SAMPDORIA 2-1 HELLAS VERONA: ZACCAGNI porta avanti i gialloblù alla mezz'ora ma nella ripresa il VERONA commette il grave errore di pensare di aver già vinto e vengono giustamente puniti.
RECAP & IMPRESSIONI
L'HELLAS gioca con la solita determinazione e sicurezza creando più della SAMP soprattutto sul corridoio mancino dove LAZOVIĆ riesce spesso a creare superiorità numerica ed è proprio del serbo l'assist per ZACCAGNI che porta in vantaggio i gialloblù.
I padroni di casa giocano perlopiù di rimessa ma è difficile trovare scopertia la squadra di JURIĆ; dopo il vantaggio scaligero RANIERI alza AUGELLO a dare densità alla mediana virando di fatto su un 3-5-2 che sembra rivitalizzare una DORIA un po' spenta.
Il VERONA affronta la seconda metà di gara con sufficienza mentre gli avversari acquistano fiducia: Al 77° QUAGLIARELLA trova il pari dopo un pregevole 1-2 con DE PAOLI e all'86° DAWIDOWICZ completa la frittata con un intervento su EKDAL in area che il VAR converte in calcio di rigore (trasformato dallo stesso attaccante napoletano ex UDINESE).
Sono avvelenato! Non è possibile regalare punti in questo modo dopo aver condotto un primo tempo in (quasi) assoluta tranquillità: Il VERONA nel secondo tempo commette il gravissimo errore di tornare in campo per amministrare il risultato e viene giustamente punito da un avversario voglioso e mai domo che nella ripresa raccoglie forse di più di quanto seminato ma non ruba nulla.
Il Mea culpa lo deve recitare l'undici gialloblù e, una volta tanto, anche mister JURIĆ che non riesce a caricare i suoi negli spogliatoi forse non vedendo la crescita degli avversari dopo il passaggio al 3-5-2.
Altro che Europa! Volare alto fa male alle menti e all'atteggiamento: Dopo nove risultati utili consecutivi speriamo che faccia bene un bagno d'umiltà o, al contrario, prepariamoci ad un finale di campionato in sofferenza.
LA PARTITA
Classico 4-4-2 per i blucerchiati di mister RANIERI che fa esordire dal primo minuto il difensore giapponese YOSHIDA di fianco al convalescente TONELLI, DE PAOLI e JANKTO esterni di centrocampo con EKDAL e VIEIRA nel mezzo. Attacco affidato alla coppia QUAGLIARELLA-GABBIADINI.
Senza FARAONI, VELOSO e BORINI mister JURIĆ si affida ancora al 3-4-2-1 ma KUMBULLA sul centrosinistra è sostituito da DAWIDOWICZ.
Esordio da titolare per ADJAPONG sulla fascia esterna di destra, LAZOVIĆ (con la fascia di capitano al braccio oggi) regolarmente sulla corsia opposta, PESSINA scala in cabina di regia supportato da AMRABAT.
Sul fronte d'attacco DI CARMINE, alle sue spalle ZACCAGNI e VERRE.
Porte chiuse al Ferraris, arbitra la gara il signor Paolo Valeri della sezione AIA di Roma 2.
Niente bambini ad accompagnare i giocatori, nessun saluto prima della gara: si (ri)parte in barba ad ogni timore! Ma in un clima reso surreale dall'assenza dei tifosi.
L'HELLAS IMPONE IL SUO GIOCO, SAMP DI RIMESSA
11° LAZOVIĆ sul vertice sinistro si libera del diretto marcatore e traversa nel cuore dell'area dove DI CARMINE incorna con precisione ma non con la necessaria forza così AUDERO riesce a respingerla d'istinto...
12° DE PAOLI dalla fascia destra trova GABBIADINI a centroarea: Girata in un amen del centavanti, SILVESTRI blocca a terra.
30° AMRABAT intercetta una palla sul limite, se l'accomoda con tutta calma e una volta tanto prova la conclusione, AUDERO sembra inizialmente spiazzato poi con un balzo felino evita il gol con la manona destra!
VERONA IN VANTAGGIO!
32° LAZOVIĆ da sinistra mette dentro la terza palla sul palo lontano ma stavolta arriva ZACCAGNI al volo di destro e insacca nonostante il contrasto di TONELLI e il disperato balzo di AUDERO! HELLAS davanti...
42° Imbucata per VIEIRA che al momento di calciare è murato dal provvidenziale RRAHMANI!
Niente recupero, il signor Valeri chiude il primo tempo.
SAMPDORIA VIVO, IL VERONA AMMINISTRA (MALE)
48° Calcio di punizione DORIA dalla trequarti destra, palla in area dove GÜNTER devia verso SILVESTRI che con un balzo blocca a terra il pericoloso retropassaggio.
56° ZACCAGNI d'esterno destra imbuca per LAZOVIĆ, pronto il cross del serbo a centro area dove VERRE al volo è troppo in anticipo e non impatta al meglio, poi DI CARMINE spedisce altissimo! Occasione sprecata dai gialloblù...
59° DI CARMINE da destra in area per ZACCAGNI che rallenta e si fa travolgere da BERESZYNSKI: Il signor Valeri fa cenno di proseguire ma l'episodio rimane dubbio...
61° Doppio cambio DORIA: Fuori VIEIRA e GABBIADINI, dentro LINETTY e BONAZZOLI.
62° JANKTO con una gran botta da dove la fine della mezzaluna sinistra tocca la linea d'area: SILVESTRI in tuffo devia a lato poi la difesa gialloblù recupera! Ma che pericolo...
66° Corner da sinistra per DE PAOLI che incorna sotto la traversa, SILVESTRI la alza di quel tanto che basta a salvare la porta! Altro angolo e stavolta è TONELLI che anticipa GÜNTER e di testa impegna severamente il portiere scaligero! La SAMP preme alla ricerca del pari...
71° QUAGLIARELLA spalle alla porta la tocca a LINETTY che dai 25 metri prova il rasoterra: Palla a lato sulla sinistra di SILVESTRI. VERRE fa spazio a BADU.
1-2 SAMP AL MENTO: HELLAS A TAPPETO
77° Fallo di BADU in contrasto aereo, QUAGLIARELLA pesca DE PAOLI in profondità, l'esterno gli ritorna palla perfettamente in area dove per l'attaccante ex UDINESE è un gioco da ragazzi battere SILVESTRI sulla marcatura lasca di RRAHMANI e GÜNTER! Pareggio meritato dei blucerchiati.
79° DI CARMINE lascia il posto a PAZZINI.
82° QUAGLIARELLA da fuori area, palla largamente a lato. Precedentemente in area contrasto ttra DAWIDOWICZ e EKDAL col calciatore doriano che si lamenta per una gomitata ricevuta da Pawel: Calcio di rigore e ammonizione per il polacco! Batte QUAGLIARELLA che buca SILVESTRI sulla destra e la SAMP completa la rimonta.
ZACCAGNI CI PROVA MA NON C'È PIÙ TEMPO
88° Ultimi cambi: SALCEDO al posto di AMRABAT, QUAGLIARELLA al posto di THORSBY.
91° Bel dribbling di ZACCAGNI che s'accentra e tira, palla deviata sul fondo.
94° Fallo tattico evidente di BADU su BONAZZOLI, il ghanese rischia il secondo cartellino giallo...
95° LINETTY stende platealmente ZACCAGNI con un intervento pericoloso: Rosso diretto per il neoentrato blucerchiato ma il VAR richiama ancora, Valeri rivede l'azione ed estrae il giallo.
96° Per la battuta della punizione sale anche SILVESTRI ma l'Hail-Mary non funziona, il direttore di gara fischia tre volte e i gialloblù tornano a casa con le pive nel sacco!
SILVESTRI Due gol senza colpe ed un paio di interventi di rilievo sul tiro di JANKTO al 62° e i colpi di testa di DE PAOLI e TONELLI di pco successi6,5
RRAHMANI Provvidenziale al 42° su VIEIRA ed in generale un primo tempo in cui non sbaglia nulla, nel secondo perde QUAGLIARELLA in occasione del pari avversario e cala come i compagni che pensavano di averla già portata a casa: Grave errore, 5,5
GÜNTER Vale più o meno quanto scritto su Amir: Primo tempo in cui Koray è implacabile e concentrato mentre nella ripresa c'è qualcosa da rivedere quando i compagni si abbassano e deve fare gli straordinari: Di chi è QUAGLIARELLA quando fa 1 a 1? 5,5
DAWIDOWICZ Bravissimo nella seconda opportunità da titolare concessagli da JURIC ma nella ripresa non si aspettava probabilmente una reazione così da parte degli avversari. Provoca il rigore della definitiva rimonta avversaria: 5
ADJAPONG Al 28° rsichia qualcosina con quell'intervento al limite su JANKTO. Provoca due cartellini gialli a VIEIRA e TONELLI a seguito di due ripartenze al fulmicotone ma in generale è troppo timido e si limita a svolgere il compitino tattico che il mister gli affida: 6
PESSINA Intelligenza tattica da vendere, sempre al posto giusto nel momento giusto: Non si vede mai ma la in mezzo da ordine e geometrie come VELOSO. Anche lui si fa travolgere dalla voglia degli avversari dalla metà del secondo tempo 6,5
AMRABAT La solita gara di voglia e lotta, sparisce nella seconda metà di gara quando forse c'era più bisogno di lui 5,5 (gli da il cambio SALCEDO all'88°: Ingiudicabile)
LAZOVIĆ Sicuramente il migliore in campo per i gialloblù: La corsia sinistra è cosa sua e nella ripresa più volte aiuta dietro; cosa chiedergli di più? 7
VERRE Svogliato contro i suoi ex compagni. non entra mai in partita e nel finale se ne accorge anche JURIĆ che lo toglie 4,5 (gli da il cambio BADU al 72°: Ammonito per gomitata in contrasto aereo da cui parte il possesso palla che porta al pari avversario. Rischia tantissimo al 94° per un fallo tattico su BONAZZOLI sul quale ci poteva stare il secondo cartellino giallo. È ancora alla ricerca della miglior condizione: 5)
ZACCAGNI Si produce in un paio di colpi d'alta classe e poi porta avanti i suoi. Nella seconda metà di gara è tra i pochi che si salvano: 7
DI CARMINE YOSHIDA non gli da scampo, TONELLI invece pure. Vero che Sam è spesso solo la davanti soprattutto nella ripresa ma qualche duello lo potrebbe pure vincere per cambiare e invece da l'impressione di beccare sempre. Ammonito per un fallo scomposto su EKDAL: 5 (gli da il cambio PAZZINI all'80°: Non giudicabile)
JURIĆ Da la colpa alla scarsa concretezza nel realizzare le occasioni create ma dovrebbe concentrarsi sullo scandaloso atteggiamento dei suoi nel secondo tempo (e magari all'interno degli spogliatoi lo farà) invece nel dopogara parla di buona gara decisa da episodi sfavorevoli: Per quel che vale sono in netto disaccordo; rimango della mia e dico che non legge bene la deriva della gara nella ripresa 5
[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
Mister RANIERI tecnico della SAMPDORIA «Vittoria importantissima, era fondamentale conquistare i tre punti. Avevo detto che i gialloblù erano la “sorella” dell’Atalanta: ti pressano, ti asfissiano ma noi abbiamo fatto una partita di cuore, abnegazione, sostanza. Dico bravi ai miei ragazzi. È stata una partita giocata in un clima surreale ma siamo professionisti e andiamo avanti, finché si può – prosegue Ranieri -. In queste circostante non è facile mantenere alta la concentrazione del gruppo ma la squadra ha capito l’importanza di questa partita: la nostra porta è la nostra famiglia e va difesa perché ci giochiamo la vita e il futuro. I tifosi avranno sofferto lontano da noi, questi tre punti li dedichiamo a loro» Sampdoria.it
Mister JURIĆ «Quanti rimpianti lascia questa partita? Ne lascia tanti, perché penso che la sconfitta sia colpa nostra: siamo andati in vantaggio dominando la gara e nel secondo tempo abbiamo avuto sei o sette situazioni di contropiede chiare e da concretizzare. Anche il gol subìto è stato regalato e infine il rigore, che a volte lo danno e a volte no. Stiamo commentando una sconfitta che brucia, perché la squadra ha fatto bene, ma avrebbe dovuto fare meglio nelle palle-gol create. Se ha influito il lungo stop? Non credo, solamente è stata una partita diversa, in cui loro ci schiacciavano e ci mettevano pressione con delle palle lunghe, ma noi non abbiamo sofferto e anzi uscivamo molto bene. Se vinci 1-0 in casa degli avversari è normale che loro spingano un po' di più e ti lascino spazio per castigarli: noi non lo abbiamo fatto. Se le assenze hanno pesato? Io sono soddisfatto della prestazione di personalità anche di giocatori come, per esempio, Adjapong, che non aveva quasi mai giocato e oggi ha fatto una partita molto composta. Le risposte le ho avute, anche se poi è normale che, quando si hanno assenze, si hanno anche meno scelte nei cambi. Rimane il rimpianto, perché la sensazione era quella di una partita che avevamo in mano, in cui abbiamo avuto tanti spazi da sfruttare meglio, poi il pari, che sarebbe stato già beffardo come risultato, e infine il rigore. L'importante è riprendersi subito, ci sarà da battagliare ancora tanto. Lo stadio a porte chiuse e le ultime vicende hanno influito? Noi ci adattiamo alle decisioni, ma non ci devono essere incoerenze. La situazione di incertezza nel prepartita di Parma-SPAL non ci ha fatto capire se è più importante la salute o altro. Il fatto che i calciatori non si possano salutare all'inizio della partita, quando durante la gara invece si abbracciano, si marcano eccetera, non ha senso. Questa è la mia idea, anche se non credo che questo abbia pesato sui ragazzi, perché li ho visti iniziare bene e fare una partita seria, come sempre» HellasVerona.it
Juric
Adjapong
Fabio QUAGLIARELLA ha ribaltato il risultato con una doppietta «A fine primo tempo era dura – ripercorre il pomeriggio il Quaglia, il Verona è la sorpresa e gioca benissimo. Siamo stati bravi a reagire, a pareggiare e a segnare e ci ha permesso di conquistare tre punti pesantissimi. Quanto pesava quel tiro dagli undici metri sotto la Sud deserta? Sapevo che era un rigore importante, anche perché le altre vincevano. La partita aveva dei contorni surreali: e noi andiamo sempre in svantaggio, soprattutto qui in casa». Casa sì, ma disabitata. «Non è facile questa situazione, giocare a porte chiuse è un altro sport: non è facile. Ho esultato con la telecamera per dedicarla ai nostri tifosi. Il decreto però parla chiaro e va rispettato. Posizione dei calciatori? Non so cosa sia giusto fare, ma adesso bisogna pensare alle famiglie che soffrono, ai medici, agli infermieri che stanno lavorando» Sampdoria.it
Claud ADJAPONG all'esordio dal primo minuto complice l'infortunio occorso a FARAONI «Io titolare? Dispiace per la sconfitta, ma personalmente sono molto contento di essere tornato a giocare dal primo minuto. Mi piacerebbe dedicare questa piccola soddisfazione alla mia compagna, alla mia famiglia e in particolar modo alla mia bambina che è nata da poco. La mia prestazione? Credo positiva, ma sicuramente posso fare meglio. La partita? Abbiamo fatto una buona prestazione concedendo poco ai nostri avversari. Peccato non aver sfruttato le occasioni che la Samp ci ha concesso in ripartenza, dovevamo essere più cinici. Siamo dispiaciuti. Giocare a porte chiuse? È molto strano, ma non deve essere usato come alibi, niente ci deve distrarre dal nostro obiettivo, lo abbiamo ben chiaro. La sfida contro il Napoli? Sarà un'altra partita difficile. Già da domani analizzeremo i nostri errori per far sì che non si ripetano contro i partenopei» HellasVerona.it
Gabriele Gravina presidente della FIGC alla trasmissione RAI Dribbling «Sospensione del campionato qualora ci sia un caso di Coronavirus tra i giocatori in Serie A? Dobbiamo essere realisti, il rischio reale esiste e adotteremmo tutti i provvedimenti per la tutela degli atleti, cercando di capire che impatto avrebbero sull’attività sportiva. Non possiamo escludere nulla né azzardare ipotesi che non possiamo prevedere» Hellas1903.it
Damiano TOMMASI presidente AIC «La Uefa deve prendere in considerazione la possibilità di spostare l’Europeo di calcio, per dare più tempo ai campionati: il problema Coronavirus non è solo italiano. Altri sport hanno deciso di non andare in campo, c’è spazio per il calendario. Ma nel calcio no, non c’è spazio né tempo: si è deciso di giocare, per altre considerazioni, a porte chiuse. Dobbiamo prendere tutte le precauzioni per la sicurezza di chi gioca: in campo non si può certo rispettare la distanza di un metro, ma vanno prese tutte le misure per garantire la sicurezza di chi è allo stadio, compresi staff e personale, per ridurre al minimo quel rischio. Tra i giocatori c’è chi è convinto di andare avanti e chi esprime preoccupazioni, ci sono molti stranieri ed è sotto gli occhi di tutti quel che sta succedendo dall’estero verso l’Italia. Cosa succederebbe se, e ovviamente nessuno se lo augura, ci fosse un caso anche in A? Abbiamo visto quel che è successo con la Pianese in C, squadra in quarantena. Le regole sanitarie valgono per tutti, anche per i professionisti» Hellas1903.it
Il lunch-match delle 12.30 fra PARMA e SPAL è stato interrotto a pochi secondi dall'inizio: I giocatori sono rientrati negli spogliatoi in attesa della richiesta del ministro Spadafora di non giocare ma la Serie A non si ferma, la gara è stata spostata alle 13.45 con la SPAL che sbanca il terreno del PARMA grazie al gol di PETAGNA al 71°.
