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#VeronaCagliari in anteprima: JURIC senza problemi di formazione contro un CAGLIARI in piena emergenza ma lo stesso zeppo di qualità; che VERONA sarà?


#VeronaCagliari +   -   =
...Insomma si riparte! Come e per quanto nessuno lo sa davvero nel mondo pedatorio italico ancora diviso fra chi era necessario ripartire 'Perchè il calcio è fra le primarie industrie italiane che, fra l'altro, può tornare a dar gioia alla popolazione' (che s'interessi di calcio ovviamente) e chi 'Tra recenti lutti e stadi vuoti era meglio fermare tutto per programmare al meglio la prossima stagione'.
Per quel che vale propendevo per la seconda ipotesi ma, comprendendo gli interessi in gioco, capisco benissimo le posizioni differenti dalla mia.
Fattostà che fino al 30 Giugno, data di fine naturale della stagione 2019-20, tutto sarà regolato da norme e contratti, dopo tale data... Si salvi un po' chi può, nel senso che le società potranno richiedere i giocatori acquisiti per la prossima stagione (nel VERONA RRAHMANI e AMRABAT potrebbero venire chiamati in ritiro rispettivamente da NAPOLI e FIORENTINA nuove proprietarie dei cartellini) o in semplice prestito, condizionando potenzialmente anche in maniera grave, il raggiungimento degli obiettivi delle varie squadre a volte pure in competizione fra loro (si pensi ad esempio a LAPADULA e SAPONARA del GENOA in prestito al LECCE con i liguri quart'ultimi a pari punti coi salentini nella disperata corsa alla salvezza).
C'è poi tutta la parte che riguarda i prossimi svincolati (nel VERONA BORINI, VELOSO e PAZZINI) o quella che riguarda il raggiungimento di presenze perchè un riscatto diventi obbligatorio o meno... Insomma, in assenza di regole certe, ai campionati ormai condizionati dall'inevitabile cambio di regole in corsa (una per tutte quella dei 5 cambi che, per squadre che non partecipano a competizioni europee e che quindi avevano programmato delle rose 'ricche' anche in panchina, potrebbe condizionare non poco) si andranno ad aggiungere variabili extracampo che potrebbero rendere il finale di stagione quantomai polemico e velenoso.
Intanto, dopo il riaccendersi di focolai in Sudcorea, anche a Pechino si sta assistendo ad una repentina risalita dei contagi con un conseguente ritorno dei lockdown in vari quartieri ma il mondo del calcio (nostrano ed estero) pare non farci caso, tira dritto e ottiene pure una quarantena 'light': Incrociamo le dita e tutto il resto!

C'è grandissima aspettativa per vedere l'HELLAS, dato da tutti per spacciato ad inizio stagione e rivelatosi invece autentica lieta sorpresa della Serie A, alle prese... Con la ripresa: Le squadre di gamba, aggressive e propositive come quella scaligera saranno quelle che in teoria pagheranno di più ma personalmente ripongo la massima fiducia in JURIĆ e sono sicuro che farà tutto quanto potrà fare per non farci rimpiangere troppo l'interruzione pandemica che (insieme alla SAMP autrice di una vittoriosa rimonta dopo il vantaggio griffato ZACCAGNI) ci ha stoppato proprio sul più bello.
A salvezza praticamente raggiunta (anche se per il conforto della matematica servirà ancora qualche punto) è più che lecito provare l'aggancio ai preliminari di Europa League a distanza di 32 lunghissimi anni dal quel WERDER BREMA 1-1 VERONA che rappresentò, ai quarti di finale di Coppa UEFA, l'ultima gara ufficiale dei gialloblù in Europa ma dall'altra parte il CAGLIARI di mister ZENGA (subentrato a MARAN dopo la sconfitta interna con la ROMA lo scorso primo Marzo ma mai sceso ufficialmente in campo a causa del lockdown) non verrà certo al Binti a fare una passeggiata nonostante le 3 sconfitte consecutive e gli 11 turni senza vittorie e, com'è giusto che sia, venderà carissima la pelle nonostante i numerosi infortuni che ne condizioneranno inevitabilmente la fisionomia (speriamo per noi in negativo).

