RECAP & IMPRESSIONI
Ritmi blandi ancora una volta, la partenza scaligera di stasera è simile a quella di Domenica all'Olimpico. Il VERONA non sembra avere molte idee, JURIĆ scambia BARÁK con VELOSO a metà del primo tempo ma senza risultati anche se la gara rimane in sostanziale equilibrio.
I gialloblù lasciano però troppo campo alle iniziative della SAMP che infatti passa in vantaggio con l'HELLAS bassissimo e DAWIDOWICZ che rinvia come peggio non poteva proprio sui piedi di EKDAL: Lo svedese pesca anche un jolly dalla distanza ma è un jolly ampiamente annunciato e gli scaligeri rientrano negli spogliatoi sotto di un gol al termine del primo tempo.
La ripresa comincia più o meno sui ritmi del primo tempo con un VERONA praticamente irriconoscibile sul piano dell'aggressività, al 61° JURIĆ prova a dare la scossa con un triplo cambio che vede entrare TAMÈZE, RÜEGG e COLLEY ed in effetti la mossa, anche se tardiva, da i suoi frutti col rigore conquistato dallo svizzero (alla seconda presenza in gialloblù) e trasformato da ZACCAGNI.
Nell'ultima mezz'ora i blucerchiati controllano agevolmente l'HELLAS che, d'altra parte, non fa molto altro se non mettere troppa rabbia nel finale quando BARÁK viene espulso.
Ci risiamo! Un'altra gara dove gli scaligeri potevano imprimere un colpo d'ala e invece subiscono il secondo ko casalingo in campionato.
Come col SASSUOLO i tre punti vanno all'avversario con la deludentissima differenza che stavolta il VERONA infila la peggiore prestazione della stagione e viene giustamente battuto.
Come continua a predicare il mister, se il suo HELLAS non va a 1000 diventa una squadra debole e prevedibile e stasera i suoi calano non una ma tre marce e non mettono mai in campo il dinamismo e l'aggressività che fin qui ne hanno contraddistinto il cammino: All'Olimpico i gialloblù avevano concesso il primo tempo ai più quotati avversari (che da parte loro si erano volentieri 'accomodati' sul ritmo essendo reduci dalle fatiche in Champions League) ma nel secondo avevano martellato i biancazzurri conquistando una meritata vittoria, stasera al contrario il VERONA non s'è mai svegliato dando vita ad una prestazione a tratti irritante per l'atteggiamento di sufficienza tenuto concedendo agli avversari una vittoria quasi senza colpo ferire.
L'unica cosa da salvare in questa giornata sono i tanti pareggi ottenuti dalle vicine in classifica che rimangono ancora dietro o comunque nei pressi.
Gara pessima da parte di DAWIDOWICZ, LAZOVIĆ e DI CARMINE ma se possibile ancora peggiore per LOVATO che davvero non ne ha imbroccata una e regala, con possesso palla a favore, a VERRE il coast-to-coast decisivo.
LA PARTITA
Impossibile spesso prevedere le mosse tattiche di JURIĆ e anche stavolta, tanto per cambiare, l'11 scelto dal mister sorprende non poco: In difesa LOVATO e MAGNANI fanno spazio al rientrante CECCHERINI e a FARAONI mentre sulla trequarti è confermato SALCEDO in tandem con ZACCAGNI mentre BARÁK scalerà in mediana a dar manforte a VELOSO. Al centro dell'attacco nuova chance per DI CARMINE nel 3-4-2-1 che vede anche DAWIDOWICZ al centro dietro e la coppia DIMARCO-LAZOVIĆ ad agire sulle esterne.
Tutto quasi come da previsioni per il 4-4-1-1 di mister RANIERI che lascia inizialmente capitan QUAGLIARELLA seduto in panca e da una chance a LA GUMINA come unica punta centrale supportato qualche metro più dietro dal fresco ex VERRE sulla trequarti.
A centrocampo il posto dello squalificato THORSBY è assegnato a SILVA, con EKDAL al suo fianco e JANKTO con DAMSGAARD sulle fasce mentre in difesa TONELLI e COLLEY saranno i centrali con AUGELLO e l'altro ex FERRARI a fare i terzini.
Si parte agli ordini del signor Riccardo Ros della sezione AIA di Pordenone.
RITMI BLANDI, PARTITA BRUTTA
19° VERRE in ritardo su CECCHERINI, ammonito l'ex gialloblù.
23° Tiro-Cross di ZACCAGNI respinto da AUDERO in tuffo ad uscire.
24° Palla-Gol SAMPDORIA con LA GUMINA che incorna un calcio d'angolo, SILVESTRI con riflesso felino alza sulla traversa.
29° TONELLI 'zappa' ZACCAGNI, il signor Ros estrae un altro cartellino giallo per un giocatore doriano.
35° Rimpallo favorevole per BARÁK a tre metri dalla porta, Antonìn tira ma è subito murato da AUDERO in uscita.
38° CECCHERINI esce acciaccato al polpaccio destro, entra LOVATO.
40° ZACCAGNI in veloce verticale su DIMARCO, pronto il cross dalla mancina sul primo palo dove AUDERO anticipa DI CARMINE in tre tempi.
SAMP AVANTI SUL FINIRE DEL PRIMO TEMPO
41° Gran gol di EKDAL dalla distanza: DAWIDOWICZ rinvia corto sui piedi dello svedese che ci prova dai 25 metri, palla che rimbalza prima di castigare SILVESTRI nell'angolino destro!
47° Dopo due minuti di recupero il signor Ros manda tutti negli spogliatoi.
IL VERONA PARTE MEGLIO MA SI SPEGNE SUBITO
49° Buona verticale di SALCEDO per DI CARMINE che in area perde nettamente la sportellata decisiva con TONELLI: Palla sul fondo per la rimessa ospite.
50° DAMSGAARD dai 25 metri controlla e scarica di destro: Palla sopra la traversa.
53° FARAONI calcia dal limite, palla deviata sul fondo.
VERRE! 2 A 0 SAMP
54° LOVATO in area avversaria sbaglia l'appoggio a DIMARCO sugli sviluppi del corner a favore, palla intercettata da FERRARI che lancia lungo per la ripartenza fulminea di VERRE, Valerio s'accentra dalla fascia destra, entra in area, si beve con una finta LAZOVIĆ e in anticipo su FARAONI castiga SILVESTRI per la seconda volta! Tutto molto bello da parte blucerchiata ma dov'è l'ardore agonistico dell'HELLAS stasera?
57° Fallo tattico di FARAONI, ammonizione anche per il terzino gialloblù.
JURIĆ MISCHIA LE CARTE, IL VERONA LA RIAPRE
61° Triplo cambio HELLAS: VELOSO per TAMÈZE, LAZOVIĆ per RÜEGG e DI CARMINE per COLLEY.
65° VELOSO mette in area un calcio di punizione, tiro debole di SALCEDO fermato senza problemi da AUDERO.
69° ZACCAGNI sfugge a FERRARI sulla sinistra, palla sul fondo per SALCEDO che la mette in mezzo dove COLLEY fa velo per l'accorrente RÜEGG abbattuto da DAMSGAARD al momento del tiro. Ammonizione per DAMSGAARDVERRE esce sostituito da RAMIREZ. Alla battuta del penalty va ZACCAGNI che spiazza AUDERO sulla sinistra.
75° Altro cambio SAMP: Esce JANKTO entra LERIS.
LA SAMP CONTROLLA AGEVOLMENTE NEL FINALE
77° SALCEDO da tergo su LERIS: Cartellino giallo per Eddie.
80° Altra palla persa da LOVATO in uscita, LERIS appoggia a RAMIREZ che dal limite cerca l'incrocio ma la spedisce alta sul fondo.
88° Ultimo cambio HELLAS: DAWIDOWICZ fa spazio a GÜNTER.
90° Fallo tattico di SILVA su BARÁK, Ros lo ammonisce.
91° ZACCAGNI con un traversone teso, AUDERO devia sul fondo.
ROSSO PER BARÁK
93° LA GUMINA difende palla vicino al corner sinistro, BARÁK prova a recuperare velocemente ma calpesta il ginocchio dell'avversario e il VAR lo inchioda: Cartellino rosso per il calciatore ceco che salterà la prossima trasferta al Franchi.
96° Il signor Ros termina la gara, una passeggiata per la DORIA!
