RECAP & IMPRESSIONI
L'UDINESE aggredisce fin da subito l'HELLAS ma sono i gialloblù a passare subito in vantaggio grazie a LAZOVIĆ che, con l'involontaria collaborazione di BECÃO al 4°, inganna imparabilmente SILVESTRI.
Padroni di casa esterrefarìtti ma, passato il colpo, la squadra di SOTTIL macina gioco e occasioni al 12° con SUCCESS e al 17° con ARSLAN ma quella buona arriva (meritatamente) al 21° con una grande azione dei padroni di casa: EHIZIBUE scende sulla destra indisturbato (e perduto da LAZOVIĆ), poi la mette in mezzo per BETO che, pressato da HIEN, appoggia al limite per l'accorrente SAMARDŽIĆ: Palla in buca d'angolo e l'UDINESE trova il pari.
Bianconeri ancora pericolosi con BIJOL al 32° e UDOGIE al 39° ma il primo tempo si chiude in parità.
Nella ripresa l'UDINESE continua a premere in cerca del raddoppio ma con gli ingressi di TERRACCIANO, DUDA e NGONGE piano piano, i padroni di casa calano ed è il VERONA ad impensierire SILVESTRI.
Match che termina con 5 minuti di recupero con un pareggio meritato e prezioso per il VERONA che ora, con lo scatto del SASSUOLO, è sempre a -5 ma dallo SPEZIA.
L'HELLAS subito in vantaggio in maniera fortunosa riesce a tener botta ad una squadra davvero forte fisicamente e tecnicamente, rispondendo colpo su colpo, soffrendo talvolta le pene dell'inferno sulla pressione avversaria ma, di riffe o di raffe, anche a ripartire e a tenere sul chivalà SILVESTRI.
Grande prova della difesa scaligera con MAGNANI (soprattutto nel secondo tempo) e HIEN, interessante l'esordio di DUDA, giocatore dai piedi buoni e NGONGE bravo a domar palla e ad infilarsi in dribbling tra le maglie della difesa di casa, da rivedere BRAAF che non s'è mai visto in proiezione offensiva e dietro ha conquistato due palloni perdendone altrettanti.
Interessanti anche gli schemi visti finalmente oggi da calcio d'angolo dopo un girone d'andata fatto di corner perlopiù sprecati malamente...
IL GIORNO DOPO, A MENTE FREDDA...
Punto preziosissimo quello colto a Udine dai ragazzi di mister ZAFFARONI: Il VERONA ha sofferto il giusto e rischiato pure di vincere con l'ingresso di NGONGE ma un punto va più che bene considerate le premesse, le pesanti assenze e il periodo che rischiava di distrarre i giocatori.
Dopo la sosta, squadra trasformata dal buon senso e l'esperienza da primo non prenderle del tecnico milanese all'esordio in Serie A che sta facendo funzionare al meglio la sinergia con BOCCHETTI: Due vittorie con LECCE e CREMONESE, un pari in trasferta col TORINO e oggi con l'UDINESE e una sola sconfitta, di misura, al 'Meazza' a cospetto dell'INTER, 8 punti in 5 gare e soli 3 gol subiti con ben 2 clean-sheet; il VERONA sta tornando scomodo ma le concorrenti non sembrano mollare anche se la salvezza è ancora a 5 punti.
Consoliamoci con l'essere almeno tornati a combattere per il mantenimento della categoria: A metà Novembre, dopo 10 ko consecutivi e la sconfitta con lo SPEZIA, chi l'avrebbe mai detto?
Quasi tutto come previsto per mister SOTTIL che conferma SILVESTRI tra i pali dietro alla linea di difesa a tre formata da BECÃO, BIJOL e PÉREZ ma in mediana, ai lati del 'play' WALACE sono SAMARDŽIĆ e ARSLAN a fare da mezzali mentre sulle esterne agiranno EHIZIBUE e UDOGIE. Tandem d'attacco affidato a SUCCESS e BETO.
Solito 3-4-2-1 per mister ZAFFARONI che, tra squalifiche, cessioni e attacchi influenzali dell'ultimo minuto, deve far fronte nell'ordine alle assenze di DAWIDOWICZ, ILIĆ e DOIG con MAGNANI 'braccetto' di destra della difesa, SULEMANA in mediana in coppia con TAMÈZE e il nuovo acquisto (ex UDINESE) BRAAF all'esordio in maglia gialloblù con LASAGNA (altro ex) sulla trequarti a sostegno dell'ariete ĐURIĆ mentre LAZOVIĆ tornerà nella consueta posizione sull'esterna mancina.
Quasi 800 i tifosi gialloblù presenti all'Arena di Udine e, data la serata feriale, non sono pochi... Dopo un minuto di silenzio in menoria di Carlo TAVECCHIO, ex presidente FIGC, si parte agli ordini del signor Luca Pairetto della sezione AIA di Nichelino.
PRIMO TEMPO 4° HELLAS avanti in maniera rocambolesca: LAZOVIĆ ruba palla a BETO in uscita, poi cerca l'incrocio destro della porta difesa da SILVESTRI, il tiro sembra innocuo ma la decisione di BECÃO è decisiva nell'ingannare l'ex portiere gialloblù.
5° DEPAOLI tocca a LAZOVIĆ un corner da sinistra, palla sul secondo palo dove MAGNANI, abbastanza libero, non riesce ad incornare in porta.
12° EHIZIBUE da destra nel cuore dell'area gialloblù, SUCCESS anticipa MAGNANI e MONTIPÒ è bravo a respinegere in qualche modo anche se non trattiene! UDINESE vicina al pari.
17° SAMARDŽIĆ con una botta dal limite, MAGNANI intercetta col braccio destro ma fortunatamente pochi centimetri fuori dall'area! Alla battuta lo stesso SAMARDŽIĆ sul muro della barriera gialloblù, sulla ribattuta ARSLAN che con la deviazione di LASAGNA impegna MONTIPÒ in uscita bassa! Altra occasione-gol per i padroni di casa. 21° Grande a zione e purtroppo gran gol per l'UDINESE: EHIZIBUE da destra la mette in mezzo dove BETO difende palla su HIEN poi la da a SAMARDŽIĆ che, solo soletto inseguito vanamente da MAGNANI, s'inserisce da fuori area e con un rasoterra nell'angolino destro batte MONTIPÒ.
30° BETO alza troppo la gamba e appioppa un bel calcio in faccia a MAGNANI che crolla a terra: Pairetto estrare il cartellino giallo.
32° Calcio d'angolo da destra dell'UDINESE, MAGNANI, HIEN e BETO scavalcati e BIJOL davanti alla porta sguarnita riesce a battere alto dopo un rimbalzo!
39° Batti e ribatti in area, BETO tira su MONTIPÒ in uscita, palla che si alza per la battuta al volo di UDOGIE: MAGNANI salva sulla linea favorendo l'intervento del portiere gialloblù.
41° CECCHERINI spinge a terra ARSLAN che partiva tuttto libero sulla trequarti: Federico spende al meglio il giallo.
44° SUCCESS: Dribbling e tiro dalla distanza, palla sopra la traversa.
45°+1 Dopo un minuto di recupero il signor Pairetto termina il primo tempo.
SECONDO TEMPO
46° CECCHERINI ammonito rimane negli spogliatoi, tocca a COPPOLA ritrovare il campo dopo lungo tempo. MAGNANI con un lancio lungo trova la sponda di ĐURIĆ che libera LASAGNA a tu per tu con SILVESTRI e un difensore dell'UDINESE: Ma il portiere bianconero recupera con un po' d'ansia...
49° Calcio d'angolo da destra di SAMARDŽIĆ per PÉREZ che sul secondo palo incorna indisturbato: MONTIPÒ devia sul fondo!
50° SUCCESS sfugge di forza tra SULEMANA e TAMÈZE e il 2003 lo trattiene visibilmente beccando l'ammonizione.
51° Alla battuta SAMARDŽIĆ con una palla angolata: MONTIPÒ vola sulla destra e devia sul fondo!
54° Fallo su DEPAOLI, BOCCHETTI protesta vibratamente e viene ammonito da Pairetto.
56° ARSLAN dal vertice destro fra le braccia di MONTIPÒ.
57° Doppio cambio HELLAS: Dentro TERRACCIANO e DUDA per DEPAOLI e SULEMANA. Esordio per lo slovacco ex COLONIA che si posiziona in mediana a fianco di TAMÈZE.
64° ARSLAN cade male in contrasto tra DUDA e BRAAF: Tocca a LOVRIĆ dargli il cambio.
72° Altro esordio in casa VERONA: NGONGE da il cambio a BRAAF.
74° HIEN dalle retrovie con una palla su ĐURIĆ, buona la sponda per NGONGE che si libera di un avversario e va al diagonale dal limite: SILVESTRI in tuffo si rifugia in corner!
76° SAMARDŽIĆ dalla distanza: MONTIPÒ smorza la palla e raccoglie in due tempi.
77° TERRACCIANO ruba palla a UDOGIE sulla trequarti destra poi la mette in mezzo dove LASAGNA c'è ma... È murato da BIJOL!
81° SILVESTRI rinvia su LASAGNA il quale ovviamente non riesce a coordinarsi e tirare da fuori area senza essere intercettato...
82° LOVRIĆ dal limite: Fuori di poco sul palo a sinistra di MONTIPÒ
83° NGONGE da posizione impossibile spara in porta trovando la respinta a mani aperte di SILVESTRI, l'arbitro ferma tutto perché il nuovo acquisto gialloblù era probabilmente uscito sul fondo. L'UDINESE sbaglia in uscita, ne approfitta DUDA che allunga per LASAGNA: Kevin a giro cerca da destra il palo lontano ma SILVESTRI la devia in tuffo...
85° Doppio cambio UDINESE dentro EBOSELE per EHIZIBUE e EBOSSE per UDOGIE. SOTTIL cambia sulle fasce per cercare di contenere i gialloblù.
86° Tocca a PICCOLI nelle fila scaligere, gli fa spazio ĐURIĆ che ha dato tutto ed esce stremato.
