VERONA 2-0 NAPOLI + - =
MANDORLINI conferma il 4-3-3 che bene sta facendo ultimamente con le 'novità' RODRÍGUEZ a sostituire un MARQUES recuperto ma non in perfette condizioni in difesa ed OBBADI che torna dopo tanto tempo dal primo minuto nel trio di mediana completato da TACHTSIDIS e HALLFREDSSON; tridente d'attacco da destra a sinistra con JANKOVIĆ-TONI-GOMEZ TALEB.
4-2-3-1 per mister BENITEZ con l'ex JORGINHO in panca a favore di mediani di fisico come David LOPEZ e INLER, MERTENS-HAMSIK e DE GUZMAN sulla trequarti in appoggio alla prima punta ZAPATA.
In panchina dopo tante gare in cui ha tirato la carretta 'El Pipita' HIGUAIN...
Giornata ventosa la Bentegodi, trasferta vietata ai tifosi campani ma circa 200 tifosi ospiti residenti in Veneto sono presenti in Curva Nord, dirige il signor Banti di Livorno che prima della gara ordina un minuto di silenzio alla memoria di Luca Colosimo arbitro 30enne deceduto in un incidente stradale.
LA GARA
Parte subito all'assalto l'HELLAS, al 2° TONI riceve palla da rimessa laterale e prova la girata dalla distanza, para facile ANDUJAR ma Luca vuole il gol e poco dopo ci riprova di testa.
Al 5° GOMEZ e TONI si ostacolano a vicenda davanti al portiere partenopeo dopo essere ripartiti sul filo del fuorigioco annullato da un errato movimento di MESTO.
VERONA in vantaggio al 7°: HALLFREDSSON anticipa un avversario a centrocampo e smista a sinistra per Juani che s'accentra in dribbling, palla a TONI che con un movimento fulmineo prova l'affondo e dopo un rimpallo favorevole tra protiere e difensore si trova la porta spalancata davanti e va a segnare il 141° gol in Serie A!
Insiste l'HELLAS sulle ali della carica fornita dagli spalti, al 15° OBBADI riparte e va alla conclusione murata dalla retroguardia ospite, la palla si alza favorendo la spettacolare rovesciata di JANKOVIĆ che sbatte su un avversario ed esce...
Primo timido tentativo degli azzurri (oggi in maglia bianca) con HAMSIK che al 17° tira in maniera sballata.
Al 19° GHOULAM batte un calcio di punizione sulla destra ad un paio di metri dalla linea d'area scaligera: BENUSSI para in due tempi passano tre minuti e JANKOVIĆ completa un gran contropiede con una conclusione al fulmicotone ad incrociare sul palo lontano con la palla che finisce fuori di poco.
SALA conduce un'altra ripartenza sulla fascia destra al 32° traversone a cercare JANKOVIĆ che purtroppo arriva con un pizzico di ritardo! Si dispera anche TONI che era nei pressi...
Al 36° MERTENS ci prova dal limite, blocca bene BENUSSI e quattro minuti dopo è ancora il trequartista esterno del NAPOLI di testa a trovare solo l'esterno della rete.
Occasionissima NAPOLI al 41° MERTENS la mette in mezzo per ZAPATA che si gira e tira murato da RODRÍGUEZ: Palla sopra la porta.
Il primo tempo si chiude con un paio di minuti di recupero e il 59% di possesso palla del NAPOLI.
Riparte col piglio giusto l'HELLAS alla ricerca del raddoppio: Al 2° JANKOVIĆ mette in mezzo un bel cross sul quale smanaccia ANDUJAR mettendo fuori tempo TONI ma quattro mini dopo ecco la doppietta di Luca: GOMEZ subisce fallo, palla a HALLFREDSSON che parte come una freccia sulla sinistra affondando nella difesa ospite come una lama nel burro, cavalcata che si conclude in prossimità del fondo e palla in mezzo per l'accorrente TONI che si fionda e in caduta anticipa il diretto marcatore e prende in controtempo il guardiapali del NAPOLI!
2 a 0 e il Bentegodi è in paradiso! 7 gol in 6 gare per il centravanti ex Campione del Mondo che supera un mito come ELKJAER per reti segnate in Serie A: 33 a 32 per Luca che ora è a sole 2 reti, lo ricordiamo, dal maggiore marcatore che è ancora Ciccio MASCETTI nella massima serie...
Al 15° tiro telefonato di INLER dalla distanza, entra nel frattempo CALLEJON per un deludente DE GUZMAN.
Al 20° HALLFREDSSON libera di testa sui piedi dell'accorrente INLER che di prima intenzione spara una rasoiata violenta sulla quale è provvidenziale la manona di BENUSSI che blocca in due tempi.
Preme il NAPOLI per ridurre le distanze, al 21° s'inserisce MESTO che conclude alto, un minuto dopo le prime sostituzioni con GRECO che da il cambio a GOMEZ e HIGUAIN che prende il posto del terzino MESTO: Il NAPOLI si sbilancia in avanti col 4-2-4 con CALLEJON che scala a fare l'esterno destro di difesa!
Ci prova poco convinto al 23° ZAPATA ma la sua conclusione è timida e poco dopo è la conclusione di JANKOVIĆ ad essere centrale e scontata.
Altri guai fisici per OBBADI che al 25° butta fuori la palla toccandosi il quadricipite destro... Speriamo bene! Intanto entra CHRISTODOULOPOULOS.
Alla mezz'ora MERTENS riceve la respinta di testa di MORAS, palla in mezzo per HIGUAIN che nel cuore dell'area fortunatamente non trova l'impatto giusto e BENUSSI raccoglie facile.
Al 37° dentro anche GABBIADINI gli fa spazio HAMSIK, tre minuti dopo cambia anche MANDORLINI coprendosi con MARTIĆ al posto di JANKOVIĆ: Al 43° il centravanti ex SAMPDORIA, dopo aver litigato con l'arbitro decide di scaricare la rabbia con un sinistro che da distanza siderale coglie un palo clamoroso!
Manolo è nervoso e un minuto commette un doppio fallo su TACHTSIDIS e SALA e continua ad inveire, Jacopo perde la testa e si mette a muso duro con l'avversario: Banti seraficamente ammonisce entrambi ma per il giocatore scaligero è il secondo giallo e arriva l'espulsione!
Al 45° HIGUAIN si fa spazio ma il suo sinistro non è certo da ricordare e quattro minuti dopo è il tiro velleitario di GABBIADINI a chiudere la gara dopo i cinque minuti di recupero concessi dall'arbitro.
LE IMPRESSIONI
Dopo 14 anni, era il 14 Gennaio 2001 l'ultima volta che successe, il VERONA torna a battere il NAPOLI al Bentegodi: Quella volta i gialloblù rimontarono l'iniziale vantaggio di BELLUGI con i gol di MUTU e ADAILTON.
Tanta, tantissma roba per l'HELLAS che oggi ha sfoderato la miglior prestazione stagionale sconfiggendo una squadra molto più forte tecnicamente e non si dica che BENITEZ s'è complicato la vita con scelte sbagliate: Questo ha senz'altro inciso ma i meriti degli scaligeri sono assolutamente indiscutibili con una difesa una volta tanto perfetta, delle ripartenze che sembrava di vedere la squadra della passata stagione ed una fase offensiva che più volte ha messo paura ai partenopei.
A salvezza quasi raggiunta (+ 11 sul CAGLIARI terz'ultimo che oggi non è andato oltre il pari), acciuffate a quota 32 squadre economicamente più potenti come UDINESE e SASSUOLO, si va a Roma contro la LAZIO a mente sgombra sulle ali dell'entusiasmo: Peccato per l'espulsione dell'ottimo SALA, per la squalifica di GOMEZ e (forse) per l'ennesimo infortunio di OBBADI ma fiducia e serenità a volte fanno miracoli... Chissà!
Radiografia del Gol gialloblù 2014/2015 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
TONI | 1 | 13 | 14 | |
LÓPEZ | 0 | 5 | 5 | |
TACHTSIDIS | 0 | 3 | 3 | |
IONITA | 0 | 2 | 2 | |
GOMEZ TALEB | 0 | 2 | 2 | |
MORAS | 1 | 1 | 2 | |
CHRISTODOULOPOULOS | 1 | 1 | 2 | |
SAVIOLA | 1 | 1 | 2 | |
HALLFREDSSON | 0 | 1 | 1 | |
SALA | 0 | 1 | 1 | |
VALOTI | 0 | 1 | 1 | |
JANKOVIĆ | 0 | 1 | 1 | |
NENÊ | 1 | 0 | 1 |
I VOTI
- BENUSSI Non ha dovuto fare moltissimo oggi ma su quel tiro di INLER il buon Francesco non s'è fatto trovare impreparato... Qualche volta rischia un due tempi di troppo ma tutto sommato tra i pali non dispiace: Voto 6
- SALA Tra i migliori, Jacopo è da lustrarsi gli occhi! A metacampo fa la differenza ma da terzino forse è ancora più bravo avendo a disposizione tutto il corridoio laterale: Ogni ripartenza a destra è davvero entusiasmante quanto a dribbling e velocità e quando c'è da fare l'ultimo passaggio sembra piazzare la palla col bilancino... Bravo bravo e ancora bravo! Ma mezzo voto in meno per l'espulsione, voto 7
- MORAS Unico neo in una gara sontuosa quel liscio in area a metà del primo tempo: Vangelis gioca da guerriero in maniera più che sufficiente, voto 6,5
- RODRÍGUEZ L'uruguayano non ha sbagliato assolutamente nulla oggi e s'è anche preso la briga di lanciare la ripartenza in un paio di occasioni! Giocasse sempre così... Voto 7
- PISANO A destra ha tolto subito il posto a MARTIĆ, a sinistra gioca al posto degli specialisti AGOSTINI e BRIVIO e adesso tutti capiscono perchè: Eros ha una spinta devastante e fisicamente è un carro armato! Grande gara del terzino cresciuto nel VARESE, la migliore in maglia scaligera: Voto 7,5
- OBBADI Il francomarocchino ha sorpreso oggi quanto a dinamismo e precisione nel passaggio, detta i tempi che è un piacere poi si deve arrendere all'ennesima fitta al quadricipite (speriamo sia cosa di poco conto), voto 7
- TACHTSIDIS Se questo è il Panagiotis 'definitivo' è sicuramente da riscattare, bene ha fatto il mister ad insistere su di lui e ad aspettarlo fino a qualche partita fa proteggendolo da critiche forse eccessive ma mai ingiustificate. Taxi si prende una grande rivincita ed inanella la quarta gara di spessore facendo da diga davanti alla difesa e provando a mettere in verticale qualche palla, voto 6,5
- HALLFREDSSON Tra i migliori anche Emil oggi: Quando tocca palla mette sempre apprensione al diretto marcatore e quando parte in dribbling da la sensazione di essere incontenibile, voto 7,5
- GOMEZ TALEB Partita generosa e tanto lavoro oscuro per un giocatore che tatticamente è insostituibile in questo HELLAS, voto 6,5
- TONI Per uno così si sono francamente finiti gli aggettivi e allora proviamo a descrivere il fenomeno Luca coi numeri: 7 gol in 6 gare con la doppietta di oggi, miglior marcatore italiano in Serie A coi 13 gol messi a segno sin qui (tra i 141 in totale), 33 gol con la maglia scaligera a soli 2 centri dalla leggenda MASCETTI ma l'ariete di Pavullo nel Frignano non è solo questo perchè fa reparto da solo, protegge palla e prende un sacco di falli facendo rifiatare i suoi... Basta così? No perchè va in difesa ad aiutare i compagni in occasione dei calci piazzati ed i corner avversi: SPET-TA-CO-LO! Voto 8
- JANKOVIĆ Forse la miglior gara in assoluto con la maglia gialloblù, Bosko martella sulla sua fascia di competenza, recupera in difesa e riparte che è una gioia per gli occhi! Spettacolare quella rovesciata stoppata dalla difesa partenopea in una gara in cui il serbo ha provato a segnare in tutti i modi, voto 7,5
- MANDORLINI Tatticamente anche oggi non sbaglia nulla e in tanti (compreso lo scrivente) dovrebbero forse chiedergli scusa dopo le tante critiche ricevute senza considerare nel modo dovuto le tante emergenze che ha dovuto rattoppare a seguito dell'incredibile catena di infortuni subiti dall'HELLAS: Qualcun'altro avrebbe fatto meglio? Chissà... In ogni caso con vizi e virtù questo è un allenatore che, quando si tratta di motivare, in Italia non è secondo a nessuno e nel resto del mondo arriva dietro solo a MOURINHO e a pochi altri! Voto 7
DICONO + - =
Mister MANDORLINI «Abbiamo fatto una bella partita. Il risultato per noi è fondamentale, ci permette di allontanarci dalla zona pericolosa. La squadra nella prima mezz'ora e in tante fasi dell'incontro è stata ordinata e compatta. Poi avevamo il fenomeno Luca in avanti e tutto è più facile. Abbiamo aspettato la nostra rivincita e l'abbiamo presa questa sera. Ogni tanto ci capita di essere belli. Dopo tre partite a volte pensi di essere già diventato bravo. La mia squadra sa come giocare ma deve avere intentistà deve avere cattiveria agonistica ed è ancora più brava quando gioca: è andato tutto bene e sono contento della vittoria. Il futuro di Toni? Luca è sempre strano, per me può giocare almeno un altro anno. L'anno scorso ne ha fatti 20, quest'anno spero si avvicini a quella cifra. E' un grande campione e un punto di riferimento per i giovani e anche per me» CalcioNews24.com
Mister BENITEZ «Non so se è la peggiore partita da quando alleno il Napoli ma abbiamo pagato troppo il brutto inizio di partita». Inizia così la conferenza stampa di Benitez dopo la sconfitta per 2 a 0 in casa del Verona. «Come ho detto non abbiamo inizato bene la gara, abbiamo subito un gol dopo 7 minuti, nella ripresa abbiamo fatto bene nel finale. Male nelle ultime trasferte? Una squadra che ha fatto il record di vittorie in trasferta lo scorso anno non può permettersi di fare così, dobbiamo continuare a lavorare perchè mi aspettavo di più. Le scelte? Con i giocato che abbiamo dopo tante partite, è chiara. Non mi piace perdere e non mi piace perdere in questa maniera. Abbiamo fatto 3 partite con un buon livello, Lazio, Inter e Dinamo Mosca. Non sembra che siamo capaci a mantenere questo livello di intensità e lo abbiamo visto oggi. Nel corso della gara ho cercato di mettere Callejon sulla destra per avere più ampiezza ma lui si è abbassato troppo, poi ho messo dentro Higuain e abbiamo creato qualche occasione ma eravamo sotto di 2 gol e non era facile» CalcioNews24.com
Obbadi | Mandorlini | Sala |
TONI «La vittoria col Napoli? Diciamo che ce l’abbiamo messa tutta, abbiamo fatto tante gara. Venivamo da tre brutte partite col Napoli e scherzando avevo detto che era troppo prendere 14 gol in tre partite. E’ stata una gara dura, giocata con il giusto agonismo. Con un Napoli così forte devi andare a tutta velocità e sfruttare tutte le occasioni. Abbiamo fatto una grande gara, perché eravamo in casa contro una grande squadra, abbiamo lottato su tutti i palloni giocando bene già dai primi minuti. Loro hanno grandi campioni ma noi siamo riusciti a vincere tutti i contrasti. Abbiamo creato tanto, ripartivamo bene e non abbiamo rischiato tanto. Abbiamo avuto più occasione di loro, forse eravamo più affamati, alla fine siamo stati bravi. La svolta dopo la partita col Genoa? Ci siamo resi conto che eravamo in un momento difficile, per uscirne dovevamo essere uniti e compatti, perché ci aspettava un ciclo di partite terribili. Non abbiamo ancora fatto nulla, abbiamo solo messo la testa fuori e adesso dobbiamo far uscire tutto il corpo. Adesso ci aspetta la sfida con la Lazio, che è una squadra molto forte, ma ce la andremo a giocare con questa cattiveria, vogliamo arrivare il prima possibile ai 40 punti. Un commento sul secondo gol? È stato quello più difficile, non avevo capito subito di essere riuscito a metterla dentro» HellasVerona.it
Luca commenta il 2 a 0 al NAPOLI |
L'ex calciatore di JUVE e NAPOLI MAURO «E' vero, Benitez ha vinto due titoli in azzurro, ma bisogna fargli presente che da quando siede sulla panchina dei partenopei non ha mai lottato per lo scudetto. Da questo punto di vista non è riuscito a migliorare quanto fatto da Mazzarri» TuttoMercatoWeb.com
SALA «E’ stata una grande partita, importantissima per noi perché ci permette di salire in classifica. Sapevamo che andavamo a giocare contro una grande squadra e che quindi dovevamo metterci cuore, molta grinta e rabbia. Loro sono grandi campioni, per batterli dovevamo fare qualcosa di più. Siamo stati spinti anche dal pubblico già dagli allenamenti in settimana, i nostri tifosi ci sono stati molto vicini e volevamo ringraziarli sul campo. Abbiamo meritato la vittoria, già dai primi minuti si vedeva che volevamo portare a casa il risultato. Alla ripresa sapevamo che loro avrebbero iniziato molto forte, così abbiamo aumentato anche noi d’intensità. Dopo il doppio vantaggio di Toni siamo stati molto bravi a gestire il risultato. Come siamo riusciti a battere il Napoli? E’ stata una vittoria del gruppo. Perché gli azzurri erano in difficoltà? Non so, forse non si aspettavano nemmeno loro un Verona così grande. Magari pensavano di venire qua e fare la loro partita, ma non è stato così e li abbiamo messi sotto. Verso la fine è emersa la loro qualità, ma noi siamo stati bravi a non rischiare molto. Se questa è la partita più bella? Penso di si, ci mancava una vittoria con una grande squadra. Veniamo da una serie di partite in cui stiamo facendo molto bene, speriamo di continuare così. Un commento su Toni? Luca è un grande campione, un punto di riferimento per la squadra e per i giovani. Se gli chiederemo di continuare? Ovvio (ride, ndr). Deciderà con la sua famiglia, ma se è così in forma...» HellasVerona.it
OBBADI «Verona-Napoli? Abbiamo fatto una grande partita, questi sono 3 punti molto importanti per noi. I calciatori, lo staff tecnico e i tifosi si meritano questa vittoria, ed io sono felicissimo. Dopo il 6-2 dell'andata siamo riusciti a raggiungere una bella vittoria. Il Napoli? E' una buona squadra, ora sono un po' in difficoltà in campionato, hanno giocato tante partita, Europa League compresa, e questo può creare qualche difficoltà anche se la Serie A è ancora lunga» HellasVerona.it
LE ALTRE DI A + - =
Negli anticipi di Sabato la JUVE ha violato il campo del PALERMO mentre il CAGLIARI ha diviso la posta con l'EMPOLI in Sardegna.
Nel pomeriggio sonoro 4 a 1 del SASSUOLO contro il disastrato PARMA e CHIEVO corsaro a Genova dove gli uomini di Rolly MARAN hanno sorpreso il Grifone con 2 gol.
Reti bianche fra ATALANTA e UDINESE.
Alle 20.45 INTER-CESENA, domani alle 19.00 FIORENTINA-MILAN e TORINO-LAZIO seguite alle 21.00 da ROMA-SAMPDORIA.
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
PREMIO BEPPE VIOLA a TONI lo speciale riconoscimento da 33 anni legato al torneo internazionale per Allievi Città di Arco. La scelta del presidente Sergio Zavoli e dei suoi collaboratori è caduta su Luca, campione del mondo nel 2006 con la Nazionale di Marcello Lippi, e attualmente leader e goleador dell'Hellas Verona
TORNEO DI ARCO2, dopo aver battuto anche la FIORENTINA gli Allievi Nazionali accedono alle semifinale a punteggio pieno! Domenica 15 marzo alle 10.30 i gialloblù affronteranno i danesi del NORDSJAELLAND mentre nell'altra semifinale si affronteranno JUVENTUS e PARMA. Ovviamente felice mister VITALI 'La semifinale raggiunta ad Arco? Vi ringrazio dei complimenti, siamo felici ma il torneo non è ancora finito. La vittoria ottenuta contro la Fiorentina ci dà la giusta forza per affrontare la partita contro i danesi del Nordsjaelland, che sarà molto impegnativa contro una squadra straniera. Ce la metteremo tutta. Il nostro percorso fino a qui? La squadra ha dato risposte importanti, sia in campionato che durante il Torneo di Arco. Siamo contenti del lavoro che abbiamo fatto, iniziato ad agosto, e queste piccole soddisfazioni sono tutte meritate per staff e società. Siamo contenti, ma vogliamo provare a giocarci al massimo la semifinale e poi vediamo cosa succede. Danzi e Belkheir? Sono due ragazzi del '99, talentuosi e bravi. Io ho il compito di allenarli, poi le decisioni sul futuro spettano ad altri. Ttempo e lavoro danno delle certezze, questi dimostreranno se saranno in grado di arrivare in Primavera. Tutti ci aspettiamo che raggiungano questo traguardo'
Primavera TIM: Milan-Hellas Verona 2-2 |
BEL PARI DELLA PRIMAVERA in tresferta contro il MILAN che per la prima volta in stagione ottiene un solo punto tra le mura di casa, così mister PAVANEL 'I ragazzi sono stati straordinari, ma a parlare è sempre il campo. Non ho visto se il rigore c'era o meno, questo cambia molto sull'aspetto del risultato, ma non su quello della prestazione. Siamo stati bravi, non era facile, ma abbiamo la testa giusta e ai miei ragazzi ho chiesto si scendere in campo con personalità. Abbiamo recuperato un po' di energie, stiamo meglio fisicamente e in queste due settimane di pausa possiamo migliorare la nostra condizione fisica in attesa delle ultime 6 partite di campionato. I miei ragazzi hanno giocato alla pari e hanno combattuto, sono orgoglioso di loro. Questa prestazione ci dà fiducia per la nostra stagione. I playoff? Ci mancano 10 punti, ma dovremo stare molto attenti alle gare con Perugia, Cittadella e Lanciano. Non saranno gare facili, il nostro obiettivo è tenere viva la speranza fino alla fine'
MERCATO: SOGLIANO starebbe monitorando il centrocampista spagnolo del LEVANTE Victor CAMARASA, classe '94 vero e proprio jolly che ha debuttato in Under 21 nel 2014... Nel frattempo ci sarebbe anche l'HELLAS sul difensore brasileiro ventunenne Samir CAETANO DE SOUZA SANTOS, di proprietà del FLAMENGO che già ha collezionato 23 presenze e 1 gol fra campionato e Copa Libertadores ma si sa che se prima s'è mossa l'UDINESE...
TORNEO DI ARCO1, partono bene gli Allievi Nazionali scaligeri battendo i pari età del SASSUOLO prima e la rappresentativa trentina poi...
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
EUROPA LEAGUE: 1 a 1 tra FIORENTINA e ROMA nel derby italiano, LJAJIC spreca l'impossibile e sbaglia pure un rigore. Crollo in Germania per l'INTER che perde 3 a 1 : I giochi non sono ancora chiusi ma al Meazza sarà durissima! Il NAPOLI stende la DINAMO MOSCA con un HIGUAIN in forma strepitosa...
BASKET NBA: IRVING fa il fenomeno con 57 punti e spinge i CAVALIERS oltre gli SPURS! I KNICKS sbancano Los Angeles...
CICLISMO FEMMINILE: Tifoso colpisce corridoressa in volata e la fa cadere in piena volata!
RASSEGNA STAMPA + - =
Serie A - La seconda primavera di Toni: dopo Tevez e Icardi c'è lui
Con la doppietta segnata al Napoli è entrato nella storia dell'Hellas superando Elkjaer per numero di reti in Serie A: adesso punta al trono assoluto degli scaligeri e al titolo di capocannoniere
(foto LaPresse)
Di Mattia FONTANA (Twitter: @mattiafontana83) 16 marzo 2015 09:52 Eurosport
Un girone d’andata a fari spenti con un Verona incapace di replicare le prestazioni della stagione scorsa. Poi, nel 2015, Luca Toni ha acceso i fari e con lui tutto l’Hellas. Con la doppietta segnata al Napoli, il centravanti 37enne è divenuto il miglior marcatore nel 2015 della Serie A. Per lui i gol in stagione diventano 13, 7 dei quali nelle ultime 6 partite giocate. Se questo sarà il suo ultimo anno da professionista, non si può dire che non chiuderà in grande.
NELLA STORIA DEL VERONA – Le due reti segnate al Napoli hanno un significato molto particolare per Toni. Con 33 gol in una stagione e mezzo a Verona, è infatti divenuto il secondo marcatore di sempre dell’Hellas in A. Due reti in meno di Emiliano Mascetti, ma soprattutto una in più di Preben Eljkaer, l’uomo dello scudetto 1985. Toni, che con le 20 reti della stagione scorsa aveva stabilito il record per una stagione singola di A nella storia del club, può ora portare a casa un altro primato.
CAPOCANNONIERE? PERCHE’ NO – Toni è forse il primo a essersi stupito di questo exploit a livello atletico. Nel post-partita di Verona-Napoli non ha nascosto di avere qualche dubbio sulla possibilità di ritirarsi a fine stagione. I numeri, del resto, sono dalla sua. Con 142 gol in A è il quarto marcatore in attività del nostro campionato e il 27esimo di sempre nella storia della Serie A. Adesso, Toni è a -2 dalla vetta della classifica cannonieri difesa dalla coppia argentina Tevez-Icardi. Un pensierino al secondo titolo da capocannoniere dopo quello del 2005-06 è lecito. Non trovate?
Serie A - Le pagelle di Verona-Napoli 2-0
Migliore in campo Luca Toni, ma brilla tutto l'Hellas, con Hallfredsson, Moras e Obbadi sugli scudi. Napoli bocciato quasi in toto. Benitez sbaglia le scelte e l'approccio. Difesa azzurra totalmente insufficiente
Di Enrico TURCATO (Twitter@EnricoTurcato) 15 marzo 2015 20:34 Eurosport
===Le pagelle del NAPOLI===
Mariano ANDUJAR 5 – Non esente da colpe nel primo gol del Verona e decisamente insicuro in un paio di uscite, anche palla al piede. Non ci siamo.
Giandomenico MESTO 4 – Imbarazzante. Juanito Gomez lo sovrasta, Hallfredsson lo pianta lì nel contropiede del raddoppio veronese. Scoordinato, lento, falloso. Il Verona crea continui pericoli dal suo lato. Male male. (Dal 67’ HIGUAIN 6 – Entra e ci prova. Almeno crea scompiglio e tira. Non esiste vederlo in panchina dopo una tripletta in Europa, turnover o non turnover che sia)
Raul ALBIOL 5 – La linea difensiva, questa sconosciuta. Il leader della difesa azzurra non riesce a guidare i compagni. Napoli messo male dietro ed Hellas sempre pericoloso.
Miguel Angel BRITOS 4,5 – Ha colpe sul primo gol, visto che Toni lo irride. Nervoso e ammonito. L’attaccante del Verona non gli fa mai vedere il pallone.
Faouzi GHOULAM 5 – Jankovic nei primi 20 minuti lo ridicolizza. Poi si riprende e prova anche a spingere, ma nel complesso l’insufficienza non gliela toglie nessuno.
Gokhan INLER 5,5 – Impegna Benussi, ma soffre immensamente la vivacità del centrocampo veronese. Tra i meno peggio, ma comunque disattento nell’aiutare la difesa del Napoli. Regia elementare, senza idee.
David LOPEZ 5 – Era il più riposato. Eppure. Eppure sembra in difficoltà fisica, soffre Hallfredsson e Obbadi e non produce nulla di positivo.
Dries MERTENS 6 – Il migliore del Napoli. Va vicino al gol, ci prova, salta l’uomo. Quantomeno ci mette impegno e personalità. È in grande forma e tenerlo fuori a Mosca potrebbe essere deleterio.
Marek HAMSIK 5 – Qualche lampo nel troppo oblio. Delude, sbaglia tanto e viene sempre fermato dai mediani dell’Hellas. Giornata no. (Dall’82’ GABBIADINI sv – Un palo da 30 metri e un’ammonizione per un fallo evitabile. Non giudicabile in soli 8 minuti, ma doveva entrare prima)
Jonathan DE GUZMAN 4,5 – Impalpabile, completamente fuori dal match. Largo a destra senza mai incidere, senza puntare l’uomo e senza nemmeno la grinta che servirebbe in queste giornate grigie. Per lui il turnover non esiste mai? Palesemente in debito d’ossigeno. (Dal 61’ CALLEJON 6 – Anche lui il suo apporto lo dà. Viene murato al tiro, salta l’uomo e crossa. Tutto quello che il suo predecessore non si era nemmeno immaginato di fare)
Duvan ZAPATA 5,5 – Si impegna, ci prova, spesso spalle alla porta. Rodriguez e Moras però lo controllano e alla fine hanno la meglio su di lui. Nessuna conclusione veramente pericolosa.
ALL. Rafa BENITEZ 4 – L’enciclopedia Treccani definisce “turnover” così: “Sostituzione, avvicendamento, ricambio di uomini, soprattutto nel personale di un’azienda”. Applicarlo dopo aver vinto 3-1 in Europa League e in vista della trasferta di Mosca può starci. Tenere fuori i migliori tutti insieme in una partita chiave per la lotta a secondo e terzo posto non è tollerabile.
===Le pagelle dell’HELLAS VERONA===
Francesco BENUSSI 6,5 – Sicuro, attento, fenomenale su Inler e bravo in uscita. Merita di giocare titolare.
Jacopo SALA 6,5 – Abbassiamo il voto, che altrimenti sarebbe stato molto alto, per l’espulsione ingenua ed evitabile all’88’. Gioca però una gran partita da terzino. Perfetto in chiusura, bravo nell’appoggiare Obbadi. Regge su Mertens: non è da poco, visto che non è il suo ruolo.
Guillermo RODRIGUEZ 7 – Mura Zapata nel primo tempo a due metri dalla porta: vale un gol. Di testa insuperabile. Costringe Zapata a rimanere spalle alla porta e con esperienza spesso gli ruba il pallone. Molto più sicuro di Rafa Marquez.
Vangelis MORAS 7 – Degno compagno di Rodriguez. Anche lui perfetto nei palloni aerei. Brillante fisicamente e lucido mentalmente. Ottima prova.
Eros PISANO 6,5 – Cancella De Guzman, riesce a contenere anche Callejon. Ma non solo, spesso affonda anche in fascia. Bravo in due diagonali nella ripresa.
Mounir OBBADI 7 – Che partita! Alla sostituzione applaudito da tutto il Bentegodi. L’infortunio è alle spalle, il giocatore ha stoffa, tecnica e sa gestire il pallone. Utile nei contrasti. (Dal 71’ LAZAROS sv)
Emil HALLFREDSSON 7,5 –L’azione con assist per il raddoppio di Toni vale da sola il prezzo del biglietto. Quinto assist nelle ultime 8 partite. È salito di livello lui ed è salito di livello l’Hellas. In mezzo una prova di sostanza e di grinta. Sempre nel vivo del gioco.
