parlato ai microfoni di Mediaset Premium, all’interno della trasmissione Premium Football Club, ecco le sue parole: “Il Verona ha vinto meritatamente, giocando meglio. Bisogna fargli i complimenti. Se si perde 4-1 in casa c’è merito della squadra avversaria e anche demeriti nostri. Ho sbagliato più di una cosa, ma nessuno è infallibile. Dobbiamo recuperare i valori che ci hanno permesso di essere quasi sempre davanti. Stasera non era il Torino, altri commenti significherebbe mettere il dito nella piaga. Erano più bravi di noi tatticamente, tecnicamente e fisicamente”.
Aggiunge: “In una piazza come Torino c’è sempre pressione, dopo anni negativi ancora di più. Mi scuso a nome della squadra verso i 20.000 che sono venuti per la prestazione. Chi è venuto, oltre per l’amore per il granata, anche perchè abbiamo meritato un pizzico di credibilità. Ci può stare di sbagliare una partita. Perdere 1-0 o perdere 4-1, penso sia meglio 4-1 perchè ti permette di fare delle riflessioni per poi fare meglio”.
Chiude: “Conviviamo con la pressione fin dal primo giorno che siamo partiti. Prima abbiamo lavorato per diventare squadra, i miei hanno fatto sacrifici. Poi siamo diventati una squadra in grado di fare risultati. Ci manca l’ultimo scalino per diventare consapevoli, in Serie B non ti puoi fermare mai. E’ da luglio che tirano e ci può stare una partita del genere. La partita va analizzata con intelligenza e senza prendere paturnie. Dobbiamo capire perchè su dieci contrasti non ne abbiamo vinto uno, perchè loro arrivavano sempre prima sulla palla”.
lunedì, marzo 12th, 2012 | Posted by R.A.
Torino-Verona, ESCLUSIVO/ l’Hellas come Tyson e Toro ko!
Il Toro crolla steso in terra mentre l’Hellas porta in trionfo i suoi toreri. Nella serata in cui bisognava dare una risposta concreta della prorpia grandezza, i granata di Ventura sbandano clamorosamente lasciando al Verona il ruolo da protagonista. Nell’arena dell’Olimpico di Torino, da Capitan Rolando Bianchi a Benussi , non ha funzionato nulla. Mai il Torino aveva subito tre gol in questo campionato ma sopratutto mai aveva sbagliato così tanto. Se nella serata della disfatta poi sbaglia anche Angelo Ogbonna , allora significa che la notte granata è davvero oscura. Fin dall’inizio l’approccio del Torino è sembrato molle non di quelli a cui i granta ci avevano abituato.
Così a farla da padrone ci ha pensato il Verona di Mandorlini, rabbioso, con grande dinamicità capace di chiudersi per poi colpire in velocità. La doppietta di Gomez e l’acuto di Ferrari rendono amarissimo l’umore di Giampiero Ventura che mai si sarebbe immaginato una serata così negativa. Squadra in affanno tra difesa e centrocasmpo ma sopratutto troppa distanza tra i reparti. Tutto ciò ha consentito ai gialloblù di fare quello che volevano. Apice della disfatta il quarto gol, Maietta veste i panni di velocista squarciando la difesa del Toro per poi battere Benussi con un pallonetto splendido da venti metri. Nella notte delle magie non poteva mancare una perla di pregevole bellezza come colpo del ko. All’83simo a poco vale il gol della bandiera di Sgrigna che non serve a lenire i dolori di un match perso sotto tutti i punti di vista.
Il Verona certifica a tutti gli effetti il sorpasso in classifica ai danni del Sassuolo mentre il Toro si ferma a riflettere sul primato ceduto al Pescara, sulla grande occasione perduta e su come possa essere stata possibile una simile disfatta.
lunedì, marzo 12th, 2012 | Posted by Matteop
Torino-Verona, tabellino e cronaca del posticipo di Serie B
Successo a sorpresa del Verona a Torino. Gli scaligeri chiudono il primo tempo in doppio vantaggio, grazie ai gol di Ferrari e Gomez. Nella ripresa non mollano la presa, andando ancora in gol con Gomez, doppietta, e Maietta. Rete di Sgrigna nel finale, rete della bandiera.
