LA GARA & LE IMPRESSIONI
CALORI 'il terribile' (e dopo lo scherzetto che ci giocò col suo PORTOGRUARO un paio di stagioni fa al 'Binti' mai soprannome fu più azzeccato per un avversario dei nostri colori) recupera e schiera l'esperto MARTINEZ in mediana insieme a Matteo 'figlio di' in mediana a scorrazzare molto vicino al padre tanto caro ai colori scaligeri ed il temibile JONATHAS a far coppia con EL KADDOURI nel 3-5-2 delle 'Rondinelle', in panchina l'ex MARTINA RINI.
MANDORLINI (senior) ripropone il 4-3-3 che ha ben figurato contro il CITTADELLA (e non solo) con le 'novità' CANGI sulla fascia destra ella difesa (forse per coprirsi un po' rispetto all'arrembante, ma un po' lento, ABBATE) e GALLI a sostituire il dolorante HALLFREDSSON a centrocampo dato che anche RUSSO non è in perfette condizioni fisiche ed ance ESPOSITO è costretto a dare forfait insieme all'islandese.
Con GOMEZ TALEB e FERRARI fiducia ancora a BERRETTONI con LEPILLER 'costretto' ad accomodarsi in panchina.
Molti i butèi presenti al 'Rigamonti' nonostante la pagliacciata dell'anticipo alle 17.00 (sarei curioso di capire in quale misura lo spostamento dell'orario programmato ha favorito l'ordine pubblico) ed il preventivabile 'assalto' ai bus-navetta fatti trovare dal comune di Brescia.
Gara molto tattica ed equilibrata durante tutta la gara: i due tecnici si sono attentamente studiati in settimana col risultato che ogni movimento ed ogni pertugio verso le rispettive porte sembra essere stato preventivato e 'disinnescato'...
E' così che il risultato può essere sbloccato solo da un'invenzione del singolo o un erroraccio di una delle due difese (o del direttore di gara).
Al 36° il VERONA va sotto su uno schema che in molte occasioni, sopratutto con ABBATE, ha fatto gioire i tifosi scaligeri: SCAGLIA commette un fallo di mano nei pressi del lato sinistro dell'area difesa dai gialloblù, batte JONATHAS sul secondo palo dove DAPRELA' in spaccata fulmina RAFAEL!
Ma l'HELLAS di questo campionato è squadra di gran carattere e dopo soli tre minuti riporta il risultato in parità con BERRETTONI bravo ad anticipare MARTINEZ che stava liberando in area...
Nel secondo tempo il BRESCIA si rende via via più pericoloso coi minuti che passano ed è così che il mister decide di cambiare assetto a mezz'ora dal termine: PICHLMANN da il cambio a BERRETTONI in attacco e anche FERRARI viene richiamato in panchina in favore di RUSSO, l'HELLAS passa così al 4-4-2 col centrocampo a rombo.
La mossa si rivela molto azzeccata, il VERONA trova equilibrio e mette sotto gli avversari in varie occasioni con le sgroppate di 'Juani', i lampi di 'Piki' e 'Pan&Goti' TACHTSIDIS che da fuori area mette sempre paura.
La gara è aperta e godibile molto più che nel primo tempo con gli scaligeri che fanno sperare nel 'colpaccio' ma al 90° ecco la frittata: TACHTSIDIS e JORGINHO contrastano EL KADDOURI al limite dell'area e l'attaccante bresciano si guadagna (in maniera molto scaltra) un fallo provocato forse dal brasiliano di scuola HELLAS e generosamente concesso dal signor Giancola, sulla palla va lo specialista CORDOVA che la mette all'incrocio dei pali e regala i tre punti ai suoi.
Sconfitta che lascia molto amaro in bocca dal momento che almeno il pari ci poteva stare.
Si paga ancora una volta l'assenza di HALLFREDSSON è mancato 5 volte in questa stagione e abbiamo perso in 3 occasioni (guardacaso con dirette concorrenti per i playoff come SASSUOLO e PADOVA oltre che con le 'Rondinelle'): ma d'altra parte il mister poco poteva farci dovendo fare a meno anche di ESPOSITO e con RUSSO a mezzo servizio, GALLI ha disputato un'onesta partita ma contro questo BRESCIA ben altro peso avrebbe avuto l'esperienza e la sagacia tattica dell'islandese...
Più perplessità ha destato a mio avviso la rinuncia a PUGLIESE in favore di uno SCAGLIA che da più di qualche gara sulla fascia sinistra ha evidentemente perso la 'verve' di inizio camponato e l'esclusione iniziale di LEPILLER (o D'ALESSANDRO) in favore di BERRETTONI: Anche Emanuele non ha giocato male, ha pure segnato il gol del temporaneo pareggio, ma troppo a lungo si è nascosto nelle pieghe della partita; la classe e le invenzioni del francese, utilizzate prima, avrebbero forse potuto essere molto utili ad un VERONA che oggi è parso a lungo timido passivo...
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DICONO
Nicolas CORDOVA «Grandissime emozioni!!! La più bella??? L’abbraccio dei miei compagni e adetti al lavoro a fine partita… Sono veramente felice !!!» SerieBNews.com
Emanuele BERRETTONI «Purtroppo quella odierna è una rete, la mia, che non ha portato punti. Non bisogna entusiasmarsi troppo dopo vittorie come quella col Cittadella, per lo stesso motivo non ci abbatteremo dopo un ko del genere. La squadra ha dato vita ad un'ottima prestazione, peccando nella fase finale specialmente in alcuni contropiedi. Si è trattato di una gara molto tattica il loro gol ci ha scosso, siamo riusciti a trovare immediatamente il pareggio. Poi gli avversari hanno pescato il jolly allo scadere, con un grandissimo tiratore. Sono sempre lo stesso giocatore, magari qualcuno se n'era dimenticato. Di prove come quella di oggi o quella della scorsa settimana ce ne sono state molte. Da un pò di tempo sto bene, sono consapevole dei miei valori e del contributo che posso dare. L'atteggiamento tattico dipende dal match che ci aspetta e da chi incontriamo» HellasVerona.it
Davide ZOBOLI «Orgoglioso del mio gruppo ,VERO GRUPPO,anche chi gioca poco da il massimo per la squadra BRAVO GORDITO» SerieBNews.com
Matteo MANDORLINI «E' stato bello giocare contro mio padre. Ero emozionato, l'ho sentito ieri sera prima della gara. All'andata era andata bene a lui, oggi è toccato a me esultare. Una vittoria importante che fa continuare a sognare i play-off» CalcioMercato.com
Andrea MANDORLINI «Quelle situazioni di gioco le conosciamo, sappiamo di poter fare bene, e dobbiamo comportarci diversamente. E’ stato davvero micidiale: l’errore tecnico ci sta, ma dopo 20’ in cui hai mantenuto il pallino, subire una rete di questo tipo non va. Nel momento cruciale bisogna approcciare meglio le dinamiche per trovare il varco giusto. Abbiamo scelto male, pagando una palla ferma, un fallo forse inesistente, ma il calcio è bello anche per questo. Siamo stati meno incisivi del solito quando c’erano i presupposti per concretizzare, specie nella ripresa, abbiamo commesso gli errori. Sono molto arrabbiato, la sconfitta è immeritata, però dobbiamo fare mea culpa. Queste gare vanno gestite meglio. L’inizio è stato caratterizzato dalla presenza di tre elementi davanti, poi l’approccio tattico è mutato. La squadra ha avuto il coraggio necessario per vincere, senza essere brava a sufficienza per centrare l’intera posta. In generale ho visto una buona gara, la nostra formazione ha espresso gioco. Purtroppo non basta, devi essere più cattivo, rabbioso e determinato» HellasVerona.it
Federico PIOVACCARI «Grande nico e grazie… Il sogno continua e noi non molliamo…» SerieBNews.com
Victor Hugo MARECO «Bello tornare nello stadio che mi ha dato tante gioie, ma tutto è finito prima del fischio d'inizio. Ora indosso la maglia del Verona e spero di andare in A con l'Hellas. Partita dominata risolta da una gran punizione di Cordova. Il pari era il risultato più giusto» CalcioMercato.com
Michele ARCARI «Troppo contento per quel gordo (grasso ndr) di Cordova con quel fisico fare un gol così non é facile...» SerieBNews.com
Luca CALDIROLA «Grande goal nico !!! Te lo meriti !!!! Anche se mi avete soffocato nell’ esultanza … Complimenti !!!! Che vittoria !!! Cuore grinta e non si molla mai … Ed ora tutti a Genova .. Il sogno continua !!!! Grazie ai nostri splendidi tifosi …» SerieBNews.com
Radiografia del Gol gialloblù 2011/2012 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
GOMEZ TALEB | 1 | 11 | 12 | |
HALLFREDSSON | 1 | 6 | 7 | |
FERRARI | 2 | 5 | 7 | |
PICHLMANN | 0 | 5 | 5 | |
ABBATE | 1 | 4 | 5 | |
LEPILLER | 0 | 3 | 3 | |
MAIETTA | 0 | 3 | 3 | |
BJELANOVIĆ | 0 | 2 | 2 | |
JORGINHO | 0 | 2 | 2 | |
TACHTSIDIS | 0 | 2 | 2 | |
BERRETTONI | 2 | 1 | 3 | |
CECCARELLI | 0 | 1 | 1 | |
RUSSO | 0 | 1 | 1 | |
SCAGLIA | 0 | 1 | 1 | |
D'ALESSANDRO | 2 | 0 | 2 |
LE ALTRE DI B
Ier terza sconfitta consecutiva per il PESCARA di ZEMAN, stavolta in trasferta a Varese dove i lombrdi con una doppietta di GRANOCHE hanno ribaltato il risultato che inizialmente arrideva agli abruzzesi.
Secco 3 a 0 dello JUVE STABIA a Vicenza.
TORINO-REGGINA è stata sospesa per pioggia alla fine del primo tempo (e speriamo tutti che tempi e modi di recupero non siano quelli di PADOVA-TORINO) mentre è pareggio a reti bianche nel derby emiliano tra SASSUOLO e MODENA e al 'San Nicola' tra il BARI ed il GROSSETO.
Vincono di misura l'ASCOLI con l'ALBINOLEFFE, il CITTADELLA sul GROSSETO e, a tempo ampiamente scaduto, il CROTONE sulla SAMPDORIA e la NOCERINA sull'EMPOLI che, fino a quattro minuti dal 90°, stava vincendo in Campania...