Colpaccio esterno in chiave salvezza anche per il GENOA che va a vincere a San Siro contro il MILAN!
Alle 18.00 UDINESE-FIORENTINA, alle 20.45 il Derby d'Italia tra JUVE e INTER.
Domani alle 18.30 SASSUOLO-BRESCIA.
Pareggio per la Primavera di mister CORRENT contro l'UDINESE: I gialloblù passano subito con YEBOAH, prendono un palo, sbagliano un calcio di rigore con CALABRESE e nel finale vengono recuperati dai friulani.
CALCIO Sampdoria-Verona, il silenzio del "Ferraris"
Anche in Liguria, che non è zona rossa, le strade sono deserte e la situazione fuori dallo stadio "Ferraris" è uguale al resto d'Italia: silenzio totale.
domenica 8 marzo 2020 18:26
FONTE: CorriereDelloSport.it
STRANITI Sampdoria-Verona, termoscanner all’ingresso e atmosfera surreale fotogallery
Istruttivo ascoltare le voci dei giocatori e degli allenatori
di Emanuela Mortari - 08 Marzo 2020 - 15:07
Genova. Pochi giornalisti accreditati e tutti a distanza di sicurezza. Controlli con il termoscanner all’ingresso per giornalisti, poliziotti, personale di servizio. Sampdoria-Verona si gioca regolarmente alle 15, dopo la “falsa partenza” di Parma-Spal dopo le dichiarazioni del ministro dello Sport Spadafora che avrebbe auspicato la sospensione immediata del campionato in conseguenza del nuovo decreto sul coronavirus.
Samp Verona a porte chiuse
Musica disco durante il riscaldamento, Lettera da Amsterdam risuona senza il controcanto dei tifosi. L’atmosfera
FONTE: Genova24.it
Sampdoria, Audero croce e delizia contro l’Hellas Verona: parate importanti e la beffa dell’autorete. Per la Lega il gol non è di Zaccagni
La Sampdoria vince in rimonta contro l’Hellas Verona. La prima rete della squadra di Ivan Juric viene realizzata da Mattia Zaccagni, a due passi dalla porta con un colpo di testa. A ribaltare il risultato ci pensa Fabio Quagliarella con una doppietta.
Sul primo gol Emil Audero nel tentativo di parare la conclusione, ma aiuta il pallone ad entrare in porta. La Lega Serie A, dopo aver inizialmente assegnato la marcatura a Zaccagni, ha cambiato in autorete.
FONTE: SampNews24.com
8 Marzo 2020 MOVIOLA – Sampdoria-Verona: fallo di Dawidowicz su Ekdal, l’arbitro va al Var e dà rigore
by Giona Maffei 28
Episodio decisivo nel finale di Sampdoria-Hellas Verona, gara valevole per il recupero della ventiseiesima giornata del campionato di Serie A 2019/2020. Dawidowicz tiene il braccio alto e colpisce, seppur non così chiaramente, Albin Ekdal sul volto. L’arbitro all’inizio lascia correre, ma successivamente va a rivedere l’episodio al Var, cambiando la sua decisione e indicando il dischetto del rigore. Dagli undici metri si presenta Fabio Quagliarella, che supera Silvestri e sigla il il 2-1 per la doppietta personale.
FONTE: SportFace.it
Coronavirus, caos in Serie A: Parma e Spal si gioca
Le squadre stavano scendendo le scale per entrare in campo ma sono state richiamate negli spogliatoi dagli arbitri e da alcuni funzionari della Lega Calcio
Antonio Prisco - Dom, 08/03/2020 - 13:14
E' arrivata la decisione di Lega Serie A e Figc, il match di Serie A Parma-Spal si giocherà alle ore 13.45 mentre tutte le altre partite della giornata prenderanno al via regolarmente, nonostante l'emergenza Coronavirus.
La Serie A è sempre più nel caos. Dopo lo stop richiesto dal presidente dell'Assocalciatori Damiano Tommasi erano arrivate a metà mattinata le parole del ministro dello sport Vincenzo Spadafora che aveva chiesto alla Figc la possibilità di sospendere le partite di campionato in questo momento delicato per il Paese.
Caos a Parma
L'inizio della giornata calcistica era normalmente prevista in un'atmosfera surreale allo stadio Tardini di Parma. A pochi minuti dall'inizio, alle ore 12.28 proprio quando era tutto pronto per il fischio di inizio, arriva il colpo di scena l'arbitro Pairetto parla con alcuni dirigenti e tutti rientrano negli spogliatoi, in attesa di comunicazioni. L'inizio del match è posticipato di mezz'ora. Si viene a sapere delle dichiarazioni del ministro Spadafora e a quel punto partono i contatti tra Lega Serie A e Figc. Alle 13 ancora nulla e la situazione diventa surreale e sono momenti frenetici tra voci, supposizioni e i potesi. Un quarto d'ora poco tra mille dubbi e incertezze arriva la decisione finale di dare il fischio di inizio alle 13.45. Le squadre possono rientrare in campo per un nuovo riscaldamento in attesa del fischio di inizio, in un Tardini quanto mai silenzioso e malinconico. Poco dopo la Serie A ha ribadito la normale prosecuzione della giornata con Sampdoria-Hellas Verona e Milan-Genoa scenderanno in campo alle ore 15.00. Tutto confermato anche per il big match di questa sera tra Juventus e Inter. Alle 18.00 è prevista Udinese-Fiorentina, mentre domani sera il Sassuolo affronterà il Brescia.
La situazione
Permangono tuttavia notevoli divisioni tra le parti con il ministro dello Sport Spadafora, tornato in pressing sui vertici del calcio per sospendere il campionato. L'Assocalciatori è chiaramente favorevole e il presidente Tommasi sembrerebbe pronto a proclamare lo sciopero dei calciatori. Adesso anche la Figc è disponibile a fermare tutto. Rimane ancora ibrida la posizione della Lega Calcio, che pretende chiarezza dal governo: devono essere le istituzioni a dichiarare se si deve giocare o meno. Nel frattempo le discussioni continuano e la Figc ha convocato un Consiglio federale straordinario per martedì per dare una risposta condivisa all'emergenza.
FONTE: IlGiornale.it
Strette di mano e abbracci, la Serie A non rispetta le regole per contenere il Coronavirus Divieto assoluto di stringersi la mano, niente abbracci e distanza di un metro. Queste sono alcune delle norme che ha stabilito il Governo per limitare il contagio del Coronavirus. Ma durante le partite di Serie A disputate oggi i calciatori si sono abbracciati e hanno festeggiato, come fanno sempre, dopo un gol o al termine di una partita vittoriosa.
SERIE A 8 MARZO 2020 17:59 di Alessio Morra
Il teatrino del calcio italiano è continuato anche oggi, in una stranissima domenica. Cinque partite di campionato da giocare, tutte rigorosamente senza tifosi a porte chiuse e che sono sembrate a rischio in una mattinata molto intensa con le parole del Ministro dello Sport Spadafora che ha chiesto lo stop della Serie A, per parecchi minuti è stato vicino lo stop definitivo, ma poi sono scese in campo il Parma e la Spal. Mentre nel pomeriggio è toccato alle gare Milan-Genoa e Sampdoria-Verona. I calciatori che hanno avuto modo di fare gol hanno festeggiato le rispettive segnature, si sono abbracciati e hanno schiacciato il ‘cinque' l'un con l'altro e di fatto non hanno rispettato le norme del Governo per cercare di frenare il Coronavirus.
Niente strette di mano prima delle partite, ma abbracci dopo i gol: il controsenso della Serie A
Prima della partita i calciatori non devono più salutarsi, sono vietati contatti e strette di mano, qualcuno ha dato una pacca sulla spalla a qualche avversario che nella vita reale conosce bene. Ma le precauzioni non sono state rispettate e in modo piuttosto evidente. Perché già dopo il rigore trasformato in Parma-Spal Petagna ha festeggiato ed è stato celebrato dai compagni di squadra. Immagini più o meno simili si sono visti nelle partite del pomeriggio nella partita tra Sampdoria e Verona, abbraccio di gruppo per Quagliarella, ed è facile immaginabile un'esultanza con abbracci e strette di mano in Udinese-Fiorentina e Juventus-Inter.
Strette di mano e abbracci in Milan-Genoa
Dopo il gol del vantaggio, i calciatori del Genoa i compagni sono andati a festeggiare Goran Pandev, goleador di giornata. Il macedone è stato acclamato dai compagni e in particolare da Masiello che gli ha stretto la mano. Situazione identica dopo il raddoppio di Cassata. E ovviamente grande festa quando la partita è finita e gli abbracci tra i calciatori del Genoa si sono sprecati. Atteggiamento condivisibile se si pensa ai risultati del Genoa che deve salvarsi e ha ottenuto un bel successo, ma tutte le norme governative non sono state rispettate.
FONTE: Calcio.FanPage.it
SAMPDORIA
08 marzo 2020 - 17:07 Serie A, Sampdoria-Verona 2-1: Quagliarella rimonta i gialloblù, i blucerchiati si aggiudicano la sfida-salvezza
Il commento della sfida, tra Sampdoria e Verona, andata in scena questo pomeriggio al “Luigi Ferraris”
Si ferma l’Hellas Verona.
Archiaviato il brutto ko rimediato in casa contro la Fiorentina, la Sampdoria torna alla vittoria nella sfida di questo pomeriggio contro la compagine di Ivan Juric. Un successo in rimonta, deciso da due reti di Quagliarella, che permette ai blucerchiati di conquistare tre preziosissimi punti in chiave salvezza. La formazione ospite prova fin da subito a rendersi pericolosa: al 12° un colpo di testa di Di Carmine, su assist dalla sinistra di Lazovic, fa tremare la difesa Doriana. Audero, però, sventa la minaccia senza troppe difficoltà. Non si fa attendere la risposta della Sampdoria: Gabbiadini prova la conclusione, ma il tiro è centrale e Silvestri fa sua la sfera. Gran tiro da fuori di Amrabat con un attentissimo Audero che, ancora una volta, salva il risultato. E’ solo al 32° infatti che il Verona trova la rete del vantaggio grazie a Zaccagni che, servito da uno scatenato Lazovic, batte l’estremo difensore blucerchiato con un piattone volante.
In avvio di ripresa, la formazione di Ivan Juric va vicina al raddoppio con Rrahmani, che calcia in porta con un tiro di poco impreciso, che finisce fuori. Festeggia la Sampdoria al 77° con il solito Quagliarella che, servito da Depaoli, spiazza Silvestri con un tiro potente. All’83° Valeri si reca al VAR per un presunto contatto in area gialloblù. Dopo il controllo al monitor, il direttore di gara indica il dischetto: Quagliarella non sbaglia dagli 11 metri e regala così alla sua squadra tre preziosissimi punti in chiave salvezza.
FONTE: MediaGol.it
08 MAR 2020 PICCOLO INCIDENTE DI PERCORSO
Primo tempo da Verona, ripresa sottotono. Il pareggio sarebbe stato più giusto, ma non è il caso di drammatizzare. La squadra di Juric ha mostrato due facce a Marassi contro la Sampdoria. Sono convinto che nel secondo tempo il calo dei gialloblù sia arrivato più per calcolo che per bravura avversaria. Il piano era di lasciare il pallino alla Samp per colpire di rimessa, facendo affidamento sulla solidità difensiva e la velocità nel ribaltare l’azione, sfruttando gli spazi che i blucerchiati avrebbero concesso. E’ andata male. Una lezione da tenere ben a mente per il futuro.
Questo Verona non deve fare troppi calcoli e non deve risparmiarsi. Non voglio togliere i meriti alla Sampdoria, brava a pigiare sull’acceleratore dopo l’intervallo, però sono sicuro che i gialloblù ci abbiano messo del loro, penalizzati anche dal Var e dall’arbitro. Senza la moviola, nessuno avrebbe concesso un rigore del genere. E credo che in altre situazioni, con altri arbitri e altre squadre interessate, quel presunto fallo di Dawidowicz sarebbe scivolato via senza sanzioni. Pazienza.
Hanno perso anche Milan e Parma, il Verona ora deve concentrarsi sul Napoli e riscattarsi dopo il passo falso di Marassi. Sempre se si giocherà. Con tutte le manifestazioni sportive sospese, le scuole chiuse, campionati giovanili fermi, trovo allucinante la decisione di far disputare le partite di A e B quando il paese è in piena emergenza. Sono d’accordo con Damiano Tommasi.
Luca Fioravanti
08 MAR 2020 FERMATEVI. E BASTA
Non ha senso. Juric lo ha ripetuto due, tre volte. Non ha senso nulla. Giocare così non ha senso, non si può. Se la situazione è grave, lo si dica e basta. E si fermi tutto. Altrimenti diventa una pagliacciata che tra l’altro rischia di essere diseducativa nel momento in cui si prendono misure drastiche come quelle prese stanotte dal governo. Giocare gare come quella di oggi a Marassi non ha proprio senso. Ed è anche pericoloso per i calciatori.
