#BresciaVerona Tutto pronto al 'Rigamonti' per il Derby del Garda sulla sponda lombarda, padroni di casa vivi nonostante il 6 a 0 subito al 'Meazza', HELLAS a quota 42 all'inseguimento del sogno europeo...
Il BRESCIA fanalino di coda con 18 punti (frutto di 4 successi, 6 pareggi e 19 sconfitte) a -8 dalla linea salvezza, sembra aver ormai mollato gli ormeggi dopo il 6 a 0 subito dall'INTER Mercoledì ma i tifosi lombardi attendono almeno un rigurgito d'orgoglio nel 'Derby del Garda' con gli scaligeri.
HELLAS col vento in poppa dopo il fantastico 3 a 2 casalingo al PARMA che ha proiettato i gialloblù ben oltre la fatidica quota 40 e ad un solo punto dal MILAN e dalla settima posizione che significherebbe preliminari di Europa League.
I 58 gol subiti finora, fanno di quella delle Rondinelle, la seconda peggior difesa del campionato dopo quella del LECCE a 9 gare dal termine mentre, a fare da contraltare, il VERONA arriva al 'Rigamonti' col 12esimo risultato utile nelle ultime 14 partite come giustamente sottolineato su Instagram da Via Olanda.
Precedenti
Match quantitativamente e tradizionalmente importante quello del VERONA al 'Rigamonti' (giocato per 34 volte su 39 in Serie B): La prossima sfida sarà la 43esima nella storia (gare di Coppa Italia comprese) e vede i successi interni delle Rondinelle arrivati ormai a 19 contro le 9 dei Mastini, l'ultimo dei quali risalente alla stagione scorsa quando il BRESCIA di mister CORINI, subentrato a SUAZO il 18 Settembre, esprimeva il più bel gioco della cadetteria: Risultato (scontato) 4 a 2 per i padroni di casa e notte fonda per le alchimie tattiche (!?!) di mister GROSSO. Vittoria scaligera griffata ZACCAGNI a Marzo 2017 ancora in Serie B e successo esterno del VERONA dopo 4 mesi mentre tornando indietro di altri 5 anni troviamo la sconfitta per 2 a 0 dell'1 Dicembre 2012 con mister MANDORLINI in panchina e anche quella dell'annata precedente col 2 a 1 con una magia di CORDOVA su calcio di punizione battuto al 90° dal limite dell'area.
3 a 2 per i padroni di casa anche il 7 Febbraio 2006 (gol gialloblù di ADAILTON e ITALIANO).
Prima di allora gli scaligeri portarono a casa il successo sul campo del BRESCIA nella stagione di Serie B del 1998-99 grazie le reti di CAMMARATA e GUIDONI.
Il prossimo match al 'Rigamonti' sarà diretto dal signor Marco Piccinini della sezione AIA di Forlì.
QUI BRESCIA
Fuori per infortunio la coppia titolare di centrali di difesa CISTANA-CHANCELLOR come i centrocampisti BISOLI e NDOJ. BALOTELLI ancora ai ferri corti con la società non verrà probabilmente convocato.
Mister LOPEZ si affiderà più o meno alla squadra vista nelle ultime uscite con PAPETTI e MATEJU al centro della difesa con SABELLI a destra e SEMPRINI (in vantaggio su MARTELLA) sulla mancina.
Il gioiellino TONALI dirigerà le operazioni in mediana tra DESSENA (favorito su GHEZZI) e BJARNASON mentre sulla trequarti sono in ballottaggio ZMRHAL e SKRABB.
L'ex gialloblù TORREGROSSA e DONNARUMMA dovrebbero infine comporre il reparto d'attacco.
Convocati CHANCELLOR recupera ma difficilmente partirà dall'inizio.
Probabile formazione
4-3-1-2 con Joronen; Sabelli-Papetti-Mateju-Semprini; Bjarnason-Tonali-Dessena; Zrmhal; Torregrossa-Donnarumma.
QUI VERONA
Ancora ai box EYSSERIC, DANZI e UDOGIE, in forte dubbio SALCEDO. PESSINA squalificato salterà la trasferta al 'Rigamonti' ma KUMBULLA dovrebbe rientrare (il condizionale è d'obbligo perchè mister JURIĆ ne aveva annunciato anche un piccolo infortunio al termine del primo tempo col SASSUOLO) a comporre il trio con GÜNTER e RRAHMANI con EMPEREUR prontissimo in caso di forfait o affaticamenti durante la gara. VELOSO sta giocando in evidente difficoltà fisica e quindi non è escluso che al suo posto parta BADU con AMRABAT nel cuore della mediana con FARAONI e LAZOVIĆ sulle esterne.
Nell triangolo offensivo infine, spazio a due tra VERRE, ZACCAGNI e BORINI (anche lui non al meglio) con STĘPIŃSKI in vantaggio su DI CARMINE come punta centrale.