Panagiotis TACHTSIDIS 6,5 –Regia interessante. Cala nella ripresa e si fa vedere meno in avanti rispetto alle due mezz’ali. Comunque più che sufficiente. Ammonizione sciocca.
Bosko JANKOVIC 6,5 – Altro protagonista dei primi 20 minuti a ritmi folli del Verona. Sfiora il gol e poi si dedica alla fase di copertura. Corre tantissimo ed esce stremato. (Dal 85’ MARTIC sv)
Luca TONI 8 – Doppietta, 13 centri in campionato, 7 gol nelle ultime 6 gare. Superato Elkjaer nella classifica marcatori all time dell’Hellas in Serie A (33 reti). Un fenomeno, un attaccante che fa un lavoro eccezionale per la sua squadra e che a 37 anni continua a segnare a raffica. Albiol e Britos se lo sogneranno anche di notte.
Juanito GOMEZ 6,5 – Attivo, generoso, continuo. Gioca 66 minuti con l’acceleratore pigiato. Avvia l’azione del gol di Toni e, oltre a mette in difficoltà Mesto, copre sempre con attenzione. (Dal 66’ GRECO 6 - Mezz'ora di sacrificio, a coprire in mediana)
ALL. Andrea MANDORLINI 7,5 – Azzecca tutto, ogni mossa. Alla faccia di chi un paio di mesi fa lo aveva criticato. L’Hellas si salverà ancora e il suo 4-3-3, a tratti, esprime ancora un gran bel gioco. Bravo Mandorlini.
Serie A - Toni affonda il turnover di Benitez: Verona-Napoli 2-0
Terza sconfitta in trasferta consecutiva per gli azzurri. Il tecnico spagnolo esclude inizialmente Higuain, Callejon e Gabbiadini e viene punito dal numero 9, che arriva a sette reti nelle ultime sei partite. Si allontanano i campani dal secondo posto e rischiano il sorpasso della Lazio, mentre l'Hellas è più vicino alla salvezza
Toni Verona Napoli Lapresse
Di Enrico TURCATO (Twitter@EnricoTurcato) 15 marzo 2015 19:59 Eurosport
Finisce con l’Hellas in trionfo, il volto rosso paonazzo di Benitez e il Bentegodi che intona ripetutamente “Ciccione, ciccione, ciccione” al tecnico spagnolo del Napoli. Luca Toni, leader, capitano e trascinatore del Verona, sigla la doppietta che complica il cammino del Napoli verso la qualificazione alla prossima Champions League. È una sconfitta che pesa, perché è la terza consecutiva lontano dal San Paolo (non accadeva dal 2009), perché dà la possibilità di allungo in classifica alla Roma e di sorpasso al terzo posto alla Lazio, perché soprattutto, scredita il turnover adottato da Rafa Benitez. “Cosa è per voi il turnover? Come funziona il turnover? No, spiegatemi, ognuno dice turnover come vuole!” aveva dichiarato alcuni mesi fa lo spagnolo. Beh, per noi il turnover è escludere Higuain, Callejon, Gabbiadini (più l’infortunato Koulibaly e il claudicante Maggio) dall’11 titolare in una gara chiave della stagione e con 4 giorni per preparare la trasferta russa di giovedì in Europa League. E il “turnover” del Napoli oggi non ha funzionato. Tevez nella Juventus gioca sempre e, probabilmente, questo Napoli non può stare senza Higuain (inserito al 67’), soprattutto in partite come questa.
LA CRONACA
Il turnover di Benitez (fuori Higuain, Callejon, Maggio) non funziona inizialmente, il Verona comincia benissimo e al 7’ è già avanti. Toni controlla un passaggio di Gomez, si libera con un gran numero di Britos e sfrutta il pasticcio Mesto-Andujar per depositare in rete l’1-0 indisturbato. Il vantaggio carica i veneti, che giocano i primi 20 minuti alla grande. Jankovic va due volte vicino al 2-0, la squadra di Benitez barcolla senza reagire e l’Hellas dietro non concede nulla. Gli azzurri, però, dopo una prima parte di gara negativa, vengono fuori nella seconda parte di primo tempo. Mertens sfiora il gol di testa, Zapata viene murato all’ultimo da un superlativo salvataggio di Rodriguez e i primi 45 minuti si concludono con il Napoli sotto di un gol.
Nell’intervallo Benitez non apporta cambi e il Napoli non modifica il suo atteggiamento. Dopo 7 minuti, gli stessi passati nel primo tempo, l’Hellas raddoppia: contropiede maestoso di Hallfredsson, che fa 70 metri palla al piede e da dentro area offre un rasoterra al centro che Toni gira col mancino alle spalle di Andujar. 2-0 e notte fonda per il Napoli. La reazione arriva, ma non è rabbiosa. Inler impegna Benussi, entrano Callejon, Higuain e Gabbiadini, ma escluso un palo all'88' colpito dall'ex Samp con un tiro da 30 metri, la squadra di Benitez non crea veri pericoli per la porta di Benussi. Finisce 2-0 ed è un trionfo per l'Hellas, mentre il Napoli vede allontanarsi il secondo posto.
LA STATISTICA CHIAVE
5117 giorni dopo Luca Toni ha segnato in Serie A al Napoli. L’unico suo centro nella massima serie ai campani era avvenuto nel marzo del 2001, con la maglia del Vicenza ben 14 anni fa. Gli altri 4 gol agli azzurri sono stati segnati in Serie B. Sono 33 i gol con la maglia dell’Hellas per Toni, raggiunta e superata la leggenda danese Elkjaer.
IL MIGLIORE
Luca TONI – Doppietta, 13 centri in campionato, 7 gol nelle ultime 6 gare. Superato Elkjaer nella classifica marcatori all time dell’Hellas in Serie A (33 reti). Un fenomeno, un attaccante che fa un lavoro eccezionale per la sua squadra e che a 37 anni continua a segnare a raffica. Albiol e Britos se lo sogneranno anche di notte.
IL PEGGIORE
Giandomenico MESTO – Imbarazzante. Juanito Gomez lo sovrasta, Hallfredsson lo pianta lì nel contropiede del raddoppio veronese. Scoordinato, lento, falloso e ammonito. Il Verona crea continui pericoli dal suo lato. Male male.
IL TABELLINO di Verona-Napoli 2-0
NAPOLI (4-2-3-1): Andujar; Mesto (Dal 67’ Higuain), Albiol, Britos, Ghoulam; Inler, David Lopez; Mertens, Hamsik (Dall’82’ Gabbiadini), De Guzman (Dal 61’ Callejon); Zapata. All. Benitez
HELLAS VERONA (4-3-3): Benussi; Sala, Rodriguez, Moras, Pisano; Obbadi (Dal 71’ Lazaros), Hallfredsson, Tachtsidis; Jankovic (Dal 85’ Martic), Toni, Juanito Gomez (Dal 66’ Greco). All. Mandorlini
Arbitro: Banti di Livorno
Gol: 7’ e 52’ Toni (V)
Ammoniti: Ghoulam, Mesto, Albiol, Tachtsidis, Obbadi, Lazaros, Gabbiadini , Britos, Toni
Note: espulso all’88’ Sala (V) per doppia ammonizione
FONTE: It.EuroSport.Yahoo.com
Sport stampa
Hellas Verona-Napoli 2-0
Mister Mandorlini li voleva così: “Brutti, sporchi e cattivi”, agonisticamente parlando. Alla fine per il popolo gialloblù saranno anche “bellissimi”!! Perché è una bellissima vittoria quella dell’Hellas sul Napoli, che porta ad undici i punti di vantaggio sulla terz’ultima.
16/03/2015
Un super Hellas Verona batte un Napoli senza idee e affaticato dalle fatiche di Coppa. Ma la vittoria della squadra gialloblù non è solo demerito dei partenopei, anzi, la carica agonistica e la voglia di far risultato degli uomini di Mister Mandorlini è fuori discussione non permettendo mai agli ospiti di entrare in partita. I gol portano la firma di Luca Toni che sale a quota 33 reti con la maglia gialloblù in Serie A, con questa doppietta supera un altro gigante che scalda i cuori veronesi, un certo Preben Larsen Elkjaer e si porta a due reti dal record di Emiliano Mascetti. Le primavere per Toni sono 37 e probabilmente non ha mai corso così tanto nelle sue stagioni precedenti, dimostrando che allenamento, spirito di sacrificio ed entusiasmo sono fondamentali. Ed è proprio su questo terreno che l’Hellas stende il Napoli. Un coro gialloblù rimane storico tra i “Butei della Curva”: Elkjaer Sindaco!! ….una da oggi poltrona sicuramente l’avrà di diritto anche Luca Toni!
FONTE: VeronaFedele.it
SPORT
SERIE A, 27^ GIORNATA: HELLAS VERONA 2-0 NAPOLI. GLI AZZURRI AFFONDANO SOTTO I COLPI DI TONI
ADMIN — 16 MARZO 2015
Triplice fischio di Banti. A Napoli il meteo registra Toni e fulmini. Il bomber scaligero si fionda sul club azzurro e lo rispedisce a casa con 0 punti. La gara è importante per gli ospiti, in piena bagarre per un posto nella prossima Champions, ma sia Benitez, visti i titolari schierati, sia gli azzurri che scendono sul terreno di gioco, sembrano averlo dimenticato. Pronti via ed è il Verona a fare la partita, quasi in maniera inaspettata, d’altronde i punti sarebbero più importanti per la squadra in trasferta considerata la motivazione descritta precedentemente. Gli attaccanti del Verona ballano tra i difensori del Napoli che sembrano statuine, pietrificate sul verde prato del Bentegodi. Andujar dopo 3 minuti sta per compiere un pasticcio, ci riesce 3 minuti più tardi con la complicità della premiata ditta Britos – Mesto. Al minuto 6, infatti, Toni si traveste da Messi, passa tra Mesto e Britos che sono più lenti di una lumaca che cammina sotto il sole di Ferragosto, la sfera si allunga, Andujar cerca l’uscita bassa, mentre viene ostacolato da Mesto, tra i due litiganti il terzo gode ed è Toni a recuperare la sfera ed insaccare. 1 a 0.
L’Hellas è travolgente, il Napoli tramortito. Gli azzurri non riescono a reagire, anzi sono i padroni di casa a sfiorare il raddoppio. La sveglia in casa Napoli suona dal 30esimo in poi. I partenopei provano finalmente ad imporre il loro gioco e sfiorano il gol prima con Mertens, poi con Zapata. Ma nei primi 45 minuti gli azzurri non riescono a trovare il pari. Nel secondo tempo ci si aspetterebbe la squadra azzurra più battagliera, ma sono ancora gli scaligeri ad essere pungenti come un ape. Minuto 6', questa volta della ripresa, ed è ancora Toni ad insaccare. Ancora c’è da registrare l’errori degli ospiti che perdono una palla sanguinosa, Halfredsson, con uno scatto da centometrista, riesce a tenere la sfera in gioco per poi crossarla per Toni che insacca in spaccata. 2 a 0. La squadra di Benitez sembra alle corde, servirebbe un colpo da campione. Un colpo da Higuain, che purtroppo resta in panchina fino a quasi il trentesimo della ripresa. Nemmeno con il Pipita la musica cambia, l’Hellas si chiude, perde tempo e gioca con il cronometro.
La scossa prova a darla Gabbiadini, messo in campo solo al minuto 81, con un gran sinistro che si stampa sull’incrocio dei pali. Anche la dea bendata, dunque, questa sera volta le spalle al club partenopeo. Al termine dei 5 minuti dir recupero, ritorniamo a dove era iniziato il nostro racconto: triplice fischio di Banti. Il Verona serve la sua vendetta, riscattando la pesante sconfitta del San Paolo. Mandorlini ha praticamente dirottato la flotta gialloblu nel porto chiamato salvezza. Esce invece sconfitto il Napoli, meritatamente, ed ora dal sogno secondo posto bisognerà lottare, fino alla fine, anche per il terzo posto: domani basterebbe un pareggio della Lazio per scivolare al quarto posto, che come ben sapete vale soltanto l’Europa League. Affonda il Napoli, sotto i colpi dell’immortale Toni.
FONTE: AllNews24.eu
Toni, l'highlander sempreverde
A 38 anni il bomber del Verona è entrato nella storia del club superando in marcature la leggenda Elkjaer
Highlander, eterno, sempreverde. I termini per descrivere Luca Toni sono tanti, ma tutti con un solo significato. Farà 38 anni a maggio, alle spalle una carriera ricca di trofei e vittorie con la ciliegina della Coppa del Mondo conquistata con l'Italia di Lippi a Berlino. Eppure in campo sembra ancora un ragazzino. Corre, lotta, ci mette voglia e passione di un 20enne alle prime esperienze.
La doppietta con cui ha steso il Napoli e' l'ennesima perla di una grande inimitabile carriera. Due reti che hanno permesso all'attaccante di Mandorlini di superare nella classifica dei bomber del Verona nientemeno che una leggenda come Preben Elkjaer, il danese che vinse lo scudetto con la maglia dell'Hellas. "Davvero - commenta Toni - Mi dispiace per Elkjaer, ma averlo sorpassato mi riempie di gioia. Essere nella storia del Verona è un onore per me."
"Il mio segreto? Lavorare bene. E poi se sto così bene è anche merito del mister e dei miei compagni. Loro mi danno fiducia sempre e sono fondamentali. Il Verona visto con il Napoli è stato pressoché perfetto. Da Benussi a tutti i miei compagni in panchina. Stiamo bene e siamo in piena ripresa. Non puoi battere il Napoli se non giochi alla grande. Avevamo preparato la partita nei minimi dettagli, poi ci vuole anche un po' di fortuna, è logico. All'andata quella sconfitta al San Paolo non mi era andata giù, come del resto a tutti quanti noi. Siamo felici, sentivamo di essere in debito con i nostri tifosi".
E ora il futuro del Verona e di Luca Toni. "Quello della squadra e' raggiungere al più presto quota 40 punti e toglierci qualche soddisfazione come contro il Napoli. Personalmente mi piacerebbe raggiungere i venti gol dell'anno scorso, ma la vedo dura anche se effettivamente sto bene. Da tempo dico che devo smettere, e invece...". "Si vede che porta bene - aggiunge -. Alla mia età si deve ponderare tutto con grande attenzione. Verona è una città stupenda ma, come è capitato l'anno scorso, deciderò con calma il mio futuro".
lunedì, 16 marzo 2015, ore 18.19
Il Napoli crolla a Verona
Finisce 2-0 con doppietta di Toni. Partenopei fermi a 46 punti
Verona, 15 mar. - Una doppietta del solito Toni (13 gol per il bomber emiliano) avvicina il Verona alla salvezza e complica maledettamente i piani del Napoli, alla terza sconfitta esterna di fila, e che domani potrebbe essere sorpassato al terzo posto dalla Lazio (attualmente alla pari) e avvicinato dalla Fiorentina. Altra prova senza cuore per la squadra di Benitez (nervosissimo in panchina) che cede con merito a un Verona tornato ai livelli della scorsa stagione: difesa attenta, centrocampo dinamico, e poi c'e' Toni. Due occasioni, due gol per il killer di Pavullo, che a quasi 38 anni continua a segnare con una regolarità impressionante. E il Bentegodi e' ai suoi piedi. Parte alla grande il Verona: Gomez scappa tra Mesto e Albiol, Andujar ci mette una pezza anche se il Verona reclama un rigore (che non c'e'); al 7' gialloblu' in vantaggio con Toni, che conclude una grande azione personale (dribbling a Britos, tunnel ad Andujar) con il gol numero 12.
Napoli sotto shock e incapace di abbozzare una reazione adeguata, complice anche l'assenza di Higuain: il Verona rallenta un po' i ritmi ma e' Andujar a rischiare sul bolide di Jankovic (22') e sul cross di Sala sul quale ancora Jankovic non arriva per un soffio (31'). Risveglio partenopeo nei minuti finali: Mertens centra l'esterno della rete, Rodriguez miracoloso sulla conclusione da due passi di Zapata.Mentre Benitez, particolarmente nervoso, critica quasi tutte le decisioni di Banti, Toni mette ancora paura a un incerto Andujar e Mertens manca di un soffio l'appuntamento con il cross di De Guzman. Il 7 e' pero' il numero magico del Verona: volata deluxe di Hallfredsson, che fa fuori mezza difesa del Napoli, invito perfetto per Toni che in scivolata fa 13. Callejon, Higuain e Gabbiadini le mosse di Benitez, Inler impegna Benussi con conclusioni da lontano e un sinistro micidiale dai 35 metri di Gabbiadini che centra il palo: il Verona (chiude in 10 per l'espulsione di Sala) porta a casa una vittoria oltremodo meritata, il Napoli finisce nuovamente dietro la lavagna.
FONTE: RaiSport.Rai.it
Napoli battuto dall'Hellas: a Verona finisce 2-0 per i padroni di casa
di Marco Lobasso
ROMA - Il Napoli si scioglie a Verona. Benitez non schiera Higuain e Toni risponde firmando una doppietta che regala alla squadra di Mandorlini una vittoria importante (2-0), mentre per gli azzurri il terzo posto è sempre più a rischio: oggi gioca la Lazio a Torino che potrebbe staccare gli azzurri, mentre la Roma, con la Sampdoria, può allungare e la Fiorentina, in casa con il Milan, può avvicinarsi.
Colpisce la mancanza di carattere del Napoli, con una fase difensiva davvero penalizzante e scialba. I gol di Toni arrivano infatti da errori azzurri. Nel primo tempo Mesto e Andujar si scontrano e il bomber del Verona segna. Nel secondo tempo, un errore a centrocampo scatena il contropiede di Hallfredsson che si invola e pennella un cross per Toni che in mezza rovesciata colpisce ancora. Non basta un gran palo da lontano di Gabbiadini nella ripresa (e un tiro di Inler deviato miracolosamente da Benussi) per raddrizzare il match. Troppo poco Napoli, irriconoscibile dopo l’Europa League. Anche nel primo tempo ci aveva provato a rimontare, prima con Mertens e poi con Zapata (dall’inizio proprio al posto di Higuain), ma mai davvero pericoloso.
«Non mi piace perdere e non mi piace perdere così». Rafa Benitez non nasconde la delusione per la sconfitta a Verona del suo Napoli: il tecnico dei partenopei non cerca scuse però. «Abbiamo fatto tre gare con un buon livello - aggiunge Benitez che ha parlato solo in sala stampa e non con le tv, quindi nemmeno con Sky dopo il silenzio polemico della scorsa settimana -, ma evidentemente non siamo capaci di mantenere questa intensità. Non abbiamo iniziato bene e poi abbiamo subito il gol. Lo scorso anno avevamo il record di successi in trasferta, adesso dobbiamo continuare a lavorare e farlo molto meglio». Prosegue, invece, il momento magico per Toni. L'attaccante del Verona, decisivo anche contro il Napoli, sale a 13 gol, miglior italiano nella classifica marcatori: «Volevamo la rivincita dopo aver preso 14 gol nelle ultime tre partite. Il prossimo anno? Poi vediamo». Poi rivela: «Quando abbiamo visto che Benitez non schierava Higuain abbiamo esultato. Una bella notizia per noi. Avevamo più fame di loro». A volte le spiegazioni nel calcio sono semplici. Le scelte di Benitez invece meno.
IL TABELLINO
Verona (4-3-3): Benussi 7, Sala 6,5, Rodriguez 6,5, Moras 6,5, Pisano 6,5, Obbadi 6,5 (25' st Lazaros sv), Tachtsidis 6,5, Hallfredsson 7, Gomez 6,5 (21'st Greco sv), Toni 7,5, Jankovic 7 (40'st Martic sv). (1 Rafael, 5 Sorensen, 7 Saviola, 17 Lopez, 25 Marques, 28 Brivio, 30 Campanharo, 33 Agostini, 70 Fernandinho). All.: Mandorlini 7.
Napoli (4-2-3-1): Andujar 5,5, Mesto 5 (22' st Higuain 6), Britos 5,5, Albiol 5,5, Ghoulam 5, Inler 6, Lopez 5.5, De Guzman 5 (15'st Callejon 6), Hamsik 5,5 (36'st Gabbiadini 6), Mertens 6, Zapata 6. (1 Rafael, 15 Colombo, 8 Jorginho, 11 Maggio, 18 Zunigo, 24 Insigne, 96 Luperto). All.: Benitez 5.
Arbitro: Banti di Livorno 6.
Reti: 6' pt e 5' st Toni.
Recupero: 2' e 5'.
Angoli: 6-5 per il Napoli
Espulso: 44'st Sala per doppia ammonizione
Ammoniti: Ghoulam, Sala, Gomez, Mesto, Albiol, Tachtsidis, Lazaros, Gabbiadini, Britos e Toni per gioco falloso. Obbadi per comportamento non regolamentare.
Spettatori: 22.468
** I GOL - 6' pt: azione sulla sinistra di Gomez, la palla arriva a Toni che si gira, vince di forza il contrasto con Mesto e Andujar e di sinistro scaraventa la palla in porta. - 5' st: spettacolare contropiede di Hallfredsson che serve un assist per Toni, e l'attaccante di sinistro batte nuovamente Andujar.
FONTE: Leggo.it
Hellas Verona – Napoli 2-0: l’analisi tattica della partita
13:25, 17 marzo 2015
Il Napoli di Benitez è uscito dal Bentegodi con tante consapevolezze in più, purtroppo tutte negative. C’è l’incapacità della squadra, come ammesso dallo stesso Benitez, di affrontare con la giusta intensità tante partite importanti di fila. Ma ce ne sono molte altre: innanzitutto l’assoluta mancanza di alternative a un gioco sterile che non protegge la difesa e che non si rende pericoloso davanti se non con i propri interpreti migliori in campo.
Ma andiamo con ordine: nei primi quindici minuti il Napoli sembra non essere sceso in campo. Come contro la Dinamo Mosca, l’avvio degli avversari è impetuoso e tutto basato sulla corsa e su ritmi altissimi, e il Napoli, come accaduto già coi russi, paga in avvio e va sotto quasi subito. E’ sicuramente un campanello d’allarme: per la seconda volta consecutiva l’undici azzurro accusa in maniera pesante, e subendo una rete, un avvio veemente della squadra avversaria. Inutile dire che la cosa potrebbe ripetersi già nel futuro prossimo, ma anche in seguito. La squadra si sarà forse disabituata a un possibile inizio a ritmo massimo? Resta comunque la preoccupazione.
Ma se contro la Dinamo Mosca l’ambiente e la superiorità tecnica, culminata nella tripletta di Higuain, avevano riportato a galla il Napoli, a Verona la squadra è andata a fondo, senza praticamente mai riemergere. Questo è successo principalmente perché il Verona ha preparato una partita di pressione nella metà campo difensiva del Napoli, lanciando praticamente sempre il pallone lungo, senza far caso se veniva raccolto da Toni o da uno dei difensori azzurri, per poi andare ad attaccare l’uscita del Napoli, obbligando sistematicamente difensori e centrocampisti azzurri a giocare sotto pressione, evidenziandone i limiti tecnici e generando apprensione in ogni rinvio che, puntualmente, finiva nella fitta rete delle maglie gialloblu.
Così, nonostante il netto vantaggio nel possesso palla, il Verona ha poi capitalizzato gli errori del Napoli in occasione del secondo goal, quando prima David Lopez, con un passaggio orizzontale rivedibile, poi Albiol, con un’uscita avventata su Toni, e poi Ghoulam, in ritardo sulla diagonale che lo doveva portare a marcare il centravanti campione del mondo nel 2006, hanno messo in fila una serie di svarioni che non potevano far altro che portare al doppio vantaggio veronese.
Questo svolgimento della gara, evidentemente preparata nei minimi dettagli da Mandorlini e dal suo staff, ha ricalcato quanto fatto dall’Hellas contro la Roma, quando i gialloblu avrebbero meritato i tre punti contro i giallorossi, fortunati ad uscire con un pareggio dal Bentegodi. Lascia basiti che il Napoli possa essere rimasto sorpreso, incapace di opporre la minima pericolosità in fase avanzata, con trame di gioco naufragate molto prima dell’ultimo passaggio, quasi come se affrontasse l’avversario senza sapere a cosa andava incontro.
Non ultima, in ordine d’importanza, la sensazione che la partita col Verona sia stata considerata la “meno importante” del ciclo di gare (o miniciclo di cinque partite, come ama definirlo Benitez) affrontato in questo periodo dal Napoli. Sensazione, chiaramente, istigata dall’assenza nell’undici titolare sopratutto di Higuain, che aveva disputato tutte le altre partite del ciclo, e poi di Gabbiadini, in fase di recupero dall’affaticamento muscolare. Ogni volta che il Napoli ha affrontato le partite di quest’anno dando all’ambiente il messaggio che quel match poteva anche non essere vinto, ha sistematicamente perso.
Un autogol clamoroso, considerato quanto conti la partita di Verona per Napoli e i suoi tifosi, e quanto accaduto ieri sera, con gli azzurri superati in classifica dalla Lazio e incalzati da Fiorentina e Sampdoria. Certo, non possiamo emettere alcun giudizio sul lungo periodo: se questa gestione porterà davvero “sulla spiaggia”, con risultati in linea con le aspettative d’inizio stagione in tutte e tre le competizioni, ci sarà solo da fare i complimenti a Benitez e partite come le ultime tre trasferte saranno probabilmente dimenticate. Ma è l’andamento generale in campionato che preoccupa: nel momento in cui si sarebbe dovuto compiere il massimo sforzo per sorpassare la Roma, il Napoli si è bloccato alla pari dei giallorossi. Sono stati raccolti 4 punti in 5 partite, nelle quali la Lazio non ha commesso alcun passo falso facendo bottino pieno. E’ necessario invertire il trend, e anche se il Napoli ha saputo farlo più volte anche in momenti recenti, i segnali inducono poco ottimismo.
Alberto Francesco Sanci
FONTE: NapoliSoccer.net
Calcio – Hellas Verona trascinato da una doppietta di Toni
Posted by Alfredo Di CostanzoData:domenica 15 marzo 2015
L’Hellas Verona supera il Napoli con un 2-0 firmato Luca Toni e mette una seria ipoteca sulla propria salvezza, raggiungendo il Sassuolo a 32 punti, 11 in più del Cagliari, terzultimo in classifica. Un successo maturato con una grande prestazione nel primo tempo, che ha visto i padroni di casa partire a razzo e riversarsi da subito con foga nella metà campo dei partenopei. Dopo una palla gol in apertura di Gomez, che supera Andujar al limite, ma poi si ostacola con Toni al momento del tiro a porta sguarnita, i gialloblù passano in vantaggio al 7′. Il merito va tutto a Toni, che con un’azione caparbia crea apprensione tra Andujar e Mesto, arrivando poi per primo sulla palla che filtra tra i due napoletani per depositarla a porta vuota. Poco dopo gialloblù pericolosi due volte con Jankovic (splendida rovesciata stoppata da un difensore e tiro dal limite fuori di un metro). Il Napoli si fa vedere poco prima della mezz’ora con un colpo di testa di Zapata sventato da una bella parata di Benussi, ma l’arbitro aveva fermato il gioco per un fallo in elevazione dell’attaccante. E’ comunque un segno di risveglio dei partenopei che sul finire di frazione si fanno pericolosi con Mertens che di testa manda sull’esterno della rete e con Zapata che viene stoppato in area piccola da una scivolata di Rodriguez. Ad inizio ripresa l’Hellas raddoppia con un contropiede perfettamente azionato da Hallfredsson e finalizzato in spaccata da Toni. Da quel momento il Napoli, trascinato anche dagli ingressi di Callejon (61′), Higuain (67′) e Gabbiadini (82′) le prova tutte per riaprire il match, ma riesce solo a colpire un palo, proprio con Gabbiadini dalla distanza, e neanche nel recupero, giocato in superiorità numerica per l’espulsione di Sala, la formazione di Benitez riesce a trovare la via del gol.
Giornata di festa per Luca Toni che con la doppietta di oggi sale a 13 gol in stagione e si avvicina al record di sempre di marcature in A per un giocatore dell’Hellas, detenuto da Emiliano Mascetti con 35 centri (Toni è a quota 33).
(Foto LaPresse)
FONTE: IlTabloid.it
Hellas Verona-Napoli, Toni supera Elkjaer e punta Mascetti
L'attaccante gialloblu al secondo posto nella classifica dei goleador di tutti i tempi in A
16/03/2015 08:11
HELLAS TONI NAPOLI RECORD / VERONA - Luca Toni con la sua doppietta avvicina il Verona all'obiettivo salvezza e si prende un pezzo di storia del club scaligero. Con 13 gol in campionato il 37enne attaccante ha sorpassato Preben Elkjaer al secondo posto nella classifica dei goleador di tutti i tempi in A dell'Hellas: 33 per Toni, 32 per il danese. Nel mirino c'è ora il primo posto di Emiliano Mascetti, fermo a quota 35. Toni, con i gol segnati al Napoli, ha intanto raggiunto Vieri, Lorenzi, Di Vaio e Pulici con 142 gol al 27° posto della classifica all time.
M.D.F.
FONTE: CalcioMercato.it
domenica 15 marzo 2015
Verona, Toni invecchia bene: 13 gol a quasi 38 anni
Affiancato il tanto celebrato Gonzalo Higuain tra i bomber e migliore marcatore italiano
TORINO - Soltanto due anni fa sembrava destinato a entrare nel cono d'ombra di un pensionamento dorato. Luca Toni salutava la Juventus campione d'Italia per volare a Dubai: destinazione l'Al Nasr, campionato dai pochi stimoli ma dai tanti dollari. Però al centravanti era evidentemente rimasto qualcosa sul gozzo, magari quella definizione di “finito” quando lui non si sentiva ancora tale. Per questo aveva voluto tornare in Italia dopo pochi mesi, convinto di poter dire e dare ancora qualcosa, sicuro di far ricredere gli scettici. Nell'estate del 2012 aveva ricominciato dalla Fiorentina, la maglia con cui aveva marchiato la serie A nel 2006 con 31 gol, poco prima di diventare campione del mondo in Germania.
Un ritorno non indimenticabile, comunque: certo, 8 gol, ma senza la sicurezza di un posto da titolare. Quella che invece gli ha riconosciuto il Verona, quando Toni ha firmato nel 2013. D'altra parte lui non è uomo da situazioni in corso, deve entrare in partita fin dall'inizio. Poteva apparire un azzardo, per uno nato nel 1977, ma tale non è stato. Perché nell'anno del ritorno dei gialloblù in serie A, Toni è tornato al centro dell'attenzione, presentandosi con una doppietta al Milan nel giorno del debutto. Alla fine sarebbero stati 20 gol, come mai nessuno aveva saputo fare in una sola annata nella storia del Verona: secondo nella classifica generale dei marcatori, dietro al solo Ciro Immobile. E in questa stagione il passo è di nuovo ad altre frequenze, soprattutto nel 2015, a sottolineare un invecchiamento da grande vino rosso.
Otto reti in 11 partite, per arrivare a quota 13 gol complessivi: affiancato il tanto celebrato Gonzalo Higuain tra i bomber e migliore marcatore italiano, con la doppietta che ha messo sotto proprio il Napoli a fare da punto esclamativo. La prima con un movimento di forza in area da centravanti old style, la seconda con una deviazione da rapina sul cross di Hallfredsson. E poi un impegno dal primo all'ultimo minuto, senza mollare mai, da vero leader. Non male per uno che sta per compiere 38 anni, e che stava per essere colpevolmente dimenticato, ma anche un interrogativo doveroso su dove siano i giovani attaccanti italiani.
