LAZIO 2-0 VERONA + - =
Confermato il 4-2-3-1 per la LAZIO di PIOLI che ritrova CANDREVA dal primo minuto sulla trequarti destra con capitan MAURI al centro e FELIPE ANDERSON dalla parte opposta e KLOSE unica punta.
In mediana l'ex PAROLO, nessuna modifica in difesa dove i biancazzurri sono imbattuti da 3 gare consecutive.
4-3-3 atipico per l'HELLAS con HALLFREDSSON spostato a fare l'esterno d'attacco a sinistra con CHRISTODOULOPOULOS a destra e TONI in mezzo a loro, TACHTSIDIS fra IONITA e OBBADI a centrocampo.
Conferma per PISANO a sinistra e MARTIĆ che da il cambio allo squalificato SALA a destra mentre in mezzo a fianco di MORAS tocca ancora a RODRÍGUEZ.
LA GARA
Presing asfissiante della LAZIO sulla trequarti offensiva, i gialloblù non trovano una giocata 'comoda' ma in mediana sono in superiorità numerica e in qualche occasione riescono a passare ma sono i padroni di casa a passare dopo soli 4 minuti: Capitan MAURI allunga a BASTA sulla fascia destra, pronto il cross al centro del terzino serbo per la testa di un FELIPE ANDERSON solo soletto che si gira e uccella BENUSSI sul secondo palo!
Tutto troppo facile e la gara si fa subito in salita per gli scaligeri.
Al 12° l'HELLAS ha la possibilità di pareggiare i conti: HALLFREDSSON batte una bella punizione in area, MORAS prova il piattone destro al volo ma coglie il palo e poi è bravo MARCHETTI a smanacciare mettendo fuori causa TONI!
Bel triangolo BIGLIA-FELIPE ANDERSON-BIGLIA con l'argentino che penetra in area e la appoggia a destra a KLOSE ma la conclusione tesa del tedesco è in qualche modo intercettata da BENUSSI che ferma la sfera in due tempi.
Al 25° FELIPE ANDERSON da destra salta OBBADI e prova la conclusione dalla distanza con palla che esce a lato sul palo lontano, passano due minuti e i padroni di casa combinano ancora bene al limite dell'area con MAURI che la tocca di misura sull'accorrente BIGLIA: Il piatto destro del regista si stampa sulla traversa!
Contropiede fulmineo di CHRISTODOULOPOULOS al 32°, il greco si fa quasi un coast-to-coast poi in area evita il ritorno di PAROLO ma sceglie di cercare HALLFREDSSON che è in ritardissimo! L'azione riparte pericolosamente con CANDREVA che va al tiro ad incrociare dal limite e BENUSSI che, al solito, si affida al secondo tempo per fermare la palla...
Con un possesso palla del 61% per i biancazzurri la deriva della gara è segnata ma il VERONA regge tutto sommato bene il campo contro un avversario superiore in tutto: Al 34° BIGLIA mette in mezzo un'altra palla sulla quale CHRISTODOULOPOULOS non riesce a liberare, KLOSE prova la girata ma fortunatamente non inquadra la porta...
Al 43° la prima palla che HALLFREDSSON riesce a mettere in mezzo su azione ma MARCHETTI si accartoccia e intercetta, col signor Massa che concede un paio di minuti di recupero si giunge al 45° quando RODRÍGUEZ ferma CANDREVA con un fallo tattico: Ammonizione per il difensore uruguayano e calcio di punizione dai 25 metri per i padroni di casa.
Sulla palla va CANDREVA che con un siluro clamoroso va a raddoppiare il vantaggio della LAZIO: Incolpevole BENUSSI che vede la palla all'ultimo quando la barriera si apre...
Si ricomincia a ritmi piuttosto blandi, la LAZIO ha già ottenuto quanto voleva e l'HELLAS non sembra assolutamente in grado di impensierire i padroni di casa che giocano praticamente sul velluto.
All'8° cambio obbligato per MANDORLINI: MARTIĆ esce dolorante dopo un pestone alla caviglia, entra BRIVIO con PISANO che si sposterà a destra; i minuti passano e la gara si trascina stancamente, finalmente anche il mister capisce che HALLFREDSSON esterno alto è un esperimento fallito e gioca la carta LÓPEZ al posto di TACHTSIDIS con l'islandese che torna nella sua posizione naturale a centrocampo e OBBADI che si sposta a fare il play al posto del greco uscito mentre IONITA giocherà sul centrodestra.
Al 18° IONITA sbaglia l'appoggio sulla trequarti offensiva, FELIPE ANDERSON intercetta e si fa 50 metri di campo scendendo sulla mancina, poi s'accentra vanamente braccato dalla retroguardia scaligera e conclude con un tiro teso sulla traversa! Poco dopo è ancora l'ex SANTOS fresco di rinnovo che tira sul palo lontano aprendo troppo...
LULIC entra di nuovo in campo per la LAZIO a due mesi e mezzo dall'infortunio, è il 27° e gli fa spazio capitan MAURI mentre 6 minuti dopo è il turno di KEITA che da il cambio all'applauditissimo KLOSE.
Al 36° è proprio il colored neo entrato che si rende pericoloso con RODRÍGUEZ che lo contrae in angolo, tre minuti dopo si rivede CAMPANHARO per una sgambata finale al posto di IONITA; nella LAZIO entra l'attaccante PEREA al posto di FELIPE ANDERSON.
Al 43° imbucata per KEITA che di punta trova la grande opposizione di BENUSSI che devia a scheggiare la traversa e poco dopo è LULIC che quasi realizza il terzo gol per i padroni di casa col VERONA mentalmente sotto la doccia già da un po'...
Il signor Massa concede 4 minuti di recupero, l'ultima emozione al 46° con LULIC che dal limite conclude su PEREA che stoppa e tira a lato di pochissimo...
LE IMPRESSIONI
Gara assolutamente deficitaria dell'HELLAS che comincia male e finisce peggio dopo esser stato pericoloso in un'unica occasione con il palo colto da MORAS; non paga la scelta di MANDORLINI che insiste un po' troppo con HALLFREDSSON esterno alto e quando decide (tardi) di cambiare, l'ingresso dell'evanescente LÓPEZ non cambia certo le carte in tavola...
Poco male, contro questa LAZIO c'era ben poco da fare: I biancazzurri volano in campo, attuano un pressing asfissiante, duplicano e talvolta triplicano le marcature contando poi in fase offensiva sulle giocate di un FELIPE ANDERSON e un CANDREVA parsi talvolta irresistibili.
Dopo la sosta arriva al Bentegodi il CESENA in una gara da non sbgliare ma il VERONA s'è svegliato da qualche gara ed è giusto essere perlomeno fiduciosi.
I VOTI
- BENUSSI Poco da fare sul primo gol, nulla sul secondo... Se solo non parasse sempre in due tempi non sarebbe nemeno male come portiere (anche se il RAFAEL della stagione scorsa e proprio di un altro pianeta), voto 6
- MARTIĆ Gli tocca di marcare il più in forma (FELIPE ANDERSON) della squadra in questo momento più in forma e tutto sommato fa il suo, poi esce per un pestone dando l'impressione, non per la prima volta, di non saper soffrire... Voto 6
- MORAS Qualche responsabilità sul primo gol quando si fa sorprendere da FELIPE ANDERSON, poi la solita diga e va a sfiorare il possibile pari... Voto 6
- RODRÍGUEZ Quando la trequarti avversa combina in velocità vede arrivare maglie biancazzurre da tutte le parti ma Guillermo non perde mai la testa, combatte e non sfigura, voto 6
- PISANO Un passo indietro rispetto alla gara col NAPOLI ma dalla sua parte BASTA si sovrappone a CANDREVA ed Eros è costretto a miti consigli, voto 6
- OBBADI Non trova mai il bandolo della matassa nel primo tempo e quando si sposta al centro al posto di Panagiotis non va molto meglio... Voto 5
- TACHTSIDIS Non sbaglia niente ma non combina nemmeno niente, voto 5,5
- IONITA Forza fisica la in mezzo e niente più, naufraga insieme ai compagni di reparto dopo un inizio incoraggiante, voto 5,5
- CHRISTODOULOPOULOS Tanto fumo e poco arrosto: Parte veloce, infila anche qualche apprezzabile dribbling ma al momento di cocnludere o dell'ultimo passaggio si perde! Voto 5
- TONI Non gli arriva un pallone giocabile quindi si limita alle sportellate per tenere alta la squadra ma oggi l'impresa era titanica! Voto 5,5
- HALLFREDSSON Il peggiore in campo nel primo tempo e quando nel secondo tempo torna nella sua posizione a centrocampo non va molto meglio... Gara da dimenticare per Emil: Voto 4,5
- MANDORLINI La mossa di HALLFREDSSON esterno alto non paga ma questo non è grave, quello che è grave è incaponirsi con quella soluzione a dispetto dello svolgersi della gara in campo: Tardiva la scelta di LOPEZ e forse sbagliato togliere Panagiotis invece di Emil... Fosse stato bene forse sarebbe toccato ancora a JANKOVIC ma la controprova non l'avremo mai, ci teniamo il mister con vizi e virtù ma l'impressione che oggi qualcosa in più poteva fare non me la leva nessuno: Voto 5,5
DICONO + - =
MANDORLINI «La partita? Abbiamo incontrato una squadra che ha convinzione, gioca bene e ha spirito. Dovevamo fare una partita molto importante, ma non eravamo gli stessi di una settimana fa, soprattutto dal punto di vista nervoso. Abbiamo preso il gol dopo 4 minuti con un cross in area, mentre la rete di Candreva è stata il vero colpo del ko. Davanti a questa Lazio c'era poco da fare, faccio i miei grandi complimenti a Pioli e a tutta la sua squadra perché hanno tutto per lottare per un posto in Champions League. Felipe Anderson? Mi sono arrabbiato con la squadra, lasciare del campo a questi calciatori è pericolosissimo. Abbiamo concesso dei contropiedi a una squadra che ha qualità, avevamo preparato un'altra gara e alla fine abbiamo perso. Siamo partiti bene, abbiamo creato delle azioni offensive, poi abbiamo colpito un palo sull'1-0 e queste situazioni hanno cambiato gli aspetti psicologici della partita, che per loro non sono mai mutati. Hanno mantenuto il vantaggio e chiuso la gara. Obbadi davanti alla difesa? Ci sono dei calciatori che si alternano, pensavo di poter essere più offensivo schierando Tachtsidis da interno di centrocampo. Al di là degli interpreti non siamo stati cattivi, Jankovic prima della partita ha avuto qualche problema e qualcosa abbiamo concesso» HellasVerona.it
MORAS «La partita? Sapevamo che sarebbe stata una gara molto difficile, la Lazio è un'ottima squadra e sta vivendo un grande periodo di forma. Può essere che il primo gol, subito dopo 4 minuti, ci abbia messo in diffcoltà. Felipe Anderson si è inserito bene, ma tutta la settimana ci eravamo preparati per fronteggiare questa situazione. Non siamo stati bravi, non sarebbe stato facile recuperare. L'importante è ricordare dove eravamo 4 partite fa, per tornare ad essere la squadra che ha battuto il Napoli. La Lazio è stata brava a fare possesso palla, io ho colpito un palo e poi non abbiamo creato più nulla. I biancocelesti sono stati superiori, ora abbiamo due settimane di tempo per recuperare, tornare ad essere cattivi come lo eravamo prima e vincere contro il Cesena, visto che sarà una partita fondamentale per raggiungere il nostro obiettivo. Se c'era il fallo su Candreva? Non credo, ma a me fa arrabbiare il fatto di aver preso un contropiede a fine primo tempo. Non eravamo il solito Verona, prima eravamo compatti, cattivi e aggressivi mentre con la Lazio non c'è stato il giusto atteggiamento. Abbiamo perso contro una squadra molto forte, ma non abbiamo fatto quanto preparato in settimana» HellasVerona.it
CHRISTODOULOPOULOS «Un commento sulla partita? La Lazio sta benissimo, volevamo dare continuità alle prestazione vista con il Napoli, non è stato facile e non siamo riusciti a sfruttare le occasioni che ci sono capitate, come il mio rigore mancato e il colpo di testa di Moras. Cosa è mancato al Verona? Non siamo riusciti a trovare sbocchi in avanti, loro rientravano velocemente in difesa, ma può capitare una partita così. Non eravamo quelli che potevamo essere ma bisogna guardare avanti, questa sconfitta non ha fatto male alla squadra. Credo che tutti lo sappiano, giochiamo sempre per vincere, abbiamo fatto tanto bene le ultime partite. Dopo la sosta per le nazionali ci sarà lo scontro con il Cesena, che per noi sarà come una finale, credo che torneremo ad essere quelli che dobbiamo essere, dovremo assolutamente tornare a vincere per divertire i tifosi e noi stessi» HellasVerona.it
Christodoulopoulos | Mandorlini | Moras |
Il presidente LOTITO «Avanti senza paura. La vittoria contro il Verona per 2-0 conferma l'ottimo stato di forma della nostra squadra: raggiungiamo la sesta vittoria consecutiva e siamo la seconda squadra del campionato ad aver riportato il maggior numero di successi. Numeri da capogiro. Consolidiamo la nostra terza posizione in classifica, a un solo punto dalla seconda: i ragazzi e il mister Pioli stanno facendo un lavoro straordinario. Sogniamo in grande con i piedi ben piantati per terra: allunghiamo la striscia vincente dei nostri splendidi successi, con il sostegno e la soddisfazione dei tantissimi nostri tifosi» CalcioMercato.it
Mister PIOLI «Ottima prestazione, la squadra ha vinto con merito contro una squadra non facile da affrontare. Stiamo giocando bene e stiamo ottenendo risultati importanti, ma ancora è presto. Abbiamo giocato una partita matura ed intelligente, stiamo crescendo da questo punto di vista. Siamo stati padroni della partita con grande maturità. La nostra mentalità è sempre la stessa, i risultati positivi portano tanta fiducia. I ragazzi danno tutto in campo, questo è lo spirito giusto. Siamo soddisfatti, ma ancora non siamo arrivati al nostro obiettivo. Questa sosta forse non arriva al momento giusto, abbiamo diversi giocatori che andranno in giro per il mondo» TuttoMercatoWeb.com
L'uomo della partita FELIPE ANDERSON: Imprendibile! «Questa è la vera Lazio, una squadra che corre, attacca e crea sempre gioco con i compagni che si aiutano a vicenda. Sono felice di aver segnato un'altra volta e di essere stato importante per la squadra, adesso pensiamo già alla prossima partita. Il Mister dice che non ci sono attaccanti o difensori, tutti devono aiutarsi e poi, una volta recuperata palla, mettere in mostra le proprie qualità. Stiamo crescendo di partita in partita. Crediamo nel terzo posto, siamo lì, dobbiamo pensare solo a noi e rimanere concentrati sulle nostre prestazioni. Ogni partita sarà una battaglia. Il mio futuro? Sono molto felice di essere qui, credevo nel mio potenziale e ora la mia famiglia è molto contenta per me» TuttoMercatoWeb.com
CANDREVA fantasista della LAZIO «Quest'anno abbiamo una marcia in più sotto il profilo del gruppo, ci vogliamo bene, corriamo tutti insieme. Ci meritiamo tutti i complimenti. L'importante era la vittoria, ci aspettano dieci finali, vogliamo arrivare più in alto possibile, abbiamo le qualità per imporci. Ora stacchiamo la spina per una settimana, al rientro saremo prontissimi per il Cagliari. Klose? Il bomber tedesco è tanta roba, vederlo ogni giorno allenarsi con quell'entusiasmo, vederlo pressare fino al novantesimo è una soddisfazione. Dobbiamo prendere esempio e fargli solo tanti complimenti. Grazie a Pioli facciamo noi la partita, pressing alto, nascondiamo la palla all'avversario dando pochi punti di riferimento. Questa è la nostra arma, abbiamo fame di vittorie e di raggiungere l'obiettivo europeo» TuttoMercatoWeb.com
Il difensore biancazzurro DE VRIJ «Siamo stati quasi perfetti, abbiamo fatto molto bene. Era una partita importantissima per noi ed è bello vedere lo stadio così pieno. Zero gol subiti? E' un nostro obiettivo, è importante per la squadra. Poi noi segniamo sempre, sappiamo tutti cosa fare in campo. Vogliamo andare in Europa, se sarà possibile fare di più, ci proveremo. Senza Champions sarebbe una delusione? Vogliamo vincere ogni partita, guardiamo solo alla prossima. Ora ci sarà la sosta per le Nazionali, ma poi vogliamo continuare così» TuttoMercatoWeb.com
LE ALTRE DI A + - =
Negli anticipi di Sabato il MILAN salva la panchina di INZAGHI battendo il CAGLIARI per 3 a 1 mentre prosegue il buon momento del CHIEVO che al Bentegodi batte di misura il PALERMO.
Nel pomeriggio vittorie casalinghe per l'EMPOLI (3 a 1 al SASSUOLO) e la JUVE che ha battuto di misura il GENOA con una perla di TEVEZ.
Pareggi tra UDINESE 2-2 FIORENTINA e NAPOLI 1-1 ATALANTA, vittoria interna per la SAMP ai danni dell'INTER, ROMA di misura a CESENA, 2 a 0 del TORINO a Parma...
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
MERCATO: SOGLIANO lavora (da mo') per il VERONA del futuro e a centrocampo avrebbe addocchiato Gaston BRUGMAN classe 1992 uruguayano di proprietà del PESCARA...
SONO 9 I GIALLOBLÙ CONVOCATI PER LE RISPETTIVE NAZIONALI: CHRISTODOULOPOULOS, MORAS e TACHTSIDIS per la sfida Ungheria-Grecia domenica 29 marzo (ore 20.45) alla Groupama Aréna di Budapest, HALLFREDSSON per le sfide Kazakistan-Islanda (qualificazione Euro 2016) e Estonia-Islanda (amichevole) in programma rispettivamente sabato 28 marzo (ore 16, Astana Arena) e martedì 31 marzo (ore 18, Le Coq Arena, Tallin), IONITA per la sfida Moldavia-Svizzera, valida per le qualificazioni a Euro 2016 e in programma venerdì 27 marzo (ore 20.45) allo Stadionul Zimbru di Chisinau, OBBADI per la sfida Marocco-Uruguay, gara amichevole in programma sabato 28 marzo (ore 18) allo stadio Adrar di Agadir, SØRENSEN convocato dalla Danimarca Under 21 per le sfide con Portogallo e USA e infine GOLLINI convocato dall'Italia Under 20 per la sfida Italia-Svizzera, valida per il XIV° torneo "Quattro Nazioni"... E poi c'è MÁRQUEZ chiamato dal Messico
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: Joe 'Squalo' JORDAN attaccante dell'HELLAS 1983-1984 sulla mancata qualificazione delle squadre inglesi al prossimo turno in Europa 'Troppe gare senza sosta'
CICLISMO: Il corridore siciliano VIncenzo NIBALI nei guai col fisco per una presunta evasione di 290mila Euro...
WRESTLING: In Messico Rey MISTERIO spezza il collo sul ring alla star di casa Aguayo RAMIREZ che si accascia sulle corde e poi muore!
RUGBY 6 NAZIONI: Dura un tempo l'ITALIA contro il GALLES poi cedono di schianto, finisce 61 a 20 per i gallesi
PREMIER LEAGUE: Dopo un primo tempo sonnacchioso nel quale lo UNITED era comunque passato in vantaggio con MATA, nel secondo il match si accende all'improvviso: Capitan GERRARD, all'ultima stagione prima dell'addio, viene espulso a 40 secondi dal suo ingresso, i Red Devils raddoppiano con lo spagnolo autore del primo gol ma soffrono il ritorno dei padroni di casa che all'Anfield non cedono mai senza combattere e per poco non riescono a trovare il pari... Finisce 2 a 1 per gli ospiti.
SORTEGGI CHAMPIONS PER I QUARTI DI FINALE, urna benevola per la JUVE che pesca i francesi del Principato, derby madrileno tra REAL e ATLETICO e poi PSG-BARÇA e PORTO-BAYERN... E per L'EUROPA LEAGUE FIORENTINA-DINAMO KIEV e NAPOLI-WOLFSBURG
SERIE A: Il PARMA è fallito! Buco da 218 milioni...