Precedenti
In 14 gare giocate al Binti in Serie A i sardi hanno vinto una sola volta (il 30 Gennaio del 1972 a causa di un autogol del portiere gialloblù COLOMBO e dell'essere soprannaturale che era Gigi RIVA) mentre hanno perso in 7 occasioni a fronte di 6 pareggi, segno che il campo veronese è tradizionalmente avverso al CAGLIARI.
La prima in assoluto tra VERONA e CAGLIARI si giocò nel 1931-32 mentre nell'ultima, l'8 Aprile 2018, i gialloblù di PECCHIA riuscivano a battere la peggior squadra vista in casa durante la stagione soprattutto grazie al VAR (che però non impedì l'umiliante retrocessione a Maggio).
Vittoria di misura anche il 4 Ottobre 2014 quando l'equilibrio fu spezzato da TACHTSIDIS dopo che l'HELLAS aveva rischiato più volte di capitolare.
Tris di successi completato dalla partita del 3 Novembre 2013: I gialloblù di MANDORLINI appena tornati in massima serie, coglievano la sesta vittoria consecutiva tra le mura amiche grazie a TONI e JANKOVIC.

Ad arbitrare il prossimo match è stato chiamato il signor Gianluca Manganiello della sezione AIA di Pinerolo.

Highlights dell'1 a 0 dell'8 Aprile 2018

QUI VERONA
Sospetta lesione al bicipite femorale per Valentin EYSSERIC che difficilmente verrà convocato per la prima partita ufficiale post-Covid19 anche il promettente terzino della Primavera UDOGIE e il convalescente DANZI non sono al meglio.
PAZZINI, FARAONI e BORINI dovrebbero aver invece pienamente recuperato e saranno a disposizione di mister JURIĆ.

Convocati
Oltre a EYSSERIC, UDOGIE e DANZI i gialloblù non potranno contare su PESSINA vittima di un affaticamento muscolare, DAWIDOWICZ e LOVATO.
Sulla trequarti sarà VERRE a dare il cambio all'ex ATALANTA oppure BORINI con DI CARMINE, SALCEDO, PAZZINI o STĘPIŃSKI a giocarsi la maglia al centro dell'attacco?

1 Silvestri, 4 Veloso, 5 Faraoni, 7 Badu, 9 Stepinski, 10 Di Carmine, 11 Pazzini, 13 Rrahmani, 14 Verre, 15 Bocchetti, 16 Borini, 18 Lucas, 20 Zaccagni, 21 Gunter, 22 Berardi, 23 Dimarco, 24 Kumbulla, 29 Salcedo, 33 Empereur, 34 Amrabat, 88 Lazovic, 96 Radunovic, 98 Adjapong

Probabile formazione
Con quasi tutti gli elementi a disposizione, il modulo tattico del tecnico di Spalato rimarrà quello visto fino all'interruzione del campionato, l'unico dubbio semmai riguarderà il triangolo d'attacco con ZACCAGNI, VERRE, BORINI e SALCEDO (tra gli altri) in lotta per tre maglie: Probabile la riproposizione dell'ex MILAN e LIVERPOOL al centro dell'attacco dal primo minuto con l'ex GENOA e INTER pronto a subentrare in caso di necessità.

3-4-2-1 con Silvestri; Rrhamani-Gunter-Kumbulla; Faraoni-Amrabat-Veloso-Lazovic; Zaccagni-Verre; Borini.


QUI CAGLIARI
Joao PEDRO (massimo marcatore stagionale per i sardi) squalificato, PAVOLETTI, FARAGÒ e CEPPITELLI infortunati di lungo corso, NAINGGOLAN in fortissimo dubbio, gli ex IONITA e RAGATZU (ai quali s'è aggiunto anche CACCIATORE a fine Gennaio dell'anno scorso e prima ancora RAFAEL) certamente non al meglio insieme a OLIVA e LYKOGIANNIS: L'esordio di mister ZENGA, che ha sostituito 'Rolly' MARAN alla guida dei sardi proprio allo scattare del lockdown, sarà certamente più complicato di quanto non sarà già tornare in campo dopo un lunghissimo periodo a causa delle numerose indisponibilità ma l'ex portiere che ha segnato un'epoca nell'INTER e nella Nazionale non è tipo da perdersi d'animo e via Instagram ha invitato i suoi a dare il massimo nel rush finale per evitare pericolose ricadutein zona salvezza (al momento a 7 lunghezze e 6 compagini sotto).