Quindi il governo (e non altri…) prenda questa decisione. Stop al calcio così come si impone di chiudere le chiese e i pub. Perchè mai questo mondo dovrebbe godere di un’immunità così elevata davanti ad una situazione che è gravissima e può diventare tragica? Per salvare i diritti televisivi di Sky? E allora pensiamo anche alle compagnie aeree, al turismo, agli alberghi che sono vuoti, al vinitaly che è stato rimandato… Speriamo che con la giornata di oggi la farsa sia finita.
Ha senso a questo punto parlare della prestazione del Verona? Secondo me no. Lascio a voi i commenti.
Gianluca Vighini
08 MAR 2020 E IL CRONISTA PERSE IL SENSO DI TUTTO…
E’ tutto così surreale. Quello stadio, Marassi, spoglio. E il mondo fuori, impazzito e impaurito. Si gioca al Ferraris, mentre si litiga fuori sull’opportunità di scendere in campo e sui diritti in chiaro o in scuro, senza ovviamente che si tratti di una querelle cromatica ma solo di vil denaro.
Il cronista fatica anche solo ad abbozzare un ragionamento calcistico. Si può parlare della partita che è stata? Ha senso? Sono giorni in cui non ha senso nulla. Parlano di campionato falsato, ma è il mondo, la nostra vita da due settimane a essere falsata. Là fuori c’è un Paese che è un minestrone di comportamenti e reazioni: chi, irresponsabile, si ammassa nei bar o nelle piste da sci; chi, impanicato, si barrica in casa. Estremi opposti, due facce della stessa medaglia: i menefreghisti e gli allarmisti. L’equilibrio mai, il riuscire a continuare a vivere la vita di tutti i giorni nel rispetto di nuove regole sembra impossibile.
Josè Saramago, premio Nobel per la Letteratura, e immenso scrittore portoghese, in Cecità scriveva che l’uomo, nel dramma, “è per metà indifferenza e per metà cattiveria”. Altroché spirito unitario e retorica del volemose bene. E così la stazione di Milano è presa d’assalto di notte da chi vuole fuggire da quella che, da lì a poche ore, sarà zona rossa. Una cretinaggine che, a punirla, certo ci sarebbero voluti il Mascetti, il Perozzi, il Melandri, il Necchi e il Sassaroli di Amici Miei, i quali sulla banchina avrebbero pensato bene di schiaffeggiare i passeggeri. Non saprei invece chi chiamare in causa per addomesticare per bene chi, uscito dai focolai, se ne è andato bellamente a sciare. O forse lo saprei anche, ma qui è l’autocensura a fregarmi.
Che senso ha parlare di calcio? Che, certo, è sacro cazzeggio, ma è pur sempre cazzeggio. Eppoi ci ha tolto dall’antipatica incombenza il buon Juric, a cui è bastato un mezzo telegramma: “Abbiamo regalato la partita alla Sampdoria”. Che senso ha parlare del gomito birichino del mai irreprensibile Dawidowicz, o di un Var che oramai ha sostituito l’arbitro, che quasi viene da rivangare la rivolta luddista contro le macchine industriali?
Non so se sia giusto continuare. Non sono all’altezza per esprimere un giudizio. “Show must go on” scriveva amaro e sarcastico Brian May e cantavano i Queen. “Empty spaces what are we living for/spazi vuoti, per che cosa stiamo vivendo?“. Non so che dire, per me si può anche continuare a far finta, a trascinarsi. Forse è anche giusto. Forse ci distrae. Ha un senso sinistro sentire che quelli, i signori della stanza dei bottoni, anche in questi giorni insistono a litigare su soldi e diritti tv, a disquisire di campionato europeo. Agnelli e Marotta e Zhang: potete tranquillamente continuare, metaforicamente, a giocare a chi piscia più lontano (poi ci diranno che è solo pioggia…di interessi). Siete quasi rassicuranti, sembra che niente là fuori sia cambiato. “Inside my heart is breaking/il cuore mi si sta spezzando dentro/My make-up may be flaking/il trucco forse si sta sfaldando“. Già, il trucco. Il re è nudo più che mai e ci voleva un fottuto e maledetto virus per capire definitivamente lo spessore di chi tira i fili del calcio italiano.
“But my smile still stays on/ma il mio sorriso permane“. Sì perché passeremo anche questa e allora sì che il cronista troverà di nuovo un senso a parlare di calcio. E sarà bello quel giorno anche maledire, bonariamente (è pur sempre una palla che rotola) quel gomitaccio di Dawidowicz, la nota inconsistenza di Di Carmine e gli arbitraggi ai tempi del Var, che assomigliano a quel tale che completa i cruciverba sbirciando le soluzioni.
Francesco Barana
08 MAR 2020 IL PAGELLONE DI SAMPDORIA-VERONA
SILVESTRI 6.5 E’ merito su se la Samp non pareggia e poi passa in vantaggio già nella prima parte del secondo tempo. Due parate decisive su Jankto e Tonelli. Ma i compagni non lo seguono e lui nulla può sulla prima rete di Quagliarella e sul rigore calciato perfettamente sempre dal bomber “vintage” blucerchiato.
RRAHMANI 5.5 In assoluto non la sua miglior partita da quando veste i colori gialloblù. Ma, diciamo così, la sufficienza, fino allo 0-1 era in cassaforte. E invece? Invece ci fa bruciare da Quagliarella, che non è più un ragazzino, in occasione del gol del pareggio. Troppo leggera la sua opposizione, quasi nulla dire. Quell’episodio ha reso reale la voglia della Samp di ribaltare la partita.
GÜNTER 6.5 Indubbiamente il migliore della difesa, un muro invalicabile. Non sbaglia praticamente nulla, soprattutto di testa. Ed è anche bravo a impostare quando è il Verona a fare la partita, partendo da dietro. Peccato per il black out dei suoi due compagni di reparto.
DAWIDOWICZ 5 Fino all’1-1 per me è stato il migliore in assoluto del Verona. Quattro o cinque gli interventi decisivi in area di rigore, con diagonali perfette, pronto a liberare sia di testa, sia coi suoi piedoni non certo educati. All’86′ la follia. Alza inutilmente il gomito, che va schiantarsi sul volto di Ekdal, che quel pallone spiovente in area di rigore probabilmente non lo avrebbe preso comunque. Una sciocchezza imperdonabile che porta al calcio di rigore del 2-1, che gli costa il voto (ma questo conta fino a pagina 2) e soprattutto la sconfitta del Verona.
ADJAPONG 6 Timidino nei primi venti minuti, anche perché non è facile giocare la prima partita da titolare dopo mesi e mesi. Ed è difficile anche sostituire un elemento determinante per questo Verona come Faraoni. Passato l’emozione iniziale e tolta la ruggine, entra bene in partita e si mette in mostra soprattutto in fase difensiva. Juric sa di poter contare su di lui, da qui alla fine.
AMRABAT 6 Bello come il Verona per una buona ora. E’ il solito lavoratore e maratoneta del centrocampo e quando la palla è tra i suoi piedi, fai fatica a strappargliela. Sfiora anche il gol con un bel tiro (forse il suo primo da inizio stagione) neutralizzato con la manona da Audero. Cala quando cala la squadra, o forse è la squadra che cala quando lui diminuisce i giri del motore.
SALCEDO (dal 42′ s.t.) s.v.
PESSINA 6 Quando il Verona fa il Verona, buona parte del merito va a lui, perché a livello di circolazione di palla, qualità delle giocate, non fa rimpiangere il buon Veloso, che pure è fondamentale per la formazione di Juric. Paga un po’ sui calci piazzati, non efficaci come quelli del portoghese. Ma anche quando i gialloblù fanno i “vanitosi” lui tenta di predicare la solita umiltà.
LAZOVIC 6.5 Non è più una novità, questo è chiaro ormai da mesi. Le azioni più pericolose, quando il Verona cerca gloria in avanti, passano 9 su 10 dai suoi piedi sempre ispirati. E infatti il vantaggio dell’Hellas nasce da un suo cross al bacio dalla sinistra, sul quale si avventa Zaccagni. E’ perfetto per lunghi tratti di gara. Quando la squadra molla la presa, non riesce a prendersela ancora una volta sulle spalle. Peccato per la sua prima da capitano.
VERRE 5.5 Non mi è piaciuto, mi spiace dirlo, perché è un giocatore che mi piace tantissimo, capace di colpi di enorme qualità. In questa occasione però ha sprecato troppo, ha sciupato una marea di palloni con passaggi imprecisi e in generale ha faticato ad entrare in partita.
BADU (dal 27′ s.t.) 5 Male male. Appena entrato in campo, si becca un giallo per una gomitata sconsiderata sul volto di Yoshida. In campo passeggia senza un minimo di grinta e furore agonistico. Valeri lo grazia per un altro fallo inutile che, col secondo giallo, lo avrebbe mandato sotto la doccia senza nemmeno aver sudato la maglia.
ZACCAGNI E’ sicuramente il più ispirato della truppa di Juric, insieme a Lazovic. E infatti sono loro due a confezionare il gol del vantaggio. Regala un paio di giocate da applausi (se ci fosse stato il pubblico) e si costruisce una buona azione per la doppietta personale, sciupando però con un tiro alto. E’ l’ultimo ad arrendersi ad una sconfitta che lascia davvero tanta rabbia.
DI CARMINE 5 Ha una grandissima occasione per portare in vantaggio i suoi, ma la sciupa davvero malamente. Pare nervoso, troppo, e questo si riflette inevitabilmente sulla sua prestazione. Non gli riescono le cose più semplici, più per colpa sua, secondo me, che per merito dei difensori blucerchiati. Riprenda il filo del discorso, al più presto.
PAZZINI (dal 35′ s.t.) s.v.
JURIC 5.5 Prima insufficienza stagionale per il mister croato che nel primo tempo confeziona la sua solita bella squadra: aggressiva, ordinata, brava a gestire al meglio ogni pallone. Nel secondo tempo si vede un Verona nuovo, superficiale, quasi arrogante. Come Narciso si specchia nella sua bellezza ed è l’inizio della fine. Perché se questa formazione non corre sempre a 200 all’ora cominciano i danni. Lo ha sempre detto lui. Questa volta non lo hanno ascoltato.
Giovanni Vitacchio
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Salcedo e Dimarco hanno deciso, rispettivamente in estate e a gennaio, di trasferirsi in prestito dall’Inter al Verona per avere più possibilità di giocare e mettersi in vostra nel palcoscenico della Serie A.
Il classe 2001, dopo un inizio davvero positivo, è stato costretto a fermarsi per un lungo tempo a causa di un brutto infortunio che ha segnato inevitabilmente gran parte della sua stagione. L’esterno ex Parma, cresciuto nel settore giovanile nerazzurro, ha avuto fin qui poco spazio per mettersi in mostra ma nonostante questo, il Verona è deciso a trattenerli anche in vista della prossima stagione, secondo quanto riportato da Nicolò Schira.
FONTE: PassioneInter.com
L’Hellas cade con la Sampdoria. I gialloblù sprecano tutto nel secondo tempo
By Stefano Pozza - 8 Marzo 2020
Dopo più di 20 giorni si torna a giocare, il campionato di Serie A riprende, e l’Hellas Verona fa visita alla Sampdoria.
La situazione è delicata: a livello nazionale stiamo vivendo una periodo complicato, e anche il calcio chiaramente è in balia degli eventi. L’inizio della partita delle 12.30 è stato posticipato alle 13.45 con i calciatori che sono tornati negli spogliatoi con il pericolo di blocco del campionato. Con il passare dei minuti è arrivato il nulla osta e la stagione può al momento proseguire.
Una sfida importante in chiave salvezza l’ha definita miste Juric, che tra infortuni e squalifiche deve ridisegnare il suo Verona. Davanti a Silvestri il trio Rrahmani, Gunter e Dawidowicz, con Lazovic e Adjapong sulle fasce. A centrocampo Pessina sostituisce lo squalificato Veloso, con l’ausilio di Amrabat. Punta Samuel Di Carmine con l’ausilio di Zaccagni e Eysseric.
Inizia la contesa ed è surreale sentire il vociferare dei calciatori. Gli scaligeri provano a mantenere il consueto fraseggio a centrocampo mentre i blucerchiati sembrano lasciar giocare i nostri. Al minuto 11 bellissima occasione per Di Carmine che di testa prova a sorprendere Audero che però para bene.
La gara prosegue e l’impressione è che sia netta la superiorità del Verona rispetto ai Doriani.
Attorno alla mezz’ora bellissimo tiro dal limite di Amrabat e ancora una volta Audero para con un gran colpo di reni. Ma nell’azione successiva il Verona passa meritatamente in vantaggio: bell’assist di Lazovic a servire Zaccagni che insacca la rete del vantaggio. Si chiude il primo tempo.
Con gli stessi 22 si riparte e sembra che i locali siano tornati in campo con un spirito completamente diverso. I gialloblù però hanno ben chiare le idee e non si fanno impensierire dagli avversari. Al 60esimo è Jankto a provarci ma Silvestri para con sicurezza. Ora la Sampdoria spinge e si rende più volte pericolosa costringendo Silvestri agli straordinari.
Primo cambio per Juric: esce Verre ed entra Badu. Ma al 76esimo la Doria pareggia: palla al centro di Depaoli a cercare Quagliarella che insacca la rete del pareggio.
Arriva così il turno di Pazzini che subentra a Di Carmine. A -7 dalla fine episodio in area scaligera: Dawidowicz svetta in area e con il gomito colpisce l’avversario: rigore. Si incarica della battuta Quagliarella che insacca il gol del vantaggio.
Juric si gioca il tutto per tutto: esce Amrabat ed entra Salcedo.
Nulla da fare, il Verona cade a Genova, partita gettata via in 10 minuti e che ha visto in Quagliarella l’autore della rimonta.
FONTE: HellasNews.it
La Lega Serie A risponde al Ministro dello Sport: “Affermazioni sbagliate. Se necessario emani un decreto”
marzo 8, 2020
Il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, ha replicato al Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora.
“Le affermazioni del ministro Spadafora sono sbagliate nel merito e nella sostanza. Il ministro ignora le norme e rifiuta la responsabilità del suo ruolo. Invece di fare demagogia sia coerente con le proprie azioni di governo e se necessario emani un Decreto assumendosi responsabilità che sta scaricando su altri”. Fonte: ANSA
Ministro dello Sport, Spadafora: ”Mi auguro che martedì si possa sospendere il campionato”
marzo 8, 2020
Il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, è stato ospite della trasmissione ’90° Minuto’.
”Il campionato oggi non si è fermato per un gesto irresponsabile della Lega Serie A e del Presidente Dal Pino. È vero che il dpcm di ieri sera contiene la misura delle porte chiuse, ma è vero anche che stiamo invitando in ogni modo il mondo del calcio, così come gli italiani più in generale, a prendere delle decisioni. C’è un interesse economico dietro allo sport, con la Serie A in particolare che si sente immune dal virus e soprattutto dai sacrifici che sta facendo tutto il Paese. Ho provato fino alla fine a evitare di chiedere la sospensione del campionato, so quanto sia importante a livello sociale la partita della domenica, ma adesso non possiamo più permettercela. Ho ricevuto offese, insulti e minacce per questo, ma ciò che conta è la salute pubblica".
