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HELLAS VERONA 0-6 INTER: I nerazzurri la chiudono dalla mezz'ora in 5 minuti, nella ripresa scaligeri assenti e la meritata goleada avversaria


#VeronaInter +   -   =

RECAP & IMPRESSIONI
Il VERONA chiude tutti gli spazi quindi l'INTER cerca la porta scaligera con traversoni e corner ad imbeccare la torre DŽEKO in mezzo all'area, la palla giusta arriva però grazie a GAICH che 31° pensa bene di infilare nella propria porta l'ennesimo cross di DIMARCO con un goffo autogol!
Seguono 5 minuti di totale blackout da parte dei gialloblù che concedono a ÇALHANOĞLU tutto il tempo di mirare e, dai 20 metri, trovare un fantastico eurogol che batte MONTIPÒ imparabilmente e poi, su una sanguinosa palla persa da TAMÈZE, innescare DŽEKO che ringrazia e insacca nell'angolino a destra del portiere scaligero pure autore di 3 interventi-miracolo prima della mezz'ora.
Nella ripresa ZAFFARONI e BOCCHETTI, ormai perso per perso, fanno riposare LAZOVIĆ, VERDI e la poca qualità a loro disposizione in vista della prossima trasferta a Lecce così il delizioso pallonetto di MARTÍNEZ e il velenoso diagonale di DŽEKO (liberato da uno scandaloso passaggio di CECCHERINI a cercare ABILDGAARD) sotterrano l'HELLAS con una manita tanto dolorosa quanto meritata per quanto visto in campo.
Ma non è finita perché al 92° MARTÍNEZ seduto tra COPPOLA, ABILDGAARD e FARAONI riesce chissà come a colpirla di straforo e depositarla nel sacco! È 6 a 0 INTER: VERONA letteralmente annichilito.

L'HELLAS si presenta come da programma con un arcigno 4-2-3-1 teso a chiudere tutti i varchi agli avversari cercando di ripartire in velocità sulla tecnica di LAZOVIĆ e VERDI ma ben presto il gioco attendista e monotematico dei gialloblù viene dominato dalla qualità dell'INTER che dal 31°, in 5 minuti, mette a segno tre gol e chiude il discorso ben prima dei successivi tre gol che affibbia agli scaligeri sbertucciandoli con un punteggio tennistico.
Tutto come da programma insomma per un match dal quale forse solo i più ottimisti si aspettavano un pari e ci dice pure bene che, a seguito di partite gagliarde in trasferta, sia lo SPEZIA che il LECCE tornino a casa con un pugno di mosche lasciando tutto com'è in classifica.
La chiudo qua... Troppo amara la partita di stasera in cui il VERONA sbraga letteralmente a 3 giorni dalla fondamentale trasferta in Puglia: Mai in 120 anni di storia l'HELLAS aveva subito al Bentegodi più di 5 gol in Serie A.


Radiografia del Gol gialloblù 2022-23
GiocatoreCoppaCampionatoTotale
VERDI055
LAZOVIĆ033
HENRY022
DOIG022
DEPAOLI022
NGONGE022
CECCHERINI012
LASAGNA112
KALLON011
GÜNTER011
DAWIDOWICZ011
ĐURIĆ011
FARAONI011
GAICH011


IL GIORNO DOPO, A MENTE FREDDA...
Cosa scrivere dopo uno 0 a 6 al Binti in cui il migliore in campo è il portiere gialloblù? Speriamo solo che al 'Via del Mare' l'HELLAS non vada in campo con l'atteggiamento visto a Genova e a Cremona e che, soprattutto, abbia un po' più coraggio (anche se dopo la debàcle di ieri le menti potrebbero risentirne).
Io continuo a non capire quelli che dicono che SPEZIA e LECCE sono al livello del VERONA se non un pizzico sotto: Ma li avete visti giocare? Hanno un'idea e un'organizzazione di gioco che i gialloblù si sognano!
I liguri, senza NZOLA, hanno tenuto sulla corda fino all'ultimo la JUVENTUS allo 'Stadium' come del resto i salentini, che hanno preoccupato a lungo l'ATALANTA a Bergamo, costringendo gli avversari alla rimonta. Vogliamo parlare della CREMONESE raggiunta solo nel finale dal MILAN a San Siro?
Con le scelte 'al risparmio' di SETTI, il VERONA ha ottenuto un po' più di solidità dietro ma quattro allenatori e due diesse a libro paga certificano quanto goffa (per non dire altro) sia stata la proprietà scaligera in questa stagione nella quale solo l'ormai proverbiale 'buona stella' che protegge il proprietario carpigiano tiene ancora in gioco i gialloblù...

