...Parola d'ordine: Svoltare! Dopo tre sconfitte consecutive e la sosta per le nazionali, il VERONA ritrova KALINIĆ, VIEIRA e COLLEY ma deve soprattutto ritrovare quell'atteggiamento che, fino al girone di ritorno, aveva fatto dell'HELLAS la difesa più forte della Serie A.
Contro un CAGLIARI col quarto peggior attacco, sesta peggior difesa, terzultimo e disperato ad una sola lunghezza dal TORINO (che però ha una partita da recuperare con la LAZIO) non sarà certo facile ma i gialloblù sono chiamati a reagire per dare un ancora senso a questo finale di campionato che li vede ormai lontani dall'Europa League ma al contempo ormai salvi e, forse, mentalmente già in vacanza.
La prima sfida in assoluto in massima serie è dell'Aprile 1969 e per l'HELLAS non vi fu scampo con la doppietta messa a segno da Gigi Rombo di TuonoRIVA, per trovare il primo pareggio strappato dagli scaligeri dobbiamo risalire al 29 aprile 1973, il presidente era Saveri GARONZI mentre in panchina guidava la squadra Giancarlo CADÈ e al cagliaritano GORI i gialloblù risposero con COZZI.
Nell'Aprile 1976 il primo successo dell'HELLAS in terra sarda: 2 a 0 griffato ROFFI a cui seguì l'autogol di FRANZOT.
Ad arbitrare la prossima sfida tra CAGLIARI e VERONA sarà il signor Daniele Doveri della sezione AIA di Roma 1.
QUI CAGLIARI
Qualcuno scrive che mister SEMPLICI, arrivato da poco più di un mese sulla panchina sarda dopo l'esonero di DI FRANCESCO, si giocherebbe già la panchina contro il VERONA nonostante le due iniziali vittorie con CROTONE e BOLOGNA, il prezioso pari a Genova con la SAMP, la sconfitta interna con la JUVENTUS (che ci può sempre stare) e, più di tutto, la sconfitta a La Spezia in quello che sulla carta doveva essere una dei crocevia-salvezza per i rossoblù isolani.
Stranezze di questo calcio che va sempre a 1000 all'ora senza riflettere sull'effettiva qualità della rosa prima di cacciare un allenatore...
Lavoro differenziato per SOTTIL, TRIPALDELLI, TRAMONI e CEPPITELLI, viva apprensione per il portiere della nazionale CRAGNO dopo che quattro membri dello staff azzurro e il difensore BONUCCI sono stati trovati positivi al Covid.
Possibile ballottaggio PAVOLETTI-SIMEONE per l'attacco anche se è il primo a godere maggiormente, al momento, dei favori del tecnico in coppia con JOAO PEDRO.
Probabile formazione
Fuori SOTTIL, TRIPALDELLI, TRAMONI e CEPPITELLI, CRAGNO convocato dopo l'esito negativo dell'ultimo tampone, con lui anche il nazionale MARIN, ZAPPA e WALUKIEWICZ.
3-5-2 con Cragno; Klavan-Godin-Rugani; Nandez-Marin-Duncan-Nainggolan-Lykogiannis; Joao Pedro-Pavoletti.
QUI VERONA
L'infermeria non si svuota e chi sperava nel ritorno di KALINIĆ (4 gol in 6 partite contro il CAGLIARI) è rimasto deluso dalle dichiarazioni di mister JURIĆ in conferenza stampa... Tutti ci aspettavamo di più anche in chiave realizzativa da parte del croato che invece, proprio sul più bello, s'è infortunato e dovrà saltare anche la prossima.
Anche VIEIRA e GÜNTER non saranno ancora convocabili mentre COLLEY dovrebbe andare almeno in panchina e, al solito, poco o nulla si sa dell'oggetto misterioso BENASSI, sedutosi in panchina il 20 Febbraio scorso nel 2 a 2 in trasferta col GENOA, prima di ritornare in infermeria senza ancora esordire.
La difesa riacquista MAGNANI quantomai necessario in questo momento in retroguardia.
Probabile formazione
3-4-2-1 con Silvestri; Lovato-Magnani-Ceccherini; Faraoni-Veloso-Tameze-Lazovic; Barak-Zaccagni; Lasagna.
