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...Atene piange e Sparta non ride di certo: A Verona acque agitatissime dopo le durissime dichiarazioni di JURIĆ nel pre VERONA-SAMPDORIA 'Basta plusvalenze o me ne vado' (sperando intendesse di reinvestire una giusta parte delle inevitabili plusvalenze a cui una squadra come quella dell'HELLAS deve necessariamente mirare senza per questo svuotarla di tutti i valori per ripartire ogni anno da zero e cercare al contempo di creare una solida base di giocatori di proprietà) seguite dalla penosa prestazione offerta dai suoi ragazzi contro i blucerchiati.
Dall'altra parte una proprietà, quella gigliata, che ha investito decine di milioni nelle ultime due stagioni raccogliendo meno dell'HELLAS ed essendo a soli 3 punti dalla zona retrocessione dopo vari esoneri che hanno alla fine portato l'ex PRANDELLI a sedere sulla panchina viola.
La prossima trasferta al 'Franchi' sarà di quelle roventi con i padroni di casa praticamente già obbligati a vincere ed i gialloblù chiamati al subitaneo riscatto dopo il bagno d'umiltà che devono aver subito dai colleghi di Genova arrivati al Bentegodi concreti, pragmatici e sicuri del fatto loro: Per dirla in breve sono stati i sampdoriani a 'rubare in casa dei ladri' nel senso che hanno giocato come il VERONA ha fatto di solito contro gli altri; arrivando sempre per primi sulle seconde palle (come non ha mancato di sottolineare FARAONI nel dopogara), correndo di più e meglio e colpendo in contropiede nelle uniche vere due occasioni avute.
E l'HELLAS? A mio avviso tutto l'ambiente è tornato un po' con i piedi per terra (cosa di per sé affatto salutare) e ha capito quanto erano vere le parole del mister quando diceva che l'unico obiettivo rimane la salvezza, che per l'Europa le favorite sono altre, che se i gialloblù non vanno a 1000 sono facile preda di chiunque (con tutto il rispetto per la SAMP che ha giocato ottimamente sulla giornata no del VERONA e con un budget di squadra, è meglio ricordarlo ancora una volta, decisamente superiore)...
Ecco, speriamo che a tornare con i piedi per terra siano stati soprattutto giocatori di JURIĆ, quelli magari distratti da qualche voce di mercato di troppo, quelli che forse dopo tre partite in Serie A si sentivano già dei campioni o credevano che la vittoria arrivasse di diritto dopo gli esaltanti successi ottenuti a Bergamo e a Roma: È necessario un totale reset e, da parte dei giocatori, di ritrovare in fretta quella fame che ha fatto dell'HELLAS la sorpresa del campionato o la sorpresa.... Sarà già terminata! E sarà anche ora di porre fine a queste recriminazioni a distanza tra JURIĆ, che ogni tanto sconfina nel campo del presidente e SETTI che non rispetta i patti intercorsi con un tecnico (legittimamente ambizioso) e, da 'sborone' qual'è, cala pure l'asso addossandogli tutte le responsabilità: Non è così che si costruiscono le solide basi che dovrebbero mantenere l'HELLAS in massima serie e sperabilmente farlo crescere sulle proprie gambe ammesso (e ndi certo non certo concesso) che sia questo il fine ultimo della proprietà.
Precedenti
33 i precedenti totali (in Serie A e Serie B) all'Artemio Franchi tra FIORENTINA e VERONA, fortissimo e storico gemellaggio tra le opposte tifoserie, 19 le vittorie viola, 9 i pareggi e 5 i successi scaligeri.
