RECAP & IMPRESSIONI
L'HELLAS parte a razzo al 'Franchi' agguantando un calcio di rigore grazie a FOLORUNSHO ma ĐURIĆ fallisce per la prima volta in carriera il tiro dagli 11 metri e poi sia SUSLOV che NGONGE non riescono a ribattere in porta due ghiotte occasioni.
La Viola è tramortita e allora tocca ancora a NGONGE avvicinarsi al gol davanti al portiere... Seguono 20 minuti in cui la FIORENTINA ha una sola occasione con NZOLA che però accomoda la palla con la parte bassa del braccio prima di insaccare mentre il VERONA sembra non riuscire più a far gioco sulle fasce incaponendosi con i lanci lunghi per ĐURIĆ che finiscono spesso nel nulla.
Poco prima della mezz'ora altre due nitide occasioni dei gialloblù (che finalmente tornano a macinare gioco sulle fasce) vengono neutralizzate da TERRACCIANO ed è comunque la squadra di BARONI ad attaccare ancora e aumentare il rammarico per non aver saputo colpire i gigliati in difficoltà per tutta la gara e beccati dal proprio pubblico.
Il triplo cambio di ITALIANO ad inizio ripresa cambia la deriva del match ma per raggiungere il decisivo vantaggio la FIORENTINA deve trovare una carambola favorevole al 78° dopo un goffo intervento di HIEN mentre il VERONA ha una sola occasione nel secondo tempo con una palla deviata dallo stesso centrale svedese sulla quale TERRACCIANO è ancora una volta pronto...
Termina con la vittoria di misura della Viola e tanto tanto rammarico da parte dell'HELLAS ma il calcio, ahinoi, è anche questo: Gol (al plurale) fallito/i equvalgono a gol (singolare) preso che a volte è sufficiente per portare a casa una vittoria tutt'altro che meritata.
Inutile piangere sul latte versato e sul quarto pari consecutivo mancato (anche perché oggi non è uno solo il punto perso ma tre a mio avviso vito che a tiri nello specchio hanno vinto i gialloblù per 7 a 3) ma ora contro CAGLIARI e SALERNITANA al 'Bentegodi' sarà d'obbligo portare a casa posta piena o rassegnarsi ad un campionato che più o meno ricalchi le orme della passata stagione sperando ovviamente nella medesima conclusione.
IL GIORNO DOPO, A MENTE FREDDA...
Non è uno scandalo in assoluto perdere al 'Franchi' contro l'attuale FIORENTINA, lo scandalo è semmai non riuscire a portare a casa nulla dopo aver dominato il primo tempo contro la Viola priva (o quasi) di tre pezzi da 90 ed evidentemente provata dalle fatiche europee!
Di chi la responsabilità? Beh in primis dei giocatori che con errori evidenti hanno da una parte evitato di segnare gol facili e dall'altra permesso agli avversari di bucare MONTIPÒ con un gol fortunoso ma d'altra parte, per dirla con SETTI in una delle sue peggiori uscite di sempre, un giocatore bravo non è destinato a rimanere al VERONA quindi sappiate che i vari NGONGE, ĐURIĆ e HIEN non sono qui per caso, che lo stesso HENRY non sarebbe mai arrivato se fosse stato davvero un bomber da doppia cifra costante e che, di conseguenza, anche il 'jolly' 20enne TERRACCIANO è destinato a lidi più importanti com'è stato per KUMBULLA, ZACCAGNI, CASALE, UDOGIE, SULEMANA e CANCELLIERI (solo per citare gli ultimi canterani sacrificati sull'altare del profitto).
Il discorso vale anche per l'allenatore? E come non potrebbe viste le parabole di carriera di JURIĆ e TUDOR per arrivare al BARONI di ieri che sul risultato ha inciso fino ad un certo punto, con scelte conservative che nel secondo tempo non hanno certo pagato, ma il cui peccato originale è l'aver impiegato 4 mesi 4 (!?!) prima di accorgersi che forse, perso per perso, sarebbe stato meglio virare su un 4-3-3 per il quale fino al 27 Novembre (va ricordato anche questo) i giocatori scaligeri non erano adatti.
Nulla è perduto ancora ma con CAGLIARI e SALERNITANA bisognerà traformare tutta la rabbia accumulata al 'Franchi' in una prestazione davvero decisa e cattiva per far partire finalmente anche il nostro campionato sino a qui confuso, timido e fragile come appare il tecnico gialloblù nelle conferenze pre e post partita.
Consueto 4-2-3-1 per mister ITALIANO che riporta TERRACCIANO fra i pali e QUARTA al centro della difesa al posto di MILENKOVIĆ in coppia con RANIERI mentre alle estreme opereranno KAYODE e BIRAGHI; qualche metro avanti a loro ecco LOPEZ in tandem con MANDRAGORA a supporto del tris di fantasisti formato da IKONÉ, SOTTIL e BELTRÁN e del centravanti NZOLA.
Risponde a specchio mister BARONI che ritrova HIEN e MAGNANI al centro della difesa, ripropone TCHATCHOUA e TERRACCIANO terzini sostituisce lo squalificato DUDA con HONGLA mediano a dare una mano a SUSLOV mentre FOLORUNSHO torna sulla trequarti fra NGONGE e LAZOVIĆ (che parte più basso) dietro a ĐURIĆ.
1200 circa i tifosi scaligeri giunti al 'Franchi', prima dell'inizio si osserva un minuto di silenzio alla memoria di Antonio JULIANO ex calciatore e dirigente del NAPOLI scomparso all'età di 80 anni, dalla signora Maria Sole Ferrieri Caputi della sezione AIA di Livorno.
PRIMO TEMPO
1° Passaggio indietro spericolato verso TERRACCIANO, FOLORUNSHO anticipa il portiere che calcia la caviglia dei Michael e poi il pallone... Ferrieri Caputi consulta il VAR e non può esimersi dall'ammonire il guardapali e concedere il penalty! Dagli 11 metri tocca a ĐURIĆ che si fa parare il primo rigore in carriera in Serie A, SUSLOV sulla ribattuta incappa sugli stinchi dell'estremo difensore viola in disperata uscita poi tocca a NGONGE, a porta libera, sparacchiare sul fondo! Tripla occasione mancata dal VERONA.
8° TCHATCHOUA trova il fondo a destra e la mette in mezzo, rimpallo favorevole a NGONGE libero davanti alla porta ma la sua conclusione è deviata sul fondo...
18° BIRAGHI batte da sinistra una sorta di corner interno dopo un fallo di NGONGE su SOTTIL, palla sul palo opposto dove NZOLA stoppa e batte MONTIPÒ sulla sinistra ma il VAR fa notare alla signora Ferrieri Caputi che il centravanti ex SPEZIA ha controllato la palla con la parte bassa del braccio e conseguentemente la rete non è da convalidare.
29° Lancio lungo di MAGNANI per LAZOVIĆ che dopo uno stop volante a seguire di deliziosa fattura trova il fondo e la mette in mezzo dove ĐURIĆ incorna potente ma centrale su TERRACCIANO bravo a respingere ma che si trova pure il pallone sul corpo...
31° ĐURIĆ sponda per FOLORUNSHO che da destra la mette sul dischetto del rigore per il liberissimo NGONGE che tira a colpo sicuro trovando purtroppo la miracolosa risposta del portiere viola! Quante occasioni-gol sprecate dall'HELLAS...
35° Tiro-Cross di NGONGE da destra e palla che sfiora l'incrocio opposto prima di terminare la sua parabola sul fondo.
36° NGONGE sfugge a BIRAGHI che trattiene in maniera evidente beccando il meritato cartellino giallo.
41° SUSLOV con un calcio di punizione da fuori area spara direttamente in porta ma non inquadra lo specchio...
44° TERRACCIANO da destra sguscia fuori da un incrocio di gambe e la mette sul primo palo dove FOLORUNSHO prova l'incornata vincente ma sbaglia mira su una palla obiettivamente difficile...
45°+1 Dopo 60 secondi di recupero la signora Ferrieri Caputi termina la prima frazione di gara.
SECONDO TEMPO
46° ITALIANO prova a dare la scossa ai suoi con un triplo cambio: ARTHUR, BARÁK e KOUAMÉ per LOPEZ, NZOLA e SOTTIL; BELTRÁN salirà a fare il riferimento centrale d'attacco. Cambia anche BARONI inserendo AMIONE al posto di MAGNANI con HIEN che scalerà così a destra lasciando il lato mancino a Bruno.