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Mister SEMPLICI tecnico del CAGLIARI «In questi dieci giorni abbiamo cercato di migliorare i principi che avevo trasferito alla squadra al mio arrivo, con l’intenzione di fare partite con un piglio ancora più forte. Già da domani vorrei vedere una mentalità e un'idea precisa di gioco, contro un avversario che sta facendo un grande campionato. Rispettiamo l'Hellas, è una compagine di valore, che da anni lavora con lo stesso allenatore e grazie anche alla sua mentalità riesce a rendere la vita difficile agli avversari e a disputare ottime prove. Con i ragazzi abbiamo analizzato le loro caratteristiche: dobbiamo scendere in campo con un atteggiamento agguerrito, con la voglia di dimostrare quel che finora non siamo riusciti a far vedere. Mi aspetto una partita aggressiva e determinata da parte nostra. Per noi è una gara importantissima, sarà vitale portare a casa il risultato. Sicuramente c'è da migliorare l'aspetto offensivo, ma abbiamo lavorato su tutto il contesto di squadra. È importante metterci più determinazione, cattiveria sportiva, non solo sotto porta. L'aspetto fisico in questo finale di stagione sarà fondamentale. I ragazzi ce la stanno mettendo tutta, lavorano con entusiasmo, pur consapevoli di trovarsi in una situazione difficile. La corsa la facciamo su noi stessi. Il mio compito ora tirar fuori dai ragazzi tutta la rabbia. Il tempo per rimediare c'è ma allo stesso tempo le partite sono sempre meno, ogni gara deve essere affrontata come una finale, gettando il cuore oltre l'ostacolo.» CagliariCalcio.com
Mister JURIĆ «Nuovo campionato a Cagliari? Si, primo obiettivo è la salvezza. Quello che ho notato già da un po’ di tempo è il modo in cui prendiamo gol. C’è molta stanchezza mentale. Questa è la mia sensazione. Al di là della forza dell’Atalanta non siamo stati all’altezza. Piano della partita non è stato rispettato credo per la prima volta da quando sono qui. Da quando siamo insieme hanno ribaltato tutti i pronostici. Li ho sfondati a tutti i livelli. Fisico e mentale. Non voglio parlare di soldi. Ma se siamo la terz’ultima squadra come ingaggi e siamo noni siamo stati oltre ogni previsione. C’è stato chi ha dovuto sempre giocare. Io vi dico che sono molto soddisfatto ma anche molto preoccupato. Ma so che hanno dato tutto. Questi li ho spremuti fino all’osso. Era il momento di dare qualche scossa, ma non ci sianmo riusciti. La verità è che abbiamo sbagliato delle scelte. Io voglio finire molto bene. Voglio dieci finali. Voglio morire sul campo... Come si fa a togliere la stanchezza mentale? In queste due settimane ero molto combattuto. Deve scattare qualcosa dentro di loro. Ma voglio che si “brucino” il cervello adesso. Mi servono i tre quattro che ci sono mancati, quelli esperti, ma anche i giovani. Mercato? Non voglio saperne. Abbiamo fatto dei danni soprattutto all’inizio. Ma serve rispetto nei confronti del Verona. A me dà fastidio che tutti parlano. Allenatore di qua, allenatore di là, Zaccagni tutto fatto. Tutto fatto cosa? Non è fatto niente! Bisogna chiedere un rispetto diverso soprattutto lo deve chiedere i piani alti della nostra società. Sennò sembra che siamo qui così, per caso, in attesa di andare via. Cagliari che rischia? E’ proprio l’esempio di quanto sono stati bravi i miei ragazzi. Quando tu hai una serie di giocatori come il Cagliari sulla carta non c’è partita. E questo è merito della mia squadra. Loro si giocano la vita, ma per noi è un match-ball che non dobbiamo sbagliare. Cagliari è una grande squadra con grandi giocatori che per due anni di fila però non riesce a stare sopra come pareva. Mi aspetto una battaglia» TGGialloBlu.it
Stefano CAPOZUCCA Direttore Sportivo del CAGLIARI a L'Unione Sarda «Per la salvezza dobbiamo metterci tutta la rabbia che abbiamo in corpo, dobbiamo sputare sangue. Sono sicuro che ce la faremo: solo l'idea che qualcuno possa metterlo in discussione, mi fa andare su tutte le furie. Rappresentiamo un popolo intero, abbiamo un dovere verso di esso. Il Cagliari è molto più di una squadra di calcio, è come una Nazionale. In Sardegna anche chi non è appassionato di calcio è orgoglioso di avere il Cagliari in Serie A. Dobbiamo salvarci perché lo dobbiamo alla proprietà che ha fatto investimenti importanti e ha grandi idee anche per il futuro. Poi per orgoglio: la retrocessione sarebbe una macchia indelebile per campioni come i nostri. Dimostriamo chi siamo. La partita di sabato contro l'Hellas non è l'ultima spiaggia, ma bisogna vincere a tutti i costi. Come è possibile essere terz'ultimi con una squadra simile? Qualche problema c'è stato e c'è ancora, questo è evidente. Ma guardare indietro al passato non serve. Ci salveremo, giocando partita per partita: senza voler fare tabelle, con cinque vittorie possiamo farcela. E ce la faremo» CagliariCalcio.com
Il doppio ex Vittorio PUSCEDDU a 'TMW News' «Sono tifoso rossoblù ma l'Hellas è nel mio cuore e sta giocando molto bene con calciatori che hanno una quotazione elevata. Per il Cagliari sarà una gara fondamentale, da non sbagliare. Il cammino sarà duro, sono stati persi troppi punti nel girone d'andata. Non ci sono tantissime chance per l'andamento della squadra ma se inizia a giocare può fare male agli avversari. Quanto a Juric lo vedrei bene ancora sulla panchina del Verona, ha esperienza ma ancora non sufficiente a mio parere per guidare una big. Un altro anno in gialloblù gli farebbe solo bene» TuttoMercatoWeb.com
L'indimenticato Alberto 'Sandokan' MALESANI ai microfoni di 'Specchio' «So qual è stato il vero errore della mia carriera. Dopo il Parma ho deciso, per amore di Verona, di allenare l’Hellas. L’errore non fu solo la retrocessione di quell’anno, ma il fatto che nella vita non si deve mai tornare indietro. Me lo hanno detto diversi colleghi. Ho fatto una scelta sbagliata, avrei dovuto guardare avanti. E non avevo un procuratore. I miei sbagli sono stati questi, ma sono contento lo stesso» CalcioHellas.it
Martins Bolzan ADAILTON al 'Corriere di Verona' «Questa è un'altra grande stagione per il Verona e sono felice per la squadra e per Juric, di cui sono molto amico. Mi auguro rimanga, perchè voglio bene all'Hellas e a lui. Lui ha una visione ampia e completa nel fare calcio. Ed è tra gli innovatori della serie A» TuttoHellasVerona.it
Luca CEPPITELLI difensore del CAGLIARI a L'Unione Sarda «Siamo attrezzati per arrivare al nostro traguardo. Dovremmo aver chiuso con approcci sbagliati ed errori: abbiamo la forza per tirarci fuori da questa situazione. Il fatto che non indosso più la fascia di capitano non rappresenta un problema, sento addosso comunque la responsabilità di trasmettere ai più giovani i valori di questi colori... Con Di Francesco non siamo riusciti a trovare la quadratura per applicare la sua idea di calcio. Il pregio di Semplici è stato quello di saper cogliere i segnali dalla squadra e trasformarli, per farci rendere al meglio. Ha un carattere incisivo e infonde fiducia”» CalcioHellas.it
Panchina d'oro 2019-20: Secondo successo consecutivo per GASPERINI tecnico dell'ATALANTA ma meritatissimo secondo posto per mister JURIĆ dato per tutti come primo esonerato nella stagione scorsa e invece autore di un'esaltante campionato con una squadra costata, in proporzione, meno di tutte le altre...
