LEGENDA: LR=Liga Revelação (Torneo giovanile portoghese Under 23), SL=Segunda Liga (Serie B Portoghese), CdP=Campeonato de Portugal (Primo livello dilettanti portoghese), TL=Terceira Liga (Serie C Portoghese), PL=Primeira Liga (Serie A Portoghese), TdP=Taça de Portugal (Torneo ad eliminazione diretta portoghese), TdL=Taça da Liga (Coppa di Lega Portoghese), QCL=Qualificazioni Conference League
...Con DUDA prestato al ruolo, SERDAR al momento né carne né pesce e FOLORUNSHO più adatto a fare da incontrista che a dettare il gioco, a mister BARONI serviva un regista e SOGLIANO ha scovato questo classe 2000 interessante per rapporto qualità/prezzo (ovviamente), rivelatosi nella Primeira Liga forse con un po' di ritardo dopo tanta gavetta nella squadra B del VITORIA GUIMARÃES; uno che nelle speranze del club scaligero potrebbe diventare un VELOSO anche se ovviamente dall'aver appena esordito in Serie A ad arrivare ai livelli di Miguel ce ne corre ma... chissà!
Piede destro, buona visione di gioco e qualità tecnica all'altezza essendo cresciuto da trequartista e poi via via scalato in mediana; buona l'elevazione che gli permette di saltare pericolosamente in area avversaria e ovviamente di liberare la propria in fase difensiva; è forse il più 'pronto' per la Serie A fra i giocatori arrivati in questo Gennaio anche se poi tra il dire e il fare c'è sempre di mezzo... Un sacco d'acqua!
Dani Silva 🤝 Hellas Verona 🟡🔵
TANTA GAVETTA MA ALLA FINE...
Partito dai pulcini del Monte Caparica sulle rive dell'Oceano Atlantico e sulla riva del Tago di fronte a Lisbona, Daniel Filipe Bandeira e Silva alias Dani Silva passa per le giovanili di BENFICA, BELENENSES e VITÓRIA SETÚBAL prima di trovare la 'terra promessa' al VITÓRIA GUIMARÃES 374 chilometri più a Nord rispetto a Caparica e solo dopo un quadriennio tra Liga Revelação U23, dilettanti e Terceira Liga con la squadra B bianconera diventa titolare, nella passata stagione in Primeira Liga e dopo solo una stagione e mezza con 2 gol e altrettanti assist, arrivare alla Serie A.
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Dani Silva: "L'Hellas è un grande Club, lotteremo ogni partita per rendere fieri i nostri tifosi"
Dani Silva
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Daniel Filipe Bandeira e Silva, meglio noto come Dani Silva (Beja, 11 aprile 2000), è un calciatore portoghese, centrocampista del Verona.
Caratteristiche tecniche
Gioca generalmente da trequartista. A seconda dell'evenienza, si fa notare da mezzala di centrocampo, oppure può assumere il ruolo di mediano davanti alla difesa.
Carriera
- CLUB
Cresciuto nel settore giovanile del Vitória Guimarães, esordisce in prima squadra il 6 maggio 2022, in occasione dell'incontro di Primeira Liga pareggiato per 1-1 contro il Boavista.
- NAZIONALE
Ha rappresentato le nazionali giovanili portoghesi.
FONTE: Wikipedia.org
STAGIONE 2024-25 + - =
Traduzione dal portoghese di Google Traduttore PARLANDO CON L'EX CENTROCAMPISTA DEL VITÓRIA - PARTE I Dani Silva, dal Guimarães al Verona: «Dicono che il calcio portoghese sia molto stagnante»
2024/11/18 10:46
* di Diogo Organista Pereira
Affrontare la barriera linguistica, adattarsi alle differenze tra i campionati e adattarsi alle nuove routine sono sfide inevitabili per coloro che lasciano il campionato portoghese alla ricerca di nuove vette. Cambiamenti significativi accompagnano questo viaggio, a volte turbolento e segnato da alti e bassi.