Colpaccio del PADOVA in quel di Livorno.
IN BREVE A PIÉ PAGINA
MOTOGP: Vale ROSSI 'La DUCATI non è ancora da podio...'
VITA DA EX: Brutta disavventura per Eugenio FASCETTI, tecnico dell'HELLAS dal 1990 al 1992, che è stato rapinato davanti casa!
RAZZISMO IN SERIE A: Dopo i vergognosi striscioni apparsi allo 'Juve Stadium' in occasione della partita fra i bianconeri ed il NAPOLI, un comico napoletano chiede la squalifica dello stadio juventino...
CHAMPIONS LEAGUE: Il CHELSEA batte il BENFICA e raggiunge in semifinale il BARCELONA; dall'altra parte del tabellone il REAL MADRID se la vedrà col BAYERN MONACO...Un giocatore dell'APOEL, che si è scontrato con un compagno di squadra per 'chiudere' Cristiano RONALDO, ha perso tre denti! Ma anche TERRY capitano del CHELSEA non ha scherzato giocando in Portogallo con un paio di costole rotte
NBA: I RAPTORS dominano a Philadelphia con un super BARGNANI, HEATS sul fil di lana coi THUNDERS!
PER MOGGI, GIRAUDO E MAZZINI CONFERMATA LA RADIAZIONE A VITA ma l'ex ds juventino tuona: 'Sentenza politica! Ricorreremo al TAR o alla Corte Europea...' tanto in Italia va sempre bene...
The Daily Zap: Wednesday`s Dozen | Simone Schettino - Lettera del Vesuvio per il Giudice Sportivo Tosel |
RASSEGNA STAMPA
«Solo un eurogol come quello poteva fargli vincere la partita»
GIALLOBLÙ AUTOCRITICI. Mareco e Berrettoni non cercano scuse e invitano a non demordere: «Abbattersi non serve»
Il difensore: «Era un derby, perderlo fa male a noi, alla città e ai tifosi» L'attaccante, ieri capitano: «Tutto si deciderà all'ultima giornata»
07/04/2012
A testa bassa. Sconsolati con le mani sui fianchi in mezzo al campo a guardare il Brescia sotto la curva a lanciare magliette e pantaloncini in una selva di mani, in un tripudio di applausi. Quasi non ci credono, il gol a tempo scaduto li ha destati da un brutto per risvegliarli in un incubo: il Rigamonti una bolgia di euforia non solo in curva, ma anche in tribuna dove tifosi bresciani in doppiopetto ebbri di felicità se la prendono persino con Gibellini, il direttore sportivo del Verona. Punti gettati alle ortiche. Ma come dice Mandorlini c'è poco da recriminare sul fallo generosissimo fischiato dall'arbitro e dal quale è poi scaturito il gol partita di Cordova. C'è solo da fare mea culpa. Come a Nocera l'Hellas ha giocato senza pungere, senza infilzare. Ha subito tanto e sbagliato troppo. Mareco, l'ex della partita è amareggiato. «Un eurogol», dice. «Soltanto un eruogol poteva fare vincere questa partita. E il fallo non c'era, ho chiesto ai compagni e mi hanno detto che non c'era proprio. Ma ora è inutile stare qui a discutere su sta cosa, abbiamo perso 2-1 e dispiace soprattutto perché abbiamo perso un derby».
Un derby contro una squadra con la quale la rivalità è tanta dentro e fuori dal campo. Sugli spalti i tifosi non si sono risparmiati niente, tutto quello che si dovevano dire se lo sono detto. Anzi, urlato. «Noi ci stiamo giocando molto», riprende Mareco, «e perdere così dispiace tanto». Due gol su palla inattiva, tra l'altro. «Sì e soprattutto sul primo avremmo potuto tutti fare molto di più. Dobbiamo imparare a gestire meglio questi incontri, è vero, alla fine abbiamo cercato di vincere ma non ci siamo riusciti mentre loro hanno trovato questa rete che ci ha fatto male. Fa male a noi, alla città, ai tifosi e perché era un derby». Emozioni a ritrovare la ex squadra? Macché. «Ci ho pensato in settimana, ma appena sono entrato in campo ho pensato solo al Verona».
Come ci ha pensato Berettoni, in campo dal primo minuto e uomo gol al 38' del primo tempo con incursione in area e staffilata imprendibile. Il capitano, un po' controcorrente, è ottimista e non dipinge la partita a tinte fosche. «Prendere un gol nel recupero», dice, «fa sempre molto dispiacere anche se penso che comunque la squadra anche qui abbia fatto una buona prestazione. Però non può mica andare sempre bente, tante volte l'abbiamo vinto noi al 90' e oggi purtroppo l'abbiamo persa. Come dicevo la settimana scorso dopo il Cittadella: non ci entusiasmiamo troppo dopo una vittoria e non ci abbatteremo di certo per una sconfitta».
E il fatidico il fallo? «Non c'era. Ma purtroppo l'arbitro ha usato lo stesso metro per tutta la partita e ha fischiato pure quel fallo lì. Secondo noi non c'era, ma non vogliamo stare qui a recriminare per queste cose. Per quel che mi riguarda sono contento perché da un po' di tempo sto bene sia fisicamente sia mentalmente e sono felice che sia arrivato pure il gol anche se, purtroppo, non è servito a darci punti». «Sono convinto», aggiunge, «che questo campionato si deciderà all'ultimo minuto dell'ultima giornata per cui, ripeto, inutile abbattersi. Anche perché fino all'ultimo pensavamo di vincerla, poi Calori la sa lunga e ha messo dentro Cordova che calcia quelle punizioni lì...». Insomma, sembra dire Berrettoni, se arriva l'eurogol non ce n'è per nessuno.
«Sei punizioni dal limite. L'ultima non c'era»
L'INTERVISTA. Andrea Mandorlini è arrabbiato, deluso ed amareggiato per la giornata storta dei suoi ma anche per aver perso contro il figlio ed il vecchio amico Calori
L'allenatore è certo: «Sbagliato l'ultimo fischio». Ma poi accusa: «Loro hanno tirato troppo in porta Noi ci abbiamo messo del nostro»
07/04/2012
Marzio Perbellini BRESCIA È arrabbiato Mandorlini e si vede. Due punizioni e due gol bruciano. Maledette palle inattive. Ma sono state troppe. E il Verona ha un po' dormito, imbambolato: niente freddezza, né cinismo. Continua a ripeterlo, è deluso, amareggiato: fare bene a Brescia era importante; il Pescara aveva perso a Varese e c'era l'occasione di staccare. Ma niente, i suoi giocatori erano opachi, gli attaccanti poco incisivi. Hanno creato poche occasioni da gol e quando si sono ritrovati in superiorità numerica con belle ripartenze hanno sprecato malamente, fallendo magari il passaggio decisivo, quello che fa male. Quello che ti piega. «Dobbiamo fare mea culpa dice Mandorlini. «Abbiamo avuto 20-25 minuti nella ripresa in cui abbiamo cercato di vincere con tre o quattro situazioni importanti che avrebbero potuto cambiare l'esito della partita ma non ci siamo riusciti e quindi al di là dei meriti degli avversari credo che la colpa sia stata nostra».
Rimugina, mastica amaro, il mister non si rassegna, e poi ha perso contro suo figlio Matteo. E contro il suo amico ed ex compagno di squadra nell'Udinese Alessandro Calori. Anche questo un po' rode. Ma mai quanto vedere i suoi ragazzi attaccare senza convinzione. Lo ripete come un mantra: «In quelle due o tre occasioni, quando siamo ripartiti eravamo in superiorità numerica ma ce la siamo giocata male, troppi egoismi, troppi individualismi e non possiamo permettercelo». Non si scompone nemmeno sul fallo fischiato generosamente contro il Verona al 90' dal quale poi è arrivato l'eurogol vittoria dei biancazzurri. «Non c'era, ma non è importante», dice, «perché al di là degli episodi, ripeto, non siamo stati bravi a chiudere due, tre situazioni molto favorevoli che se avessimo sfruttato meglio ci avrebbero permesso di vincere la partita. E no so nemmeno se Rafael era leggermente fuori posizione: devo rivedere il gol». «Ma al di là di questo», aggiunge il tecnico gialloblù, «come nella palla inattiva nel primo tempo dalla quale è arrivata la prima rete, constato che hanno avuto sei, sette punizioni dal limite.
E le squadre quando hanno occasioni così cominciano a diventare pericolose. Il calcio è micidiale, fa pagare tutto e noi abbiamo pagato nel finale e dispiace perché questa partita la potevamo vincere. E non siamo qui a giudicare l'operato degli arbitri perché oggi gli avversari hanno calciato troppe volte e noi magari ci abbiamo messo del nostro anche se, devo dire, la punizione fischiata alla fine che ci ha condannato era inesistente. Ma è andata così, le giustificazioni non servono, pensiamo solo a quello che avremmo dovuto fare meglio noi». Arrabbiato sì, ma senza rabbia: è un Mandorlini pacato quello che parla. Negli occhi un misto di stanchezza e frustrazione. Per tutta la partita non ha fatto altro che scuotere la testa e dondolare le braccia con rassegnazione. In campo i gialloblù non macinavano. Sbagliavano troppi passaggi, troppe palle perse a centrocampo, nessuna incursione in attacco. Zero tiri.
L'Hellas si è scosso solo dopo il gol nel finale, come se si fosse svegliato da uno stato comatoso. Ha iniziato a correre e a recuperare palle con furore agonistico perché sapeva che la sconfitta sarebbe stata troppo dura da ingoiare, ingiusta. Ma oramai era troppo tardi. «L'ultimo passaggio», sentenzia Mandorlini, «lo abbiamo sempre giocato male: non siamo stati squadra e l'abbiamo pagata, dispiace solo quello. Se c'era una squadra che doveva vincere nell'ultima mezzora quella era il Verona. E peccato, ancora e tanto più grande vista la sconfitta del Pescara. Ma il calcio è fatto così: di situazioni. Loro hanno vinto su due palle inattive e noi avremmo potuto batterli con il gioco, ma non funziona così e s'è visto».
L'allievo supera il maestro «Ma il Verona di papà farà festa lo stesso...»
