#BolognaVerona ...25 punti alla prima di ritorno con una partita da recuperare: Chi l'avrebbe detto? Personalmente avrei messo la firma per svoltare a 18-19 punti ed essere ancora in piena lotta per non retrocedere
25 punti alla prima di ritorno con una partita da recuperare: Chi l'avrebbe detto? Personalmente avrei messo la firma per svoltare a 18-19 punti e, visti gli ultimi giri in giostra in Serie A, essere ancora in piena lotta per non retrocedere.
(Molto) Meglio così, senz'altro... Se siamo tutti qui a vederci accalappiare dalle grandi i vari AMRABAT, KUMBULLA e RRAHMANI è un buon segno che certifica la bontà del lavoro dell'attuale dirigenza scaligera una volta tanto (anche se ancora non capisco perchè KULUSEVSKI valga il doppio di Sofyan) ma va ricordato che il lavoro più buono, sul campo e fuori nell'assemblamento della squadra, è stato quello di mister JURIĆ in scadenza a Giugno e già nelle mire di tante squadre di fascia superiore a quella del nostro amato HELLAS: Per far definitivamente pace con la piazza gialloblù forse non basterebbe nemmeno blindare il tecnico croato ma sarebbe senz'altro un potente inizio...
Dopo il buio infinito di queste annate, con Ivan si potrebbe riaprire un ciclo, SETTI faccia di tutto per trattenere il manager che ha stregato i veronesi!
Venendo agli avversari di Domenica, il VERONA si troverà ad affrontare una squadra due punti dietro in classifica ma, con una rosa tecnicamente superiore sulla carta, ancora in attesa di spiccare il volo dall'anonimato di metà classifica.
La squadra scaligera potrà comunque contare su una delle migliori difese del campionato, la quarta dietro INTER, LAZIO e JUVENTUS alla pari con quella della ROMA che ha subito 'solo' 21 gol.
Unico ex gialloblù della gara il poco rimpianto diesse BIGON, incapace di allestire una squadra competitiva (o di opporsi efficacemente alle direttive del patròn chissà... Non lo sapremo mai) in Serie A nel 2015-16.
Precedenti
Bilancio favorevole ai padroni di casa ma il VERONA al Dall'Ara ha perso solo 5 volte in 19 occasioni mentre ha conquistato almeno un punto in altre 7.
Prima sfida (con vittoria del BOLOGNA) da collocare nel campionato 1957-58, dieci anni più tardi il secondo BOLOGNA-VERONA finì 1 a 1 (a CRESCI dei rossoblù rispose TRASPEDINI per i gialloblù).
Prima vittoria scaligera il 28 aprile 1974: Fu l'HELLAS ad andare avanti per primo grazie al gol di LUPPI pareggiato sul finire del primo tempo dal rigore di SAVOLDI, al 71° MADDÈ sanciva la prima vittoria sul cmpo emiliano realizzando un altro penalty.
Sconfitta per 2 a 0 nell'ultimo BOLOGNA-VERONA per i disastrati gialloblù di PECCHIA che riuscirono a fare un tiro in porta solo all'87esimo! Molto meglio il 4 aprile 2016 quando il VERONA vinse per 1 a 0 una partita in cui non si capiva però dove cominciavano i meriti scaligeri e finivano quelli degli avversari in una stagione davvero deludente culminata con un'altra retrocessione.
Trionfale il match della stagione 2013-14 nella quale i gialloblù asfaltarono gli avversari con un 4 a 1 griffato CACCIATORE, ITURBE, TONI e JORGINHO.
Rimonta BOLOGNA nel 2001-02: All'iniziale vantaggio di un giovane GILARDINO fecero seguito i gol di FRESI e CRUZ in una delle tante gare in cui gli scaligeri buttarono quell'unico punto che avrebbe evitato la retrocessione più incredibile della storia dopo un girone d'andata a livelli di vertice.
Da ricordare (per non ripetere) è il 6 a 1 del 1996-97 quando ZANINI pareggiò il gol di SCAPOLI prima della grandinata di gol bolognesi con PARAMATTI, MAROCCHI, ANDERSSON, ancora SCAPOLO e SHALIMOV.
Più di 1100 i tifosi in trasferta al Dall'Ara, ad arbitrare la prossima sfida il signor Giovanni Ayroldi della sezione AIA di Molfetta.
QUI BOLOGNA
Indisponibili DIJKS, MEDEL e DENSWIL, non dovrebbero esserci problemi per ORSOLINI vittima di un infortunio alla spalla in allenamento ma nel caso è pronto il danese OLSEN, il ritrovato Sinisa (ancora in bocca al lupo e tanti auguri di pronta guarigione al combattivo MIHAJLOVIĆ tecnico dei felsinei) alle prese con un ballottaggio in mediana tra DZEMAILI, SVANBERG e DOMINGUEZ accanto a POLI.
Al centro dell'attacco nel 4-2-3-1 rossoblù è certo del posto PALACIO davanti altrio di fantasisti ORSOLINI-SORIANO-SANSONE.
Probabilmente disponibili anche i due nuovi acquisti in attacco BARROW e a centrocampo DOMINGUEZ.
Probabile formazione
4-2-3-1 con Skorupski; Tomiyasu-Bani-Danilo-Mbaye; Dzemaili-Poli; Orsolini-Soriano-Sansone; Palacio.
QUI VERONA
Ancora indisponibili EMPEREUR, SALCEDO e BESSA con TUPTA convalescente (questi ultimi, a quanto pare, sul piede di partenza) mister JURIĆ si ritrova con un BORINI (pronto a 'mangiare l'erba') in più ed un TUTINO (poco utilizzato) in meno, con altre giovani ma (speransi) talentuose leve in arrivo sulle esterne.