90°+2 Esordio in Serie A per il classe 2005 SEMEDO prima punta che supera il metro e 90, gli fa spazio SUCCESS.
90°+5 Il signor Pairetto fischia tre volte: Buon punto per i gialloblù a Udine.
VOTI
MONTIPÒ Bravo dopo meno di 40 secondi, in uscita, ad evitare il calcio d'angolo ma è solo l'inizio della sua grande prestazione: Al 12° ottimi i suoi riflessi su SUCCESS e 5 minuti più tardi si ripete sulla ribattuta ARSLAN 'viziata' dalla deviazione di LASAGNA. Imparabile il gol del pari di SAMARDŽIĆ che gliela mette nell'angolino basso dove non può arrivare. Sangue freddissimo anche al 39° in uscita su BETO nell'assedio all'area gialloblù. Al 49° comincia il suo secondo tempo respingendo l'incornata di PÉREZ e un paio di minuti più tardi deve volare a deviare la botta insidiosa di SAMARDŽIĆ su calcio di punizione 7+
MAGNANI Dopo 5 minuti, con un po' di freddezza in più, poteva addirittura portare l'HELLAS sul 2 a 0 incornando meglio il cross di LAZOVIĆ invece deve rincorrere in tutta fretta e maltrattare SUCCESS che era partito con la velocità e la potenza di un treno. Al 12° si fa anticipare dall'attaccante nigeriano ma fortunatamente è bravo MONTIPÒ a respinegere in qualche modo... Scomposto al 17° quando, fortunatamente sulla linea dell'area, intercetta col braccio destro troppo largo. Qualche colpa sul gol del pari bianconero al 21° quando non vede arrivare SAMARDŽIĆ. Al 32° aiuta HIEN nel controllo di BETO ma non si avvede che BIJOL gli è liberissimo alle spalle... Provvidenziale al 39° con quel salvataggio sulla linea dopo la conclusione di UDOGIE. Efficace nel lancio lungo a cercare la sponda di ĐURIĆ in apertura di ripresa. Doppio intervento decisivo in area al 56° a spazzare l'area. Bravo al 95° ad aiutare COPPOLA nel contenere il gigantesco SEMEDO. Tolte un paio di incertezze dovute sicuramente alla scarsità di minutaggio è tra i migliori in difesa 7-
HIEN Sul pari dell'UDINESE impedisce a BETO di girarsi in area ma purtroppo non basta ad evitare il pari dell'UDINESE. Bravo in uscita laterale su BECAO a spazzare al 32°. Ottimo anche per lui il lancio a cercare ĐURIĆ al 74° per la giocata di NGONGE bloccata bravamente da SILVESTRI sul fondo. Da quando gioca stabilmente in mezzo sbaglia pochissimo e tutto il reparto ne trae giovamento (se dirà no al TORINO, a Giugno potrà superare di molto i 6/7 milioni chiesti dall'HELLAS attualmente) 7-
CECCHERINI Come al solito non brilla ne demerita ma tiene efficacemente la dietro dando una mano ai compagni. Al 21° si perde completamente l'inserimento di SAMARDŽIĆ che va a marcare il pari. Al 41° è costretto a spingere a terra ARSLAN che partiva tutto libero sulla trequart spendendo al meglio il giallo ma nella ripresa ZAFFARONI non lo rischia 5,5 (gli da il cambio COPPOLA al 46°: Non entra benissimo trattando male i primi 2/3 palloni che incrocia, poi piano piano si riprende mettendosi più o meno sullo stesso piano di CECCHERINI 6)
DEPAOLI Meno vivace delle ultime uscite anche a causa dello strapotere fisico e a tratti anche tecnico di UDOGIE che, soprattutto nel primo tempo, lo costringe ad una gara di contenimento. Al 54° è toccato duro da un avversario senza che il signor Pairetto rilevi il fallo e manda platealmente a quel paese il direttore di gara. Esce zoppicante poco dopo 6 (gli da il cambio TERRACCIANO al 57°: Approfitta appieno del calo di UDOGIE ed è bravo a contenerlo al 67° e a restituire palla a SILVESTRI col petto. In anticipo sul forte ex gialloblù anche al 69° e al 77° quando gli ruba furbescamente palla sulla trequarti destra poi la mette in mezzo dove LASAGNA c'è ma... È murato da BIJOL 6+)
SULEMANA Il ragazzo ha talento ma oggi non era il suo tipo di partita schiacciato com'era dal folto centrocampo avversario dotato di forza fisica e qualità in abbondanza... Ha fatto quel che poteva palesando talune volte l'acerbità che lo caratterizza ma è normale se si pensa che stiamo parlando di un ragazzino di 19 anni scaraventato in Serie A senza il minimo adattamento 6- (gli da il cambio DUDA al 57°: Se il buongiorno si vede dal mattino è stato un acquisto azzecatissimo. Si posiziona in mediana e comincia a dettare calcio nel momento in cui il VERONA torna a salire. Pronto all'83° ad imbeccare LASAGANA che impegna SILVESTRI. Se confermerà questo esordio non durerà a lungo a Verona, speriamo solo non sia per la retrocessione ma bensì per l'ennesima plusvalenza del patròn carpigiano 6,5)
TAMÈZE Decisivo a fermare UDOGIE che era scappato a DEPAOLI di forza al 35° ma in generale match leonino di Adrien che nelle partite di contenimento e ripartenza tende ad esaltarsi. Corre su tutti i palloni, fa da scoglio frangiflutti togliendo agli avversari tempi di gioco che altrimenti potrebbero essere stati letali... 7-
LAZOVIĆ Al 4° il suo tiro appare innocuo per traiettoria e forza ma ci pensa BECÃO ad imprimere alla palla una traiettoria imprendibile per SILVESTRI... Darko fa la miglior cosa rubando palla a BETO prima di portarsi al limite poi si sa che la fortuna aiuta sempre gli audaci. Gran palla da calcio d'angolo un minuto più tardi pennellata sulla testa di MAGNANIche purtroppo non è deciso come dovrebbe. Al 21° EHIZIBUE gli scappa prepotentemente e consegna a BETO la palla del pari. In costante difficolta sull'esterno destro nigeriano soprattutto nel primo tempo si rifà al 34° e al 67° vincendo duelli decisivi con l'avversario diretto 6+
LASAGNA Al 33° penetra in area in solitaria ma sul più bello si fa rubare palla da BIJOL che non commette neppure fallo! In apertura di ripresa ĐURIĆ gli consegna una palla difficile sulla quale Kevin fa quel che può stretto tra SILVESTRI in uscita e un difensore. Al 60° ĐURIĆ lo libera davanti a SILVESTRI ma, al solito, s'impappina dimenticandosi la palla indietro... Al 77° c'è sul cross di TERRACCIANO ma si fa murare (o meglio tira addosso a BIJOL). All'81° potrebbe approfittare dell'errato rinvio di SILVESTRI ma si fa prendere dall'emozione e prova il tiro da distanza proibitiva in quella circostanza. All'83° ha l'ultima palla pericolosa a disposizione e stavolta riesce a centrare la porta ma non ha superare SILVESTRI. Quanto a impegno nulla da dire: Kevin fa il suo e lo fa sempre pure facendo il terzino ma, come ricordava spesso il presidente GARONZI, se un attaccante non segna mai che attaccante è? Appunto... 5,5
BRAAF Non lascia traccia nel suo ritorno a Udine all'esordio da titolare. Al 39° è poco convinto davanti alla porta e non riesce a superare il muro bianconero. Ho contato due palle recuperate in difesa e una persa... Troppo poco per arrivare alla sufficienza 5,5 (gli da il cambio NGONGE al 73°: Buono l'impatto di Cyril anche lui all'esordio, al 74° sfrutta al meglio la sponda di ĐURIĆ andando alla conclusione in diagonale dal limite: SILVESTRI in tuffo si rifugia in corner. All'83° da posizione impossibile riesce ancora a preoccupare SILVESTRI anche se poi la palla aveva oltrepassato la linea di fondo. Ragazzo certamente interessante il belga ma il bello inizia proprio ora, vedremo se saprà mantenere quanto di buono ha fatto vedere 7)
ĐURIĆ Nel primo tempo si vede poco la davanti mentre in apertura di ripresa e al 74° sfrutta intelligentemente i lanci dalle retrovie di MAGNANI e HIEN. In generale riesce a trasformare in passaggi efficaci molti più palloni di quanto non faccia di solito: Che stia crescendo anche l'intesa coi compagni? Sempre generosissimo esce stremato con un turbante in testa dopo la capocciata ricevuta da BECÃO 6,5 (gli da il cambio PICCOLI all'86°: Non riesce a stoppare una palla alta all'89°. Bravo a conquistare la rimessa al 94° Non giudicabile)
ZAFFARONI Anche oggi mette in campo una squadra con molto senso nonostante le pesantissime assenze. La sua squadra soffre il giusto considerata la forza degli avversari e il tipo di calcio che propone e alla fine rischia pure il colpaccio ma sarebbe stato chiedere troppo alla dea bendata 7
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Mister SOTTIL tecnico dell'UDINESE «Il Verona è una delle squadre più in forma di questo periodo, e noi l’abbiamo schiacciata nella propria porta. Peccato l’autogol, una carambola mai vista. Dopo c’è stata solo l’Udinese in campo, parecchie situazioni in cui potevamo fare gol, Montipò è stato il migliore in campo. Quando ti mancano Deulofeu, Pereyra e Nestorovski è ovvio che manchi qualcosa a centrocampo ed in attacco. Si sente sempre la tendenza di guardare il bicchiere mezzo vuoto. Ricordo che siamo settimi in classifica ed oggi avremmo strameritato la vittoria. L’obbligo nostro è di rimetterci subito domani a lavoro. Mi dispiace che i ragazzi non abbiano vinto, hanno creato tanto. Il gol di Lazar bellissimo, costruito bene dalla squadra.... Nessuno di noi sta festeggiando, abbiamo pareggiato, però la prestazione della squadra è stata tra le migliori, ho rivisto la mia squadra. Se poi noi ragioniamo sempre che con il Verona bisogna vincere 4-0, ricordo che il Milan ha preso cinque gol dal Sassuolo e la Juventus ha perso con il Monza. Io sto sempre con i piedi per terra, i ragazzi devono solo essere più cinici, ma devo fare i complimenti. Sono contento, inoltre, che il mercato termini domani, così la rosa sarà completa e spero di recuperare gli assenti.» Udinese.it
