Data di nascita: | 03/08/1982 |
Luogo di nascita: | Cariati (CS) |
Italiana | |
Ruolo: | Difensore centrale |
Altezza: | 185 Cm |
Peso: | 77 Kg |
Posizione: |
CARRIERA DA GIOCATORE + - = | ||||||
Squadra | Stagione | Serie | Partite | Goal | ||
Hellas Verona | 2013 - 2014 | A | 25 | 0 | ||
Hellas Verona | 2012 - 2013 | B | 40 | 1 | ||
Hellas Verona | 2011 - 2012 | B | 33 | 4 | ||
Hellas Verona | 2010 - 2011 | 1^ Divsione | 22 | 0 | ||
Frosinone | 2009 - 2010 | B | 30 | 0 | ||
Frosinone | Da Gen. 2009 - 2009 | B | 9 | 0 | ||
Crotone | 2008 - 2009 | C1 | 8 | 0 | ||
Avellino | 2007 - 2008 | B | 28 | 0 | ||
Crotone | 2006 - 2007 | B | 29 | 0 | ||
Crotone | 2005 - 2006 | B | 29 | 0 | ||
Crotone | 2004 - 2005 | B | 19 | 0 | ||
Perugia | Da Gen. 2004 - 2004 | A | 0 | 0 | ||
Avellino | 2003 - 2004 | B | 12 | 0 | ||
Messina | Da Gen. 2003 - 2003 | B | 8 | 0 | ||
Triestina | 2002 - 2003 | B | 5 | 0 | ||
L'Aquila | 2001 - 2002 | C1 | 0 | 0 | ||
Juventus | 2000 - 2001 | A | 0 | 0 | ||
Giovanili Juventus | Fino al 2000 | - | - | - |
Vicenza 2-3 Verona: Il gol vittoria di Maietta | Verona 2-1 Crotone: Il magnifico gol firmato Maietta |
NEWS E CURIOSITÀ + - = | 1 Gennaio 2011 |
Anche Mimmo è stato fermato a lungo dall'infortunio (come nella prima stagione a FROSINONE dove si ruppe quasi subito la spalla e, al rientro, subì uno strappo nella parte infortunata) ma se rientra a tempo pieno con Luca può riformare una coppia di centrali di tutto rispetto per la categoria.
NOSTALGIA CANAGLIA: Natale 2016, Mimmo si regala due poltrone personalizzate, una di esse è gialloblù...
2011-12: Un campionato da incorniciare con l'HELLAS!
- Il CROTONE rimonta al 'Binti' all'86° ma non ha fatto i conti con MAIETTA che inventa un Coast-to-coast!
- Mimmo cede alla provocazione di HETEMAJ e la prova TV lo inchioda...
- Mimmo fa il fenomeno a Torino: Altro Coast-To-Coast e l'Olimpico si inchina!
- MAIETTA brilla anche alla penultima giornata: Gran gol al VARESE!
2019-20: Ultima stagione da calciatore per Mimmo che a fine Agosto annuncia il ritiro all'età di 38 anni: per lui futuro da dirigente all'EMPOLI.
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Domenico Maietta
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Domenico Maietta (Cariati, 3 agosto 1982) è un calciatore italiano, difensore del Verona.
Carriera
- Club
Gli esordi
Originario di Cirò Marina, è cresciuto calcisticamente nella Juventus.
Nel 2002 debutta in Serie B con la Triestina, rimanendovi fino al mercato di riparazione quando passa al Messina ancora in cadetteria.
Nel luglio 2003 approda all'Avellino dove le sue prestazioni lo portano a essere ingaggiato, nel gennaio seguente, dal Perugia che milita in Serie A ma con cui non scende mai in campo.
Dal Crotone al Frosinone
Nel 2004 torna in Serie B al Crotone dove gioca tra i titolari per tre anni, al termine dei quali, vista la retrocessione dei calabresi, viene dato in prestito all'Avellino che disputa la Serie B. Nell'estate 2008 torna a Crotone, giocandovi alcune partite in Serie C1, prima di essere venduto, nel gennaio 2009, al Frosinone, dove ha disputato l'ultimo anno e mezzo in cadetteria.
La cavalcata con l'Hellas Verona
Terminato il contratto con la società laziale, nell'agosto 2010, Maietta firma un accordo triennale con il Verona profetizzando, appena giunto nel club che si apprestava ad iniziare la sua quarta stagione in Lega Pro, il ritorno in Serie A della squadra scaligera nel giro di 3 anni stagioni, e diventando ben presto un beniamino del pubblico scaligero grazie all'agonismo e allo spirito battagliero con i quali affronta ogni partita. Il 19 giugno 2011 conquista subito la promozione in Serie B con la maglia dell'Hellas Verona.
Giunto in cadetteria, durante la stagione 2011-2012 segna la sua prima rete in carriera il 13 novembre 2011 nella vittoria 2-1 del Verona contro il Crotone. Il 12 marzo 2012 si fa notare grazie ad una rete stupenda messa a segno contro il Torino, nella trasferta vinta dai veneti per 4-1. Nell'azione del goal, dopo aver conquistato palla a centrocampo, salta in velocità due difensori granata e da 35 metri riesce a beffare il portiere avversario con un pallonetto perfetto. Il 19 maggio 2012 segna il suo quarto gol con la maglia scaligera in Hellas Verona - Varese, alla penultima di campionato, imitando il gol di Torino: dopo uno scambio con Halfredsson e uno scatto palla al piede di 40 metri beffa infatti il portiere con un tiro da fuori area sotto l'incrocio dei pali. L'Hellas Verona, giunto 4º in classifica al termine della stagione agonistica, viene eliminato durante la semifinale playoff dal Varese ma Maietta si toglie la soddisfazione di venire eletto quale miglior difensore della Serie B 2011-2012, a dimostrazione della migliore annata della propria carriera calcistica.
Nella stagione 2012-2013 segna un solo gol alla quarta giornata di campionato nella sentitissima trasferta di Vicenza, gol che risulterà decisivo per la vittoria della gara. Grazie ad un rendimento costante in campionato, contribuirà in prima persona a blindare la difesa scaligera (che a fine campionato risulterà la meno battuta) e quindi alla promozione in serie A dell'Hellas Verona grazie al 2º posto finale conquistato della squadra giallobù. Visto il doppio salto di categoria ottenuto in 3 anni, Maietta ha mantenuto la dichiarazione fatta ai giornalisti, appena acquistato dal club veronese, di riportare l'Hellas Verona nella massima serie nel giro di 3 anni.
Beniamino del pubblico veronese, dal campionato 2011-2012 è stato insignito della fascia di capitano.
il 24 agosto 2013 all'età di 31 anni, fa il suo debutto in Serie A nella partita inaugurale d'esordio del campionato 2013-2014 vinta dai Veronesi per 2 a 1 contro il Milan.
Bologna
Il 22 luglio 2014 viene comprato dal Bologna. Esordisce in maglia rossoblù nella prima giornata di campionato contro il Perugia Calcio, e dopo vari infortuni e traumi che lo costringono a saltare alcune partite segna il suo primo gol contro il Frosinone Calcio la sua ex squadra. Il campionato si conclude positivamente con la promozione in serie A e Maietta viene confermato anche nel 2015-2016.
- Nazionale
Durante l'esperienza in bianconero ottiene 30 convocazioni nelle Nazionali giovanili fino all'Under-20, con la quale gioca la sua unica partita il 25 aprile 2001 contro la Turchia.
Con le selezioni giovanili italiane complessivamente raccoglie 21 presenze ed una rete, quest'ultima realizzata nel 1998 contro il Camerun in Under-15.
FONTE: Wikipedia.org
STAGIONE 2023-24 + - =
Maietta: “Sarò il primo tifoso di Zanetti”
L'ex difensore del Verona ha parlato del nuovo tecnico gialloblù ai microfoni de L'Arena
di Tommaso Badia
19 Giugno 2024 10:30
Educazione ed equilibrio: queste le principali qualità che Domenico Maietta riconosce a Paolo Zanetti.
Raggiunto da L’Arena, l’ex difensore gialloblù ha infatti tessuto le lodi del nuovo allenatore dell’Hellas.
Queste, infatti, le principali dichiarazioni di Mimmo:
«Ho condiviso con Zanetti il percorso nella Nazionali giovanili, e già allora spiccava per educazione ed equilibrio. La serietà che lo contraddistingueva lo sta accompagnando anche da allenatore e a Empoli, dove non ci siamo incrociati per una questione di pochi mesi, me ne hanno parlato tutti bene. Spero si tolga grandi soddisfazioni a Verona, io sarò il suo primo tifoso».
FONTE: CalcioHellas.it
Tra poco, in diretta e in esclusiva su #Sportitalia , la finale di #CoppaItalia #Primavera tra #Fiorentina e #Torino 🏆🇮🇹
— Sportitalia (@tvdellosport) April 4, 2024
🎙️ @GabrieleSchiavi e Domenico Maietta
🎤 Da bordocampo @Jadegiacalone @acffiorentina 🆚 @TorinoFC_1906 pic.twitter.com/xd6Np8jrHE
22 Febbraio 2024 - 15:52 Hellas Live
Maietta: “La salvezza dell’Hellas passa dal Bentegodi. Questo Verona ci mette anima e cuore”
“Domani sarà una partita delicata, sia per il Bologna che per il Verona. La squadra di Thiago Motta non ha alcuna intenzione di fermarsi, sta facendo più che bene, ma di fronte troverà un Hellas in grande ripresa. I felsinei sono in corsa per l’Europa, mentre i gialloblù stanno lottando per la salvezza.
Dopo il mercato di gennaio, la squadra di Baroni si è presentata in campo con ben altro spirito e contro la Juve meritava sicuramente di più.
Il Bologna si presenterà venerdì sera davanti al pubblico amico dopo l’importante vittoria di Roma contro la Lazio e mai come quest’anno, può ambire ad un traguardo molto importante. Ma il campionato è ancora lungo. E ricco di insidie. Per tutti.
La cosa che mi ha colpito di più del “nuovo Verona” è la mentalità dei ragazzi. Com’è nel dna dei veronesi, non mollano mai, combattono e ci credono, nonostante il momento delicato che sta attraversando la società. La rosa è stata sventrata, ma i ragazzi quando scendono in campo ci mettono sempre anima e cuore. È giusto elogiarli, anche perché stanno dimostrando attaccamento alla categoria. Dire alla maglia mi sembra esagerato, anche perché ci vuole un po’ prima di capirlo.
Il Bologna in ogni reparto invece ha almeno due giocatori importanti e chiunque gioca fa davvero bene. Non ci sono riserve nella squadra di Thiago Motta, un allenatore che si sta confermando a livelli importanti e non a caso è il più corteggiato in Italia. La cosa certa è che la società di Saputo merita la classifica che ha. Zirkzee, Calafiori, Orsolini… che giocatori! E dietro di loro c’è Sartori, uno dei migliori direttori sportivi italiani, ds che aveva già fatto molto bene prima al Chievo e poi all’Atalanta. Senza dimenticare che il Bologna può vantare una proprietà forte e sana, capace di fare la differenza.
Il Verona di Baroni? Più che un singolo, è il gruppo la cosa che mi ha maggiormente impressionato. Devo anche dire bravo a Baroni che ha saputo, nonostante le numerose critiche ricevute e lo smembramento della squadra durante il mercato di riparazione, stare zitto e ora sta ottenendo il massimo da questi giocatori.
La quota salvezza? Per me si è alzata parecchio. Tante squadre sono coinvolte per non retrocedere e dai 24 punti in giù, sono tutti in gioco. Mancano ancora tredici partite ed è come giocare un altro campionato. La salvezza dell’Hellas Verona per me passa dal fortino di casa, quindi dal Bentegodi, ma è chiaro che per salvarsi l’Hellas deve fare qualcosa di più anche in trasferta.
Cosa può dare il pubblico di Verona? Solo chi mastica di cuore, chi sente qualcosa dentro per questa maglia e questi colori può capire cosa possono darti i tifosi scaligeri. Loro non ti abbandonano per nessuna ragione al mondo e non ti fischieranno mai durante la partita, semmai al triplice fischio finale. I tifosi gialloblù sono più del dodicesimo uomo in campo. Sono grandi e li saluto con grande affetto” ha dichiarato a Hellas Live, il doppio ex di Bologna-Hellas Verona, Domenico “Mimmo” Maietta.
FONTE: HellasLive.it
18 Settembre 2023 - 12:59 Hellas Live
Maietta: “Il Verona gioca bene, il Bologna può ambire all’Europa”
“Questa sera me la guarderò sicuramente! E chi se la perde… Verona e Bologna sono due piazze che non mi hanno dato tanto, ma di più. Sono molto legato a queste due squadre come sanno tutti. Mi auguro di vedere una bella partita: il Verona è partito molto bene, grazie agli ottimi risultati ottenuti contro Empoli e Roma, poi si è fermato in casa del Sassuolo, ma devo dire che l’Hellas gioca bene. Mi auguro che faccia ben altro campionato rispetto all’anno scorso, centrando con meno affanno l’obiettivo stagionale. Ci tengo troppo all’Hellas ed ai Butei. Questa sera i gialloblù però troveranno di fronte una gran bella squadra, che ha fatto uscite importanti ma al tempo stesso ha portato a Bologna giocatori molto interessanti. La squadra di Thiago Motta può recitare una parte importante in questo campionato e perché no, ambire anche all’Europa. Quanto conterà questa sera il dodicesimo uomo in campo? È sempre stato determinante. Se il giocatore che indossa la prestigiosa maglia gialloblù capisce quanto ti può dare il tifoso veronese, non ce n’è per nessuno. L’importante è dare sempre anima e cuore in campo, contro chiunque” ha dichiarato a Hellas Live, il doppio ex di Hellas Verona-Bologna, Domenico “Mimmo” Maietta.
FONTE: HellasLive.it
ESCLUSIVE
ESC. CH – Maietta: “L’anno scorso troppo pessimismo, ora c’è tanto da fare. Su Sogliano…”
L’ex difensore gialloblù ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni
di Tommaso Badia Agosto 7, 2023 - 17:10
Alla salvezza del Verona credevano in pochi, ma tra questi pochi c’era un tifoso speciale: parliamo di Domenico Maietta, uno dei giocatori più rappresentativi della storia recente dell’Hellas e… un inguaribile ottimista!
Raggiunto dai nostri microfoni, l’ex difensore ci ha dunque parlato della scorsa stagione, ma anche di mercato e del campionato che verrà.
Di seguito, dunque, la nostra intervista esclusiva a “Mimmo”.
Alla fine è arrivata la salvezza. Tu ci avevi sempre creduto…
«Sì, e ho avuto ragione. Attorno alla squadra c’era molto pessimismo, ma io non vedevo un distacco impossibile da colmare. Aiutare l’ambiente anche solo con le parole è importante. Io poi sono sempre stato positivissimo: penso per esempio, appena arrivato all’Hellas, dissi che in tre anni saremmo andati in Serie A e così fu. La rosa dell’anno scorso non era qualitativamente superiore alle avversarie, ma i giocatori si sono aggrappati allo “spirito Hellas” e in un modo o nell’altro si sono salvati. Alla fine ciò che conta è il risultato finale».
Che impatto ha avuto Sogliano?
«Sogliano a prima vista è molto rude e pure io ci ho discusso più di qualche volta, però è una persona a cui i giocatori possono affidarsi. Ha portato serietà ed equilibrio, facendo un autentico lavaggio del cervello ai giocatori che sapeva potessero dare di più».
Via Bocchetti e Zaffaroni, arriva Baroni: cosa ne pensi?
«Era giusto cambiare rotta perché seguire le orme di Juric e Tudor con questi calciatori è difficile. L’anno scorso la squadra ha fatto grande fatica a riproporre quel tipo di gioco, subendo tanto e creando poco. L’arrivo di Baroni è un cambio radicale, ma parliamo di un allenatore che ha studiato tanto e che a Lecce ha portato i giusti schemi e la mentalità corretta. Poi è un ex ed è ben visto, il che non guasta. Ci voleva figura così, in casa Verona sembra cambiato il modo di pensare».
Centrocampo da rifare, esterni in bilico, Hien nel mirino di diverse squadre: ti immagini l’ennesima rivoluzione estiva?
«Le tanti voci dio mercato destabilizzano l’ambiente e poi magari non succede nulla. Faraoni, per fare un esempio, sono anni che deve andare via. Forse però adesso è arrivato il momento giusto e in quel caso ci sarebbe da sostituire un giocatore importantissimo. In generale comunque c’è tanto da fare. Sarebbe importante fare come una volta, vale a dire avere un giocatore forte per ogni zona del campo, in modo da costituire così una “spina dorsale” attorno alla quale costruire il resto della squadra».
Nel frattempo sono arrivati Mboula e Saponara…
«Saponara è un giocatore diverso da Verdi, ma dà molta qualità. Al momento però, c’è solo lui con quelle caratteristiche, inoltre avrebbe bisogno di un bomber al suo fianco: noi avevamo Cacia in Serie B e Toni e in Serie A… Ho visto Mboula, sembra abbia dei bei colpi, ma parliamo sempre di calcio d’agosto. Io comunque spero che segni trenta gol, anche se credo servirà anche a lui un ricambio».
Chiudiamo con i consigli per gli acquisti: quale giocatore ti piacerebbe o ti sarebbe piaciuto vedere al Verona quest’anno?
«Credo che Baldanzi al fianco di Saponara potrebbe fare disastri, ma il ragazzo è cercato da diverse grandi squadre. Un altro giocatore che ho visto crescere e che mi sarebbe piaciuto vedere all’Hellas è Mattia Viti (terzino di recente passato al Sassuolo, ndr), ragazzo di prospettiva e qualità. È veloce, sveglio, bravo con i piedi, forte fisicamente e sa impostare. Insomma, è un giocatore completo che farebbe comodo a chiunque».
FONTE: CalcioHellas.it
STAGIONE 2022-23 + - =
17 Giugno 2023 - 20:59 Hellas Live Lettura: 1 min.
Save Moras, in campo vince la solidarietà grazie agli ex gialloblù
Ferrarese, Garzon, Gomez e Maietta questa sera hanno partecipato a Montorio al triangolare benefico con la Save Moras, insieme a La Mitica (Nazionale ragazzi guariti dalla leucemia) e l’AC Perzacco, dedicato a Michele e Tommaso, oltre a sensibilizzare la donazione del midollo.
FONTE: HellasLive.it
L’Hellas in lotta per non retrocedere. Lo scontro con l’Empoli visto dall’Ex Mimmo Maietta
E’ stata una stagione complicata, ma nonostante tutto la salvezza è ancora possibile
Di Cronaca di Verona - 26 Maggio 2023
«Se devo scegliere una squadra, dico Verona tutta la vita. Nel mio cuore pulsano forte da sempre il giallo e il blu». Chi parla è ‘Mimmo’ Maietta, uno che i colori dell’Hellas li ha scolpiti sulla pelle. Un amore incondizionato, quello tra l’ex capitano gialloblù e i tifosi dell’Hellas, sin dal suo arrivo a Verona. «Quando sono arrivato la squadra era in serie C, ed era reduce dalla delusione dell’anno precedente con la finale play off persa contro il Pescara. Nel giorno della presentazione dissi che in tre anni saremmo tornati in serie A. Un posto dove l’Hellas meritava di stare. Lo dissi perché ci credevo, e cercai di trasmettere tutto questo ai miei compagni». E andò proprio così.
Oggi il Verona lotta per non retrocedere. «Mi spiace molto vedere i gialloblù in fondo alla classifica. È una stagione complicata ma, nonostante tutto, la salvezza è ancora possibile. I motivi di tutto questo? Tutto nasce a mio avviso dallo stravolgimento della squadra di quest’estate. Tanti giocatori nuovi e due allenatori che non sono riusciti a portare avanti il lavoro di Juric e Tudor. Si prendono troppi gol e si segna poco. L’equazione finale è fin troppo chiara». E domenica arriva l’Empoli. «Una partita difficile. Loro sono salvi ma in ottima salute, come dimostra la vittoria con la Juve. Hanno la mente libera e si giocheranno la partita, come è giusto che sia. Mai fidarsi delle squadre già salve. Il Verona deve vincere ma dovrà sudarsela». L’ago della bilancia potrebbe essere Verdi. «Conosco bene Simone. Mi sarei aspettato di più da lui. Ora, però, dopo il mancato trasferimento, si è rimesso in carreggiata. Rimane l’unico in grado di fare veramente la differenza».
Maietta, ha chiuso la carriera a Empoli, ricoprendo anche un incarico dirigenziale. Conosce, quindi, molto bene la realtà toscana. «Empoli è la piazza ideale per i giovani. Basta vedere quanti giocatori sono esplosi negli ultimi anni. Il segreto? Da anni, tutte le formazioni, dalle giovanili alla Prima squadra, adottano il 4-3-1-2, stile Barcellona. Il Presidente Fabrizio Corsi, inoltre, è un grande intenditore di calcio. Attento a tutti i dettagli, dedica molta più attenzione al Settore Giovanile. Conosce tutti i giocatori e vede bene dove ci sono delle potenzialità. I risultati ottenuti gli stanno dando ragione».
Il legame nato tra Maietta e la tifoseria gialloblù è speciale. «I tifosi hanno sempre apprezzato il mio comportamento sul campo. Il segreto vero – confessa – è che piazze come Verona non le trovi da nessuna parte. Mi spiace solo per come si è conclusa». Potresti tornare come direttore sportivo.»Sarebbe il mio sogno. Dovrebbero combinarsi un po’ di cose ma, mai dire mai». Dei tuoi anni a Verona, i tifosi ricordano alcuni tuoi gol. Tra quelli fatti con Varese e Crotone in casa e Torino in trasferta, quale scegli? «Scelgo quello al Bentegodi con il Varese, perché fatto sotto la Curva Sud. Quella, inoltre, era la prima partita con mia sorella allo stadio, delle due che ha visto. Poi è mancata è quindi quel gol è anche un modo mio per conservare il suo ricordo».
Enrico Brigi
FONTE: CronacaDiVerona.com
18 Aprile 2023 - 08:38 Hellas Live Lettura: 2 min.
Maietta: “Hellas, credici! Tutto è ancora possibile”
“Come giudico il punto di Napoli? Strapositivo, considerato anche che si è giocato in casa della prima in classifica. E pensare che nel finale si poteva vincere… peccato per quell’errore al 90’ di Ngonge! Al Maradona, i gialloblù hanno difeso tanto ma bene. Contro il Sassuolo invece, nonostante la vittoria, non mi erano piaciuti. Quante possibilità ha il Verona di salvarsi? Io ci spero e ci credo. Venerdì contro il Bologna sarà una partita molto delicata, contro una squadra che sta facendo un grande campionato e che può vantare una rosa importante, guidata da un allenatore con una grande mentalità ed un’idea di gioco. Loro ci credono e puntano a qualcosa di importante: l’Europa. Per me il massimo sarebbe, visto il legame che ho con Verona e Bologna, che i gialloblù riuscissero a salvarsi e che i felsinei ottenessero l’accesso al calcio europeo. Sarebbe fantastico!
Il Bologna è sicuramente più libero di testa, un’annata molto particolare tra l’addio di Mihajlovic e l’arrivo di Thiago Motta. All’inizio ha fatto un po’ di fatica, ma ora con merito si sta godendo gli importanti risultati conquistati. I rossoblù hanno poi un giocatore come Orsolini, le cui qualità non si sono mai messe in discussione, superiori rispetto agli altri, capace quest’anno di trovare finalmente la giusta continuità.
Uno dei problemi del Verona invece è che fa fatica a segnare e produce poco dal punto di vista del gioco. Con Juric e Tudor era un piacere vederli giocare in giro per l’Italia. Le loro squadre, a differenza di oggi, potevano contare su giocatori che a fine campionato sono andati in doppia cifra, come Barak, Caprari e Simeone.
Quanto conterà l’apporto dei tifosi gialloblù? È sempre fondamentale a Verona. Chi capisce la mentalità dell’Hellas e dei Butei, sa bene che loro ti possono portare almeno il 20% in più. Loro, sicuramente, vincono sempre. So bene cosa vuol dire il loro tifo, conosco l’ambiente scaligero avendolo vissuto sulla mia pelle dalla Lega Pro alla Serie A. Uno spettacolo nello spettacolo!
Colgo l’occasione per fare gli auguri a tutti i Butei per i 120 anni del glorioso Hellas Verona. Grazie a Hellas Live ho avuto modo di vedere la bellissima mostra che è stata fatta al Bentegodi e la festa contro il Sassuolo. Peccato nessuno mi abbia contattato, sarei venuto a piedi! Ma avremo altre occasioni per rivederci… La gente e la città di Verona mi sono entrati nel cuore. Lo sapete. Non solo a me, ma a tutta la mia famiglia. Vi voglio bene. Un caloroso abbraccio a tutti dal vostro Mimmo” ha dichiarato a Hellas Live, il doppio ex di Hellas Verona-Bologna, Domenico Maietta.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
Maietta: "Con il Sassuolo snodo determinante, i gialloblù devono vincere"
05/04 ALLE 14:00
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
fonte L'Arena
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Domenico "Mimmo" Maietta, attraverso le colonne de L'Arena, ha parlato della prossima sfida di sabato tra Verona e Sassuolo: "Si tratta di uno snodo determinante, non ci sono dubbi. Il Verona deve vincere per rimettersi in carreggiata. Lo Spezia non è superiore ai gialloblù".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
ESCLUSIVE
ESC. CH – Maietta: “Vedo qualcosa di importante in Coppola. Deluso da Verdi”
La nostra intervista esclusiva all’ex capitano gialloblù in vista del match contro la Juventus
di Redazione Marzo 24, 2023 - 17:05
Domenico Maietta, o meglio Mimmo, ha parlato ai microfoni di CalcioHellas.it in vista della gara con la Juventus. Il classe 1982, essendo cresciuto nelle giovanili dei bianconeri, è un doppio ex del match e oltre alla sfida di sabato prossimo ha parlato anche del momento che sta vivendo il Verona.
Di seguito dunque la nostra intervista integrale all’ex centrale gialloblù.
Ti aspettavi una batosta del genere contro la Sampdoria?
«Mi aspettavo una Samp agguerrita perché l’avevo seguita nelle ultime partite: è una squadra che fa bene ma che raccoglie poco. Era normale che non facessero sconti ma non mi aspettavo un Verona così distratto. Se in una partita decisiva con una diretta concorrente non fai punti, quando li fai? Il campionato comunque è ancora molto lungo e possono esserci delle gare in cui potrebbe arrivare una vittoria inaspettata. Non bisogna arrendersi fino all’ultimo, almeno finché la matematica non ci condanna».
Quanti punti ti aspetti dall’Hellas nel filotto Juventus-Sassuolo-Napoli?
«Mi auguro che le vinca tutte, poi bisogna vedere la realtà. In casa con il Sassuolo spero arrivino i tre punti, poi contro Juventus e Napoli quello che viene viene. Sono ottimista per il match con la Juve, molto più difficile quello del Maradona. L’importante è che le gare casalinghe e con le dirette concorrenti non vengano più sbagliate. La quota salvezza poi quest’anno sarà molto bassa e servirà stare attaccati il più possibile allo Spezia. Può anche essere che anche qualche altra squadra si accodi, qualcuno sicuramente farà un passo falso».
Il Verona aveva trovato un’anima e ora sembra averla persa. Cosa è successo?
«L’anima si può smarrire, ora bisogna ritrovarla. A inizio anno il Verona aveva giocato da Verona, lottando su ogni pallone con quello che io chiamo “spirito Hellas”. Va ritrovato questo spirito, anche la retrocessione avrebbe un gusto diverso combattendo fino all’ultimo».
Chi potrà fare la differenza nel finale di stagione?
«Il gruppo fa sempre la differenza, soprattutto in una rosa dove non c’è il fenomeno che ti risolve la partita. Sono sempre convinto che Faraoni sia il cuore pulsante della squadra e mi auguro che faccia capire agli altri l’importanza della maglia del Verona. Verdi non sta dimostrando tutte le sue qualità, anzi. Spero però si possa ritrovare perché se gioca da Verdi può dare davvero tanto».
Il difensore che ti piace della rosa del Verona?
«Sono tutti giocatori diversi rispetto a me: io ero esplosivo e rapido, ora sono tutti più alti e fisici. Diego Coppola però mi piace molto, vedo davvero qualcosa di importante in questo ragazzo».
Intervista a cura di Andrea Molinari
NEWS
Maietta: “Il Verona deve trovare un’altra anima”
L’ex difensore gialloblù, raggiunto da L’Arena, ha parlato della situazione dell’Hellas
di Tommaso Badia Gennaio 5, 2023 - 18:35
La situazione è difficile, ma il Verona ha il dovere di crederci: parola di Domenico Maietta, chiamato dai colleghi de L’Arena ad analizzare il campionato dell’Hellas.
Queste, infatti, le principali dichiarazioni dell’ex difensore gialloblù:
«A Verona la salvezza è d’obbligo, io ci credo. Il segreto è non pensarci e cancellare il passato, non ci si può permettere di andare in campo con il fardello della classifica. Il tempo c’è e l’Hellas ha il dovere di provarci, anche se la situazione è difficilissima e i margini di errore sono minimi.
Quando ci si trova lì in fondo, viene da dire che nulla abbia funzionato. In estate la squadra è stata smantellata e non c’è più un allenatore come Juric e Tudor, due che hanno dato un “marchio di fabbrica” ben definito.