La mancata trasmissione delle partite in chiaro?
"La Lega non si sta assumendo le proprie responsabilità. Non sono contento dell’operato del Presidente Dal Pino, cos’altro deve succedere nel nostro Paese per far capire che va fermato il campionato di Serie A? Per quanto riguarda i diritti, ho proposto di mandare leggermente in differita e in chiaro le partite del massimo campionato trovando però solamente risposte e perplessità a livello economico da Lega e Sky. Proprio in tal senso, voglio presentare un disegno di legge per correggere la Legge Melandri. È come se tutto il mondo Serie A vivesse fuori dalle responsabilità. Il calcio, e l’esultanza odierna di Pandev ad abbracciare i compagni lo dimostra bene, continua a dare un pessimo esempio. Serve prendere delle decisioni che tutelino la salute degli italiani".
Cosa si aspetta dal Consiglio Federale straordinario di martedì?
"Mi auguro che si possa sospendere il campionato. Ho già espresso la mia opinione, è vero che il decreto permette di giocare a porte chiuse, ma oggi speravo in un atto di responsabilità da parte della Lega. Confido nell’equilibrio che finora ha avuto il Presidente Gravina e in quello che farà la FIGC".
Non sarebbe stato meglio anticipare i tempi di certe decisioni?
"Non possiamo prevedere l’evolversi della diffusione del Coronavirus. Stiamo acquisendo esperienza quotidianamente, fornendo un esempio anche a tanti altri Paesi. Non abbiamo voluto fare subito un provvedimento per fermare tutto, volevamo provare a vedere che cosa sarebbe successo, ma oggi che ci rendiamo conto che l’attività di contenimento è la più importante. Stiamo cercando di prendere delle decisioni in equilibrio e non siamo affatto in ritardo, stiamo lavorando 24 ore al giorno da due settimane per capire quale sia la miglior decisione da prendere giorno dopo giorno e addirittura ora dopo ora".
In Europa invece cosa potrebbe succedere?
"Ho già parlato con diversi colleghi europei. Questa settimana dovremo accelerare i contatti con le Federazioni e i vertici dello sport mondiale, non possiamo farci trovare impreparati agli importanti appuntamenti internazionali che ci aspettano".
L’Hellas Verona interrompe a Genova la serie di nove risultati utili consecutivi. Mentre lo stato italiano emana nuovi decreti per contrastare il coronavirus, la Serie A torna in campo. A porte chiuse. Si riparte dal recupero della settima giornata del girone di ritorno, con l’Hellas Verona di scena allo stadio Ferraris in casa della Sampdoria. I gialloblù di Juric si presentano col 3-4-2-1 composto da Silvestri; Rrahmani, Gunter, Dawidowicz; Adjapong, Amrabat, Pessina, Lazovic; Verre, Zaccagni; Di Carmine.
A poco più di mezz’ora dal fischio d’inizio, cambio nell’undici titolare, con Eysseric che lascia spazio a Verre (scelta tecnica, ndr) uno degli ex di turno. Lieve risentimento muscolare invece per Kumbulla. Esordio dal 1’ invece per Adjapong.
Con gli spalti vuoti, si sente solo l’allenatore gialloblù dare continue indicazioni alla squadra, scaligeri che col passare dei minuti conquistano campo e dettano i tempi, come al 10’ quando il traversone di Lazovic (oggi capitano, ndr) non trova nessun compagno in area blucerchiata. Due minuti dopo, la prima vera occasione del match: il solito Lazovic mette in mezzo per Di Carmine, colpo di testa a botta sicura che trova però pronto Audero. Risponde subito la Samp col sinistro centrale di Gabbiadini, bloccato senza problemi da Silvestri. Al 30’ miracolo di Audero sulla botta scoccata da fuori area da Amrabat. Il dominio scaligero è totale e si concretizza al 32’ col gol, il secondo in campionato, di Zaccagni, centrocampista pronto sul secondo palo a ribadire in rete il traversone di Lazovic. Esultanza alla Pazzini per il N.20 scaligero. Splendida chiusura in tackle, al 42’, di Dawidowicz su Vieura che salva la porta difesa da Silvestri. Primo tempo che si chiude col vantaggio della squadra di Juric, firmato Zaccagni.
È un altro Hellas Verona quello che si presenta in campo nel secondo tempo, ripresa che si apre col cartellino giallo rimediato da Di Carmine, mentre al 48’ Gunter rischia l’autogol, ma Silvestri è attento. Al 55’ Lazovic mette in mezzo, Verre è sbilanciato, il pallone arriva a Di Carmine che calcia in porta ma l’attaccante si deve accontentare solo di un calcio d’angolo per la deviazione della difesa blucerchiata. Al 59’ contatto dubbio in area della Sampdoria, con protagonista Zaccagni ma per il direttore di gara è tutto regolare. Si fa vedere al 62’ la Sampdoria con Jankto, ma Silvestri respinge, come tre minuti più tardi quando il portiere gialloblù abbassa la saracinesca, prima su Depaoli e poi su Tonelli. Al 71’ Linetty calcia sul fondo ed un minuto dopo, primo cambio per i gialloblù, con Badu al posto di Verre. Dopo cinque minuti, il centrocampista ghanese finisce sul taccuino del direttore di gara ed è lo stesso centrocampista ad avviare il gol del pareggio, al 76’, scivolando a centrocampo. Depaoli poi serve Quagliarella che indisturbato piazza il pallone, in diagonale, alle spalle di Silvestri. All’ 80’ entra Pazzini al posto di Di Carmine, secondo cambio per Juric. Ma all’84’ episodio decisivo del match. L’arbitro Valeri va al Var per il contrasto in area tra Dawidowicz su Ekdal. È calcio di rigore per la Sampdoria. Sul dischetto si presenta Quagliarella che sigla così la sua doppietta personale. Tre minuti dopo, terzo ed ultimo cambio per i gialloblù, con Salcedo al posto di Amrabat. Ci prova al 91’ Zaccagni, ma la sua occasione termina alta. Non c’è più tempo dopo 7’ di recupero e l’Hellas deve così tornare a Verona senza nemmeno un punto.
FONTE: HellasLive.it
VISTO DA NOI
09 marzo 2020 - 17:00 Le urla del silenzio
Tutto ciò che abbiamo visto ieri con il calcio non c’entra proprio nulla
di Lorenzo Fabiano, @lollofab
Getty Images
Il Verona ha perso. E chissenefrega. Sì, chissenefrega. E lo diciamo pure a gran voce. Perché, scusate, sarà mica calcio quella roba lì, sguaiate urla nel silenzio in una cattedrale desolatamente vuota di fedeli. Chi ama veramente questo gioco, non può venirci a dire essersi appassionato a uno spettacolo di cui si son impossessati gli spettri. Ha ragione Ivan Juric, uno che in quanto a favella non ci gira mica tanto intorno: «È ridicolo tutto ciò. Troppa incoerenza, non ha senso» ha detto. Sottoscriviamo in pieno. Ognuno che dice la sua, ognuno che tira dritto bellamente per la sua strada, in un paese malato, e certo non solo di ‘carognavirus’, nonostante in sessanta milioni abbiano sempre pronta una ricetta.
A campionati che si fermano, fanno da contraltare altri che vanno avanti zoppi, in barba all’unità dello sport; d’altronde il Coni conta quanto l’Onu quando c’è da mettere d’accordo i potenti della terra. In una domenica da pieno corto circuito, non ci siam fatti mancare nulla. Da un ministro che con un tempismo che neanche un Seiko al quarzo, invitava (ma non lo poteva inserire nel famigerato decreto notturno, la cui fuga di bozze ha generato un pandemonio) a non giocare, quando a ora di pranzo nel deserto del Tardini Parma e Spal stavano però già in campo, a un’associazione calciatori che invitava allo sciopero, salvo non decretarlo con ferma presa di posizione; tutti sempre bravi a invitare, mai a decidere. Vecchio refrain. E poi il resto a rincarare la dose: da una Lega Calcio che in queste ultime settimane non ha mai perso occasione per esibire il peggio del peggio, che abbarbicandosi nel bunker delle porte chiuse pensava di aver risolto ogni problema, a una pay-tv che in modo penoso e irritante per tutto il pomeriggio di una domenica surreale, si arrampicava sugli specchi per farci credere che quelle urla del silenzio fossero vagiti di calcio vero. Eh già, perchè c’era il derby d’Italia più triste che la storia ricordi, da lanciare in onda alla sera; la partita da fare a tutti i costi, anche quelli del pudico buonsenso. E poi via di altra rovente baruffa tra pay tv e ministro. Avanti Savoia.
Una grande commedia, un gioco delle parti che non poteva che riuscire assai male. Ci chiediamo per quanto ancora dovremo assistere a uno scempio come questo. Il calcio potrebbe almeno metterci una pezza, e prendere la decisione più sofferta, ma anche più ragionevole: fermarsi. L’unica cosa da fare per recuperare un briciolo di credibilità. Perché tutto ciò che abbiamo visto ieri, con il calcio non c’entra proprio nulla. Più che una brutta copia, è semmai un amore tradito. A quanto pare, la decisione di porre lo stop ai campionati sarebbe stata già presa. Rimane però da capire chi, in un paese dove lo sport nazionale è fuggire a gambe levate dalle proprie responsabilità, si assumerà l’onere di staccare la spina. Nessuno vuole restare col cerino in mano, ed è comprensibile. Ma in casi come questi, tocca a chi sta peggio di tutti sul proscenio del teatrino. Ruolo assai poco invidiabile che spetta alla vituperata Lega Calcio, nella persona del suo presidente Paolo Dal Pino, quello che per la telenovela del Derby d’Italia il presidente dell’Inter Steven Zhang ha preso a ceffoni ricoprendolo di ogni epiteto. Pena (in ogni accezione del termine), l’ennesimo imbarazzo del commissariamento, ipotesi quantomeno da scongiurare, visto il momento. Ci si metta per una volta d’accordo, perché crediamo sia chiaro a tutti come quelle urla del silenzio in questa maledetta domenica non siano state che uno schiaffo a chi il calcio lo ama. E l’altra guancia, qui nessuno ha voglia di porgerla. «Il calcio è l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. È rito nel fondo, anche se è evasione. Mentre altre rappresentazioni sacre, persino la messa, sono in declino, il calcio è l’unica rimastaci. Il calcio è lo spettacolo che ha sostituito il teatro» Scrisse Pierpaolo Pasolini. Fermatevi!
VISTO DA NOI
09 marzo 2020 - 11:52 Il teatrino degli irresponsabili
Il campionato avviato allo stop, tra le resistenze della Lega A e il ruolo della Figc
di Matteo Fontana, @teofontana
Ieri il Verona ha perso, nel clima lunare del Ferraris, contro la Sampdoria, interrompendo un filotto di partite utili iniziato il 15 dicembre con il 3-3 in rimonta con il Torino.
Oggi i gialloblù riprenderanno ad allenarsi al centro sportivo di Peschiera del Garda. In teoria, li attende un tour de force, con tre gare da disputare in dieci giorni, a cominciare da quella con il Napoli, venerdì, al Bentegodi.
Ma, al momento, nulla si può dare per certo. Anzi: la Serie A, il calcio, è sul punto dello stop, perlomeno fino al 3 aprile. Il coronavirus, l’emergenza che comporta, non si ferma davanti alle porte chiuse. Altri sport, come il basket, hanno detto basta, usando quel buon senso che non alberga da tante altre parti.
Domani il consiglio federale straordinario cercherà di ricomporre un quadro caotico, fatto di spinte opposte e di enormi interessi. Ivan Juric, dopo la gara di Genova, ha espresso un’opinione che soltanto qualche bastian contrario d’accatto può considerare discutibile. Ovvero: siamo al ridicolo.
Gli scontri verbali tra il ministro Spadafora e il presidente della Lega A Dal Pino, le pressioni dei club, la posizione delle pay-tv non agevolano un’intesa.
Di sicuro, avanti così non si può andare. Il calcio deve decidere in maniera condivisa. E la politica è pronta ad intervenire: proprio Spadafora l’ha fatto capire. Ossia, se non ci penseranno le istituzioni del pallone, si fa più che plausibile che sia il Governo a valutare di decretare il blocco dei campionati.
La Figc ha un ruolo di mediazione, che coinvolge anche l’Aic, da giorni chiarissima, tramite le parole del suo presidente, Damiano Tommasi, su quel che ritiene improrogabile: fermare il calcio.
Intanto la preparazione e gli allenamenti proseguono. Fino alla prossima puntata di un teatrino sconcertante che rispecchia amaramente i costumi di un Paese che non sa cosa voglia dire assumersi delle responsabilità e in cui tutto quello che non va è sempre e comunque colpa di un altro. E questo, tanto per non essere equivoci, riguarda, senza eccezioni, l’Italia intera.
@teofontana
VISTO DA NOI
08 marzo 2020 - 20:54 Sconfitta con la Samp, il Verona ha corso meno del solito. L’analisi del match
I blucerchiati più veloci, e il cambio di modulo di Ranieri ha funzionato
di Michele Tossani, @MicheleTossani
Getty Images
Al di là degli episodi, degli errori in fase di finalizzazione (il dato finale in termini di expected goals indica 1.27xG per il Verona contro 1.68 della Sampdoria) e del cambio tattico effettuato da Ranieri sul finire del primo tempo (col passaggio al 3-5-2), che ha ingolfato la manovra offensiva gialloblù, a determinare la sconfitta dell’Hellas a Genova è stato anche un inatteso calo di intensità nei secondi quarantacinque minuti di gioco.
Tanto è vero che i dati finali (gli unici disponibili) del confronto di Marassi vedono una Samp superiore sia a livello di numero di metri totali percorsi (115.933km contro i 114.515km degli ospiti) che di metri in sprint (8.943 contro 8.76).
Una intensità che i blucerchiati hanno messo anche sugli esterni, dove Bereszynski (ben 67 palloni giocati con l’88% di passaggi completati) e Augello (64 palle giocate, 2 passaggi chiave) hanno prodotto rispettivamente un dato di 32.98km/h e 31.81km/h per quanto riguarda la velocità in sprint.
A questi dati e alle considerazioni in apertura si aggiunga il fatto che, sempre nella ripresa, l’Hellas ha mantenuto più o meno lo stesso baricentro medio (52.8m contro 52.43m del primo tempo) ma si è allungata molto (+6.98) col risultato di concedere più spazio al possesso sampdoriano.
Probabilmente anche le assenze (e la pausa forzata della scorsa settimana) hanno pesato sulla prestazione atletica della squadra gialloblù.
VISTO DA NOI
08 marzo 2020 - 20:54 Sconfitta col Samp, il Verona ha corso meno del solito. L’analisi del match
I blucerchiati più veloci, e il cambio di modulo di Ranieri ha funzionato
di Michele Tossani, @MicheleTossani
Getty Images
Al di là degli episodi, degli errori in fase di finalizzazione (il dato finale in termini di expected goals indica 1.27xG per il Verona contro 1.68 della Sampdoria) e del cambio tattico effettuato da Ranieri sul finire del primo tempo (col passaggio al 3-5-2), che ha ingolfato la manovra offensiva gialloblù, a determinare la sconfitta dell’Hellas a Genova è stato anche un inatteso calo di intensità nei secondi quarantacinque minuti di gioco.