Mister ZAFFARONI «Direi che abbiamo fatto una grande partita, per atteggiamento, per carattere. Sapevamo di giocare in un campo difficile contro una squadra forte, ma i ragazzi sono stati bravissimi, affrontando la gara nella maniera giusta. Siamo passati in vantaggio, poi c'è stato un ritorno dell'Udinese, come normale che fosse, soprattutto nella parte iniziale del secondo tempo, però la squadra ha tenuto. La cosa importante, dal 70' in poi, è che la squadra sia tornata ad attaccare, riprendendo in mano il gioco e creando anche i presupposti per segnare in un paio di occasioni. È un risultato importante, per la classifica, ma che ci dà fiducia e autostima per continuare nel nostro percorso. Tanti aspetti positivi in questa partita, anche da parte dei nuovi arrivati? Braaf e Ngonge sono stati bravi, hanno risposto molto bene. Poi c'è stato l'ingresso di Duda che, anche se arrivato da pochissimo, sappiamo essere un giocatore di grande esperienza, anche a livello internazionale, ed è stato assolutamente all'altezza della situazione. La parola 'continuità' descrive questo avvio di 2023 del Verona? Questo è un aspetto fondamentale. La continuità di risultati ti dà più consapevolezza, soprattutto quando fai certe partite, su campi così difficili, contro avversari forti. Riuscire a fare un risultato positivo in questo modo dà grande morale per continuare il nostro percorso» HellasVerona.it
Zaffaroni
Magnani
Giangiacomo MAGNANI «Quanto vale questo punto? Non perdere per noi è fondamentale in questo momento e quindi siamo assolutamente contenti del risultato di oggi, soprattutto perché arrivato su un campo difficile come questo. Siamo contenti, faccio i miei complimenti a tutta la squadra, e soprattutto a Lorenzo che è stato davvero efficace oggi in più di un'occasione. È stata sicuramente una partita dura, ma ce ne saranno tante altre ancora più difficili: speriamo di ottenere ancora altri buoni risultati... Siamo sulla buona strada ma dobbiamo continuare a lavorare, partita dopo partita. Oggi oltretutto sono rimasto davvero impressionato dal nostro pubblico, perché non mi aspettavo di trovare così tanti tifosi gialloblù in un freddo lunedì sera a Udine. A loro va il nostro più grande ringraziamento: senza di loro ci manca un pezzo, vederli così è magnifico» HellasVerona.it
Lorenzo MONTIPÒ ai microfoni di DAZN «Questo punto vale tanto, l'abbiamo portato a casa con rabbia, grinta e sofferenza. L'Udinese all'andata ci ha battuti nel finale, quest'anno potevamo farlo noi. E' un punto importante per dare continuità. Abbiamo una mentalità diversa adesso e interpretiamo diversamente le partite. Prima giocavamo troppo in avanti e subivamo le ripartenze, adesso pensiamo prima a non subire gol, poi se lo facciamo vedremo. Stiamo interpretando bene le partita. Salvezza? Ci crediamo, lo stiamo dimostrando in campo e lo fanno anche i nostri tifosi. Ci crediamo al 100%» TuttoMercatoWeb.com
L'ex gialloblù SILVESTRI «Difficilmente in carriera ho giocato un partita così dominata da una sola squadra. Solo negli ultimi quindici minuti loro hanno preso un po’ più di campo e si sono resi pericolosi. Il rammarico è non aver fatto tre o quattro gol. Il gol subito? È stata una carambola clamorosa davvero, tiro assolutamente innocuo su cui Becao non ha colpe, è andato a respingere e la palla ha toccato addirittura la traversa prima di entrare. Nonostante la sfortuna abbiamo ripreso a giocare ed abbiamo fatto un partitone... La prestazione secondo me è stata molto superiore rispetto a Genova. È ovvio che sia meglio vincere giocando peggio rispetto a pareggiare con una prestazione del genere. Peccato davvero, non c’è stata partita. Siamo già proiettati per Torino.» Udinese.it
Lazar SAMARDŽIĆ autore del pari dei padroni di casa «Penso che abbiamo giocato una grande gara di squadra. Un’altra grande prestazione, è un vero peccato che non sia arrivato il secondo gol... L’azione del gol l’abbiamo provata anche in allenamento. Penso sia stato un bel gol, ho visto la palla e mi è subito venuto in mente di calciare di prima intenzione, non avevo tempo per aprire la gamba e sono andato di esterno. Per quanto riguarda me penso di aver giocato una buona partita. Peccato che non sia arrivata la vittoria» Udinese.it
Negli anticipi di Venerdì: 2 a 0 del BOLOGNA sullo SPEZIA, e altro ko per il LECCE che cade in casa ad opera della SALERNITANA.
Sabato l'EMPOLI s'era portato poi in doppio vantagio col TORINO prima di subire il pari nei 3 minuti che vanno dall'82esimo all'85esimo.
Rimangono rispettivamente a -3 e -4 dal VERONA la SAMPDORIA battuta per 2 a 0 a Bergamo dall'ATALANTA e la CREMONESE rimontata in casa per 1 a 2 dall'INTER ad opera di uno scatenato MARTINEZ.
Chi sperava nell'orgoglio del MILAN e nel momento così così del SASSUOLO si è dovuto ricredere: A San Siro gli emiliani asfaltano il MILAN con un 5 a 2 che apre ufficialmente la profonda crisi della squadra rossonera.
Caduta casalinga anche per la JUVENTUS battuta dal MONZA per 2 a 0 e superata in classifica dai brianzoli! 1 a 1 tra LAZIO e FIORENTINA con i biancazzurri inizialmente in vantaggio grazie al primo gol in Serie A di Nicolò CASALE poi raggiunti dai viola.
In serata poi il NAPOLI allunga ulteriormente portandosi a +13 sull'INTER ora seconda grazie al gol nel finale del neoentrato SIMEONE che batte la ROMA per 2 a 1.
Sammarco: "Messo in difficoltà il Cagliari sempre importante muovere la classifica"
Highlights Primavera 1 TIM 2022/23 Hellas Verona 2-2 Cagliari
Riahi: "Partita difficile contro una squadra forte, il pareggio è un buon risultato"
#PRIMAVERA 1: 2 a 2 dei ragazzi di SAMMARCO contro i pari età del CAGLIARI e ottava partita a punti per i gialloblù; il tecnico "Bravi a mettere in difficoltà il Cagliari, è sempre importante muovere la classifica", RIAHI: "Partita difficile contro una squadra forte, il pareggio è un buon risultato".
#CALCIOMERCATO Ufficiali le cessioni di CHIESA al MANTOVA e di ILIĆ al TORINO rispettivamente in prestito secco il primo e a titolo temporaneo con diritto/obbligo di acquisizione definitiva al verificarsi di determinate condizioni il secondo.
Le cifre? Chissà! I 14 milioni di cui si parlava inizialmente sembra siano in realtà 16 secondo Gianluca Di Marzio ma, anche in questo caso, si rimarrebbe comunque lontani dai 16 + 3 milioni di bonus che pare avesse offerto l'OM con la possibilità (anche in questo caso tutta da verificare ma importante per la mediana scaligera) che il club transalpino lasciasse il centrocampista serbo in prestito all'HELLAS fino a Giugno.
Altra cosa da notare è che il ricavato della cessione di ILIĆ, essendo la formula quella del prestito con diritto/obbligo di riscatto, non sarà disponibile per questo mercato ma solo a Giugno a stagione finita (sempre se l'italiano nei messaggi ufficiali ha ancora un senso 🤔).
L'EMPOLI prova a chiudere per PICCOLI mentre il VERONA e il VALLADOLID si sarebbero scambiati i documenti per HONGLA [...] (tutti i particolari come sempre nel post B/=\S dedicato al #Calciomercato).
FORMICHE E NON CICALE. ORA VA BENE COSI’ (ASPETTANDO LA PUNTA E LA VOLATA FINALE)
31 Gennaio 2023
Il Verona finalmente ha un senso. Il pari di Udine sigilla una tendenza in atto, sconfitta di San Siro a parte: ora c’è una squadra e gli otto punti nelle ultime cinque partite lo certificano. Abbiamo trovato continuità e muovere (quasi) sempre la classifica in questa fase del campionato è il fattore più importante. Sbaglia chi storce il naso per il punto di Udine: serve eccome, ora meglio essere formiche piuttosto che cicale da effimeri e irripetibili exploit. Crea solidità, in attesa che oggi la chiusura del mercato ci consegni un uomo gol. Solo quello potrà trasformare l’acqua in vino, cioè i pareggi di ieri sera (nel finale hai messo sotto l’Udinese senza cavare un ragno dal buco…). in vittorie.
Bocchetti ha sfruttato a dovere la sosta dei mondiali, stabilendo un rapporto franco con il ds di ritorno Sogliano, che a sua volta ha sistemato lo spogliatoio. I calciatori fanno sempre la differenza: è servito perciò ritrovare mentalmente uomini chiave (Lazovic e Tameze), tirare fuori dal cassetto il desaparecido Djiuric e, in difesa, recuperare Magnani (ieri sera superbo), buon stopperone di serie A frenato in carriera da frequentii guai muscolari, e nelle scorse partite Dawidovicz, che è pur sempre un nazionale. Se con l’inamovibile Hien giocano loro e non un Gunter, evidentemente tutto cambia. Poi attenzione a Terracciano, a cui se non vogliamo rovinare la carriera va tolta l’etichetta di jolly tuttofare. Lui ha il passo, la tecnica e la profondità del tornante destro, non a caso a Udine con Duda nel secondo tempo ha cambiato volto al centrocampo.