VOTI
SILVESTRI Bravissimo al 24° su LA GUMINA prende due gol sui quali non può mettere pezza a causa degli erroracci dei compagni, 6
FARAONI Viene sacrificato come terzo in difesa dove fa quello che può ma è sprecato. Buona occasione dal limite al 53°, ammonito al 57° per un fallo tattico ben speso: 6
DAWIDOWICZ Rinvio pessimo che al 41°, sui piedi di EKDAL, costa lo svantaggio dell'HELLAS. Liscio clamoroso sul rinvio al 64° e per fortuna LA GUMINA non ne approfitta: 4,5 (gli da il cambio GÜNTER all'88°: Non giudicabile)
CECCHERINI Buona prova come al solito ma deve abbandonare anzitempo per una contrattura, 6 (gli da il cambio LOVATO al 38°: Un fallo appena entrato, una palla sanguinosa consegnata agli avversari per un pericoloso contropiede al 52°. Altra palla persa al limite dell'area avversaria che costa lo 0 a 2 al 54° e all'80° se la fa soffiare ancora ma RAMIREZ non ne approfitta. Il peggiore in campo: 4)
LAZOVIĆ Brutto errore in imbucata per FARAONI al 28°; quattro minuti dopo entra in area da destra a cercare ZACCAGNI sul secondo palo ma ancora una volta sbaglia misura. Al 54° è inutile anche come ultimo baluardo su VERRE che quasi lo mette a sedere: 4,5 (gli da il cambio RÜEGG al 61°: Alla seconda presenza in gialloblù dal campionato svizzero è puntuale nell'inserimento prima che DAMSGAARD lo abbatta in area: 6,5)
BARÁK Non fa male in coppia con VELOSO a centrocampo e fornisce una certa qualità nelle giocate anche quando entra TAMEZE ma perchè quella stupidata nel finale con un rosso (strameritato) che gli farà saltare la prossima a Firenze in un momento molto delicato per i gialloblù a corto di centrocampisti di livello... 5
VELOSO Non combina mai nulla nemmeno quando JURIC prova a switcharlo con BARAK sul centrosinistra, mai in partita: 5 (gli da il cambio TAMÈZE al 61°: Cerca di portare fisicità e un pizzico di dinamismo in più in mediana ma è troppo tardi per incidere, 6)
DIMARCO Sulla sinistra in coppia con ZACCAGNI non fornisce la consueta efficacia e perdipiù è impreciso nei (pochi) cross che mette: 5,5
SALCEDO Buona verticale al 49° per DI CARMINE ma niente altro: La squadra non lo aiuta ma anche lui non ha di certo il piglio giusto, 5
ZACCAGNI Suo lo spunto che porta al penalty del VERONA che poi si incarica di realizzare in maniera impeccabile: 6,5
DI CARMINE Cicca in area al 22° su un rimpallo favorevole a seguito della battuta del calcio di punizione di DIMARCO. Al 40° non pare dare il massimo per dar fastidio a AUDERO. Al 49° Non sfrutta la buona verticale di SALCEDO e in area perde nettamente la sportellata decisiva con TONELLI: Tra i peggiori! 4,5 (gli da il cambio COLLEY al 61°: Il velo per RUEGG al 69° è notevole... 6)
JURIĆ Stasera probabilmente non mette in campo la migliore formazione (perchè DAWIDOWICZ invece di MAGNANI? Perchè non riproporre ILIĆ al posto di un annebbiato VELOSO?) ma è sfortunato nel perdere per l'ennesima volta CECCHERINI. Da la sveglia col triplo cambio al 61° ma ormai è troppo tardi. Ero sicuro che al termine del primo tempo avrebbe ringalluzzito i suoi e invece il VERONA si ripresenta in campo spento, come nella prima parte di gara: 5,5
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Mister JURIĆ «Una battuta d'arresto che ci può stare? Nelle ultime partite abbiamo fatto benissimo, cambiando tanto e adattandoci con successo a seconda delle situazioni. Oggi i ragazzi hanno dato tutto, ma non abbiamo visto il miglior Verona. Nel primo tempo ce la siamo giocata alla pari con la Sampdoria, mentre nella ripresa loro hanno prevalso. Ora servono lavoro, umiltà e concentrazione. Mi dispiace anche per l'episodio dell'espulsione di Baràk, perdiamo un giocatore importante. Se c'è consapevolezza del valore e degli obiettivi della squadra? Dobbiamo ringraziare tutti i ragazzi, perché ultimamente hanno disputato partite memorabili, ma c'è ancora tanto da lavorare. A loro voglio dire di continuare a lavorare con umiltà e serenità, perché sono un'ottima squadra. Le prossime sfide contro Fiorentina e Inter? Lo spirito giusto, quello che ci ha portato fino a qui, non si deve mai perdere. Adesso prepariamo al meglio i prossimi incontri, mantenendo la serenità e lo spirito giusto per proseguire al meglio sulla nostra strada» HellasVerona.it
Mister RANIERI tecnico della SAMPDORIA «Vittoria meritata, contro un buonissimo Verona. Una squadra che corre, pressa ed è determinata: quindi dà ancora più valore a quello che abbiamo fatto. Nelle ultime avevamo ottenuto un pari a Torino e poi due sconfitte per 2-1. La prestazione c’era sempre stata, ci mancavano solo i punti. Stavolta sono arrivati e sono molto contento. Andiamo sempre a cento all’ora, ma alcune volte siamo fin troppo generosi: corriamo perfino di più, ma lo facciamo male. Stavolta invece lo abbiamo fatto bene. Questa è la vittoria di un gruppo stupendo, che lavora e lotta e che ha portato la Sampdoria alla salvezza il campionato scorso. Lo ripeto: è la vittoria di chi si è salvato un anno fa con spirito di sacrificio, aiutandosi l’un l’altro» Sampdoria.it
Juric
Ranieri
Marco Davide FARAONI «La sconfitta di oggi? È un passo falso nel grande percorso che stiamo facendo, ma non ci deve demoralizzare. Gli avversari, spesso, vengono qui con grande rispetto della nostra squadra e con l’intento di non lasciarci esprimere al meglio il nostro gioco. Oggi la Sampdoria ha fatto una grande pressione sin dai primi minuti, arrivando spesso per prima sulle seconde palle e giocando di ripartenza sui nostri errori: ne abbiamo commessi due e proprio in quelle occasioni ci hanno colpiti. La sconfitta di oggi però non ci deve far dimenticare quelle che sono le nostre qualità: un gruppo forte, sano, di ragazzi che lavorano bene giorno dopo giorno. Dobbiamo guardare avanti continuando quanto di buono stiamo facendo, dando il massimo sia in settimana che in ogni match. Se ripartiremo con lo stesso spirito? Assolutamente sì. Scenderemo in campo sempre per portare a casa dei punti preziosi per il nostro obiettivo: la salvezza. Ne abbiamo fatti 19 in 12 partite, non ci si può rimproverare nulla. Già dalla prossima sfida di sabato contro la Fiorentina, ripartiremo con grande serenità e con lo stesso spirito che ci ha contraddistinto in questo avvio di stagione. Ci sono tante sfide da affrontare e la strada è lunga, e proprio per questo non dobbiamo mollare di un centimetro» HellasVerona.it
Albin EKDAL autore di una rasoiata magnifica per il primo gol blucerchiato «Ho visto una grande Sampdoria, una squadra che ha giocato per 90 minuti meritando la vittoria. Ci volevano i tre punti e nient’altroe e li abbiamo ottenuti. Ora abbiamo subito un’altra partita sabato e dobbiamo prepararci. Era venuta l’ora di vincere, dopo sei partite eravamo convinti di poterlo fare qui. Ho fatto un bel gol e spero di farne altri perché non ne faccio molti. Dobbiamo essere concentrati fino alla fine, come lo siamo stati qui a Verona; perché se giochiamo così così siamo una bella squadra. Non basta giocare un tempo» Sampdoria.it
Gol dell'ex e gol pesante per Valerio VERRE che di fatto la chiude dopo un'ora «Ne faccio pochi ma questo lo ricorderò a lungo... Gincana magica stasera? L’importante è la prestazione della squadra, sono tre punti meritati. Venivamo da buone prestazioni, ma con qualche blackout. Oggi, specie nel primo tempo, la concentrazione è stata massima. Il primo quarto d’ora era fondamentale e poi andare in al riposo in vantaggio è stato fondamentale. Il gol ha aiutato i compagni e questo è l’importante. Non importa se sia bello o brutto. Li posso anche fare brutti, purché servano alla Samp. Una dedica? Vorrei dedicare questa vittoria ai nostri tifosi» Sampdoria.it
Negli anticipi di ieri: Pareggio a reti inviolate tra UDINESE e CROTONE mentre è finito 1 a 1 in Campania la sfida tra BENEVENTO e LAZIO che vedeva opporsi in panchina i fratelli INZAGHI.
1 a 1 anche nel big-match delle 18:45 allo Stadium di Torino fra JUVENTUS e ATALANTA dove al gol di CHIESA ha risposto FREULER.
2 a 2 in SPEZIA-BOLOGNA e GENOA-MILAN, 1 a 1 al Franchi tra la FIORENTINA (prossima avversaria dell'HELLAS) e il SASSUOLO, pari con gli occhiali tra PARMA e CAGLIARI.
All'INTER l'altro big match della giornata contro il NAPOLI grazie al calcio di rigore trasformato da LUKAKU.
Domani alle 20:45 il posticipo fra ROMA e TORINO all'Olimpico.
Calciomercato: Cinque presenze da titolare in Serie A e ora tutti top club italiani sono su LOVATO: Pare che SETTI abbia già messo le cose in chiaro e, per sedersi ad un tavolo a discutere del difensore arrivato dal PADOVA in Serie C a circa un milione, sembra ne voglia 20. Cifra importante ma non dimentichiamo che Matteo è un classe 2000; MILAN (in testa) con INTER, JUVENTUS, ROMA e NAPOLI ci pensano ma il VERONA, al contrario dello scorso anno, può permettersi di aspettare la definitiva esplosione del ragazo... A meno che non arrivi la cifra monstre.
Discorso diverso per ZACCAGNI, in scadenza nel 2022, che non pare abbia fretta di rinnovare e si sente pronto per il grande salto: Il VERONA potrebbe decidere di venderlo già a Gennaio per non perderlo a zero (o quasi) dopo... Il NAPOLI sembra aver bruciato le tappe per il fantasista entrato recentemente nel giro della Nazionale e abbia già incontrato il procuratore di Mattia.
Altro giocatore molto ambito sembra essere SILVESTRI che, con un ingaggio 'modesto' ed un'età non più verde, potrebbe fare al caso di molte big in Italia tra cui la ROMA (su tutte) e l'INTER.
Infine JURIĆ, il maggior fautore della sorpresa VERONA, non può che venire investito dalle varie sirene di mercato sia in Serie A che all'estero, non foss'altro per le plusvalenze che ha creato nella passata stagione e quanto sta ottenendo in questa nonostante gli abbiano tolto quattro pezzi da 90 come PESSINA, KUMBULLA, RRAHMANI e AMRABAT.
Serie A Verona Verona-Sampdoria 1-2, Sir Ranieri beffa Juric: i gialloblu cadono al Bentegodi
mercoledì 16 Dicembre 2020 - Ore 22:41 - Autore: Giulio Pavan
VERONA – Non tutte le ciambelle escono con il buco, e il Verona, dopo il capolavoro con la Lazio, viene beffato 2-0 dalla Sampdoria. Primo tempo combattuto con i gialloblu che trovano la prima palla gol al 35′: Barack vince una serie di rimpalli, si trova a tu per tu con Audero, ma il portiere sampdoriano esce e blocca la palla. L’azione dell’Hellas sveglia la Samp e al 41′ Ekdal tira dalla distanza e batte Silvestri per il vantaggio blucerchiato. La ripresa si apre nel segno della squadra di Ranieri che al 54′ trova il raddoppio con Verre che si lancia in contropiede e con un destro potente e preciso batte Silvestri; a questo punto la partita sembra ormai decisa ma al 69′ Ruegg viene atterrato in area e l’arbitro concede un penalty che Zaccagni non sbaglia e il Verona accorcia le distanze. I ragazzi di Juric non riescono però nel forcing finale ed è invece la Samp che all’85’ spreca la possibilità del tris: Leris ruba palla a Lovato e serve Ramirez che al momento del tiro calcia il pallone sopra la traversa. Il Verona chiude in dieci per l’espulsione di Barack al 94′ colpevole di aver atterrato La Gumina.
HELLAS VERONA-SAMPDORIA 1-2
Marcatori: 41′ pt Ekdal (0-1), 9′ st Verre (0-2), 25′ st Zaccagni (1-2)
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Faraoni, Dawidowicz (dal 43′ st Günter), Ceccherini (dal 38′ pt Lovato); Lazović (dal 17′ st Rüegg), Barák, Veloso (dal 17′ st Tameze), Dimarco; Salcedo, Zaccagni; Di Carmine (dal 17′ st Colley)
A disposizione: Berardi, Pandur, Udogie, Ilić, Çetin, Magnani, Danzi
All.: Ivan Jurić
Arbitro: Riccardo Ros (Sez. AIA Pordenone)
Assistenti: Alessandro Giallatini (Sez. AIA Roma 2), Pietro Dei Giudici (Sez. AIA Latina)
NOTE. Ammonizioni: Verre, Tonelli, Faraoni, Damsgaard, Salcedo, Silva Espulsione: dal 49′ st Baràk
FONTE: TrivenetoGoal.it
SPORT Sampdoria, notte da sogno a Verona: Ekdal e Verre firmano l'1-2
Nel momento più difficile, i blucerchiati trovano un successo scacciacrisi
di steris
mercoledì 16 dicembre 2020
GENOVA - La Sampdoria scaccia le ombre, torna a vincere a Verona dove non si imponeva dal 3-0 del 6 marzo 2016, risale in classifica e ottiene un successo che accantona i malumori legati al caso Candreva. L'uno-due di Ekdal e Verre è micidiale, ma gran parte del risultato è merito di Audero che in un paio di occasioni evita il vantaggio veronese e salva la sua porta nel recupero finale, il rigore di Zaccagni mette pepe al finale ma la Sampdoria resiste e porta a casa la vittoria.
Nella serata più difficile, Ranieri ottiene dai suoi la prova di carattere che si aspettava e riconquista i tre punti che mancavano dal 24 ottobre, data del trionfo di Bergamo. Una squadra praticamente identica a quella dello scorso anno rialza la testa e consente a Ranieri di pianificare un campionato diverso da quello che la serie senza vittorie sembrava adombrare. Adesso sabato a Marassi arriva il Crotone, occasione buona per staccarsi definitivamente dalla zona allarme.