CalcioMercato: Accordo VERONA-NAPOLI sulla base dei 10 milioni più bonus; questa a quanto scrive 'La Gazzetta dello Sport', la formula che porterebbe ZACCAGNI all'ombra del Vesuvio ma ora il club campano deve trovare l'accordo con Mattia piuttosto titubante dato il contemporaneo interesse del MILAN e nel frattempo, giacchè si trova 'in zona', insiste con SETTI anche per JURIĆ e BARAK; 'Supermercato Hellas' pronto al servizio! Venghino siorre e siorri... Anche da Firenze per il tecnico spalatino.
D'altra parte è praticamente impossibile 'blindare' i pezzi migliori che giustamente, dopo tanti sacrifici, avrebbero la possibilità di giocare per qualcosa di più e meglio di una semplice salvezza, obiettivo dal quale il club scaligero non sembra potresi discostare anche per il medio-lungo periodo.
Aprire un ciclo? Con la mentalità e le disponibilità dell'attuale (e a quanto ne sappiamo unica possibile) dirigenza la vedo gran dura.
Il Verona, messa quasi in archivio la salvezza, inizia a pensare alla prossima stagione. Diversi sono i giocatori - scrive oggi "L'Arena" - che saranno attenzionati in queste ultime dieci partite, in vista della squadra che disputerà la prossima stagione, la terza di fila in serie A. Sotto osservazione ci sono in primis Kalinic e Lasagna dai quali il club si attende una svolta sotto il profilo delle prestazioni mentre i vari Colley, Salcedo, Vieira, Benassi e Sturaro, faranno ritorno alle rispettive società di appartenenza. Da verificare, infine, la posizione di Ruegg, Ceccherini e Cetin. Il centrocampista elvetico, in particolare, laddove Faraoni rimanesse in gialloblù, potrebbe - secondo il giornale - essere dirottato in prestito da qualche parte.
Continua il pressing del Napoli su Mattia Zaccagni: a quanto infatti riportato da La Gazzetta dello Sport, i partenopei stanno portando avanti la trattativa per il classe ’95, il quale potrebbe approdare all’ombra del Vesuvio a prescindere dalla prossima guida tecnica della squadra.
Cristiano Giuntoli avrebbe anche raggiunto l’accordo con l’Hellas (una decina di milioni più bonus), ma mancherebbe ancora quello con il giocatore. Secondo i colleghi della Rosea, a renderlo titubante sarebbe il potenziale interesse del Milan, da cui non sarebbe però ancora giunta un’offerta.
Dall’ambiente azzurro comunque filtrano comunque ottimismo e la convinzione che alla fine l’affare si chiuderà, con Zac che in Campania andrebbe a guadagnare circa un milione a stagione (circa il doppio di quanto percepisce ora).
FONTE: CalcioHellas.it
29 MAR 2021 LA CHIMERA DEL CENTRO SPORTIVO
Nelle leggende antiche la chimera era un mostro con il corpo composto da vari animali. Nel linguaggio poi la parola ha preso il senso di qualcosa che esiste solo nella fantasia, nelle idee. Un’utopia.
A forza di parlarne il centro sportivo del Verona è diventato una sorta di mostro immaginario. Fin dagli albori dell’antichità, narrano le leggende, Setti ne parlava. Vorrei dotare il Verona di un centro sportivo, raccontava il presidente del Verona quasi dieci anni fa, era la primavera 2012, quando acquistò il Verona. E a più riprese la leggenda venne ripresa, riadattata a seconda delle necessità del momento e ributtata in pasto all’opinione pubblica.
Quando il dg Gardini lasciò la baracca in mezzo ad un campionato disastroso, qualcuno scrisse che la sua eredità era appunto il centro sportivo. Come se dopo due giorni partissero i lavori. Evidentemente un castello di sabbia. Pareva tutto fatto anche all’epoca dell’amministrazione Tosi quando Setti sparì dalla circolazione quando si trattò di mettere nero su bianco per convertire l’area del Forte Lugagnano. Cosa che fece incazzare oltremisura l’allora sindaco Tosi che si sentì preso in giro dopo essersi tanto speso per il progetto.
Nel frattempo, in attesa dell’inizio dei lavori, venne inaugurato almeno sei, sette volte l’antistadio. Ogni occasione era buona. La rete di protezione, le tribune, il campo in sintetico, il campo metà sintetico e metà naturale, gli spogliatoi. Nemmeno l’Arena ai tempi dei romani aveva avuto tante cerimonie di inaugurazione, taglio di nastri e feste gaudenti.
