Nato a/il: | Belgrado (Serbia) il 01/03/1984 |
Serba | |
Contratto: | Definitivo fino a Giugno 2017 |
Ruolo: | Ala/Attaccante esterno |
Altezza: | 183 Cm |
Peso: | 78 Kg |
Posizione: |
CARRIERA DA GIOCATORE + - = | ||||||
Squadra | Stagione | Serie | Partite | Goal | ||
Hellas Verona | 2015 - 2016 | A | 15 (+3CI) | 1 (+1) | ||
Hellas Verona | 2014 - 2015 | A | 18 (+1CI) | 1 (+0) | ||
Hellas Verona | 2013 - 2014 | A | 18 (+1CI) | 2 (+0) | ||
Genoa | 2012 - 2013 | A | 19 (+1CI) | 4 (+0) | ||
Genoa | 2011 - 2012 | A | 30 (+1CI) | 6 (+0) | ||
Genoa | 2010 - 2011 | A | 6 (+1CI) | 0 (+0) | ||
Genoa | 2009 - 2010 | A | 3 | 0 | ||
Genoa | Ago. 2008 - 2009 | A | 25 (+1CI) | 4 (+0) | ||
Palermo | 2008 - Ago. 2008 | A | 1 | 0 | ||
Palermo | 2007 - 2008 | A | 26 (+2CI +2CU) | 2 (+1 +0) | ||
Mallorca | Ago. 2006 - 2007 | PD | 28 (+4CR) | 9 (+2) | ||
Stella Rossa | 2006 - Ago. 2006 | MSL | 0 (+4CL) | 0 (+0) | ||
Stella Rossa | 2005 - 2006 | MSL | 26 (+5CU) | 12 (+0) | ||
Stella Rossa | 2004 - 2005 | MSL | 28 (+4CL +2CU) | 9 (+1 +0) | ||
Jedinstvo Ub | Gen. 2004 - 2004 | SLW | 28 | 21 | ||
Stella Rossa | 2003 - Gen. 2004 | MSL | 4 | 0 | ||
Stella Rossa | 2002 - 2003 | MSL | 13 | 3 | ||
Giovanili Stella Rossa | 2000 - 2002 | - | - | - | ||
LEGENDA: MSL=Major Serbian League (Serie A Serbo-Montenegrina), SLW=Serbian League West (Serie C Serba), CL=Champions League, CU=Coppa UEFA, PD=Primera División (Serie A Spagnola), CR=Copa del Rey (Coppa del re spagnola) |
Bosko Jankovic - All goals in the Spanish league | Bosko Jankovic Amazing Goal - Genoa vs Chievo |
NEWS E CURIOSITÀ + - = | 21 Luglio 2013 |
Peccato per quelle stagioni 'buttate' a Genova a causa di infortuni che ne hanno frenato l'adattamento al difficile campionato italiano: La migliore stagione in Serie A per il calciatore nazionale serbo risale al 2011-2012 quando con il GENOA giocò 30 gare in campionato 'bollando' 6 volte...
PALMARES SERBO...
Campione in erba nelle giovanili della gloriosa STELLA ROSSA di Belgrado, Bosko esordisce 18enne in prima squadra nel 2002 ed infila subito 13 presenze e 3 gol ma il suo talento viene giudicato ancora acerbo così, a metà della stagione successiva, l'esterno sinistro di centrocampo con propensioni spiccatamente offensive viene girato nei campionati minori del suo paese a fare esperienza...
Nel team del JEDINSTVO UB in effetti per JANKOVIC è quasi un gioco da ragazzi e ne butta dentro ben 21! Quasi uno a partita di media.
Tornato alla squadra della città natia, nel campionato che gli compete sotto l'ala di mister PETROVIC, il calciatore miete successi arricchendo il personale palmares che fin'ora vede 3 vittorie in campionato e 3 Coppe di Lega tutte conquistate in Serbia: Da ricordare la bomba-gol su punizione realizzata in Coppa UEFA agli olandesi del PSV EINDHOVEN al terzo turno di qualificazione...
PRIMERA DIVISIÓN POI IL PALERMO
Dal massimo campionato spagnolo si accorge di JANKOVIC il MALLORCA che per la stagione 2006-2007 lo ingaggia pagando 3 milioni di Euro ai serbi.
Bosko non delude da titolare: 9 centri in 28 presenze e l'esordio nella Nazionale maggiore del suo paese attirando così le attenzioni di BARCELLONA e VALENCIA.
Nell'annata successiva è forte l'interesse del CHELSEA ma la spunta patròn ZAMPARINI che lo vuole al PALERMO e sborsa 8 milioni agli spagnoli! Importante anche il contratto quinquennale da un milione e mezzo a stagione: I vertici rosanero credono fortemente nel serbo che in effetti con COLANTUONO in panchina gioca bene e va a segno anche in Coppa UEFA ma il cambio di allenatore col vulcanico presidente dei siciliani è sempre dietro l'angolo...
E' così che col ritorno di GUIDOLIN JANKOVIC non vede quasi più il campo! Quando il mister lo fa finalmente giocare titolare il 17 Febbraio alla 'Favorita' contro il CAGLIARI e il serbo fornisce l'assist per il primo gol e ne realizza un secondo è difficile sostituirlo prima della fine... In effetti anche il pubblico non capisce e contesta questa decisione dell'allenatore
CINQUE ANNI AL GENOA
E siamo al 2008 quando JANKOVIC viene ingaggiato (a Settembre nelle battute finali del calciomercato) dal GENOA di PREZIOSI: Con il Grifone Bosko conoscerà la sua migliore stagione in Serie A, diventando al contempo un vero idolo per i tifosi rossoblù, ma anche l'amarezza di brutti infortuni e difficili recuperi che ne comprometteranno il rendimento dal 2009 al 2011 quando, in assenza di offerte per il cartellino del calciatore da parte delle società compartecipanti GENOA e PALERMO, il giocatore rimane in Liguria per quella che, come anticipato, sarà la sua stagione più proficua coi genovesi e che gli varrà un rinnovo biennale di contratto.
2012-2013: Nella passata stagione JANKOVIC esordisce come capitano del GENOA alla prima giornata di campionato e dopo 19 gare (e 4 reti) passa al VERONA per una cifra che dovrebbe aggirarsi intorno ai 2 milioni e mezzo.
Qui https://www.facebook.com/Jankovic11cfc trovate la pagina Facebook ufficiale dedicata al calciatore questa https://twitter.com/boskofanclub invece la pagina Twitter dei fans dell'esterno
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ANEDDOTI & ALTRO DA RICORDARE + - =
- Squadra cercasi... Dopo la rescissione con l'HELLAS JANKOVIC è ancora in attesa della squadra giusta 'Mi hanno cercato da Israele ma non voglio allontanarmi dalla famiglia, col Verona ho trovato un buon accordo e posso permettermi di aspettare... Intanto mi alleno con un preparatore privato e ogni tanto con la Stella Rossa'
- Rescissione consensuale tra Bosko e l'HELLAS il 30 Agosto 2016: Il serbo è ora libero di trovare un'altra squadra a parametro zero.
- Bosko e l'HELLAS ancora insieme! L'8 Luglio 2015 JANKOVIC ha rinnovato il contratto con la società di Via Belgio 'Mai avuto dubbi: volevo fortemente continuare ad essere un giocatore dell’Hellas e così sarà. Qui sto benissimo, i miei figli e mia moglie pure. Verona è una piazza eccezionale e statene certi: continuerò a dare tutto me stesso per questa maglia. Non è una promessa, è una certezza!'
- Non può piovere per sempre... 'Il mio anno in gialloblù? Non mi piace parlare del passato, quello che è stato non si può più cambiare. A novembre mi è successo di tutto, prima l’incidente con la macchina e poi l’infortunio in allenamento, ma non mi sono mai pianto addosso. Come recita quel detto, non può piovere per sempre. Adesso è uscito il sole, mi sento bene fisicamente e mentalmente. Come mi sento ad essere titolare? Molto bene e i risultati si vedono. Sono un calciatore che quando sente la fiducia dell’allenatore dà tutto quello che può dare e questo vale nel campo come nella vita. Voglio ripagare Mandorlini per tutte le aspettative che ha in me'
- Bosko di nuovo padre! Bellissima notizia in casa Jankovic. Venerdì 20 febbraio l'attaccante gialloblù è diventato papà per la seconda volta: all'ospedale di Zurigo è nato Julijan, un piccolo campione di 3,100 kg.
- Disavventura con la Maserati per Bosko che alla guida della sua fuoriserie, in Svizzera con il resto della squadra per il test match col LUGANO (poi rimandato al giorno dopo a Peschiera causa maltempo), avrebbe sbandato all'improvviso per cause ancora da accertare e sarebbe finito sull'aiuola spartitraffico dello svincolo di Camorino senza causare fortunatamente danni ne a se stesso ne ad altri esseri umani...
- Gladiatore anche in allenamento! Per le referenze chiedere all'ex LAZIO SCULLI che in rifinitura subì un entrataccia dal compagno di squadra e reagì con un calcio; seguì una minirissa tra i due (nell'impianto di Interello a Milano) subito sedata dall'allenatore...
- Viva Malesani Abbasso Gasperini! Così JANKOVIC dopo la sostituzione di GASPERINI con MALESANI sulla panchina del GENOA a fine Ottobre 2011 'Ringrazio l'allenatore perchè mi ha dato fiducia contro grandi squadre. Che abbia valore non si discute: ha messo Caracciolo con la Juventus che poi ha segnato, ha messo Kucka che ha fatto l'assist, così come con la Roma, altro goal. Sono state scelte vincenti. Dopo tanto tempo è arrivato un tecnico che conosce i giocatori, che sa come giochiamo... Con Gasperini era un altro contesto, altri giocatori. Ora giochiamo con il rombo, due punte; adesso tatticamente non sbagliamo nulla, siamo compatti e anche aggressivi, facciamo tanti goal. Si difende in blocco e si attacca'
- Due pesi e due misure denunciò al quotidiano serbo 'Vecernje Novosti' quando confrontò le pene inflitte ai tifosi serbi ospiti al 'Ferraris' nell'incontro della loro nazionale contro l'ITALIA il 12 Ottobre 2010 e quelli italiani che interruppero la partita contro il SIENA nel drammatico scontro salvezza fermato da alcuni esagitati tifosi del 'Grifone'
- Costretto ad abbandonare la tribuna dopo i pesanti insulti rivoltigli da uno spettatore (ed il clima che sullo 0 a 3 si faceva via via più pericoloso anche per il giocatore seduto in tribuna) nello 1 a 4 subito dai suoi compagni contro il SIENA al 'Ferraris', diretto concorrente alla salvezza, quando l'arbitro Tagliavento fu costretto ad interrompere la gara per 50 minuti a causa delle intemperanze dei tifosi del Grifone che avevano fra l'altro preteso la svestizione delle maglie di cui non ritenevano degni i calciatori in campo
- Capitano del Grifone alla prima giornata del 2012-2013 nella gara vinta contro il CAGLIARI dove fu protagonista anche l'ex gialloblù FREY con parate che rsultarono determinanti...
- Letale anche su calcio di punizione come ricordano i tifosi scaligeri che nella gara del 18 agosto in Coppa Italia al 'Ferraris' lo videro pennellare sulla testa di GILARDINO un calcio piazzato magistrale! Ma anche la rete in Coppa UEFA agli olandesi del PSV EINDHOVEN non fu malaccio...
- Gran bel gol al LECCE! Con i salentini l'esterno sinistro si diverte sempre: 3 gol nella stagione di Serie A 2008-2009; da ricordare il 2 a 0 realizzato di tacco da posizione angolata nella doppietta dell'andata...
- Primo gol con la Nazionale maggiore serba durante le qualificazioni agli Europei del 2008 contro il PORTOGALLO il 28 Marzo 2007 ma JANKOVIC ha esordito 2 anni prima ed ha fin'ora totalizzato 31 presenze, 5 le reti realizzate (24 gare e 8 gol con l'Under 21)
- Unico serbo ad aver giocato nel PALERMO JANKOVIC ha rotto un 'tabù' con la squadra sicula anche se non gli ha portato granchè bene con GUIDOLIN in panchina...
- Giocatore dell'anno in Serbia alla fine della stagione 2005–2006 iniziata con Walter ZENGA in panchina
Boško Janković
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Boško Janković (in serbo Бошко Јанковић; Belgrado, 1º marzo 1984) è un calciatore serbo, centrocampista dell'Hellas Verona e della Nazionale serba.
Caratteristiche tecniche
Gioca nel ruolo di ala sinistra o mezzapunta, sempre sul centro-sinistra.
Carriera
- Club
Stella Rossa di Belgrado
Esordisce nella stagione 2002-2003 con la Stella Rossa Belgrado, con la quale segna 3 gol in 13 presenze. Nella stagione 2005-2006 ottiene i primi successi, con 12 gol segnati in 6 gare. Vince tre campionati e 3 coppe nazionali.
Maiorca
Nell'estate 2006 passa al Maiorca per 3 milioni di euro. Nella stagione disputa 28 incontri nella Primera División segnando 9 reti.
Palermo
Il 29 giugno 2007 viene acquistato per 8 milioni di euro dalla società italiana del Palermo con la quale sottoscrive un contratto quinquennale da 1,5 milioni lordi a stagione, triplicando il suo ingaggio precedente.[senza fonte] È il primo e unico calciatore serbo della storia della società rosanero.
Inizia titolare con l'allenatore Stefano Colantuono, segnando anche nella partita di andata di Coppa UEFA al 90' contro il Mladá Boleslav, ma con il ritorno del tecnico Francesco Guidolin viene relegato in panchina e in tribuna. Torna in campo titolare il 17 febbraio nella partita casalinga contro il Cagliari a causa delle squalifiche di Fabrizio Miccoli ed Amauri e risulterà decisivo segnando il gol del 2-0 e sfornando l'assist per il gol dell'1-0. Nella stessa partita verrà sostituito e il pubblico non apprezzerà la decisione dell'allenatore. Nell'ultima giornata segna un altro gol contro il Siena; chiude quindi la stagione con 3 reti.
Genoa
Il 1º settembre 2008, nelle ultime ore del calciomercato, passa al Genoa in prestito con diritto di riscatto del cartellino fissato a 3,5 milioni di euro.
Segna il primo gol con la maglia rossoblu il 10 gennaio in Genoa-Torino (3-0). Segnerà poi altri due gol contro Lecce (2-0), con un colpo di tacco da posizione angolata, e Napoli (0-1), con una notevole azione personale. Infine segna il suo ultimo gol stagionale all'ultima giornata di campionato ancora contro il Lecce.
Il 25 giugno 2009 viene riscattato dal Genoa per 3,5 milioni di euro. Infortunatosi ad un ginocchio in amichevole prima dell'inizio del campionato, ha subito un intervento al ginocchio e ha potuto esordire in un incontro ufficiale solo nel girone di ritorno, nella partita vinta per 3-0 contro l'Udinese subentrando a partita in corso. La stessa situazione lo vede protagonista anche nelle due partite successive del campionato di Serie A, la 26ª e la 27ª giornata rispettivamente in casa contro il Bologna (sconfitta per 4-3) ed in trasferta contro l'Inter (pareggio a reti bianche); successivamente un altro grave infortunio lo tiene ancora fuori dal campo per sei mesi, dopo essersi operato a Barcellona in artroscopia per meniscectomia mediale del ginocchio sinistro e revisione del legamento crociato. La stagione 2009-2010 termina così con 3 presenze.
Il 25 giugno 2010 viene rinnovata la compartecipazione del giocatore tra Palermo e Genoa.
Il 12 novembre 2010, dopo otto mesi di inattività, torna in campo giocando la partita del Campionato Primavera contro il Parma. Ritorna in campo con la prima squadra a dieci mesi esatti dall'ultima apparizione, il 6 gennaio 2011 in Genoa-Lazio (0-0) valida per la 18ª giornata di campionato, uscendo all'86' per far posto ad Emiliano Moretti. Chiude la stagione con 6 presenze, l'ultima delle quali alla 27ª giornata giocata il 27 febbraio, nella sconfitta esterna contro il Catania-Genoa per 2-1.
Il 24 giugno 2011 Genoa e Palermo non fanno alcuna offerta per il suo cartellino, così la compartecipazione viene risolta dalla società ligure. Il 25 gennaio 2012 rinnova il contratto coi rossoblu fino al 2014. Il 5 febbraio seguente realizza la prima doppietta col Genoa, nella partita vinta per 3-2 sulla Lazio e valida per la 22ª giornata di campionato. Conclude la stagione con 30 presenze e 6 gol in campionato e una partita in Coppa Italia.
Il 18 agosto 2012 segna su punizione il suo primo gol in Coppa Italia nella partita persa poi ai rigori contro l'Hellas Verona. Il 26 agosto 2012, nella partita Genoa-Cagliari (2-0) della prima giornata del campionato, indossa per la prima volta la fascia di capitano in una partita di Serie A. Il 2 settembre 2012 segna il suo primo gol stagionale in campionato in occasione della trasferta di Catania, per il momentaneo pareggio dei Grifoni nella gara poi persa 3-2.
Hellas Verona
Il 20 luglio 2013 passa all'Hellas Verona in prestito con diritto di riscatto. Il 24 agosto 2013, alla prima partita di campionato contro il Milan, partendo titolare realizza l'assist decisivo per il compagno Luca Toni per il definitivo 2-1. Il 3 novembre 2013 realizza invece la sua prima rete con la maglia dell'Hellas Verona, segnando il secondo gol nella partita vinta contro il Cagliari per 2-1.
Il 18 febbraio 2014 l'Hellas Verona riscatta il suo cartellino dal Genoa. Chiude la stagione con 18 presenze in campionato e una in Coppa Italia, l'8 luglio 2015 rinnova il suo contratto con gli scaligeri per altri due anni.
Inizia la stagione 2015-2016 siglando il primo gol del campionato nell'anticipo del 22 agosto contro la Roma (partita finita 1-1 con il pareggio di Florenzi)
- Nazionale
Ha segnato il suo primo gol in Nazionale serba nelle qualificazioni al campionato d'Europa 2008, nella partita contro il Portogallo (terminata 1-1). Ha partecipato al campionato europeo Under-21 2007, in cui la Serbia Under-21 si è classificata seconda. Non ha partecipato agli Europei 2008 in quanto la sua Serbia non si è qualificata, ma nelle amichevoli in vista della competizione, giocando mezzapunta alle spalle del centravanti Dragan Mrđa, ha realizzato una rete contro la Rep. Ceca Under-21 (1-0) e un'altra rete alla Germania.
Palmarès
- Club
Campionato jugoslavo: 1 Stella Rossa: 2001
Campionato serbomontenegrino: 2 Stella Rossa: 2003-2004, 2005-2006
Coppa di Serbia e Montenegro: 3 Stella Rossa: 2002, 2004, 2006
- Nazionale
Europei di calcio Under-21:
Argento Germania 2004
Bronzo Portogallo 2006
Argento Olanda 2007
Boško Janković
From Wikipedia, the free encyclopedia
Boško Janković (Serbian Cyrillic: Бошко Јанковић; born March 1, 1984 in Belgrade, Serbia, Yugoslavia) is a Serbian footballer playing as a midfielder or striker for the Genoa and Serbia national football team. He is at his best going forward and is equally at home playing in the centre or either wing. He is an attacking minded player, with the tendency to take long shots and free kicks.
- Club career
Red Star Belgrade
Having gone through all age groups in Red Star Belgrade youth setup, 18-year old Janković earned his first taste of full squad action throughout fall 2002, during first half of 2002–03 season under head coach Zoran Filipović.
However, over the winter 2002–03 break in January 2003, Janković was loaned out to lower division side Jedinstvo Ub along with Dušan Basta and Aleksandar Luković in order to gain valuable experience through regular playing time. Over the next season and a half in Ub, he excelled in attacking midfielder position, scoring 21 league goals in 28 matches. At the beginning of 2003-04 league season, Jankovic along with a group of other Red Star youth players was registered both for Red Star and Jedinstvo, which in practice meant that he trained with Red Star during the week while playing league matches for Jedinstvo on Saturdays. However, following the winter break, head coach Slavoljub Muslin decided to discontinue this practice making the players both train and play with Jedinstvo.
All the success prompted new head coach Ljupko Petrović and the rest in Red Star management to bring Janković back during summer 2004, ahead of the 2004–05 season. The move paid immediate dividends as he scored a spectacular free kick goal versus PSV Eindhoven in the first leg of UEFA Champions League 3rd Round qualifying. He followed that up with a notable domestic season in which he scored 10 goals in 25 appearances, showing early signs of the things to come and establishing himself as one of the more important players on the league winning Red Star roster.
Janković truly came into his own throughout the 2005–06 season under head coach Walter Zenga, increasing his league scoring output to 12 goals in 26 appearances while also providing steady service from the left wing to Red Star strikers, most notably Nikola Žigić. At the end of the 2005–06 season, Janković was named Player of the Year.
By this time, he also became a staple in the Serbia-Montenegro under-21 national team with all the exposure leading to increased interest in Janković from abroad. As a result, rumours of a summer 2006 sale became perisistant. Still, he started the 2006–07 league season with Red Star, however after only one match, Janković was sold to RCD Mallorca in August 2006 for €3 million.
RCD Mallorca
The 23-year-old's excellent form shown during the 2006–07 season with Mallorca has caught the attention of both FC Barcelona and Valencia CF, but Janković played down the rumors and suggested he wanted to stay a year or two at Mallorca before making a move for one of the major clubs. In his first season with Mallorca, Jankovic was able to score 9 goals in 28 appearances being himself the top scorer of the Mallorquin team. Chelsea F.C. were rumoured to be very interested in the youngster and some scouts appeared at the Under 21 Championship Final to watch him.
However, on June 28 Italian Serie A club Palermo announced they have signed the Serbian midfielder to a five-year deal. The transfer fee paid to Mallorca was said to be €8 million.
U.S. Città di Palermo
Janković made his scoring debut for Palermo in the UEFA Cup match, but his debut season in Sicily was a disappointment, as he rarely got opportunities to prove himself in the first half of the season, though his playing time and quality of play improved somewhat during the second half of the season.
Genoa CFC
On September 1, 2008, he signed for Genoa CFC on loan from Palermo.
In the summer of 2009, Genoa reportedly exercised a clause in his loan contract to buy full ownership of the player and thus make the deal a permanent one.[5] However, Janković got injured at the start of the season after making only three league appearances. He is the current captain of Genoa.
- International career
Janković scored his first goal for Serbia vs Portugal in a Euro 2008 Qualifying match on March 28, 2007. He then followed up with another goal vs Finland in another Euro 2008 qualifying match on June 2. He recently competed in the 2007 UEFA European Under-21 Football Championship where he scored a goal vs the Czech Republic in Serbia's second group B match and led them to 2nd place in the tournament. After the tournament he was named in the 'UEFA Team of the tournament'.
