Data di nascita: | 30/08/1975 |
Luogo di nascita: | Caltanissetta (CL) |
Italiana | |
Ruolo: | Attaccante |
Altezza: | 180 Cm |
Peso: | 73 Kg |
Posizione: |
CARRIERA DA ALLENATORE/DIRIGENTE + - = | ||||||
Squadra | Stagione | Serie | Ruolo | |||
Apolonia | Gen.2021-? | KS | Allenatore | |||
Dinamo Tirana | Nov.2019 - Dic.2020 | KS | Allenatore | |||
Muscat Football Academy | 2018 - 2019 | OPL | Allenatore | |||
Terek Groznyj | 2017 - 2018 | Under 17 | Allenatore | |||
Pescara | 2015 - 2016 | Primavera | Vice Allenatore | |||
Pescara | 2014 - 2015 | Allievi Nazionali | Allenatore | |||
Pescara | 2013 - 2014 | Allievi Nazionali | Allenatore | |||
Pescara | 2012 - 2013 | Esordienti | Allenatore | |||
Ovidiana Sulmona | Gen. 2012 - 2012 | Ecc. | Giocatore e Allenatore | |||
LEGENDA: OPL=Oman Professional League (Serie A del Sultanato dell'Oman), KS=Kategoria Superiore (Serie A Albanese) |
CARRIERA DA GIOCATORE + - = | ||||||
Squadra | Stagione | Partite | Goal | |||
Ovidiana Sulmona | Ecc. | 25 | 6 | |||
Renato Curi Angolana | D | 31 | 13 | |||
Pro Vasto | LP2 | 23 | 9 | |||
Sambenedettese | LP1 | 16 (+2POut) | 5 (+0) | |||
Aurora Pro Patria | LP1 | 9 | 0 | |||
Salernitana | C1 | 9 (+2SC) | 0 (+0) | |||
Taranto | C1 | 11 | 0 | |||
Taranto | C1 | 28 | 9 | |||
Pescara | B | 34 | 7 | |||
Catanzaro | B | 17 (+3CI) | 1 (+1) | |||
Parma | A | 8 (+3CU) | 0 (+0) | |||
Cagliari | B | 14 (+3CI) | 0 (+1) | |||
Cagliari | B | 29 (+3CI) | 8 (+1) | |||
Cagliari | B | 30 | 5 | |||
Cagliari | B | 33 (+3CI) | 11 (+3) | |||
Hellas Verona | A | 28 (+1CI) | 9 (+0) | |||
Hellas Verona | B | 33 (+4CI) | 15 (+0) | |||
Pescara | B | 28 (+5CI) | 5 (+3) | |||
Torino | B | 21 | 3 | |||
Hellas Verona | A | 3 (+2CI) | 0 (+0) | |||
Hellas Verona | B | 34 (+1CI) | 7 (+0) | |||
Hellas Verona | 1994 - 1995 | B | 28 (+1CI) | 11 (+0) | ||
Giovanili Juventus | 1988 - 1994 | - | - | - | ||
LEGENDA: CI Coppa Italia, CU Coppa UEFA, SC Supercoppa di Serie C, LP1 Prima Divisione di Lega Pro, POut Playout, E Seconda Divisione di Lega Pro, Ecc. Eccellenza abruzzese |
NEWS E CURIOSITÀ + - =
...Arrivato 19enne all'HELLAS dopo aver vinto nella Primavera della JUVE un campionato ed un Torneo Viareggio in coppia d'attacco con Alex DEL PIERO, Fabrizio ribatezzato poco dopo Sorriso CAMMARATA dai tifosi scaligeri (per via di quella gioia che spesso lo pervadeva nelle interviste e nelle varie immagini sul campo e fuori), fu messo a disposizione di mister Bortolo MUTTI dal VERONA di Mario FERRETTO per la prima esperienza da professionista nel torneo cadetto 1994-95 ed impressionò subito per il fiuto del gol nonostante la giovane età ma fu la partita al Bentegodi contro la JUVENTUS del 30 aprile 2000 a consegnare il biondo nisseno alla storia scaligera e ad immortalarlo fra i più bei ricordi gialloblù.
Ecco dunque la storia di CAMMARATA:
DALLE GIOVANILI DELLA JUVE AL VERONA E LA PROMOZIONE IN SERIE A
Dopo i fasti nella Primavera bianconera Fabrizio non delude alla prima stagione da professionista nel VERONA di Serie B del 1994-95; anche se quella squadra ottenne un grigio posto a metà classifica il 19enne attaccante di scuola JUVE mise a referto ben 11 gol in 28 partite guadagnandosi la titolarità nella stagione successiva quando Alberto MAZZI prende il timone dal socio FERRETTO e chiama Attilio PEROTTI sulla panchina dell'HELLAS in cui spicca la presenza di Totò DE VITIS e dei giovani ZANINI e DI VAIO, in mediana FICCADENTI e VALOTI assicurano tigna e qualità, e dalla Primavera scaligera arrivano i vari GUARDALBEN, FATTORI, FERRARESE, SALVAGNO e TOMMASI.
L'ottimo mix tra spensieratezza ed esperienza proietta quel VERONA alla meritata promozione nella quale il capocannoniere DE VITIS è determinante con i suoi 13 centri ma anche CAMMARATA fa il suo con 7 gol eppure, con un bottino di quasi 20 reti in due stagioni cadette, viene ritenuto ancora acerbo per la Serie A da Gigi CAGNI e ceduto definitivamente ancora in cadetteria al TORINO insieme all'omonimo portiere CASAZZA nell'operazione che vede il difensore BACCI prendere dai granata la strada opposta.
I TRASFERIMENTI AL TORINO E AL PESCARA
Con mister CAMOLESE Fabrizio non è particolarmente fortunato, segna poco e dopo 3 gol in 21 apparizioni l'ex ragazzo prodigio juventino lascia il Piemonte per cercare fortuna al PESCARA guidato per più di metà stagione 1997-98 da VISCIDI e poi da BUFFONI: La stagione degli abruzzesi termina con una salvezza tranquilla in Serie B mentre per CAMMARATA, autore di 5 gol in 28 presenze, è ora di tornare in riva all'Adige.
RITORNO IN GIALLOBLÙ
Dopo il mordi e fuggi in Serie A con Gigi CAGNI il VERONA è tornato in B ma il mister che ha evitato l'esonero nel 1996-97 non può fare a meno di essere cacciato nella stagione di B successiva quando Sergio MADDÈ riesce in parte a risollevare i gialloblù fino al 6° posto per poi lasciare le briglie all'ambizioso PRANDELLI dimessosi dal LECCE dopo 14 KO in 18 gare ma voluto con forza dal patròn PASTORELLO che nel frattempo ha rilevato le quote di MAZZI e FERRETTO.
In quell'HELLAS DE VITIS si avvia a disputare l'ultima stagione della sua carriera ma con CAMMARATA in attacco ci sono AGLIETTI e GUIDONI, ITALIANO a dirigere la manovra in un centrocampo in cui figurano anche Chicco BROCCHI, Leo COLUCCI e 'Genio' CORINI, BATTISTINI difende la porta e anche nel raparto difensivo la qualità è alta con i vari FALSINI, FILIPPINI, FOGLIO, GONNELLA e LAURSEN: Il naturale risultato è la vittoria del campionato cadetto ed il ritorno nella massima serie con CammaGol autore di 15 gol in 33 presenze e capocannoniere della squadra.
Fabrizio viene stavolta confermato anche in Serie A in quell'HELLAS che, dopo un avvio stentoreo, riuscì a conquistare il 9° posto e la possibilità di giocarsi l'Europa via Intertoto; PASTORELLO decise però altrimenti, PRANDELLI si dimise a causa di dissidi col presidente che virò su PEROTTI accettò di buon grado l'offerta del CAGLIARI dalla Serie B per il centravanti siciliano.
La gara top della stagione 1999-2000 rimane senz'altro quella giocata al Binti contro la JUVENTUS di ZIDANE, DEL PIERO, Pippo INZAGHI, HENRY, DAVIDS, ZAMBROTTA e tutti gli altri che si dovettero però inchinare alla fantastica doppietta dell'ex CAMMARATA che ricorda 'Era uno squadrone, il meglio a livello mondiale. Misi da parte i sentimenti, giocavo nel Verona e servivano punti: quella vittoria valse oro'... Per i gialloblù mentre per le Zebre fu una batosta che alla terz'ultima giornata costò l'avvicinamento da parte della LAZIO che si portò a -2 e vinse poi il titolo con un punto di vantaggio sui bianconeri.
L'ACQUISTO PIÙ COSTOSO AL CAGLIARI
Nell'estate 2000 CELLINO patròn del CAGLIARI sborsa una cifra che va dai 13 ai 15 miliardi (uno dei più costosi della sua gestione) per avere Fabrizio in Sardegna: I sardi sono appena retrocessi in Serie B dopo una stagione disatrosa, la piazza è in subbuglio e l'acquisto del biondo e riccioluto nisseno, autore di una buona stagione in massima serie con l'HELLAS, contribuisce a placare gli animi.
Dopo un inizio al fulmicotone in cui CAMMARATA segna ad ogni partita tra Coppa Italia e Campionato (5 gol in altrettante presenze) le cose vanno meno bene: L'ex centravanti gialloblù non ingrana né con BEGHETTO né con SUAZO e il CAGLIARI termina la stagione con un deludente ottavo posto mancando il ritorno in A.
Non va meglio nemmeno nelle due stagioni successive in cui CELLINO cambia allenatori come fazzoletti sporchi (9 i tecnici 'fatti fuori' dal patròn sardo dal 2000 al 2003) e a Gennaio 2004 Fabrizio viene mandato in prestito in Serie A al PARMA dove ritrova PRANDELLI e la Serie A.
L'ULTIMO ASSAGGIO DI A COL PARMA POI IL LENTO DECLINO
Ma nemmeno coi ducali l'ex scaligero ritrova la vena realizzativa: 0 gol in 9 partite tra campionato e Coppa UEFA non convincono il PARMA a trattenere il centravanti che fa ritorno al CAGLIARI nel frattempo promosso in A.
Nel 2004-2005 CAMMARATA si trasferisce in cadetteria al CATANZARO dove i problemi sono moltissimi sia in campo che fuori e a Marzo, dopo un solo gol in 17 presenze, rescinde consensualmente in aperta polemica con società e dirigenti calabresi.
Dopo aver firmato da svincolato col PESCARA di SARRI, Fabrizio ritrova quel po' di serenità che gli basta per andare a segno ancora 7 volte in Serie B poi scende in C1 col TARANTO dove rimane per una stagione e mezza fino a Gennaio 2008 quando viene ceduto alla SALERNITANA con la quale viene promosso in cadetteria a fine stagione.
Nell'estate 2008 il prestito alla PRO PATRIA in Prima Divisione di Lega Pro poi quello alla SAMBENEDETTESE nella medesima categoria e il ritorno alla SALERNITANA per rescindere ad Agosto 2009.
Nel 2009-10 firma per la PRO VASTO in Seconda Divisione e termina una buona stagione con 9 gol in 23 partite disputate prima di scendere in Serie D col RENATO CURI ANGOLANA nel 2010-11 e andare in doppia cifra coi pescaresi da titolare inamovibile.
Nel 2011-12 l'ultima di stagione del CAMMARATA calciatore con l'OVIDIANA SULMONA squadra di Eccellenza in provincia de L'Aquila con la quale a metà stagione diventa pure allenatore e conquista a fine stagione la Coppa Italia di categoria.
ALLENATORE IN CERCA DELLA GRANDE OCCASIONE
Dopo aver diretto da allenatore-giocatore il SULMONA l'ex centravanti gialloblù entra nelle giovanili del PESCARA come tecnico fino a raggiungere la guida della Primavera biancazzurra ma non ha mai la possibilità di allenare una squadra di professionisti in Italia.
Nel 2017-18 prova l'esperienza in Russia per guidare gli Under-17 del TEREK GROZNYJ seguita da quella in Oman dove allena il MUSCAT FOOTBALL ACADEMY.
Trovate qui il suo profilo LinkedIn, qui quello su FaceBook, questo è invece l'account ufficiale dell'ex centravanti scaligero su Instagram.
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ANEDDOTI & ALTRO DA RICORDARE + - =
- Minacce al CATANZARO nel Marzo 2005, con i calabresi ripescati in cadetteria dopo 14 anni (nonostante le accuse di calcioscommesse poi riviste dal CAF) all'ultimo posto in Serie B, Fabrizio rescinde consensualmente con i giallorossi accusando un dirigente di avergli chiesto la riduzione dell'ingaggio senza alcuna contrattazione o alternativa: 'Se non lo avessi fatto – dichiarò il calciatore all'ANSA – mi è stato detto che ne avrei subito le conseguenze. Per quanto mi riguarda posso camminare a testa alta. Qualcuno, invece, non avrà più il coraggio di guardarmi in faccia'
- 'Sorriso' e 'CammaGol' sono i nomignoli con cui i tifosi scaligeri identificavano Fabrizio: Difficile rimanere indifferenti a quell'espressione di gioia tipica del bomber di scuola JUVE...
- BONIEK era l'idolo di CAMMARATA che a 13 anni visse tutto come in una specie di sogno: 'Da brividi. La chiamata della Juventus per un bambino innamorato come ero io di quei colori era un sogno ad occhi aperti. Vestivo la maglia di Boniek, il mio idolo: cosa potevo chiedere di più? Lì trovai una famiglia. Per me la Juve è stata il trampolino di lancio per il grande calcio. Ho fatto tutto la trafila nel settore giovanile della Juventus, dove sono cresciuto come uomo e come calciatore. La mancanza di casa, dei miei genitori, si faceva sentire soprattutto la sera, perché durante la giornata tra scuola e allenamenti ero molto impegnato. Però giocavo per la Juventus, mi bastava pensare a questo per ritrovare serenità'
Fabrizio Cammarata
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Fabrizio Cammarata (Caltanissetta, 30 agosto 1975) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.
Carriera
Giocatore
- Club
Cresciuto nelle giovanili della Juventus, insieme ad Alessandro Del Piero ha costituito la coppia d'attacco che ha guidato la formazione Primavera, nella stagione 1993-1994, ai successi nel Torneo di Viareggio e nel campionato di categoria. Esordisce tra i professionisti nel campionato di Serie B 1994-1995 con il Verona, giocando con gli scaligeri per cinque anni, tre in cadetteria e due in massima categoria, esordendo in Serie A il 15 settembre 1996 contro il Bologna e totalizzando 126 presenze e 42 gol. Le cinque stagioni in Veneto sono inframmezzate dalle parentesi in serie cadetta al Torino, 21 presenze e 3 reti nell'annata 1996-1997, e al Pescara, 5 reti in 28 partite nell'edizione 1997-1998.
Nella stagione 2000-2001 passa al Cagliari, dopo aver disputato un positivo campionato con il Verona e avergli garantito la permanenza in Serie A, andando peraltro a rete contro le blasonate Juventus, Milan e Roma. Il suo acquisto da parte dei sardi è uno dei più cospicui della gestione Cellino, che lo strappa a suon di miliardi al Torino, e grandi sono la pressione e le aspettative sull'aeroplanino siculo, ma i risultati sono al di sotto delle aspettative. Con i rossoblù gioca fino a metà della stagione 2003-2004, quando in gennaio passa in prestito al Parma con cui disputa 9 gare tra campionato e Coppa UEFA. In Sardegna timbra in totale 107 presenze e 24 gol.
Torna quindi al Cagliari, salito nel frattempo in Serie A, ma durante l'estate il giocatore non viene confermato in rosa e dirottato, per la stagione 2004-2005, al Catanzaro dove mette a referto 17 partite e 1 gol. Va meglio l'annata successiva, con il ritorno a Pescara: infatti in 34 presenze è 7 volte tra i marcatori. Nell'annata 2006-2007 è al Taranto, in Serie C1, con cui disputa un buon campionato fatto di 28 presenze e 9 reti, guadagnandosi la riconferma per il torneo successivo dov'è titolare fin quando, nel gennaio del 2008, viene acquistato dalla Salernitana con cui conquista la promozione in Serie B.