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LA PARTITA



VOTI

  • MONTIPÒ Prende 6 gol eppure non mi pare abbia particolare su ogniuno di essi e anzi, prima dell'autogol di GAICH che apre il recinto alla goleada nerazzurra, si produce in un triplo intervento che col senno di poi limita non poco la serata indegna degli scaligeri. Il miglior gialloblù in campo ed è dire tutto dopo uno 0 a 6! 8
  • MAGNANI Appare stanco e quasi rassegnato a limitare il peggio contro DŽEKO che pure mette a segno una doppietta 5
  • HIEN Doveva limitare MARTÍNEZ: Missione pressoché fallita 5 (gli da il cambio COPPOLA al 62°: A gara ampiamente compromessa ZAFFARONI si ricorda anche di lui che nel recupero guarda MARTÍNEZ da terra segnare il 6 a 0 5)
  • CECCHERINI Incappa nella serata terribile della difesa con l'aggravante che al 55° regala a MARTÍNEZ la palla del poker... 4 (gli da il cambio CABAL all'82°: Pochi minuti giusto per tenerlo sulla corda in questo finale di stagione in cui ci sarà davvero bisogno di tutti, Non giudicabile)
  • FARAONI Contrariamente a quanto successo a Napoli non riesce a dare all'HELLAS quella sicurezza difensiva che servirebbe e ben presto viene travolto dagli avversari. Si vede solo su quel tiro che al 73° incoccia sulla schiena di ACERBI e per poco non inganna HANDANOVIĆ. Nel recupero osserva MARTÍNEZ infilare il sesto gol... 4,5
  • ABILDGAARD Corre tanto ma troppo spesso a vuoto e al 37° perde completamente DŽEKO che in diagonale segna il 3 a 0. Preso in controtempo al 55° da CECCHERINI quando MARTÍNEZ fa il poker. Anche lui al 91° guarda El Toro umiliare l'HELLAS con il 6 a 0 4,5
  • TAMÈZE Completamente perso e travolto dal centrocampo avversario perde palla al 37° (forse con un fallo di MKHITARYAN) quando l'INTER fa il tris. L'armeno salta bellamente Adrien anche al 49° ma dal limite fortunatamente grazia MONTIPÒ. Atteggiamento irriconoscibile, scivola, perde il tempo... Irriconoscibile 4,5
  • DEPAOLI A uomo su ACERBI che imposta dal basso sembra capirci poco sin dall'inizio. Naufraga insieme agli altri non essendo utile ne dietro ne davanti 5
  • LAZOVIĆ Al 19° confeziona per VERDI la palla più ghiotta per far segnare l'HELLAS e al 44° cerca GAICH con un'altra palla interessante... Tutto sommato è tra i meno peggio 6- (gli da il cambio DOIG al 46°: L'unico traversone utile al 50° per quanto riguarda la fase difensiva... Lasciamo perdere: Al 61° sul vertice destro DŽEKO lo fa sedere prima di infilare il 5 a 0 5+)
  • VERDI Al 19° ha a disposizione la palla del potenziale vantaggio gialloblù ma non trova di meglio che sparare su HANDANOVIĆ; scelta rivedibile per uno con le sue qualità... 5,5 (gli da il cambio DUDA al 46°: Entra in campo anche lui a gara ampiamente compromessa, si vede solo con quella palla interessante al 56° che GAICH più o meno spreca... 5,5)
  • GAICH Si vede solo in difesa sulle palle alte ma al 31° decide di incornarne anche una bassa infilando MONTIPÒ e dando la stura alla goleada dell'INTER. Buono l'unico tiro decente che mette a segno al 44°, improbabilissimo il tacco al 50° mentre al 56°, per cambiare, è troppo precipitoso nel tirare e spreca una buona occasione... 5- (gli da il cambio ĐURIĆ al 69°: Risparmiato anche lui per Lecce? Chissà... Non lascia comunque traccia 5,5)
  • ZAFFARONI Altra partita, altra formazione, altri dubbi che solleva nelle scelte tipo: Perché GAICH e non DJURIC? Non era il caso di far riposare un TAMÈZE evidentemente fuori giri? Apprezzo che abbia risparmiato a LAZOVIĆ e VERDI la ripresa mantenedoli più freschi per la fondamentale trasferta a Lecce ma perché non dare una chance a NGONGE completamente sparito dai radar? Perso per perso... Spero che spieghi ai butei che perdere con l'INTER si può ma calare le braghe no (anche se ho grossi dubbi in merito) 5


