#VeronaMilan + - =
RECAP & IMPRESSIONI
Ritmi blandi, qualche errore di misura di troppo in fase di impostazione e nessuna emozione per un quarto d'ora prima della conclusione alta di testa di LEAO.
MILAN in vantaggio al 28° grazie ad un magistrale calcio di punizione battuto da KRUNIC che, dal vertice sinistro dell'area scaligera, trova l'angolino sotto l'incrocio del palo lontano e il primo centro in Serie A.
Il VERONA? Non pervenuto e annullato da una gran fase difensiva da parte dei rossoneri che non sembrano però neppure faticare oltremodo contro gli scaligeri che appaiono quasi anestetizzati.
In apertura di ripresa il terzino DALOT sembra MARADONA, semina il panico nella difesa scaligera e incrocia sul palo lontano con un tiro che toglie le ragnatele dal sette: 2 a 0 MILAN e partita chiusa, tantopiù che l'HELLAS non solo non da segno di regire ma nemmeno di vivere...
Encefalogramma gialloblù semipiatto insomma, fino all'87° quando la girata di testa di FARAONI trova KRUNIC sulla linea di porta a incornare sul fondo ed è la prima (e unica) conclusione nello specchio da parte dei gialloblù.
Dopo quattro minuti di inutile recupero il signor Orsato fischia tre volte.
Match brutto e noioso nonostante i due gol del MILAN che, al pari del VERONA, ha giocato poco al calcio ma ha trovato due giocate di qualità che hanno deciso (meritatamente) il match dalla parte rossonera.
Avversari con una difesa granitica ma che sono sembrati anche molto più in palla fisicamente e sono arrivati costantemente primi nei rimpalli.
A stupire in negativo è certamente il VERONA, sceso in campo con un atteggiamento quasi rassegnato, mai una scintilla per dare una svolta alla gara: Il primo tiro in porta solo all'87° certifica la pessima giornata degli scaligeri traditi dai suoi uomini qualitativamente migliori (BARÁK e ZACCAGNI) e mai in partita.
LA PARTITA
3-4-2-1 secondo pronostici per mister JURIĆ che conferma la difesa vista al 'Vigorito' con GÜNTER tra MAGNANI a destra e CECCHERINI a sinistra, TAMÈZE confermato al fianco di VELOSO in cabina di regia e FARAONI con LAZOVIĆ quarti dai rispettivi lati.
BARÁK e ZACCAGNI agiranno, come da copione, dietro LASAGNA punta centrale.
Consueto 4-2-3-1 anche per mister PIOLI che deve fare i conti con un TONALI non al meglio ed il forfait all'ultimo di HERNANDEZ e REBIC: CALABRIA e DALOT terzini accompagneranno ai lati i centrali TOMORI-ROMAGNOLI, KESSIE e MEITE faranno legna sulla mediana dietro ai trequartisti SAELEMAEKERS-KRUNIC-CASTILLEJO e a LEAO terminale offensivo.
Tutto pronto al 'Binti' in questo splendido pomeriggio di inizio Marzo, si parte agli ordini del signor Daniele Orsato della sezione AIA di Schio.
MAGIA DI KRUNIC SU CALCIO DI PUNIZIONE: MILAN IN VANTAGGIO
9° LASAGNA si inserisce tra nel passaggio di TOMORI al proprio portiere ma sull' 'uscita di DONNARUMMA Kevin non riesce a controllare...
15° Gran cross di CALABRIA da destra in mezzo dove MAGNANI liscia l'anticipo di testa e LEAO tutto solo incorna alto!
26° MAGNANI in netto ritardo su KRUNIC sulla linea esterna dell'area di rigore nei pressi del vertice sinistro: Il signor Orsato estrae il cartellino giallo per il difensore gialloblù. Alla battuta lo stesso KRUNIC che a giro inganna SILVESTRI all'incrocio al 28°: VERONA in svantaggio.
32° LEAO si lancia su un'imbucata nei pressi del vertice destro pressato da MAGNANI, la conclusione del portoghese di origini angolane finisce altissima.
34° MEITE si gira e tira all'improvviso dalla distanza, palla ampiamente sopra la traversa.
45°+1 Dopo un minuto di recupero il signor Orsato termina il primo tempo.
DALOT FA 2 A 0 E CHIUDE VIRTUALMENTE LA PARTITA
46° Nessun cambio, si riparte.
50° SAELEMAEKERS scende sulla sinistra e appoggia al centro dove LEAO finta per DALOT che fa sedere CECCHERINI e castiga SILVESTRI sotto l'incrocio ma il VERONA semplicemente non c'è.
53° SAELEMAEKERS prova la conclusione: Tiro alto.
54° JURIĆ prova a dare una scossa: BARÁK e ZACCAGNI lasciano il posto a BESSA e SALCEDO.
57° Cambia ancora l'HELLAS: Fuori VELOSO dentro ILIĆ mentre DIMARCO da il cambio a GÜNTER con MAGNANI che scala al centro, FARAONI scende a centrale di destra e Federico spinge LAZOVIĆ sulla fascia destra.
74° LASAGNA lascia il posto a FAVILLI.
75° BESSA serve DIMARCO che affonda a sinistra e trova solo l'esterno della rete con la deviazione di CALABRIA.
77° Sugli sviluppi del successivo corner DIMARCO trova bene CECCHERINI in area ma la sua girata di testa vola ampiamente a lato. Primo cambio per il MILAN: HAUGE sostituisce CASTILLEJO.
PRIMA (E UNICA) OCCASIONE HELLAS all'87°!
87° DIMARCO con un calcio d'angolo da destra sul primo palo dove la girata di testa di FARAONI è intercettata sul fondo da KRUNIC appostato appunto a guardia del legno.
88° Conclusione telefonata di KRUNIC, SILVESTRI blocca con facilità.
93° BESSA trattiene vistosamente LEAO in percussione e becca un cartellino giallo ineccepibile.
90°+4 Il signor Orsato fischia tre volte e conclude la gara.
VOTI
- SILVESTRI Deve arrendersi a due tiri da biliardo degli avversari bravi (e fortunati) a metterla la dove ogni portiere fatica ad arrivare: L'incrocio dei pali, 6
- MAGNANI Lotta come può, viene ammonito al 26° e poi gioca probabilmente condizionato. Al 73° personifica la giornata confusionaria dei gialloblù recuperando su un avversario e poi (di tacco) ritornargli la palla 5,5
- GÜNTER Controlla bene LEAO in generale ma dov'è in occasione del secondo gol di DALOT? 5,5 (gli da il cambio DIMARCO al 57°: Se non altro cerca di pungere con un paio di conclusioni deviate dalla difesa rossonera ed è di fatto il più pericoloso tra i gialloblù in una giornata in cui il primo tiro in porta per il VERONA arriva all'87°. Fa più lui in mezz'ora che tutti i suoi compagni assieme in 90 minuti ed è tutto dire... 6)
- CECCHERINI Grande anticipo su LEAO al 41° ma anche una scivolata che apre la porta alla conclusione vincente di DALOT che pesca il jolly e abbatte gli scaligeri, 5,5
- FARAONI Poco incisivo e preciso da esterno viene retrocesso da JURIĆ nei tre di difesa e paradossalmente rischia di segnare all'87° (per cui merita mezzo voto in più) 5
- VELOSO Sempre in difficoltà nei fondamentali anche sui calci da fermo, in perenne debito d'ossigeno non entra mai in partita 5 (gli da il cambio ILIĆ al 57°: Cede alla strapotenza fisica e tecnica del centrocampo avversario, 5)
- TAMÈZE L'unico a reggere l'urto fisico col centrocampo avversario e a conquistare o difendere qualche pallone sporco 6
- LAZOVIĆ Si accende a sprazzi senza mai trovare la scintilla giusta, poi spostato a destra con l'ingresso di DIMARCO conclude la gara senza acuti 5,5
- BARÁK Dov'era oggi? Tocca la prima e unica palla al 49° e la spreca malamente vanificando un possibile contropiede gialloblù 4 (gli da il cambio BESSA al 54°: Serve a DIMARCO una buona palla che Federico rende poi pericolosa, 5,5)
- ZACCAGNI Spesso per le terre non impietosisce mai Orsato che lo invita infastidito a rialzarsi, CALABRIA lo cancella totalmente dal campo 4,5 (gli da il cambio SALCEDO al 54°: Tocca la prima palla dopo 12 minuti e conquista una rimessa laterale 5,5)
- LASAGNA Non arrivano palloni e lui tenerebbe a venire a prenderseli indietro abbassando il baricentro: JURIĆ lo blocca e lo obbliga a stare alto nei primi 45 minuti. Nel secondo tempo un paio di ottimi cambi lato a cercare di ravvivare il gioco di un HELLAS sotto anestesia 6 (gli da il cambio FAVILLI al 74°: Non tocca palla 5)
- JURIĆ Tradito dalla giornata no di BARÁK e ZACCAGBI prova, con colpevole ritardo, a dare la scossa soprattutto con DIMARCO riuscendoci poco... Oggi non legge al meglio la gara: 5,5
DICONO + - =
Mister JURIĆ «Sono stati meglio loro. Fisicamente e tecnicamente sono superiori, pur non avendo creato molte occasioni da gol. La mia sensazione è che la vittoria sia meritata: ci siamo impegnati al massimo, ma loro sono superiori... Se per caso abbiamo sottovalutato il Milan? Quando mi fai una domanda così mi viene voglia di insultarti, è una mancanza di rispetto. Il Milan, in grande difficoltà, ha dimostrato di esserci superiore. E se guardo tutto il campionato dico tanta roba: non mi viene da parlare di sottovalutazione, è come accusare i miei giocatori di aver pensato di essere superiori. Abbiamo creato tre o quattro situazioni su piazzato, potevamo riaprirla. Alla fine mi rimane la sensazione che abbiamo forse perso contro una squadra migliore. I ragazzi volevano dare tutto, ma non è bastato» TuttoMercatoWeb.com
Mister PIOLI tecnico del MILAN «C'erano tante assenze, ma abbiamo stretto i denti. Mi aspettavo una prestazione del genere, con questa convinzione e questa forza. Conosco le nostre qualità, non eravamo soddisfatti dell'ultima prestazione. La squadra ha dimostrato di avere idee e una forza mentale importante. Se questi punti valgono doppio? Significa tanto nella nostra crescita. Senza sette o otto giocatori è un po' delicato, ma la squadra anche dalle situazioni negative si sta creando una mentalità importante. Giochiamo ogni tre o quattro giorni, ci sta avere alti e bassi ma lo spirito e la determinazione non sono mai venuti meno... Inseguire il primo posto? Non dobbiamo inseguire nessuno ma concentrarci su noi stessi. L'obiettivo era tornare in Champions, sappiamo che sarà molto difficile. Con grande soddisfazione ci buttiamo in Europa League, contro una squadra stimolante» TuttoMercatoWeb.com
KRUNIC, trequartista del MILAN che ha aperto le marcature, parla ai microfoni di Sky «Ci mancavano tanti giocatori importanti ma noi abbiamo fatto vedere un'altra volta che siamo una famiglia che nelle difficoltà sa esprimersi. Devo ringraziare la società che ha riposto fiducia in me. In passato ci sono stati momenti un po' brutti, sono stato male mentalmente, non avevo tanta fiducia in me ma mi sto riprendendo. Io mi ripeto sempre che posso aiutare la squadra, il mister lo sa che posso giocare in diversi ruoli e posso dare il massimo» TuttoMercatoWeb.com
DALOT terzino goleador del MILAN a Sky «Il mio obiettivo è sempre fare meglio, oggi sono felice per il gol ma sono molto più contento della prestazione della squadra e oggi abbiamo fatto tutti bene» TuttoMercatoWeb.com
Lazovic | Juric |
LE ALTRE DI A + - =
2 a 0 dell'UDINESE sul SASSUOLO nell'anticipo di ieri che ha visto anche la vittoria casalinga della JUVENTUS sulla LAZIO e l'1 a 1 tra SPEZIA e BENEVENTO con i campani rimontati da un gol dell'ex gialloblù Daniele VERDE.