BASKET NBA: Spettacolo HARDEN! 50 punti e i ROCKETS decollano...
EUROPA LEAGUE: Non basta al TORINO la vittoria di misura sullo ZENIT, crollo ROMA all'Olimpico! La FIORENTINA vince 3 a 0 contro una squadra irriconoscibile che ora ha come unico obiettivo la difesa del secondo posto in campionato... A casa anche l'INTER che perde a Milano con il WOLFSBURG
RASSEGNA STAMPA + - =
LAZIO-VERONA 2-0, FELIPE ANDERSON E CANDREVA AVVICINANO LA CHAMPIONS
Grazie ai gol del brasiliano Felipe Anderson e di Candreva la Lazio di Pioli centra un'altra vittoria fondamentale
Posted on 22 marzo 2015 by Antonio Menna
Sesta vittoria consecutiva per la Lazio di Pioli che, all’Olimpico, chiude con due reti il capitolo Hellas Verona. A decidere il match le reti di Felipe Anderson e Candreva nel primo tempo. Con questa vittoria gli uomini di Pioli non agganciano la Roma ma possono allungare sul Napoli che ha pareggiato in casa con l’Atalanta.
PRIMO TEMPO – Parte subito a razzo la squadra di Pioli. Bastano, infatti, appena quattro minuti ai biancocelesti per passare subito in vantaggio col proprio uomo chiave. Gran cross di Basta nel mucchio e Felipe Anderson svetta prima di tutti sulla palla, Benussi sfiora appena la palla che si insacca a rete toccando il palo. Il Verona prova la reazione su calcio piazzato dalla trequarti, dove Moras prova il tocco vincente ma il palo grazia Marchetti, reattivo a lanciare via la palla. Dopo questa occasione per gli scaligeri il resto della partita sarà solo a tinte biancocelesti. Al 16′ azione spettacolare della Lazio: Anderson tocca per Biglia che di prima mette in mezzo per Klose ma il tedesco è poco reattivo e spara sul portiere dell’Hellas. Al 27′ altra grande occasione per la Lazio sempre dai piedi di Biglia che, a giro, centra l’incrocio dei pali. Passano altri sette minuti e ancora Klose ci prova approfittando del rinvio corto di testa da parte di Christodoulopoulos con un tiro al volo, ma la palla sorvola la traversa. Al 38′ ancora Lazio con un tiro di Candreva sporcato da Rodriguez che termina poco a lato. Il centrocampista biancoceleste può ripetersi poi anche al 45′ su punizione e, questa volta, non sbaglia: bolide dalla distanza e niente da fare per Benussi, 2-0 all’Olimpico in chiusura di frazione di gioco.
SECONDO TEMPO – Secondo tempo iniziato con la Lazio che cerca di gestire al meglio il doppio vantaggio. Gli uomini di Pioli gestiscono senza problemi con l’Hellas che non prova neanche a reagire. Mandorlini prova a scuotere i suoi inserendo Brivio e Nico Lopez ma è ancora la Lazio a giocare, guidata sempre da Felipe Anderson. Il brasiliano continua il suo show contro la difesa scaligera e al 63′ crea un’azione incredibile: su passaggio sbagliato dell’Hellas ne nasce un azione per il brasiliano, il quale corre 50 metri di campo palla al piede ed in area fa partire un tiro che si stampa clamorosamente sulla traversa. Anderson ci riprova pochi minuti dopo ma la palla esce fuori di poco. Pioli visto il vantaggio prova allora le carte Lulic, di ritorno dall’infortunio, e Keità. Ed è proprio lo spagnolo a metter a ferro e fuoco la difesa dell’Hellas in più di un occasione senza però trovare la rete. All’88’ è la terza traversa colpita dai biancocelesti a negare la gioia allo spagnolo.
IL TABELLINO DELLA GARA
LAZIO (4-2-3-1) – Marchetti; Basta, de Vrij, Mauricio, Radu; Parolo, Biglia; Candreva, Mauri (dal 72′ Lulic), Felipe Anderson (dall’86’ Perea); Klose (dal 79′ Keità). All. Pioli.
HELLAS VERONA (4-3-3) – Benussi; Martic (Dal 52′ Brivio), Moras, Rodriguez, Pisano; Obbadi, Tachtsidis (dal 58′ Nico Lopez), Ionita (dall’85’ Campanharo); Hallfredsson, Toni, Christodoulopulos. All. Mandorlini.
Marcatori: Felipe Anderson (L, 4′), Candreva (L, 45’+2)
Ammoniti: Rodriguez (H, 45′)
Espulsi: nessuno.
Arbitro: Massa.
FONTE: StopAndGoal.net
lunedì 23 marzo 2015
Lazio-Verona, Candreva: «Questa Lazio è forte e bella: va applaudita»
L'esterno convocato in Nazionale è orgoglioso: «Vogliamo continuare a stupire. Siamo da applaudire»
© Getty Images
di Daniele Rindone
ROMA - Sorpasso solo rinviato: «Dobbiamo guardare noi stessi, possiamo scrivere la storia, degli altri ci interessa relativamente. Ben venga il passo falso di qualcuno, se ci sarà...». Candreva di forza, di potenza e prepotenza. E la scalata continua: «Ci vogliamo bene, corriamo l’uno per l’altro, si vede in campo e in settimana, meritiamo i complimenti che riceviamo. Quest’anno abbiamo una marcia in più sotto il profilo del gruppo». E’ una super Lazio in tutto: «L’importante era la vittoria, ci aspettano dieci finali, vogliamo arrivare più in alto possibile. Abbiamo le qualità per imporci, lo sappiamo. Stiamo fecondo bene, rientreremo dopo la sosta e saremo pronti per il Cagliari». S’è stupito anche lui: «Ad inizio stagione non avrei detto che a questo punto saremmo stati così in alto. E’ cambiato il mister, sono cambiate tante cose, sono arrivati tanti nuovi giocatori. Non siamo partiti benissimo, c’erano tanti problemi, poi abbiamo trovato il nostro equilibrio». Il segreto è Pioli: «Grazie a lui facciamo noi la partita, il pressing alto, nascondiamo la palla all’avversario dando pochi punti di riferimento. Questa è la nostra arma, abbiamo fame di vittorie e di raggiungere l’obiettivo europeo». Klose è l’esempio: «E’ tanta roba, vederlo pressare tutti, anche il portiere, sino al novantesimo, impressiona anche noi. Dobbiamo prendere esempio da lui».
FONTE: CorriereDelloSport.it
22/03/2015 22:54
SERIE A
La Lazio non si ferma più, Verona battuto 2-0
Sesta vittoria consecutiva per i biancocelesti che rinsaldano il terzo posto in classifica grazie al duo Felipe Anderson-Candreva
Prova a prendermi, grida la Lazio. Non ce n'è per nessuno. Inarrestabile, come il suo Felipe trascinatore. L'Olimpico ritrova la spinta dei 40 mila tifosi biancocelesti, ormai è festa grande. Un colpo di testa del brasiliano, una sassata di Candreva e i biancocelesti schiantano anche il Verona. » sempre più terzo posto, a meno uno dalla Roma. Ora la sosta per ricaricare le pile, poi il Cagliari per inseguire il record di otto vittorie consecutive di Delio Rossi nella stagione 2006/07. Per adesso sono sei, tanto basta perché la Champions non sia più un sogno ad occhi aperti. Quando in avanti hai tutto il talento, non puoi farne proprio a meno. Così Pioli ridisegna la Lazio con il 4-2-3-1, Klose guida l'attacco e alle sue spalle l'artiglieria pesante: Candreva, Mauri e Felipe Anderson. Biglia e Parolo davanti alla difesa, confermata la solita che in quattro partite non ha subito gol, Marchetti in porta. L'Hellas Verona in scia positiva sa di poter contare sull'intramontabile Toni, ma non basta. Sapete quella frase di Pioli: "Ogni volta che Felipe prende palla, hai la sensazione che può succedere qualcosa".
Ormai è teorema inconfutabile. Stavolta al brasiliano bastano cinque minuti per metterci ancora lo zampino, dall'out destro il cross di Basta, e Anderson riesce a far gol addirittura di testa. Doppia cifra per l'ex Santos, dieci gol stagionali, la Lazio vola sulle sue ali. Sfiora il pareggio il Verona, al volo Moras su punizione di Halfredsson, ma è uno straordinario intervento di Marchetti a dire no: il portiere biancoceleste conferma al ct Conte la bontà della sua convocazione in maglia azzurra dopo un anno e mezzo di assenza. Ma i biancocelesti sono inarrestabili, sempre pericolosi, sempre a un passo dal raddoppio. Lapalissiano Biglia, un tiro al volo dal limite dell'area, a scuotere l'incrocio dei pali.
Il dominio comunque è tutto laziale, supremazia in campo e occasioni da gol, l'Hellas non riesce proprio a ritrovarsi. E allora ecco il raddoppio, punizione dai 20 metri, Candreva prende la mira e tira un bolide a beffare Benussi non impeccabile. Non sembrano neanche lontanamente i gialloblù che, solo una settimana fa, hanno avuto la meglio sul Napoli. Mandorlini prova a cambiare le carte in tavola inserendo Brivio e Nico Lopez per Martic e Tachtsidis. Certo la Lazio è più sciupona e disattenta che nel primo tempo, a tener alta la guardia c'è sempre il solito Felipe Anderson. Sfiora il tris con un'azione incredibile, si fa tutto il campo - dribblando avversari come birilli - e al limite dell'area sgancia il tiro che s'infrange sulla traversa.
Bentornato Lulic, è il 28° della ripresa quando il bosniaco rileva capitan Mauri e fa il suo ritorno in campo dopo due mesi e mezzo dall'infortunio con la Sampdoria. Pochi sprazzi d'emozione, la Lazio quasi si riposa con il risultato in tasca, c'è spazio anche per dieci minuti di Keita: lo spagnolo entra per Klose, ormai per Pioli è una vera prima punta. Peccato per la vittoria della Roma a Cesena, i biancocelesti hanno seriamente rischiato il sorpasso e il secondo posto. Ma intanto consolidano la terza piazza e scartano il regalo dell'ex Reja, la sua Atalanta inchioda al pareggio il Napoli. Ora a più cinque sui partenopei, più sei dalla Fiorentina. Prova a prendermi, grida la Lazio.
Giorgia Baldinacci
FONTE: IlTempo.it
Serie A: Lazio-Verona 2-0, decidono Felipe Anderson e Candreva
I biancocelesti centrano la sesta vittoria di fila: Sampdoria a -4, Napoli a -5
CESARE ZANOTTO 22 Marzo 2015
Una grande Lazio supera senza difficoltà il Verona e centra la sesta vittoria consecutiva in campionato. All'Olimpico, la squadra di Pioli vince 2-0 grazie ai gol di Felipe Anderson e Candreva, entrambi a segno nel primo tempo: il brasiliano sblocca con un colpo di testa al 5', l'azzurro raddoppia con un calcio di punizione al 47'. I biancocelesti sono terzi in classifica a +4 sulla Sampdoria e a +5 sul Napoli.
LA PARTITA
Non si fermano più, perché non vogliono svegliarsi più. L'Aquila spiega le sue ali, Felipe Anderson e Candreva, ed è pronta a spiccare il volo verso un traguardo impensabile a settembre. La Lazio centra la sesta vittoria consecutiva, che alimenta il sogno Champions e soprattutto, nel concreto, spinge il Napoli a meno cinque e tiene la Samp a debita distanza (-4).
Il magic moment biancoceleste spinge Pioli all'attacco, senza paura alcuna e, anzi, con un atteggiamento da grande squadra. La Lazio ha un baricentro altissimo, una condizione atletica clamorosa e una totale armonia tra i reparti, che sembrano giocare insieme da una vita. In campo c'è praticamente lo stesso 11 che ha schiantato la Fiorentina due settimane fa, con Parolo (contro i viola era squalificato) al posto di Cataldi. Il 4-2-3-1 non si sbilancia mai, perché Mauri dà una mano in mediana mentre i due esterni (Felipe Anderson-Candreva) - in fase di non possesso - ripiegano con grande sacrificio a centrocampo. Il Verona è impotente sin dall'inizio, soffocato dal dinamismo laziale e dalla qualità dell'attacco a disposizione di Pioli. Il 4-5-1 di Mandorlini, in 90 minuti, confeziona una sola occasione, maturata al minuto 13 su palla inattiva: Moras colpisce al volo di destro, ma Marchetti si salva con l'aiuto del palo. Basta così.
Il resto è solo tanta Lazio, che sblocca subito (5') la gara col solito Felipe Anderson, il cui stato di grazia è ormai una costante: Basta crossa da destra a centro area, il brasiliano si inserisce col contagiri e infila Benussi di testa per l'1-0. La squadra - e qui arriva la più grande dimostrazione di forza, oltre che di maturità -, trovato il vantaggio non arretra di un centimentro. Candreva sfreccia un po' dappertutto, Felipe Anderson è uno spettacolo appena può puntare l'uomo, Klose è sempre in agguato ma fallisce due buone occasioni (16' e 34'), Biglia ha il piedino caldo (traversa dal limite al 28'). Il gol non arriva, ma intanto la spinta biancoceleste obbliga il Verona a restare chiuso nella propria metà campo.
Un attimo prima di andare al riposo, Candreva chiude di fatto la gara con un missile su punizione: la sfera passa tra Mauri e Klose e buca le mani di Benussi, che nemmeno ha il tempo di capire la traiettoria (47'). La ripresa è ordinaria amministrazione per la Lazio, che ogni tanto dà qualche sgasata giusto per tenere il motore caldo. La chance più ghiotta per il tris è un'invenzione dello scatenato Felipe Anderson, che dopo un coast to coast di 60 metri colpisce la traversa con un destro terrificante (63'). Non sarà Cristiano Ronaldo, ma uno così - all'interno di un gruppo così - in Serie A può farti arrivare ovunque.
LE PAGELLE
Felipe Anderson 8 - Apre la gara con un gol di testa, poi comincia a far girare le gambe e non lo vedono mai. E' semplicemente immarcabile.
De Vrij 7 - Leader assoluto della difesa, non perde un duello ed è bravo anche nel far ripartire l'azione.
Parolo 7 - Tatticamente perfetto: ogni volta nella posizione più giusta, arriva sempre al momento giusto. Protegge la difesa, sradica e intercetta palloni, dà una mano a Biglia nel giro palla, ci prova da lontano. La condizione fisica è eccellente.
Moras e Rodriguez 4,5 - Perennemente in ritardo. Gli attaccanti della Lazio viaggiano al triplo, per la coppia centrale è una serata da incubo.
Toni 5 - Abbandonato dai compagni in mezzo alla difesa biancoceleste. Si batte con generosità, però i palloni giocabili sono pari a zero.
IL TABELLINO
LAZIO-VERONA 2-0
Lazio (4-2-3-1): Marchetti 6,5; Basta 6,5, De Vrij 7, Mauricio 6, Radu 6,5; Biglia 7, Parolo 7; Candreva 7,5, Mauri 6 (28' st Lulic 6), Felipe Anderson 8 (41' st Perea sv); Klose 6 (34' st Keita sv).
A disp.: Strakosha, Novaretti, Cana, Braafheid, Cataldi, Cavanda, Onazi, Ledesma, Ederson. All.: Pioli 7,5
Verona (4-5-1): Benussi 5,5; Martic 5 (8' st Brivio 5,5), Moras 4,5, Rodriguez 4,5, Pisano 5; Christodoulopoulos 5,5, Obbadi 5, Tachtsidis 5 (14' st Nico Lopez 5), Ionita 5 (40' st Campanharo sv), Hallfredsson 4,5; Toni 5.
A disp: Gollini, Rafael, Martic, Marques, Sorensen, Agostini, Valoti, Fernandinho, Saviola. All.: Mandorlini 4,5
Arbitro: Massa
Marcatori: 5' Felipe Anderson (L), 47' Candreva (L)
Ammoniti: Rodriguez (V)
Espulsi: -
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
Lazio - Hellas Verona 2-0 | L'Aquila passeggia su una spenta formazione scaligera
Il gol di Felipe Anderson rompe subito gli equilibri e la reazione della squadra di Mandorlini dura poco meno di dieci minuti. Il gol di Candreva alla fine del primo tempo sembra infatti già segnare definitivamente il match
La Redazione 22 marzo 2015
Nella ventottesima giornata di serie A, l’Hellas Verona esce sconfitto dal confronto con la Lazio allo stadio Olimpico con il risultato di 2-0.
Alla vigilia si parlava di una partita difficile per gli scaligeri, che ci hanno messo del loro per confermare queste previsioni. La squadra di Pioli è probabilmente una delle formazioni più in forma del campionato, alla quale i gialloblu hanno semplificato la vita giocando un match poco brillante, soprattutto nella fase propositiva. Il poco movimento in campo dell’undici scaligero ha complicato la vita dei portatori di palla, costretti a giocare spesso la sfera indietro, a darla al solito Toni o a buttarla con un passaggio forzato. L’unica occasione da rete veronese infatti è arrivata da una punizione battuta sulla trequarti da Hallfredsson, sulla quale si è avventato Moras. Troppo spesso imprecisi anche gli appoggi più semplici, che hanno così consentito ai laziali di contrastare ancora meglio la manovra scaligera. Tutto sommato però la difesa di Mandorlini ha retto abbastanza bene alle sfuriate delle ali di Pioli, trattate fin troppo con i guanti di velluto (l’unico cartellino del match è stato dato a Rodriguez). Insomma all’Hellas è mancata quella grinta e quella concentrazione viste nelle partite precedenti, che gli hanno permesso di conquistare punti preziosi.
Il terzultimo posto resta a 11 punti viste le sconfitte di Cagliari e Cesena e ora con la pausa I ragazzi di Mandorlini avranno la possibilità di ricaricare la batterie in vista della volata finale.
GOL E HIGHLIGHTS DEL MATCH DELL'OLIMPICO
PRIMO TEMPO - Alla prima occasione i padroni di casa passano in vantagio: Basta al 4' la mette al centro per Felipe Anderson che è libero di colpire di testa e battere Benussi. L'Hellas ora prova ad alzare la pressione ma la Lazio non concede spazi. Al 13' Hallfreddson mette sul secondo palo una punizione dall trequarti sulla quale si avventa Moras, che colpisce il palo calciando con il destro. Bella azione biancoceleste al 16': Felipe Anderson serve Biglia, che scarica in mezzo all'area per Klose ma il tiro del tedesco è troppo centrale e Benussi para in due tempi. Al 28' Candreva si accentra, la sfera giunge a Mauri che appoggia dietro per Biglia che con il piatto destro coglie la traversa dal limite. Al 33', dopo un bel contropiede sprecato da Lazaros, Candreva ci prova da lontano ma il portiere scaligero blocca senza particolari affanni. Respinge corto il numero 20 scaligero al 34' e Klose prova una complicata girata da dentro l'area: pallone sopra la traversa. Troppo fermi i giocatori scaligeri in questa fase. Marchetti blocca il cross basso di Hallfredsson sul quale si stava avventando Lazaros al 43'. Al 47' Candreva spara un missile su punizione che passa tra i due laziali in barriera e sorprende Benussi.
SECONDO TEMPO - Ad inizio ripresa la Lazio continua a tenere in mano il pallino del gioco, con i gialloblu poco dinamici e propositivi. I portieri restano inoperosi nei primi quindici minuti del secondo tempo. Al 63' Ionita dona, letteralmente, la sfera a Felipe Anderson che poi si fa 50 metri palla al piede prima di calciare dal limite sulla traversa. Altra conclusione di Anderson al 65': tiro fuori bersaglio. Al termine di un'azione di ripartenza al 69', Candreva cerca Mauri appostato sul secondo palo ma sbaglia l'assist e regala la rimessa dal fondo. Al 74' Toni manca l'aggancio sul bell'assist di Nico Lopez. Benussi al 88' alza sopra la traversa la conclusione di Keita.