Nella stagione 2008-2009 viene ceduto in prestito alla Pro Patria ma, dopo un girone di andata in cui non riesce a lasciare il segno, viene girato sempre in prestito alla Sambenedettese. A fine stagione torna a Salerno, rescindendo il 6 agosto il contratto con il club granata. Nell'annata 2009-2010 segna 9 gol in 23 presenze con la maglia della Pro Vasto. Il 30 agosto passa alla Renato Curi Angolana, in Serie D; con gli abruzzesi realizza 13 reti in 31 partite di campionato. Nell'annata 2011-2012 scende in Eccellenza, dove milita nelle file del Sulmona sino al ritiro avvenuto a metà stagione, per diventare allenatore della stessa compagine.
- Nazionale
Conta presenze nelle Under-16 e Under-18 azzurre. Debutta nell'Under-21 di Cesare Maldini il 20 dicembre 1995 contro i pari età della Bulgaria.
Allenatore
Nel corso della stagione 2011-2012 diviene allenatore del Sulmona, squadra di Eccellenza di cui era fin lì giocatore, conquistando a fine stagione la Coppa Italia di categoria. L'annata successiva passa ad allenare nel settore giovanile del Pescara; nella stagione 2015-2016 ricopre il ruolo di vice della formazione Primavera biancazzurra.
Nella stagione 2017-2018 si trasferisce in Russia, guidando la formazione Under-17 del Terek Groznyj. La stagione seguente approda in Oman, passando ad allenare il Muscat Football Academy.
Palmarès
Giocatore
- Club
Competizioni nazionali
Campionato italiano di Serie B: 1
Hellas Verona: 1998-1999
Campionato italiano di Serie C: 1
Salernitana: 2007-2008
Competizioni giovanili
Campionato primavera: 1
Juventus: 1993-1994
Torneo di Viareggio: 1
Juventus: 1994
Allenatore
Competizioni regionali
Coppa Italia di Eccellenza Abruzzo: 1
Sulmona: 2011-2012
FONTE: Wikipedia.org
STAGIONE 2023-24 + - =
Data: 08/11/2023
Al Nasr SC, Fabrizio Cammarata è il nuovo allenatore
Fabrizio Cammarata è il nuovo allenatore dell'Al Nasr SC
Autore: Redazione
L'Al Nasr SC ha affidato la panchina a Fabrizio Cammarata. L'allenatore italiano, che già lavorava nel club, svolgerà il nuovo ruolo ad interim nel campionato UAE Pro League.
Cammarata nuovo allenatore dell'Al Nasr SC
La squadra degli Emirati Arabi, in cui giocano Manolo Gabbiadini, Kevin Agudelo e Adel Taarabt, riparte così dall'allenatore italiano.
Fabrizio Cammarata ha allenato il Pescara e la Dinamo Tirana, tra le altre. Era già all'interno dell'Al Nasr SC e lavorava con l'Under 21.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Fabrizio CAMMARATA nuovo allenatore dell'AL NASR Under 21 a Dubai
4 Luglio 2023 - 22:21 Hellas Live Lettura: 1 min.
Cammarata: “Baroni sa cosa vuol dire indossare la maglia dell’Hellas. È una grande occasione per Marco”
FONTE: HellasLive.it
STAGIONE 2021-22 + - =
SERIE A
Cammarata: "...Hellas, Cioffi ottimo tecnico"
8/6 ALLE 16:45
di LORENZO MARUCCI
Fabrizio Cammarata, ora allenatore del Melbourne Victory in Australia, racconta le sue sensazioni sul nostro campionato in particolare su alcune delle squadre in cui ha giocato. Si parte dal Verona che sarà guidato da Cioffi: "Lo conosco bene - dice a Tuttomercatoweb.com - è un bravissimo allenatore, ha fatto molto bene a Udine e il Verona ha fatto un ottino acquisto perchè è serio, ha carattere, è un lavoratore. Marrocu è un ds bravo, che troverà i giocatori adatti. Non sarà facilissimo confermarsi perchè quest'anno il Verona ha fatto un campionato fantastico in cui tutti hanno reso al massimo".
Che pensa della crescita di Simeone?
"Ha trovato più continuità durante tutto il campionato, magari prima faceva degli exploit e non era continuo. A Verona è progredito sotto questo aspetto".
E' stato accostato anche alla Juve...
"Giocare alla Juve non è facile per nessuno, quella maglia pesa. Però hanno tanti impegni e può essere un buon ricambio per Vlahovic" [...]
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
28 Aprile 2022 - 15:12 Hellas Live Lettura: 2 min.
Cammarata: “Ottimo il campionato dell’Hellas. Per il Cagliari sabato partita fondamentale. Se dovesse andare via D’Amico, bisognerebbe solo dirgli grazie”
“In Australia mi trovo benissimo, un’esperienza di vita e professionale (vice allenatore Melbourne Victory, ndr) bellissima. Abbiamo vinto la coppa nazionale ed ora ci giochiamo il campionato. L’Hellas? Lo seguo sempre! Ha fatto un ottimo campionato. Complimenti a Tudor, ha saputo fare la differenza. Il Cagliari invece lotta per non retrocedere: si erano ripresi ma poi hanno subito un nuovo calo. Se la giocheranno sino all’ultima giornata per rimanere in Serie A, ma sono convinto che la squadra ha il potenziale per mantenere la categoria. È chiaro però che con sole quattro partite da giocare, il tempo stringe ed i sardi devono fare punti. Non hanno tante alternative, anche perché le dirette rivali si sono rialzate e tornate prepotentemente in corsa. Sabato mi aspetto una bella partita, intensa, col Cagliari che dovrà provare a vincere perché i punti in palio sono troppo importanti. Il Verona invece cercherà conferme. Quest’anno ha saputo tenere testa a tutti e la sfida di Cagliari può rappresentare un banco importante anche in vista dell’anno prossimo. Il possibile addio di D’Amico e l’arrivo di Accardi? Tony ha fatto un lavoro fantastico, con lui il Verona è cambiato. Lo conosco personalmente e mi spiacerebbe lasciasse l’Hellas. Con lui si sono costruite squadre che hanno fatto la storia recente di questo club. Di Accardi comunque mi hanno parlato bene. Se dovesse andare via D’Amico, bisognerebbe dirgli solo grazie, mentre se dovesse rimanere vorrà fare ancora meglio - ha dichiarato a Hellas Live, il doppio ex di Cagliari-Hellas Verona, Fabrizio Cammarata - In Sardegna ho trascorso quattro anni bellissimi, ho parecchi amici in quella splendida terra. Mi accolgono sempre molto bene ma Verona rappresenta la parte più bella della mia carriera. Per la squadra di Mazzarri la partita di sabato è sicuramente più importante che per i gialloblù, dovranno cercare di raccogliere il massimo per continuare a sperare nella salvezza. Già acquistati dai tifosi scaligeri più di 200 biglietti per Cagliari? L’amore dei butei verso questa squadra è unico, hanno un amore viscerale verso questa maglia e dopo anni difficili causa pandemia, immagino la loro voglia di tornare in trasferta per sostenere l’Hellas”. Foto Fanpage
2 Novembre 2021 - 18:24 Hellas Live Lettura: 1 min.
Hellas Verona, dopo Fabrizio Cammarata, Giovanni Simeone
Ci sono voluti 21 anni e mezzo prima che un giocatore dell'Hellas Verona segnasse nuovamente una doppietta alla Juventus. L'ultimo a riuscirci Fabrizio Cammarata quando, il 30 aprile del 2000, gli scaligeri sconfissero 2-0 i bianconeri. Ci sono voluti ben due decenni perchè questo si ripetesse. Il 30 ottobre 2021, infatti, l'attaccante argentino Giovanni Simeone è entrato a far parte di questa speciale classifica realizzando due reti alla “Vecchia Signora”. Prima di loro, solo altri cinque calciatori nella storia del club gialloblù sono riusciti a compiere questa autentica impresa: nel 1978 Calloni, nel 1987 Elkjaer, nel 1989 Pacione, nel 1992 Pellegrini e nel 1996 Maniero.
FONTE: HellasLive.it
STAGIONE 2020-21 + - =
Cammarata assistant coach del Melbourne Victory
luglio 1, 2021
L’ex attaccante dell’Hellas Verona, Fabrizio Cammarata, dopo l’esperienze in Russia, Oman e Albania, riparte dall’Australia. Cammarata sarà l’assistant coach del Melbourne Victory di Popovic, blasonata squadra australiana che milita in A-League. Da parte di Hellas Live, un grande in bocca al lupo a Fabrizio Cammarata per la nuova avventura.
FONTE: HellasLive.it
Fabrizio Cammarata: «Di Francesco,grande allenatore, Verona la piazza giusta per rilanciarsi»
L'ex attaccante dell'Hellas Verona Fabrizio Cammarata , attuale tecnico degli albanesi del Klubi Sportiv Apolonia Fier, ha così commentato a tuttomercatoweb.com il possibile arrivo di Eusebio Di Francesco sulla panchina gialloblù per la prossima stagione: «Conosco Eusebio e per me è un grande allenatore, fa giocar bene le squadre. Ha avuto problemi negli ultimi anni ma Verona è la piazza giusta per rilanciarsi, per me può far bene» sono state le sue parole.
Sezione: Ex gialloblù / Data: Gio 03 giugno 2021 alle 22:00 / Fonte: Tuttomercatoweb.com
Autore: Francesco Galvagni
FONTE: TuttoHellasVerona.it
NEWS
Cammarata: "Lazio e Verona giocano sempre per vincere. Immobile? Tornerà presto al gol"
10 Aprile 2021
L'ex attaccante ed attuale allenatore Fabrizio Cammarata, 135 presenze e 42 reti con l'Hellas Verona, ha presentato la partita di domani a S.S.Lazio Agenzia Ufficiale.
Una doppietta, diventata fondamentale per lo scudetto della Lazio, porta la tua firma: 30 aprile 2000, Verona-Juventus 2-0.
“Devo essere sincero, in quel momento ovviamente pensavo più al Verona che alla Lazio. Anche per noi era importante vincere quella sfida con la Juventus. Quella partita, però, per i biancocelesti fu fondamentale. Quando sono tornato a Roma, negli anni successivi, la gente laziale ha iniziato a riconoscermi per strada (ride, ndr)".
Domani Verona-Lazio: che partita sarà?
“Il Verona sta portando avanti un campionato fantastico, ben oltre le aspettative. Gli scaligeri hanno dimostrato che, oltre alle grandi squadre, nella Serie A esistono delle realtà che possono dare del filo da torcere anche alle migliori formazioni della classe. Verona e Lazio si basano poi su dei valori simili: giocano con la difesa a tre, sarà una bellissima partita perché giocano sempre per vincere. Sono sicuro che assisteremo ad una sfida molto aperta”.
Per motivi diversi, Inzaghi e Juric non saranno in panchina: sono gli allenatori che incidono di più?
"Lo scorso anno sono andato qualche volta ad assistere agli allenamenti di Juric a Verona. Mi ha fatto una bellissima impressione, il tecnico ha portato una mentalità vincente all’interno dello spogliatoio gialloblu. Inzaghi è alla Lazio da tanti anni, io ho avuto anche la fortuna di giocarci insieme. Il tecnico biancoceleste ha portato la sua impronta ed i giocatori lo seguono alla grande; Inzaghi e Juric sono sicuramente gli allenatori che hanno dato un’identità più netta alle loro squadre".
Immobile non segna in campionato dal 7 febbraio: come si gestiscono per un attaccante questi momenti?
"Può capitare durante la stagione di avere un calo sul piano realizzativo. Immobile ha segnato circa 30 gol in ogni annata, ci può stare di restare a secco per qualche gara. Anzi, è riuscito anche a sbloccarsi in Nazionale: potrebbe essere un segnale positivo. Ciro deve solo continuare a lavorare concentrato, sono sicuro che tornerà presto a segnare".
Come ti trovi sulla panchina dell'FK Apolonia?
“Sono nella Serie A albanese, sarà difficile preservare la categoria ma siamo in lotta per la salvezza. Per me è un’esperienza importante, sono contento e spero che possano arrivare anche nuove occasioni. Lavorare all’estero è bello perché tutti apprezzano il tuo lavoro e si possono fare esperienze calcistiche e non solo”.
FONTE: SSLazio.it
ESCLUSIVA TJ - Il doppio ex Cammarata: "Juve top, ma col Verona non puoi giocare sotto ritmo. Pirlo? Intelligente nel capire subito come giocare. Il nuovo acquisto sarà Dybala"
25.02.21 11:30 di Mirko Di Natale
La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il doppio ex di Juventus e Verona ed attuale allenatore dell'Apolonia Fier, Fabrizio Cammarata, per parlare approfonditamente dell'anticipo di sabato sera e non solo:
Uno stralcio dell'intervento sarà possibile ascoltarlo durante la messa in onda di "Cose di Calcio", visibile su Radio Bianconera sul canale 68 del digitale terrestre:
E' da circa un mese e mezzo che sei alla guida dell'Apolonia Fier, come procede la situazione?
"Sì, sono alla guida dell'Apolonia e l'obiettivo è quello di riuscire a salvarci. La squadra è molto giovane al primo anno di Serie A, siamo partiti bene ma purtroppo siamo incappati in tre sconfitte di fila. Di sicuro però non ci arrenderemo così facilmente. Cambio in panchina? Avevo voglia di provare una nuova sfida nella categoria superiore, ma ringrazierò sempre la Dinamo Tirana a cui auguro le migliori fortune".
E tornando al nostro campionato, la Juventus farà visita al Verona in una sfida che presenta diverse insidie. Che partita ti aspetti?
"Sarà una bella sfida, perché il Verona sta continuando sulla stessa falsariga della stagione scorsa e sta disputando un ottimo campionato. La Juventus è reduce da una bella prestazione con il Crotone, l'obiettivo sarà quello di strappare il successo per riavvicinarsi il più possibile all'Inter".
Il Verona, a tuo avviso, potrebbe essere la squadra peggiore da affrontare in questo momento per il gioco che propone Juric?
"Sì, è una squadra che corre tanto ed è sempre lì a sgomitare su ogni pallone. Per la Juve non sarà una partita semplice, perché il Verona ha gamba e non è mai intimorita dalle grandi squadre. E, per di più, la squadra di Juric mi sembra essere anche in buone condizioni".
La Juve non dovrà giocare affatto sotto ritmo, che è un po' uno dei problemi di questo periodo.
"Decisamente no, anche perché il Verona al contrario è sempre sopra ritmo. Se non fai una bella partita, dal Bentegodi non passi".
Leggendo le statistiche, c'è curiosità attorno all'attacco delle due formazioni: nella Juventus in campionato c'è il vuoto senza Ronaldo, nel Verona addirittura Lasagna, appena arrivato, e Kalinic contano un gol in totale. E gli attaccanti sono diventati giocatori come Barak e Zaccagni. Che ne pensi?
"Però gli ultimi due che hai citato sono dei centrocampisti che fanno molti gol, sono bravi ad inserirsi e sfruttano il movimento delle punte. E' chiaro che anche gli attaccanti come Lasagna e Kalinic devono far gol, però nel gioco di Juric brillano gli esterni. L'importante, a mio avviso, è segnare, non importa in quale ruolo giochi".
Soltanto Inter e Roma hanno battuto il Verona delle big, a tuo avviso la Juve può riuscire a batterla e strappare i tre punti?
"Se in giornata la Juve può vincere dappertutto, in Italia rappresenta il top. Il Verona tra le mura amiche è forte, ha acquisito nel tempo quella consapevolezza dei propri mezzi che la rendono sempre pericolosa. Però i giocatori bianconeri sono in grado di esser decisivi in ogni momento".
Che momento vive il Verona?
"Un buon momento, a Genova era vicino ad ottenere i tre punti e solo nel finale è stato raggiunto. La partita contro la Juve è sempre speciale, non c'è bisogno nemmeno di preparla più di tanto. E' chiaro che contro certi campioni, per essere alla loro altezza devi dare giocare al doppio delle tue capacità. I giocatori del Verona sono consapevoli di ciò".
[...]
Ti sta stupendo la Juve al terzo posto e non dominatrice come gli scorsi anni?