ROMA di misura sul GENOA nel lunch-match di oggi in una gara piuttosto avara di emozioni.
Esordio vincente per mister COSMI che torna alla vittoria in Serie A dopo 9 anni col CROTONE: 4 a 2 al TORINO fortemente penalizzato dal Covid...
Rocambolesco 3 a 3 al 'Franchi' tra FIORENTINA e PARMA con i viola riacciuffati due volte, poi sorpassati al 90° e graziati al 94° dall'autorete di IACOPONI!
Alle 18.00 SAMPDORIA-CAGLIARI alle 20:45 NAPOLI-BOLOGNA.
Domani nel posticipo delle 20:45 al Meazza il match tra INTER e ATALANTA.
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
Calciomercato: BARAK nel mirino del MILAN, per DIMARCO 'bastano' 6,5 milioni (più la metà dell'incasso di un'eventuale rivendita futura)... Come ribadito più volte dai media veronesi compreso, nel suo piccolo, da questo blog, l'INTER non ha alcun controriscatto.
RASSEGNA STAMPA + - =
VERONA-MILAN 0-2
Il Milan sbanca Verona con due insospettabili: Krunic e Dalot stendono l'Hellas
Prestazione convincente dei rossoneri nonostante l'emergenza, grande prova a centrocampo di Kessiè e Meitè
07 marzo 2021
Il Milan torna a vincere proprio nel momento in cui l'emergenza sembra arrivata ai massimi livelli. Persi in mattinata Hernandez e Tonali, Pioli ha messo in campo contro il Verona al Bentegodi una squadra capace di controllare la gara fin dall'inizio, indirizzandola verso i 3 punti con due splendidi gol per il 2-0 finale: Krunic (punizione) nel primo tempo e Dalot (azione splendida) a inizio ripresa. Ora i rossoneri aspettano il risultato dell'Inter.
LA PARTITA
Il grande chef si vede quando nella sua cucina vengono improvvisamente a mancare gli ingredienti. Non potrà impiattare il capolavoro che aveva pensato, ma presenterà comunque qualcosa di buono ai suoi clienti. Gli ingredienti che mancano a Pioli cominciano a essere parecchi, perché ore prima della partita di Verona si è fermato Theo Hernandez (che al Bentegodi si è accomodato in tribuna), mentre Tonali non dava garanzie sufficienti dopo il problema di cui aveva risentito a Roma. Ecco allora un Milan inedito o quasi, con Dalot a sinistra, Meitè in mezzo al campo accanto a Kessiè, Krunic trequartista, Leao centravanti. Non si può dire che sia la stessa cosa, ma nei primi venti minuti l'atteggiamento è quello giusto, favorito anche da un Verona in modalità "prudenza", che regala una sola occasione ai rossoneri, bel cross di Calabria e colpo di testa alto di Leao (che poteva sicuramente fare molto meglio) al quarto d'ora di gioco. Un quarto d'ora iniziale vissuto da Pioli anche con l'incubo Donnarumma, dolore muscolare che il portierone rossonero a qualche esercizio di stretching (con contemporaneo riscaldamento di Tatarusanu) prima di dare cenni d'intesa alla panchina.
A volte il bravo chef può anche avere fortuna, nel senso che se butta dentro un ingrediente a caso finisce per dare a quel piatto la svolta definitiva. Così capita che Krunic abbia il suo minuto di gloria, andandosi a guadagnare una preziosissima punizione dal limite dell'area con un'azione di forza e agilità (fallo di Magnani sanzionato con il giallo) e trasformando il conseguente calcio di punizione con una perfetta parabola all'incrocio. Milan in vantaggio dopo 27 minuti di gioco, Milan meritatamente in vantaggio, magari non dominando, ma sicuramente con un'ottima occupazione degli spazi in tutte le zone del campo.
In tutto il primo tempo il Verona non crea pericoli alla difesa rossonera, se si eccettua un mezzo malinteso tra Tomori e Donnarumma del quale Lasagna non riesce ad approfittare (ma sarebbe stata necessaria un'incursione alla Superman), zero tiri in porta da parte dei padroni di casa, con Barak e Zaccagni molto meno creativi del solito, con Lasagna costretto a cercare palloni semigiocabili a chilometri dalla porta, con Tameze e Miguel Veloso soccombenti in mezzo al campo contro gli assatanati Kessiè e Meitè. Primo tempo saldamente nelle mani di un Milan operaio, 6 tiri verso la porta, di cui solamente quello vincente di Krunic nello specchio, ma tanta corsa, tanta presenza nella metà campo avversaria, il modo giusto di affrontare una gara che era partita in salita per le assenze impreviste.
Riflette Juric nell'intervallo, poi decide di rimandare l'inserimento di Bessa e Dimarco. Non c'è la controprova, ma forse qualche pedina spostata potrebbe cambiare qualcosa negli equilibri di una partita che invece dopo appena 4 minuti della ripresa rotola vertiginosamente dalla parte del Milan, che raddoppia con un'azione ad alto tasso tecnico, galoppata di Saelemaekers, palla verso il limite dell'area, finta magistrale di Leao e botta di Dalot all'incrocio dei pali. Poco, pochissimo Verona. In una manciata di minuti Juric prova allora a cambiarne quattro ma soprattutto toglie i due che in questa stagione hanno regalato i momenti più belli e che stavolta risultano inesistenti, Barak e Zaccagni.
Ci sono ottimi elementi per arrivare alla conclusione che il Milan è uscito da una piccola crisi fisiologica. Impressione che era già emersa a Roma ma che poi era stata parzialmente cancellata dalla prestazione negativa contro l'Udinese. Pioli si gode la sua squadra e preferisce non toccarla, il primo cambio arriva a dodici minuti dalla fine in una posizione non nevralgica, Hauge al posto di Castillejo. Il Verona perde anche Lasagna per infortunio e con Favilli prova a metterla almeno sul piano della forza per cercare di raddrizzare il risultato. Dalle parti di Donnarumma, il Verona arriva solo con qualche palla inattiva e con un paio di colpi di testa di Ceccherini in proiezione offensiva. Troippo poco per far paura a un Milan che sembra tornato quello di qualche tempo fa.
LE PAGELLE
Meitè 7 - Stavolta entra in campo con l'atteggiamento giusto, recuperando alcuni palloni preziosi con susseguenti ripartenze della squadra.
Leao 5,5 - Sotto osservazione più di tutti, non diverge molto dalle sue prestazioni medie degli ultimi tempi, da centravanti vero e proprio non funziona come quando può inventare girando al largo.
Krunic 7 - Molte volte sul tavolo di Paolo Maldini sono arrivate offerte per questo giocatore, che invece è sempre rimasto in rossonero e che stavolta dà un contributo importante guadagnandosi e trasformando la punizione che porta in vantaggio il Milan.
Kessiè 7,5 - La sua presenza in mezzo al campo è sempre più rassicurante e sempre più preziosa, il pallone lo prende quasi sempre lui e poi sa cosa farsene. Prestazione gigantesca.
Gunter 6,5 - Difensore di affidabilità assoluta, sempre poco appariscente e poco pubblicizzate, ma puntuale come pochi nelle chiusure. Viene sacrificato per il cambio di modulo.
Lasagna 6 - Interpreta sempre molto bene la parte dell'attaccante operaio, che non gode di privilegi ma si mette a disposizione degli altri, anche a costo di stazionare a distanza siderale dalla porta avversaria.
Tomori 6,5 - Partita dopo partita dimostra sempre di più la sua importanza, per la maniera in cui applica la sua velocità di base alle esigenze difensive della squadra.
Barak 5 - Viene da un periodo di grazia, con gol segnati e con la partecipazione ai gol degli altri, ma stavolta ma a sbattere contro un blocco molto ben schierato. E non la vede mai.
Lazovic 5 - Inarrestabile nelle uscite precedenti, occupa stavolta senza particolare convinzione la sua fascia di competenza.
Dalot 6,5 - Parte un po' timido, poi inizia a occupare con autorevolezza la fascia sinistra. Non è Theo Hernandez, ma nel suo piccolo si rende protagonista di un capolavoro come il gol del 2-0.
Zaccagni 5 - Non riesce mai a esprimere il suo tasso tecnico, forse frenato dalla stanchezza di una stagione che lo ha visto sempre dare il massimo sotto tutti i punti di vista.
IL TABELLINO
VERONA-MILAN 0-2
Verona (3-4-2-1): Silvestri 5,5; Ceccherini 6, Gunter 6,5 (12' st Dimarco 6,5), Magnani 5,5; Faraoni 6, Veloso 5 (12' st Ilic 6), Tameze 6, Lazovic 5; Barak 5 (8' st Salcedo 6), Zaccagni 5 (8' st Bessa 6); Lasagna 6 (29' st Favilli sv). All.: Juric 5. A disp.: Berardi, Cetin, Lovato, Udogie, Dawidowicz, Sturaro.
Milan (4-2-3-1): G. Donnarumma 6; Calabria 6,5, Tomori 6,5, Romagnoli 6,5, Dalot 6,5; Meitè 7, Kessiè 7,5; Saelemaekers 6, Krunic 7, Castillejo 6 (33' st Hauge sv); Leao 5,5. All.: Pioli 6,5. A disp.: Tatarusanu, A. Donnarumma, Kalulu, Gabbia, B. Diaz, Kjaer, Tonali, Roback.
Arbitro: Orsato
Marcatori: 27' pt Krunic (M), 4' st Dalot (M)
Ammoniti: Magnani, Bessa (V)
Espulsi:
LE STATISTICHE DI OPTA
• Il Milan è la quarta squadra a tagliare il traguardo dei 100 punti a partire dal 1/1/2020 nei cinque maggiori campionati europei dopo Manchester City, Bayern Monaco e Real Madrid.
• Il Milan ha vinto 11 delle prime 13 trasferte stagionali in Serie A per la prima volta nella sua storia (1N, 1P) – in generale è la quarta squadra a riuscirci dopo l’Inter nel 2006/07, la Juventus nel 2017/18 e nel 2018/19 (12) e il Napoli nel 2017/18 (12).
• Il Milan ha segnato una rete su punizione diretta in due delle ultime tre sfide di Serie A contro il Verona (in precedenza Calhanoglu nel febbraio 2020).
• Con Rade Krunic e Diogo Dalot salgono a 15 i marcatori differenti del Milan in questa Serie A, solo l’Atalanta ne conta di più (16).
• Nonostante le 11 conclusioni del Verona in questa gara, l’unica nello specchio per i gialloblù è arrivata solo all’87° minuto di gioco.
• Con Diogo Dalot, salgono a sei i giocatori del Milan in gol in questa Serie A nati dall'1/1/1999 in avanti, almeno tre in più di ogni altra squadra nella competizione in corso.
• Sei dei nove gol in Serie A di Rade Krunic sono stati segnati sul risultato di 0-0.
• Rade Krunic è il primo giocatore bosniaco a segnare in Serie A con il Milan: sono ora 40 le differenti nazionalità a segno in rossonero nella competizione. • Per la prima volta in Serie A il Milan ha tenuto la porta inviolata in due trasferte di fila contro il Verona.
• Il Verona non ha trovato il successo in cinque delle ultime sette gare di campionato (2N, 3P).