Tanto è vero che i dati finali (gli unici disponibili) del confronto di Marassi vedono una Samp superiore sia a livello di numero di metri totali percorsi (115.933km contro i 114.515km degli ospiti) che di metri in sprint (8.943 contro 8.76).
Una intensità che i blucerchiati hanno messo anche sugli esterni, dove Bereszynski (ben 67 palloni giocati con l’88% di passaggi completati) e Augello (64 palle giocate, 2 passaggi chiave) hanno prodotto rispettivamente un dato di 32.98km/h e 31.81km/h per quanto riguarda la velocità in sprint.
A questi dati e alle considerazioni in apertura si aggiunga il fatto che, sempre nella ripresa, l’Hellas ha mantenuto più o meno lo stesso baricentro medio (52.8m contro 52.43m del primo tempo) ma si è allungata molto (+6.98) col risultato di concedere più spazio al possesso sampdoriano.
Probabilmente anche le assenze (e la pausa forzata della scorsa settimana) hanno pesato sulla prestazione atletica della squadra gialloblù.
NEWS
08 marzo 2020 - 17:17 Pagelle, Dawidowicz fa un pasticcio, Zaccagni ispirato
Badu entra male, Silvestri para finché può, Lazovic a tutta per un tempo
di Matteo Fontana, @teofontana
SILVESTRI 6,5
Compie almeno tre interventi decisivi, ma non basta per evitare al Verona una sconfitta che matura in un secondo tempo in cui l’Hellas sbaglia troppo.
RRAHMANI 5,5
Quagliarella lo sorprende con tutto il mestiere che ha sull’azione che porta al pareggio. Rispetto alle sue abitudini, appare meno attento.
GUNTER 6
Dei tre della difesa è quello più preciso. Concede giusto un minimo di spazio a Gabbiadini, che calcia trovando pronto Silvestri. Nella ripresa soffre dietro come tutto il Verona.
DAWIDOWICZ 5
Aveva fatto molto cose buone, ma la gomitata con cui affonda Ekdal in piena area è uno svarione grossolano, intercettato dalla Var. Costa il rigore contro che decide la partita, e quindi la sconfitta.
ADJAPONG 5,5
Alla prima da titolare, comincia con timidezza ma poco per volta prende fiducia. Non ha il passo arrembante di Faraoni, ma si fa notare per la velocità. Dalla sua parte, però, la Sampdoria è spesso insidiosa.
AMRABAT 6
Anche lui non convince come al solito. In certi momenti si sente e si vede, con il suo atletismo e il grande senso tattico che lo accompagna. Tuttavia, si prende qualche rischio di troppo nella gestione della palla. Alti e bassi.
PESSINA 6
La sua visione di gioco si fa sentire per un tempo, detta i tempi con precisione e classe. Quando il Verona si abbassa, però, fa più fatica.
LAZOVIC 6,5
Dirompente a lungo, si scatena con una miscela di dribbling e scatti che mandano in bambola la difesa sampdoriana. Suo l’assist per il gol dell’Hellas. Poi, al pari degli altri, rallenta in maniera chiara.
ZACCAGNI 6,5
Sempre lucido, infila il pallone del vantaggio del Verona (su cui c’è la deviazione in porta di Audero). Il più incisivo e continuo tra i gialloblù è lui. Ha la chance per il pari, calcia alto.
VERRE 6
Alcuni colpi pregevoli, in altri momenti si appanna. Però la sua fantasia si fa sempre sentire. Esce e l’Hellas si fa sempre meno efficace in avanti.
DI CARMINE 5,5
Tonelli lo controlla andando per le spicce e gli fa vedere poco il pallone. Ha sul piede l’occasione per il raddoppio, con il Verona sull’1-0, ma un tocco avversario gli toglie il possibile gol.
BADU 5
Entra male, da una sua scivolata si innesca il rovesciamento di fronte che porta all’1-1 di Quagliarella.
PAZZINI ng
SALCEDO ng
JURIC 5,5
Il suo Verona è quello del primo tempo, aggressivo, sempre primo sulla palla, capace a tratti di dominare. Poi qualcosa va storto, l’Hellas spreca troppo, si abbassa e subisce la rimonta della Samp. Le assenze si fanno sentire, ma i giocatori non hanno la medesima determinazione di sempre. La sconfitta lo farà arrabbiare parecchio.
NEWS
08 marzo 2020 - 16:59 Il Verona perde con la Sampdoria, 2 a 1 a Marassi firmato Quagliarella
Hellas stavolta rimontato, a nulla vale il vantaggio di zaccagni nel primo tempo
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
Getty Images
Ha più voglia la Sampdoria di salvarsi che l’Hellas di pensare all’Europa. Il Verona torna da Genova sconfitto (non perdeva da nove partite) dopo una gara giocata a buoni livelli solo nel primo tempo. Meglio la Samp nella ripresa, con Quagliarella che ribalta il gol di Zaccagni prima con una staffilata dal limite poi su rigore. L’Hellas non è stato capace di andare in doppio vantaggio quando ne ha avuta l’occasione e torna a casa con le pive nel sacco nella domenica delirante in cui il calcio sembra fermarsi, poi no. E ora vedremo, perchè questa potrebbe essere l’ultima gara prima della sospensione del campionato.
FORMAZIONI
Pesanti assenze per il Verona: squalificato Veloso, infortunati Faraoni e Borini. In difesa, inoltre, non c’è Kumbulla, al suo posto Dawidowicz con Rrahmani e Gunter. A centrocampo Adjapong sostituisce Faraoni sulla destra, in mezzo ci sono Amrabat e Pessina, sulla sinistra Lazovic. In avanti Di Carmine, con Verre e Zaccagni a supporto.
In una splendida giornata di sole che contrasta col clima surreale dello stadio vuoto e di una giornata che potrebbe essere l’ultima di A prima della sospensione del campionato, il Verona strappa
PRIMO TEMPO, IL VERONA COMANDA E PASSA
Buon avvio dei gialloblù, la squadra è compatta e le linee sono alte. Le grida di Juric e quelle di Ranieri rimbombano nel Ferraris desolato.
E’ il 12′ quando il Verona va vicinissimo al gol. Lazovic crossa dalla sinistra e trova Di Carmine piazzato, la girata di testa da due passi dell’attaccante è centrale e Audero si oppone. Un minuto dopo Gabbiadini calcia da fuori e Silvestri blocca.
L’Hellas aggredisce a centrocampo, la Samp fatica. Gunter sale nelle palle da fermo, Pessina smista, Amrabat, al solito, corre per tre. I blucerchiati sono costretti a difesa e contropiede.
AUDERO, MIRACOLO SU AMRABAT!
Al 31′ Amrabat si avvicina al limite e trova la palla. Il tiro, potente, indirizzato sul palo alla destra di Audero. Il portiere si supera con riflesso felino e aprendo la mano destra salva la porta
ZACCAGNI! VERONA IN VANTAGGIO
Un minuto dopo il Verona passa con merito. Il solito straordinario Lazovic piazza un cross dalla sinistra sul secondo palo dove Augello va a vuoto su Zaccagni, abilissimo a inserirsi e col piatto destro a infilare in rete.
Vieira prende un giallo placcando Adjapong che parte in contropiede. Le parti si invertono e il Verona schizza in avanti rispondendo agli attacchi della Sampdoria. Dawidowicz in corsa mura sul nascere la conclusione di Vieira al 43′. Il primo tempo si chiude sullo 0-1.
SECONDO TEMPO: SAMP IN AVANTI, SILVESTRI PARA TUTTO
La Samp prende un po’ di campo, il Verona blinda la sua area. Dopo due minuti Di Carmine azzoppa Ekdal e prende il giallo. Sulla punizione Silvestri evita che un tocco dietro di testa di Gunter si trasformi in un pasticcio. Lazovic è una spina nel fianco doriano. Al 59′ Zaccagni va giù in area ma l’impressione è che attenda il ritorno del difensore. Al 62′ Silvestri risponde presente su una botta di Jankto. Silvestri manda dentro Linetty e Bonazzoli al posto di Vieira e Gabbiadini.
Dawidowicz chiude in tuffo al 66′, da corner Silvestri para in corner con un balzo all’indietro un colpo di testa di Tonelli.
Il Verona non punge in avanti. Juric inserisce Badu al posto di Verre al 72′. Pessina si sposta in avanti. Badu viene ammonito al 76′ per un braccio largo su Gabbiadini.
1 A 1 DI QUAGLIARELLA
Un’azione in velocità porta al pareggio della Sampdoria. Quagliarella parte a centrocampo, apre per Depaoli che, marcato largo da Dawidowicz, vede l’attaccante seguire l’azione e lo serve. Di prima, anticipando Gunter e Rrahmani, il bomber scarica un destro appena dentro l’area che trafigge Silvestri.
Pazzini entra all’80’ al posto di Di Carmine.
RIGORE PER LA SAMP, QUAGLIARELLA FA 2-1
La Sampdoria ha più voglia di vincere e si vede. In tal senso il Verona delude, perchè sembra attendere gli eventi. Che, inesorabilmente arrivano. All’84’ Dawidowicz sbraccia in area, Valeri non vede, il Var sì. Silvestri non vede nemmeno il pallone sulla bomba dagli 11 di Quagliarella. Nel recupero Zaccagni spara fuori, Pazzini liscia. All’ 88′ entra Salcedo per Amrabat. Nei cinque di recupero il risultato non varia.
L’Hellas esce sconfitto e ora attende, come tutte, di capire se si giocherà ancora o se finirà tutto qui.
NEWS
08 marzo 2020 - 12:59 Tommasi: “Fermare il calcio è l’atto più utile al Paese”
La lettera inviata dal presidente dell’Aic alle istituzioni: “Le squadre da tifare stanno giocando negli ospedali”
di Redazione Hellas1903
“Fermare il calcio è l’atto più utile al Paese in questo momento. Le squadre da tifare stanno giocando nei nostri ospedali, nei luoghi d’emergenza”.
Così Damiano Tommasi, presidente dell’Aic, ha commentato il contenuto della lettera inviata oggi alle istituzioni di governo, a cominciare da Giuseppe Conte e Vincenzo Spadafora.
Qui sotto la copia del testo, pubblicata sui social network da Tommasi.
NEWS
08 marzo 2020 - 08:42 Partite in chiaro, Sky dice no
La piattaforma satellitare respinge la richiesta del ministro Spadafora
di Redazione Hellas1903
Nelle scorse ore il ministro con delega allo sport, Vincenzo Spadafora, aveva avanzato l’ipotesi che ci fossero possibilità concrete per la trasmissione delle partite di campionato in chiaro.
Sky ha replicato negando, di fatto, la validità di questa soluzione.
La piattaforma satellitare scrive in una nota: “Da giorni era uscita la disponibilità a dare in chiaro su Tv8 la partita Juventus-Inter, per venire incontro agli appassionati di calcio in questa fase così delicata, ma la Lega Calcio, peraltro con molte ragioni, aveva opposto impedimenti legali e normativi che non consentivano a Sky questa soluzione. Questo era e questo rimane: i vincoli e i limiti permangono“.
Gravissimo per il Codacons il “no” della Lega Calcio alla richiesta del Governo, tramite il ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, di trasmettere le partite di calcio in chiaro sui canali televisivi. Un rifiuto che varrà ora alla Lega una denuncia penale e un ricorso al Tar del Lazio da parte dell’associazione dei consumatori.
Mentre tutte le parti in causa hanno dato la disponibilità a trasmettere in chiaro in tv le partite di calcio, comprendendo la grave situazione di crisi determinata dall’emergenza coronavirus, la Lega Calcio si è opposta ad una precisa indicazione del Governo – spiega il Codacons – Una decisione che non solo danneggia milioni di italiani, ma potrebbe addirittura configurare illeciti sul piano penale, e che non appare in alcun modo giustificata da ipotetici vincoli contrattuali usati come paravento dalla Lega, i quali ben potrebbero essere superati in questa situazione di forza maggiore.
Per tale motivo il Codacons annuncia un esposto alla Procura della Repubblica di Roma contro la Lega Calcio, in cui si chiede di aprire una indagine penale nei confronti della società per le fattispecie che saranno ravvisabili, e impugnerà al Tar del Lazio il rifiuto della Lega a trasmettere in chiaro sulle reti televisive le partite di calcio.
Al tempo stesso l’associazione invita il Ministro Spadafora a varare immediatamente una formale direttiva che obblighi i canali tv a trasmettere in chiaro gli incontri calcistici, bypassando l’assurda posizione della Lega.
“Pur comprendendo e condividendo le finalità alla base della richiesta del Ministro Spadafora, volta, in un momento di massima emergenza per il Paese, a valutare la possibilità di consentire la libera fruizione televisiva del campionato di Serie A TIM, la Lega Serie A rileva che il quadro normativo vigente, e gli obblighi contrattuali già assunti, non consentono di potervi aderire”.
Così risponde la Lega Serie A alla richiesta del ministro Spadafora di poter trasmettere le prossime partite di campionato, o almeno parte di esse, in chiaro.
Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha inviato al presidente della Figc Gravina una lettera per chiedere di valutare le eventuali condizioni per trasmettere in chiaro le partite di calcio di A. La Figc ha già dato il suo consenso e adesso si attende la risposta della Lega di A e di Sky.
“Le chiedo – si legge nella lettera di Spadafora – in questa delicata contingenza, di verificare se favorevoli condizioni, rispettose della normativa vigente e degli accordi in essere, possano eventualmente consentire la libera fruizione televisiva di imminenti competizioni calcistiche di cui si prevede la disputa a porte chiuse. Ciò costituirebbe, io credo, un bellissimo segnale verso tutti gli italiani, ma anche un modo per limitare i disagi associati alle misure di contenimento in essere e, addirittura, di cooperare attivamente al raggiungimento delle loro stesse finalità”.
NEWS
06 marzo 2020 - 15:36 Serie A, le disposizioni per le partite: scanner all’ingresso, presenze al minimo
Le istruzioni della Lega ai club in vista delle gare a porte chiuse durante l’emergenza coronavirus
di Redazione Hellas1903
La Lega Serie A ha diramato un dettagliato comunicato in cui sono fissate tutti gli interventi da applicare per le partite a porte chiuse in questo periodo in cui c’è da fronteggiare l’emergenza coronavirus.
Questo il testo integrale.
COSA DEVONO PREDISPORRE I CLUB
A causa del protrarsi dell’emergenza Covid19 e in applicazione delle nuove disposizioni del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM A marzo 2020) e alla luce del Comunicato Ufficiale FIGC n 173/A del A marzo 2020, che ha decretato la disputa di tutte le competizioni sportive calcistiche a porte chiuse, la Lega Nazionale Professionisti Serie A dispone che i club predispongano:
A) un servizio medico sanitario dotato di scanner per la rilevazione delle temperature agli ingressi dello stadio di tutti i soggetti autorizzati;
B) un documento riassuntivo con tutte le norme igienico-sanitarie adottate in ciascun impianto sportivo, prima dello svolgimento di ciascun evento, da presentare alle Autorità in caso di richiesta;
C) una modulistica, a mezzo di autodichiarazione, atta a certificare che i soggetti ammessi all’interno dell’impianto abbiano attivato tutte le misure di controllo e prevenzione necessarie a ridurre il rischio di contagio e a salvaguardare gli interessi degli individui, anche con specifico riferimento alle misure di cautela volte a prevenire la diffusione del C0VIDÌ9 (seguirà bozza di tale documento).
