RECAP & IMPRESSIONI
Senza LAZOVIĆ, con VERRE, BORINI, AMRABAT e DAWIDOWICZ in precarie condizioni e DIMARCO alla prima da titolare dopo aver giocato fin qui una ventina di minuti in tutto è chiaro che non può essere il solito VERONA e infatti il PARMA con KULUSEVSKI fa un po' quello che vuole in campo trovando il meritato vantaggio con una gran giocata del 20enne futuro juventino che va vicino al raddoppio.
Ma alla lunga esce il carattere degli scaligeri che colgono una clamorosa traversa con RRAHMANI prima di impattare grazie al calcio di rigore procurato e trasformato da DI CARMINE.
Nella ripresa EMPEREUR, ZACCAGNI e LAZOVIĆ al posto di DAWIDOWICZ, DI CARMINE e DIMARCO forniscono nuova linfa e vecchi riferimenti alla squadra scaligera che alza di livello la propria prestazione ma è ancora una volta l'intuizione tattica di JURIĆ a sparigliare le carte: VERRE rimane a fare il il vertice basso nel triangolo offensivo che vede ZACCAGNI e BORINI inedita coppia di attaccanti.
Poco dopo Mattia combina con Darko e inventa un diagonale che fa secco SEPE e quando il PARMA pareggia entra PESSINA, il triangolo di cui sopra inverte ancora il vertice, e stavolta è VERRE in contropiede a prendere in castagna la difesa ducale con Matteo a griffare di prepotenza il vantaggio definitivo.
Confesso che fino al 46° ero rassegnato a subire un'altra batosta: Il PARMA spadroneggiava con un KULUSEVSKI imprendibile e una panchina molto più qualitativa di quella scaligera che pure, giocando ogni tre giorni, deve dare una mano...
Poi DI CARMINE si guadagna un calcio di rigore, lo trasforma e la deriva cambia: Che partita butei! Ecco il più bel secondo tempo visto quest'anno al Binti!
La gara di stasera dice che DAWIDOWICZ (già lento di suo e stasera non al meglio) è l'anello debole della catena difensiva scaligera e che non si può chiedere a DIMARCO (alla prima da titolare) di non far rimpiangere LAZOVIĆ ma segna anche un cambio di strategia del mister che stavolta parte con i rincalzi e chiude con i titolari prendendo probabilmente di sorpresa gli avversari che non si aspettavano una reazione così...
Peccato per quel pareggio del MILAN al 94° regalato da un clamoroso autogol della SPAL ma il VERONA è lì, ad un punto, e a salvezza finalmente conquistata e superata il bello arriva ora con i gialloblù che, per la prima volta in stagione, riesce a vincere di Mercoledì dopo 2 pari e 4 sconfitte.
LA PARTITA
Tante le novità rispetto alle previsioni della vigilia nel 3-4-2-1 di mister JURIĆ con DAWIDOWICZ dal primo minuto al fianco di RRAHMANI e GÜNTER in difesa, DIMARCO a spingere sulla fascia mancina della mediana al posto di LAZOVIĆ (al quale è stato evidentemente concesso un po' di meritatissimo riposo) e BORINI che torna dal primo minuto insieme a VERRE sulla trequarti qualche metro dietro a DI CARMINE boa d'attacco.
Consueto 4-3-3 per mister D'AVERSA ma anche per i ducali qualche novità: In mediana BRUGMAN da il cambio a SCOZZARELLA mentre nel tridente d'attacco parte CAPRARI al posto di GERVINHO con KULUSEVSKI dalla parte opposta e CORNELIUS in mezzo a loro.
Al centro della difesa torna IACOPONI dal primo al fianco di BRUNO ALVES.
In panchina PARO, vice di JURIĆ, a causa della squalifica per somma d'ammonizioni del mister. Presenza da professionista numero 500 per Miguel VELOSO, si parte agli ordini del signor Paolo Valeri della sezione Aia di Roma 2.
SUBITO PARMA, L'HELLAS CREA POCO... GAGLIOLO ci prova subito dalla distanza: Palla di poco sopra la traversa al 1° minuto!
Al 6° BARILLÀ da tergo stende BORINI: Il signor Valeri estrae il cartellino giallo.
Miguel VELOSO con un terra-aria che si insacca sotto la traversa al 6° ma il direttore di gara aveva fischiato molto prima...
Genialata di GÜNTER che di testa fa da boa e mette DI CARMINE davanti a SEPE al 13°: Samuel cerca un improbabile pallonetto che termina ampiamente alto e a lato ma Valeri aveva già segnalato l'off-side. Cambio di fronte e HERNANI dal limite cicca la conclusione che SILVESTRI raccoglie comodamente.
PARMA AVANTI KULUSEVSKI riceve in area, brucia sullo scatto AMRABAT, dribbla agevolmente RRAHMANI e da destra deposita nell'angolino opposto portando in vantaggio i ducali al 15°. IACOPONI duro su BORINI poco dopo, altra ammonizione per gli ospiti. KULUSEVSKI taglia da destra a sinistra, palla a CORNELIUS per la conclusione alta al 16°.
Al 31° DIMARCO batte un calcio d'angolo da destra sul primo palo per RRAHMANI che non trova la porta... HERNANI direttamente sulla caviglia sinistra di DIMARCO, urlo dell'esterno e giallo per l'ex ZENITH.
KULUSEVSKI IMPRENDIBILE, TRAVERSA DI RRAHMANI
Al 39° KULUSEVSKI semina il panico in area scaligera, finta e dribbling su DAWIDOWICZ ma stavolta, da una posizione simile a quella del gol di poco fa, spara a lato sul palo lontano.
Al 41° altro corner di DIMARCO da destra, a centroarea incorna RRAHMANI centrando in pieno la traversa! Il VERONA sottotono non è nemmeno fortunato...
DI CARMINE SI PROCURA E TRASFORMA IL PENALTY: 1 A 1! DIMARCO in area per DI CARMINE che protegge la palla e viene agganciato da BRUNO ALVES, il signor Valeri indica il dischetto! Lo stesso DI CARMINE parte per la battuta poi inspiegabilmente si ferma... L'arbitro lo invita a ripetere e stavolta Samuel deposita nell'angolino basso sulla sinistra di SEPE.
Al 48° termina la prima parte di gara.
ZACCAGNI! HELLAS IN VANTAGGIO GERVINHO e KURTIC sostituiscono CORNELIUS e BARILLÀ nel PARMA, EMPEREUR, ZACCAGNI e LAZOVIĆ al posto di DAWIDOWICZ, DIMARCO e DI CARMINE nel VERONA. CAPRARI agirà al centro dell'attacco da falso nove mentre ZACCAGNI e BORINI agiranno da attaccanti con VERRE qualche metro dietro a loro; inizia la ripresa.
Fustata di ZACCAGNI e VERONA in vantaggio al 53°: Dal vertice sinistro Mattia si accentra inseguito da KULUSEVSKI poi lascia partire un diagonale che fa secco SEPE sul palo lontano!
GALIOLO DI RAPINA! È 2 A 2
Altro cambio PARMA, CAPRARI lacia il posto a KARAMOH al 60°.
Al 62° calcio d'angolo battuto da sinistra dal PARMA, BRUNO ALVES schiaccia di testa ma per fortuna non inquadra lo specchio!
Palla ribattuta fuori da GÜNTER al 65°, KULUSEVSKI è pronto a concludere dal vertice destro e SILVESTRI e bravo a respingere la palla deviata con la suola da un compagno ma il più lesto è GAGLIOLO che insacca il 2 a 2!
BOTTA E RSIPOSTA, GARA VIVA
Entra PESSINA, gli fa spazio BORINI al 65° e il VERONA torna al 3-4-2-1 con VERRE vertice alto e ZACCAGNI a far coppia col neoentrato Matteo sulla trequarti.
Al 66° girata di VERRE deviata da un difensore del PARMA e intercettata d'istinto da SEPE! VERONA vicinissimo al nuovo vantaggio.
Ripartenza fulminea di KULUSEVSKI al 68°: Bravo GÜNTER a temporeggiare fino all'ultimo e provvidenziale l'intervento di RRAHMANI che all'ultimo mura la conclusione dell'avversario che con una finta aveva eluso l'intervento dell'ex GENOA di origini turche, palla sul fondo.
PESSINA FA 3 a 2!
Al 77° fuori LAURINI dentro DARMIAN nelle fila ducali.
Cross in mezzo di GAGLIOLO al 79°, KULUSEVSKI incorna di testa ma debolmente: Facile per SILVESTRI abbrancare.
Rilancio lungo della difesa scaligera, VERRE la fa rimbalzare eludendo la debole marcatura di KARAMOH, palla alzata per PESSINA che segue il compagno sulla sinistra e bordata di collo pieno col mancino che SEPE non può fermare! È 3 a 2 HELLAS!
FORCING FINALE DEL PARMA MA IL RISULTATO NON CAMBIA KARAMOH dal limite all'84°: Palla in curva nord. Entra BADU al posto di VERRE. D'AVERSA gioca la carta SILIGARDI, gli fa spazio HERNANI all'86°... Buona palla per GERVINHO appostato sul dischetto del rigore: Palla altissima.
Al 92° KURTIC cerca il jolly dal limite: Palla altissima.
Fallo tattico di PESSINA su BRUNO ALVES al 94°, era tra i diffidati, l'ammonizione gli costerà la trasferta di Brescia...
al 96° Valeri termina la gara: Il VERONA batte nuovamente il PARMA tocca quota 42, salvezza al sicuro e sogno europeo ancora possibile nonostante il MILAN pareggi a Ferrara al 94° con un clamoroso autogol degli avversari!
SILVESTRI Piccola incertezza nel finale quando esce scomposto su quel cross da sinistra e la palla sbatte tra la spalla e il gomito di LAZOVIC! Per fortuna stasera il VAR sta buono e l'HELLAS la porta a casa... Nulla da fare sui 2 gol subiti, 6
RRAHMANI ...Anche lui in calo da tre partite e quella traversa clamorosa su incornata da calcio d'angolo non può fare il pari con il dribbling subito da KULUSEVSKI in occasione del primo vantaggio ospite (a proposito dov'è DAWIDOWICZ che dovrebbe chiudere in quella zona?) 5,5
GÜNTER Fa la cosa migliore al 13° quando libera DI CARMINE davanti a SEPE, per il resto normale amministrazione 6
DAWIDOWICZ In condizioni normali non è un fulmine di guerra e stasera non era nemmeno al meglio della condizione... D'AVERSA se ne accorge immediatamente e gli manda contro KULUSEVSKI che va a nozze segnando un gol e sbagliandone nel primo tempo almeno un altro. Ad inizio ripresa PARO lo richiama in panchina e il popolo gialloblù tira un sospiro di sollievo: 5 (gli da il cambio EMPEREUR al 46°: Altra gara che evidenzia Alan come una delle più belle sorprese alla ripresa, non fa nulla di particolare ma ringhia sugli avanti avversari come un mastino vero, 6)
FARAONI Inizia timido e cresce piano piano sena tuttavia lasciare mai il segno: Quel cross al 33° per DI CARMINE che non ci arriva è l'unico spunto che Davide fornisce oggi, 5,5
VELOSO Anche lui all'inizio sembra avere qualche idea in più rispetto alle ultime partite ma è un fuoco di paglia e anche lui cala vistosamente col passare dei minuti rimanendo però in campo fino al termine per mancanza di alternative, 5,5
AMRABAT Non è brillante come al solito ma pure così riesce a fornire la quantità di cui l'HELLAS in questo momento non può fare a meno... Dovrebbe riposare ma lo farà forse alla FIORENTINA con una panca più lunga, 6
DIMARCO Nella sua prima da titolare (fin qui aveva giocato una ventina di minuti) non è possibile chiedergli più che tanto ma in ogni caso da a DI CARMINE la palla sulla quale conquista il rigore, 6 (gli da il cambio LAZOVIĆ al 46°: Tutti abbiamo visto perchè gli è stato concesso un tempo di riposo: Darko è alla frutta e si limita ad amministrare perchè lui per primo sa che non ha lo spunto per fare altro... 5)
VERRE Totalmente nullo nei primi 45 minuti cresce vistosamente quando è chiamato a fare il vertice basso nel triangolo offensivo, poi si lancia in contropiede e regala a PESSINA il pallone del definitivo vantaggio (bella anche la girata al 66°): 6,5 (gli da il cambio BADU all'84°: Non giudicabile)
BORINI Come VERRE nel primo tempo combina poco e non si accende nemmeno nel secondo: Gioca forse condizionato dal recente infortunio, 5,5 (gli da il cambio PESSINA al 65°: Anche Matteo è tra quelli da preservare ma la sua qualità è imprescindibile per questo VERONA così da il cambio a Fabio e scaraventa in porta il definitivo vantaggio scaligero. Un'inopinata ammonizione gli farà saltare il Derby del Garda: Peccato 7)
DI CARMINE Perfetto nel procurarsi il rigore del pari, un po' meno a non battere la prima volta (gli va bene che Valeri non fa storie e lo fa ripartire). Fattostà che Samuel da il la alla riscossa del VERONA in un momento in cui sembrava che tutto girasse storto: 6 (gli da il cambio ZACCAGNI al 46°: Galvanizzato dai complimenti del mister nella conferenza stampa prepartita mostra, a chi ne avesse avuto bisogno, di meritarseli appieno con un diagonale bellissimo che tira il collo agli avversari costringendoli ad inseguire 7,5)
PARO (vice di JURIĆ) Costretto a cambiare per necessità prova a giocarsi le carte meno pregiate nel primo tempo e alzare i giri nel secondo, la mossa paga e anche l'intuizione tattica di cambiare vertice al triangolo offensivo da i suoi frutti... Con questi 3 punti quota 40 è archiviata, ora cominciamo a divertirci? 8
[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
Mister PARO in panchina al posto dello squalificato JURIĆ «I nostri obiettivi a salvezza raggiunta? Anzitutto ci tengo a sottolineare quanto sono contento per i ragazzi, perché hanno lavorato duro e si sono meritati tutto questo. Ci tenevamo a superare quota 40 punti, non era facile, soprattutto in questo periodo. La nostra mentalità però non cambierà da qui in avanti: faremo ciò che abbiamo sempre fatto, ovvero dare il meglio di noi stessi. Cosa ha detto il mister? Era contento, volevamo tutti, fortemente, questo risultato. Siamo felicissimi. Quanto sono serviti i cambi? L'aiuto della panchina, giocando ogni tre giorni, è fondamentale. Chi è entrato nel secondo tempo ha fatto bene, così come chi è partito dall'inizio. Qualche errore di troppo in difesa? Si, credo che questo sia dovuto alla poca lucidità. Questa particolare fase del campionato, giocare d’estate con queste temperature, sta incidendo sicuramente. È qualcosa che, comunque, un pò tutte le squadre stanno soffrendo» HellasVerona.it