FONTE: Wikipedia.org
STAGIONE 2020-21 + - =
NEWS
Jankovic: “Sorpreso dal Verona, ma con Ivan tutto può succedere”
Il doppio ex dell’incontro nonché ex compagno di squadra di Juric ha parlato a Il Secolo XIX in vista del match di domani
di Tommaso Badia Febbraio 19, 2021 - 11:30
Doppio ex di Genoa-Verona, ma anche ex compagno di squadra di mister Juric: chi dunque meglio di Bosko Jankovic per presentare il match in programma domani a Marassi?
Deve essere stato questo il pensiero dei colleghi de Il Secolo XIX, i quali in vista della gara di domani hanno dunque deciso di raggiungere il classe ’84 e di scambiare due chiacchiere con lui.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni dell’ex ala serba.
DOPPIO EX. «Genoa-Verona è la partita del cuore, anche se sicuramente sono più legato al Genoa: lì sono stato più a lungo e ho fatto meglio. Ricordo che andammo vicini alla qualificazione alla Champions League (quarto posto al termine stagione 2008/2009, con il Genoa che terminò a pari punti con la Fiorentina quarta in classifica ma perse una posizione in virtù degli scontri diretti a sfavore, ndr) e che in squadra con me giocava anche Juric. Anche a Verona comunque mi sono trovato bene, soprattutto durante il primo anno, quando arrivammo decimi. Giocavamo tutti per Toni e lui alla fine diventò capocannoniere del campionato. Il terzo anno però siamo retrocessi: qualcosa non andava…».
L’HELLAS DI JURIC. «Il Verona con Juric gioca un calcio che nessuno si sarebbe immaginato: giocano non per difendersi, ma per segnare un gol in più dell’avversario. Sorpreso dai risultati? In effetti sì, anche perché è una squadra molto giovane, però quando hai Ivan come allenatore può succedere di tutto».
IL MISTER. «Quando ero al Genoa non ho mai avuto modo di parlare con Juric del futuro, quindi non avevo idea che volesse intraprendere la strada del tecnico. Lui e Thiago Motta quando giocavamo avevano però qualcosa in più, erano allenatori in campo».
IL NUOVO ARRIVO. «Io credo che Sturaro abbiamo fatto bene ad andare all’Hellas. Verona è la piazza giusta per lui, inoltre conosce bene Juric».
IL PRONOSTICO. «Per il Genoa quella contro il Verona sarà una partita difficilissima, anche perché Juric da ex vorrà fare bene. Spero comunque che il Grifone riesca a portare a casa un risultato positivo».
ESCLUSIVE
Jankovic a CH: “Lazovic ha dimostrato il suo valore. Vlahovic ha qualità che in pochi hanno a quell’età”
Le dichiarazioni in esclusiva dell’ex centrocampista serbo sulla stagione dei gialloblù
di Mattia Zupo Agosto 15, 2020 - 12:00
La stagione del Verona si è conclusa con il nono posto in classifica e le conferme di Tony D’Amico e Ivan Juric. La società del presidente Setti è chiamata a riconfermarsi in Serie A, ma prima dovrà lavorare tanto per allestire una rosa competitiva.
Tanti i nomi accostati ai gialloblù, molti dei quali provenienti dalla penisola balcanica, una terra cara a Juric, ma anche a Bosko Jankovic, che con l’allenatore croato ci ha giocato nel Genoa e che a Verona ci ha giocato tre anni.
CalcioHellas.it ha contattato in esclusiva proprio l’ex centrocampista serbo per commentare la stagione appena terminata e anche per conoscere meglio alcuni profili:
Come commenta la stagione del Verona?
“Hanno fatto un campionato straordinario con giocatori giovani, ma molto interessanti e con un allenatore bravo, che ho avuto come compagno di squadra al Genoa. Sono rimasto sorpreso anche io dalla loro stagione perché all’inizio credo che nessuno potesse pensare a questo risultato. È una cosa bella per la città”.
Si aspettava che Juric potesse fare così bene?
“Juric è giovane ma è già qualche anno che allena in Serie A e ha maturato diverse esperienze. Al Genoa noi avevamo un buonissimo rapporto. Quando arrivai fu uno dei compagni che mi aiutò di più, anche perché parliamo la stessa lingua, lui è croato e io sono serbo. Poi dopo io sono andato al Verona e lui è andato al Crotone e poi ha smesso perché è più vecchio di me, mentre io ho continuato a giocare. Mi aspettavo che potesse diventare un allenatore di questo livello perché ha una predisposizione e uno stile di gioco diverso da tanti. Gasperini per me è uno degli allenatori più importanti che ho avuto e lo stesso vale per Juric: loro sono amici e hanno un gioco molto simile sia in attacco che in difesa. Adesso è diventato un allenatore importante e sono contento di vederlo anche il prossimo anno sulla panchina dell’Hellas. Dovranno lavorare tanto perché tanti giocatori erano in prestito e altri sono già stati venduti”.
Cosa può aver trovato Lazovic a Verona per fare così bene?
“Sono davvero contento per lui perché è un bravo ragazzo. Con Juric ha dimostrato il suo valore. Io e lui abbiamo fatto un percorso simile, perché abbiamo giocato sia nel Genoa che nel Verona ed entrambi abbiamo avuto Gasperini e Juric, anche se io, Ivan l’ho avuto come compagno. Lazovic ha giocato tutte le partite quest’anno e quindi dico che ha fatto una bella scelta nel venire a Verona, così come lo stesso Veloso. Genova è una piazza molto diversa da Verona. Nella mia esperienza al Genoa io ho cambiato 12 allenatori e più o meno è andata così anche a Lazovic, che credo rimarrà a lungo a Verona”.
Nelle ultime ore sono stati accostati Vlahovic e Vulic: sono due profili adatti alla squadra di Juric?
“Vlahovic prima della situazione del coronavirus a fatto intravedere le sue qualità. È un ragazzo davvero interessante che io avevo già visto giocare nel Partizan. A Firenze è cresciuto tanto, soprattutto fisicamente e mentalmente. Mi piace tanto come giocatore: ha un mancino molto potente e una fisicità che in pochi hanno a quell’età. Vulic ad essere sincero non l’ho visto molto. L’ho visto segnare contro l’Olimpyakos in Champions League, ed è un giocatore interessante. È un giocatore importante per Stankovic, ma nel mercato le situazioni possono cambiare”.
E lei cosa fa adesso, dopo aver lasciato il calcio?
“Non mi occupo di calcio. Sono un imprenditore e ho quattro alberghi tra Svizzera e Serbia. Il calcio mi ha dato tanto, ma per il momento voglio starne fuori. Non mi vedo come allenatore, né come procuratore. Vediamo in futuro…”.
FONTE: CalcioHellas.it
STAGIONE 2018-19 + - =
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Jankovic: "Stella Rossa ha 4 punti di forza. E un tecnico top"
18.09.2018 09:00 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
"Certo che sono ancora un tifoso della Stella Rossa". A Bosko Jankovic - ex centrocampista di Palermo, Genoa e Verona - quando gli si chiede di presentare la squadra che questa sera affronterà il Napoli per l'esordio in Champions League s'accende la voce. E' la passione per la squadra che ha sempre portato nel cuore a fare la differenza, anche se adesso la vita prosegue altrove. A Zurigo, con moglie e prole.
Sempre stato tifoso della Stella Rossa di Belgrado?
"Naturalmente, è il club in cui sono nato o cresciuto".
Un club che torna in Champions League dopo quasi 30 anni.
"Dopo 26 anni per la precisione, e l'anno prima l'avevamo vinta. A Bari contro il Marsiglia, che ricordi".
Torneranno più quei tempi per il calcio balcanico?
"Non credo, quello era un altro mondo. Nel frattempo c'è stata la guerra, ci siamo divisi. E inevitabilmente abbiamo pagato lo scotto della frammentazione. Però, nonostante ciò, siamo in ripresa: da 10 anni la Serbia ha cambiato marcia, ci sono più turisti. Lo sport in generale è in ripresa, nel basket siamo forti e poi c'è Djokovic".
Nel calcio, però, la crescita è più lenta.
"Il campionato serbo è molto lontano dalla Serie A o dalla Bundesliga: ci sono sole due squadre che ogni anno si contendono il posto, la Stella Rossa e il Partizan. E i club non sono in condizioni economiche ottimali: chiaramente, appena arrivata una chiamata dall'Italia, dall'Inghilterra o dalla Germania, vanno via".
Eppure qualcuno è tornato, come l'ex Sampdoria Nenad Krsticic.
"Sta facendo benissimo. E' uno dei leader di questa squadra che magari non ha giocatori che vincono la partita da soli, ma tutti sanno come fare. E' tutto merito di un allenatore giovane come Vladan Milojevic".
Come gioca?
"Il 4-3-3 è il modulo di riferimento. Oltre a Krsticic, da menzionare anche un'altra vecchia conoscenza della Serie A: Richmond Boakye. Due anni fa fece tantissimi gol, poi in Cina non ha trovato lo spazio desiderato e adesso è tornato. Io lo conosco dai tempi di Genoa, è maturato molto. Poi c'è Marko Marin, che è di un altro livello e adesso si sta rilanciando da noi".
Una sorpresa da menzionare?
"Dico Ben Nabouhane, da quando è arrivato dall'Olympiacos sta facendo la differenza. Anche quest'anno è partito molto bene".
Capitolo stadio, quasi mitologiche le immagini del Marakana con oltre 100mila tifosi nell'anno della vittoria della Coppa dei Campioni.
"E' vero, che spettacolo. Ma adesso è differente, hanno messo i sediolini e lo stadio può ospitare poco più di 50mila tifosi".
Resta comunque stadio molto caldo.
"Vero, ma i tifosi del Napoli sono abituati. Il San Paolo non è da meno".
Che partita ti aspetti?
"Il Napoli è una grande squadra, ma bisogna fare attenzione. La Stella Rossa è una buona squadra".
In chiusura: chi ti piace tra i calciatori serbi in Serie A?
"C'è Milinkovic-Savic, certo, ma dico Milenkovic. Ha come obiettivo quello di diventare uno dei migliori difensori della Serie A e ha tutte le qualità per diventarlo".
Intervista finita, ma non ci hai detto nulla del tuo futuro.
"Io sono un '84 e ho maturato la decisione di appendere le scarpette al chiodo. Voglio però restare nel mondo del calcio, ma ancora non ho scelto con quale ruolo".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
STAGIONE 2017-18 + - =
NEWS
L'ex Verona Jankovic: "Mi aspetto tanto da Milinkovic, ormai è uno dei più forti..."
17.08.2017 08:00 di Saverio Cucina
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Dopo le ultime tre stagioni a Verona, Bosko Jankovic, ex centrocampista di Palermo, Genoa ed Hellas, è tutt'ora svincolato in attesa di nuove destinazioni. Intercettato dai microfoni di Tuttomercatoweb.com, il serbo ha parlato del nuovo campionato italiano ormai ai nastri di partenza, soffermandosi anche sul connazionale biancoceleste Milinkovic-Savic: "Sergej ha fatto un bel campionato lo scorso anno. Il primo anno in A ha giocato tutte le partite e per noi che arriviamo dall'Est non è facile entrare subito nei ritmi del calcio italiano. È bravo tecnicamente e fisicamente, parliamo di uno dei più forti. Mi aspetto tanto da lui".
FONTE: LaLazioSiamoNoi.it
STAGIONE 2016-17 + - =
EX VERONA
Ex Verona: Jankovic, idea Udinese
Il centrocampista serbo potrebbe ritrovare Delneri in Friuli
di Redazione Hellas1903, 04/10/2016, 18:45
Bosko Jankovic, che lo scorso 30 agosto ha rescisso il contratto che lo legava all’Hellas dopo un’estate da separato in casa e attualmente svincolato, potrebbe ripartire dall’Udinese.
Secondo quanto riferito dal portale “calciomercato.it”, l’ala offensiva serba, 32 anni e negli ultimi mesi accostato anche ad alcuni club isaraeliani, andrebbe a rinforzare l’organico dei friulani. Non è infatti una novità che Gigi Delneri, appena subentrato a Iachini, abbia sempre fatto degli esterni il punto di forza della sua tipologia, normalmente impostata sul 4-4-2.
Le strade dei due ex Verona potrebbero dunque nuovamente incrociarsi dopo la scorsa (sfortunata) stagione.
Oltre al tecnico di Aquileia, a Udine Jankovic ritroverebbe anche gli ex compagni di squadra Samir e Hallfredsson.
FONTE: Hellas1903.it
A TU PER TU
...con Jankovic
"Richieste in Israele, ma voglio stare accanto alla mia famiglia. Ora aspetto la chiamata giusta. L'Hellas e la retrocessione, troppi cambi: ora risalirà. Da Gasperini a De Canio, Malesani e Mandorlini: i miei allenatori. E io pronto a ripartire"
27.09.2016 00.00 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
"Mi hanno cercato in Israele, ma voglio stare vicino alla mia famiglia. Cerco una sistemazione a me congeniale, aspetto. E a breve penso che tornerò in campo". Bosko Jankovic ha detto addio all'Hellas Verona, ma è pronto a ricominciare. Ancora in Europa. "Non è tempo di andare in posti lontani", dice il serbo a TuttoMercatoWeb.
E quindi, adesso?
"Aspetto. Non sono mica a fine carriera. Alla fine con l'Hellas Verona ho trovato un buon accordo".
Poteva fare di più con la maglia dell'Hellas?
"L'anno scorso ho avuti tanti problemi. Non mi piace parlare del passato, alla fine tutti ci siamo presi le nostre responsabilità per la retrocessione. Sono contento che ora la mia ex squadra stia andando bene. Merita la serie A, è forte e farà bene. Vero, l'anno scorso magari potevo fare di più. C'è stato però un cambio di allenatore e per tante partite non ho giocato per sua scelta".
I suoi ricordi in Italia?
"Il Verona del primo anno era una squadra forte, lo ricordo con piacere. Ma anche del Genoa ho un buon ricordo. A Palermo invece la situazione era diversa: venivo dal campionato spagnolo, decisamente diverso rispetto a quello italiano, al mio primo anno in Italia non mi sono trovato benissimo. Tutti i giocatori stranieri che arriviamo in Italia, all'inizio, abbiamo bisogno di adattarci. Guardate Jovetic oppure Ljajic e tanti altri. In Spagna invece si gioca molto uno contro uno, ci sono più spazi. Le squadre italiane sono più chiuse e tatticamente compatte e quindi c'è sempre bisogno di un periodo di adattamento".
L'allenatore che le ha dato di più?
"Ho avuto un buon rapporto con Gasperini, De Canio e Malesani. Così come con Mandorlini. Ecco, loro li ricordo positivamente".
Il messaggio che deve passare è: Bosko Jankovic sta bene e può ancora dare tanto. Giusto?
"Dico la verità: non ho avuto contatti in serie A in Italia, mi ha cercato qualcuno in B. Ma sto bene, sono carico, mi alleno sempre con un preparatore e un po' con la Stella Rossa. Mi sento bene, ho tanta voglia di giocare e dimostrare le mie qualità. Aspetto, in attesa della soluzione giusta".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
NEWS
Jankovic: “Grazie Verona. Tre anni bellissimi”
L’attaccante, che oggi ha rescisso il contratto, ringrazia l’Hellas per le tre stagioni trascorse in gialloblù
di Redazione Hellas1903, 30/08/2016, 22:12
Tramite il proprio account Twitter (@BoskoJankovic11), Bosko Jankovic, da diverso tempo ai margini della rosa e che oggi ha rescisso il contratto che lo legava ai gialloblù, ringrazia il club di via Belgio per queste tre stagioni e augura all’Hellas il meglio per il futuro.
Questo il contenuto del messaggio pubblicato dall’attaccante serbo: “Grazie di tutto. Ho trascorso tre anni bellissimi in questo club. Tutto il meglio per il futuro”.
FONTE: Hellas1903.it
30.08.2016
Jankovic dice addio all'Hellas. E pure Torregrossa va via
Jankovic lascia l'Hellas
Il Verona ha rescisso consensualmente il contratto con Bosko Jankovic, legato all'Hellas da un altro anno di contratto. L'attaccante serbo non rientrava nei piani di Fabio Pecchia. Ufficiale anche la cessione in prestito al Brescia dell'attaccante Ernesto Torregrossa, la scorsa stagione al Trapani. Il Verona ha inoltre preso dal San Martino Speme il portiere Andrea Tosi, classe 1999, aggregato alla formazione Primavera.
FONTE: LArena.it
NEWS
Jankovic-Verona, contratto risolto
Chiuso il rapporto tra il giocatore serbo e l’Hellas, in scadenza nel 2017
di Redazione Hellas1903, 30/08/2016, 15:42
Il Verona e Bosko Jankovic hanno risolto consensualmente il contratto che legava il giocatore serbo all’Hellas.
Il club gialloblù aveva cercato una soluzione per Jankovic, ma non è arrivato l’accordo con altri club.
Per questo è stato deciso di arrivare all’interruzione del rapporto.
Jankovic ha vestito la maglia del Verona dal 2013 al 2016. Il suo contratto sarebbe scaduto il 30 giugno 2017.
FONTE: Hellas1903.it
Ufficiale: Torregrossa al Brescia, risoluzione consensuale per Jankovic
30/AGOSTO/2016 - 15:36
Verona - L'Hellas Verona FC comunica di aver ceduto, a titolo temporaneo, le prestazioni sportive del calciatore Ernesto Torregrossa alla società Brescia Calcio.
Contestualmente, l'Hellas Verona FC informa di aver risolto consensualmente il contratto con Bosko Jankovic e di aver acquisito, a titolo temporaneo con opzione dalla società ACD San Martino-Speme, le prestazioni sportive del portiere classe 1999 Andrea Tosi, già a disposizione della Primavera allenata da Massimo Pavanel.
FONTE: HellasVerona.it
CALCIOMERCATO
AEK Atene, piace anche Jankovic
Oltre a Lazaros, greci interessati anche all’attaccante serbo
di Redazione Hellas1903, 26/08/2016, 15:41
L’AEK Atene fa spesa a Verona. Dopo Lazaros Christodoulopoulos, per il quale l’accordo è vicinissimo, il club giallonero vorrebbe portare nella capitale ellenica anche Bosko Jankovic, altro giocatore in esubero dal Verona.
Lo riferisce il portale greco “sdna.gr”.
Jankovic era approdato a Verona tre estati fa dal Genoa. Nell’ultima stagione ha collezionato 18 presenze e 2 gol tra campionato e Coppa Italia. In Serie A ha giocato anche nel Palermo.
FONTE: Hellas1903.it
SERIE B
ESCLUSIVA TMW - H. Verona, sirene anche da Grecia e Turchia per Jankovic
25.08.2016 10.38 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
Aggiornamenti da casa Verona, dove il club scaligero sta lavorando alle cessioni di alcuni calciatori destinati a salutare dopo la retrocessione in Serie B. Fra cui Bosko Jankovic, per il quale resta viva soprattutto la pista estera: interessamenti non soltanto da Cipro, Israele ed Emirati Arabi, ma, stando alle ultime novità raccolte dalla nostra redazione, anche da Grecia e Turchia. Offerte che comunque al momento non soddisfano completamente l'esterno offensivo serbo: il mercato, però, entra nella sua ultima settimana e i prossimi giorni potranno essere decisivi in tal senso.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
STAGIONE 2015-16 + - =
CALCIOMERCATO
Mercato Hellas in uscita: per Jankovic pista spagnola
Ipotesi Leganes per l’attaccante serbo
di Redazione Hellas1903, 18/06/2016, 15:42
Possibile futuro in Spagna per Bosko Jankovic, che con ogni probabilità lascerà l’Hellas. Secondo quanto riporta “La Gazzetta dello Sport”, l’ex Genoa e Palermo, in gialloblù dall’estate 2013, interessa al Deportivo Leganes, squadra iberica che per la prima volta nella sua storia militerà in Liga, dopo il secondo posto raggiunto in Segunda Division.
Il calciatore, che quest’anno ha totalizzato 18 presenze e 2 gol tra campionato e Coppa Italia, ha un contratto con il Verona fino al 2017. Ma, come scritto nei giorni scorsi, Jankovic è seguito da alcuni club esteri e sta trattando la buonuscita con il club di via Belgio.
FONTE: Hellas1903.it
SERIE B
ESCLUSIVA TMW - Jankovic verso l'estero: tratta la buonuscita col Verona
13.06.2016 18.24 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Il centrocampista serbo Bosko Jankovic è pronto a salutare l'Italia. Nonostante un altro anno di contratto, il calciatore classe '84 sta trattando con l'Hellas Verona la rescissione del contratto e, in questi giorni, è al lavoro per trovare un accordo sulla buonuscita. Per l'ex Palermo c'è interesse soprattutto lontano dall'Italia e dopo l'accordo con la società scaligera dovrebbe salutare il nostro paese.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Buon compleanno Bosko!
01/3/2016
La Società, lo staff tecnico e tutti i compagni di squadra
augurano buon compleanno a Bosko Jankovic.
L'attaccante gialloblù compie oggi 32 anni.
FONTE: HellasVerona.it
ALTRE NOTIZIE
Verona, Jankovic: "Abbiamo meritato il pareggio con il Torino"
31.01.2016 20.21 di Elena Rossin
Fonte: TorinoGranata.it
Il centrocampista dell'Hellas Verona, Bosko Jankovic, ha parlato del pareggio con il Torino.
Ecco le sue parole:
Il punto con il Torino vi serve più per il morale che per la classifica?
"Ogni punto in trasferta serve per il morale e per crescere. Con il Torino abbiamo meritato questo punto perché abbiamo affrontato una squadra forte, che gioca un bel calcio e che ha calciatori molto importanti. Abbiamo creato anche noi qualche occasione da gol, però, non si è segnato e alla fine siamo contenti dello zero a zero".
In fase difensiva a tratti siete riusciti a contenere il Torino, in fase offensiva invece continuate a segnare poco. Questo è il vostro punto dolente?
"Quando si affronta una squadra che gioca con il 3-5-2 e ha tanti calciatori che si spingono in avanti e anche noi esterni dobbiamo sacrificarci e aiutare la fase difensiva, chi conosce il calcio sa di cosa parlo e se non dessimo una mano alla difesa diventerebbe dura. Senza il sacrificio degli esterni la partita con il Torino sarebbe andata male per noi per questo abbiamo fatto la nostra partita e tutti quelli che sono scesi in campo hanno dato tutto per conquistare questo punto. Quando ci si difende lo si fa in undici così come quando si attacca tutti partecipano alla manovra offensiva. Oggi affrontavamo una squadra che gioca con un modulo diverso dalle altre e dovevamo stare più attenti".