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
SERIE A, VERONA-MILAN 0-2, LE PAGELLE: KRUNIC ALLA DEL PIERO. BENE MEITÈ
SERIE A - Diamo i voti ai protagonisti della sfida del Bentegodi vinta dai rossoneri grazie ai bellissimi gol di Krunic e Dalot
Rade Krunic esulta insieme a Davide Calabria, Verona-Milan, Getty Images
Credit Foto Getty Images
DA MATTEO ZORZOLI
PUBBLICATO IL 07/03/2021 A 17:21 GMT+1 | AGGIORNATO 07/03/2021 A 18:03 GMT+1
A Verona il Milan di Stefano Pioli trova tre punti di importanza piramidale grazie ai bellissimi gol di due che non ti aspetti: Rade Krunic (su punizione dal limite) e Diogo Dalot (gran tiro da fuori). Un Hellas troppo brutto per essere vero viene annientato sul piano tecnico e fisico dai rossoneri, orfani di Ibrahimovic, Calhanoglu, Mandzukic, Bennacer, Rebic e Theo Hernandez. Milan ora a -3 dall’Inter capolista che domani ospiterà a San Siro l’Atalanta, a +4 dalla Juve e a + 6 dalla Roma. Diamo i voti ai protagonisti della sfida del Bentegodi.
--- LE PAGELLE DELL'HELLAS VERONA ---
Marco SILVESTRI 5,5 - Forse poteva fare qualcosina di più sulla punizione di Krunic, incolpevole sulla sassata di Dalot
Federico CECCHERINI 5,5 - L'occasione più pericolosa dell'Hellas è un suo colpo di testa. Dietro balla come i suoi colleghi di reparto
Koray GUNTER 5 - Si fa uccellare dalla doppia finta di Leao e Dalot sul 2-0. Ingenuo (dal 56' DIMARCO 6 - Il suo ingresso dà nuova linfa alla manovra veronese: arriva un paio di volte al tiro e inventa per i compagni, ma non basta)
Giangiacomo MAGNANI 5 - Commette il fallo che regala la punizione dell'1-0 rossonero. Passaggio a vuoto, come tutto l'Hellas
Marco Davide FARAONI 6 - E' l'ultimo a mollare nonostante la giornata no dei padroni di casa
Adrien TAMEZE 5 - Letteralmente surclassato dai mediani rossoneri. Unica attenuante: non stava benissimo al fischio d'inizio
Miguel VELOSO 5 - Troppi errori tecnici: gara da dimenticare (dal 56' ILIC 5 - Non cambia l'inerzia del match)
Darko LAZOVIC 5 - Calabria non lo lascia crossare e il Verona perde una delle sue armi più pericolose
Antonin BARAK 5 - Chi l'ha visto? (dal 53' BESSA 5,5 - Poca fantasia da parte del brasiliano)
Mattia ZACCAGNI 5 - Difficile dare un giudizio alla sua gara: tocca sì e no tre palloni, costantemente francobollato da Calabria (dal 53' SALCEDO 6 - Dà ai suoi un po' di profondità nel finale)
Kevin LASAGNA 5,5 - Si sbatte tanto ma sotto porta fa una fatica tremenda. Esce per infortunio dopo uno scontro di gioco con Romagnoli (dal 75' FAVILLI S.V.)
All. Ivan JURIC 5 - Conferma lo stesso undici del 3-0 a Benevento nell'infrasettimanale, ma la prestazione non viene bissata. La fatica degli impegni ravvicinati si fa sentire e i cambi arrivano troppo tardi, a partita ormai compromessa. La classica giornata no, resa ancora più complicata da un Milan in grande spolvero.
Esultanza Milan a Verona
Credit Foto Getty Images
--- LE PAGELLE DEL MILAN ---
Gianluigi DONNARUMMA 6 - Stringe i denti dopo un problema al flessore causato da un salvataggio su Lasagna nei primi minuti. Per il resto spettatore non pagante
Davide CALABRIA 6,5 - Un cross perfetto per Leao e copertura attenta su clienti pericolosi come Zaccagni e Lazovic.
Fikayo TOMORI 6,5 - Dopo l'exploit dell'Olimpico altra prova di personalità del centrale in prestito dal Chelsea. Ulteriore passo verso il riscatto?
Alessio ROMAGNOLI 6,5 - Ci si aspettava una prova di carattere ed è arrivata. Serviva a lui, serviva al Milan
Diogo DALOT 7,5 - Complice l'assenza di Theo viene spostato sulla sinistra e non fa rimpiangere il francese. Anzi, lo imita nella migliore delle sue versioni. Annulla Barak e si inventa un gol da incorniciare, il primo in carriera in campionato. Che pomeriggio!
Soualiho MEITÉ 7 - La sua prestazione migliore da quando, a gennaio, si è trasferito a Milanello: testa alta, recupera palloni e prova a fare gioco. Non è Bennacer, ma in questo momento al Milan servono centimetri e fisico e lui è l'uomo ideale
Franck KESSIE 7 - Una forza della natura, come al solito. Tutte le azioni dei rossoneri passano dai suoi piedi. Granitico
Alexis SAELEMAEKERS 6,5 - Ispira il raddoppio. Prova di grande intensità tra le linee
Rade KRUNIC 7,5 - La partita del riscatto per il bosniaco: si guadagna la punizione con un guizzo e trasforma con un tiro a giro alla Del Piero. Primo gol con la maglia del Diavolo in campionato. Fa anche il "portiere" nel finale, salvando sulla linea
Samuel CASTILLEJO 5,5 - Il più in ombra dei rossoneri, forse perchè parte dalla sinistra. Decisamente non il suo (dal 78' HAUGE S.V.)
Rafael LEAO 6 - Si divora l'1-0 di testa. Si danna in un ruolo che non esalta le sue qualità, mettendoci il cuore. Grazie al velo sul 2-0 si guadagna la sufficienza
All. Stefano PIOLI 7 - Ibra, Calhanoglu, Mandzukic, Bennacer, Rebic e Theo Hernandez out, Tonali acciaccato. Raramente si è visto un Verona così impotente, merito della forza del gruppo Milan: cambiano gli addendi, ma il risultato non cambia. Ora una settimana impegnativa con United e Napoli.
SERIE A, HELLAS VERONA-MILAN 0-2: DECIDONO KRUNIC E DALOT
SERIE A - Al Bentegodi prova di carattere della squadra di Pioli nonostante le tante assenze. A segno Krunic su punizione e Dalot con un gran tiro da fuori. Rossoneri a –3 dall’Inter, a +4 dalla Juve e +6 dalla Roma
Esultanza Milan a Verona
Credit Foto Getty Images
DA MATTEO ZORZOLI
PUBBLICATO IL 07/03/2021 A 14:32 GMT+1 | AGGIORNATO 07/03/2021 A 17:53 GMT+1
Ma quale emergenza? A Verona il Milan di Stefano Pioli trova tre punti di importanza piramidale grazie ai bellissimi gol di due che non ti aspetti: Rade Krunic (su punizione dal limite) e Diogo Dalot (gran tiro da fuori). Un Hellas troppo brutto per essere vero viene annientato sul piano tecnico e fisico dai rossoneri, orfani di Ibrahimovic, Calhanoglu, Mandzukic, Bennacer, Rebic e Theo Hernandez. Milan ora a -3 dall’Inter capolista che domani ospiterà a San Siro l’Atalanta, a +4 dalla Juve e a + 6 dalla Roma. Il migliore dei modi per avvicinarsi alla sfida da sogno contro il Manchester United, in programma giovedì ad Old Trafford.
Ibra e Theo in tribuna al Bentegodi
Credit Foto Getty Images
IL TABELLINO
HELLAS VERONA-MILAN 0-2 (primo tempo 0-1)
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Ceccherini, Gunter (dal 56’ Dimarco), Magnani; Faraoni, Tameze, Veloso (dal 56’ Ilic), Lazovic; Barak (dal 53’ Bessa), Zaccagni (dal 53’ Salcedo); Lasagna (dal 74’ Favilli). All. Juric
MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Calabria, Tomori, Romagnoli, Dalot; Meité, Kessie; Saelemaekers, Krunic, Castillejo (dal 78’ Hauge); Leao. All. Pioli
Arbitro: D. Orsato
Gol: 27’ Krunic, 50’ Dalot
Assist: Saelemaekers (0-2)
Ammoniti: Magnani (V)
LA CRONACA IN 4 MOMENTI CHIAVE
15’ PRIMA OCCASIONE PER IL MILAN - Cross perfetto di Calabria dalla trequarti, Leao tutto solo manda alto di testa
27’ VANTAGGIO DEL MILAN - Punizione capolavoro di Krunic nell'angolino, niente da fare per Silvestri: 1-0 Milan al Bentegodi
50’ RADDOPPIO DEL MILAN - Ha segnato Dalot! Suggerimento di Saelemaekers, il terzino lascia scorrere (così come Leao) e trafigge Silvestri sotto la traversa. 2-0 Milan con due gol da incorniciare!
77’ CHANCE PER IL VERONA - Ceccherini anticipa di testa Tomori su corner di Dimarco: palla fuori di pochissimo.
IL MIGLIORE IN CAMPO
Rade KRUNIC - La partita del riscatto per il bosniaco: si guadagna la punizione con un guizzo e trasforma con un tiro a giro alla Del Piero. Primo gol con la maglia del Diavolo in campionato. Fa anche il "portiere" nel finale, salvando sulla linea
IL PEGGIORE IN CAMPO
Giangiacomo MAGNANI - Commette il fallo che regala la punizione dell'1-0 rossonero. Passaggio a vuoto, come tutto l'Hellas.
IL MOMENTO SOCIAL DEL MATCH
Ibra aveva previsto tutto#veronamilan #Sanremo2021 pic.twitter.com/HN3RnuadQ4
— Gli Autogol (@GliAutogol) March 7, 2021
FONTE: EuroSport.it
7 MAR 2020
PER UNA DOMENICA SI TORNA SULLA TERRA
Il viaggio intergalattico del Verona di Ivan Juric si è interrotto per una domenica. Siamo semplicemente tornati sulla terra, laddove peraltro il Verona dovrebbe stare. Se abbiamo intrapreso quel viaggio a quote altissime il merito è di chi ci ha portato così vicino al sole, dove qualche volte c’è il rischio di bruciarsi e di cadere come insegna Icaro.
L’occasione del resto era ghiotta, il Milan era senza mezza squadra e il Verona aveva passeggiato sul povero Benevento con una facilità disarmante. Nel calcio però non s’inventa nulla e il Verona ha pagato la stanchezza, mentre il Milan si è dimostrato una squadra ben costruita e ben allenata da Pioli.
I rossoneri l’hanno vinta a centrocampo dove Kessie e Meite hanno stritolato Veloso e Tameze, il resto è stato tutto una conseguenza. Faccio notare che il Milan ci ha affrontato come si affronta una grande, vestendosi di un’umiltà inaspettata e che sicuramente porterà lontano la squadra rossonera.
Non si faccia drammi, ora, ci mancherebbe. Un sano viaggetto sulla terra, anzi, ci aiuta a capire ancora meglio la straordinarietà del campionato del Verona di Juric , che a volte diamo un po’ troppo per scontata. Ogni domenica, ogni partita, invece dovremmo godere pienamente di quanto sta facendo questa squadra, bevendo ogni stilla delle sue imprese. Come ho detto: ce ne ricorderemo a lungo tra qualche anno. Speriamo più in là possibile.