L’Hellas ora deve trovare una nuova anima, passando dal calciomercato, dall’allenatore e dai leader dello spogliatoio come Faraoni, Veloso e Verdi: il primo è il Verona, il secondo è la mente, il terzo è fantasia. Quando si è in difficoltà, bisogna aggrapparsi a questo tipo di calciatori.
Il mercato? Non so se arriverà Borini, ma serve un innesto di qualità per reparto».
FONTE: CalcioHellas.it
20 Agosto 2022 - 09:42 Hellas Live Lettura: 1 min.
Maietta: “Il Verona sta molto peggio del Bologna. L’Hellas ha smobilitato: non me lo aspettavo in maniera cosi forte”
“Bologna e Verona oggi sono ancora due punti interrogativi. Chi sta meglio? Beh, il Bologna. E' vero che ha ceduto giocatori importanti come Theate, Svanberg e Hickey, ma lo zoccolo duro è rimasto e l'impianto è fondamentalmente uguale a quello dell'anno scorso. Infatti a Roma ha perso per errori individuali dei singoli, ma la partita l'ha fatta. Il Verona? Sta molto peggio. Ha perso Caprari, Simeone, Casale e Cancellieri, sta perdendo Barak. Di fatto ha smobilitato e questo non me lo aspettavo, non in maniera cosi forte. E poi c'è un'altra cosa da dire: vendendo Caprari, Simeone, Cancellieri e Barak ha perso 41 gol che sono tantissimi. Poi Cioffi ha cambiato completamente il sistema difensivo rispetto a Juric e Tudor. Insomma è un cantiere aperto, Verona, che ha preso 4 gol dal Bari in Coppa Italia e 5 dal Napoli alla prima. Il Verona riuscirà a ripetere le stagioni scorse o rischia di più? Qualcosa in più sulla carta si, ma bisogna vedere come si completerà il mercato. Di certo oggi non saprei indicare tre squadre certe per la B, perché la Salernitana si sta rinforzando, lo Spezia alla fine sono due anni che si salva. Insomma, credo che nella parte destra della classifica ci sarà una gran lotta. La mia sensazione è che quest'anno il Bologna sia un gradino sopra il Verona, questo si. Ma l'incrocio del Dall'Ara è delicatissimo per entrambe” ha dichiarato a Il Resto del Carlino, il doppio ex di Bologna-Hellas Verona, Domenico “Mimmo” Maietta.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
Maietta: “Se il Verona fosse arrivato prima, tutto sarebbe stato più bello. E su Caprari…”
L’ex difensore gialloblù, raggiunto da L’Arena, ha parlato tra passato e presente
di Tommaso Badia Agosto 3, 2022 - 18:10
Una carriera soddisfacente che potrebbe essere stata ancora più bella qualora il Verona fosse arrivato prima: questo il pensiero espresso da Domenico Maietta a L’Arena.
Raggiunto dai colleghi del quotidiano scaligero, l’ex difensore ha infatti parlato della propria esperienza in gialloblù, spendendo poi ovviamente due parole anche sull’Hellas di oggi.
Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.
LA CARRIERA. «Durante la mia carriera calcistica ho avuto ciò che ho meritato, quindi non ho rimpianti. Magari, fosse arrivato prima il Verona, sarebbe stato tutto ancora più bello, ma va bene così».
L’HELLAS. «Prima di arrivare al Verona ero rimasto svincolato dal Frosinone e stavo per firmare con il Siena, anche se mi offrivano un solo anno di contratto più opzione. Quando mi chiamò Gibellini, fu facile scegliere l’Hellas. Al Verona ho giocato per la gente, non avevo mai respirato un’atmosfera simile. Il nostro punto di forza? La consapevolezza di essere forti dentro e il gruppo: non a caso il blocco della Serie A era lo stesso della Serie C».
I RICORDI PIÙ BELLI. «La sfida dell’Arechi contro la Salernitana rimane la partita più bella. Terminammo il primo tempo sotto 1-0 e se avessi subito un altro gol saremmo stati eliminati dalla corsa play-off, ma nella ripresa non passò neppure uno spillo: avremmo potuto giocare altre due ore e non avrebbero mai segnato. Il gol da cartolina? Quello contro il Torino, anche se mi viene difficile mettere al secondo posto quello al Varese sotto la Curva Sud. Quel Toro però doveva ammazzare il campionato, invece quella sera in campo c’eravamo solo noi e avremmo anche potuto segnare più dei quattro gol che facemmo. Lo stadio ci applaudì e fu davvero emozionante».
L’ADDIO. «Quando andai via da Verona non fu per mio volere: io lì stavo divinamente e volevo portare a termine i due anni di contratto che mi rimanevano, ma la società era di altro avviso. Mi arrabbiai molto, ma nel calcio non sempre puoi spiegarti le cose con la logica».
IL VERONA DI OGGI. «Il calcio di Juric e Tudor non ammette grandi digressioni, quindi penso che Cioffi dovrebbe avvicinarsi alle caratteristiche della squadra e non viceversa. I grandi allenatori lo fanno. L’addio di Caprari? Capisco i tifosi, ma capisco anche il giocatore. Non è solo una questione di soldi, ma anche di obiettivi: a volte la società deve puntare a qualcosa in più e guardare in avanti, mentre al Verona basta la salvezza».
FONTE: CalcioHellas.it
STAGIONE 2021-22 + - =
NEWS
Maietta: “Tudor persona umile e pratica, l’Hellas è come lui”
L’ex difensore gialloblù ha parlato dell’attuale tecnico del Verona, da lui conosciuto ai tempi della Juventus
di Tommaso Badia Febbraio 17, 2022 - 16:55
Una persona umile e pratica, come il suo Verona: questo il giudizio di Domenico Maietta su Igor Tudor, suo compagno di squadra ai tempi in cui Mimmo era alla Juventus.
Ecco infatti le principali dichiarazioni rilasciate dall’ex difensore a Che Aria Tira:
«Ho conosciuto Tudor tanti anni fa, lui era giovane e io un ragazzino della Juventus. La prima qualità di Igor è essere sempre stato una persona umile: ricordo che l’anno scorso dopo Empoli-Juve venne a cercarmi e mi abbracciò forte. Rimasi quasi spiazzato, non si era dimenticato di me. Il Verona è come lui: pratico, essenziale ma anche bello. Si vede la sua mano e si vede che l’Hellas è allenato da un ex grande giocatore e da un grande uomo».
ESCLUSIVE
ESC. CH – Maietta: “Tudor simile a Juric, Barak il mio preferito. Lunedì al Bentegodi? Possibile”
L’ex difensore gialloblù ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni in vista di Verona-Empoli
di Tommaso Badia Novembre 17, 2021 - 19:00
«Ah, vorrei aggiungere una cosa: forza Hellas!». Basterebbero queste poche parole per far capire bene quale sia il rapporto tra Domenico Maietta e la piazza scaligera. L’ex difensore gialloblù, raggiunto dai nostri microfoni in vista di Verona-Empoli, tra una chiacchiera e l’altra ha infatti voluto sottolineare una volta di più il suo strettissimo legame con la piazza scaligera.
Senza perdere tempo, eccovi dunque la nostra intervista esclusiva.
Prima di andare sul Verona, parliamo dell’argomento del giorno: la grande delusione azzurra di ieri sera.
«Ho seguito attentamente la partita, ma ho visto una squadra che non mi ha fatto divertire ed emozionare come all’Europeo. Quest’estate la squadra era concreta e bella da vedere, mentre ieri non c’era il minimo gioco. L’importante comunque ora è rimboccarsi le maniche e portare a casa la qualificazione a marzo: non partecipare al secondo Mondiale consecutivo sarebbe un dramma».
Dici che Jorginho si stia un po’ mangiando le mani per quel rigore con la Svizzera?
«Mi dispiace per lui, ma credo che non gli si possano imputare colpe: la qualificazione diretta non è scappata solo per il rigore, nell’arco della partita con la Svizzera e di quelle precedenti ci sono state diverse occasioni in cui si sarebbe potuto fare meglio. E poi, come si suol dire, i rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di calciarli».
L’ultima volta in cui ci siamo sentiti, alla guida dell’Hellas c’era Di Francesco, ora invece c’è Tudor. Cosa ne pensi?
«Ho sempre parlato bene di Eusebio, però il suo tipo di gioco è completamente diverso da quello di Juric e non è un gioco “da Verona”. Quando una squadra è costruita per un determinato modo di fare calcio, è difficile rivoluzionare tutto e si è visto».
Tudor invece ha dato una scossa…
«Tudor sta facendo bene perché è simile a Juric: fa un gioco molto aggressivo e va a prendere alti gli avversari, uno contro uno. Gli attaccanti sono i primi difensori e poi ha lavorato sulla fiducia e sulla testa dei giocatori. Sta facendo davvero bene e sta portando a casa i risultati, il che è la cosa più importante».
Parlando invece dei singoli giocatori, chi è quello che ti piace di più?
«Davanti il Verona ha davvero un bel pacchetto di giocatori, penso a Caprari, Simeone e Kalinic, il quale è molto più in forma rispetto all’anno scorso. Molto bravo anche Ilic, giovane e forte. Il mio preferito però è Barak: ha fisico, gamba, tecnica, tempi di gioco e inserimenti, inoltre è bravo in entrambe le fasi. È davvero dappertutto!».
Dopo dodici giornate il Verona è nella parte sinistra della classifica e, se non avesse buttato alle ortiche le gare contro Genoa, Salernitana e Milan, galleggerebbe in zona europea…
«Durante l’anno perdi sempre dei punti, ma al contempo ci sono anche partite che vinci pur non meritando: certamente il Verona ha lasciato qualcosa per strada, ma capita a tutti e tutti alla fine possono recriminare qualcosa».
Credi che si parli di salvezza solo per scaramanzia o ci sono effettivamente delle insidie?
«Si parla così perché è sempre meglio farlo, però non vedo una squadra che può puntare solo alla salvezza: ha un bell’organico e un grande allenatore, quindi può ambire a qualcosa di più. Per scaramanzia comunque dirò anch’io che l’obiettivo è la salvezza, ma il mio pensiero è diverso…».
Che squadra è l’Empoli?
«L’Empoli è un gruppo che gioca insieme da tre anni al quale sono stati aggiunti innesti importanti sia in attacco che in difesa. Andreazzoli poi è un allenatore straordinario, io con lui mi sono trovato benissimo. Parliamo di una formazione giovane e ostica che se la gioca con tutte e che esprime il proprio calcio a prescindere dall’avversario. Stanno disputando un campionato davvero importante, non a caso sono a pari punti con il Verona. Vorrei poi fare un appunto su Casale: sono contento per quanto sta facendo al Verona e per il rinnovo. È un ragazzo eccezionale che, dopo un periodo di adattamento, l’anno scorso si è preso una maglia da titolare all’Empoli e ora sta dimostrando di meritare la Serie A. È un veronese DOC e tifoso dell’Hellas, si merita tutto questo».
Che gara sarà?
«Sono due squadre che giocano a viso aperto, ma penso che entrambe cercheranno di prendersi vicendevolmente le misure. A Verona poi c’è un fattore campo importante e spero che l’Hellas riesca a sfruttarlo per fare un ulteriore passo avanti».
Farai un salto al Bentegodi per assistere alla partita?
«Ci stavo pensando e penso che lo farò. Ah, vorrei aggiungere una cosa: forza Hellas!».
FONTE: CalcioHellas.it
Maietta: “Ho visto tutte le partite del Verona, sono felice che la squadra si sia ripresa alla grande”
ottobre 1, 2021
“Siamo ancora in una fase di transizione, il passaggio dal calcio di Di Francesco a quello di Tudor dev’essere assorbito. Il nuovo mister esprime un gioco più vicino a quello di Juric, serve tempo. Ho visto tutte le partite del Verona e sono felice che la squadra si sia ripresa alla grande. Dawidowicz e gli altri sono sempre gli stessi. Sì, è partito Lovato, ma è arrivato Sutalo. Non penso sia un problema individuale. Bisogna avere maggior cattiveria negli ultimi minuti di partita. In questo periodo tutti sono un po’ allegri. Prendete le difese di Cagliari e Bologna. Quest’ultimo, compresa la Coppa Italia, mi pare abbia subito 19 gol. Io sono ottimista” ha dichiarato a L’Arena, l’ex difensore dell’Hellas Verona, Domenico “Mimmo” Maietta.
FONTE: HellasLive.it
STAGIONE 2020-21 + - =
Maietta: “Di Francesco a Verona può rilanciarsi. Si calerà subito nella parte”
giugno 10, 2021
“Di Francesco è stato mio compagno al Perugia, ho un bellissimo ricordo di Eusebio, un ragazzo eccezionale che aiutava sempre i giovani ultimo ed in campo era l’ultimo a mollare. Dopo aver appeso le scarpe al chiodo, la sua prima esperienza è stata quella di team manager alla Roma, ma lui già ai miei tempi era un allenatore in campo. Uno dei pochi che ricordo, dell’esperienza in Umbria, con affetto. Ho giocato anche con suo figlio, Federico, a Bologna. Negli ultimi due anni, Di Francesco, dopo aver fatto la storia del Sassuolo, non è stato fortunato ma a Verona può rilanciarsi. Sono sicuro che si calerà subito nella mentalita veronese. Ha un modo completamente diverso di allenare rispetto a Juric, ma ha la stessa grinta” ha dichiarato a Hellas Live, l’ex gialloblù Domenico “Mimmo” Maietta.
Maietta: “A Juric consiglio di rimanere all’Hellas. A Verona c’è tutto per fare bene. Casale a Empoli ha fatto un ottimo campionato”
maggio 6, 2021
“In questi giorni, tra un festeggiamento e l’altro, sto ultimando la tesi per il corso da direttore sportivo. Aver raggiunto da dirigente la promozione in Serie A con l’Empoli mi rende orgoglioso, contento e felice, anche se in maniera particolare. Una sensazione che non avevo mai provato prima e che non conoscevo in queste nuove vesti. Dopo 5 promozioni da calciatore, è arrivata la mia prima da dirigente ed è una bella sensazione. Il mio futuro? Non so se resterò ad Empoli e se farò il direttore sportivo, il procuratore o l’allenatore. Ad ora sono Team Manager, ma il mio vero ruolo è quello di vice del ds Accardi. Faccio da collante tra la squadra e la società, un ruolo delicato ma fondamentale in una società. L’Empoli quest’anno ha fatto un campionato straordinario, siamo sempre stati primi, con 28 risultati utili consecutivi e solo due sconfitte. Una delle squadre più giovani della cadetteria, basti pensare che Romagnoli è il “vecchietto” del gruppo e ha 30 anni. Il futuro del veronese Casale? Nicoló ha fatto un ottimo campionato, il ragazzo ha margini di miglioramento e può crescere ancora. I numeri ce li ha. L’Empoli ha il diritto di riscatto, ma ad ora non si è ancora deciso. Come del resto non so nemmeno io quale sarà il mio futuro. Il campionato dell’Hellas Verona? È stato confermato il grande lavoro di Juric e confermarsi è sempre difficile. Questo campionato lo ritengo meglio di quello dell’anno scorso. Peccato per gli ultimi risultati negativi che hanno un po’ macchiato questa grande stagione. Spero finiscano alla grande. Juric? Seguo spesso il Verona, leggo tante cose, ma non so quale sarà il suo futuro. Se dovessi dargli un consiglio, gli direi di rimanere a Verona, una piazza che gli ha dato piena fiducia. All’Hellas si può fare solo che bene. E poi, perché non sognare di andare in Europa col Verona? Spetta poi alla società alzare l’asticella. Juric ha dato tanto ed al tempo stesso ha ricevuto tanto. Verona è così. La sfida di domenica contro il Torino? Spero vinca l’Hellas. Deve chiudere in bellezza questo campionato, in maniera onesta, senza regalare niente a nessuno” ha dichiarato a Hellas Live, l’ex difensore gialloblù, Domenico “Mimmo” Maietta.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
Maietta: “Crotone squadra organizzata. Zaccagni? Era un pulcino, ora è maturo”
Il doppio ex del match in programma domani al Bentegodi ha presentato la sfida ai microfoni di Hellas Channel
di Tommaso Badia Gennaio 9, 2021 - 10:45
È Domenico Maietta l’ultimo ospite settimanale del Salotto Gialloblù di HV Channel Radio: doppio ex di Verona–Crotone, Mimmo ha infatti presentato la sfida in programma domani pomeriggio al Bentegodi. parlando però anche di molto altro.
Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.
EUROGOL A CONFRONTO. «Torino evidentemente è un terreno fertile per i bei gol (ride, ndr)! Una rete come quella segnata da Dimarco non si vede spesso, anche perché tutta l’azione è stata molto bella. Sono rimasto a bocca aperta. Più bello di quello segnato da me nel 2012? È una rete completamente diversa: ognuno poi sceglie quello che preferisce. Anche quello di Zaccagni è stato un gol straordinario e importante, ma questo è frutto di una squadra in cui tutti cercano il gol e cercano di rendersi pericolosi. Merito di Juric che ha portato questa mentalità, raccogliendone i frutti».
ZACCAGNI. «Io ho visto Zaccagni che era davvero un “pulcino”, era giovanissimo e molto educato, entrato in spogliatoio in punta di piedi com’è giusto che sia: di lui ho davvero un bel ricordo, e sono contento che ora sia diventato un giocatore maturo».
L’HELLAS. «La stagione del Verona sin qui è strapositiva, così come lo è stata quella scorsa. Forse avrebbe addirittura meritato di avere qualche punto in più, ma in generale sta dimostrando di meritare di stare là sopra. La difesa? Se la fase difensiva è fatta bene da tutta la squadra, attaccanti in primis, i risultati si vedono. Il modo di interpretare il calcio di Juric mi piace tantissimo: da ex difensore penso che la cosa più importante sia non prendere gol, poi se si fanno tanto meglio…».
IL MISTER. «Mi sarebbe piaciuto essere allenato da Juric. Dove avrei voluto giocare? Facile rispondere! Sono stato allenato per otto anni da Gasperini, con il quale ho sempre agito sul centro-sinistra, quindi direi in quella zona lì. Poi magari con l’età mi sarei spostato in mezzo, ma diciamo che mi sarei adattato come piace a Ivan: in fondo in carriera ho giocato anche da terzino e da centrocampista…».
IL VERONA DI MAIETTA. «I ricordi di Verona sono indelebili: arrivai in un ambiente “scottato” dalla sconfitta con il Portogruaro e dissi che nel giro di tre anni saremmo arrivati in Serie A. Sono contento di aver mantenuto la promessa. Sono davvero stati anni bellissimi, da lì è partita la mia carriera e con la città e i tifosi ho ancora un rapporto speciale».
PARTITA DA DOPPIO EX. «Vedo che il Crotone è una squadra organizzata che gioca bene, anche se completamente diversa da Juric. Ha sicuramente dei limiti, altrimenti non si troverebbe in fondo alla classifica, ma ha anche una propria identità e prova a gestire la palla e a imporre il proprio gioco. Davanti troverà un Verona affamato e aggressivo che vuole rimanere in alto. Mi aspetto una gran bella partita. Il giocatore potenzialmente decisivo? Zaccagni».
FONTE: CalcioHellas.it
Domenico Maietta nuovo team manager azzurro
1 Settembre 2020 - 10:33 -- TOP NEWS
Empoli FC comunica che Domenico Maietta entra a far parte dello staff dirigenziale azzurro e ricoprirà il ruolo di team manager.
Maietta chiude la carriera da calciatore dopo oltre 20 anni, dove ha vestito le maglie di Triestina, Messina, Avellino, Perugia, Crotone, Frosinone, Verona, Bologna e Empoli. Tra club e nazionali giovanili, Maietta ha totalizzato 501 presenze segnando 9 reti e conquistando 4 promozione (2 col Verona, dalla C alla A, 1 col Bologna dalla B alla A e 1 con l’Empoli, sempre dalla serie cadetta alla massima serie). Arrivato a Empoli nel gennaio del 2018, ha giocato 68 gare con la maglia azzurra, mettendo a segno 1 rete (contro il Parma).
Empoli FC ringrazia Mattro Gamba per il lavoro svolto in qualità di team manager e responsabile della comunicazione; a lui vanno i più sentiti ringraziamenti per il lavoro svolto in questi anni, augurandogli le migliori fortune personali e professionali.
FONTE: EmpoliFC.com
...con Domenico Maietta
1/9 ALLE 00:00 A TU PER TU
di ALESSIO ALAIMO
“Dal campo alla scrivania: Empoli, inizia la mia nuova avventura.Studio da Piero Accardi. Ho smesso prima che mi facessero fuori gli altri, ora vivo il mercato. Ricci molto ambito. E il campionato...“
Dal campo alla scrivania. La nuova carriera di Domenico Maietta riparte da Empoli, al fianco del ds Piero Accardi. “Per me è una nuova avventura. Cerco di imparare da Piero Accardi e di aiutarlo dove necessario”, dice a TuttoMercatoWeb l’ex difensore di - tra le altre - Bologna, Hellas e proprio Empoli.
Come vive il passaggio dal campo alla scrivania?
“È un mondo diverso, faccio più fatica a realizzare. Ma mi sto impegnando”.
Perché ha deciso di smettere? Non ne aveva più?
“No, anzi. Sentivo ancora di poter dare qualcosa. Sono sempre stato integro e avrei potuto continuare. Ma durante l’anno avevo già deciso. Arrivato ad un certo punto prima cominci la nuova carriera e meglio è. Ho cercato di farmi fuori da solo prima che ci pensassero gli altri (sorride, ndr)”.
I ricordi più belli?
“Tanti, da Verona a Bologna oppure la grande cavalcata qui ad Empoli con Andreazzoli”
Il momento da cancellare?
“Me ne vengono in mente due: non aver centrato la promozione quest’anno oppure la retrocessione dopo la grande partita giocata contro l’Inter”.
Studia da ds: il suo modello di riferimento?
“Piero Accardi è un gran bel direttore, siamo amici da vent’anni, dai tempi della Nazionale Under 16. So che fa un grandissimo lavoro, cerco di imparare da lui”.
Serie B: Brescia, Spal, Monza, Lecce, Reggina e non solo. E l’Empoli?
“Quest’anno sarà più difficile, stiamo cercando di costruire una squadra che possa competere con le altre realtà. La Serie B comunque è imprevedibile”.
[...]
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
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HELLAS VERONA
Maietta si ritira, farà il dirigente all’Empoli
26/08/2020 11:26
All’età di 38 anni, l’ex capitano dell’Hellas Verona si ritira ufficialmente dal calcio giocato.
Con il club gialloblù Maietta ha collezionato ben 119 presenze e 5 goal, contribuendo alla risalita del Verona dalla Lega Pro alla Serie A.
Per lui inizierà una nuova avventura all’interno dell’area tecnica dell’Empoli, a fianco del Ds Accardi.
R.C
FONTE: TGGialloBlu.it
STAGIONE 2019-20 + - =
ESCLUSIVE
ESC. CH – Maietta: “Quando si parla di Verona mi si riempie il cuore”
L’ex difensore gialloblù, oggi capitano dell’Empoli, si è raccontato in esclusiva ai nostri microfoni
di Tommaso Badia Giugno 9, 2020 - 18:00
«Aspettate un attimo, mi chiudo in bagno se no mio figlio non mi fa fare questa intervista…». È cominciata così la nostra intervista a Domenico Maietta, uno dei giocatori più significativi della storia recente dell’Hellas (come dimostrato anche dalla nostra Top 11).
La sua simpatia, la sua disponibilità e la sua voglia di parlare di Verona sono rimaste immutate negli anni, e alla fine il quarto d’ora che avremmo dovuto rubargli si è trasformato in una piacevolissima mezz’ora durante la quale c’è stato modo di scambiare anche qualche battuta in più del previsto.
Di seguito, dunque, la prima parte della nostra intervista esclusiva all’attuale capitano dell’Empoli.
Ciao Mimmo! Partiamo dal principio: come va? Com’è stata la quarantena e soprattutto com’è stato tornare in campo?
«Credo che la mia quarantena sia stata molto simile a quella di tutti: ho passato le giornate cercando attività divertenti da fare con mio figlio e allenandomi in… smartworking! Nonostante la Società ci sia venuta incontro in ogni modo, per esempio fornendoci delle cyclette, non vedevo comunque l’ora di tornare in campo. Ora siamo più o meno tornati alla normalità: certo, abbiamo precise istruzioni da seguire sia per gli allenamenti che per le partite, inoltre giocare senza pubblico non è il massimo, me era importante ripartire».
Come hai detto, il calcio è ripartito: cosa ne pensi? Scelta giusta?
«Chiaramente ripartire comporta dei rischi, però l’emergenza sembra ormai essere superata e quindi è giusto ripartire, pur con le dovute precauzioni. In fondo sta ripartendo tutto, quindi è giusto riparta anche il calcio. Diciamo che è un rischio accettabile, prima o poi bisognava ricominciare e noi tra l’altro siamo stati tra gli ultimi a farlo».
Pensavi che anche la Serie B sarebbe ripartita?
«Sinceramente no. Ero piuttosto pessimista in quanto non pensavo che tutte le società potessero seguire il rigido protocollo. Devo dire che mi avrebbe dato molto fastidio chiudere la carriera con una stagione non conclusa, quindi meglio così».
Si ripartirà a porte chiuse, ma il mondo del calcio sta cercando di… socchiuderle. Secondo te sarà possibile vedere un po’ di gente allo stadio già in questa stagione?
«Fino a qualche settimana fa nessuno si aspettava che saremmo tornati in campo, quindi perché no? Fosse per me riaprirei tutto, anche perché ritengo che senza tifosi non sia calcio, ma chiaramente siamo ancora in una situazione di rischio. Io me lo auguro perché vorrei chiudere la mia carriera vedendo gli stadi pieni».
Ti abbiamo chiamato anche perché nel nostro sondaggio sei risultato il difensore centrale più votato, davanti anche al capitano del Verona “scudettato”, Roberto Tricella. Cosa vuol dire per te?
«Alcuni amici veronesi mi hanno fatto vedere quel sondaggio, e devo dire che essere stato inserito in una squadra del genere mi ha davvero emozionato. Ogni volta che si parla di Verona mi si riempie il cuore e mi vengono i brividi: come dirò per tutta la vita, vestire quella maglia è stato per me un onore e motivo d’orgoglio. Non ci sono parole per descrivere cosa provo, nessuno può capirlo».
Parliamo di Verona: qual è il tuo più bel ricordo legato all’Hellas?
«Per quanto riguarda la squadra, ho talmente tanti bei ricordi di quei quattro anni che sarebbe impossibile indicarne uno. Ricordo però un gruppo solido e importante partito dalla Lega Pro e arrivato quasi in Europa League. Sono ancora in contatto con molti di loro, difficile perdere di vista amicizie simili: ricordo le grigliate, le serate fuori… C’è poco da fare, un gruppo è tale solo se si frequenta anche al di fuori del campo».
A proposito del percorso Lega Pro-Serie A, al tuo arrivo profetizzasti quella grande cavalcata…
«Sì, quando arrivai dissi che saremmo arrivati in Serie A nel giro di tre anni e così fu. Me lo sentivo, e quando ti senti le cose riesci a esprimerti al meglio e a fare in modo che si realizzino».
Qual è invece il più bel momento legato alla città?
«Anche per quanto riguarda la città ne ho tanti: da dopo la partita contro l’Empoli (lo 0-0 casalingo che sancì la promozione, ndr) è stata una festa continua, dagli allenamenti alla festa in Arena: me la ricordo benissimo, l’Arena era tutta gialloblù e noi ci sentivamo un po’ come degli artisti».
ESCLUSIVE
ESC. CH – Ancora Maietta: “Spero nell’Hellas in Europa: i tifosi veronesi meritano il meglio”
L’ex difensore gialloblù, durante la seconda parte della nostra intervista, ha parlato soprattutto dell’Hellas di oggi
di Tommaso Badia Giugno 9, 2020 - 18:10
Dopo una prima parte piuttosto “variegata”, nella seconda parte della nostra intervista Domenico Maietta ha parlato del Verona di oggi.
Ecco dunque cosa ci ha raccontato il buon Mimmo.
Passando all’Hellas di oggi: cosa ne pensi dell’attuale pacchetto arretrato?
«Non credo di poter dare giudizi, però credo che Kumbulla, Günter e Rrahmani siano tre grandi talenti. Anche se ovviamente hanno ancora molto da dimostrare, credo faranno strada. Kumbulla mi piace molto: è fisicamente strutturato, tecnico, si muove bene e ha grande personalità, insomma parliamo di un giocatore moderno che ha avuto un’esplosione incredibile. Anche Rrahmani è davvero forte, non a caso è stato cercato da tante “big” e alla fine è finito al Napoli. Conosco molto bene anche Bocchetti, ma lui è stato sfortunato: oltre agli infortuni, chi avrebbe mai pensato che quei tre la dietro facessero così bene? In generale comunque mi sono piaciuti tutti davvero tanto: merito anche di un grande maestro come Juric».
Ti rivedi in qualcuno dei difensori oggi al Verona?
«Eccezion fatta per la grinta e l’aggressività che mettiamo in campo, direi di no: loro sono tutti molto fisici, mentre io sono più brevilineo e quindi magari più rapido, veloce ed esplosivo. E poi loro sono più talentuosi di me! (ride, ndr)».