La partita comincia all'insegna della diffidenza reciproca, le due squadre sono molto coperte. Al 12' la Sampdoria conquista una punizione dai 25 metri ma l'esito è negativo, Al 24' La Gumina su azione d'angolo sfiora il gol ma Silvestri sventa. Al 31' Lazovic cerca invano la porta con un tiro da lontano. Ancora Lazovic al 34' fa tutto bene sulla destra, si accentra sul sinistro ma sbaglia la misura del cross per Zaccagni.
Al 35' Audero salva su Barak, con una provvidenziale uscita bassa dopo che il veronese si era presentato solo davsnti al portiere doriano. Al 40' ancora Audero salva i suoi con una parata in due tempi su Di Marco, imbeccato da Zaccagni. La Sampdoria passa al 41', con un missile di Ekdal che da 25 metri supera Silvestri con un destro imprendibile.
Dopo l'intervallo, al 51' ancora la Sampdoria si fa pericolosa con Damsgaard, ma il pallone finisce alto. Arriva il raddoppio e lo firma Verre al 54': Contropiede nato da un angolo per l'Hellas, Ferrari ruba palla e lancia Verre in campo aperto: il fantasista stringe da destra, salta Lazovic che non vuole commettere fallo rigore e batte Silvestri di sinistro a giro. Sembra fatta per il Doria ma al 69' Ruegg, costringendo Damsgaard al fallo in area, si guadagna un rigore che Zaccagni trasforma: distanze dimezzate e la gara torna in bilico. Fra il fallo e la trasformazione Ranieri richiama Verre per Ramirez, come poco dopo farà per Jankto a favore di Léris. All'80' Ramirez si divora il 3-1 calciando alto dopo un contropiede rapidissimo. I veronesi vorrebbero completare la rimonta ma le forze non sono sufficienti, la Sampdoria controlla, non corre rischi e si rilancia in contropiede. All'89' Léris sbaglia la misura di un assist per La Gumina, vanificando un contropiede interessante. Quindi Silva prende l'ammonizione per fermare Barak. Prodigioso Audero al 91', nel deviare sul fondo un insidioso tiro cross di Zaccagni. I nervi saltano a Barak che rifila un colpo al ginocchio a La Gumina già a terra: rosso per il veronese. Finisce qui.
NOTE: espulso Barak al 94' per comportamento violento. Ammoniti Verre, Tonelli, Faraoni, Damsgaard, Salcedo, Silva.
FONTE: PrimoCanale.it
Vittoria importante per i blucerchiati che, senza numerosi big, portano a casa i tre punti dalla difficile trasferta di Verona. Per la Sampdoria in rete Verre e Ekdal, per il Verona, invece, Zaccagni
VERONA – Terza sconfitta in campionato per il Verona che, dopo aver battuto la Lazio nel precedente turno, esce senza punti dal Bentegodi. La Samp di Ranieri, invece, dopo essere stata sconfitta dal Napoli ha trovato nuovamente la vittoria grazie alle reti di Verre ed Ekdal. Nei minuti finali del primo tempo a portare in vantaggio gli ospiti è proprio la grande rete di Ekdal che con un destro in controbalzo dal limite mette la palla nell’angolino basso. Ad inizio ripresa Verre, al termine di una corsa di 60 metri in contropiede, salta Lazovic e supera Silvestri con un bel sinistro portando il risultato sul due a zero. Zaccagni al 70′, dagli 11 metri, accorcia le distanza dando speranza al Verona. Nel finale Barak, colpevole di un brutto fallo, viene espulso dall’arbitro Ros
FONTE: CalcioMagazine.net
Moviola Verona Sampdoria: l’episodio chiave del match
L’episodio chiave del match valido per la 12ª giornata di Serie A 2020/21: moviola Verona Sampdoria
Di Redazione CalcioNews24 - 16 Dicembre 2020
L’episodio chiave della moviola del match tra Verona e Sampdoria, valido per la 12ª giornata della Serie A 2020/21. Dirige la sfida l’arbitro Ros.
L’EPISODIO CHIAVE DEL MATCH
69′ Rigore per il Verona – Damsgaard spinge da dietro Ruegg, che viene nettamente sbilanciato al momento del tiro: non ci sono dubbi, l’arbitro Ros indica il dischetto
Pagelle Verona Sampdoria: follia Barak, Ekdal in cattedra VOTI
I top e flop e i voti ai protagonisti del match valido per la 12ª giornata di Serie A 2020/21: pagelle Verona Sampdoria
Di Alessio Eremita - 16 Dicembre 2020
Anche il sito Tuttosport.it commenta la sconfitta interna patita dal Verona contro la Sampdoria. Questo l'analisi: "Il Verona, reduce dal successo a Roma sulla Lazio, è battuto in casa 2-1 dalla Sampdoria. Al Bentegodi i blucerchiati sorprendono gli scaligeri di Juric a cavallo della pausa: al 41’ Ekdal batte Silvestri con un gran destro da fuori, al 54’ Verre raddoppia a conclusione di una veloce ripartenza della formazione di Ranieri. Il Verona torna in partita al 70' grazie a un rigore trasformato da Zaccagni e concesso per atterramento di Damsgaard ai danni nel nuovo entrato Ruegg. La Samp resiste e vince 2-1."
Moviola Verona Sampdoria: l’episodio chiave del match
L’episodio chiave del match valido per la 12ª giornata di Serie A 2020/21: moviola Verona Sampdoria
Di Redazione CalcioNews24 - 16 Dicembre 2020
L’episodio chiave della moviola del match tra Verona e Sampdoria, valido per la 12ª giornata della Serie A 2020/21. Dirige la sfida l’arbitro Ros.
L’EPISODIO CHIAVE DEL MATCH
69′ Rigore per il Verona – Damsgaard spinge da dietro Ruegg, che viene nettamente sbilanciato al momento del tiro: non ci sono dubbi, l’arbitro Ros indica il dischetto
17 DIC 2020 JURIC, SETTI E L’EQUILIBRIO CHE NON SI TROVA
Ci sta di perdere una partita, soprattutto dopo essere andati oltre i propri limiti e dopo aver tirato la carretta come ha fatto il Verona in questi primi mesi di campionato. La gara con la Samp è stata un evidente incidente di percorso che ha ribadito, se mai ce ne fosse bisogno, che Juric ha straragione quando invoca un Verona che vada sempre al massimo dei giri, pena il ritorno alla normalità, se non peggio. E così ribadiamo ancora una volta il concetto se non fosse chiaro a tutti: è grazie allo straordinario lavoro di questo allenatore che ci siamo scordati della pena vissuta prima ed è sempre grazie a lui che la società, prima francamente allo sbando, ha preso una strada nuovamente logica e razionale.
Va detto e ricordato anche che Juric non è arrivato a Verona per caso. Lo ha voluto Setti, imponendolo alla piazza che invocava a gran voce la permanenza di Aglietti che aveva compiuto il miracolo di riportare il Verona in serie A, dopo la disgraziata gestione di Fabio Grosso. Il coraggio del presidente in quel momento va riconosciuto anche da chi non ha mai lesinato critiche come il sottoscritto. E non solo: Setti ha anche evitato di perdere Juric, facendogli un ricco contratto triennale e assecondandolo in molte richieste organizzative, dallo staff allo scouting. Oggi la società è più forte, più organizzata ed è lontana anni luce da quella senza capo nè coda che fino a qualche anno fa faceva ridere i polli parlando di media event e di internazionalizzazione del brand.
Ed allora perché le dichiarazioni di Juric appaiono come continue bordate che alterano l’equilibrio della società e perché l’allenatore ribadisce ad ogni occasione di non essere d’accordo con l’operato del presidente? Lascerei da parte complottismi e dietrologie. Juric non mi pare il tipo da farne. Per esser chiari: non credo che Juric stia coscientemente minando il rapporto con Setti per liberarsi dal suo contratto, o per cercare di rompere in caso, molto probabile, in cui ricevesse offerte da qualche grande squadra. Credo piuttosto che Juric sia risentito perchè Setti non ha mantenuto i patti nel momento in cui ha prolungato il contratto. Juric, a quel tempo, ribadiva un concetto: sull’offerta economica, diceva, c’è l’accordo, ma sul resto, sulla gestione e sul mercato, l’accordo ancora ancora non c’è. Poi arrivò la firma e di conseguenza logica, tutti noi abbiamo pensato che i due si fossero chiariti e che Setti avesse garantito a Juric un impegno cospicuo sul mercato. Che non c’è stato. O meglio: non è stato secondo quanto Juric si aspettava. A questo si aggiunga l’irrefrenabile voglia di fare lo sborone che ogni tanto Setti manifesta. E in quel contesto vanno ascritte le dichiarazioni di fine mercato sulle follie, sui milioni spesi, eccetera eccetera, che devono aver fatto girare le balle non poco al tecnico croato che da lì in poi non ne ha perdonata più una al presidente. Il quale, cosa mai successa, ha persino chiesto scusa successivamente al suo allenatore, ammettendo che avrebbe dovuto investire di più, ma spiegando anche che il momento imponeva una prudenza gestionale.
Le ultime parole di Juric sono state molto forti. Parlando delle future plusvalenze e forse anche con l’intenzione di tenere basso il profilo dei suoi giovani ragazzi, il tecnico ha detto che per quanto lo riguarda non ci saranno altre plusvalenze, altrimenti lui lascerà il Verona. Durissimo. Un avviso chiaro a Setti, soprattutto in vista di gennaio con il timore che qualcuno dei pezzi pregiati possa partire ora o a giugno. Credo che stavolta Juric abbia sbagliato però l’obiettivo, spingendosi in un campo non suo. Francamente non è ipotizzabile in nessuna società che l’allenatore impedisca di fare plusvalenze al suo presidente. Semplicemente non è di sua competenza, non è il suo ambito. La giusta rivendicazione, invece è un’altra: si fanno le plusvalenze ma con equilibrio non smembrando ogni anno la squadra e soprattutto reinvestendo una buona parte di quei soldi. Quello è il discorso giusto da fare ed è quello che Setti, per ora, non ha ancora fatto completamente, tradendo le aspettative di Juric. Ed è questo l’equilibrio che manca all’Hellas. Trovarlo è il compito di Setti, ma anche di Juric. Sempre ricordando che il Verona non è loro ma della gente che ci mette fede e passione.
Gianluca Vighini
16 DIC 2020 IL PAGELLONE DI VERONA-SAMPDORIA
SILVESTRI 5.5 Forse non reattivo al massimo sul pur bellissimo gol di Ekdal. Bene invece sul colpo di testa fulmine di La Gumina, messo in calcio d’angolo. Non brillantissimo, come del resto tutta la squadra.
FARAONI 5.5 Un po’ sacrificato nei tre di difesa, rinuncia alla sua solita spinta per proteggere la porta di Silvestri. Eppure qualche volta prova a farsi vedere, ma le gambe non girano come al solito. Capisce che la serata è quella che è e cerca quindi di limitare i danni.
DAWIDOWICZ 6- Vero, il gol del vantaggio doriano arriva dopo un suo rilancio un po’ superficiale, che finisce direttamente sui piedi di Ekdal. Vero anche che in pratica sia l’unica sbavatura che si concede in una gara comunque tutto sommato attenta. Non concordo con i giudizi troppo duri di qualche tifoso, che non gli lascia mai passare nulla.
GUNTER s.v. (dal 42′ s.t.)