Gianluca Vighini
7 MAR 2020
IL PAGELLONE DI VERONA-MILAN
SILVESTRI 5.5 Krunic si inventa una magia, ma a me non è sembrato particolarmente reattivo, se non altro perché la palla finisce proprio dalla sua parte. Ma forse è giusto riconoscere il maggior merito del giocatore rossonero. In generale così così, anche quando è stato chiamato ad accorciare per spazzare l’area di rigore.
MAGNANI 5 E’ suo l’errore, macroscopico, che “costringe” Orsato a fischiare fallo su Krunic. Da lì nasce la bellissima punizione calciata proprio dal bosniaco, che lascia Silvestri senza parole. Aveva però iniziato la partita col piede giusto, ma col passare dei minuti è parso inspiegabilmente svagato e incerto anche nelle cose più semplici da fare.
GUNTER 6- Dei tre dietro mi è sembrato quello meno incerto, anche se ci mette del suo in occasione del raddoppio del Milan. In concorso con Ceccherini si perde clamorosamente Dalot che poi lascia partire un bel missile verso Silvestri. Qualche sbavatura che Juric sembra non apprezzare, al punto da richiamarlo in panchina subito dopo lo 0-2.
DIMARCO 6 (dal 12′ s.t.) Anche dai suoi piedi il Verona ha cercato di scrollarsi di dosso tutte le incertezze viste nel primo tempo. L’intesa con Salcedo ha funzionato bene e da lì i gialloblù hanno tentato quello che oggi, probabilmente, non sarebbe accaduto nemmeno giocando cinque ore.
CECCHERINI 5.5 C’è anche una sua incertezza nel raddoppio di Dalot. Non assorbe il bel movimento dell’esterno rossonero, perde l’equilibrio e va per le terre. Non sicuro come in altre circostanze. Sfortunato sotto porta, tenta il colpo grosso un paio di volte, ma gli va male per un amen.
FARAONI 5.5 Imbeccato durante la conferenza stampa della vigilia, Juric lo ha elogiato in lungo e in largo. Deve essergli partita l’ansia da prestazione perché è parso meno convincente del solito. Tanti errori banali, non da lui. Incerto in entrambe le fasi. Nel secondo tempo va a fare il terzo dietro e mantiene la posizione. In una delle poche puntate in avanti, va vicino al gol della speranza, ma è Krunic a negargli la gioia del secondo gol consecutivo, dopo quello di Benevento.
TAMEZE 6+ In un centrocampo uscito letteralmente a pezzi, lui è l’unico che finisce la partita in piedi, è l’ultimo ad arrendersi. Prova costruire laddove non riesce Veloso, e prova a cercare spazi offensivi per sopperire le mancanze di Barak. E’ la residua nota positiva di una giornata storta, per la quale bisogna rendere merito all’avversario.
VELOSO 5 La sua classe soccombe di fronte allo strapotere fisico di Kessie, bravo a fagocitare la principale fonte di gioco del Verona. Non trova il tempo di giocata, i passaggi sono sempre scolastici e mancano terribilmente i suoi lanci da trenta metri, che ribaltano l’azione. Fisicamente un passo indietro rispetto a quanto fatto vedere a Benevento.
ILIC 5.5 (dal 12′ s.t.) Un po’ meglio rispetto al veterano Veloso, ma anche lui ha fatto una gran fatica davanti al centrocampo milanista meravigliosamente condotto da Kessie. Dinamico, ma non abbastanza per creare il break necessario al cambio di passo della manovra gialloblù.
LAZOVIC 6 Se a Benevento aveva impressionato per forza e qualità, facendo intravvedere le stesse meraviglie della scorsa stagione, contro il Milan è stato meno splendente. Ciò non toglie che sia stato uno di quelli da salvare, sempre dentro l’azione quando il Verona ha provato a raccapezzarci qualcosa davanti. E’ mancato il guizzo decisivo.
BARAK 5 Si abbassa più del solito alla ricerca del pallone e il risultato è che anche lui rimane intrappolato nelle spire di Kessie, che disintegra il centrocampo del Verona. Poco ispirato quando c’è da dare peso alla fase offensiva, probabilmente è stanco e così, prima di richiamarlo in panchina, Juric gli concede solo qualche briciola di secondo tempo.
BESSA 6 (dal 7′ s.t.) Ha avuto più minuti a disposizione rispetto al solito. In proporzione, quindi, mi sarei aspettato qualcosa di meglio, qualche lampo degno della sua classe. Ha comunque provato a mettere ordine nella metà campo rossonera trovando un paio di imbucate nell’area di rigore avversaria.
ZACCAGNI 5 Per lui vale lo stesso discorso di Barak. E’ stanco, e si vede. Se ci aggiungete un Calabria in stato di grazia, i giochi sono fatti. L’esterno milanista gli si incolla come un’ombra aggiuntiva e, di fatto, lo eclissa dal campo. Non uno spunto degno di nota. Ci sta che anche lui rifiati un po’.
SALCEDO 6 (dal 7′ s.t.) Più tarantolato di Lasagna, ha provato a creare un po’ di scompiglio, lottando su ogni pallone e andando anche alla conclusione. Era finito un po’ fuori dall’orizzonte di Juric. Ma oggi ha urlato a pieni polmoni: “Ci sono anch’io”.
LASAGNA 5 Per carità, non è che i compagni gli rendano la vita facile, ma lui fa poco per trovarsi un posto al sole. I difensori del Milan lo spengono sulla sua dote principale, la velocità. Annullata quella, non riesce mai a trovare posizione e, in un eccesso di generosità, spesso di abbassa troppo alla ricerca del pallone. Che trova raramente.
FAVILLI s.v. (dal 29′ s.t.)
ALL. JURIC 5 Donnarumma ha finito la partita senza praticamente sporcarsi la maglia. Il Verona è mancato dannatamente dall’ombelico in su. Va da di pari passo una difesa che ha subito l’onda d’urto milanista. Pioli l’ha preparata benissimo, non dando punti di riferimento, come aveva annunciato. E il mister, questa volta si è dovuto inchinare. Lo ha detto alla vigilia, non bisogna abbassare la guardia, altrimenti si perde di competitività. I suoi ragazzi lo sanno, ma oggi, un po’, lo hanno scordato.
Giovanni Vitacchio
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Pensieri sparsi. Il Milan ha trattato il Verona da big
By Damiano Conati - 8 Marzo 2021
L’ha vinta così Pioli. Con una mentalità da provinciale, con una partita fisica, un’organizzazione tattica impeccabile e giocando da piccola squadra, trattando il Verona come una big. Onore al tecnico rossonero, ottimo direttore d’orchestra, e sicuramente motivo d’orgoglio per Juric, perché ormai il suo Hellas non è più una sorpresa, bensì una concreta realtà.
In partite così, quando a livello di organizzazione e di mentalità le squadre si equivalgono, a fare la differenza sono i singoli. E il Milan, seppur imbottito di riserve, ha una rosa di gran lunga superiore a quella gialloblù.
Cosa avrebbe potuto fare Juric in più rispetto a quanto si è visto domenica? A livello fisico non è sembrato un Verona stanco, anzi nel finale la squadra e addirittura cresciuta. Più che altro è sembrato un Verona mentalmente scarico e a tratti poco concentrato. Forse un turnover maggiore, visto l’impegno infrasettimanale, avrebbe permesso di avere giocatori più pronti dal punto di vista mentale. Però era anche difficile cambiare squadra dopo la maestosa prova di Benevento.
Un modo di dire famoso è: “Vinca il migliore”. Ecco, probabilmente dopo Verona-Milan l’unica cosa che si può dire senza paura di sbagliare è che ha vinto davvero il migliore. Nel calcio, fortunatamente, non sempre è così, ma quando accade non serve nemmeno stupirsi.
Foto: Lega Serie A
Damiano Conati
Troppo brutto per essere Vero..na
By Damiano Conati - 7 Marzo 2021
È un Verona scarico e deconcentrato quello che perde meritatamente contro un ottimo Milan. L’Hellas inguardabile di oggi è stato fuori dai giochi fin da subito: errori banali in appoggio, calci piazzati sempre sbagliati e tante distrazioni dietro, soprattutto di Magnani nel primo tempo. Se si aggiuge che contro ha trovato una grande squadra, si comprende il risultato negativo.
Due gol all’incrocio dei pali di Krunic (con aiutino di Silvestri fuori posizione) e Dalot, ma soprattutto primo e unico tiro nello specchio da parte dei gialloblù all’87’ di Faraoni di testa. La sensazione è stata proprio quella che questo Verona non riesca a reggere tre partite in otto giorni. Lo si è capito anche dalle seconde palle che di solito son gialloblù e che invece oggi sono state tutte di proprietà del Milan e di uno straripante Kessiè, migliore in campo per distacco.
Il Verona ha perso, ma di fatto in classifica non è cambiato nulla rispetto a mercoledì scorso. Ora ci sarà una settimana di allenamenti prima del Sassuolo. Per fortuna.
Damiano Conati
FONTE: HellasNews.it
Pagelle
marzo 7, 2021
Silvestri 5.5, Magnani 5.5, Gunter 5.5 (Dimarco 6), Ceccherini 5.5; Faraoni 6, Tameze 6, Veloso 5 (Ilic 6), Lazovic 5.5; Barak 5.5 (Bessa 6), Zaccagni 5.5 (SALCEDO 6); Lasagna 5.5 (Favilli sv). All: Juric 5.5
Finale, Hellas Verona-Milan 0-2
marzo 7, 2021
Si interrompe a quattro la serie di risultati utili consecutivi. Prima sconfitta casalinga del 2021 per i gialloblù di Juric, Hellas Verona che non perdeva al Bentegodi dallo scorso 23 dicembre contro l’Inter.
Terza partita in otto giorni per l’Hellas Verona. Dopo la brillante vittoria nel turno infrasettimanale a Benevento, per la settima giornata del girone di ritorno, gli scaligeri contro il Milan si presentano col 3-4-2-1 composto da Silvestri, Magnani, Gunter, Ceccherini; Faraoni, Tameze, Veloso, Lazovic; Barak, Zaccagni; Lasagna
Al 1’ Zaccagni mette in mezzo, ma la difesa del Milan spazza, due minuti dopo Faraoni guadagna il fondo sulla corsia di destra, cross velenoso sul primo palo, ma Tomori chiude in angolo. Al 9’ retropassaggio di testa di Tomori indirizzato a Donnarumma, palla troppo corta, si inserisce tra i due Lasagna ma il pallonetto dell’attaccante non trova la porta. Al 15’ bel cross di Calabria per Leao e colpo di testa dell’attaccante del Milan che termina alta. Rossoneri che passano in vantaggio al 27’, direttamente su punizione procurata da Magnani al limite dell’area sinistro. Se ne incarica Krunic che riesce a superare sul suo palo, Silvestri. Al 32’ destro potente ma non preciso di Leao, rossoneri che senza troppe difficoltà riescono a chiudere in vantaggio il primo tempo, frazione di gioco che si chiude dopo 1’ di recupero.
