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#TorinoVerona Emergenza in difesa per JURIĆ mentre a BARONI si chiede più coraggio nelle scelte


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Il TORINO è a metà classifica dopo la seconda sconfitta stagionale rimediata all'Olimpico contro la LAZIO nel turno infrasettimanale e non v'è dubbio alcuno che i granata punteranno al ritorno alla vittoria fra le mura amiche incalzati da uno JURIĆ che da queste parti conosciamo benissimo e che tutt'ora condiziona i principi di gioco del VERONA: Come si comporterà l'HELLAS, a secco di gol realizzati da ben tre partite, dopo la 'scoppola' sul piano del gioco appena presa al 'Binti' dall'ATALANTA di mister GASPERINI da sempre maestro del tecnico spalatino?
Il Toro non è la BERGAMASCA (e per inciso non è che segni goal a grappoli) ma per cambiare sarà un'altro match difficilissimo per questo VERONA ancora sulla via della ricerca del miglior equilibrio tattico.

Precedenti
Il prossimo match fra TORINO e VERONA sarà il 54esimo della storia! Partita di grande tradizione dunque che vede i padroni di casa in netto vantaggio nelle statistiche con 21 vittorie e 9 sole sconfitte a fronte di 23 pareggi fra cui l'ultimo in cui, con la ripresa del campionato dopo la sosta per il Mondiale in Qatar e l'avvento di ZAFFARONI quale collaboratore dell'allenatore in pectore ma privo del patentino adatto BOCCHETTI, la squadra scaligera salvava inaspettatamente le penne doppo 10 ko di fila grazie al primo (e finora unico in campionato) gol in maglia gialloblù di Milan ĐURIĆ.
Successo di misura per i granata in Piemonte il 19 Dicembre 2021 nel quale fu determinante l'errore di MAGNANI.
Prima di allora quattro pareggi in altrettante partite dal 2016 al 2021:


Ma il pari è risultato piuttosto frequente in questi anni al comunale (rinominato 'Stadio Olimpico Grande Torino') dato che negli ultimi 13 match in Serie A tra le due compagini la X è uscita ben 8 volte...

Vittoria fortunosa ma certamente meritata nell'1 a 0 del 21 Settembre 2014 con MANDORLINI in panchina, IONITA giustiziere e 'San' RAFAEL a cui dover accendere un cero una volta di più.
2 a 2 tiratissimo anche nel 2013 con i gialloblù a sprecare ben più del dovuto ma a restare negli occhi e nelle menti di tutti i tifosi gialloblù in trasferta nella Torino granata non può che essere lo spettacolare l'1 a 4 in Serie B del 12 Marzo 2012: Con un HELLAS esagerato ed un 'Coast-to-Coast' di Mimmo MAIETTA che ancora, al solo pensarci, fa provare forti emozioni...
L'ultimo successo dei piemontesi risale al largo 5 a 1 del 2001-02 quando MUTU illuse i tifosi scaligeri prima dell'esondazione del Toro con VERGASSOLA, GALANTE, LUCARELLI e FERRANTE che segnò due volte; dolorosissimo anche il 4 a 0 del 1968-69 che rimane ad oggi la vittoria più sonante del TORINO sul VERONA in Piemonte.

La prossima sfida è stata affidata alla direzione del signor Ermanno Feliciani della sezione AIA de Teramo.


QUI TORINO (sponda granata)
'Lesione di primo grado al muscolo lungo adduttore destro' per capitan BUONGIORNO che con ogni probabilità salterà il match contro il VERONA e quindi, dopo i forfait di DJIDJI (nuovo intervento a inizio mese ernia inguinale) e ZIMA (fermo da Agosto per un problema muscolare), mister JURIĆ perde un'altra pedina in difesa causando un'emergenza in cui, obtorto collo, troverà ancora posto il giovane SAZONOV appena arrivato da Mosca.
Convocati
Fuorii VOJVODA a causa di un trauma contusivo alla coscia destra e PELLEGRI per una sofferenza al muscolo adduttore sinistro.