Infine il capitolo mercato. Sogliano finora non ha sbagliato una mossa. Ilic era il più sacrificabile per fare cassa senza indebolirsi e infatti lo si è ceduto. E’ arrivato il nazionale slovacco Duda, veterano in Bundesliga, che, intendiamoci bene, è un colpaccio per la nostra modesta dimensione. Ngonge ha passo, tecnica e spunto sulla trequarti e, dopo Amrabat, conferma ciò che anni fa mi confidò l’ex ds Gibellini: Olanda e Belgio sono i mercati europei da cui pescare i giovani talenti.
Tuttavia (e torniamo sempre lì) serve come il pane il goleador, senza il quale sarà difficilissimo salvarsi. Se avessimo 30 partite da giocare potremmo restare anche così, basterebbe fare le formichine a vita, ma ne mancano 18 e almeno cinque vanno vinte, tenendo conto che altre cinque fisiologicamente le puoi perdere.
Ora il verbo è resistere: quindi perdere poco, restare a galla e rosicchiare nelle prossime 6-7 giornate un paio di punti alla quart’ultima. Tessere pazientemente la tela, senza ansie eccessive, pronti poi per la volata finale.
Francesco Barana
FONTE: Blog.Telenuovo.it
SERIE A Udinese-Verona, è gol di Lazovic o autogol di Becao? La decisione della Lega Serie A
30 gen 2023 - 22:15
L'esultanza di Lazovic
Tanti dubbi su chi assegnare l'1-0 del Verona sul campo dell'Udinese: è gol di Lazovic, autore della conclusione da fuori, o autorete di Becao, protagonista del tocco decisivo? La scelta della Lega Serie A non 'premia' il serbo
A tre minuti e una manciata di secondi dal via è arrivato l'episodio che ha 'stappato' il monday night della 20^ giornata di Serie A tra Udinese e Verona. Recuperata la palla alta, Lazovic è andato alla conclusione dalla lunga distanza: tra lui e la porta si è frapposto Becao che ha deviato intenzionalmente il pallone di testa, ma il suo tocco ha modificato la traiettoria della sfera, fino a baciare il legno e battere l'incolpevole Silvestri per il vantaggio dell'Hellas.
È gol di Lazovic o autogol di Becao?
Dopo qualche minuto l'1-0 dei gialloblù è stato assegnato dalla Lega Serie A come autorete di Becao. Difficile stabilire se il destro di Lazovic sarebbe arrivato in porta, la deviazione del difensore brasiliano si è rivelata decisiva. Grandi festeggiamenti, ma nessun 'ritocco' nella classifica marcatori, dunque, per l'esterno del Verona, autore già di tre gol in questo 2023.
FONTE: Sport.Sky.it
LE PAGELLE DI CALCIO HELLAS Udinese-Verona 1-1, le pagelle gialloblù di CH
Sugli scudi Montipò e Magnani, buono l’impatto di Ngonge. Steccano Ceccherini, Lasagna e Braaf
di Tommaso Badia Gennaio 30, 2023 - 23:25
È un Verona di sacrificio ma anche in grado di rendersi pericoloso quello visto stasera alla Dacia Arena: pur soffrendo l’Udinese, i gialloblù sono infatti riusciti a resistere, proiettandosi poi in avanti nel finale rischiando anche di fare il colpaccio esterno.
Nella gagliarda prova dei ragazzi di Zaffaroni spiccano in particolar modo le prestazioni di Montipò e Magnani, ma anche l’ingresso di Ngonge non dispiace. Non entusiasma invece la trequarti titolare, così come Ceccherini.
Con questa premessa, diamo dunque un’occhiata alle pagelle dell’Hellas.
MONTIPÒ: 7,5
Tre grandi parate e altri interventi “minori” che trasmettono sicurezza e alla fine risultano decisivi. In questo punto c’è tanto di suo.
MAGNANI: 7,5
Respinge praticamente ogni pallone che gravita nelle zone più pericolose per il Verona, spazzate “vecchio stile” di cui una squadra che lotta per salvarsi ha un estremo bisogno. Miracoloso e provvidenziale quando Udogie calcia praticamente a botta sicura.
HIEN: 6
Non riesce a contrastare Beto in occasione del gol, ma portare via palla al gigante dell’Udinese quando si pianta a terra è alquanto complicato. Per il resto regge l’urto.
CECCHERINI: 5,5
Appare in ritardo su Samardzic in occasione del gol bianconero e generalmente un po’ in difficoltà. Costretto a spendere un giallo nel finale di primo tempo, viene sostituito per evitare ulteriori guai.
DEPAOLI: 6
Pensa più a difendere che ad attaccare e, in una partita in cui è l’Udinese ad attaccare per la maggior parte del tempo, va bene così.
TAMEZE: 6,5
In mezzo si lotta e lui non si tira indietro.
SULEMANA: 6
Anche lui mette i muscoli.
LAZOVIC: 6,5
Torna sulla fascia e dopo quattro minuti propizia l’autogol di Beto: coraggioso a provarci, fortunato a insaccare, decisivo ancora una volta.
LASAGNA: 5,5
Dimostra quantomeno di essere nel gioco, ma quando c’è da concludere…
BRAAF: 5,5
Nel suo ex stadio non incanta. Decisamente meglio chi gli subentra.
DJURIC: 6,5
Altro grande lavoro di sponda. Offre il sopracciglio alla causa gialloblù.
COPPOLA: 6
Solido.
TERRACCIANO: 6
Una buona mezz’ora.
DUDA: 6
Niente di trascendentale, ma dà l’impressione di avere dei colpi in canna.
NGONGE: 6,5
Frizzante, guizzante, dà una sferzata di energia all’Hellas. Buonissimo l’impatto.
PICCOLI: s.v.
ZAFFARONI: 6,5
Torna dalla Dacia Arena con un punto che smuove la classifica al termine di una partita di sacrificio ma che, nel finale, ha anche mostrato un Verona arrembante che ha provato a vincerla. Pareggio da non buttare.
FONTE: CalcioHellas.it
30 Gennaio 2023 - 00:12 Hellas Live Lettura: 1 min. Pagelle
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 31/01/2023 7:30 Vighini: Brutto, con un piede in B, senza soldi ma con un'anima. Come fai a non volergli bene?
Maurizio Setti (foto TgGialloblu)
Brutto è brutto. Ma come fai a non volergli bene? E’ laggiù, sgualcito, senza soldi, con le toppe al culo, con un presidente che ordina di vendere, vendere, vendere… Eppure lotta, soffre, sembra sul punto di crollare, ma pensa un po’, alla fine recrimina persino. Entra Duda e cambia la partita. Entra Ngonge e per un pelo non la vinci. Entra il Terracciano figlio di Terracciano e il Verona rialza la testa.
Sogliano salta in campo, pare volerla giocare anche lui con le sue gambe sghembe da taglialegna, è fuoco e fiamme, il ds che se n’era andato da Verona perché qualche imbroglione aveva venduto verità finte ai cretini che gli credevano e s’erano venduti come Giuda ai romani. Meglio dimenticare quei cialtroni (tanti finti tifosi che ora applaudono ma noi sappiamo i loro volti e le loro malefatte) e sfruttare la voglia di Hellas e di Bentegodi di una brava persona che ci ha ridato un po’ di speranza quando tutto sembrava già finito.
E il Bocchetti che non è un professore con il microfono in mano ma dicono bravo, bravissimo là a Castelnuovo. E il Zaffa che sembra qui da sempre, con quella faccia che Gaber ci avrebbe scritto una ballata, quella del Zaffa operaio arrivato a Verona dalla porta di dietro e ora in pista a ballare con Giulietta e con noi, un’altra brava persona il cui buon senso mancava da queste parti.
Ci sarebbe da scrivere anche del Setti da Carpi, sborone senza soldi, che i soldi li prende dall’Hellas che però se il Verona te lo tiene in serie A un altro anno è difficile pure criticare. Riprendere Sogliano dopo quanto successo tra loro due, lettere e schiaffoni mediatici, può tramutarsi in un suo capolavoro e se vogliamo, per lui orgoglioso com’è, è stato come mangiare un piatto di liquame di color marrone. Insomma, ci siamo capiti…
In mezzo al deserto della qualità tecnica, il brutto Verona ha adesso un senso. Ha perso per 1-0 solo con l’Inter da quando è tornato a gennaio e se continuasse di questo passo arriverebbe a quota 41, abbondantemente alla salvezza. Sean ha dato ordine allo spogliatoio, forza a Bocchetti e pian piano anche uomini su cui contare. Quel Duda lì, per esempio, pare uno che sta da dio lì dentro, ma anche Braaf e Ngonge aspettando rinforzi a centrocampo (Harroui?), in attacco (Gaich) e magari qualche altra sorpresa. Martedì sera sapremo dopo il mercato su che Hellas potremo contare. Intanto sappiamo che il Verona lotterà fino alla fine. E’ già tantissimo, lo ripeto, visto com’eravamo rìdotti il 13 novembre 2022.
HELLAS VERONA di Giovanni Vitacchio, 30/01/2023 23:08 Il pagellone di Udinese-Verona: Montipò bunker, bene Magnani. Che sorpresa Ngonge
Montipo'
MONTIPO’ 7 + Questo pareggio, che conta quasi come una vittoria, è per buonissima parte merito suo. Perché quando l’Udinese decide di mettere lì il Verona, lui non arretra e difende la porta con i guantoni e con i denti. Bellissime parate, tutte determinanti. Questo ragazzo è sempre più una sicurezza, nonostante i soliti noiosi e ripetitivi si ostinino a definirlo un bidone.
MAGNANI 7 L’inizio non è dei migliori, perché si trova sul groppone, in maniera forse un po’ esagerata, un cartellino giallo pesantissimo. Però è bravo a non farsi condizionare e, testa bassa, non si fa prendere dal panico. In alternanza su Success e Beto, soffre pochissimo ed è bravo a farsi sempre trovare al posto giusto, con i giri giusti. Bravo.