La ripresa si apre col raddoppio del Milan dopo 5’ grazie alla rete di Dalot, azione dei rossoneri che si sviluppa a sinistra e destro vincente del n.5 sotto il sette che non dà scampo a Silvestri. Juric corre subito ai ripari effettuando al 9’ i primi due cambi, con Bessa e SALCEDO al posto di Barak e Zaccagni. Passano tre minuti e l’allenatore gialloblù manda in campo anche Dimarco e Ilic per Gunter e Veloso, Hellas Verona che si schiera con Silvestri, Faraoni, Magnani, Ceccherini; Lazovic, Tameze, Ilic, Dimarco; Bessa, SALCEDO; Lasagna. Ma la musica non cambia. La squadra di Juric offre stranamente una prestazione al di sotto delle sue possibilità e per i rossoneri di Pioli è sin troppo facile gestire la partita e portare a Milano i tre punti. Quinto ed ultimo cambio per i gialloblù al 29’, con Favilli al posto di Lasagna. Al 32’ Dimarco riceve un ottimo pallone da Bessa, botta di sinistro dell’esterno gialloblù che trova la deviazione in corner. Ci prova di testa Ceccherini, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma il pallone termina a lato. Il destro di SALCEDO al 38’ si perde alto, mentre Ceccherini di testa non inquadra la porta su invito di Dimarco. Al 42’ angolo di Dimarco e colpo di testa a botta sicura di Faraoni che trova però pronto sul primo palo Krunic che rimanda il pallone in calcio d’angolo. Un minuto dopo se ne va palla al piede Ilic, palla a SALCEDO che viene però chiuso in calcio d’angolo. Sfida che si chiude al 94’ con l’ottavo ko in campionato dei gialloblù, il quarto al Bentegodi.
FONTE: HellasLive.it
Hellas Verona, le pagelle di CM: molta stanchezza generale. Pochi i sufficienti
del 07 marzo 2021 alle 17:06
Hellas Verona-Milan 0-2
Silvestri 5,5: qualche imprecisione nelle uscite alte. Poco colpevole sui gol subiti, con una punizione all'incrocio e una sassata praticamente imparabile.
Magnani 5: poca corsa e affanno nei ripiegamenti. Qualche entrata scomposta, ne certifica la poca concentrazione.
Ceccherini 5,5: cerca di darsi da fare come può, ma non accorcia sull'uomo come dovrebbe, lasciando spesso l'iniziativa agli attaccanti avversari.
Gunter 6: cerca di tappare i buchi come può, finendo ovviamente per finire le energie. Viene tolto per far posto ad un attaccante, anche se sin a quel punto era uno dei migliori.
(dal 12' s.t. Dimarco 5,5: ci mette la voglia, ma non basta. A parte qualche giocata, non incide come dovrebbe.)
Faraoni 6: si propone poco in fase difensiva, al contrario di quanto è abituato a fare. In fase difensiva qualcosa di meglio ma la forma non è delle migliori.
Veloso 5: molti errori tecnici soprattutto in fase di ripartenza, che vanificiano sul nascere ogni proposizione in avanti.
(dal 12' s.t. Ilic 5,5: qualcosa in più rispetto al compagno, ma si perde presto nelle marcature del centrocampo avversario.)
Tamèze 5: anche lui molto sotto tono rispetto al solito. Stanco e sulle gambe, non riesce a trovare le verticalizzazioni per i compagni.
Lazovic 5,5: simbolo della stanchezza complessiva della squadra, non riesce ad affondare e a prendere in mano la gara. Viene spesso anticipato e annullato sul nascere.
Barak 5: gioca molto più basso rispetto al solito, imbrigliato tra le maglie avversarie e soprattutto da Frank Kessie. Viene poco trovato anche dai suoi compagni.
(dal 9' Bessa 6: prova a smuovere i suoi con la sua corsa e con qualche falcata in avanti. Abbastanza bene anche la fase di contenimento, anche rischiando il contrasto.)
Zaccagni 5: Calabria lo ha quasi sempre annullato sin dal primo tocco di palla. Molto in difficoltà comunque, con numerosi errori nelle giocate, anche elementari.
(dal 9' s.t. Salcedo: s.v.)
Lasagna 5,5: qualche passaggio ben fatto nella ripresa, ma niente più. Lasciato da solo a fare reparto in attacco, non trova gli spazi giusti per rendersi pericoloso.
(dal Favilli 29' s.t.: s.v.)
All. Juric 6: prova a dare la scossa alla squadra cambiando subito nella ripresa, senza però successo. Dopo tre giornate ravvicinate la forma non era delle migliori e ne ha pagato le conseguenze.
FONTE: CalcioMercato.com
Verona-Milan 0-2: Krunic e Dalot, il Milan espugna il Bentegodi
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
90'+4 FINISCE QUI! Il Milan trionfa 2-0 al Bentegodi.
90'+3 Ammonito Bessa.
90' 4 MINUTI DI RECUPERO
89' Ennesima chiusura di Kessie, stavolta su Salcedo. Partita monumentale del 79 rossonero.
88' Contropiede Milan, Krunic conclude ma Silvestri blocca.
87' SALVATAGGIO SULLA LINEA! Faraoni svetta sull'angolo di Dimarco ma Krunic salva tutto!
85' Punizione Verona, Dimarco la mette in mezzo per Ceccherini ma il suo colpo di testa finisce a lato.
83' Salcedo cerca la conclusione da fuori area ma non trova la porta.
81' Sull'angolo deviazione fortuita di Leao, nessun problema per Donnarumma.
80' Ancora Dimarco ci prova, la sua conclusione è ancora deviata in corner.
77' Cambia il Milan: fuori Castillejo per Hauge.
76' Dimarco! Sinistro insidioso dell'esterno gialloblù, palla deviata in angolo da Calabria.
75' Ci prova Tameze da fuori, palla altissima.
73' Si gioca l'ultima carta Juric: esce Lasagna, dentro Favilli.
72' Non riesce a rendersi pericoloso il Verona, i cambi non hanno portato alla reazione sperata da Juric.
65' Lazovic prova ad andar via sulla destra, chiude Dalot in angolo. Dimarco dal corner cerca la testa di un compagno ma Donnarumma esce e fa la sua sfera.
57' ALTRI DUE CAMBI NEL VERONA: fuori Veloso e Gunter, al loro posto Ilic e Dimarco
55' Cambia completamente la sua trequarti Juric, vediamo se questa mossa servirà a svegliare il Verona.
54' DOPPIO CAMBIO NEL VERONA: fuori Barak e Zaccagni, dentro Bessa e Salcedo.
53' Ancora Milan pericoloso con Saelemaekers, il tiro del belga finisce alto.
50' RADDOPPIA IL MILAN! Grande azione dei rossoneri, Saelemaekers imbuca per Leao che fa il velo per Dalot. L'ex Manchester si inserisce perfettamente e fulmina Silvestri all'incrocio dei pali.
46' Si riparte! Nessun cambio nelle due formazioni.
15.50 Partita difficile per il Verona. Dopo un buon inizio gli uomini di Juric vanno sotto con il capolavoro su punizione di Krunic che batte Silvestri e sblocca il match. I gialloblù non reagiscono e consentono al Milan di gestire la gara senza troppi problemi.
45+1 FINISCE IL PRIMO TEMPO! Per il momento è la punizione di Krunic a decidere il match!
45' Ci sarà 1 minuto di recupero.
42' Non è arrivata per adesso la reazione del Verona, Milan che controlla la gara senza troppi problemi.
32' Ancora Milan in avanti, Leao ci prova da fuori, palla alta sopra la traversa.
27' GOL DEL MILAN! Punizione stupenda di Krunic e palla che finisce all'incrocio sul palo di Silvestri, cambia il punteggio al Bentegodi.
26' Ammonito Magnani. Fallo al limite dell'area e buona opportunità per il Milan.
22' Fase un po' noiosa del match ora, entrambe le squadre sono molto attente a non concedere spazi.
15' OCCASIONE ANCHE PER IL MILAN! Ancora Calabria che crossa dalla destra, Leao di testa tutto solo manda alto!
9' OCCASIONE VERONA! Ingenuità di Tomori che sbaglia il retropassaggio di testa per Donnarumma, sul pallone si avventa Lasagna che prova il pallonetto ma non inquadra la porta.
8' Cross di Calabria con il sinistro, riesce solo a pizzicare il pallone Castillejo, nessun problema per Silvestri.
6' Ci prova al volo di Saelemaekers dopo una respinta, palla alle stelle.
4' Nulla di fatto sul corner, il Milan spazza.
3' Cross stavolta dalla destra, Lasagna anticipato in angolo ancora da Tomori.
2' Subito in attacco il Verona, cross dalla sinistra di Zaccagni, bravo a chiudere Tomori.
1' INIZIATO IL MATCH!
14.59 Squadre in campo, manca poco all'inizio del match.
14.50 Ce la fa quindi Tameze che venerdì aveva accusato qualche problema. Fiducia ancora a Lazovic in fascia con Dimarco che parte dalla panchina. Nel Milan scelte quasi obbligate per Pioli che ha perso anche Theo Hernandez. L'esterno francese non è neanche in panchina, al suo posto Dalot. Davanti Leao sostenuto dal trio Saelemaekers, Krunic, Castillejo.
Queste le formazioni ufficiali:
Verona (3-4-2-1): Silvestri; Ceccherini, Magnani, Gunter; Faraoni, Tameze, M. Veloso, Lazovic; Barak, Zaccagni; Lasagna. All.: Juric
Milan (4-2-3-1): G. Donnarumma; Calabria, Tomori, Romagnoli, Dalot; Meitè, Kessiè; Saelemaekers, Krunic, Castillejo; Leao. All. Pioli
Dirigerà l'incontro Daniele Orsato della sezione di Schio. Giallattini e Preti saranno gli assistenti, Ayroldi quarto uomo. Al Var Mazzoleni e Vivenzi.
All'andata a San Siro finì 2-2: Barak e un autogol di Calabria portarono i gialloblù sul 2-0, poi un altro autogol (stavolta di Magnani) e Ibrahimovic allo scadere riportarono a galla il Milan. Lo stesso Ibrahimovic poco prima di siglare il gol del pari calciò alto un rigore.
Rossoneri in calo dopo un grande avvio di stagione. Gli uomini di Pioli hanno acciuffato il pari a tempo scaduto nel turno infrasettimanale, e arrivano al Bentegodi con numerose assenze. Milan che non vuole perdere altri punti per mantenere le distanze dalla Juve (vittoriosa ieri contro la Lazio) e restare in gioco per lo scudetto, nonostante l'Inter sembri al momento inarrestabile.
Il Verona mercoledì si è imposto con un netto 3-0 sul campo del Benevento e arriva con il morale alle stelle alla grande sfida di oggi. Contro gli "Stregoni" si è finalmente sbloccato anche Kevin Lasagna, che ora non vuole fermarsi e ha messo il Milan nel mirino. A Juric servono i suoi gol per blindare la salvezza e, chissà, sognare qualcosa di più.
Benvenuti alla diretta di Hellas Verona-Milan, match valido per la 26' giornata del campionato dei Serie A 2020/2021.
Sezione: Primo Piano / Data: Dom 07 marzo 2021 alle 14:55
Autore: Nicola Sordo / Twitter: @NicolaSordo95
FONTE: TuttoHellasVerona.it
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 08/03/2021 9:54
Verona, stavolta non ha funzionato il "quadrilatero delle meraviglie"
La punizione di Krunic per l'1-0 del Milan
Troppo forte, troppo bravo, troppo superiore il Milan o Verona in giornata no? Il dubbio resta perchè l’Hellas ci ha abituato bene e raramente lo abbiamo visto steccare una partita contro una grande. Sia ben chiaro: quella di perdere contro il Milan dovrebbe essere una normalità, è stato il grande lavoro di Juric a permettere all’Hellas di pensare addirittura al colpaccio alla vigilia di questa partita.
Del resto le premesse c’erano tutte. Il Milan che arrivava al Bentegodi pieno di infortunati, il Verona che aveva calpestato il povero Benevento con una facilità irrisoria. Invece qualcosa si è inceppato. Il Milan ha messo in campo una squadra arcigna, per certi versi umile, capace di coprirsi e di tenere alto il ritmo della partita. E il Verona non è riuscito da parte sua ad avere quell’intensità che lo ha reso famoso.
