#LazioVerona + - =
RECAP
Mister INZAGHI conferma il consueto 3-5-1-1 con l'ex PAROLO in cabina di regia la 'sorpresa' LUKAKU sulle esterne ed il fantasista LUIS ALBERTO pochi metri dietro all'unica punta IMMOBILE.
Qualche novità anche in casa HELLAS con BOLDOR a (ri)esordire in gialloblù come terzino sinistro, RÔMULO di nuovo in mediana con BÜCHEL e VALOTI nonchè FARES esterno alto in un inedito 3-4-3 completato da MATOS, KEAN e VERDE di nuovo dal primo minuto (PETKOVIĆ e AARONS, titolari nelle ultime due uscite, siedono in panchina).
Poco più di 100 i tifosi scaligeri presenti all'Olimpico, si parte agli ordini del signor Calvarese della sezione AIA di Teramo.
TIRO A SEGNO LAZIO PER CIRCA 20 MINUTI
I padroni di casa assediano il VERONA che non riesce a mettere il naso fuori dalla propria area!
Al 7° LUIS ALBERTO imbuca per IMMOBILE leggermente decentrato a sinistra, l'ex TORINO tira a colpo sicuro su NICOLAS che, in uscita disperata, riesce a deviare fortunosamente con la spalla sinistra.
Due minuti dopo MILINKOVIC-SAVIC la mette al limite per la conclusione di PAROLO fuori di pochissimo.
Al 10° LAZIO ancora vicinissima al vantaggio: LULIC ruba palla a VUKOVIĆ sulla trequarti e prolunga per la penetrazione di IMMOBILE contrastato da CARACCIOLO, palla a lato.
Al 14° è WALLACE a colpire di testa da calcio d'angolo ma NICOLAS para bene a terra.
DIFESA A 4, TRAVERSA LAZIO!
L'HELLAS soffre le pene dell'inferno e tutti aspettano un gol biancazzurro che sembra poter arrivare da un minuto all'altro ma PECCHIA ordina di passare alla difesa a quattro con BOLDOR e VUKOVIĆ al centro e CARACCIOLO e FARES terzini e la mossa del tecnico paga: GLi scaligeri continuano a soffrire ma la LAZIO non arriva più al tiro con tanta facilità.
Al 21° è ancora IMMOBILE ad arrivare al tiro dal vertice sinistro ma NICOLAS fa buona guardia, si accartoccia e blocca.
Due minuti più tardi MARUSIC è liberissimo sul secondo palo con la riga di porta a non più di un metro ma il suo tiro al volo è strozzato e la palla esce dalla parte opposta!
Al 38° è LUIS ALBERTO a trovare il buco giusto al limite ma BOLDOR devia di quel tanto che basta a far sbattere la palla sulla traversa, il primo tempo si chiude col tiro alto di IMMOBILE.
LAZIO IN VANTAGGIO NELLA RIPRESA
NICOLAS ritarda il rinvio una volta di troppo e al 6° il signor Calvarese lo punisce col cartellino giallo.
Al 10° ennesima azione sul centrosinistra da dove LUIS ALBERTO pesca IMMOBILE in area, il bomber si gira di colpo e, passando sotto le gambe di BOLDOR, fulmina NICOLAS sul primo palo!
Due minuti più tardi MILINKOVIC-SAVIC pesca LUIS ALBERTO appena dentro l'area: Lo spagnolo spedisce fuori di pochissimo...
ANCORA IMMOBILE: GAME, SET & MATCH LAZIO
Al 15° IMMOBILE decentrato a sinistra la mette al limite per l'accorrente MILINKOVIC-SAVIC che a sua volta la imbuca per LULIC che entra in area da destra e scarica con forza su NICOLAS che respinge alzando la palla, il bomber laziale è il più lesto a ritornare sulla palla di testa e a superare imparabilmente il portiere scaligero.
22 gol per IMMOBILE al suo 9° gol in carriera contro i gialloblù.
DOPO LE SOSTITUZIONI, UN PAIO DI LAMPI GIALLOBLÙ
Dopo CALVANO entrano anche AARONS e PETKOVIĆ, i padroni di casa lasciano giocare il VERONA che riesce a chiudere con un buon tiro di controbalzo di Simone finito alto e l'ottimo suggerimento di Bruno per RÔMULO che ad un paio di metri dalla porta perde l'attimo buono e viene murato da LUIS FELIPE...
Nicolas | Pecchia |
IMPRESSIONI
Nella prima mezz'ora il VERONA subisce ben 17 tiri in porta mentre nel tiro a segno nel totale del primo tempo sono 8 le palle-gol della LAZIO contro le 0 dei gialloblù: Basterebbero questi numeri a spiegare quanto gli scaligeri abbiano subito all'Olimpico e poco consola la buona mossa di PECCHIA che al 19° vira sulla difesa a quattro migliorando un po' la situazione (nel senso che i padroni di casa hanno qualche difficoltà in più ad arrivare in porta).
Nella ripresa succede che dai e dai la squadra di INZAGHI trova la doppietta di IMMOBILE e chiude il match senza tanti complimenti.
Anche oggi non c'è stata gara: Per far punti bisogna far gol, per far gol bisogna tirare in porta e l'HELLAS in porta non tira quasi mai... Se questi sono gli uomini che il tecnico voleva per centrare l'obiettivo siamo a posto!
VOTI
- NICOLAS Insieme a ROMULO è per forza di cose il migliore in campo e oggi non sbaglia nemmeno un rinvio, voto 7
- CARACCIOLO Una partita da leone anche da terzino destro quale Antonio Aldo non è, scarsa tecnica ma tanta volontà e impegno in ogni zona del campo venga piazzato, voto 6
- VUCKOVIĆ Gravissimo l'errore con cui regala palla a LULIC al 10°, poi la solita pugna ma la differenza tecnica contro la manovra offensiva dei padroni di casa è irresistibile, voto 5,5
- BOLDOR Parte da centrale sinistro, poi si sposta a destra, sfortunato nell'occasione del primo gol subito quando la palla lo beffa passandogli sotto le gambe, tutto sommato un buon esordio, voto 6
- RÔMULO Alla 100esima presenza in A corre, corrre e corre ma arrivato sulla trequarti non trova soluzioni e deve cincischiare perdendo palla o essendo costretto all'errore, voto 6,5
- BÜCHEL Travolto dal centrocampo avversario nei primi 20 minuti è praticamente inesistente fino al momento del cambio, c'è ma non si vede! Voto 5 (gli da il cambio al 58° CALVANO: Meglio del collega che rileva, fisicamente più presente e alla fine si regala una pericolosa conclusione dal limite... Voto 6)
- VALOTI L'unica differenza rispetto al compagno di reparto Marcel è che col fisico Mattia riesce a fare meno peggio pur giocando evidentemente fuori ruolo, voto 5,5
- FARES Una delle migliori gare difensive che io ricordi di Momo: Due colpi di testa ed un tackle in area fondamentali per limitare il passivo. Qualche buona proiezione offensiva, voto 6,5
- MATOS La solita gara di Ryder tutta fumo e zero arrosto e anzi, a ben vedere stasera non c'è nemmeno troppo fumo, voto 4,5
(gli da il cambio al 68° FARES: Come il collega non influisce, buono quel passaggio in area a ROMULO che il brasiliano non sfrutta... Voto 5,5) - KEAN Vaga alla ricerca di una posizione da dove poter avviare una ripartenza degna di questo nome ma purtroppo non la trova mai sempre solo e facilmente controllato dagli avversari, voto 5
- VERDE Un po' esterno, un po' centrale, PECCHIA lo obbliga a non dare punti di riferimento all'avversario. La sua gara non arriva alla sufficienza anche se la davanti è quello più pericoloso (ed è tutto dire), voto 5,5 (gli da il cambio al 64° AARONS: Entra a gara ampiamente in ghiaccio e non trova spunti, voto 5)
- PECCHIA Con quella che ha definito la sua squadra i risultati sono addirittura peggiori che nella prima parte del campionato: Gioco inesistente, difesa bassissima, contropiedi inesistenti e zero tiri in porta... Però è vero: L'obiettivo è ancora alla portata (per demeriti altrui). Unica intuizione la difesa a 4 al 19°, voto 4
DICONO + - =
Mister INZAGHI tecnico della LAZIO a 'Premium Sport' «Sapevamo che sarebbe stata una gara importante per noi, ma ero fiducioso perché in questi giorni i ragazzi erano concentrati. Io avevo solo chiesto di rimanere sereni: una volta sbloccato il risultato tutto è stato più semplice, dopo che nel primo tempo avevamo calciato in porta venti volte senza trovare il gol. I ragazzi sono stati bravi, hanno giocato in maniera semplice senza che nessuno si inventasse nulla: abbiamo vinto una partita importante e delicata. Stiamo lavorando bene, sempre convinti delle nostre idee di gioco. Obiettivo Europa League più che il campionato? È importante che i nostri tifosi vengano a sostenerci giovedì: abbiamo bisogno del loro sostegno, vogliamo restare nella competizione. Corsa Champions? Oltre a noi, Roma e Inter c'è anche il Milan in corsa: i rossoneri hanno avuto una partenza lenta, ma hanno tutto il tempo per recuperare. Noi in alto ci siamo da tempo e vogliamo rimanerci» CalcioMercato.com
PECCHIA «La forza della Lazio è innegabile, ma c’è rammarico perché abbiamo avuto qualche occasione e non l’abbiamo sfruttata a dovere. Dobbiamo avere un approccio diverso alla gara, affrontare la partita con meno timidezza, a prescindere dall’avversario. Abbiamo fatto troppo poco, contro questa Lazio avremmo dovuto fare molto di più. Calvano? Vedendolo giorno dopo giorno si percepisce un miglioramento continuo, si sta guadagnando la stima della squadra, sono convinto che potrà darci un grande contributo. Siamo a sei punti dalla salvezza, abbiamo trovato difficoltà durante il nostro percorso ma siamo lì. Dobbiamo accelerare e recuperare terreno, ma la squadra deve continuare a crederci, durante la settimana lavorano alla grande, l'obiettivo è alla nostra portata» HellasVerona.it
Il match-winner IMMOBILE a 'Premium Sport' «Quando non si vince manca serenità, ma i momenti negativi capitano a tutti. Le grandi squadre si rialzano insieme, abbiamo dimostrato maturità e consapevolezza» CalcioMercato.com
CARACCIOLO «Abbiamo incontrato una squadra forte come la Lazio, ma noi dovevamo essere più cattivi. Questa oramai è andata ma per salvarci dobbiamo dare l’anima. Siamo partiti con la difesa a tre, poi siamo subito tornati a quattro dietro ed io ho cercato di dare il mio contributo in un ruolo che ho fatto per la prima volta quest’anno. D’ora in poi non possiamo più sbagliare, ci attendono partite importanti, dobbiamo ridimensionarci se vogliamo la salvezza. Non dobbiamo guardare gli altri ma pensare solo ai noi stessi» HellasVerona.it
NICOLAS «Sapevamo di trovarci in un campo molto difficile, queste sono sempre trasferte insidiose contro squadre che sanno giocare bene al calcio. Abbiamo provato a concedere il meno possibile, cercando in tutti i modi di tenere botta. Purtroppo hanno trovato il gol nel nostro momento migliore, all’inizio della ripresa. Rispetto alla scorsa partita abbiamo giocato meglio, purtroppo ci manca ancora il gol. Vedo tanto impegno da parte dei miei compagni, serve più lucidità, quel passo in più per arrivare in porta e segnare. Classifica? Da questo momento in poi non possiamo più permetterci di sbagliare, il calendario ci da degli stimoli ma dobbiamo dare di più senza abbassare la testa. Dobbiamo rimediare ai nostri errori, soprattutto in fase di ripartenza. Fondamentale è ritornare alla vittoria in casa, ho ancora molta fiducia nelle possibilità di salvarci» HellasVerona.it
Giancarlo MAROCCHI ex calciatore e opinionista Sky «Ho visto l’Hellas sbagliare un contropiede, sullo 0-0, in netta superiorità numerica. Questo è indicativo di certi limiti che ci sono nella squadra. Credo che Fabio Pecchia stia facendo il possibile, ma manca molta qualità. Credo sia difficile arrivare oltre i 30 punti per i gialloblù, non vedo come il Verona possa farne di più» Hellas1903.it
LE ALTRE DI A + - =
Negli anticipi di Venerdì il CHIEVO si è ripreso al Bentegodi regolando il CAGLIARI per 2 a 1 mentre il GENOA a Marassi ha sorpreso l'INTER: 2 a 0 per gli uomini del sorprendente BALLARDINI.
Vittoria esterna per 2 a 0 della ROMA a Udine con i bianconeri di casa.
La JUVENTUS vince di misura il Derby della Mole col TORINO, 1 a 0 anche per il Napoli al San Paolo e per il MILAN sulla SAMPDORIA.
Il BENEVENTO batte per 3 a 2 il CROTONE in un esaltante scontro salvezza mentre il BOLOGNA al Dall'Ara supera il SASSUOLO per 2 a 1.
1 a 1 a Bergamo fra ATALANTA e FIORENTINA.
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
Di nuovo in campo a metà Febbraio con la Primavera per più di mezz'ora! BIANCHETTI sta finalmente recuperando dal brutto infortunio, speriamo di rivederlo presto anche insieme ai compagni della prima squadra...
PRIMAVERA GIALLOBLÙ TUPTA porta avanti due volte i suoi ma i bergamaschi recuperano, finisce 2 a 2. In campo anche BIANCHETTI per più di mezz'ora...
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: Dopo la rescissione con la SAMB Gennaro TROIANIELLO ha trovato l'accordo col FANO sino a Giugno... SAVIOLA si da al calcetto; secondo Bondia giocherà a breve ad Andorra... Vincenzo ITALIANO, ora allenatore dell'ARZIGNANOCHIAMPO in Serie D, racconta la sua parabola calcistica a Gianluca Di Marzio. Massimo DONATI 'Ecco perchè ho dovuto dire addio all'HAMILTON...'
RASSEGNA STAMPA + - =
20 Feb 2018
SILENZIO STAMPA
I tifosi sono stufi di sentire scemenze, speranze fasulle, parole senza fondamento, prese per il culo. Prima del mercato di gennaio le illusioni di rimonta erano animate dall’idea di portare nella rosa gialloblù almeno tre validi rinforzi, quattro con la partenza di Caceres. C’era anche la speranza di rivedere Pazzini protagonista e determinante come accaduto in B e come ci avevano raccontato al momento della sua presentazione: 5 anni di contratto per seguire le orme di Toni, prenderne l’eredità e spingere il Verona verso traguardi importanti nel segno del famoso consolidamento in A, la categoria che (ripeteva anche Setti) spetta alla grande piazza scaligera. Balle.
Il mercato è servito per allontanare giocatori costosi o non allineati. Da altre parti, se i responsabili tecnici falliscono, vengono licenziati e sostituiti. Qui invece davanti a risultati penosi, è stata imboccata una strada diversa. Sono stati blindati gli amici Pecchia e Fusco, sono stati ingaggiati ragazzi che da altre parti avrebbero visto la serie A con il binocolo e promossi titolari inamovibili giocatori inadatti per una competizione di questo livello. L’obiettivo consolidamento in A è stato trasformato in bilanci a posto, in sopravvivenza. Addio sogni di gloria, addio entusiasmo, addio passione.
Dopo aver assistito al tiro al bersaglio messo in piedi dalla Lazio nei confronti di una squadretta priva di valori tecnici e caratteriali, qualcuno ha avuto il coraggio di presentarsi in sala stampa annunciando: “Ce la giocheremo fino alla fine”. Per favore pietà. Consiglio vivamente di spegnere gli interruttori, tornare al silenzio stampa evitando inutili dichiarazioni che sanno tanto di presa per i fondelli.
Luca Fioravanti
20 FEB 2018
NON CI RESTA CHE PIANGERE
Ahinoi. Dopo la settimana delle chiacchiere è arrivato il lunedì della partita. E ogni considerazione, ogni tentativo di poter ancora credere in un miracolo sportivo si è infranto sull’altare di una gara indecente. Il Verona è poca cosa, Pecchia è ingarbugliato tra la pochezza della sua rosa e l’astrusità delle sue scelte, Setti è preoccupato per il bilancio che viene prima di tutto, anche della dignità sportiva. Poteva finire 8-0, è finita solo 2-0.
Siamo ancora lì, crediamoci, la strada è quella giusta. E via discorrendo. Ma senza i punti non ti salvi e non ti salvi senza una squadra dignitosa. Comunque la si prenda questa vicenda, siamo al cospetto di una squadra scarsa, terribilmente scarsa, indebolita ulteriormente dopo il mercato di gennaio che invece di creare un minimo di entusiasmo ha portato solo rassegnazione. Una squadra scarsa figlia di errori tecnici del passato, ma anche di un’incapacità di analizzare il campionato di serie A, al netto di zero investimenti e con un’unico obiettivo: fare disperatamente plusvalenze.
L’entusiasmo si crea con partite epiche, con grinta, con le vittorie. Non basta una lettera ai tifosi. Non si può chiedere ai tifosi di metterci scintilla e benzina per appiccare il fuoco dell’entusiasmo. La scintilla può arrivare dagli spalti, il combustibile deve arrivare dal campo. E chi era all’Olimpico stasera, gente che non è schierata nè con Pecchia, nè contro di Pecchia, gente che ha cuore solo il Verona si è sentito offeso e preso in giro. Ed è qui che si crea la distanza tra questa squadra e l’ambiente. Purtroppo.
Nulla è ancora deciso ma francamente per salvarci serve un’impresa sportiva che questa squadra non sembra in grado di compiere. Mancano tredici partite, bisogna fare 18/19 punti almeno, più di quelli racimolati fino ad oggi. Bisogna vincere almeno sei gare e pareggiarne un paio. Ma dove? Con chi? E giocando come contro la Lazio o la Sampdoria o la Roma? E’ francamente durissima perché alle parole non seguono i fatti, perché non si intravvede un appiglio, perché stiamo ancora parlando della gestione Sogliano, quando, paradossalmente abbiamo fatto tre campionati meravigliosi, spendendo molto sì, ma incassando pure fior di plusvalenze, quelle dimenticate, e non parliamo dello sciagurato campionato in cui siamo arrivati ultimi creando la corrosa situazione di oggi.
Prima il bilancio, poi il risultato sportivo. Certo: se la vediamo così allora la situazione ideale è paradossalmente la terza categoria. Mantieni il Verona in vita e non ti costa niente.
Gianluca Vighini
20 FEB 2018
PRONTO SETTI?