CHI PUO’ ENTRARE NEGLI STADI OLTRE ALLE SQUADRE
A) Il personale tecnico con funzioni strettamente connesse all’organizzazione della gara nel numero complessivo di massimo 100 unità (a titolo esemplificativo. ma non esaustivo: i raccattapalle, i manutentori del campo, gli operatori di pulizia delle aree interessate).
B) Gli incaricati delta Procura Federale, i Delegati Lega, i Medici Anti-Doping e i rappresentanti della Commissione Federale Antidoping;
C) Gli addetti della Sicurezza Pubblica, gli steward previsti nelle aree interessate, i VVFF e gli operatori di Pronto Soccorso, secondo le indicazioni approvate dal GOS;
D) Gli operatori televisivi e i giornalisti delle sole emittenti titolari dei diritti di trasmissione dell’evento live;
E) I fotografi ufficiali e i social media manager di entrambe le squadre;
F) gli operatori dell’informazione (giornalisti e fotografi) preventivamente autorizzati dal club ospitante ad accedere allo stadio, in un numero massimo di 50 unità e solo subordinatamente alla capacità delle Società di garantire la piena ottemperanza delle norme previste dai vari DPCM in materia. Per gli operatori dell’informazione dovrà essere previsto un ingresso dedicato che non consenta alcuna commistione con i tesserati. In Tribuna stampa, tutti giornalisti e i fotografi, accreditati dovranno essere posizionati mantenendo una distanza di almeno 2 metri. I soli fotografi ufficiali dei due Club potranno accedere al terreno di gioco. Gli altri fotografi eventualmente ammessi dovranno essere previsti alternativamente in tribuna stampa o eventualmente in altro settore dello stadio stabilito dalla Società ospitante, non potendo essere ammessi nella usuale posizione a bordo campo.
INTERVISTE SOLO PER GLI EMITTENTI TITOLARI DEI DIRITTI DI TRASMISSIONE LIVE NAZIONALE
Gli operatori televisivi e i giornalisti delle emittenti titolari dei diritti di trasmissione live nazionale (SKY. DAZN. Radio RAI), un’emittente estera e i club channel ufficiali potranno svolgere le attività previste dai pacchetti a loro assegnati (il calciatore e/o l allenatore dovranno essere dotati di un auricolare “monouso”, mentre l’audio dell’intervistato dovrà essere registrato attraverso un microfono ‘ boom” direzionale).
Non verranno effettuate interviste ai tesserati all’arrivo pullman e non si terranno la conferenza stampa post partita e le interviste nella mixed zone.
Non verranno effettuate le interviste Mini-flash e Super-flash sul terreno di gioco, né le riprese negli spogliatoi pre e post riscaldamento.
Per evitare la permanenza a lungo in luoghi chiusi di un elevato numero di persone sarebbe opportuno che i giornalisti lavorassero, al termine della gara, dalle postazioni in tribuna stampa.
CAMBIA IL CERIMONIALE
A) L’ingresso in campo delle squadre avverrà in assenza di bambini e/o altri accompagnatori dei giocatori e degli ufficiali di gara:
B) Una volta completato l’allineamento, i calciatori non effettueranno il saluto pre partita.
Dopo il caos scoppiato nel mondo del calcio e dello sport a causa dell’emergenza coronavirus e delle limitazioni per eventi e manifestazioni, il Codacons rivolge oggi un appello a Lega Calcio e società sportive.
“Chiediamo l’apertura di un tavolo con tutte le principali società, finalizzato a valutare la situazione attuale e adottare le necessarie misure a tutela degli utenti – spiega il presidente Carlo Rienzi – E’ evidente infatti che la decisione di disputare partite ed eventi a porte chiuse legittima in modo automatico il diritto al rimborso per chi ha acquistato biglietti e abbonamenti, diritto che non può essere in alcun modo calpestato, ma può essere garantito attraverso soluzioni alternative, come bonus sull’acquisto di biglietti e abbonamenti per il prossimo campionato”.
Allo stesso modo le pay-tv, per limitare i disagi agli utenti, possono trasmettere in chiaro le partite, ottenendo in cambio dalla Lega Calcio sconti sui diritti tv per la prossima stagione.
Intanto il Codacons ricorda che sul sito dell’associazione, alla pagina https://codacons.it/calcio-coronavirus/ , è pubblicato il modulo attraverso il quale i tifosi possono chiedere rimborsi integrali dei biglietti e parziali per abbonamenti in relazione alle partite che saranno disputate a porte chiuse per decisione del Governo.
Redazione Hellas1903
FONTE: Hellas1903.it
Sampmania: cronistoria di un pomeriggio alla 'The Walking Dead'
del 09 marzo 2020 alle 09:31
di Lorenzo Montaldo
Sono stato a lungo combattuto tra il senso di responsabilità civico, che mi spingeva a rimanere a casa, e un altro stimolo, secondo me altrettanto importante, ossia il diritto/dovere di cronaca. E’ stato quest’ultimo a mandarmi a Marassi. Non si è trattato di una scelta di convenienza, anzi, Sampdoria-Verona me la sarei vista molto volentieri in panciolle dal divano, al calduccio, evitando spostamenti in macchina, termometri nelle orecchie e firme su liberatorie dai toni minacciosi. Non sono un reporter di guerra, non sono andato in Iraq a rischiare la vita, sia chiaro. Cerco di fare il giornalista sportivo, e la mia coscienza mi ha spinto a raccontare la partita dal miglior punto di osservazione possibile. Tuttora non sono sicuro di aver fatto la scelta giusta, comunque quello che trovate di seguito è il racconto di un pomeriggio surreale per dinamiche e epilogo, in cui si parla anche un po’ di calcio.
Partenza ore 13.55: pieno come un tacchino dopo aver ingollato circa due etti di pastasciutta, mi sono messo in macchina dall’entroterra genovese. Al casello di Bolzaneto sembrava di essere precipitato dentro ‘The Walking Dead’, o in una qualunque serie tv post apocalittica. Non ho incontrato neppure una macchina, nemmeno l’ombra, ve lo giuro. Probabilmente perchè erano tutti a Boccadasse in spiaggia.
Ore 14.25: arrivo e posteggio a trenta metri dallo stadio. Mai durato così poco il viaggio. E’ evidentemente l’unico aspetto positivo delle varie misure limitative. Ritiro l’accredito speciale, bevo un caffé per evitare l’abbiocco post pranzo, in un bar solitamente inavvicinabile e in questo caso desolatamente vuoto. Nel piazzale antistante lo stadio sento distintamente gli uccellini cinguettare, nemmeno sapevo ci fossero a Marassi, mai notati tra rumori d’auto, clacson e voci dei tifosi.
Ore 14.45: mi infilano un termometro nelle orecchie al tornello. Poteva andarmi peggio. Entro, mi ero preparato all’impatto con il Ferraris, ma così giuro non me lo aspettavo. C’è la stessa atmosfera che ritrovi in una gigantesca cattedrale vuota. La lettura delle formazioni rimbomba in maniera innaturale e mi rendo conto che, proprio come in chiesa, anche in tribuna più o meno inconsciamente i venti-trenta giornalisti presenti parlano a voce sommessa.
Ore 15.00: inizia Sampdoria-Verona, ed è stranissimo. Lo vedi che i giocatori l’hanno presa come una partita vera, ma nel contempo ti accorgi di tanti piccoli particolari che di solito ti sfuggono. Finalmente capto chiaramente cosa si dicono nel cerchio che formano prima di ogni partita: 'Bisogna crederci sempre, non mollare un c...o' ". Noti come gli allenatori teleguidino letteralmente i calciatori, Ranieri in particolare si concentra a dare indicazioni a Tommy (Augello), a Fabio (Depaoli) e a Kuba (Jankto). Ti saltano agli occhi tanti aspetti che di solito si perdono all’interno del frastuono di uno stadio, ad esempio gli urlacci di Audero, rivolti in continuazione a tutta la difesa. Il reparto però lo guida Yoshida, che dopo un mese e mezzo a Genova si esprime già in italiano e di personalità sembra averne a pacchi. Quagliarella, Tonelli e Ekdal invece sono più leader silenziosi, parlano meno ma nessuno fiata quando la palla ce l’hanno loro. Ranieri in avvio è molto pacato. Però non è ieratico e tranquillo come nelle conferenze: spesso alza la voce, specialmente quando si rende conto che la squadra, passata la tensione dei primi minuti, sta inconsciamente prendendo la partita come una sorta di amichevole.
Ore 15.45: i trenta ‘fortunati’ che stanno seguendo dal vivo Sampdoria-Verona sono affranti. Il Doria del primo tempo non ha creato neppure un’occasione, arriva sempre in ritardo sulle seconde palle, e viene preso d’infilata dal Verona. Di Amrabat sembrano essercene due, Gunter e Rrhamani non sbagliano un intervento, e Zaccagni ha già fregato Audero, ancora una volta troppo statico sulla linea di porta. Nel frattempo il Genoa vince 0-2 a Milano, e la Spal ha battuto il Parma. Manca solo la pioggia di meteoriti.
Ore 16.15: Ranieri tira fuori dal cilindro un cambio di modulo che restituisce spessore al centrocampo blucerchiato, ma soprattutto tira fuori - dal campo - Vieira e Gabbiadini, oggi entrambi zombie, giusto per rimanere in tema The Walking Dead. E’ una scelta che paga, perchè Linetty ridà linfa al centrocampo e Bonazzoli entra con la voglia di spaccare in due il mondo. I suoi movimenti scollano dal corpo di Quagliarella l’asfissiante pressing dei tre moschettieri di Juric, e appena Rrhamani concede un po’ di lasco al numero 27, San Fabio da Castellammare lo frega. Qualcuno accenna un applauso, ‘qualcuno’ (io) va un po’ oltre.
Dalle 16.30 in poi: succede di tutto. Il Var non funziona, poi torna in azione e segnala un rigore. Sempre ‘qualcuno’, nel silenzio della Cattedrale deserta, si lascia andare quando Quaglia butta dentro il 2-1 con quel rigore che pesa una tonnellata. Dopo arrivano, nell’ordine, un’espulsione revocata, dieci minuti al cardiopalma e alla fine un grande, gigantesco sospiro di sollievo. Ve lo giuro, dalle 16.30 in poi ho scordato di essere praticamente da solo al Ferraris. La fotografia migliore dell’ultimo assalto, però, ve la dà una frase di Sir Claudio Ranieri, che solitamente non si lascia sfuggire neppure un ‘caspita’ o un ‘acciderbolina’. Ve la riporto testualmente, l’ha urlata a uno della premiata ditta Thorsby-Bereszynski-Depaoli dopo un disimpegno errato: “Ci stiamo giocando la vita, e tu fai quella cagata lì. E che cazzo”. Grazie, mister, dico sul serio. Glielo avremmo voluto dire tutti.
Ore 17.15: mi rimetto in macchina, altri venti minuti e sono a casa. Mentre torno rifletto sul fatto che tutto sommato la mia prima volta a porte chiuse mi ha concesso un'esperienza più immersiva, se vogliamo più completa. Tutto bello, le voci dal campo, i tre punti, la strada sgombra etc etc. Ma non vedo l'ora di tornare a fare coda, perchè così non è calcio.
Verona, le pagelle di CM: Amrabat è ovunque, ingenuità Dawidowicz
del 08 marzo 2020 alle 17:06
di Lorenzo Montaldo
Sampdoria-Verona 2-1
Silvestri 6,5: attento nell’ordinaria amministrazione, reattivo su alcune conclusioni doriane, in particolare quando a provarci è Jankto nella ripresa. Molto bravo pure sul doppio tentativo di testa nel secondo tempo, prima di Depaoli e poi di Tonelli. Incolpevole sulla doppietta di Quagliarella.
Rrahmani 5,5: gioca una buona partita per quasi tutta la durata dell'incontro. La sua marcatura su Quagliarella quando l'attaccante doriano firma il pareggio, però, è veramente troppo blanda e costa tantissimo alla sua squadra. E' un errore da matita rossa, e gli costa un voto.
Gunter 6: personalità e carisma al centro della difesa. Sbaglia pochissimo, comanda il reparto e si muove con ottimi tempi.
Dawidowicz 5: la chiusura su Vieira lanciato a rete vale quanto un gol. Si ripete anche nel secondo tempo, questa volta su Bonazzoli. Purtroppo macchia la sua prestazione con un’ingenuità gigantesca, colpendo con una gomitata Ekdal in area. Anche lui perde un voto a causa della sciocchezza.
Adjapong 6: tanta quantità e fisicità, anche se non supporta spesso l’attacco gialloblù, che passa per il centro. Però concede pochissimo a Augello,
Amrabat 7: copre tutto il campo con una continuità impressionante. Spesso accelera anche palla al piede, ed è molto utile per spezzare il ritmo e portare palla in avanti facendo guadagnare metri al Verona. Giocatore di assoluto valore.
(dal 41’ s.t. Salcedo s.v.)
Pessina 6: senza infamia e senza lode. Dimostra di avere qualità innegabili, specialmente in palleggio, ma oggi si accende a corrente alternata rispetto ad altre situazioni.
Lazovic 6,5: in avvio sia il Verona che la Samp giocano poco sulla sua corsia, e l’ex Genoa si vede raramente. Quando i gialloblù allargano il gioco, però, si dimostra letale. Splendido l’assist per Zaccagni.
Zaccagni 6,5: sblocca la gara con un gran inserimento. Sguscia alle spalle di Augello, e mette in rete lo 0-1 ospite grazie ad un movimento perfetto, approfittando anche della distratta marcatura doriana.
Verre 5,5: prova spesso la verticalizzazione in avvio, poi si perde con il passare dei minuti. Non la sua miglior prestazione stagionale, ha abituato a standard di rendimento decisamente più alti.
(dal 27' s.t. Badu 5,5: entra per dare più spessore al centrocampo, in difficoltà dopo l'ingresso di Linetty. Fatica un po' ad entrare in partita, e si becca pure un giallo).
Di Carmine 5,5: scalda i guanti di Audero con un colpo di testa che il portiere doriano respinge da due passi. Francobollato da Tonelli e Yoshida, deve fare a sportellate per tutta la partita e non ha spazio di manovra.
(dal 34’ s.t. Pazzini s.v: è il grande ex di giornata, ha un quarto d'ora a disposizione ma tocca pochissimi palloni).
All. Juric 6: il Verona oggi non ha lo smalto delle scorse giornate, forse anche a causa dell'inattività forzata. La squadra gioca un gran primo tempo, ma poi si spegne a livello mentale nella ripresa, concedendo campo e fiducia alla Sampdoria. I movimenti sono ben registrati, la squadra sa quello che deve fare, ma due errori individuali costano tre punti ai gialloblù. Considerando la stagione disputata sin qui dalla squadra di Juric, è un vero peccato.
FONTE: CalcioMercato.com
VINCE LA SAMPDORIA L'Hellas perde (2-1) nel deserto di Marassi
08/03/2020 17:00
L'Hellas di Juric perde 2-1 nel deserto di Marassi (Ferraris a porte chiuse per l'emergenza Coronavirus). La Sampdoria vince in rimonta grazie ad una doppietta di Quagliarella nella ripresa (il secondo gol su rigore). Alla fine del primo tempo l'Hellas era andato in vantaggio grazie ad un gol di Zaccagni, ma nel secondo tempo la Sampdoria ha sorpreso l'Hellas. La prossima partita del Verona sarà col Napoli, venerdì al Bentegodi, ma bisogna a questo punto aspettare le decisioni che saranno prese dalla Lega in settimana. Il caos al momento regna sovrano sul calcio italiano.