Colpa forse delle tre gare in otto giorni e di qualche scoria fisica che la squadra di Juric fatica a eliminare quando si parla di impegni di questo livello. Il Milan è passato in vantaggio con Krunic grazie ad una punizione causata da Magnani sullo stesso Krunic. Una bordata all’incrocio dei pali imprendibile per Silvestri, forse posizionato male sulla linea di porta. Un episodio comunque, ma che il Milan ha sfruttato pienamente. Juric nel secondo tempo ha continuato con la stessa squadra del primo, aspettando a fare i cambi. E il Milan ha continuato sulla falsariga dei primi 45 minuti, con Kessie e Meite pazzeschi a centrocampo, mentre Veloso, Tameze, Barak e Zaccagni, il “quadrilatero delle meraviglie” del Verona, proprio non andava.
Il raddoppio lo ha segnato Dalot con una bella azione su cui Ceccerini non è stato inappuntabile. E a quel punto i cambi sono stati inevitabili. Soprattutto Di Marco a sinsitra ha dato più velocità e più freschezza, ma troppo tardi e troppo poco.
HELLAS VERONA di L.VAL., 07/03/2021 15:40
Hellas spento, Milan superiore: passa 0-2 al Bentegodi con Krunic e Dalot
Marco Silvestri (foto Grigolini)
Finisce qui la partita: 0-2 per il Milan.
92' Milan verso la vittoria, l'Hellas non ci crede più.
Quattro minuti di recupero
89' Kessie devia in maniera decisiva una conclusione di Salcedo. Ultimi minuti di gioco e il Milan sembra avere il risultato in cassaforte.
88' Il Milan tenta il tris con Krunic: Silvestri è attento e blocca la palla.
85' Ultimi tentativi Hellas per riaprire la partita: un colpo di testa di Faraoni finisce a lato.
84' Dimarco è il più attivo per i gialloblù e prova a dare una scossa: la palla arriva a Salcedo che però calcia alto sopra la traversa.
80' Tomori respinge un tiro di Dimarco da dentro l'area.
79' Cambio Milan. Fuori Castillejo, in campo Hauge.
78' Sul corner successivo colpo di testa di Ceccherini: palla fuori.
77' Ci prova Dimarco a rianimare i gialloblù: sinistro deviato in angolo.
74' Ultimo cambio per Juric: dentro Favilli per Lasagna.
70' Hellas irriconoscibile. Neanche i quattro cambi ravvicinati hanno rianimato la squadra di Juric che oggi appare spenta.
60' Hellas sempre in difficoltà: Milan in controllo.
57' Altro doppio cambio per Juric, che non è soddisfatto: Ilic entra per Veloso e Dimarco al posto di Gunter.
54' Juric si gioca la doppia carta sulla trequarti: fuori Zaccagni e Barak, dentro Bessa e Salcedo.
50' GOL MILAN Azione di squadra del Milan che si conclude perfettamente con Dalot: il portoghese fa cadere a terra Ceccherini con una finta e poi trafigge Silvestri per lo 0-2 rossonero.
46' Nessun cambio per entrambe le squadre.
Parte la ripresa
Equilibrio al Bentegodi ma il Milan è in vantaggio (0-1) grazie ad una bella punizione di Krunic. Hellas meglio nei primi minuti, poi in calo.
Finisce qui il primo tempo
Un minuto di recupero
42' L'Hellas fatica a trovare la porta.
38' Zaccagni parte in contropiede e scappa verso la porta: Calabria lo ferma ma stranamente non viene ammonito.
31' Punizione di Veloso, Donnarumma blocca la palla senza problemi.
27' GOL MILAN Sulla palla va lo stesso Krunic. L'ex Empoli calcia una punizione perfetta che non lascia scampo a Silvestri. 0-1 per il Milan al Bentegodi.
25' Ammonito Magnani per un fallo su Krunic davanti all'area di rigore.
22' Regna l'equilibrio in campo. Hellas a testa alta contro il Milan.
15' Grande opportunità per il Milan: Calabria serve, dalla fascia destra, un cross perfetto per Leao ma l'attaccante rossonero, di testa, non inquadra la porta. Palla alta, sospiro di sollievo per Juric che si arrabbia con i suoi difensori.
10' Brividi per Pioli: errore di Tomori che appoggia male di testa per Donnarumma ma Lasagna non riesce a mandare il pallone in rete.
5' Le squadre si studiano: match equilibrato.
Live
Ivan Juric cerca l'impresa contro una delle big del campionato: al Bentegodi arriva il Milan di Pioli con molti problemi di formazione. Juric punta su Silvestri in porta, con Magnani, Günter e Ceccherini in difesa. A centrocampo Faraoni, Tamèze, Veloso e Lazović. Davanti Barak e Zaccagni con Lasagna. Pioli punta su Saelemaekers, Krunic e Castillejo dietro a Leao.
VERONA-MILAN 0-2 (27' Krunic, 50' Dalot)
VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Magnani, Günter, Ceccherini; Faraoni, Tamèze, Veloso, Lazović; Barák, Zaccagni; Lasagna
A disposizione: Berardi, Pandur, Dimarco, Lovato, Salcedo, Favilli, Udogie, Ilić, Çetin, Dawidowicz, Sturaro, Bessa
All.: Ivan Juric
MILAN (4-2-3-1): Donnarumma G.; Calabria, Tomori, Romagnoli, Dalot; Kessie, Meite; Saelemaekers, Krunic, Castillejo; Leao
A disposizione: Tatarusanu, Donnarumma A., Tonali, Hauge, Kalulu, Diaz, Kjaer, Gabbia, Roback
All.: Stefano Pioli
Arbitro: Daniele Orsato (Sez. AIA Schio)
Assistenti: Alessandro Giallatini (Sez. AIA Roma 2), Fabiano Preti (Sez. AIA Mantova).
HELLAS VERONA di Redazione, 06/03/2021 12:20
"Bastano" 6,5 milioni di euro per riscattare Dimarco e l'Inter non può farci nulla...
Dimarco in azione (foto hellasverona.it)
"Bastano" 6,5 milioni di euro per riscattare Federico Dimarco. L’Hellas, a giugno, può riscattare il terzino sinistro di proprietà dell'Inter perché la società nerazzurra non detiene alcun tipo di controriscatto. Lo riporta la Gazzetta dello Sport: all'Inter però spetterà poi la metà dell’incasso sulla futura rivendita.
Setti investirà 6,5 milioni per l'ex Parma? Con Juric, Dimarco è diventato un giocatore "universale" in grado di ricoprire più ruoli.
FONTE: TGGialloBlu.it
RASSEGNA STAMPA
Riparte il Milan dei riservisti. Corriere della Sera: "Verona non è più fatale"
8/3 ALLE 07:48
di NICCOLÒ SANTI
© foto di www.imagephotoagency.it
Come scrive stamani il Corriere della Sera, i rincalzi aiutano il Milan a rialzarsi nella domenica più difficile con 7 giocatori fuori di cui 5 titolari. Il Diavolo si salva con l'aiuto del gioco, ma anche perché il Verona smarrisce, in un colpo solo, le sue migliori qualità: pressing, ritmo, energia. Manca spinta sulle fasce, quando poi il tecnico rivoluziona la squadra è troppo tardi. Stavolta - sottolinea il quotidiano - Verona non è fatale e il Milan aspetta l'Inter a più 3.
RASSEGNA STAMPA
Fuori i secondi. Gazzetta dello Sport: "Questo Milan ha un carattere di ferro"
8/3 ALLE 07:43
di ALESSANDRO TEDESCHI
© foto di www.imagephotoagency.it
"Questo Milan ha un carattere di ferro", titola La Gazzetta dello Sport stamane in edicola. Ieri a Verona al Milan mancava tra gli altri il lider maximo Ibra, e così è stato ancora una volta Kessie a prendere per mano il Milan e portarlo a comandare. Mancava Calhanoglu, e ci ha pensato Krunic su punizione con un gran gol all'incrocio. Mancava Hernandez ed è arrivato Dalot con un'incursione degna del miglior Theo ed una rete pazzesca. Fuori i secondi per il Milan, e con successo. Questo Milan ha tante vite come i gatti. Ha un carattere di ferro. E ha Stefano Pioli: possiede la calma e la saggezza dei forti. Comunque vada l'Inter stasera il Milan ha dimostrato che i conti scudetto non si possono fare senza l'oste rossonero.
SERIE A
Il Milan reagisce a Verona, risposta eccezionale senza sei titolari
8/3 ALLE 07:15
di ANTONIO VITIELLO
© foto di www.imagephotoagency.it
Un Milan operaio, umile e caparbio è riuscito a superare l’ostacolo Verona con una prova d’orgoglio. In un momento delicatissimo della stagione, Stefano Pioli alla vigilia del match al Bentegodi ha dovuto rinunciare anche a Rebic e Theo Hernandez dopo Ibrahimovic, Calhanoglu, Bennacer e Mandzukic, e con Hauge e Tonali non al meglio della condizione fisica. Ma nonostante tutto è sceso in campo una squadra grintosa e concentrata, che ha dato vita ad una prova importante per la classifica e per l’aspetto mentale. Risposta migliore Pioli non poteva averla: “Siamo una squadra, siamo una squadra più forte quando siamo tutti insieme ma anche quando mancano giocatori importanti. Non siamo dei marziani, possiamo sbagliare qualche partita, conosciamo il nostro percorso, le difficoltà ci aiutano a crescere – ha detto Pioli - . Conosciamo pregi e difetti, stiamo migliorando per aumentare le nostre qualità". La tematica degli infortuni rimane rilevante, perché la squadra contro il Verona è stata totalmente modificata e nell’impiego di giovedì con lo United pochi potrebbero rientrare: “Ci tengo a sottolineare che gli ultimi due infortuni non sono muscolari, derivano da traumi contusivi dalla gara con l'Udinese, sia Rebic sia Theo. E' da settembre che giochiamo ogni tre giorni, tante energie spese, soprattutto a livello mentale, abbiamo dimostrato di esserci, di crederci", ha spiegato Pioli. Il Milan è la quarta squadra a tagliare il traguardo dei 100 punti a partire dallo 01/01/2020 nei cinque maggiori campionati europei dopo Manchester City, Bayern Monaco e Real Madrid.
SERIE A
Hellas Verona-Milan 0-2, le pagelle: Krunic-Dalot top. Kessié giganteggia e oscura Barak
8/3 ALLE 06:25
di GAETANO MOCCIARO
HELLAS VERONA (pagelle a cura di Marco Pieracci)
Silvestri 6 – Sei clean sheet nel campionato della definitiva consacrazione, stavolta può solo osservare la punizione telecomandata di Krunic e la sassata sotto l’incrocio dei pali di Dalot.
Magnani 5 – La struttura fisica imponente è un suo pregio ma nello stesso tempo il suo più grosso limite. Distratto su Leao, stende Krunic creando le premesse per il vantaggio del Milan.
Gunter 5.5 – Al centro della retroguardia sembra il più sicuro fino a quando viene ubriacato dalle finte di Leao e Dalot. (57’ Dimarco 6.5 – Subito in partita, è il più propositivo dando qualità col suo mancino tanto che viene da chiedersi se non fosse stato meglio dargli spazio dal primo minuto).
Ceccherini 5.5 – Schierato da centrale di sinistra soffre in marcatura e non riesce a far uscire la palla in maniera pulita. Arranca dietro, finendo per le terre sul 2-0. Pericoloso di testa sui calci piazzati.
Faraoni 6 – Juric lo ha definito una colonna della squadra ed è difficile dargli torto perchè anche in una giornata non semplice riesce a portare a casa la sufficienza, seppur stiracchiata sfiorando il gol nel finale.