Ecco il tabellino di Torino-Verona:
TORINO (4-2-4): Benussi; Darmian, Di Cesare, Ogbonna, Parisi (64' Pratali); Vives, Iori (76' Basha); Stevanovic, Bianchi, Antenucci, Oduamadi (45' Sgrigna). A disp: Morello, Surraco, Meggiorini. Allenatore: Ventura.
VERONA (4-3-1-2): Rafael; Abbate (Cangi), Mareco, Maietta, Scaglia; Tachtsidis, Hallfredsson, Jorginho; Lepillier (71' Berrettoni); Ferrari, Gomez. A disp: Frattali, Ceccarelli, Esposito, Pichlmann. Allenatore: Mandorlini
Ammoniti: Di Cesare (T), Abbate (V), Pratali (T)
FONTE: SerieBNews.com
Mandorlini: "Continuare a vivere alla giornata"
Postata il 13/03/2012 alle ore 00:17
"Abbiamo dato vita ad una grandissima partita, non volevamo perdere terreno rispetto alle squadre davanti. La strada è ancora molto lunga"
TORINO - "Siamo partiti con grande aggressività, rispetto al match con la Sampdoria è andata decisamente meglio. Il fatto di stare corti, cercando sempre di giocare è un fattore importante. Vincere a Torino regala sempre belle emozioni". Analizza così la vittoria coi piemontesi Andrea Mandorlini, intervenuto dopo il fischio finale della 30a di campionato.
"C'era grande rispetto per i granata - continua il tecnico gialloblù -, sono una formazione pericolosa, che può fare male a chiunque. La gara si è aperta dopo il gol, abbiamo mantenuto alta la tensione. A noi non deve cambiare nulla, viviamo come sempre alla giornata. Ci aspetta il derby col Vicenza, speriamo di fare, in totale, lo stesso bottino di punti del girone d'andata. Abbiamo dato vita ad una grandissima partita, non volevamo perdere terreno rispetto alle squadre davanti. La strada è ancora molto lunga, ho fatto i complimenti ai ragazzi per l'approccio ed il rispetto dei principi preparati in settimana. Ho visto grande intensità e voglia di fare".
Ufficio Stampa
Doppio Gomez Taleb, Ferrari e Maietta, è poker Hellas
Postata il 12/03/2012 alle ore 23:58
Prestazione di spessore della formazione scaligera all'Olimpico, prima sconfitta interna per gli uomini di Ventura
TORINO– I ricordi e la speranza riportano a Melis e Cammarata ma, per il risultato, all’Olimpico va pure meglio. Con una prestazione tutta grinta, trascinata da più di mille sostenitori giunti da Verona, gli uomini di Mandorlini rifilano quattro reti ai granata, ora staccati due lunghezze in classifica: a segno Gomez Taleb (doppietta), Ferrari e Maietta, che visti i sei anni vissuti alla Juve sente profumo di derby.
L’ex Ventura rilancia Vives nella zona nevralgica del campo al posto di Basha, con la punta veronese Meggiorini in panchina. Mandorlini risponde schierando Abbate sulla destra, Jorginho come terzo di centrocampo, davanti Lepiller assieme a Ferrari e Gomez Taleb.