Probabile formazione
3-4-2-1 Silvestri; Rrahmani-Kumbulla-Gunter; Faraoni-Badu-Veloso-Lazovic; Verre-Zaccagni; Stepinski.
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Mister LOPEZ tecnico del BRESCIA «Per noi è una partita molto importante, giochiamo contro una squadra che sta andando bene ma che è alla nostra portata. Ora giochiamo in casa, dobbiamo prenderla come una grande occasione. Dopo la ripresa il Brescia ha fatto due partite importanti, potevamo vincere o perdere. La squadra ha giocato fino alla fine, a Firenze abbiamo avuto una palla gol alla fine. Contro il Genoa siamo ripartiti due-tre volte. Le abbiamo pareggiate, nell'ultima abbiamo fatto male dall'inizio alla fine. Ultima spiaggia? Sono partite che devi vincere, ma mancano ancora molte gare alla fine. È chiaro che se non si fanno i tre punti diventa sempre più difficile. Domani è un'occasione unica, è una partita alla portata. Dobbiamo cercare a tutti i costi di fare bene» TuttoMercatoWeb.com
Mister JURIĆ «La salvezza virtualmente raggiunta? Vanno fatti grandissimi complimenti ai ragazzi, hanno fatto qualcosa di stupendo e gran parte del merito va a loro. Sono un gruppo straordinario, molto unito e per tutto l'anno si sono spronati l'un l'altro nei momenti difficili. Se adesso puntiamo ad un posto in Europa? Poche volte capita di trovarsi in una situazione così, è vietato rilassarsi, dobbiamo dare il massimo, sfruttare questa grande occasione e poi vedere come va. Mi auguro non subentri alcun tipo di appagamento, queste situazioni capitano poche volte nella vita e bisogna dare il 100%, andando oltre gli infortuni, il caldo e tutte le difficoltà inevitabili di un periodo così particolare. La partita a Brescia? E' una squadra viva, noi cercheremo di fare la nostra gara come sempre. Non faccio calcoli sulla formazione, è normale ci siano alcuni elementi reduci da 4 partite consecutive un po' affaticati, valutiamo come sempre di giorno in giorno. Badu? Sta bene, è un'opzione. Parma? Alcuni dei ragazzi hanno dovuto stringere i denti, è un periodo così, ma sono complessivamente contento di tutta la rosa e anche di chi ha giocato meno. Sono felice anche per Paro, il mio vice, che era in panchina. Mi fido di lui, ha la mia stessa visione ed è andato tutto bene. Verre? Discorso simile a Zaccagni: sta facendo molto bene e con maggiore concretezza in attacco può fare un ulteriore salto di qualità. Se penso al mio futuro o se è troppo presto? Ci penso, come tutti, e ne sto parlando da un po’ di tempo con la società» HellasVerona.it
Darko LAZOVIĆ al portale serbo Nova.rs «Credo sia la mia miglior stagione di sempre da quando sono in Italia: quest’anno ho disputato molte belle partite, anche quando non ho segnato, ma è anche merito di tutta la squadra. Abbiamo giocato bene contro il Sassuolo, ma poi durante gli ultimi venti minuti ci siamo abbassati e abbiamo preso gol al 97′. Che volete farci, è il calcio… Comunque poi abbiamo vinto contro il Parma, raggiungendo l’obiettivo della salvezza. Possiamo essere soddisfatti, ma non vogliamo fermarci. Il settimo posto è distante solo un punto, ma il nostro obiettivo era la salvezza e quindi non abbiamo imperativi o pressioni: cercheremo di fare più punti possibili. Ora si gioca ogni tre giorni, ma speriamo di continuare così» TuttoMercatoWeb.it
Mimmo VOLPATI al 'Corriere di Verona' «Questo Verona somiglia a quello che fu quarto al mio primo anno. Grande gioco, equilibrio, un allenatore che seppe scegliere gli uomini giusti e una società che glieli prese. A maggio del 1983 coronammo una grande stagione, poi arrivò anche la finale di Coppa Italia, che perdemmo con la Juve. Centrammo la qualificazione in UEFA. L’Hellas di oggi è in grado di ripetere l’impresa. Bisogna provarci fino alla fine e ritengo che le opportunità per farlo ci siano. Dopo la sospensione del campionato sono saltate molte certezze ma è vero che i valori sono rimasti più o meno quelli di prima. L’Hellas ha confermato l’identità costruita da Juric. Prende qualche gol in più, ma ne fa in numero maggiore... Serve un pizzico di fortuna, che le dirette concorrenti sbaglino qualche passo e poi sfruttare le occasioni. È uno splendido Verona: l’obiettivo della salvezza è in tasca, vediamo se si può andare più in alto» CalcioHellas.it
Primo Piano L’oro di Setti. Salvezza con vista Europa
Il presidente, che qualcuno (media e tifosi) continua a contestare a prescindere, sta regalando anni di grande calcio a Verona. I meriti di Juric sono grandissimi, ma la società ha avuto ragione
Di Cronaca di Verona - 2 Luglio 2020
Il Verona, superando la simbolica soglia dei 40 punti, si è salvato a nove giornate dalla fine, ma di fatto era già salvo a inizio febbraio, un mese prima che il Covid bloccasse il campionato. Nel mirino ora c’è il settimo posto occupato dal Milan, distante solo una lunghezza. Il sorpasso garantirebbe l’accesso all’Europa League. Un trionfo. E’ molto di più che una semplice speranza, nonostante il Verona debba ancora affrontare (in ordine sparso) Inter, Lazio, Atalanta e Roma.