Sandro Bocchio
domenica 15 marzo 2015
Mandorlini: «Bravi: Toni è un campione»
Il tecnico del Verona: «E' andato tutto bene contro una grande squadra come il Napoli»
VERONA - E' raggiante Mandorlini dopo il successo pieno contro il Napoli: "Abbiamo fatto una buona partita: è un risultato fondamentale che ci permette di allontanarci dalla zona rossa. Siamo stati ordinati, una squadra vera, sapevamo dove usciva la palla, poi lì davanti abbiamo un fenomeno come Luca. Avevamo preso sei gol all'andata - dice a Sky Sport - abbiamo aspettato la nostra rivincita e ce la siamo presa. Ci poteva essere un momento di rilassamento, invece la squadra ha fatto quello che volevo. E' andato tutto bene contro una grande squadra come il Napoli".
IL FUTURO DI TONI - "L'anno scorso ha fatto 20 gol, quest'anno spero si riavvicini a questa cifra. E' un punto di riferimento anche per me, oltre al fatto che è un grande uomo e un campione".
FONTE: TuttoSport.com
HELLAS VERONA-NAPOLI TERMINA 2-0. TONI ABBATTE IL NAPOLI. AZZURRI A CACCIA DI ORGOGLIO, PRIMA CHE DEI PUNTI
marzo 16 2015 12:34 di Leonardo Ciccarelli
Hellas Verona-Napoli 2-0. Risultato secco, deciso, che condanna il Napoli alla terza sconfitta consecutiva in trasferta, che condanna il Napoli ad una media da retrocessione nelle ultime 5 gare, perché ha portato a casa solo 4 gol. La doppietta di Luca Toni, eterno, apre un baratro sotto gli azzurri che rischiano fortemente il terzo posto a questo punto.
Sul banco degli imputati un po’ tutti. De Laurentiis per il mercato mancato, la squadra che non ci mette il cuore e si fa umiliare dai gialloblù e Rafa Benitez che lascia in panchina Higuain e Gabbiadini, i due calciatori più forti della squadra in virtù del ritorno di Europa League contro la Dinamo Mosca di giovedì.
Il Verona parte sparato grazie ad un Luca Toni che nonostante l’età e la stazza fisica, si muove come una libellula. Il primo gol è un capolavoro perché con un gioco di prestigio fa fuori tutta la difesa partenopea, impatta con Mesto che capitola contro il fisico del Campione del Mondo e mette il mancino tra se stesso e Andujar, colpevole di non essere uscito a valanga. E’ 1-0 per i veronesi, un Bentegodi quantomai pieno esulta festante.
Il primo pericolo per Benussi arriva dopo 40′ di nulla cosmico degli azzurri con un colpo di testa di Mertens che si spegne sul fondo, dopo 2′ è Zapata ad impegnare la retroguardia ma Rodriguez respinge l’attacco. Negli spogliatoi si avvia un Napoli arrabbiato, che pare aver trovato però il piglio giusto. Barcolla in difesa come un pugile alla terza ripresa contro Mike Tyson ma almeno crea e supera la propria trequarti campo. Tutto il popolo napoletano si aspetta un cambio al 45′: Zapata fuori, incolpevole della prestazione ed anzi, lodevole per l’impegno profuso, dentro Higuain, che in panchina digrigna i denti, domandandosi chi siano quei ragazzi in maglia bianca che sgambettano come fenicotteri per il campo.
Questo non avviene. Il cambio, non arriva e si riparte con gli stessi 11.
Al 51′ Benitez viene ulteriormente punito per le sue discutibili scelte. Ancora una volta è Toni a metterci il piede su cross di Halfredsson dopo un contropiede da manuale causato da errori di impostazione e mollezza della retroguardia partenopea. Ancora una volta c’è la leggera reazione del Napoli, per due volte si supera Benussi quando finalmente il tecnico spagnolo inserisce Gabbiadini e Higuain che portano un minimo di pericolosità nella difesa veneta. Prima di loro, inserito Callejon, alla 42esima partita stagionale, su 42 giocate dal Napoli. Cambio inutile perché l’ex Real non incide per niente e la partita termina così, con un 2-0 che punisce i napoletani prima che il Napoli, un popolo che può perdere tutte le partite, ma non quelle con Verona, Atalanta, Roma o Juve. Questo particolare sociale andava fatto capire ai calciatori ed imposto a tutta la squadra che neanche sotto i cori infamanti verso Benitez o razzisti verso un popolo hanno trovato una reazione d’orgoglio.
FONTE: TeleClubItalia.it
Verona-Napoli 2-0: Toni troppo forte per i partenopei
Strepitosa doppietta del centravanti. Veronesi a tutto gas, Napoli in tono dimesso e nervoso. Higuain in panchina per 67'. Palo di Gabbiadini nel finale, rosso a Sala all'89'
Verona-Napoli 2-0. Nel segno di uno strepitoso Luca Toni che demolisce la difesa del Napoli con due gol: al 7' del pt e al 6' della ripresa, due pezzi di bravura. Vittoria forte, meritata di un Verona che vola a metà classifica, mentre il Napoli vede il suo terzo posto a rischio: 1 punto nelle ultime 3 gare. Higuain in panchina per 67'. Gabbiadini-palo all'88'. All'89' espulso Sala e convulso finale: ben 10 ammoniti.
LA PARTITA
Sfida aspra, dura. Complicata per un Napoli aggredito e subito costretto alla resa: il Verona parte con una, due marce in più e al 7' è già gol, con un assalto quasi solitario di Toni contro chi capita, nella difesa azzurra. Albiol, Mesto, Andujar (qualche colpa, del portiere), non si resiste alla furia-Toni che scaraventa la palla in rete. Vantaggio-Verona, delirio dei veronesi, gialloblu scatenati.
La differenza sta in questo approccio: non se lo aspettava, Benitez? La differenza sta in Toni-Higuain, il Pipita in panchina: è un lusso, per questo Napoli che arriva dallo 0-1 col Toro e dal 2-2 con l'Inter. Terzo posto in pericolo e qualche disagio che è un manifesto del marzo azzurro. Lo dicono i risultati, e non solo.
Dal gol alla mezz'ora, per il Napoli è sofferenza: a centrocampo c'è più corsa veronese, accanto a Toni ci sono Gomez e Jankovic, quantità e qualità. Le occasioni di quasi-gol di Gomez al 15', Jankovic al 22' e la palla lunga di Sala al 33' che alimenta il panico sono il succo di questa mezz'ora a (quasi) tutto-Verona. Dopodiché, sulla spinta di Hamsik e di Mertens, qualcosa si muove dalle parti del Napoli. Non è tardi, è un logico ritorno alla normalità della squadra di Rafa, ci mancherebbe, ma non basta per rimettere le cose a posto nel primo tempo.
Benitez si agita molto, anche con l'arbitro. Mertens trova un paio di spunti, sulla pressione azzurra, e al 40' di testa sbuca alle spalle della difesa veronese e va a un passo dal pareggio: palla sull'esterno della rete e riposo. Zapata, il vice-Higuain, fa quello che può e francamente è poco per questo Napoli. Fare a meno del Pipita diciamo che no, di questi tempi non si può.
Ripresa, e la voglia del Napoli di riaggiustare le cose finisce nel gorgo di un micidiale contropiede che al 6' vede Hallfredsson volare a sinistra, traversone basso e la deviazione in mezza girata, cadendo quasi a terra, di Toni è un capolavoro da campione quale egli è. Verona al raddoppio, Napoli che non sa cosa fare. Se non sbattere la testa contro il muro veronese: restandone frastornato.
Il tiro lungo di Inler, parata difficile di Benussi al 20', è lo squillo di (flebile) riscossa da parte azzurra. Ma è poco, troppo poco. Il possesso palla non giova dinanzi alla schieratissima difesa veronese e Benitez chiama a raccolta Higuain: basta riposo, a metà ripresa dentro lui dopo l'ingresso di Callejon con un avanti-tutta che è la carta della disperata ricerca della rimonta.
Spazio anche per Gabbiadini che al 43' st da lontano scaglia il pallone sul palo. Nemmeno un pizzico di fortuna, per il Napoli, comunque colpevole di quanto ha subito, al Bentegodi. E di scelte di turn-over evidentemente non consone al momento di forma collettivo. L'espulsione di Sala al 44' st e i 5 minuti di recupero non dicono altro. Se non ribadire la straordinaria carica del Verona, e le convulsioni di fine gara che producono ammonizioni a valanga.
LE PAGELLE
Benussi 7 - Para il parabile, e anche un paio di pericoli veri. Con grande sicurezza.
Sala 7 - Combatte, soffre, difende, attacca, marca Mertens che è il più pericoloso, alla fine si fa espellere. L'emblema della carica agonistica veronese.
Hallfredsson 7 - Rivedere per capire la fuga a sinistra che procura l'assist per il 2-0. La sua partita la concepisce tutta così: a tutta.
Toni 8,5 - Che cosa dire più di quanto si è visto in campo? Due gol che sono il bagaglio di classe e di esperienza, due gol straordinari in tutto. Compresi 90 minuti da combattente.
Jankovic 7,5 - E' l'uomo che semina il panico, scombinando la difesa di Rafa Benitez.
Andujar 5,5 - Sul primo gol, l'indecisione sua è un pezzetto della prodezza di Toni.
Mesto 5 - Il suo disagio contro Gomez è un po' quel che accade al reparto difensivo del Napoli.
Inler 6 - Cerca di sciogliere la tensione del centrocampo, prova il gol e ci va vicino dopo un'ora. Ma non lo seguono.
Hamsik 5,5 - Corre molto, ma perde anche palloni che non sono la sua competenza, di solito.
Zapata 5 - Lontano dal cuore del gioco, lontano dallo schema-Napoli.
Higuain 6 - Ripescato al 67', cerca di dare una scossa ai suoi smarriti compagni.
Gabbiadini 6 - Entra al 37' st, dopo sei minuti inventa un tiro da lontano e prende il palo (Benussi battuto). Ma perché Rafa non lo fa giocare da subito?
IL TABELLINO
VERONA-NAPOLI 2-0
Verona (4-3-3): Benussi 7; Sala 7, Rodriguez 6,5, Moras 6, Pisano 6,5; Obbadi 6,5 (26' st Christodoulopoulos 6), Tachtsidis 6,5, Hallfredsson 7; Gomez 6,5 (21' st Greco 6,5), Toni 8,5, Jankovic 7,5 (39' st Martic sv). A disp. Gollini, Rafael, Brivio, Agostini, Marques, Campanharo, Fernandihno, Saviola, Nico Lopez. All. Mandorlini 7,5
Napoli (4-2-3-1): Andujar 5,5; Mesto 5 (22' st Higuain 6), Albiol 5,5, Britos 5, Ghoulam 5; Lopez 5, Inler 6; De Guzman 5 (16' st Callejon 5), Hamsik 5,5 (37' st Gabbiadini 6), Mertens 6; Zapata 5. A disp: Rafael, Colombo, Maggio, Luperto, Jorginho, Zuniga, Insigne. All. Benitez 5
Arbitro: Banti
Marcatori: 7' pt Toni (V), 6' st Toni (V)
Ammoniti: Sala, Gomez, Obbadi, Tachtsidis, Chrstodoulopoulos, Toni (V), Ghoulam, Mesto, Albiol, Gabbiadini, Britos (N)
Espulsi: 44' st Sala (V) per doppia ammonizione
Note: --
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
lunedì 16 marzo 2015
La moviola della Serie A: Icardi-gol era ok. Verona, dubbi sul primo gol
Partita molto complicata per Banti, grande nervosismo dentro e fuori in terreno di gioco: grandi proteste del Napoli sul primo gol: c’è un contatto fra Toni e Mesto, lo “spallacontrospalla” sembra regolare ma c’è un braccio dell’attaccante sulla schiena dell’azzurro che lascia qualche dubbio. Inter-Cesena: due rigori negati, uno per parte. Pessima la partita di Cervellera in Sassuolo-Parma
di Edmondo Pinna
BANTI
(VERONA-NAPOLI 2-0)
Partita molto complicata per Banti, grande nervosismo dentro e fuori in terreno di gioco.
Primo tempo: De Guzman a terra dopo un “gomito largo” di Rodriguez. Il Verona chiede rigore, ma l’intervento di Andujar è sul pallone, Juanito Gomez cade e nell’occasione c’è una mancata segnalazione di off side per Toni. Grandi proteste del Napoli: sul gol, c’è un contatto fra Toni e Mesto: lo “spallacontrospalla” sembra regolare, c’è un braccio dell’attaccante sulla schiena dell’azzurro che lascia qualche dubbio (foto Sky). Ammoniti Ghoulam e Sala (ok). Occasione per Zapata , ma viene fischiato prima un fallo su Moras. Juanito Gomez manda a quel paese (eufemismo) l’arbitro a distanza ravvicinata: non succede nulla. Gomito largo anche di Albiol (su Tachtsidis). Fallo di Juanito Gomez su Mesto, Banti ferma tutto ma c’era vantaggio per il Napoli.
Secondo tempo: Vantaggio che dà in occasione del 2-0, visto il calcio di Mesto a Juanito Gomez, poi, sul tiro di Toni, c’è Pisano in fuorigioco ma non è punibile (non disturba Andujar). Lazaros su Callejon: fallo (fuori area) e giallo. Rischia Tachtsidis: già ammonito, calcia via il pallone dopo un fallo. Fallo di frustrazione (un calcetto da dietro) di Gabbiadini su Sala che poi reagisce: giallo epr entrambi, per il gialloblù è il secondo.
[...]
FONTE: CorriereDelloSport.it
Il cuore dell’Hellas annienta un Napoli imbarazzante: 2-0 firmato Luca Toni
Scritto da Stefano Tomat il 15 marzo 2015 alle 20:06.
Il più bel Verona della stagione travolge il Napoli al Bentegodi e, grazie alla doppietta del sempiterno Luca Toni, dà una sonora lezione di gioco e di temperamento alla squadra di Benítez. Non bastano infatti le discutibili scelte tecniche dell’allenatore spagnolo per giustificare una prova priva di mordente, voglia e idee per tutti i 90′. Mandorlini può essere soddisfatto per la prestazione di un gruppo che, da un mese a questa parte, è in continua ascesa. Da sottolineare le prove di Tachtsidis, Hallfreðsson e Janković.
DOMINIO DELL’HELLAS, 1-0 CHE STA STRETTO AGLI SCALIGERI – La prima occasione da gol è per i padroni di casa e arriva al 5′: Tachtsidis smarca Juanito in profondità ma l’attaccante, a tu per tu con Andújar, sbaglia la conclusione, andando poi a disturbare anche Toni nella ribattuta. Il Napoli è in evidente difficoltà e 2′ dopo crolla: Toni viene servito in verticale da Juanito, supera Britos con un dribbling eccezionale e poi approfitta di un’incomprensione tra Mesto e Andújar per insaccare a porta sguarnita. Al 15′ è ancora l’Hellas a rendersi pericoloso in area avversaria: fantastica serpentina di Hallfreðsson, la palla si impenna in area e Janković conclude magistralmente in semirovesciata, trovando la respinta del muro difensivo partenopeo. Al 22′ è ancora protagonista Janković con un gran destro da fuori che va a lambire la traversa. Al 27′ il Napoli impegna per la prima volta Benussi con un colpo di testa di Zapata sventato dall’estremo difensore con un gran colpo di reni: l’attaccante partenopeo era però in fuorigioco. 5′ dopo Sala si rende protagonista di una grande discesa sulla fascia destra ma il suo bellissimo cross non viene deviato in rete da Janković per una questione di centimetri. Negli ultimi 5′ di gioco sembra svegliarsi il Napoli: il primo squillo si registra con un colpo di testa di Mertens che termina sull’esterno della rete dando l’illusione del gol; a un minuto dal duplice fischio è invece Zapata a calciare a botta sicura dall’interno dell’area piccola, trovando la deviazione provvidenziale di Rodríguez.
TONI BISSA SUBITO, NAPOLI MAI IN PARTITA – La ripresa inizia con il Verona che prova ancora ad attaccare: al 48′ Toni non riesce a deviare in rete per pochi centimetri uno spiovente in area. Al 52′ Hallfreðsson scappa sulla sinistra, raggiunge il fondo e serve al centro Toni che, con una zampata da attaccante vero, trafigge Andújar e porta il risultato sul 2-0 per i padroni di casa. Al 65′ ci prova da fuori Inler con un destro insidioso, sul quale si fa però trovare pronto Benussi. Benítez capisce che non si può più attendere e mette in campo i pesi massimi Callejón, Gabbiadini e Higuaín: il pipita prova la prima conclusione al 76′ ma non impensierisce Benussi. All’81’ Andújar sventa un contropiede anticipando Toni sulla trequarti ma, in modo sciagurato, svirgola il pallone nel completare il disimpegno: per sua fortuna la formazione gialloblù non riesce a capitalizzare l’occasione. All’88’ Gabbiadini mostra la sua classe e colpisce un palo strepitoso calciando da fermo da fuori area. Nel finale di partita fioccano i cartellini, da registrare il rosso a Sala.
Il tabellino:
HELLAS VERONA-NAPOLI 2-0 (1-0)
Hellas Verona (4-3-3): Benussi 6,5; Pisano 6, Moras 6,5, Rodríguez 6,5, Sala 7; Obbadi 6,5 (dal 71′ Lazaros 6), Tachtsidis 6,5, Hallfreðsson 7; Janković 7 (dall’85’ Martić sv), Toni 7,5, Juanito 6,5 (dal 66′ Greco 6). A disp.: Rafael, Sørensen, Saviola, Nico López, Marques, Brivio, Campanharo, Agostini, Fernandinho.Allenatore: Mandorlini.
Napoli (4-2-3-1): Andújar 4,5; Mesto 5 (dal 66′ Higuaín 6), Albiol 5,5, Britos 5, Ghoulam 5,5; Inler 6, David López 5,5; Mertens 5, Hamšík 5 (dall’82’ Gabbiadini 6,5 ), de Guzmán 5 (dal 61′ Callejón 5); Zapata 6. A disp.: Rafael, Colombo, Jorginho, Maggio, Zuniga, Gabbiadini, Insigne, Luperto. Allenatore: Benítez.
Arbitro: Banti di Livorno
Marcatori: al 7′ e al 52′ Toni
Note – Ammoniti: Ghoulam (N), Albiol (N), Sala, (H), Tachtsidis (H), Obbadi (H), Juanito (H), Britos (N), Gabbiadini (N), Toni (H) Espulso: al 90′ Sala (H)
FONTE: MondoPallone.it
Napoli battuto dall'Hellas: a Verona finisce 2-0 per i padroni di casa
di Marco Lobasso
ROMA - Il Napoli si scioglie a Verona. Benitez non schiera Higuain e Toni risponde firmando una doppietta che regala alla squadra di Mandorlini una vittoria importante (2-0), mentre per gli azzurri il terzo posto è sempre più a rischio: oggi gioca la Lazio a Torino che potrebbe staccare gli azzurri, mentre la Roma, con la Sampdoria, può allungare e la Fiorentina, in casa con il Milan, può avvicinarsi.
Colpisce la mancanza di carattere del Napoli, con una fase difensiva davvero penalizzante e scialba. I gol di Toni arrivano infatti da errori azzurri. Nel primo tempo Mesto e Andujar si scontrano e il bomber del Verona segna. Nel secondo tempo, un errore a centrocampo scatena il contropiede di Hallfredsson che si invola e pennella un cross per Toni che in mezza rovesciata colpisce ancora. Non basta un gran palo da lontano di Gabbiadini nella ripresa (e un tiro di Inler deviato miracolosamente da Benussi) per raddrizzare il match. Troppo poco Napoli, irriconoscibile dopo l’Europa League. Anche nel primo tempo ci aveva provato a rimontare, prima con Mertens e poi con Zapata (dall’inizio proprio al posto di Higuain), ma mai davvero pericoloso.
«Non mi piace perdere e non mi piace perdere così». Rafa Benitez non nasconde la delusione per la sconfitta a Verona del suo Napoli: il tecnico dei partenopei non cerca scuse però. «Abbiamo fatto tre gare con un buon livello - aggiunge Benitez che ha parlato solo in sala stampa e non con le tv, quindi nemmeno con Sky dopo il silenzio polemico della scorsa settimana -, ma evidentemente non siamo capaci di mantenere questa intensità. Non abbiamo iniziato bene e poi abbiamo subito il gol. Lo scorso anno avevamo il record di successi in trasferta, adesso dobbiamo continuare a lavorare e farlo molto meglio». Prosegue, invece, il momento magico per Toni. L'attaccante del Verona, decisivo anche contro il Napoli, sale a 13 gol, miglior italiano nella classifica marcatori: «Volevamo la rivincita dopo aver preso 14 gol nelle ultime tre partite. Il prossimo anno? Poi vediamo». Poi rivela: «Quando abbiamo visto che Benitez non schierava Higuain abbiamo esultato. Una bella notizia per noi. Avevamo più fame di loro». A volte le spiegazioni nel calcio sono semplici. Le scelte di Benitez invece meno.
IL TABELLINO
Verona (4-3-3): Benussi 7, Sala 6,5, Rodriguez 6,5, Moras 6,5, Pisano 6,5, Obbadi 6,5 (25' st Lazaros sv), Tachtsidis 6,5, Hallfredsson 7, Gomez 6,5 (21'st Greco sv), Toni 7,5, Jankovic 7 (40'st Martic sv). (1 Rafael, 5 Sorensen, 7 Saviola, 17 Lopez, 25 Marques, 28 Brivio, 30 Campanharo, 33 Agostini, 70 Fernandinho). All.: Mandorlini 7.
Napoli (4-2-3-1): Andujar 5,5, Mesto 5 (22' st Higuain 6), Britos 5,5, Albiol 5,5, Ghoulam 5, Inler 6, Lopez 5.5, De Guzman 5 (15'st Callejon 6), Hamsik 5,5 (36'st Gabbiadini 6), Mertens 6, Zapata 6. (1 Rafael, 15 Colombo, 8 Jorginho, 11 Maggio, 18 Zunigo, 24 Insigne, 96 Luperto). All.: Benitez 5.
Arbitro: Banti di Livorno 6. Reti: 6' pt e 5' st Toni. Recupero: 2' e 5'. Angoli: 6-5 per il Napoli Espulso: 44'st Sala per doppia ammonizione Ammoniti: Ghoulam, Sala, Gomez, Mesto, Albiol, Tachtsidis, Lazaros, Gabbiadini, Britos e Toni per gioco falloso. Obbadi per comportamento non regolamentare. Spettatori: 22.468 ** I GOL - 6' pt: azione sulla sinistra di Gomez, la palla arriva a Toni che si gira, vince di forza il contrasto con Mesto e Andujar e di sinistro scaraventa la palla in porta. - 5' st: spettacolare contropiede di Hallfredsson che serve un assist per Toni, e l'attaccante di sinistro batte nuovamente Andujar.
Domenica 15 Marzo 2015, 17:37
FONTE: IlGazzettino.it
Luca Toni nella storia di Verona e Modena: sorpasso a Brighenti
Highlander, eterno, sempreverde: è Luca Toni. Farà 38 anni a maggio, alle spalle una carriera ricca di trofei e vittorie con la ciliegina della Coppa del Mondo conquistata con l'Italia di Lippi a...
17 marzo 2015
Highlander, eterno, sempreverde: è Luca Toni. Farà 38 anni a maggio, alle spalle una carriera ricca di trofei e vittorie con la ciliegina della Coppa del Mondo conquistata con l'Italia di Lippi a Berlino. La doppietta con cui ha steso il Napoli è l'ennesima perla di una grande inimitabile carriera del bomber di Stella di Serramazzoni ha iniziato nel Modena con la trafila nelle giovanili fino al debutto in prima squadra a 17 anni. Due reti che hanno permesso all'attaccante di Mandorlini di superare nella classifica dei bomber del Verona una leggenda come Preben Elkjaer, il danese che vinse lo scudetto con la maglia dell'Hellas. «Davvero - commenta Toni - Mi dispiace per Elkjaer, ma averlo sorpassato mi riempie di gioia. Essere nella storia del Verona è un onore per me. Il mio segreto? Lavorare bene». E ora il futuro di Luca Toni. «Personalmente mi piacerebbe raggiungere i venti gol dell'anno scorso, ma la vedo dura anche se effettivamente sto bene. Da tempo dico che devo smettere, e invece...». «Si vede che porta bene - aggiunge -. Alla mia età si deve ponderare tutto con grande attenzione. Verona è una città stupenda ma, come è capitato l'anno scorso, deciderò con calma il mio futuro».
Si arrende anche Brighenti.
Non solo Elkjaer si inchina a Toni, ma anche il cannoniere di tutti i tempi di Modena: Toni ha superato anche Sergio Brighenti in quanto a reti segnate in A.
Conte applaude. Anche il ct Conte batte le mani a Toni. «Se alla sua età è ancora sulla cresta dell'onda è merito suo: ha condotto una vita sana pensando al calcio».
Oggi il premio Viola. Luca Toni riceverà oggi il premio ’Beppe Violà ad Arco di Trento.
FONTE: GazzettaDiModena.Gelocal.it
Cori razzisti, la Gazzetta dello Sport: “Napoletani e veronesi, si somigliano!”
16 marzo 2015 Laura Muryel Esposito
La notte di solito, si dice porti consiglio, e pure per tutti i tifosi del Napoli, sicuramente non è stato così. Metabolizzare la sconfitta subita contro il Verona non è facile, si cerca il colpevole, o cosa non sia andato, ma la verità è che ieri in campo il Napoli non è mai entrato.
Può succedere di perdere ma bisogna farlo con dignità, la stessa che ieri gli azzurri hanno lasciato negli spogliatoi del Bentegodi, o peggio a casa, a Napoli, chiusa in un cassetto in fondo all’armadio. Farsi asfaltare da una squadra che è solita lottare per la salvezza in campionato, non solo è umiliante ma anche a dir poco inconcepibile per un club che punta ai riflettori europei.
A fare da eco all’inammissibile prestazione pietosa dei partenopei, i soliti cori che fanno discutere, quelli che di calcio non parlano mai, ma che conoscono bene la legge dell’odio e del razzismo. Una colonna sonora che si ripete sempre, in ogni pellicola che racconta le partite di campionato italiano ( e molto spesso anche quelle delle squadre italiane contro avversari stranieri, quando si gioca in Europa), insomma odiare l’avversario è un “dovere” a cui non ci si può sottrarre, specialmente quando l’avversario è napoletano, così ieri se da un lato gli azzurri hanno dimenticato di portare in campo la dignità, dall’altro i tifosi veronesi, hanno dimostrato di non temere la vergogna di mostrare il loro odio anti-napoletano a 360 gradi.
Ovviamente, come in tutte le situazioni in cui si parla di cori razzisti, c’è sempre qualcuno che deve necessariamente provare a giustificare determinati atteggiamenti, proprio come ha fatto La Gazzetta dello Sport, che evita di colpevolizzare unicamente i veronesi e lancia anche i napoletani nella mischia: “Veronesi e napoletani si disprezzano e si insultano da tempo, anche ieri nel sottofondo sono emersi i consueti insulti, personali, «geografici» e razzisti senza che nessuno sia esente da colpe. Però si somigliano, come attaccamento estremo alla squadra, e pazienza se il paragone potrà far piovere querele da entrambe le città. In qualsiasi tifoso presente ieri o giovedì al Bentegodi sarà viva ora la sensazione di aver fatto qualcosa per questo successo, anche se nessuno può battere Toni”.
L’attaccamento estremo alla squadra, può forse giustificare atteggiamenti a sfondo razzista? I napoletani e i veronesi sono rivali da sempre, ma sarebbe bene mantenere la rivalità all’interno della sfera calcistica senza sfociare oltre, non si registrano cori di partenopei che invocano catastrofi naturali per eliminare altri popoli o canzoncine che ricordano stragi, e inoltre La Gazzetta dello Sport, come giustifica i cori contro Benitez chiamato più volte “ciccione” o contro Lorenzo Insigne, preso di mira durante il riscaldamento?
Benitez da grande signore non risponde alle provocazioni, continuando a guidare la squadra nonostante lo spettacolo indecoroso, ma Lorenzo Insigne non resta a guardare e ai cori contro di lui, risponde alzando le braccia verso i tifosi veronesi, per incitarli a fare di più, per fargli capire che quelle offese non possono fare altro che farlo sentire sempre più grande.
La serata di ieri allo stadio Bentegodi, per i napoletani è stata oscena in tutto, dalla prestazione degli azzurri, alla colonna sonora veronese. I partenopei speravano che la notte cancellasse o almeno allontanasse i brutti pensieri e invece con le dichiarazioni pubblicate su La Gazzetta dello Sport, la giornata non si può dire affatto iniziata bene.
FONTE: VesuvioLive.it
LE PAGELLE
Attacco spumeggiante, difesa solida
15.03.2015 21:10 di Matteo Rocchini Twitter: @RoccoN71
Benussi 7 – Primo intervento della partita al ventiseiesimo quando sugli sviluppi di una punizione Zapata colpisce di testa. Reattivo il portiere gialloblù. Il secondo intervento della partita al ventesimo del secondo tempo quando blocca in due tempi una potente conclusione dalla distanza di Inler. Uno dei più in forma in questo momento.
Pisano 6 – Fa più volte a sportellate con De Guzman ma riesce a tenere a bada l’olandese impedendogli di crossare per i compagni. Chiude bene gli spazi e da una mano al centrocampo nel recuperare palla.
Moras-Rodriguez 6 – Ottima la prova del duo centrale gialloblù. Sopratutto l’uruguaiano che diventa provvidenziale al quarantunesimo quando si immola davanti a Zapata che è a 0 metri dalla linea di porta e aveva sui piedi la potenziale occasione del pareggio napoletano.
Sala 6 – Settimana scorsa è toccato a Ionita oggi a lui ricoprire il ruolo di terzino sinistro. Come il moldavo riveste bene il ruolo chiudendo gli spazi alle offensive azzurre. Espulso, per somma di gialli, a fine partita per proteste dopo aver ricevuto un brutto intervento da parte di Gabbiadini. Lamentele legittime visto l’arbitraggio condotto dal signor Banti.
Hallfredsson 6.5 – Una diga in mezzo al campo. Recupera tanti palloni ed è lui che fa ripartire a squadra. Soprattutto quando tiene in gioco, con una corsa incredibile, il pallone che serve al compagno Toni per il 2-0.
Tachtsidis 6.5 – Alla mezz’ora, dopo aver ricevuto una testata accidentale in uno scontro aereo, da un giocatore, resta a terra causando un po’ di apprensione ma dopo essersi ripreso torna in campo. Uno dei giocatori più in forma del match e anche uno dei più malmenati dai difensori e centrocampisti napoletani.