LAZIO - HELLAS VERONA 2-0
MARCATORI: Felipe Anderson (L) al 4', Candreva (L) al 47' pt
LAZIO (4-2-3-1): 22 Marchetti; 8 Basta, 3 De Vrij, 33 Mauricio, 26 Radu; 20 Biglia, 16 Parolo; 87 Candreva, 6 Mauri (dal 73' 19 Lulic), 7 Felipe Anderson (dal 85' 34 Perea); 11 Klose (dal 79' 14 Keita).
A disposizione: 77 Strakosha, 5 Braafheid, 10 Ederson, 23 Onazi, 24 Ledesma, 27 Cana, 32 Cataldi, 39 Cavanda, 85 Novaretti. Allenatore: Stefano Pioli.
HELLAS VERONA (4-3-3): 22 Benussi; 71 Martic (dal 53' 28 Brivio), 2 Rodriguez, 18 Moras, 3 Pisano; 8 Obbadi, 77 Tachtsidis (dal 59' 17 Lopez), 23 Ionita (dal 84' 30 Campanharo); 10 Hallfredsson, 9 Toni, 20 Lazaros.
A disposizione: 1 Rafael, 95 Gollini, 5 Sorensen, 7 Saviola, 19 Greco, 25 Marques, 27 Valoti, 33 Agostini, 70 Fernandinho. Allenatore: Andrea Mandorlini.
ARBITRO: Davide Massa di Imperia.
AMMONITI: Rodriguez
FONTE: VeronaSera.it
PAGELLE LAZIO-VERONA 2-0: Felipe Andersono mostruoso, male i gialloblù, ecco i voti dei protagonisti
marzo 22, 2015
Queste le pagelle e i voti di Lazio-Verona, match terminato 2-0 per i biancocelesti grazie alle reti di Felipe Anderson e Candreva
LAZIO (4-2-3-1): Marchetti 6,5; Basta 7, De Vrij 7,5, Mauricio 6, Radu 6,5; Parolo 6, Biglia 7; Candreva 7,5, Mauri 5,5 (Lulic sv), Anderson 8,5 (Perea sv); Klose 6 (Keita 6,5). All.: Pioli 8
VOTO E GIUDIZIO ALLA LAZIO: 8 - Meravigliosa e cinica. Gioca un grande calcio, forse il migliore della Serie A, pieno di tocchi in verticale e scambi di prima. I due esterni sono impressionanti e la difesa è solidissima, per non parlare di una forma fisica superiore a quasi tutte le altre formazioni del campionato. Oggi è stato fuori Cataldi per fare spazio ai 4 giocatori offensivi e il rientro in campo di Lulic dà ulteriori alternative a Pioli. Se questa squadra fosse partita così già a settembre…
IL MIGLIORE: Felipe Anderson 8,5 – La cosa più sorprendente di questo ragazzo è la polivalenza; segna un gol con un colpo di testa degno del miglior Klose, dribbla chiunque sugli esterni, incanta sulla trequarti e spesso si abbassa per aiutare la squadra con la massima umiltà. Serve altro? A Roma gongolano eccome, anche perché ieri ha prolungato il suo contratto e portarlo via è diventato ancora più complicato e dispendioso.
IL PEGGIORE: Mauri 5,5 – Si muove molto, ma gli capitano pochi palloni e di conseguenza fatica a mettersi in mostra. Se i due esterni sono così ispirati, il gioco si concentra sulle fasce e per lui la partita diventa più una questione di sacrificio. Ma per una partita così, con una Lazio così, ci può anche stare.
VERONA (4-3-3): Benussi 5,5; Pisano 5, Rodriguez 5, Moras 5,5, Martic 5 (52' Brivio 5); Obbadi 5,5 (Campanharo sv), Tachtsidis 4,5 (N. Lopez 5), Hallfredsson; Lazaros 5, Toni 5, Ionita 5. All.:Mandorlini 5
VOTO E GIUDIZIO AL VERONA: 5 - Poco da dire sul Verona che arriva all’Olimpico dopo 4 risultati consecutivi, ma si deve arrendere ad una squadra in uno stato di forma impressionante, che con un pressing asfissiante ha stoppato ogni possibile azione degli uomini di Mandorilini. Oggi sarebbe stata dura per chiunque.
IL MIGLIORE: Halfredsson 6 – Il “meno peggio” dei gialloblù, confeziona a Moras l’unica chance del Verona e sembra l’unico in grado di fermare le ripartenze fulminee biancocelesti. Inoltre i pochi palloni ragionati giocati oggi dagli uomini di Mandorlini passano dai suoi piedi
IL PEGGIORE: Tachtsidis 4,5 – Difficile dare il titolo di “Peggiore in campo” in una squadra così in ombra. Se il Verona però non riparte mai e si affida quasi esclusivamente al lancio lungo, la colpa deve essere anche del regista. Perde parecchi palloni e non riesce mai a costruire un’azione offensiva: ancora una volta, non riesce ad affermarsi all’Olimpico.
LAZIO-VERONA 2-0
MARCATORI: 5' F. Anderson (L), 45’+2' Candreva (L)
LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Basta, De Vrij, Mauricio, Radu; Parolo, Biglia; Candreva, Mauri (73' Lulic), Anderson (86' Perea); Klose (79' Keita). All.: Pioli
VERONA (4-3-3): Benussi; Pisano, Rodriguez, Moras, Martic (52' Brivio); Obbadi (80' Campanharo), Tachtsidis (58' N. Lopez), Hallfredsson; Lazaros, Toni, Ionita. All.:Mandorlini
ARBITRO: Massa
NOTE: -
FONTE: LoSport24.com
Lazio-Verona, Mandorlini: "Tachtsidis mi ha fatto arrabbiare"
L'allenatore dei gialloblu ha commentato la sconfitta dei suoi contro i biancocelesti
dall'inviato Andrea Corti
22/03/2015 23:50
ZONA MISTA LAZIO HELLAS VERONA MANDORLINI / VERONA - Nella zona mista dello stadio 'Olimpico', dove sono presenti anche gli inviati di calciomercato.it, il tecnico dell'Hellas Verona, Andrea Mandorlini, ha commentato così la sfida persa contro la Lazio: "Il rigore non fischiato? A sentire Lazaros c'era, ma Massa non ce l'ha dato. Gli episodi non hanno girato a nostro favore ma non eravamo la stessa squadra di domenica. Non eravamo carichi con la voglia di ripartire che avevamo precedentemente. Dal punto di vista psicologico abbiamo pagato tantissimo il 2-0 preso nel recupero. La favorita per il secondo posto? La Lazio è la squadra che sta meglio, ha entusiasmo e condizione. In questo momento direi loro, ma si deciderà negli scontri diretti. Col Cesena sarà una partita chiave. Tachtsidis l'ho tolto perchè ha giocato male e mi ha fatto arrabbiare. Era anche diffidato".
O.P.
Lazio-Hellas Verona, Lotito: "Numeri da capogiro, avanti senza paura"
Il patron ha commentato il successo 2-0 contro gli scaligeri
Lotito (Calciomercato.it)
23/03/2015 08:34
LAZIO HELLAS VERONA LOTITO / ROMA - La vittoria contro l'Hellas Verona ha consolidato il terzo posto della Lazio, che resta a un solo punto dalla Roma seconda. Anche Claudio Lotito ha voluto commentare il grande momento che sta vivendo la squadra di Pioli. "Avanti senza paura. La vittoria contro il Verona per 2-0 conferma l'ottimo stato di forma della nostra squadra: raggiungiamo la sesta vittoria consecutiva e siamo la seconda squadra del campionato ad aver riportato il maggior numero di successi. Numeri da capogiro. - le parole contenute in una nota diramata dal presidente biancoceleste - Consolidiamo la nostra terza posizione in classifica, a un solo punto dalla seconda: i ragazzi e il mister Pioli stanno facendo un lavoro straordinario. Sogniamo in grande con i piedi ben piantati per terra: allunghiamo la striscia vincente dei nostri splendidi successi, con il sostegno e la soddisfazione dei tantissimi nostri tifosi".
M.D.F.
FONTE: CalcioMercato.it
Lazio – Hellas Verona 2-0: biancocelesti terza forza del campionato
BY GIANLUCA DE BIANCHI ON 22 MARZO 2015 · SERIE A
La Lazio si conferma sempre più la terza forza del campionato di Serie A Tim. I biancocelesti si sono imposti per 2-0 contro l’Hellas Verona. Sono bastati 4 minuti per sbloccare il risultato con Felipe Anderson, che svetta più alto di tutti su un cross di Basta. Gli scaligeri rispondono con Moras ma il tiro si stampa sul palo. Dopodichè è solo Lazio: tante le occasioni per gli uomini di Pioli. La migliore per Biglia ma colpisce la traversa. Al 43′ raddoppia Candreva con un bolide su calcio di punizione. Nella ripresa la Lazio si ferma ancora sulla traversa per due volte, prima con Felipe Anderson e poi allo scadere con Keita. Il risultato non cambia e la Lazio si porta a casa altri 3 punti, restando sempre a -1 dalla Roma.
LAZIO-VERONA 2-0, IL TABELLINO
Marcatori: 5′ Felipe Anderson (L), 47′ Candreva (L)
LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Basta, De Vrij, Mauricio, Radu; Biglia, Parolo; Candreva, Mauri (73′ Lulic), Anderson (85′ Perea); Klose (79′ Keita).
All.: Stefano Pioli.
A disp.: Strakosha, Novaretti, Cana, Cavanda, Braafheid, Ledesma, Onazi, Cataldi, Ederson.
Indisponibili: Pereirinha, Gentiletti, Djordjevic, Tounkara, Konko.
Squalificati: Berisha.
Diffidati: Cavanda, de Vrij, Mauricio, Basta, Radu, Onazi.
VERONA (4-3-3): Benussi; Martic (53′ Brivio), Moras, Rodriguez, Pisano; Ionita (85′ Campanharo), Obbadi, Tachtsidis (58′ Nico Lopez); Christodoulopoulos, Toni, Hallfredsson.
All.: Andrea Mandorlini.
A disp.: Rafael, Gollini, Marques, Agostini, Sorensen, Greco, Valoti, Saviola, Fernandinho.
Indisponibili: Marquez.
Squalificati: Gomez, Sala.
Diffidati: Martic, Valoti, Nico Lopez, Tachtsidis, Christodoulopoulos.
ARBITRO: Davide Massa (sez. Imperia). ASS.: Di Liberatore e De Pinto. IV: Musolino. ADD.: Rizzoli e Abbattista.
NOTE. Ammoniti: Rodriguez (V). Recupero: 2′ pt; 4′ st. Spettatori Presenti: 40.134 (22.750 paganti) .
FONTE: SportLaziale.it
domenica 22 marzo 2015
Mandorlini: «Mi aspettavo più cattiveria dal Verona»
Il tecnico: «La Lazio ha qualità, entusiasmo e gioca bene: o sei in serata o puoi solo perdere»
ROMA -"Contro questa Lazio, o sei in serata, o perdi". Il tecnico del Verona, Mandorlini, sintetizza così l'incontro dell'Hellas con i biancocelesti: "La Lazio è forte, vive un momento di grande condizione e ha grande qualità. Poi gioca bene e viene sulle ali dell'entusiasmo. Per cui, o sei sei in serata, o puoi solo perdere. Il mio Verona? Me lo aspettavo più vivo, anche se vanno ribaditi tutti i complimenti possibili alla Lazio. Siamo andati sotto alla prima palla: e poi abbiamo fatto molto poco, concedendo troppo. Poi prendere il 2-0 nel recupero ha chiuso per noi la gara dal punto di vista mentale. Non siamo stati cattivi, dal punto di vista nervoso mi aspetto di più".
FONTE: TuttoSport.com
Calcio Lazio super liquida 20 il Verona ma non c e sorpasso
23:05 22 MAR 2015
(AGI) - Roma, 22 mar. - E sono sei. Non si ferma piu' la Lazio di Stefano Pioli. Sesta vittoria consecutiva per le aquile biancocelesti che mettono gli artigli anche sul Verona e volano sempre piu' in alto, consolidando il terzo posto e continuando a minacciare il secondo della Roma. All'Olimpico, dove sono tornati in massa anche i tifosi per un'altra vittoria targata Pioli, decidono le reti di Felipe Anderson e Candreva. Il brasiliano mostra un altro colpo del suo repertorio sbloccando il risultato al 4' con un bel colpo di testa, l'azzurro blinda il risultato con un bolide che non lascia scampo a Benussi.
Partita a senso unico, Verona mai in partita contro una Lazio che voleva fortemente allungare il suo momento magico. Anche per questo al pronti-via Pioli presenta un 4-2-3-1 con Biglia e Parolo davanti alla difesa. Sulla trequarti Candreva, Mauri e Felipe Anderson, Klose unica punta. Problemi di formazione per Mandorlini. Anche l'Hellas e' in un buon momento (8 punti in 4 gare e vittoria sul Napoli nell'ultimo match), ma Mandorlini deve fare i conti con diverse assenze, compresa quella dell'ultima ora dell'influenzato Jankovic. Nel tridente gialloblu' l'unico titolare e' Toni, gli esterni sono Christodopulopoulos e Halfredsson. Avvio coraggioso dell'Hellas. Al 3' Lazaros va a terra dopo una leggera spinta di Radu in area, l'arbitro lascia correre e un minuto piu' tardi il "solito" Felipe Anderson sblocca la partita deviando in rete di testa il cross di Basta. Per il brasiliano il modo migliore per festeggiare il rinnovo fino al 2020. Non molla l'Hellas che, al 12', colpisce il palo con Moras, ma il Verona non riesce a costruire il suo gioco. Halfredsson non trova la posizione, mentre la Lazio trova le giuste geometrie, anche grazie a Klose bravo ad aprire spazi e anche a rendersi pericoloso: al 16' Benussi si oppone al tedesco. A centrocampo, nonostante la superiorita' numerica, domina la Lazio.
Tachtsidis perde il confronto con Biglia che, al 28', colpisce anche la traversa. Pochi palloni per Toni, mentre dall'altra parte ancora Klose va vicino al 2-0. Il raddoppio arriva al 47': Candreva su punizione infila Benussi con un gran destro (forte ma centrale). Nella ripresa si aspetta la reazione del Verona, ma la Lazio e' solida e non concede nulla. Mandorlini prova a cambiare volto ai suoi: al 14' dentro Nico Lopez per Tachtsidis con Halfredsson che va in regia. La mossa non produce alcun risultato, la Lazio controlla e punge con una delle sue armi migliori: Felipe Anderson. Al 18' il brasiliano intercetta un pallone sulla sua meta' campo, scappa via per 50 metri palla al piede e scarica un destro dal limite che si stampa sulla traversa. Il Verona non riesce mai a impensierire Marchetti che puo' godersi una serata tranquilla a poche ore dal suo ritorno in Nazionale (convocato al aposto dell'infortunato Perin), mentre Pioli da' spazio anche a Lulic, Keita e Perea. Gli ultimi due provano anche a trovare il tris, ma il 3-0 non arriva. Finisce 2-0, la Lazio continua a volare, Felipe Anderson a segnare, il popolo biancoceleste a sognare.
FONTE: AGI.it
Lazio-Verona 2-0: le pagelle di CalcioWeb
Il solito Felipe Anderson decisivo per la Lazio
22 marzo 2015 22:38 - Francesco Gregorace
LaPresse/Marco Rosi
LAZIO (4-2-3-1): Marchetti 6.5; Basta 6.5, De Vrij 6, Mauricio 6, Radu 6; Parolo 6, Biglia 6.5; Candreva 6.5, Mauri 5.5 (28' st Lulic 6), Anderson 7 (41' st Perea sv); Klose 6 (34' st Keita 6). In panchina: Strakosha, Braafheid, Ederson, Onazi, Ledesma, Cana, Cataldi, Cavanda, Novaretti. Allenatore: Pioli 6.5.
VERONA (4-3-3): Benussi 5.5; Martic 5.5 (8° st Brivio 5.5), Moras 6, Rodriguez 6, Pisano 5.5; Obbadi 5.5, Tachtsidis 5 (14° st Nico Lopez 5), Ionita 5 (39' st Campanharo sv); Christodoulopoulos 5, Toni 5, Hallfredsson 5. In panchina: Rafael, Gollini, Sorensen, Saviola, Greco, Marques, Valoti, Agostini, Fernandinho. Allenatore: Mandorlini 5.
ARBITRO: Massa di Imperia 6. RETI: 4° pt Felipe Anderson, 47° pt Candreva NOTE: Serata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori: 40.000 circa. Ammoniti: Rodriguez, Angoli: 10-1. Recupero: 2'; 4'.
FONTE: CalcioWeb.eu
Hellas Verona, occhi su Brugman del Pescara
Setti e Sogliano - Hellas Verona
Gianluca Di Marzio 20-03-2015 19:39
Gli occhi in casa Pescara, il Verona pensa al futuro. E c'è un nome segnato sul taccuino dei dirigenti gialloblu: Gaston Brugman. Classe 1992, in questa stagione ha giocato soltanto nove gare. Ma il Verona lo studia, puntandolo per il futuro.
FONTE: GianlucaDiMarzio.it
10:15 | lunedì 23 marzo 2015
Hellas Verona, Christodoulopoulos: «Il rigore avrebbe potuto cambiare la partita»
Il centrocampista analizza la sconfitta in casa della Lazio
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8 © www.imagephotoagency.it
LAZIO HELLAS VERONA LAZAROS CHRISTODOULOPOULOS - Il Verona ha perso ieri sera all'Olimpico contro la Lazio. Lazaros Christodoulopoulos, centrocampista offensivo dell'Hellas, è stato e il greco, schierato titolare da Mandorlini a causa dell'indisponibilità dell'ultimo minuto di Jankovic ha parlato in mixed zone, al termine della gara: «La Lazio è in forma. Noi volevamo dare continuità alla prestazione vista una settimana fa contro il Napoli ma non ci siamo riusciti perchè non abbiamo sfruttato le occasioni che ci sono capitare. Loro si sono chiusi molto bene e noi non abbiamo trovato sbocchi offensivi».
IL RIGORE NON ASSEGNATO - «Non eravamo quelli che potevamo essere ma bisogna guardare avanti, questa sconfitta non ha fatto male alla squadra. Noi proviamo sempre a vincere ma oggi non ci siamo riuscti. Dopo la sosta affronteremo il Cesena e per noi sarà come una finale. Il rigore non assegnato? Io ho provato a mettere il corpo davanti a quello di Radu e per me era rigore, lui ha ammesso di avermi spinto e con il rigore sarebbe potuta essere un'altra partita. Il mio momento? E' bello aiutare la squadra, sono felice di essere partito titolare. Io cerco continuità, vorrei segnare qualche gol in più».
09:52 | lunedì 23 marzo 2015
Moras: «Lazio superiore al Verona»
Continua il difensore: «Dobbiamo tornare ad essere la squadra che ha battuto il Napoli»
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8 © www.imagephotoagency.it
LAZIO HELLAS VERONA MORAS - E’ giunta al termine, ormai da qualche ora, la gara tra Lazio ed Hellas Verona valida per la ventottesima giornata di serie A 2014/2015. Allo stadio “Olimpico” di Roma le due squadre hanno smesso di darsi battaglia e in zona mista, nel post partita, ha parlato il difensore dei gialloblù, Moras.
LE DICHIARAZIONI - Così il calciatore greco dell'Hellas: «La Lazio è un'ottima squadra che sta attraversando un gran momento di forma, sapevamo che sarebbe stata una gara difficile. Il primo gol, arrivato dopo 4 minuti, potrebbe averci messo in difficolta. Non siamo stati bravi, non sarebbe stato facile recuperare. L'importante è ricordare dove eravamo 4 partite fa, dobbiamo tornare ad essere la squadra che ha vinto con il Napoli una settiman fa. Noi dopo il mio palo, non abbiamo più creato nulla, la Lazio invece è stata brava a fare possesso palla ed è stata superiore a noi. Non eravamo il solito Verona, prima eravamo compatti, cattivi e aggressivi mentre con la Lazio non c'è stato il giusto atteggiamento. Ora però pensiamo al Cesena, una partita fondamentale per noi. Non siamo ancora salvi e dovremo ancora lottare. Il Chievo? Alla fine vedremo chi avrà fatto più punti».