47° IKONÉ salta TERRACCIANO dopo una serie di finte e prova il tiro a giro che da destra finisce a lato.
49° Su un calcio d'angolo da destra AMIONE avrebbe sulla testa una buona palla ad un passo dalla porta ma non imprime la forza necessaria e TERRACCIANO recupera.
51° BIRAGHI da sinistra la mette in area dove LAZOVIĆ non riesce ad intervenire di testa ma per fortuna MANDRAGORA arriva con un pizzico di ritardo al tap-in!
52° FOLORUNSHO con un'azione prolungata al limite dell'area, palla deviata verso SUSLOV che arriva di prima intenzione ma il suo rasoterra è troppo debole per impensierire TERRACCIANO.
61° Azione confusa in area scaligera con IKONÉ contrato all'ultimo da MONTIPÒ in uscita, sul rimpallo ĐURIĆ tampona un avversario concedendo ai viola un calcio di punizione di poco fuori il vertice sinistro ma BELTRÁN non trova sponde...
62° Doppio cambio HELLAS: ĐURIĆ fa spazio a bomber HENRY a segno negli ultimi due match e DAWIDOWICZ da il cambio a SUSLOV; Paweł si sistema da mediano mentre il resto rimane tatticamente com'era.
65° BARÁK protesta dopo un fallo assegnato ai gialloblù e viene ammonito.
67° DAWIDOWICZ ammonito alla prima trattenuta in mezzo al campo.
69° Corner da destra regalato da QUARTA, HIEN con la spalla devia sul primo palo ma TERRACCIANO dice no ancora una volta togliendo la palla da sotto la traversa!
72° Cambia ancora ITALIANO: Dentro MILENKOVIĆ fuori QUARTA.
74° BIRAGHI da sinistra con una girata volante acrobatica di MANDRAGORA ma MONTIPÒ è in traiettoria e blocca in due tempi!
75° Entra SAPONARA nelle fila scaligere, gli fa spazio LAZOVIĆ: Il pubblico viola applaude l'ex che ha lasciato evidentemente buoni ricordi anche e soprattutto a livello umano in 107 presenze condite da 11 gol e 10 assist. 78° Azione confusa al limite dell'area gialloblù, il più lesto nella selva di gambe è BELTRÁN che approfitta dell'intervento scomposto di HIEN e della leggera deviazione di AMIONE per battere MONTIPÒ imparabilmente! ...E anche 'sto giro impera la legge del calcio gol sbgaliato(i) = gol preso; che amarezza!
84° BARONI si gioca la carta MBOULA, a fargli spazio è FOLORUNSHO.
85° DAWIDOWICZ cerca il jolly dal limite: Palla in curva. Ultimo cambio anche per la VIOLA: Dentro MINA al posto di MANDRAGORA.
90°+5 La signora Ferrieri Caputi fischia tre volte: In un match in cui il VERONA doveva terminare il primo tempo per 3 a 0 la FIORENTINA riesce a spuntarla di misura e raggiungere il quarto posto in classifica.
VOTI
MONTIPÒ È costretto a intervenire solo dopo un'ora di gioco su IKONÉ e salva il risultato sull'acrobazia di MANDRAGORA; nulla può sulla conclusione di BELTRÁN che AMIONE rende purtroppo imprendibile... 7-
TCHATCHOUA Incredibile quest'attaccante esterno che si adatta molto bene in un ruolo non suo e con la sovrapposizione all'8° regala a NGONGE un cioccolatino che Cirillo nonstro non scarta. Unica leggerezza su SOTTIL al 42°, l'esterno parte a razzo ma per fortuna non trova nessuno al momento dell'appoggio... 6+
MAGNANI Domina per tutta la prima parte di gara e al 29° pesca perfettamente LAZOVIĆ con un lancio dalle retrovie. Provvidenziale al 39° a fermare in angolo il passaggio di KAYODE per SOTTIL. Un problema muscolare costringe BARONI al cambio, speriamo non sia nulla di grave... 6,5 (gli da il cambio AMIONE al 46° e tre minuti più tardi si trova sulla testa una palla ghiottissima ma, da buon difensore, non ne approfitta. Sfortunatissima la deviazione in occasione del vantaggio viola in un match in cui non soffre mai 6)
HIEN Mai in difficoltà nel primo tempo, al 61° per poco non realizza un 'gollonzo' con la spalla ma il suo goffo tentativo di conquista della palla al 78° purtroppo decide in negativo la sua prestazione. Superficiale ancora su BELTRÁN al 91° con palla diretta sul fondo ma fortunatamente la palla indietro dell'attaccante non trova sponde 5+
TERRACCIANO Nel primo tempo non ha molto da fare così prende sempre più confidenza e al 44°, chissà come, esce da una mischia e pennella una gran palla per FOLORUNSHO. indeciso sullo sgusciante IKONÉ in apetura di ripresa ma grande anticipo sulo stesso avversario al 59°. Esagera al 70° dopo una bella ripartenza volendo eseguire un dribbling di troppo e poi tornando indietro perdendo il possesso con un lancio nel nulla subendo i rimbrotti di FOLORUNSHO (e anche i miei per quel che vale 😅 ) 6+
HONGLA Non emerge mai nel bene ma sopratutto nel male non commettendo mai errori, purtroppo non serve ad arrivare ad una vittoria che manca ormai da 14 turni... 6-
SUSLOV Ha un'occasione più unica che rara di segnare il primo gol in gialloblù ma si fa prendere dall'emozione (anche se 9 volte su 10 il portiere un tiro così non lo vede nemmeno partire). Non è DUDA ma nel ruolo del suo connazionale dimostra di saperci fare almeno quanto lui (infatti LOPEZ ricorre spesso al fallo per contendere palla a Thomas che gliela nasconde). Buona iniziativa ad inizio ripresa poi però si produce in un tiro-cross che non premia nessuno dei compagni... 6 (gli da il cambio DAWIDOWICZ al 62°: Ammonito dalla signora Ferrieri Caputi al primo fallo non demorde e mette in campo la consueta garra che però non basta ad evitare all'HELLAS il nono KO in campionato. Cerca il jolly dal limite all'85° ma i piedi sono quello che sono... 5,5)
NGONGE Si divora almeno tre gol che per uno come lui dovrebbero essere più facili da realizzare che da sbagliare... Al 35° con un tiro-cross cerca di farsi perdonare da compagni e tifosi ma purtroppo non ci riesce e nel secondo tempo sparisce letteralmente dal campo! 5-
FOLORUNSHO BARONI lo rimette sulla trequarti e Michael sbaglia molto meno del solito e dopo 30 secondi malcontati conquista un penalty che potrebbe cambiare la storia del match. Perfetta la sua palla per NGONGE al 31° ma Cyril è purtroppo in giornata-no. Al 44° prova a fare quello che può su una palla bella ma difficile. Al 52° è tignoso sulla palla che poi arriva a SUSLOV. Forse la migliore prestazione da quando veste il gialloblù 7- (gli da il cambio MBOULA all'84°: Non giudicabile)
LAZOVIĆ Non è ancora il Darko dei giorni migliori ma partendo dalla metacampo riesce ad esprimersi meglio in un meccanismo ancora tutto da oliare con TERRACIANO e i movimenti di SUSLOV, in ogni caso è meravigliosa la palla che addomestica sul lancio lungo di MAGNANI al 29° e che mette poi sulla testa di ĐURIĆ. Cala nella ripresa così il mister lo toglie 6 (gli da il cambio SAPONARA al 75°: Pigro e inchiodato, non mette la gamba nel primo pallone che tocca dopo 10 minuti e sul secondo al 93° rientra troppo lentamente e viene messo in off-side. Apprezzabile solo il dribbling con allegato tunnel che alla fine lo porta al tiro dal limite peraltro immediatamente murato da un difensore viola. Continua a non dar segni di vita ma finché gioca spezzoni di partita e non trova mai continuità è difficile chiedergli di più 4,5)
ĐURIĆ Il rigore fallito lo segna pesantemente dal punto di vista psicologico tanto che in qualche occasione tira indietro la gamba anche nei contrasti in cui è in netto vantaggio avendo perso forse la consueta sicurezza. Perfetta l'incornata al 29° ma se è vero che TERRACCIANO c'è è anche vero che Milan va dritto per dritto senza provare a dare un'angolazione che magari avrebbe messo fuori tempo il guardapali avversario. Buona la sponda per FOLORUNSHO due minuti dopo 5,5 (gli da il cambio HENRY al 62° e stavolta il francese sembra non inserisi mai in partita in una fase in cui i suoi compagni sono stanchi e probabilmente pure rassegnati, 6-)
BARONI Solo 20 minuti alla 'Viva il parroco' su ĐURIĆ a metà del primo tempo segno che la sua squadra continua a fare progressi (e chissà dove saremmo a quest'ora giocando a quattro dietro da Settembre!) poi come al solito si fatica a comprendere alcune sue scelte come il tardivo cambio di LAZOVIC, l'eterna vicenda SAPONARA (che evidentemente non riesce a recuperare) e la sostituzione conservativa di SUSLOV con DAWIDOWICZ ma chissà che piano piano non si prenda il volo... È appunto il 'piano piano' che preoccupa! 6+
