LEGENDA: FP=Fasi Finali Torneo Primavera, TV=Torneo di Viareggio, SCP=Supercoppa Italia Primavera, CI=Coppa Italia, CL=Champions League, SCI=Supercoppa Italia, Prm=Primavera, PL=Primeira Liga
La continua emergenza infortuni ha attaccato pesantemente tutti i reparti dall'inizio della stagione ma le ambizioni salvezza della squadra di JURIĆ sono rimaste intatte e, per certi versi, hanno stupito anche più dell'annata scorsa se non nel gioco sicuramente nei risultati.
Ultimamente però il centrocampo è stato davvero limitato numericamente e qualitativamente: Allo stop di BENASSI (che a fine Gennaio deve ancora esordire in gialloblù) si sono aggiunti gli infortuni di VIEIRA (fuori da quasi 3 mesi!), VELOSO e pure TAMÈZE...
Ecco perchè in Via Olanda sono corsi ai ripari con STURARO, centrocampista classe '93 'allevato con cura' proprio dal tecnico spalatino al tempo in cui allenava la formazione Primavera genoana nel 2011, che nutre una stima particolare nei confronti di Ivan 'A Juric devo tutto. L’ho avuto in Primavera e mi ha insegnato i segreti del ruolo e mi ha aiutato a diventare uomo' confidò a 'La Gazzetta dello Sport' nel 2014.
Reduce dall'ennesimo infortunio, un lesione di primo grado al bicipite femorale destro rimediata a fine Dicembre (solo uno dei tanti che ne hanno frenato la carriera dopo l'approdo alla JUVENTUS e alla Nazionale azzurra), Stefano sarà disponibile per il VERONA tra una settimana o poco più con la speranza di tutti i tifosi scaligeri che il peggio sia finalmente alle spalle e il sanremese ricominci a giocare con continuità.
Tatticamente può essere considerato un po' come l'alter ego di mister JURIĆ in campo: Corsa, sostanza, sacrificio e quantità a disposizione dei compagni potrebbero fare del nuovo acquisto gialloblù il nuovo AMRABAT anche se, dal punto di vista tecnico, probabilmente paga qualcosa a Sofyan.
Destro naturale ma abile anche col piede mancino, STURARO è in grado di giocare in ogni zona del centrocampo e la sua grande duttilità lo fa essere efficace in differenti situazioni tattiche con centrocampo a tre, quattro o cinque elementi (e con ALLEGRI alla Juve è stato impiegato anche in difesa da terzino o esterno d'attacco).
DALLA NATIA LIGURIA ALL'EMILIA GRAZIE A MASTRO JURIĆ Partito dalla formazione Giovanissimi della natia Sanremo e falliti i provini con Reggina e Torino, Stefano approda all'età di 15 anni alle giovanili del GENOA.
A dispetto dei frequenti problemi fisici e con una forza di carattere a prova di bomba (dopo aver passato un anno con le stampelle), il centrocampista comincia a farsi notare nella Primavera del Grifone con la quale vince la Supercoppa di categoria nel 2010.
Nell'annata successiva, che corrisponde alla prima da tecnico per mister JURIĆ con le giovanili geanoane, viene spostato dal ruolo di mezzala a quello di centrocampista e mediano fornendo via via prestazioni sempre più convincenti.
Per l'annata 2012-13 STURARO viene mandato in prestito al MODENA in Serie B ma due gravi infortuni ne limitano fortemente le presenze ed il rendimento con gli emiliani.
ESORDIO IN SERIE A E APPRODO ALLA JUVE
Nonostante le sole 10 presenze con i Canarini, mister GASPERINI lo vuole in rosa al GENOA in Serie A facendolo esordire il 25 Agosto 2013, a Marzo trova anche il suo primo gol in massima serie e a fine stagione, complice l'infortunio di MATUZALÉM, riesce a mettere insieme ben 16 apparizioni.
A Luglio 2014 arriva la JUVENTUS che lo ingaggia a titolo definitivo per 5,5 milioni ma lo lascia in prestito per un'altra annata al GENOA dove, poco più che 21enne, diventa praticamente un titolare e, tra Campionato e Coppa Italia, mette insieme 31 presenze e un gol col CFC fino a Febbraio 2015 quando i bianconeri lo reclamano a Torino prima del tempo e lo fanno esordire sia in campionato che in Champions League.
A fine stagione Stefano si troverà con lo scudetto cucito sul petto e la Coppa Italia conquistata, i suoi primi trofei vinti da professionista.
L'annata 2015-16 si apre alla grande per STURARO che partecipa da titolare alla Supercoppa Italia (vinta contro la LAZIO e fornisce a MANDŽUKIĆ l'assist per il primo gol bianconero poi bissato da DYBALA) ma nel resto della stagione la sua stella si appanna e viene spesso relegato tra le riserve pur contribuendo alla vittoria di un altro scudetto e un'altra Coppa Italia.
Conclude l'esperienza juventina nell'estate 2018 dopo la conquista di un altro paio di scudetti accoppiati alla coppa di lega nazionale.
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'Mi scuso con la maglia e i compagni non con voi giornalisti' ebbe a dire a seguito dell'espulsione con l'Under 21 azzurra contro i pari età della SVEZIA e, in sala stampa spiegò ai presenti 'A voi devo dire poco, mi sono scusato già con i compagni in privato, ora sono qui per farlo pubblicamente. Quel che ho fatto è inaccettabile e forse non merito di indossare questa maglia e di essere compagno di squadra in questi ragazzi. Ho dato un grosso contributo alla sconfitta di ieri. Tanti giornalisti mi hanno accusato, voi e i vostri colleghi che non c'erano. Hanno fatto passare tutte le colpe su di me, capisco, so della mia importanza in questa squadra e so quello che posso dare. Non mi devo scusare con voi e con nessun altro, voi non c'entrate niente. La gente da fuori parla troppo, non sa quello che si prova in un campo di calcio, non sa le tensioni, le emozioni, fa solo chiacchiere, che mi scivolano addosso... Quando dico che non merito questa maglia vuol dire che mi scuso con tutti quelli che fanno parte, quindi anche i tifosi. Dico solo che non me ne frega niente delle vostre critiche, dei tifosi invece mi importa molto. Ho fatto una cazzata, lo ammetto, anche se mi sembra eccessivo dire che si è perso solo per il mio episodio, sono stato espulso a dieci minuti dalla fine. Sono sorpreso da me stesso, mi si è tappata la vena, è stato un gesto non da me, chi mi conosce sa che non cerco scuse o alibi. Quello che ho fatto è inaccettabile, sono caduto nella trappola di una provocazione, è stato un attimo, non ho capito più nulla. Ishak ha fatto questo gesto (una pallonata, ndr), sono so se il gioco era fermo, e io nel rialzarmi l'ho colpito volontariamente'
Genitori medici, il nuovo GATTUSO ama i fiori e la NFL STURARO è figlio di un diabetologo e di una veterinaria e fratello di Fabio che con lui ha giocato nelle giovanili del GENOA. Prima di scegliere la carriera da calciatore, da buon sanremese, ha provato a studiare agraria per diventare floricoltore e ha praticato anche il football americano rimanendo per la vita un appassionato fan della National Football League. Nel 2014 il cittì dell'Under 21 azzurra DI BIAGIO, e un anno più tardi L'Equipe e La Gazzetta dello Sport, lo definiscono 'Il nuovo Gattuso'
Genoa 2014-15
Stefano Sturaro - Generazione azzurra
Juventus • Best Skills, Passes & Goals
Stefano Sturaro
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Stefano Sturaro (Sanremo, 9 marzo 1993) è un calciatore italiano, centrocampista del Verona, in prestito dal Genoa.
Nell'estate 2012, a 19 anni, è ceduto in prestito al Modena, in Serie B. Complici due gravi infortuni, ottiene solo 8 presenze in campionato e 2 in Coppa Italia con la maglia dei canarini. Tornato in rossoblù per volontà di Gian Piero Gasperini, il quale decide di puntare su di lui nonostante l'annus horribilis da cui è reduce, esordisce in Serie A il 25 agosto 2013, a 20 anni, subentrando all'89' di Inter-Genoa (2-0).[17] Il 2 marzo 2014 segna il suo primo gol in Serie A, quello del definitivo 2-0 per il grifone nella vittoria casalinga sul Catania. Complice l'infortunio del compagno di squadra Matuzalém, si ritaglia sempre più spazio nel girone di ritorno, chiudendo il campionato con 16 presenze e 1 gol.
Nel luglio 2014 viene ceduto a titolo definitivo alla Juventus per 5,5 milioni di euro (più 3,5 di bonus); contestualmente viene sottoscritto un prestito annuale gratuito in favore del club ligure. Gioca la sua ultima partita con il Genoa il 31 gennaio 2015, nell'1-1 contro la Fiorentina, propiziando l'autogol del portiere avversario Tătărușanu che sblocca il risultato. In questa prima parte di stagione gioca 15 partite tra campionato e Coppa Italia. In tutto, con la maglia rossoblù mette insieme 31 presenze e 1 gol.
Juventus e prestito allo Sporting Lisbona
A differenza degli accordi estivi, nel febbraio 2015 si trasferisce a Torino con un semestre di anticipo. Debutta con i bianconeri il 14 marzo seguente, giocando da titolare nella vittoriosa trasferta (0-1) di campionato contro il Palermo, mentre il 14 aprile esordisce nelle coppe europee, entrando nel secondo tempo della partita di andata dei quarti di Champions League tra Juventus e Monaco (1-0); il 5 maggio seguente gioca poi la sua prima partita da titolare nella massima competizione europea per club, la semifinale di andata vinta 2-1 sul Real Madrid. Il 23 dello stesso mese trova anche il primo gol in maglia juventina, in campionato, nel 3-1 casalingo al Napoli.
La stagione 2014-2015, in cui Sturaro si divide tra Genova e Torino, si conclude con la conquista in bianconero dello scudetto e della Coppa Italia, i primi trofei della sua carriera professionistica; con i piemontesi prende inoltre parte, senza scendere in campo, alla finale di Champions League persa contro il Barcellona. L'8 agosto 2015 gioca da titolare a Shanghai la Supercoppa di Lega vinta 2-0 contro la Lazio, servendo l'assist a Mandžukić per la rete che sblocca il risultato. Tuttavia da qui in avanti Sturaro non riesce più a confermare le positive impressioni che aveva destato nel semestre d'esordio in bianconero, finendo relegato tra le seconde linee della squadra.
Nel prosieguo dell'annata 2015-2016 trova comunque il suo primo gol in Champions League, il 23 febbraio a Torino, siglando il definitivo 2-2 nell'andata degli ottavi di finale contro il Bayern Monaco. Chiude la sua seconda annata a Torino bissando il double nazionale. Nella stagione successiva disputa da titolare il match di Supercoppa italiana contro il Milan, che vede i bianconeri sconfitti ai tiri di rigore. Alla fine dell'annata conquista il suo terzo scudetto (il sesto consecutivo per la squadra piemontese) e la sua terza Coppa Italia; raggiunge inoltre la sua seconda finale di Champions League, anche stavolta senza tuttavia scendere in campo, dove la Juventus viene sconfitta dal Real Madrid.
Nell'ultima stagione a Torino, 2017-2018, mette in bacheca il quarto double di fila, ma vede anche ridursi ulteriormente il suo minutaggio, finendo definitivamente ai margini della rosa bianconera.
Nell'estate 2018 Sturaro si trasferisce in Portogallo, ceduto in prestito allo Sporting Lisbona. Alle prese con la riabilitazione da un serio infortunio, tuttavia, Sturaro non riesce a scendere mai in campo per tutta la durata dell'esperienza lusitana.