Intanto il prossimo turno lo metterà di fronte al frastornato Brescia (virtualmente già in serie B). Oggi salgono tutti sul carro del vincitore, ma non portano in trionfo Setti, il padrone del vapore, bensì Juric, il tecnico croato. I meriti di quest’ultimo (preso al posto di Aglietti tra l’insurrezione social) sono innegabili: ha preso in mano una squadra che sulla carta non aveva speranze e l’ha trasformata in un collettivo armonioso e pugnace. Negli occhi dei giocatori c’è la grinta dell’allenatore le cui fortune nel corso della carriera sono state alterne.
Juric ha portato ad eccellere Kumbulla, Amrabat, Zaccagni, Rrahmani, Pessina, ragazzi sconosciuti fino a qualche mese fa. Ha compiuto un capolavoro. E però nessuno rende merito a chi li ha ingaggiati, sia stato per necessità, per lungimiranza o per entrambe i fattori (cosa più probabile) non importa. Contano solo i fatti. Molti tifosi e alcuni media hanno dichiarato guerra da tempo al presidente e al suo staff, e nemmeno gli allori conquistati sul campo hanno convinto i nemici non diciamo a deporre le armi, ma quantomeno a rendere merito al generale carpigiano e a suoi colonnelli e tenenti. Se il Verona va male la colpa è di Setti. Se va bene, anzi benissimo, il merito unico è dell’allenatore. Questi sono i tempi.
A.G.
FONTE: CronacaDiVerona.com
CALCIO
02 luglio 2020 - 17:05 Verona, il segreto di Juric è… Gasperini
Grandi risultati e prestazioni convincenti per l’ex allenatore del Genoa
di Redazione ITASportPress
Ivan Juric Getty Images
Ivan Juric a Verona sta trovando la sua definitiva consacrazione da allenatore. Dopo stagioni non del tutto esaltanti col Genoa, con partite caratterizzate da alti e bassi, il tecnico croato ha trovato il perfetto equilibrio tra estetica e risultati.
VERONA ANIMA E CUORE
Verona – Parma (Getty Images)
L’Hellas Verona di Ivan Juric è una squadra tutta anima e cuore: la squadra veneta lotta con grande organizzazione tattica e con grande intensità fisica riesce a dominare l’avversario, uscendo difficilmente dal campo senza aver dato filo da torcere. Ivan Juric è riuscito nell’impresa che riesce a pochi allenatori: ha scolpito una squadra a sua immagine e somiglianza. Il merito naturalmente va soltanto alla caparbietà del tecnico croato, che non ha demorso e ha continuato ad insistere sulla propria idea tattica. Ma se oggi Juric riesce a collezionare prestazioni e risultati convincenti è anche grazie a Gian Piero Gasperini.
IL MAESTRO
Gasperini (Getty Images)
L’attuale allenatore dell’Atalanta è il maestro di Ivan Juric, che può dire di aver imparato gran parte delle cose che oggi vediamo a Verona proprio dal Gasp, riuscendo con ottimo spirito di adattamento a renderle sue e non una brutta copia di quanto insegnato dal maestro. Juric per tanti anni è stato il secondo di Gasperini, prima nel Genoa dove era in contatto con l’allenatore della prima squadra in quanto vice della Primavera, poi all’Inter e infine al Palermo. Tutte esperienze che hanno insegnato al croato l’importanza dell’intensità tattica da parte della squadra, la grande dinamicità da applicare sul campo e la caparbietà di non mollare mai, anche quando un risultato appare compromesso. Il segreto di Ivan Juric è Gian Piero Gasperini: nessuna stregoneria o aiuto, tutto merito del tecnico del Verona che ha saputo trarre insegnamento da chi oggi detta le regole in Italia e non solo.
FONTE: ITASportPress.it
Favola Verona, chi sono i protagonisti della grande stagione dei gialloblù?
2 Luglio 2020
di Luca Anastasio
Chi sono i protagonisti della grandissima stagione che sta vivendo la squadra di mister Juric? Noi di Cronache di Spogliatoio abbiamo stilato la formazione-tipo di quest’anno degli scaligeri, inserendo i calciatori con più minuti in campo.