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Mister ITALIANO «Oggi Terrracciano ha fatto il bello e il cattivo tempo nei primi minuti. Per la prima volta abbiamo palesato un po' di stanchezza, anche se sapevo che il Verona col nuovo sistema sapevo che poteva darci grattacapi. Davano palla alta su Djuric senza permetterti la pressione... Poi abbiamo provato a raddrizzare l'inerzia, per Lopez e Nzola non è stata una bocciatura. Altre volte abbiamo meritato e non raccolto, oggi prendiamo tre punti. Beltran ha detto di preferire di giocare più avanti? Potevamo lasciare un po' di palleggio all'avversario, Bonaventura e Barak hanno caratteristiche con cui sviluppi diversamente. La soluzione possiamo di nuovo utilizzarla, ma abbiamo tanti modi per attaccare. Il primo tempo non mi è piaciuto, qualcosa non è andato. Analizziamo e cerchiamo di capire. Beltran è un attaccante, sa lavorare da punta e da sottopunta, deve farlo con ancora più qualità. Perché a un certo punto del primo tempo mi sono girato verso i tifosi? Leggo spesso che siamo dipendenti da loro. Oggi mancano loro due e dopo dieci minuti sembrava fosse un disastro... Ho urlato "calma" in primis per la squadra. Oggi mancava troppa gente, Arthur e Kouame per dire erano al 3%, e forse è anche troppo. Anche l'ambiente deve capire... Se il volto delle partite cambia senza Bonaventura e Gonzalez, bisogna avere pazienza. Quello ho cercato di trasferire nei dieci minuti non belli passati. La Fiesole poi è mitica, ti trascina e mi auguro non ci abbandonino mai. Era doveroso far fermare i ragazzi, io non sto troppo bene, sono rientrato per lasciarli festeggiare» TuttoMercatoWeb.com
Mister BARONI «C'è tanto dispiacere, nel primo tempo minimo meritavamo il doppio vantaggio. La Fiorentina devi prenderla così, senza lasciare libertà di costruzione o ti mette in difficoltà. Dispiace, anche il gol era evitabile. Però l'avevo detto, bisogna tornare a passare in vantaggio come non facciamo da troppe partite. C'è da masticare amaro ancora, ma con la prestazione del primo tempo vedo presupposti per vincere. Perché il cambio di Dawidowicz per Suslov? Suslov ha fatto molto bene e speso tantissimo in pressione. Chiaro che un po' siamo calati nella pressione del secondo tempo ed era normale. Avevano messo dentro Barak e Kouame, due saltatori, e sapete che Dawidowicz quel ruolo (mediano, ndr) l'ha già ricoperto e per me può farlo. Ci siamo abbassati, la squadra può e deve stare più alta ma ci sono anche gli avversari: è entrato Arthur Melo e per prenderlo ci voleva il fucile. Lui ci ha fatti abbassare, nel primo tempo la squadra ha speso tantissimo, quello che serviva per uscire 0-2. La squadra ha avuto tante occasioni e ai miei attaccanti dirò bravi perché per noi è importante aver creato. Ngonge ci sta facendo crescere e ci dà tanta mano, oggi purtroppo ci sono stati tanti palloni che prima puoi esultare e poi calciarli... Devo lavorare sulla testa dei ragazzi, devo trasformare la sconfitta in energia positiva. Magnani invece aveva un problema muscolare. Saponara ha poco spazio? Cerchiamo degli equilibri. A volte Folorunsho ha la gamba giusta per darci profondità, pressa alto. E io voglio questo, dobbiamo mettere uomini di gamba. Riccardo ha tanta qualità, indiscussa e riconosciuta. All'inizio era penalizzato ma questa è casa sua e deve darci una mano. Può farlo. Come difetto trovo che a volte potevamo giocare meglio. Cosa mi rimprovero dopo oggi? Alla squadra devo dire bravi. Ci vuole la capacità di trattenere le tensioni, mangiamo amaro ma mastichiamo insieme alla ricerca di energie, convinzione e rabbia. Questo va trasformato in energia positiva... La prestazione mi fa piacere, non ho mai visto la Fiorentina così in difficoltà. Questo bene, male il risultato. Non sono qui a tessere lodi, siamo addolorati in primis per tifosi e società ma anche consapevoli che questa è la strada» TuttoMercatoWeb.com
Baroni: “C’è sconforto, ma non abbassiamo la testa. Servono forti energia per la prossima sfida”
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Milan ĐURIĆ «...C'è tanto rammarico. Nel primo tempo abbiamo fatto un'ottima partita, contro una grande squadra, ed è stata forse la nostra migliore prestazione della stagione finora. Purtroppo ho sbagliato il calcio di rigore, e me ne assumo la responsabilità, ma abbiamo avuto anche altre occasioni nelle quali avremmo potuto segnare. Il rammarico è soprattutto per questo. Loro sono stati bravi alla fine a trovare il gol, ma parliamo di una sconfitta che sicuramente non meritavamo. Cos'è mancato nel secondo tempo? Abbiamo spinto molto nei primi 45 minuti di gioco e la Fiorentina nella ripresa è uscita molto, bisogna riconoscere anche i loro meriti. Siamo andati un po' difficoltà, faticavamo a risalire, ma nel complesso credo che almeno il pareggio sarebbe stato il risultato più corretto oggi, vedendo anche quanto abbiamo prodotto nel primo tempo. Come si trasforma ora questa amarezza in energia positiva per affrontare la sfida contro il Cagliari? Di oggi teniamo la prestazione, così come per tutte le ultime recenti che abbiamo fatto. Credo che la strada sia quella giusta. Ci manca anche forse quel pizzico di fortuna in più per trovare la vittoria, che non arriva da un po' di tempo. Dobbiamo farlo perché abbiamo due match molto importanti alle porte. Sappiamo che è arrivato il momento e ce la metteremo tutta come sempre» HellasVerona.it
Lucas BELTRÁN ha segnato il gol decisivo e ai microfoni di DAZN dice «Una sensazione unica, è una vittoria che ci serviva anche se non abbiamo giocato una grande partita. era importante per noi e abbiamo tante cose da migliorare. Sono molto contento per il secondo gol e per i 3 punti. Io da trequartista? Mi piace molto come ruolo perché posso giocare di più con la palla e posso venire fuori dall'area di rigore. Oggi non era semplice, ma io mi metto a disposizione dell'allenatore per farmi trovare pronto. Se la Champions è un sogno? Pensiamo partita dopo partita come stiamo facendo. Abbiamo un gran gruppo, questo è il nostro obiettivo e andiamo avanti» TuttoMercatoWeb.com
Pietro TERRACCIANO ha parlato ai microfoni di DAZN nel post partita «Sono tre punti fondamentali, sapevamo che sarebbe stata una gara sporca. E' iniziata in salita per un mio errore, infatti mi sentivo responsabile della difficoltà. Siamo poi stati bravi a tenere botta e poi siamo stati altrettanto bravi a fare gol e portare a casa i tre punti. Il rigore annullato? Dietro a un rigore parato c'è il lavoro settimanale. I miei compagni sono stati bravi a reagire. Quando giochiamo ogni tre giorni non è mai facile, ma l'importante sono sempre i tre punti. Cosa ci siamo detti all'intervallo? Nel secondo tempo abbiamo messo ordine e serenità, soprattutto a livello mentale. Penso che si sia vista la reazione nel secondo tempo» TuttoMercatoWeb.com
Daniele PRADÈ diesse viola, ai canali ufficiali della FIORENTINA «Una vittoria sofferta, ma lo sapevamo. Le partite sono tutte difficili, abbiamo giocato con una squadra ben organizzata e ci ha messo in difficoltà. Noi siamo tornati venerdì alle 3 del mattino, abbiamo giocato sempre. Abbiamo un sacco di infortunati, dobbiamo fare i complimenti a chi è sceso in campo e ha portato a casa i tre punti. Non è nelle nostre caratteristiche vincere così, ma è ancora più bella come vittoria. Cambio di passo con Arthur nel secondo tempo? Il primo tempo abbiamo sofferto, loro erano aggressivi e hanno avuto subito l’occasione del rigore. Pietro (Terracciano, ndr) è stato eccezionale, ci ha tenuto in piedi tutto il primo tempo. Poi il mister ha assestato la squadra e ne siamo venuti fuori. Ma era comunque difficile, la vittoria ce la portiamo via con grande merito. Oggi è stata una vittoria non maturata come al solito? Questo corto muso che va tanto di moda l’abbiamo sperimentato anche noi. Tante volte non riusciamo a vincere con questo corto muso, oggi è stato il contrario. Se ho sentito il presidente Commisso? Sì, sempre come ogni gara. Per lui vincere è di una felicità incredibile, in primis per i tifosi anche oggi importanti. Ora si torna in campo a Monza, un’altra partita difficile. Abbiamo quattro giorni che non eravamo abituati ad avere e cercheremo di sfruttarli al meglio» TuttoMercatoWeb.com
Nell'anticipo di Venerdì la JUVENTUS, passata in vantaggio col gol di CHIESA dagli 11 metri, è stata ripresa ad inizio ripresa dal 'solito' GUÐMUNDSSON.