Ritorno al Genoa e prestito al Verona
Nel gennaio 2019 rientra quindi anzitempo alla Juventus, che contestualmente lo cede in prestito oneroso per 1,5 milioni di euro al Genoa, dove il centrocampista fa ritorno dopo quattro anni; il febbraio seguente, benché il giocatore non abbia ancora disputato una gara con il nuovo club, scatta l'obbligo di riscatto per 16,5 milioni di euro. Fa il suo secondo debutto con i liguri il 17 marzo 2019, nella vittoria di campionato a Marassi proprio contro la Juventus (2-0), trovando nell'occasione la rete che apre le marcature.
Tuttavia nelle settimane seguenti un nuovo infortunio, stavolta al legamento crociato anteriore del ginocchio destro, lo relega nuovamente in infermeria per lungo tempo, chiudendo anzitempo la stagione e potendo tornare a giocare solo nell'autunno seguente. Il 25 novembre 2019, nella trasferta di campionato sul terreno della SPAL (1-1), bagna il suo ritorno in campo segnando il gol del definitivo pareggio.
Il 23 gennaio 2021, dopo una prima metà di stagione con 7 presenze e una rete, messa a segna contro la Juventus, si trasferisce al Verona, con la formula del prestito con diritto di riscatto a 10 milioni di euro.
- Nazionale
Il 24 aprile 2014 viene convocato per la prima volta nell'Italia Under-21 dal commissario tecnico Luigi Di Biagio. Fa il suo esordio con la maglia degli azzurrini il successivo 4 giugno, nell'amichevole vinta 4-0 a Castel di Sangro contro i pari età del Montenegro, mentre il 9 settembre dello stesso anno va in gol nel 7-1 a Cipro, nella gara valida per le qualificazioni europee giocata sempre a Castel di Sangro. Prende poi parte nel 2015 all'Europeo Under-21 in Repubblica Ceca: un torneo condotto sottotono da Sturaro rispetto alle premesse della vigilia,[43][44] ricevendo un'espulsione per un fallo di reazione nella prima partita del girone, persa 2-1 contro la Svezia, che gli costa tre giornate di squalifica[46] e pone fine anzitempo al suo torneo continentale, data l'eliminazione degli italiani nella fase a gironi.
In precedenza, il 14 novembre 2014 aveva ricevuto la prima convocazione nell'Italia da parte del commissario tecnico Antonio Conte, per l'amichevole contro l'Albania disputata quattro giorni dopo a Genova, senza debuttare. Pur non prendendo parte alle qualificazioni europee, il 31 maggio 2016 viene inserito da Conte nella rosa dei 23 convocati per il campionato d'Europa 2016 in Francia. Il 6 giugno seguente fa il suo esordio in nazionale A, nel corso dell'amichevole di Verona vinta 2-0 sulla Finlandia, subentrando al 64' a Giaccherini. Il 17 dello stesso mese, debutta nell'Europeo giocando gli ultimi minuti della sfida del primo turno vinta 1-0 contro la Svezia. Cinque giorni dopo scende in campo per la prima volta da titolare in maglia azzurra, nell'ininfluente sconfitta 0-1 contro l'Irlanda; per via delle assenze di De Rossi e Thiago Motta, è schierato nuovamente dal primo minuto nella gara dei quarti di finale contro la Germania, conclusasi con l'eliminazione azzurra ai tiri di rigore.
STAGIONE 2023-24 + - = Stefano Sturaro al Catania
Comunicati, In Evidenza
2024-01-17 20:53
Catania Football Club comunica di aver acquisito a titolo definitivo il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Stefano Sturaro, nato a Sanremo (Imperia) il 9 marzo 1993. Il centrocampista, che ha partecipato agli Europei del 2016 con la maglia della Nazionale italiana, vanta un palmarès di assoluto prestigio, avendo vinto con la Juventus 4 scudetti, 4 edizioni della Coppa Italia e una Supercoppa italiana.
In bianconero, ha disputato anche 17 gare in Champions League, realizzando un gol contro il Bayern Monaco.
Cresciuto nel settore giovanile del Genoa e conquistata una Supercoppa Primavera, dopo una parentesi in B con il Modena Sturaro è tornato ad indossare la maglia del Grifone; con la formazione ligure ha debuttato in A, nel 2013, e ottenuto una promozione dalla B, al termine della scorsa stagione. Nell’Olimpo del calcio italiano, in cui conta complessivamente 155 presenze impreziosite da 6 reti e 8 assist, al suo attivo anche un’esperienza con il Verona.
Ha giocato nella massima serie anche in Turchia, con il Karagümrük.
Il neo-rossazzurro si lega al nostro club fino al 30 giugno 2026.
FONTE: CataniaFC.it
— VavaCars Fatih Karagümrük SK (@karagumruk_sk) August 21, 2023
IL MESSAGGIO Genoa, Sturaro non rinnova e lascia il club: "Sognavo un finale diverso, via a testa alta"
Niente accordo tra il centrocampista e il club rossoblu: il contratto appena scaduto non è stato rinnovato e Sturaro, capitano dell'ultima e fresca promozione, lascia il Genoa diventando a tutti gli effetti svincolato. "Nella mia testa sognavo un finale diverso, inutile negarlo -il messaggio sui social del sanremese- ma vado via felice e a testa alta"
04 lug 2023 - 16:55
Le strade di Stefano Sturaro e del Genoa si dividono. La separazione era nell’aria da qualche giorno, ora è stata ufficializzato sui social dallo stesso capitano della squadra che è stata protagonista nella scorsa stagione dell’immediata risalita dalla Serie B alla A. Il centrocampista, nato a Sanremo e da sempre tifoso del Genoa, era in scadenza di contratto e nonostante le trattative per il rinnovo andassero avanti da settimane, alla fine un accordo con il club non è stato trovato e Sturaro diventa ora a tutti gli effetti un giocatore svincolato.
FONTE: Sport.Sky.it
STAGIONE 2020-21 + - = Hellas Verona, Sturaro in campo 90’ dopo quattro mesi
aprile 12, 2021
13 MARZO 2021 Sturaro: "Meritavamo di più, pagati cari piccoli errori. Ora testa all’Atalanta"
Reggio Emilia - Le principali dichiarazioni del centrocampista gialloblù Stefano Sturaro, rilasciate al termine di Sassuolo-Hellas Verona, 27a giornata della Serie A TIM 2020/21.
"Che gara è stata? Meritavamo un risultato di più e di raccogliere un risultato diverso, perché abbiamo avuto in mano il gioco per lunghi tratti della partita. Purtroppo abbiamo pagato cari i pochi errori commessi e, sicuramente, un po' di fortuna in più ci avrebbe consentito di tornare a Verona con qualche punto in più. Il Sassuolo è una squadra molto forte, con un'idea di gioco precisa e un attacco di qualità. Noi però abbiamo fatto una buona partita, concedendo poche occasioni. Ci teniamo stretto questo, oltre alla prestazione e la capacità di rimontare e restare in partita fino alla fine, che abbiamo dimostrato oggi come in altre gare. Come mi sono ambientato a Verona? Mi sono messo a completa disposizione del mister, della squadra e della Società, con gli allenamenti sto recuperando la forma fisica. Sono soddisfatto anche perché ho trovato un gruppo fantastico. Meritiamo quello che abbiamo fatto finora perché cerchiamo sempre di spingerci oltre i nostri limiti. La prossima partita? Con l'Atalanta sarà una bella sfida dove affronteremo una squadra che come noi ha un'identità di gioco ben precisa quindi sarà una gara aperta per cui ci prepareremo al meglio”.
FONTE: HellasVerona.it
11 FEBBRAIO 2021
Sturaro: "Il Verona e mister Juric possono essere i miei trampolini di rilancio"
Verona - Le principali dichiarazioni del centrocampista gialloblù Stefano Sturaro, rilasciate in occasione della conferenza stampa dedicata alla sua presentazione.
"Lo Juric della Primavera del Genoa e lo Juric che ho ritrovato a Verona? L'ho ritrovato cresciuto sotto tanti aspetti, come è logico che sia e come è successo anche a me. Nella mia scelta di venire a Verona Juric è stato importante. Come si è sviluppata la trattativa che mi ha portato all'Hellas? È stata molto veloce: il mister mi ha chiamato una domenica mattina e ha accelerato tutto, complice l'infortunio appena occorso a Tameze. Poi le due società hanno parlato e sono arrivato qui nel più breve tempo possibile, perché chiudere questa operazione era la volontà di tutti, la mia in primis.
Se sarò a disposizione del mister già per lunedì sera contro il Parma? Mi sento bene, sono a diposizione, ma ho bisogno di un po' di tempo per mettere 'benzina' nel mio motore. Come sta reagendo la squadra alle ultime due sconfitte? Ci stiamo allenando alla grande. Abbiamo già dimenticato i risultati negativi, ma stiamo lavorando sugli errori. Sappiamo quello che abbiamo sbagliato, e stiamo lavorando su quegli aspetti. La Serie A è un campionato difficile e lo è ancora di più nel girone di ritorno. Dovremo lavorare duro per confermare un andamento che finora è stato straordinario.
Cosa cerco da questa nuova esperienza? Ho bisogno di ritrovare me stesso, di costruirmi un nuovo orizzonte. Dopo una partenza 'sprint', ero giunto ad un punto della mia carriera in cui non capivo più quale fosse la cosa più giusta per me. Avevo bisogno di cambiare. Per me Verona può essere un nuovo trampolino di lancio, e sento di poter dare una mano a questa squadra sotto tanti aspetti. Non sono qui col pensiero che sarò solo di passaggio: mi ritengo un grande professionista e dal primo all'ultimo minuto in cui sarò in gialloblù darò il 100% per i compagni, per la squadra e per la Società. Credo che Verona possa essere la 'piazza' ideale per tanti motivi: per la metodologia di allenamento, per come si sta strutturando il Club, per la squadra e per l'allenatore. Se per me può essere anche un punto di arrivo? Io spero di far bene. Se così sarà, il Verona potrà pensare anche di riscattarmi e io ne sarei solo che contento. Lavorerò perché possa accadere.
Dove posso giocare? Principalmente in mezzo al campo, di fianco al regista, ma all'evenienza, come ho già fatto, mi posso adattare. Se c'è bisogno, lo faccio volentieri. Come procede il mio inserimento in squadra? Ho ritrovato molte persone, tra giocatori e staff, con le quali avevo già condiviso anni della mia carriera. Per me è stato molto semplice inserirmi e sentirmi a mio agio.
Quale nuovo compagno di squadra mi ha impressionato di più in allenamento? Mi hanno impressionato tutti a livello fisico e mentale, si vede che hanno fatto una preparazione importante. Se il Verona sta facendo così bene negli ultimi anni è perché ci sono valori importanti. Il merito è giusto darlo a tutti, non soltanto a un singolo.
Che squadra è il Verona? La sua forza affonda le radici nel lavoro e nello spirito di sacrificio, ma anche nell'entusiasmo, contagioso. Quando sono arrivato, ho trovato tutto questo e anche di più. Questa squadra in pochissimo tempo mi ha ridato fame, energia e voglia di riscatto. Dove può arrivare l'Hellas? Il Verona è un Club in grande crescita, giovane nel nuovo ciclo che è stato aperto. Per quest'anno è difficile dire dove possiamo arrivare, perché tutte le squadre si sono rinforzate a gennaio. Sarà un girone di ritorno difficile.