Vi aspettavate un Torino così come lo si è visto in campo e di conquistare un punto oggi?
"Sì, eravamo fiduciosi perché sapevamo qual è la forza del Torino e in settimana avevamo studiato come gioca, con le palle in profondità per gli attaccanti e siamo risusciti a contenerli".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Jankovic: «Continuiamo così, nulla è perduto»
Postata il 31/01/2016 alle ore 17:50
Torino - Ecco le principali dichiarazioni dell'attaccante Bosko Jankovic, rilasciate al termine di Torino-Hellas Verona (0-0): «Il Torino? Sapevamo i loro punti di forza e abbiamo preparato bene la partita. Abbiamo fatto il nostro contro una squadra che ha calciatori importanti. Punto meritato, è andata bene. Salvezza? Non molliamo e giochiamo come stiamo facendo. Pensiamo a partita dopo partita e diamo tutto. Ci sono tante partite da giocare e continuiamo così, nel calcio non c'è niente di scontato. Quando giochiamo contro una squadra così ci vuole sacrificio, se noi non ci aiutiamo in difesa sarebbe stata molto dura. Come ha trascorso questi mesi? Sono stati mesi difficili, ma mi sono sempre allenato al massimo aspettando la mia occasione. Delneri? Ogni allenatore ha le sue idee, non mi ha dato nessuna spiegazione ma neanche io non le ho mai chieste. Ho solo aspettato il mio momento. Mercato? Sono qui e non ho mai voluto andarmene. Ringrazio chi se ne è andato, negli anni hanno dato molto per questa squadra».
FONTE: HellasVerona.it
CALCIOMERCATO
Atalanta e Carpi in pole per avere Jankovic
20/01/2016 11:26
Bosko Jankovic è sul piede di partenza. Il Verona sta parlando con Atalanta e Carpi che sono interessate al giocatore serbo. Con il club bergamasco potrebbe esserci uno scambio di giocatori (Jankovic in nerazzurro, D'Alessandro in gialloblù).
Nel Carpi invece l'obiettivo è Andrea Lazzari che è fuori dal progetto di Castori e sarebbe felice di abbracciare il Verona per cercare di ritrovare campo e motivazioni. Lazzari è un jolly del centrocampo (nasce trequartista, ma può giocare da regista basso o da interno) che farebbe molto comodo a Delneri, considerati i problemi che stanno frenando Viviani. (L.F.)
MOMENTO NO
La parabola discendente di Bosko Jankovic
20/01/2016 11:18
Aveva dato segnali incoraggianti in precampionato, mostrando grinta, voglia di spaccare il mondo e buoni colpi durante le prime amichevoli. Bosko Jankovic in estate era carico, convinto di poter lasciare il segno in questa stagione, dopo aver faticato nei primi anni in gialloblù per convincere Mandorlini a concedergli fiducia e continuità. In luglio aveva rinnovato il contratto, in agosto alla prima di campionato con la Roma ha fatto esplodere il Bentegodi segnando il gol del vantaggio e dell'illusione. Doveva essere la stagione della sua definitiva consacrazione, dopo un'annata difficile per quel grave infortunio al malleolo che gli fece saltare 12 partite tra novembre e febbraio.
Bosko però non ha mai convinto del tutto alternando buone prove e troppi passaggi a vuoto. Con l'arrivo di Delneri Jankovic ha perso ogni certezza. Due deludenti spezzoni di partita contro Empoli e Milan, prima di restare in panchina dall'inizio alla fine contro Sassuolo, Juventus, Palermo e Roma, segnali chiari che Bosko in questo momento non rientra nei piani dell'allenatore friulano. Jankovic si era adattato con sacrificio al 4-3-3 di Mandorlini. Nel calcio di Delneri sta facendo tanta fatica e la società ha deciso di cederlo. Comprensibile. (L.F.)
FONTE: TGGialloBlu.it
Jankovic: «Siamo uniti e compatti, ne usciremo»
Postata il 29/10/2015 alle ore 00:00
Verona - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Bosko Jankovic. Ecco le principali dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, rilasciate al termine di Hellas Verona-Fiorentina (0-2): «La prima vittoria che manca? Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, abbiamo tanti calciatori infortunati in questo momento anche se non è un alibi. Il primo gol è stato un episodio sfortunato, ora dobbiamo stare compatti e uniti per uscire da questa situazione non facile. Abbiamo affrontato la squadra che gioca il miglior calcio in Italia, ma abbiamo dato tutto quello che possiamo dare a questo momento. Ci mancano dei punti importanti. Il Carpi? È una partita importante ma non è la gara della verità, tutte le partite che restano saranno fondamentali. Dovremo fare tutti di più».
#AskBosko, ecco le risposte di Jankovic!
Postata il 01/10/2015 alle ore 15:30
Verona – Di seguito le risposte di Bosko Jankovic al sesto #ask proposto sulla nostra pagina ufficiale di Facebook. Grazie a tutti per le domande, pubblichiamo le 3 che ci sono piaciute di più, quelle di Marco Zampini, Carla Castioni e Enrico Mene. Il video pubblicato in questa pagina è online anche su Facebook.
Marco Zampini: Bosko qual è il gol che ti ha dato le emozioni piu forti con la maglia dell'Hellas?
«Il gol più bello con il Verona è stato quest’anno contro la Roma, una bella partita, un bel clima».
Carla Castioni: In questo momento che mancano punte centrali tu saresti in grado di fare questo ruolo?
«Se ci fosse l’emergenza, farei anche la prima punta. L’unico ruolo che non fare è quello del portiere, perché si usano le mani (ride, ndr)».
Enrico Mene: Bosko come sta vivendo la squadra questo momento difficile?
«Vedo una squadra molto carica negli allenamenti, sabato cercheremo di metterre in campo tutta la nostra voglia».
Jankovic: «Pronti a dare tutto!»
Postata il 01/10/2015 alle ore 13:41
Verona - Le dichiarazioni dell'attaccante Bosko Jankovic, rilasciate durante l'intervista esclusiva alla trasmissione 'Questo è il Verona' in onda sulla official radio RadioBellla&Monella.
CON IL CHIEVO DAREMO TUTTO
«Tutti i derby sono partite belle da giocare, hanno la caratteristica di essere partite a sé. Quello di Verona ha un sapore particolare, è una stracittadina cambiata tanto negli ultimi anni, lo abbiamo percepito anche noi calciatori. Come ci stiamo preparando alla sfida? Cerchiamo di essere tranquilli e sereni durante l’allenamento perché stiamo vivendo un momento che non è positivo, con tanti infortunati. Ma noi che siamo rimasti cerchiamo di dare tutto per fare una bella partita. Un commento sugli infortuni? Fanno parte della vita del calciatore, l’importante è essere sempre positivi e tenere la testa alta. Per chi è infortunato non è facile guardare da fuori chi invece sta bene, ma dobbiamo stare tutti insieme e loro devono continuare a lavorare per tornare più in fretta possibile».
PRENDIAMOCI LE NOSTRE RESPONSABILITA'
«Un commento sulle parole di Toni? Luca ha detto bene, non ci resta che andare in campo e dare l'anima, tutti uniti nelle difficoltà. Mi dispiace molto per la sconfitta contro la Lazio, avevo sensazioni positive in ogni momento della sfida. Era una partita da non perdere, ma nel calcio può succedere di tutto, ma non abbiamo meritato questa sconfitta. Se mi sento responsabilizzato? Ognuno deve sentirsi responsabilizzato. Senza le responsabilità nella vita non si va avanti. Io non mi faccio problemi a prendermi le mie, mi sembra giusto così. Arriva una gara in cui tutti dovranno prendersi le proprie per portare a casa la vittoria. Mandorlini? E’ lo stesso di sempre, si è preso tante responsabilità in questo momento, ma in realtà siamo noi a scendere in campo. Dobbiamo essere bravi anche per lui, non è facile vedere la propria squadra con così tanti infortunati. Dobbiamo aiutare Mandorlini per questa partita che sentiamo di più rispetto alle altre».
GRAZIE TIFOSI PER IL SOSTEGNO
«Il mio rapporto coi tifosi? Come ho detto tante volte, questa piazza ha qualcosa di speciale. E’ bello vederli cantare per 90 minuti, anche dopo le sconfitte ci sostengono sempre. L’importante è stare tutti uniti quando le cose non vanno bene, è troppo facile tifare solo quando le cose vanno bene, e senza di loro faremmo molta fatica, anche se poi in campo scendiamo noi. Devo ringraziarli perché, secondo me, sono tifosi unici non solo in Italia ma anche in Europa».
#AskBosko, ecco le risposte di Jankovic!
Postata il 26/08/2015 alle ore 16:50
Verona – Di seguito le risposte di Bosko Jankovic al primo #ask proposto sulla nostra pagina ufficiale di Facebook. Grazie ad Adriano, Daniele e Andrea per le loro domande, speriamo di aver soddisfatto le vostre curiosità. Il video pubblicato in questa pagina è online anche su Facebook.
Adriano Sgrazzutti: Tralasciando il pareggio con la Roma, come vede l'Hellas nascente e tra i nuovi arrivi (giovani) chi ritiene fará la differenza?
«Secondo me non è stata una sorpresa: abbiamo giocato con voglia di fare risultato e grinta. Spero che Viviani sia importante per noi, è un giocatore interessante, spero che recuperi presto e riesca a giocare».
Daniele Masotto: Chi dei suoi compagni nell'Hellas è diventato quest'anno più cattivo (calcisticamente parlando) seguendo la determinazione che ci mette appunto Jancovic quando gioca?
«In questa ultima partita tutti hanno giocato molto bene però da dentro e da fuori quello che mi ha impressionato è Hallfredsson, in fase difensiva pressava sempre alto. I primi 60 minuti eravamo tutti avanti, abbiamo tutti avuto voglia di fare bene ma Emil più di tutti».
Andrea Girardi: Quanto gli è "costato" adeguarsi al gioco di Mandorlini cioè fare i km in fascia?
«Non è facile fare le due fasi ma se vuoi giocare qua devi fare questo, se riesci a fare come chiede lui giochi, altrimenti no è semplice. È importante quando tutti fanno due fasi, è importante perché vuol dire lavorare per il gruppo».
Jankovic: «Col Genoa per me partita speciale»
Postata il 26/08/2015 alle ore 16:30
Verona - Le dichiarazioni dell'attaccante Bosko Jankovic, rilasciate durante la conferenza stampa in vista di Genoa-Hellas Verona.
GENOVA TRA PASSATO E (PROSSIMO) FUTURO
«La prossima partita? Ho bellissimi ricordi di Genova, lì ho vissuto 5 anni intensi, con momenti difficili e altri molto belli, non vedo l’ora di giocare, è molto bello parlare proprio oggi prima della partita con mia ex squadra. In questa sessione di mercato i rossoblu hanno venduto tanti giocatori importanti, come Iago Falque. Non è mai facile giocare al Marassi, il Genoa è una grande squadra con una tifoseria molto calda. Mi aspetto una grande prestazione del Verona. Non c’è molto da dire, dobbiamo mettere in campo voglia, spirito e grinta vista con la Roma, solo così possiamo fare punti. Se il Verona ha voglia di riscatto? L’ultima volta che il Verona ha vinto in trasferta col Genoa è stata in Coppa Italia il 18 agosto 2012. Anche se vinse il Verona ai calci di rigore, con la maglia rossoblu ho segnato il gol del momentaneo vantaggio, per questo vi chiedo scusa (ride, ndr). Il 5-2 della scorsa stagione? Era la mia prima panchina dopo l’infortunio. Abbiamo giocato 3-5-2, poi quando siamo tornato io e Juanito Gomez siamo tornati al 4-3-3 e abbiamo fatto risultati importanti. Quel 5-2 pesa, dobbiamo andare là e fare risultato. Che partita sarà? Conoscendo Gasperini sarà una partita difficile, lui gioca un 3-4-3 molto offensivo, un modulo che difficilmente si può trovare in Italia. La nostra forza? Secondo me sarà molto importante avere un collettivo rodato, quando hai il gruppo si ottengono i risultati: il gruppo è fondamentale in questo calcio dove sono quasi tutti allo stesso livello, perché sono i piccoli dettagli come questo a fare la differenza. Come ci stiamo preparando? Ci stiamo allenando bene e siamo carichi, il campionato è appena iniziato e abbiamo tanto voglia di giocare».
IL MIO MOMENTO
«Il gol con la Roma? Ho sentito l’affetto del pubblico, mi dà carica, queste sensazioni piacciono sempre ai calciatori. Non ho fatto ancora niente, ci sono ancora tante partite, desidero comunque tutti i tifosi, quelli che sono stati allo stadio e in ritiro, e per tutte partite giocate negli ultimi due anni. Abbiamo una delle tifoserie più calorose in Italia. Spero di fare bene anche nelle prossime partite, mi concentro una partita alla volta, mi sembra giusto così. Mi sento migliorato sul livello tattico da quando sono arrivato a Verona. Mister Mandorlini mi chiede di fare tutte e due le fasi, difendere e poi attaccare. In altre squadre difendevo meno, qui sono migliorato come calciatore, è una cosa importante e positiva fare le due fasi. Se questo sarà il mio anno? Non lo so, non penso troppo a me stesso. A tutti piace segnare ma dobbiamo pensare al gruppo e fare bene tutti insieme. Secondo me nel campionato di quest’anno c’è più qualità. Carpi e Frosinone non sono squadre importanti, ma hanno raggiunto grandi risultati. Se spero nella chiamata in nazionale? Sinceramente non ci penso troppo. Io sono pronto e sono a disposizione, ma non dovesse arrivare la chiamata non sarebbe un dramma. Ho 31 anni e non più 25, sono più tranquillo, prima mi dispiaceva non giocare».
26.08.2015
Janko: «Ho rifiutato offerte per restare all'Hellas»
Jankovic dopo il gol segnato domenica alla Roma
Cinque anni al Genoa, quattro al Verona se resterà fino a fine contratto. Due già alle spalle, due all’orizzonte. Bosko Jankovic ormai è una certezza. «Ho rifiutato due-tre offerte quest'estate, potevo andar via ma a 31 anni non mi sembrava il caso di cambiare, soprattutto dopo le due belle stagioni vissute all'Hellas», le parole di Jankovic oggi pomeriggio nella sede del Verona di via Belgio, nella settimana di Genoa-Verona.
«Ho ricordi molto belli di Genova, non è mai facile giocare a Marassi ma se metteremo in campo la stessa determinazione di sabato con la Roma potremo fare bene», ha proseguito Jankovic, contro la Roma protagonista della gara al di là del gol. Nella sua crescita evidente è la mano di Mandorlini. «Da quando sono a Verona mi sento molto migliorato a livello tattico, il mister pretende la stessa attenzione in fase di possesso ma anche di non possesso ed io sto cercando di fare del mio meglio», ha spiegato Jankovic, probabile titolare anche domenica sera vista l'ottiva prova contro la Roma.
«Poter scegliere fra vari moduli è importante – ha evidenziato Jankovic – nel 4-3-3 ognuno ormai sa quel che deve fare, ma è chiaro che uno come Pazzini per noi è un valore aggiunto. Un giocatore che mi ha impressionato fra i nuovi? Souprayen, molto bravo anche tatticamente».
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Jankovic: «Un'emozione segnare al Bentegodi»
Postata il 22/08/2015 alle ore 21:25
Verona - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Bosko Jankovic. Ecco le principali dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, rilasciate al termine di Hellas Verona-Roma (1-1): «Il gol? Ringrazio tutti i tifosi, che hanno sempre cantato. Ringrazio anche Hallfredsson per il cross, sono arrivato al momento giusto e sono riuscito a segnare. Mi dispiace per il risultato, meritavano di vincere ma il calcio è così. Siamo comunque contenti per questo punto raccolto contro la Roma con sacrificio e voglia di lottare, cosa che noi dovremo fare in tutte le partite. Questo è lo spirito giusto e siamo contenti. La nostra condizioni fisica? Noi attaccanti esterni dobbiamo correre molto e raddoppiare sempre. Dobbiamo continuare con questa voglia e con questo spirito».
FONTE: HellasVerona.it
L'ESTERNO SERBO
Sarà l'anno di Bosko?
25/08/2015 13:08
Due gare ufficiali, due gol. È partita nei migliori dei modi la stagione di Bosko Jankovic. In Coppa Italia, contro il Foggia, sono bastati pochi secondi per gonfiare la rete, contro la Roma il gol è arrivato dopo un’ottima prestazione tutta corsa e grinta. A Verona non si era mai vista una partenza così convincente per l’esterno serbo. Soprattutto stupisce la sua ottima condizione fisica: è sempre stato un giocatore fisicamente fragile. L’anno scorso ha perso tre mesi. Mentre la sua carriera fu costellata di infortuni gravi: su tutti, nel 2009, una grave lesione al crociato del ginocchio sinistro.
VINCENTE. Jankovic cresce nella gloriosa Stella Rossa, squadre tra le più titolate dell’ex Jugoslavia. Precisamente entra a far parte della società di Belgrado nel 1992, a soli otto anni, nel pieno della Guerra in Bosnia, il punto più sanguinoso delle guerre jugoslave: “Vedi gli aerei sulla testa e le bombe, tutti i giorni. Dopo quello, di cosa dovrei avere paura adesso?”. In Serbia si dimostra subito un vincente: conquista tre campionati e tre coppe nazionali, esplodendo definitivamente nel 2005 quando sulla panchina sedeva Walter Zenga. In quell’anno 12 gol in 26 presenze. In patria era considerato la nuova stella: Bosko inizia a giocare in Nazionale e successivamente si trasferisce all’estero. Prima tappa alle Baleari: Maiorca, poi Zamparini lo portò a Palermo per ben 8 milioni di euro ma in Sicilia non convinse appieno ed approdò al Genoa. Nella città della Lanterna, nonostante i tanti infortuni, stabilì un buon feeling con la piazza ed alternò buone annate ad altre in chiaroscuro.
DISCONTINUITA’. Nel 2013 arrivò al Verona, appena promosso. Fu un anno difficile: a parte il buon esordio contro il Milan (assist a Toni), Jankovic non ha continuità e quando gioca spesso delude. La concorrenza era altissima: Iturbe, Gomez, Martinho e poi Marquinho adombrarono l’esterno serbo. Ma nonostante ciò il Verona riscattò il suo cartellino dal Genoa e puntò su di lui. L’anno scorso, complice la non adattabilità di Nico Lopez al 4-3-3, si riprese l’Hellas: Mandorlini gli dà fiducia e Bosko diventa un titolare inamovibile. Gioca sempre, a meno che non sia infortunato, garantendo la copertura necessaria per il modulo del mister ravennate ma non appare ancora del tutto decisivo davanti. Oggi: Jankovic stupisce tutti con la sua partenza, ed ora appare decisivo anche in zona gol. Dopo la Roma c’è il Genoa a Marassi da affrontare, la sua ex squadra dove indossò anche la fascia di capitano, un’altra buona occasione per averlo determinato al 100%. Che questo sia l’anno di Bosko?
LUCA VALENTINOTTI
FONTE: TGGialloBlu.it
SERIE A
Hellas Verona, Jankovic: "Servono difensori, ci penseranno i dirigenti"
22.07.2015 12.10 di Pietro Lazzerini
L'attaccante dell'Hellas Verona Bosko Jankovic ha parlato ai microfoni de L'Arena soffermandosi anche sui temi di calciomercato: "Non sta a me dire che cosa serve alla squadra, ma certo dove siamo in meno è senza dubbio la difesa. Ci penseranno i nostri dirigenti. Quest'anno possiamo fare ancora meglio, lavoriamo per questo. Io sono rimasto, Juanito e Toni hanno rinnovato e poi è arrivato Pazzini, una grande attaccante. Dobbiamo fare bene".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
21.07.2015
Jankovic, orgoglio senza fine «Un onore la fascia da capitano»
«Che soddisfazione. Forse ero il più vecchio in campo Sto bene, non ho problemi fisici, il gruppo è compatto Sono a disposizione di tutti, pronto a fare il terzino...»
«Bosko, Bosko, Bosko...». La piccola e stracolma tribunetta dell'impianto altoatesino non ha dubbi: Jankovic, almeno nei decibel, vale quanto Luca Toni. «Sono tutti miei parenti e amici, li ho portati tutti qua per non sentirmi troppo solo». Scherza l'ex ala della Stella Rossa di Belgrado che ha salutato con il classico gesto dell'orgoglio serbo: ovvero le tre dita al cielo. «È il gesto del mio popolo - ammette l'esterno del Verona, uno dei più brillanti nelle prime uscite stagionali -. Sono contento perchè mi sento bene, non ho problemi fisici e posso forzare. Più importante della mia rete contro il Sud Tirol è stato il rendimento della squadra. Abbiamo affrontato un avversario molto più in condizione rispetto al primo, ai ragazzi della Val d'Isarco, e con tanto lavoro in più nelle gambe. Ho visto una squadra che sta giù crescendo e ringrazio Luca Toni per avermi messo in condizione di segnare. Il gol aiuta a lavorare meglio, ti fa rilassare anche psicologicamente». Jankovic, schierato nel secondo tempo a sinistra da parte di Mandorlini, è stato un punto di riferimento nel «Verona 2» che il mister ha riformulato secondo l'ormai classico 4-3-3. La squadra ha sofferto ma lui è riuscito comunque a fare un gol e sfiorarne altri.
Ad un quarto d'ora dalla fine è uscito Luca Toni e la fascia da capitano è finita proprio sul braccio di Jankovic. «L'ho portata con orgoglio - ammette -. Luca è il nostro capitano e poi ci sono altri giocatori come Juanito e Rafael che hanno fatto la storia. Forse è perchè ero il più vecchio in campo che l'hanno data a me ma è sempre una grande soddisfazione». Jankovic insieme a Pisano e Gomez è tra i gialloblù più in forma. Sono duri questi primi giorni di ritiro, ma il serbo è sempre la a tirare il gruppo. «Non lo so, però sono fortunato perchè vado in forma prima di altri. L'importante è stare bene e non infortunarsi. Non vedo l'ora di iniziare a giocare». Jankovic comunque è un personaggio che si fa sentire all'interno dello spogliatoio ed è anche uno fra quelli con maggior carattere. A volte un sguardo dice di più di mille parole. «Questo non sta a me dirlo. Dico soltanto che siamo vicini ad un compagno coraggioso come Moras, per quella tragedia che sta vivendo, però lui deve reagire subito. La vita è così va sempre affrontata di petto, bisogna andare avanti a testa alta».