L'unica differenza con l'11 che ha rimontato e battuto il GENOA potrebbe essere il ritorno di Capitan PAZZINI al centro dell'attacco magari col nuovo acquisto a sostituire ZACCAGNI o VERRE sulla trequarti a gara in corso...
Convocati
Prima chiamata per il nuovo acquisto BORINI.
Probabile formazione
3-4-2-1 con Silvestri; Rrahmani-Kumbulla-Gunter; Faraoni-Amrabat-Veloso-Lazovic; Verre-Zaccagni; Pazzini.
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Mister DI LEO vice allenatore del BOLOGNA «Siamo coscienti che ci aspetta una partita molto dura ma conosciamo le nostre qualità. L'Hellas è una squadra aggressiva, corrono tanto e allora dovremo essere pronti ad affrontarla. Cercheremo in ogni modo di vincere e salire ancora in classifica. Mihajlovic in panchina domani? Non ci ha detto nulla di preciso. Credo di sì, comunque. Sarà difficile tenerlo a freno. Tanti gol subiti? Veniamo dalle ultime tre gare in cui abbiamo mostrato solidità difensiva e rischiato pochissimo. Se ci soffermassimo solo sulle reti subite non sarebbe un approccio corretto. Continuiamo così, l'equilibrio che stiamo cercando è vicino. Il colpo Musa Barrow ufficializzato ieri? Lo conoscevamo bene, crediamo che possa giostrare sia da attaccante centrale che da esterno e ci arricchirà le soluzioni. Ci ha colpito la mobilità e la tecnica che esprime in velocità: così ci può rendere più fluida la manovra offensiva... Man mano che le partite diminuiscono dobbiamo guadagnare più punti possibile, certamente. Ma non è giusto parlare di esame di maturità tutte le domeniche. Poi il Verona è una squadra in fiducia, con un'identità precisa» CorriereDelloSport.it
Mister JURIĆ «Il Bologna? Sta facendo ottime prestazioni al di là degli ultimi risultati: è una squadra forte che sa giocare con intensità in tutti i reparti, ma anche noi abbiamo la possibilità di fare punti con una grande prestazione. Il campo sta dicendo che ce la possiamo giocare con tutti, se ci alleniamo al massimo sempre con l'obiettivo di migliorarci: questo deve essere il nostro credo. Dal Bologna a Bologna quanto è migliorato l’Hellas? In un girone siamo cresciuti molto, ma fermarsi sarebbe un'assurdità, bisogna continuare su questa strada. Se il mercato ci condiziona? Non vedo atteggiamenti diversi da parte dei miei ragazzi: Henderson, ad esempio, nonostante avesse trovato poco spazio, mi è dispiaciuto molto che sia andato via. È un ragazzo e un calciatore eccezionale che ci ha insegnato molto: lo ringrazio a nome di tutto lo staff. Kumbulla? Tutti hanno fatto passi in avanti. Lui è un ragazzo serio e concentrato, deve solo continuare così. Rrahmani? Ovviamente sarà dei nostri. Chi in attacco? Sto ancora valutando, in settimana ho visto ottime cose. Borini si sta inserendo, ha tanta voglia di fare bene, e lo valuterò sino alla fine. Può fare sia la seconda punta che l'attaccante puro, ma anche l'esterno, all'occorrenza. Mihajlovic? Siamo tutti felici di come sta affrontando e vincendo una battaglia difficile» HellasVerona.it
Brutta sconfitta, aldilà del risultato, nell'ultimo Bologna-Verona del 15 Aprile 2018
Il doppio ex Vangelis MORAS a L'Arena «Verona e Bologna? Due albe, due inizi, due storie con sfondi diversi ma pari emozioni. A Bologna abbiamo conquistato una promozione dentro tante turbolenze. Ci fu pure la messa in mora della società. Ma si andava avanti comunque. Verona? Mancava la Serie A da tantissimo tempo ed al mio arrivo ho trovato l’entusiasmo di una città che non si era mai arresa al suo destino. Vincemmo con il cuore. Vincemmo dopo che la squadra, l’anno prima, aveva solo accarezzato la Serie A. Così fu davvero bellissimo. Juanito Gomez, Hallfredsson, Cacia, Laner. Per strada ho trovato tanti amici. Che sento ancora oggi. Condividi un percorso e poi, non ti perdi più di vista. Mandorlini? Il mister è stato la nostra guida. Ha interpretato alla perfezione lo spirito del Verona e il sentire della gente. Uomo vero. Uno abituato a combattere. Una persona che fa del bene, e che ha più volte aiutato la mia associazione. Tra di noi è rimasto un legame forte. E così sarà per sempre. Il Verona di Juric? Lo seguo da lontano. Perché anch’io sono ancora in gioco. Mi pare che la parola giusta da accostare al Verona di oggi sia: entusiasmo. Hanno chiuso alla grande il girone d’andata, se la giocano con tutti. Juric è uno tosto. E la gente si diverte, impazzisce per l’Hellas» HellasLive.it
Marco SILVESTRI a L'Arena «Ho parlato con Amrabat e Rrhamani, li vedo concentrati sul lavoro. Noi siamo un gruppo molto unito. Entrambi devono moltissimo al Verona e lo hanno ricordato più volte, quindi non ci nessun problema. Fra poco finisce il mercato e sino a giugno daranno il massimo come è già successo col Genoa. Nello spogliatoio pensavo che al massimo avremmo potuto pareggiare ed invece… 25 punti? Abbiamo un buon margine che ci permette di essere più tranquilli. L’entusiasmo fa il resto. Ce la giocheremo contro tutti come è sempre stato, figurarsi ora. Sapevamo che gennaio sarebbe stato un mese importante, vincere a Ferrara e col Genoa non è stato semplice. Sono soddisfatto del mio rendimento e oltre allo staff tecnico devi ringraziare un bel po’ di persone. Sono tutti i miei compagni, da chi gioca a chi sta in panchina. Gli attaccanti sono i nostri primi difensori» HellasLive.it