Primo tempo.Al 13’ Gomez Taleb conquista una punizione dal limite dell’area, il destro di Lepiller è contrato dalla barriera granata. Incursione di Antenucci che si accentra (20’), l’ex Catania tenta la rasoiata ma Rafael controlla. Nuovo tentativo del numero sette piemontese al 22’ sugli sviluppi di un diagonale di Bianchi, Mareco chiude in scivolata. Al 23’ scaligeri in vantaggio: Gomez Taleb avvia l’azione e la chiude, dopo uno scambio veloce con Lepiller, con un preciso rasoterra indirizzato verso il palo lontano da dentro l’area. I padroni di casa provano immediatamente la risposta con un cross di Parisi (25’) incornato in terzo tempo da Bianchi, palla a lato. Al 27’ si libera al tiro Tachtsidis dai sedici metri, il greco sfiora il palo alla sinistra di Benussi. Alla mezzora schema su punizione Hallfredsson-Lepiller, girata di prima intenzione di Jorginho dalla distanza, bravo l’estremo difensore locale a mandare in angolo. Ulteriore ripartenza dell’Hellas (32’) con il brasiliano a servire in verticale Ferrari, botta di destro appena alta sopra la traversa. Al 37’ traversone a tagliare l’area di Tachtsidis, puntuale l’attaccante trentino a battere Benussi con un tap-in. Discesa in slalom di Gomez Taleb (42’) con filtrante per l’autore del raddoppio, uscita in due tempi del numero novantanove granata a rilanciare.
Secondo tempo.Su calcio di punizione (49’) Stevanovic trova Bianchi, deviazione area fuori misura. Bello scambio tra Tachtsidis e Gomez Taleb (54’), l’ex Gubbio libera Hallfredsson, bravo Di Cesare a chiudere in diagonale. Al 55’ è il tris gialloblù: punizione col contagiri di Lepiller dal lato destro della trequarti, colpo di testa di Gomez Taleb a battere nuovamente il portiere granata. Il fantasista sudamericano scambia con Jorginho (74’), passaggio per Cangi, che si sovrappone, tiro di destro a scheggiare il palo. Alla mezzora poker Hellas: Maietta anticipa un avversario a metà campo, si allunga la sfera e batte con un pallonetto Benussi. Gli uomini di Ventura cercano di reagire al 78’ con Sgrigna, conclusione strozzata da posizione centrale. Berrettoni ruba palla sulla trequarti ed appoggia ad Hallfredsson (79’), Benussi blocca in due tempi. All’84’ Sgrigna, già a segno nel match d’andata, batte Rafael con una girata da pochi passi. Sponda di Bianchi per il mancino di Antenucci (90’), la difesa scaligera si oppone.
Torino-Hellas Verona 1-4
Marcatori: 23’, 55’ Gomez Taleb, 37’ Ferrari, 75’ Maietta, 84’ Sgrigna
Torino: 99 Benussi; 36 Darmian, 5 Di Cesare, 6 Ogbonna, 28 Parisi (64’ 50 Pratali); 20 Vives (76' 4 Basha), 11 Iori; 19 Stevanovic, 9 Bianchi, 7 Antenucci, 90 Oduamadi (46’ 10 Sgrigna).
A disposizione: 1 Morello, 27 De Feudis, 33 Surraco, 69 Meggiorini.
Allenatore: Giampiero Ventura
Hellas Verona:1 Rafael; 13 Abbate (46’ 23 Cangi), 17 Mareco, 22 Maietta, 25 Scaglia; 19 Jorginho, 77 Tachtsidis, 10 Hallfredsson; 6 Lepiller (71’ 27 Berrettoni), 9 Ferrari (79’ 11 Pichlmann), 21 Gomez Taleb.
A disposizione: 26 Frattali, 4 Esposito, 5 Ceccarelli, 8 Russo.
Allenatore: Andrea Mandorlini
Arbitro: Riccardo Pinzani (Sez. arbitrale di Empoli)
Note.Ammoniti: Di Cesare, Abbate, Pratali. Espulsi: . Recupero: 2’-4’. Spettatori: 22.000 circa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
BUNDESLIGA: Il BAYERN 'asfalta' l'HOFFENHEIM! Finisce 7 a 1 per i bavaresi...SCI SKYCROSS: Tragedia dopo il salto! Finisce fuori pista e muore ZORICIC...
MOTOCICLISMO: Sfida in moto gli slittini sul ghiaccio, muore campione motociclista austriaco!