Poi venne il tempo di Vigasio. Per mesi o forse anni, abili suggeritori facevano trapelare notizie secondo le quali il Verona avrebbe costruito un centro sportivo da quelle parti. Un’area venne individuata, Setti veniva avvistato nelle nebbia invernale disperso nella pianura, alla ricerca del Graal, ma ancora una volta tutto svanì.
Ma la nostra chimera era destinata a rimanere viva nelle credenze popolari. Così si provò con il Payanini Center, l’esempio più eclatante per tutti coloro che vogliono costruire qualcosa che se hai la voglia di farlo e soprattutto i soldi, non serve sbandierare tanto la notizia. Basta farlo.
La famiglia Vittadello ha costruito quel gioiello per il rugby, proprio a ridosso dello stadio in mezzo alla città. Uno schiaffo ai quaquaraquà e alle chimere. In effetti Setti, accompagnato dall’allora fido Barresi, ha provato a intavolare una trattativa per acquistare l’impianto. Ma a quanto si sa, la cifra offerta è stata così bassa che quasi ha offeso la signora Vittadello. Che ha rifiutato e chiuso la trattativa. Insomma. non se n’è fatto più nulla.
Così ora Setti è sempre descritto come una specie di cavaliere errante, uomo che vaga tra le terre del veronese cercando l’occasione giusta da cogliere, l’attimo fuggente, il carpe diem, o se volete il centro di gravità permanente. Nel frattempo il glorioso “Centro sportivo Chimera” ancora non c’è.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Europei Under 21, Svizzera-Portogallo 0-3. Ruegg in campo 90’. Elvetici eliminati
marzo 31, 2021
Termina l’avventura agli Europei di categoria della nazionale svizzera dell’esterno dell’Hellas Verona, Kevin Ruegg. Gli elvetici sono stati battuti 3-0 dal Portogallo. Maglia da titolare e 90’ in campo per il gialloblù.
La società di Maurizio Setti ha trovato l’accordo col Comune di Verona per il rinnovo della convenzione dello stadio Bentegodi per la stagione 2021/22. Il club gialloblù, da quanto appreso da Hellas Live, ha accettato il piano di rientro pari a poco meno di 2 milioni di euro (12 rate, ndr) situazione debitoria in essere dal 2014.
Entro il 31 marzo l’Hellas Verona deve presentare la documentazione per la licenza UEFA.
FONTE: HellasLive.it
HELLAS VERONA di Redazione, 01/04/2021 9:44 Verona, arriva il momento di Kalinic
Kalinic, attaccante del Verona
Kalinic ha deluso. Ma non per colpa sua. La classe non si discute. E' il migliore attaccante del Verona. Il problema è che Juric non ha potuto lavorarci e inserirlo. Arrivato tardissimo, a campionato iniziato, Kalinic ha sempre lavorato di rincorsa. Ha cercato di portarsi al livello fisico dei compagni, ma sul più bello si è sempre fatto male. E quindi ha dovuto riprendere tutto da capo. Ora ha dieci partite ancora da giocare. E in queste dieci gare il Verona deve capire che affidabilità ha il giocatore croato. A Cagliari la prima chance. Conoscendo Juric è difficile che parta subito titolare. Ma è molto probabile la staffetta con Lasagna. Successivamente Juric avrà ancora l'occasione di farli giocare assieme, magari a gara in corso.
HELLAS VERONA di Redazione, 31/03/2021 16:49 Verona, quasi quattro milioni di euro di compensi agli agenti dei calciatori
Maurizio Setti
Costano quasi quattro milioni al Verona le commissioni agli agenti sportivi.
Il dato pubblicato dalla Figc mette in risalto quanto il calcio italiano ha versato agli agenti dei calciatori nel 2020. In totale 138.015.594,09 euro. Al primo posto tra le società italiane c'è la Juventus, seguita da Roma, Milan, Napoli e a sorpresa la Fiorentina. Nelle ultime posizioni Benevento, Crotone e Spezia, le tre neopromosse. Il Verona si piazza al 14° posto davanti a Genoa, Torino e Cagliari.
Ecco la classifica completa
1) JUVENTUS F.C. S.p.A. € 20.800.137,97
2) A.S. ROMA S.p.A. € 19.241.912,00
3) A.C. MILAN S.p.A. € 14.315.291,95
4) S.S.C. NAPOLI S.p.A. € 12.080.740,79
5) A.C.F. FIORENTINA S.p.A € 9.740.062,50
6) F.C. INTERNAZIONALE MILANO S.p.A. € 9.050.068,29
7) ATALANTA BERGAMASCA CALCIO S.p.A. € 6.004.805,00
La Fiorentina cerca un allenatore per la prossima stagione dopo l'addio di Prandelli e il ritorno (che sembra solo temporaneo) di Iachini. Sono tre i nomi sul taccuino del Ds Pradè: Gattuso, De Zerbi e Juric.
Commisso aveva già tentato la scorsa estate di portare in riva all'Arno il tecnico croato ma Juric aveva scelto di restare a Verona (anche perché non era del tutto convinto del progetto Viola).
"Juric? Ha finito con gli stessi punti di Iachini e nessuno mi assicurava che prendendo lui, non avrei dovuto mandare via lui a metà stagione" aveva detto il presidente americano della Fiorentina a novembre in un'intervista.