07/04/2012
La famiglia ride. A metà. E stavolta tocca a Matteo Mandorlini fare festa. La storia è la stessa: arriva un gol nel finale. Al Bentegodi aveva gioito papà Andrea. Stavolta è toccato a Matteo buttare le braccia al cielo. Magia di Cordova, il Brescia va. I due Mandorlini si abbracciano. La punta di amaro resta in bocca all'allenatore gialloblù. Destini incrociati. Una vittoria a testa. Matteo non ha dubbi: «Il Verona farà festa alla fine. Sono convinto che non ci incontreremo più quest'anno perché loro saliranno direttamente in serie A, mentre noi andremo ai play off. O almeno: questa è la speranza».
BUONE GIOCATE. Schierato sulla fascia destra il giovane Mandorlini ha sgambettato per un tempo a due passi da papà. Giocate misurate, qualche chiusura decisiva. Buona progressione e qualche cross interessante. Giocava per il Brescia, per se stesso, pure per papà. Anche se era... contro papà. «C'erano anche i suoi occhi a seguirmi», sottolinea ancora Matteo, «e per me è stata un'emozione particolare. So benissimo quanto sia esigente. Ci tenevo in maniera particolare a fare bella figura davanti a lui. Naturalmente sono felice per la vittoria del Brescia che ci lancia ancora più in alto. Siamo rimasti concentrati fino all'ultimo istante. E stavolta è toccato a noi portare a casa la vittoria quando la partita volgeva ormai al termine».
BATTUTA UNA GRANDE RIVALE. Microfoni spianati. I due Mandorlini vengono intervistato insieme. Siparietto distensivo, nonostante la delusione sia forte per la sconfitta arrivata quando ormai la partita volgeva al suo tramonto. Candido Matteo. «Ora tiferò tutte le partite per lui. Non potevo farlo in questa gara. Anche mamma e mio fratello ci hanno guardato alla tv. Saranno contenti per me, ma allo stesso tempo dispiaciuti per papà. Di sicuro non è stata una partita piatta e le emozioni più forti sono arrivate proprio alla fine. Al di là di qualsiasi valutazione personale devo fare i complimenti ai miei compagni. Sono stati straordinari, e non abbiamo mai smesso di credere alla possibilità di portare a casa la vittoria. L'atteggiamento ci ha premiato. E possiamo dire di avere battuto un avversario di grandissimo livello». Si spengono le telecamere. Matteo ritrova papà all'uscita dalla zona mista. Parole e piccole tenerezze. Proprio come accadde all'andata. Epilogo decisamente diverso però per Verona e Brescia. E a casa Mandorlini qualcuno vince sempre.
S.ANT.
Mal di trasferta nel mirino «Squadra rinunciataria»
SMS. Tifosi autocritici ma c'è anche chi se la prende con l'arbitro
07/04/2012
Tanta voglia di rigiocarla subito, ma non si può. Il punto però non è solo il risultato. I tifosi vanno oltre. Ai microfoni di RadioVerona la gente parla di «un Hellas rinunciatario, troppo spento per non avere colpe». Il filo conduttore rimane a lungo questo, rafforzato da innumerevoli altri pareri che sottoscrivono la tesi. Comincia Matteo: «Sconfitta meritata, abbiamo giocato con sufficienza non tirando neanche quando eravamo in area di rigore. Avremmo potuto tranquillamente vincere con un po' di convinzione in più». Giuseppe è della stessa idea: «Tutti sottotono, nessuno da salvare in una gara che poteva diventare la svolta del campionato». Nicola invece va verso la panchina: «Colpa anche di Mandorlini, è stato sbagliato l'approccio. Abbiamo perso in fondo con una squadra mediocre. Tre punti buttati». C'è un altro teorema che sms e voci al telefono provano a far restare in piedi. Lo espone Sandro: «Non siamo una squadra da trasferta. La promozione ce la dobbiamo guadagnare in casa vincendole tutte».
Interviene Marco: «Sono un po' stanco di vedere un Verona sempre così fuori casa. Abbiamo giocato per il pari, tutto qui. Un'occasione sprecata». Daniele è d'accordo: «Lontano dal Bentegodi qualcosa ci blocca, ve lo dice uno che in trasferta ci va quasi sempre». Maurizio guarda avanti. E trova del buono anche dopo una sconfitta così: «Consoliamoci pensando che con i tre punti il Brescia potrebbe tenere dietro la Samp. Quando si gioca fino in fondo può succedere di perdere, non facciamo drammi». Stefano guarda i numeri: «Rispetto alla marcia dell'andata siamo addirittura avanti, calma e sangue freddo». Francesca punta un altro tema-chiave: «Purtroppo paghiamo l'assenza di Hallfredsson, dobbiamo imparare a cavarcela anche senza di lui. Essere dipendenti da un giocatore solo sarebbe un bel freno». Manuela annuisce: «Troppo forte Emil, anche quando non è al massimo. Con lui vicino pure gli altri rendono al meglio. Mai visto ad esempio un Jorginho così in difficoltà».
Federico resta a centrocampo: «Troppo giovani. Galli per di più non aveva il ritmo-partita. È stato anche troppo bravo, senza Hallfredsson e con Russo a mezzo servizio era difficile contrastare il Brescia». Andrea ha qualcosa da dire al direttore di gara, anche con ironia: «È ora che questa società si faccia sentire. Anche stavolta un arbitraggio casalingo. L'arbitro ha concesso al Brescia almeno quattro punizioni inesistenti dal limite dell'area. Se fosse stata una gara di tuffi avrebbero vinto 30-0». Matteo si consola con la classifica: «Sono tutte lì: nelle ultime giornate vincerà la squadra che troverà il colpo del solista. Ecco perchè è il momento di Gomez, ma anche di Lepiller. Mi aspetto di vederlo più spesso. I campionati li vinci con la razionalità ma anche con un briciolo di follia». A.D.P.
FONTE: LArena.it
DALLO SPOGLIATOIO
Brescia-Verona: Le voci dallo spogliatoio
21:42 del 06 aprile
Derby d'alta quota allo stadio Rigamonti di Brescia: derby tra padre e figlio tra Matteo Mandorlini, centrocampista delle rondinelle, e Andrea Mandorlini, allenatore degli scaligeri. Alla fine ne esce una partita carica di emozioni, con Cordova che risolve la contesa al 91' con un calcio di punizione da antologia. Avvio di gara bloccato, una sola conclusione a rete operata dal Verona con Ferrari: facile la parata di Arcari. La gara si sblocca al 37'. Punizione di El Kaddouri dalla corsia di destra. Palla in area, dove Daprelà in semi-rovesciata fredda Rafael. Il Verona non accusa il colpo, anzi trova il pareggio un minuto più tardi. Errore in disimpegno di Martinez in area di rigore, e per Berrettoni è un gioco da ragazzi insaccare il gol del pareggio. Nella ripresa il Verona comanda le operazioni della manovra. Botta e risposta tra le due contendenti: intorno al 55' diagonale di Galli fuori di poco, risponde il Brescia con una fiammata di Jonathas, sinistro largo alla destra di Rafael. Al 60' girandola di cambi: Mandorlini richiama Ferrari per Pichlmann, mentre Calori gioca la carta Piovaccari per Rossi. I cambi mutano poco gli equilibri di una gara che sembra trascinarsi senza sussulti in parità fino al termine. Ma dal cilindro Calori pesca Cordova, che al primo minuto di recupero sigla il gol vittoria trovando il jolly su calcio di punizione.
BRESCIA
Il centrocampista del Brescia, Matteo Mandorlini: 'E' stato bello giocare contro mio padre. Ero emozionato, l'ho sentito ieri sera prima della gara. All'andata era andata bene a lui, oggi è toccato a me esultare. Una vittoria importante che fa continuare a sognare i play-off'.
Il difensore del Brescia, Fabio Daprelà: 'Un gol che ci voleva. Una bella sensazione ma soprattutto una grande vittoria nel derby che è sentitissimo. Ora pensiamo alla Sampdoria, la nostra ricorsa continua'.
VERONA
Il difensore dell’Hellas Verona, Victor Hugo Mareco: 'Bello tornare nello stadio che mi ha dato tante gioie, ma tutto è finito prima del fischio d'inizio. Ora indosso la maglia del Verona e spero di andare in A con l'Hellas. Partita dominata risolta da una gran punizione di Cordova. Il pari era il risultato più giusto'.
Fabio Pettenò
FONTE: CalcioMercato.com
Il Verona cade a Brescia. Solo 0-0 per il Sassuolo
La squadra di Mandorlini sconfitta 2-1. Il Torino resta comunque al primo posto
ROMA - Cade il Verona, pareggia il Sassuolo mentre la pioggia ferma il Torino. Nella trentaquattresima giornata della serie B, resta quasi tutto invariato nella zona alta della classifica. Dopo il ko del Pescara nell'anticipo di ieri, perde anche la squadra di Mandorlini. Al Rigamonti il Brescia si impone 2-1 con le reti di Daprelà, Berrettoni e Cordova. Frena il Sassuolo, bloccato in casa sullo 0-0 dal Modena, mentre un nubifragio abbattutosi su Torino nell'intervallo tra primo e secondo tempo costringe l'arbitro a interrompere la sfida tra i granata e la Reggina. Si ripartirà dal 1' della ripresa sul risultato di 1-0 (Glik) per la squadra di Ventura.
JUVE STABIA SUPER - Grande colpo della Juve Stabia che, trascinata da Sau, autore di una doppietta, espugna 3-0 il campo di Vicenza. Vittoria esterna anche per il Padova, che vince 2-1 a Livorno grazie a due reti di Bovo. Impresa del Crotone, che beffa al 94' la Sampdoria con un colpo di testa di Eramo. Un rigore di Merino in pieno recupero condanna l'Empoli regalando tre punti d'oro alla Nocerina. All'Ascoli basta un gol di Gerardi per superare 1-0 l'Albinoleffe, mentre il Gubbio cade 2-1 contro il Cittadella. 1-1, infine, tra Bari e Grosseto (Alfageme e Galano).