Obbadi 6 – Ritorna in campo da titolare e fa sentire la sua presenza. Come il suo collega islandese fa da schermo a centrocampo e imposta le fasi offensive nel secondo tempo. Esce per infortunio e come beffa finale si prende anche un giallo per perdita di tempo (Dal 26’st Lazaros 6 – Subentra per amministrare il doppio vantaggio e si prende anche lui un cartellino che sembrava più una simulazione del giocatore del Napoli.)
Gomez 6.5 – Ha sui piedi la palle del possibile vantaggio ma Andujar riviene su di lui e commette fallo. Una situazione dubbia dove l’arbitro lascia proseguire. Serve a Toni il pallone del momentaneo 1-0. A fine primo tempo si prende un giallo per un fallo su Mesto che sembra alquanto discutibile. Nel secondo tempo, subendo anche un fallo vistoso, recupera il pallone che porta al secondo gol di Toni. (Dal 21’st Greco 6 – Si becca un cartellino per un fallo, il primo da quando è entrato, su Zapata. E’ solo il primo di una lunga e più discutibile serie di ammonizioni per i gialloblù.)
Toni 7 – Parte subito forte dopo due minuti con un tiro da fuori area, anche se non impensierisce Andujar. Passano pochi minuti e arriva la zampata, lotta con Strinic e riesce a far passare la palla sotto il portiere partenopeo. Ad inizio ripresa ha una grandissima occasione di andare sul 2-0 ma si coordina male e spara altissimo. Ma si rifà qualche minuto più tardi dove insacca il gol raddoppio. Sfiora la tripletta al trentacinquesimo quando Andujar esce fino a centrocampo e liscia il rinvio colpendo lo stesso Toni. Inoltre anche lui vittima della mannaia dei cartellini gialli attuata da Banti, assurdamente dato che lo riceve dopo essersi scusato con un giocatore su cui aveva commesso fallo.
Jankovic 6.5 – Sfortunato il serbo nei primi 45 minuti. Al quarto d’ora del primo tempo si esibisce in una rovesciata che purtroppo viene stoppata dal compagno Luca Toni. Poi scarica un destro potente ma che finisce sopra la traversa di poco. Poi su un cross basso di Sala arriva in scivolata sul pallone ma la difesa del Napoli riesce a chiudere in angolo. (Dal 41’st Martic s.v. – Entra per proteggere il vantaggio e per aggiungere minuti nelle gambe dato che mancava in campo da almeno due mesi.)
FONTE: TuttoHellasVerona.it
MOVIOLA - Hellas Verona-Napoli 2-0: proteste veronesi per un presunto rigore su Gomez
I casi da moviola della gara del Bentegodi tra Hellas Verona e Napoli, arbitrata dal sig. Banti di Livorno.
15.03.2015 20:21 di Giuseppe Sardiello
Gara difficile da dirigere per il Sig. Banti di Livorno che se la cava bene, gestendo con calma le tante situazioni spinose dovute al troppo nervosismo in campo. Direzione in stile inglese ma non è bastato: sono infatti ben 10 gli ammoniti, più un espulso, nella gara del Bentegodi. Rivediamo gli episodi da moviola selezionati e rivisitati dalla Redazione di Calcissimo.com:
Al 5' Gomez cade in area dopo un presunto contatto con Andujar che le immagini confermano non esserci: il portiere azzurro tocca il pallone, poi Britos mette in angolo e fa bene Banti a lasciar proseguire.
Al 9' Ghoulam stende Jankovic che lo aveva saltato nei pressi della linea laterale. Giallo inevitabile per l'algerino che, diffidato, salterà la prossima gara contro l'Atalanta.
Al 26' Sala entra in ritardo in scivolata su Mertens e viene giustamente ammonito.
Al 44' Gomez nel tentativo di anticipare Mesto lo colpisce duramente e viene ammonito. Decisione corretta che gli farà però saltare la trasferta di Roma contro la Lazio poichè diffidato.
Al 51' Sull'azione del raddoppio veronese Mesto stende a centrocampo Gomez con un'entrata molto dura, Banti lascia proseguire ed il Verona va in gol. Al termine dell'azione l'arbitro va da Mesto e lo ammonisce. Tutto perfetto.
Al 57' Obbadi supera Albiol con un tunnel e lo spagnolo lo stende. Giallo inevitabile che farà saltare anche allo spagnolo, diffidato, la gara con l'Atalanta.
Al 71' Obbadi sostituito perde tempo uscendo dal campo e Banti non gradisce e gli sventola il cartellino giallo.
Al 72' Tachtsidis entra in ritardo su Zapata che aveva preso posizione in anticipo. Giusto il giallo.
Al 78' Christodulopoulos entra in ritardo su Callejon al limite dell'area e viene ammonito come da regolamento.
All'89' Gabbiadini commette un fallo di frustrazione su Sala e viene ammonito. Il difensore di Mandorlini reagisce e si becca il secondo giallo e viene espulso.
Al 93' Toni da un calcetto a Ghoulam e Britos cerca di farsi vendetta creando una piccola mischia subito sedata dal sig. Banti che poi ammonisce entrambi.
FONTE: Calcissimo.com
Napoli, i tifosi del Verona infuriati con Insigne: ha sputato allo stemma dei veneti
16 marzo 2015 10:37 - Stefano Vitetta
Tensione in campo durante il match tra Verona e Napoli. I rapporti tra i tifosi di casa e Lorenzo Insigne non sono stati mai buoni, a maggior ragione dopo la partita di ieri. Durante il riscaldamento pre-partita il calciatore ha ricevuto una selva di insulti che hanno dato molto fastidio all’attaccante. Secondo quanto riportato da ‘Tg gialloblu’, nel tunnel che porta dagli spogliatoi al pullman Insigne avrebbe indirizzato uno sputo contro uno stemma del club scaligero. Il gesto è stato visto da alcuni testimoni che non hanno assolutamente gradito e condannato il gesto. I rapporti sono tesi già da qualche anno, gli screzi sono iniziati quando l’attaccante vestiva la maglia del Pescara in Serie B. Adesso un nuovo episodio che non fa altro che portare nuovo nervosismo. Dopo il grave infortunio Insigne si aspettava un rientro ben diverso, la sua squadra ha subito una pesantissima sconfitta che evidentemente non è andata giù all’attaccante. Il modo migliore per rispondere alle provocazioni è fare gol, Insigne ha pensato di reagire in altro modo.
FONTE: CalcioWeb.eu
Il pessimo gusto è di casa a Verona, guardate la vergognosa vignetta di Hellas Live
mar 16, 2015 18:30 Antonio Allard
Non sono bastati gli insulti piovuti sugli azzurri (in particolare nei confronti di Benitez ed Insigne), durante tutto il corso del match tra Verona e Napoli da parte dei sostenitori della squadra di casa, la scia di cattivo gusto ed ignoranza è continuata anche ne day after del match.
Una volgarità che ha trovato adito non solo negli ambienti caldi dello stadio ma, ed è un dato preoccupante, anche sul sito di una testata giornalistica. Parliamo di HellasLive.it che quest’oggi ha pubblicato una vignetta, secondo il loro modo di pensare, ironica. Nell’immagine allegorica è possibile vedere Benitez in sella ad un asino malconcio diretti verso Napoli. Nulla di trascendentale, se non fosse che la città partenopea è stata raffigurata ancora una volta con lo stereotipo dei rifiuti. Assolutamente ben identificabili sacchetti ed altri oggetti di rimessa, nonché le linee ondulate che nel linguaggio fumettistico stanno ad indicare il cattivo odore.
“Il disegno realizzato per HELLAS LIVE dall’artista veronese Bizzi. Miglior risveglio non poteva esserci per il popolo gialloblù all’indomani della strepitosa vittoria del Bentegodi contro il Napoli”. Questa la dicitura sul sito scaligero.
Clima ostile al Bentegodi, i tifosi del Verona prendono di mira Benitez ed Insigne
mar 15, 2015 23:00 Antonio Allard
Che quella di Verona non fosse la trasferta più agevole del campionato dal punto di vista ambientale lo si sapeva fin dal principio e lo si è sempre saputo. Il Bentegodi, però, non ha fatto altro che confermare ciò che si temeva alla vigilia. Clima ostile e insulti costanti durante tutto il corso della gara.
Rafa Benitez è stato uno dei più bersagliati da parte del pubblico veronese. A confermarlo a più riprese durante la diretta tv del match anche Nando Sanvito, inviato per Mediaset a bordo campo. Gli insulti si sono intensificati quando il tecnico spagnolo si è lamentato di un fallo ai danni di Mesto: dagli spalti sono piovuti improperi di ogni tipo.
Insulti diretti anche a Lorenzo Insigne. L’attaccante azzurro che tornava tra i convocati dopo 18 settimane, è stato pesantemente preso di mira durante il riscaldamento. Il talento di Frattamaggiore ha anche risposto, invitando ironicamente a continuare.
Un odio e una foga che va al di là della pura rivalità sportiva. Non certo una pagina edificante per il nostro calcio.
FONTE: SpazioNapoli.eu
«Insigne, sputi sullo stemma del Verona». Ma è falso. Gli azzurri: «Siamo sconcertati»
Un bersaglio di nome Lorenzo. E non solo il pomeriggio della partita. Il giorno dopo Tg Gialloblù, circuito televisivo che fa capo a Telenuova, rilancia e non smentisce. Anzi, Lì non hanno alcun dubbio: Insigne ha sputato contro uno dei simboli dell'Hellas (uno stemmone) nel tragitto che porta dallo spogliatoio all'antistadio.
In segno di disprezzo. Il Napoli pure non ha dubbi: è una falsità bella e buona, giura il club azzurro, niente di tutto questo è accaduto. E da Verona rilanciano: abbiamo i testimoni. Si fa per dire, perché non spunta nessuno a confermare la versione. E altrettanto spietato nel negare tutto è anche uno dei manager di Insigne, Andreotti: «Sono sconcertato dalla falsità della notizia, Lorenzo mi ha assicurato che non è successo nulla».
Roba sporca, roba brutta e grezza, la giornata di Insigne che si è gonfiata subito di cattiveria e il ragazzo ha fatto fatica a navigarci dentro. Lo hanno accolto tra vortici di fischi e di insulti rivolti alla povera mamma di Insigne. Le radici del problema sono chiaramente territoriali: quando Lorenzo giocava al Pescara, lui e Immobile furono protagonisti di una festa promozione in cui - assieme a tutti gli altri - si divertiva a intonare cori contro il Verona tra cui: «Veronese non ti arrabbiare, l'importante è partecipare». E questo ha aizzato ancora di più il popolo dei tifosi veronesi.
Domenica Insigne sarebbe stato visto gesticolare verso la curva che senza sosta accompagnava il suo riscaldamento. Lui ha segnalato al giudice di porta i cori, scatenando altra rabbia. Ieri sul sito in questione che confermava lo sputo anti-Hellas sono apparsi numerosi commenti tra cui un garbatissimo «spezzati l'altra gamba» a un altro più generico «parassiti d'Italia miserabili». Non solo questi: altri provano a ricondurre i cori contro Insigne a semplice ilarità da stadio.
p.t.
Accuse da Verona: «Insigne ha sputato sul simbolo dell'Hellas». Arriva la smentita
Strascico polemico di Verona-Napoli.
Il portale www.tggialloblu.it accusa Lorenzo Insigne di avere sputato a fine partita sul simbolo dell'Hellas Verona al rientro negli spogliatoi. Per tutta la partita, ricorda il portale, il giocatore del Napoli (in panchina a quattro mesi dall'infortunio) aveva ricevuto insulti di ogni genere.
Smentita del Napoli: nessuno sputo e niente gestacci da parte di Insigne, rientrato tranquillamente negli spogliatoi.
Verona-Napoli, tifosi delusi :«Squadra poco reattiva e giocatori stanchi»
Un Napoli deludente e poco reattivo perde questa sera a Verona la possibilità di allontanarsi dalla Lazio ed avvicinarsi alla Roma al secondo posto.
"Una partita deludente dove i migliori delle time gare non hanno brillato. Mertens ed Hamsik non sono riusciti a spingere la squadra verso l'area del Verona e solo Gabbiadini è riuscito ad essere veramente pericoloso".
Gli azzurri insomma, già poco "cattivi" nei primi minuti non sono riusciti ad esprimere il loro gioco su un campo storicamente difficile.
"Dobbiamo giocare con la stessa decisione che usiamo in Europa" concludono i tifosi, "bisogna essere rapidi, veloci ed imporre il gioco. Ora pensiamo solo alla gara che dobbiamo giocare in Russia con la Dinamo Mosca e speriamo che vada tutto per il verso giusto almeno in Europa League".
Verona-Napoli, tifosi delusi :«Squadra poco reattiva e giocatori stanchi»
Un Napoli deludente e poco reattivo perde questa sera a Verona la possibilità di allontanarsi dalla Lazio ed avvicinarsi alla Roma al secondo posto.
"Una partita deludente dove i migliori delle time gare non hanno brillato. Mertens ed Hamsik non sono riusciti a spingere la squadra verso l'area del Verona e solo Gabbiadini è riuscito ad essere veramente pericoloso".
Gli azzurri insomma, già poco "cattivi" nei primi minuti non sono riusciti ad esprimere il loro gioco su un campo storicamente difficile.
"Dobbiamo giocare con la stessa decisione che usiamo in Europa" concludono i tifosi, "bisogna essere rapidi, veloci ed imporre il gioco. Ora pensiamo solo alla gara che dobbiamo giocare in Russia con la Dinamo Mosca e speriamo che vada tutto per il verso giusto almeno in Europa League".
FONTE: Sport.IlMattino.it
Tifosi del Verona cantano ‘O Surdat’ ‘Nnamurat’
I tifosi del Napoli devono subire un’ulteriore umiliazione oltre alla tremenda sconfitta per due reti a zero al Bentegodi. I tifosi scaligeri, al termine della gara, hanno intonato O Surdat’ ‘Nnammurat’, l’inno partenopeo per eccellenza. L’intento è evidente: quello di sbeffeggiare gli odiati rivali partenopei dopo una gara che il Napoli non ha mai davvero giocato.
Intanto questo è l’aspetto meno importante di tutta la serata. La verità è che il Napoli vede allontanarsi il secondo posto e mette a rischio la permanenza al terzo con la Lazio che incombe. Tanti gli errori commessi, da Benitez e dal gruppo. Forse la formazione non era quella giusta, forse gli interpreti non erano all’altezza. Fatto sta che la trasferta a Verona viene accantonato con un netto 2-0 per mano di Luca Toni.
FONTE: CalcioMercato.Napoli.it
Hellas Verona / Napoli 2-0
15/03/2015 23:32 - by gaudiopedalino
Al termine di una partita maestosa l’Hellas Verona strapazza il Napoli al Bentegodi. Mandorlini conferma la stessa formazione di Milano con le uniche sostituzioni di Rodriguez, per l’infortunato Marques, e di Obbadi, per lo squalificato Ionita. La partenza dei gialloblù è arrembante e dopo aver sfiorato il vantaggio, al quinto minuto, quando Toni e Gomez si ostacolano a pochi metri dal portiere, passano due minuti dopo. Hallfredsson lancia Gomez che, dopo aver saltato, il proprio difensore appoggia a Toni che ridicolizza Britos, supera il portiere e insacca a porta vuota. Al quarto d’ora spettacolare azione dell’Hellas, Sala per Toni, un difensore rinvia, la palla s'impenna e Jankovic tenta una grande sforbiciata che è deviata verso Gomez che colpisce in pieno viso un difensore che manda in angolo. Poco dopo il ventesimo Sala esce bene e lancia Jankovic che converge verso il centro e scarica un missile che sfiora l’incrocio. Poco prima della mezzora è ammonito Sala.
Subito dopo ancora Sala per Obbadi che apre per Juanito che conquista un angolo. Al quarantesimo pericolosa azione del Napoli con traversone di Lopez per il colpo di testa di Mertens che finisce sull’esterno della rete e, subito dopo, Zapata si gira in un fazzoletto ma è miracolosamente contrato da Rodriguez. Anche Gomez è ammonito prima del riposo. Le squadre rientrano nelle stesse formazioni e l’Hellas riparte ancora a mille. Il traversone di Jankovic, servito da Obbadi, è toccato dal portiere che mette fuori tempo Toni solissimo. Al settimo Juanito subisce un fallaccio di Mesto, sulla trequarti, ma riesce ad aprire per Hallfredsson che si fa settanta metri a cento all’ora arriva sul fondo e traversa al centro, dove l’immenso Luca Toni è prontissimo alla girata volante di sinistro che battere Andujar. Al ventesimo Benussi è bravissimo a fermare in due tempi la stoccata da lontano da Inler. Iniziano i cambi e Greco prende il posto di un esausto Gomez, mentre Benitez getta nella mischia Higuain per un disastroso Mesto. Mandorlini richiama uno straordinario Obbadi per Lazaros.
Intanto la partita s’innervosisce e l’arbitro ammonisce a getto continuo soprattutto i gialloblù. Sul taccuino dell’arbitro finiscono Tachtsidis, Lazaros e Toni. Entra Gabbiadini per Hamsik e, subito dopo, l’ex doriano colpisce un clamoroso palo con un gran tiro dai trenta metri. A cinque dal novantesimo standing ovation per Jankovic che lascia il posto a Martic. A due dalla fine Gabbiadini commette un brutto fallo su Sala che reagisce quindi ammonizione per entrambi, ma per Jacopo, al secondo giallo, rientro anticipato negli spogliatoi. Termina con tutto lo stadio scaligero che intona “Oi vita oi vita mia” mentre gli scaligeri ricevono il meritatissimo applauso del proprio pubblico. Difficile indicare i migliori ma Mandorlini ha dimostrato, avendo a disposizione l’intero organico, di dirigere come Toscanini i propri ragazzi. Ottima la difesa, straordinario il centrocampo con note di merito per Obbadi, inarrivabile e unico Luca Toni. Tredici goal in campionato, sette nelle ultime sei gare, trentatré con il Verona, scavalcato Elkjaer a due da Mascetti. L'Hellas torna a battere il Napoli dopo oltre quattordici anni.
FONTE: RadioRCS.it
Verona-Napoli 2-0: 'Highlander' Toni, Benitez tradito dal turnover
di Marco Trombetta16 15/mar/2015 19.55.48
Terza sconfitta consecutiva in trasferta per il Napoli, che perde meritatamente contro un grande Verona: Toni e il turnover affossano la squadra di Benitez.
14 anni dopo l'ultima volta, il Verona di un immortale Luca Toni sconfigge meritatamente un brutto Napoli . Gli azzurri sbagliano totalmente l'approccio alla partita e subiscono la terza sconfitta consecutiva in trasferta. Sotto accusa anche il turnover di Benitez, ora il terzo posto non è più così vicino.
DUVAN E NON HIGUAIN - Benitez fa cinque cambi rispetto all'undici sceso in campo contro la Dinamo Mosca e soprattutto lascia fuori Higuain. Al posto del 'Pipita' gioca Duvan, con Mertens, Hamsik e De Guzman a supporto. Panchina dunque per Callejon e Maggio, a cui è stato preferito Mesto.
Nel Verona la novità più importante è senza dubbio il ritorno dal primo minuto dopo 4 mesi di Obbadi. Mandorlini conferma il 4-3-3, ma sposta Sala sulla fascia destra difensiva al posto di Agostini. Al centro della difesa c'è Rodriguez, mentre il tridente è composto da Jankovic, Gomez e ovviamente Toni.
HIGHLANDER TONI - La partenza aggressiva del Verona coglie di sorpresa il Napoli, che concede subito una grandissima occasione a Juanito Gomez. L'argentino non trova il tempo per concludere e favorisce l'intervento disperato di Andujar, che però non può nulla due giri di lancette più tardi su Toni.
Il vecchio Luca decide di fare tutto da solo: salta Britos al limite dell'area con uno scatto da 20enne, poi resiste con una spallata al ritorno di Mesto e deposita il pallone nella porta sguarnita dopo aver saltato in qualche modo anche Andujar. Sesto goal nelle ultime sei partite e undicesima rete in campionato per 'highlander Toni'.
CONFUSIONE NAPOLI - Il vantaggio dà ancora più carica al Verona ed infiamma il Bentegodi. Benitez prende appunti mentre il suo Napoli sbanda paurosamente dietro e crea nulla davanti, soffocato dal dinamismo degli scaligeri. Tanti gli errori in fase di impostazione degli azzurri, che per tre volte rischiano seriamente di subire il raddoppio da uno scatenato Jankovic.
SALVA RODRIGUEZ - Nel finale di primo tempo il Verona toglie il piede dall'acceleratore e permette finalmente al Napoli di guadagnare qualche metro. La manovra degli azzurri è avvolgente e senza sbocchi, con il solo Mertens capace di dare il cambio di marcia che serve alla squadra di Benitez. L'unica grande occasione da goal capita sui piedi di Duvan, che calcia a botta sicura trovando la miracolosa opposizione in scivolata di Rodriguez.
COME ELKJAER - L'inizio di ripresa del Napoli è tanto incoraggiante quanto illusorio. Toni ha infatti subito una grande occasione per raddoppiare su cross di Jankovic letto male da Andujar, ma gli azzurri ignorano l'avvertimento e tre minuti più tardi ne pagano le conseguenze.
Juanito Gomez recupera un gran pallone e lancia Halfredsson, che dopo un incredibile coast to coast crossa in area di rigore per l'onnipresente Toni, bravissimo nell'anticipare in scivolata Ghoulam e battere Andujar per la seconda volta. Bentegodi in delirio per Toni, che con questo goal raggiunge Elkjaer al secondo posto nella classifica dei bomber all-time nella storia del Verona.
CHAMPIONS? NON COSI'- Gli ingressi di Higuain, Callejon e Gabbiadini non cambiano le sorti della gara. Il Napoli fatica a rendersi pericoloso anche con quattro attaccanti e l'unica vera occasione del secondo tempo è il palo colpito da Gabbiadini con un incredibile tiro da fermo. Il Napoli versione trasferta toppa ancora, conquistando la terza sconfitta consecutiva. Con questa incostanza la Champions diretta resta un miraggio.
Dalle Pagelle:
IL MIGLIORE - Toni. Quanti anni ha? 37? Poco importa, perché probabilmente è immortale. Il primo goal dovrebbe essere mostrato a tutti i bambini che hanno iniziato a giocare a calcio. Ah, sono 13 in stagione.
IL PEGGIORE - Ghoulam. La fatica si fa sentire per l'algerino, che non ne azzecca una sia in fase difensiva che offensiva. Toni lo svernicia sul secondo goal. Riposo per lui.
Storie tese tra Insigne e Verona, l'attaccante del Napoli sputa allo stemma dei veneti?
Insigne è tornato arruolabile
Getty Images
Redazione Goal Italia 16/mar/2015 09.23.00
Lorenzo Insigne, tornato a disposizione del Napoli dopo l'infortunio, avrebbe sputato contro un simbolo del Verona nel tunnel degli spogliatoi.
Che tra i tifosi del Verona e Lorenzo Insigne non scorra buon sangue lo si è capito una volta di più ieri, quando l'attaccante del Napoli ha ricevuto una selva di insulti durante il riscaldamento a bordo campo e dopo il match si sarebbe 'vendicato' nella 'pancia' dello stadio Bentegodi.
Secondo quanto riportato da 'Tg gialloblu', nel tunnel che porta dagli spogliatoi al pullman il numero 24 di Benitez (tornato a disposizione in seguito al brutto infortunio al ginocchio) avrebbe indirizzato uno sputo contro uno dei simboli del club scaligero presente all'interno del varco. Il tutto, sempre secondo il portale, davanti a numerosi testimoni.
La 'maretta' tra Insigne e i tifosi dell'Hellas era montata già durante la ripresa, quando la punta di Frattamaggiore era stato apostrofato con il coro "figlio di p******" e aveva risposto provocatoriamente invitandoli ad alzare i decibel richiamando poi l'attenzione dell'arbitro di porta.
La ruggine tra le parti risale ai tempi della B, dove il talento napoletano vestiva la maglia del Pescara insieme al conterraneo Immobile, nonchè alla scorsa stagione quando andò a bersaglio nello 0-3 dei partenopei rispondendo agli improperi dei sostenitori veronesi. Ora un nuovo, presunto capitolo di una 'storia tesa'.
FONTE: Goal.com
Hellas Verona-Napoli 2-0, le pagelle degli azzurri: Ghoulam ed Hamsik bocciati, Callejon jolly
Il Napoli cade a Verona sotto i colpi dell’Hellas. La doppietta di Luca Toni regala i tre punti a Mandorlini e soci. Nell’articolo le pagelle degli azzurri
Il Napoli cade a Verona sotto i colpi dell’Hellas. La doppietta di Luca Toni stende gli ospiti. La squadra di Benitez è molle e senza idee. L’uragano scaligero si abbatte sulla formazione azzurra. Gli uomini di Mandorlini hanno un’altra gamba e vincono meritatamente. Ecco le pagelle dei partenopei.
PAGELLE NAPOLI
Andujar voto 5: La nefasta serata azzurra si riflette anche sul portiere. Il numero 45 argentino prima impacchetta con la complicità di Mesto la rete iniziale di Toni, poi mostra diverse incertezze, specialmente in uscita. Passetto da gambero, anche per lui.
Mesto 4: Sbaglia in occasione del primo goal avversario. Diversi errori nelle diagonali e poca copertura difensiva. Cerca di aiutare la squadra davanti, ma è impreciso. Mesto, come il Napoli di stasera. (dal 68' Higuain 5.5: Forse Benitez lo fa entrare troppo tardi. In venti minuti, nemmeno El Pipita può far miracoli)
Raul Albiol 5: Non è facile difendere in una squadra che gioca con la difesa così alta. Raul fa quel che può, ma non è serata: non regge la fisicità di Toni e compagni. In affanno, dall’inizio alla fine. Al solito, risulta prezioso in fase d’impostazione.
Britos 4.5: Le cavallette veronesi sono dappertutto e lo infilano facilmente. Il ciclone Toni lo travolge (forse anche esagerando con il fisico, cosa che lo manda su tutte le furie). Lento nelle chiusure, tenta di rimediare con l’aggressività, invano.
Ghoulam 4: Tra i peggiori. Viene mandato fuori giri dalla vivacità dei padroni di casa. Va spesso al cross, senza trovare quasi mai la giusta misura. Non si capisce perchè non chiuda su Toni -unico avversario in area- nell’azione del secondo goal gialloblu. Spaesato. Serata da dimenticare, in fretta possibilmente.
Inler 5.5: Non incide, però prova a fare qualche tentativo. Il gioco passa principalmente dai suoi piedi: peccato che gli spazi siano chiusi e non trovi mai lo spunto. Lascia partire diversi tiri dalla distanza che non creano problemi a Benussi. Tra i meno peggio.
David Lopez 4.5: La sua involuzione è ormai un dato di fatto. Da diverse settimane non è più lo stesso. Ciò che sottolineammo contro l’Inter, si evince anche stasera: copre una porzione di campo ridotta ed è troppo statico. I centrocampisti avversari hanno il diavolo in corpo. Affonda sotto le onde scaligere.
Mertens 5: Nella prima frazione attacca la linea difensiva con la solita verve offensiva e sfacciataggine. Con lo scorrere delle lancette però, si disorienta ed entra nel vortice dell’evanescenza che contraddistingue il Napoli. Pile scariche.
Hamsik 4: Dov’è finito il capitano? quando sembra stia per rinascere, torna in letargo deludendo i tifosi speranzosi. Marekiaro appare svogliato e senza forze. I suoi tentativi di far decollare la manovra sono privi di vitalità. Dovrebbe accendere la luce del Napoli, ma oggi è buio pesto. Anzi, buio Mesto. (dall’82’ Gabbiadini s.v.: Senza voto. L’eccezionale tiro con cui quasi spacca il palo, da fermo, merita sicuramente una citazione. Solita personalità)
De Guzman 4.5: Pupillo di Benitez per la sua sagacia tattica, viene annullato dall’arcigna retroguardia veronese. L’olandese volante ha le ali tarpate. Compie diversi errori, sia in appoggio che nel lungo. Altro calciatore che dovrà dimenticare ben presto la fatal Verona. (dal 61' Callejon 6, il migliore: Prima entra da esterno alto e poi fa il terzino. Nonostante il sacrificio chiestogli, si fa sentire anche in fase offensiva. Tuttofare)
D. Zapata 5.5: Il gigante colombiano lotta e sgomita nell’area gialloblu. I compagni lo assistono poco o nulla, ma Duvan non si perde d’animo. Quando entra Higuain, riesce a pungere maggiormente, calciando verso la porta di Benussi; conclusioni deboli, con poca forza. Uomo di sicuro affidamento.
All. Benitez 5: In campionato il Napoli non sa più vincere. La compagine partenopea presenta sempre le stesse lacune, difetti che Rafa non riesce a correggere. I padroni di casa hanno un altro passo; i troppi impegni sono sicuramente un alibi valido, ma una grande squadra non dovrebbe avvertire tali cali di tensione. La Lazio gioca domani a Torino ed ha la possibilità di staccare gli azzurri. Il Napoli rischia di perdere anche la terza piazza.
Raimondo Maria Castaldo
FONTE: SoccerMagazine.it
Hellas, novità dalla Spagna
Setti e Sogliano (foto A. Fraccroli)
verona.iamcalcio.itscritto il 12 Marzo 2015, ore 17:56
In casa dell'Hellas Verona si guarda già al futuro. Ed il diesse Sogliano sembra già al lavoro per costruire quella che sarà la squadra del prossimo anno. Secondo quanto riportato da alcuni colleghi la società di via Belgio avrebbe infatti puntato gli occhi in terra spagnola. Nel mirino ci sarebbe Victor Camarasa. Lo spagnolo, classe '94, è un centrocampista in grado di ricoprire più ruoli. Attualmente è in forza al Levante. Lo scorso anno ha fatto anche il suo debutto con la maglia della Nazionale spagnola Under 21.
Lorenzo Morandini
FONTE: Verona.IAmCalcio.it
Il dramma di Luca Toni: "Il mio primo figlio nato morto e la forza di mia moglie"
Luca Toni si è aperto in una lunga intervista a Andrea Elefante per la Gazzetta dello sport. Il calciatore modenese ha parlato di carriera, di futuro nel mondo del calcio, ma ha raccontato anche quei giorni terribili del 2012, quando lui e la sua Marta Cecchetto hanno scoperto che il loro primo figlio, per il quale stavano aspettando il cesareo, non c'era più. "Io con Dio ci parlo proprio, quando mi viene voglia e di tutto". Anche sulle colline di Medjugorje, dove è andato con la sua compagna quando "mio figlio era morto da un mese. Quel giorno ho sentito che la fede non mi accompagna da sempre per caso, e anche nei giorni belli, non solo nei momenti difficili, quelli in cui di solito ci si avvicina a Dio".
"Ce lo dica, dottoressa: ce lo dica". Ci guardavano tutti senza avere il coraggio di parlare, e quegli occhi me li ricorderò finché campo. 'Proviamo a cambiare macchina, magari questa non funziona bene', ci avevano appena detto. No: era il cuore di Mattia, così doveva chiamarsi il nostro primo figlio, che non aveva più funzionato. 'Ha smesso di battere ieri': un terremoto dentro molto più forte di quello che ci aveva fatto spostare la sede del parto da Modena a Torino", ha raccontato Toni. Spiegando come, dopo quel lutto, sia arrivata comunque la forza per continuare, e poi i figli Bianca e Leonardo, nati nel 2013 e 2014. "Quello che Marta mi ha insegnato nei giorni successivi non ha prezzo, lì ho capito davvero quanto è forte la donna con cui sto: 'Mi sistemo e ne facciamo subito un altro', mi ha detto, e tre mesi dopo era incinta di nuovo, alla faccia di quelli che ci vedevano come genitori testimonial di bimbi mai nati.