CECCHERINI 6 Stava giocando una buona partita, come sempre molto fisica e concreta. L’ennesimo guaio fisico lo costringe a lasciare il campo a circa cinque minuti dalla fine del primo tempo.
LOVATO 5 (dal 39′ p.t.) Da una sua indecisione incomprensibile nasce l’azione che si conclude con il raddoppio della Sampdoria, firmato Verre. Non il Lovato spensierato, ma al tempo stesso sempre sul pezzo di questo avvio di stagione. Troppe sbavature. Gli manca ancora la personalità (e l’età) per essere un leader nei momenti difficili.
LAZOVIC 5 Un unico spunto degno del suo nome, nel primo tempo, quando è bravo ad andare via alla difesa blucerchiata ma si perde poi nell’ultimo passaggio. Ancora lontano dallo strabiliante giocatore che ci ha incantato la scorsa stagione e che finora abbiamo visto solo a sprazzi.
RUEGG 6 (dal 16′ s.t.) Si procura il calcio di rigore che dà un po’ di speranza al Verona, in una serata da dimenticare. Un paio di guizzi per una scossa alla partita che però rimane un’illusione.
BARAK 4 Imperdonabile la sciocchezza che si concede nei minuti finale, scalciando oscenamente La Gumina, per terra e inerme. Un’espulsione che costerà cara a lui (rosso diretto, due giornate di squalifica?) e al Verona. Eppure era stato uno di quelli che meglio aveva fatto, nel grigiore gialloblù. Si faccia un bell’esame di coscienza.
VELOSO 5.5 Anche per lui un serata storta, in un campo osceno che di certo non esalta le sue qualità. Fatica a trovare il ritmo e, va detto, compagni propositivi che si facciano vedere. L’andamento è compassato e questo incide pesantemente sullo sviluppo della manovra, al rallentatore rispetto alle velocità schizofreniche del Verona.
TAMEZE 5.5 (dal 16′ s.t.) A Roma ha incantato, stasera è passato inosservato. Speriamo che a Firenze, se giocherà, gli dica meglio.
DIMARCO 5.5 Continuo a ribadire che la qualità non gli manchi. Anzi, forse è uno dei più dotati di questa squadra. Però troppa imprecisione oggi, tanti cross, ancora una volta, fuori calibro. Ci aspettavamo di vederlo nei tre di difesa. Va invece largo a centrocampo, ma questa volta non incide.
SALCEDO 5 Il suo percorso di crescita va a fiammate: a volte bene, vedi la partita di Roma contro la Lazio, a volte male, come stasera. Probabilmente così deve essere e quello che gli manca è lo scatto mentale. E’ giovane, deve capirlo e non pensare che sia tutto regalato solo perché ha qualità nei piedi.
ZACCAGNI 6 Segna il rigore che ci illudiamo possa regalare un’impresa al Verona. Prova a completare l’opera con un bel tiro praticamente dalla linea di fondo, ma Audero non si fa fregare e mette in angolo. Non pimpante, ma quanto meno non arrendevole, al contrario della maggior parte dei suoi compagni.
DI CARMINE 4.5 Cerco sempre nei meandri della partita ogni tipo di attenuante generica che possa salvare la prestazione di questo giocatore, che però oggi ha fatto di tutto per non essere salvato. A parte le volte che si fa trovare in fuorigioco (situazione che Juric non tollera), spreca goffamente una grande occasione, da solo in area di rigore. Non è lucido quando deve esserlo. A conti fatti, tutti i sacrifici, correndo di qua e di la, non lo aiutano quando la deve buttare dentro.
COLLEY 5 (dal 16′ s.t.) Ci risiamo. Un altro ingresso in campo evanescente, senza sostanza. Se questo deve essere il contributo, meglio che rimanga in panchina. Mi dispiace, ma deve dare di più.
ALL. JURIC 5.5 Lo dice sempre, a mo’ di cantilena: se questa squadra non va sempre a 200 all’ora rischia di perdere con chiunque. Le gambe non girano, e così la testa. Lui cambia qualche interprete di troppo forse. Non capisco come mai Faraoni nei tre dietro. Ma comunque, un passo falso ci sta, assolutamente. E’ andata, testa già a Firenze, ancora uno scontro diretto alla ricerca di punti salvezza.
Giovanni Vitacchio
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Serata nera per l’Hellas, vince la Samp 2 a 1
By Stefano Pozza - 16 Dicembre 2020
La 12^ giornata del campionato di Serie A vede scendere in campo, nel turno infrasettimanale, Hellas Verona e Sampdoria.
Inizia la contesa e regna l’equilibrio sul terreno di gioco; i gialloblù cercano di attaccare a pieno organico mentre i blucerchiati vogliono cogliere il momento più adatto per provare a colpirci.
I minuti scorrono senza particolari emozioni. Al 37esimo Ceccherini è costretto ad abbandonare il terreno di gioco, al suo posto subentra Matteo Lovato.
Ma a 4 dalla pausa gli ospiti passano in vantaggio con un bellissimo tiro dal limite di Ekdal. Gli uomini di Juric chiudono in svantaggio il primo tempo.
Si riparte e al 54esimo arriva il gol dell’ex Verre abile a sfruttare al meglio un bel contropiede. Mister Juric effettua 3 cambi: fuori Veloso dentro Tameze, fuori Lazovic e Di Carmine che lasciano spazio a Ruegg e Colley.
La partita si riapre al minuto 70 quando Ruegg viene colpito fallosamente in area, e l’arbitro concede il rigore. Si incarica della battuta Zaccagni che insacca.
Ultimo cambio nel finale dove ritorna in campo Gunter al posto di Dawidowicz.
Il recupero è un assedio ma il muro Doriano non cade, e nel finale c’è anche un fallo inutile di Barak che gli costa l’espulsione. L’Hellas perde una partita in cui i nostri non sono riusciti ad imporre il proprio gioco.
FONTE: HellasNews.it
Barak: “Mi dispiace tantissimo per l’espulsione di ieri. Non doveva succedere. Forza Hellas”
dicembre 17, 2020
Antonin Barak ieri sera allo stadio Bentegodi contro la Sampdoria, si è reso protagonista in pieno recupero dell’espulsione che gli costerà almeno un turno di squalifica. Questo il messaggio pubblicato su Instagram dal centrocampista dell’Hellas Verona.
Hellas Verona, solo un passo falso
dicembre 17, 2020
Vietato fare allarmismi in casa Hellas Verona. La sconfitta di ieri sera al Bentegodi contro la Sampdoria non può cancellare quanto di buono i ragazzi di Juric sono riusciti a fare sino ad oggi. La delusione, quella sì, rimane per una prestazione corale che non ha nulla a che vedere con la squadra che abbiamo ammirato sino all’altro ieri, ma non deve far preoccupare. Guai. La classifica, dopo 12 giornate, è a dir poco positiva, con l’Hellas Verona che guarda le dirette concorrenti alla salvezza dal settimo posto, grazie ai 19 punti conquistati. Sabato a Firenze è in programma l’ultima trasferta del 2020 e proprio contro gli amici viola, i gialloblù hanno subito la ghiotta occasione di riprendere la strada maestra.
Finale, Hellas Verona-Sampdoria 1-2
dicembre 16, 2020
Il più brutto Verona della stagione interrompe la serie di tre risultati (7 punti, ndr) utili consecutivi. Dopo Parma e Sassuolo, terza sconfitta in campionato per i gialloblù.
Tre partite in una settimana per chiudere il 2020. A partire da questa sera al Bentegodi, con l’Hellas Verona che ha ospitato la Sampdoria, gialloblù col 3-4-2-1 con Silvestri, Faraoni, Dawidowicz, Ceccherini; Lazovic, Veloso, Barak, Dimarco; Zaccagni, Salcedo; Di Carmine.
Poche le occasioni nei primi 45’: al 10’ destro da fuori area di Barak che viene murato dalla difesa blucerchiata, minuto 22 quando Zaccagni mette in mezzo, ma Audero coi pugni anticipa in uscita Dawidowicz. Al 24’ La Gumina di testa, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, obbliga Silvestri a chiudere in corner. Si arriva al 32’ quando il tiro-cross di Lazovic si perde sul fondo, gialloblù che al 35’ sfiorano solo il gol con Barak che vince tre rimpalli e si presenta davanti ad Audero, centrocampista ceco che non riesce però a superare l’estremo difensore doriano. Primo cambio per i gialloblù al 38’, con Lovato al posto di Ceccherini. Passano due minuti quando Dimarco arriva al cross dal fondo sinistro, impegnando Audero, Sampdoria che al 41’ sfrutta al meglio il disimpegno errato di Dawidowicz, con Ekdal che da venticinque metri infila il pallone alle spalle di Silvestri.
La ripresa si apre col destro centrale, alto sopra la traversa, di Damsgaard, replica gialloblù con la conclusione all’8’ di Faraoni che trova la deviazione della difesa ospite. Ma è la squadra di Ranieri a raddoppiare: al 9’ l’ex Verre s’invola verso Silvestri, su assist di un altro ex, Alex Ferrari, e batte l’estremo difensore gialloblù con un sinistro preciso a giro. Al 16’, Juric rivoluziona la squadra con un triplo cambio: Tameze, Ruegg e Colley per Veloso, Lazovic e Di Carmine. Al 21’ Salcedo, sugli sviluppi di una punizione, non riesce a dare potenza e precisione al pallone che termina tra le braccia di Audero. Hellas Verona che riapre la partita al 24’: Damsgaard atterra in area blucerchiata Ruegg, è calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Zaccagni che spiazza Audero. Il sinistro di Ramirez al 35’ termina alto, Hellas Verona che effettua l’ultimo con Gunter al posto di Dawidowicz al 43’. Si gioca sino al 94’ ed in pieno recupero, Zaccagni obbliga Audero a rifugiarsi in calcio d’angolo. È l’ultima occasione per i gialloblù. Hellas Verona che all’ultimo giro di lancette rimane in dieci per l’ingenuità di Barak che calpesta La Gumina. L’ex Udinese non sarà quindi a disposizione di Juric sabato pomeriggio a Firenze.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
16 dicembre 2020 - 23:25 Pagelle, Di Carmine, Veloso e Lazovic spenti. Barak, l’espulsione è grave
Salcedo e Zaccagni ci provano. Faraoni si arrende per ultimo. Lovato, serata no
di Matteo Fontana, @teofontana
SILVESTRI 6
Sul gran gol di Ekdal niente può fare. Superato dal vecchio compagno di squadra Verre, che scappa via all’intero Verona. L’Hellas perde per altri motivi.
FARAONI 6
Si muove lungo la linea difensiva, coprendo sul centrodestra. Cerca di battagliare, non viene seguito a sufficienza, però è uno degli ultimi ad arrendersi.
DAWIDOWICZ 5
Il comando dietro spetta a lui, ma le incertezze sono tante. Bravissimo Ekdal nella botta che dà l’1-0 alla Sampdoria, va bene, ma il suo rilancio nell’occasione è tremulo e sbilenco. Errore evitabile che manda il Verona sott’acqua.
CECCHERINI 6
Un fastidio muscolare lo costringe a uscire nel primo tempo, prima de vantaggio sampdoriano. Aveva saputo tenere.
LAZOVIC 5
Mostra, una volta di più, di non essere in condizione. L’infortunio al ginocchio patito a settembre e i postumi del Covid-19 non gli permettono di essere veloce e determinante come suo solito. Verre lo “frigge” sul gol del raddoppio.