Convocati
Out lo squalificato Joao PEDRO, gli infortunati NAINGGOLAN e OLIVA che continueranno a fare terapie ad Asseminello, così come RAGATZU.

1 Rafael, 3 Mattiello, 6 Rog, 8 Cigarini, 9 Paloschi, 12 Cacciatore, 14 Birsa, 15 Klavan, 18 Nandez, 19 Pisacane, 20 Pereiro, 21 Ionita, 22 Lykogiannis, 23 Ceppitelli, 27 Lombardi, 28 Cragno, 33 Pellegrini, 35 Ladinetti, 36 Carboni, 40 Walukiewicz, 90 Olsen, 99 Simeone

Probabile formazione
ZENGA deve gestire le numerose pedine che non saranno a disposizione al Bentegodi ma, grazie ad una rosa ricca e ampia, potrà comunque schierare un temibile 11 e fino all'ultimo soppeserà il modulo tattico da adottare fra il 3-5-2 il 4-3-1-2 e il 4-3-2-1 con i fantasisti BIRSA e PEREIRO dietro al temibile 'Cholito' SIMEONE (stimatissimo anche da mister JURIĆ).

4-3-2-1 con Cragno; Cacciatore-Pisacane-Ceppitelli-Pellegrini; Nandez-Cigarini-Rog; Birsa-Pereiro; Simeone.

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DICONO +   -   =
Mister JURIĆ «Sarà la prima gara con Zenga in panchina, quindi il Cagliari è una grossa incognita per noi. Loro restano una squadra forte, costruita con investimenti importanti, ma solo in campo vedremo davvero come saranno. Anche la nostra situazione potrebbe sembrare non facile per alcune posizioni contrattuali in scadenza, ma i ragazzi mi stanno dimostrando un grandissimo attaccamento alla maglia e al gruppo. Hanno tanta voglia di tornare in campo e sono veramente carichi. Rimane inevitabilmente un po' di rammarico per aver interrotto una stagione del genere. Avremo anche alcune defezioni dovute al lungo stop, quindi la situazione sarà strana e diversa rispetto a quando ci siamo fermati. Insomma, ci vorrà del tempo per tornare quelli di prima, e in generale le incognite sono tante. Quello che non deve cambiare - però - sono le motivazioni, la grande voglia di fare sempre punti. i tifosi? Già a Genova si è visto come, senza pubblico, il calcio sia uno spettacolo diverso. Per noi giocare in casa vuol dire avere una spinta importante dal pubblico, che sicuramente ci mancherà. Stepinski? Tutti avranno chance di giocare, ma devo ancora fare le mie scelte per domani. I Primavera? Ci potranno essere utili, ma sono ragazzi che devono comprensibilmente ancora crescere per diventare dei professionisti affermati con la maglia dell'Hellas. La città di Verona? E' stato un periodo difficile, per tutti, spero che anche la città riprenda al più presto a vivere come prima» HellasVerona.it

Mister ZENGA nuovo tecnico del CAGLIARI «Bisogna fare i complimenti all'Hellas per il campionato che sta disputando, in pochi l'avrebbero previsto. Penso che Juric sia alle prese con le mie stesse incognite. L'Hellas che ha affrontato la Juventus era una squadra feroce, determinata, aggressiva per tutti i 90', ma in questo momento credo che nessuno possa esprimere questo atteggiamento per tutta la partita. Sarà necessario quindi gestire i cambi e fare fiducia ai giocatori più in forma e non acciaccati. La mia impressione è che in questo nuovo campionato saranno favorite le squadre abituare a giocare palla a terra, con qualità. Non è semplice gestire tante partite in un così breve lasso di tempo a livello fisico, mentre per me conteranno i giocatori che sanno correre bene, in maniera intelligente, in modo da fondere qualità ed equilibrio» CagliariCalcio.com