Campo che rimane quindi tradizionalmente ostico quello viola nonostante il pareggio ottenuto sul fil di lana dai padroni di casa nell'ultimo match il 12 Luglio scorso (nel quale patròn Rocco COMMISSO si innamorò definitivamente di AMRABAT, che ancora rimpiangiamo da queste parti ma che a Firenze non hanno ancora visto, e forse anche di JURIĆ, aldilà delle dichiarazioni che sono seguite da parte del magnate italo americano sull'iniziale permanenza di IACHINI sostituito poi da PRANDELLI entrambi fra l'altro, con un passato importante in gialloblù) e la clamorosa vittoria del 28 Gennaio 2018 con un sonante 4 a 1 che probabilmente salvò la panchina di PECCHIA ma non la stagione dell'HELLAS purtroppo...
1 a 1 nel 2016 in Toscana, vittoria di misura nel 2015 grazie al primo gol in Serie A di Mounir OBBADI e le incredibili parate di RAFAEL che bloccò pure un rigore a DIAMANTI.
Prima di allora da segnalare il pirotecnico 4 a 3 a favore dei padroni di casa nel 2013-14.
Pareggio nella prima sfida in assoluto tra le due compagini a Firenze il 13 aprile 1958 (1 a 1 griffato DEL VECCHIO per i gialloblù e LOJACONO per i gigliati) mentre la prima vittoria arrivò per i padroni di casa 10 anni più tardi quando le due squadre si reincrociarono dopo lungo tempo In Serie A.
È del 25 Settembre 1977 la prima vittoria esterna scaligera con i gol di MASCETTI e BUSATTA.
Ad arbitrare la prossima sfida sarà il signor Francesco Forneau della sezione AIA di Roma 1.
Radiografia del Gol gialloblù 2020-21 | ||||
Giocatore | Coppa | Campionato | Totale | |
BARÁK | 0 | 3 | 3 | |
ZACCAGNI | 0 | 3 | 3 | |
FAVILLI | 0 | 2 | 2 | |
LAZOVIĆ | 0 | 1 | 1 | |
VELOSO | 0 | 1 | 1 | |
TAMÈZE | 0 | 1 | 1 | |
ILIĆ | 1 | 0 | 1 | |
SALCEDO | 1 | 0 | 1 | |
VIEIRA | 1 | 0 | 1 | |
COLLEY | 1 | 0 | 1 |
QUI FIRENZE
Dopo l'1 a 1 col SASSUOLO per la FIORENTINA è continuato il ritiro 'punitivo' in albergo dopo le recenti magre in campionato mentre il campione francese RIBERY, in accordo coi suoi compagni e mister PRANDELLI, ha potuto tornare a casa in famiglia.
Convocati
Fuori DUNCAN ed il fresco ex EYSSERIC.
Amrabat, Barreca, Biraghi, Bonaventura, Caceres, Callejon, Castrovilli, Cutrone, Igor, Dragowski, Kouame, Krastev, Lirola, Quarta, Milenkovic, Montiel, Pezzella, Pulgar, Ribery, Saponara, Terracciano, B. Valero, Venuti, Vlahovic.
Probabile formazione
L'ex più recente è il rimpiantissimo AMRABAT alla prima da avversario contro l'HELLAS, ma in difesa troviamo anche CÁCERES oltre a PRANDELLI a dirigere in panchina che allenò la squadra scaligera dal 1998 al 2000 ai tempi di PASTORELLO.
3-5-2 con Dragowski; Milenkovic-Pezzella-Caceres; Lirola-Bonaventura-Amrabat-Castrovilli-Biraghi; Vlahovic-Ribery.
QUI VERONA
BARÁK espulso nei minuti finali nell'infrasettimanale di Mercoledì non ci sarà, CECCHERINI è per forza in dubbio dopo essere uscito per un problema al polpaccio destro ma pare non sia nulla di particolarmente grave.
Attacco praticamente azzerato: A KALINIĆ e FAVILLI ancora ai box per infortunio si è aggiunto anche DI CARMINE per cui JURIĆ sarà costretto ad inventare tutto ancora una volta: Sarà TAMÈZE il falso nove o darà una chance in quella posizione a uno tra SALCEDO e COLLEY scalando l'altro sulla trequarti?
