Mister
JURIĆ (oggi intribuna causa squalifica) sceglie
DIMARCO su centrosinistra difensivo col rientrante
DAWIDOWICZ dalla parte opposta e
MAGNANI fra loro,
CECCHERINI partirà quindi dalla panchina nel 3-4-2-1 orfano in difesa di
LOVATO squalificato,
ÇETİN infortunato e
GÜNTER a mezzo servizio o forse meno.
In mediana
STURARO vince il ballottaggio col convalescente
TAMÈZE, inalterato il resto dell'11 rispetto alle ultime gare con
VELOSO in cabina di regia,
FARAONI e
LAZOVIĆ sulle esterne e il tandem
BARÁK-
ZACCAGNI a fare da vertici bassi al triangolo offensivo completato da
LASAGNA.
Consueto 3-5-2 per mister
INZAGHI colpito dal Covid e sostituito in panchina dal secondo
FARRIS: Pepe
REINA è confermato tra i pali,
MARUSIC rientra in difesa al fianco di
ACERBI e
RADU,
LUIS ALBERTO stringerà i denti cercando di sopportare la caviglia malandata assistendo il play
LEIVA e
MILINKOVIC-SAVIC mentre sulle fasce
AKPA AKPRO e l'ex
FARES agiranno opposti.
Nel reparto d'attacco
CAICEDO è confermato in coppia con capitan
IMMOBILE.
Tutto pronto in un pomeriggio freddo e piovoso al Bentegodi, fischietto affidato al signor Daniele Chiffi della sezione AIA di Padova.
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SUPREMAZIA TECNICA OSPITE MA L'HELLAS TIENE...
4°
LUIS ALBERTO da sinistra in mezzo all'area dove un compagno spizza sul palo lontano e
MILINKOVIC-SAVIC che fortunatamente non riesce a coordinarsi al meglio e tira a lato da ottima posizione... Male
DIMARCO che aveva perso la marcatura sull'avversario in questa occasione.
23°
MAGNANI contrasta
CAICEDO ma nel frattempo s'inserisce
IMMOBILE che prende palla fa un passo e dal limite spara un diagonale che batte
SILVESTRI ma non il palo alla sua destra! Palla-gol LAZIO e VERONA che soffre dietro.
35° Filtrante incisivo di
DIMARCO per l'affondo di
LAZOVIĆ che da sinistra prova un tiro-cross sul quale
LASAGNA è in ritardo o la palla del serbo non è precisa... Fattostà che scivola sul fondo senza che altri riescano a toccarla: Prima occasione HELLAS.
41°
IMMOBILE dalla distanza scaglia la palla in Curva Sud.
45°+1 Il signor Chiffi termina il primo tempo dopo un minuto di over time.
PRONTI-VIA E CAICEDO PORTA AVANTI LA LAZIO MA IL VAR ANNULLA
47°
CAICEDO porta a spasso
MAGNANI che gli si aggrappa alle spalle senza nemmeno destabilizzarlo e cade a terra su evidente sbracciata dell'avversario e prosegue dribblando secco
LAZOVIĆ prima di beffare
SILVESTRI dal limite con una rasoiata velenosa... I gialloblù si lamentano vibratamente, Chiffi consulta il VAR e in seguito annulla per l'evidente gomitata dell'ecuadoriano al difensore ex SASSUOLO. Cartellino giallo al laziale che era diffidato e salterà la prossima gara.
51° Lucas
LEIVA su un rimpallo da fuori area, palla alta.
63°
FARES dal vertice sinistro controlla entra in area ma si fa fortunatamente prendere dalla precipitazione sparando alto.
68° Primo cambio HELLAS:
VELOSO fa spazio a
ILIĆ.
72°
LUIS ALBERTO si lamenta una volta di troppo e viene ammonito.
74°
AKPA AKPRO ci prova dalla distanza su una palla ribattuta dalla difesa scaligera: Palla alta.
75° Doppio cambio LAZIO:
LUIS ALBERTO e
MARUSIC lasciano il posto a
PEREIRA e
LULIC.
76° È doppio cambio anche per i gialloblù:
BESSA al posto di
ZACCAGNI e
CECCHERINI al posto di
DIMARCO.
83° L'ex
PAROLO entra nelle fila biancazzurre rilevando
AKPA AKPRO,
ESCALANTE da invece il cambio a Lucas
LEIVA.
85° Si rivede
KALINIĆ che rientra in campo dopo averlo lasciato il 7 Febbraio! Gli fa spazio
LASAGNA mentre
SALCEDO prende il posto di
BARÁK.
MILINKOVIC-SAVIC NEL RECUPERO! GAME, SET & MATCH LAZIO
92°
RADU da sinistra con un mancino maligno trova
MILINKOVIC-SAVIC nel cuore dell'area gialloblù,
MAGNANI viene scavalcato e il giocatore laziale riesce a spizzare di quel tanto che basta ad ingannare
SILVESTRI sul fil di lana!
90°+4 Dopo quattro minuti di recupero il signor Chiffi fischia tre volte e sancisce la vittoria esterna della LAZIO.
Negli anticipi di ieri: Combattutissima la gara in Liguria tra SPEZIA e CROTONE decisa 3 a 2 solo al 92esimo grazie al gol di ERLIC per gli Aquilotti.
3 a 1 del MILAN al Tardini di PARMA nonostante l'inferiorità numerica dei rossoneri dopo un'ora a causa dell'espulsione di IBRAHIMOVIC e colpaccio esterno fondamentale in chiave salvezza per il TORINO che sul campo dell'UDINESE passa di misura grazie al gol di BELOTTI.
Lunch-match di oggi che regala l'11esima vittoria consecutiva all'INTER che pare imbattibile in questo girone di ritorno: 1 a 0 ad un CAGLIARI parso però tutt'altro che rassegnato.
3 a 1 della JUVENTUS sul GENOA, 2 a 0 del NAPOLI in trasferta a Genova contro la SAMPDORIA.
Alle 18.00 ROMA-BOLOGNA, alle 20:45 FIORENTINA-ATALANTA e domani sera BENEVENTO-SASSUOLO a chiudere la 30esima giornata.
CALCIO SERIE A
SERIE A VERONA-LAZIO 0-1: MILINKOVIC-SAVIC AL 92', I BIANCOCELESTI CONTINUANO A SPERARE NEL 4° POSTO
SERIE A - La Lazio incamera, all'ultimo respiro, tre punti pesantissimi in ottica qualificazione alla prossima Champions League. Al termine di una partita tiratissima (in cui si sono contati un palo di Immobile e un gol annullato a inizio ripresa a Caicedo), i biancocelesti passano al 92' con un colpo di testa vincente di Milinkovic-Savic su palla scodellata da Radu. Al Bentegodi è 0-1.
Sergej Milinkovic-Savic esulta dopo il gol vittoria al Bentegodi, Verona-Lazio, Getty Images
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DA STEFANO FONSATO
PUBBLICATO IL 11/04/2021 A 14:44 GMT+2 | AGGIORNATO 11/04/2021 A 18:01 GMT+2
La Lazio incamera, all'ultimo respiro, tre punti pesantissimi in ottica qualificazione alla prossima Champions League. Al termine di una partita tiratissima (in cui si sono contati un palo di Immobile e un gol annullato a inizio ripresa a Caicedo), i biancocelesti passano al 92' con un colpo di testa vincente di Milinkovic-Savic su palla scodellata da Radu. Al Bentegodi è 0-1. La band di Simone Inzaghi (indisponibile per i contagi di Covid-19 all'interno della sua famiglia) sale a 55 punti tenendo il passo del Napoli (quarto a 59) e con la gara contro il Torino ancora da recuperare. Verona che, invece, resta ottavo (in attesa di Benevento-Sassuolo) a quota 41.
Sergej Milinkovic-Savic in Verona-Lazio
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IL TABELLINO
HELLAS VERONA-LAZIO 0-1
Hellas Verona (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz, Magnani, Dimarco (76' Ceccherini); Faraoni, Miguel Veloso (69' Ilic), Sturaro, Lazovic; Barak (85' Salcedo), Zaccagni (76' Bessa); Lasagna (85' Kalinic). All.: Paro (Juric squalificato).
Lazio (3-5-2): Reina; Marusic, Acerbi, Radu; Akpa Akpro (83' Escalante), Milinkovic-Savic, Lucas Leiva (83' Parolo), Luis Alberto, Fares; Immobile, Caicedo (68' Muriqi). All.: Farris (Simone Inzaghi indisponibile).
Arbitro: Daniele Chiffi di Padova.
Gol: 92' Milinkovic-Savic (L).
Assist: Radu (L, 0-1).
Note - Recupero: 1+4. Ammoniti: Caicedo, Luis Alberto.
IL MOMENTO SOCIAL
LA CRONACA DELLA PARTITA IN 6 MOMENTI CHIAVE
4' - MILINKOVIC-SAVIC AL VOLO IN PIENA AREA! Palla di poco alta sul cross dalla sinistra di Fares e la "prolunga" di testa da parte di Luis Alberto!
19' - BRIVIDI PER LA DIFESA DEL VERONA! Silvestri cincischia sulla pressione di Caicedo, che si impossessa del pallone, ma dopo un tocco di mano.
23' - PALO DI IMMOBILE! L'attaccante laziale incrocia il destro sulla sponda aerea di Caicedo: palla sul legno più lontano a Silvestri battuto!
Ciro Immobile in Verona-Lazio
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35' - LAZOVIC! Affondo sulla sinistra del gialloblù e conclusione di destro che mette i brividi a Reina!
47' - GOL ANNULLATO ALLA LAZIO CON CAICEDO! Azione e gol di prpotenza dell'ecuadoriano, che spazza via Magnani e, entrato in area, batte Silvestri in uscita. La VAR, tuttavia, evidenzia una gomitata dell'ecuadoriano sul numero 23 scaligero.
Felipe Caicedo in Verona-Lazio
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90'+2 - GOL DELLA LAZIO CON MILINKOVIC-SAVIC! Colpo di testa vincente su cross dalla sinistra di Rdu: i biancocelesti passano all'ultimo respiro: 0-2!
Hellas Verona-Lazio, Serie A 2020-2021: il gol decisivo al 92' di Sergej Milinkovic-Savic (Lazio) (Getty Images)
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MVP
Milinkovic-Savic. Gol pesantissimo, il suo. Tra i più pericolosi, insieme a Immobile e Caicedo, in casa Lazio. Tantissimi inserimenti dalla metà campo: immarcabile.
FANTACALCIO
PROMOSSO - Radu. Palla scodellata col contagiri per il colpo di testa vincente di Milinkovic-Savic. Fondamentale.
BOCCIATO - Magnani. Su Caicedo subisce fallo, vero. Su Milinkovic-Savic, al 92', perde le marcature e viene aggirato dal centrocampista serbo.
SERIE A
SERIE A - LE PAGELLE DI VERONA-LAZIO 0-1: MILINKOVIC-SAVIC DECISIVO, RADU GRAN CROSS; MAGNANI FLOP
SERIE A - Diamo i voti al match valevole per la 30a giornata di Serie A disputatosi allo stadio "Marc'Antonio Bentegodi". Per il "Sergente", gara ricca di spunti e comn "autigrafo" finale sulla splendida pennellata di Radu. Delude, nel Verona, uno spaesato Magnani.
Sergej Milinkovic-Savic in Verona-Lazio
Credit Foto Imago
DA STEFANO FONSATO
PUBBLICATO IL 11/04/2021 A 17:57 GMT+2 | AGGIORNATO 11/04/2021 A 18:00 GMT+2
La Lazio incamera, all'ultimo respiro, tre punti pesantissimi in ottica qualificazione alla prossima Champions League. Al termine di una partita tiratissima (in cui si sono contati un palo di Immobile e un gol annullato a inizio ripresa a Caicedo), i biancocelesti passano al 92' con un colpo di testa vincente di Milinkovic-Savic su palla scodellata da Radu. Allo stadio "Marc'Antonio Bentegodi" è 0-1. La band di Simone Inzaghi (indisponibile per i contagi di Covid-19 all'interno della sua famiglia) sale a 55 punti tenendo il passo del Napoli (quarto a 59) e con la gara contro il Torino ancora da recuperare. Verona che, invece, resta ottavo (in attesa di Benevento-Sassuolo) a quota 41. Vediamo insieme migliori e peggiori del match valevole per la 30a giornata di Serie A.