HIEN 6 – Dopo una serie di ottime prestazioni, trova Beto, che è un gran bell’attaccante, forte fisicamente, ma anche dotato di buona tecnica. Soffre, ma non sbraca e in qualche modo prende le misure. Nei minuti finale, quelli idealmente più difficili, è attento, rassicurato anche dalla presenza di Magnani.
CECCHERINI 5 In ritardo siderale sul gol di Samardzic, si prende anche il giallo per fallo su Arslan, condizionando inevitabilmente la sua partita. Sempre in difficoltà, sempre un passo indietro, questa volta non riesce a metterci la solita toppa. Dopo l’intervallo rimane nello spogliatoio.
COPPOLA 6 (dal 46′) In campo dopo tantissimi mesi, sembra non aver perso la confidenza col rettangolo di gioco. Fa il suo senza strafare, ma badando alla sostanza.
DEPAOLI 5 E’ un onesto operaio del calcio, che quando il livello della squadra si alza riesce a dare il suo contributo. Difficilmente riesce a fare la differenza quando le cose vanno male. Succede questo anche contro l’Udinese. Più preoccupato a rinculare che a proporsi in avanti, litiga col pallone in più di un’occasione. Fino a quando è costretto a lasciare il campo per infortunio.
TERRACIANO 6 (dal 58’) A parte il tacco iniziale, che fa imbestialire soprattutto il nostro Stefano Rasulo, entra bene in campo, con la giusta attenzione.
TAMEZE 5.5 Può poco contro lo strapotere del centrocampo udinese. Fatica tremendamente a reggere l’urto, con le gambe che stentano a girare. Corre, ma lo fa a vuoto, senza un vero senso. La cosa positiva è che aggiusta la prestazione nel corso della gara, non mollando mai, soprattutto nei secondi finali, quando conta più il cuore delle gambe.
SULEMANA 5 Preso letteralmente a schiaffi dal centrocampo friulano. Non ci capisce nulla, dall’inizio, fino a quando non lascia il campo. Ci si aspetta tanta corsa, tanta aggressività, ma la realtà è che sembra un pulcino bagnato di fronte agli avversari. Paga, evidentemente l’inesperienza. Anche da partite così avrà tanto da imparare.
DUDA 6.5 (dal 58’) Attenzione signori, perché questo è buono. In pochi minuti ha fatto vedere di avere qualità interessanti, che possono diventare fondamentali per la missione impossibile del Verona. Tempi di gioco e senso della posizione.
LAZOVIC 6 Sì ok, il gol (grazie Becao), però anche lui fatica a reggere, a un certo punto, lo tsunami Udinese. Un po’ si perde, ma ha l’esperienza e la qualità per ritrovarsi. Nella parte finale, infatti, il Verona potrebbe addirittura trovare qualcosa in più del punto, comunque prezioso. E tanti palloni passano dai suoi saggi piedi. Però, è stata dura anche per lui.
LASAGNA 5 Io ho sempre contestato una cosa di Kevin: l’atteggiamento. Sarà questione di carattere, non discuto. Ma serve un altro spirito per meritarsi la maglia da titolare. E’ inutile che si dica “in allenamento è sempre il migliore”, perché questo non si trasferisce alla partita. Sbaglia tanto, tantissimo. Anche occasioni importanti. Scelte spesso incomprensibili. Forse ha la testa da qualche altra parte e forse, sarebbe giusto, anche per lui, cambiare aria.
BRAAF 5.5 Parte discretamente bene, dimostrando di aver già, più o meno, capito i meccanismi della squadra. Passano i minuti e si ingarbuglia, così come tutto il Verona però. Il debutto non passerà agli annali del calcio mondiale, però diamogli un attimo di tempo per capire che giocatore sia.
NGONGE 6.5 (dal 73’) Visto che Duda non mi pare si possa definire una sorpresa, direi che sia lui la più bella scoperta di questa partita. Dentro in corsa, e si porta a casa la migliore occasione del Verona, con Silvestri costretto al mezzo miracolo. Ma poi ancora tante cose davvero interessanti. Quel sinistro promette bene.
DJURIC 6 + Praticamente mai pericoloso. E per un attaccante non è che sia un dettaglio da niente. Però mi dite cosa si possa imputare a questo ragazzo? Io, francamente, nulla. Perché lotta su tutto quello gli passi a tiro, tutto. Non si risparmia un instante, prende tante di quelle botte da stendere un bisonte. Si spacca l’arcata sopracciliare, giocando buona parte del secondo tempo con un turbante fastidiosissimo. Eppure non arretra di un passo. Solo applausi per lui. Questo è l’atteggiamento che si vuole vedere.
PICCOLI 5.5 (dall’87’) Difficile fare il salvatore della patria. Non è il suo ruolo.
ALL. ZAFFARONI 6.5 Un pareggio che vale molto più del punticino, che comunque muove la classifica. Il Verona è brutto, ma sa soffrire, nonostante sembra che possa crollare da un momento all’altro. Era importante non perdere: missione compiuta. Ottime le risposte dai cambi. Si abbia anche il coraggio di provarli presto dal primo minuto. Con lui il Verona è rinato, è stato bravo a portare serenità nello spogliatoio.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Udinese-Hellas Verona 1-1
Il derby finisce in parità
Atmosfera infuocata alla Dacia Arena per questo derby contro l’Hellas Verona. Entrambe le squadre sono alla ricerca di punti importanti per continuare ad inseguire il proprio obiettivo. Il Verona passa subito in vantaggio grazie ad una deviazione di Becao sul tiro di Lazovic da fuori area. Gialloblù che due minuti più tardi si rendono nuovamente pericolosi con il colpo di testa di Magnani. L’Udinese si spinge in avanti e va vicino al gol con Success, servito benissimo in area da Ehizibue. Dalla punizione scaturita dal fallo di mano di Magnani al limite dell’area, Montipò compie una grande parata sulla ribattuta di Arslan. I bianconeri trovano meritatamente il gol del pareggio al 21’ con Samardzic, dopo una bellissima azione corale di squadra: sponda di Beto e mancino chirurgico del tedesco su cui Montipò questa volta non può arrivare. Bijol manca di pochissimi centimetri il gol del 2-1 su calcio d’angolo al 31’, con un destro al volo che risulta però poco preciso e termina a lato. Doppia occasione per i bianconeri al 38’ prima con Beto e poi con Udogie, ma la difesa scaligera riesce a sventare il pericolo e a ribattere le due conclusioni. Al termine del minuto di recupero le squadre vanno al riposo con un gol per parte.
La ripresa comincia a ritmi alti ed il Verona si porta subito in avanti con Lasagna, brava la difesa bianconera a respingere. Calcio d’angolo pericoloso dei bianconeri un minuto più tardi con il colpo di testa di Perez ed altra grande parata di Montipò. Samardzic ci riprova al 50’ su calcio di punizione ed ancora una volta il portiere gialloblù legge bene la traiettoria e salva in angolo. L’Udinese continua ad attaccare e torna alla conclusione con Arslan, ma Montipò para senza difficoltà il suo tiro a giro. Partita bloccata fino al 74’ quando Silvestri, con un intervento provvidenziale, salva il risultato sul neoentrato Ngonge, servito bene in profondità. Cambio di fronte e tiro di Samardzic dai 25 metri, che risulta però troppo centrale e facile preda del portiere scaligero. Ancora Udinese, questa volta con Lovric a dieci dalla fine, ma il suo rasoterra finisce a lato alla sinistra di Montipò. Silvestri protagonista un minuto più tardi, bravo a respingere il mancino dell’ex bianconero Lasagna. Sottil prova il tutto per tutto e gioca la carta Semedo, al suo esordio in serie A, al posto dell’esausto Success. Sfortunati i bianconeri che, al termine dei cinque minuti di recupero, non riescono a trovare il gol da tre punti.
FONTE: Udinese.it
Per oltre 90 minuti, la partita di Luca Pairetto, l'arbitro che ieri ha diretto Udinese-Verona, è stata sufficiente. Il giudizio sul suo operato del Corriere dello Sport, tuttavia, crolla (fino al 5) per la gestione nella manciata di secondi finali: Depaoli lo ha mandato a quel paese con grande veemenza, e non è arrivato nemmeno un giallo. "Possibile non si prendono provvedimenti?", si interroga il quotidiano, che poi scrive: "Ecco i danni che combinano Mariani (sabato ha graziato Calhanoglu, che aveva scagliato per terra il pallone con forza a pochi centimetri da lui, ndr) e i suoi seguaci... Rocchi dovrebbe provvedere".
UDINESE (a cura di Pierpaolo Matrone)
Silvestri 6 - Beffato solo da una traiettoria impossibile da prendere sull'autogol di Becao, tutte le altre volte (poche) che viene chiamato in causa non sbaglia. Piccola macchia (senza conseguenze) nel finale: sbaglia un rilancio e serve l'avversario, ma gli va bene.
Becao 5,5 - L'1-0 Verona lo segna lui con una sfortunata deviazione, ma l'errore arriva poco prima in uscita. Nessun'altra sbavatura e aiuta poi anche in fase offensiva, come al solito.
Bijol 6,5 - Parte così così, perdendosi un paio di volte Djuric. Poi cresce, guida la difesa, copre ogni zolla di campo che gli compete e quasi quasi segna pure.
Nehuen Perez 6 - Contenere la velocità di Lasagna è complicato, ma vi riesce grazie a sapienza tattica e letture sempre precise.
Ehizibue 6,5 - Partecipa all'azione del gol e, in generale, è il solito treno sulla destra, facendo avanti e indietro dall'inizio alla fine. Esce poi stanchissimo. Dall'85' Ebosele s.v.
Samardzic 7 - E' l'ultimo talento scoperto dall'Udinese. Per piede e intelligenza nell'interpretazione delle situazioni di gioco, potete starne certi, sarà la prossima plusvalenza dei Pozzo. Il gol, di mancino, è da chirurgo. E ne sfiora anche un altro.
Walace 6 - Confermato in cabina di regia, non rischia nulla e tiene bene il centrocampo, anche quando l'Hellas si fa più aggressivo.