Il mercato dei trasferimenti è il motore principale che spinge queste trasformazioni. Frenetica, imprevedibile e piena di sorprese, alimenta l'entusiasmo di chi la segue con proposte inconfutabili, progetti allettanti e rumorosi rumors. Anno dopo anno, il mercato si rivela il momento decisivo dei cambiamenti, molti dei quali si concretizzano negli ultimi istanti.
Con questo scenario in mente, zerozero ha parlato con Dani Silva, un centrocampista portoghese che ha lasciato il Vitória SC a gennaio, dopo cinque stagioni e mezzo, per trasferirsi al club italiano dell'Hellas Verona.
Nella prima parte di questa intervista, il 24enne centrocampista ha raccontato il suo arrivo in Italia, le nuove sfide affrontate in Serie A e la partenza “travagliata” dal Guimarães.
«Non ho avuto nemmeno il tempo di salutare Vitória»
Zerozero (ZZ) - È arrivato a Verona a gennaio e ora gioca la sua seconda stagione con il Club. Come sta andando la tua esperienza in Italia?
Dani Silva (DS) - Sta andando bene, è un'esperienza totalmente diversa. Quando ero in Portogallo pensavo che il calcio sarebbe stato uguale in tutto il mondo, ma queste differenze si notano anche in Europa. Qui in Italia è molto più fisico e più tattico. È normale che un giocatore abbia bisogno di più tempo per ambientarsi, per adattarsi al sistema della squadra e al modo in cui funziona il campionato. Ma è un'esperienza molto bella e sto gareggiando in uno dei migliori campionati del mondo. Al momento è la più competitiva, visto che i primi sei classificati sono testa a testa. Dopo un anno, mi sento un giocatore migliore e anche una persona migliore.
ZZ - Quali sono state le principali difficoltà nel trasferirsi in un altro Paese e in un altro campionato?
DS - A livello di routine non ho riscontrato molte difficoltà. L’Italia è molto simile al Portogallo, la gente qui vive molto bene. Verona è una città molto bella, con molti turisti e il clima è abbastanza piacevole. Il cibo è uno dei punti di forza della regione, anche se nel nostro Paese si mangia meglio, soprattutto al Nord, a Guimarães [ride]. È stata una configurazione molto rapida. A livello calcistico il lavoro svolto all'[Hellas] Verona è molto simile a quello svolto al Vitória SC, non ho notato molte differenze. Quello che ho notato è stato nelle partite, soprattutto in termini di intensità. Anche le sessioni di allenamento sono più intense, perché, ecco, l'intensità che arriva con le partite deve venire da qualche parte.
ZZ - Lasciare il Vitória SC è stato complicato?
DS - È stata dura perché non pensavo di partire in quel momento e dovevo prendere la decisione in due o tre giorni. In quel momento non potevo nemmeno salutare i miei colleghi o il team tecnico. È stata dura, ma questo è il calcio. Continuo a seguirli, sempre.
ZZ - La Serie A è sempre stata conosciuta per il suo stile catenaccio , per la sua solidità difensiva. Hai avvertito molte differenze, sotto questo aspetto, rispetto al campionato portoghese?
DS – Sì, ho sentito delle differenze. È qualcosa che ci fa crescere. In Portogallo c’è un calcio molto tecnico, qui in Italia dicono addirittura che è un calcio molto lento, che c’è tempo per tutto. In Serie A le squadre pressano sempre e spesso si affidano alla marcatura a uomo. Anche noi abbiamo giocato così e abbiamo esercitato pressione in tutto il campo.
La squadra prima classificata può facilmente vincere in casa dell'ultima squadra, e la squadra ultima può spesso battere la leader in casa. Il campionato è molto imprevedibile e anche molto difensivo. In Portogallo, questa parte fisica non si vede tanto. Queste erano le principali differenze che ho percepito.
ZZ - È passato quasi un anno da quando ti sei trasferito in Italia. Ti sei già completamente adattato alla nuova realtà? È stato all'altezza delle aspettative?
