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HELLAS VERONA 1-2 MILAN: Quinta sconfitta consecutiva per gli scaligeri ma anche la consapevolezza che giocando così la salvezza è alla portata


#VeronaMilan +   -   =

RECAP & IMPRESSIONI
Il VERONA parte aggressivo senza timori reverenziali di sorta ma al 9° va sfortunatamente sotto: HRUSTIC con un passaggio sciagurato dalla trequarti serve GIROUD che parte trovando sbilanciata tutta la difesa scaligera, palla a LEÃO che sulla mancina sfugge in velocità a MAGNANI, traversone in area che sbatte sul fianco di VELOSO e carambola in porta!
La botta stordisce l'HELLAS che meno di 60 secondi più tardi va ancora in apnea ma GIROUD fortunatamente grazia gli scaligeri.
Pareggio gialloblù al 19°: HENRY difende palla sul corner sinistro e riesce a mantenere il possesso, TAMÈZE da fuori area cerca DEPAOLI che al limite con la suola la da indietro all'accorrente GÜNTER, piattone del turco che sembra poter essere intercettato dal tuffo di TĂTĂRUȘANU ma arriva GABBIA che col sinistro, nel tentativo di spazzare, insacca nella propria porta!
A metà del primo tempo le due squadre rallentano e non sicreano più pericoli salvo l'assalto finale del VERONA che però non sfonda ma le statistiche raccontano di un HELLAS che ha tirato più del doppio degli avversari (10 a 4) centrando la porta due volte contro le zero del MILAN.
Nella ripresa PIOLI gioca le carte ORIGI e REBIĆ per ridare verve ad un MILAN stanco e l'ex gialloblù sfiora subito il gol sul muro di MONTIPÒ che si distende e para. Al 56° è il VERONA ad avere un'ottima occasione con PICCOLI che di testa prende la parte bassa della traversa e poi GÜNTER sulla ribattuta per pochissimo non trova l'eurogol. Venti minuti dopo altra doppia occasione MILAN con HERNANDEZ e REBIĆ ma il portiere gialloblù respinge bravamente.
All'81° il gol vittoria degli ospiti col 'solito' TONALI che evidentemente ha un conto aperto col VERONA: Ripartenza micidiale del MILAN con REBIĆ che sfugge a CABAL, palla sul dischetto del rigore dove VELOSO non riesce a prendere il regista rossonero libero di battere MONTIPÒ con un preciso rasoterra.
Il forcing finale dei gialloblù non porta purtroppo a nulla e il VERONA incappa nella quinta sconfitta consecutiva ma assume la fondamentale sicurezza che, giocando come stasera, la salvezza è senz'altro raggiungibile.

L'impronta di BOCCHETTI si vede subito: Pressing a tutto campo, molto più movimento senza palla, duelli uno contro uno senza paura e verticale cercata a breve senza tanti fronzoli, qualche volta si notano persino alcuni sprazzi dell'HELLAS che ci ha fatto divertire molto negli ultimi 3 anni ma ovviamente la qualità è quella che è soprattutto se paragonata a quella di cui ha potuto disporre TUDOR.
La differenza per il MILAN la fanno i cambi di cui il VERONA non può disporre (anche) a causa dei numerosi infortuni ma la prima dell'ex tecnico della Primavera è comunque di spessore perché restituisce alla squadra scaligera la garra e il coraggio che fino a qui s'erano un po' persi.
Alla fine risultano 19 a 16 i tiri a favore dell'HELLAS di cui 5 in porta contro i 6 del MILAN, avanti con fiducia dunque: Non può piovere per sempre (e prima o poi la fortuna si ricorderà anche dell'HELLAS).



