Data di nascita: | 11/06/1979 |
Luogo di nascita: | Zara (Croazia) |
Croata | |
Ruolo: | Attaccante |
Altezza: | 188 Cm |
Peso: | 80 Kg |
Posizione: |
CARRIERA DA GIOCATORE + - = | ||||||
Squadra | Stagione | Serie | Partite | Goal | ||
Hellas Verona | 2012- Ago. 2012 | B | 1 | 0 | ||
Hellas Verona | 2011-2012 | B | 24 | 5 | ||
Atalanta | Da Gen. 2011 - 2011 | B | 10 | 1 | ||
Cluji | 2010 - 2011 | A | 13 | 3 | ||
Vicenza | 2009 - 2010 | B | 35 | 8 | ||
Vicenza | 2008 - 2009 | B | 39 | 13 | ||
Torino | 2007 - 2008 | A | 19 | 0 | ||
Ascoli | 2006 - 2007 | A | 26 | 7 | ||
Ascoli | 2005 - 2006 | A | 31 | 4 | ||
Lecce | 2004 - 2005 | A | 22 | 5 | ||
Perugia | 2003 - 2004 | A | 0 | 0 | ||
Chievo | Da Gen. 2003 - 2003 | A | 12 | 4 | ||
Como | 2002 - 2003 | A | 15 | 2 | ||
Varteks | 2001 - 2002 | A | 20 | 15 | ||
Varteks | 2000 - 2001 | A | 31 | 12 | ||
Istra Pula | Da Nov. 1999 - 2000 | A | 14 | 4 | ||
Dinamo Zagabria | Da Ago. 1999 a Nov. 1999 | A | 1 | 0 | ||
Zadarkomerc | 1998 - 1999 | A | 31 | 6 | ||
Zadarkomerc | 1997 - 1998 | A | 27 | 6 | ||
Zadarkomerc | 1996 - 1997 | A | 18 | 6 | ||
Giovanili Zadarkomerc | Fino al 1996 | - | - | - |
NEWS E CURIOSITÀ + - =
...E finalmente arriva anche per Sasa il momento di vestire la maglia scaligera!
Beh... Com'è d'uopo in queste occasioni non ci resta che dire 'Meglio tardi' (ora ha 32 anni suonati ma fu più volte associato al VERONA nel passato) 'che mai!' anzi, prima di dirlo è meglio lasciar passare qualche mese ma, visto il suo esordio (dopo soli due giorni di aggregazione con la squadra), direi che l'HELLAS ha ingaggiato un attaccante di sicuro valore, che forse non è un vero e proprio bomber (ha superato la doppia cifra 'solo' in tre stagioni nell'arco della sua quindecennale carriera) ma che di testa è letale e crea spazi importanti per i compagni quando gioca da playmaker offensivo...
Ora non resta che aspettare la sua completa integrazione con 'Nick Dinamite' FERRARI e poi... Ne vedremo delle belle!
Attaccante 'di peso', fisicamente molto dotato (80 kili spalmati su quasi 190 centimetri), BJELANOVIC ha quasi sempre giocato nella massima Serie sia nei primi anni di carriera in Croazia che in seguito in Italia dove ha conosciuto (anche) la cadetteria in due stagioni (al VICENZA) e mezza (all'ATALANTA).
Ha avuto modo di giocare in quasi tutte le rappresentative nazionali giovanili e, nel 2005, ha esordito anche con la nazionale maggiore croata (amichevole CROAZIA 3-3 ISRAELE); in seguito è stato convocato per le qualificazioni al Mondiale 2006 contro ISLANDA e MALTA ma non è mai sceso in campo.
Nel suo palmares una Coppa Intertoto (col PERUGIA nel 2003), una SuperCoppa di Romania (col CLUJI di mister MANDORLINI nel 2010) ed infine un Campionato di Serie B nella stagione scorsa quando l'ATALANTA arrivò prima in cadetteria e fu promossa in Serie A.
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Saša Bjelanovic
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Saša Bjelanovic (Zara, 11 giugno 1979) è un calciatore croato, attaccante del Verona.
Carriera
- Club
Gli anni in Croazia, l'approdo a Como e i vari prestiti
Cresce nelle giovanili dello Zadar. A vent'anni può già vantare 76 presenze e 18 reti con il suo club d'appartenenza. Nell'estate 1999 firma per il Dinamo Zagabria dove disputa una sola presenza prima di trasferirsi all'Istra Pula, dove scende in campo 14 volte e segna 4 reti. Nel 2000-2001 cambia nuovamente casacca e approda al Varteks Varazdin dove in 31 partite segna 12 reti. Nel 2001-2002 riesce ad andare in gol per 15 volte in 20 partite e l'anno successivo viene messo sotto contratto dal Como in Serie A. Con i lariani scende in campo 15 partite e segna 2 reti prima di essere ceduto al Chievo nel mercato di gennaio. Il successivo 16 luglio viene ceduto in prestito al Perugia dove vince l'Intertoto.
Il passaggio al Genoa e i vari prestiti
Il 30 agosto però, si trasferisce in Serie B al Genoa, dove in 41 partite segna 12 reti. Nel 2004-2005 approda nuovamente in Serie A, stavolta nel Lecce, squadra con cui gioca 22 partite segnando 5 reti. Nel 2005-2006 viene ceduto all'Ascoli dove in 31 partite segna 4 reti, nella stagione 2006-2007 gioca ancora nella squadra bianconera realizzando 7 reti in 26 presenze. Il 21 giugno 2007 lascia l'Ascoli per approdare al Torino in comproprietà. Al termine di una stagione non certo esaltante (19 presenze e zero gol), il Toro lo riscatta alle buste per 60.000 euro (che si aggiungono al milione circa dell'anno precedente). Il 7 agosto 2008 passa al Vicenza, in serie B, in prestito con diritto di riscatto fissato a un milione. Esordisce con la maglia del Vicenza, in Coppa Italia, giocando contro il Monza, partita finita 3-0 per il Vicenza, dove Bjelanovic firma una doppietta. La prima doppietta in campionato arriva il 23 settembre a Pisa contribuendo in modo determinante alla prima vittoria in campionato.
Vicenza, Cluj, Atalanta e Hellas Verona
Il 26 giugno 2009, con nota nel sito ufficiale, il Vicenza comunica di aver acquisito a titolo definitivo dal Torino il cartellino del giocatore a fronte della compartecipazione del giocatore Nicolas Gorobsov e conguaglio a favore dei berici di circa 400 000 euro. Il 23 giugno 2010 viene acquistato dai romeni del CFR Cluj voluto dall'allenatore Andrea Mandorlini. Con i rumeni conquista il 18 luglio la Supercoppa di Romania dopo aver battuto ai calci di rigori l'Unirea Urziceni. La prima rete in campionato con la casacca amaranto avviene il 13 agosto contro il Timisoara (partita poi persa dal Cluj 3 a 2) mentre il 28 settembre esordisce in Champions League allo Stadio Olimpico di Roma. Il 27 gennaio 2011 viene acquistato a titolo definitivo dall'Atalanta. Con i nerazzurri firma un contratto fino al 2012 con l'opzione per l'anno successivo. Disputa la sua prima partita con la squadra bergamasca il 19 febbraio 2011 contro la Reggina, subentrando nella ripresa a Marilungo. Segna la prima rete con la maglia nerazzurra l'11 aprile contro il Modena, regalando una vittoria alla squadra orobica portandola in vantaggio a due minuti dalla fine. Conclude la stagione con 10 presenze e con la vittoria del campionato cadetto. Il 31 agosto, dopo aver svolto l'intero ritiro pre-stagionale con la squadra orobica, passa a titolo definitivo al Verona, ritrovando il suo vecchio tecnico ai tempi del CFR Cluj, Andrea Mandorlini.
Il 4 settembre 2011 esordisce da titolare nella gara casalinga Verona-Sassuolo (1-0). In campionato colleziona 25 presenze e 5 gol.
Il 2 settembre 2012, ai margini della rosa dell'Hellas Verona, ritorna ai rumeni del CFR Cluj a un anno e mezzo di distanza.
- Nazionale
Bjelanovic ha giocato in quasi tutte le nazionali giovanili del suo paese, disputando nel 1999 il mondiale Under-20 disputando una sola partita ma riuscendo a finire sul tabellino dei marcatori.
Ha debuttato in Nazionale maggiore il 9 febbraio 2005 subentrando nella ripresa nell'incontro amichevole contro Israele che finì con il punteggio di 3-3. Un mese più tardi fa parte della selezione per disputare le qualificazioni della Coppa del mondo 2006 contro Islanda e Malta senza però venire impiegato in entrambi gli incontri.
Palmarès
- Competizioni internazionali
Coppa Intertoto: 1 Perugia: 2003
- Competizioni nazionali
Supercoppa di Romania: 1 Cluj: 2010
- Campionato italiano di Serie B: 1 Atalanta: 2010-2011
FONTE: Wikipedia.org
STAGIONE 2022-23 + - =
11 Dicembre 2022 - 09:52 Hellas Live Lettura: 2 min.
Bjelanovic: “Sarà un bel test per l’NK Istra contro il Verona. L’Hellas sta pagando il conto: la salvezza è difficile ma è ancora tutto aperto”
“È la prima volta che affronto il Verona in questa nuova veste. Sarà una bella occasione per noi contro una squadra italiana di livello, un buon test per una compagine come la nostra che milita nella Serie A croata, una bella esperienza ed un regalo ai nostri giocatori. Il Verona di oggi? Lo seguo sempre e quest’anno, purtroppo, l’Hellas sta pagando il conto. Dopo ottime annate con Juric e Tudor, i risultati sino ad ora sono venuti meno. Ho notato un distacco ancora più importante tra la tifoseria e la società, accentuato sicuramente dalla mancanza di risultati. C’è un clima negativo intorno alla squadra, una formazione però che è cambiata tanto rispetto all’ultima annata. Ma è ancora tutto aperto, credetemi. Non sarà facile centrare la salvezza, questo è chiaro, ma col girone di ritorno a disposizione può succedere ancora di tutto. Prima uscita del duo Zaffaroni-Bocchetti contro di noi? Il nuovo mister porta sempre idee diverse. Salvatore poi lo conosco bene, faceva già parte dello staff di Tudor e più o meno ha continuato sullo stile di Igor e Ivan, un gioco fatto di pressing alto a tutto campo. Il nostro invece è un calcio con molto possesso. Ci servirà sfidare una squadra come l’Hellas Verona, considerando anche che siamo la formazione più giovane della Serie A croata. Qualche prospetto interessante nell’NK Istra? Mauro Perkovic, classe 2003 difensore centrale mancino, già nel giro dell’Under 21. Qualche chiacchiera su di lui era stata fatta tempo addietro con la società veronese, è un giovane interessante che domenica 18 vedrete al Bentegodi. Cosa ne penso di giocare l’amichevole nello stesso giorno della finale del campionato del mondo? Abbiamo dato massima disponibilità all’Hellas Verona e loro hanno scelto la data. Ci hanno chiesto ieri se è possibile anticipare il calcio d’inizio e noi abbiamo detto subito di sì. La data invece non si può spostare tra permessi e visti già concordati. Ci vediamo domenica prossima allo stadio, ciao Verona” ha dichiarato a HELLAS LIVE il direttore sportivo dell’NK Istra ed ex attaccante gialloblù, Sasa Bjelanovic. Foto: seriebnews.com
FONTE: HellasLive.it
STAGIONE 2021-22 + - =
Traduzione dal serbocroato a cura di 'Google Traduttore'
STAMPA: NUOVO DIRETTORE SPORTIVO SAŠA BJELANOVIĆ
Oggi si è tenuta una conferenza stampa in occasione della presentazione del nuovo direttore sportivo dell'Istria nel 1961, Saša Bjelanović. Alla conferenza hanno partecipato il presidente del club, Mr. Devide Vincenti , e il nuovo direttore sportivo, Mr. Bjelanović .
Ci siamo riuniti oggi per presentare il nostro nuovo direttore sportivo, un noto nome del calcio - Mr. Sasa Bjelanovic. Ex giocatore del nostro club e della nostra nazionale, ora viene dall'Italia con una grande esperienza calcistica, oltre che con esperienze in alte posizioni calcistiche. È un grande onore per noi che Saša si sia unito a noi e crediamo che possa contribuire allo sviluppo del club. Avrà un grande supporto da parte nostra e gli auguriamo buona fortuna per il suo lavoro - ha affermato il Sig. Devide Vincenti in conferenza stampa.