Mattia ZACCAGNI a L'Arena «L'8 Marzo a Genova? Una sensazione strana. Nessuno sugli spalti. Noi che invece di urlare come al solito, parlavamo piano. Il gol e quella gioia contenuta e poi andò come andò…. Il Covid-19? Una brutta bestia. Sapemmo dopo poco tempo che Gabbiadini e altri blucerchiati avevano contratto il virus. Io ebbi qualche linea di febbre ed una stanchezza innaturale. Mi sentivo sempre spossato. Questo è durato per un’intera settimana, poi per incanto è sparito tutto. All’inizio devo ammetterlo un po’ di timore c’era. Sì, sì isolamento e tampone che fu subito positivo e poi fortunatamente gli altri tutti negativi ma nel frattempo le mie condizioni erano migliorate e la febbre era passata. Un gol al Cagliari? Magari (ride, ndr). L’importante è fare punti subito. Sono tredici partite da giocare e ce ne sono tanti a disposizione. Durante il campionato abbiamo dimostrato che siamo una squadra tosta. Un gruppo che si fa rispettare e quindi pure il Cagliari incontrerà delle difficoltà che hanno già trovato altri. Noi restiamo umili ma abbiamo maggior consapevolezza dei nostri mezzi rispetto ai primi mesi di campionato. Sarà un Verona aggressivo. Tre punti sabato e uno col Napoli. Va bene? No, dai realmente non lo so. Metterei la firma subito per fare quattro punti nelle prime due partite. Credo che lo farebbero anche i miei compagni, mister compreso. Il Pubblico mancherà tantissimo. In casa soprattutto i nostri tifosi sono unici. Trascinano tutti con grande forza. Sarà dura. Mi è bastato giocare a porte chiuse a Genova, è una cosa molto triste. Mi auguro che dalle gare di luglio ci sia anche la riapertura degli stadi. L'Europa? Andiamo con ordine. Un obiettivo alla volta. Prima ci salviamo e poi magari riusciamo a porci qualche altro traguardo. Ma la nostra priorità dev’essere la salvezza» CalcioHellas.it

Marco SILVESTRI a 'La Gazzetta dello Sport' «Prima dello stop stavamo bene sia fisicamente che mentalmente, ma quando ricominceremo non ripartiremo né dai nove risultati utili consecutivi, né dalla sconfitta contro la Sampdoria: sarà come ricominciare tutta da capo. La partita di Genova? È stata giocata in un ambiente surreale, ma dovremo farci l’abitudine perché per un po’ sarà così. Credo che nei nostri nove “clean sheet” ci sia molto del nostro: abbiamo lavorato duro e non ricordo grossi errori degli avversari. Alcuni dei gol che abbiamo subito poi sono autentici capolavori: penso a quello di Barella, che peraltro mi ha quasi chiesto scusa, ma anche a quelli di Djuricic, Malinovskyi e Balotelli... La salvezza resta il nostro obiettivo primario: raggiungerla sarebbe straordinario. Poi, in caso, vedremo di giocarcela per quello che resta… Ho giocato in Premiership, un campionato competitivo e che mi ha permesso di giocare in stadi meravigliosi. Mi è piaciuto imparare le usanze inglesi, ma per un italiano non c’è niente di meglio della Serie A. La Nazionale? Ho iniziato questa stagione con l’obiettivo di dimostrare di poter giocare in Serie A. L’Italia? Sì, la sogno. Punterò sempre alla maglia azzurra, e farò di tutto per arrivare a indossarla. Da piccolo giocavo davanti, poi ha vinto la mia pigrizia: non amo correre, mi lamento ancora adesso… Rispolverare l’animo da attaccante? Prima o poi segnerò, me lo sento» CalcioNews24.com



Il presidente SETTI a 'La Gazzetta dello Sport' «Siamo orgogliosi della scelta fatta a inizio stagione anche se per certi versi siamo andati controcorrente. Ma noi eravamo fortemente convinti che fosse il profilo giusto per noi e per la piazza di Verona. Il mister con il suo lavoro e con le sue capacità ci ha dato pienamente ragione. Ora capiamo anche che ha fatto molto bene in questa stagione e che si è posto meritatamente all'attenzione generale. Sinceramente per quanto ha dimostrato come uomo, io lo terrei a vita, ma sono anche consapevole di non potermi spingere oltre un percorso di crescita graduale commisurato alle nostre possibilità. Quando sarà il momento ne parleremo con la franchezza che ha sempre contraddistinto il nostro rapporto» TGGialloBlu.it