=== LE PAGELLE DEL VERONA ===
Marco SILVESTRI 5,5: attento sui palloni aerei, rischia tantissimo - però - coi piedi, sul pressing di Caicedo.
Pawel DAWIDOWICZ 5,5: gara perfetta, in marcatura su Immobile, sino al 92', in cui si fa prendere il tempo da Milinkovic-Savic, spartendosi le colpe con Magnani.
Giangiacomo MAGNANI 4,5: su Caicedo subisce fallo, vero. Su Milinkovic-Savic, al 92', perde le marcature e viene aggirato dal centrocampista serbo.
Federico DIMARCO 6,5: ottimo non solo in fascia, ma anche in qualità di marcatore.
Dal 76' Federico Ceccherini 5,5: fatica a trovare i ritmi di gioco, posizionandosi male sul gol laziale.
Marco Davide FARAONI 6: pochi affondi sull'out di destra. Molto meglio, tuttavia, in fase di ripiegamento.
Miguel VELOSO 6: punto di riferimento importante nella zona nevralgica del Verona. Certo, ai suoi ritmi...
Dal 69' Ivan Ilic 6: valido negli scambi stretti.
Stefano STURARO 6: gara "di rottura", la sua. In mediana usa toni e maniere di tutto rispetto.
Darko LAZOVIC 6: punge al 35', spaventando Reina a fil di palo. Poi cala in intensità.
Hellas Verona-Lazio, Serie A 2020-2021: un contrasto tra Jean-Daniel Akpa Akpro (Lazio) e Darko Lazovic (Hellas Verona) (Getty Images)
Hellas Verona-Lazio, Serie A 2020-2021: un contrasto tra Jean-Daniel Akpa Akpro (Lazio) e Darko Lazovic (Hellas Verona) (Getty Images)
Credit Foto Getty Images
Antonin BARAK 5,5: le sue proverbiali iniziative offensive sono quelle che mancano di più al reparto avanzato scaligero.
Dall'85' Eddy Salcedo: sv.
Mattia ZACCAGNI 6: grinta e iniziativa non mancano mai. Soffre, tuttavia, la quasi totatle mancanza di spazi.
Dal 76' Daniel Bessa 6,5: subito un paio di cross interessanti. L'italo-brasiliano entra con grande piglio.
Kevin LASAGNA 6: a parte un paio di accelerazioni, appare isolato e privo di idee là davanti.
Dall'85' Nikola Kalinic: sv.
Mister Matteo PARO (Ivan JURIC squalificato) 6: un po'.
=== LE PAGELLE DELLA LAZIO ===
Pepe REINA 6: un po' in difficoltà sui palloni alti. Tuttavia, pomeriggio sostanzialmente tranquillo per lui.
Adam MARUSIC 6,5: ottimo in controllo su Lasagna.
Francesco ACERBI 6,5: dalle sue parti è davvero difficile passare. Generoso, risulta efficace anche in fase di disimpegno.
Stefan RADU 7: palla scodellata col contagiri per il colpo di testa vincente di Milinkovic-Savic. Fondamentale.
Jean-Daniel AKPA AKPRO 6,5: nonostante i dolori muscolari che lo affliggono a fine primo tempo, lotta su ogni pallone e - partendo largo a destra - lo si ritrova un po' ovunque.
Dall'83' Gonzalo Escalante: sv.
Sergej MILINKOVIC-SAVIC 7,5: gol pesantissimo, il suo. Tra i più pericolosi, insieme a Immobile e Caicedo, in casa Lazio. Tantissimi inserimenti dalla metà campo: immarcabile.
Hellas Verona-Lazio, Serie A 2020-2021: il gol decisivo al 92' di Sergej Milinkovic-Savic (Lazio) (Getty Images)
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Lucas LEIVA 6: buone geometrie in cabina di regia.
Dall'83' Marco Parolo: sv.
Luis ALBERTO 5: parte bene, con un bell'assist al volo per Caicedo. Poi scompare letteralmente dal match.
Dal 75' Andreas Pereira 6: buonne congiunture tra il reparto di centrocampo e quello offensivo, immediatamente dopo il suo ingresso.
Mohamed FARES 5: l'ex di turno delude. Corre molto, largo a sinistra. Ma, molto spesso, corre a vuoto...
Dal 75' Senad Lulic 6: mette subito in campo tanta esperienza.
Ciro IMMOBILE 6: un palo, tante sportellate, ma quel 150esimo gol Serie A che proprio non arriva...
Ciro Immobile in Verona-Lazio
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Felipe CAICEDO 6,5: grande grinta. Anche un gol trovato - poi giustamente annullato - di prepotenza. Forse troppa. Comunque un esempio da seguire per mentalità.
Felipe Caicedo in Verona-Lazio
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Dal 68' Vedat Muriqi 5,5: pochi palloni toccati, là davanti.
Mister Massimiliano FARRIS (Simone INZAGHI indisponibile) 6,5: nessuno spazio concesso al Verona e concentrazione sempre al massimo fino a trovare il gol decisivo in pieno recupero.
FONTE:
EuroSport.it
VERONA-LAZIO 0-1
Serie A, Verona-Lazio 0-1: Milinkovic-Savic regala 3 punti ai biancocelesti al 92’
Gli uomini di Simone Inzaghi trovano un successo preziosissimo per potere sperare di agganciare la zona Champions in pieno recupero
11 aprile 2021
Contro il Verona la Lazio si porta a casa una (preziosissima) quarta vittoria consecutiva in campionato, che le consente di tenere il passo Champions. Il primo tempo del Bentegodi vede i biancocelesti tentare di fare il match e sfiorare la rete del vantaggio con un palo colpito da Immobile. Il gol arriverebbe con Caicedo, ma il Var lo annulla per un suo fallo su Magnani. Ci pensa così Milinkovic-Savic a segnare al 92’ di testa il gol partita.
LA PARTITA
Ancora in uno spumeggiante finale di partita arriva un’altra importantissima (la quarta di fila) per la Lazio, che rimane in qualche modo in scia alla zona Champions. Biancocelesti subito pericolosi al 3’: Luis Alberto fa da sponda per Milinkovic-Savic che fa la barba al palo con un destro al volo. Poco dopo, sull’asse Marusic-Luis Alberto, quest’ultimo va alla conclusione, ma Dawidowicz si frappone smorzando la sfera che arriva docile dalle parti di Silvestri. Ma è al 23’ che arriva l’occasione più importante del primo tempo del Bentegodi: Immobile incrocia dal limite il destro sulla sponda aerea di Caicedo e colpisce in pieno il palo più lontano a Silvestri battuto. Al 35’, Hellas insidioso con un tiro cross di Lazovic sul quale si getta Faraoni cercando la deviazione vincente; l’esterno, però, non arriva di un soffio sulla sfera graziando Reina.
Caicedo porterebbe in vantaggio la Lazio dopo un’azione solitaria a inizio ripresa, ma il Var induce l’arbitro Chiffi ad annullare la rete per una gomitata dello stesso ecuadoriano su Magnani. Al 52’ Lucas Leiva ci prova dalla distanza: pallone che esce sopra la traversa della porta gialloblù. Una girata mancina di Zaccagni si trasforma in un tiro-cross insidiosissimo: Reina smanaccia con difficoltà. A 10’ dalla fine, cross di Radu per Muriqi che, sul secondo palo, tenta la conclusione, ma invano. Si arriva così al 92’: grande giocata ancora di Radu, che crossa per Milinkovic-Savic che, in torsione aerea, si avvita superando Silvestri e regalando alla Lazio 3 punti vitali al fotofinish. I biancocelesti si confermano sesti a quota 55 punti; il Verona resta ottavo a quota 41.
LE PAGELLE
Lazovic 6,5 – Si dimostra probabilmente tra i migliori del Verona, anche se alcuni suoi suggerimenti per i compagni di squadra non vengono sfruttati a dovere, come nel caso di Faraoni.
Faraoni 6 – Manca di pochissima una deviazione sottomisura che avrebbe consentito agli scaligeri di sbloccare il risultato alla fine del primo tempo. Dopo un discreto primo tempo, cala leggermente nella ripresa.
Lasagna 5,5 – L’attaccante del Verona non riesce minimamente a pungere. Nel secondo tempo avrebbe un’opportunità perlomeno potenziale ma viene ben controllato da Marusic. Poi è Akpa Akpro a recuperaregli il pallone.
Milinkovic-Savic 7 – Un suo destro al volo fuori di poco dà il via al match. Poi, quasi più niente fino al secondo minuto di recupero, quando un suo colpo di testa fa esultare tutta la Lazio, che si tiene agganciata al treno Champions League.
Caicedo 6 – Dopo un primo tempo incolore, l’ecuadoriano porterebbe in vantaggio la formazione di Simone Inzaghi, ma la sua sbraccia su Magnani e il Var non può fare altro che richiamare l’arbitro per annullarlo.
Immobile 5,5 – Sfiora il gol con un destro incrociato che coglie in pieno il palo. La Scarpa d’Oro 2020 rimane però a secco in un match fondamentale per potere sperare di agganciare la zona Champions League.
IL TABELLINO
Verona-Lazio 0-1
Verona (3-4-2-1): Silvestri 6; Dawidowicz 5,5, Magnani 5,5, Dimarco 6 (31’ st Ceccherini 6); Faraoni 6, Miguel Veloso 6 (24’ st Ilic 6), Sturaro 5,5, Lazovic 6,5; Barak 5,5 (40’ st Salcedo sv), Zaccagni 6 (31’ st Bessa 6); Lasagna 5,5 (40’ st Kalinic sv). A disp.: Berardi, Pandur, Rüegg, Günter, Udogie, Tameze, Bessa, Colley. All.: Paro 6 (Juric squalificato)
Lazio (3-5-2): Reina 6; Marusic 6,5, Acerbi 6, Radu 6,5; Akpa Akpro 6 (38’ st Parolo sv), Milinkovic-Savic 7, Lucas Leiva 6 (38’ st Escalante sv), Luis Alberto 6 (30’ st Pereira 6), Fares 6 (30’ st Lulic 6); Immobile 5,5, Caicedo 6 (23’ st Muriqi 6). A disp.: Strakosha, Alia, Armini, Hoedt, Musacchio, Patric, Cataldi. All.: Farris 6,5 (Simone Inzaghi indisponibile)
Arbitro: Chiffi
Marcatore: 47’ st Milinkovic-Savic
Ammoniti: Caicedo (L), Luis Alberto (L)
LE STATISTICHE
Si allunga a 14 la striscia di gare senza pareggi della Lazio in Serie A. Dopo l'1-1 di inizio gennaio contro il Genoa, i biancocelesti hanno infatti collezionato 11 successi e tre sconfitte.
Il Verona ha perso tre gare interne di fila in Serie A per la prima volta dal maggio 2018.
Settimo gol in questa Serie A per Milinkovic-Savic; solo nel campionato 2017/18 (12) ne ha realizzati di più.
Sergej Milinkovic-Savic è il centrocampista che ha segnato più gol di testa in questa Serie A (tre).
Quello contro il Verona (91’,19”) è il secondo gol più tardivo in Serie A per Sergej Milinkovic-Savic dopo quello contro la Fiorentina del gennaio 2016 (95’,04”).
Contro il Verona Stefan Radu ha servito il suo terzo assist in questo campionato; è la prima volta che il difensore della Lazio colleziona più di due passaggi vincenti in una singola stagione di Serie A.
Due dei tre assist (i due più recenti) di Radu in questa Serie A hanno propiziato un gol di Milinkovic-Savic (a marzo contro il Crotone e oggi contro il Verona).