Se il presente e il futuro piangono, allora consoliamoci con il passato. Suggerisco a Setti di ripristinare un vecchio format della tv e farlo suo. ‘Pronto Raffaella?’ potrebbe diventare ‘Pronto Setti?’ e al posto dei fagioli nel barattolo potremmo mettere le inesattezze, gli omissis e le mezze verità che ogni volta l’amministratore unico del Verona ci racconta. Prova poi tu a indovinare quante sono. Provaci.
In effetti Setti, una volta finito l’inchiostro per le lettere, si è dato al video. I risultati sono ancora un po’ altalenanti – 54minuti54 sul web (altroché tempi di recupero, qui si è andati ai supplementari) sono leggeri come un convegno di numismatica – eppure sorprendenti. Cioè sorprende che ci sia qualcuno che è riuscito ad arrivare fino in fondo. Pare che quei pochi eroi si stiano riprendendo solo ora. Solidarietà.
Ma non sottilizziamo. E’ solo questione di prenderci gusto e poi si impara: i video di Setti potrebbero diventare una rubrica settimanale, tipo il famigerato “Matteo risponde” di renziana memoria, o i mitologici appelli agli italiani di Berlusconi con la calza sulla telecamera e i libri dietro (ma erano veri?).
‘Pronto Setti?’ sono sicuro diventerà virale, sbancherà gli auditel di tutto il mondo, pronto per la BBC, o – perché no? – per sostituire il David Letterman. L’usato sicuro non tradisce mai. E passi per il profluvio di demagogia, riuscita pure male. Funziona così: l’amministratore unico seleziona le due-tre domande che preferisce, non troppo impegnative, cita il nome di due-tre tifosi e ne invita uno in sede per farsi il selfie, così dar da intendere che lui, dopo anni di alzate di spalle, silenzi, colori sballati e gaffe memorabili, improvvisamente ci tiene al popolo del Verona e al senso di appartenenza. Come se quel popolo avesse l’anello al naso.
Restano sempre da indovinare i fagioli nel barattolo, pardon, le inesattezze, gli omissis e le mezze verità dette. E’ più facile salvarsi.
P.s. Potremmo addirittura salvarci. Dalla 31° alla 37° il calendario è abbordabile, con molte squadre già senza obiettivi. Ma ci stiamo affidando a un miracolo (la salvezza del Crotone dell’anno scorso non è altro che una preghiera ai santi, non è calcio) e all’altrui indolenza. Pecchia a Telenuovo ha detto testualmente: “Il calcio non ha una logica”. Allora affidiamoci ai maghi o alle fattucchiere, che serve Coverciano? Dunque se ci dovessimo salvare non ci sarà logica. Perfetto allora: salviamoci, ma poi questi signori se ne vadano a casa.
Francesco Barana
FONTE: Blog.Telenuovo.it
19 febbraio 2018
Lazio-Verona 2-0, decide la legge di Immobile: doppietta e quarto posto.
Si chiude la 25^ giornata di Serie A con il posticipo dell'Olimpico: vincono i padroni di casa con la doppietta dell'attaccante, che sale a quota 22 in campionato. Dopo tre sconfitte consecutive, sorpasso all'Inter effettuato: ora i ragazzi di Simone Inzaghi sono da soli al quarto posto, a +1 sui nerazzurri e con un punto in meno dei cugini della Roma
Parola d'ordine: rialzarsi. Ripartire, dopo tre sconfitte consecutive, era fondamentale per la Lazio. Vincere un dovere dopo il ko dell'Inter a Genova, per riuscire nel sorpasso, agganciando il quarto posto. Missione compiuta, nel segno di Ciro Il Grande. Perché Immobile è così: primo tempo spento, fumoso, con diversi errori sotto porta. Nel secondo tempo, invece, tocca meno palloni ma diventa implacabile, anzi, infallibile. Due gol e Verona battuto, la Lazio torna a sorridere anche senza Felipe Anderson e Nani, lasciati in panchina per tutta la partita da Simone Inzaghi.
Le scelte
Conferme per Inzaghi, sorprese da Pecchia. Le formazioni iniziali di Lazio-Verona vanno lette in questo senso, con l'allenatore della Lazio che a parte Lucas Leiva squalificato, sceglie i suoi titolarissimi della prima parte di stagione. In panchina l'ex Martin Caceres, davanti a Strakosha giocano Wallace, de Vrij (che non rinnoverà, come annunciato da Igli Tare) e Radu. Centrocampo a 5 composto da Marusic, Milinkovic-Savic, Parolo, Lulic (alla 200^ in Serie A) e Lukaku, mentre in attacco la spalla di Immobile è il solito Luis Alberto. Se Simone Inzaghi non regala novità, ci pensa Fabio Pecchia: gioca Boldor dal primo minuto nella difesa a tre scelta dall'allenatore gialloblu, con Caracciolo e Vukovic. Centrocampo a 4, con Romulo (che festeggia le 100 in A) e Fares esterni, Buchel e Valoti interni. Davanti fuori Petkovic: le tre punte sono Verde, Kean e Matos.
Tanta Lazio, poco Verona
Copione della partita che però è chiaro fin da subito: Lazio in avanti, Verona coperto e pronto a ripartire, puntando al contropiede come tattica per provare a far male ai biancocelesti. Che nella prima mezz'ora vanno al tiro per ben 10 volte, centrando lo specchio in 7 situazioni con i vari Immobile, Luis Alberto, Milinkovic-Savic, Marusic e Lulic. Il serbo va vicino al gol in un paio di circostanze, sempre con colpi di testa dopo cross dalle fasce, mentre Pecchia a gara in corso ridisegna i suoi con un 4-4-2, allargando Caracciolo in difesa a destra e facendo arretrare Fares sulla linea dei difensori. Verde, quindi, passa esterno alto a sinistra con Romulo a destra. In tutto ciò la Lazio continua a spingere e attaccare il Verona, anche grazie al fatto che a centrocampo Parolo non ha un marcatore vero e proprio, permettendo al numero 16 di gestire il gioco e cercare le fasce e le due punte, che cercano un po' troppo spesso la giocata spettacolare abbandonando la concretezza. Tante conclusioni ma poca precisione, come l'ultima grossa chance del primo tempo, capitata sul destro di Ciro Immobile: angolo di Luis Alberto, spizzata di Wallace e conclusione al volo del 17 biancoceleste. Palla alta e fine della prima frazione.
⏸️ #SerieATIM #LazioVerona 0-0 HT!
— S.S.Lazio (@OfficialSSLazio) 19 febbraio 2018
Il primo tempo si chiude con un destro di @ciroimmobile alto sugli sviluppi di calcio d'angolo. L'arbitro Calvarese fischia due volte e manda le squadre negli spogliatoi: intervallo all'Olimpico#AvantiLazio ⚪️🔵 pic.twitter.com/7CRmnJDaoZ
La ripresa
Nessun cambio e ritmi blandi a inizio secondo tempo, con la prima conclusione che arriva al 6° minuto: Milinkovic-Savic spara alto di sinistro da fuori area. Sul rinvio dal fondo conseguente, Nicolas perde un po' di tempo, venendo ammonito da Calvarese: è del portiere del Verona il primo giallo del match.
Un uomo solo al comando
Verona che comunque inizia la ripresa con più voglia, ma al 56° ecco il vantaggio della Lazio. Perché le grandi squadre sono in grado di trovare il gol proprio quando gli avversari salgono con il pressing, la grinta e la voglia. Luis Alberto trova Immobile liberissimo in area di rigore: controllo e destro a chiudere sul primo palo che batte Nicolas e fa 1-0. Pecchia non ci sta e toglie Buchel (problemi al ginocchio) per Calvano, ma Ciro Immobile e la Lazio non si fermano. Dopo il vantaggio, l'attaccante biancoceleste sembra come sbloccarsi, dopo un primo tempo un po' fumoso. Infatti, due minuti dopo il cambio nel Verona, ecco il 2-0. Il marcatore è lo stesso, niente assist da Luis Alberto: Immobile allunga la squadra portandosi a sinistra, palla a Milinkovic-Savic che serve Lulic. Destro che viene parato ma non trattenuto da Nicolas, con Immobile che è sempre al posto giusto: colpo di testa e gol, tutto in cinque minuti.
60' - ⚽️⚽️ GOOOOOOOOOOL!!!!!! GOOOOOOOOL!!!!!!!!!! GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOL!!!!!!!! LA DOPPIETTA DI @ciroimmobile!!!!!
— S.S.Lazio (@OfficialSSLazio) 19 febbraio 2018
👑 #KIngCiro questa volta insacca di testa sulla respinta di Nicolas dopo il destro in area di #Lulic!!!!#SerieATIM #LazioVerona 2-0 pic.twitter.com/SVkLTyEKwP
#KingCiro
Lo incorona anche il profilo Twitter della Lazio: un re a Roma, un napoletano al comando dei biancocelesti. La doppietta al Verona lo porta a quota 22 gol in campionato, capocannoniere dalla media gol clamorosa: 22 presenze e altrettanti gol. In sostanza, quando gioca, segna. Dopo 5 giornate (contando le due saltate per infortunio contro Udinese e Milan) Re Ciro torna al gol: dal poker alla Spal non segnava, il ritorno è ancora una marcatura multipla, la settima stagionale. Numeri mostruosi per un mostro del gol, autentico protagonista in una Lazio che torna a sorridere, sognando la Champions League.
L'altro lato della medaglia
Per chi sorride (Immobile) c'è anche chi non gioca: Nani e Felipe Anderson. Entrambi in panchina per tutta la partita, non hanno avuto la possibilità di giocare contro il Verona. Una situazione che può avere mille interpretazioni, per esempio il fatto che la coppia possa partire dall'inizio in Europa League contro la Steaua Bucarest, visto che soprattutto il brasiliano non aveva fatto male nello spezzone dell'andata. Zero minuti in campionato che possono comunque essere un vantaggio in Europa, perché la Champions League è l'obiettivo a lungo termine, ma quello immediato arriva all'Olimpico giovedì: si chiama Steaua.
IL TABELLINO
Lazio (3-5-1-1): Strakosha; Wallace, de Vrij, Radu; Marusic, Milinkovic-Savic, Parolo, Lulic, Lukaku (75' Luiz Felipe); Luis Alberto; Immobile.
Verona (3-4-3): Nicolas; Caracciolo, Vukovic, Boldor; Romulo, Buchel (58' Calvano), Valoti, Fares; Verde (64' Aarons), Kean, Matos (68' Petkovic).
Ammoniti: 52' Nicolas
FONTE: Sport.Sky.it
La Lazio affonda il Verona
Doppietta Immobile, i biancocelesti scavalcano l'Inter
Ci pensa Ciro Immobile. Grazie a una doppietta del suo centravanti, la Lazio supera per 2-0 il Verona all'Olimpico nel posticipo della 25esima giornata di Serie A e si riprende il quarto posto in classifica a discapito dell'Inter.
I biancocelesti, nel giorno in cui il ds Tare annuncia il divorzio con De Vrij a fine stagione, manda un segnale forte alle dirette concorrenti per la Champions League. Le tre sconfitte di fila sono già archiviate e i ragazzi di Inzaghi ricominciano a correre trascinati dal loro uomo simbolo.
Con la doppietta odierna, Immobile consolida il primato nella classifica marcatori con 22 gol. Terza sconfitta consecutiva per il Verona, quarta nelle ultime cinque partite. La squadra di Pecchia è sempre penultima a -5 punti dalla quota salvezza. Una permanenza in Serie A che non sarà per nulla facile se l'atteggiamento dei gialloblu sarà quello visto stasera, con una squadra rinunciataria che dopo aver subito il primo gol è letteralmente crollata.
Simone Inzaghi sceglie la collaudata coppia formata da Luis Alberto e Immobile per la sfida contro il Verona. Nel 3-5-2 dei biancocelesti spicca l'assenza dello squalificato Lucas Leiva con i compiti di regia affidati a Parolo e la presenza di Lukaku fra i titolari sulla fascia sinistra. In panchina Felipe Anderson. Nel Verona, Pecchia schiera un 4-4-2 con Matos e il giovane Kean in attacco.
Come da previsioni la Lazio si riversa subito nella metà campo del Verona, costretto subito a chiudersi davanti alla propria area di rigore. La squadra di Inzaghi gioca con la rabbia di chi vuole riscattare tre sconfitte consecutive e dopo pochi minuti si rende subito pericolosa con Luis Alberto, che si presenta da solo davanti a Nicolas, bravo a chiudere lo specchio e respingere la conclusione dello spagnolo. Ci provano poi Parolo con un destro di poco a lato e soprattutto Immobile, che colpisce l'esterno della rete con un sinistro da posizione defilata.
E' poi la volta di Wallace, di testa su calcio d'angolo, a scaldare i guantoni di Nicolas. Quindi ci riprova Luis Alberto da fuori, con palla di poco a lato. E' poi la volta di Marusic, con un destro a lato tutto solo in area. Anche la sfortuna nega il gol alla Lazio, con un destro dell'ex Liverpool che si stampa sulla traversa. E' un monologo della squadra di Inzaghi, con il Verona che quasi mai supera la metà campo.
Il secondo tempo inizia sulla falsariga del primo, con la Lazio sempre protesa in avanti. A rendersi pericoloso però, è per primo il Verona in contropiede con Matos, che cicca clamorosamente un cross dalla destra di Romulo. E' l'unico e ultimo acuto dell'Hellas, perché poi sale in cattedra Immobile. Il bomber della Lazio nel giro di cinque minuti segna i due gol che decidono la partita: al 56' il centravanti napoletano sblocca il risultato con una splendida girata di destro su palla filtrante in area di Luis Alberto.
Cinque minuti dopo il capocannoniere del campionato si ripete, ribadendo in rete una respinta miracolosa di Nicolas su conclusione di Lulic. Rete convalidata dall'arbitro dopo un silent check con il Var. La partita di fatto si chiude qui. Il Verona abbozza una timida reazione con il solito Romulo, autentica anima della squadra, che prova ad innescare Kean fermato in scivolata dal neo entrato Luiz Felipe. Nel finale Inzaghi concede la meritata standing ovation ad Immobile, sempre più idolo indiscusso dell'Olimpico biancoceleste.
I Facts post-match di LAZIO - VERONA
- Ciro Immobile ritrova il gol in Serie A dopo tre giornate di digiuno.
- Immobile è il giocatore che ha segnato più marcature multiple in questa Serie A (sette); nessuno inoltre ha segnato più reti di testa di lui (cinque).
- Per la terza stagione (dopo il 2013/14 e il 2016/17), Immobile raggiunge quota 22 gol in Serie A.
- Ottavo assist di Luis Alberto, nessuno più di lui in questa Serie A.
- Quinta vittoria di fila per la Lazio contro il Verona in campionato – in ciascun match ha segnato almeno due gol.
- Terza sconfitta consecutiva per il Verona in Serie A, nessun gol segnato in queste ultime tre giornate.
- I 17 tiri della Lazio nella prima mezz'ora costituiscono un record in questa stagione nei cinque maggiori campionati europei.
- Sono 33 i tiri totali della Lazio oggi: i biancocelesti non ne effettuavano così tanti in campionato dal maggio 2005 (38 contro il Palermo).
- 27 i dribbling riusciti dei giocatori del Verona (sei quelli di Rômulo), un primato per una squadra in una partita di questo campionato.
- Otto parate per Nicolas: solo contro il Napoli (nove) ne ha fatte di più in questa stagione in Serie A.
- Presenza n° 200 in Serie A per Senad Lulic, n° 100 per Rômulo.
FONTE: RaiSport.Rai.it
Lazio-Verona 2-0: Immobile abbatte il muro gialloblù
La Lazio si impone per 2-0 sul Verona e torna al quarto posto scavalcando l’Inter in classifica. All’Olimpico decide la doppietta di Immobile.
Leonardo Gualano
Serviva una vittoria alla Lazio per mettersi alle spalle il momento più delicato della sua stagione e per compiere quel sorpasso in classifica sull’ Inter che le permettesse di tornare in quelle zone che valgono una qualificazione alla prossima Champions League e la vittoria, per 2-0 e meritata, è arrivata all’ Olimpico contro il Verona .
Inzaghi, dopo aver fatto tanto turnover contro la Steaua in Europa League, torna a schierare un undici vicino a quello titolare (Leiva, assente per squalifica, è stato sostituito in mediana da Lulic) e fin da subito in campo si sono visti quei meccanismi oleati da tempo. La partenza della Lazio è stata di quelle brucianti, con il Verona rintanato nella propria trequarti ad erigere un muro per poi tentare la ripartenza in contropiede.
Il primo tempo è stato totalmente di marca biancoceleste, tanto che i tiri effettuati nella prima mezz’ora di gioco, ben 17, rappresentano un record stagionale non solo per la Serie A, ma per tutti i cinque maggiori campionati europei. Nonostante un dominio assoluto però, le due squadre sono andate negli spogliatoi sul risultato di 0-0, con i vari Immobile, Parolo, Milinkovic-Savic, Marusic e Luis Alberto (traversa per lui al 34’), che non sono stati in grado di trovare la via della rete.
Nella ripresa il canovaccio tattico è leggermente cambiato con il Verona che, tornato in campo con maggiori convinzioni, ha alzato il proprio baricentro, rendendosi pericoloso soprattutto con le discese di Romulo sull’out di destra, il vantaggio trovato Lazio al 55’ tuttavia non è di quelli che sorprende ed anzi rappresenta il giusto premio per una squadra estremamente determinata a tornare a fare bottino pieno. Il raddoppio arrivato appena 5’ dopo ha poi definitivamente chiuso i giochi, nonostante il tentativo di Pecchia di cambiare il volto tattico della sua squadra.
17 - I tiri della Lazio nella prima mezz'ora di gioco: un record in questa stagione nei 5 maggiori campionati europei. Assedio. #LazioVerona
— OptaPaolo (@OptaPaolo) 19 febbraio 2018
60' IMMOBILE 2-0 – Immobile serve Milinkovic-Savic che è bravo a premiare l’inserimento di Lulic, la conclusione del bosniaco è respinta da Nicolas ma il pallone arriva dalle parti della punta biancoceleste che di testa non deve far altro che spingere la sfera in rete.
Nel primo tempo la porta per lui sembra stregata, visto che ci prova in tutti i modi senza riuscire a trovare la via della rete. Nella ripresa la musica cambia e la sua è una doppietta da bomber vero.
VERONA: ROMULO
Tra i giocatori del Verona è quello che ci prova con maggior determinazione. E’ sempre pericoloso quando riesce a scappare via sulla destra.
Prova non del tutto negativa, ma in diverse circostanze soffre la velocità del dirimpettaio Romulo.
VERONA: MATOS
Schierato sull’out di sinistra, quasi mai riesce a spingere sull’acceleratore.
SERIE A
Lazio-Verona, le pagelle: Immobile c'è, bene Luis Alberto
Nella Lazio spiccano le prestazioni di Immobile e Luis Alberto, qualche affanno per Lukaku. Al Verona non bastano Romulo e Nicolas.