E se io e lei non fossimo così uguali nel detestare il piangersi addosso, se ci fossimo buttati giù, forse Bianca e Leonardo non sarebbero mai arrivati: questo sì che possiamo insegnarlo". Oggi Luca Toni ha 37 anni, gioca nell'Hellas Verona, ha segnato più di 300 gol e a fare l'allenatore non ci pensa. Gli resta ancora da sposare Marta, alla quale aveva già fatto la proposta nel 2011, "ma da allora è stata quasi sempre incinta...".
FONTE: CaffeinaMagazine.it
martedì 10 marzo 2015
Serie A, palloni recuperati: il migliore è Tachtsidis
Con 238 a sorpresa il primo in classifica è il giocatore del Verona
ROMA - In testa alla classifica dei giocatori di serie A che recuperano più palloni c'è una sorpresa: Panagiotis Tachtsidis, con 238 (dati @OptaPaolo). Il giocatore, in passato fortememente voluto da Zeman alla Roma, negli anni scorsi si era fatto notare più per la precisione del suo sinistro che per le doti di interdizione. Invece al Verona, che lo ha preso l'estate scorsa in prestito con diritto di riscatto dal Genoa, è migliorato molto da questo punto di vista, aiutato da un fisico da combattente. Il "campione in carica" di questa classifica è Davide Astori che al termine della scorsa stagione, disputata al Cagliari, aveva chiuso con 812 palloni recuperati.
FONTE: CorriereDelloSport.it
EDIZIONE 2015
Un riconoscimento particolare a Luca Toni
domenica 15 marzo 2015
Dopo aver scelto i nomi dei giornalisti, la giuria del Premio Beppe Viola – da 33 anni legato al torneo internazionale per Allievi Città di Arco – ha deciso di attribuire un riconoscimento particolare ad un grande uomo di sport, così com'era già successo lo scorso anno per l'allora allenatore della Nazionale Cesare Prandelli. La scelta del presidente Sergio Zavoli e dei suoi collaboratori è caduta su Luca Toni, campione del mondo nel 2006 con la Nazionale di Marcello Lippi, e attualmente leader e goleador dell'Hellas Verona.
La scelta è caduta sul prestante attaccante, nato a Pavullo nel Frignano nel '77, sia per il suo presente ed il suo passato di grande bomber, sia soprattutto per le sue qualità umane che gli hanno consentito di reagire sempre alle difficoltà, agli incidenti e, talvolta, all'incomprensione di qualche allenatore. La prova più difficile, per sua stessa ammissione, la perdita del figlio Mattia che la moglie Marta Cecchetto aveva appena dato alla luce nel 2012.
«Quello che Marta mi ha insegnato nei giorni successivi a questa tragedia – ha raccontato Toni alla Gazzetta – non ha prezzo. Lì ho capito quanto è forte la donna con cui sto». Così l'anno dopo nacque Bianca e poi ancora Leonardo e Luca Toni ha ritrovato la serenità, la voglia di giocare ed il gol, diventando – ad un'età calcisticamente non verdissima – l'uomo in più di un Verona che ha ritrovato la serie A dopo anni di oblio.
Luca ha cominciato nella squadretta del paese, poi è passato alle giovanili del Modena per iniziare una trafila che lo porterà a vestire le maglie di numerose squadre. Empoli, Fiorenzuola, Lodigiani, sempre in C, poi la B nel Treviso ed infine la A a 23 anni con il Vicenza. I suoi gol non bastarono alla salvezza dei vicentini, ma furono apprezzati da Carlo Mazzone che lo volle al Brescia. Accettò di scendere ancora in B due stagioni dopo, sposando il progetto Palermo. Ottanta presenze tra B e A con i siciliani e 50 gol, tanto da convincere Lippi a portarlo in Nazionale nella quale esordì a 27 anni il 18 agosto 2004. Ormai era diventato Tonigol e di lui cominciarono a interessarsi i grandi club. Prima la Fiorentina, 67 presenze e 47 gol, meglio di due mostri sacri come Hamrin e Batistuta. In maglia viola, primo calciatore italiano, vinse anche la Scarpa d'oro. Poi lo volle il Bayern, con il quale vinse il campionato e divenne capocannoniere della Bundesliga. I tedeschi impazzirono letteralmente per lui, tanto che una canzone a lui dedicata, composta e cantata dal noto conduttore televisivo Matthias Matze Knop, rimase in classifica per molte settimane. Quando la sua carriera sembrava in fase calante, complici anche alcuni infortuni, Toni tornò in Italia, prima in prestito alla Roma, poi al Genoa, infine da gennaio alla Juve. Quando firmò per l'Al Nasr, squadra araba più ricca che forte, sembrava essere ai titoli di coda. Ed invece Luca trovò la forza di rimettersi in gioco, prima ancora nella Fiorentina, ed ora all'Hellas Verona della quale è diventato il capitano ed il faro, squadra e tifoseria che gli hanno dato quello stimolo in più grazie al quale gli anni non si sentono.
Il suo modo di esultare dopo un gol, copiato in mille salse, ha fatto il giro del mondo. Lui lo propose a Palermo e non l'ha mai cambiato, anche perché i gol sono ancora il sale della sua vita di calciatore.
Luca Toni ritirerà il premio martedì pomeriggio nel salone delle feste del Casinò Municipale di Arco durante la premiazione dei vincitori che, come da tradizione, fa seguito alla finale del torneo.
FONTE: BeppeViola-Arco.it
Hellas Verona - Napoli 2-0 | Bentegodi in festa: una doppietta di Toni schianta i partenopei
Con un gol per tempo il centravanti gialloblu regala alla squadra tre punti fondamentali e ai tifosi una vittoria che non arrivava dal gennaio 2001
Luca Stoppele 15 marzo 2015
Nel match delle 18 di domenica valido per la ventisettesima giornata del campionato di serie A, l'Hellas Verona supera sul terreno amico il Napoli con il punteggio di 2-0.
Erano 14 anni che il pubblico scaligero aspettava di rivivere questa gioia e il momento è arrivato grazie ad una prestazione maiuscola della squadra di Mandorlini, che ha giocato una partita perfetta dal punto di vista tattico e dell'intensità, mettendo alle strette gli azzurri nei primi minuti della partita e passando subito in vantaggio. Gli ospiti poi hanno provato a reagire ma la difesa scaligera ha mostrato grande solidità, concedendo pochissimo a Zapata e soci e impostando il contropiede ad ogni occasione utile. Gli uomini di Benitez hanno faticato a rendersi pericolosi dalle parti di Benussi e nella ripresa le cose non sono cambiate. Anche al rientro dalla pausa infatti, i gialloblu hanno premuto subito sull'acceleratore, trovando il raddoppio con il solito, immenso Luca Toni, bravo a sfruttare un ottimo assist di Hallfredsson, autore di una fuga in solitaria in contropiede. A questo punto il tecnico spagnolo ha provato a mettere dentro le sue armi migliori (Callejon, Higuain e Gabbiadini), ma non ha ottenuto i frutti sperati. L'Hellas così trova tre punti grazie ad una grande gara fatta di cuore ma anche di testa, dove ha saputo pressare per tutto il match i giocatori avversari, limitandone la manovra.
Nel finale di gara poi è arrivata l'espulsione di Sala, punito dopo aver subito un fallo da Gabbiadini, a coronamento di una partita piuttosto nervosa della squadra partenopea e che l'arbitro Banti non ha saputo tenere in mano, forse distratto dalle continue proteste di Benitez.
L'Hellas Verona sale così a 32 punti in classifica, con 11 lunghezze di vantaggio sulla zona retrocessione e un'iniezione di fiducia che all'inizio di febbraio sembra impossibile da ottenere.
Nota dolente del match l'uscita per infortunio di Obbadi. Si attende il responso medico che comunichi le condizioni del giocatore ex Monaco.
PRIMO TEMPO - Toni ci prova subito al 2' da fuori area ma Andujar non si lascia sorprendere. Clamorosa occasione per l'Hellas al 5' con Gomez servito sul filo del fuorigioco che evita in un primo momento Andujar, due difensori intanto si mettono a protezione della porta e il portiere napoletano riesce comunque a sporcare la sfera che arriva a Toni, ma il numero 9 viene ostacolato dal suo stesso compagno. Al 7' lo stesso Toni si gira in mezzo a quattro in area, Mesto e Andujar si ostacolano e il centravanti ribadisce in rete. Ancora un pallagol per l'Hellas: la difesa parteonpea respinge al quarto d'ora prima il tiro di Obbadi, poi la splendida rovesciata di Jankovic bene indirizzata. Al 22' Jankovic prova la botta da lontano ma va solo vicino al bersaglio. al 27' Benussi con un grande intervento nega la gioia del gol a Zapata: l'arbitro in ogni caso aveva già fermato il gioco per un fallo. Jankovic al 33' manca clamorosamente l'appuntamento con il gol su traversone di Sala. Al 36' Benussi blocca il destro a giro di Mertens. È ancora l'esterno alto belga a provarci, questa volta di testa al 40', ma trova solo l'esterno della rete. Un minuto dopo Zapata servito in area piccola si libera e calcia ma il difensore di Mandorlini recupera e riesce a mettere in corner.
SECONDO TEMPO - Jankovic al 48' mette un pallone veloce per Toni, la punta si avventa sulla sfera ma non riesce a trovare la porta. Un minuto dopo è Sala a togliere il pallone indirizzato a Mertens da De Guzman. Al 52' Hallfredsson se ne va sulla sinistra in contropiede, arrivato sul fondo può guardare in mezzo e servire Toni, che cadendo all'indietro la mette di sinistro. Benussi al 60' blocca la conclusione di Inler al 60'. Al 65' un pallone vagante sul corner giunge a Inler che calcia di prima, Benussi, in controtempo, para in due momenti. Al 69' Jankovic ci prova su punizione da distanza siderale e Andujar blocca senza problemi. Mertens per il Pipita al 76' ma l'argentino strozza troppo la girata e la sfera diventa facile preda di Benussi. Pisano al 79' mura il tiro di Callejon partito da dentro l'area di rigore. Al 81' l'Hellas fallisce un contropiede con Andujar che per anticipare Toni serve un altro centrocampista scaligero ma l'azione poi sfuma. Bravissimo Benussi a leggere il movimento di Callejon al 84' e lo anticipa sul servizio. Terrificante sinistro di Gabbiadini al 88' che si schianta sul palo.
HELLAS VERONA - NAPOLI 2-0
MARCATORI: Toni (HV) al 7', Toni (HV) al 52'
HELLAS VERONA (4-3-3): 22 Benussi; 26 Sala, 2 Rodriguez, 18 Moras, 3 Pisano; 8 Obbadi (dal 71' 20 Lazaros), 77 Tachtsidis, 10 Hallfredsson; 21 Gomez Taleb (dal 66' 19 Greco), 9 Toni, 11 Jankovic (dal 85' 71 Martic).
A disposizione: 1 Rafael, 5 Sorensen, 7 Saviola, 17 Lopez, 25 Marques, 28 Brivio, 30 Campanharo, 33 Agostini, 70 Fernandinho. Allenatore: Andrea Mandorlini.
NAPOLI (4-2-3-1): 45 Andujar, 16 Mesto (dal 67' 9 Higuain), 5 Britos, 33 Albiol, 31 Ghoulam; 19 Lopez, 88 Inler; 6 De Guzman (dal 62' 7 Callejon), 17 Hamsik (dal 82' 23 Gabbiadini), 14 Mertens; 91 Zapata.
A disposizione: 1 Rafael, 15 Colombo, 8 Jorginho, 11 Maggio, 18 Zunigo, 24 Insigne, 96 Luperto. Allenatore: Rafael Benitez.
ARBITRO: Luca Banti di Livorno
AMMONITI: Ghoulam, Sala, Gomez, Albiol, Tachtsidis, Lazaros, Gabbiadini, Britos, Toni
ESPULSO: Sala (HV) al 89'
FONTE: VeronaSera.it
A mente fredda: Hellas Verona-Napoli 2-0
Pubblicato: Lunedì, 16 Marzo 2015 21:59 Scritto da Nilo Di Stefano
Certo, la rubrica si intitola "a mente fredda", nonostante però siano passate 24 ore, proprio a mente fredda non riesco ad essere, perchè sono state tante e tali le cose che non sono andate per il verso giusto da farmi pensare male a tal punto che al confronto, i dietrologi di professione sono dei pivelli alle prime armi.
Nonostante mi sia sforzato di pensare positivo, proprio non ce l'ho fatta a mettere un 'immagine a colori di Rafa Benitez, che credo sia agli sgoccioli del tormentato biennio napoletano. Ieri a Verona , a mio avviso,si è giunti al redde rationem del mister spagnolo. Sbagliare è umano perseverare diabolico. Benitez i suoi bonus se li è giocati benissimo nelle coppe, malissimo nel campionato. Evidentemente la Serie A gli rimane indigesta. Sarà uno fra i migliori allenatori al mondo, di spessore e super titolato ma ci sarà un perchè viene rimpianto solo a Liverpool. In Spagna non gode di tanta stima come in Premier, ed anche in Inghilterra c'è chi non lo considera un vincente.
Per la verità vincente lo è, però se mira più le coppe ci sarà un perchè. La gara di ieri a Verona è stata un disastro sotto tutti i punti di vista applicabili al calcio, sotto il punto di vista tecnico, atletico, tattico, psicologico. Si salva poco , si salvano in pochissimi.
Parlando strettamente della gara, è saltato subito all'occhio che forse non era la migliore formazione proponibile in una gara delicata e fondamentale, tanto che nel mio articolo prepartita (rileggetelo così capite di cosa parlo), avevo sottolineato che Mandorlini aveva preparato il match come se fosse una finale di coppa, l'ambiente era carico e che il Napoli avrebbe fatti bene a metterla subito sul ritmo imponendo il proprio ovviamente ed anche cercare di dimostrare aggressività, cattiveria agonistica, cosa che il Verona riesce comunque a mettere in ogni gara.
Detto ma non fatto. Presentarsi con Zapata e De Guzman, lasciando in panca Higuain e Callejon ha tolto un grosso pensiero ai giocatori scaligeri e a Mandorlini stesso. Per bocca di Toni, non pensavano di ritrovarsi Gonzalo in panchina , e per loro è stato un bene.
Ancora peggio se mantieni i due ex blancos e Gabbiadini in panca ben oltre 70 minuti sembra chiaro che non si stia mirando al campionato.
Ma più ancora delle assenze, sono state le "presenze" in campo, volutamente fra virgolette e chi vuole capire capisse...
Hamsik, Ghoulam, Zapata, DeGuzman, Lopez, Mesto, Albiol, lenti , disattenti, disorientati. Hamsik è stato qualcosa in più che inutile, è stato dannoso, perchè occupava uno spazio ben preciso, e da quello spazio non si è mai mosso. Tra le altre cose, non credo sia una questione di posizione o modulo se continua a sbagliare passaggi di pochi metri e l'unica apertura degna di nota l'ha fatta nel nulla più assoluto, il problema è più ampio e articolato.
Ma sono le nostre fasce ad essere mancate. Pochissime le sovrapposizioni meritevoli di nota, disastrose diagonali e disattenzioni mai viste. Da Mesto puoi anche aspettarti una flessione, ma Ghoulam si è dimostrato un pessimo terzino in fase difensiva e non è stata ieri la prima partita disastrosa del franco-algerino che sembra scavato in volto, meno esplosivo rispetto a quando è arrivato a Napoli, molto insicuro.
Albiol che si fa saltare da Toni in velocità e con un gesto tecnico degno di nota, è stata poi la ciliegina sulla torta. Se a questo aggiungiamo che fino al 35° il Napoli non si è visto e che le prime verticalizzazioni le ha dovute fare Britos, credo non ci siano altre parole in merito. Se Lopez non riesce a fare un passaggio filtrante,peggio, se non riesce a fare un passaggio,o se Hamsik sbaglia l'impossibile in fase di appoggio, se Inler deve difendere e spingere come un forsennato per 95 minuti, e se soprattutto DeGuzman e Zapata non aiutano ne in fase di pressing ne in ripiegamento, è chiaro che il Napoli ieri, non avrebbe mai potuto vincere. Certo, un Higuain , un Gabbaidini entrati con quella che da noi viene chiamata "cazzimma" fanno capire quanto questa squadra sia caratterialmente latitante. Chissà, con Mascherano e Gonalons, se gli invasati gialloblu, avrebbero fatto la stessa partita. Se Halfredsson avrebbe potuto scorrazzare per la nostra metà campo liberamente senza nessuno che gli mettese una trave fra le gambe.
Ed allora il ricordo va a quest'estate , quando rimasi perplesso da tutte le cose riguardanti il mercato partenopeo. La sensazione è sempre a stessa, bella incompiuta. Un vero peccato...
FONTE: DimensioneAzzurro.com
13:38 | lunedì 16 marzo 2015
Napoli, smentita sul caso Insigne - Hellas Verona
Radio Marte smentisce la presunta notizia di uno sputo del calciatore
di Andrea Bartolone - twitter: @andreabartolone
NAPOLI INSIGNE HELLAS VERONA SPUTO - Lorenzo Insigne tornerà in campo nelle prossime settimane. Dopo centoventisei giorni di assenza Insigne è stato convocato da mister Rafa Benitez e ieri si è accomodato in panchina durante la sfida Verona - Napoli, la partita che l'anno scorso lo ha visto sbloccarsi ed è stata forse la sua miglior prova durante la passata stagione almeno per quanto concerne il solo campionato. Passata la paura per Insigne dopo la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, il giocatore del Napoli si è allenato molto duramente ed ha accorciato notevolmente i tempi di recupero, bruciando le tappe del rientro.
LA SMENTITA - Subito smentito, intanto, un presunto caso relativo ad un episodio accaduto negli spogliatoi del Bentegodi: nella mattinata odierna si era diffusa una voce circa un prosieguo del battibecco a distanza tra tifosi dell’Hellas Verona e Insigne, già ai tempi del Pescara di Zeman. Ieri, dopo i cori di offesa dei sostenitori dell’Hellas durante il riscaldamento del calciatore, Insigne avrebbe sputato contro uno dei simboli del Verona nel tunnel degli spogliatoi: un episodio, tuttavia, prontamente smentito da Radio Marte e della società azzurra, definendo la notizia “completamente falsa”.
10:27 | lunedì 16 marzo 2015
Verona, Obbadi: «Toni gran professionista»
Verona - Napoli: le parole a fine gara
di Gianmarco Lotti - twitter:@GianmarcoLotti © www.imagephotoagency.it
VERONA TONI SERIE A OBBADI - Nella giornata di ieri si è giocata la partita dello stadio Marcantonio Bentegodi di Verona tra i padroni di casa del Verona e gli ospiti del Napoli. Alla fine del match, valevole per la giornata numero ventisette del campionato 2014-15 di Serie A, è intervenuto in zona mista poco dopo il triplice fischio il centrocampista dei padroni di casa Mounir Obbadi, di seguito trovate le sue dichiarazioni.
LE PAROLE A FINE GARA - «Abbiamo fatto una grande partita e sia io che gli altri siamo felicissimi per questo successo. Dopo il 6-2 dell'andata siamo riusciti a raggiungere una bella vittoria. In questa squadra ognuno è importante, e dobbiamo fare ancora dei punti per raggiungere il nostro obiettivo. Vogliamo fare punti anche a Roma perché dobbiamo vincere altre partite per salvarci. Il campionato è ancora lungo, ma siamo sulla buona strada per raggiungere il nostro traguardo. Toni è un gran professionista e ha personalità, per noi è importantissimo» ha dichiarato a fine partita Obbadi al sito del Verona.
10:18 | lunedì 16 marzo 2015
Verona, Sala: «Vittoria meritata»
Verona - Napoli: le parole a fine gara
di Gianmarco Lotti - twitter:@GianmarcoLotti © www.imagephotoagency.it
VERONA NAPOLI SERIE A SALA - Nella giornata di ieri si è giocata la partita dello stadio Marcantonio Bentegodi di Verona tra i padroni di casa del Verona e gli ospiti del Napoli. Alla fine del match, valevole per la giornata numero ventisette del campionato 2014-15 di Serie A, è intervenuto in zona mista poco dopo il triplice fischio il centrocampista dei padroni di casa Jacopo Sala, di seguito trovate le sue dichiarazioni.
LE PAROLE A FINE GARA - «E’ stata una grande partita, questa vittoria ci ha permesso di salire in classifica. Sapevamo che andavamo a giocare contro una grande squadra e che quindi dovevamo metterci rabbia e cuore. I nostri tifosi ci sono stati vicini e volevamo ringraziarli sul campo. Abbiamo meritato la vittoria, già dai primi minuti si vedeva che volevamo portare a casa il risultato. Abbiamo aumentato l'intensità nella ripresa e abbiamo vinto anche così. Toni è un punto di riferimento sia per la squadra che per i giovani» ha dichiarato a fine partita Sala al sito del Verona.
09:29 | lunedì 16 marzo 2015
Mandorlini: «Verona sorridente. Toni? Parlano i numeri»
Le parole del tecnico dell'Hellas Verona dopo la vittoria di ieri
di Gianmarco Lotti - twitter:@GianmarcoLotti
TONI MANDORLINI HELLAS VERONA - Andrea Mandorlini, reduce dalla bella vittoria del suo Hellas Verona di ieri, oggi in radio ha dichiarato: «Anche se la giornata non è delle migliori dal punto di vista del clima, noi oggi sorridiamo per la vittoria. Toni? 33 gol in campionato in due anni così la dice lunga su cosa sta facendo, lui alla Fiorentina doveva fare l'allenatore degli Allievi e qui si è messo in gioco. Speriamo che quest'anno non smetta perché è una grandissima punta. Inter? Speriamo che passi il turno con i tedeschi».
OCCASIONE - Ancora Mandorlini ha aggiunto: «Ci può essere l'occasione per tutti per allenare in Serie A, ognuno ha la sua strada e io ho avuto la mia. C'è chi c'è riuscito con più facilità ma fa parte del gioco, l'opportunità deve capitare e può capitare a tutti». In seguito a Radio Anch'io Sport ha parlato del Napoli: «E' una squadra di qualità ma è chiaro che il giovedì di coppe qualcosa porta via, forse non si aspettavano un inizio così aggressivo da parte nostra. All'andata potevano farcene dieci, ieri invece è andata bene. Non li ho visti così carichi come dovevano essere ieri ma i postumi si son fatti sentire».
20:31 | domenica 15 marzo 2015
Hellas Verona, Mandorlini a Sky: «Bella rivincita»
Il commento del tecnico dopo la vittoria interna contro il Napoli
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8 © www.imagephotoagency.it
HELLAS VERONA NAPOLI MANDORLINI - Il Verona ha battuto il Napoli dopo 14 anni grazie alla doppietta di Luca Toni. Prestazione straordinaria dei gialloblù e non può che esserne contento Andrea Mandorlini, allenatore dell'Hellas, che ha così commentato ai microfoni di "Sky Sport", il 2 a 0 sui partenopei: «Abbiamo fatto una bella partita. Il risultato per noi è fondamentale, ci permette di allontanarci dalla zona pericolosa. La squadra nella prima mezz'ora e in tante fasi dell'incontro è stata ordinata e compatta. Poi avevamo il fenomeno Luca in avanti e tutto è più facile. Abbiamo aspettato la nostra rivincita e l'abbiamo presa questa sera».
IL FUTURO DI TONI - «Ogni tanto ci capita di essere belli. Dopo tre partite a volte pensi di essere già diventato bravo. La mia squadra sa come giocare ma deve avere intentistà deve avere cattiveria agonistica ed è ancora più brava quando gioca: è andato tutto bene e sono contento della vittoria. Il futuro di Toni? Luca è sempre strano, per me può giocare almeno un altro anno. L'anno scorso ne ha fatti 20, quest'anno spero si avvicini a quella cifra. E' un grande campione e un punto di riferimento per i giovani e anche per me».
20:23 | domenica 15 marzo 2015
Napoli, Benitez: «Non riusciamo ad avere la stessa intensità per tante gare»
Le dichiarazioni dello spagnolo dopo il 2 a 0 a Verona
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8
NAPOLI VERONA BENITEZ - «Non so se è la peggiore partita da quando alleno il Napoli ma abbiamo pagato troppo il brutto inizio di partita». Inizia così la conferenza stampa di Benitez dopo la sconfitta per 2 a 0 in casa del Verona. «Come ho detto non abbiamo inizato bene la gara, abbiamo subito un gol dopo 7 minuti, nella ripresa abbiamo fatto bene nel finale. Male nelle ultime trasferte? Una squadra che ha fatto il record di vittorie in trasferta lo scorso anno non può permettersi di fare così, dobbiamo continuare a lavorare perchè mi aspettavo di più. Le scelte? Con i giocato che abbiamo dopo tante partite, è chiara. Non mi piace perdere e non mi piace perdere in questa maniera».
L'INTENSITA' - Prosegue Benitez: «Abbiamo fatto 3 partite con un buon livello, Lazio, Inter e Dinamo Mosca. Non sembra che siamo capaci a mantenere questo livello di intensità e lo abbiamo visto oggi. Nel corso della gara ho cercato di mettere Callejon sulla destra per avere più ampiezza ma lui si è abbassato troppo, poi ho messo dentro Higuain e abbiamo creato qualche occasione ma eravamo sotto di 2 gol e non era facile».
20:06 | domenica 15 marzo 2015
Hellas Verona, Toni a Sky: «Higuain fuori? Sono stato contento»
Sulla partita: «Avevamo più fame di loro»
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8 © www.imagephotoagency.it
HELLAS VERONA NAPOLI TONI - E’ da poco giunta al termine la gara tra Hellas Verona e Napoli valida per la ventisettesima giornata di serie A 2014/2015. Allo stadio “Bentegodi” di Verona le due squadre hanno smesso di darsi battaglia e ai microfoni di “Sky Sport” qualche istante dopo il triplice fischio ha parlato il centravanti dei gialloblù, autore della doppietta decisiva, Luca Toni.
LE DICHIARAZIONI - Così Toni: «Venivamo da tre brutte partite col Napoli, avevamo preso 14 gol contro di loro e volevamo riscattarci. Forse avevamo più fame di loro, siamo stati bravi a segnare e poi a vincere. Higuain fuori? Sono stato contento ma loro hanno anche l'altro centravanti che è forte, queste son cose che spettano all'allenatore. Era importante superare i 30 dopo un periodo brutto e adesso ce la godiamo. Questi risultati positivi ci hanno dato entusiasmo, siamo usciti da un momento buio e non ci vogliamo più tornare in quel momento buio. Stiamo bene, ora pensiamo alla Lazio. Futuro? Quest'anno vado in vacanza con la famiglia e dopo decideremo».
19:54 | domenica 15 marzo 2015
Benitez sbaglia tutto, Toni abbatte il Napoli
Il Verona vince al Bentegodi grazie a una doppietta del numero 9
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8 © www.imagephotoagency.it
HELLAS VERONA NAPOLI SINTESI CRONACA TABELLINO - La ventisettesima giornata di serie A mette di fronte, nel posticipo delle ore 18, il Verona di Mandorlini e il Napoli di Benitez. I gialloblù, dopo un campionato di sofferenza, si sono risollevati in classifica ottenendo 5 punti nelle ultime 3 partite (pareggi contro Roma e Milan, vittoria a Cagliari); gli azzurri, reduci dalle fatiche di Europa League contro la Dinamo Mosca, hanno vinto solo una delle ultime tre sfide giocate in serie A (contro il Sassuolo). Problemi in difesa per i padroni di casa. Mandorlini deve rinunciare al messicano Rafa Marquez, non convocato. Recuperato invece Marques, non al meglio, va in panchina. Al centro, davanti a Benussi, difesa a 4 con Sala e Pisano terzini e con Moras e Rodriguez centrali. Conferme in attacco per JuanitoGomez e Jankovic al fianco di Luca Toni, reduce da 5 gol nelle ultime 6 partite.
Assenze pesanti nel reparto arretrato anche per gli ospiti. Non convocati Koulibaly e Strinic, Benitez si affida a Britos e Ghoulam; sulla destra Maggio ha vinto il ballottaggio con Mesto, confermato Albiol. Recuperati e convocati Zuniga, Gabbiadini e Insigne (quest’ultimo convocato per fargli riassaporare le sensazioni della partita) ma i tre partono dalla panchina. Clamorose esclusioni invece nel reparto offensivo con Callejon e Higuain, titolari giovedì, che si accomodano in panca per lasciare spazio a de Guzman e DuvanZapata, con quest’ultimo titolare in 4 precedenti, il Napoli non ha mai perso (2 pareggi e 2 vittorie) e il colombiano ha sempre ripagato la fiducia di Benitez andando sempre a segno quando è stato schierato dal 1’ minuto, realizzando 1 gol ogni 83 minuti (il quinto lo ha segnato a Genova da subentrato).
GRANDE PARTENZA GIALLOBLU - Grandissima partenza dei padroni di casa che nei primi minuti creano i presupposti per il gol segnato da Luca Toni dopo soli 7’ di gioco. I gialloblù, più cattivi e più determinati, vincono ogni contrasto in mezzo al campo e prima sfiorano la rete con JuanitoGomez e poi trovano il vantaggio con bomber Toni: l’attaccante degli scaligeri con un bel numero si libera del troppo statico Britos, resiste con veemenza al ritorno di Mesto e approfitta del rimpallo favorevole per segnare a porta vuota con il sinistro, mandando il pallone alle spalle di Andujar. Sesto gol nelle ultime 6 partite per Luca Toni, il dodicesimo in stagione, ma atteggiamento difensivo della squadra di Benitez da rivedere. Il Napoli si fa vedere con un calcio di punizione centrale di Ghoulam, il Verona sfiora il raddoppio prima con una rocambolesca azione che vede protagonisti Obbadi, JuanitoGomez e Jankovic, e poi con lo stesso esterno offensivo ex Palermo e Genoa, ma la conclusione del numero 11 non trova per poco lo specchio della porta. Il Napoli fatica a creare gioco, sfiora il gol con DuvanZapata la splendida parata di Benussi viene vanificata dal fischio di Banti che vede un fallo del colombiano su Moras. Col passare dei minuti la carica arrembante dei primi minuti si spegne ma i gialloblù sono molto attenti in difesa e provano a colpire in ripartenza come accade al 33’ ma Jankovic arriva con un pizzico di ritardo sul cross di Sala. Nel finale il miglior momento del Napoli: al 40’ Mertens colpisce di testa mandando il pallone sull’esterno della rete, poi, un minuto più tardi, Zapata si gira bene in area ma la sua conclusione a botta sicura viene mandata in angolo da uno straordinario intervento da terra di Rodriguez.