DS - È stato un arrivo molto improvviso. Sono arrivato a fine gennaio e ho dovuto adattarmi il più velocemente possibile, quattro mesi prima della fine della stagione. Penso che, nei limiti delle aspettative, l'adattamento sia stato positivo. Ho potuto aiutare la squadra con ciò di cui avevano bisogno e abbiamo raggiunto l'obiettivo principale, che era la manutenzione. A livello personale mi definisco una persona che vuole sempre di più, sono ambiziosa e non mi accontento mai. Se gioco 90 minuti, nella partita successiva vorrò ripetere e segnare un gol o un assist. Non sono mai soddisfatto di quello che faccio. Forse sto attraversando un momento in cui vorrei avere molti minuti in più e so che lavoro per quello. Continuerò il processo per dire che Dani è qui. Spero che, quando il Verona ne avrà bisogno, potrò dare una mano e aiutare ancora.
Dani Silva nella partita contro la Lazio @Getty/
«Tengstedt ha un legame molto forte con il gol»
ZZ - La scorsa stagione hai condiviso lo spogliatoio con Rúben Vinagre . Com'è stata questa esperienza?
DS - [Rúben] Vinagre è stato molto importante, è diventato un grande amico nel mondo del calcio e continuiamo a sentirci ogni settimana. Mi ha aiutato molto, non solo a me ma anche alla mia ragazza. È stata la mia esperienza all'estero e lui viaggia da quando aveva 16 anni. Con lui l'impostazione era più semplice. So che anche io ho aiutato molto lui, ma sicuramente lui mi ha aiutato molto di più. È più vecchio, è stato ad altri livelli. È una persona con cui mi identifico molto, ho molto rispetto per lui.
ZZ - Adesso ha come compagno di squadra un nome noto ai tifosi del Benfica: Casper Tengstedt. Com’è stato e quali sono state le tue prime impressioni?
DS - Lo conoscevo già, perché seguo ancora molto il calcio portoghese grazie al Vitória SC. È un giocatore molto forte tecnicamente ed è una persona con cui è molto facile andare d'accordo. Lui è il giocatore accanto a me nello spogliatoio, quindi è una delle persone con cui vado più d'accordo nel club, è molto divertente. Ha un legame molto forte con la porta e si distingue nell'uno contro uno con il portiere. È bello averlo, ci sta aiutando molto in questo inizio di stagione.
ZZ - In questo inizio di stagione il Verona conta otto sconfitte e quattro vittorie in campionato, di cui due contro Roma e Napoli. Sono stati eliminati anche dalla coppa al primo turno dal Cesena. Che bilancio dai alla partenza della squadra?
DS - Il mio giudizio è positivo, ma potrebbe essere ancora migliore. Le partite sono molto divise e imprevedibili, c'è sempre tanta qualità nelle squadre. Non eravamo certo gli unici [favoriti] a cadere in questo turno di Coppa Italia. Dopo quella partita siamo riusciti a dare un'ottima risposta contro il Napoli, che attualmente è al primo posto. Abbiamo tanta qualità in squadra, ma notiamo che ci manca un po' di esperienza nei momenti di gioco. Sono dettagli che definiscono le corrispondenze, ma su questo si sta lavorando. Ci manca un po’ di costanza di partita in partita.
ZZ - Com'è stato lavorare con il signor Zanetti?
DS - Lui è un leader della squadra, ha avuto solo pochi anni da allenatore ma prima era un giocatore, il che è molto positivo. Può ammirarci, quindi è più facile sfogarsi. Non lasciare mai affondare la barca, nemmeno nei momenti più difficili. Abbiamo avuto tre sconfitte consecutive e nonostante ciò non ha mai perso la sua identità. Vuole che giochiamo un buon calcio, ottimo per mostrarci come giocatori. E' una persona a cui piace davvero lavorare. ZZ - Se Dani dovesse scegliere uno o due nomi che rappresentano il giocatore più forte che ha affrontato in campo, quali sceglierebbe? DS - Un nome che ho subito è Rafael Leão . E' un grande giocatore, la sua abilità di guida è qualcosa fuori dal mondo. Quello che sto per dire sembra ridicolo, ma sembrava che Leão andasse in moto e noi in bicicletta [ride]. Quando inizia sul serio... In questo senso è un giocatore eccezionale.