Quello contro la Lazio è il secondo match di questo campionato in cui il Verona non ha effettuato nessun tiro nello specchio (il primo lo scorso febbraio contro l’Udinese).
La Lazio ha trovato il gol contro il Verona con il suo unico tiro in porta.
Il Verona non subiva un gol in casa in Serie A dopo il 90' dallo scorso luglio, proprio contro la Lazio. In quel caso lo firmò Immobile su calcio di rigore.
Quello contro il Verona è il nono palo colpito dalla Lazio in questo campionato; il quarto per Ciro Immobile.
Tra gli attaccanti di questo campionato, soltanto Duvan Zapata (sei) e Cristiano Ronaldo (cinque) hanno colpito più legni di Ciro Immobile (quattro).
Giangiacomo Magnani contro la Lazio ha collezionato la sua 50ª presenza in Serie A.
FONTE:
SportMediaset.Mediaset.it
SERIE A
Verona-Lazio 0-1, gol e highlights: decide una rete di Milinkovic al 93'
Con un colpo di testa nei minuti di recupero, la Lazio espugna Verona al termine di una gara combattuta ed equilibrata. Nel primo tempo biancocelesti vicini al gol con un palo di Immobile. Nella ripresa gol annullato a Caicedo. Hellas quasi mai pericoloso. La Lazio sale a 55 punti, il Verona resta a 41
11 apr 2021 - 14:00
VERONA-LAZIO 0-1
93' Milinkovic Savic
VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz, Magnani, Dimarco (76' Ceccherini); Faraoni, Sturaro, Veloso (68' Ilic), Lazovic; Barak (85' Salcedo), Zaccagni (76' Bessa); Lasagna (85' Kalinic). All. Juric
LAZIO (3-5-2): Reina; Marusic, Acerbi, Radu; Akpa Akpro (83' Parolo), Milinkovic-Savic, Leiva (83' Escalante), Luis Alberto (75' Pereira), Fares (75' Lulic); Caicedo (68' Muriqi), Immobile. All. S. Inzaghi
Ammoniti: Caicedo, Luis Alberto
Una vittoria ottenuta con cuore e sacrificio, con spirito di squadra e credendoci fino alla fine. Non è stato Caicedo l'uomo del recupero, ma è spuntata la testa di Milinkovic Savic che ha regalato ai biancocelesti un successo preziosissimo nella rincorsa alla Champions. La Lazio ha fatto la partita contro un Verona come di consueto molto aggressivo e abile nelle ripartenze a campo aperto. Immobile si è fermato sul palo, a Caicedo è stato annullato un gol dopo 'On field review', l'Hellas ha creato qualche presupposto ma non ha avuto grandi chance da rete.
S. Inzaghi (non in panchina per opisitività al Covid) ha scelto Caicedo dal 1' come partner di Immobile e ha schierato Akpa Akpro sulla destra, per Juric (anche lui non in panchina per squalifica) consueto tridente d'attacco con Barak e Zaccagni a supporto di Lasagna. Come detto, il primo tempo, almeno nella prima parte, è filato via in maniera equilibrata con la Lazio a fare possesso e il Verona pronto a colpire negli spazi. I tentativi biancocelesti sono arrivati da un paio di conclusioni di Milinkovic e Luis Alberto, Immobile ha avuto la chance più chiara dopo un colpo di testa di Caicedo: conclusione che si è stampata sul palo. La chace più nitida per il Verona l'ha creata Lazovic con un tiro cross finito di poco a lato.
A inizio ripresa la squadra di Inzaghi ha accelerato, dopo 2' Caicedo è andato in gol, ma l'arbitro Chiffi, richiamato dal VAR, ha annullato per una sbracciata fallosa dell'attaccante ai danni di Magnani. La Lazio ha provato a variare il gioco e ci ha provato anche dalla distanza con una conclusione di Lucas Leiva terminata alta. Il Verona ha ribattuto colpo su colpo ma è stato poco incisivo in attacco. I cambi, nella seconda parte di seconda frazione, hanno restituito un po' di vivacità a un match che stava lentamente spegnendosi. Proprio quando il Verona sembrava essere riuscito a strappare un punto è arrivato il colpo di testa di Milinkovic Savic al 93': gara chiusa e tre punti di platino per i biancocelesti che restano in piena corsa per un posto in Champions
FONTE:
Sport.Sky.it
CALCIO SERIE A 4 MIN
Verona-Lazio 0-1: commento al risultato partita
Milinkovic-Savic decide al 92' la sfida del Bentegodi, regalando ai biancocelesti tre punti fondamentali per la corsa Champions
© Getty Images
11.04.2021 17:09
Si decide nel recupero la sfida tra Verona e Lazio: al 92' Milinkovic-Savic realizza di testa il gol vittoria e regala alla sua squadra tre punti importantissimi per la corsa Champions. Senza i due allenatori, a guidare le squadre dalla panchina ci pensano i vice Paro e Farris: Juric, infatti, sconta un turno di squalifica mentre Simone Inzaghi è stato fermato dal Covid. Immobile non riesce a sbloccarsi e la sua voglia non si traduce in gol, ma si ferma sul palo colpito al 23'. Stavolta sul finale ci pensa il "21" a stravolgere in positivo quello che sembrava un pareggio annunciato. I punti in classifica dei biancocelesti ora sono 55, con una partita da recuperare contro il Torino. Il Verona, invece, resta a quota 41.
Palo di Immobile al 23', Dimarco spaventa Reina
Il fischio d'inizio di Chiffi accende la partita e la Lazio parte subito forte con Milinkovic che al 4' va vicino al gol, deviando un cross proveniente dalla sinistra. Al 18' Caicedo ruba la palla al portiere del Verona Silvestri, ma l'arbitro fischia fallo di mano. È Immobile a confezionare l'occasione migliore, colpendo il palo al 23' con un diagonale dalla distanza. Al 35' i padroni di casa sfiorano il vantaggio, con Dimarco che entra in area dalla sinistra e lascia partire un tiro-cross che impensierisce Reina prima di spegnersi sul fondo. La Lazio chiude in attacco il primo tempo, con un calcio d'angolo che non viene sfruttato bene e dopo un minuto di recupero Chiffi manda tutti negli spogliatoi.
Caicedo dal gol all'ammonizione, ma ci pensa Milinkovic-Savic
Il secondo tempo inizia senza cambi ma con un gol annullato a Caicedo: l'attaccante sguscia via ad un paio di giocatori, entra in area a e beffa Silvestri sul primo palo; ma l'arbitro Chiffi viene richiamato dal Var, va a rivedere l'azione, annulla il gol e ammonisce il biancoceleste per un colpo dato al volto di Magnani. Al 55' Marusic recupera in velocità Lasagna, che si era involato verso la porta difesa da Reina. Sette minuti dopo Fares tenta la fortuna dalla destra, ma la sua conclusione sbilenca finisce fuori di molto. Al 68' inizia la partita di Muriqi e Ilic, che prendono il posto di Caicedo e Veloso. Luis Alberto viene ammonito al 72' dopo un intervento su Lasagna e subito dopo lascia il posto in campo a Pereira, mentre Lulic rileva Fares. Tra i padroni di casa, invece, fuori Zaccagni e Dimarco per Bessa e Ceccherini. Muriqi si fa vivo in area avversaria all'80', provando un colpo di testa che non trova il bersaglio. Altri due cambi per parte: entrano Escalante, Parolo, Kalinic e Salcedo per Akpa-Akpro, Lucas Leiva, Barak e Lasagna. Al 92', ovvero nel secondo dei quattro minuti di recupero, Milinkovic-Savic sfrutta l'ultima occasione utile per portare in vantaggio la Lazio con una stoccata di testa che non lascia scampo a Silvestri. Viene così stravolto quello che sembrava un pareggio annunciato e la Lazio resta in piena corsa Champions.
FONTE:
CorriereDelloSport.it
I voti di Verona-Lazio: Immobile fermo al palo, Lazovic imprendibile
scritto da Valerio A. Cassetta -Aprile 11, 2021 ULTIMO AGGIORNAMENTO 15:56
Ciro Immobile © Getty Images
Al Bentegodi finisce 0-0 il primo tempo
HELLAS VERONA
Silvestri 6
Dawidowicz 6
Magnani 6
Dimarco 6
Faraoni 6
Sturaro 6
Veloso 6
Lazovic 6,5
Barak 6
Zaccagni 6
Lasagna 5,5
All. Paro 6
LAZIO
Reina 6
Marusic 6
Acerbi 6
Radu 6
Akpa Akpro 6
Milinkovic-Savic 6
Leiva 5,5
Luis Alberto 6
Fares 5,5
Caicedo 6
Immobile 6
All. Farris 6
Arbitro Chiffi 6
FONTE:
CalcioMercato.it
Hellas Verona, le pagelle di CM: difesa non convincente, Lasagna troppo solo
del 11 aprile 2021 alle 17:11
di Alessandro Righelli
Hellas Verona-Lazio 0-1
Silvestri 6: può poco contro il gol subito, ma fino a prima non aveva rischiato molto.
Dawidowicz 6: ci mette un poco a carburare e quando entra in partita forse poteva spingere con maggior continuità.
Magnani 5,5: soffre la fisicità avversaria e nel finale si fa battere di testa da Milinkovic, che lo surclassa con la sua prestanza fisica.
Dimarco 6,5: tanta corsa e tanta attenzione sugli avversari, contro un Immobile davvero indemoniato. Regge la baracca lui e quando esce, la sua mancanza si sente.
(dal 31' s.t. Ceccherini: 6: fa il suo, senza rischiare troppo.)
Faraoni 6: fatica a trovare spazio in avanti, spesso più attento alla fase difensiva. Il Verona infatti spinge molto di più dalla parte opposta.
Sturaro 6: fa a sportellate con metà squadra avversaria, subendo spesso il fallo. Abbastanza bene anche negli inserimenti, giocando spesso a favore dei propri compagni.
Veloso 5,5: a centrocampo prova a dettare i ritmi di gioco, ma non è impeccabile nelle giocate, soprattutto quelle finali. Doveva forse essere più preciso ed intraprendente.
(dal 24' s.t. Ilic 6: più lucido rispetto al compagno, aiuta la squadra e tiene i reparti corti.)
Lazovic 6: primo tempo un poco sotto tono, poi trova la sua posizione e fa meglio. Peccato che spreca troppo quando entra in area di rigore.
Barak 5: gioca ai suoi livelli per i primi venti minuti, poi sparisce dal campo. Non si rende più pericoloso e spesso si nasconde dietro le maglie avversarie.
(dal 40' s.t. Salcedo: s.v.)
Zaccagni 6,5: fa avanti e indietro per tutto il campo, dando grande aiuto ad entrambe le fasi di gioco. Gli è mancato però la conclusione sotto porta, quasi sempre murata dalla difensa laziale.
(31' s.t. Bessa: s.v.)
Lasagna 6: non trova il gol sperato, ma fa praticamente reparto da solo. Combattivo, fa a sportellate con tutta la difesa avversaria. Tiri in porta però, nessuno e questo pesa.
(dal 40' s.t. Kalinic s.v.)
All. Paro 6: Verona che gioca sempre con i reparti ben compatti, attendendo e ripartendo per creare difficoltà agli avversari. Gli è mancata quella lucidità in attacco per concretizzare il tutto.
FONTE:
CalcioMercato.com
12 APR 2021
IL DOVERE DI SETTI? ESSERE FORTE ANCHE SENZA JURIC
Con Setti non saremo mai l’Atalanta. Mettiamocelo in testa. Mica è una polemica, attenzione, è una semplice constatazione dei fatti. Setti non è Percassi nemmeno lontanamente e, spiace dirlo, il tessuto economico-imprenditoriale-politico lombardo è storicamente più potente di quello veneto. L’Atalanta ha soldi (tanti), da anni un centro sportivo d’avanguardia e uno stadio di proprietà (senza messicani o bizzarrie varie).