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DICONO +   -   =

Mister ZAFFARONI «Sapevamo di affrontare una squadra forte e in condizione. Abbiamo approcciato bene la gara, poi ci sono stati l'autogol e la gran giocata di Calhanoglu. Nel secondo tempo la squadra ha ceduto da un punto di vista emotivo, contro una formazione che non ti perdona nulla. È stata una serata negativa, ci sentiamo in dovere di chiedere scusa ai tifosi, che si aspettavano una prestazione diversa. Ora, però, dobbiamo resettare e ripresentarci al campo con le motivazioni giuste, dimenticando questa gara e presentandoci a Lecce nella maniera giusta. Se andremo in ritiro dopo stasera? Non so, dobbiamo ancora parlarne. Una sconfitta come questa non deve compromettere un percorso di cinque mesi che ci ha fatto arrivare fino a questo punto. Dobbiamo analizzare i motivi di questa sconfitta ma dimenticarla alla svelta. Se abbiamo l'energia giusta per affrontare il finale? Sono convinto di sì. Quando si fanno rincorse di questo tipo la spesa nervosa è altissima, in questo momento serve curare l'aspetto emotivo. Ma bisogna ricercare tutte le energie, vogliamo arrivare fino in fondo. Lecce spartiacque di questo campionato? L'approccio alla gara è stato buono... È il terzo gol che non possiamo prendere, soprattutto nel finale di primo tempo. Nella ripresa avremmo dovuto gestire meglio la partita: questo va analizzato, sono discorsi legati ad equilibri emotivi che vanno analizzati. Perché Ngonge sta trovando poco spazio Ha avuto un infortunio qualche settimana fa, ora ha recuperato e si allena bene. Ha avuto un buon impatto nell'immediato, poi ha avuto questo problema alla caviglia... In questo finale, comunque, ci sarà bisogno di lui e di tutti» TuttoMercatoWeb.com

Giangiacomo MAGNANI «Partita difficile cambiata dopo l'autogol? Penso di sì, purtroppo è stata una serata tremenda, che non ci farà dormire stanotte. Nella prima mezzora abbiamo concesso poco e retto bene: purtroppo, a fine primo tempo, nemmeno noi siamo riusciti a capire cosa fosse successo. Tra quattro giorni c'è una sfida importante a Lecce? Abbiamo una grande possibilità. Dobbiamo chiedere scusa per la prestazione di stasera, soprattutto perché è arrivata qui nel nostro stadio. Però, come squadra, non dobbiamo focalizzarci su quello che è successo, non dobbiamo pensare al risultato, niente è compromesso: abbiamo fatto una grande rincorsa e questa sconfitta non deve interromperla» HellasVerona.it