Ieri 2 a 1 del LECCE sul FROSINONE grazie al gol di RAMADANI ad un minuto dal 90esimo e identico punteggio, nei 6 minuti che vanno dal 69esimo al 75esimo fra NAPOLI e CAGLIARI.
TORINO di misura sull'EMPOLI grazie al gol di ZAPATA. Nel lunch-match di oggi il MILAN ha regolato il MONZA con un secco 3 a 0.
UDINESE in doppio vantaggio poi l'inferiorità numerica e il pari dagli 11 metri firmato BERARDI: Allo stadium di Udine termina 2 a 2 contro il SASSUOLO.
Alle 18.00 BOLOGNA-ROMA, alle 20.45 LAZIO-INTER.
Lunedì il posticipo fra ATALANTA e SALERNITANA alle 20.45 chiuderanno la 16esima giornata di Serie A.
#PRIMAVERA 1: Gol di DIAO nel finale, i gialloblù tornano alla vittoria battendo i pari età del SASSUOLO; così mister SAMMARCO 'Finalmente siamo tornati alla vittoria, i ragazzi hanno meritato i tre punti' e il difensore RIGO 'Felice di aver aiutato la squadra, ancor di più per la vittoria'.
Sammarco: "Finalmente siamo tornati alla vittoria, i ragazzi hanno meritato i tre punti"
Rigo: “Felice di aver aiutato la squadra, ancor di più per la vittoria”
il blog di Gianluca Vighini SE LA RIGIOCHIAMO CENTO VOLTE, NOVANTANOVE LA VINCIAMO E UNA LA PAREGGIAMO
Sport, 17 December 2023
Come si fa a spiegare che hai perso una partita dominata per sessanta minuti? Come fai a giustificare una squadra che gioca la miglior gara della stagione e raccoglie zero? Che voto dai a Marco Baroni che da una parte prepara un piano perfetto, assalta la Fiorentina, crea mille occasioni da gol e poi combina un disastro togliendo Suslov, inserendo Dawidowicz e inoculando di conseguenza il virus della paura ad una squadra sorretta da una banda di ragazzini?
Mai come oggi l’imbarazzo di commentare l’Hellas Verona è salito a livelli così alti. Ma non dobbiamo cadere nella trappola dello sconforto. Sarebbe troppo facile arrendersi davanti alle avversità di questo campionato. Sarà durissima, lo ripetiamo da mesi, ma era peggio quattro gare fa, dopo la sconfitta col Genoa. Lì, davvero, il Verona sembrava essere arrivato al capolinea. Allenatore in confusione, squadra senza carattere e senza identità, giocatori mediocri. Poi Baroni ha cambiato, sono arrivati tre pareggi in rimonta e la gara con la Fiorentina. Presa a pallate, col portiere che esce con l’oscar del migliore in campo, con un rigore sprecato, e un gollonzo che grida vendetta.
Basta per lenire la delusione? No, ma è una situazione che deve creare tanta rabbia. Se la rigiochiamo cento volte, novantanove volte vinciamo e una la pareggiamo. Perdere non ci sta. Però va detto che probabilmente questa superiorità non è stata sufficiente. Che bisogna fare di più e di meglio. Che non bisogna sbagliare le scelte e la lettura della gara.
Rabbia che va canalizzata per affrontare le prossime due gare. Le più importanti del campionato. Due partite che valgono quelle del gennaio dello scorso anno quando il pareggio di Torino e la vittoria con la Cremonese riaccesero la fiammella della speranza. Giocando così, ne sono certo, le vinciamo tutte e due. Non abbassiamo la testa, non arrendiamoci adesso. Senza sofferenza, non sarebbe l’Hellas. E non sarebbe nemmeno bello, francamente.
il blog di Giovanni Vitacchio IL PAGELLONE DI FIORENTINA-VERONA
Sport, 17 December 2023
MONTIPO’ 6 Solo una parata, non semplice, su Mandragora. Per il resto la Fiorentina poco fa per impensierirlo, giusto qualche pimpinella lanciata qua e là. E non sempre le legge bene, ma almeno le gestisce.
THATCHOUA 6.5 Primo tempo arrembante, il migliore della stagione. E’ un martello e Sottil non riesce a fare nulla per stargli dietro. Attento dietro, bravo nei cross. Nella ripresa meno spavaldo, ma comunque sempre in partita e sempre pronto a ripartire. Sente la stanchezza nei minuti finali, ma non sporca la sua prestazione.
MAGNANI 6.5 Al rientro dopo la piccola frattura al piede, dimostra sin da subito di stare bene fisicamente, ma anche tatticamente. Si prende cura di Beltran, che non vede un pallone che sia uno. Gioca spesso d’anticipo e gli dice bene. Bravo anche nel gioco aereo. Rimane nello spogliatoio dopo il primo tempo per un problema fisico, forse legato proprio alla micro frattura al piede
AMIONE 5.5 (dal 46°) Scolastico. Il che non sarebbe nemmeno un male. Ma poi si gira sul più bello, sul tiro di Beltran, che decide la partita. A scuola calcio non insegnano queste cose.
HIEN 5 Duello tutto fisico con Nzola. Diciamo che all’attaccante della Fiorentina arriva poco, anche per merito suo. Ma non è pulito come sempre, pare dover dare il massimo e anche di più per avere la meglio del viola, che non è certo Kane. L’errore decisivo è tutto suo. Goffo, goffissimo, nel gol della Fiorentina. Interviene talmente male che la prende di braccio, al limite di quello che magari sarebbe stato fallo da rigore. Lontano dal leader della difesa dei mesi migliori.
TERRACCIANO 7 Continua la crescita impressionante di questo ragazzo, che ormai definire “adattato” al ruolo è riduttivo. Perché è vero che lo sia, ma è anche vero che non sembra esserlo. In fase difensiva mette in fila una serie di chiusure da manuale, da scuola di calcio. Legge con attenzione e preventivamente le giocate degli attaccanti della Fiorentina. A tutto questo aggiunge la spinta, quando la partita glielo consente. Bravissimo, è il piccolo gioiello del Verona.
HONGLA 6 Il passo, come sempre è lento. Non ci si aspetta qualcosa di diverso da questo punto di vista. Ma se non altro è discreto nella posizione che mantiene in mezzo al campo. Recupera una buona dose di palloni, non dando però sviluppi offensivi degni di nota. Magari qualche volta in più la gamba dovrebbe metterla con convinzione, senza essere timidino.