Cosa mi ha lasciato la mia esperienza alla Juventus? Io lì ho cambiato modo di vedere il calcio e la vita. Sono stati quattro anni e mezzo che mi hanno fatto crescere molto, ora mi sento sicuramente più maturo. Sono stati anni intensi, duri, che mi hanno mostrato tutte le cose da una prospettiva differente.
Se la Nazionale, nella quale ho già giocato, è ancora un mio obiettivo? La Nazionale è il sogno di ogni bambino e di ogni calciatore, della Nazionale non ti stanchi mai. Ci penso io come ci pensa qualsiasi altro calciatore italiano. In questo momento non mi sento vicino a quella maglia, ma so che il lavoro paga sempre, quindi lavorerò e poi vedremo se arriverà.
Come stiamo vivendo quanto accaduto a Gresele? Purtroppo sono al corrente dell'accaduto e ne sono molto dispiaciuto. Siamo in contatto con la Primavera molto spesso, quindi ci ha toccato nel profondo. Siamo vicini al ragazzo, alla sua famiglia e a tutta la squadra di mister Corrent".
FONTE: HellasVerona.it
Per i prossimi mesi non potrò lottare insieme a voi Grifoni. Sarà difficile ma è stata una decisione condivisa con la società e nata dalla consapevolezza che in questo momento era la cosa giusta da fare, nell’interesse mio e del @GenoaCFC . ❤️💙 #Sempre#ForzaGenoapic.twitter.com/eUSJHVA0gU
Verona – Hellas Verona FC comunica di aver acquisito da Genoa CFC – a titolo temporaneo sino al temine della corrente stagione, con diritto di opzione per l’acquisizione definitiva – le prestazioni sportive del 27enne centrocampista Stefano Sturaro.
Nato a Sanremo il 9 marzo del 1993, Sturaro è cresciuto calcisticamente tra Sanremese e Genoa, per poi esordire fra i professionisti con la maglia del Modena, dove ha giocato tra il 2011 e il 2013 in Serie B.
Tornato al Grifone all'inizio della stagione 2013/14, ha totalizzato 16 presenze al suo primo campionato di Serie A, segnando anche un gol nel vittorioso match casalingo (2-0) contro il Catania.
Nella stagione immediatamente successiva, dopo essersi nuovamente distinto nella massima serie con la maglia del Genoa, si è trasferito alla Juventus nel gennaio del 2015. Il Club bianconero rimane ancora oggi quello con cui Sturaro ha collezionato più presenze: 90. Due volte finalista in Champions League (può fregiarsi anche di un gol nella massima competizione europea per Club, segnatamente contro il Bayern Monaco), ha anche vinto - nelle 3 stagioni e mezza trascorse a Torino - 4 Scudetti, 4 Coppe Italia e 1 Supercoppa Italiana.
Il 6 giugno 2016 Stefano Sturaro ha fatto il suo esordio con la Nazionale Italiana, in occasione del vittorioso match degli azzurri sulla Finlandia al 'Bentegodi' di Verona (2-0 il risultato finale). Agli Europei di Francia 2016 Sturaro è stato impiegato in tre partite dall’allora Commissario Tecnico, Antonio Conte.
Nel 2018 ha vissuto una breve parentesi di sei mesi allo Sporting Lisbona, dal quale è rientrato in Italia nel gennaio del 2019, riaccasandosi al Genoa, squadra nella quale ha poi militato continuativamente sino ad oggi. Nella prima parte della corrente stagione ha collezionato in forza al Grifone 7 presenze, tutte da titolare, e un gol, quest’ultimo realizzato lo scorso 13 dicembre nel match casalingo contro la Juventus.
Hellas Verona FC rivolge un caloroso benvenuto a Stefano Sturaro, augurandogli una seconda parte di stagione in maglia gialloblù ricca di soddisfazioni, personali e di squadra.
FONTE: HellasVerona.it
Può iniziare l'avventura di Stefano Sturaro con l'Hellas Verona. Il centrocampista - arrivato ieri in città da Genova - ha infatti completato l'iter delle visite mediche e, in attesa dell'ufficialità, già stamani era presente al campo di allenamento (per il momento sedute personalizzate, dovrebbe rientrare in gruppo tra una settimana). Il giocatore arriva alla corte di Juric dal Genoa in prestito con diritto di riscatto fissato a 12,5 milioni di euro.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
20 gennaio
"A Juric devo tutto. L’ho avuto in Primavera e mi ha insegnato i segreti del ruolo e mi ha aiutato a diventare uomo".
Era il 2014 e con queste parole Stefano Sturaro, intervistato da "La Gazzetta dello Sport", chiarì l'importanza del rapporto con Ivan Juric.
Il tecnico, allora al Mantova, l'aveva diretto quando giocava nella Primavera del Genoa, nel 2011.
Un legame che è proseguito in questi anni e che ha permesso al Verona di avere una corsia preferenziale per arrivare all'ingaggio di Sturaro, vicinissimo al passaggio in gialloblù.
Fu proprio Juric a ritagliare a Sturaro il ruolo in mediana che gli ha permesso di affermarsi, fino ad arrivare in nazionale.
Poi, alcuni infortuni hanno frenato Sturaro, che è pronto per ripartire dall'Hellas e da Juric, il suo mentore.
FONTE: Hellas1903.it
HELLAS VERONA Hellas: arriva Sturaro, domani le visite mediche
20/01/2021 11:58
Dopo alcuni giorni di trattative, l'Hellas Verona ha trovato l'accordo con il Genoa per il passaggio in gialloblù del centrocampista Stefano Sturaro.
Come riportato anche dal nostro esperto di mercato, Nicolò Schira, il giocatore arriverà al Verona con la formula del prestito secco fino a fine stagione. Sfumato dunque l'obbligo di riscatto come si ipotizzava inizialmente. Il club di Maurizio Setti si incaricherà di pagare l'intero stipendio al giocatore (0,6 M + bonus). Nella giornata di domani, Sturaro è atteso a Verona per le visite mediche.
FONTE: TGGialloBlu.it
Nel Verona domani ci saranno le visite per Marius Elvius, esterno destro classe 2002 del Koge: il giovane danese arriverà con la formula del prestito con diritto di riscatto. Il club gialloblù vuole rinforzare anche il centrocampo. L’ultima idea è infatti Stefano Sturaro. L’interesse è concreto e si lavora con il Genoa per un prestito. Visto però il forte legame del giocatore con la piazza rossoblù, non è scontato che Sturaro accetti di partire nonostante la possibilità di tornare a lavorare con Juric. Sempre con il Genoa si lavora anche per Lerager: possibili sviluppi nelle prossime ore.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
“Ad oggi contatti non ce ne sono stati col Verona, ma una cosa è certa: Stefano e Juric sono cresciuti insieme al Genoa e la stima è reciproca. L’Hellas la considero una grandissima piazza” ha dichiarato a Hellas Live, Carlo Volpi, agente del centrocampista di proprietà del Genoa, Stefano Sturaro. Foto Instagram
FONTE: HellasLive.it
Sorpresa sul mercato dell'Hellas Verona: secondo quanto raccolto da Tuttomercatoweb.com, il club di Setti starebbe per piazzare un colpo importante in mediana. Si tratta di Stefano Sturaro: il classe '93 di Sanremo andrebbe così in prestito da Ivan Juric. In questa stagione, Sturaro ha giocato 6 gare con 1 gol al Genoa.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
SERIE A Genoa, infortunio muscolare per Sturaro: salta la Lazio alla ripresa. Le news
Lesione di primo grado al bicipite femorale destro per il centrocampista del Genoa. Salterà la sfida del 3 gennaio contro la Lazio e potrebbe non recuperare anche per le gare del 6 contro il Sassuolo e del 9 contro il Bologna. L'ipotesi più probabile per il rientro è il 17 gennaio in Atalanta-Genoa
26 dic 2020 - 22:02
Il Genoa dovrà fare a meno di Stefano Sturaro alla ripresa della Serie A in calendario domenica 3 gennaio, quando la squadra di Davide Ballardini ospiterà al Ferraris la Lazio. A comunicarlo la stessa società rossoblù. Sturaro, già assente nella sfida vinta per 2-1 sul campo dello Spezia mercoledì 23 dicembre, ha riportato "una lesione di primo grado al bicipite femorale destro" spiega la nota diffusa dal Genoa dopo gli esami strumentali ai quali è stato sottoposto il centrocampista.
Quando rientra Sturaro?
Sturaro, un gol nelle sei partite sin qui giocate con il Genoa in campionato, aveva già saltato per delle noie muscolare le prime sette giornate di campionato. Il centrocampista 27enne potrebbe saltare oltre alla sfida contro la Lazio anche quelle sul campo del Sassuolo il 6 gennaio e in casa contro il Bologna il 9. L'ipotesi più probabile al momento è quella del rientro il 17 gennaio, quando il Genoa farà visita all'Atalanta.
FONTE: Sport.Sky.it
SERIE A Genoa, Sturaro operato al ginocchio: intervento riuscito, tornerà nella prossima stagione
Lo sfortunato centrocampista rossoblù era rientrato dopo un lungo stop, ma si è infortunato nuovamente contro il Torino, al ginocchio. L'intervento per la ricostruzione del legamento crociato è perfettamente riuscito: tornerà nella prossima stagione
03 mag 2019 - 19:56
Arrivederci alla prossima stagione per Stefano Sturaro, che è stato operato oggi a Villa Stuart per la ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, resasi necessaria dopo il ko nella gara contro il Torino. Una stagione davvero sfortunata per il centrocampista del Genoa, che contro la Juventus - sua ex squadra - era rientrato dopo un lungo stop segnando anche un gol. E invece, proprio nel momento in cui aveva ritrovato la condizione e stava preparandosi al rush finale del Genoa in campionato, un altro crack. Stagione finita, dunque, dopo l'operazione di cui il Genoa ha reso noti i dettagli.
Intervento perfettamente riuscito
"Il Genoa Cricket and Football Club - si legge nel comunicato - informa che il calciatore Stefano Sturaro è stato sottoposto a ricostruzione artroscopica del legamento crociato anteriore del ginocchio destro con tendine rotuleo - si legge sul sito ufficiale del club - alla presenza del responsabile medico del club, dott. Piero Gatto, l’intervento è stato eseguito a Villa Stuart dal prof. Pier Paolo Mariani ed è perfettamente riuscito. Il centrocampista resterà nella capitale per la prima fase del protocollo riabilitativo e farà rientro in Liguria dopo le verifiche attestanti un decorso regolare".
"La sfortuna mi perseguita, ma non mollo"
Sfortuna, ma la voglia di non arrendersi. Stefano Sturaro ha pubblicato un post su Instagram, una foto in cui sorride al termine dell'operazione: "In questo momento delicato del campionato - ha scritto - avrei voluto lottare insieme alla squadra. Purtroppo quest’anno sembra che la sfortuna mi perseguiti... ma la vera forza è quella di non abbattersi MAI. Grazie a tutti per i vostri messaggi di vicinanza e grazie al professor Mariani e tutto il suo staff per l’intervento perfettamente riuscito".
FONTE: Sport.Sky.it
La storia bianconera di Sturaro, chiamala se vuoi illusione
di Silvia Sanmory | febbraio 8, 2019
“Di Sturaro ricorderò lo sguardo feroce che cambiava di mese in mese – uno che si sarebbe ammazzato per la maglia – poi il rapporto con il pallone che cambiava di mese in mese, quindi il ruolo che cambiava di mese in mese. Fino alla sparizione. Ed è un 1993 come Dybala”.
Il mio primo “approccio” con Stefano Sturaro risale ad una trasferta contro il Milan e, a dirla tutta, non è stato molto positivo.