Ringrazio innanzitutto la dirigenza e i proprietari del club per la fiducia accordataci. È un onore e un piacere essere qui, tornare come operatore sportivo. L'Istria ha un ambiente motivante e non ho esitato molto quando è arrivata l'opportunità di collaborare. Ci aspetta una stagione impegnativa e la squadra è attualmente in fase di ricostruzione. Sono una persona aperta alla collaborazione e tutte le decisioni saranno prese nella conoscenza dell'allenatore. C'è sicuramente del potenziale qui e non ho dubbi che questa stagione sarà ancora migliore con il risultato dell'anno scorso - ha detto il signor Bjelanović alla conferenza.
Mr. Bjelanović è un ex giocatore dell'Istria, della Dinamo e del Varteks, nonché di vari club italiani. Ha anche svolto il ruolo di direttore sportivo per l'Hajduk e come scout per l'Atalanta. Crediamo che il signor Bjelanović metterà la squadra sulla buona strada nei prossimi due anni.
FONTE: NKIstra.com
STAGIONE 2020-21 + - =
Bjelanovic, ex calciatore:”Jorginho prima di Verona voleva lasciare il calcio”
By Gianpaolo Volpicelli il Mag 19, 2021 - 20:20:19
Saša Bjelanovic, ex calciatore, fra le tante, di Atalanta e Verona, è intervenuto su 1 Station Radio, ecco le sue parole: “Prima di arrivare in determinate società come direttore sportivo, devo prima fare la gavetta. Rrahmani? Avevo qualche dubbio sul passaggio dal Verona ad una squadra come il Napoli e per le sue caratteristiche da difesa a tre. Veniva da un calcio croato poco tattico e ha avuto la fortuna di incontrare Juric, ha tirato fuori il suo meglio. Jorginho? Quando eravamo al Verona mi chiedeva consigli, non mi aspettavo la sua carriera, eravamo in B insieme ed ora sta per disputare una finale di Champions con un club blasonato come il Chelsea. Arrivò per il ritiro, fu bravo Mandorlini a vedere le sue qualità: lo inserì piano piano e divenne, alla fine, un titolare inamovibile. Pensava di mollare il calcio quando militava in Serie C, per la difficile situazione economica, ma quando arrivò a Verona non ebbe più quell’idea. Chi mi ha colpito e chi è stato sotto aspettative tra gli attaccanti del Napoli? Fino ad un mese fa, Osimhen mi aveva deluso, anche se con delle attenuanti. Nell’ultimo periodo, invece, sta dimostrando di essere un top giocatore e di grande prospettiva. Petagna, per ciò che ci si aspettava da lui, ha fatto il suo: ha sempre risposto bene quando è stato chiamato in causa. Lozano ha fatto davvero bene in determinati periodi. Ma per la continuità di prestazioni, il miglior attaccante azzurro è stato Insigne. Quanto ha sbagliato De Laurentiis a far partire chiamate ad altri allenatori nel momento negativo della stagione? Dopo una prestazione come quella di Verona, è anche giusto chiedersi cosa fare. A volte, toccare il fondo serve anche a ripartire ed è proprio in quel momento che hanno avuto la scossa. La frattura fra allenatore e presidente, però, non si è mai più risanata”.
FONTE: IlNapoliOnLine.com
Bjelanovic: «Il Verona dovrebbe fare una statua a Juric»
L'ex giocatore del Verona Sasa Bjelanovic ha rilasciato una lunga intervista a Tuttomercatoweb.com soffermandosi anche sul Verona: "Juric è la fortuna di questo Hellas, dovrebbero fargli una statua davanti alla sede. Ha fatto plusvalenze su giocatori sui quali nessuno avrebbe scommesso più di tanto: quanto sta facendo merita un grande riconoscimento da parte di tutti".
Sezione: Ex gialloblù / Data: Mer 17 marzo 2021 alle 17:00 / Fonte: Tuttomercatoweb.com
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
FONTE: TuttoHellasVerona.it
12.10.2020
«Kalinic è uno tosto accenderà il Verona Juric garanzia per la A»
FOTOEXPRESS Nikola Kalinic
«Magari il mister avrà avuto un ruolo fondamentale nella scelta dei calciatori ma ci sono dei giocatori che se dati in mano ad altri allenatori, forse, farebbero molta fatica». Il commento è di Sasa Bjelanovic, croato ex attaccante dell'Hellas e oggi in attesa di una chiamata dopo la recente esperienza da direttore sportivo dell'Hajduk di Spalato. Lui ha sempre avuto dimestichezza con la lingua italiana a differenza di Kalinic. «Bjela» ha sempre parlato in modo pacato e con parole misurate ha sempre detto ciò che pensa. Fisico statuario, lineamenti e modi da lord inglese, Sasa ha conquistato tutti al Verona in un solo anno di permanenza. Quello del nostro «amico» Massa di Imperia, il Byron Moreno del Verona. «Sento ancora alcuni ragazzi» racconta, «compreso mister Mandorlini che a volte mi chiede dei consigli su calciatori che conosco. Verona è una piazza unica con tifosi caldi ma che ti lasciano vivere. Spiegare meglio ciò che ho detto? Certo. Dico che con un allenatore in declino o con un giovane mister l'attuale squadra gialloblù farebbe fatica. Ci vuole la capacità, l'organizzazione che solo un comandante come Juric sa dare. I giocatori di buona levatura sono Kalinic, Benassi e Ceccherini. Poi a me piace molto Ruegg. Lo svizzero l'avevo seguito per l'Hajduk ma per noi era fuori budget». Insomma anche quest'anno alla faccia di tutti i quattrini spesi da Setti, la garanzia resta lui: Ivan Juric. «Lui è uno di Spalato. È della Dalmazia» ride Bjelanovic. Cosa vuoi dire Sasa? «Voglio dire che come Kalinic ci mette poco ad accendersi. Là sono focosi. Grande tradizione all'Hajduk, tra l'altro oggi è l'unica squadra che da noi riesce a fare bene, insomma un club con disponibilità e grande tradizione calcistica».
SASA SU NIKOLA. Da ex attaccante ad attaccante che dici? «Kalinic è stato un bel colpo» commenta subito Bjelanovic, «negli ultimi anni è stato preso di mira dalla critica, secondo me in modo eccessivo. Nikola è andato al Milan in un periodo dove club e guida tecnica erano un po' in difficoltà. Non arrivavano i risultati ed è sempre l'attaccante che paga il prezzo più alto in questi casi. E poi hanno perfino detto che ha fatto male a Roma. Ma chi critica guarda i minutaggi e il contesto nel quale si trova un calciatore? A me è piaciuto per quello che ha giocato. Lui aveva bisogno di una piazza come Verona. Non è finito, anzi ha ancora molto da dare al calcio». Bjelanovic lo conosce bene Kalinic. «Dicono che non rida molto» racconta, «ma cosa c'entra, mi domando. Lui è un introverso e da giovani era un ribelle. Cercava lo scontro ma ripeto da giovane. Aveva 18-19 anni e teneva testa ai più vecchi dentro lo spogliatoio. Non fatevi ingannare dal suo modo di proteggersi. Kalinic non è un cagasotto, anzi. Però nel calcio le etichette fai fatica a togliertele. E poi è di Spalato(ride di nuovo ndr) è un temperamentale, si dice così no? Lui è schietto come Ivan(Juric ndr) faranno entrambi bene ne sono convinto».
ATTACCANTE COMPLETO. Bjelanovic va a briglia sciolta. «Ho un buon rapporto con Tony D'Amico e mi sento, quando serve, con mister Juric. Su Kalinic volevo aggiungere che è una punta completa. Cerca il pallone sulla linea dei centrocampisti e lo lavora per gli altri ma oltre a questo fa anche gol. Se si rimette a posto fisicamente è un grande attaccante. E ripeto lui ha grande personalità. Se non ricordo male nell'Hadjuk da giovanissimo calciava già i rigori».
ITALIA E VERONA NEL CUORE. Sasa vorrebbe tornare in Italia. «C'è stima con Tony D'Amico, sarebbe bello tornare a lavorare a Verona, magari. Città bellissima e tifosi grandi, grandissimi. Mi auguro che l'Hellas faccia un grande campionato. Mi aspetto molto da Benassi e da altri come Tameze e ripeto Ruegg se troverà spazio. Per me alla fine sarà la stessa storia dell'anno scorso. Ivan Juric è il fuoriclasse del Verona».
• Gianluca Tavellin
FONTE: LArena.it
STAGIONE 2018-19 + - =
NEWS
Bjelanovic: “In passato ero scettico su Rrahmani. Ismajli profilo interessante”
L’ex ds dell’Hajduk Spalato ha parlato del difensore albanese che piace al Verona
di Mattia Zupo Maggio 15, 2020 - 12:54
Saša Bjelanovic, direttore sportivo ed ex attaccante dell’Hellas Verona ha parlato a Taca la Marca su Radio Musica Television:
ISMAJLI.“L’ho avuto per quattro anni all’Hajduk e l’ho visto crescere. È un profilo molto interessante, può benissimo giocare nelle squadre della parte destra della classifica in A. Gli manca un po’ di intelligenza tattica che caratterizza il calcio italiano e meno i campionati esteri, ma ha grandi margini di miglioramento”.
RRAHMANI. “In passato ero scettico anche su Rrahmani, non mi sarei mai aspettato un suo exploit. La presenza di Juric è stata importante per lui. Ha tanta voglia di lavorare e di mettersi in gioco. Sono molto contento di quello che sta facendo, è una dimostrazione che nel calcio non serve dare dei giudizi a priori, visto che l’anno prossimo lo vedremo a Napoli”.
ESCLUSIVE
Bjelanovic a CH: “Ismajli? So dell’interesse del Verona. Somiglia a Rrahmani”
Intervista all’ex direttore sportivo dell’Hajduk Spalato per conoscere meglio il nuovo obiettivo di mercato gialloblù
di Mattia Zupo Aprile 26, 2020 - 19:00
Negli scorsi giorni alcuni media croati hanno rivelato l’interesse dell’Hellas Verona per il difensore dell’Hajduk Spalato, Ardian Ismajli. Albanese di origini kosovare e una carriera che dal 2016 si sta sviluppando in Croazia: un percorso che ricorda molto quello del neo-acquisto del Napoli, Amir Rrahmani. Il classe 1996 potrebbe essere uno dei profili individuati dal ds D’Amico proprio per sostituire l’ex Dinamo Zagabria.
Per saperne di più, CalcioHellas.it ha contattato in esclusiva Saša Bjelanovic, direttore sportivo che dal 2018 al 2019 ha lavorato all’Hajduk:
Può farci un identikit di Ismajli?
“È un profilo pronto per fare il salto di qualità. È reduce da una gavetta di quattro anni all’Hajduk, che è una piazza importante ed è quindi abituato a certe pressioni. È un titolare della nazionale albanese e nell’ultimo anno e mezzo è migliorato tanto. È un giocatore ottimale per quelle squadre che giocano con la difesa a tre. All’Hajduk ha giocato prevalentemente da centrale e in caso di emergenza anche come terzino destro. Credo che come terzo di destra riesca ad esprimersi al meglio. Non l’ho portato io all’Hajduk perché lui è arrivato qualche mese prima di me, ma ho avuto modo di vedere la sua crescita.”.
Può essere il sostituto di Rrahmani?
“Sono molto simili, con la differenza che uno gioca per il Kosovo e l’altro per l’Albania, ma entrambi si sono affermati in Croazia. Si assomigliano tanto per il percorso fatto, ma anche fisicamente”.
Caratterialmente che giocatore è?
“I giovani kosovari o albanesi hanno tutti quella fame che li contraddistingue. Magari è un ragazzo che ha anche sofferto in passato alcune scelte degli allenatori, ma ha sempre lavorato. Si tratta di un giocatore con un grande carattere, che sta zitto e lavora”.
La Serie A può essere il suo prossimo step?
“Mi hanno chiamato diverse squadre italiane per chiedermi informazioni su di lui. So che il Verona lo segue, ma non so a che punto è la trattativa. In passato lo avevano seguito Lecce, Atalanta e Bologna, ma magari potrebbe pensarci anche qualche neopromossa. L’unico ostacolo che potrebbe avere riguarda il passaporto, perché non è comunitario: so che ci stavano lavorando e in quel caso il prezzo potrebbe raddoppiare”.