Arslan 6,5 - Si alza più del solito, giocando praticamente a ridosso degli attaccanti e creando più di un grattacapo alla difesa avversaria. Tanto cuore, tanta intensità. Dal 65' Lovric 6,5 - Mezzora in campo e va vicino al gol. Dimostra di essere un co-titolare, altro che riserva.
Udogie 5,5 - Da lui ci si aspetta sempre qualcosa in più. Non si può dire che faccia male, ma a volte è troppo molle nei duelli e poco lucido negli ultimi trenta metri. Dall'85' Ebosse s.v.
Beto 6 - Perde un pallone sanguinoso in uscita, pesantissimo perché causa il vantaggio scaligero. Ma si riscatta ignorando l'istinto da attaccante e vestendo i panni dell'assist-man con un gran lavoro di sponda per l'1-1 di Samardzic. Non è elegantissimo, ma con le sue lunghe leve arriva quasi sempre prima dei difensori.
Success 6 - Non c'è più Deulofeu, allora è lui ad illuminare la Dacia Arena con dribbling e imbucate, come quella da cui nasce il gol di Samardzic. Ma dura solo un tempo, poi scompare. Dal 92' Vivaldo s.v.
Andrea Sottil 6 - Avrebbe meritato qualcosina in più. L'Udinese gioca meglio, chiude con 8 tiri in porta ed è sicuramente più pericolosa dell'Hellas Verona. L'azione del gol è preparata e, quindi, è anche merito suo.
HELLAS VERONA
Montipò 6,5 - Reattività e riflessi quando salva su Success da posizione ravvicinata, su Arslan dalla distanza su deviazione di Lasagna e sul colpo di testa di Perez. Incolpevole invece sulla rete dell’Udinese.
Magnani 6,5 - Come Ceccherini, si fa prendere il tempo da Samardzic in occasione del pari friulano, ma quella è l’unica sbavatura del match per lui. Quando deve sfruttare il colpo di testa è semplicemente granitico. Provvidenziale nel primo tempo su Udogie, Beto non gli va mai via.
Hien 6,5 - Duello tutto fisico con Beto con il difensore centrale gialloblu che regge il confronto. Fa a sportellate con la punta bianconera e si fa trovare sempre con puntualità quando deve effettuare una chiusura.
Ceccherini 5,5 - Anche lui sembra in ritardo su Samardzic in occasione della rete del pareggio. Viene sollecitato molto dagli attaccanti e dai centrocampisti bianconeri che quando cambiano marcia spesso gli vanno via. Dal 46’ Coppola 6 - Il suo ingresso nel match non è molto fortunato ma poi trova sicurezza col passare dei minuti.
Depaoli 6 - Gioca molto basso badando di più alla fase difensiva su Udogie. Timido invece nella fase di spinta, si fa vedere poco sulla corsia destra. Esce zoppicando dopo uno scontro con un avversario. Dal 57’ Terracciano 6 - Prestazione ordinata quella dell’esterno gialloblu che anche lui protegge la propria area di rigore ma quando si fa vedere in avanti crea diversi pericoli.
Tameze 6 - Frena diverse ripartenze dell’Udinese con la sua velocità. Combatte con grinta in mezzo al campo andando a sradicare i palloni dai piedi degli avversari.
Sulemana 6 - Tanta quantità in mezzo al campo. Ci mette dinamismo nell’andare a pressare sui giocatori avversari di fronte alla qualità degli avversari. Dal 57’ Duda 6 - Entra molto bene in partita con l’aggressività giusta sui portatori di palla avversari.
Lazovic 6,5 - Vincente il pressing su Beto quando recupera e calcia verso Silvestri dopo appena tre minuti. Fortunato nella deviazione di Becao ma comunque audace a crearsi quell’occasione. Sulla rete del pareggio friulano si fa bruciare da Ehizibue ma la prestazione resta comunque positiva.
Lasagna 5,5 - Generoso quando l’Udinese attacca lo troviamo nella propria metà campo. Ma quando viene lanciato in velocità non riesce a lasciare il segno, controllato dalla retroguardia friulana. Nella ripresa non sfrutta un regalo di Silvestri calciando addosso a Perez.
Braaf 5,5 - Insegue gli avversari nella sua metà campo andando a raddoppiare e aiutando Lazovic nella fase difensiva. Col passare dei minuti cala di intensità, ma ci saranno altre occasioni per mostrare le qualità che ha. Dal 72’ Ngonge 6 - Si presenta subito con un gran guizzo che chiamata Silvestri alla parata in tuffo.
Djuric 6 - Boa centrale dell’attacco di Zaffaroni. Serata non facile per lui ma gioca per la squadra andando incontro al pallone fornendo palloni e sponde per l’inserimento di esterni e centrocampisti. Dall’85’ Piccoli s.v.
Marco Zaffaroni 6 - Prosegue la striscia di risultati utili consecutivi dando seguito al successo contro il Lecce. Otto punti nel 2023 sono un ottimo bottino che fanno ben sperare in vista del girone di ritorno.
I FATTI DEL GIORNO Udinese e Verona proseguono le rispettive strisce positive: alla Dacia Arena finisce 1-1
31/1 ALLE 00:34
di ANDREA PIRAS
Finisce senza vincitori né vinti la sfida della Dacia Arena. Udinese e Verona si dividono la posta in palio pareggiando 1-1 e continuando le rispettive serie positive. Quattro punti in due gare per i bianconeri, otto nel 2023 per gli scaligeri che tornano a credere alla salvezza. Vantaggio veronese dopo appena 120 secondi con Lazovic che recupera un pallone a Beto e calcia in porta con Becao che devia di testa impennando il pallone ed insaccandolo alle spalle di Silvestri. Il pareggio friulano non tarda ad arrivare con Samardzic che raccoglie un pallone a rimorchio di Ehizibue e supera un ottimo Montipò. Nella ripresa regna l'equilibrio con le due formazioni che conquistano un punto a testa.
Montipò 7 prova di grande attenzione. Sempre reattivo sfodera almeno tre interventi determinanti. Sul gol di Samardzic non poteva fare molto;
Magnani 7 non abbassa mai la soglia dell'attenzione, facendosi valere di piede e di testa. Dalle sue parti non si passa;
Hien 7 ingaggia cruenti corpo a corpo con Beto, cliente tutt'altro che facile, senza mai prestare il fianco.
Ceccherini 5,5 paga dazio davanti al passo più veloce degli avversari. Ammonito, rimane saggiamente negli spogliatoi a fine primo tempo (dal 1' s.t. Coppola 6 non giocava da oltre tre mesi. L'approccio è un pizzico debole, poi trova le misure giuste);
Depaoli 5,5 partita dedicata ad arginare le folate dell'ex gialloblù Udogie, con qualche patimento di troppo. Esce per infortunio. (dal 13' s.t. Terracciano 6 riporta sostanza e si propone in avanti, approfittando anche della flessione di Udogie).
Tamèze 6,5 soffre all'inizio poi tiene in piedi il centrocampo praticamente da solo, tirando un po' il fiato solo con l'ingresso di Duda
Sulemana 5 patisce l'irruenza e l'aggressività dei centrocampisti friulani (dal 13' s.t Duda 6,5 trova subito la posizione, scegliendo sempre la giocata giusta)
Lazovic 6 aiutato da una beffarda deviazione di Beçao segna la rete del provvisorio vantaggio. Prezioso in copertura e in alcune ripartenza nel finale.
Lasagna 5,5 ci prova in almeno un paio di occasioni ma viene murato o anticipato. La fortuna non gli è certo compagna di viaggio.
Braaf 5,5 subito titolare a causa del forfait di Doig. Sicuramente dotato tecnicamente parte bene, poi si spegne. (dal 28' s.t. Ngonge 6 forse la più bella sorpresa della serata. Si costruisce da solo l'azione nella quale sfiora la rete del 2-1)
Djuric 6 Non farà gol ma nel lavoro di sponda e di scarico è fondamentale, Gioca per quasi un tempo con un vistoso turbante in testa. (dal 41' s.t Piccoli s.v. non ha tempo di incidere in quella che, forse, è stata la sua ultima apparizione in maglia gialloblù)
Zaffaroni 6,5 La squadra combatte, soffre ma non soccombe dimostrando una ritrovata identità e una rinnovata capacità, come ammesso dallo stesso tecnico, di interpretare al meglio le varie fasi della partita. Un punto d'oro che consente di guardare avanti con fiducia.
1-1 tra Udinese e Hellas Verona nel posticipo del lunedì della ventesima giornata di Serie A. Pareggio che smuove la classifica per entrambe, con gli scaligeri che sono adesso a -5 dalla zona salvezza, mentre l'Udinese mantiene il settimo posto. Di seguito la classifica aggiornata.
CLASSIFICA
Napoli 53
Inter 40
Atalanta 38
Milan 38
Lazio 38
Roma 37
Udinese 29
Torino 27
Bologna 26
Empoli 26
Monza 25
Fiorentina 24
Juventus 23 (-15)
Salernitana 21
Lecce 20
Sassuolo 20
Spezia 18
Hellas Verona 13
Sampdoria 9
Cremonese 8
Montipò 6,5 - Reattività e riflessi quando salva su Success da posizione ravvicinata, su Arslan dalla distanza su deviazione di Lasagna e sul colpo di testa di Perez. Incolpevole invece sulla rete dell’Udinese.
Magnani 6,5 - Come Ceccherini, si fa prendere il tempo da Samardzic in occasione del pari friulano, ma quella è l’unica sbavatura del match per lui. Quando deve sfruttare il colpo di testa è semplicemente granitico. Provvidenziale nel primo tempo su Udogie, Beto non gli va mai via.
Hien 6,5 - Duello tutto fisico con Beto con il difensore centrale gialloblu che regge il confronto. Fa a sportellate con la punta bianconera e si fa trovare sempre con puntualità quando deve effettuare una chiusura.
Ceccherini 5,5 - Anche lui sembra in ritardo su Samardzic in occasione della rete del pareggio. Viene sollecitato molto dagli attaccanti e dai centrocampisti bianconeri che quando cambiano marcia spesso gli vanno via. Dal 46’ Coppola 6 - Il suo ingresso nel match non è molto fortunato ma poi trova sicurezza col passare dei minuti.