CAOS A BARI - Tifoseria del Bari spaccata al San Nicola. Dopo le rivelazioni legate al presunto intervento degli Ultras nei confronti di Gillet e compagni per perdere le partite contro Cesena e Samp nella scorsa stagione, una parte del pubblico ha preso le distanze dai sostenitori della curva nord. La scintilla è stata provocata da un coro intonato dagli ultras contro il Lecce, "chi non salta è giallorosso", frase alla quale, dagli altri settori, è stato risposto con un "venduti, venduti". Gli Ultras, in avvio di gara, hanno esposto uno striscione in memoria di Franco Mancini, bandiera biancorossa e preparatore dei portieri del Pescara, morto il 30 marzo scorso. Questo il testo ispirato al coro che i tifosi hanno dedicato al loro beniamino: "Anche da lassù para la palla Franco Mancini".
FONTE: TuttoSport.com
Brescia-Verona 2-1. Daprelà e Cordova per una bella vittoria
La partita è quella che è, le due squadre faticano a sbilanciarsi. Il Brescia il suo mestiere lo fa bene, contiene gli avversari un po' spenti, va in vantaggio ma si fa subito rimontare. Nel finale è un big match, e Cordova mette tutti in riga
di Alessandro Gatta 06/04/2012
Il Brescia batte il Verona all'ultimo minuto, e per una volta può sorridere alla fortuna, e può sorridere ai quei minuti di recupero che spesso si sono dimostrati maledetti. Nel derby con il Verona, dopo sei anni al Rigamonti, i biancoblu passano a fine primo tempo (con Daprelà, il migliore), si fanno subito recuperare, lasciano passare i minuti e poi sembrano quasi accontentarsi. Il bello è che si accontentano anche i veronesi, e dal cappello di Calori esce un vero coniglio pasquale, l'inossidabile Cordova. Entra, prende la mira e segna: meglio non poteva fare..
IL MATCH - Derby delle grandi attese, sotto il caldo sole intermittente dello stadio Rigamonti. Ma è forse proprio il caldo a rallentare il ritmo, a tenere le due formazioni quasi a portata, senza che ne l'una ne l'altra facciano vedere quello che i tifosi si aspettano. Un bel numero di Rossi, poi un cross di Mandorlini, la discesa di Daprelà che inaugura un trittico di punizioni di cui la più pericolosa è quella calciata di Jonathas, alta alla sinistra del portiere. Minuti e minuti di noia e poi il vantaggio: cross di Mandorlini e fallo di mano, punizione di El Kaddouri tesa in mezzo e quasi girata di Daprelà per il primo gol biancoblu. Siamo al minuto 37, la festa dura poco. Martinez controlla il pallone ed eccede in sicurezza, non la spazza e accorre Berrettoni, 1 a 1 e via sulla strada degli spogliatoi.
Nel grafico virtuale del match possiamo spuntare solo Daprelà, l'unico che anche ad inizio ripresa tenta un paio di guizzi sulla sinistra. Le due contendenti sembrano invece accontentarsi, di sicuro gli attaccanti non aiutano, vedi Jonathas e vedi Ferrari, con il Brescia che se la cava come può, quasi a voler continuare con il freno a mano tirato. Un sinistro velenoso di qua e un corner di là, e allora qualche cambio di circostanza, e in mezzo un sinistro di Jonathas, potente ma fuori. Nel finale la gara però si accende, la stanchezza concede qualche spazio in più. Contropiedi belli a vedersi, giocate di fino e ripartenze. Poi quando tutto sembra deciso il neo entrato Cordova piazza bene il suo pallone, guarda il portiere e il sette, prende la mira e infila Rafael.
POST PARTITA - Non è stata una gran bella partita, se proviamo a misurare il tasso d'offesa si contano tre o quattro tiri al massimo. La differenza di questo Brescia possono farla proprio i singoli, quei ragazzi non più giovanissimi come Cordova, gli emergenti che si chiamano El Kaddouri e Jonathas. Oggi tutti gli applausi però vanno al longevo Nicholas, alla sua rete straordinaria e in pieno recupero, al suo calcio piazzato da vero campione. Bene così, un po' di fortuna è arrivata. Meno male.
BRESCIA-VERONA 2-1
BRESCIA: Arcari, Mandorlini, De Maio, Caldirola, Martinez, Salamon ('68 Cordova), Vass ('83 Martina Rini), Rossi ('65 Piovaccari), El Kaddouri, Jonathas. All. Calori
HELLAS VERONA: Rafael, Cangi, Mareco, Maietta, Scaglia, Jorginho, Galli ('81 Lepiller), Tachtsidis, Gomez, Ferrari ('60 Pichlmann), Berrettoni ('60 Russo). All. Mandorlini
FONTE: BresciaToday.it
E' Baggio? No, è Cordova. Mamma mia che Brescia-Verona!
Adesso ditemelo: cosa c'è di più bello che vincere un derby al novantesimo? Nulla. Il massimo dei massimi per me è se la vittoria arriva grazie al'autorete di un avversario (alla Roma dello scudetto è successo e ancora oggi Negro è un idolo della tifoseria giallorossa), ma anche una punizione all'incrocio dei pali non è affatto male...
Scusatemi per il paragone, ma era dai tempi di Baggio che non vedevo una punizione come quella calciata da Nicolas Cordova: ed era dall'utlimo derby contro l'Atalanta che non vedevo giocatori del Brescia andare a "fare mucchio" sotto la curva nord per la felicità. Tutti: titolari, riserve, dirigenti, raccattapalle. E credo che non ci fossero i fotografi ma solo perché impegnati a fare il loro lavoro, in modo da regalarci immagini come quelle di Beppe Zanardelli e dei suoi ragazzi della Fotoagenzia Reporter.
Baggio, le punizioni, il Verona, il ricordo dell'Atalanta: un derby come quello di venerdì non lo dimentichi facilmente, resta nella storia calcistica degli appassionati. E quando tra vent'anni ci sarà un Brescia-Verona atteso come l'ultimo e i tifosi si ritroveranno al Rigamonti (sì perché saremo ancora lì, statene certi...), qualcuno guardando la porta "custodita" dalla Nord dirà: "Ma ti ricordi quella punizione di Cordova all'incrocio dei pali al novantesimo?". E' così, è giusto così. A me capita quando entro al Franchi di Firenze e osservo l'area alla sinistra rispetto alla tribuna stampa: quella in cui Baggio segnò i primi due gol con la maglia del Brescia, febbraio 2001, uno dei quali proprio con una splendida punizione.
Venerdì ho fatto la mia prima radiocronaca con Cris utilizzando le cuffie: mi sono sentito un po' come Paolo Villaggio nella parte di Paolo Coniglio, ma è stato bello. Ho visto il mio amico e compagno di avventure fremere prima della punizione di Nicolas, quasi sentisse che stava per succedere qualcosa. Io ero meno convinto, forse perché in 90 minuti il Brescia ne aveva calciate quattro da posizioni invitanti, una più brutta dell'altra. Invece... Invece ecco arrivare quella traiettoria incredibile, deliziosa (giusto per usare un'espressione "made in Tognoli") come mousse al cioccolato.
I tifosi del Verona - Foto Reporter © www.giornaledibrescia.it
Un gol così, al 90', contro il Verona, ti fa diventare matto dalla gioia: e così ho visto esultare come non mai anche il "gruppo Muppetts Show" che gravita in tribuna centrale. Uno spettacolo. Come uno spettacolo sono state dentro il Rigamonti le due tifoserie: sì, ci metto anche quella del Verona. Tanto di cappello per come incitano la squadra.
Sabato si va a Genova, al Ferraris, dove il calcio te lo godi davvero. Di fronte la Samp, o meglio una colonia distaccata del Brescia che fu: Iachini, Berardi (che però è squalificato), Antonio, Eder, senza contare il bresciano Volta. Dal Bisagno, che costeggia lo stadio, passa poca acqua ora, ma transita il destino delle rondinelle. I play off continuano ad essere "belli e impossibili", ma chissà che andando avanti verso il traguardo non siano soltanto belli.
Auguri di buona Pasqua
in alto i cuori,
Gianluca Magro
g.magro@giornaledibrescia.it
Pubblicato: 7 aprile 2012
FONTE: GiornaleDiBrescia.it
Brescia - Verona 2-1. Nel finale Cordova regala la vittoria alle Rondinelle. Playoff sempre più vicini
(e.b) Calcio d’inizio per Brescia-Verona. Il cielo sopra il Rigamonti è blu, screziato da nuvole bianche. Tranquilla la situazione pre-partita tra le due tifoserie. Sono più di 2500 gli spettatori al Rigamonti. Il Verone in maglia gialla con i bordi blu e il brescia con la classica casacca azzurra. Al Brescia non resta che vincere. Forza Rondinelle.
PRIMO TEMPO – Il Brescia inizia bene, il suo pubblico carica le Rondinelle sin dai primi minuti. Al 3’ cross di Mandorlini a favore di Deprelà che prova di testa ma commette fallo. Al 10'altro cross dalla destra che fa scaturire il confronto tra il difensore DeMaio e l'attaccante veronese Ferrari, ma l'arbitro lascia correre. Un minuto piùtardi deprelà attraversa il campo coast to coas, ma Maietta lo stende e per il veronese scatta il cartellino giallo.All 22'Gallo prova a tirare un gran colpo verso la porta di Arcari ma la palla finisce alta.Al 24' punizione dal limite dell'area per Jonathas, sale anche De maio ma viene atterrato in area. per l'arbitro però è tutto regolare. Prova anche Mandorlini ha rimetterla in mezzo ma la difesa del verona blocca l'iniziativa del centrocampista biancazzurro. Al 27' altro cross dal limite per Mandorlini che però la mette lunga oltre il palo.Pericolo per il Brescia al 30'. Il calcio di punizione concesso al Verona rischia di mettere in diffcoltà la difesa delle rondinelle, ma finisce fuori. Al 31' ammonito salomon, che salterà la prossima gara con il Genoa.al 37' gol di Daprelà, Rondinelle in vantaggio. Dopo un minuto il verona accorcia le distanze. 1-1 .46' Le squadre vanno negli spogliatoi sul risultato dell'1-1 .