1. Gemello, 3. Schuurs, 6. Zima, 7. Karamoh, 8. Ilic, 9. Sanabria, 10. Radonjic, 13. Rodriguez, 15. Sazonov, 16. Vlasic, 19. Bellanova, 20. Lazaro, 22. Brezzo, 23. Seck, 28. Ricci, 32. Milinkovic Savic, 61. Tameze, 66. Gineitis, 77. Linetty, 84. Antolini, 91. Zapata, 93. Soppy, 94. N’Guessan.

Probabile formazione
Difesa praticamente obbligata per il tipico 3-4-2-1 di JURIĆ con BELLANOVA e LAZARO favoriti sulle esterne.
Difficile vedere TAMÈZE dal primo minuto in mediana dove giocherà la coppia RICCI-ILIĆ, affollamento in zona d'attacco dove ZAPATA e VLAŠIĆ appaiono al momento davanti a tutti e il terzo potrebbe essere RADONJIĆ che al momento sembra avere molta confidenza col gol.

3-4-2-1 con Milinković-Savić; Schuurs-Sazonov-Rodríguez; Bellanova-Ricci-Ilić-Lazaro; Vlašić-Radonjić; Zapata.


QUI VERONA
'Lesione di primo grado al bicipite femorale sinistro' per CABAL e 'lesione di primo grado all’adduttore destro' per MBOULA che rimarranno fuori almeno tre settimane mentre DOIG e ĐURIĆ hanno ricominciato col lavoro differenziato e Milan potrebbe addirittura essere in panchina all'Olimpico Grande Torino.

Convocati
'Lesione muscolare del bicipite femorale destro' per HIEN rimediata nell'ultimo allenamento e brutta tegola in difesa anche per l'HELLAS che a Torino non avrà a disposizione il suo centrale!
C'è anche ĐURIĆ, fuori CABAL, MBOULA e BRAAF.

1 Montipò, 2 Amione, 5 Faraoni, 8 Lazovic, 9 Henry, 11 Djuric, 13 Cruz, 14 Joselito, 18 Hongla, 20 Saponara, 22 Berardi, 23 Magnani, 24 Terracciano, 25 Serdar, 26 Ngonge, 27 Dawidowicz, 31 Suslov, 33 Duda, 34 Perilli, 37 Charlys, 38 Tchatchoua, 42 Coppola, 90 Folorunsho, 99 Bonazzoli.

Probabile formazione
In tanti chiedono a mister BARONI un cambiamento soprattutto verso chi al momento sembra ancora molto indietro di condizione come FARAONI o paga dazio dietro contro giocatori rapidi e tecnici come DAWIDOWICZ: Il VERONA potrebbe quindi ripartire da TERRACCIANO sulla destra e magari (chissà) puntare una volta tanto sul mancino AMIONE come braccetto sinistro (se proprio non si vuole reintegrare GÜNTER) oppure ad una riproposizione di COPPOLA che però fisicamente e tecnicamente non è molto dissimile dal difensore polacco.
Coi centrocampisti contati qualcosa di diverso servirebbe anche dalla trequarti in su dove l'evanescente NGONGE al momento serve a poco, solo al centro dell'attacco BONAZZOLI si perde e non si capisce bene che fine abbia fatto BRAAF e a che punto sia CRUZ.

3-4-2-1 con Montipò; Dawidowicz-Magnani-Amione; Terracciano-Hongla-Duda-Lazovic; Suslov-Ngonge; Bonazzoli.