Tameze 6 – Sembrava non dovesse essere della partita ma la sua importanza suggerisce un recupero a tempo di record giustificato solo in parte dal rendimento offerto sul campo. Non si risparmia.
Veloso 5 – Detta i tempi con intelligenza calcistica superiore alla media, peccato che lo faccia con ritmi più da musica leggera che da concerto rock. (58’ Ilic 5.5 – Timido, si muove nell'ombra e non fa emergere le sue qualità tecniche).
Lazovic 5.5 – In gran condizione fisica, sul piano della corsa ha pochi eguali però difetta sempre di lucidità nella rifinitura. É uno dei migliori crossatori del campionato ma oggi non trova praticamente mai il fondo.
Barak 5 – Costretto a divagazioni sul tema come l’abbassamento e il decentramento sull’esterno per partecipare alla costruzione dal basso. L’etichetta di nuovo Briegel viene sfregiata da un Kessie straripante. (54’ Bessa 6 – Piedi brasiliani, cerca di vivacizzare un po’ il gioco con la sua cifra tecnica).
Zaccagni 5 – Palla su Zaccagni e vediamo cosa succede. Nel primo tempo sembra essere questo l’unico schema del Verona ma non può fare tutto da solo. E Calabria lo cancella dal campo. (54’ Salcedo 6 – Buona personalità, più seconda punta che trequartista ma comunque pimpante).
Lasagna 5.5 – Il paragone con Milito è di quelli impegnativi e non sembra calzare molto. Le sue caratteristiche sono altre, si muove tanto ma è servito poco e male. Si sbatte ma sotto porta fa una fatica tremenda. (74’ Favilli sv)
Allenatore Ivan Juric 5 – Affronta un Milan in piena emergenza senza l’intensità e l’aggressività diventate un marchio di fabbrica del suo Hellas. Tanti, troppi errori tecnici dovuti forse alla stanchezza per i tre impegni ravvicinati. Ne cambia quattro dopo il secondo gol, quando ormai è già notte fonda.
- - -
MILAN (pagelle a cura di Gaetano Mocciaro)
Donnarumma 6 - Mai impegnato.
Calabria 6.5 - È in palla. Dietro non si passa ed è sempre presente nell'accompagnare la manovra, sevendo anche traversoni invitanti.
Tomori 6 - La sua distrazione a inizio partita che quasi manda in gol Lasagna può cambiare la storia della partita. Viene graziato, poi non sbaglia nulla.
Romagnoli 6.5 - Conferma la buona prestazione vinta contro l'Udinese. Non è necessario stavolta immolarsi a porta vuota, anticipa prima le intenzioni avversarie.
Dalot 7 - Finalmente una partita convincente dopo le difficoltà delle ultime partite. Chiamato a sostituire Théo, fa il Théo segnando una rete più da trequartista che da terzino.
Meite 6.5 - Sfodera la sua miglior partita in rossonero. Con Kessié forma una diga dove il Verona non passa mai. Bene anche nel fraseggio.
Kessie 7 - È impressionante il numero di duelli vinti. Le palle alte sono tutte sue, gli avversari quasi rimbalzano davanti alla roccia ivoriana.
Saelemaekers 6.5 - Si accentra spesso e con profitto, avviando l'azione per il raddoppio e quasi mandando in rete Krunic. (Dal 78' Hauge sv).
Krunic 7 - Fa veramente "il Calhanoglu". Trova lo spunto tra le linee e apre le marcature con un colpo che è la specialità del turco: la punizione. Eseguita magistralmente.
Castillejo 5.5 - Ha l'attenuante di giocare fuori zona, a sinistra. E infatti si vede poco e male.
Leao 5.5 - Viene confermato al centro all'attacco per assenza di alternative. Rispetto alla partita contro l'Udinese dà segnali di reazione e anche di generosità. Davanti però è di nuovo poca cosa: ha una palla gol facile nel primo tempo, la spreca. Mezzo voto in più per il velo che ha portato al gol di Dalot.
Allenatore Stefano Pioli 7 - L'impressione è che nelle difficoltà trova il meglio di sé. Schiera una squadra dall'età media di poco più di 24 anni con giocatori che sanno esattamente cosa fare in campo, anche se fuori ruolo. È premiato quasi su tutta la linea.
I FATTI DEL GIORNO
Verona, non sei fatale: ko inappellabile col Milan, ora il Sassuolo per credere ancora nell'Europa
8/3 ALLE 00:47
di GAETANO MOCCIARO
© foto di www.imagephotoagency.it
Ci si aspettava che il Verona potesse continuare la striscia positiva, dopo il netto successo a Benevento. Contro il Milan il tecnico Ivan Juric ha confermato in blocco la squadra che solo quattro giorni fa aveva espugnato con facilità il "Vigorito" e di fronte si trovava un avversario in riserva e per giunta con tanti, troppi assenti. Che però al "Bentegodi" ha trovato le risorse necessarie per prendersi l'intera posta. Verona che perde con uno 0-2 inappellabile: i gialloblù non tirano mai in porta e sprecano l'unica sbavatura degli avversari, quando Tomori regala un pallone a Lasagna nei primi minuti: conclusione che non trova lo specchio della porta. C'è davvero poco da salvare stavolta nella squadra vista in campo, mentre deludono i giocatori più importanti finora, come Barak e Zaccagni, annullati dalla mediana rossonera. Juric non si nasconde dietro alibi e applaude l'avversario: a dodici giornate dalla fine la corsa alla Conference League non è compromessa, con una Lazio a sole cinque lunghezze e in uno stato di forma non certo di grazia. Servirà però un'immediata reazione già al prossimo turno, un vero e proprio spareggio per chi può ancora ambire a qualcosa di più di una semplice salvezza anticipata: sabato c'è il Sassuolo al Mapei Stadium, vincere ridarebbe lo slancio necessario.
RASSEGNA STAMPA
Verona-Milan, la moviola del Corriere dello Sport: "Netta la punizione dello 0-1, Orsato ok"
8/3 ALLE 08:28
di NICCOLÒ SANTI
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Moviola di Verona-Milan sulle pagine del Corriere dello Sport. Quasi sprecato - secondo il quotidiano - uno come Orsato per una gara con appena 25 falli (a Crotone ne sono stati fischiati 41) e due gialli di cui uno a partita conclusa. Nessuna criticità nelle due aree, nessun episodio controverso, tutto sotto controllo. Ok la rete di Krunic su punizione, fallo su Magnani netto. Nessun dubbio anche sul giallo a Bessa.
RASSEGNA STAMPA
Corriere dello Sport: "Assenze pesanti ma il Milan domina. Verona con le pile scariche"
8/3 ALLE 07:53
di ALESSANDRO TEDESCHI
© foto di www.imagephotoagency.it
"Assenze pesanti ma il Milan domina. Verona con le pile scariche", titola stamane il Corriere dello Sport. Il Milan è vivo e si è riportato a -3 dall'Inter oltre che aver tenuto a distanza la Roma, vincitrice sul Genoa a pranzo. Se lo scudetto resta un sogno, il ritorno in Champions è una necessità e per questo il secondo posto va difeso a suon di affermazioni meritate come quella di ieri su un Hellas Verona apparso ieri con le pile scariche ed incapace di fare male ad un Milan con così tante assenze. Il Milan ha dato un gran segnale, dominando e rischiando il minimo sindacale nell'ultimo quarto d'ora.
LE PAGELLE
Verona-Milan, le pagelle del Verona: prova insufficiente, si salvano in pochi
7/3 ALLE 18:30
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
© foto di www.imagephotoagency.it
Silvestri 5,5 : Sulla punizione la traiettoria vincente di Krunic è pregevole tuttavia non appare del tutto esente da responsabilità. Nulla può, invece, sul raddoppio di Dalot. Per il resto è attento e reattivo quanto basta.
Magnani 5,5 Ingenuo, quando in evidente ritardo, abbatte Krunic, che si conquista e trasforma la punizione dell'1-0. Si fa, comunque, valere di testa. Nella ripresa, da centrale, effettua alcune buone chiusure.
Günter 5 Marca a uomo Lèao, che perde nel primo tempo quando, per sua fortuna, spedisce alto di testa. La direzione della retroguardia non è impeccabile come altre volte (dal 11’ s.t. Dimarco 6,5 cerca di cambiare l’inerzia del match. Con due conclusioni respinte è lui l’uomo più pericoloso dei gialloblù)
Ceccherini 6 Seconda da titolare dopo il recente infortunio. Tutto sommato fa il suo senza strafare ma anche senza commettere errori. Nel finale sfiora il gol di testa.
Faraoni 5,5 A Benevento era stato tra i migliori. Stavolta anche lui risente della giornata storta di tutta la squadra. Il suo colpo di testa che potrebbe riaprire la partita viene respinto sulla linea.
Tameze 6 Rimesso in sesto dopo i crampi di Benevento. Regge il confronto con Kessie che per quanto visto oggi conferma comunque di essere centrocampista di altra categoria.
Veloso 5,5 Regia attenta ma scolastica, priva di idee. Paga, forse, le due partite in pochi giorni. (dal 11’ s.t. Ilić 6 cerca di riportare ordine quando la partita è già in salita. Non è impresa facile, fa quel che può.)
Lazovic 5,5 Un passo indietro rispetto alle ultime due uscite. Nella ripresa Juric lo sposta sulla fascia opposta ma senza che il risultato cambi granchè.
Baràk 5 Lento e stranamente poco dinamico. La sua partita finisce a inizio ripresa (dal 7’ s.t. Bessa 5,5 Tanta buona volontà ma nessun spunto degno di nota)
Zaccagni 5,5 Parte abbastanza bene cercando le sue proverbiali accelerate. La brillantezza non è la solita e il cambio è quasi una logica conseguenza (dal 7’ s.t. Salcedo 6 Torna in campo dopo diverse settimane. Voglioso e determinato. Trova uno spunto ma spedisce alto. Nell’altro viene "murato" in angolo).
Lasagna 5 Unico squillo quando anticipa Donnarumma su un errato retropassaggio. Servito poco e male la sua partita è quasi tutta qui. (dal 28’ s.t. Favilli 5,5 qualche sportellata e niente più. Il tempo a disposizione non era peraltro molto)
Juric 5,5 Conferma in toto l'undici vittorioso con il Benevento. L'inizio è aggressivo ma l’ardore agonistico dura poco e si spegne con il passare dei minuti. La squadra appare lenta e meno brillante del solito. Dopo l'uno-due rossonero prova a cambiare le carte in tavola ma non ottiene quanto sperato.
SERIE A
Le pagelle del Milan - Krunic pennella come Calhanoglu, Dalot segna come Théo. Kessié muro
7/3 ALLE 17:04
di GAETANO MOCCIARO
© foto di www.imagephotoagency.it
HELLAS VERONA-MILAN 0-2 - 27' Krunić, 50' Dalot
Donnarumma 6 - Mai impegnato.
Calabria 6.5 - È in palla. Dietro non si passa ed è sempre presente nell'accompagnare la manovra, sevendo anche traversoni invitanti.
Tomori 6 - La sua distrazione a inizio partita che quasi manda in gol Lasagna può cambiare la storia della partita. Viene graziato, poi non sbaglia nulla.
Romagnoli 6.5 - Conferma la buona prestazione vinta contro l'Udinese. Non è necessario stavolta immolarsi a porta vuota, anticipa prima le intenzioni avversarie.
Dalot 7 - Finalmente una partita convincente dopo le difficoltà delle ultime partite. Chiamato a sostituire Théo, fa il Théo segnando una rete più da trequartista che da terzino.
Meite 6.5 - Sfodera la sua miglior partita in rossonero. Con Kessié forma una diga dove il Verona non passa mai. Bene anche nel fraseggio.