SECONDO TEMPO - Le squadre rientrano in campo con gli stessi giocatori. Al 2' punizione per il brescia, batte Jonathas ma tiene la palla bassa e la barriera respinge la palla.Al 4' altra punizione di El Kaddouri, dentro per De Maio ma la palla finisce sul fondo.Al 12' grande occasione per il brescia con il tiro dalla distanza di jonathas, potente, ma fuori dallo specchio della porta. Al 15' della ripresa doppio cambio nelle file del Verona. Occasione sprecata al 16' per il giallo-blu Juanito, ma la palla finisce sul fondo. Il Verona sta premendo. Il Brescia intanto si appresta a fare il primo cambio e sembra che entrerà Piovacccari, ma al posto di chi? Di Rossi. Calori sta puntando tutto sull'attacco e con l'entrata di Piovaccari da una mano ad Jonathas. altro scambio tra le file del Brescia, entra Cordoba ed esce Salomon. Al 30' le squadre sono ancora in parità, sia nel risultato che sul campo. Al 38'esce Vass ed entra Martinarini. Al 41' El Kaddouri entra in area palla al piede ma perde il ritmo e cade.45'calcio di punizione dal limite per Cordova e reteeeee....Brescia di nuovo in vantaggio!!!! La partita si chiude al 49' con la vittoria del Brescia per 2 gol ad 1 .Ora i playoff sono vicinissimi...
Fonte: redazione
ven 06 apr 2012, ore 15.21
FONTE: BSNews.it
PRIMO PIANO
34^ giornata: la Juve Stabia demolisce il Vicenza, il Brescia batte il Verona in extremis
06.04.2012 18:53 di Dennis Magrì
Si sono da poco conclusi i due anticipi di giornata della trentaquattresima giornata di Serie Bwin. Vince la Juve Stabia di Piero Braglia che s’impone in quel di Vicenza contro l’omonima squadra per 3-0. Protagonista assoluto dell’incontro Marco Sau, che davanti gli occhi di Marino e Perinetti realizza due reti (uno fantastico a giro) e coglie due traverse nella stessa azione. Il primo gol del match, invece, è stato realizzato nella propria porta dal difensore biancorosso Augustyn.
Al ‘Rigamonti’, invece, termina 2-1 il match fra Brescia e l’Hellas Verona di Andrea Mandorlini. I padroni di casa superano gli scaligeri solo al 90' grazie alla rete siglata da Cordova. Le altre due reti sono state siglate da Daprelà e Berrettoni nel giro di due minuti nel primo tempo. Il Brescia si avvicina sempre più alla zona play-off, l'Hellas perde una ghiotta occasione per scavalcare il Sassuolo.
FONTE: TuttoB.com
sabato, aprile 7th, 2012 | Posted by Matteop
Brescia, Zoboli: “Orgoglioso del mio gruppo”
Ecco le parole di Davide Zoboli tramite Twitter: “Orgoglioso del mio gruppo ,VERO GRUPPO,anche chi gioca poco da il massimo per la squadra BRAVO GORDITO (Cordova ndr)!!!” Il difensore parla dopo la vittoria del Brescia nella sfida di ieri contro il Verona, decisa da Cordova all’ultimo istante su calcio di punizione. Il Brescia ora punta i playoff.
sabato, aprile 7th, 2012 | Posted by Orru
Brescia, ESCLUSIVO/ La resurrezione di Nico Cordova nel weekend Pasquale
Finalmente Nicolas Cordova. Il centrocampista cileno del Brescia, dopo una stagione tribolatissima, è tornato ad essere decisivo grazie alla rete al ’90 contro il Verona che ha deciso il match. A fine partita, il ragazzo venuto dal Cile in Italia nel 2001 al Perugia, era raggiante: ”Sono felicissimo”. Questa rete compensa in qualche modo le tante incomprensioni nate in quest’annata col club bresciano.
Riassunto dlle puntate precedenti. Cordova è a Brescia da gennaio 2010, l’anno della promozione in Serie A delle rondinelle. 12 presenze e 2 reti nel primo scorcio di stagione e poi la Serie A. Anche il cileno incappa nella brutta stagione dei bresciani dello scorso anno, culminata con la retrocessione in Serie B. 21 presenze e 2 reti il suo score. L’estate scorsa, il Presidente Corioni taglia i costi e Cordova, che ha uno stipendio troppo elevato per la nuova politica societaria, viene messo fuori rosa, rifiutando inizialmente la spalmatura del contratto.
Per i primi mesi, quindi, l’ex Grosseto e Parma tra le altre, si trova ai margini della squadra, ma quando le cose per il Brescia si mettono male, viene richiamato alle armi per aiutare i compagni ad uscire dall’incubo retrocessione. Trova l’accordo con la società e si ripresenta in squadra. Finora non tanto spazio, con 15 presenze e una sola da titolare, ma un gol importantissimo che lo ripaga di tutto il buio vissuto fino a qui. Mister Calori ha ritrovato un campione, perchè un giocatore che è Nazionale cileno, convocato anche gli scorsi mesi, proprio scarso non è. Vero Verona?…
sabato, aprile 7th, 2012 | Posted by Matteop
Brescia, Piovaccari: “Il sogno continua…”
“Grande nico e grazie… Il sogno continua e noi non molliamo…” Così commenta la vittoria di ieri contro il Verona Federico Piovaccari. Il bomber è arrivato a Brescia a gennaio dalla Sampdoria, ritrovando feeling con il gol e il campo. Ma di che sogno parla l’attaccante? I playoff. Sono ancora alla portata e bisogna crederci partita dopo partita.
sabato, aprile 7th, 2012 | Posted by Matteop
Brescia, Cordova: “La cosa più bella: l’abbraccio dei miei compagni”
Ecco il tweet di Nicolas Cordova dopo il gol al novantesimo di Brescia-Verona: “Grandissime emozioni!!! La più bella??? L’abbraccio dei miei compagni e adetti al lavoro a fine partita… Sono veramente felice !!!” Parole di entusiasmo per il centrocampista che è tornato alla rete dopo mesi di astinenza. Un gol fondamentale messo a segno di un equilibratissimo Brescia-Verona.
sabato, aprile 7th, 2012 | Posted by Matteop
Brescia, Arcari ci scherza: “Contento per Cordava, fare un gol così con quel fisico non è facile…”
Michele Arcari affida a Twitter le sue sensazioni del dopo Brescia-Verona: “Troppo contento per quel gordo (grasso ndr) di Cordova con quel fisico fare un gol così non é facile..”. Simpatica la sua battuta su Cordova, che torna al gol e che gol. Il portierone sdrammatizza e dimostra quanto sia affiatato e unito il gruppo di gioco Brescia. Ora sono tutti uniti con un unico scopo: i playoff.
venerdì, aprile 6th, 2012 | Posted by Dandronaco
Brescia-Verona, Mareco: “Il pari era più giusto. Emozionato? Sì ma ora gioco nell’Hellas”
Il difensore del Verona Victor Hugo Mareco parla dopo la sconfitta col Brescia: “Bello tornare nello stadio che mi ha dato tante gioie, ma tutto è finito prima del fischio d’inizio. Ora indosso la maglia del Verona e spero di andare in A con l’Hellas. Partita dominata risolta da una gran punizione di Cordova. Il pari era il risultato più giusto”.
sabato, aprile 7th, 2012 | Posted by Matteop
Brescia, Caldirola: “Grande gol di Cordova, ma mi ha soffocato durante l’esultanza!”
Continua l’entusiasmo in casa Brescia, dopo la vittoria al novantesimo contro il Verona di ieri. Le rondinelle hanno preso i tre punti al novantesimo con un grande gol di Nicolas Cordova su punizione. Ecco le parole di Luca Caldirola che si esprime tramite Twitter: “Grande goal nico !!! Te lo meriti !!!! Anche se mi avete soffocato nell’ esultanza … Complimenti !!!! Che vittoria !!! Cuore grinta e non si molla mai … Ed ora tutti a Genova .. Il sogno continua !!!! Grazie ai nostri splendidi tifosi …”
venerdì, aprile 6th, 2012 | Posted by Matteop
Brescia-Verona, pagelle del match del Rigamonti
Ecco le pagelle di Brescia-Verona
BRESCIA
Arcari 6: non viene chiamato spesso in causa, il gol lo sorprende ma non poteva farci davvero nulla.
Martinez 5: gravi responsabilità sul gol di Berrettoni, si addormenta e lo lancia in porta. Per il resto partita equilibrata e con poche sbavature, ma l’errore pesa sulla valutazione.
Caldirola 6: grande costanza di prestazioni, gioca ormai da veterano.
De Maio 6: granitico nella difesa a tre, ha fisico per crescere ancora.
Mandorlini 6: di fronte a papà Andrea, allenatore del Verona, non vuole sfigurare. Gioca con grinta e dinamismo.
Rossi 6: ancora titolare per il suo stato di forma, oggi gioca una buona partita da mezz’ala.
(63' Piovaccari) 6: entra e prova a dare la scossa davanti, fa grande movimento e ci mette l’anima.
Salamon 6: prestazione nella norma per il centrocampista polacco, che riesce a giocare palla nello stretto e prova il tiro spesso da fuori.
(68' Cordova) 7: decisivo col tiro a giro su una punizione strepitosa!
Vass 6: macina km a centrocampo, smista palloni e gioca con grande applicazione.
(82' Martina Rini) sv
Daprelà 6.5: gioca con grande qualità sulla corsia, mettendo tanti palloni nel mezzo. Ha il merito di sbloccare la partita con una bella girata, il vantaggio dura però 2 minuti.
El Kaddouri 6: la solita qualità e il grande piede che lo contraddistingue. Oggi entra nell’azione del gol di Daprelà.
Jonathas 6: grande voglia di incidere e poca concretezza nel farlo. Oggi si prende la sufficienza, anche se forse siamo stati un pò cattivi con lui. Questo perchè da Jonathas ci si può aspettare di più.
All Calori 7: il suo Brescia ha la determinazione per aspettare e vincere alla fine la partita!
VERONA
Rafael 6: non esente da colpe sul gol di Daprelà, gioca comunque una buona partita.
Scaglia 6: dinamico sulla corsia esterna, gioca con grande voglia e dinamismo.
Mareco 6: granitico davanti alla difesa, gioca con passo e voglia di dimostrare che la sua ex squadra ha fatto male a cederlo.
Maietta 6: anche lui molto attento nella difesa scaligera, gioca con la testa alta anche se se la vede con giocatori di spessore.
Cangi 6: chiamato a sostituire Abbate nel solito ballottaggio sulla corsia, gioca con piglio e grande spirito di iniziativa.
Galli 6: chiamato a sostituire Hallfredsson, non ha un compito semplice. Gioca con grande dinamismo in mezzo al campo, guadagnandosi la sufficienza.