00:04 | lunedì 23 marzo 2015
Mandorlini alla Rai: «Verona, potevi far meglio»
Le parole di Mandorlini alla fine di Lazio - Hellas Verona
di Gianmarco Lotti - twitter:@GianmarcoLotti © www.imagephotoagency.it
MANDORLINI LAZIO VERONA SERIE A - Qualche istante fa è giunta al termine la partita dello stadio Olimpico di Roma tra i padroni di casa della Lazio e gli ospiti del Verona. Alla fine del match, valevole per la giornata numero ventotto del campionato 2014-15 di Serie A, è intervenuto in zona mista poco dopo il triplice fischio il mister dei veronesi Andrea Mandorlini, di seguito trovate le sue dichiarazioni.
LE PAROLE NEL DOPO GARA - «Loro erano in un gran momento e non potevamo ripetere quella partita di domenica. Abbiamo preso un palo nel primo tempo e loro hanno segato le gambe ai nostri giocatori con il gol nel recupero del primo tempo. Con i se e con i ma non si porta a casa niente, noi comunque avremmo dovuto fare una partita molto importante. E' andata così e potevamo fare meglio» ha dichiarato il tecnico del club veronese Mandorlini ai microfoni di Rai Sport. Il Verona ha perso due a zero contro la Lazio, terza in classifica.
23:43 | domenica 22 marzo 2015
Lazio, Pioli: «Non firmerei per il terzo posto»
Il tecnico della Lazio: «Mancano ancora dieci gare»
di Alessandro Naimo - twitter:@AleNai13©imagephotoagency.it
LAZIO VERONA PIOLI CONFERENZA - La Lazio continua a vincere. Oggi l'avversario era l'Hellas Verona, superato con facilità dagli uomini di Pioli, usciti dall'Olimpico col punteggio a favore di 2-0. Dopo la partita, ecco la consueta conferenza stampa del tecnico biancoceleste: «Oggi abbiamo giocato con maturità ed intelligenza, comandando il gioco. Dovevamo chiudere prima la partita, potevamo essere più concreti e meno leziosi. Biglia? Non voglio fare graduatorie, alleno una grande squadra, e tutti vogliono dare il massimo. Parlerò poi con la società».
IL RITMO - Pioli ha proseguito: «Nel primo tempo abbiamo giocato a ritmi alti, senza essere leziosi. Siamo stati molto compatti, ma sul 2-0 abbiamo perso la voglia di fare anche il terzo gol. Non bisogna aver pietà dell'avversraio, stiamo bene e dobbiamo sfruttare la condizione. Cerchiamo di proporre calcio, ma cercando di non prendere gol. Se siamo bravi a non subire abbiamo tante possibilità di vincere le partite. Non ci sono ruoli, attacchiamo e difendiamo insieme. Tutti devono essere consapevoli dei motivi che ci permettono di ottenere questi risultati. La sosta? Stiamo spingendo tanto. Avremmo fatto a meno di mandar via i nazionali, ma ne abbiamo tanti. Spero facciano bene e tornino in salute. Terzo posto? Non firmerei, perchè dovrei? Mancano ancora dieci gare, siamo in crescita sotto ogni punto di vista, e dobbiamo continuare così. Un difetto? Non ce n'è uno solo, potevamo fare più inserimenti senza palla, tutti possono essere più coinvolti e dobbiamo essere più concreti».
23:15 | domenica 22 marzo 2015
Lazio, Pioli a MP: «Evidenti passi avanti, ma non è ancora finita»
Il tecnico dei biancocelesti intervistato nel post-partita
di Giuseppe Carotenuto - twitter:@GiuCarotenuto Foto: © www.imagephotoagency.it
LAZIO HELLAS VERONA PIOLI - Continua il sogno della Lazio che ha vinto ancora battendo con un secco 2-0 l'Hellas Verona. Ad analizzare l'ennesima vittoria consecutiva è stato Stefano Pioli, tecnico dei biancocelesti intervistato nel post-partita. Ecco le sue parole rilasciate ai microfoni di Mediaset Premium: «Ho visto un'ottima prestazione, abbiamo affrontato un avversario non facile e siamo stati bravi a portare a casa la vittoria. Non abbiamo però centrato nessun obiettivo, non possiamo fermarci ora».
MENTALITA' GIUSTA - «Oggi siamo stati più maturi del solito, sotto questo punto di vista stiamo crescendo. Siamo stati padroni della partita, potevamo arrotondare di più ma va bene così. Polemiche arbitrali? Io altre volte ho parlato di atteggiamento sbagliato degli arbitri, non di episodi, e stasera preferisco parlare di calcio. Tornando alla partita, il percorso intrapreso è quello giusto, all'inizio abbiamo fatto fatica ad ottenere i risultati ma la mentalità è sempre stata quella giusta e dobbiamo continuare così. Roma? No, da ora facciamo la corsa su noi stessi. Siamo soddisfatti ma è un risultato parziale: gli obiettivi si raggiungono a fine stagione. Ora c'è la sosta che a mio avviso non arriva nel momento giusto».
22:55 | domenica 22 marzo 2015
Felipe Anderson a Sky: «Questa è una squadra vera»
Le dichiarazioni dopo Lazio - Hellas Verona
di Andrea Bartolone - twitter: @andreabartolone foto: © Imagephotoagency.it
FELIPE ANDERSON SKY LAZIO - La Lazio per proseguire nella marcia verso la Champions League, l'Hellas Verona per mettere in cassaforte punti preziosi per la salvezza che pare sempre più vicina. Le due squadre sono scese in campo alle 20:45 nel match valido per la 28^ giornata di Serie A. I biancocelesti vincono per 2-0 e centrano la sesta vittoria consecutiva in campionato.
LE DICHIARAZIONI - Gara senza particolari problemi per i biancocelesti che confermano le attese e centrano la sesta vittoria consecutiva in campionato contro un Hellas Verona stesa dal doppio svantaggio targato Felipe Anderson e Candreva, rispettivamente a inizio e a fine primo tempo. Al termine del match, il commento di Felipe Anderson ai microfoni di Sky: «Stiamo crescendo di partita in partita, questa è una squadra vera, che corre, attacca e crea gioco, tutto il gruppo si aiuta a vicenda. Felice che il mio gol sia stato importante per la squadra, pensiamo adesso alla prossima gara. Crediamo nel terzo posto, ogni partita sarà una battaglia. Il mio futuro? Sono molto felice di essere qui».
22:42 | domenica 22 marzo 2015
Serie A: Lazio - Hellas Verona, pagelle
Felipe Anderson show, Candreva sugli scudi
di Andrea Bartolone - twitter: @andreabartolone foto: © Imagephotoagency.it
PAGELLE LAZIO HELLAS VERONA - La Lazio per proseguire nella marcia verso la Champions League, l'Hellas Verona per mettere in cassaforte punti preziosi per la salvezza che pare sempre più vicina. Le due squadre sono scese in campo alle 20:45 nel match valido per la 28^ giornata di Serie A. I biancocelesti vincono per 2-0 e centrano la sesta vittoria consecutiva in campionato. Di seguito le pagelle e il tabellino del match, a cura della redazione di CalcioNews24.com:
Lazio (4-2-3-1): Marchetti 6,5; Basta 7, De Vrij 7, Mauricio 6,5, Radu 6,5; Biglia 7, Parolo 7; Candreva 7,5, Mauri 6,5 (Lulic 6 dal 74'), Felipe Anderson 8 (Perea 6 dal 85'); Klose 6,5 (Keita 6 dal 79').
Hellas Verona (4-3-3): Benussi 6,5; Martic 5,5 (Brivio 5,5 53'), Rodriguez 5,5, Moras 6, Pisano 5,5; Obbadi 6,5, Tachtsidis 6 (Nico Lopez 5,5 59'), Hallfredsson 6; Ionita 5,5 (Campanharo 5,5 82'), Toni 5,5, Lazaros 5,5.
LAZIO - IL MIGLIORE
Felipe Anderson 8 - Segna anche di testa. Nove gol in campionato, argento vivo della formazione biancoceleste. Apre subito il match sfruttando alla grande l'assist di Basta e permette ai capitolini di giocare senza pressioni alla ricerca della sesta vittoria consecutiva in campionato. La sua prestazione è sublime: gol, assist, dribbling e una traversa colpita dopo un coast-to-coast che avrebbe fatto venir giù l'Olimpico.
LAZIO - IL MIGLIORE
Candreva 7 - Anche per lui prestazione sontuosa: pecca in alcune occasioni di egoismo, ma ciò è dovuto alla ricerca incessante del gol. Rete che arriva, grazie a una fenomenale punizione dai 25 metri: una bordata su cui Benussi non può nulla, vedendola partire proprio all'ultimo.
HELLAS - IL MIGLIORE
Benussi 6,5 - La partita dell'Hellas Verona non inizia al meglio, visto che dopo appena 4 minuti i gialloblù sono costretti a dover rimontare il vantaggio di Felipe Anderson. Tuttavia Benussi si dimostra tra i migliori dei suoi ed evita un passivo ancora maggiore, parando in diverse occasioni per gli attaccanti capitolini.
HELLAS - IL PEGGIORE
TABELLINO:
Lazio 2-0 Hellas Verona
Marcatori: Felipe Anderson 4’, Candreva 46'
Ammoniti: Rodriguez.
Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Basta, De Vrij, Mauricio, Radu; Biglia, Parolo; Candreva, Mauri (Lulic 74'), Felipe Anderson (Perea 85'); Klose (Keita 79'). In panchina: Strakosha, Braafheid, Ederson, Onazi, Ledesma, Cana, Cataldi, Cavanda, Novaretti. Allenatore: Pioli.
Verona (4-3-3): Benussi; Martic (Brivio 53'), Rodriguez, Moras, Pisano; Obbadi, Tachtsidis (Nico Lopez 59'), Hallfredsson; Ionita (Campanharo 82'), Toni, Lazaros. In panchina: Rafael, Gollini, Sorensen, Saviola, Greco, Marques, Valoti, Agostini, Fernandinho. Allenatore: Mandorlini.
22:38 | domenica 22 marzo 2015
Lazio, che show: Hellas Verona ko, termina 2-0
Apre Felipe Anderson, chiude Candreva
di Andrea Bartolone - twitter: @andreabartolone foto: © Imagephotoagency.it
SINTESI TABELLINO LAZIO HELLAS VERONA - La Lazio per proseguire nella marcia verso la Champions League, l'Hellas Verona per mettere in cassaforte punti preziosi per la salvezza che pare sempre più vicina. Le due squadre sono scese in campo alle 20:45 nel match valido per la 28^ giornata di Serie A. Di seguito la cronaca e il tabellino del match, a cura della redazione di CalcioNews24.com:
PRIMO TEMPO - Pioli ricorre al 4-2-3-1 con Klose che supportato da Candreva, Mauri e Felipe Anderson. Mandorlini risponde invece con il tridente composto da Ionita, Toni e Lazaros visto che Jankovic ha alzato bandiera bianca. Centrocampo affidato a Obbadi, Tachtsidis e Hallfredsson con la linea difensiva invece formata da Martic, Rodriguez, Moras e Pisano. Inizia fortissimo la Lazio che passa in vantaggio alla prima occasione utile grazie al solito Felipe Anderson: il fenomeno brasiliano, dopo la decisiva doppietta in quel di Torino, continua a segnare e al 4’, imbeccato in area su cross di Basta, va in rete con un preciso colpo di testa che vale l’1-0. Hellas Verona pericoloso subito dopo al 12’: su punizione di Hallfredsson, Moras conclude al volo da pochi metri: Marchetti salva con l'aiuto del palo. Passato il pericolo, prosegue l’offensiva laziale. Al 16’ splendida azione della Lazio negli ultimi venti metri: combinazione di prima tra Felipe Anderson, Biglia e Klose, con tiro finale di quest'ultimo che viene parato con difficoltà da Benussi. Ancora Lazio, con una splendida azione corale, Mauri scarica per Biglia, delizioso il tiro dell’argentino che si stampa sulla traversa, a Benussi battuto. Lazio vicina al raddoppio con Klose al 34’: da una disattenzione difensiva dei gialloblù, il numero 11 biancoceleste va al tiro in area, alto. Nei minuti di recupero, arriva il raddoppio capitolino: missile terra-aria di Candreva direttamente da calcio di punizione da circa 25 metri, Benussi non la vede partire ed è 2-0 per la Lazio.
SECONDO TEMPO - Lazio in vantaggio sul Verona per 2-0 grazie alle reti di Felipe Anderson e Candreva e alla ripresa del gioco nessun cambio per le due squadre. Ci prova immediatamente la Lazio a chiudere definitivamente la partita con la conclusione da fuori area di Parolo, ma va altissima sopra la traversa. A cavallo del primo quarto d’ora della ripresa i primi due cambi del match: Brivio per Martic e Nico Lopez per Tachtsidis. Al 63’ grande discesa di Felipe Anderson che percorre metà del campo e va al tiro dal limite dell'area: pallone sulla traversa e pubblico in delirio per il brasiliano. Tiro-cross di Candreva in area al 68': il pallone sfila sul fondo senza che nessuno lo raccolga. Cambio anche nella Lazio: torna dopo l'infortunio Lulic, assente da due mesi e mezzo, prendendo il posto di capitan Mauri, che consegna la fascia di capitano a Radu. Hellas Verona che non riesce a creare occasioni pericolose dalle parti di Marchetti, le squadre si allungano e Pioli richiama prima del previsto Klose, al suo posto entra Keita. Ultimi minuti con una chance anche per Perea, nei pochi minuti a disposizione va vicino al gol scheggiando la travesa. All'Olimpico termina 2-0 per la formazione di Pioli.
COMMENTO - Gara senza particolari problemi per i biancocelesti che confermano le attese e centrano la sesta vittoria consecutiva in campionato contro un Hellas Verona stesa dal doppio svantaggio targato Felipe Anderson e Candreva, rispettivamente a inizio e a fine primo tempo. I capitolini viaggiano con il morale a mille, ma il sorpasso nei confronti della Roma non c'è ancora, complice la vittoria dei giallorossi in quel di Cesena.
TABELLINO:
Lazio 2-0 Hellas Verona
Marcatori: Felipe Anderson 4’, Candreva 46'
Ammoniti: Rodriguez.
Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Basta, De Vrij, Mauricio, Radu; Biglia, Parolo; Candreva, Mauri (Lulic 74'), Felipe Anderson (Perea 85'); Klose (Keita 79'). In panchina: Strakosha, Braafheid, Ederson, Onazi, Ledesma, Cana, Cataldi, Cavanda, Novaretti. Allenatore: Pioli.
Hellas Verona (4-3-3): Benussi; Martic (Brivio 53'), Rodriguez, Moras, Pisano; Obbadi, Tachtsidis (Nico Lopez 59'), Hallfredsson; Ionita (Campanharo 82'), Toni, Lazaros. In panchina: Rafael, Gollini, Sorensen, Saviola, Greco, Marques, Valoti, Agostini, Fernandinho. Allenatore: Mandorlini.
20:25 | domenica 22 marzo 2015
Lazio, Tare a Sky: «Non pensiamo alla Roma»
Il ds laziale snobba la Roma
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8 © www.imagephotoagency.it
LAZIO HELLAS VERONA TARE - Sta per iniziare il match tra Lazio ed Hellas Verona valido per la giornata numero ventotto del campionato di serie A 2014/2015. Allo stadio “Olimpico” le due squadre inizieranno a darsi battaglia alle ore 20:45 e ai microfoni di “Sky Sport”, qualche istante prima del fischio iniziale, ha parlato il ds dei biancocelesti Igli Tare.
LE DICHIARAZIONI - Così Tare: «Il secondo posto? E' un obiettivo ma è importante vincere stasera perchè giochiamo con una squadra in buona salute ma giochiamo in casa nostra, con un pubblico fantastico e non pensiamo alla Roma, vedremo dove saremo poi stasera dopo la partita».
20:10 | venerdì 20 marzo 2015
Brugman nel mirino dell'Hellas Verona
Il centrocampista del Pescara seguito con insistenza dai gialloblu
di Giuseppe Carotenuto - twitter:@GiuCarotenuto
CALCIOMERCATO HELLAS VERONA PESCARA BRUGMAN - L'Hellas Verona pensa già al calciomercato e in vista della prossima sessione estiva gli scaligeri si stanno guardando attorno per portare alla corte di Mandorlini nuovi rinforzi. In queste ore a tenere banco sono le voci circa Gaston Brugman, centrocampista argentino classe 1992 che fino ad ora si è messo in mostra in cadetteria con la maglia del Pescara.
L'OBIETTIVO - Stando a quanto riportato da Gianluca Di Marzio, il club scaligero starebbe seguendo con attenzione il giocatore che in questa stagione ha collezionato 9 presenze con gli abruzzesi. Il centrocampista è finito nelle scorse settimane sul taccuino dei dirigenti gialloblu e nei prossimi giorni potrebbero essere avviati già i primi contatti. Nel bel mezzo della stagione l'Hellas pensa anche al futuro: sarà Brugman il primo colpo del Verona?
08:30 | venerdì 20 marzo 2015
Benussi: «Rafael sudi per il posto»
Il portiere del Verona apre la sfida col compagno
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo © Foto: www.imagephotoagency.it
HELLAS VERONA BENUSSI - Non si sente titolare Francesco Benussi, che dunque non sa se domenica scenderà in campo contro la Lazio. Protagonista nella vittoria contro il Napoli, il portiere dell’Hellas Verona ha scalzato Rafael nelle gerarchie di Andrea Mandorlini e si sta per guadagnare il rinnovo di contratto: «Mandorlini non mi ha mai detto nulla. Solo qualcosa quando debuttai a Udine perché Rafael non stava bene. Rafael? Sa che deve lavorare per riprendersi il posto. In Italia con i portieri siamo a posto per un po’. Gollini ha aggiunto anche l’esperienza inglese. Ha più coraggio nelle uscite alte, ha una mentalità più completa, è pronto. Il più forte che ho avuto accanto? Sirigu. Sabatini mi volle a Palermo per fargli da secondo e forse anche allenarlo. E poi ammiro il nostro avversario di domenica prossima. Marchetti. Abbiamo avuto un percorso simile, veniamo dalla C e siamo veneti entrambi», ha dichiarato l’estremo difensore ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
SENSAZIONI – Benussi ha parlato poi del suo futuro: «Un giorno, quando smetterò, a 40 anni, mi piacerebbe fare l’allenatore dei portieri. Mi piace molto». Legato a Lecce e Palermo, il portiere ora sta giocando nel suo Veneto: «A Verona ti senti giocatore tutte le domeniche. E’ una sensazione bellissima con una tifoseria incredibile». Infine, sulle prestazioni di Toni e Di Natale, che sembrano ancora due ragazzini: «Sono dei campioni e dei grandi uomini fuori. Ma a Toni che ha lo spirito da bambino, qualche tiro lo prendo, con Totò non mi divertivo neppure: la metteva sempre dove voleva».
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
Lazio, Candreva: "Klose è un esempio, grazie a Pioli facciamo noi la gara"
23.03.2015 09.48 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Autore della rete del definitivo 2-0, l'esterno offensivo della Lazio Antonio Candreva ai microfoni del canale tematico biancoceleste ha così commentato il successo ottenuto ieri sera all'Olimpico contro l'Hellas Verona: "Quest'anno abbiamo una marcia in più sotto il profilo del gruppo, ci vogliamo bene, corriamo tutti insieme. Ci meritiamo tutti i complimenti. L'importante era la vittoria, ci aspettano dieci finali, vogliamo arrivare più in alto possibile, abbiamo le qualità per imporci. Ora stacchiamo la spina per una settimana, al rientro saremo prontissimi per il Cagliari".