SEMPRE 'COLORITO' ZAMPARINI che adesso rimpiange PIOLI...
TESSERA DEL TIFOSO ADDIO, dalla prossima stagione si va in trasferta con la 'Fidelity Card', come al supermercato! Il capo della polizia Manganelli 'Cambia poco...'
MESSI INCENSATO DAI MEDIA fa il fenomeno anche in Liga contro il RACING SANTADER ma lui professa umiltà 'GUARDIOLA è più importante del sottoscritto...'
L'UEFA PREMIA GIANNI RIVERA che esterna 'Grazie al MILAN il numero 10 ha perso il suo significato...'
BUNDESLIGA: BAYERN SUPER, 7-1 ALL'HOFFENHEIM
Sabato 10 Marzo 2012 - 19:10
Dopo l'anticipo a reti inviolate di ieri tra Stoccarda e Kaiserslautern, oggi la 25a giornata di Bundesliga ha regalato una scorpacciata di gol, a cominciare dallo spettacolo dell'Allianz Arena. Con tre gol di uno straordinario Mario Gomez, una doppietta di Robben (per lui anche un assist) e gol di Ribery (autore anche di ben tre assist) e Kroos, il Bayern Monaco schianta 7-1 il malcapitato Hoffenheim. Al 59' il risultato era già di 7-0, e solo all'85' gli ospiti hanno trovato il gol della bandiera, oltretutto un autogol di Luiz Gustavo.
Il Bayer Leverkusen cade in casa del Wolfsburg, pur essendo andato in vantaggio con Kiessling dopo appena 3'. Il Wolfsburg rifila tre reti ai 'farmacisti', con Helmes, Dejagah e un autogol di Kadlec. Inutile il gol, nel recupero di Derdiyok.
Il Mainz ha battuto in casa il Norimberga per 2-1: gol di Muller e Zidan per i padroni di casa prima del gol di Didavi. Frena invece il Borussia Monchengladbach, fermato in casa sullo 0-0 dal Friburgo penultimo in classifica. Infine, Clemens regala la vittoria casalinga al Colonia sull'Hertha Berlino.
SKICROSS, FUORI PISTA DOPO UN SALTO. A 29 ANNI MUORE L'ATLETA NICK ZORICIC -FOTO
Sabato 10 Marzo 2012 - 19:18
GINEVRA - Un volo fuori pista e l'impatto fatale sulle recinzioni. La tragedia va ancora una volta in scena in gara, sulle nevi di Grindelwald, comune del cantone di Berna dove si stava disputando l'ultima tappa della coppa del mondo di skicross, una sorta di sci acrobatico, in cui ha trovato la morte Nick Zoricic. L'atleta canadese, 29 anni, in uno dei salti che contraddistinguono questa disciplina, è finito fuori traiettoria andando a urtare violentemente contro le reti. Immediati i soccorsi: Zoricic è stato trasportato in elicottero nell'ospedale della vicina Interlaken, dove però è stato dichiarato morto. A nulla infatti è servita la rianimazione, perchè lo sciatore aveva riportato un trauma cranico gravissimo. Un altro dramma per lo sport invernale, in particolare quello canadese, che solo lo scorso 19 gennaio ha pianto la scomparsa di una delle migliori specialiste dell'half pipe, Sara Burke, morta a Salt Lake City, dopo una settimana di agonia seguita a una brutta caduta in allenamento. Zoricic, che si era convertito alle acrobazie dopo gli esordi nello sci alpino, era salito sul podio nella coppa del mondo di skicross lo scorso gennaio e aveva chiuso la competizione nel 2011 al quinto posto. Sotto choc la squadra e la federazione canadese che nell'annunciare la morte del loro atleta ricorda 'Nick', «un vero giovane di talento e un grande atleta, molto amato dai suoi compagni di squadra e anche dai suoi avversari» dice il presidente della federazione canadese di sci, Max Gartner. «Mancherà molto a tutti noi e a tutta la comunità dello sci» ha aggiunto. «È una giornata molto triste» si limitano a dire gli organizzatori della gara che fanno sapere di voler organizzare una cerimonia in onore dello sciatore scomparso. La polizia del cantone di Berna aprirà un'inchiesta sull'incidente. E la scia di sangue sulle piste bianche conta purtroppo tanti nomi: nel 2010 la morte aveva fatto irruzione