FONTE: CalcioHellas.it
25.4.2020
L’Hellas... mi ha rubato Juric Kumbulla? Colpo da record
Sasa Bjelanovic, 41 anni, una stagione in carriera al Chievo e un’altra al Verona
«Volevo portare Juric all’Hajduk». Un ritorno a casa non riuscito. La confessione è di Sasa Bjelanovic. Ex direttore sportivo proprio del club di Spalato. Ex attaccante pure di Chievo ed Hellas. Oggi alla ricerca di «qualcosa di nuovo. Magari in un club italiano», rivela. «Un ruolo da dirigente o collaboratore tecnico». Perché il richiamo dell’Italia, anche per Sasa, è sempre forte.
Bjelanovic, ma con Juric come è andata? «Era sotto contratto con il Genoa ma senza panchina. Ho pensato che riportarlo a casa sarebbe stato un grande colpo. Ci siamo sentiti al telefono, ma oggi i nostri parametri sono ancora molto distanti dalla Serie A, che sul piano economico offre molto di più. E non sono riuscito a portarlo all’Hajduk. Era l’allenatore perfetto. Per gavetta, per percorso, per credo calcistico». Tanto che l’Hellas, adesso, dovrà blindarlo per trattenerlo anche la prossima stagione. «Sì, abbiamo sentito anche qui in Croazia. Ivan piace alle grandi. Prima o dopo farà il grande salto. Verona resta piazza di valore, ma credo che Juric troverà in futuro una società che lo possa lanciare anche a livello internazionale».
Perchè ha fatto così bene all’Hellas secondo lei? «No, non solo all’Hellas. Anche a Mantova, Crotone e pure al Genoa. Gli incidenti di percorso non tolgono valore a quello che ha fatto. Ivan ha grande spessore umano, ha cambiato a modo suo la filosofia di Gasperini, ha mentalità da tecnico... italiano. Sa come si fa a portare a casa il risultato. Credo sia destinato a fare grandi cose. A Verona ha vinto anche lo scetticismo iniziale. Non credo tutti fossero contenti del suo arrivo. Ma oggi Juric gode di un credito quasi illimitato».
Il calcio pazzo di oggi parla anche della possibilità di vedere l’Hellas la prossima stagione in Europa League. Lusinga pericolosa? «No, per gioco espresso, passione della piazza, direi un approdo meritato. Rivedere il Verona in Europa sarebbe proprio una bella cosa. Calcolando il rischio di due tornei paralleli, sarebbe come tornare indietro nel tempo». Analisi da diesse dei gioielli del Verona: Kumbulla? «Sarà il colpo dell’estate. Non so ancora se in Italia o all’estero, perché molto seguono il ragazzo. Potrebbe diventare il trasferimento record dell’era Setti. Prima, però, c’è naturalmente da capire quanto ha influito l’emergenza Covid-19 sulle transazioni di mercato».
L’Hellas ha già piazzato due plusvalenze super con le cessioni di Amrabat e Rrhamani. Addio calcolato al momento giusto. Il simbolo di questo Verona chi è oggi? «Lazovic rispecchia in campo Juric. Per senso di adattamento, per energia, per vocazione guerriera. A Verona è diventato giocatore importante. Più importante di quello che forse si potesse pensare. In passato ha peccato di discontinuità, non aiutato, però, dai continui cambi di allenatore e di modulo. E ha avuto la fortuna di ritrovare Juric». Nel suo passato, anche il Chievo. Campionato interrotto nel limbo? «Il gioco non mi era dispiaciuto. Poi, si sa, la B è lunghissima».
Il croato Semper, tra i pali, l’ha convinta? «Un giovane di prospettiva, tenuto in considerazione alla Dinamo Zagabria. A volte l concorrenza suggerisce trasferimenti mirati ad una crescita personale. Semper ha avuto momenti di discontinuità ma dispone di buone qualità. È destinato ad arrivare. Quando sei giovane, magari, l’inesperienza ti fa scivolare qualche volta. Ma il ragazzo è davvero interessante». Djordjevic resta un extralusso per la cadetteria? «Djordjevic è giocatore, per pedigree, di altra categoria, segnato da un passato che lo ha messo più volte fuorigioco. A volte diventa fondamentale rileggere mentalmente la nuova dimensione. La A non è la B. Djordjevic aveva avuto buon impatto. Poi c’è stato lo stop per infortunio. Poi si è fermato il campionato. Io lo vedevo pronto al decollo».
E lei, come mai ha chiuso con l’Hajduk? «Il ciclo si era chiuso. Sono rimasto quattro anni. Tanti, se si considera che ho vissuto all’interno di un club in continuo fermento e in cambiamento. Ho visto passare quattro presidenti. A volte non hai il tempo a disposizione per agire. Oggi mi sento pronto per qualcosa di nuovo».
FONTE: LArena.it
Bjelanovic: “Il cuore di Martinelli batte nell’Hellas di oggi. Pazzini può essere l’uomo della svolta. All’Hellas Verona serve un filotto di vittorie”
marzo 15, 2019
“Verona è il posto dove mi sono trovato meglio. Adoro la vostra terra. Arrivai all’Hellas in un anno di transizione (2011/12, ndr), la squadra era appena salita dalla C. Non c’erano nomi altisonanti, poi sono emersi ragazzi come Jorginho e Tachtisidis. La società era in evoluzione. Ricordo Martinelli, stava investendo. Lavorava per Verona. Poneva le basi per il futuro. Quello che hai oggi è frutto anche del passato. E del cuore di Martinelli che batte nell’Hellas di oggi. La promozione, il salto, fa parte di questo percorso iniziato molto prima – ha dichiarato a L’Arena il doppio ex di Hellas Verona e Ascoli, Sasha Bjelanovic – Mandorlini? Il mister è un tipo impulsivo, che non sempre si riesce a capire. E che a volte ha pagato a caro prezzo la sua sincerità. Ma conosce il mestiere. E le sue squadre hanno una filosofia di calcio molto ben impostata. Credo che nessuno possa dire il contrario a Verona. Dove ha vinto, scalato categorie, e si è riconfermato. A volte si riescono a superare i problemi grazie all’affetto e alla passione della gente. Ricordo i cori, la Curva piena. Gli applausi e pure il sostegno incondizionato nei momenti di maggiore difficoltà. L’Hellas Verona di oggi? Sento ancora ex compagni, pure l’attuale ds D’Amico. Non ho mai perso la mia voglia di Verona. Il campionato è incerto e all’Hellas manca ancora qualcosa per riuscire a fare il definitivo salto di qualità. Le ultime partite hanno detto che il Verona sta bene, sa vincere, sa prendersi le partite al momento giusto. Forse si è trovata la strada da seguire. L’Ascoli? Sono più pericolosi in trasferta che in casa. La classifica di oggi non rispecchia il loro vero valore. Invito tutti a stare attenti a Ninkovic. Vorrei fosse Pazzini l’uomo della felicità. Ha già lanciato messaggi forti quest’anno. Può essere lui l’uomo della svolta”.
FONTE: HellasLive.it
STAGIONE 2017-18 + - =
Bjelanovic nuovo direttore sportivo dell’Hajduk Spalato
maggio 25, 2018
L’ex attaccante dell’Hellas Verona, Sasa Bjelanovic, è il nuovo direttore sportivo dell’Hajduk Spalato. L’ex gialloblù era già vice ds e responsabile del settore giovanile, ora è stato invece promosso come principale referente del mercato del club croato.
FONTE: HellasLive.it
RASSEGNA STAMPA
L'Arena, Bjelanovic: "Hellas, la rosa non basta. E bisogna servire Pazzini"
02.12.2017 11:00 di Giorgia Segala
Fonte: L'Arena
Lo sguardo è diviso a metà. Da una parte quello del direttore sportivo, dall’altro quello di chi conosce bene entrambe le piazze. Sasa Bjelanovic oggi è in Croazia, segue il mercato per l’Hajduk Spalato e ricorda sempre volentieri la sua avventura all’Hellas.
Ancora di più se il cammino della squadra gialloblù incontra quello del Genoa, altra piazza dove ha lasciato ottimi ricordi segnando ben 12 reti nel torneo cadetto. Con il Verona erano state 5, sempre in B ma nella metà delle partite. Nel segno del gol, perché quelli l’attaccante croato li ha sempre fatti. Lasciando soddisfatte quasi tutte le tifoserie che l’hanno applaudito, anche se qualcuna ha un sapore particolare.
Come procede la carriera di Bjelanovic? “Direi bene, sono il vice direttore sportivo e il responsabile scouting di un club importante come l’Hajduk Spalato, aspetto il terzo figlio e sono felice, spero di migliorare sempre di più anche nella mia nuova carriera.
L’ultima squadra in cui ha giocato era il Pordenone che ha fatto l’impresa in Coppa Italia… “Sono stato lì in Lega Pro, erano all’esordio tra i professionisti e non è andata benissimo: ma si vedeva che era una società con tanta passione e voglia di fare bene”.
Cosa ricorda dell’esperienza di Verona invece? “È uno dei posti dove sono stato che ricordo più volentieri, certe emozioni non potrò mai dimenticarle. La città è splendida e ogni volta che torno in Italia cerco di passare, e anche la squadra e quei tifosi mi sono entrati nel cuore”.
È stato anche protagonista con il Genoa… “Un anno turbolento, la prima stagione con Preziosi, c’era stato il ripescaggio all’ultimo minuto in B e abbiamo fatto fatica, ma sono riuscito a segnare diversi gol”.
Due ambienti simili? “Sono entrambi caldi e dove si vive il calcio all’ennesima potenza, quello che piace a me”.
C’è davvero tanta pressione quando si gioca con l’Hellas? “Abbastanza, e qualcuno magari la soffre. A me invece è sempre piaciuta, mi trovavo bene a vivere la settimana così intensamente”.
Si aspettava un Verona così in difficoltà dopo la vittoria del torneo cadetto? “Sinceramente per me era un punto interrogativo, ho seguito il mercato estivo e non mi aveva convinto del tutto, ho avuto l’impressione che mancasse qualcosa”.
Il Genoa invece? “Mi sarei aspettato di più dai rossoblù, hanno fatto un mercato di buon livello e pensavo di trovare un’altra condizione a questo punto della stagione. Però adesso hanno cambiato allenatore e penso si stiano ritrovando, di certo non sarà un cliente semplice da affrontare per il Verona”.
Verona allenato da Fabio Pecchia, suo compagno di squadra a Como e Ascoli… “Lo conosco bene e lo stimo parecchio. A Como soprattutto io ero giovanissimo e mi è stato molto vicino, è una persona splendida”.
Sta facendo fatica però a convincere i veronesi… “Come allenatore non posso giudicarlo, dico solo che dal punto di vista umano per me non ha difetti. Chissà, a volte l’essere troppo buono o educato nel mondo del calcio non aiuta, comunque la squadra è in piena lotta per la salvezza e gli auguro di centrare al più presto il suo obiettivo”.
Perché uno come Pazzini sta giocando poco? “Giampaolo è un giocatore incredibile e l’anno scorso ha trascinato i gialloblù alla promozione, ma oggi la differenza tra A e B è altissima: c’è da dire però che uno come lui dovrebbe avere la squadra a supporto per portarlo in area di rigore, dove è micidiale”.
Kean è ancora un giocatore troppo acerbo? “Penso proprio di sì, è bravo ma ancora giovane. L’Hellas si è trovato così da una parte con Pazzini che non è più giovanissimo, dall’altra Kean che lo è troppo, mancherebbe proprio la via di mezzo”.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
STAGIONE 2012-13 + - =
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Sasa Bjelanovic: "Sto bene al Cluj, ma lItalia è casa mia"
27.05.2013 08.00 di Cristina Guerri
Fonte: Raffaella Bon
Tuttomercatoweb.com ha contattato in esclusiva Sasa Bjelanovic, attaccante de Cluj. Queste le sue parole. "Un bilancio della stagione? Dobbiamo giocare la finale di Coppa; vincerla è il nostro obiettivo primario, anche perché ci permetterebbe di giocare in Europe League. Purtroppo il primo posto ci è sfuggito, e la nostra stagione dipenderà unicamente da questa partita secca. A livello personale, comunque, posso ritenermi soddisfatto. Ho avuto piccolo problema fisico che mi ha fatto saltare qualche partita, ma è tutto passato. Il futuro?
Sono legato a questo progetto, e anche se sono in scadenza non è escluso che in caso di successo potrei restare un altro anno qua. Se ho chiuso con Italia? No, l'Italia è sempre aperto come discorso, toccherà a me deciderà quello che sarà il mio futuro; ripeto, restare qua dal punto di vista personale sarebbe una bella soddisfazione, ma l'Italia è casa mia. Ma il mercato deve ancora iniziare, è presto per parlare di questo. Il Verona in A? Hanno fatto un anno straordinario, sono contento. Dispiace invece per il Vicenza; qualcosa non è andato per il verso giusto".