Non solo Zaccagni: ma anche Juric e Barak a cui si aggiungerebbe Rrahmani che è già lì da un anno.
Secondo la Gazzetta dello Sport di martedì, il Verona starebbe diventando una specie di succursale del Napoli.
Dopo aver chiuso l’acquisto di Zaccagni per 10 milioni ora Giuntoli, ds dei partenopei starebbe per dare l’assalto anche a Barak e naturalmente a Ivan Juric, il tecnico che ha costruito il miracolo veronese.
Notizie che allarmano i tifosi e che creano un senso di profondo disagio che certamente non fanno bene all’ambiente.
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 29/03/2021 9:33 Missione Juric: far crescere il Verona nel finale per mettere le basi della prossima stagione
Ivan Juric
Sabato si torna in campo. Il Verona ha perso le ultime tre partite, per fortuna non è un dramma, ma è chiaro che l'aria a Peschiera in queste settimane non è la solita.
Non è il caso di fare processi, piuttosto sarebbe un peccato vanificare tutto adesso. Il campionato gialloblù è stato straordinario, ogni punto è stato guadagnato, grandi favori arbitrali non ce ne sono stati e qualche colpo di fortuna è stato abbondantemente compensato da una marea di sfiga, basti pensare ai 16 legni colpiti fino ad oggi.
Diceva Juric fino a qualche settimana fa: “Per me questo Verona è appena al trenta per cento della sua crescita”. Il mister, rigoroso fino all'eccesso, lo ha detto anche per dare a se stesso un compito ben preciso: far migliorare questa squadra, farla giocare bene, meglio e ovviamente ottenere risultati.
Proprio nel momento in cui questo doveva avvenire, il Verona si è inceppato. Eppure il mercato di gennaio ha portato Lasagna, gli infortuni hanno dato una tregua, Juric può lavorare con più calma. L'allenatore ha cercato di guardare oltre il risultato e si è detto comunque soddisfatto del gioco, soprattutto dopo la partita di Sassuolo, ma tutti abbiamo la sensazione che quel sacro furore che animava la squadra facendola andare oltre i propri limiti si sia un po' spento.
Tutti insomma sono tornati nella normalità, un po' per appagamento, un po' per umana debolezza. E, come predica Juric da due anni, se tu non vai al 110 per cento sempre diventi una squadra battibile da tutti.
Ecco, da sabato contro il Cagliari, la missione di Juric è ritrovare quel Verona ossessivo, determinato, spietato, cattivo. Deve ritrovare Zaccagni in versione fuoriclasse, Silvestri uomo ragno, una difesa attenta e un attacco che finalmente segni qualche gol.
Come sanno i cuochi, dopo una cena buona e abbondante quello che ti ricordi di più è l'ultima pietanza, cioè il dessert. Ecco, Juric, il nostro masterchef, adesso ne deve preparare uno che sia all'altezza di tutte le portate precedenti.
FONTE: TGGialloBlu.it
PRIMO PIANO Verona, le basi di partenza del calciomercato che verrà
31/3 ALLE 10:00
di FRANCESCO GALVAGNI
per Tuttohellasverona.it
La stagione di Serie A volge ormai al termine e il calciomercato inizia a incombere nella testa di tutti i club. Per quanto riguarda il Verona, aleggia la sensazione che la sessione estiva possa ripetersi sulla falsariga di quella passata. La scorsa estate hanno salutato, garantendo un importante tesoretto, i vari Kumbulla, Rrahmani e Amrabat e oggi, come ieri, altri tre giocatori - Silvestri, Lovato e Zaccagni - sembrerebbero sul piede di partenza. Le plusvalenze si sa, nel calcio di oggi, in particolare ai tempi del Covid, soprattutto per i club della fascia borghese del campionato sono fondamentali. L'auspicio, però, è che la società possa compiere lo sforzo di resistere alle possibili offerte e trattenere almeno uno dei suoi gioielli, per dare un segnale di stabilità e lanciare anche un messaggio alle big del campionato.
Il punto di partenza sarà costituito poi dai riscatti di Dimarco e Ilić, due giocatori rivelatisi fondamentali nello scacchiere gialloblù. Se per il primo serviranno 6,5 milioni per l'acquisizione a titolo definitivo per il secondo l'ultima parola spetterà al Manchester City di Guardiola (10 milioni il diritto di riscatto del Verona, 20 per il contro-riscatto dei "Citizens"). Per il Verona, comunque, indipendentemente dall'esito delle due trattative, si tratterà di una vittoria, tecnica in un caso ed economica nell'altro. Rimane poi da sistemare la questione Veloso, in scadenza di contratto a fine stagione, sul quale sembra già essersi fatto avanti Lotito, in ottica Salernitana oppure Lazio. La palla torna in mano a Tony D'Amico, premiato quest'anno come "Miglior Direttore Sportivo 2019/2020", bravo a scovare talenti semi-sconosciuti e altrettanto abile nelle operazioni di prestito come è successo con Pessina e Verre nella stagione passata, e con Baràk, Magnani (entrambi in odore di riscatto) e Ceccherini in quella attualmente in corso.
Gian Piero Gasperini ha conquistato la panchina d'oro come miglior tecnico della serie A per la stagione 2019/2020. Per il tecnico dell'Atalanta si tratta del secondo successo di fila, dopo quello assegnatogli l'anno precedente. Al secondo posto si è piazzato il tecnico gialloblù Ivan Juric.
In serie B, invece, la panchina d'argento è andata a Filippo Inzaghi, tecnico del Benevento.