Hellas Verona (3-4-2-1):
Marco SILVESTRI, classe ’91, è alla prima stagione in Serie A da titolare, alla non tenera età di 28 anni. Cresciuto nel settore giovanile di Modena e Chievo Verona, dopo una serie di prestiti si trasferisce in Inghilterra, precisamente al Leeds United. È qui che il portiere trova finalmente la titolarità, giocando 98 partite in tre anni tra coppe e Championship (Serie B inglese). Nel 2017 si trasferisce a Verona dove, dopo un anno da secondo alle spalle di Gollini, partecipa attivamente alla promozione dei veneti in Serie A, risultando tra i migliori della categoria. La società del presidente Setti gli rinnova la fiducia per la stagione successiva e lui non delude le aspettative, disputando, sin qui, 27 partite, subendo 29 goal e mantenendo la porta inviolata per ben 9 gare.
Marash KUMBULLA, classe ’00, è anch’esso alla prima stagione in Serie A. Cresciuto nelle giovanili dell’Hellas, durante il ritiro estivo si guadagna la fiducia di mister Juric che non ha paura di gettarlo nella mischia. Risultato? Dopo 19 partite giocate e un goal, è uno dei difensori più chiacchierati per la prossima sessione estiva del calciomercato. Prezzo fissato dalla società? Non meno di 30 milioni di euro.
Amir RRAHMANI, classe ’94, viene acquistato dalla Dinamo Zagabria nell’estate del 2019 per una cifra di poco superiore ai 2 milioni di euro. Dopo pochissimo tempo si prende le chiavi della difesa, divenendone il perno centrale. Difensore roccioso ma molto corretto (solo 4 ammonizioni in 26 partite), dopo soli sei mesi viene acquistato dal Napoli per 14 milioni di euro, ma rimane in prestito all’Hellas fino a fine stagione.
Koray GUNTER, classe ’94, passa al Verona in prestito con diritto di riscatto (fissato a 4 milioni), dal Genoa, che detiene comunque la possibilità di contro-riscattarlo a 5 milioni. Arriva su precisa richiesta di Juric, che lo aveva già avuto come giocatore proprio a Genova l’anno precedente. In poco tempo si prende il posto da titolare nel centro-sinistra, pur essendo di piede destro. Anche lui estremamente presente (22 partite giocate, di cui 21 da titolare), vedremo se alla fine dell’anno il club del presidente Setti deciderà di riscattarlo o meno. Nel mentre, lui continua a fornire ottime prestazioni.
Marco Davide FARAONI, classe ’91, cresce nel settore giovanile della Lazio prima di trasferirsi all’Inter. Con i nerazzurri esordisce in Serie A e, dopo due stagioni, passa in comproprietà all’Udinese nell’affare Handanovic. Dopo il riscatto, passa in prestito prima al Watford, in Inghilterra, poi al Perugia ed al Novara, in Serie B. La grande occasione gli arriva quando il Crotone, dopo aver conquistato la permanenza in Serie A, lo acquista. Qui Faraoni non riuscirà a ripetere il miracolo computo l’anno prima dalla squadra di Nicola, ma disputa comunque una buona stagione, che gli vale la chiamata del Verona. Il resto lo conoscete.
Sofyan AMRABAT, classe ’96, nasce a Huizen, in Olanda, da genitori marocchini. Inizia a giocare nel settore giovanile del Utrecht, dove gli osservatori del Feyenoord si accorgono delle sue qualità e lo acquistano per 4 milioni di euro, quando il centrocampista aveva solo 21 anni. Un anno dopo si trasferisce al Club Bruges, in Belgio, per una cifra leggermente inferiore. Il 22 Agosto 2019 il Verona comunica di aver acquistato Amrabat in prestito con diritto di riscatto fissato a 3.5 milioni. Dopo una prima metà di stagione ai limiti della perfezione, il Verona lo riscatta e lo cede alla Fiorentina per 10 milioni di euro, cifra che potrebbe essere anche bassa se il centrocampista dovesse continuare su questi livello. Come per Rrahmani, anche qui l’Hellas ha tenuto il calciatore in prestito sino a fine stagione.
Miguel VELOSO, classe ’86, sembrava veramente potesse essere un crack del calcio europeo. Al termine del Mondiale del 2010 in Sudafrica, al quale ha partecipato nel ruolo di comprimario, lo Sporting Lisbona ne ufficializza la cessione al Genoa per 9 milioni più il cartellino di Alberto Zapater. Dopo una sola stagione passa alla Dinamo Kiev, dove rimane per quattro anni. Al termine di questi, nel 2016, ritorna al Genoa, dove rimane per fino al 2019. Juric, che lo conosce bene, lo porta con sé all’Hellas Verona, ne fa il capitano e disegna, intorno a lui e al suo sinistro, una tattica che sta stupendo tutti gli appassionati di questo gioco. In 23 partite, sin ora, ha realizzato 2 goal e 4 assist.