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DICONO +   -   =

Mister JURIĆ tecnico del TORINO «Voglio arrivare in allenamento e vederli andare forte: loro fanno per un po', poi li devo stimolare... È il mio lavoro, ma ho la sensazione che dobbiamo crescere proprio tanto. Abbiamo fatto tanto su questi aspetti, in passato c'era qualcosa che non andava bene. Non siamo al top: a Crotone andavano a tremila all'ora, avevano una mentalità pazzesca. I miei ancora non ce l'hanno, a Roma ho avuto questa sensazione. Quando sei una squadra media e fai meno, è un disastro. Qua era tutto una banda, due anni fa il Toro era a un livello molto basso sotto tutti gli aspetti. Il lavoro è cresciuto, devi stimolare i ragazzi. Noi abbiamo ottenuto un ambiente pazzesco a Crotone, Verona e Genoa, loro andavano ai tremila all'ora. Qua è solo a tratti, bisogna sempre stimolarli. Se vogliamo ripeterci come l'anno scorso, dobbiamo essere al massimo. Altrimenti avremo problemi. Il Verona? Ha un bello spirito, ha messo in difficoltà Milan e Atalanta e ha battuto la Roma. Giocano 3-4-3, sarà una battaglia e mi aspetto una partita sporca. Dobbiamo portarla a casa e sfruttare ogni situazione» TuttoMercatoWeb.com

Mister BARONI «I problemi dobbiamo risolverli, trovare le soluzioni è il nostro lavoro. Guardando le ultime gare, mi fa piacere il fatto che la squadra abbia sempre tenuto il campo restando compatta, poi chiaramente si parte sempre da come fare gol. Contro Milan e Atalanta, abbiamo tirato in porta nel complesso cinque volte in più dell'avversario, sebbene con una conclusione in meno nello specchio della porta. Considerando anche il Bologna, siamo in pari tra tiri verso la porta e tiri nello specchio della porta. Dobbiamo migliorare nel mettere i nostri attaccanti in condizioni di segnare, in questo periodo abbiamo ruotato 8 giocatori davanti, a causa di problemi fisici, infortuni e nuovi arrivati. Dobbiamo trovare soluzioni insieme alla squadra per fare più gol. Contro il Torino sarà un’altra partita molto complicata: loro sono molto fisici e hanno delle certezze vista la continuità di guida tecnica. Per noi sarà una motivazione in più per fare bene. Noi siamo in costruzione, per questo non mi piace guardare quello che abbiamo fatto ma invece quello che dobbiamo ancora fare. È importante continuare a lavorare bene, affrontare le partite con coraggio e concentrarci sulla prestazione, questi sono i fattori che più ci possono far avvicinare a vincere le partite, con la convinzione di dare fastidio agli avversari e fare gol» HellasVerona.it

Il doppio ex SGRIGNA «Sarà una bella partita, le due squadre hanno un solo punto di distacco e il Verona era partito bene vincendo con Empoli e Roma, poi ha un po’ frenato, ma ha una rosa solida ed è allenato molto bene da Marco Baroni. Il gioco di Juric lo conosciamo tutti e può mettere in difficoltà il Verona, ma stando attento alle ripartenze dei gialloblù. E’ ancora presto per definire la classifica, ma penso che il Torino abbia tutte le carte in regola per migliorare il 10° posto dell’anno scorso. I granata sicuramente hanno qualche cosa in più del Verona dal punto di vista dell’organico, ma sono partite difficili ed è sempre così fra queste due squadre. Spero che sia una bella partita e che il Toro possa conquistare i tre punti. Il Torino ha un’identità ben precisa e forse sulla carta qualche cosa in più, deve continuare con questa identità senza snaturarsi perché quando gioca a calcio lo fa anche bene. Deve però stare attento alla ripartenze del Verona. Terza partita in nove giorni? Anche questo vuole dire tanto, soprattutto all’inizio del campionato. Sicuramente ci sarà del turnover da parte di tutti e due gli allenatori. Comunque ormai le squadre hanno un organico talmente che possono sopperire tranquillamente» TorinoGranata.it