FOLORUNSHO 6.5 E’ bravissimo, appena dopo il fischio d’inizio, a procurarsi il rigore, costringendo Terracciano ad atterrarlo. E’ una di quelle partite in cui oltre al fumo c’è anche l’arrosto. Corre tantissimo e ha gamba anche per aiutare la squadra nella fase di maggior pressione. Molto meglio rispetto alle ultime partite in cui sembrava onestamente in difficoltà. Spende tanto, senza perdere lucidità, ma arriva a pochi minuti dalla fine con la lingua che tocca il campo.
MBOULA s.v. (dall’84°)
NGONGE 5 Sbaglia qualcosa di clamoroso sulla doppia ribattuta di Terracciano, che ipnotizza Djuric dal dischetto. Si ripete in altre due occasioni, sciupando palloni più facili da mettere dentro che fuori. Per qualche minuto rimane su quegli errori, poi prova a scuotersi. Va via a Biraghi con più insistenza, ma quando nella ripresa ti aspetti che si prenda il Verona sulle spalle, sparisce. Secondo tempo non pervenuto, purtroppo.
SUSLOV 7 Forse la miglior partita da quando veste gialloblù. Non tanto per l’apporto che dà in fase offensiva, ma per il lavoro clamoroso nella metà campo del Verona. Recupera un numero enorme di palloni e, soprattutto, spegne diverse potenziali azioni pericolose della Fiorentina. Grande condizione fisica e ottimo senso della posizione. Esce dal campo, sacrificato sull’altare dell’equilibrio, con Dawidowicz che fa a incollarsi su Barak.
DAWIDOWICZ 5 (dal 63°) Entra per attaccarsi alle costole di Barak. E si becca subito il cartellino giallo. Inevitabile che questo lo condizioni. Gioca male.
LAZOVIC 5.5 Ci impiega un po’ più del dovuto a entrare in partita, nonostante sia il Verona, soprattutto nel primo quarto d’ora a dominarla. Quando si sveglia, incide e mette in difficoltà i difensori viola. Aiuta dietro nelle poche volte in cui Ikoné prova a far male. Nella ripresa cala un po’ e, come diciamo spesso, da lui ci si aspetta sempre un pizzico in più, viste le sue qualità e i gradi da senatore
SAPONARA 5 (dal 75°) Vero che il tempo a disposizione è poco. Vero che quando entra, due minuti dopo cambia l’inerzia della partita. Ma dimostra di non avere la forza per dare la scossa. Un po’ troppo spaesato.
DJURIC 5.5 Passano pochi secondi e tra i piedi ha il pallone per il vantaggio del Verona. Questa volta, però, il rigore lo sbaglia. Il resto sono un paio di spizzate giuste, ma molte altre meno. Di cross in mezzo, per quello che sarebbe il suo gioco più naturale, non ne arrivano, se non qualcuno di Tchatchoua. Inevitabile, quindi, che sia un po’ pesce fuor d’acqua.
HENRY 5.5 (dal 63°) Lotta e poco più. I compagni non lo aiutano a dovere.
ALL. BARONI 5.5 La prepara bene e i suoi lo dimostrano dai primi secondi. Subito aggressivi, non fanno ragionare i padroni di casa che sembrano undici pugili sull’orlo del k.o. Tantissime occasioni da gol clamorose. Poi non è certo colpa sua se sbagliano tutto quello che si possa sbagliare. Dove sta la sua colpa, se così possiamo chiamarla? La sostituzione scellerata di Suslov, uno dei migliori in campo, per mettere in campo Dawidowicz, su Barak. Un cambio tatticamente non sbagliato. L’errore è il giocatore che sceglie di sacrificare. La legge male, questa è la sensazione. E se esci da una partita così, perdendola pur giocando bene, la cosa si fa preoccupante.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Fiorentina-Verona 1-0, le pagelle gialloblù di CH
Folorunsho ci prova, ma Ngonge e Djuric si divorano l'impossibile
di Tommaso Badia
17 Dicembre 2023 18:20
Un primo tempo da chiudere avanti almeno di due reti, tante occasioni (tra cui un rigore) cestinate e il più classico dei gol in mischia a punire le troppe chance sprecate: questo, in sostanza, il pomeriggio vissuto al Franchi dal Verona.
I gialloblù, nonostante un primo tempo arrembante, non sono infatti riusciti a trovare il gol del vantaggio contro una Fiorentina che alla fine ne ha approfittato per imporsi per 1-0 sui ragazzi di Baroni.
Di seguito, dunque, le pagelle gialloblù di CalcioHellas.
MONTIPÒ: 6
Poco impegnato per tutta la gara, si fa trovare pronto sull’acrobazia di Mandragora. Non può nulla in occasione del gol: la deviazione di Amione lo mette totalmente fuorigioco.
TCHATCHOUA: 6
Attento in difesa, si concede qualche buona sgroppata sulla fascia.
HIEN: 5,5
Disputa una buona partita, ma è terribilmente goffo in occasione del gol della Fiorentina: non fosse arrivata la rete di Beltran, sarebbe con ogni probabilità comunque stato rigore. Sfortunato quando il suo colpo di testa (o di spalla?) viene sventato dall’indemoniato Terracciano.
MAGNANI: 6
Un buon primo tempo. Esce per evitare ricadute.
TERRACCIANO: 6
Gara ordinata, anche se rischia quando Mandragora ha la meglio su di lui e riesce a girare in acrobazia verso la porta di Montipò. Il portiere gialloblù gli evita responsabilità.
HONGLA: 6
Una buona fase di interdizione, prova anche a farsi vedere in avanti. Sufficiente.
SUSLOV: 6
Anche lui sbatte sul muro Terracciano quando, in occasione del rigore fallito da Djuric, cerca il tap-in. Ci riprova poi dalla distanza, ma il portiere della Fiorentina gli sbarra nuovamente la strada. La sua prova, comunque, resta positiva.
NGONGE: 5
Sempre pericoloso, ma si divora tre clamorose occasioni da rete. Bravo Terracciano, tuttavia lui poteva fare molto meglio. Nella ripresa sparisce.
FOLORUNSHO: 6,5
Si procura il rigore poi sbagliato da Djuric con caparbietà e volontà, disputando poi nel complesso una buona gara.
LAZOVIC: 5,5
Oggi un po’ anonimo. Non riesce mai a trovare lo spunto.
DJURIC: 5
Generoso, ma sbaglia un rigore e di testa da ottima posizione centra in pieno Terracciano. Questi due errori, alla fine, vengono pagati a caro prezzo.
AMIONE: 6
Sfortunato quando Beltran gli centra la caviglia, beffando Montipò. Non possiamo comunque fargliene un colpa.
DAWIDOWICZ: 5,5
Entra e va a fare il centrocampista. Mah…
HENRY: 5,5
Questa volta il suo ingresso non è impattante.
SAPONARA: 5,5
Combina poco.
MBOULA: s.v.
BARONI: 5,5
Il suo Verona entra in campo al Franchi con la voglia di spaccare il mondo e, come giustamente dice nel post-partita, è incredibile che chiuda il primo tempo sullo 0-0. Difficile dargli colpe specifiche sul poco cinismo dei suoi, ma i cambi nella ripresa lasciano quantomeno un po’ perplessi.
FONTE: CalcioHellas.it
19 Dicembre 2023 - 09:37 Hellas Live Hellas Verona, sbagli da record a Firenze
Non capita tutte le giornate che un rigore sbagliato contenga altri due gol falliti, per un totale di tre reti mancate nel giro di pochi secondi. È successo al principio di Fiorentina-Verona, sullo 0-0. Djuric dell'Hellas si è fatto respingere il penalty da Terracciano. Sulla ribattuta si è avventato Suslov e il portiere viola ha deviato ancora. Lì ci ha provato
Ngonge. Il belga aveva davanti a sé la porta spalancata, ma è riuscito a spedire fuori. Un rigore “lunghissimo” e finito malissimo per il Verona. Una sequenza da record. La Fiorentina ha poi vinto per 1-0. Fonte: La Gazzetta dello Sport
18 Dicembre 2023 - 14:21 Hellas Live Hellas Verona, sono 113 i giorni senza vittoria
Era il lontano 26 agosto quando al Bentegodi cadde la Roma. Gialloblù che infilarono la seconda vittoria consecutiva dopo il successo, alla prima di campionato, in quel di Empoli. Un avvio al di sopra di ogni più rosea aspettativa. Intanto però sono passati quattordici turni ed oramai ben quattro mesi dall’ultima vittoria. Da allora infatti sono appena 5 i punti raccolti dalla truppa di Marco Baroni. Hellas Verona che dopo il sedicesimo turno rimane bloccato in classifica al penultimo posto, con un ritardo di due punti dalla salvezza.