"Quest'anno è un campionato abbastanza strano, un po' come nelle altre nazioni. E' un po' atipico, all'inizio mi ha sorpreso ma a pensarci bene la Juve con l'eventuale vittoria col Napoli sarebbe nuovamente a pochi passi dall'Inter. Di sicuro non potrà dominare come gli altri anni, ma per lo scudetto c'è sempre. E' sempre la favorita, anche se l'Inter possiede in rosa giocatori importanti ed ha grande consapevolezza nei propri mezzi".
In chiusura, quale è il tuo pronostico per Verona-Juve?
"E' sempre difficile, sono due squadre a cui sono molto legato. Mi piacerebbe vedere una bella partita, quello è sicuro".
Si ringrazia Fabrizio Cammarata per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.
FONTE: TuttoJuve.com
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STAGIONE 2019-20 + - =
Esclusiva TC - Cammarata: "Porto Verona nel cuore. Credo che bisogna sempre puntare sui vivai. Dinamo Tirana? Il calcio qui è in crescita"
23.06.2020di: Tuttocampo
Esclusiva TC Lombardia
Passato, presente e futuro nella chiacchierata fatta con chi ha scritto il suo nome con caratteri importanti nella storia della nostra Serie A. Stiamo parlando di Fabrizio Cammarata attualmente alla guida della Dinamo Tirana. Ecco le sue parole in esclusiva per tuttocampo.it
Mister riavvolgiamo il nastro della sua carriera: Juventus, ha vinto tutto con la maglia bianconera in attacco faceva coppia con un certo Alessandro Del Piero. Che ricordi conserva?
"Ricordi bellissimi vissuti in uno dei club più importanti al Mondo. Furono vittorie molto importanti e bellissimi ottenute con un gruppo molto importante con giocatori che hanno fatto un'ottima carriera, oltre a Del Piero penso a Binotto, Manfredini e tanti altri"
Ha legato il suo nome ha due squadre importanti come Verona e Cagliari. Ci può raccontare che esperienze furono?
"Verona è stata casa mia per quattro anni, la mia prima squadra da professionista, ho vinto dei campionati importanti e fatto la A, è la squadra che porto nel cuore. Anche a Cagliari ho vissuto buone stagioni, ma Verona è stata qualcosa di speciale"
In un momento difficile come questo quanto sarà importante investire nei settori giovanili?
"Sono la parte più importante del calcio. Da li parte il calcio del futuro, ma servono istruttori qualificati e preparati che facciano crescere bene i ragazzi. Servono persone competenti che siano meno interessate al risultato e più alla valorizzazione dei ragazzi"
Ringraziandola per la cortesia le chiedo: da qualche anno allena fuori dai patri confini, com'è il calcio a Tirana e come è visto all'estero il nosto movimento?
"Alleno la Dinamo Tirana, logicamente l'Italia e il calcio italiano sono sempre molto amate e seguite. . Il livelo del calcio qui si è alzato anche dal punto di vista tattico e tecnico si lavora bene"
FONTE: TuttoCampo.it
19.6.2020
«Juric ha il pass per l’Europa E Pazzini cerchi la... felicità»
Siamo tutti Pazzini. Oggi soprattutto che il mondo sta ritrovando il suo respiro. Siamo tutti Pazzini. Anche Fabrizio Cammarata, perfetto interprete di un Verona-Cagliari che domani segnerà il “ritorno alla vita” dell’Hellas. Il recupero con i sardi è la partita del passato per l’ex punta siciliana. Verona e Sardegna sono le due isole che hanno accompagnato il riccioluto attaccante nella sua storia di bomber itinerante.
Ma poi, Fabrizio: siamo tutti Pazzini. Perchè? «Perchè Giampaolo è favoloso. Gli ho parlato quest’estate. Inutile che mi esprima sulle doti del giocatore. Pazzini mi ha trasmesso una grande carica. Quella che dovremo avere sempre tutti. Soprattutto adesso che si riparte».
Il Pazzo va a scadenza a breve… «Il Pazzo segua la sua felicità. Credo che per lui, la fatica, sia gioia. Credo che non abbia ancora deciso di smettere. Credo che sarà lui a dire “stop” prima che siano gli altri ad imporglielo. Il campo è adrenalina. E la vita è fatta di scosse vitali».
Riparte la serie A. Il giovane Cammarata quale destinazione sceglierebbe? «La stessa che ho scelto quando avevo 19 anni: il Verona. Mi ha cambiato la vita. Me l’ha segnata in maniera positiva».
Perché? «Certi viaggi ti restano dentro per la vita. L’Hellas mi è rimasta addosso. Mai la toglierò. E mi ha accompagnato anche quando ero lontano. Il club, il momento, la gente, i tifosi. Vorrei, un giorno, poter tornare a lavorare per il Verona».
Sogna più lei o l’Hellas di Juric? «Il Verona non sogna, Juric è concreto».
L’Europa resta un sogno però… «Juric ha in tasca il pass per l’Europa. Certo, non è scontato arrivarci. E non mancheranno le difficoltà. Ma il Verona visto nella prima parte della stagione ha sempre dimostrato la capacità di saper sorprendere».
Il Covid-19 ha azzerato tutto «Ma se dovessi scommettere su una sorpresa...estiva, punterei ancora sull’Hellas. Si è vista. Ma non del tutto. Non credo, infatti, che il calcio di Juric finisca qui. C’è di più. Poi, conterà di sicuro l’impatto fisico. Arriva la maratona. Sarà impegnativo e sfiancante per tutti».
Il Cagliari spavaldo e affascinante di inizio stagione che fine ha fatto? «Non credo si sia perso. E l’arrivo di Zenga può segnare una svolta».
Per quale motivo? «Motivazioni, penso tante. E carisma. Walter ne ha da vendere. Ritrova la serie A da allenatore, avrà tante cose da dire. Mi pare stia cambiando in corsa. Vorrà lasciare il segno. Si tratta pur sempre di un debutto».
In chi si rispecchiano i sardi? “Joao Pedro. Libertà, forza, talento. Scelgo lui anche se contro il Verona non ci sarà per squalifica».
E l’Hellas? «Parlano tutti di Kumbulla. Facile pensare a lui. Certo, merita la ribalta». Pare sia già dell’Inter… «Il ragazzo in campo ha dimostrato di non avere paura di nulla. Si è imposto con grande personalità. Non è da tutti. Lo metteranno continuamente alla prova».
Cosa non si è capito ancora di Juric? «Lui dice: salvezza. E fa bene. Ma a forza di dirlo, il Verona è arrivato alle soglie dell’Europa». Tradotto? «Sa molto bene quello che vuole. Ma non necessariamente vuole sia capito da tutti».
Il calcio dopo il lockdown che cosa è destinato a portare? «Partite meno scontate. Non conta essere campioni o onesti calciatori: conta non esaurire l’energia mentale».
Sul ring: tra Juric e Zenga, chi attacca per primo? «Io direi: prima si alza la guardia, poi si affonda».
L’Hellas cos’è? «Una squadra». Ok, questo si sa «Una squadra di trenta persone. Non di undici. Vanno in campo tutti. E chi non lo capisce, si è perso tutto».
Simone Antolini
FONTE: LArena.it
NEWS
Cammarata: “A Cagliari potevo dare molto di più, ma a volte le cose non vanno come vorresti…”
L’attaccante acquistato da Cellino a sorpresa nell’estate del 2000 protagonista con la maglia del Cagliari fino al 2004, si è raccontato a Radio Super Sound
di Ignazio Caddeo Giugno 7, 2020 - 17:00
Il Cagliari, la ripartenza dei campionati e la Pandemia. Fabrizio Cammarata si è soffermato su vari temi, intervenendo alla trasmissione della domenica pomeriggio Squarciagoool, in onda su Radio Super Sound. Con la maglia del Cagliari dal 2000 al 2003,4 l’attaccante siciliano di Caltanisetta (oggi allenatore in Albania alla Dinamo Tirana) ha disputato 107 gare in campionato, siglando 24 reti.
LE PAROLE DELL’EX ATTACCANTE ROSSOBLU’. “Fino alla sosta obbligata per il Coronavirus ho seguito il campionato del Cagliari e dell’Hellas Verona da ex. Un peccato che Nainggolan e compagni, dopo un prima parte di stagione eccellente, abbiamo avuto una fase calante. Sono convinto che con Zenga la squadra risalirà la classifica. Del Verona non sono per nulla sorpreso. Ho visto qualche allenamento di Juric e la qualità si vede. Il mio passato al Cagliari? Ottimo dal punto di vista dell’ambiente e della città. Sicuramente potevo dare di più, ma la prima stagione fu positiva. C’erano tante aspettative dopo la retrocessione, ma purtroppo non ci fu l’immediato ritorno in A. Purtroppo nella seconda stagione, per via di infortuni, ho giocato spesso con le infiltrazioni. A gennaio 2004 andai a giocare col Parma, che in quell’anno giocava anche in Coppa Uefa”.
“La ripartenza? Sono contento perché c’è bisogno di ritornare alla serenità e il calcio in questo senso può dare davvero tanto. Il mio presente? Domani riparte il nostro campionato (Albania) dove cercheremo di chiudere positivamente la stagione. Il mio credo calcistico da attaccante, è il 4-3-3, ma non disdegno affatto il 4-3-1-2”.
FONTE: CalcioCasteddu.it
ESCLUSIVE NEWS
ESCLUSIVA, Intervista a Fabrizio Cammarata. La spinta, la grinta e la classe di un Italiano alla guida della Dinamo Tirana
Aprile 30, 2020 Redazione
Di Marco Rapo
Chi è Fabrizio Cammarata? Cresciuto nelle giovanili della Juventus, in Italia esordisce tra i professionisti nel campionato di Serie B 94/95 con il Verona, poi le tappe tra le tante, di Torino, Pescara e Cagliari hanno fatto di lui uno degli attaccanti di talento italiani. La sua carriera da allenatore inizia in eccellenza con l’Ovidiana Sulmona, nella stagione 2015/2016 passa ad allenare le giovanili del Pescara, poi la svolta nel 2017/2018 con il suo trasferimento in Russia sulla panchina del Terek Groznyj (U17). L’anno dopo approda in Oman, al Muscat Football Academy. Da novembre 2019 il Presidente Marco Pontrelli lo chiama alla guida della Dinamo Tirana.
Eccoci qui con Mister Cammarata, in Esclusiva per Sportpress24 :
Da un anno sei allenatore della Dinamo Tirana, come ti trovi nella capitale Albanese ?
“Si sono arrivato a fine novembre e mi trovo benissimo una bella città”
Il Presidente Pontrelli in poche parole sta ricostruendo da zero questo glorioso club. Tu come vivi questa rinascita della Dinamo?
“Devo ringraziare il presidente che mi ha dato quest’opportunità in un grande club come la Dinamo Tirana, io mi trovo benissimo e sono orgoglioso di allenare questo club perché ha una grande storia e poi il presidente ha un progetto molto importante”
Che differenza hai trovato nel calcio Albanese rispetto a quello Italiano ?
“Essendo un calcio europeo non c’è molta differenza, forse qui si lavora di più sull’aspetto fisico, magari non c’è la stessa qualità che c’è in Italia, ma stanno migliorando giorno dopo giorno, La serie B qui è un calcio molto fisico, ma ripeto, si può crescere tanto.”
In Albania, molti ragazzi sognano di vestire la maglia della nazionale del loro paese. Dalla tua esperienza di calciatore di grande livello, cosa cerchi di trasmettere e che consigli dai a questi giovani ragazzi?
“E’ normale che in ogni campionato tutti vogliono indossare la maglia della nazionale, ma per arrivarci bisogna lavorare tanto, fare sacrifici ed avere la testa. Qui ci sono molti ragazzi interessanti che possono arrivare ad alti livelli.”
Consiglieresti ai tuoi colleghi Italiani questa esperienza? E cosa ti senti di dire ai tanti tifosi della Dinamo?
“Si, consiglierei di venire qui in Albania ad allenare, ci sono tante buone squadre e la federazione sta facendo un buon lavoro. Ai tifosi della Dinamo dico che noi ci stiamo mettendo il massimo impegno, speriamo di salvarci quest’anno e poter costruire una squadra importante per il futuro, riportando il club ai livelli che merita.”
FONTE: SportPress24.Com
Cammarata: “L’Hellas deve credere all’Europa League, il Cagliari uscirà presto dalla crisi”
Fabrizio Cammarata in esclusiva per Fanpage.it ha parlato del momento d’oro che sta vivendo la sua ex squadra, l’Hellas Verona. L’attuale allenatore della Dinamo Tirana ha elogiato il lavoro fatto da Ivan Juric e si è soffermato sulla prossima gara degli scaligeri, che domenica sfideranno un altra sua ex squadra: il Cagliari.
21 FEBBRAIO 2020 09:30 di Vito Lamorte
Ci sono calciatori che più di altri entrano nell’immaginario dei tifosi. Uno di questi, per i supporter dell’Hellas Verona, è sicuramente Fabrizio Cammarata. Dopo la vittoria degli scaligeri contro la Juventus in tanti hanno ripensato alla sua doppietta contro la Vecchia Signora del campionato 1999/2000 e in esclusiva per Fanpage.it l'attuale allenatore della Dinamo Tirana ha parlato del momento d'oro della squadra di Ivan Juric, che, tra le altre cose, domenica sfiderà un altra sua ex squadra: il Cagliari.
Si aspettava una stagione del genere dell’Hellas? Quali sono le qualità più importanti del Verona di Juric e quali sono le basi che hanno portato questa squadra in zona Europa League?
Ti dico la verità, è norma che per una neopromossa il primo obiettivo è quello di salvarsi ma lo scorso agosto io son stato a Veronello a seguire alcune sessioni di allenamento di mister Juric e la cosa che mi aveva più colpito, tralasciando la parte tattica e tecnica, è che si veda una grande complicità, una grande voglia voglia di stare tutti uniti e compatti. Certamente i risultati, però quella cosa lì mi aveva colpito, e ormai Verona è diventata una realtà grazie ad un grande lavoro da parte di Juric che ha una rosa che lotta dal primo all’ultimo: questo è già un grande risultato. Se a questo poi aggiungi un pubblico che ti spinge come quello veronese, allora si crea quel connubio giusto tra squadra e ambiente. Una cosa va sottolineata, che valorizza ancora di più il lavoro fatto da Juric, è il modo in cui il Verona affronta le partite: ci sono delle solide basi, dei solidi principi e poi da lì a seconda dell’avversario gioca con una punta, con due oppure senza in qualche caso.
Crede che il Verona possa tenere il ritmo fino alla fine oppure qualcosa pagherà inevitabilmente a squadre, certamente più attrezzate, come il Napoli e il Milan?
A livello di organico ci sono squadre che hanno qualcosa in più ma quando sei in fiducia può succedere di tutto. Adesso l’obiettivo della salvezza è quasi raggiunto e non c’è più nulla da perdere. Hanno lavorato bene sotto tanti punti di vista ed è giusto che si godono questo momento e lavorino fino alla fine con questa leggerezza, senza troppo pensare agli obiettivi. Tutto ciò che verrà è positivo. Certamente squadre come Napoli e Milan hanno qualcosa in più e alla lunga si vedrà ma alla fine sarà sempre il campo a dare le sentenze.
Domenica prossima si affronteranno Verona e Cagliari, due sue ex squadre. Cosa si aspetta dalla partita del Bentegodi?
Sarà una bella partita perché si tratta di due squadre che cercano di proporre e hanno ottime individualità dal centrocampo in sù. In molte cose Verona e Cagliari si somigliano e poi hanno entrambe un pubblico che ti spinge sempre a fare meglio. Entrambe stanno facendo un campionato importantissimo e di certo daranno vita a 90’ tirati.
Cosa è successo al Cagliari dopo il brillante inizio? Come può uscire da questa crisi?
Stiamo parlando di una buona squadra, che è guidata da un bravissimo allenatore e ha individualità importanti. La flessione non è dovuta solo a brutte prestazioni ma spesso alcuni episodi in fila possono portare a risultati negativi. Io credo che comunque la squadra c’è e anche grazie alla preparazione dell’allenatore sono certo che uscirà da questo momento.