Due parole invece su Juric? Tu l’hai avuto come compagno di squadra al Crotone: vedi differenze da allora?
«Vedendolo da fuori non so precisamente che tipo di allenatore sia, però vedo in lui la stessa grinta che aveva da giocatore, ed è evidente che sia riuscito a trasmetterla ai suoi calciatori. Ivan arriva dalla grande scuola Gasperini, però poi ci ha aggiunto la sua personalità e le sue idee. Tutti lo definivano un difensivista, ma non è un difensivista, è solo che lui pretende che tutti partecipino alla fase difensiva, attaccanti inclusi. Mi ha certamente stupito, ma non troppo: conoscevo bene il suo valore…».
Credi nel Verona in Europa?
«Io speravo che bloccassero il campionato e cristallizzassero la classifica proprio perché così l’Hellas si sarebbe qualificato per l’Europa League (ride, ndr)! Scherzi a parte, io credo che il Verona abbia i mezzi per arrivarci e lo spero perché lo merita: non lo dico perché sono di parte, ma perché è la verità. L’Hellas quest’anno ha davvero fatto vedere un grandissimo calcio, speriamo centri l’obiettivo e torni in Europa».
Chiudiamo con un messaggio ai tifosi del Verona…
«Che dire? Io ai tifosi del Verona auguro sempre il meglio e il massimo, perché se lo meritano. Sono passionali e attaccati alla squadra in maniera assurda. Auguro loro tutte le soddisfazioni possibili, e lo faccio con il cuore».
FONTE: CalcioHellas.it
Maietta: “È arrivato il momento di dire basta. Grazie Verona, mi hai regalato un sogno!”
marzo 20, 2020
”A fine stagione chiudo, credo sia arrivato il momento di dire basta. Vado per i 38 anni, giusto che lasci spazio ai giovani. È semplicemente il corso della vita. Ho avuto una bella carriera, nel 2003 entrai pure al Camp Nou quando Lippi mi convocò con la Juve per la trasferta di Coppa dei Campioni col Barcellona. Mi parve un sogno, ma il bello arrivò dopo. Fino alla Serie A, fino agli anni al Verona. Un gruppo fantastico, tifosi unici, due promozioni, i miei gol al Varese e al Torino che un giorno farò vedere ai nipotini. Come il Bentegodi pieno, raccontandogli del calore della gente di Verona. Vorrei fare il dirigente, magari anche l’allenatore – ha dichiarato a fuorigioco l’ex difensore dell’Hellas Verona, Domenico ”Mimmo” Maietta – L’Hellas sta bene così ora. Alla Juve ho avuto per otto anni Gasperini e al Crotone sono stato con Juric. La persona giusta per questa città. Mi aspettano gli ultimi mesi con l’Empoli, poi la pensione. Poi una nuova vita. Augurando a tutti di stare bene, di superare questo momento. Per Verona io ci sarò sempre”.
Maietta: “Juric è un lottatore, Bocchetti ottimo acquisto. Hallfredsson all’Hellas? Sarebbe bello”
luglio 6, 2019
“Aglietti è venuto ad Empoli due settimane prima che venisse chiamato all’Hellas, a vedere un nostro allenamento. Brava persona e tecnico preparato visto quello che ha fatto. Non mi son perso una gara dei gialloblù nei play off. Al gol di Di Carmine ho tirato un urlo. Come faccio a non tifare Hellas. Se torno? Ho un altro anno di contratto, poi se qualcuno mi vuole vengo e mi metto a disposizione di tutti. Juric? Sempre arrabbiato come tutti quelli dell’est (ride ndr). Lo conosco bene, abbiamo giocato due anni insieme al Crotone. Era un ottimo centrocampista e nel calcio ha portato le idee di Gasperini. In molti ne parlano bene. L’importante è che sia sempre più allenatore e meno calciatore. Un problema di molti quando si smette. Il tecnico è un altro mestiere. Farà lavorare molto e vorrà una squadra che lotta pallone su pallone – ha dichiarato a L’Arena l’ex difensore dell’Hellas Verona, Domenico ”Mimmo” Maietta – Bocchetti? Davvero un ottimo acquisto. È forte fisicamente ma soprattutto ha grande esperienza internazionale. Stiamo parlando di un giocatore che ha fatto sempre il titolare. Ha giocato nei più grandi club russi. È l’uomo giusto per la difesa del Verona. Che Serie A ritrovano i gialloblù? Dura. Ultimamente non solo la Juve ma anche il Napoli stanno prendendo dei giocatori top. Il livello si è alzato tantissimo. Pensate che tra la zona salvezza e l’Europa League ci sono circa 15 punti di differenza: troppi. Qualche tempo fa non era così. C’era più equilibrio. Il Verona dovrà difendersi bene e cercare di ripartire. Lottare punto su punto. In questo Juric è preparato ed anche gli esoneri che ha subito, penso che gli siano serviti. Hallfredsson all’Hellas? Ed io o Rafael? E poi Juanito che mi ha scritto di recente. Sarebbe bello. Dico solo che «Emilio» credo che sia senza squadra. L’ho sentito a gennaio l’ultima volta. Una squadra può avere in squadra dei giocatori che possono dare ancora qualcosa. Prendete la Juve con Buffon. È gente che conosce l’ambiente, rispetta i tifosi e può aiutare i giovani nelle difficoltà. A volte è quasi più importante quello che sta in panchina di chi gioca”.
FONTE: HellasLive.it
STAGIONE 2018-19 + - =
NEWS
Maietta a L’Arena: “I campionati si vincono anche con i palloni sporchi”
L’ex difensore gialloblù, attualmente in forza all’Empoli, ha detto la sua su uno dei punti deboli del Verona
di Tommaso Badia marzo 25, 2019 - 21:47
Domenico Maietta è uno dei giocatori che hanno fatto la storia recente del Verona: capitano indimenticato dei gialloblù, autore di uno dei gol più belli che la tifoseria scaligera abbia mai visto, Mimmo oggi si sta giocando la permanenza in Serie A con l’Empoli.
Raggiunto dai colleghi de L’Arena, l’ex difensore dell’Hellas ha detto la sua sulla squadra di Grosso, mettendo in luce un aspetto che forse più di qualcuno aveva notato.
Queste infatti le sue principali dichiarazioni ai colleghi del quotidiano scaligero:
«È chiaro che il Verona adesso deve cambiare passo, ma ha tutto il tempo per prendere il Palermo, mentre vedo difficile per tutti raggiungere il Brescia.
Il punto è che a volte, quando non sei in giornata, bisognerebbe comunque buttare il cuore oltre l’ostacolo e riuscire in qualche modo a portare a casa i tre punti: i campionati si vincono anche con i palloni sporchi, e questo, purtroppo, all’Hellas è riuscito molto poco…».
NEWS
Ancora Maietta: “Quest’estate sono stato vicino all’Hellas”
Tra i tanti argomenti toccati da “Mimmo” durante l’intervista concessa a L’Arena c’è anche un interessante retroscena di mercato
di Tommaso Badia 24 Marzo, 2020 - 11:35
Non solo RadioVerona: nella giornata di ieri Mimmo Maietta ha infatti scambiato quattro chiacchiere anche con i colleghi de L’Arena.
Senza perdere tempo, andiamo quindi a vedere le sue principali dichiarazioni, alcune delle quali sono veramente interessanti.
IL CORONAVIRUS. «Ieri ho sentito Manuel Mancini: ora dà una mano alla sua compagna in farmacia. Speriamo che questo periodo finisca presto. In questi giorni mi sto allenando in collegamento Skype con il preparatore: ma che roba è? Dai, è dura».
VERONA. «Quando smetterò non so dove andrò: ho una casa a Bologna e una sul Lago di Garda. A Verona tornerei di corsa, lì sono stato benissimo: se i tifosi non mi davano del terrone, quasi quasi mi offendevo. Li ho sempre rispettati, e loro hanno fatto lo stesso con me».
L’HELLAS. «Quell’Hellas era un gruppo fantastico, c’era Cacia il brontolone, Rafael il prefezionista, mio cugino Emilio (Hallfredsson, ndr)… e poi il presidente Martinelli, un esempio, per non parlare di Mandorlini: tutti gente in gamba. Il mio gol al Torino? Dai, non fatemi piangere…»
RETROSCENA DI MERCATO. «Da quando sono andato via da Verona, sono stato per due volte vicino al ritorno: una volta in Serie B e una quest’anno. Ad agosto stavo per arrivare».
D’AMICO. «Tony D’Amico è un d.s. che capisce di calcio, d’altronde ha avuto una bella scuola con Filippo Fusco. Mi dispiace che quest’ultimo a Verona sia stato contestato: ha dovuto lavorare in una situazione di emergenza, ma non c’è un calciatore che ne parli male».
FONTE: CalcioHellas.it
Maietta: “Il gol di Torino? Impossibile dimenticarlo. Mi sono anche tatuato la data”
marzo 12, 2019
12 marzo 2012. L’Hellas Verona di Andrea Mandorlini affronta all’Olimpico di Torino la squadra granata di Ventura, incontro valido per la 30ª giornata del campionato di Serie B. I gialloblù vincono già 0-3 alla mezz’ora della ripresa. Quando entra in scena Domenico – Mimmo – Maietta. “Chi se lo dimentica quel gol, spesso e volentieri me lo vado a rivedere. L’azione la so a memoria – racconta a Hellas Live – Il nostro giro palla era molto più efficace di quello del Torino di Ventura, quella è stata la partita, gara che poteva finire anche 1-5 col palo di Cangi. Di Cesare voleva servire Sgrigna, ma capii tutto e l’anticipai. Il pallone dopo un rimpallo con lo stesso Di Cesare si allungò ma riuscii a tornarne in possesso – ricorda Maietta – Mi ritrovai da solo contro la difesa granata, i miei attaccanti erano larghi e dopo il tunnel a Pratali, appena ho visto Il portiere fuori dai pali, decisi di provarci e direi che andò bene (ride, ndr). Quando ho visto il pallone entrare in porta non ci ho capito più nulla. Quel giorno ce l’ho tatuato sul braccio sinistro – svela l’ex gialloblù Maietta a Hellas Live, nella foto l’arena mentre esulta con Ferrari – Ho anche altri tatuaggi legati a date importanti, come l’esordio in Serie A e la vittoria dei campionati. Ho dei ricordi indelebili di quegli anni, un gruppo che non ritroverò da nessuna parte ma lo porterò sempre con me. Una squadra che aveva forse meno qualità ma grande spirito e voglia di arrivare. La maglia del gol di Torino ce l’ha mio padre Antonio e la custodisce con grande gelosia. Il Verona di oggi? La rosa ha grandi individualità e qualità ma ci sono stati troppi alti e bassi. Non è facile giocare a Verona e non è da tutti vestire la maglia dell’Hellas. Colgo l’occasione per salutare tutti i grandi tifosi gialloblù, li ricordo sempre con affetto, ed auguro a loro di tornare in Serie A”.
FONTE: HellasLive.it
Forcing - Maietta: "Bologna non è una piazza, Bologna è la piazza"
Scritto da Sebastiano Moretto Dic 07, 2018
Il 25 aprile scorso, un ragazzo (anzi, un uomo) sta attendendo il semaforo verde per attraversare Via Marconi, al fine di dirigersi verso Piazza Maggiore, accompagnato dalla moglie e dal passeggino sotto mano. Lui indossa gli occhiali da sole, probabilmente per non farsi riconoscere, ma tutti quelli che lo incroceranno – anche senza salutarlo – penseranno: “Magari vuole godersi una giornata tranquilla con la famiglia, ma credo non sarà così. Povero Mimmo”. Sì, quell’uomo con l’aria indistinta ma decisa era Domenico Maietta.
Si è affezionato presto ai colori rossoblù, ricevendo in cambio un affetto incredibile. Tutto è nato quando lo ha chiamato Fusco, il Direttore Sportivo di allora, per andare a pranzo, firmare e conoscere Lopez.
Una “sveltina” che poi si è trasformata in una storia appassionata ma, come in tutte le vicende amorose, non dev’essere stato facile all’inizio: Mimmo giocava nell’Hellas Verona dal 2010, ed è riuscito a portarla dalla Lega Pro alla Serie A in tre anni, affezionandosi alla città veneta. Si scherzava durante il campionato: “Con un Maietta così accanto, chiunque può fare il difensore centrale”. Nella stagione dell’approdo in massima serie, però, qualcosa cambia: il difensore calabrese non dà più la sicurezza di qualche anno prima e la sua avventura con gli scaligeri finirà in discussione con società e stampa, ma mai coi tifosi. Nel Bologna-Hellas (0-1, gol di Samir) di due anni fa, infatti, non appena la formazione allenata da Donadoni si sistema in campo – dalla parte di San Luca – per iniziare il secondo tempo, i tifosi gialloblù accolgono con una standing ovation l’ex difensore.
Meglio ricominciare, tuttavia (ancora una volta), dal basso. Che palle, dopo i passaggi dalla Juve di Serie A a L’Aquila di C1 (2001-02), dal Perugia di Serie A al Crotone di Serie B (2004-05), dall’Avellino di Lega Pro al ritorno in Calabria (2008-09), dal Frosinone di Serie B al Verona in Lega Pro (2011-11) – respiro – ora si passa nuovamente nella serie cadetta a Bologna? La vita proletaria di Mimmo continua.
Nel capoluogo emiliano non trova un ambiente serenissimo, seppur la società avesse cambiato la presidenza da Guaraldi alla premiata ditta Tacopina&Saputo. Quell’anno, i rossoblù centrano la risalita in Serie A dopo un doppio pareggio con il Pescara, ma il gruppo creato da Fusco viene messo in secondo piano da quello portato da Corvino. La vera svolta per Mimmo, quindi, è stata il cambio di allenatore, con l’insediamento di Donadoni. Non sa perché Delio Rossi lo accantonasse; sa solo che l’esordio contro l’Atalanta è stato il primo bacio con la maglia felsinea, quello che ha dato il via alla storia d’amore.
In totale, il difensore di Cirò Marina totalizza 94 presenze sotto le Due Torri, mettendo a referto un solo gol, contro il Frosinone. La marcatura più importante, però, viene registrata il 22 giugno 2016, quando si sposa con Angela Martino “che è innamorata di Bologna come me. Ha legato con la moglie di Da Costa, con tante altre, tre giorni alla settimana sta lì, e io la capisco”.
Di quegli anni, Mimmo non si è fermato solamente al cuore, ma ha fatto un’analisi concreta al cervello della sua avventura in rossoblù, in un'intervista rilasciata a "la Repubblica": “Abbiamo sempre dato tutto per raggiungere la salvezza, poi non si riusciva ad andare oltre. Forse, inconsciamente, ci si cullava. Invece Bologna è una piazza strutturata per fare grandi cose. Il presidente Saputo ha grandi ambizioni”.
Le stesse che si cercheranno di raggiungere senza di lui, perché oltre al legame con l’altra (non la moglie, qui parliamo del Bologna), bisogna mettere in conto che ci sarà una terza persona a mettere i bastoni tra le ruote, come in ogni storia. Maietta, dopo aver firmato con l’Empoli, richiama tutta la squadra nello spogliatoio, chiedendo a Mirante di chiudere la porta, e dà la brutta notizia. Scoppia a piangere, Di Francesco esclama la sua incredulità, il neo-difensore toscano si calma, arrivano le due signore addette alle lavatrici, iniziano a piangere e Mimmo segue a ruota.
Una scelta sofferta, che così in velocità non avrebbe voluto fare. No, non è stata colpa di Fenucci (il quale aveva proposto un ulteriore anno di contratto) e nemmeno di Donadoni, che invece ha subìto la scelta. Non fa nomi, se non per elogiarli. Saputo, ad esempio: “M'ha persino telefonato Saputo, per dirmi che mi ringraziava di tutto. Che persona, il presidente. È stato fantastico, e mentre mi ringraziava si capiva che era dispiaciuto. Lo eravamo entrambi e gli ho detto che ero io a ringraziarlo dell'esperienza vissuta. Poi di recente c'è stata ‘sta cosa tremenda, ho perso mia sorella che aveva appena 41 anni, e lui mi ha scritto una lettera di suo pugno. Il presidente. Poi devo dire che tutto il Bologna mi è stato vicino, in questo momento qui, terribile, la cosa più tremenda della mia vita. Ringrazio tutti”.
Domenica le strade – sul campo – si incroceranno, ma qualcosa ci dice che lo rivedremo ancora molte volte spingere quel passeggino, con la moglie accanto, in direzione Piazza Maggiore: “In Toscana ho trovato un paradiso, ma non me ne sarei mai andato da un posto così. Bologna non è una piazza, Bologna è la piazza. Punto. Giocavo per i tifosi. M'è dispiaciuto andar via senza salutare, ma è successo tutto così in fretta”…
FONTE: 1000CuoriRossoblu.it
L'EX CAPITANO INTERVISTATO DAL CORRIERE DELLO SPORT
Maietta: Bologna è la mia casa
23/08/2018 11:25
L'ex capitano del Verona Mimmo Maietta, oggi all'Empoli, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport dove parla del suo recente passato.
"A Empoli sto bene - ha detto - , ma a Bologna ho voluto tenere casa. Mio figlio è nato lì, sono legato alla città e all’ambiente e poi indossare quella maglia mi dava una carica indescrivibile. Spero di poterci tornare un giorno, anche da dirigente, perché lì ci ho lasciato il cuore”.
"Seguo le sue (del Bologna ndr) partite con attenzione, l’inizio è stato un po’ amaro ma è vietato abbattersi. Con Delio Rossi successe lo stesso per le prime otto partite, poi ci fu la svolta…”.
“Entrai con l’Atalanta - continua Maietta - e non uscii più. Quanto affetto da parte della gente!”.
Sul suo campionato a Empoli Maietta ha commentato: "Partiamo puntando alla salvezza, mettendoci esperienza e attenzione. Quanto al resto… è troppo presto per parlare. Ci siamo rinforzati tutti, non solo le big. Anche le neopromosse hanno fatto un bel mercato per cercare di rimanere in Serie A. Cristiano Ronaldo? Fa paura, ma non vedo l’ora di giocarci contro…”.
FONTE: TGGialloBlu.it
STAGIONE 2017-18 + - =
Terza promozione in Serie A per Maietta
aprile 28, 2018
Dopo Hellas Verona e Bologna, l’ex difensore gialloblù Domenico Maietta protagonista anche della promozione dell’Empoli. Trasferitosi a gennaio in Toscana, Maietta questo pomeriggio ha conquistato la meritata Serie A, con quattro giornate d’anticipo, con la squadra Andreazzoli. Complimenti caro Mimmo da parte di Hellas Live
FONTE: HellasLive.it
Il nostro pensiero all’ex capitano gialloblù Mimmo Maietta e alla sua famiglia, in lutto per la prematura scomparsa della sorella Floriana.#HVFC
— Hellas Verona FC (@HellasVeronaFC) 11 aprile 2018
Ottimo esordio dell’ex Maietta a Empoli
febbraio 3, 2018
Esordio da incorniciare con la maglia dell’Empoli per l’ex difensore dell’Hellas Verona, Domenico “Mimmo” Maietta. Nell’anticipo cadetto di ieri sera, i toscani allenati da Andreazzoli si sono imposti 4-0 contro il Palermo davanti al pubblico amico, agganciando al primo posto in classifica proprio la squadra rosanero di Tedino. Maietta è già diventato leader anche a Empoli.
FONTE: HellasLive.it
Maietta ceduto all'Empoli
In difesa scambio con Romagnoli, Okwonkwo al Brescia
Bologna: Maietta ceduto all'EmpoliUltimi ritocchi di mercato per il Bologna. Saluta Casteldebole Domenico Maietta, difensore che a 35 anni, con il contratto in scadenza a giugno, si è accasato a titolo definitivo all'Empoli dopo tre stagioni in rossoblù, una promozione in serie A e due salvezze.
Al suo posto arriva a Bologna con la formula del prestito con diritto di riscatto Simone Romagnoli (27 anni), centrale di proprietà del Carpi, che ha trascorso la prima parte della stagione in prestito all'Empoli. In uscita anche il 21enne Orji Okwonkwo, autore di tre reti (contro Sassuolo, Verona e Sampdoria) in prima squadra nella prima parte di stagione e di cinque gol in sei apparizioni con la Primavera rossoblù. Il nigeriano va al Brescia fino al 30 giugno, con la formula del prestito con diritto di riscatto e controriscatto.mercoledì, 31 gennaio 2018, ore 22.21
mercoledì, 31 gennaio 2018, ore 22.21
FONTE: RaiSport.Rai.it
Il futuro di Maietta tra Bologna, Empoli e Cagliari
gennaio 17, 2018
Confermato che Domenico “Mimmo” Maietta non tornerà a vestire la maglia dell’Hellas Verona, l’ex capitano gialloblù in questi giorni sta decidendo il suo futuro. In scadenza di contratto col Bologna, Maietta potrebbe rinnovare col club rossoblu per poi intraprendere la carriera da dirigente. Sul difensore c’è anche l’interesse del Cagliari, che gli offre però un contratto di soli sei mesi, mentre l’Empoli, come conferma La Gazzetta dello Sport, è pronta ad offrirgli un anno e mezzo di contratto.
FONTE: HellasNews.it
CALCIOMERCATO
Maietta, fumata grigia Verona
Contatto con il difensore, per adesso l’okay resta lontano
di Redazione Hellas1903, 08/01/2018, 10:04
Il Verona e Domenico Maietta di nuovo insieme, per adesso la risposta è no.
Fumata grigia per il difensore, in forza al Bologna e in attesa del rinnovo contrattuale con il club rossoblù.
Il contatto con l’Hellas, di cui Maietta è un ex apprezzatissimo, c’è stato, ma la situazione, rispetto agli ultimi giorni, non ha avuto sviluppi concreti.
Se ne riparlerà, comunque, più avanti, soprattutto se il Bologna e il giocatore non dovessero accordarsi per il futuro.
FONTE: Hellas1903.it
Setti non vuole Maietta
By Redazione - 7 gennaio 2018
“L’addio di Maietta? Dico solo che nella vita bisogna essere uomini. E non aggiungo altro”.
Maurizio Setti.
Si lasciarono così, nel 2014, Setti e Maietta. Un addio al veleno, mai veramente chiarito, dove, si diceva, c’entrassero anche Mandorlini e capitan Toni.
In questi giorni, per il Verona è tornato di moda il nome di Mimmo, in uscita da Bologna e legato a Fusco. Ma se nel frattempo il rapporto con il presidente Setti non è stato chiarito, sarà davvero difficile rivederlo in gialloblù.
D.Con.
FONTE: HellasNews.it
CALCIOMERCATO
Maietta-Verona, perché si può fare (e perché no)
Il difensore è in attesa di un nuovo contratto con il Bologna, ma per adesso deve aspettare
di Redazione Hellas1903, 07/01/2018, 13:16
Domenico Maietta e il Verona, ossia la storia di un rapporto sentimentale che si è consolidato in quattro grandi stagioni, dal 2010 al 2014, dalla Lega Pro alla Serie A.
Il difensore è un’ipotesi di mercato reale per l’Hellas. La sua priorità, in questo momento, è arrivare al rinnovo contrattuale con il Bologna, ma per il momento la società rossoblù non ha dato segnali chiari in questo senso.
Maietta è legato da profonda amicizia a Filippo Fusco, che da ds lo portò proprio al Bologna, dopo la fine dell’esperienza al Verona. Una stima reciproca, rafforzata nel tempo.
Per questo la pista rappresentata dal centrale è percorribile. D’altro canto, tuttavia, l’operazione resta complicata. Maietta è in attesa delle valutazioni del Bologna. Lo stesso Verona si sta guardando attorno per trovare una soluzione adeguata per rimpiazzare Martin Caceres, che con il Napoli ha disputato l’ultima gara con l’Hellas e rientrerà alla Lazio.
Ad ora, quindi, le condizioni per un ritorno di Maietta all’Hellas sono ristrette. In queste settimane, durante la sosta del campionato, potrebbe però cambiare tutto. Di certo per Maietta rimettersi la maglia gialloblù sarebbe una scelta graditissima, mentre il Verona, con lui, conterebbe su un uomo di mestiere, molto navigato, per il reparto arretrato.
M.F.
@teofontana
FONTE: Hellas1903.it
Bologna, Maietta chiede la cessione: è corsa a tre
del 04 gennaio 2018 alle 17:18
Domenico Maietta, esperto difensore del Bologna, è pronto a lasciare il club felsineo durante il mercato di gennaio. Come riporta Il Corriere di Bologna il centrale ha chiesto di essere ceduto, perché Cagliari, Verona ed Empoli, club che lo hanno richiesto, sono disposti ad allungargli il contratto di un anno.
FONTE: CalcioMercato.com
Maietta: “Verona, non vedo l’ora di riabbracciarti! Auguro il meglio ai tifosi gialloblù”
novembre 17, 2017
Calabrese di nascita, veronese di adozione. Tra i tanti ex, è quello più atteso lunedì sera al Bentegodi. Domenico “Mimmo” Maietta è pronto a tornare nella “sua” Verona. In riva all’Adige, la famiglia di Ciró Marina ha lasciato un pezzo di cuore “e non appena possiamo, ci torniamo sempre volentieri. A Peschiera ho ancora casa, quando riesco vengo sempre a salutare anche gli amici. Verona sarà sempre nel mio cuore, lo sanno bene anche a Bologna. Ne vado fiero di questo e non vedo perché dovrei nascondere le emozioni che provo quando penso e parlo della città scaligera”. Lunedì sera però, per almeno 90’, l’amicizia ed il passato verranno messi da parte. Nel posticipo serale infatti ci saranno in palio punti pesanti. “La nostra partenza non è stata delle migliori (a chi lo dici, ndr) col Crotone poi è arrivata anche la beffa. Inconsciamente forse pensavamo di averla già vinta, invece ci presentiamo a Verona dopo quattro sconfitte consecutive. Una partita delicata per entrambe le squadre”. A distanza di due anni, Maietta è pronto a tornare allo stadio Bentegodi. “Per me è qualcosa di particolare. Unico. La curva, i tifosi, quel muro gialloblù, il vero dodicesimo uomo in campo. Appena è uscito il calendario, la prima cosa che ho guardato è stata la partita contro l’Hellas Verona. Alla mente riaffiorano subito tanti ricordi, momenti indimenticabili, condivisi con tante persone“ – ha dichiarato Maietta a Hellas Live – Su tutte, Giovanni Martinelli. “Col presidente avevo un rapporto particolare. Molto speciale. Il primo pensiero quando torno a Verona è sempre rivolto a lui. Ricordo molto bene l’ultima cena che ho fatto a casa sua dopo il pareggio con l’Empoli”. Classe 1982, Domenico Maietta è in scadenza di contratto con il Bologna. “Un mio ritorno a Verona? Se l’Hellas mi chiamasse è chiaro che ci penserei! Ci mancherebbe. Con Fusco ho un super rapporto, è stato lui a portarmi a Bologna, era presente anche al mio matrimonio, un’amicizia quella col vostro direttore che va al di là del calcio. A giugno aveva provato a riportarmi a Verona, ma il Bologna aveva detto subito di no. Pecchia? L’ho conosciuto, è una gran persona – racconta Maietta a Hellas Live – Setti? Ci ho parlato e ci siamo chiariti. E devo dire che ho apprezzato alcune scelte del presidente. Seguo sempre l’Hellas in televisione, entrambe le squadre non stanno attraversando un buon momento, ma auguro sia al Bologna che al Verona di raggiungere i rispettivi obiettivi stagionali. Un saluto ai tifosi gialloblù? Li abbraccio e spero di rivederli presto. Gli auguro il meglio. L’Hellas ha un pubblico davvero fantastico, mi vengono i brividi solo a parlarne…”. Ci vediamo lunedì, caro Mimmo.
FONTE: HellasLive.it
EX GIALLOBLÙ
RdC: il Verona voleva Maietta, ma lui ha preferito i rossoblù
14.07.2017 14:30 di Anna Vuerich
Fonte: www.tuttomercatoweb.com
Come riporta l'edizione odierna del quotidiano Il Resto del Carlino, l'Hellas Verona avrebbe voluto riallacciare i contatti con un grande ex gialloblù, Mimmo Maietta.
L'accordo però non è all'ordine del giorno e sembra piuttosto improbabile, dato che il giocatore ha espresso la volontà di proseguire la sua carriera con il Bologna.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
STAGIONE 2016-17 + - =
EX GIALLOBLÙ
L'ex della settimana: Domenico Maietta
17.01.2017 12:30 di Anna Vuerich
Il giocatore: Domenico Maietta, detto "Mimmo", è un difensore italiano nato nel 1982 e attualmente inserito nella rosa del Bologna. Durante gli anni in cui giocava nelle giovanili della Juventus, venne convocato in Nazionale per ben 30 volte, fino all'Under 20.
I suoi numeri al Verona: Mimmo Maietta arriva al Verona nell'agosto del 2010 e diventa subito l'idolo dei tifosi gialloblù per la grinta che dimostra di avere in ogni partita giocata, con la quale aiuta la squadra a salire di categoria e arrivare in Serie B.
Il campionato 2011/2012 è una stagione d'oro per Mimmo: diventa capitano del Verona, segna 4 gol, combatte come un leone e ottiene il titolo di miglior difensore della Serie B. L'anno successivo invece porta la sua squadra in Serie A, nella quale fa il suo debutto all'età di 31 anni, ma a fine stagione termina il suo contratto con gli scaligeri e passa al Bologna, nel quale gioca ancora oggi.