(80' Lepillier) sv
Tachtsidis 6.5: solita partita d’ordine al centro del campo, il sinistro è davvero un’arma importante per questo Verona.
Jorginho 6.5: classica mezz’ala brava nell’inserimento, gioca bene soprattutto nel primo tempo.
Berrettoni 6.5: partita di grande corsa sull’esterna. Ha il merito di sfruttare una disattenzione di Martinez e siglare così il gol del pari.
(60' Russo) 6: muscoli e forza fisica, gioca una buona mezz’ora.
Ferrari 6: lì davanti fa da boa, muovendosi molto e sacrificandosi per la squadra. Partita di grande impegno.
(60' Pichlmann) 6: mezz’ora di sacrificio a fare a sportellate.
Gomez 6: gioca con grande qualità, ma non al livello che ci ha abituato.
All Mandorlini 6: cade all’ultimo in una partita difficile da giocare per i suoi, risultato alla fine che ci può stare ma che non condanna un buon Verona.
venerdì, aprile 6th, 2012 | Posted by Matteop
Brescia-Verona, tabellino e cronaca del match del Rigamonti
Il Verona cade al minuto 90 quando Cordova decide di segnare con una grandissima punizione a giro. Prima era stato un pari abbastanza noioso con reti di Daprelà e Berrettoni.
Ecco il tabellino di Brescia-Verona
BRESCIA (3-5-1-1): Arcari; Martinez, Caldirola, De Maio; Mandorlini, Rossi (63' Piovaccari), Salamon (68' Cordova), Vass, Daprelà; El Kaddouri; Jonathas. A disp: Leali, Dallamano, Zoboli, Scaglia, Feczesin. Allenatore: Calori
VERONA (4-3-3): Rafael; Cangi, Mareco, Maietta, Scaglia; Galli, Tachtsidis, Jorginho; Berrettoni (60' Russo), Ferrari (60' Pichlmann), Gomez. A disp: Frattali, Ceccarelli, Abbate, Esposito, d’Alessandro, Bjelanovic. Allenatore: Mandorlini
FONTE: SerieBNews.com
Berrettoni: "Non ci abbatteremo"
Postata il 07/04/2012 alle ore 09:53
"La squadra ha dato vita ad un'ottima prestazione, peccando nella fase finale specialmente in alcuni contropiedi. Si è trattato di una gara molto tattica"
BRESCIA - "Purtroppo quella odierna è una rete, la mia, che non ha portato punti. Non bisogna entusiasmarsi troppo dopo vittorie come quella col Cittadella, per lo stesso motivo non ci abbatteremo dopo un ko del genere. La squadra ha dato vita ad un'ottima prestazione, peccando nella fase finale specialmente in alcuni contropiedi". Analizza così Emanuele Berrettoni la 34a giornata di campionato, disputata al "Rigamonti" di Brescia.
"Si è trattato di una gara molto tattica", continua l'attaccante, "il loro gol ci ha scosso, siamo riusciti a trovare immediatamente il pareggio. Poi gli avversari hanno pescato il jolly allo scadere, con un grandissimo tiratore".
"Sono sempre lo stesso giocatore, magari qualcuno se n'era dimenticato. Di prove come quella di oggi o quella della scorsa settimana ce ne sono state molte. Da un pò di tempo sto bene, sono consapevole dei miei valori e del contributo che posso dare. L'atteggiamento tattico dipende dal match che ci aspetta e da chi incontriamo".
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Dobbiamo essere più determinati"
Postata il 06/04/2012 alle ore 19:53
"Sono molto arrabbiato, la sconfitta è immeritata, però dobbiamo fare mea culpa. Queste gare vanno gestite meglio”
BRESCIA - “Quelle situazioni di gioco le conosciamo, sappiamo di poter fare bene, e dobbiamo comportarci diversamente. E’ stato davvero micidiale: l’errore tecnico ci sta, ma dopo 20’ in cui hai mantenuto il pallino, subire una rete di questo tipo non va. Nel momento cruciale bisogna approcciare meglio le dinamiche per trovare il varco giusto. Abbiamo scelto male, pagando una palla ferma, un fallo forse inesistente, ma il calcio è bello anche per questo”. Non nasconde il proprio rammarico Andrea Mandorlini dopo il ko subito allo scadere sul campo del Brescia.
“Siamo stati meno incisivi del solito”, continua l’allenatore gialloblù, “quando c’erano i presupposti per concretizzare, specie nella ripresa, abbiamo commesso gli errori. Sono molto arrabbiato, la sconfitta è immeritata, però dobbiamo fare mea culpa. Queste gare vanno gestite meglio”.
“L’inizio è stato caratterizzato dalla presenza di tre elementi davanti, poi l’approccio tattico è mutato. La squadra ha avuto il coraggio necessario per vincere, senza essere brava a sufficienza per centrare l’intera posta. In generale ho visto una buona gara, la nostra formazione ha espresso gioco. Purtroppo non basta, devi essere più cattivo, rabbioso e determinato“.
Ufficio Stampa
Martedì la ripresa degli allenamenti
Postata il 07/04/2012 alle ore 09:34
Alle 10:30 presso il centro sportivo di Sandrà al via la preparazione in vista della gara casalinga col Bari
VERONA - Dopo il 34° turno di Serie bwin la squadra scaligera usufruisce di alcuni giorni di riposo in occasione delle festività pasquali.
Ripresa degli allenamenti in vista della gara casalinga col Bari fissata per martedì presso il centro sportivo di Sandrà (ore 10:30).
Ufficio Stampa
Al "Rigamonti" decide Cordova al 90'
Postata il 06/04/2012 alle ore 18:51
Botta e risposta nel primo tempo Daprelà-Berrettoni, allo scadere una punizione del fantasista regala i tre punti agli uomini di Calori
BRESCIA - Mandorlini rilancia dall'inizio Cangi sulla destra della linea difensiva, con Galli al posto di Hallfredsson a centrocampo e davanti il trio schierato contro il Cittadella. Calori risponde affidandosi alla coppia Jonathas-El Kaddouri davanti, col figlio del tecnico scaligero sulla mediana insieme a Vass, Salamon, Daprelà e Rossi.
Primo tempo. Al 9' bravo Berrettoni ad aprire sul fondo per l'accorrente Cangi, traversone di prima intenzione su cui si avventa Martinez ad anticipare Ferrari. Due minuti dopo ancora il numero nove gialloblù è servito da Tachtsidis, destro dal limite controllato da Arcari. Punizione dai venti metri di Jonathas al quarto d'ora alta sopra la traversa. Pericoloso cross di Matteo Mandorlini al 27', in ritardo le punte lombarde. Alla mezzora sempre su calcio da fermo cross in area di Jorginho, Tachtsidis non ci arriva. Uomini di Calori in vantaggio al 36': punizione dal lato destro dell'area di Jonathas, intervento in spaccata di Daprelà a battere Rafael sul palo lontano. Nemmeno il tempo di esultare per le rondinelle, e pareggio di Berrettoni, che smarcato in area (39') a tu per tu col portiere avversario non sbaglia.
Secondo tempo. Pronti-via punizione di Jonathas dai venti metri impattata dalla barriera (47'). Rasoterra potente di Galli dalla distanza (56') verso il palo lontano, Arcari si allunga e manda in angolo. Azione personale di Jonathas (58') conclusa con un mancino insidioso che termina di poco a lato. Tachtsidis appoggia per Galli (59') che apre nuovamente a Ferrari, situato in buona posizione, il centravanti trentino è impreciso e calcia alto. Sugli sviluppi di un corner conquistato da Gomez Taleb, Scaglia chiude l'azione con un sinistro che sorvola la traversa. All'84' tiro-cross di Cangi, Arcari smanaccia sulla linea di porta. Allo scadere dei 90' sorpasso Brescia con una magistrale punizione all'incrocio dei pali di Cordova dal vertice dell'area.
Brescia-Hellas Verona 2-1
Marcatori: 37' Daprelà, 39' Berrettoni, 90' Cordova
Brescia: 1 Arcari; 21 Demaio, 25 Martinez, 19 Caldirola; 22 Mandorlini, 18 Rossi (64' 9 Piovaccari), 8 Vass (83' 4 Martina Rini), 14 Salamon (68' 24 Cordova), 3 Daprelà; 80 Jonathas, 7 El Kaddouri.
A disposizione: 12 Leali, 2 Zoboli, 11 Feczesin, 23 Dallamano.
Allenatore: Alessandro Calori
Hellas Verona: 1 Rafael; 23 Cangi, 17 Mareco, 22 Maietta, 25 Scaglia; 19 Jorginho, 77 Tachtsidis, 16 Galli (81' 6 Lepiller); 27 Berrettoni (60' 8 Russo), 9 Ferrari (60' 11 Pichlmann), 21 Gomez Taleb.
A disposizione: 26 Frattali, 5 Ceccarelli, 13 Abbate, 32 Bjelanovic.
Allenatore: Andrea Mandorlini
Arbitro: Angelo Martino Giancola (Sez. arbitrale di Vasto)
Note. Ammoniti: Cangi, Maietta, Salamon, Jorginho, Scaglia. Espulsi: -. Recupero: 1'-4'. Spettatori: -
Ufficio Stampa
Ricordi e sensazioni forti mercoledì alla Gran Guardia
Postata il 05/04/2012 alle ore 00:19
"W l'AC Verona", evento organizzato dall'Associazione Culturale Verona Hellas, ha permesso di rivisitare le partite più emozionanti della storia gialloblù
VERONA - E' stato un mix di ricordi e sensazioni forti, quello nato dal prestigioso appuntamento tenutosi mercoledì alla Gran Guardia. "W l'AC Verona", evento organizzato dall'Associazione Culturale Verona Hellas in collaborazione col Coordinamento Calcio Club Hellas Verona, corrisponde alla rivisitazione delle partite più emozionanti della storia gialloblù, tricolore a parte.
Condotta da Gianluca Vighini, col supporto di Alberto Lomastro e della comicità di Beppe Bifido, la serata si è aperta con gli interventi di Matteo Gelmetti, Presidente della Prima Circoscrizione, e di Federico Sboarina, Assessore allo Sport del Comune di Verona, succeduti dalla consegna dell'assegno a scopo benefico all'Associazione Noi per Lorenzo. Le tre ore di filmati e testimonianze entrano nel vivo grazie alle immagini del 19 giugno 2011, con Mandorlini, Ceccarelli, Maietta e Rafael a raccontare la svolta dopo l'arrivo del tecnico ravennate, la volontà di raggiungere obiettivi ambiziosi, l'importanza dello spirito del gruppo.