Quali sono i ricordi più belli che conserva con la maglia veronese e con quella sarda?
Verona è stata la mia prima squadra da professionista, dove ho vinto due campionati e ho fatto la Serie A mentre a Cagliari è stata una parentesi un po’ più difficile perché c’erano grandi aspettative ma io ho sempre dato il massimo in campo e tanti tifosi questo me lo riconoscono.
Lei vinse il Viareggio e il campionato Primavera con la Juventus nel 1994 ma ha fatto l’esordio tra i professionisti con il Verona. Trova analogie-differenze nel trattamento dei giovani e nell’inserimento nelle grandi squadre rispetto ai suoi tempi oppure il nuovo approccio della Nazionale ha cambiato qualcosa?
Prima un po’ più difficile perché era proprio diverso il calcio. Si preferiva sempre affidarsi a calciatori esperti più che ai giovani ma dopo l’ultimo mondiale si è visto un grande coraggio nel lanciare giovani calciatori e questa cosa si sta verificando anche da noi. I giovani bisogna farli crescere, non dargli troppe responsabilità e anche se sbagliano far capire loro l’errore senza metterli subito da parte. Un esempio lampante può essere Zaniolo con la Roma, che nonostante alcune titubanze iniziali poi è uscito fuori: quando c’è qualità è inevitabile. I tecnici dei settori giovanili sono tutti preparatissimi e quando arriva un ragazzo in prima squadra il successo è di tutto l’impianto non solo di uno, perché praticamente l’hai fatto diventar grande e lo hai fatto crescere sotto tutti i punti di vista.
Dopo l’esperienza in Cecenia, ora sei alla Dinamo Tirana? Come ti trovi e che differenze trovi con il modo di vivere il calcio rispetto a noi?
In entrambe le esperienze ho notato una grande passione per il calcio. Si vive in maniera intensa. Gli allenatori italiani sono molto apprezzati e la scuola dei nostri tecnici è molto ben vista all’estero: questa aiuta anche nel lavoro. Sto facendo le mie esperienze fuori e poi vedremo come andranno le cose nel futuro.
FONTE: Calcio.FanPage.it
Fabrizio Cammarata riparte dalla Dinamo Tirana
novembre 22, 2019
L’ex attaccante dell’Hellas Verona, Fabrizio Cammarata, come anticipato da Hellas Live, è il nuovo allenatore della Dinamo Tirana, club che milita attualmente in Serie B ma che rappresenta una delle società più vincenti dell’Albania. In bocca al lupo all’ex bomber gialloblù per la nuova avventura!
FONTE: HellasLive.it
Hellas Verona, Cammarata a La Gazzetta dello Sport: “Il gol è una questione mentale, basta una scintilla”
By Nicola Marinello 22 Ottobre 2019
Fabrizio Cammarata, ex bomber dell’Hellas Verona dal 1994 al 1996 e dal 1998 al 2000, ha parlato anch’egli in esclusiva al quotidiano La Gazzetta dello Sport in merito al difficile momento che stanno attraversando gli attaccanti di Ivan Juric, fermi ancora a quota zero gol dopo le prime otto partite stagionali.
Queste le sue dichiarazioni: “Ci sono periodi in cui non ti gira bene, ne ho vissuti anch’io. In Serie A con l’Hellas, nel 2000, sbagliavo tante opportunità. Cesare Prandelli, che ci allenava, mi ha sempre dato sostegno. Infine, è arrivata la scintilla: da quando è scoccata non ho più smesso di sognare“.
Ancora Cammarata: “Juric è un tecnico straordinario, l’ho visto lavorare sul campo, quest’estate. Si è sfogato dopo la partita con il Napoli, è normale che sia così, ha voluto stimolare gli attaccanti. Il gol, spesso, è un fattore mentale: talvolta la porta ti pare piccolissima, altre enorme. Se la squadra gira il problema si risolve. E segnare in allenamento aiuta a togliersi di dosso l’ansia di non farlo in partita“.
FONTE: Verona.YSport.eu
ESCLUSIVE
ESCLUSIVA – Il doppio ex Cammarata: “Sarà una bella partita tra due belle squadre”
Fu l’acquisto più esoso della ventennale gestione di Massimo Cellino. Oggi fa l’allenatore e continua a seguire la squadra rossoblù
di Giancarlo Cornacchia Settembre 28, 2019 - 18:38
Domani Cagliari e Verona si daranno di certo battaglia per ottenere punti molto pesanti. Chi ha giocato in entrambe le piazze è Fabrizio Cammarata, che ai nostri microfoni ha detto la sua:
Come procede la carriera di allenatore?
“Procede bene (in Cina, ndr). Attendo una chiamata dall’Italia, ma nel frattempo continuo a maturare esperienza e ad aggiornarmi”
Sono passati circa vent’anni da quando arrivasti in Sardegna. Quali sono i tuoi ricordi?
“A distanza di così tanto tempo i ricordi sono ancora vividi. Ricordo ancora il primo giorno: arrivai in una grande piazza, con dei tifosi eccezionali. Si aspettavano tanto da me, non sempre è andata bene, ma la cosa certa è che ho sempre cercato di dare il massimo per questa maglia”
Cagliari e Verona: due tappe importanti della tua carriera. Che partita sarà?
“Verona è stata la mia prima esperienza professionistica ed ivi ho vinto due campionati e la ricordo con tanto affetto. Pure Cagliari è stata fondamentale: ho ancora tanti amici. Sono due belle squadre e sono certo che sarà una gran bella partita”
Cosa pensi del Cagliari di Maran?
“E’ una grandissima persona, oltre ad essere un ottimo allenatore. I risultati sono dalla sua parte: dopo una partenza negativa ha rialzato la squadra. Gli auguro il meglio”
Un saluto ai tifosi del Cagliari.
“Li saluto con tantissimo affetto e gli auguro di ottenere grandi risultati. Sono stato al Sardegna Arena per la gara di coppa Italia ad agosto ed ho ricevuto tanto affetto dagli stessi tifosi. Ho avuto anche modo di conoscere il presidente, una persona squisita che vuole un gran bene alla sua squadra, perciò spero che possa portare il Cagliari ai grandi livelli che merita”
FONTE: CalcioCasteddu.it
STAGIONE 2018-19 + - =
NEWS
Cammarata: “Il gol di tacco di Di Carmine rimarrà per sempre”
L’allenatore del Muscat FC Academy ha commentato il ritorno nella massima serie dei gialloblù
di Redazione Giugno 15, 2019 - 15:59
Fabrizio Cammarata, ex attaccante dell’Hellas Verona ha parlato a La Gazzetta dello Sport per commentare la promozione in Serie A degli scaligeri:
“Da giocatore sono stato promosso due volte in A col Verona. Ricordo i momenti splendidi che lego a una realtà unica. Ho seguito la cavalcata dell’Hellas nei playoff, e non ho perso un momento di questa incredibile stagione. Provo grande gioia per questo traguardo: Verona è una piazza da A. La passione della tifoseria non ha eguali. Lo si è capito, di nuovo, nella finale con il Cittadella. Un sostegno del genere non lo trovi in Italia. E poi sono felice per Alfredo Aglietti: nell’Hellas abbiamo fatto coppia in attacco. Con Prandelli in panchina, vincemmo il campionato di Serie B insieme. L’ ho chiamato nei giorni scorsi per complimentarmi. Alfredo è una persona eccezionale, che vuole bene al Verona e che ha saputo tirare fuori il meglio da un gruppo di ragazzi che aveva bisogno di sentire attorno a sé la fiducia. Penso a Samuel Di Carmine: ha segnato dei gol favolosi. La sua rete di tacco con il Cittadella rimarrà per sempre nella memoria. Adesso c’è la A da affrontare, è un mondo lontano rispetto alla B, ma con un ambiente unito il Verona saprà essere pronto alla sfida”.
FONTE: CalcioHellas.it
NEWS
03 giugno 2019 - 00:24
Cammarata: “Congratulazioni Hellas!”
La gioia dell’ex attaccante del Verona
di Redazione Hellas1903
Con un post su Facebook, Fabrizio Cammarata, ex centravanti dell’Hellas nonché uno dei protagonisti della promozione in A nel 1999, ha espresso la propria soddisfazione per la vittoria della squadra di Aglietti.
Questo il suo messaggio: “Con questa maglia ho vinto due campionati di B e ho avuto la possibilità di esprimermi al meglio facendo cose straordinarie… Congratulazioni Hellas Verona per la tua ennesima promozione nella massimA serie!”.
FONTE: Hellas1903.it
NEWS
Cammarata a L’Arena: “Quella tripletta a Perugia cambiò tutto”
L’attuale tecnico del Muscat Academy FC ricorda ancora benissimo il match del Curi che gli permise di entrare nel cuore dei tifosi gialloblù
di Tommaso Badia marzo 6, 2019 - 14:39
Dopo la bella vittoria contro il Venezia, per l’Hellas è subito tempo di pensare alla trasferta di Perugia.
Per l’occasione i colleghi de L’Arena hanno raggiunto Fabrizio Cammarata, uno che sa come si batte il Grifo, avendolo giustiziato con una tripletta nel pirotecnico 3-4 del Curi giocatosi nel lontano 26 marzo del 1995.
Queste dunque le principali dichiarazioni rilasciate dall’attuale tecnico del Muscat Academy FC al quotidiano scaligero:
QUEL 3-4 A PERUGIA. «Fu una giornata pazzesca. Qualche settimana prima in campo avevo avuto uno screzio con Caio Lunini, e i tifosi non me l’avevano perdonato, tanto che dopo il primo gol non mi sembravano comunque molto convinti. Dopo la mia terza rete, però, col pubblico dell’Hellas si instaurò un grandissimo feeling: Verona è una piazza difficile, ma se dai tutto, come credo di aver fatto io, i butei ti sosterranno sempre».
L’HELLAS DI OGGI. «Domenica sera ero allo stadio: seguo molto il Verona, anche su internet, ma era un po’ che non lo vedevo dal vivo. Devo dire che l’ho trovato abbastanza bene: ho visto una buona partita che l’Hellas ha meritato di vincere. Manca forse un po’ di autostima, ma è una squadra forte. La contestazione? Ne sono a conoscenza, ma quando i gialloblù attaccano la Curva risponde, eccome se risponde!».
SCONTRO DIRETTO. «Il vero campionato inizia adesso, e col Perugia è uno scontro diretto. Speriamo che per l’occasione l’Hellas riesca a recuperare qualche pezzo pregiato come Danzi o Di Carmine».
PAZZINI-DI CARMINE. «In casa li farei giocare spesso e volentieri insieme. Fuori invece Di Carmine è forse più bravo ad allungare la squadra, però il Pazzo ti porta via minimo un paio di uomini a partita: non a caso che nell’azione del gol contro il Venezia c’è il suo zampino!».
MISTER CAMMARATA. «Per il prossimo anno vorrei tanto trovarmi una squadra da allenare, magari anche nel Verona. Ora sono in Oman (al Muscat Academy FC, ndr), ma ho tanta nostalgia dell’Italia: lì si mangia troppo scotto, e poi da quelle parti non c’è la passione che c’è qui».
FONTE: CalcioHellas.it
NEWS
02 marzo 2019 - 09:09
Cammarata: “Verona non arrenderti, la A è possibile”
L’ex attaccante: “Tifosi delusi? Basta un attimo per riaccendere la passione. La gente ama l’Hellas”
di Redazione Hellas1903
Fabrizio Cammarata, ex attaccante del Verona, 42 gol in gialloblù, ha segnato la prima rete da professionista in un derby con il Venezia, nel 1994.
Intervistato dal “Corriere di Verona” oggi in edicola, Cammarata commenta il momento dell’Hellas e dice: “I risultati non sono quelli attesi, anche un pubblico appassionato soffre, avverte un senso di delusione. Sono però certo che presto non sarà più così: la gente di Verona ama alla follia la propria squadra. Basta un attimo per riaccendersi“.
Aggiunge: “In questo momento pensare di salire direttamente in A è una cosa azzardata, ma non ci si deve arrendere. Il campionato di B svolta sempre in primavera, da marzo in avanti anche le gerarchie che paiono più consolidate possono venire sconvolte. E comunque si va su anche passando per i playoff. L’Hellas non mollerà”.
FONTE: Hellas1903.it
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#CENTOQUINDICI / 9 OTTOBRE 1994: IL PRIMO GOL DI CAMMARATA CON L'HELLAS VERONA
09/OTTOBRE/2018 - 17:30
La nostra storia
9 ottobre 1994
Minuto 59, Verona-Venezia, Serie B. L'Hellas è sotto 1-0 (gol di Bobo Vieri) e l'allenatore Bortolo Mutti decide di mancare in campo un ragazzino di 19 anni appena compiuti, al posto di Fabrizio Fermanelli. Quel ragazzino era Fabrizio Cammarata.
«Me lo ricordo benissimo. Dopo quattro minuti mi arrivò un cross di Esposito, mi tuffai di testa segnando il mio primo gol in carriera, all'esordio tra i professionisti. Quando ripenso a quel giorno provo un grande orgoglio, perché dopo tanti sacrifici e tanti anni lontano da casa fare gol alla prima partita è qualcosa di indimenticabile. Specie perché quella rete è arrivata con la maglia del Verona, dove ho vinto due campionati e dove la gente è sempre stata fantastica. Hanno capito che ragazzo ero, quanto tenevo e ancora tengo alla maglia gialloblù».
Fabrizio
6 anni dopo, proprio alla Juve nella quale era cresciuto, Fabrizio avrebbe segnato una storica doppietta, regalando la vittoria all'Hellas. Ma questa è un'altra storia...
FONTE: HellasVerona.it
Fabrizio Cammarata allenerà in Oman
agosto 22, 2018
Nuova avventura all’estero per l’ex attaccante dell’Hellas Verona, Fabrizio Cammarata. Dopo aver declinato la proposta del club gialloblù di allenare l’Under 16 ed essere stato vicino alla panchina della Primavera del Pescara, Fabrizio Cammarata, ex tecnico del Terek Groznyi, ha firmato per il Muscat FC Academy, una squadra della capitale dell’Oman Mascate. In bocca al lupo per la nuova avventura all’ex bomber gialloblù da parte di Hellas Live
FONTE: HellasLive.it
STAGIONE 2017-18 + - =
Cammarata declina la proposta dell’Hellas Verona
giugno 2, 2018
La società di via Francia ha pensato a Fabrizio Cammarata. Il Responsabile del Settore Giovanile gialloblù, Massimo Margiotta, ha proposto all’ex attaccante la panchina dell’Under 16, offerta però che è stata declinata da Cammarata. “Ringrazio l’Hellas Verona per aver pensato a me, ma in questo momento il mio obiettivo é quello di allenare una squadra professionistica o una Primavera (l’Hellas Verona ha confermato Porta, ndr) – ha dichiarato Fabrizio Cammarata a Hellas Live – A Verona sarei venuto di corsa fosse stata più allettante la proposta e mi auguro in un futuro di poterci tornare da allenatore nella vostra splendida città”. Foto Facebook Fabrizio Cammarata
Settore Giovanile, contatto Cammarata-Hellas Verona
maggio 28, 2018
Il responsabile del Settore Giovanile dell’Hellas Verona, Massimo Margiotta, ha contattato da quanto appreso da Hellas Live, l’ex bomber gialloblù, Fabrizio Cammarata. La società scaligera ha proposto all’ex tecnico del Sulmona, Pescara (giovanili) e dell’Under 17 del Terek Groznyj, una panchina delle giovanili scaligere (Under 16, ndr) ma Cammarata pare intenzione a rifiutare l’offerta in attesa di una chiamata da categorie superiori.
FONTE: HellasLive.it
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Livello Nostalgia, I re di provincia
Gli attaccanti del Cagliari più forti degli ultimi 30 anni
Di Peppe Gallo | 12 marzo 2018
Nel corso della sua storia il Cagliari ha avuto tra le sue file tantissimi campioni che hanno fatto parte della storia del club. La formazione sarda, campione d’Italia nel 1970, vinse il suo unico scudetto grazie alle tantissime reti messe a segno da Gigi Riva, ancora oggi miglior centravanti nella storia del calcio italiano. Parlando del reparto offensivo, ci siamo quindi chiesti quali fossero i migliori attaccanti del Cagliari, che abbiano vestito la casacca rossoblù in questi ultimi trent’anni, escludendo coloro i quali risultino ancora in attività.