Perché "ex della settimana": sia al Verona che ora al Bologna, Maietta si è sempre distinto per le sue qualità di leader. Un uomo pieno di grinta e pronto a combattere, una guida per la squadra. Così è stato anche sabato, nella partita in trasferta contro il Crotone, nella quale il Bologna ha ottenuto i 3 punti e Mimmo ha fatto il suo solito lavoro di difensore contenitivo, pronto e sicuro, dimostrando a tutti il bagaglio di esperienza che si porta dietro.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
EX VERONA
Ex Verona, Maietta per Natale si regala una poltrona gialloblù
Il difensore si è fatto realizzare da due artigiani una fodera con la sua maglia del Verona
di Redazione Hellas1903, 19/12/2016, 16:19
Sempre forte il rapporto tra Domenico Maietta e il Verona.
Il difensore, dal 2014 al Bologna, ha voluto, come personale regalo di Natale, che due artigiani, i fratelli Sergio e Marcello Franchi, specialisti nella realizzazione di speciali poltrone personalizzate, ne foderassero una con la sua maglia del Verona e l’altra con quella della sua attuale squadra.
Maietta, tramite la propria pagina Facebook (da cui è tratta la foto, assieme ai Franchi), scrive: “Scartiamo i primi regali di Natale… un ringraziamento speciale ai mitici Gemelli Sergio e Marcello Franchi per queste due magnifiche opere d’arte!!! Non poteva mancare un “trono” del Bologna ed un altro del Verona in casa Maietta. Grazie di cuore”.
FONTE: Hellas1903.it
Calciomercato Bologna-Maietta, è pronto il rinnovo
© Getty Images
Furio Zara
GIOVEDÌ 17 NOVEMBRE 2016 11:16
BOLOGNA - E’ Maietta della salute. Perché con lui si sta coperti, al caldo. Avere Mimmo Maietta in squadra è come tenere una fidelity card in tasca. Ce l’hai, ti senti garantito. Per queste - e tante altre - ragioni, Maietta presto rinnoverà con il Bologna. Ha il contratto che scade la prossima estate. Con la società c’è già l’accordo: rinnovo. Di un anno. Perché, di anni, il difensore ne farà 35 il 2 agosto. Va bene così ad entrambi, club e giocatore.
IL LEADER - Maietta di questa squadra è uno dei leader, un trascinatore, un esempio per i più giovani. E’ uno di quelli che fa gruppo. Ha un carattere solare, questo lo facilita. Il feeling con i tifosi del Bologna è scattato subito, tanto che oggi Mimmo è uno degli idoli della curva Bulgarelli. E’ arrivato a Bologna nell’estate del 2014, portato dall’allora ds Filippo Fusco, con cui - tutt’oggi - ha un rapporto d’amicizia strettissimo. Veniva dalla storica cavalcata compiuta con l’Hellas Verona, due promozioni in quattro anni, dal 2010 al 2014, dalla Lega Pro alla serie A. E’ sceso, Maietta, è risalito. E non ha avuto problemi - due anni fa - ad accettare l’offerta del Bologna in serie B. Titolare fisso tra i cadetti, 19 presenze l’anno scorso, con Donadoni che quando ha potuto (il problema era il bicipite femorale) non ha mai rinunciato al suo centrale dai piedi buoni.
CADERE, RIALZARSI - Preso a bastonate dal destino - sono già due gli infortuni pesanti quest’anno - Maietta si è sempre rialzato, più forte di prima. Per la dirigenza del Bologna Mimmo è - semplicemente - uno su cui si può contare. Per fare da chioccia, ok, ma fino ad un certo punto; Maietta sta dimostrando che - se i muscoli e le ginocchia lo assistono - chi vuole un posto da titolare deve fare i conti con lui. In questi giorni è tornato ad allenarsi (ieri ha svolto un differenziato), dopo l’ennesimo infortunio, che gli è capitato a metà ripresa della serata di Verona, proprio nell’occasione di gioco in cui maturato l’autogol di Mbaye. Era il 26 ottobre. Maietta ha saltato Fiorentina e Roma, ci sono forti dubbi che possa essere in campo domenica con il Palermo (ma Donadoni potrebbe portarlo in panchina), diciamo che ragionevolmente - e senza correre rischi inutili - il difensore sarà pronto domenica 27 per Bologna-Atalanta. Ora è pronto il rinnovo. A premiare la fedeltà. E l’abnegazione. E dopo Maietta, sarà il turno di Alex Ferrari, pure lui in scadenza: all’orizzonte c’è il rinnovo anche per lui.
FONTE: CorriereDelloSport.it
VITA DA EX: BRUTTO INFORTUNIO PER MAIETTA
26 ottobre 2016
Durante il match Chievo – Bologna, l’ex difensore del Bologna ha dovuto abbandonare il terreno di gioco per infortunio. Attorno al 72° minuto, proprio nell’azione in cui il Chievo ha trovato il gol dell’ 1 a 1, Mimmo andando in scivolata ha messo male il ginocchio. Nelle prossime ore lo staff medico rossoblu valuterà l’entità dell’infortunio. Dalle immagini si sospetta una distorsione al ginocchio. Da parte di tutta la nostra redazione va il grande in bocca al lupo all’ex mastino gialloblù.
Stefano Pozza
FONTE: HellasNews.it
NEWS
Maietta al Bentegodi, il saluto agli ex compagni e a Fusco
Ieri l’ex capitano del Verona ha assistito alla partita col Brescia
di Redazione Hellas1903, 10/10/2016, 08:39
Alla prima occasione Mimmo Maietta è tornato in città per vedere il “suo” Verona.
Ferma la serie A, l’ex capitano gialloblù e attuale capitano del Bologna, con il quale sta disputando un altro campionato ad alte prestazioni, ieri (foto) è stato al Bentegodi per Verona-Brescia, occasione per salutare alcuni ex compagni gialloblù tra cui Nicolas, Gomez, Bianchetti, Fares e Albertazzi e altri che ha avuto come compagni al Bologna come Zuculini e Troianiello.
Inoltre, è grande la stima reciproca che lega Maietta al ds Filippo Fusco. In serata Mimmo ha voluto organizzare un ritrovo con gli ex compagni.
Maietta, che ora vive una felice realtà professionale a Bologna, non ha mai digerito il benservito che gli fu riservato dalla dirigenza del Verona nell’estate 2014. “Non ci interessano le bandiere” gli fu detto, e arrivò Rafa Marquez.
FONTE: Hellas1903.it
SERIE A
Bologna, Maietta: "Per ora nessuna offerta, il mio futuro dopo l'estate"
03.08.2016 17.45 di Tommaso Bonan
Giornata di conferenza stampa a Kitzbuhel per il difensore del Bologna, Domenico Maietta. Ecco le parole raccolte da bolognanews.net: "Ho praticamente sempre festeggiato in ritiro ma sono i compleanni più belli e vorrei che anche il prossimo fosse qui con il Bologna. A 18 anni ero con la Juventus e feci il mio esordio da titolare. Ho fatto tanta gavetta e sacrifici ma il calcio mi ha permesso anche di conoscere posti che non avrei mai immaginato di poter scoprire".
Sulla sua esperienza a Bologna e sul mercato: "Quando sono arrivato c'era una situazione particolare, Fusco mi propose una sfida ed io la accettai. Siamo stati bravi a centrare subito la promozione ma allora poi è cambiato tanto e quindi posso anche ritenermi fortunato. In estate non ho avuto contatti neanche con il Verona di Fusco, mi fido di questa società e penso che dopo il mercato ci siederemo attorno ad un tavolo per parlare del futuro".
Maietta ha poi parlato del Bologna di oggi: "In difesa ormai lavoriamo insieme da anni quindi ci conosciamo bene ma in generale vedo un gruppo sano che sta cercando un'identità di gioco precisa. Anche i nuovi arrivati mi piacciono perché sono ragazzi spigliati oltre che ottimi calciatori dai quali sento di poter ancora imparare qualcosa. Crediamo di poter far meglio dello scorso anno a partire dalla gara contro il Crotone che ci permetterà di mettere subito in chiaro le cose. L'attacco? In realtà mi sembra un falso problema perché quando torneranno Destro e Floccari sarà tutto sistemato. Intanto chi c'è lavora duro per fare del proprio meglio".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
CALCIOMERCATO
Ecco perchè Maietta non tornerà a Verona
15/07/2016 12:26
Dopo Luca Ceccarelli, voci di mercato danno un possibile ritorno all'Hellas di un altro difensore centrale: Mimmo Maietta è indicato come possibile obiettivo del Verona. Come nel caso del difensore toscano, anche quelle su Maietta sono voci prive di fondamento. Il difensore calabrese, che ha lasciato l'Hellas in contrasto con la società, sta rinnovando il proprio contratto con il Bologna, che non vuole cederlo: il prossimo anno Maietta giocherà in Serie A.
FONTE: TGGialloBlu.it
L’Hellas Verona vuole riprendere Maietta
luglio 15, 2016
Il club di via Belgio sta trattando col Bologna per il possibile ritorno in gialloblù del difensore Domenico “Mimmo” Maietta, come confermato da La Gazzetta dello Sport.
FONTE: HellasLive.it
STAGIONE 2015-16 + - =
Maietta: “Non sarei mai andato via da Verona”
marzo 31, 2016
“Sento regolarmente Moras e poi i vecchietti terribili: Rafael, Gomez, Sandro Mazzola e Hallfredsson… Un errore mandarci via quasi tutti. Dio solo sa la fatica che abbiamo fatto per tornare in alto. Tutti a metterci i bastoni fra le ruote fino ai tempi della serie C, ma noi duri e poi come si fa a vedere centinaia e centinaia di tifosi che ogni domenica seguono l’Hellas ovunque. Guardate, mi augurerei una salvezza miracolosa, ma se così non fosse, con la loro spinta è già iniziato il futuro del Verona – ha dichiarato l’ex difensore dell’Hellas Verona Mimmo Maietta a L’Arena – Mamma mia quanti bei ricordi. Conosco tutte le canzoni dei ragazzi, mi piace quella che racconta come possono passare i presidenti, gli allenatori ed i calciatori, ma l’Hellas resterà. Bella davvero. Da quel coro deve ripartire sempre la storia di un grande club come il Verona. Il mio addio a Verona? Oramai non c’è più nessuno di quelli che hanno deciso. Che dispiacere, non sarei mai andato via. Ma chissà, magari un dì si può tornare dove si è stati benissimo”.
FONTE: HellasLive.it
RASSEGNA STAMPA
Il Corriere di Verona: "Maietta ritrova l'Hellas"
31.03.2016 08.53 di Tommaso Bonan
L'edizione del Corriere di Verona si concentra sulla prossima partita dell'Hellas contro il Bologna, che vedrà protagonista anche Maietta, ex della sfida: "Mi dispiace vedere il Verona così", le parole del difensore. A Bologna, intanto, c'è anche l'altro ex Donsah, che ora vale molto.
SERIE A
Bologna, Maietta: "Donadoni ci ha detto che resterà con noi"
29.03.2016 13.30 di Lorenzo Di Benedetto Twitter: @Lore_Dibe88
Domenico Maietta, difensore del Bologna, ha parlato ai microfoni di Sky Sport: "La qualità del Verona non si discute, mi dispiace tantissimo vedere l'Hellas in quella posizione, è inspiegabile. Noi l'affronteremo come se fosse una big e per me sarà una partita particolare, contro il mio passato. Ho sentito alcuni miei ex compagni e anche alcuni tifosi. Non abbiamo parlato di calcio, ma sono contento di averli sentiti. Bonucci e Barzagli sono dei grandi difensori ma Conte ha fatto benissimo a portare anche Astori e Acerbi, hanno fatto benissimo. Il futuro di Donadoni? Il mister ci ha confermato che rimarrà a Bologna. Le cose possono cambiare ma non credo che varierà il suo pensiero. Penso che la prossima stagione sarà ancora con noi. Sono molto amico di Giaccherini e Destro e spero che possano andare all'Europeo, devono puntare al massimo".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
04.08.2015
Batticuore Maietta «Bello ritrovarsi in A»
«Ho lasciato tanti amici, li riabbraccerò al Bentegodi Gli anni di Verona sono stati i più belli della mia vita e non dimenticherò mai il mio gol contro il Torino...»
«Pronto Mimmo? Tanti auguri...». Un attimo di silenzio e poi ecco la risposta. «Grazie, amici... Perchè a Verona ho soltanto amici. A dir la verità qualcuno ha tradito e altri se ne sono andati, ma non si può avere tutto dalla vita».
Domenico "Mimmo" Maietta ieri ha compiuto 33 anni e non potevamo dimenticarci dell'ultimo vero difensore rapido che ha avuto l'Hellas. «Ah, ah troppo buoni - ride il centrale del Bologna - diciamo che a Verona ho vissuto gli anni più belli della mia carriera di calciatore e di uomo. A Bologna mi rispettano molto perchè non ho mai nascosto questa verità. Alla fine dello spareggio con il Pescara ha ribadito il mio amore per i colori gialloblù e per i tifosi dell'Hellas. Se me ne sono andato dal Verona non è stata una scelta mia e nemmeno del mister. Qualcuno ha parlato troppo su questa storia e ci ha ricamato pure. Sento spesso Hallfredsson, Rafael, Gomez e Nicolas. A Tachtsidis ho ceduto il mio appartamento in affitto a Verona. Insomma il gruppo storico è questo più qualche altro. Con Mandorlini abbiamo fatto qualcosa di eccezionale dalla C alla A. Resterà nel mio cuore e non vedo l'ora di giocare al Bentegodi per riabbracciare tutti. Verona è nel mio cuore e i tifosi sono unici».
Ha la voce tremolante Mimmo quando parla dell'Hellas. Lui capitano di mille battaglie che non ha potuto salutare come avrebbe voluto i tifosi del Verona a Napoli nell'ultima giornata del campionato 2013/2014. «È vero mi è dispiaciuto parecchio. Ho pagato forse qualche parola di troppo, ma sono fatto così. Se qualcosa non mi va giù la dico. Giovanni Martinelli è stato un uomo coraggioso, il club è diventato importante e sono felice per il presidente Setti, che ha investito molto in tempo e denaro. Società e squadra sono cresciuti insieme. Spero che ciò avvenga anche a Bologna. Avete visto? Nemmeno un anno e ci ritroviamo. Bellissimo».
Mimmo è al settimo cielo. Una porta "amica" con l'Avellino e il Pescara hanno aiutato il Bologna a risalire subito in serie A. «Taci va là. Hai visto che legni che hanno colpito gli avversari? Ci vuole anche un po' di c...., altrimenti non si va da nessuna parte».
A Mimmo manca l'Hellas e pure all'altro calabrese Doc, Daniele Cacia. «È vero, da quando non è più all'Hellas gli è cresciuto il naso ancora di più...». Scherza Maietta e manda un treno di saluti. «A tutti i tifosi e al mio amico Coppola. Un grande uomo e un grande portiere. Aiuterà Rafael e Gollini, ne sono sicuro».
Il Bologna fino a questo momento ha messo le mani su buoni giocatori ma quasi tutti svincolati. «È giusto così. Dobbiamo salvarci ed essere umili. Come lo è stato il mio Verona. Il primo anno di A è stato straordinario. Qualcuno si lamentava perchè difendevamo bassi ma la verità era che così facendo davamo metri fondamentali per le ripartenze di Romulo e Iturbe. Oggi giorno, a parte la Juve e l'Atletico Madrid, non mi sembra che vi siano molti club con difese arcigne. Bisogna attaccare e fare spettacolo. Il calcio va così. Dentro al mio cuore tengo sempre le due promozioni e il gol di Torino. Salutatemi tutti e grazie per gli auguri».
G.TAV.
FONTE: LArena.it
STAGIONE 2014-15 + - =
ALTRE NOTIZIE
Bologna, Maietta si presenta: "Affascinato da questa piazza"
28.07.2014 13.39 di Tommaso Maschio
Nel ritiro di Sestola oggi è stato il giorno della presentazione di Domenico Maietta, difensore centrale arrivato dall'Hellas Verona, che ha parlato di sfida affascinante: "Ho scelto di venire qui perché mi piacciono le scommesse e questa è una piazza importantissima che mi affascina. Vorrei fare qualcosa di importante come sono riuscito a fare a Verona. Sento la fiducia del tecnico e della società e metterò la mia esperienza al servizio della squadra. - continua Maietta come riporta il sito del Bologna - Vincere non è mai facile e ci aspetta una stagione faticosa, ma vogliamo toglierci delle soddisfazioni e regalarne altre ai tifosi. Sarà importante lo spirito di sacrificio perché il Bologna dovrà sempre avere fame di vittoria e giocare sempre come se fosse la partita della vita".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Verona, Mimmo Maietta passa al Bologna: l'ex capitano si commuove. "Vi porterò sempre nel cuore"
Aveva altri due anni di contratto a quasi 500mila euro. I gialloblù lo ringraziano e gli augurano una "brillante carriera". Lascia il Verona dopo 120 presenze in campionato e cinque "bellissimi" gol
La Redazione 22 luglio 2014
"Grazie di cuore a tutti i butei che in tanti mi stanno scrivendo e sostenendo in questi giorni!!! È stato un onore per me indossare questa maglia... Spero di averlo fatto nel migliore dei modi! In 4 anni abbiamo vinto tante battaglie...da Salerno fino a sfiorare l'europa leage, sempre insieme!!". Con queste parole l'ormai ex capitano dell'Hellas Verona, Domenico "Mimmo" Maietta, lascia la città scaligera per approdare al Bologna. Maietta avrà una buonuscita dal Verona dopo i quattro anni passati in gialloblù e firmerà un contratto da circa 300mila euro a stagione con opzione di rinnovo per il terzo anno, che sarà automatico in caso di Serie A.
"Mimmo" Maietta aveva altri due anni di contratto a quasi 500mila euro. La società Hellas Verona ha così comunicato ufficialmente di aver ceduto, a titolo definitivo, le sue prestazioni sportive. Lascia il Verona dopo 120 presenze in campionato e cinque "bellissimi" gol. Il suo esordio in maglia gialloblù risale al 22 agosto 2010, in occasione di Paganese - Hellas Verona. "Per lui - spiega una nota della dirigenza - quattro stagioni e una scalata dalla Lega Pro alla Serie A, ma soprattutto tanta passione e tantissima leadership". Per questo a "Mimmo" la società Hellas Verona Fc "augura le migliori fortune sportive per il prosieguo di una brillante carriera e ringraziarlo per l'ultima volta con un hashtag su Twitter #grazieMimmo"
„"Visto che non ho avuto modo di salutarvi di persona - ha spiegato Maietta - volevo solo dirvi che siete stati la mia forza, anche nei momenti più difficili... Vi porterò sempre nel cuore. Ma adesso per me inizia una nuova avventura, nuove battaglie da vincere, sempre carico e più forte di prima".“
FONTE: VeronaSera.it
09:37 | 23/07
Maietta lascia: «Grazie, è stato un onore»
Il capitano del Verona andrà al Bologna
MAIETTA HELLAS VERONA - Domenico Maietta andrà a giocare nel Bologna ma non dimenticherà mai i suoi trascorsi da capitano all'Hellas Verona. Con i butei il difensore si è preso prima la B e poi la Serie A e ha giocato molte partite indimenticabili al Bentegodi. Per questo prima di partire Mimmo Maietta sul proprio profilo ufficiale di Facebook ha lasciato qaulche frase in omaggio al Verona e ai suoi tifosi.
GRAZIE - «Grazie di cuore a tutti i butei che in tanti mi stanno scrivendo e sostenendo in questi giorni!!! È stato un onore per me indossare questa maglia... Spero di averlo fatto nel migliore dei modi! In 4 anni abbiamo vinto tante battaglie...da Salerno fino a sfiorare l'europa League, sempre insieme!! Visto che non ho avuto modo di salutarvi di persona, volevo solo dirvi che siete stati la mia forza, anche nei momenti più difficili... Vi porterò sempre nel cuore. Ma adesso per me inizia una nuova avventura, nuove battaglie da vincere, sempre carico e più forte di prima. Ancora una volta, GRAZIE A TUTTI VOI!»
by Gianmarco Lotti
FONTE: CalcioNews24.com
#GrazieMimmo - Ufficiale: Domenico Maietta al Bologna
Postata il 22/07/2014 alle ore 13:08
Verona - L'Hellas Verona FC comunica di aver ceduto, a titolo definitivo, le prestazioni sportive del calciatore Domenico Maietta alla società Bologna F.C. 1909. Mimmo lascia il Verona dopo 120 presenze in campionato e 5 bellissimi gol. Il suo esordio in maglia gialloblù risale al 22 agosto 2010, in occasione di Paganese-Hellas Verona. Per lui 4 stagioni e una scalata dalla Lega Pro alla Serie A, ma soprattutto tanta passione e tantissima leadership.
Per questo a Mimmo la società Hellas Verona FC augura le migliori fortune sportive per il prosieguo di una brillante carriera e ringraziarlo per l'ultima volta: #GrazieMimmo
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
12:03 | 21/07
Bologna, tutto fatto per Maietta. L'agente: «Doveva chiudersi prima»
CALCIOMERCATO HELLAS VERONA BOLOGNA MAIETTA - Domenico Maietta e l'Hellas Verona sono vicinissima al definitivo addio. Il difensore, infatti, è in procinto di intraprendere una nuova avventura con la maglia del Bologna, club retrocesso in B che però mira al ritorno immediato nella massima categoria italiana. Per il trasferimento del calciatore è attesa solo l'ufficialità. Nel frattempo il procuratore del calciatore, Andrea D'Amico, è intervenuto ai microfoni di Stadio per parlare del suo assistito e del suo gradimento per la piazza emiliana.
DESTINAZIONE GRADITA - Ecco le dichiarazioni del procuratore del giocatore: «Maietta doveva essere del Bologna già da tempo, solo piccoli contrattempi non hanno permesso la riuscita dell'operazione in tempi più rapidi. Il Bologna era, ed è, una destinazione ben gradita anche in Serie B»
by Pierluca Lo Porto
FONTE: CalcioNews24.com
HELLAS VERONA, ARRIVANO VALOTI E TACHTSIDIS MENTRE MAIETTA È IN USCITA
Venduto Iturbe, gli scaligeri hanno chiuso per tre giocatori: dopo Paulinho del Livorno arrivano i due giovani centrocampisti
Posted on 17 luglio 2014 by Pasquale Barbato
[...]
Chi invece potrebbe lasciare come Iturbe la squadra gialloblù è il capitano Domenico Maietta. Su di lui da tempo c’è il Bologna che vuole portarlo in Emilia per risalire subito in Serie A: tutto sembrava fatto nello scambio che portava il difensore in rossoblù e Lazaros in Veneto, ma non trovando l’accordo l’affare saltò.
Secondo ‘Il Giornale di Sicilia‘ a far sfumare l’affare è il Palermo che vorrebbe acquistare Maietta e portarlo alla corte di Iachini. Il nome del difensore è stato sponsorizzato al presidente Zamparini, dal ds Ceravolo che conosce l’ormai ex Verona sian dai tempi delle giovanili della Juventus.
FONTE: StopAndGoal.net
L’Hellas Verona riparte da Toni e Paulinho è ad un passo
Posted on luglio 16, 2014 by Giacomo Fattori
[…]
Senza Maietta – Tra le mancate convocazioni eccellenti, quella di Domenico Maietta. Il capitano, 133 presenze e 5 gol con il Verona non rientra nei programmi societari. Inserito nel «giro» per l’ingaggio di Lazaros Christodoulopoulos, ha rifiutato il trasferimento al Bologna. Andrà altrove (vorrebbe il Palermo), saluterà l’Hellas.
[...]
FONTE: Cyber-Tecno.com
STAGIONE 2013-14 + - =
13:06 | 29/06
Hellas Verona, Maietta: «Io al Bologna? Notizia falsa»
CALCIOMERCATO VERONA MAIETTA BOLOGNA - Questo il messaggio di Domenico Maietta, difensore e capitano dell’Hellas Verona, rilasciato attraverso il proprio account ufficiale sul social network Facebook. Il capitano dell'Hellas Verona, non gradisce probabilmente il trasferimento a Bologna e sta temporeggiando in attesa di destinazione più gradita, senza magari scendere di categoria.
SMENTITA - Ecco il messaggio: «Sono costretto a SMENTIRE quanto leggo da "certa stampa" in merito alla mia cessione alla società Bologna FC. Ringrazio comunque il Bologna calcio per l'interessamento, ma la notizia è assolutamente fasulla. Consiglio agli addetti ai lavori di informarsi come di dovere prima di dare notizie "sconcertanti" e non veritiere. Vi saluto e buone vacanze a tutti. Mimmo Maietta».
by Andrea Bartolone
FONTE: CalcioNews24.com
Hellas Store, Maietta: "Finalmente sto bene" / VIDEO
Postata il 27/02/2014 alle ore 20:15
VERONA - Duecento persone per Domenico Maietta all'Hellas Store. Grande accoglienza all'official shop dell'Hellas Verona FC per il capitano gialloblù, che ha firmato poster, scattato numerose foto e stretto la mano ai tanti tifosi presenti.
Ecco le dichiarazioni di Domenico Maietta, rilasciate durante l'evento: "I tifosi qui presenti? Per me, a Verona, è un'emozione che non finisce mai. Non mi aspettavo tutta questa gente e sono contento. La mia condizione? Sto bene, oggi ho fatto l'allenamento completo con la squadra ed ho provato tutto. Sono recuperato al 100%, ora deciderà l'allenatore, ma finalmente sono disponibile dopo 35 giorni. Come ho vissuto la partita contro il Livorno? Sempre palpitante, come le altre sfide. I miei compagni hanno fatto benissimo anche contro Sassuolo e Juventus, in questo mese si è visto un vero e proprio salto di qualità. Ora siamo a 39 punti, manca un punto alla matematica salvezza e sono contentissimo. Dove arriviamo? Spero il più in alto possibile, questo fa capire tante cose. Io ho sempre fatto così, ti dai un obiettivo e cerchi di raggiungerlo. Io dalla Lega Pro all'Europa League? E' un bel titolo, speriamo di scriverlo veramente. Il nostro gruppo? Esalta le qualità dei calciatori, ed è quello che ci ha portato fino in Serie A".
MAIETTA ALL'HELLAS STORE - LA FOTOGALLERY
Ufficio Stampa
27 febbraio 2014 - Domenico Maietta |
Maietta in campo: ecco la sua prima corsa / VIDEO
Postata il 14/02/2014 alle ore 18:45
PESCHIERA DEL GARDA - Domenico Maietta è tornato a correre dopo l'infortunio di domenica 26 gennaio, durante la sfida Hellas Verona-Roma. Segui su Hellas Verona Channel la sua prima corsa sul campo dello Sporting Center "Il Paradiso" di Peschiera.
Ufficio Stampa
14 febbraio 2014 - Maietta in campo, ecco la sua prima corsa |
Comunicato medico - Maietta e Agostini
Postata il 28/01/2014 alle ore 15:52
VERONA - In seguito agli accertamenti strumentali, eseguiti nella mattinata odierna, lo staff medico gialloblù ha verificato la condizione degli infortunati Domenico Maietta e Alessandro Agostini.
Domenico Maietta: evidenziata una lesione distrattiva del retto femorale destro di circa un centimetro. I tempi di recupero sono previsti in 40 giorni.
Alessandro Agostini: evidenziata una piccola lesione del muscolo semimembranoso destro. I tempi di recupero sono previsti in 15 giorni.
Ufficio Stampa
Maietta: "Ritroviamo entusiasmo come squadra"
Postata il 27/01/2014 alle ore 23:30
VERONA - Ecco le dichiarazioni del difensore gialloblù, Domenico Maietta, intervenuto telefonicamente alla trasmissione "Vighini Show", in onda su TeleNuovo e condotta dal giornalista Gianluca Vighini: "L’entusiasmo? Non ci manca e non ci è mai mancato. Abbiamo sudato tanto per arrivare in Serie A e sicuramente non ci può mancare adesso che finalmente l’abbiamo raggiunta. Il morale è a mille nonostante le sconfitte, che sono arrivate contro grandi squadre come Napoli, Milan e Roma. Però sono state delle settimane particolari a causa della partenza di Jorginho, i tanti influenzati e tutte queste voci di mercato. Sono cose che volenti o nolenti destabilizzano l’ambiente.
Le mie condizioni? Purtroppo mi sono infortunato in un punto fastidioso. E’ strana la dinamica perché ho solo fatto un lancio, nulla di particolare, eppure si è rotto qualcosa. Mi auguro sia uno stiramento di poco conto.
Le mie prestazioni? La cosa più importante è essere più concentrati degli altri. Le cose vengono da sole quando il gruppo è unito, anche le doti personali di ciascuno sono amplificate. Cerco sempre di dare il massimo, di stimolare i miei compagni, di imparare dagli errori.
L’arbitraggio di Mazzoleni? Non voglio dare nessun giudizio. Mi contengo e non dico niente. Anche perché se dico qualcosa vengo ammonito da casa. Sono il capitano e non posso parlare con foga.
La seconda parte del campionato? Un periodo negativo lo abbiamo avuto anche all’andata quando abbiamo perso tre partite di fila. E’ un momento anche particolare per via del mercato però a salvezza raggiunta potremo fare un gran girone di ritorno. Ci sono sul nostro cammino squadre alla nostra portata come Sassuolo o Parma, e altre ancora con cui dobbiamo giocarci la salvezza. Dobbiamo dimenticare la sconfitta e ripartire da Reggio Emilia.