Pierino FANNA al 'Corriere di Verona' «Che cosa fare ora? Proseguire lungo la rotta che è stata tracciata e costruire, insieme al presente, un futuro che possa assicurare a questa realtà una presenza stabile in Serie A, togliendosi qualche sfizio, facendo soffrire regolarmente le grandi, divertendosi e facendo divertire il pubblico. Un Hellas con la mente libera e sempre in lotta, mai disposto ad arrendersi, chiunque ci sia davanti, come vogliono che sia i tifosi. Sarà importante programmare con attenzione: è da quest’aspetto che dipende tutto» Hellas1903.it
Martins Bolzan ADAILTON «Il calcio verticale di Juric è una delle cose più belle di questo campionato. Il Verona finora ha provato a giocarsela alla pari sempre con tutti, e i risultati danno ragione al mister: dopo un intero girone d’andata possiamo infatti dire che il Verona sia la sorpresa della Serie A. Conosco bene Juric: è uno che non si ferma davanti a nulla, uno che ha Gasperini nelle vene ma che ci mette anche del suo. Ha caricato la squadra valorizzato al meglio i ragazzi e si è messo nella condizione di ottenere il massimo dal gruppo a disposizione. L’Europa? In passato proprio al mio Verona successe di guardare avanti, senza pensare a quello che stava dietro: viaggiavamo forte, ma finì con una retrocessione (era la stagione 2001-2002, ndr). Questo Hellas dunque non deve perdere il senso della sua dimensione, anche se continuando così può fare davvero grandi cose» Hellas1903.it
Il doppio ex Leo COLUCCI a L'Arena «Il Verona è senza dubbio la sorpresa del campionato: ero certo che Juric potesse far bene, ma non a questi livelli. L’Hellas mi piace perché gioca con personalità sia contro le piccole che le grandi, come il Verona di Prandelli. Si va in campo per vincere, attaccando la palla e prendendo l’avversario alto, come contro l’Atalanta. E quando manca qualcuno, la mentalità resta sempre la stessa… Ricordo che le sfide tra Bologna e Verona sono sempre state divertenti e ricche di gol, quindi potrebbe essere così anche domenica. Non so come finirà, ma credo sarà un incontro aperto: parliamo di due squadre che stanno bene. Juric e Mjhailovic, poi, sono tosti e danno un’anima alle loro squadre. L’Hellas inoltre ha un atteggiamento propositivo con idee di gioco. Mi dispiace non poter essere al Dall’Ara, ma sono stato ingaggiato da mia moglie: mia figlia ha una gara di ginnastica a Cesena e devo andare a fare il tifo per lei. Io comunque sono all’antica e pure terrone, quindi dopo tante partite e ritiri sono contento di poter fare il papà durante il weekend…» CalcioHellas.it
Gigi DE AGOSTINI a 'La Gazzetta dello Sport' «L’Hellas Verona mi ha sorpreso molto. Sta giocando un gran calcio. Sbaglia poco e si propone con grande forza. Sul piano atletico, ci sono delle fasi delle partite in cui pare davvero dilagante. E dietro, guardando i numeri, è difficile fargli goal: è compatto, chiude gli spazi, per nessuno è facile passare. Chi mi ha colpito di più? Il collettivo viene prima di tutto, ma se devo fare dei nomi dico Rrahmani, Amrabat e Kumbulla. Sono loro gli uomini mercato dell’Hellas? È normale che nei loro confronti ci siano tante attenzioni. L’importante è che restino a Verona in questi mesi, perché la salvezza va messa al sicuro, non si può dare nulla di scontato, benché questo Verona stia benissimo. Sono convinto che possa fare sempre meglio» Hellas1903.it
Parla Robin PRONK il primo allenatore di AMRABAT «Sofyan possiede caratteristiche importanti, soprattutto possiede doti fisiche eccezionali, è in grado di dare copertura alla squadra e di organizzare il gioco facendo girare il pallone. Nel calcio moderno lo definirei un atleta “box-to-box” e un calciatore in grado di vincere i duelli difensivi nell’uno contro uno. Sofyan può migliorare nel suo primo tocco di palla e nelle abilità tecniche negli spazi stretti. Abbiamo insieme lavorato molto per migliorare sul tiro e sulla qualità del passaggio. Penso che Sofyan abbia caratteristiche fisiche e tecniche che lo rendono adatto al calcio italiano. Paragoni? Partendo dal presupposto che ogni calciatore è unico, e questo discorso vale anche per Sofyan, personalmente lo reputo molto simile a Diego Demme, di recente passato proprio al Napoli. In lui rivedo anche delle caratteristiche di Cambiasso e Tardelli, se devo confrontarlo con alcuni campioni del passato» DerbyDerbyDerby.it
Il procuratore di BORINI a proposito della scelta di passare al VERONA del suo assistito «Con Fabio avevamo stabilito che la scelta dovesse essere ponderata e basata essenzialmente sul lato tecnico. La sua intelligenza tattica lo ha portato a giocare in diversi ruoli per il Milan in questi due anni ma Fabio rimane sostanzialmente un attaccante; di conseguenza la scelta sarebbe andata a cadere sul club che gli desse le maggiori garanzie tecniche. C’erano tante squadre che lo volevano e la scelta di Verona nasce proprio per il bel gioco espresso da Juric questa stagione. Il mister è stato fondamentale in questa scelta. La serenità dell’ambiente e la bellezza della città hanno fatto il resto» IlMilanista.it
VITA DA EX: Il freschissimo ex TUTINO si presenta all'EMPOLI 'Questi primi mesi non sono stati molto positivi: al Verona ho giochicchiato, non riuscendo a ritagliarmi il mio spazio...'