Ero al tavolo di un ristorante con un amico che, terminata la scarpetta nell’intingolo dell’ultima portata, alza gli occhi dal piatto, mi guarda estatico e soddisfatto ed esclama: “Dopo un pranzo del genere stasera va bene anche Sturaro in campo”.
Un’esternazione che in seguito avrebbe corroborato la mia idea che la storia di Sturano con la Juventus è la storia di un’illusione, di quelle toste che vivono i sentimentali.
Il centrocampista di Sanremo, con la vocazione del campo di corolle (voleva diventare floricoltore) poi convertita in chiamata dal campo da calcio, arriva da noi nel gennaio del 2015; nel Genoa discreto, il suo palmares comprende un quasi gol contro la Fiorentina, anzi, un gol propiziato da un suo tiro che sbatte prima contro il palo e poi sulla testa di Tatarusanu che mette in rete.
I primi tempi Allegri lo relega in panchina, ma Sturaro dimostra abnegazione in allenamento, maturità, determinazione e spirito di squadra da guadagnarsi sei partite da titolare nelle ultime otto di campionato, con ottime prestazioni.
Ma una cosa è il Campionato, altra la Champions, competizione nella quale Stefano ha giocato appena tre minuti nell’andata contro il Monaco; tra lo stupore diffuso, mister Allegri lo schiera titolare nella semifinale contro il Real Madrid del 5 maggio 2015.
Ma ancora più sorprendente è il risultato di quell’azzardo, di quell’atto di fede.
Al minuto 41’, risultato fermo sull’1-1 (Morata e Cr7), i blancos sempre più pericolosi che spingono i bianconeri nella trequarti difensiva, James Rodriguez sbaglia una traversa del sicuro 2 – 1, quasi difficile da credere visto che il colombiano è capace di colpi ben più complicati.
Ad ostacolare il vantaggio del Real è la grinta di Sturaro, che scala alla perfezione sulla diagonale e sporca al colombiano il colpo di testa che avrebbe gonfiato la rete, deviandolo con il piede.
Think James missed a sitter last night night? Think again, look at Sturaro's little toe deflecting it onto the bar!https://t.co/Jv5CKvUimY
Una deviazione provvidenziale che ridesta la Juventus. Ad inizio ripresa infatti Tévez riporta avanti la Juve su rigore: 2-1. Buon risultato che, difeso con successo al ritorno al Bernabeu, significa finalissima. Si va a Berlino, tra gli abbracci e l’esultanza generale.
Sturaro e la sua grande prova rimbalzano sulle testate dei quotidiani sportivi, si rincorrono frasi del tipo “sempre al posto giusto nel momento giusto”, “ha una grande personalità”, “grande merito di essere riuscito a calarsi in una nuova realtà diventandone protagonista”, “ventenne che sembra un veterano”, “decisivo”, “impregnato di filosofia Juventus”.
Stefano continua a giocare bene anche nel finale di stagione, è accreditato come prima riserva dietro Pirlo, Vidal, Pogba e Marchisio; lecito dunque aspettarsi dal nuovo arrivato ulteriori guizzi di genio, tecnica e concentrazione.
Attendersi per lui un futuro da pilastro juventino.
E invece la sua tecnica risulta sempre più approssimativa, i suoi passaggi spesso imprecisi, altri sbagliati del tutto e in più patisce diversi infortuni. L’involuzione di Sturaro può avere molteplici cause, tra le più avvalorate l’aver patito la partenza dei colleghi di reparto più tecnici come Pirlo e Vidal o la gestione allegriana che non dà compiti tattici molto schematici ed è forse meno adatta ad un calciatore più fisico che tecnico come lui.
Che è un professionista serio, cresciuto nella Primavera del Genoa e che in passato ha dimostrato di non demordere nonostante una carriera funestata da infortuni ed iniziata con guai fisici ai piedi, risolti con una duplice operazione che lo ha costretto ad un anno sulle stampelle, lontano dal campo da calcio.
Ceduto l’estate scorsa dalla Juve a titolo temporaneo allo Sporting Lisbona, in Portogallo non è mai sceso in campo a causa della sua lungodegenza da ennesimo infortuni. Ci chiediamo oggi se Sturaro potrà ritrovare lo smalto di un tempo e tornare ad essere un calciatore credibile. Risposta che lasciamo agli altri, oltre che ai posteri.
(Valerio Pennicino/Getty Images)
Sta facendo scalpore in queste ore la cessione di Stefano Sturaro dalla Juventus al Genoa a titolo definitivo per 16,5 milioni di euro. “A seguito del verificarsi delle prestabilite condizioni contrattuali, è scattato l’obbligo di acquisizione a titolo definitivo”, spiega la società bianconera in un comunicato stampa, in cui si spiega: “Tale operazione genera un effetto economico positivo di circa € 12,9 milioni”.
Dure accuse per la cessione di Stefano Sturaro
Da parte di molti, l’operazione viene considerata eccessivamente onerosa: il giovane ormai ex bianconero, 25 anni, infatti, non gioca da mesi. In estate, era passato in prestito allo Sporting Lisbona, ma era già infortunato e non ha mai esordito nel campionato portoghese. Rientrato in Italia, va in prestito a gennaio al Genoa, ma oggi il 6 febbraio – a pochi giorni dalla chiusura del mercato – il calciatore viene riscattato dalla società rossoblu.
Tanti i tweet sui social network, che sottolineano appunto come questa operazione possa rivelarsi poco chiara. “Ne abbiamo viste tante di schifezze così in questi anni, ma questo riscatto di Sturaro ha superato di gran lunga tutte le altre. La cosa che mi fa più ribrezzo è il silenzio/consenso totale da parte della Lega”, scrive un utente. C’è anche chi ironizza: “16,5 milioni di euro per Sturaro? Con 30.000 lire il mio falegname lo fa meglio”. Ma i tweet sono anche dal contenuto più pesante e in molti chiedono l’apertura di un’inchiesta.
Il #Genoa riscatta #Sturaro per 16,5 milioni. La Juventus realizza una cospicua plusvalenza. Partite giocate da Sturaro: 0 (ZERO). Ecco come si paga Cristiano Ronaldo, mettendo insieme una serie di cessioni di mediocri (Mandragora, Sturaro e altri). Eeeehhh......ma l’Inter 🤡
#Sturaro 16,5 milioni... sturaro. Una plusvalenza per sistemare i conti dopo la spesa per vincere la Champions .. esiste ancora un ufficio indagini in @FIGC? https://t.co/sF5F2L8G9z
STURARO AL GENOA A TITOLO DEFINITIVO
06 FEBBRAIO 2019 Stefano Sturaro è un giocatore del Genoa a titolo definitivo. Il centrocampista si era infatti trasferito in prestito al club rossoblu durante il mercato di gennaio e dopo il verificarsi delle condizioni contrattuali inserite nell'accordo, è ora scattato l'obbligo di acquisizione definitiva.
Il comunicato:
CESSIONE DEFINITIVA DEL CALCIATORE STEFANO STURARO
Torino, 6 febbraio 2019 - Juventus Football Club S.p.A. comunica che, a seguito del verificarsi delle prestabilite condizioni contrattuali, è scattato l’obbligo di acquisizione a titolo definitivo da parte del Genoa Cricket & Football Club S.p.A. del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Stefano Sturaro a fronte di un corrispettivo di € 16,5 milioni pagabile nei prossimi quattro esercizi.
Tale operazione genera un effetto economico positivo di circa € 12,9 milioni.
STEFANO STURARO IN PRESTITO AL GENOA
24 GENNAIO 2019 Stefano Sturaro proseguirà la sua stagione nelle fila del Genoa. Il centrocampista sanremese, dalla scorsa estate in prestito allo Sporting CP, passa ora alla squadra rossoblu, a titolo temporaneo fino al mese di giugno.
Di seguito il comunicato:
ACCORDI RELATIVI AL TRASFERIMENTO DEL CALCIATORE STEFANO STURARO
Torino, 24 gennaio 2019 - Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver risolto anticipatamente l’accordo con la società Sporting Clube de Portugal – Futebol SAD relativo al trasferimento temporaneo gratuito del calciatore Stefano Sturaro e di aver contestualmente perfezionato l’accordo con la società Genoa Cricket & Football Club S.p.A. per la cessione a titolo temporaneo, fino al 30 giugno 2019, del diritto alle prestazioni sportive del calciatore per un corrispettivo di € 1,5 milioni pagabili interamente nell’esercizio 2018/2019.
Il contratto prevede, inoltre, l’obbligo per il Genoa di acquisire il calciatore a titolo definitivo qualora la stessa società raggiunga determinati obiettivi sportivi nel corso dell’esercizio 2018/2019. Il corrispettivo della cessione a titolo definitivo è fissato a 8,5 milioni, pagabili nei successivi tre esercizi e potrà incrementarsi di ulteriori € 8 milioni al verificarsi di determinate condizioni contrattuali.
FONTE: Juventus.com
"Fino alla fine ho dato tutto per i colori bianconeri, ormai parte del mio DNA. Orgoglioso di aver sudato e gioito insieme. Importante continuare a crescere. Un grazie particolare va a tutti ragazzi della curva, porterò sempre con me il vostro affetto e sostegno". Salutava così Stefano Sturaro, poco più tre mesi fa, quando lasciava il mondo bianconero, ma solo formalmente. Contratto firmato con lo Sporting Lisbona l'11 agosto e via pronto per una nuova avventura, ma non tutto è andato come programmato. Sì, perchè quell'infortunio, risaputo e sorpassato nella fase delle trattative, ora potrebbe causare qualche problema.
L'INFORTUNIO E LO SPORTING - L'infortunio, lo stesso che lo ha tormentato per mesi prima di lasciare i colori bianconeri, per Sturaro corrisponde a un problema inerente alla guaina del tendine della gamba con alcune calcificazioni. Un problema per cui, come ci rivelò il suo agente ad agosto, avrebbe dovuto aspettare circa due mesi di cure e terapie prima di rientrare, ma forse anche qualcosa in più. Tutte svolte tra Barcellona e lo JTC Center della Continassa dove è apparso spesso in compagnia degli ex compagni. Due mesi sono passati abbondantemente, ma Sturaro è ancora fisicamente nel mondo bianconero. E così, qualche voce è iniziata a circolare.
LA JUVE - I giornali portoghesi hanno spiegato come il giocatore potrebbe persino liberarsi dal contratto già a gennaio, non avendo disputato nemmeno un minuto e non avendo mai raggiunto i compagni. Una situazione che, va segnalato, era pattuita al momento delle trattative: il giocatore sarebbe potuto partire direzione Portogallo solo una volta guarito. Ecco, ma a che punto è questo percorso? Come appreso da ilBianconero.com, Sturaro è quasi pronto per tornare ufficialmente disponibile, dopo queste settimane di lavoro e terapie, sotto l'occhio vigile dello staff medico del centro Juve. Si lavora per recuperare quanto prima, ma senza fretta, per evitare ulteriori problemi. Del resto, salvo l'anno di prestito, Sturaro resta un patrimonio della Juventus che non ha intenzione di danneggiarne il futuro. Così, la possibilità di un ritorno a Torino a gennaio non è da escludere a priori, anzi. Rinforzo? Una volta in salute sì, anche per le rotazioni corte di Allegri. Nuova partenza? E' una via, ma prima andrà definito questo "disguido" con lo Sporting che ha un solo oggetto: la sua salute.
FONTE: IlBianconero.com
La Juventus comunica che Stefano Sturaro vestirà la maglia dello Sporting CP, squadra nella quale giocherà in prestito per una stagione.