Mister D'AVERSA tecnico del PARMA «Nel primo tempo abbiamo fatto bene. Nel secondo tempo siamo andati sotto, siamo stati bravi a recuperare una partita che non era semplice contro il Verona che è una squadra molto fisica, molto brava a far giocare male le squadre avversarie e nonostante questo siamo stati bravi a recuperare, poi purtroppo nell’azione della terza rete ci siamo fatti gol da soli. Il rammarico è che in due partite avremmo potuto portare a casa quattro punti e invece ne portiamo zero, dunque bisogna lavorare sugli errori commessi e non ragionare su altro. La situazione del terzo gol è nata da una punizione a favore nostro, è stata una ripartenza dove eravamo anche in superiorità numerica, abbiamo fatto battere la palla per terra due volte. Io è chiaro che devo lavorare sugli errori, però nel momento in cui si va in vantaggio – non voglio fare nessuna polemica – ma il Verona ha pareggiato in una situazione in cui non c’era nessun tipo di problema, punizione o rigore. Chiaro che poi diventa difficile; poi noi abbiamo commesso degli errori come sul secondo quando abbiamo permesso a un destro di venire dentro e calciare in porta, così come abbiamo commesso errori sul terzo gol. Non cerco alibi per i miei giocatori, sicuramente si lavorerà sugli errori, sicuramente non si è perso per colpa degli arbitri però degli episodi non vengono a favore nostro, a detta anche dei giocatori del Verona. » ParmaCalcio1913.com
Il match-winner Matteo PESSINA ha griffato il definitivo 3 a 2 «Successo per l’Europa? Un po’ presto per dirlo. Siamo contenti di ciò che abbiamo fatto finora e di ciò che abbiamo fatto oggi. All’inizio del torneo non vedevamo l’ora di tagliare il traguardo dei 40 punti. Adesso li abbiamo anche superati . L’obiettivo è quello di non fermarsi. Il mio gol? Son contento di dare il mio contributo alla squadra. Purtroppo non sono ancora al 100%. Ho avuto un po’ di infortuni muscolari ed è stata dura ricominciare. L'ammonizione mii costerà la trasferta di Brescia? Un peccato non esserci, però almeno avrò modo di riposare. Anche oggi sono sceso in campo, ma ero un po’ acciaccato. Sia noi che loro, ci siamo allenati molto dal punto di vista fisico. Sotto certi aspetti siamo molto simili. Ecco perché il match è stato molto combattuto» HellasVerona.it
Mattia ZACCAGNI autore del secondo (gran) gol scaligero «Se le parole di mister Juric alla vigilia hanno propiziato il mio gol di oggi? Ieri il mister ha speso delle belle parole per me e mi ha in effetti spronato. Se adesso è giusto non parlare più di salvezza? Il nostro obiettivo rimane lo stesso, finché non abbiamo la certezza matematica di averlo raggiunto, ma siamo molto contenti della vittoria di oggi che ci porta a un buon punto. Noi ora andiamo avanti partita dopo partita. Come ho vissuto la positività al COVID-19? È stato un periodo particolare, ma sono contento di averlo superato. Fortunatamente non ho avuto nulla di grave e sono stato felice di essere tornato presto ad allenarmi e a giocare. Il mio ruolo? L'anno scorso ho fatto la mezz’ala, ma quest'anno il mister mi ha chiesto di giocare più avanzato: io cerco sempre di interpretare questo ruolo nel miglior modo possibile. Juric? Lui ci tiene sempre sull'attenti anche dopo le vittorie. Questo spirito noi lo portiamo in campo tutte le domeniche» HellasVerona.it
IACOPONI difensore del PARMA «E’ un peccato perché siamo riusciti ad andare in vantaggio, poi nel secondo tempo abbiamo ripreso la partita e ci abbiamo provato pure a vincerla. Purtroppo qualche episodio, che non sto qua a commentare, non è andato come volevamo e dunque non abbiamo portato a casa neanche un punto che sarebbe stato importante. I complimenti ci fanno piacere ma non ci facciamo niente. Dobbiamo essere più bravi ad essere più cinici e conquistare dei punti perché sono quelli che servono per la classifica. Il rigore? Penso che le immagini parlino da sole, non sto qua a commentarle. Sui gol subiti come era già successo con l’Inter abbiamo sbagliato, siamo stati puniti e dobbiamo cercare di limitare questi errori perché in Serie A non li permettono. Bisogna essere cinici quando abbiamo le occasioni per chiudere le partite. Siamo soddisfatti del percorso che abbiamo fatto e che stiamo facendo, possiamo toglierci ancora delle soddisfazioni e dobbiamo continuare su questa strada» ParmaCalcio1913.com
Mister D'Aversa dopo Verona-Parma: "Dobbiamo lavorare sugli errori commessi"
Ieri nell'anticipo vittorie esterne per LAZIO e JUVENTUS che sbancano rispettivamente il 'Comunale Grande Torino' e il Ferraris: I biancazzurri rimontano l'iniziale vantaggio su rigore del 'Gallo' BELOTTI con i gol di IMMOBILE e PAROLO mentre i bianconeri calano il tris conDYBALA, RONALDO e DOUGLAS COSTA prima di subire l'inutile rete di PINAMONTI.
Nel pomeriggio pari e patta per 1 a 1 tra BOLOGNA e CAGLIARI mentre a Milano l'INTER ha asfaltato completamente il BRESCIA con 6 gol!
Vittoria chiave in ottica salvezza per la SAMPDORIA al Del Mare di Lecce: Mister Ranieri festeggia il 2 a 1.
3 schiaffi del SASSUOLO al 'Franchi' un'arrendevole FIORENTINA fa infuriare il diesse PRADÈ.
La SPAL va in doppio vantaggio sul MILAN che al 94° pareggia grazie alla frittata difensiva dei ferraresi e rimane ad una lunghezza dal VERONA.
Domani alle 19.30 ATALANTA-NAPOLI, alle 21.45 ROMA-UDINESE
VITA DA EX:CACCIATORE al CAGLIARI e ROMULO al BRESCIA, i due ex gialloblù sono stati tra i pochi professionisti a negare il prolungamento fino al termine della stagione e hanno preferito terminare i rispettivi i contratti il 30 Giugno come da scadenza naturale pre-pandemica; ora sono svincolati.
SERIE A Di Carmine, rigore che fa discutere: si ferma prima del tiro per un fischio
'Giallo' nel rigore calciato da Di Carmine: si ferma prima del tiro, dicendo all'arbitro di aver sentito un fischio. Poi lo batte e segna.
Redazione Goal Italia
Ultimo aggiornamento 16 ore fa
Getty
Curioso episodio durante il primo tempo della partita tra Verona e Parma. Dopo l'iniziale vantaggio di Kulusevski, al Verona viene assegnato un calcio di rigore proprio alla fine della prima frazione.
Sul dischetto si presenta Samuel Di Carmine, che prende la rincorsa e un attimo prima di calciare si ferma di colpo: si indirizza verso l'arbitro e dice di aver sentito un fischio. Fischio che l'arbitro non ha mai effettuato.
Poi dopo un piccolo parapiglia con i giocatori del Parma, Di Carmine torna sul dischetto, prende la rincorsa e batte Sepe con una bella botta di destro.
Resta però il dubbio: ha sentito davvero un fischio? O si è fermato per qualche altro motivo? Chissà, intanto a referto va il suo goal goal su calcio di rigore.
FONTE: Goal.com
Sport L’Hellas Verona verso l’Europa League
La squadra veronese ha vinto ieri sera al Bentegodi contro il Parma.
Di Redazione - 2 Luglio 2020
ll Verona sente profumo d’Europa. Gli scaligeri hanno battuto 3-2 il Parma al termine di una sfida divertente e accorcia le distanze dal Milan in classifica.
Questa volta i veneti sono riusciti ad amministrare sino alla conclusione il vantaggio e hanno respinto gli assalti di un Parma in cui un grande Kulusevski, ha dato spettacolo ma ha pagato a caro prezzo gli errori difensivi. A segno per gli scaligeri Di Carmine, Zaccagni e Pessina. (Ansa)
FONTE: Daily.VeronaNetwork.it
Al Verona lo spareggio per l’Europa: il Parma va in vantaggio, si fa rimontare, rimedia ma perde 3-2
Da Redazione Parmapress24 -1 Luglio 2020
La gara del Bentegodi è stata bella, bellissima, nonostante il caldo. E avrebbe meritato un pubblico diverso, o meglio, di averlo: ma mentre il mondo riparte, gli stadi restano tempi inviolabili. Troppo fragile la macchina della A, troppo rischioso un contagio, che romperebbe irrimediabilmente un giochino che si alimenta di se stesso.
Ci sono stati cinque gol, è stato una spareggio per l’Europa più che per la salvezza: è andato al Verona, più cinico, ai punti sarebbe stato giusto un pari ma è finito 3-2. Il Parma può recriminare, di nuovo, per un rigore che non c’è (e irregolare) e alcuni errori di troppo.
PARTITA – Il primo giugno di oltre un ventennio fa, sotto un diluvio pazzesco, il Parma a Verona si prendeva il secondo posto e la qualificazione per la Champions League. Chi scrive aveva 18 anni, era in Curva sotto il diluvio in un pomeriggio che ha fatto la storia del club ducale: 22anni e un mese dopo, l’aria che si respira è di nuovo d’Europa. Parma e Verona sono li, tra rivelazione e sogno proibito.
Nel pomeriggio l’Inter ha macinato ciò che resta del Brescia: 6-0, che la dice lunga sul valore del Parma, che tre giorni fa ha tenuto i nerazzurri sotto, e non fosse stato per un arbitraggio discutibile ed alcuni errori evitabili lo avrebbe anche battuto…
Ma in casa Parma piace ancora parlare di salvezza. Dunque, per la gara che può essere decisiva, D’Aversa recupera Iacoponi, al rientro dalla squalifica, solo panchina per Gervinho, Caprari nel tridente offensivo con Cornelius e Kulusevski. A centrocampo si rivede dal 1′ Barillà per lo squalificato Kucka. Chiavi della mediana a Brugman.
E Il Parma parte fortissimo, con Gagliolo che ci prova da fuori con un fendente che illude. Barillà si prende il giallo, Caprari quasi con un fallo che non c’è, Di Carmine ci prova, Kulusevski ci riesce: Cornelius tiene palla e lo serve, lui con una magia si libera di Amrabat di Rrahmani, poi la piazzare sul palo lontano. Parma avanti.
Il Verona impatta e cerca di reagire, il Parma chiude con ordine e attende per sfruttare le ripartenze: ci prova Cornelius lanciato da Kulusevski, ci riprova ancora il numero 44 lanciato da una super idea di Brugman, ma pecca di egoismo e non serve compagni più liberi, calciando fuori.
Un tempo si chiamavano ammonizioni scientifiche, oggi ovviamente sono casuali: fallo sull’ex Dimarco, ammonito anche Hernani. Era diffidato, salterà la gara interna contro la Fiorentina.
Al 40esimo Rrahmani di testa: trema la traversa di Sepe, ma il Parma si salva. Nulla può al termine del secondo dei due minuti di recupero però sul rigore (generoso) concesso a Di Carmine per un fallo ingenuo di Alves. L’attaccante prima si ferma, poi ribatte e infila Sepe: 1-1 all’ultimo respiro della prima frazione. Errore tecnico gravissimo di Valeri: l’attaccante si ferma senza motivo, andrebbe ammonito e il gioco ripreso con una punizione indiretta per il Parma.
RIPRESA – Dopo la doccia fredda di un rigore che non c’è, D’Aversa ha capito che il suo centrocampo, orfano dello squalificato Kucka, era in affanno: dentro Kurtic. Gervinho va in trequarti, Caprari fa la punta, esce Cornelius.
Ma il Verona macina gioco, il Parma pare capirci poco: al 54′ Lazovic porta via Kulusevski e libera Zaccagni che si inventa un destro potente, da fuori, difesa immobile, Sepe battuto: gara ribaltata.
Ma non è finita, entra Karamoh per Caprari, il Parma ci prova con Alves di testa e ci riesce poco dopo con un altro difensore: tocca a Gagliolo che raccoglie una respinta corta di Silvestri su Kulusevski.
Poco dopo, ancora Kulusevski: ne fa fuori due, contropiede strepitoso a campo aperto, poi calcia…fuori. Ci prova anche Karamoh, mentre Sepe neutralizza un calcio sporco di Verre. Ti aspetti i ducali, ma il vantaggio lo trova di nuovo il Verona: Verre vola via a Karamoh e serve a Pessina un rigore in movimento che lui scarica in rete.
D’Aversa butta in mischia Siligardi, l’ex, ma è Gervinho che ha una superpalla sui piedi e la calcia altissima: non è serata per l’ivoriano. Ci prova Alves, alla disperata. C’è un tocco di mano di Lazovic, ma per Valeri non è rigore. Prova Gervinho a mettere dentro una palla difesa e tenuta con i denti, ma Silvestri c’è.
Non bastano al Parma sei minuti di recupero: va al Verona lo spareggio che può valere l’Europa, continuando la rincorsa al Milan al settimo posto, l’ultimo utile per l’Europa (grazie alla slot liberata dal Napoli, che ha vinto la Coppa Italia).
Arbitro: Valeri della sezione di Roma
Ammoniti: Barillà, Iacoponi, Hernani (P), Empeurer (V)
FONTE: ParmaPress24.it
CARMINA PARMA di Luca Savarese A VERONA, HELLAS BUM BUM E PARMA UN PO’ FIACCO MENTALMENTE
02 Lug 2020, 02:00 di Luca Savarese
Luca Savarese(Luca Savarese) – Era una di quelle gare spartiacque, in palio c’era molto: la possibilità di allungare per un posto in Europa. Il destino, poi, aveva in serbo, per chi avesse meglio giocato le proprie carte, tra Verona e Parma, una specie di premio: raggiunger in classifica il Milan, male in arnese in quel di Ferrara. Il confronto e questo chiamiamolo regalino inaspettato del campionato, lo ha vinto l’Hellas, più vogliosa, più veloce a rimboccarsi le maniche, più fresca al netto del gran caldo. Gli scaligeri erano reduci dalla beffa subita al Mapei Stadium, dove furono raggiunti, all’ultimo, da un bolide di Rogerio. Il Parma, veniva invece dalla sconfitta rimediata al Tardini contro l’Inter. Inizialmente quel passo falso sembrava, tra i crociati, essere ormai un ricordo. Gagliolo, con una conclusione maligna ed improvvisa, sfiora il golazo. Rete che trova l’altro svedese in maglia Parma: Kulusevski. Sulla destra semina prima il panico e poi una girandola di finte: non lo vedono i veronesi, non riesce a decifrarne le intenzioni Silvestri, che può solo raccogliere la palla, in fondo al sacco. Come a Genova, sponda grifo e contro l’Inter domenica scorsa, il Parma va avanti per primo. Il Verona costruito da Juric in un solo anno, lo scorso anno i veneti erano infatti in cadetteria allenati prima da Grosso e poi da Aglietti, sembra giocare insieme da più stagioni: sa subito riorganizzarsi se subisce gol, il bandolo della sua solida matassa, non lo smarrisce. Prima centra una traversa, poi con Samuel Di Carmine, trova su rigore, il pari. E’un gol che giunge un attimo prima del sipario tra primo e secondo tempo: una carezza per gli scaligeri, un intervallo pesante per i ducali.