Roberto #Mancini in tribuna al Dall’Ara per Bologna-Verona: occhi puntati su Riccardo #Orsolini. Verrà seguito con attenzione anche Marco #Faraoni, per rendimento tra i migliori terzini destri della Serie A
SPORT STORIE La Juventus vince anche sui social
Il club bianconero - trascinato dall'«Effetto Cristiano Ronaldo» - comanda la speciale classifica tra le squadre della Serie A più attive sui social. A seguire (ma molto staccate) Inter e Milan, chiude la graduatoria l'Hellas Verona
13 GENNAIO 2020
di FURIO ZARA
La Juventus vince in campo e (stra)vince anche sui social. È un territorio non meno gratificante, anche da un punto di vista strettamente economico. E dunque la Juve comanda la speciale classifica dei club di Serie A tra le squadre più attive sui social. Lo studio realizzato da «Sensemaker» ha registrato che la «Vecchia Signora» vanta 79 milioni di interazioni su Instagram e Twitter, e ben 85,6 milioni di visualizzazioni su Youtube e Facebook. Crescita assai significativa nel mese di dicembre 2019, che conferma il momento d’oro della capolista del campionato.
Conta molto la larga popolarità di cui gode la Juve, prima squadra d’Italia per tifosi, conta la tradizione, conta altrettanto l’«Effetto Cr7»: Cristiano Ronaldo, infatti, solo su Instagram ha 197 milioni di follower e il suo ultimo post – quello dell’abbraccio dopo la vittoria all’Olimpico contro la Roma – ha avuto più di 2,8 milioni di «mi piace». Non è un caso che il post di maggior successo del club nel dicembre 2019 sia stato quello riguardante il gol di Cristiano Ronaldo a Marassi contro la Sampdoria: forte dei 71 centimetri di salto, l’impatto ctra la testa del fuoriclasse portoghese e il pallone è arrivato a 2,56 metri da terra, praticamente tra le nuvole, lì dove osano le aquile.
Per tornare alla social-classifica di Serie A va detto che – tra i 15 club inseriti nella graduatoria – dopo la Juventus ci sono Inter e Milan, ma la distanza tra la prima della classe è clamorosa. Ricordiamo che il ranking riporta il dato di tutti gli account ufficiali delle squadre italiane. In caso di squadre con più account ufficiali il dato riporta l’aggregato dei diversi account. Per fare un esempio con la Juventus: ci sono pagine ufficiali in lingua italiana, inglese, spagnola, araba, indonesiana e giapponese (questi ultimi due sono i nuovi mercati da conquistare). Sono compresi inoltre l’account ufficiale per le squadre giovanili e per la squadra femminile della Juventus. E lo stesso vale per le altre squadre.
L’Inter- che si è piazzata al 2° posto – vanta infatti 18,5 milioni di interazioni tra Instagram e Twitter, parliamo quindi di quasi 60 milioni di interazioni in meno della Juventus. Il divario aumenta ancora di più se si considerano le visualizzazioni su YouTube e Facebook: se quelle dei bianconeri (in continua crescita) navigano verso i 90 milioni, il club nerazzurro è ancora fermo a 12,5 milioni. Si attesta a quella quota (16 milioni di interazioni tra Instagram e Twitter e 7,5 milioni di visualizzazioni su Youtube e Facebook) anche il Milan: la società rossonera ha subito un significativo incremento in queste settimane, prima con l’arrivo di Zlatan Ibrahimovic e poi con le voci sul passaggio di proprietà.
È il Napoli la quarta squadra più social del camminato, con la Roma a seguire, diciamo così «in zona Europa». La prima delle provinciali è l’Atalanta, che sta sfruttando sui social l’ottimo momento in campionato e in Champions League; mentre la sorpresa a queste latitudini può essere considerata il Cagliari. A chiudere la speciale classifica c’è l’Hellas Verona (178.000 interazioni tra Instagram e Twitter e 206.000 visualizzazioni su Youtube e Facebook). Visto che la graduatoria comprende le prue 15 di Serie A, va sottolineato come fuori classifica ci siano cinque squadre: Udinese, Sassuolo, Genoa, Spal e Brescia. Per loro il social-campionato è tutto in salita.
FONTE: VanityFair.it
Serie A, la quota salvezza degli ultimi dieci anni
gennaio 16, 2020
Almeno due squadre delle ultime tre a metà campionato, sono sempre retrocesse in Serie B. Avvisate quindi Genoa, Brescia e Spal. Questa la statistica degli ultimi dieci anni di Serie A. La media della quota salvezza è di 35.7, mentre l’anno scorso ne sono serviti 38. La stagione più complicata, 2015/16, con la quota salvezza a 39. Secondo il Corriere dello Sport, quest’anno per la salvezza potrebbero bastare 30 punti.
+11 dalla zona salvezza
gennaio 15, 2020
Nell’era dei tre punti (1994) nessuna delle 21 neopromesse con almeno 25 punti dopo 19 giornate in Serie A è poi retrocessa, ricorda La Gazzetta dello Sport.
Girone d’andata, voto 8 all’Hellas Verona
gennaio 15, 2020
Sulle colonne del Corriere della Sera in edicola oggi, Mario Sconcerti ha dato i voti al girone d’andata della Serie A TIM.
Solo Lazio ed Inter hanno meritato un voto (8.5) più alto dei gialloblù.
All’Hellas Verona di Ivan Juric voto 8 (insieme a Parma e Cagliari): il Verona gioca benissimo, Juric è stato un giocatore di Gasperini molto curioso di imparare. E ormai è il suo attento imitatore. Rrhamani e Amrabat sono diventati due riferimenti del mercato.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
15 gennaio 2020 - 16:00 L’avversario, il ritorno col Bologna
La gara di andata, col Verona in 10 uomini, è terminata 1-1
di Jacopo Michele Bellomi, @jjbellomi
(Foto Getty Images)
Il Verona trova di nuovo il Bologna, questa volta in trasferta e non allo stadio Bentegodi, per giocare la prima giornata del girone di ritorno della Serie A. Sulla panchina degli avversari ci sarà, come all’andata, il tecnico Sinisa Mihajlovic.