PRIMO PIANO Hellas, finale di stagione con un occhio rivolto verso il futuro
30/3 ALLE 10:00
di FRANCESCO GALVAGNI
per Tuttohellasverona.it
Dopo la sosta per le nazionali la Serie A tornerà in campo questo week-end. Al termine del campionato mancano soltanto dieci giornate. Per l'Hellas Verona di Ivan Juric la stagione si potrebbe definire come lo specchio di quella passata, la prima con il tecnico croato in panchina. Come lo scorso anno la parte iniziale del torneo ha messo in mostra una squadra capace di esaltarsi contro le grandi: si veda la doppia sfida con la Juventus, il match di San Siro contro il Milan dove il Verona è arrivato a pochi secondi dalla sua prima storica vittoria al "Meazza", e i piccoli capolavori realizzati contro Napoli in casa, Lazio e Atalanta in trasferta. Ma, come lo scorso anno, è poi arrivato un fisiologico calo nel finale, che ha forse evidenziato come l'Hellas non sia ancora pronto per tentare l'assalto definitivo all'Europa.
Ora in casa gialloblù è ora di guardare al futuro, e il primo passo deve sicuramente coincidere con la riconferma di Juric in panchina. Il tecnico di Spalato in queste due stagioni a Verona è riuscito a dare alla squadra un'anima e un'identità ben precise, quelle di un gruppo forte che non molla un centimetro costringendo sempre l'avversario di turno a sudarsi i punti fino al 90'. Caratteristiche che erano mancate agli ultimi Hellas di Serie A (stagioni 2017-2018 e 2015-2016). Su Ivan Juric sono uscite voci di interesse di piazze più blasonate, quali Napoli e Fiorentina, dove però l'ex Genoa e Crotone non godrebbe lontanamente dell'autonomia decisionale e gestionale che Verona gli riesce a garantire.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
2 APRILE 2021 #CagliariVerona: le statistiche
Scopri i numeri, le statistiche e le curiosità fornite da Opta Sports di Cagliari-Hellas Verona, 29a giornata della Serie A TIM 2020/21, in programma sabato 3 aprile (ore 15) alla 'Sardegna Arena' di Cagliari.
I PRECEDENTI
- Si contano un totale di 31 precedenti tra Hellas Verona e Cagliari in Serie A per un bilancio finora di 12 successi per i gialloblù, 9 pareggi e 10 vittorie rossoblù.
- Il Verona ha vinto 7 delle ultime 11 sfide contro il Cagliari in Serie A (2 pareggi ed altrettante sconfitte completano il totale).
LE CURIOSITA'
-12 delle 15 partite tra Cagliari ed Hellas Verona giocate in casa dei rossoblù in Serie A sono arrivate nel girone di ritorno: i gialloblù si sono aggiudicati 2 delle ultime 3 (1 pareggio).
-L'Hellas Verona ha subìto 9 gol negli ultimi 30 minuti di gioco in questa Serie A; solo la Juventus ne ha subiti meno (8).
-Il Verona ha vinto 8 delle ultime 10 partite contro squadre che a inizio giornata occupavano le ultime tre posizioni della classifica. Completano il 'quadro' 2 pareggi.
FOCUS GIOCATORI
- Il Cagliari è la vittima preferita di Nikola Kalinić del Verona in Serie A (6 gol in altrettante sfide), inclusa la sua seconda ed ultima tripletta in campionato, risalente all’ottobre 2016 con la Fiorentina proprio in Sardegna.
- Kevin Lasagna ha segnato 2 reti contro il Cagliari in Serie A, l'ultima proprio in questo campionato, con la maglia dell'Udinese (20 dicembre).
- Marco Davide Faraoni è, con Juan Cuadrado, il difensore che in questo campionato ha fornito più assist (6).
- A segno nell'ultima trasferta contro il Sassuolo, Federico Dimarco ha preso parte a 7 reti in questo campionato (4 gol, 3 assist), il 58% delle sue partecipazioni totali nella sua carriera in Serie A (7/12).
ALLENATORI
-Leonardo Semplici e Ivan Jurić si sono affrontati 2 volte da allenatori in Serie A, ottenendo un successo per parte.
2 APRILE 2021 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda/Peschiera - Nella vigilia di Cagliari-Verona si è tenuta, in tarda mattinata, una seduta di allenamento con le seguenti attività: riscaldamento incentrato sull’attivazione con esercizi tecnici, lavoro tattico.
1 APRILE 2021 Sporting Center ‘Paradiso’: report allenamento
Castelnuovo del Garda/Peschiera – È proseguita oggi - giovedì 1 aprile - la preparazione dei gialloblù al match di sabato, vigilia di Pasqua, alla ‘Sardegna Arena’ (ore 15), contro il Cagliari, match valido per la 29esima giornata della Serie A TIM, decima del girone di ritorno.
Allo Sporting Center ‘Paradiso’ si è svolta, nel pomeriggio, una seduta di allenamento con le seguenti attività: riscaldamento incentrato sull’attivazione, esercitazione sul possesso-palla, lavoro tattico e partita a campo e minutaggio ridotti.
31 MARZO 2021 Sporting Center ‘Paradiso’: report allenamento
Castelnuovo del Garda/Peschiera – È proseguita oggi - mercoledì 31 marzo - la preparazione dei gialloblù al match di sabato, 3 aprile, vigilia di Pasqua, alla ‘Sardegna Arena’ (ore 15), contro il Cagliari, match valido per la 29esima giornata della Serie A TIM, decima del girone di ritorno.