a poche ore dalla cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Vancouver. Un altro urto senza scampo anche allora, ma sulla pista dello slittino dove morì il georgiano Nodar Kumaritashvili. Erano le ultime prove per il ventiduenne prima dell'esordio a cinque cerchi. Tra gli sciatori nel 1959 morì l'austriaco Toni Mark, nel 2001 in allenamento un incidente stroncò la francese Regine Cavagnaud. Nel 1979 durante una libera a Lake Placid l'azzurro Leonardo David cadde e morì dopo sette anni di coma. Con uno schianto a 105 km orari su un paletto laterale che reggeva una cellula fotoelettrica nel 1994, durante una prova di coppa del mondo di discesa a Garmisch, in Germania, trovò la morte Ulrike Maier, 26enne sciatrice austriaca. Anche lì un impatto violento e fatale, poi l'inutile volo in ospedale. Morti giovani, con gli sci ai piedi: come quella di Nick Zoricic, per un'altra pagina triste della neve e dello sport.
SFIDA IN MOTO GLI SLITTINI SULLA PISTA GHIACCIATA: MORTO ALEX WITTING
Lunedì 12 Marzo 2012 - 14:23
INNSBRUCK - In moto ha voluto sfidare la velocità degli slittini nella loro pista ghiacciata, ma per il campione austriaco di motociclismo Alex Witting, di 49 anni, quella sfida si è trasformata in tragedia. Alex Witting è
morto contro un palo della recinzione del tracciato, mentre percorreva con una moto la famosa pista di slittino di Igls a Innsbruck. La sfida di fine stagione avrebbe dovuto stabilire se la moto in salita era più veloce di un bob in discesa.
Il bob era sceso senza problemi il canale di ghiaccio di 1,5 chilometri con 13 curve, quando Witting ha iniziato la sua parte della gara con una moto da cross. Dopo solo 150 metri il campione ha perso il controllo del mezzo ed è finito contro la recinzione. Per il gestore dell'impianto, Peter Knauseder, l'incidente è inspiegabile. Tre anni fa Witting aveva compiuto l'impresa una decina di volte per le riprese di uno spot televisivo, racconta all'agenzia stampa austriaca Apa.
PALERMO, ZAMPARINI SI PENTE: "L'ESONERO DI PIOLI? MI STO MANGIANDO I TESTICOLI..."
Lunedì 12 Marzo 2012 - 16:59
Mi sto mangiando il secondo testicolo. Il primo me lo sono già mangiato». Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, non usa mezze misure: l'esonero del tecnico Stefano Pioli, all'inizio della stagione, si è rivelato un flop totale. L'allenatore sta guidando il Bologna verso una salvezza tranquilla. Il Palermo, che ha un punto in meno dei felsinei, è reduce dalle sconfitte casalinghe contro Milan e Roma. «Contro di noi, tutte le squadre fanno la partita della vita. Bortolo Mutti è una brava persona, ma sono preoccupato per la situazione psicologica», dice Zamparini, ai microfoni di Radio Anch'io Sport, soffermandosi sull'attuale tecnico rosanero e sulla situazione della squadra. «Se avessimo segnato per primi contro la Roma, probabilmente avremmo strapazzato i giallorossi. Anche la Roma è una squadra in costruzione, il tecnico Luis Enrique sta facendo molto bene, sta costruendo un piccolo Barcellona e avrà bisogno di 3 anni. Lo vorrei con me», dice riferendosi al tecnico spagnolo. Gli attuali problemi del Palermo, afferma Zamparini, hanno un'origine chiara: «L'arbitraggio del match perso a Siena ci ha massacrato, ci ha distrutto, non ci siamo ancora rialzati. Abbiamo avuto infortuni e espulsioni, abbiamo dovuto fare a meno di giocatori importanti. Ora andiamo a Lecce per una gara in cui ci sarà da combattere», dice pensando al prossimo impegno. «Sappiamo che per il Lecce è la partita della vita, io voglio arrivare in fretta a 40 punti per dare spazio ai giovani che abbiamo in rosa. Penso che Mutti rimanga fino alla fine dell'anno, tranquillamente».