Nemmeno l’anno scorso i gialloblù erano rimasti a secco di vittorie per così tanto tempo.
Se a Firenze, in un’ora di gioco, gli scaligeri sono riusciti a gettare alle ortiche con errori grossolani sul campo e di gestione ogni possibilità di tornare a Verona con almeno un punto, negli ultimi due impegni del 2023 la squadra veronese avrà due scontri diretti al Bentegodi che non può permettersi di sbagliare, contro Cagliari e Salernitana, concorrenti nella lotta salvezza.
Pietro Terracciano è il nome simbolo della rinascita della Fiorentina nella gara interna contro l'Hellas Verona, iniziata soffrendo e finita con il successo per 1-0. Il portiere è da 7,5 per La Gazzetta dello Sport: "Le mani sulla vittoria. Si riscatta respingendo il rigore di Djuric e la ribattuta. Prodezza su Ngonge. Altro?". Stesso voto per Tuttosport: "Provoca il rigore, para quello e tutto il resto". L'ex Empoli viene premiato con un 7 dal Corriere della Sera e dal Corriere dello Sport: "Rimane l'errore clamoroso che causa il rigore, però si riscatta parandolo e poi compiendo tre parate veramente decisive per tenere a galla la Fiorentina". Per FirenzeViola "aver infilato un'altra prova da migliore in campo" gli vale un 7,5: "Assoluto protagonista dei primi secondi prima stende Folorunsho dopo un’amnesia inspiegabile, poi para il rigore di Djuric e la ribattuta di Suslov, superandosi più tardi per ben due volte sui tiri ravvicinati di Ngonge. Attento anche su un pallone alto dopo 25 minuti nella ripresa". Infine è da 7,5 per TMW: "Rischia la frittata immediata, ma recupera le uova con gli interessi salvando il rigore che procura e con tante altre parate, alcune molto difficili. Nel secondo tempo non c’è più lavoro, ma quanto ha fatto nel primo è determinante".
I voti
TMW: 7,5
La Gazzetta dello Sport: 7,5
Corriere dello Sport: 7
Corriere della Sera: 7
Tuttosport: 7,5
FirenzeViola: 7,5
Un Verona con tanti, troppi rimpianti, quello uscito ieri dal "Franchi" di Firenze, in un match in cui la squadra di Baroni avrebbe meritato tutto fuorchè di tornare in Veneto con un pugno di mosche in mano. Probabilmente il miglior Hellas della stagione quello visto ieri in Toscana, protagonista di una prestazione spavalda e aggressiva senza timori reverenziali, seppur incapace di riuscire a concretizzare le diverse occasione presentatesi, su tutte il penalty fallito da Djuric in apertura.
Ora due occasioni da non fallire
Sarà un Verona che dovrà però immediatamente rimboccarsi le maniche quello di ritorno a Peschiera, che già da domani dovrà chiudersi nel suo fortino per preparare nel migliore dei modi due appuntamenti di fine anno da non fallire. Negli ultimi due week-end del 2023 arriveranno infatti in successione al "Bentegodi" Cagliari prima e Salernitana poi, in due scontri diretti salvezza in cui per la squadra di Baroni sarà imperativo ritrovare una vittoria che manca ormai da quasi quattro mesi.
La Fiorentina si riscopre cinica, in un percorso di maturità calcistica che quest'anno ha visto già altre partite vinte dai viola senza brillare troppo (rimanendo a quelle in casa si ripensi ai successi su Atalanta e Bologna, o alla vittoria di Udine) ma nel pomeriggio di ieri al Franchi lo è stata particolarmente, tanto da far parlare i suoi tesserati, a partire dal direttore sportivo Pradè, di un successo "di corto muso".
Soprattutto, Italiano può godersi un Beltran determinante, capace di regalare tre punti con il suo primo gol su azione in Serie A e decisamente più a suo agio nelle vesti di centravanti che non di trequartista in appoggio a Nzola (ancora bocciato) o agli esterni. Ancora, il tecnico tra gli aspetti principali che raccoglie dalla partita, oltre a dover ringraziare Terracciano (esempio vivente di quanto sia capace il nuovo preparatore dei portieri viola Savorani) si è accorto che gli insostituibili della sua squadra sono almeno tre e non soltanto due.
A Bonaventura e Gonzalez è possibile aggiungere Arthur: impressionante il cambio di passo dato dal brasiliano rispetto alla lenta regia senza idee di Lopez nel primo tempo, ancor di più se si pensa che era tutt'altro che nella miglior forma, visto che il suo stesso allenatore l'ha definito "al 3% e forse è anche troppo". Arrivato in estate in prestito con diritto di riscatto (a 20 milioni) dalla Juve, il brasiliano si sta riscoprendo tra i registi migliori del campionato e la sua assenza, si è visto, pesa nell'economia di una squadra che punta a tenere il pallone più possibile tra i propri piedi come la Fiorentina.
L’Hellas Verona non trova la vittoria ma ai punti, fosse stato un incontro di boxe, stavolta l’avrebbe meritata senza se e senza ma. Si ferma a tre pareggi consecutivi la striscia di imbattibilità dei gialloblù, che tornano a fare i conti con la sconfitta sul campo della Fiorentina. In maniera piuttosto rocambolesca e mancando una serie abbastanza difficile da credere di occasioni.
Partendo dal minuto 3 e dal rigore sbagliato da Djuric, ipnotizzato dal Terracciano viola che si è elevato a migliore in campo anche grazie alla scarsa vena degli attaccanti veronesi. Anche Ngonge non è stato meno. Parlando di loro nel post-partita, mister Baroni non punta il dito ed anzi prova a rinfrancarli sottolineando le occasioni create. Certo, avesse avuto due attaccanti un po’ più freddi forse avrebbe commentato un’altra partita, ma prova a non pensarci.
E individua un responsabile dell’abbassamento di baricentro in Arthur, l’ingresso del centrocampista viola ha ribaltato il controllo del possesso e rovesciato l’inerzia. “Per prenderlo ci voleva il fucile”, ha detto Baroni in sala stampa commentando tra il serio e il faceto una partita il cui esito non gli sorride, ma non per demeriti evidenti. Appellarsi alla sfortuna nel suo caso è comprensibile, anche se la classifica impone che i gialloblù ritrovino al più presto una vittoria assente da troppo tempo e che apparirebbe oggi alla stregua di benzina.
La Fiorentina tradisce in parte se stessa e, lontanissimo dalle proprie corde, va a prendersi un successo “di corto muso” (così l’hanno definito alcuni degli stessi protagonisti viola nel post-partita) nei confronti dell’Hellas Verona. Una partita cominciata malissimo dalla truppa di Italiano, che ha rischiato fin dall’inizio di ritrovarsi sotto se non fosse stato per Terracciano.
Il numero uno di casa, indiscusso migliore in campo dell’intero match, inchioda il punteggio sullo 0-0 di fronte a un incredulo Hellas, che non riesce a far altro se non sbattere sui suoi guantoni. All’intervallo triplo cambio, la mossa giusta è l’ingresso di Arthur che ribalta l’inerzia del match, come sottolineato anche dall’allenatore avversario Baroni. Alla fine, arriva il premio al sacrificio e alla resistenza viola, la conclusione potente di Beltran che trova così il primo gol su azione della sua esperienza in Serie A.
Italiano nel post-partita si muove sul filo del rasoio comunicativo, ermetico in alcune digressioni ma abbastanza comprensibile nel voler mettere in chiaro alcune cose. “Arthur e Kouame erano al 3%, se non ci sono Gonzalez e Bonaventura e leggo che noi siamo dipendenti da loro, allora, bisogna avere pazienza. Questo ho voluto dire ai tifosi”, dice spiegando qualche momento di nervo vivo con la propria tifoseria ad inizio partita. Al di là dei momenti personali, la classifica dice che la Fiorentina è dietro solo al Bologna tra le rivelazioni d'alta classifica e, finisse oggi la stagione e quindi con il quinto posto in Champions per le italiane, sarebbe nell'Europa che conta.