Allo Sporting Center ‘Paradiso’ si è svolta, nel pomeriggio, una seduta di allenamento con le seguenti attività: palestra (lavoro incentrato sulla forza, arti superiori e inferiori), tecnica dinamica e esercitazione tattica.
30 MARZO 2021 Sporting Center ‘Paradiso’: report allenamento
Castelnuovo del Garda/Peschiera – Dopo due giorni di riposo, è ripresa oggi - martedì 30 marzo - la preparazione dei gialloblù al match di sabato, 3 aprile, vigilia di Pasqua, alla ‘Sardegna Arena’ (ore 15), contro il Cagliari, match valido per la 29esima giornata della Serie A TIM, decima del girone di ritorno.
Allo Sporting Center ‘Paradiso’ si è svolta, nel pomeriggio, una seduta di allenamento con le seguenti attività: riscaldamento incentrato sulla attivazione, esercitazioni sul possesso-palla e partite a tema, a campo ridotto.
FONTE: HellasVerona.it
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Infortunio Kumbulla, lesione al menisco per il difensore della Roma: stagione finita La stagione di Marash Kumbulla è finita: il difensore della Roma era rientrato anzitempo dal suo impegno con l’Albania e gli esami approfonditi a cui è stato sottoposto nella Capitale hanno evidenziato una lesione al menisco per il centrale difensivo giallorosso. Un’altra tegola per il reparto difensivo romanista, già in emergenza.
29 MARZO 2021 16:37 di Vito Lamorte
Brutte notizie per la Roma e per Paulo Fonseca in vista del finale di stagione, che vede i giallorossi impegnati nella corsa per il quarto posto e nei quarti di finale di Europa League con l'Ajax. Il club capitolino non potrà contare su Marash Kumbulla, che è rientrato anzitempo dagli impegni con la nazionale albanese per un infortunio al ginocchio e gli esami cui si è sottoposto in Italia hanno evidenziato una lesione al menisco. Per il centrale difensivo giallorosso la stagione è finita. L'ex calciatore dell'Hellas Verona verrà curato con una terapia conservativa e la situazione verrà monitorata la situazione per capire come muoversi: purtroppo non è da escludere l'intervento.
Il calciatore classe 2000 si è fatto male durante Andorra-Albania, quando ha sentito una fitta al ginocchio destro mentre rincorreva un avversario ma ha ha finito regolarmente la partita e soltanto il mattino dopo si è reso conto della gravità della situazione. Queste le parole pronunciate da Marash Kumbulla ieri al rientro a Roma riportate da Tuttomercatoweb: "Come sto? Vediamo, non lo so. È successo nel secondo tempo, ho sentito qualcosa ma ero caldo e sono riuscito a finire la partita. Poi negli spogliatoi l’ho sentito" [...]
FONTE: FanPage.it
A due mesi circa dalla chiusura del mercato di gennaio si possono tirare già le somme sull’andamento dei rinforzi invernali per le 20 squadre di Serie B. A partire da quei giocatori arrivati per cambiare il corso della stagione e inseguire gli obiettivi che ogni club si è prefissato per la seconda parte di stagione. Fra chi ha avuto un impatto positivo, chi meno e anche chi ancora non è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante con il nuovo club.
Antonio Di Gaudio al Chievo: Non facile incidere dopo una prima parte di stagione in cui non si è mai visto il campo. L’esterno d’attacco finora ha trovato una maglia da titolare solo in un’occasione, contro il Lecce a metà marzo, per il resto tanti spezzoni di gara per dare il cambio ai compagni sulle due corsie esterne – ha giocato sia a destra sia a sinistra – e anche da seconda punta contro il Vicenza, gara che lo ha visto protagonista di un assist. La pausa potrebbe venire in soccorso dell’ex Hellas per fargli raggiungere la forma dei compagni ed essere decisivo nell’ultima fase della stagione e dimostrare di essere ancora capace di fare la differenza in questa categoria.
Nome: Antonio Di Gaudio
Presenze: 8
Gol: 0
Assist: 1
Punti a Partita: 0,88
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Arrivato a ottobre in prestito dal Verona, Nicolò Casale è diventato un pilastro della difesa a 4 dell’allenatore che lo aveva già avuto a Venezia. Una settimana dopo il primo gol in carriera, si racconta a tutto campo
Il primo gol tra i professionisti se l’era immaginato molto diverso da com’è stato. “Pensavo più a un colpo di testa su calcio d’angolo. Invece ero rimasto in zona dopo una punizione mossa corta e su ribattuta l’ho fatto di sinistro…”. A 23 anni, Nicolò Casale, difensore centrale dell’Empoli, ha tolto lo zero dalla casella dei gol segnati in carriera. “Me ne avevano già annullati un paio negli anni scorsi. Ora c’è da decidere come pagarlo in spogliatoio”. Lì dentro intanto, sabato 20 marzo, è stata una mezza festa.
Perché l’inedito mancino di Casale è valso la vittoria sull’Entella e ha allungato a 24 la striscia di risultati utili consecutivi. E ciò che conta di più sono il primato della serie B e gli otto punti sulla terza a otto giornate dalla fine: “È lunga ancora, ma i risultati sono il frutto di come lavoriamo. Non c’è mai stato un allenamento più blando da ottobre a oggi. Chi perde le partitelle in settimana, va a casa arrabbiato. C’è competizione e spirito di squadra. Niente gruppetti, niente divi. Siamo molto vecchio stile: tanto spogliatoio, poche chat. Sudore e risate: del resto quando hai gente tipo Sabelli, La Mantia e Bandinelli come fai a non ridere…”.