Per tale motivo non sarà per l’appunto presente Gigi-gol, che in carriera vanta oltre 200 realizzazioni con il Cagliari.
14° posto
Fabrizio Cammarata
Il suo acquisto da parte dei sardi, avvenuto nella stagione 2000-2001, è uno dei più importanti e onerosi della gestione Cellino, che lo strappa a suon di miliardi al Torino. Coi rossoblù gioca fino a metà della stagione 2003-2004 realizzando 24 reti in 107 partite. Una curiosità. Con la primavera della Juve vinse un Viareggio e un campionato Primavera nel 1993-1994.
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FONTE: MaCheNeSanno.it
Serie A
"Per me, bianconero da sempre, quella doppietta fu una gioia immensa". Verona-Juventus, l'amarcord di Cammarata
30/12/17 13:00 | Interviste | Autore: Francesco Caruso
"Per me, juventino da sempre, cresciuto dai bianconeri, una soddisfazione immensa": tu quoque, Fabrizio. Era il 30 aprile 2000, quando quel ragazzo riccioluto, dallo spiccato accento siciliano, decise Hellas Verona-Juventus. A diciassette anni di distanza Cammarata ancora ricorda con piacere la doppietta che riaprì il campionato 1999-2000. Nove reti in serie A quella stagione, tra le quali le due che stesero la sua ex, che due giornate dopo subì il sorpasso scudetto della Lazio.
"Per me, juventino da sempre, cresciuto dai bianconeri, una soddisfazione immensa, una delle più belle della mia carriera" - racconta Cammarata ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com - "Era uno squadrone, c'erano Zidane, Del Piero, Inzaghi, Henry, Davids, Zambrotta, Montero... il meglio a livello mondiale. Misi da parte i sentimenti, giocavo nel Verona e servivano punti: quella vittoria valse oro. Ogni tanto mi riguardo quei gol e mi mette di buon umore". Nel 1988, a 13 anni, il trasferimento a Torino da Caltanissetta: ricordi ancora l'emozione? "Da brividi. La chiamata della Juventus per un bambino innamorato come ero io di quei colori era un sogno ad occhi aperti. Vestivo la maglia di Boniek, il mio idolo: cosa potevo chiedere di più? Lì trovai una famiglia. Per me la Juve è stata il trampolino di lancio per il grande calcio. Ho fatto tutto la trafila nel settore giovanile della Juventus, dove sono cresciuto come uomo e come calciatore. La mancanza di casa, dei miei genitori, si faceva sentire soprattutto la sera, perché durante la giornata tra scuola e allenamenti ero molto impegnato. Però giocavo per la Juventus, mi bastava pensare a questo per ritrovare serenità".
Partner d'attacco? Un altro ragazzino riccioluto, un certo Del Piero... "Sì, in attacco giocavo spesso con Alex, eravamo una delle coppie più forti di quel periodo: a coronamento di questo percorso con i bianconeri vincemmo lo Scudetto Primavera e poi il Viareggio. Alessandro era un ragazzo splendido, come lo è tutt'ora: era impossibile non andarci d'accordo. Ma devo dire che con un tutti gli altri compagni c'era una grande intesa, era un gruppo forte e poi hanno fatto tutti strada. La mia parentesi bianconera si concluse con un finale molto bello oltre che importante per il proseguo della mia carriera". Come hai visto i bianconeri quest'anno? "La solita Juventus. Forse in alcuni momenti ha dato l'impressione di essere un po' meno cinica delle passate stagioni, ma alla fine sono lì, se vincono oggi sono a un punto dal Napoli. Si giocheranno lo scudetto con gli azzurri, Roma e Inter, fino all'ultima giornata. Quest'anno sarà meno facile per i bianconeri, ma hanno di gran lunga l'organico più forte, non penso che si lasceranno sfuggire il settimo titolo consecutivo".
A Verona i bienni 1994-1996 e 1996-2000, 42 gol tra serie A e B: "Esperienza bellissima, con i gialloblù vinsi il campionato di B, segnai tanti gol importanti e mi sono costruito amicizie che resistono tutt'ora. A Torino, con Gianluca Vialli, Fabrizio Ravanelli e Roberto Baggio in prima squadra, era molto difficile rimanere nella Juventus. Alla fine le nostre strade si separarono e io ho avuto la possibilità di togliermi le mie soddisfazioni altrove e di fare la mia carriera. Va bene così, sono contento di quello che ho fatto. A livello realizzativo e considerati gli obiettivi raggiunti dalla squadra, indubbiamente gli anni in Veneto sono stati tra i migliori. Però sono stato molto bene pure a Cagliari, nonostante i risultati siano stati diversi e non all'altezza di quello che ci si aspettava. Anche in Sardegna ci sono state delle belle annate". I gialloblù hanno la possibilità di salvarsi? "Ho sensazioni positive, nelle ultime partite ho visto una squadra in salute. Oggi gli tocca la Juventus, ma hanno tutto un girone di ritorno per fare punti con squadre alla portata. La mia speranza è che si salvino".
Nel 2000-2001, all'apice della sua carriera, con mezza serie A che lo chiedeva, Cammarata tornò in B, scelse di trasferirsi a Cagliari. Massimo Cellino decise di staccare l'assegno più consistente della storia della società sarda (superato solo questa estate dall'acquisto di Leonardo Pavoletti), circa 15 miliardi di lire. A distanza di 17 anni consideri un errore quella scelta? "Assolutamente no. In Sardegna sono stato accolto benissimo e la gente mi ha sempre voluto bene, nonostante non fossimo riusciti a tornare subito in serie A. Sono orgoglioso di aver indossato la maglia di un club glorioso del nostro calcio e non sono affatto pentito della decisione: la rifarei. Avevo addosso tante responsabilità, perché effettivamente la società aveva speso molto per me. All'inizio della prima stagione andò pure bene, con tre vittorie di fila nelle prime giornate. Tra Coppa Italia e campionato feci cinque gol consecutivi. Fino a dicembre fu bellissimo. Poi ebbi qualche alto e basso, comunque ho sempre messo il massimo impegno e la gente me lo riconosce. Torno sempre in Sardegna, ho tanti amici ed è un isola meravigliosa".
Che campionato faranno i rossoblù nel girone di ritorno? "Hanno sofferto in queste prime 18 partite e vista la rosa hanno fatto molto meno di quello che potevano fare. Diego Lopez è un amico, ci ho giocato assieme per tre campionati. Credo che sia un ottimo allenatore e sa, conoscendo l'ambiente, quali tasti toccare con i giocatori. Penso che il Cagliari si salverà senza neanche soffrire. E poi è una squadra con un futuro, con tanti giovani forti che possono ancora crescere, come Cragno, Barella, Romagna, Faragò. Prevedo un futuro roseo per i rossoblù". Quale sarà il futuro di Cammarata, invece, e cosa si augura per il 2018? "Anzitutto la salute, mia e dei miei cari. Mi trovo negli Emirati Arabi un po' per vacanza e un po' perché sto abbozzando alcuni discorsi lavorativi. E' un calcio che mi affascina molto e dopo l'esperienza in Russia mi piacerebbe provare anche qui. Poi la mia famiglia si trova benissimo, quindi sarebbe l'ideale". Stasera Verona-Juventus, 17 anni dopo la beffa scudetto: per fortuna dei bianconeri Cammarata non ci sarà...
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Cammarata: “Contro la Juventus mai dire mai. Il Verona è la squadra del mio cuore”
dicembre 28, 2017
“30 aprile 2000, doppietta mia al Bentegodi contro la Juventus, con l’Hellas vinciamo 2-0 e siamo matematicamente salvi alla terzultima giornata. In bianconero ci sono cresciuto, da bambino tifavo Juve, il mio idolo era Boniek, poi col tempo le cose sono cambiate e ora se devo indicare la mia squadra del cuore, dico sempre Verona – ha dichiarato Fabrizio Cammarata a La Gazzetta dello Sport – Se l’Hellas sabato può fare il miracolo di fermare la Juventus? Non fidatevi di chi sostiene che sia impossibile crederci. Il pallone è una lezione continua. Il pronostico è tutto bianconero, ma l’Hellas, prima della giornataccia di Udine, aveva dimostrato di essere in grande crescita. Mai dire mai”.
FONTE: HellasLive.it
03.11.2017
Cammarata, un altro gol per l’Hellas «Con quei tifosi basta una scintilla»
Cammarata ha giocato quattro stagioni con l’Hellas
L’ex attaccante gialloblù contrastato da Pancaro in un match tra Verona e Cagliari
«Parlare di Verona è sempre bello, l’emozione quando ricordo l’Hellas non credo passerà mai». Fabrizio Cammarata è appena rientrato in Italia, il campionato in Russia è fermo e l’ex attaccante gialloblù ha salutato pochi giorni fa i suoi ragazzi dell’Under 17 del Terek Grozny che allena già dall’anno scorso. Una nuova avventura per Cammarata dopo le esperienze con le giovanili del Pescara. «Staremo fermi qualche mese, la stagione riprenderà a gennaio e finora sta andando benissimo dal punto di vista del campo, la lontananza però è dura». Sperando magari in una chiamata dall’Italia. «Mi piacerebbe provare ad allenate gli adulti, una prima squadra dopo anni con le giovanili, ma anche una Primavera andrebbe benissimo. Quella dell’Hellas un giorno? Sarebbe un sogno, lo sapete quanto sono legato alla città e alla sua squadra».
AMBIENTI SIMILI. Impossibile perdere l’occasione quindi in vista del match con il Cagliari, contro quella squadra che ha ospitato Fabrizio Cammarata per quattro anni, subito dopo la sua esperienza a Verona dal 1998 al 2000, la seconda dopo quella dal 1994 al 1996. «Per certi aspetti sono due piazze simili, hanno vinto entrambe lo scudetto e negli ultimi anni sono stati a cavallo tra A e B, anche se il Cagliari ha avuto più continuità ultimamente nella massima serie». In questa stagione però è stato costretto all’esonero di mister Rastelli chiamando in panchina Diego Lopez. «Lo conosco bene, con Diego abbiamo giocato insieme lì in rossoblù, la vittoria con il Benevento è stata fondamentale e credo che ora possano cambiare marcia.
PRONTI A RIPARTIRE. Attenzione però», ricorda il biondo attaccante doppio ex della prossima sfida, «anche Cagliari è una piazza molto calda, che può spingerti ma anche metterti parecchia pressione addosso». La rosa è buona, credo superiore a quella del Verona ma nel calcio non si può mai dire». Proprio l’Hellas fatica a trovare continuità di risultati. «Però ha fatto delle buone gare nonostante le sconfitte, guardo tutte le partite che posso della Serie A e ovviamente anche il Verona. Ho seguito il derby e contro il Chievo mi è piaciuto, senza l’uomo in meno forse sarebbe andata diversamente». Ma anche contro l’Inter i gialloblù hanno messo in campo una buona prestazione nonostante il risultato finale. «Sono stati bravi, la squadra mi è piaciuta davvero e sono fiducioso per il futuro». Più di qualche tifoso invece è del parere opposto e continua a contestare la dirigenza ma soprattutto Fabio Pecchia. «Non è facile per lui», Cammarata cerca di buttare acqua sul fuoco, «fa parte del mestiere dell’allenatore anche se immagino sia complicata la situazione: ma deve continuare per la sua strada e tenere fede alle sue idee».
CHE COPPIA CON IL PAZZO. Anche quella di un Pazzini usato solo “part time“ e in alternanza con il giovane Kean? «È difficile giudicare da fuori, le situazioni bisogna viverle da dentro», l’ex punta dell’Hellas prova a prendere la via della diplomazia. Poi si lascia più andare. «Sicuramente Pecchia avrà i suoi motivi e probabilmente ha scelto questa gestione particolare per provare ad averlo fresco in certe gare determinanti, giocando a volte ogni tre giorni va valutata anche la condizione». Il Pazzini visto negli ultimi tempi però è sempre sembrato in gran forma. «L’ho visto anch’io, se uno come lui sta bene di sicuro deve giocare sempre». E come caratteristiche magari sarebbe stato un partner perfetto per le giocate di Fabrizio Cammarata, abilissimo a sfruttare gli spazi creati in avanti. «Sarebbe stato molto facile giocare con uno così di fianco, quando hai a che fare con campioni del genere tutto diventa più semplice. Kean? È giovane ma ha grandissime qualità, fa un lavoro sporco e dà una mano alla squadra, penso diventerà un ottimo giocatore ».
SOGNI E SPERANZE. La rosa dell’Hellas è di quelle abbastanza attrezzate per arrivare alla salvezza? «Ripeto, l’ho vista bene nelle ultime gare, mi è piaciuto sia come intensità che anche per alcune giocate di qualità, bisogna aver fiducia. E poi c’è quello stadio, ci sono quei tifosi. Con loro ci vuole poco per entusiasmarsi, a volte basta davvero una scintilla».
Luca Mazzara
FONTE: LArena.it
18 anni fa il primo gol in Serie A di Cammarata
ottobre 17, 2017
17/10/1999, Hellas Verona FC – A.C. Perugia 2-0. Esattamente 18 anni fa, Fabrizio Cammarata realizzava il primo gol in Serie A TIM, all’età di 24 anni e 47 giorni.
Cammarata: “Vedere il mio nome nella Top Ten dei marcatori dell’Hellas Verona, è qualcosa di magnifico ed indelebile”
settembre 27, 2017
Ho lasciato Verona ed suoi splendidi tifosi negli anni 2000 ed a distanza di tanti anni vedere, ancora, oggi il mio nome campeggiare nella Top Ten dei migliori marcatori nella storia dell’Hellas Verona è qualcosa di veramente magnifico e indelebile. #LaStoriaNonSiLeggeSiFa #FC11. Campionato (Serie A TIM -Lega B – Lega Pro) 71 gol – Sergio Sega (1946-1952, 1954-1955); 69 Arnaldo Porta (1913-1915, 1919-1930); 58 Guido Tavellin (1939-1946, 1949-1950); 50 Adaílton (1999-2006); 50 Egidio Chiecchi (1920-1927, 1929-1930); 49 Mario Patuzzi (1929-1932, 1934-1935); 48 Luca Toni (2013-2016); 43 Bruno Biagini (1929-34, 1937-39, 1945-47); 42 Fabrizio Cammarata (1994-1997, 1998-2000); 40 Juan Gómez Taleb (2008-2010, 2011-2017). Questo il commento e la foto pubblicati sui social dall’ex attaccante dell’Hellas Verona, Fabrizio Cammarata.
FONTE: HellasLive.it
SPORT
30 ago 2017
FABRIZIO CAMMARATA: "FINALMENTE BATTUTO IL MIO RECORD. PAVOLETTI GRANDE ACQUISTO"
In queste ore in casa Cagliari, dal momento dell'ufficializzazione...
Di: Redazione Sardegna Live
In queste ore in casa Cagliari, dal momento dell’ufficializzazione delle cifre che hanno portato Leonardo Pavoletti al Cagliari, è tornato alla mente di tutti un nome, quello di Fabrizio Cammarata. L’ex attaccante del Cagliari ha vestito la maglia rossoblu per tre stagioni e mezza, dal 2000 al 2003, e da ben 17 anni era ancora lui a detenere il record di giocatore più pagato della storia del club sardo. Prima di Pavoletti, appunto. Il presidente Cellino lo pagò allora dal Verona circa 14-15 miliardi di lire, l’equivalente, più o meno, di 7-8 milioni di euro di adesso. La redazione di SardegnaLive ha voluto raccogliere in Esclusiva il parere proprio di Cammarata, che nel frattempo è diventato allenatore, e dopo alcune esperienze nel settore giovanile del Pescara, da inizio 2017 è volato in Russia per diventare allenatore del settore giovanile del Terek Grozny. Ecco cosa ci ha raccontato.
Ciao Fabrizio, innanzitutto auguri per il compleanno. Che effetto fa oggi non essere più il giocatore più costoso della storia del Cagliari? Sono passati ben 17 anni.