Per ragionare sul futuro di Juric è importante partire (anche) da qui. Juric che a Verona sta bene (ampia libertà, società che si sta consolidando, ricco contratto), se ne andrà se in Italia avrà un’offerta reale (non le chiacchiere di un anno fa) dalle sette società che ci stanno davanti in classifica. In questo scenario non è pensabile che possa rimanere e non sarebbe nemmeno giusto per lui. Il Verona, con Setti, è oggi un club economicamente da 12-14° posto che negli ultimi due anni è andato sopra le sue possibilità grazie all’allenatore e alla scelta di alcuni giocatori. Juric, se restasse, potrebbe al massimo ripetere questi due campionati (ma non è scontato), ma difficilmente potrebbe fare meglio.
Setti, insomma, non ha il dovere di trattenere Juric, perché non ne ha i mezzi. Se poi Juric – in mancanza di offerte reali – resterà, tanto di guadagnato, ma questa è una variabile che non dipende dal Verona. Dal Verona e da Setti invece dipende, eccome, la ricerca di un sostituto all’altezza. Chi scrive fu tra i pochissimi a non volere la conferma di Aglietti due anni fa, consapevole che Aglio in A non aveva mai allenato e che non ci si poteva appellare ai sentimenti o ai debiti di gratitudine. Juric fu il profilo giusto per quel Verona (che non è il Verona di oggi) che si affacciava alla serie A povero ma non più poverissimo (come ai tempi di Pecchia): un allenatore che aveva vinto in B e si era salvato in A l’unica volta che al Genoa gli avevano permesso di concludere il torneo (giusto per smentire il cliché che il croato al Genoa abbia fallito). Insomma lo Juric di allora era allenatore con potenziale, già esperto, emergente ma non ancora emerso.
Oggi il Verona, inteso come club, è ulteriormente cresciuto economicamente e quindi si può permettere un sostituto meno quotato dello Juric di oggi, ma più avanti, migliore dello Juric di allora. Questo è il dovere di Setti. Qui si misurerà la vera crescita della società: non tanto nel trattenere Juric, ma nel creare le premesse per continuare a fare bene anche senza e indipendentemente da Juric.
Francesco Barana
11 APR 2021
QUALE SARA’ IL FUTURO DEL VERONA?
Siamo ad un bivio. E’ evidente a tutti i tifosi che è in questi giorni che si gioca il futuro del Verona.
Non è solo la permanenza di Juric sulla panchina dell’Hellas a tenerci con il fiato sospeso. Quello è un presupposto e una conseguenza delle scelte che farà la società. Cos’è oggi l’Hellas Verona nel calcio italiano, qual è la dimensione che può avere questa società e ancora ci sono margini di sviluppo?
Rispondere a queste domande non è semplice perché bisognerebbe essere nella testa e nel portafoglio di chi l’Hellas lo detiene e ne ha la proprietà oggi: Maurizio Setti.
Il Verona è condannato a sperare solo in salvezze tranquille? C’è un’idea di poter scalare posizioni nel calcio italiano? C’è la volontà di evitare l’ascensore paracadutato con la B? Fino a che punto ci si potrà spingere con gli investimenti, ma ancora di più, ed è il nodo centrale, quanto Setti può alzare il budget salariale? Senza un aumento di quel monte è inutile pensare di andare oltre a quanto è stato fatto in questi due anni da Juric. Già è un miracolo partendo dall’ultima e dalla terz’ultima posizione come è successo negli ultimi due anni.
Ma questa è anche un’eccezionale opportunità di crescita. Non è vero che il Verona è condannato a questa realtà. Se permettete il Verona ha un blasone molto superiore dell’Atalanta e se ce l’hanno fatta loro potremmo provarci anche noi.
Setti però non è Percassi, questa non è una colpa del presidente ma solo una constatazione. Che ci rende tutti terribilmente realisti, fin troppo per essere tifosi. C’è una fetta di pubblico che quasi si compiace di questa situazione. Come se fosse vietato sognare, cosa che un tifoso dovrebbe fare a prescindere.
Il Verona è diventata di gran lunga la principale attività imprenditoriale di Setti. Le altre sue attività sono diventate collaterali. Setti è diventato un presidente di professione e quel suo tentativo di avvolgere di romanticismo l’acquisto del Verona si è schiantato davanti ai tre milioni di emolumenti che si è erogato quest’anno come stipendio.
Non si discute qui se sia giusto o sbagliato, ma solo che era una panzane grande come una casa il fatto che Setti si sia buttato nel calcio per amore del pallone. Lo ha fatto per business e per guadagnarci. Quindi, se questa è la molla, potremmo sperare che Setti aumenti ancora di più i fatturati e quindi le opportunità di guadagno. Ma non sappiamo dove sia collocato il suo livello massimo.
Può darsi che sia anche già stato raggiunto da questi due anni straordinari in cui grazie a Juric spendendo pochissimo ha ottenuto grandi risultati.
Può darsi quindi che Setti dica a Juric che più di così lui non si sente di fare e può darsi che Juric vada a cercare altrove l’occasione di crescita. Ma può darsi anche e il mercato di gennaio lo ha dimostrato, che Setti abbia deciso di alzare il livello.
E in questo caso dobbiamo sperare che sia sufficiente per convincere l’allenatore dalle uova d’oro a restare ancora qui e collocare il Verona in una dimensione che solo nei favolosi anni ottanta abbiamo visto in questa città.
Gianluca Vighini
11 APR 2021
IL PAGELLONE DI VERONA-LAZIO
SILVESTRI 5.5 Non ricordo parate di Marco. Nel primo tempo ci pensa il palo a salvarlo, sulla botta di Immobile. In occasione del gol della Lazio, però, mi è parso un pizzico incerto. Un passetto indeciso in avanti, in una zona grigia, è bastato per lasciare la porta aperta a Milinkovic Savic.
DAWIDOWICZ 5.5 Butta via quanto di buono fatto fino al 92′ perdendo di vista Milinkovic Savic, che di testa fulmina tutti e segna il gol della vittoria. Peccato perché fino a lì aveva davvero giocato una buona partita, mettendo la museruola a Immobile che, se si esclude il palo, ha passato tutto il tempo a lamentarsi e a protestare con l’arbitro.
MAGNANI 7 Personalmente, il migliore oggi. Il suo uomo è Caicedo, che per segnare deve usare le maniere forti. Ci riesce solo dopo aver tirato una gomitata sul muso proprio di Magnani e, giustamente, Chiffi annulla. Per il resto è Jack a primeggiare, con grande disinvoltura, bravo sull’anticipo e nel gioco aereo. Sembra essere tornato su livelli molto alti.
DIMARCO 6+ Un erroraccio, nella prima parte di gara, rischia di spalancare la strada del gol alla Lazio. Da lì in poi, si fa molto più concreto e, soprattutto più attento. Dietro aiuta Lazovic a tenere Akpa Akpro, ma quando può ci mette del suo quando il Verona attacca. Meraviglioso l’assist per l’unica vera occasione dell’Hellas, che capita sui piedi di Lazovic. Fisicamente dimostra di star bene, ma arrivato alla mezz’ora del secondo tempo, qualche segnale di stanchezza si vede.
CECCHERINI 6 (dal 31′ s.t.) Attento quando la palla arriva nei suoi paraggi. Mantiene la compattezza della difesa.
FARAONI 6 Duello ravvicinato con l’ex gialloblù Fares, anche lui come i compagni pensa a contenere, ma non si tira indietro quando è il Verona chiamato a spingere nella metà campo della Lazio. Dietro è la solita, granitica, garanzia
STURARO 6.5 Nei primi minuti, andamento lento, di depiscopiana memoria. Cresce alla distanza andando a spezzare con grande efficacia il gioco della Lazio, in particolare la sua principale fonte di idee, quel Luis Alberto che segue come un’ombra. Ci mette tanta corsa e tanto fisico, e qualche bella entrata in scivolata, che ricorda un calcio d’altri tempi.
VELOSO 6 Lui e Lucas Leiva si annullano vicendevolmente. E’ una di quelle partite in cui pensi più a distruggere le idee dell’avversario piuttosto che coltivare le tue. Non fa comunque mancare le sue geometrie, anche se gli manca il lampo di genio. A metà della ripresa, Paro decide di dargli ossigeno.
ILIC 6 (dal 23′ s.t.) Continua quanto fatto vedere fino a lì da Veloso.
LAZOVIC 6- Ha sui piedi la più grande occasione del Verona, imbeccato da un assist meraviglioso di Dimarco. E’ un po’ defilato ma decide di provare lo stesso la conclusione, che esce, seppur non di tantissimo. Forse sarebbe stato meglio cercare i compagni, meglio posizionati davanti alla porta. A parte questo, non la sua miglior partita, ma nemmeno di quelle da dimenticare.
BARAK 6 Nel primo tempo mi è piaciuto. Sempre nel vivo dell’attacco dell’Hellas, ha giocato tantissimi palloni, non sempre puliti, per carità. Nella ripresa è un po’ calato e ha gestito più che altro con la presenza fisica. La stanchezza si fa sentire anche per lui che, finora, ha messo insieme un campionato dominante.
SALCEDO s.v. (dal 40′ s.t.)
ZACCAGNI 6 La buona notizia sapete qual è? Che non lo prendono a scarpate in maniera sistematica. Questo gli permette di giocare con più libertà. Peccato che non sia la sua giornata più scintillante. Detto questo, il suo lo fa, come quasi sempre in questa stagione.
BESSA 6 (dal 30′ s.t.) Gli basta una giocata per meritarsi la sufficienza. Che classe, ragazzi.
LASAGNA 6 Nel primo tempo è un po’ bloccato e non servito bene dai compagni. Nella ripresa, riesce a trovare qualche spazio in più e a dare fondo alla sua miglior qualità: la velocità. Un paio di sgroppate che, anche per la bravura della difesa biancoceleste, non hanno successo. Però ci prova e sembra entrare, di partita in partita, nei meccanismi del Verona.
KALINIC 6 (dal 40′ s.t.) E’ un 6 di incoraggiamento, perché merita la sua occasione. Ma il 6 se lo merita anche perché quando si trova il pallone tra i piedi, dimostra di saperci stare eccome in questa squadra e in questa categoria. Se solo il fisico lo sostenesse…
ALL. PARO 6.5 Una partita giocata bene dai suoi, contro una grande squadra. Ma ha dimostrato che non sempre le motivazioni in più prevalgono in maniera schiacciante. Perché il Verona cede solo in extremis, una gara che non avrebbe meritato di perdere, dopo un bel secondo tempo, molto più disinvolto di quello laziale.
Giovanni Vitacchio
FONTE:
Blog.Telenuovo.it
La Lazio sbanca il Bentegodi. Decide un episodio
By Damiano Conati - 11 Aprile 2021
83 a 25. Non è il punteggio di una partita di rugby impari, ma la differenza del monte ingaggi tra Lazio e Verona in questa stagione (fonte Gazzetta dello Sport).
Differenza che non si è vista per tutta la partita, con un Verona bello, organizzato e che ha giocato alla pari contro una big di questo campionato. Alla fine l’ha vinta la Lazio, per colpa di un episodio nel recupero e per merito del suo giocatore di maggior talento, quel Milinkovic-Savic che da solo guadagna come 7 di quelli che lo stavano marcando (3,2 mln netti).
Resta una bella partita del Verona e il rammarico per il punticino lasciato per strada immeritatamente.
Damiano Conati
FONTE:
HellasNews.it
Pagelle
aprile 11, 2021
Silvestri 6, Dawidowicz 6.5, Magnani 5.5, Dimarco 6 (Ceccherini sv); Faraoni 6, Sturaro 6, Veloso 6 (Ilic 5.5), Lazovic 6; Barak 5.5 (Salcedo sv), Zaccagni 6 (Bessa sv); Lasagna 5.5 (Kalinic sv). All: Paro 6
Problemi per la diretta di Hellas Verona-Lazio. Le scuse di DAZN
In tanti ci avete segnalato problemi per vedere la partita Hellas Verona-Lazio. Queste le scuse di DAZN pubblicate sui social
Finale, Hellas Verona-Lazio 0-1
aprile 11, 2021
Beffa clamorosa per l’Hellas Verona. I gialloblù reggono sino al 92’ (4’ di recupero) quando la Lazio, con Milinkovic-Savic, trova il gol vittoria al Bentegodi.