Scaramantico saluto in vista del finale di stagione da parte del Sindaco Flavio Tosi, partecipe all'iniziativa che ha poi visto proiettati i video degli spareggi-salvezza con Reggina, Spezia e Pro Patria, del primo derby in Serie A col ChievoVerona, del 4-3 casalingo al Parma, per giungere alla finale di Coppa Italia con la Juventus passando per la vittoria al Marakanà di Belgrado, per l'incidente ferroviario del 1978 e dal 5-3 rifilato al Milan del 20 maggio '73. Una grande cornice di pubblico ha permesso di sottolineare in maniera marcata le parole dei vari ex, che hanno fatto rivivere ai presenti, con un pizzico di nostalgia e grande orgoglio e senso di appartenenza, pagine di storia dell'Hellas Verona.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
MOTOGP: Vale ROSSI 'La DUCATI non è ancora da podio...'
VITA DA EX: Brutta disavventura per Eugenio FASCETTI, tecnico dell'HELLAS dal 1990 al 1992, che è stato rapinato davanti casa!
RAZZISMO IN SERIE A: Dopo i vergognosi striscioni apparsi allo 'Juve Stadium' in occasione della partita fra i bianconeri ed il NAPOLI, un comico napoletano chiede la squalifica dello stadio juventino...
CHAMPIONS LEAGUE: Il CHELSEA batte il BENFICA e raggiunge in semifinale il BARCELONA; dall'altra parte del tabellone il REAL MADRID se la vedrà col BAYERN MONACO...Un giocatore dell'APOEL, che si è scontrato con un compagno di squadra per 'chiudere' Cristiano RONALDO, ha perso tre denti! Ma anche TERRY capitano del CHELSEA non ha scherzato giocando in Portogallo con un paio di costole rotte
NBA: I RAPTORS dominano a Philadelphia con un super BARGNANI, HEATS sul fil di lana coi THUNDERS!
PER MOGGI, GIRAUDO E MAZZINI CONFERMATA LA RADIAZIONE A VITA ma l'ex ds juventino tuona: 'Sentenza politica! Ricorreremo al TAR o alla COrte Europea...' tanto in Italia va sempre bene...
FASCETTI RAPINATO, GLI RUBANO UN ROLEX DAVANTI CASA
Giovedì 05 Aprile 2012 - 17:04
LUCCA - Eugenio Fascetti, scopritore di Antonio Cassano ai tempi in cui allenava il Bari, è stato rapinato davanti alla sua abitazione a Lido di Camaiore. Il fatto è accaduto alcuni giorni fa intorno all'ora di cena. Due giovani lo hanno affrontato appena è sceso dall'auto e rapinato di un orologio Rolex. L'episodio è riportato oggi dal quotidiano Il Tirreno. Fascetti, adesso commentatore televisivo in trasmissioni sportive, non è rimasto ferito ed ha consegnato l'orologio Rolex che portava al polso senza opporre resistenza. Dopo i due giovani si sono allontanati a piedi facendo perdere le loro tracce. A causa del buio Fascetti non ha potuto riferire ai carabinieri, ai quali ha presentato denuncia, se i due malintenzionati fossero armati. L'unica cosa certa è che siano italiani e non si esclude che dall'accento siano malviventi locali.
"LETTERA DEL VESUVIO". SCHETTINO CHIEDE LA SQUALIFICA DELLO JUVENTUS STADIUM -VIDEO
Giovedì 05 Aprile 2012 - 02:51
NAPOLI - «Nessuno del mio popolo, in uno stadio o altrove, si è mai permesso di invocare una nuova frana in Valtellina, nessuno ha mai esposto uno striscione con su scritto Forza Tanaro, il fiume che anni fa straripando uccise numerose persone in Piemonte, né tantomeno ha invocato con dei cori un nuovo terremoto in Friuli, o unìaltra alluvione a Firenze o in Liguria. Mi risulta al contrario che ogniqualvolta sia avvenuta una catastrofe del genere, il mio popolo è stato sempre pronto ad aiutare, sia fisicamente che moralmente, le persone colpite da queste tragedie». Il comico napoletano Simone Schettino nella trasmissione "Goal show" fa parlare il Vesuvio e chiede al giudice sportivo Tosel di intervenire per i cori di stampo razzista e gli striscioni "Vesuvio wash it" durante Juventus-Napoli. «Da diversi decenni - dice nella lettera Schettino-Vesuvio - durante una partita di calcio sento invocare il mio nome ad alta voce. Urla che mi implorano di risvegliarmi, di compiere stragi, frasi del tipo " Vesuvio pensaci tu " o peggio ancora "Vesuvio lavali col fuoco"». La soluzione per Schettino-Vesuvio è quella "di applicare il regolamento". Lo Juventus stadium è stato già multato di 25.000 euro per i cori contro Facchetti. Una nuova sanzione porterebbe alla squalifica.
TERRY CHOC: "IERI HO GIOCATO CON DUE COSTOLE ROTTE, NON POTEVO RESPIRARE"
Giovedì 05 Aprile 2012 - 16:59
LONDRA - «Ho giocato con due costole rotte e quasi non riuscivo a respirare». Il capitano del Chelsea John Terry, all'indomani della qualificazione dei 'Blues' per le semifinali di Champions League, rivela che ieri, contro il Benfica, è sceso in campo in condizioni menomate. Terry, rimasto in campo per un'ora, ha rivelato anche di essersi infortunato nella partita di andata a Lisbona, il 27 marzo scorso. «Ieri non potevo respirare e dentro il petto sentivo una pressione terribile - ha spiegato Terry -. È stata davvero dura, specie nel primo tempo. Ne verrò fuori, ma non so quanto dovrò rimanere fuori. Devo sottopormi a dei controlli e vedremo cosa mi diranno». «Quando ti rompi una costola - ha aggiunto - non ci puoi fare niente. Devi solo aspettare di guarire, ma io volevo giocare e pensavo di poterlo fare. Poi con il passare dei minuti le cose andavano sempre peggio e ho penato molto per riuscire a respirare. Non mi era mai successa una cosa del genere».
PAULO JORGE DELL'APOEL SI SCONTRA CON UN COMPAGNO E PERDE TRE DENTI -VIDEO
Giovedì 05 Aprile 2012 - 20:05
Quando la sfortuna si accanisce su di te, non puoi farci nulla: il difensore dell'Apoel Paulo Jorge, prima di ieri sera, era certo dell'eliminazione dalla Champions League ancor prima di giocare il ritorno al Bernabeu (poi perso per 5-2), ma di certo non pensava di rimetterci anche i denti. Paulo Jorge, infatti, nel tentativo di raddoppiare sul connazionale Cristiano Ronaldo, sfuggito al compagno di squadra William Boaventura, ha avuto la peggio nel contrasto. Il difensore dell'Apoel, infatti, ha finito per scontrarsi con Boaventura perdendo immediatamente due denti nell'impatto. La stabilità di un terzo, invece, era seriamente compromessa e infatti durante l'interruzione di gioco il difensore portoghese, arrabbiato e sconsolato, non ha potuto far altro che toglierselo e gettarlo stizzito a terra.
IL CHELSEA IN SEMIFINALE COL BARCELLONA. REAL TRAVOLGE L'APOEL: ORA C'È IL BAYERN
Mercoledì 04 Aprile 2012 - 23:47
MADRID - Barcellona-Chelsea (18-24 aprile) e Bayern Monaco-Real Madrid (17-25 aprile). Si completa il quadro delle semifinali di Champions League con gli ultimi due incontri di ritorno dei quarti. Il Chelsea di Roberto Di Matteo ha bissato il successo conquistato a Lisbona (1-0) battendo (con molta fatica) il Benfica 2-1 allo Stamford Bridge. Tutta la differenza di blasone si conferma al Santiago Bernabeu, dove il Real Madrid ha travolto l'Apoel 5-2, con doppietta di Cristiano Ronaldo.
La formazione di Mourinho partiva dallo 0-3 di Nicosia. Senz'altro più combattuta la sfida giocata a Londra. Il Benfica esce a testa più che alta dalla competizione. L'avvio dei portoghesi è autorevole: già al 3' vanno vicini al gol con un gran sinistro di Cardozo, deviato in angolo da Cech. Il primo episodio che indirizza la partita a favore dei padroni di casa arriva quando, per una spallata in area di Javi Garcia su Ashley Cole, l'arbitro sloveno Damir Skomina fischia il rigore che Lampard trasforma al 21'.
Al 40', poi ecco la seconda ammonizione per Maxi Pereira che lascia il Benfica in 10. Eppure per tutta la ripresa è la squadra in maglia rossa a fare la partita, fino al meritato pareggio di Javi Garcia (40') di testa su calcio d'angolo. Il Chelsea è in bambola ed il Benfica si rovescia in avanti inseguendo la rete della clamorosa qualificazione. Ma al 2' di recupero Raul Meireles, portoghese dei blues, in contropiede segna il 2-1 che spegne i sogni lusitani. Per il Chelsea è la sesta semifinale in nove anni.
Senza storia (nonostante le due reti dei ciprioti) la qualificazione del Real, in versione rimaneggiata. Oltre a Cristiano Ronaldo, vanno a segno Kakà (gran tiro a rientrare da fuori area, che si infila all'incrocio), Callejon e Di Maria. Un buon allenamento (ben diretto dall'italiano Gianluca Rocchi) in attesa dello scontro ben più duro che si preannuncia con il Bayern, autore dell'eliminazione del Marsiglia. L'Apoel è andato a segno nella ripresa con Gustavo Manduca ed Esteban Solari (su rigore).
BARGNANI ILLUMINA, TORONTO OK A PHILA. MIAMI BATTE OKC AL FOTOFINISH -VIDEO
Giovedì 05 Aprile 2012 - 10:27
TORONTO - Andrea Bargnani illumina la scena e Toronto cala il tris. L'azzurro segna 24 punti e i Raptors (20-35) passano per 99-78 sul campo dei Philadelphia 76ers (29-25), centrando il terzo successo consecutivo e il quarto nelle ultime 5 partite.