Qui, di fatto, tra spogliatoi e dialoghi, la squadra gialloblù veneta getta le basi per portare a casa il successo: Matteo Paro, vice di Juric e suo compagno ai tempi del Genoa, non solo lo sostituisce ma ne asseconda anche dettami e richieste, come quella di togliere Samuel Di Carmine in fiducia e autore del pari e di inserire Mattia Zaccagni. Qui, si vede tutto il coraggio di Ivan Juric. Il Verona rientra più leggero, il Parma più pensieroso. Così, proprio Zaccagni, con una finta di delpieriana memoria, scarica un destro imprendibile per Sepe: è rimonta. Gervinho, entrato ad inizio ripresa per Cornelius, non è però in vena ed in serata da magie. Paro, fedele esecutore del verbo di Juric, tra i tanti cambi ne fa uno: toglie Borini e mette Pessina: si rivelerà, anche questo, decisivo. Infatti, dopo un contropiede da manuale finalizzato dal tocco smarcante di Verre, l’ex spezzino Pessina scaraventa in porta la palla: è l’ultima rete, quella del 3 a 2 definitivo. Così la banda dei meravigliosi sottovalutati: Juric (anche se non era in panchina) in primis, ma poi gli stessi Di Carmine, Zaccagni, Pessina, Faraoni, Verre, batte la D’Aversa band, forse un tantino rintronata mentalmente dal finale da tregenda della gara di domenica contro l’Inter. Due sconfitte e quel treno direzione Europa che non se n’è ancora andato del tutto, ma ha fatto sapere di aver quasi chiuso le sue porte. I crociati, se non vogliono perderlo, devono ricordarsi una cosa: una volta andati in gol costruire su quello e non lasciare incustodito, il trolley del vantaggio.
FONTE: StadioTardini.it
Nel derby della lirica il do di petto è dell'Hellas Verona che batte il Parma.
02/07/2020 01:49 - by Gaudio_Pedalino
Torna al successo l’Hellas Verona battendo, al termine di una gara ricca di continui colpi di scena, il Parma al Bentegodi, nel derby della lirica con l'Arena che trionfa sul Teatro Regio. Juric, che squalificato ha dovuto lasciare la panchina al suo secondo Matteo Paro, apporta diversi correttivi alla formazione che aveva pareggiato a Sassuolo. Fermo Kumbulla, per squalifica, torna, a sinistra dopo lunga assenza, Dawidowicz. A centrocampo, con i confermatissimi Amrabat e Veloso, torna, dopo la squalifica Faraoni, a destra mentre, a sinistra debutta, dal primo minuto Dimarco, con un po’ di riposo per il fenomenale Lazovic, finora sempre presente. In avanti, alle spalle di bomber Di Carmine, la scelta è caduta su Verre e Borini. Dopo cinque minuti l’arbitro Valeri mostra il giallo a Barillà mentre, due minuti dopo, Di Carmine cerca di tenere in campo un pallone, sulla linea di fondo campo, quindi appoggia indietro per Dimarco che scarica un violento sinistro che batte Sepe ma, è tutto fermo perché il collaboratore dell’arbitro, segnala che la palla era uscita sul fondo. Al decimo lungo lancio per Di Carmine che scavalca il portiere con la palla che esce sul fondo ma, anche in quest’ occasione, il gioco era fermo. Passano due minuti e i ducali vanno in vantaggio. La stella Kulusevski si beve in un fazzoletto Amrabat e Rrahmani e batte, sul secondo palo Silvestri. Prima del cooling break ammonizioni per Iacoponi e Hernani. Alla ripresa del gioco bell’azione avviata da Amrabat per Faraoni sul cui traversone c’è il colpo di testa di Rrahmani deviato in angolo. Batte Dimarco che trova ancora Rrahmani che però non inquadra la porta. Al quarantesimo pericoloso contropiede parmense con Kulusevski che salta Dawidowicz ma poi sbaglia mandando in curva. Un minuto dopo gli scaligeri non sono fortunati. Sull’ennesimo angolo di Dimarco il colpo di testa, sempre di Rrahmani, colpisce in pieno la traversa. Nei due minuti di recupero sempre il cosovaro protagonista, un suo tiro, respinto con il braccio da Bruno Alves, gli carambola addosso è l’arbitro opta per un suo intervento falloso. Nell’ultimo minuto di recupero Bruno Alves entra, un po’ fuori tempo, da dietro su Di Carmine e Valeri, molto vicino, non ha esitazione a decretare il rigore. S’incarica di batterlo lo stesso Di Carmine che, prima di calciare, si ferma e guarda l’arbitro in quando alcuni giocatori parmensi erano ormai arrivati alla sua altezza. Nuovo fischio e questa volta il violento tiro batte imparabilmente Sepe. Si va al riposo con il risultato di parità ma, finora non è stata una bella partita, complice anche il caldo umido che grava sul Bentegodi.
Alla ripresa del gioco tre cambi per l’Hellas. Fuori Dawidowcz per Empereur, Dimarco per Lazovic e Di Carmine per Zaccagni. Due cambi anche per il Parma entrano il funambolico ivoriano Gervinho e l’ex spallino Kurtic. Gli scaligeri hanno un piglio diverso e, all’ottavo, passano in vantaggio. Zaccagni si destreggia molto bene al limite destro dell’area poi converge verso il centro e lascia partire un fendente che s’insacca nell’angolino opposto rendendo vano il tuffo di Sepe. Al decimo, ammonizione per Empereur. Al quarto d’ora bell’azione di Faraoni che poi mette a lato. Poco prima del ventesimo arriva il pareggio. Violento tiro di Kulusevski e respinta, non proprio perfetta, di Silvestri, tap in vincente del difensore Gagliolo. Subito dopo Paro richiama Borini per Pessina (foto). Passano due minuti e una bella girata di Verre è respinta da Sepe con Faraoni in ritardo. Riparte il Parma e sempre Kulusevski protagonista. Il ventenne svedese supera un avversario poi, ostacolato da Rrahmani, pur da buona posizione, mette a lato. A dieci minuti dal novantesimo l’Hellas, al termine di uno spettacolare contropiede, ritorna in vantaggio. Un lungo rilancio di Amrabat è conteso da Karamoh e Verre che s’invola verso l’area quindi, con un bel pallonetto, scavalca Iacoponi e serve il liberissimo Pessina che fa rimbalzare due volte la palla poi, con un violento sinistro, fulmina Sepe. Esce, fra gli applausi dei compagni, Verre per Badu, mentre nel Parma entra l’ex Luca Siligardi. Nel recupero è ammonito il match winner Pessina che, diffidato, salterà la trasferta di Brescia. Con quarantadue punti la salvezza è raggiunta e ora, come ha sempre detto Juric, tutto ciò che arriva, è oro colato ma, per gli sportivi veronesi sognare l’Europa non è più un miraggio. Il risultato premia i gialloblù che hanno sentito e accusato le fatiche della trasferta con il Sassuolo perché, pur avendo un certo predominio del campo, non si sono espressi ai ritmi e con l’intensità che ci hanno abituati.
FONTE: RadioRCS.it
Blog: Perché la moviola nel calcio non serve a nulla!
marco spinelli
29 giugno 2020 21:13
Decenni ad invocare la moviola in campo, chiamata per l'occasione con un acronimo, per poi scoprire che il vero problema del Calcio italiano non può risolverlo, in quanto è un problema che sta nel manico e non nella lama.
La classe arbitrale italiana finchè sarà sotto l'egida della Figc (prima era ancora peggio in quanto doveva rispondere alla Lega Calcio) sarà sempre succube di scelte politiche che passano sopra la sua testa, c'è un designatore che ha il compito di scegliere i direttori di gara da mandare in campo il quale a sua volta viene scelto dai capoccia di turno ai vertici della Ferdercalcio, i quali vengono eletti passando attraverso complicate manovre di palazzo dove ognuno cerca di tirare l'acqua al suo mulino, qualcuno alla fine riesce ad essere egemone per cui per la legge dei vasi comunicanti finisce per influenzare tutta la catena di cui gli arbitri fanno parte. Hanno cercato con l'introduzione del Var di spostare l'attenzione sul vero nocciolo della questione arbitrale, ma poi questa è di nuovo riemersa con l'uso personalizzato da parte degli arbitri della moviola in campo. La categoria arbitrale dovrebbe essere indipendente dalle altre parti del gioco del Calcio, resta però il problema di chi deve pagare per la formazione degli arbitri e ripianare tutte le spese che comporta l'avere dei direttori di gara nelle partite di Calcio, non penso proprio che lo Stato italiano, con tutte le grane che ha, voglia assumersi il compito per garantire una maggior trasparenza al giocattolo Calcio, di assumersi la responsabilità, con le conseguenti spese, di gestire tutto quello facente capo alla gestione degli arbitri designati a dirigere le partite del Calcio professionistico indigeno.
Gli arbitri resteranno sempre sulla lista spese del nostro movimento del pallone, bisognerebbe però garantire loro, per la buona salute del sistema, di potersela giocare in termini di carriera senza tutto quel retroterra presente oggi nel nostro mondo del Calcio. Una volta era ancora peggio, in quanto potevano venire ricusati dalle squadre, ma anche oggi devono subire troppo pressioni da parte del mondo del Calcio, viene sempre pubblicamente lanciato il sospetto, dai tifosi e dagli addetti ai lavori siano presidenti, allenatori e altro, che vi siano mani invisibili che tirano le fila e di conseguenza gli arbitri sono ridotti nell'immaginario collettivo italiano al ruolo di marionette.
Il modo in cui vengono scelti gli arbitri da mandare in campo non allontana i sospetti, tanto è vero che in passato si erano tentate altre vie per espletare questa funzione, ma il sorteggio totale e quello parziale non erano stati ritenuti soddisfacenti, con il primo aveva vinto lo Scudetto il Verona (e forse questo aveva dato fastidio a qualcuno) mentre quello con le fasce arbitrali con sorteggio, ottimo sulla carta, era stato poi inficiato da quelle forze oscure venute poi alla luce con Calciopoli. Lasciare al designatore la formazione di liste di arbitri da destinare agli incontri e lasciare che qualcosa d'altro decida il direttore da mandare in campo è l'unica soluzione per dare trasparenza al sistema e consentire all'arbitro di essere padrone del suo destino per fare carriera. Il precedente delle palline "calde e fredde" non depone per una scelta ad estrazione dell'arbitri da mandare in campo attraverso una lista di essi, meglio una giuria che si assuma queso compito e cosa ci sarebbe di meglio di una commissione di giornalisti sportivi scelti a rotazione per questo compito? Voto segreto e maggioranza relativa assegnata ad un arbitro nella lista proposta dal designatore designeranno il direttore di gara da mandare in campo per quella partita, i giornalisti sono pure loro tifosi, ma per questo lo può essere anche il designatore unico, solo che il numero e la continua rotazione di essi nel formare questa giuria garantiranno una maggior trasparenza nelle scelte arbitrali ed in una prospettiva di questo genere anche il Var può togliersi di dosso quella nomea di strumento di parte che che gli si sta cucendo addosso.
I giornalisti sportivi che diventano parte attiva nel dover garantire trasparenza ad un mondo di cui finora si sono limitati a riportarne le criticità può essere fattibile o è solo "fantascemenza"? Chi lo può dire finchè non ci si provi veramente.
FONTE: VivoPerLei.CalcioMercato.com
02 LUG 2020 GRAZIE
Ci sono Verona che ti entrano nel cuore. Lo fanno non solo perchè hanno scritto pagine indelebili di storia, ma perchè composte da giocatori che con il loro lavoro dimostrano prima di tutto la serietà e la professionalità. Sicuramente quello di Ivan Juric lo è diventato conquistando una salvezza che a settembre sembrava insperata. Non solo: questo Verona è riuscito a colmare quel baratro affettivo che prima Pecchia e poi ancora di più Grosso avevano scavato.
Juric è stato il condottiero di una squadra meravigliosa, che partita dopo partita ci ha fatto innamorare. Pian piano Amrabat, Rrahmani, Silvestri, Zaccagni, Lazovic, Di Carmine, capitan Pazzini sono diventati degli eroi che hanno condotto il Verona a diventare addirittura la rivelazione del campionato.
Il merito, lo scriviamo da tempo ha un solo grande protagonista: Ivan Juric. Arrivato in mezzo alla diffidenza, Juric ha fatto parlare i fatti. Poche parole, chiarissime, onestà, una comunicazione finalmente non artefatta ma naif, pulita, corretta. Aveva promesso solo che gli avversari avrebbero dovuto sudare tantissimo per battere il Verona. E così è stato. Non solo: nel frattempo la squadra migliorava, Juric limava schemi e movimenti, la forma cresceva e il verona vinceva. Fino a quella settimana magica e terribile in cui affrontò Milan Lazio e Juventus una dietro l’altra, settimana che si chiuse con CR7 battuto al Bentegodi. Il covid19 ha fermato quella macchina perfetta, un’altra diversa abbiamo ritrovato quasi quattro mesi dopo. Ma sempre con la voglia di far sudare le vittorie agli avversari. Da quando il campionato è ripreso il Verona ha conquistato 7 punti. Due vittorie, un pareggio (al 97′) e una sconfitta (immeritata). E’ un Verona che ha varcato quota 40 punti e che è salvo a nove giornate dalla fine. Per tutto questo e per quello che ancora riuscirà a fare questo Verona merita il nostro imperituro grazie.
Gianluca Vighini
01 LUG 2020 IL PAGELLONE DI VERONA-PARMA
SILVESTRI 6 Incolpevole sui gol del Parma, sempre attento, invece, quando chiamato in causa. Bravo nelle uscite e sui palloni sporchi, vaganti. Questo ragazzo ha una padronanza dei propri mezzi che lo ha portato ad essere uno dei migliori portieri del campionato. Poco pubblicizzato, è vero. Meglio così, a conti fatti. Lui deve essere il portiere del Verona del futuro.