Conquistata la salvezza con nove turni d’anticipo, per la 30ª giornata l’Hellas Verona ospita al Bentegodi i biancocelesti, gialloblù di Juric (squalificato, in panchina il vice Paro, ndr) che si presentano col 3-4-2-1 con Silvestri, Dawidowicz, Magnani, Dimarco; Faraoni, Sturaro, Veloso, Lazovic; Barak, Zaccagni; Lasagna.
Al 4’ cross dell’ex Fares da sinistra, spizzica Luis Alberto e conclusione al volo a fil di palo di Milinkovic-Savic. Tre minuti dopo, tiro di Caicedo che viene ribattuto dalla difesa gialloblù, primo tentativo scaligero che arriva al 15’, quando Zaccagni s’invola verso Reina, palla a Lasagna che la vuole restituire al n.20 ma i biancocelesti allontanano la minaccia. Al 18’ fraseggio tra Caicedo e Luis Alberto ma un rimpallo fa finire il pallone tra le braccia di Silvestri. La Lazio al 23’ tenta la triangolazione tra Luis Alberto e Immobile ma l’attaccante non controlla. Nell’azione seguente, palo di Immobile, diagonale che si stampa alla destra di Silvestri. Al 36’ grande occasione per l’Hellas Verona col tiro-cross di Lazovic sull’ottima imbeccata di Dimarco, ma Faraoni in tackle non riesce a mandare il pallone alle spalle di Reina. Al 40’ Immobile spara in curva, primo tempo che si chiude dopo 1’ di recupero, a reti inviolate.
Nessun cambio ad inizio ripresa. Secondo tempo che si apre con la rete al 2’ di Caicedo, gol però annullato dopo che l’arbitro Chiffi è stato richiamato dal Var. Si riparte quindi con l’ammonizione di Caicedo per il fallo su Magnani, con una punizione a favore dei gialloblù. Al 6’ Leiva calcia alto dal limite, mentre Barak cinque minuti dopo trova in profondità Lasagna, ma l’attaccante viene recuperato dalla difesa biancoceleste. Al 15’ tacco di Lazovic per Zaccagni, cross che viene però smanacciato da Reina. Fares al 18’, di sinistro, spara in curva, primo cambio dei gialloblù che arriva al 23’, con Ilic al posto di Veloso. Al 29’ ci prova dalla distanza Akpa-Akpro e subito dopo, secondo e terzo cambio per i gialloblù, con Ceccherini e Bessa per Dimarco e Zaccagni. Gialloblù che al 40’ effettuano anche il quarto e quinto cambio, con Salcedo e Kalinic per Barak e Lasagna. Quando il pareggio sembra oramai cosa fatta, arriva però il gol della Lazio. Al 47’ cross dalla sinistra di Radu e colpo di testa vincente di Milinkovic-Savic che batte Silvestri e regala tre punti fondamentali alla Lazio per la corsa alla Champions.
FONTE:
HellasLive.it
CALCIOMERCATO
Calciomercato Milan: anche la Roma su un obiettivo rossonero
Calciomercato Milan: i rossoneri hanno una concorrente sulle tracce di Lovato dell’Hellas Verona, ecco chi
8 Aprile 2021 Di Luca Maninetti
Il Milan sarebbe sempre sulle tracce di Matteo Lovato, giovane difensore centrale dell’Hellas Verona.
Stando a quanto riferisce l’edizione della Gazzetta dello Sport, il Diavolo, però, avrebbe una concorrente: la Roma di Fonseca, per il quale qualche mese fa avrebbe presentato un’offerta pari a 13 milioni di euro, rispediti al mittente.
FONTE:
MilanNews24.com
Zaccagni e la tentazione del Diavolo
Aprile 8, 2021 Carlo Ferrario
Si parlava di affare andato praticamente in porto, di accordo raggiunto tra l’agente di Zaccagni e il Napoli, per la felicità di una tifoseria che vuole tornare ad elettrizzarsi ogni domenica.
E invece no. Ed è bastato poco, dall’altra parte.
Mattia Zaccagni aveva tutte le caratteristiche per essere un promesso sposo del Napoli, dopo un corteggiamento che durava ormai da mesi. Un avvio di stagione strepitoso, per la felicità di Juric e dei compagni, e grande rammarico per tutti i fanta-allenatori che hanno deciso di snobbarlo durante le varie aste ad inizio campionato. Il suo percorso non è stato lineare, andando in qualche modo a confermare le preoccupazioni del suo tecnico nel corso delle interviste rilasciate proprio nel miglior momento di forma del suo gioiellino.
La convocazione a novembre 2020 e l’abbandono del ritiro per infortunio (Fonte: Getty Images)
Juric ha messo più volte l’accento sulla continuità di rendimento, mostrandosi poco stupito dei grandi numeri di Zaccagni e, al contrario, decisamente preoccupato che si trattasse solamente di fiammate destinate a spegnersi con il prosieguo della stagione.
UN INIZIO COL BOTTO
Qualche match per carburare, insieme ai buoni risultati messi nero su bianco dal suo Verona.
Dopo 7 giornate di campionato, l’Hellas aveva subito una sola sconfitta, tra l’altro contro il Parma. Per il resto, 3 vittorie e 3 pareggi, tra cui le due buone prestazioni contro Milan e Juventus che hanno portato nel cammino scaligero due punti importanti. Prestazioni di qualità per Zaccagni, con 3 assist serviti ai compagni ma senza aver trafitto alcun portiere avversario. Poi, l’ulteriore svolta.
A Bergamo, l’Hellas vince 2-0 e lancia un messaggio forte e chiaro alle prime della classe. E, guarda caso, è proprio Zaccagni ad alzare l’asticella portandosi a casa il premio di migliore in campo. Una rete e un assist, contro una delle formazioni più difficili da affrontare e da sconfiggere.
L’esultanza di Zaccagni dopo la rovesciata contro lo Spezia (Fonte: Getty Images)
Rapido, tecnico, bravo in sede di rifinitura, pericoloso quando alza la testa e prende la mira per non lasciare scampo a chi protegge i pali. Dopo una quindicina di giornate, e altre tre reti messe a segno, una delle poche cose che metteva d’accordo tutti riguardava le indubbie qualità di un ragazzo in grande ascesa. Una di quelle classiche situazioni che portavano tutti a pensare la stessa cosa: da qui a fine campionato, in vista del prossimo, tutti vorranno Mattia Zaccagni.
La storia insegna, sempre. Quando un giocatore si esibisce in grandi prestazioni, a rimanere colpiti di ciò sono in particolar modo coloro i quali subiscono reti e giocate di livello. E, anche in questo caso, è andata esattamente così.
Il 24 gennaio si è giocata Hellas Verona-Napoli, con i partenopei che avevano già messo il nome di Zaccagni in cima alla lista dei desideri di Giuntoli da qualche mese. Triplice fischio e vittoria per i padroni di casa per 3-1. Rete che chiude il match e assist per Barak. Musica e parole di Mattia Zaccagni, con i tifosi napoletani ancora più convinti di ciò che Giuntoli e l’intera dirigenza stavano pensando da qualche tempo. Dunque, un grande sì dietro l’angolo? Non proprio così.
DIAVOLO TENTATORE
Godersi i propri talenti fino a quando non arriva la grande chiamata. Le squadre di media-bassa classifica si sono abituate a ragionare così, non di certo da ieri.
Il Napoli è una grande squadra, una società che cerca da diversi anni di mettersi in bacheca un altro scudetto, dopo quelli gloriosi alla fine degli anni ’80 targati Diego Armando Maradona. Riesce ad attirare a sé grandi nomi, ma la situazione che si è venuta a creare negli ultimi mesi desta qualche sospetto, per lo meno se parliamo di calciatori di un certo livello chiamati a vestire i colori partenopei.
Le parole di Fausto Pari, agente di Mattia Zaccagni, inquadrano lo scenario che si è creato a proposito del suo assistito e di un possibile approdo all’ombra del Vesuvio.
“Zaccagni è una mezzala, nasce in quel ruolo. Poi è stato bravo Juric a parlargli e a cambiargli ruolo, ma questo fa gioco perché sa fare più cose. Può essere l’erede di Fabian Ruiz? Fabian è più costruttore di gioco rispetto a Zaccagni, che comunque può diventarlo perché ha tecnica. Visti i risultati, ha avuto ragione Juric. Il corteggiamento c’è stato, incessante e pesante a gennaio. Poi le cose sono andate in altra maniera. Come tanti club, il Napoli non aveva le risorse per concludere. Era stata imbastita un’operazione per giugno, un discorso simile all’affare Rrahmani della scorsa stagione. Non si è chiuso perché a fine gennaio è scoppiato il casino a Napoli e il mercato è stato accantonato. L’interesse è forte e c’è tuttora, ma di queste cose bisogna parlare con Giuntoli”.
– Fausto Pari, agente di Mattia Zaccagni
Nessuna strada preclusa, quindi.
Lo stop alla trattativa, però, potrebbe avere anche cause di altra natura. Una di queste si chiama Milan. Nel concreto, il Napoli ha già trovato una soluzione di massima per portare Zaccagni in azzurro, con l’Hellas che si è di fatto arreso a questa eventualità e che vuole capitalizzare al massimo prima di privarsi del suo gioiello. Dall’altra parte c’è un Milan che di offerte vere non ne ha ancora fatte ma che, con il solo pensiero, sta tentando Zaccagni al punto tale da averlo convinto ad attendere il termine della stagione per arrivare ad una decisione.
E se dovesse realmente andare così, come potrebbe inserirsi il classe ’95 nello scacchiere rossonero?
Certo, può essere ritenuto ancora un “millenial”, ma da lui ci si aspetta una struttura degna di un calciatore che sta per affermarsi sui palcoscenici di alto rilievo, sia in Italia che in Europa. Il Milan sta cercando, da un anno a questa parte, di dare valore alla sua trequarti. Calhanoglu sta trattando il rinnovo, Brahim Diaz potrebbe rinnovare il prestito se in casa Real non fossero disposti ad assicurargli un minutaggio di un certo tipo.
Per gli altri elementi in rosa che giocano sugli esterni, tra centrocampo e attacco, le valutazioni sono continue. C’è da considerare la voglia di ingaggiare giovani talentuosi, ancora meglio se italiani, a dare prestigio e prospettiva all’organico del Milan. E questo può assolutamente deporre a favore di Zaccagni.
Nonostante una grande partenza, il digiuno con il gol dura dal 24 gennaio (Fonte: Getty Images)
Un punto interrogativo è dato senza dubbio dal timore relativo alla discontinuità di rendimento, uno scenario che però potrebbe essere risolto mettendolo in competizione con altri giocatori che vogliono conquistarsi con il sudore un posto da titolare. E questo aspetto, in casa Milan, non manca di certo. Contano molto anche le ambizioni europee, e di certo i rossoneri partono avvantaggiati rispetto al Napoli, per una questione di tradizione e, soprattutto, voglia di tornare a calcare i migliori campi nell’Europa che conta. E di farlo in tempi brevi.
Un suo inserimento, dal punto di vista tattico, lo favorirebbe più al Milan che al Napoli, paradossalmente. Ovviamente non sta scritto da nessuna parte che non possa adeguarsi alle idee dell’allenatore che avrà il piacere di averlo nella sua rosa, ma un elemento come lui può ricoprire tre ruoli: trequartista centrale, esterno alto a sinistra e seconda punta.