IL GIORNO DOPO, A MENTE FREDDA...
...Per come mi aspettavo il VERONA contro il MILAN devo dire che i gialloblù mi hanno davvero stupito e che mi si è aperto il cuore nel vedere alcune azioni verticali in velocità come non si vedevano dall'addio di TUDOR, il problema è che nella passata stagione la qualità di CAPRARI, BARÁK e SIMEONE (40 gol e più di 20 assist in 3) faceva spesso la differenza mentre in questa VERDI, HRUSTIC e HENRY sono ancora lontani da arrivare lì (e probabilmente mai ci arriveranno). Se a questo aggiungiamo le assenze di LAZOVIĆ, DOIG e CECCHERINI (che dietro per l'HELLAS è comunque un fattore) e le precarie condizioni di FARAONI e MAGNANI (che dietro per l'HELLAS ha dimostrato per l'ennesima volta di poter essere un fattore se tenuto in considerazione) arriviamo alla conclusione che, al netto delle occasioni mancate dagli ospiti ma anche al settimo legno colto dagli scaligeri, i margini di crescita ci sono tutti: Basteranno per raggiungere la salvezza? Speriamo di sì ma ne sapremo di più a fine Novembre alla pausa per i mondiali in Qatar, fino alla quale i gialloblù dovranno 'rimanere sul pezzo' dimostrando che la prestazione col Diavolo, in seguito all'esonero di CIOFFI, non è stata un fuoco di paglia ma bensì un ritorno di fiamma che ha incendiato di nuovo gli animi e la grinta spianata che la squadra pareva aver dimenticato.



Radiografia del Gol gialloblù 2022-23
GiocatoreCoppaCampionatoTotale
HENRY022
DOIG022
LASAGNA112
KALLON011
DEPAOLI011
GÜNTER011