HELLAS VERONA
Montipò 6 - Un primo tempo senza grossi scossoni, poi si deve superare sulla girata acrobatica di Mandragora mettendo in mostra riflessi invidiabili. Nulla può, però, sul gran destro di Beltran leggermente deviato da Amione.
Tchatchoua 6 - Sulla destra, soprattutto nelle prime fasi del primo tempo, è un motorino: scatta, si ferma e poi riparte senza fermarsi mai. Arriva sul fondo con facilità mettendo dentro un paio di cross molto interessanti. Cala inevitabilmente alla distanza preoccupandosi più di difendere nella ripresa.
Magnani 6 - Una partita attenta la sua, passata a francobollarsi a Nzola senza lasciarlo respirare e senza concedergli praticamente mai la possibilità di una conclusione pulita verso lo speccio. Una missione compiuta almeno per 45 minuti, finché non rimane negli spogliatoi all’intervallo. Dal 46’ Amione 6 - Una prestazione tutta fisico e grinta, passata a mordere chiunque passi dalle sue parti. Sfortunato, purtroppo per lui, sulla conclusione di Beltran con la sua caviglia che fa prendere una traiettoria imparabile al pallone.
Hien 6 - Una partita senza grandi sbavature, con anche l’occasione di testa a mettere i brividi a Terracciano. Poi, però, è un po’ goffo sulla respinta in occasione del gol di Beltran, toccando con la mano e lasciando la sfera nella disponibilità dell’attaccante.
F. Terracciano 6 - Preoccupato più di difendere che di attaccare, non sbaglia praticamente nulla. Concentrato in chiusura, spinge quando ne ha la possibilità arrivando sul fondo con costanza.
Folorunsho 6,5 - Il migliore dei suoi. Conquista subito il rigore dopo neanche due minuti di gioco dimostrando di avere la spina attaccata quando tutti gli altri stanno ancora mettendosi in moto. Una partita importante la sua passata a sostegno degli attacchi e con inserimenti che mettono sempre in difficoltà gli avversari- Dal 84’ Mboula sv
Hongla 6 - Si piazza in mediana cercando di gestire il ritmo della manovra a proprio piacimento. Non disdegna la conclusione in porta, ma la mira non è quella dei giorni migliori.
Suslov 6 - Gioca in una posizione intermedia, o a supporto della mediana o in aiuto agli attaccanti. Una duplice veste che lo manda alla conclusione in diverse occasioni, pur senza fortuna, ma si mette in mostra grazie a diversi ripiegamenti importanti e tanta corsa in appoggio ai compagni. Dal 63’ Dawidowicz
Ngonge 4,5 - Due occasioni clamorose in avvio, entrambe sbagliate quando sembrava più facile segnarle. Bello da vedere, ma nel calcio vince chi segna e lui se ne divora almeno un paio che gridano vendetta portando sulle spalle il rimpianto per il mancato risultato.
Djuric 4,5 - Potrebbe aprire le marcature dal dischetto, ma si fa ipnotizzare da Terracciano che gli para il rigore. Un errore che si porta dietro per tutto il match, incapace di reagire e subendo il contraccolpo. Dal 62’ Henry 5 - Stavolta il miracolo, come contro la Lazio, non riesce. Non si crea nessuna occasione importante, entra forse nel momento peggiore per i suoi.
Lazovic 6 - E’ lui il leader tecnico di questa squadra. Sprinta sulla fascia e serve cross in mezzo, che però i compagni non riescono a sfruttare. Cala un po’ alla distanza, ma era impossibile tenere i ritmi della prima frazione di gioco. Dal 75’ Saponara sv
Marco Baroni 6,5 - Il suo Verona mette in grande difficoltà la Fiorentina ribattendo colpo su colpo e giocandosela a viso aperto contro un avversario più blasonato. Ai punti, forse, meriterebbe la vittoria, non può essere un suo demerito se gli attaccanti incappano in una giornata nefasta.
P. Terracciano 7,5 - Rischia la frittata immediata, ma recupera le uova con gli interessi salvando il rigore che procura e con tante altre parate, alcune molto difficili. Nel secondo tempo non c’è più lavoro, ma quanto ha fatto nel primo è determinante.
Kayode 5,5 - Classe 2004 alla prima stagione di Serie A in pianta stabile, ad aumentare le difficoltà sul piatto ci si mette anche il fatto che per via dell’infortunio di Dodo è costretto agli straordinari. Comincia male, un filo meglio nella ripresa.
Martinez Quarta 5,5 - Solitamente una sua traccia all’interno degli highlights la si trova sempre, che sia nella sua area di rigore o in quella degli avversari. Contro il Verona non è così, anche se deve ringraziare Terracciano in un paio di momenti.
Dal 72’ Milenkovic 6 - Entra che il Verona ha allentato la pressione offensiva, non sono richiesti interventi fuori dall’ordinario, gli basta la gestione base della linea.
Ranieri 6 - Il miglior marcatore della Fiorentina in Europa viene confermato al centro della difesa anche in campionato. Nel tormentato avvio di partita finisce anche lui nella morsa delle difficoltà, riesce ad uscirne sul lungo periodo.
Biraghi 6 - Nell’avvio totalmente di marca veronese risulta uno dei più in difficoltà della linea difensiva. Il capitano però è anche tra i più attivi e intraprendenti nel provare a guidare la riscossa della ripresa. Nulla di indimenticabile, da sufficienza.
Lopez 5 - Nessuna traccia di ispirazione, se sei deputato a sostituire Arthur e mettere insieme i fili della manovra a centrocampo può essere un problema non di poco conto. Dopo un primo tempo anonimo, lascia spazio al brasiliano di proprietà Juve.
Dal 46’ Arthur 6,5 - Inutile girarci intorno, almeno per adesso tra lui e Maxime Lopez in regia cambia come dal giorno alla notte per la Fiorentina. Il brasiliano non incanta ma mette tutta la personalità necessaria.
Mandragora 6 - Primo tempo da libro delle cose da non fare se vuoi essere un centrocampista che gioca stabilmente in Serie A, la sua prestazione cresce leggermente. Quantomeno è il primo della Fiorentina a centrare lo specchio.
Dall’86’ Mina sv.
Ikone 5 - Peggiore in campo della Fiorentina, meriterebbe senza troppi dubbi di finire anche lui all’interno del giro di sostituzioni decise da Italiano nell’intervallo tra i tempi. Ha la ripresa per risollevarsi, non si può proprio dire che gli riesca.
Beltran 7 - Per la prima volta gioca insieme a Nzola da titolare, viene sacrificato facendolo partire una decina di metri più indietro. Quando torna centravanti sembra più nel suo habitat e non a caso è proprio lui ad insaccare il pallone che vale tre punti.
Sottil 5 - Recuperato dal fastidio fisico accusato di recente, dà l’impressione di essere più ispirato rispetto a Ikone nel primo tempo ma la loro pare quasi una sfida tra gamberi, all’indietro, tra chi pasticcia meno. Fuori all’intervallo.
Dal 46’ Kouame 5,5 - Impatto così così con il match, leggermente meglio rispetto al Sottil di cui va a prendere il posto, ma non lascia sul rettangolo verde del Franchi nulla che lo faccia apparire sufficiente.
Nzola 5 - Avrebbe sbloccato la partita, ma lo fa con un controllo agevolato da una mano che porta ad annullargli il gol. Ha un altro pallone buono ma decide di non tirare né passarla. Evanescente a lungo, dopo il primo tempo non rientra.
Dal 46’ Barak 5,5 - Nonostante ci abbia anche giocato, tra le sue vittime preferite nel campionato italiano c’è proprio il Verona. Esibisce il solito passo abbastanza lento e non incide granché sulle sorti.
Vincenzo Italiano 6 - Sperimenta la doppia punta dal 1’ per la prima volta, anche se Beltran agisce più da trequartista. Primo tempo da dimenticare in cui se la Fiorentina si ritrova ancora sul pari deve ringraziare le parate di Terracciano, nella ripresa il livello cresce ma fino al minuto 75 Montipò non è costretto nemmeno a un intervento. Ha ragione lui tenendo dentro Beltran fino in fondo, nonostante una prestazione grigia: proprio l’argentino insacca un gol da tre punti tanto pesanti quanto poco meritati.