RRAHMANI 6 Ho riguardato più e più volte il gol di Kulusevski e dopo un primo rigurgito giustizialista, mi sono sentito di assolverlo. Sulla bilancia pesa di più la grande giocata dello svedese della capacità del macedone di contrastarlo. In generale meglio rispetto alle ultime due contro Napoli e Sassuolo. E’ anche sfortunato quando il suo colpo di testa si stampa sulla traversa, dopo la deviazione decisiva di Sepe.
GUNTER 6 Mette l’auto pilot e tanto basta per non farsi mai sorprendere dagli attaccanti del Parma. Gestisce la difesa senza affanni e di fatto annulla il gigante Cornelius che, come si dice in questi casi, non la vede mai. Ha scalato le gerarchie di Juric, che ad inizio campionato forse qualche dubbio lo aveva, nonostante lo conoscesse bene. Fiducia ripagata alla grande.
DAWIDOWICZ 5.5 Non giocava da tempo immemore e si vede. Sempre incerto, sbaglia cose semplice e va in ansia ogni volta che si trova il pallone tra i piedi. Qualche scivolone da incubo che, fortunatamente, non porta conseguenze irreparabili. Non torna in campo dopo l’intervallo.
EMPEREUR 6 (dal 1′ s.t.) Davanti ha un brutto cliente come Karamoh che, in quanto a velocità, va il doppio rispetto al brasiliano. Tutto sommato, però, riesce a disinnescarlo giocando d’anticipo. Un nuovo tassello nel suo personale percorso di crescita.
FARAONI 6- Un po’ meglio rispetto a Di Marco, ma ancora non ai suoi livelli. Cresce leggermente di intensità nel secondo tempo, segnale che la condizione sia in miglioramento. Si fa però “uccellare” da Gagliolo in occasione del 2-2 del Parma. Detto questo, quella fascia rimane sua, di diritto.
AMRABAT 6.5 “Che te lo dico a fare?” diceva Lefty (Al Pacino) a Donnie Brasko (Johnny Depp) nell’omonimo film di Mike Newell. Un po’ come dire “è scontato, è la normalità”. Perché il centrocampista marocchino ci ha abituato a questo tipo di partite, ad una continuità pazzesca, che pochi giocatori in questa categoria sono riusciti a tenere. E’ la normalità ormai per noi vederlo correre come un ossesso dal primo al centesimo minuti. Che ci siano zero gradi o trenta, col 90% di umidità.
VELOSO 6.5 Che guerriero, Miguel. A 34 anni non molla niente, lascia tutto sul campo. E quando il Parma prova l’ultimo affondo, col Verona è ormai sulle ginocchia, è lui a sradicare il pallone dai piedi di Gervinho. Cresce, cresce, alla distanza e nel secondo tempo, quando la qualità aumenta, ci sono le sue giocate in cabina di regia.
DI MARCO 5.5 Giusto provarlo, per capire se possa essere utile in futuro al Verona (è in prestito dall’Inter). Arriva tante volte sul fondo, ma il problema è che sbaglia quasi tutti i cross. Non ne arrivano di giocabili e voglio pensare che dipenda un po’ dalla poca abitudine alla partita. Secondo me la qualità non gli manca. Ha bisogno di un po’ continuità. Ma come si fa a tenere fuori Lazovic per più di una partita? Impossibile.
LAZOVIC 6.5 (dal 1′ s.t.) Con Zaccagni si trova a occhi chiusi e sono infatti loro due a cambiare la partita nel secondo tempo. Non me ne voglia Di Marco, anche perché sono giocatori con caratteristiche diverse, ma è imprescindibile per il Verona di Juric. Uno di quelli che deve formare la base per il futuro.
VERRE 6.5 Bravissimo in occasione del gol vittoria di Pessina. E’ lui, infatti a crederci, e a servire con un tocco non così scontato il numero 32 che chiude la partita. Ha quel modo di muoversi e correre ciondolante che a volte può trarre in inganno.
BADU (dal 39′ s.t.) s.v.
BORINI 5.5 Rientrava dopo un acciacco che sembrava poterlo tenere fuori dal campo più a lungo. La condizione non è eccellente ed effettivamente non gli riescono quasi mai le giocate che per lui sono ormai automatiche. Cerca qualche strappo ma le gambe non lo assistono. Tra l’altro quelli del Parma menano come fabbri e lui è uno dei più bersagliati.
PESSINA 7 (dal 19′ s.t.) Lo so che sono ripetitivo, ma non mi stancherò mai di dire che questo ragazzo farà grandi cose. Difficilmente (impossibile?) con la maglia del Verona. Segna un gol bellissimo e in generale pennella il campo con giocate di grande classe. Anche le piccole cose gli riescono con eleganza da campioncino. Quinta rete stagionale. E poi c’è chi dice che non vale dai 20 ai 25 milioni di euro.
DI CARMINE 6.5 Pronti e via, dopo dodici minuti ha una grande occasione, solo solo davanti a Sepe e pensa bene inventarsi un pallonetto che esce di una decina di metri. Ma Samuel non è uno che si fa abbattere, soprattutto in questo momento della stagione. E così, testa bassa, continua a macinare chilometri, finché, poco prima che Valeri mandi tutti negli spogliatoi per l’intervallo, costringe Bruno Alves al fallo e si procura un rigore che trasforma perfettamente.
ZACCAGNI 7 (dal 1′ s.t.) Incredibile quando la fiducia incida sui calciatori, ma, in generale, sugli esseri umani. E’ in grande crescita e le parole di Juric, alla vigilia della sfida col Parma, non hanno fatto altro che motivarlo ancora di più. Segna il bellissimo gol del 2-1, un colpo che è nel suo arsenale e che deve osare più spesso.
ALL. PARO 7 Si accomoda in panchina da “primo” per la squalifica di mister Juric. L’emozione ce l’ha stampata in faccia, ma legge con grande lucidità la partita. Azzecca i cambi e rischia buttandone dentro tre nuovi già dal primo del secondo tempo. Ovvio, il suo “superiore” lo avrà indottrinato bene, ma in questa gara, sono sicuro, c’è tanto anche di Paro, le cui intuizioni vengono sempre valorizzate da Juric.
Giovanni Vitacchio
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Il Verona vince 3 a 2 con il Parma e respira aria che profuma d’Europa
By Stefano Pozza - 1 Luglio 2020
Continuano le partite ravvicinate per i gialloblù che questa sera sfidano al Bentegodi il Parma. Partita che profuma di spareggio per l’Europa con le le due squadre che occupano la stessa posizione in classifica, anche se per entrambe le compagini l’obiettivo dichiarato resta la salvezza.
Inizia la contesa e agli ospiti bastano 14 minuti per passare in vantaggio grazie ad un bel gol di Kulusevski che sfrutta bene qualche indecisione dei nostri in difesa.
Il Verona fatica per tutta la prima parte a mostrare la solita tramando di gioco, e fatica sopratutto a rendersi pericoloso sulle fasce con gli esterni che paiono bloccati o forse ben gestiti dal Parma.
Nel finale di primo tempo clamorosa occasione con Rrhamani che colpisce in pieno la traversa con un colpo di testa perfetto. Ma le sorprese non sono finite e nel recupero Di Carmine è abile a conquistarsi un rigore importantissimo. Si incarica della battuta lo stesso che insacca la rete del pareggio.
Il secondo tempo parte con 3 cambi tra le fila scaligere: Lazovic al posto di Dimarco, Zaccagni subentra a Di Carmine ed
Empereur per Dawidowicz.
I nostri sembrano ora crederci maggiormente riuscendo a mantenere con costanza il pallino del gioco. Al minuto 8 Mattia Zaccagni si inventa un tiro meraviglioso dal limite che si insacca in fondo alla rete! Gran bella rete del numero 20.
Vantaggio che non dura molto con gli ospiti che tornano nuovamente in parità con una bella rete di Gagliolo
Entra al 64esimo Pessina che prende il posto di Borini, con i nostri che provano subito a reagire, ma la parità e l’equilibrio sembrano regnare. Equilibrio che svanisce nuovamente in nostro favore all’80esimo con il gol di Pessina.
Ultimo cambio per gli scaligeri: esce Verre ed entra Badu.
Il cronometro corre inesorabilmente verso il 90esimo e gli uomini di Ivan Juric conquistano una vittoria importantissima in chiave Europa League raggiungendo in classifica il Milan.
Il capitano gialloblù Miguel Veloso è stato premiato dal Presidente Maurizio Setti per il traguardo raggiunto delle 500 gare disputate tra i professionisti.
Le foto sono state diffuse dall’Ufficio Stampa della società scaligera.
FONTE: HellasNews.it
Moviola Hellas Verona-Parma 3-2
luglio 2, 2020
Per Valeri è da rigore (generoso) la frenata sapiente di Di Carmine che in area viene colpito da Bruno Alves al 47’, rigore non clamoroso ma che ci può stare. Curioso quanto succede dopo: Valeri fischia, Di Carmine parte e si ferma un attimo prima di raggiungere il dischetto. Valeri gli chiede il perché dello stop prima di fischiare di nuovo e di vedere il penalty trasformato. Di Carmine spiegherà di aver sentito Valeri gridare “ferma”. Vero, ma si riferiva ai giocatori sulla linea. Fonte: La Gazzetta dello Sport
Orgoglio gialloblù
luglio 2, 2020
Da spacciati ad autentica sorpresa del campionato. Questo è l’Hellas Verona di Ivan Juric. Per i più ad inizio stagione, gli scaligeri erano i candidati alla retrocessione ed il tecnico di Spalato il primo esonerato. Ma la realtà dei fatti è ben altra: sono 42 i punti conquistati in 19 giornate.
Quarantadue punti in ventinove giornate ed obiettivo raggiunto con nove turni d’anticipo. Questo è l’Hellas Verona di Juric (oggi squalificato, in panchina il suo vice Paro, ndr). Quarta partita in dodici giorni per la squadra veronese, Hellas Verona che si presenta con tante novità (sei undicesimi rispetto alla trasferta in casa del Sassuolo, ndr) nella formazione titolare, 3-4-2-1 composto da Silvestri, Rrahmani, Gunter, Dawidowicz; Faraoni, Veloso, Amrabat, Dimarco; Borini, Verre; Di Carmine. Prima del fischio d’inizio, maglia celebrativa consegnata dal presidente Maurizio Setti a Miguel Veloso per le 500 partite da professionista del centrocampista portoghese. nnIl Parma ci prova dopo appena 48 secondi con la conclusione alta sopra la traversa di Gagliolo, ducali protagonisti anche al sesto col primo cartellino giallo del match sventolato in faccia a Barillà. Al tredicesimo sinistro debole e centrale di Hernani, Parma che mostra una manovra più fluida ed al minuto 14 si porta in vantaggio grazie alla rete di Kulusevski che dribbla la difesa scaligera e batte dentro l’area piccola Silvestri, in diagonale. Cooling break al minuto ventisette per le due squadre. Al 31’ corner di Dimarco, sul primo palo arriva Rrahmani che non trova la porta. Kulusevski al quarantesimo prova a ripetersi ma il suo sinistro termina alto. Hellas Verona che prova a pareggiare la sfida del Bentegodi ma il colpo di testa di Rrahmani, sugli sviluppi del corner di Dimarco, si stampa sulla traversa, primo tempo che si chiude col rigore procurato e trasformato da Di Carmine che ristabilisce, in pieno recupero, la parità. Per Di Carmine sesto gol in campionato.
La ripresa si apre con tre cambi per la squadra di Juric, con Empereur, Lazovic e Zaccagni al posto di Dawidowicz, Dimarco e Di Carmine. Ben altro Verona quello che si presenta in campo, scaligeri che al nono minuto ribaltano il risultato grazie al gran gol di Zaccagni che batte Sepe. Il classe 1995 parte da sinistra, si accentra ed in diagonale gonfia la rete avversaria. Ma il Parma non ci sta ed al diciannovesimo trova il pareggio con Gagliolo che approfitta della ribattuta di Silvestri. Subito dopo quarto cambio per la squadra di Juric, con Pessina al posto di Borini. Ma è Verre che si vede chiudere lo specchio della porta da Sepe al ventesimo. Break per le due squadre al venticinquesimo, Parma che al 33’ ci prova col colpo di testa di Kulusevski ma il portiere veronese blocca senza problemi. Hellas Verona che al minuto trentasei cala il tris grazie al gol di Pessina, su assist di Verre, centrocampista che sigla la quinta rete in campionato, la seconda consecutiva. Quinto ed ultimo cambio per i gialloblù, con Badu al posto di Verre al trentanovesimo. Si gioca sino al novantaseiesimo ed al triplice fischio finale il Verona festeggia, con merito, il traguardo raggiunto con largo anticipo. Chapeau, Hellas
FONTE: HellasLive.it
VISTO DA NOI
02 luglio 2020 - 11:03 Perchè è già tempo di dire grazie a Juric e al Verona
Salvezza ormai acquisita a nove giornate dal termine, un successo che nessuno aveva pronosticato
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
Getty Images
Che il Verona faccia cinque punti da qui alla fine o che ne faccia venti è già tempo di festeggiare. Di dire, per chi ha il Verona nel cuore, grazie a questo fantastico gruppo, che ci ha riappacificato col gioco del calcio e che ha messo in campo una squadra che fa inorgoglire, e l’errore più grande sarebbe abituarsi a questo come se fosse normale. Ma sappiamo bene, in realtà, quanto vi sia di eccezionale.
Ivan Juric è il miglior allenatore, dopo l’inarrivabile Osvaldo Bagnoli, che l’Hellas abbia avuto in serie A. Ieri, sentendo Zaccagni dopo la partita col Parma, c’era da credere a quello che diceva: “Il mister ci fa volare basso anche dopo le vittorie, ci striglia, ci tiene con la guardia alta e questo spirito lo mettiamo in campo la domenica”.
È impressionante come il Verona guidato dall’uomo di Spalato sia stato fin da subito un osso duro per tutti, sfoderando un’identità precisa di gioco e di carattere che è stata la chiave per la permanenza in A. Avvincente vedere come si sia costruito un reparto difensivo così forte, abituato, negli ultimi anni di A l’Hellas, a subire valanghe di gol. Incredibile, poi, osservare come senza una punta “da gol” la squadra sia riuscita a vincere e segnare, con un centrocampo di grande qualità e compattezza.
Certo, il mercato condotto da Tony D’Amico, e bocciato all’inizio da insigni ed evidentemente poco informati intenditori, è stato eccellente. Con Juric, D’Amico è imprescindibile. Il tesorone (mai avuto così cospicuo nella storia gialloblù) che si avrà dalle vendite servirà per costruire un Verona che possa avere stabilità nella massima serie. Questo Setti l’ha capito. Ha capito di avere gli uomini giusti e che deve puntare su di loro investendo (vedremo quanto) nel progetto tecnico che vorranno realizzare.