BARAK 4,5
Piazzato, come già con il Cagliari (in parte) e con la Lazio, a fare da perno di supporto a centrocampo. Non gira, è in impaccio, non accelera mai e commette una sciocchezza nel recupero commettendo un fallo gratuito che gli costa la giusta espulsione. Così non ci sarà a Firenze, sabato.
VELOSO 5
Non ha smaltito le fatiche dell’Olimpico e si vede. Lento e poco lucido, subisce la pressione costante che i centrocampisti della Samp gli fanno avvertire. Mai ispirato, serata storta.
DIMARCO 5,5
Cerca di spingere a sinistra e le rare occasioni in cui si vede un Verona propositivo sono quelle che nascono dal suo lato di campo. Quando lo attaccano, però, soffre.
SALCEDO 6
Ancora titolare dopo la prova, brillantissima, di sabato all’Olimpico con la Lazio. In avanti è il più efficace del Verona, sempre pronto a dare vivacità all’azione. Almeno ci prova.
ZACCAGNI 6
Qualche errore in copertura, nel momento in cui arretra. Non riesce ad accendersi, gli vanno addosso togliendogli il solito brio. Quando lo trova è
DI CARMINE 5
Juric gli dà fiducia, la risposta non è all’altezza. Ha un buon pallone per colpire e lo “liscia”, poi si vede troppo poco, mai insidioso, sempre bloccato dalla difesa della Sampdoria. Esce senza lasciare segno.
LOVATO 5
In tono minore, dimesso e incerto.
TAMEZE 6
Dà quel po’ di equilibrio che l’Hellas aveva smarrito.
RUEGG 6
Si prende il netto rigore che riapre (nella forma, ma non nella sostanza) la partita.
COLLEY 5,5
Non si fa notare.
JURIC 5,5
Ranieri lo sorprende con corsa e aggressività “da Verona”. La Sampdoria vince con merito con un Hellas che, forse per la prima volta da quando lo guida, non gli somiglia per niente. Con il senno di poi viene da dire che sarebbe stato meglio cambiare di più rispetto alla gara di sabato con la Lazio, ma non c’è prova contraria. Piuttosto, le sostituzioni arrivano con apparente ritardo. Se non si stufa di ripetere che parlare di Europa League è ridicolo una ragione c’è: l’avviso è chiaro.
NEWS
16 dicembre 2020 - 22:45 La Sampdoria punisce un Verona spompato. Zaccagni non basta, è 1-2
Hellas in difficoltà e poco lucido in avanti, i blucerchiati ne approfittano
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
Getty Images
Male ma non malissimo, a dirla per cercare qualcosa di buono. Un Verona in debito di forze non riesce mai a mettere la freccia in una gara che la Sampdoria fa sua senza mai dover soffrire per portarla a casa. Nemmeno dopo che al 70′ Zaccagni trasforma il rigore dell’1-2 che poteva, e doveva, accendere la speranza di riacciuffare il risultato.
Ekdal e il terribile gol dell’ex di Verre bastano ai blucerchiati per avere ragione del Verona più spento di questa stagione. Con un attacco irrilevante e poco fosforo da Veloso, con una difesa insolitamente incerta (clamoroso il contropiede concesso per lo 0-2) non si potevano raccogliere gioie di fronte a una Samp concreta e volenterosa.
Avvio equilibrato col Verona che gestisce il gioco e la Samp che mostra solidità. Al 22′ Dimarco mette un traversone che spiove in area. Di Carmine cerca il tiro al volo lisciando la palla da ottima posizione.
Al 24′ dalla bandierina arriva La Gumina di testa: Silvestri mette in corner salvando la porta. Sul taccuino di Ros nel frattempo sono finiti Verre e Dawidowicz. Lazovic effettua un tiro-cross che spaventa Audero ma va fuori.
BARAK ALLA CARICA – Antonin Barak, al 35′ si inventa una percussione centrale in stile rugby. Entra in area e supera due avversari dritto per dritto. All’ultimo Audero lo anticipa.
CECCHERINI KO. Al 36′ arriva l’ormai puntuale problema fisico in casa Hellas. Ad accusarlo è Ceccherini che lascia il posto a Lovato.
Audero respinge un tiro dal fondo di Dimarco, poi la Samp passa in una fase favorevole ai blucerchiati, col Verona in affanno sulle seconde palle.
E’ il 40′ quando Ekdal raccoglie ai 22 metri dalla porta un rinvio di Dawidowicz che aveva appena sbrogliato una situazione pericolosa. Lo svedese spara una bordata che fulmina Silvestri.
SECONDO TEMPO, BIS SAMP COL GOL DELL’EX
Il Verona prova a pungere, ma ci riesce solo con un tiro da fuori di Faraoni deviato che finisce a lato di poco. poco prima Damsgaard aveva fatto sibilare un destro dai venti metri poco sopra la traversa.
L’Hellas non ha un attaccante che possa creare pericoli, Di Carmine pare davvero un nano tra i giganti, seppur ce la metta. I gialloblù, inoltre, subiscono ancora, con un contropiede servito su un piatto d’argento. E’ il 54′ quando Valerio Verre è servito a metà campo e se ne va solo. Dietro è rimasto solo Lazovic, che Verre si beve prima di trafiggere Silvestri. Verre, che Juric e D’Amico avevano deciso di non riscattare, si prende una soddisfazione, pur senza eccedere nell’esultanza.
CAMBI HELLAS
L’Hellas si spegne, il secondo gol spezza la fiducia, in verità quasi mai mostrata in una gara a dir poco sottotono dei ragazzi di Juric. I cambi sembrano un po’ tardivi. In due minuti, tra il 61′ e il 63′ entrano Tameze, Ruegg e Colley per Veloso, Lazovic e Di Carmine.
La Samp mostra sicurezza e tranquillità, e non rinuncia a cercare il terzo gol.
RIGORE SU RUEGG, ZACCAGNI FA L’1-2
Prima vera bella azione dei gialloblù al 69′: Zaccagni serve Salcedo che mette dentro dalla sinistra. Colley fa sfilare la palla sulla quale arriva Ruegg in corsa e calcia mentre Damsgaard lo abbatte (ammonito). Il tiro va alto ma il rigore c’è e Zaccagni lo trasforma con sicurezza al 70′.
La Samp perde tempo e Juric si infuria. Jankto passeggia per farsi sostituire da Leris, gli animi si scaldano mentre il campo resta freddo e scivoloso. Salcedo si fa ammonire per un’entrataccia ai danni di Leris.
Ci si aspetta un assalto, o qualcosa che gli somigli. Ma il pericolo, unico, dopo che Ramirez ha sfiorato l’1-3, è per un tiro da posizione defilata di Zaccagni che Audero fa suo.
Barak commette la sciocchezza di farsi espellere all’ultimo istante per un’entrataccia su La Gumina.
Non un bel Verona, dunque. La squadra è parsa “cotta”. Sabato c’è la Fiorentina al Franchi, per i gialloblù meglio resettare immediatamente il passo falso e studiare come tornare al meglio fra tre giorni.
FONTE: Hellas1903.it
Fallimento al Genoa, rinascita a Verona nel solco di Gasp: Juric ora è il miglior allenatore della Serie A. E il mercato...
del 13 dicembre 2020 alle 16:30
di Alessandro Di Gioia
Il calcio sa essere spietato, soprattutto agli inizi di qualsivoglia tipo di carriera- E in pochi mesi l'opinione e le capacità di un allenatore possono essere messe sottosopra, dato che i risultati sono l'unico dogma, nel mondo del pallone: ne sa qualcosa Stefano Pioli, arrivato al Milan da traghettatore ed ora artefice di un miracolo sportivo che sta meravigliando l'Europa. Ne sa qualcosa però anche l'allenatore dell'Hellas Verona, Ivan Juric, che in due anni ha capovolto il mondo, grazie ai risultati, ma soprattutto al gioco e all'applicazione: tanto da rivelarsi la sorpresa della Serie A nella passata stagione e da ripetersi in questa. con la squadra che naviga in piena zona Europa.
NEL SOLCO DI KLOPP E GASP, IL MERCATO DELL'HELLAS RINGRAZIA - Se per l'anno scorso si poteva parlare di bravura mista a fortuna, visto l'esplosione di calciatori come Kumbulla, Rrahmani e Pessina, quest'anno si ha avuto la dimostrazione che la mano di Juric è decisiva: un gioco verticale, costituito da pressing alto e recupero palla, che esalta tutti gli interpreti che ne vanno a far parte. Nel solco dei maestri, Jurgen Klopp, ma soprattutto Gian Piero Gasperini, di cui il croato è stato giocatore, capitano ed alter ego in campo nel Genoa. Insomma, l'allievo che vuole provare a superare il proprio mentore: la rete di Tameze ieri sera contro la Lazio, spostato da centrocampista a punta con un colpo di genio, ne è un chiaro segnale. Ma anche la grande stagione disputata fin qui da calciatori come Silvestri e Zaccagni, pronti per portare altri tesoretti nelle casse di Setti..
DAL FALLIMENTO AL GENOA ALLA RINASCITA: ORA E' IL MIGLIORE - Eppure gli inizi non erano stati esaltanti: dopo essere stato secondo di Gasperini a Milano, nell'Inter, e nel Palermo, un inizio complicato, tra Mantova e il ritorno a Genova. In Liguria, dopo un buon girone d'andata, nelle sue ultime dieci partite ottiene solamente due punti e viene esonerato: richiamato per ben due volte, non riesce ad affermarsi nella città che lo aveva visto protagonista da calciatore. Poi la rinascita, con l'Hellas neopromosso bravo a crederci: in questo momento, rapportato alla rosa che ha e ai risultati ottenuti, Juric è probabilmente il miglior allenatore della Serie A.
Non solo il Milan sta seguendo da vicino il talentuoso difensore del Verona, Matteo Lovato. Anche Inter, Juventus, Roma e Napoli sono sulle tracce del classe 2000 fatto esplodere da Juric.
FONTE: CalcioMercato.com
VERONA-SAMPDORIA 1-2 Non il solito Hellas cede in casa alla Samp
16/12/2020 20:32
Un Verona poco lucido e non intenso dal punto di vista del ritmo, cede al Bentegodi per 1-2 contro una sorprendente Sampdoria. E' l'Hellas a fare la gara ma i gialloblù non riescono ad incidere come fanno di solito. C'è scarsa verve, poca velocità e manca imprevedibilità. E' vero però che al 35' il risultato poteva sorridere ai veneti, quando Barak davanti ad Audero non riesce a fare centro. Dal gol mangiato si passa al gol subito. Al 41', bordata di Ekdal (colpevolmente lasciato solo) dalla distanza che fulmina Silvestri. Nella ripresa ci si aspetta un Verona più volenteroso, bravo ad alzare i ritmi, ma invece è sempre la Sampdoria a colpire (54') grazie ad una ripartenza di Verre che partendo dalla propria metà campo, supera tutti e batte Silvestri. Juric cerca di scuotere i suoi ed effettua un triplo cambio: dentro Tameze, Colley e Ruegg e fuori Veloso, Lazovic e Di Carmine. Ed è subito l'ex Zurigo a mettersi in mostra, procurando il rigore che riapre la partita. Cross dalla sinistra, velo di Colley per Ruegg che viene messo giù in area blucerchiata al momento del tiro. Sul dischetto si presenta Zaccagni che spiazza Audero. Il Verona prova ad arrivare al pari, ma le energie vengono meno, così come ancor di più la lucidità. C'è tanta confusione e tanta imprecisione dei passaggi. Succede poco o nulla e la Sampdoria si porta a casa 3 punti d'oro. A coronare la serata storta del Verona, al 94' c'è pure l'espulsione diretta di Barak per un fallo di nervosismo su La Gumina. Il ceco non ci sarà per il prossimo match (sabato 19 dicembre alle 15) a Firenze. Dopo questo KO, in classifica gli scaligeri restano al 7° posto a quota 19 punti.