Grande prestazione contro il Napoli, grazie ad una rete e un assist (Fonte: Giornale di Sicilia)
Le gerarchie offensive in casa Napoli sembrano già definite, al netto di quella che potrebbe essere la partenza di Fabian Ruiz, un giocatore diverso da Zaccagni, anche a livello di posizionamento in campo.
In maglia rossonera, invece, avrebbe la grande chance di mettere in seria difficoltà il tecnico, a maggior ragione se Calhanoglu non dovesse restare a Milanello. Anche i ruoli di esterno alto a sinistra e di seconda punta non sono ricoperti da elementi inamovibili.
Il biglietto da visita dovrà essere scritto, aggiornandolo, da qui al termine della stagione, per far sì che lo stesso Zaccagni possa valutare ogni singola offerta.
Il Milan, per lui, rappresenterebbe un motivo di grande orgoglio e una sfida a dir poco intrigante. E, fatto non di minor importanza, dopo la sfortunata convocazione di novembre, l’obiettivo Nazionale sarebbe per lui un altro step verso un futuro pieno di soddisfazioni.
FONTE:
Numero-Diez.com
HELLAS VERONA di Redazione, 12/04/2021 7:45
La moviola di Verona-Lazio: giusto annullare il gol a Caicedo
La “sbracciata” di Caicedo su Magnani
La Lazio si è molto lamentata per il gol annullato a Caicedo. In realtà l’arbitro Chiffi, richiamato dal Var a visionare l’episodio ha preso la decisione giusta. Caicedo ha “sbracciato” vistosamente nel duello con Magnani e ha colpito il difensore veronese in faccia con il braccio sinistro. Da analizzare semmai la volontarietà del fallo. Se l’arbitro l’avesse ravvisata, Caicedo poteva anche essere cacciato dal terreno di gioco. Invece dopo il gol annullato è stato solo ammonito.
HELLAS VERONA di Andrea Faedda, 11/04/2021 16:49
Milinkovic-Savic beffa l'Hellas nel finale: 0-1 al Bentegodi
Bentegodi vuoto
Delusione Hellas proprio alla scadere nel match contro la Lazio. A rompere gli equilibri un colpo di testa di Milinkovic-Savic al 2′ minuto di recupero, quando il match era ormai incanalato sullo 0-0. Gara equilibrata per tutti i 90′, ma nel primo tempo si sono verificate le occasioni più nitide: palo di Immobile al 23′ e quasi gol di Faraoni su assist di Lazovic al 35′. Ad inizio ripresa, rete di Caicedo per gli ospiti, ma l’arbitro Chiffi annulla per fallo (manata in faccia) dello stesso attaccante su Magnani. La gara prosegue sui binari dell’equilibrio, succede ancor meno rispetto al primo tempo e le forze fresche dalle panchine servono a poco. Mentre tutti aspettano il triplice fischio finale, ecco la rete laziale di Milinkovic-Savic (92′) che beffa gli scaligeri. Sabato 17 aprile, il Verona sarà ospite della Sampdoria alle ore 15.
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Fine match
90+2′, GOL-LAZIO: Milinkovic-Savic, gol di testa. Lancio da centrocampo, palla in area e testa di Milinkovic-Savic che batte Silvestri.
concessi 4′ di recupero
85′, nel Verona esce Barak ed entra Salcedo; dentro Kalinic e fuori Lasagna.
83′, altri due cambi negli ospiti: escono Akpa Akpro e Leiva ed entrano Escalante e Parolo.
75′, nella Lazio escono Fares e Luis Alberto ed entrano Pereira e Lulic. Nel Verona esce Zaccagni ed entra Bessa; dentro Ceccherini e fuori Dimarco.
72′, giallo a Luis Alberto nella Lazio per fallo su Lasagna.
68′, nella Lazio entra Muriqi ed esce Caicedo e nel Verona esce Veloso ed entra Ilic.
63′, pericoloso Immobile che entra in area sulla sinistra, fermato provvidenzialmente da Dawidowicz.
57′, permane l’equilibrio al Bentegodi ma la gara prosegue con buoni ritmi da entrambe le parti.
47′, assolo di Caicedo che dalla trequarti gialloblù dribbla e semina gli avversari (manata in faccia a Magnani), si presenta davanti a Silvestri e lo batte con un destro piazzato. L’arbitro Chiffi vede al VAR il fallo su Magnani e annulla il gol.
Secondo tempo
Terminano i primi 45′ al Bentegodi col risultato ad occhiali fra Verona e Lazio. Dopo 10/15 minuti di studio, la gara si accende ed i ritmi si alzano. E’ l’Hellas a tenere il pallino del gioco in mano. I gialloblù si mostrano più manovrieri ed in salute della Lazio, ma non riescono a pungere. Tuttavia è dei biancocelesti la prima occasione da gol della gara: palo di Immobile al 23′. Gli scaligeri non si scompongono e continuano ad attaccare andando a sfiorare la rete al 35′ con Faraoni che non riesce a deviare in porta un magnifico assist di Lazovic che a sua volta era stato servito splendidamente da Dimarco.
Fine primo tempo
43′, Hellas continua ad avere il pallino del gioco in mano, ma non riesce a creare altri pericoli oltre a quello non sfruttato a dovere al 35′ (combinazione Dimarco-Lazovic-Lasagna).
35′, vicinissimo al gol il Verona. Bellissimo filtrante di Dimarco per Lazovic sulla sinistra, palla sul secondo palo per Faraoni che non riesce a deporre in rete la sfera che sfila via, sfiorando il secondo palo.
30′, Hellas sempre più aggressivo degli ospiti. Gli scaligeri appaiono più brillanti fisicamente dei biancocelesti e quando accelerano mettono in apprensione la retroguardia laziale. D’altra parte però, grande attenzione quando spinge la Lazio, con Immobile e Caicedo che mettono paura.
23′, palo della Lazio con Immobile, servito da Caicedo. L’attaccante nr 17 biancoceleste, in diagonale, centra il legno alla destra di Silvestri.
22′, la gara s’accende ed i ritmi iniziano ad essere più alti. Il pressing e l’aggressività del Verona non consentono alla Lazio una manovra fluida. Al contrario i gialloblù quando si distendono, danno l’idea di poter far male agli ospiti, ma non riescono ancora ad andare al tiro.
15′, ritmi blandi al Bentegodi. Al momento succede poco o nulla. Prova a rompere l’equilibrio l’Hellas con un assolo di Zaccagni che si accentra, supera due avversari, scarica a sinistra per Lasagna, ma il traversone al centro del nr 92 viene intercettato dalla difesa ospite che spazza.
9′, risponde l’Hellas con un’incursione di Zaccagni dalla sinistra, Marusic difende bene e si rifugia in corner.
6′, tiro di Caicedo (assist di Immobile) e respinta di Magnani.
VIA AL PRIMO TEMPO
Verona e Lazio in campo al Bentegodi per la 30^ giornata di Campionato. Nell’Hellas, Juric (in panchina Paro, per via della squalifica del mister a Cagliari) schiera nel pacchetto arretrato Dawidowicz, Magnani e Dimarco, con Gunter e Ceccherini (non al meglio) in panchina. A centrocampo, sorpresa Sturaro (preferito a Tameze) dal 1′, che si affianca a Veloso. Sugli esterni, Lazovic e Faraoni. Sulla trequarti, confermatissimi Barak e Zaccagni a sostegno della punta Lasagna (Kalinic pronto a subentrare). Nella Lazio, mister Inzaghi positivo al Covid-19 è stato sostituito dal suo vice Farris. I biancocelesti si schierano col 352 con il tandem d’attacco formato da Immobile e Caicedo. A centrocampo, occhio a Milinkovic-Savic, Leiva e Luis Alberto.
TABELLINO:
VERONA-LAZIO 0-1
MARCATORE: 90’+2′ Milinkovic-Savic
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz, Magnani, Dimarco; Faraoni, Sturaro, Veloso, Lazović; Baràk, Zaccagni; Lasagna
A disposizione: Berardi, Pandur, Salcedo, Udogie, Ilić, Ceccherini, Rüegg, Günter, Kalinić, Bessa, Tamèze, Colley
All.: Matteo Paro
LAZIO (3-5-2): Reina; Marusic, Acerbi, Radu; Akpa-Akpro, Milinković-Savić, Leiva, Luis Alberto, Fares; Caicedo, Immobile
A disposizione: Strakosha, Alia, Patric, Pereira, Armini, Hoedt, Parolo, Escalante, Lulic, Cataldi, Musacchio, Muriqi
All.: Massimiliano Farris
Arbitro: Daniele Chiffi (Sez. AIA Padova)
Assistenti: Marco Bresmes (Sez. AIA Bergamo), Giuseppe Perrotti (Sez. AIA Campobasso)
HELLAS VERONA di Redazione, 10/04/2021 6:44
Radio Kiss Kiss: A Napoli arriverà Juric
Il direttore di Radio Kiss Kiss Napoli , la radio ufficiale della società ha parlato del futuro allenatore partenopeo."Si fanno tanti nomi per la panchina della squadra azzurra per il post Gattuso, a me risulta ci sia Ivan Juric in pole position a partire dalla prossima stagione agonistica. Il presidente attenziona tanti nomi, quello dell'allenatore del Verona è seguito con insistenza. Alla fine potrebbe arrivare proprio l'attuale tecnico
che tanto bene sta facendo con la squadra scaligera. Ho saputo da fonti certe che il Napoli potrebbe mettere sotto contratto "Ivan Il terribile" per la prossima stagione. Poi come al solito si fanno tanti altri nomi, tra cui quello di Maurizio Sarri, Paulo Fonseca, Inzaghi e gli altri ancora. La certezza delle ultime ore è che il tecnico in pole per sostituire Gattuso è proprio l'attuale allenatore che tanto bene sta facendo con il Verona".
HELLAS VERONA di Redazione, 09/04/2021 17:00
Da Genova: Ferrero ha contattato Juric che ha rifiutato la Sampdoria
Ivan Juric
Un’altra squadra che si iscrive al lotto delle pretendenti per portare Iva Juric sulla propria panchina nella prossima stagione.
Secondo il Secolo XIX, quotidiano di Genova, anche la Sampdoria ha contattato il tecnico del Verona.
Juric avrebbe però rifiutato immediatamente anche per i trascorsi che lo legano profondamente al Genoa.
FONTE:
TGGialloBlu.it
LE PAGELLE
Verona-Lazio, le pagelle dei giallobù: bene Dawidowicz e Sturaro, Magnani sfortunato
11/4 ALLE 18:30
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Silvestri 6 Provvidenziale quel tanto che basta sul diagonale di Immobile che incoccia il palo. Attento tra i pali mostra, forse, una piccola indecisione sulla rete biancoceleste quando abbozza solo l'uscita.
Dawidowicz 6 Al rientro dalla squalifica deve vedersela con Immobile. Lo controlla abbastanza bene, quando gli sfugge ci pensa il palo.
Magnani 5,5 Dopo la scampolo con il Cagliari, eccolo di nuovo al timone della retroguardia. Duella di fisico con Caicedo. Sulla rete di Milinkovic-Savic la lettura della traiettoria non è impeccabile.
Dimarco 6 Percorre la fascia con continuità ma senza incidere più di tanto. Attento nelle diagonali in chiusura. (dal 30' s.t. Ceccherini s.v. in settimana ha accusato qualche problemino. Entra nel finale per rinforzare la linea difensiva)
Faraoni 6 Priviliegia la fase di contenimento. Ha l'occasione per segnare ma non riesce ad impattare il centro di Lazovic a pochi metri dalla porta.
Sturaro 6 Seconda da titolare per lui. Spende buona parte dell'incontro a togliere respiro a Luis Alberto, uno dei più talentuosi della formazione biancoceleste. Cala nel finale.
Veloso 6 Regia attenta senza errori ma anche senza acuti (dal 23' s.t. Ilić 5,5 Cerca di prendere in mano le redini del gioco senza riuscirci)
Lazovic 6 Prima frazione particolarmente vivace. Apparecchia per Faraoni che, purtroppo, non arriva in tempo. Nella ripresa rimane in stand-by.