Mancano nove giornate, il Verona è già salvo (posto che non lo fosse anche a 39 punti). È chiaro che l’obbiettivo si alzerà, e la voglia nel gruppo c’è, per provare a centrare il sogno Europa. Non mettiamo limiti, ma che ciò avvenga o meno, è già comunque il tempo di dire grazie a questo gruppo che ha sinora disputato un campionato da sogno per i tantissimi tifosi che, finalmente, si gustano un Hellas forte, rispettato e temuto.
NEWS
01 luglio 2020 - 23:57 Pagelle, Zaccagni uomo del destino, Pessina sempre decisivo
Cambi determinanti, bene anche Empereur. Torna il Muro Rrahmani
di Matteo Fontana, @teofontana
SILVESTRI 6
Niente da fare sulla magia con cui Kulusevski lo supera, muovendosi nello stretto. Sul gol di Gagliolo, invece, la deviazione gli dice male. Nel finale è attento.
RRAHMANI 6,5
Kulusevski lo sorprende nell’azione che porta all’1-0. Bravo lo svedese, che ha classe a chili. Potrebbe mettere in pari i conti, ma il suo colpo di testa fa a centrare la traversa. Compie un intervento sontuoso in chiusura sullo stesso Kulusevski, con la partita sul 2-2: il Muro è tornato.
GUNTER 6
Guida una difesa che non può avere le stesse certezze che c’erano prima della lunga sospensione del campionato. Cerca di dare ordine dietro, lo fa meglio nei secondi 45’.
DAWIDOWICZ 5,5
Superato l’ultimo problema fisico, prende il posto di Kumbulla, stoppato per una giornata dal giudice sportivo. Inizio lento, la forma è tutta da trovare.
FARAONI 6
Scontato lo stop forzato a Reggio Emilia, si riprende la corsia di destra. Non riesce a spingere in partenza, lo fa ben di più in seguito e la differenza si vede.
AMRABAT 7
Nell’Hellas che cambia, l’intoccabile rimane lui e non ci possono essere dubbi in proposito. Va a prendersi palloni in sequenza ed è lui a suonare la carica dopo l’avvio timido del Verona. Trascinatore.
VELOSO 6
Anche lui, come Amrabat, è uno che Juric non toglierebbe mai. Fresco di rinnovo con l’Hellas per la prossima stagione, gioca la partita numero 500 tra i professionisti. Gioca senza forzare, non si vede molto ma si sente.
DIMARCO 5,5
Esordio da titolare con il Verona, in una gara che, è per lui, da ex, visto che nella passata stagione era a Parma. A sinistra, nell’Hellas, di solito c’è Lazovic, e il passo è diverso.
BORINI 5,5
Ritrova il campo dopo un turno di squalifica e una partita saltata per infortunio. Non è ancora al meglio (in effetti, ci sarebbe da sorprendersi del contrario, visto il momento), si fa notare maggiormente quando viene avanzato, nel secondo tempo, ma non è abbastanza
VERRE 6,5
L’estro non gli si accende con la dovuta continuità. Niente lampi e nemmeno saette, ma all’improvviso una sua fiammata viene respinta con difficoltà da Sepe. Anteprima per la giocata di fino che mette Pessina in condizione di segnare il terzo gol.
DI CARMINE 6
Juric, dopo averlo fatto riposare a Reggio Emilia con il Sassuolo, lo rilancia dall’inizio. Prende metri nel finale di primo tempo, conquista il rigore del pari – intervento ai suoi danni di Bruno Alves – e poi lo segna con freddezza. Sesto gol in campionato, dopo esce.
EMPEREUR 6,5
Dà compattezza alla linea difensiva, che nel primo tempo aveva traballato. Regge l’urto davanti a Kulusevski.
LAZOVIC 6
Aggiunge rapidità, per quanto lo spunto non sia al pieno dell’ispirazione dopo il dispendio di energie con il Sassuolo.
ZACCAGNI 7
Firma un gran gol pennellando di destro nell’angolo basso: tiro fuori portata per Sepe, numero di pregio per il giocatore gialloblù. Il suo ingresso è determinante: è l’uomo del destino per la vittoria dell’Hellas.
PESSINA 7
Di nuovo in gol dopo Reggio Emilia, seconda rete consecutiva, sono cinque in totale in questa Serie A. Glaciale nella botta, su delizioso servizio di Verre, che vale il 3-2. Sempre decisivo.
BADU ng
In campo con generosità negli ultimi minuti.
JURIC 7
Sconta la squalifica in tribuna, in panchina c’è il suo vice fidatissimo, Matteo Paro. Cambia molto all’inizio, il Verona non ingrana, ma merita il primo pareggio. Dopo, ecco i cambi, tutti azzeccati. Altri due gol firmati da sostituti: non è un caso. Salvezza conquistata, obiettivo raggiunto. L’Europa? Sognare è sempre giusto.
NEWS
01 luglio 2020 - 23:47 3-2 al Parma, il Verona è salvo e vede l’Europa!
Rimonta gialloblù firmata Di Carmine-Zaccagni e gol decisivo di Pessina. Hellas a 42 punti
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
Getty Images
Splendida vittoria del Verona che in una serata afosa va oltre le proprie forze per superare un Parma che passa in vantaggio con Kulusevski. Di Carmine conquista e realizza un rigore, Zaccagni fa il 2-1 poi Gagliolo trova il pareggio. Ma nel finale l’Hellas getta il cuore oltre l’ostacolo e vuole la vittoria. La ottiene, meritatamente, con una bordata di Pessina e sbriga la “pratica” salvezza. Non bastano, per l’ennesima volta, gli aggettivi per l’Hellas di Juric che va a meno uno dal Milan. L’Europa è lì.
FORMAZIONI
Rientra Fabio Borini, con lui in avanti Di Carmine e Verre. Davanti a Silvestri, squalificato Kumbulla, ci sono Rrahmani, Gunter e Dawidowicz. A centrocampo riposa Lazovic che siede in panchina. Al suo posto Dimarco, sulla fascia di destra rientra Faraoni, in mezzo Amrabat e Veloso.
Il 4-3-3 del Parma è così composto: Sepe – Laurini, Iacoponi, Bruno Alves, Gagliolo – Brugman, Hernani, Barillà – Kulusevski, Cornelius e Caprari.
In panchina non c’è Juric, squalificato. Al suo posto Paro. Arbitra Valeri
PRIMO TEMPO, IL PARMA PASSA E L’HELLAS RISPONDE
Dopo un minuto Gagliolo lascia partire una violenta conclusione da trenta metri con palla alta di un soffio. Il Parma si piazza alto per mettere in difficoltà il Verona. Barillà stende Veloso che gli sguscia via al 6′ e prende il giallo. Miguel, che fa 500 partite nel professionismo, parte bene.
La gara è equilibrata. Hernani calcia centrale al 13′ e Silvestri non ha problemi.
KULUSEVSKI IN GOL, PARMA IN VANTAGGIO
Al 14′ Kulusevski si inventa un gol da campione. Supera entrando in aera Amrabat, verso il fondo rientrando mette a sedere Rrahmani, poi col sinistro trafigge Silvestri.
L’Hellas reagisce, Di Carmine sgomita in avanti. Senza Lazovic non è lo stesso Verona e i gialloblù faticano dalla trequarti in su, anche perchè il Parma si chiude bene.
Al 27′ primo cooling break. L’umidità è elevatissima e i calciatori grondano di sudore.
Dimarco ci mette l’anima ma sbaglia un paio di cross, Faraoni guadagna un corner al 30′. Rrahmani ci va col destro ma la palla va sul fondo.
Il Verona cerca il gioco ma soffre il pressing del Parma, che fisicamente sta meglio. Verre e Borini faticano a entrare in partita. Hernani entra duro su Dimarco e viene ammonito.
Kulusevski fa l’egoista e calcia alto dal fondo invece di servire al centro.
TRAVERSA DI RRAHMANI!
Al 41′ il Verona va vicinissimo al pareggio. Dimarco batte un corner da destra, Rrahmani svetta e centra in pieno la traversa. Ma il pari è in agguato.
DI CARMINE! 1-1
Al secondo dei due minuti di recupero Samuel Di Carmine è bravo a prendersi un rigore mettendosi in posizione di difesa della sfera poco dentro l’area. Bruno Alves impatta sull’attaccante, Valeri non ha dubbi e segna il dischetto. Di Carmine parte e si ferma. Nessuno capisce cosa sia successo. Valeri invita il numero 10 a calciare. Il tiro stavolta c’è, è preciso e angolato alla sinistra di Sepe.
SECONDO TEMPO, IL VERONA METTE LA FRECCIA
Triplo cambio negli spogliatoi ordinato da Juric: Lazovic, Zaccagni ed Empereur prendono il posto di Dimarco, Di Carmine e Dawidowicz. Nel Parma Cornelius e Barillà lasciano il posto a Gervinho e Kurtic. Borini e Zaccagni stanno davanti, Verre è trequartista.
Il Parma spinge e Gagliolo spreca un paio di palloni, l’Hellas prova a controbattere.
ZACCAGNI!! 2 A 1 VERONA
Juric lo aveva detto ieri: “Da Zaccagni mi aspetto più gol”. Detto fatto, al 54′ Zac percorre il limite dell’area da sinistra e spara un destro in diagonale che supera Pepe. Un gran gol e il Verona passa in vantaggio.
Faraoni si accende e mette scompiglio a destra.
Esce Caprari ed entra Karamoh al 61′. Alves di testa manda di poco fuori da corner, il Parma non ci sta a perdere.
2-2 PARMA, IN GOL GAGLIOLO
Al 64′ il Parma trova il pareggio. Kulusevski entra in area a destra e calcia. Silvestri interviene bene, ma la palla resta lì, Gagliolo è più lesto di Faraoni e mette nel sacco.
Pessina prende il posto di Borini al 65′. Sepe salva la porta su girata in area di Verre, Gervinho riparte, la gara si fa accesissima. Kulusevski scappa in contropiede, Rrahmani si immola per prenderlo, il tiro va fuori di un niente.
Altro cooling break al 71′.
Il Parma rallenta il ritmo. Laurini lascia il posto a Darmian. L’Hellas sta in agguato mentre la squadra di D’Aversa gira palla nella sua metà campo.
Kulusevski va di testa, la palla è lenta tra le braccia di Silvestri.
PESSINA!! 3 A 2 VERONA!
All’82’ il Verona torna in vantaggio. Verre scappa in avanti, accomoda la palla mettendo fuori causa Karamoh, vede libero Pessina a sinistra e lo serve. La palla rimbalza e al volo Pessina la scaraventa in porta.
L’ultimo cambio gialloblù vede l’ingresso di Badu al posto di Verre all’84’.
Gervinho crea qualche pericolo, la difesa tiene, Silvestri si getta anche sui palloni meno pericolosi.
Badu è prezioso in difesa. Pessina viene ammonito e salterà domenica la gara di Brescia.
Dopo sei minuti di recupero l’Hellas può festeggiare, a 42 punti, una straordinaria salvezza in serie A a nove giornate dalla fine del campionato. E sogna che il bello debba ancora venire.
FONTE: Hellas1903.it
Parmamania: rabbia in energia ma non basta per fare risultato, ora gli ultimi punti salvezza con la Fiorentina
del 02 luglio 2020 alle 07:18
di Simone Buratti
Non era uno spareggio per l’Europa e per questo il Parma può essere tranquillo. Ma sono altri punti buttati via dopo la sconfitta immeritata contro l’Inter. E si sa che punti su punti persi valgono molto in classifica, soprattutto se l’unico obiettivo stagionale è stato praticamente raggiunto. Il Parma di Verona è stato bello a metà. Bravo in fase offensiva, capace di concretizzare almeno due delle diverse occasioni capitate in zona gol. Meno bello in fase difensiva, visto che i padroni di casa in contropiede sono stati cinici e incisivi riuscendo a trovare addirittura tre reti, servite per mettere mano sull’intero bottino. Lo scatto del Verona in zona Europa è importante ma non decisivo, ci sono ancora diverse partite da giocare. Il calendario fitto della Serie A, con match ravvicinati, può ancora riservare molte sorprese. Le sconfitte con Inter ed Hellas sono praticamente simili. Il Parma costruisce molto ma raccoglie poco, anche a causa delle decisioni arbitrali che fanno arrabbiare mister D’Aversa. Tra i rigori contro e quelli non concessi si poteva avere qualche punto in più in classifica.
Archiviata anche la partita con l’Hellas Verona da oggi si pensa già alla Fiorentina. Ci sarà (nuovamente) da trasformare la rabbia in energia e speriamo che stavolta sia sufficiente per dare una scossa ai crociati. Con la Viola serve un risultato convincente, gli ultimi punti salvezza da conquistare al Tardini proprio come accadde la scorsa stagione quando la vittoria sulla Fiorentina garantì la matematica permanenza nella massima categoria. Servono tre punti per scacciare i fantasmi di due partite giocate bene ma perse immeritatamente. L’occasione di rifarsi subito è limpida e potrebbe bastare un bel risultato per dare una svolta al campionato del Parma.
L’episodio chiave della moviola del match tra Verona e Parma, valido per la 29ª giornata della Serie A 2019/20. Dirige la sfida l’arbitro Valeri.
L’EPISODIO CHIAVE DEL MATCH
Al 44′ Bruno Alves tampona in area di rigore Di Carmine, per l’arbitro Valeri non ci sono dubbi e indica immediatamente il dischetto. Rigore confermato anche dal VAR.
Hellas Verona, le pagelle di CM: Veloso incanta, bocciato Rrahmani.
del 01 luglio 2020 alle 23:50
di Alessandro Righelli
Hellas Verona-Parma 3-2 (primo tempo 1-1)
Silvestri 5,5: ha poche colpe sul gol subito, ma sul secondo poteva sicuramente fare meglio.
Rrahmani 5: molto distratto e poco efficace nelle chiusure. Si fa dribblare facilmente da Kulusevski per il momentaneo vantaggio parmense e gioca il resto della gara con poca convinzione.
Dawidowicz 6: qualche sbavatura ma rimedia sempre con il suo fisico.
(dal 1' s.t. Empereur 6: in alcune occasioni pecca di troppa aggressività, rimediandosi un giallo nei primi suoi minuti di gara.)
Gunter 6: poteva fare sicuramente di più, soprattutto quando nel secondo tempo si aprono di più gli spazi dalla sua parte.
Faraoni 6: si ritrova spesso faccia a faccia con Hernani e Brugman., cercando di farsi largo con il fisico. Più spento nella ripresa.
Veloso 6,5: tanta corsa e voglia di lottare su ogni pallone. Uno dei migliori in campo.
Amrabat 5,5: risulta meno pericoloso del solito, spesso ingabbiato a centrocampo dagli avversari non trova la sua solita fiducia nelle giocate.