Convocati
1 Silvestri, 3 Dimarco, 4 Veloso, 5 Faraoni, 6 Lovato, 8 Lazovic, 9 Salcedo, 13 Udogie, 14 Ilić, 15 Cetin, 17 Ceccherini, 19 Rüegg, 20 Zaccagni, 21 Günter, 22 Berardi, 23 Magnani, 25 Pandur, 27 Dawidowicz, 36 Amione, 45 Yeboah, 61 Tameze, 72 Danzi, 90 Colley, 99 Bertini
Probabile formazione
Fuori anche VIEIRA e ovviamente BENASSI (che potrebbe rimanere definitivamente a Firenze dopo essere tornato a curarsi la), in difesa dovrebbe rientrare MAGNANI, mentre l'infortunio di DI CARMINE apre a diversi scenari dalla mediana in su a seconda delle scelte del mister.
Per parte mia auspico il ritorno di ILIĆ e TAMÈZE a centrocampo per lasciare un po' di respiro a VELOSO (apparso poco lucido nell'ultima partita).
3-5-2 con Silvestri; Dawidowicz-Magnani-Ceccherini; Faraoni-Tameze-Ilic-Dimarco; Colley-Zaccagni; Salcedo.
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DICONO + - =
Mister PRANDELLI tecnico della FIORENTINA«Dobbiamo dare continuità, l’altra sera abbiamo disputato una buona partita, contro una squadra molto temibile. Lo spirito, l’atteggiamento, la voglia di essere in partita, c’era un bel clima ed una bella energia, che dovremo avere anche domani. Non volevamo perdere contro il Sassuolo, volevamo lottare su ogni pallone. Quando abbiamo preso palla abbiamo avuto buone opportunità: dobbiamo continuare così. Il Verona? L’Hellas preoccupa molte squadre ed anche siamo preoccupati. E’ una squadra che ha sposato in toto le idee del proprio allenatore. Rischiano qualcosa, ma sono sfacciati e verticali per far male agli avversari. Mentalità che mi piace, lavorano molto fisicamente in settimana. Juric è entrato nella testa dei giocatori. Il futuro del calcio andrà indirizzato su questa mentalità. Loro giocano allo stesso modo in casa e fuori. Dovremo stare attenti alle loro ripartenze, dovremo lottare pallone su pallone. Amrabat? Sofyan non vorrei mai vederlo senza le caratteristiche che ha. Ogni calciatore deve migliorare gli aspetti che non conosce tatticamente. Io adesso non gli creo tante turbative, me lo tengo così.» Fiorentina.it
Mister JURIĆ riparte dall'ultima, brutta sconfitta contro la SAMP «...Non c'è stata stanchezza, abbiamo dato il massimo e gli altri hanno prevalso. Ma non c'è stata stanchezza, sono andati al massimo. Non so quanto abbiamo recuperato, oggi faremo un allenamentino e andremo più sulle sensazioni. Non è facile così, speri di recuperare mentalmente e fisicamente. Se ci saranno molti cambi? Si è fatto male anche Di Carmine, Barak sarà fuori per squalifica. Vedremo anche per Ceccherini, stando attenti a qualche giocatore che so che fa fatica a recuperare in partite ravvicinate... È così da inizio anno: o ci mancano o devono entrare in forma. In attacco ci è rimasto davvero poco. Dove voglio portare il Verona? Dall'inizio dell'anno, nel momento in cui ho visto la squadra e tutte le problematiche che abbiamo avuto, legate a Benassi e Kalinic ad esempio, ho pensato che se questa squadra dovesse salvarsi otterrebbe un risultato stupendo. Questa è la realtà, sarebbe un successo importante. Cosa mi aspetto dalle prossime due gare? Mi auguro nessuno si faccia male, perché i nostri motori non sono quelli delle grandi squadre. Dobbiamo sempre andare oltre il limite: qualcuno regge, qualcun altro meno. Spero di far bene, che la squadra si esprima bene. Lazovic? I giocatori non sono delle macchine. Anche questo si mette in preventivo quando inizi una stagione così. Questi ragazzi sono stati spremuti dall'anno scorso, e lui ha avuto tante problematiche. L'anno scorso sapevamo che nelle difficoltà quattro o cinque cose importanti te