Darko LAZOVIC, classe ’90, esterno velocissimo, abile nel dribbling, molto portato al sacrificio. Sono queste le caratteristiche che convincono l’Hellas ad acquistarlo: arriva anche lui dal Genoa, anche lui su esplicita richiesta di Juric. E non delude minimamente le aspettative del tecnico, anzi. Titolare in tutte le partite giocate sin qui dal Verona, ha realizzato un goal e 5 assist. Una piccola curiosità: né il Genoa nel 2015 né il Verona nel 2019 hanno pagato per il loro trasferimento. Infatti, a parte il trasferimento che lo ha portato alla Stella Rossa nel 2009 per poco meno di mezzo milione di euro, è sempre stato acquistato da free-agent.
Matteo PESSINA, classe ’97, è arrivato in prestito con diritto di opzione, fissato a 4.5 milioni, e contro-opzione, fissato a 5 milioni, dall’Atalanta. Sebbene sembrava dovesse vivere un anno da riserva, convince mister Juric a concedergli minuti nelle prime giornate di campionato. Il Verona vince, lui convince. Ed è, al momento, il trequartista con più minuti nel Verona (con in rosa giocatori come Verre, Salcedo, Eysseric, Zaccagni, Borini). SI vocifera che l’Atalanta abbia intenzione di non lasciarsi scappare questo talento… come persuaderli.
Mattia ZACCAGNI, classe ’95, talento made-in. Arriva al Verona neo-retrocesso in Serie B nel 2016. Dopo un solo anno gli scaligeri tornano nella massima serie, ma Zaccagni, dopo sei apparizioni, si rompe il ginocchio e conclude la stagione molto in anticipo. L’anno successivo però, con l’Hellas che nel frattempo era scesa di nuova nella seconda serie, si prende la squadra sulle spalle e la riporta in Serie A. Quest’anno ha trovato spazio in 24 partite, di cui 20 da titolare, condite da un goal, contro il Genoa alla 19° giornata.
Valerio VERRE, classe ’94, nell’insolita posizione di falso nueve. Ma è qui che Juric, dopo averlo schierato a lungo come trequartista, lo prova, con un successo inaspettato ai più. Non tanto come reti (solo 3), ma come apporto al gioco, cosa che Stepinski, molto più centravanti che palleggiatore, non riusciva a garantire. Ed è proprio sfruttando il non perfetto ambientamento dell’acquisto più caro della sessione estiva del Verona che il ragazzo cresciuto nelle giovanili della Roma riesce a sfondare ed a trovare spazio. È praticamente sicuro il riscatto a fine stagione, con circa 2.7 milioni che dovrebbero finire nelle tasche della Sampdoria.
FONTE: CronacheDiSpogliatoio.it
Il Palermo sta cercando di far ritornare i protagonisti della scorsa stagione, in particolare i giovani che hanno ben figurato con Rosario Pergolizzi. Tra questi c’è sicuramente il nome di Peretti, difensore centrale, che nella seconda parte di stagione ha fatto benissimo e non ha fatto sentire l’assenza di Crivello. L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” fa il punto sulla trattativa con il giovanissimo calciatore, il Verona proprietaria del cartellino è intenzionata a far firmare un contratto professionistico al difensore e poi eventualmente discutere con il Palermo. I rosa preferirebbero averlo a titolo definitivo, mentre gli scaligeri sarebbero più orientati per un nuovo prestito.
FONTE: ILovePalermoCalcio.com
NEWS Verona, ecco cinque ragioni per cui è giusto credere all’Europa
Il Corriere di Verona in edicola stamani individua 5 ragioni per cui è giusto puntare ad un piazzamento europeo.
di Redazione Luglio 3, 2020 - 11:10
Raggiunta la salvezza con la vittoria di Parma, in casa Verona ora si può davvero cominciare a sognare “qualcosa in più”.
Il sogno europeo non sembra comunque facile da raggiungere, ma il Corriere di Verona ha stilato una lista di cinque motivi per cui è giusto crederci: andiamo dunque a dare un’occhiata.
IL GIOCO. Dopo la ripartenza, il Verona ha rispolverato tutte le qualità che l’avevano accompagnato nel corso della stagione, prima del lockdown a causa del coronavirus. L’Hellas ha dimostrato di non aver smarrito quel gioco a memoria che è stato costruito con pazienza artigianale da Juric.
L’HELLAS NON DELUDE. Il chiacchiericcio di prassi rimanda a quel rimpallo di “se” e “ma”, a quel che sarebbe la classifica del Verona non fosse sfuggito un punto con il Napoli e altri due non si fossero liquefatti a Reggio Emilia al 97’, con la sassata di Rogerio che ha dato al Sassuolo il 3-3 quando l’Hellas avvertiva il dolce sapore della vittoria. Detto questo, il Verona in quattro gare ha comunque raccolto 7 punti, ossia 1.75 di media a partita. Tenendo questo ritmo, potrebbe arrivare ad aggiungerne 16 e salire a 58. Soglia sufficiente per chiudere al settimo posto e guadagnarsi il biglietto per il preliminare di Europa League? Intanto c’è da continuare così, dopo si dovrà guardare a cosa combinerà la concorrenza.