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Fine match
94', espulso Barak (rosso diretto), per fallo su La Gumina.
concessi 4 minuti di recupero
90, ammonito Silva per fallo su Barak.
88', nell'Hellas esce Dawidowicz ed entra Gunter.
80', Lovato perde ingenuamente un pallone e favorisce Ramirez: tiro e sfera alta sulla traversa.
77', ammonito Salcedo per fallo su Leris.
76', nella Sampdoria entra Leris ed esce Jankto.
70', GOL-VERONA: sul pallone va Zaccagni che spiazza Audero.
70', nella Samp esce Verre ed entra Ramirez.
69', rigore per l'Hellas. Ruegg viene spinto in area al momento dell'impatto col pallone dopo un cross basso che arrivava sinistra. L'arbitro Ros indica il dischetto.
61', triplo cambio nel Verona: dentro Tameze, Colley e Ruegg e vanno fuori Veloso, Lazovic e Di Carmine.
56', giallo a Faraoni.
54', GOL-SAMPDORIA: contropiede letale della Sampdoria condotto da Verre che facendo un coast to coast si presenta tutto solo davanti a Silvestri e lo batte. Gol dell'ex per il nr 8 della Samp.
53', tiro velenoso di Faraoni dal limite, palla deviata e nuovo corner per il Verona.
50', pericolosa conclusione dalla distanza di Damsgaard, palla alta sulla traversa.
46', niente cambi su ambedue i fronti. Verona che dovrà per forza alzare i ritmi se vorrà trovare il pari.
Via alla ripresa
Terminano i primi 45' al Bentegodi con la Sampdoria in vantaggio per 0-1. La gara è equilibrata ma l'Hellas è la squadra che ha maggiormente cercato di costruire qualcosa in più degli avversari. Al 35' super-palla gol per Barak che si fa chiudere lo specchio della porta da Audero. Dal possibile vantaggio, l'Hellas va sotto. Al 41' palla vagante ai 25 metri dalla porta di Silvestri, nessuno va a chiudere Ekdal, il quale scaglia un tiro imprendibile sull'angolo basso alla destremo del portiere scaligero e porta i suoi a condurre sorprendentemente il match.
Fine primo tempo
2' di recupero
41', GOL-SAMPDORIA: ribaltamento di fronte, palla ad Ekdal che dalla distanza fulmina Silvestri con un tiro potente e preciso. Blucerchiati in vantaggio a sorpresa al Bentegodi alla prima vera occasione.
40', bell'azione del Verona con Zaccagni che serve a sinistra Dimarco, cross verso Di Carmine, ma Audero lo anticipa.
38', nel Verona primo cambio: dentro Lovato e fuori Ceccherini.
35', grandissima opportunità per il Verona con Barak che vince contrasti e rimpalli, si presenta davanti ad Audero, il quale però riesce a chiudergli lo specchio della porta coi piedi.
32', Lazovic va via sulla destra, crossa dall'altra parte dove però non c'è nessuno.
29', ammonito Tonelli per fallo su Zaccagni.
24', chance anche per la Sampdoria con La Gumina su corner: colpo di testa e Silvestri devia ancora in angolo.
22', da una punizione per i gialloblù, Di Carmine ha la possibilità di colpire al volo da dentro l'area, ma cicca clamorosamente il pallone. L'azione continua e la sfera va a Zaccagni che prova la conclusione dal limite, ma Audero respinge.
20', nella Samp viene ammonito Verre per fallo su Ceccherini.
15', torna l'equilibrio in campo, ma è il Verona a fare la gara.
10', l'Hellas preme e va al tiro dalla distanza con Barak (ribattuto). In difesa ci si difende in due con Ceccherini e Dawidowicz e a dar loro manforte di volta in volta, scalano o Faraoni o Dimarco, a seconda dell'episodio di gioco.
7', in difesa pare retrocedere Faraoni e non Dimarco. Lazovic dunque opera sulla fascia di destra, mentre a sinistra c'è appunto Dimarco.
5', passano i primi minuti di gioco. Verona a premere, Samp sulla difensiva che si propone di rimessa. Sostanzialmente comunque, in queste prime battute c'è equilibrio ed i ritmi non sono altissimi.
Via al primo tempo
Hellas in casa con la Sampdoria per la 12^ giornata di Campionato. I gialloblù puntano alla continuità di risultati e a salire ulteriormente in classifica. Un successo farebbe approdare la truppa di Juric a quota 22 punti, con possibilità di agganciare o scavalcare la Roma al 6° posto. Dando uno sguardo alla formazione, in difesa Dimarco viene retrocesso tra la linea dei difensori (pacchetto composto insieme a Ceccherini e Dawidowicz). In mezzo al campo, confermata la coppia Barak e Veloso, con ai lati Faraoni e Lazovic. Sulla trequarti Zaccagni e Salcedo, a sostegno della punta Di Carmine. Nella Sampdoria allenata da Claudio Ranieri, occhio all’ex gialloblù Verre che agirà dietro il centravanti La Gumina.
Errori di gioventù ma Ivan Juric, dopo la gara, deciderà di proteggerlo e di giustificarlo. Perché è un classe 2000, perché giocava in Serie C fino a poco tempo fa, perché in poche settimane ha tutta la pressione di un prezzo alto, delle attenzioni delle big, dei media. Sicché l'errore contro la Sampdoria, il pallone perso che porta al vantaggio, è di quelli gravi, ma Juric fa da scudo al ragazzo. Sulla prestazione: entra al posto dell'infortunato Ceccherini e subito a freddo perde palloni e fa qualche imprecisione. Non la sua miglior versione.
Tuttomercatoweb.com 5
Gazzetta dello Sport 5
Tuttosport 5.5
Corriere dello Sport 5
SERIE A Hellas, il k.o. con la Samp ti riporta sulla terra. Ma da qui a Natale c'è un'occasione da sfruttare
17/12 ALLE 10:23
di LUCA CHIARINI
Un turno infrasettimanale indigesto, che riporta tutti sulla terra. Non che ce ne fosse davvero bisogno, perché Juric è un martello crepitante su un punto in particolare: la necessità di essere umili, consapevoli dei propri limiti ancor prima che delle virtù già in faretra. Con la Sampdoria il Verona si riscopre fragile, imperfetto, o per meglio dire perfettibile. Un concetto che è caposaldo dello Juric-pensiero, sempre coerente, nella buona e nella cattiva sorte. "Non ho sbalzi d'umore come altri: non metto la croce sui ragazzi, dobbiamo pedalare", ha detto il croato nel post-gara di ieri.
Non è un caso che, quando i primi spifferi forieri di fantomatiche ambizioni europee iniziavano a filtrare dall'esterno, l'uomo di Spalato abbia sempre denunciato la sensazione, vivida, che la sua non sia ancora una squadra forte. Non quanto lo scorso anno, quantomeno. Il nuovo corso intrapreso in estate è agli albori, e il bottino di punti racimolato sin qui è da leccarsi i baffi, considerando tutte le difficoltà del caso - non ultimi gli infortuni, fortemente d'ingombro in questo avvio di stagione.
Da qui a Natale, quindi, occorrerà stringere i denti. Juric conta di recuperare qualche pezzo: chi sembra avere più chance è Kalinic, che punta l'Inter più che Firenze. Per Ceccherini, costretto al forfait ieri in chiusura di primo tempo, sembra trattarsi di un indurimento al polpaccio che non desta particolari preoccupazioni. I prossimi due banchi di prova - Fiorentina e, appunto, Inter -, contro due squadre superiori sulla carta e dal coefficiente di difficoltà crescente, offrono la possibilità di scollinare quota venti punti in classifica prima della sosta. Il che significherebbe essere a metà dell'opera, nell'ottica di una soglia salvezza da fissare a quaranta.
RASSEGNA STAMPA Caso Candreva, Il Secolo XIX: "Diplomazie a lavoro. Possibile multa e cena da pagare"
17/12 ALLE 09:34
di ANTONIO PARROTTO
"Diplomazie a lavoro. Possibile multa e cena da pagare": così Il Secolo XIX sul caso Candreva. Diplomazie al lavoro. Il "caso Candreva" va risolto presto, per evitare che si incancrenisca. Ci sono già stati contatti tra il suo agente Pastorello e il ds blucerchiato Osti. La volontà è quella di ricucire. Dalle scuse a Ranieri (con cui ha scansato due volte, con futili pretesti, il colloquio) e ai compagni, per arrivare magari a offrire una cena di squadra. Sullo sfondo, la multa. Potrebbe essere Candreva stesso a mettersi a disposizione per pagarla. La società deciderà oggi se riaggregarlo al gruppo o se continuare con la linea dura, facendolo lavorare a parte.
SERIE A Hellas-Sampdoria 1-2, le pagelle: due perle di Ekdal e Verre, steccano tanti del Verona
17/12 ALLE 06:41
di MARCO CONTERIO
Silvestri 6 Incolpevole su Ekdal, incolpevole su Verre. Per il resto fa un paio di discreti interventi e buona gestione tattica tra i pali ma a nulla serve.
Ceccherini 6 Le statistiche dicono che se pressato sul mancino sia vulnerabile e gli appoggi sbagliati lo dimostrano. E' però ordinato e col destro compensa. Esce per infortunio. (dal 39' Lovato 5 Errore da matita rossa sul raddoppio Doria: non sa a chi passarla, così si fa soffiare il pallone. Lontano dalla propria area, ma a difesa scoperta)
Dawidowicz 5 Il rinvio sbilenco sul vantaggio della Sampdoria è un errore sia tecnico che di concetto: la palla corta, con la squadra bassa, è un cioccolatino. (dall'88' Gunter sv)
Dimarco 5.5 Quando pennella col mancino è educato e bello da vedere. Da quella parte, però, il Doria non manca di spingere e di pungere.
Lazovic 5 Prova qualche bella sortita ma senza riuscire a essere profondamente efficace nella prima frazione. Augello lo fa rinculare più del solito. (dal 61' Ruegg 6 Entra ed è certamente più ordinato tatticamente. Un esterno molto interessante in entrambe le fasi di gioco, conquista il rigore con intelligenza e posizione)
Veloso 5.5 Le solite geometrie, accanto però senza Tameze gli manca l'incudine e si sente. Sicché Juric mette dentro il secondo, sotto di due gol (dal 61' Tameze 6 Fa quel che fa Veloso ma con più dinamismo. Riesce a tener più corte le linee e ad alzare quella del pressing)
Barak 5.5 Trotta anziché sgroppare per impedire a Ekdal di sciabolare in rete. Peccato, nel primo tempo aveva provato a rendersi pure pericoloso.
Faraoni 6 Tiene il colletto alto ma la Sampdoria lo imbriglia con sapienza. Sulle fasce ci prova, talvolta s'accentra ma non arriva mai a finire negli highlights.
Salcedo 5 La difesa della Sampdoria è molto inglese, c'è la mano di Ranieri. Muscoli e spallate, lo costringe spalle alla porta e non lo libera mai. Talento cristallino, stavolta non brilla.