Dimarco 5: partita davvero sottotone. Lento e impreciso su quasi tutti i palloni, giustamente sostituito.
(1' s.t. Lazovic : entra piuttosto sottotono, ma una volta entrato nel vivo del gioco fa la sua parte.)
Borini 5,5: Lui ci prova ma sbatte quasi sempre contro il muro avversario. Stanco, viene sostituito.
(dal 20' s.t. Pessina)
Verre 6: gioca molto per i compagni, confezionando anche un bel assist per la rete gialloblù.
(dal 39' s.t. Badu: s.v.)
Di Carmine 6,5: segna il rigore del momentaneo pareggio e gioca una partita ad alti livelli, sfruttando la sua velocità negli spazi.
(dal 1' s.t. Zaccagni 6,5: entra e segno subito la rete del 2-1 momentaneo. Grande impatto sulla gara e sempre pronto a pungere l'avversario.)
All. Juric 6,5: primo tempo che inizia sottotono per i suoi, ma l'allenatore gialloblù riesce a leggere la gara ed effettuare i cambi giusti per ribaltarla.
FONTE: CalcioMercato.com
SERIE A Hellas batte Parma 3-2 e sente profumo d'Europa
01/07/2020 21:45
Grande vittoria del Verona che batte 3-2 il Parma, al Bentegodi, nella sfida diretta per ambire all'Europa. L'Hellas va subito sotto dopo una giocata di Kulusevski e trova il pareggio in chiusura di primo tempo con un rigore di Samuel Di Carmine, che era stato atterrato in area da Bruno Alves. Nella ripresa ci pensano Zaccagni e Pessina a consegnare i tre punti a Juric (pareggio momentaneo di Gagliolo). Ora l'Hellas vola a 42 punti, ottavo in classifica, ad un solo punto dall'Europa (il Milan, dopo il pareggio in extremis a Ferrara, è settimo a 43 punti, il Napoli sesto è già qualificato all'Europa League grazie alla vittoria della Coppa Italia). Prossima sfida domenica a Brescia.
Finisce qui: 3-2 per l'Hellas!!!!!!!!!!
95' Ammonito Pessina per un fallo su Bruno Alves: era diffidato, salta la sfida col Brescia.
93' Giocata di Gervinho ma Silvestri blocca il cross velenoso dell'attaccante ivoriano. L'Hellas resiste.
92' Ci prova Kurtic ma non inquadra la porta.
Sei minuti di recupero
90' Assalti finali del Parma: il Verona tiene.
87' Gervinho spreca davanti a Silvestri: pallone alle stelle.
86' E' il momento dell'ex Siligardi: esce Hernani.
84' Entra Badu per Verre.
81' GOOOOLLLLL DEEELLL VERONAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!! Grandissima giocata di Verre che regala un assist d'oro a Pessina: l'ex Spezia, lasciato solo da Karamoh, trafigge Sepe. 3-2 per il Verona!
78' Colpo di testa di Kulusevski: Silvestri controlla.
77' Cambio nel Parma, entra Darmian per Laurini.
75' Ultimo quarto d'ora: match equilibratissimo. Può succedere di tutto.
70' Cooling break per rinfrescarsi.
68' Kulusevski dribbla ancora Rrahmani e prova il tiro ad incrociare. Palla di poco a lato grazie all'intervento provvidenziale di Gunter.
66' Il Verona sfiora nuovamente il vantaggio! Girata di Verre in area: miracolo di Sepe che respinge con un grande intervento.
65' Cambio Hellas: entra Pessina per Borini.
64' GOL DEL PARMA Kulusevski mette ancora in apprensione la difesa gialloblù e conclude in porta: Silvestri respinge ma sulla ribattuta Gagliolo anticipa Faraoni e deposita in rete per il pareggio. 2-2 al Bentegodi.
62' Ci prova Bruno Alves di testa: palla fuori di poco.
60' D'Aversa si gioca la carta Karamoh: esce Caprari.
56' Ammonito Empereur per un fallo su Kulusevski.
54' GOOOOOOOOOLLLLLL DEEEEEEEEELLL VEEEEROOOOONAAAAAAA!!!!!! Zaccagni supera Kulusevski con una gran giocata e dal limite dell'area batte Sepe con una conclusione velenosa col destro: 2-1 per l'Hellas!
50' Partita più frizzante con forze fresche in campo: ma i ritmi non sono mai altissimi. Borini ora è la punta centrale.
46' Pioggia di cambi per il Verona: dentro Lazovic per Dimarco; Zaccagni per Di Carmine, ed Empereur per Dawidowicz. Anche il Parma cambia: Kurtic per Barilla’ e Gervinho per Cornelius.
Parte la ripresa
1-1 dopo 45 minuti al Bentegodi: Di Carmine su rigore, all'ultimo secondo, ha risposto a Kulusevski.
Finisce qui il primo tempo
47' GOOOOOOOOLLLL DEL VERONAAAAAAAA!!!!!!!! Di Carmine non sbaglia dagli 11 metri: è 1-1!
46' RIGORE PER IL VERONA! Bruno Alves atterra Di Carmine in area ed è calcio di rigore.
Due minuti di recupero
41' L'Hellas sfiora il pareggio con un colpo di testa di Rrahmani: la palla si stampa sulla traversa, che sfortuna!
40' Kulusevski viene servito in area e prova a piazzarla sul secondo palo ma sbaglia e calcia alle stelle.
38' Continuano le ammonizioni per il Parma: cartellino giallo anche per Hernani a causa di una brutta entrata.
35' Il Verona cerca di fare la partita con un possesso palla prolungato che però non punge i ducali.
26' Cooling break per rinfrescarsi: fa molto caldo, i ritmi non sono alti.
20' L'Hellas prova a reagire ma il Parma si chiude bene e non lascia spazi agli attaccanti scaligeri.
15' Seconda ammonizione per il Parma: cartellino giallo anche per Iacoponi.
14' GOL PARMA Emiliani in vantaggio con una magia di Kulusevski che salta Rrahmani, con più di una finta, e davanti a Silvestri non sbaglia: 0-1 per il Parma.
13' Tentativo di Hernani, conclusione bloccata senza difficoltà da Silvestri.
10' Le squadre si studiano: match per ora bloccato, ritmi bassi.
7' Ammonito Barillà per un brutto fallo su Borini, giallo per l'ex Reggina.
2' Ci prova Gagliolo dai trenta metri, palla di poco alta sopra la traversa. Subito brividi per Silvestri.
Live
Per la sfida con il Parma, Ivan Juric (che è squalificato e andrà in tribuna, in panchina c'è il vice Paro) fa turnover: in difesa c'è Dawidowicz, sugli esterni spazio a Dimarco al posto di Lazovic, davanti torna Di Carmine con Borini e Verre. D'Aversa risponde con il tridente formato da Kulusevski, Cornelius e Caprari.
VERONA-PARMA 3-2 (14' Kulusevski, 46' pt Di Carmine su R, 54' Zaccagni, 64' Gagliolo, 81' Pessina)
TMW / HELLASVERONA / SERIE A L'Hellas non si ferma più, nemmeno col vicepilota. Ora rimane solo l'Europa
2/7 ALLE 09:30 SERIE A
di LUCA CHIARINI
L'Hellas non si ferma più, nemmeno col vicepilota. Ora rimane solo l'Europa
Mancava da apporre soltanto il sigillo finale. Poco più che una formalità da espletare. Con una certa urgenza, tuttavia: era fondamentale rimuovere mentalmente il traguardo della salvezza, prima di gettarsi a capofitto nel sogno più dolce. E così è stato: il tre a due di ieri sul Parma, oltre ad aver redento in un certo qual modo la beffa nel finale di Sassuolo, ha garantito aritmeticamente all'Hellas Verona la permanenza in Serie A per la prossima stagione. Non che si trattasse di una necessità improrogabile, ma varcare la soglia dei quaranta punti a nove giornate dal rompete le righe fotografa meglio di qualsiasi ricamo l'eccezionalità dell'impresa della banda di Juric.
E adesso? Se fino a ieri sognare era lecito, oggi diviene quasi doveroso. Il Milan che annaspa e strappa un punto sofferto alla SPAL, la vittoria contro l'antagonista principale nell'inseguimento ai rossoneri, il settimo posto di nuovo lì, ad appena un punto. Sciorinare ogni nota positiva può apparire ridondante, ma non si può mancar di citare la vena realizzativa esponenzialmente in crescita di Pessina, o la reazione di carattere di Zaccagni, che ha raccolto l'invito rivoltogli in conferenza da Juric - "Se diventa più incisivo negli ultimi venti metri può ambire alla Nazionale", aveva detto alla vigilia il tecnico di Spalato - trovando una rete da cartolina per il momentaneo due a uno.
Quella di Juric è una macchina imperfetta, ma straordinariamente performante. Anche col pilota automatico. O meglio, con il vicepilota, anch'egli protagonista nel momento più importante: perché Matteo Paro, spalla di Ivan in gialloblù dalla scorsa estate e ieri in panchina a farne le veci, ha rivoltato la squadra tra primo e secondo tempo con tre cambi che hanno dato un impulso forse decisivo alla vittoria. Una mini-rivoluzione, per certi versi in contrasto con la filosofia conservativa nella gestione dei cambi dell'allenatore croato, che qualche tempo fa aveva ammesso di non essere un grande fautore dei cinque cambi. Che ieri sera, invece, hanno fatto la differenza. Un segno del destino, chissà: quel che è certo è che a Verona, ancora per qualche tempo, si continuerà a sognare ad occhi aperti.
TMW / HELLASVERONA / RASSEGNA STAMPA Gazzetta di Parma: "Fatal Verona. Parma sconfitto nel 'derby' delle rivelazioni"
2/7 ALLE 08:53 RASSEGNA STAMPA
di ANTONIO PARROTTO
Gazzetta di Parma: "Fatal Verona. Parma sconfitto nel 'derby' delle rivelazioni"
Sulla prima pagina della Gazzetta di Parma ampio spazio alla sfida di ieri tra Verona e Parma. "Fatal Verona. Parma sconfitto nel 'derby' delle rivelazioni" scrive il quotidiano ducale. Grandi emozioni al Bentegodi. Kulusevski ha portato in vantaggio i suoi, poi la rimonta veronese e il 2-2 di Gagliolo. Nel finale la decide Pessina. Al Verona il 'derby' delle rivelazioni del campionato.
TMW / HELLASVERONA / SERIE A Hellas-Parma 3-2, le pagelle: Zaccagni e Pessina la ribaltano. Kulusevski è una stella
2/7 ALLE 06:16 SERIE A
di MARCO CONTERIO
Hellas-Parma 3-2, le pagelle: Zaccagni e Pessina la ribaltano. Kulusevski è una stella
Hellas Verona-Parma 3-2
Silvestri 6 La prima di Kulusevski è una perla imprendibile. Sul 2-2 forse pecca, non riuscendo a spingere bene nella respinta mandata poi in rete da Gagliolo.
Rrahmani 6 Paga di fisico e rapidità sullo stretto sul gol di Kulusevski ma quella è natura e non può farci granché. Per il resto si fa sentire su una traversa in attacco e riemerge nella seconda frazione.
Gunter 6 Tutto sommato riesce a risollevare un primo tempo incerto con una gara di sudore, fatica ma di buoni interventi nella ripresa. Quello in tandem con Rrahmani su Kulusevski è salvifico.
Dawidowicz 5 D'Aversa chiede a Kulusevski di puntarlo, lui ubbidisce ed esegue. Sostituisce Kumbulla ma per quanto visto in serata, non regge il confronto col gioiello ambito dalle grandi. (dal 46' Empereur 5.5 Meglio del collega ma i dirimpettai sono di quelli che metton brividi. Dalla sua parte il Parma prova spesso a sfondare)
Faraoni 6 Gioca una gara di spinta e convinzione, sempre col piede sull'acceleratore. Sul gol di Gagliolo, però, rispetta sin troppo alla lettera il dogma del distanziamento sociale.
Amrabat 6.5 Parte con la bacchetta da direttore d'orchestra, cala alla distanza ma vederlo giocare è un piacere. Meno tocchi, meno tacchi e più sostanza quando serve.
Veloso 6 Non ha l'ispirazione delle grandi serate ma è uno dei trascinatori silenziosi di un Verona che ora sogna in grande. Un mancino da Champions League.
Dimarco 5 Prima da titolare, peraltro contro il passato parmense. Non supporta Dawidowicz in copertura difensiva e i cross mancini stavolta sono più imprecisi della sua acconciatura di serata. (dal 46' Lazovic 6 Col suo ingresso, la mancina dell'Hellas cambia espressione e volto: spinge e mette in sofferenza Laurini e Darmian)
Verre 6.5 Seconda punta, falso nueve, copre due posizioni differenti ma nel primo tempo fa poco. La ripresa è l'altra metà della luna, l'assist per Pessina un cioccolatino meraviglioso. (dall'84' Badu sv)
Borini 5.5 Del pacchetto avanzato del Verona è quello che incide meno. Tanto movimento per una delle seconde punte più volitive del calcio italiano. Stavolta non basta. (dal 65' Pessina 6.5 Vede il pallone del 3-2 cadergli lento davanti agli occhi. Una palla dove c'è scritto Europa sopra, pesante come un macigno: è freddo e glaciale nel segnare)
Di Carmine 6 Prende un rigore con l'esperienza di Bruno Alves, per fallo di Bruno Alves. Si ferma sul rigore, e chissà perché: strategia per studiare Sepe? Chissà. Nel caso, funziona. (dal 46' Zaccagni 7 Il suo ingresso in campo mette la partita nel frullatore: non dà riferimenti al Parma, il gol è una parabola da museo. Poi tanta spinta e brio che i ducali soffrono.)
Paro 7 L'uomo di Gasperini e di Juric, vice dell'allenatore dell'Hellas Verona, passa una gara in piedi, a dettare i movimenti ai suoi difensori. Poi i cambi decidono la partita. C'è la mano del boss, chiaro, ma la faccia ce la mette nel modo giusto.
Sepe 6 Prova a metterci i guantoni e ci riesce quando conta. E' incolpevole sulle tre reti dell'Hellas Verona, solo una preghiera l'avrebbe salvato dal 3-2 di Pessina.
Laurini 6 Arrivato non al meglio alla gara di oggi, ha stretto i denti e tenuto botta per settantasei minuti. Da quella parte pochi pericoli ma un gol, tutto merito di Zaccagni. (dal 76' Darmian 5.5 Non impeccabile in occasione del piazzamento in occasione del terzo e decisivo gol da parte degli scaligeri.)
Iacoponi 6 Una prestazione dove, nonostante le tre reti da parte del Verona, non ha mai colpe. Novanta minuti senza sbavature ma è chiaro che il ko sia di quelli pesanti.