LA PARTITA



VOTI

  • MONTIPÒ Mai chiamato in causa nel primo tempo se non quando all'11°, in uscita su GIROUD, riesce a chiudergli lo specchio di quel tanto che basta a farlo sbagliare. Storia diversa nella ripresa quando è bravo a bloccare in tuffo il rasoterra di REBIĆ in apertura e poi al 76° sul doppio tentativo milanista con HERNANDEZ e ancora con Ante. Nulla può all'81° sul gol-vittoria di TONALI. Attento anche al 95° col VERONA proteso in avanti alla ricerca del pari quando mura un tiro a colpo sicuro del regista avversario 7,5
  • HIEN LEÃO è un miraggio per tutti e il difensore svedese non fa eccezione ma con l'aiuto di MAGNANI e FARAONI riesce ad evitare il peggio anche se al portoghese per essere decisivo è bastato un solo guizo sul quale Isak si fa nettamente sorprendere... 6-
  • MAGNANI Pronti-Via e il miglior marcatore del VERONA, tenuto fino ad ora in naftalina insieme a PRASZELIK, torna in campo e non demerita nel suo ruolo naturale da centrale. Sull'affondo di LEÃO in occasione del primo gol ospite fa quel che può dato che non è la velocità la sua arma migliore ma è sulla diagonale e al 66° su ORIGI fa quanto può per non farlo scappare spendendo al meglio l'ammonnizione; esce stremato due minuti dopo 6+ (gli da il cambio CABAL al 70°: Il ragazzo è giovane, arriva da un campionato straniero e ci vuole pazienza ma su quel guizzo di REBIĆ che alla fine vale 3 punti per il MILAN doveva fare di più e meglio... 5)
  • GÜNTER Ottima gara da braccetto di sinistra nell'emergenza difensiva scaligera e al 19° si toglie anche la prima soddisfazione del gol in gialloblù. Al 49° Si fa intercettare palla in mezzo al campo fornendo agli avversari una pericolosa ripartenza. Per un pelo non trova la doppietta con quella conclusione al 56° che sfiora la traversa. Qualche resonsabilità all'81° sulla diagonale su TONALI quando vede che VELOSO non ce la fa a prenderlo: Leggerezza che costa tantissimo al VERONA 6-
  • FARAONI Bentornato capitano! Finalmente recuperato Davide infila una prestazione di spessore andando anch al tiro dalla distanza un paio di volte nel corso del primo tempo. Nel secondo tempo si vede di più in fase difensiva quando cerca di dare una mano su LEÃO. Rimane un giocatore fondamentale soprattutto in un momento delicato come questo quando anche la dea bendata sembra aver voltato le spalle all'HELLAS 6
  • TAMÈZE ...Si può dire quasi del tutto recuperato da quella svogliatezza che, ormai lo conosciamo, lo caratterizza per un paio di mesi dopo l'inizio del campionato (e prima o poi bisognerà capire perché): Si batte come un leone nella mediana scaligera e dai suoi piedi parte l'azione del pari gialloblù al 19°. Ricicla tanti palloni per VELOSO e a metà del secondo tempo prova anche a dare a PICCOLI l'assist del 2 a 1 senza fortuna 7- (gli da il cambio HONGLA al 65°: Ammonito un paio di minuti dopo il suo ingresso in campo è subito condizionato e fa il 'compitino' senza sbagliare nulla né eccellere. Prima o poi uscirà dall'anonimato? 6)
  • VELOSO Senza ILIĆ (ma anche in coppia con lui) non è possibile attualmente prescindere dalle geometrie del capitano che tiene sempre dritta la barra anche in mezzo alla tempesta. Sfortunatissimo al 9° ad insaccare col fianco nella propria porta, alla fine del primo tempo prova anche ad impensierire TĂTĂRUȘANU. Al 56° mette sulla testa di PICCOLI un cioccolatine ma la cattiva sorte con la complicità della traversa nega al VERONA la gioia del vantaggio. All'81° si fa scappare TONALI che poi decide la gara ma non è aiutato da GÜNTER che si guarda bene dal chiudere come dovrebbe fare un centrale difensivo degno di questo nome. All'87° l'ultimo pericoloso pallone spedito nell'area avversaria 6-
  • DEPAOLI Chiamato in causa per l'assenza di DOIG sfodera un'altra prestazione convincente anche se, rispetto allo scozzese, ha meno gamba: Riesce ad infilarsi nelle pieghe della partita fuoriuscendone quando al limite per andare alla conclusione o di sponda per gli affondo di GÜNTER da anche una buona mano alla fase offensiva orfana pure di LAZOVIĆ. Suo il furbo assist di suola (manco avesse gli occhi dietro la testa) per il pari del centrale turco-tedesco al 19°. Tiene botta fino alla fine quando fa beccare un'ammonizione a HERNANDEZ e pochi minuti dopo chiama THIAW al muro provvidenziale 6,5
  • HRUSTIC Il suo sanguinoso al 9° apre un'autostrada al MILAN anche se il gol è da assegnare a VELOSO ma errori così non sono ammissibili. Al 17° spreca una buona ripartenza ignorando FARAONI che saliva libero alla sua destra. Si vede che è ancora lontano dall'essere integrato nelle giocate gialloblù che nel frattempo sono cambiate ancora col cambiare dell'allenatore ma deve sbrigarsi sennò diverrà presto inutile. In apertura di ripresa avrebbe una buona possibilità pescato da VERDI ma non è abbastanza freddo e spreca malamente. Toccato duro nella ricaduta da un contrasto aereo al 52° prova a rimanere in campo ma deve uscire dolorante: Speriamo non sia nulla di grave soprattutto in questo momentaccio 5+ (gli da il cambio PICCOLI al 54°: Sfortunatissimo su quel colpo di testa a due minuti dal suo ingresso poi però sbaglia malissimo un appoggio al 66° favorendo la ripartenza del MILAN e non è freddo in un altro paio di occasioni che poteva sfruttare meglio 6-)
  • VERDI Tignoso su TONALI al 6° quando conquista un corner ma si accende a sprazzi e nel primo tempo si vede pochino... Meglio nella ripresa quando in apertura consegna una gran palla a HRUSTIC sul lato destro e prova in tutti i modi ad accendere il VERONA salvo poi arrendersi anzitempo ad una condizione fisica non ancora al top 6 (gli da il cambio KALLON al 71°: Si vede poco, mette a referto un ammonizione per REBIĆ e poco altro 5,5)
  • HENRY A parte rendersi pericoloso sotto porta (che dovrebbe essere il minimo per un attaccante) si sbatte molto, difende al meglio un paio di palloni sul corner di destra e da questa sua tignosità nasce l'azione che porta al temporaneo pari gialloblù però... I discorsi sono quelli di sempre: Raramente riceve palloni alti e su quelli bassi la tecnica lo penalizza; prima o poi bisognerà pura cambiare modo di servirlo (o cambiare attaccante) 6- (gli da il cambio ĐURIĆ al 65°: Prova a sfondare più di quanto abbia fatto HENRY ma riesce solo a conquistare qualche corner in più, 5,5)
  • BOCCHETTI In una sola settimana (scarsa visto com'è andata) cambia volto ad una squadra che pareva a tratti imbolsita recuperando il vituperato spirito-HELLAS tanto invocato prima e dopo l'arrivo di CIOFFI: Il suo esordio da capo allenatore poteva anche valere un punto ma alla fine è fondamentale aver ritrovato quella garra e quella convinzione che potranno trascinare il VERONA alla quarta salvezza consecutiva in Serie A 7