SERIE B
ESCLUSIVA TMW - Bjelanovic sul Verona: "Promozione che arriva da lontano"
18.05.2013 20.15 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Fonte: Intervista di Raffaella Bon
Sasa Bjelanovic, attaccante del Cluj in forza al Verona fino alla passata stagione, ai microfoni di Tuttomercatoweb.com ha commentato la promozione in Serie A degli scaligeri: "E' stata una promozione sofferta, così è ancora più bello. Questo è un successo che parte da lontano, da tre anni fa quando si sono messe le basi che poi hanno portato a questa promozione. La scorsa estate hanno deciso di accelerare questo processo di crescita con una campagna acquisti importante che puntava alla promozione e ce l'hanno fatta".
Ci sono state diverse critiche per il pareggio odierno?
"Inutile fare gli ipocriti. La partita è stata giocata con tante occasioni da gol, ma perché alla fine buttare via tutto? Non si può infangare la promozione per questo, ci sta che nel finale le due squadre si siano accontentate del pareggio".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
PRIMO PIANO
ESCLUSIVA TB - Bjelanovic: "L'Hellas vincerà il campionato. Zaza e Pavoletti talenti del futuro. Domani a San Siro contro l'Inter per vendicare Verona..."
13.02.2013 18:56 di Nicolò Schira Twitter: @@BomberNiko articolo letto 177 volte
Dieci anni da calciatore fra Serie A e Serie B l'hanno reso un italiano d'adozione. Sasa Bjelanovic adesso è il bomber del Cluj che domani a San Siro in Europa League cercherà l'impresa contro l'Inter. Il centravanti croato ha indossato parecchie maglie durante il decennio nel nostro paese, lasciando ovunque ottimi ricordi. Fra le piazze dove ha inciso maggiormente ci sono sicuramente Ascoli, Vicenza ed Hellas Verona, sulle quali si è sbilanciato in esclusiva.
Dopo dieci anni d'Italia adesso è protagonista in Romania: nostalgia?
"L'Italia mi manca tanta, non solo calcisticamente. Dieci anni in Italia sono tanti e ormai mi trovavo alla perfezione nel vostro paese, però al Cluj sono tornato a competere per traguardi importanti. Basti pensare che in Champions League siamo usciti per un soffio contro Manchester United e Galatasaray. Adesso vogliamo confermarci in Europa League".
Domani sfiderete l'Inter a San Siro...
"L'Inter è una grande squadra, ma non andremo a San Siro solo per fare bella figura. Vogliamo fare risultato. I nerazzurri sono più forti, ma noi siamo una squadra importante e vogliamo dimostrarlo".
Il destino la mantiene legata all'Hellas che qualche settimana fa giocò a San Siro gli ottavi di finale di Coppa Italia...
"(sorriso ndr). Quando ho visto il sorteggio ci ho pensato anche io, inoltre sono stato a Verona e tanti tifosi me l'hanno detto. Cercherò di vendicare l'eliminazione dei gialloblù con il Cluj:..".
A proposito di Verona: come vede il campionato di Serie B?
"Lo sto seguendo dall'inizio e devo dire che non mi aspettavo di vedere il Livorno così in alto. Hanno cambiato allenatore in estate e venivano da un'annata difficile, invece stanno facendo benissimo".
Una rivale dura per l'Hellas in chiave promozione?
"Confesso che mi aspettavo di vedere il Verona con qualche punto in più...".
Centreranno la promozione i ragazzi di Mandorlini?
"Sono convinto che alla lunga l'organico dell'Hellas farà la differenza. La squadra è fortissima e ha un ottimo allenatore. Finiranno direttamente in Serie A, sono sicuro".
La piazza dopo il flop nel derby con il Vicenza ha rumoreggiato...
"A Verona è così. Perdi una partita e scattano subito i processi. Bisogna avere fiducia in questa squadra, anche se la piazza è molto esisgente. Sicuramente a Livorno c'è meno pressione...".
Come giudica la sconfitta nel derby col Vicenza, fra l'altro una sua ex squadra...
"Sul piano del gioco l'Hellas ha fatto bene. Gli episodi hanno premiato il Vicenza e sono contento per loro, perchè avevano assolutamente bisogno dei tre punti per rilanciarsi in chiave salvezza".
Un'annata di sofferenza per i biancorossi...
"Purtroppo a causa del ripescaggio è stato fatto tutto in fretta. Spero e mi auguro riescano a salvarsi. La squadra non merita quella posizione di classifica".
Da grande bomber che idea si è fatto dei cannonieri di quest'anno in cadetteria?
"A segnare sono sempre i soliti come Sansovini e Cacia. Non conoscevo Pavoletti del Sassuolo che prima della squalifica ha fatto gol importanti. Poi c'è Zaza: ad Ascoli sta facendo grandi cose, dimostrando di essere molto forte. Ogni anno in Serie B escono nuovi talenti...".
Lei è stato protagonista in bianconero: dove può arrivare la squadra di Silva?
"Stanno facendo molto bene, ma in B bisogna rimanere sempre sul pezzo. Bastano due-tre partite negative per far precipitare le cose in classifica. Non devono correre il rischio di rilassarsi, L'obiettivo rimane la salvezza, ma possono togliersi parecchie soddisfazioni. Non è proibito sognare i Playoff...".
In chisura ci dice il nome di un talento del calcio rumeno che potrebbe sfondare in Italia?
"Ci sono tanti giovani bravi. Un nome? Vlad Chiriches della Steaua Bucarest che ho letto interessa al Milan".
Parlane su Twitter con Nicolò Schira: @BomberNiko
FONTE: TuttoB.com
Che bella sorpresa! Bjelanovic fa visita all'Hellas
Postata il 14/12/2012 alle ore 13:10
L'attaccante croato è tornato a Verona e ha salutato gli ex compagni gialloblù: grande emozioni per il suo ritorno prima della partenza per Vercelli
VERONA - Al momento della partenza per Vercelli, l'Hellas Verona ha ricevuto una graditissima visita, quella di Sasa Bjelanovic. L'attaccante, ora in forza al Cluj, ha salutato tutti e si è intrattenuto con gli ex compagni gialloblù in particolare con Bojinov conosciuto ai tempi del Lecce e Gomez Taleb. Felice anche l'allenatore gialloblù Mandorlini che ha così commentato: "Ha un rapporto bellissimo con i compagni, siamo contenti che sia venuto a trovarci. E' un ragazzo fantastico".
Ufficio Stampa
Ufficiale: Bjelanovic ceduto al Cluj
Postata il 03/09/2012 alle ore 13:05
L'attaccante croato si trasferisce a titolo definitivo al club romeno
VERONA - L'Hellas Verona comunica la cessione delle prestazioni sportive di Sasa Bjelanovic a titolo definitivo alla società F.C. CFR 1907 Cluj.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
CALCIOMERCATO
UFFICIALE: Hellas Verona, ceduto un attaccante al Cluj
03.09.2012 11:00 di Adelmo Pagliuca
Come anticipato da TuttoB.com, il Cluj, con una nota ufficiale, ha comunicato di aver ingaggiato l'attaccante Sasa Bjelanovic dall'Hellas Verona. Per il croato, che negli ultimi giorni di mercato sembrava ad un passo dal Cittadella, si tratta di un ritorno nel club transilvano, in cui aveva militato nella prima parte della stagione 2010-2011 totalizzando 13 presenze e 3 gol.
FONTE: TuttoB.com
STAGIONE 2011-12 + - =
Bjelanovic: “Mi piacerebbe vedere Verona in festa”
Postata il 26/04/2012 alle ore 17:55
"La passione che si respira qui non puoi capirla finché non la vivi"
VERONA - Tanti non credono nell’amore a prima vista, ma Verona, a Sasa Bjelanovic, è davvero entrata nel cuore. “Sapevo che un giorno sarei tornato” – confessa l’attaccante croato. La punta classe ’79, infatti, aveva già trascorso sei mesi nella città di Romeo e Giulietta nel 2003, anche se sull’altra sponda dell’Adige. “Di luoghi ne ho girati molti. Però il fascino che c’è qui, l’ambiente, non li trovi in giro molto spesso. La passione che si respira è qualcosa di cui non puoi renderti conto finché non la vivi”.
Arrivato nell’ultima sessione estiva dall’Atalanta, qualche problemino di carattere fisico ha impedito al numero 32 gialloblù di giocare con continuità nell’arco della stagione. “Sono cose che ogni tanto succedono quando fai il calciatore. Sono arrivato in una condizione non ottimale. Dopo le reti contro Ascoli e Gubbio è arrivato anche l’infortunio che mi ha tenuto fuori per un po’. Il mister, però, mi ha sempre detto di stare tranquillo, che il mio momento sarebbe arrivato. Chiaro che giocando poco, non riuscendo ad esprimermi al meglio, qualcuno a gennaio facesse il mio nome nella lista dei possibili partenti. Comunque io sono sempre stato sereno, Mandorlini non mi ha mai fatto mancare la sua fiducia e non ha mai smesso di contare su di me. Se fossi andato via sarebbe stata soltanto una mia scelta, ma io ho sempre avuto intenzione di restare a Verona”.
Due settimane fa, quindi, il riscatto grazie alle due perle messe a segno contro il Bari. “Sono state due reti molto importanti, anche se i miei gol preferiti sono quelli di testa" – scherza Sasa -. "Giocare con continuità, soprattutto per un attaccante, è fondamentale. Non ho mai perso la calma, sapevo che il mio momento sarebbe arrivato e che era importante farmi trovare pronto. Per il modulo con cui giochiamo, comunque, la punta centrale non si limita solo segnare: facciamo molti movimenti, tagli, creiamo gli spazi. Non è un caso se sedici giocatori diversi della nostra squadra sono già andati a rete”.
L’ex Cluj ricorda anche Piermario Morosini, suo compagno di squadra nel Vicenza. “Quando ci hanno riportato la notizia a fine partita inizialmente non riuscivo a crederci. Non voglio fare della retorica, però un ragazzo come Piermario penso di non averlo mai conosciuto, né dentro né fuori dal mondo del calcio. Quando ci penso non riesco ancora ad accettare la cosa”.
Dopo la sconfitta di Crotone, l’Hellas è atteso venerdì sera dalla sfida contro l’Empoli. “Contro i rossoblù siamo andati in svantaggio subito, e la fortuna non ci ha certo dato una mano. Quando vai sotto in quel modo poi ti innervosisci e fai fatica recuperare. Siamo un gruppo che non si accontenta mai, forse siamo un po’ troppo spontanei. Adesso però dobbiamo subito pensare alla gara di venerdì. Gli azzurri hanno una rosa di tutto rispetto, secondo me potevano anche puntare ai play off. Purtroppo a volte si incappa in annate dove niente gira per il verso giusto. Ora stiamo entrando in una fase delicata della stagione, dove tutte là davanti stanno pagando un po’ qualcosa. Il Pescara, prima del match col Padova, aveva perso qualche partita, il Sassuolo ha ceduto al Gubbio, solo per fare qualche esempio. Anche noi vogliamo riprenderci subito dopo la sconfitta di Crotone”.
“Siamo un grande gruppo", riprende Bjelanovic. "La stima da parte dei compagni fa sempre molto piacere. Siamo tutti concentrati verso questo importante obiettivo. Non oso neanche immaginare cosa succederebbe in città se riuscissimo nell’impresa: una settimana di festa ininterrotta. Penso che non tornerei neppure a casa, se non dopo sette giorni”.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
SERIE B
ESCLUSIVA TMW - Bjelanovic: "A Verona sto bene, proviamoci"
28.02.2012 11.42 di Gianluigi Longari
Fonte: Raffaella Bon
Abbiamo intervistato l'attaccante del Verona Sasa Bjelanovic, uno degli artefici della bella stagione degli scaligeri, per il quale però a gennaio si era parlato di un possibile addio.
"C'è stato qualche interessamento ma la mia risposta è stata negativa, io volevo rimanere a Verona e giocarmi qualcosa di importante. Qui sto veramente bene".
La squadra è candidata ai play off con merito...
"E' una squadra che aveva buone basi già dall'anno scorso, visto che la maggior parte dei giocatori è la stessa che gioca anche quest'anno. Inoltre Verona ha grande entusiasmo nonostante sia una piazza esigente, l'ambiente è davvero molto carico".