Zaccagni 6.5 Il rigore è lucidità, la prestazione da leader del reparto ma stavolta la Sampdoria ha fisico e reparti corti. Ranieri ha un piano anche per lui ma dimostra d'avere talento puro e maturità importante.
Di Carmine 5 Dovrebbe fare il riferimento e la boa d'attacco, come suo solito. Solo che le guardie del corpo di Audero, ovvero Colley e Tonelli, non concordano (dal 61' Colley 5.5 Diverso per caratteristiche da Di Carmine, si mette sulla trequarti con Juric che va a fare il nome. Si nota per qualche tocco, qualche tacco e poco più)
Juric 5.5 Studia un piano ben preciso, solo che quello di Ranieri si dimostra più efficace. Si aggrappa a Di Carmine ma dietro il Doria lo stringe bene. I suoi fidati esterni stavolta sbattono su quelli avversari e il pressing, suo marchio di fabbrica, lo tradisce.
SAMPDORIA (di Giorgia Baldinacci)
Audero 6,5 - Un paio di interventi nel primo tempo a sbrogliare qualche situazione difficile, ma soprattutto per trasmettere fiducia ai suoi compagni di reparto. Una sicurezza per la retroguardia doriana.
Ferrari 6,5 - Un prova ordinata e grintosa che non gli fa perdere mai un duello, condita anche dalla classica ciliegina sulla torta rappresentata dal passaggio con il quale dà il via al contropiede per il raddoppio di Verre.
Tonelli 6 - Dove non arriva con la tecnica ci mette il fisico, non tira mai indietro la gamba. Una prova di sostanza la sua con una dose extra di grinta che non guasta mai.
Colley 6,5 - Dà vita, con Di Carmine, a un duello tutto fisico e contrasti uscendone spesso vincitore. Non è un caso se le occasioni per l'attaccante scaligero si contano sulle dita di una mano.
Augello 6,5 - Spinge come un forsennato sulla sinistra offrendo sempre la soluzione in appoggio al compagno e non disdegnando le sortite offensive. Attento anche in fase difensiva dove sbaglia poco o niente.
Jankto 6 - Non ruba mai lo sguardo, ma il suo è un lavoro oscuro e prezioso. Garantisce corsa e fisico mettendosi sempre al servizio dell'obiettivo di squadra. (Dal 76' Leris s.v.)
Ekdal 7 - Ha il grande merito di sbloccare un match complicato con un gran destro dalla distanza. Condisce la sua partita con dinamismo e geometrie che garantiscono qualità alla sua squadra.
Silva 6,5 - Ha un'intelligenza tattica superiore alla media, quando i compagni non sanno a chi darla si affidano a lui che difficilmente sbaglia. Mette la sua esperienza al servizio della causa blucerchiata e i risultati si vedono.
Damsgaard 6,5 - Un motorino perpetuo, abbina qualità e quantità. Macchia la sua prestazione, però, con l'errore in occasione del rigore concesso al Verona quando, in ritardo, affossa Ruegg costringendo l'arbitro a concedere la massima punizione.
Verre 7 - Qualità sulla trequarti e tempismo negli inserimenti, oltre al costante supporto in appoggio all'unica punta La Gumina. Suo il raddoppio dopo una corsa di 50 metri e un sinistro che si insacca poco sotto l'incrocio dei pali. (Dal 70' Ramirez 6 - il trequartista entra in campo per mettere la sua esperienza al servizio della squadra )
La Gumina 6,5- Svaria su tutto il fronte d'attacco sfiorando il gol con un colpo di testa sul quale Silvestri deve impegnarsi . Prestazione generosa la sua alla quale manca solo il gol.
Ranieri 7 - Il coraggio del tecnico blucerchiato viene premiato dalla prestazione dei suoi ragazzi. Lascia a casa Candreva, concede un turno di riposo a Quagliarella ma strappa un risultato dal notevole peso specifico su un campo come quello di Verona dove poche squadra avevano fatto punti.
I FATTI DEL GIORNO Il coraggio premia Ranieri: fuori i big, Hellas battuto. Ora la pace con Candreva
17/12 ALLE 00:39
di MARCO CONTERIO
Una vittoria di Claudio Ranieri. Perché per scelta tecnica ha tenuto fuori Candreva, perché dal 1' non aveva Quagliarella, Gabbiadini, Ramirez. Eppure la sua Sampdoria ha vinto, meritando, per 2-1 contro l'Hellas Verona. Le pagelle di Tuttomercatoweb.com vanno infatti a premiare le sue scelte e i giocatori messi in campo. 7 per i due marcatori, Ekdal e Verre, adesso però è l'ora della pace con Candreva. "Sono fatti nostri quel che ci siamo detti", ha chiosato Ranieri mentre il giocatore ha cercato di mediare addirittura a gara in corso con un post social. E il confronto per trovare l'intesa e andare avanti insieme è pronto.
I FATTI DEL GIORNO Il piano Juric non funziona e Zaccagni non basta: "Ko meritato". Ranieri vince 2-1
17/12 ALLE 00:36
di MARCO CONTERIO
La Sampdoria passa sul campo dell'Hellas Verona per 2-1. Una vittoria meritata, come avrà modo di dire con profonda onestà anche il tecnico degli scaligeri, Ivan Juric, a fine partita. Un successo firmato da due perle di Ekdal e Verre, dall'altra parte non basta il rigore di Zaccagni che è stato pure l'unico ad accendere la formazione scaligera. Ed è anche per questo che le pagelle di Tuttomercatoweb.com hanno eletto come il migliore dei veneti proprio Zaccagni mentre stecca la difesa, compreso il giovane Lovato che però Juric avrà modo di difendere a fine gara. "A lui servono anni: chi non la pensa così non capisce di calcio".
SERIE A Cosa dirà a Lovato dopo l'errore? Juric: "Non puoi chiedergli di essere un fenomeno"
17/12 ALLE 00:04
di MARCO CONTERIO
Entrato a gara in corso per l'infortunio di Ceccherini, Lovato ha fatto un errore importante sul 2-0 della Sampdoria. In conferenza stampa, però, Ivan Juric lo ha difeso. "Per me a uno che arriva dal Padova e ha fatto tre o quattro partite da titolare non si può chiedere di essere un fenomeno. Per me ha bisogno di tanti anni, per migliorarsi con umiltà. Non è una critica, si tratta di cose normalissime per un ragazzo che arriva dalla C. Chi la pensa diversamente non capisce nulla di calcio. E lo stesso vale per gli altri ragazzi che abbiamo".
LE PAGELLE Le Pagelle del Verona: Errore Dawidowicz, Veloso spento, si salva Zaccagni
16/12 ALLE 23:45
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
Silvestri 6 Ironia della sorte passa una serata quasi inoperoso. Sulle reti di Ekdal e Verre non ha alcuna responsabilità.
Faraoni 6 Juric lo sistema come terzo di difesa. Dalle sue parti circola Damgaard giovane centrocampista del 2000 di buon talento che lo obbliga a tenere le antenne alzate. Non demerita.
Dawidowicz 5 Da un suo corto rinvio nasce l'occasione per il gran gol di Ekdal. Impacciato e macchinoso. (dal 42' s.t. Günter s.v.).
Ceccherini 6 Rientra dalla squalifica e si piazza a sinistra. Per un problema fisico la sua partita dura solo 35 minuti (dal 38' p.t. Lovato 5,5 meno attento del solito. Perde una palla in disimpegno, per fortuna sua gli attaccanti doriani non ne sanno approfittare).
Lazovic 5 ritrova una maglia da titolare, anche se sulla fascia opposta del solito. Non trova modo di farsi notare. Anche se non è un difensore si fa saltare con troppa facilità da Verre nell'azione del raddoppio (dal 15' s.t. Rüegg 5,5 nuovamente in campo dopo lunga assenza. Protagonista quando in occasione del rigore, sceglie il tempo giusto dell'inserimento in area obbligando al fallo la difesa doriana. Combatte con impegno, la condizione non al top non lo aiuta).
Veloso 5 uno dei grandi assenti della serata. Non prende mai in mano il gioco e tutta la manovra ne risente. Giusto il cambio. (dal 15' s.t. Tamèze 5,5 dopo la grande partita di Roma, parte in panchina. Porta un pò di quantità ma la qualità, questa volta, lascia a desiderare).
Barák 5 È sua la prima occasione gialloblù quando si incunea in area e conclude a rete, neutralizzato da Audero. Con il calare dei minuti si affievolisce fino al rosso finale, preso a pochi secondi dal termine in maniera decisamente ingenua.
Dimarco 5,5 Risente anche lui della serata negativa. Parte bene ma con il passare dei minuti perde di incisività.
Salcedo 5,5 Ci prova con buona volontà ma con esiti non del tutto soddisfacenti. Becca un giallo decisamente evitabile.
Zaccagni 6 È l'unico tra i gialloblù a meritare la sufficienza piena. Anche se va a strappi, rimane sempre vivo. Assenti Di Carmine e Veloso si prende la responsabilità del rigore, che trasforma con freddezza.
Di Carmine 5 Ingaggia un duello di gomiti con lo spigoloso Colley, Si libera in area ma scivola. Non trova spunti. (dal 15' s.t. Colley 5,5 da lui ci ci aspetta sempre un cambio di marcia ma anche questa volta, fatica a salire a bordo della partita).
Juric 5,5 Deciso passo indietro dopo la bella ed esaltante vittoria ottenuta sabato sera contro la Lazio. La squadra è apparsa spenta e povera di idee, specialmente nei suoi uomini migliori. Nella ripresa tenta di risollevare le sorti rivoluzionando l'undici in campo ma oltre il rigore i suoi non riescono a produrre altro. Una sconfitta, per certi versi, salutare, che non guasta.
SERIE A Le pagelle della Sampdoria - Ekdal incide con una magia. Verre è micidiale
16/12 ALLE 22:52
di GIORGIA BALDINACCI
Audero 6,5 - Un paio di interventi nel primo tempo a sbrogliare qualche situazione difficile, ma soprattutto per trasmettere fiducia ai suoi compagni di reparto. Una sicurezza per la retroguardia doriana.
Ferrari 6,5 - Un prova ordinata e grintosa che non gli fa perdere mai un duello, condita anche dalla classica ciliegina sulla torta rappresentata dal passaggio con il quale dà il via al contropiede per il raddoppio di Verre.
Tonelli 6 - Dove non arriva con la tecnica ci mette il fisico, non tira mai indietro la gamba. Una prova di sostanza la sua con una dose extra di grinta che non guasta mai.
Colley 6,5 - Dà vita, con Di Carmine, a un duello tutto fisico e contrasti uscendone spesso vincitore. Non è un caso se le occasioni per l'attaccante scaligero si contano sulle dita di una mano.
Augello 6,5 - Spinge come un forsennato sulla sinistra offrendo sempre la soluzione in appoggio al compagno e non disdegnando le sortite offensive. Attento anche in fase difensiva dove sbaglia poco o niente.
Jankto 6 - Non ruba mai lo sguardo, ma il suo è un lavoro oscuro e prezioso. Garantisce corsa e fisico mettendosi sempre al servizio dell'obiettivo di squadra. (Dal 76' Leris s.v.)
Ekdal 7 - Ha il grande merito di sbloccare un match complicato con un gran destro dalla distanza. Condisce la sua partita con dinamismo e geometrie che garantiscono qualità alla sua squadra.
Silva 6,5 - Ha un'intelligenza tattica superiore alla media, quando i compagni non sanno a chi darla si affidano a lui che difficilmente sbaglia. Mette la sua esperienza al servizio della causa blucerchiata e i risultati si vedono.