“Dai sono contento. Finalmente, dopo così tanto tempo. Non che mi importasse più di tanto, è ovvio, però sono contento più che altro perché il Cagliari ha preso proprio un gran bel giocatore, l’uomo giusto per sostituire Borriello”.
Che ricordi hai dell’esperienza in Sardegna? Ci sono dei rimpianti?
“Ho grandissimi ricordi dell’esperienza in Sardegna. Una grande piazza, una piazza storica, bellissimi ricordi davvero, nonostante magari l’esperienza calcistica sia stata caratterizzata da luci e ombre. Cosa non ha funzionato? Mah, varie cose, forse non sono sempre riuscito ad esprimermi al meglio, ma certamente ho sempre dato il massimo. Il primo anno è stato comunque positivo, poi forse le cose non sono andate come tutti credevano. C’era tanta aspettativa anche grazie ai soldi spesi per me dal presidente Cellino, ma certamente da solo non potevo vincere. Alti e bassi, ma sono comunque contento così. Io in Sardegna torno tutti gli anni, ho tanti amici ancora lì e nonostante tutto tanti ci sono tifosi che mi vogliono bene. Avrò sbagliato anche alcuni gol, è vero, ma nel calcio ci sta, ho sempre dato tutto, ho giocato anche da infortunato per la maglia e non ho rimpianti”.
Cosa ne pensi di questo Cagliari? Alla luce anche dell’acquisto di Pavoletti dove può arrivare questa squadra?
“Secondo me, nonostante le due sconfitte, con Juventus e Milan non ha fatto male, anzi. E’ chiaro che l’avvio era proibitivo. Ora, con l’arrivo anche di Pavoletti, può fare ancora meglio. Anche per il ragazzo sarà importante dopo Napoli trovare un pronto riscatto per tornare quell’attaccante ammirato col Genoa. Bravi anche i dirigenti a trovare subito un sostituto di Borriello, non era facile in questo periodo. Ma vedo che a Cagliari c’è gente che vuole far bene, il presidente Giulini in primis e lo dimostra con la costruzione del nuovo stadio. Sono persone, all’interno del club, che sono sicuro porteranno in alto questa squadra. Il Sant’Elia ha fatto la storia, ma era giusto e oramai obbligatorio cambiare”.
In breve, ci racconti come sta andando la tua esperienza in Russia?
“Sono stato chiamato con Ivano Della Morte (ex giocatore, tra le altre, di Lecce, Vicenza, Chievo, Genoa, ndr) per occuparmi del settore giovanile del Terek Grozny. Lui è il responsabile e io alleno, ci occupiamo di tutto. Una bella esperienza, al contrario di quanto si possa pensare ci sono delle ottime strutture, molto funzionali e quest’avventura mi permetterà di crescere al meglio, inseguendo il sogno di poter fare questo mestiere anche ad altri livelli. Io mi preparo, faccio esperienza e spero di farmi trovare pronto quando e se arriverà una chiamata importante, magari anche dall’Italia".
FONTE: SardegnaLive.net
STAGIONE 2016-17 + - =
RASSEGNA STAMPA
Il Corriere di Verona, Cammarata: "Hellas, Kean scelta giusta"
15.06.2017 08:53 di Andrea Losapio Twitter: @losapiotmw
L'ex centravanti dell'Hellas Verona, Fabrizio Cammarata, ha parlato ai microfoni de Il Corriere di Verona su un eventuale acquisto di Moise Kean. "Sarebbe una scelta giusta per il Verona. Ha già respirato l’aria della Prima Squadra alla Juve. Ha debuttato, ha segnato. Conosco bene le sue caratteristiche: ha tutto per arrivare in alto".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
EX VERONA
Ex Hellas, Cammarata in Russia: “Ecco perché”
L’ex attaccante, al Verona nei bienni 1994-1996 e 1998-2000, è da pochi giorni l’allenatore dell’Under 17 del Terek Grozny
di Redazione Hellas1903, 09/02/2017, 13:07
Fabrizio Cammarata, ex centravanti del Verona, con cui nel 1999 conquistò la promozione in Serie A, ha deciso ripartire dalla Russia. Da qualche giorno è infatti alla guida dell’Under 17 del Terek Grozny, club di Premier Liga e squadra dell’omonima città di Grozny, situata nella parte meridionale del paese nonché capitale della Cecenia.
Intervenuto ai microfoni di www.perscarasport24.it, Cammarata ha spiegato i motivi di questa sua scelta: “A inizio gennaio ho sentito Ivano Della Morte, ex giocatore e allenatore italiano (ora responsabile del settore giovanile del club, ndr). Mi ha parlato di questa realtà e di un progetto importante e così ho accettato. Ero anche curioso di conoscere campionati diversi da quello italiano, quindi ho firmato un contratto triennale. Mi sono subito reso conto di aver fatto la scelta giusta: qui ci sono strutture all’avanguardia che farebbero gola a molti club italiani. La città poi è bellissima e moderna. I tempi della guerra sono molto lontani e qui stanno ricostruendo tutto: ci sono grattacieli, parchi e palazzi”.
Prosegue l’ex gialloblù: “Rispetto all’Italia, qui in Russia bisogna lavorare un po’ dal punto di vista tattico. Tuttavia, le basi ci sono: i ragazzi sono estasiati dai miei racconti e vogliono crescere ed imparare. Inoltre, il presidente Ramzan Kadyrov non ci fa mancare nulla. E, fuori dal campo, sta investendo molto per ricostruire questa regione che è molto bella”.
FONTE: Hellas1903.it
Mister Cammarata si trasferisce in Russia
gennaio 30, 2017
L’ex attaccante dell’Hellas Verona, Fabrizio Cammarata, dopo le esperienze sulle panchine del Sulmona nei dilettanti e con le giovanili del Pescara, è diventato il primo allenatore del Terek Grozny Under 17, club della Russia Premier League.
In bocca al lupo per la nuova avventura all’aeroplanino siculo che tante gioie ha regalato ai tifosi dell’Hellas Verona negli anni di militanza in gialloblù.
FONTE: HellasLive.it
ALTRE NOTIZIE
Fabrizio Cammarata, il flop più costoso dell'era Cellino
"Che fine hanno fatto?"
06.08.2016 09:39 di Giancarlo Cornacchia Twitter: @giancabecchino
E' l'estate del 2000 ed il Cagliari è malinconicamente sceso in serie B dopo una stagione a dir poco disastrosa: Tabarez prima ed Ulivieri poi in panchina, solo tre vittorie, diversi giocatori (tra cui un giovanissimo Daniele Conti) messi fuori rosa per diverso tempo, ed un ambiente esplosivo sin dalle primissime battute. Il patron cagliaritano Massimo Cellino decide di fare piazza pulita e organizzare una squadra tosta per l'immediato ritorno in serie A. Clamorosamente riesce a mettere le mani su Fabrizio Cammarata, biondo attaccante che nella stagione e precedente aveva realizzato nove reti con la maglia del Verona e stuzzicato gli orecchi di diversi e blasonati club. Mancino, innato opportunismo sotto porta e discreta tecnica lo avevano portato alla ribalta e la sua scelta di scendere in cadetteria destò un certo scalpore, anche per la cifra sborsata dal sodalizio rossoblu: ben 13 miliardi di lire. L'inizio non è affatto male: tre reti in altrettante presenze in coppa Italia (stupenda quella in avvitamento di testa contro l'Ascoli giocata allo stadio Quadrivio di Nuoro) e due reti nelle prime due apparizioni in campionato. I tifosi sono entusiasti, ma è purtroppo solo un fuoco di paglia. Il tandem con Gianluigi Beghetto non funziona e neppure con il giovane David Suazo l'attaccante riuscira' ad instaurare un certo feeling. Tanti, troppi errori sotto porta lo portano sul banco degli imputati. Termina la stagione con undici gol ed il Cagliari all'ottavo posto che mancò l'obiettivo serie A. Non va meglio nelle successive due stagioni dove Cammarata non va neppure in doppia cifra ed il Cagliari che non riesce a trovare la zona promozione. Nel gennaio del 2004 Cellino lo cede al Parma, in serie A. L'allenatore dei ducali è Prandelli che stravede per l'attaccante siciliano avendolo guidato nella primavera della Juventus assieme ad Alessandro Del Piero. Ma il buon Fabrizio non sfrutta la grande occasione: 8 presenze, alcune anche in coppa Uefa, ma 0 goal. Abbandonata definitivamente la massima serie, Cammarata giocò in diverse squadre come Catanzaro, Pescara, Sambedenettese, fino al 2012, anno in cui decise di ritirarsi per dedicarsi alla carriera di allenatore. Dal 2015 è il vice allenatore della formazione Primavera del Pescara.
FONTE: TuttoCagliari.net
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Marchese confermato al Genoa, Torregrossa passa al Trapani. Tra i giovani occhio al giovane Tumminelli
di Michele Digiugno
22 agosto 2015 19:31
FONTE: It.BlastingNews.com
STAGIONE 2015-16 + - =
INVITATO SPECIALE
Cammarata: “Verona, riparti dai tuoi tifosi”
L’ex attaccante su Pazzini: “Con un progetto serio della società può restare”
di Alessandro Lerin, @alessandrolerin 02/05/2016, 19:43
Fabrizio Cammarata, 42 gol con la maglia gialloblù, parla a www.hellas1903.it del futuro del Verona e della prossima gara contro la Juventus. Queste le parole dell’attaccante, autore della doppietta che regalò l’ultima vittoria dell’Hellas contro i bianconeri nel 1999/2000.
Ti aspettavi una stagione così negativa da parte del Verona?
All’inizio dell’anno sicuramente no, si pensava potesse fare meglio del campionato precedente. Con i giocatori che aveva si pensava potessero fare qualcosa di meglio, però ci sono stagioni che nascono male e finiscono peggio. Purtroppo, sia per il Verona squadra che per Verona città, retrocedere non è certamente bello.
Nel 1998/1999, con 15 reti, sei è stato uno dei protagonisti della promozione in A con Prandelli: da cosa ripartire per cercare di tornare subito nella massima serie?
Per prima cosa, senz’altro, dall’entusiasmo della gente. Anche ieri a Reggio Emilia, nonostante una squadra già retrocessa, i tifosi del Verona erano davvero numerosi. Da questo bisogna ripartire: anche in Lega Pro, nei momenti più bui, l’apporto del pubblico è sempre stato fondamentale. Servirà, poi, una squadra solida, che sappia entrare subito nella mentalità della Serie B, un campionato molto difficile. Rispetto a quando giocavo io è molto cambiato sotto l’aspetto fisico: è un campionato estenuante, ci sono tante partite e non è facile mantenere alti ritmi dall’inizio alla fine. Forse a livello tecnico è un po’ peggiorato, ma dal punto di vista fisico è importante.
Chi può essere il Cammarata del Verona nella prossima stagione?
Bisogna vedere se ci saranno ancora Toni e Pazzini, ma se rimanessero potrebbero senza dubbio dare una grossa mano alla città e alla società. Se c’è un progetto serio penso che anche Pazzini possa restare: nelle ultime partite ha fatto bene, ha voglia di riscattarsi e può diventare un giocatore importantissimo per il Verona per portarlo subito in Serie A. Penso che anche per lui possa essere una bella cosa.
Domenica sera il Verona affronterà la Juventus, squadra che non batte da quel famoso 2-0 del 1999/2000 deciso da una tua doppietta. Cosa ricordi di quella partita?
Non posso che avere belle immagini di quella gara: per me e per la squadra è stato, senza ombra di dubbio, un giorno speciale. Vincemmo contro una grande squadra e quel successo ci diede, inoltre, la matematica salvezza in Serie A. Ho senz’altro ricordi favolosi di quella vittoria.
Cosa servirà all’Hellas per fare punti contro i bianconeri?
Servirà sicuramente un’impresa perché la Juventus, pur avendo già vinto il campionato, vorrà fare più punti possibile. Sono due squadre che non hanno niente da perdere e giocheranno a viso aperto. Sono 16 anni che l’Hellas non batte la Juve: mi auguro prima o poi possa arrivare questo giorno, sarebbe una bella cosa. Al di là del risultato, però, ciò che conta è che la società ricostruisca al più presto per il futuro: il Verona non può stare in Serie B, è una città che merita la massima serie e spero che il prossimo anno possa tornare subito in A.
FONTE: Hellas1903.it
STAGIONE 2014-15 + - =
@Mdc, Cammarata: “Prandelli il mio modello, Maldini come un padre”
Fabrizio Cammarata, ex bomber di Verona e Cagliari ed attuale vice-allenatore del Pescara Primavera, ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva a Maidirecalcio.com
By Salvatore Ioime - giugno 22, 2016
Da quattro anni nel settore giovanile del Pescara, Fabrizio Cammarata è pronto a una grande sfida da allenatore. L’ex attaccante di Verona e Cagliari, tra le tante squadre in cui ha giocato, in esclusiva su maidirecalcio.com ha descritto le caratteristiche di un giovane talento napoletano che potrebbe rientrare nella trattativa di Lapadula al Napoli, Ferdinando Del Sole: “E’ un giocatore offensivo, trequartista esterno: sicuramente un ragazzo di prospettiva. E’ cresciuto tanto quest’anno con la Primavera, però non penso che il Pescara possa privarsi di uno come lui”. Il Pescara è volato in Serie A grazie all’ottimo di lavoro di Oddo ma non solo: “C’era sicuramente con sintonia, mister Ruscitti sentiva spesso Oddo ma ognuno faceva il proprio lavoro. Il nostro obiettivo era quello di portare più ragazzi possibili in Prima squadra”. Nella sua lunga carriera l’attaccante siciliano ha avuto la fortuna di poter lavorare con due allenatori che rappresentano il passato e il futuro Nazionale italiana: a Verona e a Parma con Cesare Prandelli, mentre a Cagliari con Giampiero Ventura: “Mister Ventura pensava solamente al lavoro, alla tattica: preparava la partita in maniera maniacale. Faceva giocare bene le squadre, era un grande lavoratore. Prandelli, invece, è stato uno degli allenatori più importanti
che io abbia mai avuto e, adesso facendo l’allenatore, cerco di rubargli qualcosina. Non lo nego, è stato un simbolo. Sicuramente a breve troverà una squadra per rimettersi in gioco”. Nel lontano 1995, invece, il centravanti di Caltanissetta, in forza all’Hellas Verona, ha potuto fare il suo esordio in Under 21 sotto la guida tecnica di Cesare Maldini, scomparso da poche settimane: “Ho un grandissimo ricordo. Fu la mia prima convocazione, era una persona fantastica. Con i giovani ci sapeva fare, infatti ha vinto tre Europei con l’Under 21. Una persona che mi faceva stare a proprio agio: oltre ad essere un allenatore, era anche un padre. E per i giovani questo era molto importante“. In quella squadra c’era un giovanissimo Gianluigi Buffon: “Era già di un’altra categoria”. Tanti i campioni con i quali ha giocato, ma con uno in particolare ha condiviso grandi vittorie nella Primavera della Juventus nel 1994: “Ho avuto la fortuna di giocare con Del Piero in Primavera e penso che quell’anno abbiamo formato una coppia perfetta (ride, ndr). Poche persone sono come lui”.
Dopo tanta gavetta nel settore giovanile, da tecnico degli esordienti a vice allenatore della Primavera del Pescara, Cammarata ha il desiderio di guida una squadra e spiega quali sono le migliori metodologie di allenamento: “C’è bisogno di un giusto mix tra allenamento con la palla e lavoro a secco. Secondo me allenarsi con la palla è importantissimo soprattutto nel calcio di oggi, però se non riesci a fare un giusto lavoro con la palla è giusto anche svolgere quello a secco. Per quanto riguarda il mio futuro quest’anno ero con la Primavera, terminerò il Master a breve e poi vedremo. Dopo quattro anni con il settore giovanile, l’obiettivo è allenare i grandi. Aspettiamo notizie dal Pescara, speriamo si faccia avanti qualcuno. Nel frattempo andrò in giro a studiare e a vedere partite”.