DIONISI, ANNO SECONDO: “COSTRUIRE E CREDERCI”
Sentimenti da alta classifica, un cammino quasi senza macchie. L’Empoli non perde da Halloween, quando giocò per due giorni nella nebbia di Venezia. Sullo stesso campo dove Nicolò è stato lanciato da Alessio Dionisi, suo allenatore oggi come ieri: erano insieme al Venezia nella scorsa stagione e si sono ritrovati di nuovo a ottobre. In prestito dal Verona, con diritto di riscatto e controriscatto: “Quando mi ha chiamato per raggiungerlo a Empoli, non ci ho dovuto pensare neanche un secondo. Già l’anno scorso mi fece capire con i fatti che credeva in me. Mi mise in campo da titolare già alla sesta contro il Pisa, da terzino. Poi per una testata fortuita dovetti uscire e saltai qualche partita. Ma ebbi un’altra occasione poco dopo e da lì ho avuto sempre continuità”.
Nella fuga verso la serie A dell’Empoli, c’è la mano di Dionisi e del suo collaudato 4-3-1-2, ma anche le 19 presenze del suo fidato centrale difensivo. “Col suo gioco mi trovo benissimo perché i centrali hanno modo di toccare tante volte il pallone. Siamo i primi interessati nella costruzione, così come gli attaccanti sono i primi a farsi il mazzo per proteggerci. Il segreto alla fine è lì”.
PER TUTTI ‘DINO’: “È COLPA DI DE CENCO…”
Primi per gol subiti – solo 24 – e secondi per gol segnati – 53 - dietro al Lecce. Una bella cavalcata, come quella di Nicolò. O “Dino”, con relativa emoticon. Ormai lo chiamano tutti così: “È ‘colpa’ di Caio De Cenco, mio compagno quando giocavo al Südtirol in serie C. Stavamo facendo un torello e ha iniziato a dirmi che mi muovevo tipo T-Rex. Diceva che gli ricordavo un dinosauro per come correvo e per la testa. Quando sono arrivato a Venezia si era già sparso il soprannome. Ora pure gli amici con cui sono cresciuto in provincia di Verona mi chiamano così. Secondo me ci sta, ti dico la verità”.
VALENTINA E… BATMAN
Chi non lo chiama così è Valentina, la sua ragazza da poco più di un anno. “Abbiamo un rapporto bellissimo. Ci siamo messi insieme poco prima del lockdown. È partito da un like su Instagram e dopo poco eravamo una coppia. Non litighiamo mai, lei si occupa di pubblicità per Mediaset. È sensibile, intelligente e poi fa una carbonara da urlo”. Per lei è Nicolò “solo quelle poche volte che si arrabbia” e ogni tanto è Batman, “perché dice che un po’ glielo ricordo come valori: il bravo ragazzo che si batte per migliorare il mondo”. Un bel salto dal Jurassic Park degli spogliatoi di Empoli, “una città in cui è difficile non trovarsi bene: peccato non poterla vivere a pieno, ma il calore della gente lo percepisci anche solo andando a fare la spesa. Sto benissimo qui ed è anche meglio di come me l’aspettavo”.
FAMIGLIA E NONNO GIANCARLO: “SAREBBE ORGOGLIOSO”
Vita di provincia. Genuina, come la sua infanzia in provincia di Verona. Prima a Negrar e poi a Pescantina. Lì vivono ancora mamma, papà e sua sorella quattordicenne. “Mio padre ha provato a giocare poi un po’ di problemi fisici lo hanno costretto a prendere altre strade. Anche per questo mi ha spesso messo in guardia dai rischi di questa carriera ma sono contento di avere insistito e adesso gioco nel suo stesso ruolo”.
E se ce l’ha fatta, è anche grazie a un nonno che oggi non c’è più ma solo fisicamente: “Prima delle partite chiedo sempre aiuto a nonno Giancarlo. Mi portava sempre nei campi dietro casa a giocare, trattandomi come un piccolo principe. Mi ha sempre spronato affinché seguissi il cuore e i sogni. Porto il numero 16 perché è il giorno della sua morte, oltre a quello di nascita di mia sorella. Da lassù credo che sia fiero di quello che sto facendo”.
E magari sarebbe anche contento di un nipotino che non usa la playstation e che mostra una maturità maggiore dei suoi 23 anni. Uno che se non facesse il calciatore, vorrebbe fare il private banker. “Sì, è un mondo che mi affascina quello della gestione dei patrimoni. Ma meglio il calcio”. Il mondo in cui sta raccogliendo quel che ha seminato: a settembre la prima presenza con l’Under 21, a marzo il primo gol da professionista. Adesso ha otto partite per aggiungere un’altra prima volta. Per mettere piede finalmente dove nonno Giancarlo lo ha sempre spronato ad arrivare.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
L’Ascoli Calcio 1898 FC S.p.A. comunica di aver acquisito le prestazioni sportive di Fabrizio Cacciatore. Nato a Torino l’8 ottobre 1986, Cacciatore va a rinforzare il reparto difensivo bianconero nel rush finale di stagione. Si tratta di un innesto di assoluta esperienza, vantando nel curriculum 179 presenze in Serie A con le maglie di Sampdoria, Verona, Chievo e Cagliari, 113 in B con Triestina, Siena, Varese e Verona.
A Fabrizio, che vestirà la maglia n. 29, il benvenuto del Club bianconero.
FONTE: AscoliCalcio1898.it
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Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
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Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.