ADDIO ALLA TESSERA DEL TIFOSO, ARRIVA LA FIDELITY CARD: ESULTANO GLI ULTRAS
Lunedì 12 Marzo 2012 - 20:34
ROMA - Addio tessera del tifoso, dall'anno prossimo sarà una vera e propria 'fidelity card'. Meno strumento di controllo e più carta dei servizi, con sconti, agevolazioni e tutto ciò che le società riterranno necessario per aumentare il senso di appartenenza. «Hanno vinto le tifoserie ultrà e violente» ha reagito via facebook l'ex ministro dell'Interno Roberto Maroni, che della tessera era stato il più convinto fautore, fin dalla sua introduzione, nell'agosto 2009. «Hanno vinto quelle società di calcio come la Roma (di cui è tifosissima la ministra Cancellieri) che mai avevano accettato le regole» ha aggiunto Maroni, riferendosi all'attuale titolare del Viminale e spostando la polemica sul piano politico. La tessera (ne sono state rilasciate oltre un milione) continuerà ad essere necessaria per seguire la squadra del cuore in trasferta, spiega il capo della Polizia Antonio Manganelli, ma le procedure per ottenerla verranno molto snellite, ha annunciato il direttore generale della Federcalcio, Antonello Valentini: «Dopo due anni di grandi risultati l'Osservatorio sulle manifestazioni sportive si è reso conto che si poteva dare fiducia alle tifoserie che hanno dimostrato di meritarla, facendo appello al senso di responsabilità degli appassionati in maniera sana.
Tra l'altro, così si supera l'effetto negativo del messaggio passato all'avvio dell'iniziativa: ovvero di un meccanismo da operazione di polizia. Non erano queste le intenzioni del Viminale, ma così vennero recepite da molti». Si tratta, ha aggiunto Valentini, «di un'apertura di credito, da valutare nei prossimi mesi». In proposito i vertici dell'Osservatorio «mercoledì scorso sono venuti in Federcalcio per incontrare il presidente Giancarlo Abete anche su queste prospettive». Una evoluzione che «passa anche attraverso la possibilità di stadi nuovi, moderni, funzionali che diventino la casa dei tifosi, come sta dimostrando l'operazione dello Juventus stadium a Torino. Quindi legge più urgente che mai». «La tessera del tifoso manterrà inalterate le sue caratteristiche fondamentali, già evidenziatesi negli ultimi due campionati - ha spiegato Manganelli - a cominciare dalla necessità del suo possesso per le trasferte e gli abbonamenti, sia per questo che per il prossimo torneo di calcio». Si tratta «della logica evoluzione di uno strumento che da sempre ha come propria caratteristica, anche quella di voler rafforzare il rapporto tra i tifosi ed il club di appartenenza». Fin da subito la novità era stata respinta dal mondo ultrà, specie dell'Atalanta e della Lazio.