LA LEADERSHIP. C’è un capo tribù nel Verona che sbalordisce e che può continuare a salire. In attesa di capire che scelte farà per il futuro (il club è pronto a fargli offerte sontuose, ma saranno i programmi a essere decisivi), Juric resta l’ideologo e il pratico dell’Hellas. Non corre il rischio, il Verona, di diventare indolente. Juric vuole proseguire nella galoppata che ha condotto l’Hellas fin qua. Non mollerà, il Verona, perché ha un leader che non sa che cosa voglia dire farlo. Juric, il metallaro che ama la musica veloce, chiede alla sua squadra di non smettere di suonare questo rock duro. E per questo l’Europa non può essere un’utopia.
L’ENTUSIASMO. Basta guardare i volti, le espressioni, i sorrisi dei giocatori quando sono in campo: fare parte del Verona è una gioia per chiunque, ci si sente integrati in una famiglia, è un “uno per tutti, tutti per uno” che è una grande leva per quest’ultima volata della stagione. Un ingrediente come l’entusiasmo è essenziale per la piena e vera sintonia di una squadra. L’Hellas ne ha molto e, inoltre, ha la testa leggera, cosa che non è per il Milan, per cui il ticket europeo è il minimo da ottenere ora. Il Verona, non ha obblighi e ha già fatto molto, anche se ciò non vuol dire che non possa fare di più. Lo spogliatoio è unito, i ragazzi che lo compongono non sono solo compagni o colleghi, hanno instaurato tra di loro rapporti forti di amicizia. Che sono, poi, il vero fondamento di ogni squadra vincente. Non sono pochi quelli che, alla fine della stagione, lasceranno l’Hellas, tra cessioni e prestiti: la voglia di imprimere una traccia indelebile è un fattore unico.
I CAMBI. Juric ha “dilatato” una rosa che all’inizio non sembrava poter concedere molto spazio al turn-over ma che, invece, soprattutto dopo la finestra di mercato di gennaio, ha messo in evidenza una buona struttura anche dietro ai titolari. L’Uomo di Spalato di suo non ama cambiare, tuttavia il calendario fitto e il clima torrido in cui giocoforza si è costretti a giocare hanno richiesto anche a lui di adattarsi a nuove abitudini. Così il tecnico ha iniziato a misurare i cambi, dosando le energie col bilancino, e le variazioni danno i loro frutti: con il Parma sono stati Zaccagni e Pessina, subentrati, a firmare la vittoria, mentre Empereur, anche lui inserito nel secondo tempo, ha dato più compattezza a una difesa che palesava qualche tremore di troppo. Con la panchina allungata, insomma, l’Europa non è più un miraggio.
FONTE: CalcioHellas.it
NEWS
03 luglio 2020 - 18:16 Verona, il prossimo avversario: il Brescia
La squadra di Lopez è in difficoltà, ma ha qualità da non sottovalutare
di Redazione Hellas1903
Pronti, via: si torna subito in campo. Dopo lo stop data l’emergenza Covid, le squadre sono chiamate in causa ogni tre giorni, e i ragazzi di Juric andranno di scena domenica alle ore 19.30, a Brescia. Proviamo a scoprire quindi un po’ il prossimo avversario.
Diego Lopez, subentrato in corsa ad Eugenio Corini, ha fatto di Sandro Tonali il fulcro del suo gioco: tutti i palloni passano infatti per i suoi piedi. Delle qualità del giovane classe 2000, già nel giro della nazionale e con gli occhi delle Big puntati addosso, non c’è molto da dire. Abile nella lettura della giocata dei propri compagni, ottima corsa ed eccellente visione di gioco: tutte caratteristiche di un centrocampista che ha il proprio futuro in mano.
Ma non quello del Brescia: la squadra, dopo ormai 30 partite disputate, si trova in ultima posizione di classifica e con soli 18 punti totalizzati. E’ vero, matematica e calendario – con alcuni scontri diretti ancora da giocare – dicono che la salvezza è ancora possibile, nonostante la débacle a San Siro di pochi giorni fa. Ed è proprio per questo che sarà fondamentale non abbassare la soglia di attenzione (vista la quota salvezza appena raggiunta), perchè si sa, è nei momenti bui che un gruppo si ricompatta e riesce a tirar fuori forze insperate.
Dalla ripresa della Serie A, Lopez si è inizialmente affidato ad un modulo con due punte ed un centrocampista, Skrabb, tra le linee. Ma avendo incontrato sinora Fiorentina, Genoa ed Inter, ovvero squadre che prediligono la corsa sulle fasce e repentini cambi di gioco, ha cambiato le carte a gara in corso, portando comunque a casa due buoni pareggi.