ANCORA TONI - Si riparte nella ripresa con gli stessi effettivi del primo tempo e con il Verona nuovamente arrembante, alla ricerca del gol del raddoppio. La squadra di Mandorlini sfiora il 2-0 con Toni che, imbeccato da Jankovic, non riesce a mandare in porta il pallone ma è il preludio al gol che arriva al 52’: grande azione personale in ripartenza di Hallfredsson che mette al centro per l’accorrente Luca Toni che gira di prima intenzione con il sinistro mandando in rete la palla del 2 a 0. Quarto assist nelle ultime 5 apparizioni per il centrocampista, 13° gol in stagione per il bomber. Benitez manda in campo Callejon al 61’ per uno spento de Guzman e Higuain, cinque minuti più tardi per Mesto giocando con il doppio centravanti; Mandorlini risponde con Greco al posto di Juanito Gomez e con Christodoulopoulos per Obbadi. Gli ospiti nella mezz’ora finale tentano il massimo sforzo per raddrizzare la partita e sfiorano il gol con un gran tiro di Inler parato in due tempi da Benussi. Il Verona attende e riparte, Benitez si gioca anche la carta Gabbiadini per Hamsik che appena entrato colpisce un clamoroso palo interno con un sinistro dai 25 metri. Nel finale tensione tra lo stesso Gabbiadini e Sala per un fallo dell’attaccante azzurro: ammoniti entrambi da Banti ma il 26 del Verona era già stato ammonito e lascia i padroni di casa in 10 negli ultimi 5 minuti. Grande prova del Verona, rivincita presa dopo i 14 gol subiti contro il Napoli nelle ultime 3 occasioni.
TURNOVER DA SUICIDIO PER BENITEZ - Le scelte di Benitez non hanno pagato. Facile parlare col senno del poi ma rinunciare a Callejon e Higuain in un sol colpo, in un campo difficile come quello di Verona è un suicidio tecnico e tattico. Il Verona, desideroso di vendetta dopo il 6 a 2 dell’andata, è entrato in campo più determinato e si è preso la partita mostrando gli artigli, a differenza degli ospiti, troppo rinunciatari e poco convinti. Un plauso a Mandorlini che ha saputo caricare i suoi nel migliore dei modi, bocciato invece Rafa Benitez e il suo il turnover.
Qui le pagelle
IL TABELLINO
Marcatori: 7’ 52’ Toni (V)
Note: Ammoniti: Ghoulam, Mesto, Albiol, Gabbiadini, Britos (N); Sala, J. Gomez, Obbadi, Tachtsidis, Christodoulopoulos, Toni (V). Espulsi: Sala (V) per doppia ammonizione.
Arbitro: Banti
HELLAS VERONA (4-3-3): Benussi; Sala, Rodriguez, Moras, Pisano; Obbadi (71’ Christodoulopoulos), Tachtsidis, Hallfredsson; J. Gomez (66’ Greco), Toni, Jankovic (86’ Martic). A disposizione: Rafael, Sorensen, Saviola, Lopez, Lazaros, Marques, Brivio, Campanharo, Agostini, Fernandinho. All.: Andrea Mandorlini.
NAPOLI (4-2-3-1): Andujar; Mesto (67’ Higuain), Albiol, Britos, Ghoulam; Inler, David Lopez; Mertens, Hamsik (82’ Gabbiadini), De Guzman (61’ Callejon); Duvan. A disposizione: Rafael, Colombo, Jorginho, Maggio, Zuniga, Gabbiadini, Insigne, Luperto. All.: Rafael Benitez.
19:52 | domenica 15 marzo 2015
Serie A: Hellas Verona - Napoli, pagelle
Bene tutto il Verona, nel Napoli si salvano Inler e Zapata
di Antonio Parrotto - twitter:@AntonioParr8 © www.imagephotoagency.it
HELLAS VERONA NAPOLI PAGELLE - HELLAS VERONA NAPOLI PAGELLE VOTI TABELLINO - E’ terminata la sfida di Verona tra i padroni di casa dell’Hellas Verona e il Napoli valida per la giornata numero 27 di serie A. Il Verona, con una grande prova, con una gara ad alta intensità, ha battuto il Napoli per 2 a 0 grazie alla doppietta di Luca Toni. Il Napoli, apparso poco lucido e poco propositivo, paga anche le scelte di Rafa Benitez che ha rinunciato dal 1’ minuto a Callejon e a Higuain (anche Gabbiadini era in panchina ma l’ex Samp non era al meglio). Un gol per tempo di Luca Toni stende un Napoli incapace di reagire. Di seguito le pagelle e il tabellino della sfida del Bentegodi.
QUI il racconto del match
LE PAGELLE
HELLAS VERONA (4-3-3): Benussi 6; Sala 6,5, Rodriguez 6,5, Moras 6, Pisano 6; Obbadi 6,5 (71’ Christodoulopoulos 6), Tachtsidis 6,5, Hallfredsson 7, Jankovic 7 (86’ Martic S.v.); J. Gomez 6,5 (66’ Greco 6), Toni 7,5
NAPOLI (4-2-3-1): Andujar 5,5; Mesto 4 (67’ Higuain 6), Albiol 5, Britos 4,5, Ghoulam 4,5; Inler 6, David Lopez 5; Mertens 5,5, Hamsik 5 (82’ Gabbiadini 6), de Guzman 4,5 (61’ Callejon 6); Duvan 6
HELLAS VERONA - IL MIGLIORE
TONI - In settimana aveva lanciato un avviso importante al Napoli: «Contro gli azzurri ultimamente perdiamo e prendiamo sempre un sacco di gol, cerchiamo il riscatto». La rivincita del Verona è arrivata grazie a una maestosa prestazione degli uomini di Mandorlini. Gara attenta dei gialloblù, carichi come non mai, bravi a sfruttare le ripartenze e lo stato di grazie di Luca Toni. Doppietta per il numero nove, 7 gol nelle ultime 7 e 13 in stagione in serie A.
HELLAS VERONA - IL MIGLIORE
JANKOVIC - Bosko Jankovic probabilmente è lo specchio di questo Verona: concentrato e determinato, pericoloso in avanti e prezioso dietro. L’esterno serbo è uno dei migliori quest’oggi. Grande prestazione, pericolo costante negli spazi aperti, sempre pronto a dare una mano in difesa a Sala e ai compagni: è grazie a questo spirito che il Verona è riuscito a imporsi oggi contro il Napoli.
NAPOLI - IL MIGLIORE
INLER - Sono in pochissimi a salvarsi oggi nel Napoli rivoluzionato da Rafa Benitez e sicuramente uno di questi è Gokhan Inler. Regia lucida del centrocampista svizzero, sempre al centro del gioco partenopeo. Prova ad accendere la lampadina in alcune occasioni ma oggi è poco supportato dai compagni. Sempre pericoloso con le sue conclusioni da fuori, Benussi al 65’ deve superarsi per bloccare il tiro dell’ex Udinese.
NAPOLI - IL PEGGIORE
MESTO 4 - La prestazione del Napoli al Bentegodi regala un’ampia scelta per la palma di peggiore. L’atteggiamento della formazione di Benitez è da rivedere ma è la difesa a fare acqua da tutte le parti, principalmente nella parte destra. Mesto tiene in gioco nel primo tempo Gomez regalando una grande chance, poi sciupata dall’esterno dell’Hellas, non chiude su Toni nell’azione del primo gol ed è costantemente saltato dai suoi diretti avversari. Giornata da dimenticare per il terzino, preferito oggi a Maggio.
IL TABELLINO
Marcatori: 7’ 52’ Toni (V)
Note: Ammoniti: Ghoulam, Mesto, Albiol, Gabbiadini, Britos (N); Sala, J. Gomez, Obbadi, Tachtsidis, Christodoulopoulos, Toni (V). Espulsi: Sala (V) per doppia ammonizione.
Arbitro: Banti
HELLAS VERONA (4-3-3): Benussi; Sala, Rodriguez, Moras, Pisano; Obbadi (71’ Christodoulopoulos), Tachtsidis, Hallfredsson; J. Gomez (66’ Greco), Toni, Jankovic (86’ Martic). A disposizione: Rafael, Sorensen, Saviola, Lopez, Lazaros, Marques, Brivio, Campanharo, Agostini, Fernandinho. All.: Andrea Mandorlini.
NAPOLI (4-2-3-1): Andujar; Mesto (67’ Higuain), Albiol, Britos, Ghoulam; Inler, David Lopez; Mertens, Hamsik (82’ Gabbiadini), De Guzman (61’ Callejon); Duvan. A disposizione: Rafael, Colombo, Jorginho, Maggio, Zuniga, Gabbiadini, Insigne, Luperto. All.: Rafael Benitez.
23:38 | venerdì 13 marzo 2015
Agente Jorginho: «Vuole restare al Napoli»
Il centrocampista fino ad ora non ha convinto del tutto
di Giuseppe Carotenuto - twitter:@GiuCarotenuto Foto: © www.imagephotoagency.it
CALCIOMERCATO NAPOLI JORGINHO - In casa Napoli il calciomercato è sempre all'ordine del giorno e a tenere banco in queste ore sono le voci che circolano attorno a Jorginho. Il centrocampista italo-brasiliano domenica affronterà l'Hellas Verona, sua ex club ancora possessore dell'altra metà del cartellino. A fine stagione i partenopei dovrebbero riscattarlo definitivamente, ma il futuro del regista è ancora in bilico.
PARLA L'AGENTE - Sono tanti i club sulle tracce del centrocampista, ma a fare chiarezza sulle intenzioni del giocatore è stato Joao Santos, agente del mediano che ha parlato dell'attuale situazione contrattuale. Queste le sue parole rilasciate ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: «A giugno i due club si incontreranno per risolvere la comproprietà. La volontà è quella di rimanere in azzurro, vedremo come andrà a finire». Parole chiare quindi: De Laurentiis sarà pronto ad accontentarlo?
12:25 | venerdì 13 marzo 2015
Sky: duello Udinese - Verona per Samir
Piace il giovane difensore classe '94
di Andrea Bartolone - twitter: @andreabartolone
CALCIOMERCATO UDINESE HELLAS VERONA SAMIR - Il mercato, questo è noto, non si ferma mai, anche e sopratutto durante i mesi di calma apparente. Anzi, è proprio in questo particolare frangente che si nota la differenza tra le squadre che fanno dello scontino la chiave di volta per i successi futuri e per la gestione del club a livello dei giovani. Una tra queste, se non prima per distacco ma quantomeno sul podio di Serie A, è l’Udinese dei Pozzo, con una ragnatela impressionante di osservatori sparsi qua e là per il mondo.
LE ULTIME - Riflettori puntati, spesso e volentieri, verso il SudAmerica. Come dimostrano tanti colpi precedenti, l’Udinese ha dimostrato di saper pescare bene sopratutto in questo particolare angolo del globo, pescando alcuni campioni del futuro. Secondo quanto riportato da Sky Sport, adesso l’Udinese ha messo gli occhi su un giovane difensore, tale Samir Caetano de Souza Santos, classe 1994, di proprietà del Flamengo e lo scorso anno 23 presenze e 1 gol fra campionato e Copa Libertadores. L’Udinese è avanti, ma attenzione anche all’Hellas Verona.
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
Napoli, ag. Insigne: "Sputo sullo stemma del Verona? Falso e sconcertante"
16.03.2015 16.40 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Ai microfoni di Radio Kiss Kiss, Fabio Andreotti, procuratore di Lorenzo Insigne, ha smentito seccamente le voci circa un presunto sputo negli spogliatoi del giocatore su uno stemma del club gialloblù: "Lorenzo ci è rimasto molto male, conosciamo la rivalità tra le due tifoserie ma quando un giornalista va ad amplificare una notizia priva di fondamento lascia basiti tutti. E' sconcertante. Come sta? Lorenzo mentalmente è già pronto, speriamo che questa prima convocazione sia un segnale di riconoscenza. E' chiaro che Benitez sa bene quando inserirlo, io posso solo dire che mentalmente è già coinvolto".
ALTRE NOTIZIE
Conte: "Toni bravo, è tutto merito suo"
'Quanto ai giovani attaccanti dobbiamo lavorare con pazienza'
16.03.2015 15.13 di Tommaso Maschio
Fonte: ANSA
(ANSA) - TORINO, 16 MAR - Il ct azzurro Antonio Conte batte le mani a Luca Toni, l'attaccante che a 38 anni è il miglior marcatore italiano della Serie A. "Sta trascinando il Verona alla salvezza - ha detto, alla presentazione dell'amichevole Italia-Inghilterra - se alla sua età è ancora sulla cresta dell'onda è merito suo: ha condotto una vita sana, pensando al calcio". "Quanto ai giovani attaccanti - ha proseguito il ct dell'Italia - dobbiamo lavorare con pazienza, farli crescere".
SERIE A
Viale senza via d'uscita. Toni, Totti e Di Natale non possono ritirarsi
16.03.2015 13.00 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Dieci anni fa erano già sulle cresta dell'onda. Dieci anni fa erano già una certezza per il calcio italiano: punti fermi da sfruttare per il presente perché allora Francesco Totti, Luca Toni e Antonio Di Natale erano molto più vicini ai 30 che ai 20 anni. Segnavano con regolarità e nessuno, allora, si sarebbe immaginato che un decennio dopo ci sarebbero stati ancora loro al centro delle cronache calcistiche.
Invece, dieci anni più avanti nulla è cambiato, costantemente sulle prime pagine dei giornali. Agevolati da un movimento poco propenso al ricambio generazionale e da qualità sopraffine che non vengono meno col passare degli anni.
Quella di ieri è stata la domenica di Toni, 38 anni tra poco più di due mesi. La scorso anno il bomber emiliano ha portato l'Hellas a un passo dalla qualificazione in Europa League e chiuso la stagione con venti reti. Quest'anno viaggia con una media leggermente inferiore, ma con 13 gol realizzati in 27 giornate sta salvando il Verona e si sta imponendo alle cronache come il miglior bomber italiano del nostro campionato.
Ieri di fatto ha steso da solo il Napoli e a fine gara tutti gli hanno pubblicamente chiesto di restare un altro anno. "E' un fuoriclasse, deve restare con noi anche la prossima stagione", il coro univoco emerso dalle interviste del Bentegodi. Una richiesta esplicita, più che l'omaggio a un campione la certezza che senza i suoi gol (13 sui 33 complessivi del'Hellas, ndr) adesso il Verona sarebbe in fondo alla classifica a battagliare con Cesena, Cagliari e Atalanta.
Richiesta praticamente identica arriva ogni anno dal Friuli per Antonio Di Natale, anche lui 37enne. Contro il Torino il capitano dell'Udinese ha interrotto una preoccupante spirale negativa di risultati e per il nono anno consecutivo ha raggiunto la doppia cifra nella classifica cannonieri. Passano gli anni ma Di Natale resta il cuore pulsante di un'Udinese che del suo centravanti di riferimento non può e non vuole farne a meno, elemento troppo prezioso per privarsene a cuor leggero soprattutto in una stagione come questa nella quale la squadra è incorsa in qualche difficoltà di troppo.
Chiusura inevitabile su Francesco Totti, attaccante della Roma chiamato stasera a guidare il reparto avanzato giallorosso contro la Sampdoria. Lui 38 anni li ha già compiuti e rispetto a Di Natale e Toni ha segnato qualche gol in meno. Qualcuno, ma nemmeno troppi: cinque in campionato e due in Champions. Sette reti per un giocatore che ha già abbondantemente superato i minuti collezionati nella passata stagione, che dovrebbe essere gestito con maggiore oculatezza col passare degli anni e che invece è sempre più al centro del tridente di Garcia. Una scelta necessaria, visto che Doumbia a quasi due mesi dal suo acquisto è ancora un turista dalle parti di Trigoria.
RASSEGNA STAMPA
Verona, L'Arena esalta Toni per la doppietta al Napoli: "E' un gigante"
16.03.2015 09.43 di Marco Frattino
L'Arena oggi in edicola celebra il Verona e Luca Toni, attaccante che ha trascinato l'Hellas alla vittoria grazie alla doppietta siglata ai danni del Napoli. Il quotidiano titola "Toni è un gigante, Napoli ko". Spazio anche al Chievo, vittorioso grazie ai due gol di Paloschi: "L'ex Milan affonda il Genoa".
SERIE A
Verona, Mandorlini: "Toni è un campione, spero che rinnovi"
16.03.2015 09.33 di Marco Frattino
Reduce dalla vittoria contro il Napoli, il tecnico del Verona Andrea Mandorlini è tornato sul 2-0 agli azzurri attraverso le frequenze di Radio Rai, durante la trasmissione Radio Anch'io Sport. Queste le parole dell'allenatore dell'Hellas: "Per noi si tratta di una bella giornata, sono felice per la squadra e per la doppietta di Toni. Luca è un calciatore importante, aveva fatto 7 gol durante l'ultima stagione alla Fiorentina. Gli avevano proposto di allenare gli Allievi della formazione viola, invece ha preferito rimettersi in gioco e ha trovato un allenatore che gli ha concesso totale fiducia. È un campione, ha fatto 33 gol in due stagioni e siamo felici. Ce lo godiamo, spero che prolunghi di un altro anno oppure che resti ancora nel mondo del calcio. Sarebbe un peccato se dovesse smettere, spero ci ripensi".
Cosa pensa degli allenatori che arrivano subito in una big? "C'è occasione per tutti. Ognuno fa il proprio percorso, altri ex calciatori hanno avuto percorsi più facili ma fa parte del gioco. L'opportunità può capitare a tutti, bisogna lavorare per arrivare in alto".
Che Napoli ha visto ieri al Bentegodi? "Gli azzurri hanno qualità, ma i giovedì di coppa si pagano. Abbiamo sorpreso il Napoli in avvio, forse non si aspettava il nostro assalto iniziale. All'andata abbiamo preso 6 gol, ma potevamo subirne 10. Abbiamo preparato bene la gara e abbiamo vinto, ma il Napoli resta una formazione di qualità. Tuttavia ieri non ho visto una squadra carica, forse i postumi del giovedì di Europa League si sono fatti sentire".
La rinuncia a Higuain è stata clamorosa? "C'era Zapata che rappresenta un buon attaccante, adesso il Napoli deve giocare in Europa League, campionato e Coppa Italia. Gli azzurri hanno tanti impegni, i campioni però vogliono sempre giocare. Ho provato a far riposare Toni senza riuscirci, ma al Napoli la situazione è diversa in quanto la squadra azzurra ha valide alternative in tutti i ruoli".
Il recente momento dell'Hellas? "Avevamo bisogno di punti, i ragazzi sono stati bravi a interpretare bene la gara di ieri. Buttare giù Toni non è semplice per nessuno, abbiamo caricato bene la partita di ieri e siamo riusciti a portare a casa i tre punti".
Che fine hanno fatto i giovani attaccanti italiani? "Certamente li vedremo, gli attaccanti esperti hanno qualcosa in più sotto certi aspetti. Purtroppo Toni, Totti e Di Natale non sono eterni, ci sarà un ricambio. Bisogna avere pazienza".
RASSEGNA STAMPA
Napoli, Gazzetta: "Figuraccia Benitez, Toni esalta il Verona"
16.03.2015 09.08 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
"Figuraccia Benitez, Toni esalta il Verona". Questo il titolo col quale la Gazzetta dello Sport di oggi commenta la sconfitta rimediata ieri dal Napoli al Bentegodi. Mirino puntato sulle scelte di Rafael Benitez che non hanno pagato in quel di Verona. "L'Hellas vola con il suo capitano, Napoli mai in gara - si legge nel sottotitolo -. Turnover esasperato di Rafa, punito ancora una volta".
SERIE A
Toni sempre più immenso: e adesso il Napoli deve guardarsi le spalle
16.03.2015 08.30 di Lorenzo Di Benedetto Twitter: @Lore_Dibe88
Un'altra doppietta. Altri due gol decisivi per la sua squadra, e la classifica marcatori della Serie A che ancora una volta vede il suo nome nelle prime posizioni. Luca Toni, il bomber di Pavullo, sembra non avere la minima intenzione di smettere di fare gol, e le due reti messe a segno nella gara di ieri contro il Napoli ne sono la prova. Il primo di forza, di rapina, e il secondo, solo apparentemente più facile, da grande attaccante quale è. Niente da fare per la difesa del Napoli che, seppur rimaneggiata, ha dovuto lasciare campo al campione del Mondo 2006, e adesso, a 11 giornate dal termine del campionato i partenopei, per la prima volta in stagione, potranno essere scavalcati dalla lazio in classifica, abbandonando così la zona Champions League. Ma la formazione di Rafa Benitez non dovrà guardare solo ai biancocelesti, visto che in serata anche Fiorentina, al Franchi contro il Milan, e Sampdoria, all'Olimpico contro la Roma, torneranno in campo per concludere la ventisettesima giornata di campionato e in caso vi vittoria di una, o addirittura di entrambe, il vantaggio del Napoli nei confronti delle due inseguitrici potrebbe ridursi a un solo punto. La lotta per il secondo e il terzo posto è dunque più accesa che mai, in attesa dei risultati delle gare in programma per oggi, ma la sensazione è che da ora in avanti sarà vietato sbagliare, e a Napoli la sconfitta di Verona dovrà essere dimenticata il prima possibile.
RASSEGNA STAMPA
Il Mattino in prima pagina: "Disastro Napoli, la crisi più brutta"
16.03.2015 07.28 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
"Disastro Napoli, la crisi più brutta". Questo il titolo col quale il quotidiano Il Mattino commenta oggi in prima pagina la sconfitta rimediata ieri dal Napoli al Bentegodi contro l'Hellas Verona. A decidere la sfida valida per la 27esima giornata del campionato di Serie A è stata la doppietta di Luca Toni. "Disastro Napoli a Verona - si legge -. Azzurri inguardabili, forse la più brutta partita dell'anno e della gestione Benitez".
SERIE A
Intramontabile Toni. Il miglior bomber italiano ha quasi 38 anni
16.03.2015 07.00 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Trentotto anni tra due mesi e non sentirli. Un'altra doppietta per permettere all'Hellas Verona di vincere una delle gare più attese della stagione e fare un altro passo avanti, forse decisivo, verso la salvezza. Luca Toni anche in questa stagione sta caratterizzando a suon di gol la Serie A. Dopo un inizio a rilento, il bomber emiliano con l'inizio del nuovo anno ha cambiato marcia trascinando fuori dalle zone pericolose della classifica l'Hellas dopo qualche sconfitta di troppo.
Ieri al Bentegodi ha deciso quasi da solo la partita contro il Napoli. Con qualche sportellata al limite della regolarità a inizio gara ha sbloccato la sfida e affondato la difesa partenopea. Nella ripresa, nel momento di maggiore spinta degli ospiti, ha di fatto chiuso i giochi finalizzando al meglio un letale contropiede e affondando gli azzurri che dopo il raddoppio hanno definitivamente smarrito la via maestra.
Un 2-0 finale che ha permesso al Verona di far salire a quattro la striscia di risultati utili consecutivi e di portarsi a +11 sulla zona salvezza. Un margine rassicurante che permetterà a Toni di concentrarsi su una classifica cannonieri che anche in questa stagione lo vede grande protagonista.
Toni, infatti, dopo aver chiuso la passata Serie A con 20 reti e al secondo posto alle spalle del solo Ciro Immobile, in questo campionato è il miglior centravanti italiano. C'è lui alle spalle della coppia argentina formata da Tevez e Icardi, c'è lui al terzo posto insieme a Higuain e Menez. C'è sempre lui: l'intramontabile Toni. Colui che ha regalato la salvezza all'Hellas Verona anche in una stagione ben più complessa di quella precedente.
SERIE A
Hellas Verona, Mandorlini: "Napoli, ci siamo presi la nostra rivincita"
15.03.2015 22.38 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Al termine della gara vinta 2-0 contro il Napoli, questa l'analisi dell'allenatore dell'Hellas Verona Andrea Mandorlini: "Abbiamo disputato una grande gara, per noi questo è un risultato fondamentale. Contro il Napoli, soprattutto nei primi 30 minuti e in tante fasi dell'incontro, siamo stati veramente squadra. Dovevamo aggredire, avere cattiveria, questo era lo spirito che volevo e in tanti momenti si è visto. Volevamo fare bene, all'andata avevamo preso sei gol, siamo venuti a casa senza dire niente e ci siamo presi la nostra rivincita. Il nostro approccio alla partita? Di segnali ne hai tanti durante la settimana, ne abbiamo avuto uno anche giovedì con i nostri tifosi, che abbiamo sentito anche con il Napoli. L'avevamo preparata da squadra e così abbiamo giocato, siamo stati bravi, sporchi e cattivi, oltre ad aver messo anche qualità nel gioco. E' stata una vittoria meritatissima, contro una grande squadra, ci siamo fatti trovare pronti anche dal punto di vista psicologico. Qualcosa è cambiato in queste ultime sfide, è indubbio ed è davanti agli occhi di tutti. Abbiamo recuperato uomini importanti, prima perdevamo e dovevamo lavorare di più, mentre ora i complimenti vanno ai ragazzi, anche a quelli che giocano di meno. Bisognava avere pazienza, l'abbiamo avuta e adesso 11 punti di vantaggio sono tanti - riporta il sito ufficiale del club scaligero -. Peccato che il presidente non abbia visto questa vittoria, siamo riusciti a battere una grande pensando a fare punti".
ALTRE NOTIZIE
Hellas Verona, Obbadi: "Grande vittoria. Napoli un po' in difficoltà"
15.03.2015 22.28 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Mounir Obbadi, centrocampista dell'Hellas Verona, ha così commentato la vittoria contro il Napoli nella gara valida per la 27esima giornata di Serie A. Al Bentegodi la sfida è finita 2-0 a favore dei padroni di casa grazie a una doppietta di Luca Toni: "Abbiamo disputato una grande partita, questi sono tre punti molto importanti per noi. I calciatori, lo staff tecnico e i tifosi si meritano questa vittoria ed io sono felicissimo. Dopo il 6-2 dell'andata siamo riusciti a raggiungere una bella vittoria. Il Napoli? E' una buona squadra, ora sono un po' in difficoltà in campionato, hanno giocato tante partite, Europa League compresa, e questo può creare qualche difficoltà anche se la Serie A è ancora lunga".
ALTRE NOTIZIE
Hellas Verona, Sala: "La nostra vittoria più bella. Toni è un campione"
15.03.2015 22.18 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Autore di una buona prestazione quest'oggi al Bentegodi contro il Napoli, il terzino dell'Hellas Verona Jacopo Sala ha così commentato il successo della sua squadra: "E' stata una grande partita, importantissima per noi perché ci permette di salire in classifica. Sapevamo che andavamo a giocare contro una grande squadra e che quindi dovevamo metterci cuore, molta grinta e rabbia. Loro sono grandi campioni, per batterli dovevamo fare qualcosa di più. Siamo stati spinti anche dal pubblico già dagli allenamenti in settimana, i nostri tifosi ci sono stati molto vicini e volevamo ringraziarli sul campo. Abbiamo meritato la vittoria, già dai primi minuti si vedeva che volevamo portare a casa il risultato. Alla ripresa sapevamo che loro avrebbero iniziato molto forte, così abbiamo aumentato anche noi d'intensità. Dopo il doppio vantaggio di Toni siamo stati molto bravi a gestire il risultato".
Come siete riusciti a battere il Napoli?
"E' stata una vittoria del gruppo".
Perché gli azzurri erano in difficoltà?
"Non so, forse non si aspettavano nemmeno loro un Verona così grande. Magari pensavano di venire qua e fare la loro partita, ma non è stato così e li abbiamo messi sotto. Verso la fine è emersa la loro qualità, ma noi siamo stati bravi a non rischiare molto".
E' stata la vostra partita più bella?
"Penso di si, ci mancava una vittoria con una grande squadra - riporta il sito ufficiale -. Veniamo da una serie di partite in cui stiamo facendo molto bene, speriamo di continuare così".
Cosa puoi dire di Toni?
"Luca è un grande campione, un punto di riferimento per la squadra e per i giovani. Se gli chiederemo di continuare? Ovvio (ride, ndr). Deciderà con la sua famiglia, ma se è così in forma...".
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Fotonotizia - Toni mette ko il Napoli con una doppietta: le esultanze
15.03.2015 22.08 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Luca Toni è stato il grande protagonista della serata del Bentegodi. Sua la doppietta che ha permesso all'Hellas Verona di battere 2-0 il Napoli nella gara valida per la 27esima giornata di Serie A.
Queste le foto relative alle sue esultanze:
Db Verona 15/03/2015 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: gol Luca Toni
© foto di www.imagephotoagency.it
Db Verona 15/03/2015 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Luca Toni
© foto di www.imagephotoagency.it
Db Verona 15/03/2015 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Luca Toni
© foto di www.imagephotoagency.it
Db Verona 15/03/2015 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Luca Toni
© foto di www.imagephotoagency.it
Db Verona 15/03/2015 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: gol Luca Toni
© foto di www.imagephotoagency.it
Db Verona 15/03/2015 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza fine gara Luca Toni
© foto di www.imagephotoagency.it
Db Verona 15/03/2015 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: delusione Napoli
© foto di www.imagephotoagency.it
ALTRE NOTIZIE
Mauro: "Napoli, Benitez in campionato non ha fatto meglio di Mazzarri"
15.03.2015 22.03 di Marco Frattino
L'ex calciatore di Juventus e Napoli Massimo Mauro ha commentato il momento della formazione partenopea dopo la sconfitta di Verona ai microfoni di Sky Sport: "E' vero, Benitez ha vinto due titoli in azzurro, ma bisogna fargli presente che da quando siede sulla panchina dei partenopei non ha mai lottato per lo scudetto. Da questo punto di vista - si legge su Tuttonapoli.net - non è riuscito a migliorare quanto fatto da Mazzarri".
SERIE A
Napoli, Benitez non parlerà a radio e tv dopo il ko con l'Hellas
15.03.2015 20.38 di Ivan Cardia
Il Napoli prosegue il suo rapporto conflittuale con le emittenti radiotelevisive: secondo quanto riporta Sky Rafael Benitez, tecnico del Napoli, sconfitto oggi dal Verona, non parlerà alle televisioni ed alla radio, limitando le proprie dichiarazioni alla sola conferenza stampa. Questa volta, a differenza della settimana scorsa in cui vi furono ordini dirigenziali volti a negare le canoniche interviste post-partita e solo per quanto riguardava Sky, i motivi sarebbero di natura organizzativa, in particolare legati alla necessità di prendere un volo charter per il ritorno nella città partenopea. La decisione inoltre sarebbe stata presa già prima della gara contro la compagine scaligera.
ALTRE NOTIZIE
Le pagelle del Verona - Toni straordinario, Hallfredsson a tutto campo
Verona-Napoli 2-0
15.03.2015 20.27 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Benussi 6,5 - Un bell'intervento su Duvan, in una azione fermata però da un fallo, e su Inler nella ripresa. Attento in uscita.
Sala 7 - Espulso nel finale per una reazione, ma la sua prova è ottima: limita bene un cliente come Mertens e si distende sempre in ripartenza pennellando cross per Toni.
Moras 6,5 - Domina sul gioco aereo sui tanti palloni che il Napoli riversa al centro dell'area. Per il resto poche sbavature
Rodriguez 7 - Prestazione di grande attenzione, concedendo poco o nulla agli attaccanti azzurri. Nega con un guizzo sotto porta il gol a Duvan che poteva cambiare il match.