COME ARRIVA – L’anno 2020 non sta portando bene al Bologna: nelle due gare giocate nel nuovo anno, i felsinei hanno prima pareggiato in casa con la Fiorentina, poi perso in trasferta contro il Torino. Le prevendite per la gara al Dall’Ara, comunque, stanno andando a gonfie vele, visti i già 20mila biglietti venduti.
CLASSIFICA – La squadra di Mihajlovic è tredicesima in classifica, con 23 punti – 2 in meno del Verona. I gol segnati in campionato dai rossoblu sono 28, alla pari del Napoli, ma quelli subiti sono ben 31 (10 in più dell’Hellas).
MERCATO – Il Bologna ha già effettuato dei movimenti in questa finestra di mercato. Il centrocampista Dominguez si è aggregato alla squadra, acquistato dagli argentini del Velez in estate, mentre manca solo l’ufficialità per l’attaccante Barrow, in arrivo dall’Atalanta. Il gambiano sostituirà Destro, girato in prestito al Genoa.
PROBABILE FORMAZIONE – Molte scelte obbligate per il tecnico Mihajlovic, così l’unico ballottaggio nello schieramente rossoblu dovrebbe essere a centrocampo, con capitan Dzemaili che rischia di fare spazio al nuovo arrivato Dominguez. Dovesse concretizzarsi il passaggio al Bologna di Barrow, allora si potrebbe vedere una staffetta, a gara in corso, con la punta Palacio.
L’ANDATA – La gara al Bentegodi contro il Bologna si era subito messa in salita per il Verona: al 13′ Dawidowicz aveva atterrato Orsolini, lanciato a rete, rimediando il cartellino rosso e concedendo un rigore, poi segnato da Sansone. Nonostante l’inferiorità numerica, i gialloblù hanno reagito e sono stati capaci di trovare la rete del pareggio grazie a una punizione realizzata da Veloso. Il secondo tempo ha visto il Verona dover contenere le avanzate rossoblu e, alla fine, portare a casa l’1-1.
FONTE: Hellas1903.it
Blog: La vera rivelazione di questo campionato? Il Verona
Mastiff1903
14 gennaio 2020 19:16
I pronostici di inizio anno davano per spacciate le tre neopromosse (Verona, Brescia e Lecce) e invece ci ritroviamo alla fine del girone d'andata con Brescia e Lecce rispettivamente penultimo e quartultimo e l'Hellas Verona sorprendentemente nono in classifica con una partita da recuperare.
Chi l'avrebbe mai detto?
Il Verona è la neopromossa che ha rivoluzionato maggiormente la rosa (14 nuovi giocatori) con addirittura il cambio di allenatore da Aglietti, che aveva portato la squadra inaspettatamente in A dopo i playoff, a Juric, reduce dalle esperienze intervallate e non positive al Genoa. Proprio Juric sta riuscendo a plasmare la squadra a sua immagine e somiglianza, che gioca un calcio veloce, atletico e verticale (come l’Atalanta di Gasperini) e che dichiara che il "successo" finora avuto è merito di essersi prefissati un obiettivo chiaro ad inizio stagione, ovvero la salvezza.
La squadra formata da giocatori in prestito e scommesse, molte azzeccate come le rivelazioni Amrabat e Rrahmani (neosposo del Napoli) su tutti, oltre ad un rigenerato Veloso, e talenti di casa come Kumbulla e Zaccagni, seguendo il loro "condottiero" Juric hanno attirato su di loro le attenzioni dei maggiori club italiani ed europei.
Non vanno dimenticati tutti gli altri che hanno ben figurato in questa prima parte di stagione e dell'eterno Pazzini, che a a quasi 36 anni è ancora in grado di fare la differenza in A nonostante sia stato impiegato con il contagocce anche a causa della sua tenuta fisica comunque non paragonabile a quella di giocatori che hanno anche 10 anni in meno di lui!
Parlare di Europa League è prematuro, nonostante la distanza sia solo di 4 punti, poichè ci sono squadre ben più attrezzate, ma questo deve essere il punto di partenza di un progetto importante perché sognare non costa nulla (vedi l'Atalanta) pur rimanendo coi piedi per terra!
Blog: Hellas, le mosse di mercato per sognare l'Europa
Giovanni mutinelli
14 gennaio 2020 18:03
L'Hellas Verona si è affermata, in queste prime 19 giornate, come una delle sorprese più piacevoli del campionato. Una squadra che è stata costruita con pochi soldi prendendo giocatori svincolati (Lazovic e Veloso) o che non avevano mai giocato da titolari in serie A (Silvestri, Pessina...), ma che hanno finora reso ben oltre le aspettative di inizio stagione, le quali vedevano il Verona come una delle principali candidate alla retrocessione. In panchina è stato scelto Ivan Juric, che è riuscito in poco tempo a formare un gruppo solido di 14/15 giocatori intercambiabili con una filosofia da battaglia espressa al meglio in una frase pronunciata dal mister croato: "Voglio che il mio Verona non faccia divertire nessuno degli avversari che incontrerà." Direi che fino ad oggi nessuno si sia mai divertito mentre affrontava il Verona.
Fra le file degli scaligeri si sono messi in mostra tanti talenti tra cui Kumbulla, sul quale hanno messo gli occhi molti club italiani ed europei; Rrahmani, acquistato in estate dalla Dinamo Zagabria per meno di 2 milioni di euro e che ora sta per essere venduto al Napoli in vista della prossima stagione per quasi 15 milioni e Amrabat, conteso da due grandi del calcio italiano che potrebbero sborsare anche per lui una cifra che si avvicina a quella del compagno croato.