Redazione Goal Italia
La Lazio torna a vincere e torna a convincere contro il Verona, mettendo in cascina tre punti che le consentono di scavalcare l’Inter in classifica e di portarsi al quarto posto. Una vittoria meritata quella della compagine biancoceleste che, padrona del campo fin dai primissimi minuti di gara, si impone grazie ad una doppietta del solito Ciro Immobile.
Proprio il bomber della Lazio, dopo un primo tempo complicato nel quale, nonostante diversi tentativi non è riuscito a trovare la via della rete, nella ripresa del match dell’Olimpico è salito in cattedra realizzando nell’arco di 5’ i due goal che hanno mandato in archivio l’incontro. Bene anche Luis Alberto (per lui una traversa nel primo tempo e l’assist per l’1-0), capace di illuminare la scena con giocate di altissimo livello. Al solito positiva la prova di Milinkovic-Savic, mentre con qualche affanno in più ha dovuto fare i conti un Lukaku che dalle sue parti ha trovato un Romulo al solito generosissimo.
L’esterno brasiliano è stato il migliore della sua squadra. Sue le sgroppate sulla destra che, soprattutto ad inizio secondo tempo, hanno creato qualche imbarazzo alla retroguardia biancoceleste. Positiva anche la prova di Nicolas, che con alcuni interventi importanti ha consentito al Verona di andare negli spogliatoi sullo 0-0. Da rivedere Verde (poco attivo) e Kean (meno brillante rispetto alle ultime uscite).
LAZIO (3-5-1-1): Strakosha 6; Wallace 6, De Vrij 6, Radu 6,5 (80’ Murgia s.v.); Marusic 6, Lulic 6,5, Parolo 6, Milinkovic-Savic 6,5, Lukaku 5,5 (75’ Luiz Felipe 6); Luis Alberto 7; Immobile 7,5 (84’ Caicedo s.v.).
VERONA (4-4-2): Nicolas 6,5; Boldor 5, Caracciolo 6, Vukovic 5,5, Fares 5,5; Romulo 6,5, Valoti 5,5, Buchel 5 (58’ Calvano 6), Matos 5 (68’ Petkovic 5,5); Verde 5 (64’ Aarons 6), Kean 5,5.
FONTE: Goal.com
La moviola di Lazio-Hellas Verona: buona gara di Calvarese
Moviola in tempo reale di Lazio-Hellas Verona, match valido per la 25^ giornata del campionato di Serie A 2017/2018
Di Rocco Fabio Musolino - 19 febbraio 2018
© foto www.imagephotoagency.it
Un’oppurtunità che non andava sprecata. La squadra di Simone Inzaghi ha battuto l’Hellas Verona e ha raggiunto una vittoria che vale il quarto posto. La Lazio ha sfruttato il turno favorevole ed è tornata a macinare punti in classifica dopo tre sconfitte consecutive. Buono il match dell’arbitro Gianpaolo Calvarese e del Var Gianluca Manganiello. Ecco di seguito la valutazione delle prestazioni dei giudici di gara e l’analisi delle decisioni della moviola a cura di lazionews24.com:
89′ Annullato il 3-0 a Caicedo: l’ecuadoriano era in posizione di fuorigioco sul passaggio di Milinkovic-Savic.
60′ Nulla da segnalare anche in occasione della seconda marcatura di Immobile: il bomber biancoceleste insacca di testa dopo un tiro di Lulic deviato da Nicolas.
56′- Immobile è in posizione regolare sul passaggio di Luis Alberto: l’attaccante campano è dietro la linea dei difensori, quindi gol valido.
51′ – Prima sanzione per l’estremo difensore Nicolas: per di tempo al momento del rinvio.
29′ – Simulazione in area di Lulic, l’arbitro utilizza lo stesso metro di giudizio e non usa il cartellino.
20′ – Gesto di stizza di Verde che a gioco fermo spedisce la palla sugli spalti: Calvarese non estrae il giallo che per regolamento avrebbe potuto starci.
15′ – Nulla da segnalare per quanto riguarda la direzione arbitrale. Al momento la partita scorre regolarmente senza lunghe interruzioni di gioco.
Lazio, per Sky sei già al quarto posto: ecco la gaffe fatta in Tv
Questa sera si chiuderà la 25esima giornata di Serie A con il posticipo del lunedì tra Lazio e Verona, ma secondo Sky Sport, la Lazio ha già conquistato i tre punti, come testimonia la classifica andata in onda ieri sera
Di Luca Palmieri - 19 febbraio 2018
© foto www.imagephotoagency.it
Questa sera si chiuderà la 25esima giornata di Serie A con il posticipo del lunedì tra Lazio e Verona, ma secondo Sky Sport, la Lazio ha già conquistato i tre punti, come testimonia la classifica andata in onda ieri sera
Necessita di tre punti fondamentali la Lazio che in caso di vittoria contro il Verona, tornerebbe al quarto posto, sfruttando la sconfitta dell’Inter contro il Genoa. Curiosa in tal senso la classifica mandata in onda nella serata di ieri da Sky Sport, in cui si notano i tre punti già assegnati alla squadra di Inzaghi, salita a quota 49 a -1 dalla Roma e a +1 dall’Inter.
CLASSIFICA SKY – Al termine di Milan-Sampdoria infatti, l’emittente di Murdoch ha fatto il punto della situazione aggiornando la graduatoria in cui erroneamente veniva già assegnata la vittoria alla Lazio. A Sky Sport evidentemente non credono in un’impresa del Verona, ma tra scaramanzia e monday-night quest’anno sempre ostili ai biancocelesti, ai tifosi questa curiosa classifica non sarà sicuramente piaciuta.
FONTE: LazioNews24.com
Pagelle Lazio – Verona 2-0: Immobile con una doppietta fa volare l’Aquila! – Voti Fantacalcio
Primo gol su assist di Luis Alberto, mentre il secondo gol, entrambi nel secondo tempo, avviene su ribattuta della difesa scaligera.
di Voti Fantamagazine, 19/02/2018, 22:41
La Lazio risponde presente, approfitta della sconfitta dell’Inter e si riporta in zona Champions League. Dopo le tante occasioni non sfruttate nel primo tempo, ci pensa Ciro Immobile – con una doppietta – a mettere la partita in discesa, netutralizzando un Verona mai domo che però non ha mai creato problemi degni di nota alla retroguardia laziale.
PAGELLE LAZIO
Redazione Voti Fantamagazine: Le pagelle Lazio
Strakosha 6 – Inoperoso. Di fatto mai impegnato seriamente dagli attaccanti del Verona, sicuro nelle uscite.
Radu 6,5 – Personalità, temperamento e tanta esperienza per il difensore rumeno che stasera ha anche festeggiato le 300 presenze con la Lazio. Dalle sue parti succede poco e niente, anche perché le giocate di Matos e Kean sono sempre ben controllate dal reparto difensivo. Normale amministrazione.
De Vrij 6,5 – Tare annuncia che a fine giugno l’olandese andrà via dalla Lazio. Il difensore però conferma professionalità e attitudine, sempre attento nell’anticipare Kean e uscire diverse volte in anticipo.
Wallace 6 – Qualche incertezza rispetto ai due compagni di reparto. Trova una bella conclusione dalla distanza – uscita ampiamente – ma in alcune chiusure difensive accusa amnesie.
Marusic 6 – Buona prova nell’out di destra. Vera e propria spina del fianco della difesa avversaria; arriva diverse volte sul fondo ma anche lui non è preciso nella rifinitura dell’azione.
Milinkovic Savic 6,5 – Solito dominio fisico e tecnico a centrocampo, i suoi avversari non gli prendono mai le misure, e lui fa quello che vuole. Molto meglio nel primo tempo, in cui cerca diverse volte la conclusione ma non trova mai la giocata vincente. Nella ripresa grande sacrificio anche in fase difensiva.
Parolo 6 – Non brilla negli inserimenti, ma è molto attento in fase di recupero. Nel secondo tempo perde qualche pallone di troppo, ma rimane comunque una prestazione di ottimo livello.
Lulic 6 – Ha l’occasione per segnare, ma davanti a sé trova un’ottima risposta di Nicolas che neutralizza il tiro. Torna a fare l’interno di centrocampo vista la squalifica di Leiva e si disimpegna in maniera discreta.
Lukaku 6 – Stavolta da titolare, e non come di consueto a partita in corsa, il laterale belga gioca una partita ordinata e diligente. Non fa mancare le sue avanzate offensive, ma spesso pecca nel cross, e in generale nel passaggio decisivo. Rimane comunque un giocatore di grande gamba.
Luis Alberto 7 – La luce delle azioni offensive della Lazio. Tocca un sacco di palloni, tutto passa dai sui piedi; assist geniale nel primo gol di Immobile, e in generale delizia il pubblico con giocate di fino e dribbling da far stropicciare gli occhi.
Immobile 7,5 – Dopo qualche giornata di digiuno, torna nuovamente a segnare aumentando ancor di più il bottino di gol in campionato, arrivato a 22. Doppietta diversa per fattura: primo gol destro secco, imparabile per Nicolas, nel secondo è bravo a sfruttare un’uscita non perfetta del portiere brasiliano. Nel finale lascia il posto a Caicedo, prende fiato in vista della gara di giovedì contro la Steaua.
Luiz Felipe 6 – Entra bene per far rifiatare Lukaku. Ottimo anticipo su Kean.
Murgia – sv
Caicedo – sv
Pagelle a cura di Antonio Capizzi
PAGELLE VERONA
Redazione Voti Fantamagazine: Le pagelle Verona
Nicolas 6,5 – Sollecitato moltissimo nel tiro al bersaglio della Lazio e lui risponde sempre presente. Si mette in mostra con tanti interventi e, in pari con Romulo, è tra i migliori dei suoi.
Boldor 5 – Difensore centrale mancino, classe 1995, arriva solo oggi il suo debutto in Serie A contro il secondo migliore attacco del campionato. Le condizioni della squadra non lo aiutano, infatti respinge come può ed è approssimativo nelle chiusure. Certamente non un grande baluardo.
Caracciolo 5,5 – La sua posizione cambia nel corso della gara, ma si trova spesso a dover tenere a bada Immobile. Per sua fortuna oggi il capocannoniere della Serie A è poco cinico fino al primo goal, lui stenta a stargli dietro e, di conseguenza, il voto potrebbe essere peggiore. Porta acqua al suo mulino con tante svettate e anticipi.
Vukovic 5,5 – È in prestito dall’Olympiakos per andare a conquistarsi il mondiale, la serata per la sua squadra è una di quelle buie e difficili. Reattivo e solido, mette le pezze dove riesce, ma non sono abbastanza per arrivare ad una sufficienza.
Romulo 6,5 – Se non è in forma smagliante soffre anche lui, ma le giocate interessanti vanno e partono tutte dalla sua direzione. L’intensità con cui si propone dà vitalità alle azioni spente degli scaglieri e corre a più non posso su tutta la fascia destra.
Fares 6 – Marusic é un bel cliente da gestire, lui ci mette corsa e impegno. In più si mette in mostra con delle chiusure decisive, sventando in area i pericoli delle torri laziali.
Büchel 5 – In mezzo al campo non filtra e davanti alla difesa non offre opzioni utili alla squadra. È giustamente il primo cambio, visto che la sua prestazione è difficilmente catalogabile per lo scarso apporto fornito.
Valoti 5,5 – Quando la squadra tenta di seguire il diktat della partita – linee basse in difesa e ripartenza rapida – non riesce a far iniziare l’azione con rapidità: il pressing rapido dei biancocelesti lo annulla. Poi lui ci mette il suo, e recupera molti palloni.
Verde 5 – La cifra tecnica che inserisce nelle giocate è pregevole, peccato non riesca a dialogare con i compagni in modo da creare un’azione pericolosa. Agisce da solista e non dà nessuna svolta alla gara.
Matos 5 – Vivace e temerario nel dribbling, sfida in velocità ogni tipo di avversario, anche se rischia – come spesso capita – di schiantarsi contro la retroguardia degli avversari. Nonostante questo tipo di gioco non funzioni, lui si intestardisce malamente.
Kean 5,5 – Primo tempo pressoché impalpabile, si riscatta nella seconda frazione. Il resto della squadra non riesce ad innescarlo in profondità, ma Pecchia gli suggerisce di farsi più partecipe e in qualche frangente aiuta la squadra difendendo e smistando la sfera.
Calvano 6 – A differenza di Büchel, il suo sostituto, riesce a saltare più agevolmente l’aggressione avversaria.
Aarons 5,5 – Con Wallace c’è poco da fare: il brasiliano la mette sul piano fisico e lui non passa.
Petkovic 6 – Difende bene il pallone e aiuta Kean nel difficile compito di far risalire la squadra. Probabilmente in questo match avrebbe meritato più spazio.
Pagelle a cura di Riccardo Corsano
FONTE: FantaMagazine.com
Tiro a segno per la Lazio che batte l’Hellas 2 a 0
Di Stefano Pozza - 19 febbraio 2018
La 25^ giornata del campionato di serie A vede scendere in campo nel Monday Night l’Hellas Verona ospite della Lazio allo stadio Olimpico di Roma.
Partita proibitiva per il gruppo di mister Pecchia, che affronta una Lazio in lotta per il quarto posto in classifica. Potrebbe però essere l’occasione compiendo l’impressione di guadagnare punti fondamentali in chiave salvezza. Da segnalare l’esordio in serie A di Boldor, e la 100^ gara nella massima serie per Romulo.
Inizia la contesa e i padroni di casa con facilità riescono ad arrivare ed entrare facilmente nell’area gialloblù. Chiaro l’idea degli Scaligeri di attendere gli avversari cercando di ripartire con velocità per colpire in contropiede i biancoazzurri. Dopo solo 10 minuti di gioco sono già 4 le occasioni nette per i locali di passare in vantaggio.
Il Verona sembra non riuscire a reagire trovandosi a lasciare un’autostrada agli avversari che inspiegabilmente non trovano il gol.
Finalmente attorno al 25° l’Hellas comincia a giocare provando a rendersi propositivi in attacco.
Al 32° Luis Alberto colpisce la traversa grazie ad una piccola deviazione di Boldor. Si chiude sullo 0 a 0 il primo tempo, ma con delle statistiche che hanno dell’incredibile: 20 tiri per la Lazio,1 per il Verona.
Nella seconda parte di gara le cose non sembrano cambiare, con i gialloblù che faticano a creare occasioni offensive, ma almeno riescono a gestire decisamente meglio la biglia quelle poche volte che riescono a sottrarla agli avversari.
Ma i locali passano in vantaggio al 9 minuto: Luis Alberto è abile a servire Immobile che dimenticato in area sorprende Nicolas sul primo palo.
Dopo 12 minuti del secondo tempo esce Buchel ed entra Calvano. Le cose però non migliorano e al 14° minuto è ancora Ciro Immobile ad infilare Nicolas. Si va sul 2 a 0.
Pecchia manda in campo Aarons al 18° a sostituire Verde, e quattro minuti più tardi Petkovic per Matos.
La Lazio lascia ora il gioco al Verona, l’obiettivo è difendere la propria area. I gialloblù ci provano ma è dura.
Nulla da fare per gli Scaligeri che cadono nella trasferta laziale. Un vero e proprio tiro a segno con un passivo che solo un po’ di fortuna ha mantenuto accettabile.
Formazioni ufficiali:
Lazio: Strakosha – Wallace – De Vrij – Radu (34° 2t Murgia) – Marusic – Milinkovic Savic, Parolo – Lulic – Lukaku (29° 2t Luis Felipe) – Luis Alberto – Immobile (38° 2t Caicedo). Allenatore: Inzaghi
Hellas Verona: Nicolas – Romulo – Caracciolo – Boldor – Vukovic – Fares – Buchel (12° 2t Calvano) – Valoti – Verde (18° 2t Aarons) – Kean – Matos (22° 2t Petkovic). Allenatore: Pecchia
FONTE: VeronaNews.net
Lazio – Verona 2 – 0, LE PAGELLE: scatenati Immobile e Luis Alberto
19/02/2018 22:36
Lazio – Verona 2 – 0 FINALE
Marcatori: 10′ s.t. Immobile; 15′ s.t. Immobile
La Lazio torna alla vittoria. Dopo tre sconfitte consecutive, la squadra di Simone Inzaghi batte il Verona e torna al quarto posto. Prestazione convincente dei biancocelesti, che nel primo tempo assaltano la porta difesa da Nicolas senza, però, trovare il gol. Nella ripresa, si sveglia Ciro Immobile. Hellas troppo remissivo e con poche idee. Il quart’ultimo posto, occupato dal Crotone, rimane a 5 punti di distanza, ma con queste prestazioni, la salvezza sembra un miraggio.
Lazio (3-5-1-1): Strakosha 6; Wallace 6, de Vrij 6, Radu 6.5 (dal 35′ s.t. Murgia s.v.); Marusic 5.5, Milinkovic-Savic 6.5, Parolo 6, Lulic 6, Lukaku 6 (dal 30′ s.t. Luiz Felipe 6); Luis Alberto 7; Immobile 7.5 (dal 39′ s.t. Caicedo s.v.).
Verona (4-4-2): Nicolas 6.5; Caracciolo 6, Vukovic 5.5, Boldor 5.5, Fares 6; Romulo 6.5, Valoti 5.5, Buchel 6 (dal 13′ s.t. Calvano 6), Verde 5 (dal 19′ s.t. Aarons 5.5); Kean 6, Matos 5 (dal 23′ s.t. Petkovic 5.5).
I MIGLIORI:
Immobile: Stranamente impreciso nel primo tempo. Sbaglia almeno tre gol facili e non sembra lucido. Nella ripresa, si scatena e torna a fare il suo mestiere. Sul primo gol deve ringraziare Luis Alberto, ma lui è sempre abile nello smarcamento. Nel secondo è bravo e scaltro a raccogliere una palla vagante in area di rigore.
Luis Alberto: Il faro offensivo della Lazio. Tira spesso verso la porta, ma si mette al servizio della squadra servendo tanti grandi palloni ai compagni, come dimostra il pregevole assist per Immobile. Solo la traversa, su un tiro deviato, e Nicolas, gli negano la gioia del gol. Quando si accende, i biancocelesti sono sempre pericolosi.
Milinkovic – Savic: Un carrarmato con i piedi vellutati. Fisicamente straripante, ormai non stupisce più la qualità delle sue giocate. Partecipa attivamente al secondo gol ed è sempre presente in area di rigore. Imprescindibile per questa Lazio.
Nicolas: Evita alla sua squadra un passivo preggiore. Buone parate su Immobile, Lulic e Luis Alberto. Preciso nelle uscite, è incolpevole sui gol.