Ora vi attendono due trasferte difficili
"Sì ma a volte è meglio così, il girone della serie B al ritorno è veramente duro perchè tutte le squadre hanno bisogno di fare punti e se giochi magari con squadre più deboli rischi di perdere le motivazioni condannandoti da solo. Con la Samp ed il Torino le motivazioni le hai altissime".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Vicenza, Sasa la "prima" da rivale
Ci sono giocatori che si fanno stimare ed apprezzare pur restando per poco tempo in una squadra, giocatori che dimostrano con i fatti il loro attaccamento alla maglia, uno di questi è senza dubbio Sasa Bjelanovic. L'attaccante croato oggi gioca nel Verona e sabato sarà avversario, ma questo non intacca il ricordo positivo che ha lasciato dentro e fuori dal campo.
Nella partita giocata contro il Torino l'attaccante in un contrasto aereo si è fratturato il setto nasale, ma ora sta meglio. «Va abbastanza bene, certo un po' di dolore c'è, comunque contro il Torino sono poi uscito al 10' del secondo tempo e una volta a Vicenza sempre con la frattura al naso sono riuscito a disputare tutta la gara» ricorda sorridendo. Poi Bjelanovic spiega: «Se dovessi giocare sabato al Menti non credo proprio che metterei la mascherina perchè dà solo fastidio».
Come sta andando a Verona?
«Benino, sono arrivato all'ultimo giorno di mercato ed ero fermo da un po' di tempo quindi ho dovuto recuperare in fretta, oggi mi manca ancora un po' di continuità però ho già segnato due gol, insomma non mi posso lamentare».
E la squadra?
«Stiamo facendo abbastanza bene, peccato che abbiamo sbagliato l'ultima gara con il Torino, per questo vogliamo rifarci subito e il derby è il miglior modo per riprendersi».
L'allenatore è Andrea Mandorlini, un ex pure lui, personaggio scomodo a tutti gli effetti.
«Beh credo che ormai lo si conosca, di sicuro è uno molto impulsivo, è istintivo, però è anche sincero, forse troppo, a volte sarebbe meglio mediare o stare zitti, lui proprio non ci riesce e pensare che possa cambiare è assurdo».
Lei è stato con Mandorlini anche in Romania lo scorso anno.
«Sì, da Vicenza sono finito in Romania, prima non lo conoscevo proprio il mister, assieme siamo stati solo due mesi, ma sono bastati perchè si creasse feeling, c'è stima tra noi, anche se ad essere sincero io mi sono trovato bene quasi sempre con tutti i miei allenatori».
Quella volta lei lasciò Vicenza dicendo: fosse stato per me non sarei mai andato via.
«Esatto, ma sono cose passate».
Come andò?
«Semplice, in società ritennero che era arrivato il momento di cambiare, ci sta, capii da solo che non rientravo più nei piani già verso la fine del campionato».
Le è dispiaciuto?
«Sì anche se nel calcio sono cose normali, però visto il rapporto che c'era mi aspettavo magari di avere un colloquio, che qualcuno mi spiegasse in faccia le cose, comunque quell'anno siamo andati via in tanti».
Veniamo al presente, situazione delicatissima quella del Vicenza.
«L'ho visto giocare in televisione, quando ci sono stati anticipi e posticipi, posso solo dire che ad inizio campionato non me lo sarei mai aspettato, oltretutto avevo letto che con l'arrivo di Baldini si era creato uno spirito positivo, che voleva un gioco d'attacco».
Va bene, ma quando l'ha visto giocare che idea si è fatto?
«Che ci siano problemi si vede, però da fuori è impossibile capire cosa possa essere successo».
Si sente ancora con qualcuno dei biancorossi?
«A parte che sono rimasti in pochi, però sì, sono rimasto in contatto con Gavazzi, Giani, Minieri, ma in questa settimana no, non è il caso».
È la sua prima volta da avversario?
«Sì, mi fa piacere tornare al Menti, però per me alla fine dovrà essere una gara come tutte le altre, un professionista serio deve dare il meglio per la sua squadra e io spero, se giocherò, di segnare e di vincere, se non lo dicessi sarei un falso».
Con il Verona è un derby molto sentito, tifoserie rivali, spesso da scintille.
«Lo so, non si pigliano per nulla tra veronesi e vicentini, oltretutto da qualche anno 'sto derby non si faceva perchè noi non si era in B... che dire? Queste gare sono più belle, più sentite, si respira proprio un'aria diversa, allo stadio c'è un tifo caldo, forte, in campo si avverte, però come sempre tutto deve restare dentro i confini della sportività».
Intanto in Coppa Italia avete vinto...
«Io non c'ero ancora, non so nulla di quella gara, come ho detto prima sono arrivato all'ultimo giorno di mercato».
Come giocate?
«Soprattutto col 4-3-3, il gruppo è cambiato poco rispetto all'anno precedente, dunque gli automatismi sono già buoni, per me l'inizio positivo è dovuto anche a questo».
FONTE: IlGiornaleDiVicenza.it
L'onestà di Bjelanovic «Il pareggio ci può stare»
02/10/2011
Sasa Bjelanovic non si ferma più. Anche se stavolta il gol segnato non è servito per vincere.
«Va va bene lo stesso. Quando si segna va bene», sorride il croato. «Come va bene il pareggio finale. In fondo», prosegue, «è il risultato più giusto: anche il Gubbio ha fatto una buona partita. Dal punto di vista agonistico sono partiti molto forti e ci hanno subito messo in difficoltà tenendo alto il ritmo. Certo nel primo tempo non abbiamo creato molto. Però siamo stati bravi a fare il gol».
Nel secondo tempo, invece, praticamente dominato, è arrivato il pari del Gubbio.
«Loro hanno risentito della fatica e del caldo e noi siamo venuti fuori meglio».
Niente tre punti, però. «Ci hanno penalizzato alcune decisioni arbitrali dubbie. Ma, ripeto, guardando solo al gioco espresso il pareggio ci può stare».
Paradossalmente dopo il gol di Bjelanovic il Verona ha dato spazio al Gubbio, che si è reso pericoloso in alcune occasioni. Come mai?
«Non è stato merito degli avversari ma colpa nostra», ammette l'attaccante. «Non abbiamo giocato sui nostri livelli abituali. Così abbiamo subito parecchio nei primi quarantacinque minuti. Ma perché abbiamo rinunciato a giocare. E questo non possiamo concederlo a nessuno: soprattutto al Gubbio che fa dell'aggressività la sua arma migliore».
La buona notizia è che le condizioni fisiche dei gialloblù sono buone. «È vero. Nella ripresa siamo usciti fuori e, nonostante alcuni episodi dubbi, abbiamo mosso la classifica».
Alla fine, forse, ad influenzare più di ogni altra cosa l'incontro è stato il caldo.
«Era davvero insopportabile: soprattutto per me», ammette Bjelanovic. «È incredibile che ad ottobre ci siano ancora temperature così elevate. Tenere i ritmi alti è difficile e comunque ti costringe a spendere più energie del previsto».
E questo, in chiave doppio scontro con Sampdoria e Torino, è un pericolo da evitare assolutamente.B.F.
FONTE: LArena.it
ALTRE NOTIZIE
ESCLUSIVA TMW - Bjelanovic: "Il Bentegodi ti trascina"
Intervista a cura di Raffaella Bon
19.09.2011 14.06 di Claudio Colla
Raggiunto in esclusiva da TuttoMercatoWeb, il centravanti croato Sasa Bjelanovic (32), approdato all'Hellas Verona in chiusura di mercato, commenta così i propri primi passi in maglia gialloblù.
Come sta andando a Verona?
"Bene, dato che quando sono arrivato ero in ritardo di condizione, e mi mancavano i minuti nelle gambe per la partita, e ora, pian piano, sto recuperando".
Perché, tra le diverse proposte che hai ricevuto, hai scelto proprio l'Hellas?
"A parte il rapporto stretto con mister Mandorlini, che già l'anno scorso mi voleva con sé, sono stato attirato anche dall'ambiente, e ho accettato d'istinto. La piazza di Verona, una città bellissima, è calda, e dà grandi soddisfazioni. Il Bentegodi ti trascina".
Chiosa finale: l' Atalanta sta recuperando in fretta i punti di penalizzazione, te l'aspettavi?
"Adesso è facile dire di sì, ma sinceramente già di mio pensavo sarebbero partiti alla grande, conoscendo i miei ex-compagni. Le qualità umane dei ragazzi dell'Atalanta sono fantastiche, e sono rimasto molto impressionato dalla voglia e dall'intensità che mettono in ogni gara".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Mareco e Lepiller, amore a prima vista per l'Hellas
Il difensore: "Questa è una piazza bellissima". Il francese: "Il Bentegodi fornisce grande carica"
02 set | SPORT PAG 07 La Redazione
Esperienza al servizio dell'Hellas Verona. Potrebbe essere questo il biglietto da visita di Victor Hugo Mareco, giunto in riva all'Adige in prestito dal Brescia dopo 201 presenze in campionato tra Serie A e B.
...
A rinforzare l’attacco a disposizione di Mandorlini, invece, oltre al tanto atteso e sponsorizzato Sasa Bjelanovic, è arrivato anche Matthias Lepiller. Ad hellasverona.it il francese giunto in Italia grazie alla Fiorentina racconta le prime impressioni dopo l’acquisto da parte del club scaligero: “Ho fatto proprio oggi un breve giro in città, mi sembra davvero stupenda, una sorta di piccola Firenze. So che il Bentegodi è uno stadio bellissimo, che ti fornisce grande carica. Sono certo di aver fatto la scelta giusta".
...
FONTE: VeronaSera.it
«Verona, non temere, i miei gol arriveranno»
FACCE NUOVE A SANDRÀ. Con l'esperto attaccante e il difensore ex Brescia c'è anche il francese Lepiller: «Posso fare la mezzapunta o l'esterno. Decida il mister». Sasa Bjelanovic non si nasconde: «Ho un'idea fissa: tornare in Serie A». E Mareco: «So già che qui vivrò forti emozioni. Ma ora fatemi giocare»
03/09/2011
Facce da gol. E da duri. Qui per vincere, senza fretta.
Sicuri di aver scelto il meglio. Sasa Bjelanovic e Victor Hugo Marco valgono più di 400 partite fra A e B, forza e temperamento, tanto mestiere e un'infinita voglia di rinascere.
Un centinaio di tifosi ieri a Sandrà, a vedere il primo allenamento dei valori aggiunti dell'ultima giornata di mercato. Sasa, Hugo col contorno di Matthias Lepiller, in coda fra le punte esterne ad aspettare il suo turno. Lui magari non era il primissimo degli obiettivi, almeno per Mandorlini.
NON SOLO GOL. Tutti guardano Bjelanovic, l'oggetto del desiderio del mister. Ci hanno messo poco a capirsi e poco per ritrovarsi. «Al Cluj il rapporto è stato breve ma intenso», dice subito Sasa, «forse perché siamo fatti allo stesso modo. Poche parole e tanto lavoro. Ho visto le partite col Pescara e la Juve Stabia. La squadra mi è piaciuta, possiamo fare strada. Importante è non illudersi. Verona ha il fascino della serie A, per la storia e il calore della sua gente. Anche per questo ho deciso di venire qui».
Bjelanovic sta bene anche se non è esattamente al massimo della condizione. «Fisicamente sono a posto, mi mancano soltanto le partite. All'Atalanta ero sempre in uscita, per questo non ho giocato nemmeno le amichevoli estive. Ma mi sono sempre allenato, anche se un po' di tempo mi servirà per essere al meglio».
Verona si augura vivamente di aver trovato l'erede di Erjon Bogdani, l'ultimo vero bomber di maglia gialloblù.
VANTAGGIO TATTICO. Sasa accetta la sfida, senza timori. «Per diversi motivi negli anni passati dovevo adeguarmi a certe particolari situazioni, magari giocando non proprio nel mio ruolo. Adesso vorrei restare più vicino alla porta, come piace a me. Sono sicuro che i gol arriveranno. Io e Ferrari insieme? Mi adatto a tutto, sempre. Per questo forse tanti allenatori mi hanno voluto e mi cercano ancora».
Bjelanovic è ancora in tempo per riprendersi quel grande calcio che tutti gli avevano pronosticato, viste le qualità.
«Qualcosa non è andato per il verso giusto, penso soprattutto all'annata al Torino. Chissà perché ma quella piazza non ha fatto bene anche a tanti altri giocatori. Se mi guardo indietro però vedo cento partite in serie A ed altrettante in B, senza mai aver smesso di avere obiettivi importanti. Il prossimo? La promozione con l'Hellas. Magari non subito, ma l'anno prossimo sì».