Il lungo romano, titolare per 34'02'', chiude con 8/15 al tiro (3/7 da 3 punti), 5 rimbalzi e 2 assist. Toronto prende in mano la partita nel terzo periodo, con un parziale di 24-15 e Bargnani si mette in evidenza con 2 triple, una delle quali si trasforma in un gioco da 4 punti. I canadesi, che possono contare su un positivo DeMar DeRozan (18 punti), dominano a rimbalzo (46-29) e esibiscono una difesa eccellente dopo l'intervallo: Philadelphia, all'ottavo ko nelle ultime 12 gare, segna appena 22 punti nella seconda parte della gara e nel quarto periodo si ferma a quota 7, con un eloquente 3/20 al tiro. I padroni di casa, a cui non servono i 20 punti a testa di Elton Brand e Jrue Holiday, escono tra i 'booo' dei propri tifosi.
BELI IN PANCA, GALLO TORNA C'è poco azzurro nella sfida che i New Orleans Hornets (14-40) vincono 94-92 contro i Denver Nuggets (29-25). Marco Belinelli, in campo solo 18'12'', contribuisce al successo con soli 5 punti (2/7 al tiro e 1/5 da 5 punti). Dopo 3 mesi, New Orleans recupera Eric Gordon: la guardia segna 15 punti (top scorer con Trevor Ariza) e si riprende il posto in quintetto, togliendo spazio e minuti al bolognese. Denver finisce k.o, nonostante i 22 punti di Ty Lawson. Danilo Gallinari assiste dalla panchina: la frattura al pollice sinistro è quasi un ricordo, il rientro dell'ala sembra imminente.
MIAMI BATTE OKC Al di là delle vicende tricolori, il top della serata è rappresentato dal big match che i Miami Heat (39-14) si aggiudicano per 98-93 contro gli Oklahoma City Thunder (40-14) nel promo della possibile finalissima. LeBron James (34 punti, 7 rimbalzi e 10 assist) trascina la corazzata della Florida in una gara 'vera' tra la seconda forza della Eastern Conference e la prima della Western: i contatti duri si sprecano, l'atmosfera è quella dei playoff.
Oklahoma City può sempre contare su Kevin Durant (30 punti) e Russell Westbrook (28 punti), che nel secondo quarto non esita ad usare le maniere forti per impedire a James di schiacciare. Il 'prescelto' si dà da fare su entrambi i lati del campo, distinguendosi per la difesa che limita Durant (11/21 al tiro). Oklahoma City prova a scappare nel primo tempo (+11), Miami tenta la fuga nel secondo (+9). Alla fine gli Heat, privi del miglior Dwyane Wade (19 punti con 7/18 al tiro), vincono in volata.
Equilibrio anche nell'altro appuntamento clou: a Los Angeles, i Lakers (35-20) si impongono per 113-108 nel derby in casa dei Clippers (32-22) e consolidano il primato nella Pacific Division. I gialloviola volano con un enorme Andrew Bynum (36 punti e 8 rimbalzi) e con il 'solito' Kobe Bryant (31). I Clippers masticano amaro: non bastano i 28 punti di Caron Butler e i 22 di Chris Paul.
I RISULTATI I risultati delle partite della regular season Nba: Philadelphia 76ers-Toronto Raptors 78-99; Washington Wizards-Indiana Pacers 96-109; Boston Celtics-San Antonio Spurs 86-87; Atlanta Hawks-Charlotte Bobcats 120-93; Miami Heat-Oklahoma City Thunder 98-93; Milwaukee Bucks-Cleveland Cavaliers 107-98; New Orleans Hornets-Denver Nuggets 94-92; Minnesota Timberwolves-Golden State Warriors 94-97; Dallas Mavericks-Memphis Grizzlies 95-85; Utah Jazz-Phoenix Suns 105-107; Portland Trail Blazers-New Jersey Nets 101-88; Los Angeles Clippers-Los Angeles Lakers 108-113.
MOGGI TUONA CONTRO LA RADIAZIONE: "È UNA SENTENZA POLITICA" -VIDEO
Giovedì 05 Aprile 2012 - 11:11
ROMA - Per Luciano Moggi, la radiazione (ieri confermata dall'Alta Corte di giustizia del Coni) «è una sentenza politica, su questo non ci sono dubbi». «Come ho sempre detto - ha aggiunto intervenendo a Sky Tg24 - io andrò fino in fondo e cioè alla Corte europea per i diritti dell'uomo. L'Alta Corte del Coni si è uniformata alle precedenti sentenze, che sono state sentenze in copia che non hanno tenuto conto dell'insussistenza dei fatti dimostrata dalle montagne di documenti prodotti dalle difese».
«Hanno cominciato così e vogliono finire così - ha proseguito Moggi a Sky Tg24 -. I due processi sportivi hanno detto che non c'erano illeciti, anche al processo di Napoli è emerso che il campionato 2004/05 era regolare, che il sorteggio degli arbitri era regolare, che le ammonizioni mirate non c'erano».
«Andrò alla Corte europea per i diritti dell'uomo e vediamo cosa succede. Ci troviamo di fronte ad accuse che non hanno riscontro nei fatti, è una cosa grave ma così è. Ci difenderemo nelle sedi più opportune. Qua sono sempre le stesse facce», ha concluso.
"SCOMMESSE? FIGC NON HA UN CAPO" «Il calcioscommesse? Dimostra che siamo in una fase in cui la Figc dimostra di non avere un capo»: così ai microfoni di Sky Tg 24 Luciano Moggi. «Si dimostra che tutti vanno a ruota libera - ha aggiunto - chi parla più forte e chi grida di più, quello ha ragione. E si viene a verificare quello che si è verificato ora con le scommesse che sono una cosa che ha penalizzato il calcio ed è una cosa ingiusta da parte dei giocatori».
«Il presidente della federazione parla di etica dicendo che l'etica non va in prescrizione, poi però l'ha fatta diventare una ballerina impazzita quando si è dichiarato incompetente a decidere insieme al consiglio federale. Quando c'è l'esempio di un presidente così, chi sta nel calcio non può fare diversamente».
«Adesso - ha aggiunto Moggi riferendosi al calcioscommesse - si deve prendere questa gatta da pelare e voglio vedere, dopo le dichiarazioni di Masiello, come farà a risarcire la Sampdoria di una retrocessione che è stata fatta sul campo ma attraverso qualcosa che non è attinente al calcio».
CONFERMATA LA RADIAZIONE PER MOGGI, GIRAUDO E MAZZINI
Mercoledì 04 Aprile 2012 - 17:20
L'Alta Corte di Giustizia presso il Coni ha respinto i ricorsi presentati da Antonio Giraudo, Innocenzo Mazzini e Luciano Moggi, confermando la radiazione che era stata decisa dalla corte di giustizia della Figc nell'ambito del procedimento sportivo su Calciopoli.
I LEGALI DI MOGGI: "RICORREREMO AL TAR O ALLA CORTE EUROPEA" - I legali di Luciano Moggi valuteranno se impugnare la sentenza con cui l'Alta Corte di Giustizia presso il Coni ha confermato la radiazione dell'ex direttore generale della Juve per i fatti di Calciopoli. «Non ho ancora letto le motivazioni, ma posso dire che allo stato degli atti non sono d'accordo con questa sentenza. Se le motivazioni non saranno convincenti decideremo se e come impugnarla», spiega all'Adnkronos l'avvocato Federico Tedeschini, che fa parte del pool di legali che difende Moggi. «Al momento sono due le ipotesi: impugnare la sentenza al Tar, come provvedimento amministrativo, o andare direttamente alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Io preferisco questa seconda opzione, ma mi consulterò con gli altri legali non appena avremo a disposizione le motivazioni».
FONTE: Leggo.it
Vale Rossi frena ancora: «Ducati? Non è da podio...»
MOTOGP. Non si riduce il gap da Casey Stoner
Domenica via alle gare in Qatar: il Dottore non vuole farsi illusioni
06/04/2012
DOHA (Qatar) Losail accende le luci, Valentino Rossi incrocia le dita. Il mondiale delle Motogp è pronto a ripartire, e domenica sul circuito del Qatar il campione di Tavullia girerà per il secondo anno in sella alla Ducati: dopo i test precampionato l'ottimismo non è alle stelle, perchè la distanza tra la moto di Porgo Panigale e la Honda di Casey Stoner resta grande. Lo sa anche Rossi, che però confida nello sviluppo della sua Ducati. «È una stagione importante», dice, «perchè dobbiamo cercare di fare meglio dello scorso anno. Sarà molto difficile perchè sia le Honda che le Yamaha vanno molto forte e anche gli altri piloti sono molto in forma quindi sarà molto dura. Partiamo come outsider però visto come sono andati i test dovrà andare tutto bene per essere davanti tra gli stessi outsider.
Siamo in una condizione non tanto positiva. L'importante sarebbe riuscire a migliorare la moto con le cose che abbiamo in programma». In questo momento il distacco di Rossi da Stoner sembra più o meno quello dello scorso anno, un secondo circa. «È vero», conferma Valentino, «ma spero che ci sia qualche decimo in meno nel passo gara, però più o meno siamo li a un secondo. Poi vediamo. In qualche pista la Desmosedici potrebbe comportarsi in maniera diversa o potrei essere io a fare la differenza, magari riusciamo a essere più vicini». Quello che sarà interessante capire è se questa stagione sarà disastrosa come quella dell'anno scorso. «Va detto che in Ducati hanno fatto tanto lavoro», rileva Rossi, «ma per adesso non siamo da podio, poi nelle gare possono succedere tante cose, ma se vogliamo puntare lì dobbiamo levare almeno mezzo secondo al giro».
Con la scadenza di contratto alle porte, bisognerà fare i conti anche con la pazienza del nove volte campione del mondo. «Parlare di pazienza è ancora presto», spiega Valentino. «È la prima gara, ce n'è da fare 18. Ne riparleremo tra 7 o 8 gare. Secondo me però nelle prime tre gare cambierà poco. Poi dopo il Portogallo avremo un test dove proveremo qualcosa di nuovo». Dunque un comportamento «tipo Ferrari», le prime tre gare si fanno così com'è la macchina, poi test al Mugello e si traccia una nuova strada. «C'è una grande differenza: loro una gara l'hanno vinta», conclude.
FONTE: LArena.it