Romulo: Come al solito, corre per due. Capitano vero, è l’ultimo a mollare. Gioca in tutte le posizioni del centrocampo, ripiega sempre a difendere e scatta sempre per attaccare. Centesima partita in Serie A, per un giocatore spesso sottovalutato.
I PEGGIORI:
Matos: Il Verona non gioca una grande partita. I palloni giocabili per gli attaccanti si contano sulle dita di una mano, ma lui fa pochissimo per rendersi pericoloso, per entrare nel vivo della partita. Quasi sembra nascondersi. Non riesce a sfruttare la sua velocità.
Verde: Inzia largo a destra, in attacco, nello schieramento iniziale di Pecchia. Quando l’allenatore decide di cambiare modulo, va a giocare a centrocampo, sulla fascia sinistra. Il risutalto, però, non cambia. Poche giocate degne di nota, idee confuse. Nel primo tempo, spreca un clamoroso contropiede 4 contro 1, non riuscendo a servire i compagni.
FONTE: StadioNews.it
Le pagelle di Lazio-Verona 2-0: Immobile si riscatta, Luis Alberto delizioso
Il centravanti sbaglia tutto nel primo tempo, ma nella ripresa è l'assoluto protagonista della vittoria. Bene anche lo spagnolo e Milinkovic-Savic. Hellas negativo quasi in blocco: Verde, Matos e Kean non pungono mai e Nicolas evita un passivo più pesante.
Stefano Silvestri
=Lazio=
Thomas STRAKOSHA s.v. - Ordinaria amministrazione. Mai impegnato dal Verona. Ha solo qualche problema nei rinvii con i piedi.
WALLACE 6 - Il meno positivo dei tre centrali. Qualche errorino da parte sua c'è, nonostante non vada a inficiare sul risultato. Meglio quando va a staccare nell'area avversaria.
Stefan DE VRIJ 6,5 - Considerando anche gli scarsi pericoli portati dal Verona, gioca una gara serena. A parte una palla persa nella ripresa, chiude bene e rischia poco.
Stefan RADU 6,5 - Onora la trecentesima con la maglia della Lazio con una prestazione impeccabile, difensivamente e in disimpegno (dall'80' Alessandro MURGIA s.v.)
Adam MARUSIC 5,5 - Dà l'impressione di fare meno di quel che potrebbe. Tanti palloni giocati, qualcuno bene e altri meno. Nel primo tempo si divora un gol fatto davanti a Nicolas.
Sergej MILINKOVIC-SAVIC 7 - Non trova il gol nonostante i vari tentativi, ma la sua prestazione è comunque molto positiva: qualità e partecipazione alla manovra non mancano mai. E nell'azione del raddoppio c'è il suo zampino.
Marco PAROLO 6,5 - Regista al posto di Lucas Leiva, dona meno geometrie del brasiliano ma disputa comunque una gara di sostanza. Vicinissimo alla rete sullo 0-0.
Senad LULIC 6,5 - Schierato nella posizione di mezzala, comunque non inedita, tiene bene mettendosi al servizio della squadra. Solo Nicolas, nell'azione del raddoppio, gli nega il gol.
Jordan LUKAKU 5,5 - Così così a sinistra. Non trova mai lo spazio per mettere il turbo e sfondare. Uno dei meno positivi della Lazio (dal 75' Luiz FELIPE 6 - Buon ingresso, con tanto di importante salvataggio in scivolata davanti a Strakosha)
Luis ALBERTO 7 - Delizioso quando porta palla, quando la scambia, quando apre per i compagni. Sforna assist, calcia da ogni posizione, centra una traversa. Bello l'assist che manda in gol per la prima volta Immobile.
Ciro IMMOBILE 7,5 - Ha il grande merito di non mollare mai, di non perdersi d'animo: è così che si riscatta in pieno nella ripresa, cancellando con la doppietta decisiva un primo tempo pieno di errori sotto porta. Fondamentale (dall'84' Felipe CAICEDO s.v.)
All. Simone INZAGHI 7 - Valore dell'avversario a parte, riecco la vera Lazio. Quella che gioca bene e crea tanto. La prossima mission, tutt'altro che impossible, è rimontare lo Steaua.
=Verona=
NICOLAS 6,5 - Forse non impeccabile in occasione dell'1-0, ma se il Verona esce con un ko dignitoso gran parte del merito è suo: bravo su Immobile, Lulic e Luis Alberto.
Antonio CARACCIOLO 5,5 - Balla tra la posizione di terzo difensivo e quella, inedita, di terzino destro. Combatte finché può, poi crolla senza contenere lo straripante Immobile.
Jagos VUKOVIC 5,5 - Perde quasi subito un pallone sanguinoso, rischiando di essere punito da Immobile. Poi sbaglia poco, non potendo comunque far nulla per salvare il Verona.
Dejan BOLDOR 5,5 - All'esordio in A, prova a resistere con le proprie armi agli assalti laziali ma appare sempre in difficoltà. Troppo staccato da Immobile, che segna il suo primo gol.
Mohamed FARES 6 - Costretto quasi unicamente sulla difensiva, lui che ha altre caratteristiche. Non riesce mai a ripartire, ma nel primo tempo salva due gol quasi fatti di testa.
ROMULO 5,5 - Ha fiato da vendere e qualche buon contropiede, specialmente nel primo tempo, lo porta. Però sempre senza la necessaria concretezza e precisione.
Marcel BUCHEL 5 - In sofferenza continua a centrocampo: tanti patemi in copertura e costruzione quasi drammatica. Esce a inizio ripresa (dal 58' Simone CALVANO 6 - Buon impatto sulla gara. Ci mette grinta e sfiora un gran gol da fuori area)
Mattia VALOTI 5 - Come Buchel, se non peggio. Sovrastato fisicamente e tecnicamente dai centrocampisti avversari, Milinkovic-Savic in primis, dà un apporto praticamente nullo.
Daniele VERDE 5 - Corre tanto, ma a vuoto e senza profitto. Pasticcia col pallone tra i piedi e non è mai una vera arma in contropiede, nonostante la sua velocità (dal 64' Rolando AARONS 5,5 - Entra a match ormai compromesseo e non fa molto meglio di Verde)
Moise KEAN 5 - Troppo solo là davanti. E troppo giovane per poter reggere da solo il peso dell'attacco. Mai in partita, non soltanto per colpa sua.
Ryder MATOS 5 - Sottotono anche lui. Si scambia di posizione con Verde, ma gioca pochi palloni ed è costretto a una gara di sacrificio che, inevitabilmente, lo porta in ombra (dal 68' Bruno PETKOVIC 5,5 - Come Aarons, viene inserito da Pecchia col Verona sotto di due reti: impossibile chiedergli miracoli)
All. Fabio PECCHIA 5 - Il tabellino dice che la Lazio vince "solo" per 2-0, ma la partita racconta di un Verona mai pericoloso dal 1' al 90' e costantemente preda dell'avversario. Male.
La Lazio sfata la maledizione del lunedì sera: 2-0 al Verona e 4° posto
Una doppietta di Immobile nella ripresa, dopo un primo tempo pieno di occasioni gettate al vento, riporta il sereno in casa biancoceleste dopo 4 sconfitte nelle ultime 5 partite. La squadra di Inzaghi, che in posticipo aveva già perso in casa contro Torino e Genoa, sorpassa l'Inter riportandosi in zona Champions.
Stefano Silvestri
La maledizione del lunedì sera, per una Lazio che in posticipo aveva già perso inopinatamente – sempre in casa – contro Torino e Genoa, è finalmente sfatata. Ed è sfatata un'altra maledizione: quella delle sconfitte, 4 nelle ultime 5 uscite tra tutte le competizioni, che rischiavano di rovinare in un mese quanto costruito in tutta la prima parte di stagione. Meritatissimo il 2-0 con cui la banda Inzaghi sbriga la pratica Verona: a un primo tempo in cui si crea palle gol a pioggia, avendo l'unico demerito di non concretizzarne nemmeno una, fa seguito una ripresa in cui il one man show diventa Ciro Immobile, autore di una doppietta decisiva. Incantesimo rotto anche per lui, che non segnava dal 6 gennaio: quasi un'eternità, per il capocannoniere del campionato. La Lazio mette così la freccia, sorpassa nuovamente l'Inter e si riporta al quarto posto, in piena zona Champions League. Se la lotta scudetto è tra le più appassionanti degli ultimi anni, quella per entrare nell'Europa che conta non è da meno.
#LazioVerona finisce 2-0!⚽️⚽️
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) 19 febbraio 2018
Una doppietta di Ciro Immobile riporta i biancocelesti al 4° posto, a +1 sull'Inter e a -1 dalla Roma! pic.twitter.com/cGNZGkIr7B
La cronaca della partita
Dopo una decina di minuti, la Lazio ha già creato tre palle gol nitide: Immobile centra Nicolas a tu per tu col portiere, Parolo non centra la porta con l'esterno e ancora l'ex granata manca l'1-0 davanti alla porta. Ci provano anche Wallace, di testa, e Luis Alberto, con altre conclusioni da fuori area, ma il gol del vantaggio non arriva. Anche Marusic ha un'occasione clamorosa: Radu lo pesca sul secondo palo, ma il montenegrino schiaccia pessimamente al volo. L'assedio biancoceleste è continuo e, dopo un altro colpo di testa di poco alto di Milinkovic-Savic, Luis Alberto colpisce la traversa con un gran destro deviato da Boldor. Il primo tempo si chiude con l'ennesimo spreco di Immobile, trovato sul secondo palo da Wallace ma scellerato nel calciare alle stelle al volo.
Solo Lazio anche nella ripresa. Apre Milinkovic-Savic, che da fuori non trova la porta, e finalmente al 10' arriva il sospirato vantaggio: Luis Alberto imbuca per Immobile, che sorprende Nicolas firmando l'1-0. Luis Alberto sfiora il raddoppio con una conclusione quasi identica, ma il raddoppio è solo questione di tempo: contropiede di Milinkovic-Savic che serve l'accorrente Lulic, Nicolas ci mette una pezza di piede ma non può nulla sul colpo di testa vincente del solito Immobile. La gara, in pratica, si chiude con mezz'ora d'anticipo. Anche se il Verona timidamente ci prova, sfiorando il colpo con un tiro di controbalzo di Calvano non lontano dall'incrocio di Strakosha. La Lazio porta a casa 3 punti, spazza via la crisi e torna al quarto posto. E ora, che arrivi lo Steaua.
La statistica chiave
Impressionante il numero delle conclusioni: 24 quelle della Lazio, 5 quelle del Verona. Un dominio biancoceleste.
Il tweet
Ho perso il conto dei tiri in porta... #LazioVerona
— riccardo cucchi (@CucchiRiccardo) 19 febbraio 2018
Il migliore in campo
Immobile. Ha il grande merito di non mollare mai, di non perdersi d'animo: è così che si riscatta in pieno nella ripresa, cancellando con la doppietta decisiva un primo tempo pieno di errori sotto porta. Fondamentale.
Il peggiore in campo
Verde. Corre tanto, ma a vuoto e senza profitto. Pasticcia col pallone tra i piedi e non è mai una vera arma in contropiede, nonostante la sua velocità.
La dichiarazione
Ciro Immobile: "Non segnavo da 44 giorni, nel primo tempo con un po' più di tranquillità non avrei sbagliato. Però sono rimasto sereno grazie ai miei splendidi compagni".
Il tabellino
Lazio (3-5-1-1): Strakosha; Wallace, de Vrij, Radu (80' Murgia); Marusic, Milinkovic-Savic, Parolo, Lulic, Lukaku (75' Luiz Felipe); Luis Alberto; Immobile (84' Caicedo). All. Inzaghi
Verona (4-4-2): Nicolas; Caracciolo, Vukovic, Boldor, Fares; Romulo, Valoti, Buchel (58' Calvano), Verde (64' Aarons); Matos (68' Petkovic), Kean. All. Pecchia
Arbitro: Gianpaolo Calvarese di Teramo
Gol: 55' e 60' Immobile
Note: ammonito Nicolas
FONTE: It.EuroSport.com
I tre fotogrammi del monday night gialloblù
By Redazione - 20 febbraio 2018
Nel tiro al bersaglio sono pochissimi i gialloblù che si salvano. Da Nicolas che ormai viene chiamato in causa a ritmi regolari dagli avversari di turno e che stavolta sbaglia pochi rinvii, a Romulo, stantuffo inesauribile che però corre spesso a vuoto, arrivando poco lucido all’ultimo passaggio, che solitamente sbaglia.
Ma chi ha impressionato di più è Simone Calvano che è entrato con il piglio giusto e che merita sicuramente il primo fotogramma di serata. L’anno scorso a Reggio Emilia aveva fatto un campionato importante, ma la prova della Serie A sembrava troppo impegnativa per lui. Invece l’ex prodotto del settore giovanile del Milan, sta guadagnando minuti di settimana in settimana, dimostrando gamba, forza fisica e anche una discreta tecnica di base. Merita una maglia da titolare e non solo perchè chi è davanti a lui sta facendo malissimo. La domanda che tutti si pongono è perchè uno cosi in estate sia stato lasciato fuori rosa. Non ci si poteva accorgere prima di lui?
Di contro c’è chi a metà campo è in enorme difficoltà e a cui dedichiamo il secondo fotogramma. Il povero Valoti è totalmente fuori ruolo: nel primo tempo viene saltato da chiunque gli giri intorno e in fase di impostazione non azzecca un passaggio. Un pesce fuor d’acqua, ma non per colpa sua. Il problema è che, anzichè crescere e maturare acquisendo minuti in Serie A, Valoti sta collezionando una serie di brutte figure in un ruolo non suo che lo fanno solo regredire.
Ultimo fotogramma a mister Pecchia. Per la prima volta quest’anno si sono visti in campo alcuni giocatori sfiduciati, probabilmente per colpa delle scelte del tecnico. Lavorare per una settimana sulla difesa a tre e venire sbugiardato in campo, non riuscire a superare il centrocampo, cambiare in corsa continuando a non dare punti di riferimento ai propri giocatori. Ma soprattutto giocare tre partite senza mai tirare in porta. Per carità Roma, Samp e Lazio sono tre ottime formazioni, ma finire le partite con Kean che ha la maglia ancora pulita e con Nicolas che ha toccato più palloni da solo che tutti i suoi compagni messi insieme, deve far riflettere l’allenatore e la società. Ultima nota dolente per un Verona così imbarazzante sono i calci piazzati. Da due anni lo ripetiamo, ma l’unico fondamentale che potrebbe togliere qualche castagna dal fuoco, per Pecchia rimane un optional e non ne viene azzeccato uno. Ma in un oceano di errori, forse questa è la goccia meno visibile.
D.Con.
La furbata di Inzaghi nel riscaldamento
By Redazione - 19 febbraio 2018
Passerà inosservata la furbata di Simone Inzaghi durante Lazio-Verona?
Siamo nel secondo tempo, si stanno riscaldando per entrare in campo i tre giocatori laziali, come da regolamento, ma all’improvviso Inzaghi ne estrae dal cilindro un quarto, Luiz Felipe, che si stava riscaldando in segreto nel tunnel che conduce allo spogliatoio.
Distratto sicuramente il quarto uomo, ma, comunque sia, la regola che vuole che solo tre elementi della panchina possano riscaldarsi contemporaneamente, non è stata rispettata. Il Verona non può fare ricorso per una scorrettezza di queste misere proporzioni, ma se il giudice sportivo vorrà usare la prova tv, Inzaghi rischia una multa o una squalifica.
D.Con.
Tutti i controsensi + Caceres che nemmeno si riscalda
By Redazione - 19 febbraio 2018
Con Pecchia che fa giocare fuori ruolo Fares e Romulo terzini, che si inventa un’improponibile difesa a 3, che rilancia Felicioli (ala però, non laterale difensivo), che si dimentica Bearzotti, che elimina dai radar Heurtaux, che rispolvera Boldor e che ha persino il coraggio di dichiarare che il fuori rosa “Bianchetti ci darà una grossa mano”, i tifosi del Verona sono costretti a vedere l’ottimo Caceres, seduto in panchina della Lazio, senza nemmeno la soddisfazione di vederlo riscaldarsi.
Affari sull’asse Lotito–Setti, che non hanno reso felice nessuno. Soprattutto Pecchia che, da quando è partito il campione uruguaiano, non ha più capito nulla della fase difensiva gialloblù.
D.Con.
Marocchi: “4 contro 1 e non tiri..”
By Redazione - 19 febbraio 2018
“Emblematico un contropiede del primo tempo, con il Verona che attaccava con quattro uomini e la Lazio che difendeva con uno: incredibile che l’Hellas non sia riuscito a tirare in porta”…
Giancarlo Marocchi
La sconfitta di Pecchia (clamorosamente inadeguati)
By Redazione - 19 febbraio 2018
Se finalmente è arrivata un po’ di chiarezza in società, non si può di certo dire la stessa cosa dal punto di vista tattico.
Un Verona imbarazzante quello visto con la Lazio, con il nuovo schema studiato e provato da Pecchia in settimana e nel mini-ritiro romano che aveva come unico obiettivo quello di difendere e di provare a superare la metà campo. Impresa non riuscita e per una ventina di minuti si è assistito all’Olimpico ad uno dei peggiori spettacoli mai offerti dal Verona in Serie A.
Costretto a ricorrere al consueto schema (4-2-3-1), Pecchia si è ritrovato con Caracciolo fuori ruolo, con due centrali mancini e con la squadra sfiduciata: se il nuovo schema tattico provato per tutta la settimana si è dimostrato ridicolo e lo stesso allenatore che l’ha pensato, ha cambiato opinione dopo pochi minuti, cosa possono pensare di lui gli 11 in campo?
Ed infatti Valoti e Büchel sono inguardabili, Verde svogliato e visibilmente contrariato, Matos spaesato, Kean impalpabile.
Un Verona piccolo piccolo, che non tira mai in porta (e questo accade ormai da quasi 300 minuti) e che settimanalmente lascia il campo con il proprio portiere come migliore in campo.
Che dire? Che il debutto di Boldor non è stato negativo, che Calvano meriterebbe seriamente una maglia da titolare e che forse adesso il calendario si fa più clemente. E che questo Verona può giocare sicuramente meglio, anche perchè peggio della trasferta laziale, onestamente è difficile.
D.Con.
Il Chievo mette il turbo con il mercato invernale
By Redazione - 17 febbraio 2018
Nel giro di due minuti, dal 29′ al 30′ del secondo tempo, il Chievo liquida il Cagliari, e passa da 6 a 9 lunghezze di vantaggio sull’Hellas Verona.