Battere le grandi squadre? Quando fai la partita della vita, come a Milano, o giochi bene i primi 45 minuti, come con la Roma, è molto difficile lo stesso perché loro sfruttano ogni tuo minimo errore. Può andarti bene una volta, e porti a casa il risultato, ma devi avere anche la fortuna dalla tua parte.
Come sta Gonzalez? L’ho visto arrabbiato, giustamente, perché Torosidis è franato a terra come se gli avessero sparato. Anche a Milano, se fosse accaduto il contrario probabilmente non ci avrebbero dato il rigore. Non voglio fare polemica perché la palla era già fuori, l’arbitro non vedeva l’ora di fischiare il rigore. Ieri, invece, l’arbitro non vedeva l’ora di chiudere la partita. Purtroppo è successo a Gonzalez, ed è normale che sia rammaricato e arrabbiato, dato che Milano ha fatto una buona partita.
La natura dell’infortunio? Penso sia stata la casualità. In settimana mi sono allenato bene e non ho avuto raffreddore. So che è un infortunio strano. Mi sono posto molte domande, se avevo lavorato troppo, se ero stressato ma non ne sono venuto a capo".
Successivamente, il difensore gialloblù è intervenuto anche alla trasmissione "Lunedì nel pallone", in onda su TeleArena e condotta dal giornalista Gianluca Tavellin: "L'infortunio? Non sto benissimo, anche se pensavo peggio. Domani farò la risonanza magnetica, spero e mi auguro di avere belle notizie. Ho sentito un grande dolore, ma è normale, visto che il muscolo interessato è il retto femorale, il più grande ed il più importante della gamba.
La mia assenza contro la Juve? Purtroppo i colori bianconeri non mi portano molto bene, anche all'andata fui costretto a saltare la partita per infortunio.
La Roma? E' una grandissima squadra, fatta di campioni e con una panchina importante. Sono forti e solidi, ma ieri, con la rosa al completo, potevamo dargli fastidio. Anche contro il Milan abbiamo giocato bene, meritavamo qualcosa in più e e la siamo giocata fino alla fine.
L'arbitraggio di ieri? Mi ha fatto abbastanza arrabbiare, ogni decisione era a loro favore, ma ormai ho imparato a tacere e a non protestare. Tra venti giorni in campo? Lo spero".
Ufficio Stampa
Maietta: "2013 fantastico, ora la salvezza"
Postata il 30/12/2013 alle ore 23:43
MODENA - Domenico Maietta continua a vincere. La squadra Campioni per Betlemme, in cui giocava come fantasista il capitano gialloblù si è aggiudicata la "Partita della Stella" (battuta in finale la nazionale cantanti per 6-5), torneo di calcetto benefico organizzato per raccogliere fondi in favore del Caritas Baby Hospital di Betlemme, unico ospedale pediatrico della Cisgiordania, a cui sono stati devoluti circa 14.200 euro. Un grande risultato, aspettando la vendita all'asta della maglia di Luca Toni (autografata da tutti i calciatori dell'Hellas Verona FC) e di altri campioni del calcio italiano.
Ecco le dichiarazioni del difensore gialloblù, rilasciate a Sky Sport 24 durante l'evento: "L'importanza di questa serata? Apprezzo molto queste iniziative benefiche, anche l'Hellas Verona ci teneva ad essere presente ed io ho fatto di tutto per essere qui. Il nostro 2013? Abbiamo vissuto un'annata stupenda, dopo aver vinto il campionato di Serie B stiamo facendo bene anche in Serie A. Spero in un 2014 altrettanto importante, ed auguro tanta salute ai miei compagni di squadra. Il nostro obiettivo? La salvezza non è vicina, mancano ancora tanti punti. Ora pensiamo solo a raggiungerla, poi non si sa cosa potrà accadere. Ci attende un girone di ritorno molto difficile".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
28 dicembre 2013 - Domenico Maietta |
Maietta: "Spero in un 2014 da incorniciare" / VIDEO
Postata il 28/12/2013 alle ore 14:00
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Domenico Maietta. Ecco le principali dichiarazioni del difensore gialloblù, rilasciate alla vigilia delle festività natalizie: "Qui ho sempre passato delle belle vacanze in una grande famiglia, ma quest'anno si respira un'atmosfera particolare, da Serie A. Per me è un Natale particolare, il primo nella massima serie, spero di passarne altri dieci così. Se mi aspettavo una stagione del genere? Non credevo di essere all'altezza, ma la voglia di far vedere chi sono ha reso tutto più facile. Un augurio per il 2014? Spero di trascorrere un'annata da favola come questo 2013".
Ufficio Stampa
Maietta: "E' uscito lo spirito del nostro gruppo" / VIDEO
Postata il 15/12/2013 alle ore 00:20
CATANIA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Domenico Maietta. Ecco le principali dichiarazioni del difensore gialloblù, rilasciate dopo il pareggio per 0-0 contro il Catania, 16a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "La partita? Abbiamo lottato tutti. Queste sono le partite che mi piacciono e questo è lo spirito importante del nostro gruppo. Dovevamo giocare così, difenderci bene per poi ripartire: a tratti ci siamo riusciti, questo punto vale come una vittoria contro una squadra che si giocava il tutto e per tutto. La prestazione di Rafael? Ha grandi qualità, è uno dei più forti in Serie A ed è un ragazzo eccezionale. Noi pronti a soffrire? Dobbiamo pensare a salvarci, ed ogni punto è guadagnato".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
Capitan Maietta commenta il buon pareggio a Catania
Maietta: "Puntiamo al massimo, vogliamo stupire tutti"
Postata il 04/11/2013 alle ore 22:20
VERONA - Ecco le principali dichiarazioni del difensore gialloblù, Domenico Maietta, rilasciate durante la trasmissione "Vighini Show" in onda su TeleNuovo e condotta da giornalista Gianluca Vighini: "Il nostro momento? Mi auguro di continuare così, noi puntiamo al massimo, non so dove arriveremo. Io spero di fare un gran campionato e di stupire tutti i critici. La partita di ieri? Il Cagliari cercava spesso il lancio in profondità, noi siamo stati bravi a limitarli. Abbiamo giocato bene a livello difensivo, senza dimenticare il grande filtro fatto dal centrocampo. Sono contento anche della mia prova, ero concentrato e sto conoscendo sempre di più questa categoria, ma ciò che conta è la squadra. Io e Gonzalez in coppia? Ci mettiamo del nostro, più tanta concentrazione. Per Alejandro è il primo anno in un campionato difficile come quello italiano, lui è giovane e può solo migliorare, anche tatticamente. E' un ragazzo molto disponibile e cerchiamo spesso di dialogare: questo ci aiuta tanto. Il segreto della squadra? Abbiamo entusiasmo e voglia di dimostrare che possiamo giocare in Serie A: anche Toni, che di presenze nella massima serie ne ha parecchie, è venuto qui con un entusiamo pazzesco. La sconfitta contro l'Inter? Brucia ancora parecchio, forse potevamo fare di più e mettere i nerazzurri in difficoltà. Noi abbiamo fatto degli errori, c'è stata mancanza di concentrazione. Forse volevamo dimostare tanto, e questo lo abbiamo pagato. L'attaccante più forte che ho marcato? Totti è straordinaio da vedere e da marcare. Toni? Con lui, in allenamento, non riesco mai a prendere la palla. Nell spogliatoio? C'è aria di festa, positiva, siamo tutti compatti. Dobbiamo cavalcare questo entusiasmo, che ci fa rendere meglio anche in campo, ma siamo consapevoli che la strada è ancora lunga. Un mio gol in Serie A? Quando starò meglio ci proverò, intanto penso a fare il mio dovere".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
I capitani delle 20 squadre di Serie A
di Silvano Berardi
28 Ott 2013
8. Hellas Verona: Domenico Maietta
Arriva a Verona 3 anni fa dopo un'avventura non esaltante alla Lazio. Con il Verona è subito protagonista e conquista nella prima stagione la Serie B. L'anno scorso ha conquistato la Serie A e il 24 agosto fa il suo esordio nella massima categoria nel 2-1 casalingo contro il Milan.
Domenico Maietta diventa capitano degli scaligeri per l'agonismo e lo spirito battagliero con cui affronta ogni match.
Uomo indispensabile nell'11 di Mandorlini.
FONTE: FTBPro.com
Maietta: "Contro l'Inter voglio esserci"
Postata il 21/10/2013 alle ore 23:03
VERONA - Ecco le dichiarazioni del difensore gialloblù, Domenico Maietta, rilasciate a TeleArena durante la trasmissione "Lunedì nel Pallone" e condotta dal giornalista Gianluca Tavellin: "ll mio rientro? Potevo scendere in campo contro il Pama, ma non me la sono sentita di anticipare i tempi. Ho preferito non rischiare per essere pronto contro l'Inter. La nostra forza? Ieri avevamo una spinta in più, ci tenevamo a dedicare la vittoria a Martinelli. Tutti noi vogliamo metterci in mostra e dimostrare di poter stare in questa categoria da protagonisti, con la maglia dell'Hellas. La classifica? Quello che stiamo facendo non è affatto scontato, abbiamo lottato in tutte queste partite. Stiamo dando il massimo, ed ora stiamo sognando. Andremo a Milano per giocarcela, questa è la nostra mentalità, e tutto quello che verrà sarà guadagnato. Il mio rapporto con i tifosi? Mi gratifica tantissimo, mi danno quella forza in più per fare meglio. Quando sono arrivato in questa piazza sentivo la possibilità di fare bene, ho voglia di vincere e fare qualcosa di importante a Verona".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
L'ALTRA META' DI
...Domenico Maietta
17.10.2013 00.03 di Barbara Carere
Il capitano dell'Hellas Verona, Domenico Maietta e la sua bellissima compagna Angela Martino si sono conosciuti sei anni fa nel loro paese di origine, Cirò Marina e per Domenico è stato un vero e proprio colpo di fulmine così come ci racconta in esclusiva per la nostra rubrica L'altra metà.
"Ci siamo incontrati ad una festa il 25 dicembre del 2007, in quell'occasione ci ha presentati un amico in comune, ma a dirti il vero non ci siamo scambiati il numero di telefono, per me era prematuro, perché ci eravamo da poco conosciuti. Così ci siamo rincontrati dopo sei mesi sempre nella nostra Cirò Marina e da lì è cominciato tutto".
Amore a prima vista per Domenico e per te?
"Si per lui è stato amore a prima vista, dice sempre che quando mi ha incontrato ha pensato: "Io questa me la sposo!" Io invece, all'inizio stavo sulle mie, a dirti il vero Barbara ero un po' diffidente per il lavoro che faceva, sai l'etichetta del calciatore non mi dava molte sicurezze ed invece frequentandolo mi ha totalmente smentita e stupita".
Come ti ha conquistata?
"Mi ha corteggiata serratamente per tre mesi, finché non ho ceduto alla sua determinazione, diciamo che Domenico quando vuole una cosa sa come prendersela ed è proprio con questo lato del suo carattere che mi ha completamente conquistata. Così finalmente ho accettato il suo ennesimo invito a cena e dal 25 agosto 2008 non ci siamo più lasciati".
Cosa ti ha fatto innamorare di lui?
"Mi ha fatto innamorare di lui la sua determinazione, i suoi modi galanti e gentili, il suo farmi sentire unica, la sua onestà e soprattutto la sua simpatia! Mi fa ridere un sacco ed insieme ci divertiamo come due bambini! Oltre alla sua presenza fisica, ovviamente (ride,ndr)".
C'è un suo difetto che non sopporti?
"Non ha difetti esageratamente insopportabili, a volte è testardo e vuole avere sempre ragione, ma alla fine arriviamo sempre ad un punto di incontro".
Come è Domenico Maietta nella vita privata?
"Nella vita privata è una persona semplice, dolce ed educata e anche un gran giocarellone ed in compagnia è sempre il jolly della serata! Insomma, sprizza energia da tutti i pori".
Gli piacciono i tatuaggi, ne possiede qualcuno?
"Si, ha sette tatuaggi, un'aquila sulla spalla destra con 2 parole cinesi che significano Pace ed Energia. Un bracciale maori sul braccio sinistro con sotto una frase dedicata ai suoi genitori Dina e Tonino. Poi una croce all'interno sempre del braccio sinistro. Ed infine, sulla coscia sinistra una scritta cinese significante il suo segno zodiacale del leone, e più in basso una frase dedicata ad un suo caro amico scomparso in un incidente stradale".
Pensate mai al matrimonio?
"Certo, il matrimonio ricorre spesso nelle nostre conversazioni, ed è un impegno imminente che stiamo già iniziando ad organizzare sai noi siamo un po' all'antica, quindi prima di diventare genitori vorremmo sposarci e prometterci amore eterno davanti a Dio".
Hai menzionato Dio talvolta poco presente nel mondo del calcio voi invece che rapporto avete con la fede?
"Si, siamo credenti e spesso parliamo dei valori cattolici e della fede in Dio e come fare per aiutare i più bisognosi".
Come trascorrete il tempo libero?
"Amiamo stare in casa, abbracciati sul divano a guardare una miriade di film, oppure uscire con gli amici di sempre".
Chi cucina in casa?
"Ovviamente, in casa cucino io! Lui è completamente negato x i fornelli, in compenso però mi da soddisfazioni come buon gustaio(ride,ndr)".
Quali sono i suoi piatti preferiti?
"Come ti dicevo prima lui è una buona forchetta e i suoi piatti sono tantissimi, comunque, da buon italiano, i primi piatti su tutti".
Quando vuoi prenderlo per la gola cosa gli prepari?
"Vado sul sicuro cucinando una gustosa carbonara o delle lasagne al forno, gnocchi al ragù, polpettone e per festeggiare, il tiramisù".
Qual è la sua dimostrazione d amore quotidiano?
"E' quella di essere sempre presente nella mia vita! Il suo cercarmi continuamente anche se siamo ad un metro di distanza. Entrambi abbiamo sempre la necessità di un contatto fisico che sia un bacio o una carezza".
Cosa gli auguri per la sua carriera calcistica?
"Gli auguro prima di tutto la salute e che possa raggiungere tutti i suoi traguardi e realizzare i suoi sogni e soprattutto che mantenga sempre inalterata la forza e la tenacia che lo contraddistingue".
Per concludere c'è qualcosa che vorresti dire al tuo Domenico attraverso questa rubrica?
"Si che lo amo immensamente e soprattutto che sono orgogliosa dell'uomo che è! Anche se queste cose lui già le sa".
Angela grazie per la tua disponibilità e come di consueto prima di lasciarci il tuo saluto ai nostri lettori.
"Certo, grazie a te Barbara e un saluto a tutti i vostri lettori anche da parte di Domenico e Forza Hellas Verona".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Infortunio Maietta - Comunicato medico
Postata il 09/10/2013 alle ore 12:32
VERONA - In seguito agli esami strumentali eseguiti, lo staff medico dell'Hellas Verona FC comunica che il calciatore Domenico Maietta ha evidenziato una lesione distrattiva al bicipite femorale destro. Nei prossimi giorni saranno eseguiti ulteriori accertamenti per definire l'esatto quadro clinico ed i relativi tempi di recupero.
Ufficio Stampa
Maietta: "Sto meglio, non vedo l'ora di rientrare" / VIDEO
Postata il 27/09/2013 alle ore 19:56
PESCHIERA DEL GARDA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Domenico Maietta. Ecco le principali dichiarazioni del difensore gialloblù, rilasciate durante la presentazione della partnership fra Hellas Verona FC e Parc Hotels Italia: "Gli allenamenti qui? Ci troviamo bene, ci sono dei campi favolosi, hotel eccellenti, tutto è fatto per allenarci bene. L'infortunio? Sto meglio, vorrei giocare domenica ma non voglio rischiare. Il campo mi manca tantissimo, mi è dispiaciuto non esserci allo Juventus Stadium, ma gli infortuni fanno parte del calcio. La partita col Torino? Potevamo vincere, ho visto una squadra compatta e credevo nei punti. Gli errori ci stanno, un punto può comunque andar bene".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
27 settembre 2013 - Domenico Maietta |
21.09.2013
L'amarezza di Mimmo «Una festa rovinata»
IL CAPITANO AI BOX. Il difensore è cresciuto nel vivaio bianconero
«Mi dispiace, aspettavo questa gara da undici anni Ma sarò allo Juventus Stadium con i miei compagni»
Sarebbe stata la sua partita, sarà invece un'occasione per gli altri. «Chiunque giocherà fra Bianchetti, Gonzalez e Marques farà bene, statene certi», garantisce Mimmo Maietta, che quella maglia da titolare mai come stavolta l'avrebbe voluta per sé. A Torino ci arrivò ancora bimbo, svezzato dalla Juventus dopo una lunga trafila. Partendo da centrocampista fino ad arretrare sulla linea dei difensori. «Non mi stupisco dei gol che ha segnato al Varese e contro il Torino, lui quei colpi li ha», ha sempre ripetuto Gianpiero Gasperini, ex allenatore dell'Inter che vide muovere a Maietta i primi passi bianconeri ancora ai tempi degli Esordienti. La distrazione al bicipite della gamba destra ha rovinato la sua festa, il suo momento: «Affrontare la Juve da ex sarebbe stato il massimo, ho aspettato questo momento da undici anni e mi faccio male proprio la domenica prima. Mi spiace tantissimo, ero piccolo quando sono partito per Torino e ritrovare la Juve da grande avrebbe avuto per me un sapore speciale. Cercherò in ogni caso di dare una mano anche da fuori».
STRADA MAESTRA. Trovare la ricetta per fermare la Juve non sarà semplice. I campioni hanno tutto: ardore, intensità, talento e geometrie. Un concentrato duro da digerire per gli avversari, anche se in fondo nessuno è perfetto. «Bisognerà giocare con umiltà?- spiega Maietta -, non subire il loro gioco, avere sempre il coltello tra i denti e conservare dal primo all'ultimo minuto grande cattiveria agonistica. Anche se poi davanti avremo tanti campioni, quelli che da un momento all'altro possono fare la differenza». Il suo Hellas partirà per Torino concentrato ma certo non con l'acqua alla gola, sei punti dopo tre giornate sono il terreno ideale per giocare con la testa libera. Mandorlini la sente parecchio, a Peschiera la vigilia si sente eccome. Il mister è bello carico, fra suggerimenti e indicazioni. Non vuole lasciare nulla per strada, da cuore interista un motivo in più per mettere il freno alla Juve ci sarà anche, prestigio a parte.
LIVORNO IN VISTA. Maietta non vuole perdere troppo tempo. Una distrazione l'assorbi in una ventina di giorni, troppi per uno con la sua voglia di rimettersi al suo posto. Per chi la soglia della Serie A l'ha varcata a trent'anni suonati c'è una molla particolare che ti spinge al di là di ogni ostacolo. Anche i più difficili da superare. Questione di motivazioni. Tira dritto per la sua strada il capitano, immaginando dopo la Juventus e il Torino la strada verso il rientro potrebbe essere in discesa, anche se in casi come questi la fretta è sempre cattiva consigliera. «Vorrei esserci col Livorno - la sua previsione -, se magari la diagnosi dice di aspettare quindici giorni io conto di mettercene otto o nove. L'esordio è stato positivo per il Verona ma anche per me, sono molto contento di come sono andate le cose sino a questo momento. E due vittorie sono davvero un gran bel bottino, ma non dobbiamo fernarci qui».
A.D.P.
20.09.2013
Maietta agli ex compagni della Juve «Attenti, abbiamo sgambettato il Milan...»
VERONA. «La forza di questa squadra è il gruppo. Se abbiamo fatto uno sgambetto al Milan, perchè non provare a farlo alla Juve? Anche a Roma siamo andati per giocarcela, per vincere». L’avvertimento agli uomini di Conte arriva da un ex bianconero, Domenico Maietta, oggi capitano di un Verona che domenica arriverà allo Juventus Stadium per un altro esame di maturità. Lui però sarà ai box, fermato da un infortunio muscolare rimediato nella sfida con il Sassuolo che lo terrà fuori per un pò. Una rinuncia che brucia molto al calabrese Maietta, il quale sognava ad occhi aperti la sfida con la sua ex squadra.
«Sono undici anni che aspetto questo match - ammette Maietta - forse l’ho aspettato troppo e per questo mi sono infortunato. Affrontare la Juve da ex era il massimo. Mi pesa tanto non giocare. Di certo andrò anch’io a Torino a tifare Hellas». «Ero un bambino - racconta - quando sono partito per andare a giocare a Torino. La Juve ha un fascino incredibile». Maietta vede così l’impegno dei gialloblù a Torino. «Bisognerà giocare con umiltà - spiega - non subire il loro gioco, avere il coltello tra i denti e grande cattiveria agonistica». Poi, ammette, ci sono i campioni che fanno la differenza.
Il Verona però ha iniziato bene la stagione del ritorno dopo 11 anni in serie A. «L’esordio è stato positivo per il Verona ma anche per me - sottolinea -. Sono molto contento di come sono andate le cose sino a questo momento. Il mio recupero? Per ora va benino, non benissimo. Abbiamo fatto un esame che ha riscontrato uno stiramento di quattro millimetri: una cosa non semplice ma nemmeno così grave». Il capitano gialloblù ce la metterà tutta, «con l’obiettivo di esserci con il Livorno». Per Maietta non ha così importanza quali saranno gli uomini che mandorlini schiererà a Torino: «La forza di questa squadra è il gruppo. Chiunque tra Bianchetti, Gonzalez, Marques giochi, lo farà bene, statene certi».
12.08.2013
Maietta e la profezia «Lo so, in tre anni saremo in serie A...»
«Me lo sentivo, anche se la prima partita fu molto brutta. Il Verona perse 2-1, a Pagani... E adesso c'è il Milan che ci aspetta. Un sogno»
La profezia di Mimmo Maietta. “In tre anni torneremo in serie A”. Così parlò il difensore al suo arrivo a Verona. Erano tempi bui. Hellas sprofondato in Lega Pro. Davanti incertezza ed un destino tutto da costruire. Il messaggio epicureo lanciato da Mimmo finì per un po' di tempo nel dimenticatoio. Salvo tornare in emersione nel momento della grande rivalsa. Verona finalmente in serie A. Maietta profeta gialloblù. Impossibile far finta di niente. Soprattutto adesso che il campionato incombe e aiuta a vivere di sogni e suggestive immagini.
Maietta, lei l'aveva detto. Sapeva già tutto? “Appena arrivato a Verona, lo dissi. Saremo arrivati in A in tre anni. Poi, grazie alla bravura della società, dei ragazzi e anche a un po' di fortuna mi sono trovato a vivere un progetto a lungo termine che prevedeva proprio il ritorno in A. Ho fatto questo pronostico, e mi è andata bene. Ma io ci credevo tantissimo. La piazza era importante. Soldi ne erano stati spesi molti per agguantare la serie B. E poi spinti dall'entusiasmo ci siamo mossi alla caccia della A”.
Ricorda ancora la prima partita in gialloblù? L'inizio della scalata “Giocammo a Pagani. La più brutta. Perdemmo 2-1 in un brutto modo. Ma nell'aria si avvertiva un cambiamento. I ragazzi erano spinti da qualcosa di positivo. E noi fummo trascinati proprio dal grande entusiasmo nato all'interno del gruppo. Credo che i grandi nomi non possano fare la differenza se non c'è armonia e vocazione al sacrificio collettivo. Non vai da nessuna parte”.
Bene, da Pagani al Milan allora. In mezzo che cosa c'è stato? “Grandi sacrifici, grande voglia di arrivare. La A era lontana. Ma la voglia di agguantarla ci spingeva a dare sempre il massimo. Ricordo poi la prima grande annata di B. Pur non riuscendo a salire subito sentivo che la promozione sarebbe arrivata la stagione successiva”.
Qual è la partita diventata chiave di accesso al sogno della A? “Ce ne sono tante. Magari potrei ricordare le partite nelle quali ho fatto gol. La vittoria 4-1 contro il Torino l'anno scorso ma anche il 3-2 contro il Crotone, partendo dallo 0-2. La partita da 'stampo Hellas'- Sei sotto, rincorri, non ti dai per vinto. E vinci”.
Mimmo, deve decidere lei una faccia da copertina per promuovere un'ipotetica campagna abbonamenti dell'Hellas. Chi chiama a fare il modello? “Io sceglierei tutta la squadra. Ma se devo fare una scelta individuale, prenderei Mandorlini. E' sempre stato il nostro condottiero. E quindi deve esserci la sua faccia. Ci ha creduto fino alla fine. Voleva giocarsi le sue carte nel modo migliore. Se posso, metterei pure Sogliano. Pure lui grintoso e determinato. Ci ha portato anche lui in serie A. Quindi: metterei le due facce di Mandorlini e Sogliano”.
Prima giornata di campionato, la serie A apre con Verona-Milan. Pensieri? “Penso ai miei dieci anni di carriera e a quella voglia di arrivare, arrivare, arrivare. E adesso penso di essere in quel posto sognato da sempre. Mi sento Verona addosso. Possiamo giocare pure contro grandi campioni. Ma la vicinanza dei nostri tifosi ci aiuta in qualsiasi situazione. La serie A ritrovata penso sia motivo di grande soddisfazione per il club ma anche per la nostra gente”.
Chi vince lo scudetto? “Quest'anno ci sono belle squadre. La Juve è lo squadrone. Pure Fiorentina e Napoli possono fare bene. Se la giocheranno fino alla fine”.
Vanno e vengono. Qual è il campione che non c'è più e che avrebbe voluto incrociare nel corso della stagione? “Mi dispiace che se ne sia andato Cavani. Era bello vederlo giocare da vicino. Ma forse è meglio così”.
E il colpo in entrata? “Tanti. Higuain al Napoli, Gomez alla Fiorentina, Tevez alla Juve. La serie A sarà campionato di stelle”.
Maietta è partito dalla Juve. E adesso se la ritroverà contro. Sarà una partita speciale per lei? “No, come tutte le altre. Come affrontare il Catania o il Chievo. Magari ti dà qualcosa in più affrontare la squadra che ti ha cresciuto. Ma a me non importa perché cerco di dare tutto in ogni gara”.
Simone Antolini
Capitan Maiettta alla presentazione dell'HELLAS '13-'14
14.07.2013
«Prandelli, devi chiamare Mimmo» E lui si commuove
GRANDE OVAZIONE. L'entusiasmo del pubblico per il capitano
Maietta si lascia andare: «Vengo dal basso, mi sono sempre sudato tutto. E sentire quanto mi vuole bene la gente di Verona è un'emozione senza fine...»
Una lacrima gli è scappata davvero, perchè sentirti convocato in Nazionale dalla tua gente trasmetterebbe sensazioni forti anche ad un ghiacciaio. Mimmo Maietta s'è lasciato andare, all'ennesimo coro e consiglio indirizzato a Cesare Prandelli. La gente del Verona d'altronde premia l'ardore, non il talento. Esalta il coraggio. E Maietta quegli applausi se li è guadagnati tutti. «Ho faticato una vita per arrivare a quest'obiettivo, l'ho raggiunto con la piazza più importante in cui abbia mai giocato e con un tifo da Champions League. Non posso chiedere altro». Verona le ha riservato una bella accoglienza. Più che a Toni... «Conosco questa città ormai. Guarda la passione, l'attaccamento, lo spirito. Adorano la maglia e i giocatori che ci mettono impegno e sacrificio. Esattamente la mia storia. Per questo sono orgogliosamente innamorato di Verona. Moras mi ha chiesto cosa mi stesse succedendo quando mi sono commosso sul palco, ma io sono così. Passionale. Vivo di emozioni forti. Ed essere entrati in simbiosi con Verona è qualcosa di splendido».
Sembra in gran forma, tirato a lucido... «Non ho sgarrato un giorno, neanche quand'ero in vacanza in Messico. So che la Serie A ti obbliga ad essere perfetto, dal primo momento del raduno all'ultima di campionato. Mi sono preparato per il ritiro anche a casa, ho un entusiasmo pazzesco. Credetemi. Vengo dalla dura gavetta, sono partito dal basso. Nessuno mi ha mai regalato nulla, mi sono conquistato tutto passo dopo passo. Per questo essere qui adesso ti dà una sensazione speciale». Che serie A sarà la prossima? «Un campionato in cui sarai chiamato a non sbagliare nulla, ma sono convintissimo che questa squadra farà bene. Ho ritrovato il gruppo eccezionale che eravamo, mi spiace solo per i vecchi che non ci sono più e a cui ero molto affezionato. Cercheremo di fare bene anche per loro».
Ci saranno grandi campioni, ce n'è uno che non vede l'ora di marcare? «Soprattutto Tevez e Balotelli, con tanta umiltà ma anche con la consapevolezza giusta. La Serie A è piena di campioni, non ci sono solo quei due. Sarà una sfida continua, non vedo l'ora di misurarmi ai livelli più alti. Juventus, Milan o Inter non fa differenza. Sarà un piacere ed un onore». Quando firmò col Verona volle un premio anche per la Serie A. Ci ha visto giusto... «Io ci credevo, anche se eravamo di fatto all'inferno. Vicini ai playout, lontanissimi dalle posizioni di testa e l'anno prima i miei compagni avevano perso i playoff. Lo so, quella mia richiesta poteva apparire illogica. In fondo però sentivo qualcosa dentro. E quando la squadra si è compattata, quando è diventata un blocco unico ho capito che potevo vincere la mia scommessa. Vivendo tre anni meravigliosi».