Il doppio ex PUSCEDDU «Se il Verona di Juric vale l’Europa? Di sicuro non usa solo il cuore. Il Verona di oggi ci ha divertito un po’ tutti. Poi c’è stata la sosta. E adesso non sappiamo cos’è rimasto di quello che abbiamo visto fino a marzo mentre il Cagliari di Maran ha regalato gioia ed esaltazione poi si è spento... A me è piaciuto quel Cagliari. Per la qualità del gioco, per i quindici risultati utili consecutivi, per la bellezza delle sue idee. Le difficoltà non cancellano quanto fatto. Adesso c’è la seconda parte del...film. E vediamo cosa succede. Verona una parentesi? Sono entrato nel... Respiro dei veronesi. Credo che piacesse il mio modo di approcciare le sfide. Una partita è pur sempre una battaglia. E chi guarda, dagli spalti, apprezza sempre chi si mette in gioco, senza paura di restare sul campo. L'Hellas è? Osvaldo Bagnoli. L’ho incontrato alla fine del suo ciclo. Mi è bastato per capire la sua grandezza. L’allenatore retrocedeva con i suoi ragazzi. Ma con grandissima dignità, dopo avere dato tutto. E anche di più. Bagnoli è uno di quei maestri per la vita che non puoi non stare ad ascoltare. E oggi, mi sento a tutto gli effetti, un cittadino di Verona. Il Verona di oggi? Moto perpetuo. Forza in ogni zona del campo. Mi piace Borini. Ragazzo di qualità, che arrivava da esperienze di livello anche all’estero. Si è calato nella parte. Ma il Verona di Juric non è squadra di stelle ma di ragazzi, come noi, non tirano mai indietro la gamba. Juric sul taccuino di grandi club? Il suo Verona, insieme all’Atalanta e al mio Cagliari, hanno proposto il calcio più divertente della serie A» LArena.it

Il doppio ex CAMMARATA «il Verona. Mi ha cambiato la vita. Me l’ha segnata in maniera positiva. Certi viaggi ti restano dentro per la vita. L’Hellas mi è rimasta addosso. Mai la toglierò. E mi ha accompagnato anche quando ero lontano. Il club, il momento, la gente, i tifosi. Vorrei, un giorno, poter tornare a lavorare per il Verona. Juric ha in tasca il pass per l’Europa. Certo, non è scontato arrivarci. E non mancheranno le difficoltà. Ma il Verona visto nella prima parte della stagione ha sempre dimostrato la capacità di saper sorprendere. Che fine ha fatto il Cagliari spavaldo e affascinante di inizio stagione? Non credo si sia perso. E l’arrivo di Zenga può segnare una svolta per via delle motivazioni, penso tante. E del carisma. Walter ne ha da vendere. Ritrova la serie A da allenatore, avrà tante cose da dire. Mi pare stia cambiando in corsa. Vorrà lasciare il segno. Si tratta pur sempre di un debutto. Cosa non si è capito ancora di Juric? Lui dice: salvezza. E fa bene. Ma a forza di dirlo, il Verona è arrivato alle soglie dell’Europa. Sa molto bene quello che vuole. Ma non necessariamente vuole sia capito da tutti. L’Hellas cos’è? Una squadra di trenta persone. Non di undici. Vanno in campo tutti. E chi non lo capisce, si è perso tutto» LArena.it

L'ex BONINSEGNA a L'Arena «Il calcio senza tifosi è brutto però almeno si è ripreso a giocare. D’altronde non c’è partecipazione, lo so è desolante. Però bisognava finire. Come finisce Verona-Cagliari? Il Verona sta facendo i miracoli. L’ho visto parecchie volte in tv, mi diverte. Il merito oltre alla società è dell’allenatore. Juric l’abbiamo avuto anche noi qui a Mantova, anni fa. È un ragazzo serio e preparato. In più bisogna dire la verità, ha pure dei giocatori importanti, soprattutto in mezzo al campo. Il Cagliari secondo me si è fatto male da solo. Pensavano che tutte le colpe fossero di Maran ed invece non era così. La squadra ha avuto una flessione ma poteva riprendersi. Se le cose saranno come prima della sospensione, il Verona è il favorito di questa gara. L’Hellas può tornare in Europa? Perché no. Lo spirito e l’entusiasmo saranno fondamentali in questo strano campionato. E poi il Verona ha buone individualità e un gioco collaudato. Credo e mi auguro per i tifosi gialloblù di sì. Cosa farei al posto di Pazzini? Mi divertirei per un altro anno ancora in panchina. Magari ad essere decisivo nell’ultima mezz’ora come lo è stato con la Juve. Lui è un ragazzo serio e ben preparato. Può farcela» HellasLive.it