La gara, impantanata sulle reti bianche, è stata sbloccata su punizione da Giaccherini, acquistato solo pochi giorni fa nel mercato invernale. Qualità indiscussa dell’ex Juve, che non può essere paragonata con l’innesto nell’Hellas del non più giovanissimo Calvano, che se non è riuscito a sfondare in serie C, un motivo ci sarà.
Differenze abissali, come abissale è il distacco in classifica, sottolineato dalla concretezza in sede di mercato del portafoglio di Campedelli, paragonato a quello di Setti.
Due centrocampisti a confronto, Giaccherini e Calvano, nelle caratteristiche dei quali è evidente la disparità di interventi riparatori nel mercato delle due società veronesi.
Quando, a volte, il distacco in classifica dice la verità. Meno chiacchiere e più mea culpa.
M.C.
FONTE: HellasNews.it
Hellas Verona, 50 reti subite in 25 giornate
febbraio 20, 2018
La squadra di Fabio Pecchia si conferma la seconda peggior difesa della Serie A TIM. Con i due gol subiti ieri sera in casa della Lazio, sono ben 50 le reti incassate da Nicolas in 25 giornate, trend che conferma i gialloblù davanti al solo Benevento (58) di questa speciale classifica.
Un amore incondizionato
febbraio 20, 2018
Dalle Marche, solo per l’amato Hellas Verona. Sempre in trasferta, ma per i colori gialloblù sono disposti a questo e ad altro. Un amore ed una passione trasmessa da papà Luca al figlio Filippo, 10 anni (a 3 anni l’esordio in Curva Sud, ndr) ritratti anche ieri dall’obiettivo puntuale di Hellas Live nel Settore Ospiti dello stadio Olimpico di Roma. Macinare chilometri tutti i fine settimana, e non solo, non è certo un problema ma un orgoglio per questa famiglia nativa di Fermo. Un amore vero. Nonostante una stagione sportivamente parlando al limite del drammatico, loro ci sono sempre ed insieme ai Butei, sostengono contro tutto e tutti i colori gialloblù. Una fede che non conosce età e confini. Per sempre gialloblù.
All’Olimpico, 0 tiri in porta per i gialloblù, 17 conclusioni nei primi 30’ per la Lazio
febbraio 20, 2018
Ieri sera contro la Lazio, ennesima prestazione deludente per l’Hellas Verona di Fabio Pecchia. I gialloblù anche a Roma, non sono riusciti mai a tirare in porta in 90’, mentre la squadra di Simone Inzaghi nei primi 30’ è arrivata alla conclusione in ben diciassette occasioni, record dei principali cinque campionati europei.
Caracciolo: “Non possiamo più sbagliare”
febbraio 20, 2018
“Abbiamo incontrato una squadra forte come la Lazio, ma noi dovevamo essere più cattivi. Questa oramai è andata ma per salvarci dobbiamo dare l’anima. Siamo partiti con la difesa a tre, poi siamo subito tornati a quattro dietro ed io ho cercato di dare il mio contributo in un ruolo (terzino, ndr) che ho fatto per la prima volta quest’anno – ha dichiarato Antonio Caracciolo – D’ora in poi non possiamo più sbagliare, ci attendono partite importanti, dobbiamo ridimensionarci se vogliamo la salvezza. Non dobbiamo guardare gli altri ma pensare solo ai noi stessi”.
Pagelle
febbraio 19, 2018
Nicolas 6.5, Caracciolo 5.5, Boldor 5, Vukovic 5, Fares 5.5; Buchel 4,(Calvano 6), Valoti 4; Romulo 6, Matos 4.5 (Petkovic sv), Verde 4.5 (Aarons 5); Kean 4.5. All: Pecchia 4
Finale, Lazio-Hellas Verona 2-0
febbraio 19, 2018
Allo stadio Olimpico di Roma, l’Hellas Verona di Fabio Pecchia contro la Lazio colleziona la 17ª sconfitta in 25 giornate. L’ottava lontano dal Bentegodi. Settimo ko nelle ultime otto giornate. I gialloblù riescono nel primo tempo, grazie anche alla traversa, a limitare i continui attacchi della Lazio, ma nei primi 45’ non arrivano mai alla conclusione nello specchio della porta difesa da Strakosha. Allo stadio Olimpico di Roma, esordio nella massima serie italiana per Boldor, Caracciolo terzino, Verde che torna titolare sono alcune delle novità di formazione, gialloblù di Fabio Pecchia che si presentano col 4-2-3-1 con Nicolas; Caracciolo, Vukovic, Boldor, Fares; Buchel, Valoti; Romulo, Verde, Matos; Kean. La prima conclusione sull’esterno della rete arriva dopo 1’ 40’’ con Matos, replicano i padroni di casa al 5’ con Luis Alberto, tiro centrale. Due minuti dopo, Nicolas chiude sulla conclusione ravvicinata di Immobile, mentre l’ex Parolo al 10’ calcia a lato. Nell’azione seguente Vukovic perde palla davanti alla panchina gialloblù ma per fortuna non ne approfitta Immobile. È sempre la Lazio a dettare i tempi, come al 15’ quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il colpo di testa di Wallace viene bloccato da Nicolas. Ancora Lazio pericolosa al 16’ col tiro debole e centrale di Luis Alberto. Mentre al 23’ ci prova al volo ma senza trovare lo specchio della porta, Marusic. Protagonista sempre la Lazio anche al 28’ quando il colpo di testa di Milinkovic termina alto sopra la traversa. Legno superiore che viene colpito invece da Luis Alberto al 33’ che grazia l’Hellas Verona, mentre al 44’ è Wallace che ci prova da distanza siderale. Primo tempo che si chiude a reti inviolate con la conclusione alta di Immobile.
La ripresa si apre col sinistro di Kean che si perde in curva dopo nemmeno un minuto, Lazio che ci prova al 6’ ci n la conclusione alta di Milinkovic. L’Hellas Verona perde tempo con Nicolas al 7’, portiere gialloblù che viene così ammonito. Gran lavoro di Romulo sulla destra, capitano che festeggia le 100 presenze in Serie A, ma in area laziale non trova compagni in maglia gialloblù. Il gol è nell’aria e arriva puntuale al 10’ con Immobile, destro del numero 17 biancoceleste che non dà scampo a Nicolas. La squadra di Inzaghi vuole chiudere il match e ci prova senza fortuna con Luis Alberto al 12’. Pecchia manda in campo al 13’ Calvano al posto di Buchel, ma arriva invece il raddoppio della Lazio, con Immobile che realizza la sua doppietta personale al 15’. Due minuti dopo tiro al volo di Kean che non trova la porta difesa da Strakosha, Hellas Verona che al 19’ effettua il secondo cambio, con Aarons al posto di Verde. Al 23’ terzo ed ultimo cambio per i gialloblù, con Petkovic al posto di Matos, ma è Calvano al 32’, di sinistro, ad andare vicino al gol. La Lazio, senza fatica, contiene i gialloblù come al 37’ quando Romulo cerca ma non trova compagni in area laziale. Luis Alberto al 41’ impegna Nicolas che si salva in calcio d’angolo, mentre Fares al 43’ calcia alto. Gialloblù che archiviano così la seconda trasferta consecutiva e domenica al Bentegodi, arriverà il Torino di Mazzarri.
Il ritorno di Bianchetti
febbraio 17, 2018
Bella notizia in casa Hellas Verona. Il difensore Matteo Bianchetti questo pomeriggio è tornato a giocare una gara ufficiale dopo l’operazione dello scorso luglio. Per il centrale gialloblù, 80’ in campo a Bergamo con la Primavera. “Sono contento per lui, è tornato in campo in una gara ufficiale, l’ultima era stata quella di Cesena – ha dichiarato l’allenatore dell’Hellas Verona, Fabio Pecchia, a hellasverona.it – Ha avuto buone sensazioni e per questo siamo felici, ci potrà dare una grande mano".
FONTE: HellasLive.it
VISTO DA NOI
La tabella e gli zebedei
Tra l’ostinata voglia di crederci e la giusta pretesa di vedere il Verona sputare sangue per la causa
di Lorenzo Fabiano, @lollofab 20/02/2018, 20:40
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Maccheroncini alle acciughe e olive nere (come l’umore) oggi a pranzo all’osteria al rione Carega. Buonissimi, ma a tavola c’è poca voglia di parlare. Il clima è da tregenda. Olimpia ha arpionato e si è fatta a brandelli Calimero. Diciamo che il rapace, una volta sazio, ha avuto almeno il buon gusto di non infierire sul fiero pasto.
Oddio, non che il divario in campo aprisse il varco a scenari diversi, ma la prova di debolezza offerta dallo spaurito Verona di Roma ha lasciato sconcerto. “Almeno nella boxe, i butàva el sugamàn” incalza “Charlie”, baffoni e criniera da Abraracourcix, il capo del villaggio gallico che viveva a con il terrore che il cielo gli cadesse un giorno in testa. Dalla faccia, sembra gli sia in effetti caduto ieri sera. Sempre con riferimento alla nobile arte, gli fa eco “Scossa”, elettricista di lungo corso: “l’arbitro l’avarìa dovù fisciàr la fine prima par ko tecnico”. Sulla stessa lunghezza d’onda “Oio” e “Lancetta”, il mastro orologiaio: “dò pappine e casa anca ‘sto giro”.
Pacifico che fossimo stati su un ring, il match non avrebbe raggiunto la dodicesima ripresa. Il Verona non fa un tiro in porta da 270 minuti: zero con la Roma, zero con la Sampdoria, zero con la Lazio. In tre partite, la linea di metà campo l’abbiamo superata in piccole e comode rate, manco il centrocampo fosse sostenuto da un finanziamento di Findomestic. Siamo da poco entrati in Quaresima, ma se parliamo di calcio noi vi ci ritroviamo dall’inizio della stagione. Che ci sarebbe stato da sputare sangue e versare lacrime e sudore, lo sapevamo dall’inizio. Tuttavia quel sangue, quel sudore, quelle lacrime vorremmo almeno vederle. Prendiamo nota di squadre del nostro livello battersi fino alla fine con ardore. Crotone, Spal, Benevento vendono cara la pelle con chiunque. Noi la mettiamo in offerta ai saldi. Questo non ci piace. Affrontare avversari di altra caratura con la dimessa consapevolezza di esserne inferiori, non sta scritto in nessun codice dello sport.
La squadra ha il dovere di reagire ai propri limiti facendo leva su un valore quale l’orgoglio. Succede nella vita, vale anche per il calcio. Le figure barbine non vanno giù a nessuno. Seguiamo il Verona da quando portavamo i calzoni corti e allo stadio ci portavano i nonni. Ne abbiamo viste di tutti i colori. Retrocessioni, campionati aberranti, umiliazioni, persino l’onta del fallimento e la serie C. Stagioni ben peggiori di questa. Vero, che non manca molto per darle il benvenuto nella galleria degli orrori; tuttavia un po’ di tempo per rendere meno amara la pillola, ancora c’è. Sia chiaro, non chiediamo alcun miracolo. Non sarebbe né la prima né l’ultima retrocessione della nostra tormentata storia. Siamo ripartiti tante volte, ripartiremo anche questa. Da qui alla fine vorremmo solo vedere in campo un po’ più di attributi, che nel calcio significa sì perdere, ma con l’onore delle armi, senza alcuna resa incondizionata per manifesta inferiorità.
Al caffè, con Charlie, “Scossa”, “Oio” e “Lancetta” abbiamo stilato sulla tovaglia una pazza tabella-salvezza, nella folle speranza che ciò che stiamo vivendo sia troppo brutto per essere vero, e che almeno sulla carta (della tovaglia) la salvezza non sia un miraggio. Guarda un po’, ci siamo pure divertiti e l’abbiamo alla fine buttata in quattro risate e due grappini. La tabella è stata affidata in custodia a “Lancetta”, uno preciso e puntuale visto il lavoro che fa. La tireremo fuori a maggio.
Intanto, chi di dovere tiri pure fuori un po’ di zebedei. A noi in fondo, basterebbero quelli.
VISTO DA NOI
Ta-Pum
Il Verona dell’Olimpico è, di nuovo, un tiro al bersaglio: concede troppo e non costruisce nulla. Così è durissima
di Matteo Fontana, @teofontana 20/02/2018, 16:54
Impegnato a seguire la partita del Verona con la Lazio, ieri sera, mi è parso di essere tornato ai tempi in cui, da liceale, seguivo, ogni lunedì, “Mai dire gol”. Guardavo Nicolas ribattere le bordate che gli piovevano addosso da ogni lato del campo e mi è venuta in mente la sigla della trasmissione per l’annata 1994-95. Elio e le Storie Tese cantavano “La cinica lotteria dei rigori”. In estate si erano giocati i Mondiali americani, con il finale amarissimo, per l’Italia, della sconfitta dal dischetto con il Brasile, a Pasadena.
Ecco, c’era Nicolas, e lo vedevo gettarsi di qua e di là, respingere e rattoppare, uscire e rientrare. Persino sul 2-0 di Immobile ha provato a rendere possibile l’improbabile, intervenendo sulla botta di Lulic, con il pallone, che, cinico quanto la lotteria dei rigori di Elio, è rimbalzato sulla testa del centravanti laziale, uno che, giocasse per tutto il campionato contro il Verona, a giudicare dalle sue statistiche con i gialloblù, andrebbe in tripla cifra.
Nel video di “Mai dire gol”, Gianluca Pagliuca, vestito da vedetta degli Alpini, viene doppiato dalle voci fuori campo: “Il nemico è alla porta e spara Ta-Pum io mi tuffo a caasaccio Ta-Pum ma speriam che la vada fora non ci faccino più gol”. Ammessa e concessa la licenza canora, né Pagliuca, il portiere della Nazionale a Pasadena, né Nicolas all’Olimpico si sono buttati a casaccio. Il problema grosso è che il nemico è sempre alla porta del Verona. Per una squadra che, invece, in porta non tira quasi mai (due volte, si fa per dire, nelle ultime tre gare), concedere così tanto significa votarsi a sconfitta certa. E per fortuna che questo Nicolas sembra quel Pagliuca e ormai ha fatto l’abbonamento al titolo simbolico di migliore in campo nell’Hellas. Quando è il portiere a meritarselo, vuol dire che le cose che non funzionano sono troppe.
Il più rumoroso Ta-Pum sarebbe la salvezza del Verona. Ma per sentirlo echeggiare c’è da fare gol – questo sconosciuto – e, soprattutto, ipotizzare che all’Hellas non ne “faccino” più tanti. E allora, lasciando i dovuti punti di sospensione, l’eco che accompagna i gialloblù verso la partita con il Torino richiama quel film con Nino Manfredi e Alberto Sordi: “Riusciranno i nostri eroi…”. Al prossimo episodio.
NEWS
Hellas a secco: neanche un tiro in porta con la Lazio
Il Verona non ha fatto registrare neppure una conclusione nello specchio biancoceleste
di Redazione Hellas1903, 20/02/2018, 15:20
Dato eloquente, quello che riguarda la prova del Verona all’Olimpico con la Lazio.
L’Hellas non ha mai tirato nello specchio della porta biancoceleste.
La maggiore occasione, i gialloblù, l’hanno avuta con un tiro di Simone Calvano da fuori, con il pallone finito di poco alto sopra la traversa. Per il resto, non s’è visto nulla.
NEWS
Tiro al bersaglio Lazio: col Verona record europeo
Diciassette conclusioni nei primi 30′, primato dell’anno nei maggiori campionati continentali
di Redazione Hellas1903, 20/02/2018, 08:41
Il Verona è stato bersagliato dai tiri della Lazio.
I biancocelesti, nei primi 30′, hanno stabilito il record annuale dei maggiori campionati europei quanto a conclusioni: in totale, sono state 17.
L’Hellas, fin lì, ha mantenuto il risultato sullo 0-0, tra parate di Nicolas ed errori degli attaccanti biancocelesti. Nella ripresa, però, sono arrivati i gol di Immobile che hanno chiuso la partita.
NEWS
Marocchi: “Il Verona ha poca qualità, difficile fare più di 30 punti”
L’ex giocatore, opinionista Sky: “Pecchia fa il possibile, l’Hellas ha troppi limiti”
di Redazione Hellas1903, 19/02/2018, 23:27
Giancarlo Marocchi, ex giocatore e ora opinionista Sky, parla della situazione del Verona dopo la sconfitta con la Lazio all’Olimpico.
Dice: “Ho visto l’Hellas sbagliare un contropiede, sullo 0-0, in netta superiorità numerica. Questo è indicativo di certi limiti che ci sono nella squadra. Credo che Fabio Pecchia stia facendo il possibile, ma manca molta qualità. Credo sia difficile arrivare oltre i 30 punti per i gialloblù, non vedo come il Verona possa farne di più”.
NEWS
Pagelle Verona, Nicolas evita la goleada. Attacco assente
Romulo e Fares non si smarriscono. Calvano entra bene. Büchel e Valoti ko
di Matteo Fontana, @teofontana 19/02/2018, 23:00
NICOLAS 7
Altra partita da protagonista, come già accaduto con Roma e Sampdoria. Purtroppo per il Verona, non è quanto basta per prendere punti. Dice di no alla Lazio a ripetizione, ma alla fine gli tocca arrendersi. Para il parabile.
CARACCIOLO 5,5
In grossa difficoltà all’inizio, si riprende quando viene schierato come terzino destro in una linea a quattro. Ugualmente, però, finisce con le spalle al muro.
VUKOVIC 5,5
Alcune cose buone, altre molto di meno. Metto sotto assedio dall’attacco della Lazio, ribatte per quanto riesce, finché, pure lui, non cede.
BOLDOR 5,5
Al debutto in Serie A, non difetta quanto a personalità. Sconta, tuttavia, il gap rispetto agli avversari, che lo puntano e gli creano problemi. Si fa valere con il fisico, e così limita i danni.
ROMULO 6
Meglio nel primo tempo che nel secondo. D’altronde, dopo l’uno-due di Immobile, la partita va in ghiaccio. Ha sul piede una chance per mettere in mezzo un pallone che potrebbe riaprire la gara, ma non è preciso.
VALOTI 4,5
Ancora una volta, ribadisce di non essere adatto al ruolo che gli viene affidato. Dovesse essere impiegato ancora così, correrebbe il rischio grosso di esporsi ad altre brutte figure.
BÜCHEL 4,5
Dissolto dal centrocampo della Lazio, e meno male per l’Hellas che manchi lo squalificato Leiva. I palloni gli passano davanti e non li prende mai.
FARES 6
Gioca con coraggio, compie almeno due interventi difensivi determinanti. Paga qualche distrazione, ma è in crescita ed è il meno incerto dietro, nel Verona.
MATOS 5
Fa troppo poco. Alcuni accelerazioni che spengono subito, e lui con loro. Esce con la partita che è già terminata e non lascia segno.
KEAN 5
Gli si chiede di attivare in contropiede, di assicurare velocità all’attacco, invece non si innesca mai. Poco o nulla assistita, ma deve fare molto di più.