Alessandro De Pietro
Bjelanovic arriva e non è solo Con lui, ecco Mareco e Lepiller
CHE BOTTI! L'ultimo giorno regala tre innesti importanti a Mandorlini
01/09/2011
Sasa Bjelanovic è un nuovo giocatore dell'Hellas. L'attaccante croato arriva a titolo definitivo dall'Atalanta. La società di via Torricelli regala così ad Andrea Mandorlini il tanto atteso rinforzo per il settore offensivo. Cercato, voluto, aspettato. "E' fatta, forza Hellas". Queste le prime parole di Bjelanovic. "Non vedo l'ora di iniziare". L'ex centravanti nerazzurro aveva già espresso giorni fa il suo alto gradimento per la soluzione veronese. "Non ho mai avuto dubbi appena si è presentata l'offerta. Verona è sempre stata la mia prima scelta. Conosco Mandorlini, e l'impatto che ho avuto con lui è stato molto buono. A Verona, poi, nella precedente esperienza con il Chievo avevo fatto in tempo ad innamorarmi della città. L'Hellas oggi è per me il massimo. Sono convinto che potremo fare davvero bene". Bjelanovic, classe '79, in Italia ha giocato con Como, Chievo, Genoa, Ascoli, Lecce, Torino. Vicenza e per ultima l'Atalanta. Il giocatore ha sottoscritto un contratto annuale con accordo per la stagione successiva.
FONTE: LArena.it
Mandorlini lo ha voluto
Bjelanovic è carico
01/09/2011 18:22
Finalmente Bjelanovic. Si è parlato per quasi tutta la finestra di mercato del possibile arrivo dell'attaccante croato al Verona e la società gialloblù è riuscita ad assicurarselo battendo concorrenze importanti. Mandorlini lo ha fortemente voluto dopo averlo allenato per pochi mesi in Romania al Cluj. Sasa è carico, sa che la fiducia del tecnico deve essere ripagata. Classe 1979, inizia la carriera nel 1996 allo Zadar dove colleziona in tre stagioni 76 presenze e 18 gol. Nel 1999 passa al Croatia Zagabria ma l'esperienza non è fortunata: dopo una sola partita nel novembre dello stesso anno si trasferisce all'Istra Pula, 14 partite e 4 gol. Nei due anni successivi è sempre in Croazia nel Varteks Varazdin: 51 presenze e 27 gol.
Nel 2002 arriva in Italia: è il Como ad acquistarlo. Nella prima parte del campionato gioca 15 gare e segna 2 gol, a gennaio passa al Chievo: 12 presenze e 4 gol. A Perugia non gioca mai, e così scende in serie B al Genoa dove disputa una stagione ad alto livello. Gioca ben 41 partite e realizza 12 reti. Nel 2004 torna in A con il Lecce, 22 presenze e 5 gol. I due anni successivi ad Ascoli colleziona 57 partite e 11 gol. A Torino nel 2007 non trova mai la via del gol nonostante le 19 gare disputate. Nel 2008 viene acquistato dal Vicenza: in due campionati 74 presenze e 20 gol. Nel 2010 tenta l'esperienza in Romania con il Cluj dove incontro Mandorlini: 13 presenze e 3 gol. Infine all'Atalanta trova poco spazio: scende in campo dieci volte ma riesce comunque a segnare dopo essere subentrato a Ruopolo nelle battute finali della sfida con il Modena. (A.B.)
FONTE: TGGialloBlu.it
Bjelanovic: "In gialloblù con grandi motivazioni"
01/09/2011 - 14:40
"Appena arrivato in Italia capii che l’Hellas è la prima formazione di Verona per passione ed attaccamento dei tifosi"
VERONA – E’ stata quasi la telenovela dell’estate in casa gialloblù, ma alla fine Sasa Bjelanovic è arrivato alla corte di Mandorlini. Ad hellasverona.it l’attaccante croato racconta le proprie sensazioni: “Sono veramente felice che si sia concretizzata questa trattativa, mi trasferisco in riva all’Adige con grandi motivazioni. Dall’inizio del ritiro estivo non ho mai saltato un allenamento, chiaramente mi manca un po’ il ritmo partita ma sono fiducioso di poter dare un valido contributo quanto prima. In Romania ho lavorato con il mister per poco tempo, comunque sufficiente per creare un bel rapporto di stima e rispetto che è alla base di ogni interazione. Appena arrivato in Italia, diversi anni fa, capii che l’Hellas è la prima formazione di Verona, per l’attaccamento dei tifosi e per la passione con cui vengono vissute le dinamiche della squadra”.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
CFR 1907 vs Dinamo Goool Sasa Bjelanovic | Bjelanovic 10 gol! | CFR 1907 2-0 Tg.Mures (Cupa Romaniei) Marcatori Sforzini e Bjelanovic |
PRIMA DI VERONA + - =
LEGA PRO
ESCLUSIVA TMW - Avellino, Bjelanovic prende tempo
09.08.2011 11.46 di Alessio Alaimo
Sasa Bjelanovic, attaccante dell'Atalanta finito nei pensieri dell'Avellino, prende tempo prima di dare una risposta all'offerta del club irpino. Sono attesi sviluppi nei prossimi giorni. Intanto il club campano pensa anche a Davis Curiale del Palermo.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Calciomercato Atalanta: foglio di via per Sasa Bjelanovic e Carlos Carmona
inserito da: Redazionepubblicato il: 08/08/2011 10:04
Bergamo - Stefano Colantuono sta mettendo a punto gli ultimi dettagli della rosa dell'Atalanta e nei suoi disegni non rientrerebbero Sasa Bjelanovic e Carlos Carmona per i quali è più che provabile la partenza verso nuove destinazioni. Per l'attaccante croato c'è già più che interesse da parte di Avellino, Livorno, H.Verona e Novara.
Per il centrocampista cileno Carmona il futuro sembra orientato in Europa con l'interesse di squadre come Lille, Cska Mosca, Wolfsburg e Panathinaikos che potrebbero investire i due milioni di euro richiesti dall'Atalanta per cedere il calciatore.
FONTE: ItaliaNews.it
JUVE STABIA
Juve Stabia, domani firma Sasa
25.07.2011 18:03 di Federico Errante
Fonte: Resport.it
Sasa Bjelanovic è ad un passo dalla Juve Stabia. Quando iniziano a circolare troppi nomi, intorno ad una squadra di calcio, significa che qualche trattativa è ormai vicinissima alla conclusione. Scolastico, elementare. Così, si prova a depistare parlando di possibili altri bomber, nello specifico Santoruvo e Babacar. Interessamenti reali ma troppo flebili, per motivi diversi. Una cortina di fumo alzata ad arte per proteggere la vera trattativa. Fa parte del gioco. Tutto sommato, proprio dietro questa cortina di fumo c'è Sasa Bjelanovic. La punta croata interessa fortemente alla Juve Stabia e i colloqui tra la dirigenza stabiese e l'entourage del calciatore vanno avanti da tempo. Colloqui che hanno portato ad una sorta di accordo sulla parola con il procuratore di Bjelanovic, Danilo Caravello. Un accordo che dovrebbe essere formalizzato nei prossimi giorni, probabilmente già nella giornata di domani, nonostante le dichiarazioni di una settimana fa di Caravello . Non è un mistero che il bomber croato piace molto alla dirigenza stabiese, soprattutto ai presidenti Giglio e Manniello e al tecnico Piero Braglia.
La società, come ampiamente ripetuto, non vuole fallire la scelta della punta da consegnare all'allenatore toscano. Doveva essere una prima scelta e probabilmente lo sarà. Insomma, la Juve Stabia sembra aver trovato la punta che cercava. Sasa Bjelanovic sarebbe pronto a sbarcare a Castellammare dopo una stagione trascorsa a metà tra il Cluj e l'Atalanta, club con il quale ha conquistato la promozione in Serie A, collezionando dieci presenze ed una rete. Partito l'estate scorsa per la Romania ha fatto ritorno in Italia nel mercato di gennaio, firmando con il club di patron Percassi un contratto fino al giugno 2012. Adesso, sarebbe pronto a vestire la maglia della Juve Stabia, la decima da quando è in Italia. A portarlo nel vecchio stivale il Como, dell'allora patron Preziosi, nel lontano 2002. Poi le esperienze con Chievo, Genoa, Perugia, Lecce, Ascoli, Torino, Vicenza e appunto Atalanta. Complessivamente 250 partite tra Serie A e Serie B condite da 55 gol.
I suoi centottantotto centimetri sarebbero utili al centro del tridente di Braglia. Un vero e proprio colpo di mercato per le Vespe ma che non chiude affatto le porte ad altre trattative. Infatti, secondo indiscrezioni, la Juve Stabia sarebbe intenzionata ad aspettare il momento giusto per garantire al tecnico anche un difensore esperto per la categoria. Una notizia confermata dalle dichiarazioni dello stesso Braglia rilasciate qualche giorno fa. "Servono un paio di acquisti e siamo a posto". Un paio, appunto. E ciò vuol dire che la Juve Stabia, dopo aver definito l'affare Bjelanovic, non chiuderà le porte del mercato.
FONTE: TuttoB.com
25/7/2011
Juve Stabia, è Bjelanovic il colpo
Sasa Bjelanovic sembra aver trovato la sua nuova squadra: l’attaccante dell’Atalanta andrà alla Juve Stabia, neopromossa in Serie B che sta costruendo una squadra per ottenere la salvezza quanto prima. Dovrebbe esserci, secondo resport.it, un accordo di massima col procuratore dell’attaccante.
FONTE: BlogCalcio.info
AUGURI A...
Sasa Bjelanovic, il bomber di scorta ne fa 32
L'esperto attaccante croato spegne le candeline in giorni non proprio sereni per l'Atalanta. L'arrivo del calciomercato invernale, pur avendo giocato poche partite, ha fatto il suo riguadagnandosi un posto al sole
11.06.2011 08:00 di Simone Fornoni
Dall'altare della Champions League, vissuta da esordiente con anni e anni di gavetta alle spalle, alla polvere della serie B. Ma per Sasa Bjelanovic, che oggi spegne trentadue candeline, il cammino della stagione appena conclusa, trascorsa a metà tra Cluj e Atalanta, è arrivato col botto al nastro del traguardo: a lungo mestierante a cavallo dei primi due campionati professionistici italiani, l'attaccante croato s'è ritagliato un posticino da par suo nell'invincibile banda di Stefano Colantuono, protagonista dell'annata del rilancio dopo la rovinosa caduta agli inferi nel giro precedente. L'attualità del momento ha fatto sì che sotto la Maresana la festa abbia dovuto cedere repentinamente il passo a malumori e sconforto per la sgradevole vicenda del calcioscommesse, in cui la Dea del calcio bergamasco è stata tirata dentro a forza da mezze accuse e sospetti rimasti finora senza alcun riscontro oggettivo. Ma tant'è: il bomberone di scorta, che ha regalato la sua mattonella alla costruzione della casa comune in quel di Modena con il colpo di cazzuola vincente in zona Cesarini, ha fatto ampiamente il suo dovere guadagnandosi la pagnotta di un contratto comunque blindato e la stima incondizionata di un pubblico dal palato fino. Che gli si è stretto intorno con calore, perdonandogli qualche errore di mira dovuto a piedi non esattamente di seta come quello contro il Novara in casa prima di subìre il pari ospite.
Nato a Zara l'11 giugno 1979, Bjelanovic ha il destino del mestierante utile in ogni occasione scritto a caratteri d'oro su un curriculum più che onorevole, anche se un po' avaro di successi e con tappe frequenti in piazze non sempre di primissimo piano. Cresciuto nelle giovanili dello Zadar, la squadra della sua città, a vent'anni vanta già 76 presenze e 18 reti con il suo club d'appartenenza. Nell'estate 1999 firma per la Dinamo Zagabria, ma dopo una sola presenzasi si accasa all'Istra Pula (14 e 4).