Stefano è entrato a gennaio 2015 nella famiglia bianconera. È stato presente nella costruzione di quattro Scudetti, ha alzato al cielo quattro Coppe Italia, una Supercoppa nazionale, ha raggiunto ben due Finali di Champions League con la nostra maglia.
Nei quattro campionati vinti con la Juventus, Sturaro ha accumulato 64 presenze, di cui 38 da titolare con la Juve: due le sue reti, cui si sommano le 17 partite europee (1 gol) e le 9 in Coppa Italia.
Sturaro ha sempre detto, in ogni occasione opportuna, che per lui conta il collettivo al di là del singolo, e come vedete dai dati lo ha sempre dimostrato: di questa sua capacità di anteporre il successo di squadra a quello personale, di questa sua attitudine a esserci e a rispondere, sempre, “Presente”, lo ringraziamo, tantissimo.
Facendogli, ovviamente, l'in bocca al lupo di cuore per la sua prossima avventura. Ciao Stefano, e grazie!
FONTE: Juventus.com
Il ruolo di attore non protagonista in un kolossal di successo ognuno lo vive a suo modo, con la propria storia personale e professionale. Almanacchi alla mano, Stefano Sturaro si piazza avanti a Claudio Marchisio nella corsa al titolo di "ultima ruota del carro" (senza alcuna offesa) del centrocampo Juve. Se il Principino ha visto il campo per 1055 minuti suddivisi in 20 presenze, l'ex genoano ha sommato appena 983 giri di lancette in 19 occasioni. Bentancur, pur avendo totalizzato meno minuti, è sceso in campo 27 volte nelle tre competizioni. Il clima tra Sturaro e la Juve, in ogni caso, tende ampiamente al sereno. Pur non essendo esclusa oggi l'ipotesi di una separazione. L'agente Carlo Volpi ne ha parlato al BN.
Ha letto la nostra intervista di ieri?
"Si, ma non sono nessuno per commentare. Tra l'altro, Stefano e Marchisio sono in ottimi rapporti".
In realtà però Sturaro ha giocato anche meno. Non ha l'aspirazione di trovare maggior spazio?
"Essere nella rosa della Juve impone ragionamenti diversi rispetto a quello che accadrebbe in altre squadre. Rugani sarebbe titolare ovunque, alla Juve l'asticella è talmente alta che si deve giocare il posto. Stefano ha sempre goduto della massima fiducia dello staff tecnico e della dirigenza, ha sofferto per qualche infortunio di troppo nella stagione appena conclusa. In ogni caso mai, in tre anni, ci è stato suggerito di cercare squadra altrove".
Fiducia testimoniata come?
"E' considerato un jolly, che Allegri ha spostato in diverse zone del campo in caso di necessità. Da mezzala, lui che ha 25 anni, si è trovato davanti Matuidi e Khedira. Parliamo di giocatori di livello internazionale che stanno andando in Russia per vincere i Mondiali".
Giocare di più però può essere un'aspirazione del giocatore, alla luce anche del nuovo ciclo della Nazionale che si è appena aperto.
"Il lavoro di noi agenti è guardarci sempre intorno, ma posso dire che la Juve e Sturaro hanno scelto di rimanere insieme anche quando sono arrivate offerte importanti negli scorsi anni".
Poteva andare al Genoa come contropartita per Perin?
"Tra Stefano e la sua ex squadra c'è un grande amore, ma mai il suo nome è stato inserito nell'operazione. Lo stesso discorso è valido anche per l'Atalanta".
Intanto Emre Can è praticamente arrivato e la Juve continua a cercare un altro top player a centrocampo. Non c'è il rischio che lo spazio diminuisca ancora?
"Oggi posso dire che Sturaro rimarrà alla Juventus al 90 per cento. Poi il calciomercato è in continua evoluzione, con l'eventuale arrivo di altri giocatori si potrebbero fare nuovi ragionamenti. Ma la base è sempre la fiducia che il club e l'allenatore continuano a testimoniargli in ogni occasione".
Quindi una possibilità di cessione c'è. Villarreal, Betis e Newcastle hanno chiesto informazioni, vero?
"Sarebbe complicatissimo rimanere in Italia per chi dovesse andar via da questa Juve, significherebbe comunque fare un passo indietro. Il calcio più adatto alle caratteristiche di Stefano è quello inglese, ma dalla Spagna stanno arrivando significativi interessamenti. Ma ripeto: oggi siamo lontani da una separazione, saranno le prossime settimane di calciomercato a rendere tutto più chiaro".
Tre punti importanti, per la quinta vittoria consecutiva che lancia la Juventus a quota 15, ancora a punteggio pieno in questo 2017/2018 di campionato. Una vittoria che, al triplice fischio, mister Allegri commenta così:
“SOFFERENZA”, MA SENZA RISCHIARE [...]
STURARO SCELTO COME TERZINO DESTRO
«Giochiamo una partita ogni tre giorni e ho preferito dare qualche giorno di riposo a Lichtsteiner, non è stata una scelta “tecnica” ma semplicemente una rotazione. Sturaro può diventare un giocare importante: ha fatto una buona partita, difendendo bene, ed alla fine ha fatto due o tre errori tecnici dovuti alla stanchezza, cosa che rientra nella normalità considerato che si deve ancora abituare al nuovo ruolo».
7 Aprile 2017
Il centrocampista a Sky Sport: «Contenti per la finale. Ognuno di noi darà il 110%, sia contro il Chievo, sia contro il Barcellona»
Un ruolo da “vice-Mandzukic” in una posizione nuova, con la personalità e la voglia di chi scende in campo sempre per vincere. Stefano Sturaro ha parlato oggi ai microfoni di Sky Sport, raccontando il suo momento e quello della squadra, dopo il match di Napoli che ha spalancato ai Bianconeri le porta della finale di Coppa Italia.
«E’ vero che è stata una sconfitta, ma l’importante era raggiungere la finale, e siamo contentissimi di averlo fatto per il terzo anno consecutivo» – ha spiegato Stefano – «Siamo super felici, e il morale è alto: questo risultato ci ha fatto molto bene».
Un ruolo tutto nuovo, grande flessibilità e spirito di sacrificio.
«Mi manca ancora un po’ la gamba, perché sono rientrato da un piccolo problemino, ma mi sento decisamente bene. Nel ruolo di “vice-Mandzukic” diciamo che sono un po’ “adattato”, però non è importante: io gioco dove mi chiede il mister e dove hanno bisogno i miei compagni, posso stare in qualsiasi posizione per il bene della squadra. Certo, è un po’ diverso dal ruolo del centrocampista, ma con un pizzico di furbizia, e ascoltando i consigli dell’allenatore e dei compagni, si può tranquillamente fare».
Una Juve che risponde sul campo a tutte le critiche.
«Le televisioni, i giornali, gli stessi social… Li vediamo anche noi. Sembra proprio che tutti vogliano vedere la Juve perdere, ma noi ci prendiamo la nostra rivincita ogni anno raggiungendo grandi traguardi, e in questa stagione siamo ancora in corsa per tutte e tre le competizioni».
Cresce la consapevolezza.
«La nostra consapevolezza aumenta ogni giorno, perché lavoriamo tanto e sappiamo che col lavoro settimanale si possono raggiungere grandi risultati. Le vittorie fanno morale, vincere aiuta a vincere, quindi è tutto di guadagnato».
Prima del Barcellona, la sfida casalinga di campionato col Chievo. Come mantenere la concentrazione?
«Siamo professionisti e siamo abituati a questo tipo di partite e di impegni molto ravvicinati. Chi di noi giocherà, sia col Chievo, sia col Barcellona, darà il massimo e gli altri saranno pronti da dietro a dare una mano. Questo periodo si affronta con serenità ed anche un po’ di spensieratezza, sapendo che ognuno di noi deve dare il 110% sempre».
Infine qualche parola sulla condizione di Higuain.
«Gonzalo è felice, ha tutta la squadra dietro di sé a spingerlo, è un grandissimo campione e non ha certamente bisogno dei nostri complimenti. Non saranno certamente dei fischi a fermarlo».
FONTE: JuventusClubModena.it
CALCIO SERIE A LE PAGELLE DELLA JUVENTUS CAMPIONE D'ITALIA 2015/16: IL CAPOLAVORO DI BUFFON, ALLEGRI E POGBA Diamo i voti ai protagonisti della strepitosa cavalcata bianconera: dall'eterno Buffon a un record d'imbattibilità costruito con i compagni di difesa Barzagli, Bonucci e Chiellini. Ma anche la seconda parte di stagione di Pogba, il peso specifico di Khedira, l'importanza di Marchisio, i gol di Mandzukic e l'esplosione del fuoriclasse Paulo Dybala.
DA SIMONE ETERNO
PUBBLICATO IL 25/04/2016 A 19:47 | AGGIORNATO 26/04/2016 A 00:03
Gianluigi BUFFON 10 – Pronti-via e tocca spararsi subito il migliore, l’uomo che probabilmente è stato il protagonista principe della stagione bianconera [...]
Stefano STURARO 6 – Benché abbia giocato senza dubbio di più rispetto a Lemina, anche l’annata di Sturaro è di difficile valutazione. Titolare nella disastrosa Juve d’inizio anno; carata da giocarsi in corsa in quella imbattuta del 2016. Il salto che in tanti si attendevano dopo le buone indicazioni arrivati dal finale della scorsa stagione non è ancora arrivato. La sua stagione è stata certamente sufficiente, ma senza particolari picchi.
[...]
FONTE: EuroSport.it
8 Agosto 2015 LA JUVENTUS CONQUISTA LA SUPERCOPPA TIM La Juventus supera la Lazio a Shanghai per 2-0 conquistando la Supercoppa TIM. E' la settima vittoria nella competizione del club bianconero, che stacca così il Milan nell'albo d'oro. Le reti della vittoria arrivano nel giro di quattro minuti nel secondo tempo, con le firme di Mandzukic al 69' e Dybala al 73'.
Allegri si è presentato in campo con la sorpresa Coman in attacco ad affiancare Mandzukic, dall'altra parte Pioli ha risposto con tre giocatori (Candreva, Cataldi, Anderson) a supporto di Klose. La gara ha vissuto un primo tempo molto tattico, nel quale l'attenzione delle due formazioni era rivolta soprattutto al possesso palla e alla costruzione di timide azioni offensive senza sbilanciarsi. I primi quarantacinque vanno in archivio con i portieri praticamente spettatori non paganti del match. Nella ripresa la gara pare subito più viva. Dopo neanche un minuto Candreva viene lanciato in verticale, venendo fermato al limite da un recupero di Caceres. Dall'altra parte risponde Mandzukic che arriva a tu per tu con Marchetti facendosi ipnotizzare dal portiere in uscita, con Pogba che sul proseguimento dell'azione sfiora il palo con una conclusione dalla distanza. Poco dopo è ancora la Lazio a cercare la porta, ma il tiro di Onazi è debole e centrale per la facile parata di Buffon. Allo scoccare dell'ora di gioco arrivano i primi cambi della partita: in casa Juventus Coman lascia il campo a Dybala, Pioli risponde inserendo Djordjevic per Klose. Passano pochi minuti e la Juventus sblocca il match grazie a Mandzukic, bravo ad inserirsi tra De Vrij e Basta per superare con un colpo di testa Marchetti su perfetto cross di Sturaro. La Lazio prova subito a rispondere con Anderson che dal limite impegna Buffon a terra, ma al 73' il neo entrato Dybala chiude la partita, raccogliendo un assist di Pogba in area per concludere con un violento sinistro sotto la traversa. Parte la girandola dei cambi da ambo le parti, ma la Lazio non riuscirà nei restanti minuti a rendersi pericolosa e la Juventus nuovamente festeggia la conquista della Supercoppa TIM in terra cinese.