Successivamente, Candreva s'è complimentato con Klose e Pioli: "Il bomber tedesco è tanta roba - prosegue -, vederlo ogni giorno allenarsi con quell'entusiasmo, vederlo pressare fino al novantesimo è una soddisfazione. Dobbiamo prendere esempio e fargli solo tanti complimenti. Grazie a Pioli facciamo noi la partita, pressing alto, nascondiamo la palla all'avversario dando pochi punti di riferimento. Questa è la nostra arma, abbiamo fame di vittorie e di raggiungere l'obiettivo europeo", riporta Lalaziosiamonoi.it.
SERIE A
Lazio, Lotito: "Sogniamo in grande con i piedi ben piantati per terra"
23.03.2015 08.21 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Attraverso un comunicato il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha espresso tutta la sua soddisfazione per il successo della squadra biancoceleste contro l'Hellas Verona: "Avanti senza paura. La vittoria contro il Verona per 2-0 conferma l'ottimo stato di forma della nostra squadra: raggiungiamo la sesta vittoria consecutiva e siamo la seconda squadra del campionato ad aver riportato il maggior numero di successi. Numeri da capogiro. Consolidiamo la nostra terza posizione in classifica, a un solo punto dalla seconda: i ragazzi e il mister Pioli stanno facendo un lavoro straordinario. Sogniamo in grande con i piedi ben piantati per terra: allunghiamo la striscia vincente dei nostri splendidi successi, con il sostegno e la soddisfazione dei tantissimi nostri tifosi".
ALTRE NOTIZIE
Lazio, de Vrij soddisfatto: "Siamo stati quasi perfetti"
23.03.2015 08.18 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Pilastro della difesa della Lazio, l'olandese Stefan de Vrij ha così commentato il successo dei biancocelesti all'Olimpico contro l'Hellas Verona. La squadra di Pioli grazie alle reti di Felipe Anderson e Candreva ha ottenuto il suo sesto successo consecutivo e ha consolidato il terzo posto in classifica. "Siamo stati quasi perfetti, abbiamo fatto molto bene. Era una partita importantissima per noi ed è bello vedere lo stadio così pieno. Zero gol subiti? E' un nostro obiettivo, è importante per la squadra. Poi noi segniamo sempre, sappiamo tutti cosa fare in campo".
Successivamente, de Vrij s'è soffermato sulla corsa per le prime posizioni: "Vogliamo andare in Europa, se sarà possibile fare di più, ci proveremo. Senza Champions sarebbe una delusione? Vogliamo vincere ogni partita, guardiamo solo alla prossima. Ora ci sarà la sosta per le Nazionali, ma poi vogliamo continuare così", riporta Lalaziosiamonoi.it.
RASSEGNA STAMPA
Lazio, Il Messaggero titola: "L'inseguimento continua"
23.03.2015 07.43 di Marco Frattino
La Lazio batte l'Hellas Verona e non molla il sogno chiamato secondo posto. I biancocelesti sono attualmente in terza posizione alle spalle della Roma, mentre Il Messaggero titola nelle pagine sportive "L'inseguimento continua". La squadra di Pioli è stata trascinata da Felipe Anderson, poi il raddoppio di Candreva per altri tre punti in cassaforte.
ALTRE NOTIZIE
Verona, il pronostico di Mandorlini: "Lazio da secondo posto"
23.03.2015 00.47 di Vito Aulenti Twitter: @vitoaul
Intercettato dai microfoni di Radio Rai, l'allenatore dell'Hellas Verona Andrea Mandorlini ha così parlato della gara persa all'Olimpico contro la Lazio: "Noi dovevamo fare una partita importante, ma non eravamo gli stessi di una settimana fa. Tuttavia credo che ci fosse ben poco da fare contro questa Lazio, che ha tutto per puntare alla Champions: a mio avviso, potrebbe anche arrivare seconda. Mancano ancora tante gare, ma hanno tutto dalla propria parte. Le giocate di Felipe Anderson? Sono un po' arrabbiato con la squadra, non bisogna lasciare così tanto spazio a giocatori del genere. Adesso però pensiamo già al Cesena, abbiamo due settimane per recuperare. Salvezza? Il campionato è difficile. Abbiamo uno scontro diretto prima di Pasqua: quella è una partita importantissima sia per noi che per il Cesena. Stato di forma migliorato? Sì, stiamo bene, anche dal punto di vista psicologico. Abbiamo battuto il Napoli, ma abbiamo perso giocatori importanti. Era giusto aspettarsi qualcosina in più, ma va bene così. Ora rimbocchiamoci le maniche".
ALTRE NOTIZIE
Lazio, Pioli: "La squadra ci crede, abbiamo individualità importanti"
23.03.2015 00.28 di Vito Aulenti Twitter: @vitoaul
In una intervista concessa a Rai Sport, il tecnico della Lazio Stefano Pioli ha manifestato la propria gioia per la vittoria ottenuta dai suoi ragazzi contro l'Hellas Verona: "La squadra sta bene, ci crede e vuole continuare così. Il gioco? Abbiamo individualità molto importanti, e questo è un grande vantaggio, però ciò non è sufficiente. Dietro questi risultati c'è organizzazione e un grande lavoro di squadra. Champions? Noi facciamo la corsa su noi stessi. Vogliamo fare il massimo e portare a casa il miglior risultato possibile. Tireremo le somme solo alla fine".
ALTRE NOTIZIE
Verona, Mandorlini: "Serviva una super prestazione, Lazio in forma"
23.03.2015 00.05 di Riccardo Gatto Twitter: @RiccardoGatto1
Dai microfoni di Rai Sport, l'allenatore dell'Hellas Verona Andrea Mandorlini commenta con realismo il ko di questa sera contro la Lazio: "Oggettivamente era una partita difficile, noi avremmo dovuto ripetere la stessa gara fatta contro il Napoli. Le situazioni di gioco non ci hanno favorito, peccato anche per il palo. Non cambia nulla, la Lazio è una squadra molto forte che merita la posizione di classifica che ha. Hanno entusiasmo, giocano bene e in velocità. Serviva una gara ancora superiore rispetto a quella col Napoli, potevamo fare meglio ma ormai è tardi. La Lazio ha entusiasmo, sei vittorie di fila significa tanto. Può lottare per il secondo posto fino alla fine".
ALTRE NOTIZIE
Lazio, Pioli: "Anderson, che momento. Vittoria meritata"
23.03.2015 00.01 di Riccardo Gatto Twitter: @RiccardoGatto1
Intervistato da Rai Sport, l'allenatore della Lazio Stefano Pioli analizza con soddisfazione il successo ottenuto contro il Verona questa sera all'Olimpico: "Sono soddisfatto perché la prestazione è stata importante, abbiamo comandato il gioco senza rischiare. Potevamo chiudere prima la partita, ora continuiamo su questa strada".
Felipe Anderson tra i protagonisti della serata
"Sicuramente sta attraversando un grande momento di condizione, avere calciatori di qualità come li ho io è un vantaggio ma è lo spirito di squadra che può fare la differenza fino alla fine".
La tensione è da tenere ancora alta?
"Assolutamente. Non abbiamo ancora raggiunto l'obiettivo, mancano 30 punti
Tanti i calciatori convocati in Nazionale, l'ultimo Marchetti
"E' una soddisfazione avere tanti calciatori in Nazionale ma sono anche preoccupato perché partiranno undici calciatori. Spero che tutti tornino al massimo".
ALTRE NOTIZIE
Le pagelle del Verona - Squadra sovrastata, si salva Hallfreddson
Risultato finale: Lazio-Verona 2-0.
23.03.2015 00.00 di Alberto Forestieri Twitter: @albforest
Benussi 5.5: Incolpevole sul primo gol, mentre la punizione di Candreva, seppur potente, ha messo in luce qualche piccolo difetto nei suoi riflessi.
Martic 5: In netta e chiara difficoltà contro le scorribande di Felipe Anderson. Dal 53' Brivio 5.5: Dà una mano in difesa, ma la partita ormai era già virtualmente chiusa.
Moras 5: In ritardo sul colpo di testa di Anderson che sblocca la partita.
Rodriguez 5.5: Soffre, come tutto il reparto, ma spesso riesce a murare le conclusioni biancocelesti grazie al suo senso di posizione.
Pisano 5: Completamente schiacciato dalla foga biancoceleste, specie nel primo tempo.
Obbadi 5: Si posiziona davanti alla difesa ma viene letteralmente mangiato dalla foga dei trequartisti laziali.
Tachtsidis 4.5: Completamente assente in fase di costruzione e troppo morbido in quella di non possesso. Dal 59' Lopez 5.5: Mandorlini lo inserisce per dare sostegno a Toni, ma ormai il resto della squadra era troppo stanca.
Hallfredsson 6: Un bel cross dalla sinistra nel primo tempo, più la solita generosità a centrocampo.
Ionita 5: Titolare al posto dell'influenzato Jankovic, non sfrutta a dovere l'occasione in una serata comunque proibitiva vista la caratura dell'avversario. Dall'85' Campanharo s.v.: Pochi minuti nel finale.
Toni 5.5: Troppo isolato in avanti. Nei pochissimi palloni giocabili viene sempre anticipato da De Vrij.
Christodoulopoulos 5: Dovrebbe sostenere Toni in avanti, invece si trova costretto a ripiegare, e soffrire costantemente, a centrocampo.
SERIE A
Lazio, Pioli: "Champions? Dobbiamo fare la corsa solo su noi stessi"
22.03.2015 23.28 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Stefano Pioli, allenatore della Lazio, ai microfoni di Sky ha analizzato il successo contro l'Hellas Verona: "Il segreto di questa Lazio è la voglia dei giocatori di restare insieme, cerchiamo di attaccare e difendere tutti e, inoltre, non mancano i giocatori di qualità".
Oggi avete fatto un deciso passo avanti nella corsa Champions.
"E' un momento importante e stiamo correndo velocemente. E' altrettanto vero, però, che i nostri avversari non molleranno fino alla fine, dobbiamo continuare così e spingere il piede sull'acceleratore. Dobbiamo fare la corsa solo su noi stessi e portare a casa il massimo".
Avete una marcia in più rispetto agli altri.
"Stiamo bene, i miei giocatori sanno che tutto passa dalla preparazione. La squadra sa che se lavora con determinazione e qualità la domenica raccoglie i risultati. Non so se questa sosta sarà un bene, anche perché perderemo tanti giocatori. C'è grande concentrazione".
ALTRE NOTIZIE
Lazio, Pioli: "Vinto con merito, prova di maturità"
22.03.2015 23.09 di Daniel Uccellieri
Queste le parole di Stefano Pioli ai microfoni Mediaset Premium al termine della gara vinta con il Verona: "Ottima prestazione, la squadra ha vinto con merito contro una squadra non facile da affrontare. Stiamo giocando bene e stiamo ottenendo risultati importanti, ma ancora è presto. Abbiamo giocato una partita matura ed intelligente, stiamo crescendo da questo punto di vista. Siamo stati padroni della partita con grande maturità. La nostra mentalità è sempre la stessa, i risultati positivi portano tanta fiducia. I ragazzi danno tutto in campo, questo è lo spirito giusto. Siamo soddisfatti, ma ancora non siamo arrivati al nostro obiettivo. Questa sosta forse non arriva al momento giusto, abbiamo diversi giocatori che andranno in giro per il mondo"
ALTRE NOTIZIE
Le pagelle della Lazio - Prestazione eccezionale, Anderson illegale
Risultato finale: Lazio-Verona 2-0.
22.03.2015 23.00 di Alberto Forestieri Twitter: @albforest
Marchetti 6.5: Si fa trovare pronto in tutte le occasioni in cui viene chiamato in causa.
Basta 6.5: Sostiene costantemente la manovra offensiva sulla fascia destra.
De Vrij 7: Giganteggia contro l'isolato Toni, sovrastandolo anche nel gioco aereo. Dopo un inizio complicato, la Lazio sembra ormai aver trovato un signor difensore.
Mauricio 6: Serata piuttosto tranquilla. Il Verona, in avanti, non è mai pericoloso e l'unico attaccante, Toni, è tenuto a bada da De Vrij.
Radu 6.5: Corre avanti e indietro per il campo dando una mano costante ai suoi compagni, anche se ovviamente non è fra i protagonisti della serata.
Parolo 7: Imbottisce il centrocampo laziale di quantità e generosità, approfittando degli spazi concessi per sfruttare la sua abilità negli inserimenti. Prezioso.
Biglia 7.5: In forma smagliante, offre un mix perfetto di qualità e quantità a centrocampo, duettando spesso con Mauri e rendendosi spesso e volentieri anche pericoloso in zona gol, dove colpisce anche una traversa.
Candreva 7.5: Svolge un lavoro analogo a quello di Anderson in fase di non possesso, aiutando moltissimo Parolo e Biglia nel recupero palla. Chiude la partita con una bomba allucinante su calcio di punizione.
Mauri 7: Sfrutta benissimo tutti gli spazi lasciati dalla difesa del Verona, catalizzando numerose azioni offensive lungo tutto l'arco della partita. Dal 73' Lulic s.v.: Si rivede dopo quasi quattro mesi, bentornato!
Anderson 8: Mostruoso. Domina la scena, nonostante anche i compagni abbiano disputato una prova altrettanto positiva. Ha il merito di sbloccare la partita dopo pochi minuti, mentre nella ripresa solo la traversa gli impedisce di realizzare un gol clamoroso. Inoltre non fa mai mancare il proprio apporto in fase di non possesso. Straordinario. Dall'85' Perea s.v.: Pochi minuti nel finale.
Klose 6.5: Non trova il gol, ma si dà un gran da fare per aiutare la squadra lottando su ogni pallone. Ha 37 anni, ma lotta come un ragazzino alle prime armi. Da ammirare. Dal 79' Keita 6: Entra subito in partita, colpendo una traversa nel finale.
SERIE A
Lazio, Anderson al 90': "Stiamo crescendo di partita in partita"
22.03.2015 22.45 di Alberto Forestieri Twitter: @albforest
Autore di una prova fantastica contro il Verona, l'attaccante della Lazio Felipe Anderson ha commentato così la vittoria dei biancocelesti ai microfoni di SKY Sport: "Questa è la vera Lazio, una squadra che corre, attacca e crea sempre gioco con i compagni che si aiutano a vicenda. Sono felice di aver segnato un'altra volta e di essere stato importante per la squadra, adesso pensiamo già alla prossima partita. Il Mister dice che non ci sono attaccanti o difensori, tutti devono aiutarsi e poi, una volta recuperata palla, mettere in mostra le proprie qualità. Stiamo crescendo di partita in partita. Crediamo nel terzo posto, siamo lì, dobbiamo pensare solo a noi e rimanere concentrati sulle nostre prestazioni. Ogni partita sarà una battaglia. Il mio futuro? Sono molto felice di essere qui, credevo nel mio potenziale e ora la mia famiglia è molto contenta per me".
SERIE A
Hellas Verona, occhi su Brugman per il centrocampo
20.03.2015 21.08 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Occhi sul Pescara per il Verona del futuro: c'è Gaston Brugman nelle mire di Sogliano, secondo quanto riferisce Gianluca Di Marzio sul proprio sito ufficiale. Il centrocampista del Delfino è tornato al gol in questa stagione dopo una lunghissima pausa dai campi per infortunio e ora punta a grande salto in Serie A.
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Verona-Rafael, a fine stagione l'addio
20.03.2015 18.39 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
Rafael e il Verona, a fine stagione possibile l'addio. Il portiere non sta trovando spazio perché chiuso da Benussi, motivo per cui si va verso la cessione. Rafael vuole giocare, dopo qualche anno ci potrebbe essere l'addio tra le parti. Ma l'Hellas potrebbe cercare ugualmente un portiere per la prossima stagione, nonostante le buone prestazioni di Benussi. Cambio di guardia tra i pali dell'Hellas. Rafael prepara l'addio...
ESCLUSIVA TMW - Non solo Milan: possibili cambi al vertice anche a Verona
19.03.2015 21.23 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
SERIE A
Se le voci sul futuro societario del Milan non si placano, e le manifestazioni di interesse per l'acquisizione di percentuali più o meno sostanziose del club con loro, se il Parma cerca compratori dopo il fallimento di oggi, arrivano ulteriori novità sui movimenti dei club di A. Secondo quanto raccolto da Tuttomercatoweb.com, anche l'Hellas Verona potrebbe veder cambiare il vertice societario. Siamo ovviamente alle prime battute e dettagli su potenziali compratori non emergono ma la sensazione è anche sul club scaligero potrebbero arrivare novità nelle prossime settimane. Gran parte della dirigenza, da Sogliano a Gardini, è in scadenza di contratto, e fonti vicine all'alta finanza milanese raccontano che questo potrebbe essere sintomatico di un cambio societario. Siamo alle primissime battute, come raccontato in precedenza, ma anche a Verona potrebbero esserci novità.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Hellas, cambi al vertice in vista?
Il presidente Setti (foto A.Fraccaroli)
verona.iamcalcio.it scritto il 20 Marzo 2015, ore 12:02
Cambi al vertice della società dell'Hellas Verona? Mah, possibile come no. Al momento è solo una voce. Niente di reale ora come ora, ma solo voci che girano tra i club di serie A e nell'alta finanza milanese. Secondo Tuttomercatoweb, in casa gialloblù l'anno prossimo ci potrebbero essere dei movimenti ai vertici della società. E sempre secondo TMW novità potrebbero arrivare già dalle prossime settimane. Sta di fatto però che parte della dirigenza, dal diesse Sogliano (corteggiato dal Milan) al direttore generale Gardini, è in scadenza di contratto, e come riportano i colleghi "fonti vicine all'alta finanza milanese raccontano che questo potrebbe essere sintomatico di un cambio societario". Al momento nulla di veritiero e concreto. Staremo a vedere ulteriori sviluppi.
Lorenzo Morandini
FONTE: Verona.IAmCalcio.it
Hellasmania: Toni così è solo da godere
Luca Toni Verona Di:Adriano Ancona
20 marzo alle 22:40
Rimandiamo il tormentone. Perché arrovellarsi, magari perdendo di vista il patrimonio di gol che Luca Toni si porta dietro? Proprio in uno spicchio finale di stagione in cui il Verona respira, non ha assilli. La ragion di classifica non c'è, così anche Luca può affrontare a cuor leggero quel che resta nel campionato gialloblu. E gli interrogativi sul suo ritiro vengono rimandati a chissà quando. Forse al suo ventesimo gol di quest'anno. Andando avanti così, ci siamo quasi.
Di Saviola nemmeno si parla più, e forse anche questo era tra gli obiettivi di Mandorlini: avere un bomber che rovescia gol in quantità industriali, e nessuno che vada lì a spulciare nelle scelte tattiche del Verona. Finché Toni segnava meno – zero gol nel primo mese di autunno – erano autorizzate le obiezioni sul mescolamento dell'attacco gialloblu. Ma domani comincia la primavera, e abbiamo un Toni tirato a lucido. Di più: nel marzo dell'anno scorso, Luca non ha mai segnato. Stavolta il mese gli porta bene: quattro gol e un assist. Una meraviglia.
Nota a margine, ma neanche troppo: domenica arbitra Massa. Sì, proprio lui che ha fatto imbestialire i tifosi del Verona due volte negli anni passati. In particolare, quando tolse ai gialloblu la finale play-off del 2012 ignorando un rigore sacrosanto. Visto che siamo in argomento, all'Olimpico con la Lazio lo scorso maggio l'Hellas lasciò due punti che servivano per andare in Europa League: tutto per un rigore inventato da Mazzoleni allo scadere. Chiaro, bisogna andare anche oltre a questo.