Finisce qui 2-1 per la Sampdoria.
94' Ammonito Linetty per un fallo su Zaccagni (dopo consulto Var, Valeri inizialmente lo aveva espulso).
93' Ultime speranze Hellas: la Sampdoria si difende con i denti.
92' Conclusione potente di Zaccagni; palla alta di poco sopra la traversa.
91' Assalti finali Hellas, la Sampdoria per ora tiene.
Cinque minuti di recupero.
88' Esce Quagliarella, entra Thorsby
87' Entra Salcedo per Amrabat.
86' GOL SAMPDORIA Dal dischetto segna Quagliarella: 2-1 per la Sampdoria.
85' RIGORE Valeri assegna un calcio di rigore alla Sampdoria dopo che il Var giudica falloso un intervento di Dawidowicz.
80' Entra Pazzini, esce Di Carmine.
77' GOL SAMPDORIA Quagliarella trova il pareggio con un tiro dentro l'area, dopo assist di Depaoli. E' 1-1 a Marassi.
76' Ammonito Badu per un fallo di mano.
75' La Samp attacca ancora a testa bassa. Il Verona si difende in maniera ordinata ma ora rischia troppo.
73' Entra Badu, esce Verre.
71' Ammonito Tonelli.
70' Dall'altra parte del campo ci prova Rrahmani: palla fuori di poco.
68' Grande deviazione di Silvestri su un colpo di testa di Depaoli, e poi il portiere gialloblù salva anche su un colpo di testa di Tonelli. La Samp ora accelera.
62' Doppio cambio per Ranieri. Entrano Linetty e Bonazzoli per Vieira e Gabbiadini.
60' Zaccagni cade in area dopo un contatto ma l'arbitro Valeri non concede il rigore. Il Var non interviene e il gioco continua.
56' Le difese si chiudono e non concedono occasioni. L'Hellas mantiene il vantaggio e non rinuncia ad attaccare.
50' Il Verona è in controllo del match.
47' Primo cartellino giallo anche per il Verona. Di Carmine ammonito per intervento irregolare ai danni di Ekdal.
Parte la ripresa, non ci sono cambi.
Finisce qui il primo tempo: bel Verona avanti con Zaccagni. 0-1 dopo 45 minuti.
40' Ammonito Vieira
32' GOOOOLLLL DEL VERONAAAAAA!!!!!! L'Hellas passa in vantaggio con Zaccagni. Il centrocampista romagnolo segna con un bel colpo di testa (assist decisivo di Lazovic dalla fascia sinistra): il serbo ha pennellato un cross perfetto rientrando sul piede destro. 0-1 Hellas a Marassi!
30' Grandissima occasione per Amrabat che ci prova con un tiro potente: Audero salva la porta dei blucerchiati con un autentico miracolo.
25' Partita equilibrata. Non ci sono state ancora occasioni clamorose.
20' Silvestri respinge un tiro di Quagliarella dentro l'area.
14' Tentativo di Samuel Di Carmine con un colpo di testa da centro area (Assist di Darko Lazovic). Audero in controllo.
12' Manolo Gabbiadini ci prova con un tiro di sinistro da centro area. Silvestri blocca.
5' Le squadre si studiano.
LIVE
Il Verona torna in campo dopo 22 giorni. Si gioca a porte chiuse a Marassi per l'emergenza Coronavirus. Contro la Sampdoria, Juric dà fiducia a Di Carmine in attacco (Stepinski in panchina). Dal primo minuto anche Dawidowicz (Panchina per Kumbulla in via precauzionale per un lieve risentimento muscolare). Gioca Verre al posto di Eysseric (che era inizialmente in formazione) Ranieri risponde con la coppia d'attacco Quagliarella-Gabbiadini.
Arbitro: Paolo Valeri (Sez. AIA Roma 2)
Assistenti: Alessandro Costanzo (Sez. AIA Orvieto), Tarcisio Villa (Sez. AIA Rimini).
LE PARTITE SI GIOCANO A PORTE CHIUSE Emergenza Coronavirus, la Serie A non si ferma
08/03/2020 00:56
Il decreto che sarà emanato nelle prossime ore dal governo per arginare il coronavirus sta per sconvolgere le vite di tanti italiani. Secondo la bozza diffusa finora, l’ingresso e l'uscita dalla Lombardia e da alcune zone di Veneto (non a Verona per ora), Emilia Romagna, Piemonte e Marche da domani al 3 aprile saranno consentiti solo per "indifferibili esigenze lavorative o emergenze".
LA SERIE A NON SI FERMA - Per quanto riguarda lo sport, stando alla bozza del decreto sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati, ma resta consentito lo svolgimento di eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse. Quindi lo svolgimento del campionato di calcio di Serie A è al momento confermato nei termini decisi nei giorni scorsi. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza interpersonale.
FONTE: TGGialloBlu.it
La Samp si aggrappa a Quagliarella: la salvezza passa dai suoi gol. E ora davanti tremano
8/3 ALLE 17:50 SERIE A
di DANIEL UCCELLIERI
Aggrappati a Fabio Quagliarella. Nei momenti di difficoltà la Sampdoria sa di poter contare sul suo bomber. Anche se in versione Diesel. Oggi, nel vuoto di Marassi, la Samdporia ha trovato una vittoria che sembrava insperata contro un Verona che non perdeva da 9 giornate. Una vittoria che alla luce degli altri risultati diventa ancora più importante: le vittorie di SPAL e Genoa cambiano le carte in tavola per la lotta per la permanenza in serie A.
Sampdoria a 26, Genoa a 25, gli stessi del Lecce terzultimo in classifica. SPAL ancora staccata, ma la vittoria di oggi ha riacceso le speranze per gli estensi. I tre punti conquistati da Quagliarella e compagni mettono pressione alle squadre davanti: il Torino, che ha perso le ultime 6 gare in campionato, ha un solo punto in più rispetto alla Samp. Stesso discorso per l'Udinese, la Fiorentina invece di punti ne ha 29 (e alle 18.00 c'è lo scontro diretto fra friualani e viola).
Certo, il solo Quagliarella non basta: l'attaccante della Sampdoria è un campione immortale ed i numeri lo dimostrano, ma per conquistare la salvezza la Sampdoria ha bisogno di qualcosa in più, a partire dalla difesa, anche oggi apparsa molto in difficoltà, soprattutto nel primo tempo.
Le pagelle del Verona - Dawidowicz croce e delizia, l'attacco non concretizza le occasioni
8/3 ALLE 17:26 SERIE A
di DANIEL UCCELLIERI
Silvestri 6,5 - Non può molto sulle due reti di Quagliarella, ma è decisivo in altre occasioni.
Rrahmani 5,5 - In ritardo su Quagliarella in occasione del primo gol della Samp.
Günter 6 - Il migliore del reparto arretrato del Verona. Sicuro anche quando la Samp prende coraggio, non sbaglia molto.
Dawidowicz 6 - Il suo salvataggio in scivolata su Vieira nel finale del primo tempo vale quasi un gol. Nella ripresa pero è protagonista, in negativo: da un suo fallo arriva il rigore poi trasformato da Quagliarella.
Adjapong 6 - Ingaggia un bel duello nel primo tempo con Vieira. Nella ripresa va un po' in difficoltà, ma la prestazione resta buona.
Amrabat 6 - Solito dinamismo in mezzo al campo, sfiora il gol con una bella conclusione dalla distanza. (Dall'88' Salcedo S.V)
Pessina 6 - Recupera tanti palloni ed imposta la manovra in assenza di Veloso. Cala un po' nella ripresa.
Lazovic 6,5 - Decisamente ispirato oggi, tutte le azioni offensive del Verona nascono dai suoi piedi. Suo l'assist vincente per la rete di Zaccagni. Si ripete anche nella ripresa, ma Verre non riesce ad approfittarne.
Zaccagni 6,5 - Al posto giusto al momento giusto. Inserimento perfetto sul cross di Lazovic per il gol del vantaggio dell'Hellas.
Verre 5,5 - Forse il meno incisivo dei giocatori offensivi del Verona. Ha un'ottima occasione nella ripresa, ma calcia malissimo dopo l'assist di Lazovic. (Dal 72' Badu 5,5 - Entra per portare fisicità al centrocampo. Pochi minuti dopo il suo ingresso scivola in mezzo al campo, favorendo così il contropiede della Samp, concretizzato poi da Quagliarella.)
Di Carmine 6 - La prima occasione della gara porta la sua firma: colpo di testa da ottima posizione che trova però l'ottima risposta di Audero. Per il resto di vede davvero poco. (Dall'80' Pazzini S.V)
Juric 6 - "Siamo stati polli", il commento del tecnico del Verona dopo il gol del raddoppio di Quagliarella. Nel silenzio del Ferraris si sente praticamente solo lui: guida bene la squadra, che crea tanto ma non riesce a concretizzare.
Le pagelle della Sampdoria - Quagliarella è un Diesel, Jankto ha grinta da vendere. Bene Audero
8/3 ALLE 17:08 SERIE A
di DANIEL UCCELLIERI
Audero 6,5 - Risponde subito alla grande sul colpo di testa ravvicinato di Audero. Strepitoso sulla conclusione di Amrabat ma non può nulla sul tocco ravvicinato di Zaccagni.
Bereszynski 5,5 - Si vede poco, manca il suo apporto quando la Samp attacca.
Tonelli 6 - Decisamente meglio nella ripresa, come del resto tutta la squadra.
Yoshida 6 - Prima da titolare in serie A, nel primo tempo soffre come tutto il reparto arretrato della Sampdoria. Nella ripresa viene fuori tutta la sua grinta.
Augello 5 - Si lascia superare da Zaccagni in occasione del gol del vantaggio dell'Hellas Verona.
Depaoli 6,5 - Protagonista nella ripresa. Suo l'assist perfetto per il gol del pareggio firmato Quagliarella.
Ekdal 5,5 - Non è stata la sua miglior prestazione, ma ha il merito di guadagnare il calcio di rigore nel finale.
Vieira 5,5 - Si limita al compitino, ma non basta. Ha una buona occasione per pareggiare nel primo tempo, ma perde l'attimo e viene murato da Dawidowicz. (Dal 61' Linetty 6 - Il suo innesto porta dinamismo alla manovra blucerchiata. Nel finale prima viene espulso, poi il VAR cambia decisione e viene solo ammonito)
Jankto 6,5 - Fra i pochi a rendersi pericoloso nel primo tempo. Secondo tempo tutto grinta e voglia, ci prova dalla distanza ma trova sulla sua strada l'ottima risposta di Silvestre.
Quagliarella 7.5 - Una doppietta per regalare una vittoria importantissima alla Samp. Ci mette un po' a carburare, ma quanto i giri del motore sono alti, torna il solito bomber implacabile.(Dal 90' Thorsby S.V)
Gabbiadini 5,5 - Ci prova ad inizio gara dopo una bella girata, poi sparisce dai radar. (Dal 61' Bonazzoli 6,5 - Entra benissimo in partita, con i suoi movimenti mette in difficoltà i difensori dell'Hellas)
Ranieri 7 - Solito primo tempo di "passeggiatori" in casa Samp. Poi la svolta nella ripresa: gli innesti di Linetty e soprattutto di Bonazzoli cambiano la sfida. Poi si sveglia Quagliarella e la Samp porta a casa una vittoria importantissima.
La doppietta di Quagliarella regala la vittoria alla Sampdoria. 2-1 al Verona, non basta Zaccagni
8/3 ALLE 16:56 SERIE A
di DANIEL UCCELLIERI
Si è da poco conclusa la sfida fra Sampdoria e Hellas Verona. I blucerchiati vincono in rimonta 2-1: alla rete di Zaccagni ha risposto la doppietta di Fabio Quagliarella.
LE SCELTE INIZIALI - Classico 4-4-2 per Ranieri, con Gabbiadini e Quagliarella in attacco. Ekdal e Vieira a centrocampo, con Jankto e Depaoli sulle corsie esterne. Il Verona schiera il solito 3-4-2-1 con Verre e Zaccagni a supporto di Di Carmine. Pazzini, ex di turno, partirà dalla panchina.
PARTE FORTE IL VERONA - La squadra di Juric parte bene e tiene subito in mano il pallino del gioco. Al minuto numero 12 la prima, vera, grande occasione della partita. Bella manovra del Verona, Zaccagni apre per Lazovic, cross teso per Di Carmine che gira di testa da ottima posizione. Grande risposta di Audero che riesce a deviare la conclusione dell'attaccante del Verona. Il Verona gioca bene, la Samp soffre tantissimo, soprattutto in difesa. Amrabat, lasciato incredibilmente libero di calciare dal limite, lascia partire un bel destro teso. Bravissimo Audero che, con un colpo di reni, nega la gioia del gol al centrocampista del Verona.
ZACCAGNI PORTA IN VANTAGGIO IL VERONA - La squadra di Juric passa in vantaggio, con merito, poco dopo la mezz'ora. Cross teso di Lazovic sul secondo palo, Augello non ci arriva e ne approfitta Zaccagni, che da pochi passi manda il pallone in rete. A nulla serve il disperato intervento di Audero.
VERRE DI DIVORA IL RADDOPPIO - Il Verona torna in campo con la solita grinta e determinazione vista nel primo tempo. Lazovic, particolarmente ispirato, mette in mezzo un bellissimo pallone a rimorchio per Verre. Il centrocampista del Verona calcia a botta sicura ma colpisce malissimo il pallone. Dopo l'errore di Verre ci prova anche Di Carmine ma la conclusione della punta viene murata dalla difesa blucerchiata.
RANIERI GIOCA LE CARTE LINETTY E BONAZZOLI - Al minuto numero 61 Ranieri cambiare le carte in tavola. Fuori Vieira e Gabbiadini, dentro Linetty e Bonazzoli.
QUAGLIARELLA TROVA IL PARI - Con i nuovi innesti la Sampdoria prende coraggio e trova la rete del pari. Badu scivola in mezzo al campo favorendo così la ripartenza della Sampdoria: Quagliarella apre per Depaoli, l'esterno della Samp chiude il triangolo ed il capitano blucerchiato trova la rete del pari con una precisa conclusione che non lascia scampa a Silvestri.
LA SAMP (COL VAR) COMPLETA LA RIMONTA - Nei minuti finali la Sampdoria completa la rimonta grazie al rigore trasformato da Quagliarella. L'arbitro Valeri aveva concesso il penalty, con l'ausilio del VAR, per una gomitata di Dawidowicz ai danni di Ekald. Dal dischetto Quagliarella è perfetto: gran botta che non lascia scampo a Silvestri.
Hellas Verona, cambio di formazione: Verre titolare, panchina per Eysseric
8/3 ALLE 14:22SERIE A
di DANIEL UCCELLIERI
Cambio di formazione dell'ultimo minuto in casa Hellas Verona. Titolare Verre, che agirà insieme a Zaccagni alle spalle di Di Carmine. Panchina per Eysseric, che rimane comunque a disposizione di mister Juric.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
SERIE A TIM: SAMPDORIA-HELLAS VERONA 2-1
08/MARZO/2020 - 14:00
Genova – La striscia utile si è fermata dopo 9 risultati utili consecutivi per gli uomini di Ivan Juric, interrompendosi nel pomeriggio di Genova, in cui è arrivata una beffarda sconfitta per 2-1 contro la Sampdoria di Claudio Ranieri.