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DICONO +   -   =

Mister BOCCHETTI «I ragazzi hanno fatto una partita straordinaria, hanno risposto alla grande facendo tutto quello che gli ho chiesto. Posso solo ringraziarli perché hanno dato tutto e sono fiducioso per il futuro, questa squadra giocando così può arrivare lontano. Intensità, pressing e sacrificio? Sono tutti fattori che ho visto in campo questa sera, anche perché c'era voglia di andare a contrasto e non perdere i duelli. Devo solo fare un applauso a questi ragazzi, devono continuare cosi. Ritrovato lo 'Spirito Hellas'? Sì, e credo che l'applauso a fine gara dei nostri tifosi testimoni tutto questo. Dobbiamo insistere su questa grinta e su questa cattiveria, con questo spirito di partite ne perderemo poche. Meritavamo un altro risultato, resta un po' di amaro in bocca anche perché abbiamo affrontato i campioni in carica» HellasVerona.it

Mister PIOLI tecnico del MILAN «Dentro questa partita c’erano tante motivazioni e soprattutto di trovare la terza vittoria consecutiva in campionato che non c’era ancora riuscito, la voglia di continuare a fare bene in trasferta. Sapevamo benissimo cosa avrebbe fatto Bocchetti, vuole continuare un percorso che il Verona conosce bene, quindi le posizioni erano quelle, anche se non pensavo giocasse Depaoli. Qualche errore l'hanno indotto loro con la pressione, qualche errore l'abbiamo commesso noi. Ma vincere queste partite difficili significa che stiamo crescendo a livello mentale» TGGialloBlu.Telenuovo.it

Koray GÜNTER al primo gol in gialloblù dopo 100 presenze ufficiali tagliate stasera coi rossoneri «Volevamo dimostrare che possiamo fare molto di più di quello che abbiamo fatto finora. Sono fiero della mia squadra e credo che, al di là del risultato, sia stata una bella partita in casa con la nostra tifoseria. Non dobbiamo dimenticare che abbiamo giocato contro i campioni d'Italia. Ho visto un buon gioco da parte della squadra, abbiamo sicuramente cose da migliorare facendo un passo per volta. L'obiettivo è quello di mostrare voglia, grinta, fame e sacrificio. Con un po' di fortuna il risultato poteva essere migliore, ma per oggi ci teniamo stretti la buona prestazione: dobbiamo andare avanti così perché questa è la strada giusta. Il mio primo gol in Serie A con il Verona nella partita numero 100 con questa maglia? Sì, penso che queste cose facciano la storia. Ieri mi sentivo di fare un gol oggi e così è stato. Sono contento per il mio primo gol e ogni volta che posso dare una mano alla mia squadra. Credo che abbia ancora tanto da migliorare e da recuperare per dare sicurezza sia con la palla che senza. E' stata una serata importante con la mia famiglia allo stadio a cui ho dedicato il gol» HellasVerona.it

Il match-winner Sandro TONALI ai microfoni di Dazn «Pesa tanto e lo sappiamo dalla stagione scorsa, questa vittoria ha un valore importante. Volevamo fare bene in trasferta come stiamo facendo, siamo felici che anche nelle partite no riusciamo a vincere. Se sapevo che dovevo uscire? No, non avevo visto. Forse è meglio così, siamo felicissimi per i nostri tifosi che ci danno una mano incredibile. Feeling col Verona? A maggio era diverso perchè eravamo nel rush scudetto però l'importanza di questa vittoria non è molto differente» TuttoMercatoWeb.com

Divock ORIGI attaccante del MILAN ai microfoni di Dazn «Bello dare una mano ai compagni, il Verona ha avuto grande cuore ma anche noi. Abbiamo dimostrato il nostro valore, di essere i campioni d’Italia. Come vivo l'alternanza con Giroud? Tutti quanti saranno importanti in questa stagione per aiutare la squadra» TuttoMercatoWeb.com

Il doppio ex PAZZINI ora opinionista per Dazn «Per il Milan era importante vincere, l’Hellas li ha messi sotto fino alla fine, giocando con coraggio e personalità. Il Milan non era brillantissimo, ma se vinci le partite anche quando sei così mandi un bel segnale alle altre squadre» TuttoMercatoWeb.com