FONTE: CalcioMercato.com
22.03.2015
Lazio-Verona, il commento: le aquile artigliano l'Hellas
Pisano contro il centrocampo della Lazio (fotoEXPRESS)
E sono sei. Non si ferma più la Lazio di Stefano Pioli. Sesta vittoria consecutiva per le aquile biancocelesti che mettono gli artigli anche sul Verona e volano sempre più in alto, consolidando il terzo posto e continuando a minacciare il secondo della Roma. All’Olimpico, dove sono tornati in massa anche i tifosi per un’altra vittoria targata Pioli, decidono le reti di Felipe Anderson e Candreva. Il brasiliano mostra un altro colpo del suo repertorio sbloccando il risultato al 4' con un bel colpo di testa, l’azzurro blinda il risultato con un bolide che non lascia scampo a Benussi. Partita a senso unico, Verona mai in partita contro una Lazio che voleva fortemente allungare il suo momento magico. Anche per questo al pronti-via Pioli presenta un 4-2-3-1 con Biglia e Parolo davanti alla difesa. Sulla trequarti Candreva, Mauri e Felipe Anderson, Klose unica punta. Problemi di formazione per Mandorlini. Anche l’Hellas è in un buon momento (8 punti in 4 gare e vittoria sul Napoli nell’ultimo match), ma Mandorlini deve fare i conti con diverse assenze, compresa quella dell’ultima ora dell’influenzato Jankovic. Nel tridente gialloblù l’unico titolare è Toni, gli esterni sono Christodopulopoulos e Halfredsson.
ALL'INIZIO. Avvio coraggioso dell’Hellas. Al 3' Lazaros va a terra dopo una leggera spinta di Radu in area, l’arbitro lascia correre e un minuto più tardi il «solito» Felipe Anderson sblocca la partita deviando in rete di testa il cross di Basta. Per il brasiliano il modo migliore per festeggiare il rinnovo fino al 2020. Non molla l’Hellas che, al 12°, colpisce il palo con Moras, ma il Verona non riesce a costruire il suo gioco. Halfredsson non trova la posizione, mentre la Lazio trova le giuste geometrie, anche grazie a Klose, bravo ad aprire spazi e anche a rendersi pericoloso: al 16' Benussi si oppone al tedesco. A centrocampo, nonostante la superiorità numerica, domina la Lazio. Tachtsidis perde il confronto con Biglia che, al 28', colpisce anche la traversa. Pochi palloni per Toni, mentre dall’altra parte ancora Klose va vicino al 2-0. Il raddoppio arriva al 47': Candreva su punizione infila Benussi con un gran destro (forte ma centrale).
IL SECONDO TEMPO. Nella ripresa si aspetta la reazione del Verona, ma la Lazio è solida e non concede nulla. Mandorlini prova a cambiare volto ai suoi: al 14' dentro Nico Lopez per Tachtsidis con Halfredsson che va in regia. La mossa non produce alcun risultato, la Lazio controlla e punge con una delle sue armi migliori: Felipe Anderson. Al 18' il brasiliano intercetta un pallone sulla sua metà campo, scappa via per 50 metri palla al piede e scarica un destro dal limite che si stampa sulla traversa. Il Verona non riesce mai a impensierire Marchetti che può godersi una serata tranquilla, a poche ore dal suo ritorno in Nazionale (convocato al posto dell’infortunato Perin), mentre Pioli dà spazio anche a Lulic, Keita e Perea. Gli ultimi due provano anche a trovare il tris, ma il 3-0 non arriva. Finisce 2-0, la Lazio continua a volare, Felipe Anderson a segnare.
22.03.2015
Lazio-Hellas Verona 2-0
Troppo forti Anderson & co.
Toni da solo contro la difesa della Lazio (fotoEXPRESS)
Finito il match Lazio-Verona all'Olimpico. La Lazio ha dominato e l'Hellas ha avuto solo Toni. Vittoria netta e meritata della Lazio. Ma al Verona non si può rimproverare nulla: i biancocelesti hanno piedi eleganti, pressano e fanno girare palla come una delle migliori squadre del campionato.
SECONDO TEMPO. Al 17' traversa di Anderson con una bella azione. Ed è il secondo legno colpito dalla Lazio. Al 24' Candreva effettua un tiro-passaggio pericoloso. Al 27' tiro di Lopez (entrato al 14' del secondo tempo) smorzato. Al 29' Toni non aggancia un bel lancio di Lopez. Ma il bomber gialloblù è da solo contro la difesa di una Lazio che ha il controllo della partita. Al 33' entra nella Lazio il promettente Keita. E l'attaccante prende la traversa a 5 minuti dalla fine dopo un fraseggio elegante.
Biancocelesti padroni del campo, in vantaggio di 2 reti grazie al colpo di testa di Anderson e della punizione di Candreva. Hellas un po' dimesso, con Toni troppo solo in attacco e un centrocampo che non riesce a contenere la furia di Parolo, Mauri e Biglia. Con un Klose assatanato che pressa e tiene in apprensione la difesa gialloblù.
PRIMO TEMPO. All'Olimpico di fronte sono Lazio (in gran forma) e Hellas Verona (che la forma l'ha ritrovata dopo un periodo di annebbiamento). In campo per i gialloblù non c'è Jankovic, influenzato. Lo scorso anno la Lazio sbarrò all'Hellas l'accesso all'Europa League.
Parte aggressivo l'Hellas ma è la Lazio a segnare dopo 4' con Felipe Anderson.
Al 13' colpo di testa di Moras che finisce sul palco della porta difesa da Marchetti.
Alla metà del primo tempo la Lazio schiaccia l'Hellas nella metà campo gialloblù. Con Felipe Anderson protagonista con tocchi eleganti e dribbling. E Biglia prende un legno della porta di Benussi.
Al 30' bella azione di Lazaros nella difesa della Lazio. Ma il centrocampo laziale appare davvero in superiorità schiacciante.
Al 44' intervento di Marchetti dopo una prolungata azione dell'Hellas, la serie di passaggi più lunga del primo tempo.
Al 46' Rodriguez stende Candreva lanciato verso l'area. Ammonito e punizione per la Lazio che lo stesso Candreva trasforma al 47' in gol con un tiro-bomba.
Giulio Brusati
FONTE: LArena.it
Moras: "Lazio più forte, guardiamo avanti"
Postata il 23/03/2015 alle ore 00:10
Roma - Le dichiarazioni del difensore gialloblù, Evangelos Moras, rilasciate al termine di Lazio-Hellas Verona (2-0).
NON SIAMO STATI IL SOLITO VERONA
"La partita? Sapevamo che sarebbe stata una gara molto difficile, la Lazio è un'ottima squadra e sta vivendo un grande periodo di forma. Può essere che il primo gol, subito dopo 4 minuti, ci abbia messo in diffcoltà. Felipe Anderson si è inserito bene, ma tutta la settimana ci eravamo preparati per fronteggiare questa situazione. Non siamo stati bravi, non sarebbe stato facile recuperare. L'importante è ricordare dove eravamo 4 partite fa, per tornare ad essere la squadra che ha battuto il Napoli. La Lazio è stata brava a fare possesso palla, io ho colpito un palo e poi non abbiamo creato più nulla. I biancocelesti sono stati superiori, ora abbiamo due settimane di tempo per recuperare, tornare ad essere cattivi come lo eravamo prima e vincere contro il Cesena, visto che sarà una partita fondamentale per raggiungere il nostro obiettivo. Se c'era il fallo su Candreva? Non credo, ma a me fa arrabbiare il fatto di aver preso un contropiede a fine primo tempo. Non eravamo il solito Verona, prima eravamo compatti, cattivi e aggressivi mentre con la Lazio non c'è stato il giusto atteggiamento. Abbiamo perso contro una squadra molto forte, ma non abbiamo fatto quanto preparato in settimana".
Vangelis a margine della sconfitta con la LAZIO |
VERSO IL CESENA
"La sfida contro il Cesena? Sarà fondamentale vincere per raggiungere il nostro obiettivo. Con la Lazio abbiamo giocato come se fossimo già salvi, questo non mi è piaciuto. So che in queste due settimane possiamo preparare la partita della vita, per raggiungere la salvezza e per cercare qulcos'altro. Noi a pari punti con il Chievo? Dobbiamo pensare alla nostra squadra, a continuare a fare risultato. Alla fine faremo i conti su chi finirà il campionato con più punti".
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Non c'era la giusta carica nervosa"
Postata il 23/03/2015 alle ore 00:00
Roma - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate al termine di Lazio-Hellas Verona (2-0).
NON C'ERA LA GIUSTA CARICA NERVOSA
"La partita? Abbiamo incontrato una squadra che ha convinzione, gioca bene e ha spirito. Dovevamo fare una partita molto importante, ma non eravamo gli stessi di una settimana fa, soprattutto dal punto di vista nervoso. Abbiamo preso il gol dopo 4 minuti con un cross in area, mentre la rete di Candreva è stata il vero colpo del ko. Davanti a questa Lazio c'era poco da fare, faccio i miei grandi complimenti a Pioli e a tutta la sua squadra perché hanno tutto per lottare per un posto in Champions League. Felipe Anderson? Mi sono arrabbiato con la squadra, lasciare del campo a questi calciatori è pericolosissimo. Abbiamo concesso dei contropiedi a una squadra che ha qualità, avevamo preparato un'altra gara e alla fine abbiamo perso. Siamo partiti bene, abbiamo creato delle azioni offensive, poi abbiamo colpito un palo sull'1-0 e queste situazioni hanno cambiato gli aspetti psicologici della partita, che per loro non sono mai mutati. Hanno mantenuto il vantaggio e chiuso la gara. Obbadi davanti alla difesa? Ci sono dei calciatori che si alternano, pensavo di poter essere più offensivo schierando Tachtsidis da interno di centrocampo. Al di là degli interpreti non siamo stati cattivi, Jankovic prima della partita ha avuto qualche problema e qualcosa abbiamo concesso".
CESENA, SARA' DECISIVA
"Il nostro campionato? Non siamo ancora salvi, con il Cesena sarà una partita fondamentale per noi, decisiva, che potrebbe portarci a 14 punti di distanza in caso di vittoria. Abbiamo due settimane di tempo per recuperare e ricaricare le batterie, ci saranno tanti calciatori in nazionale ma questo non importa perché con il Cesena sarà una partita che vale doppio".
ARBITRI? MASSA HA FATTO BENE
"Gli episosi arbitrali? Non credo possano falsare un campionato, ma sicuramente possono influire sul risultato di una partita. L'errore fa parte del gioco, con la Lazio Massa ha arbitrato bene una gara difficile".
Ufficio Stampa
Lazaros: "Cesena? Sarà una finale"
Postata il 22/03/2015 alle ore 23:55
Roma - Le dichirazioni del centrocampista gialloblù, Lazaros Christodoulopoulos, rilasciate al termine di Lazio-Hellas Verona (2-0).
LA LAZIO? SONO TROPPO IN FORMA
“Un commento sulla partita? La Lazio sta benissimo, volevamo dare continuità alle prestazione vista con il Napoli, non è stato facile e non siamo riusciti a sfruttare le occasioni che ci sono capitate, come il mio rigore mancato e il colpo di testa di Moras. Cosa è mancato al Verona? Non siamo riusciti a trovare sbocchi in avanti, loro rientravano velocemente in difesa, ma può capitare una partita così. Non eravamo quelli che potevamo essere ma bisogna guardare avanti, questa sconfitta non ha fatto male alla squadra. Credo che tutti lo sappiano, giochiamo sempre per vincere, abbiamo fatto tanto bene le ultime partite. Dopo la sosta per le nazionali ci sarà lo scontro con il Cesena, che per noi sarà come una finale, credo che torneremo ad essere quelli che dobbiamo essere, dovremo assolutamente tornare a vincere per divertire i tifosi e noi stessi”.
Lazaros a margine della sconfitta con la LAZIO |
QUEL RIGORE NON ASSEGNATO? ECCO COME LA PENSO
“Quel rigore non assegnato all’inizio della partita? Secondo me c’era, ho provato a mettere il mio corpo davanti a quello di Radu per guadagnare tutto lo spazio e avere la possibilità di tirare. Parlando con il difensore della Lazio all’inizio del secondo tempo ha ammesso di avermi spinto. Se l’arbitro avesse concesso il penalty ora si potrebbe parlare di una partita diversa. Cosa mi ha detto l’arbitro Massa? Sono andato a chiedergli il rigore, ma adesso non so dire con precisione cosa mi ha detto, ero troppo preso dalla pressione della partita”.
CERCO CONTINUITA’
“Il mio momento? Per me questo è un anno particolare, dopo il Mondiale giocato in estate. E’ stato bellissimo giocare dal primo minuto, ho sempre aiutato la squadra, anche nei momenti difficili, ogni calciatore vuole giocare dall’inizio. Cerco continuità, mi piacerebbe fare qualche altro gol in più, con gli assist invece sono a posto, ne ho già fatti 5 (ride, ndr). Ci sono ancora 10 partite, spero di trovare quello che cerco”.
LA LOTTA PER IL SECONDO POSTO
“Chi si giocherà il secondo posto? Secondo me sarà una corsa tra Lazio e Roma, vediamo se i giallorossi riusciranno a tornare ad essere quelli del girone d’andata”.
Ufficio Stampa
Serie A TIM: Lazio-Hellas Verona 2-0
Postata il 22/03/2015 alle ore 20:45
Roma - Finisce 2-0 all'Olimpico. Il Verona ce l'ha messa tutta, nonostante dopo il doppio vantaggio maturato dalla Lazio nel primo tempo con Felipe Anderson al 4' e con Candreva al 47'. Da sottolineare lo spirito dei gialloblù, la squadra ci crede fino alla fine provando in tutti i modi a riaprire la partita.
LAZIO-HELLAS VERONA 2-0
Marcatori: 4' pt Felipe Anderson, 47' pt Candreva.
Primo tempo
1' Partiti
4' GOL Cross di Biglia, Felipe Anderson stacca di testa, la palla colpisce il palo e si insacca
12' Calcio di punizione di Hallfredsson, Moras stacca di testa e la palla colpisce il palo esterno
15' Parolo calcia dalla distanza, facile parata per Benussi
16' Felipe Anderson passa a Biglia che di prima serve Klose, Benussi para
23' Mauri calcia in porta, buona copertura delle difesa gialloblù che manda in angolo
26' Il rasoterra di Felipe Anderson finisce sul fondo
27' Il tiro di Biglia viene respinto dalla traversa
33' Rasoterra di Candreva dalla distanza, Benussi c'è
34' Girata di Klose che termina di poco sopra la traversa
38' Candreva calcia dalla distanza, Rodriguez respinge con la schiena e mette in angolo
43' Cross di Hallfredsson, Marchetti anticipa Lazaros
46' Rodriguez interviene in scivolata su Candreva, che salta il difensore gialloblù e si lascia cadere. L'arbitro concede il calcio di punizione
47' GOL Candreva, con un calcio di punizione molto potente, batte Benussi dalla distanza
47' Fine primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
16' Cross di Brivio, Marchetti in uscita anticipa Toni e fa sua la palla
18' Volata di Felipe Anderson, il tiro del biancoazzurro viene deviato da Benussi e colpisce la traversa
27' Il tiro di Lopez, deviato dalla difesa della Lazio, viene recuperato ma Marchetti
32' Corner della Lazio, Benussi ruba la palla dalla testa di Candreva
44' Benussi devia sulla traversa il tiro di Keita
49' Termina qui la partita
LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Basta, De Vrij, Mauricio, Radu; Parolo, Biglia; Candreva, Mauri (dal 28' st Lulic), Felipe Anderson (dal 40' st Perea); Klose (dal 34' st Keita).
A disposizione: Strakosha, Braafheid, Ederson, Onazi, Ledesma, Cana, Cataldi, Cavanda, Novaretti.
All.: Pioli.
HELLAS VERONA (4-3-3): Benussi; Martic (dal 8' st Brivio), Moras, Rodriguez, Pisano; Ionita (dal 40' st Campanharo), Obbadi, Tachtsidis (dal 14' st Lopez); Lazaros, Toni, Hallfredsson.
A disposizione: Rafael, Gollini, Sorensen, Saviola, Greco, Marques, Valoti, Agostini, Fernandinho.
All.: Mandorlini.
Arbitro: Massa di Imperia.
Assistenti: Di Liberatore e De Pinto.
NOTE. Ammonito: Rodriguez.
Ufficio Stampa
Nazionali: 8 gialloblù convocati
Postata il 20/03/2015 alle ore 13:46
Verona - Sono 8 i calciatori dell'Hellas Verona convocati dalle rispettive Nazionali.
LAZAROS CHRISTODOULOPOULOS, EVANGELOS MORAS E PANAGIOTIS TACHTSIDIS
Convocati dalla Grecia per la sfida Ungheria-Grecia, valida per le qualificazioni a Euro 2016 e in programma domenica 29 marzo (ore 20.45) alla Groupama Aréna di Budapest.
EMIL HALLFREDSSON
Convocato dall'Islanda per le sfide Kazakistan-Islanda (qualificazione Euro 2016) e Estonia-Islanda (amichevole), in programma rispettivamente sabato 28 marzo (ore 16, Astana Arena) e martedì 31 marzo (ore 18, Le Coq Arena, Tallin)
ARTUR IONITA
Convocato dalla Moldavia per la sfida Moldavia-Svizzera, valida per le qualificazioni a Euro 2016 e in programma venerdì 27 marzo (ore 20.45) allo Stadionul Zimbru di Chisinau.
MOUNIR OBBADI
Convocato dal Marocco per la sfida Marocco-Uruguay, gara amichevole in programma sabato 28 marzo (ore 18) allo stadio Adrar di Agadir.
FREDERIK SORENSEN
Convocato dalla Danimarca Under 21 per le sfide con Portogallo e USA, amichevoli in programma giovedì 26 marzo (ore 18) e martedì 31 marzo (ore 19) rispettivamente allo stadio "Municipal" di Marinha Grande e al Lyngby Stadium.
PIERLUIGI GOLLINI
Convocato dall'Italia Under 20 per la sfida Italia-Svizzera, valida per il XIV° torneo "Quattro Nazioni" e in programma giovedì 26 marzo (ore 15) allo stadio "Rigamonti Ceppi" di Lecco.
Ufficio Stampa
Pavanel e Vitali: "Settore Giovanile, così si valorizza"
Postata il 20/03/2015 alle ore 12:15
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore della Primavera, Massimo Pavanel, e dell'allenatore degli Allievi Nazionali, Andrea Vitali, rilasciate durante la trasmissione "Vighini Show", in onda su Telenuovo e condotta dal giornalista Gianluca Vighini.
MASSIMO PAVANEL
"Il dopo Viareggio? Abbiamo giocato 4 scontri diretti molto difficili con Sassuolo, Cesena, Udinese e Milan. L’Udinese, in particolare, è arrivata con Zapata, Jadson e Meret, che è un portiere nel giro delle nazionali giovanili. Ogni volta è una gara difficile, le forze in campo sono molto diverse, ma l’idea comune è di creare una squadra che abbia sempre la stessa fisionomia, ovvero lavorare in avanti e dare il massimo finché abbiamo birra da spendere in campo. Quest’anno il post Viareggio lo abbiamo gestito meglio, forse questa Primavera ha ragazzi più maturi. Qualche nome pronto per la Serie A? Cappelluzzo e Fares sono nomi che non possiamo nascondere, poi c’è anche Tentardini, un buon terzino sinistro. Poi abbiamo anche due ‘96 molto forti. Un commento su Donsah? Come tutti i ghanesi era molto maturo, non solo fisicamente, chiaramente era pronto per la Serie A. Poi ci sono i vari Fares, Cappelluzzo, Guglielmelli e Checchin che hanno ancora ampi margini di crescita. Un caso tra tutti, Guglielmelli: è venuto dal Basilea a fare un provino a campionato iniziato, aveva provato in varie squadre, per ultimo è arrivato qui, succede sempre così (ride, ndr). Dopo 5 minuti io e il responsabile del Settore Giovanile, Claudio Calvetti, abbiamo capito subito il suo potenziale, non è fisicamente prestante, ma sa giocare benissimo. Forse non sarà da Serie A, ma è un nostro pezzo fondamentale. Le parole di Trapattoni sui giovani? Nessuno è mai stato pronto subito per la prima squadra, c’è un iter da seguire, all’inizio si gioca qualche minuto alla volta, quando ero giovane si faceva così e non vedo perché non farlo anche adesso. Si può lanciare un giovane, ma non li puoi lanciare tutti. Un commento sui giovani? Io credo che gli italiani per cultura siano un po’ mammoni e pigri, all’estero non è così, a 16 anni vai fuori di casa e devi cominciare a camminare da solo. Però è anche vero che la nostra cultura è legata al risultato e questo va anche al Settore Giovanile, è un discorso di difficile soluzione. Un commento sul Verona? La mentalità che si respira, quando si arriva qui, la si avverte subito. Mi piace leggere la storia, ho conosciuto l’amore viscerale per la squadra. Sappiamo che che non abbiamo i mezzi per competere con le grandi, ma lo facciamo lo stesso trasmettendo i valori e questo si avverte nei nostri ragazzi. Il lavoro sui ragazzi della Primavera? La mia categoria è più orientata verso il risultato, ma i ragazzi devono capire quando è il caso di aggrapparsi al risultato e quando gestire le forze. Se la società mi avesse proposto la panchina di Mandorlini? No, ho molta stima dell’allenatore e poi non sono pronto per la prima squadra, il Verona è una cosa seria. Devi essere pronto per allenare i grandi, non basta fare bene il Viareggio, devi avere spalle larghe per saper reggere la pressione, ho sempre pensato che bisogna fare i passi adeguati. Io ho fatto anche il processo inverso, prima ho allenato la prima squadra in Eccellenza e li mi sono accorto che mi mancavano delle cose, la strada da fare è ancora tanta, poi ci sono casi rari tipo il Guardiola di turno, ma non è la regola. Come mi vedo? Ad oggi non mi sento allenatore completo, se mi capitasse un occasione la valuterò. Fare l’allenatore è come fare il calciatore: per passare in Serie A devi passare dai campionati cadetti. Ci sono esperienze da fare e queste determineranno se sei da prima squadra o da Primavera. Che differenza c’è tra allenare ragazzi e adulti? Non credo ci sia tanta differenza, quando allenavo gli adulti alla sera arrivavano stanchi dal lavoro, e li era dura essere un martello (ride, ndr)".