«Io non mi tessero» era lo slogan scandito nelle curve degli stadi, con gradinate vuote in segno di protesta e gruppi che giunsero a sciogliersi pur di non adeguarsi. Scalpore suscitò la reazione di alcuni giocatori. «Sono contrario alla tessera del tifoso, perchè non mi piacciono le schedature. E poi, in alcuni casi, servirebbe anche la tessera del poliziotto» si lasciò scappare Daniele De Rossi nel maggio 2010, dal ritiro della nazionale. Una presa di posizione che scatenò le reazioni del ministero dell'Interno, della Figc e di vari sindacati di polizia, costringendo De Rossi a scusarsi. Ma già Marcello Lippi, allora ct azzurro, nell'agosto 2009 l'aveva bocciata: «Non mi convince, è uno strumento che ghettizza». Della tessera del tifoso si è interessato anche il Consiglio di Stato. Il suo rilascio abbinato «inscindibilmente» ad una carta di credito prepagata potrebbe rappresentare «una pratica commerciale scorretta» avevano scritto i giudici di Palazzo Spada lo scorso dicembre, motivando l'accoglimento di un ricorso presentato da Codacons e Federsupporter. Le due associazioni avevano segnalato all'Antitrust il fatto che in molti casi la compilazione dei moduli per ottenere la card comportava automaticamente l'emissione di una carta di credito ricaricabile. E oggi Federsupporter esulta: «è una grande vittoria».
MANGANELLI: "LE CARATTERISTICHE DELLA TESSERA DEL TIFOSO RESTANO"
Lunedì 12 Marzo 2012 - 19:26
ROMA - «La tessera del tifoso manterrà inalterate le sue caratteristiche fondamentali già evidenziatesi negli ultimi due campionati, a cominciare dalla necessità del suo possesso per le trasferte e gli abbonamenti, sia per questo che per il prossimo campionato di calcio». Lo afferma il Capo della Polizia, Antonio Manganelli.
L'UEFA PREMIA RIVERA. "GRAZIE AL MILAN. IL NUMERO 10 HA PERSO IL SUO SIGNIFICATO"
Lunedì 12 Marzo 2012 - 19:42
MILANO - Michel Platini ha consegnato il premio del presidente della Uefa a Gianni Rivera, notando che «forse è stato il primo calciatore moderno nell'era mediatica, come Vittorio Adorni fu il primo ciclista moderno. Rivera - ha aggiunto Platini - è come il calcio, una storia infinita. E ora entra nell'esclusivo gruppetto di chi ha onorato il calcio con la loro immensa classe e ha dato più di quanto ricevutò». «Non ho parole, rischio di rovinare tutto», ha commentato Rivera dal palco della sala Executive dello stadio Meazza: «Ringrazio tutti i presidenti del Milan e della Federcalcio con cui ho lavorato. Avrei voluto che oggi qua ci fossero tutti i miei compagni di viaggio che hanno lasciato un segno importante nella bacheca del Milan. Purtroppo non è stato possibile raggiungerli tutti, qualcuno non c'è più». «Spero - si è augurato il 'Golden Boy' - che un giorno Platini diventì presidente della Fifa così il prossimo presidente della Uefa potrà dargli questo premio. A meno che non si inventi un modo per premiarsi da solo. Non ci sarebbe nulla di male...».
«Avrei preferito tornare a San Siro sul campo da gioco...scherzo, mi fa molto piacere ricevere questo premio, ma a questa età si possono ricevere premi solo dalla tribuna, non in campo, peccato, ma al calcio ad un certo punto devi dire ciao, ma è bello fare altrettante cose che ti danno soddisfazione». Lo ha detto Gianni Rivera a Milan Channel prima di ricevere il premio del Presidente della Uefa. «È un riconoscimento importante per la motivazione, per la parte umana, comportamentale, le scelte di vita. Sul piano tecnico ci sono tante persone che meritano un premio così importante. La maglia numero 10 cosa significa oggi? Il 10 ha perso il suo significato, visto che la può mettere anche il portiere...», ha concluso Rivera.
Con Silvio Berlusconi «non ho alcun rapporto». Lo ha spiegato l'ex stella del Milan Gianni Rivera, premiato a Milano dal presidente della Uefa Michel Platini. «Lui vive a Milano - ha aggiunto Rivera a proposito del patron rossonero -, io a Roma. Qualche volta viene anche lui a Roma. Ma, insomma, vive in un altro ambiente. Non abbiamo rapporti».