Jankovic è un tipo diretto e forse anche per questo ha conquistato, al di là del campo, le simpatie di molti tifosi. Lui per il Verona è pronta anche a fare il difensore, merce rara di questi tempi. «Faccio quello che chiede il mister o quello che serve alla squadra. Adesso è rientrato Marquez e poi aspetteremo Moras, che è una colonna della squadra. Non sta a me dire che cosa serve alla squadra, ma certo dove siamo in meno è senza dubbio la difesa. Ci penseranno i nostri dirigenti. Quest'anno possiamo fare ancora meglio, lavoriamo per questo. Io sono rimasto, Juanito e Toni hanno rinnovato e poi è arrivato Pazzini, una grande attaccante. Dobbiamo fare bene». All'inizio della sua avventura al Verona Jankovic forse pensava un po' troppo alla fase offensiva, ma poi il feeling con il tecnico è cresciuto. Difficile, spesso, nel primo anno di Serie A, scalzare gente come Iturbe e Marquinho, ma lui con grande spirito di abnegazione è cresciuto risultando utilissimo nello scacchiere di Mandorlini. «Qui tutti siamo utili - sottolinea -. Se c'è da fare il terzino non ho mai avuto problemi a farlo. Purtroppo ho avuto anche un infortunio serio che mi ha condizionato». Già in allenamento Bosko Jankovic si era procurato la frattura del malleolo peronale. Era il novembre del 2014. Tutto è superato, tutto è lontano: Jankovic c'è!
Gianluca Tavellin
11.07.2015
«Tifosi unici Li dobbiamo ripagare»
Guarda la nuova maglia a bande verticali gialle e blu. Gli ricordano che c'è qualcosa di familiare con la sua Stella Rossa. «Cambiano solo i colori» osserva Bosko Jankovic. «E mi piacerebbe tanto che il Bentegodi fosse come il mio Maracanà. Ma qui c'è un grande pubblico. La nostra gente è straordinaria. Non abbiamo certo bisogno di incitare nessuno».La notte cala veloce su via Sogare. L'urlo del popolo diventa saluto. Jankovic, nel silenzio, trova l'occasione per tramutare l'adrenalina in pensieri: «Siamo una bella squadra. L'arrivo di Pazzini rende ancora più forte questa. Ma c'è tanto altro. Il nostro è un gruppo pieno di qualità, Ho rinnovato io, pure Gomez. Poi tanti altri. Si è creata la situazione migliore per poter fare molto bene. Partiamo per divertirci, per difendere i nostri colori».Bosko, Bosko, Bosko. Dalla gradinata arriva ancora qualche coro. Alza la testa. «Questi sono tifosi straordinari, ti fanno capire che la maglia che porti pesa. Ti fanno sentire importante. Noi dobbiamo saper rispondere in maniera adeguata».Lui rinnova, saluta e promette: «Darò tutto per questa maglia». La notte del Pazzo diventa anche la notte di Jankovic e di tutto il Verona. La festa è finita si parte in direzione Racines. Oggi è un altro giorno.
S.ANT.
FONTE: LArena.it
10 Luglio 2015: Jankovic alla presentazione dell'Hellas 2015-16 |
SERIE A
Verona, Jankovic: "Mai avuto dubbi sul rinnovo. Qui sto benissimo"
09.07.2015 16.39 di Pietro Lazzerini
Fresco di rinnovo (non ancora ufficializzato), Bosko Jankovic ha rilasciato alcune battute raccolte da L'Arena: "Mai avuto dubbi volevo fortemente continuare ad essere un giocatore dell'Hellas e così sarà. Qui sto benissimo, i miei figli e mia moglie pure. Verona è una piazza eccezionale e statene certi: continuerò a dare tutto me stesso per questa maglia. Non è una promessa, è una certezza".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Avanti tutta Bosko!
Postata il 08/07/2015 alle ore 12:30
Verona – Anche Bosko Jankovic prosegue la sua avventura in gialloblù. L’attaccante serbo infatti stamani, accompagnato dal procuratore Silvano Martina, ha firmato nella sede di via Belgio il rinnovo di contratto. Una volta certificato l’allungamento, Bosko ha dichiarato: «Mai avuto dubbi: volevo fortemente continuare ad essere un giocatore dell’Hellas e così sarà. Qui sto benissimo, i miei figli e mia moglie pure. Verona è una piazza eccezionale e statene certi: continuerò a dare tutto me stesso per questa maglia. Non è una promessa, è una certezza!». Avanti tutta Bosko.
FONTE: HellasVerona.it
STAGIONE 2014-15 + - =
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Verona, fumata bianca Jankovic. Ha rinnovato fino al 2017
29.06.2015 19.13 di Simone Bernabei
Bosko Jankovic sarà ancora un giocatore del Verona. Per l'ufficialità del rinnovo con l'Hellas infatti manca soltanto il comunicato, ma tutto è già stato deciso. Il giocatore, secondo quanto raccolto da TuttoMercatoWeb, nelle scorse ore è volato a Milano dove assieme al suo entourage ha incontrato Bigon e limato gli ultimissimi dettagli riguardanti i bonus. Tutto fatto quindi, presto arriverà anche il comunicato sulla permanenza di Jankovic al Verona sino al 2017.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
CALCIOMERCATO
Retroscena di mercato: ecco perchè ha firmato Jankovic
27.06.2015 12:51 di Stefano Bentivogli
Bosko Jankovic resta ancora in gialloblu ma sono stati svelati alcuni retroscena che l'hanno portato a firmare il prolungamento del contratto.
Il giocatore si è incontrato con Bigon a Milano e in pochi minuti ha trovato l'accordo nonostante avesse un paio di offerte interessanti dall'estero.
Jankovic sarà a Verona il prossimo 7 luglio e probabilmente parlerà alla stampa attraverso i canali ufficiali del club. E' molto felice della scelta fatta, si trova bene a Verona e continuerà a vivere in centro.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
STAGIONE 2014-2015 + - =
Jankovic: "Tanti auguri a Toni, un campione vero"
Postata il 26/05/2015 alle ore 15:40
Verona - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Bosko Jankovic, intervenuto alla trasmissione radiofonica "Tutti convocati" su Radio24 condotta dai giornalisti Carlo Genta e Pierluigi Pardo.
LUCA, TANTI AUGURI CAMPIONE!
"Un commento su Luca Toni? Si parla di una grande persona, ho avuto pochi compagni come lui, in campo e anche fuori è il numero uno. E’ un ottimo calciatore che sta bene fisicamente, speriamo rimanga anche l’anno prossimo e che faccia ancora tanti gol con il Verona. Il suo segreto? Quello che sta facendo non è un caso, lui è un professionista, si è sempre allenato e non ha mai saltato una seduta, in questo campionato e anche nello scorso non ha mai saltato una partita. Se rimarrà a Verona? Dipende solo da lui, per come lo vedo io sta molto molto bene. Gli faccio gli auguri per il suo compleanno".
TRA PRESENTE E FUTURO
"La mia stagione? E’ stata un'annata particolare, mi sono rotto perone e malleolo, ma quando la squadra aveva bisogno di rinforzi sono tornato. Il futuro? Non so, non ho ancora parlato con la società, non si sanno ancora tante cose, ma a giorni ci diranno di più. Io qua sto bene, sono felice, Verona è un’ottima piazza, una bella città e i nostri tifosi sono molto calorosi. Quindi, perché non rimanere?".
DISPIACIUTO PER IL GENOA
"Un commento sul Genoa? Da ex dico che quest’anno hanno fatto un campionato molto simile a quello della stagione 2008-09, quando c’erano Diego Milito e Thiago Motta, anche in quell’anno mancava poco per la Champions e siamo andati in Europa League. Quest’anno hanno fatto molto bene, conosco bene e stimo il loro allenatore, in particolare mi ha impressionato la loro prestazione con l’Inter. Mi spiace che il prossimo anno non giocheranno in Europa League, sono ragazzi veramente forti che corrono il doppio rispetto alle altre squadre".
Ufficio Stampa
Jankovic: “Cesena? Non vedo l’ora di giocarla”
Postata il 31/03/2015 alle ore 16:15
Sona (Verona) - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Bosko Jankovic, rilasciate durante la visita alla sede del co-jersey sponsor Leaderform (via Molina 14, Sona).
COL CESENA? NON VEDO L’ORA DI GIOCARLA
“Il mio momento? Con la Lazio ho avuto un problema allo stomaco, non potevo giocare perché stavo male. Ora sto meglio, è una settimana che mi alleno con il gruppo. Non vedo l’ora di giocare contro il Cesena, per me è la partita più importante. Come la partita a Cagliari, anche questa sarà fondamentale per noi, dobbiamo dare tutto per portare a casa un risultato positivo, giochiamo in casa e abbiamo tutte le possibilità per vincere. Se incontreremo delle difficoltà? E’ una partita come le altre, dobbiamo avere lo spirito giusto, la voglia di giocare in casa davanti ai nostri tifosi. Dobbiamo dimostrare voglia e carattere, l’importante è dare tutto durante i prossimi 90 minuti. Quando diamo il massimo, possiamo fare risultati importanti”.
ABBIAMO IMPARATO DAI NOSTRI ERRORI
“Un commento sulla sconfitta con la Lazio? Peccato non esserci stato, sarebbe stata una partita molto bella da giocare. Venivamo da un periodo positivo e davanti c'era la squadra che in questo momento è la più forte della Serie A. Ci è mancato qualcosa, forse un po’ di quella voglia che abbiamo avuto in precedenza, per questo penso che con il Cesena dobbiamo ritornare ad essere quelli di prima. Secondo me la sconfitta ci è servita dal punto di vista psicologico, ad ogni modo arrivare a Roma dopo 4 partite positive con 2 vittorie e 2 pareggi non è male, soprattutto perché questi risultati sono arrivati affrontando squadre molto forti”.
31 marzo 2015 - Bosko Jankovic |
CONCENTRATI PER LA SALVEZZA
“Se ci accontentiamo della salvezza? Noi dobbiamo pensare a una partita alla volta, è giusto così. Dall’inizio del campionato il nostro obiettivo è sempre stato quello, inutile adesso parlare di altro”.
MORAS E TACHTSIDIS, CHE SOLLIEVO!
“Un commento sull’incidente di Moras e Tachtsidis? Meno male che non si sono fatti male, per noi è una bella notizia. Spero che si sentano in condizione di giocare la partita con il Cesena, abbiamo bisogno di loro, sono calciatori fondamentali per questa squadra”.
ADESSO VI SPIEGO CHI E’ BOSKO…
“Il mio anno in gialloblù? Non mi piace parlare del passato, quello che è stato non si può più cambiare. A novembre mi è successo di tutto, prima l’incidente con la macchina e poi l’infortunio in allenamento, ma non mi sono mai pianto addosso. Come recita quel detto, non può piovere per sempre. Adesso è uscito il sole, mi sento bene fisicamente e mentalmente. Se mi trovo bene a fare l’esterno destro? Per me è uguale, destra o sinistra non cambia tanto. Siamo una buona squadra, con buoni calciatori, credo che l’importante sia pensare al gruppo, solo uniti possiamo fare risultati. In squadra non abbiamo fenomeni che possano risolvere la partita giocando da soli, siamo tutti validi elementi e con lo spirito di squadra possiamo fare risultati. Per quanto mi riguarda, voglio dare una mano a questa squadra, i miei compagni hanno bisogno anche di me ed io sono pronto a dare tutto. Il mio futuro? Non lo so, vedremo. Come mi sento ad essere titolare? Molto bene e i risultati si vedono. Sono un calciatore che quando sente la fiducia dell’allenatore dà tutto quello che può dare e questo vale nel campo come nella vita. Voglio ripagare Mandorlini per tutte le aspettative che ha in me”.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
16:58 | giovedì 12 marzo 2015
Jankovic: «Napoli? Daremo tutto»
L'attaccante dell'Hellas Verona in vista del prossimo match
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo © Foto: www.imagephotoagency.it
HELLAS VERONA JANKOVIC - Intervenuto ai microfoni di HV Magazine, Bosko Jankovic ha parlato del momento dell’Hellas Verona, che ha recuperato gli infortunati e impresso una svolta nella sua stagione. Con il suo ritorno e quello di Sala, Gomez, Obbadi e Ionita la squadra di Andrea Mandorlini ha, infatti, ricominciato a correre in campionato, raccogliendo cinque punti nelle ultime tre partite (due pareggi ed una vittoria) e mantenendo a distanza le rivali, a partire dai “cugini” del Chievo, per la corsa alla salvezza.
IL PUNTO – «Per uscire dalla crisi c’era bisogno di una scossa, ora andiamo avanti così. Il miglior Bosko? A Verona dovete ancora vederlo», ha dichiarato l’attaccante gialloblù, che ha parlato della sua vita, della sua mentalità, del figlio appena arrivato, ma anche in vista della prossima sfida di campionato contro il Napoli: «Abbiamo tanta voglia di fare risultato. Non faccio promesse, ma sicuramente daremo tutto in campo», ha concluso Jankovic.
FONTE: CalcioNews24.com
23.02.2015
Jankovic il «filosofo»
«È nato il mio secondo figlio: dedico a lui il mio gol Roma grande squadra, ma noi volevamo rialzarci L'Hellas merita la A. Faremo di tutto per restarci»
Bosko Jankovic, suo lo sgambetto alla Roma
È nato Julijan: è spuntato il sole in casa Jankovic. E ha smesso di piovere in casa Hellas. Basta un colpo secco, una deviazione, e la palla che rotola in rete diventa racconto, espiazione, rinascita. Un manifesto d'allegria da attaccare sulla porta di casa Verona. Dunque, il nastro va riavvolto. Bosko Jankovic regala ai gialloblù (grazie alla complicità di Keita) il gol che vale il pari. Un piccolo passo per la classifica. Un grande passo per il morale. Nessuno sbarco sulla Luna. Ma questo punto sa di tante cose. E Jankovic, nel dopo partita, ha tanto da dire, molto da raccontare
Jankovic, di nuovo papà...
«È nato Julijan due giorni fa, il mio secondo genito. Non pensavo di poter dedicargli questo gol. Ma è andata meglio di quello che avevo previsto. La rete è per lui, per me, per Verona, per i tifosi, per la gente».
Un piccolo passo...
«Un grande risultato, ottenuto contro una grande squadra. Dobbiamo tenercelo stretto questo pareggio. Vale molto, perchè spezza la serie negativa e ci ridona forza. E poi, la Roma è la squadra che propone il miglior calcio in Italia. E qui a Verona si è fermata».
Cosa dice ai tifosi?
«Grazie di esserci. So cosa vuol dire amare e soffrire. Io vengo dalla Stella Rossa e conosco bene l'amore che sale al cielo per il calcio».
Cosa dice a se stesso?
«Contento per il gol ma anche perchè ha smesso di piovere».
Dove scusi?
«A casa Jankovic. Arrivo da tre mesi di attesa. Ma come si dice qui dalle vostre parti: prima o dopo dovrà pure smettere di piovere».
E quando smette?
«Esce il sole. E oggi è un giorno di sole. Che scalda gli animi. Non solo il mio. Avevamo bisogno di una prestazione di questo tipo per rialzare la testa».
Che botta a Genova...
«Abbiamo parlato tanto durante la settimana. Ci siamo guardati in faccia, ci siamo confrontati. Non abbiamo mai smesso di riflettere sul momento che stiamo passando. fa bene parlare, fa bene confrontarsi. Poi escono queste partite. Sono tante le cose da dire».
Le dica
«Per esempio, gli infortuni. Tanti, importanti, pesanti. Si è lavorato spesso e volentieri in emergenza. Lo dico perchè nell'analisi di quello che succede anche questo è un particolare che non va sottovalutato».
Cosa vuole aggiungere?
«Siamo una squadra vera, abbiamo cuore, lo abbiamo dimostrato».
Dove e come?
«Per tutti i 90'. Per come abbiamo provato ad attaccare, per come abbiamo saputo soffrire, per come abbiamo reagito allo svantaggio. Si era messa in salita. Ma nessuno, penso, può dire che il Verona ha smesso di credere per un attimo nella possibilità di poter strappare un risultato positivo».
E dopo questo pareggio che cosa si sente di dire?
«Verona merita la serie A. Questa è la sua categoria, questo è quello che deve avere a fine anno. E posso dire che faremo di tutto perchè questo accade. Sono partite di questo genere che ti aiutano a crescere, a ripartire».
Il punto, però, avrà grande valore se sarà seguito subito da tanti altri. A partire dalla sfida di Cagliari
«Certo, lo sappiamo bene anche noi. Infatti, sono due le cose da dire. Primo. manteniamo questo spirito, è quello giusto. Secondo: serve confermare subito quanto fatto contro la Roma. E la partita contro il Cagliari diventa fondamentale. Abbiamo fatto un passo, ne mancano ancora tanti per vedere il traguardo».
Avete difeso, sofferto, attaccato al momento giusto...
«Doveva essere così. La giusta dose di sofferenza, la consapevolezza che potevamo penetrare in area e far male alla Roma. Avevamo ragione, noi».
Simone Antolini
FONTE: LArena.it
Jankovic: “Il gol? Lo dedico a mio figlio”
Postata il 22/02/2015 alle ore 18:50
Verona - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Bosko Jankovic, rilasciate al termine della sfida Hellas Verona-Roma (1-1).
IL GOL? LO DEDICO A MIO FIGLIO
“Il mio gol? Questa è la mia terza rete alla Roma. Ho visto quella palla e mi è venuto l’istinto di entrare in area e ho staccato di testa. Sono molto felice per quel gol, lo voglio dedicare a mio figlio che è nato due giorni fa. Per me questo è un bel segnale per il futuro, non potevo immaginare un ritorno in campo migliore. Ho sofferto tanto per gli infortuni, ma sono sempre stato vicino alla squadra e ho cercato di accorciare i tempi di recupero. Dopo la pioggia viene sempre il sole e adesso basta pioggia”.
22 febbraio 2015 - Bosko Jankovic |
SIAMO UNA SQUADRA FORTE
“La Roma? Abbiamo fatto la partita che avevamo pianificato di fare. Abbiamo lottato fino alla fine, questo è lo spirito che dobbiamo mettere in campo fino all’ultimo impegno di campionato. Ogni partita per noi è una gara molto importante. Con questa voglia di fare risultato possiamo raggiungere l’obiettivo, che è quello di rimanere un altro anno in Serie A. Questa squadra non merita la retrocessione, siamo forti. Questo campionato non è facile, ci sono tante squadre che giocano per la salvezza. Sapevamo tutti che arrivava una Roma in difficoltà, che viene da un periodo in cui non hanno fatto molti risultati positivi, però anche noi veniamo da un periodo per niente facile. Se avevamo un po’ di fortuna potevamo anche andare a vincerla. Sono molto contento, abbiamo dato tutti il massimo e questa è la strada che dobbiamo percorrere. Dobbiamo fare risultati importanti soprattutto in casa, davanti ai nostri tifosi, che sono fantastici. Il rapporto con i tifosi durante la settimana? Sono abituato ad approcciarmi a loro, già dagli anni in cui giocavo nella Stella Rossa di Belgrado, anche la loro tifoseria è molto calorosa. Io capisco il loro stato d’animo, so cosa vuol dire lottare per la maglia. La loro vicinanza è stata molto positiva e i risultati si vedono”.
QUESTO E’ LO SPIRITO GIUSTO
“Sapevamo bene che era una partita importante per noi, per l’allenatore e per i nostri tifosi. Abbiamo avuto una settimana un po’ strana ma alla fine siamo riusciti a fare una buonissima gara contro una squadra che, secondo me, sa giocare il calcio migliore che c’è in Italia. Noi dobbiamo pensare già a Cagliari, anche quella sarà una partita molto importante. Il vero volto del Verona? Veniamo da un periodo molto negativo, avevamo tanti infortunati, tutti giocatori importanti e abbiamo cambiato modulo. Io e Juanito Gomez siamo tornati in campo oggi, sappiamo bene cosa vuole l’allenatore da noi, ovvero dare una mano in fase di copertura. Non è facile ma siamo giocatore di Serie A e siamo chiamati a fare questo. Ma se giochiamo con lo spirito mostrato con la Roma ci salviamo di sicuro”.
Ufficio Stampa
Benvenuto Julijan! Jankovic papà per la seconda volta
Postata il 20/02/2015 alle ore 11:30
Verona - Bellissima notizia in casa Jankovic. Venerdì 20 febbraio l'attaccante gialloblù è diventato papà per la seconda volta: all'ospedale di Zurigo è nato Julijan, un piccolo campione di 3,100 kg. Auguri a Bosko e alla moglie Dijana!
Ufficio Stampa
Comunicato medico - Bosko Jankovic
Postata il 22/11/2014 alle ore 16:20
Verona - Lo staff medico dell'Hellas Verona FC, dopo aver svolto gli accertamenti strumentali presso l'Ospedale Sacro Cuore di Negrar, comunica che "Bosko Jankovic è stato sottoposto nella giornata di sabato 22 novembre ad intervento chirurgico dall'équipe del professor Claudio Zorzi, assistito dal dottor Venanzio Iacono, per la frattura al malleolo peroneale destro. L'operazione è perfettamente riuscita e Jankovic comincerà nei prossimi giorni il percorso riabilitativo-fisioterapico".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
Fuori strada con la Maserati a Camorino
Il giocatore del Verona Bosko Jankovic protagonista di un incidente sull'A2
Si è risolto con soli danni materiali, l’incidente che ha visto coinvolti due giocatori del Verona Calcio che stavano circolando sull’A2 a Bellinzona, direzione sud, a bordo di una Maserati.
Stando alle informazioni raccolte da Rescue Media, il conducente (Bosko Jankovic) ha improvvisamente perso il controllo del veicolo che ha sbandato, attraversando lo spartitraffico dello svincolo autostradale di Camorino, causando la rottura della coppa dell’olio.
I due occupanti sono usciti illesi dal sinistro che ha però richiesto l’intervento dei pompieri di Bellinzona per scongiurare l’inquinamento causato dalla fuoriuscita dell’olio.
Sul posto anche una pattuglia del reparto mobile della Polizia Cantonale per i rilievi del caso.
I giocatori dell'Hellas Verona, ricordiamo, si trovano in Ticino in vista dell'amichevole prevista per domani a Cornaredo (tempo permettendo), contro il Lugano.
Redazione | 12 nov 2014 13:55
FONTE: TicinoNews.ch
Verona, sbandata sull'autostrada in Svizzera: Jankovic dell'Hellas va a sbattere con la sua Maserati
Jankovic, rimasto illeso, si trova in Ticino con il resto della squadra, in vista dell'amichevole prevista per giovedì a Cornaredo contro il Lugano (tempo permettendo, visto che il match è in dubbio) e data la pausa di campionato della Serie A.