Bruno Alves 5.5 Una prima frazione di mestiere ed esperienza, sul rigore su Di Carmine fa però la figura del novellino. Con attaccanti che non danno punti di riferimento, ha ulteriori affanni.
Gagliolo 6.5 Lo svedese apre con un sinistro dall'Ikea che fa la barba ai leghi. Faraoni gli ingolfa il motore fin quando non decide di spingere: il 2-2 è una rete da attaccante e da giocatore di cuore.
Hernani 6 Motorino d'intensità e gioco. L'ex centrocampista dello Zenit è uno degli invisibili perni dei ribaltamenti di fronte della formazione di D'Aversa. (dall'87' Siligardi sv)
Brugman 5.5 Gioca tanti palloni ma tutti semplici, corti, poche volte verticali. Non crea pericoli e quando il Verona rincula e riparte, non riesce a far schermo come dovrebbe.
Barillà 5.5 Prende un giallo dopo pochi amen dal via che ne condiziona la partita. Non riesce mai a verticalizzare, il Parma fa il Parma ma dall'altra parte dell'Equatore della partita. (dal 46' Kurtic 6 Cambia ritmo al centrocampo del Parma, sicuramente più tambureggiante rispetto al compagno di squadra. Il Parma cambia baricentro delle giocate con lui)
Kulusevski 7 Un gol da star, propizia il secondo, sfiora altre due marcature. L'unica pecca, è morbido sulla rete di Zaccagni. Ha la faccia del diplomato e il fisico del palestrato. Più il talento del potenziale campione, la Juve gongola.
Cornelius 6 In archivio le triplette, stavolta mette i dorsali al servizio dei compagni. Quando decide di prender palla al piede, dimostra di non essere solo muscoli e prepotenza: l'abbrivio del gol di Kulusevski (dal 46' Gervinho 4.5 Ha scordato il talento, la corsa, la velocità, il brio, i polmoni, la corsa, negli spogliatoi)
Caprari 5 D'Aversa gli concede fiducia schierandolo dall'inizio, lui non la ripaga. Alla deriva nella trequarti scaligera, i dribbling latitano e la prestazione non riscuote applausi. (dal 61' Karamoh 4.5 Entra, non dribbla, conclude una volta e regala la parabola agli astronomi. Poi perde Verre sul 3-2 del Verona, un gol che ha sulla coscienza)
D'Aversa 5.5 Valuta male la condizione di Karamoh e Gervinho e i cambi son quelli che più pesano nell'economia finale della partita.
TMW / HELLASVERONA / LE PAGELLE Le pagelle del Verona: Pessina mette in cassaforte la salvezza
2/7 ALLE 01:00 LE PAGELLE
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
Le pagelle del Verona: Pessina mette in cassaforte la salvezza
Silvestri 6 Corre un brivido dopo nemmeno un giro di lancette su una rasoiata di Caprari. Nulla o quasi può su Kulusewski. Respinge corto e consente il tap-in di Gagliolo.
Rrhamani 6,5 Controlla senza patemi le rare incursioni di Caprari. Attento su Gervinho. Perseguitato dalla sfortuna coglie una clamorosa traversa di testa. Il suo appuntamento con il primo gol in maglia gialloblù deve essere ancora rimandato
Gunter 6 Guida la retroguardia con sufficiente sicurezza.
Dawidowicz 5 Prima presenza dopo il lockdown. Impacciato e impreciso. Perde il duello con il talentuoso Kulusewski. La sua partita dura solo un tempo. (dal 46’ Empereur 6 Impatto positivo, consente alla linea difensiva di trovare maggior equilibrio)
Faraoni 6 Per 45 minuti predilige la copertura. Cambia registro e passo nella seconda frazione.
Amrabat 6,5 Vivace e pimpante - come sempre - fin dall’avvio. Tampona e riparte. Nel finale mostra un comprensibile calo.
Veloso 6,5 Fresco di rinnovo, taglia il prestigioso traguardo delle 500 partite da professionista. Gestione della palla sempre attenta, senza sbavature.
Dimarco 5,5 Prima partita dall’inizio da quando a gennaio è arrivato in gialloblù, difficile trovare subito il ritmo partita. (dal 46’ Lazovic 6 Funziona l’intesa con Zaccagni. Meno pericoloso del solito.
Verre 6 Sessanta minuti piuttosto anonimi, avari di spunti. Tenta la girata dentro l’area ma Sepe intuisce. Bravo nel pescare Pessina in occasione della rete che vale il successo. (dal 82’ Adjapong sv)
Borini 5,5 Primo tempo da trequartista, ripresa da punta. Tanto impegno ma sostanza poca. (dal 65’ Pessina 7 Seconda rete consecutiva. Ben servito da Verre piazza con un gran sinistro la rete della vittoria. Il giallo nel recupero - era diffidato - gli costerà la squalifica)
Di Carmine 6 Primo tempo avaro di spunti. Ha il merito di procurarsi il rigore - concesso con un pizzico di generosità da Valeri - e di trasformarlo con consumata freddezza. (dal 46’ Zaccagni 7 Si accentra e fulmina Sepe con un diagonale di rara bellezza e precisione. Il suo ingresso cambia la partita)
Paro 7 Juric è squalificato, tocca a lui dirigere le operazioni da bordo campo. Prima frazione a basso regime. Meglio nella ripresa con il triplo cambio al rientro dagli spogliatoi. Con questa vittoria la salvezza è definitivamente in ghiaccio. Ora si può guardare avanti con una dose di meritata serenità.
TMW / HELLASVERONA / SERIE A Kulusevski fa gongolare la Juventus ma non basta al Parma per il sogno europeo
2/7 ALLE 00:52 SERIE A
di MARCO CONTERIO
Kulusevski fa gongolare la Juventus ma non basta al Parma per il sogno europeo
Sconfitta che fa male quella del Parma che cade 3-2 a Verona contro l'Hellas in quello che sembrava uno scontro diretto nella corsa al sogno Europa. Tutto questo nonostante lo show assoluto dell'mvp dei Ducali, Dejan Kulusevski. Il promesso sposo della Juventus è stato nettamente il migliore dei suoi con numeri da vera e propria star.
TMW / HELLASVERONA / SERIE A Il doppio dei tiri non bastano al Parma: i numeri del ko contro l'Hellas
2/7 ALLE 00:26 SERIE A
di MARCO CONTERIO
fonte ParmaLive.com
Il doppio dei tiri non bastano al Parma: i numeri del ko contro l'Hellas
Una sconfitta amara per il Parma questa sera a Verona, con gli scaligeri che si impongono per 3-2 dopo una gara scoppiettante. Equilibrio nei numeri della gara, con il Parma che calcia molte più volte verso la porta di Silvestri, ma con meno precisione rispetto ai veronesi, che colpiscono anche una traversa. In equilibrio anche il possesso palla, leggermente a favore dei padroni di casa, ma le occasioni da gol create sono più quelle del Parma, 8 a 5.
Tiri: 6-12
Tiri in porta: 5-4
Occasioni da gol: 5-8
Calci d’angolo: 3-1
Pericoli da palla inattiva: 1-0
Pali: 1-0
Possesso palla: 53% - 47%
Falli commessi: 14-10
TMW / HELLASVERONA / SERIE A Kulusevski show contro il Verona: un gol però non basta ma è stato il più pericoloso
2/7 ALLE 00:11 SERIE A
di MARCO CONTERIO
Kulusevski show contro il Verona: un gol però non basta ma è stato il più pericoloso
Dejan Kulusevski è stato eletto il migliore della partita comunque persa per 3-2 dal suo Parma contro l'Hellas Verona nelle pagelle di Tuttomercatoweb.com. 7 per lui e per Zaccagni, il report gara della Lega di A evidenzia che lo svedese è stato in assoluto il giocatore più pericoloso della gara del suo Parma contro l'Hellas Verona, persa 3-2. 2 i tiri in porta dello svedese, tutti gli altri sono fermi a quota 1. In generale, è il giocatore che ha avuto più occasioni da gol, 3, seguito da Gagliolo, 2. Il Parma, così, ha pagato la minor precisione sotto porta rispetto al Verona.
TMW / HELLASVERONA / SERIE A Fedelissimo di Gasp e Juric: Matteo Paro, l'ex bianconero che ha guidato l'Hellas alla vittoria
1/7 ALLE 23:56 SERIE A
di MARCO CONTERIO
Fedelissimo di Gasp e Juric: Matteo Paro, l'ex bianconero che ha guidato l'Hellas alla vittoria
Scuola Gian Piero Gasperini, suo mentore da allenatore per ben sessantotto partite, Matteo Paro è stato poi anche allievo di Ivan Juric che lo ha guidato per quarantacinque gare alla sua prima esperienza, al Mantova. Dopo il suo ritiro l'ex giocatore e regista di Juventus, Genoa e Crotone, tra le altre, classe 1983, è entrato da subito nello staff di Juric: ha iniziato come match analyst al Grifone, nel 2019 l'abilitazione a Coverciano e l'inizio dell'avventura a Verona come vice. Stasera è stata la sua sera: novanta minuti di consigli ai difensori, sui movimenti, poi i cambi che si sono rivelati decisivi. I gol di Zaccagni e Pessina, ovviamente vidimati da Juric, hanno però il suo volto e il suo sorriso in panchina.
TMW / HELLASVERONA / SERIE A Il Verona sogna in grande: 3-2 al Parma nello scontro diretto, ora l'Europa è possibile
1/7 ALLE 23:39 SERIE A
di MARCO CONTERIO
Il Verona sogna in grande: 3-2 al Parma nello scontro diretto, ora l'Europa è possibile
Hellas-Parma 3-2 al 90'
Le notizie che arrivano da Ferrara profumano d'Europa: il Milan soffre con la SPAL, Hellas Verona contro Parma è così ancor di più uno scontro per giocarsi una fetta dell'Europa che sarà. Destro, sinistro, colpo su colpo. Al tappeto vanno i ducali, 3-2 coi cambi a decidere la partita. Non basta a D'Aversa un super Kulusevski, il gol di Pessina regala ai padroni di casa un sogno bellissimo.
Prima frazione made in Kulusevski Il primo tempo vede i ducali padroni della gara, con Kulusevski che è ben più che ispirato. D'Aversa gli chiede di puntare Dawidowicz, titolare alla bisogna per la squalifica di Kumbulla. Ordina, esegue. Poi segna una rete da campione quando, al quattordicesimo, Cornelius sguscia sulla trequarti: lo svedese aggancia sulla corsa e ruba il tempo ad Amrabat. Sterza e toglie quello di Rrahmani. Controlla sullo stretto, mancino a incrociare, Silvestri seduto e 1-0. La Juventus gongola, il quarantaquattro pare inarrestabile e su quella fascia è spesso servito dai compagni ma quando gli ricapita l'occasione, mette a terra Dawidowicz ma poi spara alle stelle. Il Verona esce dall'angolo e il jab finisce sulla traversa: angolo, testata di Rrahmani ma bacia il legno orizzontale. E quando la prima frazione pare diretta agli archivi, ecco che Bruno Alves tampona Di Carmine, abile a prender posizione. Il dieci scaligero va sul dischetto e fa 1-1 in chiusura.
Il Verona la ribalta, Gagliolo pareggia All'intervallo girandola di cambi, tre per l'Hellas e due per D'Aversa. Il tecnico ducale inserisce Gervinho per Di Carmine. Paro, in panchina in vece di Juric, squalificato, mette dentro anche Zaccagni per Di Carmine, dall'altra parte. Addio ai nove puri, ha ragione il secondo del Verona: al 54' destro dal limite di Zaccagni che salta Kulusevski e con una bella parabola fa 2-1. La partita è bella. E' caldo, si gioca sempre, ma i ragazzi in campo corrono freschi. E poi hanno cuore, come Gagliolo. Perché il 2-2 nasce da quello: Kulusevski spinge sulla destra, Silvestri respinge corto e il terzino è in area avversaria e segna un tap-in da ala, mica da difensore. Applausi, quello che il futuro juventino intanto strappa continuamente, anche pochi minuti dopo, quando solo una doppia chiusura Gunter-Rrahmani gli evita il secondo gol.
Cambi decisivi All'83' la gara cambia ancora. Una sfida che non soffre la pausa, il clima, il tour de force ma che è un turbine d'emozioni. E reti. Lancio lungo dalla difesa, Karamoh pare comodo in vantaggio ma Verre è più scaltro di lui. Il francese sbaglia, il trequartista ne approfitta, assist morbido per il neoentrato Pessina che scavalca Darmian. Il trequartista ha tutto il tempo per caricare il mancino e scaricarlo con forza alle spalle di Sepe, per il 3-2. Girandole di cambi, come fosse calcio d'estate, quelle del Verona han certamente la meglio su quelle del Parma dove Karamoh e Gervinho son meno ispirati di un doppiato in Formula Uno. E al traguardo che profuma d'Europa arriva il Verona, con le braccia al cielo.
TMW / HELLASVERONA / SERIE A Le pagelle del Verona - I cambi di Paro rivoluzionano la gara. Pessina, un gol europeo
1/7 ALLE 23:48 SERIE A
di MARCO CONTERIO
Le pagelle del Verona - I cambi di Paro rivoluzionano la gara. Pessina, un gol europeo
Hellas Verona-Parma 3-2 al 90'
Silvestri 6 La prima di Kulusevski è una perla imprendibile. Sul 2-2 forse pecca, non riuscendo a spingere bene nella respinta mandata poi in rete da Gagliolo.
Rrahmani 6 Paga di fisico e rapidità sullo stretto sul gol di Kulusevski ma quella è natura e non può farci granché. Per il resto si fa sentire su una traversa in attacco e riemerge nella seconda frazione.
Gunter 6 Tutto sommato riesce a risollevare un primo tempo incerto con una gara di sudore, fatica ma di buoni interventi nella ripresa. Quello in tandem con Rrahmani su Kulusevski è salvifico.
Dawidowicz 5 D'Aversa chiede a Kulusevski di puntarlo, lui ubbidisce ed esegue. Sostituisce Kumbulla ma per quanto visto in serata, non regge il confronto col gioiello ambito dalle grandi. (dal 46' Empereur 5.5 Meglio del collega ma i dirimpettai sono di quelli che metton brividi. Dalla sua parte il Parma prova spesso a sfondare)
Faraoni 6 Gioca una gara di spinta e convinzione, sempre col piede sull'acceleratore. Sul gol di Gagliolo, però, rispetta sin troppo alla lettera il dogma del distanziamento sociale.
Amrabat 6.5 Parte con la bacchetta da direttore d'orchestra, cala alla distanza ma vederlo giocare è un piacere. Meno tocchi, meno tacchi e più sostanza quando serve.
Veloso 6 Non ha l'ispirazione delle grandi serate ma è uno dei trascinatori silenziosi di un Verona che ora sogna in grande. Un mancino da Champions League.