ANDREA VITALI
"La finale al Torneo di Arco con la Juve? La loro rete è nata da una palla giocata dietro e dal successivo lancio lungo, però c’è da precisare che abbiamo preso gol mentre un nostro calciatore era fuori. E’ chiaro che l’amarezza c’era, non la potevo negare, ma a freddo c’è solo felicità per quello che abbiamo fatto. Un commento sul vivaio del Verona? Si cerca di sopperire al gap che c’è nei confronti delle grandi squadre con il lavoro quotidiano e la voglia di non mollare mai. I risultati a volte vengono, altre no. Quest’anno i nostri sforzi sono stati premiati e siamo contenti. Con il lavoro di squadra possiamo avvicinarci alle grandi realtà. La forza degli allenatori del Settore Giovanile sta nel fatto che abbiamo idee di calcio molto simili: si lavora in 11, chiediamo ai ragazzi di tenere alta l’attenzione in tutti i momenti della gara. Poi è chiaro che il valore del giocatore ci dà una mano. Devi prendere in considerazione tanti aspetti, la mia idea è quella di non svalutare il ragazzo, se il ragazzo è tecnico non bisogna insistere per forza sull’atletica. Se ci sono ragazzi talentuosi tra gli Allievi? Sicuramente se arrivi a fare la finale di Arco ci sono dei ragazzi che hanno buone possibilità per affacciarsi in Primavera, ma non è mio compito quello di fare nomi. Ci sono troppe cose che possono cambiare a 16 anni, i ragazzi hanno step da passare che sono dettati dal lavoro e dalla serenità. Andiamo avanti nella stagione con orgoglio e voglia, poi deciderà la società. Se vogliamo fare dei nomi allora dico Andrea Badan, che è stato premiato come miglior giocatore del Torneo di Arco, e Andrea Danzi, che non ha giocato la finale perché convocato nell'Italia Under 16. Un commento su Danzi? È un ragazzo che non ha doti fisiche importanti, ma non lo cambierei con nessuno, ha qualità davvero fantastiche. Un commento sui giocatori stranieri ? Dico che a prevalere deve essere la qualità. Se sento la vicinanza della società? Io sono arrivato quest’anno e ho notato una grande passione, veniamo seguiti e questo mi fa molto piacere. Mi confronto quotidianamente con il responsabile del Settore Giovanile, Claudio Calvetti, credo che la presenza e il riconoscimento del lavoro in campo sia molto importante. I miei obiettivi? È il quinto anno che alleno, mi appassiona tantissimo questo mestiere, mi piace tantissimo allenare ragazzi che hanno qualità e professionalità. Sono ambizioso, faccio questo mestiere perché vorrei raggiungere situazioni che adesso sogno. Voglio il campo, voglio fare esperienza. Il Verona mi ha dato tantissimo, è motivo d’orgoglio il confrontarsi con squadre belle e complete".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
VITA DA EX: Joe 'Squalo' JORDAN attaccante dell'HELLAS 1983-1984 sulla mancata qualificazione delle squadre inglesi al prossimo turno in Europa 'Troppe gare senza sosta'
CICLISMO: Il corridore siciliano VIncenzo NIBALI nei guai col fisco per una presunta evasione di 290mila Euro...
WRESTLING: In Messico Rey MISTERIO spezza il collo sul ring alla star di casa Aguayo RAMIREZ che si accascia sulle corde e poi muore!
RUGBY 6 NAZIONI: Dura un tempo l'ITALIA contro il GALLES poi cedono di schianto, finisce 61 a 20 per i gallesi
PREMIER LEAGUE: Dopo un primo tempo sonnacchioso nel quale lo UNITED era comunque passato in vantaggio con MATA, nel secondo il match si accende all'improvviso: Capitan GERRARD, all'ultima stagione prima dell'addio, viene espulso a 40 secondi dal suo ingresso, i Red Devils raddoppiano con lo spagnolo autore del primo gol ma soffrono il ritorno dei padroni di casa che all'Anfield non cedono mai senza combattere e per poco non riescono a trovare il pari... Finisce 2 a 1 per gli ospiti.
SORTEGGI CHAMPIONS PER I QUARTI DI FINALE, urna benevola per la JUVE che pesca i francesi del Principato, derby madrileno tra REAL e ATLETICO e poi PSG-BARÇA e PORTO-BAYERN... E per L'EUROPA LEAGUE FIORENTINA-DINAMO KIEV e NAPOLI-WOLFSBURG
SERIE A: Il PARMA è fallito! Buco da 218 milioni...
BASKET NBA: Spettacolo HARDEN! 50 punti e i ROCKETS decollano...
EUROPA LEAGUE: Non basta al TORINO la vittoria di misura sullo ZENIT, crollo ROMA all'Olimpico! La FIORENTINA vince 3 a 0 contro una squadra irriconoscibile che ora ha come unico obiettivo la difesa del secondo posto in campionato... A casa anche l'INTER che perde a Milano con il WOLFSBURG
Nibali nei guai con il fisco, il ciclista avrebbe evaso 290.000 euro
Come Valentino Rossi, ma su due ruote ben diverse. Secondo quanto anticipato dall'agenzia Adnkronos, Vincenzo Nibali soprannominato lo 'squalo dello Stretto' per il suo stile aggressivo e vincitore lo scorso luglio sugli Champs Elysee a Parigi del Tour de France, non avrebbe dichiarato tutti i compensi percepiti per gli anni 2010 e nel 2011. Dunque. La “dimenticanza” riguarda un imponibile di 772 mila euro per una imposta evasa di 290 mila euro.
Wrestling, muore sul ring Aguayo Ramirez: la star Rey Mysterio gli spezza il collo
Dramma in Messico durante un incontro di wrestling: il 35enne Pedro Aguayo Ramirez è morto sul ring dopo essere stato colpito con un calcio al volo all'altezza del collo da un avversario, la star della Wwe statunitense Rey Misterio. La tragedia è avvenuta durante un incontro due contro due all'Auditorio Municipal di Tijuana. L'atleta messicano, figlio del famoso lottatore messicano Perro Aguayo, dopo avere subìto il colpo si è accasciato sulle corde privo di sensi.
Gli altri lottatori sul ring non si sono resi conto subito della gravità della situazione e l'incontro è andato avanti anche dopo che lo stesso Rey Misterio ha richiamato l'attenzione dell'arbitro.
Ramirez è stato poi portato ai piedi del ring e soccorso dai paramedici solo al termine del combattimento, vinto dalla coppia formata da Xtreme Tiger e Rey Mysterio. Il wrestler messicano è stato portato all'ospedale, ma non c'è stato nulla da fare: è stato dichiarato morto per un trauma alla colonna vertebrale.
Rey Misterio ha pubblicato su Instagram un'immagine sua e di Aguayo Ramirez da giovani: «Ho avuto il privilegio di dividere il ring per la prima volta con lui all'inizio della sua carriera da wrestler professionista ed è stato un onore essere sul ring con questa grande leggenda per l'ultima volta. Ci mancherai», ha scritto la star statunitense. «Non dovremmo mettere in discussione la volontà di Dio, ma -ha aggiunto su 'twitter- in questa occasione mi chiedo perché e non capisco. Ti porterò con me per il resto della mia vita, riposa in pace».
L'Italia dura poco, il Galles dilaga nel secondo tempo: all'Olimpico finisce 20-61
di Paolo Ricci Bitti
Una resa, nella ripresa, incondizionata e soprattutto incomprensile dopo quello che era accaduto nel primo tempo: da 13-14 a 20-61; 8 mete a 2 per i gallesi ai quali gli azzurri hanno servito l’arma “da fine di mondo” ovvero la possibilità di vincere il Torneo a patto di segnare una caterva di punti. Il Galles ha insomma polverizzato gli azzurri che dopo il ko da record contro la Francia (nemmeno un punto sul tabellino) incassano anche un altro tipo di catastrofe: mai una batosta così umiliante in casa in 16 edizioni del Torneo, la seconda peggiore in assoluto dopo l’80-23 subìto a Twickenham nel 2001.
L’impotenza mostrata da Ghiraldini e compagni nell’arco di 12 minuti (dal 47’ al 59’) sarà ancora una volta materia da psicologi. O da astronomi tanto si sono eclissati, con 24 ore di ritardo, gli azzurri. Fino al 47’ una partita magnifica, punto a punto, poi il crollo: 4 mete (tre di North!) e il sorgere dell’affascinante speranza nell’animo dei gallesi che hanno moltiplicato le forze una volta compreso che potevano davvero vincere il Sei Nazioni se avessero macinato punti a livello industriali. Che è quello che hanno fatto con una verve tanto eccitante da vedere per gli 8mila in magli rossa all’Olimpico quanto devastante per gli 60mila fedeli italiani.
Aiutati da due gialli (Masi e Geldenhuys) sventolati dall’erratico arbitro neozelandese Pollock e da un troppo affrettato cambio dell’intera prima linea Rizzo-Ghiraldini-Castrogiovanni che Brunel ha mandato fuori già al 50’ quando ancora dominava i rivali.
L’Italia, che questa debacle finisce per falsare l’ultimo turno del Championship (e fioccheranno le critiche), è sparita dagli schermi fino all’80, quando Sarto in fuga ha segnato una bella ma davvero inutile meta trasformata dalla bandierina da Orquera. Beffa nella beffa: ieri Haimoina e lui non hanno sbagliato un penalty ma è servito a mulla
Che peccato dopo il primo tempo da urlo. Roba da mettersi a piangere pensando alla miseria vista contro la Francia rispetto alla magnificenza degli azzurri che hanno prima di tutto schiacciato i gallesi nelle fasi statiche: tre mischie per noi e tre penalty. Un carburante favoloso per il morale. E poi Haimona che centra i pali già l primo minuto, poi si rompe un avambraccio, poi entra Orquera e mette dentro un calcio anche lui. Dall’altra parte Halfpenny, neanche a dirlo, trafora i nostri pali e disegna il giubbe che manda in meta il medico Roberts al 18’ per il primo sorpasso.
Ma questa Italia c’è tutta, c’è sempre, e con la sua arma migliore, il maul avanzante che al 24’, dpo i break di Gori e Orquera, fa sfondare Venditti in meta per il controsorpasso al 24: 13-11. E’ un testa a testa, un corpo a corpo che incendia la stadione su cui si affaccia il sole. E al the si va sul 13-14 (calcio di Biggar allo scader), un risultato che al vigilia sembrava fantascienza.
Lo era, ma, purtroppo, rispetto a quello che sarebbe accaduto dopo.
Marcatori. Italia: 2 m. 24’ Venditti 80’ Sarto; 2 c.p. 1’ Haimona 10’ Orquera; 2 tr. Orquera. Galles: 3 m. 18’ Roberts 47’ L.Williams 49’ Roberts 54’ North 59’ North 66’ Webb 68’ Warburton 72’ S.Williams; 3 c.p. 7’ 12’ Halfpenny 40’ Biggar; 6 tr. Biggar.
La Juventus fortunata pesca il Monaco.
Napoli-Wolfsburg, Fiorentina-Dinamo Kiev
NYON - Alla Juventus non è andata bene. ma benissimo. L'urna di Nyon non poteva regalare ai bianconeri un incrocio più benevolo nei quarti di finale di Champions che li vedrà opposti al Monaco: andata il 14 aprile allo Stadium, ritorno il 22 a Monaco.
Facile sulla carta ma Massimiliano Allegri non si fida: sarà «un quarto di finale duro, il Monaco è una squadra pericolosa che ha dimostrato tutta la sua forza contro l'Arsenal». Più schietto il vicepresidente del club monegasco Vadim Vasilyev: «So benissimo che tutte le squadre volevano affrontarci». Ciò non toglie che «la Juventus è nettamente favorita. Sta vincendo agevolmente il suo 4/o scudetto di fila ed in Europa offre prestazioni super. Per noi, figurare fra gli 8 migliori club del continente è già fonte di felicità. Non dimentichiamo che due anni fa eravamo in Serie B. Quando abbiamo ceduto in estate Falcao e James Rodriguez, tutti hanno detto e scritto che il nostro progetto era morto. Abbiamo la rosa più giovane dei 16 club qualificati per gli ottavi. Il futuro ci appartiene».
Non ha nascosto un sorriso Pavel Nedved: «per arrivare in finale, ci vuole un po' di fortuna». L'ex-Pallone d'oro non dà comunque nulla per scontato: «Ho visto le gare del Monaco con l'Arsenal e sono rimasto impressionato. Non possiamo assolutamente sottovalutarli», aggiunge il dirigente bianconero che poi tesse le lodi di Geoffrey Kondogbia: «ci piacerebbe 'rubarlo' ai nostri avversari».
Se è andata bene (sulla carta) alla Juve, meno bene è andata alle squadre spagnole. Real e Atletico faranno rivivere la finale di Lisbona, mentre il Barcellona è stato sorteggiato contro la mina vagante PSG («Non siamo favoriti. Il Psg ha ormai parte dei grandi d'Europa», ha detto il dirigente catalano Albert Soler), sebbene 'orfano' di Ibrahimovic e Verratti nella partita di andata del 15 aprile al Parco dei Principi. «Disputeremo il 7/o ed 8/o derby della stagione. Ci conosciamo benissimo, sarà una sfida tirata», le parole del general manager dell'Atletico Clemente Villaverde, che trovano sponda in Emilio Butragueno, ambasciatore della 'casa blanca': «Sarà un quarto di finale che regalerà fortissime emozioni».. Il quadro dei quarti di finale è completato da Bayern e Porto.
EUROPA LEAGUE In Europa League Fiorentina e, soprattutto, Napoli, non avranno sicuramente vita facile contro Dinamo Kiev e Wolfsburg nei quarti di finale. Se da una parte le due squadre italiane tirano un sospiro di sollievo per aver evitato il derby, dall'altra non c'è di che stare tanto allegri vista la portata degli avversari. «Con tutto il rispetto per la Dinamo Kiev, ai turni precedenti, abbiamo eliminato Tottenham e Roma, due delle favorite», il moto di orgoglio del dg viola Andrea Rogg. «Il nostro allenatore Sergi Rebrov sta aprendo un nuovo ciclo con giovani di gran qualità. Ripercorrerà le orme di Lobanobvski», ha garantito il dg ucraino Revaz Tchokhoneklidze che ha poi rassicurato sulla sicurezza nel Paese: «A Kiev tutto è tranquillo».
Meno fortunato il Napoli atteso dal Wolfsburg che ha fatto fuori l'Inter: «È uno degli avversari più forti che ci poteva capitare e considerato tra i favoriti per la vittoria finale - il commento di Rafa Benitez - Contro l'Inter hanno dimostrato tutta la loro forza, in campionato sono secondi in classifica e nella Bundesliga hanno battuto anche il Bayern Monaco. Noi però vogliamo andare avanti anche se sappiamo che sarà difficile».
Harden ne fa 50, i Rockets battono Denver.
Il 'Barba' domina sotto gli occhi di Hakeem
HOUSTON - Il marziano James Harden segna 50 punti e guida Houston alla vittoria contro Denver. Il 'Barba' gioca una partita mostruosa nella serata in cui i Rockets celebrano il ventennale del 'back-to-back', i due titoli consecutivi conquistati nel 1994 e 1995. Davanti a grandi miti della franchigia come Hakeem Olajuwon e Clyde Drexler, seduti in prima fila al Toyota Center, Harden mette la sua firma sulla vittoria per 118-108 dei Rockets ritoccando il suo precedente 'career-high' (46 punti nel 2013) e impreziosendo ulteriormente la sua prova con 10 rimbalzi e 4 assist.
La star di Houston, lanciatissimo nella corsa per il premio di MVP, raggiunge i 50 punti con una tripla a 37« dalla sirena e chiude una serata memorabile con 12 su 27 dal campo, 4 su 12 da tre e 22 su 25 ai tiri liberi. È la nona volta che un giocatore dei Rockets tocca quota 50 punti in una sola partita: l'ultimo a riuscirci prima di lui era stato proprio Olajuwon, che il 18 gennaio del 1996 segnò 51 punti contro i Boston Celtics.
»Stiamo cercando di costruire qualcosa di speciale come hanno fatto loro«, ha detto Harden riferendosi alle star della franchigia che realizzarono la doppietta Nba negli anni Novanta. »Giocare una partita del genere di fronte a loro ha reso questa serata speciale ed è stato un grande onore«, ha aggiunto il 'Barba', che per la settima volta quest'anno chiude una gara con un bottino di almeno 40 punti. «Fare 50 punti in una sola partita in Nba è molto difficile, non è qualcosa che riesce a molte persone. È stata una serata speciale e Harden ha giocato sempre all'attacco e con grande energia», ha sottolineato coach Kevin McHale.
I suoi Rockets, alla terza vittoria consecutiva, ora occupano il terzo posto ad Ovest. I Nuggets invece incassano la seconda sconfitta di fila dopo una striscia di 4 successi. Wilson Chandler e Randy Foye segnano 23 punti ciascuno, Kenneth Faried fa registrare una doppia doppia da 19 punti e 12 rimbalzi ma di fronte a un Harden così non c'è nulla da fare per i Nuggets. Si inchina anche l'azzurro Danilo Gallinari, che parte nel quintetto titolare di Denver e chiude con 10 punti, 3 rimbalzi e un assist in 35 minuti.
Il Parma è fallito: adesso è ufficiale.
Nei conti un buco di 218 milioni
di Marco Zorzo
MILANO - La lunga agonia è finita. Il Parma è fallito. Ieri mattina una udienza flash, durata solo una decina di minuti, senza il presidente Giampietro Manenti, assente perché in carcere. Il giudice del Tribunale emiliano Pietro Rogato ha accolto la richiesta della Procura parmense, dichiarando, appunto, il fallimento del club ducale.
La sentenza stabilisce che per la società gialloblù c’è l’avvio dell’esercizio provvisorio e sono stati designati i commercialisti Alberto Guiotto e Angelo Anedda quali curatori fallimentari. I due professionisti dovranno spulciare le carte del club, facendo ordine e luce su debiti passivi (218 milioni, dei quali 74 sono sportivi, di cui 63 mancati pagamenti ai tesserati, con capitan Alessandro Lucarelli nel comitato dei creditori).
Osvaldo Riccobene, uno dei due componenti del collegio sindacale (l’altro è Enrico Siciliano) fa il punto della situazione: «La partita di domenica contro il Torino al Tardini si dovrebbe giocare: nel caso non si entrasse in campo, sarebbe un danno enorme».