In vista di domenica sera, con i pilastri Chancellor e Cistana ancora out per infortunio, il Brescia dovrebbe affidare le proprie retrovie a Mateju e al neo maggiorenne Papetti. In avanti, dopo l’iniziale panchina al Meazza, Torregrossa potrebbe fare coppia con Donnarumma.
Occhio a quei due, insomma. Ma gli uomini di mister Juric sono pronti a dar battaglia, come sempre.
E il sogno europeo gialloblù chiama, sempre più forte.
FONTE: Hellas1903.it
02/07/2020 17:26 ESCLUSIVA: JURIC FIRMA VICINISSIMA
Salvezza acquisita e rinnovo contrattuale praticamente pronto. Ivan Juric, a meno di clamorosi colpi di scena, non ipotizzabili al momento, resterà per un'altra stagione l'allenatore del Verona.
La notizia che tutti i tifosi del Verona attendono è sempre più vicina. Setti, dopo questa formidabile stagione è intenzionato sia a concedere uno stipendio più alto al proprio tecnico (si parla di un milione di euro) sia di alzare il livello della società creando una struttura tecnica ancora più solida e ancora più vicina all'allenatore.
Confermato il ds D'Amico, è molto probabile che venga notevolmente potenziato lo scouting del Verona, per cercare quei talenti che possano contribuire a creare una stabilità in serie A.
Juric, dal canto suo, dopo aver posto dei precisi paletti ha capito di poter continuare il progetto con i gialloblù, piazza dove è amatissimo e dove ha iniziato un ciclo che potrebbe portarlo tra qualche anno in una big. L'accordo dunque appare vicinissimo e sarà ufficializzato entro la fine del campionato. (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
Secondo quanto riferito dai colleghi di Sky Sport il Monza avrebbe avviato i primi contatti esplorativi con Giampaolo Pazzini, centravanti classe ‘84 in scadenza con l’Hellas Verona. Potrebbe essere l’ex centravanti di Milan – dove lavorò con il duo Berlusconi-Galliani – e Fiorentina – dove giocò con l’attuale tecnico brianzolo Brocchi – il grande colpo per l’attacco della società biancorossa che non nasconde le ambizioni di puntare subito alla Serie A. Prima però il Monza dovrà sfoltire la rosa dai tanti over presenti visto che le regole della Serie B permettono il tesseramento solo di diciotto elementi con più di 23 anni.
Corriere di Verona: "Hellas, quei motivi per cercare l’Europa"
3/7 ALLE 09:23 RASSEGNA STAMPA
di MATTIA VERDORALE
"Hellas, quei motivi per cercare l’Europa". Questo il titolo in taglio basso sulla prima pagina dell'edizione odierna del Corriere di Verona in riferimento ai gialloblu: "Il sogno di una notte d’inizio estate si chiama Europa League. Dopo la vittoria con il Parma, il Verona ha superato la fatidica quota 40, quella che certifica il raggiungimento della salvezza, la permanenza in serie A anche per la prossima stagione. Un risultato eccezionale. Ma l’Hellas di Ivan Juric non è fatto per rallentare o gestire. D’ora in poi, chissà cosa potrà accadere. Forse riconquistare una qualificazione europea che manca da 33 anni. Le ragioni per crederci non mancano".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
SPORTING CENTER ‘PARADISO’: REPORT ALLENAMENTO
04/LUGLIO/2020 - 21:15
Castelnuovo del Garda/Peschiera – Nella vigilia del match al ‘Rigamonti’ contro il Brescia, match valido per la 30esima giornata del campionato di Serie A TIM e in programma domani, domenica 5 luglio, con calcio d’inizio alle ore 19.30, gialloblù al lavoro nel tardo pomeriggio di oggi presso lo Sporting Center ‘Paradiso’ di Castelnuovo del Garda/Peschiera, dove si è svolta una seduta di allenamento con le seguenti attività: esercizi sulla rapidità, partita a tema e lavoro tattico.
#BRESCIAVERONA: LE STATISTICHE
04/LUGLIO/2020 - 18:00
Scopri i numeri, le statistiche e le curiosità fornite da Opta Sports di Brescia-Hellas Verona, 30a giornata della Serie A TIM 2019/20, in programma domenica 5 luglio (ore 19.30) allo stadio 'Rigamonti'.
I PRECEDENTI - Sono solo 9 i precedenti in A tra Brescia e Verona, e l'ultimo in Lombardia risale a ben 18 anni fa (uno 0-0 del 2002). A fronte di 4 pareggi e 1 vittoria del Brescia, l'Hellas ha collezionato ben 4 successi (compresa la gara d'andata) ma non ha mai vinto al Rigamonti nella massima serie.