Verona, sbandata sull'autostrada in Svizzera: Jankovic dell'Hellas va a sbattere con la sua Maserati
Foto www.ticinonews.ch
Disavventura sulla strada, già ribattezzata "bravata" da parte dei quotidiani locali, per Bosko Jankovic, in Svizzera. Fortunatamente si è risolto tutto con qualche danno all'auto e alla strada e con un bello spavento per il centrocampista serbo dell'Hellas Verona. Con lui, sulla Maserati che stava viaggiando sulla A2 a Bellinzona, c'era anche un altro giocatore di cui non sono state rese note le generalità. Jankovic, che guidava la fuoriserie in direzione sud, avrebbe sbandato all'improvviso per cause ancora da accertare e sarebbe finito sull'aiuola spartitraffico dello svincolo di Camorino. L'urto, non particolarmente violento, avrebbe comunque causato la rottura della coppa dell'olio. Il contenuto avrebbe poi invaso la carreggiata ed è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco di Bellinzonape ripulire il fondo e scongiurare il pericolo di inquinamento. Sul posto anche gli agenti della polizia cantonale.
Jankovic, rimasto illeso, si trova in Ticino con il resto della squadra, in vista dell'amichevole prevista per giovedì a Cornaredo contro il Lugano (tempo permettendo, visto che il match è in dubbio) e data la pausa di campionato della Serie A.
FONTE: VeronaSera.it
Jankovic: "Voglio lasciare il segno a Verona"
Postata il 10/10/2014 alle ore 18:20
Peschiera - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Bosko Jankovic, rilasciate a Sky Sport 24 prima dell'allenamento pomeridiano.
MILAN, UNA PARTITA MOLTO DIFFICILE
"Il Milan? Soprattutto in questi giorni, prima della sosta, abbiamo lavorato veramente tanto. Siamo pronti per una partita che sarà molto difficile, giochiamo contro una squadra fortissima però noi non dobbiamo avere paura di nessuno e rispettare tutti. Continuiamo su questa strada, che secondo me è quella giusta. La sfida della scorsa stagione? Avevamo vinto, vogliamo provarci anche quest'anno. Giochiamo in casa, con i nostri tifosi che ci danno sempre una mano. Sono molto bravi, ci aspettiamo uno stadio pieno, questo sarà il nostro punto di forza per fare una grande gara. Se scelgo il gol o la vittoria? Penso alla squadra. Non voglio parlare di singoli ma dobbiamo fare la nostra partita. Non prometto 3 punti, ma se giochiamo come al solito possiamo fare bene contro una squadra così forte".
VOGLIO LASCIARE IL SEGNO A VERONA
"Voglio lasciare il segno qui a Verona, perché non mi piacerebbe passare come un calciatore normale. Dipende tutto da me, mi sento bene e sono pronto a giocare con questa squadra. Abbiamo un ottimo gruppo e voglio dimostrare cosa valgo. Non ho cambiato molte squadre in carriera, il Verona è la mia quarta squadra e non ho mai avuto un gruppo come questo. Non abbiamo mai litigato, non c'è mai stata alcuna polemica. La squadra c'è, il gruppo anche, abbiamo un allenatore molto bravo e noi dobbiamo solo continuare così e affrontare una partita per volta, senza pensare a obiettivi come l'Europa League".
IO E LA SERBIA
"Io in Nazionale? Per me è difficile affrontare questa domanda, ci sono tante questioni a cui io non riesco a rispondere. Sono sempre pronto per la Nazionale, sarebbe un onore giocare con la maglia della Serbia e aspetto una chiamata".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
10.10.2014
«Il Milan? L'abbiamo già battuto...»
Bosko Jankovic evoca il 2-1 del campionato passato per esorcizzare il Diavolo: «Rispetto sì, paura mai»
Jankovic in azione sabato scorso contro il Cagliari FOTOEXPRESS
«Contro il Cagliari l'importante era fare tre punti, loro sono avversari molto forti, come abbiamo potuto vedere nel primo tempo. Avrebbero potuto vincere ma poi abbiamo segnato: sono molto contento»: lo ha detto l'attaccante del Verona Bosko Jankovic. «Adesso il Milan? Sarà senza dubbio un match molto importante, perchè noi siamo in un ottimo momento ma giochiamo contro un Milan che non è più quello degli ultimi anni. Dobbiamo rispettare tutti senza avere paura di nessuno: li abbiamo già battuti una volta, perchè non provarci di nuovo? Io sono pronto, l'hanno scorso ho fatto anche l'assist! A me piace giocare di esterno, mi piace usare anche quella parte del piede...». Jankovic a Verona ormai si sente a casa:«Qui sto molto bene», racconta. «Mi sono integrato velocemente con i nuovi compagni. Non ho mai avuto una squadra così: questo gruppo ha qualcosa che gli altri non hanno, siamo sempre uniti. Non abbiamo mai litigato tra di noi, neanche lo scorso anno. È un segnale molto importante. Scherziamo molto in squadra, specialmente i... vecchi come me, Agostini e Toni. In particolare Luca è uno splendido ragazzo che ti aiuta sempre nei momenti di difficoltà, questa atmosfera è anche merito suo. Dobbiamo continuare su questa strada. Marquez e Saviola? Sono davvero grandi campioni».
Marquez in particolare «ha moltissima esperienza e aiuta i compagni, stiamo subendo molti meno gol dello scorso anno. È presto per parlare, ma per ora va bene: abbiamo preso solo cinque gol in sei partite, non è male».
Jankovic racconta il suo rapporto con Mandorlini:«Ho un buon feeling con lui, è un ottimo allenatore, questo gruppo e questi risultati sono merito suo. Non voglio passare da Verona come un calciatore... normale, voglio lasciare un segno qui. Non posso promettere cinque, dieci o quindici gol, ma voglio aiutare la squadra a fare più punti possibili. Non abbiamo nomi roboanti ma tanti buoni elementi. Io mi sacrifico molto anche in fase difensiva, non è facile fare su e giù svariate volte per tutti i 110 metri del campo. Il mio idolo? Rimane Dragan Stojkovic, lui per la Serbia ha fatto molto, e anche qui a Verona ha mostrato le sue qualità nonostante gli infortuni. Ha giocato anche nella Stella Rossa, la mia squadra del cuore, e l'ho sempre seguito anche quando era all'Olympique Marsiglia. Poi ho ripercorso i suoi passi al Verona, che è uno dei club più importanti in Italia, con tifosi che mi ricordano quelli della Stella Rossa. Mi piacciono moltissime cose di Verona. Il giocatore italiano più forte? Direi Totti. Mi piace molto e penso sia il più forte».
FONTE: LArena.it
Jankovic: "Verona, pronto per altri assist" / VIDEO
Postata il 08/10/2014 alle ore 21:00
Lugagnano di Sona (Verona) - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Bosko Jankovic, rilasciate durante l'intervista esclusiva alla trasmissione "Questo è il Verona" in onda sulla official radio RadioBellla&Monella.
MOMENTO POSITIVO, ASPETTIAMO IL MILAN
"Contro il Cagliari l’importante era fare tre punti, loro sono un avversario molto forte, come abbiamo potuto vedere nel primo tempo. Avrebbero potuto vincere ma poi abbiamo segnato: sono molto contento. Adesso il Milan? È troppo presto per parlare della partita contro il Milan, mancano ancora molti giorni. Sarà senza dubbio un match molto importante, perché noi siamo in un ottimo momento ma giochiamo contro un Milan che non è più quello degli ultimi anni. Dobbiamo rispettare tutti senza avere paura di nessuno: li abbiamo già battuti una volta, perché non provarci di nuovo? Io sono pronto, l’hanno scorso ho fatto anche l’assist! A me piace giocare di esterno, mi piace usare anche quella parte del piede...".
A VERONA MI SENTO A CASA
"Qui sto molto bene. Mi sono integrato velocemente con i nuovi compagni. Non ho mai avuto una squadra così: questo gruppo ha qualcosa che gli altri non hanno, siamo sempre uniti. Non abbiamo mai litigato tra di noi, neanche lo scorso anno. È un segnale molto importante. Scherziamo molto in squadra, specialmente i “vecchi” come me, Agostini e Toni. In particolare Luca è uno splendido ragazzo che ti aiuta sempre nei momenti di difficoltà, questa atmosfera è anche merito suo. Dobbiamo continuare su questa strada. Io ho avuto molti compagni forti al Genoa, come Borriello, Frey e Milito, ma il gruppo non era così ben amalgamato come questo. Ciò si vedeva anche in campo tant'è che due anni fa avevamo rischiato la retrocessione: qui è diverso. Prima che grandi calciatori bisogna avere un grande gruppo. Marquez e Saviola? Sono davvero grandi campioni. Marquez in particolare ha moltissima esperienza e aiuta i compagni, stiamo subendo molti meno gol dello scorso anno. È presto per parlare, ma per ora va bene: abbiamo preso solo cinque gol in sei partite, non è male. Il mio rapporto con Mandorlini? Ho un buon feeling con lui, è un ottimo allenatore, questo gruppo e questi risultati sono merito suo. Partenza positiva già in ritiro? È vero, mi sentivo più forte soprattutto mentalmente. Non voglio passare da Verona come un calciatore "normale", voglio lasciare un segno qui. Non posso promettere cinque, dieci o quindici gol, ma voglio aiutare la squadra a fare più punti possibili. Non abbiamo nomi roboanti ma tanti buoni elementi. Io mi sacrifico molto anche in fase difensiva, non è facile fare su e giù svariate volte per tutti i 110 metri del campo".
IO, BOSKO JANKOVIC
"Quando avevo 7-8 anni, giocavo sempre e amavo la Stella Rossa. Sono andato a fare un provino con loro: eravamo un centinaio di bambini, e dopo 15 minuti avevo dribblato talmente tanti avversari che mi hanno preso. Mi hanno detto che lì non c'entravo niente e che dovevo andare subito nella prima squadra (ride, ndr). Poi ho fatto tutta la trafila delle giovanili fino ad arrivare alla prima squadra. L’infortunio? Non è stato facile, solo la mia famiglia sa cosa ho passato. Venivo da ottime annate, quell'estate erano stati venduti Milito e Thiago Motta e mi avevano detto che avrei dovuto essere uno dei protagonisti della stagione successiva. Poi però mi sono fatto male in amichevole contro la Reggiana, un brutto infortunio al ginocchio che mi ha tenuto fuori cinque mesi. Sono rientrato e ho fatto un paio di partite, fino alla sfortunata notte di San Siro: sono entrato a freddo per sostituire un compagno e mi sono fatto male di nuovo. Così sono tornato a Barcellona dal mio dottore: non avrei più potuto avere ricadute perché stavolta lo stop sarebbe durato 8 mesi. Io però ho un carattere forte, quello che è passato è passato, non devo più guardare indietro. La Nazionale? Giocare nella Serbia è sempre un onore per me, in carriera avrei potuto fare il doppio delle presenze. Non voglio parlare male di nessuno, ma la Serbia, sia come Nazionale che come Paese, non ha molte cose positive in questo momento e mancano i risultati calcistici. La mia Nazionale è mancata sia all’ultimo Europeo che all’ultimo Mondiale: a Euro 2016 dobbiamo esserci per forza. Il problema è che i calciatori forti ci sarebbero, come Ivanonic, Kolarov e Matic. Per quanto mi riguarda, secondo me qualcuno non mi considera abbastanza. Spero che le cose cambino e di avere nuove chances".
STOJKOVIC E TOTTI
"Il mio idolo? Rimane Dragan Stojkovic, lui per la Serbia ha fatto molto, e anche qui a Verona ha mostrato le sue qualità nonostante gli infortuni. Ha giocato anche nella Stella Rossa, la mia squadra del cuore, e l’ho sempre seguito anche quando era all'Olympique Marsiglia. Poi ho ripercorso i suoi passi al Verona, che è uno dei club più importanti in Italia, con tifosi che mi ricordano quelli della Stella Rossa. Mi piacciono moltissime cose di Verona. Il giocatore italiano più forte? Direi Totti. Mi piace molto e penso sia il più forte".
Ufficio Stampa
8 ottobre 2014 - Bosko Jankovic ospite a radio RadioBellla&Monella |
Jankovic: "Voglio sacrificarmi per questa maglia" / VIDEO
Postata il 31/07/2014 alle ore 21:00
Racines (Bolzano) - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Bosko Jankovic, rilasciate a Sky Sport 24 e Telenuovo al termine della sfida Hellas Verona-Sudtirol, terzo test match del ritiro estivo #Racines2014.
UN GRANDE GRUPPO
"E' ancora presto per parlare. Abbiamo fatto tanto in questi ultimi giorni, ci siamo allenati bene e siamo molto motivati, anche i nuovi arrivati hanno voglia di fare e noi vecchi siamo vicini a loro perché sono ragazzi splendidi. Abbiamo un buon gruppo e dobbiamo continuare così perché la preparazione è importante per ognuno di noi. Stiamo cercando di prepararci al meglio per il campionato, tutto quello che stiamo facendo serve per quello, visto che sarà una stagione molto difficile. Ci mancano tanti calciatori forti, Iturbe l'anno scorso ha fatto la differenza e dovremo fare molto di più per salvarci. Solo stando tutti uniti si possono fare grandi risultati".
IL SORRISO DI BOSKO
"Non voglio parlare di me, sto bene e devo dimostrare tutto quello che ho. Non è questione di essere più carico, sono sempre me stesso. Mi sento più rilassato nella mente, forse dopo un anno capisco di più il gioco che vuole Andrea Mandorlini. Non è facile, per uno che arriva da un'altra squadra, apprendere subito le direttive di un nuovo allenatore. Mi sono esercitato anche a casa, con il mio preparatore personale, nei venti giorni prima del raduno. Voglio mostrare il mio valore, voglio giocare il più possibile e spero di fare un buon campionato, per dimostrare di non essere un calciatore normale. L'anno scorso sono arrivato alla fine del ritiro ed ho fatto poco, mentre ora ho avuto l'occasione di allenarmi da subito con i miei compagni".
DRAMMA SERBO
"Abbiamo avuto una tragedia ed io ho voluto aiutare il mio paese. Non voglio dire cosa o quanto ho fatto, però ho dato tanto per la Serbia, che negli ultimi anni sta soffrendo molto. Andiamo avanti, un bel periodo arriverà".
#SAVEMORAS E LA GIOIA DI TONI
"Ha dimostrato di essere una grande persona, un grande giocatore e un grande compagno. E' nei momenti difficili che si vede come sono gli uomini, noi gli siamo vicini e non vediamo l'ora di vederlo nel gruppo. Avere uno come Moras nello spogliatoio è fondamentale. Toni di nuovo papà? Siamo molto felici per lui, è una persona meravigliosa e lo aspettiamo in ritiro. Speriamo ne faccia molti altri (ride ndr)".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
VERONA 6-0 SUEDTIROL, il commento di JANKOVIC |
STAGIONE 2013-2014 + - =
24.02.2014
E Bosko sogna l'Europa League «Si può fare»
Grande l'intesa con Marquinho è suo il gol che sblocca il risultato «Se il primo tempo fosse finito 5-0 per noi, niente di strano»
Gianluca Tavellin
LIVORNO
Jankovic appartiene a quella tipologia di sportivi, in questo caso di calciatori, di una trasparenza visiva allarmante. Capisci fin dal primo pallone che toccano se sarà o meno la loro giornata. L'esterno del Verona, già positivo nelle sue ultime frequenti apparizioni, ha cominciato subito, complice anche l'ottima intesa con Marquinho, a far cantare la sua notevole classe. Morfologicamente fra i meglio equipaggiati della banda di Mandorlini, Bosko ha cominciato a dribblare e suggerire sulla sinistra, come solo i grandi sanno fare. Una sua giocata straordinaria aveva messo Luca Toni nelle condizioni di segnare la rete dell'1-0, ma il numero 9 del Verona era stato molto impreciso in quell'occasione.
Subito dopo ecco un altro destro, forte, tagliato a giro, che avrebbe anche potuto trovare la deviazione di Toni o di qualche altro gialloblù, che invece hanno avuto il ruolo di comparse nella grande diagonale di Jankovic, depositatosi alla sinistra di Bardi, in fondo al sacco livornese. «Sì, un bel gol. Sono molto contento per me, ma soprattutto per la squadra. Abbiamo giocato un grande calcio, se il primo tempo fosse finito quattro o cinque a zero per noi non ci sarebbe stato niente di strano». Jankovic sorride, quando Luca Toni gli urla: «Grande Bosko», ma mantiene sempre serio il livello della conversazione. «Luca è un grande, è il nostro campione. Siamo una squadra con ottime individualità e io sono molto felice per la mia partita. Nel girone d'andata non avevo giocato con continuità. Non è mai facile trovare il passo giusto se si giocano due partite e dopo magari per tre si resta fuori. Il mister insiste con tutti noi e fa bene. Credo di iniziare ad accontentarlo anche nella fase difensiva e non solamente in quella offensiva. Poi, come è capitato qui a Livorno, sono usciti i nostri valori, che sono molto importanti. Ripeto abbiamo giocato per oltre un'ora un calcio perfetto bellssimo». Tocca a noi strappare un altro sorriso a Jankovic, quando gli facciamo notare che gran parte dei tifosi del Verona erano presenti al Picchi in maschera.
Bosko Jankovic al primo gol scaligero! |
Aggiunge Bosko: «Quando ho segnato ho guardato verso quella direzione e mi sembravano più colorati del solito, ma l'ho già detto, loro sono straordinari. Resto della Stella Rossa, che ha una tifoseria unica, ma i nostri tifosi sono tanti e attaccati alla squadra in un modo pazzesco. In Italia ho giocato col Genoa e col Palermo che pure hanno grandi tifoserie, ma nulla a che vedere con la curva del Verona: numerosa anche in trasferta».
L'ultimo pensiero Jankovic lo dedica all'ipotesi qualificazione Europa League dell'Hellas: «Ho giocato in parecchi campionati europei e vi posso dire che questa squadra ha le possibilità di centrare l'obiettivo, a patto però che non ci venga data troppa pressione. Abbiamo giocatori fortissimi, ma ancora giovani. Il Verona deve essere lasciato libero di giocare, senza troppe aspettative. Siamo venuti a Livorno dopo la delusione col Toro e guardate che cosa abbiamo fatto. Forse il più bel primo tempo del campionato, poi peccato per quei due gol subiti, ma sarebbe stato un'ingiustizia non vincere qui».
FONTE: LArena.it
Jankovic: "Il gol? Lo dedico ai miei compagni" / VIDEO
Postata il 23/02/2014 alle ore 17:28
LIVORNO - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Bosko Jankovic. Ecco le dichiarazioni dell'esterno gialloblù, rilasciate al termine della sfida Livorno-Hellas Verona (2-3), 25a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "La sofferenza dopo il 3-2? Aiuta a crescere, ma la cosa più importante sono i tre punti ottenuti su un campo difficile, dove è sempre dura battere una squadra come il Livorno. Abbiamo disputato una grande partita, soprattutto nel primo tempo, anche se dovevamo chiuderla prima. Il calcio è bello anche per questo. Dopo il loro secondo gol siamo stati bravissimi a riprendere a giocare a calcio e abbiamo ottenuto la vittoria. La mia prestazione? Sono contento, sono stato sempre tranquillo. Ora ci sono, quando un calciatore non ha continuità è sempre difficile fare bene, io mi impegno sempre durante la settimana e voglio dimostrare a tutti che il vero Jankovic sta arrivando. I nostri tifosi? Assomigliano a quelli della Stella Rossa. Sono impressionanti, hanno qualcosa in più. Vengono numerosi in trasferta e di danno sempre una mano. Tutti i risultati che facciamo sono anche per loro. I nostri obiettivi? Stiamo tranquilli, pensiamo ad una partita per volta ed i nostri valori usciranno".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
Livorno 2-3 Verona: Jankovic ha aperto le marcature... |
15.02.2014
«L'Hellas può pensare all'Europa, un privilegio per squadra e tifosi»
BOSKO JANKOVIC
La forza del Verona è anche nel curriculum di Bosko Jankovic. Scudetti, coppe, esperienza europea con la Stella Rossa, sei anni di Serie A ma anche talento il più delle volte confinato in panchina col Verona. Il genio c'era già. Mancava magari il sacrificio, il ripiegamento fino alla bandierina del calcio d'angolo come il più umile dei difensori, il lavoro oscuro. Lui ha capito, si è adeguato per la causa comune. Ed ora non vuole fermarsi.
Jankovic, quanto pensa all'Europa?
«Nel modo giusto. Daremo tutto per arrivarci, ragionando però di partita in partita. Senza guardare troppo avanti, arrivare in Europa non deve diventare un motivo di tensione negativa. A fine campionato faremo i conti. Sarebbe bello entrarci, i tifosi lo meriterebbero».
Lei di Europa qualcosa ne sa...
«L'Europa è un privilegio per un giocatore, non è da tutti. Ti senti importante, ricordo bene soprattutto i tempi della Stella Rossa ma anche quelli di Palermo e Genoa. Fare le coppe ti dà qualcosa in più».
Bisognerebbe vincere col Torino...
«Mi aspetto una partita molto offensiva da parte di tutte e due, considerate le caratteristiche nostre e del Torino. Per noi è molto importante fare un buon risultato».
Cos'ha avuto il Verona finora più delle altre?
«Nessuno ha un gruppo come il nostro, quello fa la differenza. L'anno scorso al Genoa avevo compagni quasi tutti fortissimi, eppure ci siamo giocati la salvezza all'ultima giornata. Parma, Udinese, la stessa Atalanta sono squadre competitive che però non stanno andando benissimo. Mai successo di vedere tanta unione come al Verona».
Come giudica finora la sua stagione?
«Mi aspettavo qualcosa di meglio, ma sono tranquillo e contento per la squadra. Normale che a tutti piacerebbe andare in campo sempre, ma il calcio non è uno sport individuale e con me si sono altri 25 o 26 giocatori».
Il Verona ha visto o no il vero Jankovic?
«Non ho giocato tutte le partite, non posso aver reso al massimo per come potrei. Mi auguro da qui in avanti di riuscirci con maggior continuità e crescere ancora».
Con la Juve ha fatto praticamente il terzino...
«Non è stato facile, serve grande sacrificio ma il calcio moderno è questo. Prendete l'esempio di Eto'o, una grande punta centrale che all'Inter quasi sempre se n'è stato sulla fascia sinistra attaccando e difendendo. Bisogna correre lungo tutto il campo, ormai funziona così. Con la Juve il mio obiettivo era Lichtsteiner, uno che dà molto alla fase offensiva. C'è da dire anche che non capita tutti i giorni di giocare con la Juve, quindi magari ci metti ancora più attenzione».
Che è successo fra primo e secondo tempo domenica?
«Non riesco a spiegarmelo, fatto sta che appena ricominciata la partita ho capito che qualcosa era cambiato. Il due a zero è un risultato molto strano, il peggiore se stai vincendo perché basta un gol e una gara che pareva chiusa in un attimo è già riaperta».