Under 21, le scuse di Sturaro: "Non merito la maglia". Ma attacca la stampa
Il centrocampista azzurro si pente per l'espulsione contro la Svezia. "Non ho scuse, mi si è tappata la vena. Ma questo è un gruppo di persone perbene ed educate". E si arrabbia con i giornalisti per le critiche: "Non devo scusarmi con voi, avete fatto passare tutte le colpe su di me"
dal nostro inviato FRANCESCO SAVERIO INTORCIA
19 GIUGNO 2015
2 MINUTI DI LETTURA
OLOMOUC - Le scuse ai compagni, la faccia arrabbiata per le critiche. Dopo la sciagurata prestazione e l'espulsione contro la Svezia, Stefano Sturaro oggi ha scelto, insieme a Di Biagio e allo staff azzurro, di scusarsi davanti ai giornalisti. "A voi devo dire poco, mi sono scusato già con i compagni in privato, ora sono qui per farlo pubblicamente. Quel che ho fatto è inaccettabile e forse non merito di indossare questa maglia e di essere compagno di squadra in questi ragazzi. Ho dato un grosso contributo alla sconfitta di ieri. Tanti giornalisti mi hanno accusato, voi e i vostri colleghi che non c'erano. Hanno fatto passare tutte le colpe su di me, capisco, so della mia importanza in questa squadra e so quello che posso dare. Non mi devo scusare con voi e con nessun altro, voi non c'entrate niente".
Sinceramente pentito, ma ancor più arrabbiato, Sturaro ha poi frainteso una domanda dell'inviato di Radio Rai, Giuseppe Bisantis, sul ruolo dei media nel veicolare le sue parole ai tifosi che guardano la tv e leggono i giornali. "La gente da fuori parla troppo, non sa quello che si prova in un campo di calcio, non sa le tensioni, le emozioni, fa solo chiacchiere, che mi scivolano addosso...". E' servito un lungo conciliabolo con lo staff e con Di Biagio, dopodiché Sturaro è tornato, scortato dal ct, nella sala stampa per chiarire la risposta. "Quando dico che non merito questa maglia - ha aggiunto il centrocampista, stringendo fra le dita lo scudetto Figc sul petto - vuol dire che mi scuso con tutti quelli che fanno parte, quindi anche i tifosi. Dico solo che non me ne frega niente delle vostre critiche, dei tifosi invece mi importa molto. Ho fatto una cazzata, lo ammetto, anche se mi sembra eccessivo dire che si è perso solo per il mio episodio, sono stato espulso a dieci minuti dalla fine. Sono sorpreso da me stesso, mi si è tappata la vena, è stato un gesto non da me, chi mi conosce sa che non cerco scuse o alibi. Quello che ho fatto è inaccettabile, sono caduto nella trappola di una provocazione, è stato un attimo, non ho capito più nulla. Ishak ha fatto questo gesto (una pallonata, ndr), sono so se il gioco era fermo, e io nel rialzarmi l'ho colpito volontariamente". La prima reazione è stata di isolarsi, "non volevo vedere nessuno, mi ha fatto piacere ricevere un messaggio da un dirigente della Juve, mi ha detto che lui era come me e che solo chi vuole vincere sbaglia ma poi si rialza. Nedved? No, il nome non lo dico".
Sturaro ha parlato anche della situazione degli azzurrini, ora costretti a vincere col Portogallo per non essere eliminati con un turno d'anticipo: "Abbiamo buttato un'occasione grandissima, in vantaggio e con l'uomo in più, abbiamo perso la testa, io per primo. La competizione è nuova per quasi tutti noi, siamo giovani e alle prime esperienze: un po' di tensione e di nervosismo, poi la partita prende una piega sbagliata, non riesci più a fare le cose che vorresti, è ovvio che ti innervosisci. Ma non ci può stare quello che ho fatto io. Secondo me non dobbiamo cambiare mentalità: siamo cresciuti insieme, ci siamo rialzati da momenti difficili, siamo un gruppo unito di persone perbene ed educate, la partita con la Svezia è stata solo un caso, dobbiamo esaminare gli errori e non ripeterli".
FONTE: Repubblica.it
Traduzione dal francese a cura di Google Traduttore Calcio C1, Juve Cinque cose da sapere su Stefano Sturaro, il nuovo Gattuso
Massimiliano Allegri al poker contro il Real Madrid martedì nell'andata di C1, Stefano Sturaro (22) ha consegnato una partita completa, con una rabbia che ha risvegliato un ricordo nei media italiani: quello di Gennaro Gattuso.
Stefano Sturaro ha avuto una partita solida contro il Real de Sergio Ramos. (L'Equipe)
Nathan GOURDOL @NathanGourdol
aggiornato il 13 maggio 2015 alle 9:11
In molti non hanno capito perché Massimilano Allegri avesse scelto di far partire Stefano Sturaro contro il Real Madrid, martedì scorso nella semifinale di andata di Champions League ( 2-1 ). Allineato alla posizione di centrocampista sinistro, il 22enne, che aveva a malapena 3 minuti di gioco in C1 (nell'andata dei quarti di finale contro il Monaco), ha disgustato Ramos e Carvajal. Ecco cinque cose da sapere su questo quasi sconosciuto, che dovrebbe cambiare rapidamente stato.
Ha quasi interrotto la sua carriera
Stefano Sturaro ha lasciato la casa di famiglia a Sanremo all'età di 15 anni per unirsi a Genova. Il suo fratellino, Fabio, lo ha seguito, ma si è subito rotto. Stefano, non si è arreso. Poco abituato, entra a far parte del Modena (Serie B) per esprimersi ma proprio mentre inizia a decollare, due gravi infortuni, alla caviglia e al ginocchio, rendono incerto il resto della sua carriera. Il giovane ha rafforzato le sue articolazioni indebolite e ha ripreso la competizione più di sei mesi dopo.
"Può giocare 15 anni in un grande club, è pronto per la nazionale"
Il primo a vedere le potenzialità di Sturaro è l'ex direttore sportivo del Genoa Daniele Delli Carri. “ Giocherà nei migliori club. Ha le capacità per diventare un grandissimo giocatore ", ha dichiarato a fine 2013." Può giocare 15 anni in un grande club, è pronto per la Nazionale ", ha stimato qualche mese fa Luigi Di Biagio, il allenatore degli Espoirs. La sua partita contro il Real è stata elogiata dalla Gazzetta dello Sport che ha scritto: “ Sembrava un veterano di mille battaglie. Sturaro sarà grande, sia nel club che nella squadra italiana ".
Ama il football americano e la pesca
Dopo aver giocato a football americano in giovane età, Sturaro rimane un assiduo seguace della NFL e ammira in particolare la star Peyton Manning. “ Al Superbowl 2013, l'ho visto e sono rimasto molto colpito. Questo è il mio esempio, attraverso la sua leadership, la sua esperienza. Mi ricorda un po 'Pirlo ” , ha detto recentemente in un'intervista alla Gazzetta dello Sport . Nella stessa intervista ha detto di aver apprezzato le battute di pesca e si è vantato di aver già pescato " un tonno da 60 chili ". Una passione comune con ... Gennaro Gattuso.
Stefano Sturaro di fronte a Toni Kroos. (L'Equipe)
"La standing ovation dello Stadium non mi ha sorpreso"
È in particolare la sua rabbia per la vittoria diffusa a terra che vale per lui essere paragonata a Gennaro Gattuso. Una certezza che si riflette nelle sue dichiarazioni. “ Cosa mi hanno detto i miei compagni di squadra prima della partita (contro il Real)? Niente. Loro mi conoscono, sanno cosa sono capace di dare ”, si accontentò di lasciarsi andare dopo l'incontro. È con la stessa disinvoltura che ha assicurato: “ La standing ovation dello Stadium non mi ha sorpreso. Adesso guardo avanti. " Il ritorno a Madrid non lo preoccupa inoltre: “ A dire il vero, non abbiamo sofferto più di tanto (in uscita) ".
È molto timido fuori dal campo
Sturaro ha la reputazione di essere un ragazzo tranquillo e moderatamente sorridente dietro le quinte. " È perché quando devo parlare, devo concentrarmi ", dice. “ È un leader silenzioso ”, conferma Luigi Di Biagio. Non c'è niente di stravagante nel suo account Twitter, e quando lo facciamo diventare il " nuovo Gattuso", si limita a ricordare: " È lusinghiero ma io sono Sturaro, tutto qui ".
pubblicato il 13 maggio 2015 alle 7:00
aggiornato il 13 maggio 2015 alle 9:11
FONTE: LEquipe.fr
Gennaro Gattuso parla alla Gazzetta dello Sport: [...] Sturaro: "Secondo me abbiamo qualcosa in comune ma non siamo simili. Sturaro e' più mezz'ala recupera palla intercettando il pallone sulle traiettorie e si inserisce bene. Io invece andavo sempre a contrasto, ero un cagnaccio e davo fastidio a tutti. A me piace Nainggolan, ha la grinta giusta ma io ero più veloce di lui" [...]
FONTE: TuttoJuve.com
martedì 05 maggio 2015 Allegri: «Juve, che maturità. Perché Sturaro? Stava bene»
Il tecnico bianconero: «Avrei però messo la firma sul 2-1 contro il Real Madrid»
TORINO - "Sono contento di quello che hanno fatto i ragazzi, hanno avuto il merito di giocare una semifinale di Champions e di giocarla contro il Real Madrid: non era facile. C'è solo da ringraziarli per quello che hanno fatto. Nel secondo tempo ci sono state un paio di situazioni in cui serviva l'ultimo tocco. Avrei però messo la firma sul 2-1 contro il Real Madrid".
Così Massimiliano Allegri ha commentato la vittoria di misura della Juventus contro il Real Madrid, nell'andata della semifinale di Champions, parlando a Sky sport. "Stasera i ragazzi hanno difeso bene a quattro, per il ritorno si vedrà. La scelta di Sturaro? Avevo bisogno di più gamba a centrocampo, stava bene e ho scelto di farlo giocare - ha aggiunto -. La maturità con la quale abbiamo affrontato questa Champions mi è piaciuta, e questo a prescindere da come finirà. Siamo cresciuti molto durante la stagione. Contro queste squadre devi saper leggere le partite perché, appena ti fermi, prendi due gol".