Ho preso anche Kenan Yildiz nella mia prima partita da titolare, qui al Verona. All'epoca non se ne parlava tanto quanto lo è adesso, ma ho notato che aveva una qualità superiore alla media e che avrebbe fatto molta strada. Anche Kvaratskhelia è differenziata . Ho visto questi giocatori in televisione e ho pensato che fossero molto bravi, ma giocare contro di loro è un'altra cosa ... O forse si sono ispirati contro di me, non lo so [ride].
ZZ - Quali sono gli obiettivi principali, sia a livello personale che collettivo, per quello che resta della stagione?
DS - A livello individuale intendo continuare a fare quello che ho fatto fino ad ora. Lavora duro ogni giorno per migliorare come giocatore. Poi ci sono cose che non decidiamo noi, ma devo sempre farmi trovare pronto se l'allenatore vuole mettermi in partita. Ovviamente mi piacerebbe giocare ogni partita fino alla fine, ma non dipende solo da me. È importante essere pronti ad aiutare la squadra al 100% e, alla fine, ripetere quanto fatto l'anno scorso. L'obiettivo del Verona è semplice: restare in prima divisione.
FONTE: ZeroZero.pt
STAGIONE 2023-24 + - = ESC. CH – Turra: “Dani Silva può diventare tra i migliori in Serie A nel suo ruolo”
L'ex allenatore del centrocampista portoghese ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni
di Andrea Molinari
25 Giugno 2024 10:15
Raggiunto dai microfoni di CalcioHellas, Paulo Turra ha commentato i primi mesi in Italia di Dani Silva e non solo. L’allenatore brasiliano ha allenato il centrocampista dell’Hellas per i primi mesi della scorsa stagione al Vitoria Guimaraes, in cui ha subito intravisto tutte le qualità del classe 2000, arrivato poi a Verona per poco più di un milione di euro a gennaio.
Di seguito, dunque, la nostra intervista esclusiva.
Sei arrivato al Vitoria Guimaraes nell’estate del 2023, quando hai capito che Dani avesse delle qualità importanti?
«Ci sono voluti esattamente 42 giorni, un tempo più che sufficiente per vedere e realizzare la qualità di Dani Silva come atleta e come persona. Ha un potenziale enorme».
Il suo impatto con la Serie A e il Verona è stato decisamente discreto. Te lo aspettavi?
«Non ero sorpreso. Lui è un centrocampista completo: difende bene, ha un buon passaggio, un buon lancio lungo, dribbla bene e ha un buon tiro. Poi si inserisce in area, attacca la profondità. Insomma, è un giocatore moderno, con forza e intensità anche senza la palla. Ha ottenuto un meritato premio con la Serie A».
Nel campionato italiano può crescere ancora tanto?
«Credo di sì perché nel calcio italiano si richiede più fisicità e tante squadre forti. Dani crescerà molto e sarà uno dei grandi nel suo ruolo nelle prossime stagioni».
Cosa vede nel futuro di Dani Silva?
«Se la sua carriera sarà ben gestita e non subirà infortuni gravi, potrà giocare in un top club in Italia e ambire alla nazionale portoghese».
FONTE: CalcioHellas.it
13 FEBBRAIO 2024 Dani Silva: "L'Hellas è un grande Club, lotteremo ogni partita per rendere fieri i nostri tifosi"
Verona - Le principali dichiarazioni del nuovo centrocampista Dani Silva, rilasciate in occasione della sua presentazione ufficiale.