Al gol di Gomez ha sentito il Bentegodi?
«Mai vista una cosa del genere, eppure ero abituato alla Stella Rossa dove allo stadio sessanta-settantamila persone cantano dall'inizio alla fine e i tifosi sono fra i più caldi d'Europa. È stato davvero incredibile».
Jankovic e la Nazionale è ancora un capitolo aperto?
«Per la Serbia sono sempre a disposizione. Qualcosa mi sento di aver dato in questi anni, anche se con Mihajlovic non ho avuto tanto spazio. Lui aveva le sue idee, voleva giocassero più giovani possibili. Mi ha chiamato per tre amichevoli, anche con Francia e Spagna, poi però non l'ho più sentito».
Alessandro De Pietro
04.11.2013
Occhi al cielo: «Dio mi dà forza»
IL PROTAGONISTA. Bella prestazione per il giocatore serbo. Giocate e gol di gran classe per Bosko Jankovic «Le mie reti non sono mai facili, devo sempre sudarmele, ora devo solo migliorare in continuità»
«Non giocavo tantissimo, mi impegnavo durante la settimana. Adesso è arrivato il mio momento e sto bene. Ringrazio tutti i miei compagni. È una cosa bella che arrivino tutti i miei compagni ad abbracciarmi, sono molto contento. Ringrazio anche tutti i tifosi, dobbiamo continuare così».
Bosko Jankovic è felice per la sua prima rete con la maglia del Verona.
Subito la segnatura, di grande classe per impostazione e finalizzazione, il numero 11 del Verona ha alzato gli occhi al cielo: «Credo molto a Dio. Nella vita tutti i momenti difficili passano grazie anche alla fede. Di recente non ho passato un periodo molto felice e Dio mi ha dato la forza per andare avanti. Tutte le cose avvengono grazie a lui. Adesso ho già dimenticato questa bellissima giornata perchè alle porte c'è un match delicato contro il Genoa».
Jankovic è un girovago del calcio. Conosce cinque lingue, ha tecnica e cattiveria agonistica da vendere. Ha fatto due giocate da campione vero da quando è al Verona. Troppo poco? Forse, ma nessuno del Verona, Iturbe e Toni compresi, ha scodellato da fermo un esterno destro sulla testa del bomber gialloblù contro il Milan e aperto un interno destro dopo una splendida triangolazione con Romulo contro il Cagliari.
Jankovic è figlio della grande tradizione calcistica slava, che di fatto soppiantò negli anni sessanta e settanta quella del Danubio. Avessero avuto anche la continuità molti giocatori dell'ex Jugoslavia forse avrebbero vinto qualcosa di davvero importante.
«Devo migliorare nella continuità», ammette Bosko, «ma quella la da anche la partita. Ma sono felice, qui siamo tutti importanti e siamo in quattro o forse più per due maglie. Cercherò sempre di impegnarmi per mettere in difficoltà il mister».
L'ex genoano è su di giri ed è consapevole di potersi giocare altre chances per indossare la maglia da titolare. «C'è grande concorrenza nel nostro ruolo. Sono tutti giocatori bravi, va bene così. Ripeto tutto questo è stimolante». Fisicamente Jankovic ha un'ora nelle gambe e presto sarà al massimo della condizione. Lui, inutile negarlo, vorrebbe essere in campo contro il Genoa.
«Non è facile giocare a Genova. Dipende se la squadra va bene nei primi venti minuti, allora il pubblico ti trascina, altrimenti parte qualche fischio. La curva del Genoa ti incita sempre, ma dalle gradinate non sempre è cosi. Ti fischiano e non sei tranquillo in campo. Noi dovremmo essere bravi all'inizio, nei primi venti minuti e faremo bene anche a Genova».
Ricordiamo al simpatico Bosko che solitamente lui fa soltanto gol belli. «È vero, allora guardate il calcio anche voi...», ride Jankovic, «sono così, è vero. Mai che mi capiti un pallone da spingere in rete da due passi col portiere per terra. Devo sempre sudarmele le reti. Comunque si vede che è , come dite voi in Italia, destino?».
Sì dev'essere destino.
«Prima di salutarci e imboccare il tunnel dell'uscita, torna sull'episodio del rigore non fischiato da Gervasoni per fallo di Ariaudo in area».
«Per me è rigore», riprende. E racconta come è andata dal campo. Come l'ha vista lui. E non solo. «Sono rientrato e stavo calciando in porta tutto solo e lui ha preso la palla con la mano. Un altro difensore del Cagliari mi ha confermato che per lui era rigore».
Anche in quell'azione Jankovic aveva fatto una giocata di classe con il pallonetto a rientrare dal fondo per battere da due passi verso la porta avversaria.
Un altra giocata delle sue. Difficile trovare pure la continuità come richiede il calcio moderno. Corsa e sacrificio sono gli obiettivi che Jankovic vuole raggiungere per essere protagonista nel Verona di Mandorlini. Tecnica e classe, quelle non mancano.
Gianluca Tavellin
FONTE: LArena.it
Jankovic: "Il gol? Bello esultare con i compagni / VIDEO
Postata il 03/11/2013 alle ore 18:42
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Bosko Jankovic. Ecco le principali dichiarazioni dell'esterno gialloblù, rilasciate dopo la vittoria per 2-1 contro il Cagliari, 11a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "La vittoria? Nessuno si aspettava da noi questi risultati, ma è il nostro destino. Oggi abbiamo meritato di vincere, la squadra era unita, soprattutto nei momenti difficili: è un segnale che il gruppo c'è. La mia prestazione? Ho continuato a lavorare con un atteggiamento positivo durante la settimana, aspettando la mia occasione. Sono contento per il gol e per la vittoria. Il Genoa? Una partita molto importante per me, dopo cinque anni passati con i rossoblù torno a Marassi da avversario. Noi dovremo giocare pensando solo a fare risultato".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
Jankovic: "Bel successo, siamo sereni" / VIDEO
Postata il 20/10/2013 alle ore 19:15
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intevista a Bosko Jankovic. Ecco le principali dichiarazioni dell'esterno gialloblù, rilasciate dopo la vittoria per 3-2 contro il Parma, 8a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "La partita? Una vittoria importante e meritata, ora dobbiamo continuare così. Vincere è sempre bello, siamo un ottimo gruppo ed un'ottima squadra. Il mio apporto? Tutti hanno bisogno di giocare, io resto tranquillo, il campionato è ancora lungo e voglio dimostrare quanto posso dare a questa squadra. Dove possiamo arrivare? Dobbiamo restare tranquilli, pensare ad una partita per volta e continuare a fare bene".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
29.08.2013
Trivela Jankovic: «Che emozione al Bentegodi»
UN ASSIST DA APPLAUSI. Il serbo si è già inserito nel gruppo gialloblù. «Tifosi meravigliosi, cantavano anche i miei amici Siamo stati bravissimi ma con la Roma non possiamo sbagliare nulla, troviamo una squadra fortissima»
La faccia bella dell'Hellas ha il sorriso di Bosko Jankovic. «Il suo assist sul secondo gol di Toni vale da solo il prezzo del biglietto», ha scritto l'inviato di un quotidiano sportivo nazionale dopo la partita tra Verona e Milan. Una giocata di grande qualità. Contropiede di Romulo, palla per Jankovic, controllo, esterno preciso sulla testa del bomber gialloblù. Applausi del Bentegodi. «In effetti per chi non mi conosce può essere una sorpresa un colpo così, mi viene d'istinto, non ci penso troppo - sorride il centrocampista di Mandorlini - ma si tratta di una delle mie giocate preferite, un po' come faceva Luis Figo. A Genova mi chiamavano «trivela», ci provavo sempre, a volte quando arrivavo sul fondo, a sinistra, cercavo di metterla in mezzo portando il piede che calcia all'esterno di quello d'appoggio. Contro il Milan ho visto Toni in area, uomo contro uomo, e ho deciso di servirlo così».
E si può battere anche una corazzata come il Milan. «Abbiamo fatto una grande partita - ammette Jankovic - abbiamo subito il gioco dei rossoneri nei primi minuti ma dopo il gol deli avversari c'è stata una grande reazione. Siamo stati bravi perchè abbiamo ribaltato il risultato e poi abbiamo continuato a spingere per non dare al Milan la possibilità di reagire». «Dobbiamo pensare a Roma - continua - in questo momento è una delle squadre più in forma del campionato, l'hanno dimostrato anche a Livorno. Dobbiamo voltare pagina dopo la bella vittoria con il Milan, per fare un risultato all'Olimpico dobbiamo dare ancora di più, non sbagliare praticamente nulla. Ho una tradizione positiva con i giallorossi, negli ultimi anni ho fatto due gol, magari mi ripeto». Grande promessa con l'Under 21 serba, un bel campionato in Spagna con il Maiorca poi l'Italia con Palermo e Genoa. Senza trovare la conferma definitiva.
Il salto di qualità che sta cercando con l'Hellas. «Ho deciso di rimettermi in gioco - ammette - avevo offerte importanti, anche più vantaggiose economicamente ma volevo rimanere in Italia, mi sono adattato alla gente, al campionato, a volte bisogna ripartire dal basso per tornare in alto. Ma non ho mai pensato all'Hellas come matricola, ho capito subito che qui c'è passione, tradizione, amore. Quando ho visto tutta quella gente mi sono emozionato. In gradinata c'erano mia moglie e mio figlio, tanti amici che alla fine facevano i cori come i tifosi gialloblù. Una grande festa».
Con il Milan ha giocato nel tridente offensivo, sulla fascia destra. «Va bene così, sono maturato molto da quando sono arrivato in Italia, soprattutto tatticamente - spiega Jankovic - ma anche se sono un destro mi piace molto giocare a sinistra, così posso accentrarmi e andare al tiro. Quando giocavo in patria con la Stella Rossa o in Spagna ero molto più offensivo, con il Maiorca ho fatto una decina di gol. Adesso qualcosa è cambiato, sono un professionista serio, anche con il Genoa mi sono sacrificato con tanti allenatori che adottavano il 3-5-2 e io dovevo fare l'esterno a sinistra. Dovevo pensare più alla fase difensiva che a quella offensiva. Molto meglio adesso, non importa se 4-4-2 o 4-3-3, va bene tutto». Ha già messo insieme una quarantina di presenze con la Nazionale maggiore serba. Da qualche anno non viene più convocato ma aspetta sempre una chiamata da Sinisa Mihajlovic. «Adesso gioco nell'Hellas e voglio dare una mano a questo gruppo - conclude - ma se arriva la convocazione in Nazionale sono sempre pronto».
Luca Mantovani
FONTE: LArena.it
Jankovic: "Roma in forma e favorita" / VIDEO
Postata il 28/08/2013 alle ore 12:48
PESCHIERA DEL GARDA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Bosko Jankovic. Ecco le principali dichiarazioni dell'esterno gialloblù, rilasciate durante la conferenza stampa: "La partita contro il Milan? Abbiamo disputato tutti una buona gara. Non è mai facile vincere contro i rossoneri, siamo stati bravi, ma ora è già tempo di pensare alla Roma. Una squadra, in questo momento, più in forma del Milan, gioca un calcio diverso dagli altri e sono i favoriti. Noi giochiamo fuori casa, e dovremo dare molto di più per fare risultato. I giallorossi? Sono sempre motivato contro di loro. Negli ultimi due anni, quando giocavo col Genoa, ho segnato due gol a Marassi. Il loro punto di forza? Sono una delle migliori squadre italiane, fra le più complete dalla difesa all'attacco. Io con l'Hellas? Mi sento parte del progetto, come se fossi sempre stato qui. Con questo gruppo possiamo veramente fare un buon campionato".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
27.07.2013
Jankovic riparte con il Verona
BOSKO JANKOVIC
Racines. Qualcosa ha lasciato per strada Bosko Jankovic, ma non per colpa sua. Gocce di talento serbo rimaste a bordocampo, perché quando il tuo ginocchio finisce due volte sotto i ferri proprio sul più bello non è così facile ritrovare i lampi di una volta. Recuperare il tempo perduto, Jankovic non chiede altro. Al Genoa ha incantato ma è stato anche a lungo a guardare. Un'attesa senza fine fra il 2009 e il 2010, quando mezza Europa aspettava l'esplosione definitiva di un grande giocatore passato da Stella Rossa, Maiorca e Palermo. Pezzo da novanta autentico. Roba da intenditori, perché non solo il Verona era sulle tracce del suo cartellino. «Due o tre occasioni - racconta Jankovic - all'estero le avevo, ma a 29 anni non mi sembrava giusto lasciare l'Italia. Potevo andare in Cina o in Turchia, ma volevo rimanere in Serie A. È stata anche una questione pratica, mia moglie è di Zurigo e questo ha influito. Jankovic ha ancora qualche anno per poter giocare ad alti livelli. Da altre parti avrei guadagnato molto di più, ma i soldi non sono stati il mio primo pensiero».
Quanto ci ha messo Sogliano a convincerla?
«Il direttore è bravissimo, ho avuto subito un buon rapporto con lui. Dopo due minuti ho capito le sue idee. Ed abbiamo chiuso in fretta, anche se la trattativa proprio breve non è stata».
L'Hellas che le ricorda?
«Soprattutto Dragan Stojkovic, Pixie è sempre stato il mio idolo. Proprio per questo il Verona è stata da sempre una delle mie squadre preferite. Stojkovic per noi è come Maradona per gli argentini. Ma questa è anche un'ottima piazza, con grandi tifosi. È un valore per la Serie A, basta solo pensare al suo passato. Essere qui è un passo in avanti nella mia carriera». La gente al suo arrivo a Racines l'ha accolta con un'ovazione... «Bello. C'erano tanti tifosi. Sono contento davvero, adesso sta a me dare il massimo e dimostrare quel che valgo».
Val Ridanna 2013 - Primo allenamento di Bosko Jankovic in gialloblù
In che posizione preferirebbe giocare?
«Da esterno alto a destra nel 4-4-2 o nei tre davanti. A destra o a sinistra, non fa differenza. Col Feyenoord mercoledì è stata una situazione particolare, loro hanno attaccato quasi tutto il secondo tempo ma noi volevamo conservare il gol di vantaggio. Nel calcio spesso non conta come giochi, conta vincere. In un modo o nell'altro. Siamo partiti coi tre attaccanti, poi abbiamo cambiato giocando con quattro centrocampisti in un modulo come il 4-4-2 che a me piace molto».
Prima impressioni sulla squadra?
«Un ottimo gruppo, mi piace molto l'idea di giocare molto palla a terra. Il Verona non è la tipica squadra italiana che pensa solo a difendersi. I giovani sono veramente fortissimi, magari non hanno ancora l'esperienza giusta ma per quella ci sono tanti altri giocatori che la Serie A la conoscono bene. Importante ci sia qualità, piano piano ci metteremo tutti a posto».
Da quanto non si vede il vero Jankovic?
«Stavo bene il primo anno al Genoa, dopo la stagione di Palermo. Ogni giocatore però ha i suoi problemi, i miei sono stati soprattutto due seri infortuni che mi hanno fatto perdere quasi un anno e mezzo. Riuscire a tornare ai miei livelli non è facile, ma Verona adesso è una grande occasione».
In questo senso voltare pagina magari le farà bene...
«A Genova gli ultimi due sono stati in effetti anni particolari con momenti delicati. Con pressioni e situazioni difficili. Per questo dico che il nostro primo obiettivo dev'essere la salvezza. Verona per me è un ambiente nuovo, mi servirà ripartire da zero e lasciarmi così alle spalle l'esperienza al Genoa. Quei cinque anni sono una storia finita».
A Verona c'è aria di derby. L'anno Jankovic segnò proprio al Chievo...
«Faccio il mio lavoro, tutto qui. Che dire, fare gol in un derby è sempre bello. Al di là di tutto, mi sento molto carico e con la voglia di dare tutto me stesso per questa maglia».
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
Hellas Verona, tutto l’entusiasmo di Sala e Janković
Scritto da Francesco Cucinotta il 26 luglio 2013 alle 21:00.
Giornata di presentazioni in casa Hellas Verona. I due nuovi acquisti Jacopo Sala e Bosko Janković sono stati presentati a stampa e tifosi e hanno rilasciato le loro prime dichiarazioni da scaligeri.
[...]
Il serbo ex Genoa ha spiegato di aver scelto il Verona in mezzo a tante altre offerte: “Avevo proposte dalla Cina e dalla Turchia, ma non mi sembrava giusto lasciare la Serie A a 29 anni, posso giocare ancora ad alti livelli. Il Verona è una delle mie squadre preferite fin dai tempi in cui ci giocava Stojković. Questa è una grande società, con grandi tifosi, per me è un passo in avanti nella mia carriera. Obiettivi? Dobbiamo pensare alla salvezza, io metterò al servizio della squadra la mia esperienza con il Genoa negli ultimi due anni”.
FONTE: MondoPallone.it
Ufficiale: Bosko Jankovic in gialloblù
Postata il 20/07/2013 alle ore 19:41
VERONA - L'Hellas Verona FC comunica di aver acquisito, dalla società Genoa CFC, le prestazioni sportive di Bosko Jankovic. Il calciatore, classe '84, ha già raggiunto i compagni nel ritiro estivo in Val Ridanna. Dopo aver salutato Andrea Mandorlini e tutto lo staff, ha svolto una seduta di allenamento di circa un'ora agli ordini dei preparatori atletici gialloblù.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
PRIMA DI VERONA + - =
CALCIOMERCATO
Bosko Jankovic ha firmato oggi con il Verona
20.07.2013 19:08 di Redazione Pianetagenoa Twitter: @pianetagenoa
Secondo Tggialloblu.it Bosko Jankovic ha firmato oggi per l'Hellas Verona. Pianetagenoa1893.net lo aveva anticipato giovedì scorso con un'intervista esclusiva al suo agente Silvano Martina che aveva riferito della firma sul contratto per oggi. Il giocatore si è unito in ritiro con i suoi nuovi compagni: si attende solo il comunicato ufficiale.
FONTE: PianetaGenoa1893.net
PRIMO PIANO
LiVE Ritiro gialloblù, Sogliano: "Accordo di massima con Bosko Jankovic"
18.07.2013 15:28 di Michele Zomer Twitter: @Mikzomer
Ecco il punto sul mercato del direttore sportivo, Sean Sogliano, alla conferenza stampa di questo pomeriggio presso il ritiro dell'Hellas Verona: " Mercato? Tutti i reparti sono da completare o integrare. Con poco, ma qualche cambiamento ancora ci sarà. Opereremo in base alle nostre possibilità e alle cose che ci sentiremo di fare. Jankovic? Con il giocatore abbiamo un accordo di massima, ha ancora da sistemare ancora alcune cose con il Genoa, se supererà questo scoglio potrà diventare a breve un giocatore del Verona. Questione attaccanti? Stiamo valutando, un altro attaccante arriverà. E' un lavoro deliceto, siamo alla ricerca dell'uomo giusto da inserire nell'organico. Si sente parlere di molte trattative ma il mercato è molto lungo, dobbiamo avere pazienza. La fretta è cattiva consigliera, dobbiamo lavorare con la mente lucida. L'importante è allenarsi bene. Mercato in uscita? Non è facile piazzare i giocatori. Anche per questo ci vuole molta pazienza".
FONTE: TuttoHellasVerona.it
MERCATO
Sfuma il colpo Boško Janković: è a un passo dal Verona
07.07.2013 22:52 di Vito Aulenti Twitter: @vitoaul
Il Parma deve rinunciare all'idea di vedere in maglia crociata Boško Janković (29). Il centrocampista serbo è infatti ad un passo dall'Hellas Verona, che, secondo quanto rivelato da Gianluca Di Marzio sul suo sito ufficiale, avrebbe ormai trovato un accordo di massima con il Genoa per il trasferimento a titolo definitivo dell'ex Palermo e Stella Rossa.
FONTE: ParmaLive.com
SERIE A
Genoa, pista greca per Jankovic: c'è l'interesse dell'Olympiakos
05.07.2013 22.52 di Marco Frattino
Possibile futuro in Grecia per Bosko Jankovic (29), attaccante serbo del Genoa che potrebbe lasciare la Liguria durante questa estate. Sull'ex Palermo c'è l'interesse del Torino ma - come riporta Gazzetta.it - il calciatore balcanico ha ricevuto un'offerta dall'Olympiakos. Nella passata stagione Jankovic ha collezionato 19 presenze e quattro reti in campionato.
SERIE A
Parma, ag. Jankovic: "Mai sentiti i ducali per Bosko"
01.07.2013 16.25 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Si è parlato a lungo negli ultimi giorni di un interesse da parte del Parma nei confronti dell'esterno serbo in forza al Genoa Bosko Jankovic. Per informarsi sulla possibile trattative, la redazione di ParmaLive.com ha contatto l'agente del ragazzo Silvano Martina:
Jankovic è stato accostato negli ultimi giorni al Parma, quanto c'è di vero?
"Nulla, io non ho sentito nessuno nè dal Genoa nè dal Parma. E' strano perchè ho ottimi rapporti con entrambi in club quindi credo che non sia un obiettivo dei ducali."
Al ragazzo potrebbe piacere l'opzione ducale?
"Il Parma è un club ambizioso ma non so dirle se a Bosko piacerebbe, non ne abbiamo mai parlato e lui resta concentrato sulla prossima stagione con il Genoa."
Quindi rimarrà per un altro anno sotto la Lanterna?
"Non abbiamo avuto comunicazioni diverse al riguardo quindi credo proprio di si."
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Silvano Martina su Bosko Jankovic
L'agente per l'Italia del centrocampista serbo classe 1984, in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it
Genoa | 27/06/2013 - 16:36
CALCIOMERCATO GENOA ESCLUSIVO MARTINA JANKOVIC / ROMA - Secondo le ultime voci di mercato, Bosko Jankovic è sempre nel mirino del Torino.
Calciomercato.it ha strappato una battuta sul'attaccante del Genoa direttamente al suo agente per l'Italia, Silvano Martina: "Ci tengo a sottolineare, per precisione, che il giocatore ha il suo procuratore in serbia e che io lo assisto per l'Italia. Non c'è molto da dire su di lui al momento, se non che è legato al Genoa da un contratto (scadenza giugno 2014, ndr) e che sta bene in rossoblu. L'Interesse del Torino? Non c'è assolutamente nulla. Se dovesse arrivare un'offerta, in generale, la valuteremmo come è normale che si faccia nel mondo del calcio".