Nel 2000-2001 approda al Varteks Varazdin (31 partite e 12 reti). Nel 2001-2002, i 15 palloni messi in porta in 20 match gli valgono il passaporto per lo Stivale. Con il Como by Preziosi il bottino è rarefatto (2, in 15 timbrate di cartellino), poi a gennaio è la volta del Chievo (12-4). Il successivo 16 luglio va in prestito al Perugia dove vince l'Intertoto. Il 30 agosto 2003 si trasferisce in Serie B al Genoa, dove in 41 partite realizza 12 reti. Nel 2004-2005 rieccolo al piano di sopra, nel Lecce (22-5). Nel 2005-2006 viene ceduto all'Ascoli per un biennio ancora ai massimi livelli (57-11). Il 21 giugno 2007 approda al Torino in comproprietà: una galoppata deludente - l'ultima, finora, in A: 19 allacciate di scarpe - senza bucare la rete, anche se i granata lo riscattano sborsando 60.000 euro oltre al milione dell'anno precedente.
Il 7 agosto 2008 passa al Vicenza, in serie B, in prestito con diritto di riscatto fissato a un milione: a Pisa fa sua la prima doppietta italiana, il 23 settembre. Il 26 giugno 2009 il Vicenza ne rileva l'intero cartellino, in cambio della compartecipazione di Nicolas Gorobsov e con un conguaglio a favore di 400 mila euro. 74 presenze e 20 gol tondi tondi, e il 23 giugno 2010 è pronta la trasvolata nei Balcani nel CFR Cluj dell'ex atalantino Andrea Mandorlini. Con i rumeni conquista il 18 luglio la Supercoppa di Romania ai rigori sull'Unirea Urziceni. Il primo sigillo in campionato con la casacca amaranto avviene il 13 agosto contro il Timisoara (partita persa per 3 a 2), mentre la serata del 28 settembre all'Olimpico contro la Roma è la prima apparizione del pennellone slavo (1 metro e 88) in Champions League. Il resto è storia recente: il 27 gennaio 2011 l'Atalanta, bisognosa di una punta di peso per rimpinguare il carniere di un reparto non sempre continuo, lo arruola. Con i nerazzurri sottoscrive un accordo fino al 2012 con l'opzione per l'anno successivo. Disputa la sua prima partita da "bergamasco" il 19 febbraio 2011 contro la Reggina, subentrando nella ripresa a Marilungo, e come detto segna l'unica rete con la nuova maglia l'11 aprile al "Braglia" contro i Canarini. Tanti auguri, Sasa.
FONTE: TuttoAtalanta.com
14 apr 2011
Sasa Bjelanovic per THE BBEST: l’attaccante dell’Atalanta felice per il suo gol
La sua rete contro il Modena spiana la strada agli orobici verso la Serie A.
La classifica di Serie B parla chiaro: ci sono due squadre che sembrano già avviate ad una promozione nel massimo campionato italiano che per quanto si è visto in campo è davvero meritatissima. Il Siena e l’Atalanta sono state le vere dominatrici di questo torneo cadetto e le due città preparano già la festa per il ritorno in Serie A. Abbiamo intervistato Emanuele Calaiò del Siena due settimane fa, adesso è il turno di un nerazzurro, che con il gol realizzato nei minuti finali della partita al “Braglia” contro il Modena ha spianato la strada agli orobici: si tratta di Sasa Bjelanovic, che per la nostra rubrica “The BBEST” ci ha parlato della sua carriera e della gioia per questa segnatura.
Un gol nel finale a Modena che potrebbe significare l’allungo decisivo per la Serie A: il primo gol in nerazzurro è anche il più importante?
“Credo di si. Si è parlato tanto di quesa partita e si diceva che con una vittoria eravamo in A. Avevamo cominciato bene, poi il pareggio del Modena ci aveva un po’ bloccato ma sono riuscito a segnare ed è stato importante. Per la promozione però bisogna ancora fare punti”.
L’Atalanta è tornata in vetta grazie a Bjelanovic: è un po’ una rivincita dopo le critiche per l’errore contro il Novara?
“Un attaccante vive di situazioni e quell’errore si è rivelato pesante per il risultato e perchè giocavamo contro una diretta concorrente. Sono molto autocritico e quindi avevo grande voglia di riscattarmi. Ci sono riuscito adesso e sono contento perchè può essere un gol decisivo”.
Sei arrivato in Italia con il Como: cosa ricordi del tuo impatto con il calcio italiano?
“Si tratta di un calcio completamente diverso rispetto a quello che si gioca in Croazia. Volendo fare un paragone è come passare dalle elementari all’università. Ci è voluto un po’ di tempo per adattarsi e per riuscire a capire come rendersi utile alla squadra, ora sono da tanti anni in Italia quindi ci sono abituato”.
Sei stato successivamente anche al Genoa dove hai fatto bene. È la dimostrazione che comunque devi molto al presidente Preziosi?
“Se non ci fosse stato lui non sarei mai arrivato in Italia. Ci sono molto legato perchè è stato il primo ad avere fiducia in me. Al Como le cose non andarono benissimo perchè la squadra era stata rivoluzionata rispetto a quella che era stata promossa e trovai delle difficoltà. Quando mi mandò al Chievo mi rese le cose più facili. Mi ha voluto poi al Genoa quando è tornato in B quindi credo sia una persona molto importante per me”.
Hai lasciato un buon ricordo anche a Lecce ed Ascoli, mentre al Torino non è andata benissimo: cos’è che non ha funzionato con i granata?
“Arrivai a Torino non per fare il titolare ma sapevo che avrei potuto dare una mano. Purtroppo ho avuto dei problemi fisici che non mi hanno permesso di esprimermi al meglio ma credo che quella sia stata una annata difficile per tutta la squadra e le colpe sono da dividere fra tutti. Con il Lecce e con l’Ascoli ho dato il mio contributo”.
Vanti una esperienza anche in Romania, con il Cluj, dove hai giocato la Champions League: credi sia stato il punto più alto della tua carriera?
“Quello romeno è un campionato minore rispetto a quello italiano. La possibilità di giocare qualche partita nella Champions League è stato quello che mi ha spinto a giocare in Romania, dove sono stato benissimo. Sicuramente il fatto che ci fosse Mandorlini che mi conosceva è stato un fattore decisivo”.
Cosa invece ti ha spinto a ritornare in Italia, paese che in pratica ti ha adottato?
“L’offerta dell’Atalanta non si poteva assolutamente rifiutare. Il presidente del Cluj voleva trattenermi ma sono stato io a spingere per riuscire a passare in nerazzurro. Non c’era più Mandorlini poi, quindi avevo voglia di andare all’Atalanta, che è una occasione importantissima”.
L’Atalanta si appresta al ritorno in Serie A: il tuo obiettivo è rimanere a Bergamo e giocare anche nella massima serie?
“Assolutamente, non penso ad altre squadre ma solo all’Atalanta. Vorrei rimanere in Serie A con loro anche perchè ho un altro anno di contratto. La società farà le sue scelte ma sono convinto di poter dare una mano”.
Un parere da attaccante sulla corsa allo scudetto. Chi vedi favorita per la vittoria del tricolore?
“Se dovessi dare delle percentuali direi Milan 65% e Napoli 35%. Questo perchè il Milan ha una rosa più ampia mentre gli azzurri devono essere sempre al completo, anche se stanno facendo un campionato straordinario”.
FONTE: Calcio.Fan.Page.it
Bjelanovic, un gol per la A. L’Atalanta sbanca Modena
Scritto da ringhio in Calcio, Serie B il 12 aprile 2011
Va all’Atalanta il posticipo della 35° giornata grazie ad una rete a 2' dalla fine di Sasà Bjelanovic su assist di Bonaventura. Una vittoria per l’undici di Colantuono che ha il sapore della serie A considerando gli 11 punti di vantaggio sul Novara a sette partite dalla fine del campionato. Un po’ di sfortuna per gli emiliani, che avrebbero probabilmente meritato il pareggio e hanno anche colpito un palo nel recupero con Diagouraga.
Il Modena parte fortissimo imbrigliando la manovra della capolista con un gioco veloce e frizzante ma le occasioni latitano e l’Atalanta con il passare dei minuti allarga la morsa riconquistando campo, il primo tempo comunque non regala molte emozioni. Di tutt’altro tenore la ripresa, in avvio arriva il gol di Ruopolo con un pregevole tocco di tacco che non da scampo a Guardalben. I padroni di casa ci provano ma non inmpesieriscono mai la difesa bergamasca fino al 78' quando Signori deposita in rete un assist di Peluso.
Il pareggio potrebbe accontentare tutti ma Bjelanovic trova l’acuto vincente che proietta l’Atalanta verso la A e penalizza oltremodo il Modena.
FONTE: IlPallonaro.com
Atalanta, Bjelanovic il motivatore: "Prometto ai tifosi il primo gol"
Tra i nerazzurri più desiderosi di mettersi in evidenza, l'attaccante croato è a caccia della prima segnatura con la maglia nerazzurra
Bergamo, 28 febbraio 2011 - Superato, non senza un po’ di fatica, l’ostacolo Sassuolo, ora la Dea capolista si appresta ad affrontare in rapida successione due tra gli impegni più ostici di tutta la stagione: mercoledì la sfida esterna con il Torino dell’ex Rolly Bianchi, reduce da due successi consecutivi; lunedì il big-match contro la matricola terribile Novara all’ombra della Maresana.
Tra i nerazzurri più motivati e desiderosi di mettersi in evidenza, l’attaccante Sasa Bjelanovic, prelevato in gennaio dalla società rumena del Cluj e già dimostratosi importante portafortuna: sabato scorso, il gol-vittoria dell’Atalanta è arrivato proprio pochi secondi dopo l’ingresso in campo del trentunenne gigante croato. “Adesso mi sento veramente a posto anche dal punto di vista atletico – sottolinea soddisfatto il bomber di Zara – ed è naturale che abbia voglia di offrire un contributo alla causa sempre più importante.
Sono veramente felice di essere approdato a Bergamo e mi sono già ambientato bene; anche in campo l’esordio è stato positivo e ora mi sento di promettere ai tifosi il primo gol”. Bjelanovic va considerato un vero e proprio globetrotter del calcio e tra le tante squadre in cui ha militato c’è pure il Torino, prossimo avversario della Dea. Anche se la sua parentesi granata (stagione 2007/’08) non fu né lunga né fortunata: 19 presenze e neanche una rete.
“Ci attende una gara molto difficile – prevede - su un campo ostico e contro degli avversari che hanno qualità e ambizioni elevate. Personalmente non conservo un grande ricordo del mio unico campionato in granata, che fu a dire il vero piuttosto tormentato. Preferisco pensare all’Atalanta e dunque guardare avanti, piuttosto che indietro”. E d’avanti Sasa e la Dea hanno due appuntamenti di quelli da cerchiare in rosso. “La nostra fortuna – sottolinea l’attaccante nerazzurro – è quella di avere una panchina lunga e tanti ricambi di valore. Ecco perché i tre impegni in otto giorni non devono spaventarci. Contro il Sassuolo è andato tutto per il meglio e adesso pensiamo alla trasferta di Torino come a un’occasione per incamerare altri tre punti preziosi”.
Se Bjelanovic non vede l’ora di farsi amare dalla tifoseria orobica, Simone Padoin ha solo voglia di normalità, ovvero di riprendersi il suo posto in squadra dopo l’operazione del 12 gennaio al menisco del ginocchio destro e il confortante spezzone di gara di sabato scorso. “In carriera – puntualizza il centrocampista di Gemona del Friuli – non mi era mai capitato di stare fuori così a lungo.
Adesso credo di essere al 70 per cento della condizione e dunque mi servirà ancora un po’ di tempo per recuperare la forma migliore. Però la squadra ha saputo far bene anche senza di me e ritengo che le prossime due partite contro Torino e Novara possano consentirci di aumentare ulteriormente il nostro vantaggio in classifica sulle rivali. Contro due squadre quotate come le due piemontesi, anche un bottino di 4 punti potrebbe soddisfarci, ma secondo me possiamo farne 6”.
di Ennio Arengi
FONTE: IlGiorno.it
SERIE B
UFFICIALE: Bjelanovic dal Cluj all'Atalanta
27.01.2011 12.47 di Lorenzo Casalino
Sasa Bjelanovic (31) è ufficialmente un giocatore dell'Atalanta B.C. Ad annunciarlo il sito ufficiale del Cluj che conferma il trasferimento a titolo definitivo dell'attaccante croato.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Atalanta-Cluj: manca l’accordo per Bjelanovic. Modena e Ciaramitaro più vicini.