Pisano 6,5 - Prestazione di grande applicazione, concedendo poco in fase difensiva e proponendosi in ripartenza.
Hallfredsson 7 - Giganteggia a centrocampo, coprendo e ripartendo con grande foga agonistica. Fantastica l'azione palla al piede che porta al 2-0.
Tachtsidis 6 - Agisce quasi sempre molto schiacciato, non può far valere sempre la sua qualità ma si adegua e rincorre con grande spirito chiudendo le linee di passaggio.
Obbadi 6,5 - Schierato da titolare, risponde con una grande prova. Riesce ad incidere in entrambe le fasi di gioco con grande gamba(dal 25'st Lazaros sv - Energie fresche in pressione negli ultimi venti minuti)
Juanito 7 - Avvia in grande stile l'azione che porta al vantaggio, scappa spesso sul filo del fuorigioco mettendo in grande difficoltà Mesto. Importante e generoso nei ripiegamenti (dal 21'st Greco sv - Nuove forze in aggressione alta nel finale)
Toni 8 - E' l'uomo del match. Di mestiere sposta Mesto sul primo gol ed è fantastico nel girare in porta il 2-0 che ammazza la partita. Prezioso in protezione del pallone per far salire i suoi
Jankovic 6,5 - Grande intensità in fase di spinta, accentrandosi sempre con qualità, e ripiegando bene per offrire il raddoppio al terzino. Sfiora il super gol in rovesciata (dal 40'st Martic sv)
ALTRE NOTIZIE
Le pagelle del Napoli - Prestazione deludente, si salvano in pochi
Verona-Napoli 2-0
15.03.2015 20.16 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Andujar 5 - Non ha grosse responsabilità sui gol, ma non trasmette sicurezza ai suoi: un'uscita a vuoto con Toni che sul secondo pala spara fuori e poi un rinvio sbilenco che per poco porta al 3-0
Mesto 5 - Juanito Gomez gli scappa via alle spalle in almeno due occasioni. Protagonista in negativo sul primo gol, ma c'è da dire che Toni lo sbilancia probabilmente fallosamente (dal 22'st Higuain 6 - Prova a dare la scossa ai suoi, gioca tanti palloni abbassandosi molto ma senza trovare grande assistenza. Tra i meno colpevoli della sconfitta)
Albiol 5 - In difficoltà sulle ripartenze del Verona. Qualche responsabilità sul primo gol su Juanito Gomez, ma rischia in tante altre occasioni e ricorre spesso al fallo.
Britos 5 - Fatica tremendamente a contenere Toni sul gioco aereo, ma si fa superare nello stretto anche in occasione del vantaggio.
Ghoulam 4,5 - Prestazione da dimenticare dell'algerino. Un giallo lo condiziona molto, ma sbaglia sempre il cross e si fa sorprendere alle spalle in ripartenza. Si perde anche Toni sul secondo gol.
Inler 6 - Uno dei pochi da salvare nella negatività generale. Prova a tappare le tante ripartenze del Verona e si butta dentro con caparbietà. Arriva spesso al tiro senza fortuna.
López 5 - Per gran parte del match il Napoli deve far girare il pallone e vengono fuori i suoi limiti tecnici nel trovare l'imbucata nello stretto. In ripiegamento naufraga con il resto dei compagni.
De Guzman 4,5 - Nel primo tempo si abbassa molto per sviluppare la manovra, ma sbaglia tutto. Non riesce mai a dialogare con i compagni e non incide in fase passiva (dal 16'st Callejon 5,5 - Qualche guizzo nel finale, nonostante il Verona tutto rintanato dietro, ma ha pochi palloni su cui far male)
Hamšík 5 - Fatica ad entrare nel match e non riesce neanche a velocizzare il gioco come al solito. Una sola intuizione servendo Duvan che viene murato. (dal 37'st Gabbiadini 6 - Ha un bell'impatto sul match, anche sul piano nervoso nel finale. Da fermo colpisce il palo a portiere battuto)
Mertens 5,5 - Non all'altezza delle ultime due prestazioni. Non riesce quasi mai a superare Sala, che non è un terzino puro, e produce giusto qualche suggerimento al centro preda dei centrali gialloblù.
Duvan 5,5 - Chiuso nella morsa di Moras e Rodrigues si crea comunque le occasioni più pericolose del Napoli nel primo tempo. Rodriguez gli nega il gol da due passi.
SERIE A
Verona, Toni: "Nessun messaggio a Conte. Classifica marcatori? Ci proverò"
15.03.2015 20.15 di Marco Frattino
Luca Toni abbatte il Napoli. L'attaccante ha realizzato una doppietta contro gli azzurri, regalando un prezioso successo al Verona. Al termine del match, l'ex campione del mondo ha rilasciato una intervista ai microfoni di Mediaset Premium: "Siamo riusciti a fare una grande gara contro una formazione fortissima. Con cattiveria e voglia, possiamo giocarcela anche contro una big. Prossimo obiettivo? Ci proverò per la classifica marcatori, ma per me è importante arrivare alla salvezza. Fare gol mi fa piacere, sono soddisfatto di contribuire alle vittorie. Siamo il Verona e non il Real Madrid, per questo dobbiamo giocare sempre con la giusta cattiveria. Messaggio a Conte per la Nazionale? No (ride, ndr), già non mi faceva giocare alla Juve. A chi dedico la doppietta? A mia moglie e alla mia bambina, anche a qualche amico napoletano che oggi non mi vorrà bene (ride, ndr)".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
16.03.2015
Festa gialloblù Un grande Hellas affonda il Napoli
Troppo arrogante Benitez che lascia in panchina Higuain Toni esalta la prova del Verona con un doppietta d'autore A undici gare dal termine la salvezza è molto più vicina
Festa gialloblù Un grande Hellas affonda il Napoli
Che festa al Bentegodi. Quando l'arbitro fischia la fine tutto lo stadio intona «Ohi vita, ohi vita mia...». Il pericolo è passato, l'Hellas ha vinto, Mandorlini ha sfatato un altro tabù e il Napoli torna a casa a testa bassa. Umiliato, nervoso e bastonato. Rafa Benitez ha pagato a caro prezzo la sua arroganza, la superbia di giocatori che pensano di vincere le partite a tavolino perchè hanno contratti da milioni di euro, la «spocchia» di una società che non vorrebbe troppe provinciali nel mondo del calcio per dividersi in pochi la torta dei diritti tv. Il tecnico spagnolo lascia in panchina Higuain e Callejon, Gabbiadini e Insigne, pensa di far un solo boccone del Verona con Duvan Zapata al centro dell'attacco, con Hamsik, De Guzman e Mertens alle spalle del poderoso centravanti. Non ha fatto i conti con il cuore e il carattere dell'Hellas. «Voglio una squadra brutta, sporca e cattiva», aveva detto Mandorlini alla vigilia della gara. I giocatori lo hanno preso in parola, lui non ha sbagliato una mossa. Fuori Ionita squalificato e Marquez infortunato, il tecnico ha riproposto una linea difensiva a quattro come a San Siro con Sala a destra e Pisano a sinistra, al centro dell'area Moras e Rodriguez. In cabina di regia Tachtsidis, Obbadi e Hallfredsson a sostegno, Toni in avanti con Gomez e Jankovic sulle corsie esterne.
Pronti, via. Si capisce subito che il Verona ha un passo in più. Il Napoli cerca di capirci qualcosa ma in pochi minuti Toni calcia in porta due volte, Andujar fa buona guardia. Al 5' Tachtisidis pesca Gomez con un gran lancio, colpo di testa per saltare il portiere, due passi avanti, la porta è vuoto.
Tuffo disperato del numero uno argentino, forse tocca la palla ma una cosa è certa, affossa Juanito. Rigore sacrosanto, Banti lascia correre. È solo la prima perla di una direzione di gara molto deludente. Passano una manciata di secondi, Hellas ancora in avanti, Gomez per Toni, «veronica» al limite dell'area, il bomber si presenta solo davanti al portiere napoletano, spalla a spalla con Mesto, Super Luca tiene la posizione e batte Andujar. Il Napoli protesta, l'arbitro convalida il gol. Festa grande al Bentegodi.L'Hellas non sbaglia nulla, mette il pilota automatico e la «macchina» vola da sola. A destra Jankovic e Sala regalano sovrapposizioni da manuale, a sinistra Gomez e Pisano non concedono nulla agli esterni di Benitez, in mezzo al campo Taxi, Obbadi e Hallfredsson sembrano giocare insieme da sempre. Inler e Lopez cercano di ridare ordine alla manovra partenopea ma quando la palla arriva dalle parti di Duvan Zapata ci pensano Moras e Rodriguez a chiudere tutti gli spazi. Impeccabili. Corti, compatti, aggressivi. Chiusi dietro e veloci davanti. Il Verona va vicino al raddoppio, sempre con Jankovic, prima con una gran botta dal limite poi con un tocco a distanza ravvicinata su traversone basso di Sala. Il Napoli non reagisce. Solo un lampo, colpo di testa di Duvan Zapata, guizzo di Benussi che respinge, l'arbitro ferma tutto per una spinta dell'attaccante colombiano su Rodriguez. Ci prova anche Mertens alla fine del primo tempo ma la palla si spegne sull'esterno della rete.
Ti aspetti una ripresa completamente diversa, con il Napoli all'assalto del bunker gialloblù per riacciuffare il pareggio o, addirittura, la vittoria ma Rafa Benitez non cambia la sua tattica «tafazziana» e non tocca la squadra. Higuain, Callejon e Gabbiadini restano in panchina, gli altri soffrono in campo, senza «cavare un ragno dal buco».
L'Hellas regala spettacolo e raddoppia. Una cavalcata imperiale di Halfreddson che parte da metacampo, salta un paio di avversari, evita anche due entrate assassine degli avversari e quando arriva sul fondo offre a Luca Toni un pallone perfetto in mezzo all'area di rigore. Il bomber non si fa pregare, brucia sul tempo i difensori avversari e fulmina Andujar. Ora sono 33 i gol con la maglia del Verona, anche Elkjaer è superato, parte la rincorsa a Ciccio Mascetti che comanda la classifica dei bomber gialloblù con 35 reti in A. Manca ancora un tempo alla fine della gara ma il Napoli è già piegato. Benitez prova a rianimare la squadra con Higuain, Callejon e Gabbiadini al posto di Mesto, Hamsik e De Guzman, cerca di allargare il fronte d'attacco con un 4-2-4 ma l'Hellas fa buona guardia e chiude tutti i varchi ai rivali campani. Difficile riaprire la partita, ci prova Manolo Gabbiadini con un gran sinistro da trenta metri, la palla si stampa sul palo. Pericolo scampato. Può cominciare la festa. In campo e anche sulle gradinate del Bentegodi.
Luca Mantovani
16.03.2015
La felicità di Jacopo Sala «Una partita impeccabile»
Il dinamismo di Mauro Ferroni, la gamba e la classe di Massimo Oddo e l'eleganza di Franco Nanni. È quello che c'è venuto in mente osservando Iacopo Sala. Mandorlini l'ha inventato in pratica sulla linea difensiva, salvo poi portarlo avanti nella catena di destra del Verona. «Mi trovo bene - racconta il gialloblù - certo ero molto contento quando il mister mi ha riportato nel finale dalle parti di Toni, poi però ho fatto una sciocchezza. Chiedo scusa a tutti, non dovevo reagire al fallo di Gabbiadini, ma sai quando uno ti entra da dietro». Già, la ruggine fra Verona e Napoli si è fatta sentire più volte nel corso del match anche perchè Banti non è mai apparso immune da colpe, soprattutto nella gestione dei cartellini. «Peccato davvero, vorrà dire che con la Lazio farò il tifo dalla tv».
Sala è stato ancora una volta determinante. Lui e Pisano sono stati i signori indiscussi delle fasce laterali. «Sono molto felice perchè è stata una bella serata -spiega -. Nel primo tempo abbiamo fatto una grande mezz'ora. Siamo scesi in campo con la cattiveria giusta. La stessa cosa è avvenuta nel secondo tempo. Il risultato è giustissimo. Avevamo un debito con i nostri tifosi per come avevamo perso al San Paolo, l'abbiamo saldato. A proposito grazie anche a loro perchè giovedì all'allenamento erano numerosi. Ci hanno dato la carica giusta».
Una carica che il Napoli non ha avuto.« Forse pensavano di fare una passeggiata, forse non si aspettavano un Verona così forte - continua -. Loro davanti hanno grande qualità, ma gli abbiamo tagliati i rifornimenti alle punte. La nostra bravura è stata quella di restare sempre molto corti e non concedere spazi, poi Luca Toni è stato straordinario». Sala dosa le parole e i gesti. Sembra un giocatore della Juventus di Boniperti, appunto quando esisteva lo «Stile Juve». Capello corto e viso pulito come del resto è essenziale e trasparente il suo modo di fare calcio. «Grazie - conclude - ma tutta la squadra si è mossa molto bene. Non vinci e convinci contro il Napoli se non hai qualità e non fai la partita della vita».
G.TAV.
16.03.2015
Battuto e fischiato Incubo Rafa
Preoccupato, nervoso, arrabbiato. La serata di Rafa Benitez è cominciata male e finita peggio, con la sua squadra assente ingiustificata in campo e il Bentegodi che gli ha dedicato molte delle sue «attenzioni», complice le continue e velleitarie proteste del tecnico spagnolo verso Banti e i suoi assistenti.
«Sì, sono arrabbiato», conferma in sala stampa. Anche se l'analisi resta lucida: «Abbiamo sbagliato l'approccio alla partita. Abbiamo giocato molto male nel primo tempo e lo stesso atteggiamento sbagliato lo abbiamo messo in campo ad inizio ripresa dove abbiamo subito il raddoppio di Toni». L'allenatore partenopeo sottolinea come «nella ripresa inserendo prima Callejon e poi Higuain la squadra ha sicuramente creato qualcosa e si è mossa meglio, ma non abbiamo mai trovato il ritmo giusto per fare male ai nostri avversari». E sì che la gara, assicura Benitez, era stata preparata a dovere, anche dal punto emotivo: «Evidentemente non mi hanno capito o mi sono spiegato male io», ammette, «il Verona era più aggressivo di noi e ci ha messo in difficoltà. Sapevo che era una partita ricca di
insidie e il campo lo ha dimostrato». Sulle scelte di formazione il tecnico afferma che «le rifarei anche se è arrivata questa sconfitta. Peccato perchè venivamo da un paio di gare molto buone. Ci manca continuità».
RI.VE.
15.03.2015
Quando Mutu e Adailton affondarono i campani...
Martins Bolzan Adailton
Hellas Verona senza successi contro il Napoli, in gare ufficiali tra casa e trasferta, da poco più di 14 anni. L'ultima vittoria veneta risale al 14 gennaio 2001, due a uno in casa in serie A, con una rimonta mozzafiato: vantaggio azzurro con Bellucci al 77', pari di Mutu al 84', rete decisiva di Adailton allo scadere. Poi si contano dieci partite, con quattro pareggi e sei successi campani in bilancio.
CHE BOMBER. Luca Toni ha segnato sabato scorso a Milano il gol numero 31 in serie A con la casacca dell'Hellas Verona ed è a quattro passi dal diventare primatista «all time» dei marcatori gialloblu in massima divisione. Al momento Toni è terzo, preceduto dal capolista Emiliano Mascetti, autore di 35 centri, e da Preben Larsen Elkjaer, secondo a quota 32.
MAI MORTI. Ventitre gol su 46 totali segnati dal Napoli nella serie A 2014/15 sono stati segnati dagli azzurri nei 30' finali di gioco, inclusi recuperi. Si tratta del 50 per cento del bottino globale. Nessuno è tanto prolifico quanto la compagine di Benitez nella mezz'ora finale di gioco del campionato in corso.
IL CAMBIO. Il Verona è la squadra di Serie A che segna il maggior numero di gol con giocatori che subentrano a partita in corso: sette i gol veneti grazie a panchinari, firmati da Nico Lopez - ben quattro - Gomez, Ionita e Valoti, uno ciascuno.
15.03.2015
Mandorlini: «Che rivincita!
Toni? Punto di riferimento»
Mandorlini durante la partita Hellas-Napoli
VERONA. «Bella partita, buona gara. È un risultato fondamentale che ci allontana dai bassifondi della classifica. In tante fasi del match siamo stati la squadra che voglio, ordinata e lucida. E poi che fenomeno Toni». È ovviamente entusiasta Andrea Mandorlini. Il suo Verona, in serata di grazia, ha abbattuto il Napoli per 2-0 con una doppietta super di Luca Toni.
«Volevamo fare bene dopo i sei gol subiti all’andata - ha detto - e ci siamo presi la nostra rivincita. Dopo tre partite buone poteva anche starci un momento di rilassamento e invece la mia squadra non solo ha tentato la strada del gioco ma ha messo anche in campo cattiveria agonistica e aggressività. Era questo lo spirito che volevo. È andato tutto bene».
Poi Mandorlini si è soffermato sulle parole di Toni, che a fine partita ha dichiarato sul rinnovo: «Deciderò cosa fare in futuro solo dopo le vacanze estive, che passerò con la mia famiglia». «Luca è sempre strano - ha commentato il tecnico veronese con un sorriso -. Secondo me può giocare almeno un altro anno. Deciderà lui cosa fare l’anno prossimo. È un campione e un punto di riferimento per la squadra».
15.03.2015
Verona - Napoli finisce 2-0
Grande Toni, grande Hellas
VERONA. Hellas annulla l'incantesimo e, dopo 14 anni, batte il Napoli per 2-0 con una splendida doppietta di Toni. Ultimi minuti davvero infuocati con l'espulsione di Sala e un clamoroso palo di Gabbiadini. Ma alla fine i gialloblù hanno la meglio e festeggia anche Luca Toni che tocca quota 33 reti battendo il record scaligero di Elkjaer e restando a sole due distanze da Mascetti.
PRIMO TEMPO. Il Verona subito aggressivo con Toni che prova prima dalla distanza e poi di testa senza però trovare la porta. Alla terza occasione però non sbaglia: 1-0 al (settimo minuto di gioco). Brividi per i gialloblù al 19': punizione di Ghoulam, ma Benussi blocca in due tempi. Due minuti dopo è Jankovic che tira fuori di poco con un destro potente. Al 27' sempre Benussi in tutto il suo splendore para il colpo di testa di Zapata. Poco dopo l'accoppiata Sala-Jankovic sfiora il raddoppio.
Sul finale del primo tempo si fa pericoloso il Napoli, prima per ben due volte con Mertens (uno bloccato da Benussi e uno fuori di poco) e un'altra con Zapata che al 41' si gira dentro l'area piccola, ma Rodriguez è lì pronto a ribattere in calcio d'angolo. Il Verona resta vigile e non lascia spazio di manovra agli azzurri anche nei due minuti di recupero e il primo tempo si chiude 1-0.
DURANTE LA PAUSA. Tensione nel tunnel tra i membri dei due staff alla fine del primo tempo. Nessun parapiglia o rissa, ma secondo fonti attendibili sarebbero volate parole grosse.
SECONDO TEMPO. Riprende il gioco e il Verona si mostra subito determinato a mantenere il vantaggio. Toni, con il gol del primo tempo, ha raggiunto - a quota 32 reti in maglia gialloblù - il record di Elkjaer in serie A. Ancora tre reti e raggiungerà anche Mascetti conquistandosi così il cuore di tutti i tifosi dell'Hellas. Azzurri molto più aggressivi del primo tempo. Toni però segna il secondo gol su assist di Hallfredsson: 2-0.
Il Napoli si fa sempre più impegnativo, Inler (al 15' st) di potenza cerca la porta ma trova un impenetrabile Benussi. Al 43' palo clamoroso di Gabbiadini con un fenomenale tiro dai trenta metri e subito dopo espulso Sala. E prima del fischio finale non ci si fa mancare nemmeno la lite in campo tra Britos e Toni (ammoniti entrambi). Ma non ci sono sorprese azzurre dell'ultimo minuto e l'Hellas porta a casa il 2-0, una vittoria attesa da 14 anni. L'incantesimo è rotto: Napoli battuto.
Giorgia Cozzolino
FONTE: LArena.it
Mandorlini: “Il Napoli? Le rivincite sono sempre belle”
Postata il 16/03/2015 alle ore 15:30
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Andrea Mandorlini, rilasciate durante la trasmissione radiofonica Radio Anch'io Sport in onda su Radio Rai 1 e condotta da Riccardo Cucchi e Filippo Corsini.
IL NAPOLI? LI ABBIAMO SORPRESI CON IL NOSTRO ATTEGGIAMENTO
"Le mie impressioni del giorno dopo? Siamo contentissimi per noi e per Luca, è stata una giornata fantastica. Il mio commento sul Napoli? E’ una squadra di qualità, probabilmente hanno pagato un po’ il giovedì di Europa League. Li abbiamo un po’ sorpresi, non credo che Benitez si aspettasse un inizio così forte e aggressivo da parte nostra. Nel calcio e nello sport in generale, le rivincite sono belle, all’andata avevamo preso 6 gol e se avessero potuto farcene 7/8 ce li avrebbero fatti tutti. Era una gara molto sentita, l’abbiamo preparata e aspettata ed è andata bene. Loro hanno grandi qualità e in qualsiasi momento possono trovare la giocata vincente, dal punto di vista generale non li ho visti così carichi, ma ci può stare nell’ottica di una squadra che ha tanti obiettivi. Clamorosa la rinuncia a Higuain? Non credo, dopotutto stiamo parlando di Zapata, che da quando ha fatto gol al Sassuolo tutti chiedevano maggior minutaggio per lui. Adesso devono giocare il ritorno con la Dinamo Mosca e non sarà facile anche se all’andata hanno vinto 3-1, poi hanno ancora tanti impegni in campionato e in Tim Cup. Anche io ho cercato di far riposare Toni (nella gara di andata con il Cesena e agli ottavi di Tim Cup con la Juventus, ndr), poi ho dovuto metterlo dentro (ride, ndr)".
TONI E GLI ATTACCANTI ITALIANI
"Un commento su Luca Toni? All’ultimo anno nella Fiorentina aveva fatto 8 gol, gli avevano proposto di allenare gli allievi ma si è rimesso in gioco, ha trovato un ambiente che gli ha voluto bene e credo che abbia trovato anche un allenatore che gli ha permesso di potersi esprimere al massimo. Poi lui è un campione, 33 gol in due anni è qualcosa di grandioso, ha battuto il record di Elkjaer, i numeri la dicono tutta. Noi siamo contenti di quello che sta facendo questo ragazzo, ce lo godiamo. Uno come Luca Toni, poi, è difficile da buttare giù, è un bel marcantonio. Mi auguro che prolunghi un altro anno e che rimanga ancora nel mondo del calcio, non importa dove, è un calciatore talmente importante. Che fine hanno fatto i giovani attaccanti? Magari in attacco si vive più di esperienza, su situazioni che i giovani devono imparare. Nel panorama italiano, ho molta fiducia in giovani come Zaza e Immobile, i vari Di Natale, Toni e Totti non sono eterni, ci sarà un ricambio generazionale, bisogna solo avere pazienza".
IL MIO VERONA BRUTTO E CATTIVO
"Noi brutti e cattivi? L’avevo detto in settimana, era un modo per caricare i miei calciatori. Venivamo da un pareggio con la Roma, una vittoria nello scontro diretto con il Cagliari, poi abbiamo fatto una grande partita a Milano. In quelle gare abbiamo giocato per la pelle, passatemi il termine, perché avevamo bisogno di punti. Avevamo bisogno di una partita di grande aggressività, noi dal punto di vista fisico non siamo secondi a nessuno. I miei ragazzi sono stati bravi ad interpretare la partita, abbiamo tenuto queste caratteristiche per molto tempo nel corso della gara".
LE PANCHINE DEI GRANDI CLUB? ECCO COSA PENSO
"Un commento sulle panchine dei grandi club? Ci può essere un’occasione per tutti, poi ognuno deve seguire la sua strada. Io ho avuto la mia, altri ex calciatori hanno avuto altre strade, magari qualcuno l’ha avuto più dritta, altri con tante curve ma questo fa parte del gioco e questo va accettato".
Ufficio Stampa
Toni: “Avevamo fame. E si è visto…”
Postata il 15/03/2015 alle ore 22:20
Verona - Le dichiarazioni dell’attaccante gialloblù, Luca Toni, rilasciate al termine di Hellas Verona-Napoli (2-0).
Luca Toni, con la doppietta al Napoli, è salito a 13 gol nella classifica marcatori di Serie A: 33, invece, le reti realizzate con la maglia dell’Hellas Verona nel massimo campionato e, questo, gli consente di superare Elkjaer (32 gol) e di portarsi a soli 2 gol da Mascetti (35) nella storia dei marcatori gialloblù.
COL NAPOLI CE L'ABBIAMO MESSA TUTTA
"La vittoria col Napoli? Diciamo che ce l’abbiamo messa tutta, abbiamo fatto tante gara. Venivamo da tre brutte partite col Napoli e scherzando avevo detto che era troppo prendere 14 gol in tre partite. E’ stata una gara dura, giocata con il giusto agonismo. Con un Napoli così forte devi andare a tutta velocità e sfruttare tutte le occasioni. Abbiamo fatto una grande gara, perché eravamo in casa contro una grande squadra, abbiamo lottato su tutti i palloni giocando bene già dai primi minuti. Loro hanno grandi campioni ma noi siamo riusciti a vincere tutti i contrasti. Abbiamo creato tanto, ripartivamo bene e non abbiamo rischiato tanto. Abbiamo avuto più occasione di loro, forse eravamo più affamati, alla fine siamo stati bravi. La svolta dopo la partita col Genoa? Ci siamo resi conto che eravamo in un momento difficile, per uscirne dovevamo essere uniti e compatti, perché ci aspettava un ciclo di partite terribili. Non abbiamo ancora fatto nulla, abbiamo solo messo la testa fuori e adesso dobbiamo far uscire tutto il corpo. Adesso ci aspetta la sfida con la Lazio, che è una squadra molto forte, ma ce la andremo a giocare con questa cattiveria, vogliamo arrivare il prima possibile ai 40 punti. Un commento sul secondo gol? È stato quello più difficile, non avevo capito subito di essere riuscito a metterla dentro".
VIVO PER VEDERE LO STADIO IN FESTA
“Il mio momento di forma? Ho tutti i miei 37 anni, ve lo assicuro: prima di recuperare dopo una partita mi ci vuole un po’. Il sorpasso ad Elkjaer nella classifica marcatori del Verona? Mi fa molto piacere, ma l’importante è fare gol che portano punti, il resto viene di conseguenza. Non vivo per battere record, ma per serate come questa. Adesso ce la godiamo, questi risultati positivi ci hanno dato entusiasmo, siamo usciti da un momento buio, si sta bene quando lo stadio è in festa. Che farò il prossimo anno? Per adesso penso soltanto ad andare in ferie con la mia famiglia, che è un po’ di anni che non ci vado (ride, ndr), e poi decideremo. Forse mi porta bene dire che smetterò, perché continuo sempre a segnare”.
IL NAPOLI? ECCO COSA PENSO
“Se sono stato sorpreso di non aver avuto contro Higuain dal primo minuto? Veramente ero contento (ride, ndr). Gonzalo è un campione, ma lo è anche Zapata, ad ogni modo queste sono decisioni che spettano a Benitez. Io sono contento del risultato, per noi era importante superare lo scoglio dei 30 punti”.
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Complimenti a tutta la squadra"
Postata il 15/03/2015 alle ore 22:15
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate al termine di Hellas Verona-Napoli (2-0).
COMPLIMENTI ALLA SQUADRA, BRAVI E BELLI
"Abbiamo fatto una grande gara, per noi questo è un risultato fondamentale. Contro il Napoli, soprattutto nei primi 30 minuti e in tante fasi dell'incontro, siamo stati veramente squadra. Dovevamo aggredire, avere cattiveria, questo era lo spirito che volevo e in tanti momenti si è visto. Volevamo fare bene, all'andata avevamo preso 6 gol, siamo venuti a casa senza dire niente e ci siamo presi la nostra rivincita. Il nostro approccio alla partita? Di segnali ne hai tanti durante la settimana, ne abbiamo avuto uno anche giovedì con i nostri tifosi, che abbiamo sentito anche con il Napoli. L'avevamo preparata da squadra e così abbiamo giocato, siamo stati bravi, sporchi e cattivi, oltre ad aver messo anche qualità nel gioco. E' stata una vittoria meritatissima, contro una grande squadra, ci siamo fatti trovare pronti anche dal punto di vista psicologico. Qualcosa è cambiato in queste ultime sfide, è indubbio ed è davanti agli occhi di tutti. Abbiamo recuperato uomini importanti, prima perdavamo e dovevamo lavorare di più, mentre ora i complimenti vanno ai ragazzi, anche a quelli che giocano di meno. Bisognava avere pazienza, l'abbiamo avuta e adesso 11 punti di vantaggio sono tanti. Peccato che il presidente non abbia visto questa vittoria, siamo riusciti a battere una grande pensando a fare punti".
TONI? E' UN FENOMENO
"Toni? E' semplicemente lui. Finalizza il lavoro di tutti. E' sempre particolare, io credo che un altro anno possa giocare. E' un grande calciatore e un uomo fantastico, è un punto di riferimento per la squadra e per me. In difesa abbiamo giocato molto bene, centrocampisti compresi. Gli esterni rientravano e ripartivamo, abbiamo giocato da squadra e Luca Toni chiude un po' il cerchio di tutte le situazioni che creiamo. E' un fenomeno, e speriamo che continui a essere così".
BELLA CLASSIFICA, MA IL CAMPIONATO E' LUNGO
"Il nostro vantaggio sulla zona retrocessione? Il Cagliari ha pareggiato con l'Empoli, abbiamo visto i risultati di questa giornata. Noi dobbiamo pensare a casa nostra, il campionato è ancora lungo e dobbiamo fare punti anche in partite molto difficili come quelle che abbiamo giocato fino ad ora. C'è stato un calendario terribile, siamo stati bravi anche dopo brutte sconfitte, i calciatori infortunati sono rientrati e adesso ci togliamo qualche soddisfazione".
Ufficio Stampa
Sala: “Prestazione da grande squadra”
Postata il 15/03/2015 alle ore 21:30
Verona - Le dichiarazioni del centrocampista gialloblù, Jacopo Sala, rilasciate al termine di Hellas Verona-Napoli (2-0).