FONTE: CalcioMercato.it
SERIE A
Genoa, Jankovic: "Mi fa piacere l'interessamento del Torino"
22.06.2013 17.20 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Intervistato da Blic Sport, il centrocampista del Genoa Bosko Jankovic (29) ha commentato l'interessamento del Torino: "Ho sentito parlare dell'interesse del Torino. Mi fa piacere, non è una novità anche perché già in passato mi volevano in granata, ma non si è mai concretizzato questo trasferimento".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Mercato Torino, idea Jankovic dal Genoa
La mezzala serba potrebbe diventare un nuovo calciatore della societa' granata
Torino | 16/06/2013 - 15:51
MERCATO TORINO JANKOVIC GENOA / ROMA - Il Torino continua a sondare il terreno per rimpinguare una rosa composta da pochi elementi. Stando a 'Il Corriere dello Sport' il club di Cairo avrebbe sondato il terreno per Bosko Jankovic, mezzala serba in forza al Genoa.
M.T.
FONTE: calcioMercato.it
LE INTERVISTE
Genoa, Jankovic: "Il Siena non molla, ma noi faremo i dodici punti che mancano alla salvezza"
L'esterno offensivo del Genoa, intervenendo a Radio Deejay ha parlato della corsa salvezza dei rossoblù
07.04.2013 09:50 di Redazione Tutto Napoli.net Twitter: @tuttonapoli
E' carico Bosko Jankovic. L'esterno offensivo del Genoa, intervenendo a Radio Deejay ha parlato della corsa salvezza dei rossoblù: "Nelle ultime quattro partite abbiamo giocato contro grandi squadre e nel calcio serve anche la fortuna: col Siena abbiamo calciato cento volte in porta ma non siamo riusciti a vincere. La corsa salvezza? Il Siena non molla niente. Noi dobbiamo dare tutto per l’obiettivo, vincere sempre in casa per fare i dodici punti che secondo me mancano alla salvezza".
FONTE: TuttoNapoli.net
ALTRE NOTIZIE
Genoa, Jankovic: 'La tensione non ci ha danneggiati'
28 marzo 2013 alle 23:05
E se toccasse a lui prendere la mira? Petto in dentro, polvere da sparo tra i piedi. L’esterno serbo, Bosko Jankovic, non sa ancora se farà parte della formazione dei tiratori scelti. Per tutta la settimana si è esercitato nel tiro al bersaglio, palloni come pallottole da piazzare nello spazio di quei 7,32 metri. Spari ad alzo zero, sino a 2,44. Lui che di castagne dal fuoco ne ha tolte pure lo scorso anno, lui che è rientrato e ha una gran voglia di lasciare un segno. Da ko.
"Questa è una partita che stiamo preparando sul piano collettivo, della mentalità, dell’attenzione e della determinazione. Non ci siamo fatti mangiare dalla tensione, ci arriviamo con la consapevolezza che dovremo sudarceli, ma vogliamo uscire dal campo con i tre punti. Vogliamo mettere sul campo tutte le nostre qualità, che sono tante. Le sconfitte in fondo non hanno lavorato sul nostro morale, perché con Roma, Milan e Fiorentina abbiamo tenuto testa, non l’abbiamo abbassata davanti a squadre forti e attrezzate. Potevamo ottenere sicuramente di più, ora arriva l’occasione del riscatto. Non meritiamo questa posizione, però qualcosa abbiamo sbagliato se ci ritroviamo a 26 punti. Con altri 27 a disposizione, tanto può succedere. La squadra ha i mezzi per tirarsi fuori dalla lotta, il Genoa è un club storico del calcio italiano e faremo di tutto per regalare una Pasqua serena al presidente e ai tifosi".
(GenoaCfc.it)
FONTE: CalcioMercato.com
Genoa, Jankovic: "Col Siena mi aspetto una bolgia"
Il centrocampista serbo si proietta sul fondamentale match contro i toscani: "Lotteremo fino alla fine"
Genoa | 22/03/2013 - 00:50
GENOA JANKOVIC / GENOVA - Campionato fermo, spazio alle Nazionali. Alla ripresa, però, ci sarà un match da non fallire per il Genoa: lo scontro-diretto a 'Marassi' contro il Siena, distante una sola lunghezza in classifica. "Mi aspetto una bolgia, spero che i tifosi cantino dal primo minuto fino al 90esimo - ha dichiarato Bosko Jankovic in conferenza stampa -. Posso dire che noi lotteremo fino alla fine. Abbiamo due risultati su tre, ma proveremo ugualmente a vincere".
G.M.
FONTE: CalcioMercato.it
BOSKO JANKOVIC VICINO ALL'ADDIO AL GENOA
Il mercato degli "esterni": Jankovic verso Pescara, Pepe al Genoa?
C'è sempre un mercato parallelo a quello dei colpi altisonanti e dalle dirette video dai più prestigiosi Hotel d'Europa. E' il mercato delle medio-piccole, che più che mai termina sempre col stravolgere anche quello delle "colleghe più quotate".
Gli ultimi rumors di mercato parlano di un Bosho Jankovic sempre più distante da Genova, diretto verso Pescara in compagnia di un altro obiettivo abruzzese, Melazzi.
Difficile ma non impossibile la trattativa, che vede coinvolto anche l'ex nazionale Pepe, della Juventus in procinto di lasciare Torino, destinazone Liguria.
Scritto il 20/01/2013
FONTE: FantaGazzetta.com
Genoa, Jankovic: Lungo stop in vista
17 dicembre 2012 alle 16:58
Nella sfida contro il Torino Bosko Jankovic non è neppure andato in panchina nonostante fosse stato convocato. Il serbo soffre da tempo di pubalgia, male che colpisce duro ed è ancor più duro da curare, e Del Neri ha deciso di non voler più rischiare.
Il tecnico di Aquileia fino ad oggi aveva sempre puntato su di lui, ma da adesso in poi l'attaccante giocherà solo quando starà bene. Annata finita, dunque, ed è probabile che lo stop si protragga anche per tutto il mese di gennaio.
Matteo Oneto
FONTE: CalcioMercato.com
PROBLEMA ALLA CAVIGLIA PER IL SERBO
Genoa: Jankovic out contro la Fiorentina
La botta rimediata sabato contro il Milan priverà Gigi Delneri del capitano genoano Bosko Jankovic.
La caviglia sinistra si è gonfiata molto e le sue condizioni non sono delle migliori: molto difficile il suo recupero per la sfida di giovedì contro la Fiorentina, così come improbabile appare anche di vederlo in campo contro il Siena domenica. Il fantasista dovrebbe tornare la prossima settimana.
Scritto il 31/10/2012
FONTE: FantaGazzetta.com
12:00 5 ottobre 2012 Simone Beltrambini
Genoa: Bosko Jankovic prenota un posto contro l’ex Palermo
GENOA: JANKOVIC si prepara per la sfida al Palermo. Domani tra gli incontri in anticipo della Serie A ci sarà anche la sfida dello stadio “Marassi” tra Genoa e Palermo. Tra i rossoblu con ogni probabilità ci sarà il rientro del centrocampista d’attacco Bosko Jankovic.
Il giocatore sarà interessato in modo particolare al match visto che contro ci sarà la sua ex squadra. Proprio Jankovic, intervenendo ai microfoni di “Stadionews24″ ha parlato della sfida valevole per la settima giornata di campionato: “Sarà una partita come le altre, importante per noi. Siamo in una buona situazione“.
“Dobbiamo giocare per vincere, anche loro hanno vinto all’ultima e sono una buona squadra. La carica di Marassi aiuta sempre contro chiunque, i tifosi ci sostengono sempre ed accorrono allo stadio numerosi. Giocando bene in tutte le fasi possiamo battere qualunque squadra“, ha dichiarato convinto il giocatore del “Grifone”.
Poi Jankovic si è soffermato anche sul suo passato in maglia rosanero: “Non so perchè non sia riuscito a sfondare nella mia parentesi a Palermo. Ero giovane ed appena arrivato dalla Serbia, speravo di giocare di più ma ci sono stati molti cambiamenti anche di allenatori. Quando il Genoa ha fatto un’offerta mi hanno detto che a Palermo non ero importantissimo. Sono voluto andare via per poter crescere“.
FONTE: CalcioLine.com
PAROLE DI INCORAGGIAMENTO PER IMMOBILE E SAMPIRISI
De Canio: "Udinese senza Di Natale? Noi senza Jankovic"
Per la gara delle 12.30 il Genoa non potrà disporre di Jankovic, oltre dei lungodegenti Vargas e Rossi.
A De Canio viene chiesto se l'assenza di Di Natale, potrà essere di giovamento per le sorti della sua squadra: ”Di Natale non convocato? Noi non abbiamo Jankovic. E comunque gia’ altre volte l’Udinese ha giocato senza. Certamente Toto’ e’ importante, ma i bianconeri sono una squadra ottima nell’insieme. Stiamo meglio delle altre volte, non mi preoccupano le tre gare in sette giorni. E stiamo diventando gruppo”.
Il tecnico rossoblu, ha speso anche parole di elogio per i giovani Immobile e Sampirisi, autori di una prestazione da dimenticare nel turno infrasettimanale contro il Parma: "gli errori di Immobile? È un ragazzo di vent’anni, come Sampirisi era abbattuto per non aver fatto una buona gara. Ma se ogni partita si ritrovasse saldamente davanti al portiere avversario per 4/5 volte sarebbe un fenomeno, se poi segnasse anche una sola volta per ogni gara... Ma la cosa che conta veramente è che ci siano e che abbiano il coraggio di osare".
Scritto il 30/09/2012
NEL PRIMO TEMPO ARIAUDO AVEVA RISPOSTO A PALACIO
Jankovic spinge il Genoa: salvezza più vicina
Il Genoa vince una partita importantissima grazie ad una micidiale punizione di Jankovic. Il 2-1 sul Cagliari è arrivato dopo il vantaggio di Palacio e il pareggio di Ariaudo in soli due minuti del primo tempo. Il Genoa deve fare la partita ma così non è. La pa...
Il Genoa vince una partita importantissima grazie ad una micidiale punizione di Jankovic. Il 2-1 sul Cagliari è arrivato dopo il vantaggio di Palacio e il pareggio di Ariaudo in soli due minuti del primo tempo.
Il Genoa deve fare la partita ma così non è. La partita è giocata su ritmi bassi con tanti angoli sia da una parte che dall'altra. Proprio da calcio d'angolo le prime due reti. Alhassan batte un angolo dalla destra; arriva sul secondo palo dove è perfetto per Palacio che, tutto solo batte Agazzi e rende vano il tentativo di salvataggio di Ariaudo. E' proprio il giovane centrale cagliaritano a riportare il match in parità: angolo di Cossu con Ariaudo che fa da sponda per Pinilla che colpisce la traversa; sulla ribattuta arriva lo stesso Ariaudo che sigla il pari. Nessun'altra emozione e si passa alla ripresa. Ancora una volta i ritmi sono bassi e nessuna delle due squadre sembra poter sbloccare il risultato. De Canio cambia togliendo Alhassan e inserendo Jankovic che, al 31' si incarica di una punizione dai 25 metri. L'esecuzione è perfetta e non lascia scampo ad Agazzi. Il 2-1 fa esplodere di gioia la panchina genoana e rimane l'ultimo sussulto del vuoto Rigamonti di Brescia.
GENOA - CAGLIARI 2-1 (1-1)
MARCATORI: 12' palacio, 13' Ariaudo, 76' Jankovic
GENOA (4-4-2): Frey, Rossi, Moretti, Granqvist, Alhassan (62' Jankovic); Mesto, Biondini, Kucka, Sculli (79' Birsa); Palacio (88' Veloso), Gilardino. All. De Canio.
CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi, Perico, Ariaudo, Astori, Agostini; Ekdal, Conti, Nainggolan; Cossu (82' Larrivey); Ibarbo (72' Thiago Ribeiro), Pinilla (68' Nenè). All. Ficcadenti.
Pietro Turchi
Scritto il 02-5-2012
FONTE: FantaGazzetta.com
25 Aprile 2012
Genoa a nervi tesi: rissa in allenamento tra Sculli e Jankovic
pubblicato da Cesare Rinaldi
In casa Genoa non è ancora stata smaltita la tensione dopo i fatti che domenica hanno avuto per protagonisti i tifosi rossoblu al Ferraris. La squadra, sotto la guida di De Canio, sta preparando la delicata partita con il Milan a Interello, il centro sportivo dove si allenano le giovanili nerazzurre, evidentemente però i nervi dei giocatori sono ancora a fior di pelle se è vero quanto racconta la Gazzetta dello Sport a proposito di una rissa tra Giuseppe Sculli e Bosko Jankovic nel corso della seduta di rifinitura. Secondo il quotidiano sportivo milanese all’origine del duro battibecco ci sarebbe stata un’entrataccia del serbo ai danni dell’ex laziale.
Dopo il duro scontro di gioco Sculli ha reagito con un calcio, poi sono stati spintoni e mani sul viso. Per dividere i due litiganti sono intervenuti i compagni di squadra e lo stesso allenatore e dopo alcuni momenti di concitazione è ritornata la calma. Il tutto è avvenuto anche sotto gli occhi del presidente Preziosi che poi si è prodigato nel ristabilire la pace tra i due litiganti obbligandoli di fatto ad una stretta di mano, anche se è difficile che i due protagonisti abbiano già dimenticato tutto. Per il Genoa però è importante ora ritrovare la concentrazione, a San Siro non sarà per niente facile conquistare quei punti che la classifica richiede disperatamente, ma bisognerà provarci e senza un gruppo coeso la missione diventerebbe estremamente più complicata.
22 Aprile 2012
Genoa - Siena sospesa per 50 minuti: i tifosi di casa contestano la squadra sotto di 4 gol
pubblicato da vieni_127
Situazione tra il tragico e il comico, un precedente triste e grave per il calcio italiano; i tifosi del Genoa, inviperiti per lo 0-4 col quale il Siena annientava il Grifone, hanno costretto l’arbitro Tagliavento a sospendere la partita all’8° minuto del secondo tempo: lo hanno fatto con lanci di fumogeni in campo e minacce ai giocatori (Jankovic al terzo gol senese nel primo tempo ha dovuto abbandonare la tribuna per via degli insulti), che non hanno potuto fare altro che posizionarsi a centrocampo il più lontano possibile dalle tribune. La piccola frangia di irresponsabili ha parlato con il capitano Marco Rossi, intimandogli di svestire la casacca rossoblu, e con lui i suoi compagni, perché non ritenuti degni di indossarla: tra l’incredulità di Malesani, le lacrime di Mesto e la sconsolazione dei giocatori liguri, alla fine Rossi ha raccolto le maglie di tutti i compagni cedendo alle richieste degli ultras.
Sembrava che la partita dovesse finire in maniera così indecorosa, ma Giuseppe Sculli non ha accettato di seguire i compagni e ha voluto parlare personalmente con i “tifosi“. Dopo un fitto colloquio la situazione è parzialmente rientrata, almeno i giocatori genoani hanno potuto rimettere le maglie e, chiamata la terna arbitrale e i giocatori del Siena (erano tutti rientrati negli spogliatoi), la partita è ripresa dopo 50 minuti surreali (prima di ricominciare Sebastien Frey ha avuto un acceso alterco con altri tifosi dietro la sua porta). E inverosimili sono stati i quasi 40 minuti che si sono poi giocati, al piccolo trotto e coi giocatori rossoblu ancora scossi: la gara comunque è finita 4-1 per via dell’autogol di Del Grosso, anche se non si sa con quale risultato verrà omologata la gara dal Giudice Sportivo. Inutile aggiungere qualsiasi cosa, soprattutto per chi ha visto l’indegno teatrino del Ferraris.
FONTE: CalcioBlog.it
13:15 10 marzo 2012 Simone Beltrambini
Calciomercato Genoa-Juventus: Vucinic chiama Jankovic, un affare per Conte
La Juventus si avvicina alla sfida del “Ferraris” contro il Genoa e il tecnico Antonio Conte, dopo la rete segnata nel recupero di campionato contro il Bologna, affiderà le sorti dell’attacco bianconero ancora una volta al montenegrino Mirko Vucinic.
Dubbio sul nome dell’altro attaccante juventino in campo contro la squadra di Marino anche se Alessandro Matri sembra decisamente favorito sul compagno di reparto Marco Borriello. E in attesa della sfida più che interessante che dovrà far capire se la seconda della classe potrà tornare ad essere la prima ha deciso di prendere la parola il rossoblu Bosko Jankovic.
Il centrocampista offensivo serbo avrebbe parlato del valore dell’ex giallorosso spiegando come Vucinic starebbe tornando ad essere decisivo. Secondo Jankovic al collega juventino dovrebbe servire solo un po’ di fiducia in più determinante per andare a segno con maggiore continuità.
E proprio Vucinic potrebbe aprire la strada ad un approdo di Bosko in bianconero. Il giocatore del Genoa, infatti, tornato a grandi livelli, ha dimostrato di valere la chiamata di una grande e in estate potrebbe proprio arrivare una chiamata dal Direttore generale Beppe Marotta.
FONTE: CalcioLine.com
14:00 7 febbraio 2012 Simone Beltrambini
Calciomercato Inter: Palacio e Jankovic, ecco i colpi di giugno
E’ sempre più il momento di parlare di Inter. La società nerazzurra, che sta vedendo crollare le possibilità della squadra di arrivare a quel tanto agoniato terzo posto in campionato, si sarebbe resa conto degli errori di valutazione commessi nella parentesi di mercato di riparazione conclusasi lo scorso 31 gennaio.
L’addio di Thiago Motta, sempre più discusso, e gli arrivi di Palombo dalla Sampdoria e di Fredy Guarin dal Porto, avrebbero aperto la polemica in corso Vittorio Emanuele. Vada che i due neo arrivati siano sicuramente validi (anche se il colombiano dovrà restare ai box per un mese) ma al tecnico Claudio Ranieri sarebbero serviti rinforzi in altri settori del campo.
Una zona altamente bisognosa sarebbe stata quella offensiva dove, Milito a parte, sembra essere ultimamente involuto Giampaolo Pazzini. Ed era per questo che l’allenatore romano aveva cercato di spingere il D.t. Branca verso l’acquisto lampo della seconda punta del Genoa Rodrigo Palacio. Il giocatore argentino invece non è arrivato e l’Inter dovrà chiudere la stagione in questo modo.
Per Palacio, però, i giochi non sembrano essere chiusi visto che il presidente Massimo Moratti avrebbe deciso di piazzare il colpo in prospettiva estate. Per avere il giocatore ci sarà da sgomitare con il patron del “grifone” Enrico Preziosi ma questo non sarà certo un problema. Ai nerazzurri, poi, sembra interessare anche il ritrovato Bosko Jankovic. Il serbo, che sembrava perso dopo una sfortunata serie di infortuni, è invece tornato ai suoi livelli ed ora potrebbe essere pronto per fare un definitivo salto di qualità.
FONTE: CalcioLine.com
STAND BY ME
Come una Fenice
Annata eccezionale per Jankovic, che dopo la doppietta con la Lazio supera il suo record di marcature in Serie A.
Parliamo di Bosko, che, nonostante l'omonimia, non ha nessuna parentela diretta con Jelena, la bella tennista del 1985, che attualmente occupa l'undicesima posizione del ranking ATP.
Il ragazzo di Belgrado, classe 1984, dopo l'esordio nella Stella Rossa (prima nella squadra giovanile poi in prima squadra nel 2002), dove vince, pur non giocando tantissimo (perlomeno inizialmente) 3 Campionati e 3 Coppe Nazionali, arriva in Spagna, ma la sua esperienza al Maiorca non è cosi brillante (nonostante le 9 reti nella Liga) da permettere ai dirigenti spagnoli di confermarlo per la Stagione successiva.
E così, nel 2007 arriva in Italia, al Palermo, ma non si trova moltissimo con Guidolin, che lo manda spesso in panchina o in tribuna, cosi chiude la Stagione con sole 3 reti e poche presenze. Nel 2008 viene preso in extremis dal Genoa, ed è qui che trova la sua vera dimensione. Sigla la sua prima rete in rossoblu solo a gennaio, ma risulta indispensabile per la squadra, giocando 25 match, siglando in tutto 4 reti ed offrendo molti assist ai suoi compagni.
Purtroppo i due anni successivi sono da dimenticare, visto che, causa gravi infortuni, vede pochissimo il campo. Nell'Agosto 2009 si rompe il crociato del ginocchio, e dopo l'operazione a Barcellona rimane fuori per tutta la Stagione, giocando solo piccoli tratti di partite; l'anno successivo il nuovo crac, che lo porta di nuovo fuori dal campo per quasi un'anno. In molti lo danno per spacciato, con il futuro nel calcio professionistico segnato, o perlomeno con l'impossibilità di tornare ad essere quello di una volta. Rilevante l'episodio dell'estate scorsa quando le due squadra comproprietarie del giocatore, alle buste non offrono nemmeno un euro per prendersi il 100% del cartellino del serbo, che rischia di andare via all'estero anche gratis.
Ma Bosko è caparbio e rimane al Genoa; dopo un duro lavoro di riabilitazione, come l'araba fenice, Jankovic è rinato dalle proprie disavventure e si è piano piano guadagnato la fiducia di Malesani prima e Marino poi, riprendendosi il suo posto da titolare in campo. Nel girone di andata gioca 14 match e si riguadagna anche il posto nella Nazionale serba; dopo le 3 reti siglate nel girone di andata, rinnova il contratto il 25 gennaio e festeggia il rinnovo con la doppietta di quest'oggi alla Lazio.
E.C.
Scritto il 05/02/2012
FONTE: FantaGazzetta.com
EX NERAZZURRI
Per Gasperini stoccate anche da Bosko Jankovic!
Il genoano: "Con Malesani abbiamo un tecnico che finalmente conosce i giocatori"
28.10.2011 17:43 di Christian Liotta
Non bastassero le critiche che ne hanno accompagnato l'esperienza prima e l'uscita di scena dall'Inter poi, Gian Piero Gasperini deve ora registrare una stoccata presa da un suo ex giocatore al Genoa: parliamo di Bosko Jankovic, il serbo che mercoledì ha segnato il primo gol in Genoa-Roma 2-1. Intervistato da Tuttosport, il centrocampista rossoblu elogia le qualità del suo attuale tecnico Alberto Malesani: "Ringrazio l'allenatore perchè mi ha dato fiducia contro grandi squadre. Che abbia valore non si discute: ha messo Caracciolo con la Juventus che poi ha segnato, ha messo Kucka che ha fatto l'assist, così come con la Roma, altro goal. Sono state scelte vincenti. Dopo tanto tempo è arrivato un tecnico che conosce i giocatori, che sa come giochiamo... Con Gasperini era un altro contesto, altri giocatori. Ora giochiamo con il rombo, due punte; adesso tatticamente non sbagliamo nulla, siamo compatti e anche aggressivi, facciamo tanti goal. Si difende in blocco e si attacca".