Scritto da novas | il 27-12-2010
Si è arenata la trattativa che avrebbe dovuto portare in breve tempo Sasa Bjelanovic alla corte di Colantuono. L’Atalanta e il club rumeno del Cluj non riescono a trovare l’accordo per il cartellino: i nerazzurri vorrebbero avere il giocatore in prestito con diritto di riscatto, mentre dalla Romania fanno sapere che l’unico modo per avere la punta è acquistare l’intero cartellino subito. Il club orobico ci sta pensando, ma nel frattempo ha bloccato la possibile cessione di Ardemagni per cautelarsi (tenendo anche conto dell’infortunio al menisco per Ruopolo). Resta viva anche l’alternativa che porta a Antenucci, del Catania.
Sempre dal Cluj è in uscita anche Ferdinando Sforzini: Toro, Grosseto e Novara si contendono il giocatore, con il club granata in vantaggio sulla capolista e il club toscano.
Il Modena intanto ha raggiunto l’accordo economico con il centrocampista del Palermo Ciaramitaro. Ma la concorrenza è molto forte: sul giocatore ci sono almeno altre 3 squadre di serie B.
La Reggina sta stringendo i tempi per trovare un attaccante da affiancare a Bonazzoli. Non è un caso che il club amaranto nell’ultimo mese, coincidente con l’assenza di Bonazzoli, abbia incassato 4 sconfitte perdendo posizioni in classifica. Il presidente Lillo Foti potrebbe chiudere l’accordo con La Fiorentina per Haris Seferovic (svizzero di origine bosniaco, classe ’92), garantendo ai viola una prelazione su Acerbi per la prossima stagione. In alternativa resta calda la pista che porta a una vecchia conoscenza della Reggina: Amoruso, che vuole lasciare Bergamo e che ha posto Reggio Calabria come unica possibile destinazione appetibile.
Triestina: il primo rinforzo per il neo-tecnico alabardato Salvioni potrebbe essere Cellini. L’attaccante sta rientrando da un infortunio, ma difficilmente troverebbe spazio nell’attacco del Varese e la società lombarda potrebbe cederlo per fare un po’ di cassa.
Il Vicenza sarebbe ormai orientato a cedere nel mercato di gennaio il giovane centrocampista Salifu. Su di lui ci sono gli occhi di mezza Europa, club italiani, tedeschi e inglesi. Proprio a causa dell’enorme interesse suscitato dal centrocampista ghanese, il prezzo del cartellino è schizzato alle stelle. La Fiorentina si sarebbe fatta avanti mettendo sul piatto 2,5 milioni di euro. Difficile dire di no davanti a certe cifre.
L’Atalanta sceglie Bjelanovic. Varese su Ardemagni.
Scritto da novas | il 23-12-2010
Come sempre sono gli attaccanti il pepe del mercato. L’Atalanta da settimane è in cerca di una punta centrale e con l’infortunio di Ruopolo (menisco per lui) sta stringendo i tempi: la scelta è caduta su Sasa Bjelanovic, attualmente in forza al Cluj. L’attaccante croato ha una solida esperienza nel campionato cadetto e arriverebbe dalla Romania con la formula del prestito.
Poi resta il dubbio Ardemagni, nonostante le smentite del suo procuratore il giocatore non ha soddisfatto l’entourage nerazzurro e potrebbe essere ceduto. Su di lui c’è il forte interesse del Varese, che si assicurerebbe una pedina fondamentale per un eventuale sprint playoff...
FONTE: SerieBCalcio.it
EUROPA
UFFICIALE: Bjelanovic, Nuno Diogo, Hora e Kivuvu al CFR Cluj
25.06.2010 23.07 di Fabrizio Zorzoli
Quattro rinforzi per i campioni di Romania del Cluj, che oltre all'attaccante Sasa Bjelanovic (31) dal Vicenza hanno acquistato la punta rumena Adrian Ioan Hora (21), ex Gloria Bistrita, il mediano olandese Dominique Kivuvu (23), proveniente dal NEC Nijmegen e il difensore centrale portoghese Nuno Diogo (29), che arriva dall'FC Brasov.
A TU PER TU
...con Sasa Bjelanovic
Intervista realizzata da Raffaella Bon
01.08.2009 00.00 di Andrea Lolli
Dopo aver disputato una buona stagione in maglia vicentina, Sasa Bjelanovic è diventato interamente di proprietà della società biancorossa ed è pronto ad affrontare una nuova stagione da protagonista.
Innanzitutto, come stai?
"Bene, ho fatto una risonanza e dovrei approfondire nei prossimi giorni, ma non dovrebbero esserci problemi particolari".
Per il resto la preparazione è andata bene?
"Tutto bene, solo ieri ho avvertito un piccolo fastidio, ma la preparazione è quasi fatta. Domenica abbiamo un triangolare, che salterò, poi mi riaggregherò al gruppo".
Con il nuovo tecnico come sta andando?
"Bene, lui cerca di metterci del suo e di imporre il suo gioco. Ascoltiamo quello che ci dice, cerchiamo di mettere in campo le sue idee e penso che non ci saranno problemi".
Ti aspettavi questa rivoluzione in panchina?
"Non me l'aspettavo perché fino a pochi giorni prima del suo passaggio all'Atalanta sembrava che Gregucci dovesse rimanere, ma era una cosa che si poteva anche capire. Non si può rinunciare ad una panchina in A, specialmente dopo i sacrifici fatti in B. Se l'è meritato assolutamente. La scelta di Maran penso sia stata azzeccata, la squadra non è stata tanto rivoluzionata e pensiamo di far bene".
Chiaramente, però, nessuno si aspettava questo cambio da un giorno all'altro
"Questo sì".
Dell'esperienza con Gregucci cosa ricordi?
"E' stato un allenatore che mi ha dato piena fiducia e credo di averlo ripagato. C'è un rapporto di stima reciproca ed ho avuto tanti insegnamenti dal punto di vista offensivo, ma anche difensivo".
Con Maran che rapporto c'è?
"Siamo agli inizi, ma io non ho mai avuto problemi con gli allenatori. Io sono uno che cerca di ripagare la fiducia concessami sul campo".
Ormai hai finito l'avventura col Torino, cosa ti porti dietro?
"Ho passato un'annata abbastanza sfortunata. Sono arrivato a Torino con la massima disponibilità e forse a volte sono anche stato capito male. Poteva andare meglio, ma non mi dispiace nulla di quanto successo".
Ti aspettavi la partenza di Rosina?
"Assolutamente no, ma questo è un momento in cui ci sono tante cose da analizzare ed io non saprei da dove partire".
Credi possano aver pesato le critiche subite quest'anno?
"E' passato da idolo a capro espiatorio e non è giusto. Quando andava bene non era tutto merito suo e quando andava male non era tutta colpa sua ovviamente. Non penso abbia fatto così male, ma essendo Torino una piazza importante è passato lui come colpevole".
Cosa ti aspetti da questa stagione che inizia?
"Mi aspetto una Serie B molto equilibrata come l'ultima. Non ci saranno tante differenze fra le squadre e bisognerà stare attenti cercando di non calare mai. Bisognerà cercare di giocare ogni partita con la mentalità giusta".
Quindi non ti vedi una B dove Lecce, Torino e Reggina sono favoriti?
"All'inizio no, successivamente vedremo".
Ti aspettavi così le prime giornate del calendario?
"Qualsiasi squadra affronti va bene. Ogni squadra si assomiglia ad un'altra e affrontarsi adesso, fra due mesi o sei non cambia. Il calendario è l'unica cosa che non mi preoccupa".
SERIE A
UFFICIALE: Bjelanovic e Zanetti al Torino
21.06.2007 14.22 di Christian Seu
Fonte: Comunicato Torino FC
Il Torino Football Club S.p.A. è lieto di comunicare di aver acquisito a titolo definitivo con diritto di partecipazione dall'Ascoli Calcio 1898 S.p.A. il diritto alle prestazioni sportive dei calciatori Sasa Bjelanovic e Paolo Zanetti.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
ASCOLI CALCIO
Bjelanovic italiano fa gola a molti
Trovata la nonna dell'attaccante bianconero, è originaria di Trieste. Il bomber è comunitario
Ascoli, 29 maggio 2007 - Sasa Bjelanovic (nella foto) da domenica è ufficialmente un cittadino italiano. L’attaccante croato, che quest’anno è stato particolarmente bersagliato dalla sfortuna, ha ricevuto finalmente la notizia che aspettava da tempo e che apre nuove prospettive al suo futuro calcistico in vista del prossimo calciomercato estivo. Il suo passaggio a calciatore comunitario infatti aumenta di molto la possibilità di avere mercato in prosepettiva di una cessione a una squadra straniera. Il tetto degli extracomunitari è un vincolo che spesso limita i movimenti dei giocatoiri stranieri. Con la cittadinanza italiana e il passaggio a giocatore comunitario Sasa Bjelanovic insomma aumenterà la sua schiera do estimatore e probabilmente anche l’Ascoli che ha il suo cartellino ne trarrà giovamenento. Il passaggio di nazionalità è stato possibile dopo che lo stesso attaccante croato ha trovato una nonna di Trieste. Le ricerche iniziate all’inizio dell’anno si sono intensificate negli ultimi mesi e la certificazione è stata trasmessa al Comune di Ascoli dove Bjelanovic vive attualmente assieme alla moglie e alla figlia. Ieri, al giocatore croato di Zara, è stata ratificata la buona e tanto attesa notizia e sicuramente il bravo Sasà avrà festeggiato dopo un’annata decisamente opriva di soddisfazioni e culminata con l’amara retrocessione in serie B.
Ma Bjelanovic ci ha provato con tutte le forze a dare il suo contributo alla salvezza soprattutto nella prima parte del torneo quando ha realizzato i suoi sette gol stagionali (gli stessi realizzati da Soncin nella seconda parte del torneo). A dicembre già si era parlato di una sua possibile cessione alla Dinamo Zagabria, ma l’attaccante non aveva voluto accettare preferendo rimanere ad Ascoli per provare a completare una missione che pareva impossibile. Bjelanovic ha un contratto anche per il prossimo anno ma con la retrocessione in serie B è probabile che sarà uno dei ‘pezzi forti’ del mercato in uscita dei bianconeri: "Ho ancora un anno di contratto — aveva detto Sasa all’agenzia Ansa qualche settimana fa — e quindi sono tranquillo. Certo se dovessero arrivare offerte da squadre di serie A valuteremo insieme alla società l’opportunità di una eventuale cessione. Non nego che mi piacerebbe pure rimanere ad Ascoli soprattutto se la società ripartisse con programmi ambiziosi magari tentando di risalire subito in massima serie. Credo che tutti noi dobbiamo sentirci responsabili di questa retrocessione e quindi dobbiamo essere prointi a ripartire con l’Ascoli per provare a tornare subito in massima serie".
Con il passaporto comunitario però per l’attaccante bianconero ora si aprono altre porte in particolare quelle della Premier League inglese o del campionato scozzese finora a lui vietate perchè per gli extracomunitari c’è l’obbligo di aver giocato almeno il 75% delle partite della sua nazionale negli ultimi due anni. Ma quest’ostacolo ormai è aggirato grazie alla nonna triestina.
Valerio Rosa
FONTE: IlRestoDelCarlino.it
SERIE A
UFFICIALE: Bjelanovic è dell'Ascoli
Trovato l'accordo col Genoa
20.06.2006 20.50 di Christian Seu articolo letto 687 volte
Sasa Bjelanovic è del'Ascoli. La società del presidente Roberto Benigni ha infatti trovato un accordo col Genoa, comproprietario del cartellino, per riscattare il giocatore, che ora è tutto della compagine marchigiana. Nell'ultima stagione, con la maglia bianconera, Bjelanovic ha messo a segno 4 reti in 31 incontri. Si andrà invece alle buste per decidere le sorti di Domenico Giampà (comproprietà col Messina) e di Luca Belingheri (con l'Albinoleffe).
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Il Perugia acquista BJELANOVIC 11/07/2003.
Dopo una lunga trattativa, il Perugia ha annunciato ufficialmente l’acquisto, dal Como, del 24enne centravanti croato Sasa Bjelanovic.
Bjelanovic, la scorsa stagione in prestito al Chievo, giungerà domani a Perugia per sottoporsi alle visite mediche e poi si riunirà subito ai suoi nuovi compagni, a Folgaria, che preparano il prossimo esordio in Intertoto.
Redazione
FONTE: Rete.it
SERIE A
Il Chievo prende Sasa Bjelanovic dal Como
31.01.2003 21.03 di Andrea Righi
Il forte attaccante Croato Bjelanovic, classe '79, passa dal Como alla società di Campedelli con la formula del prestito con diritto di riscatto a favore della squadra veronese. Il giovane giocatore sostituisce cosi' Marazzina, finito alla corte di Capello.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com