Il doppio ex Angelo DOMENGHINI «Questo sport va giocato col pubblico. Non è vero calcio, giocato così come hanno fatto Juve, Milan o l’Inter a Napoli. In campo in questo momento ci sono più di 100 persone tra giocatori e addetti ai lavori, mi sembrano tanti. A questo punto era meglio far entrare pure il pubblico. Nella mia carriera non ho mai giocato senza spettatori. Abbiamo vissuto un dramma e non ne siamo ancora fuori, perché il virus è in giro. Ci sono ancora dei morti. Io questo faccio fatica a digerirlo. Questa cosa ha lasciato il segno Bisognava fermare tutto. Io non so come sia possibile però tante società sono in gravi difficoltà economiche andrebbe rivisto il tutto. Anche i calciatori potrebbero fare la loro parte, soprattutto quelli di serie A che guadagnano parecchio. Perchè la ripartenza è in gran parte dovuta solo al lato economico. Per non parlare delle pay-tv... Verona-Cagliari? Il Verona sta giocando un buon calcio. Grande spirito e organizzazione. Il Cagliari invece, si è perso per strada. Quando hanno iniziato a parlare di Champions o Europa League, sono iniziati i problemi. I rossoblù hanno avuto un calo fisico pazzesco. Quando manca l’entusiasmo è dura per una squadra come il Cagliari. Il pubblico si è girato contro, perché nel calcio si fa presto a scordarsi di quanto è stato fatto prima. Maran ha pagato pure questo. Sarà dura per i rossoblù a Verona» LArena.it

Il doppio ex Pierluigi CERA
al 'Corriere di Verona' «Impossibile fare pronostici. Si ritorna in campo dopo tutto questo tempo, chissà le squadre come risponderanno. Il Verona ha un’ottima classifica, il Cagliari l’ha avuta e non corre rischi per la salvezza. Sono curioso, ma che malinconia gli stadi vuoti. Senza tifosi non ho mai giocato. Senza spendere molto ha ottenuto tanto. Bravo Juric: ho visto più volte la squadra giocare e mi ha impressionato. Mi piace parecchio Zaccagni, che è romagnolo di Bellaria e che è maturato in modo evidente: dal lato tecnico, della personalità, della determinazione che esprime. Poi mi hanno colpito Amrabat e Kumbulla» Hellas1903.it

L'ex Claudio FERRARESE «Finalmente si torna in campo, siamo tutti contenti di rivedere un po’ di calcio. Certo le porte chiuse sono di una tristezza unica, però bisogna arrangiarsi… Sono curioso di vedere come reagiranno le squadre a questa ripresa: tornare in campo dopo tre mesi lascia parecchi punti di domanda, e finora nelle partite che ho visto ci sono stati ritmi molto blandi. Sabato Verona-Cagliari? Difficile dare un’opinione: come detto ci sono tanti punti di domanda. Certamente il Verona non ha pensieri, anzi ne ha solo di positivi visto che potrebbe raggiungere un bell’obiettivo di cui però non parliamo, mentre il Cagliari prima dello stop non se la passava troppo bene in tal senso…» CalcioHellas.it



ALTRE NEWS IN ALLEGATO +   -   =


IN BREVE A PIÉ PAGINA +   -   =
VITA DA EX: Gianfilippo FELICIOLI positivo al quinto e sesto tampone nel VENEZIA in Serie B...

IL NAPOLI TRIONFA PER LA SESTA VOLTA IN COPPA ITALIA nella sua storia ma dopo 5 nitide occasioni da gol e due legni sono serviti i calci di rigore ai campani per piegare la JUVENTUS e un BUFFON che ha tenuto a galla i suoi finchè ha potuto. Polemiche per i festeggiamenti dei tifosi partenopei con conseguenti assembramenti senza alcun rispetto per le norme anticontagio (e dato che c'eravamo anche scippi, rapine e sparatorie)


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