Però, per quanto possa entusiasmare con i titolari, il Verona, come evidenziato da Juric in conferenza, manca di alternative, soprattutto di sostituti di livello che possano fare la differenza a partita in corso.
La porta dei gialloblu è difesa da Marco Silvestri, che sta disputando un ottimo campionato, così come i 3 davanti a lui che formano una delle migliori difese della serie A composta da Kumbulla, Rrahmani e Gunter, ai quali vanno aggiunti i nomi di Bocchetti, preso a parametro zero e Dawidowicz, presente già dalla scorsa annata ma che ha trovato un po' di spazio anche in questa stagione. Negli ultimi giorni si era fatto il nome di Cetin, in uscita dalla Roma e del classe 2002 Feratovic, vista la probabile cessione in Uruguay di Empereur, ma che non farebbero la differenza immediata in una difesa già molto solida così.
A centrocampo, considerando il rientro di Badu e l'ottimo rendimento di Veloso, Pessina e Amrabat, non ci saranno grandi manovre in entrata, ma è da chiudere il prima possibile la cessione del giocatore marocchino, direzione Inter o Napoli, per assicurarsi un'ottima plusvalenza.
Il "problema" nasce sugli esterni perché, oltre agli intoccabili Faraoni e Lazovic, in panchina non presenziano possibili sostituti, visto che Vitale non è un esterno a tutta fascia ma un terzino in una difesa a 4 e Adjapong ha deluso e potrebbe già salutare il Verona in questa sessione. Bisogna quindi trovare qualcuno in grado di coprire tutta la fascia e che possa far rifiatare i due titolari. Si era parlato di Dimarco che però anche lui è più un terzino che un esterno mentre un nome che si ripete da tempo e potrebbe essere il profilo giusto per il Verona è quello di Valon Berisha, esterno della Lazio che non trova spazio nelle rotazioni di Inzaghi ed è in uscita dalla squadra biancoceleste, dotato di una buona tecnica e velocità che gli permette di coprire la fascia ed essere un asso nella manica a partita in corso. Nelle ultime ore invece si sta avvicinando l'ex Milan Raoul Bellanova, terzino che non trova spazio nel Baurdeaux e potrebbe vestire la casacca degli scaligeri per i prossimi 18 mesi.
Sulla trequarti, dopo l'arrivo di Borini, non ci dovrebbero essere grandi movimenti se non il prolungamento del prestito dall'Inter di Eddie Salcedo, ora fuori per infortunio, ma che quando giocava faceva vedere di essere pronto per la massima serie con delle giocate d'alta classe. Per ora i titolari dietro alla punta, o il falso nueve come contro il Genoa, sono due tra Verre, Zaccagni e Pessina che si rendono decisivi aiutando la squadra sia in difesa sia in fase realizzativa. Si dice anche che la Fiorentina possa proporre il prestito di 18 mesi di Sottil e 7 milioni di euro per avere Kumbulla, sul quale però c'è da battere una forte concorrenza.
La punta centrale è un costante ballottaggio a 3 tra Di Carmine, Pazzini e Stepinski, sul quale si punta molto dopo l'investimento in estate ma che per ora non sta rendendo come ci si aspettava, anche se ha trovato la via del gol nelle ultime gare non ha il posto da titolare assicurato. Così come nemmeno i suoi compagni di reparto vista la difficoltà del Verona ad andare in gol con i suoi attaccanti. Non dovrebbe comunque arrivare un'altra punta centrale anche se negli scorsi giorni era stato chiesto Kalinic, che la Roma sta provando a cedere, ma il giocatore ha respinto la possibilità di un trasferimento in riva all'Adige.
In attesa di vedere quali saranno le prossime mosse del DS Tony D'amico, ammiriamo questo Verona dagli spalti per vedere cosa sarà capace di fare nel girone di ritorno, durante il quale cercherà di raggiungere il prima possibile l'obbiettivo stagionale, la salvezza e, chissà, che non potrà far vivere ai propri tifosi un bellissimo sogno ad occhi aperti.
FONTE: VivoPerLei.CalcioMercato.com
L'AVVERSARIO DEL VERONA Ricordate quel pareggio contro il Bologna?
16/01/2020 11:27
Avevamo subito capito di che pasta era fatto il Verona di Juric. Bastò quella partita per associare l’aggettivo "tosta" alla squadra veronese.
Contro il Bologna, alla prima giornata, con il mercato ancora aperto e l’organico con la scritta lavori in corso fuori dalla porta dello spogliatoio, iniziò subito malissimo.
Il polacco Dawidowicz, uno degli acquisti più onerosi della stagione, costato tre milioni e mezzo, dopo tredici minuti, impacciato e goffo, mise giù in area di rigore Orsolini.
Calcio di rigore nettissimo ed espulsione del difensore veronese. Dal dischetto il Bologna passò con Sansone. Sembrava in quel momento un film già visto. Il piccolo Verona di Juric, destinato a fare la fine del Verona di Pecchia.
Rimasto in dieci però l’Hellas fece una gara tutta grinta, dedizione e concentrazione. Innanzitutto pensò di non crollare davanti al Bologna che per l’occasione ritrovava Mihajlovic sulla panchina in una pausa dalle terribili cure chemioterapiche per la leucemia e poi riuscì anche a trovare il gol del pareggio con una punizione eccezionale di Miguel Veloso.
Da quel momento in poi tanta acqua sotto i ponti è passata e il Verona è diventato una delle rivelazioni del campionato.
Il Bologna invece è ancora tra coloro che stan sospesi. Non è nè carne nè pesce, in classifica ha 23 punti, due in meno rispetto ai gialloblù, sebbene abbia una proprietà potente e danarosa come i Saputo.