Dani, sei arrivato da poco e hai già giocato tre partite. Com'è stato l'impatto col nuovo campionato? "Giocare in questo campionato, che è uno dei migliori al mondo, è qualcosa che desideravo da quando ero bambino. E arrivare all'Hellas è stata una bellissima sorpresa per me, perché è un grande Club, storico e vincente. L'impatto è stato molto positivo e sono ancora in fase di adattamento, ma sia i miei compagni che il mister mi stanno aiutando molto in questo. Spero di adattarmi il prima possibile all'Italia e per farlo lavoro ogni giorno".
Sei sempre stato un centrocampista o hai giocato anche in altre posizioni? "Da quando ho iniziato a giocare a 6 anni sono sempre stato un centrocampista. Ho iniziato a giocare nella squadra della mia città, che è la stessa di Ruben (Vinagre, ndr), ero più offensivo da giovane poi quando sono andato al Vitória Sport Clube mi sono adattato anche alla fase difensiva. Ora mi ritengo un centrocampista più versatile, un giocatore box-to-box".
Qual è la tua posizione preferita in campo come centrocampista? "Dico sempre che la mia posizione preferita è quella dove il mister pensa che io possa dare il massimo e dove possa aiutare maggiormente i miei compagni. Ma non nascondo che il ruolo in cui mi sento più a mio agio è quello di centrocampista centrale".
Perché hai scelto l'Italia come prima esperienza all'estero, e perché proprio l'Hellas Verona? "Come già detto la Serie A è sempre stato uno dei miei obiettivi. Mio padre, che anche lui è stato calciatore, mi ha cresciuto con un pallone tra i piedi e i nostri idoli hanno tutti giocato in Italia. Devo ringraziare l'Hellas per avermi dato questa opportunità e per questo gli sarò sempre grato".
Come è stato conoscere mister Baroni e cosa ti chiede maggiormente durante gli allenamenti? "Mister Baroni è davvero fantastico, mi fornisce ogni giorno tutto ciò di cui ho bisogno per migliorare. Maradona, come per tanti, è stato anche un mio idolo e il mister ci ha anche giocato insieme. Non solo il mister, anche tutti i componenti dello staff tecnico mi stanno aiutando molto, e dobbiamo lavorare tutti i giorni per portare l'Hellas fuori dalla zona di classifica in cui non merita di stare".
Il motto della tua squadra di origine, il Vitória de Guimarães, è "Vitória fino alla morte", hai trovato uno spirito simile qui a Verona? "È molto simile. Ero già preparato e sapevo che i tifosi qui erano molti calorosi, e c'è quello stesso DNA che c'era in Portogallo. Qui sento spesso 'Forza Verona' o 'Forza Hellas' e avendo già giocato nel nostro stadio ho visto quanto sono bravi i nostri tifosi a supportarci. Per loro dobbiamo dare tutto in campo, dobbiamo correre e volere la vittoria più degli avversari, per onorare la città e i tifosi".
Sei arrivato in un momento particolare per la squadra che ha bisogno di conquistare il maggior numero di punti possibili per restare in Serie A, che ambiente hai trovato nello spogliatoio? E cosa pensi sia necessario per raggiungere la salvezza? "L'ambiente nello spogliatoio è molto positivo nonostante i cambiamenti che ci sono stati a gennaio. Il gruppo è molto giovane e concentrato al 100%. Lavoriamo tutti i giorni come se fosse l'ultimo per poter arrivare più pronti possibili alla partita e per togliere l'Hellas dalla posizione che non merita di occupare".
Hai già esordito al Bentegodi, hai un messaggio da dare ai tuoi nuovi tifosi? "Sì i tifosi sono fantastici e hanno superato le me aspettative. Noi in questo momento abbiamo bisogno di tutto il loro sostegno e noi dobbiamo dare tutto in campo. I tifosi possono contare su di noi perché lotteremo sempre in ogni partita per renderli fieri e per rimanere in Serie A".