Una mano ve la darà anche Toni... «Un gran bravo ragazzo. Serio, umile, dedito al lavoro. Toni può fare la differenza, in campo così come all'interno del gruppo». Come ha trovato Mandorlini? «Bene, come sempre. Lui è stato l'artefice di tutto. Lui ha creato tutto questo. E gliene siamo riconoscenti. Ci ha dato lo slancio giusto, dobbiamo continuare a ripagarlo come merita. Cominciando a lavorare duro, il resto verrà da sè». Il presidente ha parlato solo di salvezza. Giusto così? «Mi mordo la lingua, l'adrenalina è tanta ma deve vincere soprattutto l'equilibrio. Mi capita a volte di decidere d'impulso, senza pensarci troppo. Stavolta ci vuole invece tanta umiltà, quella che ci ha permesso di arrivare fin qui. Ci metterò tutto il mio entusiasmo, lascerò in campo ogni goccia di sudore. Ho sempre amato giocare a calcio. Ero al massimo della carica in Serie C, ero al massimo in Serie B. Figurarsi in Serie A e in un campionato che avevo visto finora solo di sfuggita. Sarà bellissimo».
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
STAGIONE 2012-13 + - =
Maietta e Cacia (con l'intrusione di Cacciatore) commentano l'esaltante promozione in Seie A!
14.04.2013
Maietta è sicuro: «Verona in serie A Vi spiego perché»
GRANDE OTTIMISMO. Ieri ospite di Sky, ha commentato la giornata
Nonostante i risultati «negativi», Mimmo ci crede: «Giochiamo bene, anche troppo: ci andremo, anche se tutto si deciderà soltanto all'ultima giornata»
Mimmo fissa una data. «Verona-Empoli, all'ultima giornata. Per me si deciderà tutto lì». Il campionato ieri s'è ingarbugliato ancora una volta, col Livorno di nuovo secondo ed il Sassuolo non più così lontano. Maietta ha visto tutto in diretta, ha assorbito colpi bassi e regalato sorrisi amari in diretta nazionale, ospite negli studi di Sky. Pareva un turno almeno da pari e patta, invece il Livorno ha fatto saltare il banco passando a Varese. Composto Maietta, nonostante tutto. Giacca, cravatta e parole da capitano. Come un leone in gabbia, a far finta di niente davanti allo show di Belingheri e del Livorno di nuovo davanti all'Hellas. Prima del fischio era stato chiaro Mimmo. «Puntiamo al primo posto noi, ci siamo messi in testa di guardare sempre avanti e così vogliamo ragionare», la convinzione di Maietta ad allontanare la tesi dei playoff e di chi l'ha più volte caldeggiata, magari per propri interessi. «Per me non si giocheranno. Le prime tre andranno in A direttamente», dirà a fine gara l'amico Alfredo Aglietti, ex del Verona ai tempi di Cagni e Prandelli che col suo Novara adesso sta volando e che in tanti vedono come la Samp di un anno fa. Prima anonima, poi resuscitata, quindi dilagante. Scenari infiniti, quel che oggi è certezza domani diventa dubbio amletico.
AMARO IN BOCCA. Il giorno dopo Cesena c'è anche e soprattutto tanto rammarico. Maietta sorride, ci voleva in effetti una bella fantasia a sposare la teoria della partita equilibrata che entrambi potevano vincere. Qualche testata nazionale ci ha provato, chissà poi da quale angolazione. Maietta ha messo subito in chiaro le cose: «Io dico che soprattutto nel primo tempo siamo stati nettamente superiori, abbiamo giocato come sappiamo ma non abbiamo avuto la capacità di concretizzare quelle cinque-sei occasioni che abbiamo creato in maniera nitida. Vero, facciamo pochi gol rispetto al lavoro della squadra. Ma siamo fatti così, cerchiamo sempre il gioco. Siamo convinti che sia la strada giusta. Magari sono venuti un po' meno i gol di certi attaccanti, magari Hallfredsson l'anno scorso di questi tempi aveva segnato di più anche se si sta rivelando per noi un giocatore sempre importantissimo. Andiamo avanti, è ancora lunga».
FINALE DA SCRIVERE. Sfila Giulio Ebagua, uno che ha mandato parecchi messaggi al Verona proprio al Bentegodi, ricambiato dalla stima di Sean Sogliano. Anche ieri il toro di Varese ha fatto il diavolo a quattro, compreso un gol di tacco che ha illuso chi tifava contro il Livorno. Maietta sorride, a precisa domanda: «E chi non vorrebbe uno come Ebagua? Anche se noi di attaccanti ne abbiamo tanti e tutti bravi». Tanti discorsi, finché Maietta prende la palla e lancia un altro pensiero forte a Mandorlini, reduce da una settimana tristissima: «Volevamo vincere soprattutto per lui, per me il mister è una grande persona ed un grande allenatore. Merita un palcoscenico importante come quello di Verona». I minuti passano, le immagini anche, i commenti si susseguono. Il Varese accorcia proprio con una finezza di Ebagua, ma il Livorno tiene fino alla fine. Il Sassuolo prende un punto, l'Empoli ne aveva presi tre venerdì. Lo studio di Sky si lancia in analisi e proiezioni, calendari e mezze previsioni. Maietta taglia la testa al toro, dopo aver preferito il gol al Varese rispetto a quello segnato in casa del Torino nel 4-1 a Gianpiero Ventura di un anno fa. Centouno partite col Verona alle spalle sono abbastanza per alzare il tiro. La chiusura dice tutto: «Secondo me in serie A noi ci andremo. Per la società che abbiamo, per i giocatori, per il pubblico, per tutto il resto. Ne sono sicuro». Avanti col Cittadella allora, il Livorno è solo a due punti. E nemmeno il Sassuolo è così lontano. Anche se ieri poteva andare meglio.
Alessandro De Pietro
Inferno e paradiso nell'urlo di Mimmo
Cento metri di corsa per fare festa con i «butei» «Verona è diventata casa mia, voglio lasciare un segno»
16/09/2012
La liberazione è arrivata quando la palla si è adagiata in rete. Che cosa ha pensato Mimmo? Maietta non si fermava più. Ha urlato al cielo. Il quadro a tinte fosche che gli si era proiettato davanti agli occhi, improvvisamente ha cambiato gradazione e colore. Mimmo dipinto di allegria. Un gol per l'Hellas, un gol per se stesso, un gol per la gloria. Fin lì, fino alla rete del definitivo tre a due era stato un pomeriggio difficile per il capitano gialloblù. Nell'azione del primo gol di Malonga non era riuscita a chiudere la linea di tiro dell'attaccante vicentino. Nella ripresa, poi, Mimmo era stato sfortunato protagonista dell'episodio del rigore che aveva permesso al Vicenza di portarsi in parità. Capita anche ai migliori di sbagliare. Il derby, però. è partita speciale. E tutti ci tengono a dare qualcosa in più. Figuratevi Mimmo che all'antivigilia della gara aveva detto: «Verona è casa mia, so cosa vogliono i veronesi da questa partita.
Ci teniamo tanto, tantissimo». Si era corrucciato Mimmo dopo avere procurato il tiro dagli undici metri ai vicentini. Ma lì, proprio lì, esce Maietta. Quello vero. Quello che suona la carica, asciuga le lacrime di un cuore matto e decide che non è finita, che non può finire così. Ecco allora balenare l'idea: ma si dai, a questo punto proviamoci. Il pomeriggio così non può finire. E Mimmo decide anche di sostituirsi agli attaccanti. Si butta avanti. Sente che tira il vento buono. Quello della riscossa. C'è una punizione. Va in mischia. Se sei al posto giusto, al momento giusto, magari ti riesce di fare la cosa buona. Basta un gesto per cancellare quanto fatto fino a quel momento. E Mimmo ci vede giusto. Pensa la cosa giusta. Perché va su una palla vagante. Messer Destino decide che nessuno la deve prendere.
Neppure Cacia, che avrebbe desiderato tanto siglare una tripletta da urlo. Ma la partita a Daniele aveva già dato tanto. Non a Mimmo, che segue l'onda vede la palla arrivare, non pensa più a niente. E scaraventa in porta rabbia, tanta rabbia. D'improvviso la delusione s'annacqua e svanisce. Mimmo fa dietrofront, percorre il campo di corsa, invoca la Curva. Benedice il saluto, consegna i suoi pensieri più intimi ai tifosi e al cielo, fa festa con i «butei» gialloblù. Ecco, la giornata torna ad essere perfetta. Proprio come Mimmo aveva desiderato prima del fischio d'inizio. «Mai stato meglio di Verona” aveva sussurrato prima di scendere in campo per questo derby. «Mai stato meglio» deve aver pensato quando la palla del tris gialloblù è finita in rete. Una giornata da ricordare per Mimmo. Viaggio dantesco con tanto di uscita «a rivedere le stelle». Non il Paradiso, ma il Menti. Basta e avanza per fare festa con l'Hellas. Il derby, si sa, è partita particolare. Da ricordare per una vita.
Simone Antolini
FONTE: LArena.it
Maietta: "Saremo più agguerriti del Vicenza"
Postata il 11/09/2012 alle ore 13:20
Il capitano gialloblù parla in vista della sfida di sabato: "Non è una partita come tutte le altre, è più sentita e loro vogliono far bene. Ma noi siamo pronti perché vogliamo vincere"
SANDRA' - Ecco le dichiarazioni di Domenico Maietta, durante la conferenza tenuta a Sandrà in vista della partita di sabato contro il Vicenza: "Abbiamo dato un segnale con la Reggina, ora andiamo a Vicenza per giocarcela, per vincere, perché questa squadra è nata per questo. Chi gioca non fa rimpiangere nessuno e dà il massimo. Quest'anno, rispetto alla stagione scorsa, ci sono più giocatori di qualità e siamo coperti bene in tutti i ruoli. Io capitano? Sono i cosiddetti vecchietti i capitani, non solo chi porta la fascia. Tutti ragazzi intelligenti che si mettono a disposizione e il gruppo viene automaticamente con questi presupposti.
La difesa? Si sta creando l'affiatamento giusto. E' normale che all'inizio abbiamo dovuto prendere le misure. Io mi sono trovato prima Pesoli poi Moras al fianco, mentre sulle fasce Crespo, Fatic o Martinho stanno entrando nei giusti automatismi.
Il derby? Il Vicenza è molto affiatato dopo la retrocessione. Troveremo una squadra agguerrita, vuole fare bella figura davanti ai propri tifosi. Ho visto la partita con la Juve Stabia, lottano su ogni pallone, dovremo stare attenti e farci trovare pronti. Non è una partita come tutte le altre, è più sentita ma noi siamo concentrati sul nostro obiettivo. E quello dobbiamo raggiungere.
Il mio successo personale? Ho sempre avuto voglia di arrivare, non mi interessa non essere arrivato a grandi livelli. Nessuno mi ha mai regalato nulla e per questo sono ancora più soddisfatto. Io ora voglio arrivare con le mie forze e quest'anno lo farò con ancora più voglia.
Verona città e società ideale? Mi sono trovato bene anche a Frosinone, ma non sono mai stato bene come qui. Una piazza del genere la cercavo da tempo. Mi piace la passione che si respira, che la gente ti trasmette. In altre città quando vanno male le cose, nessuno va più allo stadio. A Verona è diverso, amano la maglia e c'è una tradizione. E io mi sento un tradizionalista, proprio come i tifosi".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
Maietta cancella la Coppa e pensa al Modena
TUTTI AL BENTEGODI. Dopo la grande impresa di Genova, è stata superata quota 10.551, gli abbonamenti di un anno fa. Ora le tessere vendute sono 10.712: «Grande emozione a Marassi ma adesso comincia il campionato, quello è il nostro grande obiettivo. Sogno di andare in A con l'Hellas»
21/08/2012
Chiamatelo «effetto Marassi». La grande impresa di Coppa Italia con il Genoa ha rilanciato la campagna abbonamenti dell'Hellas. Ieri mattina, alla riapertura degli sportelli, in poche ore sono state vendute più di trecento tessere, in serata è arrivata la conferma ufficiale: sono 10.712 gli abbonamenti già acquistati dai tifosi del Verona. L'anno scorso i «fedelissimi» gialloblù si erano fermati a 10.551, quest'anno hanno fatto ancora meglio. E la campagna non è ancora finita. Il grande entusiasmo che accompagna da settimane l'Hellas è stato alimentato dalla vittoria ai rigori contro la formazione rossoblù, Mimmo Maietta si è confermato ancora una volta leader indiscusso del gruppo, con la fascia da capitano al braccio. Grinta da vendere al centro della difesa, autore di gol strepitosi nell'ultimo campionato, nella notte di Marassi Maietta si è calato anche nei panni di cecchino infallibile e ha realizzato il rigore che ha dato la vittoria matematica al Verona.
«Ci eravamo allenati in settimana - racconta il capitano gialloblù - sapevamo che la partita poteva finire anche ai rigori e così abbiamo provato e riprovato. Quando l'arbitro ha fischiato la fine dell'incontro, il mister mi ha chiesto se me la sentivo di battere e io non mi sono tirato indietro. Ho calciato bene? Non mi sono fatto impressionare, sono stato tranquillo e ho calciato come sempre. D'altronde come facevo a sbagliare? Avete visto i rigori che avevano calciato i miei compagni? Non potevo rovinare la festa...».
Sorride Maietta. La stanchezza è tanta dopo 120 minuti di sofferenza ma una vittoria così porta grande fiducia nel gruppo. «Non penso solo al risultato ma anche alla prestazione - continua - abbiamo fatto fatica all'inizio. Non per paura, forse eccesso di rispetto contro una delle migliori squadra di serie A. Poi abbiamo capito che potevamo far male, abbiamo sfiorato il gol per andare in vantaggio. Nel momento migliore abbiamo preso il gol del Genoa, su punizione, per questo mi sono arrabbiato. Siamo stati bravi a reagire, nel secondo tempo abbiamo giocato solo noi. Abbiamo pareggiato e siamo passati in vantaggio con un gran gol di Gomez. Purtroppo l'arbitro l'ha annullato incomprensibilmente, l'assistente ha detto che c'era Bjelanovic in fuorigioco. Ma cosa centrava Bjelanovic? Mah... Comunque abbiamo vinto lo stesso, si vede che era destino».
Adesso c'è la sfida con il Palermo, un'altra di A. «Beh, c'è tempo fino a novembre - aggiunge Maietta - e quando giocheremo al Barbera saremo pronti alla sfida, come abbiamo fatto l'anno scorso. Però lasciatemi dire una cosa, io non voglio snobbare la Coppa Italia ma il nostro obiettivo è un altro. Venerdì comincia il campionato a Modena, loro hanno costruito una buona squadra, vogliono partire forte in casa e quando arriva l'Hellas gli stimoli sono ancora di più. Noi abbiamo dimostrato di essere un gruppo solido e unito, i nuovi hanno già capito che questa è una squadra con ambizioni importanti, si può arrivare in alto ma bisogna lottare tutti insieme, come abbiamo fatto tante volte l'anno scorso, come abbiamo fatto a Marassi». Per inseguire questo obiettivo Maietta ha rimunciato a chiamate importanti anche dalla A, da Samp e Torino solo per fare un esempio. «Fa piacere essere apprezzati - conclude Maietta - ci sono stati anche dei contatti ma ho detto al mio procuratore che io in serie A ci voglio andare con il Verona, voglio fare qualcosa di importante con l'Hellas. Lui è stato sorpreso ma ha capito».
Luca Mantovani
FONTE: LArena.it
Maietta: "Troppo presto per i pronostici"
Postata il 25/07/2012 alle ore 20:30
"In questi giorni si lavora tanto soprattutto dal punto di vista atletico, col mister stiamo cercando di inserire al meglio i nuovi arrivi"
SANTA CRISTINA - Intensi i carichi di lavoro, ma la lucidità per essere obiettivi non manca a Domenico Maietta, più detereminato che mai in vista della nuova stagione. "In questi giorni si lavora tanto soprattutto dal punto di vista atletico, col mister stiamo cercando di inserire al meglio i nuovi arrivi. Sono stati acquistati ragazzi disponibili, è importante entrare quanto prima negli schemi del tecnico".
Venerdì il debutto contro un avversario di spessore, la Fiorentina: "L'anno scorso abbiamo cominciato con la Samp, magari incontrare un'altra gemellata porterà fortuna. Per i pronostici è ancora troppo presto, concentriamoci solo sul lavoro da svolgere in campo".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
Mimmo rimugina ancora: «Play off? Così sono ingiusti»
I PROTAGONISTI. Tanti cori e un lunghissimo applauso ai due gialloblù
Maietta pensa al futuro ma rimugina sul passato E Ferrari si commuove per l'affetto dei tifosi: «Non so cosa ho fatto per meritarmi tutto questo»
22/07/2012
Storia di applausi presenti, passati e futuri. A uno riempiono il cuore di orgoglio. A l'altro gli occhi di lacrime. Due facce della stessa medaglia gialloblù. Mimmo Maietta e Nicola Ferrari. A entrambi i tifosi hanno tributato un lungo, lunghissimo coro quando, alla presentazione della squadra in via Sogare l'altra sera, il loro nome è stato scandito dagli altoparlanti. Un boato per entrambi. Ricco di aspettative per Mimmo, pronto a cavalcare la nuova stagione con i nuovi compagni sperando di centrare l'obiettivo sfumato l'anno scorso. Amaro e troppo duro da digerire per Nicola, che in campo non ci sarà per tre anni, squalificato nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse.
LA BANDIERA. Mimmo «coast to coast» ha lasciato il segno nel cuore gialloblù. Non c'erano dubbi. Ma la riprova è arrivata puntuale. Un riferimento in campo e una bandiera per la curva. Che applauso eh Mimmo? «È uno spettacolo ogni volta che ci incontriamo. Sono senza parole, mi fa strapiacere, mi rende orgogliosissimo di essere qui». Come senti l'ambiente con i nuovi arrivi? «Come sempre dovremo essere bravi noi a inserire gli ultimi arrivati e a farli star bene. La cosa importante è che sono tutti bravi giovani con la testa sulle spalle e con tanta voglia di fare bene». Tu sei un riferimento in campo e fuori, una responsabilità? «Ma me l'assumo volentieri, per questa squadra, per questa società, per questi tifosi. Dare una mano anche nell'ambiente dello spogliatoio è un onore, lo faccio volentieri». Rifarai ancora qualche gol «coast to coast» tipo a Torino o col Varese? «Ma spero di sì, la cosa più importante è difendere, non farli fare i gol, ricordiamoci che sono un difensore. Poi chissà, il mister dice che sono matto e io ci proverò tante altre volte, tutte quelle che potrò. Lo rifarò, promesso». Hai già legato coi nuovi compagni? Qualcuno in particolare? «Ma con tutti, soprattutto con Grossi e Carrozza con i quali mi sono trovato subito a pelle». Superato l'amaro in bocca per l'anno scorso? «No, ancora non del tutto. Ci pensavo e ne parlavo anche giorni fa, a volte mi assento, penso a come è andata. Una delusione anche per tanti amici miei e tifosi giù in Calabria». Ma ti piace questo sistema di play off? «No, io l'ho sempre detto, è ingiustissimo. E non si possono fare paragoni con quando li abbiamo fatti noi in C: eravamo solo a 2, 3 punti di distacco. Quest'anno erano 10, non mi sembra giusto anche perché la B è dura e 10 punti si suda veramente tanto per farli. Io avrei fatto una finale secca Sassuolo - Verona, le squadre che se lo erano meritato di più»...
Marzio Perbellini
FONTE: LArena.it
STAGIONE 2011-12 + - =
HELLAS VERONA
Hellas Verona, Maietta: "Ho voglia di rivincita"
14.06.2012 21:16 di Federico Errante
Fonte: hellas1903.it
Qualche giorno a Barcellona, ora è nella sua Cirò Marina. Domenico Maietta è tornato a respirare l’aria di casa, anche per smaltire del tutto la delusione che ha ancora dentro, testimoniata, il 2 giugno scorso, dalle sue lacrime dopo l’eliminazione ai playoff.
“Sono tutti amareggiati anche qua dalle mie parti – dice – e ogni volta che mi domandano di quella partita dico: lasciamo stare, per favore”.
Mimmo è comunque uno che sa rialzarsi presto e che parla col sorriso. Il vento del mare calabrese soffia sul telefonino, poi si placa. Sembra aver spazzato i nuvoloni. “Ho già voglia di rifarmi – incalza – e spero tanto che il prossimo anno sia quello giusto. Tornando al campionato appena concluso, non abbiamo affrontato le ultime gare con la dovuta cattiveria. Purtroppo abbiamo avuto un calo nel momento più importante. A Varese? Lì è mancato anche l’approccio mentale giusto. Ai playoff meritavamo di passare noi, non la Sampdoria. Abbiamo disputato un campionato straordinario”.
Ti senti penalizzato dagli arbitraggi? “Sì. Anche se in una stagione ci possono stare gli errori dei direttori di gara, se ripenso a certe partite, ai soli 4 rigori fischiati a favore, mi viene da pensar male, ma non voglio farlo”.
Maietta è uno degli indiscutibili puntelli per il prossimo Hellas, un fuori mercato. “Non ho avuto contatti con Sogliano ma so che mister Mandorlini è contento che ci sia lui, sulle vicende societarie mi informo tramite internet”.
Pare che la squadra non verrà snaturata. “Mi auguro che tengano il 90 per cento di noi. Certo, gli scontenti ci sono, soprattutto quelli che hanno giocato poco, e allora è giusto che trovino altre soluzioni”.
Gibellini è, di fatto, andato via arrabbiato. “Ho visto e letto tutto. Sinceramente mi dispiace, per me è una gran brava persona, competente, sempre vicino a noi. Ma sono vicende che vanno al di là del calcio e che non conosco”.
Ci vediamo a Verona. “E come no! Mamma mia, ho voglia di rifarmi. Presto”.
FONTE: TuttoB.com
«Coast to coast», Mimmo si inventa il gol alla Maradona
ANTOLOGIA. Il centrale: «Ho lavorato mattina e sera per tornare»
Maietta rientra dall'infortunio e dopo una cavalcata solitaria di 80 metri fa una rete da incorniciare «Volevo solo segnare, dovevo riscattare Crotone»
20/05/2012
Rientra a tempi di record da un infortunio che avrebbe dovuto mettere la parola fine alla sua stagione e segna un gol da antologia. Per caparbietà, grinta, determinazione. Si fa 80 metri palla al piede, nemmeno fosse Maradona, e dopo un «coast to coast» mozzafiato piazza un tiro a giro che lascia Bressan, il portiere del Varese, a bocca aperta. Eurogol sotto la curva sud che esplode con tutto lo stadio. Pubblico in piedi in visibilio ad applaudire un capolavoro. Standing ovation a Mimmo il grande quando le squadre vanno a riposo nel primo tempo. Rientro da panico, cosa ti è saltato in testa? «Ci tenevo, dopo Crotone (due autogol ndr) volevo riscattarmi. Non vedevo l'ora di rientrare in campo e fare vedere chi era Mimmo Maietta. Volevo dimostrare che non siamo finiti, volevo fare gol e vincere davanti a questo pubblico. E non ho potuto farlo subito perché mi sono infortunato e ho dovuto aspettare tanto. Ma ce l'ho fatta».
Alla fine sembravi indeciso se passare o meno a Ferrari. «No, no, no, ero decisissimo a fare gol, nessuna indecisione. Poi per fortuna mi ha aiutato involontariamente anche Terlizzi che si è spostato a destra per coprire Nicola e mi ha lasciato lo spazio libero. Il portiere non se l'aspettava, dopo me l'ha pure detto, ci ho parlato. L'ho guardato e ho tirato». Un recupero record dall'infortunio. «Mi sono impegnato tanto, ho accelerato i tempi lavorando mattino e pomeriggio senza sosta per poter rientrare prima della fine, soprattutto col Varese. Devo ringraziare il massaggiatore Alberto Previti che mi ha rimesso in piedi e che mi ha dovuto sopportare: quando sto male sono davvero insopportabile, non l'accetto, sono fastidioso perché voglio subito tornare a giocare. Mi avevano detto che i tempi di recupero sarebbero stati lunghissimi però in due settimane ce l'ho fatta e mi sono preso la mia soddisfazione».
Anche il Verona sembra aver recuperato dopo l'Albinoleffe. «Sì, a Bergamo è andata un po' così, ma questo è il calcio. I passi falsi li abbiamo fatti noi e ora speriamo li facciano anche gli altri, io ci credo fino alla fine, fino a quando non vedo che ci sono andati gli altri in serie A, ce la metterò tutta. E con me anche i miei compagni, tutti determinati ad andare fino in fondo. E se saranno play off vorrà dire che dovremo fare altre finali come abbiamo fatto l'anno scorso. Gli altri sono obbligati a vincere. Ma pure noi, a Modena per cominciare». Il tuo gol a chi lo dedichi? «Ai miei compagni, reagire dopo Bergamo non era facile ma siamo una grande squadra, un bel gruppo e questa rete la voglio dedicare a loro. Chi gioca va in campo per dare il meglio e chi non gioca sostiene i compagni in campo. A volte giochi bene, a volta meno, come è successo a me a Crotone, ma anche grandi campioni sbagliano, basti pensare a Buffon, può succedere. L'importante è che ci sia la voglia di vincere di combattere».
M.P.
FONTE: LArena.it
Maietta: "Dimostrato che ci siamo anche noi"
Postata il 19/05/2012 alle ore 22:13
"Noi dobbiamo pensare ad arrivare a 80 punti, poi aspettiamo quello che arriva. Abbiamo reagito benissimo dopo la sfortunata partita di Bergamo"
VERONA - Già contro il Torino all’“Olimpico” aveva fatto emozionare i tifosi gialloblù con la splendida rete del 4-0. Oggi, al rientro dopo l’infortunio, Domenico Maietta riesce a ripetersi e forse a fare ancora di più: 80 metri di corsa palla al piede, destro dal limite che si insacca sotto l’incrocio dei pali e partita sbloccata. “Quando vai in anticipo in mezzo al campo spesso riesci a prendere i centrocampisti di sorpresa. Poi c’è poco da dire: ci provo. E’ andata bene, sono molto contento, è la terza volta che mi riesce. Volevo assolutamente riscattarmi dopo la prestazione con il Crotone, successivamente è arrivato l’infortunio. Ho accelerato i tempi per recuperare il prima possibile”.
Adesso l’Hellas attende i risultati delle dirette concorrenti. “Vedremo cosa succede domani. Noi dobbiamo pensare ad arrivare a 80 punti, poi aspettiamo quello che arriva. Abbiamo reagito benissimo dopo la sfortunata partita di Bergamo. Oggi giocavamo contro una grande squadra, quindi portare a casa i tre punti non era affatto facile. C'è stata dimostrazione del fatto che ci siamo anche noi”.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
Maietta: “Io e i tifosi, stesso spirito da combattenti”
Postata il 03/05/2012 alle ore 15:16
"Ciò che mi ha impressionato di più è proprio la passione incondizionata che hanno per questa maglia"
VERONA - Al Verona solamente da due stagioni, Domenico Maietta è già diventato uno dei simboli della squadra di Mandorlini. Un rapporto particolare con i tifosi che lo stesso centrale non nasconde. “Mi hanno voluto bene da subito, anche quando le cose non andavano nel migliore dei modi. E’ vero, c’è un bel feeling, forse perché sia io che loro abbiamo uno spirito da combattenti, non saprei. Sicuramente ciò che mi ha impressionato di più è proprio la passione incondizionata che hanno per questa maglia. Facile essere tifosi di una grande squadra come la Juve, il Milan o l’Inter. Loro invece sono tifosi dell’Hellas, e ne vanno fieri e orgogliosi”.
Un impatto, dunque, più che positivo. “Sicuramente! E poi anche dalle mie parti adesso, a Cirò Marina, ho portato un po’ di gialloblù. Lì mi hanno visto crescere, sanno come sono, mi conoscono. Se in riva all’Adige mi apprezzano, loro sono i primi ad essere contenti per me e a tifare per la squadra. E’ nato anche un gruppo, “Sardhellas”, che riprende il nome del nostro piatto tipico, la sardella appunto. Purtroppo quando abbiamo giocato contro il Crotone l’accoglienza non è stata delle migliori, e questo non mi ha fatto certo piacere: lì ho lasciato comunque dei bei ricordi. I fischi posso anche accettarli, gli insulti personali però faccio fatica. Forse se la sono presa per il gol dell’andata allo scadere, tuttavia non mi sembra di avere mancato di rispetto a nessuno, sono andato a festeggiare con i sostenitori scaligeri . Era pur sempre la mia prima rete, che ci ha permesso di portare a casa i tre punti proprio alla fine: una gioia incontenibile che non potevo tenere a freno”.
In effetti, dopo tanti anni conclusi a secco di gol, quest’anno il numero 22 ha già raggiunto quota tre realizzazioni. “Ho sempre cercato di segnare, anche in passato. In questo campionato è andata diversamente, avrei potuto farne anche altri. Ho capito che devo conquistarmi le cose da solo, nessuno regala mai niente. Adesso ho un obiettivo fisso in testa che mi dà ancora più carica”. Un Verona, tra l’altro, che per dieci volte ha portato a casa la vittoria nei dieci minuti finali di gara, non ultima quella di Reggio.