Della squadra ha parlato il portiere Antonio Mirante (tra l’altro, squalificato): «Se giocheremo contro il Toro? Non abbiamo la certezza, però abbiamo finalmente un riferimento credibile».
Più possibilista, anzi, ottimista sul futuro del Parma, Carlo Tavecchio, presidente della Figc: «Si apre finalmente una nuova fase che consente il proseguimento dell’attività e getta le basi per l’auspicabile salvataggio della società». Sarà proprio così?
Inter-Wolfsburg 1-2: delusione nerazzurra, addio anche all'ultimo obiettivo stagionale
di Massimo Sarti
MILANO - Altro che “remuntada”, altro che impresa della stagione. L’Inter contro il Wolfsburg cade anche a San Siro per 1-2 (dopo il 3-1 incassato in Germania all'andata), esce mestamente e nettamente dall'Europa League tra i fischi e i cori di contestazione del pubblico e della curva.
«I tifosi hanno ragione. Abbiamo fatto il massimo delle nostre possibilità, ma non è bastato. Non è un momento buono, ma dobbiamo rialzare subito la testa e continuare a lavorare», afferma Hernanes, deluso al pari di Roberto Mancini: «I fischi sono giusti. Abbiamo avuto palle buone per segnare, ma le abbiamo anche concesse. Dopo il loro vantaggio è stato tutto più difficile. In questo momento il Wolfsburg ci è superiore. Abbiamo commesso ancora degli errori e non riusciamo a chiudere una partita senza subire reti».
A Ranocchia e compagni resta ora solo l'arduo compito di rientrare nelle coppe tramite il campionato, partendo da una situazione assai deficitaria: 8 punti da recuperare in 11 gare sulla coppia formata da Fiorentina e Sampdoria. In quest'ottica la trasferta di domenica sera a Marassi contro i blucerchiati degli ex Mihajlovic ed Eto'o rappresenta quasi un'ultima spiaggia. Dopo tante, troppe, altre prove d'appello fallite dai nerazzurri in questa travagliata stagione.
Compresa la gara di ritorno con il Wolfsburg: le speranze dell'Inter vengono schiantate già al 24' dal gol di Caligiuri, che prende in infilata un'altra volta la retroguardia naif della Mancini-band.
«Probabilmente non sono stato bravo ad insegnare i meccanismi difensivi ai ragazzi. Loro ce la mettono tutta», chiosa il tecnico jesino.
Benaglio para di tutto (tre grandi interventi su Hernanes al 3', su Icardi al 23' e su Guarin al 44'), ma sono i tedeschi nel complesso a controllare la gara, mostrando una solidità che l'Inter non ha. Nella ripresa, mentre i tifosi cominciano a rumoreggiare, almeno Palacio cerca di approfittare di una fase di rilassamento del Wolfsburg realizzando al 71' (dopo un'altra prodezza di Benaglio) la rete della flebile speranza. Al 73' Kuzmanovic protesta chiedendo un fallo in area di Vieirinha, ma l'arbitro inglese Clattenburg lascia correre. Fine della tenue illusione, con l'ex juventino Bendtner che all'89' toglie all'Inter anche la magrissima consolazione del pareggio.
IL TABELLINO
INTER-WOLFSBURG 1-2
Inter (4-2-3-1): Carrizo 5, Campagnaro 5 (23' st D'Ambrosio 6), Ranocchia 5, Juan Jesus 4.5, Santon 5.5, Guarin 5, Medel 5, Hernanes 6, Palacio 6.5, Kovacic 5.5 (10' st Kuzmanovic 5.5), Icardi 5. (1 Handanovic, 15 Vidic, 20 Obi, 91 Shaqiri, 28 Puscas). All.: Mancini 5.5.
Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio 6, Trasch 6, Knoche 6, Klose 6, Rodriguez 6, Guilavogui 6, Luiz Gustavo 6, Vieirinha 6 (40' st Arnold sv), Caligiuri 6.5 (28' st Perisic 6), De Bruyne 6.5, Dost 6.5 (19' st Bendtner 6.5). (20 Grun, 4 Schafer, 24 Jung, 17 Schurrle). All.: Hecking 6.
Arbitro: Clattenburg 6.
Reti: pt 24' Caligiuri; st 26' Palacio, 44' Bendtner. Recupero: 1' e 2'. Angoli: 6 a 5 per il Wolfsburg. Ammoniti: De Bruyne, Arnold e Medel per gioco non regolamentare. Spettatori: 42.041. ** I GOL: - 24' pt: Cross dalla sinistra di De Bruyne, sul pallone impatta Caligiuri, Carrizo tocca soltanto ed è 1-0 per i tedeschi. - 26' st: Hernanes serve filtrante per Palacio che con un destro al volo batte Benaglio. - 44' st: Cross dalla destra di Arnold, Bendtner di destro trova il 2-1.
Roma flop in casa, la Fiorentina trionfa 3-0.
Rabbia ultrà, la curva contesta: "Mercenari"
di Francesco Balzani
ROMA - Altro che sole dopo la pioggia. All’Olimpico ieri sera è arrivata in anticipo l’eclissi e ha oscurato del tutto una stagione paradossale scatenando la rabbia della Curva Sud che ha abbandonato il settore in massa dopo solo mezz’ora di gioco con la Fiorentina avanti di 3 gol e una Roma in ginocchio uscita a testa bassa anche dall’Euroleague. Nonostante le belle speranze di Baldissoni nel pre-partita («Ho sensazioni positive, ho visto le facce dei ragazzi decise») i giallorossi si sono sciolti dopo solo 8 minuti quando Cholevas ha atterrato Mati Fernandez permettendo a Rodriguez di segnare lo 0-1 su rigore. La timida reazione dei giallorossi si è spenta dopo l’incredibile papera di Skorupski che ha riportato alla mente l’errore di Goicoechea contro il Cagliari o quello di De Sanctis contro il Sassuolo. Dopo pochi minuti ecco il sigillo di Basanta lasciato saltare solo in area da De Rossi e compagni.
L’ennesimo schiaffo di questo 2015 ha fatto scattare il putiferio all’Olimpico. Nella curva rimasta semi-deserta due striscioni: “Mercenari cambiate mestiere” e “Roma si è rotta il c…, a presto!”. Poi il lancio di fumogeni e bomboni col sottofondo di cori minacciosi verso i giocatori e quelli a favore del tecnico (“Vogliamo 11 Garcia”) sostenuto anche con uno striscione nel pre-partita: “Garcia non si tocca, e a chi non sta bene calci in bocca”. Un chiaro invito ai giocatori.
Rudi comunque non ha intenzione di dimettersi: «Io non mollo, lotterò fino alla fine e basta. Stasera sono mortificato. La voglia dei giocatori c’era all’inizio, ma paghiamo caro i 4 regali nelle due gare. Ora c’è solo una cosa da fare: salvare il secondo posto e qualificarsi per la Champions per rendere questa stagione accettabile. Saranno 11 battaglie, spetta solo a noi: o moriamo, o alziamo la testa. Io non mollerò fino alla fine. Chi ha l’orgoglio mi segui, chi è troppo debole non mi interessa. Ho visto giocatori spaventati, servirà personalità. Il capo, cioè io, dovrà mostrare l’esempio. Ora siamo soli contro tutti».
Il secondo tempo è passato quasi inosservato tra un palo e una traversa di Salah, un paio di conclusioni sbilenche di Iturbe e l’espulsione di Ljajic. Amaro anche De Sanctis: «Non ci si sottrae davanti alle responsabilità e ci sentiamo di averne. Siamo i primi a essere delusi. Ora non c’è voglia di parlare, speravamo potesse essere la gara della svolta ma siamo stati sfortunati e disattenti. Abbiamo 11 partite per riportare i tifosi dalla nostra parte». Se la ride, infine, Montella che ha eliminato di nuovo la Roma (dopo lo 0-2 in coppa Italia): «Il mio tabù contro i giallorossi è finalmente finito».
CONTESTAZIONE IN TUTTI I SETTORI Cori, insulti in tribuna ai dirigenti e pure un’invasione di campo. È successo di tutto all’Olimpico. Al 60’, infatti, un tifoso è entrato in campo provando a raggiungere il terreno di gioco, ma è stato bloccato subito da un paio di steward per poi essere portato a fatica fuori da sei funzionari della Digos tra le proteste del resto del pubblico. Dopo 5 minuti un gruppo di tifosi se l’è presa con Nainggolan seduto in tribuna Monte Mario. «Da tifoso qui in tribuna la penso come voi, è brutto perdere così... Ma la stagione non è vero che l’abbiamo buttata definitivamente. Siamo ancora secondi in campionato, l’Europa League è andata così (battendo le mani) ma la stagione non è ancora buttata», ha detto il belga.
«Dillo ai tuoi compagni che non corrono», la risposta arrivata dal gruppo di contestatori. Problemi anche per Baldissoni. «Ci devi andare tu lì sotto la curva, hai capito! Non vi nascondete», gli ha urlato un tifoso mentre il dg assisteva in tribuna alla “passerella” dei giocatori sotto la Sud.
IL TABELLINO
Roma-Fiorentina 0-3
Roma (4-3-3): Skorupski 3, Torosidis 4,5 (27' pt Iturbe 4), Manolas 4,5, Yanga-Mbiwa 4 (13' st Astori 5), Holebas 3, Keita 5,5 (44' pt Verde 5), De Rossi 5, Pjanic 5, Gervinho 4, Ljajic 5, Florenzi 5. (26 De Sanctis, 3 Cole, 32 Paredes, 10 Totti). All.: Garcia 4,5. Fiorentina (3-5-2): Neto 6,5, Basanta 7, G.Rodriguez 7, Savic 6,5 (41' pt Tomovic 6); Joaquin 6, Mati Fernandez 6,5, Badelj 6,5, Borja Valero 6,5 (33' st Aquilani sv), M. Alonso 7, Babacar 6,5 (18' st Vargas 6), Salah 7. (24 Lezzerini, 23 Pasqual, 72 Ilicic, 9 Gomez). All.: Montella 7. Arbitro: Cakir (Turchia) 6. Reti: pt 9' Gonzalo Rodriguez, 18' Marcos Alonso, 21' Basanta. Angoli: 12 a 4 per la Roma. Recupero: 2' e 1'. Ammoniti: Basanta per proteste, Ljajic per gioco falloso Espulsi: Ljajic per doppia ammonizione. Spettatori: 30.591. ** I GOL - 9' pt: Gonzalo Rodriguez trasforma un rigore (fatto ripetere dall'arbitro Cakir) assegnato per fallo di Holebas su Mati Fernandez. - 18' pt: clamorosa papera di Skorupski che per evitare un corner 'regalà la palla a Marcos Alonso che tutto solo la mette dentro. - 21' pt: Basanta di testa supera tutti e batte ancora Skorupski.
Europa League, Torino-Zenit 1-0: finisce il sogno europeo dei granata
TORINO - Il Torino esce dall'Europa League,
nonostante il successo per 1-0 in casa con lo Zenit San Pietroburgo, nel ritorno degliottavi. La squadra russa si qualifica ai quarti in forza del 2-0 dell'andata. Lo Zenit è una delle pretendenti per il successo finale ma la squadra di Ventura ha dimostrato di poter tenere testa anche contro le grandi.
IL TABELLINO
TORINO-ZENIT 1-0
TORINO (3-5-2): Padelli 6, Maksimovic 6, Glik 7, Moretti 6, Darmian 6, Farnerud 5.5 (19' st Bovo 6), Gazzi 6, El Kaddouri 5 (31' st Martinez 6), Molinaro 5.5 (37' st Amauri sv), Maxi Lopez 6, Quagliarella 5.5 (13 Castellazzi 17 Martinez 18 Jansson 21 Gaston Silva 32 Masiello). All.: Ventura 6.
ZENIT (4-2-3-1): Lodygin 7.5, Smolnikov 6, Luis Neto 6.5, Garay 6.5, Criscito 5.5, Tymoshchuk 6.5, Witsel 6.5, Shatov 6 (36' st Ryazantsev sv), Danny 6 (43' st Lombaerts sv), Hulk 6, Rondon 6.5. (71 Baburin 8 Mogilevets 33 Rodic 58 Zuev 90 Sheydaev). All.: Villas Boas 6.5. Arbitro: Jug (Slovenia) 5.
Reti: nel st 45' Glik. Angoli: 9-1 per il Toro. Recupero: 1' e 6'. Note: spettatori 25 mila (400 tifosi russi), stadio tutto esaurito. Ammoniti: Molinaro, Gazzi, Criscito, Tymoshchuk, Luis Neto, Smolnikov e Hulk per gioco scorretto; Danny e Quagliarella per reciproche scorrettezza; Lodygin per comportamento non regolamentare. * IL GOL 45' st - assalto Toro, sul calcio d'angolo svetta capitan Glik e di testa segna ancora, riaccendendo il finale.
FONTE: Leggo.it
ANTICIPI 28MA GIORNATA CALCIO SERIE A: MILAN CAGLIARI 3-1; CHIEVO PALERMO 1-0
Il Milan respira, batte il Cagliari di Zeman e 'salva' la panchina di Pippo Inzaghi. Nel pomeriggio, al Bentegodi di Verona, vittoria di misura del Chievo sul Palermo
Roma 21 marzo 2015
Milan-Cagliari 3-1
Il Milan respira: nel secondo anticipo della ventottesima giornata di serie A batte 3-1 il Cagliari e lo “sciopero” dei tifosi e salva la panchina di Inzaghi. A ‘San Siro’, davanti a 30mila spettatori, i rossoneri ritrovano la vittoria che mancava da tre turni. Curva Sud vuota per volontà degli ultras che con una lettera hanno invitato il presidente Berlusconi a fare chiarezza sul futuro del club e gli altri tifosi a disertare lo stadio. Spazio del tifo organizzato presidiato dagli striscioni ‘Game Over’ e ‘Insert coin & #SaveAcMilan’. Per i sardi, senza successi da otto giornate, una sconfitta dopo il pari-beffa con l’Empoli: il ritorno di Zeman ha portato un punto in due partite. In classifica è sempre penultimo posto, in condominio col Cesena che deve giocare con la Roma. Inzaghi deve rinunciare a Bonaventura e schiera Honda a sostegno di Destro e Ménez. Conti in panchina per Zeman. Parte bene il Cagliari che dà un brivido a Diego Lopez con una conclusione ravvicinata di Sau, fuori di poco. Il Milan soffre ma segna col solito Ménez che dal vertice sinistro dell’area di rigore trova il destro a giro sul palo lontano (21’). Palla del raddoppio sul piede di Honda che però da posizione defilata tira addosso a Brkic. Il primo tempo si chiude con una bomba di van Ginkel sopra la traversa. In apertura di ripresa il pareggio dei sardi su azione di rimessa, con Farias che si beve Méxès e infila Diego Lopez (47’). Il difensore francese si fa subito perdonare con un destro al volo su angolo di Ménez (49’). Fronte Cagliari, Joao Pedro scheggia la traversa con un tiro di prima su suggerimento di Farias. Poi il fatto che suscita le proteste degli uomini di Zeman: Ceppitelli atterra Cerci al limite dell’area, per l’arbitro Tagliavento il fallo è dentro i sedici metri; dal dischetto Mènez spiazza Brkic per il suo quindicesimo gol, di cui otto su rigore (78’). Nel recupero, Brkic dice no alla grande a Pazzini e Cerci. Il Milan sale a 38 punti, in attesa degli impegni delle altre squadre di centro classifica.
Chievo-Palermo 1-0
Il primo anticipo di giornata va al Chievo. La squadra di Maran batte 1-0 il Palermo al “Bentegodi” e con la seconda vittoria di fila allunga a quattro la striscia di risultati utili consecutivi, portandosi a 32 punti, come Udinese, Sassuolo e Verona, che però devono ancora giocare; una posizione tranquilla, lontana dalla zona retrocessione. Per i rosanero terza sconfitta nelle ultime cinque partite, dove gli uomini di Iachini hanno conquistato solo 2 punti (la vittoria manca da quattro gare): la classifica dice 35 punti. La prima occasione della partita è una girata di Meggiorini a fil di palo. Entrano in scena i portieri: Bizzarri sventa con un balzo felino su zampata di Dybala, in area rosanero Sorrentino esce tempestivamente su Meggiorini. Il gol della vittoria clivense arriva su assist di tacco di Meggiorini per Paloschi che controlla a seguire e fulmina il portiere rosanero: per l’attaccante gialloblù terza rete consecutiva dopo la doppietta di Genova, settima totale (35’). Nella ripresa, riflesso prodigioso si Sorrentino su schiacciata di testa di Zukanovic. Il Chievo spreca il colpo del ko: fallo di mano di Andjelkovic su tocco di Paloschi che poi calcia malamente alto il rigore (61’). Il difensore sloveno del Palermo cerca di farsi perdonare lo spavento procurato ai suoi andando a colpire di testa in area avversaria, fuori di pochissimo. Ancora su azione d’angolo Palermo pericoloso: Vazquez colpisce la traversa con un sinistro di prima intenzione, nono legno per “el mudo”, che si consola con la prima convocazione in Nazionale da parte di Conte. Andjelkovic rimedia la seconda ammonizione e lascia il Palermo in dieci, proprio nel momento in cui la squadra di Iachini tenta il forcing finale. Il Chievo conduce così in porto la vittoria.
FONTE: RaiNews.it
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Crisi inglese, Jordan: "Troppe gare senza sosta"
20.03.2015 16.23 di Marco Conterio Twitter: @marcoconterio
Nessuna inglese in Champions League, nessuna inglese in Europa League. Per la seconda volta nella storia, il calcio britannico vive una crisi inattesa, senza rappresentanti nelle Coppe e, per approfondire il tema, Tuttomercatoweb.com ha sentito Joe Jordan, ex calciatore anche del Milan, del Leeds e del Manchester United. "E' difficile capire la ragione, diciamo che il calcio va così. E' una questione di cicli, ma è anche vero che dopo Natale, i club giocano tante gare, senza riposarsi mai".
Un tempo, però, era un problema per la Nazionale, non per i club.
"Il calcio qui è di gran livello. Ho visto la gara del Milan col Verona, ma in Premier ci sono partite anche migliori. Sfortunatamente, quest'anno in Europa è andata male".
Questione di calendario, diceva, senza sosta in Inghilterra.
"Quest'anno è mancata anche qualità. Il PSG è stato migliore del Chelsea, che pure era l'unica all'altezza di una finale Champions. Il City è stato peggiore del Barcellona ed in Europa League lo stesso vale per il Liverpool che è uscito contro un Besiktas migliore di lui, per il Tottenham con la Fiorentina e per l'Everton con la Dinamo Kiev".
Speranze per il futuro, anche per la Nazionale. Su Harry Kane, immaginiamo, alla prima convocazione con Hodgson, giocatore che lei con Redknapp ha allenato a lungo al Tottenham.
"Lo conosco da tempo: è un bravo ragazzo ed un bravo calciatore, vuole imparare e crescere, per diventare grande".
Scrivevamo che può essere il prossimo Shearer.
"Alt, andateci piano. La strada è lunghissima e la prossima stagione, per lui, sarà ancora più dura".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
20.03.2015
La Juventus in Champions trova i francesi del Monaco
La Juve esulta: le tocca il Monaco (foto ANSA)
La Juventus affronterà i francesi del Monaco nei quarti di finale della Champions League. Lo ha stabilito il sorteggio effettuato oggi a Nyon. Questo il quadro completo degli accoppiamenti. Psg (Fra)-Barcellona (Spa) Atletico Madrid (Spa)-Real Madrid (Spa) Porto (Por)-Bayern (Ger) Juventus (Ita)-Monaco (Fra) I quarti di finale si giocheranno il 14-15 aprile (andata) e il 21-22 aprile (ritorno). Le semifinali il 5-6 e 12-13 maggio (sorteggio il 24 aprile a Nyon). La finale il 6 giugno 2015 all'Olympiastadion di Berlino. Adx
FONTE: LArena.it