FONTE: HellasVerona.it
2 Febbraio 2024 - 09:19 Hellas Live Hellas Verona, il passaporto extracomunitario di Andrè Silva ha fatto saltare il passaggio di Henry al Gent
Nel primo pomeriggio di ieri, con un volo arrivato a Venezia all’ora di pranzo, l’attaccante brasiliano è giunto a Verona per sostenere le visite mediche. Giornata che è poi proseguita in sede in via Olanda per firmare i vari documenti per depositare il contratto. Ma è proprio in quel momento che la trattativa si è bruscamente arenata. All’attaccante brasiliano di proprietà del Vitória Guimaraes viene chiesta tutta la documentazione necessaria, ma è solo in quel momento che André Silva comunica ai dirigenti veronesi che non è in possesso di un documento comunitario. L’Hellas Verona però ha già occupati i due slot degli extracomunitari (Charlys e Mitrovic, ndr) ed è costretto così a far saltare la trattativa. Una gestione a dir poco grave dell’operazione.
Nel frattempo però, Thomas Henry si trova in Belgio per firmare l’accordo e chiudere la stagione in prestito al Gent. A quel punto, l’Hellas Verona si trova costretto a far rientrare il francese alla base ed a salutare tristemente Andrè Silva che ha fatto rientro in Portogallo.
FONTE: HellasLive.it
Verona - Hellas Verona FC rende noto di aver acquisito - a titolo definitivo - da Vitória Sport Clube le prestazioni sportive del centrocampista portoghese Daniel Filipe Bandeira e Silva.
Nato a Beja, nella regione Alentejo, Daniel Filipe Bandeira e Silva, in arte ‘Dani Silva’, inizia il suo percorso calcistico nel Settore Giovanile del Benfica, nel 2009. Continua la sua crescita al Belenense e nel club con sede a Lisbona rimane un anno, prima di passare al Vitoria Setubal. Il centrocampista rimane nella squadra biancoverde per cinque stagioni, fino al 2018 quando si trasferisce al Vitória Sport Clube.
Dopo aver disputato la stagione 2018/19 nella Liga Revelação, il campionato portoghese riservato alla categoria Under 23, Dani Silva inizia a giocare le sue prime partite con la formazione B del Vitoria Sport Clube a partire dalla stagione 2019/20. In tre stagioni disputa un totale di 44 presenze e due gol.
La stagione 2021/22 è quella dell’approdo in Prima squadra, e il 6 maggio 2022, in occasione dell'incontro contro il Boavista pareggiato per 1-1, arriva anche il debutto in Primeira Liga.
Nella stagione successiva, le presenze in campionato sono 30, condite a 1 gol segnato, mentre nella stagione in corso, Dani Silva gioca in 16 partite realizzando anche in questo caso una rete.
Il centrocampista portoghese vanta anche diverse presenze in Nazionale, dall’Under 18 all’Under 21.
Hellas Verona FC rivolge un caloroso saluto a Dani, augurandogli un futuro in maglia gialloblù ricco di soddisfazioni, personali e di squadra.
FONTE: HellasVerona.it
PRIMA DI VERONA + - = Data: 24/01/2024 Fatta per Dani Silva: le ultime
Il Verona ha chiuso per l'arrivo di Silva dal Vitoria Guimaraes
Autore: Gianluca Di Marzio
In una sessione dalle tante uscite, il Verona si muove anche in entrata in questo calciomercato. Il club veneto, infatti, ha chiuso per l'arrivo di Dani Silva. Classe 2000, il mediano arriva dal Vitoria Guiamares a titolo definitivo per 2 milioni, con il club di provenienza che mantiene il 10% sulla futura rivendita. Inoltre, il club ha chiuso il colpo per Reda Belahyane dal Nizza: le ultime.
Verona, in arrivo Silva
Dani Silva, ventitré anni, è un centrocampista, mediano ma all'occorrenza anche mezz'ala. In stagione è sceso in campo in sedici occasioni nel campionato portoghese, trovando un gol. Per lui pronto un contratto fino al 2028.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#FiorentinaVerona Zanetti e Serdar
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
Ultima partita
Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.