Baràk 6 Si muove come sempre tra le linee nemiche. Si dedica al consueto lavoro di raccordo tra centrocampo e attacco. Meno ispirato del solito, mai pericoloso. (dal 40' s.t. Salcedo s.v.)
Zaccagni 5,5 Cerca di farsi vedere con le sue consuete accelerazioni. Si accende, però, solo a sprazzi. (dal 30' s.t. Bessa 5,5 non si vede. Dalla sua il poco tempo a disposizione)
Lasagna 5,5 Incrocia i guantoni con Acerbi, cliente per nulla disposto a concedere spazi. Imbeccato da Baràk accende il turbo ma viene stoppato. È questo l'unico spunto di una domenica piuttosto anonima. (dal 40' s.t. Kalinić s.v.)
Paro 6 (Juric squalificato) Recupera Dawidowicz e Magnani e decide di far rifiatare Tameze, che lascia il posto a Sturaro. La prestazione complessiva della squadra è tutto sommato buona e dedita prevalentemente al contenimento, senza concedere spazi a una formazione più motivata, ma sicuramente più dotata tecnicamente. Quando il pareggio sembrava cosa fatta, la rete in tempo di recupero, purtroppo, manda all'aria ogni piano.
SERIE A
Lazio, Farris: "Orgoglioso della squadra. Inzaghi? Ci è stato vicino, l'importante è che stia bene"
11/4 ALLE 17:30
di GIORGIA BALDINACCI
© foto di Federico Gaetano
La Lazio espugna Verona con una rete in extremis di Milinkovic-Savic e continua a sognare un piazzamento in Champions League. A fine partita è Massimiliano Farris, tecnico quest'oggi a causa dell'indisponibilità di Simone Inzaghi, non nasconde l'entusiasmo facendo i complimenti ai suoi: "Queste partite non le vinci con un singolo episodio. La squadra ha giocato con il cuore e ha interpretato la gara così come era stata preparata. Sono orgoglioso di essere qui a guidare la squadra. questa è una delle nostre vittorie in cui ci crediamo fino alla fine e non molliamo. Il mister ci è stato vicino per tutta la settimana anche se non fisicamente. L’importante è che lui e la sua famiglia stiano bene. La squadra ci ha creduto fino alla fine nonostante il Verona sia un avversario che non regala nulla. Abbiamo limitato al massimo le situazioni pericolose, giocato bene in fase di costruzione. Abbiamo fortemente voluto questa vittoria", le sue parole ai microfoni di DAZN.
Milinkovic-Savic è stato ancora una volta decisivo...
"Il suo gol è fantastico. Volevamo avere la sua fisicità sulle seconde palle, poi quando il gioco si sviluppa la sua presenza in area è una costante pericolosa. Quello che abbiamo visto è un gol classico alla Milinkovic-Savic con il terzo tempo e la spizzata"
Mancano i gol di Ciro Immobile?
"Immobile in questo momento è sfortunato. Ciro con tutto quello che ha fatto per la Lazio si fa voler bene in spogliatoio, oggi la sua prestazione è da incorniciare; è stato anche sfortunato in occasione del palo, è un ragazzo generoso. Ci mancano i suoi gol, ma siamo sicuri che in questa volata finale i suoi gol ci aiuteranno"
Cosa ne pensa del gol annullato a Caicedo?
"A vederlo così ci può stare la sbracciata ma il giudizio di Chiffi è stato quello di lasciar giocare quasi sempre. Nell’episodio Magnani ha tirato la maglia a Caicedo, la sbracciata c’è diciamo che nella linea di arbitraggio poteva starci il non fischiare ma se viene chiamato al Var va a rivedere".
SERIE A
Le pagelle della Lazio - Milinkovic regala tre punti che profumano d'Europa. Immobile a secco
11/4 ALLE 17:13
di LUCA CHIARINI
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
Hellas Verona-Lazio 0-1
Marcatori: 90'+2 Milinkovic-Savic
Reina 6 - La gara è molto combattuta, ma il Verona è troppo impegnato a ostruire il palleggio laziale per concludere con pericolosità dalle sue parti. Pressoché inoperoso.
Marusic 6,5 - Completamente a suo agio in una posizione che ne esalta le qualità nel lungo. Contributo essenziale alla solidità difensiva di oggi.
Acerbi 6,5 - La porta di Reina è sigillata grazie anche al suo buon governo al centro della difesa: dialogo da leader, interventi decisi e puntuali.
Radu 6,5 - Un pomeriggio impreziosito dal lancio telecomandato per Milinkovic-Savic, che vola in cielo e di testa trova un gol pesante quanto un macigno.
Akpa Akpro 5,5 - In quel ruolo è adattato, qualche errore veniale può passare in sordina. Anche se nel primo tempo rischia in un paio di circostanze, spalancando praterie per i velocisti del Verona. (Dall'83' Parolo s.v.).
Milinkovic-Savic 7 - Sale subito in cattedra ed è tra i più coinvolti nel fraseggio interlocutorio della Lazio. Risolve una contesa che sembrava destinata al pari con un colpo di testa che profuma di Champions.
Leiva 6 - Il suo è un ruolo delicato, specie in una partita così tattica. Mantiene basso il baricentro e cerca di garantire copertura alla difesa, facendosi sorprendere soltanto da una serpentina di Zaccagni nel primo tempo. (Dall'83' Escalante s.v.).
Luis Alberto 5,5 - Osservato speciale della mediana muscolare dell'Hellas, ben conscia di non potersi permettere distrazioni su di lui. Non deflagra nella prima frazione, nella quale guida un paio di transizioni senza però incidere come vorrebbe. Più nervoso nella ripresa: punge poco e rientra alla base poco oltre il settantesimo. (Dal 75' Pereira 6 - Partecipa all'assalto finale).
Fares 5,5 - L'avvio sembra promettente: sguscia via un paio di volte sulla sinistra, calibra anche un cross interessante dal quale scaturisce l'occasione di Milinkovic-Savic, la prima del match. Poi il Verona prende coraggio e si copre probabilmente troppo. (Dal 75' Lulic 6 - Bada al sodo e garantisce il suo contributo nel quarto d'ora finale).
Caicedo 6 - La morfologia dell'attacco con lui di fianco a Immobile cambia sensibilmente. Mancano le imbucate di Correa, ma con il bomber biancoceleste c'è un bel feeling. A segno dopo uno slalom poderoso in avvio di ripresa: il VAR gli strozza l'urlo in gola e concorre a fargli rimediare un'ammonizione che lo costringerà a saltare la sfida con il Benevento. (Dal 68' Muriqi 5,5 - Con lui il livello si abbassa: ingresso non indimenticabile).
Immobile 5,5 - Scarica tutta la rabbia per il digiuno su quel destro squillante che sbatte beffardamente sul legno: per Silvestri non ci sarebbe stato nulla da fare. L'appuntamento con il gol è nuovamente rimandato: oggi si batte, ma non è brillante.
Simone Inzaghi (Massimiliano Farris) 6,5 - Abnegazione e voglia di non mollare nemmeno di un centimetro. La vittoria è forse un po' rocambolesca, ma può valere davvero tanto. Incisivo, seppur non presente.
SERIE A
Serie A, la classifica: Juve a -1 dal Milan, il Napoli sorpassa l'Atalanta e la Lazio non molla
11/4 ALLE 17:09
di GIACOMO IACOBELLIS
© foto di Image Sport
La Juventus spazza via il Genoa, il Napoli espugna Marassi battendo 2-0 la Sampdoria e la Lazio vince all'ultimo respiro contro il Verona. Questa la classifica aggiornata di Serie A dopo le tre gare delle 15 valide per il 30° turno, col sorpasso dei partenopei ai danni dell'Atalanta e il forcing in zona Europa League dei biancocelesti:
Inter 74
Milan 63
Juventus 62
Napoli 59
Atalanta 58*
Lazio 55*
Roma 51*
Verona 41
Sassuolo 40*
Sampdoria 36
Bologna 34*
Udinese 33
Genoa 32
Spezia 32
Fiorentina 30*
Benevento 30*
Torino 27*
Cagliari 22
Parma 20
Crotone 15
* Una partita in meno
** Due partite in meno
SERIE A
Le pagelle dell'Hellas - Magnani, errore fatale. Lasagna non punge, Zaccagni ci prova
11/4 ALLE 17:05
di LUCA CHIARINI
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Hellas Verona-Lazio 0-1
Marcatori: 90'+2 Milinkovic-Savic
Silvestri 6 - Un brivido senza conseguenze nel primo tempo, quando rinvia un po' goffamente sul braccio di Caicedo. Soffia sul diagonale clinico di Immobile, che sbatte sul legno alla sua destra. Poche responsabilità sull'incornata da due passi di Milinkovic-Savic.
Dawidowicz 6 - Juric si fida del polacco, che nel ruolo di braccetto dimostra di aver ormai assimilato tutte le richieste dell'uomo di Spalato. Il primo tempo è intonso, privo di errori, nonostante la pericolosità dei due avanti della Lazio. Non perfetto su Milinkovic in pieno recupero, anche se il grosso delle responsabilità è attribuibile a Magnani.
Magnani 5,5 - È lui l'antidoto designato a Caicedo. Un duello tutto muscoli che rievoca quello di qualche mese fa con Ibrahimovic: quando la si mette sul fisico lui riesce sempre ad arrabattarsi. A vuoto sul lob di Radu, tramutato in rete da Milinkovic-Savic.
Dimarco 6 - A dispetto della solidità difensiva che non sempre è riuscito a garantire in questa stagione, la sua presenza nel terzetto regala tutt'altra linfa alla costruzione dal basso. E infatti le combinazioni con Lazovic disorientano spesso e volentieri la Lazio. (Dal 76' Ceccherini s.v.).
Faraoni 6 - Una costanza di rendimento che ormai non sorprende più nessuno. In fase di contenimento sa essere una garanzia, e quando ne ha l'occasione apre il gas e cerca di appoggiare le offensive dei compagni.
Sturaro 5,5 - È la sorpresa di giornata, perché la coppia Tameze-Veloso è una certezza consolidata del Verona. La scelta di Juric ha però una sua logica, perché la sua capacità di interdire torna utile in diversi momenti della partita. Calo vistoso nella seconda metà della ripresa.
Veloso 6 - Autonomia di una settantina di minuti, nei quali è bravo a dosare le energie. Un regia ordinata, senza preziosismi, ma costante. (Fal 69' Ilic 5,5 - Poco coinvolto dopo l'ingresso).
Lazovic 6 - L'interscambiabilità della sua posizione con quella di Dimarco, che gli guarda le spalle pronto a sovrapporsi, è una delle armi sulle quali decide di puntare Juric quest'oggi. Pungola Akpa Akpro e percorre la corsia con una certa fluidità.
Barak 5,5 - In testa il tarlo del record personale di reti in A si rimesta alle raccomandazioni di Juric, che come al solito gli chiede di legare i reparti e innescare Lasagna. Buon lavoro sottotraccia e qualche lampo di classe in una prima frazione in cui tiene un atteggiamento prudente. Luci e ombre dopo l'intervallo: sa fare decisamente meglio. (Dall'85' Salcedo s.v.).
Zaccagni 6 - Nel primo tempo pare una furia: rincorse a profusione, tanti scatti che ne logorano un po' la lucidità. E infatti sbaglia più di una scelta, ma è il più ispirato dei tre davanti. Carburante per le accelerazioni venete, e infatti il serbatoio si svuota ben prima del novantesimo. (Dal 76' Bessa s.v.).
Lasagna 5 - Si nasconde e riappare a seconda dei momenti e del canovaccio. Il neo è la gestione un po' affannosa di un paio di ripartenze si potevano mettere a frutto con un pizzico di lucidità in più. (Dall'85 Kalinic s.v.).
Ivan Juric (Matteo Paro) 6 - La gara viaggia sui binari preventivati fino al gol-beffa di Milinkovic. Produzione offensiva rivedibile, ma oggi far meglio era complicato.