VERDE 4,5
Opaco per tutto il tempo in cui resta in campo. Di nuovo titolare dopo un mese e mezzo, è spaesato, non dialoga con i compagni di squadra, si smarrisce e non si ritrova. Urge riscatto immediato.
CALVANO 6
Va vicino al gol con un gran tiro da fuori. Entra bene.
AARONS 5,5
Grandi volute di fumo sollevate e nulla più.
PETKOVIC ng
PECCHIA 5
A questo Verona manca un’identità chiara, insieme a una lista di giocatori in rosa che non sono mai arrivati. Senza un terzino destro deve rivedere la difesa. Senza alternative a centrocampo, gli tocca inventarsi ancora un Valoti fuori ruolo. L’Hellas non tira mai in porta e alza le mani di fronte alla Lazio, neanche si stesse dichiarando prigioniero politico. Troppo poco per pensare alla salvezza, e non è una questione di risultato, ma di gioco.
NEWS
Il bunker regge un tempo, poi Immobile spegne le speranze del Verona
2-0 per la Lazio, gialloblù impauriti e inefficaci all’Olimpico
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi 19/02/2018, 22:39
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Il Verona perde a Roma con la Lazio. Dopo un primo tempo di estrema sofferenza, improntato sulla difensiva ma concluso, anche con l’aiuto della buona sorte, sullo 0-0, l’Hellas parte meglio nella ripresa ma trova sulla sua strada Ciro Immobile che, dopo aver sprecato nei primi 45 minuti, diventa un cecchino inesorabile siglando una doppietta nel giro di quattro minuti che chiude il discorso.
La superiorità dei biancazzurri è palese lungo il corso di tutta la gara, i gialloblù riescono a combinare davvero poco e si leccano, ancora una volta, le ferite.
FORMAZIONI
3-4-3 per il Verona. Ferrari viene rimpiazzato a destra da Boldor, con lui Caracciolo e Vukovic. A centrocampo ci sono Romulo, Buchel, Valoti e Fares, in avanti Matos, Kean e Verde. Petkovic siede in panchina assieme ad Aarons, l’altro titolare nelle scorse gare.
Inzaghi schiera così il suo 3-5-1-1: Strakosha; Wallace, De Vrij, Radu; Marusic, Milinkovic-Savic, Parolo, Lulic, Lukaku; Luis Alberto; Immobile.
Arbitra Calvarese di fronte a 25 mila spettatori. 110 i tifosi dell’Hellas all’Olimpico.
PRIMO TEMPO, ASSEDIO LAZIO, VERONA ALLE CORDE MA TIENE
Il Verona parte con un baricentro alto. Matos si muove a sinistra. Ritmi bassi per la Lazio, che però arriva verso il fondo con facilità e al 7’ va vicino al gol con Immobile servito da Luis Alberto. Provvidenziale l’uscita di Nicolas con l’attaccante che gli calcia tra la spalla e il braccio.
All’11’ Immobile se ne va a sinistra e disturbato da Caracciolo calcia fuori. Il pressing si fa continuo, l’Hellas dietro balla e non riesce a ripartire. Fares salva in anticipo un colpo di testa di Immobile al 13’. Dal corner Nicolas para su testa di Wallace. Al 23’ Marusic completamente libero sbaglia a destra il tiro a volo. Il centrocampo è dominato dai biancazzurri, Pecchia torna al 4-4-2. Romulo scappa a destra e Caracciolo, in inserimento, guadagna un corner al 25’, l’Hellas prende una boccata di ossigeno e di coraggio.
Al 33’ la Lazio ha l’occasione più grande, con Luis Alberto che entra centralmente in area e spara un destro centrando in pieno la traversa. Non c’è una zona del campo nella quale il Verona non soffra la superiorità tecnica dell’avversario, nonostante il 4-4-2 sia decisamente più equilibrato. Caracciolo e Romulo stendono Lukaku, dai calci di punizione non sortisce nulla. Il Verona prende un po’ di coraggio nel finale di tempo e riesce a portare lo 0-0 con enorme fatica negli spogliatoi, dopo che Immobile sbaglia un gol facile sotto-porta.
SECONDO TEMPO, VERONA PIU’ VIVO MA LA LAZIO PASSA
Fares va in percussione dopo un minuto ma Kean spreca calciando male. Verde perde palla in contropiede, poi Romulo sbaglia un cross dalla destra. Corre come un matto, però, il numero 2, mentre delude l’ex Avellino. I gialloblù se non altro ci provano maggiormente. Nicolas viene ammonito per perdita di tempo al 7’. Fares chiude bene su Marusic, la battaglia diventa più equilibrata. Vukovic chiude un paio di situazioni pericolose.
UNO-DUE DI IMMOBILE, GIALLOBLU’ KO
Immobile sblocca il risultato all’11’, nel momento migliore del Verona. L’attaccante, imbeccato da Luis Alberto, approfitta di una marcatura larga di Boldor e infila Nicolas sul primo palo.
Calvano sostituisce Buchel al 13’. Non c’è nemmeno quasi il tempo di riassettarsi che Immobile chiude la gara al 15’. Nicolas prima para su Lulic, la palla rimane alta, l’attaccante piomba come un falco e di testa deposita in rete.
Esce un insufficiente Verde, entra Aarons al 19’. Al 23’ è Petkovic a sostituire uno spento Matos.
La gara va in archivio già alla mezz’ora. La Lazio molla un po’ la presa, il Verona però non riesce a cambiare il ritmo. Qualche buono spunto di Aarons e un buon impatto sulla partita di Calvano sono le uniche note liete. Al 30’ Luiz Felipe prende il posto di Lukaku. Calvano calcia di collo al 33’ e la palla esce non di molto. Entra Murgia per Radu.
Petkovic è bravo a servire Romulo che va sul fondo al 37’, ma il suo cross viene chiuso.
Il Verona torna con un’altra sconfitta. Le prossime gare con Torino, Benevento e Chievo ci diranno se questa squadra potrà stupire, e quindi lottare fino alla fine per la salvezza.
NEWS
Serie A, perdono Crotone, Spal e Sassuolo
Partita spettacolare a Benevento: 3-2 per i giallorossi con la squadra calabrese
di Redazione Hellas1903, 18/02/2018, 16:57
Perdono tutte, in fondo alla classifica di Serie A, a parte il Benevento, che nello scontro diretto con il Crotone vince per 3-2.
Partita spettacolare quella dello stadio “Vigorito”, risolta nel finale dalla rete di Diabaté.
La Spal cede di misura al Napoli: 1-0, rete di Allan. Sconfitto anche il Sassuolo, superato per 2-1 in trasferta dal Bologna.
Domani sera in campo il Verona, a Roma con la Lazio.
FONTE: Hellas1903.it
TIRO AL BERSAGLIO
E l'Hellas regala un record alla Lazio...
20/02/2018 12:23
E' stato un tiro al bersaglio. Grazie al Verona, la Lazio ha stabilito un nuovo record nei maggiori campionati europei: è stata la squadra che in questa stagione ha fatto più conclusioni nello specchio della porta: 17 in totale. Un dato su cui riflettere in casa gialloblù...
SERIE A
Doppio Immobile affonda il Verona (2-0)
19/02/2018 20:46
Il Verona esce con le ossa rotte dalla sfida dell'Olimpico: la Lazio vince 2-0 con una doppietta di Immobile. Grande fatica per il Verona che non è riuscito a rendersi mai pericoloso davanti a Strakosha. Prossima sfida in casa al Bentegodi contro il Torino di Mazzarri.
Finisce qui: Lazio-Verona 2-0
46' Strakosha spettatore non pagante: Il verona non riesce ad entrare in area della Lazio.
Quattro minuti di recupero
45' L'Hellas ormai è rassegnato, Petkovic perde la palla: la Lazio controlla.
42' Ci prova Fares: palla alla stelle.
40' Magia di Luis Alberto. Nicolas repinge con un colpo di reni.
35' Il verona non riesce più ad attaccare.
32' Fulmine a ciel sereno di Calvano: il suo tiro sfiora il palo alla sinistra di Strakosha.
30' Cambio per la Lazio: escono Lukaku e Radu per Felipe e Murgia.
25' Il Verona non riesce a rendersi pericoloso.
23' Pecchia si gioca le carte Petkovic e Aarons: fuori Matos e Verde.
20' Il Verona ha subito il colpo: la Lazio mantiene in pugno il match.
15' GOL LAZIO La difesa del Verona fa acqua da tutte le parti e arriva il raddoppio della Lazio: Nicolas salva su Milinkovic ma sulla ribattuta Immobile non perdona di testa. E' 2-0.
13' Entra Calvano per Buchel.
10' GOL LAZIO Immobile sblocca il match con un tiro dentro l'area. 1-0 per la Lazio. Assist di Luis Alberto
5' Ammonizione per Nicolas.
1' Ripartenza del Verona con Fares che salta un paio di uomini e si porta sul limite dell'area; un rimpallo favorisce Kean che calcia di prima: palla alta.
Parte la ripresa
0-0 dopo 45 minuti ma la Lazio ha in mano il match. Traversa clamorosa di Luis Alberto.
Finisce il primo tempo
45' Fares anticipa di testa Milinkovic e salva il risultato.
43' Ci prova Wallace. Palla a lato.
38' Il Verona ora tiene in difesa.
35' La Lazio mantiene il possesso ma ora non riesce a tirare.
32' Traversa di Luis Alberto con un tiro a giro: Lazio sempre pericolosissima.
28' Colpo di testa di Milinkovic. Palla alta.
25' La Lazio ha allentato la presa: l'Hellas prova qualche sterile contropiede.
23' Marusic si divora il gol davanti a Nicolas: svirgola il pallone.
21' Immobile ci prova ancora con una conclusione da fuori: blocca Nicolas.
20' Il Verona adesso passa ad una difesa a quattro (Caracciolo terzino destro).
17' Prova il contropiede l'Hellas: Verde sciupa tutto.
15' E' monologo Lazio: il Verona è alle corde, non rioesce a superare la metà di campo.
14' Un corner di Luis Alberto mette i brividi a Nicolas: palla fuori di pochissimo. Poi Wallace colpisce di testa: ancora Nicolas blocca.
10' Assedio Lazio: Immobile cerca ancora la porta: Nicolas respinge.
8' Ci prova l'ex Parolo: palla fuori di pochissimo.
5' Prima grande occasione per la Lazio: Nicolas respinge un tiro ravvicinato di Immobile. Lazio vicinissima all'1-0.
Live
Tutto pronto per la sfida tra Lazio-Verona. Pecchia lancia Boldor dal primo minuto (inizialmente in una difesa a tre) e Kean è confermato davanti (poi torna Verde al posto di Aarons). Inzaghi punta sulla coppia Luis Alberto-Immobile.
Le Formazioni
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Wallace, De Vrij, Radu; Marusic, Milinkovic-Savic, Parolo, Lulic, Lukaku; Luis Alberto, Immobile. A disposizione: Guerrieri, Vargic, Gabarron, Almeida, Basta, Anderson, Quissanga, Caicedo, Caceres, Luiz Felipe, Di Gennaro, Murgia. All: Inzaghi.
VERONA (3-4-3): Nicolas; Boldor, Caracciolo, Vukovic; Romulo, Buchel, Valoti, Fares; Matos, Kean, Verde. A disposizione: Silvestri, Coppola, Fossati, Zuculini, Aarons, Lee, Calvano, Bearzotti, Souprayen, Petkovic, Heurtaux, Felicioli. All: Pecchia.
FONTE: TGGialloBlu.it
Hellasmania: il primo colpo è troppo spesso quello del KO
del 20 febbraio 2018 alle 00:20
di Nicola Corona
Niente da fare. Non sono bastati la voglia di lottare, l’abnegazione dei singoli, lo spirito di squadra. Anche la Lazio passa sul corpo di un sempre più martoriato Verona, vincendo senza troppi problemi una partita che non ha avuto praticamente storia. Trentatre tiri a cinque, di cui nessuno tra i pali per i gialloblù. Questo lo sconsolante specchio della gara dell’Olimpico di Roma.
Certo, vincere o comunque ottenere un risultato positivo contro questa Lazio non era un obiettivo facile da raggiungere, ma l’impressione è che il Verona non abbia mai avuto l’opportunità di giocarsela. Anche perché non se l’è giocata per nulla. Un primo tempo di attenzione e sofferenza, con ottimi interventi del portiere Nicolas e un po’ di fortuna sulla conclusione di Luis Alberto andatasi a stampare sulla traversa.
Nella ripresa però, il fortino ha ceduto di botto ai continui assalti dei biancocelesti. A colpire ci ha pensato ancora una volta Ciro Immobile, autore di una doppietta anche nella gara d’andata e sempre più leader della classifica marcatori. Già dal primo gol si era capito che le possibilità di rimonta dei gialloblù erano ridotte ai minimi termini. Troppa la differenza tecnica tra le due squadre e troppo confusi ed estemporanei gli attacchi dei ragazzi di Pecchia, esposti a loro volta alle micidiali ripartenze della Lazio. Infatti, puntuale come un treno svizzero è arrivato il raddoppio che ha definitivamente messo la parola fine ad una gara senza storia. Un copione già visto domenica scorsa contro la Sampdoria, impressionante per la somiglianza di risultato e prestazione.
L’impressione, suffragata da un buon numero di precedenti, è che questa squadra, una volta sotto nel punteggio sia completamente incapace di reagire. Il primo colpo inferto è quasi sempre quello del KO. Solo in un’occasione infatti, gli scaligeri sono stati capaci di recuperare il risultato da una situazione di svantaggio. È successo contro il Torino, esattamente un girone fa. Da allora i punti raccolti sono arrivati solo da gare in cui il Verona ha saputo andare avanti nel punteggio per prima. Un limite notevole, unito ai tanti punti persi facendosi recuperare a gara in corso.
Con queste premesse però, è difficile pensare di poter lottare per la salvezza. Soprattutto contro le squadre più organizzate e forti del nostro campionato, dove l’unica arma a disposizione del Verona è quella della ripartenza in velocità. Con la Lazio se ne sono viste poche, oltretutto sfruttate molto male. Senza le ripartenze in contropiede però, la partita rischia di diventare una lunga agonia dove la squadra di Pecchia tenta invano di difendere uno 0 a 0 che difficilmente riesce a portare a casa (solo due volte in questa stagione con Crotone e Sampdoria).
Cambiare rotta in questo momento non è facile, anche perché la rosa a disposizione, soprattutto a centrocampo non permette di impostare la gara in maniera molto diversa. A noi tifosi non resta che appellarci alla grinta e alla determinazione del gruppo, contando nell’imprecisione degli avversari e confidando nella rapidità dei nostri attaccanti nello sfruttare gli spazi che si potrebbero creare giocando così coperti dietro. Soprattutto, sperando di andare in vantaggio per primi. Purtroppo non è molto, ma al momento è l’unica carta a disposizione di una squadra sempre più in difficoltà
Lazio, Inzaghi: 'Dispiace per de Vrij, spero possa giocare fino a giugno. Corsa Champions? C'è anche il Milan'
del 19 febbraio 2018 alle 23:15
Simone Inzaghi, allenatore della Lazio, ha parlato a Premium Sport dopo la vittoria sul Verona: "Sapevamo che sarebbe stata una gara importante per noi, ma ero fiducioso perché in questi giorni i ragazzi erano concentrati. Io avevo solo chiesto di rimanere sereni: una volta sbloccato il risultato tutto è stato più semplice, dopo che nel primo tempo avevamo calciato in porta venti volte senza trovare il gol. I ragazzi sono stati bravi, hanno giocato in maniera semplice senza che nessuno si inventasse nulla: abbiamo vinto una partita importante e delicata. Stiamo lavorando bene, sempre convinti delle nostre idee di gioco. Obiettivo Europa League più che il campionato? È importante che i nostri tifosi vengano a sostenerci giovedì: abbiamo bisogno del loro sostegno, vogliamo restare nella competizione. Corsa Champions? Oltre a noi, Roma e Inter c'è anche il Milan in corsa: i rossoneri hanno avuto una partenza lenta, ma hanno tutto il tempo per recuperare. Noi in alto ci siamo da tempo e vogliamo rimanerci".
SU ANDERSON E NANI - "Sono contento di loro, ma è normale che si debba fare delle scelte. Nel girone di andata hanno avuto qualche problema fisico. Sono sereni, quando toccherà a loro cercheranno di mettermi in difficoltà".
SU DE VRIJ - "Il caso de Vrij? Dispiace, perché è un grandissimo giocatore. Ha fatto un'altra scelta e ne prendiamo atto, ma l'importante è che continuerà a dare il cento per cento fino a fine stagione. So che la società gli ha fatto una bellissima proposta e lui ha avuto dei tentennamenti, ma è un campione e so che fino a fine stagione si comporterà come tale".
A Sky Sport, poi, Inzaghi ha aggiunto: "De Vrij via a fine stagione? Mi dispiace, mi dispiace molto, lui è un top player nel ruolo. Ho parlato con lui in settimana, deve rimanere sereno, spero possa giocare con noi fino a fine stagione. C'è ancora tempo, lui è combattuto, innamorato della Lazio e della città di Roma. Purtroppo la fumata bianca non è arrivata. Margine di trattativa? Non lo so, in questo momento è un no certo. Il calcio, però, ci ha abituati a cambiamenti, chissà".
Lazio, Immobile: 'I momenti no capitano a tutti, ma siamo maturi'
del 19 febbraio 2018 alle 22:46
Dopo la doppietta che ha firmato il 2-0 della Lazio sul Verona, Ciro Immobile ha parlato a Premium Sport: "Quando non si vince manca serenità, ma i momenti negativi capitano a tutti. Le grandi squadre si rialzano insieme, abbiamo dimostrato maturità e consapevolezza".
Verona, le pagelle di CM: Romulo ci prova, Kean, dove sei?
del 19 febbraio 2018 alle 22:40
di Luca Capriotti
Lazio-Hellas Verona 2-0
Nicolas 6: Comincia subito forte, con un paio di parate importanti, poi bacia e ringrazia la traversa su Luis Alberto. Sempre presente, prova a tenere a galla la squadra. Alla fine neppure lui può nulla sul doppio-Immobile che chiude l’incontro.
Caracciolo 5,5: Preme, prova a contenere Lukaku e ripartire, il duello con il belga è tutto fisico, corsa, sprint. Uno di quelli che ti lascia senza fiato. Lui sembra averne in abbondanza, poi crolla con il resto del gruppo.
Boldor 5: La difesa balla tanto, fino a che capitola. Fino al gol di Immobile in qualche modo il Verona si salva, poi tutto va a scatafascio. Compresa la sua prestazione.