LE CURIOSITA' - L'Hellas Verona, nell'era dei 3 punti, non aveva mai conquistato 42 punti dopo le prime 29 giornate. Battuto anche il record della stagione 2013/14, quando Toni e compagni erano arrivati a quota 40.
- Escludendo gli autogol, 4 degli ultimi 7 gol in trasferta del Verona in campionato sono nati da un cross; nessuna delle sei precedenti reti esterne dei gialloblù era arrivata da questa situazione di gioco.
FOCUS GIOCATORI – All'andata, contro il Brescia, è arrivato sia l'esordio in Serie A per Alan Empereur che il primo gol in gialloblù di Eddie Salcedo.
- Kumbulla contro Tonali: si affrontano 2 dei soli 3 calciatori nati dopo il 2000 ad avere almeno 20 presenze da titolare in questa Serie A. Il terzo è Dejan Kulusevski.
SPORTING CENTER ‘PARADISO’: IL PRESIDENTE SETTI PRESENTE ALLA SEDUTA DI ALLENAMENTO
03/LUGLIO/2020 - 21:30
Castelnuovo del Garda/Peschiera – Nell’antivigilia della sfida di domenica, 5 luglio, allo stadio Rigamonti di Brescia (calcio d’inizio alle ore 19.30), la squadra di mister Juric - sotto gli occhi del Presidente Maurizio Setti - ha svolto una seduta di allenamento serale, presso lo Sporting Center ‘Paradiso’ di Castelnuovo del Garda/Peschiera, svolgendo le seguenti attività: palestra, mini-partita a campo ridotto e mini-partita a campo intero.
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - = FORMULA 1: Pronti-via ma sulla griglia di partenza non cambia (quasi) nulla, MERCEDES davanti e FERRARI... Beh lasciamo perdere! GP AUSTRIA
F1, qualifiche GP d'Austria: pole Bottas davanti a Hamilton. Vettel eliminato nel Q2
04 lug 2020 - 11:00 A Spielberg la prima pole del Mondiale 2020 è di Bottas su Mercedes davanti a Hamilton, investigato ma non penalizzato per violazione di bandiere gialle e dei track limits. Terzo Verstappen, Norris quarto. Leclerc con il settimo tempo, eliminato Vettel nel Q2: al tedesco non succedeva da sei anni e scatterà undicesimo con l'altra Ferrari. Domenica GP in diretta alle 15.10 su Sky Sport F1 (canale 207) e Sky Sport Uno (canale 201)
La Mercedes riparte da dove aveva finito lo scorso campionato: al comando. Dopo le qualifiche del GP d'Austria la griglia di partenza vede in pole position il finlandese Valtteri Bottas col tempo di 1'02"939 (nuovo record della pista) che partirà in prima fila davanti al compagno di squadra Lewis Hamilton giunto a soli 12 millesimi e finito anche sotto investigazione (terminata con un nulla di fatto) per una presunta doppia infrazione. In seconda fila Max Verstappen, terzo posto a 538 millesimi, davanti a Lando Norris, quarto. Quinto classificato Alexander Albon davanti a Sergio Perez e alla Ferrari di Charles Leclerc, che partirà in settima posizione. Chiudono la top-10 il prossimo ferrarista Carlos Sainz, Lance Stroll e Daniel Ricciardo. Undicesima in griglia l'altra Ferrari di Sebastian Vettel, eliminata al termine del Q2.
Hamilton investigato, ma niente penalità
Lewis Hamilton era stato messo sotto investigazione dai commissari di gara per presunta doppia violazione durante l'ultima sessione delle qualifiche (Q3). Il britannico non averebbe alzato il piede in regime di bandiere gialle nel suo ultimo giro lanciato e, nel passaggio precedente, averebbe invece superato i track limits. Il britannico ha visto cancellato il suo miglior tempo per il track limits, ma non è stato penalizzato per le bandiere gialle, restando dunque secondo in griglia. "I video esaminati hanno confermato che c'erano bandiere gialle e pannelli verdi nel medesimo momento e quindi segnali in conflitto sono stati segnalati al pilota. Per questo motivo i commissari hanno deciso di non intraprendere ulteriori azioni", come si legge dal comunicato FIA.
Vettel eliminato, non accadeva da sei anni
Vettel non veniva eliminato dal 2014, dal GP della Russia: "Pensavamo di avere qualcosa di più in tasca - ha detto a Sky -. Non sono contento della macchina, troppo sovrasterzo all'inizio di curva. Credo che in configurazione da gara la macchina sia un pochino meglio e saremo li' a giocarci le nostre carte". Seguono in griglia Pierre Gasly, Daniil Kvyat, Esteban Ocon e Romain Grosjean. Chiudono la griglia in ordine Kevin Magnussen, George Russell, Antonio Giovinazzi, Kimi Raikkonen e Nicholas Latifi.
Di seguito tempi e cronaca delle qualifiche
FONTE: Sport.Sky.it
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Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.