Dimarco 5 Prima da titolare, peraltro contro il passato parmense. Non supporta Dawidowicz in copertura difensiva e i cross mancini stavolta sono più imprecisi della sua acconciatura di serata. (dal 46' Lazovic 6 Col suo ingresso, la mancina dell'Hellas cambia espressione e volto: spinge e mette in sofferenza Laurini e Darmian)
Verre 6.5 Seconda punta, falso nueve, copre due posizioni differenti ma nel primo tempo fa poco. La ripresa è l'altra metà della luna, l'assist per Pessina un cioccolatino meraviglioso. (dall'84' Badu sv)
Borini 5.5 Del pacchetto avanzato del Verona è quello che incide meno. Tanto movimento per una delle seconde punte più volitive del calcio italiano. Stavolta non basta. (dal 65' Pessina 6.5 Vede il pallone del 3-2 cadergli lento davanti agli occhi. Una palla dove c'è scritto Europa sopra, pesante come un macigno: è freddo e glaciale nel segnare)
Di Carmine 6 Prende un rigore con l'esperienza di Bruno Alves, per fallo di Bruno Alves. Si ferma sul rigore, e chissà perché: strategia per studiare Sepe? Chissà. Nel caso, funziona. (dal 46' Zaccagni 7 Il suo ingresso in campo mette la partita nel frullatore: non dà riferimenti al Parma, il gol è una parabola da museo. Poi tanta spinta e brio che i ducali soffrono.)
Paro 7 L'uomo di Gasperini e di Juric, vice dell'allenatore dell'Hellas Verona, passa una gara in piedi, a dettare i movimenti ai suoi difensori. Poi i cambi decidono la partita. C'è la mano del boss, chiaro, ma la faccia ce la mette nel modo giusto.
TMW / HELLASVERONA / SERIE A Una stagione da record per Kulusevski: è il miglior giovane in Europa per gol e assist
1/7 ALLE 23:52 SERIE A
di MARCO CONTERIO
Una stagione da record per Kulusevski: è il miglior giovane in Europa per gol e assist
Curiosità su Dejan Kulusevski, autore del gol dell'1-0 al Bentegodi contro l'Hellas Verona. Il talento del Parma, già acquistato dalla Juventus, è il più giovane calciatore nella stagione 2019/2020 nei maggiori campionati europei ad aver segnato 7 gol e ad aver fornito 7 assist, spiega Opta.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
2.7.2020 Destinazione, il Paradiso Ma troppe le reti incassate
Ivan Juric era squalificato
Sempre più su. E pensare che se a Sassuolo fosse finita al quinto minuto di recupero, e non al sesto, oggi il Verona sarebbe davanti di nuovo al Milan, adagiato sulle nuvole con vista Europa. Ma, poco importa. L’Hellas ha dato un altro segnale forte al suo campionato. Il tempo del ritiro dalle fatiche è ancora lontano. Il Verona ci crede. La gioca di testa, di muscoli, di fino. E la vince. In maniera tutt’altro che casuale. Ecco, giusto per annotare anche qualche aspetto negativo sul quale porre rimedio: il Verona del post lockdown, generoso all’inverosimile, incassa qualche gol di troppo. Lo dicono i numeri: uno col Cagliari, due col Napoli, tre con il Sassuolo, altri due con il Parma. I punti e le soddisfazioni arrivano comunque. Ma se Juric torna a blindare la sua difesa, sognare l’Europa sarà tutt’altro che proibito. E ieri, una volta di più, i gialloblù hanno dimostrato di avere tutte le carte in regola per sfondare. E per correre fino alla fine della stagione, destinazione paradiso. Prendiamo la doppia sfida con il Parma: loro sono buonissima squadra. Di corsa, di talento e di caratura. Il Verona si è preso sei punti. Cinico e cattivo quanto basta per lasciare le briciole agli altri. Hellas alla caccia del Diavolo. Il Paradiso può attendere.
• S.ANT.
FONTE: LArena.it
HELLAS VERONA-PARMA 3-2: VITTORIA A SUON DI GOL E SALVEZZA IN TASCA
01/LUGLIO/2020 - 20:55
Verona - A nove partite dal termine del campionato, la missione salvezza può dirsi compiuta, seppur non ancora col conforto della matematica. Ma battendo per 3-2 il Parma, al termine di un vero e proprio festival del gol, grazie alle reti di Di Carmine a fine primo tempo (su rigore) e di Zaccagni e Pessina - entrati dopo l’intervallo - ad inizio ripresa, la squadra di Ivan Juric, squalificato e sostituto in panchina da Matteo Paro, ha messo una seria, serissima ipoteca sulla permanenza nella Serie A TIM, raggiungendo quota 42 punti. Tanti, tantissimi, considerando oltretutto che si tratta del 12esimo risultato utile (6 vittorie e altrettanti pareggi) nelle ultime 14 partite disputate (due sole le sconfitte). E nelle quattro gare giocate dopo la sosta, il Verona ha ottenuto tre risultati utili per effetto delle vittorie contro Cagliari e Parma e del pareggio a Sassuolo (unica sconfitta, quella contro il Napoli). Insomma, c’è poco altro da aggiungere, se non... chapeau, Verona!
HELLAS VERONA-PARMA 3-2
Marcatori: 14' pt Kulusevski, 47' pt Di Carmine (rig.), 9' st Zaccagni, 19' st Gagliolo, 36' st Pessina
Grazie per avere seguito con noi la diretta di questo match, arrivederci al prossimo turno di Serie A!
Il Verona con questi tre punti stacca il Parma e si candita per un posto in Europa League. Prossimo turno il Parma ospiterà la Fiorentina, mentra il Verona farà visita al Brescia.
Vince il Verona una partita che nel secondo tempo ha offerto molte più emozioni rispetto alla prima parte di gara. Di Carmine, Zaccagni e Pessina in rete per la squadra di casa, per gli ospiti Kulusevski e Gagliolo.
Fine partita: VERONA - PARMA 3-2.
90+5' Cartellino giallo per il Verona. Ammonito l'autore del gol Pessina.
90+1' Ultimi tentativi per il Parma che chiede un calcio di rigore per un presunto tocco di mano di Empereur. Per Valeri è tutto ok.
90' Ci saranno 6 minuti di recupero.
86' Gervinho riceve in area ma da buona posizione non riesce a coordinarsi e spara alto.
86' Cambio anche nel Parma che mette una punta, Siligardi, per Hernani.
84' Entra Badu per Verre nel Verona.
81' GOL! VERONA - Parma 3-2! Rete di Pessina. Palla lunga per Verre che ha la meglio nel contrasto con Karamoh, il veronese serve Pessina che entra in area e tutto solo scaraventa in rete.
80' Ultimi dieci minuti di gara, partita equilibrata in questa fase, le squadre sembrano accusare la stanchezza.
77' Cambio nel Parma, entra Darmian per Laurini.
74' PILLOLA STATISTICA: Terzo gol in questo campionato per Gagliolo: ne aveva segnato solo uno nei due precedenti tornei di A disputati.
70' Secondo cooling break per le due squadre.
68' Kulusevski! Contropiede Parma, Kulusevski parte in velocità, dribbla Rrahmani e prova il tiro ad incrociare. Palla di poco a lato.
66' Subito reazione Verona! Girata di Verre in area, ottima la reazine di Sepe che manda a lato.
65' Sostituzione nel Verona, entra Pessina per Borini.
64' GOL! Verona - PARMA 2-2! Rete di Gagliolo. Kulusevski prova la conclusione da posizione defilata, Silvestri para ma sulla respinta arriva Gagliolo che da pochi passi deposita in rete.
62' Sfiora il pareggio Bruno Alves! Da calcio d'angolo sbuca da dietro il difensore e incorna, palla di poco a lato.
61' Sostituzione nel Parma, entra Karamoh per Caprari.
59' Incursione pericolosa in area di Faraoni, Bruno Alves recupera al momento del tiro.
55' Cartellino giallo per Empereur, entrata da dietro su Kulusevski.
54' GOL! VERONA - Parma 2-1! Rete di Zaccagni. Zaccagni riceve palla al limite, si accentra e fa partire un gran destro a giro che si infila all'angolino alla sinistra del portiere.
50' Il Parma tiene palla in questo avvio, i cambi hanno dato forze fresche ad entrambe le squadre.
46' Inizia il secondo tempo di VERONA - PARMA.
46' Entra anche Gervinho per Cornelius.
46' Nel Parma entra Kurtic per Barillà.
46' Anche Lazovic dentro per Dimarco.
46' Dentro Zaccagni per Di Carmine.
46' Subito triplo cambio nel Verona, entra Empereur per Dawidowicz.
Un primo tempo senza grandi emozioni ma che vede gli ospiti andare in vantaggio con un grande gol di Kulusevski. Allo scadere il rigore di Di Carmine riequilibra l'incontro.
Int.
Fine primo tempo: VERONA - PARMA 1-1.
45+3' GOL! VERONA - Parma 1-1! Rete di Di Carmine. Rigore angolato alla sinistra di Sepe. Non può nulla il portiere del Parma.
45+1' Calcio di rigore per il Verona! Bruno Alves atterra Di Carmine nel tentativo di anticiparlo. Nessun dubbio per Valeri.
45' Ci saranno 2 minuti di recupero.
41' Verona ad un passo dal pareggio! Rrahmani svetta di testa e impatta la traversa da calcio d'angolo.
40' Kulusevski viene servito in area, come nell'azione gol salta il proprio marcatore e prova a piazzarla sul secondo palo ma manda alto e a lato.
38' Cartellino giallo per Hernani, brutta entrata. Era diffidato.
35' Ennesimo cross nell'area del Parma, ma ancora una volta la palla si spegne sul fondo.
32' Possesso palla a tutto campo dei padroni di casa, cross interessante in area di Faraoni ma non ci arriva nessuno.
27' Cooling break per le squadre che vanno a dissetarsi.
26' Continua la pressione dei padroni di casa ma manca l'efficacia negli ultimi metri.
22' PILLOLA STATISTICA: Dejan Kulusevski é il piú giovane calciatore dei top-5 campionati europei 2019/20 ad aver segnato almeno 7 gol e fornito almeno 7 assist.
20' Prova a reagire il Verona, ma gli ospiti chiudono tutti gli spazi.
15' GOL! Verona - PARMA 0-1! Rete di Kulusevski. Cornelius per Kulusevski che si incunea in area, dribbla Rrahmani e con il sinistro batte Silvestri.
15' Altro giallo per il Parma, ammonito Iacoponi.
13' Ci prova Hernani, conclusione sporca dal limite, blocca Silvestri.
12' Equilibrio in questo avvio e partita giocata principalmente a metà campo.
7' Intervento da dietro di Barillà su Borini, giallo per lui.
5' Buon inizio da parte del Parma che controlla palla e gioca senza timori.
1' Subito Parma! Conclusione di Gagliolo dai trenta metri, palla di poco alta sopra la traversa.
1' FISCHIO D’INIZIO DI VERONA - PARMA. Arbitra Valeri.
Nel Verona torna Faraoni dopo il turno di squalifica, Borini titolare insieme a Verre sulla trequarti. Davanti confermato Di Carmine come unica punta. Nel Parma sorpresa Caprari in attacco e turno di riposo per Gervinho.Tridente completato da Cornelius e Kulusevski. Centrocampo con Hernani, Brugman e Barillà. In difesa rientra Iacoponi con Bruno Alves e Gagliolo, ancora panchina per Darmian.
Formazione PARMA (4-3-3): Sepe; Laurini, Iacoponi, Bruno Alves, Gagliolo; Hernani, Brugman, Barillà; Kulusevski, Cornelius, Caprari. A disposizione: Darmian, Pezzella, Regini, Dermaku, Grassi, Kurtic, Scozzarella, Sprocati, Karamoh, Gervinho, Siligardi, Colombi.
Formazione VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Dawidowicz, Gunter; Faraoni, Veloso, Amrabat, Dimarco; Borini, Verre; Di Carmine. A disposizione: Bocchetti, Empereur, Adjapong, Lovato, Zaccagni, Lazovic, Pessina, Badu, Pazzini, Stepinski, Radunovic, Berardi.
L'ultima sfida giocata a Verona tra queste due squadra risale al 2015 e finì 3-1 per i padroni di casa. Nella sfida di andata al Tardini invece furono sempre i veneti ad avere la meglio per 1-0.
Il Verona con 32 gol subiti è la quarta miglior difesa della Serie A. Ha affrontato il Parma 15 volte in Serie A: 7 successi, 3 pareggi e 5 sconfitte.
Al Bentegodi sfida dal sapore d'Europa tra le due sorprese del campionato. Entrambe a 39 punti, con una vittoria aggancerebbero momentaneamente il Milan in classifica.
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Gunter, Dawidowicz (dal 1' st Empereur); Faraoni, Veloso, Amrabat, Dimarco (dal 1' st Lazovic); Verre (dal 39' st Badu), Borini (dal 20' st Pessina), Di Carmine (dal 1' st Zaccagni)
A disposizione: Berardi, Radunovic, Lovato, Stepinski, Pazzini, Bocchetti, Adjapong
All.: Paro
PARMA (4-3-3): Sepe; Laurini (dal 30' st Darmian), Iacoponi, Bruno Alves, Gagliolo; Brugman, Hernani (dal 41' st Siligardi), Barillà (dal 1' st Kurtic); Kulusevski, Cornelius (dal 1' st Gervinho), Caprari (dal 16' st Karamoh)
A disposizione: Colombi, Dermaku, Regini, Grassi, Scozzarella, Sprocati, Pezzella
All.: D'Aversa
Arbitro: Paolo Valeri (Sez. AIA Roma 2)
Assistenti: Domenico Rocca (Sez. AIA Catanzaro), Pasquale Capaldo (Sez. AIA Napoli)
[OFFTOPIC] + - = VITA DA EX:CACCIATORE al CAGLIARI e ROMULO al BRESCIA, i due ex gialloblù sono stati tra i pochi professionisti a negare il prolungamento fino al termine della stagione e hanno preferito terminare i rispettivi i contratti il 30 Giugno come da scadenza naturale pre-pandemica; ora sono svincolati. ROMULO E CACCIATORE Due ex del Verona rimangono senza contratto
01/07/2020 10:15
E' passato il 30 giugno, il giorno tanto temuto per la scadenza dei contratti. Alla fine hanno prolungato praticamente tutti per altri due mesi. Alcuni giocatori di Serie A, però, non sono rimasti: tra questi anche gli ex Verona Cacciatore e Romulo.
Due addii: al Cagliari e al Brescia. Questi tre giocatori non scenderanno più in campo e salutano subito, il loro campionato finisce qui, nessuna proroga del contratto ad agosto.
FONTE: TGGialloBlu.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
Ultima partita
Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.