Vukovic 5: Immobile ha voglia di riprendere il feeling con il gol, in tutti i modi i centrali del Verona provano a limitarlo. Primo tempo attento, con qualche sbavatura dovuta alla forte pressione della Lazio. Poi capitola con gli altri.
Fares 5,5: Marusic non è è brillante ma onnipresente nella manovra offensiva della Lazio, e bisogna tenerlo costantemente d’occhio. Ci prova e ci riesce, ma poi la Lazio passa, e tutto sembra più inutile.
Romulo 6: Lotta, prova a tenere la linea, mostra forse il lato migliore del Verona. Protagonista di un paio di sgroppate coraggiose, almeno ha il merito di provarci. Senza risultato.
Valoti 5: Prova a mantenere un pochino la linea, a tenere botta in una partita davvero complessa. Non riesce quasi mai ad essere incisivo, ma è un problema collettivo.
Buchel 5,5: Dovrebbe aiutare l’Hellas sul piano fisico, proprio per non soccombere miseramente di fronte a Milinkovic e i suoi, molto forti e strutturati. Ci prova, ma la Lazio preme forte, ed è difficile provare ad organizzare una qualche resistenza. Esce stanco
(Dal 57’ Calvano 6: si impegna, nella ripresa è uno dei pochi che prova a cercare la porta. Non la becca mai, però almeno mette un po’ di reazione nelle sue giocate).
Verde 5: Si prende qualche fischio dello stadio per via del suo passato giallorosso, ed è forse il suo unico contributo al match. Troppo poco per prendere un voto decente.
(Dal 64’ Aarons s.v.)
Matos 5,5: Si muove molto, prova a sfruttare la sua tecnica per aiutare la squadra a respirare. A volte ci riesce perfino, ma sono pochi, fiochi bagliori.
(dal 68’ Petkovic s.v.)
Kean 5: Si muove molto, cerca di accorciare, per aiutare la squadra a salire. Spesso impreciso, il suo primo tiro del match è talmente alto da risultare quasi ridicolo. Troppo poco, per il talento di scuola Juventus. Dove sei?
All. Pecchia 5 : La sua squadra non sembra avere un atteggiamento definito: vuole provare a difendere, ma balla tantissimo, dà l’impressione di dover cadere da un momento all’altro. E infatti cade: non riesce ad approfittare del momento no della Lazio. E il Benevento si avvicina e rischia di risucchiare tutti in un gioco durissimo. Per uscirne illesi servirà qualcosa di più, al di là del valore dell’avversario.
La Lazio vince e supera l'Inter: 2-0 al Verona con super Immobile, è quarta
del 19 febbraio 2018 alle 21:45
La Lazio sa ancora vincere. Dopo cinque gare in tutte le competizioni senza successi (quattro sconfitte e un pareggio), la squadra di Simone Inzaghi ritrova i tre punti nel posticipo della 25esima giornata di Serie A, contro il Verona. I biancocelesti spingono fin dall'inizio, ma nonostante le tante occasioni create nel primo tempo non riescono a sbloccare la gara e si fermano alla traversa di Luis Alberto.
Nella ripresa Immobile e compagni entrano in campo con maggiore decisione e infatti trovano i gol: passaggio filtrante del fantasista spagnolo per lo stesso centravanti, che con un destro dall'interno dell'area batte Nicolas. Poco dopo, Immobile segna il 2-0 e il suo 22esimo gol in campionato, con un colpo di testa dopo un'azione convulsa in area. Finisce così, con Nani e Felipe Anderson in panchina per 90 minuti e tre punti alla Lazio, che scavalca l'Inter al quarto posto in classifica e si porta a una lunghezza di distanza dalla Roma.
[...]
FONTE: CalcioMercato.com
Lazio-Verona 2-0: tabellino e pagelle
Lazio-Verona, 25ª giornata Serie A 2017/2018: cronaca in diretta live con formazioni ufficiali, risultato, pagelle e tabellino
Di Francesco Toscano - 19 febbraio 2018
© foto www.imagephotoagency.it
La Lazio di Simone Inzaghi torna a vincere, imponendosi 2-0 sull’Hellas Verona di Fabio Pecchia. Entrambi i gol sono arrivati nella ripresa, grazie a Ciro Immobile che ritrova la via delle rete e si consolida come capo cannoniere del nostro campionato toccando quota 22. I biancocelesti salgono dunque a 49 punti, scavalcano l’Inter e si portano ad un solo punto dalla Roma terza.
Lazio-Verona 2-0: tabellino e pagelle
Marcatori: 55′, 60′ st Immobile;
LAZIO (3-5-1-1): Strakosha; Wallace, de Vrij, Radu (dall’80’ Murgia); Marusic, Milinkovic, Parolo, Lulic, Lukaku (dal 75′ Luiz Felipe); Luis Alberto; Immobile (dall’84’ Caicedo). A disposizione: Guerrieri, Vargic, Patric, Basta, Caceres, Bastos, Luiz Felipe, Di Gennaro, Murgia, Felipe Anderson, Nani, Caicedo. Allenatore: Simone Inzaghi.
HELLAS VERONA (4-4-2): Nicolas 6,5; Caracciolo 6, Boldor 6, Vukovic 6, Fares 6,5; Romulo 6,5, Valoti 6, Buchel 5,5 (dal 58′ Calvano 6), Verde 5,5 (dal 64′ Aarons); Matos 5 (dal 68′ Petkovic s.v.), Kean 5. A disposizione: Silvestri, Coppola, Heurtaux, Bearzotti, Souprayen, Felicioli, Fossati, Aarons, Calvano, Zuculini, Petkovic, Lee. Allenatore: Fabio Pecchia.
Arbitro: Calvarese di Teramo
Note: ammonito Nicolas (V)
[...]
FONTE: CalcioNews24.com
Sport
Immobile punisce un brutto Verona: la corsa salvezza è sempre più in salita
Anche allo stadio Olimpico il portiere avversario esce senza aver compiuto un vero intervento e, dopo aver sfiorato a più riprese il gol nel primo tempo, alla fine la Lazio trova la via della rete
Luca Stoppele
19 febbraio 2018 21:34
Allo stadio Olimpico arriva la terza sconfitta consecutiva dell'Hellas Verona, che viene battuto 2-0 dalla Lazio dopo un'altra brutta prestazione, che lo inchioda al penultimo posto in classifica.
Come ci si aspettava, a fare la partita fin dai primi minuti sono stati i padroni di casa, con i gialloblu costretti a rintanarsi in area di rigore, incapaci di mettere fuori il naso. Dopo qualche attimo di sbandamento vicino alla porta di Nicolas, Immobile ha subito avuto una ghiotta occasione al 7', ma il suo tiro ravvicinato ha trovato la risposta del portiere ospite. Due minuti dopo è stato Parolo a calciare fuori dall'interno dell'area, mentre il centravanti d'Inzaghi ci ha riprovato al 10', in seguito ad una brutta palla persa da Vukovic sulla trequarti, senza riuscire ad inquadrare la porta. Un'altra grande occasione per la Lazio è arrivata al 14', con l'imperioso colpo di testa di Wallace bloccato sulla linea da Nicolas, che due minuti dopo ha parato anche il tiro da fuori di Luis Alberto, mentre al 21' la conclusione da fuori di Immobile si è spenta sul fondo.
Dopo circa metà frazione imbarazzante dal punto di vista del gioco, che non l'ha visto terminare neanche un fraseggio degno di questo nome, l'Hellas Verona è riuscito a portare la sfera vicino all'area avversaria cercando di sfruttare qualche contropiede, senza mai impegnare Strakosha. I gialloblu sono però riusciti a registrare qualche meccanismo difensivo, che gli ha permesso di respingere gli attacchi laziali con meno affanno. Questo però non è bastato per fermare Luis Alberto al 33', il cui destro deviato e partito da dentro l'area si è stampato sulla traversa.
Nel finale poi la squadra di Pecchia è andata ancora in difficoltà, salvata al 45' dal provvidenziale intervento di Fares su Milinkovic Savic e dalla mira fino a quel momento mal calibrata di Immobile.
Nella ripresa l'Hellas è sembrato partire con un pizzico di determinazione in più, riuscendo ad avviare un contropiede concluso da un tiro di Kean, finito lontanissimo dalla porta avversaria. La Lazio allora ha ripreso in mano il comando delle operazioni, cercando un pertugio nel fortino di Pecchia, mentre gli scaligeri hanno continuato a sbagliare l'ultimo passaggio delle loro azioni, lasciando Strakosha inoperoso.
Dopo 10 minuti in cui il Verona è riuscito a mettere insieme una prestazione accettabile, è arrivata però la prima rete di Immobile, lasciato colpevolmente libero di stoppare e calciare in area, e di bruciare così Nicolas sul suo palo. Dopo due minuti è stato invece Luis Alberto a rischiare il raddoppio, andando solo vicino al bersaglio grosso. Ma il secondo gol era già nell'aria: al 60' Nicolas ha respinto la conclusione Lulic lanciato in contropiede, ma la sfera è capitata poi sulla testa di Immobile, che non si è fatto pregare.
La reazione dell'Hellas si è poi consumata in una girata di Kean al 62', in un bel sinistro di Calvano che al 77' non ha centrato la porta e in una respinta di Felipe Luis sul tentativo di assist di Romulo all'82', al termine della prima vera azione dei gialloblu. Nel mentre la Lazio si è limitata ad amministrare la partita, sfiorando la terza marcatura soprattutto con Milinkovic Savic e Luis Alberto.
Per la terza partita consecutiva l'Hellas Verona non è riuscito a chiamare veramente in causa il portiere avversario. Non hanno pagato neanche stavolta le scelte di Pecchia, così come non sta pagando il mercato invernale. La Lazio è sulla carta una squadra di livello superiore, ma anche stasera gli uomini di Inzaghi hanno mostrato di non attraversare un buon periodo, trovandosi però davanti una formazione che non è stata in grado di metterli veramente in difficoltà.
La fase difensiva continua ad essere incerta, con amnesie che si ripetono partita dopo partita (vedi il primo gol di Immobile). Ma il settore che preoccupa maggiormente è il centrocampo, sempre in affanno sia in fase di costruzione che in fase di copertura, mentre Fossati e Franco Zuculini continuano a restare seduti in panchina. Da qui nascono naturalmente anche i problemi in attacco, con pochi palloni interessanti per le punte, che devono quasi sempre defilarsi o arretrare di svariati metri per toccare la sfera, e con Romulo come unico uomo che appare in grado di creare qualcosa di pericoloso con le sue scorribande (stasera tra l'altro meno preciso del solito).
A tutto questo va aggiunta l'evidente mancanza d'intesa e di cooperazione tra giocatori e anche tra reparti, con il portatore di palla che spesso si è trovato in mezzo a tre o quattro giocatori avversari, senza avere una sola possibilità di scaricare la sfera, a prescindere dalla zona del campo.
Nonostante quindi i proclami di società ed allenatore, la situazione sembra essere più disperata che mai. La fortuna di questo Verona è che le contendenti a loro volta non fanno risultati, pur giocando un calcio decisamente più convincente, mentre il Benevento piano piano accorcia le distanze. Domenica prossima al Bentegodi arriverà il Torino, per un'altra partita difficile che i gialloblu devono provare in qualche modo a vincere.
FONTE: VeronaSera.it
SERIE A
Le pagelle di Pecchia: Lazio superiore, ma l'Hellas non ha idee di gioco
20.02.2018 11:41 di Simone Bernabei Twitter: @Simo_Berna
Il Verona torna dalla trasferta di Roma con 0 punti e qualche certezza in meno sul piano del gioco e della personalità. I ragazzi di Pecchia non sono sembrati mai in grado di mettere realmente in difficoltà la Lazio e per i quotidiani proprio le scelte del tecnico, anche tattiche, hanno inciso sulla debacle capitolina. Questi i voti dei quotidiani sul tecnico dell'Hellas:
La gazzetta dello Sport: 5
Tuttosport: 5
Il Messaggero: 5
Corriere di Verona: 5
SERIE A
Le pagelle di Immobile: 2 gol per la Champions. E' lui l'mvp col Verona
20.02.2018 11:19 di Simone Bernabei Twitter: @Simo_Berna
Il modo migliore per festeggiare i 28 anni. Ciro Immobile ha scelto la sera della vigilia del suo compleanno per mettere a segno la doppietta che ha regalato alla Lazio il quarto posto in classifica. Voti alti e ottimi giudizi, nonostante il primo tempo non fosse stato proprio impeccabile con un paio di occasioni sbagliate in modo piuttosto inusuale per il bomber biancoceleste. Poi, nella ripresa, Immobile è tornato a vestire i panni del bomber imlacabile che i tifosi biancocelesti stanno apprezzando da inizio stagione. Questi i voti del centravanti della Lazio.
Gazzetta dello Sport: 7,5
Tuttosport: 7
Il Messaggero: 7,5
Corriere di Verona: 7
RASSEGNA STAMPA
Il Corriere di Verona: "Lazio padrona, Hellas trafitto da Immobile"
20.02.2018 09:13 di Pietro Lazzerini Twitter: @PietroLazze
Il Corriere di Verona di questa mattina apre in prima pagina con il posticipo: "Lazio padrona, Hellas trafitto da Immobile". L'attaccante torna al gol con una doppietta che stende i gialloblu: la squadra di Pecchia non regge l'assedio biancoceleste.
SERIE A
22 gol in 22 partite: Immobile può ambire al record di Higuain?
19.02.2018 23:45 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
E sono 22, in altrettante presenze. La doppietta siglata contro il Verona mantiene Ciro Immobile in vetta alla classifica dei capocannonieri di Serie A. E dopo tre gare senza reti, il centravanti campano è tornato a ruggire. Il magic moment di Ciro il Grande, in sostanza, è ben lontano dall'essere passato. E ora Immobile ha più di un record da mettere nel mirino. Il suo personale è a un passo: eguagliati i 22 gol di Torino, l'anno scorso ne ha segnati 23 con la Lazio. Un gol, appunto. E poi? Riuscisse a tenere la media di una rete a partita, con 13 gare ancora da disputare, potrebbe chiudere a 35 gol. Con uno sforzo in più, potrebbe anche puntare al record assoluto, di un certo Higuain: il Pipita segnò 36 reti in 35 gare. Con un Immobile così, nulla sembra vietato.
ALTRE NOTIZIE
Hellas Verona, Pecchia: "La salvezza rimane alla nostra portata"
19.02.2018 23:25 di Andrea Carlino
A Sky Sport, dopo la gara persa contro la Lazio, parla l'allenatore dell'Hellas Verona, Fabio Pecchia: "Troppo timidi nell'approccio. La Lazio ci ha spinto e tenuto molto bassi, non siamo riusciti a creare dei grattacapi ai biancocelesti, peccato. Calendario più agevole d'ora in poi? Beh, finora abbiamo incontrato squadre di un certo livello, ma chi vuole salvarsi deve fare un certo tipo di prestazione. Ora dobbiamo subito ricaricare le pile e ricominciare perché l'obiettivo della salvezza è alla nostra portata. Quota salvezza? Io non so quanto sarà la quota per salvarsi, dobbiamo pensare a noi stessi, essere più sereni, concreti e determinati".
SERIE A
Verona, Pecchia: "Meno timidezza e un approccio migliore"
19.02.2018 23:18 di Andrea Piras
Verona, Pecchia: "Meno timidezza e un approccio migliore"
Il tecnico del Verona Fabio Pecchia ha commentato ai microfoni di Mediaset Premium dopo la sconfitta contro la Lazio: "Nel primo tempo abbiamo sofferto tantissimo. Era in previsione venire qui all'Olimpico e subire però ci sono state delle occasioni in cui potevamo far male alla Lazio e dobbiamo migliorare.
Siete partiti battuti già in partenza?
"Assolutamente. Oggi avevamo di fronte una squadra che ha spinto però avevamo un momento che potevamo far male e non l'abbiamo fatto. Nel secondo tempo meglio però abbiamo preso gol".
Vi siete abbassati troppo.
"Tante volte siamo riusciti a mantenere il baricentro alto. Nel momento in cui ci sono gli spazi bisogna creare qualche timore e non ci siamo riusciti. Meno timidezza e un approccio migliore".
Come mai manca questo spirito con le piccole?
"Diciamo che negli ultimi due mesi abbiamo giocato con tutte le grandi. L'unica partita che abbiamo fallito è stata la gara in casa col Crotone".
Calvano?
"E' rimasto con noi perchè aveva un problema. E' stata una crescita continua, ho creduto in lui, si sta guadagnando giorno dopo giorno la stima. Nonostante il suo passato turbolento, sono convinto che sia un giocatore che può darci un grande contributo in Serie A".
La società le ha spesso confermato la fiducia.
"Siamo a cinque punti dalla salvezza. Abbiamo trovato difficoltà nella stagione ma siamo lì. Lo score più essere negativo ma chi lotta per la salvezza incappa in momenti così. Davanti vanno piano e noi dobbiamo accelerare".
ALTRE NOTIZIE
Le pagelle del Verona - Romulo l'ultimo a mollare, male l'attacco
Risultato finale: Lazio-Verona 2-0
19.02.2018 22:49 di Andrea Piras
Nicolas 6 - Viene sollecitato spesso dai giocatori della Lazio con tiri che arrivano da tutte le parti. Reattivo quando nel primo tempo sbarra la strada a Immobile, incolpevole sui gol.
Boldor 5 - Dopo un inizio shock come tutta la squadra, si riprende. Ma nella ripresa tarda la chiusura su Immobile in occasione del vantaggio biancoceleste e si fa bruciare dallo stesso attaccante biancoceleste nell'azione del 2-0.
Caracciolo 6 - Guida la fase difensiva della sua squadra con autorità, si fa trovare anche in attacco sui capovolgimenti di fronte.
Vukovic 5.5 - Perde un pallone sanguinoso all'inizio dando il là a una delle tante occasioni della Lazio. Tiene in gioco Immobile sul 2-0.
Romulo 6.5 - Spesso pone fine alle azioni della Lazio dando il via alle ripartenze dell'Hellas da vero capitano. Uno dei pochi a non mollare.
Buchel 5 - Contiene a fatica le sfuriate della Lazio abbassandosi troppo verso la linea dei difensori (Dal 59' Calvano 6 - Entra bene in partita facendo legna e provando una conclusione dalla distanza).
Valoti 5 - Fa densità in mezzo al campo quando la Lazio spinge con tutti gli effettivi. Impreciso nel riproporre l'azione.
Fares 5.5 - Salva almeno due palle gol potenziali con altrettanti colpi di testa. Cala con tutta la squadra con il passare del tempo.
Verde 5 - Pochi gli spunti degni di nota per l'esterno del Verona che viene bloccato senza problemi dalla difesa della Lazio (Dal 64' Aarons 5.5 - Prova a dare vivacità all'azione, ma ormai il risultato è acquisito).