Mister INZAGHI tecnico dell'INTER «Abbiamo organizzato la gara in neanche 48 ore, con una squadra che in otto partite aveva perso solo contro la Fiorentina a Verona. La prima mezz'ora non è stata semplice, poi una volta sbloccata la gara abbiamo vinto meritatamente. Il nostro cammino in campionato deve proseguire, anche se in Serie A le partite sono tutte difficili. Portato l'atteggiamento delle coppe in campionato? La squadra ci ha messo sempre grande impegno. A volte non siamo riusciti a concretizzare come stasera, si tende a guardare soltanto il risultato. Abbiamo professionisti esemplari: ci siamo tappati le orecchie e abbiamo lavorato. È un periodo intenso, si gioca ogni tre giorni dal primo aprile e sto avendo grandi risposte da tutti. Se mi immaginavo una battaglia più aspra? Nella prima mezz'ora il Verona ci ha messo in difficoltà: anche all'andata fu una partita difficilissima, vincemmo con gol di Lautaro ma fu una gara intensa. L'uno-due ci ha aiutato: il Verona sembrava spacciato, ma siamo ai primi di maggio e si giocherà la salvezza con le sue armi» TuttoMercatoWeb.com

Edin DŽEKO a 'Sky Sport' «Il gol? Ovviamente mi mancava, però io i miei gol più importanti li ho già fatti, non è che soffro quando non segno. Sicuramente è importante per un attaccante, però non guardo i record: l'importante è andare in finale di Champions, in Champions con l'Inter l'anno prossimo e vincere la Coppa Italia. Se ora ci sentiamo più forti dei rossoneri? "Il Milan è una squadra forte, non è per caso in semifinale di Champions. Però noi crediamo in noi stessi, sappiamo di avere tanti giocatori forti: magari ogni tanto ne perdiamo coscienza e perdiamo partite che non possiamo perdere, però non bisogna mai guardare indietro. Oggi è una vittoria importante, le prossime lo saranno ancora di più» TuttoMercatoWeb.com

Raoul BELLANOVA ai microfoni di Dazn «Veniamo da tre risultati molto positivi, da tanti punti presi nelle ultime partite e stiamo bene. Questo deriva dal grande lavoro che facciamo in settimana, ma non abbiamo ancora fatto niente, soprattutto in campionato, perché dobbiamo arrivare a prendere questa Champions League. Dobbiamo solo pensare partita per partita per prepararsi al meglio per la gara contro la Roma. Se essere quarti cambia qualcosa? Sono 2 o 3 settimane che ci diciamo di stare tranquilli perché abbiamo tutte le qualità e una grandissima rosa per poter tranquillamente arrivare in queste posizioni. Fa piacere aver preso questi punti ed avere un po' di ossigeno, ma non abbiamo ancora fatto niente. Ogni passo falso lo paghi, dobbiamo andare a Roma e fare più punti che possiam» TuttoMercatoWeb.com


ZaffaroniMagnani

LE ALTRE DI A +   -   =

All'Arechi la tripletta di DIA non basta alla SALERNITANA per battere la FIORENTINA che riprende i campani gol su gol e divide la posta con uno spettacolare 3 a 3: Soddisfatto mister ITALIANO.
La JUVENTUS soffre tanto contro il LECCE allo 'Stadium' e va sotto grazie al gol dagli 11 metri di CEESAY ma alla fine la ribalta e vince 2 a 1 contro i salentini mai domi mentre a Genova è ILIĆ a offrire a BUONGIORNO la palla che sblocca il match poi nel finale è l'ex GENOA PELLEGRI che raddoppia lasciandosi poi andare ad una brutta esultanza sotto la curva dei tifosi blucerchiati criticata anche da mister JURIĆ nel dopopartita: 2 a 0 granata e finale incandescente nel quale AMIONE prende il secondo cartellino giallo e viene espulso.
A Bergamo lo SPEZIA passa per primo prima della rimonta dell'ATALANTA... Alla fine la traversa del neoentrato VERDE fa tremare i nerazzuri di casa che vincono per 3 a 2.
Il MONZA ferma la ROMA sull'1 a 1 mentre la LAZIO batte il SASSUOLO per 2 a 0.
Il MILAN rischia di perdere a San Siro contro la CREMONESE che passa col solito OKEREKE prima di essere raggiunta da MESSIAS nel recupero.
Domani alle 20:45 EMPOLI-BOLOGNA e UDINESE-NAPOLI chiuderanno la 33esima giornata di Serie A.



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