Vittoria sofferta e sporca per la Fiorentina, battuto un ottimo Hellas Verona di misura. Al Franchi finisce 1-0.
Terracciano salva lo 0-0 nel primo tempo
Pre-partita nel segno dell’amicizia tra tifoserie e nel ricordo sia di Antonio Juliano che dell’ex viola Bruno Beatrice. Partenza del match invece tutta a tinte gialloblù: patatrac di Terracciano, che al minuto uno stende Folorunsho facendosi anticipare sul rinvio, il portiere viola però rimedia ipnotizzando Djuric dal dischetto e neutralizzando anche la prima risposta di Suslov, ringraziando poi Ngonge per l’imprecisione sulla terza ribattuta. Deve invece sporcarsi eccome i guantoni per fermarlo meno di dieci minuti più tardi, a tu per tu, e tenere il risultato sullo 0-0. Passata la paura, ecco anche la Fiorentina: al 18’ Nzola insacca, ma tra mano e sospetta posizione di fuorigioco di Quarta nell’azione, il potenziale 1-0 viene annullato con conferma VAR. Protagonista del primo tempo si conferma Terracciano, un muro nell’opporsi ancora a Djuric e Ngonge in un paio di minuti a cavallo della mezz’ora. Cala il ritmo delle occasioni fino all’intervallo: molto meglio il Verona, la Fiorentina però rientra negli spogliatoi sullo 0-0 forte della propria resistenza.
Beltran dà tre punti sporchi alla Fiorentina
Entrambi gli allenatori mettono mano alla loro panchina negli spogliatoi, per Italiano sono addirittura tre i cambi dopo aver visto una Fiorentina irriconoscibile nel primo tempo. La spinta dell’Hellas nella ripresa non è paragonabile a quella operata nella prima frazione, la squadra di Baroni lascia qualche metro ai viola a livello di baricentro, ma a lungo le trame continuano ad incagliarsi nella scarsa precisione da parte di troppe individualità sul campo. Il Verona si abbassa ancora coi cambi, Italiano si vede invece ricompensato per aver tenuto dentro Beltran anche quando non girava: è proprio l’argentino a convertire in oro un pallone sporco in area di rigore, insaccato con l’ausilio della deviazione di Amione. Il colpo è durissimo da attutire per un Verona che meritava di vincere e invece esce con una sconfitta sfortunata dal Franchi. Ad esultare è invece la Fiorentina, che raccoglie tre punti sporchi e rimane con i piedi ben piantati nella zona di classifica di chi gioca per la Champions.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
17 DICEMBRE 2023 Serie A TIM 2023/24 | Al ‘Franchi’ passa la Fiorentina di misura
Firenze – Si è conclusa con il risultato di 1-0 Fiorentina-Hellas Verona, 16a giornata di Serie A TIM 2023/24.
Venendo alla cronaca, il Verona conquista un calcio di rigore al 2’ per un fallo commesso da Terracciano, successivamente ammonito, su Folorunsho, che lo aveva anticipato sul rinvio.
Il portiere della Fiorentina riesce a intercettare il rigore battuto da Djuric; sulla respinta ci provano prima Suslov e poi Ngonge, ma entrambi non riescono a ribadire il pallone in rete.
I gialloblù continuano a rendersi pericolosi e sfiorano nuovamente il vantaggio. Tchatchoua crossa in area di rigore dalla fascia destra e trova la testa di Suslov: l’incornata del centrocampista slovacco colpisce la schiena di Djuric e il pallone termina tra i piedi di Ngonge che conclude di prima intenzione, ma Terracciano riesce a sventare intercettando il pallone dall’angolino.
Il Verona continua a spingere e al 31’ è necessario un altro intervento di Terracciano per salvare la porta viola. Folorunsho si inserisce sulla fascia destra e serve in mezzo all’area di rigore dove trova Ngonge: l’esterno belga conclude di potenza con il mancino, ma la sua conclusione centrale viene neutralizzata ancora una volta dal portiere.
Nella ripresa, i gialloblù hanno un’altra occasione al 67’: dagli sviluppi di un calcio d’angolo, Hien gira di testa da posizione defilata, ma la sua conclusione a scendere trova il riflesso di Terracciano, che con il braccio di richiamo respinge il pallone.
I padroni di casa impegnano Montipò al 74’ con Mandragora: Biraghi crossa al centro dell’area di rigore dalla sinistra e il centrocampista tenta una mezza rovesciata, ma il tiro centrale viene bloccato dal portiere gialloblù.
La Fiorentina sblocca il punteggio all’80’: Kouame alza il pallone in area di rigore trovando Beltran, l’attaccante argentino si gira e lascia partire una conclusione che, dopo esser stata deviata da Amione, si infila sotto la traversa.
Il prossimo impegno dei gialloblù sarà quello di sabato 23 dicembre (ore 18), quando allo stadio ‘Bentegodi’ il Verona affronterà il Cagliari nella 17a giornata di Serie A TIM 2023/24.
Verona – Si è conclusa con il punteggio di 1-0 Hellas Verona-Sassuolo, 14a giornata di Primavera 1 TIM 2023/24.
Venendo alla cronaca, il Sassuolo ha la prima occasione del match al 10’ quando Russo, dopo un’azione solitaria sulla fascia sinistra, entra in area di rigore e apparecchia per Bruno, che conclude di prima intenzione, trovando però il corpo di De Battisti a bloccare il tiro. Sulla ribattuta si avventa Russo, questa volta chiuso da Corradi.
Al 15’ i neroverdi ci provano di nuovo con un inserimento di Kumi, il centrocampista da posizione defilata prova un colpo di punta rasoterra, ma il pallone termina fuori.
Il Sassuolo rimane in dieci uomini al 28’ quando Di Bitonto, già ammonito, riceve il secondo cartellino giallo per un fallo commesso ai danni di Cisse.
I gialloblù si rendono pericolosi al 44’: Charlys apre sulla fascia destra per Patanè che, dopo un dribbling, serve il pallone in mezzo, sul cross rasoterra ci arriva Diao in scivolata con la punta del piede, ma la conclusione è facile preda di Theiner.
Nella ripresa, al 59’, il Verona ci prova con un’incornata di testa di Corradi su un calcio d’angolo battuto da Patanè, la conclusione però finisce fuori, non lontana dal palo. I gialloblù continuano a spingere e due minuti dopo si rendono di nuovo pericolosi: Cisse mette in mezzo una palla tagliata dalla fascia destra, trovando l’inserimento e il colpo di testa di Diao, ma il pallone termina alto. Il Verona continua a macinare gioco, nell’azione successiva Cisse trova ancora l’attaccante spagnolo in area di rigore, ma la sua girata da terra viene ancora una volta bloccata da Theiner.
Il Verona trova il gol del vantaggio al 78’: D’Agostino apre sulla fascia sinistra per Rigo che serve in mezzo e trova la potente incornata di testa di Diao che batte Theiner per siglare l’1-0.
I gialloblù sfiorano il raddoppio con Agbonifo, che, solo in area di rigore, colpisce di testa in solitaria dopo il cross di Cisse, la conclusione però, debole, termina tra le braccia del portiere.
Il Verona conquista tre punti importanti che portano la formazione di mister Sammarco a quota 16 in classifica.
Il prossimo impegno dei gialloblù sarà quello di venerdì 22 dicembre (ore 16.30), quando al Centro Sportivo ‘Vismara’ il Verona affronterà il Milan nella 15a giornata di Primavera 1 TIM 2023/24.
HELLAS VERONA-SASSUOLO 1-0
Rete: 78' Diao
HELLAS VERONA: Toniolo, Nwanege, Calabrese, Corradi, Patanè (dal 71' Agbonifo), Riahi (dal 46' Ajayi), D'Agostino (dall'88 Dalla Riva), Charlys, De Battisti (dal 71' Rigo), Cisse, Diao
A disposizione: Marchetti, Dentale, De Franceschi, Szimionas, Minnocci, Pavanati, Vermesan
Allenatore: Paolo Sammarco
Arbitro: Claudio Giuseppe Allegretta (sez. AIA di Molfetta)
Assistenti: Giuseppe Cesarano (sez. AIA di Castellammare di Stabia) e Carlo De Luca (sez. AIA di Merano)
NOTE. Ammoniti: Di Bitonto, Riahi, De Battisti, Pigati. Espulso: Di Bitonto
FONTE: HellasVerona.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
Ultima partita
Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.