le poteva fare: adesso non ci riesce, ma deve avere grande fiducia in sé stesso e tornare ai livelli dello scorso anno... Se dà fastidio che qualcuno abbia storto il naso dopo la sconfitta con la Samp? Il calcio è chiaro, mica dico che abbiamo giocato bene. Abbiamo giocato male, dopo il vantaggio loro hanno legittimato. Penso di essere stato sempre coerente: ai tifosi e a voi non è chiaro. Abbiamo giocato male ed è normale non essere felici. Poi che io abbia tutto chiaro e qualcuno no, è un problema loro. Se, con tutte le problematiche che abbiamo avuto, ci salviamo, facciamo un risultato strepitoso. E questo non esclude niente, ma finora i ragazzi hanno fatto meglio dell'anno scorso come potenzialità: io li devo abbracciare ogni mattina quando li vedo. Non è un problema criticare, quando si fa male si critica. L'importante è avere chiaro quale sia il punto di partenza. Bisogna essere realisti, con ottimismo, non illudersi. Non è questione di essere paraculo: quando affrontiamo le squadre che sono sotto di noi, se guardiamo come vengono fatte le cose, non siamo ai loro livelli. Questo significa che tutto deve sempre funzionare al massimo per competere con tutti. La Samp ci ha messo in grande difficoltà? Hanno battezzato una fascia dove andare a pressare e non avevamo le capacità tecnico-tattiche per fare meglio. L'anno scorso abbiamo affrontato tante squadre che hanno preparato la partita allo stesso modo e non è stato un problema, perché le qualità dei giocatori erano diverse e li portavamo ad essere bassi. La Samp ha vinto sul nostro, rinunciando a giocare da dietro e hanno prevalso su questo, anche se nel primo tempo saremmo potuti andare in vantaggio noi Non è come l'anno scorso: io non penso di aver mai ripetuto la stessa formazione. Non so quando recuperano tutti, quando ti metti a lavorare, se riusciremo ad alzare il livello come credo. L'altro giorno la mancanza di qualità era ovvia, al di là del campo non perfetto. In altre partite si è visto un po' di meno. L'anno scorso abbiamo fatto il salto di qualità con SPAL, Lecce e Genoa: partite con squadre con le quali ci ritenevamo alla pari e nelle quali abbiamo stradominato. Noi li abbiamo ammazzati, e io avevo la sensazione che fossimo forti. Con le grandi facemmo grandi prestazioni, ma con altre qualità. Con Lazio e Juve invece giocammo da grandi contro le grandi, non solo col pressing, ma dominando anche il possesso. In questo momento non ho ancora questa sensazione, ma stiamo lavorando per essere pronti a tutto» TuttoMercatoWeb.com
Il presidente SETTI intervistato da Sky poco prima della gara «Sono soddisfattissimo e sarei bugiardo a dire il contrario, per essere arrivati dove siamo non credo sia fortuna, quanto il lavoro del mister e della società. La salvezza passa da questo agonismo. Le parole di Juric? Non ci ho parlato ma lo conosco e purtroppo o per fortuna è così, a volte si lascia trascinare. Sopravviviamo nel modo giusto grazie alle plusvalenze, e credo sia d’accordo con noi: la questione è l’onestà di cosa diciamo e dei programmi, e su quello sono tranquillo. La catena è molto corta tra me, lui e il direttore: il momento è particolare, noi non siamo un club grande e dobbiamo fare con le nostre forze. Abbiamo un rapporto libero e sincero, e ci sta che a volte possa andare oltre. Mi auguro che questo periodo possa aiutarlo a maturare per certe situazioni“» AlfredoPedulla.com
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VITA DA EX: Parla l'agente di BORINI: 'Nessun rifiuto al Verona, il suo desiderio era tornare in Inghilterra'
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