FONTE: TuttoSport.com
22/02/15 15:11 | News calcio | Autore: Gianluca Di Marzio
Dopo l'arrivo alla Juventus nell'ultima finestra di calciomercato, Stefano Sturaro ha risposto per la prima volta alle domande dei tifosi attraverso il canale tematico del club. A Jtv, il centrocampista bianconero ha detto di essersi già inserito bene nel nuovo gruppo agli ordini di Allegri. "Mi sto trovando molto bene e i compagni mi aiutano e mi danno ottimi consigli ogni giorno; sono bravissimi ragazzi. Allegri è una persona socievole e ama il confronto con i suoi giocatori. L'impatto è stato ottimo anche con lui. Quando la Juventus mi ha chiamato ero contento, ma la cosa non mi ha stupito perché sapevo che avrei giocato a Torino, ho solo anticipato di qualche mese l'arrivo qui". Parlando poi della gara di martedì contro il Borussia Dortmund, Sturaro ha aggiunto: "Mi aspetto una partita combattuta, siamo due squadre forti. Loro sono in ripresa, hanno vinto le ultime gare e anche noi stiamo bene. Sarà una gara tosta giocata nel nostro stadio. Da ex avversario della Juve posso dire che giocare contro questa squadra un po' intimorisce e, quando conosci i suoi campioni, li vedi negli allenamenti, capisci che sono persone semplici come te. Per arrivare qui servono sacrifici; il calcio è un lavoro e toglie tempo alla famiglia e agli amici". "Il mio piede è il destro, ma anche con il sinistro me la cavo - ha continuato il centrocampista parlando delle sue caratteristiche tecniche - Corro volentieri per i compagni e posso adattarmi a più sistemi di gioco se l'allenatore me lo chiede. Mi adatto a vari moduli. Non ho un ruolo fisso, posso giocare ovunque a metà campo; e non ho nemmeno un solo modello: ho preso spunto da tanti giocatori del passato e del presente. Il mio obiettivo? Ora voglio entrare bene in questo gruppo e in questa società per partire alla grande il prossimo anno e poter dare il mio contributo", ha concluso Sturaro.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
SPORT Primo allenamento a Vinovo con la Juventus per Sturaro
lunedì 02 febbraio 2015
SANREMO - Primo allenamento a Vinovo per Stefano Sturaro. Il sanremese ha raggiunto la Juventus, chiudendo il prestito al Genoa. Sturaro, 22 anni a marzo, ha giocato l'ultima partita in rossoblù contro la Fiorentina a Marassi, risultando decisivo nel gol del vantaggio, l'autogol del portiere dei viola, Tatarusanu.
Cresciuto nella Sanremese, fa il suo esordio in serie B nella stagione 2012-2013 con la maglia del Modena e in serie A il 25 agosto 2013 con quella del Grifone. Segna il primo gol nella massima serie contro il Catania, il 2 marzo 2014. Elemento in forza alla Under 21, non ha ancora esordito in nazionale maggiore, ma vanta già una convocazione, fatto non proprio comune per un giovane del 1993.
Il centrocampista ponentino, già di proprietà della Juventus ma in prestito al Genoa dal primo luglio 2014, anticipa di qualche mese la partenza verso la Torino bianconera, prevista in un primo momento per l’estate prossima.
FONTE: PrimoCanale.it
STEFANO STURARO, PERSONALITA’ DA VENDERE
21 Novembre 2014 Andrea Bonso BORN TO BE TOP - SARANNO FAMOSI
Spesso, anche troppo in Italia, a vent’anni non vieni ritenuto adatto per avere grosse responsabilità.
Per fortuna, però, esistono ancora le eccezioni.
L’eccezione, in questo caso, si chiama Stefano Sturaro.
Stefano Sturaro è uno dei centrocampisti più promettenti del panorama calcistico italiano, gioca con il Genoa, ma, dall’estate scorsa, è di proprietà della Juve.
La Vecchia Signora sembra la più attenta nella ricerca di giovani talenti italiani: oltre a Sturaro, in orbita bianconera girano Rugani, Zaza, Berardi… Niente male e un gran plauso va fatto alla Juve.
Ma torniamo a Sturaro.
Stefano è cresciuto calcisticamente nella squadra della sua città, la Sanremese, per poi passare al Genoa, il luogo e la società giusta per rincorrere il grande sogno di diventare un vero calciatore.
Qui fa tutta la trafila delle giovanili fino al prestito al Modena, che appariva come il trampolino dil lancio verso il professionismo. Due brutti infortuni, però, sembravano aver scritto la parola fine sulla sua carriera.
Ma Stefano era ed è uno tosto.
Con la personalità e il carisma che solo pochi hanno (e soprattutto alla sua età), Sturaro è riuscito a risalire sul treno e non c’è nulla al mondo che potrà convincerlo a scendere.
Papà Roberto, al Secolo XIX, dice in poche parole com’è Stefano:” Ha una grande determinazione, una grande voglia di arrivare, un grande spirito di sacrificio. A quei livelli sono doti fondamentali. Non è facile andare via di casa quando sei un ragazzino, Stefano ha superato i momenti difficili ed è arrivato dove è adesso.”
Se vuole una cosa, Sturaro, con caparbietà, la ottiene.
Recentemente, è arrivata la chiamata di Antonio Conte per l’amichevole contro l’Albania, proprio nella sua Genova. Per un classe 1993, una convocazione in Nazionale significa davvero tanto.
E’ un premio comunque meritatissimo. Stefano, infatti, sta dimostrando in questi due anni di Serie A di poter benissimo giocare ad alti livelli..
E’ molto bravo palla al piede, sa impostare, ma è anche il primo a difendere quando serve.
Di Biagio, che lo ha allenato in Under 21, parla così di Sturaro a Tuttosport:”«E’ un giocatore aggressivo, un Gattuso. Ha molta corsa, grande carattere. E poi buona tecnica, al di là di quello che si dice… Vede bene il gioco. Inoltre è duttile: un giocatore universale, adatto a giocare in un centrocampo a tre, a quattro, a cinque. E’ chiaro, può e deve migliorare, ma sono convinto che sarebbe già pronto per una grande squadra. Come si dice, è uno che ha testa e gambe. Anche a livello umano, intendo, è un ottimo ragazzo: professionista serio che dà sempre il massimo.”
Questo è Stefano Sturaro: uno che è cresciuto a pane e pallone, non arrendendosi mai, anche nei momenti degli infortuni.
Il nostro calcio ha scovato un bellissimo talento, con la testa sulle spalle. Finalmente.
FONTE: SportInCondotta.it
sabato 05 luglio 2014 Di Biagio: «Sturaro? E’ un Gattuso. E Berardi arriverà al top»
Intervista al ct degli azzurrini: «Brava Juve, investire sui giovani è la strada giusta. Quanti talenti nell’Under 21!»
TORINO - Ok Alvaro Morata, ok Juan Iturbe, ok Romelu Lukaku, Adrien Rabiot e Eder Alvarez Balanta. Tutti campioncini 21enni o giù di lì destinati a compiere il salto di qualità utile per la definitiva consacrazione. E non a caso sistemati in bella mostra nelle posizioni di vertice delle liste dei desideri stilate dai club più importanti d’Europa. Con la Juventus, si sa, in primissimo piano in buona parte delle suddette trattative. Vi sono però tanti giovani talenti pure in Italia, anch’essi oggetto di trattative (in taluni casi già concluse) tra i club più importanti della Serie A. Di loro abbiamo parlato con il commissario tecnico dell’Under 21 azzurra, Luigi Di Biagio. Disponibilissimo e comprensibilmente orgoglioso. Approfondisce il discorso. Anzi, i discorsi. Sottolineando, in via generale, che «è un piacere vedere che grandi club investono tanto sui giovani: è questa la strada giusta. Eppoi, in fondo, significa anche che si sta lavorando bene, che ci sono tante risorse importanti per il futuro del nostro calcio».
Di Biagio, Sturaro è il “baby” colpo più recente. Dal Genoa alla Juventus a seguito di un investimento economicamente molto importante dei bianconeri.
«A noi dell’Under fa molto piacere. Stefano è con noi da diversi anni. Ha fatto l’Under 18, poi la 19 e ora la 21. Il suo acquisto da parte della Juve è la dimostrazione del fatto che ci si sta accorgendo che qualcosa di buono c’è anche in Italia, no? Non mancano i buoni giovani giocatori. Al limite, a volte, manca il coraggio di puntare su di loro ai massimi livelli. Chi ce l’ha, la fiducia, come l’hanno avuta lo scorso anno il Genoa e Gasperini, viene ripagato. E pure per noi dell’Under rappresenta un grande risultato. Lo conoscevamo da tempo, Stefano, e lo seguivamo con attenzione. Aspettavamo soltanto che giocasse con continuità».
Il suo identikit di Sturaro.
«E’ un giocatore aggressivo, un Gattuso. Ha molta corsa, grande carattere. E poi buona tecnica, al di là di quello che si dice... Vede bene il gioco. Inoltre è duttile: un giocatore universale, adatto a giocare in un centrocampo a tre, a quattro, a cinque. E’ chiaro, può e deve migliorare, ma sono convinto che sarebbe già pronto per una grande squadra. Come si dice, è uno che ha testa e gambe. Anche a livello umano, intendo, è un ottimo ragazzo: professionista serio che dà sempre il massimo. Però...». Però? (sorride) «No, dico. Però... Non vogliamo parlare soltanto di Sturaro, vero?».
Vero. Parliamo anche di Berardi [...]
FONTE: TuttoSport.com
Stefano Sturaro entusiasta del suo approdo alla Juventus: "Il Genoa è la mia vita, ma i bianconeri hanno la mentalità come me: vogliono vincere sempre".
Uno dei volti nuovi della Juventus 2015/2016 sarà Stefano Sturaro. Il mediano, ingaggiato dai bianconeri dal Genoa ma che resterà un anno in prestito al 'Grifone', si mostra entusiasta del suo approdo alla corte di 'Madama'.
Dalle colonne della 'Gazzetta dello Sport', il centrocampista classe 1993 ha sottolineato: "È un sogno che si realizza. Mio papà, da ragazzo era juventino. La Juve è la Juve, è la squadra campione d’Italia. Mi piace molto Antonio Conte, mi piace la squadra perché nessuno molla mai. Sono sempre sul pezzo, sono animali dentro il campo. Vogliono sempre vincere: è la mia mentalità".
Nell'annata che lo attenderà, Sturaro ha assicurato: "Darò tutto me stesso. Come ho sempre fatto. Questa squadra è la mia vita da quando avevo 14 anni e mi sono trasferito da Sanremo. Devo fare un grande campionato con il Genoa per guadagnarmi la fiducia di chi ha creduto in me".
L'esplosione è 'figlia' di un percorso preciso: "A Juric devo tutto. L’ho avuto in Primavera e mi ha insegnato i segreti del ruolo e mi ha aiutato a diventare uomo. Ho 20 anni, ma tanti dicono che sembro un adulto. Gasperini? Mi chiede di stare attaccato all’uomo, di rubare palloni. Ognuno con lui ha compiti ben precisi, sa cosa deve fare. Mi ha dato fiducia. Dopo il debutto in A con Liverani alla prima giornata non avevo più giocato. Forse non volevano bruciarmi, non so proprio. Fino a gennaio non ho avuto spazi. Piano piano Gasperini mi ha rimesso in campo, sono stato agevolato anche dall’infortunio di Matuzalem".
Sulle proprie caratteristiche tecniche, Sturaro ha spiegato: "Gioco davanti alla difesa, raramente mi sono adattato a fare il difensore centrale. Cerco soprattutto di rubare palloni, ma anche di impostare".
Con la piazza rossoblù, il feeling è ottimo: "E' sempre stato meraviglioso e continuerà ad esserlo. È chiaro che un giocatore ligure, genoano che gioca nel Genoa, ha un rapporto particolare con il pubblico. Giocare a Marassi fa venire i brividi. E’ una sensazione incredibile".
Infine, il giovane talento ligure ha svelato un retroscena: "Il mio amico nel calcio è Perin. Abbiamo diviso tante volte la camera nei ritiri ed è nata un’amicizia vera. Mattia non ha limiti E vi assicuro che è il migliore di tutti. Sarà lui l’erede di Buffon".
FONTE: Goal.com
Il Genoa Cricket and Football Club comunica di aver ceduto a Juventus Fc, a titolo definitivo, i diritti sportivi relativi al centrocampista Stefano Sturaro. Contestualmente la società si è assicurata l’acquisizione, a titolo gratuito e temporaneo, delle sue prestazioni per la stagione 2014/15.