Il tabellino dell’esordio di Cammarata nel 1995:
Italia – Bulgaria 2 – 0 (22′ Totti, 50′ Baronio)
Italia: Buffon (dall’80’ Sereni); Nesta, Coco (dal 67′ Pesaresi); Ambrosini (dall’80’ Goretti), Sadotti (dal 46′ Pistone), Zanchi; Binotto, Baronio, Cammarata, Fiore (dal 46′ Locatelli), Totti (dal 56′ Morfeo). C.t.: Maldini.
Bulgaria:Kamburov (dall’80’ Varadinov); Lucanov, Chomakov; D. Hristov, Stoianov, Atanasov; Alexandrov (dal 75′ Andonov), Kiselichkov (dal 65′ Filipov), R. Hristov (dal 64′ Avramov), Nikolov (dal 55′ Ivanov), Iovov. C.t.: Grozdanov.
Reti: 22′ Totti, 50′ Baronio
Arbitro:Ulrich (Repubblica Ceca)
Note:977 paganti.
La doppietta di Cammarata alla Juventus
FONTE: Contra-Ataque.it
13/11/2015, 09:47 | Di Luca Neri | Categoria: Curiosità
Cagliari: ecco la top 10 dei più grandi “bidoni” della storia rossoblù
Ritorna la nostra rubrica settimanale, con la classifica dei 10 “bidoni” più clamorosi della storia rossoblù. Il periodo di riferimento è piuttosto moderno, perché prima degli anni ’80 il calciomercato era ben diverso da quello più movimentato che conosciamo, e per anni le frontiere furono chiuse. Inutile anche scavare nel passato più remoto e cercare i flop antecedenti al blocco degli stranieri.
10. Fabrizio Cammarata: nelle notti più tormentate, quelle dove hai voglia di pensare, sotto la doccia mentre fuori piove, quando puoi riflettere sugli errori compiuti, Massimo Cellino ci piange ancora. Non vanno via dalla sua mente quei 15 miliardi, evaporati nel nulla. Fabrizio Cammarata era uno dei più grandi talenti del calcio italiano quando “Pasta-man” lo porta in Sardegna. Il presunto bomber ha segnato una caterva di gol nelle giovanili della Juve, formando una coppia da sogno con un certo Alessandro Del Piero, vincendo l’impossibile. Dopo esser stato ceduto al Verona, conferma di essere un potenziale fuoriclasse col club scaligero. Cellino si svena e lo compra. Andrà via da Cagliari dopo 4 deludenti anni e 15 miliardi di rimpianti.
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FONTE: BlogCagliariCalcio1920.it
INVITATO SPECIALE
06 maggio 2015 - 10:53
CAMMARATA: “VERONA, CHE EMOZIONE VINCERE IL DERBY”
di Redazione Hellas1903
Fabrizio Cammarata, attaccante gialloblù dal 1994 al 1996 e poi dal 1998 al 2000, 42 gol con il Verona, parla del derby con il Chievo.
Lo fa in un’intervista rilasciata al Corriere di Verona oggi in edicola, che qui riportiamo.
“Paolo Vanoli vola sulla fascia sinistra. Cross al centro, arrivo io, gol. Poi segna anche Nicola Zanini e vinciamo il derby”. Sospira, Fabrizio Cammarata. Sono passati vent’anni dalla prima affermazione dell’Hellas nella stracittadina di Verona.
Era il 25 novembre 1995, “trasferta” al Bentegodi con il Chievo. Il contatore dei successi era ancora fermo a zero per i gialloblù: un pari e una sconfitta, nella stagione precedente. Ricorda Cammarata: “Misi dentro il pallone del temporaneo 2-1, il campionato prima. Ma non servì: incassammo la terza rete e perdemmo. Il derby non è una partita qualunque”.
Lei ne ha preparati parecchi, a Verona…
“Sì, anche se non sempre sono sceso in campo. Il primo, ad esempio, nel 1994, quello dell’1-1, Fermanelli su rigore per noi, dopo Gori per loro. Sono rimasto in panchina, ma è indimenticabile l’emozione dell’attesa per quella gara”.
Ci racconti.
“Il Chievo era stato appena promosso in B, era all’inizio di quel percorso che l’ha portato in alto. Noi eravamo in fase di transizione. E vincere il derby avrebbe voluto dire molto sul piano morale. Non ci riuscimmo, e al ritorno andò peggio”.
Vi rifaceste qualche mese dopo, però. Con lei protagonista.
“Era un altro Verona, costruito per andare in A, obiettivo che raggiungemmo. Finì 2-1 per noi. In poco tempo il derby è diventato un appuntamento speciale”.
Quindi non è d’accordo con chi sostiene che per l’Hellas quello vero, di derby, sia con il Vicenza?
“Lo si sentiva dire pure quando nel Verona giocavo io, ma la verità è che questa è una partita unica”.
Qualche suo compagno di squadra “sentiva” più di altri la partita?
“Stefano Fattori, Damiano Tommasi: veronesi, tifosi del Verona. Per loro l’incontro con il Chievo aveva un contenuto aggiunto”.
E ora chi lo vince, secondo lei?
“Spero l’Hellas, che porto sempre nel cuore. Sarà un incontro equilibrato. Il Verona ha perso con l’Udinese, non ci voleva, ed è sotto al Chievo. Il mio auspicio è che sia un derby aperto, giocato all’attacco dagli uni e dagli altri”.
Luca Toni l’uomo decisivo per l’Hellas?
“Ovvio che sì. Mi tolgo il cappello di fronte a un campione come lui, per l’entusiasmo che ha ancora, per come sia un esempio per i giovani. Il Verona faccia tutto il possibile per trattenerlo anche la prossima stagione”.
Il Chievo con chi risponderà?
“Con Alberto Paloschi. Un attaccante simile a me, uno svelto in area. All’andata, infatti, ha risolto lui la partita. Dovrà stare attenta, la difesa dell’Hellas, a non concedergli neppure mezzo metro”.
Una sua cartolina sul derby di Verona?
“Torno indietro alla nostra prima vittoria e a quella sera di novembre del 1995. Ci fu il corteo dei tifosi da Piazza San Zeno fino al Bentegodi, una finta trasferta che ci portò fortuna”.
MATTEO FONTANA
FONTE: Hellas1903.it
UN UOMO IN DUE MAGLIE (CON INTERVISTA) / FABRIZIO CAMMARATA TRA VERONA E PARMA
10 Gen 2015 di Gabriele Majo
(Luca Savarese) – Primo “Uomo in due maglie” con intervista del 2015. Scopriamo subito di chi si tratta. Nativo di Caltanissetta, classe 1975, precisamente il 30 agosto ,prodotto delle giovanili juventine, a Verona si è fatto un nome, a Parma è transitato. Si, è lui, Fabrizio Cammarata, che grazie alla gentile collaborazione della solerte Federica Rogato, responsabile dell’Ufficio Stampa del Delfino Pescara 1936, società presso la quale Fabrizio attualmente allena gli Allievi, ha risposto a queste domande. Buon Cammarata a tutti!
Cosa ha significato per lei, Fabrizio, crescere e formarsi nelle giovanili della Juventus? E’ un po’ come se un pittore, imparasse a dipingere al Louvre?
“E’ una bella metafora e rende l’idea! Crescere nelle giovanili di una grande squadra come la Juventus vuol dire molto: vuol dire vedere concretizzarsi un sogno che tutti i bambini nutrono, ma vuol dire anche fare tanti sacrifici. Per me ha significato crescere sia come uomo in primis, poi come calciatore”.
Poi arriva a Verona, e nella città del balcone di Giulietta e Romeo, gioca, segna, diverte e si diverte, dal 1994 al 1996 ed in una seconda battuta nel 1998-2000. Cosa ricorda dei suoi anni veronesi e delle emozioni del Bentegodi?
“Verona è stato il primo passo importante della mia carriera calcistica: è stata la prima squadra in cui ho giocato da professionista. Una città in cui ho vinto due campionati, dove ho ricordi splendidi e la gente mi voleva bene. Ricordo grandi partite e un tifo da brividi al Bentegodi”.
Nel 2004 passa da Parma. In panchina c’è Prandelli, che era stato suo allenatore anche nella sua seconda esperienza a Verona. In Emilia troverà il campo 8 volte in campionato ed una in coppa Uefa, nella gara persa in casa contro i turchi del Genclerbirligi. Un flash della sua avventura al Tardini?
“Sì a Parma mi ha voluto Prandelli ed è stato per me un onore, ma non è stata un’esperienza esaltante: ero arrivato a gennaio poche presenze, ma certamente a livello formativo è stato un periodo proficuo”.
Oggi è allenatore degli Allievi della Delfini Biancazzurri, in quel di Pescara, quale è il consiglio che più dona ai suoi ragazzini?
“Il primo consiglio è quello di impegnarsi in tutto quello che si fa: a partire dalla scuola fino al campo, passando attraverso il comportamento con gli amici e i compagni di squadra. Per essere un bravo calciatore bisogna essere prima di tutto dei ragazzi rispettosi e che danno il massimo in tutto”.
FONTE: StadioTardini.it
EUROPA
ESCLUSIVA TMW - Cammarata: "Chi critica Prandelli ha la memoria corta"
28.11.2014 18.20 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
L'esonero di Cesare Prandelli colpisce uno degli allievi prediletti del tecnico, Fabrizio Cammarata. L'ex attaccante del Verona, oggi tecnico degli Allievi del Pescara, commenta la notizia ai microfoni di Tuttomercatoweb: "A livello personale lo ritengo il tecnico più importante mai avuto. Dispiace per quello che gli è successo, so del suo sfogo pubblicato sul sito ufficiale del club e quelle parole significano che ha la coscienza a posto. Arriva purtroppo da un anno difficile, ma forse ci si dimentica troppo in fretta di quanto ha fatto fino a prma del Mondiale, con un ottimo lavoro che ha portato anche a un secondo posto agli Europei, dietro a un'invincibile Spagna. Al Mondiale è andata male ma ci sono fattori e colpe che non possono essere additate soltanto all'allenatore. D'altronde se al Galatasaray gli avevano promesso degli acquisti importanti che poi non sono stati fatti non è di certo colpa di Prandelli. Lui si è fidato e in ogni caso in campionato la squadra era soltanto a un punto dal primo posto e questo significa che lo spogliatoio comunque lo seguiva. Mi spiace che adesso gli sparino tutti addosso, evidentemente non ricordano quanto fatto fino al recente passato".
Crede che sia stato troppo frettoloso Prandelli nel tornare in panchina? Anche se l'offerta del Galatasaray poteva essere allettante, anche a livello economico
"Conosco Prandelli e l'aspetto economico gli interessa relativamente. Aveva semplicemente voglia di rimettersi in discussione, immediatamente, facendo ricredere chi l'ha criticato dopo i Mondiali. Purtroppo le cose non vanno come te le immagini, ma sono certo che avrà modo di riscattarsi perché lo ritengo davvero un grande allenatore".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
STAGIONE 2013-14 + - =
06.02.2014
Quando Cammarata affondava la Juve...
Fabrizio Cammarata a segno nell'ultima vittoria dell'Hellas sulla Juve
Quel giorno non ci fu storia. Il Verona si sentiva invincibile. Anche la Juve sulla carta lo era, protesa verso uno scudetto che tutti le avevano già assegnato. C'erano Carlo Ancelotti in panchina e Antonio Conte in campo con la maglia numero 8, uno dei tanti gregari nella Juve di Zidane e Del Piero. «Fummo perfetti, ma sapevamo che potevamo batterli», ricorda RadioVerona e TeleArena, durante Fuorigioco, il buon Fabrizio Cammarata, autore di una delle doppiette più importanti della sua carriera. Faceva caldo al Bentegodi, quel 30 aprile del 2000.
Nessuno se ne accorse però, soprattutto quelli che vestivano la maglia dell'Hellas. «L'aveva preparata benissimo Prandelli, nei minimi dettagli. E non sbagliammo nulla», il racconto di Cammarata quasi 14 anni dopo, adesso sulla panchina degli Allievi regionali del Pescara e allora uno di quelli che nei momenti di grazia poteva impallinare chiunque. Figurarsi il povero Iuliano, fregato già dal primo controllo sul suggerimento di Salvetti, prima del sinistro secco alle spalle di Van der Sar. Conte aveva intuito il pericolo, correva a tutta verso Cammarata e quel pericolo che andava profilandosi. Troppo tardi, era già gol. Cammarata fu un falco. Il Verona fu straordinario, la Juve un po' meno. Gialloblù sempre a mille all'ora, i giocatori della Vecchia Signora sempre a rincorrere. Senza prenderli. «C'era qualcosa che non mi convinceva, il loro riscaldamento fu blando. Lo percepivi lontano un miglio che ci stavano prendendo sottogamba. Troppi sorrisi fra loro», le parole a distanza di anni di Marco Giandebiaggi, motorino del centrocampo entrato a meno di un quarto d'ora dalla fine al posto di Salvetti per blindare la fascia sinistra.
«Prandelli mi disse di andare da quella parte, di dare un'occhiata soprattutto a Zidane», il racconto di Giandebiaggi, adesso rappresentante a Parma di un marchio di abbigliamento sportivo e allenatore in Seconda categoria vicino a casa, lontano dalle vette di Conte ma ancora oggi orgoglioso di quegli attimi. Cammarata ancora di più. Quando Prandelli andò a Pescara con la Nazionale andò a trovarlo in ritiro. «Ne avevamo da raccontarcene, anche di quella partita. Fu tutto meraviglioso. Appena segnai il primo gol corsi ad abbracciare il mister. Avevamo preparato quel movimento in allenamento, decine di volte, con il mio taglio profondo in area di rigore. Non a caso proprio così andammo in vantaggio, Prandelli era già avanti a tutti», l'immagine di Cammarata, che nel secondo tempo mise il sigillo sulla partita e tolse sicurezze ad una Juventus arrivata al Bentegodi scherzando come se andasse incontro ad un'amichevole di fine stagione. Ma non sapeva che doveva fare i conti contro una matricola terribile. «Erano in difficoltà d'ossigeno, ce n'eravamo accorti anche le domeniche precedenti in cui fecero molta fatica», l'istantanea di Giandebiaggi fra un cliente e l'altro nel bel mezzo del suo ufficio. La Lazio di Eriksson ringraziò il Verona, vincendo tre a due sul Venezia e prendendosi lo scudetto all'ultima giornata, quando la pioggia e una zampata di Alessandro Calori, guarda caso amico di Mandorlini, affossò la Juve nell'acquitrino di Perugia. Storie di calcio e di un Verona bellissimo. Proprio come questo.
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
STAGIONE 2011-12 + - =
ECCELLENZA – IL SULMONA AD UN PASSO DALLA FINALISSIMA
Oggi al "Pallozzi" i biancorossi di Cammarata devono difendere l’1-3 dell’andata contro la squadra emiliana del Colorno
Eccellenza - mercoledì 6 giugno 2012
Si giocherà oggi, con inizio fissato per le 15.30, il match di ritorno, valevole per le semifinali dei play off nazionali di Eccellenza tra il Sulmona (nella foto) e la rappresentante emiliana Colorno. All’andata, i biancorossi ovidiani si imposero con un netto 3-1, risultato che fa ben sperare l’ambiente biancorosso, per il passaggio al turno successivo in vista della finalissima che vale il pass per la serie D.
In terra emiliana i biancorossi si sono resi protagonisti di una prestazione molto positiva, salutata con scroscianti applausi anche dallo sportivissimo e civilissimo pubblico locale, il tutto ribadito nelle interviste del dopo partita da tecnici e calciatori gialloverdi.
La dirigenza e la tifoseria sulmonese ci tenevano particolarmente a sottolineare anche la giornata vissuta lo scorso sabato nella gara d’andata, con l’accoglienza ricevuta dalla società e dai tifosi del Colorno, degna di quel fair play che tanto servirebbe oggi nel mondo del calcio per stemperare inutili tensioni che spesso vengono a crearsi per quello che, fondamentalmente, rimane un bellissimo ed appassionante gioco. Uscire vincitori da uno stadio ed essere applauditi dalla tifoseria avversaria, con presidente e dirigenti ospiti che ricevono attestati di stima da quelli locali, sono cose che difficilmente si vedono sui campi di calcio, in particolar modo in queste categorie.