Kessie 7 - È impressionante il numero di duelli vinti. Le palle alte sono tutte sue, gli avversari quasi rimbalzano davanti alla roccia ivoriana.
Saelemaekers 6.5 - Si accentra spesso e con profitto, avviando l'azione per il raddoppio e quasi mandando in rete Krunic. (Dal 78' Hauge sv).
Krunic 7 - Fa veramente "il Calhanoglu". Trova lo spunto tra le linee e apre le marcature con un colpo che è la specialità del turco: la punizione. Eseguita magistralmente.
Castillejo 5.5 - Ha l'attenuante di giocare fuori zona, a sinistra. E infatti si vede poco e male.
Leao 5.5 - Viene confermato al centro all'attacco per assenza di alternative. Rispetto alla partita contro l'Udinese dà segnali di reazione e anche di generosità. Davanti però è di nuovo poca cosa: ha una palla gol facile nel primo tempo, la spreca. Mezzo voto in più per il velo che ha portato al gol di Dalot.
Allenatore Stefano Pioli 7 - L'impressione è che nelle difficoltà trova il meglio di sé. Schiera una squadra dall'età media di poco più di 24 anni con giocatori che sanno esattamente cosa fare in campo, anche se fuori ruolo. È premiato quasi su tutta la linea.
SERIE A
Le pagelle dell’Hellas Verona - Barak e Zaccagni fuori fase, Dimarco entra subito in partita
7/3 ALLE 17:00
di MARCO PIERACCI
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
HELLAS VERONA-MILAN 0-2
Marcatori: 27’ Krunic (M), 50’ Dalot (M)
Silvestri 6 – Sei clean sheet nel campionato della definitiva consacrazione, stavolta può solo osservare la punizione telecomandata di Krunic e la sassata sotto l’incrocio dei pali di Dalot.
Magnani 5 – La struttura fisica imponente è un suo pregio ma nello stesso tempo il suo più grosso limite. Distratto su Leao, stende Krunic creando le premesse per il vantaggio del Milan.
Gunter 5,5 – Al centro della retroguardia sembra il più sicuro fino a quando viene ubriacato dalle finte di Leao e Dalot. (57’ Dimarco 6,5 – Subito in partita, è il più propositivo dando qualità col suo mancino tanto che viene da chiedersi se non fosse stato meglio dargli spazio dal primo minuto).
Ceccherini 5,5 – Schierato da centrale di sinistra soffre in marcatura e non riesce a far uscire la palla in maniera pulita. Arranca dietro, finendo per le terre sul 2-0. Pericoloso di testa sui calci piazzati.
Faraoni 6 – Juric lo ha definito una colonna della squadra ed è difficile dargli torto perchè anche in una giornata non semplice riesce a portare a casa la sufficienza, seppur stiracchiata sfiorando il gol nel finale.
Tameze 6 – Sembrava non dovesse essere della partita ma la sua importanza suggerisce un recupero a tempo di record giustificato solo in parte dal rendimento offerto sul campo. Non si risparmia.
Veloso 5 – Detta i tempi con intelligenza calcistica superiore alla media, peccato che lo faccia con ritmi più da musica leggera che da concerto rock. (58’ Ilic 5,5 – Timido, si muove nell'ombra e non fa emergere le sue qualità tecniche).
Lazovic 5,5 – In gran condizione fisica, sul piano della corsa ha pochi eguali però difetta sempre di lucidità nella rifinitura. É uno dei migliori crossatori del campionato ma oggi non trova praticamente mai il fondo.
Barak 5 – Costretto a divagazioni sul tema come l’abbassamento e il decentramento sull’esterno per partecipare alla costruzione dal basso. L’etichetta di nuovo Briegel viene sfregiata da un Kessie straripante. (54’ Bessa 6 – Piedi brasiliani, cerca di vivacizzare un po’ il gioco con la sua cifra tecnica).
Zaccagni 5 – Palla su Zaccagni e vediamo cosa succede. Nel primo tempo sembra essere questo l’unica schema del Verona ma non può fare tutto da solo. E Calabria lo cancella dal campo. (54’ SALCEDO 6 – Buona personalità, più seconda punta che trequartista ma comunque pimpante).
Lasagna 5,5 – Il paragone con Milito è di quelli impegnativi e non sembra calzare molto. Le sue caratteristiche sono altre, si muove tanto ma è servito poco e male. Si sbatte ma sotto porta fa una fatica tremenda. (74’ Favilli sv)
All. Juric 5 – Affronta un Milan in piena emergenza senza l’intensità e l’aggressività diventate un marchio di fabbrica del suo Hellas. Tanti, troppi errori tecnici dovuti forse alla stanchezza per i tre impegni ravvicinati. Ne cambia quattro dopo il secondo gol, quando ormai è già notte fonda.
SERIE A
Milan, che reazione! 2-0 a Verona nonostante le assenze: è il secondo posto è consolidato
7/3 ALLE 16:55
di GAETANO MOCCIARO
© foto di www.imagephotoagency.it
Il Milan rialza nuovamente la testa e sempre in trasferta. E il sospetto che la squadra di Stefano Pioli renda meglio fuori dalle mura amiche si fa sempre più forte: 2-0 al Verona, meritato, inappellabile. Rincorsa sull'Inter che riprende e al tempo stesso distacco sulla Juventus ripristinato. Il tutto in una delle domeniche sulla carta più complesse per i rossoneri, perseguitati dagli infortuni e non di giocatori qualsiasi: Ibrahimovic, Calhanoglu, Bennacer, Manzukic sono quattro pezzi da novanta ai quali si sono aggiunti Rebic e Théo Hernandez. Il francese non è nemmeno in panchina poiché non ha smaltito una contusione al perone rimediata contro l’Udinese. Si accomoda in panchina invece Sandro Tonali, meglio non rischiarlo. E così il Milan si presenta al "Bentegodi" con un undici dall'età media di 24 anni, con soluzioni d'emergenza come Castillejo esterno sinistro sulla trequarti e Dalot a completare la catena mancina. Leao, voto 4 contro l'Udinese, è confermato per completa assenza d'alternative. Al contrario, il Verona può permettersi di confermare in toto l'undici che ha strapazzato il Benevento. E sì sa che la città veneta ha storicamente portato tanti dispiaceri al Diavolo.
KRUNIC FA IL CALHANOGLU - Non così stavolta: Hellas che ha il possesso palla ma che la tiene lontano dalla porta del Milan. I rossoneri sono impeccabili, chiudono ogni spazio e solo una distrazione di Tomori quasi manda in gol Lasagna. Scampato il pericolo si fanno vedere i rossoneri con Leao, servito magistralmente da un cross al bacio di Calabria: ma il portoghese non è Ibra e risultati sono tutti in un colpo di testa alto, nonostante la posizione favorevole. Nell'equilibrio generale serve una prodezza individuale: arriva con Rade Krunic. Il bosniaco, che prende il posto di Hakan Calhanoglu sulla trequarti, fa proprio il Calhanoglu: prende palla e fa tutto da solo, costringendo Magnani ad abbatterlo al limite dell'area. Punizione che Krunic esegue magistralmente: destro a giro dal limite dell'area che finisce all'incrocio più lontano.
DALOT COMPLETA L'OPERA -Il lavoro è completato dopo cinque minuti del secondo tempo e anche questa rete è un capolavoro: segna Diogo Dalot. Azione partita da Saelemaekers che pesca il terzino agevolato dal velo di Rafael Leao. Il portoghese si sposta la palla sul destro e poi incrocia con un tiro che fa secco Silvestri: primo gol in Serie A, 0-2 al "Bentegodi". A differenza di altre circostanze il Milan non cala d'intensità, resta sul pezzo e non permette mai all'Hellas di essere pericoloso. Una prestazione esemplare in un momento delicato della stagione per il Milan, fra risultati in picchiata, l'ecatombe degli infortuni e la mission impossible contro il Manchester United. Il gruppo, se non si era capito nel corso della stagione, è la grande forza di questa squadra.
CALCIOMERCATO
Calciomercato che verrà, anche Antonin Barak sulla lista del Milan
6/3 ALLE 15:00
di FRANCESCO GALVAGNI
per Tuttohellasverona.it
fonte milannews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Secondo quanto riportato da milannews.it, anche Antonin Baràk sarebbe finito sulla lista di mercato del Milan, il prezzo del riscatto dall'Udinese del tre-quartista nazionale ceco è di 6 milioni, e anche se ancora nessuna offerta concreta è stata recapitata, il nome del classe 1994 è presente sul taccuino rossonero.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
7 MARZO 2021
Hellas Verona-Milan 0-2: Krunic e Dalot decidono la sfida del ‘Bentegodi’
Verona - È terminata 2-0 per il Milan la sfida del ‘Bentegodi’ tra gialloblù e rossoneri, con gli ospiti che sono passati in vantaggio alla mezz’ora grazie a una bella punizione dal limite di Krunic e hanno poi raddoppiato in apertura di secondo tempo con il gol di Dalot. Per i gialloblù non è bastato il forcing finale che avrebbe potuto riaprire la gara.
Venendo alla cronaca della partita, il primo quarto d’ora è totalmente di marca gialloblù, con Veloso e compagni bravi a occupare il campo e proporsi costantemente in avanti, rendendosi pericolosi con un paio di iniziative di Lasagna e Zaccagni. La prima prima vera occasione, proprio al 15’, è invece del Milan, con una incornata di Leao alta di poco. Al 27’ passa il Milan, con una punizione dal limite di Krunic che spezza l’equilibrio che fino a quel momento aveva regnato sovrano, e che proseguirà fino all’intervallo.
Nella ripresa il Milan raddoppia subito con Dalot, bravo ad accentrarsi e scaricare a rete dal limite. Il Verona prova a reagire e costruisce una serie di buone azioni attorno al 20’, trovando però un Donnarumma attento ai traversoni. Alla mezz’ora Tamèze ci prova dalla distanza: alto. Un minuto più tardi Dimarco tenta il tiro da buona posizione trovando il calcio d’angolo, sugli sviluppi del quale Ceccherini, sfiora, di testa, il gol. Anche Salcedo, al ritorno in campo per la prima volta da Spezia-Verona del 6 gennaio, ci prova al 38’: corner. Al 43’ è Faraoni a sfiorare la rete, con una girata di testa deviata proprio sulla linea di porta da Krunic.
Il prossimo impegno tra meno di una settimana: sabato (ore 15) i gialloblù faranno visita al Sassuolo al ‘Mapei Stadium’.
HELLAS VERONA-MILAN 0-2
Marcatori: 27' pt Krunic (0-1), 5' st Dalot (0-2)
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Magnani, Günter (dal 12' st Dimarco), Ceccherini; Faraoni, Tamèze, Veloso (dal 12' st Ilić), Lazović; Barák (dal 9' st Bessa), Zaccagni (dal 9' st Salcedo); Lasagna (dal 29' st Favilli)
A disposizione: Berardi, Pandur, Lovato, Udogie, Çetin, Dawidowicz, Sturaro
All.: Ivan Juric
MILAN (4-2-3-1): Donnarumma G.; Calabria, Tomori, Romagnoli, Dalot; Kessie, Meité; Saelemaekers, Krunic, Castillejo (dal 33' st Hauge); Leao
A disposizione: Tatarusanu, Donnarumma A., Tonali, Kalulu, Diaz, Kjaer, Gabbia, Roback
All.: Stefano Pioli
Arbitro: Daniele Orsato (Sez. AIA Schio)
Assistenti: Alessandro Giallatini (Sez. AIA Roma 2), Fabiano Preti (Sez. AIA Mantova)
NOTE. Ammoniti: Magnani, Bessa
FONTE: HellasVerona.it