FONTE: GenoaCFC.it
VISITE mediche superate, contratto siglato e l'ufficialità attesa per martedì, non appena scatterà a tutti gli effetti l'infinito calciomercato estivo. Da ieri mattina Stefano Sturaro non è più un calciatore di proprietà del Genoa, passa alla Juventus per una cifra complessiva compresa tra i 7 e gli 8 milioni di euro (di cui 5,5 in soldi freschi), ma si trasferirà in bianconero solo da gennaio o dall'estate 2015, dopo ancora una stagione (o mezza, tutto dipenderà dalle esigenze dei due club) con la maglia che l'ha cresciuto e lanciato nel calcio che conta.
La società ha ceduto alla corte serrata della dirigenza juventina nella nottata di giovedì. Il nome del centrocampista ventunenne "ballava" già da qualche giorno, ma il testa a testa tra Juve e Roma (la società che si era mossa sul ragazzo per prima, e che tutti davano per favorita) per accaparrarsi il suo cartellino sembrava dovesse durare ancora un po', almeno un'altra settimana. Poi da Torino è arrivata l'accelerata alla trattativa, e Marotta ha convinto Preziosi mettendo sul tavolo 5,5 milioni di euro cash, più vari bonus legati alle future presenze di Sturaro in bianconero e il 15% di un'eventuale futura vendita del giocatore a un'altra squadra. Esclusi dall'accordo sia Giovinco e Quagliarella (e relativi stipendi milionari), sia altri nomi dal destino a metà tra Genova e Torino come Motta e Boakye.
La conferma è arrivata ieri mattina (in via ufficiosa) dello stesso giocatore, che non più tardi di due giorni fa aveva guidato avanti e indietro per i 150 chilometri di autostrada tra Genova e Sanremo per far visita ai "Genoa camp" in corso alla Sciorba, in quello che oggi potrebbe sembrare il suo saluto speciale al mondo da cui proviene, quella cantera sponsorizzata Barabino& Partners che ha creduto in lui e sta iniziando a svezzare giocatori da "big" del calcio internazionale.
Scoperto – come tanti altri – da Michele Sbravati, al Genoa Sturaro arrivò nel 2007, appena quattordicenne, dopo i provini andati a vuoto con Reggina e Torino. Allora giocava nella Sanremese, fu testato sul campo di Cogoleto, e se non convinse subito tutti come Perin (che fu mandato negli spogliatoi dopo metà provino e tesserato in fretta e furia, per paura che qualcun altro l'avesse notato), «in lui si notavano già intelligenza, capacità di stare in campo e un bel motore nelle gambe: – ha raccontato più volte Sbravati – quelle due o tre marce che nel calcio moderno servono ancor di più dei piedi buoni».
A tre anni dall'addio di El Shaarawy, con Sturaro Preziosi così ci ricasca e ricade sulla colpa che gli rinfacciano anche i tifosi a lui più fedeli: non saper trattenere per più di un anno i gioiellini del vivaio, i campioni cresciuti in casa, quei giocatori che il pubblico vede crescere e sogna di vedere vincenti in rossoblù. Con però qualche attenuante, stavolta: aver dichiarato da subito la necessità di far cassa con i migliori, essere riuscito a rimandare di una stagione la partenza del giocatore, e tutto sommato non aver svenduto come in altre occasioni. Nell'era delle comproprietà forse avrebbe fruttato qualcosa di più, ma per un calciatore con solo 16 presenze in serie A – che fino a un anno faceva panchina nel Modena – otto milioni non sono pochi.
Quattro gol azzurrini di cui tre nel primo tempo (per metà rossoblu il provvisorio 2-0 firmato da Improta – in comproprietà col Chievo – uscito poi all’inizio del secondo tempo) ed 80 buoni minuti giocati da Sturaro “sporcati” solo da un’ammonizione: in queste poche righe potremmo riassumere la parte rossoblu dell’amichevole che i ragazzi di Di Biagio hanno disputato a Castel di Sangro contro i pari categoria del Montenegro.
Una buona prestazione dei giocatori rossoblu appartenenti alla selezione azzurrina, situazione che di certo non sarà di poco conto, come precedentemente detto, in sede di risoluzione delle comproprietà e calciomercato.
FONTE: CanaleGenoa.it
GENOVA - Il tecnico federale Luigi Di Biagio ha convocato Mattia Perin e Stefano Sturaro per il prossimo stage della nazionale Under 21, che si terrà a Coverciano da domenica a martedì.
Se per Perin si tratta di una conferma, per il centrocampista di Sanremo, anch’egli con una lunga trafila nel settore giovanile rossoblù e fresco di rinnovo sino al 2019, sarà la prima volta assoluta con la Under 21.
FONTE: PrimoCanale.it
Stefano Sturaro (nella foto il suo esordio a San Siro) è l'unico "locale" in Serie A
Il calcio sanremese non regala grandi soddisfazioni a livello di club, ma continua a sfornare calciatori professionisti.
Se in Serie B, causa squalifica, è saltato l'esordio di Fabrizio Poli con la maglia del Carpi, nella massima serie ieri sera è stato il grande momento di Stefano Sturaro.
Con la sua maglia numero 69 il gioiellino del Genoa ha fatto il suo esordio in A nel tempio del calcio, il "Meazza" di Milano. E poco importa che i grifoni abbiano perso 2-0 contro l'Inter. Per lui, senza subbio, sarà stata una giornata indimenticabile e, forse, la sconfitta più dolce della sua (speriamo lunga) carriera.
scritto da Pietro Zampedroni
FONTE: CalcioNews24.com
L’ultimo talento emerso dalla Primavera del Genoa risale al nome di Stefano Sturaro. Il giovane centrocampista sanremese, classe ’93, è alla sua prima esperienza tra i professionisti. Come rampa di lancio, il grifone, ha deciso di girarlo in prestito al Modena. In esclusiva per CalcioNews24, Stefano Sturaro racconta le sue prime emozioni: “Ho scelto i canarini perchè hanno un progetto che mi ha ispirato di più e la società, inoltre, mi ha voluto fortemente. E’ una squadra buona che ha tanti giocatori d’esperienza e giovani. Ciò gli fa onore”. E continua spiegando: “Qui in Emilia, oltre a William Nascimento Lacerda, ho ritrovato due vecchie conoscenze. Chi? Alberto Massacci e Nazzareno Belfasti, entrambi conosciuti in Nazionale”. Svela poi i suoi obiettivi: “Qui a Modena vengo per crescere e diventare uomo. Poi voglio ben figurare con questa maglia e sperare in qualcosa di grande per il mio futuro”. Ai tifosi, invece, dice: “Mi auguro che vengano sempre allo stadio, di starci vicino e spero si possano divertire al Braglia”.
Stefano Sturaro, prima di approdare in Emilia Romagna, ha svolto parte della preparazione atletica con il Genoa e racconta: “Sono stati giorni molto pesanti visti i primi giorni”. E su Immobile chiosa dire: “Ciro è un grande giocatore. La Serie A è diversa dalla B, lui ne viene dalla cadetteria. Con il tempo imparerà ad amalgamarsi, è un attaccante che ha fatto già tanti gol in allenamento e aiuta molto i compagni”.
FONTE: CalcioNews24.com
Vanta già molte convocazioni nella nazionale under 18 di Chicco Evani e il 23 marzo affronterà l'Italia di Cesare Prandelli in amichevole a Coverciano.
Quando hai iniziato a giocare a calcio?
«A nove anni con i giovanissimi provinciali della Sanremese. In seguito mi sono dovuto fermare per un problema ad un piede che mi ha tenuto fuori un anno. Quindi sono passato ai giovanissimi nazionali della Sanremese e poi al Genoa».
Come sei arrivato in rossoblù?
«Sono stato segnalato al responsabile del settore giovanile, Michele Sbravati, da un osservatore del ponente, Vincenzo Stragapede. Ho iniziato negli allievi regionali, prima di passare a quelli nazionali. Da quest'anno gioco con la Primavera».
Ricordi la data del tuo debutto in prima squadra?
«22 agosto 2010. Amichevole ad Atene contro il Panathinaikos. Ero abituato a giocare davanti a dieci persone. Quella volta ce n'erano 15.000. Quando sono entrato, non sapevo a cosa pensare. Avevo di fronte Gilberto Silva, Govou, Boumsong. Fino al giorno prima li vedevo alla Playstation. Alla fine Gasperini e Silva mi hanno fatto i complimenti».
Quante volte sei stato convocato con i grandi?
«Cinque: Lazio, Cesena, Chievo e Catania in campionato. Inter in coppa Italia. A Catania sono andato in panchina. Spero di esordire prima che finisca la stagione».
Come festeggerai?
«Offrendo la cena alla mia famiglia e alla mia ragazza».
Con la Primavera state andando fortissimo.
«Siamo un gruppo molto affiatato. Da Corradi e Juric c'è tanto da imparare. Peccato solo per l'eliminazione al torneo di Viareggio. Quel giorno abbiamo creato più occasioni dell'Inter».
Sturaro è un mastino alla Juric?
«Abbiamo molte caratteristiche in comune: corsa, grinta, quantità e una buona tecnica. L'anno scorso giocavo mezzala, adesso centrocampista centrale».
Quanti trofei hai vinto con la maglia rossoblù?
«Uno: la Supercoppa contro il Milan. Nelle finali scudetto della scorsa stagione non sono entrato».
Pronto a sfidare l'Italia di Prandelli?
«Sarei felice di giocare anche soltanto un minuto contro gente che fino a ieri vedevo solo in tv. È un sogno che si avvera».
FONTE: IlGiornale.it
Supercoppa Primavera al Genoa
I rossoblu maciullano per 5-0 i parietà del Milan, conquistando il primo trofeo stagionale
di Vito Graffeo 11 settembre 2010
Dopo scudetto e Coppa Italia, il Genoa si aggiudica anche la Supercoppa Primavera. Un netto dominio quello dei ragazzi di Corradi che nella sfida del Ferraris hanno strapazzato il Milan di Stroppa per 5-0.
La sfida ha avuto come sfondo un nobile gesto da parte del Milan: nel pomeriggio, Galliani e Preziosi hanno incontrato la famiglia di Vincenzo Spagnolo, il tifoso del Genoa ucciso prima della gara tra rossoblu e rossoneri del 1995. Il numero 1 del Milan ha chiesto scusa ai genitori del tifoso mancato all'affetto dei suoi cari, con la speranza che il gesto sortisca effetti positivi nei rapporti tra le due tifoserie.
TABELLINO
GENOA: Perin; Bertoncini (40'st Cane), De Bode, Polenta; Doninelli, Zuculini, Sturaro, Carlini; Boakye (27'st Candia), Zigoni (8'st Romero), Piras. A disposizione: Stillo, Guarco, Carozzino, Miracoli. All. Corradi
MILAN: Di Fabio; Ghiringhelli, Albertazzi, Pasini, De Vito; Calvano, Novinic (13'st Merkel), Fossati; Verdi, Beretta (27'st Ganz), Carmona (13'st Cogliati). A disposizione: Piscitelli, Baldan, De Sciglio, Lora. All. Stroppa
ARBITRO: Mariani di Aprilia (assistenti Mosca e Croce; 4° uomo Manganiello)
MARCATORI: 14'pt e 3'st Zigoni, 23'pt e 26'st Boakye, 43'st Polenta
NOTE: espulsi per doppia ammonizione al 32'st Zuculini (G) e al 42'st Ghiringhelli (M); ammoniti Bertoncini, Carmona, Polenta, Fossati; recupero 1'+4'
FONTE: SportLive.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Verona 0-5 Inter highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Venerdì 29 Novembre ore 20:45 (DAZN)
VS
Serie A 14ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
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Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
0-5
Serie A 13ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.