“Non ne parliamo, visto che al gol di Berrettoni ho addirittura rotto la foto con la mia ragazza che c’era sul tavolino! Scherzi a parte, la forza di una grande squadra è anche quella di avere una panchina che possa cambiare la partita quando le due compagini sono stanche. Il gruppo, poi, è fondamentale: difficile trovare un ragazzo negativo tra di noi, e il calcio è fatto prima di tutto di motivazioni. Il mister da questo punto di vista è bravissimo, lui è un “matto” sano, forse anche più di me. Ti dà sempre una grande forza, una grande carica. Tutto ciò che fa è sempre per il bene della squadra, quello viene prima di tutto”.
Contro l’Empoli Mimmo ha dovuto lasciare il campo a Ceccarelli per infortunio. Tutti si chiedono quando potranno rivederlo in campo. “Tornerò presto, sto facendo di tutto per essere a disposizione il prima possibile. Mi piacerebbe esserci già per il match contro l’Albinoleffe”.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
«Era fuori dai pali e mi son detto: io ci provo»
COAST TO COAST, LA PRODEZZA. Il difensore cerca di rimanere coi piedi per terra: «Abbiamo vinto, bene, ci sta anche la festa, ma io sto già pensando al derby»
Maietta non sta nella pelle per il suo gol stellare «Lo dedico ai tifosi, a tutti quelli che allo stadio ho visto ballare, urlare, abbracciarsi, se lo meritano»
13/03/2012
Poker servito con sigillo d'autore: Mimmo Maietta stravince la sfida col Toro e il mezzo derby vissuto da ex juventino. Promette ai compagni l'ennesima cena della stagione («con loro mi diverto, lo faccio con piacere») e ricomincia subito a guardare avanti, senza abbassare di un millimetro l'asticella dei sogni: «L'idea del secondo posto proprio non mi spaventa. Io spero in quello, sono abituato a pensare sempre in grande, a puntare sempre in alto», confessa candido dopo la doccia. «Come si dice? Uno cerca di puntare sempre a cento. Magari arriva a 98 sapendo però di avere dato il massimo. Io ci credo, alla fine faremo i conti».
Che ora però tornano alla grande. E potrebbero farsi ancora più soddisfacenti dopo il derby di sabato prossimo col Vicenza: «Va bene la festa, ci sta dopo questa vittoria, ma io sto già pensando alla prossima. So che i tifosi ci tengono, noi ci teniamo. È un derby, non montiamoci la testa per questa vittoria e tiriamo dritto», annuncia il difensore gialloblù. «Bisogna assolutamente fare risultato anche contro il Vicenza». Quanto alla prodezza di serata «non so esattamente cosa ho pensato in quei secondi. Semplicemente ho visto il portiere un po' fuori dai pali. Mi son detto: ci provo. Si è risolto tutto in una frazione di secondo. Lì ti può andare bene come ti può andare male...Comunque l'idea di arrivare fino in fondo ce l'avevo. Ormai lo faccio sempre. E sono contentissimo di come è andata...».
Sembra quasi di sentirli gli hurrah dallo spogliatoio: «C'è grande gioia, è vero. Non tanto per il 4-1, magari potevamo anche farne cinque ma non contano i gol, conta come hai vinto. Veramente hai fatto un gioco straordinario. Ricordo ancora la partita dell'andata. Tutti parlavano di un grande Torino, di un divario enorme tra noi e loro. E io replicavo: sì, adesso è così, Vediamo al ritorno...». Ha avuto ragione lui. Merito, magari, anche della condizione riscopertasi improvvisamente brillante: «Meno male, alla fine escono fuori i giocatori», ricorda Maietta. «È il momemto giusto. Ora abbiamo dodici finali per raggiungere il nostro obiettivo».
Segreto ma non toppo... Restano gli applausi del pubblico granata, stordito dal poker gialloblù ma ammirato dal coast to coast di Maietta con stoccata finale oltre Benussi: «Applausi che mi fanno onore. Ma il passato nella Juve non c'entra. Per me il passato è passato. Conta il Veona, conta questa maglia. Oggi penso alla grande storia del Torino e alla soddisfazione di aver segnato in una serata così importante. Mandorlini? Mi ha detto che sono matto. Ma lui mi trasmette grande fiducia. Lo sento dalla mia parte. Anche se mi sgancio mi dà coraggio». Quanto ai tifosi «ho visto gente che saltava, impazzita di gioia. Il gol è per loro. Anche perché mi dispiaceva per come era maturata la sconfitta di Genova. Era giusto restituire loro i sorriso. La metamorfosi? Forse è stata soprattutto una questione mentale. Forse quella patita là non l'avevamo giocata con la testa giusta. Qui dovevamo riscattare quella figuraccia».
FR.AR.
Maietta esalta la difesa gialloblù: «Qui non si passa»
UN BUNKER AL BENTEGODI. Cresce l'attesa per la sfida con il Gubbio: «Andiamo in campo sempre molto concentrati, abbiamo trovato un grande feeling anche con Bordin Viviamo di record? Non ci siamo ancora stancati»
17/02/2012
Casa dolce casa. Chi arriva a Verona scopre quanto sia dura la legge del Bentegodi. Un autentico fortino. Diventato ormai inespugnabile. Otto vittorie di fila. Nessuno che strappa punti ai gialloblù. L'ultima a frenare la corsa degli uomini di Mandorlini è stata la Nocerina lo scorso 21 ottobre. Merito di tutti. Merito anche di una difesa che ha scelto la via dell'ermetismo. Al Tempio non si passa. E da 340' Rafael non prende gol. Tre partite ed uno spezzone di gara a Sassuolo. Non solo: l'Hellas sta tenendo in questa seconda parte di campionato la stessa andatura del girone d'andata. E se le cose restano così, si va davvero lontano. Mimmo Maietta è il Ministro della Difesa gialloblù. Pezzo insostitubile. Per stessa ammissione di Mandorlini, uno dei «Tre dell'Apocalisse». Gli altri sono Hallfredsson e Gomez. Uomini d'oro, sui quali fare affidamento. Maietta, tre partite senza subire gol.
Così si va lontano? «La difesa c'è. E c'è sempre stata. Poi capita di 'beccare' squadre molti forti in attacco come Pescara e Sassuolo, e qualcosa devi concedere. Però noi abbiamo dimostrato anche in passato che il nostro 'fortino' è proprio la difesa. Anzi, la fase difensiva». E a proposito di fortino: nel ritorno non avete mai subito gol al Bentegodi «Meno male. Andiamo in campo più concentrati, la partita in casa la dobbiamo fare noi. Chi viene si chiude per cercare di portare via un punto. Fuori, invece, assumo un atteggiamento più coraggioso. Ma a Verona è più facile per noi». Era a conoscenza della «regola del due». Nelle ultime quattro gare casalinghe avere segnato sempre due gol e sono arrivate solo vittorie? «C'è il Gubbio? Bene, diamo conferma alla regola?». Altro dato: è dal 13 novembre che non prendete gol su azione al Bentegodi. Gli ultimi a colpire sono stati quelli del Crotone «Vuol dire che ci stiamo applicando bene, vuol dire che siamo concentrati. E' Bordin che cura la fase difensiva. Il mister ci va vedere dei filmati, evidenzia gli errori, e lavoriamo per corregerli. Il dato mi fa piacere. E spero adesso di non prendere gol nemmeno su calci piazzati».
Otto vittorie di fila, sempre al Bentegodi, sono statistica importante «Quest'anno viviamo periodi di?record. Otto vittorie di fila, otto vittorie in casa. Spero di poter continuare ancora a lungo così e migliorare questo risultato». Veniamo ai confronti: alla sesta di ritorno avete raccolto gli stessi punti dell'andata: esattamente dieci. La tendenza resta quella allora? «È difficile fare sempre le stesse cose. Ma se facciamo come all'andata, vuol dire allora che possiamo arrivare secondi. E oggi questa situazione può permetterci di sognare». Tornando alla difesa avere fatto addirittura meglio. Incassando solo cinque gol rispetto agli otto dell'andata «E allora vuol dire che l'atteggiamento, il comportamento, l'approccio e le scelte del mister sono queste giuste. Anzi, sono pure migliorate. Visto che i numeri dicono proprio questo».
Maietta, la quarta miglior difesa del campionato può essere il lasciapassare per il sogno?. «Sì. Una difesa forte non regala mai bugie. E chi prende pochi gol, alla fine si piazza sempre là sopra. Torino e Sassuolo sono in testa e hanno le migliori difese della B». Occhio al Gubbio però. Andamento disastroso in trasferta ma fin qui, in tre partite giocate, il Verona ha incassato due sconfitte ed un pari. «C'è un tabù da sfatare. Questa è la quarta volta che giochiamo contro di loro. Giochiamo in casa, davanti alla nostra gente. È arrivato il momento giusto per fare risultato. L'anno scorso hanno trovato la stagione d'oro e hanno vinto il campionato come primi. Ma quest'anno, all'andata il pareggio di Gubbio non ha detto la verità su quanto visto in campo. Meritavamo di più. E adesso cercheremo di rifarci in casa». L'ultima: le è piaciuto essere stato incluso da Mandorlini nei «Tre dell'Apocalisse»? «Mi fa solo che piacere. Sono solo belle parole. E se escono dalla bocca del mister, ancora di più?».
Simone Antolini
Maietta, sorpreso? «No, ho sbagliato chiedo scusa a tutti»
FACCIA A FACCIA. Mimmo smascherato dalle riprese televisive, racconta com'è andata: «Sono stato provocato, mi hanno pure sputato addosso, sono stati più furbi. Niente alibi, quel gesto non fa parte del mio modo di essere»
14/12/2011
Se n'è rimasto a casa tutta la domenica. Poca voglia di parlare, poca voglia anche di uscire a fare quattro passi. Mimmo Maietta ha atteso la sentenza in silenzio. «Sapevo di aver commesso un errore, prima di lasciare lo stadio qualche compagno mi aveva già avvertito che le telecamere avevano ripreso l'episodio. Mi spiace molto, le persone che mi sono state vicine negli ultimi giorni sanno come mi sento in questo momento. Anche se la colpa non è tutta mia, ci tengo a dirlo». Guardarsi indietro serve a poco, anche se aiuta a capire meglio. «I giocatori dell'Albinoleffe mi hanno provocato per tutta la partita. Ho sempre fatto finta di niente. Hetemaj mi ha detto di tutto, ho fatto finta di non aver sentito. Poi mi ha dato due cazzotti nel fianco, senza farsi vedere. E mi ha sputato due volte sul collo. Vi sembra un comportamento corretto questo? Non so perchè, ma in tanti si sono accaniti contro di me sabato. Per carità, ho sbagliato. Altri però probabilmente hanno più colpe di me».
Mimmo è un ragazzo sveglio, sa di non essere del tutto innocente. Le immagini parlano chiaro, anche se non raccontano i retroscena di quel momento. Voci provenienti dalle scalette che portano al campo pare abbiano rivelato di un disegno preciso per innervosire certi ragazzi dell'Hellas, fra cui Maietta. Sussurri confermati anche da qualcuno dell'Albino, in fondo molti giocatori sono anche amici. Qualcosa si dicono. Prima, durante e dopo la partita. Ricostruire l'antefatto non scagionerà Mimmo, ma un ricorso ben articolato e qualche attenuante potrebbero ridurne lo stop.
Pomeriggio paradossale il suo, compresa quell'ammonizione incassata nel primo tempo e dispensata dall'arbitro più «per dare un segnale alla gara e placare gli animi» che per effettiva scorrettezza. Così qualcuno ha udito lungo il tragitto che dal prato del Bentegodi conduce agli spogliatoi. Una decisione forzata che avrebbe condizionato Filippo Merchiori di Ferrara nel non punire Maietta per la manata ad Hetemaj nel concitato finale. «Mai mi era capitato di prendere tre giornate, mai neanche mi era successo di reagire così. Mi conoscete, sono un difensore duro ma leale. Chiedete a tutti gli attaccanti che ho trovato in tanti anni di carriera. Ve lo confermeranno. Mi piace entrare deciso, guardare in faccia il mio avversario sempre però cercando di essere corretto. Soprattutto per questo sono incazzato nero».
Gli rode il fegato, anche solo a ripensarci. Proprio adesso, nel pieno di una stagione che ha consacrato Mimmo fra i migliori difensori del campionato. «Per non perdermi neanche una partita sto cercando di curarmi il più possibile, attento ad ogni particolare. Arrivo al campo due ore prima, me ne vado per ultimo. L'anno scorso ho subito tre stiramenti in poco tempo, devo cautelarmi. Ci tengo a questo progetto, mi sono innamorato di Verona e del Verona. Per questo restar fuori brucia ancora di più». Si rifarà, il tempo non gli manca. Cinque anni di contratto ed un premio per la serie A chiesto e ottenuto quando l'Hellas era vicino alla C2 e lontanissimo dalla serie B. Salterà Varese, Modena e Pescara. Tornerà contro la Juve Stabia, il 21 gennaio.
«Ho fiducia nella squadra, possono continuare con questo passo anche senza Maietta. Voglio tornare il prima possibile, magari anche più forte. Lavorerò duro, tutti i giorni. Continuerò ad arrivare per primo e ad andarmene per ultimo. Chiedo scusa ai tifosi, fra me e loro si è creato un feeling straordinario che non voglio venga anche soltanto intaccato da questa brutta parentesi. Verona mi è entrata dentro, sempre di più. Adesso mi auguro solo che questi giorni passino in fretta. Il campo mi manca già».
Alessandro De Pietro
«Non può morire un bimbo perché è crollato un ponte»
DOMENICO MAIETTA
24/11/2011
Sfogliando la vita di Domenico Maietta. Mimmo per gli amici. Tra politica, ricordi, solidarietà e sogni. Il calcio? Una piccola parentesi per questa volta. Sul tavolo dell'Eno 07 il nostro giornale. Scorrono le pagine. Più veloci ancora i pensieri del difensore del Verona. Futuro da diggì forse. «Perché - dice - il calcio non lo mollerò mai. E qui vorrei mettere radici».
Andiamo con ordine. Parliamo di politica? Il primo titolo è: «Monti: riforme incisive»...
«Mi auguro che il governo di transizione permetta alla classe politica di trovare il giusto assestamento. Sarà fondamentale arrivare al voto con grande consapevolezza da parte di tutti. L'Italia ha bisogno di chiarezza e gente responsabile».
Quanto la impegna la politica?
«Sono un osservatore. Non distaccato. Mi considero di destra. Ero un «finiano». Mi piacevano i suoi principi, i suoi ideali. Poi, però, sono rimasto deluso».
Dovesse scendere lei in politica, quale slogan sceglierebbe per fare breccia nell'elettorato?
«Più lavoro e meno tasse».
Maltempo al Sud, muore un bambino di dieci anni...
«Ho visto che è caduto un ponte. Molte strutture andrebbero riviste. Pensavo che il problema colpisse soprattutto noi del Meridione. Ma dopo quello che è successo a Genova, siamo tutti coinvolti».
Altro titolo: Università, ricercatori sul piede di guerra...
«E ci risiamo. Gli 'illuminati' devono emigrare altrove per essere ascoltati. Qui in Italia non hanno voce. E la fuga dei cervelli continua. L'inventore del microchip è italiano. Ma per trovare sostegno è stato costretto ad emigrare in America dove è tenuto in grandissima considerazione. Le cose dovrebbero cambiare. Ma non so se accadrà mai».
Lei ha mai pensato di frequentare qualche corso universitario?
«Certo, vorrei fare farmacia. Mi 'stuzzica' la medicina. Ed un giorno vorrei aprire una farmacia tutta mia insieme alla mia fidanzata Angela».
Quanto avrà finito con il calcio però...
«No, io il calcio non lo mollo. Qui a Verona ho sposato un progetto. E voglio arrivare il più in alto possibile con questa squadra. Poi, però, non farò certo l'allenatore. Magari il dirigente, il direttore generale. E farlo all'Hellas sarebbe il massimo».
Premio 12 Apostoli. Premiati Gramellini e Olmi. Passa un messaggio: «Finita l'epoca della volgarità. Ora riscopriamo lo spirito».
«Sarebbe una bella cosa visto che viviamo strade di violenza. La gente si ammazza per un parcheggio o per una precedenza non rispettata. Purtroppo siamo figli dei nostri tempi. Problemi di lavoro, frustrazione e rabbia conseguente. Dobbiamo fare tutti un passo indietro».
Mimmo, lei l'ha vissuto il disagio giovanile?
«Non io direttamente. Ma molti miei amici. La droga ti prende e ti ruba l'anima. Ma il mio desiderio di fare il calciatore è sempre stato più forte di tutto. Avevo paura di infrangere un sogno. E ho rigato dritto».
Ha frequentato cattive compagnie?
«Uno dei miei migliori amici è stato arrestato per rapina a mano armata. Ho sofferto molto. Ma chi ha preso la strada sbagliata mi ha sempre tenuto lontano. Credevano nel loro riscatto attraverso di me. E mi spingevano lontano dal loro mondo».
Amici. Uno?
«Pino. Non c'è più. Un incidente in moto se l'è portato via. E allora io mi sono tatuato sulla pelle il suo ricordo. Ho scritto questa frase: gli assenti non sono degli invisibili, ma tengono i loro occhi pieni di gioia fissi nei nostri colmi di lacrime».
Ci pensa spesso a Pino?
«Lui sta bene, e ci guarda da lassù».
Passiamo ad altro argomento. "Il sociale? Qui s'investe poco". Lei?
«Se faccio qualcosa per gli altri non voglio pubblicità. Lo faccio e basta. Per i bambini soprattutto. Purtroppo si sta combattendo una lotta durissima contro il tumore. Il male del nostro secolo. Sarebbe bello debellarlo».
Mimmo, dopo il suo gol, che cosa è cambiato?
«È cambiato che Cirò Marina, il mio paese d'origine, è diventata enclave veronese in terra di Calabria. I miei compaesani tifano tutti per noi. Un esempio: il nostro piatto tipico è la 'sardella', una speciale di caviale dei poveri. Da quando ho segnato lo hanno ribattezzato 'sardhellas'. Non pensavo mi volessero così bene».
Senta Maietta, i giornali sono pieni zeppi di una parola: crisi. Ma voi, classe notoriamente agiata, la vivete sulla pelle?
«Facciamo un distinguo: se un calciatore invece di percepire cinquantamila euro ne porta a casa ventimila al mese non può permettersi di parlare di crisi. Io comunque l'ho vissuta attraverso la mia famiglia. Mio padre per vent'anni è stato cassaintegrato. Mia madre fa la maestra e prende mille euro al mese. E poi ci sono gli amici. C'è chi non ha dieci euro per uscire nel week end. E ricordo che mio padre si faceva prestare i soldi per prendere il treno e venire a trovarmi a quando ero a Torino».
Il suo compagno Russo intanto dice che con la Reggina "non mancheranno gli stimoli"
«Dobbiamo fare qualcosa di grande e di importante per capire chi siamo. E io con i piedi per terra non ci voglio proprio stare.
Perché voglio arrivare a conquistare quella maledetta... Beh, avete capito cosa».
Spettacoli: Fiorello supera i 12 milioni e «schiaccia» il Grande Fratello...
«Fiorello è il numero uno insieme a Bonolis. Il Grande Fratello non lo guardo. Stanno sempre a piangere o litigare. Il mito? Totò».
Dovesse partecipare lei ad un reality?
«L'Isola. Dei non famosi però. Perché non mi ritengo certo una celebrità».
Un premio a chi lo darebbe?
«A mio padre. Ha dato l'anima per me. Ma oggi lo stiamo ripagando. Mia sorella Floriana è avvocato apprezzato. E io cerco di farmi largo. Per papà, la famiglia, me stesso e l'Hellas».
Simone Antolini
Maietta, c'è un guerriero nell'area gialloblù
INSOSTITUIBILE. Ha giocato tutte le partite, adesso ha la febbre ma non vuole mancare nella partita di Bari. «Sono cresciuto dentro, a Verona mi trovo benissimo». «Dobbiamo costruire una difesa molto solida e arrivare bene a gennaio. Lì si decide il campionato. Il numero 22 sulla maglia? Quel giorno è nata Angela»
05/11/2011
Insostituibile. Perché un altro difensore così il Verona non ce l'ha. Si sente a casa Mimmo Maietta. Un contratto fino al 2016 firmato da poco, il matrimonio con Angela in arrivo, un posto fra gli intoccabili, mesi da probabile protagonista. Basta fare in fretta.
«Dobbiamo costruire una difesa bella solida, arrivare pronti a gennaio. Il campionato inizia a decidersi in quei mesi. E i successi li costruisci dalle basi. Prendere pochi gol sarà fondamentale». Di sicuro il Verona si sta godendo il miglior Maietta di sempre, dai recuperi prodigiosi alle folate in avanti quando la partita entra nei momenti più caldi. «Anche a Crotone e Frosinone ho giocato buone annate, ma ora sono cresciuto dentro. È vero, così bene non mi sono mai sentito. Adesso all'allenamento arrivo dieci minuti prima e me ne vado dieci minuti dopo. Curo di più certi particolari, una volta non lo facevo. Merito anche dell'ambiente, in una piazza come questa ti viene naturale dare il meglio».
La A è un pensiero fisso, anche se non necessariamente immediato. Un punto d'arrivo che Mimmo ha spesso sfiorato. «Ci sono andato vicino più di una volta. Potevo firmare per squadre di A, ma il timore di non giocare mi ha sempre frenato. E poi il massimo sarebbe arrivarci con le proprie gambe, con una promozione sul campo e non perché una società ti compra».
Piove, l'allenamento del mattino a Sandrà è appena finito. Mimmo ha trentotto di febbre e un po' di medicine in tasca. Malanno passeggero, niente per uno come lui. Soprattutto prima di una partita difficile come quella col Bari. «Stanno bene, hanno una rosa competitiva. Per loro però giocare in casa non è facile. Noi ci proveremo, non ci sentiamo inferiori a nessuno. L'abbiamo già dimostrato, anche con le più forti. Importante è rimanere ambiziosi e provare ad arrivare il più in alto possibile. La classifica è corta, per ora basta restare incollati a certe posizioni».
Maietta guarda anche più in là. «A tanti di noi la B sta stretta. Penso ad uno come Hallfredsson, a Gomez, a Ferrari, a Rafael. E ai nostri giovani. Così bravi non ce ne sono in giro, ve lo dico io. Vedi Tachtsidis, dove lo trovi a vent'anni uno con quella forza?». Presente e passato. A casa Mimmo conserva maglia e scarpette di Zinedine Zidane, preziosa eredità dei tempi juventini. Uno giovane promessa, l'altro stella affermata. «È tutto nella mia stanza dei ricordi, partendo dal settore giovanile della Juve per arrivare al Verona. Ma voglio aggiungerci tanto altro, di posto ce n'è ancora parecchio».
Occasioni da cogliere al volo, anche aggrappandosi alla scaramanzia. C'è un numero che più di altri accompagna la sua vita, quel 22 che porta sulle spalle. «Il giorno 22 è nata Angela, con il Verona sono stato promosso alla ventiduesima presenza. Mi ha sempre portato fortuna». Non a caso il 22 (giugno) è anche la data più probabile del suo matrimonio. Più che alle nozze però i pensieri di Mimmo corrono al prossimo ostacolo. «Ci serve una prestazione di carattere, quello ci ha aiutato molto con Cittadella e Brescia. Non molliamo mai noi. Sarà così a Bari e fino all'ultima giornata. Parola mia».
A.D.P.
«Faccio gli scongiuri ma contro Zeman ho sempre vinto»
MIMMO MAIETTA
25/08/2011
Senza mezzi termini, risoluto come gli capita anche in campo. D'accordo, c'è prima il Pescara. Mimmo Maietta però guarda oltre, forse anche troppo. È al nono campionato di serie B, un veterano con l'entusiasmo del ragazzino. Pronto a tuffarsi nella mischia con l'animo del gladiatore.
Maietta, che rapporto ha con la prima di campionato?
«Discreto, ho vinto ma anche perso. Mi piace però ricordare l'inizio della stagione 2009, al secondo anno di Frosinone, quando partimmo forte con quattro vittorie e tre pareggi nelle prime sette. Quando cominci bene hai già fatto molto».
Il Pescara per di più non è un avversario come gli altri per l'Hellas…
«Lo so bene, io non c'ero ma per molto tempo ho respirato le amarezze e gli strascichi di quella finale playoff. Bisogna subito fare risultato, abbiamo una bella occasione e dobbiamo sfruttarla».
È più facile adesso giocare contro le squadre di Zeman?
«Faccio tutti gli scongiuri del caso, ma contro Zeman io ho sempre vinto. Il suo è un gioco offensivo, ma che dà molte possibilità agli attaccanti avversari. Zeman però avrà capito gli errori del passato. Non credo sarà spregiudicato come una volta. Il Pescara non avrà grandi nomi ma è pieno di giovani validi e con tanta voglia di emergere. Così come li vuole Zeman. Attenzione».
Il Verona può già correre come quel Frosinone?
«Non è utopia, lo vedo come un obiettivo realistico. Le prime cinque partite sono alla nostra portata. Ce la possiamo fare benissimo».
Vista a bocce ferme, che serie B sarà?
«La B è sempre strana, l'ho imparato sulla mia pelle. Troveremo squadroni come Samp, Torino, Bari, Reggina. Tante società che d'estate hanno tutto per andare in A ma che a volte non riescono ad arrivare nemmeno ai playoff. Fra Prima Divisione e serie B non c'è molta differenza, così come fra B e serie A. Il punto è questo. Guardate quel che è successo al Novara, al Cesena, al Crotone, al Varese. Abbiamo il vantaggio di essere già un gruppo, non è poco. A gennaio poi capiremo se il Verona dovrà accontentarsi della salvezza o potrà ambire a qualcosa di più. L'anno scorso qualcuno rideva, altri mi prendevano per pazzo quando eravamo penultimi ed io parlavo di promozione e di playoff. Ho avuto ragione io, ma non è finita».
Significa che il Verona può lottare anche per la serie A?
«Perché no? La serie A è il grande obiettivo della mia carriera. Prima o poi ce la farò. E il Verona mi sembra proprio la società ideale per alimentare questo sogno. Andiamoci piano, ma non poniamoci limiti».
A.D.P.
FONTE: LArena.it
Hellas, Maietta: "Queste gare sono utili per migliorare l'intesa"
Il difensore calabrese interviene dopo lo scialbo pareggio ottenuto contro il SudTirol
04.08.2011 09:30 di Alberto Pecchio
"Siamo reduci da due giorni caratterizzati da grandi carichi di lavoro, giustamente c'è molta fatica nelle gambe. Queste gare permettono di fare esperimenti e perfezionare l'intesa, importa più il modo di stare in campo che Il risultato". Questa la prima analisi di Domenico Maietta dopo il pari a reti bianche contro il Sudtirol.
"Speriamo di entrare in forma prima degli altri - prosegue il difensore - battute a parte, sfruttiamo ogni occasione per crescere di condizione. Alla distanza gli allenamenti porteranno i loro frutti, mi auguri di partire forte. La sfida col Vicenza ci consentirà di entrare subito in clima campionato, conosciamo l'importanza del derby per la nostra città. Ho sempre creduto nelle potenzialità di questa formazione, mi auguro che il Verona sia la sorpresa della stagione".
FONTE: HellasVerona.it
HELLAS VERONA
Hellas Verona, Maietta: "Mi aspetto una grande stagione"
18.07.2011 20:07 di Federico Errante
Fonte: Tuttohellasverona.it
Anche Domenico Maietta si è intrattenuto con la stampa al suo arrivo al raduno dell'Hellas Verona. Ecco le sue impressioni: "Sono contento della riconferma dell'intero reparto difensivo della scorsa stagione, abbiamo fatto bene e ci conosciamo a meraviglia. Squadre come Cesena e Novara hanno cambiato pochissimo dalla promozione in serie B e sapete tutti come è andata a finire. Con i giusti innesti potremo fare molto. Mi aspetto di fare un grande campionato, di partire bene e finire bene".
FONTE: TuttoB.com
STAGIONE 2010-11 + - =
Hellas Verona, Maietta: "Con la Salernitana finale di tutto rispetto"
09.06.2011 10.38
E' stato uno dei leader all'interno dello spogliatoio dell'Hellas Verona e ora Domenico Maietta carica i suoi in vista della difficile finale play off contro la Salernitana: "Io ho sempre creduto ai play off. Il mio obiettivo è fare il salto di qualità con il Verona. Ora dobbiamo pensare ai campani: sarà una finale di tutto rispetto. La Salernitana è una squadra tosta, ma del resto quando si arriva ai play off nessun avversario è facile da affrontare".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
HELLAS, MAIETTA: "VOGLIO DARE QUALCOSA DI IMPORTANTE A VERONA"
"Voglio vincere per mettere la firma in questa meravigliosa società"
09.06.2011 10:30 di Alberto Pecchio
Il Verona ha scoperto il suo tesoro. Un difensore sicuro negli anticipi, imbattibile nei contrasti ed un leader nella retroguardia. Questo è l'identikit di Domenico Maietta. Il "kaiser", forma con Ceccarelli una delle migliori coppie di centrali difensivi della Lega Pro. E' sceso di categoria per sposare in toto il progetto Verona. Dopo un'inizio di stagione altalenante, a causa di fastidiose noie muscolari, la forma è arrivata. I tifosi del Verona si leccano i baffi. E lui si gode il momento. Ecco le sue dichiarazioni, rilasciate al quotidiano Leggo.