Gianfranco ZIGONI intervistto da 'Il Foglio' «Sono sempre stato un po’ anarchico, tuttavia ho dei paletti: non accetto che un uomo faccia male a un altro uomo, infatti per me la guerra in Ucraina è inconcepibile. Una volta avevo anche una pistola e due fucili, ma dopo aver colpito un merlo e aver visto il suo sguardo mentre moriva, ho regalato tutto. Il sistema? Non mi piace né quello del calcio, né quello che governa il mondo. Ero spesso squalificato perché, dopo le partite ufficiali, ne cominciavo spesso un’altra contro gli arbitri. Come vorrei essere ricordato? Come una persona onesta. Da grande non sono diventato più forte di Pelè solo perché ho messo la mia libertà davanti ai sacrifici. Non ho ho mai amato il calcio fino in fondo, non si poteva mangiare, bere e passare le serate con gli amici. L’unico rimpianto che ho è non aver ripagato a dovere la passione dei miei tifosi, avrei potuto dar loro di più. Odio il calcio di oggi, i giocatori non hanno orgoglio e dignità mentre gli arbitri non sono tutti onesti come vogliono farci credere» CalcioHellas.it


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LE ALTRE DI A +   -   =

Nell'anticipo delle 15.00 ieri prima sconfitta per il MONZA di PALLADINO che ad Empoli ha ceduto di misura non riuscendo a battere un grandissimo VICARIO nonostante i numerosi tentativi.
Alle 18.00 il 'Derby della Mole' fra TORINO e JUVENTUS che ha visto i granata perdere di misura e un JURIĆ molto deluso e rassegnato nella conferenza stampa post gara.
In serata il SASSUOLO è passato per primo all'ex 'Atleti azzurri d'Italia' poi l'ATALANTA, con un 1-2 tra la fine del primo tempo e l'inizio del secondo, ha completato la rimonta.
Nel lunch-match di oggi 2 a 0 a Milano fra INTER e SALERNITANA.
Due pareggi nel pomeriggio tra LAZIO e UDINESE, finita 0 a 0 e a La Spezia dove la CREMONESE, in vantaggio dopo due minuti, ha subito la rimonta dei liguri in poco più di venti minuti salvo poi strappare il 2 a 2 finale grazie a PICKEL al primo centro in Serie A.
Fatica più del necessario il NAPOLI contro il BOLOGNA al 'Maradona' ma alla fine, grazie al 3 a 2 ai danni dei felsinei, infila la decima vittoria di fila e torna in testa alla classifica.
Domani alle 18.30 SAMPDORIA-ROMA e, alle 20.45, LECCE-FIORENTINA chiuderanno la giornata numero 10 della Serie A.



Highlights Primavera 1 TIM | Roma-Hellas Verona 1-0

ALTRE NEWS IN ALLEGATO +   -   =

#Primavera I ragazzi di mister PAGLIUCA, non ancora ufficializzato alla guida dell'Under 19 scaligera, cedono di misura alla ROMA in trasferta.



IN BREVE A PIÉ PAGINA +   -   =

VITA DA EX: Il dramma del 30enne Ezequiel CIRIGLIANO in carcere ormai da un paio di mesi per tentata rapina, parla la madre disperata 'Se resterà ancora in prigione, morirà lì dentro. Sono disperata, mio ​​figlio non è un criminale, se aveva un'arma non era per un atto criminale, ma per farsi del male...'.
Ivan JURIĆ abbattuto dopo il ko nel derby contro la JUVENTUS, era andato via per giocarsi l'Europa ma il patròn del TORINO s'è rivelato un nuovo SETTI: 'A gennaio non chiederò rinforzi, ho sempre preso due schiaffi e fatto tre passi indietro. Io ho sempre litigato, insistito, ho avuto scontri pazzeschi, anche a Verona come quando doveva arrivare Amrabat. Non chiederò nessuno, dedicherò tutta la mia energia sul campo di allenamento. Poi Torino non è come Verona, lì il decimo posto valeva lo scudetto. Mi dicevano: «Perché non sei felice, siamo decimi», ma io volevo andare in Europa. Io mi sento di non riuscire a dare a questi tifosi soddisfazione. Io da solo non riesco a fare quel passo, io mi chiedo come non ci riesca, sono molto critico con me stesso. Il mio ruolo è quello di valorizzare i giocatori per ottenere risultati. È il motivo per cui mi danno tanto, prendono giocatori che sembrano scarsi e diventano giocatori da 20 o 30 milioni.'



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