Gli applausi sono proseguiti anche per l’iniziativa voluta dai supporters ovidiani, relativa alla raccolta beni di prima necessità, consegnati alla protezione civile di Parma, da destinare ad una popolazione che sta vivendo un dramma che a noi abruzzesi non può lasciare indifferenti: ovviamente stiamo parlando del terribile sisma che sta devastando l’Emilia Romagna in questi giorni.
Tornando al calcio giocato, l’esperienza degli atleti ovidiani, ed in primis del calciatore-allenatore Fabrizio Cammarata, dovrà necessariamente servire per preparare al meglio la sfida del “Pallozzi” [...]
Gianni Gasbarro
IL SULMONA FA SUL SERIO: E’ FATTA PER FABRIZIO CAMMARATA
Nelle prossime ore, insieme a Dario Bettini, verrà ufficializzato anche l’acquisto dell’ex bomber di Hellas Verona e Pescara
Altre news - giovedì 11 agosto 2011
Continua la preparazione del nuovo Sulmona targato Spina nel ritiro di Pettorano sul Gizio: doppia seduta di allenamenti per gli atleti ovidiani (al mattino lavoro atletico e pallone al pomeriggio).
In queste ore la società del presidente Scelli sta per ufficializzare gli ingaggi di Dario Bettini, attaccante con un passato fra i professionisti e lo scorso anno al Real Rimini, che farà coppia con l’altro grande acquisto, ovvero Fabrizio Cammarata (nella foto), tante partite fra serie A e B, anche con il Pescara, e lo scorso anno 13 reti in serie D con l’Angolana.
I due atleti, che già fanno sognare i tifosi biancorossi, andranno ad aggiungersi al fantasista Armando Iaboni, 11 reti lo scorso anno con l’Atletico Trivento, e ai due difensori Alessandro Sorgi dall’Aprilia (vincitrice del campionato di serie d) e Fabio Fuschi dall’Angolana.
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Gianni Gasbarro
FONTE: AbruzzoCalcioDilettanti.it
RENATO CURI ANGOLANA, CON CAMMARATA E ROMANO I TIFOSI SOGNANO
Gli arrivi dei due ex calciatori professionisti accrescono la qualità e l'esperienza di una squadra costruita puntando quasi esclusivamente sui giovani
Altre news - martedì 31 agosto 2010
Volare basso, sì, ma neanche troppo. A pochi giorni dal via del campionato, la Renato Curi Angolana ha piazzato due colpi importanti. Perché, in Serie D, Stefano Romano – una vita tra i professionisti – e Fabrizio Cammarata – che vanta trascorsi anche in A – possono fare la differenza. La società del presidente Gabriele Bankowsky, insomma, vuole fare le cose per bene.
[...]
Bankowsky fotografa la situazione in modo realistico: «Vogliamo vivere una stagione a ridosso della zona play-off. Senza pretendere la luna. L’arrivo di Cammarata? Abbiamo fatto uno sforzo importante, ma sarebbe sbagliato parlare di follia…».
Gianluca Lettieri
LA RENATO CURI ANGOLANA SI REGALA FABRIZIO CAMMARATA
Chiusura di calciomercato col botto per la società del presidente Bankowsky: arriva l’ex bomber di Pescara e Verona
Altre news - lunedì 30 agosto 2010
La Renato Curi Angolana ufficializza l’acquisto dell’attaccante Fabrizio Cammarata (nella foto), classe ’75, la scorsa stagione protagonista con la casacca della Pro Vasto. Il giocatore si allenava da diverse settimane agli ordini di mister Antonio Cipriani. Con l’ultimo e prestigioso tassello si chiude il mercato della squadra nerazzurra
FONTE: AbruzzoCalcioDilettanti.it
STAGIONE 2009-10 + - =
Sport
Venerdì, 7 Agosto 2009
Con Cammarata e Bonfiglio l'attacco della Pro Vasto fa paura
La squadra allenata da Di Meo domenica scenderà in campo a Castel di Sangro
Con la firma di un contratto biennale da parte di Fabrizio Cammarata, giocatore di grande esperienza, noto per aver indossato la casacca di società calcistiche di prestigio, la campagna di rafforzamento della Pro Vasto può dirsi praticamente conclusa. Il calciatore di origini siciliane, che risiede a Pescara, ha accettato con entusiasmo il biennale prospettatogli dal presidente Mimmo Crisci e si è subito aggregato al gruppo della Pro Vasto che domenica scenderà in campo per la prima gara di Coppa Italia. “Ho accettato di far parte della Pro Vasto di buon grado e con tutto l’entusiasmo che deve avere un giocatore quando indossa una maglia, a prescindere dai colori e dalla categoria di appartenenza. Sono più che soddisfatto, e non è retorica, di far parte di una società che, nella persona del suo presidente, mi ha fatto subito un’ottima impressione sotto tutti i punti di vista” Con queste parole Cammarata ha commentato il suo arrivo alla Pro Vasto dove, in attacco, andrà a fare coppia con Bonfiglio [...]
FONTE: PiazzaRossetti.it
L'ACCORDO E' SOTTOSCRITTO: FABRIZIO CAMMARATA E' IL NUOVO CENTRAVANTI DELLA PRO VASTO DI PINO DI MEO
Pubblicato il: 06/08/2009, 00:00| di a cura della redazione| Categoria: Sport
Accordo sottoscritto ieri sera, a Bari. Fabrizio Cammarata, classe 1975, è il nuovo attaccante della Pro Vasto di Pino Di Meo. Bel colpo quello piazzato dal club biancorosso che completa un reparto offensivo che appare numericamente e qualitativamente di prim'ordine ed in grado di 'reggere' le difficoltà del prossimo campionato di Seconda Divisione. Con Cammarata, Bonfiglio, Ludovisi, Soria, Fiore, Mangiacasale, Suriano e Dimatera mister Di Meo ha un'ampia possibilità di scelta, fondamentale per il modulo che tanto predilige, quello con un'unica punta centrale, uno alle sue spalle e due veloci esterni.
Cammarata raggiunge oggi il ritiro di Roccaraso per mettersi a disposizione dello staff tecnico. Oggi pomeriggio, intanto, la Pro Vasto affronta in amichevole l'Atletico Trivento, formazione di serie D. Un test utile a 'saggiare' schemi e condizioni dei giocatori in vista del debutto ufficiale di stagione, previsto domenica pomeriggio a Castel di Sangro, nella 'prima' di Coppa Italia con la Cisco Roma.
Di seguito, tratto, da Vikipedia, un profilo del neo attaccante biancorosso Fabrizio Cammarata: cresciuto nelle giovanili nella Juventus, insieme a Del Piero ha costituito la coppia d'attacco che ha guidato la squadra Primavera all’accoppiata Scudetto/Torneo di Viareggio. Esordisce tra i professionisti nella stagione 1994/95 con l'Hellas Verona in serie B e con gli scaligeri gioca cinque stagioni, tre in B e due in A, esordendo nella massima serie il 15 settembre 1996 contro il Bologna. In totale 126 presenze e 42 goal. Le cinque stagioni in Veneto sono inframmezzate dalle parentesi al Torino, 21 presenze e 3 reti nella Serie B 1996-1997, ed al Pescara, 5 reti in 28 partite nella Serie B 1997-1998. Nella stagione 2000/01 passa al Cagliari, dopo aver disputato una stagione straordinaria con il Verona ed avergli garantito la permanenza in Serie A, i suoi goal giustiziano la Juventus, colpiscono la Roma e fanno impattare l’Hellas con il Milan. Il suo acquisto al Cagliari è uno dei più faraonici della gestione Cellino, che lo strappa a suon di milioni al Torino, e grande è la pressione e le aspettative sull’aeroplanino siculo, ma i risultati non sono quelli che ci si aspettava. Con i sardi gioca fino al gennaio della stagione 2003/04, quando passa in prestito al Parma con cui disputa 17 gare tra campionato e Uefa, senza mai segnare. In Sardegna timbra 105 presenze e sigla 24 goal. Il Cagliari sale in serie A ma non viene confermato. Nel 2004/05 è a Catanzaro, gioca 24 volte ma segna solo un goal. Lascia la società in piena rottura con la dirigenzaz. Va meglio la stagione successiva, con il ritorno a Pescara infatti in 34 presenze è 7 volte tra i marcatori. Nel 2006/07 è al Taranto Sport, nel girone B della serie C1, con cui disputa una buona stagione, con 28 presenze e 9 goal e si guadagna la riconferma per il campionato successivo. L'annata successiva parte titolare e, nel gennaio del 2008, viene acquistato dalla Salernitana con cui conquista la promozione in B. Nella stagione 2008-09 viene ceduto dalla società campana alla Pro Patria in prestito ma dopo un girone d'andata in cui non non è riuscito a lasciare il segno, è stato girato, sempre in prestito, alla Sambenedettese. A fine stagione torna alla Salernitana. Conta presenze in Under 16 e Under 18. Debutta nell'Under 21 di Cesare Maldini il 20 dicembre 1995 contro i pari età della Bulgaria.
FONTE: Histonium.net
STAGIONE 2008-09 + - =
SAMB TODAY
Il bicchiere è mezzo pieno, per Fabrizio Cammarata
DI REDAZIONE — 11 GENNAIO 2009 @ 19:25
WEB TV Quinta sconfitta consecutiva per la Samb contro un ambizioso Novara. Il prestigioso attaccante, all’esordio in rossoblu, la vede così: «Non meritavamo di perdere, nel primo tempo abbiamo avuto le nostre occasioni»
Samb-Novara 0-1, Fabrizio Cammarata al debutto assoluto in rossoblu
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Intervista di Pier Paolo Flammini, riprese e montaggio Oliver Panichi
FONTE: RivieraOggi.it
SPORT
Calcio Avellino – Cammarata: “L’Irpinia? meta giusta per il rilancio”
28 luglio 2005
Un nome nuovo per la linea avanzata dei lupi. Nella lista del duo Pavarese – De Mita c’è anche Fabrizio Cammarata. Attaccante molto rapido, l’ex calciatore di Cagliari e Parma è alla ricerca di una sistemazione. Un elemento di tutto rispetto, reduce da una stagione poco fortunata a Catanzaro, la punta di Caltanissetta è in cerca di una nuova sistemazione per il rilancio. 30 anni, il siciliano ha mosso i primi passi tra i professionisti all’età di 18 anni quando, ha fatto il suo esordio in serie A con la maglia della Juventus, dove con l’allora Primavera della vecchia signora in tandem con Del Piero vinse il torneo di Viareggio. Nella stagione 98/99 ha stabilito il suo record di marcature, ben 15 con la casacca del Verona allora allenato da Prandelli, che nella seconda parte della stagione 2003-2004 l’ha avuto alle sue dipendenze anche a Parma.
Elemento molto duttile, l’ex scaligero si integrerebbe alla perfezione con gli schemi di Oddo. Nella sua carriera ha indossato anche le maglie di Torino, Pescara e Cagliari. Lo scorso anno in Calabria non è riuscito a lasciare il segno, 17 partite ed 1 solo goal contro la Salernitana e rescissione consensuale nel mese di marzo. “C’è stato qualche contatto con il mio procuratore Branchetti - dichiara l’atleta- Io personalmente, almeno per il momento non ho sentito ancora nessuno. So che c’è questo interesse, ma non ho parlato con nessuno dei dirigenti”.
L’attaccante siciliano non disegnerebbe assolutamente un suo approdo all’ombra del Partenio: “E’ un interesse che mi fa molto piacere. L’Avellino è una società importante dal passato glorioso che viene da una stagione importante e che ha tanta voglia di fare bene anche in B”.
Conosci qualcuno dell’attuale rosa biancoverde? “Conosco diversi ragazzi per averci giocato contro. In modo particolare Rastelli”.
Hai avuto modo di giocare al ‘Partenio’ cosa te ne parso dei tifosi avellinesi? “Avellino è una piazza affascinante, con una tifoseria stupenda”.
Credi che l’Irpinia possa rappresentare la meta giusta per il rilancio? “Sicuramente. E’ una città dove si può lavorare bene”.
Pronto a rimetterti in discussione? Si ed Avellino potrebbe essere la piazza giusta”.
FONTE: IrpiniaNews.it
STAGIONE 2004-05 + - =
La Striscia
Gravi dichiarazioni di Cammarata rese all’Ansa
Le accuse dell’ormai ex attaccante giallorosso
mercoledì, 9 Marzo 2005 da Redazione 2 minuti di lettura
Poche novità dall’allenamento [...]
Ma oggi è stato soprattutto il giorno della rescissione contrattuale di Fabrizio Cammarata. La notizia è stata già riportata dal sito, ma vogliamo in questa occasione riportare l’ultima agenzia di stampa che riguarda proprio la posizione dell’ormai ex attaccante giallorosso. E’ un’Ansa di qualche minuto fa, che mette in luce già quello che probabilmente vedrete sulle principali testate di domani.
L’ attaccante Fabrizio Cammarata – dice l’Ansa – ha lasciato il Catanzaro e domani mattina raggiungerà il campo di allenamento solo per salutare i compagni e prendere le sue cose. La decisione è giunta improvvisa e secondo quanto ha riferito il calciatore nasce dalla richiesta di un dirigente di ridursi l’ ingaggio senza alcuna contrattazione o alternativa. «Se non lo avessi fatto – ha aggiunto Cammarata – mi è stato detto che ne avrei subito le conseguenze. Per quanto mi riguarda posso camminare a testa alta. Qualcuno, invece, non avrà più il coraggio di guardarmi in faccia». La società, dal canto suo, con un comunicato diffuso sul sito ufficiale, ha reso noto che «l’ Us Catanzaro e il calciatore Fabrizio Cammarata hanno risolto consensualmente il contratto».
In pratica Cammarata accusa qualcuno di avergli rivolto contro una minaccia. Un’accusa che farà sicuramente discutere e che sui giornali di domani potrebbe minare all’immagine del club. Tutto questo va a scrivere un’altra pagina grigia che questa tifoseria assolutamente non merita.
Brevi
Cammarata rescinde il contratto
Il calciatore firmando la rescissione ha rinunciato ai restanti 4 mesi di stipendio.
mercoledì, 9 Marzo 2005 da Redazione 1 minuti di lettura
Si puo’ considerare conclusa l’avventura di Fabrizio Cammarata con il Catanzaro. Il procuratore del giocatore Antonio Dall’Aglio lo ha comunicato oggi stesso.
Il ricordo che lascia a Catanzaro non e’ di quelli che rimarra’ scolpito negli annali trionfali.
Il suo apporto alle sorti delle “Aquile” e’ stato in linea con quello della media stagionale degli altri protagonisti: “scarso”.
Il suo impegno in campo e’ stato alcune volte positivo, altre meno senza dannarsi l’anima in modo perseverante per mettere la palla nella porta avversaria.
I tifosi sono consapevoli di aver sbarcato un’ennesima delusione del campionato in corso, ma nel contempo non lo “criminalizzano”.
Marco:”Da quando e’ arrivato non mi ha mai entusiasmato. Mi allineo alla definizione che diede del calciatore il presidente del Cagliari tempo addietro, un pacco”.
Sergio:”Da un nome importante come il suo ci si attendeva un contributo significativo. Non giudico il perche’ del suo basso rendimento, forse non avra’ trovato gli stimoli adeguati. Non e’ colpa sua se questa stagione e’ andata male, lui e’ stato parte del fallimento sportivo, una concausa”.
A nome della redazione della testata “Sanguinis Effusione”, gli porgiamo i nostri migliori auspici per un futuro adeguato alle sue attese.
D.P.
FONTE: USCatanzaro.net
CALCIO NEWS
CAMMARATA - Il Torino ha preso in prestito dal Verona il centravanti Fabrizio Cammarata, titolare della nuova under 21. Nei prossimi giorni, la società granata dovrebbe quindi rispedire al mittente l' attaccante francese Samuel Ipoua, il cui cartellino è di proprietà dell' Inter.
BACIO - Sono due le giornate di squalifica per Alessandro Veronese, il calciatore di seconda categoria che aveva baciato l' arbitro donna dopo l' espulsione.
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18 ottobre 1996
FONTE: Ricerca.Repubblica.it