LA VITTORIA PIU’ BELLA
“E’ stata una grande partita, importantissima per noi perché ci permette di salire in classifica. Sapevamo che andavamo a giocare contro una grande squadra e che quindi dovevamo metterci cuore, molta grinta e rabbia. Loro sono grandi campioni, per batterli dovevamo fare qualcosa di più. Siamo stati spinti anche dal pubblico già dagli allenamenti in settimana, i nostri tifosi ci sono stati molto vicini e volevamo ringraziarli sul campo. Abbiamo meritato la vittoria, già dai primi minuti si vedeva che volevamo portare a casa il risultato. Alla ripresa sapevamo che loro avrebbero iniziato molto forte, così abbiamo aumentato anche noi d’intensità. Dopo il doppio vantaggio di Toni siamo stati molto bravi a gestire il risultato. Come siamo riusciti a battere il Napoli? E’ stata una vittoria del gruppo. Perché gli azzurri erano in difficoltà? Non so, forse non si aspettavano nemmeno loro un Verona così grande. Magari pensavano di venire qua e fare la loro partita, ma non è stato così e li abbiamo messi sotto. Verso la fine è emersa la loro qualità, ma noi siamo stati bravi a non rischiare molto. Se questa è la partita più bella? Penso di si, ci mancava una vittoria con una grande squadra. Veniamo da una serie di partite in cui stiamo facendo molto bene, speriamo di continuare così. Un commento su Toni? Luca è un grande campione, un punto di riferimento per la squadra e per i giovani. Se gli chiederemo di continuare? Ovvio (ride, ndr). Deciderà con la sua famiglia, ma se è così in forma...”.
GIOCO PER LA SQUADRA
“Se mi manca solo di giocare in porta? Cerco soltanto di dare una mano alla squadra, dove l’allenatore mi mette, io gioco. Io il migliore in campo? Credo che quel titolo spetti a Toni, con i suoi gol ci ha portato alla vittoria. Se spero in una chiamata da parte di Conte? E’ l’ultimo dei miei pensieri, al momento mi interessa soltanto fare bene per il Verona. Ovviamente, quando e se capiterà sarò molto felice”.
L’ESPULSIONE? MI SONO INNVERVOSITO, CHIEDO SCUSA
“L’espulsione? Mi sono innervosito un po’, mi ha preso da dietro mentre stavo correndo. Mi servirà da lezione, ho chiesto scusa ai miei compagni. La soddisfazione per la vittoria è stata più forte della delusione per il cartellino rosso. Se Andujar andava espulso in occasione del primo gol? Non so, ero più arretrato e non ho visto bene. L’importante è aver portato a casa i tre punti”.
Ufficio Stampa
Obbadi: "Vogliamo fare punti anche a Roma"
Postata il 15/03/2015 alle ore 21:25
Verona - Le dichiarazioni del centrocampista gialloblù, Mounir Obbadi, rilasciate al termine di Hellas Verona-Napoli (2-0).
ABBIAMO FATTO UNA GRANDE PARTITA
"Verona-Napoli? Abbiamo fatto una grande partita, questi sono 3 punti molto importanti per noi. I calciatori, lo staff tecnico e i tifosi si meritano questa vittoria, ed io sono felicissimo. Dopo il 6-2 dell'andata siamo riusciti a raggiungere una bella vittoria. Il Napoli? E' una buona squadra, ora sono un po' in difficoltà in campionato, hanno giocato tante partita, Europa League compresa, e questo può creare qualche difficoltà anche se la Serie A è ancora lunga".
FELICISSIMO PER LA VITTORIA
"Ho avuto problemi al flessore, ora sto bene. Alla fine ho avuto un po' di crampi, ero stanco, è stata la prima partita da titolare dopo 4 mesi, ma sono felice per la vittoria e per tutti i tifosi del Verona. Ci sono stati tanti infortunati nei mesi scorsi, come Jankovic e Sala, mentre ora tutti stiamo meglio, ognuno di noi è importante, e dobbiamo fare ancora dei punti per raggiungere il nostro obiettivo. Ci servono altre vittorie, ora vogliamo fare punti anche a Roma. Il campionato è ancora lungo, ma siamo sulla buona strada per raggiungere il nostro traguardo".
VERONA MI PIACE, E LUCA TONI...
"Io a Verona? Siamo una buona squadra, in queste ultime 4 partite abbiamo fatto degli ottimi risultati e speriamo di continuare così. Verona mi piace, ci sono buoni tifosi e una buona squadra.Toni? E' un grande calciatore, molto importante per la squadra. Ha personalità ed è un professionista esemplare".
Ufficio Stampa
Serie A TIM: Hellas Verona-Napoli 2-0
Postata il 15/03/2015 alle ore 18:00
Verona - Grande vittoria al Bentegodi. Il Verona batte il Napoli, una vittoria che mancava da 14 anni. Gli azzurri condannati da due gol di Luca Toni, il capitano gialloblù a segno al 7' del primo tempo e al 6' della ripresa. Il Verona "brutto, sporco e cattivo" di Mandorlini sul pezzo per tutta la durata della partita, lotta su ogni pallone con tanta grinta. Il Bentegodi è in festa, i suoi eroi volano a 32 punti in classifica.
HELLAS VERONA-NAPOLI 2-0
Marcatore: 7' pt e 6' st Toni.
Primo tempo
1' Partiti
2' Tentativo di girata di Toni, Andujar para centralmente
5' Lancio in profondità di Tachtsidis per Gomez, che non riesce ad evitare Andujar in uscita
7' GOL Toni si libera con maestria di Britos, vince un rimpallo con Andujar e scaraventa la palla in porta
16' Grande Verona, ci prova Jankovic di rovesciata, palla rimpallata da Mesto, sulla ribattuta ci prova anche Gomez Taleb, palla in corner
22' Bravo Jankovic a rubare palla, il suo tiro dalla distanza è alto sopra la traversa
27' Miracolo di Benussi su Zapata, l'arbitro aveva fermato il gioco per una spinta dello stesso Zapata su Moras
33' Obbadi serve Sala che crossa verso Jankovic, il serbo si allunga, la palla finisce in angolo
36' Mertens ci prova dalla distanza, Benussi para senza problemi
40' Cross di Lopez, colpo di testa di Mertens, palla sull'esterno della rete
41' Zapata riceve palla, si gira e calcia in porta, salvataggio miracoloso di Rodriguez
47' Fine primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
3' Jankovic crossa, Andujar smanaccia e non ci arriva
6' GOL Incredibile corsa di Hallfredsson che serve Toni, il centravanti insacca
20' Sugli sviluppidi uncalcio d'angolo Inler calcia in porta, Benussi para in due tempi
24' Tiro in porta di Jankovic, Andujar para
31' Mertens serve Higuain che calcia in porta, facile parata di Benussi
36' Pericolosa azione del Verona, Toni non riesce a concludere nella porta del Napoli, lasciata sguarnita da Andujar
39' Benussi in uscita anticipa Callejon
43' Gabbiadini calcia dalla distanza, tiro respinto dal palo
47' Cross di Callejon, Benussi in uscita si avventa sul pallone
49' Ancora Gabbiadini dalla distanza, palla a lato
50' Termina qui la partita
HELLAS VERONA (4-3-3): Benussi; Sala, Moras, Rodriguez, Pisano; Obbadi (dal 26' st Lazaros), Tachtsidis, Hallfredsson; Gomez (dal 21' st Greco), Toni, Jankovic (dal 40' st Martic).
A disposizione: Rafael, Rodriguez, Sorensen, Saviola, Obbadi, Lopez, Campanharo, Agostini, Fernandinho.
All.: Mandorlini.
NAPOLI (4-2-3-1): Andujar; Mesto (dal 22' st Higuain), Albiol, Britos, Ghoulam; Lopez, Inler; Mertens, Hamsik (dal 37' st Gabbiadini), De Guzman (dal 16' st Callejon); Zapata.
A disposizione: Rafael, Colombo, Jorginho, Maggio, Zuniga, Insigne, Luperto.
All.: Benitez.
Arbitro: Banti di Livorno.
Assistenti: Musolino e Tegoni.
NOTE. Espulso: Sala al 44' st per doppia ammonizione. Ammoniti: Ghoulam, Gomez Taleb, Mesto, Lopez, Obbadi, Tachtsidis, Lazaros, Gabbiadini, Britos, Toni. Spettatori: 22.468 (paganti: 8.361; abbonati: 14.107).
Ufficio Stampa
Premio "Beppe Viola" a Luca Toni
Postata il 15/03/2015 alle ore 16:00
Verona - Luca Toni riceve il premio "Beppe Viola". Martedì 17 marzo, dopo la finale Juventus-Hellas Verona, il nostro campione sarà al Casinò Municipale di Arco per ritirare lo speciale riconoscimento. L'ennesima testimonianza di una carriera ricca di straordinario successi.
Ufficio Stampa
Allievi / Vitali: "Nordsjaelland? Ce la metteremo tutta"
Postata il 14/03/2015 alle ore 19:03
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore degli Allievi Nazionali gialloblù, Andrea Vitali, rilasciate al termine della sfida con la Fiorentina (1-0) al Torneo di Arco, in esclusiva all'official radio Bellla&Monella, ed in vista della semifinale contro il Nordsjaelland (in programma domenica 15 marzo, ore 10.30).
SIAMO CONTENTI, MA IL TORNEO NON E' FINITO
"La semifinale raggiunta ad Arco? Vi ringrazio dei complimenti, siamo felici ma il torneo non è ancora finito. La vittoria ottenuta contro la Fiorentina ci dà la giusta forza per affrontare la partita contro i danesi del Nordsjaelland, che sarà molto impegnativa contro una squadra straniera. Ce la metteremo tutta. Il nostro percorso fino a qui? La squadra ha dato risposte importanti, sia in campionato che durante il Torneo di Arco. Siamo contenti del lavoro che abbiamo fatto, iniziato ad agosto, e queste piccole soddisfazioni sono tutte meritate per staff e società. Siamo contenti, ma vogliamo provare a giocarci al massimo la semifinale e poi vediamo cosa succede. Danzi e Belkheir? Sono due ragazzi del '99, talentuosi e bravi. Io ho il compito di allenarli, poi le decisioni sul futuro spettano ad altri. Ttempo e lavoro danno delle certezze, questi dimostreranno se saranno in grado di arrivare in Primavera. Tutti ci aspettiamo che raggiungano questo traguardo".
GRAZIE PAVANEL!
"I complimenti di Pavanel? Per me sono molto importanti, abbiamo un pensiero comune e per me questo è fondamentale. Cosa porta il Settore Giovanile così in alto? E' una cosa nuova anche per me, che non sono di Verona. Sicuramente c'è un pensiero comune di fare bene, con il lavoro e con la quotidianità. Tutto questo ora sta pagando, ma non siamo a fine stagione".
CONTENTO DEI MIEI RAGAZZI
"Il nostro campionato? Alterniamo periodi buoni ad altri di calo, ma ci sta nel nostro percorso. Io sono contento dei ragazzi, di quello che hanno dato al Verona. La strada è ancora lunga ma bella viva, siamo soddisfatti di come abbiamo vissuto questa stagione. Sono ragazzi intelligenti, hanno un'ottima cultura famigliare, che non ti fa pensare oltre al dovuto. Le doti ci sono, arriverà chi lavorerà e chi ci crederà di più".
Ufficio Stampa
Allievi / Torneo di Arco: gialloblù super, è semifinale
Postata il 14/03/2015 alle ore 17:48
Rivoli Veronese (Verona) - Che grande impresa! Gli Allievi guadagnano la semifinale del torneo di Arco battendo la Fiorentina. I gialloblù mettono in campo tutto il loro spirito, capace di competere alla pari con la maggiore fisicità degli avversari. Dopo un primo tempo equilibrato, il Verona torna in campo grintoso e affamato di vittoria. Il vantaggio che decide la partita arriva al 2' del secondo tempo, con uno splendido gol di Casale su calcio d'angolo di Cerda. Ultimi minuti di sofferenza per il Verona, che nonostante la difficoltà riesce ad arginare gli attacchi dei viola, forti della superiorità numerica dopo l'espulsione di Dall'Agnola. Ottima prestazione di Vencato, spregiudicato Verona che, giocando di contropiede, sfiora più volte il raddoppio. Domenica 15 marzo (ore 10.30) i gialloblù affronteranno il Nordsjaelland (Danimarca) in semifinale. L'altra semifinale, che verrà giocata in contemporanea, sarà Juventus-Parma.
FIORENTINA-HELLAS VERONA 0-1
Marcatore: 2’ st Casale.
FIORENTINA (4-3-1-2): Satalino; Kauadio, Benedetti, Baroni, Punto (dal 3' st Ranieri); Artioli (dal 29' st Maistro), Tacconi, Militari; Trovato; Akammadu, Faye (dal 3' st Gori).
A disposizione: Grossi, Mosti, Bellemo, Borsi, Bizamble, Gori.
All.: Iacobelli.
HELLAS VERONA (4-2-3-1): Vencato; Pavan, Dall'Agnola, Casale, Badan; Pellacani, Danzi; Cerda, Bollini (dal 3' st Hoxha), Pinton (dal 28' st Dentale); Belkheir (dal 21' st Buxton).
A disposizione: Ravetta, Guglielmi, Crema, Dentale, Verlicchi, Neri, Verdone.
All.: Vitali.
Arbitro: Davide Potrick di Rovereto.
Assistenti: Fatturini e Giannone.
NOTE. Espulso: Dall'Agnola al 15' st. Ammoniti: Cerda, Baroni.
Ufficio Stampa
Primavera / Pavanel: "Prestazione che dà fiducia"
Postata il 14/03/2015 alle ore 16:40
Milano - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Massimo Pavanel, rilasciate al termine della sfida con il Milan.
OTTIMA PARTITA, COMPLIMENTI A TUTTI
"I ragazzi sono stati straordinari, ma a parlare è sempre il campo. Non ho visto se il rigore c'era o meno, questo cambia molto sull'aspetto del risultato, ma non su quello della prestazione. Siamo stati bravi, non era facile, ma abbiamo la testa giusta e ai miei ragazzi ho chiesto si scendere in campo con personalità. Abbiamo recuperato un po' di energie, stiamo meglio fisicamente e in queste due settimane di pausa possiamo migliorare la nostra condizione fisica in attesa delle ultime 6 partite di campionato. I miei ragazzi hanno giocato alla pari e hanno combattuto, sono orgoglioso di loro. Questa prestazione ci dà fiducia per la nostra stagione. I playoff? Ci mancano 10 punti, ma dovremo stare molto attenti alle gare con Perugia, Cittadella e Lanciano. Non saranno gare facili, il nostro obiettivo è tenere viva la speranza fino alla fine".
COMPLIMENTI AGLI ALLIEVI
"Stiamo lavorando bene, faccio i complimenti all'allenatore Vitali e a tutto il gruppo degli Allievi Nazionali per aver passato il turno ad Arco. Stiamo cominciando a far parlare di noi, Calvetti e Gemmi, insieme a tutta la società, si stanno togliendo delle soddisfazioni".
Ufficio Stampa
Primavera TIM: Milan-Hellas Verona 2-2
Postata il 14/03/2015 alle ore 14:30
Milano - Bel pareggio per la Primavera. Uno splendido 2-2 ottenuto in trasferta con il Milan (al primo pareggio casalingo), che porta i gialloblù a 30 punti in classifica e che permette alla squadra allenata da Massimo Pavanel di continuare a lottare per i playoff. Partita vibrante, giocata a ritmi alti da tutte e due le squadre che non rinunciano a proporre calcio. Milan in vantaggio con Vassallo, Fares pareggia su rigore, nella ripresa Bearzotti inventa un gol magnifico ma Di Molfetta (su rigore) riporta il risultato sul 2-2. Ora i gialloblù torneranno in campo sabato 4 aprile, quando a Vigasio arriverà il Perugia.
MILAN-HELLAS VERONA 2-2
Marcatori: 18' pt Vassallo, 24' pt Fares (rig.), 16' st Bearzotti, 32' st Di Molfetta (rig.).
Primo tempo
1' Partiti
4' Fares approfitta di un errore della difesa milanista, entra in area di rigore ma Aiolfi devia la conclusione dell'attaccante gialloblù
16' Azione costruita da Fabbro sulla destra, palla che arriva a Di Molfetta al limite dell'area ma conclusione alta
18' GOL Calabria scende sulla fascia destra, Vassallo riceve ai 16 metri e con un tiro a giro di sinistro batte Gollini
21' Hadziosmanovic si libera al limite dell'area, conclusione centrale ben bloccata da Gollini
23' Aiolfi atterra Cappelluzo in area. E' rigore. Speri si fa parare la conclusione da Aiolfi
24' GOL Ancora rigore! Sulla ribattuta Speri recupera e Aiolfi lo atterra. Fares spiazza il numero 1 milanista
33' Guglielmelli ruba un grande pallone, si invola verso la porta ma la sua conclusione è centrale
38' Speri prova la conclusione dai 25 metri, direttamente da calcio piazzato. Palla alta
41' Cross di Felicioli, Vido si coordina ma Gollini è super e devia in corner
47' Termina qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
3' Doppia parata di Aiolfi. Prima devia su Cappelluzzo, poi mette in angolo una botta da posizione ravvicinata di Bearzotti
7' Fares stoppa in area di rigore con il petto, ma da due passi manda a lato
8' Contropiede Milan, Fabbro mette in mezzo, piatto sinistro di Felicioli ma Gollini devia in corner
16' GOL Incontenibile e imprendibile Bearzotti, che si fa 60 metri palla al piede, evita Aiolfi e insacca il vantaggio gialloblù!
20' Di Molfetta entra in area, prova il diagonale ma Gollini si oppone
28' Cappelluzzo dalla distanza, Aiolfi blocca a terra
30' Fabbro pericoloso in area di rigore, ma il suo tiro è deviato da Gollini
31' GOL Calcio di rigore per il Milan. Dal dischetto Di Molfetta segna il pareggio
45' Fares se ne va sulla fascia sinistra, si fa 70 metri palla al piede ma il suo tentativo è disinnescato da Aiolfi
49' Termina qui la partita
MILAN (4-3-3): Aiolfi; Calabria, Gamarra, Bordi, Felicioli; Hadziosmanovic (dal 29' st Ronchi), Piccinocchi (dal 12' st Rondanini), Di Molfetta; Vassallo, Vido (dal 7' st Crociata), Fabbro.
A disposizione: Cavana, Bonanni, Turano, Segre.
All.: Brocchi.
HELLAS VERONA (4-2-3-1): Gollini; Perini, Riccardi, Boni, Tentardini; Checchin, Guglielmelli (dal 39' st Sall); Bearzotti (dal 37' st Miketic), Speri, Fares; Cappelluzzo (dal 33' st Dagnoni).
A disposizione: Ferrari, Miron, Piccinini, Boateng, Rossi, Ocelka, Oliboni, Gilli, Salvetti.
All.: Pavanel.
Arbitro: Piscopo di Imperia.
Assistenti: Zinzi e Bandettini.
NOTE. Ammoniti: Aiolfi, Fares, Boni, Rondandini, Gollini, Miketic.
Ufficio Stampa
Allievi / Torneo di Arco: Hellas Verona-Rapp. Trentino 2-0
Postata il 13/03/2015 alle ore 16:45
Ala (Verona) - Pochi minuti di equilibrio, poi è solo Verona. Altra vittoria per gli Allievi Nazionali, i gol di Pinton (il secondo del torneo) al 30’ del primo tempo e Belkheir in contropiede (38' st) portano i gialloblù a 6 punti, in attesa dello scontro diretto con la Fiorentina. Un punteggio bugiardo, tante (e nitide) le occasioni create dal Verona, che tra i pali ha trovato un super Di Meo, miracoloso in un doppio intervento prima su Cerda (19’) e poi su Bollini (22’) nel primo tempo. Per decidere la qualificata del girone D sarà necessaria l’ultima sfida, dove i gialloblù incontreranno la Fiorentina (3-0 al Sassuolo) per il primato.
HELLAS VERONA-RAPPRESENTATIVA TRENTINO 2-0
Marcatori: 30’ pt Pinton, 38' st Belkheir.
HELLAS VERONA (4-2-3-1): Vencato; Pavan, Guglielmi, Casale, Badan; Pellacani (dal 10’ st Dentale), Danzi; Cerda (dal 15’ st Buxton), Bollini (dal 26’ st Hoxha) , Pinton (dal 28’ st Crema); Belkheir.
A disposizione: Ravetta, Dall’Agnola, Fiorio, Neri, Verdone.
All.: Vitali.
RAPPRESENTATIVA TRENTINO (4-4-2): Di Meo; Cecchet (dal 13’ st Panizza), Bianchi, Bampi, Osmani (dal 21’ st Gabrielli); Curzel (dal 25’ st Odorizzi), Libera, Mutinelli (dal 6’ st Bugna), Marchi; Defranceschi (dal 10’ st Ognibeni), Kumrija.
A disposizione: Leveghi, Gaspasperi, Nardelli, Trentini.
All.: Visintini.
Arbitro: Plotegher di Trento.
Assistenti: De Cristoforo e Vanacore.
NOTE. Ammoniti: Casale, Bampi.
Ufficio Stampa
Allievi / Torneo di Arco: Sassuolo-Hellas Verona 0-1
Postata il 12/03/2015 alle ore 16:45
Avio (Trento) - Ottimo esordio degli Allievi Nazionali al Torneo di Arco. Da una verticalizzazione nasce la punizione che porterà al vantaggio di Pinton, bravo a battere Costa con un grande colpo di testa. Il primo tiro dei neroverdi è di Caputo al 12’, ma il Verona non si scompone e prova a colpire ancora con Cerda su punizione (14’) e con Pinton (18’) prima di una traversa pazzesca colpita da centrocampo dal portiere Ravetta al 26’. Nella ripresa Dall’Agnola, dopo pochi secondi, è miracolso nel salvare sulla linea un tiro del Sassuolo, ma l'asse Bollini-Pinton è devastante, tanto da continuare a creare occasioni da rete. Il ritmo cala, il Verona controlla bene e alla fine porta a casa tre punti importanti, in attesa della sfida di venerdì 13 marzo (ore 15) contro la Rappresentativa Trentino.
SASSUOLO-HELLAS VERONA 0-1
Marcatore: 7' pt Pinton.
SASSUOLO (4-3-3): Costa; Piacentini, Rossini, Ligabue, Celia (dal 22' st Saccani); Bellei (dal 6’ st Porrini), Marchetti (dal 16’ st Stefani), Franchini; Caputo (dal 14’ st Opoku), Cassin (dal 6’ st Macchiaroli), Teggi (dal 14’ st Esposito).
A disposizione: Montanari, Luppi, Parisi.
All.: Pensalfini.
HELLAS VERONA (4-2-3-1): Ravetta; Pavan, Casale, Dall’Agnola, Badan; Pellacani, Danzi; Pinton (dal 28' st Hoxha), Bollini, Cerda (dal 16’ st Dentale); Belkheir (dal 14’ st Buxton).
A disposizione: Vencato, Guglielmi, Crema, Fiorio, Neri, Verlicchi.
All.: Vitali.
Arbitro: Pederzoli di Trento.
Assistenti: Giovannini e Claus.
NOTE. Ammonito: Teggi.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
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Ai nero argento non bastano le belle prove di Tony Parker (31 punti e 6 assist), Kawhi Leonard (24 punti e 9 rimbalzi e 7 assist). L'azzurro Marco Belinelli parte dalla panchina e resta in campo 22 minuti andando a referto con 4 punti (2/7 dal campo) e 5 rimbalzi.
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Quarto successo consecutivo per Utah (28-36) che supera in casa Houston (43-22) 109-91. I Jazz fanno leva sulla serata di vena della coppia composta da Gordon Hayward (29 punti e 7 assist) e Rudy Gobert (19 punti e 22 rimbalzi). I Rockets pagano la cattiva prestazione della loro stella James Harden, che realizza 15 punti ma con un pessimo 3/13 al tiro (0/5 da tre).
Higuain scatenato dopo la tripletta: "Dopo la Dinamo, ora tocca al Verona"
NAPOLI - L'eroe di Europa League è ottimista, la sua prestazione ieri sera contro la Dinamo Mosca ha lanciato il Napoli in orbita qualificazione.
Gonzalo Higuain ha firmato una tripletta, con due gol da cineteca e un rigore. «La partita si era messa male ma abbiamo reagito e andiamo in Russia con un buon margine di vantaggio. Soffriremo al ritorno, ma possiamo passare». Così commenta dopo il 3-1 il centravanti argentino che ha portato a casa il pallone della partita.
Per Higuain è la seconda tripletta in maglia azzurra dopo quella al Verona nel 6-2 del girone d'andata. L'argentino è salito a 23 gol stagionali, solo uno in meno dell'intero score dello scorso anno. Particolarmente bello il terzo gol (nella foto) che Higuain descrive così: «Mi ha guidato l'istinto per questo ho colpito al volo, sono contento. Sto giocando e ho continuità, speriamo di andare a Verona e vincere in campionato. La squadra vuole vincere, non mi sento un leader, lo siamo tutti. Manca tanto alla fine, ma possiamo chiudere una grande stagione».
Lo schiaffo del tifoso: caduta choc e frattura in volata per la bionda Loren Rowney
Si tinge d'azzurro la Drentse 8, corsa ciclistica femminile organizzata in Olanda: a vincere, ieri, è stata infatti Giorgia Bronzini, che ha preceduto Valentina Scandolara. La volata finale, però, è stata contraddistinta da un episodio increscioso.
Loren Rowney, 26enne ciclista nata in Sudafrica ma in possesso della doppia cittadinanza australiana e olandese, ha infatti riportato la frattura della clavicola durante la volata finale, a pochi metri dal traguardo.
Uno spettatore, infatti, ha allungato il braccio oltre le transenne, non si capisce bene se di proposito, colpendola e facendole perdere l'equilibrio. Dopo la rovinosa caduta Loren non è riuscita a completare la gara e questa mattina ha scritto su Twitter: «Grazie a tutti per i messaggi, cercherò di tornare presto da voi, anche se sarà dura con un braccio solo. Ora sto andando ad Amburgo per le cure».
Wolfsburg-Inter 3-1: illusione e crollo, Carrizo flop
di Massimo Sarti
MILANO - Palacio illude e poi sbaglia. La difesa sbaglia, e basta: e questa volta Carrizo non rimedia, anzi aggrava la situazione.
L’Inter perde 3-1 in casa del Wolfsburg vice capolista in Bundesliga nell’andata degli ottavi di Europa League: giovedì prossimo, nel ritorno di San Siro, i nerazzurri dovranno vincere 2-0 o con tre reti di scarto. Impresa durissima: «I gol si potranno fare, ma non dovremo subirne. Sarà fondamentale. Intanto abbiamo regalato tutti e tre i gol e non posso accettarlo», commenta Roberto Mancini dopo l'ennesima prestazione di una squadra schiava dei propri errori tecnici. E di cifre, quanto a reti incassate, da brividi: 6 in due trasferte di Europa League, tra Celtic Park e Volkswagen Arena. Al Meazza l'Inter dovrà mantenere la porta inviolata per innalzare le non molte possibilità di qualificazione: con lo jesino in panchina, su 22 gare ufficiali complessive, questo è successo appena 6 volte, contro Chievo, Empoli, Palermo, Sampdoria (in Coppa Italia), Qarabag e Celtic (al ritorno).
Palacio al 6' porta in vantaggio l'Inter («Dovremo far pesare al ritorno questo gol. Commettiamo ancora troppe ingenuità, ma ci crediamo», sono le parole di capitan Andrea Ranocchia), ma è mostruoso l'occasione che il trenza fallisce al 57', sparando sull'esterno della rete a tu per tu con Benaglio il possibile 1-2. L'1-1 al 28' è del brasiliano Naldo (che salterà il ritorno per squalifica), lasciato liberissimo di colpire di testa su azione d'angolo. Nella ripresa l'errore di Palacio è l'inizio della fine per i nerazzurri. Mancini mette il terzo centrale, Vidic, al posto di Hernanes per provare a blindare il Wolfsburg per uscire dalle difficoltà: «Siamo indietreggiati troppo. Ho dovuto cambiare qualcosa perché loro sono forti sugli esterni», spiega il Mancio.
Al 63' uno sciagurato appoggio laterale di Carrizo lancia il raddoppio del belga De Bruyne. Per Mancini la colpa non è solo dell'argentino: «Sbagliano anche i difensori, nell'arretrare sempre e cercare la giocata al portiere. Abbiamo avuto le nostre occasioni, nella gara di ritorno dovremo gestirle meglio. È un risultato che si può ribaltare, non è finita». Carrizo si fa poi sorprendere al 75' anche dalla punizione di De Bruyne, più vicino nel recupero al 4-1 rispetto a quanto Icardi sfiori il 3-2 nel convulso finale, nel quale Mancini ripristina lo schieramento iniziale con Kuzmanovic e Kovacic al posto di Santon e Shaqiri, con Juan Jesus (ancora male il brasiliano) a sinistra.
Fiorentina-Roma 1-1: Keita replica a Ilicic.
Ljajic spreca, Neto gli para anche un rigore
di Francesco Balzani
FIRENZE - Stavolta il pareggio è davvero d’oro. È finita 1-1 nel derby di Europa League (anche se in campo dall’inizio c’erano solo due italiani De Rossi e Florenzi) e la Roma nella bolgia del Franchi ha tirato fuori i denti mostrando qualche segnale di risveglio e riprendendo una partita nata sotto la peggiore stella.
L’errore di De Rossi dopo 17’, infatti, aveva permesso alla Fiorentina di passare in vantaggio in un momento di sostanziale equilibrio. Poi sono arrivati gli infortuni dello stesso De Rossi (trauma distorsivo alla caviglia) e Manolas (lombalgia). Un macigno che lasciava presagire il crollo.
Il risveglio è arrivato a 5’ dalla fine quando prima Florenzi e poi Ljajic (che ha sprecato sparando alto un pallone a porta vuota) sono andati vicinissimi al pareggio. Il serbo si è ripetuto nella ripresa quando si è visto parare un rigore (dubbio su Iturbe) da Neto. Un altro macigno che però la Roma ha digerito senza fatica. Dopo 17’, infatti, è arrivato il pareggio di Keita, finalmente su azione da calcio d’angolo. Di nuovo la testa del maliano quindi come il pareggio in rimonta con la Juve.
L’1-1 vale tanto sia per la qualificazione ai quarti sia per il morale di una squadra che ha pareggiato 10 partite su 13 nel 2015. «Ma oggi meritavamo di vincere, non sono felice del risultato - ha esordito Garcia - abbiamo sofferto solo i primi minuti, poi abbiamo mostrato un altro volto. Ho visto 70’ di vera Roma. Ancora nulla è deciso, siamo solo all’intervallo, dobbiamo comunque vincere al ritorno. Da inquietante a interessante in tre giorni? È il calcio, questa sera abbiamo voluto giocare e fatto una buona prestazione». Polemico Nainggolan: «Se tutti diamo il massimo, se giochiamo tutti e 11, si vede la Roma. Se qualcuno non è in giornata, non giochiamo come sappiamo. In campo oggi ci siamo divertiti e gli attaccanti hanno fatto un gran lavoro». «Ma giochiamo sempre in 11, è importante semmai giocare con 11 giocatori al massimo come stasera», ha risposto Garcia. Il belga - che salterà per squalifica sia la gara con la Samp sia quella di ritorno con la Fiorentina - è stato protagonista anche di un siparietto con la curva della Fiorentina a fine partita. «Me la sono presa con loro perché stavano intonando cori razzisti contro Keita». Montella se la prende col fischietto spagnolo Lahoz: «Accettiamo il pareggio ma ci sono stati episodi non favorevoli (presunta spinta di Keita nell’azione del gol, ndr). Spesso i nostri arbitri sono migliori degli altri».
FONTE: Leggo.it