Matos 5.5 - Le occasioni per gli scaligeri non sono tantissime questa sera, lui si vede poco anche se fa molto movimento (Dal 67' Petkovic 5.5 - Fa a sportellate con la difesa della Lazio ma poche occasioni per lui).
Kean 5 - Viene spesso isolato in attacco o servito male dai compagni. Quando però il pallone arriva dalle sue parti non è preciso.
SERIE A
Nel segno di Immobile, Lazio-Hellas 2-0. Inter superata, Inzaghi quarto
19.02.2018 22:37 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
Nel segno di Ciro Immobile, la Lazio vince e scavalca l'Inter. 2-0 all'Hellas Verona, doppietta del capocannoniere della Serie A, che si porta a 22 gol in 22 gare giocate. Decisivo Immobile in una partita rimasta a lungo bloccata sullo 0-0 nonostante un vero e proprio assedio biancoceleste: trascinata dal proprio bomber, la squadra di Simone Inzaghi sale a 49 punti, che valgono il quarto posto con una lunghezza di ritardo dalla Roma e una di vantaggio sull'Inter, attualmente fuori dalla zona Champions.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
PECCHIA: «LAZIO GRANDE SQUADRA, MA NOI POTEVAMO E DOVEVAMO FARE DI PIÙ»
19/FEBBRAIO/2018 - 23:45
Roma - Le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Fabio Pecchia, al termine di Lazio-Hellas Verona, 25a giornata della Serie A TIM 2017/18.
«La forza della Lazio è innegabile, ma c’è rammarico perché abbiamo avuto qualche occasione e non l’abbiamo sfruttata a dovere. Dobbiamo avere un approccio diverso alla gara, affrontare la partita con meno timidezza, a prescindere dall’avversario. Abbiamo fatto troppo poco, contro questa Lazio avremmo dovuto fare molto di più. Calvano? Vedendolo giorno dopo giorno si percepisce un miglioramento continuo, si sta guadagnando la stima della squadra, sono convinto che potrà darci un grande contributo. Siamo a sei punti dalla salvezza, abbiamo trovato difficoltà durante il nostro percorso ma siamo lì. Dobbiamo accelerare e recuperare terreno, ma la squadra deve continuare a crederci, durante la settimana lavorano alla grande, l'obiettivo è alla nostra portata».
NICOLAS: «STASERA ABBIAMO SBAGLIATO MOLTO, ORA TORNIAMO A VINCERE IN CASA NOSTRA»
19/FEBBRAIO/2018 - 23:40
Roma - Le principali dichiarazioni del portiere gialloblù Nicolas, al termine di Lazio-Hellas Verona, 25a giornata della Serie A TIM 2017/18
«Sapevamo di trovarci in un campo molto difficile, queste sono sempre trasferte insidiose contro squadre che sanno giocare bene al calcio. Abbiamo provato a concedere il meno possibile, cercando in tutti i modi di tenere botta. Purtroppo hanno trovato il gol nel nostro momento migliore, all’inizio della ripresa. Rispetto alla scorsa partita abbiamo giocato meglio, purtroppo ci manca ancora il gol. Vedo tanto impegno da parte dei miei compagni, serve più lucidità, quel passo in più per arrivare in porta e segnare. Classifica? Da questo momento in poi non possiamo più permetterci di sbagliare, il calendario ci da degli stimoli ma dobbiamo dare di più senza abbassare la testa. Dobbiamo rimediare ai nostri errori, soprattutto in fase di ripartenza. Fondamentale è ritornare alla vittoria in casa, ho ancora molta fiducia nelle possibilità di salvarci»
SERIE A TIM: LAZIO-HELLAS VERONA 2-0
19/FEBBRAIO/2018 - 19:45
Roma - Finisce 2-0 per la Lazio la sfida dell'Olimpico, con la doppietta di Immobile nel secondo tempo, mentre la prima frazione di gara si era chiusa a reti inviolate. Domenica, al Bentegodi, arriverà il Torino.
LAZIO-HELLAS VERONA 2-0
Marcatore: 9' e 15' st Immobile.
Con questo meritato successo la Lazio scavalca l'Inter e torna al quarto posto. Verona evanescente alla terza sconfitta consecutiva, c'è da lavorare per raggiungere l'agognata salvezza.
FINE PARTITA: LAZIO-VERONA 2-0. Doppietta di Immobile.
90+4' Luis Alberto con il destro da fuori area, la palla si accomoda sul fondo.
90+1' Quattro minuti di recupero.
88' Fares dai venticinque metri, il tentativo è infruttuoso.
86' Milinkovic-Savic di piattro destro sugli sviluppi di un angolo, palla fuori.
86' Destro a giro di Luis Alberto, Nicolas si fa trovare pronto e respinge.
84' SOSTITUZIONE PER LA LAZIO. Fuori Immobile, dentro Caicedo.
82' Luiz Felipe provvidenziale ad anticipare Kean servito da Romulo.
80' SOSTITUZIONE PER LA LAZIO. Fuori Radu, dentro Murgia.
77' Gran sinistro di Calvano alto non di molto.
75' SOSTITUZIONE PER LA LAZIO. Fuori Lukaku, dentro Luiz Felipe.
72' Il Verona tenta qualche sortita offensiva, la Lazio difende con ordine.
68' SOSTITUZIONE PER IL VERONA. Fuori Matos, dentro Petkovic.
66' Ci prova ancora Immobile, c'è la deviazione: angolo per la Lazio.
64' SOSTITUZIONE PER IL VERONA. Fuori Verde, dentro Aarons.
62' Kean al volo sugli sviluppi di un angolo non centra lo specchio della porta.
60' Show della Lazio: Immobile per Milinkovic-Savic che a sua volta serve Lulic. Il tiro respinto da Nicolas diventa comodo per Immobile che di testa non sbaglia.
60' LAZIO-VERONA: 2-0, GOL DELLA LAZIO. RETE DI IMMOBILE.
58' SOSTITUZIONE PER IL VERONA. Fuori Buchel, dentro Calvano.
57' OCCASIONE LAZIO! Stessa azione del gol, questa volta tocca a Luis Alberto che sfiora il palo.
55' Luis Alberto illumina per Immobile che in area controlla e beffa Nicolas con un destro basso sul primo palo. Ventunesimo gol in campionato per lui dopo un digiuno lungo un mese e mezzo.
55' LAZIO-VERONA: 1-0, GOL DELLA LAZIO. RETE DI IMMOBILE.
51' CARTELLINO GIALLO PER IL VERONA. Ammonito Nicolas per le eccessive attese prima del rinvio.
51' Milinkovic-Savic di sinistro non inquadra lo specchio della porta.
49' Caracciolo di testa la mette in angolo per anticipare Immobile sul secondo palo.
46' Kean colpisce malissimo con il sinistro, palla fuori.
46' INIZIO SECONDO TEMPO DI LAZIO-VERONA. Si riparte dallo 0-0 della prima frazione.
Dominio assoluto dei biancocelesti in questo primo tempo. Lukaku e Marusic fanno il bello e il cattivo tempo in fascia, gli inserimenti di Milinkovic-Savic e l'incessante movimento di Immobile e Luis Alberto mettono in crisi la difesa del Verona che resiste anche grazie a un reattivo Nicolas.
Int.
FINE PRIMO TEMPO: LAZIO-VERONA 0-0. Non si sblocca il match all'Olimpico.
45+1' Piattone destro al volo di Immobile: palla alta.
45' Deviazione decisiva di Fares ad anticipare Milinkovic-Savic a pochi passi da Nicolas.
44' Bel sinistro basso di Wallace, palla fuori non di molto.
41' Luis Alberto direttamente su punizione, tutto facile per Nicolas.
37' Verona un po' più aggressivo in questa fase.
33' OCCASIONE LAZIO! Traversa di Luis Alberto con un destro dal limite, poi Marusic di testa centrale.
29' Milinkovic-Savic di testa su cross di Lukaku conclude alto.
25' Caracciolo, ostacolato da Parolo, conquista un prezioso calcio d'angolo.
23' Marusic pescato sulla destra prova la conclusione al volo, palla ampiamente fuori.
22' Spizzata di Parolo sugli sviluppi di un angolo, Milinkovic-Savic spedisce poi fuori.
21' Immobile non vede Milinkovic-Savic solo dal limite e tenta la soluzione personale: palla centrale.
20' Cross fuori misura di Lukaku, esce Nicolas.
18' Luis Alberto con il destro da fuori: palla a fil di palo.
16' Luis Alberto dal limite non impensierisce Nicolas.
15' Wallace di testa sugli sviluppi di un angolo colpisce centrale.
14' Conclusione di Immobile deviata in angolo.
11' OCCASIONE LAZIO! Immobile lanciato a rete contro Caracciolo trova il palo di sostegno esterno alla porta.
10' Inserimento in area di Parolo, che di destro non centra la porta.
8' Radu ci prova da fuori: palla altissima.
7' OCCASIONE LAZIO! Il tiro ravvicinato di Immobile viene neutralizzato da Nicolas.
5' Luis Alberto dal limite: nessun problema per Nicolas.
5' Confusione nell'area del Verona, spinge la Lazio.
2' Matos controlla sulla sinistra ma si coordina male: palla strozzata sul fondo.
1' COMINCIA LAZIO-VERONA. Prima palla per gli ospiti.
Anche il Verona, immischiato nell'agguerrita lotta salvezza, ha un disperato bisogno di punti. Mister Pecchia opta per un 4-4-1-1 con Matos dietro al giovanissimo Kean (tra qualche giorno diventerà maggiorenne).
La Lazio di Inzaghi viene da quattro sconfitte consecutive (compresa l'Europa League) e cerca il riscatto. In cabina di regia è squalificato Lucas Leiva, al suo posto Parolo. Marusic preferito a Basta sulla destra, in avanti Luis Alberto agirà alle spalle del solito Immobile.
Tra poco in campo Lazio e Verona, valida per la venticinquesima giornata del campionato di Serie A.
LAZIO (3-5-1-1): Strakosha; Wallace, De Vrij, Radu (dal 35' st Murgia); Marusic, Milinkovic-Savic, Parolo, Lulic, Lukaku (dal 25' st Luiz Felipe); Luis Alberto; Immobile (dal 39'n st Caicedo).
A disposizione: Guerrieri, Vargic, Gabarron, Almeida, Basta, Anderson, Quissanga, Caceres, Di Gennaro.
All. Inzaghi.
HELLAS VERONA (4-4-2): Nicolas; Boldor, Caracciolo, Vukovic, Fares; Romulo, Buchel (dal 13' st Calvano), Valoti, Matos (dal 23' st Petkovic); Verde (dal 19' st Aarons), Kean.
A disposizione: Silvestri, Coppola, Fossati, Zuculini, Lee, Bearzotti, Souprayen, Heurtaux, Felicioli.
All. Pecchia.
Arbitro: Calvarese (Teramo).
Assistenti: Di Iorio (VCO) e La Rocca (Ercolano).
Quarto ufficiale: Piccinini (Forlì).
VAR: Manganiello (Pinerolo).
Assistente VAR: Passeri (Gubbio).
NOTE. Ammonito: Nicolas.
PRIMAVERA 1 TIM: ATALANTA-HELLAS VERONA 2-2
17/FEBBRAIO/2018 - 14:55
Azzano San Paolo - Pareggio prestigioso della Primavera del Verona, che sul campo della capolista Atalanta conclude la gara sul 2-2. Dopo una prima mezz'ora di gioco senza particolari emozioni, arriva il vantaggio gialloblù con Tupta al 37'. I padroni di casa trovano il pareggio sul finire del primo tempo con Latte e le squadre vanno a riposo sul risultato di 1-1. Nella ripresa parte forte il Verona, che passa ancora in vantaggio grazie alla doppietta di Tupta (decimo gol stagionale), siglata al 3'. Al 22' Bolis trasforma un calcio di rigore e fissa il punteggio sul 2-2 finale. Ottima la prova dei gialloblù, che sabato prossimo scenderanno in campo all'Antistadio nel derby contro il Chievo.
ATALANTA-HELLAS VERONA 2-2
Marcatori: 37' pt e 3' st Tupta, 45' pt Latte, 22' st Bolis (rig.).
Secondo tempo
47' Termina la gara, punto importante per il Verona in casa della capolista
46’ Latte si invola in contropiede, ma la difesa gialloblù recupera e lo costringe all’errore da posizione defilata
37’ Iniziativa di Buxton che scappa sulla fascia destra, mette in mezzo ma il suo tentativo non è fortunato
22’ Pari di Bolis, che spiazza Borghetto
22’ Rigore per l’Atalanta
3’ GOOOL! Ancora Tupta, che va in doppia cifra! Destro dello slovacco, deviato, che inganna il portiere
1' Comincia la ripresa
Primo tempo
47' Finisce qui il primo tempo, squadre a riposo sul risultato di parità
47’ Tiro a giro di Buxton, il suo destro finisce a lato
45’ GOL dell’Atalanta, Latte salta più alto di tutti e mette dentro un cross dalla destra
37’ GOOOOOL! TUPTAAA! Strepitosa rete dell’attaccante gialloblù, che riceve palla al limite, dribbla tre avversari e appoggia in rete a portiere battuto
26’ Lancio in area per Mallamo, che controlla e tira, Borghetto esce bene e para
17’ Carica di Latte su Borghetto, nessun problema per il portiere gialloblù
6’ Sull’angolo arriva Bianchetti, che di testa manda di poco a lato
6’ Azione insistita del Verona, che conquista un corner
1’ È iniziata la sfida!
ATALANTA (3-5-2): Carnesecchi; Del Prato, Alari, Guth (dal 1’ st Zanoni), Carminati (dall’8’ pt Zortea); Colpani, Bolis, Mallamo; Elia (dal 30’ st Colley), Latte, Kulusevski.
A disposizione: Gelmi, Zanoni, Heidenreich, Salvi, Zortea, Chiossi, Peli, Nivokazi, Collei
All.: Brambilla.
HELLAS VERONA (4-3-1-2): Borghetto; Nigretti (dal 23’ st Galazzini), Bianchetti (dal 35’ st Perazzolo), Kumbulla, Cherubin; Dentale, Danzi (dal 42’ pt Toccafondi), Saveljevs; Felippe; Buxton, Tupta.
A disposizione: Bianchi, Galazzini, Righetti, Peretti, Perazzolo, Calabrese, Toccafondi, Aloisi, Fiumicetti, Amayah, Sane.
All.: Porta.
Arbitro: Marini di Trieste.
Assistenti: Segat di Pordenone, Miniutti di Maniago.
NOTE.
Ammoniti: Felippe, Colpani, Saveljevs, Del Prato, Zanoni, Tupta, Colley.
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
VITA DA EX: Dopo la rescissione con la SAMB Gennaro TROIANIELLO ha trovato l'accordo col FANO sino a Giugno... SAVIOLA si da al calcetto; secondo Bondia giocherà a breve ad Andorra... Vincenzo ITALIANO, ora allenatore dell'ARZIGNANOCHIAMPO in Serie D, racconta la sua parabola calcistica a Gianluca Di Marzio. Massimo DONATI 'Ecco perchè ho dovuto dire addio all'HAMILTON...'
Ex Verona: Troianiello riparte dalla serie C
del 19 febbraio 2018 alle 10:53
Dopo aver rescisso il contratto con la Sambenedettese, l'ala Gennaro Troianiello (classe 1983 ex Sassuolo, Palermo, Bologna e Verona) si è accordato fino a giugno con il Fano in serie C.
FONTE: CalcioMercato.com
RASSEGNA STAMPA
L'Arena: "Donati, un addio forzato all’Hamilton"
VITA DA EX. Il centrocampista arrivato in riva all’Adige con Mandorlini in Serie A è stato costretto a lasciare la società
15.02.2018 12:00 di Camilla Dalloco Fonte: L'Arena
Ha rescisso per amore del suo club. Massimo Donati non è più un giocatore dell’Hamilton, ma non per volontà sua. Una frode subita tre mesi fa, con la perdita di un milione di sterline, ha messo in ginocchio la società. Costretta a cedere i giocatori migliori nel mercato di gennaio e a chiedere ad altri fedelissimi, seppur a malincuore, di potersi sgravare da quegli ingaggi. Donati ha detto sì, abbandonando di fatto la sua seconda casa scozzese dopo il Celtic. La sua seconda famiglia. Lasciando l’Hamilton, ora penultimo in Premiership davanti solo al Ross County, ma anche le formazioni giovanili che aveva iniziato ad allenare anticipando la sua seconda vita nel mondo del pallone. In panchina, a mettere a frutto gli insegnamenti dei maestri Ancelotti, Terim, Prandelli, Ventura, Gasperini, Ulivieri, Malesani e Mandorlini. Ora sul mercato Donati, fino al 31 marzo tesserabile in Scozia da svincolato. Deciso a restare in campo almeno fino a maggio, prima di cominciare la carriera da tecnico. A quasi 37 anni la voglia è quella di sempre.
«Mi piacerebbe continuare, almeno fino alla fine della stagione, altrimenti aspetterò quest’estate. Vorrei trovare una prima squadra in Scozia, ma sono pronto a prendere in considerazione anche altre proposte», racconta Donati, rinforzo preziosissimo per l’Hellas di Mandorlini nel primo anno di A dopo Palermo e prima di tornare al Bari, ultima tappa italiana prima di tornare in Scozia. Donati ha lasciato anche le giovanili dell’Hamilton, tecnico dell’Under 15 prima della rescissione. Anche se spesso al campo ci va anche solo per dare una mano, nonostante non sia più un dipendente del’Hamilton. In Scozia è rimasto una leggenda. Osannato ogni volta che entra a Parkhead, lo stadio del Celtic, dove Donati ha vissuto due anni intensissimi, fra il 2007 ed il 2009, entrato nella storia soprattutto per un gol al novantesimo allo Shakhtar Donetsk importantissimo per il secondo posto nel girone, chiuso davanti al Benfica, con la conseguente qualificazione agli ottavi di finale giocati col Barcellona. In attesa di una chiamata che gli prolunghi la sua vita da solido mediano, Donati continua a seguire passo dopo passo il campionato del Verona. Deluso per quel che sta dicendo la Serie A, senza però aver perso la speranza. Scontato per un combattente come lui.
«Troppi alti e bassi, mentre è la continuità a fare la differenza in momenti come questi. Bisogna assolutamente trovarla,anche se non sarà così semplice. Speriamo bene, l’Hellas sappia che in Scozia avrà sempre un tifoso speciale», ammette Donati, «una piazza come Verona, con la sua storia ed il suo pubblico, deve stare in alto. E far di tutto per cambiare l’annata. Continuando a crederci fino alla fine».
FONTE: TuttoHellasVerona.it