«Ogni tanto Ibrahimovic si latinizza...». Con una battuta Gianni Rivera commenta i comportamenti a volte sopra le righe dell'attaccante svedese, convinto che gli servirà «vincere a livello internazionale» per puntare al Pallone d'oro. «È un premio a cui è normale che sia accostato un giocatore come Ibrahimovic - ha notato Rivera - ma per arrivarci deve primeggiare con la propria squadra nelle coppe o con la propria nazionale. Altrimenti si resta in secondo piano».
MESSI ANCORA SUPER. LA 'PULCE' MINIMIZZA: "GUARDIOLA PIÙ IMPORTANTE DI ME" -VIDEO
Lunedì 12 Marzo 2012 - 20:07
BARCELLONA - La stampa mondiale lo osanna, soprattutto dopo la storica 'manità personale di martedì scorso in Champions contro il Bayer Leverkusen, in Spagna ormai è il «Dios» del calcio, ma per Leo Messi nel Barcellona dei marziani il più importante non è lui, ma Pep Guardiola. Il tecnico di Santpedor tiene tutti, società, giocatori, tifosi, stampa, con il fiato sospeso, rinvia di settimana in settimana il sospirato annuncio, del rinnovo - per il quale tutto il barcellonismo spera - o dell'addio. Certo, se dovesse partire, ha detto oggi l'astro argentino durante la presentazione di un nuovo videogioco, «il club andrà comunque avanti, noi pure, ma sarebbe molto diverso: sarà molto difficile trovare un tecnico vincente come lui, che sappia far giocare la squadra come lui. Penate a quanto ha vinto ed a come lo ha fatto».
Messi stima a tal punto il suo allenatore che, secondo l'argentino, «per il Barca Guardiola è più importante di me». «Da quando è arrivato - ha spiegato - ha cambiato tutto, per noi e per il club. E ha vinto tutto». «Come tutti spero che, quando lo riterrà opportuno, decida di rimanere. Vogliamo che stia con noi, ma è lui che decide». La stagione per il club campione del mondo, è ancora aperta. Il Barcellona è ai quarti di Champions ed in finale di Coppa del Re. In Liga, sorprendentemente, è secondo a 10 punti dal Real Madrid, ma la stampa catalana denuncia una specie di congiura degli arbitri. Il quotidiano di Barcellona 'Mundo Deportivò ha calcolato che senza i favori dei fischietti il club catalano non sarebbe indietro di 10 punti ma davanti di quattro. Però Messi non ha voluto entrare nella polemica. «Se siamo a 10 punti è perchè ci siamo lasciati sfuggire molte cose, e il Real è forte, non perde e non credo che abbia avuto l'aiuto di qualcuno: bisogna vedere le cose così, e basta». Il momento per Messi è magico: è diventato il primo uomo a segnare 5 gol in una partita di Champions, a 24 anni è a sole 5 reti dallo storico record di Cesar, massimo goleador blaugrana di tutti i tempi, ha segnato 15 reti solo nelle ultime 5 partite e 50 dall'inizio della stagione.
«Sono felice» sorride come un ragazzino. Ma subito precisa che lui non gioca «per essere il migliore di sempre, o il migliore del momento»: «gioco per cercare di fare bene, per la gente e per me. Faccio il mio lavoro e mi sento bene quando gioco bene. Ora l'obiettivo è di vincere tutte le partite che ci rimangono da qui al termine della stagione». E, come Guardiola è l'anti-Mourinho, Messi si conferma l'anti-Cristiano Ronaldo, divo del 'glamour' fuori dal campo. «Sono una persona normale - spiega l'argentino -, vado a lavorare e poi cerco di fare una vita normale, con i miei, con chi voglio vicino, niente di speciale». E poi, «mi piacciono i videogiochi di calcio, perchè ora non posso più giocare in strada come fanno molti ragazzi e come facevo anch'io. Certo cinque gol in una partita è più facile segnarli in un videogioco che in campo».
FONTE: Leggo.it