Depaoli 6 - Gioca molto basso badando di più alla fase difensiva su Udogie. Timido invece nella fase di spinta, si fa vedere poco sulla corsia destra. Esce zoppicando dopo uno scontro con un avversario. Dal 57’ Terracciano 6 - Prestazione ordinata quella dell’esterno gialloblu che anche lui protegge la propria area di rigore ma quando si fa vedere in avanti crea diversi pericoli.
Tameze 6 - Frena diverse ripartenze dell’Udinese con la sua velocità. Combatte con grinta in mezzo al campo andando a sradicare i palloni dai piedi degli avversari.
Sulemana 6 - Tanta quantità in mezzo al campo. Ci mette dinamismo nell’andare a pressare sui giocatori avversari di fronte alla qualità degli avversari. Dal 57’ Duda 6 - Entra molto bene in partita con l’aggressività giusta sui portatori di palla avversari.
Lazovic 6,5 - Vincente il pressing su Beto quando recupera e calcia verso Silvestri dopo appena tre minuti. Fortunato nella deviazione di Becao ma comunque audace a crearsi quell’occasione. Sulla rete del pareggio friulano si fa bruciare da Ehizibue ma la prestazione resta comunque positiva.
Lasagna 5,5 - Generoso quando l’Udinese attacca lo troviamo nella propria metà campo. Ma quando viene lanciato in velocità non riesce a lasciare il segno, controllato dalla retroguardia friulana. Nella ripresa non sfrutta un regalo di Silvestri calciando addosso a Perez.
Braaf 5,5 - Insegue gli avversari nella sua metà campo andando a raddoppiare e aiutando Lazovic nella fase difensiva. Col passare dei minuti cala di intensità, ma ci saranno altre occasioni per mostrare le qualità che ha. Dal 72’ Ngonge 6 - Si presenta subito con un gran guizzo che chiamata Silvestri alla parata in tuffo.
Djuric 6 - Boa centrale dell’attacco di Zaffaroni. Serata non facile per lui ma gioca per la squadra andando incontro al pallone fornendo palloni e sponde per l’inserimento di esterni e centrocampisti. Dall’85’ Piccoli s.v.
Marco Zaffaroni 6 - Prosegue la striscia di risultati utili consecutivi dando seguito al successo contro il Lecce. Otto punti nel 2023 sono un ottimo bottino che fanno ben sperare in vista del girone di ritorno.
Silvestri 6 - Beffato solo da una traiettoria impossibile da prendere sull'autogol di Becao, tutte le altre volte (poche) che viene chiamato in causa non sbaglia. Piccola macchia (senza conseguenze) nel finale: sbaglia un rilancio e serve l'avversario, ma gli va bene.
Becao 5,5 - L'1-0 Verona lo segna lui con una sfortunata deviazione, ma l'errore arriva poco prima in uscita. Nessun'altra sbavatura e aiuta poi anche in fase offensiva, come al solito.
Bijol 6,5 - Parte così così, perdendosi un paio di volte Djuric. Poi cresce, guida la difesa, copre ogni zolla di campo che gli compete e quasi quasi segna pure.
Nehuen Perez 6 - Contenere la velocità di Lasagna è complicato, ma vi riesce grazie a sapienza tattica e letture sempre precise.
Ehizibue 6,5 - Partecipa all'azione del gol e, in generale, è il solito treno sulla destra, facendo avanti e indietro dall'inizio alla fine. Esce poi stanchissimo. Dall'85' Ebosele s.v.
Samardzic 7 - E' l'ultimo talento scoperto dall'Udinese. Per piede e intelligenza nell'interpretazione delle situazioni di gioco, potete starne certi, sarà la prossima plusvalenza dei Pozzo. Il gol, di mancino, è da chirurgo. E ne sfiora anche un altro.
Walace 6 - Confermato in cabina di regia, non rischia nulla e tiene bene il centrocampo, anche quando l'Hellas si fa più aggressivo.
Arslan 6,5 - Si alza più del solito, giocando praticamente a ridosso degli attaccanti e creando più di un grattacapo alla difesa avversaria. Tanto cuore, tanta intensità. Dal 65' Lovric 6,5 - Mezzora in campo e va vicino al gol. Dimostra di essere un co-titolare, altro che riserva.
Udogie 5,5 - Da lui ci si aspetta sempre qualcosa in più. Non si può dire che faccia male, ma a volte è troppo molle nei duelli e poco lucido negli ultimi trenta metri. Dall'85' Ebosse s.v.
Beto 6 - Perde un pallone sanguinoso in uscita, pesantissimo perché causa il vantaggio scaligero. Ma si riscatta ignorando l'istinto da attaccante e vestendo i panni dell'assist-man con un gran lavoro di sponda per l'1-1 di Samardzic. Non è elegantissimo, ma con le sue lunghe leve arriva quasi sempre prima dei difensori.
Success 6 - Non c'è più Deulofeu, allora è lui ad illuminare la Dacia Arena con dribbling e imbucate, come quella da cui nasce il gol di Samardzic. Ma dura solo un tempo, poi scompare. Dal 92' Vivaldo s.v.
Andrea Sottil 6 - Avrebbe meritato qualcosina in più. L'Udinese gioca meglio, chiude con 8 tiri in porta ed è sicuramente più pericolosa dell'Hellas Verona. L'azione del gol è preparata e, quindi, è anche merito suo.
SERIE A Udinese e Hellas si dividono la posta in palio: Samardzic risponde a Lazovic, è 1-1
30/1 ALLE 22:40
di ANDREA PIRAS
Prosegue la serie positiva di Udinese e Hellas Verona. Le due formazioni danno continuità ai successi contro Sampdoria e Lecce dividendosi la posta in palio. Finisce 1-1 la sfida della Dacia Arena con la rete di Samardzic che pareggia il vantaggio iniziale di Lazovic con deviazione di Becao.
Le scelte dei tecnici
Andrea Sottil si affida alla coppia d'attacco formata da Beto e Success con Ehizibue, decisivo nel match contro la Sampdoria, a destra e Udogie a sinistra. In cabina di regia c'è Walace con Samardzic e Arslan ai lati mentre in difesa Becao, Bijol e Perez proteggono la porta di Silvestri. Risponde Zaffaroni con Montipò fra i pali, Magnani, Hien e Ceccherini in difesa mentre Depaoli e Lazovic sono gli esterni. A centrocampo spazio a Tameze e Sulemana mentre Lasagna e Braaf innescano l'unica punta Djuric.
Lazovic chiama, Samardzic risponde
Neanche tre minuti sul cronometro e gli scaligeri passano in vantaggio. Brutto pallone perso da Beto sulla trequarti difensiva che innesca Lazovic. L’esterno gialloblu calcia in porta trovando sulla strada Becao: il difensore bianconero colpisce di testa con il pallone che si impenna e scavalca Silvestri. La reazione friulana non tarda ad arrivare con un pallone a rimorchio di Ehizibue per Success ma Montipò respinge con un gran riflesso. Udinese pericolosa al 20’ con una conclusione dal limite di Arslan respinta ancora molto bene da Montipò. E’ il preludio al pari friulano con Beto che difende il pallone da Hien e serve all’indietro Samardzic, abile a piazzare il pallone sul palo dove Montipò non può arrivare. Alla mezz’ora occasione clamorosa per Bijol che, sugli sviluppi di un corner, calcia da posizione ravvicinata mettendo incredibilmente sul fondo.
Equilibrio nella ripresa
La prima occasione della ripresa è dell’Hellas con un lancio di Magnani per la sponda di Djuric che innesca Lasagna; l’attaccante gialloblu supera Bijol ma Silvestri lo argina bene in uscita. Pochi giri di lancetta più tardi è Perez a colpire all’interno dell’area ma ancora Montipò in tuffo respinge. Ancora il numero 1 scaligero protagonista su una conclusione dalla lunga distanza di Samardzic. Verso la mezz’ora, il neo entrato Ngonge si presenta alla grande nel campionato di Serie A con uno strappo sulla trequarti seguito da una conclusione che impegna Silvestri in tuffo. A dieci dalla fine, rischio per Silvestri che serve Lasagna ma l’ex di turno calcia di prima intenzione venendo stoppato da Perez. Ancora Verona in avanti sempre con Lasagna ma la sua conclusione trova la parata attenta di Silvestri.
Perché il Verona cede il suo miglior giocatore a gennaio nonostante la salvezza sia distante non più di cinque punti, con un evidente miglioramento dall'arrivo di Zaffaroni in fatto di risultati? È una domanda che ha una risposta certa e circostanziata, visto che l'idea è quella di presentare una società sana ai prossimi compratori. La galassia del presidente Setti, da Manila Grace in giù, genera perdite importanti che il club di fatto controbilancia. Quindi il Verona di fatto è un gioiello che può essere venduto nei prossimi mesi. Alcune voci in città parlano di un accordo già in cantiere, a cui mancherebbe solo il closing, mentre un'altra corrente porta a un fondo arabo dal quale è stata presentata la dichiarazione d'intenti per arrivare fino in fondo.
L'idea di Setti è quella di alienare il Verona perché la situazione è oramai irreversibile. A prescindere dalla salvezza o meno, non troppo distante, anche se l'augurio è comunque quella di arrivare quart'ultimo. Sembrava che la situazione potesse già essere perfezionata prima del Mondiale, poi i tempi si sono dilungati perché aveva fatto una richiesta che non è stata accettata dai compratori. Cioè di rimanere all'interno del club con una carica operativa per almeno 3-4 anni. C'è una somiglianza con un'altra società che ha cambiato ultimamente la proprietà ed è l'Atalanta, con il Verona che non è mai arrivato in Europa ma, grazie alla reggenza in dirigenza di Tony D'Amico, le plusvalenze sono state comunque intorno ai 100 milioni dal 2019-2020, quando vennero venduto Rrahmani e Amrabat, con Kumbulla che doveva andare al Napoli e poi rimase.