I gialloblù, in controllo della gara per 75 minuti, hanno aperto le marcature con Zaccagni, abile al 32’ della prima frazione nell’anticipare Augello per poi battere Audero da pochi passi.
Nella ripresa i padroni di casa hanno ribaltato il parziale con Fabio Quagliarella, autore di una doppietta, realizzata grazie ad una conclusione dal limite dell’area al 77’ e, quindi, dieci minuti più tardi, su calcio di rigore.
Per i gialloblù si tratta del primo ko a due mesi di distanza dalla sconfitta di Bergamo, arrivata lo scorso 7 dicembre sul campo dell’Atalanta.
Nel mezzo l’Hellas ha raccolto ben quattro vittorie e cinque pareggi.
SAMPDORIA-HELLAS VERONA 2-1
Marcatori: 32' pt Zaccagni, 34' st e 41' st Quagliarella (rig.)
Grazie per aver seguito con noi la diretta di questa partita.
Dopo un primo tempo stentato e chiuso sotto di un gol, la Sampdoria estrae dal cilindro quel Fabio Quagliarella da troppo tempo rimasto in naftalina, che dall'alto dei suoi 37 anni ne rifila due al Verona nel corso della ripresa. I blucerchiati si issano a quota 26 punti in classifica, tirandosi cosi' fuori momentaneamente dal pantano della zona retrocessione, mentre gli scaligeri, inchiodati a 35, interrompono una serie positiva di nove partite in campionato.
GAME OVER al Ferraris! La Sampdoria regola il Verona con una doppietta di Fabio Quagliarella.
90+6' Graziato Linetty. Il rosso si tramuta in giallo dopo la consultazione del VAR da parte del fischietto di Roma 2. Solo un'ammonizione quindi per il centrocampista della Sampdoria.
90+5' Valeri corre al VAR per valutare l'intervento di Linetty su Zaccagni sanzionato in un primo momento con un rosso diretto.
90+1' Si fa incandescente il clima al Ferraris. Verona all'assalto della diligenza blucerchiata, Samp che resiste. Pochi minuti al termine della contesa.
90+1' Cinque minuti di recupero concessi da Valeri.
90' Chiude la girandola di cambi anche Claudio Ranieri che concede il riposo del guerriero a Quagliarella. Al suo posto Thorsby.
87' Termina i cambi il Verona. Amrabat fa spazio a Salcedo.
86' SAMPDORIA-Verona 2-1! Quagliarella non fallisce dagli undici metri e porta in vantaggio i doriani.
85' Giallo per Dawidowicz per una gomitata in area rifilata dal polacco a Ekdal. Per Valeri si tratta di ammonizione e rigore a favore della Sampdoria.
80' Secondo cambio nel Verona. dentro Pazzini, fuori Di Carmine.
79' Ad allungare la lista degli ammoniti di questa fase concitata del match ci pensa Jankto punito per aver frenato una ripartenza avversaria.
78' PILLOLA STATISTICA! Fabio Quagliarella ha segnato cinque reti nelle sue ultime sei presenze in Serie A, dopo che nelle prime 15 di questo campionato aveva messo a segno appena tre gol.
77' SAMPDORIA-Verona 1-1. Ottimo il dai e vai tra Quagliarella e De Paoli con quest'ultimo che restituisce palla al centravanti dei blucerchiati veloce nell'anticipare la retroguardia gialloblu e fulminare Silvestri.
76' E sul taccuino di Valeri ci finisce pure Badu per un fallo ai danni di Yoshida.
72' Primo cambio anche in casa Verona. Verre lascia il posto a Badu.
71' LINETTY! Legnata dal limite di prima intenzione del numero 7 dei blucerchiati, palla di un soffio a lato. Sampdoria a un passo dal pareggio.
70' Giallo anche per Tonelli che blocca per la maglia la ripartenza di Adjapong.
67' ANCORA SILVESTRI! L'estremo del Verona dice no anche a Tonelli, poi Yoshida spedisce la palla sul fondo. Ci crede la Sampdoria.
66' Continua la pressione della Sampdoria alla caccia del pareggio. Tenta l'incursione Bonazzoli, provvidenziale la chiusura di Dawidowicz.
62' MIRACOLO DI SILVESTRI! Conclusione di Jankto, superba l'opposizione del numero uno del Verona che gli nega la gioia del gol.
61' Doppia sostituzione nelle file della Sampdoria. Ranieri prova a dare nuova linfa ai doriani togliendo Viera, già ammonito, e inserendo al suo posto Linetty. Nuova spalla in attacco anche per Quagliarella affiancato da Bonazzoli che subentra a uno spento Gabbiadini.
56' Tentativo di affondo di Di Carmine anticipato al momento della conclusione, angolo per gli uomini di Juric.
49' La Sampdoria prova da alzare il ritmo, Tonelli detta i tempi e cerca di far salire la squadra, ma sono troppi gli errori in mezzo al campo.
47' Primo cartellino giallo anche per il Verona. A conquistarselo ci pensa Di Carmine per intervento irregolare ai danni di Ekdal.
46' Si riparte al Ferraris dall'1-0 per il Verona. In campo gli stessi 22 del primo tempo.
Primo atto di una commedia andata in scena in un teatro senza pubblico. Poche anche le emozioni, se non per qualche sortita del Verona che dopo aver provato con le spallate di Di Carmine e Amrabat trova il pertugio giusto con Zaccagni e la complicita' di Audero. Timida la reazione fin qui dei doriani che non sono riusciti a impensierire Silvestri.
Int.
Al Ferraris si conclude il primo tempo, con il Verona in vantaggio per 1-0, grazie al gol messo a segno da Zaccagni.
42' Ci prova Vieira a far male al Verona inserendosi bene nelle maglie gialloblu, ma Dawidowicz ci mette una pezza chiudendo in scivolata.
39' Ammonito Vieira che sporca per primo il taccuino di Valeri. Il centrocampista si vede sventolare il giallo sotto il naso per un fallo su Adjapong.
33' Ci si attende una pronta reazione da parte della Sampdoria, viste le notizie che arrivano da Parma, dove la SPAL conduce per 1-0 sui gialloblu grazie a un rigore di Petagna.
32' Sampdoria-VERONA 0-1! Spunto di Lazovic sulla sinistra, rientro sul destro e palla sul secondo palo per Zaccagni che ruba il tempo ad Augello e da due passi supera Audero, il cui tocco e', pero', decisivo per la rete degli scaligeri.
30' VERONA VICINO AL VANTAGGIO! San Audero si immola su un tracciante dalla distanza di Amrabat, blocca in due tempi la conclusione in controtempo del marocchino.
20' Buona la corcolazione di palla degli uomini di Ranieri, ma il Verona col passare dei minuti sta alzando barcentro e ritmi di gioco.
17' Bruciante accelerazione di Gabbiadini contrastato poi al limite dell'area: Valeri fa cenno di proseguire.
13' Pronta la risposta della Sampdoria che tenta la fortuna con un mancino di Gabbiadini, fa buona guardia Silvestri.
12' OCCASIONE VERONA: inzuccata di Di Carmine che centra il pallone a colpo sicuro su suggerimento dalla sinistra di Lazovic, Audero neutralizza. Veneti che iniziano a macinare gioco.
10' Dopo una prima fase di studio, è il Verona a tentare di rompere gli indugi con Lazovic il cui fendente attraversa tutta l'area di rigore avversaria per spegnere la sua corsa sul fondo.
1' Nel silenzio surreale del Luigi Ferraris riparte la corsa anche per Sampdoria e Verona, ferme in campionato dallo scorso febbraio.
SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Bereszynski, Yoshida, Tonelli, Augello; Depaoli, Ekdal, Vieira (dal 15' st Linetty), Jankto; Quagliarella (dal 45' st Thorsby), Gabbiadini (dal 15' st Bonazzoli)
A disposizione: Seculin, Falcone, Chabot, Barreto, Colley, La Gumina, Maroni, Leris
All.: Ranieri
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrhamani, Gunter, Dawidowicz; Adjapong, Amrabat (dal 42' st Salcedo), Pessina, Lazovic; Verre (dal 27' st Badu), Zaccagni; Di Carmine (dal 35' st Pazzini)
A disposizione: Berardi, Radunovic, Stepinski, Eysseric, Bocchetti, Lucas, Dimarco, Kumbulla, Empereur
All.: Juric
Arbitro: Paolo Valeri (Sez. AIA Roma 2)
Assistenti: Alessandro Costanzo (Sez. AIA Orvieto), Tarcisio Villa (Sez. AIA Rimini)
NOTE. Ammoniti: Vieira, Di Carmine, Tonelli, Badu, Jankto, Dawidowicz, Linetty
Verona - È terminata 1-1 la sfida d’alta quota tra la Primavera gialloblù e l’Udinese. Sane e compagni hanno tenuto testa ad un avversario solido e organizzato, restando in controllo della partita per tutto il primo tempo e per buona parte della ripresa.
Il Verona ha spinto forte nel primo tempo, sbagliando anche un calcio di rigore con Calabrese in pieno recupero. Nella ripresa il copione non è cambiato, con la Primavera di Corrent protesa in avanti e l’Udinese chiusa nella propria metà campo. Al 9’ è arrivato il gol del vantaggio gialloblù: cross di Corradini e stacco imperioso di Yeboah sul secondo palo ad infilare la sfera alle spalle di Gasparini. Gli ospiti hanno risposto con Oviszach, preciso nel concludere a rete un’azione letale in contropiede per l’1-1 finale, siglato a pochi minuti dal termine.
I gialloblù restano al quarto posto in classifica, a 2 punti di distanza dai friulani ma con una gara in più da recuperare. In attesa di conoscere le date dei recuperi della 18esima e della 19esima giornata, l’Hellas è atteso ora dalla trasferta sul campo del Brescia.
HELLAS VERONA-UDINESE 1-1
Marcatori: 8' st Yeboah, 33' st Oviszach
HELLAS VERONA: Ciezkowski, Gresele, Corradini, Bracelli, Squarzoni, Calabrese, Amayah (dal 14' st Bertini), Brandi, Sane, Jocic (dal 38' st Zingertas), Yeboah (dal 22' st Pierobon)
A disposizione: Aznar, Bernardinello, Esajas, Ilie, Agbugui, Turra, Terracciano, Florio
All.: Corrent.
UDINESE: Gasparini, Mazzolo, Kubala, Palumbo (dal 14' st Maset), Dzankic, Rigo, Ballarini (dal 21' pt Lirussi), Battistella, Oviszach, Compagnon, Ianesi (dal 14' st Cum)
A disposizione: Carnelos, Aviani, Renzi, Snidarcig, Fedel, Del Fabro, Pasian
All.: Cristante
Ci rendiamo conto che per uno Juventino, concetti quali “merito”, “vinca il migliore”, “imparzialità”, “onestà”, siano da sempre sconosciuti.
A casa Agnelli vige la legge del più forte, del più potente, che equivale quasi sempre, a quella del più ricco.
Se lo sport vivesse di solo blasone, squadre come il Genoa (9 scudetti), Bologna, Torino e per assurdo la Pro Vercelli (tutte 7 scudetti), avrebbero più titolo a giocare la Champions dei VIP, che la Roma, solo 3 volte campione d’Italia.
Vale poi la pena ricordare al buon Agnellino che la Dea ha vinto lo stesso numero di Champions League della Roma (0) e solo due in meno della sua milionaria Juventus (2).
Capisco che l’appeal internazionale dell’Atalanta sia poca cosa, rapportato a squadre di grandi città o dal glorioso passato, ma è la legge del calcio (o se volete dello sport): “c’è chi merita e chi no“.
Invece di pensare ad una Champions per soli ricchi e famosi, il rampollo di casa Agnelli si preoccupasse di passare il turno e approdare ai quarti di finale, ribaltando la sconfitta della gara di andata… una Atalanta ai quarti (probabilità tutt’altro che impossibile dopo il 4-1 di San Siro al Valencia) e una Juventus fuori dalla Champions, sarebbe infatti uno smacco epocale per un presidente che con le sue farneticanti esternazioni, nega in nome del profitto, i più elementari principi dello sport.
Se mai ce ne fosse bisogno, un motivo in più per tifare Lione.
Mauro Micheloni
06 MAR 2020 QUANDO GLI AGNELLI DIVENTANO LUPI
Se avete a portata di mano un medicinale anti-vomito prendetelo prima di leggere questo pensiero di Andrea Agnelli. Dice il presidente della Juventus: “Ho grande rispetto per quello che sta facendo l’Atalanta, ma senza storia internazionale e con una grande prestazione sportiva ha avuto accesso diretto alla massima competizione europea per club. È giusto o no?”.
Agnelli non è uno stupido. Sa benissimo di essere impopolare quando attacca la favola dell’Atalanta che rappresenta quello che il Verona ha rappresentato negli anni ’80. Cioè la provinciale che riesce a scalfire con capacità, professionalità e anche per una buone dose di fortuna il potere e la forza delle grandissime. Ma lo fa perché vuole creare un dibattito e iniziare a speronare quello che in Italia è un diritto inalienabile nel calcio e nello sport: la meritocrazia. Agnelli e il sistema di potere che rappresenta, vuole scalfire questo codice morale. Non più il merito, ma il blasone, la tradizione, le coppe vinte, il censo. Io so’ io e voi non siete un cazzo, direbbe il marchese del Grillo. Le grandi sempre più grandi e le piccole relegate al ruolo di comprimarie, senza più nemmeno l’illusione di poter qualche volta partecipare al banchetto.
Si parla ovviamente di soldi, di stramaledetti diritti televisivi, una torta sempre più imponente che ha stravolto il calcio fino a questo “mostro” che abbiamo sotto gli occhi. Sembra ieri quando Gianni Brera (avrete sicuramente letto il bellissimo articolo su quel Juventus-Verona a porte chiuse) diede dei ladri agli juventini usando come metafora una fantastica barzelletta. Scrisse il maestro, morto purtroppo in un incidente a Codogno, oggi paese noto per essere focolaio del coronavirus: “Sono considerazioni fatte senza cedere al sentimento, che deve ancora questo registrare, secondo nota barzelletta anti-juventina. L’arbitro si fa presso la panchina dalla quale il bravissimo Trap va gridando ai suoi: “Ritmo, ritmo!”, e l’arbitro perplesso: “Non eravamo d’accordo per una 132?”.
Allora vinceva il Verona, ma non contro Wurtz, l’arbitro della vergognosa gara al Comunale, oggi la piccola meravigliosa Atalanta di Gasperini, maestro di Ivan Juric che a sua volta sta compiendo un immenso capolavoro nel campionato italiano con il nostro Hellas. E quindi, come rappresentanti della sana provincia italiana, di una società che ha vinto l’unico scudetto al di fuor delle loro mura, oggi dobbiamo essere a maggiore ragione scandalizzati da questo modo di pensare che ha il solo scopo di creare una superlega miliardaria fatta non di merito ma dal sangue blu.
Ebbene, vado di provocazione: se la facciano questa superlega, escano dal campionato e ci lascino il nostro calcio pane e salame. Senza di loro, siamo sicuri, ci divertiremo molto di più.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
Ultima partita
Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.