Da settimane si parla dell’ingaggio di Barrow la punta che piaceva anche al Verona e che l’Atalanta cederà per 15 milioni di euro. Intanto Destro, eterna delusione, è passato al Genoa.
I rossoblù comunque hanno segnato 28 gol fino ad oggi, un bottino che è di tutto rispetto e che li mette alla pari del Napoli, ma come contraltare c’è una difesa che fa acqua da tutte le parti con 31 gol subiti, ben dieci in più rispetto al Verona.
Nelle due gare giocate nel 2020 il Bologna ha raccolto solo un punto: ha pareggiato in modo rocambolesco contro la Fiorentina al 94’ e ha perso 1-0 contro il Torino nell’ultimo turno. Ora affronta il Verona per dare un senso diverso al suo campionato.
CALCIOMERCATO PLUSVALENZE, DIRITTI
SPONSOR: QUASI 100 MLN
15/01/2020 11:11
Cinquanta milioni per tre cessioni. Tanti? Pochi? Il dibattito è aperto ma comunque, un fiume di denaro sta per entrare nelle casse del club scaligero. Amrabat (per cui la Fiorentina ha fatto un'offerta super al giocatore, anche se la società l'ha già "promesso" al Napoli), Rrahmani e Kumbulla (ormai diretto verso l'Inter) sono in partenza, anche se Juric dovrebbe (condizionale d'obbligo) averli fino a giugno (Amrabat è l'unico che non si può muovere). Plusvalenze da cui si devono detrarre i 5,5 milioni spesi per Rrahmani e Amrabat (riscatto a 3,5) e in cui potrebbero essere inserite contropartite tecniche (Dimarco? Salcedo?). Ma ovviamente non sono solo questi i soldi di cui il Verona potrà disporre il prossimo anno: ci sono anche i circa 38 milioni dei diritti televisivi (potrebbero essere di più a seconda del piazzamento) e altri dieci tra sponsor, abbonamenti e botteghino. Insomma, mai come questa volta Setti ha l'occasione di creare un grande ciclo. (g.vig.)
SGUARDO AL FUTURO BLINDARE JURIC
IMPERATIVO DI SETTI
Le mille facce di Juric
14/01/2020 10:10
Ho già le mani alla fondina. Metaforicamente, s'intende. Vado ai matti perché so che qualcuno è già pronto a chiamarlo “Ivan Il Terribile”. Per carità. A parte l'espressione orribilmente abusata, Ivan - dice chi gli è amico - è tutt'altro. Sanguigno, certo, ma non quel tipo da urlacci o porte spaccate, come vorrebbe lo stereotipo (perché poi?) di chi pensa al popolo balcanico senza conoscerlo. Juric è personalità complessa, profonda, anche contraddittoria. Che non si può ridurre a un cliché. Schivo ma non chiuso, Juric anzi è brillante, determinato, carismatico. Ma è anche ciò che non penseresti mai: dolce e riflessivo. Eppure anche emotivo, dicono a Genova. A tratti malinconico. “Siccome siamo creature, siamo contraddizione” sosteneva la scrittrice francese Simone Weil. Ivan il Sensibile, al limite, altroché Terribile.
L'uomo è intellettualmente impegnato, che si parli di politica e storia (in particolare quelle dell'ex Jugoslavia, della sua Croazia e del post Tito), di musica o letteratura. Ivan il Sensibile ama scavare dentro di sé e guardare al mondo: ha letto Dostoevskij e Tolstoj e ascolta il metal, soprattutto nella sua declinazione death, dark, quella dai suoni oscuri e striscianti.
Juric è stato una bandiera del Genoa, è già un riferimento al Verona. I tifosi lo adorano, sebbene lui non si sia mai eretto a capo-popolo, tutt'altro. Non succederà mai, non appartiene alla sua cultura un po' anarcoide, totalmente distante dalle tentazioni plebiscitarie. Juric allena e si fa i fatti suoi, non si mischia, non frequenta giornalisti e tifosi, non lecca e non ama le ruffianerie - a volte pare addirittura sorpreso da certe (non) domande troppo tenui che gli vengono poste. Juric, insomma, mette le giuste distanze che lui ritiene necessarie al suo ruolo. In questo ricorda tanto Bagnoli e poco Prandelli o Mandorlini, che per attitudine e carattere avevano un altro approccio. Anche nel gioco (pur nella differenza di epoche) ricorda il miglior Osvaldo, quello del 1982-83 e 1984-85: velocità, verticalità e fantasia nel dar pochi punti di riferimento agli avversari.
Inutile girarci intorno: Setti dovrebbe tenerselo stretto Juric. Il quale, com'è solito fare, ha già messo le cose in chiaro delineando il futuro: “Se esce dieci deve entrare otto” ha detto. Insomma i soldi che si ricaveranno dalle cessioni eccellenti devono essere (in gran parte) reinvestiti per costruire una squadra che sappia dire la sua. Ecco, Setti per convincere Ivan a restare deve partire da questo assunto. E' il nodo gordiano. Credo che sul resto (ingaggio, anni di contratto) invece sia più facile mettersi d'accordo. Mentre non sono convinto che Setti potrà giocare la carta della riconoscenza. Non perché Juric non ce l'abbia, ma perché nel calcio (e nel lavoro in generale) non si parte mai dai sentimenti, o dal passato, per costruire il futuro. Lo ha dimostrato lo stesso Setti con Aglietti.
Poi, certo, va capito anche cosa vorrà fare davvero Juric. E' l'allenatore del momento e presumibilmente lo sarà della stagione. E' probabile che ci sarà la fila per lui. Tanti club quotati (e più ricchi) tenteranno il rilancio, nell'estate del 2020 si prospetta un valzer sulle panchine di Fiorentina, Torino, Napoli e Milan. E la stessa Atalanta, dovesse perdere Gasperini, potrebbe pensare al suo successore più naturale. E pure la Lazio potrebbe non avere più Inzaghi.