FONTE: FCInterNews.it
10:00 21 ottobre 2011 Simone Beltrambini
Inter: Jankovic è un obiettivo di mercato
Bosko Jankovic potrebbe essere uno dei prossimi colpi di mercato dell’Inter. La società nerazzurra, chiaramente intenzionata a rinnovare il proprio parco giocatori, starebbe sondando diverse situazioni tra cui anche quella riguardante il trequartista serbo del Genoa.
Il giocatore, rimasto fuori dal gioco per quasi due anni a causa di un grave infortunio, ora sembra essere tornato quello di un tempo, quello che aveva stupito tutti con gol incredibili. Ed ecco che il Direttore tecnico dei nerazzurri, Branca, avrebbe già avviato i contatti per trovare un modo per arrivare al giocatore.
Il presidente interista Massimo Moratti sembra molto interessato al giocatore che potrebbe essere una interessante alternativa al costosissimo Hazard, valutato dal Lille quasi 40 milioni di euro. A questo punto la palla passa al Genoa e, soprattutto, al presidente Enrico Preziosi.
FONTE: CalcioLine.com
9:15 4 ottobre 2011 Simone Beltrambini
Juventus: Marotta prepara due colpi serbi
La Juventus è alle stelle. Dopo la vittoria di domenica contro il Milan che ha regalato ai giocatori bianconeri oltre che la vetta della classifica anche una maggior convinzione nei propri mezzi, ora la società starebbe valutando qualche possibile giocatore in entrata per affinare un gruppo apparso ancora troppo grezzo.
E’ il Direttore generale Beppe Marotta a guidare la società verso i possibili obiettivi futuri, obiettivi che, come si è ormai compreso, saranno abordabili economicamente. Quindi dimentichiamoci dei vari Ribery, Tevez o Schweinsteiger a meno di eventuali crolli in borsa dei loro cartellini.
La nuova politica societaria è legata a calciatori di carattere e dalla grande fame di successi. Come a dire, meglio chi non ha mai mangiato di chi invece è già fin troppo sazio. Ecco così in Corso Galileo Ferraris si starebbe facendo una doppia considerazione legata a due giocatori serbi.
Il primo, come è ormai noto, è quel Aleksadar Kolarov che al Manchester City non sta facendo proprio sfraceli. Giocatore dalle grandi doti che in Premier League, però, stentano a farsi notare. L’ex laziale è costantemente monitorato e a gennaio qualcosa potrebbe anche accadere.
Discorso diverso, invece, sarebbe quello relativo al Sig. Bosko Jankovic. Il giocatore del Genoa fino a pochi anni fa sembrava potesse diventare uno dei nuovi campioni del calcio europeo poi un gravissimo infortunio lo ha costretto ad una parziale resa. Cosa potrebbe accadere se solo il giocatore avesse il modo di tornare a giocare con continuità? A Torino ci si starebbe facendo proprio questa domanda.
FONTE: CalcioLine.com
24 Giugno 2011 19:17
COMUNICATO COMPARTECIPAZIONI
[...]
Nessuna offerta, infine, per Bosko Jankovic, che resta al Genoa C.F.C., e [...]
FONTE: PalermoCalcio.it
ULTIM’ORA
GENOVA, 16:55
CALCIO, GENOA: JANKOVIC TORNA IN CAMPO DO 8 MESI
Bosko Jankovic, esterno d'attacco del Genoa e della nazionale serba, fermo da otto mesi per infortunio, può tornare in campo.
Domani, l'attaccante del Genoa inizierà infatti a giocare partite vere con la formazione Primavera guidata dalla coppia Corradi-Juric, che alla Sciorba sfiderà il Parma. A marzo, durante Inter-Genoa, Jankovic si era infortunato al ginocchio già operato la scorsa stagione e aveva così saltato la seconda parte della stagione e i mondiali in Sudafrica. (12/11/2010) (Spr)
FONTE: Sport.Repubblica.it
25 Giugno 2010 19:30
COMUNICATO COMPARTECIPAZIONI
E' scaduto questa sera alle ore 19.00 il termine per la risoluzione degli accordi di compartecipazione. L’U.S. Città di Palermo comunica di aver rinnovato le comproprietà di [...], di Bosko Jankovic con il Genoa F.C., [...]
FONTE: PalermoCalcio.it
Genoa: domani rientrano Jankovic e Palacio
Per il nuovo Genoa targato Ballardini, è tempo di Coppa Italia. Domani sera, infatti, ci sarà la sfida tra i liguri e il Vicenza.
Il tecnico rossoblù ha parlato della sfida: "Domani sera abbiamo due obiettivi: cercare di far recuperare qualcuno e avere rispetto dell' avversario, della competizione e della nostra gente. La coppa Italia è una competizione a cui teniamo e che va affrontata bene".
Turnover in vista dunque, per far riposare qualche giocatore affaticato e soprattutto vedere all'opera qualcuno che sta recuperando dagli infortuni. Potrebbe essere infatti scoccata l'ora di Jankovic e Palacio, fuori da diverse settimane. "Jankovic e Palacio? L'idea e' di vederli all'opera, sara' un banco di prova per valutare il loro recupero".
Scritto il 23/11/2010
Jankovic: lungo tormento, breve estasi
Ha dell'incredibile il presente agonistico di Bosko Jankovic: il centrocampista offensivo del Genoa, già infortunatosi ad un ginocchio in amichevole prima dell'inizio del campionato, aveva subito un intervento al ginocchio ed aveva esordito nel grifo stagionale solo nel girone di ritorno, nella partita vinta per 3-0 contro l'Udinese, subentrando a partita in corso. Eccolo il (breve) momento dell'estasi: il ritorno ai campi da gioco dopo uno sfortunatissimo infortunio, peraltro rimediato in un match che non aveva valenza alcuna di classfica. Poi, altre due presenze (26a e la 27a), e quindi la successiva trasferta contro l'Inter. E riecco il crack: durante il match contro i meneghini, il povero serbo ha rimediato un altro sfortunatissimo infortunio.
Che peraltro s'è appena rivelato ancor più grave del previsto: il ragazzo, operato ieri, dovrà adesso stare fermo per oltre sei mesi. La scelta di ricorrere all'intervento è seguita al consulto specialistico del prof. Cugat: Jankovic è stato dunque operato in artroscopia. Diagnosticatagli una grave forma di meniscectomia mediale del ginocchio sinistro compromissoria del legamento crociato, adesso per Bosko si prospetta un'altro lunghissimo periodo nero, che peraltro gli costerà inevitabilmente anche il Mondiale Sudafricano.
Auguri a lui d'un completo recupero: arrivederci alla prossima stagione, che speriamo per lui possa esser migliore di quella in corso. Non sarà difficile.
Scritto il 17/03/2010
Genoa in apprensione per Jankovic
Incredibile la sfortuna che attanaglia la stagione del centrocampista rossoblù Bosko Jankovic.
Tornato a disposizione di Gasperini dopo il lungo recupero da una lesione a un crociato rimediata in estate, il calciatore s'è fermato nuovamente sabato sera, durante la sfida con l'Inter, e nuovamente per un problema allo stesso ginocchio, il sinistro, reduce del precedente infortunio.
Una eventuale operazione metterebbe fine alla stagione del calciatore e con essa i suoi sogni di partecipazione ai mondiali sudafricani.
Scritto il 09/03/2010
FONTE: FantaGazzetta.com
25 Giugno 2009 18:57
COMUNICATO UFFICIALE
Il Palermo comunica di aver riscattato interamente dal Ravenna il cartellino del giocatore Davide Succi. Il club rosa, inoltre ha rinnovato le comproprietà dei cartellini di Davide Lanzafame con la Juventus e di Gianni Munari con il Lecce. Infine, il Genoa ha esercitato l'opzione per l'acquisizione dal Palermo del giocatore Bosko Jankovic.
FONTE: PalermoCalcio.it
Jun 24, 2009 2:30:05 AM
The agent of the Serbian has reaffirmed that his client will not return to Sicily.
Bosko Jankovic joined Genoa from Palermo on a one-year loan deal at the commencement of last season, with the option of making the move permanent at its completion.
Over the past week or so, the president of the Grifoni, Enrico Preziosi, has stated that he will not be letting go of the Serbian star, who excelled in his first season with the club.
To reaffirm this, the agent of the player, Silvano Martina, has once again declared that Jankovic will not be returning to Sicily next term.
“There is little to say compared to what is already known by everyone,” the agent confirmed in an interview with Mediagol.it.
“Genoa had the option of making the move permanent, and Preziosi has already confirmed that he will exercise this.
“My client will therefore remain at the club, and not return to Palermo.”
Jankovic made 21 appearances for the Rossoblu in the league last term, scoring three times along the way.
Adrian Del Monte
FONTE: Goal.com
22 Febbraio 2009
Napoli - Genoa 0-1: Jankovic sbanca il San Paolo, per la squadra di Reja è notte fonda
pubblicato da vieni_127
Nella giornata in cui non si registra neanche un pareggio e vincono le prime sei della classifica, il Genoa di Gasperini non poteva cantare fuori dal coro e al pari delle avversarie nella lotta Champions vince la sua partita espugnando il San Paolo, un tempo fortino difficile da violare ma ultimamente terra relativamente facile di conquista. Il Napoli è in crisi pesta e ora anche Edy Reja non è più così sicuro del suo posto in panchina; l’ultima vittoria risale a un mese mezzo fa contro il Catania e il gioco latita da tanti, troppi turni. Di contro la quarta vittoria esterna per il Grifone è l’ennesima conferma di compattezza e maturità, uno 0-1 d’oro che reca la firma del serbo Jankovic (Fotogallery).
I partenopei non possono fare troppi calcoli, bisogna vincere e per farlo la formazione è quella spumeggiante del girone d’andata con Santacroce in difesa, Blasi a centrocampo, Vitale sulla sinistra a scapito di Datolo, Denis e Lavezzi di punta; i liguri rimangono fedeli al 3-4-3, si rivede Papastathopoulos in difesa, Thiago Motta si prende le chiavi del centrocampo, il trio offensivo vede Mesto e Palladino a coadiuvare Milito. Il primo tempo non è bello, le occasioni sono poche, il Napoli mostra tutti i suoi limiti esacerbati dai fischi del pubblico, un macigno per gli inesperti giocatori azzurri.
FONTE: CalcioBlog.it
Jankovic-gol: Napoli battuto
Il Genoa con un gol nella ripresa di Jankovic torna da Napoli con tre punti e continua a sognare la qualificazione in Champions League, il Napoli non vede la luce in fondo al tunnel, l'ultima vittoria risale alla partita con il Catania, 7 giornate fa.
Il Napoli vuole tornare a vincere davanti al proprio pubblico, Reja ritrova Hamsik e manda Datolo in panchina prefendogli Vitale sulla fascia sinistra, in difesa Santacroce rileva lo squalificato Rinaudo. Gasperini lascia in panchina Sculli confermando in attacco Mesto e Palladino che agiscono sulla fasce e il bomber Milito al centro dell'attacco, a centrocampo partono titolari Milanetto e Rossi.
Un primo tempo molto avaro di emozioni, da una parte un Napoli troppo teso per riuscire a giocare bene, dall'altra parte un Genoa che non riesce a creare molto li davanti e così le poche occasioni arrivano solo per gli errori dei portieri o dei difensori. La prima occasione arriva dopo 7 minuti, con Denis che manda alto un colpo di testa dopo una punizione di Vitale; dieci minuti dopo è lo stesso Vitale che invece di rinviare la palla se la fa soffiare da Mesto, il pallone arriva a Milito che da pochi passi tira su Navarro, bravo a farsi trovare pronto. Il Napoli prova a creare problemi a Rubinho ma al 32' il portiere anticipa Denis lanciato da Hamsik, mentre al 39' Lavezzi ben servito sempre dal solito Hamsik sbaglia l'appoggio al centro per Denis con la difesa del Genoa che libera. Nel finale del primo tempo Rubinho cerca di dare una mano al Napoli, Denis lancia Lavezzi in profondità, Ferrari riesce ad intervenire dando la palla all'indietro per Rubinho, ma il portiere brasiliano invece che bloccare con le mani preferisce andare con i piedi, il risultato è un rinvio completamente lisciato che poteva creare pericolose conseguenze; al 45' Lavezzi si inventa un'azione da solo, l'argentino parte dalla fascia sinistra, converge al centro e fa partire un potente destro sul primo palo dal limite dell'area, il pallone va di poco a lato con Rubinho che sembra controllare senza problemi la traiettoria.
La ripresa riparte con gli stessi effettivi, il Napoli cerca di cambiare marcia rispetto al primo tempo, al 50' Hamsik, particolarmente ispirato quest'oggi effettua un perfetto filtrante in area, ma Vitale e Denis vanno entrambi sul pallone finendo per ostacolarsi e guadagnano solo un angolo. Gasperini al 55' effettua un doppio cambio, fuori Mesto e Palladino dentro Sculli e Jankovic per cercare di sfruttrare meglio gli spazi in contropiede che il Napoli inevitabilmente deve lasciare; passano solo due minuti ed è proprio il neo-entrato ad andare vicino al gol, splendido tacco di Milito a smarcare il serbo che tenta un destro a giro sul pallo lontano ma la conclusione non è delle migliori. Il Genoa prova a colpire in contropiede, al 69' ci prova Milanetto con un gran tiro da fuori, bravo Navarro nella respinta su cui si fionda Milito, ma un difensore del Napoli salva sulla linea, la palla arriva a Thiago Motta che da' un filtrante perfetto centrale per Jankovic, che prende in contropiede la difesa partenopea e a tu per tu con Navarro non sbaglia portando così il Genoa in vantaggio.
Il Napoli prova immediatamente a pareggiare ma il tiro di Lavezzi va fuori, Reja prova il tutto per tutto e inserisce Pià e Russotto, fuori Maggio e Denis; i padroni di casa provano a buttarsi in avanti per cercare il pareggio, ma è il Genoa all'80' ad andare vicino al raddoppio con Jankovic, ma Navarro para a terra. Il Napoli non va oltre a un tiro dai 30 metri di Vitale sul quale Rubinho para senza problemi, lo stesso portiere è bravo al 93' ad anticipare Russotto, evitando il possibile pareggio del Napoli.
Il Genoa non gioca una grande partita, ma con il minimo sforzo possibile riesce a vincere e a portare a casa tre punti importanti per sognare qualcosa in più della qualificazione in Coppa Uefa, Gasperini con i cambi rivoluziona le scelte iniziali in attacco, e viene premiato da un gol di Jankovic, giocatore diventato determinante anche quando non gioca titolare. Se il Genoa fa poco per vincere, il Napoli fa praticamente niente, una squadra che oggi sembrava impaurita e che non è riuscita a reggere la tensione derivante dal dover fare risultato a tutti i costi, l'unico salvabile è Hamsik che ha cercato di illuminare la squadra con qualche buona giocata; si prospetta una settimana molto calda all'ombra del Vesuvio.
NAPOLI-GENOA 0-1 (0-0)
MARCATORI: 69' Jankovic
NAPOLI (3-5-2): Navarro, Santacroce (88' Montervino), Cannavaro, Contini, Maggio (73'Russotto), Blasi, Gargano, Hamsik, vitale, Lavezzi, Denis (73'Pià). All. Reja.
GENOA (3-4-3): Rubinho, Papastathopoulos, Ferrari, Bocchetti, Rossi, Milanetto, Thiago Motta, Criscito, Mesto (55'Sculli), Milito (91' Olivera), Jankovic (55'Jankovic). All. Gasperini.
Nico Paparella
Scritto il 22/02/2009
FONTE: FantaGazzetta.com
1 Settembre 2008 19:46
Ceduto Bosko Jankovic al Genoa
L'U.S. Città di Palermo ha definito la cessione del centrocampista Bosko Jankovic al Genoa. Il giocatore serbo si trasferisce in rossoblu in prestito con diritto di riscatto della comproprietà.
FONTE: PalermoCalcio.it
SPORT - CALCIO - PARTITE SERIE A
La vittoria allontana i fantasmi della crisi, ma la squadra siciliana conferma i suoi limiti. Ancora una volta il portiere è tra i protagonisti della partita. Espulso l'allenatore
Il Palermo batte il Cagliari 2-1 ringrazia Fontana e perde Gudolin
PALERMO - Il Palermo allontana nuovamente la crisi superando 2-1 il Cagliari al "Barbera". Non è un successo privo di sofferenze: la formazione di Guidolin evidenzia segnali positivi sul piano dell'approccio alla gara, ma conferma anche i propri limiti e le paure. A segno Cavani e Jankovic, ovvero coloro che avevano l'arduo compito di sostituire gli squalificati Amauri e Miccoli. Il Cagliari rimedia il primo stop del girone di ritorno dopo il successo sul Napoli e gli ottimi pareggi con Juve e Parma, ma conferma di essere formazione viva, nonostante gli evidenti limiti tecnici.
Guidolin è costretto a cambiare dal giudice sportivo: detto delle novità in attacco, in difesa fiducia confermata a Barzagli, nonostante le ultime prove piuttosto opache del nazionale azzurro e ancora panchina per Rinaudo; centrocampo a cinque che comprende il palermitano Tedesco. Ballardini sceglie Matri in attacco, lasciando fuori il contestatissimo Larrivey; resta in panchina Acquafresca, alle prese in settimana con una tonsillite; in panchina Pisano dopo lo stop di un mese per l'intervento all'ernia.
Inizio con fasi di gioco piuttosto confuse. Il Palermo prova ad attaccare, ma il Cagliari si chiude bene ed è abbastanza lineare in fase di palleggio. Al 13' la prima conclusione del Palermo con Migliaccio che finisce di poco alta. Immediata la replica del Cagliari: controllo in area di Matri, un rimpallo favorisce Conti, bravo Fontana a bloccare il suo diagonale velenoso. Al 16' grande esecuzione di Foggia su punizione destinata all'incrocio, ancora una volta il portierone rosanero ci mette una pezza.
Al 21' ancora Cagliari vicino al gol con Barzagli che perde palla, ne approfitta Jeda che prova a sorprendere Fontana, miracolo del portiere. Il "Barbera" non gradisce la prova incolorore dei suoi e fischia. La sveglia funziona e il Palermo al 23' passa in vantaggio: punizione di Jankovic, sponda di Tedesco per Cavani che di testa supera Storari da due passi; l'uruguaiano dedica il suo quarto gol stagionale a Guidolin, facendosi perdonare dopo la mancata stretta di mano in seguito alla sostituzione con il Livorno. Ballardini perde Ferri che al 32' deve lasciare il posto per infortunio a Pisano. Non c'è grande reazione da parte del Cagliari, il Palermo si propone di più e raddoppia al 46': bel triangolo tra Cavani e Cassani e palla di quest'ultimo a liberare in area Jankovic che con un rasoterra batte Storari. Ballardini ad inizio ripresa prova la carta Fini al posto di Biondini.
A riaprire la partita ci pensa lo stesso Palermo: al 7' angolo di Conti e colpo di testa di Cavani che infila la sua porta; inviperito Fontana che aveva chiamato il pallone. Il gol dà morale al Cagliari, al Palermo tornano le paure di sempre. Al 18' Guidolin richiama Jankovic per Bresciano e il pubblico non gradisce. Ci prova Tedesco con un esterno destro in diagonale che finisce di poco alto. Al 31' Morganti espelle Guidolin. Ultimi cambi con Acquafresca per Jeda nel Cagliari e Caserta per Tedesco nel Palermo. Al 40' Cavani offre a Bresciano la palla del 3-1 ma l'australiano in scivolata sbaglia. Al 48' colpo di testa di Matri su cross di Acquafresca, Fontana si merita tutto l'otto in pagella e consegna i tre punti al Palermo.
PALERMO-CAGLIARI: 2-1
PALERMO (3-5-1-1): Fontana; Zaccardo, Biava, Barzagli; Cassani, Tedesco (32' st Caserta), Migliaccio, Simplicio, Balzaretti; Jankovic (18' st Bresciano); Cavani. In panchina: Agliardi, Capuano, Cani, Carbonaro, Rinaudo. Allenatore: Guidolin
CAGLIARI (4-3-2-1): Storari; Ferri (32' pt Pisano), Lopez, Bianco, Agostini; Biondini (1' st Fini), Conti,
Parola; Foggia, Jeda (30' st Acquafresca); Matri.
In panchina: Capecchi, Del Grosso, Larrivey, Canini.
Allenatore: Ballardini
ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno
RETI: 23' pt Cavani, 46' pt Jankovic, 7' st Cavani (autorete)
NOTE: Giornata fredda, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 21.829 per un incasso di 339.582,92 euro. Espulso: 31' st il tecnico del Palermo Guidolin per proteste. Ammoniti: Storari, Zaccardo, Cavani, Balzaretti, Conti. Angoli: 7-4 per il Cagliari. Recupero: 3' pt, 3' st.
(17 febbraio 2008)
FONTE: Repubblica.it
29 Giugno 2007 16:45
Preso Jankovic dal R. C. D. Mallorca
Il Direttore Sportivo del Palermo, Rino Foschi, ha raggiunto oggi, nella sede del R. C. D. Mallorca, un accordo per il trasferimento a titolo definitivo del centrocampista nazionale serbo Bosko Jankovic. Il giocatore, nato a Belgrado il 1 marzo 1984, ha sottoscritto con la società rosanero un contratto quinquennale.
FONTE: PalermoCalcio.it
Glas javnosti, 5 March 2004
Slavoljub Muslin sekstetu mladih igrača crveno belih nije dozvolio da podignu opremu za trening
Šest karata za Ub
Dragan Mrđa, Dušan Basta, Nikola Beljić, BoškoJanković, Jadranko Bogićević i Aleksandar Luković, neprijatno su se iznenadili kada su juče došli na trening Crvene zvezde. Naime, početkom sezone sekstet mladih igrača prosleđen je na dvojnu registraciju u ubsko Jedinstvo. Namera Muslina bila je da treniraju na "Marakani" sa ostalim prvotimcima, dok bi subotom branili boje drugoligaša sa Uba.
Međutim, juče je došlo do novog obrta. Naime, strateg crveno-belih Slavoljub Muslin, nije dozvolio Mrđi, Basti, Beljiću, Jankoviću, Bogićeviću i Lukoviću da podignu opremu za trening, jasno im predočivši da će ubuduće, ne samo igrati, već i trenirati sa igračima Jedinstva.
- Obavili smo kratak i jednostavan razgovor. Doslovce sam im poručio da će trenirati tamo gde ja odlučim. Ne mogu protiv moje odluke, a tako će biti sve dok sam na klupi Zvezde. Bolje je za njih da prihvate moj stav. Ako su profesionalci, što i jesu, onda moraju sve zamisli trenera da sprovode u delo. Karta za povratak će biti preko zasluga u dresu Jedinstva, a to jedino zavisi do njih - bez dlake na jeziku kaže tim-menadžer Crvene zvede Slavoljub Muslin.
FONTE: Arhiva.Glas-Javnosti.rs