Ondrej DUDA intervistato da L'Arena «Abbiamo perso due partite di misura contro Milan e Atalanta in cui siamo rimasti nel match fino alla fine. Stiamo crescendo e lavorando duramente, speriamo di tornare a vincere presto come fatto all’inizio del campionato. Il mio ruolo? Preferisco giocare in mezzo al campo, nel cuore della formazione, ma se il mister ne ha bisogno e mi fa giocare in un’altra posizione non ho problemi, sono qui per la squadra, per aiutarla. Hongla? Mi piace molto sia come giocatore che come persona. Questa stagione sarà molto importante per noi, mi piace il modo in cui gioca, è sempre calmo con la palla tra i piedi e ci dà molte opzioni di gioco. Terracciano? Sta facendo bene, è ancora giovane e ha ancora molte cose da imparare dai suoi compagni e sulla sua posizione, ma la sua determinazione negli allenamenti e nelle partite è molto forte, nei giocatori giovani come lui è molto importante avere questa forte motivazione... Il mister ci sta insegnando molte cose nuove sulla tattica, ci trasmette determinazione, concentrazione, e ci sta insegnando come essere affamati per cercare sempre di vincere le partite. Ci mancano ancora alcune di queste cose. Non ho consigliato di prendere Suslov, ma il diesse e altri membri dello staff mi hanno chiesto di lui. Ho risposto dicendo che per me ha un grande potenziale perché l’ho visto da vicino in Nazionale. Con il Torino sarà impegnativa ma vogliamo fare punti. Rivali per la lotta retrocessione? Il Lecce sta facendo molto bene adesso, ma questa situazione può anche cambiare perché la stagione è molto lunga» CalcioHellas.it

Beppe GALDERISI ha parlato a 'Tuttosport' della possibilità di vedere un TORINO a due punte «Ha gente come Ricci e Ilic? Giusto che palleggi di più. E poi quando hai Zapata e Sanabria è normale che un tecnico cerchi di farli giocare insieme. Non è sempre facile riuscirci, ma il fatto che Juric ci provi dimostra un'apertura mentale non così comune fra gli allenatori. Anche Juric è rimasto soddisfatto della prova dei due attaccanti contro la Lazio. Ci vuole tempo per affinare determinati movimenti, non è un processo automatico, ma con pazienza Ivan sarà in grado di dare una veste nuova al Toro» TuttoMercatoWeb.com

L’ex allenatore della VIRTUS FRANCAVILLA mister D’AGOSTINO ha parlato di FOLORUNSHO suo ex giocatore «Inzaghi non voleva confermarlo in prima squadra alla Lazio. Veniva da un periodo difficile e, anche se era quotato tecnicamente, aveva alcune difficoltà dal punto di vista comportamentale. Spesso era ‘focoso’ e, a Roma, durante un incontro con i suoi procuratori, mi ha anche dimostrato che quanto si diceva sul suo conto era vero. È sempre stato un bravo ragazzo, ma era un po’ un ‘cavallo pazzo’, come si suol dire. Una volta gli dissi: «Se non arrivi in Serie A sei un co****ne». Alla fine ho avuto ragione, ma ora non deve accontentarsi: può diventare uno dei centrocampisti più forti del nostro calcio. Il mio lavoro fu proprio questo: credere sempre e comunque nel suo potenziale e fargli capire che doveva usare quella sua personalità in modo differente. Era diventata la mia sfida. Le provai tutte: un giorno lo misi fuori rosa. Gli dissi: «Da ora in poi, devi avere un comportamento esemplare». Con una stretta di mano nel mio ufficio, lui cambiò subito atteggiamento, passò dal giorno alla notte» CalcioHellas.it



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#CALCIOMERCATO 5 gol in 7 partite e l'attaccante portoghese MENDES in forza all'ASCOLI in Serie B finisce nel mirino di SOGLIANO [...] (tutti i particolari come sempre nel post B/=\S dedicato al #Calciomercato).



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