IL TRAGUARDO "Questa finale l’abbiamo davvero sognata, voluta, desiderata. E adesso possiamo giocarla. Lo faremo con una grande squadra che è arrivata meritatamente a giocarsi questa sfida. Fa niente che sia la Salernitana, piuttosto che l’Alessandria. Questo importa poco. La cosa più importante è stringere i denti ancora di più e dare il 110 per cento per raggiungere l’obiettivo".
PERICOLO GRANATA "E’ una finale, ragazzi. Loro saranno motivatissimi ma noi pure. La Salernitana ha giocato gran parte del campionato in una situazione societaria difficilissima. Questo ha cementato il gruppo e ha creato collante anche con i tifosi. Ma noi non siamo da meno. Abbiamo passato di tutto quest’anno. Anche noi ci siamo uniti nelle difficoltà. E poi aggiungo: vincere un campionato a Verona non è come vincerlo a Salerno. Qui è più bello".
NO CECCA NO PROBLEM "Luca è un uomo determinante, molto importante per noi. Ma sarà rimpiazzato da ottimi giocatori. Che sia Abate o Vergini, non c’è problema. L’importante è far capire subito che a Verona non ci sarà scampo per gli avversari.
INNAMORATO DELL'HELLAS "Voglio veramente dare qualcosa d’importante a Verona. Voglio vincere il campionato per mettere la mia piccola firma sulla storia di questa meravigliosa società".
SALERNO CALDA "Poco importa. Non me ne frega nulla dell’ambiente. Siamo su un campo da calcio, mica in guerra. Personalmente non sarò minimamente toccato da quello che troveremo a Salerno".
PRIMO PIANO
HELLAS, MAIETTA SI VESTE DA TRASCINATORE: "SIAMO UNA SQUADRA DI CARATTERE, QUESTA E' UNA PIAZZA DA A"
18.05.2011 11:00 di Redazione TuttoHellas
Domenico Maietta crede fortemente nel suo Verona, ci ha sempre creduto: "Non ho mai pensato a Verona come a una piazza da serie C. Ho accettato l’Hellas - dichiara a Leggo Verona - come si può fare con una nobile decaduta in serie B. Per questo, quando ho firmato il contratto triennale con la società ho detto: il premio me lo date, ma solo il giorno in cui arriviamo in serie A". L'Hellas ha un segreto e Maietta lo indica nello spogliatoio: "Ho giocato in tante squadre, ma l’armonia che ho trovato qui è stata eccezionale. Siamo proprio un bel gruppo, le difficoltà ci hanno cementato e fatto crescere. Una squadra senza carattere - precisa Maietta - non fa 32 punti nel ritorno. Abbiamo pagato, questo sì, il brutto inizio di stagione. Ma poi il nostro valore è venuto fuori. Siamo una squadra vera, che ha tanti valori al suo interno". Ora la semifinale con il Sorrento: "E' una squadra temibile, ma arrivati a questo punto - analizza Maietta - qualsiasi avversario va bene. Sono gare delicate, dobbiamo stare attenti, concentrati, sapendo che la partita durerà 180 minuti. Abbiamo due settimane per prepararci. E la mia scommessa la voglio vincere".
ALTRE NEWS
Hellas Verona, Maietta: "A Sorrento per giocarcela"
17.05.2011 13:30 di Nicolò Schira
"Sfidare il Sorrento era il nostro primo obiettivo. Ce l'abbiamo fatta e siamo molto contenti. Adesso andiamo là e ce la giochiamo". Sono queste le parole, riportate dal quotidiano l'Arena, di Mimmo Maietta dopo il pari di Crema che è valso agli scaligeri l'accesso ai play-off.
Il difensore ha poi parlato della fantastica cavalcata che ha permesso ai gialloblù di raggiungere un obiettivo che solo qualche mese fa sembrava un miraggio. "A un certo punto del torneo ai play off non ci credeva più nessuno. Magari è meglio così: arrivando agli spareggi di slancio possiamo giocarceli meglio". Riguardo alle sfide dei play-off, Maietta ha le idee chiare: "Saranno quattro finali".
FONTE: TuttoHellasVerona.it
ALTRE NOTIZIE
Hellas Verona, Maietta: "La sfida al Sorrento il nostro primo obiettivo"
17.05.2011 14.06 di Elisabetta Zampieri
Dopo aver raggiunto i Play Off di Prima Divisione grazie ad una straordinaria rimonta in campionato ora l'Hellas Verona dovrà vedersela con il Sorrento per accedere alla finale promozione. Ecco le dichiarazioni rilasciate dal difensore Domenico Maietta al quotidiano L'Arena riguardo il prossimo avversario dei gialloblù: "Sfidare il Sorrento era il nostro primo obiettivo. Ce l'abbiamo fatta e siamo molto contenti. Adesso andiamo là e ce la giochiamo. A un certo punto del torneo ai play off non ci credeva più nessuno. Magari è meglio così: arrivando agli spareggi di slancio possiamo giocarceli meglio. Saranno quattro finali".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Hellas Verona, Maietta: "Sempre in campo per i tre punti"
06.05.2011 21:40
Quella col Lumezzane sarà l'ultima gara casalinga per l'Hellas Verona in campionato, ma Domenico Maietta si augura di tornare in campo al "Bentegodi" altre volte in questa stagione: "Pensiamo alla prossima sfida che è molto delicata. Una vittoria a Pavia avrebbe permesso altre prospettive, bisogna comunque sempre scendere in campo per centrare i tre punti, con consapevolezza dei propri mezzi. Servono calma ed attenzione".
L'1-1 di domenica scorsa ha lasciato un pò di amarezza in tutto l'ambiente: "Potevamo fare meglio, è andata come è andata. Gli errori ci stanno, li commette solo chi gioca. Tutti possono sbagliare, l'importante è lavorare su questi episodi".
Scontata la squalifica, tornerà a disposizione Nicola Ferrari: "L'ex Albinoleffe ha dimostrato il proprio peso specifico per la squadra, non dimentichiamo che una grossa mano può arrivare pure da chi siede in panchina. La freschezza dei compagni è talvolta indispensabile, ricordo Pichlmann con lo Spezia".
In chiusura, un appello da parte del centrale calabrese: "Chiedo a tutti i tifosi ed agli appassionati di venire allo stadio per sostenerci e darci una mano, col loro contributo possiamo arrivare in fondo. Questa maglia me la sento cucita addosso sin dal primo momento, voglio fare bene con l'Hellas".
FONTE: HellasVerona.it
Orgoglio Maietta: «Questo Verona ha tanti leader»
IL PERSONAGGIO. Un punto di riferimento nella difesa di Mandorlini. «Tutti dobbiamo essere importanti per la squadra L'ho sempre saputo, prima o poi saremo arrivati qui Ora non possiamo fermarci, l'Hellas merita di più»
01/04/2011
C'è una nuova casta all'Hellas. Quella dei leader. Tutti ne fanno parte. O almeno, questo è il pensiero di Domenico Maietta. Il difensore arriva da un passato di campi minati. La paura non lo spaventa più. La missione è sempre quella di farsi trovare pronti quando arriverà l'ora del riscatto. Che per il Verona, forse, potrebbe essere vicina. In questi giorni di pausa e di allenamenti senza patemi, c'è anche il tempo per ragionare sul futuro immediato dell'Hellas. Domenica di relax, poi la Salernitana al Bentegodi. Quindi il Sorrento, e alla vigilia di Pasqua la Spal del «nemico amico» GianMarco Remondina. Per concludere in bellezza con Pavia, Lumezzane e Pergocrema. E Maietta? Prende tutto con filosofia. Massima trasparenza di pensiero. Una punta di orogoglio, che non guasta mai. E la voglia di chiudere in gloria la stagione.
VIETATO FERMARSI. «Sapevo ? ammette il difensore ? che prima o poi saremo arrivati qui. Ora, però, non dobbiamo fermarci. Il Verona merita di più, deve ambire a qualcosa di più. Io penso anche al terzo posto. Perché non provarci? Abbiamo il dovere di chiudere il campionato nel miglior modo possibile». E poi si vedrà. Andrea Mandorlini, intanto, tiene tutti sulla corda. E quando c'è da bacchettare, il tecnico ravennate non si tira indietro. Maietta è tutt'altro che stupito. «Il mister scherza, ci sa fare con il gruppo. Riesce anche a mantenere la giusta tranquillità. Ma quando c'è da bacchettare qualcuno, non si tira certo indietro. Credo lo abbia fatto, comunque, sempre in maniera signorile. È una persona di carattere, e pretende massimo impegno da tutti. Credo che il suo atteggiamento possa essere di stimolo per tutti». Il passo successivo? «Creare una squadra di leader ? ammette Maietta -. Tutti dobbiamo renderci conto di poter essere importanti in ugual misura per il Verona. Tutti dobbiamo sentirci responsabilizzati. Credo, comunque, che la squadra abbia già capito quello che deve fare. E in campo si vede. Magari siamo arrivati in zona playoff in ritardo rispetto alle molte aspettative. Ma l'importante era esserci. Volevamo lanciare un segnale, e ci siamo riusciti».
LA PARTITA DELLA VITA. Dunque, dopo il pari di Bassano il Verona è atteso da un trittico infernale. Maietta preferisce non andare troppo lontano con i pensieri. «Non penso al trittico, ma alla Salernitana. Abbiamo un solo obbligo: non sbagliare questa partita. Affrontiamo una concorrente nella corsa alla serie B. E non potremo concedere nulla. Io dico che quella con la Salernitana potrebbe essere considerata la partita della vita. O meglio: dovremo prepararla come se fosse tale. Massima concentrazione, voglia di dare tutto, e di non lasciare nulla di intentato. Il tempo stringe e i margini di errori si assottigliano. Per questo è necessario farsi trovare lucidi al momento giusto».
CAMBIO DI MENTALITÀ. Il difensore non è d'accordo, invece, con chi osserva che il Verona nella prima parte della stagione non fosse animato della giusta mentalità. «Non è vero ? spiega Maietta -. La mentalità vincente non ci è mai mancata. Probabilmente non ci riusciva di esprimerci al meglio. Inizia la partita, sei convinto di poter dare tutto, invece scopri di essere bloccato. I risultati non ti premiano, e tutto si fa più difficile. Il merito nostro e di Mandorlini è stato anche quello di lavorare su questo aspetto. Con pazienza e calma abbiamo riscoperto i valori più importanti di questa squadra. E quando vinci ti convinci di essere anche sulla strada giusta. Oggi, magari, risulta più facile dare libera espressione al nostro modo di interpretare la partita. Ma non ci possiamo certo illudere di avere raggiunto il livello ottimale di prestazione. C'è da fare ancora molto. E non possiamo far registrare nessun passo all'indietro. Ed è proprio per questo motivo che contro la Salernitana non dovrà scendere in campo un Verona al top, ma una squadra che sappia dare il 150 per cento delle proprie potenzialità. Dobbiamo chiedere sempre il meglio a noi stessi. Perché proprio il meglio che ci chiede la gente che da sempre ci segue. E a proposito di tifosi e città: sapevo che Verona era grande. Ma il calore che gante ci sta trasmettendo in questi giorni di battaglie è davvero unico».
Simone Antolini
FONTE: LArena.it
Hellas Verona, Maietta: "Tutti siamo dei leader"
30.03.2011 18:30
Nel commentare il pari esterno colto dall'Hellas Verona in quel di Bassano, Andrea Mandorlini ha parlato della presenza di pochi giocatori dalla forte determinazione all'interno del collettivo, puntando quindi l'obiettivo sulla compattezza come elemento fondamentale per poter risalire la china. "Il mister conosce bene gli elementi a disposizione, se ha espresso determinate posizioni evidentemente ha notato qualcosa che non andava. Cerco di mettere in campo la mia esperienza, tentando di spronare compagni che hanno carattere. Tutti siamo dei leader, qui c'è un bel gruppo ed è una cosa rara". Questa l'analisi di Domenico Maietta, intervenuto alla ripresa degli allenamenti di fronte a taccuini, microfoni e telecamere.
La sosta in programma per la Prima Divisione dovrebbe essere sfruttato al meglio: "Me lo auguro, in passato dopo i turni di riposo ci sono stati mezzi passi falsi, nonostante arrivassimo da successi. Ricarichiamo le batterie per poi pensare alla Salernitana. A seguito della gara interna col Gubbio abbiamo capito di dover dare una svolta e mettere qualcosa in più. Il match d'andata coi campani non andò bene dal punto di vista del gioco e dell'approccio, ora le cose sono cambiate. L'avversario è agguerrito, possibili penalizzazioni a parte si tratta di una formazione attrezzata".
A pochi istanti dall'1-1 giallorosso, domenica il centrale calabrese ha rincuorato Vergini: "Il calcio è fatto anche di errori. Santiago si è comportato comunque bene, La Grotteria è stato più bravo grazie alla sua esperienza. L'argentino è giovane e può dare un grande contributo".
Ad inizio campionato l'ex Frosinone si promise di raggiungere la Serie A nel giro di tre stagioni: "E' una scommessa fatta col mio procuratore ed i dirigenti. Voglio levarmi di dosso la Prima Divisione perchè non ci appartiene".
FONTE: HellasVerona.it
17 Agosto 2010
Maietta: "Verona è una mia sfida personale"
"Ho trascorso diversi anni in cadetteria, facendo un passo alla volta vorrei arrivare più in alto possibile"
SANDRA' - Prime sedute di lavoro e prime parole da gialloblù per Domenico Maietta, presentato alla stampa nel pomeriggio di martedì. Il centrale calabrese ha raccontato di fronte a microfoni, taccuini e telecamere le motivazioni che l'hanno portato a scegliere il sodalizio di Via Torricelli: "La decisione di venire a Verona nasce dall'importanza della piazza e dal prestigio della società. Ho accettato mettendo alle spalle diverse offerte provenienti dalla Serie B: si tratta di una mia sfida personale, il progetto è stato sposato da subito. Il club è importante, caratterizzato dalla presenza di bravi ragazzi che l'anno scorso hanno pagato un pò di sfortuna".
Gli ostacoli da superare per raggiungere il traguardo finale sono noti al giocatore scuola Juve: "E' ovvio, a parole, che si debba partire per vincere. Il campionato di Prima Divisione è difficilissimo, ma ce la metteremo tutta per centrare l'obiettivo. L'augurio è quello di arrivare primi. Ho trascorso diversi anni in cadetteria, facendo un passo alla volta vorrei arrivare più in alto possibile".
Buone le impressioni fornite dal collettivo durante gli allenamenti affrontati finora: "L'impatto iniziale è stato eccezionale, qualche compagno lo conoscevo già. Vedo umiltà ed impegno, Giannini è noto per le sue qualità sia da giocatore che da allenatore. Sotto il profilo umano mi sembra la persona adatta per l'Hellas".
Dal punto di vista tecnico, Maietta spiega le sue qualità: "Punto soprattutto sull'esplosività, sull'aggressività e la compattezza della retroguardia. Spero di trovarmi bene nel modulo scelto dal mister".
Ai cronisti presenti anche un racconto su momenti positivi e negativi attraversati nel corso della carriera: "Una volta passato dal Crotone al Frosinone mi sono rotto la spalla, ed al rientro ho subìto uno strappo. Di contro ricordo con piacere la serie di trentaquattro partite disputate, condite dal raggiungimento della salvezza".
Le contendenti per la promozione in Serie B non mancano: "Se dovessi stilare una graduatoria citerei immediatamente le formazioni più blasonate: Salernitana, Spezia, Reggiana. Tuttavia ritengo debbano essere gli altri ad avere paura, noi siamo il Verona".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
11 Agosto 2010
Ufficiale, l’Hellas Verona ingaggia Maietta
L’Hellas Verona, con una nota apparsa sul proprio sito ufficiale, ha comunicato l’acquisto di Domenico Maietta.
Il difensore di 30 anni arriva a titolo definitivo in Veneto dopo aver disputato le due ultime stagioni nel Frosinone: per lui contratto di tre anni.
Redazione
FONTE: CalcioNews24.it
PRIMA DI VERONA + - =
16 Luglio 2010
MERCATO
Bari, idea Maietta per la difesa
16.07.2010 01.20 di Gaetano Nacci per tuttobari.com
Con l'arrivo in prestito di Raggi dal Palermo, scendono a due i rinforzi per il reparto arretrato di Mister Ventura. I giocatori su cui il club di Via Torrebella sta puntando sono Rinaudo, Terlizzi, Glik e Valdez. Nelle ultime ore, però, si parla di un interessamento della società in riva all'Adriatico per il difensore del Frosinone, scuola Juve, Domenico Maietta. Il giocatore non ha mai militato in una compagine di serie A e può essere impiegato sia come difensore centrale che come terzino destro. Vedremo, dunque, come si evolverà la situazione.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
23 Febbraio 2010
...
3) RICORSO DEL CALCIATORE MAIETTA DOMENICO AVVERSO LA SANZIONE DELLA SQUALIFICA PER 3 GIORNATE EFFETTIVE DI GARA INFLITTAGLI
SEGUITO GARA GROSSETO/FROSINONE DEL 18.12.2009
(Delibera del Giudice Sportivo presso la Lega Nazionale Professionisti – Com. Uff. n. 156 del 21.12.2009)
Premesso che risulta dagli atti prodotti che i fatti in ordine ai quali il Giudice Sportivo presso la
Lega Nazionale Professionisti ha irrogato al calciatore della società Frosinone Calcio S.r.l.
Domenico Maietta, con riferimento alla gara Grosseto/Frosinone disputata a Grosseto in data 19
dicembre 2009, la sanzione della squalifica per tre giornate effettive di gara, si dimostrano come
effettivamente verificati e che del resto lo stesso calciatore Domenico Maietta nell’atto di reclamo
lealmente ne da atto, testualmente affermando che egli “nulla vuole eccepire in ordine al proprio
atteggiamento contrario ai principi di correttezza e lealtà” (così, testualmente, a pag. 2 dell’atto di
reclamo).
Preso atto che egli contesta esclusivamente l’entità della sanzione inflittagli, atteso che, a suo
dire, non sarebbe stata correttamente parametrata alla capacità dell’atto da egli posto in essere ad
assumere valenza di atto di natura violenta, in quanto effettivamente inidoneo a determinare
conseguenze lesive nei confronti dell’avversario.
Tenuto conto che nel rapporto dell’arbitro si legge testualmente (nella sezione “calciatori espulsi
e motivazione”) che Maietta Domenico del Frosinone veniva espulso “Per condotta violenta, perché
colpiva intenzionalmente con una manata alla nuca un avversario” sottolineandosi che detto
avversario “poteva poi proseguire la gara” e che nella relazione del rappresentante della Procura
Federale presente all’incontro sportivo si legge testualmente, con riferimento al medesimo evento
che ha dato luogo alla espulsione del Maietta, che quest’ultimo alla fine del primo tempo “aveva
colpito con uno schiaffo alla nuca un calciatore avversario”.
Rilevato come dalle due relazioni, il cui contenuto si è sopra sintetizzato nelle parti di rilievo
per la presente decisione, non emerge inconfutabilmente la portata sicuramente violenta della
condotta tenuta dal Maietta, in particolar modo con riferimento alle conseguenze nei confronti
dell’avversario colpito, sicché emerge dal gesto del Maietta la sua sicura ascrivibilità nell’alveo
della condotta antisportiva e contraria ai principi di lealtà, senza che altro profilo possa emergere
dalle relazioni surriferite, tenuto conto anche della portata probatoria delle stesse, per come già più
volte affermato dagli Organi della Giustizia Sportiva.
Ritenuto, quindi, che le suesposte osservazioni, anche in via di fatto, sono idonee a ritenere
parzialmente fondato il contenuto del reclamo, di talché può accogliersi in parte lo stesso riducendo
la sanzione (già inflitta dal Giudice Sportivo nella misura di della squalifica per tre giornate
effettive di gara) a due giornate di squalifica oltre ad € 2.500,00 di ammenda e ritenendosi che
quest’ultima sia congrua, in quanto adeguata alla portata effettiva della condotta ascritta al Maietta,
in considerazione di tutto quanto sopra si è osservato.
Per questi motivi la C.G.F., in parziale accoglimento del ricorso come sopra proposto dal
calciatore Maietta Domenico riduce la sanzione della squalifica inflitta a 2 giornate effettive di
gara ed ammenda di €. 5.000,00.
Dispone restituirsi la tassa reclamo.
IL PRESIDENTE
Gerardo Mastrandrea
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Pubblicato in Roma il 23 febbraio 2010
IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE
Antonio Di Sebastiano Giancarlo Abete
FONTE: FIGC.it
16 Luglio 2009
TAVARES E MAIETTA SONO CONCORDI: "VOGLIAMO MIGLIORARE LA POSIZIONE DELLO SCORSO ANNO"
Post n°1029 pubblicato da dav763
FROSINONE- Dopo le visite mediche la truppa gialloazzurra è partita alla volta di Tra sacco per l’inizio del ritiro pre campionato, prima di salire sul pullman abbiamo scambiato due chiacchiere con due calciatori del Frosinone, Maietta e Tavares.
Il difensore confermato dalla scorsa stagione ritrova una sua vecchia conoscenza, cioè il tecnico Moriero, e non vede l’ora di iniziare a lavorare:
"Ripartiamo in vista di un campionato molto importante come lo era quello dello scorso ano – asserisce il calciatore del Frosinone-, bisognerà vedere il nostro cammino di fronte a squadre importanti che vorranno puntare alla zona alta della classifica. Noi cercheremo di migliorare la posizione dello scorso anno, prima puntando alla salvezza e poi magari cercando di fare punti che ci permettano di collocarci bene in classifica, magari ai play-off".
Domenico Maietta analizza anche la situazione difesa, con molti giocatori che lotteranno per conquistarsi un posto in squadra:
"C’è molta competizione per poche maglie, come del resto c’era anche lo scorso anno. In questa stagione che si appresta a partire, spetterà come sempre al mister decidere chi saranno i titolari e chi le riserve. In seri B non esistono titolari fissi – ci conferma il difensore canarino- basta farsi trovare pronti al momento giusto per guadagnarti un posto in squadra".
Lo stesso calciatore frusinate fa il punto su quello che sarà il campionato del Frosinone con un tecnico emergente come Moriero, di cui si parla un gran bene: "Mi auguro che ripeterà lo stesso campionato che ha fatto lo scorso anno con il Crotone culminato con la promozione della squadra calabrese. Ha portato con se tre giocatori importanti come Basso, Calil ed Aurelio che sapranno fare molto bene in Ciociaria. A Frosinone ha trovato una società modello, una città vicina alla squadra ed un gruppo che vorrà far bene, per questo sono molto fiducioso per quanto riguarda il cammino di Moriero e quindi quello del Frosinone nel prossimo campionato di seri B"...
FONTE: Blog.Libero.it
3 Gennaio 2009
Crotone, rescindono Rossi e Maietta
Prime partenze di calciatori in casa Crotone. Lasciano la società in forte crisi finanziaria i difensori Francesco Rossi e Domenico Maietta. I due hanno rescisso i loro contratti e sono ora liberi di trovare una nuova squadra. Rossi, che nelle ultime stagioni è stato il capitano della squadra, ha vestito la maglia del Crotone per 7 stagioni, mentre Maietta era rientrato quest'anno dopo aver giocato in serie B con l'Avellino
FONTE: ANSA.it
15 Aprile 2008
Avellino: Maietta rischia di saltare la gara con il Messina
Scritto da Pompeo Cardaropoli Pubblicato in Avellino
Doppia seduta di allenamento per la prima squadra che si è allenata in mattinata allo stadio Partenio e nel pomeriggio presso il campo Irpinia A di Torrette di Mercogliano (Av).
Ha lavorato a parte Kristiàn Kenesei a causa di un problema al ginocchio mentre sono rimasti fermi per sottoporsi ad accertamenti clinici Juri De Marco, Riccardo Corallo e Domenico Maietta. Nessun problema rilevato per i primi due mentre per Maietta si prevede un ulteriore approfondimento clinico a causa un fastidio muscolare alla coscia destra.
Prima della seduta pomeridiana, alle ore 15.30, hanno incontrato i media in conferenza stampa i tesserati Francesco Della Rocca e Domenico Di Cecco.
Annullata l’amichevole prevista con la formazione “Primavera”. La prima squadra sosterrà, sempre presso il campo Irpinia A di Torrette di Mercogliano (Av) una seduta di allenamento con inizio alle ore 16.
FONTE: VoceSport.com
Agosto 2007
Domenico Maietta…in bocca al Lupo
In bocca al lupo (avellinese), è l’augurio che ho voluto rivolgere a Domenico Maietta, prestigioso difensore dell’Avellino, ragazzo encomiabile per serietà e disponibilità. Domenico Maietta è nato a Cariati in provincia di Cosenza il 3 agosto 1982, di scuola Juventina, 179 cm. e 74 kg. di peso, ha già fatto la trafila e la dovuta esperienza per arrivare in un grosso Club, senza nulla togliere al glorioso Avellino. L’unico neo è la maglia N.17, ma Domenico non è affatto scaramantico e sostiene che a lui non crea pregiudizi, anzi a lui porta bene e così sia.
Maietta ha militato nella Juve nel 2000/2001 in A, senza alcuna presenza; nell’Aquila in C1 nel 2001/2002; Ritornato alla Juve nello stesso anno, passa alla Triestina in B dove fa il suo esordio disputando 5 partite; Nel 2002/2003 passa al Messina, sempre in B disputando 7 partite; La prima volta ad Avellino nel 2003/2004 in B, dove gioca 12 incontri e nello stesso anno passa al Perugia in A; Le sue performance più importanti le ha sostenute nel Crotone in B, dove da titolare inamovibile ha giocato 18 partite nel 2004/2005, 29 nel 2005/2006 ed altrettante nel 2006/2007.
Ora in forza all’Avellino è deciso a salvare col suo contributo, impegnandosi come ha sempre fatto, questa Società che tutti i tifosi aspettano nella massima serie. Arrivederci al più presto col prossimo derby, ovviamente in serie A “Napoli - Avellino”, ma con Domenico Maietta …nel Napoli.
FONTE: CarloCasale.it
30 Agosto 2007
Calcio - Domenico Maietta torna ad Avellino
Il difensore è stato acquistato in prestito, con diritto di riscatto della metà del cartellino da parte della società irpina.
Per Maietta si tratta di un ritorno in Irpinia.
FONTE: IrpiniaNews.it
8 Agosto 2007
CALCIO SERIE B Trattative con il Bologna in cambio di Graffiedi e metà Marchini
La Triestina corteggia il lituano Danilevicius
Congelato Maietta
...Rimane in sospeso, almeno per ora, l’acquisto di Domenico Maietta dal Crotone. Il difensore calabrese non ha comunque fatto mistero della sua preferenza: «So che c’è una trattativa in corso – ha spiegato ieri, contattato telefonicamente - ma ancora nulla di concreto. Mi piacerebbe tornare a Trieste». I due francesi Audel e Orneck, intanto, hanno convinto e resteranno a disposizione di Maran, mentre Nicolas Desenclos giocherà per un anno nella Primavera dell’Inter...
FONTE: Gelocal.it
5 Maggio 2006
Calcio - Domenico Maietta un ex dal dente avvelenato: "Voglio vincere"
Domenico Maietta vuole essere protagonista. Il difensore rossoblu che in un recente passato ha indossato la casacca dei lupi, vuole riprendersi la rivincita verso la squadra che due anni fa lo mise fuori senza troppe pretese.
Fu tra gli otto epurati del dopo gara con il Bari, faceva parte della lista nera stilata da Zeman e Casillo.
In Calabria sembra essere praticamente rinato ed è divenuto uno dei punti fermi della formazione allenata da Gasperini: "E' una gara che sento particolarmente perchè sono un ex, e per me c'è molta più soddisfazione a vincere contro gli irpini, che non a Bergamo contro l'Albinoleffe".
Due punti dai play-off e Brescia nel mirino. Avellino quindi, crocevia di una intera stagione secondo te?
"Sicuramente un bel trampolino di lancio verso gli spareggi. Perchè se vinci in Irpinia, poi hai la Cremonese in casa, e poi, se rimaniamo a due punti, lo scontro diretto col Brescia allo Scida".
Però la formazione di Colomba è alla disperata ricerca di punti salvezza:
"Si, loro sono all'ultima spiaggia, per cui giocheranno alla morte. Ma anche noi ci giochiamo tutto, quindi è una partita difficile per entrambe".
Sa che sarà una dura battaglia anche ugli spalti:
"Questa trasferta è la più sentita dai nostri tifosi, e quindi questa importanza e rivalità cercheremo di trasmetterla a quei compagni che non lo sanno bene. Sappiamo che ci aspetta una gara durissima, e quindi ci vorrà molto carattere, per cercare almeno di portare via un punto".
Affronterete i lupi senza due elementi di fondamentale importanza, come Alfredo Cardinale altro ex della gara e Sebastien Piocelle. Mediana tutta da inventare:
"Abbiamo una rosa ristretta ma di qualità, e quindi il mister saprà trovare i giusti sostituti".
Intanto, da quest'oggi i pitagorici saranno in quel di Serino, dove svolgeranno l'ultimo allenamento prima della gara: Gasperini sembra propenso a schierare Gentile e Juric per sostituire i due squalificati.
FONTE: IrpiniaNews.it