SERIE A
Milinkovic-Savic beffa in pieno recupero l'Hellas Verona: Lazio corsara al Bentegodi
11/4 ALLE 16:58
di LUCA CHIARINI
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
Vittoria sofferta e di fondamentale importanza per la Lazio, che si impone al Bentegodi con il gol in pieno extra-time di Milinkovic Savic. Per i veneti è la terza sconfitta in quattro partite, che consente alla squadra di Inzaghi di restare attaccata al vagone Champions.
LE SCELTE - È la sfida tra gli allenatori in seconda: Juric è squalificato e Inzaghi costretto all'isolamento per la positività al Covid. Tocca dunque a Paro e Farris telecomandare le truppe da bordocampo: gli scaligeri schierano Dimarco nel terzetto insieme a Dawidowicz e Magnani, in cabina di comando c'è Sturaro (preferito a Tameze) al fianco di Veloso. La Lazio oppone la potenza di fuoco di Caicedo e Immobile e si affida a Akpa Akpro e Fares sugli esterni.
LEGNO DI IMMOBILE - Il primo tempo è equilibrato: la Lazio meriterebbe ai punti, ma l'atteggiamento del Verona è lodevole e - soprattutto in chiusura di frazione - mette in seria difficoltà i biancocelesti. L'occasione più ghiotta capita sui piedi di Immobile, che con un destro secco trova il palo alla sinistra di Silvestri. Farris rincuora il suo bomber, a secco da sette reti: di certo non una consuetudine per lui.
CAICEDO-GOL, ANZI NO - Il VAR è protagonista in avvio di ripresa: Caicedo fa uno a zero dopo una percussione prodigiosa, ma nello slancio sembra colpire Magnani con una manata al volto. Alle legittime proteste veronesi fa seguito un on field review che induce Chiffi a tornare sui passi e ad annullare il gol, comminando anche un giallo all'ecuadoriano. Le due squadre si scrollano di dosso gli indugi della prima metà e iniziano a rischiare di più, anche perché la Lazio è di fatto obbligata a vincere e l'Hellas può permettersi il lusso di giocarsela senza doversi guardare le spalle.
MILINKOVIC PROVVIDENZIALE - La gara si complica per la Lazio, perché l'Hellas preferisce chiudersi a testuggine e speculare sulle trame imbastite dai biancocelesti. Che trovano sfogo soltanto nelle conclusioni da fuori che non inquietano nemmeno un po' Silvestri. Farris cerca allora soluzioni dalla panchina, inserendo Muriqi per Caicedo e Pereira per uno spento Luis Alberto. Dall'assalto finale scaturisce l'episodio chiave del match: lancio della disperazione di Radu, Milinkovic-Savic torreggia a centro area e trova l'uno a zero. Doccia fredda per l'Hellas, la Lazio si impone al Bentegodi.
SERIE A
Barak è la stella dell'Hellas di Juric: verrà riscattato. E per L'Arena lo segue il City
9/4 ALLE 20:38
di RAIMONDO DE MAGISTRIS @RAIMONDODM
Antonin Barak è uno dei protagonisti dell'Hellas Verona di Ivan Juric. Arrivato la scorsa estate dopo una stagione piuttosto incerta tra Udinese e Lecce, il centrocampista ceco verrà riscattato per sei milioni di euro e già oggi - scrive 'L'Arena' - vale più del doppio. Non solo: sulle sue tracce ci sono già tre club di Premier League: Southampton, Crystal Palace e anche - si legge - il Manchester City allenato da Guardiola.
SERIE A
Crotone, Luperto torna a Napoli in estate. Per lui un sondaggio dell'Hellas Verona
8/4 ALLE 14:53
di LUCA BARGELLINI @BARGELLINILUCA
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Sebastiano Luperto con ogni probabilità saluterà Crotone al termine della stagione in corso per tornare al Napoli per fine prestito e cercare una nuova avventura. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport sul difensore c'è stato, a tal proposito, già un sondaggio dell'Hellas Verona.
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
11 APRILE 2021
Serie A TIM | Hellas Verona-Lazio 0-1: decide Milinkovic-Savic in pieno recupero
Verona - È terminata 1-0 per la Lazio la sfida del ‘Bentegodi’, al termine di una gara molto ben giocata dai gialloblù ma decisa, in pieno recupero, da un colpo di testa di Milinkovic-Savic.
Venendo alla cronaca della gara, la prima mezz’ora di gioco scorre rapida con le due squadre che si equivalgono sul piano delle occasioni. Per il Verona il più pericoloso è Zaccagni, che prima prova la conclusione e poi dialoga con Lasagna cercando la porta. Per la Lazio si fa vedere Immobile, che al 23’ prende il palo lontano con una conclusione a incrociare. Al 35’ grande occasione per Lazovic che, lanciato in profondità da Dimarco, prova la conclusione sfiorando il gol.
Ad inizio ripresa Caicedo va in gol ma commette un evidente fallo, dando una gomitata al volto di Magnani, e l’arbitro annulla dopo aver consultato il VAR. Al 9’ lancio in profondità di Baràk per Lasagna, che scatta bene e arriva fino in area col pallone, senza però riuscire ad andare alla conclusione. Nel cuore del secondo tempo è l’Hellas a giocare di più e a costruire occasioni sfruttando la velocità di Lasagna, che al 25’ si inserisce e sceglie di servire Zaccagni, che prova il tiro e guadagna un corner. Anche nel finale di gara è il Verona a tenere meglio il campo ma, a un paio di giri di lancette dalla fine del recupero, Milinkovic-Savic raccoglie di testa un suggerimento da dietro di Radu e segna, decidendo la sfida.
Il prossimo impegno dei gialloblù è sabato 17 aprile (ore 15) sul campo della Sampdoria.
HELLAS VERONA-LAZIO 0-1
Marcatore: 47' st Milinković-Savić (0-1)
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz, Magnani, Dimarco (dal 31' st Ceccherini); Faraoni, Sturaro, Veloso (dal 24' st Ilić), Lazović; Baràk (dal 40' st Salcedo), Zaccagni (dal 31' st Bessa); Lasagna (dal 40' Kalinić)
A disposizione: Berardi, Pandur, Udogie, Rüegg, Günter, Tamèze, Colley
All.: Matteo Paro
LAZIO (3-5-2): Reina; Marusic, Acerbi, Radu; Akpa-Akpro (dal 38' st Parolo), Milinković-Savić, Leiva (dal 38' st Escalante), Luis Alberto (dal 30' st Pereira), Fares (dal 30' st Lulić); Caicedo (dal 23' st Muriqi), Immobile
A disposizione: Strakosha, Alia, Patric, Armini, Hoedt, Parolo, Escalante, Cataldi, Musacchio
All.: Massimiliano Farris
Arbitro: Daniele Chiffi (Sez. AIA Padova)
Assistenti: Marco Bresmes (Sez. AIA Bergamo), Giuseppe Perrotti (Sez. AIA Campobasso)
NOTE. Ammoniti: Caicedo, Luis Alberto
10 APRILE 2021
Primavera, a Monza la nona vittoria consecutiva in campionato, ancora in rimonta (4-2)
Vince ancora il Verona nella 17a giornata del campionato Primavera 2 2020/21. Per l'Hellas si tratta della nona vittoria consecutiva in campionato. Dopo un primo tempo di difficoltà, che si chiude con il parziale di 2-1 per il Monza (reti di casa a firma di Pio Loco e Dalmiglio, intervallate dal gol di Jocic), i ragazzi di Corrent la ribaltano nella ripresa con Yeboah, ancora Jocic e Marius Elvius. Gialloblù a 40 punti in classifica, mercoledì li attende la semifinale di Coppa Italia a Roma contro la Lazio.
Agrate Brianza - Primi minuti di studio, con il Verona alla ricerca di valide combinazioni offensive come quella che, appena al 1', libera Elvius al limite: la sua conclusione è alta di poco sopra la traversa. Al 7' ci prova anche Terracciano, ancora da fuori, ma Mazza devia in corner. La difesa gialloblù è nel frattempo impegnata a contenere alcuni tentativi del Monza nel creare spazi in avanti con continui cambi di campo. Al quarto d'ora è ancora l'Hellas vicino al gol, con un tiro di Elvius che rischia di diventare assist per Jocic, ma quattro minuti più tardi i padroni di casa sono pericolosi con Vallisa, che non riesce a impattare al meglio un corner pericoloso sul primo palo. Al 27' è il Monza a passare in vantaggio, con un bel mancino dal limite di Pio Loco, 1-0 per i padroni di casa. L'Hellas cerca di reagire subito, sfiorando il pari due minuti più tardi: Jocic, pescato in area, conclude a botta sicura, ma trova una grande risposta di Mazza. I gialloblù si alzano, il Monza cerca di ripartire, ma alla fine, da una trama partita da sinistra, il Verona trova il pareggio: ancora Jocic, questa volta da fuori, finta il tiro con il destro e la accompagna con la suola sul mancino, traiettoria rasoterra a chiudere sul primo palo e 1-1. L'inerzia della gara sembra a favore dell'Hellas, ma al 44' è il Monza a tornare in vantaggio: palla tagliata in profondità per Dalmiglio, che tiene a distanza Fornari e batte Aznar.
Inizia la ripresa e i gialloblù cercano subito di alzarsi. Un primo grande sussulto arriva al 6' con Yeboah che, nel traffico dell'area di rigore, calcia con il mancino sfiorando il palo. L'Hellas fatica a far seguire a questa altre azioni pericolose, ma continua ad amministrare il possesso a fronte di un'avversaria che, nei primi 15', arriva nei paraggi dell'area solo in una manciata di occasioni. Al 23' una serpentina da destra di Bragantini mette in affanno la difesa, con il pallone servito al centro per Yeboah: la sua conclusione è respinta ancora da Mazza. Al 29' finalmente l'attaccante del Verona trova il gol: azione combinata da Bragantini e Pierobon, Elvius entra in area, va sul fondo e scodella sulla linea per Yeboah che di testa fa 2-2. I gialloblù continuano a crederci, impegnando l'estremo difensore di casa al 33' con una bella punizione di Bragantini. È solo il presagio del vantaggio: Bernardi si sgancia a sinistra, penetra in area e mette una palla in mezzo che, Jocic, deve solo spingere dentro per il ribaltamento del risultato, Verona in vantaggio 3-2 al 34' della ripresa. Il Monza prova a reagire, impensierisce l'Hellas con un paio di sortite in avanti, ma gli uomini di Corrent la chiudono a 4' dalla fine: palla in profondità per il velocissimo Bragantini, appoggio dentro per Elvius e 4-2 Verona.
MONZA-HELLAS VERONA 2-4
Marcatori: 27' pt Pio Loco, 39' pt Jocic, 44' pt Dalmiglio, 29' st Yeboah, 34' st Jocic, 41' st Elvius
Monza: Mazza; Vallisa, Falzoni, Pio Loco (dal 26' st Caizza), Cattaneo, Robbiati, De Paoli, Salducco (dal 35' st Prinelli), Dalmiglio (dal 35' st Castaldo), Calabrò (dal 26' st Magli), Faye (dal 20' pt Longo)
A disp.: Ravarelli, Savino, Prinelli, Battistelli, Castaldo, Moracchioli, Riva, Cusati, Donati Sarti
All.: Allegretti
Hellas Verona: Aznar; Fornari (dal 1' st Pierobon), Bernardi, Coppola, Squarzoni (dal 16' st Astrologo), Ilie, Bertini (dal 16' st Bragantini), Terracciano, Yeboah, Jocic (dal 44' st Ferrarese), Elvius
A disp.: Ogliani, Diaby, Bracelli, Calabrese, Agbugui, Turra, Cancellieri, Florio
All.: Corrent
Arbitro: Simone Taricone (Sez. AIA Perugia)
Assistenti: Antonino Junior Palla (Sez. AIA Catania), Mario Pinna (Sez. AIA Oristano)
FONTE:
HellasVerona.it