La speranza era quella di tenere Ilic fino all'estate, con la sospensiva, ma la scelta Torino è sempre stata la prima, anche sopra all'Olympique Marsiglia. Da capire cosa farà Isak Hien, perché vorrebbe rimanere fino alla fine della stagione per poi riposizionarsi subito sul mercato: ha già giocato per due squadre e non può giocare in un altro club in questa stagione. Il Torino ha deciso di offrire cash, subito, circa 15 milioni di euro, mentre l'Olympique Marsiglia avrebbe dilazionato il pagamento. Incassare subito per presentarsi sani è una priorità per il Verona che, a questo punto, cercherà di salvarsi anche senza Ilic.
Il fatto che Ilic sia il trasferimento economicamente più importante da Italia a Italia è chiaramente un segnale dei tempi [...]
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
30 GENNAIO 2023 Serie A TIM | Secondo risultato utile consecutivo per il Verona: a Udine finisce 1-1
Udine - Si è conclusa 1-1 Udinese-Hellas Verona, 20a giornata della Serie A TIM 2022/23. I gialloblù hanno sbloccato la gara al 4' con la conclusione di Lazovic che è stata deviata in porta da Becao, l'Udinese ha pareggiato poi al 21' con Samardzic.
Venendo alla cronaca, il Verona si porta subito in vantaggio, al 4’, con Lazovic che vince un contrasto con Beto, arriva al limite e calcia verso il secondo palo: tiro deviato da Becao e pallone che si insacca all’incrocio.
Poco dopo, al 6’, angolo dalla sinistra calciato da Lazovic sul secondo palo, Magnani stacca più in alto di tutti e soltanto una deviazione della difesa di casa gli nega la gioia del gol.
L’Udinese risponde e lo fa in maniera pericolosa al 12’: sinistro a botta sicura di Arslan dal cuore dell’area, ma Montipò si supera e respinge d’istinto.
Ancora i padroni di casa che cercano il gol del pareggio al 19’, sempre con Arslan che raccoglie la punizione di Samardzic respinta dalla barriera gialloblù: destro potente e deviato che cambia traiettoria, ma Montipò è superlativo e devia in angolo con un gran riflesso.
Udinese che perviene al pareggio, al 21', grazie al sinistro di prima di Samardzic dal cuore dell'area, che insacca all'angolino basso alla destra di Montipò.
Friulani vicini al pari ancora al 32’: angolo dalla destra di Samardzic che trova Bijol, ma la sua conclusione sfiora il palo.
Al 39’ è l’Hellas a riportarsi in avanti sulla destra con Lasagna, servito da Djuric: il numero undici gialloblù chiude il triangolo trovando Braaf sul primo palo, ma il suo destro di prima intenzione viene ribattuto dalla difesa di casa.
Nella ripresa, dopo neanche un minuto, i gialloblù sfiorano la rete del nuovo vantaggio: lancio di Magnani per la spizzata di Djuric, Lasagna si inserisce e tocca superando Silvestri, ma il pallone viene salvato a pochi centimetri dalla linea di porta da Perez.
L’Udinese risponde al 48’ con il calcio d’angolo dalla sinistra di Samardzic: sul secondo palo è Perez a colpire di testa, Montipò è bravo e devia in angolo. Ancora Montipò, al 50’, si distende sulla propria destra e devia in angolo la punizione mancina di Samardzic calciata sopra la barriera.
Al 74’ è Ngonge, entrato da pochi minuti al posto dell’altro esordiente Braaf, a smarcarsi al limite e calciare in diagonale con il destro: Silvestri è costretto al grande intervento e devia in angolo.
Verona ancora pericoloso al 76’, questa volta con Lasagna che, in area, controlla il traversone basso dalla destra di Terracciano, ma la sua conclusione mancina viene rimpallata dai difensori di casa. Lovric, all’81’, calcia dal limite col mancino in diagonale: pallone che esce di poco alla destra del palo.
Break gialloblù poi al minuto 83’ con Duda che recupera palla sulla trequarti avversaria e suggerisce per Lasagna sul sinistro: mancino a rientrare che viene respinto da Silvestri. È l'ultima occasione del match che si conclude con il pareggio dopo cinque minuti di recupero.
Il prossimo impegno dei gialloblù è in programma lunedì 6 febbraio, alle ore 18.30, contro la Lazio allo stadio 'Bentegodi', gara valida per la 21a giornata di Serie A TIM 2022/23.
Verona - Si è conclusa con il risultato di 2-2 Hellas Verona-Cagliari, 16a giornata del campionato Primavera 1 TIM 2022/23. Doppio vantaggio gialloblù firmato da Caia e Ebengué nel primo tempo, che si è poi concluso per 2-1 con la rete di Pulina per i Cagliari. I sardi hanno poi segnato il definitivo 2-2 ad inizio secondo tempo con Zulla.
Venendo alla cronaca, la prima occasione del match è per l'Hellas all'11'. Punizione dalla trequarti di Patané che crossa direttamente sul secondo palo dove El Wafi svetta e impegna Lolic a deviare in angolo.
Al 15', Verona di nuovo pericoloso e che sfiora il vantaggio con Calabrese: punizione dalla destra, mischia in area con il Cagliari che, in qualche modo, salva sulla linea; poi è il numero 6 gialloblù a recuperare il pallone e indirizzare all'incrocio, ma il pallone finisce alto di poco.
È il preludio al gol dell'1-0 che infatti arriva al 26'. Lancio millimetrico di El Wafi che serve in verticale Caia: il numero 9 dell'Hellas è bravo a inserirsi tra difensore e portiere, in uscita al limite dell'area, e a superare quest'ultimo con un preciso pallonetto di prima intenzione. Sesto gol in otto presenze per l'attaccante classe 2003 in questo campionato.
Successivamente, gli ospiti provano a rispondere con Pulina, al 39', ma ill suo mancino rasoterra viene bloccato centralmente da Boseggia.
Un minuto più tardi, al 40', i gialloblù trovano il gol del raddoppio con il colpo di testa di Ebengué, che stacca più in alto di tutti e indirizza il cross di Patané dalla bandierina, in maniera perfetta sul secondo palo.
Proprio un minuto prima del duplice fischio, però, il Cagliari riapre il match con la conclusione dalla distanza di Pulina che si insacca nell'angolino basso alla destra di Boseggia.
Al rientro dall'intervallo, al 47', la formazione ospite trova il gol del pareggio: Zallu risolve in mischia insaccando sul secondo palo con un destro rasoterra.
In una ripresa avara di occasioni, se ne segnalano solamente una per parte. La prima per il Cagliari che, al 59', sfiora il gol del vantaggio con Griger che colpisce però soltanto l'esterno della rete da distanza ravvicinata.
L'Hellas, invece, al 66', dopo un'azione manovrata dalla sinistra, arriva alla conclusione, dal lato destro dell'area, con Patané: tiro centrale bloccato da Lolic.
La gara si conclude poi sul risultato finale di 2-2 al 97', senza che le due squadre riescano ad impensierirsi.
Il prossimo impegno del Verona è in programma sabato 4 gennaio (ore 11), contro il Lecce, gara valida per la 17a giornata di campionato, l'ultima del girone d'andata.
SECONDO TEMPO
97' Triplice fischio: termina 2-2 tra Hellas Verona e Cagliari
90' Assegnati 4 minuti di recupero
77' Cagliari pericoloso in avanti, questa volta con Palomba che prova a risolvere una mischia in area successiva a un calcio d'angolo dei rossoblù: pallone alto
66' Azione manovrata dei gialloblù che arrivano alla conclusione, dal lato destro dell'area, con Patané: tiro centrale bloccato da Lolic
62' Colpo di testa di Zallu da calcio di punizione, ma Boseggia blocca senza problemi all'altezza del primo palo
59' Cagliari vicino al terzo gol con Griger che, dopo un'azione concitata in area, tenta la conclusione ravvicinata ma colpisce soltanto l'esterno della rete
51' L'Hellas prova subito a rendersi pericoloso, ma la conclusione mancina di Patané dal limite dell'area termina di poco fuori
47' GOL! Pareggio del Cagliari: Zallu risolve in mischia insaccando sul secondo palo con un destro rasoterra
46' Si riparte al Sinergy Stadium: dai ragazzi!
PRIMO TEMPO
45' Finisce qui il primo tempo sul risultato di 1-1
44' GOL! Pareggio del Cagliari con Pulina che trova l'angolino basso calciando dalla lunga distanza
40' GOOOOOLLL!!! Il Verona raddoppia con il colpo di testa di Ebengué, che stacca più in alto di tutti e indirizza il cross di Patané dalla bandierina, in maniera perfetta sul secondo palo
39' Il Cagliari prova a rispondere: diagonale mancino di Pulina che viene bloccato da Boseggia
26' GOOOOOLLL!!! Hellas in vantaggio con Caia, servito in profondità dal lancio millimetrico di El Wafi, che supera Lolic in uscita con un pallonetto perfetto che lentamente finisce in rete
24' Pericoloso il Cagliari che si presenta per la prima volta davanti a Boseggia con Del Pupo, ma il suo mancino dal cuore dell'area, praticamente a botta sicura, termina alto
15' Hellas vicino al vantaggio! Punizione dalla destra, mischia in area con il Cagliari che, in qualche modo, salva sulla linea. Poi è Calabrese a recuperare il pallone e indirizzare all'incrocio: pallone alto di poco
11' Prima occasione del match per l'Hellas. Punizione dalla trequarti di Patané che crossa direttamente sul secondo palo dove El Wafi svetta e impegna Lolic a deviare in angolo
1' Fischio d'inizio al Sinergy: dai ragazzi!
Hellas Verona: Boseggia, El Wafi, Calabrese, Patané (dall'86' Signorini), Schirone, Caia, Bernardi, Riahi, Cazzadori (dall'83' Cissé), Verzini (dal 74' Larsen), Ebengué
A disposizione: Ravasio, Toniolo, Larsen, Matyjewicz, De Franceschi, Nitri, Furini, Diao, Nwanege
Allenatore: Paolo Sammarco