Certi treni, si sa, non passano sempre, penserà Juric. Ma anche certi allenatori non li trovi sotto casa, deve pensare Setti. La partita è tutta qui. La prima mossa spetta al patron. E va fatta in fretta. Occorre giocare d'anticipo.
FRANCESCO BARANA
FONTE: TGGialloBlu.it
#BOLOGNAVERONA: LE STATISTICHE
18/GENNAIO/2020 - 18:00
Scopri i numeri, le statistiche e le curiosità fornite da Opta Sports di Bologna-Hellas Verona, 20a giornata della Serie A TIM 2019/20, in programma domenica 19 gennaio (ore 15) allo stadio 'R. Dall'Ara'.
I PRECEDENTI - Si contano un totale di 41 precedenti tra Hellas Verona e Bologna: 10 vittorie per i gialloblù, 18 pareggi e 13 vittorie per il Bologna. Lo 0-0 è il risultato più frequente tra Hellas Verona e Bologna in Serie A (12 volte, almeno il doppio rispetto a qualsiasi altro).
LE CURIOSITA' - L'Hellas Verona ha vinto 2 delle ultime 3 trasferte di Serie A contro il Bologna (1P), tanti successi quanti in tutte le precedenti 17 nella competizione. Nonostante abbia subito 48 tiri più del Bologna (305 v 257), l'Hellas Verona ha incassato ben 10 reti in meno dei rossoblu in questa Serie A: 21 per i gialloblu, più solamente di Inter, Lazio e Juventus.
L'AVVERSARIO – Il Bologna ha tenuto la porta inviolata nel 51% delle sfide di Serie A contro il Verona (21/41), percentuale record per i rossoblù contro una singola avversaria affrontata almeno 15 volte nella competizione. Inoltre, nessuna squadra ha subito più gol da fuori area del Bologna in questa Serie A (8).
FOCUS GIOCATORI – Marco Davide Faraoni è il terzo tra i giocatori di movimento in questa Serie A ad aver recuperato più palloni (125). Al primo e secondo posto troviamo rispettivamente Fabián Ruiz (146) e Sandro Tonali (136). Inoltre, Miguel Veloso ha segnato alla prima giornata di questo campionato contro il Bologna, trovando poi la seconda delle 2 reti sinora messe a segno alla quarta giornata, a Torino contro la Juventus. Infine, l'ultimo gol in Serie A di Fabio Borini è arrivato proprio contro il Bologna, nel maggio 2019 con la maglia del Milan.
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO
17/GENNAIO/2020 - 14:50
Peschiera - Seduta mattutina, allo Sporting Center 'Paradiso' di Peschiera, per la squadra allenata da mister Ivan Juric, in vista della prima giornata di ritorno. Sfida in programma domenica 19 dicembre (ore 15) allo stadio 'Renato Dall'Ara' contro il Bologna.
I gialloblù hanno effettuato lavoro specifico in palestra.
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO
16/GENNAIO/2020 - 14:10
Peschiera - È proseguita nella tarda mattinata di oggi, giovedì 16 gennaio, la preparazione dei gialloblù in vista della trasferta di domenica a Bologna. Allo Sporting Center 'Paradiso' di Peschiera gli uomini di Ivan Juric - dopo il riscaldamento - hanno svolto un lavoro tattico, proseguendo l'allenamento con una partita a campo ridotto e concludendo con una partita a tutto campo.
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO
15/GENNAIO/2020 - 14:40
Peschiera - È proseguita oggi, mercoledì 15 gennaio, la preparazione dei gialloblù al match di domenica 19 gennaio (ore 15) contro il Bologna. Per i ragazzi di mister Juric allenamento mattutino con sedute di forza prima in palestra e poi in campo, dove Pazzini e compagni si sono dedicati anche ad un lavoro prettamente tattico.
Peschiera - E’ iniziata oggi, martedì 14 gennaio, la preparazione dei gialloblù al match di domenica allo stadio 'R. Dall'Ara' contro il Bologna, in occasione della prima giornata del girone di ritorno del campionato di Serie A TIM. Per i ragazzi di mister Ivan Juric seduta pomeridiana con riscaldamento, lavoro atletico, esercitazioni sulle soluzioni offensive e partitella a campo ridotto.
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - = VITA DA EX: Il freschissimo ex TUTINO si presenta all'EMPOLI 'Questi primi mesi non sono stati molto positivi: al Verona ho giochicchiato, non riuscendo a ritagliarmi il mio spazio...' NEWS Tutino: “A Verona non sono riuscito a trovare il mio spazio. Qui per dare una mano”
Il fantasista partenopeo, da qualche giorno approdato all’Empoli, durante la presentazione ha speso due parole sulla sua esperienza all’Hellas
di Tommaso Badia13 Gennaio, 2020 - 20:00
Si è tenuta nella giornata di oggi la conferenza di presentazione di Gennaro Tutino, giocatore da qualche giorno approdato all’Empoli dopo una non fortunatissima esperienza all’Hellas.
Durante la conferenza il fantasista di proprietà del Napoli ha avuto modo di ripercorrere velocemente la sua esperienza in terra scaligera, ed ecco quindi le sue principali dichiarazioni a riguardo:
«Questi primi mesi non sono stati molto positivi: al Verona ho giochicchiato, non riuscendo a ritagliarmi il mio spazio. Ho pensato molto prima di venire all’Empoli, ma sono convinto della mia scelta: voglio dare una mano a questa squadra e fare bene nella seconda metà di stagione. Fisicamente sto bene:durante uno degli ultimi allenamenti ho preso una botta al ginocchio come se ne prendono tante, ma ora è tutto ok e sono pronto».
FONTE: CalcioHellas.it
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Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.