Damsgaard 6,5 - Un motorino perpetuo, abbina qualità e quantità. Macchia la sua prestazione, però, con l'errore in occasione del rigore concesso al Verona quando, in ritardo, affossa Ruegg costringendo l'arbitro a concedere la massima punizione.
Verre 7 - Qualità sulla trequarti e tempismo negli inserimenti, oltre al costante supporto in appoggio all'unica punta La Gumina. Suo il raddoppio dopo una corsa di 50 metri e un sinistro che si insacca poco sotto l'incrocio dei pali. (Dal 70' Ramirez 6 - il trequartista entra in campo per mettere la sua esperienza al servizio della squadra )
La Gumina 6,5- Svaria su tutto il fronte d'attacco sfiorando il gol con un colpo di testa sul quale Silvestri deve impegnarsi . Prestazione generosa la sua alla quale manca solo il gol.
Allenatore Ranieri 7 - Il coraggio del tecnico blucerchiato viene premiato dalla prestazione dei suoi ragazzi. Lascia a casa Candreva, concede un turno di riposo a Quagliarella ma strappa un risultato dal notevole peso specifico su un campo come quello di Verona dove poche squadra avevano fatto punti.
SERIE A Le pagelle dell'Hellas Verona - Lovato, errore di gioventù. I lampi di Zaccagni non bastano
16/12 ALLE 22:45
di MARCO CONTERIO
Hellas Verona-Sampdoria 1-2 al 90'
Silvestri 6 Incolpevole su Ekdal, incolpevole su Verre. Per il resto fa un paio di discreti interventi e buona gestione tattica tra i pali ma a nulla serve.
Ceccherini 6 Le statistiche dicono che se pressato sul mancino sia vulnerabile e gli appoggi sbagliati lo dimostrano. E' però ordinato e col destro compensa. Esce per infortunio. (dal 39' Lovato 5 Errore da matita rossa sul raddoppio Doria: non sa a chi passarla, così si fa soffiare il pallone. Lontano dalla propria area, ma a difesa scoperta)
Dawidowicz 5 Il rinvio sbilenco sul vantaggio della Sampdoria è un errore sia tecnico che di concetto: la palla corta, con la squadra bassa, è un cioccolatino. (dall'88' Gunter sv)
Dimarco 5.5 Quando pennella col mancino è educato e bello da vedere. Da quella parte, però, il Doria non manca di spingere e di pungere.
Lazovic 5 Prova qualche bella sortita ma senza riuscire a essere profondamente efficace nella prima frazione. Augello lo fa rinculare più del solito. (dal 61' Ruegg 6 Entra ed è certamente più ordinato tatticamente. Un esterno molto interessante in entrambe le fasi di gioco, conquista il rigore con intelligenza e posizione)
Veloso 5.5 Le solite geometrie, accanto però senza Tameze gli manca l'incudine e si sente. Sicché Juric mette dentro il secondo, sotto di due gol (dal 61' Tameze 6 Fa quel che fa Veloso ma con più dinamismo. Riesce a tener più corte le linee e ad alzare quella del pressing)
Barak 5.5 Trotta anziché sgroppare per impedire a Ekdal di sciabolare in rete. Peccato, nel primo tempo aveva provato a rendersi pure pericoloso.
Faraoni 6 Tiene il colletto alto ma la Sampdoria lo imbriglia con sapienza. Sulle fasce ci prova, talvolta s'accentra ma non arriva mai a finire negli highlights.
Salcedo 5 La difesa della Sampdoria è molto inglese, c'è la mano di Ranieri. Muscoli e spallate, lo costringe spalle alla porta e non lo libera mai. Talento cristallino, stavolta non brilla.
Zaccagni 6.5 Il rigore è lucidità, la prestazione da leader del reparto ma stavolta la Sampdoria ha fisico e reparti corti. Ranieri ha un piano anche per lui ma dimostra d'avere talento puro e maturità importante.
Di Carmine 5 Dovrebbe fare il riferimento e la boa d'attacco, come suo solito. Solo che le guardie del corpo di Audero, ovvero Colley e Tonelli, non concordano (dal 61' Colley 5.5 Diverso per caratteristiche da Di Carmine, si mette sulla trequarti con Juric che va a fare il nome. Si nota per qualche tocco, qualche tacco e poco più)
Juric 5.5 Studia un piano ben preciso, solo che quello di Ranieri si dimostra più efficace. Si aggrappa a Di Carmine ma dietro il Doria lo stringe bene. I suoi fidati esterni stavolta sbattono su quelli avversari e il pressing, suo marchio di fabbrica, lo tradisce proprio in occasione del primo gol degli ospiti.
SERIE A Dilly ding, dilly dong, la Samp è sveglia nonostante i big fuori: 2-1 in casa dell'Hellas
16/12 ALLE 22:41
di MARCO CONTERIO
Hellas Verona-Sampdoria 1-2 al 90'
Senza i grandi, la Sampdoria operaia di Ranieri tiene a bada i sogni d'Europa del Verona e vince per 2-1 al Bentegodi. Una vittoria ben disegnata, decisa da Barak e da Verre. Una sfida di tattica e orgoglio, tanto che quando la palla finisce nei piedi dello svedese, al quarantunesimo, i secondi sembrano infiniti. Barak non intuisce il pericolo sicché va al piccolo trotto, Dawidowicz invece, che aveva rinviato sbilenco un attimo prima, strizza gli occhi già conscio. Silvestri capisce ma lo scandinavo ha tutto il tempo per controllare, per mirare, per esplodere. Una rete di quelle inglesi, in una Sampdoria dallo spirito profondamente britannico. Dietro Colley e Tonelli giocano come nei campi di provincia del Leicestershire. Dilly ding, dilly dong. L'esclusione di Candreva, strappo ricucito poi anche grazie al post social a gara in corso del giocatore; Quagliarella in panchina e Ramirez fuori: Ranieri suona la sveglia, l'Hellas dimostra d'aver fatto i compiti e Juric d'aver preparato la partita.
Due splendide reti Trenta minuti di riflessione, di poche emozioni, tanto che sembrano scacchi più che football. Il campanello danese di Ekdal è una pugnalata per il Verona che patisce il colpo. I reparti s'allungano e nel vuoto del Bentegodi la voce di Juric risuona come quella di un frontman delle rockband che tanto ama. Nessun assolo dei suoi, però, anzi. La Samp con l'attacco di riserva, senza Candreva, Quagliarella, Ramirez, Gabbiadini, gioca operaia ma anche con qualche lampo importante. Damsgaard in Scandinavia è paragonato a un novello Laudrup e vederlo giocare è una delizia. Lo stesso dicasi per Verre, in serata di grazia. Lovato fa un errore da matita rossa, pur al limite dell'area avversaria. Solo che alle spalle ha un Texas di spazio e l'ex trequartista dei blucerchiati galoppa libero. Lazovic lo contrasta male, Verre rientra e segna il 2-0.
Zaccagni non basta Al sessantesimo, Juric continua a sgolarsi e pure rivoluziona la squadra. Dopo Lovato per Ceccherini, per necessità più che per virtù, dentro tutti insieme Tameze, Colley, Ruegg, fuori Veloso, Di Carmine, Lazovic. Ed effettivamente la scintilla s'accende, perché al settantesimo l'Hellas riparte in gran corsa, la Sampdoria sbaglia tutta la diagonale difensiva. La cilegina è la posizione di Damsgaard, straordinario in attacco ma da rivedere in fase difensiva: Colley atterrato, Zaccagni sul dischetto e Audero spiazzato. Ranieri risponde con Ramirez prima e Leris poi. Il finale è uno scontro di nervi, che saltano pure a Barak al novantaquattresimo quando rifila un pestone a La Gumina a terra. Il Verona perde un'occasione per continuare a viaggiare leggero su un sogno europeo, la Samp mette il terzultimo posto a sette punti e avvicina la parte sinistra della classifica. Dopo la sveglia di Ranieri.
PRIMO PIANO Verona - Sampdoria 1 - 2 Ekdal e l'ex Verre castigano i gialloblù, non basta il rigore di Zaccagni....
16/12 ALLE 22:30
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
La Sampdoria espugna il Bentegodi per 2-1. Andata in vantaggio nel primo tempo con un gran gol di Ekdal i blucerchiati hanno legittimato il successo con l'ex Verre abile a sfruttare una rapida ripartenza. I gialloblù, apparsi molto sbiaditi rispetto alla precedente partita con la Lazio hanno riaperto l'incontro con Zaccagni su rigore quando mancavano ancora venti minuti al termine del match. Nel tempo rimanente, tuttavia, a parte un insidioso cross dello stesso Zaccagni la formazioni di Juric non ha fatto altro. Quasi allo scadere del tempo di recupero, infine, i gialloblù sono rimasti in dieci per l'espulsione di Barák.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
16 DICEMBRE 2020 Hellas Verona-Sampdoria 1-2: i gialloblù ci provano fino all’ultimo, la Samp passa di misura
Verona - Finisce 2-1 per la Samp al 'Bentegodi', col Verona che va sotto di due reti ed è capace di riaprirla su rigore con Zaccagni, ma non di completare la rimonta al termine di una gara molto fisica e combattuta. Ai gialloblù il merito di crederci fino all'ultimo, subendo - di misura - quella è appena la terza sconfitta in dodici gare di campionato.
La prima frazione vede il Verona proporre gioco con costanza, creando non pochi pericoli alla retroguardia blucerchiata: da segnalare l’azione in solitaria di Barák al 35’, col ceco che trova il modo di sfondare centralmente saltando due avversari per poi trovare, in ultima istanza, l’intervento decisivo di Audero. La Samp risponde sbloccando il risultato al 41’, grazie alla conclusione dal limite dell’area di Ekdal che si è infilata alla destra di Silvestri.
Nella ripresa la reazione dei gialloblù non si è fatta attendere, con Faraoni a sfiorare il pareggio al 9’ grazie ad un potente destro dal limite dell’area. Il raddoppio dei blucerchiati arriva un minuto più tardi, sfruttando al meglio un’azione di ripartenza finalizzata da Verre.
Verona che, anche nel momento più difficile della gara, non molla e poco dopo riapre la partita: al 14’, su inserimento in area di Rüegg, la trattenuta di Damsgaard porta Zaccagni sul dischetto: conclusione perfetta del numero 20 e terzo centro personale in stagione.
Il forcing finale, che vede lo stesso Zaccagni rendersi ancora pericoloso e i gialloblù lottare su ogni pallone, non porta agli uomini di Ivan Juric il gol del pareggio, con l’Hellas che nei secondi finali di gara resta in dieci per l’espulsione di Barák e guarda già al prossimo match. I gialloblù affronteranno la Fiorentina allo stadio ‘Artemio Franchi’ di Firenze nel pomeriggio di sabato 19 dicembre, nello incontro valido per la 13a giornata della Serie A TIM 2020/21.
HELLAS VERONA-SAMPDORIA 1-2
Marcatori: 41' pt Ekdal (0-1), 9' st Verre (0-2), 25' st Zaccagni (1-2)
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Faraoni, Dawidowicz (dal 43' st Günter), Ceccherini (dal 38' pt Lovato); Lazović (dal 17' st Rüegg), Barák, Veloso (dal 17' st Tameze), Dimarco; Salcedo, Zaccagni; Di Carmine (dal 17' st Colley)
A disposizione: Berardi, Pandur, Udogie, Ilić, Çetin, Magnani, Danzi
All.: Ivan Jurić